Ad un passo da noi

di aboutgirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First ***
Capitolo 2: *** Second ***
Capitolo 3: *** Third ***
Capitolo 4: *** Fourth ***
Capitolo 5: *** Fifth ***
Capitolo 6: *** Sixth ***
Capitolo 7: *** Seventh ***



Capitolo 1
*** First ***


1 capitolo
La NORTH UNIVERSITY è frequentata da molti ragazzi ma tra tutti quello che odio di più è David Kimble il tipico stronzo, bello e dannato che crede di potere ferire chiunque con la sua arroganza e che crede di avere tutte le donne ai suoi piedi. Precisamente è il ragazzo alto e bello che sta qui di fronte a me.
«Allora bellezza cosa vuoi, scusami ma non posso stare ad ascoltarti. Ho fretta.» ma guardalo questo idiota. Non ha rispetto per nessuno.
«Prima di tutto calma i tuoi toni bello. Tu sei David Kimble giusto ?»
«Si allora ?» ma sentitelo mi risponde anche scazzato, con quell’atteggiamento da uomo “vissuto”. Mi da il volta stomaco. Non c’è niente da fare odio i ragazzi come lui. Quelli troppo sicuri di se stessi che si sentono 7 cazzi e ½.
«Io sono Lily l’amica di Nicole.. » gli rispondo velocemente. Continuo a guardalo negli occhi e nonostante siano tremendamente magnetici vorrei proprio cavarglieli.
«Chi ?» mi dice scazzato. Sospira mostrandosi tremendamente annoiato. Vi prego uccidetelo.
«Ma come chi? NICOLE, quella ragazza stupenda a cui tu non hai dato neanche una possibilità. Riesci ad immaginare quanto le c’è voluto per confessarti i suoi sentimenti?»
«Ah quella.. » bravo scemo, ti è tornata la memoria vedo. Intanto continua a fissarmi con uno sguardo freddo e penetrante.
«Almeno potevi cercare di esserle amico..» e va bene anche se lo odio voglio molto bene alla mia amica Nicole e so che adesso lei si arrabbierà con me quindi forse dovrei rimediare..
«Che noiosa. Non mi interessa essere amico di due perfette cozze come voi due..» cosa? È proprio stronzo non c’è niente da fare. Lo vedo andare via. Non lo inseguo altrimenti lo faccio a pezzi e lo conservo in freezer.
Bip bip bip. Ops il telefono. Leggo il display: è Nicole. Rispondo subito.
«Mia adorata, dove sei? Vieni subito al pub devo raccontarti una cosa..»
«Aspetta Lily.. » non le do neanche il tempo di dirmi cosa voleva e continuo a parlare.
«Quello che mi devi dire lo dirai al pub, un bacio ti aspetto lì.» Chiudo la chiamata, esco dall’aula e mi dirigo verso la mia auto per andare al pub.

 
«Lily.. » sento la sua voce intimidita cercare di placarmi.
«No niente Lily. Lo vedi come sono i ragazzi come lui? Quello che hanno in bellezza e in sensualità lo perdono in intelligenza. Ma non sei arrabbiata con lui? » come fa a reagire sempre così alle cose ? La invidio, è così composta. Mi piace perché non è una scapestrata come me.
«Ma dai Lily. Non te la prendere e poi a me non interessa più.. » mi dice ancora facendomi un faccino alla quale non posso resistere. Le voglio bene. Mi alzo dallo sgabello e la abbraccio forte. «Va bene, se il mia super amica sta bene allora cercherò di placarmi.. »
La vedo serena «Aspetta Lily. Ma tu non devi andare a fare la spesa ?»
«Si hai ragione. È dura vivere da soli. Beata tu che stai ancora con i tuoi.. »
«Si è una versa propria seccatura Lily.. » che carina sorride, mentre mi parla di come non ha privacy e di come i suoi le rompono sempre le scatole.
«La prossima volta viene a mangiare da me?» Le rispondo sorridendo anche io.
«Va bene, ma solo se cucini per me OK? » mi dice facendo l’occhiolino mentre io rido.
«OK. Adesso scappo tesoro, ci sentiamo stasera» pago il mio drink e usciamo. Le do un bacio e mi avvicino alla macchina per aprirla.
«Lily» la sento chiamarmi. Mi giro e la vedo con le braccia aperte ad aspettarmi con un grande sorriso. «Grazie di tutto» è troppo tenera, così corro ad abbracciarla nuovamente.
«Di nulla, ti voglio bene» dopo averla nuovamente salutata salgo in macchina e mi avvio verso casa. Appena arrivo mi metto comoda – già pronta per dormire – e dopo avermi fatto la doccia mi metto a cucinare qualcosa di buono. Stasera cenetta all’italiana, SPAGHETTI. Mentre sto per calare la pasta suona il campanello.
«Arrivo..» chi sarà a quest’ora. Alle 20.00 di sera. Sarà il portinaio che si lamenta nuovamente della musica troppo forte ?
«Chi è?» decido di chiedere prima di aprire – non si sa mai nella vita. Guardo nello spioncino della porta. Vedo un ragazzo di spalle e un sederino niente male.
«Sono il nuovo vicino» apro la porta immediatamente, fregandomene del mio vestiario un po’ troppo da bambina. Indovinato chi mi trovo davanti? Il super idiota fighetta di questa mattina.
«E tu che ci fai qua?» rispondo incredula. Non riesco a credere che tra tutti posti questo idiota abbia deciso di vivere accanto a me.
«Ciao anche a te..» mi dice guardandomi e squadrandomi per bene dalla testa ai piedi. Ops sono in pigiama, che figuraccia.
«Ok, non è possibile, cosa vuoi?» Continuo ignorando il suo saluto. Oh Signore ma perché devono succedere tutte a me?
«Guarda che sono sorpreso quanto te, comunque sono il tuo vicino di casa ed ho bisogno dello zucchero» mi dice stavolta in uno tono molto rilassato continuando a sorridere.
«OK, aspetta un po’ qui» gli rispondo rassegnata. Vado in cucina apro la dispensa e prendo una confezione di zucchero ancora sigillata. Glielo porgo e lui mi fa un cenno con la testa e sorride.
«Ok ora vado ragazzina ciao» lo vedo uscire e chiudere la porta.

*Area autrice*
Primo capitolo un po' piccolo, cosa ne pensate? Ora posto anche gli altri. Aspetto un vostro commento..
Baci :-*

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Capitolo 2
*** Second ***


2 capitolo

Il mio primo pensiero è Lily. Devo farle subito una videochiamata per raccontarle tutto.
Così vado in camera, apro il mio PC e mi connetto. È online fortunatamenta, decido di cliccare immediatamente su videochiamata.
«Lily ciao» la vedo sorridere
«Che fai? » le dico sorridendo anche io.
«Studio, domani ho un esame. Tu ?» mi dice con un espressione rassegnata e tormentata.
«Nulla di che ascolta devo raccontarti una cosa. Indovina chi è il mio nuovo vicino di casa ? Lascia stare te lo dico io. L’idiota!!» le dico in un solo fiato.
«Lily mi stai dicendo che tu e David siete vicini di casa ?» mi dice sorridendo e abbassando subito lo sguardo
«Già.. Nicole tutto bene ? La cosa ti disturba ?» le chiedo in tono di preoccupazione.
«No no assolutamente. Mi sono rassegnata so che deve accettare il suo rifiuto» continua volgendo lo sguardo da un’altra parte.
«Tu lo sai che noi due siamo amiche. Per qualsiasi cosa io ci sono lo sai..» le dico in tutta tranquillità. Lily è molto sensibile sono stata stupida a toccare questo argomento. Lei è una ragazza molto carina, ma a causa della sua timidezza spesso ha molti problemi con i ragazzi.
«Certo che lo so.. dai Lily ora stacco qui. Devo continuare a studiare.. » mi dice.
«Agli ordini capo. Ciao ciao..» le dico sorridendo. Stacco la video e spengo il pc.
Ormai è troppo tardi per calare la pasta così decido di aprire un pacco di patatine e dopo averne mangiate un po’ mi metto a letto. Domani non ho lezioni, quindi ho intenzione di farmi una lunga dormita.

 
Mi sveglio terribilmente nervosa e agitata. Mi accorgo di essere anche sudata come se non bastasse sento un rumore provenire dalla casa accanto. Ovviamente è sempre lui. Certo che gli piace proprio istigarmi eh. Decido che è arrivato il momento di alzarmi. Mi faccio una doccia veloce e mi metto anche un filo di trucco. Dopodiché mi vesto. Mi metto un paio di Jean e un golfino blu notte in contrasto con un cardigan marrone che invece si abbina agli stivali dello stesso colore.
Detto questo non faccio colazione prendo le chiavi di care e mi dirigo subito fuori a bussare all’idiota. Voglio proprio chiedergli la mattina di evitare di fare questo baccano. Per colpa sua mi sono svegliata in preda all’ansia.
Arrivo di fronte alla sua porta e suono il campanello. «C’è nessuno?»
Sento la sua voce un po’ assonnata e disconnessa «arrivo..» apre la porta mi ritrovo il bel tenebroso a petto nudo che mi guarda. Pardon! Che mi squadra letteralmente, sembra quasi che mi sta facendo una scansione a raggi X.
«Ti dispiace se la mattina fai meno rumore. Mi sono svegliata di soprassalto grazie ai tuoi modi da perfetto scaricatore di porto..» gli dico, ignorando i suoi sguardi a dir poco incantevoli che sembrano spogliarti.
«Senti mi dispiace. Che dici di un caffè ? Vieni entra te lo faccio subito» mi dice rivolgendomi una gentilezza che finora non avevo mai visto nei miei confronti.
«Oh..grazie allora» rimango colpita dalla sua improvvisa gentilezza e decido di accettare.
Appena entro noto che la casa è disposta alla stesso modo della mia. Cambiano solo i mobili ovviamente. Devo dire piuttosto ordinata per essere quella di un ragazzo «Ascolta Lily che dici di dare un’occhiata alle frittelle. Io nel frattempo ti faccio il caffè..» mi dice tranquillo. Ok Lily tranquilla, non stai facendo niente di male sono solo convenevoli tra vicini di casa.
Mi avvicino ai fornelli e vedo continuo a cucinare. Una volte pronte le esco e le metto su piatto che David mi ha dato. Mentre le sto passando dalla padella alla piatto sento il suo respiro sul collo. Mi giro me lo trovo vicino. Troppo vicino.
«Sei davvero brava. Si vede la differenza tra quelle mie e quelle che continuato a cuocere tu. Per non parlare di come hai disposto le frittelle sul piatto. Dove hai imparato a cucinare così ?»
Cerco di fare troppo caso alla su vicinanza e al suo splendido profumo e rispondo cercando di sembrare tranquilla.
«Quando avevo sedici anni i miei dovettero trasferirsi, ma io non volevo lasciare questa città anche perché così li ho convinti a farmi vivere qui da sola, rassicurandoli che tanto avrei avuto la mia amica Nicole se avessi avuto bisogno. Quindi mi sono data da fare. D’estate ho fatto un corso di cucina perché ero completamente negata e così ho imparato» ma perché gli ho raccontato la mia vita? Cavoli, questo succede perché mi sente in soggezione stare con lui. Ora mi risponderà che gli interessano i miei discorsi e che la sua era solo una domanda.
«Wow deve essere stata dura per te.» mi rispose con mia grande sorpresa. Ok questo qui non è il ragazzo dell’altro giorno. È diverso.. è gentile.
Servo le frittelle a tavola mentre lui mi porge il caffè e rispondo «grazie» e lui «prego».
Stiamo in silenzio, quando finisco di bere mi alzo dalla sedia e dico «Sarà meglio che io vada adesso. Ho molte cose da fare..» e lui «No no aspetta mangia almeno una frittelle non posso mangiare tutte da solo. Tanto io tra poco devo essere a lavoro..». «Va bene» rispondo mentre mi risiedo mentre lui sorridente mi porge lo sciroppo da versare sulle frittelle.
Quando finiamo io vado verso la mia porta di casa e lui va verso la macchina parcheggiata. «Io vado allora, non sei poi così acida come pensavo.. ciao bella» mi dice ammiccando con gli occhi mentre sta per uscire dal parcheggio e partire.
«Anche tu non sei male..» gli rispondo per poi entrare subito dentro.
Ok sono ufficialmente idiota. Ci sto provando con un ragazzo di cui Lily ha una cotta. Certo che anche lui ha dei lati positivi. All’inizio non capivo cosa ci trovasse Lily in lui, pensavo fosse stata ammaliata dal suo sex appeal. Molto sexy… OK devo smetterla. Da ora in poi devo dargli meno confidenza. Ma è così carino.. BASTA. Decido di distrarmi mettendomi a fare le pulizie.
 

*Area autrice*
La storia va avanti... cosa ne pensate ? :)

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Capitolo 3
*** Third ***


3 capitolo


Oggi non sono uscita per niente. Sono le già le 17.00 del pomeriggio, forse stasera me ne vado al cinema mando un messaggio a Nicole. L: cosa fai stasera ? N: Sono fuori con i miei a cena perché ? L: Ah ok. Peccato volevo andare al cinema con te. Va beh sarà per un'altra volta. :-* N: tranquilla, va bene 
All’improvviso sento il campanello suonare. Chi sarà ? Non aspetto visite. Vado ad aprire è David.
«Ascolta una cosa, tu mi odi per come ho trattato la tua amica vero?» mi dice. Eh aspetta? Che gli è preso?
«Beh non mi piace che le mia amiche vengano trattate male. Ok questo posso capirlo ma potresti evitare di usare trovare altri modi per rifiutare una persona no?» dico in tutto franchezza. «Si hai ragione, ma io trovo irritante quando mi si presenta davanti una ragazza come la tua amica che si fa i castelli in aria e si illude da sola. Scusa ma sono sincero, non è un offesa» stavolta non sento il bisogno di difenderla, da un lato ha ragione lei si illude. Del resto glielo dissi anche io ma questo non è un motivo valido per trattarla male.
«Ok ok, tranquillo. Facciamo che tutto a posto sono contenta che sei venuto a chiarire con me. Anche se non condivido il tuo modo reagire capisco perché hai detto o fatto certe cose. Grazie.» gli dico, sono rimasta colpita. È un ragazzo molto chiuso anche se non si vedrebbe. Sembra antipatico e rozzo ma in realtà è solo troppo diretto. Come me del resto.. «Figurati, beh ciao..» lo devo fermare. Gli offro un pizza così magari mi sdebito per la colazione di sta mattina.
«Hey aspetta, la vuoi una pizza ? Devo chiamare per ordinarla. Nicole mi ha calato il pacco stasera e quindi sono rimasta sola. Che dici ?»
«Beh accetto volentieri» mi dice sorridendo. «Vieni entra, accomodati» dico io.
«Grazie ma se la pizza la fai tu? Secondo me è più buona!» mi dice. «Ma non ho tutto l’occorrente per prepararla» rispondo mentre do un occhiata alla dispensa. «Mi manca il formaggio e la salsa» continuo. «Non c’è problema li ho io a casa, vado a prenderli aspetta.» Esce fuori e quando torna ci mettiamo subito a cucinare.
Un ora dopo siamo felicemente pieni dopo avere mangiato la pizza. «Sei un ottima cuoca» dice io rispondo «Grazie..».
«Che dici di dirmi la verità adesso?» mi dice in tono improvvisamente serio. «Quale Verità?» dico. Mi guarda e inizia parlare prima serio e poi in tono più ironico «Tutte le donne che ho conosciuto sono subdole, vogliono controllare ogni cosa. E non sono sincere.. quindi cosa mi nascondi ?» mi sorride scherzosamente. Sei serio? «Nulla sono così come mi vedi. Ho pregi e difetti come tutti.»
«Sei proprio carina» mi dice dandomi un pizzico alle guancie, facendomi arrossire. Gli faccio tenerezza? «Dai mettiamoci a lavare i piatti. Così vado a casa.. è tardi» mi dice..
«Lascia stare lavo io qui tu vai..buonanotte e grazie della serata» gli dico. «Prego mia bella Lily. Allora Sogni d’oro» mi dice continuando a fissarmi sorridendo in un modo molto sensuale. Poi se ne va a casa lasciandomi qui con un sorriso da ebete a pensare alla serata. Sono rovinata, se continuo così. Ma è proprio tenero.

Area autrice
Dave  è proprio un tenero mascalzone. Riuscirà Lily a conquistare il suo cuore ?

 

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Capitolo 4
*** Fourth ***


4 capitolo

Rientro a casa dalle lezioni e sono molto stanca. Quando arrivo vedo due ragazzine più piccole curiosare attorno alla porta di Dav. Chi cazzo sono? Mi nascondo dietro la macchina e ascolto.
«Non credi che vivere da solo sia noioso?» dice una delle due biondine. «Mamma mia spero ci faccia entrare..» dice la ragazzina bruna che intanto continua a curiosare dalla finestra, sperando di vedere chissà cosa.
Decido di avvicinarmi questo è troppo che vogliono fare entrare dalla finestra ?
«Ragazzine, state esagerando. Non sapete che è violazione della privacy curiosare nelle case altrui?» dico con un tono che sembra essere un tantino acido. Perché queste due mi turbano così tanto? «E tu .. chi sei ? Abiti qui?» mi dice la stupida bionda che faceva da palo alla bruna. Le tette non bastano, ci vuole cervello sapete ? «Non proprio ma il vostro atteggiamento non mi sembra opportuno..è violazione della privacy questa» dico. Neanche un secondo mi ritrovo la mani della bionda stringermi la faccia. «Tu fatti i cazzi tuoi racchia» mi dice la bruna mentre la bionda se la ride. Ma cosa c’entro io? Non mi faccio prendere dall’ansia e rispondo dicendo «Che ne dite di non rompere e tornare a casa?». Appena dico queste parole la brunetta mi corre incontro e cerca di spingermi a terra ma due mani salde attutiscono il mio schianto a terra.
«Che dite se vi togliete di mezzo voi invece ?» Ad un tratto sento due morbide labbra baciarmi una guancia. Mi giro a vedere chi ha impedito la mia caduta e vedo David sorridermi con uno sguardo furbo e vispo. Dopodiché rivolge uno sguardo serio alle due troie e continua «Andate via e non scocciate. Intesi?» Sono palesemente spaventate. Dopo qualche secondo la brunetta si fa avanti e inizia a parlare. «Si Dav, scusaci ma l’abbiamo trovata a curiosare dalla finestra e volevamo darle una lez..»ma lui non la fa finire nemmeno di parlare «Adesso basta. Lei può fare ciò che vuole, VIA!» dopo questa affermazione, che getta noi tre nello stupore più completo, le due zoccole vanno via. Dopo di ché senza dire una parola mi prende per un braccio, mi porta dentro e mi fa sedere in cucina e mi dice «aspetta qui» ed io rispondo «va bene..». Dopo alcuni minuti lo vedo arrivare con una scatola del pronto soccorso. Aspetta perché ha detto quella cosa prima? Che vuol dire che posso fare ciò che voglio ? «Ora di medico la ferita ti sanguina il braccio» dice in tono serio. Non mi guarda negli occhi. Io mi limito ad osservare i suoi movimenti.
Che carino però..basta Lily. Voglio sapere il perché di quella frase.. mi faccio coraggio e chiedo «Hey..» e lui «Cosa?».
Dai Lily di che hai paura? «Perché prima hai detto.. » dico abbassando lo sguardo. «Non c’è nessuna spiegazione, non farci caso» mi dice zittendomi. Giusto non c’è nessun motivo. Forza Lily non ti illudere.. «Tuttavia..mi ha dato un po’ fastidio il modo in cui ti hanno trattato. Ho pensato che le racchie fossero loro. Comunque andare su tutte le furie è il tuo hobby eh?» mi dice tutto ad un tratto, forse perché mi ha visto un po’ abbattuta dal suo commento freddo. Senza che me ne accorgo mi ritrovo fra le sue braccia. Lily sveglia non gli interessi. Mi allontano da lui e mi dirigo verso la cucina, lasciandolo con un espressione stupida. Non riesce a capire che quel contatto fisico mi fa soffrire. Oddio sono cotta. «Beh grazie per la medicazione, allora per sdebitarmi ti preparo la cena» dico accennandogli un sorriso per poi voltare subito lo sguardo. Inizio a preparare. Ma cosa mi prende? Mi comporto in modo strano. Accendo il fornello. Mi sento improvvisamente triste. Eppure quando mi abbraccia mi sento così bene. Inizio a vagare con la fantasia dimenticandomi completamente del fornello, fino a quando la puzza di bruciato non mi risveglia. Mi accorgo di avere bruciato la pentola e la tendina della finestra ha iniziato a prendere fuoco. In poco tempo le fiamme si propagate in tutta la tendina.
Che cazzo.. «Ma cosa questa puz.. Lily levati da li» sento le mani salde di Dav spostarmi fuori dalla cucina mentre lui va a prendere dei secchi d’acqua per spegne le fiamme che ormai hanno rovinato tutto il piano cucina. «Brava ti lascio un attimo da sola e mi combino danno. Sei contenta ora ? Adesso sarò costretto a mangiare a casa tua tutti i giorni» mi dice. Io sono mortificata ho combinato un guaio. La lacrime iniziano a scendere quando sento il campanello suonare. Din don.
«Vado io. Tu aspetta qui e stai ferma.» mi dice in tono duro e severo. Io mi limito ad abbassare lo sguardo e rispondere «OK» «oh salve SIGNORA che ci fa qui? Il mese d’affitto glielo già pagato.» lo sento dire. Oddio la proprietaria e adesso?

Area autrice
Lily è proprio un piccolo tenero danno, non credete ? *-*

 

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Capitolo 5
*** Fifth ***


5 capitolo
 
«I vicini mi hanno chiamato allarmati dicendo che sta casa mia usciva del fumo, oltre che molta puzza. Si può sapere che succede ?» senti la signora urlare quasi con una voce così acuta da avere abbastanza potenziale per spaccare i vetri. «Ecco, io vede..» lo sento dire.
Questo è un problema ed è solo colpa mia. «Spero che tu non abbiamo combinato qualcosa..» continua la signora. «Ecco le verità è che..» sento la voce di David. Non può colpevolizzare se stesso.
Basta è colpa mia ora esco e glielo dico. Uscita dalla porta vedo una signora molto in carne, vestita in modo buffo e trasandato con un cappello alla francese che non c’entra assolutamente nulla con il vestiario che ha addosso. «Scusi signora, ecco è successo un incidente è colpa mia. La cucina ha preso fuoco e..» l’espressione inizialmente dubbiosa si trasforma in una molto molto incazzata, tanto che la vedo chiaramente passare sia David che me per proiettarsi nella porta della cucina alle mie spalle. Lo sguardo di Dav era a dir poco contrariato. Ci credo gli ho fatto prendere a fuoco casa. «Cosa è successo qui?» urla la donna allarmata.
Adesso Dav non mi parlerà più «Voi siete dei barbari, andate fuori da casa mia!» continua la donna dandomi adesso. «Se mi da la possibilità di spiegare» gli dico in fretta ma lei subito mi interrompe dandomi una spinta «Cosa c’è da spiegare eh ? Adesso vi faccio una denuncia che la ricorderete per sempre..». Le sue parole furono una doccia fredda, iniziai a piangere e mi gettai ai suoi piedi.
Che scena pietosa Lily. «Le pagherò tutti i danni ma non ci denunci la prego. Siamo dei semplici studenti.» le risposi continuando a lacrimare. Ad certo senti il mio braccio racchiuso in una morsa. Era la mano di Dav che mi sta facendo molto male, ma più di tutto era il suo sguardo a farmi paura. Dav mi tirò su con forza facendomi arrivare accanto a lui. La signora si ammutolì e disse «Ascoltate facciamo così..tu ragazzina mi ripagherai e tu te ne andrai oggi stesso da casa mia e tutto sarà risolto, siamo intesi ?». Quella affermazione sembra carica di tensione, si vedeva che era terribilmente incazzata ma forse tutto si era risolto. «Va bene signora grazie, le do il mio numero così ci accordiamo su tutto» le dissi rassegnata ma finalmente calma. Dav era accanto a me non disse una parola, non ci riusciva. Era arrabbiato con me ovviamente.
Un’ora dopo eravamo ancora a casa sua a sistemare tutte le sue cose in degli scatoloni. Lui non disse un parola è normale, non gli andava di parlare con me. È stato un lavoraccio ma gli scatoloni erano tutti pronti. Detto questo devo farmi coraggio e parlargli. Mi alzai e mi misi davanti a lui, continuando a fissarlo. «Ascolta Dav il minimo che possa fare e farti vivere da me. Tanto la casa è grande e così non dovrai pagare affitto ne niente. È il minimo che possa fare dopo avere combinato un disastro, mi spiace» Lui stesso zitto per qualche minuto e dopodiché mi mise ridere fragorosamente.
«Ascoltami Lily prima di tutto ti ringrazio. Seconda cosa quello che è successo non è una tragedia quindi tranquilla non devi occuparti delle spese della signora. Anzi prima stasera stesso farò in modo di dare una somma consistente alla signora rompiscatole» disse tutto in tranquilla guardandomi con quegli così penetranti accarezzandomi il viso con un mano e circondando la mia vita con l’altra. Era terribilmente troppo vicino. Il mio cuore stava andando al collasso. La sua presenza così rassicurante mi faceva stare bene. Mi piace come mi guardava, come scherzava e come rideva. Mi piace anche quando è serio o incazzato, sebbene io lo abbia visto poche volte. È un angelo, in tutto questo mi sento uno schifo perché la mia amica Nicole non sa nulla di tutto ciò. Anche se le stessa dice che non gli importa nulla ormai di Dav. A lezione l’altra mattina ho affrontato questo discorso e lei ha continuato a ripetermi che andava tutto bene e che lei lo aveva dimenticato. Ero ancora scombussolata dalla sua tenuta salda e confortante non sapevo che dire così semplicemente lo ringraziai «beh Dav, io ti ringrazio. Risolvi i casino che combino, devo sembrarti una stupida..». Non potei finire la frase perché lui mi mise il suo indice sinistro tra il naso e le labbra in modo da fare silenzio e poi sorrise. Il suo sorriso face fare un tonfo al mio cuore ormai legato alla essenza. Credo di non aver mai pensato qualcosa di così romantico su una persona. «Tu sei semplicemente dolce anche se un po’ pasticciona » continuava a sorridermi e con la mano mi pizzicò dolcemente una guancia mentre con l’altro braccio continuava a cingermi dolcemente la vita. «Mi piaci. Sei un’amica e per l’ospitalità che mi stai offrendo beh.. grazie» disse infine.
Cosa avevano sentito le mie orecchie? Da un lato mi aspettavo questa sua risposta. Diciamo che perora, con una lacrime che discende giù dal cuore, accetto questa sua affermazione. Del resto non posso fare altro, prima a malapena ci guardavamo.

Area autrice
«Mi piaci. Sei un’amica e per l’ospitalità che mi stai offrendo beh.. grazie» a sentire tali parole Lily è andata in brodo di giuggiole.
E' proprio cotta. E lui invece ?


 

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Capitolo 6
*** Sixth ***


6
 
Okay se ripenso a ieri sera mi sembra tutto un po’ strano. Dav abita a casa mia, Nicole non sa nulla e io mi sento terribilmente in imbarazzo con lui vicino.
Se ripenso a quello che mi ha detto ieri sera..nella mia testa risuonano due frasi. Tu sei semplicemente dolce e Mi piaci. (Si si Lily ha omesso il particolare amica, ma solo perché a lei piace fantasticare *-* ) Queste due frasi non mi hanno fatto chiudere occhio tutta la notte. Meglio che mi distraggo un po’. Mentre preparo il cestino per il pranzo da portare all’università (visto che oggi ho lezione fino a tardi) lui mi si avvicina ed esclama avvicinandosi pericolosamente al mio collo:
«Mh, sembra buono cosa sta preparando di buono?» okay questo è troppo, è troppo vicino così rischio di farmi venire un infarto. Mi giro per guardarlo male ma il tentativo viene fallita dal ragazzo a petto nudo che mi sta pericolosamente sorridendo.
«COSA STAI FACENDO? VESTITI!» gli rispondo malamente, credo mi abbia sentito l’intero vicinato.
«Cos’è non hai mai visto il fisicaccio di un figo come me?» mi dice sorridendo continuando ad essere sempre troppo troppo troppo vicino. Odio questo suo narcisismo. «Oh mi hai preparato il cestino del pranzo che carina» continua l’idiota palestrato. «Ma neanche per sogno, questo è per me il pranzo preparatelo da solo!» rispondo convinta.
«Devo forse ricordarti che mi hai fatto cacciare e..» inizia a parlare con quel tono da perfettivo (vi prego uccidetelo). Non lo faccio finire di parlare, non voglio avere un idiota sulla coscienza, inizio a parlare dicendo «Okay, va bene..» mentre chiudo il contenitore, lo infilo nella busta e glielo porgo «Ecco piccolo stronzetto».
Lui mi fa un ghigno compiaciuto e, non contento della pressione che mi mette addosso ogni volta che si avvicina, esclama «Hey guarda che la piccolina tra noi due qui sei tu sciocchina» mi dice toccandomi il naso con un dito proprio come si fa con i bambini.
Mi crede una marmocchia ? «Ora muoviti andiamo con la mia macchina, vieni.. ah il sacchetto portalo tu» continua dicendo. Mi fa un occhiolino, prende il suo zaino ed esce di casa.

 E' 12.00
«Lily pranziamo insieme?» sento Nicole che mi guardo con un viso angelico e adorabile. È proprio tenera in ogni cosa che fa, sono gelosa. Le sorrido ricordandomi di non avere nulla da mangiare ed dico sorridendo «Oggi dovrai offrirmi qualcosa tu io non ho nulla con me da mangiare..» gli dico. E lei mi guarda un attimo confusa ed esclama «ma allora quel cestino del pranzo di chi è? Si può sapere?».
Sono una perfetta idiota..non ho neanche il tempo di rispondere che un ragazzo del mio corso si avvicina e mi dice «Lì c’è Dav che ti cerca..» mentre Nicole continua a fissarmi aspettando che le dia una risposta.
Io mi limito a sorriderle e rivolgo lo sguardo al ragazzo e annuisco: prendo il sacchetto e mi allontano un attimo con Dav.
«Devi darmi il cesti..» non gli do il tempo di finire e lo colpisco spingendolo e gli dico «Sh.. sei matto a venire a cercarmi? Tieni prendi il tuo pranzo e vattene». Mentre lo guardo andare via - da me- una ragazza Giudy si avvicina insieme alle sue amiche. È un gran pettegola stronza. «Lily che fai adesso ti metti a preparare il pranzo a chi è più in “alto” di te?»
«I cazzi vostri mai eh? » interviene Nicole prendendomi a braccetto e trascinandomi via dal quella sciacquetta di Giudy Jefferson. Io mi giro stupita, non avevo mai visto questo suo lato così aggressivo. Quando è cambiata così ?
 
Alla fine della giornata io e Dav torniamo a casa e nel tragitto diamo un passaggio a Nicole che prima di scendere esclama «come mai siete venuti con una sola macchina ?».
«Beh la sua macchina si è rotta quindi ho pensato di darle un passaggio tutto qua.. ci vediamo Nicole» io sono ammutolita, dentro di me mi chiedo il perché di questa bugia.
Nicole scende, ci salutiamo e noi arriviamo a casa. Dav una volta a casa esclama «L’ho fatto perché tu non vuoi che si fraintenda in giro su di noi..»
Improvvisamente mi vengono in mente le parole di sta mattina. Tieni prendi il tuo pranzo e vattene «Si hai ragione» rispondo accennando un sorriso.
«Vado a lavarmi prima io» esclamo entrando velocemente in bagno. Mi chiudo dentro e mentre mi infilo nella vasca lo sento chiaramente gridare di non sprecare tutto l’acqua. Pff l’acqua è mia la pago io e la spreco quanto voglio. Sorrido sembriamo una coppia sposata.
Oddio Lily basta con questi castelli in aria. Certo che a pensarci bene oggi ho reso molto insicura Nicole.
L’ho vista molto confusa, se sapesse che abitiamo insieme cosa direbbe ?

Ad un tratto sento il campanello Din Don. Figurati se quel poltrone risponde, lo sento strillare «Lily apri tu!».
Rassegnata mi alzo mi metto un asciugamano e vado ad aprire non ho altra scelta.
«Lily» cazzo è Nicole. Mi sorride e continua dicendo «passavo di qui ed ho pensato di farmi una sorpresa! Ti ho portato i dolcetti al cioccolato di cui vai matta.. ».
«Oh Nicole ..» non mi da il tempo di dire A è già entrata. Che faccio adesso ?
«Questa casa non è cambiata per niente è sempre uguale..» dice mentre poggia i dolci sul tavolino e si siede sulla poltrona.
Dov è finito Dav ?Sarà uscito dalla finestra è aperta.
«Perché stai con la finestra aperta con questo freddo ? E poi scusa da quando in qua bevi birra e guardi le partite di football ?»
Cavoli mi accorgo solo ora del macello che quel cretino mi ha lasciato.
Devo inventarmi una scusa in fretta «ehm sai i gusti cambiano» dico sorridendo forzatamente. «Okay sei un po’ strana Lily ma non ti chiederò nulla. Sarai tu a dirmelo primo o poi. Ora vado a prendere un pizza e poi torno qua e la mangiamo insieme okay?»
«Non vuoi che ti accompagni?» dico e lei mi risponde «Sei matta? Sei ancora in accappatoio ci metteresti una vista a vestirti no grazie. Torno subito!». Come fa ad essere sempre così allegra e premurosa ?
«Va bene allora torna presto» le rispondo tranquilla mentre la guardo uscire da casa.
 Quando sento la macchina allontanarsi iniziò a chiamare Dav. «Puoi uscire adesso! Dove sei ?» grido.
Ad un tratto sento il vetro del balcone di camera mia sbattere. È fuori! Con questo freddo! Giusto la finestra deve avere fatto il giro ed è saltato sul balcone di camera mia. Corro ad aprigli, davanti a me vedo un ragazzo tutto infreddolito a petto nudo che sbatte i denti e sorride.
«Hai v-vi-isto c-che n-non c-ci ha sco-p-per-to?» sta tremando così lo prendo per mano e lo tiro dentro.
«Siediti qui, ti prendo un plaid!» dico mentre apro l’armadi, prendo un paio di coperte e lo avvolgo teneramente.
Mentre lo avvolgo con il plaid lui non dice una parola continua a fissarmi con quello sguardo da cucciolo infreddolito. È pazzesco che abbia così tante facce questo ragazzo. È sexy, furbo, narcisista, simpatico ma anche terribilmente tenero.
Stiamo qui accoccolati sul mio letto per una decina di minuti perché lui non ne vuole sapere di lasciare la presa. Come il mio cuore del resto. Mi devo vestire sono accora nuda che vergogna. Mi faccio coraggio e gli dico
«Sai lei una mia cara amica e..» ma lui subito mi zittisce ed dichiara «Anche se dovesse scoprirlo non mi importerebbe, probabilmente è perché in un certo senso mi piace la tua compagnia». Okay sorrido come un ebete e stavolta mi avvicino a lui – voglio baciarlo ma lui inaspettatamente mi respinge e il mio cuore va in mille pezzi.
«Adesso vai a vestirti io tra poco esco non preoccuparti vado a lavorare» e mi lascia lì come un idiota.

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Capitolo 7
*** Seventh ***


7
 
Ricapitolando ieri sera alla fine Dave ha aspettato che Nicole se ne andasse per rientrare a casa. Ha aspettato pazientemente che Nicole andasse via prima di rientrare a casa.
Questa mattina al termine della pausa, mentre finisco di bere il mio caffè, Nicole si avvicina a me ed esclama:
«Mi spieghi cosa sta succedendo tra te e Dave (suona meglio Dav o Dave J )? Non è che sta iniziando a piacerti pure a te ?» con uno sguardo malinconico che si nascondeva dietro uno dolce sorriso.
«No certo che no. Non provo niente per lui, siamo solo amici e … vicini di c-casa» rispondo.
Lei mi guarda e sorride. Si vede che è sollevata «Menomale..perché ho capito che mi piace moltissimo ancora. Ho capito che il motivo per cui mi ha rifiutato è perché non mi conosce ancora bene quindi voglio avvicinarmi di più a lui» risponde mentre il mio cuore si sta sgretolando. Questa risposta mi crea fastidio, molto fastidio.
«Lo immaginavo sai? Beh fai del tuo meglio Nicole» rispondo sorridendo (in maniera forzata), dentro di me vorrei piangere.
 
Qualche ora più tardi le lezioni finirono e mentre stavo sistemando gli ultimi appunti mi senti chiamare «Vieni Lily andiamo a casa, ti do un passaggio a te e alla tua amica». Dave, sempre al momento sbagliato. Come faccio a guardarlo in faccia ?
Decido di rispondere senza girarmi «certo, vieni anche tu dai..» replico porgendo lo sguardo solo a Nicole e non a Dave.
Durante il tragitto mi sento morire, ho la sensazione di essere di troppo. Non voglio creare problemi, non voglio che Nicole pensi qualcosa di cattivo su di me. Io voglio che sia felice. Le lacrime iniziano a scendere silenziosamente ma non voglio che nessuno se ne accorga così me le asciugo in fretta senza farmi notare troppo.
 
Una volta arrivati a casa mi faccio la doccia e mi metto subito a letto a Dave dico che sono molto stanca, evitando così di dargli troppo conto.
Passa circa un ora e Dave entra in camera mia. Sento chiaramente i passi sul pavimento, siamo al buio. Sento la sua vicinanza si è seduto sul letto. Ma che vuole fare ? Io continuo stare immersa sotto le coperte.
Ad un certo un punto Dave mi apre la coperta che mi copriva e scatta una foto con il flash che mi scombussola a tal punto da girarmi la testa.
«Dave cancella immediatamente quella foto o ti ammazzo!» rispondo arrabbiata gettandolo sul letto bloccandolo con le mani sulle sue spalle. Lui non oppone resistenza e intanto se la ride come un matto ed replica ridendo «almeno sono riuscito a smuoverti un po’ sembri un morta. Ora dimmi cosa hai altrimenti non la cancello»
Detto questo la situazione si ribalta e sono io sotto di lui. Lo vedo sorridere e mentre ritorna serio esclama «tranquilla piccola la cancello la foto, anche se devo dire che non è venuta poi così male».
Dopo avermi liberato da quella bellissima trappola mi fa anche l’occhiolino! Fa il figo con me quando io in realtà sto cercando di resistergli in tutti modi possibili. Mi faccio coraggio e decido di ignorare i suoi commenti.
«Senti adesso sono stanca, vorrei dormire e…» al solito suo non mi lascia finire e ribatte «si lo so, mi tolgo di mezzo così questa signorina si mette a letto come le galline, buona notte».
Quando penso abbia mollato finalmente la presa mi sbaglio perché mi da un bacio sulla guancia, con mia grande (e felice oserei aggiungere) sorpresa e dopodiché esce senza dire un parola.
 
La mattina dopo mi svegliai fresca e riposata. Dovevo andare a letto presto più spesso. Dissi a me stessa che sarebbe stato meglio andare subito a lavarmi. Andai in bagno, prima che Dave si svegliasse e mentre mi stavo entrando in doccia sentii aprire la porta. Così entrai velocemente dentro al box.
«Ops scusa farò finta di non aver visto nulla tranquilla devo farmi solo la barba ed esco» lo sentii replicare
Da non credere adesso mi aveva visto anche nuda e non sono neanche depilata per bene. Che figuraccia.
 
Una decina di minuti dopo fui costretta a chiedere di porgermi l’asciugamano e quando uscì ero così imbarazzata da andare a lezione con la mia macchina stavolta. Al termine delle lezioni andai al bar con Nicole e mentre lei si gustava un golosissimo Milk Shake al cioccolato io mi bevevo un frappé alla fragola.
 
Quando arrivai a casa trovai Dave a petto nudo che cucinava. Terribilmente bello, tremendamente affascinante.
Ero preso dal stupore e dall’imbarazzo ripensando ancora a questa mattina «cosa cucini? E, cosa ancora più strana, tu sai cucinare?»
Lui rise e mi disse «certo che so cucinare, per chi mi hai preso. Ti sto facendo un dolce che mi preparava sempre mia madre l’omelette al cacao. Ecco non sapevo come scusarmi per sta mattina così ho deciso di farti questo»
Sono scioccata, questo ragazzo si rivela un mistero. Ha tante facce ma agli altri ne mostra solo una o quasi. Sembra uno stronzo ma in realtà è adorabile. Mi piace tantissimo. Peccato che lui non provi lo stesso. Se ripenso alla caff del bacio voglio essere uno struzzo per nascondermi sotto la sabbia.
Eppure non posso farci niente, il mio cuore continua ad andare in fibrillazione ogni volta che lui si avvicina, ogni volta che fa qualcosa di carino. Dall’altro però c’è Nicole che all’università ha iniziato ad avere un certo discorso con Dave ed io ammetto di essere un po’ gelosa perché lei è molto bella e dolce.
Da un lato sono felice che abbia deciso di fidarsi di più di me e che abbia accettato il mio consiglio di esserle amico ma dall’altro.. ogni volta che gli sorride o che scherzano insieme il mio cuore sussulta.

La sua voce mi fa ritornare alla realtà «eccola, mangiala e dimmi com’è» mi sorride, ancora. Quel maledetto sorriso per cui vado matta.
Assaggio l’omelette, è buonissima. «Spettacolare, mh che buona, grazie Dave!» ribatto dandogli un bacio sulla guancia. Lui sembra essere soddisfatto «prego, pensavo di averti offeso o imbarazzato o peggio di averti fatto arrabbiare e non voglio».
 
«No Dav, tranquillo solo che voglio dirti una cosa. Da oggi in poi è meglio avere un po’ più di privacy dopotutto siamo pur sempre una ragazza e un ragazzo che convivono insieme.» gli dico seria. Lui tutto ad un tratto si ammutolisce mi da un buffetto sul viso e mi chiede «Perché vuoi che nessuno scopra che viviamo insieme? Siamo nel XXI secolo, non credo che qualcuno abbia da ridire su questa cosa. Due amici possono tranquillamente convivere insieme non c’è nulla di male».
Quella parola continua a massacrarmi. Amici. Noi siamo amici che vivono insieme, nient’altro.
«Forse non hai capito sono io volere che le cose vadano così. Sono io volere che nessuno lo sappia» dico quasi urlando.
Dopo la mia risposta un po’ troppo alterata lo senti rispondere semplicemente «OK». Detto questo se ne va in camera sua senza dire una parola e ci rimane per tutta la giornata, lo senti uscire solo qualche ora dopo per andare al lavorare.
Sono una cretina.

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