«Dato che il contadinotto non ti piaceva» Xiuyan camminava
avanti e indietro, rigirandosi tra le mani un frustino da
cavallo, sotto lo sguardo preoccupato dell'allieva
«proveremo con un altro tipo di vittima.» Il frustino scattò
sibilando, arrivando a sfiorare il volto di una ragazza
inginocchiata per terra e immobilizzata. «Lei ti piace di
più?» Kathrin squadrò la ragazza; era in lacrime, i lunghi
capelli biondi erano arruffati con aggrovigliati dei piccoli
rametti, che ricordavano la fuga inutile e disperata.
«È carina!» annuì Kath con entusiasmo «E non puzza come
quell'altro.» si tappò il naso con due dita, ricordandone il
lezzo.
«Basta con queste fesserie! Nutriti, dannata!» il frustino
saettò verso di lei senza però colpirla e a malincuore si
avvicinò alla ragazza, poi le si inginocchiò accanto.
A Xiuyan brillavano gli occhi per la gioia, finalmente si
sarebbe comportata da vampira e non da inutile abominio
della notte.
Vide Kathrin che apriva la bocca, le zanne candide
scintillavano illuminate dalle fiaccole. Erano a pochi
millimetri dalla gola della ragazza; Xiuyan poteva fiutarne
il panico, il battito violento del cuore che pompava il
sangue attraverso quel corpo, pronto per essere dissanguato.
«No, Xiuyan, non posso farlo! È così carina!» sbottò la
vampira allontanandosi dalla preda. Xiuyan iniziò a piegare
il frustino, fino a romperlo con un sonoro "crak".
«Niet!
Niet! NIET! Comportati da vampira, dannata!»
«Xiuyan! Sei tedesca? Ho sempre pensato fossi giapponese!»
lo sguardo estasiato della vampira con i capelli rossi la
fece imbestialire e le scagliò contro uno dei pezzi del
frustino che la colpì in fronte.
«Sono cinese, dannata!
E "niet" è russo! Ma smettila con queste fesserie e
nutriti!»
«Non posso!» con l'ultimo pezzo di frustino tra le mani,
Xiuyan, si avvicinò alla vittima e glielo conficcò in gola,
facendo fuoriuscire copioso il sangue. Kathrin indietreggiò
inorridita.
«No! Perché lo hai fatto?»
«Zitta e nutriti! Sono stufa di farti trangugiare il
sangue a forza mentre sei svenuta!» La giovane vampira
era sconvolta; spostava lo sguardo prima verso la macchia
rossa che si allargava pericolosamente vicino a lei, poi
verso la sua master.
«Tu...tu...»
«Io, io! Come credi di essere sopravvissuta fino ad ora?
Cosa stai...» Kathrin si piegò su se stessa, vomitando, poi
svenne accasciandosi su un lato. Xiuyan si passò una mano
tra i capelli corvini. «Non è possibile.»