CAOS - the return of the dark legends

di UnknownTrainer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 3: *** L'inizio del viaggio ***



Capitolo 1
*** prologo ***


~~La foresta era del tutto congelata.
Gli alberi tetri e scheletrici erano del tutto coperti dal ghiaccio al punto da sembrare sagome di vetro, vuote e senza vita. Il gelo e il vento sembravano essere gli unici sovrani di quel luogo. Ed era proprio il vento l'unica cosa che osava muoversi in quella desolazione. Spezzava I rami congelati degli alberi e scatenava bufere.
Non c'era niente di vivo in quel luogo. Nulla.
. "Che posto è questo?"
Improvvisamente un suono il lontananza. L'eco di due grida indefinite.
" una la conosco."
Cadde di nuovo il silenzio.
" questo posto mi è familiare"
 Il luogo divenne sempre più familiare . Il vento scostò un po' di neve mostrando un  vecchio cartello corroso dalle intemperie, sopra era appena leggibile una scritta:
" Villaggio Nevelieve"
" Questo posto è ...il posto in cui vivo ... No. Non può essere ...o forse si?"

 

Il sogno sfumò lentamente accompagnato da una strana angoscia.
White Shadow aprì lentamente gli occhi , di fronte a lei gli accoglienti muri della sua tana. Per una frazione di secondo aveva temuto di trovare solo il gelo.
L'Absol si alzò lentamente in piedi. Le strane inquietudini del sogno non erano ancora sparite del tutto: quando sei un Absol a volte I sogni sono più di quello che sembrano : gli Absol erano creature dotate del dono di prevedere il futuro , specialmente eventi funesti e talvolta tali previsioni si nascondevano tra le braccia dei sogni. A volte era davvero spiacevole , I pokemon normali svegliandosi dopo un incubo potevano tirare un sospiro di sollievo consapevoli che le loro visioni notturne erano del tutto irreali ma per quelli come lei era il contrario. Dopo veniva il dubbio. Non è affatto piacevole sapere che I tuoi incubi potrebbero avverarsi.
Dopo essersi svegliata del tutto la giovane  femmina di Absol analizzò con cura la situazione. Erano passati mesi dal suo ultimo presagio e si era trattato per di più , di un avvenimento di poco conto : una slavina aveva coperto parte di un sentiero ma non vi erano stati feriti , inoltre un piccola Squadra di soccorso composta da un Arcanine e un Darmanitan aveva risolto la situazione a suon di lanciafiamme poco dopo. Per sua fortuna non le era mai capitato di trovarsi di fronte ad emergenze d'alto livello.
Ma aveva appena visto il villaggio distrutto dalle neve e quello sarebbe stato un disastro in piena regola. Una notizia del genere avrebbe sparso il caos.
"Devo esserne sicura prima di spargere la notizia. Se quella era davvero una visione dovrebbero arrivarne altre . Non accade nulla da anni : l'apocalisse non arriverà certo così all'improvviso. Ogni grande catastrofe è sempre preceduta da segni.-
Mentre usciva si augurò di avere ragione.

Fu' felice di trovare a discapito dei suoi timori una giornata meravigliosa.
Il sole splendeva alto nel cielo sereno , facendo brillare le chiazze di neve fra l'erba verde come pietre preziose. Era uno spettacolo grazioso , che scaldava il cuore.
Era stata una primavera sorprendentemente tiepida sulla montagna. Di solito nevicava quasi ogni giorno , ma di solito si trattava di una neve morbida e delicata che cadeva lentamente e non creava troppi problemi. Era più che altro causata dal volo di Articuno , l' orgoglio della montagna. Il leggendario si era stabilito in zona secoli addietro ed era sempre stato un  ottimo guardiano garantendo ordine e pace , sebbene non fosse mai stato  particolarmente socievole . A volte non si faceva vedere per settimane. Ma White Shadow poteva vantarsi d' averlo incontrato un paio di volte .Quando il suo branco era passato di li ', un paio di anni fa , il Pokemon leggendario aveva offerto ospitalità  agli absol  convinto che in un luogo così  remoto e impervio una creatura capace di prevedere disastri avrebbe giovato ai suoi protetti. Lei allora era poco più che una cucciola ma era già in cerca di un luogo in cui stabilirsi o di un altro branco a cui unirsi , cosa che tutti quelli della loro specie facevano pressappoco a quell’età : lasciavano il branco di origine e iniziavano una vita loro . Normalmente però non tagliavano del tutto i contatti col branco originale . Infatti dopo  essersi stabilita a Nevelive aveva ricevuto una loro visita almeno una volta l' anno..
Da allora durante gli inverni più rigidi l' aveva chiamata un paio di volte . Le chiedeva informazioni sulle condizioni della montagna o del villaggio, oppure di tranquillizzare gli abitanti .Ultimamente però si era fatto più schivo : era quasi un mese che nessuno lo avvistava.
Alzando il muso per aria White Shadow si chiese se non fosse la sua assenza a tenere lontani I venti gelidi.
Inizio ad avviarsi verso il  centro del villaggio attraverso un sentiero costellato da un paio di tane e case.
Si fermò un paio di volte a salutare qualche Pokemon e dopo pochi minuti arrivò  nella piazza principale.
Si trattava della parte più bella di Nevelieve.
Al centro della piazza si ergeva un'enorme statua raffigurante Dialga , Palkia e Giratina. I draghi signori del tempo e dello spazio erano rivolti l'una e destra l'altro a sinistra e sotto il punto in cui le loro code si sfioravano era stata collocata una lastra nerissima , che costitutiva la macchia d'ombra dalla quale Giratina usciva per metà della sua lunghezza . Era nella sua forma "distorta " e dava le spalle ai fratelli. I dettagli della statua erano impressionanti e preziosi. La mascara di Giratina era effettivamente fatta d'oro , le perle di Palkia erano vere e  le punte della cresta di Dialga erano costituite da veri diamanti. Se non fosse stato per la presenza di Articuno probabilmente sarebbe stata immediatamente depredata dai ladri .
La maggior parte dei negozi si trovava attorno alla piazza, ogni edificio aveva il tetto appuntito così da evitare pericolosi accumuli di neve durante le lunghe nevicate dei mesi invernali. Tuttavia ogni costruzione appariva diversa : ogni negozio aveva le sue meravigliose decorazioni. Spesso I proprietari tentavano di far combaciare l'aspetto del negozio al proprio o di abbinarlo al loro lavoro , così la bottega di Lucky lo Smeargle era costellata di meravigliosi disegni e il ristorante di Lady Snow la Froslass  sembrava quasi indossare un abito elegante  come il suo.
Solo un negozio faceva eccezione.
Il negozio .
Metteva quasi tristezza, sembrava una scatola di cartone gigante con un bancone ritagliato e " emporio del ghiaccio." scritto sopra con una vernice verde. Una scritta sbavata per di più.
Ma la cosa peggiore era il proprietario.
Cold il   Cryogonal  . Era qualcosa come l'essere vivente più tirchio che la montagna avesse conosciuto negli ultimi 500 anni. Possedeva (purtroppo) l'unico negozio in cui potevi vendere e comprare qualsiasi cosa. Purtroppo per tutti la sua regola d'oro era " compro al minimo , vendo al massimo" . Nessuno sapeva cosa ci facesse di preciso con tutti quei soldi dato passava le giornate a levitare davanti al bancone lanciando sguardi severi al mondo . Quando era particolarmente di buonumore arrivava a lamentarsi di qualunque cosa avesse la sfortuna di finire sotto il sguardo di ghiaccio .Non amava parlare. Non amava avere gente attorno. Non amava il villaggio. Probabilmente non amava nient'altro che il suo negozio. Ma considerando le condizioni del povero edificio forse nemmeno quello. Un tipo simpatico insomma. E per sua sfortuna White Shadow doveva andare a contrattare con lui.
Trotterellò rassegnata fino al bancone.
- buona giornata  Cold , dovrei vendere questa-
E posò sul banco una pietra rossastra simile ad un sole.
-una pietrasolare.  Molto bene . Ma dove l'hai trovata?-
Voce priva di alcuna emozione.
-nella Grotta Termale sulla montagna , non molti sanno arrivarci.-
- vanno bene 150 poke'?-
-stai scherzando , vero?-
-ho la faccia di uno scherza?Non direi ! Anzi mi sto innervosendo! E'  un buon prezzo! Vuoi farmi scongelare?!guarda! Non vedi come sono serio adesso!ah giovani così  irritanti...-
A dire il vero la sua faccia e la sua voce non sembravano aver subito alcun cambiamento durante il discorso. Non che avesse espresso  molte emozione negli ultimi vent'anni.
Prima che l'absol potesse emettere un verso , un delibird atterrò di tutta fretta con aria allarmata.
- Signore ! Signore! Tutti I trasporti di merci dalla Valle sono stati annullati! Non so cosa sia successo ma alcuni pelipper mi hanno intercettato e bloccato : nessuno può accedere alla città della valle.-
- Ti hanno detto qualcosa.? - si intromise  preoccupata Shadow.
-no , ma mi sembravano allarmati.-
 Detto ciò volò ad avvisare gli altri negozianti.

Dopo ore di contrattazioni Shadow osservò il suo guadagno :1700 poke' sempre meno del valore dello strumento ma comunque un buon prezzo per la media del vecchio Cold.
Conservò  i soldi nella piccola borsa a tracolla che si era portata e si diresse in tutta fretta verso la parte est della città .
Non fu difficile trovare l’edificio che cercava : si trattava della basa del team “ eevolutions “  un bel edificio di legno il cui giardino era cosparso da 8 statue di ghiaccio ognuna rappresentante una diversa eevolution . Anche un grosso cartello colorato mostrava allegramente il nome della squadra.
Nel giardino due Pokemon stavano parlando uno era uno Snorunt che se ne andò tremando poco dopo , l’altro con grande soddisfazione di White Shadow ,era un jolteon .
 -Ehy Joi ! Come va ?-
  L’altro si voltò , era vivace come al solito. “ Shady  ! Mi fa proprio piacere vederti qui ! “
White shadow conosceva joi da molto tempo , come anche suo fratello e sua sorella che avevano scelto di evolversi in un espeon e una leafon . 3 anni fa aveva no messo su un team con altre eevolution . Ogni tanto la chiamavano per dare una mano.
Lavoravano un po’ ovunque in zona , quindi se stava succedendo qualcosa forse loro aveva notato qualche stranezza .
-come va  con le missioni ? successo qualcosa di interessante?-
- Mmm . Fammi pensare , non proprio ma sembra che i paesi ad ovest si siano presi tutto il tempaccio che ci siamo evitati. –
- in che senso?-
- Sono 4 giorni che tira un vento terribile ! E poi il fiume è sempre sul punto di straripare , mentre il mare è sempre in tempesta . Questo succede nelle città ai piedi della montagna dal lato nord . Giusto ieri siamo dovuti andare a salvare un Rufflet che si era disperso per via del vento . Ma a parte questo nient’altro.-
Vento , tempeste e inondazioni … non erano bei segni ..
- sei stato nella Città della valle ? o in generale in nessun luogo a sud della montagna ?-
Il Pokemon elettrico sembro allarmarsi .
-No . Perche hai previsto qualcosa ?”
- No , no . Ma poco fa un delibird ha detto che il passaggio per quella zona per ora è proibito . Speravo tu ne sapessi qualcosa … -
- non ne so nulla ma se scopro qualcosa ti informo . Ora devo andare , missione sulla pista scoscesa !-Sembrava aver recuperato il suo entusiasmo .
- dovrei comprare un paio di bacche prima di andare ,  vuoi farmi compagnia ?-
- si –
Rispose senza troppo entusiasmo , le piaceva stare con lui , era un caro amico ma non era dell’umore giusto . Lui sembrò accorgersene e per tutto il tragitto tentò inutilmente di sollevarle il morale . Erano quasi arrivati al negozio di Cold quando videro un gran massa di  Pokemon . Normalmente non avrebbero dato importanza alla cosa , anzi forse non l’avrebbero nemmeno notata se non si fosse trattata di una massa di Pokemon mai visti nel villaggio e indubbiamente appariscenti .
Un Conkeldurr attraversò la strada di fronte a loro trascinando rumorosamente i suoi pilastri di cemento . un Luxray accompagnato da una coppia di Luxio e uno Zangoose  lo seguivano ad una certa distanza . In lontananza si scorgevano molti altri Pokemon che come quelli davanti a loro non abitavano la montagna .
-che ci fanno qui ? –
- turisti?-
Rispose incerto il Jolteon.
-vanno alla locanda degli Audino. Proviamo a chiedere .-
Si avviò decisa verso il gruppo ma a metà strada fu fermata da un piccolo Pokemon .
-Selvatica ! Sorellina cosa fai qui ?-
La Leafon rispose in modo secco e severo come al solito.
-Mi hanno chiesto di controllare questi Pokemon .Vengono dalla valle e sono stanchi per il viaggio , non irritateli con inutili domande . Domani avrete tempo a volontà per chiacchierare .”
 E li oltrepassò senza aggiungere altro .
Era sempre stata la più severa della cucciolata . Molti si lasciava ingannare dal nome e si aspettavano da lei un carattere irrequieto e istintivo . Tuttavia il suo nome aveva un altro significato :sua madre , un’Umbreon ,era sempre stata una grande studiosa di lingue antiche e in una di esse , latino lo aveva chiamato , la parola  silva significava foresta . In senso antico per lei Selvatica voleva dire" della foresta " .La madre aveva scelto quel nome poiché fin da cucciola Selvatica aveva amato nascondersi fra le ombre degli alberi della foresta .
E spesso la Leafon risultava essere imperscrutabile come le foreste che tanto amava.
   Dopo aver salutato Joi , ripercorse in silenzio la strada ripensando a quanto sapeva . La sparizione di Articuno , i  viaggiatori arrivati all’improvviso , la valle in preda a chissà quali eventi e lo strano tempo a ovest . Non erano bei segni . E il fatto che fossero apparsi tutti in un unico giorno rendeva la cosa ancora più allarmante. E nella solitudine dei suoi foschi pensieri una visione la colse offuscandole la vista .


Tutto era oscuro . Una landa desolata , nessun segno di vita a parte un lamento , furioso e antico . Occhi rossi carichi di rancore millenario .
Una zona rocciasa probabilmente montana si stende all’orizzonte. Inavvertitamente un ombra appare al centro ed inizia ad allargarsi come una macchia d’olio.  Figure indistinte si accalcano attorno ad essa mentre il lamento si ripete assumendo un tono soddisfatto.
Tornerà.
Una foresta in fiamme .Un deserto costellato di case abbandonate .Una tempesta di fulmini terrificante . Immagini confuse e indistinguibili .
Caos.
L' acqua copriva le case fino ai tetti . Un pidgeot volava disperato in tondo un piccolo Chimchar dall' aria esausta sulla groppa. Un forte vento lo ostacolava .Un verso lontano. In acqua un buizel tentava di soccorrere un Patrat in evidente difficoltà
Un altro luogo, un sentiero coperto dal ghiaccio e frustato da venti impetuosi .
Un altro villaggio quasi del tutto coperto dal ghiaccio.
Ghiaccio. Vento. Acqua
L’inizio..

La visione sparì lasciandola confusa per un paio di secondi .Non ne aveva mai avuta una così intensa e lunga . Le doleva la testa .
Tre parole  le erano rimaste impresse come a fuoco nella mente: ghiaccio , vento,acqua.
Sentì la frustrazione salire mentre si rendeva conto di non capire appieno il significato di parole che, lo sapeva per istinto , avevano un ruolo cruciale .
Sopra di lei il vento iniziò  a soffiare, forte e gelido. Uno stormo di Pokemon uccello di ogni tipo attraversò  il cielo in tutta fretta.
Sapeva solo una cosa. Doveva avvisare gli altri . Fare qualcosa . Stava per iniziare.





NOTA DELL'AUTRICE

Ciao , grazie di aver letto : ) .
Sono unkown trainer e questa è la prima storia che pubblico sul sito , spero vi si piaciuta . Fatemi sapere cosa ne pensate : )
Accetto ogni tipo di consiglio.

 

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Capitolo 2
*** L'inizio della fine ***


~~


L’Absol si guardò attorno , studiando i Pokemon che passeggiavano tranquilli attorno lei.
Si chiese come avrebbero reagito se di colpo avessero scoperto che una catastrofe stava per abbattersi
su quel luogo . Probabilmente sarebbe scoppiato il panico più totale che avrebbe causato non pochi danni. Un Pokemon spaventato poteva essere anche pericoloso. Sentiva per istinto che una tale confusione sarebbe stata come un altro disastro .
Doveva trovare il modo di informare tutti senza arrivare a tale risultato. Per questo aveva deciso di chiedere aiuto al team Eevolution :la squadra avrebbe sicuramente aiutato ad organizzare l’evacuazione in modo sicuro.
Raggiunse correndo la base del team e bussò alla porta di legno con gli artigli  , con  insistenza finche un assonnato Umbreon non le aprì .
-Uh .. White ? Posso sapere cosa ti porta a bussare come un ossessa alla nostra porta? Stavo dormendo … -
-  Alexander la situazione e grave !  Dove sono gli altri ?! –
L’altra Pokemon si rese conto di quanto fosse allarmata e riacquistò serietà .
-Sono tutti in missione a parte me ,  Kon  ed Elisabeth . Joi e gli altri sono appena partiti . -
-Non va bene … -
- cosa è successo ? Sto iniziando a preoccuparmi . –
White Shadow si guardò attorno con fare cauto dopodiché entrò silenziosamente , chiudendosi la porta alla spalle.
-Per ora è meglio che nessun altro  senta … chiama gli altri .-
Poco dopo un Vaporeon e una Sylveon  sbucarono dalla  porta che collegava l’ingresso alle stanze.
Scuotendo i suoi fiocchi rosa Elisabeth si voltò verso di lei osservandola con tesa curiosità .
- Alexander mi è sembrato preoccupato e a guardarti inizio ad esserlo anch’io . Sta succedendo qualcosa di grave? –
-Non ancora.-
- Hai avuto una visione ?Voi Absol potete predire disastri e sfortune se non ricordo male … -
Gli occhietti neri del Vaporeon non si staccavano da lei .
-Si-
Spiegò in fretta le sue preoccupazioni .
-Non so bene quando o come accadrà, so solo di aver visto Nevelieve del tutto congelata e altri panorami desolati. Poi ci sono queste parole Ghiaccio , Vento e Acqua. Percepisco la loro importanza ma non il loro ruolo … forse rappresentano i mezzi con cui tutto avverrà  ma dobbiamo essere cauti.-
- Dovremo far riunire tutti gli abitanti in piazza per l’annuncio , lo farai tu White Shadow?-
Alexander non le staccava gli occhi di dosso , in attesa.
-Si. Però c’è una cosa di cui vorrei accertarmi prima. Tutti quei Pokemon che sono arrivati . Se vengono dal Sud o dall’ovest sapranno qualcosa , se le spieghiamo la situazione Selvatica dovrebbe lasciarci passare senza crearci noie .- Gli altri sembravano approvare le sue parole. – Inoltre dobbiamo fare in fretta , non sappiamo quanto tempo ci rimane. La  cosa migliore sarebbe finire di organizzare tutto per domani .-
L’Umbreon sospirò - faremo il possibile …  - si avviò alla porta. - c’è un'altra squadra all’altro lato della città vado ad avvisarli . Voi andate senza di me, vi raggiungerò dopo.-
Una manciata di minuti più tardi i tre Pokemon rimasti guardavano l’insegna della locanda Audino . Seduta davanti alla porta Selvatica lanciava sguardi minacciosi a chiunque si avvicinasse troppo , inclusi loro ovviamente.
Farla ragionare si rivelò un impresa più ardua del previsto. Alla fine accettò di far entrare soltanto Shadow a patto che restasse dove poteva controllarla.
L’interno della locanda era molto accogliente al pian terreno si trovavano i tavoli ed il bancone mentre i due piani superiori ospitavano una gran quantità di stanze.
Una gran quantità di Pokemon era seduta sulle sedie di legno colorate , alcuni sorseggiavano bevande calde mentre  altri sussurravano tra loro con aria preoccupata .Alcuni Audino si stavano prendendo cura di un Roselia visibilmente indebolito dal freddo. In sintesi non tirava una bella aria nel locale.
White si guardò attorno cercando un Pokemon che sembrasse abbastanza disponibile da rispondere alle sue domande. Per prima cosa tentò con un Quilava dall’aria tranquilla . Ma quando si avvicinò il Pokemon di tipo fuoco le lanciò una sguardo allarmato e corse a rintanarsi in un angolo. Sembrava davvero spaventato.
Ebbe più fortuna con un Raticate dall’aria un po’ vecchiotta.
Le pose con cautela le domande al Pokemon roditore per evitare di destare in lui sospetti e preoccupazioni . Gli disse di stare cercando informazioni a nome della squadra di soccorso della città e per dimostrarlo gli mostrò i suoi compagni che l’attendevano fuori dalla finestra. I loro distintivi non lasciavano dubbi : faceva parte di una squadra.
-Dobbiamo sapere il più possibile , così da poter aiutare per future emergenze. –
L’altro sospirò di stanchezza e si decise a parlare :
-La prego di perdonare i nostri sospetti ma laggiù sono successe cose strane … Non tutti sono riusciti ad arrivare qui , non sappiamo nemmeno che fine abbiano fatto. Potrebbero aver raggiunto un altro villaggio o essersi persi da qualche parte laggiù , o magari sono … sono …-
Non riuscì a finire la frase , abbassò lo sguardo e rimase in silenzio .L’Absol notò il dolore nella sua voce e nel suo sguardo ed iniziò a provare pietà dal profondo del suo cuore , per lui e per tutti gli altri.
Dopo una dolorosa pausa il Raticate riprese a parlare .
- All’inizio furono solo le piogge. Da noi non piove spesso, quindi quando una settimana fa l’acqua iniziò a cadere dal cielo tutti ne furono contenti. Solo che la pioggia non finì quel giorno e nemmeno quelli a venire. Continuò a piovere senza sosta, all’inizio si trattò di una pioggia leggera e delicata ma poi iniziò a diventare più intensa giorno dopo giorno.
Dopo una settimana e mezza il villaggio era allagato ed  Un fiume in piena regola aveva iniziato a scorrere per la via principale . Molti se ne erano già andati . L’unico lato positivo era che la pioggia si era stabilizzata ma era una magra consolazione , a parte i Pokemon di tipo acqua nessun’altro poteva dirsi felice. Ad un certo punto ho pensato che la valle si sarebbe trasformata in un lago immenso.
Poi accadde.- Fece una pausa per tirare una altro sospirò e lanciò uno sguardo desolato alla sua interlocutrice .-Lui arrivò. Non siamo nemmeno stati in grado di vederlo con chiarezza, per noi era soltanto una figura che correva veloce ed elegante trascinandosi dietro onde alte come alberi centenari.
Aveva un meraviglioso colore blu – azzurro e correva sull’ACQUA !! Tutt’e quattro le sue zampe si poggiavano su di essa senza farlo affondare … Venti gelidi e pungenti correvano accanto a lui , era uno spettacolo magnifico e terribile al tempo stesso . Non credo di aver mai visto un Pokemon talmente potente … il villaggio fece una triste fine nel giro di pochi minuti. Alla fine quando il suo operato fu completo il dominatore delle acque si fermò per osservarne il risultato. Solo allora fummo in grado di vederlo bene. Ancora stento a crederci, si trattava di un Pokemon che mai avrei pensato di vedere coi miei occhi , si trattava del leggendario Suicune.-
White Shadow sobbalzò alla notizia mentre iniziava a sentirsi schiacciare dal peso dell’angoscia. Prima che potesse formulare un qualche pensiero coerente , l’altro riprese a raccontare .-Dopo fummo costretti a scappare. Nella disperazioni si verificarono molti attacchi , da parte di ladri ma anche da parte di altri abitanti … Per questo sono tutti così diffidenti- Lasciò scorrere lo sguardo triste sui presenti – So che non potrete fermare Suicune … Ma vi imploro cercate i nostri compagni , amici e famigliari che sono ancora dispersi … Non trovò più mio nipote … Vi prego aiutateci ..-
Gli occhi del vecchio Pokemon erano ricolmi di lacrime. Commossa si fermò a consolarlo prima di tornare fuori.
All’esterno l’attendevano in ben più freddi e accusatori occhi color nocciola di Selvatica. Sembrava accusarla delle lacrime del poveretto.
Quando tornarono alla base per discutere lei non li seguì ma rimase a fare la guardia davanti alla porta , lanciando loro e soprattutto all’Absol sguardi truci mentre si allontanavano.
Tornati alla base ascoltarono il resoconto di White Shadow .
Elisabeth sembrò spaventata . – Suicune ? Un leggendario ? Se decidesse di attaccarci cosa potremmo fare ? Pensavo fosse un disastro naturale ma questo è anche peggio ..-
- Non è che l’alterativa sia così meglio … -
Brusca la silveon interruppe le parole di Kon
- una terremoto o inondazione non dispongono di intelligenza , accadono per caso o per il clima  e generalmente sono fatti isolati . Ma un leggendario può pianificare , può impedirci di fuggire , cercare i sopravvissuti , può venire Qui in qualsiasi momento . acqua , ghiaccio e vento avevi detto ? è quello che ha fatto al villaggio , verrà anche qui … Oh Arceus dobbiamo far fuggire tutti ! –
Era in preda all’agitazione. Kon tentò di calmarla con scarsi risultatati.
Qualcosa turbava White Shadow. Alexander non era ancora tornato il che era strano e preoccupante , ma non era solo quello . Aveva una brutta sensazione e sentiva di aver dimenticato qualcosa.
Pochi minuti dopo i membri che erano andati in missione tornarono.
Spiegarono in fretta il problema e come dovessero avvisare tutti senza creare caos.
- La situazione è indubbiamente complicata …  Tuttavia non dobbiamo farci prendere dal panico. Tu non sai quando avverrà , vero ? Quindi non è detto che sia proprio imminente. Magari avremo un paio di giorni prima della fine. –
A parlare fu Diamond , il fratello di Joi divenuto un Espeon  .
- dovremmo riunire tutti in piazza per dare l’annuncio , ma dobbiamo essere cauti . Possiamo lasciar dare l’annuncio a Shadow mentre noi ci accertiamo che nessuno dia di matto. –
- Non saremo soli , Alexander è andato a chiedere aiuto all’altra squadra .- 
Mentre parlava Kon osservava nervoso la finestra . – Piuttosto .. dovrebbe essere già tornato … -
Era vero : per andare e tornare dall’altra base ci voleva meno di mezz’ora , ma Alexander era via da quasi due ore …  La cosa non prometteva bene . Mentre aspettavano , la preoccupazione per la sorte dell’amico salì sempre di più man mano che passavano in minuti .
Dopo un ora qualcuno si presentò alla porta , quando il qualcuno si rivelò essere Selvatica la delusione fu comune.
Continuarono ad aspettare . Ormai il sole era calato .Nessuno parlava più . L’Absol si guardò attorno , visibilmente a disagio : se era accaduto qualcosa all’Umbreon sentiva che parte della colpa era sua.
Si alzò di colpo , sentendo di non poter aspettare un secondo di più .
-Vado a vedere. –
Gli altri inavvertitamente scossi dallo stato di passiva e tesa attesa in cui erano caduti la guardarono incerti.
- non vi preoccupate , sono un tipo Buio . Vedo benissimo anche senza luce . –
Gli altri annuirono , solo Joi sembrava un po’ preoccupato.
- sicura di voler andare sola ?-
- Si . Voi organizzatevi per domani.-
Uscì dalla base in silenzio.
Per le strade erano rimasti pochi Pokemon , solo quelli con affari da sbrigare o quelli notturni che avevano appena iniziato la loro giornata.
Corse per le strade al massimo della sua velocità con gli artigli neri che a stento sfioravano il terreno.
Si fermò solo di fronte alla meta . Si trattava di un edificio di legno , decisamente più massiccio dalla base dei suoi amici .
Un cartello mostrava fieramente il nome della squadra : Team Orso .
Aveva sentito parlare di loro , i fondatori erano stai tre Pokemon : un Ursaring , un Beartic e un Pangoro .  Non bisognava lasciarsi ingannare dal nome però : dopo aver avuto successo la squadra si era ampliata facendo entrare anche Pokemon non “orsi”
Si avvicinò alla pesante porta di legno e capì subito che qualcosa non andava : c’era troppo silenzio. Provò comunque a bussare ma come temeva non ottenne risposta . Si affacciò alla grandi finestre sforzandosi di vedere qualcosa all’interno. Era vuota.
“cosa sta succedendo qui?”
Il presentimento che le serrava la gola aumentò di  intensità.
Tornò indietro persino più velocemente di come era partita.
Quando la videro tornare da sola gli altri trattennero il respiro.
-Non c’è nessuno.  Nè Alexander né altri . La base e vuota.-
La notizia cadde come una bomba nel silenzio . Tutti si scambiarono sguardi cupi. Solo Elisabeth sembrò tenere un po’ di speranza :
“ forse erano in missione ed è andato a cercarli … -
Nemmeno lei sembrava troppo convinta ma l’ipotesi dono a tutti una piccola speranza. Poi si rivolse a lei con voce alquanto triste :
- White Shadow dovresti tornare a casa e riposarti . Domani agiremo , cercheremo Alexander in seguito … Chissà magari domattina sarà già tornato …  Spero si faccia vedere presto .-
Joi insistette per accompagnarla ma per tutto il tragitto non disse nulla. Solo poco prima di arrivare osò aprir bocca : - Shadow  , ora capisco cosa avevi stamattina , è tremendo sapere che accadrà qualcosa senza sapere altro. Tornando dalla missioni li ho visti  , sai ? I Pokemon dagli Audino. Abbiamo dovuto riaccompagnare lì vicino il tipo che abbiamo salvato e li ho visti anzi li ho sentiti . I loro racconti di dolore … Sono entrato in una Squadra di soccorso per evitare tutto questo . Non importa quello che sarà ma non voglio vedere questo posto finire come il loro villaggio. Se non ci fossi stata tu …  Saremo ancora a farci i fatti nostri mentre questo posto sta per essere distrutto …-
Sembrava molto triste ed evitò di guardarla. Mentre tornava indietro la salutò malinconico.
Fu una notte carica di incubi , continuava a rivedere le sue precedenti previsioni in una sequenza infinita . Anche le parole del vecchio Raticate tormentavano i suoi sogni.
Quando si svegliò ebbe modo di scoprire che un nuovo incubo la attendeva .
La porta di casa sua era bloccata . Dopo aver tentato inutilmente di aprirla , si avventò su di essa con un Nottesferza ma il colpo sembrò fermarsi pochi centimetri prima del legno. Osservando più da vicino L’Absol si accorse che qualcosa ricopriva la porta : qualcuno l’aveva assicurata con un Riflesso uno Schermoluce . Stessa cosa per le finestre. Qualcuna l’aveva rinchiusa di proposito.
Tentò inutilmente di infrangere le barriere tempestandole con i suoi colpi migliori ma non mostrarono alcun cedimento . Era come se qualcuno le stesse rinforzando di continuo.
Tentò di trovare una spiegazione logica alla situazione.
Per prima cosa , perché l’avevano rinchiusa ? Aveva a che fare con la sparizione di Alexander e del team Orso ? Aveva a che fare con l’imminente disastro?
La sua mente lavorava in fretta , se anche qualcuno fosse venuto a sapere della cosa , perché avrebbe voluto impedirle di avvisare gli altri ?
I suoi pensieri si spostarono alle Eevolution . Forse anche loro avevano subito lo stesso destino …
Il primo giorno di prigionia fu orribile . Il suo stato d’animo non faceva che richiamare le  sue visione che diventavano sempre più confusionarie. Per sua fortuna la sua dispensa era  piena di bacche e altro cibo tuttavia  non le toccò : non aveva fame.
Il secondo giorno fu quasi identico ma trovò la forza di lanciare di tanto in tanto un attacco alla barriera e di mangiare un po’.
Il terzo giorno ricevette un segnale dall’esterno sebbene si trattasse di un segnale del tutto inaspettato : il grido di Articuno.
Fiero e potente la svegliò verso la fine del terzo pomeriggio , lasciandola confusa .  Se era arrivato di colpo doveva esserci un motivo . Che avesse percepito la presenza di Suicune ?
Il quarto giorno finalmente la liberazione.
Era ancora mattina quando una voce la chiamò fuori dalla porta.
-White Shadow! Shadow! Sei lì! –
Era la voce di joi , Elisabeth e gli altri.
- Si! Siete davvero voi ? Aiutatemi ad uscire da qui !-
Le rispose la voce di Joi , evidentemente sollevato di averla trovata .
- anche noi siamo stai rinchiusi , ma oggi abbiamo trovato le barriere più deboli e attaccando assieme siamo riusciti a romperla …  Stai indietro e se puoi aiutaci . Usa anche tu Fulmine …-
Lei si allontanò e pregustando la libertà si concentrò aspettando il segnale dei suoi soccorritori per scagliare il suo fulmine alla massima potenza. Poco dopo la porta giaceva sparsa in pezzi bruciacchiati.
Corse incontro agli altri gioiosa . Nel giro di poco però , le preoccupazioni tornarono ad occupare le loro menti.
La situazione era grave . Raggiunsero la piazza in fretta e si guardarono attorno . La vita proseguiva tranquilla.  Nevicava .
L’Absol notò che non si erano ancora riuniti ad Alexander .
-  Attiriamo l’attenzione, Questo sarà facile per te Ember , un bel Fuocomomba per aria basterà, voi andate agli angoli della piazza , i avviserò.-
Il Flaereon annuì e con lei andò al centro della piazza.  Shadow Non si sentiva tranquilla, sentiva come un peso che la schiacciava , sentiva il pericolo sempre più vicino , incombente … Ordinò al Pokemon di tipo fuoco di attaccare . Un boato ma non proveniva dal Fuocobomba. Il Flareon era accanto a lei , il muso per aria del tutto immobile.
Anche ogni altro presente lo era, sapevano per istinto che qualcosa stava per accadere.
Un grido proveniente da sud sembrò far tremare . Suicune . La disperazione riempì il cuore dell’intero team .
Con lo sguardo perso in direzione del suono Shadow si accorse appena che i suoi compagni le si erano avvicinati lentamente , increduli e sotto choc .
Un altro grido. Più vicino .
Due grida diverse tuonarono nello stesso momento. L’Absol le riconobbe :erano quelle del suo presagio.
Qualcosa iniziò ad apparire ma non si trattava di un Pokemon , bensì di due. Mentre Suicune sfrecciava trascinando con se vento freddo e acqua come un onda impetuosa , un meraviglioso uccello dalle piume blu gli volava accanto portando gelo.
Stavano lottando  e la ferocia della loro lotta era chiara anche a distanza come la potenza dei loro colpi che facevano tremare la terra portando desolazione. Portando acqua, vento e ghiaccio a distruggere tutto.
E si stavano avvicinando.
Allora comprese il suo errore, che l’aveva perseguitata tutto quel tempo. Non si trattava di Suicune, o almeno non solo di lui. Era anche Articuno. Loro insieme erano : acqua, ghiaccio e vento. E avevano iniziato a lottare . Era troppo tardi. Era l'inizio della fine.

 

 

 

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Capitolo 3
*** L'inizio del viaggio ***


È davvero incredibile come spesso ,prima di una catastrofe , poco prima che esploda il panico , regni il silenzio più totale .
Gli sguardi di tutti erano concentrati sulla feroce lotta che si avvicinava sempre di più ma nessuno osava muovere un  muscolo . Forse era choc , forse paura , o forse qualcos’altro ancora . Fatto sta che per un paio di secondi il mondo parve rallentare fino a fermarsi.
Poi qualcosa ruppe l’incantesimo. Un grido anonimo . E il silenzio si infranse con un boato collettivo .
I Pokemon correvano in ogni direzione cercando un rifugio sicuro o semplicemente di scappare . A coprire il loro frastuono le grida dei leggendari che si facevano sempre più vicine . Presto gli effetti dei loro attacchi avrebbero raggiunto anche loro.
In mezzo alla confusione Shadow  perse immediatamente di vista i membri della squadra. Solo Joi era ancora di fianco a lei. Tuttavia data la situazione non avevano tempo per pensare a cercare gli altri potevano solo correre e sperare che gli altri stessero bene.
Insieme iniziarono a correre in mezzo alla folla tentando di non andare a sbattere  e di non rimanere invischiati nella confusione . Non sapevano nemmeno dove andare . Sopra di loro numerosi Pokemon alati , gli unici ad avere la fuga facile , passavano lanciando grida. Alcuni trasportavano Pokemon più piccoli.
In qualche modo si trascinarono ai confini della piazza.
Inavvertitamente qualcosa si attorcigliò attorno al corno dell’Absol facendola sussultare  . Voltandosi  vide che si trattava di uno dei fiocchi di Elisabeth .
- Scusa  ma ti ho intravista e non volevo restare sola di nuovo … -
Vederla fu un sollievo che purtroppo non durò molto : la temperatura si era abbassata di colpo e un forte vento iniziava a tirare .  Dietro di loro  si sentì distintamente il suono di qualcosa che crollava.
La fuga riprese più affettata di prima . Man a mano che il tempo passava il vento diventava sempre più forte finche non si tramutò in una bufera di neve. Proseguire diventava sempre  più arduo.
Ad un certo punto davanti a loro scorsero la tana di Shadow . Era chiaro che non sarebbero riusciti ad allontanarsi in tempo dallo scontro , l’unica loro speranza di salvezza era rappresentata da quella casa .
Correndo al massimo della loro velocità riuscirono a raggiungerla  . Mentre entravano , altri due Pokemon staccatosi dalla folla si infilarono nella casa insieme a loro  ma la squadra sembrò non accorgersene . Non appena furono tutti dentro Joi ed Elisabeth si scagliarono contro la porta per chiuderla . Il vento ,divenuto insostenibile, rese la cosa estremamente difficile. Negli attimi successivi uno Schermoluce fu lanciato in modo da fornire una sorta di protezione alla porta.
Solo allora poterono interessarsi ai due Pokemon infiltratati  . Erano un Tranquill e un Medicham  dall’aria piuttosto spaventata . Nessuno disse nulla. Tutti Pokemon rimasero in silenzio a sentire i suoni poco rassicuranti  provenienti dall’esterno.

Fuori ormai il centro del villaggio era una landa di ghiaccio desolata . Tutti gli abitanti erano fuggiti . Le uniche cose vive erano le due creature in lotta che sembravano non prestare alcuna attenzione alla distruzione che portavano .
Articuno tentò di colpire l’avversario con un doppio Eterelama ma quello lo schivò ,e l’attacco finì con l’abbattere un negozio .  Innervosito Suicune lanciò un grido rabbioso prima di spiccare un salto sorprendente e azzannare una delle zampe dell’avversario , rimando appeso .  Lanciando un grido di dolore Articuno iniziò a battere le ali scatenando un tremendo attacco Bora nel tentavo di staccarsi di dosso l’altro leggendario. Suicune non mollò anzi , affondo con più forza i denti.
L’attacco di tipo ghiaccio aveva creato una coltre di gelo su tutto ciò che circondava i contendenti .
Il maestoso uccello blu si getto in picchiata scaraventando al suolo Suicune.
Quello si rialzò senza mostrare troppe ferite e saltando di lato scagliò un Geloraggio. La risposta fu un attacco identico .  Ripresero ad inseguirsi ed attaccarsi , spostandosi lentamente e con affetti tremendi per lo sfortunato villaggio.

Il loro scontro era udibile fino a grande distanza . Anche  nel loro rifugio White Shadow e gli altri potevano sentire e intuire la ferocia della lotta.
Erano tutti accucciati per terra esausti e sonnolenti . Non avevano il coraggio di muoversi . Dopo una lunga attesa caddero addormentati .
Quando si svegliarono non si sentiva più nulla. Che la lotta fosse finita ?
Lentamente Elisabeth si sporse oltre la porta . Non si vedeva altro che neve e ghiaccio. Il lato positivo era che , almeno in apparenza la lotta sembrava terminata. Tornò dentro per informare gli altri .
I Due “infiltrati”nel frattempo avevano deciso di presentarsi .
Il Medicham si chiamava Erik , il Tranquill  Antony.
Erik era un abitante della montagna mentre Erik era uno dei Pokemon rifugiati dagli Audino .
-  Ho dovuto già vedere casa mia venire distrutta , speravo di aver finalmente trovato un bel posto in cui vivere e invece … -
Finite le presentazioni i presenti si trovarono di fronte a domande estremamente importanti :
Cosa fare ? Dove erano finiti i loro compagni ? Che ne era stato del villaggio e dei suoi abitanti ?
Decisero di andare a controllare , dovevano capire in che condizioni erano. I due nuovi arrivati decisero di unirsi al gruppo  e gli altri non obbiettarono anzi , erano convinti che viaggiare numerosi sarebbe stato meglio , dopotutto non sapevano cosa avrebbero trovato.
Uscirono nel gelo esterno . Continuava a non vedersi anima viva .
Senza dire nulla iniziarono ad avvicinarsi al centro del villaggio.  Il sentiero era contornato di cumoli di ghiaccio e neve che in alcuni casi avevano finito per seppellire case intere . Videro alcuni leggeri segni di vita attorno a loro , ma i Pokemon , terrorizzati , restavano nascosti nelle loro tane o in ciò che ne rimaneva . Ogni tanto con la coda dell’occhio intravedevano qualcosa correre o sentivano un lamento .
Dopo aver camminato per un po’ trovarono la strada sbarrata da una massa di ghiaccio , neve e detriti.  Sconsolati fecero marcia indietro per cercare un'altra via .
Mentre tornavano si alzò un vento gelido  e in lontananza risuonò  un grido. I Pokemon si lanciarono sguardi preoccupati e affrettarono il passo .
- Dobbiamo andarcene .-  Disse White Shadow in un sussurro sconsolato . – Non possiamo restare qui. Ho una brutta sensazione -
- No . Non posso lasciare Selvatica e Diamond ! –
- Joi non ti sto dicendo di abbandonarli , li troveremo e poi ce ne  andremo.-
Le ricerche partirono lungo il sentiero ma non diedero frutti. La neve iniziò a cadere , la temperatura continuava a scendere mentre il vento si faceva più forte .
L’ennesimo grido in  , stavolta più vicino .
Elisabeth sobbalzò - Andiamocene ! Gli altri saranno già scappati !-
- Magari no! Non posso abbandonare i miei fratelli –
- I leggendari stando tornando ! E non vedi che il fretto sta aumentando !-
- Ma … -
- Capiranno la situazione e se ne andranno anche loro. Se restiamo qui perderemo la vita. Gli altri non sono stupidi , se stanno bene saranno andati a cercare un posto sicuro-
- Ha ragione – si intromise Antony – Ho già visto accadere la stessa cosa nella mia terra … Scappiamo finché possiamo !-
Alla fine tutti convinsero.
White Shadow , che sapeva muoversi meglio degli altri in condizioni di pericolo , guidò il gruppo verso i confini del villaggio.
Attorno a loro raramente si vedeva qualcosa di vivo.
Dopo mezz’ora di marcia senza sosta avevano superato i confini di Nevelieve e il tempo aveva iniziato a migliorare , più si allontanavano meno freddo c’era .
Dopo un ora e mezza di cammino, quando ormai il sole stava tramontando , giunsero in una selva dall’aria abbastanza sicura . Oltre di essa si trovava un altro villaggio.
- Riposiamoci qui- Disse l’Absol.
Diede un occhiata alla sua squadra . Un Medicham , un Tranquill , un Jolteon e una Sylveon  . Da qual momento avrebbero dovuto contare l’uno sull’altro per sopravvivere . Sapeva che sarebbero venuti altri disastri . Durante il tragitto aveva percepito l’arrivo di qualcosa di tremendo.
- Temo che non sia finita qui. Ma per il momento ce l’abbiamo fatta. D’ora in poi noi 5 saremo una squadra . Dobbiamo cercare un posto sicuro ed avvisare gli altri . –
In silenzio tutti annuirono.
- A dire il vero sarete in sei –
A parlare era stata una vocina lieve come un fruscio di foglie . Antony che aveva sentito la voce particolarmente vicina a lui , iniziò a girarsi intorno cercando di capire chi avesse appena parlato.
-Sono qui . Sono qui da un bel p; a dire il vero ma avevo paura di uscire allo scoperto.-
- Dove sei ?-
- Qui sulla tua spalla .-
Una cosina gialla sbucò; dalle piume del collo di Antony.
-Sono Scintilla. Mi sono nascosta fra le tue piume durante la lotta di Articuno . Avevo tanta paura … Posso restare qui ?-
Antony aveva girato il collo per guardare la piccola Joltik .
- Non darò fastidio , lo prometto ! -
- Penso di si … -
-Grazie! Davvero non avrei saputo dove andare altrimenti !–
La piccola sembrava immensamente felice della notizia e dalla  gioia  lasciò correre alcune scintille facendo impallidire Antony , che essendo  un Pokemon di tipo volante non amava molto l’elettricità.
- Ok , però sta attenta con quelle scintille … -
Vedendo il suo sgomento la piccolina rise piano .
Subito dopo si presentò agli altri . Era così dolce che tutti furono contenti di accettarla . Solo Joi non sembrò entusiasta , ancora non poteva smettere di pensare al fratello e alla sorella . Shadow se ne accorse ed abbasso lo sguardo preoccupata . Ora però  dovevano riposare ,  domani sarebbe stata una giornata faticosa .
Il loro viaggio aveva avuto inizio.

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