Hotel California

di Capitan Harlock
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cosa? ***
Capitolo 2: *** Le mie labbra si stringevano attorno al Re Sole ***



Capitolo 1
*** Cosa? ***


erano ormai tre ore che viaggiavo. tutto ciò che vedevo in giro erano pietre, cactus e sabbia, questa con il suo colore arancione presentava le strisce delle gomme che cercavo dalla mia macchina senza aria condizionata la temperatura aveva raggiunto una temperatura troppo elevata il sudore sulla mia fronte scendeva a gran velocità e le mie ascelle...non parliamone. la carrozzeria nera della mia lancia stratos del '73 rifletteva la luce del grande occhio. io non vedevo nulla allora tirai fuori dalla tasca della camicia bagnata i miei occhiali da sole li misi e con loro mi sentivo forte, come quando da piccolo mettevo un mantello per assomigliare ad un supereroe seguii le tracce per qualche miglio notai che pian piano la levetta della riserva scendeva e il caldo aumentava. ancora un ora mi ci volle per arrivare a destinazione ed eccola li la ferrari daytona spider. cristo che macchina! le sue linee e la sua forma erano le piu desiderate dagli uomini mentre la sua potenza e la sua forza erano le piu eccitanti per le donne mi fermai vicino alla macchina e scesi immediatamente dall’ auto davanti a noi si presentava una casa di legno malandata intorno non c'era nulla steppa e sabbia velocizzando il passo entrai nella casetta, notai un piccola insegna con un sole e un falco il nome mi piaceva aprii la porta, e subito tirai fuori la mia pistola. ragnatele erano dappertutto e il legno era cosi marcio che ogni passo produceva rumori assordanti. allora provai ad aspettare per dei secondi, attento anche al minimo suono che potevo sentire iniziai ad addentrarmi nella stanza: c'era una piccola hall sulla destra e in mezzo un tavolo rotondo. neo fondo c' era qualche divanetto per l'attesa e null'altro non vedendo nulla di sospetto mi avvicinai alla scala, notando cosi sotto di essa una macchinetta dell' acqua. chissa perche era li il bidone con la mia solita fortuna era vuoto. la stanchezza si faceva sentire per ogni passo che facevo, infatti con il caldo pesante che c'era la sete diventava sempre piu. non mi rimaneva altro che salire le scale. ma chi avrei trovato sopra? il mio obiettivo? incomincia a salire, ma la tavola del 10 scalino si ruppe facendo in modo che io caddi di culo a terra. il fondoschiena doleva non solo per la caduta, ma anche per qualcosa di pungente che sentivo. allora mi alzai e guardai cosa c'era a terra. orecchini di platino con zaffiri incastonati. sentivo che il mio obiettivo era vicino.
 
 
Su un'autostrada buia e deserta, con il vento fresco tra i capelli
un caldo profumo di colitas, si solleva nell'aria
più avanti in lontananza, vidi una luce scintillante
la mia testa divenne pesante e la mia vista si indebolì
dovetti fermarmi per la notte
 
Lei stava sulla soglia
ed io udii il campanello d'allarme
mentre pensavo tra me
'potrebbe essere il paradiso o potrebbe essere l'inferno'
poi lei accese la candela e mi mostrò la strada
si udivano nelle voci nei corridoi
e credevo che dicessero....
 
Benvenuto all'Hotel California
un posto così amabile
un volto così amabile
ci sono tante camere all'Hotel California
in ogni momento dell'anno puoi trovarne una
 
La sua mente è perversa, ha le curvature di una Mercedes
ha tanti bei ragazzi che chiama amici
danzano nel cortile, sudati per la dolce estate
alcuni danzano per ricordare, altri per dimenticare
 
Chiamai il Capitano,
'Per favore, mi porti del vino',
lui disse 'non abbiamo quel tipo di bevanda dal 1969'
ed ancora quelle voci si facevano udire da lontano
ti svegliavano nel mezzo della notte
solo per sentirle sussurrare...
 
 
Benvenuto all'Hotel California
un posto così amabile
un volto così amabile
si stanno divertendo molto all'Hotel California
che bella sorpresa, ti porge le sue scuse
 
Specchi sul soffitto
champagne rosato sul ghiaccio
e lei disse
'Noi siamo tutti prigionieri del nostro nuovo congegno'
e nella camera del padrone
si sono raccolti per il banchetto
lo trafiggono con i loro coltelli in acciaio
ma non possono uccidere la bestia
 
L'ultima cosa che ricordo
è che stavo correndo verso la porta
cercai il passaggio che mi riportasse
indietro nel posto in cui ero prima
'Rilassati' disse l'uomo della notte
noi siamo programmati per ricevere
tu puoi lasciare l'albergo quando vuoi,
ma non potrai mai abbandonarci

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Capitolo 2
*** Le mie labbra si stringevano attorno al Re Sole ***


Le mie labbra si stringevano attorno al Re Sole con l’intento di assorbirne gli effetti e dimenticare il passato. Tutti quelli nella sala facevano compreso Barbero. Il fumo si elevava nell’aula magna creando una nube di piacere allucinogeno. Gli occhi rossi riuscivano a vedere cose che nella vita non apparivano davanti agli infimi sensi. Il senso della vita ci appariva così chiaro e limpido che ci dimenticammo subito di un’inerzia come quella. Le porte dei nuovi mondi si aprivano offrendoci visioni su popoli e terre sconosciute, guerre, disastri, calamità naturali mentre toglievano vite. Fiumi di sangue navigavano nello spazio in cerca di un nuovo luogo dove giacere. Nella ricerca venivano uccisi da corsari o comunque da altri personaggi dal discutibile essere. A bocca aperta rimanevo nell’aula magna a guardare ciò mentre intorno a me le persone erano riuscite a superare più di cinque livelli di realtà, mentre io ero ancora al primo. Io avevo appena iniziato il mio Re Sole e notai che quello nel sacchetto era finito. Non avevo ma visto nessuno passare livelli di realtà così facilmente. La maggior parte dei mozziconi mi portavano dall’ospite, Barbero. Gli occhi bianchi dimostravano che era riuscito a passare l’ottavo livello di realtà acquisendo così il potere di controllo delle particelle quark nel tessuto dello spazio, ormai era questione di tempo prima che fosse riuscito a padroneggiarlo e a ottenere il controllo delle stringhe temporali. Come Hellboy mi aveva detto che il castoro dai mille occhi non sarebbe riuscito a smettere di assorbire enzimi allucinogeni che avrebbero  appunto risvegliato i suoi istinti dall’interno dell’involucro umano. Ogni 333333333333333333333333333333333333333333333333333333332 anni lo spirito del castoro si rifugia in un corpo da lui scelto quando era in vita. Occhi spuntavano dal corpo di Barbero e la coda stava uscendo dal suo coccige quando sento la porta spalancarsi e girandomi vedo cosa stava accadendo agli altri: un’orgia dalle bibliche dimensioni era in atto in tutta la sala senza alcuna divisione di sesso o età. Grazie al Re Sole il corpo aveva stamina extra cosicché fosse possibile venire più volte consecutivamente. Il mare di liquidi aumentava sempre più ed era già arrivato al livello della caviglia. Le persone che avevano spalancato la porta erano componenti della squadra di supporto del signor Bane capitanata da Morgan Freeman. I liquidi prodotti dall’effetto del Re Sole ormai erano in grado di esistere di per se in un piano di realtà differente , così anche con la porta aperta il livello dei liquidi aumentava sempre più. Provando a raggiungere il bozzolo che stava schiudendosi, Morgan tenta di mettere piede nel mare che stava aumentando di volume. Immerso il primo, piede un grande dolore lo colpì, poiché il suo corpo non era adatto a trapassare i livelli di realtà. I nervi lo fecero cadere e il mare prese vita spontaneamente  poiché un’ essere era riuscito a controllare le particelle del composto e sperava di prendere qualcosa di questa dimensione. Lentamente lo trascinava a sé mentre la squadra si era dimenticata di attivare le maschere antigas  morendo miseramente. Per aiutare Morgan presi il mio pene, lo allungai e lo tirai verso di lui. Non avevo calcolato però che il peso era aumentato insieme alla lunghezza , vedendo cosi il truce spettacolo del suo cranio distrutto, spappolato dal mio membro. Un urlo si elevò dal bozzolo che si rompeva sempre più. Tentacoli partirono alla ricerca di altro nutrimento e uno di questi mi toccò. L’ energia quantica applicata alle mie particelle era l’unico modo per assorbirmi, ma allo stesso tempo mi dava così la possibilità di scappare: infatti le mie molecole instabili, insieme agli effetti del Re Sole e la carica quantica erano riusciti a spostarmi in un nuovo livello di realtà. Tutto quel potere che aveva creato la dimensione cercava di uccidermi. Dovevo scappare.
 

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