Fuck! This is summer.

di xVMLDx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap.1 ***
Capitolo 2: *** cap.2 ***
Capitolo 3: *** cap.3 ***
Capitolo 4: *** cap.4 ***
Capitolo 5: *** cap.5 ***
Capitolo 6: *** cap.6 ***
Capitolo 7: *** cap.7 ***
Capitolo 8: *** cap.8 ***
Capitolo 9: *** cap.9 ***
Capitolo 10: *** cap.10 ***
Capitolo 11: *** cap.11 ***
Capitolo 12: *** cap.12 ***
Capitolo 13: *** cap.13 ***
Capitolo 14: *** cap.14 ***
Capitolo 15: *** cap.15 ***
Capitolo 16: *** cap.16 ***
Capitolo 17: *** cap.17 ***
Capitolo 18: *** cap.18 ***
Capitolo 19: *** Cap.19 ***
Capitolo 20: *** cap.20 ***
Capitolo 21: *** cap.21 ***
Capitolo 22: *** cap.22 ***
Capitolo 23: *** Cap. 23 ***
Capitolo 24: *** Cap. 24 ***
Capitolo 25: *** Cap.25 ***
Capitolo 26: *** Cap. 26 ***
Capitolo 27: *** Cap. 27 ***
Capitolo 28: *** cap.28 ***
Capitolo 29: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** cap.1 ***


Credo che ha tutti voi piaccia l'estate per un paio di ragioni, la prima: niente scuola; La seconda: niente compiti; La terza : dormire fino al pomeriggi e andare a letto tardi; Ma sopratutto per la quarta: sole, mare e divertimento!.
Ma Deborah, una ragazza di quattordici anni, che passerà tutta l'estate dalla zia che ha una casetta in Emilia Romagna.
 
Pov.Deborah

Ed ecco la campanella tanto attesa, finalmente finisce la scuola.

«Debby, posso passare l'estate con te e tua zia?» mi chiese Juliette, la mia migliore amica .

«Mi faresti felice» le dissi andando verso casa con i bracci incrociati.

«Mia madre ha detto che va bene, quindi vengo da te tra u pò con le valigie» mi disse dando un'occhiata al suo cellulare .

«Bene, mia zia sarebbe felice di avere una nuova persona in casa» le dissi.

Arrivammo a casa.

«Bene, a dopo» le dissi mentre ci baciavamo sulle guancie come si fa spesso tra ragazze.

«Bene, a dopo tesoro» mi rispose .

Mi avviai verso casa, ch'era nella via accanto a quella di Juliette.
Dopo circa dieci minuti arrivai a casa, i raggi del sole mi picchiavano in testa.

«Mamma, sono io, apri » le dissi al citofono.

«Un attimo » rispose, poi aprì il cancello.

Salì su in casa lasciando lo zaino davanti alla porta d'ingresso.
Entrai e mi diressi verso la mia camera per riposarmi, il viaggio durerà quattro ore in pullman.

«Com'è andata la scuola?» quella voce la riconosco lontano un miglio.


Girai la testa in direzione della voce, ed eccolo li sulla porta a fissarmi.

«Louis!» mi alzai di scatto e lo abbracciai.

Louis è un mio cugino,lo tratto come se fosse mio fratello.

«Bene, come mai da queste parti?» gli chiesi sorridendo .

«So venuto per un mio amico, e oggi riparto con te » mi rispose senza staccarsi.

Lo abbracciai, Dio quanto mi ero mancato.

«Ah, quasi mi dimenticavo, viene anche la mia amica Juliette» gli dissi.

«Certo, sei contenta che sia finita la scuola?» mi chiese sedendosi sul letto.

«Si, molto. Adesso mi riposo un pò» mi sdraiai sul letto.

«Certo» si sdraiò dietro di me e mi abbracciò.

Pov.Juliette

«Ciao mamma » dissi non appena fui dentro casa.

«Ciao tesoro, ti ho fatto le valigie. Fai la brava, e chiamami ogni tanto » mi disse.

«Grazie mamma, certo, ti chiamerò. Vado a riposarmi che poi vado da Debby» le dissi avvicinandomi verso la mia camera.

«Ti accompagno  io se vuoi» mi disse.

«Va bene ».

Mi misi sul letto e chiusi gli occhi. Venni risvegliata dal suono del mio telefono, lo presi e riposi.

«Pronto?» ero ancora assonnata.

«Ciao tesoro, vieni che tra un pò si parte » era Deborah .

«Okay, arrivo » le dissi chiudendo la chiamata.

«Mamma, andiamo » le dissi.

«Eccomi!» Sbucò dalla cucina.

«Ma come diavolo ti se vestita?» scoppiai a ridere.

«Lascia stare, andiamo » .

Presi le valigie e andai giù di sotto.

Pov.Deborah

Eravamo giù ad aspettare Juliette.

«È carina?» ruppe il silenzio Louis.

«La mia amica? » fece di si con il capo «troppo» gli risposi.

«Ha la tua età?» .

«No guarda, è in classe con me ma è stata bocciata quattro volte, secondo te?» scherzai.
«Eccola» dissi indicando la macchina.

«Ciao, scusami per il ritardo» si scusò accedendo dalla macchina.

«Sei in anticipo» le dissi.

«Mi ha detto che andate con il pullman» mi chiese sua madre.

«No, ci porta lui, è mio cugino» le risposi mentre aiutavo Juliette a scendere la valigia.

«Bene, possiamo andare, lascia la carico io la valigia » ci disse Louis prendendo la valigia.

«Piacere Louis» le porse la mano a Juliette.

La strinse e salimmo in macchina salutando i nostri genitori.

«Emilia Romagna stiamo arrivando!» alzò la mano davanti a sé .

«Si!» urlai a mia volta.

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Capitolo 2
*** cap.2 ***


Pov.Deborah

Il viaggia fu lungo e tortuoso, arrivammo alle dieci dalla zia.

«Hey  tesoro, ma che bella che sei diventata » mi disse mia zia abbracciandomi.

«Grazie mille zia, lei è la mia amica Juliette » le presentai .

«Piacere » si strinsero la mano .

Andai a prendere le valige sulla macchina ma Louis mi fermò : «Lascia amore, lo faccio io » mi disse.

«Va bene, zia ci fai vedere la nostra camera?» le chiesi.

«Si certo » mi rispose.

Entrammo  in casa, ci invitò a salire al piano di sopra.

«Dormirete nella stessa stanza, è  avrete due bagni separati dentro alla stanza » ci disse.

«Wow! Ma che lusso » disse Juliette.

«Già, poi venite giù che vi ho fatto da mangiare » ci disse.

«No zia, non ho fame » le dissi.

«Nemmeno io » .

«Va bene, lo mangerete domani allora» disse uscendo dalla stanza.

Mi buttai sul letto e mi addormentai, anche Juliette si mise a dormire.

Pov.Louis

Sbirciai dalla porta socchiusa della camera delle ragazze, stavano dormendo beate.

Le spensi la luce e le lasciai riposare.
Non andai  mangiare mi misi a dormire nella mia camera che stava accanto a quella delle ragazze.

Mattina seguente.

Pov.Louis

M svegliai all'alba e andai a correre con i ragazzi, questa cosa la facevo tutte le mattine.

«Ciao ragazzi» li salutai non appena li vidi nel punto del nostro ritrovo.

C'erano: Harry, Zayn, Liam e Niall.

«Tua cugina? » chiese Niall.

«Non ti preoccupare, il tuo amore è  venuto ed è sempre più bella » lo presi in giro.

«Ah, ah! Molto simpatico!» mi rispose con una smorfia.

«Dai andiamo visto che ci siamo tutti» dissi, poi andammo a fare la nostra solita corsetta.

Ritornai a casa verso le otto, ritrovai le ragazze che facevano colazione .

«Buongiorno » dissi dando un bacio sulla testa a Deborah.

«Giorno » risposero.

Andai a farmi la doccia.

Pov.Deborah

«Ti piace, non è  vero?» chiesi a Juliette.

«Ma chi? Tuo cugino? Figurati! Madonna sudato è  una bomba» disse.

«Non ci posso credere » la cosa che disse mi fece crepare dalle risate.

«Non dirglielo! Sai che se lo fai ti ammazzo?» mi minacciò.

«Che succede qui?» chiese mia zia entrando in cucina.

«Niente, andiamo in spiaggia, grazie mille per la colazione » mi alzai e presi la mia borsa.

«Te lo devo ripetere? Non devi ringraziarmi» disse.

«Okay, ciao zia » .

Uscimmo di casa. Sulla amaka che stava sotto al portico c'era Niall che si dondolava .

«Ciao Niall!» lo abbracciai.

«Hey, da quanto tempo!» era felice di vedermi.

«Come sei, figo » dissi.

«Grazie, tu mica scherzi» .

«Lei è  la mia migliore amica, Juliette» la presentai.

«Piacere madame» le baciò  la mano.

«P-piacere» .

«Bene, noi andiamo in spiaggia, ci vediamo dopo» gli dissi lasciandogli un bacio sulla guancia.

Poi ci avviammo verso la spiaggia.

«Madonna! Ma sono tutti fighi qui?» chiese.

«Non hai visto gli altri» le dissi.

«Davvero? Anche loro amici di Lou? Il super figo bagnato?» .

«Si» dissi dopo aver fatto la mia risatina.

Pov.Niall

«Ha detto che sono figo! Ha detto che sono figo ! Ha detto» .

«Che sei figo. Ti si è  bloccato il cd?» chiese divertito Louis.

«Tua cugina » dissi.

«Si deve mettere gli occhiali, non te lo mai detto?» rise.

«Coglione » .

«Andiamo dai» .

«In spiaggia?» chiesi.

«Si innamorato, andiamo in spiaggia» disse ridendo a più non posso.

Arrivammo in spiaggia, le ragazze stavano prendendo il sole.

«Ho uno scherzo pronto per loro » dissi prendendo un secchiello e lo riempi con l'acqua del mare .

Mia avvicinai alle ragazze e dissi : «Com'è  l'acqua?» e gliela lanciai.

«Moria ammazzato » disse Deborah alzandosi.

«Prendimi » le dissi.

«Scappa!» incominciò a rincorrermi .

Entrai in acqua, Deborah mi seguì.

«Ti affogo !» mi venne incontro infuria .

L'abbracciai e la tirai su.

«Lasciami » mi disse ridendo.

«Se mi dai un bacio ti lascio » le dissi.

«No mai » mi disse.

«Peggio per te » incominciai  a farle il solletico.

«Va bene » mi disse senza fiato per via delle risate .

La lasciai, mi guardò  negli occhi e mi diede un bacio .
Non appena ci staccammo mi disse : «Vado da Juliette » mi disse voltandosi per uscire dall'acqua.

«Stasera c'è  la festa del paese, vieni?» le chiesi.

«Certo » poi uscimmo dall'acqua.

Andammo sull'asciugamano che avevano messo a terra e prendemmo il sole.

Pov.Deborah

Quel bacio, quel fottuto bacio! Cazzo non ne faccio una giusta! Niall non ne fa una giusta!

«Debby, tutto okay?» chiese Louis.

«Sisi, sto cercando di prendere il sole » dissi.

Mi girai sulla pancia per prendere il sole sulla schiena.

Ore 11.50

Pov.Louis

«Andiamo a casa? Zia avrà fatto da mangiare » proposi.

«Certo» .

Salutano Niall, che andò dalla parte opposta da dove andavamo noi.

Arrivammo a casa e le ragazze si fecero la doccia mentre io guardavo la tele.

«È  pronto » ci chiamò dopo dieci minuti dalla nostra entrata in casa.

Ci sedemmo a tavola e Deborah incominciò a parlare.

«Zia, Niall mi ha invitata a passare la serata con lui, ci posso andare?» le chiese inforchettando la pasta.

«Certo, Louis vai te con loro»  ordinò.

«Si tanto dovevo uscirci » dissi.

«Io vado con le mie amiche » disse.

Da quando papà  la lasciata ha avuto la forza di uscire e di non pensare e di sfogarsi con le sue amiche.

«Che farete al pomeriggio?» chiese .

«Io esco con i miei amici, volete venire con me?» chiesi alle ragazze.

«Si dai, ho voglia di rivedere come sono diventati i ragazzi» disse Deborah.

«Juliette?» .

«Va bene» rispose.

Dopo mangiato guardammo la tele, per ammazzare il tempo visto che uscivamo intorno alle tre.

Pov.Juliette

Chissà come saranno gli amici di Louis il figo bagnato. Ho un pò di paura ma allo stesso tempo curiosa e felice.

Massaggiai tutto il tempo, le ore passarono  in fretta e si fecero le tre.

«Andiamo?» disse Louis mentre mi  sorrideva.

«Si» risposi timida.

«Vedrai, saranno delle persone simpatiche e scherzose, anche piene di vita » mi disse Louis.

«Adesso si che sono tranquilla » gli dissi.

Poi prendemmo le borse io e Deborah e uscimmo accompagnati da Louis.

Arrivammo sotto un grosso albero dove c'era un piccolo gruppetto di ragazzi.
Ho messo gli occhi sul ragazzo con i capelli neri.

«Ciao ragazzi » li salutò Louis.

«Hey, ma che bella che sei diventata » dissero a Deborah.

«Grazie » .

«E  questa perfezione?» chiese il ragazzo con i riccioli.

«Piacere, Juliette » dissi parandogli la mano .

Il ragazzo con i capelli neri me la strinse e mi fece un sorrisetto: «Piacere Zayn » disse.

«Io sono Harry» mi disse il ricciolo.

«Piacere » dissi.

«E io sono Liam» disse il ragazzo alto con i capelli corti a spazzola.

«Piacere, non sono male » e questa come mi è  venuta?

Risero: «Grazie» dissero continuando a ridere.

Le mie guancie andarono a fuoco.

«Andiamo a farci un giro » disse Zayn, credo che si chiama così.

Camminavamo per le strade, a un certo punto Zayn mise il suo braccio intorno alla mia schiena e mi sorrise. Sorrisi anch'io  intimidita.

«Non mi dire che sei timida » disse guardandomi con un sorriso.

Per l'imbarazzo mi girai dall'altra parte.

«Come non detto» .

Continuiamo a camminare finché Deborah non volle entrare in un negozio.
Entrammo, io e Zayn  passavamo tra un capo e l'altro.
Notai un vestito bellissimo, lo presi e gli dissi: «Come mi sta?» .

«Wow, provalo» mi disse.

«Okay » andai in un camerino e  me lo misi.

Feci un respiro e dissi a Zayn : «Allora? Com'è?» .

Aprì  la bocca per lo stupore, le uniche parole che disse furono :«wow, sei stupenda, wow» .

Abbassai la testa dai bei complimenti che mi faceva.

«Te lo pago» disse.

«O no, non ti disturbare » gli dissi.

«Invece si » insistette.

Non insistetti e andai a mettermi i miei vestiti.
Uscì con l'abito in mano e andammo alla cassa a pagare.
Poi andammo a casa si erano fatte le sette.

«Beh, a stasera» dissi.

«Okay» disse Zayn.

Mi diede un bacio sulla guancia, poi andammo in casa .










Continuo  ad almeno due recensioni .
spero che vi piaccia.
alla prossima.
Un bacione  
vero :)

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Capitolo 3
*** cap.3 ***


Pov.Juliette

Entrammo in casa, io e Deborah andammo nella nostra camera mentre Louis nella sua.

Buttai i sacchetti sul letto e incominciai a sclerare.

«Oddio! Mi ha dato un bacio! Un bacio! Capisci?» dissi andando avanti e indietro.

«Ho capito! Sei stra cotta di Zayn» disse calma Deborah.

Mi sedetti sul letto pesantemente, ero davvero stra cotta di Zayn, e quel bacio... Aww, mi sciolgo.

«Dai fammi vedere il vestito» mi chiese curiosa.

Tirai fuori il vestito mettendolo davanti a me.

«Stai benissimo » mi disse Deborah.

«Sono elettrizzata, non vedo l'ora di stasera. Ma tu e Niall? Ho visto il bacio, siete bellissimi insieme » le dissi.

«Ho dovuto farlo, se no non mi lasciava » disse.

«Ma ti piace?» chiesi.

«No, ma ti pare!» .

«Ti conosco molto bene, dimmelo » le dissi .

«Va bene, un pò» .

Gli lanciai un cuscino .

«Ho detto la verità!» la guardai male «Okay, mi piace » ammise.

«Non ho capito!» le urlai .

«Ho detto, che mi piace!» urlò .

«Adesso va meglio» .

«Deficiente» .

Diede inizio a una lotta con i cuscini.

Pov.Louis 

Non riesco a smettere di pensare che mia cugina piace Niall, e la sua migliore amica? Zayn.
Come, lasciamo stare.

«Louis, vieni a darmi una mano » mia madre mi risveglia dai mie piccoli pensieri.

«Arrivo» mi alzai e andai giù ad aiutare mia madre.

Giunto giù mi accorsi che voleva una mano ad apparecchiare, l'aiutai e ritornai su nella mia stanza.

Le ragazze non smetteva di parlare di ragazzi e dei ragazzi! Entrai nella stanza e dissi : «Tra un pò si mangia» .

«Va bene, tra un pò scendiamo » mi fece un sorriso Deborah.

Poi andai nella mia stanza .

Ora di cena.

Pov.Deborah

Andammo giù a mangiare.

«Oggi vi faccio uscire, ma ritornate per mezzanotte, non un minuto di più » ci avvisò  mia zia.

«Okay, saremo qui per quel ora» dissi.

«Mi fido di voi » .

Sorrisi.

Finito di mangiare andammo su in camera per prepararci.

«Come sto?» chiese Juliette .

«Bene, mi piace il tuo trucco » le dissi.

«Davvero? Pensavo di aver esagerato» .

«Nono, stai bene» .

Presi la matita e mela misi, poi misi la ciprea e un pochettino di far rosa.

Mi vestii alla svelta.

«Ragazze andiamo » ci chiamò Louis .

«Arriviamo » gli dissi .

Prendemmo le nostre borse e scendemmo giù.

«Ciao zia, a dopo » la salutai.

«A dopo amori » .

«O mio Dio! Ma sei bellissima! » Niall mi si avvicina e mi diede un bacio sulla guancia.

«Grazie » dissi.

«Andiamo, gli altri ci aspettano in piazza » disse Louis.

Ci avviammo verso la piazza.

«Ciao » dissi ai ragazzi .

«C-ciao » Zayn è stra cotto.

«Zayn, ti entrano le mosche chiudi la bocca » gli disse Liam.

«Chi è Zayn?» .

«Smettila Zayn, non puoi fare così con una bella ragazza davanti » gli disse Liam.

«Ah, sono io Zayn » si svegliò.

«Ciao Zayn » Juliette si avvicina a Zayn e gli diede un bacio sulla guancia.

Poi andammo alla festa del paese.

«Uh, guarda che bello» dissi prendendo in mano un braccialetto con scritto il mio nome, in realtà mi piaceva quello con scritto ti amo.

«A me piace questo » disse  Niall con scritto il mio nome è un cuore davanti.

«Già»  Niall non si staccava un attimo, ma mi piace così.

«Bene, Harry non viene» disse Louis mentre leggeva un messaggio.

«Come mai?» chiesi.

«La sua ragazza non vuole uscire » rispose Liam.

«Non può venire da solo?» chiesi.

«Non vuole che vada da solo» rispose Liam.

«Se io non voglio uscire, lo lascerei andare anche senza di me» dissi.

«Si anch'io » rispose Juliette.

«Vieni con me che ti devo parlare » mi disse Niall.

«Certo, a dopo ragazzi » .

Andammo sul porto, non c'era nessuno.

«Vieni, siediti su di me » mi disse Niall facendomi sedere sulle sue cosce.

«Mi devi dire qualcosa?» gli chiesi.

«Si » incominciò  a darmi dei baci sul collo.

Pian piano, le sue labbra avvolsero le mie. Mise le sue mani sulla mia schiena, gli misi le mani sulle sue guance e continuai a baciarlo.

«Ti volevo chiedere se ti metti con me » mi chiese una volta che ci fummo staccati.

«Niall, ci devo pensare » gli dissi guardandolo negli occhi.

«Ti capisco, fai  con calma la tua scelta » mi disse spostandomi una ciocca di capelli dal mio viso e mettendola dietro al mio orecchio.

Pov.Juliette 

Zayn mi prese e mi portò  lontano da tutti.
Mi prese la granita che tenevo in mano e incominciò a baciarmi. Non appena si staccò abbassai lo sguardo e felice incominciai a sorridere mentre fissavo la sabbia sotto i piedi.

«Mi piace quando per vergogna abbassi lo sguardo e sorridi» mi disse.

«Mm» annuì.

«Ci proviamo?» mi chiese.

Alzai la testa.

«Ci proviamo ad essere fidanzati?» specificò.

«Si» presi il suo viso tra le mani e lo baciai.

Non so dove ho preso la forza e il coraggio per farlo, ma lo feci. Lui mi piace, e se non stiamo bene insieme lascio perdere, solo che non so praticamente nulla di lui, ci dobbiamo conoscere meglio.

Continuai a baciarlo, una voce da dietro mi fece spaventare.

«Tu! Ma che vuoi ancora?» disse scocciato Zayn.

«Chi è  questa puttana?» mi indicò.

«Calmati, lei è  la mia ragazza » mi diffese .

«Come scusa? Lei? Ma non dire cazzate !» quella ragazza era furiosa, da un momento all'altro, me lo sentivo, mi sarei ritrovata a terra con una guancia rossa.

«Sì lei! Hai qualche problema?» la faccia di Zayn fu a un millimetro da quello della ragazza.

«Non può essere! E io chi sono per te!? Rispondi Zayn » la gente ci fissava , io ero presa dalla vergogna.

«Quando stavamo insieme non mostravi il tuo amore verso di me, e adesso? Fai questa sceneggiata» le lancio la granita addosso e mi prese la mano, andammo via.

«Zayn» mi fermai confusa.

«Dimmi perfezione » mi disse guardandomi.

«Quella è la tua ragazza?» chiesi .

«No, lo lasciata tre mesi fa» rispose.

Sembrava sincero quindi mi fidai di lui.

«Va bene» gli dissi.

«Bene, ti riporto a casa, si è  fatto tardi » mi disse dirigendosi, senza staccare la sua mano dalla mia, verso casa.

«Okay, eccoci qui» disse.

«Vuoi entrare?» gli chiesi.

«Mm, non so... Non disturbo?» chiese.

«Dai cinque minuti, e poi, tu non disturbi mai » gli dissi in un orecchio.

Entrammo e ci mettemmo sul divano per guardare la tele.

Non ci accorgiamo e ci addormentammo.

Pov.Giulia

Stavo sul molo con Niall e presi la mia decisione. Conosco da troppo tempo Niall, ma solo adesso mi rendo conto che mi amaramente .

«Niall» misi le mia mani sulle sue spalle.

«Dimmi tutto » i suoi occhi incrociarono i miei mentre metteva le sue mani sulla mia schiena.

«Ho deciso» dissi. «Si» dissi.

Mi baciò intensamente come gli dissi si.

Poi il mio cellulare suonò.

«Mm, che pizza!» tirai fuori il cellulare è risposi.
«Pronto?» .

«Ti avevo detto di ritornare a mezzanotte » disse mia zia dall'altra parte.

«O merda! O perso la condizione del tempo, adesso Niall mi accompagna a casa » le dissi.

«Modera il linguaggio, mi fido, ti aspetto all'ora. Fallo dormire a casa » .

«Okay, adesso glielo chiedo, sto arrivando» chiusi la chiamata e ritornai verso casa.

«Che mi devi dire?» chiese Niall mentre camminavamo.

«Vuoi rimanere a dormire da me?» chiesi.

«Me lo chiedi pure?» .

Gli diedi un bacio e ritornammo a casa.

«Scusami molto, non volevo fare tardi » avvisai mia zia prima che mi tirava qualcosa.

«Calma Deborah, ti posso parlare?» mi prese sotto il braccio e mi allontanò da Niall. «Ti ho vista mente ti baciavo con Niall, sono stata ragazza anch'io quindi non hai nessuna colpa » disse abbassa voce .

Annuì e portai Niall nella mia camera.

«Io dormo in box, spero non ti dispiaccia » mi disse Niall.

«Tranquillo, io dormo in vestaglia » .

«Okay» mi disse ridendo.

Mi misi sul letto e mi addormentai, sentii solo Niall che mi sussurrava "ti amo".

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Capitolo 4
*** cap.4 ***


Mattina seguente.

Pov.Niall

Abbracciai Deborah, giuro che la amo alla follia.

«Buongiorno amore. » le dissi stringendola e le diedi un bacio .

«Giorno.» sbadigliò e si appoggiò sul mio petto.

«Andiamo al mare oggi?» le chiesi.

«Si, o proprio voglia di prendermi un pò di sole, sono troppo bianca.» rispose.

«Okay. Perché non andiamo adesso?» .

«Certo. » si alzò e andò a cambiarsi in bagno.

Mi alzai  e avvisai Deborah che sarei andato da Louis. Uscì dalla stanza ed percorsi il piccolo tratto per arrivare alla camera di Louis.

«Louis, mi presti un tuo costume?» gli chiesi svegliandolo .

«Cosa? Ah, si.» rispose addormentato.

«Louis, dove sono?» chiesi.

«Uffi, vogli dormire!» mi disse girandosi dall'altra parte.

«Va beh, lo cercherò io.» dissi.

Aprii i cassetti che c'erano sopra al letto, spostati le  cose ed eccolo!

«Grazie amico, ci vediamo.» gli dissi uscendo dalla stanza.

«Spezzale il cuore e io ti spezzo le ossa.» disse Louis.

«Tranquillo.» detto questo uscì.

Ritornai nella stanza di Deborah.

«Andiamo?» chiese.

«Mi metto il costume e arrivo.» le risposi.

Mi misi il costume lasciando le mutande sulla vasca, uscì e ci dirigemmo alla spiaggia.

Pov.Juliette

«Si ti chiamo!» mi alzai di colpo facendo sobbalzare Zayn.

Respira faticosamente.

«Tutto bene amore?» chiese Zayn guardandomi.

«Si,» il battito cardiaco riprese a battere normalmente. «Devo solo chiamare mia madre.» conclusi.

«Okay.» mi diede un bacio e presi il mio cellulare componendo il numero di mia madre.

Dopo qualche squillo rispose.

«Pronto?» .

«Ciao mamma.» dissi mentre Zayn m accarezzò la guancia.

I suoi gesti, i suoi gesti dolci e amorosi.

«Ciao tesoro, finalmente hai deciso di chiamarmi.» disse felice.

«Lo so, e che ho avuto da fare. Come stai?» chiesi.

«Bene, e te? Ti stai divertendo?» mi chiese.

Continuai a guardare Zayn sorridendogli.

«Molto, devo andare, ci sentiamo dopo.» le dissi aspettando una sua risposta.

«Ti chiamo dopo mangiato.» mi disse.

Chiusi la chiamata e mi dedicati esclusivamente a Zayn.

«Che facciamo? Andiamo in spiaggia o stiamo a casa?» mi chiese.

«Mm, stiamo a casa.» gli dissi.

Come inizio sta andando bene,molto bene.

«Allora, io vado a lavorare, il pranzo è nel forno.» disse la zia di Deborah scendendo le scale.

«Okay, ma Deborah?» chiesi.

«È  in spiaggia con il suo ragazzo.» rispose.

«Il suo ragazzo? E chi è questo ragazzo?» chiedemmo curiosi.

«Niall, io vado, per qualsiasi cosa chiamatemi al lavoro, Deborah ha il numero.» disse per poi uscire.

«Hai capito la nostra Deborah, sta con Niall.» dissi.

«Bello no? Ho capito male o la casa è tutta nostra fino a quando non rientra Deborah?» disse sorridendomi.

«È tutta nostra» dissi.

Presi il suo viso tra le mani e lo baciai.
In un attimo fu sopra di me.

«Ti amo» disse prendendo una pausa.

Gli baciai il collo, a ogni bacio risposi : «Anch'io» .

Continuò  a baciarmi fino a quando non chiese l'accesso, glielo concessi.

Mi levò i pantaloni e le mutande, lo stesso feci io.
Incominciò a penetrarmi.

«È  la prima volta per te?» chiese mentre faceva più pressione.

«Si, e te?» chiesi.

Il dolore si fece più intenso, e credo che stia uscendo un pò di sangue, o forse era solo la sensazione.

«No.» disse.

Fece più pressione e andò  a fondo, il dolore si trasformò in un piacere intenso, gemetti ogni volta che andava affondo.
Le sue mani mi stringevano delicatamente i miei glutei spingendoli verso di lui, non avevo mai provato questa sensazione meravigliosa.

Continuò a baciarmi, i miei gemiti forse, si potevamo sentire fino a fuori.

«Perché non andiamo in camera?» chiesi, il mio respiro si fece affannoso.

«Okay» mi prese in braccio e mi portò  su.

Chiuse la porta a chiave. Andò contro la parte, la mia schiena aderì al muro . Inarcai la schiena appena sentii il freddo del muro.

Pov.Niall

Stavamo prendendo il sole, Deborah è bellissima, non ci posso credere che è  la mia ragazza.

I ragazzi del paese ci hanno provato molte volte ma lei trovava sempre dei difetti: Troppo basso, troppo alto, quello è  grasso, quello è brutto.

«Che c'è Niall?» mi chiese guardandomi.

«Niente, com'è andata la scuola?» chiesi.

Da quando è o solo pensato a un modo per conquistarla, mi sono dimenticato la cosa più importante per lei.

«Bene, domani se non mi sbaglio, mia mamma va a vedere con cosa sono uscita.» rispose.

«Ma è l'ultimo anno per te?» chiesi facendomi un pò più vicino a lei.

«Si, e poi vado con Juliette a lavorare.» disse.

«Scusa, ma se hai finito adesso, non devi fare gli esami?» .

«Da me no, abbiamo già una signora che ci fa lavorare nel suo negozio.» .

«Che cosa farete?» non mi ricordo che cosa hanno studiato.

«Io parrucchiera e lei estetista.» rispose.

«Ah okay.».

«Hey, ma ciao bellezza. Come ti chiami?» le chiese Luca, in ragazzo che la sempre presa in giro perché credeva che Deborah fosse brutta, e io lo sempre difesa.

«Deborah.» rispose .

«La cugina di Tommo?» .
 
«Si, adesso Luca suca levati.» le disse.

«Sempre molto gentile te!».

«Ora levati che devo prendere il sole!» .

Io crepai dalle risate sotto i baffi.

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Capitolo 5
*** cap.5 ***


Pov.Deborah

Luca se ne andò mentre Niall crepava dalle risate.

«Smettila cretino.» gli dissi.

La sua risata è contagiosa, mi misi a ridere pure io. La gente che ci passava davanti pensava che eravamo pazzi o drogati.

«Scusami, ma mi hai fatto ridere.» mi disse.

Stavo per dire qualcosa quando mi suonò il mio cellulare. Lo cercai nella mia borsa, ma non lo trovai.

«Madonna! Dove cazzo è!?» incominciai a sclerare.

Poi, dopo che ha finito di suonare lo trovai. Avevo una chiamata persa, era di mia zia. Poi richiamò.

«Dimmi zia.» risposi.

«Perché non m hai risposto?» chiese al quanto incazzata.

«Non sono riuscita a trovarlo, mi devi dire qualcosa?» le chiesi.

«Si, ho lasciato da mangiare nel forno, ci vediamo stasera.» mi disse.

«Va bene, a stasera.» chiusi la chiamata e riposi il telefono nella borsa.

Mi sdraiai sulla pancia intanto che Niall mi fissava.

«Tutto apposto?» mi chiese.

«Si, verso le undici ritorniamo a casa, devo riscaldare da mangiare. Vuoi mangiare da noi?» .

«Si dai.» rispose.

«Perfetto.» gli diedi un bacio e poi presi il sole.

Pov.Juliette 

Avevo appoggiato la mia testa sul petto di Zayn che mi stava accarezzando i capelli.

«Ti amo, anche se ti conosco da poco.» mi disse quasi sussurrandomelo all'orecchio.

«Ti amo anch'io.» gli diedi un bacio che naturalmente lui ricambiò.

Rimisi la testa sul suo petto chiudendo gli occhi.

«Siamo a casa!»  era Deborah che rientrava.

«Merda!» ci cambiammo in fretta e scendemmo.

«Che ci fanno la e vostre mutande?» ci chiese.

«Emm... Niente.» presi le mutande e le portai su di sopra mentre Zayn rimase giù a parlare con i ragazzi.

«Che figura di merda, che figura di merda.» continuai a pensare ad voce alta.

«Hey, Emilio Fede, tutto apposto?» era Niall.

«Si.» risposi.

Le mie guancie diventarono rosse dalla vergogna, ma mi nascosi in modo da non fargli vedere il rossore delle mie guancie.

«Avete fatto sesso.» non era una domanda ma una affermazione.

«Si, ed è grave la cosa?» chiesi guardandolo.

«No, ma, dai niente.» era strano.

«Sicuro? Guarda che puoi parlare.» gli dissi.

«Niente, tranquilla.» detto questo scese giù.

Andai giù e abbracciai Zayn.

«Andiamo fuori sull'amaka ?» gli chiesi.

«Certo, che devo fumare.» mi rispose.

Ci sedemmo sulla veranda mentre Niall e Deborah stettero in cucina.
Mentre dondolavamo sull'amaka parlammo un pò.

«Da quanto fumi?» gli chiesi, il sole sparì tra le nuvole.

«Devo essere sincero?» gli feci di si con la testa «tre anni.» .

«Hai iniziato da piccino.» dissi.

«Si, tu fumi o hai fumato?» ricambiò la domanda.

«Ho provato.» risposi.

«Bene, non prendere il vizio o giuro che finisci male.» mi disse.

«Tranquillo, non succederà mai.» gli lasciai un bacio.

«Guarda.» indicò nella parte dove c'era la cucina.

Niall stava dietro a Deborah con le mani sui suoi fianchi e le lasciò dei baci sul collo.

«Che amore che sono.» dissi.

«Già.» fece un tiro dalla sua sigaretta.

«Cambiando discorso, da quanto sei amico di Niall?» gli chiesi.

«Siamo nati insieme, eravamo vicini nella culla in ospedale.» .

«Che cosa tenera.» feci la faccia dolce.

«Te e Deborah ?» mi chiese.

«Da piccole, eravamo vicine di casa, poi sono andata a vivere nella via accanto alla sua.» gli risposi.

«Ragazzi è pronto.» ci chiamò Niall.

«Arriviamo.» risposi.

Fece l'ultimo tiro e buttò la sigaretta . Entrammo, ci lavammo le mani e ci sedemmo a tavola.

«Io e Zayn stiamo insieme.» dissi nel bel mezzo del silenzio.

«Che bello, non lo sapevo.» disse felice Deborah.

«Nemmeno io di te.» le dissi.

«Volevo aspettare un giorno e poi te lo avrei detto.» si scusò.

«Lo so, ma le scappato a tua zia.» le dissi.

«Capita.» .

«Comunque sono felice per voi. Louis?» chiedi visto che non c'era a tavola.

«Ha detto che è dalla sua nuova fidanzata.» mi rispose Deborah.

«Ah.» nessuno lo sapeva.

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Capitolo 6
*** cap.6 ***


Pov.Deborah 

Dopo mangiato sparecchiai,Niall mi diede una mano.

«Noi andiamo andiamo a casa di Zayn, dormo da lui,quindi ci vedremo domani se non in giro stasera.» disse Juliette soffermandosi alla porta.

«Okay, divertitevi.» dissi a entrambi.

«A domani.» detto questo uscirono.

Rimasi solo con Niall, la cosa si mi piaceva, ma mi imbarazzava.

«Giuro che sei bellissima.» mi disse abbracciandomi da dietro dandomi dei baci sul collo.

Lo guardai negli occhi per poi baciarlo.

«Ti amo.» mi disse mettendo la sua fronte contro la mia.

«Anch'io.» gli dissi chiudendo un attimo gli occhi.

«Cazzo! Ho dimenticato di chiamare Harry.» mi disse fissandomi senza staccare la sua fronte dalla mia.

«Io credo che non ce ne bisogno.» dissi.

Harry entrò in casa chiudendo la porta a chiave.

«Hey, ciao socio, cosa succede?» gli chiese Niall girandosi per guardare Harry un faccia.

«Brenda, la mia ragazza, non mi lascia.» rispose.

Tremava.

«Siediti.» lo feci accomodare.

«Lei non sa che sono qui, manderà degli.» non finì la frase che si nascose sotto al tavolo.

«Hey! Deborah!» venni chiamata.

Mi girai e vidi alla finestra Jaysi, uno che cerca spesso rogna e che mi viene dietro.

«Ciao Jaysi, mi devi chiedere qualcosa?» gli chiesi avvicinandomi.

«Si, cercavo Harry, Harry Styles.» mi disse.

«Non lo visto oggi, a no! Aspetta, ha detto che sarebbe andato in spiaggia perché era bianco.» inventai.

«Grazie amore, sempre d'aiuto.» .

Fece per darmi un bacio ma mi allontanai. Mi guardò male e poi andò via.
Aspettai che girasse l'angolo e feci salire Harry in camera.

«Qui dovresti essere al sicuro, non ti affacciare alla finestra e non attirare l'attenzione.» lo avvisai.

«Certo. Ah! Deborah, grazie.» mi disse abbracciandomi.

«Di niente.» ricambiai l'abbraccio.

«Hey! Piano con gli abbracci, è» lo interruppi «Guardiamo la tele?» chiesi.

«Certo.».

 Accesi la tele e mi misi sul letto. Per tutto il tempo Harry mi guardo con passione.

«Cazzo!» sobalzò Harry.

Prese il telefono e rispose al suo cellulare che aveva iniziato a suonare.

«Pronto?» disse. «No, tu lascio.» disse quasi subito e chiuse la chiamata.

«Era la tua ragazza?» gli chiesi.

«Ex ragazza.» mi corresse.

Lo guardai, poi guardai l'ora.

«Vado a fare da mangiare, tra un pò arriva mia zia.» dissi alzandomi.

«Okay.» .

Scesi giù in cucina e misi sul fuoco la carne e l'acqua per la pasta.

Pov.Juliette

Come entrammo, la sorella di Zayn ci venne incontro.

«Zayn!» fece un salto e la prese in braccio.

«La mia piccolina.» le disse dandole un bacio sulla guancia.

«Non pensavo avessi una sorella.» gli dissi.

«Lo so, mi sono dimenticato di dirtelo.» mi disse.

«Lei chi è?» chiese timida.

«Sono Juliette, la ragazza di Zayn.» le porsi la mano.

«Sono Lisa, la sorella di Zayn.» mi disse.

«Quanti anni hai?» le chiesi.

«Quattro.» rispose.

«Ma sei piccolina, non sei timida come me , vero?» le chiesi.

«Più meno.» rispose Zayn.

La mise giù e andò in giardino a giocare.

«Ma i tuoi?» gli chiesi.

«Sono a lavorare.» mi disse.

«È lasciano Lisa da sola?» .

«No, c' era mio zio,per questo ti ho detto se venivi da me.» mi rispose.

«Okay.» mi dovetti sedere, dato che stamattina mi aveva sverginata .

«Tutto apposto?» chiese.

«Sisi,tranquillo.» gli dissi.

«Sicura?» .

«Si.» risposi con calma e gli feci un sorriso.

«Okay.» .

«Zayn, guarda cosa ti ho portato.» si avvicinò a noi Lisa con qualcosa in mano.

Guardai bene e tirai un urlo: «No! Portalo via di qua!» .

Era un verme.

«Calma, è solo un verme.» rise Zayn.

«Mi fa schifo.» dissi.

«Va bene, lo porto fuori.» Lisa uscì mentre io mi misi le mani trai capelli.

«Non ci posso credere.» disse ridendo a più non posso .

«Smettila scemo.» gli diedi uno spintone scherzoso.

Mi diede un bacio.

«Mi sono tagliata.» ci venne incontro Lisa tenendosi un dito.

«Fammi vedere.» Zayn le prese la mano e guardo la ferita.

La prese per l'altra mano e la portò a medicarsi la ferita.

«Torno subito amore.» mi disse.

«Certo.» gli sorrisi.

Dopo neanche un minuto che Zayn fosse salito, entrò dalla porta una signora.

«Oh, ciao.» mi salutò.

«Salve.» risposi.

«Tu devi essere la ragazza che mi aveva parlato Zayn, sei Juliette?» mi chiese mettendo a terra le buste che teneva in mano e chiuse la porta.

«Si, e lei è la mamma di Zayn?» le chiesi.

«Si.» rispose.

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Capitolo 7
*** cap.7 ***


Pov.Zayn

«Dammi la mano.» le dissi mentre tenevo nell'altra il cotone pieno zuppo di disinfettante.

«No.» disse mettendo la sua mano dietro alla schiena.

«Non brucia, fidati.» le dissi.

«No!» .

Non riuscivo a convincerla. Dopo averci pensato ecco che la mia mente ingegnosa ebbe un'idea.

«Se mi dai la mano stasera vieni con me e Juliette a prendere un gelato.» le proposi.

«La granita?» chiese.

«Va bene, vada per la granita.» le dissi.

Mi sorrise e poi mi diede la mano.

«Si, che bello! Esco con voi!» mi sto già pentendo.

Dopo averle medicato la ferita andammo giù.

«Ciao mamma.» la salutai.

Trovo strano che stia parlando con la mia ragazza, forse le sta simpatica?

«Oh, ciao tesoro. La tua ragazza è perfetta.» mi disse.

«Grazie signora.» le rispose Juliette.

«Mamma, sai che Zayn mi porta in giro stasera?» Lisa le saltò addosso.

«Ma no, lasciali soli.» le disse mia madre.

Dissi grazie a mia madre con il labiale.

«No, ma Zayn me lo aveva promesso.» mi abbracciò guardò mamma.

«Ascolta la mamma, ti porterà lei fuori quando vuole.» le dissi.

«Oggi usciamo?» le chiese.

«Va bene, basta che adesso lasci in pace Zayn e la sua ragazza, che adesso mi sono scordata il nome.» disse.

«Juliette.» rispose.

«Juliette. Quindi, vieni con me che li lasciamo soli.» disse alzandosi, prese le buste e andarono in cucina.

«Simpatica tua madre.» mi disse sorridendomi Juliette.

«Lo so, che facciamo di bello.» le misi il mio braccio sulle sue spalle.

«Non lo so,dimmelo tu.» mi disse mettendo le sue mani sui miei fianchi e mi guardò in faccia con il suo bellissimo sorriso.

Mi alzai in piedi e le presi la mano.

«Ti faccio vedere un posto meraviglioso.» le dissi.

«Okay.» si alzò e senza staccare le mani la portai in giardino.

Passammo attraverso i fiori, dietro nella staccionata c'era un buco, un passaggio segreto.

«Che ne pensi?» le chiesi una volta che fummo davanti alla casetta di legno.

«È-è  bellissima.» rispose con gli occhi di chi non aveva mai visto una cosa del genere.

«Vieni, entriamo.» le dissi.

Entrammo nella casetta.

«O mio dio! Ma qui c'è tutto.» disse.

«Si, lo fatta come una seconda casa. Vengo qui quando sono giù di morale o per stare un pò da solo.» le dissi.

Mi si avvicina  e m mise le braccia in torno al collo e mi baciò.

Pov.Niall

Non appena scese presi Harry da parte e gli dissi : «Vacci piano playboy, lei è la mia ragazza.» .

«Ah, scusami, non lo sapevo.» disse.

«Bene, ora lo sai. Tieni le mani a posto.» gli dissi stringendo i denti.

«Tranquillo, la vedo come un'amica. ».

«Bene.» .

Poi scendemmo.

«Mm... Che profumino,che si mangia?»  disse mettendo la sua testa sulla spalla di Deborah.

Strinsi il pugno e me ne andai in salotto, non potevo dargli un pugno, Deborah mi avrebbe ucciso. Mi misi sul divano e cercai di calmarmi.

Pov.Deborah 

« Pasta e crocchette di patata.» gli dissi.

«Io amo la patata.» disse.

«Pervertito.» gli dissi non dandogli tanto peso.

Fece una piccola risatina.

«Amore, è per te.»  Mi disse Niall passandomi il cellulare.

«Pronto?» dissi mettendolo all'orecchio.

«Hey tesoro,sono Juliette.» .

«Hey, dimmi tutto.» le dissi mentre giravo la pasta.

Incominciò a parlarmi di quello che ha fatto con Zayn e bla,bla.

«Devi andare, ci vediamo domani.» mi disse.

La salutai e chiusi la chiamata. Mi girai e vidi Niall che scrutava attentamente Harry.

«Che sta succedendo?» chiesi a entrambi.

«Niente.» rispose Niall sorridendomi.

«Tieni.» gli passai il telefono.

Ritornai a cucinare.

Dopo un paio di minuti venne mia zia.

«Sono a casa.» disse. 

«Siamo in cucina.» le dissi.

«Ah, abbiamo ospiti.» disse posando la sua borsa.

«Si.» risposi.

«Come stai Harry? Tutto apposto con la tua ragazza?» gli chiese mia zia.

«Lo lasciata.» rispose.

«Scusami, ma mi sembrava una stronza.» ammise.

«Si, aggiungerei puttana.» .

«Mi sembra un pò troppo.» si sedette.

Mi sembra strano sentirli parlare in questo modo, a casa mia non potevo nemmeno dire che avevo il fidanzato, se no gli facevano il quarto grado.

«Sai che ho detto a tua madre che Niall è il tuo ragazzo?» mi chiese.

Mi girai di scatto, la guardai e dissi : «tu cosa?».

«Scherzavo.» si mise a ridere.

«Non mi fare questi scherzi! » le urlai.

«Cambiando discorso, Juliette?» chiese.

«Dorme da Zayn.» le risposi.

«Ah, okay. Chiamo Louis e vediamo che cosa fa.» disse.

Misi la pasta nei piatti e la servì a tavola. Mangiammo mentre zia parlava al telefono.

«Bene, dorme li.» disse una volta chiusa la chiamata.

«Voi che fate? Uscite?» ci chiese.

«Si, devo fare una cosa e loro due mi devono aiutare.» disse Harry.

«Basta che non vi cacciate nei guai.» .

Finito di mangiare uscimmo.

«Che dobbiamo fare?» chiesi a Harry.

«Dobbiamo parlare con la mia tipa.» rispose.

«E noi che c'entriamo ?» chiese Niall.

«Non ti incazzare però Niall, lei deve farmi da ragazza.» gli disse.

«Non mi sta bene!» sbottai.

«Nemmeno a me!» disse Niall.

«Dai vi prego.» disse implorandoci.

Non so come abbia fatto, ma Niall cedette.

«Va bene, ma niente baci.» disse.

«Uno a stampo, per dimostrarle che non sto scherzando.» disse Harry.

«Va bene.» disse Niall.

Lo guardai male.

«Scusami amore.» mi disse dandomi un bacio.

Poi si staccò e Harry mise il suo braccio intorno alle mie spalle.
Quanto cazzo odio questo momento.

Ed eccoci arrivati al posto.

«Ciao amore, ti volevo dire scusa per quello che ho fatto.» disse la ragazza.

«Mi dispiace, ma sei troppo ossessiva, e poi ho questa meraviglia.» disse.

«Non state insieme.» affermò.

«Si invece.» ribattè Harry.

«Dimostramelo.» .

Harry mi prese il viso tra le sue mani e mi baciò, stemmo attaccati per un pò, sapevo che faccia aveva fatto Niall.

Il bacio venne interrotto da un pugno sferrato dalla ragazza che colpì Harry.

«Harry!» lo presi dato che stava per cadere. 

Gli faceva male la schiena.

«Così impari a tradirmi.» disse la ragazza andandosene.

«Harry, stai bene?» gli chiesi.

«Si, tranquilla.» mi disse.

«Okay.» .

«Però il bacio e stato bello.» disse.

Niall stava per intervenire quando con lo sguardo lo fermai.

«Perché non lo portiamo a casa?» chiesi Niall.

«Ottima idea .» risposi.

Pov.Juliette 

Stavano facendo un giro per il paese, c'era di tutto.

«Prendiamo una granita?» mi chiese Zayn sorridendomi.

«Certo.» risposi.

Gli diedi un bacio e poi entrammo in una specie di gelateria.

«Hey, ciao Zayn!» lo salutò il commesso.

«Ciao Rudolfo, vorremmo due granite.» gli rispose.
 
«Certo, dimmi che gusto la volete.» ci chiese.

«Coca.» risposi.

«Io fragola.» disse Zayn.

Mentre faceva le granite chiese a Zayn: «Ma state insieme?» .

«Si.» rispose.

«Come fai a trovarle te quelle fighe?» .

«Sapessi.» rispose.

Ridemmo tutti.

«Ecco a lei signorina, ecco a te Zayn.» ci diede le granite, pagò e poi uscimmo.

Camminammo per un bel pò prima di ritornare a casa.
















scusate il ritardo. Aggiornerò due volte alla settimana, scusate ma a scuola mi sta riempiendo di compiti .
alla prossima.
Un bacione 
vero  

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Capitolo 8
*** cap.8 ***


Pov.Zayn

Erano le undici e mezza quando ritornammo a casa. Aprii la porta dato che i miei sono usciti con Lisa e sicuramente sarebbero tornati molto tardi.

Juliette ricevette una chiamata, da come parlava sembrava sua madre.

«Che palle.» disse non appena chiuse la chiamata.

«Le mamme sono tutte uguali.» le dissi.

«Non credo, ha madre è perfetta.» .

«Non la conosci come la conosco io.» le dissi lasciandole un bacio sulle labbra.

«Se lo dici te.» mi disse ridendo.

«Scusami ma devo fumare una sigaretta.» le dissi prendendo il mio pacchetto di Marlboro.

«Fai pure, ma lontano da me che mi da fastidio.» mi disse.

«Okay.» andai alla finestra, portai la sigaretta alle labbra e l'accesi.

Pov.Deborah

Ci stavamo baciando o come si usa adesso, limonando. Mise una mano sotto la mia maglia palpandomi il seno sinistro.

E sul più bello ricevetti una chiamata.

«Uffi!» dissi.

Mi girai e cercai il telefono.

«Dove ho messo il telefono amore?» gli chiesi.

«Sulla scrivania.» mi rispose.

Lo presi e risposi.

«Pronto?» risposi cercando di nascondere la mia voce scocciata.

«Ciao Debby, che fai?» era Juliette .

«Al momento sarei occupata.» le dissi abbassando la voce.

«O si, scusami, ci sentiamo dopo.» mi disse.

«A dopo.» chiuso la chiamata.

Poi misi il telefono sulla scrivania e ritornai da Niall. Gli misi le braccia intorno al collo e lui mise le sue mani ai lati della mia gabbia toracica, e lo baciai.
Mi fece adagiate sul letto senza staccare le sue labbra dalle mie.
Mi levò i pantaloni. Non mi sentivo pronta, lo fermai.

«Scusami, non mi sento pronta a farlo.» gli dissi mortificata.

Abbassai lo sguardo, le mie guancie andarono a fuoco.

«Tranquilla, è normale. Sarà per la prossima volta, okay?».

«Okay.» dissi mettendo la mia fronte contro la sua e chiudendo gli occhi.

Mi diede un bacio e chiuse gli occhi con la sua fronte contro la mia.

Pov.Louis 

Mi svegliai verso le undici e mezza, la testa di Al (la mia nuova ragazza) sul mio petto. Eravamo completamente nudi con solo un lenzuolo color rosso addosso.
Qualche ora prima ci avevamo dato dentro come non mai.
Le diedi un bacio sulla testa e la strinsi a me.

«Giorno amore.» mi disse dandomi un bacio.

«Più che giorno, buona sera.» le dissi.

«Perché che ore sono?» mi chiese.

«Le undici e mezza più meno.» le dissi.

«Minchia! L'appuntamento con la ragazza di Harry è andato!» disse mettendosi le mani tra i capelli.

«La ragazza di Harry?» .

«Si, lui la mollata e voleva qualcuno con cui sfogarsi.» mi rispose.

«Ti usa solo quando si deve sfogare? E basta?» le chiesi.

«Anche per uscire.» mi disse.

«Ti sta solo sfruttando! Non te ne sei mai accorta?» le chiesi dato che le da sempre ragione.

«Scusami, ora è meglio se vai.» mi disse facendomi alzare.

Mi misi i vestiti.

«Pensa a quello che ti ho detto.» le dissi prima di uscire.

Non mi rispose ma abbassò semplicemente la testa.

«Beh, ti chiamo domani ciao amore.» le dissi uscendo.

«Oh, ciao Louis. Pensavo che saresti restato a dormire da noi.» mi chiese la madre di Al non appena scesi.

«Storia lunga, arrivederci.» le dissi.

Non appena fui nella mia via incominciò a dilluviare e a tuonare.
Entrai in casa tutti zuppo.

«Ciao, pensavo che non saresti tornato.» mi disse mia madre.

«Lo so, lunga storia. Le ragazze?» chiesi .

«Dai loro ragazzi.» .

«Bene, la casa è libera.» dissi andando verso le scale.

«Ah, volevo... Niente, a domani.» disse mia madre.

Era strana, non si era mai comportata in quel modo, forse aveva trovato un fidanzato? 
Comunque sia non mi aveva detto niente.
Salii le scale e andai nella mia camera per cambiarmi.

Presi il phon e mi asciugai i capelli. Ero immerso nei miei pensieri che non sentii il cellulare.

Dopo avermi asciugato i capelli presi il telefono ignaro di quello che avrei visto.
Dieci chiamate perse di Al.

Richiamai, i miei pensieri erano brutti, magari pensa che me la sia presa per oggi.

«Amore, ho visto adesso le chiamate perse, scusami non lo avevo sentito.» mi giustificai.

«Pensavo che te la sei presa per prima.» la sua voce era triste, sicuramente stava piangendo.

«Tranquilla piccola, non me la sono presa. Ma stai piangendo?» le chiesi.

«Si.» disse scoppiando a piangere.

«Non piangere piccola.» le dissi.

«Avevi ragione.» mi disse.

«Come?» domandai.

«Ho parlato con mia madre,» fece un respiro «ho chiamato la ragazza di Harry.» concluse.

«Piccola, hai fatto la cosa giusta.» le dissi.

«Si, ma mi ha minacciata.» incominciò a singhiozzare.

«Calmati, ci sono io a proteggerti, non ti farà alcun male.» le dissi.

«Non volevo mandarti via, mi sento terribilmente in colpa.» disse.

Poi un urlo agghiacciante proveniente dall'altra parte, credo sia stato l'urlo di Al.

«Piccola, piccola!» la chiamai ma la chiamata si chiuse.

Scesi giù e dissi a mia madre di accompagnarmi a casa di Al.

Giunti alla casa, c'era un'ambulanza ferma davanti all'abitazione.
Corsi dentro.

«Piccola.» sussurrai.

Le lacrime mi incontravano il viso.

«Louis.» mi porse il braccio.

Era conciata male.

«Piccola, chi ti ha ridotto così?» le chiesi prendendo la sua mano mettendomela sulla mia guancia e gliela baciai.

«È  state lei.» disse.

«Gliela farò pagare, giuro.» le dissi.

«Non piangere, io me la caverò.» mi disse, poi la portarono via.

Mia madre e la mamma di Al mi abbracciarono.

Fuori dilluviava, nessuno delle due riusciva a guidare con quel tempo, quindi mi avrebbero portato in ospedale.

Mattina seguente.

Pov.Deborah

Mi svegliai trovando Niall che parlava al telefono con qualcuno, ma non so chi.

«Ci sentiamo, ciao bro.» disse. «Buongiorno principessa.» mi disse dandomi un bacio.

«Giorno, con chi era al telefono?» chiesi.

«Louis, la sua ragazza e finita in ospedale,indovina che la conciata male?» mi disse.

«Non saprei.» sbadigliai portandomi una mano sopra la testa per stiracchiarmi.

«La ragazza di Harry.» mi disse.

«Cosa?!?» .

«Hai sentito bene.» mi disse appoggiando la sua testa sulla mia spalla nuda.

Gli accarezzai la sua magnifica cresta bionda.

«Come mai?» chiesi .

«Te lo spiego dopo.» mi disse.

Pov.Zayn

Mi svegliai con Juliette che dormiva sul mio petto. Era tenera, troppo tenera.

Guardai il mio cellulare che ogni tanto il led si accendeva. Stava a significare che avevo dei messaggi.

Presi il telefono facendo attenzione a non svegliare Juliette .

Lessi i messaggi che erano tutti di Louis.

Da:Louis 
A:Mongo plettico 

Hey, la mia ragazza è finita in ospedale per colpa della ragazza di Harry, è stata ricoverata al Mecenario. Vieni appena puoi.

Da: Mongo plettico 
A: Louis

Certo, sveglio Juliette e arrivo.

Gli scrissi, ma non mi rispose.

 (Mongo plettico, i miei amici mi facevano ridere con questa cosa è quindi lo messo, si vogliono bene Zayn e Louis, gli insulti non li prendevano sul serio.).

Misi il telefono sotto al cuscino e svegliai Juliette.

«Amore, svegliati, dobbiamo andare in ospedale.» le dissi.

«Per quale motivo?» mi chiese guardandomi.

«La ragazza di Louis è finita in ospedale.» le dissi.

«Okay, ora mi alzo .» mi disse.

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Capitolo 9
*** cap.9 ***


Pov.Louis

Vidi arrivare Zayn e Juliette. Mi alzai e andai da loro.

«Ciao bro.» mi salutò.

Lo abbracciai e li salutai.

«Come sta la tua ragazza?» chiese Juliette.

«Quella puttana la ridotta male!» urlai senza accorgermene.

«Sh,se no ci cacciano.» mi fece notare Zayn.

«Si, scusatemi.» dissi.

Mi sedetti e aspettammo l'orario delle visite. Dopo un paio di minuti ci permisero di vedere Al.

«Aspetta! Come si chiama la tua ragazza?» mi fermò Zayn.

«Al.» risposi.

Poi entrammo. Stava dormendo, i tubi erano dappertutto. Mi faceva pena, tratenni le lacrime.

«Deve pagarla quella stronza.» disse abbassa Zayn per non svegliare Al.

«Giusto.» dissi mentre prendevo la mano a Al.

Lei aprii delicatamente e lentamente gli occhi. Non appena riuscì a capire che ero io, un sorriso le si accese sul suo volto pieno di lividi.

«Ciao piccola.» le dissi dandole un bacio.

«Giorno amore, ciao Zayn.» .

«Ciao, come fai a conoscermi?» le chiese.

«Eri nella mia stessa scuola.» rispose.

«Ecco dove ti avevo visto.» .

«Piacere, io so o la sua ragazza, Juliette.» le disse parandole la mano.

«Piacere, non ti ho mai visto da queste parti, da dove vieni?» incominciarono a parlare e a prendere confidenza.

Pov.Niall

Ci vestimmo e uscimmo di casa. Stava pioviginando appena,presi l'ombrello e ci avviammo a piedi in ospedale.

Come arrivammo in ospedale avvisai Louis che ero giù e che non sapevo dove dovevo andare.

«Dove andiamo?» mi chiese Deborah.

«Aspettiamo Zayn che sta scendendo.» le dissi.

«Ah, eccolo.» disse andando verso le scale.

«Ciao Zayn.» lo salutai battendogli la mano.

«Ciao.» invece Deborah gli diede un bacio sulla guancia.

«Venite, vi porto alla stanza di Al.» ci disse.

«Si è messo con Al?» gli chiesi mentre tenevo la mano a Deborah.

«Si, che c'è di strano?» mi chiese.

«No niente.» dissi.

Arrivammo alla stanza. Rimasi scioccato da quello che le aveva fatto quella strega.

Al in teoria è la mia ex ragazza, ma a Deborah le avrei detto tutto dopo.

«Oh, chi si rivede.» dal suo tono non sembrava tanto entusiasta di rivedermi.

«Ciao Al.» la salutai.

«Lei è?» chiese indicando Deborah.

«La mia ragazza, Deborah, lei è la mia ex.» le presentai.

Non so come mai mi ebbe venuta l'idea di dirglielo, ma la prese bene.

«Piacere.» si salutarono e presero confidenza.

Non avevo visto Al fare così tante amicizie in un minuto che si conoscevano.

Decidemmo di andare giù a prendere qualcosa nel bar che stava nell'ospedale, almeno Louis si sarebbe distratto dato ch'era qui da prima che aprisse l'ospedale. Lasciamo le ragazze a parlare tra di loro, tanto erano già amiche e io non nascondevo con Al.

«Fatemi capire, tu stai con Deborah e tu con Juliette?» chiese.

«In realtà io sto con tua cugina.» gli dissi dato che lo aveva detto a Zayn.

«Ah si, scusami ho la mente confusa.» disse sbuffando.

«Calmo, da quanto che state insieme?» gli chiesi.

«Da un anno.» rispose.

«Cosa? Un anno e non ci hai detto niente?» disse Zayn stupito.

«Perché? Non so vedeva?» ci chiese.

«No.» rispondemmo.

Pov.Harry

Mi alzai più meno alle undici, guardai il mio cellulare. Trovai dieci chiamate perse dalla mia ex ragazza e dei messaggi da parte sua. Aprii i messaggi e guardai che cosa voleva.

Da: Amore mio

A: Harry

Una si è fatta male, la prossima è Summer!

Rimasi allibito da quello che aveva scritto, come si può essere così crudeli?

Mi cambiai e andai a casa di Summer.

Arrivai alla palazzina dove abitava Summer. Citofonai.

«Chi è?» rispose dopo diversi minuti.

«Sono Harry, ti devo parlare, è urgente.» le dissi.

«Sali, sono al quarto piano numero ventiquattro .» disse prendendomi il cancello.

Entrai e mi diressi verso l'ascensore, non avevo tanta voglia di fare le scale.

Arrivato al piano quattro andai verso il numero ventiquattro.

«Ciao Harry, entra pure.» mi disse.

Entrai e le dissi : «ascolta la mia» mi fermai quando vidi la mia ex.

«Ciao Harry.» mi salutò.

«Che ci fai qui?» le chiesi.

«Che ci fai tu qui!» disse alzando la voce.

«Ragazzi non urlate.» ci fece abbassare il tono Summer.

«Zitta biondina di sto Cazzo!» le disse.

«Non parlarle in quel modo!» le puntai il dito contro.

Prese un coltellino svizzero e me lo puntò contro.

«Rebe! Ma che fai?» le chiese Summer.

Poi cercò di farle del male, ma mi misi davanti a Summer prendo il coltello tra le mani.

«Vai via.» le dissi.

Summer mi abbracciò da dietro mentre Rebecca ci passò davanti per uscire dall'appartamento. Come uscì chiusi la porta a chiave.

«Hey, Summer.» l'abbracciai.

«Voleva farmi del male.» disse scioccata.

«Tranquilla, adesso sei al sicuro. » le dissi.

Mi strinse forte e le sue paure sparirono in quel abbraccio forte pieno di sicurezza e amore.

Pov.Deborah 

Ritornammo a casa, feci da mangiare mentre Louis e i ragazzi parlarono tra di loro in salotto.

«Simpatica Al.» mi disse Juliette.

«Si, ma non riesco a capire come mai Niall la lasciata.» dissi guardando lo scola pasta.

«Chiederglielo no?» rispose.

«Dopo mangiato provo a chiederglielo. Come va con Zayn?» le chiesi.

«Minchia, scopiamo che è cosa incredibile.» disse.

«Io non me la sento.» dissi.

«Mi vuoi dire che non lo avete ancora fatto?» chiese.

Non risposi.

«Dopo mangiato io e Zayn ce ne andiamo, Louis andrà in ospedale e prova.» mi propose.

«Va bene, e dopo gli chiederò come mai ha lasciato Al, anche se no. Mi interessa più di tanto.» le dissi.

«Ti voglio bene.» mi abbracciò.

«Anch'io.» le dissi.






Aggiorno a tre recensioni, almeno so che volete che continui . 
alla prossima.
Un bacione 
vero :)

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Capitolo 10
*** cap.10 ***


Pov.Deborah 

Dopo mangiato Juliette convinse Zayn ad andare da lui, se non mi sbaglio in un posto segreto.

Louis mi diede un bacio sulla fronte e andò in ospedale sotto la pioggia battente.

Ero sul divano a guardare la tele con Niall. Lo guardai, feci un respiro profondo e mi avvicinai a lui dandogli dei piccoli baci sul collo.

Le sue labbra furono sulle mie, mise la mano sulla mi guancia. Mi misi a cavalcioni su di lui sbottonandogli la cintura dei pantaloni.

«Sei sicura di volerlo fare?» mi chiese sorridendomi.

«Ora si.» risposi.

«Forse è meglio se andiamo nella tua camera, qui non mi sembra il posto adatto.» mi disse.

«Certo.».

Spensi la tele e salimmo al piano di sopra.

Chiusi la porta a chiave, le tapparelle erano giù per via della pioggia che batteva contro ad essa.

Niall si sedette sul letto e mi fece segno di andare verso di lui. Le mie gambe erano intorno alla sua vita mentre lo baciavo con le mie braccia intorno al suo collo.

Si girò facendo in modo da farmi stare sotto di lui e continuò a baciarmi.

Gli levai i pantaloni e lui, subito dopo, la maglietta. Mi baciò il collo, poi scese fino al seno, e lo palpò. Mi levò i pantaloni e mi guardò. Poi si fiondò sulle mie labbra chiedo l'accesso. Gli levai le mutande, lo stesso fece lui. Continuò a baciarmi, il cuore mi battè all'impazzata. Poi venne in me. La sensazione era strana, il dolore mi pervade.

Il dolore persiste finché non andò più affondo, un gemito mi uscì.

Continuò a penetrarmi sempre più affondo, cominciai a urlare il suo nome.

Godevo al punto da far invertire i ruoli, adesso lui fu sotto di me.

Pov.Juliette

«Hai sentito?» chiesi a Zayn.

«Si, sembrerebbe Deborah che urla il nome di Niall, si stanno divertendo.» disse.

«Andiamo, tua madre mi aveva detto di tornare alle due per tenere Lisa.».

Ci avviammo verso la sua casa mano nella mano

Arrivati alla casa entrammo.

«Ciao ragazzi, bene, io vado.» credo che quel signore fosse lo zio di Zayn.

«Certo, ciao Zio.» lo salutammo e uscì.

Bene, è suo zio.

«Juliette!» Lisa mi corse incontro e la presi in braccio.

«Ciao piccolina.» le diedi un bacio sulla sua guancia.

«Bene, andate d'accordo. Mi riposo un attimo sul divano, voi fate quello che volete.» ci disse Zayn andando verso il divano.

«Bene, prendi le tue Barbie che giochiamo.» le dissi mettendola giù.

Andai verso Zayn che stava sul divano, era tenero.

«Guarda che dopo un pò mia sorella diventa ossessiva.» mi disse senza aprire gli occhi.

«Non vorrei essere una che sa sempre tutto ma, non stai esagerando amore?» gli chiesi.

«Ridimmelo tra un paio di minuti.» rispose.

I muniti passarono, e devo dire che Zayn aveva proprio ragione.

«Vado in bagno.» disse Lisa alzandosi.

Le feci un sorriso. Non appena fu in bagno ne approfittai per dirlo a Zayn.

«Zayn, amore, aiutami!» gli dissi all'orecchio.

Sobalzò dallo spavento.

«Oh, amore. Non so proprio come aiutarti.» mi disse.

«Cosa?» dissi alzando la voce.

«Stavo scherzando.» incominciò a ridere.

«Cretino.» gli diedi un pugno.

«Ti amo.» mi disse dandomi un bacio.

«Che si fa?» chiesi.

«Mettiti qui con me e aspettiamo mia madre.» mi disse.

Mi misi sdraiata davanti a lui, avvolta dalle sue braccia. 

«Giochiamo?» mi chiese Lisa guardandomi.

«Tesoro, non si sente tanto bene, mettiti sul divano e riposati, se no mettiti qui seduta davanti al divano e gioca alle Barbie.» le disse Zayn.

«Va bene.» disse.

Si mise seduta a gambe incrociate e giocò con le sue Barbie.

Pov.Deborah

Niall mi stava accarezzando i capelli. Avevo la testa sul suo petto nudo, gli lasciai un paio di baci.

«Come ti senti?» mi chiese.

«Bene,ma mi fa male la parte bassa.» gli risposi.

«È normale, ti ho appena sverginata.» mi disse.

Lo guardai negli occhi e gli sorrisi.

«Ti amo.» mi disse lasciandomi dei baci tra i miei capelli.

Poi mi alzai e mi vestii.

«Vado a preparare la cena.» gli dissi lasciandogli un bacio.

Poi scesi in cucina.

Mentre cucinavo ripensai a quello che avevo fatto. Ero felice, almeno non vivo con la paura, potrà essere strano per molte di voi che fanno sesso per la prima volta, ma per me era tutto un'altra cosa.

Mentre era persa nei miei pensieri, notai che delle braccia si avvolsero alla mia vita. Era Niall, mi lasciò un bacio sul collo.

Poi si sedette.Mi girai e notai che era senza maglia, Minchia era irresistibile.

Mi morsi le labbra, avevo una voglia sfrenata di limonarlo. Un anno fa non pensavo a limonarmelo o cose del genere.

Presi le tovagliette e le misi a tavola, il mio Senio sfiorò la faccia di Niall che mi sorrideva con una faccia e un sorriso da pervertito. Non resistetti, lasciai le cose che avevo in mano sul tavolo di gli saltai addosso baciandolo.

Mi strinse a se, e limonammo.

«Sono a casa.» era mia zia.

Mi allontanai da Niall sistemandomi la maglia.

«Siamo in cucina zia.» le dissi.

«Come va?» ci chiese scrutando atte talmente Niall.

«Bene.» risposi.

«Fuori dilluvvia e tu sei a letto nudo?» gli chiese.

«Fa caldo.» si giustificò.

«I giovani di adesso.» disse.

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Capitolo 11
*** cap.11 ***


Pov.Deborah

Finito di mangiare andammo su in camera dato che fuori pioveva e non si poteva uscire.

Mi misi al computer e chattai con delle mie amiche su Facebook.

«Chi è amore?» mi chiese Niall vedendo che ridevo come una matta ogni volta che leggevo i messaggi che mi inviavavo.

«Sono le mie amiche.» gli dissi facendogli vedere la chat.

«Non sono molto normali.» mi disse tra una risata e l'altra.

Poi il mio sguardo si incrociò con il suo, smettemmo di ridere per un attimo guardandoci intensamente. Gli guardavo le labbra che avanzavano verso le mie. Mi morsi il labbro e ci baciammo.

Pov.Juliette

«Che tempo.» dissi entrando in casa.

«Hey, ciao. Niall e Deborah sono su.» ci disse la zia di Deborah.

«Okay, ma hai notato qualcosa di strano in loro?» le chiesi, almeno sapevo se lo hanno fatto o no.

«Si, una cosa strana lo notata.» rispose.

«Qual'è ?» le chiesi.

«Quando sono entrata in casa, sono andata in cucina dove stavano loro. Niall era sulla sedia a petto nudo, lei si stava sistemando la maglietta.» mi disse.

«Okay.»  dissi.

Salì con Zayn, aprii appena la porta e vidi Deborah che si stava baciando con Niall.

«Lasciamoli soli.» dissi dopo aver chiuso piano la porta.

«Che stavano facendo?» chiese Zayn.

«Si baciavano.» risposi.

«Ragazzi, se volete potete entrare.» disse Deborah affacciata dalla sua porta.

«Okay.» entrammo in stanza.

Deborah andò a rispondere ai messaggi che le arrivavano sul computer. Mi sedetti sul mio letto seguita da Zayn che si mise accanto a me.

Accesi la tele e guardai la tele.

«Com'è il tempo fuori?» chiese Niall nel bel mezzo del silenzio.

«Piove a dirotto.» risposi.

«Che tempo di merda.» disse Deborah.

«Già.» .

«Ragazzi, venite qui.» disse Deborah facendoci segno con la mano.

«Che succede amore?» chiese Niall.

«Harry mi ha inviato una videochiamata su Skype.» rispose.

«Accettala.» dissi.

Ed ecco che comparve sullo schermo. Era nudo, il sotto non si sapeva dato che era seduto. Dietro di lui, sul letto, c'era una ragazza che dormiva ed era nuda, coperta dal suo lenzuolo rosso.

«Ciao ragazzi.» ci salutò.

«Per l'amor di Dio! Harry, copriti!» gli disse Deborah.

«Tranquilla ho i box.» le rispose.

«Come mai mi hai chiesto la videochiamata?» gli chiese Deborah.

«Grande bro! Tutte te, te le fai.» gli disse Niall.

«Niall!» lo richiamò Deborah.

«Per questo, non c'è ragazza che è caduta ai miei piedi.» disse.

«Ci siamo noi due.» gli dissi.

Il cuore mi battè all'impazzata per la risposta che gli diedi.

«Giusto, vedrete che un giorno cadrete ai miei piedi.» .

«Harry, è stato un piacere vedere, ma adesso ti salutiamo.» gli disse Niall.

«Okay, ciao bro.».

Chiuse il portatile e ognuno andò nel proprio letto con i ragazzi.

«Io dormo, ho sonno.» dissi a tutti.

«Anche noi.» risposero.

Spensi la tele e la luce. 

«Notte.» dissi, poi lasciai un bacio a Zayn.

«Notte.» mi risposero gli altri.

Mattina seguente.

Pov.Deborah

Mi svegliai appoggiata su un fianco e Niall mi strinse a se. Mi girai verso di lui, stava dormendo come un angelo.

Lo guardai.

«Buongiorno amore.» mi disse aprendo gli occhi.

«Giorno orsacchiotto.» gli dissi abbracciandolo.

«Orsacchiotto?» mi chiese all'orecchio.

«Di notte sei morbido, come un orso di peluche.» gli spiegai.

«Davvero?» .

«Si.».

Stemmo abbracciati finché Louis non entrò in stanza.

«Debby, tua madre mi ha detto di dirti che sei passata con nove da scuola.» mi disse.

«Davvero? E Juliette?» chiesi.

«Anche lei con il nove.» disse.

«Si!» esultai tirando indietro un pugno.

«La zia come regalo stasera ci fa andare in discoteca.» disse.

«Non ci sono mai stata.» confessai.

«Tranquilla, ci saremo noi con te.» mi rassicurò Niall.

«Okay, adesso ci lasci riposare?» chiesi a Louis ridendo.

«Certo.» rispose.

Uscì dalla stanza, strinsi Niall e chiusi gli occhi.

Dopo un paio di minuti ci alzammo e scendemmo a fare colazione.

«Ragazzi, Louis ti ha detto il mio regalo?» mi chiese.

«Si zia.» risposi.

«Acqua in bocca con mamma, se no mi ammazza.» mi disse mettendosi l'indice alla bocca.

«Ovvio.» dissi.

Poi mi abbracciò e dandomi un bacio sulla guancia mi disse: «Ti voglio bene, e quel voto è altissimo.» disse.

«Lo so.» dissi.

Mi sedetti e feci colazione mentre Niall mi sorrideva. Fuori per fortuna non provava, ma il tempo non prometteva niente  di buono.

«Amore, ti devo dare una cosa.» mi disse Niall sorridendomi.

Prese un pacchettino e me lo porse.

«Come mai? Ma non dovevi amore.» gli dissi mentre lo prendevo sorridendogli.

«Lo sapevo che avresti preso un bel voto, e poi, ti amo.» rispose.

Aprii il pacchettino e trovai un braccialetto brillantinato con scritto "Deborah ti amo" e alla fine un cuore.

Mi alzai e lo baciai.

«Sono atti osceni in luogo pubblico.» Disse Louis mettendosi a tavola.

«Scemo.» gli dissi ridendo.

Mi misi il braccialetto e lo guardai attentamente come mi stava mentre ero seduta sulla gamba di Niall.

«Mamma mia! Come sono dolci queste parole.» disse Louis facendo la checca.

«Dai qua!» gli strappai il biglietto dalle mani facendo la mia risatina.

Lessi il biglietto, che amore. Lo baciai all'improvviso, manco lui se ne poté accorgersene.








Ciao, lo sono in un ritardo pazzesco. Vi informo che aggiornerò ogni sabato. :)
Io continuerò la storia e  ogni sabato ne metterò uno è se ci sono due o tre recensioni ne posso mettere più di uno :)
alla prossima un bacione 
Vero :)    

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Capitolo 12
*** cap.12 ***


Pov.Deborah

Dopo aver fatto colazione uscimmo giusto per non stare sempre chiusi in casa, anche se a me piacerebbe, io e lui, soli soletti.

Mano nella mano andammo in spiaggia, sugli scogli.

Mi sedetti su uno scoglio e Niall si mise dietro di me e abbracciandomi. Il vento ci soffiava in faccia. Mi girai verso Niall che mi diede un bacio sulla guancia.

«Ti amo alla follia.» mi confidò.

Il momento divenne romantico. Ma venne subito interrotto dalla pioggia.

Corremmo sotto la pioggia cercando di raggiungere in più fretta possibile la casa. Arrivammo tutti zuppi e Louis decise di prendere per il culo.

«Ma sta piovendo fuori?» rise sotto i baffi.

Lo guardai male ma non risposi.

«Oggi vai a prendere Al?» gli chiese Niall.

«Si, e siccome i suoi partono e tornano alla fine di agosto, starà da noi per un bel pò.» rispose.

«Ah, okay.» .

Pov.Juliette 

Accesi la tele senza alzarmi dal letto. Zayn dormiva ancora come un angelo.

Gli diedi un bacio sulla fronte e cambiai canale.

Fuori incominciò a dilluviare. Mi alzai e chiusi la finestra e abbassai la tapparella.

«Dio ma che tempo.» disse Deborah entrando in stanza.

«Che si fa oggi?» chiesi guardandoli.

Zayn si alzò e disse: «Io devo andare a casa, ci rivedremo stasera.» mi rispose Zayn alzandosi.

«Perché stasera?» gli chiesi.

«Si va in discoteca, Louis me lo ha detto prima.» mi rispose mettendosi le scarpe e la maglia.

«Okay, e da un pò che non vado in discoteca.» dissi avvicinandomi a lui.

«Tu andavi in discoteca?» chiesero guardandomi male.

«Si, con delle mie amiche, che c'è di strano?» .

«Ma niente.» risposero Harry e Zayn.

Intanto Deborah mi guardava male. Accompagnai Zayn giù di sotto, Niall ci seguì.

«Ci sentiamo stasera, ciao piccola.» mi disse Zayn dandomi un bacio.

Deborah salutò Niall e poi salimmo su in camera .

«Perché non mi hai detto che sei andata qualche volta in discoteca?» mi chiese Deborah chiudendo la porta.

«Pensavo che lo sapessi!» mi giustificai.

«No, non lo sapevo.» .

«Vuoi dire che quella stronza non ti ha detto niente?» chiesi .

«Ma di chi parli?» mi chiese sedendosi sul suo letto.

«Ho fatto sesso con uno per niente.» dissi.

«Cosa ?» urlò Deborah.

«Niente. Ma cosa stai facendo?» le chiesi dato che stava abbracciando il cuscino e lo indicava con e se ci fosse una persona.

«Il suo profumo, il suo» la interruppi e le dissi : «Non voglio sapere di che dimensioni è il suo pene.» .

«Parliamo di quando l'hai fatto per la prima volta.» mi chiese sedendosi a gambe incrociate e aspettò una mia risposta.

«Mi vergogno.» dissi diventando rossa in faccia.

«Dai, siamo solo noi due, confidati con la tua migliore amica.» mi disse ridendo.

«E va bene! Ero spaventata all'inizio, ma poi ho goduto come non so che cosa.» risposi.

«Anch'io, io in preda ha un mio organismo che non credevo non avrei mai avuto, urlavo il suo nome.» disse Deborah.

«Già.» mi scappò.

«Cosa? Ci Gai sentiti l'altra volta?» chiese mortificata.

«No! Certo che no!» mi corressi.

Pov.Niall

Andai verso casa con Zayn, in due sotto l'ombrello. Zayn è il mio migliore amico da quando lo conosciuto alle elementari, abbiamo fatto fino alle medie insieme, e adesso ci siamo divisi in superiori diverse, ma non abbiamo mai perso l'amicizia.

«Zayn.» interruppi il silenzio che c'era mente camminavamo, si sentiva solo la pioggia che sbatteva contro l'ombrello.

«Dimmi Niall.» mi guardò.

«Io... Vorrei dare un anello a Deborah, non so quando e nemmeno come.» gli confessai.

«Glielo darai alla fine, quando se ne andrà nel suo paese a lavorare.» mi rispose .

«Davvero? Non sembra più una cosa di addio?» .

«No, vedrai, sarà una cosa per non dimenticarti o per non andare via di qua senza una cosa tua.» mi disse.

«Bella questa, quando sarà il momento le dirò questa bella frase.» gli dissi ridendo.

«Sono un poeta lo so.» disse battendosi un pugno sul petto per poi alzarlo al cielo.

«Non vantarti tanto .» gli dissi cambiando espressione.

«Scusami, io sono arrivato. Ci vediamo stasera?» mi chiese.

«Certo, a dopo frate.» gli risposi.

Poi si mise a correre sotto la pioggia per arrivare alla sua casa ch'era quella dopo due ville.

Percorsi la mia strada per arrivare a casa mia. La mia casa era attaccata a quella di Harry, che stranamente oggi aveva la luce accesa.

Entrai in casa, mia madre e mio padre erano a lavoro. Perfetto! Voleva dire che avevo la casa tutta per me. (Niall quando era da solo e felice in casa, metteva la musica ad alto volume e ballava a modo suo e suonava la chitarra. A volte invitava anche Harry.) 

Presi il telefono e chiamai Harry. Quel infame rispose dopo ben quattro squilli!

«Hey, dimmi Niall.» mi rispose.

«Ho la casa libera, facciamo come le altre volte con la musica ad alto volume e magari porta la tua ragazza, almeno si diverte anche lei.» gli dissi.

«Certo,sveglio la mia tipa e sono lì da te.» mi disse.

Ci salutammo e chiusi la chiamata.

Pov.Deborah

Scesi giù a guardare la tele. Mia zia stava cucinando e Louis era andato a prendere Al. Mi misi sul divano e accesi la tele.

«Vado io!» disse mia zia dopo aver sentito il campanello della porta suonare.

Come apri salutò un signore, che entro quasi subito.

«Vieni qui Debby.» mi disse mia zia.

Mi alzai e andai verso di loro.

«Piacere, sono un amico di tua zia.» mi disse il tizio parandomi la mano.

Gliela strinsi e dissi: «Piacere, sono Deborah, ma per gli amici sono Debby.» .

«Tua zia aveva proprio ragione, sei una ragazza bellissima.» mi disse .

Arrossii subito. Poi andò in cucina mentre io andai su in camera a chiamare Juliette e di dirle del tizio, che tra l'altro non mi aveva detto il suo nome.

«Juliette, c'è un tizio giù di sotto,comportati bene.» le dissi.

Era in bagno, e io le parlavo da fuori.

«Chi è? Il tizio di tua zia?» mi chiese.

«Credo, da come si guardando e da come parlano.» .

«Dammi cinque minuti e arrivo.» .

«Okay, intanto rifaccio i letti.» dissi mentre facevo il mio letto.

Mentre mi avvicinavo al letto dove dormiva la notte Juliette per farlo, il mio cellulare vibrò.

Lo presi e lessi il messaggio, era di Niall.

Da: Niall

A: Deborah.

Ciao piccola, mi manchi. Non vedo l'ora di stasera, fatti bella. Scusami! Ma ti sei già bella.

Ciao piccola.

Da: Deborah

A: Niall

Orsacchiotto, aww! Sei troppo dolce! Ho paura per stasera, no me la sento di andare.

Da: Niall

A: Deborah

Tranquilla piccola, se non ci vuoi andare staremo in casa, ti vengo a prendere dopo mangiato così stiamo insieme la notte.

Da: Deborah 

A: Niall

Sei l'unico che mi capisce. Va bene, lo dico ai ragazzi che non andiamo.

Poi non mi rispose.

«Andiamo?» Mi fece saltare Juliette.

«Aspetta, ti rifaccio il letto e scendo.» le risposi.

«Va bene.» disse scendendo.

Rifeci letto e andai giù a mangiare.

«Ciao Al.» la salutai.

«Ciao Debby.» .

Mi sedetti a tavola e incominciai a mangiare.








Eccomi con un nuovo capitolo.
Fatemi sapere che ne pensate. Ci sentiamo sabato prossimo se non prima.
alla prossima
Un bacione 
vero :)

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Capitolo 13
*** cap.13 ***


Pov.Deborah

Nel bel mezzo del silenzio il tizio incominciò a parlare.

«Mi sono dimenticato di dirvi il mio nome, io sono Cesare.» .

Ora so come si chiama.

«Dopo noi andiamo a lavorare, ci vediamo domani dato che stasera andate in discoteca.» disse mia zia.

«No zia, io non ci vado.» le dissi.

«Come mai tesoro?» domandò stupita dalla mia risposta.

«Non me la sento, ma dormirò da Niall.» dissi.

«Va bene, tu Juliette?» .

«Vado da Zayn.» rispose.

«Quindi ho la casa mia?» chiese.

«No, ci saranno Louis e Al.» risposi.

«Ah, è vero! Me n'ero dimenticata.» disse.

Appena finito di mangiare andai su mentre Juliette stette giù a guardare la tele. Mia zia e Cesare andarono a lavorare. Mi sdraiai sul mio letto e stranamente mi addormentai. Sembrava che avevo dormito dieci minuti, e così fu. Venni svegliata da due braccia ch e mi stringeva a se.

«Niall.» dissi assonnata.

«Shh, sono Liam.» disse.

Spalancai gli occhi e gli tolsi le braccia dalla mia vita.

«Che fai?» gli chiesi mettendomi seduta.

Stette in silenzio e mi guardò. Misi le braccia incrociate al petto.

«Beh? Non parli?» gli chiesi.

In un attimo le sue labbra furono sopra le mie. Lo spinsi via da me con una tale forza che lo feci cedere dal letto.

«Che sta succedendo qua dentro?» entrò  in stanza Louis.

«Niente.» mi alzai e andai giù di sotto.

Stavo prendendo una cosa quando vidi andare via Liam.

«Eccoti, ti devi parlare.» disse Louis entrando in cucina.

Mi sedetti e ascoltai tutto quello che mi stava dicendo.
A un punto mi disse: «Ti ha baciata?» .

E lì non sospetti rispondere. Gli dovevo mentire o forse dire semplicemente la verità? Se gli avrei detto la verità, avrebbe lasciato tutto o no?

«Si.» abbassai la testa.

Strinse il pugno, lo alzò e diede un pugno al tavolo.

«Giuro che se lo sa Niall e vi lasciate, lo prendo e lo ammazzo!» disse incazzato.

«Calmati, non lo saprà mai.» gli dissi mettendo la mia mano sulla sua spalla.

«Speriamo, altrimenti è morto.» disse mentre la vena del suo collo si gonfiava.

Dopo mangiammo.

«Come va con Niall?» chiese Al sorridendomi.

«Bene.» dissi.

«Lo avete già fatto?» chiese.

«Amore, ma come ti vengono in mente queste domande?» le chiese Louis ridendo sotto i baffi.

«Si comunque. Vado a cambiarmi.» dissi alzandomi velocemente.

Lasciami Louis a bocca aperta, incredulo a quello che avevo detto.

Arrivai in stanza, cercai un vestito da mettermi. Misi una salopette e le mie adorate air Force. Mi guardai allo specchio, avevo il viso un pò pallido,ma mi sentivo bene. Mi misi la ciprea per dare colore al mio viso, un filo di matita è un pò di fard. Sentii il campanello suonare, presi il telefono e corsi giù di sotto .

«Ciao amore.» gli dissi lasciandogli un bacio.

«Ciao principessa, pronta? Possiamo andare?» .

«Si amore.» .
Presi la borsa e uscimmo di casa.

«Allora, che hai fatto oggi?» chiese.

«Mi ha, oh, niente. E te?» mi corressi subito.

Mi venne spontaneo, ma per fortuna mi sono fermata troppo presto.

«Sono stato a casa con Summer e Harry.» rispose.

«E che avete fatto?» domandai.

«Gelosa piccola?» .

«No amore, volevo solo saperlo.» gli dissi.

Poi entrammo nella sua villa. Un cane ci corse incontro mentre io mi riparavo spaventata dietro a Niall.

«Tranquilla amore, non ti farà niente, è  solo un coccolone il mio piccolino.» disse.

«Piccolino?» chiesi.

Minchia se quello è piccolino.

«Si il mio piccolino.» disse.

Poi entrammo in casa. Niall prese qualcosa dalla mensola e se lo avvicinò agli occhi.

«Che hai amore?» gli chiesi avvicinandomi a lui.

Mi guardò e notai che aveva messo gli occhiali.

«Mm... Figo...» dissi lasciandogli un bacio.

Una finta tosse attirò la nostra attenzione.









Mio padre mi ha fatto uno scherzo ed mi si è rotto il tablet, se riesco aggiornerò sabato :(
Spero vi piaccia.
Alla prossima :)
Un bacione
Vero :)

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Capitolo 14
*** cap.14 ***


Pov.Niall

Mi girai verso la direzione dove ho sentito quella tosse. Intravidi una sagoma di persona seduta sul divano. Accesi la luce e con stupore vidi mio cugino Lucas seduto li, a guardarci male.

«Ciao Lucas, che ci fai qui?» gli chiesi guardandolo male.

«Mi ero stufato di stare a casa, la zia mi ha mandato qui da te. Ovviamente lo sa tua madre.» rispose.

Giuro che odio mi cugino, e se non era per la presenza di Deborah lo avevo già mandato a quel paese.

«Piacere, io sono Deborah , la ragazza di Niall.» gli disse Deborah parandogli la mano.

«Piacere, Lucas.»le  baciò la mano.

Lo fulminai con lo sguardo.

«Bene, ora vattene.» gli dissi facendo segno con la mano.

«Niall! Non fare il maleducato.» mi disse Deborah guardandomi male.

«Si Niall, non fare il maleducato .» fece il coglione ridendo un attimo dopo.

«Ti odio!» mi fionda su di lui e gli tirai dei pugni, mi dava troppo sui nervi.

«Niall! Ma che Cazzo fai!? » mi urlò Deborah.

Alla fine riuscì a dividerci.

«Mi sembrate dei bambini!» disse.

Mi usciva sangue dal naso, e lui aveva un occhio viola.

Poi Deborah mi prese la mano e andammo su in bagno. Aprii l'antine sopra il lavandino cercando il disinfettante e il cotone.

«Come mai lo hai picchiato?» mi chiese sedendosi sul bordo bianco.

Misi il disinfettante sul cotone e piano mi tolse il sangue.

«Odio mio cugino.» dissi.

«Lo vedo, ma come mai da così?» chiese .

«Ai! Che male.» dissi allontanandomi da lei mettendo la mano davanti al naso.

«Niall, lo so che fa male, ho quasi finito.» mi disse facendomi girare.

Mi passò di nuovo il cotone e si alzò.

«Visto,vi voleva tanto?» mi chiese sorridendomi mentre butta a nel secchiello che tenevo un bagno.

Le presi la mano e la feci sedere sulle mie gambe dandole un bacio sulla guancia.

Si girò verso di me mettendo le braccia intorno al mio collo e la sua fronte appoggiata alla mia.

«Stasera che facciamo?» mi chiese chiudendo gli occhi.

«Em» stavo per rispondere quando ci interruppe Lucas.

«Posso andare in bagno o devo aspettare che le vostre cose amorose finiscano?» chiese.

«Senti, ora hai rotto! Non rompere, stavamo per eliminare comunque. Vieni amore andiamo in camera.» disse Deborah facendomi alzare e la seguì mano nella mano.

Feci una smorfia a Lucas che mi guardò  male.

Arrivammo in stanza e cercando qualcosa da fare dato che soci stavamo annoiando. Poi dal silenzio totale sentii la porta di sotto aprirsi e una voce disse : «Sono a casa.» .

Era mia madre che ci avvisava ch'era tornata a casa.

«Siamo in camera.» le urlai.

Deborah mi sorrise.

«Che hai amore?» le chiesi sorridendole.

«Niente.» si mise accanto a me dandomi un bacio a stampo.

«Ciao ragazzi.» ci salutò mia madre.

«Salve.» le disse Deborah.

«Ciao mamma.» la salutai.

«Dormi da noi stasera?» le chiese.

«Si, non le dispiace?» le chiese timida.

«Dispiacere? Ma no, basta che non fate sesso, non che non dovete... Non dovete farvi sentire, non so se mi sono spiegata?» disse.

«Si mamma, abbiamo capito.» le dissi.

«Bene, io vado. Avete mangiato? Ovviamente tu tesoro hai mangiato,quando mai non mangi.»ci disse.

«Mangi troppo te! Comunque si, ho mangiato a casa.» le rispose Deborah mettendosi a ridere.

«Bene, io mi vado a fare una doccia porto Lucas qui alla fiera. Non mi disfate la casa.» .

«Tranquilla, non facciamo nulla di tutto quello che pensi.» le dissi.

Ci sorrise e andò verso la sua stanza.

«Che  facciamo durante la sua assenza?» mi chiese Deborah.

«Mm... Non saprei. Stasera c'è tre uomini e una gamba, lo guardiamo?» le chiesi.

«Si, io amo quel film.» rispose.

«Ma tu ami ogni film comico?» .

«Si, mi piace tantissimo il genere comico.» .

Pov.Deborah

Niall si alzò e prese il telecomando.

Mise sul canale dove avrebbe trasmesso il film.

«Uh guarda, è già iniziato.» disse sorridendomi.

Spense la luce e si sdraiò accanto a me lasciandomi un bacio vicino alla tempia.

Misi la mia testa sul suo petto e guardammo il film. Dopo un'ora mi addormentai tra le braccia di Niall.

Mattina seguente 

Pov.Niall

Venni svegliato dalla voce di Lucas, che stava parlando al cellulare.

«Amore, svegliati.» le dissi dandole un bacio.

«Ho sonno.» disse girandosi dall'altra parte.

La strinsi da dietro, ma Lucas venne in camera e disse : «Oh, cugino? Dormi?».

«No, si solo giocando al cellulare alle sette del mattino.» dissi.

«Sempre spiritoso te. Comunque, la mia ragazza stanotte verrà qua, e ci daremo dentro, non potrete trovare un modo per uscire tutti e ritornare verso mezzanotte e cose così?» chiese.

«Andare da lei no?» proposi senza guardarlo.

«Cazzo! Sei un genio.» disse uscendo dalla stanza.

«Certo che tuo cugino e bello fuso.» disse Deborah girandosi dalla mia parte.

«Si, lo so. Non ci posso fare nulla se la natura a fatto brutti scherzi.» dissi facendola ridere. «Adoro quando ridi.» le dissi spostandole la ciocca dietro all'orecchio.

Si morse le labbra e mi diede un bacio. In un attimo si mise a cavalcioni su di me.

«Ti amo.» mi disse facendo una pausa .

«Anch'io.» la baciai chiedendo l'accesso che mi venne concesso subito.

La mia lingua incrociò la sua.

Pov.Juliette

Mi svegliai abbracciata a Zayn e in mezzo a noi c'era Lisa.

«Buongiorno amore.» mi disse Zayn dandomi un bacio .

«Giorno.» dissi ricambiando il bacio.

«Vieni , andiamo a fare colazione. Cerca di non svegliare Lisa.» mi disse alzandosi delicatamente per non svegliare la piccola creatura che dormiva .

Scendemmo al piano di sotto e facemmo colazione .

«Mi fumo una sigaretta, se ti dà fastidio dimmelo che vado fuori.» disse portando la sigaretta alla bocca e accendendola una volta alla finestra.

«Posso fumarmene una?» chiesi.

«Dividila con me, non so se la reggi una.» mi disse.

«Va bene.» mi avvicinai a lui che mi passò  la sigaretta. Feci il primo tiro senza aspirare.

«Devi aspirare amore, guarda.» mi disse facendomi vedere.

Feci come mi disse e subito dopo che buttai fuori il fumo vedi il buio.

Mi risvegliati sul divano con Zayn che mi guardava.

«Tu non fumi più.» mi disse.

«Certo.» dissi mettendoci a ridere.

«Come ti senti?» mi chiese facendosi sempre più vicino a me.

«Bene, mi gira un pò la testa ma sto bene.» gli dissi alzandomi.

Mi sorrise e mi diede un bacio.

«Zayn, c'è un'insetto nel letto .» gli disse 

Si alzò e andarono su. Andai in cucina e mi feci il latte freddo con un goccio di caffè.

«Dopo dovrebbe venire mio zio, noi andiamo in spiaggia?» mi chiese sorridendomi Zayn.

«Certo.» gli dissi sorridendogli .

Bevemmo il latte-caffè e andammo a guardare la tele.

Pov.Zayn

Stavamo guardando la tele quando entrò in casa mio zio.

«Che ci fai qui? Non è presto?» gli chiesi.

«No, porto Lisa in un agriturismo di un mio amico, ci saranno molto animali.» mi rispose.

«Perfetto, così noi andiamo al mare.» dissi alzandomi.

«Va bene.» ci sorrise malizioso.






Voglio essere buona, domani metto un altro capitolo se oggi ci sono almeno tre recensioni su questo, potrei anche aggiornare stasera :).

Alla prossima
Un bacione
Vero :)

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Capitolo 15
*** cap.15 ***


Pov.Zayn

Andai su a svegliare Lisa.

«Li, alzati, lo zio ti è venuta a prendere.» le dissi.

Si alzò e andò a cambiarsi in bagno. Mi scelsi il costume da mettere !e tre mio zio entrò in stanza.

«Mamma mi ha detto di portarla li. Ha detto che almeno tu e la tua ragazza sareste stati da soli.» mi disse sedendosi sul letto.

«Non tutti hanno una mamma come lei.» gli dissi prendendo il costume.

«Toglimi una curiosità, avete dormito tutti e tre insieme?» .

«Si, che c'è di strano?» gli chiesi aspettando Lisa che uscisse dal bagno così almeno mi sarei andato a mettere il costume.

«No, così.» disse.

Poi uscì dal bagno Lisa.

«Non me lo dai un bacio?» le chiesi sorridendole.

Mi si avvicina a me e mi abbracciò dandomi un bacio sulla guancia. Poi, con lo zio andarono via . Andai in bagno e mi misi il costume con sopra  una canotta nera.

«Hai fatto amore?» mi chiese Juliette dalla porta.

«Si, entra.» le dissi.

Entrò  e si mise il costume.

«Ho fatto dei panini da portare in spiaggia, non ti dispiace?» chiese.

«Nono, hai fatto benissimo.» le dissi lasciandole un bacio.

Poi scendemmo e andammo giù. Presi le chiavi e chiusi la porta, poi andammo verso la spiaggia.

Pov.Niall

Ci alzammo e andammo giù.

«Vi ho lasciato la colazione sul tavolo e il pranzo, ci vediamo dopo.» disse mia madre non appena scendemmo dalle scale.

la salutammo e andammo in cucina a mangiare.

«Esco.» disse Lucas passando di fretta davanti alla cucina.

Non feci in tempo a dirgli dove stava andando che uscii di casa.

«Quel ragazzo è sempre più strano.» dissi dando un morso alla Mio brioche .

«Non mi sembra un tipo cattivo o strambo.» disse Deborah.

La guardai con aria interrogativa.

«C'è, per me vuole solo farsi vedere.» specificò.

«Mi sa ce hai ragione amore, da piccolo non ha mai avuto amici come io e Zayn o cose del genere.» le spiegai.

«Proviamo a farcelo amico.» mi propose .

«Proviamo.» le dissi dandole un bacio.

Mise via le tazze e andammo in giardino.

Mi mettemmo sulla amaka e ci dondolammo.

«Deve arrivare arrivare Harry con Summer.» l'avvisai.

«Bene.» disse.

Poi in meno di un secondo lo vedemmo arrivare mano nella mano con Summer.

«Ciao ragazzi.» li salutammo.

«Come state ?» domandò Deborah.

«Bene. Giochiamo a palla?» chiese Harry.

«Si, certo.» gli disse Deborah.

«Amore! Non puoi scontrarti con Harry.» le dissi.

«Tranquillo, so giocare a calcio .» mi disse.

«Perfetto, io e Summer contro voi due.» disse Harry.

«Va bene.» rispondemmo.

Presi la palla e iniziammo la partita. Nemmeno un secondo e Deborah aveva già fatto goal.

«Grande amore.» l'abbracciai mentre gli lasciavo un bacio a stampo.

Poi ognuno andò alla sua postazione. Harry stava per tirare quando Deborah gli levò la palla dai piedi, ma stava cadendo. La presi e cademmo sull'erba. Ci mettemmo a ridere e ci baciammo.

Pov.Juliette

Stavamo prendendo il sole tranquillamente, sulla spiaggia c'erano poche persone, probabilmente erano tutti a lavorare.

«Andiamo a farci un bagno?» mi chiese Zayn.

«Si dai.» gli risposi.

Ci alzammo e andammo verso la tu va dato che eravamo sugli scogli.

Misi il piede in acqua e sentii che l'acqua era gelida.

«Madonna! Gesù, Giuseppe e Maria.» dissi.

«Dai non sarà così fredda.» mi disse Zayn mentre gli lasciavo uno sguardo.

E grazie! Lui non ha nemmeno sfiorato l'acqua.

Mi abbassai e gli lancia l'acqua.

«Mortacci tua.» disse allontanandosi per il freddo.

Io mi misi a ridere come una babba.

«Adesso vedi.» disse sorridendo malizioso.

«No, no, no!» dissi incominciando a correre.

M corsi incontro e cademmo anzi, mi fece cadere.

Non appena emersi dall'acqua aveva il doppio del freddo : «Tu sei matto!» gli dissi.

Lui se la rideva con gusto.

Pov.Deborah

«Mangiate con noi ragazzi?» chiese Niall a Harry e Summer.

«Si, perché no.» risposero.

«Bene, vado a fare da mangiare. Summer, vieni con me?» le chiesi.

«Si. » si alzò e mi seguì.

Accesi un fornello per riscaldare il cibo che ci aveva lasciato la madre di Niall stamattina.

«Bella giornata.» dissi cercando di fare conversazione.

Lei annuì soltanto.

«Che scuola fai?» le chiesi.

«Io lavoro .» disse.

«Di già?» chiesi.

«Si, alla sera faccio la cameriera al ristorante qua vicino.» mi rispose.

«A wow. Scommetto che ti fanno male i piedi a fine serata.» le dissi.

«Oh, sei stata l'unica che l'ha capito.» mi disse.

«Io penso che tutti i lavori sono stancati, non è che con un lavoro non fai niente ecc.» le dissi.

«Tu invece? Che farai quando tornerai  nella tua città?» mi chiese.

«Io parrucchiera e Juliette estetista. Siamo state prese da una signora che il negozio a cento metri dalle nostre abitazioni.» le dissi.

«Beh, un lavoro più bello del mio.» disse.

«Più meno sono uguali, non proprio ma ti stanchi allo stesso modo.» le dissi.

«Sai, sei proprio una bella e simpatica persona.».

«Grazie, anche tu non sei male.» le dissi sorridendole.

«Quanto hai studiato per diventare parrucchiera?» chiese curiosa.

«Tanto. Juliette a un certo punto volle mollare, ma io la ho sempre incoraggiata e adesso abbiamo ottenuto il nostro scopo.» dissi.

«Mai mollare.» .

«Esatto.» .

Parlando del più e del meno il pranzo era pronto. Aprii la finestra e chiamai i ragazzi: «È pronto.» dissi.

«Passami i piatti che mangiamo fuori.» mi disse Niall avvicinandosi a me.

Presi i piatti e glieli diedi. Il tavolo è sotto a un tendone che sarebbe a due metri dalla finestra, in parola povere un paradiso.

Presi le cose e le portai fuori.

«Buona pranzo.» dissi non appena fummo tutti seduti.

Pov.Zayn

Verso le tre ritornammo a casa. Salimmo al piano di sopra per andarci a fare la doccia.  La spinsi in bagno chiudendo la porta.

«Che stai facendo?» mi chiese sorridente Juliette.

La baciai solamente, e mentre la baciavo andammo verso la doccia.

Le diedi dei piccoli baci sul collo, succhiando appena il suo collo. Gemette a quei piccoli succhiotti.

«Ora capisco cosa vuoi fare.» mi disse prendendo il mio viso tra le sue mani e incominciò a baciarmi.

Le presi le gambe, portandomele alla mia vita. La sua schiena sbattè contro la maniglia della doccia. Il getto d'acqua fredda scivolò sui nostri corpi caldi. Il suo respiro divenne faticoso e iniziò ad ansimare.








Ed ecco come promesso! A tre recensioni metto l'altro :)
Un bacione 
vero :)

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Capitolo 16
*** cap.16 ***


Pov.Deborah

Harry e Summer se ne andarono, invece io e Niall rimanemmo seduti al tavolo guardando un punto non ben preciso.

«Che facciamo?» gli chiesi.

Si girò verso la mia parte e mi sorrise: «Boh, non saprei.» mi rispose.

«Ci andiamo a fare un giro?» mi chiese.

«Certo. Prendo la borsa e arrivo.» gli dissi alzandomi.

«Okay,ti aspetto davanti alla porta d'ingresso.» mi disse.

Salii al piano di sopra e presi la borsa, non mi accorsi che mi cadde il cellulare. Scesi di sotto e andai verso Niall che mi stava aspettando.

«Preso tutto?» chiese sorridendomi.

«Si, possiamo andare.» 

Chiuse la porta e andammo verso una gelateria per prendere qualcosa dato che fuori ci sono più di trenta gradi. 

«Ciao Rudy.» salutò il commesso Niall.

«Ciao Niall, non mi dire che questa è la tua ragazza?» gli chiese.

«Si, Deborah, lui è  Rudolfo ma noi lo chiamiamo Rudy. Rudy, lei è Deborah la mia ragazza.» ci presentò.

«Piacere.» ci stringemmo la mano.

«Che vi offro?» ci chiese.

«Due granite. Come le vuoi amore?» mi chiese Niall.

«Mm... Alla coca va bene.» gli dissi.

« Perfetto , due granite alla coca.» .

Ce le fece in un batter d'occhio.

«Grazie mille, ci vediamo.» lo salutò Niall.

«Quando volete, io sono qui.» .

Uscimmo e andammo in giro per il paese.

«Non so come farò a stare senza di te per un bel pò di mesi? Me lo spieghi?» mi disse.

A pensarci mi viene da piangere separarmi da lui, a questo non avevo ancora pensato.

«Non lo so nemmeno io. Sicuramente ti verrò a trovare, e lo stesso farai te.» gli dissi mentre con il braccio mo strinse a se, lasciandomi un bacio sulla testa.

Un sorriso si stampò su di noi.

«Non ci pensiamo adesso, mancano più di due mesi a quando me ne andrò.» gli dissi.

«Già.» .

«Io in estate dico spesso Fuck! This is summer .» gli dissi.

«Si addice.»  Mi disse dandomi un bacio a stampo.

Andammo in piazza e incontrammo Liam.

«Ciao Li.» lo salutò Niall.

Io timidamente, mentre abbassavo la testa, alzai la mano e lo salutai.

«Beh? Come mai quelle facce voi due?» chiese Niall sorridendo.

«Niente.» gli feci un finto sorriso sperando che Niall non se ne accorgesse.

«Voi non me la raccontate giusta.» disse Niall.

A un certo punto Niall spalancò gli occhi e guardò male Liam per poi posare lo sguardo su di me.

«Ti ha baciata!?» domandò alzando la voce.

«No, ma che dici?» gli dissi urlando.

«Gli si legge in faccia. Ora, o mi dite la verità o Liam si farà male.» disse guardandomi.

Pov.Niall

«E va bene, lo baciato.» disse Deborah diffendendolo.

«Non è vero! Io ho baciato lei.» disse Liam.

«Oh, insomma! Chi è  stato?» chiesi.

«Io.» disse Liam abbassando la testa. «Se vuoi puoi picchiarmi adesso.» aggiunse.

«Tranquillo, non ti farò niente. Può capitare che una volta la potresti baciare, infondo è una gnocca. Ricordati che la prossima volta che la baci ti stendo con un pugno.» gli dissi.

Poi presi la mano a Deborah e ce ne andammo via.

«Niall.» mi chiamò dolcemente Deborah.

«Dimmi principessa.» le dissi fermandomi un momento per guardarla, sorridendole.

«Ce l'hai con me?» mi chiese.

«Ma certo che no piccola.» le misi le mie mani sulle sue guancie e le lasciai un bacio.

«In un momento ho pensato che lo avresti steso con dritto in faccia.» mi disse abbracciandomi.

«Tranquilla.» le dissi lasciandole un bacio sulla testa.

Poi dopo vari sguardi di tranquillità andammo verso casa mia. Prima di entrare ricevetti un messaggio dal cellulare di Deborah.

"Ti ho tradito, sto con il figone di tuo cugino, mi dispiace."

«Amore, dov'è il tuo cellulare?» le chiesi.

«Nella borsa.» incominciò a cercarlo. «Non lo trovo.» aggiunse.

«Si io chi lo ha .» le dissi.

Pov.Zayn

Eravamo giù a guardare la tele quando mi ricordai che dovevo cucinare qualcosa.

«Minchia ! Le sette!» dissi alzandomi di colpo facendo saltare Juliette dallo spavento.

«Amore, mi hai fatto prendere un colpo.» mi disse seguendomi in cucina.

Mi misi a cucinare sotto gli occhi di Juliette che mi scrutavano attentamente.

«Che hai amore?» le chiesi girandomi un attimo e le sorrisi.

«Mi fa uno strano effetto vederti alle prese con i fornelli.» mi disse con le braccia incrociate ed era appoggiata alla porta.

«Sono a casa.» la voce sembrava quella di Lisa.

«Hey, ciao piccolina.» le dissi abbassandomi per abbracciarla.

«Mi sono divertita tantissimo.» mi disse.

«Sono felice, lo zio?» le chiesi mentre la tenevo in braccio.

«Boh.» mi disse.

«Come boh?» le chiesi.

«Non lo so, mi ha lasciato scendere e se ne andato.» mi rispose.

«E se non c'eravamo a casa? Dove andavi?» chiesi rivolgendomi a Deborah.

«È matto.» disse Deborah.

Misi giù Lisa e apparecchiai. Misi i piatti e mangiammo.

«Io dovrei essere a casa verso le nove.» disse di punto in bianco Juliette.

«Va bene, ti accompagno io. Come mai così presto?» le chiesi.

«Boh. La zia di Deborah ci vuole a casa per quell'ora, sicuramente andremo a mangiare fuori con il suo tipo.» disse.

«Louis e Al?» .

«Credo che verranno. Ma io come faccio senza di te?» mi si avvicina abbracciandomi e lasciandomi dei baci sulla guancia.

«Non lo so. Ma abbiamo già mangiato.» le dissi.

«Va beh, io mangio sempre, ormai sono abituata.» disse mentre ci scapparono delle risatine.

Pov.Deborah

Dopo che Niall le diede a Lucas, andammo a mangiare e gli dissi che sarei dovuta essere a casa verso le nove.

Verso le otto e mezza incominciammo a incamminarsi verso casa.

«Secondo te, come mi dovrei vestire stasera?» gli chiesi mentre la sua mano era su un mio fianco.

«Quando arriviamo a casa ti do una mano a scegliere il vestito.» mi disse lasciandomi un bacio a stampo.




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Capitolo 17
*** cap.17 ***


Pov.Niall

Arrivammo insieme a Zayn e Juliette.

«Hi boys.» li salutò Deborah.

«Ciao. Ma come mai tua zia mi ha fatto venire a quest'ora?» chiese Juliette a Deborah.

«Dobbiamo andare alla cena con il suo fidanzato.» le rispose.

«E noi? Ci abbandonate così?» chiesi visto che stava entrando senza di noi è non se ne sono accorte che ci eravamo fermati.

«Scusate.» dissero girandosi verso di noi e ci vennero incontro.

Deborah mi abbracciò e ci scambiammo dei baci amorosi, lo stesso fecero Zayn e Juliette. Poi loro entrarono e noi andammo verso la nostra casa.

«Andiamo a farci un giro? Sai, mi annoio senza il mio amore.» mi disse Zayn.

«A chi lo dici. Va bene, solita birra? Offro io stavolta.» gli dissi sorridendo.

«Va bene.» disse.

Pov.Deborah

«Niall se ne andato e si è dimenticato di darmi una mano con la scelta del vestito.» dissi a Juliette brontolando.

«Tranquilla, ti do una mano io.» mi disse mettendomi la mano sulla mia spalla.

«Grazie, sei una vera amica.» le dissi abbracciandola.

Poi salimmo al piano di sopra per scegliere un vestito.

«Io mi metto quello che mi ha regalato Zayn.» mi disse convinta Juliette.

«Io non saprei.» dissi soffermandomi su due vestiti.

«Prendi quello nero che si abbina con i tacchi .» mi disse .

«Vado a mettermelo.» le dissi prendendo anche i tacchi.

Mi misi il tutto è uscii dal bagno.

«Wow. Ma che gnocca! » mi disse con la bocca spalancata.

«Grazie.» la ringraziai.

In quel momento mi suonò il cellulare. Presi il telefono e risposi senza guardare chi era.

«Pronto ?» .

«Ciao piccola, mi dispiace molto, mi sono dimenticato per il vestito.» mi disse spiaciuto Niall.

«Ho visto. Tranquillo panda coccoloso, non me la sono presa prima che pensi male.» gli dissi.

«Grazie mille piccola, ti amo.» mi disse.

«Anch'io.» risposi.

«Vado, ci vediamo domani principessa.» mi disse.

«Non vedo l'ora.» gli dissi dopo aver chiuso la chiamata.

Juliette stava ridendo.

«Che Gai da ridere?» le chiesi fulminandola con lo sguardo.

«Panda coccoloso?» chiesi divertita.

«Si! Di notte e morbido come un panda.» le dissi.

«Invece Zayn.» stava per dire una cosa perversa, la fermai.

«Andiamo!» ci urlò mia zia dal piano di sotto.

«Ci troviamo e arriviamo.» le dissi.

Ci mettemmo di corsa il trucco e andammo giù di sotto.

«Ma che carine che siete.» ci disse sorridendoci.

«Grazie, possiamo andare adesso.» le dissi.

Prese le chiave della macchina ed uscimmo di casa.

Salimmo in macchina e ci dirigemmo a un ristorante della zona. Per tutto il viaggi guardai fuori dal finestrino, e mi accorsi di guardare troppo a lungo, quando ci fermammo perché il semaforo era rosso, un ragazzo.

Li guardai talmente tanto che mi sorrise, mi guardò intensamente e mise due dita ai lati della bocca facendo uscire la lingua. Ero disgustata. Mi girai dall'altra parte e per fortuna, la macchina riprese la sua strada.

«Che gente.» mormorai.

«Cosa tesoro?» mi chiese mia zia.

«Niente!» mi spaventai .

«Ha chiamato tua madre, mi ha chiesto se avevi un ragazzo, che le devo dire?» mi informò.

«Dille di si.» le risposi.

«Sei sicura?» .

«Si, tanto io sono qua e lei non c'è, cosa vuoi che mi faccia. » le risposi.

«Va bene, ah, verrà qui ad agosto.» mi disse.

«Io in quel momento sarò da Niall, mi sa che non tornerò mai più a casa.» dissi facendole ridere.

Poi arrivammo al ristorante. Il ragazzo di mia zia, diciamo ragazzo, era già lì che ci stava aspettando.

«Ciao!» disse venendoci incontro per salutarci.

Mia zia gli diede un bacio a stampo e poi lo salutammo noi con due baci sulla guancia.

«Andiamo.» 

Entrammo. Ci fece strada a un tavolo lontano dalla vetrata.

«Allora, per incominciare vi diciamo per quale motivo siamo qui.» incominciò a gesticolare mia zia. «Io e Cesare stiamo insieme.» aggiunse.

«Wow! Questa proprio non me l'aspettavo.» le dissi.

«Lo so, ma che ne dite?» ci chiese Cesare.

«Siete una coppia perfetta.» dissi a entrambi.

Pov.Niall

«Sai, volevo fare una festa a sorpresa a Deborah, il 29 sarà il suo compleanno.» dissi a Zayn mentre sorseggiavo la birra.

«Niente male come idea, e dove la vorresti fare?» mi chiese interessandosi a quello che avrei detto.

«Non so.» dissi sinceramente.

«Che ne dici al pub?» chiese.

«No, non sarebbe bello.» gli dissi.

«Mm... A casa mia?» chiese.

«Si! La tua casa è  perfetta, se tua madre vuole.

«Vedrai, la convincerò.» mi disse.

Poi prendemmo le birre e andammo verso casa.

«Dormi da me stasera?» chiesi a Zayn.

«Ma non c'era ho cugino a casa tua?» mi chiese .

«Stanotte se la fa con una che non so chi sia.» gli risposi.

«Va bene, avviso mia madre.» mi disse tirando fuori dalla tasca il cellulare.






Eccomi! Spero che il capitolo vi piaccia e che non ci siano errori, in tal caso fatemelo sapere.
Alla prossima 
Un bacione 

Vero :)

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Capitolo 18
*** cap.18 ***


Pov.Deborah

Per tutta la serata parlammo e ridemmo insieme. Devo dire che Cesare  è simpatico, divertente.

«Si è fatto tardi, io andrei a casa.» disse .

«Si, domani è  venerdì. Finalmente ultimo giorno di lavoro.» disse mia zia.

«Okay.» ci alzammo e uscimmo dal ristorante, assicurandoci di non aver lasciato nulla.

Cesare diede un bacio timido a mia zia, che teneri che sono. Poi andammo verso la macchina.

Non appena fummo arrivati a casa chiamai Niall.

«Pronto?» rispose dopo nemmeno uno squillo.

«Ciao amore.» lo salutai.

«Hey, ciao piccola.» mi disse felice.

«Siamo appena arrivati a casa e volevo parlare con te.» gli dissi.

«Dimmi tutto, è  successo qualcosa?» mi chiese.

«No è che, mi manchi anche se sono passate tre ore, e non so come farò a stare la notte senza di quando ritornerò a Limbiate.» gli dissi.

«Lo so, è lo stesso  per me.» mi disse.

Parlammo fino alle tre di notte.

Durante la notte.

Pov.Zayn

Mi svegliai di colpo verso le cinque del mattino. Avevo fatto un brutto sogno. 

Sudavo, mi alzai e mi avvicinaia a Niall e lo svegliai.

«Oh, Zayn! Mi hai spaventato!» disse alzandosi di colpo dal letto .

«Preparati che andiamo dalle ragazze.» gli dissi.

«Ma sei scemo? Se andiamo adesso come minimo, ci sparano!» mi disse.

«Alzati e non fare storie.» dissi.

Davanti casa delle ragazze.

Pov.Niall

Sbadigliai in continuazione.

«Che stai facendo?» chiesi a Zayn.

«Prendo le chiavi, Louis ha il vizio di nasconderle qui le chiavi.» mi rispose.

Saltò giù dal porticato e aprii la porta, poi la chiuse nuovamente.

Salimmo senza farci sentire da nessuno arrivando alla Camera dove le ragazze dormivano insieme.

Aprimmo la porta e entrammo.

Mi misi accanto a Deborah che dormiva beatamente. La strinsi a me con un'abbraccio.

Pov.Deborah

Venni svegliata da un raggio di sole che penetrata dalla finestra e veniva dritto nel mio occhio destro. Sentii che qualcuno mi stringeva a se. Pensai fosse Juliette.

«Juliette svegliati.» mi girai.

Ma guardando bene, era Niall!

«Niall!» lo abbracciai spaventandolo.

«Oh amore, che spavento.» mi disse stringendomi a se.

«Come sei entrato?» .

«Meglio che non te lo dico.» mi rispose dandomi dei baci.

Ci scambiammo dei baci affettuosi e poi andammo giù.

«Buongiorno.» dissi a Louis e Al vedendoli in cucina.

«Ciao, ma tu da dove sei entrato?» domandò Louis a Niall.

«Zayn sa del tuo vizietto della chiave.» gli spiegò.

«Ah, quindi c'è anche Zayn?» .

«Si.» gli rispose Niall.

«Dopo lo ammazzo .» disse.

«Ascolta, lo sapevi che Liam ha baciato Debby?» si sedette accanto a Louis.

«Com è lo hai...» lo interruppe dicendogli : «Me ne sono accorto dai loro sguardi, e poi me lo ha detto.».

«Non l'hai picchiato, vero?» gli chiese.

«No, ma se lo rifà finisce male.» rispose.

«beh, è  un traguardo.» gli disse Louis .

«Cosa intendi?» gli chiesi sedendomi.

«Niente.» distolse lo sguardo.

Mi nasconde qualcosa.

«Ho scoperto che verrà la zia ad agosto.» .

«Infatti io starò da Niall, almeno non mi uccide.» gli dissi.

«Come mai?» mi chiese ridendo Niall.

«Non so, quando scopre che sono fidanzata, boh, va su tutte le furie.» dissi.

«Come mai?» chiese Niall.

«È  normale, tutte le mamme sono così.» gli rispose Louis.

«Ma da quanto state insieme?» ci chiese Al.

«Una settimana.» rispondemmo io e Niall.

«Ah, ma da poco allora.» disse. «Strano, noi stiamo stati tre anni insieme e non hai voluto dirlo ai miei, e con lei hai intenzione di dirglielo?» chiese.

«Te lo già detto, eravamo piccoli.» si alterò Niall.

«Chi vuole dei cornetti?» cambiò  domanda Louis.

«Io.» dissi.

Facemmo colazione in silenzio, cosa che io odio. Poi sentii qualcuno abbracciarmi da dietro.

«Oh Juliette, dormito bene?» le chiesi.

La sua faccia era di felicità. Si sedette sulla sedia sospirando per la troppa felicità.

«Benissimo.» disse.

Qualcosa mi dice che quei due abbiano fatto qualcosa quando siamo scesi Niall e io.

«Guarda.» mi disse parandomi la mano.

«Che bel anello.» dissi guardandolo bene.

«Me lo ha dato Zayn quando me lo sono ritrovato nel letto.» mi disse con un sorriso a trentadue denti.

«Posso vederlo?» le chiese Niall.

«Certo.» glielo fece vedere.

Tirò un sospiro di sollievo.

«Niall come mai quella reazione ?» gli chiesi.

«Nulla.» disse alzandosi.

Mi diede un bacio e poi andò  su.







Da adesso in poi aggiornerò a tre recensioni :)

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Capitolo 19
*** Cap.19 ***


Pov.Niall
 
Salii su di sopra.
 
«Sei un coglione.» dissi scherzando a Zayn.
 
«Scusami, avrei dovuto dirtelo. Avevi pensato che fosse il tuo anello?» disse come se fosse un'affermazione.
 
«Si, mi sono spaventato.» dissi.
 
Mi accorsi che Deborah aveva sentito tutto quello che avevamo appena detto.
 
«Debby.» la chiamai.
 
«Mi devi dire qualcosa amore?» mi chiese.
 
«Emm... No, tranquilla.» mi avvicinai a lei dandole un bacio.
 
«Va bene.» mi disse ritornando giù di sotto. «Ah, dovevo prendere una cosa.» disse rientrando in stanza.
 
Prese quello che doveva prendere e scese dopo avermi lanciato un sorriso dolce e tranquillo.
 
«Cazzo, lo stava per scoprire.» disse a bassa voce Zayn.
 
«Lo so, allora? Per la festa?» gli chiesi sedendomi accanto a lui.
 
«Preparati forte, sabato, a casa mia!» disse.
 
«Si!» urlai.
 
«Sh!» .
 
«Si scusami.» dissi ridendo.
 
Pov.Deborah
 
Sono sempre più confinata che Niall mi nasconde qualcosa.
 
«Ascolta July, sai per caso se mi nasconde qualcosa Niall?» le chiesi avvicinandomi a lei.
 
«Emm... No.» disse incerta.
 
Era ovvio che sapeva qualcosa ma non voleva dirmelo.
 
«E dai, puoi dirmelo.» dissi facendo spallucce.
 
«No! Ho giurato di non dire nulla.» .
 
«A ma quindi sai qualcosa!» la feci giurare.
 
«Cazzo!» disse tra se e se.
 
«Un accenno?» le chiesi.
 
«Si, ceh, no!» disse.
 
«Dai.» .
 
«Va bene, ti piacerà. Ho già detto troppo.» disse.
 
«Okay, so solo che mi piacerà.» dissi sedendomi.
 
«È già tanto che ti ha detto questa cosa.» mi disse Louis alzandosi per mettere la tazza nel lavandino, mi diede un bacio sulla fronte prima di andare su.
 
«Scusami se mi permetto, per quale motivo ti sei lasciata con Niall?» chiesi a Al.
 
«Emm... Lo mollato io.» mi disse.
 
«Ah, e se si può sapere, come mai?» .
 
«Non mi piaceva più, non provavo quello che ho provavo quando ci siamo messi insieme. E voi?» mi chiese.
 
«Lo amo tantissimo, non possiamo stare un giorno senza vederci, lo stesso per la notte.»
 
«E come farete quando te ne andrai?» mi chiese.
 
«Bella domanda.» le dissi.
 
«Scommetto che ti chiamerà sempre.» mi disse facendo un sorriso.
 
«Scommetto che lo faceva con te?» le sorrisi.
 
«Si. Mi amava, gli ho spezzato il cuore lasciandolo.» disse malinconica.
 
«Ma se non lo ama i hai fatto bene. Non puoi stare con una persona che non ami solo per non farla soffrire.» dissi.
 
«Tu dici?».
 
«Si.» le misi la mia mano sulla sua.
 
«Che state facendo?» chiese Niall guardola male.
 
«Niente, chiacchieravamo.» gli dissi.
 
Mi alzai e gli diedi un bacio.
 
«Vado a cambiarmi.» dissi.
 
«Aspetta vengo anch'io.» mi seguì Juliette.
 
Pov.Al
 
Non mi piaceva stare sola con Niall, ma gli dovevo dire una cosa anzi, chiarire.
 
«Niall, ti devo parlare.» gli dissi.
 
«Non ho voglia.» disse.
 
Se ne stava andando quando lo fermai.
 
«E io te lo dico lo stesso. Mi dispiace che ti abbia lasciato, ma non ti amavo più. Non devi avercela con me.» gli dissi.
 
«E va bene, mi dispiace, amici?» mi porse la mano.
 
«Certo .» gli sorrisi stringendogliela.
 
Poi se ne andò mentre Louis mi venne incontro.
 
«Andiamo farci un giro?» mi chiese Louis.
 
«Certo.» gli diedi un bacio per poi andare fuori mano nella mano.
 
Pov.Zayn
 
Deborah fece da mangiare con Juliette, mentre Niall e io stemmo sul divano a parlare.
 
«Allora, è tutto pronto, c'è hai capito.» gli dissi a Niall.
 
«Babbo non qui.» mi tirò un pugno.
 
«Io te lo sto dicendo. Sabato si farà, quindi dillo a tutti tranne a lei.» gli dissi.
 
«A mangiare!» ci chiamò dalla cucina Deborah.
 
«Arriviamo.».
 
Ci alzammo e andammo in cucina.
 
Mangiammo in completa sintonia, parlammo e scherzammo.
 
«Aspetta amore, ti do una mano a sparecchiare.» le disse Niall a Deborah.
 
Presi Juliette e la portai su in camera chiudendo la porta, non a chiave.
 
«Hai detto qualcosa, o meglio, ti è scappato qualcosa con Deborah?» le chiesi.
 
«Tranquillo, non sa nulla. Le ho solo detto che le piacerà.» .
 
«Brava.» dissi abbracciandola lasciandole un bacio.
 
«Mi piace molto il tuo anello.» mi disse all'orecchio.
 
«Davvero? Pensavo che avevo scelto male l'anello.» le confessai.
 
«Tranquillo, è perfetto. Grazie mille per il tuo regalo, adesso te lo faccio io il regalo.» mi disse mentre cadevamo sul letto, accompagnati dalla sua piccola risata.

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Capitolo 20
*** cap.20 ***


Pov.Niall

Come misi l'ultima cosa nel lavandino abbracciai Deborah da dietro.

«Che hai amore?» mi chiese guardandomi abbracciandomi.

«Niente. Vieni con me, passiamo un pò di tempo insieme,» le dissi prendendole la mano.

Andammo sulla sua amaka in giardino. Mi sdraiai facendo sdraiare Deborah su di me. Continuò a baciarmi. La strinsi a me, giuro che se potessi non la lascerei più.

Continuammo a baciarci fino a quando Harry non ci interrompe.

«Niall! Corri! Liam si sta picchiando con Brain!» mi urlò.

«Non si può mai stare in pace qui.» dissi alzandomi.

Uscimmo di fretta dalla casa per andare al posto. 

Deborah si mise la mano davanti alla bocca con le lacrime che le innondavano la faccia.

«Portala via Harry.» gli ordinai a Harry.

«Si.» disse portandola via.

Mi misi in mezzo a quei due per dividerli.

«Vattene Niall, lo faccio fuori!» disse Liam cercando di colpirlo di nuovo.

«Smettila, smettetela! Per quale motivo vi stavate picchiando?» chiesi.

«Sto stronzo voleva farsi Deborah.» disse Liam.

Mi tratenni e mantenni la calma.

«Andiamo Liam, vieni con me.» gli dissi spingendolo via.

«Perché lo fai?» mi chiese mentre ci allontanavamo.

«Fare cosa?» gli domandai.

«Mi difendi sempre, ho baciato Debby e non te la sei presa.».

«Siamo o non siamo amici?» sorrisi.

«Si ma se baci la ragazza di uno, quel qualcuno ti prenderà a pugni.» .

«Vi siete solo baciati, non avete fatto altro, o hai fatto dell'altro?» chiesi fermandomi.

«No Niall! Ma che ti salta per la testa? Non ho mica messo la lingua.» mi disse.

«Sicuro?».

«Si, tranquillo.» detto questo chiamai Harry per sapere dove erano finiti.

Come Deborah ci vide corse incontro a Liam, senza smettere di piangere, lo abbracciò.

Sono amici, Deborah tiene a lui.

«Tranquilla, sto bene.» le disse.

«Io quando vedo qualcuno che litiga mi viene da piangere e tremo.» disse.

No si staccarono più.

«Vieni, tu accompagnamo a casa.» gli dissi.

Pov.Zayn

Avevo Juliette sul mio petto nudo e le accarezzavo i capelli, i suoi capelli profumati.

«Certo che sei una bomba amore.» mi disse lasciandomi un bacio a stampo.

«Anche tu mica scherzi.» la guardai dritta negli occhi.

I nostri sguardi si incrociarono mentre qualcosa sbatteva contro la finestra della camera.

Mi alzai andando a vedere chi era.

«Che ci fai qui?» urlai vedendo il  cugino di Niall giù di sotto.

«È stato una figata!» urlò.

«Chi è amore?» mi chiese Juliette.

«Il cugino di Niall.» le dissi.

«Dillo anche a Niall.» disse per poi andarsene.

«La gente sta proprio male.» dissi sdraiandomi accanto a Juliette.

«Dovremo andare, Lisa ci sta aspettando.» le dissi baciandola.

«Certo.» si alzò e si vestii.

Poi scendemmo per poi uscire. Mandai un messaggio a Niall per dirgli dove eravamo prima che si preoccupare che non ci vedeva e ci cercava inutilmente. 

Pov.Niall

Ricevetti il messaggio da Zayn.

«Liam, devi lasciarli perdere, queste persone vogliono solo farti incazzare.» gli dissi.

Entrammo in casa sua e andammo nella sua camera mentre Deborah andò a prendere il cotone con l'alcol.

«Lo so Niall, e che non ho resistito a picchiarlo.» mi disse mentre la sua mascella si serrò.

«Guarda, anche io lo avrei preso a pugni, mi ha toccato la ragazza. Cerca di ignorarli, almeno non finisci nei guai.» gli dissi.

Pov.Deborah

Cercai da tutte le parti, in bagno, l'alcol e il cotone. Ci misi tantissimo prima di trovarli.

Li presi e ritornai in camera da Liam e Niall.

«Eccolo! Non riuscivo a trovarlo.» gli dissi a entrambi.

Un sorriso si stampò sulle loro facce.

Mi avvicinai a loro, inzuppai il cotone con l'alcol e glielo misi sulla ferita.

Gemette dal dolore.

«Mi hai fatto male.» mi disse lamentandosi.

«Mamma mia quante storie.» gli dissi sorridendo.

Liam mi lanciò uno sguardo, facendomi stare un pò male.

«Lascia amore, lo faccio io.» intervenne Niall prendendo il pezzo di cotone.

Mi sa che si stava ingelosendo.

Mi feci da parte.

Dopo un ora

Ritornammo a casa.

«Ma amore, come mai tutti ti cercavo e sopratutto, come mai ti vengono tutti dietro?» mi chiese Niall abbracciandomi.

«Non lo so amore, ma di sicuro c'è lo zampino di tuo cugino.» gli dissi.

«Sicuramente.» disse.

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Capitolo 21
*** cap.21 ***


Pov.Zayn

Incominciammo a giocare con Lisa, non appena fummo a casa.

A un certo punto suonò il campanello, mia alzai e andai a vedere chi era.

«Ciao, possiamo stare qui con te per un pò?» era Harry.

«Certo, entra pure.» lo feci entrare.

«Ciao Juli.» salutò Juliette.

«Ciao Harry, è  successo qualcosa?» gli chiese.

«Si, ho litigato con Summer.» le rispose sedendosi vicino a lei.

Incominciarono a parlare del più e del meno.

Me ne andai in cucina per farmi un panino e mi portai anche Lisa, non volevo che ascoltare una cosa da adulti, il discorso non era adatto ad una bambina così piccola.

«Con cosa lo vuoi il panino?» le chiesi mentre prendevo il toast.

«Non lo voglio.» mi disse semplicemente.

«Come non lo vuoi?» le chiesi mettendomi accanto a lei.

«Non ho fame, vado da Harry e Juliette.» disse.

La fermai prima che andasse di la.

«Perché non mi fai andare in sala?» mi chiese guardandomi male.

«Perché... Ubbidisci e non fare storie.» le dissi.

Sbuffò e si sedette a tavola.

«Dei miei amici fanno una festa domani, ci posso andare?» mi chiese guardandomi con occhi da cucciola.

«Va bene.» le dissi.

«Ma mamma mi ha detto che non posso andare.» .

«Tranquilla, sei fai la brava parlo con mamma stasera.» le dissi.

«Grazie mille Zayn.» mi abbracciò.

«Di nulla piccola.» le diedi un bacio sulla guancia.

Poi sentii che i ragazzi iniziarono a parlare dei videogiochi appena usciti .

«Se vuoi puoi andare di là.» le dissi sorridendole.

«Comunque se non volevo sentire cose su sesso o cose del genere, so già tutto.» mi disse.

Rimasi scioccato da quello che mi aveva detto.

Pov.Niall

Deborah fece da mangiare  mentre io l'aiutai passandole le cose.

«Perché mi guardi così?» mi chiese Deborah sorridendo appena a quella domanda.

«Sei troppo bella.» dissi mordendomi le labbra.

Non resistetti, le sue labbra chiamarono le miei. 

«Sono a casa!» disse la zia di Deborah entrando in casa.

«Uffi! Recuperiamo dopo.» mi disse maliziosa.

«Certo.» emisi una piccola risata.

«Ciao Niall, ciao tesoro.» ci salutò.

Poi prese la padella e ci disse: «Continuo io, voi andate a fare qualcos'altro.» .

«Andiamo in camera che io sono stanca.» disse Deborah.

Poi salimmo su in camera sua e si mise sdraiata sul suo letto. Mi misi accanto a lei senza toglierle gli occhi di dosso.

«Che intenzione di fare domani?» le chiese accarezzandole con il sorso della mano la sua guancia.

«Non saprei, tu cosa vuoi fare?» .

«Quello che vuoi tu.» le dissi dandole un bacio sulla fronte chiudendo gli occhi.

Misi la testa accanto alla sua guardandola.

«Ragazzi, io esco, vado a casa di Cesare. Torno stasera sul tardi.» ci disse la zia di Deborah entrando in stanza.

«Va bene zia.» le rispose.

«Niall, tienila d'occhio.» mi disse.

«Tranquilla, con me è al sicuro.» le dissi sarcasticamente.

Poi prese la borsa e se ne andò. Deborah mi guardava mentre le massaggiavo i capelli profumati al cocco.

«Ti amo.» mi disse abbracciandomi.

«Anch'io.» .

Poi entrò in stanza Louis con Al.

«Scusate il disturbo, ma dobbiamo dirvi una cosa.» disse Louis sedendosi sul letto di Juliette.

«Sempre quando stiamo insieme.» borbottò Deborah.

«Cosa tesoro?» chiese Al.

«Nulla.» disse mettendosi seduta, lo stesso feci io.

«Okay, non so come dirvelo, e non so come dirlo alla zia.» 

Pov.Deborah

Pensai e ripensai che Al fosse in cinta, ma ogni pensiero mi si infrangeva .

«Non sarai mica in cinta?» chiesi.

La risposta che ricevetti fu di stupore.

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Capitolo 22
*** cap.22 ***


Pov.Deborah
 
«Si, sono in cinta. Oh, ma zitti con sua madre, non so se la prenderà bene.» mi disse.
 
«Che bello! Louis, mi rompi sempre con le precauzioni ma sei il primo che deve usarle.» dissi a Louis.
 
«Lo so, non sono un buono esempio. Ricorda che noi abbiamo vent'anni, non ne abbiamo quasi sedici .» mi disse sottintendendo i quasi sedici anni.
 
«Ma voi lo avete già fatto?» ci chiese Al.
 
«Beh, si.» dissi diventando in un momento rossa come un pomodoro. 
 
La vergogna mi travolse.
 
«Cosa?» alzò la voce Louis.
 
«Ascolta, non ho quattro anni! » gli dissi alternandomi .
 
«Amore, calma.» mi disse Niall.
 
«Okay, hai ragione, ma non voglio avere una cugina quasi sedicenne in cinta.» mi disse.
 
«Tranquillo, non succederà.» gli dissi facendogli vedere il preservativo.
 
«Si, potevi anche evitare di farmelo vedere. » mi disse ridendo Louis.
 
«Bene, noi andiamo.» si alzarono.
 
«Oh, zitti con sua madre.» mi disse Al guardandoci.
 
«Tranquilli, staremo muti come dei pesci.» le dissi.
 
«Grazie, a dopo.»  ci dissero uscendo dalla stanza.
 
Guardai Niall che mi stava sorridendo.
 
«Mi ami?» non capii subito il motivo della sua domanda.
 
Poi incominciò  a far i il solletico .
 
«No! Bastardo!» incominciai a ridere come una babba.
 
«Basta ragazzi, venite giù a mangiare.» ci disse Louis entrando in  stanza dopo venti minuti.
 
«Arriviamo.» gli dissi in preda alle risate.
 
Poi ci alzammo e andammo giù a mangiare. Il silenzio fu interrotto da Al: «Allora, quanto hai preso alla fine di quest'anno?» mi chiese.
 
«Novanta.» le risposi.
 
Mi pare che glielo avevo già detto ma va beh.
 
«Bravissima, sei una secchiona?» mi chiese.
 
«Lei secchiona? Ma stai scherzando?» le disse Louis incominciando a ridere come un coglione.
 
«Poverina, non la trattare così.» mi diffese Al.
 
«Lascialo stare, è  un babbo.» .
 
Pov.Zayn
 
Ed ecco ch'è entrata mia madre dal lavoro. Mi avvicinai a lei e le dissi «Ciao mamma, posso chiederti un favore?».
 
«Dimmi tutto amore.».
 
«Lisa domani vorrebbe andare a un compleanno, può andarci?» feci la faccia dolce.
 
«Certo.» disse.
 
«Grazie, grazie mamma! » le dissi dandole un bacio.
 
«Si ma a una condizione, devi andare con lei.» mi disse.
 
«No mamma, saranno tutti bambini piccoli, io che faccio? Juliette si annoierà quanto me.» le dissi.
 
«Allora non può andarci.» mi disse.
 
«Nono, vado io con lei.» le dissi subito dopo la sua frase.
 
«Vedi che capisci.» mi disse sorridendomi.
 
Si, vallo  a dire a Juliette o ancora peggio a LISA. Ma mi venne in mente un'idea.
 
Andai in salotto e dissi a Lisa : «Domani puoi andare alla festa.» .
 
Incominciò a esultare.
 
«Buona, ma vuole che io venga con te. Ti lascio lì e ti vengo a prendere dopo, quindi se la mamma te lo chiede io s Juliette eravamo con te.» le dissi chiaro e tondo.
 
«Certo, grazie mille fratellone.» mi diede un bacio prima di andare in cucina a mangiare.
 
Mentre andavamo in cucina Juliette mi prese in disparte e mi chiese: «Noi dove staremo mentre lei è alla festa?» .
 
«Poi lo vedrai.» le diedi un bacio dopo dico ché andammo a mangiare.
 
Dopo aver mangiato Juliette e io uscimmo per farci un giro.
 
«Madonna fa un pò freschino.» disse Juliette mettendosi le mani sulle spalle.
 
Le misi la felpa dicendole : «Tieni amore. Come va?» .
 
«Meglio, grazie.» mi disse porgendosi in avanti e lasciandomi un bacio a stampo.
 
Poi andammo in diversi negozi prima di ritornare a casa.
 
Pov.Deborah
 
Quando incominciò a fare buio salimmo in camera mia.
 
«Boh, sto ancora un pò e poi vado a casa.» mi disse Niall sedendosi sul letto.
 
«Perché? Non dormi con me?» gli chiesi mettendomi a sulle sue gambe lasciandogli dei baci sul collo.
 
«Se riesci a convincermi si.» mi disse con un sorriso malizioso.
 
Mattina seguente.
 
Pov.Niall
 
Mi svegliai con Deborah nuda addosso. Le diedi dei baci e l'ammirai in tutta la sua bellezza.
 
Poi pian piano aprii gli occhi. Appena mi vide un sorriso  si stampò sulla sua faccia.
 
«Mi sa che ti ho convinto.» mi disse ridendo.
 
«Mi sa di si.» le diedi un bacio sulla fronte.
 
«Buongiorno anche a voi.» una voce attirò la nostra attenzione.
 
Mi girai e vidi mio cugino che sorrideva con gusto.
 
«Che ci fai qui?» gli chiesi mentre Deborah si coprii di più con le lenzuola.
 
«La zia ha chiuso a chiave la porta e Louis ha detto che andava bene, che potevo rimanere a dormire.» spiegò.
 
«Cos'hai visto?» gli chiesi conoscendolo fin troppo bene.
 
«Tranquillo. Non ho visto lei nuda.» mi rispose.
 
Già che aveva detto nuda, quindi l'aveva vista.
 
Lo fulminai con lo sguardo.







continuo a tre rrecensioni. 
un bacione
Vero

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Capitolo 23
*** Cap. 23 ***


Pov.Niall 
 
Mi alzai e andai con Deborah a cambiarmi in bagno.
 
«Che hai amore?» le chiesi dati ch'era rossa in faccia, sembrava quasi mortificata.
 
«Tuo cugino vede troppe cose.» mi rispose vestendosi.
 
«Lo so,non ci posso fare nulla.» le dissi.
 
Appena finì di vestirmi andai giù.
 
«Non sei normale.» disse Deborah a Lucas.
 
«lo so, ma non che ci posso far io?» le disse con un tono che non mi piaceva tanto.
 
Lo guardai senza dire nulla.
 
«Che c'è?» mi chiese alzando le mani.
 
Pov.Zayn
 
Mi svegliai con Juliette accanto a me. Mi sporsi verso di lei stringendola a me in un abbraccio. Le diedi un bacio sulla guancia, la guardai e dolcemente quasi come un sussurro le dissi : «Buongiorno principessa.» 
 
«Buongiorno.» mi disse.
 
La guardai e le accarezzai la guancia sorridendole.
 
«Sveglia! Oggi andiamo alla festa.» disse entrando in stanza mia sorella urlando.
 
«Lisa! Non urlare, e esci dalla stanza.» le dissi facendola uscire.
 
Uscii dalla stanza e andò giù.
 
«Perché l'hai mandata fuori?» mi chiese Juliette mettendosi seduta.
 
«Mi da un fastidio quando fa così, e quando entra facendomi prendere un colpo.» le dissi.
 
A quelle parole iniziò a crepare dalle risate.
 
«Non ridere o il potere del solletico ti attaccherà.» le dissi alzando la mano.
 
«Provaci e finisci male.» disse con tono di sfida.
 
«Sicura?» mi avvicinai a lei.
 
«No! Non ci provare!» mi disse alzandosi .
 
«Arriva!» le dissi incominciando a farle il solletico sulla pancia.
 
Cadde a terra ridendo.
 
«Basta!» disse senza smettere di ridere.
 
«Mm... No!» dissi continuando.
 
«Dai, smettila!» disse.
 
Poi sentii mia sorella urlare.
 
«E adesso che succede? Vado a vedere.» dissi a Juliette dandole un bacio a stampo per poi scendere a vedere che cosa stava succedendo.
 
«Che succede?» chiesi a mia sorella che saltava come un canguro.
 
«Guarda.» mi diede una busta con su una scritta, strano, lei non sa leggere.
 
Godetevele.
 
«Fammi vedere che cosa è arrivato con questa lettera.» le chiesi.
 
«Queste.» mi fece vedere due scatole.
 
In tutte e due le scatole c'erano due paia diverse di scarpe supra.
 
«No ci posso credere.» dissi spalancando gli occhi dallo stupore.
 
 
Si distingueva chiaramente qual erano le mie da quelle di mia sorella.
 
«Chi ce li manda?» chiese Lisa.
 
«Sembrerebbe la calligrafia di papà.» le dissi.
 
«Wow, è diventato ricco allora.» disse Lisa.
 
Anche se lui era già ricco, anche quando non aveva ancora divorziato che lui era ricco.
 
«Già.» dissi semplicemente.
 
«Pensavo che eravate morti.» scherzò Juliette scendendo dalle scale.
 
«Guarda amore.» le dissi facendole vedere le scarpe.
 
«Madonna ma che belle.» disse guardando le scarpe.
 
Ora di pranzo.
 
«Venite a mangiare?» ci chiamò Juliette mentre posava i piatti sul tavolo.
 
«Eccoci.» dissi correndo in cucina per vedere chi arrivava prima.
 
«Ho vinto!» disse Lisa ridendo.
 
«Hai barato!» dissi ridendo a mia volta.
 
«Mangiate. A che ora dobbiamo essere lì?» chiese Juliette sedendosi a tavola con noi.
 
«Alle due.» le dissi.
 
«Ma è tra un'ora.» disse.
 
«Si, lo so.» le dissi.
 
Mangiammo e andammo a cambiarci.
 
«Avete finito?» chiesi dalla porta d'ingresso.
 
«Si, un attimo.» mi dissero.
 
Guardai l'ora sul cellulare, erano le 13, 45. Poi le vidi scendere. Erano bellissime.
 
«Madonna, ma che? Siete perfette.» le dissi a entrambe.
 
«Andiamo?» .
 
Uscimmo di casa e ci dirigiamo verso la casa dell'amico di Lisa, che se non mi ha detto una stupidaggine abita vicino alla stazione ferroviaria.
 
«Eccola.» disse Lisa indicandola.
 
Suonai, credo fosse sua madre, ci aprii la porta.
 
«Ciao, come state, entrate pure.» ci disse.
 
Ora mi ricordo chi era.
 
«A che ora la veniamo a prendere?» le chiesi mentre ci faceva strada.
 
«Quando volete. Tesoro lo puoi mettere li il regalo.» ci disse.
 
«Okay, noi andiamo. Se mia madre te lo chiede noi siamo stati qui tutto il tempo.» le dissi.
 
«Certo.»
 
Poi uscimmo. 
 
«Dove andiamo?» mi chiese Juliette sorridendomi un pò confusa.
 
«Indovina?» le dissi sorridendole maliziosamente.
 
«Solito spasso?» mi chiese sorridendomi.
 
«Ovvio.» le dissi.
 
Poi andammo nel mio posto segreto. Da fuori incominciai a baciarla, aprii la porta ed entrammo senza staccarci.
 
Faremmo sul letto, capovolgendo i ruoli, adesso era lei a stare sopra di me.
 
Rimanemmo nudi. Si staccò da me e di mise a cavalcioni sul mio grembo facendo dei cerchi immaginari.
 
 
 
 
 
 
 
Scusate il Ritardo, ma dovevo vedermi i ragazzi 
In tele.
spero vi piaccia.
un bacione 
Vero :)
Alla prossima

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Capitolo 24
*** Cap. 24 ***


Pov.Juliette
Mi sdraiai accanto a Zayn esausta.
«Tua sorella dovrebbe andare spesso alle feste dei suoi amichetti.» dissi sarcasticamente a Zayn che rise non appena lo dissi.
«Ma quanto ti amo!? Quanto!?» mi disse dandomi un bacio.
Poi prese una sigaretta, si mise i box e andò alla piccola finestra, della casetta segreta, a fumare.
Mi misi seduta e guardai il mio cellulare coprendomi con il lenzuolo bianco.
«Sono le cinque.» lo informai.
«Verso le cinque e quaranta andiamo a prendere Lisa.» mi disse lanciandomi uno sorrisone.
«Okay.» gli dissi.
Nel frattempo mi vestì.
«Guardo un pò di tele.» gli dissi prendendo il telecomando e accesi la tele.
Misi su Mtv e guardai 16 anni incinta.
«Che guardi?» chiese Zayn avvicinandosi dopo aver buttato la sigaretta.
«Sedici anni incinta.» risposi.
Si sedette dietro di me abbracciandomi e lasciandomi un bacio sulla guancia.
Mi girai verso di lui mettendogli una mano sulla guancia e lo baciai.
Pov.Niall
Eravamo soli soletti in casa.
«Vita mia, vieni siediti qui.» la invitai a sedermi accanto a me.
Mi sorrise. Mi mise le braccia intorno al mio collo. Strofinai i nostri nasi e incominciai a baciarla. Chiudemmo gli occhi e ci godemmo il momento .
Si sdraiò facendomi appoggiare a lei. Sul più bello entrò mio cugino dalla porta d'ingresso.
«Cuginone, ti devo far conoscere una persona.» urlò.
«Sono qui babbo.» mi alzai facendomi vedere, lo stesso fece Deborah.
«Scusate, spero di non aver interrotto nulla.» ci disse.
«No, tranquilli.» dissi sforzando un sorriso.
«Lei è la mia ragazza.» disse presentandocela.
«Ciao, io sono Niall suo cugino, lei invece è la mia ragazza Deborah.» dissi.
«Io sono Hope.» disse.
«Piacere.» 
«Beh noi andiamo.» ci dissero uscendo dopo averci salutato.
«Dove eravamo?» chiesi sorridendole.
Mise le braccia sul mio collo e mi disse: «A questo.» e mi baciò.
Pov.Zayn
Mi vestii e andammo a prendere Lisa.
«Chissà se lo sa tua madre che cosa ci fa.» mi disse Juliette.
«Lasciamo stare.» dissi ridendo appena.
Arrivammo alla casa dove era in atto la festa e notai che c'era la macchina di mia madre parcheggiata davanti.
«Merda!» dissi.
«Non mi dire che quella è la macchina di tua...» la ferma facendo di si con la testa.
«Mi sa che siamo nella Merda fino al collo.» disse.
Entrammo di fretta e la madre del festeggiato ci disse : «Vedo che non le avete trovate le caramelle.» 
«Caramelle... Ah no, ci hanno detto che erano finite.» quella donna ci parava il culto, le sono grato per quello.
«Aspettatemi qui, vado a recuperare Lisa.» ci disse allontanandosi.
«Grazie mille, te ne sono davvero grato.» le dissi.
«Vi capisco, siete ragazzi. Buona fine giornata.» ci disse sorridendoci poi andò dai bambini.
«Andiamo?» mia madre ci chiamò.
Andammo in macchina con lei e ci dirigemmo verso casa. Sorrisi a Juliette per quello ch'era accaduto.
Appoggiò la sua testa sulla mia spalla.
Pov.Niall
Mancavano pochi giorni a sabato, al compleanno di Deborah.
«Domani andiamo a fare un giro al parco?» le chiesi guardandola e accarezzandole dolcemente la sua guancia morbida e liscia.
«Si, ma dobbiamo prendere il treno.» mi disse.
«Non avrai paura di un treno?» le chiesi strappandole un sorriso.
«Certo che no.» .
«Che facciamo adesso?» le chiesi dato che mi stavo annoiando.
«Boh.» mi disse sorridendomi.
Mi diede un pugno.
«Perché?» le chiesi spiegazioni.
«Mah, mi andava.» disse camminandomi davanti sculettando.
«Che fai? Mi ecciti così!» le dissi ridendo.
«Anche tu, levati gli occhiali, sei troppo sexy.» mi disse mettendo le sue mani sulle mie ginocchia e avvicinandosi all'orecchio.
Mi morsi le labbra e la guardai. Le diedi un bacio di scatto. Si mise su di me e mi baciò.
Misi le mani dietro alla sua schiena stringendola a me.
Stemmo così fino a quando non si ricordò che doveva fare da mangiare.
«Vado a cucinare.» disse andando verso la cucina.
«Okay.» dissi sdraiandomi sul divano.
Poi mi addormentai.
Pov.Deborah
Feci da mangiare e salutai mia zia ch'era appena rientrata dal lavoro.
«Niall?» mi chiese.
«È sul divano, mi sa che sta dormendo.» le risposi.
«Vai, continuo io a fare da mangiare.» mi disse.
Andai verso il divano dove stava Niall e notai che stava dormendo. Mi misi seduta accanto a lui e gli diedi un bacio. Sentii ch'era caldo sulla fronte, forse è per il caldo, oppure per la febbre.
«Amore.» mi disse assonnato.
«Dimmi amore.» 
«Ho mal di testa.» mi disse toccandosi con la mano la fronte.
«Avrai la febbre panda morbidoso.» gli dissi guardandolo.

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Capitolo 25
*** Cap.25 ***


Pov.Deborah

Andai su a pretendere il termometro. Scesi e glielo diedi (il termometro specifichiamo). 

Lo guardai con passione, era troppo tenero, anche se, poverino, stava male.

«Come ti senti?» gli chiesi passando una  mano tra i suoi capelli biondi tinto.

«Malissimo.» mi disse.

Mi sedetti più in là facendogli mettere la testa sulle mie gambe, gli accarezzai dolcemente la parte dietro la testa mentre aspettavamo il risultato del termometro.

lo guardai, i nostri sguardi s'incrociatorono. Un sorriso apparse sulla sua faccia.

Le sue guance color rosso fuoco, mi faceva capire che aveva caldo.

«Mi sa che mi sono preso l'influenza.» mi disse ridendo appena.

Quella piccola risata mi faceva capire che aveva fatto una stupidaggine.

«Che hai fatto?» gli chiesi.

Mi guardò e mi disse : «Ice Bucket Challenge.» .

«Ma quanto sei scemo amore?» gli dissi lasciandoli un bacio sulla fronte.

«Lo so, ho fatto pure il video.» mi disse tirando , con orgoglio, il cellulare dalla tasca.

Incominciò a sfogliare tra i suoi video per cercare quello che aveva fatto.

«No! Ma l'hai fatto con quel deficiente di tuo cugino!» dissi guardandolo.

«Tu non sai che cosa stavo dicendo?» mi disse distolgendo lo sguardo dal cellulare per postarlo su di me per un paio di secondi.

Poi alzò il volume e con difficoltà sentì quello che stava dicendo. Capii chiaramente che diceva "Lo fatto per te, tu amo Debby! Però adesso tocca a te!".

Perfetto, ora mi dovrò prendere anch'io l'influenza per sta cretinata.

«Io non faccio nulla.» dissi ridendo per nascondere che non avevo proprio voglia di farlo.

«Dai.» mi disse facendo il labbro dolce.

«Va bene! Ma io giorno del mio compleanno.» gli dissi .

Pov.Niall

La guardai sorridendole, non sapeva che lo avrebbe fatto. se lo avrebbe fatto. davanti a tutti gli invitati.

«Come mai quella faccia?» .

O Dio se ne stava accorgendo.

«Niente. Madonna che mal di testa.» dissi portandomi la mano alla fronte.

Almeno avevo cambiato argomento.

«Amore mio.» disse dandomi un bacio sulla fronte.

La testa tra un poco mi scoppiava, non sapevo come mai, ma non dovevo fare l'Ice Bucket Challenge.

«Non riesco a mangiare stasera, scusami principessa.» le dissi.

«Tranquillo, se vuoi vai a riposarti su di sopra.» mi disse.

«Vado a dormire allora.» le dissi.

Gli diedi un bacio a stampo e andai su nella sua camera. Mi misi sul suo letto e chiuso gli occhi, addormentandomi qualche minuto dopo.

Pov.Deborah

Andai in cucina e mi sedetti per mangiare.

«CHa ha Niall?» mi chiese mia zia.

«Zia, ha fatto l'Ice Bucket Challenge.» le dissi sbuffando.

«Quello del secchio d'acqua gelata?» .

«Si quello.».

«I giovani di adesso.» mi disse mangiando.

«Si, ma Cesare?» le chiesi dato che avevo notato un anello al suo dito.

«Guarda.» mi disse facendomi vedere l'anello.

Sembrava una ragazzina di dodici anni che non vede suo padre da tanto tempo.

«Quindi è ufficiale?» le chiesi sorridendole.

«Si.» mi disse.

«Ma scusa, vi conoscete da due giorni e vi siete già messi insieme così?».

«No, ci conosciamo da un anno.» mi disse.

«Me coglioni.».

«Debby.» mi disse guardandomi male.

«Scusami.» dissi .

Poi sentii il campanello suonare, andò ad aprire mentre io mangiavo un' altro boccone.

«È per te.» mi disse mia zia vendono un cucina.

Mi alzai e andai alla porta non sapendo chi era.

«Liam?» lo guardai strana.

Un tuono, in quel momento, sentii. La pioggia incominciò a scendere.

«Scusami, non te lo aspettavi. Sono passato per vedere Niall, mi ha detto sua madre e suo cugino che era qui da te.» mi disse.

«Ma quello è sangue?» gli chiesi guardando il suo naso che stava iniziando a sanguinare.

Se lo toccò con il dito e se lo guardò.

«Beh... Si.» mi disse mortificato.

«Che hai fatto Liam?» gli chiesi sedendomi sul divano seguita da Liam.

«Non sono stato io a provocarlo.» .

«Di chi parli?» gli chiesi.

«Ti ricordi del ragazzo con cui dovevo fare a botte? -annuì- Si è presentato sotto casa mia. Sono sceso, i miei non c'erano a casa, abbiamo fatto a botte.» mi disse abbassando la testa.

«Come è finita?» gli chiesi con la mano davanti alla bocca.

«Le ha prese. Un suo amico chi ha divisi prima che uno dei due finiva davvero molto male.» mi spiegò.

«Ho solo una domanda, come ma sei venuto qui da Niall?» gli chiesi cercando di fare un'ipotesi.

«Vorrei dormire da lui, ma se sta qui non so dove andare.» mi disse.

«Per quale motivo? Hai una casa.» .

«Si ma i miei sono in Francia per lavoro e io sono solo a casa, e se si presentano in casa e mi fanno qualcosa?» .

«Hai ragione. Ma non so devo chiedere a mia zia perché non so se c'è posto.» gli dissi.

«Okay.» .

Mi alzai e andai in cucina da mia zia a dirle di Liam, anche se avrei sperato in un no. Avevo paura che se Liam sgarra Niall lo fa fuori.

Dopo averle spiegato ogni singola cosa a mia zia, mi diede la risposta. Mi disse di si con un sorriso stampato sulla sua faccia.

«Li, ha detto che va bene, dormirai nella stanza di Louis, mi ha detto che ha un letto.» lo informai.

«Grazie mille.» mi disse alzandosi.

Mi diede un bacio sulla guancia. Poi andammo su nella stanza di Louis per dirglielo.

«Lou, posso entrare?» bussai alla porta di mio cugino.

«Certo.» mi rispose da dentro.

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Capitolo 26
*** Cap. 26 ***


Pov.Deborah
 
Dopo che Louis sapesse tutto io andai tranquillamente nella mia stanza. Niall dormiva come un angelo. Lo guardai sorridendo. Mi misi vicino a lui e gli lasciai un bacio sulla guancia.
 
Era bollente, respirava anche male.
 
Mi alzai e accesi la tele.
 
Pov.Zayn
 
Mi sentivo strano quella sera, non so perché.
 
«Amore, abbiamo la casa libera.» mi disse .
 
Mi ero addirittura dimenticato che mia madre e mia sorella fossero andati a dormire da una collega di mia madre. Prima di uscire mi aveva pure detto di divertirmi con Juliette dato che non c'erano.
 
E che il divertimento abbia inizio. 
 
«Indovina? Cos'è questo?» le feci vedere con divertimento il preservativo.
 
Mi sorrise maliziosa e incominciò a baciarci.
 
Ci sdraiammo sul letto senza staccare le nostre labbra. Dopo un paio di bacio chiesi l'accesso. Ci mise un bel pò prima di acconsentire.
 
Dopo nemmeno dieci minuti eravamo nudi. Venni in lei facendola godere. Mise le gambe intorno alla mia schiena con le braccia intorno al mio collo.
 
«Madonna!» disse godendo in un modo che non avevo mai visto.
 
Mattina seguente.
 
Pov.Deborah
 
Mi svegliai con la testa appoggiata alla spalla di Niall.
 
Alzai lo sguardo per vedere che ore erano. Perfetto, erano le sette .
 
«Amore.» Niall si svegliò e mi diede un bacio sulla fronte.
 
«Giorno panda coccoloso.» dissi abbracciandolo.
 
«Mi sento ancora male.» mi disse.
 
Per tutta la notte aveva starnutito e non riusciva a chiudere gli occhi, a dormire.
 
«Piccolo, ci pensavi due volte prima di fare le cazzate.» gli dissi ammettendo una piccola risata.
 
«Mo vedi.» mi disse incominciando a farmi il solletico.
 
Erano fissati con il solletico. Non appena lo feci cadere dal letto un tuono fortissimo mi fece saltare dallo spavento.
 
«Piccola.» mi disse abbracciandomi.
 
«Mi sono cagata in mano.» .
 
Quando lo dissi scoppiammo a ridere entrambi.
 
Ci scambiamo e andammo giù. 
 
«Ma oggi non è il 27?» chiesi.
 
«Mm... Si!» mi rispose felice.
 
«Tra due giorni è il mio compleanno!» dissi saltando dalla felicità.
 
Mi sorrise prendendo il latte con il caffè.
 
Vidi mia zia scendere le scale.
 
«Già in piedi?» chiese mettendosi gli occhiali.
 
«Si.» disse Niall mentre tossiva.
 
«Vedo che non sei guarito.» gli disse.
 
«No.» .
 
«Vado, ci vediamo.» ci disse dandomi un bacio sulla fronte.
 
Pov.Zayn 
 
Mi svegliai tra le braccia della mia amata.
 
«Giorno principessa.» le dissi dandole un bacio .
 
«Giorno mio principe azzurro.» .
 
In quel giorno dovevo stare a casa con Niall, ma non sapevo se si ricordasse.
 
Dovevamo vedere che cosa fare per la festa di Deborah.
 
«Come stai?» le chiesi guardandola dritta negli occhi.
 
«Bene, non so ma ieri avevo una voglia di fare sesso.» mi disse.
 
«È un bene per me.» le dissi ironico.
 
«Scemo.» mi disse ridendo.
 
Andammo a cambiarci e dopo aver fatto la doccia andammo giù.
 
«Dopo mi accompagni a casa?» mi chiese Juliette facendo colazione.
 
«Si, tanto Niall doveva venire qui per la festa a sorpresa di Debby.» le dissi.
 
«Già, cerco di non dire nulla, sai, se parlo le cose mi scappano.» .
 
«Cerca di non farti sfuggire nulla.» le dissi.
 
«Va bene.» mi diede un bacio.
 
Dopo la colazione ci avviammo verso la casa di Deborah.
 
«Ciao.» disse Deborah facendoci entrare .
 
«Ciao socio, adesso arrivo, prendo il cellulare su di sopra e arrivo.» mi disse Niall andando su.
 
Pov.Deborah
 
Okay, in quel momento ero stra sicura che mi nascondevano qualcosa.
 
«Ciao cucciola.» mi disse Niall dandomi un bacio. 
 
Uscirono mentre io e July andammo su a parlare tra di noi.
 
«Non ha idea di quanto sesso faccio.» mi disse .
 
«È da un pò che non faccio sesso con Niall.» le dissi un pò stranita da sta cosa.
 
«Stasera prova a sedurlo.» mi disse.
 
«E come faccio?» le domandai.
 
«Ti do una camicia da notte.» mi rispose.
 
«Mm... Non ho mai sedotto nessuno...» confessai.
 
Stemmo fino all'ora di pranzo in camera, mentre Juliette mi spiegava come sedurre un ragazzo.
 
«Ragazze, è pronto da mangiare.» ci chiamò Al.
 
Era da un paio di giorni che cucinava al a mezzogiorno.
 
Andammo a mangiare. Nessuno parlò, sentiamo solo la pioggia che batteva contro la casa.
 
Di quel giorno, non vedevo l'ora della sera, almeno avrei per la prima volta, sedotto il mio ragazzo.
 
L'ora di sera arrivò subito. Dopo mangiato andai su ad aspettare Niall.
 
Mi misi la camicia da notte ed aspettai. Cercai di ricordare quello che mi aveva detto Juliette.
 
«Amore, scusa il...» e come mi vide si bloccò.
 
«Beh, il gatto ti ha mangiato la lingua?» mi avvicinai a lui sessualmente.
 
Chiusi la porta a chiave.
 
«S-sei b-bellissima.» balbettò guardandomi dalla testa ai piedi.
 
Lo spinsi sul letto. Mi misi su di lui e incominciai a lasciargli il collo. Indossava una camicia. Gliela sbottonai incominciando a baciargli il petto...

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Capitolo 27
*** Cap. 27 ***


Pov.Deborah
 
Mi misi a cavalcioni sul suo grembo.
 
«Dimmelo, sono una maiala, la più grande maiala che hai mai visto.» gli dissi sfregando le nostre intimità.
 
«Ma non voglio dirtelo.» mi disse.
 
Gli tirai uno schiaffo e gli dissi: «Dillo!» .
 
«Sei una maiala.» mi disse forse, avendo una erezione.
 
Pov.Zayn
 
«Vieni piccola.» dissi mettendo un braccio sulla sua spalla stringendola a me.
 
Eravamo sul divano a guardare la tele, con Lisa e mia madre.
 
«Sai che ho fatto vedere a Deborah come sedurre Niall. Perché mi ha detto che è da un pò che fanno sesso.» mi confidò all'orecchio per non farsi sentire da Lisa e mia madre.
 
«Strano, Niall non sembra... Beh insomma.... Hai capito.» le dissi sorridendole.
 
«Capisco perfettamente.» mi disse.
 
«Fate silenzio! Sto guardando la tele!» ci disse mia sorella al quanto incazzata.
 
«Va bene.» dissi .
 
Guardai Juliette, la sua faccia era divertita. 
 
Dopo il film andammo su a dormire.
 
Nel cuore della notte.
 
Pov.Niall
 
Le stavo accarezzando i suoi capelli profumati al cocco.
 
«Come sono andata con la seduzione?» mi chiese alzandosi per guardarmi.
 
«Un cinque su dieci, l'altra metà...» mi feci capire.
 
«Okay.» mi disse disegnando un cerchio immaginario sul mio petto con l'indice.
 
Mattina seguente.
 
Pov.Zayn
 
Venni svegliato dal suono del mio cellulare. Non riuscivo a capire che suoneria fosse, e specialmente perché suonasse. Lo presi e lo guardai. Vidi un messaggio da parte di Niall, giuro ch'era ossessionato dalla festa di Deborah.
 
Lo rimisi sul comodino e abbracciai Juliette. Guardai e vidi mia sorella che dormiva abbracciata da Juliette.
 
«Buongiorno amore.» mi disse Juliette dandomi un bacio.
 
«Giorno.» ricambiai il bacio.
 
Poi scesi giù in cucina, quella sera avrei dovuto tirare fuori le cose per la festa a sorpresa.
 
Mi preparai un caffè quando vidi Harry passare davanti a casa mia. Sorpassò la mia casa, ma poi lo vidi alla mia porta.
 
«Dimmi tutto Harry.» gli dissi facendolo entrare.
 
Era tutto bagnato.
 
«Ho saputo della festa a sorpresa, sono passato per vedere se ti serviva una mano.» mi disse.
 
«Si, vieni domani mattina per i preparativi.» gli dissi.
 
«Okay. Faccio andare Summer con Deborah, abbiamo creato un piano.» mi disse.
 
«Illuminami genio.» .
 
Dopo avermi spiegato il suo "piano" lo ritenni geniale.
 
«Va bene, è perfetto. Allora non hai un criceto nella testa.» ci dissi sarcasticamente.
 
«Ah, ah! Sei troppo spiritoso.» mi disse serio.
 
«Scherzavo.» gli tirai un pugno scherzoso sulla sua spalla.
 
«Adesso vado che devo fare dei giri.» .
 
«Non vuoi l'ombrello?» Gli chiesi dato che fuori diluviava.
 
«Em... Si dai.» mi rispose.
 
Gli diedi l'ombrello e uscii di casa. 
 
«Chi era?» sentii alle mie spalle.
 
«Harry, aveva fatto un piano per domani.» le dissi.
 
«Fantastico, ci mancava solo lui.» disse andando verso la cucina.
 
«Senti amore, io no le volevo le supra, anche se mi piacciono tantissimo, le vuoi te?» le chiesi andando in cucina verso di lei.
 
«Davvero? Ceh, dici suo serio?» .
 
«Si.» dissi.
 
«Grazie mille amore.» mi disse espansioni braccio.
 
Mi sa che l'avevo fatta felice.
 
Pov.Lucas
 
"Mi svegliai con due tipe accanto", incominciò a suonarmi il cellulare con la mia canzone preferita di Emis Killa.
 
«Pronto?» risposi.
 
«Sono nuda e aspetto qualcuno che venga da me a conoscere la mia amichetta.» .
 
Sapeva chi era, quindi riattaccai.
 
«Chi era?» la voce di mia zia mi fece saltare, caddi dal letto mentre lei se la rideva con gusto.
 
«Mi hai spaventato zia.» le dissi guardandola.
 
«Scusami.» disse semplicemente ridendo.
 
«Scusa un corno.» mi alzai da terra.
 
«Dopo vado a lavorare, arriverà qui una bambina di tre anni, chiama Niall e digli di vendita a prendere.» mi disse andando giù.
 
La seguì e le chiesi «Come mai?».
 
«Lui fa il babysitter a questa bambina, prende dieci euro ogni volta che la tiene e le fa compagnia.» mi rispose.
 
«Mm... Anch'io potrei iniziare a farlo.» le dissi.
 
«Ho capito, lo chiamo io.» mi disse.
 
«Perché non vi fidate mai di me?» le chiesi .
 
«Non ho tempo per elencare tutti i motivi.» mi disse mentre prendeva la sua borsa.
 
«Ciao zia.» la salutai dandole un bacio sulla guancia.
 
«Ciao, non mi distruggere la casa.» mi disse uscendo con l'ombrello.
 
Pov.Niall
 
Ricevetti una chiamata da mia madre .
 
«Pronto?» .
 
«Tra un Emily viene a casa, valla a prendere, non voglio che sta con tuo cugino.» mi disse.
 
«Okay, adesso vado.» le dissi .
 
Dopo esserci salutati chiusi la chiamata.
 
«Chi era?» mi chiese Deborah grandiosi verso di me.
 
«Mia madre, devo andare a prendere Emily.» le dissi.
 
«Oddio! La bambina che tieni?» mi chiese coprendosi il seno con le lenzuola color rosso.
 
«Si.» le dissi dandole un bacio.
 
Presi i miei vestiti e me li misi, poi uscii di casa.
 
Pov.Deborah
 
Non vedevo l'ora di vedere quella bambina. In inverno avevo chattato con Niall e venne fuori che lui teneva questa bambina. Mi inviò una sua foto ed era bellissima.
 

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Capitolo 28
*** cap.28 ***


Pov.Deborah

Erano passati dodici minuti da quando Niall era andato a casa sua per prendere Emily, mi stavo preoccupando.
Vidi Liam scendere dalle scale assonnato.

«Buongiorno.» gli dissi vedendolo sedersi accanto a me.

«Giorno.» .

I nostri sguardi si incrociarono, il mio cuore accelerò non appena i suoi occhi scrutarono i miei di occhi.

«Siamo a casa!» sentii la voce di Niall.

«Siamo in cucina.» lo avvisati.

Niall non appena vide Liam che non staccava gli occhi da me.

«Ciao Li.» lo salutò.

«Ciao. Hey, ma che bella bimba.» le disse prendendola in braccio. «Come ti chiami?» le chiese sorridendole.

La sua voce fine, quella voce meravigliosa.

«Emily.» disse a bassa voce.

Che tenera ch'era, si vergognava.

«Avevi ragione Niall.» gli dissi.

«Di che parli?» .

«È bellissima.» dissi guardandola.

«Già. » disse dandomi un bacio.

«Niall, ti posso parlare?» gli chiese Liam a Niall.

«Dimmi tutto.» .

«In privato.» disse.

«Vieni Emily, andiamo su a cercare le mie vecchie Barbie.» le dissi parandole la mano.

Liam la mise giù e insieme andammo su in camera mia. Mi ricordavo che mia zia aveva tenuto le mie bambole/Barbie nell'armadio.

«Quanti anni hai?» le chiesi per cercare di farla parlare e per farle spezzare la vergogna.

Mi fece tre con la sua manina.

«Ah! Tre anni, ma sei piccola.» le dissi.

La vidi diventare in un attimo rossa.

«Soffri il solletico?» le chiesi guardandola maliziosa.

Fece di si con la testa.

«Attenta!» le dissi incominciando a farle io solletico.

Incominciò a ridere come una matta.

«Basta!» disse senza smettere di ridere.

«A ma allora parli.» la sua vocina mi risuonava nella testa.

«Vedo che vi divertite insieme.» ci disse Niall dalla porta.

«Aiutami Niall!» gli disse ridendo.

Smisi di farle il solletico e la lasciai andare. Si mise dietro a Niall con un dito in bocca ed era aggrappata alla sua gamba.

«Tutto apposto con Liam?» gli chiesi avvicinandomi a loro.

«Si.» mi disse lanciandomi un bacio a stampo.

Si mise sulle ginocchia e disse ad Emily: «Lei è la ragazza che mi piaceva.» .

«Cosa?» gli chiesi.

Quella bambina sapeva che io gli piacevo?

«Una volta ha visto una tua foto sul mio cellulare, credo fosse la tua immagine del profilo- certo, la mia immagine del profilo- comunque, mi ha chiesto chi era e le dissi che era la ragazza che mi piaceva.» mi rispose.

«Ah, okay. Domani è il mio compleanno.» dissi contenta.

«Vedrai che bella sospesa che ci sarà domani.» mi disse facendomi l' occhiolino.

«Cosa stai progettando?» gli chiesi sorridendo.

«Non posso dire nulla, lo saprai domani.» mi disse solamente.

«Dai!» replicai.

Poi il suo cellulare squillò. Rispose.

«Era tua madre Emily.» le disse guardandola dopo aver chiuso la chiamata.

«Che cosa ha detto?» gli chiese portafogli in braccio.

«Che rimani a mangiare qui da noi perché tua madre lavora fino a tardi.» le disse.

«Posso dormire con te?» chiese Emily facendo una faccina che a me piaceva tantissimo, era troppo tenera.

«Aspetta, chiamò tua madre e glielo chiedo, per te amore va bene?» mi chiese.

«Certo.» gli dissi sorridendo.

Pov.Niall

Misi giù Emily e presi il mio cellulare, componendo sulla tastiera del mio cellulare il numero della mamma di Emily

«Pronto?» rispose .

«Ciao, scusami se ti disturbo, ma Emily vuole dormire da me, cioè con me a casa della mia ragazza, può?» chiesi.

«Va bene dai, domani fino a sera non ci sono» la interruppi dicendole: «La tengo anche domani, alla sera te la riporto a casa.» .

«Va bene, se non ti disturba. Un giorno mi devi far conoscere la tua ragazza.» mi disse .

«Certo, ti lascio lavorare in pace adesso, a domani.» le dissi aspettando il suo saluto per poi chiudere la chiamata.

Misi il cellulare nella tasca, dopo aver chiuso la chiamata, e andai in stanza Doge Deborah stava giocando come delle Barbie con Emily.

Pov.Zayn

Vidi mio zio entrare in casa.

«Giorno zio.» lo salutai.

«Giorno, sono venuto a prendere Lisa, visto che domani avrete qui una festa, vi lascio anche un pò di tempo per voi.» mi disse anche se non aveva tanto senso quello che diceva.

«Sta dormendo, è sù.» gli dissi.

Andò e la prese, la portò giù e disse: «Ci vediamo domani.» .

«A domani.» gli dissi avvicinandomi a lui per dare un bacio a Lisa.

Chiusi la porta a chiave e mi girai verso Juliette che tirò fuori un preservativo e disse: «Bene, bene. Siamo soli...» .

le sorrisi andandole incontro. Mi saltò in braccio ridendo.
Andammo su in camera mia. La sdraiai sul letto. Era in mutande e canottiera, lei dormiva sempre così.
Le levai prima la maglietta e poi le mutande. La guardai maliziosamente love venni in lei.
Gemette.

«Sei sempre fantastico.» mi disse incominciando a gemere.

Andai più affondo aumentando la velocità.

«Madonna!» disse stringendo tra le mani le lenzuola, stava avendo un orgasmo, in così poco tempo! Ogni tanto mi stupivo di me stesso.

Pov.Deborah

Vidi passare Al, sembrava felice.

«Buongiorno Al.» la salutai dalla mia camera.

«Hey, giorno. Ma chi è questa bella bimba?» disse entrando in stanza.

«Lei è Emily, una bambina che Niall tiene quando i suoi lavorano.» le spiegai.

«Ma sai che sei bellissima piccolina?» le disse sorridendole parandole una mano tra i suoi capelli color biondo acceso.

«Già, stanotte dormirà da noi.» l'avvisai.

«Ah, okay. Liam? Gli dovevo parlare.» ci chiese.

«È giù.» le dissi.

«Okay, ora vado.»

Rivolse un piccolo sguardo a Emily e poi scese giù di sotto. Avevo solo una domanda in quel momento, per perché c'era sempre Liam?

«Andiamo giù?» chiesi a entrambi.

«Si, aspetta ti aiuto a portare giù le bambole.» le disse Niall prendendo le cose, mentre io prendevo Emily dato che non sapeva ancora fare le scale.

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Capitolo 29
*** AVVISO ***


Ragazze, mi dispiace molto, mi trasferisco su wattpad mi chiamo allo stesso modo. MI DI SPIACE MOLTO PER CHI SEGUIVA LE MIE STORIE, le troverete quasi tutte su wattpad scusatemi molto. Vi voglio bene, un bacione vero :( <3

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