Tutte Le Storie Cominciano Con Un Ciao

di MzHyde
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - All Starts With You ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 - Merlino e la sua eleganza ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 - È Complicato ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 - Non si impara nei libri ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 - Un Compleanno Diverso ***
Capitolo 6: *** ATTENZIONE (Aggiornato) ***



Capitolo 1
*** Prologo - All Starts With You ***


TUTTE LE STORIE COMINCIANO CON UN CIAO

Prologo - All Starts With You

Tutte le storie cominciano con un ciao. Se fosse veramente così, allora la loro non è una storia normale. Perché loro hanno iniziato con un litigio. Un ragazzino eccentrico che fa cadere i libri a una povera ragazzina studiosa, sembra banale come scena. E forse starete pensando che lui l'ha aiutata e bla bla bla. Sbagliato. Appena il ragazzo ha visto i libri ha fatto una smorfia e la messinscena di un conato di vomito. Il che potrebbe farvi pensare che questo ragazzino è uno di quei bulli che si divertono a prendere in giro gli altri. Sbagliato di nuovo. È solo allergico hai libri. Si, avete letto bene. Ma se gli avreste detto che quella ragazzina piena di libri fin sopra ai suoi capelli vaporosi sarebbe diventata sua moglie, lui sarebbe scoppiato a ridere fino a morire. 
Chi sono?
Fred Weasley e Hermione Granger. Se dovessi scrivere un prologo con tutte le premesse su questa coppia, però, non finirei per i miei 90 anni. Le poche ma semplici cose che dovete sapere è che nessuno dei due sa esattamente quando o come il loro amore per l'altro sia nato. Fred è un tipo orgoglioso, non ammette di essersi preso una cotta per una ragazza da quando aveva circa sei anni e si innamorò della statua che raffigurava una giovane ragazza quando i genitori lo costrinsero insieme al gemello a fare una visita, insieme al resto della famiglia, al museo delle cere a Londra. E Hermione è anche più orgogliosa. Non avrebbe mai, e ripeto MAI, ammesso che le piace Fred Weasley. Insomma parliamo di un ragazzo sregolato ed una ragazza amante delle regole. Converrete con me che la coppia si presenti alquanto strana. Per adesso possiamo dire che le prime manifestazioni di questo amore strano possono essere state percepite da qualcheduno dei loro amici circa al quarto anno della ragazza. Ed è qui che comincerò a narrarvi le impavide imprese di la storia di questi due giovani.




Spazio Autrice:

Salve, Buon Sabato e Buon Weekend.
Come state Calderotti? Eccomi tornata con una nuova Fremione. Ormai questo è il mio marchio, la prima storia che ho scritto fu una Fremione e volevo tornare con la stessa coppia.
Spero che il prologo vi abbia intragati, se avete curiosità prima del primo capitolo, sentitevi liberi di chiedermi qualunque cosa. Salvo imprevisti o nel caso raro in cui lo finissi prima, il primo capitolo lo posterò sabato prossimo così da avere il tempo di scriverlo bene e in modo che sia consistente. 
Quindi appuntamento a Sabato.

Un Saluto, LisLot

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 - Merlino e la sua eleganza ***


Capitolo 1 - Merlino e la sua eleganza

Quando Hermione entrò velocemente nel dormitorio maschile, precipitandosi a dare consigli al suo migliore amico per il Torneo TreMaghi, non avrebbe mai pensato di trovarsi una scena simile davanti. Tutti credettero che la Grifondoro si fosse data all’alcolismo dalla persistenza delle sue risate quella sera.
-Hermione, ti prego, almeno smettila di ridere.- Sbuffò sconsolato Ron.
-Mio dio Ronald, cos’è quel “coso”?- Chiese la riccia cercando di respirare.
-Sembrerebbe essere il suo elegantissimo vestito da cerimonia, Granger.- Rispose Fred alle sue spalle, dopo essersi intrufolato nella stanza insieme al gemello.
-Per questo non lasciamo mai la scelta a nostra madre su quali abiti dobbiamo indossare.- Continuò George ridacchiando.
-Questo deve essere un vestito della prozia Tess. Puzzo come lei.- Piagnucolò Ron, che si buttò sul letto di Harry.
-Hey! Non toccare il mio letto con quel coso puzzolente. Rischi di dovermi far fare una disinfestazione!- Gridò Harry in protesta.
-Non ti facevamo così ironico, Potter!- Dissero all’unisoro i gemelli.
-Ragazzi, non era ironia. Sono seriamente disgustato da quell’abito.- Disse il moro facendo scoppiare in fragorose risate i presenti, Ron escluso.

***

Quella sera, a cena, Hermione raccontò tutto a Ginny che, ovviamente, confabulò con Fred e George per trovare nuove divertenti battute sull’abito da cerimonia del povero Ronald. Mentre continuava a mangiare la sua cena, Hermione sfogliava intanto un libro intitolato “Curiosi Dilemmi Magici e Loro Soluzioni”, quando fu interrotta da una testa rossa.
-Granger, non bastano tutti i libri che leggi, adesso ti metti a risolvere indovinelli magici?- Le chiese Fred in tono sarcastico.
-A differenza tua, Fred, ho un cervello. E, pertanto, voglio mantenerlo in forma.- E detto questo, girò un’altra pagina pigramente, continuando a mangiare incurante del fatto di aver lasciato indignato il Weasley.
-Questa me la paghi Granger. Sappi che ci vuole intelligenza ad elaborare gli scherzi a cui sarai sottoposta da oggi.- Le sussurrò nell’orecchio.
E detto questo tornò nella Sala Comune insieme al gemello.

***

-Fred, solo perché la Granger ha detto che non hai cervello non vuol dire che devi sfoderare gli scherzi migliori per lei.- Disse esasperato George, dopo aver passato ore -erano ore?- a sentire il gemello creare svariati scherzi per la Grifondoro.
-E poi non capisco perché te la prendi tanto . Insomma, non ti hanno mai influenzato le prese in giro della So-Tutto-Io.- Continuò dopo aver notato che Fred non lo ascoltava.
-Georgie, è una questione di orgoglio, capisci? Non posso lasciare che la piccola Herm abbia la vinta nel MIO campo di battaglia!- Rispose Fred, con uno strano luccichio negli occhi azzurri.
-Aspetta, da quando in qua la chiami “piccola Herm”?-
A quella domanda Fred parve in imbarazzo. Quelle due parole così innoque nella sua testa, sembrarono strane a George. E, ora che ci pensava, non sapeva da dove Merlino gli erano uscite, ne tantomeno perché.
-È irrilevante. Ora aiutami o apro il negozio con Percy.- Rispose tornando a prestare attenzione al suo “piano malefico”.

***

-Ho saputo da Angelina che Fred l’ha invitata al Ballo del Ceppo. Era con noi quando hai preso in giro Fred, forse è per questo che se l’è presa tanto.- Continuava a ripetere Ginny, cercando di capire il comportamento del fratello.
-Ginny, seriamente non mi importa. Ho solo detto quello che pensavo. Insomma, quando mai Fred ha dimostrato un po’ di cervello nella sua vita? Non c’è un ricordo che ho di lui in cui non scappa da Gazza o in cui non lo sgridavo per ciò che aveva combinato. Pensavo che ci tenesse a imparare qualcosa.- Ribattè Hermione.
-Adesso ti interessi alla carriera scolastica di Fred?- Chiese Ginny curiosa.
-No, ma.. Bah, lasciamo perdere, ok?-
-Va bene Herm..- Acconsentì Ginny. Ma ovviamente la rossa aveva intuito qualcosa. La titubanza di Hermione era strana quanto Merlino, in costume, che abbraccia un orso polare su di una scopa volante mentre dei pinguini alle loro spalle giocano a Quidditch. Quindi pensò di dover parlare con Fred e George di ciò che aveva intuito sull’amica.
Tornando nella Sala Comune, trovarono solo due persone. Fred e George stavano discutendo su cosa fare per creare un nuovo scherzo dei Tiri Vispi.
-Ancora che progettate quella roba?- Chiese Hermione da saccente, mentre riponeva il libro nella borsa che usava per portarsi tutto il materiale che le sarebbe servito in giornata.
-Ok, chiariamo questa cosa Granger. Il fatto che tu sia più brava della media o che tu sia diventata più bella negli ultimi due anni, non ti permette di romperci le pluffe ogni volta che facciamo qualcosa.- Sbottò Fred, alzandosi dalla sedia con rabbia. –Per Merlino Hermione, lasciaci fare quello che vogliamo. E per inciso, quella “roba”, sono esperimenti e prodotti che creiamo e collaudiamo personalmente per portare un po’ di gioia e scompiglio nella vita ordinaria e noiosa di persone come te!- Concluse Fred, che le rispose in modo decisamente più brusco di quanto tutti si aspettassero.
Per un attimo sembrava che Hermione stesse per dire qualcosa, ma scosse la testa e corse nel dormitorio, seguita da Ginny.
-Freddie, forse questa volta hai esagerato.- Ammise George.
Il gemello si voltò verso di lui prima di andare, anche lui, nel dormitorio.

***

Hermione continuava a piangere da minuti interminabili tra le braccia di Ginny che tentava di consolarla come poteva.
-Calmati Herm, sicuramente Fred non voleva ferirti. Potrà essere insopportabile con te, ma di certo ti vuole bene.- disse la rossa accarezzando i capelli vaporosi di Hermione.
-Non mi aveva mai risposto così. Di solito riesco a non pensarci, ma oggi mi ha davvero ferita.-
Intanto Fred stava origliando con un paio di Orecchie Oblunghe. Si sentì in colpa e sentì anche qualcos’altro. Sentì di aver deluso una persona a cui teneva. Così, nei giorni seguenti, cercò in tutti i modi di scusarsi, ma la Grifondoro continuava ad evitarlo.

***

Arrivò il giono del Ballo del Ceppo e tutti erano pronti davanti all’entrata della Sala Grande, in attesa che cominciasse la festa o che il/la ragazzo/a arrivasse.
-Sicuramente sarà in camera a piangere.- Disse Ron ad Harry guardando le scale.
-Di chi state parlando?- Chiese George che accompagnava un’elegante Alicia.
-Di Hermione. Ci ha detto di essere stata invitata ma nessuno sa da chi.- Rispose Harry pazientemente.
In quel momento arrivò Fred insieme ad Angelina. Mentre continuavano la conversazione, l’atrio cominciava ad affollarsi.
-Ah, Fred. Quando andremo ad Hogsmeade dobbiamo assolu.. Ma mi stai ascoltando?- Chiese Angelina spazientita dopo aver notato che il Weasley fissava a bocca aperta le scalinate.
Tutti girarono e videro Hermione, raggiante e più bella che mai in un lungo abito pervinca.
“Delicato, come lei.” Pensò istintivamente Fred guardandola mentre scendeva lentamente i gradini.
-È bellissima..- Mormorò il Weasley incantato dalla visione della ragazza, esternando ciò che tutti pensavano in quel momento.
Notò un lieve tremolio dalla sua figura, segno che si era messa i tacchi e le davano fastidio. Si sorprese a pensare queste cose, ma i suoi pensieri furono interrotti dall’avvicinarsi di Krum alle scalinate.
-Ragazzi, ma Viktor sta aspettando Hermione!- Disse George meravigliato.
Quando Fred vide il bulgaro baciare la mano di Hermione, qualcosa dentro di lui protestò. Ma prima che ebbe il tempo di andare da lui a spaccargli la faccia si aprirono le porte della Sala Grande e la festa cominciò.

***

Hermione, stanca ma felice, si diresse verso Harry e Ron mentre aspettava che Viktor le portasse qualcosa da bere.
-Ti usa.- Biascicò Ron.
-Solo perché mi ha invitata prima che potessi farlo tu, non vuol dire che mi stia usando.- Rispose notevolmente irritata.
-È il nemico!-
-Nemico? Volevi il suo autografo e adesso lo chiami nemico?- E detto questo si allontanò da loro.
Mentre stava raggiungendo Ginny, qualcuno le afferrò il braccio.
-Fred, lasciami. Non è proprio il momento adatto.- Gli disse cercando di divincolarsi dalla presa.
-Devo parlarti. È una cosa seria.- Le disse guardandola negli occhi.
-Va bene.- Rispose accettando, non poi molto volentieri, di seguirlo.
Uscirono fuori e lui le mise la sua giacca sulle spalle.
-Volevo chiederti scusa per come ti ho trattata qualche giorno fa. Sono stato cattivo e impulsivo. Mi dispiace Herm, non volevo assolutamente ferirti.- Disse realmente dispiaciuto.
Lei si avvicinò al Weasley prima di parlare.
-Primo, ho freddo. Potevi scegliere un posto più caldo.- E detto questo ricevette un abbraccio caldo dal ragazzo. Quel contatto inaspettato la fece arrossire, ma continuò. –E secondo, scusami tu. Ho iniziato io con questa assurda storia. Mi dispiace Fred.- Finì poggiando la testa sul petto forte di lui.
Si ritrasse istintivamente sentendo il battito accellerato di Fred.
-Stai bene? È tutto ok?- Gli chiese allarmata.
-Si, torniamo dentro o congelerai.-

***

Il giorno dopo, nella Sala Comune dei Grifondoro, il chiacchiericcio era decisamente maggiore rispetto al solito. Tutti si raccontavano l’esperienza del ballo.
-Ronnie, devo dirti una cosa.- Disse George serio.
-Cosa?- Chiese distrattamente mentre giocava a Scacchi Magici con Harry.
-Merlino ha molto più stile di te quando si tratta di vestiti.- Finì Fred notando piacevolmente che perfino Hermione stava ridendo.




Angolo Autrice:
Salve, Buon Sabato e Buon Weekend. Ecco il primo capitolo! Spero vi piaccia, che vi faccia in qualche modo ridere.
Inoltre vorrei ringraziare 18Ginny18, alessandra_andreotti, astrosara, Dany_skywalker, GiadaHP e Vale_000 per aver messo la storia tra le seguite.
ihavediedeveryday_ e alessandra_andreotti per aver recensito la storia.
Ultimi ma non ultimi alessandra_andreotti, alessiavictorie, fremione_giady15, ihavediedeveryday_ e slytherinalways per aver messo la storia tra le preferite.
Grazie davvero di cuore.
A sabato ragazze per il prossimo capitolo.
Un saluto,
LisLot

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 - È Complicato ***


Capitolo 2 - È Complicato

Finalmente era giunto l’inizio delle giornate calde, così tutti gli studenti ne approfittavano per uscire nell’immenso parco. Hermione si era seduta all’ombra di un immenso albero per poter leggere in pace, quando le si sedette accanto Harry, decisamente scosso.
-Sono preoccupato. Ok, ho superato anche la seconda prova, ma adesso? Non abbiamo indizi e non so cosa potrebbe succedere. Herm, non ce la faccio.- Disse disperato, interrompendo l’amica dalla sua lettura.
-Harry, fai sul serio? A undici anni hai recuperato la Pietra Filosofale dopo un “dolce incontro” con un cane a tre teste. A dodici hai combattuto con un Basilisco e l’anno scorso hai sfidato un centinaio di Dissennatori per salvare il tuo padrino. Ce la puoi fare, sei bravo. E poi hai già sconfitto un drago e superato la sfida nel Lago Nero che, per inciso, era infestato dalle sirene. Non penso che la prossima sfida sarà troppo difficile per te.- Gli rispose Hermione sorridendogli.
-Come fai a dirmi sempre qualcosa che mi tiri su?-
-Perché sei il mio migliore amico, ti conosco e credo in te.- Disse prima di scoccargli un bacio sulla guancia. –Però devi stare attento. Questo è il Torneo TreMaghi, potrebbe comunque essere pericoloso.- Concluse, infine, facendo uscire il suo lato preoccupato e premuroso.
-Oh che carini che siete. Potter, fossi in te scapperei con la Mezzosangue così eviteresti di morire davanti a tutti.- Commentò, acido, Draco Malfoy.
-Perché non vai a leccare i capelli unti di Piton, Malfoy? Magari ti fa avere un posto nel Torneo così potrai avere anche tu un po’ di fama.- Dissero all’unisono Fred e George.
-Non pensarlo, Harry.- Gli disse Hermione, mentre Draco andò via.
I gemelli si sedettero con i due ragazzi e cominciarono a parlare con Harry.
-Come va?- chiese George.
-Terrorizzato.- Rispose Harry.
-Quest’albero, una volta, era un posto silenzioso..- Commentò Hermione a bassa voce, pregando Merlino che nessuno l’avesse sentita.
-Stare troppo sui libri ti potrebbe far male. Lo dico per il tuo bene.- Le sussurrò Fred all’orecchio, mentre poggiava il braccio sulle sue spalle e le chiudeva lentamente il libro.
La sua voce fece arrossire Hermione, che si ritrovò a pensare a quanto fosse dolce. E il tocco del suo braccio forte le portò un pensiero in testa.
“Fred non è poi un brutto ragazzo. È simpatico, dolce..”
A questi pensieri si alzò in fretta, inventando qualche scusa, per poi correre via verso il castello.
-Che hai fatto alla povera Grangie?- chiese George.
-Le ho solo detto che troppo studio può farle male.- Rispose chiedendosi la stessa cosa.
Fred si alzò e si avviò verso il castello. Mise le mani nelle tasche e girò pigramente nei corridoi, senza una meta, pensando a cosa potrebbe aver fatto scappare Hermione in quel modo. Un dolce e piacevole odore di vaniglia gli era rimasto addosso, quando aveva sfiorato i suoi capelli poco prima. E pensò che quel profumo gli piaceva, anche se lui avesse sempre odiato gli odori dolci. Mentre era immerso nei suoi pensieri, qualcuno sbatté contro di lui, facendolo cadere.
-Scusami, non ti avevo visto.- Disse in fretta Angelina.
-Ciao Angie.- disse Fred, poco convinto, alzandosi lentamente.
-Usciamo domani?- Chiese lei attaccandosi al suo braccio.
-Angelina, devo essere sincero con te. Sei una bella ragazza e una buona amica. Abbiamo passato una bella serata al ballo, ma non sono interessato a te, scusami.- Disse Fred, staccandosi dal fastidioso contatto e andando via.

***

La biblioteca era un posto silenzioso. Molte volte si era ritrovata ad andare li per concentrarsi, ma quella mattina proprio non ci riusciva.. Continuava a ripensare all’odore di menta di Fred e sentiva ancora il caldo del suo braccio sulle sue spalle.
“Non posso credere di star pensando a Fred Weasley!” Pensò allora.
Tornò a concentrarsi sul tema di due pergamene che avrebbe dovuto fare per la lezione di Pozioni per il giorno seguente. Doveva terminare ancora poche righe, ma proprio non riusciva a pensare a quel benedetto compito. Così pensò bene di scrivere due cose a casaccio e di tornare in Sala Comune per prepararsi ad andare a pranzo. Avrebbe rivisto e corretto il tema quel pomeriggio. Nel tornare al dormitorio incontrò Fred, casualmente, che era fermo davanti alla Signora Grassa, pensieroso.
-Hey Fred.. Che stai facendo?- Chiese Hermione.
-Uhm.. Stavo pensando a te, a dire il vero.. Stavo cercando di capire come mai sei corsa via. Insomma, non ho fatto nulla di male per una volta..- Le rispose sinceramente.
-Oh.. Dovevo solo trovare un posto più silenzioso per finire il mio tema, scusami..- Abbozzò come scusa prima di arrossire.
-Pensi ai compiti anche di domenica?- Le chiese portandole una ciocca di capelli ribelle dietro l’orecchio e pronunciando la parola d’ordine.
-Si, dovevo finire i compiti per domani. Ho pozioni e Piton si infurierebbe..- Rispose arrossendo ancora di più seguendolo nella Sala Comune.
-Potrei sempre fargli qualche scherzetto..- Disse lui con il suo solito ghigno marchiato Weasley.
-Per quanto sarebbe divertente, evita di far togliere ancora punti alla Casa, Fred.-
-Ci vediamo a pranzo, Granger?- Chiese lui sorridente.
-Certo Weasley.- Rispose entrando nel dormitorio prima di diventare del colore dei capelli di lui.
Appena entrata sospirò sonoramente, appoggiandosi alla porta, pensando che Fred era stranamente cordiale. Posò libri, pergamene e inchiostro per poi giocherellare con il ciuffo che poco prima Fred le aveva sistemato.
Scese lentamente verso la Sala Grande, quando incontrò Ginny.
-Hermione, come mai quella faccia? Sembra che ti sia esploso un pomodoro in faccia!- Disse la rossa col suo solito tatto simile ad un drago in una cristalleria.
-H-ho solo avuto una strana conversazione con tuo fratello..- ammise Hermione arrossendo, se possibile, ancora di più.
-Che ha detto Ron di così scandaloso?!- Chiese sbalordita l’amica.
-Macché Ron! Sto parlando di Fred!-
-Fred? Mio fratello Fred? Quello che ti ha fatta sparire per un quarto d’ora buono al Ballo del Ceppo? A proposito, mi devi ancora dire cosa è successo..-
-Ci siamo solo chiesti scusa per la nostra litigata.-
-Ho saputo che Fred ha lasciato Angelina. L’hanno trovata in bagno che piangeva.-
Hermione rimase senza parole, ma se doveva essere sincera con se stessa, la sua io interiore la faceva sentire felice a quella notizia perché continuava a ripetersi “Fred è single!”

***

Quando si sedette a tavola, vide Viktor che la salutava. Salutò timidamente prima che Fred e George le si sedettero ai suoi lati.
-Allora Granger, come va la storiella con Krum?- Le chiese diretto George.
-Non sono affari tuoi, Weasley.- Rispose iniziando a mangiare.
-Ho sentito che è interessato sul serio a te.- Continuò Fred, con una lieve nota di malinconia nella voce.
-Oh santo Merlino in calzamaglia! Ma vi fate i fatti vostri voi due?- Chiese spazientita la riccia.
-Nah, la tua vita sentimentale è molto interessante.- Dissero i gemelli nel loro solito coretto.
In quel momento arrivò Angelina, che non degnò Fred di uno sguardo ma che comunque guardò male Hermione. Ovviamente, il braccio di Fred elegantemente posato sulle spalle della ragazza, le dava parecchio fastidio. Così decise di spostarsi.
-Ma che le prende?- Chiese George. –Sembra che se gli sguardi potessero uccidere, Hermione sarebbe stecchita.-
-Forse è per il braccio di Fred sulle mie spalle, lo stesso che perderà se non lo leva da li in due millisecondi.- Disse Hermione parecchio arrabbiata.
-Vieni in Sala Comune quando tutti saranno andati a dormire, devo parlarti.- Le sussurrò all’orecchio Fred, prima di andarsene.

***

Tutti erano andati a dormire e lui stava camminando avanti e indietro per la Sala Comune. “Perché ci mette tanto?” si chiese.
-Eccomi, scusa. Avevo lasciato un libro in biblioteca. Spero per te che sia importante.- Gli disse la riccia entrando dal ritratto.
-È una cosa importante, si. Ed è anche difficile da dire.-
-E cosa sarebbe?-
-Hermione, hai notato che è da tanto che io e te non litighiamo? E non è grazie a te, ma grazie a me..-
-Che modestia, Fred.-
-Voglio dire che sto cercando di esserti amico.. Beh, più di un amico.- Concluse il rosso facendo diventare così la faccia del colore dei suoi capelli.
-Oh mio santissimo Dio, Fred Weasley! Spero tu stia scherzando..- Disse Hermione in preda all’imbarazzo. Sentiva che qualcosa era cambiato nel loro “rapporto”, ma di certo non poteva urlare che gli piaceva Fred Weasley, dato che neanche lei sapeva se fosse quello che provava.
-Se mi devi prendere in giro, allora me ne vado.- Disse alzandosi.
-No aspetta, voglio solo dire che si, il nostro rapporto sta cambiando. Ma andiamo, da quanto possiamo dire di essere amici? Tre mesi? Quattro? Diciamo che nessuno dei due può affermare che gli piaccia l’altro dato che non sappiamo neanche se siamo sul serio amici.-
-Hermione, tutte quegli scherzi, le frecciatine.. Non capisci proprio vero? È-è un anno che mi piaci.. Quando ho saputo che avevi dato un pugno a Malfoy, ti ho vista sotto una luce diversa. Ho iniziato a guardarti con occhi diversi, ho provato a oltrepassare la facciata della ragazza studiosa. E ho notato che sei bellissima.- Disse il ragazzo, avvicinandosi a Hermione.
-Fred, sto con Viktor. Sei un buon amico per me, ma solo questo.- Disse mentre il suo cuore la picchiava dall’interno, in segno di protesta.
-Ti piace sul serio Viktor?- Le chiese ad un soffio dalla sua bocca.
-S-si..-
-Hai esitato..-
-Cosa vorresti dire?- Chiese lei col fiato sempre più corto.
-Respingimi se non vuoi.- E detto questo le prese il mento e chiuse gli occhi prima di baciarla delicatamente.
Lei rimase spiazzata, le sue mani sulla felpa di lui. All’inizio pensò di respingerlo, ma il suo cuore ebbe la meglio e ricambiò il bacio. Tirò il ragazzo più vicino, stringendogli la felpa tra le mani, per poi portarle tra i suoi capelli rossi. Si baciarono per quelle che parvero ore.
-Dimmi che non ti è piaciuto e non ci proverò più.- Le disse staccandosi lentamente dalle sue labbra.
-Abbiamo sbagliato..-
-Ti è piaciuto?- Le chiese.
-Fred, è complicato..-
-Ti piaciuto, si o no?- Le chiese ancora guardandola negli occhi, intensamente.
-Si..-
-Ora non hai esitato.- Disse prima di tornare a baciare la ragazza.





Angolo Autrice:
Salve, Buon Sabato e Buon Weekend.
Ecco a voi il secondo capitolo. Spero vi sia piaciuto, nel caso fatemelo sapere con un commento.
Se notate errori o avete voglia di darmi qualche consiglio, sarò ben felice di ricevere il vostro aiuto.
Con questo, vi do appuntamento a sabato prossimo.
Un bacio,
LisLot

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 - Non si impara nei libri ***


Capitolo 3 - Non Si Impara Nei Libri

Terza prova del Torneo TreMaghi. Fred le si era seduto accanto, mentre guardavano Harry entrare nel labirinto insieme agli altri concorrenti. Non si erano più baciati dopo quella sera, Hermione pensò che Fred l’avesse presa in giro, ma al ritorno dalle lezioni, qualche sera dopo il bacio, trovò un messaggio sul suo letto.
“Sai quello che provo io, quando saprai per certo quello che provi tu, fammelo sapere, secchioncella del mio cuore.
Tuo Fred.”
Aveva sorriso a leggere quel piccolo biglietto. E sorrise ancora di più quando ripensò alla sera precedente.
Hermione sentì la mano di Fred sulla sua. Lo guardò e lui le sorrise dolcemente.
-Fred.. Non è il caso..- Disse arrossendo.
-G-giusto.. Ehm, scusami.- Disse lui ritirando la mano.
Tifarono insieme per tutta la prova, ma quando videro il corpo di Cedric, Hermione non resistette e scoppiò a piangere sulla spalla di Fred, che l’abbracciò.

***

Passarono i mesi, e così finì l’anno scolastico dando spazio all’estate. La signora Weasley, come di consuetudine, invitò Harry e Hermione per l’estate. E quell’estate era, però, particolare. Il ritorno di Voldemort aveva fatto calare la paura su tutti quanti, l’attacco dei Dissennatori a Little Whinging aveva aumentato i timori.
-FRED E GEORGE, BASTA CON LE CACCABOMBE. LA PROSSIMA VOLTA PULITE VOI!- Gridò, per l’ennesima volta, Molly. Hermione l’aiutò a ripulire il casino e andò su dai gemelli.
Li trovò senza maglia (il caldo in quel posto era davvero esagerato), che ridevano come pazzi.
-Dovreste vergognarvi, vostra madre si sta praticamente ammazzando per pulire questo posto.- Disse picchiando sulla gamba di Fred fino a quando il ragazzo non le fece posto per farla sedere.
-Andiamo Hermione, ammetti anche tu che ridi..- Disse George posando un pacco di Caccabombe appena aperto sotto il letto.
-Una volta, due.. Ma non in continuazione.- Rispose.
-Sei meravigliosa Grangie. Oh Merlino, guardateci. Appena due anni fa litigavamo in continuazione e adesso siamo amici.- Disse Fred estasiato.
-Fred, per l’amor del cielo, contieniti.- Disse George.
-George, ci lasci un attimo soli?- Chiese il gemello.
-Va bene.. Ma solo un attimo ok?-
Quando George fu uscito, e si accertarono che si fosse allontanato, Fred la guardò.
-Herm, sono mesi che muoio dalla voglia di sapere. Hai preso una decisione?- Disse Fred, quasi supplicandola.
-Non sai quanto sia difficile prendere una decisione. Soprattutto riguardo ai sentimenti. Qualcosa la provo per te, Fred. Ma non sono sicura di cosa. Siamo amici, ma nient’altro. Almeno per adesso.- Disse Hermione, dandogli un bacio sulla guancia.
-Va bene Herm.- Rispose lui poco entusiasta.
Lei si alzò, ma lui la fece sedere di nuovo.
-Ti aspetterò.- Sussurrò, infine, all’orecchio della ragazza.
Le posò un dolce bacio sulla guancia, sfiorandole appena l’angolo della bocca.
Hermione lo abbracciò, forte. Gli voleva bene sul serio, ci teneva a lui. E glielo dimostrò con quell’abbraccio, che si trasformò in un bacio subito dopo.
-Herm no, fa male baciarti sapendo che non sei mia.-
-Volevo solo provare ciò che ho provato quella sera nella Sala Comune.-
E se ne andò, lasciando il ragazzo a immaginarsi insieme alla sua secchiona preferita.

***

I giorni passavano lentamente, il caldo aumentava e le risate risuonavano nella casa, nonostante gli avvenimenti. Fred ormai si sedeva sempre vicino a Hermione e questo Ron lo notò. Iniziò a pensare che c’era qualcosa tra di loro, così ne parlò con Harry.
-Hai notato che Fred sta sempre con Hermione?- Chiese irritato all’amico.
-Si, allora?-
-Mi sembra strano. Un anno fa non facevano che litigare.-
-Ron, sono finalmente diventati amici. Ormai non litigano più e regna un po’ di pace. Dovresti esserne felice.- Rispose il moro, continuando a dare da mangiare ad Edvige.
-Farai scoppiare quella povera civetta, da quanto cibo le dai.-
Iniziarono a ridere tenendosi la pancia. Gli occhi iniziarono a lacrimargli, quando entrò in camera Hermione.
-Ragazzi, domani andiamo a Diagon Alley. Ditelo anche a Fred e George, per favore.-
Ma prima che potesse chiudere la porta, Ron smise di ridere.
-Perché non glielo dici tu? Sei così tanto amica loro.-
-Oh dio Ronald. Ora non posso essere amica dei gemelli?-
-Qualcuno ci nomina?- Chiesero Fred e George all’unisono apparendo con un sonoro crac davanti alla porta.
Hermione, spaventata, fece un salto all’indietro, finendo sul povero George. Fred aiutò la ragazza ad alzarsi e, subito dopo, il fratello. Intanto, Ron fissò Fred con rabbia il quale si accorse molto facilmente dello sguardo del fratello.
-C’è qualcosa che non va Ronnie?- Chiese quindi.
-Niente.- Rispose prendendo una confezione di Gelatine Tuttigusti +1.
Hermione sbuffò e si fece largo tra Fred e George per passare e andare nella sua camera. I gemelli tornarono a progettare i loro scherzi prima che George guardò Fred.
-Fratello, c’è qualcosa che non so?- Chiese.
-A cosa ti riferisci?- Chiese, a sua volta, Fred.
-A te e alla Granger, ecco a cosa mi riferisco. C’è mica qualcosa tra voi due?-
-Ma dai! Siamo solo amici, Georgie. Non sarai mica geloso?- Chiese Fred ammiccando verso il fratello.
Per tutta risposa George scoppiò in una grossa risata.
“La amo Georgie, dovresti averlo capito.” Pensò Fred sconsolato.

***

Quella notte non riusciva proprio a dormire, tra il caldo e i pensieri, non riusciva a smettere di rigirarsi tra le coperte. Così decise di scendere a bere. Magari, lo avrebbe aiutato. Mentre apriva la porta, andò a sbattere contro qualcuno.
-Lumos.- Mugugnò massaggiandosi il petto, punto in cui la figura era andata a sbattere.
La luce fioca illuminò il volto di Hermione. Aveva i capelli più arruffati del solito, gli occhi stanchi e guance rosse. Per Fred fu un colpo al cuore.
“Merlino se è bella.” Pensò a quella vista.
-Herm, che ci fai qui?- Chiese entrando in cucina seguito dalla ragazza.
-Ero venuta a bere. Fa troppo caldo per dormire.- Rispose assonnata.
Lui le si avvicinò, bloccandola contro il tavolo che dominava la stanza.
-Sei bellissima.- Le sussurrò all’orecchio.
E lei, senza pensare, lo baciò. Portò le braccia al suo collo per stringersi di più a lui mentre quelle del ragazzo la stringevano per la vita, lasciando cadere la bacchetta sul tavolo. Quando quell’attimo magico terminò, Hermione aveva intrecciato le sue dita con quelle di Fred, prima di guardarlo.
-Hermione, che vuol dire tutto questo? Vuoi vedermi morire?- Le chiese ancora fissando le loro mani.
-L’unico con cui non posso negare i miei sentimenti sei tu.- Rispose lei, semplicemente.
-E Ginny.- Continuò Fred, scoppiando a ridere insieme a lei.
Si ammutolirono, cercando di reprimere altre fragorose risate, prima di svegliare tutti. Fred l’abbracciò, e quasi gli uscirono delle lacrime di gioia.
-Ma facciamo finta di niente.- Disse lui.
-Perché?- Chiese Hermione perplessa.
-Andiamo! Non posso girare per Hogwarts, mano nella mano con un Prefetto. Un Prefetto bellissimo, ma pur sempre un Prefetto.-
-Hai ragione per una volta. La mia immagine di Prefetto non sarebbe credibile se vado in giro con uno dei gemelli Weasley. Il più bello, ma sempre un Weasley.- Fece lei di rimando, con la sua aria da saccente.
-Touche.- Mormorò Fred.
In quell’istante sentirono qualcuno scendere le scale. Fred guardò Hermione e le disse:
-Ti fidi di me?- Porgendole la mano, le sorrise di slancio.
-No.-Rispose lei afferrando la mano del ragazzo.
In un istante si materializzarono nella camera di Fred. La guardò e sorrise.
-Tutto a posto?- Le chiese vedendola scossa.
-Ma è normale la nausea?- Chiese lei, piegata in due.
-La prima volta si, dovresti saperlo Granger.- Rispose lui con il suo solito sorriso da malandrino. -Ti va di dormire insieme?-
-Non è il caso, ma posso rimanere un po’.- Disse lei raggiungendo il ragazzo, che intanto si era seduto sul letto.
Hermione rimase a parlare con lui, fino a che Fred non si fu addormentato. Gli accarezzò dolcemente i capelli e sorrise quando lui strinse le sue braccia intorno alla sua vita. Quando fu sicura che non si sarebbe svegliato, si liberò dolcemente dalla stretta e uscì silenziosamente dalla stanza. Quando tornò alla sua camera, Grattastinchi le si avvicinò facendo le fusa.
-Sai Grattastinchi, credo di essermi innamorata. E per la prima volta, non mi sento preparata. Questa è una cosa che non si può imparare nei libri.- Sussurrò al gatto, prima di addormentarsi.

***

La mattina dopo, tutti furono svegliati di buon ora dalla signora Weasley. Le prime ad essere svegliate furono Ginny ed Hermione, le meno problematiche. Si vestirono con calma e Hermione raccontò all’amica quello che era successo la notte precedente.
-Ah lo sapevo che tu e Fred.. Oh sono così contenta!- Disse saltellando per la stanza, per poi ballare insieme alla riccia.
-Promettimi che lo terrai segreto.- Disse seria, Hermione.
-Promesso Herm.-
Scesero a fare colazione e Ginny salutò i gemelli con un bacio sulla guancia. Fino ad allora, erano gli unici ad essere svegli.
-Vado a chiamare Ron e Harry.- Disse Hermione, prima che si fosse seduta.
Salì le scale e bussò lievemente alla porta. Sentendo solo il russare di Ron, aprì la grossa porta di legno e li tirò giù dal letto con non tanta grazia.
-Svegliatevi o non avremo tempo per prendere tutto il necessario.- Disse Hermione.
-Potresti anche svegliarci con più calma.- Rispose Ron, ancora assonnato, mentre si stringeva al cuscino.
Il tempo di girarsi e Ron stava di nuovo dormendo come un ghiro.
-Non ce la faremo mai a svegliarlo al primo colpo, vero?- Chiese Hermione a Harry.
-Già. Sembra che si stia preparando ad andare in letargo.- Rispose Harry. -Vai a fare colazione, Herm. Ci penso io.-

***

Fortunatamente, o forse grazie a Merlino, arrivarono presto a Diagon Alley. Si divisero per comprare il necessario. I libri li avrebbe comprati mamma Weasley, le divise Hermione e Ginny. Piume, inchiostro e pergamena Harry e Ron. E prima che qualcuno potesse dire niente, Fred e George erano spariti da Zonko. Si diedero appuntamento a un’ora più tardi, al Paiolo Magico.
-Allora ragazzi, io torno a mettere via la roba. Hermione, tieni d’occhio Fred e George. E tornate tra un’ora esatta.- Gli disse Molly, prima di sparire tra fiamme del focolaio.
Dopo essersi presi una Burrobirra a testa, decisero di andare a fare scorta di dolci. Avevano ancora due settimane prima che la scuola fosse ricominciata e quindi dovevano rifornirsi per il tempo che sarebbero stati ancora rinchiusi in quel posto afoso e tetro. Hermione si sentì presa per mano e vide Fred che la trascinava fuori.
-Andiamo a fare una passeggiata.- Disse sorridendo.
Prese per mano Hermione e passeggiarono per tutta Diagon Alley, prima che Hermione lo fermò.
-Cosa è successo?-
-Oh niente, mi sono solo ricordata che ho dimenticato un ingrediente. Mi accompagni?- Chiese lei.
-Certo, andiamo.-
Entrarono e subito il commesso gli si avvicinò.
-Cosa vi serve, ragazzi?- Chiese gentilmente.
-Uova di Ashwinder, per favore.-
Il commesso scomparve e tornò con ciò che era stato richiesto.
-Cosa ci devi fare?- Chiese Fred curioso.
-Una cosa che ti piacerà. Un piccolo scherzetto per Ronald.- Disse lei sorridendo.
-Ah ti sto trasformando! Stai diventando come me!- Fece lui ridendo.
-Calmati Fred, è solo per divertirci un po’.- E detto questo tornarono al Paiolo e, quindi, a Grimmauld Place insieme agli altri ragazzi.




Angolo Autrice:
Salve, Buon Sabato e Buon Weekend. Ecco il terzo capitolo.
Spero vi piaccia e ringrazione tutte le persone che stanno commentando la storia.
Il quarto capitolo, come al solito, verrà postato sabato prossimo.
Al prossimo capitolo,
LisLot.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 - Un Compleanno Diverso ***


Capitolo 4 - Un Compleanno Diverso

Erano solo le sei ed Hermione era già pronta per andare a King’s Cross per prendere il treno. Controllò che nessuno fosse sveglio e sgattaiolò nella camera dei gemelli. Si avvicinò al letto di Fred e gli posò un lieve bacio sulla guancia. Da due settimane si svegliavano così l’un l’altro. Il primo che si fosse svegliato, sarebbe andato dall’altro per svegliarlo. Era un piccolo patto silenzioso che avevano fatto quando Hermione lo fece per la prima volta. Fred aprì gli occhi e sorrise.
-Buongiorno Prefetto Perfetto.- Sussurrò dolcemente.
-Buongiorno Weasley dei miei stivali.- Rispose Hermione infilandosi sotto le coperte con lui.
-Che ore sono?- Chiese Fred ancora assonnato.
-Le sei. Ma oggi dobbiamo prendere il treno.- Rispose lei prima di dargli un dolce bacio.
-Questo vuol dire che mancano diciotto giorni al tuo compleanno.- Rispose il ragazzo sorridendo.
-C-come..?-
-Tengo il conto ogni anno da quando Ronnie mi ha detto che compi gli anni il diciannove settembre.-
-La smettete di fare i piccioncini? Voglio dormire.- Mormorò, allora, George gettando un cuscino dritto in faccia al fratello.
-Georgie, meglio  che ti svegli prima che arrivi mamma. Almeno questo è un risveglio dolce.- Rispose Fred restituendogli il cuscino, ovviamente facendoglielo arrivare “dolcemente” in faccia.
-Più che dolce, lo definirei delicato. Perché voi non siete dolci, siete da diabete.- Disse alzandosi, ormai sveglio.

***

Erano le otto e ormai tutti erano svegli e in cucina per la colazione. Fred parlava animatamente con il gemello e, di fianco a lui, Hermione si faceva passare una ciotola da Ginny. Sembrava che fosse tutto normale, se non fosse per il fatto che facevano di tutto per sfiorarsi. Ginny e George stavano per ridere senza contegno alla faccia infuocata di Ron. Harry non ci stava capendo niente così fece finta di non notare nulla. Per gli adulti era diverso. Sembrava avessero capito tutto senza neanche guardarli. Mamma Weasley continuava a riempire i piatti dei ragazzi come se fossero stati senza mangiare da una settimana, mentre Sirius scorrazzava allegramente per tutto il tavolo sottoforma di cane. Ogni persona che entrava nella grande cucina veniva accolto con scodinzolio e feste di quel grosso cane nero. Alla fine, stanco, si mise con il muso sulla gamba di Harry aspettando cibo.
-Oh, per l’amor del cielo, Sirius. Torna umano e comportati come tale!- Lo rimproverò la signora Weasley mentre Harry dava un biscotto enorme al padrino.
Fred e George scoppiarono a ridere mentre Sirius corse via con il biscotto in bocca, seguito da Molly. Quando decise che lo scherzo era durato abbastanza, tornò umano tenendo sempre il biscotto in bocca. Ne staccò un morso e sorrise a Harry.
-Ottimo Harry, hai preso proprio il mio preferito.- Disse sedendosi e regalando un enorme sorriso al ragazzo, seguito da un occhiolino.
Alle nove precise iniziarono a caricare i taxi che avevano chiamato e per le dieci e mezza, stranamente, erano arrivati. Si avviarono con calma verso il binario e, dopo aver salutato tutti, presero posto in uno scompartimento. Fred e George li salutarono per raggiungere il loro amico, Lee Jordan. Hermione e Ron lasciarono quindi Harry e Ginny da soli per raggiungere il vagone dove si sarebbe tenuta una riunione dei Prefetti.
-Mi puoi dire che succede tra Fred, Ron e Hermione? Sembra che Ron sia sul punto di affatturare Fred e che Hermione sia in un costante imbarazzo!- Chiese Harry a Ginny, deciso a capire cosa stesse succedendo.
-Oh ma guarda! Devo andare dalle mie amiche. Ciao Harry!- Rispose lei, con un sorriso terribilmente simile a quello dei gemelli, prima di correre via.
-Ma qualcuno mi parla ancora?!- Gridò Harry esasperato.
-Successo niente, Harry?- Chiese Neville, che era entrato nello scompartimento dopo averlo sentito gridare.
-Oh! Allora tu mi parli! Che gran felicità!- Disse, allora, Harry in tono quanto mai sarcastico.
-Per Merlino, cosa c’era nel tuo succo di zucca, questa mattina?- Chiese Neville, altamente scosso e frastornato dalla reazione dell’amico.

***

-No George fermo!- Gridò Fred, ma fu troppo tardi.
Un esplosione riempì di fumo lo scompartimento. Tossendo e cercando di far uscire il fumo, Fred sentì qualcuno entrare.
-Per tutti i folletti! Ma che avete combinato?- Chiese Hermione iniziando a tossire dopo che il fumo le fu entrato in gola.
-George ha fatto un incantesimo sbagliato.- Rispose Fred vedendo la figura di Hermione che iniziava a comparire, segno che il fumo si stava diradando.
La prese per il braccio e la tirò a se e, sorridendo, la baciò.
-Lasciami Fred, devo controllare il treno.- Disse lei, ma il suo sorriso tradiva il tono duro.
-Va bene Prefetto Perfetto. Ci vediamo dopo.- Rispose Fred con un sorriso dandole un dolce e veloce bacio.
La guardò andare via prima di notare che il gemello lo stava fissando.
-Che c’è?-
-Fred, hai un sorriso stupidissimo stampato in faccia. Diamine, riprenditi o non ci riconosceranno a scuola. Lo hai detto tu che non vuoi che si sappia, ma se continui a guardarla così ogni volta che ti passa davanti, lo capiranno anche i muri.- Gli spiegò George.
-Hai ragione. Beh, sistema il tuo guaio mentre io penso a questa roba qui.- Rispose aprendo degli scatoli.

***

-Hermione, per caso stai con Fred?- Le chiese Ron, mentre camminavano lungo il corridoio del treno.
-No, perché?- Rispose lei, cercando di non arrossire.
-Ho visto che ci sei molto in.. Confidenza.- La faccia di Ron era diventata quasi dello stesso colore dei suoi capelli.
-Adesso non posso neanche esserci amica?- Chiese lei, iniziando ad irritarsi.
-Non ho detto questo.-
-Mi spieghi qual è il tuo problema? Sono settimane che guardi male me e Fred, come se ti avessimo fatto chissà cosa.- Gli chiese, fermandosi davanti a lui e incrociando le braccia al petto, com’era suo solito fare quando era irritata o arrabbiata.
-Lascia perdere.- E così tornò a camminare lungo il corridoio.
Hermione, infuriata più che mai, tornò nello scompartimento con Harry e gli raccontò quello che era successo. Appena finito il racconto, Hermione notò che fuori dal finestrino il cielo si stava scurendo.
-Vado a mettermi la divisa. Ci vediamo tra poco.-
Si alzò e prese la divisa, avviandosi poi verso gli scompartimenti in fondo al treno, di solito vuoti. Si cambiò con calma prima di sentire qualcuno entrare nel suo scompartimento.
-Sei bellissima.- Le sussurrò all’orecchio Fred.
Lo baciò, un bacio che non aveva nulla di casto. Fred l’allontanò.
-Scusa, problemi tecnici.- Le disse arrossendo.
Hermione scoppiò a ridere e riprese a baciarlo.
-Dovremo stare tanto senza baciarci..- Disse triste.
-Possiamo stare insieme nella Sala Comune quando sono andati tutti a dormire.-
-Ma io devo fare le ronde..-
-Allora vorrà dire che ti rapirò durante le ronde e ci nascondiamo in uno dei passaggi segreti.- Rispose Fred col suo solito sorriso malizioso.
Hermione sorrise prima che il treno cominciò a rallentare.

***

I giorni passavano e si stava avvicinando il compleanno di Hermione. L’indomani avrebbe festeggiato i suoi 15 anni e tutti stavano pensando a cosa regalarle. La sera, a mezzanotte, era ancora in giro per il controllo, quando qualcuno la tirò in un passaggio segreto iniziando a baciarla nell’oscurità.
-Fred, ma che..?- Ma non fece in tempo a finire la frase che lui riprese a baciarla.
Quando si staccò dalle labbra della ragazza, le prese la mano posandole un piccolo pacchetto sul palmo.
-Ma Fred, cosa..?-
-Buon compleanno Herm.- Rispose con un sorriso prendendo la bacchetta. -Lumos.-
La ragazza iniziò ad aprire il pacchetto con mani tremanti. Un sorriso le spuntò alla vista di una collana con un semplice diamantino come pendente.
-Grazie Fred, è bellissimo.- Disse mentre lui la fece girare per chiuderle la collanina.
-Devo tornare a fare la ronda. Grazie per la collana, è meravigliosa.-
Si scambiarono un ultimo bacio prima che Hermione tornasse da Ron a finire la ronda.
-Dove ti eri cacciata?- Chiese lui sospettoso.
-Ero cascata in un passaggio.-
-Ma ci caschi sempre?-
-Già.- Rispose Hermione, ringraziando Merlino per l’oscurità che copriva il suo rossore.
-E quella?- Chiese Ronald, indicando la collana.
-Oh, mamma l’ha mandata stamattina. Regalo di compleanno, solo non sono riuscita ad aspettare domani.-

***

Il giorno dopo Ginny le saltò addosso facendole gli auguri. Harry e Ron le portarono alcune piume di zucchero, le sue preferite. E Ron, arrossendo, le diede un libretto, piccolo e logoro. Sul dorso si poteva leggere “Magie e Incantesimi dell’Antichità”.
-Ho pensato che ti potesse piacere.- Rispose arrossendo ancora di più.
-Grazie Ronald, è fantastico.- Lo ringraziò abbracciandolo.
Scesero a mangiare, Fred e George le fecero gli auguri aprendo un piccolo pacchettino firmato F.lli Weasley, da cui uscirono dei piccoli fuochi d’artificio per finire in fuochi color turchese che formavano un 15 splendente sulla testa di Hermione.
-Produzione speciale, per il nostro Prefetto Perfetto.- Dissero in sincrono.
-Grazie ragazzi.- Rispose sorridente.
Guardò Fred e lo vide mimare un “Ti amo”. Rimase scossa per quelle due parole senza volume. Era solo un mese.. Eppure, Fred le aveva detto ti amo.

***

Quella sera, dopo essere rientrata dalla ronda, diede la buonanotte a Ron. Si sedette sulla sua poltrona preferita, prese il libro che le aveva regalato Ron iniziando a leggerlo, ma venendo interrotta da Fred.
-Ciao Prefetto Perfetto.- Le disse sorridendo.
-Ciao Fred.- Disse arrossendo.
-Arrossisci ancora, quando ti sorrido.- Affermò lui.
-Forse è per quello che mi hai detto stamattina, a colazione.-
-Non te l’ho detto, te l’ho sussurrato.-
-È lo stesso.- Rispose Hermione lievemente irritata.
-Lo penso davvero, nel caso te lo stessi chiedendo.-
Lei, senza neanche rispondere, sorrise e lo baciò. Durò poco, colpa di un rumore sulle scale.
-Oh, continuate. Sono solo io.- Disse George.
-Ma che ci fai alzato? Ci hai fatto prendere un colpo!- Gli disse Fred.
-Calmati Romeo. Volevo solo stare davanti al camino, ho freddo.-
E così, quella sera la passarono a scherzare prima che tutti andassero a dormire.



Angolo Autrice:
Salve, Buon Sabato e Buon Weekend.
Il quarto capitolo, per fortuna, è arrivato come previsto. Spero che non sia una delusione, non ne sono molto convinta. Ma comunque ho una comunicazione importante. Dato che sono al 4 liceo, e dopodomani comincerà la scuola, volevo solo avvertire che continuerò a postare i capitoli ogni sabato. Attenzione, non vi allarmate nel caso la storia non sia aggiornata regolarmente, potrebbe essermi successo qualche imprevisto. Nel caso, ve lo comunicherò.
Fatemi sapere se la storia vi è piaciuta e
Un bacione,
LISLOT.

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Capitolo 6
*** ATTENZIONE (Aggiornato) ***


ATTENZIONE

Chiedo venia per non aver postato nessun capitolo da un mese circa. Purtroppo sono molto impegnata, sia nel tempo che mentalmente e non riesco a farmi venire idee originali per continuare la storia. Prometto che appena avrò un capitolo soddisfacente lo posterò immediatamente. La storia NON rimarrà incompleta, solo sarà difficile essere puntuale come prima. Spero che continuerete a seguirla comunque e ringrazio tutte le persone che hanno recensito e che seguono la storia. A presto. 

Un bacione, LisLot

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