Gelatine Tuttigusti+1

di guard_the_project
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** parte uno: Gelatine gusto bignè ***
Capitolo 2: *** parte due:Gelatine gusto vomito ***
Capitolo 3: *** parte tre:Galatine gusto menta piperita ***
Capitolo 4: *** parte quattro:Gelatina gusto + 1 ***



Capitolo 1
*** parte uno: Gelatine gusto bignè ***


parte uno

Premessa: adoro la coppia Harry/Draco tanto che non mi sono mai fidata a scrivere di loro, però avevo questa idea che mi ronzava in testa e alla fine ho desistito. Questo per dire che se la storia fa schifo non fatevi problemi a dirmelo.  
Questa doveva essere una One-shot ma alla fine si è allungata tanto che ho deciso di dividerla in quattro parti.

Chiaramente i personaggi qua sotto non sono miei ma di JK Rowling e non scrivo per far soldi.


Gelatine Tuttigusti + 1


“odio quando hai quello sguardo” disse rabbrividendo Blaise, Draco si voltò lentamente verso di lui facendogli deglutire in fretta il succo di zucca

“questo è impossibile” ribattè “come lo aveva definito quella corvonero?un cielo in tempesta!?”

“si qualcosa del genere..” confermò Blaise “quello che intendevo è che non mi piace quando hai quell' espressione da folle controllato, specialmente quando quell'espressione è rivolta a Potter”

“sto solo riflettendo Blaise, immagino che per te sia difficile da comprendere, ma è una cosa che la maggioranza delle persone fa, certo io, riesco a farlo meglio degli altri...” Zabini manifestò il miglior sbuffo da -per quale motivo sono ancora amico di questo qua- e tornò a bere il suo succo

“ma non avevi dato fondo a tutti i tuoi piani per conquistarlo? Pensavo avessi rinunciato ormai”

“Blaise, Blaise,Blaise” cantilenò, Blaise detestava quando iniziava le frasi in quel modo, anche perchè spesso susseguiva un soliloquio dove Draco tendeva a parlare di sé in terza persona, cosa alquanto fastidiosa “la mente di Draco Lucius Malfoy è come un pacchetto di gelatine tuttigusti”

“ovvero?”domandò Zabini scacciando una vocetta nella sua testa che canticchiava uno strano motivetto circa l'aver ragione sul soliloquio di Draco

“ha sempre un più uno”.


I piani di conquista di Draco erano incominciati quando Harry alla fine della battaglia gli aveva ridato la bacchetta. In quel momento era stato colto da una disarmante verità, lui era innamorato di Harry James Potter. Sì, era sconcertante.

In verità non poi così tanto date le reazioni dei suoi amici quando lo aveva confessato.

Ricordava ancora la discussione perfettamente.

“a me piace Potter” aveva esordito dopo che Blaise e Pansy erano stati trascinati in malo modo nella sua stanza della casa in campagna dove si erano stabiliti lui e sua madre dopo la guerra. Pansy si era scrollata della cenere di dosso a causa del viaggio in metropolvere, poi aveva alzato lo sguardo su di lui e aveva detto semplicemente

“quindi?” QUINDI, lei aveva detto quindi. Draco era cosciente della sua superiorità intellettuale rispetto la media ma mai fino a quel momento aveva preso atto del baratro presente fra lui e il resto dell'umanità

“come quindi?” si era aspettato espressioni sconvolte, magari anche qualche lacrima, non uno stupido Quindi

“bè si, dove sta il punto?” aveva domandato Blaise incrociando le braccia “ah, chiaro! Vuoi fartelo di nuovo ma da dopo la guerra non sai più dove si trova..” Pansy schioccò la lingua al palato come se anche lei avesse finalmente capito il nocciolo della questione

“di nuovo?” aveva balbettato il biondo “pensate che io mi sia già fatto Potter?”

“non è così?” aveva chiesto con un espressione inusualmente ingenua Pansy

“no!” aveva esclamato indignato

“oh, io pensavo che quel giochetto di Potter che ti pedinava e tu che facevi finta di non accorgertene fosse piuttosto eccitante...”

“ero in missione per il sss” la esse gli si era smorzata in gola. Non gli piaceva parlare del sesto anno,in un gesto inconscio aveva tirato il polsino della camicia, allungando la manica come se potesse coprire maggiormente il marchio che si trovava sotto, sulla sua pelle

“ma sì, dai Draco arriva il punto, vuoi un'altra idea? Il nascondino non è bastato a Potter?” non avevano giocato a nascondino, certo aveva fatto finta di non accorgersi della sua presenza e doveva ammetterlo in alcuni momenti mentre sapeva di essere seguito aveva provato un brivido di piacere al pensiero che lo stesse guardando. Okay questa era stata una novità anche per lui. Realizzare che una parte di lui già allora si eccitava all'idea di Potter che lo guardava. Pensare che sul momento non se ne era accorto, ma a mente lucida, parlandone con i due mentecatti del Quindi, realizzava che in quel periodo si era preoccupato di essersi slogato un polso a forza di bè, di tenere in mano la sua bacchetta

“non ho bisogno di nuovi giochetti, non mi sono fatto Potter, perchè diamine non siete sconvolti all'idea che mi piaccia?” aveva ringhiato, Pansy aveva sbattuto le ciglia un paio di volte poi l'illuminazione della comprensione era comparsa sul suo volto

“hai capito solo ora di avere una cotta per Potter?” Blaise aveva spostato lo sguardo prima su di lei poi su Draco

“è una novità per te?” aveva chiesto mentre Draco aveva annuito “ma dai, tutti sanno che ti piace Potter...bè,tutti fuorché lui e te a quanto pare” il platinato era sbiancato, per quanto la sua pelle diafana lo permettesse, mentre Pansy era scoppiata a ridere per, per, Draco non ne aveva idea, quando aveva lasciato la stanza furioso lei stava ancora ridendo.


Nonostante i suoi amici non si fossero sconvolti come aveva previsto, per Draco era stato un trauma realizzare di avere una cotta per mister Golden boy,-sono troppo bello e intelligente per non essere anche abbastanza buono e macho per sacrificare la mia vita per il mondo intero per poi resuscitare e prendere a calci in culo il mago cattivo-. E va bene, forse già dal nomignolo che gli affibbiava nella sua testa avrebbe dovuto capire che qualche attrattiva nei suoi confronti c'era da un po'.

Aveva anche superato tutte le fasi possibili.

La negazione, esattamente durante tutta l'ora successiva alla restituzione della bacchetta aveva passato ogni secondo a ripetere interrottamente; no, non è possibile, assolutamente no, nein, niet, sono sotto Imperius. Si era fatto controllare, nessuna maledizione Imperius era stata scagliata contro di lui, quindi era passato alla fase successiva.

La rabbia. La torre grifondoro era risultata la più danneggiata dopo la battaglia, diciamo però che non stata proprio tutta colpa degli scontri avvenuti a ridurla in quello stato.

La fase del patteggiamento era durata poco, di cavolate ne aveva già fatte troppe per poter chiedere una grazia anche solo a se stesso.

La fase della depressione si era manifestata nel chiudersi nella buia biblioteca del Manor per due giorni, era uscito solo perchè sua madre, con tutta la grazia ed eleganza possibile, aveva fatto saltare in aria la porta.

Infine l'accettazione, quella fase era iniziata con la confessione ai suoi amici ed era terminata con Draco che dichiarava a se stesso che se doveva essere innamorato di Potter tanto valeva prendere la situazione in mano e dare così il via ad una nuova e temibile sesta fase.

La fase alla Malfoy, anche nota come -sia anche l'ultima cosa che faccio, ma Harry Potter sarà mio-.


“senti, nonostante quello che è successo, sta tentando di essere carino con noi, con i tuoi piani hai davvero messo a dura prova la già sua precaria stabilità mentale, puoi per Salazar Serpeverde, non combinare nulla di stupido?” lo implorò Blaise seguendo Draco che si era alzato dalla tavola dove stavano pranzando

“io non faccio mai niente di stupido” lo aveva ignorato per il resto della frase ma quella parte l'aveva sentita, ovviamente pensò Blaise, mentre con un sospirò si metteva al suo fianco “dove stiamo andando?”

“tu non lo so, io seguo Potter e i suoi amichetti”

“e perchè mai dovresti fare una cosa del genere?” chiese mentre allungava lo sguardo sul corridoio alla ricerca del ormai famoso trio, grazie alla rossa chioma di Ron non fu difficile individuarlo

“bè ho provato tutto quello che pensavo potesse piacergli, ora lo seguo per capire se mi sono dimenticato qualcosa, se c'è qualcosa che posso usare..”

“difficile!Diamine è inquietante la mole di informazioni che sai su di lui”

“la mia mente in questi anni di litigi e lotte ha incamerato tutte le informazioni che riteneva utili per difendersi”

“oh, perchè la tua mente pensava fosse fondamentale per difenderti che tu sapessi esattamente la differenza fra il ghignò infastidito di Potter, quello infastidito ma divertito e quello infastidito che si sta per trasformare in una smorfia perchè è incazzato?” Draco rallentò appena il passo, si girò verso di lui e pacato rispose “si” poi riprese la folle camminata

“e la sua canzone preferita? E la sua espressione da non so niente in classe? E..” si bloccò vedendo l'amico fermarsi e appoggiarsi al muro incrociando le braccia, non capì il gesto ma lo imitò

“perchè ci siamo fermati?”domandò in un sussurro

“perchè il capello ti ha messo fra i serpeverde se non sai nemmeno fare un buon pedinamento?”fu la risposta di Draco, si abbassò per slacciarsi e riallacciarsi con lentezza le scarpe “si sono fermati” gli spiegò mentre Blaise imprecava contro tutti i quattro fondatori “cosa vedi tu che sei in piedi?”

“Harry è fermo, sta aiutando uno del primo anno a rialzarsi, deve essere inciampato, Salazar sta quasi piangendo per essere stato aiutato dal grande Harry Potter” ridacchiò Blaise ma il sorriso gli si smorzò sulle labbra quando vide lo sguardo di Draco affilarsi e le labbra piegarsi in un ghignò “Draco” lo richiamò balbettante, il mago si alzò e si passò una mano fra i capelli

“come ho fatto a non pensarci prima,era così ovvio, palese, lampante!”lentamente un angolo delle labbra si curvo verso l'alto “il complesso dell'eroe” sibilò, Merlino quanto era inquietante quando faceva così “Blaise!” il ragazzo scattò al solo suono della sua voce “è arrivato il momento che aspettavi da una vita..”la mente di Blaise vagò veloce su una spiaggia bianca e una Hawaiana che faceva levitare dei cocktail verdi “dovrai schiantarmi”annunciò, Zabini rabbrividì.


Il turno di ronda dei prefetti era il momento giusto per agire. Draco ormai conosceva perfettamente gli orari di Harry, quando Ron e Hermione erano impegnati nei loro ruoli di prefetti, lui scappava fuori a farsi un giro sulla scopa, nonostante fosse pieno di ragazzi che volevano passare il tempo con lui, in quei momenti preferiva stare solo e come dargli torno, poteva capirlo benissimo,anche lui....Draco socchiuse gli occhi scacciando a forza ogni pensiero, doveva solo pensare al piano, nient'altro.

Si trovava in un buio corridoio che intersecava quello che avrebbe percorso Harry per andare a prendere la sua scopa, aveva una sola possibilità. Sbirciò da dietro l'angolo al suono di alcuni passi, non che avesse un reale bisogno di assicurasi che fosse lui, ormai sapeva riconoscere la sua camminata. Si voltò verso il punto in cui sapeva trovarsi sia Blaise che Pansy, sarebbero rimasti sotto incantesimo di disillusione il più a lungo possibile, nessuno dei due avrebbe voluto rischiare di farsi beccare da Potter

“cosa succede?” domandò Draco ad alta voce, aveva anche amplificato l'eco del corridoio, giusto per essere sicuro che chiunque passasse casualmente di lì, li avrebbe sentiti

“mi ha chiamato mezzosangue” piagnucolò Pansy con il tono magicamente modificato in quello di una bambina

“la guerra è finita ragazzi” gli riprese la voce secca di Draco mentre sentiva i passi provenienti dal corridoio farsi più veloci “smettetela con questo insulso razzismo” ordinò, esibendosi nella miglior interpretazione di mangiamorte redento. Non era solo scena, dopo aver visto la guerra persino lui non avrebbe mai permesso a qualcuno di ritirare fuori quegli insulti, era spregevole nei confronti di chi aveva combattuto per eliminarli e di chi era morto, aggiunse una voce nella sua testa che soffocò a forza. Non che ora si fosse redento e cercasse di essere una persona migliore. No,no e ancora no. Ora però vedeva e capiva di più alcune cose.

“non impicciarti tu schifoso serpeverde” chiaramente la colpa non poteva ricadere sulla sua casata, non avrebbe mai fatto un errore simile lasciando un simile dettaglio al caso, eppure quella frase era errata. Draco inarcò un sopracciglio. Blaise, con voce ovviamente modificata, da copione avrebbe dovuto aggiungere...anche se sei molto intelligente e bello e abbiamo paura di te..Vatti a fidare di Zabini

“chiedi scusa alla ragazzina” ringhiò il biondo, poi serrò gli occhi e strinse il pugno contro la bacchetta, non era nulla che non potesse sopportare, confrontato ad una maledizione uno schiantesimo non era nulla

“stupeficium” urlò Blaise colpendolo in pieno per poi correre via

“aaah” urlò Pansy correndo via, dando l'impressione che la bambina fosse scappata.

Harry Potter arrivò di corsa sulla soglia del corridoio giusto in tempo per vedere Draco atterrare sul pavimento e due mantelli neri scomparire dietro l'angolo dalla parte opposta in cui era arrivato.

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Capitolo 2
*** parte due:Gelatine gusto vomito ***


parte due

Parte due: Gelatine gusto vomito

Draco si svegliò e prima ancora di realizzare dove fosse era già scattato a sedere, la sua mano si era posata sul fodero per bacchetta che teneva sotto la manica della camicia e quando sentì delle mani posarsi sulle sue spalle, le sue labbra si erano schiuse per urlare un “via”

“sei in infermeria, tranquillo, è tutto finito” la voce di Harry gli arrivò all'orecchio calma e rassicurante.

Draco ricordò cosa fosse successo e si lasciò ricadere sul letto soffocando un gemito contro il cuscino. Si sarebbe dovuto svegliare portandosi una mano a scompigliare i capelli biondi, dopodiché avrebbe dischiuso lentamente le palpebre dando così il colpo di grazia a Potter che si sarebbe buttato ai suoi piedi strabiliato da quella visione. Aveva dimenticato il suo piccolo problema con i risvegli. Per quell'intelligentissimo mago quale era Salazar,doveva recuperare quella dannata gaffe!

“non pensavo esistesse qualcuno che ha risvegli peggiori dei miei..”

“per mesi mi addormentavo e risvegliavo in una casa pieni di psicopatici che non avevano problemi a cruciarti al primo resp” si bloccò, doveva recuperare, non peggiorare la situazione, da quando in qua non riusciva a controllarsi dall'uscire con determinate frasi? “lascia perdere..” chiuse il discorso scivolando fra le lenzuola “i miei compagni di stanza ogni volta, la prima cosa che mi dicono è sei al sicuro, tu mi hai detto per prima cosa dove mi trovavo, grazie è stato molto meglio” si morse il labbro, continuava a farlo,continuava a parlare a vanvera, doveva essere colpa dello schiantesimo. Blaise non sarebbe vissuto a lungo per alzare nuovamente la bacchetta se le sue facoltà mentali erano state danneggiate per colpa sua.

“per esperienza quando ti svegli nel panico, una voce qualsiasi che ti dice di essere al sicuro non aiuta tanto quanto il sapere dove ti trovi e essere tu stesso a comprendere di esserlo”

“grazie” disse in un sussurro, si portò una mano a scompigliare i capelli, le luci dell'infermeria non erano il massimo per donargli la giusta lucentezza ma avrebbe dovuto accontentarsi

“allora” tentennò Harry “mi sai dire cosa è successo? Ti ho trovato per terra svenuto” Potter,Potter,Potter sapeva benissimo cosa era successo, eppure voleva sentirlo da lui, era sciocco da parte sua voler giocare con colui che aveva inventato il concetto di “giochetti”

“niente, sono solo scivolato” disse sfuggendo con lo sguardo.

E il premio per il miglior attore del mondo magico, nella parte di protettore di una giovane strega tanto da farsi schiantare ma troppo modesto per ammettere il fatto va a..Draco Lucius Malfoy “vorrei dedicare questo premio alla co-protagonista Pansy Parkinson e al mio amico Blaise Zabini, la sua negatività riguardo il piano mi da la possibilità di godere meglio questa vincita”.

“Malfoy, ho sentito cosa è successo, sei stato schiantato per aver difeso un ragazzina” confessò “sei cambiato” aggiunse in un sussurro

“se sapevi cosa era successo perchè sei rimasto?” inclinò leggermente il capo sul cuscino, in quel modo le luci avrebbero illuminato il suo profilo al meglio, chi poteva resistere al profilo migliore di Draco Malfoy? Nessuno. Era persino stupido porre una domanda simile.

“è stato un bel gesto, volevo fartelo sapere” si mosse sulla sedia a disagio, Draco si strinse nelle spalle e lo osservò da sotto le ciglia bionde. E fu allora che capì.

Potter non lo avrebbe mai amato. Non lo stava nemmeno guardando, lui aveva allestito uno spettacolino in cui sprizzava sesso da tutti i pori e lui non lo stava nemmeno guardando preferendo il pavimento.

“puoi anche guardarmi sai?” sbottò acido,gli occhi di Potter furono subito su di lui, Draco si schiarì la voce, quel tono non era appropriato “insomma, se ti do fastidio puoi anche andartene, è solo uno schiantesimo per aver protetto una ragazzina, possa cavarmela da solo” sentito Potter? Me la cavo da solo dopo aver salvato una bambina, se non te lo ricordassi

“no, assolutamente no, porco Merlino” imprecò Harry alzandosi dalla sedia su cui si trovava “è che sono confuso...” Draco si umettò le labbra

“confuso?” domandò con il miglior tono ingenuo che possedesse

“si confuso, non capisco più chi sei, ti sembrerà folle ma da quando è iniziata la scuola continuo ad incontrarti, ma non per litigare, noooo, mentre fai cose belle o sei in situazioni..”deglutì “particolari” e arrossì. Draco impedì alle sue labbra di piegarsi in un ghignò, allora al piano numero tre non era rimasto indifferente “e se non ti incontro è la gente che mi parla di te e in modo positivo!” piano due ovvero riabilita l'immagine del ex-mangiamorte “e allora mi sembra che tutta Hogwarts voglia mandarmi un messaggio, del tipo guarda Harry, Draco è cambiato, okay lo so è folle, sono solo coincidenze” coincidenze. Sì, ovviamente il concetto di coincidenza nel vocabolario di Draco prevedeva tre piani ben progettati fino al minimo dettaglio, ma in fondo dipende tutto dai punti di vista no?! Chi era lui per correggere Potter nella sua convinzione che coincidenza non prevedesse un' abile manovra manipolativa?

“io sono cambiato” sussurrò “però non capisco perchè sembra che questa cosa non ti piaccia”

“no” esclamò “mi piace, solo..”abbassò lo sguardo “lo so è orribile, sono contento che sei maturato su certe cose, salvare quella ragazzina è stato un gesto nobile ma..Ho bisogno di te!”

“cosa?” chiese in un soffio e l'aumento dei battiti del cuore non era previsto da copione

“sì, del vecchio te, di quello che mi prendeva in giro solo perchè ero io, da dopo Voldermort tutti non fanno che osannarmi, mentre io continuo a pensare a tutti quelli che non ho salvato, tutti mi trattano con i guanti mentre io vorrei solo prendere a pugni qualcuno, tutti non fanno che trattarmi come se fossi speciale, mentre io voglio solo un po' di normalità...” prese un lungo respiro “quando sono arrivato,ho pensato, ehi, almeno ci sarà Malfoy a prendermi a calci e invece..”

“per Salazar se mi manca prenderti a calci per farti perdere un po' di quella boria che ti trascini dietro da sempre” okay, il colpo di Zabini era davvero stato forte se non riusciva più a controllare la sua boccaccia. Cavolo. Era scioccante pensare alla sua bocca rosea come una boccaccia

“d'avvero?” esclamò Harry illuminandosi “e allora perchè non lo fai?”

“hai passato una guerra, pensavo di farti un favore a non romperti per delle cavolate”

“anche tu l'hai passata”

“sì per questo ora so che quegli insulti erano cavolate”

“ma io ho bisogno di quelle cavolate!” esclamò sedendosi sul bordo del letto di Draco “ho bisogno di te che fai un geniale gioco di parole sul mio essere un idiota, ho bisogno di soffocare un sorrisetto, ho bisogno di avere una scusa per reagire, ho bisogno di poterti prendere per il colletto e sbatterti contro un muro...” si bloccò “insomma hai capito no?!”

“si ho capito Potter, tu vuoi sbattermi” fece con un sorrisino guardando verso Harry aspettandosi di vederlo arrossire ma lui stava semplicemente guardando da un altra parte. Di nuovo.

Che problemi aveva? Non si entra alla National Gallery per guardare i pavimenti e i soffitti. Se hai un opera d'arte davanti agli occhi guardi quella per Salazar “Potter, sono qua” lo richiamò schioccando le dita “e così pensi che i miei giochi di parole siano geniali?”

“mmm”approvò “avevi la camicia della divisa”

“cosa?”

“quando ci siamo incontrati nello spogliatoio di Quiddich e tu ti eri appena fatto la doccia..”

“ti è venuto in mente dopo la mia battutina sullo sbattermi?” ghignò, ma niente, Potter persisteva con il suo sguardo verso l'ignoto, che senso aveva fare battutine allusive se l'altro non le stava nemmeno ad ascoltare

“...ti sei rimesso la camicia della divisa, tu non lo fai, dopo un volo e una doccia tu ti cambi, sempre”

“ovvio, ti pare che mi rimetto i vestiti usati tutto il giorno dopo una doccia? E poi mi piace la sensazione dei vestiti puliti sulla pelle” Harry sorrise voltandosi appena

“e allora perchè quella volta ti sei rimesso la divisa?” perchè la camicia bianca aperta della divisa faceva meglio risaltare la sua figura rispetto a quelle nere che indossava nel tempo libero

“perchè si vede che mi ero dimenticato il cambio, cielo che ne so...”

“tu non ti dimentichi il cambio, al caso urli a qualche tuo scagnozzo di andartelo a prendere” e anche quell'osservazione di Potter non faceva una piega

“come diavolo fai a ricordarti tutti questi dettagli?”

“sono un buon osservatore, solo che la maggior parte delle volte capisco il quadro generale solo alla fine”

“e quindi cosa hai dedotto?” chiese con arroganza Draco

“che tu avevi appena fatto sesso con qualcuno” l'aveva detto davvero, non se lo era sognato, Potter aveva detto ad alta voce la parola sesso “ecco perchè non hai più tempo per prendermi a calci ti stai già sfogando su qualcuno”

“credimi, con nessuno riesco a sfogarmi abbastanza da non volerti prendere a calci”deglutì “il tuo culo”Oh, se avrebbe preferito fare altro al suo sedere. Si morse la lingua, recuperare il controllo, quello doveva essere il nuovo mantra “e così tu pensi ai nostri scontri come ad un espressione della nostra repressione sessuale?” ecco, ora sì che si ragionava. Draco is back bitches.

“perchè tu no?” domandò placidamente Harry “ti portavi dietro Goyle solo per nasconderti dietro di lui per evitare che tutti vedessero l'erezione nei tuoi pantaloni dopo aver litigato con me” si anche quello sarebbe potuto essere un chiaro segnale della sua cotta per Potter. Pausa. Che aveva appena detto Potter?

“cosa?” il tono talmente stridulo da essere sentito solo dagli ippogrifi

“bè sì, pensavo che fosse una cosa che entrambi sapessimo” si portò una mano a massaggiarsi la nuca “sai litigavano, ci sfogavamo e poi via”

“fammi capire..”sibilò “in breve l'unica persona a non sapere che io avessi una cotta per te ero io?” Harry spalancò gli occhi “Pansy e Zabini pensavano che l'avessimo già fatto, delle tassofrasso hanno fondato un club a sostegno della nostra coppia, persino la tua amichetta dai capelli crespi, dille di venire da me le do le istruzioni per una pozione che sistemerà il problema, una volta che mi ha beccato ad osservarti mi ha dato una pacca sulla spalla sorridendomi incoraggiante” prese un profondo respiro “e ora tu, persino tu lo sapevi!” esclamò puntandogli l'indice contro “solo io, il diretto interessato ero all'oscuro di tutto, se qualcuno me lo avesse detto prima avrei evitato di trovarmi all'ultimo ad ideare piani su piani per attirare la tua atten” non riuscì a terminare la frase perchè Harry gli aveva tappato la bocca con un bacio, lento, caldo e arrapatissimo bacio.

Merlino riusciva a farglielo venire duro solo litigando, se era così che baciava lo avrebbe ucciso.

Draco Lucius Malfoy morto dopo essere stato scopato da Potter. Il nostro Golden Boy dichiara: se avessi saputo di fare questo effetto mi sarai scopato Voldemort molto tempo fa. Okay, no Harry e Voldy assieme no. Proprio no.

Le sue mani scivolarono veloci lungo la schiena di Harry mentre le sue dita stringevano i suoi capelli biondi, poi il vuoto e un gemito, il suo, Harry si era allontanato

“cosa?” ora il suo tono stridulo era fin troppo simile al suono emesso dalle mandragole. Con una voce così avrebbe rimorchiato solo Longbottom, diede un colpetto di tosse.

“hai detto piani?” lo aveva detto?

“che piani?”domandò tentando di farlo riavvicinare a sé

“hai detto piani su piani per attirare la mia attenzione”

“Potter,Potter,Potter...Draco Lucius Malfoy non ha bisogno di piani per attirare l'attenzione”

“no, tu lo hai detto” ribatté Harry

“ho detto anche di avere una cotta per te, non è più importante?” Draco sfiorò le sue labbra, Harry gemette e riprese a baciarlo ma si staccò

“no,non mi distrarre, pensavo di essere pazzo, continuavo a sentire parlare di te o vederti in situazioni strane, era tutto parte di un piano?”

“non un piano..” più di uno

“Malfoy niente giochetti, parla!”ordinò. Draco si morse un labbro, il tono autoritario non funzionava con lui dato che non faceva che aumentare la sua eccitazione. Era dannatamente sexy mentre serrava la mascella e lo guardava con quello sguardo fiero

“cosa vuoi sapere?”domandò sbuffando annoiato alla fine

“i piani usati” Draco alzò gli occhi al cielo

“devo proprio?”

“devi proprio” confermò Harry ad un centimetro dalle sue labbra.


Il primo piano era stato elaborato in fretta e furia sul treno per Hogwarts. Draco non si sarebbe mai trovato all'ultimo momento a pensare ad una strategia vincente ma fino all'ultimo aveva sperato che la sua fosse una cotta passeggera. Come se quello strano rapporto di odio- ammirazione, disprezzo- attrazione durato anni potesse annullarsi nel giro di un'estate.

Zabini quando aveva sentito dire a Draco che magari gli sarebbe passata, che avrebbe impedito a se stesso di provare quei sentimenti aveva dovuto reprimere la vocetta nella sua testa che aveva iniziato canticchiare, Draco, Draco, Draco se c'è una cosa che Blaise Gawain Zabini ha imparato a forza di sopportarti negli ultimi sette anni è che quando c'è di mezzo Potter tu non hai controllo.

Infatti,come la saggia vocina di Zabini aveva suggerito, quando Draco era arrivato alla stazione di king cross era rimasto altero e orgoglioso di se stesso per aver soppresso i suoi sentimenti più o meno per cinque secondi, il tempo di avvistare Potter, capire che l'estate gli aveva solo fatto bene e sciogliersi contro una colonna subito dopo essere stato salutato con un cenno e un sorriso.

Da lì in poi era partito il piano conquista Potter, primo punto; Draco deve dimostrare di essere cambiato, ovvero, trasforma l'ex mangiamorte in una persona almeno decente agli occhi del ragazzo che ha salvato il mondo magico. Niente di più facile.

Draco era un prefetto, ma essenzialmente quella spilla gli era servita solo a togliere punti alla gente non certo a pattugliare e aiutare gli studenti più piccoli. Era un serpeverde per Salazar, se doveva insegnare ad orientarsi ad un maghetto del primo anno lo portava in una zona poco conosciuta del castello e lo lasciava là fino a che non trovava la strada.

Quella era educazione, non come i Grifondoro e i Tassofrasso che inventavano delle coreografie anche solo per incitare i loro primini a fare dei corretti incantesimi “se la piuma vuoi far volare, un gesto del polso dovrai fare e la formula Wingardium Leviosa ricordare, yeeeh”. E poi si domandavano ancora perchè gli avesse presi in giro in tutti quegli anni.

I metodi dei Corvonero riusciva a sopportarli, mettevano in mano ai più piccoli dei tomi da leggere e via. Malgrado ciò avrebbe dovuto cambiare l'atteggiamento, doveva apparire come il migliore dei prefetti, a incominciare dal treno, partendo da un giovane grifondoro, magari davanti alla cabina di Potter.

Era stata dura, ma aveva aiutato il ragazzino davanti allo sguardo incuriosito di Hermione, lo stupore di Ron e la noncuranza di Potter, sì perchè lui a dispetto dei suoi amici aveva continuato a leggere, non aveva nemmeno alzato lo sguardo su di lui. Lo aveva odiato, poi aveva dato uno sguardo alle sue gambe piegate, il braccio appoggiato mollemente sul ginocchio, gli occhiali leggermente calati sul naso, i capelli incasinati e l'odio si era tramutato in brama. Così aveva continuato con il suo piano anche arrivato ad Hogwarts, aveva aiutato ragazzi del primo, evitato qualche scontro e chiuso un occhio davanti a qualche scherzo, il tutto ovviamente il più possibile davanti a Potter, anche se negli ultimi tempi aveva iniziato a badarci meno. Un gruppetto di primini di Serpeverde avevano iniziato ad adorarlo e lui ne aveva approfittato per diventare un mentore per loro. Era molto orgoglioso della velocità con cui avevano imparato a mettersi il gel per avere dei capelli sempre perfetti.


Il secondo piano era stato piuttosto complesso e aveva richiesto una serie di sotto-piani; Draco era cambiato, ma non solo, lui era anche una persona fantastica e questo Potter doveva venirlo a sapere per forza, ovvero, si dia il via alla più aggressiva e fantastica campagna promozionale che il mondo magico abbia mai visto.

Tutti possono essere comprati. Draco di questo ne era certo, quando qualcuno gli faceva notare che non tutti manderebbero all'aria la propria etica per denaro lui rideva. In-ge-nu-i.

Per comprare una persona non ci sono solo i soldi, tutti hanno un punto debole e Draco era un maestro nell'individuarlo.

I serpeverde erano facili, soldi e potere, davanti a Potter tutti i serpeverde avrebbero sostenuto che Draco aveva convinto tutti a prendere una direzione migliore, a lavorare sull'ambizione in senso costruttivo. Ah, se aveva adorato questo termine.

Era stata Sapphire Diggle ad usarlo per prima. Si era avvicinata ad Harry con grazia parlando di Quiddich, poi gli aveva fatto notare che quell'anno c'era stato un forte cambiamento nella politica della squadra dei serpeverde, niente gioco sporco. Aveva gettato l'amo e Potter aveva abboccato. Infatti subito le aveva chiesto come mai e lei a bassa voce, tentennando, come se non volesse che si sapesse in giro, gli aveva detto che era merito di Draco, che stava incoraggiando tutti all'ambizione costruttiva. Fantastica.

I corvonero erano stati comprati con la promessa di sostenere la loro causa di ricostruzione e sostituzione dei quadri e libri distrutti. In cambio loro avevano fatto in modo che Potter ovunque andasse non vedesse che lui; su ogni copia del giornale di Hogwarts c'era sempre una foto, chiaramente dove lui sembrava un dio fra i mortali, dove aiutava qualcuno o imbarazzato ammetteva che sì, aveva conseguito quel premio. Non solo avevano usato il giornale, ma avevano anche fatto in modo che alla torre grifondoro girasse per sbaglio un suo libro corredato di appunti perfetti e curati con al suo interno, come segnalibro, una cartolina-foto di lui che sorrideva felice in costume da bagno. Quella mossa dei corvonero era stata geniale.

I tassofrasso erano stati una vera e propria rivelazione. Il loro prezzo era stata una semplice storia strappalacrime su come volesse fare ammenda per tutti gli anni passati a schernirli, su come volesse diventare una persona migliore (si era leggermente offeso quando avevano annuito con forza a questa affermazione, da quando in qua lui doveva diventare una persona migliore? Lui era già fantastico! D'altra parte erano tassofrasso pretendere che capissero era chiedere troppo) , che voleva imparare la loro lealtà, et cetera. Tempo di finire il discorso, alzare il viso mostrando degli occhi lucidi e i tassofrasso si erano già messi all'opera.

Era diventato il miglior amico di chiunque, gli avevano fatto lezioni su come non servisse avere sempre un piano pronto per distruggere chiunque girasse attorno a lui (mentre glielo spiegavano lui stava elencando mentalmente tutte le cose con cui poteva ricattarli), gli avevano insegnato a fidarsi delle persone. A quel punto aveva alzato il tiro, si era fatto beccare da alcune tassofrasso a sospirare guardando Potter, avevano insistito per sapere cosa avesse, lui aveva scosso la testa, abbassando lo sguardo e arrossendo (oh sì, sapeva arrossire a comando) spiegando loro che aveva sempre voluto essere amico di Harry, ma che erano sempre stati separati dalle fazioni in cui militavano (nb: capitolo diedi del libro di babbanologia: autori inglesi, paragrafo tre, Shakespeare, Romeo and Juliet) e che ormai era troppo tardi, lui lo avrebbe sempre disprezzato.

Era stato il tocco di grazie. Le tassofrasso con le lacrime agli occhi avevano sparso la voce e da quel momento in poi non c'era un mago o strega appartenete a quella casa che quando incontrava Potter non parlasse bene di Draco.


Il piano tre era quello che aveva preferito; dimostrare a Potter cosa si stava perdendo, ovvero, Merlino Draco! Sei davvero così figo?? Sì,Potter lo sono.

Ormai conosceva gli orari di Potter, sapeva esattamente a che ora rientrava dopo essere andato a volare da solo, così si era fatto trovare nello spogliatoio con i capelli leggermente umidi, vestito semplicemente di un paio di boxer si seta neri e la camicia bianca della divisa aperta.

Potter lo aveva osservato in silenzio mentre lui lentamente si rivestiva. Aveva biascicato qualcosa di incomprensibile ma molto simile ad un saluto mentre Draco aveva iniziato ad abbottonarsi la camicia, guardandolo da sotto le ciglia bionde. Merlino, avrebbe fatto dubitare del proprio orientamento sessuale anche il più stoico degli etero. Un bisessuale come Potter avrebbe capito che c'era ben poco di interessante nelle ragazze, o meglio c'era ben poco di interessante nelle persone in generale rispetto a lui. Harry si era fiondato a cambiarsi il più lontano possibile da lui con lo sguardo fermamente rivolto al muro, solo allora aveva accennato ad una conversazione.

“allora Malfoy cosa ci fai qui?”

“mi faccio un giro in mutande per farti ammirare il mio corpo” Harry aveva riso, Draco aveva pensato che adorava quando dire una sfacciata verità fosse meglio che mentire

“credi che il tuo corpo mi faccia qualche effetto?”

“a te in generale non lo so, al tuo caro volatile nelle tue mutande sicuramente sì”

“è piuttosto interessante che il mio volatile ti sia caro, Malfoy” era stata la sua risposta, non era però sfuggito a Draco il bianco delle sue nocche mentre si serravano a pugno attorno alla maglietta che si stava per togliere. Quella era decisamente repressione sessuale

“ti senti meglio vedo” aveva constato Draco divertito

“in che senso scusa?”

“bè mi rispondi con delle battutine quindi direi che il volo ti ha fatto bene”

“in che senso mi ha fatto bene?”

“Potter ho sempre avuto dei dubbi sulla tua alfabetizzazione ma pensavo che la Granger avesse ovviato a questa tua lacuna”

“ho capito che hai detto, quello che non capisco è perchè pensi che il volo mi abbia fatto stare meglio..”

“vai sempre a volare per sentirti meglio” aveva risposto come se fosse la cosa più ovvia al mondo

“e tu come fai a saperlo?”

“per Salazar, un po' di spirito d'osservazione, non è difficile capire quando hai bisogno di un po' d'aria perchè sei teso o triste..”

“strano perchè la maggior parte delle gente sostiene il contrario”

“la maggior parte della gente che conosci tu è grifondoro” Harry era rimasto in silenzio poi era scoppiato a ridere.

Draco era rimasto fino a quando non si era diretto in mutande alle docce, a quel punto era tornato nei sotterranei di corsa per lavorare meglio sulla presa della sua bacchetta.

“...ed ecco perchè mi hai trovato con la camicia bianca negli spogliatoi” aveva terminato Draco, Harry aveva aggrottato le sopracciglia

“non potevi semplicemente dirmi ehi Potter tu mi piaci, ci imboschiamo da qualche parte per fare del sano e selvaggio sesso?” Draco aveva aperto bocca per ribattere ma l'aveva chiusa subito dopo “e pensare che davo per scontato che ci fosse questo giochetto fra di noi..”

“se lo sapevi perchè non mi hai mai invitato ad uscire?” replicò stizzito, Harry accennò ad un sorrisetto

“ci ho provato un sacco di volte in verità ma tu avevi sempre un più uno...”

“un più uno?”

“si mi ero ripromesso che se fossimo riusciti a litigare per più di metà settimana ti avrei chiesto di uscire..” Draco incrociò le braccia

“eravamo pessimi Potter ma non dirmi che non ci siamo mai riusciti”

“oh no, ci siamo riusciti qualche volta, è il tuo più uno che mandava tutto all'aria, anche dopo aver passato una settimana in pace quando io mi avvicinavo per provare a chiederti di uscire tu riuscivi a tirare fuori una discussione dal nulla, un' offesa assurda e così mi arrabbiavo e me ne andavo, hai sempre avuto una litigata pronta in più, non so come facessi” Draco tentò di articolare qualcosa in risposta, ripensandoci ricordava alcuni episodi di Potter che si avvicinava a cheto e lui che nel panico se ne usciva con insulti imbarazzanti, aprì e richiuse la bocca un paio di volte, alla fine ripiegò su un semplice “ups”

“ups ah?” ripeté Harry scompigliandosi i capelli, aveva nuovamente spostato lo sguardo su una qualche parte non ben definita del pavimento e questo per Draco era un affronto personale, si tirò su a sedere con uno scatto, si allungò verso Harry e gli afferrò il mento girandogli il volto verso di lui, serrò la mascella e fissandolo negli occhi verdi sibilò

“smettila di ignorarmi” Harry sbattè le palpebre sorpreso ma poi le sue labbra si piegarono in un sorriso e si spinse verso l'altro per baciarlo. Un semplice, casto bacio. Se per casto bacio si può intendere la lingua di Harry ben infilata nella bocca di Draco, un ginocchio che premeva in un punto in cui non avrebbe dovuto premere su un lettino d'ospedale, le mani di Draco ancorate alle scapole dell'altro, quelle di Harry che scivolavano giù verso..

“cazzo!” Harry diede dimostrazione della sua reattività da cercatore scattando velocemente via dal serpeverde, due secondi per scendere dal letto su cui si era arrampicato, uno per tornare a sedersi accavallando le gambe per nascondere l'erezione e un altro per prendersi il viso fra le mani e iniziare a scuotere la testa. In tutto questo Draco era riuscito a pensare solo -cosa?-

“che è successo?”riuscì a chiedere sconvolto

“ci siamo appena baciati” esclamò Harry scioccato, il biondo aggrottò la fronte

“sì, a dire il vero lo abbiamo fatto anche prima” disse “Potter ho sempre sostenuto fossi tardo, ma non pensavo ti servissero minuti interi per comprendere le cose”

“non capisci, io non posso, io sono impegnato”esclamò, Draco spalancò gli occhi poi scosse la testa, tanto per mettere in chiaro che chiunque fosse la sua nuova dolce metà, capelli favolosi come i suoi, non li avrebbe mai avuti. Mai!

“Potter, Potter,Potter” cantinelò “quando Draco Lucius Malfoy si dichiara, non importa se si è impegnati con Merlino in persona, lo si lascia punto”

“non è così facile”biascicò abbassando il capo

“Harry” lo richiamò, il mago alzò di scatto la testa “chiunque sia ne vale davvero la pena? Mi hai appena detto che erano anni che volevi chiedermi di uscire, abbiamo passato di tutto; ci siamo urlati contro, ci siamo picchiati, ci siamo baciati, ma ora siamo qui tutti e due, finalmente assieme” si morse la lingua, quella frase era risultata un po' troppo sdolcinata per i suoi gusti

“non posso lasciarlo”

“per Salazar!Sono bello, brillante, intelligente, fra noi c'è una chimica incredibile,ho mobilitato tre case di Hogwarts per te,cosa può aver fatto questa persona per te da non poterla lasciare?!”

“c'è stata per me subito dopo la fine della guerra” e a quella risposta Draco serrò gli occhi conscio che non avrebbe più potuto dire nulla.

****

Grazie, grazie,grazie! E' banale, è semplice ma è vero, ringrazio veramente di cuore tutte le persone che seguono questa storia. Questa è la seconda parte spero di non deludervi. La prossima parte sarà molto più corta, ma conto di pubblicarla già domani. Fatemi sapere cosa ne pensate di questa parte e della saggia vocina nella testa di Zabini :) un bacio.
ps: ho pubblicato questa parte in fretta (conto di rispondere alle recensioni nel pomeriggio), se mi è sfuggito qualche erroraccio o se mi sono dilugata troppo in certi punti a voi il compito di cazziarmi:)






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Capitolo 3
*** parte tre:Galatine gusto menta piperita ***


parte tre

Parte tre: Gelatine gusto menta piperita


Harry Potter era bisessuale. Non bastava che fosse attraente e disponibile per i ragazzi, doveva esserlo anche per le ragazze. Draco seduto al suo solito posto a tavola si morse un labbro. Capire con chi se la facesse Potter era difficile, molto difficile.

Erano passati un paio di giorni dal loro incontro in infermeria, uscito da lì,un paio d'ore dopo, aveva deciso che avrebbe rinunciato a Potter per sempre, stava con qualcuno che gli era stato vicino dopo il casino della guerra, non avrebbe mai potuto competere. Certo, a modo suo e senza che Potter se ne rendesse conto, anche lui gli era stato accanto ma non fisicamente.

Un paio di giorni, dove per una del tutto fuori luogo gioia di Blaise, aveva rinunciato a lui.

Un paio di giorni...Poi Draco si era ricordato chi fosse, lui era Draco- fottutamente attraente e con una propensione alla creazione di piani geniali- Lucius Malfoy,innamorato di Harry Potter, una cosa talmente assurda a cui non avrebbe mai e poi mai potuto rinunciare così facilmente.

“oh,no,no,no, avevi rinunciato Draco, hai fatto addirittura un annuncio”si lagnò Zabini al suo fianco

“Draco sei tornato in pista?” chiese Pansy

“certamente dolcezza” affermò il biondo facendole l'occhiolino per tornare subito dopo ad analizzare il tavolo dei grifondoro, Potter non voleva che la sua storia diventasse pubblica, da dopo la guerra teneva un profilo molto basso

“sono fiera di te” dichiarò la strega facendo uscire un lamento poco elegante dalle labbra di Blaise, certo che lei era fiera, quando quella serpe del loro amico elaborava un piano, lei non veniva mai trascinata a fare il lavoro sporco, al caso saltellava attorno a Draco battendo le mani

“Potter è impegnato, ora bisogna capire con chi! Conoscere il sesso sarebbe già un passo avanti”

“Tette versus addominali, l'eterna lotta” disse Pansy annuendo convinta

“mi sono sforzato di ricordare se avesse usato dei pronomi, ma si è tenuto sul vago..” assottigliò lo sguardo, la Weasley femmina stava particolarmente attorno ad Harry ultimamente, lei era già in cima alla lista; era già stata con lui quindi gli piaceva, sicuramente presente dopo la guerra, senza contare lo spasmodico amore che Potter provava per i Weasley. Sì, lei era la candidata perfetta.

Individuata l'avversaria, avrebbe potuto incominciare a giocare. Piano cinque, ovvero perchè meglio di Draco Malfoy c'è solo Draco Malfoy.

Scrutò la Weasley che rideva stringendo appena il braccio di Potter, c'era davvero competizione? Lui aveva il profilo di una divinità greca, gli occhi argentei, capelli del colore della luce lunare, eleganza nei movimenti ed emanava fascino semplicemente respirando.

Ginny, bè per quel che riguardava Draco avrebbero tranquillamente potuto mettere la sua foto sul vocabolario vicino la parola sciattona. O plebea. O dozzinale. O razza di idiota che deve tenere le sue mani ben ferme nelle tasche della sua divisa e non su Potter.

Scosse la testa, lei però aveva le tette, non molte, ma c'erano. Aveva ragione Pansy, si riduceva tutto all'eterna lotta tette contro addominali. Automaticamente abbassò la mano sul suo addome. Sì, gli addominali erano ancora presenti, ma era da un po' che non riusciva a fare degli esercizi con una certa costanza, doveva rimediare.

“Pansy, ho bisogno della tua incredibile capacità di ottenere informazioni al mio servizio”

“ho già iniziato a informarmi nel momento stesso in cui ho visto il tuo sguardo diventare..come lo aveva definito quel serpeverde?cielo in tempesta?”

“quello era la corvonero” intervenne Blaise con tono lamentoso, sapeva che a momenti si sarebbe rivolto verso lui, che gli avrebbe propinato un compito assurdo. Perchè non poteva essere amico di Theodore Nott?! Lo aveva sempre trovato simpatico, ma sopratutto munito di sanità mentale

“argento fuso” fu la risposta pacata di Draco

“esatto!bè insomma ho già fatto circolare i miei informatori fra i grifondoro, sembra che Ginevra Weasley sia la più probabile come nuova fiamma di Potter”il biondo annui grave, come sospettava “ma nulla di certo, nel pomeriggio mi muoverò personalmente, il tempo di dire Salazar Serpeverde e avrò fatto cantare ad uno ad uno ogni amichetto di Potty, a partire da Longbottom..c'è qualcosa di sexy nel suo essere così impacciato” Draco alzò una mano verso di lei per farle cenno di smettere di parlare senza nemmeno voltarsi. Il mondo stava andando a rotoli; Potter lo rifiutava, Pansy voleva farsi Longbottom...Possibile che solo lui fosse preoccupato per il destino dell'umanità?! A volte era snervante essere l'unico munito di intelligenza.

“bene, Blaise ti voglio sulla Weasley”ordinò Draco

“cosa?” esclamò Blaise. Lo sapeva, dannazione se lo sapeva

“o meglio nella Weasley se ci riesci”

“dovrei sedurre la rossa?”

“quanto acume Zabini, come mai non sei stato smistato in corvonero?”

“non ci penso proprio”

“non pensavo fosse troppo difficile per te,è una ragazza carina, ma posso capire che con una come lei non basti un complimento, bisogna ammetterlo, non è un'oca, ci vuole un professionista, chiederò a Nott” Blaise ricordò perchè non era amico di Theodore, gli fregava le ragazze

“ci penso io” sibilò. Draco ghignò e si alzò lentamente da tavola

“vado al campo da Quiddich a fare qualche esercizio, ci si vede” annunciò uscendo poi dalla sala. Pochi secondi, solo pochi secondi e un osservatore acuto come lui non si sarebbe lasciato sfuggire la mano del corvonero, che fermatosi a salutare assieme ad altri due maghi della sua casa il trio delle meraviglie, si era soffermata qualche attimo in più sulla spalla di Harry. Solo pochi dannati secondi e avrebbe scoperto l'identità della nuova fiamma del ragazzo, ma Draco in quei famosi pochi secondi si trovava già nel corridoio diretto al campo.


Hogsmeade. Draco respirò a pieni polmoni, c'era aria di inverno e di Natale pensò con rammarico. Quell'anno non era proprio in vena di festeggiare, era intenzionato a rimanere ad Hogwarts, ma quella mattina sua madre gli aveva mandato una lettera per chiedergli di tornare.

Nascose la mani nelle tasche del cappotto e sorrise per la prima volta da quando si era alzato, Potter era appena passato davanti a loro con i suoi inseparabili amichetti. Secondo le informazioni di Pansy oggi Harry avrebbe fatto il grande passo, avrebbe reso pubblica la sua nuova relazione, ma a quanto pareva per il momento stava ancora attaccato alle gonne di Weasley e Granger. Meglio per lui, avrebbe potuto continuare il suo piano.

Il quinto piano era stato decisamente più divertente dei precedenti, certo per essere meglio dello schiantesimo del quarto piano non ci voleva molto, in ogni caso il quinto prevedeva battutine allusive, strusciamenti e palpatine. Decisamente molto divertente.

Appurato che piaceva a Potter, ora doveva solo fargli capire cosa si stava perdendo e se per farlo doveva casualmente palparlo mentre si offriva di dargli una mano a pozioni, o farsi trovare sotto la doccia mentre lui tornava dai suoi giri sulla scopa, oppure massaggiargli le spalle per una caduta causata da uno scalino stranamente incantato, bè si sarebbe sacrificato per la causa.

Era un lavoro duro (molto duro, poteva aggiungere) ma qualcuno doveva pur farlo.

“ragazzi, io vado, oggi quanto scommettete?” domandò voltandosi pigramente verso Pansy e Blaise

“un galeone che Potter scatta via dopo trenta secondi” fece Pansy mentre si metteva i guanti

“naa, dieci secondi” disse Blaise “intanto io vado alla ricerca della Weasley”

“ti sta incominciando a piacere questo compito ah, Blaise?” lo canzonò Pansy ottenendo un sorrisetto complice di Draco

“mi assicuro solo che Gin stia lontano da Potter come mi è stato chiesto”

“hai sentito Pan? Ora è Gin”

“ho sentito Dra”

“oh, state zitti” sbottò Zabini avviandosi verso il centro, Pansy fece un cenno con il capo verso Draco e lo raggiunse.

Il biondo serpeverde rimasto solo si guardò attorno, non voleva rivedere Hogsmeade,anche completamente ricostruita non si sentiva a suo agio in quel posto, ma era lì per Potter e con le sue mani a riscaldarsi sotto il maglioncino del grifondoro sarebbe andato tutto apposto.

Harry aveva girato con Ron e Hermione per un'oretta, poi aveva lasciato loro un po' di intimità fingendo di aver un incredibile bisogno di lucido per scope, come non si fossero accorti che era solo un modo per lasciarli soli, Draco proprio non lo capiva. Era anche vero che la Granger ogni tanto perdeva di lucidità da quando era innamorata e Weasley, bè, doveva ammetterlo,lui era molto più sveglio di quanto desse a vedere ma non era comunque così attento ai dettagli.

Potter stava osservando una vetrina quando Draco decise che era troppo una brava persona per lasciare che rimanesse solo. Si avvicinò con passò leggero a lui, Harry non si mosse, sapeva di non averlo colto di sorpresa, aveva i sensi sempre incredibilmente allerta, quindi lo stava semplicemente ignorando di proposito. Il serpeverde inarcò un sopracciglio, si può forse ignorare Draco Lucius Malfoy? Pmf, assolutamente no!

Draco posò la sua mano sulla schiena del mago e lentamente, molto lentamente la fece scivolare verso il suo sedere finendo nella tasca posteriore dei jeans. Adorava quando si metteva i jeans.

“Malfoy” doveva essere un richiamo, ma la voce di Harry uscì leggermente sospirata “devi smetterla”

“smetterla di fare cosa?”

“lo sai” e voltò lo sguardo dalla vetrina fino al suo viso, Draco sorrise, sapeva che quello era il momento. Quando lo guardava Potter scollegava il cervello per ben due secondi, tempo in cui,da buon serpeverde quale era, Draco dava il meglio di sé approfittandone. Veloce si spostò per mettersi di fronte a Harry, la mano libera scivolò nell'altra tasca posteriore dei jeans e strinse le dita sui suoi glutei mentre si avvicina tanto da far combaciare i loro bacini “oh, Godric”mugugnò il grifondoro

“sono sicuro che nominarlo in un momento simile lo renda molto fiero di averti nella sua casa”

“così come Salazar sarebbe fiero del modo in cui mi stai raggirando” Draco ghignò, era ovvio che fosse orgoglioso di lui

“non ti sto raggirando” gli sussurrò, iniziando a baciargli il collo

“io sono impeg, oh Merlino"gemette mentre Draco iniziava a leccare

“ehi tu” Draco sentì una mano posarsi sulla sua spalla, subito dopo le nocche di una mano serrata a pugno colpirono il suo zigomo destro facendolo indietreggiare.

Seriamente, che bisogno c'era di colpirlo in faccia? Avrebbe anche sopportato uno schiantesimo o una maledizione, ma un colpo a sfigurare la sua pelle nivea no,per quel pezzente di Godric! Draco si portò le dita fredde a premere delicatamente sullo zigomo

“cazzo, il mio viso è entrato nelle sette meraviglie del mondo magico, potrei denunciarti per danneggiamento di opera d'arte, avresti l' UNESCO* alle calcagna in due secondi”

“Draco” la voce tremante gli fece distogliere l'attenzione dal suo zigomo per degnare di uno sguardo il suo aggressore “il tipo che ti sta dietro è Draco?” domandò rivolto ad Harry

“sì, bè tu avevi detto che ti stava bene perchè tanto io sto solo con te e non gli do corda”

“certo, ma pensavo che fosse Moore a venirti dietro e non Malfoy!” il grifondoro si portò una mano a scompigliarsi i capelli

“effettivamente Moore ci ha provato ma non” si bloccò, qualcosa non quadrava, non sapeva cosa, ma la sua mano andò a stringersi attorno alla bacchetta, arricciò il naso, aveva imparato a riconoscere il profumo che precedeva una situazione pericolosa, Hermione lo prendeva sempre in giro per quello, Ron si limitava ad annuire in silenzio, il pericolo aveva un profumo e lui ormai lo sentiva

“Rigel Gamp”pronunciò in un ringhio Draco“cosa diamine ci fai tu attorno ad Harry?” il corvonero sbarrò gli occhi e deglutì

“io,io sto assieme a lui” Draco inarcò un sopracciglio poi scoppiò a ridere, Rigel iniziò a spostare velocemente lo sguardo da lui, Harry, alla strada. Sì, Potter aveva sconfitto il Signore Oscuro, ma un Malfoy incazzato e impazzito sarebbe stato in grado di fermarlo? Non ne era poi così sicuro

“Malfoy cosa sta succedendo?” domandò Potter con voce calma e controllata, il biondo si portò una mano ad asciugare delle lacrime per il troppo ridere

“è che lui ha detto che sta con te, il che è assurdo perchè..”

“sarebbe assurdo tanto quanto lo stare con te Draco” intervenne Rigel, il sorriso si smorzò sulle labbra di Draco, i lineamenti del viso si contrassero

“io e te siamo due cose completamente diverse, io farò schifo, ma tu Rigel sei feccia e l'esserti buttato fra le braccia di Potter ne è l'ennesima dimostrazione” Gamp rabbrividì mentre il grifondoro rimaneva immobile, concentrato, in tutta quella conversazione gli stava sfuggendo qualcosa “dannazione, se avrei dovuto prenderti a calci in culo quando ne ho avuto l'occasione”

“aspettate, voi due vi conoscete?”

“perspicace Potter” deglutì, era da troppo tempo che non sentiva quell'intonazione tagliente, dal settimo anno, quando gli insulti di Draco avevano perso quella nota divertita e avevano acquisito sempre più spesso quell'intonazione secca, sferzante. Faceva male, aveva capito il motivo di quel tono a quel tempo. Era arrabbiato, con se stesso per quello che stava per fare, con suo padre per averlo costretto, con lui perchè non era riuscito a fermarlo, ma adesso, in quel momento non capiva perchè avesse dovuto ritirare fuori tutto quel veleno

“ci conosciamo solo di vista” farfugliò Rigel

“hai ragione” confermò Draco piegando la testa sorridendo appena “ma se mi tolgo i pantaloni forse ti ricordi che parte di me conosci di vista”

“voi due stavate assieme?” ora capiva l'uso di quel tono

“scopavamo, non stavamo assieme, non mi sarei mai abbassato a tanto” allargò il sorriso “lui non potrebbe dire lo stesso, vero Rigel? Tu ti sei abbassato più volte su il mio pe”

“basta” lo interruppe secco Harry. Non riusciva più a sopportare quell'intonazione, era impregnata di vero odio, non quello che si erano professati con ironia negli anni di scuola. Era strano ma una parte di lui era terrorizzata all'idea che tornasse a rivolgersi a lui in quel modo “siete stati assieme mentre lui stava con me?” Draco si voltò lentamente verso di lui, stava tentando di comunicargli qualcosa, oppure era solo la sua immaginazione. Il suo istinto gli stava dicendo che Draco aveva bisogno che capisse qualcosa, la sua testa che lui non era nessuno per capire cosa passasse nella mente del biondo

“no,certo che no”si affrettò a negare Rigel

“eravamo al Manor”aggiunse Draco atono “allora Gamp, tira fuori la bacchetta così chiudiamo questa vicenda una volta per tutte”

“nono”balbettò il corvonero estraendo però la bacchetta

“Malfoy, smettila, questa situazione è ridicola”

“no, Potter, lui è ridic”

“expelliarmus” Draco si gettò di lato, schivando l'incantesimo

“come volevasi dimostrare” disse fra i denti guardando Potter“Rigel,l'educazione!” lo riprese voltandosi verso il mago “eppure la tua famiglia dovrebbe avertela insegnata, non si colpisce qualcuno mentre sta parlando” scosse la testa “stupeficium”

“protego” Draco assottigliò lo sguardo, Potter fulmineo si era infrapposto fra loro salvando Gamp dallo schiantesimo, sospirò abbassando la bacchetta e riponendola nel fodero della manica

“bene se Potter ci impedisce di sistemare la situazione come maghi civili, direi che dobbiamo passare a farcela fuori alla babbana” Rigel si era gettato su Harry che lo stava abbracciando protettivo.

Gamp, Gamp, Gamp davvero hai pensato che nasconderti fra le braccia di Potter fosse una saggia idea?! Sappi che hai dato solo una scusa in più a Draco Lucius Malfoy per cruciarti. Merlino, se odiava quell'essere

“Harry caro, ti dispiacerebbe toglierti? Non puoi opporti alla mia scelta dato che il tuo ragazzo per primo mi ha colpito in volto” cielo, era possibile che fosse riuscito a fare tutte le cose che più gli dessero fastidio?! Mancava solo che gli rovinasse i capelli.

“Malfoy smettila! Capisco che ci sia rabbia nei suoi confronti ma non puoi prenderlo a pugni solo perchè ti ha lasciato”

“perchè mi ha lasci, lasciato?” balbettò, Rigel doveva avergli raccontato una storiella davvero divertente mentre abbracciava Potter, ingegnoso il corvonero “oh, si in un certo senso mi ha lasciato ma non è quello il problema, vero Rigel?” si tolse il cappotto e lo gettò a terra, slacciò i bottoni del polsino della camicia color antracite e iniziò ad arrotolare la manica sinistra, quando arrivò alla destra le dita tremarono appena, mai e poi mai avrebbe voluto che Harry lo vedesse, ma se c'era qualcosa peggiore a quello era Rigel che lo prendeva in giro, non lo avrebbe permesso “forza Gamp, preparati, me la devi una scazzottata, su togliti la giacca e fa come me, arrotola le maniche della camicia, non vorrai mica che si stropicci” allungò il braccio destro non coperto, non abbassò lo sguardo sul marchio, non guardò Harry. Sapeva che con quella mossa si era giocato qualsiasi possibilità con lui ma lo avrebbe salvato da Gamp e quello era più importante. Il corvonero rabbrividì e si toccò il braccio alla vista del marchio, Draco sogghignò, aveva fatto centro “allora?”

“fa freddo” fu la replica di Rigel, Draco sguainò nuovamente la bacchetta, vide Potter irrigidirsi e alzare la sua

“protego calor**” pronunciò, immediatamente l'aria attorno a loro si fece più calda “ avrei potuto farti notare che avresti dovuto lavorare di più sul tuo fisico se non riesci a sopportare nemmeno un po' di freddo, ma sono un signore e non posso permettere che dopo il nostro scontro tu vada in giro conciato come un pezzente, certo non che ci sia molta differenza tra il prima e il dopo” Rigel si tolse la giacca, rimanendo in camicia “allora?”

“posso colpirti anche vestito di tutto punto Malfoy”

“non essere sciocco, sarai impacciato nei movimenti” piegò le labbra in un sorriso pigro “su su arrotola le maniche della camicia” sibilò, Gamp portò una mano al polsino della camicia tirandolo verso il basso, Merlino, Draco avrebbe riconosciuto quel tic ovunque

“lascialo in pace Malfoy è ferito ad un braccio, si è scottato con una pozione”

“ti sei ferito ad un braccio” scandì “il destro è completamente fasciato,nevvero?” Rigel annuì mentre Draco contraeva la mascella, stava con Potter era ovvio che doveva aver trovato una scusa per nascondere il suo marchio, perchè c'era, lui lo aveva visto, aveva visto il Signore Oscuro stesso fargli l'incantesimo “bè, fa nulla” si avvicinò “Potter spostati, non è la tua battaglia questa, il tuo ragazzo mi ha colpito di spalle, è un mio diritto chiedere un confronto” Harry titubante si allontanò, Rigel deglutii rumorosamente “hai un braccio fasciato” rimarcò il termine “quindi a te la prima mossa” il braccio di Gamp si mosse veloce verso il viso dell'altro, Draco schivò e lo colpì sotto il mento, barcollò ma si riprese e si scagliò ancora contro il biondo che però parò il colpo, lo afferrò per il polso e gli bloccò il braccio dietro la schiena per poi lasciarlo dandogli un calcio sul sedere che lo fece carambolare a terra “lurido traditore” sputò

“stai alla larga” fu l'ordine che arrivò da Harry, mentre si inginocchiava vicino a Rigel “lurido traditore? D'avvero Malfoy?ancora con queste stronzate sul tradimento del proprio sangue?”

“ma che cazzo stai blaterando Potter?” domandò confuso Draco “lui è un traditore perchè..aspetta? Io dico traditore e tu pensi subito al peggio?”

“non è così Malfoy?”

“no che non è così!Ero un bambino viziato che non sapeva nemmeno cosa significassero quelle parole e..” Potter non lo stava guardando, stava aiutando Rigel, era inutile, non importava quanto Gamp fosse una merda in verità, lo aveva aiutato mentre lui non aveva fatto altro che insultarlo, ritrovarsi sempre dalla parte sbagliata della sua bacchetta e rendergli la vita impossibile.

Per Salazar quanto era stato stupido a pensare di avere anche solo una possibilità.

Aveva fatto di tutto per allontanare i pensieri della guerra da lui, li aveva reclusi in un angolo della sua mente e aveva tentanto di conquistare Potter come se fosse un ragazzo qualsiasi, bè non proprio qualsiasi, non è che mobilitasse l'intera Hogwarts per uno qualsiasi, però non aveva tenuto conto della guerra. Stupido da parte sua. Aveva ignorato il fattore guerra nella conquista di Harry James Potter, salvatore del mondo magico.

Doveva tagliare i ponti con Blaise e Pansy, stare in loro compagnia lo stava rimbambendo.

“Harry” lo chiamò, il mago si voltò, sembrava che chiamarlo per nome funzionasse sempre per attirare la sua attenzione “so che non puoi fidarti di me..” non lo avrebbe fatto nemmeno lui, se si fosse trovato al posto di Potter non gli avrebbe nemmeno rivolto la parola “ma per favore Potter non fidarti nemmeno di lui!” disse indicando Rigel “ti prego” aggiunse deglutendo “ti farà del male” Gamp al fianco di Potter sorrise compiaciuto, aveva vinto. Draco gli lanciò uno sguardo d'odio che gli fece mutare il sorriso in una smorfia “ti lascerò in pace, io..”si passò una mano fra i capelli “...io ho chiuso” terminò, si piegò a raccogliere la giacca, per la prima volta da tanto tempo davanti a Potter senza fare mosse allusive o altro, aveva chiuso, lo aveva fatto davvero. Indossò il cappotto spolverandolo appena e se ne andò.

***

* UNESCO= Organizzazione delle Nazione Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.

** mi ero messa di buona lena decisa a rispolverare il mio latino, ma alla fine ho optato per creare questa formula errata, chiedo scusa :( comunque avete capito che serve per emanare calore nel circondario e questo è quanto:)

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Capitolo 4
*** parte quattro:Gelatina gusto + 1 ***


parte quattro

parte quattro: Gelatina gusto +1

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Now I don’t have to look no more

Take me as I’m
I’ll do the best I can for your love
It’s easier said than done
Take me by the hand
Try to understand when I say
It’s easier said than done.

(Easier said than done- Whitesnake)


Rigel Pollux Gamp stava girovagando da solo, spaventato e ferito in volto e ad un braccio nei pressi di Grimmauld Place n°12 ad una settimana dalla fine della guerra.

Harry Potter subito dopo la vittoria si era trasferito dai Weasley ma nemmeno lì si sentiva bene, era oppresso, gli mancava il respiro così, era capitato che proprio ad una settimana dalla fine della guerra,avesse cercato rifugio nella casa del suo padrino, come se solo per quell'antica appartenenza potesse rassicurarlo come faceva Sirius. Non aveva usato il camino, era arrivato volando sulla sua scopa, volare era l'unica cosa che lo facesse sentire bene, era atterrato in un vicolo buio e si era scontrato con Rigel.

Aveva rifiutato le sue cure, ma non il the che gli aveva offerto.

Quello era stato il momento in cui Rigel Pollux Gamp era entrato nella vita di Harry James Potter e aveva fatto di tutto per rimanerci. Gli aveva raccontato la sua storia. I genitori erano scappati dalla guerra mentre lui aveva deciso di rimanere, viveva da una vecchia zia che lo maltrattava ed era per questo che girava senza metà, voleva rimanere il più possibile lontano da lei. Harry aveva replicato che lo capiva, Rigel gli aveva proposto di passare del tempo assieme, il salvatore del mondo magico ne aveva così bisogno che aveva abbassato la guardia e aveva accettato. In fondo era un grifondoro e in quanto a fiducia nel prossimo a volte risultavano peggio dei tassofrasso.


Harry scostò con finta ingenuità la gamba sulla quale Rigel aveva poggiato la sua mano, annuendo sorridente in risposta ad Hermione. Non aveva la più pallida idea di cosa gli avesse chiesto ma sembrava un buon modo per far finta di non essersi accorto degli approcci sotto il tavolo della biblioteca del suo ragazzo. Già, perchè Rigel era il suo ragazzo, era ufficiale ormai.

Il motivo per cui lo stesse leggermente evitando era un mistero anche per lui. Il suo corpo inconsciamente si scostava, la sua testa non aveva idea del perchè.

Era per via del suo stupido istinto, era un cercatore, i suoi sensi erano di per sè più allerta della media ma da dopo la guerra nulla poteva passargli sotto il naso senza che passasse al vaglio nella sua mente. Tutta colpa di Voldemort. Molto probabilmente ora si stava sbellicando al pensiero che anche da morto minava la sua vita sentimentale. Dannato Voldemort.

Era tutta colpa del -Signore anche da morto di rompo le palle Oscuro-, non certo del fatto che quando Draco gli aveva detto di non fidarsi qualcosa era scattato in lui. Non c'entrava nemmeno il fatto che una parte di lui era convinta di capire perfettamente quando lui mentisse e che quel pomeriggio non lo avesse fatto.

Harry non conosceva Draco, era solo il suo ego che insisteva a voler pensare che lui a differenza di altri riuscisse a riconoscere la differenza fra la sua voce di scherno per divertirsi e quella che usava quando si sentiva messo con le spalle al muro. Era addirittura convinto di essere l'unico ad averlo sentito ridere per davvero, l'unico a sapere come avvicinarsi quando rifiutava l'intero mondo.

“allora vieni” gli disse Hermione alzandosi

“cosa?” domandò confuso, dannazione a cosa aveva annuito, Hermione lo afferrò per un polso e gli rivolse il suo sguardo rassicurante. Forse erano stati i giorni passati in tenda, o forse perchè lei era ormai parte della sua mente e della sua anima un po' come Ron, ma loro due avevano sviluppato un strano modo di comunicare con gli sguardi, al pari della telepatia, adesso nei suoi occhi Harry leggeva -non preoccuparti, tu seguimi e fa finta di nulla-, si alzò e seguì Hermione fra i scaffali della biblioteca.

“Herm, scusa ma prima non ti stavo ascoltando”

“ma va? Come se i questi giorni tu dessi retta a qualcuno”

“scusa, allora che ci facciamo qua?”

“io cerco un libro di storia, tu ne approfitti per scappare dal tuo ragazzo”

“cosa?” domandò con un' espressione fintamente ingenua, Hermione lo squadrò “okay, va bene” ammise il mago alzando le mani in segno di resa “si è notato tanto?”

“per me era palese, Ron ci ha fatto caso, per il resto di Hogwarts sei solo restio ai gesti d'affetto”

Harry si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo “di questo mi importa poco però, non è il tuo tentativo di sfuggire dal tuo ragazzo che mi preoccupa, tanto più che non mi ispira particolare simpatia...” alla strega non le era andato giù che Regil gli si fosse attaccato subito dopo la guerra, c'erano lei e Ron per lui, quello che però continuava a dimenticare era che anche loro due erano a pezzi in quel periodo. Era la strega più brillante delle sua generazione eppure dimenticava troppo spesso di esserlo, così come Ron soprassedeva sul fatto che avesse combattuto al suo fianco, che avesse schivato gli stessi incantesimi “..ciò che mi preoccupa sei tu Harry, puoi nasconderlo, ma sembri essere tornato all'espressione che avevi prima di tornare, cupa, tesa, malinconica, pensavo che Hogwarts ti stesse facendo bene...”

“e me lo fa, solo che non posso dimenticarmi di tutto!”

“no,non sto parlando della tua stupida espressione da, totalmente ridicolo e per nulla lecito, senso di colpa”

“non è ridicolo” sbottò Harry, Hermione agitò una mano per indicargli che lei aveva ragione ma che comunque non era quello il punto

“cosa ti è successo Harry?” gli mancava Draco, ecco cosa gli era successo.

Si lasciò scivolare a terra e appoggiò la schiena contro uno scaffale. Da Hogsmeade era scomparso, non lo incontrava da nessuna parte se non a lezione dove lo salutava tranquillo per poi sparire con i suoi amici.

Dicono che peggio dell'odio c'è solo l'indifferenza, chiaramente chiunque sostenesse ciò, Harry ne era convinto, non aveva mai incontrato Draco Malfoy.

Odiare per Draco era al pari di un hobby, avrebbe potuto tenere lezioni su come odiare le cose e le persone, mentre Il concetto di indifferenza era praticamente stato coniato da Draco stesso, se non lo interessava avrebbe potuto passare un anno nella stessa stanza con un persona ed uscirne senza non solo saperne il nome ma nemmeno essersi accorto della sua presenza. Quindi Draco non aveva rivolto ad Harry odio, mostrandosi così arrabbiato con lui, ma non lo aveva nemmeno ignorato dimostrando così di essere stato ferito. No, lui si era comportato normalmente. Questo era decisamente peggio. Gli mancava Draco.

Non si era mai accorto di quanto negli anni si appoggiasse a lui; ricercare il suo sguardo ad una battutina stupida che lui avrebbe fatto finta di non sentire per poi sorridere subito dopo, il sapere che quando si faceva prendere dalla malinconia lui sarebbe stato lì nei paraggi, pronto ad irritarlo per fargli sbollire la rabbia o inventandosi regole assurde per impedire che gli altri si avvicinassero a lui se voleva rimanere solo. Gli mancava Draco

“ti manca Draco” dannazione lo aveva detto ad alta voce. Un momento, la sua voce non era così femminile e non usava parlare di se stesso in seconda persona

“come diavolo..” si voltò verso Hermione che si era seduta accanto a lui con un libro in grembo, come sempre d'altra parte, lei aveva sempre un libro in mano “...la strega più brillante della sua generazione non si sarebbe fatta sfuggire un dettaglio simile ah?” la strega lo colpì con un pugno al braccio “e allora dimmi, dovrei fidarmi di lui? Dovrei ignorare i suoi pregiudizi? Il fatto che ha picchiato un ragazzo solo perchè lo aveva lasciato malamente? Che gli ha dato del traditore del suo sangue?”

“a questo proposito Harry, sei sicuro che abbia detto proprio così? Perchè vedi..” fece per aprire il libro che aveva in mano quando un rumore fece sguainare ad entrambi la bacchetta

“miseriaccia!” non erano in molti ad usare quell'imprecazione, il cerchio di possibili persone poi si restringeva se la voce usata era chiaramente femminile

“Ginny, che ci fai nascosta?” domando Harry riponendo la bacchetta nella divisa,imitato da Hermione, la rossa comparve alla loro vista imbarazzata mentre si sistemava la gonna

“emm, cercavo un libro..”

“Ginny siamo stati assieme, so riconoscere la tua espressione da..”

“Potter, te ne prego, non aggiungere altro” intervenne Blaise comparendo alle spalle della grifondoro

“okay, questa è davvero nuova, tu lo sapevi?” domandò rivolto ad Hermione

“ovviamente”

“ovviamente” la imitò il mago poi si voltò verso i due “bè buon per voi”

“sono contenta che approvi Harry” disse sorridente Ginny piegandosi per abbracciarlo “sai che ci tengo” il moro la strinse appena sorridendole “bene allora noi andremmo”

“attenzione a Ron” le fece presente Hermione, Ginny annui e fece qualche passo seguita da Blaise quando il mago si bloccò con un sonoro sospiro

“e va bene” esclamò dal nulla “certo che per una volta che non ero stato trascinato nei sui casini, potrei anche fregarmene ma no! Il cappello mi ha messo in serpeverde ma dannazione da qualche parte in me deve esserci qualche gene tassofrasso”

“Blaise?”lo richiamò titubante Ginny mentre Harry e Hermione lo guardavano scioccati

“scusa Gin ma devo scambiare due parole con Harry” Zabini prese un profondo respiro “che cazzo di problemi hai?” Harry sobbalzò “lui ci tiene davvero a te, si è esposto per te e tu che fai? Lo lasci per quella feccia di Regil?”

“è più di questo, insomma lo scontro che ha avuto con Regil mi ha ricordato chi fosse, possiamo ignorarlo ma prima o poi ci ritroveremmo a litigare per le stesse cose”

“oh, il piccolo Potty ha visto il tatuaggio? Quello che Draco ha preso mentre il Signore Oscuro minacciava di uccidere sua madre? Sai suo padre era molto orgoglioso di lui quel giorno, ha deciso che non lo avrebbe cruciato per aver provato a rimandare la presa del marchio, così lo ha fatto fare a sua cognata, Bellatrix è famosa per il suo tocco delicato nel lanciare le maledizioni” Harry serrò la mascella, la mano di Hermione si strinse attorno al suo braccio

“smettila Blaise, lui si sente in colpa per qualsiasi cosa, non usare ciò come un'arma per ferirlo per le sue scelte che tu non approvi, non è giusto” lo riprese secca, Zabini annui serio

“va bene, mettiamola in un altro modo, conosci il narcisismo di Draco no!?” il grifondoro annui confuso “lui ha una vera divinazione per il suo corpo, se potesse girare nudo per i corridoi lo farebbe, non nasconde le sue cicatrici; ferite durante la battaglia, colpi inflitti dal suo stesso padre, non rabbrividisce nemmeno davanti a quella del sectumsempra” guardò Harry mordersi le labbra “ma il marchio, quello lo nasconde, non lo guarda nemmeno, lo odia e odia se stesso per ciò, capisci ciò che ti voglio dire?”

“capisco che non volesse essere un mangiamorte, ma in fondo questo l'ho sempre saputo, quello che non capisco, è perchè non è venuto da me”

“e pensare che hai salvato il mondo magico, ma come diamine hai fatto?”sbottò “okay, riproviamoci...Harry, ti sei mai chiesto come mai Narcissa mentre tu eri fintamente morto ti ha chiesto di Draco?”

“era una madre preoccupata...”

“non siamo tutti stupidi come te Potter! Con tutte le persone che avrebbe potuto contattare lo chiede proprio a te, mentre sei mezzo-morto, appena arrivato da chissà quale missione, in chissà quale posto ma sicuramente lontano da suo figlio mangiamorte, cosciente della vostra famosa rivalità...”

“non ci avevo mai pensato sinceramente”

“Draco le aveva annunciato che avrebbe portato a termine la missione affidatogli per metterla in salvo ma che poi sarebbe venuto da te, per darti un mano, cosa che tra le tante cose ha fatto visto il modo in cui ha impedito a Tiger e Goyle di attaccarti alle spalle e come subito dopo essere stato salvato è andato ad aiutare a combattere i mangiamorte alla torre corvonero”

“Draco stava venendo da me?” Hermione si voltò verso l'amico, Blaise gli aveva appena dato una serie di informazioni scioccanti e lui aveva capito solo che Draco stava venendo da lui, scosse la testa sorridendo fra sè

“non lo ha fatto sempre?” domandò il serpeverde con un ghigno

“non cambia le cose, Regil è stato al mio fianco quando ne avevo più bisogno non posso abbandonarlo”

“Potter,Potter, Potter” Blaise si strozzò con la sua stessa saliva, Merlino non poteva credere di aver cantilenato il suo cognome, anche Harry si era accorto di quella uscita alla Malfoy infatti stava trattenendo un sorrisetto “comunque, sul serio stai con lui per questo? Davvero la tua vita si basa sul senso di colpa?”

“si”risposero all'unisono Ginny e Hermione, Blaise aggrottò la fronte mentre Harry guardava le amiche offeso

“comunque anche Draco ti è stato accanto se è per quello...”

“cosa?”

“bè non proprio fisicamente, anche se questa estate insisteva che ti avrebbe dimenticato non ti ha mai perso di vista..”

“cosa intendi?” chiese telegrafico

“oh andiamo non puoi non aver notato anche questo” guardò Harry incrociare le braccia contrariato “ovviamente no...non hai ricevuto dei regali strani ma che ti hanno fatto piacere?”

“si, certo sono stato bombardato da lettere e regali di ringraziamento...”

“anche a Grimmauld Place la cui ubicazione era conosciuta solo a te e la famiglia Black,di cui guarda caso Narcissa fa parte?”

“non ci avevo nemmeno pensato, sommerso dai regali, stupidamente ho dato per scontato che fosse da qualcuno dell'ordine..”

“e cosa hai ricevuto? Delle Drooble's Best Blowing Gum?” domandò disegnando nell'aria la lettera D con cui il nome iniziava “uno dei tuoi dolci preferiti se non sbaglio” Harry annui confuso “e poi? Una Ricordella?”disegnò nell'aria una R “come quella di Longbotton che Draco aveva lanciato e tu eri andato a recuperare?” Harry sbarrò gli occhi “e poi dell'Aconito, giusto?” e anche questa volta segnò in aria l'iniziale A “okay, questa per una capra in pozioni come te era difficile, Granger questa pianta per cosa è conosciuta?”

“è un ingrediente fondamentale della pozione Occhiopallato ovvero l'antidoto al distillato della morte vivente” Blaise annui

“ti farei notare che non ti sono arrivati l'artemisia o l'asfodelo, ingredienti del distillato ma dell'aconito, quindi della pozione risvegliante” disse rimarcando l'ultima parola “proseguiamo,che dici del libro sul Quiddich con una maglia nera da Cercatore che segnava la pagina dove spiegava la tecnica del Chelmondiston Charge, usata tra l'altro dalla tua squadra proprio nell'ultima partita contro i serpeverde?” e nuovamente Blaise aveva disegnato in aria l'iniziale “ e per finire una cassa di Otters Fizzy Orange, portata da un Owl** al quale era stato messo un fiocco, guarda caso verde e argento, con tanto di certificato che ti segnava come suo nuovo proprietario?”

“DRACO!” esclamò “le iniziali dei regali formano il suo nome! Nonostante fosse lontano mi ha mandato cose che mi facessero piacere e si è anche firmato” scosse la testa “come ho fatto a non capirlo...”le guance si arrossarono “è stato lui a regalarmi la mia Aps Eltanin?!”domandò con un sorriso ebete in volto, Blaise sbatte le ciglia confuso

“è il nome del gufo” gli chiarì Ginny al suo fianco, mai nella sua vita il serpeverde avrebbe pensato di vedere Harry Potter con un'espressione simile, per Salazar aveva sconfitto il Signore Oscuro non poteva rincoglionirsi al solo pensiero di un gufo. Ridacchiò fra sé realizzando il nome scelto.

“come hai fatto a non accorgerti che fosse di Draco il regalo? Chi altri avrebbe potuto darle il nome della stella più luminosa della costellazione del Drago” scosse la testa “persino quando deve corteggiare un'altra persona mette se stesso al primo posto”

“Hermione” ringhiò Harry

“che c'è?” chiese lei sulla difensiva

“tu lo sapevi?”

“che i regali fossero di Draco? No, certo che no”

“sai a cosa mi riferisco..Quando ho scelto di aggiungere Eltanin ad Aps, tu sapevi che era la stella più luminosa della costellazione del Drago?” la strega iniziò a sfogliare il libro che teneva in mano ignorando il ragazzo “Hermione!”la richiamò

“si, si lo sapevo” ammise

“e non potevi dirmelo?” domandò Harry esasperato

“ti piaceva così tanto, persino Aps al suono ha bubolato contenta e tu eri così felice, la prima volta dopo la guerra che ti vedevo sorridere, hai addirittura ignorato Regil che ti consigliava un altro nome” non aveva respirato, aveva sciorinato una parola dietro l'altra ad una velocità assurda, solo Harry fra i tre ragazzi sembrava capire cosa stesse dicendo “se ti avessi detto a quale costellazione appartenesse ti saresti rabbuiato e per una questione di principio e stupido senso di colpa avresti cambiato il nome!” terminò “mi dispiace ma eri così felice, non volevo rovinare quel momento”

“fammi capire Potter, tu hai scelto il nome Eltanin?” chiese Blaise

“il nome scelto sulla carta era Aps, l'abbreviazione di Apus, costellazione Uccello del Paradiso, non mi dispiaceva come nome, lo trovavo un po' eccessivo ma divertente, però ci tenevo a scegliere un nome per lei anch'io, per sentirla più mia..” Harry abbassò lo sguardo “dato che Aps era il nome di una costellazione mi sembrava carino aggiungerle il nome di una stella, mi sono fatto elencare i nomi delle stelle da Herm e quando ho sentito Eltanin ho pensato fosse perfetto”

“fra tutti i nomi hai scelto proprio quello della stella più luminosa della costellazione del Drago?” chiese Ginny dando una gomitata nelle costole a Blaise che stava guardando il grinfondoro a bocca aperta

“così pare” bofonchiò Harry

“date una festa e non mi invitate?” intervenne la voce di Ron facendo sobbalzare tutti “cosa state facendo tutti qua?” domandò poi incrociando le braccia alla vista di sua sorella e Blaise così vicini

“parlavamo di costellazioni” fece il serpeverde

“e lo stavi facendo così vicino a mia sorella?”

“andiamo Ron non essere sciocco” minimizzò Ginny, il rosso la squadrò scuotendo la testa, stava per raggiungere Harry e Hermione seduti a terra quando si bloccò “la,la, la tua camicia” balbettò indicando la divisa della sorella, Ginny abbassò lo sguardo su di essa notando che le cuciture erano rivolte all'esterno, mettendoci sopra la giacca in fretta non ci aveva nemmeno fatto caso “cazzo!” imprecò, da quando suo fratello faceva caso a cose del genere?

“Zabini inizia a correre” minacciò Ron, il serpeverde iniziò ad indietreggiare

“Harry è innamorato di Draco” urlò Ginny facendo scostare lo sguardo omicida del fratello da Blaise

“Ginny!” esclamò Harry

“scusa, ero nel panico” si giustificò

“Ron, chiaramente tua sorella sta esagerando, io sto con Regil e..”

“Miseriaccia” esclamò il mago, Harry trattenne il respiro, Hermione aveva gli occhi puntati su di lui mentre Ginny e Blaise stavano mettendo in atto l'antica arte della ritirata indietreggiando cautamente “grazie Godric per aver ascoltato le mie preghiere” disse facendo sbarrare gli occhi scioccati a tutti i presenti

“cosa?”domandò Harry “sei felice della cosa?”

“amico, e ti prego non aggiungere anche questo ai tuoi sensi di colpa, ho passato gli ultimi anni della mia vita a non poter camminare in un corridoio di Hogwarts senza finire in mezzo ad una festa di testosterone..Ora, prendere in giro il furetto è sempre divertente e sono convinto che tu potresti avere decisamente qualcosa di meglio, ma se voi due non finite a letto finirete per scoppiare e distruggere il castello appena ricostruito!” sbuffò “Hermione mi ha fatto notare come ti guarda e allora l'ho osservato anch'io e sai che ha pozioni ti mette gli ingredienti giusti

in prima fila in modo che tu non possa sbagliare quando vai a prenderli? Credo che sia un insano modo alla Malfoy di essere carino con te

“sì, è il suo modo di fregare tutti, potrà anche passare il tempo ad insultarti ma poi senza che tu glielo chieda ti da una mano, Merlino solo sa quanto mi fa irritare ma quando sono scappato da casa per non prendere il marchio lui, mi ha dato soldi, mi ha procurato una passaporta illegale ed è diventato il mio Custode segreto, era molto rischioso per lui, ma nessun altro attorno a me era un occlumante abbastanza forte da potermi tenere nascosto e lui si è preso questo compito senza che glielo chiedessi”Blaise si morse la lingua, decisamente c'era qualche gene tassofrasso in lui che lo faceva straparlare quel giorno, senti la mano di Ginny prendere la sua e intrecciare le dita con le sue. Oh bè, se quello era il risultato se ne sarebbe fatto una ragione.

“e bravo il furetto” disse Ron poi si voltò verso il suo amico portandosi una mano a grattare la testa imbarazzato “e poi, lo sai no, l'importate è che tu sia felice” Harry gli sorrise poi si voltò verso Hermione

“la strega più brillante della sua generazione non poteva certo mettersi con un mago qualsiasi, doveva scegliersene uno piuttosto intelligente..”

“questa volta concordo con te Harry” approvò Hermione guardando sorridente Ron “ed è anche piuttosto belloccio, non trovi?”

“oh,andiamo, smettetela” borbottò imbarazzato il grifondoro “e poi piuttosto della gentilezza di Regil preferisco Malfoy, sarà anche fastidioso ma almeno ti dice le cose che pensa in faccia”

“Ron a te non piace Regil?”

“non è che non mi piaccia, è che come dire..”portò un dito a tamburellare sul naso “non lo riesco a capire ecco! C'è qualcosa di strano, che non mi torna”

“a proposito di cose che non tornano” intervenne Hermione aprendo il libro che aveva in mano su un albero genealogico e posandolo sulle gambe di Harry “prima ti stavo chiedendo se fossi sicuro che Malfoy avesse dato del traditore del suo sangue a Regil perchè..”

“cosa? Ma non ha senso” esclamò Blaise, Hermione gli lanciò un' occhiataccia, nessuno poteva interromperla durante una spiegazione

“esattamente quello che stavo per dire, non ha senso, perchè vedi..” indicò un ramo dell'albero “la famiglia Gamp è purosangue, non è molto conosciuta, ha sempre tenuto un profilo basso, in ogni caso, non può essere un traditore dato che suo padre ha sposato una Yaxley, ovvero un'altra purosangue” Harry aggrottò la fronte confuso, tentò di ricordare quel giorno, effettivamente a ripensarci non aveva sentito menzionare la parola sangue ma solo traditore “Regil Pollux Gamp è un purosangue e dubito fortemente che Malfoy non lo sapesse”.


Harry era rimasto seduto a terra fra gli scaffali della biblioteca a lungo, troppe informazioni nella sua testa già incasinata. Voleva Draco? Assolutamente sì, e da tempo ormai. Sarebbe stata una buona idea mettersi con lui? Non ne aveva idea. Eppure la domanda che più lo spaventava era; se lui si fosse gettato ai suoi piedi chiedendogli scusa per come lo aveva trattato, lo avrebbe perdonato? Con tutta probabilità lo avrebbe fatto solo dopo averlo avadakedravizzato.

Si alzò da terra, gli altri ormai se ne erano andati per lasciarlo solo, prima di trovare una risposta che non prevedesse delle maledizioni doveva fare chiarezza su una cosa. Doveva parlare con Regil.

“Harry, cosa è successo?i tuoi amici mi hanno detto che stavi cercando un libro ma...” Harry alzò una mano facendogli cenno di tacere, si appoggiò al bordo del tavolo ed incrociò le braccia

“dobbiamo parlare” osservò le pupille di Regil dilatarsi appena

“di cosa tesoro?”

“della tua relazione con Draco” il corvonero sbuffò

“non era nemmeno una relazione...scopavamo e basta, ma adesso è tutto finito Harry, te lo posso giurare, non ti tradirei mai”

“ti credo, ma vorrei comunque sapere quanto è durata e cosa facevate assieme”

“non sono cose di cui parlare con il proprio attuale ragazzo, il passato, è il passato” lo sguardo che gli lanciò Harry gli fece capire che non era il caso di sviare la domanda, sospirò “un mesetto e essenzialmente il tutto si riduceva a sveltine in giro, pensa che solo una volta sono riuscito a vedere la camera del principino”

“Sai, ripensando alla discussione fra te e Draco c'era sempre un dettaglio che non mi tornava e adesso ho capito cosa..”

“Draco è molto bravo a mentire..”

“sì, lo so, ma tu hai confermato il mio sospetto pochi secondi fa”

“ti da fastidio che la nostra relazione si basasse su delle sveltine?” domandò confuso “non ho detto altro”

“dopo il processo i Malfoy sono andati nella loro casa di campagna e in ogni caso tu stavi già con me”iniziò ignorando la replica del mago “ quindi, quello che non capisco, è cosa ci facessi al Manor questa estate..” le mani si strinsero attorno alle braccia incrociate sul petto “durante la guerra” terminò, Regil rimase immobile per qualche istante poi sorrise

“Harry, cosa cavolo stai pensando? La relazione fra me e Draco risale all'estate prima..”

“mmm, l'estate prima Draco stava con Frederick Harrison”

“e tu credi che Draco sia una tipo fedele? Erano sveltine, diceva che non avrebbero rovinato il rapporto con il suo ragazzo” replicò facendo spallucce

“no, non lo credo, ma credo agli Auror che tenevano sotto osservazione la casa. Sai, essere il ragazzo predestinato alla sconfitta di Voldemort mi portava a essere sempre aggiornato sui movimenti dei vari mangiamorte e ti assicuro che il nostro corpo di Auror è fin troppo minuzioso nel proprio lavoro” solo Godric sapeva quante imprecazioni silenziose aveva diretto a Draco nel sentire gli Auror chiedergli se dovevano considerare pericoloso questo Frederick che arrivava più volte direttamente dal camino della sua camera. Quante volte era stato sul punto di rispondere che sì, era proprio il caso di arrestarlo?! “se tu fossi entrato in casa ti assicuro che lo avrebbero scoperto”

“ah, cavolo hai ragione! Mi sono confuso era l'anno prima..”

“quello che Malfoy ha passato in Francia con uno della scuola di Beauxbatons?” certo che quel ragazzo di passare una tranquilla estate a leggere un buon libro proprio non ne aveva voluto sapere. Harry fissò Regil, aveva terminato le scuse “quindi tornando alla domanda iniziale, cosa ci facevi tu al Manor questa estate mentre era il quartiere generale di Voldemort?”

“io, te l'ho detto che sono scappato di casa, non volevo rimanere là..”

“Draco ti continuava a chiedere di arrotolarti le maniche della camicia, per quanto sia un fissato del ben vestire, non l'ho mai visto tanto preoccupato per un capo d'abbigliamento che non fosse suo...” disse assorto

“era fuori di sè Harry, è solo geloso..”

“sai cosa potremmo fare? Andare da madama Pomfrey per farti controllare quella ferita, sembra che tu sia un po' sbadato, continui a ferirti proprio al braccio destro”

“ci sono già stato, è stata lei ha farmi questa fasciatura” la voce tremava appena

“si ma sono il tuo ragazzo è giusto che io ti accompagni...”

“non è il caso, tranquillo”

“diffindo” Harry aveva estratto la bacchetta talmente velocemente che solo quando la manica della camicia si era strappata si era accorto dell'accaduto ”diffindo” aveva ripetuto e le fasce attorno al braccio si allentarono cadendo a terra, il marchio nero comparve sotto gli occhi terrorizzati di Regil in tutto il suo macabro splendore.

Non si capacitava di non averlo capito prima, tante cose nei suoi racconti spesso non tornavano, inoltre aveva passato mesi e mesi a guardare quella fasciatura senza dire nulla, era assurdo. La verità era che in quel periodo aveva voluto così tanto una persona su cui appoggiarsi da non badare ad altro “ora hai due alternative; o mi guardi mentre vado dalla McGonagall a denunciarti, dato che come mangiamorte devi essere sottoposto a processo...” Harry parlava osservando un punto indistinto davanti a sè, Regil portò la mano alla manica della tunica dove teneva la bacchetta, tempo di riuscire a sentire appena la consistenza ruvida del legno sotto le sue dita che si ritrovò la bacchetta di Harry puntata alla fronte “non ci provare” la voce non era minacciosa eppure non ammetteva repliche

“e la seconda possibilità?” domandò rassegnato

“bevi questa” disse il grifondoro posando sul tavolo una boccetta “è veritaserum, tu lo bevi e io ti faccio delle domande” Regil prese la boccetta rigirandosela in mano. Hermione aveva fatto scivolare la boccetta nella tasca di Harry appena prima di salutarlo, il mago non sapeva come facesse l'amica ad essere sempre un centinaio di passi avanti a tutti, ma le era eternamente grato per esserlo, senza di lei, lui e Ron sarebbero persi

“non credo sia del tutto legale questo..”

“nemmeno usare la maledizione imperius per farti scrivere una deposizione dove ti accusi di tutti i crimini da mangiamorte ,eppure è quella che lancerò su di te prima di andare dalla Mcgonagall..” fece spallucce “come vedi in un modo o in un altro otterrò le informazioni che mi interessano, tu puoi scegliere semplicemente il modo” Regil afferrò la boccetta con un gesto stizzito e buttò giù il liquido “ottima scelta” approvò Harry “allora..questa estate eri al Manor perchè eri un mangiamorte, sei stato costretto a prendere il marchio o è stata una tua scelta?” sì, era un domanda da ingenui, ma era più forte di lui sperare che ci fosse sempre una giustificazione, un' attenuante

“è stata una mia scelta, tu eri disperso da qualche parte, il Signore Oscuro sembrava più forte che mai, avrebbe vinto la guerra se tu non fossi sbucato dal nulla, prendere il marchio sembrava la soluzione più intelligente”

“i tuoi genitori ti hanno davvero cacciato di casa?”

“no, sono nascosti in una proprietà di campagna, non sono andato con loro solo perchè volevo tornare ad Hogwarts per prendere il diploma”

“il nostro incontro è stato casuale?”

“no, erano giorni che mi aggiravo da quelle parti, non potevo vedere dove fosse la tua casa, ma sapevo che fosse più o meno in quella zona”

“perchè hai fatto tutto ciò?”

“per tornare ad Hogwarts senza che mi potessero sospettare di qualcosa, essere il ragazzo di Harry Potter mi avrebbe messo al sicuro da tutto”

“è per questo che Draco ti ha chiamato traditore? Perchè sei venuto da me?”

“no, Draco mi ha chiamato in quel modo perchè mentre la mia famiglia aveva assicurato il suo appoggio al Signore Oscuro, io invece, vedendoti vincere la coppa tre maghi, avevo iniziato a lavorare con Piton come informatore per Silente, quando però ho visto che stava perdendo potere agli occhi del Signore, ho capito che non era conveniente, così mi sono unito alla mia famiglia, allontanarmi da Piton riallacciando i rapporti con i miei ha fatto aumentare i sospetti del Signore nei suoi confronti. Malfoy è sempre stato molto legato al suo padrino e non mi ha mai perdonato ciò”

“ti sei spostato da una parte all'altra come meglio ti conveniva,un vero e proprio mercenario”

“si” Harry scosse la testa, la sua era stata un constatazione, ma il veritaserum aveva fatto confermare il ragazzo, gli faceva rabbia quella sua consapevolezza, era cosciente di essere un viscido traditore e gli stava bene

“perchè Draco è stato con te se ti odiava?” va bene, questa non era una domanda che gli avrebbe fatto conoscere qualche informazione importante ma doveva farla, Regil era un bel ragazzo e a letto non era male, ipocritamente non gli andava giù che fosse stato con Draco

“era uno sfogo, non era facile per nessuno vivere al Manor, nemmeno per i mangiamorte più convinti, ma Draco nonostante la sua completa indifferenza ne soffriva più di tutti” Harry annui

“Ron te ne occupi tu?” chiese ad alta voce, una zazzera rossa comparve dal nulla

“certo amico, tu hai altro a cui pensare ora” rispose togliendosi dalle spalle il mantello dell'invisibilità ed estraendo la bacchetta per puntarla contro Regil, c'erano si e no un paio di studenti, nessuno sembrava interessato alla scena e anche se lo fossero stati vedendo due dei salvatori del mondo magico con una bacchetta in mano non avrebbero detto nulla

“tu avevi detto che..” balbettò Regil

“io avevo detto che se avessi bevuto il veritaserum non mi avresti visto andare a denunciarti, questo però non toglie la possibilità a qualcun altro di farlo”

“Hermione è andata dalla McGonagall non appena ha visto il marchio”confermò Ron

“Harry non farmi questo, siamo stati bene assieme..”

“non ti preoccupare,l'interrogatorio fra me e te non è legale, quindi dovrai vedertela da zero con la preside..” disse Harry “inoltre i tipi come te alla fine se la cavano sempre, non è vero?” un sorriso amaro era comparso sul suo volto, ne era certo, non avrebbe pagato quanto doveva, ma almeno non l'avrebbe passata liscia

“la Mc non è una strega che si fa raggirare facilmente, non ti preoccupare Harry tu adesso devi andare, qui è tutto sotto controllo”

“devo andare?” domandò confuso

“Hermione ha detto così..”si strinse nelle spalle “e io ho pensato che magari ti servisse questa..”disse porgendogli la mappa dei malandrini senza distogliere lo sguardo da Regil

“io non..”

“Miseriaccia Harry! Riesci a sconfiggere un mago potentissimo, notare dettagli insignificanti che ti permettono di capire cose assurde...”sbuffò “per Merlino riesci perfino a seguire i ragionamenti di Hermione e a comprenderne il senso!” scosse la testa “possibile che ti sfuggano sempre le cose più ovvie? Devi andare in un posto e io ti ho dato la mappa che serve a vedere dove si trovano le persone...”

“devo cercare qualcuno? Pensi che Regil abbia un complice? Sinceramente speravo di potermi schiarire un po' le idee su Dr...oh! Devo andare da Draco!”

“signori e signore il vincitore del torneo tre maghi” annunciò Ron ironicamente

“ehi!” sbottò il moro offeso

“Harry?”

“si?”

“mi sta venendo un crampo al braccio a forza di tenere sotto bacchetta Regil, mi piacerebbe andare dalla Mc..”

“si mi sembra giusto..”

“Harry?”

“mmm”

“non lo posso fare se tu rimani qua impalato invece di andare da Draco”

“oh, giusto! È che sai, di solito queste sono cose che facciamo ass..”

“Harry sparisci!” sbraitò Ron

“vado,vado” disse veloce prima di mettersi a correre.


Harry James Potter stava correndo per raggiungere Draco con un leggero disappunto.

Draco non si trovava esattamente in un luogo adatto ad una dichiarazione romantica. Forse era solo abituato troppo bene, insomma nelle sue passate imprese aveva sempre avuto sfondi fenomenali; aveva cavalcato un Threstal, era uscito dalla Gringot in groppa ad un drago, nuotato nel Lago Nero...

Non pretendeva cose così complesse in quel momento, ma si era immaginato almeno di dover correre verso il parco di Hogwarts dove avrebbe trovato Draco perso a guardare verso l'orizzonte con i capelli biondi scompigliati dal vento, oppure di dover abbattere la porta della sala comune dei serpeverde...Non certo di dover correre verso le cucine.

Per Godric era pur sempre un Grinfondoro, un briciolo di esibizionismo correva anche nelle sue vene! Inoltre che cavolo faceva Draco nelle cucine?!!!

Quando ebbe una risposta a questa domanda Harry pensò che effettivamente non poteva esserci spiegazione più assurda ma allo stesso tempo più ovvia al mondo.

Il grifondoro ancora sull'uscio delle cucine si portò una mano a togliersi la panna dal viso

“ciao Harry, scusa ma ti dispiacerebbe andartene? Sono un po' impegnato” solo Draco Malfoy avrebbe potuto rivolgersi a lui con tanta naturalezza dopo avergli tirato una torta in faccia mentre stava in piedi su un tavolo attorniato da elfi in preda ad una crisi di nervi che tentavano di ripulire i resti di una decina di torte schiacciate contro la parete

“avresti dovuto fare il cacciatore Malfoy, hai una mira niente male”

“sono bravo in tutto Potter ma non posso certo giocare in tutti i ruoli, dovevo pur scegliere”

“e così nonostante l'incredibile calma che mi hai dimostrato in questi giorni devi venire qua a tirare torte per sfogarti?”

“per sfogarmi faccio sesso Potter, questo è solo perchè sono indignato dalla scarsa qualità di questi dolciumi!”ringhiò “e smettila di metterti al centro di tutto, anche se questo fosse uno sfogo non c'entra un emerito boccino con te!” prese un'altra torta e la tirò verso di lui, Harry si abbassò schivandola per un soffio, sorrise fra sé rialzandosi

“ho aggiunto Eltanin al nome Aps” disse poi dal nulla, Draco abbassò il braccio pronto ad un nuovo lancio

“la stella più luminosa della mia costellazione?”Harry alzò gli occhi al cielo, solo Draco poteva considerare sua una costellazione solo perchè ne portava il nome

“già,io non lo sapevo,è stato Blaise a dirmelo, anche Herm lo sapeva eppure non mi ha detto nulla...” scosse la testa

“Blaise ti ha detto che ti ho inviato io Aps?”

“Aps Eltanin” lo corresse Harry, Draco accennò un sorriso al suono di quel nome

“devo ammettere che hai gusto per i nomi Potter”

“devo farti una domanda...” iniziò Harry salendo sul tavolo su cui si trovava il biondo “perchè io?” domandò “è solo una cosa di ormoni o di rivalsa nei miei confronti?perchè se è così ti prego dimmelo subito, devo sapere se sto impazzendo per nulla o se tutto quello che sto facendo dall'interrogare Regil illegalmente al correre come un idiota fino a qui per prendermi una torta in faccia ha un senso!” si passò una mano fra i capelli “non sopporterei un'altra storia falsa, non con te perlomeno”

“hai interrogato Regil?”

“avevo questa sensazione, come un formicolio alla nuca ogni volta che Regil si avvicinava a me e la mia mente continuava a tornare a quel giorno ad Hogsmeade dove tu mi hai pregato di non fidarmi di lui, ma non volevo darti retta perchè..”sospirò “..vedi, io mi fido di te e questo è un problema perchè dato il nostro passato è proprio da pazzi!!” esclamò “però questa volta avevo ragione, scusa se non ti ho creduto subito” aggiunse portando una mano a scompigliarsi i capelli

“non so, perchè tu..”incominciò Draco attirando l'attenzione di Harry dal pavimento ai suoi occhi “so solo che quando l'anno scorso mi hai ridato la bacchetta ho realizzato che avrei potuto non vederti più e ho sentito una sensazione di vuoto improvvisa, come quando ricadi a terra dopo un salto” si morse un labbro spostando lo sguardo verso la parete alle spalle del moro “è stato lì che ho capito, sei sempre stato tu, tu eri il mio punto di riferimento, quello che andavo a cercare sempre, non importava se dovevo accontentarmi di qualche insulto lungo i corridoi, mi bastava sapere che tu c'eri, che tu capivi cosa stavo provando, potevo leggerlo nel tuo sguardo e Harry, niente al mondo è meglio di quello sguardo” gli occhi grigi tornarono a posarsi in quelli verdi dell'altro “ti amo” soffiò alzando le spalle in un gesto noncurante “ e in verità non so nemmeno il perchè, so solo che se tu non ridi ad una mia battuta, quella stessa battuta non è più divertente...come un incantesimo senza bacchetta, le parole sono quelle ma non c'è magia” Harry lo afferrò per un braccio e lo attirò a sé facendogli incrociare le braccia dietro la sua schiena

“hai presente quando in infermeria ti ho detto che avevi un più uno? Ogni volta che provavo ad invitarti ad uscire tu tiravi fuori dal nulla una litigata?” Draco annui stringendo di più il ragazzo in quell'abbraccio in cui si era ritrovato “bè in verità questa teoria per te non vale solo sulle litigate, sembrerà stupido ma ti ho sempre considerato come il più uno nelle gelatine tutti i gusti. Non importa quanti gusti buoni tu possa trovare nelle confezioni, alla fine tu cerchi sempre quel più uno, è difficile da trovare e a volte desisti provando ad accontentarti degli altri gusti ma pensi sempre a quel più uno, perchè in fondo sai che sarà il gusto perfetto per te...”ridacchiò fra sé “magari non ti aspetti che abbia quel sapore, ma che differentemente dagli altri mangeresti per tutta la vita”

“Potter non potevi semplicemente dire ti amo anch'io Draco?”

“così che tu avresti potuto dirmi che sono un analfabeta grinfondoro incapace persino di spremermi le meningi per fare una dichiarazione decente?”

“oh, ma sta zitto” Draco si gettò su di lui per baciarlo, Harry ricambiò con tutto se stesso.

Stavano entrambi respirando, per la prima volta, dopo tanto tempo avevano ripreso a respirare, perchè senza l'altro era come se mancasse l'aria attorno a loro.

“sai Potter..”incominciò Draco staccandosi appena ma tenendo le mani ben incrociate attorno alla nuca di Harry “ti avrei veramente dato dell'analfabeta”

“lo so” e questa volta era sicuro che non fosse la sua immaginazione a dirgli che sì, lui capiva e conosceva Draco “ma dato che sono un grifondoro istintivo e impavido, te lo devo dire a modo mio, in termini spicci, ti amo Draco” il serpeverde arricciò le labbra nascondendo un sorriso

“abbiamo tempo per sistemare la tua dialettica Potter, per il momento va benissimo così”

“bene” approvò Harry scoccandogli un bacio a stampo “perchè ho intenzione di ripetertelo” e lo baciò nuovamente “ancora” un altro bacio “e ancora”

non chiedo di meglio”fu la risposta di Draco prima di tornare a baciarlo.




***

**Owl, sì ho dovuto usare l'inglese, scusate ma volevo che Draco gli regalasse un gufo ma la G in Draco non c'è ma c'è la O, ergo...:)

Eee questa era la quarta e ultima parte....Un pò troppo romantica come fine? Forse sì, ma ci stava no?! <3 

che dire di questa ultima parte? Potter,Potter, Potter Draco Lucius Malfoy non avrebbe mai fatto una dichiarazione d'amore menzionando una confezione di dolciumi!
Seriamente, spero che questa storia vi sia piaciuta e che il finale non vi abbia deluso. Io personalmente ho amato scrivere di Blaise che in questa parte fa un grande ritorno:) (ovviamente ho adorato scrivere anche di Draco e Harry ma lo do per scontato..cuori per loro<3, okay basta-.-)
Ringrazio di cuore coloro che hanno seguito questa storia, davvero grazie: cesca81-Deirdre Willowfrost - Hayniaamis_chan -holly715- Iceland - Jupiter Addams - key2690 - mekbul - Natsume - Nuel - Pamaras- sbrixi...Sentitevi personalmente ringraziate...bene con questo ho finito, un bacioooo.

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