The holiday that changed our lives

di Tomlinson_ismine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Milkshake ***
Capitolo 2: *** Immediately love ***
Capitolo 3: *** Knowledge ***
Capitolo 4: *** To night, that night (prima parte) ***
Capitolo 5: *** To night, that night (seconda parte) ***
Capitolo 6: *** Strange Situations ***
Capitolo 7: *** Happy B-day Liam! ***
Capitolo 8: *** False alarms and News ***
Capitolo 9: *** Impossible Love ***
Capitolo 10: *** Break and new tie ***
Capitolo 11: *** Singing for you ***
Capitolo 12: *** Departures ***
Capitolo 13: *** Family ***
Capitolo 14: *** Happy B-day Niall! ***
Capitolo 15: *** Wake up ***
Capitolo 16: *** Questions after questions! ***
Capitolo 17: *** All wrong ***
Capitolo 18: *** Happy B-day Sam ***
Capitolo 19: *** Bad or Good news? ***
Capitolo 20: *** Meetings ***
Capitolo 21: *** About three months later ***
Capitolo 22: *** Removal ***
Capitolo 23: *** Happy B-day Louis and Merry Christmas ***
Capitolo 24: *** Happy New Year! ***
Capitolo 25: *** Male o Female? ***
Capitolo 26: *** Unexpected ***
Capitolo 27: *** Finally Love ***
Capitolo 28: *** The storm after the calm ***
Capitolo 29: *** Everything has an end ***
Capitolo 30: *** You're more than what you think you are ***
Capitolo 31: *** Sooner or later it happens ***
Capitolo 32: *** Tragedy ***
Capitolo 33: *** Guilty ***
Capitolo 34: *** I'm ever out time ***
Capitolo 35: *** Gotta be you ***
Capitolo 36: *** You don't know who I am ***
Capitolo 37: *** She marries another ***
Capitolo 38: *** Lose the trust ***
Capitolo 39: *** For my girls ***



Capitolo 1
*** Milkshake ***


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1. Milkshake

 
Charilie
1 5 Agosto 2012


Eccoci qua! La scuola è finita, e io con le mie più care amiche stiamo per affrontare il viaggio più divertente della nostra vita. Abbiamo deciso di andare in Francia, per allontanarci dalla piovosa Londra, lì passeremo le più belle giornate sulle spiaggie Mediterranee... - "Ehy Charlie, smettila di fantasticare e scendi dal taxi ! " disse Samantha ma per tutti Sam. -" Si arrivo! " risposi. Come al solito Sam si era portata tutta la casa dietro , e di conseguenza Bonnie, Julia e Ashley dovettero prendere un altro taxi.
Arrivate davanti all'albergo del villaggio turistico facemmo il check-in e il facchino ci accompagnò nelle nostre camere, io e Ashley eravamo nella stessa stanza, mentre Bonnie, Sam e Julia in un'altra insieme. Appena entrate nella camera Asheley si butto sul letto - "Ohhh...sento già aria di relax! " , "Ahahah, già guarda che panorama..." dissi indicando la vista mozzafiato di fronte a me. -" Dai andiamo a metterci in costume" mi disse Ashley. Dopo aver indossato i costumi, che erano in perfetta tinta con la nostra pelle, azzuro per me e fuxia per Ashley; andammo dalle altre, che a quanto pareva avevano avuto la stessa idea. Scese in spiaggia, prendemmo le nostre sdraio e ordinammo da bere - " Che posto paradisiaco " disse Julia,  - " Già, ma quando arriva da bere, sono già passati quindici minuti?!?! " disse Bonnie; -" Aspettate vado io! " dissi. Arrivata al bar, il cameriere si scusò e mi disse di aspettare mentre preparava i frullati; così mentre aspettavo, di colpo " SPLASH! " , mi era arrivato un frullato addosso " Oh merda!!! " imprecai nella mia lingua, il ragazzo si alzò e mi disse - " Non si dicono parolacce"
era pure inglese - " Comunque scusami tanto, non volevo..." ancora ero sotto l' effetto del liquido freddo, così mi aveva definitivamente rovinato la giornata - "Ehylà!" sventolava le mani davanti al mio viso - " Ci sei? Posso aiutarti in qualche modo, che ne so magari un costume nuovo, appuntamento dal parrucchiere..." - "Sei serio?" dissi, - " Si " mi rispose. - " Bene, allora,  guarda non sai la fatica che sto facendo a trattenere la mia ira, se proprio vuoi fare qualcosa, sparisci..." - " Okay " rispose, e afferrò la mia mano - "Piacere Louis, e adesso scappo! " e scappo seriamente , quel ragazzo aveva qualche rotella fuori posto, questo era sicuro.
 
Dopo aver avvisato le ragazze, di ciò che mi era accaduto, andai in camera mia a fare una doccia. Alla fine quando finì di asciugare i miei lunghi capelli neri e mi vestì, decisi che la mia giornata non poteva essere rovinata così; infatti, mi arrivò il colpo di genio, bastava prendere borsa e carta di credito. Uscita dalla camera mi diressi all'ascensore, si aprirono le porte e... no, non ci potevo credere all' interno c'era quel Louis, ma mi voleva per caso rovinare l' intera giornata o vacanza? -" Ehylà, guarda chi si vede..." mi disse con quel tono sorpreso. - "Oh si, sono anch'io felice di rivederti " dissi in modo sarcastico. - " Che fai? Non entri? " - "No guarda preferisco aspettare un altro ascensore, piuttosto che..." non mi fece nemmeno finire la frase che mi prese per il polso e mi tirò dentro con lui. -" Ma tu sei normale? " gli domandai. - " Mmmh...no! " disse sorridendo,  e che sorriso... ma che stavo facendo? ero impazzita pure io?!?! -" Allora, potrei avere l'onore di sapere il suo nome? " - " Charlie...e so che adesso penserai, ma non è un nome da maschio? E io ti risponderò, che mia madre è strana..." -  "Aspetta, aspetta... io non sto dicendo niente, ansi, penso sia carino e ti si addice ".  Rimasi imbambolata ad osservalo, era il primo che non aveva riso al mio nome.
- " Vedi che siamo arrivati" 
- " Ah si giusto, e tu, tu che ci fai qui?"
- " Niente di chè, il proprietaro dell'hotel è lo zio di un mio amico, e quindi io e i miei amici passiamo un pò di tempo qui, e tu?"
- " Con amiche, vacanza post-diploma; adesso vado ci si vede..." 
- " Dove vai? "
- " Un giretto al centro commerciale"
- " Posso venire anch'io?
- " Mi chiedi se puoi venire a fare shopping con me?"
- " Si che c'è di male?"
- " Per me va bene, l' avevo detto che eri strano, ma non è che per caso... non ti piacciono le donne? "
- " Ma dai, sei impazzita?" dice ridendo e dandomi uno spintone.
- " Ehy cos'è tutta questa confidenza... " e ci guardammo negli occhi, cominciando a ridere.
Il pomeriggio passò allegramente e Louis era davvero simpatico, iniziava a piacermi quel ragazzo. Alla fine mi convinse pure a tagliare i capelli in un taglio corto, un carré scalato, dicendomi " Baby, così sei davvero sexy " ammiccando. 
Tornammo in albergo verso le 19.30, mi accompagnò fino alla porta della mia camera. -" Mi sono davvero divertito. Sia lodato il frullato!!!" - " Già " dissi sorridendo imbarazzata " . Mi diede un bacio sulla guancia, porgendomi un foglio di carta - " A domani " - " A domani " risposi. Aprii il foglietto e ovviamente era il suo numero di telefono.
- " Bentornata, signorina Moore..." mi disse Ashley . - " Ciao " - " Cosa hai fatto ai capelli? " disse scioccata.
- " Nuovo look!  " 
- " Mah...dove sei stata? E cos'è quell'aria felice? Non avevi detto che la tua giornta era ormai finita?"
- " Calma, calma...sono stata in giro per il centro commerciale, con un mio amico , Louis "
- " Amico? " mi chiese con aria indagatrice.
- " Si, Amico! " 
- " E chi sarebbe questo amico? "
- " Il ragazzo del frullato..." 
- " Ah e quindi siete già amici!!! " mi disse con tono malizioso.
- " Dai non essere la solita, non pensar male "
- " Io non penso male, ti conosco, è diverso...."
- " Si vabbè comunque,come mai ti stai mettendo in tiro? "
- " C'è una festa sta sera vuoi venire? Non te l'avevo chiesto perchè pensavo che ormai eri depressa..." 
- " No, no , no... sto benissimo, ansi telefono a Louis vediamo che dice... ah ma le ragazze non vengono?"
- " No, Bonnie ha appena litigato per telefono con James; Julia le fa compagnia e Sam dice che è stanca, comunque chiama il tuo amichetto..."
- "Ah si giusto" e composi il numero... e al terzo squillo, rispose.
- " Pronto? "
- " Ehy  ciao, sono Charlie, disturbo? "
- " Ehy ciao , no per niente, dimmi..."
- " Emm... ste sera c'è una festa non lo so se lo sai... e bè io e una mia amica ci andiamo, tu? "
- "Oh bè si lo so, a dire il vero non ci stavo andando. ma se ci sei tu , okay, a più tardi allora, un bacio..."
- " Ciao..." e riattaccò.
- " Allora che dice? " mi domandò Ash.
- "Che non ci stava andando, ma se ci sono io, viene..."
- " Qui le cose si mettono bene, davvero bene..."
- " Dai smettila!!! Vado a fare una doccia...".
 
 
 
La festa aveva inizio alle 21.00, e noi doo aver indossato i nostri vestitini chic ed esserci truccate, eravamo pronte per la festa. Arrivate nella sala adibita per la festa, iniziai a cercare Louis, ma non lo trovavo, ma come al solito mi sorprese, infatti mi acchiappò da dietro per i fianchi e mi baciò sulla guancia - "Ehylà splendore..." - " Ti presento la mia amica Ashley"
- " Piacere Louis "  - " Piacere Ashley " rispose stringendogli la mano.
- " Dai su venite, che da qualche parte ci dovrebbe essere il mio amico Harry...ah eccolo! Seguitemi! "
- " Harry, loro sono Charlie..."
- " Si credo di averne sentito parlare abbastanza..." disse  Harry facendo l'occhiolino a Louis , - "...e Ashley " concluse Louis.  Appena i due si guardarono a lungo, scattò qualcosa ne ero sicura, ma al momento lasciai perdere.
Ehylà Splendori come va?  Questa è la mia prima Fanfiction, spero vi piaccia!!! Aspetto con ansia le vostre recensioni così da poter capire se la storia è gradita...  Se tutto va bene entro la prossima settimana o anche prima dipende da voi aggiornerò la storia. Baci Carmen <3

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Capitolo 2
*** Immediately love ***


1. Immediately love


Ashley
 
15 Agosto 2012
 
Quegli occhi, proprio quegli occhi cambiarono la mia esistenza.
- " Stai bene Ah?" mi domandò Charlie.
- " S-s-sii...".
- " Piacere di conoscerti, comunque " disse Harry.
- " Ehy, Ashley, Harry, io e Charlie andiamo a fare un giretto ci si vede...".
- " Louis, ma dove dobbiamo andare? " domandò la mia amica.
- " Tu sta zitta... Seguimi! " .
- " Ti ricordo che non siamo su twitter! " rispose lei.
- " Adesso mi fai proprio arrabbiare!!! " infatti la prese per il polso e la trascinò con sè.
- " Forti quei due! " mi disse Harry.
- " Ah si...mi fanno tanto ridere...".
- " Bevi qualcosa? "
- " Si...fai tu per me...".
 
Così ci sedemmo su un divanetto mentre la musica a palla regnava nella sala, e iniziammo a parlare del più e del meno, e scoprimmo che avevamo molte cose in comune. Non so come, ma dal suo primo sguardo capì che era il ragazzo per me, mentre parlavamo non riuscivo nemmeno a distogliere gli occhi dalle sue labbra, era bellissimo.
- " Allora, che dici? " mi disse.
- " Di cosa? " .
- " Mi stavi ascoltando? " disse sorridendo.
- " Scusami ma stavo pensando ad altro, dimmi ".
- " A cosa pensavi di preciso? ".
- " Oh a niente di importante, allora dicevi? ".
- " Eh bè si, ti vorrei mostrare un posto dove vado ogni sera, vieni? ".
- " Okay va bene" , mamma mia, sembravo una stupida, non riuscivo più a parlare come si deve, che brutta figura, mi aveva incantato. Prendemmo l'ascensore e spinse il pulsante dell'ultimo piano, mica mi voleva portare nella sua suite imperiale?? Ma che pensieri stavo facendo? Comunque sia, arrivammo all'ultimo piano, salimmo altre due rampe di scale e ci ritrovammo sull'attico. 
- " Ti piacciono da qui la luna e le stelle?" .
- " Wow, è magnifico! " .
Mi prese per mano e ci sedemmo su una panchina dove c'era un pile, e ci avvolse entrambi.
- " Sai volevo dirti una cosa, anzi, forse un paio, le quali ti sembreranno assurde...".
- " Dimmi " lo incitai.
- " Bè, da quando ti ho vista, e ti ho guardato negli occhi, ho pensato che sei la ragazza che ho sempre desiderato e adesso parlandoti e conoscendoti, ne sono sempre più convinto... e so che tutto ciò, come ho già detto può sembrare assurdo ma io...".
- " Shhhh..." e gli poggiai un dito sulle labbra - " Anch'io, sento le stesse cose..." gli sussurrai.
Ci guardammo negli occhi per un paio di secondied eravamo sempre più vicini, da sentire il suo fiato sulle mie labbra. - " Sai...credo di amarti " mi disse.
E subito dopo le mie labbra sfiorarono le sue, e iniziammo a baciarci, prima molto dolcemente e poi sempre più appassionatamente, fino a quando non avemmo la necessità di riprendere fiato; così appoggiai la testa sulla sua spalla , lui mi cinse i fianchi e ci addormentammo. 

16 Agosto 2012
 
Mamma mia, cos'è questo freddo, pensai mentre mi stiracchiavo... ops, ma certo, ero ancora qui tra le braccia di Harry ; mi misi più comoda e iniziai a osservarlo, era bellissimo e perfetto, se la perefzione avesse avuto un nome, certamente sarebbe stato il suo.
- " Mi sento osservato..." disse ancora con gli occhi chiusi.
- " Ahahah..." risi - " bè se una persona è bella va fatto ".
Di colpo spalanco gli occhi, mi prese e mi mise sdraiata sotto di lui - " Ah si, lo pensi davvero? "
- " Certo che si ! ".
- " Allora, dimostramelo! " .
Lo attirai a me e cominciai a baciarlo... "Drin Drin" 
- " Il...mio...telefono..." dicevo mentre baciavo Harry.
- " Si scusa " mi rispose. 
- " Pronto? "
- " Sei ancora viva? "
- " Si scusami tanto, adesso arrivo..."
- " Ma dove sei? "
- " Sull'attico, poi ti racconto tutto..." e chiusi la chiamata.
Appena chiusi, riprese a baciarmi.
- " Okay...adesso basta, cerchiamo di ritornare al mondo reale, io vado che Charlie mi cerca, e tu pure ok? La tua famiglia non ti starà cercando? " domandai come una madre premurosa.
- " No, per niente , non lo sai? Sono qua con gli amici, perchè il mio amico Niall, è il nipote del proprietario di questo albergo..." 
-" Non lo sapevo, adesso so tutto...bene...allora io vado a più tardi! " dissi stampandogli un bacio sulle labbra.
- " A dopo..." rispose amareggiato.
 
Bussai alla porta della mia stanza e Charlie mi aprì con una faccia interrogativa e dubbiosa - " Allora signorina Ashley, dove ha passato la notte? " disse imitando un generale.
- " Con Harry, signor capitano, e non è come pensa lei signor capitano..." risposi io a tono e scoppiammo a ridere.
- " Eh quindi, già in una sera tu e Styles?"
- " Chi è Styles? " risposi
- " Ma come chi è Styles, passate una notte insieme e non sai nemmeno il uso cognome? "
- " Ah scusa, e che non abbiamo avuto tempo per le presentazioni ufficiali dei nostri nomi..."
- " In cosa eravate occupati? " disse maliziosamente Charlie.
- " Non pensare male, abbiamo parlato, abbiamo sco...perto che abbiamo numerose cose in comune e poi..." la lasciai in sospeso.
- " E poi? " gridò Charlie.
- " E poi ci siamo baciati, PUNTO! "
- " Tutto qui? "
- " Si " risposi.
- " Precoci i ragazzi, nemmeno io e Louis"
- " Ma scusa che c'entra tu e Louis? Non eravate solo amici? " Charlie si bloccò di botto, non sapeva cosa dire e si arrese - " Vabbè, vinto tu, mi piace! "
- " Ahhh...lo sapevo! "
- " Bene...dopo questa brutta figura vado dalle altre, per chiederle se vengono in piscina, tu che fai? " mi domandò Charlie.
- " No no, faccio una doccia e resto in camera "
- " Okay allora a dopo " e se ne andò.
- " A dopo " salutai.
 
Mi buttai sul letto, e mi rilassai , " Drin Drin " di nuovo il mio cellulare, che stupida suoneria dovevo proprio cambiarla.
- " Pronto? "
- " Amoreeee...sono la mamma tutto bene? "
- " Oh si alla grande, voi come state? tutto bene? "
- " Bene...anche se io e papà ci sentiamo soli , è partito anche tuo fratello..."
- " Mamma sapevi che anche Lucas sarebbe partito..."
- " Lo so ma voi siete i miei bambini e mi mancate "
- " Anche tu mi manchi, adesso chiudo che stavo per fare la doccia, ti voglio bene, un bacio! "
- " Ti voglio bene tesoro mio! " rispose mia mamma prima di riattaccare.
Avevo fatto bene a non dirle nulla di Harry? Bhò, forse si, cosa avrebbe pensato di sua figlia, un giorno e mezzo che sta in Francia e ha già una storia? Una storia che speravo durasse per sempre, ero troppo presa, sembrava banale ma in realtà era così, anche se avevo diciotto anni, e avevo una vita davanti, avevo già pensato al mio futuro  con Harry.
 
 
Ciao Tesori!!!! Come va? Credete nel colpo di fulmine? Io personalmente sì, e questo è quello che succede ai nostri cari Harry e Ashley...non sono dolciosi??? *_* Comunque spero vi piaccia e pleaseee recensite...e ringrazio comunque i lettori che non hanno recensito.  Posso chiedervi un aiuto?? Come si fa a impostare la grafica? HELP ME!     Saluti , Carmen <3
 
 

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Capitolo 3
*** Knowledge ***


Ehy ragazze! Sta volta lascio un mio commento sopra con la speranza che possiate leggerlo...Vi piace? Cosa ne pensate dei personaggi? Vi prego lasciate almeno un piccola recensione :( per capire se vi piace.  La prossima settimana sempre di venerdì aggiornerò, tranne che mi rendiate super felice con le recensioni e allora lo farò prima... ah e per la cronaca il prossimo capitolo sarà davvero interessante...Baci! Carmen <3
 
 
 
Knowledge
 
 
Julia
16 Agosto 2012
 
 
Bussarono alla porta  ed aprì ; era Charlie già pronta alle nove del mattino, con un sorriso a 36 denti - "sveglia sveglia..." urlava. 
"Shhhh...sono sveglia, non mi vedi...ma che cosa hai combinato ai capelli?" dissi mentre la facevo accomodare in camera - "lunga storia, comunque le altre?"
- " Sam è scomparsa di primo mattino lasciandoci questo bigliettino " glielo porsi.
" LA FRANCIA è BELLA E NON VOGLIO AMMUFFIRE IN QUESTO ALBERGO " .
- "No ma quella è pazza... persona poco ragionevole...con tutto il relax che c'è qui...." 
- " Si vabbè ha anche ragione...e Bonnie la depressa è sotto la doccia" risposi.
- " Ancora depressa? Ma perchè non lo lascia a quel figlio di papà so tutto io, son bello io..."
- " Penso perchè lo ama! " risposi io con tono scontato.
- " Puah, ma quale...te lo dico io...si è fatta mangiare il cervello da sua madre la "SNOB", e se continuerà così finirà per sposarlo" disse Charlie.
- " State parlando di me? " disse Bonnie mentre usciva dal bagno , - " si signorina..." rispose Charlie, - " che c'è adesso? " rispose un po scocciata.
- " Niente,  lasciala perdere, è un pò esaurita ultimamente, le vacanze gli danno alla testa..." dissi io per cambiare discorso, perchè sapevo già che sarebbe crollata di nuovo.
Ormai conoscevo le ragazze da una vita, sopratutto Bonnie e sapevo che era molto soffocata la sua vita, a causa della sua famiglia, da sottolineare molto "ricca" ovvero appartenente all'alta società; non proseguiva più la sua vita con la sua testa, ma con quella dei suoi genitori che sono come delle vere sanguisughe che l'hanno portata a fidanzarsi con uno che secondo me lei realemente non vuole, ma siccome sua mamma è alla ricerca del matrimonio perfetto per lei, talmente glielo ha conficcato in testa, che stanno insieme da più di un anno e mezzo e saranno prossimi alle nozze.
- "Allora venite in piscina? " domandò Charlie , - "No, no , io vi raggiungo più tardi ho mal di testa , credo che prenderò una medicina..." risposi.
- " Aspetta che prendo la borsa e andiamo " disse Bonnie, -" okay sono pronta, su andiamo, a dopo Julia" , - " a dopo " disse Charlie, " Ciao! " conclusi io.
 
Appena le ragazze uscirono, mi tuffai nel mio beauty alla ricerca della medicina; di colpo sentiì scattare la serratura della porta, sicuramente era Sam, solo lei aveva l'altra chiave, il suo viaggetto era fallito. - " Allora Sam, come sono i francesi? " dissi io mentre ero ancora alla ricerca di quella santa medicina. 
- " Oh mi scusi signora..." sentiì dire. 
Mi voltai ed era un ragazzo, con delle asciugamani tra le braccia, biondo, ma no naturale e con due occhi azzurri. - " Scusami tu, per quello che stavo dicendo...e comunque niente signora, non sono una vecchia..." il ragazzo sembrava al quanto imbarazzato - " no, no mi scusi lei non sarei dovuto entrare così, pensavo non ci fosse nessuno, dovevo cambiare le asciugamani, e per favore non lo dica a mio zio..." 
- " Ehy tranquillo, non è successo niente, e basta con il darmi del lei, abbiamo all'incirca la stessa età, chiamami Julia, e scusami se te lo chiedo, ma perchè dovrei dirlo a tuo zio? " domandai infine. 
- " Oh si giusto, bè è il proprietario dell'hotel e in estate vengo qui, non so se hai notato che non sono francese, e quindi faccio piccoli lavoretti qui con i miei amici e in cambio ci fa stare qui in vacanza, comunque piacere Niall" e mi porse la mano. - "Piacere" risposi sorridendo.
Dopo di chè, posò le asciugamani e uscì dalla stanza. Quel ragazzo era davvero carino, ma comunque non ero venuta in vacanza per cercarmi un fidanzato, ma solo per puro divertimento. Aggiustata la roba per la piscina, decisi dopo mezz'ora di raggiungere Charlie e Bonnie.
 
- " Ehylà! " sorpresi Bonnie - "ma dov'è Charlie? "
- " Lì " mi disse indicando la piscina, di conseguenza mi voltai, e la vidi mentre scherzava e si schizzava l'acqua con un ragazzo, Charlie era strana. 
- " Ma chi è quello? " chiesi.
- " Tecnicamente è il bagnino, ma a quanto pare è il ragazzo del frullato " mi rispose.
- " Allora alla fine non era dispiaciuta per il frullato " dissi io ridendo.
- " A quanto pare..." disse Bonnie lasciando la frase in sospeso. Mentre prendevo posto sulla sdraio, vidi Niall, dirigersi verso la piscina, più precisamente diretto verso Charlie e quel ragazzo, aveva l'aria  infastidita, sicuramente stava rimproverando il presunto "bagnino" per l'atteggiamento che stava assumendo, essendo il nipote del capo infatti subito dopo Charlie e il ragazzo uscirono dalla piscina, lui riprese il suo posto mentre guardava Charlie con una luce strana negli occhi, e quest'ultima si dirigeva verso di noi, con un sorriso a 36 denti, si mise gli occhiali da sole e pareo e si sdraiò accanto a noi come se niente fosse. 
Io la guardavo scioccata, infatti dopo un pò si girò verso di me - " che c'è?" disse sorridendo, - " niente, ti vedo particolarmente felice" .
- " Può darsi, comunque sta sera c'è una festa a tema e bisogna andarci in coppia, si tratta di vestirci di bianco...io vado con Louis e Ash penso andrà con Harry".
- " A quanto capisco Louis è quello lì " dissi indicando il ragazzo a bordo piscina - " e Harry?" .
- " Harry è l'avventura di stanotte di Ash, ma non pensate male, solo sbaciucchiamenti e niente più! "
Io ero davvero scoinvolta, in una giornata ste due avevano fatto di tutto. - "Allora venite?" richiese Charlie.
- " Si magari ma il compagno dove lo trovo?"
- " tranquilla ci penso io..."
- " mi posso fidare? "
- " certo " mi disse ammicando.
- " E tu Bonnie? " chiese Charlie.
- " Eh bè io... non lo so... se lo viene a sapere James?"
- " Lo verrà a sapere solo se tu glielo racconterai" risposi stavolta io decisa e anche un pò scocciata.
- " Okay" acconsentì Bonnie.
- " Benissimo " disse Charlie e proseguì - " per te mia cara Bonnie  ho già trovato"
- " Ma comeeee...?" rispose Bonnie.
- " Si si...vedi quel ragazzo moro vicino Louis? "
- " Certo che lo vedo " disse Bonnie
- " Ecco. lui sarà il tuo cavaliere, si chiama Zayn è un amico di Lou, e a quanto pare è anche interessato a te, appena abbiato fatto il nostro ingresso in piscina, ti ha notata mi ha raccontato Lou..."
- " si vabbè, il solito donnaiolo, immagino"
- "E dopo che ti frega? E solo per una sera " - " E qui ha ragione" aggiunsi io.
- "Vabbè okay mi avete convinta"
- " E il mio chi è? " chiesi incuriosita.
- " Non lo so sinceramente, Lou ha detto che porta un altro suo amico oltra a Harry e Zayn...ma non so chi..."
- " Okay, come non detto...ma tra te e Louis?"
- " Niente di chè, amici e basta! "
- " Si si amici...." e ridemmo in coro tutte tre.

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Capitolo 4
*** To night, that night (prima parte) ***


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Capitolo 5
*** To night, that night (seconda parte) ***


my photo Senzatitolo-1_zps81867564.jpg RECENSITE PLEASE.
 
 
 
 
 
 
 
To night, that night (seconda parte)
 
17 Agosto (notte)
 
Ashley
 
Finita la cena io e Harry ci distendemmo sulla sdraio che stava sul balcone, accoccolata tra le sue gambe appoggiai la schiena contro il suo petto e socchiusi gli occhi assaporando quel magnifico momento. Lui iniziò a giocare con una ciocca dei miei capelli, e sentivo il suo fiato sul mio collo che mi faceva rabbrividire. Ad un tratto iniziò a baciarmi il collo, le spalle, il viso....trasalì e non resistetti più, mi girai a cavalcioni su di lui, con le mani lo spinsi fino a farlo poggiare completamente sullo schienale e iniziammo a baciarci in modo molto passionale, ma che dico, anche molto violento, lo ammetto! Mi prese in braccio, nella stessa posizione di come eravamo seduti , mi portò dentro e mi distese sul letto. Ci guardammo negli occhi, come per darci il consenso l'uno nell'altra, di cosa sarebbe accaduto da lì a poco. Così cominciarono i baci infuocati, indumenti che scivolavano giù...e ci unimmo. Non era la prima volta che andavo a letto con un ragazzo, ma con Harry sembrava tutto nuovo e sopratutto con lui mi sentivo realmente completa e non potevo farne più a meno. Mi addormentai tra le sue braccia respirando il suo profumo, che adesso era anche su di me, ma prima di farlo gli sussurrai all'orecchio - "Ti amo Harry" , lui mi guardò, sorrise - " Ti amo anch'io Ashley".
 
 
Bonnie
 
Erano passate due ore da quando Zayn aveva cominciato a parlare di lui e di tutte le sue conquiste e adesso aveva incominciato a riempirmi di complimenti e a fare il cascamorto con me. Forse non aveva capito che con me stava solamente perdendo tempo. Era bellissimo, ma poco modesto, l'unica cosa che onestamente mi attirava era il profilo della mascella, davvero attraente. Partiì un lento. 
-"Balliamo?" mi chiese.
-"Ma neanche morta..." risposi.
-"Daiiii..." cantilenò tirandomi per un braccio.
-"Va bene, basta che non mi stacchi un braccio".
E sorrise come un bambino che ha appena ricevuto una sorpresa. Lui mi prese per i fianchi e mi attirò a sè, di conseguenza io avvolsi le braccia al torno al suo collo e appoggiai la testa sulla sua spalla destra. Che imbarazzo! Maledizione! Io Bonnie Cooper, ufficialmente fidanzata , ballavo un lento con uno che faceva il cascamorto e che conoscevo da circa due ore; questo significava che ero letteralmente impazzita. Piano piano, sentivo le sue mani scendere, dal bacino sino al mio sedere, così presi le sue mani le riportai apposto, lo guardai in malo modo avvertendolo - " fallo ancora e me ne vado" , lui annuì. Mentre dondolavamo, decise di farmi roteare, appena finì di girare mi ritrovai le sue labbra incollate alle mie, io al momento  restai immobile, mentre lui cercava di far dischiudere le mie labbra, di colpo ripresi coscienza, gli diedi uno spintone e gli mollai cinque dita su quella attraente mascella. Ma che schifo! Non si vergognava?!?! Andai alla ricerca delle mie amiche, e alla fine trovai Sam, Julia e Niall al bancone.
-"Ehy Bonnie, che hai? Zayn?" chiese Julia.
-"Sono incazzata nera, il suo amico è uno stronzo!" dissi indicando Niall.
-"Perché?" chiesero tutte tre all'unisono.
-"Mi ha baciata"
-"Ahahaha...tipico di Zayn" rispose Niall.
-"Scusalo ma è fatto così!" concluse.
Dopo di chè, presi posto sullo sgabello accanto alle mie amiche e cercai di dimenticare quell'incoveniente che mi aveva un pò stravolta, e sperai che a essere stravolto non fosse stato il cuore.
 
Sam
 
Tutta la serata, non facevo altro che "sbavare" dietro Niall. Anche lui mi osservava e a quanto avevo capito, tra lui e Julia non c'era niente. - "Scusatemi, devo rispondere a una telefonata" ci disse Niall. E così restammo sole io, Julia e Bonnie ed eravamo tutte tre in silienzio ognuna coi suoi pensieri. -"Ragazze io vado fuori a fumarmi una sigaretta, venite?" chiesi. - "No" mi risposero.
Così mi diressi fuori; accesi la mia sigaretta e mi lasciai avvolgere dall'aria estiva, senza pensieri. 
- "Ehylà" sentiì alle mie spalle.
Mi voltai ed era Niall, mamma mia, dovevo resistergli tutto qui! Bastava non guardarlo negli occhi. -"Ehy ciao!"
-"Allora, che fai fumi? Fa male..." rise.
-"Non sempre, quindi non morirò presto!" risi.
C'era troppa freddezza tra di noi d'altronde ci conoscevamo da pochissimo. E cosi lui decise di rompere il ghiaccio.
-"Quindi fumi poco...e poi cos'altro? Parlami di te..."mi chiese.
Così non so come, gli raccontai di me, di come amo viaggiare, visitare nuovi posti e conoscere nuove culture e di come amavo vivere e cercavo sempre di cogliere l'attimo nelle occasioni. Lui mi raccontò della sua passione per la musica e per la sua chitarra, e mi disse che se volevo conoscere un nuovo posto e cultura, era disposto a ospitarmi a casa sua in Irlanda, essendo irlandese. E tra una chiaccherata e l'altra, io ed il mio motto "cogli l'attimo" ci fecimo avanti e baciai Niall. Lui non esitò anzi, mi prese per i fianchi e mi strinse a sè. Appena ci staccammo, ci guardammo e ci sorridemmo. Dopo mezz'ora di sguardi e piccoli baci, gli chiesi se mi accompagnava in camera, così mi seguì e prima di entrare, davanti alla porta ci scambiammo un altro lunghissimo bacio, che mi fece sentire le farfalle allo stomaco.
 
Charlie
 
Arrivati davanti alla porta della camera iniziai a cercare le chiavi nella borsa.
-"Louuuu, non le trovo" ridevo come una matta e Louis appresso a me. Ci sedemmo per terra dalle risate e intrufolammo tutte due la testa nella borsa, tantochè le sbattemmo.
-"Ahi, ahi, ci mancava solo la botta in testa" risi. -"Trovate" esclamò.
Entrammo, lui subito si buttò sul letto, esausto.
Io andai verso il  mio armadio a prendere accappatoio e pigiama. - "Faccio una doccia e torno" dissi a Louis, -"Okay" rispose Lou.
Arrivata in bagno mi ricordai del mio maledetto vestito, la chiusura tutta fatta di bottoni - "Accidenti" borbottai. Harry e Ash proprio adesso dovevano passare la serata romantica? Niente da fare a sbottonarli da sola, mi arresi, uscì pensando di chiederlo a Louis.
-"Lou, per favore, mi sbottoni il vestito?"
-"I-i-io?" balbettò
-"E chi altro? Vedi qualcuno?"
-" Agli ordini" rise.
Mentre attendevo che sbottonasse tutti i bottoni, all'improvviso sentì baciarmi la spalla. Oh cacca! pensai. Che stava succedendo? 
Louis continuò a baciarmi la spalla e la schiena mentre sbottonava il vestito. Io ero al quanto bloccata, ma allo stesso tempo inebriata.
Appena finì, mi tirò giù la spallina, del vestito continuando a baciarmi e il vestito cadde a terra. Non resistevo più, presi tra le mani il suo volto angelico che baciai appassionatamente. Mentre cercavo di togliergli la cravatta inciampai e cademmo sul letto, io adosso a lui e ridemmo forse complici di quello che stava accadendo. Cosi ci abbandonammo l'uno all'altra. Sapevo che questa serata poteva essere una delusione perché ero più che certa, che Louis non ricambiasse i miei sentimenti che stavano pian piano crescendo, ma mi lasciai coinvolgere lo stesso non dovevo essere sempre pessimista, ma questo era l'atto più masochista che stavo facendo a me stessa.
 
Julia
 
-"Ma che fine ha fatto Niall?" dissi.
-"Bhoooo, ma che t'interessa?" rispose Bonnie, che guardandomi in faccia aveva capito tutto.
-"Oh mio Dio...anche tu cotta a puntino?" mi disse.
-"Si!" arrossì. "Però mi raccomando non dirlo a nessuno" la pregai.
-"Promesso" mi giurò Bonnie.
Era passata più di un'ora e Niall era scomparso ed io ero stanchissima, niente, l'avrei salutato domani mattina.
-"Bonnie andiamo, sono esausta".
La mia compagna acconsentì e iniziammo a farci strada per arrivare in camera. Preso l'ascensore percorsi il corridoio e non ci potevo credere, sulla soglia della porta Niall e Sam si stavano baciando. Bonnie rimase di sasso, e altrettanto io che indietreggiai e scappai via piangendo. - "Aspetta" mi urlò Bonnie, ma lasciai perdere.
Presi l'ascensore per arrivare alla hall, avevo bisogno di uscire, così mentre correvo inciampai in un borsone nella hall e caddi per terra. Non m'interessava chi c'era o chi non c'era, da terra mi raccolsi le ginocchia e iniziai a piangere. Una mano si appoggìo sulla mia spalla -" Ehy tutto apposto? scusami se ho lasciato le valigie qui, fatta male?" era una voce estranea ma molto intensa. Mi voltai per vedere chi era e mi scontrai con degli occhi profondi color cioccolato. Lui mi guardò in modo strano, e sicuramente era a causa della mia orribile faccia. - " No tranquillo, tu non c'entri niente, anzi scusami per aver calpestato la tua valigia".
-"Scusami tu" insistette e mi porse una mano per aiutarmi  a rialzarmi. -"Piacere, Liam" e mi baciò la mano. Che tipo strano, pensai -"Piacere Julia" dissi, sforzandomi di sorridere a quel gentilissimo ragazzo.
 
 
Eccomi di nuovo qua ragazze, che dire? A quanto pare i nostri Haley sono il sinonimo del vero amore....per non parlare di Charlie e Louis, che casino!!! E quel cascamorto di Zayn? XD Ma sono curiosa, cosa ne pensate di Sam? Un'amica farebbe mai qualcosa del genere secondo voi? Ma per fotuna il capitolo si conclude con l'ASCESA DI LIAM...ahahahahha...Vogli assolutamente le vostre recensioni,  mi farebbero un immenso piacere , giuro. Ho scritto questa FF con tanto amore e sono sicura che vi piacerà se continuate a seguirla, lo so all'inizio può sembrare noiosa ma pian piano ci saranno sempre novità...Un grazie alle mie migliori amiche che la seguono e si complimentano con me giorno per giorno di persona ma sopratutto a Mara che mi manca da Milano!!! Baci a tutte e incrocio le dita!

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Capitolo 6
*** Strange Situations ***


my photo Senzatitolo-1_zps81867564.jpg Calcolatemiiiiiiii!!!!! :(
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Strange situations
 
Ashley
17 Agosto 2012
 
Mi svegliai nella maniera più dolce del mondo, ovvero tra le braccia del mio Harry, mentre mi accarezzava i lunghi capelli biondi.
-"Buongiorno principessa" mi sussurrò.
-"Buongiorno, mio principe" dissi, stampandogli  immediatamente un bacio sulle labbra.
Dopo un pò di coccole, decisi che era giunto il momento di andarmene, povero Louis, dove aveva passato la nottata?
-"Amore, io vado" dissi alzandomi dal letto per incominciare a vestirmi.
-"Noo, un altro pò" disse Harry mettendo il broncio.
-"Dai, no, povero Louis, chissà dove avrà passato la notte!"
-"Già Louis, povero amico mio vagabondo"disse scherzando Harry.
Mentre ridevamo, bussarono alla porta, Harry andò ad aprire, ed era Louis.
Aveva un aspetto orribile, la camicia tutta stropicciata e sopratutto aveva la faccia di uno che aveva appena visto un fantasma.
-"Amico, tutto okay? " domandò Harry.
-"Si, si, faccio una doccia...ah ciao Ashley!".
-"Ciao Louis!".
Dopo di che si chiuse in bagno.
-"Ma che brutta notte avrà passato? Mi sento in colpa!" dissi.
-"Ma dai smettila" disse Harry sorridendo.
-"Ci vediamo dopo in spiaggia? Vado con le ragazze..."
-"Si okay, a dopo, vediamo sei i ragazzi vogliono venire, a dopo amore mio...".
-"A dopo" conclusi, baciandolo.
 
Arrivata davanti alla porta della mia stanza, bussai e attesi, ma quando Charlie aprì la porta rimasi scoinvolta, aveva due occhi rossi e lucidi, sintomo che aveva pianto.
-"Ehy che succede? le chiesi entrando.
Lei mi abbracciò e iniziò nuovamente a piangere, la lasciai sfogare, avrebbe deciso lei quando raccontarmi ciò che era accaduto.
Dopo un pò... - "Louis è uno stronzo!" gridò.
-”Cosa c'entra Louis?” chiesi.
-”E come se c'entra...” disse.
-”Spiegati”
-”Siamo stati a letto insieme sta notte...”
-”Cosaaa?” dissi.
Così questi due di punto in bianco vanno a letto insieme, cioè... io e Harry okay, siamo innamorati ma loro?
-”Tu lo ami?”
-”Si...” rispose.
-”Allora perché piangi?” domandai. 
-”Perché mi fa schifo...sta mattina si è alzato dicendomi, che era ubriaco ed è stato tutto uno sbaglio e che era meglio dimenticare”.
-”Che stronzo” dissi abbracciando la mia amica, ecco perchè aveva quella faccia sta mattina.
-”Comunque tesoro, supereremo anche questa” dissi.
-”Lo spero” mi rispose.
-”E tu e Harry?” mi domandò.
-”Bè, penso immagini come sia andata, no? Ma il nostro è un altro rapporto, lo sai”.
-”Già” disse Charlie, soffiandosi il naso.
-”Comunque, cambiamoci e andiamo a mare” proposi.
-”No, non mi va, e se c'è Louis?”
-”Muoviti dai, non credo ci sarà, aveva una faccia piuttosto stanca, direi”.
In una mezzoretta ci preparammo e andammo a chiamare le altre. Ci aprì Bonnie. 
-”Allora, venite a mare?” 
-”Si, dieci minuti e siamo pronte!” disse Bonnie.
Entrammo in camera per aspettare, c'era Julia che aveva una faccia simile a quella di Charlie un quarto d'ora fa e notai l'assenza di Sam. -”Dov'è Sam? Non ditemi che è andata a farsi un altro giretto?!?!” 
-”No, no...” rispose Julia un po' incazzata.
-”E' andata a fare colazione con Niall” continuò Bonnie.
-”Niall? Il tuo Niall?” dissi indicando Julia.
-”Mio non era e non lo è mai stato” disse in un ringhio Julia.
-”Okay, scusami, non volevo” , Bonnie mi fece cenno di lasciar stare, io e Charlie ci guardammo e capimmo che Sam aveva fatto il suo solito gioco di accalappiatrice egoista.
 
Scendendo in spiaggia da lontano, notai Harry con Louis, Zayn e un altro ragazzo.
-”Hai visto, te l'avevo detto che c'era Louis!” mi sussurrò Charlie. 
-”Comportati, come ti ha chiesto lui, allora...”.
-”Non ce la faccio”.
-”Tranquilla, ci sono io” la rassicurai.
Ci salutammo baciai Harry e mi fu presentato il nuovo ragazzo: Liam. E come uno scherzo del destino, Julia lo aveva già conosciuto. Io e Harry  stendemmo i nostri teloni uno accanto all'altro e ci immergemmo in un cruciverba.
Contemporaneamente controllavo la situazione. C'era Bonnie vicino Julia, e quest'ultima era vicino Liam il quale le raccontava le avventure della loro band, Julia lo ascoltava ma non sembrava interessata agli evidenti corteggiamenti di Liam, che era affiancato da Zayn, il quale non perdeva tempo  a lanciare frecciatine a Bonnie, che lo ignorava completamente. Alla fine mi voltai per vedere la mia amica Charlie che era seduta sulla riva, con la faccia pensierosa e Louis seduto sotto l'ombrellone, accanto a noi, a fissare da sotto gli occhiali da sole Charlie.
-”Harry, dobbiamo parlare...” gli sussurrai per non farmi sentire da Louis, anche se dalla faccia che aveva non credo ci stesse ascoltando. -”Di cosa?” domandò dubbioso.
-”Louis e Charlie” risposi.
-”Ah si ,so tutto “ 
-”Tutto cosa?” chiesi.
-”Che sono stati insieme” .
-”E poi?” domandai.
-”Louis è confuso”.
-”Confuso un accidenti! È uno stronzo!”.
-”Io non credo” mi rispose.
-”Non credi? È inutile voi maschi siete tutti stronzi...” dissi un po' arrabbiata.
-”Allora, primo, pensi avrebbe quella faccia se non gli importasse? Secondo, è questo quello che pensi di me? Che sono uno stronzo? “
-”Mmmm...forse un po' si...” dissi ridendo.
-”Ah si?”e iniziò a farmi il solletico.
-”Ti prego smettila” lo implorai.
-”Voglio le tue scuse”.
-”Scusa, scusa, ti amo!”
-”Ti amo” e mi baciò.
-”Mi prometti, che non mi farai soffrire?” chiesi.
-”Si, e ti prometto sempre come il primo giorno e desidero tanto condividere la mia vita con te”
-”Ti amoooooo, non mi lasciare mai “ lo abbracciai.
-”Mai” mi sussurrò.
 
 
 
Eccomi di nuovo qua!!! Scusate il piccolo ritardo...Cosa ne pensate? Tornerà la pace tra tutti? Fatemi sapere!!! Receniste please, non vi costa nulla :( Aspetto con ansia...e grazie a chi mi ha messo tra le seguite! Baci, Carmen <3 (Adesso sono in vacanza che nella mia città è la festa della patrona S.Agata, quindi tutti a casuccia, quindio penso di aggiornare prima).

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Capitolo 7
*** Happy B-day Liam! ***


Happy B-day Liam!
 
 
29 Agosto
 
 
Charlie
 
Erano passate circa due settimane da quando eravamo arrivate in Francia, e la mia vacanza era andata a rotoli a causa di Louis, che mi aveva "sedotta e abbandonata"; il nostro rapporto non era stato più quello di prima, nonostante avessimo deciso di dimenticare anzi lui aveva deciso, non io. Le volte in cui parlavamo erano rarissime e avvenivano per colpa di Harry e Ashley, i quali ci obbligavano a stare con loro per cercare di risolvere la cosa. Invece, Harry e Ashley sembravano la coppia perfetta, da invidiare, il modo in cui si amano è unico. Per non parlare di Niall e Sam, diventati ormai indivisibili, ma il loro amore è diverso, sarò un pò cattiva, ma il loro rapporto si basa su Sam che comanda e Niall subisce e acconsente come un cagnolino. In quest'ultima settimana sono diventata molto amica di Liam, il ragazzo più gentile, dolce e sensibile di tutto il pianeta. Da quando ha conosciuto accidentalmente Julia non fa altro che corteggiarla, ma quella "fuori di testa" non ne vuole sapere, perchè ha paura di essere ferita, anche poco, nuovamente. E poi infine penso che la situazione più tragica sia quella di Zayn e Bonnie, due persone completamente opposte, ma prima o poi Bonnie cederà e credo che Zayn sia veramente interessato da come me ne ha parlato Liam; Zayn fino a qualche settimana fa ne cambiava una a sera e adesso sono 2 settimane che va dietro Bonnie come un cane bastonato.
 
 
 
Julia
 
Esattamente era il 29 Agosto, e mi stavo preparando insieme a Bonnie e Sam, con la quale si poteva dire ero in "pace", per andare alla festa di compleanno di Liam.
-"Mi ha appena telefonato Ashley e ha detto che non viene, automaticamente Charlie sta con lei" mi disse Bonnie.
-"Perchè?"chiesi.
-"Sta male, aveva un voce piuttosto preoccupata!".
-"Mah...comunque sbrighiamoci che i ragazzi ci aspettano alla hall".
 
Arrivate alla hall, salutammo e feci gli auguri a Liam.
-"Ehy Auguri!" gli diedi un bacio sulla guancia e lui stranamente mi afferrò per i fianchi e mi strinse a sè , ero impacciata non sapevo che fare. Dopo di che fummo costretti ad andare tutti con l'auto di Liam, perchè Harry e Louis non c'erano, Harry ci stava che mancava ma Louis? Entrati in macchina Liam insistette col fatto che dovevo sedermi sul sedile anteriore, e nel frattempo vedevo dietro la faccia innervosita di Bonnie, che aveva lo sguardo fisso di Zayn su di lei. Nella mia testolina ridevo come una matta.
La serata passò molto tranquillamente, Liam spense le venti candeline e aprì i regali ma l'ansia salì, quando Liam afferrò la mia mano e mi disse -"Ho urgentemente bisogno di parlarti" e mi trascinò fuori. Uscimmo fuori, al chiaro di luna, e lui incominciò a parlare - "Julia ho assolutamente bisogno di dirti che mi stai facendo letteralmente impazzire, non so più cosa fare? Ci provo tutti giorni, in tutti modi, per farti accorgere di me...E tu che fai? Fai finta di niente...così mi fai stare male,dammi qualche segno, qualche speranza,ma non farmi stare così...".
-"Liam, lo so, mi dispiace tantissimo, ma qui non c'entri tu, sono io che sono...bè un pò difettosa...".
-"Posso sapere il motivo?" mi chiese.
-"Niall...prima che tu arrivassi, ero molto presa da lui e nel giro di 10 minuti, l'ho ritrovato a baciarsi con Sam, lo so è banale, ma a me ha fatto male".
-"Ho capito" annuì e poi proseguì -"Sai non posso essere perfetto come Niall, ma so per certo che potrei amarti più di lui...".
-"Liam, Liam, tu sei perfetto così come sei, non è colpa tua, ma  mia, ho bisogno di tempo...".
-"E allora io ti aspetterò, dovessi invecchiare aspettandoti lo farò..." mi disse, guardandomi negli occhi, quegli occhi dannatamente belli e profondi, io sorrisi ricambiando il suo sguardo e mi scroccò un leggero bacio a stampo sulle labbra, niente di più.
-"Su entriamo" mi disse.
 
Ashley
 
Erano le otto di sera e avevo appena chiamato Bonnie per disdire l'appuntamento per il compleanno di Liam. Charlie era rimasta con me e al più presto ci avrebbero raggiunte Harry e Louis, anche se quest'ultimo infastidiva Charlie.
Avevamo un problema ovvero, io avevo il problema. Avevo un bel RITARDO, bene, davvero bene, una se ne va in vacanza e torna a casa incinta!
-"Stai calma" mi tranquillizzò Charlie che sapeva tutto.
-"Harry sta arrivando col test di gravidanza, ma a mio consiglio, vi dico di farlo domani mattina".
-"Okay, va bene".
Appena arrivò Harry gli saltai addosso stringendolo forte forte -" Ehy, Amore tranquilla" mi rassicurò Harry.
-"Ma come faccio a stare tranquilla? Certo, tanto non sarai tu a portare in grembo un figlio" risposi.
-"Allora, primo, non è sicuro, e poi non pensi che sia anche responsabilità mia?".
-"Ti amo Harry" lo baciai, è davvero il ragazzo perfetto per me, sempre pronto a sostenermi, non avevo altro che bisogno di lui adesso e per sempre.
-"La smettiamo!!!! Così mi viene il diabete!!!" ci interruppe Louis, il solito. E vidi Charlie sdraiata sul letto accennare un sorriso per la battuta.
Per passare la serata Harry ordinò una pizza in camera per tutti e quattro, tra una chiaccherata e l'altra arrivammo di nuovo al discorso principale.
-"Se fossi stato io nella vostra situazione, sarei stramorto, c'è focalizzate la scena, io e un figlio, pff...ma per favore, mi viene da ridere, Harry io al posto tuo scapperei" disse Louis ridendo. 
-"Amico tu sarai tu, ma io non lo farei mai, amo, troppo la mia lei, e poi mi ci vedo a formare una famiglia con Ashley" rispose Harry.
-"Eh già...purtroppo c'è chi pensa a divertirsi e chi ha la testa sulle spalle..."disse Charlie per punzecchiare Louis, alla fine di questa frase basto un secondo per scatenare l'inferno dentro quella camera. Louis e Charlie iniziarono a dirsene di cotte di crude, iniziarono a lanciarsi oggetti e io e Harry arrivammo persino al punto di doverli separare.
-"Ragazzi, basta!!! Io e Ashley siamo nei guai e voi apposto di aiutarci, litigate??" disse Harry.
-"Scusateci"dissero all'unisono.
-"Avanti, restate qua e riposate con noi, ci facciamo piccoli piccoli nel lettone!" dissi.
-"No, io me ne vado" disse Louis.
-"Lou, fallo per me" disse Harry.
-"Okay!" sospirò Louis -"Un attimo vado in bagno" proseguì.
Ci sistemammo nel letto, io al centro tra Harry e Charlie, e Louis si sarebbe messo vicino Harry, meglio tenere alla larga i due, dopo un pò di minuti, mentre ero accucciata a Harry senza farmi notare da Louis, lo vidi diretto verso il lato di Charlie, accarezzò la guancia a quest'ultima che stava già dormendo e si sdraiò per terra al lato di Charlie.
Louis era strano, aveva percaso paura di accettare i suoi sentimenti?
 
 
 
 
Allora girls, che ne pensate??? Quali sono le vostre coppie preferite e i vostri personaggi? Dove vi rispecchiate di più? Liam e Julia si daranno mai una possibilità?? E Che guaioooooooooooooo Harry e Ashley, diventeranno a presto genitori!!!!E i loro migliori amici come la prenderebbero?e voi se sareste in una situazione del genere? W gli Haley!(coppai Harry-Ashley) Ahi ahi, se volete saperlo leggete e aspettate il prossimo capitolo come promesso ho aggiornato prima e quindi venerdì ci sarà il verdetto...un bacio a tutte e non abbiate noia nel recensire...Baci, Carmen <3

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Capitolo 8
*** False alarms and News ***


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False alarms and News!

  
Charlie
30 Agosto 2012  
 
 
Uno spiraglio di luce mattutina colpì il mio viso e ben presto mi accorsi che la mia mano sinistra penzolava dal letto intrecciata a quellla di Louis, subito la lasciai andare...ero scema?? Perchè avrei dovuto compiere questo gesto sta notte? mi domandai, era stato lui? Boh...meglio alzarsi, pensai.
Alzarmi? Un accidenti!!! Questo qui era messo tipo tappetino, e quasi quasi un piede in faccia glielo metterei! Vado per alzarmi, cercando di oltrepassare Louis ma... una mano afferra la mia caviglia e io come una deficente cado. Sentivo Louis ridere come un pazzo, tanto che svegliò Harry  e Ashley che ci guardarono dubbiosi.
-"Molto carino da parte tua, Louis!" dissi infastidita.
-"E dai...adesso non si può più scherzare?" domandò.
-" Tu con me...NO!" dissi seria.
Lui mi lascio perdere e altrettanto feci io con lui.
-"Pronti piccioncini per fare il test?" dissi facendo la finta ottimista.
-"Siii..."risposero all'unisono.
-"Vado...da sola...voi aspettate qui" disse Ashley e nessuno di noi obiettò.
Mentre aspettavamo.
-"Allora Harry, se è maschio, lo chiamerai come me, vero?" disse Louis con quella faccia da ebete.
-"Vedi che bel nome, così poi quando cresce sarà un emerito deficente!" dissi io.
-"Oh si giusto, scusami Harry, chiamalo Charlie, tanto il nome è da maschio!" rispose Louis.
-"Un tempo non la pensavi così" gli ricordai.
-"Con il tempo le cose cambiano..." continuò.
-"Già, come te, prima simpatico e poi stronzo!!!" risposi.
-"RAGAZZI VI PREGO, BASTA" disse Harry e continuò -"questa è una situazione delicata e voi che fate? Non perdete tempo per litigare..."
Calò il silenzio. Sentimmo la serratura del bagno scattare e uscì fuori Ashley, con una faccia al quanto triste.
Oh Mio Dio! Questo significava che era incinta?
-"Allora?" domandò Harry, torturandosi le mani.
-"Negativo" sussurrò Ashley.
Harry buttò un sospiro di sollievo e altrettanto io e Louis.
-"Ma perchè hai quell'aria triste allora?" domandò Harry.
-"Perchè infondo avevo un pò immaginato tutto e...mi sarebbe piaciuto avere un figlio con te " ammise Ash un pò imbarazzata.
-"Ma amore, abbiamo un sacco di tempo davanti a noi, e se mi permette, prima, vorrei sposarla signorina Owen".
I due si guardarono negli occhi e iniziarono a baciarsi. Feci cenno a Louis di uscire, per lasciarli soli, ma prima di chiudere la porta, Louis sparò una delle sue stupide battute -" Mi raccomando ragazzi, non è perchè c'è stato il falso allarme, adesso vi dovete ritenere liberi di procreare! Usate precauzioni, vi scongiuro, non mi voglio ritrovare zio a 21 anni".
Io un pò sorrisi. "Ci si vede" mi disse. Io lo salutai con un cenno della mano e mi diressi dalle altre per raccontargli tutto e per sapere della serata di ieri.
 
Sam
 
Erano le due del pomeriggio e avevo appena finito di pranzare con Niall.
-"Niall, io vado un attimo alla toilette" lo avvertì.
-"Okay, io nel frattempo vado a pagare il conto e poi torniamo in albergo, che mio zio mi aspetta..."mi disse.
Dopo essere stata in bagno per ridarmi un aggiustata, prendemmo la vespa di Niall e tornammo in albergo.
All'entrata Niall mi diede un bacio a fior di labbra e mi disse -"A dopo, amore". -"A dopo" risposi.
Wow, mi aveva chiamata "amore" per la prima volta, stavamo facendo progressi.
Mentre ero sull'ascensore salì un ragazzo, più o meno della mia età, che indossava giacca e cravatta, moro, pelle olivastra, carino, ma mai quanto il mio Niall; ma questo non smetteva di osservarmi.
-"Che hai da guardare???" bene, la solita me, era uscita fuori, mi rivolsi minacciosa in inglese.
-"Oh mi scusi, ha ragione..."rispose, bene, mi capiva.
-"Direi..."proseguì io.
-"E che lei...è perfetta, è il prototipo di bellezza che stiamo cercando, per realizzare il nostro servizio fotografico in questo albergo, rossa e occhi verdi...wow!"
-"Wow, grazie! E con questo?" chiesi.
-"E con questo? Non ha capito che le sto offrendo un lavoro?" disse.
-"Ah...ma io non posso, sono qui in vacanza".
-"Ma durerà solo un giorno, e poi si svolgerà qui il lavoro, all'interno dell'hotel, è per promuoverlo e verrà anche pagata bene "mi spiegò.
Pensadoci non era una cattiva idea e poi avrebbe fatto pure piacere allo zio di Niall e inoltre qualche soldino in più non guastava.
-"Va bene ci sto, dammi il tuo numero, così poi ci sentiamo" mi appremurai a dire.
-"Okay" e mi dettò il numero.
-"Il tuo nome?" domandai.
-"Andrew" rispose.
-"Okay, io sono arrivata, ci si sente!" lo salutai.
-"Ciao bellezza" salutò ammiccando.
Va bene, questo qui è cretino! 
E si questa vacanza mi stava proprio portando fortuna sia in amore che in denaro.
 
Bonnie
 
-"Che fortuna che hanno avuto Harry e Ashley, ma ti immagini?" diceva Julia mentre chiaccherava con me e Charlie.
-"Già" disse Charlie.
-"E tu e Louis, finita così?" chiesi io.
-"Penso proprio di si" rispose Charlie un pò amareggiata.
-"Dai passerà..." dissi io e proseguì -"invece, Liam e Julia tra un pò..." lasciai la frase in sospeso.
-"Tra un pò cosa?" domandò Charlie curiosa.
-"Niente, abbiamo parlato, gli ho chiesto tempo e lui ha accettato..." disse come se stesse parlando di qualcosa non importante.
-"E si sono baciati!!" gridai io.
E tutte tre scoppiammo a ridere.
-"Che c'è da ridere?" domandò Sam, facendo il suo ingresso.
-"Niente" rispose Julia, diretta e infastidita.
-"Volete sapere una novità?" disse Sam.
-"Spara!" dissi.
-"Mi hanno scelta per un servizio fotografico, non è una bella notizia? Queste vacanze ci stanno davvero portando fortuna!" disse contenta Sam.
-"Parla per te!" dissero all'unisono Charlie e Julia.
Bussarono alla porta. -"Vado io" girdò Sam dirigendosi verso la porta d'ingresso.
-"Bonnie, è Zayn, vuole parlarti" gridò ancora Sam.
E adesso che vuole? Sbuffai, e le mie amiche mi incoraggiarono ad andare.
-"Vuoi entrare?" chiesi cortese.
-"No, parliamo qui fuori..."rispose.
-"Dimmi Zayn..."dissi scocciata.
-"Se ti do fastidio o ti secca ascoltarmi, io vado , non voglio infastidirti ancora..." rispose. Primo, perchè faceva il pietoso? Secondo, non mi aveva infastidito abbastanza?
Comque sia, lo feci proseguire.
-"So che abbiamo cominciato con il verso sbagliato, ma vorrei rimediare a tutto, dimenticare quello che ho fatto, perchè tu...non so come dirtelo ma...mi hai rubato il cuore...da quando ti ho conosciuto non sono più il ragazzo di sempre..." 
-"Zayn, frena!" Tutto questo è molto carino da parte tua, anche se non so se crederti o è una della tue tante tattiche di seduzione ma tra noi, non potrà mai funzionare, apparteniamo a due mondi diversi e ti ho spiegato di chi sono figlia e poi sono già impegnata..." gli dissi.
-"Dammi un occasione, per dimostrarti che ti sbagli?".
-"Non ha senso Zayn..." dissi esausta e amareggiata.
-"Ti prego" m'implorò, guardandomi come un cucciolo e con quei suoi occhi, ai quali lui stesso sapeva che non potevo resistere.
-"Okay" risposi sconfitta.
-"Evviva!" esultò.
-"Hai visto che sei sempre lo stesso?" gli ricordai.
-"Scusami" sussurrò.
-"Ci vediamo sta sera alle nove?" chiese.
-"Va bene per le nove..." risposi.
-"Ti passo a prendere da qui?" mi domandò.
-"No, è meglio se ci vediamo alla hall" risposi.
Dopo di che ci salutammo e mi diede una bacio proprio sull'angolo della bocca, e per non ricominciare a litigare, lasciai perdere, tanto Zayn non sarebbe mai cambiato.
 
 
Look at me!!!
Come state? Vi piace? Harry e Ashley l'hanno scampata per fortuna! E Charlie e Louis per quanto tempo continueranno così? Sam e Niall rafforzano il loro rapporto, ma voglio sapere cosa ne pensate di questo lavoretto che è stato proposto a Sam. E Zayn cambierà? O resterà il solito Kebabbaropakistanofigo? XD Vorrei sapere le vostre opinioni e qual'è la vostra coppia preferita <3  Il prossimo capito riguarderà esclusivamente l'uscita di Bonnie e Zayn. Vorrei RINGRAZIARE CHI MI HA MESSO TRA LE SEGUITE E CHI MI RECENSISCE, anche se sono in poche, sarei STRAFELICE SE OGNUNA DI VOI LASCIASSE ANCHE UN PICCOLO PARERE. Baci Carmen <3

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Capitolo 9
*** Impossible Love ***


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Impossible Love

 

 

Bonnie

30 Agosto 2012

 

 

Ero pronta!

Avevo indossato qualcosa di semplice un tubino e tacchi neri, avevo acconciato i miei capelli in una coda alta, un filo di trucco e infine indossai la collana di perle che mi aveva regalato James, non l'avevo tanto indossata perché stava bene al completo, ma più che altro per ricordarmi di non fare sciocchezze e di pensare costantemente alla vita che conducevo, senza mandarla a monte per colpa di Zayn.

-”Ehy cara, vedi che non stai andando a cena con James, perché ti sei conciata così?” domandò la solita Sam.

-”Lasciala stare....certo non ha tutti i torti, però se non vuoi andare oltre con Zayn, va bene così!” mi consolò Julia.

-”Non succederà niente...” ripetei per l'ennesima volta, più a me stessa che a loro.

 

Incontrai Zayn alla hall per come avevamo deciso.

Dovemmo prendere il taxi, perché Zayn non aveva l'auto qui con sé, mi aveva spiegato. Lui, quando mi vide rimase sbalordito, forse avevo esagerato, dovevo vestirmi un po' sbarazzina; invece lui era semplice ma impeccabile, indossava un jeans e una camicia nera, non aveva bisogno di vestiti stravaganti per apparire bello, lui lo era ventiquattro ore su ventiquattro, anche se questo non glielo avrei mai detto.

A cena conobbi uno Zayn diverso, una persona molto simpatica e molto riflessiva, mi piaceva davvero tanto questa parte di Zayn, non c'era stato un attimo in cui i suoi discorsi mi erano apparsi noiosi o superficiali, tutto al contrario di ciò che accadeva con James.

-”Allora quando ritornate a casa?” mi domandò Zayn mentre passeggiavamo per ritornare in hotel.

-”Giorno 5 settembre, voi?” chiesi.

-”Penso verso il 10, sicuramente prima del compleanno di Niall”.

-”Allora, sono stato perdonato?” disse Zayn imitando la faccia di un cucciolo.

-”Penso proprio di si...” risi.

-”E questo significa che possiamo riprovarci?” mi chiese a due centimetri di distanza dal mio volto.

-”Zayn...io...” non mi fece completare la frase, perché mi baciò, io ricambiai il bacio piacevolmente, piuttosto lo attirai ancora di più a me. Ma poi mi resi conto che stavo commettendo un enorme errore e mi staccai.

-”Che c'è?” mi domandò Zayn fissandomi negli occhi, quegli occhi che mi bloccavano, così decisi di abbassare lo sguardo.

-”Zayn...tutto questo è sbagliato!”

-”Perché?” domandò.

-”Perché io sto con un altra persona...”

-”Lascialo...”

-”Non è così semplice, e poi...”

-”E poi?” domandò ancora.

-”Lui è il ragazzo per me e lui che io amo, non te!”.

“Ah allora è così?” chiese lui con un filo di voce.

-”Si” risposi io mentendo.

-”Bene, allora, guardami negli occhi e dimmelo!”disse Zayn, afferrandomi per il mento, per farmi sollevare il viso e gli occhi. Lo guardai negli occhi, ma non ebbi il coraggio, che vigliacca!!!

Così lo lasciai lì, iniziai a correre verso l'hotel che ormai era vicino, entrai in hotel mentre le lacrime mi solcavano il viso, prima di entrare in camera mi asciugai quelle stupide lacrime, per cancellare quella maledettissima verità ovvero quello di provare qualcosa di più per Zayn che non fosse solamente volere bene.

 

Zayn

 

Ero lì, da solo, abbandonato dalla ragazza che mi aveva fatto perdere la testa. Scalciai contro il muro, ormai troppo arrabbiato accesi una sigaretta e mi diressi verso l'hotel, dovevo sfagarmi con qualcuno.

Arrivato a destinazione, bussai alla porta del mio amico più caro.

-”Ehy Zayn, che ci fai qui a quest'ora?” disse il mio amico con la voce ancora impasta dal sonno.

-”Liam posso entrare?” chiesi.

-”Certo” e mi fece accomodare.

-”Che è successo?” mi domandò.

-”Sono uscito con Bonnie, ci siamo baciati e dopo di che mi ha detto che io non sono il ragazzo per lei, allora perché mi ha baciato in quel modo?” chiesi più a me stesso che a Liam.

-”Amico non so che dirti...ma dalle del tempo, come sto facendo io con Julia”.

-”Ma è diversa la situazione, da te è stato Julia a chiederti del tempo, mentre Bonnie non vuole dimostrare i suoi veri sentimenti, ne sono sicuro”.

-”Allora lascia stare amico, tu sei Zayn Malik, sai quante ragazze cadono ai tuoi piedi, perché proprio lei?”.

-”Perché credo di essermene innamorato e mi odio per questo!” dissi amareggiato.

-”Non devi odiarti, è normale che prima o poi sarebbe successo...”.

-”Ma io sai che ti dico?”

-”Cosa?” domandò Liam dubbioso.

-”Ho finito di andarle dietro, adesso dovrà essere lei a venirmi dietro, perché fidati che che prima o poi se ne pentirà...” risposi spavaldo.

-”Se lo dici tu...”

-”Grazie Fratello...ci si vede domani!” diedi una pacca sulla spalla a Liam.

-”Non ho fatto niente...Ciao e Buona notte!”.

-”Notte” conclusi chiudendomi la porta alle spalle. Eh si, da ora in poi Zayn Malik cambiava metodo! D'ora in poi non avrei fatto più niente di carino per lei, solamente l'indifferente, ma sopratutto l'avrei fatta ingelosire fino al punto di portarla a dichiararsi per me.

 

 

 

Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee...scusate il ritardo ma qui a Catania è successa l'alluvione e un fulmine ha colpito il mio modem privandomi di internet...Ecco qui, lo so questo capitolo è cortissimo ma vi avevo anticipato che avrebbe trattato solo l'uscita, domani sarò a casuccia perché a causa del maltempo il sindaco ha fatto allerta meteo quindi tutti a casa e questo significa che per farmi perdonare potrei aggiornare :D

Vorrei sapere cosa ne pensate dei personaggi e dei rapporti tra di loro e quale è la vostra coppia preferita! Vi saluto Baciiiiiiiii <3 Carmen

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Capitolo 10
*** Break and new tie ***


 

 

 

Scusate se non ho messo il banner ma sono con un altro pc.

 

 

Break and new tie

 

Sam

31 Agosto 2012

 

Avevo appena chiuso al telefono con Andrew, mi aspettava direttamente al centro benessere dell'hotel, per scattare le prime foto lì. Prima di andare avvisai Niall, per fargli sapere dove mi trovavo.

 

-”Iniziai a provare diversi costumi che mi aveva consigliato Andrew, dopo di che cominciammo con le foto.

Durante il lavoro parlavamo e scherzavamo e Andrew continuava a stuzzicarmi, fino al punto che nemmeno io mi spiego come sia accaduto ma mi baciò. Non sapevo che fare e senza nessun apparente motivo ricambiai il bacio,che venne interrotto da un applauso proveniente da un unica persona, Niall.

-”Sam, ti faccio davvero i miei complimenti” disse Niall.

-”Aspetta Niall, posso spiegarti...”

-”Non c'è niente da spiegare...d'altronde dovevo aspettarmelo da una come te che bacia al primo appuntamento anche se il nostro non lo era...”.

-”Ma cosa stai dicendo?” dissi con le lacrime agli occhi.

-”Che tra noi è finita...”disse disgustato e se ne andò.

-”Aspetta...”gridai, ma Andrew mi afferrò per un polso e mi disse -”Lascia stare, ci sono io adesso...”.

-”Ma tu cosa? Ma vaffanculo...”lo strattonai e iniziai a correre verso la mia camera con le lacrime agli occhi. Davvero Niall pensava questo di me? E mi aveva mollata così? Ma perché l'avevo fatto?

Per il momento volevo solamente scomparire per l'umiliazione subita, ma soprattutto perché era finita.

Arrivata in camera non trovai nessuno, perfetto...mi nascosi sotto le lenzuola e piansi ininterrottamente fino a quando mi addormentai.

 

Niall

 

Ero troppo deluso ma anche molto arrabbiato, come aveva potuto? E io che pensavo fosse la ragazza perfetta per me. Subito mi recai in piscina dagli altri che erano tutti riuniti là... dovevo parlare con qualcuno.

-”Ehy amico che succede? Non hai una bella faccia?” domandò Liam appena mi vide.

-”Lascia stare...piuttosto dov'è Julia?” chiesi.

-”Si tratta di Sam? Comunque è lì con Bonnie” disse Liam indicandomi l'interessata.

-”Si okay, grazie amico” conclusi.

-”Ehy scusami Julia, posso parlarti?” le chiesi mentre parlava con Bonnie .

-”Si saluta!” s'intromise Bonnie.

-”Oh si scusami, Ciao Bonnie” la salutai e ricambiò.

-”Dimmi” rispose Julia.

-”Possiamo fare quattro passi?” le proposi.

-”Okay, hai una faccia...”.

Appena ci allontanammo...

-”Allora, dimmi?” domandò.

-”Ho trovato Sam che baciava un altro...”dissi tutto d'un fiato.

-”Ah mi spiace...non so che dire, perché proprio a me lo dici?”

-”Perchè sei la persona con cui mi viene facile parlare...” e non so perché lo feci , visto che la ritenevo solo un amica, ma la baciai. Ma lei mi allontanò subito.

-”Ehy Niall, cosa vuoi fare? Non è me che ami o non ricordi?” mi domandò lei un po spazientita.

-”Si scusami tanto è la rabbia, ma tu come fai a saperlo?”chiesi.

-”Lo so, perché quella sera che siamo andati alla festa, hai baciato Sam dopo mezz'ora e non me dopo tre ore!” e sorrise.

-”Si hai ragione, scusami, e che non so che fare?!?!”risposi.

-”Per prima cosa lascia stare me, che lì fuori c'è una persona che mi merita più di te e la sto facendo soffrire, secondo, se la ami, va da lei e parlate, tu hai solo visto, ma non sai niente...”.

-”Non so se riuscirò, comunque grazie, sei un'amica!” e l'abbracciai.

-”Di niente” ricambiò.

-”Comunque se quella persona lì fuori che stai facendo soffrire è Liam, non farlo perché lui è la persona più cara e sincera che conosca” le consigliai.

-”Grazie” disse lei abbracciandomi.

-”Ci si vede!” la salutai e ricambiò.

Quella sera non avrei parlato con Sam, volevo fosse lei a farlo, troppo orgoglioso forse, ma era lei quella che doveva scusarsi.

 

 

 

Julia

 

Dopo le parole di Niall, su Liam, decisi che un' opportunità a Liam dovevo darla, infondo lui non mi aveva fatto niente e di come mi parlavano tutti non mi avrebbe mai fatto soffrire. Così, decisa e forte mi diressi verso Liam, prima di perdere la mia autostima, era di spalle, così lo chiamai per farlo voltare. Ma non gli diedi nemmeno il tempo di fiatare e lo baciai.

Dopo aver ripreso fiato, un po' sbalordito ma felice, lo vedevo nei suoi occhi, mi disse: -”Che succede? Questa non è la realtà, vero?” rideva.

-”Scemo...” lo spinsi ridendo.

-”Allora?” mi domandò con un sorriso a 36 denti.

-”Allora niente, ho deciso che possiamo provarci, sempre che tu lo voglia ancora?”.

-”Sei pazza?” disse e subito dopo mi prese in braccio baciandomi e facendomi girare.

-”Dai mettimi giù” dissi.

-”Aspetta devo fare una cosa...”.

-”Cosa?” domandai.

-”Abbiamo scritto due canzoni nuove...”.

-”E con questo?” continuai.

-”Aspetta, vieni...” lo seguì e andammo dai ragazzi.

-”Ragazzi...”.

-”Sii Liam” risposerò Zayn, Louis e Harry all' unisono.

-”Sta sera si canta, chiamate Niall!”.

Tutti sembrava contenti dell'idea persino le ragazze, gli unici contrari sembravano Louis ma soprattutto Zayn.

-”Ehy Liam, possiamo parlarti?” domandò Zayn.

-”Si certo” e i quattro si allontanarono.

 

Liam

 

-”Ditemi tutto ragazzi?” domandai.

-”Liam, c'è un problema!” disse Zayn.

-”Cioè?”.

-”Che a parte la tua canzone e quella di Harry, nessuno ha fatto niente e poi dobbiamo avvisare lo zio di Niall, e Niall” rispose Zayn.

-”Allora, vorrà dire che canteremo queste due e le nostre solite cover, ci state?”.

-”Okay” risposero all' unisono.

-”Adesso chiama Niall, che avvisa suo zio e andiamo a provare” disse Harry.

-”Okay, aspettate qui...”.

Composi il numero e avvisai anche Niall, non sembrava dell'umore adatto, ma dopo avergli spiegato cosa era successo, l'avrebbe fatto volentieri, così ci mettemmo d'accordo sia per l'ora delle prove che per quella dello spettacolo e chiusi.

-”Allora ragazzi tra mezz'ora si prova in camera di Niall per ripassare i testi, alle nove si fa lo spettacolo” conclusi.

Tutti accettarono e finalmente sta sera avrei cantato per la mia stella ovvero Julia.

 

Ed eccomi qui come promesso...Vi piace? Cosa ne pensate di Niall e Sam? Che dolce Liam *_* Finalmente sti due si metto insieme “applauso” chi è che ama questa coppia?

Sarei molto felice di una vostra misera recensione...Ci si vede presto...Baci!!!!! Carmen <3

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Capitolo 11
*** Singing for you ***


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Singing for you
 
 
Asheley
31 Agosto
 
-"Charlie, che fine hai fatto sei pronta?" le gridai da dietro la porta del bagno. Erano le otto e mezza di sera e i ragazzi tra un pò avrebbero cantato.
-"Noooo...e non vengo..." mi rispose.
-"Ma come? Esci subito!!!" gridai ancora.
-"Va bene, ma non gridare..." rispose. Uscì e aveva davvero una faccia da schifo.
-"Che hai?" domandai.
-"Mi sta scoppiando la testa, molto probabilmente mi stanno arrivando...".
-"Hai preso qualcosa?" chiesi.
-"Si, penso che tra un pò passerà...tu vai, tanto per me non deve cantare nessuno" sorrise amaramente e ci scherzò su come al solito, sapevo che soffriva ma che potevo fare io?
-"Okay va bene, ma se peggiori, chiama e arrivo! Ciao tesoro!" le baciai una guancia.
-"Ciao!" rispose a bassa voce lei.
 
 
Andai nella camera delle altre , bussai. Mi aprì Bonnie.
-"Shhhh..Sam sta dormendo" sussurrò e io annuì. Così aspettai che prendessero le loro borse e uscimmo fuori dalla camera socchiudendo piano la porta.
-"Piange ancora?" domandai.
-"Si...quando siamo tornate noi si, ma poi si è addormentata" rispose Bonnie.
-"Capito...tu Julia ci hai parlato?" Le hai detto che hai parlato con Niall?" domandai a Julia.
-"No, Niall non credo vorebbe e poi sai come siamo negli ultimi tempi io e Sam..." si giustificò Julia.
-"Come non detto..." e ci dirigemmo nella sala dove i ragazzi si sarebbero esibiti.
Arrivate nella sala allestita da un palco scenico con al  di sotto tanti tavoli, e il nostro ovviamente era in prima fila.
Appena presi posto, dopo un pò arrivò Harry a salutarmi.
-"Ciao amore!" mi stampo un lieve bacio sulle labbra.
-"Ciao" risposi dopo io con un sorriso da ebete!
-"Charlie? Non mi dire che non è venuta per Louis?" domandò.
-"No, no, sta male, cose da donne in arrivo..." spiegai.
-"Spero sia la verità, tra un pò iniziano, vado..a dopo!"  e se ne andò. Era la prima volta che li ascoltavo; sul palco scenico calarono le luci e si illuminò una scritta "ONE DIRECTION" il nome della band e poi sbucarono fuori i ragazzi tutti vestiti con le tonalità dell'azzurro.
Si presentarono e iniziarono a cantare le loro cover, quando cantarono TORN di Natalie Imbruglia, rimasi sbalordita, non pensavo fosserò così bravi e spettacolorari le loro voci si fondevano in qualcosa di unico e magico, Julia aveva gli occhi lucidi dall'emozione, mentre Bonnie teneva lo sguardo basso, molto probabilmente per non incontrare gli occhi di Zayn che la fissavano.Proseguirono la serata con diverse cover come : Granade, My life would suck without you, Your song, You are so beautiful, Viva la vida e Forever Young. Poi Harry prese il microfono -"Adesso canteremo una canzone , che ho scritto personalmente e la voglio dedicare alla persona che amo e che da quella sera mi ha rubato il cuore, per voi, Stole my heart!" urlò.
Stavo per piangere, non potevo crederci.
La musicà partì:
(consiglio leggere in contemporanea alla canzone, ha più efficacia, almeno su di me, mi fa immaginare la scena e ricorda molto quando i due si sono conosciuti)
 
HARRY)
Aspettavo una ragazza come te
 
(LIAM)
Le luci splendono
Sta diventando caldo alle mie spalle
Non mi interessa questa volta, non importa
Perchè i tuoi amici sembrano simpatici
Ma tu sembri migliore
 
Non lo sai, tutta la notte
Ho aspettato una ragazza come te che arrivasse da queste parti
 
(HARRY e tutti)
Sotto le luci stanotte, mi sono voltato
E hai rubato il mio cuore, con un solo sguardo
Quando ho visto la tua faccia, mi sono innamorato
Ragazza ci hai messo un minuto a rubare il mio cuore stasera
Con un solo sguardo, ragazza
Aspettavo una ragazza come te
 
(LIAM)
Sono debole ora, le mie parole cadono finchè non toccano la terra
Oh vita, vieni avanti, non farmi fallire ora
Ho iniziato a dire che credo di amarti
Ma non emetto suono
 
Lo so perchè per tutta la mia vita
Ho aspettato una ragazza come te che arrivasse da queste parti
 
(HARRY e tutti)
Sotto le luci stanotte, mi sono voltato
E hai rubato il mio cuore, con un solo sguardo
Quando ho visto la tua faccia, mi sono innamorato
Ragazza ci hai messo un minuto a rubare il mio cuore stasera
Con un solo sguardo, ragazza
Aspettavo una ragazza come te
 
(ZAYN)
Non c'è nessun altro posto in cui preferirei essere
Che esattamente qui con te stasera
Mentre siamo stesi a terra
Metto le braccia intorno a te
E potremo stare qui stasera
C'è così tanto che vorrei dire
Vorrei dire
 
Questa strofa, mi fece scoppiare a piangere dall'emozione.
 
(HARRY e tutti)
Sotto le luci stanotte, mi sono voltato
E hai rubato il mio cuore, con un solo sguardo
Quando ho visto la tua faccia, mi sono innamorato
Ragazza ci hai messo un minuto a rubare il mio cuore stasera
Sotto le luci stanotte, mi sono voltato
E hai rubato il mio cuore, con un solo sguardo
Quando ho visto la tua faccia, mi sono innamorato
Ragazza ci hai messo un minuto a rubare il mio cuore stasera
Con un solo sguardo, ragazza
Aspettavo una ragazza come te
Aspettavo una ragazza come te.
 
Subito mi alzai e applaudì più forte che mai, Harry saltò giù dal palco e mi baciò e tutti applaudirono mentre i ragazzi fischiavano. In quel momento ero la persona più felice di questo mondo, anzi, forse tra le braccia di Harry lo sarei stata per sempre.
 
Julia
 
-"Si bravi bravi, ma adesso se permettete tocca a me!" puntualizzò Liam verso Ashley e Harry.
-"Geloso?" domandò Harry.
-"Per niente amico, senza offesa per Ashley, ma anch'io ho la donna più bella e sopratutto la più speciale del mondo..." disse Liam e io abbastanza lusingata arrossì, perchè quando Liam pronunciò quelle parole era rivolto verso me.
-"Adesso vorrei farvi ascolatre quest'ultima canzone che ho scritto pensando a lei..." e indicò me , tutti quanti si voltarono verso di me, che vergogna,  non sapevo che fare a parte sorridere. "Per voi EVERTHING ABOUT YOU!".
La musica partì...era abbastanza movimentata...
 
(Consiglio stesso procedimento di prima).
 
 
(LIAM)
Sai che ti sono sempre andato dietro ragazza
Quindi lasciami essere l'unico dal quale vai correndo, correndo, co-correndo
Lo vedo, è semplicemente un dato di fatto
Ragazza, chiami solo il mio nome
E sopravviverò, sopravviverò, continuerò a sopravvivere
 
(HARRY)
Dall'altra parte del mondo
Non mi importa, saremo lì in due, saremo lì in due, saremo lì in due
Continuo a sentirlo ogni volta
E' solo qualcosa che fai
Ora chiedimi perchè voglio
 
(TUTTI)
Ogni cosa riguarda te, te, te
Ogni cosa che fai, fai, fai
Dal modo in cui ci tocchiamo piccola
Al modo in cui mi baci
E' ogni cosa su di te, te, te
Il modo in cui lo fai sembrare nuovo, nuovo, nuovo
E' come se ognuno fosse noi due
E non c'è niente a cui possa puntare
E' ogni cosa su di te, te, te
Ogni cosa che fai, fai, fai
E' ogni cosa su di te
 
(NIALL)
Di sicuro mi piace il modo in cui sorridi
Con i tuoi occhi, gli altri ragazzi, vedono ma non capiscono
Che è il mio, mio amore
C'è qualcosa nella tua risata
Che mi fa avere qualcosa
Finchè non c'è niente di divertente
Quindi ridiamo per niente
 
(LOUIS)
Ogni minuto è come un lazo
Prendiamola lentamente
Svegliamoci con l'orologio che fa tick, tick, tick
 
(HARRY)
Continuo a sentirlo ogni volta
E' solo qualcosa che fai
Ora chiedimi perchè voglio
 
(TUTTI)
Ogni cosa riguarda te, te, te
Ogni cosa che fai, fai, fai
Dal modo in cui ci tocchiamo piccola
Al modo in cui mi baci
E' ogni cosa su di te, te, te
Il modo in cui lo fai sembrare nuovo, nuovo, nuovo
E' come se ognuno fosse noi due
E non c'è niente a cui possa puntare
E' ogni cosa su di te, te, te
Ogni cosa che fai, fai, fai
E' ogni cosa su di te
 
(ZAYN)
E tu sei sempre stata l'unica che io abbia mai voluto
E che abbia voluto che sapesse
Senza di te non posso farcela
Tutto ciò che vogliamo è divertirci
Ma dicono che siamo troppo giovani
Lascia che dicano quello che gli pare
 
Wow, questo pezzo mi aveva stravolta!
 
(HARRY)
Ogni cosa riguarda te, te, te
Ogni cosa che fai, fai, fai
Dal modo in cui ci tocchiamo piccola
Al modo in cui mi baci
(TUTTI)
E' ogni cosa su di te, te, te
Il modo in cui lo fai sembrare nuovo, nuovo, nuovo
E' come se ognuno fosse noi due
E non c'è niente a cui possa puntare
E' ogni cosa su di te, te, te
Ogni cosa che fai, fai, fai
E' ogni cosa su di te.
 
E come al solito Liam non aveva bisogno di darmi dimostrazioni davanti a tutti, infatti al contrario di ciò che aveva fatto Harry, a noi due bastò guardarci negli occhi per dirci tutto.
 
-"Grazie tante a tutti, ci si vede presto!" disse Liam.
-"E magari con nuovi testi..."aggiunse Niall sarcastico guardando i ragazzi come per dirgli di darsi una mossa a buttare giù i testi delle canzoni.
-"Scusami Niall e che dovrei scrivere duemila canzoni per tutte le ragazze che ho avuto e che ho..."rispose Zayn.
-"Che stronzo!" mi sussurrò all'orecchio Bonnie.
-"Il solito modesto..." commentò Louis.
-"Ragazzi basta con le cavolate davanti a tutti, ci si vede, buon proseguimento di serata!" concluse Harry e scoparendo dal palco.
 
Quando ci ritrovammo tutti fuori dal locale...
 
-"Allora ti siamo piaciuti?" mi domandò Liam.
-"Si, sopratutto tu" dissi sorridendo e baciandolo.
-"E adesso andiamo a fare un giro...voi ragazzi che fate?" domando Liam a tutti gli altri.
-"Io e Ash abbiamo da fare, tu Louis vatti a fare un giro!" rispose Harry, facendo finta di essere infastidito dalla presenza di Louis.
-"Bene a me non interessa...." rispose Liam.
-"Tranquillo Harry, io e Zayn portiamo Niall in discoteca..."rispose Louis.
-"Certooo...vi state sacrificando per me, giusto?" domandò Niall e tutti scoppiammo a ridere meno Bonnie.
-"Io vado...buona notte a tutti" salutò un po inacidita e immediatamente notai Zayn che fece l'occhiolino a Liam e quest'ultimo mi guardò come se non avesse captato il gesto, sicuramente non voleva farmi sapere niente, ma lasciai perdere, non volevo litigare con Liam per un capriccio di Zayn e Bonnie.
 
 
Look at me baby!!!
Eccomi di nuovo qui scusate il ritardo ma sono incasinata, comunque che ne pensate?
Vorrei tanto un vostro parere anche minimo, tanto per sapere se vi piace,
 anche perchè la storia è tutta pronta devo solo trovare il tempo a pubblicarla tutta, 
però se non vi piace e inutile che continui a pubblicarla, 
visto che ho cose più importanti come la MATURITà,
 la volevo condividere con voi...ma se così non è credo che non continuerò più...
Anyway fatemi sapere! Baci Carmen..
.Awwww ma che vi devo dire Giovedì Ho preso la PATENTE *_* finalmente...
e poi sono diventata dipendende dal video one way or another, aiutatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii....
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Departures ***


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DEPARTURES
 
5 SETTEMBRE 2012
Charlie
 
Stavamo preparando i bagagli, perché tra un pò avremmo dovuto lasciare le camere.
La vacanza tutto sommato era trascorsa piacevolmente a parte per l'incoveniente "Louis", invece per la mia amica Ashley
era tutto il contrario e a quanto pare aveva trovato il ragazzo giusto per lei, proprio qui!!!
Era felice di far ritorno a casa, perchè non vedeva l'ora di presentare Harry ai suoi e altrettanto Harry, infatti quest'ultimo aveva deciso
di partire con noi, come stava facendo Liam ormai definitivamente impegnato con Julia.
Bussarono alla porta, era Harry.
-"Pronte?Le mie valigie sono già sotto, voi come siete messe?"
-"Qui ci sono le mie!" rispose Ashley.
-"E qui le mie! Harry potresti aiutarmi per favore?" domandai.
-"Certoo!! Ho portato i rinforzi!!" e dietro lui, vidi sbucare fuori Louis.Ecco, adesso si poteva dire che ero abbastanza incazzata, 
ma perchè doveva proprio darmi fastidio?!?
-"Quali sono le tue?" mi domandò cortese Louis.
-"Grazie, ma faccio da sola" risposi con un sorriso strafottente afferrando il mio trolley.
-"Dai smettila..."disse cercando di togliermi di mano il bagaglio.
-"Toccami di nuovo e giuro che ti ammazzo!" lo avvertì.
-"Non dire cazzate...non avresti il coraggio!" ma purtroppo il coraggio l'avevo, infatti gli mollai un ceffone.
-"Ah si " disse massaggiandosi la mascella -"questo lo hai voluto tu, Charlie!" mi disse, ma cosa intendeva dire con quella frase?
Un secondo dopo mi ritrovai sulla sua spalla a mò di sacco di patate e con la mano libera afferrò il mio trolley.
-"Louiiiiiis...mettimi giù!" lo pregavo mentre lo prendevo a pugni, ma niente, proseguimmo in tutto l'albergo così mentre la gente ci guardava sbalordita, 
e lui le salutava con il cenno di una mano e quel sorriso idiota.
Arrivati all'uscita mi mise giù e io mi ricomposi.
-"Dimenticati i miei ringraziamenti, cretino!" gli dissi.
-"Non ho bisogno dei tuoi ringraziamenti, stronza!" mi risposse.
-"Ma come ti permetti??" diventai rossa dal nervosismo.
-"Senti...lasciamo stare" mi disse con tono tranquillo mentre si allontanava "Alla prossima" mi urlò.
-"Addio" gridai.
-"Non credo....sai...la tua amica e il mio amico..." e lasciò la frase in sospeso, facendomi l'occhiolino e voltandosi subito dopo per scomparire dal mio raggio visivo, 
e aveva ragione, finchè Harry e Ash stavano insieme sarebbe stato impossibile evitarci.
 
 
Julia
 
Ero pronta, avevo appena chiuso la valigia, quando Liam bussò alla mia porta, bello come sempre.
-"Pronta per ritornare a casa?" mi domandò.
-"Prontissima" risposi entusiasta.
-"Le altre dove sono?" chiese.
-"Sam è già andata, non vede l'ora di tornare a casa dopo quello che è successo con Niall, a proposito lo hai visto?".
-"Si, prima era al bar, perchè che devi fare?".
-"Geloso?" lo stuzzicai.
-"No per niente" disse sorridendo sotto i baffi.
-"Bonnie dov'è?" domandò per cambiare discorso.
-"Non lo so, ma credo sia andata a fare le compre dell'ultimo secondo".
-"Ah bene..." disse e continuò -"Allora andiamo che gli altri ci aspettano giù?"
-"Vai tu, io devo un attimo raggiungere Niall, devo salutarlo".
-"Si come no "rispose Liam infastidito.
-"Dai scemo...devo dirgli una cosa per Sam...".
-"Okay...a dopo" e mi salutò con un semplice bacio sulla guancia.
-"A dopo" ricambiai.
Dopo essermi messa alla ricerca di Niall, finalmente lo trovai, era sovrapensiero, così lo attaccai alle spalle -"Bhuuu" gli urlai alle spalle.
Sussultò.
-"Ma sei matta?" chiese col batticuore a tremila e io ci risi su.
-"Allora, come va?"
-"Direi piuttosto bene, per autoconvincermi, ma non è così".
-"Mi dispiace, ma non abbatterti, siamo giovani, si va avanti, magari non era la ragazza giusta e magari quanto meno te lo aspetti, troverai quella perfetta per te".
-"Non credo, era lei quella giusta, io non sono un ragazzo che va con tutte o chissà quante relazione ha avuto...ma comuqnue cos'è tutto questo ottimismo?
è l'amore che ti fa parlare così?"
-"Anche, ma anche le delusioni, prima stavo a deprimerti per te, perchè pensavo potesse nascere qualcosa oltre la nostra amicizia, e adesso
eccomi qui, dopo che tu mi hai "spezzato il cuore", non c'è l'ho con te,sono felice con Liam...per il momento" e risi.
-"Sei davvero un gran bella persona, Liam è davvero fortunato".
-"Grazie Niall davvero, ti voglio bene e non ti voglio vedere così, ci vediamo presto, vieni qui abbracciami!" e ci abbracciammo.
-"Questa senz'altro era l'inizio di una nuova e grande amicizia.
 
 
Sam
 
Che schifo!!!Sembrava la vacanza perfetta quella che mi stava stravolgendo la vita...ed eccomi qui, in un attimo tutto rovinato, quanto mi odio!
La cosa terribile è che so di aver perso per sempre Niall, non si fiderà mai più di me, e poi tutti sembrano essere dalla sua parte, ma 
come biasimarli , lui ha ragione, ma non mi ha dato nemmeno il tempo di parlare, che subito mi ha scaricata con quella frase
che non riesco a togliermi dalla testa " ...d'altronde dovevo aspettarmela da una come te, che bacia al primo appuntamento, anche se
il nostro non lo era...", mi aveva spiazzata.
Finalmente era arrivato il momento di far ritorno a casa, lontano da Niall, anche se forse lo avre rivisto a causa di Liam e Harry che stavano
con Julia e Ashley, ma comunque in futuro avrei fatto di tutto per evitarlo.
A differenza delle altre ho già preso il taxi per dirigermi all'aereoporto, non volevo vedere nessuno, penso proprio che al ritorno starò un pò lontana 
da tutti, perchè ho davvero bisogno di isolarmi e farmi un bell'esame di coscienza.
 
Bonnie
 
Avevo appena finito di acquistare qualche souvenir per mia madre; in lontananza noto verso l'entrata dell'albergo gli altri, bene, mancavo solo io, 
ci sono tutti tranne Niall, Sam che ci aspetta in aereoporto, Louis e Zayn per fortuna!
-"Siamo pronti?" domandai.
-"Si, stavamo aspettando tutti te! " risponse Julia.
-"Dai su, dai il bagaglio al taxista, muoviamoci, non voglio perdere l'aereo" disse Ashley.
-"Subito!" risposi.
Ad un tratto, mentre stavo per salire sul taxi, mi sento chiamare in lontananza, mi giro e naturalmente, riconoscendo la voce so già chi è, Zayn.
-"Cosa vuoi ancora , Zayn?" chiesi arrogante.
-"La tua amicizia" rispose secco.
-"Cosa?" domandai perplessa.
-"Hai capito benissimo, alla fine ho pensato che hai ragione tu...".
-"Che significa?" lo interruppi.
-"Che noi, non siamo fatti per stare insieme..." bene, colpita e affondata Bonnie.
-"Allora amici?" domandò porgendomi la mano in sengno di accordo con quel sorriso beffardo.
-"Amici" risposi io stringendogli la mano.
-"Ci si vede...".
-"Ciao..." conclusi io prima di salire in auto.
Ma io dico, non poteva pensarci prima?Piuttosto di farmi spazientire per tutta la vacanza? E poi non sapevo se credergli, 
allora quel bacio tanto sentito da entrambe? Bo...sinceramente non credo nemmeno a me stessa o per meglio dire ai miei sentimenti.
 
Ashley
 
Finalmente eravamo in aereo, io ero accoccolata sulla spalla di Harry, entrambi in silenzio. accanto a me sedeva Charlie, con gli occhi
chiusi circondati da intense occhiaie, era piuttosto stanca, e davanti a noi Liam e Julia erano in un profondissimo sonno, mentre 
Bonnie leggeva una rivista e l'ultima Sam seduta molto lontana da noi.
Tra circa un oretta sarei ritornata a casa dai miei genitori, per presentargli Harry , speravo tanto che gli piacesse, è stato
pure fortunato il mio Harry, perchè se tornavo a casa incinta, non credo avressero approvato.
I miei genitori sono due tipi alla mano, moderni e comprensivi, tutto questo grazie al loro lavoro d'insegnanti, però anche se sono
così moderni non credo avressero gradito la notizia.
E poi spero anche che mio fratello apprezzi Harry, ogni ragazzo che ho avuto lo ha sempre disprezzato, a proposito ma
ho già detto a Harry che io e mio fratello siamo gemelli?
-"Amore, per caso ti ho accennato anche minimamente, che io e mio fratello siamo gemelli?" domandai.
-"No...quando pensavi di dirmelo?" rispose sorridendo e altrettanto feci io.
Invece speravo tanto di andare d'accordo con la madre di Harry e sopratutto di piacergli, perchè quest'ultimo mi aveva spiegato che per lui
era importante che io e sua madre andassimo d'accordo, perchè era veramente un cocco di mamma, nonostante da un anno a questa
parte aveva inziato a vivere per conto suo con Louis.
 
 
 
 
 
 
 
Ehylà...scusate se ci sono errori ma non ho avuto il tempo di rileggere. Comunque io vorrei tanto che aumentassero le recensioni...ma comunque continuo
a pubblicarla per quelle 4 persone davvero interessate, Cosa ne pensate delle ragazze? Asheley è troppo paranoica!!!! XD E Zayn? è matto!!!
Per non parlare di Charlie e Louis, ma per quei due è così complicato amarsi???? Per adesso io sono per la coppia "Lilia" Liam e Julia <3
E Sam? voi pensate sia giusto il suo ragionamento o no? Fatemi sapere kisssssss <3

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Capitolo 13
*** Family ***


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Ehylààààààààààààà...come va? Questo Capitolo è un pò più lungo, perchè finalmente conosciamo le famiglie di ogni ragazza, che ne pensate
della loro storia? Recensite please e fatemi sapere ...Baci <3 a presto
FAMILY
 
 
5 SETTEMBRE 2012
 
SAM
 
-"Ehy ciao ragazzi, ci si vede!" dissi all'aereoporto per salutare i ragazzi e le ragazze. Come al solito mio padre non c'era, 
quindi fui costretta a chiamare un taxi per far ritorno a casa, dove le due gemelle piccole pesti mi aspettavano.
Elisabeth e Jessica, ma per tutti Lizzy e Jess, sono le mie due sorelline di otto anni, le quali in un certo modo ho cresciuto io,
perchè alla loro nascita mia mamma ci ha lasciati.
Ricordo ancora quel giorno nonostante avessi dieci anni, mio padre era distrutto e tutto quello che gli è rimasto di mia madre
siamo io e le mie sorelle; ma sopratutto io, perchè non smette mai di ricordami che assomiglio molto a mia madre, i capelli rossi, 
gli occhi verdi, le labbra carnose e le miriadi di lentigini.
Le mie sorelle invece sono la sua fotocopia, due brunette vanitose, non vedo l'ora di riabbracciarle, solo loro riusciranno a farmi 
ritornare il sorriso, che ormai da pochi giorni ha abbandonato il mio volto.
-"Eccomi sono a casa!" dissi entrando a casa mia.
-"Bentornata Sam!" mi salutò la nostra tata.
-"Ciao Dana!" dissi abbracciandola.
-"Dove sono le piccole?" chiesi.
-"Sono al piano di sopra" rispose cortesemente e così andai a cercarle, diretta verso la porta della loro cameretta, ma passando
davanti alla porta della mia, che precede la loro, trovai la porta semi aperta e le gemelle che bisbigliavano tra loro.
-"Cosa state combinando?" le sorpresi, ritrovandole tutte impasticciate di trucco e con delle acconciature che avvolgevano i 
loro lunghi e ricci capelli corvini.
-"Ciaooo Sam!!" gridarono all'unisono, venendomi incontro per salutarmi.
-"Stavamo provando i tuoi trucchi" rispose Jess, la più spacciata tra le due.
-"E non potevate aspettarmi? Vi avrei truccate io, evitando di rovinarmi i trucchi!".
-"Scusaci Sam" rispose Lizzy, con il visino triste.
-"Vi perdono sta volta e adesso venite qui che vi stritolo tutte!" così iniziai a farle il solletico e schiamazzare per tutta la stanza, 
fino a quando ci distendemmo sul letto esauste. Bussarono alla porta, era Dana.
-"Ragazze tra mezz'ora si pranza, e vostro padre non torna a pranzo..." ci avvisò.
-"E quando mai..." risposi io.
-"L'avvocato delle cause perse!" disse Jess la solita.
-"Ehy  non si dice...anche se hai ragione..." e scoppiammo tutte tre a ridere.
Che bello, finalmente in famiglia, pensai.
 
BONNIE
 
La vacanza era finita, adesso mi ritrovavo su un taxi tra le braccia di James e tutto sembrava strano, mi sentivo come se tutto quello
che era successo con Zayn, era falso, non era esistito veramente, anche se mi aveva aiutato a capire che la persona che avevo 
accanto a me non era realmente quella che volevo, perchè qui, vicino a James, tutto sembrava un abitudine, persino amarsi, 
mentre con Zayn tutto al contrario sapeva come sorprendermi ogni giorno (tralasciando quando rompeva pienamente)  e 
sopratutto vicino a lui i brividi e le farfalle allo stomaco non smettavano mai di farsi sentire.
Non volevo accettarlo, non poteva essere vero, Zayn era riuscito a prendersi il mio cuore.
Lo odiavo per questo! Adesso che fa? Mi chiede di restare amici? Che confusione...i miei pensieri vennero interrotti da James.
-"Cosa hai Bonnie?" mi domandò accigliato.
-"Niente, penso" dissi sforzandomi di sorridere.
-"A cosa?" ohhh adesso ci si mettava pure lui, inventa qualcosa Bonnie.
-"Che finalemente siamo di nuovo insieme" mentii.
-"Ti amo!" disse baciandomi la fronte e io semplicemente sorrisi.
 
Arrivati davanti a casa mia, ovvero davanti a quella enorme villa, con non so quanti metri di giardino con tanto di citofono e videocamera
per sorvegliare davanti al cancello, sospirai , questo era davvero troppo per me, a volte sospettavo di essere stata adottata, se non per la netta
somiglianza tra me e mia madre, stessi occhi con taglio mandorla, stesse labbra a cuore e stessi folti capelli liscissimi castano scuro.
Subito arrivò il nostro maggiordomo Kevin a prendere la mia valigia.
-"Oh cara...finalmente sei tornata, ma quanto sei bella?!?!?!" disse mia madre abbracciandomi con quella voce stridula.
-"Ciao mamma, anche tu mi sei mancata" ricambiai.
-"Ciao Bonnie" disse mio padre il solito "freddo".
-"Ciao papà" lo baciai su una guancia, quando sentii un rumore improvviso al piano di sopra come se ci fossero i cavalli.
-"Cognato, devi assolutamente vedere il nuovo gioco dell' X-BOX" ah ecco, mio fratello Johny, Johny Cooper, due anni 
in più di me, praticamente un ventenne che cerca di imitare le orme di mio padre, e quanto non li sopportavo con quella scodella 
bionda in testa.
-"Johny, saluta tua sorella" s'intromise mia madre.
-"Ah guarda...chi non muore si rivede..."
-"Bel modo di salutarmi Johny, che gentile!" 
-"Gentile è il mio secondo nome, baby!" rispose.
-"No! Credo che tu abbia sbagliato, sarà deficente..."
-"Ragazzi basta! " c'interruppe mio padre.
-"Come fai a sopportarla James, non so..." continuò mio fratello.
Mi voltai verso James e rideva, che razza di bastardo, se al posto suo ci fosse stato  Zayn se ne sarebbe uscito con una frase al quanto carina, 
e invece guarda qui...aspetta...perchè devo continuare a fare i paragoni con Zayn ? Ficcatelo in testa Bonnie : SIETE AMICI.
La voce nella mia testolina venne interrotta da mio padre.
-"Basta Johny, piuttosto preparati che tu e James venite in concessionaria da me che ci sono delle cose da sbrigare" i due obbedirono
come al solito, ecco perchè a mio padre piaceva James, perchè era il solito ragazzo di ricca e buona famiglia che gli obbediva come
un cagnolino. 
Quando i tre uscirono, mia madre mi fece cenno di accomodarmi sul divano accanto a lei.
-"Allora come sono andate queste vacanze?" domandò curiosa.
-"Abbastanza bene...".
-"Perchè abbastanza? Problemi di cuore?".
-"Come lo sai?" chiesi scoinvolta.
-"Bè sono tua madre sai..e allora?"
-"Si però niente di che, adesso siamo solo amici" risposi scoraggiata.
-"Ah che sollievo, menomale, povero James!"
-"Mamma! A me piace, solo che lui non c'entra con noi, apparteniamo a due mondi diversi, suo padre è un semplice allenatore di calcio,
e a papà non andrebbe mai bene questa situazione".
-"Ma papà ha ragione Bonnie, uno così che futuro potrebbe darti?".
-"Già" risposi io ormai stanca di quei discorsi, però magari ci saremo amati veramente e sarei stata felice, ma questo non lo avrei mai detto 
a mia madre, visto che a quanto pareva stava dalla parte di papà per James.
 
 Julia
 
Aspettavamo mano nella mano , io e Liam i miei genitori. Quando scorsi in lontananza l'auto di mio padre che stava per parcheggiare.
-"Ah ecco, ci sono i miei!" dissi indicando l'auto.
-"Ma quella è una volante della polizia?" rispose Liam, prendendomi per pazza.
-"Appunto! Sai com'è, mio padre è un agente di polizia!".
-"Come?" rispose scoinvolto e continuò -"Ma perchè me lo dici solo adesso?".
-"Ma perchè mai avrei dovuto dirtelo prima? Sei un delinquente?".
-"No, però..." e lasciò la frase in sospeso.
Dalla macchina sceserò per prime mia madre e la mia sorellina Lauren di sei anni.
-"Ecco da chi hai preso!" sottolineo Liam continuando -"Sud Americana, tua madre" disse ammiccando.
-"Si scemo! " dissi colpendolo alla spalla.
Eh si mia madre era sud americana, lo si poteva notare dal viso, uguale al mio a parte per gli occhi azzurri ereditati da mio padre, ma anche
dal fisico in carne sopratutto sui fianchi e sul seno e dai capelli riccissimi neri, dai quali mia sorella ne aveva ottenuto la fotocopia, mentre
i miei era uguali ma più chiari come quelli di papà.
Ed ecco che scese anche mio padre, con la sua solita divisa e i baffi. Iniziammo a dirigerci verso di loro e sentivo la mano di Liam 
nella mia tramare e sudare -"Liam, calma" gli sussurrai per tranquillizzarlo e lui si sforzò di sorridere.
-"Figlia mia" urlò mia madre salutandomi e abbracciandomi, seguita da mia sorella.
-"Ciao mamma, ciao papà, lui è Liam il mio ragazzo!" .
-"Salve Signor Foster" disse stringendo la mano di mio padre.
-"Piacere tutto mio, figliolo" disse mio padre a sua volta.
-"Salve Signora Foster" disse Liam porgendo la mano a mia madre, ma lei lo attirò a sè e lo abbracciò.
-"Ciao caro , chiamami pure mamma!" esclamò.
Okya, io e Liam eravamo basiti.
-"Oh suvvia Monica, non esagerare!" disse mio padre rivolto a mia madre.
-"Fatti gli affaracci tuoi, Billy" rispose mia madre.
-"Allora Liam, resti a pranzo da noi?" domandò mia madre.
-"Se non disturbo, accetto volentieri!" rispose Liam.
-"Non disturberai mai, si vede che sei un bravo ragazzo...anzi dovresti farmi conoscere tua madre" disse mia madre per poi voltarsi mentre prendeva 
a bracceto mio padre per andare in macchina.
-"Liam lasciala stare, e solo che non vede l'ora che io mi sposi...".
-"E io lo farò" disse sorridendo, poi qualcuno attirò la nostra attenzione : Lauren.
-"Ciao, io sono Lauren" disse la bambina sorridendo.
-"Ciao Lauren, ti va di fare un giro in groppa ad un cavallo?" gli propose Liam.
-"Siii..." esultò Lauren.
-"Sali sulle mie spalle e si parte!" disse Liam imitando il verso di un cavallo.
Era andato tutto bene, a parte l'imbarazzo che aveva creato mia madre.
 
 
Ashley
 
Eccomi qui con Harry davati la porta di casa mia ad aspettare che qualcuno ci apra.
-"Sorellina" urlò quella fotocopia di me al maschile.
-"Lucas, anche tu sei già tornato?".
-"Si, è lui chi è?" chiese sospettoso.
-"Harry, il mio ragazzo!" risposi secca.
-"Piacere" sussurrò Harry.
-"Piacere" rispose Lucas facendoci entrare.
-"Mamma, Papà, è arrivata Ashley con il suo nuovo ragazzo" urlò Lucas, facendo arrivare i miei genitori correndo all'impazzata.
-"Ciao ragazzi, piacere ragazzo mio, chiamami Thomas " esultò mio padre poggiando gli occhiali da vista sulla testa calva prima di saluatare Harry.
-"Piacere mio" rispose il mio Amore, sorridendo.
-"Signora Owen" continuò Harry, baciando la mano di mia madre.
-"Oh che ragazzo gentile, ma chiamami Jennifer o Jenny, fa come ti pare!".
Harry sembrava abbastanza contento, tanto che i miei lo invitarono a pranzo e lui con entusiasmo accettò, sfidando anche mio fratello alla play!
-"Amore si è fatto tardi, ancora devo andare da mia madre..ci vediamo domani?" .
-"Certo che si...mi mancherai tantissimo, abituata a vedeti 24 ore su 24".
-"Lo so, anche per me sarà dura..." rispose.
-"Thomas, Jennifer è stato un piacere ci si rivede" disse salutando i miei genitori in cucina per poi andare da Lucas.
-"Ciao Lucas, alla prossima!" gli fece l'occhiolino sorridendo.
-"Alla prossima Fratello!" aveva detto FRATELLO, okay a mio fratello stava simpatico.
-"A domani Amore" mi baciò salutandomi sulla soglia della porta di casa.
-"A domani" sussurrai amaramente chiudendo la porta.
-"Allora Lucas, cosa pensi di Harry?".
-"Okay è okay! Non lasciarlo mai è il cognato perfetto finalmente e poi abbiamo parlato un pò di te e mi sa che ci tiene davvero!".
-"Certo che si, sciocco!".
E ci abbracciammo, dopo tutto era mio fratello gemello, come piaceva a me Harry, piaceva a lui.
 
 
Charlie
 
-"Mammaaaaa...sono a casa!" urlai aprendo la porta di casa.
-"Eccomi!" urlò a sua volta mia madre scendendo le scale.
-"Charlie, ma cos'hai fatto?" Hai una faccia...".
-"Grazia mamma, anche io ti voglio bene".
-"Vieni qui, abbracciami, tu sei la mia figlia preferita!" disse mia madre scherzando.
-"Ma và! Sono l'unica!". 
Mia madre era la solita, era una donna forte e piena di vita, nonostante la sua vita era andata a rotoli a causa mia.
Eh si, mia mamma era rimasta incinta di me all'età di sedici anni, quando l'aveva scoperto si era già lasciata con mio padre da
tre settimane, il quale non sa nemmeno della mia esistenza, io so solamente che si chiama Paul ed era uno strafigo detto da mia
madre e io gli somiglio per i capelli e gli occhi neri, comunque sia mia madre ha saputo cavarsela da sola, non mi ha fatto mai mancare 
niente, anche grazie al suo lavoro di assistenza personale di una stilista, non tanto famosa, ma che ci permette di vivere dignitosamente.
-"Ma Charlie, cosa hai fatto ai capelli?" disse mia madre quasi piangendo.
-"Sapessi..." lasciai la frase in sospeso, pensando a Louis.
-"Dimmi tutto!" e ci sedemmo in cucina davanti a una coppa di gelato, tanto tra me e mia madre non esistevano segreti, le raccontai tutto, 
persino che ne ero innamorata, e che preferivo tenermelo per me visto che lui non ricambiava.
-"Piccola mia..." mi consolò mia madre -"Vedrai che riuscirai a metterci una pietra sopra, come ho fatto io!".
-"Già, comunque mamma vado a riposarmi, non mi sento in gran forma e tral'altro devono arrivarmi le mie cose...".
-"Okay tesoro" disse baciandomi la fronte -"Io vado a lavoro che Dorina mi aspetta" disse.
-"Ciao mamma, a sta sera!" la salutai prima di dirigermi verso le scale per andare in camera mia, sprofondare nel letto e addormentarmi.
 
 
 
 

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Capitolo 14
*** Happy B-day Niall! ***


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Happy B-day Niall
 
Julia 
13 Settembre 2012
 
 
-"Ma allora non l'ha invitata proprio Sam?" chiesi a Liam, mentre eravamo distesi sul divano di casa mia a guardare la tv, Niall, Louis e
Zayn erano tornati da tre giorni e Niall ci aveva subito telefonato per invitarci al suo compleanno.
-"No, come poteva invitarla, non si sono più rivolti la parola, nemmeno per chiarire, dopo quello che è successo".
-"Ragazzi allora che fate? Liam, ceni qui?"ci interruppe mia madre.
-"No grazie Signora, stasera andiamo alla festa di Niall" rispose Liam.
-"Ah già vero..." si ricordò mia mamma.
-"Io vado a preparami e poi ti passo a prendere, ok?" domandò Liam alzandosi dal divano.
-"Okay amore, aspetta che ti accompagno alla porta" lo accompagnai, ci salutammo e mi misi subito all'opera: CERCARE QUALCOSA
DA INDOSSARE, chiamai Ashley, lei era sempre quella alla moda.
-"Pronto?" rispose.
-"Ehy Ash, sono Julia, un consiglio per stasera?!?".
-"Dimmi cara...".
-"Metto il vestito corto fino alla ginocchia azzurro mare, o jeans e t-shirt?".
-"Ma sei matta!! Metti il vestito che si intona coi tuoi occhi!".
-"Grazie! E tu che metti?"chiesi.
-"Un abito rosa e...a Harry faccio indossare la cravatta dello stesso colore!".
-"Tu sei matta...chiudo, a dopo!" la salutai!
-"A dopo".
 
Dopo un'ora arrivò alla porta Liam.
-"Eccomi sono pronta" dissi mentre scendevo le scale.
-"Julia sei stupenda" mi disse Liam imbambolato.
-"Grazie! Anche tu" risposi, mentre le guance mi andavano a fuoco.
Salutammo i miei e dopo le innumerevoli raccomandazioni di mio padre, riuscimmo ad attraversare il vialetto per salire in auto, 
dove Liam gentilmente, mi aprì la portiera.
Arrivammo a casa di Niall, che si trovava a tre isolati da casa mia.
Dalla casa proveniva una musica a tutto volume ed era affollatissima.
-"Ma i suoi genitori non dico niente?"chiesi prima di entrare.
-"Primo, Niall non ha più la madre, è morta un paio di mesi fa, secondo, è la casa che ha preso in affitto a Londra, visto che,terzo, 
lui è irlandese!".
-"Giusto!" risposi.
 
Ci aprì Niall; -"Ragazzi, Ciao!" e ci salutò, gli consegnai il regalo.
-"Ragazzi, accomodatevi, fate come vi pare!".
 
Nella sala c'era un sacco di gente, chi era già ubriaco, chi si strusciava...e poi c'erano i miei amici.
Ashley seduta sulle gambe di Harry mentre si sussurravano parole alle orecchie per via del volume alto della musica; accanto Charlie
mentre era intenta a divorare le sue patatine.
Poi nella pista intravidi pure Louis e Zayn che ballavano.
Salutai i presenti e poi chiesi a Charlie -"Bonnie viene?".
-"Si viene, solo che arriva con quel cretino" rispose.
-"Non chiamarlo così..." e lei non mi diede retta, sembrava infastidita e forse conoscevo il motivo "Louis".
-"Amore mi concedi un ballo?" mi chiese Liam.
-"Non so ballare" risposi imbarazzata.
-"E io ch'esisto a fare?" e mi baciò, trascinandomi con sè sulla pista da ballo.
 
Bonnie
 
 
Ma tu pensa un pò cosa devo arrivare a sopportare, sono le dieci e James non si è fatto vivo, sono in ritardissimo.
-"Bonnie, stai calma, siediti che ora James arriva."  mi supplicò mia madre mentre facevo avanti e indietro per il salone.
-"Mamma, ma ti sembra l'ora di arrivare?" dissi indicando l'orologio appeso alla parete.
-"Cara ma lavora, non è come i tuoi amici...".
-"Certo come no..." dissi lasciando la frase in sospeso per evitare l'ennesimo litigio sui miei amici.
Dopo circa dieci minuti arrivò, non lo feci nemmeno scendere dall'auto perchè sennò avrebbe perso altro tempo, e al compleanno
sarei arrivata solo per la torta.
-"Dai, su muoviti!" lo incitai, mentre salivo in auto.
-"DAI, a me non lo dici!" rispose arrogante.
-"Allora perchè sei arrivato a quest'ora?" non mi rispose.
Percorremmo la strada nel silenzio assoluto.
Dalla casa proveniva musica ad alto volume.
-"Ah lo sapevo, la solita festa da ragazzini!" disse quasi schifato.
-"La smetti, per favore" dissi scendendo dall'auto, dirigendomi verso la porta con James alle calcagna.
Ci aprì Niall, più o meno brillo.
-"Auguri Niall, lui è James" li presentai.
-"Grazie, piacere Niall, gli altri sono giù in fondo" mi disse indicandoli.
Trovai le coppiette sedute sul divano, salutando le mie amiche e presentando James agli altri.
Poi notai Charlie e Niall che ballavano scatenanti sulla pista mezzi ubriachi, con Louis che li fissava attentamente e 
infine avvistai lui, il mio incubo peggiore, colui che non avrei voluto vedere, Zayn, il quale si avvicinò appena ci notò.
-"Piacere Zayn" disse il moro presentandosi a James.
-"Piacere James" rispose quasi infastidito.
-"Allora Bonnie, come va? Tutto bene?"  domandò Zayn, come se fossi una vecchia amica, che non vedeva da tanto tempo.
-"Benissimo" risposi con un sorriso stentato, allontanandosi di conseguenza con quel suo sorriso beffardo.
Dopo tre quarti d'ora, James iniziò a stufarsi.
-"Basta, ce ne andiamo!" ordinò.
-"Aspetta, io voglio rimanere..." risposi , ma mi afferrò per il polso e mi trascinò con sè per farmi indossare la giacca.
-"James, dai lasciami!" mi lamentai, ma la sua stretta era ben salda.
Di colpo mi sentì afferrata dall'altro polso, era Zayn.
-"Amico che fai? Lasciala stare..."disse Zayn.
-"Pff...Amico a chi? Ma chi ti conoscesse pezzo di straccione!" e fu così che Zayn gli si scaravantò contro colpendogli il naso.
 
 
Louis
 
Vidi il mio amico Zayn colpire il riccone, dopo di che tutto cambiò.
Si fermò la musica e vidi tutti assistere silenziosamente all'accaduto, subito intervenni, prendendolo di spalle e lo feci calmare.
-"Ehy Zayn calmati" .
-"Ma tu guarda questo stronzo!" continuò lui.
-"Zayn basta! Hai fatto spaventare Bonnie" gli dissi, toccando il suo punto debole, guardai quella ragazza scoinvolta che cercava
di tamponare il sangue che fuoriusciva dal naso di quel ragazzo.
-"Tutti a casa! La festa è finita!" comandò Liam. E tutti abbandonarono la casa tranne noi.
Liam portò con sè Zayn in una stanza, per farlo ragionare e calmare mentre io cervavo di tamponare  per bene il naso di quello 
stronzo, come mi aveva insegnato mia madre, essendo infermiera.
-"Io vi denuncio" obiettò il riccone.
-"Taci Amico!" lo azzittì Harry.
Bonnie era scoinvolta non aveva più parlato dopo l'accaduto.
Dopo mezz'oretta il riccone decise di andare, portando con sè Bonnie ancora taciturna. Un pò dopo, uscirono dalla stanza Zayn e Liam.
-"Che compleanno di merda!" disse Niall.
-"Scusami" disse Zayn.
-"Perdonato Amico" rispose Niall.
Liam e Julia ci salutarono e andarono via, nel frattempo decisero di accompagnare pure Zayn.
-"Ragazzi facciamo una camomilla? Quanti siamo?" domandò Niall.
-"Io, tu, Ashley, Harry...e aspetta ma Charlie dov'è?" domandai preocuppato.
Tutti scoppiarono a ridere guardando oltre me, così mi voltai e la vidi, in tutta la sua semplicità, 
stava dormendo sul divano e non si era accorta di niente.
-"No dai, su Harry torniamo a casa!" disse Ash.
Così Ash e Harry andarono a prendere l'auto, e io presi in braccio Charlie a mo di sposa.
-"Niall, ci si vede, Notte!" dissi uscendo con Charlie in braccio.
-"Notte Fratello" rispose Niall chiudendosi la porta alle spalle.
-"Lou...Lou....dove andiamo?" disse Charlie mezz'addormentata mentre attraversavo il vialetto.
-"A casa" risposi sorridendo, come era bella, pensai, e dire che lo stronzo ero stato io.
Saliti in macchina, decidemmo che le ragazze stavano da noi, Charlie non poteva tornare in quello stato a casa sua.
Arrivati a casa.
-"Io e Louis dormiamo insieme, e tu e Charlie insieme nella mia camera" propose Harry amareggiato.
-"No, no, tu e Ash filate nella tua stanza, ci penso io qui a Charlie" dissi indicando quest'ultima tra le mie braccia.
-"Sicuro?" domandò Ash.
-"Sicurissimo..."risposi.
Così i due piccioncini acconsentirono e andarono.
Portai Charlie nella mia camera, per fortuna avevo il letto ad una piazza e mezza. Ma appena la distesi sul letto...
-"Lou, dov'è il bagno?" disse subito dopo tappandosi la bocca.
-"Là" indicai la porta del mio bagno in camera.
Subitò corse verso la porta e vomitò, gettò via pure l'anima, mentre l'aiutavo e le tenevo i capelli.
Pensai di andarle a prendere un asciugamano, per darsi una rinfrescata al viso, ma appena decisi di muovermi lei
mi afferrò un mano.
-"Lou non andare, sto malissimo!" disse quasi con le lacrime agli occhi.
-"Ehy tranquilla, prendo solo un'asciugamano".
E sforzò un sorriso, presi pure una mia maglia, così sarebbe stata più comoda.
Quando l'aiutai a rinfrescarsi, gli porsi la maglia, e lei si spogliò davanti a me senza esitare.
Avevo già visto quel corpo nudo, e volevo nuovamente che appartenesse a me, ma non potevo commettere di nuovo lo stesso errore.
Lei era un'amica, punto. Così ci distendemmo sul letto, e lei si accoccolò sul mio petto.
-"Grazie Lou" mi disse prima di sprofondare nel sonno.
-"Di niente piccola, Notte!" e le baciai la fronte.
 
Ehylà Girls...come vi pare? 
Qui c'è pure un Pov di Lou, che sono teneri *_*
Per lasciare stare la scena di Ash e Harry in rosa XD
E il litigio? Cosa penserà Bonnie? 
 
Fatemi sapere Baci!  Carmen <3
 
 
 

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Capitolo 15
*** Wake up ***


my photo Senzatitolo-1_zps81867564.jpg
Wake up
 
14 Settembre 2012
 
Harry
 
"Amore" gli sussurrai all'orecchio.
-"Solo cinque minuti mamma..."rispose assonnata.
-"Non sono tua madre!?!" dissi ridendo.
-"E allora chi sei?" domandò ancora con gli occhi chiusi.
-"Harry...sai quel bellissimo e splendido ragazzo...che circa un mese fa è diventato il tuo fidanzato" risposi facendo il vago, subito dischiuse
gli occhi, mi guardò e mi diede una cuscinata e scoppio a ridere. Era stupenda quando rideva.
-"Cos'hai da guardare?" disse interrompendo i miei pensieri.
-"Sei bellissima" sussurrai.
-"Tu di più" disse sorridendo e saltandomi addosso. Ci baciammo.
Stavo benissimo con lei, non pensavo ci sarebbe stata un' altra ragazza come lei su questa terra a farmi sentire completo, 
quindi adesso mi toccava presentare la mia prima vera ragazza a mamma, volevo assolutamente che lei e mia mamma andassero
d'accordo. 
-"Amore che ne dici di fare colazione, e andare da mia madre?" domandai.
-"Cosa?" disse sorridendo, come se fosse lusingata da questo gesto.
-"Andiamo da mia madre, desidero tanto che ti conosca".
-"Se per te è davvero importante, okay amor mio!" e mi baciò, -"Però dobbiamo passare da casa mia, dovrei cambiarmi" concluse.
Così la presi per la mano e per dirigergi al piano di sotto a fare colazione, ma prima ci soffermarmo davanti alla porta della camera di
Louis che era in compagnia di Charlie.
-"Tu pensi che siano almeno vestiti?" dissi ridendo, appoggiando la mano sulla maniglia.
-"Dai non aprire! Avranno fatto pace!" rispose Ash, implorandomi.
-"Dai...sbirciamo e scappiamo, ti prego!" la implorai io a mia volta.
-"Ok, ma fa piano..." rispose cedendo.
Lentemente spinsi la maniglia e aprì una fessura e li vidi, abbracciati e lei indossava una maglia di Louis.
-"E mi sa che hai proprio ragione" esultai ridendo.
-"Dai andiamo e smettila!" rispose anche lei ridendo e dandomi uno scappellotto.
-"Ahioo..." risposi massaggiandomi la nuca, -"Inizia a correre Ash..." l'avvisai.
Scesimo di corsa le scale ridendo, arrivando in cucina per prepararci la colazione.
 
 
Charlie
 
Odiavo la luce mattutina, ma quella mattina la odiavo più delle altre mattine, mi colpiva in pieno il volto.
Aspetta!!! Ma dov'ero?!?! Guardai la persona accanto a me e...NO!!! Di nuovo?!?!? Ma come potevo
finire sempre a letto con questo deficente ogni volta che lui o io ci ubriacavamo???
-"Merda!" imprecai, cercando di spostare Lou, che era abbastanza vicino per i miei gusti.
-"Che succede?" domadò Louis con la voce ancora impastata dal sonno.
-"Succede che noi due dobbiamo smetterla!!" dissi quasi gridando.
-"Perché? domando Louis.
-"Perchè?" risposi retorica indicandomi mentre cercavo di alzarmi, ma ebbi un capogiro e ricaddi sul letto.
Louis iniziò a ridere di gusto.
-"Che hai da ridere?" domandai scocciata.
-"Rido, perchè sei sciocca, non siamo andati a letto insieme, eri ubriaca fradicia, lo si vede da come ti sei 
alzata, se non te ne sei resa conto!" .
-"Allora dammi i miei vestiti ed esci!" risposi acida, tenendomi la testa tra le mani.
-"Tieni, e comunque ieri sera non ti è dispiaciuto spogliarti davanti a me!" rispose con quell'aria soddisfatta.
Afferrai la mia scarpa con il tacco e appenna si accorse delle mie intenzioni, scappò veloce chiudendosi la porta 
alle spalle e la scarpa fini per colpire la porta.
Non lo sopportavo, trovava sempre il modo di irritarmi, ma appena prendo Ashley gliene dico quattro, perchè mi ha lasciata con 
questo cretino!
Appena aprì la porta, lo trovai dietro ad essa seduto a terra.
-"Cosa fai il barbone? Sai forse è la cosa che ti riesce meglio!" gli dissi di getto.
-"E tu sei sempre acida o è un optional che utilizzi solo con me?" rispose retorico.
Lo ignorai, dirigendomi al piano di sotto, dove vi trovai Ash e Harry intendi a fare colazione e a dichiararsi frasi d'amore.
-"Mi viene da vomitare!" dissi.
-"A chi lo dici" disse Louis dietro di me.
-"Voi due sempre così dolci di mattina?" domandò Harry infastidito, ma entrambi lo ignorammo.
Louis iniziò a preparasi la colazione, mentre io salutai Harry e Asheley, sedendomi vicino a quest'ultima.
-"Non ti azzardare mai più a lasciarmi sola con quel maniaco!"sussurrai al suo orecchio.
-"Si è offerto lui" sussurrò a sua volta, bene e così faceva il gentile, pensai.
-"Comunque ragazzi grazie, io prendo il bus e vado!" dissi.
-"Fai colazione!" mi propose Harry.
-"No grazie, sinceramente ancora mi sento nauseata...tu Ash che fai?" domandai alla mia amica.
-"Oh io vado con Harry da sua madre!" rispose felice.
-"Okay allorà grazie per l'ospitalità ci si vede!" feci per andarmene.
-"Aspetta...Louis dalle un passaggio?" lo incitò Harry.
-"No...preferisco andare a piedi" mi sbrigai a rispondere.
-"E io non do passaggi a miss acidità" controbbattè lo stupido in sua difesa.
-"Ciao a tutti!" urlai prima di andare.
-"Ciao" risposero Ash e Harry.
-"Adios!" urlò Louis, per farsi sentire.
 
 
Bonnie
 
Avevo passato una nottata orribile, dopo aver ripetutamente detto a James, che tra di noi era finita, lui continuava
a telefonarmi, non lo sopportavo più, ma chi si credeva di essere?
Dovevo chiedere scusa a Zayn, e pensavo avesse fatto bene a picchiarlo quell'idiota.
Presi il cellulare e ritrovai dieci chiamate perse da parte di James, ma le ignorai tutte.
Dovevo fare qualcosa...presi la rubrica del mio cellulare e selezionai un numero, che non avrei mai pensato 
di chiamare per fare ciò che volevo fare.
 
Niall 
 
La mia casa era un disastro ,e così decisi di telefonare a Zayn.
-"Pronto?" rispose una voce rauca.
-"Amico sono Niall".
-"Dimmi".
-"Ti ricodi che ieri ti avevo perdonato?".
-"Si certo, perchè?" domandò dubbioso.
-"Bhè se non vieni entro mezz'ora ad aiutarmi per mettere a posto casa, non è più così" dissi facendo il finto offeso.
-"Mi stai ricattando?" chiese.
-"Forse si, forse no...muoviti!!" urlai in fine riattaccando il telefono.
Dopo quasi mezz'ora arrivo Zayn.
-"Su mettiamoci al lavoro" disse Zayn entrando.
Così riassettammo le stanza, pulimmo i bagni, il salone e la cucina, mancavano solo i piatt, quando il telefono di Zayn
squillò e rispose -"Pronto?" -"Arrivo subito!" e riattaccò.
-"Chi era?" domandai curioso.
-"Bonnie" rispose.
 
 
Voilà. 
Please calcolatemi, cosa vi costa recensire? 
Voglio ringraziare la mia amica itsamemara e questo splendore Luana95591.
Non so che dire mi sento triste a non avere molto recensioni io gli metto il cuore, nonostante abbia cose più importanti da fare.
Ciao :( Se trovate errori scusatemi ma ero troppo concentrata a ballare pom poms dei Jonas XD

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Capitolo 16
*** Questions after questions! ***


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Questions after questions!


 
 
14 SETTEMBRE 2012
 
Bonnie
 
Dopo aver chiuso con Zayn, scesi al piano di sotto, in salotto, dove trovai mia madre e la raggiunsi silenziosamente 
sul divano. 
-"Dovresti perdonare James..." mi consigliò dispiaciuta.
-"Non voglio farlo..." risposi secca.
-"Invece devi..."disse voltandosi e fissandomi negli occhi e continuò -"non puoi buttare all'aria una storia di quasi due anni, 
per un ragazzino maleducato!" quasi urlò.
-"Mamma, no farmi ridere, ti prego" dissi infastidita -"invece continuare a stare con un ragazzino viziato, mi farebbe bene?" domandai.
-"James non è un ragazzino, lui è un..." qualcuno c'interruppe, Kevin, il nostro maggiordomo -"Scusatemi, signorina Bonnie al citofono 
la cerca un giovanatto" mi avvisò.
Subito sorrisi al pensiero di Zayn -"Aprigli, lo raggiungo in giardino!".
-"Bonnie, mi raccomando" sussurrò mia madre prima che chiudessi la porta.
-"Zayn..." urlai, l'osservai mentre con aria distratta si dirigeva verso me, io lo attesi sui gradini di marmo, davanti alla porta di casa mia.
-"Ciao Bonnie!" mi salutò baciandomi una guancia, e il mio cuore perse un battito.
-"Ciao" dissi intimidita dalla sua presenza.
-"Allora, cosa dovevi dirmi di tanto urgente?".
Io mi sedetti su un gradino e gli feci cenno di accomodarsi vicino a me, così fece.
-"Volevo farti le mie scuse Zayn" dissi seria.
-"Oh Bonnie, tu non c'entri niente e nemmeno lui, sono io che sono troppo impulsivo e non mi faccio gli affaracci miei!".
Cosa avevano sentito le mie orecchie? Zayn Malik, che s'incolpava? Che fine aveva fatto il vecchio Zayn?
-"Zayn davvero scusami, lui è troppo...non lo so...l'ho mollato!" dissi di getto.
-"Cosaaa?" domandò sbalordito.
-"L'ho lasciato!" chiarì nuovamente.
-"La Bonnie di un tempo non l'avrebbe fatto e poi tu così, vuoi mandare a puttane la tua storia, per un lieve litigio?".
-"Non solo per questo..." risposi in un sussurrò.
-"E per cos'altro?" domandò, sollevandomi la testa da sotto il mento; guardandomi negli occhi, quegli occhi 
dannatamente magnetici, adoravo il color miele dei suoi occhi.
-"Non lo so..." mentìi, non potevo dirgli la verità, cosa potevo dirgli? Zayn credo che non te starei meglio? Non potevo dopo le mille volte in cui 
l'avevo rifiutato.
-"Ti andrebbe di uscire, e andare a prendere un caffè?" domandai spontaneamente.
-"Non credo sia la miglior cosa da fare" rispose.
-"Perché?" domandai incredula.
-"Perché noi siamo amici ,e questo sarebbe un appuntamento, sotto il mio punto di vista" ero senza parole, alterata mi alzai e lui fece altrettanto 
non smettendo di guardarmi negli occhi.
-"Anche se lo fosse? Adesso sono single, sai?" risposi irritata.
-"Non m'importa più di tanto se sei single o meno, lo sai che ci avrei provato ugualemente se m'interessassi ancora, come in passato, 
ma essendo amici , non voglio che si rovini questo rapporto e sopratutto non voglio che quel figlio di papà mi dia fastidio!".
Stavo per piangere, così tra me e lui era proprio finita, lo sapevo che non ci poteva fidare dei suoi sentimenti, e con le lacrime agli occhi 
decisi di pronunciare le mie ultime parole per lui.
-"Bè sai che ti dico Zayn Malik, che sei sempre il solito e non cambierai mai, hai già rovinato tutto!!! Ti prego sparisci...".
Lui con quel suo atteggiamento da fanatico si allontanò e mi disse -"L' hai voluto tu!".
Dopo di che rientrai a casa e scoppia in un mare di lacrime, mi aveva spezzata in due, perchè un minuto era carino e gentile e 
l'altro tutto il cotrario?
-"Che succede piccola?" domandò mia madre preoccupata.
-"Avevi ragione tu, è un ragazzino maleducato" dissi tra lacrime e singhiozzi, e lei ricambiò con un abbraccio.
Salì nella mia stanza, distendendomi sul mio letto per rilassarmi un pò, quando un messaggio arrivò:
"PERDONAMI, NON SMETTO MAI DI ESSERE IMPULSIVO" era Zayn, decisi di rispondere.
"PROMETTIMI DI PENSARCI SEMPRE DUE VOLTE PRIMA DI PARLARMI?" gli inviai.
"PROMETTO! AMICI?" rispose.
"AMICI, MA A UNA CONDIZIONE?".
"QUALE?" domandò.
"VOGLIO PASSARE UNA GIORNATA CON IL MIO AMICO".
"QUANDO VUOI , SEMPRE DISPONIBILE".
"DOMANI" risposi immediatamente.
"DOMANI ALLE DIECI?".
"OK, VADA PER LE DIECI!" risposi entusiasta.
Perché tutto era più facile tramite messaggi per  noi due?
Ma una domanda, mi tormentava più di tutte le altre, perché volevo a tutti i costi che Zayn, facesse parte della mia vita?
 
Sam
 
Avevo spento da poco il pc, amareggiata per alcune foto pubblicate su twitter da Niall del suo compleanno, al quale non ero stata
evidentemente invitata al contrario delle mie amiche. Decisi di telefonare a una di loro, in mente ebbi Charlie, così la chiamai.
-"Pronto Sam" rispose.
-"Ehy Charlie, divertita alla festa di Niall?" andai subito al sodo, senza giri di parole.
-"Oh bè, si, mi spiace che tu non ci fossi, ma non è stato  gran chè...".
-"Come mai?" domandai curiosa.
-"Bè, in realtà ero un pò ubriaca e mi sono addormentata, ma a quanto ho capito è venuto James e ha fatto a botte con Zayn".
-"Mamma mia, povera Bonnie, e Niall?".
-"Niall un pò depresso, dispiaciuto...".
-"Come mai?" richiesi, sperando che fosse a causa mia.
-"Per la festa no? Voglio dire...è andata a rotoli!" rispose Charlie con tanta scontatezza.
-"Mi spiace, va bè, te come va?".
-"Bè insomma, un pò nervosetta..."rispose.
-"Come mai? Hai le tue cose?" domandai scherzando.
-"No no, è proprio per quello che sono nervosa...".
-"Che vuol dire? Spiegati".
-"Che non mi arrivano da quasi un mese, sento che sto per esplodere, per non parlare dei capogiri a non finire e la nausea, ma 
quella credo che sia per la sbornia di ieri sera, sai non mi sono trattanuta nell'alzare il gomito!" disse ridendo con tanta franchezza e senza
nessun suono di preoccupazione, mentre io con la mia intuizione eravamo arrivate qualcosa di più concreto.
-"Ma non è che sei incinta?" dissi scherzando.
-"C-cosa? E di chi poi? Scusami?" rispose perplessa.
-"Bè, se non lo sai tu, con chi vai a letto, come faccio a dirtelo io? Ti aiuto..chi hai portato circa un mese fa tra le tue lenzuola?".
Un tonfo.
-"Charlie, Charlie ci sei?" continuavo a chiamare.
-"Sam sono una grandissima cogliona!"
-"Perché? Vedi che scherzavo..."
-"No, no!" m'interruppe -" Credo di essere incinta!".
-"C-cosa? E di chi?" sta volta ero io a fare le domande seriamente.
-"Di Louis, ma sta zitta non parlarne con nessuno, è una storia lunga prometti?".
"Prometto!" mi fece giurare e l'avrei fatto, per un'amica questo e altro.
-"Senti chiudo, chiamo Ashley, mi raccomando, mi fido!"
-"Stai tranquilla, fammi sapere, un bacio, ti voglio bene!" 
-"Anch'io!" riattaccò.
 
Povera Charlie, speravo per lei fosse tutto un errore o un ipotesi azzardata, chi si vorrebbe mai ritrovare madre a 18 anni, e io che volevo
chiederle di passare il mio 19° compleanno insieme, meglio lasciar stare.
Così mandai un messaggio alle altre, Ashley non rispose, Bonnie mi rispose "MI DISPIACE TESORO, NON POSSO, SONO IMPEGNATA, 
MOTIVO: ZAYN. POI TI SPIEGO, BACI"; e infine Julia che mi rispose con un semplice "MI SPIACE, NON POSSO!".
Bene da sola come un cane, pensai, ecco cosa succede a chi decide di organizzare il suo compleanno un giorno prima.
 
 
 
 
 
Rieccomi quiiiiiii (scusate il ritardo ma troppi impegni con lo studio e la maturità") anche se amareggiata dalle zero recensioni a parte quelle di care amiche, 
continuoa pubblicare, perchè voglio condividere con voi questa mia storia.
Questo capitolo a me piace tantissimo, il lunaticismo di Zayn mi piace, non so perchè, lo rende più BAD!
Comunque per Charlie saranno ipotesi o realtà? Voi che dite? Fatemi sapere! Baciiiiiiiii
 
Passate in queste due fanfiction sono di Luana95591 :
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1654372&i=1




http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1758531&i=1

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Capitolo 17
*** All wrong ***


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RECENSITE
 
 
 
All Wrong
 
14 settembre 2012
 
Ashley
 
 
Ero in macchina con il mio Harry, diretti verso la casa dei suoi, oggi avrei conosciuto la sua famiglia, 
lo ammetto, ero un pò agitata, ma al tempo stesso sicura, perchè Harry era ciò che volevo, davvero!
Scendemmo dall'auto, attraversammo il vialetto mano nella mano e Harry suonò il campanello.
-"Stai tranquilla" mi disse un attimo prima che qualcuno aprisse la porta.
-"Harry!" disse la ragazza sorpresa, molto probabilmente era sua sorella, la somiglianza era micidiale.
-"Gemma!" disse Harry abbracciandola.
-"Ti presentò Ashley!" continuò.
-"Piacere" dissi stringendole la mano.
-"Piacere mio!" rispose con un ampio sorriso.
Entrammo e la casa rispetto all'esterno era abbastanza lussuosa, mai quanto a quella di Bonnie, ma quasi.
-"Amore mio!" disse una donna, abbastanza bella coi capelli castano scuro e gli occhi verde mare come quelli di Harry, era sua madre.
La donna abbracciò il figlio, ignorandomi per un paio di secondi, come se non ci fossi.
-"E lei chi è?" domandò incuriosita, squadrandomi dalla testa ai piedi.
-"Mamma lei è Ashley, la mia ragazza!" disse Harry entusiasta, cingendomi la vita, automaticamente l'espressione della donna cambiò.
-"Salve, e piacere mio Signora Styles" dissi cortesemente.
-"Piacere" disse con tono fanatico.
-"Dai mamma vieni qui" disse Harry cingendo la vita della donna e unendo tutte tre in un abbraccio forzato.
-"Voglio che voi due andiante d'accordissimo, siete o non siete le donne della mia vita?!?!" continuò Harry.
-"Grazie della considerazione" pronunciò Gemma alle nostre spalle.
-"Scusami, anche tu lo sei, ma tu sei quella fastidiosa" disse Harry scherzando con la sorella e mimandosi a vicenda
un ti voglio bene.
-"Anne sono a casa!" udì una voce maschile mie spalle.
-"Des,non urlare siamo qui" rispose la donna.
-"Scusatemi" disse quell'uomo.
-"Tu saresti?" mi domandò cortesemente al contrario della madre.
-"Ashley, signore".
-"La mia ragazza"aggiunse Harry.
-"Piacere " disse porgendomi la mano.
-"Piacere tutto mio, Signor Styles" dissi stringendogli la mano.
-"Mi aspetta Alice, io vado...è stato un piacere alla prossima..." disse Gemma salutandomi e chiudendosi la porta alle spalle.
-"Tesoro, io vado a fare quattro chiacchiere con mio padre per il lavoro in azienda, fai compagnia a mia mamma in cucina" mi suggerì 
Harry, e così feci.
Tra me e la signora Styles dominava il silenzio, quando a un certo punto...
-"Che intenzioni hai?" disse di getto.
-"Cosa?" domandai perplessa.
-"Hai capito bene... che intenzioni hai con mio figlio?"
-"Che significa?" continuai -"Signora io amo suo figlio, le mie intenzioni sarebbero di vivere una vita felice accanto a lui, non crede?".
-"Si, si...parole molto commoventi..." questa qui era pazza.
-"Ascoltami..."continuò -" goditi questa bella storietta con mio figlio più che puoi...perchè finirà molto presto!".
-"Lei che ne sa?" .
-"Conosco mio figlio, lui ha bisognio di ragazze più sofisticate, oserei aggiungere migliori...".
"-Se lo dice lei...".
-"Senti biondina" disse avvicinandosi -"Harry è mio figlio, e se mi permetti voglio il meglio per lui!".
-"E lei come fa a sapere se io sono il meglio o meno?".
-"Lo so, è basta! E' mio figlio!" puntualizzò.
-"Comunque di questa conversazione, Harry non ne deve sapere niente..." continuò.
-"Perchè? Ha paura che la contraddica?" domandai.
-"Assolutamente no, perchè sono sua madre, crederà alla mia versione non alla tua , visto che ti conosce da un mese o poco più!" quella 
donna iniziava a farmi innervosire, avrei voluto urlare, ma mi squillo il telefono, era un messaggio di Sam:
"DOMANI è IL MIO COMPLEANNO, CHE NE DICI DI PASSARE UN Pò DI TEMPO INSIEME?".
Le avrei risposto più tardi, adesso ero impegnata in un ardua discussione.
Mentre stavo per riposare il telefono e riprende la discussione, squillò nuovamente il telefono e adesso chi era?
Charlie, lessi.
-"Pronto Charlie, dimmi?" risposi.
-"Ash, ho urgentemente bisogno di te!" rispose tra un singhiozzo e l'altro.
-"Che succede?" domandai preoccupatissima.
-"Cattive notizie, ma non voglio allarmarti, ti spiego appena arrivi, ti aspetto, ok?".
-"Si okay, il tempo della strada e sono lì da te" e riattaccai.
-"Mi scusi signora Styles, continueremo un altro giorno..." dissi con una punta di acidità alzandomi dallo sgabello senza dagli l'opportunità
di ribattare, mi diressi in salotto dove vi si trovavano Harry e suo padre.
-"Harry, dobbiamo urgentemente andare da Charlie, emergenza, poi ti spiego...Arrivederci signor Styles" salutai e mi diressi subito all'entrata.
-"Saluto mia mamma e arrivo, aspettami in auto" rispose Harry.
 
Entrati in macchina ci dirigemmo immediatamente verso casa di Charlie, che diamine era accaduto?
 
Suonammo alla porta e ci aprì Charlie, con due occhi rossi, gonfi e ancora in lacrime.
-"Che succede tesoro?" le domandai subito.
-"Succede che tutto è uno schifo!" e si gettò sul divano, Harry chiuse la porta e la seguimmo sul divano, 
io e Harry ci guardammo in faccia come per dirci "ma che diavolo ha?"
-"Mi sento uno schifo..." continuò piagnucolando.
-"Tua mamma, dov'è?" domandai.
-"Al lavoro, per fortuna!" rispose.
-"Mi spieghi che succede?" richiesi pazientemente.
-"Succede che appena prendo il suo amichetto..."disse indicando Harry e proseguì -"...lo ammazzo con le mie stesse mani...
e gli stacco pure quelle palle che si ritrova...Ahhh! Vorrei prendere a ceffoni quel suo bel faccino da stronzo..."continuò delirando fino a quando la fermai.
-"Scusa ma cosa ha combinato sta volta Louis?" domandai.
-"Cosa ha combinato?" rispose retoricamente.
-"Si vogliamo saperlo..." rispose Harry spazientito.
-"Ha stravolto la mia vita, tutta la mia vita" continuava a ripetere mentre faceva avanti e indietro, di fronte a noi seduti sul divano.
A un certo punto si fermò, si sedette sulla poltrona dinanzi a noi, si mi se le mani tra i capelli e parlò...
-" Sono incinta!" disse tutto di un fiato.
Nella stanza calò il silenzio, io ero scoinvolta, Charlie incinta? Non potevo crederci? Guardai Harry che era al quanto basito.
-"Come fai a esserne sicura?" domandò Harry.
-"Harry i sintomi ci sono, ho un ritardo di quasi quattro settimane, l'accaduto c'è stato..." disse Charlie più tranquilla nella voce 
che fino a poco fa non faceva altro che urlare.
-"Che intenzioni hai? Lo porti avanti?" domandai.
-"Certo che sì, sai che sono contro l'aborto".
-"Ok vabbè, allora non ci resta che comprare un test di gravidanza e si saprà sicuro..." suggeriì.
-"No, ascoltatemi, domani si va in clinica e Charlie farà le analisi al sangue, così è più sicuro" suggerì Harry.
-"Non posso, non ho abbastanza soldi , per farle..." rispose Charlie.
-"E io che esisto a fare?" disse Harry.
-"No Harry, davvero...".
-"Senti qui decido io, domani mattina analisi al sangue, devo sapere se divento zio o no?" disse Harry scherzandoci sù.
-"Grazie Harry" sussurrò Charlie abbracciandolo, e poi abbracciò anche me.
-"Ragazzi a una condizione?" disse Charlie.
-"Quale?" domandammo all'unisono.
-"Louis, non dovrà mai sapere niente!".
-"Perchè?" domandò Harry.
-"Ci sono tanti perchè...primo non era progettato, secondo non mi ama, terzo, avete dimenticato la sua discussione, 
quando si pensava che voi aspettasse un figlio?" e lo imitò -"PFF...IO CON UN FIGLIO, MA MI CI VEDETE? IO SAREI SCAPPATO...".
-"Ma quando , ti vedrà che gli dirai?" domandai.
-"Primo, eviterò d'incontrarlo, secondo gli dirò che non è suo, e voi dovete mantenere il segreto, tanto lui non lo vuole un figlio e tanto meno da me!".
-"Sicura di farcela?" domandai.
-"Sicurissima" rispose seria.
 
 
LOOK AT ME.
Devo dirvi che ho scritto il capitolo mentre facevo un tiramisù (lo so che non ve ne frega, ma volevo dirvelo).
Così la mamma di Harry simpaticissima vero? 
Povera Charlie...menomale che esistono gli amici.
Non mi dilungo...buone vacanze!

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Capitolo 18
*** Happy B-day Sam ***


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Happy b-day Sam!
 
15 Settembre 2012
Sam
 
-"Auguri, auguri, auguri..." che risveglio, pensai.
Erano le gemelle che continuavano a saltare sul letto intonando questa semplice parola.
Non ero al massimo della mia felicità, primo, perchè le mie amiche per problemi loro mi avevano definitivamente
abbandonato, secondo, il ragazzo di cui mi ero innamorata, mi avrebbe ignorato a vita.
-"Dai svegliatiii..." urlavano.
-"Ok, grazie, ma smettetela, mi fate venire il mal di testa!".
-"Scusaci, ma volevamo farti una sorpresa!" disse Lizzy.
-"Oh...scusate voi...venite qua che ho bisogno di un abbraccio!" e ci stringemmo forte forte.
-"Vi va di fare shopping con la vostra sorellona?" domandai allegra, lasciando tutte le delusioni alla spalle.
-"Siii..." urlarono all'unisono.
 
 
Cosi ci preparammo per dirigergi al centro commerciale, come di solito di mio padre non aveva fatto ancora rientro.
-"Mi raccomando, non sparite, statemi vicino!" le dissi prime di entrare.
 
Acquistai un pò di roba sia per me che per le gemelle, era persino il periodo dei saldi.
-"Sam".
-"Si dimmi, Lizzy..." mi girai distrattamente verso la bambina.
-"Abbiamo perso Jess!" disse guardandosi attorno.
-"Come? Cosa?" strabuzzai gli occhi, e adesso come la trovo? E chi lo dice a mio padre?
Dannazzione! 
Mille pensieri mi passarono per la testa e per un istante rimasi assente, pensando a tutte le conseguenze.
-"Sam, ti squilla il cellulare" disse Lizzy, tirandomi per la manica, facendomi ritornare alla realtà.
Era un numero sconosciuto.
-"Pronto?"
-"Ehy Sam, sono Jess...".
-"Jess dove sei?? Tutto bene?".
-"Si si, sono qui con un signore, mi ha prestato il suo telefono per chiamarti".
-"Oh santo cielo...dove siete adesso?".
-"Davanti Starbucks" rispose.
-"Aspetta lì, non ti muovere, arrivo!" chiusi la chiamata, presi per mano Lizzy e mi diressi da Strabucks, 
per fortuna Jess era una bambina sveglia che conosceva persino il  mio numero a memoria.
 
 
L'avvistai, era con un ragazzo, all'incirca poteva essere un mio coetaneo, alto, muscoloso, moro e tatuato.
Un ragazzo veramente messo bene.
-"Jess mi hai fatto prendere un colpo!" dissi abbracciando mia sorella.
-"Grazie tante" dissi rivolgendomi al ragazzo.
-"Di nulla, piacere Nate!"  disse porgendomi la mano.
-"Piacere Sam!" dissi sorridendo, scambiando il saluto.
-"Sam di?" domandò.
-"Samantha".
-"Bel nome, mi piace!" .
-"Grazie" risposi educatamente e subito dopo rivolgendomi a Jess,
-"Tu! Come devo dirtelo, devi stare incollata a me quando usciamo, sennò poi cosa racconto a papà?".
-"Scusa" disse mettendo il broncio.
-"Ci si vede!" dissi salutando Nate.
-"E' stato un piacere conoscerti!".
-"Piacere mio..." e mi allontanai, dirigendomi verso il parcheggio, si ritornava a casa, non era giornata.
 
Quando rientrai, trovai mio padre a casa intendo a leggere il giornale sulla sua poltrona.
-"Buongiorno" salutai mio padre mentre le gemelle gli saltarono addosso.
-"Buongiorno piccola mia, Tanti auguri!" e mi fece cenno di avvicinarmi visto che non poteva muoversi con le gemelle addosso.
Così ci abbracciammo.
Non era più il solito compleanno da quando mamma non c'era , quindi si atteneva a farmi gli auguri e basta , infatti, 
di solito festeggiavo con gli amici, ma quest'anno gli amici erano impegnati in qualcosa di più importante del mio compleanno.
Saliì in camera mia e mi buttaì a peso morto sul letto sperando di poter addormentarmi presto in modo che i miei pensieri non 
divagassero troppo.
Mentre stavo per chiudere gli occhi, squillò il telefono, dannazione! Un numero sconosciuto.
-"Pronto?"risposi incerta.
-"Sei Sam?" domandò la voce estranea.
-"Si e tu chi sei?" domandai.
-"Nate!" .
-"Nate, Nate...aspetta fammi pensare...".
-"Tua sorella- perduta- io ritrovata" scandì le parole a mò di robot.
-"Ah si...Nate, scusa non ricordavo, dimmi!"
-"Potrei essere precipitoso, ma ti andrebbe di uscire con me?" disse tutto d'un fiato.
-"Fammi pensare..." onestamente era carino, non avevo niente da fare, perchè no?
-"Ok va bene, anche perchè sai è il mio compleanno e sono sola!".
-"Auguri!!! Perfetto, comunque" rispose con tono felice.
-"Alle 20.00 ti passo a prendere...indirizzo?".
-"Green road, 20".
-"A sta sera allora?".
-"A sta sera,ciao!" salutai.
-"Ciao!" riattaccò.
 
Forse era la volta buona per lasciarmi alle spalle la storia di Niall, è vero, 
dietro a ogni temporale c'è sempre l'arcobaleno.
Mi preparai e decisi di indossare un leggins jeansato insieme a un top nero coordinato alle scarpe.
Alle 20.00 come previsto, suonò il campanello, puntuale, pensai.
Mio padre era già fuori, e le gemelle stavano guardando un cartone animato, così avvisai solamente Dana che sarei uscita.
Apriì la porta.
-"Ciao!"
-"Ciao" risposi io.
-"Dove si va?" chiesi mentre mi apriva la portiera dell'auto.
-"Piccolo pub, va bene?" propose.
-"Perfetto" risposi, prima che chiudesse la portiera.
Arrivati al pub ordinammo da bere. E come pensai, mi chiese del mio passato, e dei miei ex, ma non gli accennai niente di chè...
gli dissi che ero abbastanza delusa delle mie relazioni, senza aggiungere altro, non volevo sapesse, e lui per consolarmi, mi disse 
che chiunque mi avesse fatto soffrire prima o poi se ne sarebbe pentito, ma in realtà la pentita ero io, perchè Niall non sarebbe stato 
più mio. Continuavo a ripetermelo.
-"Ti va di fare quattro passi , prima di rientrare?" domandò Nate.
-"Va bene" risposi con un ampio sorriso.
Così pagò il conto e uscimmò fuori.
-"Brr...che freddo" dissi strofinandomi le mani sulle braccia.
-"Tieni prendi la mia giacca" disse porgendomela.
-"Non c'è ne di bisogno..." risposi.
-"Invece si, per te questo e altro...".
-"Non esageriamo..." arrosiì.
-"Con te l'esagerazione non basta, sei stupenda, e le persone che ti fanno del male, devono pentirsene..." mentre 
diceva questo era sempre più vicino alle mie labbra sino a quando io non decisi di baciarlo, come al solito.
Un bacio dolce.
Quando ci staccammo, 
-"Scusami" sussurrai.
-"Ti scusi per avermi baciato?" domandò stranito.
-"Oh si giusto...perdonami!" risposi, in testa mi erano rieccheggiate le parole di Niall "cosa potevo aspettarmi da una che bacia
al primo appuntamento, anche se il nostro non lo era".
-"Non c'è niente da perdonare, mi piaci!" affermò.
-"Anche tu!" risposi arrossendo e accoccolandomi sui suoi possenti pettorali.
-"Dai su, torniamo a casa!" mi disse e ci dirigemmo  verso l'auto per far ritorno.
Mi sentivo veramente bene e come se il sole fosse tornato, anche se Niall era lì ancora, davanti al sole, come la luna durante
un eclissi lunare. Ma sapevo che potevo sconfiggerla se accanto a me ci fosse stata una persona capace di amarmi per come
ero: Nate.
 
 
 
Ehylà splendori sono strafelicissima...le recensioni aumentano...Yuppi!!!!
Volevo ringraziare tutti coloro che l'hanno recensita, messa tra le preferite, seguite e ricordate...e anche a coloro che ancora
leggono in silenzio, senza esprire le loro opinioni.
Non potete capire quanto amo sapere i vostri pensieri, mi rendono felici e mi danno quella carica in più per scrivere.
Questo è un capitolo basato tutto su Sam e sul suo Nuovo Amore, che appare come l'opposto di Niall...ma noi chi preferiamo?
Niall, è ovvio, Forza Niall! 
Lo so che vi aspettavate una festa a sorpresa, vero? Ma le cose non vanno per tutti così. E Sam che bacia tutti?
Che brutto vizio avrà mai questa ragazza XD
Comunque per tutte le sostenitrici di Sam, questo sarà un interessante capitolo, scusate se la frase finale vi riporta a Twilight, 
ma sono una twilighter ed è inevitabile che io sia ispirata a scrivere ciò. 
Sono Strafelice mancano pochi giorno alla crociera di classe che mi aspetta -10, non posso crederci, lo so che non ve ne frega un caizer 
ma volevo dirvelo...adesso basta, vi ho riempito abbastanza la testa, questo è il mio account twitter 
 

@ConVerse_Pink

 photo 482393_423036397778965_394984056_n_zpsb463b894.jpg SAM  photo JesseMetcalf_zps459072d2.jpgNate  photo niall-horan-matrimonio-greg-irlanda_zps58b53a7e.jpg IL NOSTRO ANGELO: NIALL

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Capitolo 19
*** Bad or Good news? ***


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Bad or Good News?
 
15 Settembre 2012
 
Charlie
 
Ero nella mia stanza, mentre finivo di prepararmi, suonò il campanello.
-"Charlie, c'è Ashley e il suo ragazzo" urlò mia madre dal piano inferiore.
-"Arrivo..." urlaì mentre afferrai la giacca e la borsa e mi diressi dai miei amici.
-"Dove state andando?" domandò mia madre, curiosa.
-"Un giretto al parco" dissi velocemente io, prima che qualcun'altro di noi potesse rispondere.
-"Ok, buon divertimento" disse mia madre sorridente, dileguandosi in cucina.
-"Su andiamo..."dissi chiudendomi la porta alle spalle.
 
-"Agitata?" mi domandò Ashley, mentre mi torturavo le mani.
-"No, tu che dici?" dissi un pò acida.
-"Scusami" rispose lei.
-"Scusami tu, e che sono disperata...cosa ne sarà della mia vita?" .
-"Ma non è sicuro..." rispose.
-"Speriamo" conclusi.
-"Ragazze, è il nostro turno" ci interruppe Harry, arrivando con il ticket in mano.
Così presi fiato e forza e mi diressi dentro il laboratorio analisi.
 
L'infermiera mi diede un cerotto, lo misi e ci allontanammo in sala d'aspetto, dove l'ansia e la preoccupazione
regnavano, dopo circa tre quarti d'ora o forse più, la segretaria ci disse che i risultati erano pronti, così Harry
andò a prelevare la busta.
-"Meglio se usciamo da qui, prima di aprirla?" domandò Harry.
-"Ok, va bene" stavo andando in iperventilazione, raccogliemmo le nostre cose e ci dirigemmo verso l'uscita, 
con Ashley che mi teneva a braccetto e Harry davanti a noi che teneva in mano la busta sbattendola convulsamente
sulla mano destra mentre raggiungeva l'uscita a grandi passi.
Iniziavo a sentirmi debole e a vederci appannato, le gambe tremavano e se tutto ciò fosse stato vero, di sicuro avrebbero
ceduto. 
-"Dai su!" mi sussurrò all'orecchio Ash.
Presi una bella boccata d'aria.
-"Fallo tu, per favore!" dissi indicando Harry, che non se lo fece ripetere due volte.
Senti il suono della busta strappata, come l'unico suono percettibile in quel momento, Harry estrasse il foglio, 
Ashley mi tenne più stretta, vidi la faccia di Harry trasformarsi in un ampio sorriso, tanto che mi concentrai sulle sue fossette.
-"Siiiii...evvai!!!! Diventerò zio...!" esultò Harry.
Le gambe cedettero, la vista si oscurò e l'ultima voce che sentiì fu quella di Ashley.
-"Un minimo di tatto potresti averlo Harry!".
 
 
Bonnie
 
Per l'uscita con Zayn, avevo preferito indossare un leggins nero con una canotta nera, con sopra una lunga camicia 
a quadri verdi e blu allacciata alla vita e le mie converse blu. Arrivò con qualche minuto di ritardo, ma niente importava, 
tanto sapevo che quella mattinata si sarebbe dedicato a me...ma perchè mi faceva piacere saperlo?
La sera prima alla fine James si era presentato alla mia porta e con le buone e le cattive avevamo fatto pace, 
garantendomi di non intromettersi più sui miei amici.
Sta volta mi aspettò fuori dalla villa così m'incamminai per raggiungerlo e lo trovai a bordo di una vespa bianca.
-"Pronta?" mi chiese porgendomi il casco, che afferrai sorridendo e salendo su quella romantica vespa.
-"Cosa ti va di fare?" mi domandò.
-"Prendiamo la colazione da Starbucks e andiamo al parco più vicino?" gli dissi avvicinandomi al suo orecchio
e lo vidi sorridere e annuire.
Non avevo mai pensato di ritrovarmi così,in una situazione del genere con Zayn, nel frattempo pensai che dovevo
dirgli di me e James e la nostra "pace fatta", ma avevo anche capito che a lui importava poco, perchè se voleva ottenermi, 
lo faceva, senza preoccuparsi delle conseguenze e forse era questa la cosa che più mi piaceva di lui.
Ma ancora non riuscivo a capire che tipo di rapporto c'erà tra me e Zayn; amici? conoscenti? innamorati?
stupidi? Si, stupidi, molto probabilmente, ed io più stupida di lui a volergli stare accanto con la consapevolezza
che prima o poi sarei riuscita a scottarmi.
 
 
Zayn
 
Era bellissima ma tremendamente strana. La osservavo mentre seduta sull'erba dava l'ultimo morso al suo cornetto.
-"Che hai?" disse interrompendo i miei pensieri.
-"Niente, pensavo" risposi scontatamente.
-"Sai, Zayn, devo dirti una cosa" disse con una nota di preoccupazione.
-"Dimmi" voleva dichiararsi, pensai.
-"Io...".
-"Io?" domandai, qui ci siamo, pensai.
-"Io e James siamo ritornati insieme".
Colpito e affondato, davvero,era proprio quello che volevano sentirsi dire le mie orecchie .
-"Sono felice per voi!" mentiì.
-"Per te non è una cattiva notizia?" domandò.
-"Assolutamente no, ve lo meritate!" mentiì ancora, cavolo Zayn! Chiudi quella boccaccia, ma che cavolo dici? Pensai.
-"Posso farti una domanda Bonnie?" azzardai.
-"Certo".
-"Ma io e te cosa siamo? Cosa provi per me?" la vidi irrigidirsi.
-"Bè, io credo amici...non lo hai detto tu?".
-"Io l'ho detto, ma tu lo hai confermato".
-"Zayn mi fai uscire fuori di testa" rispose un pò infastidita e continuò -"prima t'importa di me, poi no, poi si , poi no... tu sei confuso ragazzo!"
-"Perchè tu no?" risposi avvicinandomi di più a lei - "Allora perchè mi vuoi a tutti costi in mezzo ai tuoi piedi?" domandai 
a pochi centimetri  dalla sue labbra. La vidi fremere. 
-"Zayn..." mi sussurrò, io mi avvicinavo sempre più e lei si allontanva fino a quando poggiò la testa sull'erba, 
ma non mi diede il tempo, che mi spinse via, scansandosi e alzandosi velocemente.
-"Zayn sei un amico, punto!" , io sono bugiardo, ma tu non sei tanto migliore cara, pensai.
-"Se lo dici tu!" risposi retorico.
-"Su andiamo a casa" mi disse porgendomi la mano per aiutarmi a sollevarmi da terra.
-Va bene, andiamo" e mi alzai.
Dovevo solamente reggere il suo gioco, l'avrei portata al punto che sarebbe stata lei a implorarmi, per adesso
avrei continuato a recitare la parte dell'amico diffidente, ma sotto sotto l'avrei provocata fino a farla cedere.
 
Ritornati a casa la lasciai davanti al cancello dell'enorme villa.
-"Grazie per la giornata!".
-"Di nulla" e la salutai, accarezzandole i capelli per poi sfiorargli una guancia e lasciargli un leggero bacio 
all'angolo della bocca, la vidi arrossire.
-"Il solito..."sussurrò allontanandosi e salutandomi con un cenno della mano.
Eh si, caro Malik, la battaglia era dura, davvero dura.
 
Charlie
 
Non potevo crederci, ero incinta, non poteva essere vero, continuavo a ripetermelo in mente, mentre stavamo 
tornando a casa. Poggiai una mano sul ventre e le lacrime iniziarono a scendere sul viso, che sciocca che ero stata.
Come potevo dirlo a mia madre? Vittima dello stesso scherzo nella vita?
Harry si accorse che stavo piangendo dallo specchietto retrovisore -" Dai Charlie...se non ti senti pronta per dirlo a tua
madre rimanda".
-"Non posso" risposi e continuai -"prima o poi dovrà saperlo, meglio adesso che dopo, quando sarà troppo evidente".
-"Sei sicura di non volervo dire a Louis?" domandò Ashley.
Appena pronunciò quel nome, la rabbia s'impadroniì di me -"Sicurissima, la sua presenza complicherrebbe solo le cose, 
lui deve stare lontano da me, ansi da noi" dissi accarezzandomi il ventre -"Intesi?" domandai ai miei amici, che annuirono
senza controbattere.
Arrivammo davanti casa mia, mi feci forza e coraggio e chiesi ai ragazzi , se potevano almeno sostenermi con mia madre, 
e da buoni amici accettarono.
Ma prima di entrare -"Per la cronaca, voi due sarete il futuro padrino e la futura madrina di questo coso qui! " dissi sorridendo
amaramente e indicandomi la pancia ancora piatta, i due sorrisero e ci abbracciammo.
Inutile avvilirmi, tanto la realtà era questa, il mio destino era questo, dovevo solamente accettarlo e andare avanti.
-"Mamma,siamo a casa!".
-"Si, sono qui in cucina, ho appena finito di preparare un delizioso tiramisù, accomodatevi in salotto e arrivo a portarvene una fetta", 
si appremurò a dire, il tiramisù mi sa che era il dolce più adatto in queste occasioni, pensai.
Arrivò in salotto con un vassoio, ci diede i piatti e ne prese uno lei - "Ragazzi avete delle facce, cosa è successo?" domandò 
mia madre ignara di tutto.
-"Mamma devo dirti una cosa" sussurrai.
-"Dimmi tesoro!".
E senza troppi giri di parole...-"Mamma...Io...sono...in...incinta!".
"SBAM" il piatto di porcellana di mia madre andò a sgretolarsi sul pavimento.
-"E' di quel Louis, vero?" chiese solamente.
-"Si" sussurrai, per poi ricominciare a piangere.
 
 
 
Ehylà ragazze come va? Eccomi qui con il nuovo capitolo, davvero triste, però è uno dei miei preferiti.
Cosa ne pensate di questa situazione con Charlie, si aggiusterà?
E quei confusionari di Bonnie e Zayn? <3
Fatemi sapere e recensite in tante, ho visto che la storia è tra le preferite e le seguite di molte persone ma mi farebbe
piacere anche avere un vostro giudizio...se volete che DOMENICA pubblichi il prossimo, capitolo, recensite, SU!
Sennò, ci vediamo verso il 20 Maggio perchè martedì vado in crociera e sarò assentissima, quindi prima di partire 
volevo lasciarvi un regalino, ma dipende tutto da voi...Baciiiiiii...Carmen <3
 
Su twitter sempre @ConVerse_Pink, per vedere se aggiorno!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 20
*** Meetings ***


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Meetings
 
30 settembre 2012
 
 
Julia
 
 
Stavo aspettando Liam sola soletta a casa per guardare insieme un film accoccolati sul divano, 
i miei erano fuori in una gita di famiglia, ma io avevo preferito restare a casa.
Suonò il campanello e quando apriì mi fiondai subito tra le sue braccia.
-"Cosa ci fai ancora in pigiama?" mi domandò scrutandomi dalla testa ai piedi.
-"Ti ricordo che è domenica mattina, e non avevo voglia di cambiarmi!" e gli feci la linguaccia.
-"Allora sei pronta per vedere i migliori films di sempre?" domandò entusiasta.
-"Spara!" lo incintai.
-"Toy story, 1, 2, 3! " urlò, uscendoli dalla sua giacca.
-"Ma nooo..." rimasi delusa.
-"Comando io!" insistette.
Così ci accoccolammo sul divano e il primo film partì, Liam era concentratissimo, 
io per niente, così mi concentrai su di lui, non so perchè, ma iniziai a baciarlo sul collo, precisamente
sulla sua voglia, che mi faceva tanto impazzire.
-"Ehy piccola, così mi sconcentri!" mi sussurrò.
-"Non m'importa" fiatai sul suo orecchio.
Tutto ciò non fece altro che peggiorare la situazione.
Ci ritrovammo a baciarci quasi senza fiato, con Liam disteso su di me.
-"Julia fermami adesso, perchè sennò dopo non riuscirò più a fermarmi!" mi disse tra un bacio e l'altro.
-"Non voglio" sussurrai sulle sue labbra.
Intrufolò una mano sotto la canotta del mio pigiama, il desiderio d'entrambi era nell'aria ma...
-"Liam, io...bè...è la mia prima volta" immediatamente lui si bloccò e mi fisso negli occhi, 
dove per la millesima volta mi ci persi.
-"Sei sicura?" domandò preoccupato.
-"Si ti voglio, qui, adesso, Ti amo!".
-"Ti amo anch'io, davvero!" rispose.
E così mi lasciai andare tra le sue braccia.
 
 
Charlie
 
Avevo chiamato tutte le ragazze , per passare un pò di tempo insieme e finalmente darle la notizia.
Ormai erano passati 2 settimane da quando avevo scoperto di essere incinta, con mia madre che adesso
aveva preso pure bene l'iniziativa di diventare nonna, mandandogliene di tutti colori a Louis, che non vedevo
dal "dopo-party" del complenno di Niall e che non desideravo mai più rivedere.
Ad arrivare per prima fu Ashley con le pizze.
-"Ehylà tesoruccio" disse rivolgendosi alla pancia.
-"Ash, smettila, ancora non si vede niente, ed è un coso minuscolosissimo...".
-"...e che mi frega, sempre mio nipote è, ed è giusto che io lo saluti!" disse fiera.
-"Si..va bè...come non detto" mi arresi.
Dopo arrivarono Bonnie e Julia e infine la ritardataria Sam, con un mega dolce alla panna, 
che non mi procurò nessuna voglia, forse ancora per il primo mese e mezzo di gravidanza era presto.
Finimmo di mangiare la pizza e arrivò il momento della mia confessione.
-"Ragazze devo dirvi una cosa...Sono incinta!" tutte rimasero in silenzio a fissarmi a parte Ash che lo sapeva, 
a rompere il ghiaccio fu Sam -"Lo sapevo..." e mi abbracciò.
-"Ma scusa, come? quando e perchè?" domandà confusa Julia.
-"Bè Julia come dovresti saperlo...ah vero ancora tu niente!" disse Sam ridendo.
-"Smettila Sam!" disse Ash.
-"Per tua, ansi, per vostra informazione, sta mattina la sottoscritta ha fatto l'amore con Liam Payne!" disse
fiera Julia, e scaturì una applauso di approvazione.
-"Brava, brava...stai attenta! E...comunque è successo un mese e mezzo fa..." continuai dicendo.
Vidi Bonnie che contava a mente.
-"Ma aspetta...eravamo in Francia...non dirmi che è di Louis?" ipotizzò sbalordita, ma io dovetti 
solamente annuire.
-"Però ragazze vi chiedo un favore...".
-"Cosa?" risposerò in coro.
-"Louis non deve saperne niente..."risposi.
-"Ma prima o poi lo vedrà e anche i ragazzi stessi lo vedranno!" disse Sam ovvia.
-"Ma tanto non ci vediamo...l'unico che lo sa e che mi viene a trovare è Harry!".
-"E io a Liam che dico?" disse Julia.
-"Gli dirai di non far propaganda e se ti chiederà dio chi è, digli che non lo sai, semplice!" risposi.
-"Va bene" rispose Julia.
-"Abbraccio di gruppo?" rispose Ash.
-"Si ci sta, abbraccio di gruppo!" affermò Sam.
E ci abbracciammo.
-"Ah...la volete sapere una bella novità?" disse Sam.
-"Dicci!" esultò Bonnie.
-"Ho un nuovo ragazzo!"  esultò.
-"Vedi che novità..." disse Julia.
-"Ehy stronza!" disse Sam e tutte scoppiammo a ridere.
-"Descrivicelo" propose Ash.
E così inizio a parlarci di lui, il suo Nate, che era tutto l'opposto di Niall, moro, palestrato e tatuato.
-"Il sosia di Niall!" disse ironicamente Ash, e sul volto di Sam vidi un espressione amareggiata.
-"Allora, nuovo ragazzo per Sam, Julia si è data al divertimento finalmente, io, vabbè non c'è niente da dire...Ash e Bonnie...voi?"
dissi per smorzare la battuta di Ash.
-"Sono tornata con James!" disse Bonnie senza alcun entusiasmo.
-"E Zayn?" chiese Sam.
-"Oh Zayn è solamente un ragazzo confuso!" rispose.
-"La madre di Harry mi odia!" confessò Ash.
-"E Harry lo sa?" domandò Julia.
-"No, ho paura che non mi creda, è un cocco di mamma!"
-"Male, male....brutta situazione" commentò Sam.
-"Devo dire che questo viaggio ha portato molti peggioramenti!" dissi.
-"Parla per te !" disse Julia.
-"Appunto, il danno tu lo hai fatto...cara esitono le precauzioni!!! Comunque come si chiamerà il fanciullo o fanciulla? chiese Sam.
-"Non lo so...non m'importa adesso...poi si vedrà" risposi.
 
Harry
 
Avevo invitato i ragazzi a casa mia e di Louis, visto che Ashley era da Charlie in riunione con tutte le altre.
Stavamo guardando una partita di calcio e io ero piuttosto pensieroso.
-"Tutto bene? Ti vedo piuttosto assente!" chiede il mio migliore amico, Louis.
-"Si, si..." risposi, ma non era affatto vero , mantenere segreto al mio amico il fatto che Charlie aspettase un figlio da lui, 
mi faceva stare male, mentire a lui, mai lo avevo fatto e adesso mi portavo questo peso sulla coscienza.
La partita finì.
-"Allora che si dice ragazzi?" domandò Niall.
-"Oh niente di che..."rispose subito Zayn.
-"E la tua bella Bonnie?" domandò Louis.
-"La mia bella Bonnie, è una bella addormentata, che sta aspettando di svegliarsi!".
-"Che significa?" chiese curioso Niall.
-"Che io sono qua, appena si sveglia e lascia il viscido, verrà da me!".
-"Sicuro?" chiese Liam.
-"Zayn Malik non sbaglia mai, e tu Liam?" disse orgoglioso Zayn.
-"Io e Julia sta mattina...capitemi!" disse Liam rosso in viso.
-"Si vergogna il giovanotto" disse Louis e Niall scoppiò in una fragorosa risata e Liam per dispetto...
-"Sta ridendo...quello che ha un relazione con le patatine e niente più!".
-"Bè...almeno loro non ti tradiscono!" disse il biondo.
-"Niall...si stavano solo baciando" disse Zayn.
-"E se non arrivavo io...sarà che sarebbe successo!" rispose.
-"Ma che ne sai...lasciamo stare va...che è tempo perso...tu Lou?" domandò Zayn.
Quanto avrei voluto rispondere io per Louis, ma non potevo.
-"Mi sto frequentando con una tipa, si chiama Eleanor" rispose.
Ma Louis? Che cavolo fai? Tu hai un figlio , pensai.
Ma ripensandoci, poveretto lui che ne sapeva?
-"Eh bravo il nostro Lou!" continuò Zayn.
-"E tu? Harry il pensieroso?" mi domandò Louis.
-"E cosa dovrei dire?".
-"Non lo so, la qualunque cosa..." Louis, non m'isticare, pensai.
-"Niente di nuovo, io e Ash tutto ok, ansì al più presto penso di chiederle, se le piacerebbe vivere qui con me!".
-"Con noi, vorrai dire!" mi corresse Louis.
-"Principalmente con me, mio caro, è mia!" precisai.
-"Calmino...chi te la tocca...".
-"Ecco" risposi secco, lanciandogli un cuscino che diede vita a una battaglia di cuscini,che dire...Maturi no?
 
 
Come promesso...
Ciao splendori...sono contentissima...grazieeeeeee per le recensioni...! E per chi mi ha messo tra preferite e seguite!!! Vi adoro!
Comunque questo è un bel capitolo di passaggio...che dire...Brava Julia...ahahahahahahah...Avrei una curiosità...qual'è la
vostra coppia preferita? Fatemi sapere!!!
Ci vediamo la prossimissa settima...perchè martedì parto in crociera con la scuola...l'ultima gita della mia vita! Che tristezza!
Aspetto tante recensioni, visto che mancherò...non mi deludete Baciiiiiiiiiii...Carmen <3

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Capitolo 21
*** About three months later ***


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About three months later 
 
 
15 Dicembre 2012
 
Ashley
 
Erano le nove di sera, stavo aspettando Harry per uscire anche se non ne avevo voglia, 
ma lui continuava a sostenere che era importante.
Suonarono alla porta e aprì mio fratello Lucas.
-"Ash, c'è Harry!" urlò.
-"Arrivo!" dissi scendendo le scale.
-"Buona sera, vita mia!" disse Harry sornione.
-"Buona sera luce dei miei occhi!" dissi io sorridendo.
-"Io mi sto sentendo male, smettetela!" disse Luca, facendoci scoppiare a ridere.
-"Andiamo?" e così ci incamminammo verso la macchina per dirigerci in un ristorante vicino.
Dopo la cena.
-"Allora, cosa dovevi dirmi di così importante?" chiesi.
-"Lo so amore, ti può sembrare affrettato..." iniziò a parlare.
-"Harry, noi siamo affrettati!" affermai.
-"Ecco appunto, ma io non riesco a vivere un istante senza di te, quindi, volevo chiederti,
se ti andava di venire a vivere con me?".
 Ero sbalordita ma allo stesso tempo felicissima.
-"Si, si, si!" continuavo a ripetere urlando e saltando addosso a Harry baciandolo;
tutti al ristorante rimasero sbalorditi a osservarci.
-"Scusate" disse Harry -"E' pazza di me!" e nel locale partirono risate e applausi.
 
Dopo la splendita serata tornai a casa, andai immediatamente dai miei genitori a dargli la notizia,
li trovai ancora svegli in salotto mentre guardavano la tv.
-"Mamma, papà, devo dirvi una cosa?".
-"Parla tesoro!" m'incitò mia mamma.
Mi posizionai davanti a loro, inginocchiandomi e poggiando una mano sul ginocchio di mia madre e una su quello di mio padre.
-"Harry mi ha chiesto di andare a vivere con lui!".
I miei genitori si guardarono per una manciata di secondi poi mio padre si schiarì la voce.
-"Piccola, non credi sia troppo presto?"
-"No papà, ti giuro, non ho mai amato un ragazzo come amo Harry, amo tutto di lui, persino i suoi difetti che riesco a sopportare!".
-"...è l'amore che ti fa parlare..." disse mia mamma.
-"Mamma, ma fatemi provare, sarà la convivenza a dimostrarlo, non ci stiamo sposando, e capiremo ancora meglio se siamo fatti
per stare insieme o meno?".
-"Okay...prova, ma mi raccomando state attenti, mi mancherai!" rispose mia mamma, abbracciandomi e di conseguenza pure mio padre, 
che mi baciò sulla testa.
 
Alla fine i miei genitori non erano così rigidi, sapevo che avrebbero acconsentito facilmente per la mia felicità, e anche perchè
avevano imparato a conoscere ed apprezzare Harry.
Dalla felicità salutai i miei genitori, salì in camera mia mandando un messaggio a Harry : 
"AMORE PREPARATI, I MIEI GENITORI HANNO ACCONSENTITO! TI AMO!".
Domani mattina avrei chiamato Charlie per darle la grande notizia.
 
Charlie
 
-"Charlie, ti devo parlare!" urlò mia mamma tornando da lavoro.
-"Dimmi!" urlai a mia volta dal divano.
Lei arrivò davanti a a me, poggiando le sue mani lungo i suoi fianchi e mi guardava con aria di rimprovero.
-"Bè che c'è adesso?" dissi io.
-"Charlie devi davvero smetterla di mangiare popcorn e patatine, mio nipote nascerà grasso per colpa tua!".
-"No, ma davvero tu me lo stai chiedendo?" risposi sbalordita.
-"Certo che si!".
-"Adesso una donna incita, non può fare quello che le pare!" sbottai.
-"Comunque ti devo dire una cosa importante" disse mia madre sedendosi accanto a me e poggiando una mano sull'evidente
ormai "melone" (mi piaceva chiamarlo così a volte) che portavo in grembo.
-"Dimmi" risposi.
-"Giorno 21 inizia la stagione invernale della moda, e mancherò per circa tre mesi".
-"Bene" risposi io, pensando già alla pace mentale che avrei avuto.
-"Bene? Vorrai dire Male! Tu sola in questo stato non ci resti!" sbraitò.
-"Scusa cosa dovrei fare? Seguirti?" domandai incerta.
-"Certo che no...stavo pensando...".
-"A cosa?" la interruppi.
-"Chiedere di ospitarti ai genitori di Ashley, sai loro sono molto ragionevoli e ci conosciamo da anni..." spiegò.
-"Mamma ma perchè? Non sono una bambina?" risposi.
-"Lo so, sei una donna incinta che non può restare da sola".
-"Ma mamma..." incominciai a lamentarmi.
-"O chiami tu Ashely o lo faccio io!" insistette.
-"Va bene, ma lo farò domani, adesso stava uscendo con Harry" risposi.
-"Oh Harry, che bravo ragazzo, no come lo stronzo del padre di tuo figlio!".
-"Grazie mamma, sempre molto gentile!" risposi retorica.
-"Scusa tesoro e che non mi do per vinta, di come lo stesso destino sia capitato a te, non bastavo io? Speriamo che
questa qui, non sia un femminuccia, sennò fidati, stessa tragedia!"
-"Già".
 
16 Dicembre 2012
 
Mi svegliai di botto con una forte nausea, correndo velocemente al bagno.
Come al solito mia mamma aveva preparato il caffè a la "prugnetta" qui dentro non ne sopportava l'odore da circa tre mesi.
Erano le nove del mattino, quindi mi sciacquai la bocca e la faccia e scesi in cucina a fare colazione.
-"Buongiorno tesoro!" salutò mia mamma.
-"Buongiorno" dissi afferrandò un cornetto.
-"Hai chiamato Ashley? Perchè se per loro non va bene, vai a stare dalla nonna!"
-"No dalla nonna no, ti prego! Chiamo subito" urlai.
 
Composi il numero:
-"Ehy Ash, sono Charlie".
-"Ciao Charlie, come va? tutto bene?".
-"Si tutto bene, a parte la nausea...devo chiederti una cosa".
-"Anch'io devo dirti una cosa!"
-"Racconta!"
-"Harry mi ha chiesto di andare a vivere con lui e i miei hanno accettato!"
-"Ash sono contentissima per voi, è magnifico...ma scusa ci sarà anche il 
"cretino" con voi, no?".
-"Si certo che si, è pure casa sua".
-"Giusto" mi ammutolì.
-"Tu che dovevi dirmi Charlie?".
-"Niente d'importante!".
-"Charlie spara!".
-"Adesso non ha più importanza".
-"Che significa?".
-"Siccome mia mamma va via per ben 3 mesi e non vuole lasciarmi sola, mi aveva chiesto di chiederti
se potevo trasferirmi da voi in questi mesi delle sua assenza, ma adesso che tu vai da Harry, andrò da mia nonna".
-"Cha...ma stai scherzando? Tua nonna sta ad Edimburgo!".
-"E allora?".
-"E allora sarai lontanissima e non potrò vederti in questi mesi...".
-"Ash è a dure ore di aereo circa e poi non c'è soluzione!".
-"Si che c'è...vieni con me e Harry!".
-"Sei impazzita?!?! C'è Louis, ti ricordo!".
-"Chissenè, non lo saprà che è suo figlio, lo sai...".
-"Si ma la sua presenza...".
-"Smettila di dire balle, tu vieni a stare con noi, tanto ti avrei invitato a Natale e lui ti avrebbe visto ugualmente...".
-"Ma Harry? E' d'accordo?".
-"C'è bisogno di chiederlo? Sai che quello stravede per il bambino!".
-"Non lo so Ash, non mi sembra la cosa giusta!"
-"Si che  lo è, dammi retta! Tu da tua nonna non ci vai!".
-"Okay, okay".
-"Quindi ti aspetto a casa nostra?".
-"Si si, menomale che è solo per tre mesi...".
-"Passeranno in fretta...".
-"Lo spero, ci si sente, baci e grazie per esserci sempre!" .
-"Di niente, per te tutto! Ci si sente!" 
Chiusi la telefonata.
 
-"Allora com'è finita?" domandò mia mamma.
-"Mi trasferisco da Ashley e compagnia bella!" dissi alludendo alla mia felicità.
-"Che significa?".
Le raccontai tutta la storia.
-"Ti dico solo una cosa" mi avvertì.
-"Dimmi mamma" risposi ormai esausta.
-"Stai attenta alle scelte che fai, perchè una volta che saprà del bambino, farà parte della tua vita per sempre, 
con le buone o con le cattive, ma per sempre" concluse.
 
 
Ehylà fanciulle, come state? Io sono tornata da poco dalla crociera e come si dice in giro "ma sono appena tornata" è vero, non ho
voglia di fare niente, quindi ringraziatemi se sono qui a scrivere. Comunque che ne pensate di questo capitoletto? Vi piace?
A me tanto...sopratutto l'ultima frase della mamma di Charlie. Avete saputo del tour 2014? Io sono strafelice, non potete capire, 
perchè loro tra qualche giorno saranno qui e io non potrò realizzare il mio sogno e quindi spero di farcela per la prossima volta.
Ragazze ci vediamo la prossima settimana spero, scusate ma sono super impegnata con la scuola e la faccenda della maturità,
non vedo l'ora che finisca tutto, un baciooooooo...Carmen <3

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Capitolo 22
*** Removal ***


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Leggete spazio autrice, mi raccomando, questo è uno dei miei capitoli preferiti, davvero.
 
 
Removal

 
 
 
21 Dicembre 2012
 
 
Ashley
 
Circa quattro giorni fa, avevo iniziato la convivenza con Harry...ah dimenticavo e Louis.
Quest'ultimo, l'aveva presa bene sul fatto di avere un ospite per qualche mese, anche perchè ancora non gli avevamo
detto che si trattava di Charlie, sapeva solamente che qualcun'altro per qualche mese avrebbe alloggiato da noi, e lui non 
obiettò e non chiese nemmeno chi fosse.
Io e Harry ci stavamo rilassando sul divano del soggiorno a guardare un film, mentre Louis era di là a fare chissà cosa.
-"Lou, cerca di renderti presentabile!" urlò Harry.
-"Harry, ma sei matto? Appena scopre che è Charlie, ci ammazza, minimo!" gli sussurrai per non farmi sentire da Louis.
-"Scusate, ma io sto degustando il mio prezioso succo di arance e carote, e vado in camera mia, quando arriva l'ospite, 
chiamatemi" ci avvertì Louis salendo le scale.
-"Speriamo che le cose tra di loro si aggiustino" disse Harry con un pò di malinconia.
-"Perchè te la prendi così tanto?" domandai.
-"Perchè penso a quel bambino, che non avrà un padre, penso a lei che ha bisogno di qualcuno con cui crescerlo...".
-"Harry ma quanto sei sensibile?? Stai tranquillo se la caverà e poi ha sua madre".
-"Cretino di un Tomlinson!" sbuffò Harry.
Io risi e subito dopo lo baciai, diciamo che da quando abitavo qui, non facevo altro che baciarlo, dipendevo dalle sue dolci, 
setose e morbide labbra. Harry iniziò a lasciarsi trasportare stendendosi su di me.
-"Amore, tra um pò arriverà Charlie" gli sussurrai.
-"Quando viene smettiamo...".
-"Si certo, come no...e poi ce Louis!".
-"Starà ascoltando musica, non ci sentirà...".
-"Dai Amore abbiamo tutto il tempo che vogliamo...".
-"Non credo, con sti due in giro per casa sarà guerra aperta, fidati, e saremo pure costretti a dormire separati la notte, 
perchè dobbiamo tenerli sott'occhio prima che si uccidano a vicenda" risi di gusto.
-"Che drammatico!" e continuai a ridere fragorosamente.
Suonò il campanello, uguale, ben arrivata Charlie.
 
 
Charlie
 
Eccomi qui davanti alla casa, che mi avrebbe ospitato per tre lunghissimi mesi. Mia mamma mi aiutò a scendere i bagagli e
mi accompagnò davanti alla porta, mi abbracciò -"Mi mancherete!" disse accarezzando il pancione -"Anche tu!" risposi.
Così ci lasciammo, fissai la porta per una manciata di minuti e poi suonai, dando il via alla mia vita infernale.
-"Ben arrivata!" urlò Ashley alla porta, abbracciandomi, mentre Harry prendeva le valigie.
-"Già" dissi grattandomi la testa  e cercando distrattamente con lo sguardo Louis.
-"E' sopra!" mi sussurrò Ash, dannazione non si poteva nascondere nulla a questa qui!
-"Allora, come va?" chiese Harry.
-"Vediamo..." dissi facendo finta di pensare -"...bene, a parte che sono incinta da quattro mesi...niente di chè".
-"Okay, come non detto!" disse Harry sospirando e alzando le mani in segno di scuse.
-"Dai, stavo scherzando, ormai ci sono abituata, vieni qui!" e lo abbracciai.
-"Grazie di tutto Harry!" era davvero un buon amico.
-"Di niente, davvero!" rispose.
Gli presi una mano e la poggiai sul pancione.
-"Piccola, questo qui è zio Harry, l'unico uomo delle tua vita, ricorda!" dissi.
-"Ma come sai che è femmina?" disse Ash come se si fosse persa qualcosa.
-"No, non lo so...ma se l'immagino, la penso femmina".
-"Comunque chiamo Louis" intervenì Harry.
-"Già" dissi, nascondendomi subito dopo dietro i due in modo che il "melone" che portavo in grembo non fosse stato visibile.
-"Louis!" urlò Harry, sentiì una porta aprirsi e dei passi pesanti dirigersi verso le scale.
-"Si, dimmi!" disse Louis ancora distratto, fino a quando non focalizzò bene lo scenario davanti a sè.
-"No, la pazza no!" urlò, ecco, lo sapevo.
-"Louis il pazzo sei tu!" rispose Harry, battendosi una mano in fronte.
Già la mia autostima era sotto lo zero, ci si metteva pure lui ed era finita.
-"No Harry, sai che quella lì mi odia...perchè dovrebbe stare a casa mia, sotto il mio stesso tetto?" continùo ad urlare.
-"Ma fatti spiegare!" urlò Harry a sua volta.
-"No...non me ne frega!" continuava ad urlare...gli occhi iniziarono a pizzicare e a farsi lucidi, stavo per piangere, 
maledizione, colpa della gravidanza che ti rende sensibile, ti fa sbalzare l'umore, si vabbè continuamo a dare colpa alla gravidanza, pensai.
-"Ho capito, tolgo il disturbo!" dissi prendendo la valigia e voltandomi verso la porta, nascondendo costantemente il "melone".
-"Ecco brava!" sbraitò ancora Louis.
-"Charlie. aspetta!" disse Ash, seguendomi.
-"No, per favore lasciami stare, sapevo dal principio che era una cattiva idea..." risposi.
Mentre stavo per aprire la porta, Harry mi afferrò per un polso, facendomi voltare verso di lui e facendogli notare la mia pancia.
-"Cazzo Louis, lei è incinta!" disse urlando contemporaneamente.
Louis immediatamente sbiancò, rimase senza parole per controbattere.
Ci fu un lunghissimo momento di silenzio, prima che qualcuno aprisse bocca.
-"E' incinta e sola, e ha bisogno di noi" disse Harry, calmo.
-"C-c-cosa?" balbettò Louis.
-"Ma Charlie, come è successo, quando? Ma perchè non lo sapevo?" domandò ancora lui, ma che cavolo di domane fai Lou? pensai
e poi che fine ha fatto il Louis che mi odiava? Perchè di colpo il suo viso si trasformò in un volto preoccupato?
-"Louis che razza di domande fai!?!" sbottò Harry.
-"Calmati Harry" lo ammonì Ash, mentre io restavo in silenzio scrutando Louis che pian piano scese le scale senza perdere
il contatto visivo con il mio grembo, poi arrivò e istintivamente poggiò una mano su di esso e io di conseguenza feci un passo indietro
e finalmente ebbe il coraggio di guardarmi negli occhi.
-"Charlie perchè non me lo hai detto?".
-"Perchè avresti dovuto saperlo?".
-"Come perchè?" domandò scontroso.
-"Louis ma se non ci siamo più parlati!" sbottai adesso io incazzata.
-"Potevi chiamarmi!" rispose con ovvietà.
-"Potevi farlo tu!" risposi.
-"Vabbè okay, scusa" Tommo che si scusa? Questa si che è buona.
-"Da quanto è che sei così...bè...incinta?" domandò insicuro.
-"Si e no circa 4 mesi" risposi secca.
Lo vidi perdersi con lo sguardo come se stesse pensando ad altro , ed io sapevo a cosa stava pensando e costa stava facendo la 
sua testolina, calcolava, era ovvio.
-"Charlie, vuoi dirmi che è n-n-nostro?" .
-"Coooosa? Togliti questa idea dalla testa, è mio!"  risposi quasi urlando.
-"Si lo so che per metà è tuo, ma l'altra?" continuò.
-"No Louis, No!" risposi spazientita a rispondere a quelle bugia, Harry e Ash mi guardarono interrogativi.
-"Quindi non è mio?" richiese di nuovo come per assicurarsi di aver sentito bene.
-"Vuoi fatto un disegno per farti capire che non è tuo?" risposi stufa.
-"Hai fatto presto a dimenticarmi, e io come un coglione a pensarti, ah...e grazie a voi due per avermi informato!" disse a Harry e Ash
che restarono in silenzio.
-"Louis sei un emerito cretino...io ti ho dimenticato presto? Ma chi è stato a mollarmi quella cazzo di mattina, eh?" urlaì io.
-"Non pensavo stessimo insieme" rispose.
-"Louis, tu stai male, fatti controllare, davvero, prima dici "mi hai dimenticato presto" e poi mi chiedi se stavamo insieme?".
-"Senti sai che ti dico? Siccome dobbiamo convivere, io dichiaro fine a questa guerra! Mi ritiro, tu fa come vuoi..." disse infine salendo 
le scale per tornare in camera sua.
-"Bene" urlaì.
-"Bene" gridò lui prima di sbattere la porta della camera.
 
Ash mi mostrò subito dopo la mia camera, era la camera in più per gli ospiti, per mia fortuna era a pianterreno, così mi sarei evitata
le scale. Era di colore lilla, con una tenda bianca marlettata, e al centro un letto matrimoniale in ferro battuto bianco, con il piumone
lilla e i cuscini rosa, e un enorme casettiera bianca con lo specchio sopra accanto alla finestra.
-"Si vede che non hai scelto tu l'arredamento!" dissi scherzando.
-"Grazie di tutto!" e l'abbracciai, lo so ero ripetitiva ma mi sentivo davvero in debito.
-"Basta con i ringraziamenti, piuttosto perchè hai mentito a Louis? Sembrava l'avesse presa bene se il bimbo era suo...".
-"Ho dovuto farlo Ash...lui cambia sempre umore, non capisco mai cosa vuole, l'hai visto tu con i tuoi occhi, e non posso 
permettergli di fare così nella mia vita, anzi nostra". dissi abbracciando il pancione e stendendomi sul letto per far riposare 
la mia povera schiena.
-"Spero sia solo confuso e si risolva tutto..." rispose Ash.
-"Non lo so" dissi io più confusa di Louis.
-"Ne riparliamo, vado a preparare il pranzo, quando è pronto ti chiamo!".
-"Okay" risposi e Ash uscì dalla stanza lasciandomi sola con le mie mille domande e le mie lacrime.
 
 
Louis
 
Quella pazza era a casa mia con il figlio di un altro, ma come poteva?
Prima faceva l'offesa per come l'avevo scaricata e poi si presentava così.
Bussarono alla porta.
-"Avanti!" ordinai.
-"Ehy amico" salutò Harry.
-"Dimmi".
-"Calmati okay? Fai finta che sia una semplice amica con il suo bel bambino...".
-"Che non è mio!" lo interruppi.
-"Scusa, perchè volevi che lo fosse?" domandò perplesso.
-"No, no per carità...però mi da fastidio".
-"Cosa? Sapere che qualcun'altro ha messo le mani su di lei e le ha pure lasciato un bel regalino?" disse Harry, provocandomi.
-"Si...No...Non lo so...Harry vai via, mia confondi!!" risposi infastidito.
-"Te la dico io la verità sciocco che non sei altro...la verità è che tu tieni a quella ragazza più di quanto credi e ne sei
innamorato, solo che non lo vuoi ammettere a te stesso , perchè sei un brutto orgoglioso ed hai paura a stare con una ragazza , 
ansi l'unica ragazza che io conosca che sappia tenerti testa".
-"Ma che stai dicendo Harry...io sto con Eleanor e amo lei!"
-"Si e io amo mia nonna...Lou ragiona, se non t'interessase, adesso non saresti in questo stato!" disse per andarsene.
-"E comunque l'ho già persa..." risposi amareggiato.
-"Io quando perdo qualcosa, la cerco, la trovo e me la riprendo!" disse facendomi l'occhiolino e chiudendosi la porta alle spalle.
La faceva facile Harry, certo , per lui era normale andare da Charlie, dichiararsi e accollarsi il figlio di un altro, e poi quando non 
gli sarei più andato bene e il padre del bambino sarebbe ritornato, mi avrebbe scaricato come un idiota.
Il suono del cellulare mi distolse dai miei complicati pensieri.
-"Pronto?".
-"Amoreee...ti sei dimenticato di me?".
-"Oh si scusa...arrivo!".
-"Ok...ti aspetto!".
Con questa storia mi ero pure dimenticato di lei,Eleanor, l'unica a cui dovevo pensare, perchè lei era perfetta, non mi odiava!
Ma che dici Lou? Charlie ti odia per quello che gli hai fatto, pensai...giusto, ma non importa, adesso, perchè ora dovevo solamente
pensare a Eleanor, punto.
 
 
Ciao ragazzuole...scusate se dovevo pubblicare ieri, ma ero troppo stanca, la scuola mi uccide!
Comunque come ho detto in precedenza questo è uno dei miei capitoli preferiti, tutto il discorso tra i due mi piace tantissimo, 
lo amo....!  Cosa pensate che succederà in seguito?  Nel prossimo capitolo sarà raccontato il compleanno di Lou...
Come al solito aspetto tante vostre recensioni sopratutto in questo capitolo, basta scrivere più di dieci paroline ed è fatta!!!
Adesso vado che tra un pò devo andare al centro commerciale che ci sono i ragazzi di Amici e c'è Nicolò *_* sono innamorata di lui!
 
Non deludetemi, ci vediamo la prossima settimana, però se non ci sono abbastanza recensioni potrei rimandare anche alla prossima
ancora, perchè è inutile stare qui a scrivere per voi quando dovrei occuparmi delle mia tesina....Baci!
 
P.S Ah se volete la prossima volta vi mostro una foto di me e le mie amiche, sapete le ragazze le ho create in base ai nostri caratteri 
super giù quindi mi sono ispirata a loro e a me! Non aspettatevi super foto modelle XD
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 23
*** Happy B-day Louis and Merry Christmas ***


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Happy B-day Louis and Merry Christmas!
 
 
24 Dicembre 2012
 
 
 
Ashley
 
 
Erano le otto del mattino e mi ero già subito messa all'opera per preparare la cena di Natale e la torta di compleannoper Louis; 
mi stava riuscendo davvero bene, anche perchè ancora a quell'ora per casa non gironzolava nessuno; la situazione tra Louis e Charlie 
andava bene, per il momento si erano dati tregua, a parte per i piccoli litigi sui turni del bagno o su quale canale doveva restare accesa la tv.
La mia pace venne interrotta dall'arrivvo di Charlie, appena sveglia -" Buongiorno" disse ancora assonata e sbadigliando.
-"Buongiorno a te" sorrisi.
-"Brrr...che freddo!" disse stringendosi nella sua vestaglia e prendendo posto davanti a me che armenggiavo con la torta sul tavolo.
-"Ma che stai facendo?" domandò.
-"La torta per Louis, è il suo compleanno!" le ricordai.
-"Ah si giusto! Peccato che non gli abbia potuto fare un regalo..." disse, facendo finta di essere dispiaciuta.
-"Penso che tu già gli stia facendo il miglior regalo del mondo" dissi felice, indicadole il grembo.
-"Smettila Ash!" disse infastidita.
Due mani si poggiarono sui miei fianchi.
-"Buongiorno" mi sussurrò Harry all'orecchio.
-"Buongiorno" dissi io, baciandolo su una guancia.
E restammo a fissarci negli occhi, avevamo sempre questa necessità.
-"Ci sono anch'io!!" urlò Charlie, facendo svolazzare le mani in aria.
-"L'avevo detto io , che la privacy sarebbe finita!" rispose Harry ridendo.
-"Finito!" dissi io contemplando la mia torta.
-"Peccato non sia per me!" disse Harry mettendo il broncio.
-"Ma per te ci sono altri tipi di regali..."dissi maliziosamente.
Ci baciammo.
-"Okay, se proprio volete farmi venire il diabete, mi accontento farmelo venire con altro!!" disse sbraitando e afferrando la scodella con la panna
rimasta, iniziando a mangiarla.
-"Buongiornoooo" urlò Louis entrando in cucina. Io e Harry ricambiammo il saluto, mentre Charlie restò concentrata sulla panna.
 
 
Charlie
 
 
 
Mmmmm...buono, buono!!! Proprio quello che ci voleva...pensavo, assaporando quella buonissima panna.
-"Cosa stai mangiando?" alzai la testa ed era Louis, e questo qui da dove è spuntato?
-"Panna, la vuoi?"  gli chiesi, porgendogli il cucchiaio, ma subito dopo imboccai me stessa.
-"Daiii...dammene un pochetto...è il mio compleanno!".
-"Ma no!!! Chissene!!!" risposi.
-"Dai Charlie!" insistette.
-"Noooo..." poi una geniata arrivò al mio cervello.
-"Va bene dai, oggi sono buona, prendi un pò..." così lui si avvicinò e gli lanciai la panna in faccia! Lui mimò un : Lo sapevo.
-"Charlie...inizia a correre!" mi avvisò.
Iniziammo a rincorrerci attorno alla tavola e a ridere come matti.
-"Attenta al bambino" mi avverti Ashley preoccupata, mentre Harry se la rideva.
-"Primo o poi ti prendo!!" mi minacciò Louis.
-"Chi te l'ha detto?" risposi.
-"IO!!! Ti ricordo che sei una piccola balena!!!" m'insultò.
-"Balena a chi? Brutto stronzo!!!" così afferrai la panna con entrambe le mani e gliela lanciai in faccia e addosso.
-"Corri più che puoi!!!" gridò.
Urlai correndo, attraversando la porta della cucina e dirigendomi nel salotto, lui era dietro me, iniziammo a rincorrerci attorno al divano, 
nemmeno avessimo due anni a testa. Mi prese e mi spinse sul divano, sovrastandomi e bloccandomi i polsi all'altezza della testa.
-"Lasciamo Lou!!! ridevo e scuotevo la testa contemporaneamente per non farmi spalmare la panna sul viso.
-"Troppo tardi!"  così accostò la sua faccia alla mia -"Noooo..." urlai ancora in quella posizione con tutta la panna sul volto -"Mi dispiace" disse sorridendo, 
quel sorriso che m'incantava tutte le volte e troppe volte, sorrisi anch'io a mia volta come un ebete, pian piano si avvicinò poggiando la sua fronte sulla mia, 
i nasi si sfiorarono e gli occhi non smettevano di scrutarsi.
-"Lou...schiacci il bambino!" gli ricordai ma sopratutto per rompere quell'imbarazzantissimo momento.
-"Oh si scusami..." disse alzandosi velocemente imbarazzato e allontandosi dalla camera.
-"Comunque Auguri!"  dissi.
-"Ehm...si grazie!" disse grattandosi la nuca e abbandonando il salotto, diretto verso le scale.
Non potevamo, per sempre comportarci così.
 
 
Era l'ora di cena e a presto sarebbero arrivati tutti gli invitati anche se Louis era scomparso da circa mezz'oretta. 
La tavola era stata apparecchiata in modo impeccabile da Ashley, mentre Harry stava appendendo le ultime decorarzioni, cavoli, 
quei due sembravano un coppia sposata da anni.
-"Dove metto il vischio?" domandò Harry.
-"Sulla porta della cucina" rispose Ash.
-"Ma scusate, dov'è andato Lou?" domandai afferrando un grissino dalla tavola, addentandolo.
-"A prendere Eleanor!" rispose Harry, mentre scendeva dalla scaletta che aveva utilizzato per appendere il vischio.
-"Cioè?" continuai.
-"La sua ragazza" rispose.
-"C-c-cosa? Chii?" dissi quasi strozzandomi.
-"Hai sentito bene" disse Ashley.
"Sempre gentili voi due...e grazie per avermi avvisato!" adesso ci si metteva pure la ragazza e pensare che sta mattina mi stava pure baciando, 
che emerito cretino,  non ci poteva mai fidare di lui.
Suonarono alla porta -"Vado io!" urlaì precipitandomi ad aprire.
-"Char...Charlie?" balbettò Niall accanto a Zayn che mi fissava sbalordito a bocca aperta, loro non sapevano ancora niente.
-"Ciao ragazzi!!" li salutai allegra e abbracciandoli non lì vedevo da tantissimo tempo.
-"Dimmi la verità...se ingrassata, vero?" domandò Zayn.
-"No" dissi ridendo, anche se lo avrei preferito.
-"Allora avrai sicuramente bevuto troppa birra!" disse Niall a sua volta.
-"No Niall, sono incinta, ragazzi!" risposi.
-"Ma chi è il padre?" domandò Zayn, mentre ci accomodavamo in salotto.
-"Nessuno che tu conosca!" risposi secca.
-"Dalla risposta, percepisco, che lui se ne sia andato a gambe levate!" provò ad intuire Niall.
-"Già" risposi io senza aggiungere altro.
Iniziai a parlare con i ragazzi del più e del meno sulla mia gravidanza, quando arrivarono pure Liam e Julia, quanto potevano 
essere carino e dolci quei due?  Mi portarono pure un regalo, lo scartai ed era una tutina intera di colore giallo pulcino.
-"Grazie ragazzi!!! Non dovevate...".
-"Di niente" rispose Liam sorridendo.
-"L'ho scelta gialla perchè ancora il sesso non si sa, così è neutra, a proposito quando si sa?"
-"Grazie, appena finisco le feste,vado..".
-"Non vedo l'ora..." esultò Julia.
Suonarono di nuovo alla porta, andò Asheley stavolta.
-"Ci sono Bonnie e James"  urlò Ash, d'istinto guardai guardai Zayn, che s'inscurì in viso e contrasse la mascella e strinse le mani in due pugni, 
tanto che le nocche sembrassero poter uscire dalla pelle da un momento all'altro. Arrivarono in salotto per salutare tutti, quando James si 
ritrovò di faccia a Zayn -"Mi dispiace per quello che è successo!" disse James porgendo la mano a Zayn e quest'ultimo la strinse annuendo e 
riprendendo posto sul divano accanto a me e gli sussurrai -"Tranquillo, è Natale, prendi fiato!"  e lui sorrise accarezzandomi un guancia delicatamente
e sussurrandomi un grazie. Alla fine Zayn poteva apparire un duro , ma in realtà era davvero un ragazzo d'oro, meglio di quel coglione di Louis, sicuro!
-"Io ho fame!" mi lamentai.
-"Dobbiamo aspettare il festeggiato e Sam!" disse Harry.
-"Avete invitato Sam?" domandò Niall, paonazzo.
-"Certo che sì Niall, è sempre nostra amica!" affermò Ashley.
-"Se lo sapevo non venivo" rispose Niall.
-"E ti saresti perso il Natale con noi?" domandai facendo il labruccio dolce, che fece scoppiare tutti in una frogorosa risata.
-"E...c'è una cosa che dobbiamo dirti" disse Harry, quasi incerto.
-"Cosa?" chiese il biondo.
-"Ha un nuovo ragazzo!" 
-"Ah bene, me lo dovevo aspettare...".
Suonarono nuovamente, ed Harry si precipito ad aprire, riconobbi la voce, era Sam ed  il Bad-Boy, quando Niall lo vide, sbiancò, già che
er palliduccio, si presentò a tutti noi, sembrava un tipo okay, quando Nialla fù salutato da Sam erano entrambe al quanto imbarazzati, 
sopratutto Sam, che sicuramente non voleva dare a capire nulla a Nate, che di sicuro non ne sapeva niente della loro relazione passata.
Nemmeno il tempo di risederci che il campanello risuonò - "Questa volta spero sia l'ultima volta che io corra alla porta" protesto Harry mentre
andava ad aprire. 
-"Oooh Louis..." urlò Harry, "Eleanor" disse facendo un inchino, e poi la vidi entrare.
Oh carina la ragazza, lei era perfetta mentre mostrava le sue belle gambe con un cortissimo vestito nero e i capelli lughi e ondulati, mentre io 
adesso sembravo una balena cicciona con la salopette.  Si presentò a tutti con la sua voce stridula e infine si rivolse a me -"Oh che carina" disse 
mettendo una mano sulla mia pancia, ma questa confidenza? Adesso le vomito in faccia, giuro.
-"Piacere Charlie" dissi porgendole la mano in modo che staccasse la sua preziosa manina dal mio piccolo.
-"Oh piacere, Eleanor, la fidanzata di Louis" cinguettò, sottolineando il suo stato sentimentale.
Bè allora aspetta cara Eleanor, ti sembrerebbe scortese se ti dicessi " piacere, la futura madre del figlio di Louis" bè io credo di no brutta gallina, pensai.
-"E il tuo ragazzo?" domandò, ma i cavoli tuoi quando? Sicuramente sapeva di me e Lou per comportarsi così.
-"Storia lunga, non c'è" la deviai. Le avrei tanto voluto risponde "vedi quel coglione dietro te? bè dovrebbe essere lui" ma per fortuna Ashley spezzò 
questo momento. -"Tutti a tavola" ci chiamò.
Mi sedetti tra Niall e Zayn e di fronte mi ritrovai purtroppo la gallina.
Durante la cena non faceva altro che accarezzare e dire frasi dolci a Louis, e tanti bacetti, contemporaneamente, sbuffavo, facendomi lanciare
occhiatacce da parte di Harry e Ash.
-"Scusate ma vomito!" dissi alzandomi, abbastanza scocciata per reggere quella situazione.
-"Scusatela è incita!"  si scusò Ashley da parte mia, no, non vomitavo perchè ero incinta, ma perchè questi due m'irritavano, mi diressi a tutta velocità
in cucina, prendendo dell'acqua dal lavello, sorseggiandola. Entrò la persona meno adatta in quel momento : Louis.
Lo ignorai, semplice.
Poggiò entrambe le mani sul tavolo e parlò -"Mi spieghi qual'è il tuo problema?" mi domandò.
-"Qual'è il mio problema?" urlai.
-"Si!".
-"Sei tu il mio problema!" urlai ancora.
-"Ma che ho fatto?" urlò lui a sua volta.
-"Tutto" risposi esasperata.
-"Charlie cosa stai dicendo?" si avvicinò.
-"Niente Lou, per favore, torna di là" fiatai.
-"No, prima mi spieghi, poi me ne vado".
-"Non c'è niente da spiegare...per favore, va di là...".
-"Devi sempre rovinare tutto Charlie" mi urlò contro.
-"Ah io rovino tutto e tu?" risposi.
Da quella frase in poi si scatenò l'inferno durante il giorno di Natale.
 
 
Ashley
 
Dalla cucina provenivano le urla di Charlie e Louis che come al solito litigavano, anche il giorno di Natale, io essendo la padrona di casa non potevo lasciare
così tutti così chiesi gentilmente a Sam, di andare a dare un occhiate visto che lei oltre a me era capace di far ragionare Charlie.
-"Scusate" disse Harry. Ma le urla non cessarono, anzi, si accentuarono ancora di più, e senti pure il rumore di oggeti cadere a terra.
Adesso basta! Mi alzai , ma prima che arrivassi senti un gridò di Sam, e Niall scattò per primo.
 
 
Sam
 
-"Ahiooo" dissi tamponandomi il labbro sanguinante, Charlie aveva tirato il barattolo di latta per colpire Louis, che si scansò, e andò a finire
dritto dritto su di me. -"Scusa Sam" disse Charlie, dispiaciuta.
-"Cosa ti sei fatta?" urlò una voce col fiatone alla mie spalle, una voce che avrei riconosciuto su mille, mi voltai ed era lui, il mio angelo : Niall.
Si avvicinò, mi guardò con attenzione le labbra e disse -"Qui ci vuole del ghiaccio", no Niall, qui ci vogliono le tue labbra, pensai.
Tutti arrivarono di corsa in cucina, compreso Nate, che guardava in silenzio.
-"Voi due siete pazzi!" urlò Harry.
Contemporaneamente sia Charlie che Louis uscirono scontrandosi sulla porta si fissarono e tutti notammo il vischio su di loro, si guardarono
-"Prima le signore" disse Louis, lei gli diede una spallata e uscì dalla cucina, mentre louis prese per una mano Eleanor ancora immobile, le fece
indossare il cappotto -"Grazie a tutti della serata, Eleanor muoviti, saluta che ti riaccompagno a casa".  La ragazza ci salutò e i due uscirono 
chiudendosi la porta alle spalle in modo brusco.  
Niall nel coltempo mi tamponavo ancora il labbro con il ghiaccio e Nate li a fissarmi, gli interessava davvero qualcosa di me?
-"Grazie Niall" dissi abbassando lo sguardo.
-"Di nulla" rispose, togliendomi il ghiaccio.
-"Io non so più che fare con sti due!"  disse esasperato Harry.
-"Semplice...lasciali stare" rispose Liam con franchezza.
-"Perchè?" domandò Harry basito.
-"Si amano, si vede...se non si amavano tutto ciò non sarebbe successo" rispose Liam sicuro.
-"Se questo è amarsi!" disse Ashely.
-"Hanno un modo tutto loro, però..." continuò Liam.
-"Si amano!" concluse Julia.
Tutti i restanti tornammo di nuovo in salotto.
-"Charlie dov'è?" chiese Zayn.
-"In camera sua, sicuramente" rispose Ash.
-"Vado da lei" disse Zayn lasciando la stanza.
Aspettammo tutti insieme la mezzanotte, scartando i regali e facendoci gli auguri; dopo di che ognuno di noi tornò a casa propria e Nate
mi riaccompagnò a cas a in silenzio senza nemmno degnarmi di uno sguardo.
 
 
Zayn
 
-"Posso entrare?" domandai.
-"Si, entra pure" disse Charlie singhiozzando.
Mi distesi accanto a lei.
-"Allora mi dici che succede?".
-"La mia vita è una merda!" da quella frase in poi, mi raccontò tutto nei minimi di dettagli di quello che c'era da sapere su Louis e il bambino, 
eravao tutti nella stessa barca, ma la sua situazione era notevolmente più grave, eppure a inizio serata ebbe la forza di calmare me 
per quanto riguardava Bonnie, mentre lei si porta tutto questo peso addosso. Mi fece promettere di non raccontare niente e nessuno a parte le ragazze 
e Harry che sapevano tutto. Poteva essere così scemo Louis? Quel ragazzo doveva darsi una svegliata.
-"Grazie Zayn" mi disse prima di addormentardi e darmi le spalle.
-"Di niente tesoro" le sussurrai.
L' abbracciai, appoggiando le mani sul suo grembo e annusando l'odore di albicocca che emanavano i suoi capelli e poi mi addormentai anch'io.
 
 
 
Prima di tutto, scusate per gli errori/orrori ma non ho tempo per rilleggerla.
 
 
Ehylàààààà
Scusate ragazze per il lunghissimo ritardo, ma sono stata straimpegantissima tra la scuola e la famiglia.
Comunque per farmi perdonare, eccomi qui con un lunghissimo capitolo...mi raccomando aspetto le vostre recensioni, 
che quello scorso ne ha ricevute scarsissime e sinceramente ci sono rimasta male, perchè così è come se non aprezzasse il lavoro, nonostante tutto.
Aggiornerò sicuramente dopo gli esami scritti, perchè adesso devo per forza studiare, così vi farò pure sapere se sono passata e se riuscirò a diplomarmi.
 
Adesso vi saluto, baci baci , la vostra Carmen.
 
Ps. Queste sono le foto che vi avevo detto.
 
 
Io <3  
 
 
 
 
 
 photo 134_zps003bf9d4.jpg Le mie amiche, tra cui una è mia sorella.
Da sinistra:

Desy(Ashley), Loriana ovvero mia sorella (Bonnie), Fede sorella di Desy per altro (Julia), Mara (Sam). 
Quindi la restante e Charlie per me...i caratteri sono ispirati ai nostri supergiù.
 photo 132_zps55a881e1.jpg Tutte noi <3  photo 173_zps75804f44.jpg

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Capitolo 24
*** Happy New Year! ***


my photo Senzatitolo-1_zps81867564.jpg

Happy New Year!

 
 
 
 
 
 
31 Dicembre 2012
 
Ashley
 
Alle fine il Natale era andato bene, tutto sommato, dopo la vigiglia ognuno aveva passato il Natale con la propria famiglia,
a parte Charlie che era venuta con me e che adesso stavo pregando per farla venire con noi a festeggiare il Capodanno. 
-"Ti ho detto che non ci vengo in quel locale, a subirmi lui che canta e la gallina che lo venera!" urlò dalla sua stanza, mentre 
io da fuori la imploravo di ragionare.
-"Ma non puoi passare il Capodanno da sola!" protestai io, stavolta.
-"Si che posso!" urlò.
-"No...perchè mi faresti stare in pensiero..." risposi, e calò il silenzio, poi uno scricchiolio e aprì la porta, 
-"Vengo...ma solo per non farti stare in pensiero" sbuffò e mi abbracciò.
 
Bonnie
 
 
-" Scusa, perchè dovremmo passare il Capodanno, in quel localetto?" mi chiese James per telefono.
-" Perchè i ragazzi si esibiranno..." .
-" E chi se ne frega?" rispose arrogante.
-" James ti ricordo la tua promessa, comunque avevo promesso a Zayn che ci sarei stata...".
-" Tu e questo Zayn, non mi avete mai convinto...".
-" James, ti prego, sai che siamo amici...".
-" Si si certo..." rispose in modo retorico.
-" James smettila e ci vediamo sta sera?".
-" Ok, ti amo!" rispose spazientito.
-" Ti amo" e riattacai.
 Ogni volta che James usciva l'argomento "Zayn" andavo in panico, perchè? mi domandavo sempre...non gli avevo messo una pietra sopra?
 
 
Sam
 
Era dal giorno di Natale che Nate non si faceva sentire e quando in macchina gli chiesi cosa c'era che non andava, mi aveva risposto con rabbia, 
un semplice, niente.  A parere suo, quello arrabbiato era lui, ma io dovevo arrabbiarmi che non era intervenuto per niente lasciando  fare tutto a Niall.
Comunque gli avrei chiamato lo stesso, per digli di sta sera, composi il numero.
- "Pronto?" rispose sempre con quel tono strafottente.
- "Sono io Sam".
- "Oh ti sei ricordata di me?".
- "Veramente non ti sei fatto sentire nemmeno tu, comunque non sono in vena di litigi"-
- "Allora che vuoi?".
- "Come che voglio? Volevo dirti per sta sera!".
- "Cioè?".
- "Andiamo in un locale, dove i ragazzi cantano...".
- "Mmm..bene, e perchè lo chiedi a me?".
- "Come perchè lo chiedo a te? Sei il mio ragazzo!!!" sbraitai.
- "Sta volta, te ne sei ricordata!".
- "Cosa significa Nate? Senti se mi vuoi scaricare, fallo pure..." tanto ci sono abituata, pensai.
- "Cos'è Niall si è dichiarato e adesso vuoi far ricadere la colpa su di me? domandò lui.
- "Ma che cavolo c'entra Niall, adesso? E poi, assolutamente no!!".
- "Se lo dici tu...vabbè a che ora ti passo a prendere?".
- "Per le nove, okay?".
- "Okay, ci vediamo alle nove" riattaccò.
Non avevo ancora avuto l'occasione di conoscere questa parte gelosa di Nate. Inoltre come aveva intuito qualcosa su me e Niall?
E sopratutto eravamo eravamo stati così evidenti? Nemmeno fossi stati Charlie e Louis, durante la vigilia di Natale, che io al posto di 
Eleanor avrei subito mollato lui.
 
Louis
 
Io ero già al locale, mentre aggiustavo tutte le apparecchiature insieme ai ragazzi, le ragazze sarebbero arrivate dopo, tranne Julia, 
che era già qui e non faceva altro che distrarre Liam.
Contemporanemente pensavo che dovevo assolutamente risolvere con Charlie, forse aveva ragione Harry, per prendermela così tanto,
ci tenevo a quella ragazza o per meglio dire, ne ero innamorato.
Aspetta! Frena! Io Louis William Tomlinson, accetto di amare Charlie Moore? Ok, ero andato.
Eccola lì!  Aveva fatto il suo ingresso con Ashley, e sorriso comparve sulle mie labbra, ma quando si tolse la giacca e notai il pancione, 
la rabbia rimontò in me, lei aspettava il figlio di qualcun'altro, non mio, perchè avrei dovuto amarla, se lei non amava me?
No ma che dico, io devo per forza averla, è troppo forte questo sentimento. Stavo per chiamarla, ma qualcosa me lo impedì anzi qualcuno: Eleanor.
-"Amore!" urlò.
-"Abbassa la voce Eleanor!" la salutai e lei si ammutolì sedendosi su di me.
Poi Charlie passò accanto a noi , guardandoci con gli occhi storti, come se potesse, ci avrebbe ucciso la su due piedi, senza nemmeno pensarci, 
bè la gravidanza, l'aveva peggiorata.
 
 
Charlie
 
Eravamo tutti seduti attorno alla tavolata di Capodanno, tranne Bonnie che sarebbe arrivata dopo con James e Sam con Nate.
Al solito mi trovavo sempre accanto a Niall e Zayn, i singles del gruppo.
-"Charlie, devi assolutamente ascoltare la canzone che ho scritto!" disse Niall esultato.
-"Dopo la canterete no?" domandai.
-"Certo che sì, il problema è uno".
-"Ovvero?".
-"Credo si capisca troppo che è per Sam".
-"Meglio così! E poi questo non è un problema, questo lo è" dissi indicando la mia pancia -" e comunque non hai niente da perdere, magari ritornerete insieme" lo consolai.
-"Magari...".
-"Invece ti consiglio vivamente di ascoltare le parole della nostra canzone, l'abbiamo scritta tutti insieme, sopratutto quelle di Lou!" s'intromise Zayn.
-"Perchè?" domandai.
-"A me non sembrano parole rivolte a Eleanor" e rise.
-"Che cretino che sei.." lo spinsi.
Louis che mi dedicava qualcosa? Impossibile.
Dopo la cena i ragazzi andarono a prepararsi, era la prima volta che li ascoltavo, vennerò pure Sam e Nate, seguiti da Bonnie e James.
Per fortuna noi avevamo i posti riservati, sotto quel piccolo palco, alla mia destra, purtroppo sedeva la gallina, alla mia sinistra Ash, supercontenta.
-"Sono bravissimi" mi sussurrò.
-"Ok, ci credo" risposi dopo l'ennesima volta.
Salirono sul palco e dopo essersi presentati, partirono le note della prima canzone e Zayn mi mimò "è questa".
 
Still the one (tra il testo ci sono i commenti, se potete, al solito ascoltate con la musica, rende di più, secondo me).
 
 
Liam: 
Hello,hello, i know 
it's been a while 
but baby, 
i got something that 
i really wanna let 
you know, yeah 
something that i 
wanna let you know. 
 
Louis: (ecco pensai, infatti si voltò nella mia direzione, sicuramente Eleonor pensava fosse per lei, e anch'io lo avrei pensato, se Zayn non mi avesse avvisato).
You say, you say, 
to everybody that 
you hate me. (ma bravo, perspicace).
Couldn't blame you 
'cause i know i left you 
all alone, yeah 
i know that i 
left you all alone. (mi sorriso, come per dirmi "scusami").
 
Niall: 
Now i'm back 
at your door, you're 
looking at me unshure, (ammiccò verso Sam)
i should have seen 
it before. 
 
Harry: (sorridendo verso Ashley)
You're all i think 
about, baby. 
 
I was so stupid 
for letting you go, 
but i-i-i know 
you're still the one. 
You might have 
moved on,but,girl 
you should know: 
that i-i-i know 
you're still the one. 
 
I know i'm saying 
too much, but i will 
never give up, 
i was so stupid 
for letting you go, 
but i-i-i know 
you're still the one 
(i-i-i know 
you're still the one) 
 
Niall: (scendendo dal palco e posizionandosi "casualmente" davanti Sam, imbarazzata)
Hello,hello i'm really 
hoping you forgive me 
i keep talking 
begging-tell me 
what i wanna hear,yeah, 
girl, just tell 
me what i wanna hear. (Okay, Niall è impazzito).
 
Harry: 
I tried, i tried, 
to start again and 
find somebody, 
but i remember all the 
times and all the words 
we said, yeah, 
i can't get it 
out of my head. 
 
Zayn: 
 
Now i'm back 
at your door, you're 
looking at me unshure, 
i should have seen 
it before. 
You're all i think 
about, baby. 
 
Ritornello.
 
3x(hey,you you're 
still the one) 
(hey, you...) 
 
Harry: (scendendo dal palco e gridandolo a squarciagola)
you're still the one...(baciò Ashley)
 
Ritornello.
 
 
Alla fine partì un grande applauso.
 
 
Sam
 
 
Il pubblico richiedeva un'altra canzone,.
-"Come mai Niall, era così chiaramente esplicito?" chiese Nate, sussurrandomi all'orecchio, che mi fece sobbalzare.
-"Ma che stai dicendo?" dissi io per evitare l'argomento.
-"Sam c'è qualcosa che dovrei sapere?".
-"Assolutamente niente, Nate" mentiì.
Poi venimmo interrotti.
-"Adesso vorrei dedicare questa canzone, scritta da me, a una persona speciale, so di averti ferito, ma vorrei che tu mi perdonassi...ti amo, davvero". affermò
Niall fissandomi, mentre io cercavo di distogliere lo sguardo per non fare insospettire Nate. Niall, ma che cavolo combini, pensai.
 
Loved you first (al solito commenti e musica).
 
Zayn:
Girl it should be me driving to your house
Knocking on your door, kissing you on the mouth(magari Niall, pensai).
 
Liam:
Holding on your hand, dancing in the dark
Cause I was the only one that loved you from the start (gli occhi si fanno lucidi).
 
Harry: Now when I see you with him it tears my world apart (trattengo le lacrime).
 
Ritornello:
Cause I’ve been waiting all this time to finally say it
But now I see your heart’s been taken, and nothing could be worse
Baby I loved you first
Had my chances, could’ve been where he is standing
That’s what hurts the most, girl I came so close
But now you’ll never know
Baby I loved you first
 
Louis:
Girl it should be me calling on your phone
Saying you’re the one and that I’ll never let you go (nessuno mi aveva mai amato così)
 
Harry:(al solito scende verso Ash, e la fissa negli occhi *_*)
I never understood what love was really like
But I felt it for the first time looking in your eyes
 
Liam:But now when I see you with him my whole world falls apart (anche il mio mondo è a pezzi)
 
Ritornello:
Cause I’ve been waiting all this time to finally say it
But now I see your heart’s been taken, and nothing could be worse
Baby I loved you first
Had my chances, could’ve been where he is standing
That’s what hurts the most, girl I came so close
But now you’ll never know
Baby I loved you first (una lacrima solca il mio viso).
 
 
Zayn:
The first touch, the first kiss
First girl to make me feel like this  (canta Zayn, rinforzando il significato della parole, con un dito alzato che punta quasi verso Bonnie)
Heartbreak is killing me, I Ioved you first why can’t you see
 
Niall: (finalmente lui, non sembra stia cantano, ma parlando, sussurrandomi queste dolci parole)
Cause I’ve been waiting all this time to finally say it
But now I see your heart’s been taken, and nothing could be worse (Niall ti amo, pensai)
 
Ritornello
 
 
Alla fine ringraziarono e le luci si spenserò e uscirono di scena.
-"Sam, io e te, dobbiamo parlare" disse severo Nate, trascinandomi fuori e facendomi male al polso.
-"Perchè piangi per lui?" sputò gridando.
-"Perché...".
-"Sam, ti conviene parlare, perchè sto perdendo la pazienza" mi minacciò.
-"Io e Niall, stavamo insieme".
 
*Sbam"  uno schiaffò colpì il mio viso.
Rimasi scoinvolta e addolorata, poggiai delicatamente una mano sulla mia guancia.
-"Nate tu sei pazzo! Ma come ti permetti?" urlai piangendo.
-"Tu sei solamente una puttana!" disse afferrandomi dal mento tra l'indice e il pollice.
-"Lasciami!" dissi cercando di scappare, ma mi afferrò e mi disse -" No no no...tu non vai da nessuna parte, nessuno lascia o tradisce
Nate Collins, tu adesso, dici al biondino, che non lo ami e torni a fare il tuo dovere, ovvero, quello di essere la mia ragazza".
-"Tu sei un pazzo maniaco, io non lo farò mai" urlai.
-"Non farlo e vedrai la fine che farà il tuo caro Niall".
 
Ma in cosa mi ero imbattuta, in un pazzo e non lo sapevo? 
Se la sarebbe presa con Niall, per colpa mia? Per un mio capriccio?  Non se ne parlava, aveva abbastanza subito da me.
Anche se avevo tremendamente bisogno di lui, perchè questi erano stati i mesi più brutti della mia vita senza di lui, perchè me 
ne ero davvero innamorata, la prima volta nella mia vita, ma lo avrei lasciato in pace per il suo bene, perchè lo amavo, davvero e tanto.
 
-"Ok, basta che lasci in pace lui" affermai.
-"Ecco, brava bimba" disse accarezzandomi una guancia e proseguì -" Adesso sta per raggiungerci, digli quello che sai di dovergli dire e poi raggiungimi per festeggiare insieme la mezzanotte" mi voltai  e vidi Niall diretto verso la nostra direzione, poi circa a un metro di distanza si soffermò -"Sam, devo parlarti" disse guardando più Nate che me. Nate ci osservò e si allontanò.
-"Dimmi Niall" dissi guardando avanti, non volevo scontrarmi coi suoi occhi.
-"Sam, lo sai che quella canzone era per te, vero?".
-"Si Niall, molto carino da parte tua" dissi fredda, mentre il mio cuore perderva colpi. Carina? quello era il miglior gesto che una persona
avesse fatto nei miei confronti.
-"Uhm...solo questo sai dirmi?" disse deluso.
-"Eh cosa vuoi che ti dica?" risposi acida.
-"Scusa, io ti scrivo una canzone e tu, tutto quello che sai dirmi è "carino da parte tua" ?".
-"Niall, cosa vuoi che ti dica? che ti perdono? che ti amo e che tutto tornerà come prima?" dissi voltandomi e scontrandomi coi suoi occhi sta volta.
-"Sam cosa hai fatto alla faccia?"  disse accarezzandomi delicatamente, quel tocco scaturì in me migliai di brividi.
-"Nulla..."dissi con le lacrime agli occhi.
-"Sam è stato lui, vero?" disse avvicinandosi per scrutarmi più attentamente.
-"No Niall, tranquillo, non è niente, davvero" dissi allontanando la sua mano e cercando di allontanarmi da lui.
-"Mi lasci così?" domandò perplesso.
-"Si Niall, ti lascio così, perchè non c'è niente da dire, tra me e te è finita parecchio tempo fa, e io sono andata avanti se te ne sei accorto...e comunque
io...non ti amo" dissi per poi scappare da quella enorme bugia, e affrontare il mio peggior incubo.
Scusa Niall, ma lo faccio per te, perchè ti amo.
 
 
Niall
 
Non potevo crederci, lei non mi amava più, ansi, forse non mi aveva mai amato.
E io come uno stupido ero rimasto solo, al freddo e amareggiato.
Ma non ci credevo, l'avevo vista piangere mentre cantavo, qui c'era qualcosa sotto, e perchè quel viso arrossato?
Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno, così rientrai nel locale, andai da Zayn che stava seduto al bancone mentre sorgeggiava qualcosa.
-"Ehy amico, te la sei ripresa, almeno tu?" domandò subito Zayn.
-"No no" risposi moscio.
-"Che succede Niall?" domandò curioso, così gli raccontai tutto quello che era successo.
-"Amico mi spiace, ma stai sicuro che indagheremo, fidati" disse dandomi due pacche sulla spalle, e non mi rimase altro che annuire.
-"Adesso dobbiamo solamente festeggiare!" disse inalzando il suo drink e offrendone uno anche a me.
 
Mancavano dieci secondi alla mezzanotte e la gente li dentro iniziava a fare il conto alla rovescia "10...9...8...7...6...5..." lei si voltò a guardarmi, 
fui di nuovo speranzoso, ma lui le afferrò quel volto delicato, che tanto amavo, constrigendola a fissarlo " 4...3...2...1...Auguriiiiiii..." urlarono
nella sala, lui la prese di forza e la baciò.
-"Auguri Niall!" disse Zayn, facendo un cin-cin coi nostri biccheri , -"Auguri Zayn" dissi di malavoglia, poi decisi di seguire il consiglio di Zayn, 
"festeggiare" iniziando a bere, sino a ritrovarmi ubriaco fradicio.
 
 
Charlie 
 
" 10...9...8...7...6...5..." tutti contavano alla rovescia, mentre io scrivevo un messaggio di auguri per mia mamma, isolata su un divanetto con 
le gambe incrociate "...4...3...2...1...Auguriiiiii...." urlarono tutii.
Io non feci altro che inviare  il messaggio e fare gli auguri a me stessa e alla piccola, che tutto potesse andare bene.
Poi mi soffermai ad osservare gli altri, Zayn e Niall se la ridevano al bancone bevendo.
Bonnie baciava James, 
Nate baciava Sam, 
Harry baciava Ashley, 
Louis baciava Eleanor, e non me.
Bella merda, pensai.
Lei stava vivendo perfettamente la sua storia d'amore e io no, ormai per me era finita.
Chi mi avrebbe mai voluto con un figlio? Nessuno, nessuno voleva ragazze con figli di altri, nessuno, pensai esasperata.
La mia vita era stata rovinata e poi quel cretino si era pure sprecato e dedicarmi due paroline in una canzone,per dirmi di scusarlo se mi ha lasciato sola.
E ora stava continuando a farlo, povera illusa, pensai.
Ma i miei drastici pensieri furono interrotti da qualcuno che si sedette accanto a me : Louis.
Uffa, pensai, ignorandolo completamente.
"Charlie, guardami!" quasi mi ordinò.
-"Che c'è adesso?" sbuffai.
-"Pace?" mi porse la mano -" cominciamo tutto da capo, come i due amici di una volta, anno nuovo, vita nuova?". E non so perchè...ma...
-"Ok, pace!" e gli strinsi la mano.
Stupida. Noi non potevamo essere più gli amici di una volta, perchè lo odiavo e amavo contemporaneamente, ma sopratutto portavo in grembo suo figlio.
 
 
 
 
 
Ciao ragazze, eccomi tornata!!!
Finalmente ho finito gli esami di maturità, che gran fatica, ma superati, adesso aspetto solo i risultati, così posso dedicarmi a questa ff.
Volevo solo dirvi che sono rimasta delusa dalle recensioni, manco da molto tempo e ne trovo solo 7, sono veramente amareggiata.
Io gli metto tutta la concentrazione la passione e l'amore per questa storia, e poi vengo "ripagata" così. Se è così non ne vale la pena, per questo 
volevo dirvi, che se non ricevo minimò 15 recensioni, cancellerò la storia, perchè i lettori ci sono ma recensori pochi.
Ringrazio tutti coloro che hanno sempre recensito e mi sostengono sopratutto  ToInfinityAndBeyond_95.
 
Passate nella sua FF che trovo bella e introspettiva : If not now...When?   http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1701453&i=1 
 
 
 
 
Baci, la vostra Carmen.
 
 
 
 
 

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Capitolo 25
*** Male o Female? ***


my photo Senzatitolo-1_zps81867564.jpg
Male or Female?
 
 
17 Gennaio 2013
 
Charlie
 
 
Cavoli! Erano le 10.30 del mattino e io tra tre quarti d'ora avrei avuto la mia prima visita ecografica del bambino e finalmente
avrei saputo se fosse stato maschio o femmina. Non avevo fatto la prima visita a 3 mesi solo perchè ancora non ero così in 
sintonia con il nuovo arrivato, adesso al quinto mese ero abbastanza pronta anche perchè ormai era evidente. E poi avevo iniziato 
a sentire i primi movimenti, avevo convissuto con le nausee, la sonnolenza, il bisogno necessario di dover sembre andare al bagno, 
la fame da elefante, i cambiamenti d'umore ecc, potrei stare qui ore a pensare a tutti questi cambiamenti, che finalmente mi
facevano sentire pronta per essere una mamma.
Stavo aspettando Harry e Ashley che venissero a prendermi, perchè erano usciti di prima mattina per fare la spesa, con la promessa
che verso le 10 sarebbero passati a prendermi per dirigerci in ospedale.
Presi la giacca e la borsa chiudendomi la porta della mia stanza alle spalle, diretta in salotto, così sarei stata pronta al loro arrivo.
L'idiota di Louis stava ancora dormendo e pensandoci bene, oggi si sarebbe perso la prima visione di suo figlio/a.
Da un lato mi dispiace fargli questo torto, tenendolo all'oscuro di tutto, ma dall'altra se lo meritava, perchè aveva combinato tutto 
questo casino senza nemmeno amarmi. A distogliermi dai miei confusi pensieri fu la suoneria del cellulare:
-"Pronto?" risposi senza guardare chi fosse.
-"Charlie...sono io Ash!" rispose.
-"Dimmi Ash...".
-"Non ti arrabbiare...ma io e Harry, siamo rimasti bloccati nel traffico, c'è stato un incidente".
-"Oh bene..." risposi mentre ancora stavo cercando di assimilare le parole appena pronunciate da Ash.
-"Bene?" rispose infatti lei molto confusa.
-"No certo che no!" urlai - "Ragazzi ma come? E adesso che faccio? Vi ucciderei!".
-"Calmati...Chiedi a Louis".
-"Cosaa? Perchè proprio a Louis?".
-"Perchè è la persona più vicina a te nell'arco di 5 metri?" rispose retorica.
-"Non se ne parla, piuttosto non vado, e poi sta ancora dormendo!".
-"Sveglialo...e se non vai a fare la visita, non ti parlo più, giuro, perchè ci fai sentire in colpa". rispose prima di riattaccare.
Belli amici, ricattatori e delinquenti.
 
Così arresa, salì le scale ed entrai nella prima porta a sinistra ovvero nella camera di Louis.
Lentamente apriì la porta prima di trovare spiacevoli sorprese. Era al buio, con una luce giornaliera che filtrava dalla finestra, 
attorcigliato a pancia in giù.
-"Lou..." lo smossi chiamandolo.
-"Mmm..." mumugnò.
-"Lou, sono Charlie, svegliati" sussurraì quasi vicina al suo orecchio.
-"Dimmi Amor mio..." rispose ancora nel sonno, impossibile tutta questa gentilezza.
-"Lou...daiii" lo smossi violentemente stavolta.
-"Uffa Charlie, che c'è?" disse sveglio, stroppiaciandosi gli occhi come un bambino.
-"Lou devi farmi un favore".
-"Dimmi" disse stavolta senza l'amor mio.
-"Harry e Ash sono rimasti bloccati nel traffico e io tra un quarto d'ora ho l'ecografia e non c'è nessuno che può accompagnarmi a parte te".
-"Ah...ok ok..." disse alzandosi e stirandosi.
-"Grazie Lou..." feci per uscire e lasciarlo vestire, ma prima che chiudessi la porta parlò.
-"Ma siamo solo noi due e il...bambino?" domandò.
-"Certo, perchè?" domandai perplessa.
-"Se ti accompagno, prometti di farmi entrare a vedere".
-"Perchè? Perchè dovrebbe interessarti?" iniziai a innervosirmi.
-"Come perchè? Perchè sono curioso e perchè...Charlie, io devo seriamente parlare con te..."disse serio avvicinandosi, adesso che voleva?
-"Lou, non è per male, ma è già tardi, ne riparliamo dopo okay? Ne riparliamo dopo okay? " dissi, mi salvai in calcio d'angolo.
-"Okay" si rabbuiò.
-"Grazie Lou" e lo baciai su una guancia.
-"Di niente piccola" disse sorridendo e poi si andò a preparare.
 
Da circa quindici giorni le acque si erano calmate, si poteva dire che eravamo tornati gli amici di sempre anche se il rancore in me era ancora
vivo, ma d'altronde era una mia scelta quindi di conseguenza colpa mia.
 
Arrivati in ospedale, aspettammo nella sala d'attesa che fosse il nostro turno.
-"E' il tuo dottore?" chiese Louis, per rompere il ghiaccio.
-"Si, anche se è l aprima volta che c'incontriamo". risposi - "Perchè questa domanda?".
-"Perchè in caso non fosse bravo, potresti andare nella clinica dove lavora mia madre".
-"Oh Grazie Lou".
-"Di niente, Charlie, posso chiederti una cosa?".
-"Dimmi" ma cosa voleva oggi?.
-"Ma il padre dal bambino sa della sua esistenza?".
Oh cavolo, bene, e adesso?.
-"No...certo che no..." risposi frettolosamente.
-"E come mai hai deciso di non dirglielo?".
-"Perchè...è difficile da spiegare".
-"Ti ascolto" m'incitò.
-"Allora..." ma fummo interrotti.
-"La signora Moore?" chiamò la segretaria.
-"Si eccomi" girdai, facendomi notare, dirigendomi verso la porta del medico, Louis afferrò una mia mano
e sorridendo mi disse "coraggio".
Nella mia testa pensai "Louis smettila di fare il sentimentalista".
 
Attraversai la porta e notai  il dottore seduto sulla scrivania poi alzò lo sguardo, 
-"Louis! Non ci posso credere, come stai?" si esaltò il dottore.
-"Signor Horan, bene, e lei, che ci fa qui?" salutò Louis, io ero come se fossi invisibile.
-"Quante volte ti ho detto di chiamarmi Bobby?".
-"Oh si scusami, allora?".
-"Mi sono trasferito definitivamente qui a Londra, così Niall non fa più avanti e indietro, inoltre è più facile ricominciare, sai dopo la morte
di mia moglie....".
-"Si, mi spiace..." pronunciò Louis. Quindi la madre di Niall era morta? Non me ne aveva mai parlato.
-"Ma Niall non ti ha detto niente del mio arrivo?" domandò il dottore e padre di Niall.
-"No, non ci vediamo da Capodanno..." rispose Lou.
-"Capisco...e allora che si dice...Ti ho visto crescere e adesso sei il primo a diventare padre..." disse il dottore con un tono di felicità,
osservandomi.
-"No, no, no..." ci affrettammo a dire sia io che Louis.
-"Calma ragazzi, sono cose di tutti giorni" puntualizzò il signor  Horan.
-"No, il fatto è che lei è una mia grande amica, il bambino non è mio figlio, è ragazza madre" spiegò Louis, "GRANDE AMICA" certo, pensai.
-"Oh scusate..." rispose imbarazzato.
-"Tranquillo" disse Louis, prendendo posto e altrettanto feci io.
-"Allora, signorina Moore, mi dia tutti i suoi dati anagrafici e poi facciamo l'ecografia, a che mese è?".
-"Quinto" dissi porgendogli i miei documenti.
 
Scrisse tutto ciò che c'era da scrivere e poi mi disse di distendermi sul lettino e scoprire la pancia, e così feci, ero emozionatissima, 
Louis, subito si affianco al lettino sorridendomi.
-"Quanto ci scommetti che è maschio?" disse Louis.
-"Quanto ci scommetti che se hai ragione ti prendo a pugni?" risposi retorica.
Lui rise e disse -"Sei troppo violenta, ultimamente". Perchè non capiva che così mi confondeva ancora di più?
 
 
-"Cominciamo" disse il dottore, mettendomi del gel sul grembo, che mi fece sobbalzare, essendo freddo.
Poi prese il macchinario e non so perchè, ma ebbi paura, paura di realizzare cosa ci fosse dentro di me, così per conforto credo, 
afferrai la mano di Louis, che comprensivo, la strinse sorridendo.
-"Ecco qua" disse il dottore, girando lo schermo verso di noi.
 
E rimasi lì a fissarlo, non potevo crederci, quello era mio figlio/a, per la prima volta realizzai quello che mi era successo, per la
prima volta realizzai di essere madre, per la prima volta capì di amarlo, si amavo quell'esserino che fino a pochi giorni fa
definivo prugnetta o melone.
Poi sentiì battere il suo piccolo cuoricino, sorrisi, emozionandomi, qualche lacrima rigò il mio viso, ma furono prontamente asciugate 
dal pollice di Lou, che sorrideva anche lui emozionato, come in una vera famiglia. Quanto mi sarebbe piaciuto condividere, pienamente tutto
questo con lui, piuttosto che renderlo partecipe senza sapere la verità; lo guardai negli occhi e in quel momento avrei voluto baciarlo per 
colmare quel vuoto che avevo e per ringraziarlo nonostante tutto del dono che mi aveva dato, ma sopratutto perchè ancora nonostante tutto
lo amavo ancora. Il dottore si schiarì la voce, interrompendo i miei pensieri.
-"Allora vuoi sapere il sesso?" chiese.
-"Si" risposimo all'unisono io e Louis e sorridemmo, in questo momento non riuscivo ad essere arrabbiata con lui, ero troppo felice.
-"Ed eccolo qui...un bel maschietto" esultò il dottore.
-"Evvaii!" esultò Louis.
Io sorrisi per la sua reazione, ero contenta lo stesso, non m'importava tanto il sesso, era pur sempre mio figlio.
 
-"Allora sei contenta che sia maschio?" domandò Louis, mentre eravamo in macchina sulla strada di ritorno.
-"Non m'importa, l'importante è che sia sano" risposi.
-"Si già, sai lo dicevo, perchè sin da quando ero piccolo, ho sempre pensato, che se avessi avuto un figlio, lo
avrei voluto maschio, sai avere quattro sorelle non aiuta!!" rise.
 
E il tuo desiderio si è avverrato, pensai, restando in silenzio.
 
-"Uh, ma come lo chiamerai?" chiese appena arrivammo davanti casa.
-"Non lo so ma credo tipo, un nome antico...Edward..." ipotizzai, scendendo dalla macchina e chiudendo lo sportello.
-"Oh ma dai...." disse Louis seguendomi davanti alla porta di casa.
-"Perchè non ti piace?" domandai.
-"Oh si bellissimo,per carità....Lord Edward" disse facendo il vocione, che mi fece scoppiare a ridere, mentre entravamo 
in casa - "che scemo, non prenderti gioco di mio figlio..." risposi ridendo.
-"Mi scusi signorina" disse interpretando un baciamano, era da tanto tempo che non ci comportavamo così.
Venimmo interrotti da un colpo di tolse, proveniente dal salotto, c'era Harry,Ash e Eleanor, che mi guardava con gli occhi storti.
-"Ops" sussurrai.
-"Louis, dobbiamo parlare" squittì Eleanor.
-"Uhmm...si ok..." disse Louis, prima di essere trascinato al piano di sopra nella sua stanza.
 
Iniziarono le urla al piano di sopra, e non potei fare al meno di storcere il naso, che esagerazione! Mentre Harry se la rideva, 
contaggiandomi e Ash ci supplicava di fare silenzio.
-"Ma scusa Ash, la senti come urla? Fa paura!"disse Harry con le lacrime agli occhi dalle risate.
-"Si, ok, ma smettetela idioti" ci rimproverò.
E subito dopo ci ammutolimmo.
I due scesero in silenzio.
-"Io vado, ciao Harry, ciao Ashley!" salutò la gallina, dopo baciò Louis senza nemmeno degnarmi.
-"Ooohhh non mi ha salutato, adesso comincerò a tagliarmi le vene, non posso vivere senza il suo saluto..." dissi in modo arrogante
ad alta voce in modo che potesse sentirmi.
Mi guardò irritata e se ne andò.
-"Sai Charlie, potresti evitare questa frasi con Eleanor!" quasi mi rimproverò Louis.
-"Ma sei scemo o cosa? Non vedi che ha cominciato lei, non salutandomi?!?!" urlai.
-"Non urlare" gridò lui.
-"No! Io urlò, quanto cavolo mi pare! Vaffanculo Louis!" urlai di nuovo a mia volta, subito mi diressi verso la mia stanza, incazzata nera, 
ma come poteva essere sempre così lunatico nei miei riguardi?
-"Scusa Charlie ,ma il sesso del bambino?" domandò Harry per evitare la discussione.
Mi voltaì -"Fatevelo dire da quel coglione!" dissi sbattendo la porta alle mie spalle.
E cominciai a piangere, perchè doveva rovinarmi una bella giornata? Non gli era bastato rovinarmi la vita?
 
 
Ciao Ragazze! Che dirvi, sono delusa per le recensioni e ci rimango davvero male ma continuo a scrivere al meno per quelle poche persone che ci tengono
e recensiscono e mi danno la forza di andare avanti. Scusate il ritardo ma è tornata mia sorella, da una pausa lavoro, e quindi ho passato del tempo con lei.
Il capitolo mi piace, spero piaccia voi, fatemi sapere tutto quello che pensate di questa situazione. Con questo vi saluto e volevo ringraziare le mie fantastiche 7:
- @marevi tomlinson
- @newparadise
- @forever_young_
- @ToInfinityAndBeyond_95 grazie sempre per la pubblicità <3
- @hikaribonnph
- @francesca_styles
- @Jadesha6969
 
 
Nel frattempo passate in questa super bellissima fantastica storia ---> If Not Now, When? di ToInfinityAndBeyond_95
 
Carmen <3
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 26
*** Unexpected ***


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Unexpected
 
20 Febbraio 2013
 
Julia
 
Erano le cinque del pomeriggio e fuori aveva smesso di piovere, così pensai di andare da Liam che stava a casa con la febbre, 
ma prima decisi di passare da starbucks per acquistare due muffin con due cioccolate calde.
Arrivata a casa Payne suonai e aprì la Mamma di Liam.
-"Buonsera Signora Karen, come sta?" salutai cortesemente.
-"Ciao Tesoro, benone, Liam è di sopra che non vuole uscire da sotto le coperte!" disse scherzando.
-"Allora vado..." dissi correndo al piano di sopra e lo trovai davvero sotto i piumoni mentre leggeva un libro.
-"Ehy July..." disse con la voce affievolita.
-"Ehy cucciolo mio..." corsi subito ad abbracciarlo.
-"Come stai?" domandai passando una mano tra i suoi capelli e poi posandola sulla fronte.
-"Male!" disse mettendo un finto broncio.
-"Povero, cucciolo " lo baciai sulle labbra lievemente.
-"Così rischi di prenderla pure tu!".
-"Tranquillo, guarda cosa ho portato?" gli dissi mostrando i muffin al cioccolato e la cioccolata.
-"Grazie Amore" disse sorridendo, lui andava matto per la cioccolata.
-"Vieni qui" mi invito ad entrare sotto il piumone con lui, e così feci.
Finito di far merenda, iniziò il lungo dibattito sul libro che stava leggendo, uno sulle varie avventure di Sherlock Holmes, a un certo 
punto il cellulare di Liam squillò, era un messaggio, afferrò il cellulare, lo lesse e velocemente lo rimise al suo posto.
-"Chi era?" chiesi incuriosita.
-"Mmm...nessuno d'importante..." mi sdeviò.
-"Non posso saperlo?" insistetti.
-"Ma non c'è ne di bisogno" rispose nervoso.
-"Liam, mi stai nascondendo qualcosa?" dissi a mia volta nervosa e scostandomi da lui.
-"No tranquilla..." rispose.
-"Ma sei tu quello nervoso!" lo attaccai, mi sentivo tradita.
-"Va bene, okay, ma siediti e calmati".
-"Dimmi" lo ascoltai.
-"Era la mia ex..." disse d'un fiato.
-"Eh cosa voleva?" dissi già in ansia, sapevo che questo momento sarebbe arrivato.
-"Mi vuole vedere..." rispose, non guardandomi più negli occhi.
-"Ci andrai?" domandai con un dolore al cuore.
-"Certo che no...Julia, ma cosa ti passa per la testa?" disse arrabbiato.
-"Scusa e che..."iniziai a piangere, le parole mi morirono in gola, non si era mai arrabbiato con me.
-"Tu devi fidarti di me, io ti amo!" disse.
-"Lo so, scusami, e che io ho avuto paura, paura di perderti".
-"Tu non lo dovresti nemmeno pensare, io sono tuo!" affermò serio.
-"E adesso che farai?".
-"Niente, non rispondo, faccio finta di niente, la nostra storia si è conclusa tanti mesi fa" spiegò.
-"Si ma vi eravate presi una pausa, poi tu ti sei messo con me e lei non lo sa..." spiegai a mia volta.
-"Ma non mi ha più cercato, quindi la pausa è finita , non sono al suo comando" rispose orgoglioso.
-"Liam, ti cercherà di nuovo..." lo avvertì.
-"Tu stai tranquilla" mi sussurrò baciandomi sulla fronte.
 
 
Sam
 
 
Ero a casa a deprimermi, guardando uno di quei famosi film strappalacrime, ma non mi stavo deprimendo per il film, 
pensavo alla mia relazione, se poteva definirsi tale, dove io ero l'oggetto di Nate, faceva di me ciò che voleva e non riuscivo a liberarmene.
Prima di fare qualsiasi cosa, dovevo chidergli il permesso, nessuno ne sapeva niente. Niall, non lo vedevo da Capodanno, da quando gli
avevo mentito; il mio mondo stava crollando, di questo passo non sarei arrivata nemmeno alla fine dell'anno. Ero troppo delusa, 
da me e dalle mi scelte, che non mi avevano portato mai a niente di buono, a eccezzione di Niall.
Il campanello suonò.
-" Arrivo..." urlai, ero sola a casa.
Era Charlie, lei che aveva ottomila problemi, ma era sempre con il sorriso sulle labbra.
-"Ciao Zia Sam!" salutò.
-"Ciao Charlie, perchè zia?" domandai.
-"Oh ti saluto anche da parte del piccolo Edward" ed eccola lì, finalmente felice.
-"Oh cosa? Sarà un maschietto?!?!" chiesi felice.
-"Siii..." rispose altrettanto contenta.
-"Ma perchè Edward? E' così antico..." sbuffai.
-"Si lo so, ma mi piace e poi a Louis non piace, quindi ancora meglio...Senti come suona  EDWARD MOORE , non suona bene?" chiese.
-"Si certo..." risposi ridendo.
-"Quindi gli darai il tuo cognome?" domandai.
-"Yes babyy...".
-"Tua mamma che ha detto?" domandai curiosa.
-"Oh è felice, sai un maschio, interromperà la tradizione di famiglia "FATTI METTERE INCINTA DA UNO STRONZO" giusto?" chiese sarcastica.
-"Voi siete pazze...ma comuque che ci facevi da queste parti?" chiesi.
-"Devo andare a fare la spesa, a casa non c'è nessuno e ti ho pensato, mi accompagni?" mi domandò.
-"Si certo,ma prima avverto Nate, ok?".
-"Ok, ti aspetto qui sul divano" disse accomodandosi.
Presi subito il telefono, per chiedere il permesso a quell'animale, che acconsentì, non avendo altra scelta, sennò avrebbe fatto incuriosire Charlie.
-"Andiamo su..." dissi afferrando la borsa -"Guido io, mio padre mi ha lasciato l'auto..." la informai.
 
Arrivate al supermercato, Charlie iniziò ad acquistare un sacco di roba insana.
-"Charlie, ma sono tutte schifezze!" l'accusai.
-"Tesoro non puoi capire, quando ti ritroverai incinta di 6 mesi, poi ne riparliamo ok?"
-"Vedi che se diventi cicciona, Louis non ti vorrà più!".
-"Perchè adesso mi vuole??? Lui ha la sua gallina dalle uova d'oro" e scoppiammo a ridere.
-"Oh guarda chi c'è!" mi avvisò, indicando Zayn - "Andiamo a salutarlo..." disse trascinandomi con sè.
-"Ciao Zayn!" lo sorprese.
-"Ehy ciao ragazze, come state?" ci salutò.
-"Benone, sai che è un maschio?" lo informò Charlie, inziando a raccontargli tutta la storia. Una voce molto familiare distolsera la chiacchera...
-"Ehy Zayn , questi due vanno bene?".
Mi ritrovai Niall, a pochi centimetri da me, con due bottiglie di alcol in mano.
Il ghiaccio fu rotto da Charlie -"Zayn potresti venire a consigliarmi che tipo di shampoo prendere?" improvvisò.
-"Si si, arrivo subito..." si accollò l'altro la situazione, lasciandoci soli e pietrificati.
-"Ciao" sussurrò.
-"Ciao" feci altrettanto io, e pensai o lo facevo adesso o si sarebbero mai presentate altre occasioni.
-"Niall devo parlati, adesso" mi appremurai a dire.
-"Dimmi" disse con tono disinteressato.
-"Niall tutto quello che ti ho detto per capodanno non è vero" confessai.
-"Sam, non puoi cambiare sempre le cose a tuo piacere" disse stufo.
Lo afferrai per una manica.
-"Senti idiota, non me ne frega se vuoi tornare con me o meno, ma almeno aiutami?".
-"Spara" disse sempre con quel solito tono.
Giuro, mi faceva passar la voglia, ma dovevo farlo, per salvare me stessa.
-" Nate mi costringe a stare con lui, mi picchia, abusa di me, non so più che fare" trattenni le lacrime.
-"Come Sam? Perchè non me lo hai detto prima? Io lo sapevo, se lo prendo..." quasi urlò.
-"Calmati Niall..." lo tranquillizzai.
-"Come faccio? Io non ti metterei mai le mani adosso, lo sai...nonostante quello che hai fatto..." rispose.
-"Lo so...ma fallo per me...aiutami adesso" confermai.
-"Vediamo che riesco a inventarmi".
-"L'unica soluzione è la polizia, ma io non posso chiamarla, ha il mio cellulare sotto controllo, e mi ucciderebbe con le sue stesse mani" puntualizzai.
-"Ok va bene, escogiterò qualcosa, ma aspettati sorprese, perchè non potrò avvisarti se ti tiene sotto controllo agirò con la polizia, tranquilla".
-"Grazie Niall".
-"Di niete, adesso scusami ma vado...devo andare a lavoro, Ciao!".
"Ciao" lo salutai mentre si allontanava verso la cassa, seguto da Zayn che mi salutò da lontano.
Questa situzione poteva definirsi quasi risolta, dovevo solo resistere.
Poco più in là, vidi Charlie in chiacchera con un tizio, alto moro, scuro di carnaggione, sulla trentina d'anni.
Ma che fa? Con tutto il pancione attacca bottone?
Per togliermi la curiosità, andai verso lei.
-"Charlie, tutto bene?" m'intromisi.
-"Oh si, Sam lui è Ben, Ben lei è Sam, sai mi stava aiutando con il bidone del latte, mi ha visto così e gli ho raccontato la mia storia".
-"Oh molto piacere di conoscerti..." dissi.
-"Piacere mio!" disse Ben, niente male, pensai.
-"Adesso dobbiamo andare Charlie" l'avvisai.
-"Si okay, ciao Ben!" lo salutò.
-"A sta sera, ci conto!" sorrise sornione e ci allontanammo.
 
-"Ma dico sei matta?" domandai.
-"Perchè? E' stato  così gentile..." sorrise.
-"Si ok, ma perchè uscirci?" domandai.
-"Perchè sono una donna incinta e nessuno vuole le donne incinte, non avrò altre opportunità" rispose logica.
-"Ok, ma sta attenta".
-"Tranquilla è un poliziotto".
-"Ah bene...allora buona fortuna" fattelo amico pensai, così ci avrebbe dato un mano magari.
-"Non puoi capire quanto io sia contenta, gli piace pure il nome del bambino"  rispose elettrizata.
-"Sono contenta per te" dissi sorridendo e abbracciandola.
 
 
 
Ehylà girls, come state? Io bene, anche se qui in Sicilia si muore dal caldo...molto presto mi trasferirò al polo Nord.
Comunque parlando di cose serie...al solito sono dispiaciuta per le poche recensioni, ma vado avanti per le mie adorabili lettrici fedeli. Scusate per gli errori ma non avevo tempo per rileggerli, perdonatemi.
Tornando al capitolo, Liam e il ritorno della ex, cosa pensate che succederà? 
Niall e Sam, speriamo in loro...e queto nuovo Ben, sarà un nuovo iniziò per Charlie? O preferite Tommo?
 
Fatemi sapereeee baci <3 La vostra Carmen
 
 
Ben.
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Capitolo 27
*** Finally Love ***


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Finally Love
 
20 Febbraio 2013
 
Charlie
 
Mi stavo preparando per uscire con Ben, non potevo crederci, finalmente qualche spiraglio di luce nella mia vita, un'altra opportunità.
Da tempo ormai pensavo che nella mia situazione sarei rimasta da sola per moltissimo tempo, l'unica alternativa mi sembrava essere
l'amore ricambiato di Louis, invece no, da qualche parte nel modo c'erano ragazzi pronti ad accettarmi, come Ben.
Certo era strano dover andare ad un appuntamento con il pancione e un abbigliamento molto comodo piuttosto che indossare
tacchi e un vestitino sexy. Appena fui pronta, decisi di andare a spettare il mio nuovo cavaliere in salotto, Ashley e Harry erano usciti, 
mentre sul divano del salotto poltriva in canottiera e pantaloncini il signor Tomlinson. Mi sedetti sullo stesso divano, ma dal lato 
opposto, lui continuava a fare zapping ignorandomi del tutto, fino a quando parlò.
-"Dove stai andando?"  domandò mentre continuava a fissare la televisione.
-"Esco..." risposi semplicemente.
-"Si grazie, questo lo avevo intuito, ma dove e con chi?" domandò serio.
-"Scusa, ma perchè dovrei dirtelo? Nemmeno fossi mio padre..." risposi con una punta di acidità.
-"Stupida...voglio solo sapere dove e con chi, perchè nel tuo stato, se succede qualcosa so dove trovarti e con chi..." si giustificò.
-"Va bene okay, ma non chiamarmi più stupida" mi arresì al suo istinto protettivo.
-"Allora? Vai con le ragazze? Con Sam?" domandò insistentemente.
-"No, no e no...esco con un ragazzo!" dissi velocemente.
-"Cosa?" chiese scoinvolto e stavolta si voltò a guardarmi.
-"Si esco con un ragazzo e non incominciare con la predica..." lo anticipai.
-"No ma tu sei matta, nel tuo stato esci con uno qualunque?" andò di matto.
-"Allora, primo non è uno qualunque, è un bravo ragazzo e lavora pure nella polizia, secondo, gli va bene l'idea del bambino, 
terzo, è la mia vita, faccio ciò che mi pare" chiarì.
-"Va bene, va bene...tanto qui sono io lo scemo che si preoccupa..."sbraitò.
-"Lou si da il caso che qui non te l'abbia chiesto nessuno di preoccuparti" gli risposi stanca dei suoi cambiamenti d'umore.
Di colpo, si avvicino a me, più di quanto immaginassi, da percepirne persino il respiro, 
-"Charlie, tu non hai proprio capito niente" fiatò.
Restai impietrita, non poteva farmi questo, sapeva che il mio cuore non resisteva a lui, doveva smettere di giocare, 
o prima o poi avrei perso il senno e la ragione; in quell'arco di tempo dove il mio cuore aveva decellerato, lui era stato 
pronto a sparire nella sua stanza. E rimasi per un pezzo a riflettere sulle sue ultime parole.
-"E cosa dovrei capire?" urlaì per farmi sentire fino alla sua stanza, ma non arrivò nessuna risposta.
Dieci minuti dopo suonarono alla porta, era Ben.
-"Oh ciao Ben" ero felice di vederlo.
-"Ciao splendore" disse salutandomi e poggiando amorevolemente una mano sul mio pancione.
Quanto poteva essere carino e premuroso, pensai.
-"Prendo la borsa e arrivo" lo avvisai.
-"Okay, io vado a mettere in moto la macchina ti aspetto fuori..." disse sparendo dietro la porta.
-"Charlie" sobbalzai, era Louis.
-"Che c'è Lou?" dissi stanca.
-"L'ho visto sai... ci tiene a te e al bambino, più di quanto tu possa immaginare, hai ragione, ma sta attenta, ogni tanto
chiamami, ti prego...è l'unico favore che potresti farmi".
-"Va bene, va bene..." dissi per accordarlo, prima di uscire.
 
Louis
 
Ed eccola lì, era appena sparita tra le braccia di un altro. Era tutta colpa mia, perchè ero stato uno stupido, egoista e orgoglioso.
Io avevo capito di amarla da un pezzo credo, anzì, da sempre, forse da quando le gettaì per sbaglio quel frullato addosso e mi 
scontrai con quegli occhi scaltri color nocciola. Ma avevo avuto così tanta paura dell' amore che ero fuggito a gambe levate.
Perchè ero stato sempre libero e le ragazze,  si mi attraevano, ma mai avevo provato un sentimento per loro,  quindi sapere
di dover, anzi volere dipendere da una di loro per amore, mi aveva messo una strana paura. E per questo che forse sto bene
con Eleanor,non la amo e non ho paura di ferlila o essere ferito da lei, tanto meno di perderla. 
Poi a complicare tutto ci si è messa la storia del bambino, è stato complicato decidere di starle accanto o meno, perchè 
io non sarò mai il padre di questo bambino, potrei fare lo sforzo di sentirlo mio, ma è davvero una tragedia, pensare che
magari in futuro quello poteva essere il frutto del nostro amore. Ma ho deciso, io devo dirglielo, dirgli che la amo e che accetto 
pure il bambino, perchè quando si ama si fa questo, giusto? 
Ma adesso lei è con un altro, fuori e chissà, magari lui la sta già rendendo felice al contrario mio, certo lui è già un uomo nei miei 
confronti, forse potrà amarla meglio di me? Non lo so sono confuso... ho quell' istinto irrefrenabile di averla, ma al tempo stesso
mi sottovaluto, sarò capace di donare amore a una ragazza così fragile, che tanto forte non è come invece dimostra?
Circa due ore dopo, iniziai a mandarle il primo messaggio : " Charlie tutto bene?", non mi rispose.
Mezz'ora dopo riprovai : " Charlie perchè non mi rispondi, è successo qualcosa?" ma niente.
Iniziai a innervosirmi :" Charlie ti prego rispondimi..." perchè doveva fare così..." Mi stai facendo preoccupare".
Basta mandai l'ultimo messaggio : "Charlie se non mi rispondi entro cinque minuti, incomincerò a telefonarti".
I cinque minuti passarono e quindi feci ciò che avevo detto, il telefono squillava uno, due, tre squilli e poi la chiamata veniva staccata,
provai per cinque volte, dopo di che mi arresi, perchè lo sapevo, lo stava facendo apposta, voleva farmela pagare e uscire pazzo.
In quel momento sarei voluto uscire fuori a cercarla, trovarla e sgridarla, ma in realtà dovevo smetterla di trattarla così, quindi come 
un dannato aspettai su quel maledetto divano che arrivasse.
 
 
Charlie
 
Eravamo in una pizzeria, e così tra un boccone e l'altro gli raccontai cosa era successo tra me e Louis,
tralasciando il dettaglio che vivevamo sotto lo stesso tetto. Lui mi raccontò di una sua esperienza molto personale
per quanto riguardava il piano sentimentale, ovvero, che circa 3 anni fa, aveva chiesto alla sua ragazza dopo cinque anni di 
fidanzamento di sposarlo e lei poco dopo lo lasciò. Mi aveva fatto capire che alla sua età, ci teneva ad avere un figlio con cui
giocare la sera dopo il lavoro e una compagna con cui condividere una vita, insomma una famiglia, che era ciò che ci voleva
in questo momento per me. Forse con il tempo avrei potuto imparare ad amare Ben, tanto era tutto tempo sprecato quello di 
stare dietro a Louis, anche se quello stupido organo vitale che si trova al centro del mio petto batte ancora per lui.
-"Allora, quando nascerà il piccolo?" chiese.
-"Dovrebbe nascere inizii maggio" risposi.
-"Un bel toro" rispose .
-"Eh già" dissi sorseggiando la mia acqua, non avendo niente da dire, visto che il suo unico difetto era la fissa con gli oroscopi.
Giustamente durante la serata non tardarono ad arrivare i messaggi e le chiamate di Mr.Tomlinson, ma non risposi, se lo meritava, 
e dovetti scusarmi più volte con Ben dicendo che era mia madre, cosa avrebbe potuto pensare se era Louis? Quando sarei 
tornata a casa lo avrei massacrato di botte, ma stavolta seriamente. Dopo aver paganto il conto, ovviamente pagò lui, uscimmo dal 
locale per passeggiare un pò all'aria aperta, però quando iniziai a sbadigliare, e mi vide affaticata decise di accompagnarmi a casa, 
mi scusai ripetutamente, non era colpa mia, ma della gravidanza.
Davanti alla porta di casa, come il rito vuole che si rispetti...
-"Ho passato davvero una bella serata, spero di rivederti ancora" mi disse.
-"Grazie, anch'io davvero" sorrisi.
-"Ci sentiamo domani, buona notte piccola"  disse, baciandomi lievemente sulle labbra, lasciando un baciò delicato sul pancione.
-"Notte a domani" ero strafelice, sul volto avevo un sorriso da ebete che non voleva andar via.
 
Rientrai a casa in punta di piedi, avevo paura di svegliare tutti gli altri , visto che era l'una passata e potevano essere tutti in
stato comatoso. Passando davanti al salotto, vidi la luce della televisione accesa, mi avvicinai e c'era Lou addormentato sul
divano con il telcomando ancora in mano, così decisi di toglierlo per spegnere la tv, ma quando lo feci si svegliò.
-"Ooh finalmente sei arrivata, ti sembra ora?" domandò arrogante.
-"Oh dai Lou non cominciare che è tardi..." gli risposi, solo lui poteva comportarsi come voleva, chi era lui per dirmi a che ora tornare?
-"Non ti sei degnata nemmeno a rispondermi nè a un messagio nè a una telefonata...mi hai fatto diventare pazzo..." gridò.
-"Shhh Calmati...non gridare che dormono..." lo rimproverai.
-"Non sono ancora rientrati" spiegò con quello sguardo truce che poteva trafiggerti il cuore.
-"Ok...io vado a letto" non avevo voglia di ascoltare le sue paranoie, ero troppo felice per farmi rovinare anche questa serata.
-"No Charlie, adesso tu mi ascolti, che sono stanco di questa situazione..." .
-"Anch'io lo sono e per questo voglio andare a letto..." lo deviai, dirigendomi nella mia stanza, lui mi segui, chiudendosi la porta della
mia stanza alle spalle.
-"Perchè hai chiuso? Su fuori..." lo spinsi con le mani sul suo petto. 
Lui mi bloccò i polsi.
-"Allora mi devi capire, ti prego ascoltami" m'implorò.
-"Va bene, ma mollami..." mi arresi.
-"Charlie non so da dove cominciare davvero...e voglio che tu lo sappia, voglio che tu sappia quanto io ci tenga a te...".
-"Questo è assurdo Lou, ma ti ricordi come mi hai lasciato quella mattina? E quante volte mi hai trattata male?" risposi, 
sedendomi sul letto esausta.
-"Si lo so, ma fammi continuare, ti prego sta zitta...".
-"Okay continua..." dissi incronciando le braccia al petto.
-"E devi anche sapere che io ho avuto paura, paura dell'amore... sono innamorato di te, ho avuto paura di affrontarlo, 
perchè tu sei l'unica che sa tenermi testa, l'unica che mi fa stare male e che mi crea dipendenza...non ho mai saputo
cos'è l'amore e quando mi sono ritrovato con te, sono scappato...e ora tutta questa situazione irrisolvibile...ti prego, 
scusami per tutto, perdonami" disse prendendo le mie mani e stringendole. 
Rabbrividi, io ero esterrefatta, senza parole, s'inginocchio davanti a me poggiando le nostre mani sul mio grembo, 
e con il volto implorante iniziò a parlare...
-"Scusami se quella sera sono stato troppo fragile e non ho avuto la forza di resisterti e di fregarmene, scusami
ma la voglia di sentirti quella sera era incontrollabile, dirti tutto in quel momento mi sembrava impossibile ed inutile, 
scusami se io non sto facendo altro che confonderti, ma vorrei far di tutto per non perderti , voglio viverti adesso e per sempre, adesso parlami..."
io ero di sasso non potevo crederci stavo piangendo per lui, non riuscivo a dire niente quelle parole mi avevano spiazzata.
-" Ti prego di qualcosa oppure stringimi, ho paura del tuo silenzio e dei tuoi brividi...e dei miei limiti. Scusami ma non è facile, 
dirti che...sei diventata il senso di ogni mio giorno, gesto, momento perchè sei fragile e come me sai piangere..." concluse piangendo 
e poggiando la testa come un bambino sul mio grembo.
Gli sollevai il viso lo guardai in quegli occhi che mi avevano rapito il cuore per sempre e lo baciai.
Per la prima volta, dopo aver scoperto di aspettare nostro figlio, mi senti completa, felice e pronta per incomiciare tutto come si deve.
Quel bacio era una baciò bisognoso, un bacio fatto di scuse, di perdono, di sofferenze ma sopratutto pieno d'amore.
Ci distendemmo sul letto, beandoci degli sguardi, delle carezze, e dei baci che potevamo finalmente scambiarci, senza nessun timore,
fino a quando ci addormentammo l' uno stretto all'altro, con le sue mani sul mio grembo, mi sentivo finalmente protetta e amata.
Adesso però sarebbe toccato a me dire l'amara e dura verità, lo avrei fatto, ma non sta notte.
 
Spazio autore, leggi please *_*
 
Ehylà girls, come state? Come procede la vostra estate? 
Ho deciso di aggiornare adesso, primo perchè questo capitolo è irresistibile, 
secondo, tra un pò partirò per le vacanze, quindi non penso di trovare il tempo per 
aggiornare, forse da qui a quando parto potrei postarne un altro o forse due, ma non di più...Sorry.
Tornando al capitlo, io amo questo capitolo <3 
Finalmente sti due, hanno un loro lieto fine, anche se non sappiamo ancora la reazione di Lou, 
quando saprà che è suo figlio...secondo voi come la prenderà?
Inoltre amo quel monologo di Lou, ho cercato di farvi capire al meglio i suoi sentimenti.
Siate sicencere, pensavate che il FINALLY LOVE era per Charlie e Lou , o per Ben?
Mi dite come shiappate(?) la loro relazione?
Ringrazio tutte coloro che hanno recensito, e anche chi le segue e le mette tre le ricordate, preferite ecc Anche se gradirei un vostro parere.
Fatemi felicie, vi prego.
 
Alla prossimaaaaa...Carmen 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 28
*** The storm after the calm ***


The storm after the calm




ps.Scusate se non c'è il banner, ma il programma non sta funzionando.
 
 
21 Febbraio 2013
 
 
 
Charlie
 
 
Aprìi gli occhi ed ero troppo troppo felice, il sorriso non riusciva ad andare via, finalmente la mia quiete dopo la tempesta era arrivata, 
anche se credevo che un altra tempesta sarebbe presto arrivata, dire la verità a Louis. Quest'ultimo dormiva beatamente abbracciato a me
come un bambino, lo osservavo, e quel viso così innocente e così angelico, in realtà nascondeva ben altro dentro.
Con le punta delle dita sfiorai le sue sottili labbra socchiuse, pensai a quanto sarebbe stato perfetto se nostro figlio somigliasse a lui, 
perchè lui era perfetto.
Piano piano, aprì gli occhi, sorrise, quanto potevo amare quel sorriso?
Tutto sembrava surreale...poi si avvicino e mi lasciò un bacio sulla punta naso, 
-"Buongiorno" mi sussurrò.
-"Buongiorno a te" e restammo a fissarci, per recuperare il tempo perduto.
-"Louis, io devo dirti una cosa..." dovevo farlo prima o poi.
-"Si, lo so, Ben..." rispose lui.
-"Cosa? Ben?" domandai io, molto confusa.
-"Lo devi mollare, come io devo fare con Eleanor..." rispose schietto.
-"Io e Ben non stiamo insieme...anche se..." e poi rimasi in silenzio.
-"Anche se?" reclamò lui.
-"Anche se ieri sera ci siamo baciati, e quindi non sono cosa abbia intenso lui..." risposi.
-" Ah e quindi l'hai baciato?" disse in modo minaccioso e mettendosi a cavalcioni su di me, poggiando la testa sul pancione per fissarmi negli occhi.
-"Eh già..." risposi ridendo.
-"Sei proprio una cattiva ragazza..." disse scherzando.
-" Ma è stato un bacetto..." mi giustificai.
-" Non importa, sempre un bacio è stato" insistette, stando al gioco.
-" E comunque sei tu quello che sta con miss acidità..." risposi sbuffando.
-" Ah si? Quindi ti auto-insulti?" rispose beffardo.
-"Ma che stronzo..." lo spinsi via, facendo la finta offesa, mentre lui scoppiò in una fragorosa risata.
-"Mi perdoni?" disse facendo gli occhi dolci.
-"Credo proprio di si..." dissi, prima di perderci in un appassionato bacio, di quelli di cui non ti stanchi mai. 
E così il discorso del bambino divagava, sarebbe stato difficile, lo sapevo.
Fummo improvvisamente interrotti da un urlo. Ashley era entrata nella stanza senza bussare. 
-"Louis, Charlie?" chiese interrogativa e sotto shock.
La guardammo e incominciammo a ridere.
-"No questo non è vero... è solo frutto della mia immaginazione!" disse ancora in stato di trans.
-"Ma dai smettila..." le urlai io, lanciandole un cuscino.
-"Non ci posso credere...devo dirlo subito ad Harry..." disse felice correndo al piano di sopra.
-"Sai cosa significa questo?" domandò Louis.
-"Si...una marea di : Te l'avevo detto" risposi alludendo alla nostra storia.
-"Dai andiamo a fare colazione" mi prese per la mano e ci dirigemmo in cucina.
-"Buongiorno..." dicemmo entrambe a Harry e Ashley, i due ci fissavano con un sorrisetto da ebeti.
Prima che qualcuno parlasse, io essendo dietro Louis, guardai la coppietta, e gli mimai di chiudere la bocca per quanto riguardava il bambino.
 
Durante la colazione, il silenzio regnò a tavola, più che altro per l'imbarazzo, nessuno sapeva che dire.
Cosa si doveva dire in questi casi? Mi sentivo così in imbarazzo a spiegare ai miei amici, che stavo con Lou e che lo amavo, perchè
per mesi non avevo fatto altro che insultarlo e odiarlo, ma quell'odio, era finto, in realtà era solo tanta rabbia.
Mi squillò il cellulare, chi era? Ben. Dovevo immaginarlo.
Louis che era accanto a me, lesse il nome, storse la bocca. 
-"Credo che dovresti ripondere..." rispose Louis.
-"Sai non è facile...sopratutto per quello che so..." dissi pensando alla sua passata delusione.
-"Mi dispiace...ma adesso sei mia" disse autoritario, quanto mi piace sentirmelo dire.
Sorrisi, scappando nella stanza accanto per rispondere a Ben, lontano da orecchie un pò troppo impiccione.
-"Pronto..." risposi insicura.
-"Ohh finalmente hai risposto, buongiorno" salutò.
-"Buongiorno a te" risposi, di colpo arrivo Louis alle mie spalle abbracciandomi da dietro.
-"Hai dormito bene?" domandò cordialmente, era troppo educato per esser mollato, per chi? Per quel maleducato che avevo alle spalle e che amavo.
-"Si bene, grazie tu?" chiesi a mia volta. Louis mi fece cenno di andare veloce e al punto. Ma come potevo?
-"Benissimo, sai ho pensato a noi..." e no, cavoli, adesso che faccio?
-"Sono contenta..." risposi incerta, poi due labbra si impossessarono del mio collo, cercai di spingere via Louis, ma niente era arpionato ed io
stavo andando in iperventilazione.
-"Bene, sta sera che fai? Ci vediamo..." propose.
-"Bè stasera....ahio!" Louis mi aveva appena morsa, quando aveva sentito la parola stasera.
-"Charlie che sta succedendo?" rispose stranito Ben.
-"Ben vedi è sorto un piccolo problemino..." risposi.
-"Spiegami..." rispose disponibile.
-"Vedi in pratica ieri sera..." cercai di spiegare, ma Louis era ancora più insistente nelle sue "coccole" -"Louis ti prego va di là!" mi lasciai sfuggire, dopo essermi
tappata la bocca con la mia stessa mano...oddio!
-"Louis? Louis è li con te?" rispose deluso, si sentì subito come cambiò il suo tono di voce.
-"Si ecco è questo il problema, io e Louis..." provai a spiegare.
-"Ti prego non aggiungere nient'altro" m'interruppe.
-"Ascoltami Ben, tu sei un bravissimo ragazzo e sono sicura che prima o poi troverai quella giusta..." cercai di consolarlo.
-"Ti prego Charlie, evitami la tua pietà..." rispose.
-"No, invece dovrei scusarmi per averti deluso" risposi dispiaciuta.
-"No la colpa è mia, che ho affrettato le cose...scusami".
-"Ben posso aiutarti?" non sapevo come comportarmi.
-"No ti ringrazio, ti prego dimenticami, non cercarmi più" rispose addolorato.
-"Se è questo che vuoi..." risposi incerta.
-"Sarà meglio per entrambi, e molto di più per me, Addio" e riattaccò senza nemmeno darmi il tempo di salutare.
 
Amareggiata, mi sedetti sul divano a riflettere su ciò che avevo combinato. Quando a distrarmi venne quell'idiota di Louis.
-"Louis ti odio" dissi scherzando.
-"Perchè mai?" rispose sedendosi accanto a me.
-"Perchè, mi hai fatto usare il modo peggiore per dirglielo..." risposi sentendomi colpevole.
-"Ti ho tolto solo un peso...ti avevo visto in difficoltà, e poi vuoi dirmi che non ti piacevano i miei baci?" rispose malizioso.
-"Non so, sai sono ancora indecisa...vorrei riprovarli, è possibile?" risposi con la stessa malizia.
-"Certo cara..." disse mettendosi subito all'opera. Fummo interroti da Harry : " Ragazzi, ho capito che è scoppiato l'amore...ma basta! 
Non qui sul divano!" disse lamentandosi. Io e Lou lo guardammo, ci guardammo e continuammo il nostro dovere, d'altronde era anche una vendetta,
quante volta lui ed Ash ci avevano fatto salire il diabete? -"Ah questi ragazzi di oggi..." disse Harry scherzando e scomparendo dalla stanza.
-"Louis adesso è il tuo turno però..." dissi, facendogli ricordare di parlare con Eleanor.
-"Si giusto, ma lo faccio più tardi, tra un pò devo andare a prendere le gemelle, che mia madre non può"
-"Ok va bene".
-"Quindi prendo le gemelle le porto qui, chiamo Eleanor e ne discutiamo".
-"Ne discutede" risposi.
-"Giusto" rispose prima di stamparmi un bacio sulle labbra e andarsi a preparare per uscire.
 
Louis tornò a casa con le gemelle, mentre eravamo già seduti tutti a tavola, aspettando lui con le piccole, 
Ashely aveva preparato wurstel e  patatine per tutti, visto che c'erano le bambine. 
Le gemelle dopo essersi lavate le mani, si sedettero felici guardando cosa le aspettasse di mangiare, nel frattempo 
mi persi nei pensieri, su come sarebbe stato bello vedere tra qualche anno quella felicità sul volto di mio figlio.
I miei pensieri furono interroti da Louis, che si sedette accanto a me e mi baciò. 
-"Louis ma cosa fai?" chiese Daisy.
-"Oh si giusto le bambine..." disse Louis dimenticandosi della loro presenza.
-"Ma non eri il fidanzato di Eleanor?" chiese stavolta Phoebe.
-"Prima, adesso sto con lei..." disse indicandomi.
-"Louis ma perchè cambi sempre ragazze?" disse Daisy. 
Tutti scoppiammo a ridere.
-"Oh ma lei, ha un bambino nella pancia!" disse Phoebe.
-"Si..." rispose Louis stufo di rispondere alle loro domande, era un interrogatorio.
-"Quindi se lei è la mamma tu sei il papà!" concluse Phoebe. Louis si strozzò, dovette bere un sorso d'acqua, prima di riprendersi, a me scappò
una piccola risata.
-"Oddiooo bambine ma quanti anni avete?" disse Harry.
-"Nove" risposerò in coro. 
-"Sveglie...davvero delle tipe sveglie, Louis non ti somigliano per niente" rispose Harry scherzando.
-"Comunque si, ma non dite niente alla mamma voglio farle un sorpresa me lo promettete?"  disse Louis serio.
-"Si certo..." risposero.
-"Posso toccare?" mi chiese cortesemente Daisy riferendosi al mio pancione.
-"Ma certo..." risposi felice.
-"Oh ma ci pensi...saremo zie!" rispose Daisy entusiasta fecendoci ridere, mentre parlava con sua sorella.
-"Le zie più giovani del mondo!" urlò Phoebe. Tutti ridemmo. Quanto poteva essere bello essere bambini.
 
Nel pomeriggio dopo pranzo, si accoccolarano sul divano accanto me, mentre guardavamo la tv.
-"Charlie, tra un pò arriva Eleanor" mi avvisò.
-"Ok va bene...".
-"Niente scenate ti prego, ci sono loro" mi ricordò.
-"Ok sta tranquillo, me ne starò seduta qui sul divano, lontano da quell' arpia" lo rassicurai.
-"Grazie" mi baciò.
Circa 15 minuti dopo bussarono alla porta, era Eleanor, si capiva benissimo dalla sua squillante voce.
-"Sai quella a noi non è mai stata simpatica" disse Daisy.
-"Perchè?" risposi io curiosa.
-"Perchè quando le chiedevamo di giocare con noi, si seccava sempre" rispose.
-"A te piace giocare?" domandò Phoebe.
-"Certo, e se fate un bel sonnellino dopo giochiamo ok?" dissi.
-"Va bene..." dissero accucciandosi tra loro, dopo un pò si addormentarono.
Era passata una mezz'oretta da quando Eleanor aveva messo piede qui dentro, e ancora non erano nemmeno usciti dalla camera di Louis.
Si sentiva solo discutere e discutere.
Dopo dieci minuti decisi di salire ed entrare nella stanza di Lou, non poteva durare un giorno questa discussione.
Sapevo certamente che la gallina, stava mettendo insieme tutti i suoi neuroni, per affrontare questa situazione, ma no tutto questo tempo.
Salì le scale e mi diressi nella camera.
Ma quando aprìi la porta quello che mi si parò davanti agli occhi, non era per niente piacevole: Eleanor e Louis si stavano baciando.
 
Ragazze perdonatemiiiiiiiiii....Ma è stata una settimana terribile.
Altro che vacanze, le mie vacanze sono andate a quel paese.
Purtroppo ho avuto un mio zio in ospedale grave,
poi mi madre ha avuto un piccolo incidente, ieri sono stata in viaggio a prendere mia sorella,
che lavora a due ore dalla mia città, sono stanchissima e depressa, 
ma per fortuna sta sera mi rilasserò al concerto del mio essenziale : Marco Mengoni. 
Non vedo l'ora.
Comunque tornando alla storia spero che vi piaccia e che vi abbia lasciato del pizzico di curiosità, 
su cosa accadrà prossimamente.
Con questo mi dileguò, inziò a prepararmi mentalmente per il concerto....
Baciiiiiiiii e sperò di aggiornare prestissimo per farmi ancora perdonare.
 
Carmen
 
 
 

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Capitolo 29
*** Everything has an end ***


Everything has an end



Al solito devo risolvere il probelma con il banner, sorry.


21 Febbraio 2013


Charlie

-"Louis mi fai schifo!" urlai disgustata e distrutta quasi in lacrime. -"Charlie non è come credi " disse allontanandosi da Eleanor. -"Non è come credo? Ti odio, mi fai schifo!" urlai ancora, facendo salire Harry e Ash che erano al piano di sotto. -"Cosa è successo?" chiese Harry preoccupato. -"Harry per favore stanne fuori tu" disse Louis allontanandolo. -"Louis sei un bugiardo, un falso, un traditore, come ho potuto fidarmi di te" dissi piangendo, puntandogli il dito contro. -"Fammi spiegare" disse afferandomi un polso. -"Lasciami, non mi toccare!" lo strattonai. -"Charlie, ti prego, è stata lei a baciarmi..." spiegò. -"Non è vero..."urlò Eleanor che stava dietro Louis. Quest'ultimo si girò e la fissò intensamente -"Io e te faremo i conti dopo" disse minaccioso. -"Potete farli anche adesso...perchè tu con me hai chiuso" dissi scendendo le scale facendomi spazio tra Harry e Ash. -"Ma come fai ad essere così precipitosa? Eh? E tutto quello che è successo ieri notte, dove lo metti?" domando amareggiato. -"Sai dove puoi mettertelo Louis Tomlinson?" risposi arrabbiatissima. -"Non c'è bisogno che tu continui, ma ricorda, tutto questo l 'hai voluto tu, tu hai rovinato tutto!" disse arrabbiato a sua volta. -"Io ho rovinato tutto?" urlai e continuai -" Ma come ti permetti? Tu hai rovinato tutto, tu e solo tu, hai rovinato la mia vita a partire da questo bambino..." urlai ormai fuori di senno. Tutti mi guardarono scioccati sopratutto Louis. Subito dopo mi resi conto di cosa avevo combinato. -"Che significa Charlie?" disse Louis raggiungendomi sulle scale. -"Niente" risposi abbassando lo sguardo. -"Charlie dimmi la verità". -"Quale verità?" dissi sempre con lo sgaurdo basso. -"Guardami negli occhi" disse e lo feci. -"Questo bambino è mio? Questo è mio figlio?" domandò con la voce tremante. Ormai ero spacciata, non avevo altra alternativa, adesso tutto si sarebbe complicato più del dovuto. -"Si" dissi in un sussurro. Poi il silenzio calò. -"Ma come hai potuto tenermelo nascosto per tutto questo tempo?" disse con un tono di delusione. -"Ho dovuto farlo" risposi acida. -"Che significa hai dovuto farlo?" rispose scettico. -"Significa, che noi due non eravamo e non siamo niente, quindi non ne avevi il diritto, e poi eri tu il primo a non volerne, hai dimenticato quando è capitato ad Harry e Ashley, sai io certe parole non le dimentico, inoltre, tu non mi ami, perchè dovrei condividerlo con te? Perchè dovrei fare crescere questo bambino in una situazione del genere, sarebbe stato migliore dirgli che suo padre se ne era andato, piuttosto di vedere l'odio di entrambe, sai per me questo è stato meglio, quindi lo sarebbe stato anche per lui...". -"Charlie, io quando ho detto quello ero solo uno stupido, e non è vero che non ti amo e avevo tutto il diritto di saperlo, non perchè lo porti tu in grembo, ma questo è anche parte di me, questo è mio figlio!" quasi urlò. -"Non è vero, lo dice solo per farti restare con lei" mi accusò Eleanor. Quanto avrei voluto che avesse ragione. -"Eleanor ma che cavolo dici? Per favore, va via da casa mia, non voglio più vederti..." la rimproverò. -"Ma Louis..." disse quasi piangendo. -"Vattene..." urlò. -"No lasciala stare, quella ad andarse qui sono io" dissi scendendo completamente le scale. -"Non puoi farlo" disse Louis. -"Certo che posso" lo sfidai. Mi fiondai subito in camera mia, prima che potesse fermarmi e mi ci chiusi a chiave. -"Charlie apri questa maledetta porta!" sbatte i pugni su essa. -"Vattene, lasciami in pace" urlai, mentre mettevo qualcosa sul trolley, dovevo prendere il primo volo per Edimburgo, da mia nonna sarei stata meglio. -"No, ma dove vuoi andare?"urlò da dietro la porta. -"Lontano da te". -"Andrà sicurmante da sua nonna" sentì dire a Ashley. -"E dove sta?" disse Louis. -"Edimburgo" rispose lei. -"Ma è troppo lontano" rispose lui arrabbiato. -"Ti prego Charlie ragiona" disse Louis. -"Io con te ho chiuso" dissi aprendo la porta e trovandomelo a pochi centimetri da me, lo strattonai per passare con la valigia. -"Non puoi chiudere con me" disse serio. -"Ti sbagli" gli risposi. -"No ti sbagli tu, lui è anche mio" disse al massimo della serietà. I nervi mi salirono alla testa, mi sentivo malissimo, non avevo più la forza per rispondere. Così decisi di fare la cosa migliore, lasciare tutti in silenzio. -"Charlie ti prego ragiona fallo per me, domani mattina troveremo una soluzione" disse Ashley angosciata. Mi accorsi che accanto a lei c'erano le gemelle sicuramente si erano spaventate. -"Ashely io ti ringrazio davvero, sei la migliore amica del mondo, e lo stesso vale per te Harry, grazie di tutto, ma ho l'urgenza di andare via" dissi prima di chiudermi la porta alle spalle. Percorsi velocemente il vialetto, sarei andata a piedi sino alla stazione dei taxi non mi andava di aspettarne uno qui. Quando avverti dei passi veloci dietro me, mi voltai ed era lui. -"Smettila di seguirmi" dissi mentre continuavo a camminare. -"Non correre" mi disse. -"Per stare lontana da te devo farlo" dissi aumentando il passo, mi sentivo affaticata e l'affanno non tardava ad arrivare, ma non potevo permettergli di raggiungermi. -"Fermati è pericoloso per te" aumento il passo pure lui. -"Perchè?" risposi quasi correndo. -"Perchè sei incinta è quello è mio figlio!" rispose secco. Mi fermai di botto, tanto che lui dovette frenarsi -" Smettila di dire che è tuo figlio" iniziai a prenderlo a pugni sul petto in conseguenza a una crisi di pianto. -"Charlie smettila" disse bloccandomi e togliendomi il trolley dalle mani -"Tu adesso vieni con me" disse trascinandomi". -"Lasciami" urlai piangendo, prima di perdere i sensi e cadere a terra.

Louis

-"Charlie, Charlie" la chiamai più volte, era svenuta tra le mie braccia. La colpa era solo la mia . Chiamai Harry al cellulare, non lo feci nemmeno parlare -" Harry chiama un auto ambulanza, Charlie è appena svenuta a pochi metri da casa " . -"Va bene" disse Harry riattaccando. Le controllai i battiti cardiaci, erano lenti. L'avevo fatta innervosire con la mia insistenza, speravo tanto che non fosse successo niente di grave. Circa dieci minuti dopo arrivò Harry -"Louis stanno arrivando, non smuoverla la prenderanno loro, prima che tu possa combinare qualcosa di sbagliato" mi avvertì - "Ma io ho già sbagliato tutto" dissi piangendo. -"Non intendevo questo Louis, e comunque stai tranquillo tutto si risolverà". Calò il silenzio e arrivò l 'ambulanza. Intervennero subito, caricandola sull'auto - "Chi sale con lei?" domandò un infermiere. -"Louis va tu, io torno a casa prendo Ash e accompagno le bambine da tua madre, le spiego la situazione e arrivo". -"Ok dille, di non preoccuparsi" dissi riferendomi a mia madre. Subito salì con lei, i medici vollero spiegata la paronamica della situazione e così feci. Arrivati in ospedale, mi disserò di aspettare fuori. Ero distrutto, tutto questo per una mia stronzata, per di più era stata Eleanor a baciarmi, io non ne avevo proprio intenzione, ma il dolore più grande e sapere che io e Charlie abbiamo un figlio, quante volte avevo desiderato che fosse così? E in realtà lo era. E adesso erano in pericolo tutte due. A interrompere i miei pensieri furono Zayn e Niall -"Sai qualcosa?" domandò Zayn. -"No non si sa ancora niente e da un pò che aspetto" risposi. -"Allora lo hai saputo?" chiese Zayn. -"Cosa? Che è mio figlio? Certo...perchè tu lo sapevi?" domandai scoinvolto a Zayn. -"Certo..." rispose con tanta scontatezza. -"Qui lo sapevate tutti tranne me..." risposi arrabbiato. -"Ehy calma bello, io non ne sapevo niente quanto te..." rispose Niall, il solito. -"Comunque ho avvisato tutti, stanno cercando di arrivare..." disse Zayn. -"Non ce n'era di bisogno, così mi sentirò ancora più umiliato..." risposi. -"Smettila con questo orgoglio, perchè a te e lei non ha portato nulla di buono " disse Zayn amareggiato. -"Sam non può venire" avvisò Zayn a Niall. -"Se lo prendo quello stronzo...." cominciò Niall. -"Non farai nulla, dobbiamo solo parlare con l'amico di Charlie, Ben, lui potrebbe darci una mano" concluse Zayn, calmando gli spirti bollenti dell'amico. -"Ah adesso si mette pure a rubarmi gli amici, non gli bastava la ragazza..." delirai. -"Louis ma che cavolo dici..." disse Niall. Arrivarono di corsa Harry e Ash - "Allora come è finita?" domando Ash. -"Ancora niente" risposi. -"Louis devo diriti una cosa" mi disse Ash. -"Cosa altro devo sapere che non so?" risposi un pò forse troppo arrogante. -"Ho avvisato la mamma di Charlie e sta arrivando con il primo aereo che ha preso, e non è molto felice" rispose con un pò di sarcasmo. -"Bene, mi picchierà? Bè perchè me lo merito quindi...a proposito mia madre?" chiesi. -"Ha detto che quando si sistema tutto, ti vuole parlare seriamente" rispose Harry, mia madre era la mia migliore amica, adesso sarà convinta che gli ho nascosto tutto, quando in realtà non lo sapevo nemmeno io. Infine arrivò pure Liam con July e Bonnie. Eravamo tutti lì in silenzio ad aspettare. Quando un dottore usci -" Un parente della signorina Moore?" domandò. Tutti mi guardarono, effettivamente ero il più intimo visto che sua madre non era ancora arrivata. -"Io" dissi alzandomi e dirigendomi verso il medico. -"Lei sarebbe?" domandò. -"Il suo..." dillo non è tanto difficile -"...compagno" risposi tutto d'un fiato. -"Mi segua" . Entrammo nella stanza era lì sveglia con lo sgaurdo puntanto in basso. -"Perchè lui?" disse arrabbiata mettendo le braccia conserte. -"Come perchè lui?" chiese il dottore confuso. -"Charlie ti prego non qui, dottore mi dica" dissi io. -"Per fortuna siamo arrivanti in tempo e non ha avuto un aborto, ma è avvenuto un piccolo distacco della placenta e quindi dovrebbe stare a riposo, senza fare sforzi e deve prendere un medicinale per un mese circa e tra 2 giorni può uscire". -"Ok, va bene, grazie" dissi cortesemente. -"Adesso vi lascio soli" disse il dottore, uscendo dalla stanza d'ospedale. -Charlie, puoi perdonarmi e capire che non sono stato io?" dissi sedendomi accanto a lei. -"Ti prego Lou, va via...lasciami sola" disse sempre con lo sguardo basso. -"Ma perchè, cosa ho fatto di male? Non possiamo ricomiciare da capo ed essere una bella famiglia" proposi. -"Louis non mi fare ridere, tu hai fatto tutto e togliti dalla testa l'immagine della bella famiglia". -"Ma perchè stava andando tutto così bene?" . -"E quando è durato? Un giorno...è ridicolo tutto questo". -"Ridicolo è quello che dici..." dissi un pò arrabbiato. -"Appunto visto che sono ridicola va via..." disse stavolta fissandomi negli occhi. -"Sei la solita la vuoi sempre vinta tu...quando ti passerà la rabbia e uscirai di qua ne riparleremo" dissi. -"Impossibile" rispose secca. -"Perchè?" risposi confuso. -"Mi trasferisco da mia nonna ad Edimburgo" rispose. -"Per quanto tempo?" chiesi. -"Per sempre" . -"Non puoi farlo" urlai. -"Certo che posso e abbassa la voce siamo in ospedale ti ricordo". -"E' anche mio figlio ti ricordo". -"Si lo so, ma di questo ne parleremo appena lo avrò messo al mondo, prenderemo un avvocato e così tu potrai vederlo almeno qualche volta al mese" rispose acida. -"Sai che ti dico tu sei proprio stronza" dissi deluso. -"Eh no, lo stronzo sei tu!" disse una voce alla mie spalle. -"Mamma!" disse Charlie felice, ah bene ecco da chi avevo appena ricevuto dello stronzo dalla mia futura suocera, bene, grande inizio. -"Mi scusi" dissi. -"Dovresti scusarti con lei" rispose. -" No, io mi scuso con entrambe e tolgo il disturbo". Baciai sulla fronte Charlie prima di uscire e sulla soglia della porta dissi -" Scusami per tutto e grazie per tutto, scomparirò per sempre dalla tua vita, così tu potrai vivere felice, mi raccomando dì a nostro figlio quella piccola bugia che suo padre se ne andato, anzi se vuoi puoi anche dirgli che sono morto, cosi potrà pensare che suo padre, sia una specie di eroe piuttosto che uno stronzo, Addio" dissi quasi in lacrime, sbattendo la porta. Uscì e attraversai il corridoio correndo e piangendo come un bambino volevo scomaparire, fui seguito fuori da Harry appena mi vide. -"Che succede Lou?" domandò. -"Vorrei solamente morire" dissi in lacrime. -"Ti prego , non dire così" disse abbracciandomi.


 
Eccomi qui ragazze e buona domenica a tutte! Come avete passato il week-end? Finalmente un pò di pace nella mia vita e ieri sono andata a vedere il film tanto atteso SHADOWHUNTERS - la città di ossa. Voi lo avete visto? Vi piace? Io lo adoro <3 E poi c'è la colonna sonora di Demi *_* Heart by Heart. Comunque voglio ringraziare tutte le ragazze che mi sostengono sempre e loro sanno chi sono, senza aver bisogno di essere citate. Siete Favolose. Ringrazio anche chi mi ha messo tra le seguite, ricordate e preferite e non lascia mai una recensione, che vi costa? Io faccio felice voi e voi fate felice me? :) Riguardo al capitolo, bè lo amo...anche se è di una tristezza infinita :( Non so più cosa dire quindi mi dileguo, baciiiiiiiiii tesoruccie mie <3 Carmen

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Capitolo 30
*** You're more than what you think you are ***


You're more than what you think you are



25 Febbraraio.

Niall

Prima che Charlie partisse, l'avevo pregata di lasciarmi il numero telefonico di Ben, sopratutto con la promessa che non 
avrei raccontato niente di tutto quello che era successo in questi ultimi giorni. Charlie voleva che Ben credesse che andava tutto bene, 
specialmente con Louis. 
Adesso il problema era un altro, liberare Sam da quel maniaco.
Erano le dieci del mattino, quindi decisi di telefonare a questo Ben , che poi avrei potuto farmi anche aiutare dal padre di Julia, 
ma preferivo non disturbare, era diverso farti aiutare da qualcuno, quando lo conosci. Comunque, composi il numero.
-"Pronto" rispose.
-"Ciao, scusa se ti disturbo, sono Niall, Niall Horan, un amico di Charlie".
-"...é successo qualcosa a Charlie?" rispose subito preoccupato.
-"No, no... sapevo che eri un suo amico e volevo chiderti un grandissimo favore" risposi.
-"Ah okay, l'imporante è che lei stia bene con Louis" rispose serio.
-"Certo" mentiì.
-"Allora di che favore si tratta?" domandò.
-"Ecco vedi, sto avendo problemi con una mia amica, in pratica il suo attuale ragazzo è una specie di maniaco-stalker, e non lo lascia in pace, 
 tiene sotto controllo la sua vita, persino il telefono, la picchia e abusa di lei, inoltre la ricatta pure..." spiegai arrabbiato.
-"E come mai non ha mai fatto una denuncia?" chiese.
-"Perchè ha paura che lui la uccida, così si è rivolta a me di nascosto, però non possiamo chiamare al suo telefono per aiutarla lui lo saprebbe, 
e potrebbe succedere di peggio, come rapimento ad esempio..." risposi.
-"Allora guarda che facciamo, vengo più tardi a casa tua con una mia squadra ed escogitiamo qualcosa, agiamo così ad impatto senza avvisarla, 
così il pazzo non avrà tempo di organizzarsi".
-"Ok allora ti aspetto" risposi sollevato.
-"Dove abiti?" domandò.
-" St.Julian Road 21" risposi.
-"Ok a dopo" rispose.
-"Grazie"
-"Di nulla" riattaccò.

Telefonai a Zayn, avevo bisogno di un amico  e in questo momento Zayn era stato uno dei più vicini. Infatti, dopo circa una mezz'oretta arrivò.
-"Ehy Niall, tutto a posto?" disse entrando.
-"Diciamo che questa situazione non è una delle migliori" risposi.
-"Già...ma tutto si risolverà e passerà...a proposito, dopo che intendi fare?" chiese.
-"In che senso?" risposi confuso.
-"Dico, con Sam, che vuoi fare? Tornerete insieme?" domandò.
-"Oh...io...non lo so... sai quanto io sia innamorato di lei e adesso sono pure pronto a perdonarla, però è anche una sua decisione..." risposi amareggiato.
-"Niall, sei propio sciocco..." rispose con quell'aria da saccente.
-"Perchè?" risposi nuovamente confuso.
-"Niall, tu pensi, che se lei non ti amava, ti avrebbe cercato per aiutarla?"  mi domandò.
-"Boh, non so, magari per lei sono ancora un amico..." risposi incerto.
-"Si e io sono tua nonna! Ma che dici Niall?!?!? Non ti sembra ovvio che ha bisogno di te...ti ama, fidati".
-"Non ne sarei così tanto sicuro..." risposi lasciandolo perdere.
-"Tu devi essere sicuro di te stesso, lei ti ama, perchè se avesse voluto, bastava contattare Julia e farsi aiutare da suo padre...perchè lei è una sua amica non tu!" rispose con ovvietà.
-"Vabbè forse hai ragione tu, comunque prima dobbiamo pensare a liberarla dal pazzo".
 
Pochi minuti più tardi arrivò Ben con cinque ragazzi, alti tanto quanto lui.
-"Piacere Niall" mi presentai con ognugno di loro, lo stesso fece Zayn.
-"Allora, mentre stavo per arrivare, ho già pensato a qualcosa..." disse Ben.
-"Cosa?" domandò Zayn curioso.
-"Scusa ma tu chi sei?" chiese Ben.
-"Un amico di Niall..." rispose quasi offeso per la domanda.
-"Comunque... andremo a casa di questa ragazza, come si chiama?" domandò.
-"Sam" risposi io.
-"Ok. Andremo da Sam, tu Niall la obbligherai a uscire con te, ovvero gli dirai la verità, che siamo pronti ad agire così non si farà scrupoli...la porteremo in un albergo, dove ho già prenotato la camera, il personale sa già tutto...lui prima o poi le telefonerà sennò lei lo telefonerà dicendogli dove si trova e con chi...così lui furioso, non perderà tempo a venire, dopo di che quando arriverà in camera, è fatta, preso!" disse concludendo soddisfatto Ben.
-"Mi sembra perfetto..." disse Niall.
-"Si , adesso vi chiedo una cosa, nome e cognome della ragazza, perchè prenoteremo a suo nome, così quando arriverà lui potrà dirlo alla receptionist, e avete una foto di questo ragazzo?" chiese Ben.
-"Samantha Scott, non abbiamo sue foto" risposi.
-"Almeno lo riconoscete?" chiese.
-"Si, certo!" rispondemmo entrambe.
-"Ok allora sarà meglio muoversi...Niall hai un mezzo?" mi chiese.
-"Si certo, la macchina"  risposi.
-"Bene, tu Zayn verrai sul furgoncino con noi..."  disse Ben a Zayn.
-"Ok...che figata!" rispose entusiasta, che tutti lo guardarono scioccati.
-"Dai su muoviamoci..." disse Ben aprendo la porta di casa, tutti lo seguimmo.

Arrivammo davanti casa di Sam, il furgoncino era un paio di metri più indietro parcheggiato.
Scesi, attreversai il vialetto e facendo un enorme respiro, sperando che tutto andasse a buon fine, suonai il campanello.
Aprì la porta  una donna sulla cinquantina d'anni, sarà stata la nonna, non lo so.
-"Mi scusi Signora, sono Niall un amico di Sam, è in casa?" dissi cortesemente.
-"Si certo, entra pure, che la chiamo..." disse facendomi accomodare in casa.
Subito dopo scese le scale velocemente lei, aveva il viso stravolto.
-"Niall che ci fai tu qui?" disse quasi intimorita.
-"Te l'avevo detto che avreì improvvisato..." risposi.
-"Si giusto...ma non immaginavo così che vuoi fare?" domandò, così le spiegai tutto il piano.
Subito dopo andò a prepararsi velocemente.
-"Dana, io vado..." urlò.
-"Torni a pranzo?" domandò la signora.
-"Non credo, molto probabilmente nemmeno per cena...avvisa papà che sono uscita con un amico ok?" chiese.
-"Ok va bene...sta attenta" disse la donna come una madre apprensiva.
-"Scusa ma posso chiederti chi è?" domandai.
-"Lei è la mia tata Dana" rispose con un sorriso.
Certo per lei sarà stata come una madre, pensai.
Dopo di che, seguimmo il furgoncino che ci porto all'hotel prenotato. 
Ben scese dalla macchina e ci aiuto a fare i documenti e spiegare bene la situazione alla segretaria, anche perchè uno dei ragazzi alias omaccioni, 
doveva vestirsi da segretario, per controllare la situazione. Zayn restò sul furgone posteggiato davanti all'hotel  con un altro ragazzo, mentre Ben e gli altri due, 
salirono con noi in camera, era la stanza 213.
Ci accomodammo sui letti, per aspettare almeno un'oretta la telefonata di Nate. Nel frattempo Sam, raccontò tutte le aggressioni che aveva
dovuto subire; la rabbia ribolliva in me, stringevo forte i pugni, tanto che le nocche diventaronò bianche, lei se ne accorse e me le strinse, sorridendo.
Perchè era dovuto succedere tutto quel casino in Francia? Perchè proprio a me? La persona più debole di questo pianeta.
La chiamata che tutti aspettavamo non arrivò a tardare, subito lei rispose, in vivavoce.
-"Pronto?" rispose con la voce tremante, io le poggiai una mano sulla spalla per tranquillizzarla.
-"Sam, fatti trovare pronta, sto venendo a prenderti..." disse.
-"Ehm...non ci sono in casa..." rispose.
-"Eh dove cavolo sei?" rispose strafottente.
-"Sono uscita" disse velocemente.
-"E con chi?" chiese.
-"Mmmmh...Niall!" disse d'un fiato.
-"Troia che non sei altro, con chi sei? Appena ti prendo giuro che ti faccio passare la voglia di uscire col tuo amichetto!" rispose super arrabbiato.
Ben era più che felice della reazione.
-"Dimmi dove sei immediatamente?" continuò.
-"Ti prego Nate, torna in te, perchè non mi lasci in pace e torni alla tua vita..." lei cercò di salvarlo in qualche modo.
-"Non se ne parla tu sei mia!" Affermò.
-"Sono al London House Hotel" rispose un pò giù di morale, sicuramente non gli piaceva ciò che stava accadendo.
-"Arrivo" disse riattaccando immediatamente.
Lei restò in silenzio, con lo sguardo rivolto verso il basso.
-"Ehy che succede?" dissi sollevandole la testa da sotto il mento.
-"Succede che ho combinato un casino..." rispose quasi sull'orlo di una crisi di pianto.
-"Non è vero...ci sono io qui...tranquilla" dissi abbracciandola.
-"Allora noi ci nasconderemo nel bagno, Joseph, chiudi la finestra, non voglio che il nostro amico scappi" ordinò Ben ad uno dei ragazzi.
Eravamo così ansiosi.
Dal walky talky -" Ragazzi è appena entrato" disse Zayn.
-"Sta salendo" disse dopo un pò il ragazzo alla reception.
-"Ok, noi stiamo qui dietro la porta del bagno, appena siamo pronti usciamo, fa aprire lei" comandò Ben.
Tutto era in silenzio.
Due colpi alla porta, era lui.
-"Va ad aprire" disse sottovoce.
Lei si alzò e lentamente aprì la porta.
Lui le balzò subito addosso, afferrandola per un polso.
-"Ma come ti sei permessa a disobedirmi?" la sgridò, lei tremava.
-"Ma come ti permetti tu, razza di idiota, togliele le mani di dosso!" cercai di affrontarlo alla mia maniera.
-"Idiota tu a me non lo dici!" disse prima di colpirmi con un pugnò sulla bocca.
Che dolore!
Di colpo uscì Ben e la sua squadra, saltandogli addosso.
-"Mi dispiace amico, la tua festa è finita" disse Ben ammanettandolo.
Lui era senza parole, nei suoi occhi c'era una rabbia infinita.
Salì pure il resto della squadra, compreso Zayn.
-"E ti becchi questa massa di steroidi!" gli urlò Zayn soddisfatto, era fuori testa.
-"Ve la farò pagare " urlò Nate, prima di essere portato via.
-"Davvero, è stato un piacere aiutarvi, ci si vede e metti del ghiaccio sulle labbra perdi sangue!" ci salutò Ben.
-"Amico tu sei grande!" disse Zayn dandogli due pacche sulla spalla, che fu immediatamente fulminato dallo sguardo di Ben.
-"La stanza è vostra per tutto il giorno,  divertitevi!!!" disse andandosene.
Sam prese subito il ghiaccio sintentico dalla cassetta del pronto soccorso e lo poggiò sulle mie labbra.
-"Ahio!" mi lamentai.
-"Sta fermo" disse.
-"Ok, io credo proprio che mi andrò a fare una bella passeggiata" disse Zayn imbarazzato.
-"No, dai t'accompagno" dissi, maledicendomi per aver parlato con le labbra spaccate.
-"Tranquillo amico, ricomponiti, ci si sente!" disse uscendo dalla porta.
Ecco eravamo soli. Lei continuava fissarmi con quei suoi occhioni verdi.
-"Niall non so come ringraziarti" cominciò a parlare.
-"Tranquilla non preoccuparti..." dissi.
-"Non preoccuparti? Ma mi hai salvato la vita..."disse lei aumentando il volume della voce.
-"Che parolone..." dissi sbuffando, ma maledicendomi continuamente. Dovevo stare fermo con le labbra.
-"Niall quando smetterai di sottovalutarti, tu sei più di quello che credi di essere, smettila con queste insicurezze..." quasi mi rimproverò.
-"Sono fatto così, non posso farci niente...". dissi a malincuore.
-"Lo so come sei fatto, forse è per questo...niente lascia stare" disse ridendo come se stesse pensado a qualcosa di stupido.
-"Per questo cosa?" chiesi.
-"...che mi sono innamorata di te" disse sorridendo e guardando a terra.
-"Sam, pensi che noi due, bè...possiamo riprovarci..." dissi insicuro.
-"Se tu provi quello che provo io, perchè no? So che ti ho deluso, ma ti giuro non accadrà mai più, il mio mondo senza te, non 
ha più senso, pensavo che fosse stato impossibile innamorarsi per una persona così libera ed eccentrica come me, ma quanto meno 
te lo aspetti succede..." disse con un misto di felicità e sconforto.
-"Sam, guardami negli occhi..." le dissi, lei alzò lo sguardo. 
-"Anch'io Ti amo" dissi.
Lei subito mi saltò addosso, baciandomi ripetutamente sulle labbra, un dolore micidiale, ma il dolore più piacevole da sopportare.
-"Anch'io ti amo, ti amo, ti amo..." continuava a ripetere tra un bacio e l'altro.
-"Anch'io...ma sto morendo dal dolore" dissi ridendo.
-"Scusa amore..." disse ridendo. 
-"Come mi hai chiamato?" chiesi al settimo cielo.
-"Amore..." disse sorridendo.
-"Sai credo che ci farò l'abitudine...e adesso le mie labbra hanno bisogno di essere curate" dissi facendo il malizioso, questi attimi
di euforia quando stavamo insieme non era quasi mai capitati, lei era a cavalcioni su di me, la tirai a me e la baciai, come non avevo fatto 
da tempo. Finalmente il mio cuore si era ricomposto, aveva trovato la parte mancante. Così come non era ancora mai successo, io e la 
ragazza che amavo, per la prima volta ci lasciammo avvolgere dall'amore che nutrivamo l'uno per l'altra.


Hiiii Girls!!!! Sorry for the late!
Comunque volevo ringraziare tutte le ragazze splendite che hanno recensito il capitolo precendete e mi scuso per avervi fatto piangere, arrabbiare ecc.
PERDONATEMI e continuate a recensire questo....please.
Comunque ritornando al capitolo, che dire, ho perso un pò di tempo perchè non scrivo mai generi polizeschi, quindi è stato un dramma, ma dovevo farlo.
Quindi scusatemi se la scena non è di vostro gusto, l'importante è che finalmente Niall e Sam, sono tornati insieme...Urrà!!! 
Nel frattempo volevo augurare insieme a voi un Buon Compleanno al nostro Niall. 
Su twitter gli ho scritto " Happy B-Day to the best guy ever...I <3 u " l avete capita? XD 
A proposito chi volesse seguirmi su twitter sono @Converse_Pink . Baci, alla prossima.

Ps. Chi di voi hai visto This is us? Io andrò a vederlo martedì con mia sorella che torna da lavoro, non spoilerate, please!



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Capitolo 31
*** Sooner or later it happens ***


Sooner or later it happens.
 
 
 
26 Febbraio 2013
 

Zayn
 

Oggi avremmo passato la giornata a casa di Harry, Ashley e Louis, per "festeggiare" Sam e Niall, ma più che altro per far riprendere Louis, che
era diventato un cadavere vivente con zero voglia di vivere, non era per niente il Louis che avevo conosciuto; sin da bambino era stato sempre solare
e vivace, sopratutto nelle situazioni peggiori quando bisognava risollevare il morale agli altri.
Arrivato davanti casa di Harry, scesi dalla vespa mi tolsi il casco, ma prima di entrare controllai nello specchietto retrovisore che il mio
ciuffo fosse apposto come sempre.  Ad aprirmi la porta fu Liam, erano già arrivati.
-"Ehy fratello!" mi salutò Liam, ricambiai dandogli una pacca sulla spalla.
Erano tutti in cucina, c'era pure lei.
Era sempre stupenda nella sua semplicità, anche se lei non lo sapeva perché troppe volte si sottovalutava.
I capelli lunghi, lisci e neri, gli finivano sempre per coprire quel bellissimo viso, che amavo. La sua pelle chiara e le sue guance rosee erano
per me qualcosa di particolare, per non parlare delle sue stupende e morbide labbra, che avevo avuto il piacere di assaporarle solo una volta,
che se avessi potuto non avrei abbandonato mai. La salutai, il suo profumo mi inebriava, come sempre.
-"Zayn, vieni qui, assaggia il mio sugo, che qui nessuno apprezza la mia cucina" disse Ashley che stava ai fornelli, stava tentando di cucinare italiano.
-"Davvero, buono...Ashley da quando vivi in questa casa hai risollevato questi uomini..." dissi scherzando.
-"Si ma nessuno qui apprezza..." disse fulminando Harry con lo sguardo.
-"Amore non è che non apprezzo, non voglio che tu ti affatichi...".
-"Louis?" domandai.
-"Di là, in camera di Charlie, non vuole uscire..." rispose Ash.
Così andai a cercare uno dei miei migliori amici.
-"Posso?" dissi aprendo leggermente la porta.
Mi guardò - " Fa come vuoi..." rispose tornando a fissare oltre la finestra.
Entrai e mi sedetti, fissai esattamente il punto dove guardava lui, non era una bella giornata, ancora era inverno e molto presto
sarebbe arrivata la pioggia.
-"Allora, pensi di restare per tutta la vita qui?" domandai sarcastico.
-"Zayn non ho voglia di scherzare...la mia vita è una merda" rispose.
-"La tua vita è una merda...e tu non fai niente per cambiarla, te ne stai qui a marcire su un letto" risposi serio stavolta.
-"E cosa dovrei fare? Ho fatto già tanto ma non è bastato" rispose.
-"Vuol dire che non hai fatto abbastanza...se la ami davvero, non devi arrenderti!".
-"Certo che l' amo, pensi che me ne starei cosi se non l'amassi?".
-"Allora cosa aspetti? Riprenditela!" lo incitai.
-" Zayn , lei non mi ama, che senso avrebbe?" rispose con un filo di tristezza, aveva gli occhi lucidi.
-"Tu sei un cretino" risposi quasi ridendo.
-"Grazie, ma ti sembra il momento?" rispose basito.
-"Scusa e che sei un vero idiota..." risposi.
-"Perchè?" rispose.
-"Perchè lei ti ama, ti ama da sempre, nonostante il dolore, nonostante i problemi... e tu non te ne sei mai accorto, lei ti ama ancora".
-"Ma se mi ama, perché mi ha mandato via?" domandò.
-"Perchè è stanca, i suoi sentimenti non hanno fatto altro che portala in mezzo ai guai...vuole un po’ di serenità, ti ricordo che è persino una donna incinta".
-"Appunto e aspetta nostro figlio, del quale io non ne sapevo l'esistenza, pensando fosse di qualcun'altro, e voi mi avete mentito insieme a lei" rispose adesso un po’ arrabbiato.
-"Abbiamo dovuto farlo, era la sua volontà...".
-"Ma nessuno ha pensato a me...".
-"Louis sappiamo tutti come l 'hai trattata, sappiamo tutti come l'hai presa quando si pensava che Ashley fosse incinta, pensi che a lei, tu abbia dato una buona
impressione?".
-"Ma ho detto quelle cose, perché sai come sono fatto, parlo tanto a vanvera...".
-"Si appunto e con questo l'hai ferita...".
-"Però perché quando gli ho chiesto di dirmi se era mio ha mentito?".
-"Logico...non era sicura...e qui si sta parlando di un altra vita, che futuro avrebbe potuto dare a suo figlio, con due genitori che si odiano? Conosci la sua storia, non c'è bisogno che io ti racconta di nuovo..." gli risposi.
-"Zayn penso che tu la conosca meglio di me..." rispose amareggiato.
-"E con questo? Sei tu quello che l' ami...e cerca di fare qualcosa..." lo incoraggiai.
-"Per adesso non ne ho idea...sono troppo confuso,anche se questa chiacchierata mi ha certamente chiarito le idee..." disse.
-"Bene, allora alzati...e vatti a fare la barba, prima che tu diventa babbo natale, giustamente in versione figa..." dissi scherzando.
Sorrise, scostò le lenzuola e si alzò -"Vado a lavarmi, Grazie Amico" disse abbracciandomi.
-"Prego, ma togliti che puzzi!" dissi ridendo.
 
Ritornai in salotto.
Tutti erano impegnati a fare qualcosa. Ashley era ancora in cucina, mi affacciai dalla grande finestra e trovai Harry e Liam al barbecue, mentre Niall gli reggeva
l'ombrello, erano  proprio degli imbecilli. Sam e Julia stavano apparecchiando la tavola, mentre lei era al telefono, sicuramente con quell'idiota.
Mi squillò il telefono , risposi, era Niall.
-"Che c'è Niall?".
-"Al posto di guardarci dalla finestra, va a prendere la carbonella nel soffitto!" mi disse.
-"Okay, arrivo" dissi chiudendo la chiamata.
-"Cavoli...qui c'è di tutto, dove sarà mai?" domandai a me stesso.
La luce non era delle migliori, Harry doveva proprio mettere apposto questo posto...eccolo lì, c'erano dei sacchi sovrapposti l'uno sull'altro,
nell'angolo più remoto della stanza, per non parlare del più basso, infatti dovetti abbassarmi per arrivare a prenderlo, afferrai un sacco...
-"Zayn!" chiamò un voce. Saltai in aria, tanto che andai a sbattere la testa con una trave di legno.
-"Ahi..." dissi massaggiandomi la testa dolorante.
-"Zayn è successo qualcosa?" richiamò la voce, che conoscevo abbastanza.
-"Si si tutto bene" dissi raggiungendola con il sacco, lei era nel punto più alto della soffitta quindi si poteva benissimo stare all’ impiedi.
-"Perchè ti massaggi la testa?" chiese curiosa.
-"Perchè una certa ragazza di nome Bonnie mi ha fatto saltare in aria..." dissi sarcastico.
-"Ti sta bene!" disse ridendo. Com'era bella quando rideva, pensai.
-"Ah si...questo l'ho hai voluto tu..."  aprì il sacco presi un po’ di carbonella e inizia a strofinargliela nel viso contro la sua volontà.
-"Zayn smettila!!!" urlava tra una risata e l'altra.
-"Adesso siamo pari" dissi pulendomi le mani.
-Eh no caro..." disse lei, come immaginavo, infatti, ricambiò il gesto.
Le bloccai i polsi e la immobilizzai al muro... - "E adesso come la metti?" la provocai.
Mi fisso ardentemente negli occhi quasi a volermi sfidare, quello sguardo mi ipnotizzava sempre, stavo per mollare prima che le sue labbra combaciassero
con le mie...mi stava baciando.
Ero sorpreso, non potevo crederci, non era reale.
La baciai con tutto l’amore profondo che provavo per lei, perché lei mi aveva cambiato, mia aveva reso migliore.
Mi spinse sino alla panca che si trovava in soffitta e si sedette a cavalcioni su di me. Mi baciava con troppa foga, questa non era la mia Bonnie, quella impertinente e timida.
-“Bonnie cosa vuoi fare?” le dissi tra un bacio e l’altro.
-“Mi sembra evidente …” disse famelica.
Non mi contrapposi, tra l’altro aspettavo da tanto tempo questo momento, adesso ero la persona più felice del pianeta. Così dopo tanti mesi di torture, stavo avendo anch’io il mio lieto fine. Stavamo facendo l’amore, in un soffitto sporco e angusto, ma poco importava, perché adesso era il luogo più bello del mondo.
 
 
 
Louis

 
Mi ero rimesso apposto, uscì dalla mia camera diretto di nuovo nella stanza di Charlie, tra i cuscini avevo lasciato un foglio con scritta una canzone, avevo avuto un idea sotto la doccia, avrei potuto cantarla a
Charlie. Ma pensandoci bene mi sentivo così stupido, una canzone poteva risolvere tutto?
Mia madre mi aveva consigliato di pensare bene a come farmi perdonare e anche se non saremmo ritornati insieme, almeno dovevamo provare a restare in buoni rapporti per il piccoletto. Lo avrei accettato pur di vederlo
crescere, ma ogni volta sarebbe stato un colpo al cuore, perché col tempo Charlie troverà qualcuno con cui crearsi una famiglia e allora il piccolo, potrebbe accantonarmi, ma d’altronde me lo merito, se è questa la mia punizione. Andai in cucina e vi ci trovai le ragazze – “Ash posso chiederti una cosa?” dissi entrando.
-“Oh Louis, si certo dimmi” rispose.
-“Posso avere l’indirizzo della nonna di Charlie” chiesi.
-“Louis sai che non posso … perché mi fai questo?” disse lei combattuta.
-“Perché ho bisogno di parlare con Charlie …” dissi quasi pregandola.
-“Louis ma perché non fai passare un po’ di tempo?” mi consigliò.
-“Non c’è la faccio, ogni giorno che aspetterò sarà come essere pugnalato ogni santo giorno, perché nessuno mi capisce …” dissi come un condannato.
-“Louis ma mettiti nei miei panni?”.
-“Allora io cosa dovrei dire?” quasi urlai.
-“Che succede qui?” disse Harry alle mie spalle.
-“Ashley non vuole darmi il nuovo indirizzo di Charlie, non capisce che ne ho bisogno …”.
-“Louis ma sai come la pensa …” mi rispose Harry.
-“ Ma fatemi provare, ho bisogno di provare, almeno per restare in buoni rapporti, perché nessuno capisce ..."
quello è anche mio figlio …” ero troppo in pena, sarei diventato pazzo. 
-“Va bene, ti credo … Ashley, possiamo dirglielo “ disse Harry guardando Ash.
-“Ma Harry … Charlie se le prenderà con me!” disse Ash contraria.
-“Amore ascoltami e se Charlie si pentisse di aver sprecato la sua vita così?” la fece ragionare Harry.
-“Ok …” disse ormai arresa e disarmata dalle scuse.
-“Grazie Amico!” dissi abbracciando Harry.
-“Grazie anche a te Ash” dissi con un mezzo sorriso.
-“Okay adesso ho tanta fame... non mangio bene da una settimana …” mi lamentai.
-“ È tutto a tavola, menomale che la carbonella non è finita …” si lamentò Harry.
-“Perché?” domandai.
-“Avevo mandato Zayn a prenderla in soffitta, ma non è tornato più …” disse.
-“Sarà andato a fumare …” disse Liam.
-“Oh ad aggiustarsi il ciuffo” disse Niall imitandolo.
-“Va bene, corro sopra a chiamarlo …” dissi.
-“Ragazzi fermi !” disse Sam.
-“Che c’è adesso?” rispondemmo.
-“Non vi sembra strano che manchi pure Bonnie …” disse Sam.
-“Oh vero, non ci avevo fatto caso” dissi.
Tutti ci guardammo per un secondo in silenzio e poi scoppiammo a ridere.
-“Okay … chi arriva ultimo a tavola non mangia …” urlò Niall.
Tutti corremmo in salotto per occupare un posto, nemmeno avessimo dieci anni.
-“ Zayn digiuna!” urlò Niall, facendo ridere tutti.
 
 
Zayn
 
-“Che importanza ha avuto questo per te?” dissi mentre mi rivestivo.
-“Zayn sai quanto io ci tenga a te … ma la situazione è difficile” rispose.
-“Che significa ci tieni a me? Mi ami?” le domandai senza altri giri di parole.
-“Zayn certo che ti amo, pensi che avrei fatto l’amore con te, se non fosse stato così?” mi guardò negli occhi.
-“Allora lascialo se ami me … se per lui non provi più niente” la incitai.
-“Non è facile come credi, più che altro non è per lui …” disse dispiaciuta.
-“Per chi?” domandai confuso.
-“Per i miei genitori, loro non lo accetterebbero mai …” disse con tono malinconico.
-“Certo, perché stare con uno straccione come me, quando puoi avere il lusso …” risposi con rabbia.
-“Zayn ma non sono io quella che pensa questo …” rispose.
-“Si ma non fai niente per ribellarti, questa è la tua vita non la loro! ” le ricordai.
-“Lo so …” rispose rammaricata.
-“Penso che allora dobbiamo finirla qui io e te … se non possiamo avere un futuro” dissi afflitto, ma era la cosa giusta.
-“Zayn ti prego dammi tempo, il tempo di cercare una soluzione” mi pregò quasi piangendo.
-“Sicura di trovare una soluzione?” gli domandai.
-“Certo, io ti amo …” disse baciandomi.
-“Ti amo anch’io” dissi sorridendo.
-“Andiamo a lavarci le facce …” le ricordai.
 
-“Adesso che diciamo agli altri?” mi domandò lei mentre si asciugava il viso.
-“Niente, sapranno già qualcosa, fidati che non sono scemi” dissi ridendo.
-“Quindi saremo amanti?” disse con aria ingenua.
-“Credo proprio di si …” le risposi baciandola. Dopo oggi sarebbe stato ancora più difficile stargli alla larga.
 
Scendemmo al piano di sotto, dove si trovavano tutti.
-“Scusate” dicemmo all’unisono io e Bonnie.
-“Oh tranquilli scusate voi, se mi sono mangiato tutto …” disse Niall.
-“Niall fai schifo” dissi ridendo.
-“Quindi cosa è successo la sopra? Ti sei fatto male?” mi stuzzico Louis.
-“No, no stavamo parlando” dissi guardando Bonnie, che era diventata rossa come un pomodoro.
-“Oh si certo, anche io e Ashley parliamo molto la sera …” disse Harry facendo il malizioso.
-“Harry smettila!” lo rimproverò lei, che scatenò le risate di tutti.
-“Va bene, questa situazione è diventata troppo imbarazzante, Bonnie prendi la giacca, andiamo
a mangiare fuori … “ dissi.
-“Ehy ma vi abbiamo messo da parte il mangiare!” disse Julia.
-“Grazie July , ma preferisco andare fuori, odio gli interrogatori …” dissi imbarazzato.
Ci salutammo con tutti, presi per mano Bonnie e la portai  con la mia vespa in uno di quei piccoli ristoranti italiani. Nessuno dei due smetteva di sorridere, era questa la felicità, non i soldi.
 
 
 
Ciao tesori miei!!!
Scusate tanto l’assenza ma vi avevo avvisato, sono stata malissimo e mi sono ripresa da poco.
Volevo ringraziare tutte quante per la pazienza. Perdonatemi.
Voi come state? Tutto bene? E a scuola? A me già manca … godetevela più che potete.
Chi andrà al concerto dei One Direction a Milano?
Io ci andrò il 29, ci sono arrivate per un pelo, infatti sarò pure lontanissima, ogni volta è una tragedia, non se ne può più, non possono fare sold out così … sapendolo, dovrebbero fare più tappe ma va bè … accontentiamoci.
Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite, ricordate e seguite, ma soprattutto ringrazio chi mi sostiene sempre con le sue recensioni, siete fantastiche.
Spero che il capitolo vi piaccia … a me piace molto scrivere i pov di Zayn e mi lascio troppo trasportare e poi qui abbiamo scoperto una Bonnie diversa, che ne pensate? E Louis riuscirà a riprendersi Charlie? E quale sarà la canzone?
Con questo vi saluto e vi prometto di aggiornare presto …. Bacioniiiii <3 Carmen.
 
 

 
 
 
 
 
 

 

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Capitolo 32
*** Tragedy ***


Tragedy
 
 
1 Marzo 2013
 

Bonnie
-“Mamma esco …” urlai mentre scendevo le scale.
-“Dove vai? “ domandò mia madre uscendo dalla porta della cucina.
-“Faccio una passeggiata con July  … torno sta sera” dissi incerta.
-“State attente mi raccomando …” disse mia madre.
-“Tranquilla” dissi abbracciandola felice.
-“Come mai tutto questo affetto?” disse lei straniata .
-“Sono felice” dissi sorridendo.
-“Ma per caso James ti ha detto qualcosa?” disse lei sorridente.
-“No, cosa?” dissi non capendo la domanda.
-“Oh no … nulla, va tranquilla, ci vediamo sta sera!” disse dileguandosi.
 Questa non l’avevo capita, comunque non m’importava , per adesso James era l’ ultimo dei mie pensieri; perché tra un po’  mi sarei vista con Zayn, da quasi una settimana facevamo questa cosa degli amanti  segreti e dovevo dire che per una come me che non ha mai trasgredito, è qualcosa di davvero forte. Zayn mi aveva cambiato, mi aveva contagiato la sua trasgressione.  Avevamo appuntamento  circa dieci metri  lontano da casa mia, così saremmo sgattaiolati via con la vespa.   Strada facendo decisi di chiamare Julia, per  avvisarla del mio e del suo alibi. 
-“Pronto?” rispose la voce dall’altro capo del telefono.
-“July, sono Bonnie, dovresti farmi un favore” dissi.
-“Dimmi” disse lei già sapendo cosa stavo per dirgli, ormai lo facevo da giorni.
-“Se ti cerca mia mamma io sono con te o lo sono stata ok?” dissi subito.
-“Zayn?” disse lei ovvia.
-“Sii.. ci vediamo pure questo pomeriggio” disse felice al solo pensiero.
-“Bonnie va bene, ma ti avviso queste cose non durano a lungo, la verità salta sempre a galla, e tu devi mollare James … se non lo ami più” mi avvisò.
-“Lo so July, ma è così difficile, ti prego comprendi … col tempo ci proverò” la supplicai.
-“Va bene, ma sta attenta, comunque se mi cerchi, io più tardi vado da Liam” disse.
-“Ok, grazie di tutto” dissi.
-“Di nulla … ti voglio bene” disse prima di riattaccare.
-“Ti voglio bene anch’io”.
Poco dopo avvistai Zayn, subito iniziai a correre verso di lui saltandogli addosso.
-“Ehy” disse sorpreso e sorridendo, con quel sorriso che ti mozzava il fiato.
Lo baciai – “Allora dove si va?”  chiesi maliziosa, quasi non mi riconoscevo.
-“Niall mi ha lasciato le chiavi di casa sua, lui è fuori con Sam” disse  provocante.
-“Perfetto!” dissi saltando sulla vespa. Mi strinsi forte a lui, pensando al bellissimo pomeriggio che avremmo passato, ormai per me era come la droga, non riuscivo a farne a meno. Eppure quando ci eravamo conosciuti mi aveva avvisata del suo persuadente fascino, ma non gli avevo dato retta, ma adesso era diverso, si era creato un sentimento che andava ben oltre l’ attrazione fisica.
 
Liam
Erano quasi le cinque del pomeriggio, tra un po’ sarebbe arrivata Julia , come al solito avevamo deciso di passare  del tempo accoccolati sul divano a guardare un film soli  soletti.  Il campanello suonò, andai subito ad aprire, premuroso di stringerla subito tra le mie braccia. Era la prima volta che mi sentivo così protettivo nei confronti di una ragazza.
-“Amor…” le parole mi morirono in bocca, non era lei.
-“Ciao Liam” disse Alicia.
-“Cosa ci fai qui Alicia?” domandai subito  irritato.
-“Quanta cortesia …”  disse sarcastica.
-“Posso entrare?” disse avanzando di un passo.
-“Facciamo due chiacchiere all’aria aperta” risposi  pungente.
-“Va bene” disse facendo due passi  indietro, mentre io mi socchiusi la porta alla spalle.
-“Allora cosa devi dirmi di così tanto importante?” dissi infastidito.
-“Liam ti ho cercato e nemmeno  mi hai risposto, dovevi aspettartela una mia visita” rispose acida.
-“E tu? Che non mi hai cercato per mesi?” risposi in un ringhio.
-“Mi ero presa un pausa …” rispose.
-“E non potevi rispondere nemmeno ad un come stai?”  risposi a mia volta.
-“Senti Liam non sono venuta qui per litigare … “ disse esausta.
-“E sentiamo, cosa vuoi da me adesso?” risposi beffardo, sapendo già il suo intento.
-“Siamo stati insieme per due anni, non mi va di buttare una storia così lunga, voglio riprovarci” disse con occhi languidi.
-“Mi dispiace non posso … “ dissi abbassando lo sguardo.
-“Perché?” rispose confusa.
-“Mi sono fidanzato” risposi tutto d’un fiato.
-“Cosa? Perché non me l’hai detto?” rispose quasi infuriata.
-“Che senso aveva … pensavo che era finito tutto tra noi …” risposi amareggiato.
-“Liam ti prego …” disse implorante avvicinandosi.
-“Ti prego cosa Alicia?” dissi scrutandola.
-“Ti prego dimmi che non è vero, dimmi che mi ami ancora …” disse poggiando le sue mani sul mio viso.
-“Ti prego Alicia …” dissi cercando di allontanarmi.
-“Liam guardami e dimmi che ci sarai ancora per me …” m’implorò.
-“Oh Alicia per favore …” dissi prima che le sue labbra si poggiassero sulle mie.
Cercai di allontanarla, ma era insistente e non era mia abitudine maltrattare una donna.
Poi un urlò di pianto fece si che Alicia si allontanasse.
-“Liam, ma come hai potuto  ti odio!” mi urlò contro Julia prima di correre via dal vialetto di casa mia .
 
Julia
Correvo lontano da quello che avevo appena visto, non riuscivo a crederci, non era da Liam.
-“Julia ti prego fermati!” urlò rincorrendomi.
-“Liam ti prego lasciami in pace!” gli risposi.
-“Fermati, non è come credi!” continuava a dire.
-“Tutti la stessa cosa dite!” gli risposi urlando e accelerando il passo di conseguenza.
Lui continuava a rincorrermi, così per deviarlo attraversai velocemente la strada, le macchine frenarono di botto  e mi lapidarono di parolacce , ma poco importa, volevo scappare e allontanarmi da tutto quello che avevo appena visto e provato, la distruzione totale del mio cuore.  Liam continuava a chiamarmi, poi uno schianto. Mi voltai subito a vedere e notai la folla dove era avvenuto l’incidente, ero confusa, qualcosa non quadrava, Liam non era più dietro me, non era possibile che fosse lui, non volevo crederci, poi un urlò proveniente da quella ragazza che lo aveva baciato, bastò per confermarmi tutto. Inizia a correre verso la folla con gli occhi stracolmi di lacrime, non poteva essere vero , il mio Liam, tutto per colpa mia. Mi feci largo tra la gente, fino a quando lo vidi disteso a terra, mezzo cosciente tra le braccia di quella ragazza, mi inginocchiai accanto a lui.
-“Liam, ti prego perdonami” piangevo.
-“Tesoro va tutto bene …” riuscì a dire.
-“No che non va bene …” non andava per niente bene, perdeva sangue dalla testa, l’ambulanza tardava e la colpa era solo mia.
-“È tutta colpa mia … “ dicevo tra un singhiozzo e l’altro.
-“ Tesoro mio è tutto apposto …”  disse,  trovando la forza di farmi una carezza prima di chiudere gli occhi. Afferrai la sua mano tra le mie – “ Ti prego Liam no …” dissi ormai piangendo e avvilita.  Poi i medici arrivarono lo caricarono sull’ambulanza e io rimasi lì a terra a piangermi addosso.
-“ La colpa è solo tua!” mi accusò la ragazza anche lei in lacrime.
Non potevo che darle ragione, infatti come un cane bastonato, accettai la mia accusa e ne soffri molto. Ero una persona orribile, per colpa mia, la persona che amavo era in pericolo di vita. Ripresa dallo sconforto mi feci forza e chiamai Bonnie, dovevo avvisare qualcuno.
 
Zayn
 
Eravamo ancora avvinghiati l’uno all’altra quando il cellulare di Bonnie squillò.  Subito si alzò dal letto per frugare nella sua borsa alla ricerca del cellulare –“Cavolo Zayn, è Julia … l’avrà rintracciata mia mamma!” disse timorosa.
 –“Rispondi” la incitai.
-“ Julia cosa è successo?” domandò preoccupata.
-“Cosa?” rispose  sconvolta, dal telefono sentivo Julia piangerò, che diamine era successo?
-“Arriviamo subito!” disse prima di riattaccare.
-“Zayn, Liam ha avuto un incidente dobbiamo subito andare in ospedale!” disse tutto di un colpo.
-“Cosa? Perché? Che è successo?” domandavo scosso.
-“Ti racconto dopo, sbrighiamoci” disse mentre si vestiva.
 Raggiunto l’ospedale, domandammo a medici dove trovarlo, arrivati al piano esatto, incontrammo nel corridoio Bonnie  con i genitori di Liam e le sue sorelle. C’era un silenzio tombale e sua mamma non smetteva di piangere.
-“Ma cosa è successo?” domandai preoccupato .
-“ Liam è in grave pericolo, tutto per colpa mia!” si accusò piangendo. Poi dopo decise di raccontarmi com’era andata.  Non potevo credere che Liam fosse in quelle condizioni, non poteva essere vero … non potevo perdere uno dei miei migliori amici, era ingiusto.
-“Ma adesso Alicia dov’è?” domandai confuso, tutto per colpa di questa stronza, era impossibile che Liam l’avesse baciata non era da lui.
-“ Alicia è andata a casa a cambiarsi” rispose semplicemente Julie.
-“Questo mi dimostra quanto ci tenga” dissi infastidito.
-“Dai Zayn smettila, magari doveva riprendersi …” disse Bonnie in sua difesa.
-“Balle!” risposi arrabbiato più che mai.
“Su calmati” disse Bonnie accoccolandosi a me, lei era troppo ingenua.
-“Vado fuori a fumarmi una sigaretta, nel frattempo telefono ai ragazzi” le avvisai.
-“Io ho già chiamato Niall” disse Julie.
-“Va bene …” risposi dirigendomi verso l’uscita.
-“Ti faccio compagnia” dissi Bonnie raggiungendomi.
-“No, rimani con Julia ha bisogno di qualcuno e avvisate i vostri genitori”  dissi premuroso.
-“Ok … mi raccomando” disse lasciandomi la mano a malincuore.
Tutto in questi giorni mi sembrava irreale, il mio amico in gravi condizioni di vita e Bonnie pronta a donarmi tutto l’amore del mondo.
Pian piano telefonai tutti, che  non tardarono ad arrivare. Eravamo tutti scombussolati, angosciati e addolorati. Poi uno de medici volle parlare in privato coi genitori, che subito dopo ci diedero la notizia, quel minimo di speranza che avevamo ognuno di noi nei nostri cuori svanì, Liam era entrato in coma a causa di un trauma celebrale e nessuno poteva  darci la  certezza di un suo risveglio.
 
 
Hiiiiiiiiii Ragazze!!! Scusatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Perdonatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, lo so, faccio schifo, se volete ditemelo pure, tanto avete ragione!  È stato un mese zeppo di impegni, a partire dai compleanni, tra cui il mio -.- sto invecchiando aiutatemi!!! Poi mi sono messa in collaborazione con due mie amiche per fare  Animazione a domicilio per le feste di compleanno, quindi tra il comprare il tutto, stampare i volantini, prepararsi le scaletta è stato tutto un macello!!! Adesso vado pure in palestra per mettermi in forma per l’estate!!! Di buone notizie ne ho davvero poche, una super, ovvero che mi sono arrivati i biglietti del concerto, seconda l’anno prossimo andrò a vivere a Londra, YeaH!, terzo amo STORY OF MY LIFE, e si i ragazzi stanno crescendo e sta crescendo anche il loro cammino musicale, li trovo sempre più straordinari.
Adesso tornando al capitolo, che dire fa schifo secondo me,  gli ho messo tutto l’impegno possibile, perché ho dovuto scriverlo tra una pausa e l’altra. Che dire, tristissimo!!! Fatemi sapere e soprattutto ditemi come state, scusatemi se vi ho abbandonato, vi voglio un gran bene, baci, la vostra Carmen.
 

 
 

 
 
 
 
 
 

 

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Capitolo 33
*** Guilty ***


Guilty
 
 
 
8 marzo 2013
 
 
Julie
 
Era passata una settimana e Liam era ancora lì in ospedale, in un letto freddo, attaccato ai macchinari, attaccato alla vita, come una foglia d’autunno su un ramo. Non riuscivo a perdonarmi, se la sua vita era così precaria, la colpa era solo mia. Mi trovavo in macchina con Niall e Sam che erano venuti a prendermi, per farmi compagnia, non riuscivo quasi mai ad andare in ospedale sola, troppo debole e troppo codarda, per incontrare lo sguardo dei suoi familiari, non sapevo se conoscevano la motivazione ben precisa  del perché suo figlio fosse li dentro, sapevano dell’incidente ma non della causa, anche perché io non ne trovavo il coraggio di parlarne.  Arrivammo in ospedale, dopo che Niall trovò parcheggio.  Entrare la dentro non era per niente piacevole, soprattutto aprire quella dannata porta e trovarlo lì inerme.  Davanti la porta dell’ingresso principale trovammo Zayn  intendo a fumare una sigaretta.  Niall si avvicino subito all’amico, dopo averlo avvistato .
-“Ehy Zayn …” lo salutò con una pacca sulla spalla.
-“Ciao Niall” la salutò con un tono malinconico.
-“Sei stato già dentro?” domandò Niall.
-“Si certo …” rispose.
-“Come è la situazione?” stavolta domandò Sam.
-“La solita …” rispose.
-“Dai … non dobbiamo abbatterci, vedrete che tutto si risolverà” disse Sam, positiva, come sempre.
-“Questa si che è una gran balla …” disse arrabbiato, calciando il cestino delle sigarette.
Tutto ciò non fece che provocare in me un pianto di colpevolezza, desideravo tanto  una voragine sotto i miei piedi a inghiottirmi. Così per non farmi notare dagli altri entrai dentro l ospedale, iniziando a percorrere le scale, venni subito seguita da Sam.
-“Ehy July , aspettami!” mi disse, così rallentai il passo, che le diete il tempo di raggiungermi.
-“Tesoro perché piangi?” disse accarezzandomi  sulla guancia per raccogliere qualche lacrima.
-“Perché è tutta colpa mia …” affermai.
-“Devi smetterla di addossarti la colpa, doveva andare così …” rispose cercando di confortarmi.
-“Non è vero, perché se non avessi iniziato a correre come una bambina e invece sarei rimasta lì a discutere come un’ adulta, tutto ciò non sarebbe accaduto …”  affermai colpevole.
-“Ti prego, smetti di piangere!” disse abbracciandomi forte, ma come potevo?
Raggiungemmo la camera –“Va tu prima, avrai sicuramente bisogno di stare sola con lui …” disse Sam sorridendomi. Sam era maturata ultimamente, la presenza di Niall non faceva altro che farle bene, mi ero sbagliata a prendermela con lei la scorsa estate per avermi fregato Niall, perché lui era destinato a lei per renderla una persona migliore.
Entrai e mi chiusi la porta alle spalle,  sulla poltrona accanto al letto di Liam, scorsi una figura, era lei, Alicia, probabilmente era arrivata dopo Zayn e sicuramente si meritava  quel posto accanto a lui più di me.
-“Ciao” dissi con un filo di voce.
-“Ancora ti  ostini a venire?” rispose scortese al mio saluto.
-“Cosa?” domandai, pensando di aver capito male.
-“Hai capito bene, non ti vergogni a venire a piangere qui, dopo quello che hai fatto, sei solo una bambina!” mi accusò. Quelle parole non facevano altro che colpirmi e aumentare la mia voglia di sparire.
-“Ti capisco, ma permetti di stargli accanto almeno fino al suo risveglio, poi prometto che scomparirò dalla sua vita, anzi dalle vostre” dissi più debole che mai.
-“Ecco vedo che incominci a capire … faresti meglio a scomparire adesso” disse con tono altezzoso.
-“E No bella … è meglio che inizi tu a sgombrare da questo posto e a non rifarti più viva …” intervenne Sam, spalancando la porta.
-“E tu chi saresti il suo avvocato difensore?” domandò pungente.
-“Si … e tu sei una stronza!” rispose Sam infuriata.
-”Ma come ti permetti? Chi ti credi di essere?” l'accusò la mora.
-”Io come mi permetto? E tu? Come ti permetti a dirle quelle cose, chi ti credi di essere tu? Non sei nessuno e non conosci nessuno qui dentro... quindi cerca di cucirti quella bocca!” le disse Sam cercando di mantenere il tono della voce basso.
-”Amore che succede?” disse Niall entrando.
-”Succede che sta stronza accusa Juls per l indicente di Liam, ma ti rendi conto? Non credi che se quel pomeriggio continuavi a far riposare il tuo bel culetto senza andare a rompere le palle agli altri tutto questo non sarebbe successo?” continuò ad incolparla.
-”Amore Calmati” disse Niall avvicinandosi a lei.
-”Senti bella adesso stai esagerando... E sai che ti dico? Me ne vado...verrò in orari più tranquilli!” disse alzandosi e dirigendosi verso la porta.
-”Sai che ti dico io? Vai a fanculo e non rifarti viva!” la minacciò Sam.
-”Sam adesso basta” l'ammonì Niall.
-”Ma scusa, ti rendi conto di quello che le stava dicendo?” si alterò lei.
-”Si me ne rendo conto, ma Juls poteva benissimo difendersi” loro continuavano a parlare come se io non ci fossi.
-”Nooo, perchè le dava pure ragione!” rispose stufa.
-”Scusate anch'io sono qui con voi in questa stanza” mi intromisi.
-”Si scusaci” disse Niall.
-”Sai perchè non mi sono difesa Sam?” dissi.
-”Perchè ti senti in colpa” le rispose ovvia l'amica.
-”Appunto...è quindi ho bisogno di scontare la mia pena” risposi seria e decisa.
-”Ma che cavolo dici Juls, ma ti senti?” alzò di un ottava la voce Sam.
-”Ti prego Sam, comprendimi, io ero là, io sto soffrendo, io non sono forte come te” dissi quasi in lacrime.
-”Ti lasciamo sola “ disse Niall captando il mio umore e portando fuori con se Sam.
Mi avvicinai a Liam e gli strinsi la mano libera.
-”Ehy Liam, volevo chiederti scusa, scusami per tutto, adesso tu sei qui su questo letto e la colpa è solo mia, perchè se mi fossi fermata, se ti avessi dato ascolto, tutto questo non sarebbe accaduto. Magari adesso saresti stato a casa a vedere uno dei tuoi film preferiti o a leggere un libro mentre bevi la tua solita cioccolata calda. Spero tanto che supererai tutto questo, così potrai prendere le scelte giuste per te, magari stare con Alicia, sarà migliore per te, lei è una donna rispetto a me, non dico fisicamente, ma psicologicamente...devi capirmi ,sei stato il mio primo ragazzo, il mio primo amore, la mia prima volta e sono proprio inesperta per questo...e tu non meriti questo. Adesso vado...ci sei vede domani”  dissi salutandolo con un bacio sulla fronte.
 


Louis
 
Quella domenica mattina mi svegliai pronto per risolvere la mia situazione. Dovevo a tutti costi chiarire, i giorni erano passati e non potevo più aspettare, adesso la sua mancanza mi tormentava. Quasi tutti i giorni mi chiedevo come avrei potuto continuare a vivere facendo finta che tutto questo non mi fosse capitato, era impossibile, io dovevo esserne partecipe della vita di mio figlio, ma anche di quella di Charlie, sempre se lei mi avesse ancora voluto. Ero stato uno stupido a non capire, che quello era mio figlio, come avevo potuto darle della ragazza facile? Lo stronzo ero io... che dopo esserci stato insieme, la mattina ero scappato dalla paura. Poi ci era messa nel mezzo pure Eleanor, era stato tutto un casino, le sue mezze parole, i suoi silenzi, il suo evitarmi.  Stavo per uscire da casa quando il cellulare squillò :”Zayn Buongiorno” dissi dopo aver letto il nome dal cellulare. -”Ciao Louis, vieni con me in ospedale?” mi disse con tono spento, lo capivo, il nostro migliore amico era lì, tra la vita e la morte, ma bisognava essere positivi e  adesso io avevo anche questo casino da risolvere. -”Ehy amico mi spiace, ma vado da mia madre, perchè poi vado da Charlie” risposi.  -”Ti sei deciso?” disse, la sua tonalità cambiò. -”Si, ma più che altro lo faccio per il bambino, voglio che sappia che suo padre esiste ed è presente e se Charlie non me lo permette giuro che scateno l'inferno, perchè non posso vivere con questo rimorso per tutta la vita” risposi.-”E con lei che farai?” disse serio. -”Se mi vuole, bene, sennò non so proprio che fare...” risposi insicuro. -”Louis stai sicuro che prima o poi ritornerà, lei ti ama...non farmelo ripetere!” disse Zayn sentendosi ripetitivo. -”Ok, ok... ci sentiamo al più presto, salutami Liam!” dissi. -”Ok, fa attenzione amico” rispose lui prima di riattaccare.
Arrivato davanti casa di mia madre, alla porta trovai ad accogliermi Fizzy.
-”Ciao sorellina” dissi scompigliandole i capelli lunghi e lisci,
-”Louis smettila, ho 14 anni non sono più la tua sorellina”.
-”Scusami tanto” dissi facendo il finto dispiaciuto - “Mamma?” domandai entrando.
-”In cucina” rispose chiudendo la porta e seguendomi in cucina.
-”Mamma” richiamai la sua attenzione andando a salutarla.
-”Tesoro” venne subito ad abbracciarmi.
-”Mi sei mancata” dissi respirando il suo odore, la mamma, la cosa più bella che ci sia.
-”Allora come va?” domandò alludendo al discorso di Charlie.
-”Tutto bene, tra un po' penso di partire, per andare da lei, che dici tu?”.
-”Oh Louis , ma è stupendo... pensi di farcela? Sono sei ore di auto, ne sei capace?” domandò subito preoccupata.
-”Mamma certo che lo so, ti ricordo che sto per avere un figlio e tu sarai nonna!” risposi sorridendo.
-”Lo so, lo so e che mi sembra così strano, ancora più strano e non aver visto mai di presenza questa ragazza... preferisci che Fizzy o Lottie ti facciano compagnia?”
-”Io non ci penso nemmeno” disse subito Fizzy.
-”Oh come sei gentile” disse mia mamma sarcastica.
-”Mamma lascia stare ha 14anni , periodo critico, la comprendo” risposi io.
-”Io il periodo critico e tu? Che sforni figli piedi piedi?” disse Fizzy alzando il volume della voce.
-”Oh ma come ti permetti?” disse mia madre in difensiva.
-”Mamma lascia stare, scusa Fizzy, perchè te la stai prendendo così tanto?” dissi io tranquillo.
-”Mi fa arrabbiare il fatto che non ci hai detto niente a nessuno di noi, anzi ho scoperto che le gemelle lo sapevano prima di noi” disse amareggiata.
-”Vieni qui stupida che non sei altra” dissi sorridendo e facendola avvicinare a me, l'abbracciai.
-”Ma pensi che l'abbia fatto apposta? Nemmeno io lo sapevo, e le gemelle sono troppo sveglie che hanno fatto tutto da sole” risi. -”Mi perdoni? Per non averti fatto sapere di essere zia?” dissi,
-”Si” disse sorridendo e arrossendo. Eravamo molto legati come fratello e sorelle, sopratutto con le prime due, visto che alle altre avevo dovuto fare più da genitore che da fratello. Suonarono  alla porta e mamma andò ad aprire. Riconobbi le voci, era Lottie con le piccole.
-”Ciao Louis” mi saltarono subito addosso.
-”Ciao piccole” dissi baciandole entrambe.
-”Ehy ciao Lou” dissi Lottie entrando sfinita, colpa della gemelle, pensai, ormai era una bella ragazza a tutti gli effetti tra pochi giorni avrebbe compiuto 17anni.
-”Ciao Lottie” dissi.
-”Allora ti senti pronto per la carriera da padre?” disse sedendosi accanto a me, apposta per stuzzicare.
-”Si tesoro” dissi fiero, che tutti scoppiarono a ridere.
-”Mamma noi andiamo nella  nostra camera” dissero le gemelle.
-”Okay, non combinate casini” rispose mia madre apprensiva.
-”Quando nascerà?” chiese Lottie.
-”Mmm aspetta che ci penso...” risposi, dovevo calcolare tutto qui, non c'ero abituato.
-”Oh mio dio Lou, non sai nemmeno quando l hai messa incinta?!?!?” rispose Lottie sbalordita.
-”Charlotte”  la richiamò mia mamma “Non davanti tua sorella, ti prego moderati” disse.
-”Mamma vedi che non credo più alla cicogna da un pezzo” disse Fizzy con tanta scontatezza.
-”Ho capito ,state crescendo e io sto invecchiando, diventerò nonna che tragedia”.
-”La nonna più bella di sempre” le ricordai io.
-”Grazie tesoro, a proposito Lottie vuoi fare compagnia a tuo fratello in questo viaggio?”chiese mia madre.
-”Quale viaggio?” domandò.
-”Va da Charlie” disse mia madre.
-”Oh per me va bene...” disse con tanta franchezza.
-”Emm...mamma non è per male, non prendetevela, ma già Charlie è un tipo difficile di carattere e poi sarebbe imbarazzante chiarire davanti Lottie “ dissi discreto.
-”Non vorresti mica fare del sesso per chiarire?” disse Lottie sfacciata, in quanto a sfacciataggine mi superava.
-”Lottieeee” urlò mia madre scioccata.
-”Scusa mamma” disse in un fil di voce.
-”No, non userò questa tecnica, cavolo Lottie è una donna incinta, per di più da uno stronzo, e poi l 'ultima volta che l abbiamo fatto non è andata bene, guarda come si ritrova!” dissi ridendo.
-”Sei proprio scemo!” disse Lottie.
-”Su, cominciate ad apparecchiare la tavola che tra un po' si mangia” ci avvisò mia madre.
Dopo pranzo decisi di riposarmi un po' per poi partire. Dopo tutte le raccomandazioni di mia madre, finalmente riuscì a partire per raggiungere la meta più importante della mia vita.
 
 
 
 
 
Angolo Autrice
 
Ehylà ragazze sono riuscita ad aggiornare prima che passasse un mese, Urrà! Devo smetterla di essere impegnata! E voi come avete trascorso il mese? Sfogatevi, mi piace aiutarvi! Tralasciando questo volevo dire che è vero che aggiorno raramente ma siete scomparse tutte, in pratica ho avuto 3 recensioni lo scorso capitolo, se faceva schifo, potevate benissimo scrivermelo. Per quanto riguarda il capitolo, spero che almeno questo vi soddisfi e che siate pronte e criticarlo nel bene o nel male. Qui, troviamo una Julia un pò depressa e una Sam che spacca i c***! Eh Louis riuscirà a chiarire con Charlie? Fatemi sapere che ne pensate, baciiiii <3 Carmen
 
Ps. Finalmenente sono riuscita a prendere e mettere le immagini dei personaggi da sola!!! Adesso sono come lì ho sempre immaginati, ho potuto fare da me!!! Yahhh! Scusate la mia felicità ma sono una frana al pc...e mi sento realizzata! Anche se non so creare i banner, qualcuno mi aiuti :( ! A voi le coppie del capitolo:  photo justin-chon-christian-serratos-eclipse-03_zpsa51df63a.jpg Christian Serratos nei pannio di Julia ( immaginatela con gli occhi chiari)  photo 69315_3_zpscc6b4691.jpgIl nostro sorridente Liam!  photo emma-stone-hot-photo-gallery-4-1024x768_zps0627e580.jpg La bellissima Emma Stone nei panni di Sam,  attrice che stimo profondamente!  photo download_zps4db5502f.jpg Ed il nostro wowissimo Niall!

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Capitolo 34
*** I'm ever out time ***


I'm ever out time




8 marzo 2013


Charlie

Erano passati dodici giorni da quando avevo lasciato Londra, per vivere ad Edimburgo lontana dal mio passato ma sopratutto lontana da Louis. Ricordo quando mia mamma mi raccontò che prima che lei avesse me abitava qui coi suoi genitori, ma per scappare dal suo passato come adesso avevo fatto io era fuggita a Londra, mentre io ero tornata nella sua città natale, sotto il tetto della mia cara nonna. Certo , era inutile continuare a fingere, che non mi mancasse niente, sopratutto le mie amiche che conoscevo da una vita, per non parlare dei ragazzi che anche se conoscevo da poco, per me erano già speciali, da quando ero partita mi ero sentita poco con gli altri, spesso mi sentivo con Ashley che a volte mi passava Harry, ed intuivo quanto quest'ultimo c'è l'avesse un po' con me, perchè secondo i suoi calcoli facevo soffrire Louis. Infine chi sentivo ogni santissimo giorno era Zayn, lui è speciale, non è quello che la gente crede, lui ha davvero un gran cuore anche se non riesce ad ammetterlo. Quando mi aveva chiamato per l'incidente di Liam, l'avevo sentito crollare, avrei voluto tanto andare da Liam, ma nel mio stato, oltre al lunghissimo viaggio, dovevo pure fare i conti con gli ospedali, in cui mi era severamente vietato entrare in certi reparti, per evitare di farmi contagiare qualche strana malattia. Proprio così, ormai tra un po' sarei stata al settimo mese e tutto questo mi metteva una certa ansia, perchè avevo paura del parto e del dopo, di quello che mi sarebbe toccato, gestire un altra vita, ma come potevo farlo se non avevo saputo gestire nemmeno la mia?Avevo dovuto cambiare ginecologo, e nella visita appena fatta, mi aveva finalmente detto a quando sarebbe stata la nascita, doveva avvenire dopo il 15 maggio, quando mi aveva annunciato la data ero andata in panico, mancava davvero poco. Nonostante la mia solitudine e la mia adorabile nonnina piena di grinta e che mi stava viziando per bene, ero riuscita a farmi un amico, ovvero il mio vicino di casa, si chiamava Mark, era adorabile, simpatico e gay. Ormai da quando mi ero trasferita mi aiutava in tutto e quando non lavorava era sempre con me per tenermi compagnia, gli avevo raccontato tutto della mia storia e mia aveva detto che ero stata abbastanza forte, secondo lui era stato peggio di fare out-ing. Il pomeriggio sarei dovuto uscire con lui, dopo che mamma mi aveva lasciato i soldi, avevo deciso di iniziare le prime compre, e volevo immediatamente procurarmi il passeggino con il baby pulman, visto che per i primi giorni avrebbe dormito là dentro. Mentre mi preparavo, mi concentrai sulla mia sagoma allo specchio , ero davvero enorme, sarei potuta scoppiare da un momento all'altro, per non parlare dei piedoni, farmi entrare una ballerina o una scappa col tacco era impossibile. -” Tesoro è arrivato Mark” disse mia nonna entrando in camera mia. -”Si arrivo” dissi spostandomi dallo specchio. -”Che facevi?” domando nonna curiosa. -”Niente, osservavo la mia mostruosità” dissi amareggiata. -”Ma che dici, ma se sei bellissima” disse nonna amorevole. -”Certo nonna, tu sei di parte!” dissi con ovvietà. -”Non sono di parte, ma tutte le donne in gravidanza sono belle” disse nonna soddisfatta della sua citazione. “E dei piedoni che dici?” dissi indicandomeli. -”Smettila e va giù, prima che Mark appassisca” disse prima di andare via. -”Ciao Mark” dissi scendendo le scale per andarlo ad abbracciare. -”Ciao bellezza, sei pronta?” domandò. -”Prontissima” e uscimmo di casa dopo aver salutato mia nonna. Dopo essere arrivati a destinazione, mi squillò il cellulare, era un messaggio di Zayn : STA SERA AVRAI UNA GRANDE SORPRESA, NON POSSO DIRTI ALTRO, BACI. Ma che aveva in mente Zayn? Mi soffermai un attimo a pensare di cosa si potesse trattare. -”Che fai Charlie, non vieni?” mi disse Mark vedendomi imbambolata. -”Si si arrivo, e che mi è arrivato un messaggio da Zayn, dicendomi che ha una sorpresa per me sta sera...non capisco” dissi perplessa. -”Sicuramente verrà a trovarti, mi raccomando se viene, non esitare a non chiamarmi, Malik promette bene” disse scherzando. Risi - “Ma dai smettila, mi sembra strano, tutto qui, con Liam in ospedale non penso abbia voglia di allontanarsi” dissi, ma poi decisi di non pensarci più di tanto, sta sera lo avrei scoperto. Entrammo nel negozio e oddio c'era l'imbarazzo della scelta. -”Posso aiutarvi?” disse una commessa trovandoci in difficoltà. -”Si grazie, stavamo cercando i passeggini che fanno anche da baby pulman” chiesi. -”Oh si venite da questa parte, seguitemi” rispose gentile. Ci mostrò tantissimi modelli, che si aprivano in maniera diversa, a quattro ruote o a tre, con accessori o senza, colori diversi, marche di verse ecc. Alla fine optai per un modello che si trasformava in passeggino, baby pulman e ovetto, di colore blu e e azzurro con in regalo il piumino, meglio di così non si poteva desiderare. Si era fatto tardi e dopo aver caricato lo scatolone sull'auto di Mark, ci dirigemmo verso casa, anche perchè la sera era arrivata e volevo sapere cosa dovevo aspettarmi da Zayn. -”Allora sei soddisfatta?” mi chiese Mark mentre eravamo in tragitto. -”Si si, anche se forse avrò sbagliato a prenderlo di quel colore” dissi sconfortata. -”Perchè mai?” disse lui non capendo. -”Se in futuro avrò un altro bambino, potrebbe essere femmina e non mi va di portarlo in giro con i colori maschili, dovevo optare per un colore neutro” pensai. -”Cioè tu stai mettendo al mondo questo piccoletto senza che tu lo desiderassi e ti stai già preoccupando di un altro futuro bambino?” disse scioccato. -”Si scusa e che è inevitabile che io ci pensi...” dissi sorridendo. -”Ti comprendo, ma ti ricordo che il secondo lo farai con un altro, quindi magari te lo fai comprare da lui “ disse scherzando. -”Già” risposi, certo avrei avuto un altro figlio, ma il padre sarebbe stato diverso, non ci avevo mai riflettuto sopra a questa situazioni, i miei figli sarebbero stati sempre fratellastri, se il padre non fosse stato Lou, cosa molto improbabile, visto che ormai era finita e lui stesso si era rassegnato non cercandomi più. -”Tesoro siamo arrivati” disse Mark facendomi tornare coi piedi per terra. -”Mi aiuti con lo scatolo?” domandai. -”Certo tesoro, pensavi che lo lasciassi prendere a te?!?” mi disse quasi offeso. -”Scusami” dissi ridendo e uscendo dall'auto. Mark prese lo scatolone e ci dirigemmo verso casa di nonna, aspettando che ci aprisse. -”Oh siete arrivati” disse mia nonna. -”Si eccoci qui” dissi mentre entravamo dentro casa. -”Vieni Mark seguimi portalo nella mia stanza” gli dissi e lui mi segui. -”Ok ben fatto” dissi fiera. -”Grazie Mark” dissi abbracciandolo. -”Di niente mia cara” rispose lui. Poi scendemmo al piano di sotto. -”Allora io vado, se ci sono novità su Zayn, chiamami” disse ammiccando. -”Va bene” dissi ridendo, Mark era incredibile, il perfetto migliore amico di una donna. -”Ti accompagno alla porta” disse mia nonna, mentre io mi ero già fiondata nel frigorifero, avevo famissima.


Louis


Ero appena arrivato, la via e il numero civico combaciavano con quelli che tempo fa mi aveva dato Ashley. Posteggiai qualche metro più indietro prima che qualcuno come Charlie o sua madre mi avesse notato subito. Prima di scendere, pensai a tutto quello che dovevo dire a Charlie, ma sapevo che poi di parole ne uscivano sempre poche, volevo che mi perdonasse e che cominciassimo di nuovo ad affrontare questa vita insieme. Ma avevo una paura esagerata di sbagliare qualche parola o gesto che lei poteva fraintendere. Deciso, stavo per aprire lo portiera dell'auto quando il cellulare squillò, cosi richiusi la portiera . Era Harry. -”Pronto Harry dimmi” dissi in tutta tranquillità. -”Ma dove cavolo sei? Ha una giornata che non ti vedo” disse. -”Oh si scusami per non averti avvisato ma è stato tutto così improvviso e poi non trovandovi a casa sta mattina non ho nemmeno pensato a scrivervi un bigliettino” dissi scusandomi. -”Si ho capito , ma dove sei? Non torni?” disse. -”Si certo che torno, anche se non so quando, dipende tutto da lei” risposi. -”Ma lei chi? Louis mi vuoi spiegare, non ti seguo” disse stufo. -”Harry, sono sotto casa di Charlie” dissi tutto d'un fiato. -”E potevi dirmelo, ti avremmo fatto compagnia” disse Harry. -”No per niente, devo affrontarla da solo” risposi deciso. -”Va bene, poi facci sapere come andrà a finire, spero bene” disse speranzoso. -”Lo spero anch'io, spero che capisca che io la amo e che voglio stare insieme a lei e crescere nostro figlio” dissi. -”Te lo auguro amico” disse Harry in tutta sincerità. -”Me lo auguro anch’io, perché non credo potrò ritornare alla mia solita vita senza pensarla” risposi. -“Già … Comunque quando tornate, o torni… siete invitati da mia madre per la festa di laurea di Gemma” m’informò Harry. -“Ok va bene, spero che torniamo allora …” risposi in tutta sincerità, mentre un macchina nera posteggiò un pò di metri lontano da me. -“Allora che si dice in questi casi?” disse Harry, ma io non lo ascoltai ero attento ad osservare la scena, non potevo crederci , era scesa dall’auto con un tipo, ridevano e sembravano davvero felici. -“Lou ci sei?” disse Harry che attendeva ancora una mia risposta al telefono. -“Si Harry, si, e credo proprio che tornerò indietro” risposi deluso. -“Perché mai?” domandò confuso. -“Perché lei è qui davanti a me con un altro, è sembra felice” risposi amareggiato. -“Ma che dici Louis? Tu pensi che in pochi giorni si sia trovato un altro? Nelle sue condizione, sai che ti ama!” rispose Harry. -“Ah sicuro? Perché mi sembra di essere sempre in ritardo …” risposi. -“Louis William Tomlinson, smuovi quel culetto sodo che ti ritrovi a va a prenderti la donna che ami” mi rimproverò. -“E se fallirò?” dissi insicuro. -“Louis tu non fallirai, guardala, in un solo colpo l’hai messa incita?” disse scherzando. -“Ma quanto puoi essere scemo Harry?” risposi sorridendo. -“Molto, va da lei … ci si sente!” disse riattaccando subito dopo, per non darmi il tempo di controbattere. Nel frattempo lei era scomparsa dentro casa e dopo un po’ il ragazzo era ritornato nella sua macchina per poi andare via. Presi fiato e coraggio prima di scendere dall’auto per dirigermi verso quei tre scalini. La mano tremò un pò prima che appoggiassi il dito sull’ interruttore del campanello. Poi la porta si aprì e una donna sulla sessantina d’anni mi sorrise, come se fosse arrivata la speranza.


Scusate il ritardo ma ho avuto problemi al pc.
Ps. Ormai siete diventate in troppe, scusate se non avviso nessuno, spero passiate voi, se mi amate ù.ù



Ciao tesorineeeeee … sono riuscita a non far passere un mese Wow, sto migliorando!!! Scusate come al solito ma è sempre un’impresa. Vi faccio questo piccolo capitolo come regalo di Natale, per promettervi che dopo le feste torno con un bel capitolone sui due piccioncini, sperando che risolvano il loro amore. Commentate voi il capitolo e ditemi cosa ne pensate, è solo di passaggio per poi sapere cosa succederà dopo. Io sto sclerando con midnight memories è un album fantastico, romantico ma molto trasgressivo rispetto agli altri, la mia canzone preferita? Something great… forse perché rispecchia molto la mia situazione adesso. Tristezza portami via. E la vostra qual è ? Perché? Come vedete ho cambiato nome in Tomlinson_ismine, tranquille sono sempre io, avevo richiesto a EFP di cambiare nickname da tempo, ma solo adesso ha esaudito il mio desiderio, e sì Amo Tomlinson in tutte le sue sfaccettature, che da poco ha compiuto 22 anni, Auguri amore mio, come passa il tempo!!! Che dite ragazze, per chi ama la Swift come me, che ne dite di cantargli 22? Eh? Scherzo XD

Non mi resta che augurarvi un buon inizio di anno nuovo e che esso possa portarvi tutto ciò che vogliate! Non vale per i One Direction! Ahahahahah so che è tutto ciò che una di noi desidera!!!


Ci si vede nel 2014, tanti bacioni, la vostra Carmen.

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Capitolo 35
*** Gotta be you ***


Gotta be you




8  Marzo 2013


Charlie
 
Dopo aver ripulito per bene l’ultimo cartone di latte, mi diressi al piano superiore in camera mia, m’infilai il mio pigiama extra-large e andai subito in bagno a lavarmi i denti, senti suonare alla porta, chi poteva essere mai a quest’ora? Mia madre sarebbe tornata l’indomani mattina … la sorpresa di Zayn?  Così presa dall’ansia e dalla curiosità di sapere, feci più in fretta possibile -"Charlie" urlò mia nonna. Non potevo rispondere, avevo ancora la bocca impastata di dentifricio . -"Charlie" richiamò.
-"Arrivo nonna" dissi come una scema, mentre mi risciacquavo la bocca. Mi ripulì per bene, usci dal bagno diretta verso le scale, per scoprire cosa mi attendeva, forse un pacco? Un regalo da Zayn?  Scesi le scale e raggiunsi l'ingresso, prima che rimanessi stupita. Lo fissai negli occhi, aveva delle brutte occhiaie, ma quegli occhi per me risplendevano comunque, la barba folta e i capelli più lunghi, aveva l'aria di chi non avesse pensato a se stesso nemmeno un secondo, trascurandosi del tutto, e non era da lui.
-"Charlie" disse interrompendo il silenzio, sorridendo lievemente.
-"Che diavolo ci fai qui?" dissi sbraitando, dopo essermi resa conto che sto scemo era davanti la porta di casa mia ad Edimburgo.
-"Come vedo ti fa sempre piacere vedermi" disse sarcastico, ah si? Faceva il sarcastico dopo non so quante ore di strada?
-"Louis cosa vuoi?" dissi controllandomi, non volevo fare una di quelle solite scenate, sopratutto davanti mia nonna.
-"Cosa voglio? Ma ti rendi conto di quello che dici? Mi stai trattando come se fossi un rappresentante di elettrodomestici!!" rispose incredulo.
-"Perchè come vorresti essere trattato eh?" risposi ostile.
-"Come il padre di tuo figlio!" rispose stufo.
-"Tesoro Io vado di là, ciao figliolo" disse mia nonna, captando chi era il ragazzo di fronte a lei.
-"Tranquilla nonna, non durerà molto" dissi arrogante.
-"Charlie ti prego, non sono venuto qui per litigare" disse avvicinandosi, lo bloccai con una mano sul torso.
 
-"Louis ti avevo ben detto, che quando sarebbe nato ne avremmo discusso, cosa ti costava aspettare altri due mesi?" risposi fredda, glaciale.
 
-"Ah quindi tu mi stai dicendo, che nostro figlio sarà un pacchetto postale e che io non dovrò essere presente il giorno della sua nascita?" disse sconvolto.
 
-"Praticamente si... e comunque non ti vorrei con me in sala parto" risposi ovvia.
 
-"Senti tesoro, anche se lo partorisci tu, non significa che io non debba esserci, ne ho tutto il diritto!" rispose sicuro.
 
-"Eh allora perché devo essere io quella a prendersi i chili di troppo,le visite, le nausee mattutine, le voglie che non sono mai state soddisfatte perché non ho nessuno eh?" dissi cercando di trattenere le lacrime.
 
-"Sei stata tu a impedirmelo Charlie, e anche se la colpa non è solo mia, sono qui per rimediare" disse responsabilizzandosi.
 
-"E vuoi rimediare gli ultimi due mesi?" dissi dura, non volevo cedere, non dovevo cedere.
 
-"Si" rispose convinto. Non sapevo che dire o che fare, ma non volevo permettergli di averla vinta.
 
-"Allora facciamo così... tra circa un mese, risali se vuoi, ti prenoti un albergo o quel che cavolo ti pare, e ti stai qui, quando mi si romperanno le acque verrai avvisato, così sarai contento di assistere alla nascita di tuo figlio... ma non entri in sala parto nemmeno per sogno" dissi seria esponendo i miei piani.
 
-"Quindi tu mi stai dicendo solo di attendere... senza poter starti accanto, non lo so, la mia famiglia vorrebbe conoscerti sai com' é, quello è marchio Tomlinson" disse fiero, indicando il mio grembo.
 
-" Cosa vuoi che ti dica eh? Di portare la tua famiglia, festeggiare insieme, come se niente fosse mai successo? Magari vuoi che ti io ti sposi, così la tua famiglia è tranquilla?" risposi superba.
 
-"Magari" rispose guardandomi negli occhi. Bene, adesso pensava pure al matrimonio. Questo si che aiutava.
 
-"Senti Louis, non vorrei essere scortese più di tanto, ma dimmi la verità sei qui per il bambino o per me?" dissi esausta, volevo chiuderla prima possibile, e appena avrei sentito Zayn lo avrei massacrato di parolacce.
 
-" Charlie ma che domande fai, per entrambi è ovvio!" rispose spazientito.
 
-"Bene, allora hai sbagliato tutto" risposi seria incrociando le braccia e poggiandole sul grembo ormai enorme.
 
-"Lo so, non c'era bisogno che tu mi aggiornassi, d'altronde, tu riesci a superare tutto, tu si che sei forte...ah...carino il tuo amichetto" disse prima di voltarsi verso la porta arreso.
 
-"Quale amichetto?" risposi confusa.
 
-"Non fare finta di niente, ti ho visto sai? Con il tuo nuovo fidanzatino... tienitelo stretto" disse arrogante, poteva essere così scemo?
 
-"Idiota, hai visto che non hai capito un cavolo di me? E cosa fai? Te ne vieni qui pretendendo che io ti perdoni, quando te ne esci con frasi del genere? Quello che tu chiami il mio fidanzatino, è un mio amico, tra l'altro è pure gay" dissi arrabbiata.
 
Si batté le mani in fronte, come per punirsi della cavolata che aveva appena detto. -"Scusami" disse con lo sguardo basso e pentito.
 
-"Scusami un corno, esci da questa casa emerito idiota!" urlai. Senza ribattere, mi guardò speranzoso, ma io stessa abbassai lo sguardo, non potevo sostenerlo.
 
Poi si chiuse la porta dell'ingresso alle spalle.
 
-"Charlie perché l'hai fatto?" disse mia nonna, venendomi all' incontro.
 
-"Perchè mi fa arrabbiare,viene qui e mi tratta come una poco di buono e sono la madre di suo figlio, non può permetterselo" dissi prima di scoppiare a piangere.
 
-"Non piangere tesoro..." disse mia nonna abbracciandomi.
 
-"Io lo odio" dissi in lacrime.
 
-"Sicura?" disse mia nonna sollevandomi la testa per guardarmi negli occhi.
 
-"Non lo so" dissi crollando tra le braccia di mia nonna in un disperato pianto.
 
-"Tesoro, io non so cosa ti passa per la testa, se quello che gli hai detto lo hai detto solo per sentirti forte come tua madre, ma non fare il suo stesso sbaglio, se tu lo ami, buttati, non saprai mai come andrà, non indossare una corazza come tua madre, dimmi la verità, hai mai desiderato avere un padre?" disse nonna con gli occhi umidi.
 
-"Certo che si, le mie compagne di scuola avevano tutte un padre di cui erano innamorate ed io non potevo mai vantarmene, io sono stata la bambina che non ha mai recitato la poesia per suo padre il giorno della festa del papà" risposi piangendo.
 
-"Vuoi questo per lui? Vuoi che il tuo dolore lo provi anche lui? Vuoi che non abbia nessuno che gli insegni come giocare al pallone o fare le cose da maschi?" disse nonna.
 
-"No certo che no..." risposi.
 
-"Allora cosa aspetti..." disse nonna sorridendo.
 
-"Nonna ma io non ne ho la forza, non ho il coraggio...per favore lasciami stare" dissi scostandomi dalle sua braccia, dirigendomi nella mia camera.
 
-"Benedette gioventù" sbraito mia nonna prima che mi chiudessi la porta alle spalle e sprofondassi nel mio letto.
 
 
 
Louis
 
Eccomi, avevo appena sprecato l’ultima possibilità, che grandissimo coglione, pensai. Anche se tra noi non ci sarebbe stato più niente, i piani per la nascita del bambino diciamo che stavano andando bene, prima che io rovinassi tutto con quella battuta del cavolo. Sono un idiota, ha ragione. Mi misi a sedere sugli scalini di casa Moore, avevo bisogno di riflettere, prima di riprendere la macchina e ritornare a Londra. Non sapevo più cosa inventarmi, lei era tosta, era imbattibile, in quale campo di addestramento era stata cresciuta? Risi pensando alla mia ultima affermazione. Sapevo che faceva finta di essere forte. Quanto avrei voluto baciarla, per farle capire che mi dispiaceva per tutto e potevamo ricominciare di nuovo, dimenticando il passato. Preso di coraggio, mi alzai, presi un grandissimo respiro e cercai le chiavi dell’auto nella tasca della mia giacca, quando una voce mi fece voltare.
 
-“Louis?” mi sentii chiamare.
-“Si?” dissi voltandomi, era sua nonna, bene e adesso che voleva? Pure lei voleva picchiarmi? Pensai ormai sconfitto.
-“Non andare, devo dirti una cosa” disse gentile.
-“Si certo, mi dica” dissi cortese.
-“Io non ti conosco, ma so che in realtà sei un bravo ragazzo, forse un po’ troppo giovane, ma con il tempo migliorerete entrambe” disse poggiandomi una mano sulla guancia, a mo di carezza.
-“La ringrazio signora, ma non vede che sua nipote è di coccio?” risposi sincero.
-“Lo so, non ha preso da me, ma posso dirti una cosa?” chiese.
-“Certo” risposi tranquillo.
-“Non ti arrendere, lei ti ama, ha solo paura, ha paura di sbagliare, pensa che quello che ha fatto sua mamma sia la scelta giusta, ma lo sa che è una bugia, lo sa lei quanto ha sofferto non avendo un padre, ma non lo ha mai dato a capire per non ferire sua madre, per favore non arrenderti” disse quasi supplichevole.
-“Ma io non so più cosa fare, lo giuro” dissi amareggiato.
-“Qualunque cosa, se serve, parlale, tappale la bocca perché è una grandissima logorroica, e non te ne andare fino a quando non cederà, perché cederà un giorno ” rispose con speranza.
-“Logorroica? È una grandissima rompi scatole, vuole avere sempre ragione” dissi senza problemi.
-“Lo so, lo so …” disse sorridendo la donna.
-“… e l’amo” dissi con tutto il cuore.
-“Lo so, per questo voglio che tu insista ancora” disse.
-“Che faccio?” domandai confuso.
-“Vedi sul retro della casa a sinistra sotto una finestra, c’è una scaletta in legno che fece tanto tempo fa mio marito quando mia figlia era ancora adolescente, adesso è ricoperta di foglie rampicanti, ma se ci riesci, puoi farle una sorpresa da lì, sta dormendo nella ex cameretta di sua madre” disse la donna fiera.
-“Siamo sicuri che non mi butterà da lì stesso o che mi apra la finestra?” domandai impaurito.
-“Non esagerare, non penso sia così cattiva da volerti morto …” rise forte la donna.
-“Lo spero … “ dissi ammiccando e dirigendomi dietro la casa.
Appena trovai la scala, presi coraggio e mi arrampicai, guardai giù e sperai che cadendo da questa altezza non fossi morto ma solo qualche gamba o braccio rotto. La finestra era chiusa, non si era ancora accorta di me, era indaffarata ad aggiustare dei vestiti su una sedia. Speravo non le sarebbe preso un colpo, così bussai. Lei si voltò dalla parte opposta ovvero verso la porta, era ovvio. Ribussai –“Sono alla finestra” dissi quasi urlando.
-“Oh Dio Louis, che ci fai lì? Mi hai fatto prendere un colpo!” disse portandosi la mano al cuore.
-“Scusa”  dissi sorridendo.
-“Scendi subito da lì cretino, potresti cadere” disse .
-“Ah quindi t’importa se muoio?” dissi sfidandola.
-“Non mi piace far morire la gente, all’infuori di qualunque essa sia” rispose altezzosa. Non mollava.
-“Apri la finestra” le dissi.
-“No! Scendi e va via” si contrappose.
-“Charlie non fare la bambina” dissi scocciato dal suo atteggiamento.
-“Non farlo tu, scendi!” ordinò.
-“Apri!” mi contrapposi.
-“Scendi!” disse seria.
-“No, Apri!” dissi stufo.
-“No!” urlò impertinente.
-“Okay” dissi tranquillamente.
-“Fa come vuoi” disse lei sdraiandosi sul letto, aprendo un libro.
Bene. Pensa, pensa, pensa.
 
-“Girl ,I see it in your eyes, you're disappointed, 'Cause I'm the foolish one that you anointed with your heart,
I tore it apart… “ canticchiai.
-“Lou smettila! Se vuoi vivere sulla mia finestra, almeno sta zitto!” disse spazientita, chissene, pensai. Non arrenderti.
-“And girl, what a mess I made upon your innocence...And no women in the world deserves this, but here I am, asking you for one more chance… “ continuai.
-“Lou!” mi richiamò, amavo quando mi chiamava Lou, anziché Louis.
-“Can we fall one more time? Stop the tape and rewind ,and if you walk away I know I’ll fade cause there is nobody else...  It's gotta be you, only you...” cantai amareggiato, ma sincero con tutto il cuore.
 

Charlie


Non poteva dire questo. Non poteva dirmi che io ero l’unica. Potevo dargli un'altra opportunità?
-“I’ll be here, by your side, no more fears, no more crying , but if you walk away I know I’ll fade, cause there is nobody else…It’s gotta be you only you “ continuò .Una lacrima solcò il mio viso .  Mi alzai, asciugandomi il viso, mi avvicinai alla finestra ancora chiusa e mi inginocchiai all'altezza di lui, per guardarlo negli occhi.
-"Perchè mi fai questo?" dissi tra una lacrima e l'altra.
-"Perchè ti amo Charlie" disse spontanemente.
-"Ma ne sei sicuro? Non sei solo accecato dal fatto che aspetti tuo figlio?" dissi amaramente.
-"No certo che no Charlie, ma ti ricordi? Quando ti ho detto di amarti, non sapevo fosse mio figlio, eppure ti volevo ugualmente..." disse sincero.
-"E quindi tu mi ami? Sei attratto da me?" dissi sorridendo a malapena.
-"Certo, non smetterò mai di lodare quel benedettissimo frullato per avermi fatto incontrare la ragazza più sexy è tosta del pianeta..." disse radioso. Mi fece ridere, come faceva sempre d'altronde, era sempre stata questa sua caratteristica a farmi perdutamente innamorare di lui.  Lo amavo, era invitabile, era impossibile sopprimere questo sentimento.
-" E tu mi ami?" disse interrompendo i miei pensieri e poggiando delicatamente le labbra in un bacio sulla finestra. Lo guardai sorridendo. Certo che lo amavo, era ovvio, al diavolo il passato, al diavolo le mie paure e al diavolo le mie insicurezze.
-" Ti amo " dissi poggiando le labbra dall altra parte del vetro.
-"Adesso mi apri?" mi disse con un espressione da cucciolo.
-"Sposta le mani" lo avvisai prima di tirare su la finestra. Una folata di vento mi investì il viso. Poi con cautela mi avvicinai al suo, per inspirare il suo odore. Lo guardai fissa negli occhi prima di chiuderli e gettargli le braccia al collo e impossessarmi delle sue sottili e morbide labbra.
-"Posso entrare?" disse abbandonando le mie labbra.
-"Si certo, ti aiuto" dissi prendendolo per le mani e tirandolo un pò. Ma quando saltò dentro finimmo per inciampare tra i nostri piedi, cademmo sul letto dopo che lui prudentemente mi afferrò.
-"Mmmmm... ricordo già questa scena" disse ridendo e alludendo a quella notte d'estate quando finimmo per fare l'amore.
-"Sai...anch'io...ma quella volta stavo sopra" dissi schietta.
-"Mmm...come siamo intrapendenti, mi piaci, mi piaci per questo" disse fiero.
-"Ah quindi mi vuoi solo per questo?" dissi facendo la finta offesa.
-"Credi? Se vuoi possiamo stare qui e forse tra due mesi avrò finito la lista..."  disse.
-"Baciami" dissi infine io chiedendo urgentemente accesso alle sua bocca.
-"Sai, forse dovremmo andarci piano" disse tra un bacio e l'altro.
-"Perchè?" chiesi io staccandomi per guardarlo negli occhi.
-"Perchè non resisterei, ho voglia di fare l'amore con te" vidi il suo ardore negli occhi.
-"Anch'io" dissi riprendendolo a baciare e intrecciando le mani nei suoi capelli.
-"Ma possiamo?" disse dopo un pò con l'affanno.
-"Che significa Lou?" chiesi perplessa.
-"Oddio che imbarazzo " disse arrossendo.
-"Non imbarazzarti siamo una coppia" lo sfronai.
-"Sei tu che mi fai questo...non sono mai stato un tipo imbacciato con le ragazze. Comunque dico... tu sei incinta...possiamo ugualmente?" disse esitante.
-"Il dottore del corso di preparto ha detto di si, sempre in modo molto delicato..." spiegai istruita.
-"Da quand’ è che vai a un corso di preparto?" domandò.
-"Da quando è che sono qui, si inizia almeno due mesi prima, così non dovrei avere problemi durante il parto, sarò preparata" dissi.
Si staccò completamente da me e si adagiò sul letto accanto a me , con un braccio che gli reggeva la testa  e l'altro appoggiato sul mio grembo.
-"Voglio venire anch'io" disse serio.
-"Sicuro? Non ti verranno attacchi di panico il giorno del parto? Non è come nei film Lou" gli spiegai.
-"Lo so , ma non importa voglio esserci, quando è il prossimo incontro?" domandò.
-"Al dire il vero, domani mattina" risposi.
-"Ok verrò " disse sorridente. Poi mi avvicinai a lui, gli diedi piccoli baci  che partirono dalla mascella e finirò sul suo collo.
-"Charlie aspetta aspetta..." mi frenò. Eh adesso che aveva?
-"Ma domani torniamo a Londra?" mi chiese.
-"Lou, veramente avrei bisogno di passare un pò di tempo qui, da sola con te" dissi sincera, per un pò volevo solo stare sola con lui.
-"Va bene tesoro, però non ho niente con me" disse.
-"Non ti preoccupare, domani mattina prima di andare al corso, andiamo al centro commerciale e ti compri qualcosina" dissi premurosa.
-"Ok aspetta che avviso mia madre, Harry, Zayn..." iniziò a blaterare estraendo il cellulare dalla tasca. Gli bloccai la mano.
-"Lou non puoi farlo dopo?" dissi implorante.
-"Si certo ma perchè?" domandò confuso.
-"Lou mi dici che hai voglia di fare l'amore con me e poi cambi continuamente discorso!!" sbottai calma.
-"Tesoro la gravidanza ti ha reso molto desiderosa... credo che appena nascerà il piccoletto, dovremmo fare un altro figlio per renderti così smaniosa" disse malizioso. Risi prima di avvinghiarmi a lui. Gli tolsi la giacca, prima di tastare le sue possenti braccia, per poi fare fuori la sua maglia.
-"Charlie, ma c'è tua nonna" mi ricordò.
-"Da quando è un problema per te?" chiesi.
-"Charlie, Charlie ferma... in realtà non ci riesco" disse pensieroso.
-"Cosa c'è che non va Lou?" domandai.
-"Non lo so, sei in questo stato.." disse indicando la pancia e continuò - " ed è difficile concentrarsi" disse cupo.
-"Ti faccio schifo vero?" dissi con rammarico.
-"Che cavolo dici? Sei bellissima" disse dandomi un bacio.
-"Allora cosa c’è che non va?" domadai preoccupata.
-"Ho paura di fargli del male, cioè m'imbarazza sapere che lì cè nostro figlio e noi facciamo quello che dobbiamo fare... non mi concentro" disse imbarazzato.
Scoppiai in una frogorosa risata. -" Ti diverti?" disse lui goffo.
-"No è solo...che non me lo aspettavo" dissi asciugandomi le lacrime che mi sfuggirono dalle risate.
-"Scusami" disse distendendosi accanto a me.
-"Tranquillo, certo sarà arduo aspettare due mesi e passa..." dissi io un pò delusa.
-"Mi dispiace" disse mortificato.
-"Tranquillo Lou " dissi girandomi verso il muro e dandogli le spalle.
-"C'è l' hai con me adesso?" disse avvicinandosi alla mie spalle, lasciandomi un baciò sul braccio.
-"No stupido...e che mi hai fatto sentire una depravata" dissi stavolta io imbarazzata.
-"No sono io che sembrò un deficente, incapace di agire..." disse colpevolizzandosi.
-"Rilassati Lou... aspetteremo" dissi sorridendo.
-"Già, posso almeno coccolarti?" disse accarezzandomi i capelli.
-"Certo" dissi voltandomi e baciandolo. Poi si mise più giù all'altezza del grembo.
-"Piccoletto, sai che per colpa tua non riesco a fare l'amore con la mamma?" gli parlò e subito dopo accosto l'orecchio aspettando una risposta.
-"Oddio!" urlaì.
-"Che ho fatto?" disse  alzando entrambe le mani in aria.
-"Niente tu niente... ha scalciato è la prima volta che lo fa" dissi felice.
-"Avrà riconosciuto la voce del suo papà" disse altrettando felice lui.
-"Non ci posso credere, vieni qui, dammi la mano" l'afferrai appoggiandola nel punto esatto dove dopo scalciò ancora.
-"è meraviglioso" sorrise lui.
-"Lo so" dissi sorridente e portando le mani sul suo viso attirandolo a me per baciarlo.
-"Sarà un grandissimo calciatore" scherzò.
-"Se avrà un papà che saprà insegnarglielo bene, certmente sarà il numero uno " dissi gioiosa.
-"Ti amo" mi disse.
-"Ti amo anch'io" conclusi accoccolandomi tra le sue braccia.
 
 
 
 

Hiiiii Girls! Come va?
Scusate se sono stata molto assente, ma dopo le feste sono stata straimpegnata perchè finalmente ho preso il biglietto per il viaggio della mia vita, come ben sapevate dovevo andare a vivere a Londra. Purtroppo però ho dovuto cambiare opzione perchè Londra è piena di italiani ed incasinata in questo momento, sopratutto la legge sta diventando più severa. Quindi dove sarò diretta? A
DUBLINO!!! Nella nostra amatissima Irlanda, partirò il 7 settembre. Non sono pazza ad aver preso il biglietto aereo adesso, ma i prezzi migliori per settembre erano in questo periodo. Adesso avrò ancora molte cose da sbrigare. Comunque sia, spero che questo capitolo vi piaccia perchè ci ho messo giorni per renderlo perfetto, nonostante le mie distrazzioni. Finalmente I due si rimettono insieme. Yuppy!!! Ditemi cosa ne pensate, vorrei trovare più di 3 recensioni come è successo nello scorso capitolo!
 

Baciiiiiiiii Vi adoro!!!!


 

 
 
 
 
 
 
 photo xl_Selena-Gomez-Lookbook-30_zps9ef4545f.jpg La mia amatissima Gomez nel ruolo di Charlie.  photo tumblr_mrxg844H9L1qgs67zo1_500_zps7d41422a.png E Tomlinson...Yeah!!

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Capitolo 36
*** You don't know who I am ***


You don't know who I am



9 Marzo 2013


Charlie

La fioca luce che attraversava la stanza, mi fece capire che era già mattino. Il freddo mi fece stringere ancora più a Louis che dormiva beato, sia io che lui avevamo trovato la nostre pace dopo le varie tormente. –“Lou” lo chiamai, lasciandogli un leggero bacio sulla guancia.
-“Mmm..” mugugnò.
-“Sveglia” dissi .
-“Giorno” disse aprendo i suoi meravigliosi occhi che si scontrarono subito coi miei, mi faceva stare bene perdermi dentro quell’oceano.
-“Giorno!” risposi sorridendo e mi strinse forte a se. Non riuscivo a capacitarmi di come avevo potuto negarmi tutto quest’amore. Volevo essere cullata da quelle braccia per sempre, volevo respirare il suo odore in eterno.  Poi mi lasciò un bacio sulla fronte e si alzò. Io lo segui a ruota ma perdendo più tempo, ero enorme. Lui mi guardava divertito.
-“Lou, non guardarmi cosi! Sono orribile!” mi sentivo ingombrante e goffa.
-“Ma che dici Cha? Vieni qui!” disse attirandomi a se. Sentire il suo addome poggiato sul mio grembo, mi dava un senso di sicurezza e completezza. Poi il piccolo scalciò nuovamente.
-“Qualcuno qui ha fame!” dissi accarezzandomi la rotondità.
-“Andiamo” disse prendendomi per mano e trascinandomi nelle scale.
Udii una voce familiare, mia mamma. Era appena tornata,ecco che sarebbe scoppiato il cazziatone dell’anno.
-“Lou, c’è mia mamma!” dissi attirandolo a me prima di entrare in cucina.
-“Tranquilla amore, so che abbiamo cominciato col piede sbagliato, ma deve capire, io ti amo” disse;  non potevo resistere, mi era mancato troppo, così mi catapultai sulle sua labbra, lo afferrai per la nuca, stringendolo eccessivamente a me, era uno di quei paci inappagabili. Poggiò una delle sue mani sulla mia pancia, mentre l’altra vagava tra il collo e la mascella. Io feci scivolare la mani sul suo petto,  stringendo forte la maglia leggera che portava. Poi le sue labbra passarono sul mio collo,ma quando inclinai il collo per dare maggiore libero accesso alle sue labbra mi accorsi che mi madre ci stava osservando con le braccia conserte. Poi tossì.
-“Lou” dissi allontanandolo.
-“Mmm?” domando lui, ancora preso.
-“C’è mia mamma” dissi imbarazzata, come una ragazzina di 14 che era appena stata scoperta a pomiciare nella sua cameretta col suo primo fidanzato, piuttosto che come una ragazza incinta con il suo grande amore.
-“Cazzo” imprecò a bassa voce, -“Signora Moore” disse tendendo la mano verso mia madre, aspettando che fosse stretta da quest’ultima, ma lei lo ignorò voltandosi –“In cucina, subito” ci ordinò.
Entrambi mano nella mano la seguimmo in silenzio.
-“Sedetevi” disse guardando le sedie che stavano attorno alla tavola, subito ci affrettammo a prendere posto, strinsi la sua mano e lo guardai, cercando di rassicurarlo, perché io conoscevo i cazziatoni di mia madre, lui no.
-“A quanto vedo, avete smesso di litigare” disse riferendosi al baciò che ci eravamo appena scambiati.
Entrambi sorridemmo. –“Avete finito di fare tira e molla? Lo volete capire che questo non è un gioco? C’è in ballo una vita, non solo i vostri sentimenti! Ma la vita di qualcuno che amerete più di voi stessi.  A presto sarete entrambe genitori e voglio che vi prendiate le vostre responsabilità” disse seria, fucilandoci con lo sguardo. Non potevo darle torto, ma stava esagerando non eravamo due bambini. 
-“Mio Dio! Mary ma lasciali vivere, sono giovani e si amano, sono sicura che si prenderanno cura di loro figlio nel miglior modo possibile!” sbottò mia nonna all’improvviso.
-“Mamma fatti gli affari tuoi!” disse mia mamma in propria difesa.
-“ Mi è bastato farmeli quanto riguardava te! Non farò fare lo stesso errore a Charlie” disse mia nonna seria, ma sapevo quanto addolorata fosse.
-“Nonna, mamma …” dissi richiamandole a me.
-“Io e Louis ci amiamo, davvero. Le nostre sono state solo frutto di tante incomprensioni, l’amore non è tutto rose e fiori, ti assicuro che cresceremo nostro figlio nel modo migliore possibile, perché oltre noi due avrà un intera famiglia ad amarlo” dissi col cuore.
-“Signora le prometto, che mi prenderò sempre cura di entrambe, lo so, possono sembrare le promesse di un ragazzino, ma le giuro che quello che dico è vero, quando decido di fare qualcosa nella mia vita è perché la voglio veramente, e anche se un domani Charlie non dovesse amarmi più, prometto che sarò sempre presente per mio figlio e mi prenderò cura di lui finché potrò” disse Louis.
 
Mia madre chiuse gli occhi e sospirò –“ Eh va bene …” disse arresa. Entusiasta, mi alzai e la raggiunsi per abbracciarla –“Grazie Mamma” dissi lasciandole dopo un bacio sulla guancia.
 
 
Julia

Quella mattina decisi di andare sola da Liam, ero veramente stanca, questo lo si poteva capire dalle intense occhiaie, ma soprattutto dal mio fulmineo dimagrimento. Non ero stata mai una di quelle ragazze pelle e ossa, ma di questo passo ci sarei riuscita. Scesi del bus, che mi lascio proprio davanti l’ospedale e come ogni mattina presi prima un caffè alle macchinette. Dinanzi la porta trovai i genitori di Liam intendi a parlare con il medico, quindi mi avvicinai con cautela.
-“Ciao tesoro” mi salutò come sempre cortese sua madre.
-“Buon giorno a voi” dissi ad entrambi e anche il signor Geoff ricambiò.
-“Cosa vi ha detto?” domandai subito curiosa.
-“Ci stava informando della gamba rotta di Liam, forse dovrà subire un intervento qualora lui si svegli” disse amareggiata.
Annuì pensando alla tristezza di quelle parole, quanto avrei voluto che si svegliasse.
-“Cara io vado a prendere il caffè e a leggere un giornale” informò Geoff sua moglie.
-“Va bene” disse stanca passandosi una mano sulla fronte.
-“Vada pure lei, ci sto io qui con Liam” suggerii, in modo che quella donna potesse rilassarsi un attimo.
-“Grazie tesoro, ma devo rasare Liam, sai che odia avere la barba disordinata” disse.
-“Ci penso io, stia tranquilla, si rilassi un po’” le sorrisi per confortarla e convincerla.
-“Grazie tante tesoro” ringraziò gentile.
-“Di nulla” dissi sorridendo.
Entrai nella stanza ed era ancora buia, così decisi aprire le persiane per fare entrare un po’ di luce. Guardai il suo volto tranquillo, era bellissimo, persino in quella stato, con una benda che gli avvolgeva la testa e una mascherina.  Poi cambiai l’acqua ai fiori, nel frattempo riempi una vaschetta d’acqua poggiandola sul comodino in seguito cercai tra le sue cose rasoio e schiuma da barba.  Con cura iniziai a radere la parte destra del suo viso arrivando sino al confine con la mascherina dell’ossigeno. Così impossibilitata nel procedere, decisi di sollevarla minimamente per non complicarmi il lavoro. Fu un attimo quando dall’elettrocardiografo  iniziarono ad accelerare i battiti cardiaci, mi preoccupai immediatamente, cosa avevo combinato, forse avevo azzardato troppo a togliere quella benedettissima mascherina?  Il senso di colpa prevalse e quel dannato bip non faceva cha aumentare, subito arrivarono  gli infermieri e i dottori, facendomi allontanare e occupandosi della situazione. –“Giuro che non ho combinato niente, ho solo leggermente sposato la mascherina” piagnucolai.  Ma nessuno mi diete retta troppo occupati nel loro dovere.  Arrivarono pure i suoi genitori  preoccupati –“Che succede?” domandarono. –“Niente di grave signori Payne, suo figlio sta solo prendendo riconoscenza” spiegò il dottore.  Fui travolta dell’immensa felicità che quelle parole mi mandarono, era il miglior giorno di sempre. Inconsciamente abbracciai la madre di Liam. Ero incredula. E pensare che mi stava venendo un infarto, pensando che stesse succedendo qualcosa di grave di nuovo per colpa mia.  –“Potete momentaneamente lasciare la stanza?” ci chiese cortesemente un infermiera. –“Perché ?” domandò suo padre.  –“Dobbiamo staccare alcuni macchinari e iniziare altre terapie credo, dopo potete rientrare” disse cortese. Così uscimmo tutti. I signori Payne chiamarono le loro figlie, mentre io mi preoccupai di chiamare Niall, in modo che potesse dare la notizia a tutti.  Puntualmente come sempre, arrivò quella sgallettata di Alicia, lei era sempre ben vestita e truccata, non sembrava per niente scombussolata per la situazione, magari era una tipa forte.  Si avvicinò a noi, più che altro ai genitori di Liam, ignorandomi come al solito.  –“Liam?” domandò con quell’aria  da narcisista che aveva.  –“Oh tesoro, si sta risvegliando!” disse la madre entusiasta.  –“Grazie per avermi avvisato!” disse retorica. –“Scusaci ma è appena successo” rispose la signora. Ma come poteva comportarsi così con i suoi? Si era fatta chiedere pure scusa e lei non era nessuno per Liam.  –“potete entrare” ci avvisò l’infermiera che uscì con tutto l’equipe dei medici, lasciando solo con noi il primario. Ero entusiasta non stavo più nella pelle.
-“Mamma, Papà …” disse lievemente appena vide i suoi genitori. Il mio cuore scoppiò di felicità al suono della sua voce.  –“Alicia ci sei pure tu” disse sorridendo sorpreso. Cosa? Cosa avevano appena sentito le miei orecchie? Perché stava calcolando lei e non me? Voleva dire che era arrabbiatissimo con me per quello che gli era successo e stava già cominciando ad ignorarmi? –“Amore mio” disse lei civettuola avvicinandosi pericolosamente a lui sino a stampargli un lieve bacio sulle labbra. Ma come poteva? I genitori di Liam erano un po’ confusi, ma gli feci cenno di lasciare stare, me la sarei sbrigata da sola.  –“Ehy” dissi avvicinandomi al letto, volevo che mi dicesse qualcosa, anche un ti odio.  –“Salve” disse sorridendo, più che per piacere, lo fece per educazione.
-“Liam scusami” dissi prima di tutto.
-“Per cosa?” disse confuso.
-“Come per cosa? Per l’incidente!” risposi più confusa di lui.
-“Quale incidente?” domandò.
Sia io che i genitori di Liam ci guardammo in faccia, aspettando spiegazioni dal medico, che in fine parlò –“ Liam l’incidente è il motivo per cui sei qui dentro” spiegò il dottore.
-“Si lo avevo intuito … ma non capisco cosa c’entri lei, per caso sei la ragazza che mi ha investito?” disse. Cosa? Ero sconvolta, mi si mozzò il fiato. Non potevo crederci, non si ricordava di me.  Una lacrima attraverso il mio viso –“Scusate” dissi correndo fuori.  Dopo cinque minuti venni raggiunta dai genitori con il medico. La madre di Liam mi abbracciò per consolazione;
-“Che è successo? Perché non si ricorda più di me?” domandai frustata al medico.
-“Credo che Liam abbia avuto una perdita di memoria tempo breve, molto probabilmente a causa del trauma cranico” spiegò.
-“Che c’entra col fatto che non si ricorda più di me?”  domandai confusa.
-“Vedi in pratica la memoria a breve termine di una persona può essere pensata come una camera di stoccaggio temporaneo per eventi recenti e ricordi , quindi molto probabilmente a dimenticato tutto quello che gli era successo di recente, a causa dell’ematoma che si è venuto a creare, quindi bisognerebbe aspettare che l’ematoma si asciughi e iniziare una terapia di ricordi per così dire, Scusa se te lo chiedo da quanto tempo conosci Liam?” domandò diplomatico.
-“Da questa estate” risposi amareggiata.
-“Quindi ha momentaneamente cancellato i ricordi di circa 7/8 mesi” rispose.
-“Credo di si … anche se penso che abbia rimosso di più”  dissi.
-“Perché?” domandò il dottore, aveva bisogno di conoscere i dettagli se voleva aiutarlo.
-“Perché lui a Maggio si era lasciato con Alicia e adesso crede che sia ancora la sua ragazza” dissi afflitta.
-“Quindi ha perso circa un anno di memoria … grazie per l’aiuto signorina” disse il medico prima di andare.
-“Di niente, ma aspetti, devo chiederle una cosa” dissi turbata.
-“Mi dica” rispose gentile.
-“Quanto durerà? Come possiamo aiutarlo?” domandai.
-“Non penso durerà molti giorni , dobbiamo aspettare che l’ematoma asciughi, ma una cosa importante per aiutarlo, oltre la nostra terapia, è che dovete fare in modo di mandargli dei ricordi, ma senza forzarlo, ad esempio non dirgli di essere la sua attuale ragazza, perché non capirebbe, per adesso è confuso” rispose.
-“Va bene” risposi in lacrime, dopo di che mi allontanai da tutti, volevo stare da sola.
In lontananza vidi arrivare i ragazzi, Zayn, Niall e Harry.
-“Ehy July, che ci fai qui fuori?” domandò Niall preoccupato.
-“Liam ha perso la memoria” dissi disperata, buttandomi tra le braccia di Niall in un pianto liberatorio.
-“Cosa?” domandarono Zayn e Harry confusi.
Mi asciugai le lacrime, facendo attutire i singhiozzi, prima di spiegargli tutta la situazione.
-“Quindi in pratica la sua memoria è rimasta ferma, tipo ad Aprile?” domandò Harry ancora incerto.
-“Si, quindi per lui sta ancora con Alicia e quindi e come se io e le ragazze non fossimo mai esistite” spiegai.
-“ E adesso come si fa?” disse Zayn.
-“Gli state vicino, è tutto quello che potete fare, non forzartelo con la verità perché non capirebbe” risposi triste.
-“Che situazione di merda!”  sbraitò.
-“Ragazzi, qualcuno di voi potrebbe lasciarmi a casa? Non ho più voglia di stare qui per adesso, ho bisogno di riposare” chiesi per cortesia.
-“Certo, ti accompagno io e poi ritorno” si propose Niall.
-“Scusami” dissi.
-“Di niente, se vuoi chiamo Sam, ti fa compagnia?” mi chiese.
-“No, grazie ma voglio stare sola” dissi, lo so che volevano consolarmi in tutti modi, ma per il momento l’unico che poteva farmi stare bene era Liam, e lui non sapeva chi ero io.
 
Charlie

 -“Appoggiate completamente la vostra schiena  sul petto del vostro compagno e rilassatevi, fate un lungo sospiro e prendete le sue mani, riportandole sul grembo, dopo di che a ogni contrazione che percepirete il giorno del parto, stringete entrambe le mani sul ventre … bene così … potrete entrambe concepire il tempo e il dolore di una contrazione …” spiegava l’educatrice.
-“A me sembrano un mucchio di stronzate” sussurrò al mio orecchio Louis, facendomi sorridere, mentre stringeva la sue mani su di me.
-“Smettila” dissi rimproverandolo sottovoce, non potevamo parlottare.
-“Scusa perché dovrei pure percepire lo stesso dolore?” rispose sconvolto.
-“In modo che sappiate cosa si prova”  risposi saggia.
-“Che razza di masochismo è questo?” rispose scettico.
-“Non è masochismo, ma tu ci pensi che devo fare uscire una testa dalla mia vagina eh?” sbottai.
-“Ti prego non dirlo nemmeno che mi sento male” rispose quasi schifato.
-“Adesso voi donne allargate le gambe più che potete e portatele su, facendovi sostenere sempre dal vostro compagno” continuò.
-“Te lo dico io, questa non vuole che proviamo gli stessi dolori, stiamo solo facendo da lettino” disse sarcastico.
-“Lou, ma la vuoi smettere” dissi colpendolo, non sapeva mai comportarsi seriamente.
-“Per favore silenzio” ci guardò storta l’educatrice.
-“Ci scusi” risposi io per entrambe.
A interrompere di nuovo la lezione, fu una suoneria.
-“Di chi è?” domandò la donna severa.
-“Mi scusi, il mio” disse Louis.
Dovevamo farci riconoscere ovunque.
-“Potete lasciare la sala cortesemente, se non siete interessati” disse con un finto sorriso.
-“Charlie, è Zayn,devo rispondere” disse Louis non preoccupandosi di quello che aveva appena detto la signora.
-“Scusate” s ‘intromise avvicinandosi.
-“Okay okay andiamo …” risposi io, stirai le braccia verso Lou che era già alzato in modo che potesse aiutarmi ad alzarmi, poi raccolse il tappetino  -“Per la cronaca, secondo me questa lezione è una stronzata, mia madre fa nascere bambini da più di vent’anni, non ha mai fatto niente di tutto questo” disse prima di chiudersi la porta alle spalle, lasciando tutti a bocca aperta.
-“Louis sempre tu sei! Adesso siamo proprio fuori dal corso” dissi contrariata.
-“Tranquilla Tesoro, quel giorno avrai solo bisogno di me” disse lasciandomi un lieve bacio sulle labbra per calmarmi, ma più che altro per zittirmi.
-“Che voleva Zayn?“ dissi cambiando discorso.
-“Ha chiuso, adesso lo richiamo!” compose il numero e partì la telefonata.
-“Ciao Zayn … tutto bene, che succede?” disse.
-“Davvero? Non ci posso credere! Certo che torniamo!” rispose entusiasto.
-“Ci vediamo presto, vi voglio bene!” riattaccò.
-“Allora?” domandai curiosa.
-“Liam si è risvegliato!” disse felice.
-“Ma è grandioso!” dissi abbracciandolo .
-“Questo si che è un miracolo” disse ricambiando l’abbraccio.
-“Quindi dobbiamo tornare a Londra?” dissi un po’ dispiaciuta per il poco tempo trascorso insieme.
-“Se per te è un problema, scendo solo e poi ritorno” disse apprensivo.
-“No tranquillo, torniamo insieme” disse sorridendo e baciandolo.
-“Sicura?” domandò .
-“Si, tanto da qui ci hanno cacciato!” dissi scherzando, prima di ributtarmi sulle sue labbra.
 
Bonnie
 
-“Oh Zayn sono felicissima che Liam stia bene” dissi mentre parlavo al telefono con lui, avevo appena ricevuto la notizia e stentavo a crederci.
-“Vieni con me?” mi propose.
-“Non posso Zayn “ dissi dispiaciuta.
-“Perché?”  domandò .
-“Sta arrivando James” dissi amareggiata.
-“Va bene, va bene … non so fino a quanto potrò resistere con questa storia, davvero…” disse esausto.
-“Zayn , te l’ avevo detto che non era facile”  chiarii.
-“Si ma non mi va di condividerti con qualcun’atro” rispose serio.
-“Dobbiamo ricominciare a litigare?” dissi.
-“No no, lascia stare, oggi è un bel giorno … ci si sente, Ti amo!” disse.
-“Ti amo anch’io” risposi prima di riagganciare.
Scesi in cucina a prendere un succo dal frigorifero quando venni chiamata da mia mamma.
-“Che c’è mamma?” domandai stufa.
-“Va a vestirti in modo decente, tra un po’ arriva James” mi consigliò.
-“E allora?” risposi irritata.
-“Bonnie ti prego , non fare la sciocca, fa come ti dico e poi capirai” seguì il suo consiglio, solo per non sentirla parlottare ancora; se fossi stata con Zayn, potevo benissimo passeggiare in pigiama, non c’era bisogno di rendersi lussuosamente presentabili.
Dopo essermi cambiata, trovai tutti in salotto persino James.
-“Bonnie, puoi avvicinarti” e così feci. Mia madre batté le mani euforica. Mi sentii leggermente sotto pressione con gli occhi di tutti puntati addosso, da quello di mio padre sino a quello di James. Avevano scoperto qualcosa?
-“Bonnie, visto che ho già chiesto il permesso ai tuoi genitori ed ho ricevuto la loro benedizione” disse mettendosi in ginocchio, no ti prego non lo fare pensai.  Afferrò un cofanetto dalla tasca della giacca e lo aprì –“Mi vuoi sposare?” mi si mozzò il fiato in gola. No. Non poteva essere successo. Tutti mi fissavano in attesa di una risposta, soprattutto James, che era abbastanza confuso. Le mani sudavano e la paura cresceva in me, che dovevo fare ? 
-“Amore?” richiamò la mia attenzione James, poi guardai mia madre e mi fece cenno di accettare. Ma io non volevo.
-“Allora?” continuò.
-“Ehm… si” dissi in un sussurro. Subito mi mise l’anello e mi baciò. Ero scombussolata, non potevo crederci, avevo fatto la più enorme cazzata della mia vita.
 
Ciao ragazze, eccomi qui dopo un mese. Volevo aggiornare ieri sera, ma ero troppo concentrata sui Brits 2014, perché c’erano i nostri ragazzi!!! Ma avete visto quanto sono belli? *_*  Li amo <3 Erano vicino al palco quindi ad ogni entrata era possibile vederli, che figata!!! Tralasciando questo…la brutta figura di Harry che era al bagno??? Eh? Sempre e solo lui, sennò che Harry Styles sarebbe senza le sue brutte figure?  Menomale che con le sue lunghe gambe ha raggiunto il palco in poche solcate. E l’intervista nella stanza dei vincitori ???  Liam era ubriaco!!! Ahahahahah… E quando gli hanno chiesta qual è stato il miglior concerto , avete sentito cosa ha detto Zayn? Ha detto Verona e Niall ha confermato! Mi sento lusingata… anche se io non c’ero è sempre un onore essere ricordate anche in quell’attimo.
Tornando al capitolo, che dire Lou e Charlie mi piacciono troppo, trionfa l’amore. Adesso spero che non mi ucciderete per Liam e July, vero? Perdonatemi, ma doveva andar così. E Bonnie? Come reagirà il nostro amato Malik?  Fatemi sapere, ci tengo ;) Ringrazio tutte, soprattutto colore che hanno recensito, grazie per quelle
8 recensioni, che mi fanno sempre piacere. 
Ps. Ho iniziato una nuova FF “A secret love story” date una sbirciatina e fatemi sapere, spero di aggiornare presto anche lì.  Bacioniiiiiii, la vostra Carmen <3
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 37
*** She marries another ***


 
 
She marries another
 
9 Marzo 2013
 
 
Bonnie
 
Subito dopo cena, James se ne era andato con la promessa che ci saremmo visti l'indomani mattina per decidere una data. Non potevo crederci, mi ero condannata a vita. Più guardavo quell'anello di fidanzamento che brillava al mio dito, più il senso di colpevolezza incombeva su di me. Come potevo spiegarlo a Zayn? Come potevo affrontare i miei genitori? Cosa dovevo scegliere? La scorciatoia più facile sarebbe stata lasciare Zayn, ma poi della mia vita che ne sarebbe stato?
-”Non guardare più quell'anello” disse mia madre accomodandosi accanto a me sul divano del salotto, essendo rimaste tutte due, visto che mio padre era andato già a dormire e mio fratello era uscito.
-”Dovrai guardarlo per il resto della tua vita” ci scherzò su mia mamma. Una lacrima solcò il mio viso, non volevo sposarlo, amavo Zayn.
-”Che succede bambina mia?” domandò, asciugandomi le lacrime che iniziarono a scendere incessantemente.
-”Mamma, io non voglio sposare James” dissi tra un singhiozzo e l'altro.
-”Cosa? E perchè?” disse sorpresa.
-”Amo un altro” dissi strofinandomi le mani sugli occhi per asciugarli.  L' espressione preoccupata di mia mamma tramutò in un espressione indignata.
-”Di quel ragazzo che ho visto tanto tempo fa?” pure il tono della sua voce era cambiato.
-”Si mamma, perchè non capisci?” dissi delusa.
-”Dopo tutto quello che abbiamo fatto per te, tu vuoi ripagarci così?” disse più arrabbiata che mai.
-”Ma mamma, ne vale della mia felicità...” risposi .
-”E sarai felice quando non arriverete a fine mese? O non potrai comprarti una gonna griffata?” continuò.
-”Ma non avrò bisogno di tutto questo, mi basta l'amore” controbattei.
-”Sono solo le parole di una ragazza immatura, mi hai deluso profondamente Bonnie” disse gelida.
-”No, mamma io sono delusa del fatto che tu non possa capirmi” risposi con una tristezza immensa nel cuore.
-”Bene, allora capisci tu a me, non voglio più sentire un altra parola su questo argomento, tuo padre non lo deve venire a sapere, quindi abbi il coraggio di fare le scelte giuste per te, domani vedrai James e insieme deciderete la data delle nozze e vi sposerete il prima possibile, prima che tu possa compiere un enorme sciocchezza, dopo di che un giorno mi ringrazierai” disse infuriata.
-”Ti odierò per questo” dissi piangendo.
-” Ti passerà, come è passata a me. E guai a te, perché potrai dimenticarti di far parte di questa famiglia”, mi trafisse con lo sguardo.
Accigliata  per le ultime parole pronunciate, la lasciai li sul divano mentre mi dirigevo all' ingresso.
-”Dove stai andando?” domandò appena mi vide prendere la giacca.
-”Lontano da te” risposi in lacrime.
-”Non farti venire strane idee Bonnie” disse avvicinandosi e afferrandomi per un braccio.
-”Ti prego lasciami” la strattonai.
-”No” rispose gelida.
-”Ti prego almeno per questa notte, non ti chiedo altro, farò come dici tu, ma lasciami andare, ho bisogno di dirgli addio” spiegai disperata.
-”Va bene, non comminare casini Bonnie” rispose arrabbiata lasciandomi andare.
 
Corsi per l immenso giardino, il freddo della sera mi aveva investito in pieno, tremavo,  ma non capivo se era per la disperazione o per il freddo gelido.  Camminai a lungo, tutti gli sguardi dei passanti si posavano su di me, ma non m' importava, avevo bisogno di sfogarmi, poi a pochi passi di casa di Zayn, lo telefonai. Rispose con la voce impasta dal sonno.
-”Bonnie che succede?” chiese preoccupato.
-”Zayn ti prego ho bisogno di te, sono fuori casa tua” dissi in sussurro spezzato dal pianto.
Riattaccò senza rispondere, perchè dopo pochi secondi era ad aprirmi la porta.
Mi condusse nella sua camera, ovvero il garage, dormiva lì perchè in casa c'erano solo due camere da letto, una per i suoi genitori e una per le sue tre sorelle, quindi lui si era arrangiato, si era sempre un po' vergognato per questa cosa, ma a me non importava.
-”Che succede Bonnie?” disse prendendomi il viso tra le mani e asciugandomi le lacrime.
-”Baciami” lo pregai piangendo. Lui non esitò. D’altronde Zayn mi aveva sempre accontenta senza chiedere, perché questo è quello che si fa quando si è innamorati, si è disposti a concedere tutto. Ma io non ero forte abbastanza, da render felice questo splendido ragazzo che negli ultimi tempi mi aveva reso la donna più felice di questo mondo. Cosi ci lasciammo trasportare dalla passione che provavamo l’uno per l’altro, volevo ricordare questo momento per sempre, doveva restarmi impresso nella mente per tutta la mia vita, in modo che potessi sempre riprovare come ci si sentiva ad essere amati. Quella sera non facemmo solo l’amore, ma ci fondemmo l’uno nell’anima dell’altra. 
 
-“Perché piangevi ?” domandò stringendomi a sé.
-“Perché io non ti merito” dissi guardandolo negli occhi, mentre i miei cominciavano a pizzicare.
-“Che significa ?” rispose confuso.
-“Io non sono la persona giusta per te, io sono una grandissima codarda, mentre tu sei forte, hai sempre combattuto per le tue cause”.
-“Bonnie ti prego, cosa stai cercando di dirmi?” disse nervoso, scostandosi da me lievemente.
-“Zayn, non odiarmi ti prego” dissi piangendo, mentre mi alzavo dal letto per rivestirmi.
-“Ti prego Bonnie, dimmi che non mi stai lasciando” disse alzandosi dal letto e avvicinandosi per guardami negli occhi, anche lui piangeva.
-“Zayn ti prego … è finita” dissi scostandolo.
-“E allora quello che è appena successo?” disse sconvolto.
-“Era solo un addio” risposi cercando di essere il più gelida possibile, non volevo farlo , soffrire, volevo fargli capire che ero una stronza che non andava amata.
-“Che cazzo dici?” urlò, spaventandomi.
-“Mi sposo, Zayn” dissi in sussurrò.
-“Non è vero, giurami che non è vero!” urlò tra una lacrima e l’ altra.
-“Zayn ti prego, perché non lo vuoi capire, è stato tutto un errore, sapevamo che appartenevamo a due mondi diversi, perché non capisci che sia giusto che io sposi James” ero uno schifosissima bugiarda.
-“Bonnie ma io ti amo così tanto che farei tutto per te” giurò, afferrandomi una mano e portandosela al cuore.
-“Ma io no, ed è per questo che sposerò James” dissi fredda, mentre dentro di me tutto andava in frantumi.
-“Sai che ti dico?” disse asciugandosi il volto bagnato da lacrime di disperazione, -“Che mi fai schifo! Sei una grandissima stronza! Sapevi quanto fossi innamorato di te, ma hai preferito giocare con i miei sentimenti! Adesso so come si sentivano tutte le ragazze che ho scaricato , e sai che ti dico, che se hai voluto darmi una lezione, ci sei riuscita, adesso va fuori da questa casa e non farti mai più vedere” disse aprendo la porta. Io usci in fretta senza dire nulla, perché non c’era più niente da dire, ero riuscita a fargli capire che facevo schifo e questo bastava per consolarmi, per farmi stare tranquilla che non avrebbe sofferto più di tanto. Poi si chiuse la porta alle spalle così forte, che mi fece balzare e lacrime continuarono a scendere senza tregua sul mio viso.



Zayn
 
Non potevo crederci, era stata tutto una menzogna. Non poteva essere vero. Pensai asciugando le ultime lacrime. Mentre la delusione spariva la rabbia rimontava, buttai tutto a terra, lanciai i cuscini in aria e diedi un pugno al muro che mi fece bestemmiare dal dolore. Maledizione!
-“Che succede Zayn?” entro preoccupata mia sorella Doniya.
-“Cazzo, credo di essermi rotto la mano!” urlai.
-“Fa silenzio, ma che è successo qui? Fammi vedere” disse afferrandomi la mano, che pulsava di dolore.
-“Succede che la mia vita è una merda, Bonnie mi ha lasciato …” dissi esasperato.
-“Zayn credo che dovremmo andare in ospedale e dopo ci occuperemo di Bonnie” consigliò.
-“No, non capisci!” dissi ritraendo la mano.
-“Cosa c’è da capire Zayn? Hai una gravissima contusione!” disse.
-“Bonnie mi ha lasciato!” replicai.
-“Zayn sono sicura che tutto si risolverà se chiarirete” disse saggia.
-“Non capisci … sposa un altro!” urlai affranto di dolore.
-“Oddio mio Zayn, mi dispiace …” disse abbracciandomi immediatamente, mentre la disperazione si rimpossessava di me. Volevo dimenticare tutto, volevo dimenticare come mi ero sentito bene accanto a lei, come ci si sentiva ad essere felici ogni giorno, perché faceva maledettamente male.
-“Zayn andiamo al pronto soccorso, su …” mi disse mia sorella, l’ascoltai e lentamente la seguì nella sua auto. Accesi la radio per sovrastare i pensieri, ma quello che passò la radio non fece altro che aumentare il mio tormento.
 <<…I remember the day you told me you were leaving, I remember the make-up running down your face, and the dreams you left behind you didn't need them, like every single wish we ever made, I wish that I could wake up with amnesia and forget about the stupid little things, like the way it felt to fall asleep next to you and the memories I never can escape…>>.
 

 
 

 
 
CIAO RAGAZZE!!!
Davvero , non sono morta! Purtroppo la mia vita è stata una vera merda, ultimamente.
Però vi ho sempre pensate, ho sempre pensato alla mia storia. Ma il morale era così sotto lo zero, che la voglia di esprimermi scrivendo era davvero passata. Ma sono qui, e prometto di provare a continuare.
Perché voglio finirla. Se volete saperlo ho dovuto pure rimandare la partenza per novembre a causa di problemi di salute, che non sto qui a spiegarvi. Spero che possiate perdonarmi e capire. Ci tengo. L’unica cosa positiva di questi momenti di pausa è stato solo assistere al loro meraviglioso concerto.
 Parlando del capitolo, spero vi piaccia, so che è più depresso di me… ma che ci posso fare?
 
Spero di pubblicare presto l’altro e portare a termine questa ff che amo tanto. Vi saluto, un enorme bacio a tutte voi che mi seguite ancora. :*
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 38
*** Lose the trust ***


 Lose the trust
 

12 Marzo 2013 Harry
 
-“Amore sei pronta?” dissi entrando in camera da letto, per  vedere se Ashley era già pronta, dovevamo andare alla festa di laurea di Gemma che aveva organizzato mia madre.
-“Si, dammi cinque minuti” disse mentre si agganciava gli  orecchini.
-“Sei stupenda” dissi lasciandole un bacio sulla guancia, per evitare di sporcarmi di rossetto.
-“Anche tu “ disse sorridendomi. Non si poteva desiderare di meglio, con lei era sempre il paradiso.
-“Vado a vedere se Charlie e pronta” dissi dirigendomi al piano di sotto.
-“Charlie, posso entrare?” dissi bussando.
-“Si certo” disse una voce sconfortata.
-“Perché indossi una tuta?” chiesi confuso.
-“Perché faccio schifo, non mi sta bene niente!!”.
-“Ancora con questa storia?” dissi stanco dello stesso discorso da un paio di mesi.
-“Già … non vedo l’ora di sfornarlo” disse scherzando e buttandosi sul letto a ridere coinvolgendo pure me nelle risate. A interromperle fu il suono del campanello.
-“Vado io” dissi alzandomi e andando all’entrata.
Era Louis.
-“Allora come sta?” dissi rivolgendomi a lui.
-“Una totale merda” disse Louis riferendosi a Zayn.
-“Gli hai chiesto se voleva venire?” domandai preoccupato per uno dei miei migliori amici.
-“Si, ma è ovvio che non vuole venire non fa altro che dormire  e bere”.
-“Come sta Zayn?” disse Charlie arrivando in salotto.
-“Sta male, certo che Bonnie è una totale stronza!” la buttò li senza pensarci.
-“Non capisco che le sia preso, tra l’altro non risponde a nessuna di noi” disse Charlie accucciandosi tra le braccia di Louis che subito si apprestò a baciarle la fronte e poggiare la mano sul pancione; non potevo credere ai miei occhi, sembrava così tutto naturale come se niente fosse mai  successo.
-“Mi dispiace solo per Zayn” disse Ashley che era finalmente pronta.
-“Allora andiamo?” dissi io cambiando discorso, tanto era tutto inutile sino a quando Bonnie non dava spiegazioni.
-“Si per me possiamo andare” disse Ashley.
-“Voi?” chiesi ai due.
-“Io vado a farmi una doccia e vi raggiungo , tu vuoi passare avanti?” chiese a Charlie, Louis.
-“No, ti aspetto e poi sono ancora con la tuta!” rispose.
-“Mi raccomando non perdete tempo in altro” dissi malizioso.
-“Tranquillo Harry,su questo piano puoi stare tranquillo” disse fulminando con lo sguardo Louis.
Lui la guardo come per dire << Ma che ca*** dici?>>.
-“Potrei sapere perché?” dissi io diventando rosso dalle risate trattenute.
-“Perché Mr  Tomlinson, s’impressiona … ti prego non farmi continuare!” disse per stuzzicare Louis.
-“Okay, noi andiamo” dissi abbastanza  trattenuto per non scoppiare a ridere di fronte a Louis, non volevo umiliarlo, forse un giorno io avrei fatto lo stesso.
-“Ah si ? E questo che vuoi Charlie? Inizia a scappare in camera …” disse malizioso.
-“Noi andiamo, ciao …” disse Ashley esausta di quei due.
-“Ciao ragazzi, se arriviamo in ritardo, sapete il perché …” disse ammiccando per poi rincorre Charlie in camera da letto.
 
Casa mia non sembrava casa mia, era piena di gente che non conoscevo e di musica assordante. Subito presi  Ashley per  la mano e mi diressi in cucina, il luogo più tranquillo in quel momento. Trovai mia madre  mentre metteva apposto le ultime cose dopo averci salutato.  Poi arrivo Gemma felicissima con ancora la toga addosso.  -“Ehy tanti auguri dottoressa!” l’abbracciai, la stessa cosa fece Ash.
-“Mi dispiace per non essere venuto alla cerimonia, ma dovevo aiutare papà in azienda con in lavoro” mi scusai.
-“Tranquillo, l’importante che sei qui per fare festa!” disse sorridendo e ritornando in salotto.
-“Posso aiutarla in qualche modo, signora Styles?” domandò cortese Ashley.
-“Tesoro tranquilla, non vorrei ti si sporcasse il vestito” rispose mia madre.
Poi una ragazza dai lunghi capelli biondi, con un piccolo vestito striminzito argentato entrò in cucina.
-“Oh Harry, guarda chi c’è, ti ricordi di Arya?” domandò mia madre, riportandomi alla memoria chi fosse quella ragazza. Quella ragazza era stata la mia prima cotta,la mia prima fidanzata e la mia prima volta.
-“Harry” disse buttandomi le braccia al collo “da quanto tempo”. Sinceramente mi sentii molto a disagio, soprattutto davanti Ashley.
-“Ehm Arya, questa è la mia ragazza Ashley, Ashley lei è Arya una mia vecchia amica” dissi presentandole.
-“Ma quale vecchia amica, non mentire ad Ashley, Arya è stata la sua prima fidanzatina” rispose mia madre felice, giuro che in quel momento volevo fulminarla, non poteva farsi gli affari suoi? Ma ad essere fulminato fui proprio io, Ashley mi bruciò con lo sguardo, sapevo che odia quando mentivo, soprattutto su queste cose, ma non volevo trovarmi in una situazione di disagio. Ashley stava zitta e sorrideva, mi dava sui nervi il fatto che adesso c’è l’avesse con me.

 
 
Ashley 


 Se fosse stato possibile in quel momento il fumo mi sarebbe uscito dalle orecchie. Sua madre era una grandissima stronza, dovevo proprio dirlo, ma io non  mi facevo raggirare da lei , per apparire io la cattiva, quindi sorrisi e annuì come se tutto quello che era appena successo non mi avesse minimamente sfiorato. Con Harry avrei fatto i conti a casa e magari sta notte avrebbe fatto compagnia al divano. Arya era stupenda, la bionda che tutti gli uomini desiderano, formosa, alta, sensuale. Il contrario di me diciamo. E adesso non smetteva di fare domande ad Harry, il che mi provocava un certo fastidio, sapere soprattutto chi fosse la sottoscritta, perché Harry mi aveva raccontato di lei, ma non mi aveva mai detto che era cosi maledettamente bella.  Passò quasi mezz’ora ed Harry non smetteva di parlare con la biondina, sbuffai e mi sedetti sul divano che vi era in cucina guardandomi le unghie.
-“Cara al posto di annoiarti, vieni, prendi quei drink e andiamo in salotto” subito mi suggerì Anne, ma non mi aveva  detto che preferiva non mi sporcassi il vestito? Proprio  non la capivo. Così stetti al suo gioco e la seguì in salotto, dove poco dopo incontrai Louis e Charlie.
-“Ce l’avete fatta!” disse felice di vederli, almeno qualche faccia amica.
-“Si sai abbiamo aggiustato un certa faccenda!” disse Louis guardando maliziosamente Charlie e stringendola. 
-“Siete due idioti!” dissi io ridendo.
-“Harry?” domandò Lou.
-“Oh è in cucina con la sua amichetta del cuore” dissi pensando a quei due di là. Stasera avremmo fatto i conti, perché non veniva solo alla festa?
-“Sarebbe?” domandò Charlie circospetta.
-“Arya, la sua ex” risposi.
-“E tu lo lasci soli insieme?” domandò sbalordita.
-“Sai  Charlie c’è un bella parola che si chiama fiducia … e poi c’è Anne” risposi sicura e fidandomi di Harry.
-“Ma hai fiducia anche nella biondina?” s’intromise Louis.
-“Voi due mi farete diventare paranoica” dissi esausta e dirigendomi in cucina coi due.
Aprì la porta e vi trovai solo Anne  -“Harry dov ‘ è?” chiesi preoccupata.
-“In camera sua” rispose felice.
La rabbia rimontò in me, uscì sbattendo la porta e dirigendomi al piano di sopra immediatamente, lasciando Louis e Charlie al piano di sotto.
Aprì la camera di Harry ed era completamente vuota. Ma dove caspita era finito?  Feci un sospiro di sollievo  e pensai che quei due erano davvero paranoici. Così andai in bagno per una rinfrescata, l ‘ambiente era piuttosto caldo e pesante dentro quella casa.  Bussai prima che fosse occupato, ma nessuno rispose e non era nemmeno chiuso a chiave … ma quando entrai quello che visti dallo specchio non fu per niente piacevole. La bionda stava avvinghiata al collo del mio ragazzo.
-“Harry” urlai.
Lui subito si tolse di dosso la bionda.
-“Ashley aspetta non è come pensi” si affrettò subito a dire.
-“Non è come sembra? La tua camicia sporca di rossetto non direbbe lo stesso brutto schifoso!” urlai.
-“Ti prego Ashley … ascoltami, io amo solo te, lo sai …” disse avvicinandosi.
-“Non mi toccare, tu non mi ami abbastanza per farmi questo , ti prego lasciamo stare” dissi uscendo dal bagno e ricacciando indietro le lacrime.
-“Che succede?” disse Charlie vedendomi strana.
-“Per favore riportatemi a casa” pregai Louis guardandolo negli occhi che non se lo fece ripetere due volte.
Il viaggio in macchina fu silenzioso,  perché le lacrime che avevo trattenuto per fare la forte erano arrivate e non riuscivo a trattenerle.
Entrati a casa, salì subito al piano di sopra seguita da Charlie.
-“Ma che succede?” chiese Charlie sedendosi sul letto.
-“Harry  mi ha tradito, ma sono più arrabbiato con lui perché ha tradito la mia fiducia, mi fidavo di lui…” dissi piangendo.
-“Ash posso benissimo capire, ma perché non ti fermi e ci pensi su, avete costruito un bellissimo rapporto … non mandare tutto all’aria” disse mentre io svuotavo già l’armadio.
-“L’ho già fatto lui!” dissi arrabbiatissima e non volendo sentire più nemmeno una parola.
A valigie pronte scesi sotto –“Louis puoi accompagnarmi a casa?” domandai cortese.
-“Si certo” disse amaramente, non aveva niente da dire, perché non poteva dire niente, Harry era in torto marcio.
Uscendo sul vialetto Harry era proprio li sulla strada di ritorno.
-“Ashley dove stai andando?” rispose quasi piangendo.
-“Ritorno dai miei” risposi fredda.
-“Non puoi, io ti amo” disse.
-“No tu non ami, perché se mi amami non tradivi la mia fiducia e adesso spostati!” urlai.
-“Ti prego” disse tirandomi per un braccio.
-“Harry lasciala, hai fatto una cazzata!” disse Louis allontanandolo da me.
-“E tu chi sei per giudicare?” disse attaccando l’amico.
-“Nessuno Harry, però smettila lasciala andare, hai sbagliato , mi hai fatto una testa così a me per Charlie e tu hai sbagliato ai primi occhi dolci che hai visto…” rispose incazzato Louis, pure lui era deluso.
Harry non seppe che dire. Semplicemente mi fece andare via.
 

 
 
 

Hi Girls! Sono qui non sono andata via di nuovo. Adesso ci metterò più tempo a scrivere perché sono impegnata tra l’organizzazione del mio viaggio, ad esempio oggi ho finito il mio benedettisimo curriculum! Comunque giorno 27 novembre parto per l’Inghilterra …yeahhh!  A proposito di questo poi volevo creare un blog o una pagina fb dove tutte potrete seguirmi soprattutto perché su sarà difficile trovare il tempo di aggiornare.
Comunque ritornando al capitolo spero non vi deluda, ma oltre agli impegni sono stata anche molto male perché la cura a volte mi butta giù. Sono contenta delle persone che non mi hanno abbandonata e spero di ricevere altre tante belle recensioni da parte vostra. Un bacio mie care, vi adoro! La vostra Carmen.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 

 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 39
*** For my girls ***


Ciao  ragazze, scusate se ritorno così… volevo scusarmi con voi per non essermi più fatta viva, ma da quando vivo qui  in UK è tutto uno stress con il lavoro e le duecentomila cosa da fare.  Lavoro otto/nove ore al giorno, perciò immaginate come torno a casa?  Voglio solo cibo e letto (mi lavo XD). Comunque spero possiate perdonarmi, ma sino a quando non avrò la mia stabilità la mia testa non avrà tempo per pensare a cosa scrivere … ho cosi tanti pensieri!!!  Comunque per c hi volesse continuare a segurmi i magari sapere della mia esperienza qui in UK, potete sempre contattarmi. Che quando ho due minuti vi rispondo, anzi se poi siamo in tante potrei anche creare un pagina o un blog.  Una cosa positiva di questa esperienza dopo tanti sacrifici? Ho due giorni off  (giorni di riposo) per il 31 e l’1 e quindi abbiamo pensato coi miei amici di spassarcela a LONDRA per capodanno *_* (dopo il natale di cacca ci sta) .
 
 
Baci, a presto. Vi adoro <3
La vostra ,
Carmen.
 

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