Il destino ci ha fatti incontrare

di Angie96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 Primo appuntamento ***
Capitolo 2: *** #2 Bacio a fior di labbra ***
Capitolo 3: *** #3 Profumo di limone ***
Capitolo 4: *** #4 Morso ***
Capitolo 5: *** #5 Destini Intrecciati ***
Capitolo 6: *** #6. Risveglio ***



Capitolo 1
*** #1 Primo appuntamento ***


#1 Primo appuntamento
Obito strinse convulsamente il mazzo di fiori che aveva tra le mani: finalmente Rin aveva accettato di uscire con lui quando, due sere prima, era venuto sotto casa della ragazza per dichiararsi: quel giorno stava piovendo a dirotto, e l'Uchiha era appena tornato da una missione; lei si era affacciata alla finestra e lui le aveva confessato i suoi sentimenti urlando, quasi come se volesse che tutta Konoha potesse sentirlo. E lei, di fronte a quel gesto di pura follia, aveva accettato di uscire con lui: non si era mai sentito tanto felice in tutta la sua vita.
Si stava dirigendo a passo svelto verso la casa della ragazza, sperando di non aver fatto in ritardo. 
La trovò proprio davanti alla porta di casa sua, indossava un grazioso vestito color crema e, al posto dei sandali da Ninja, calzava delle ballerine dello stesso colore: era bellissima.
Rin si girò verso di lui, regalandogli un caldo sorriso:
«Rin! Scusa se ti ho fatto aspettare!» 
Obito si fermò davanti alla ragazza, con il fiatone; lei si puntò l'indice al dito, con fare pensieroso:
«In realtà, non credo sia passato molto tempo da quando sono uscita di casa»
L'Uchiha fece un sospiro di sollievo: per una volta non era arrivato in ritardo; si accorse solo dopo che la castana stava guardando il mazzo di fiori:
«Sono per me?» Disse, indicandoli.
Il moro arrossì violentemente 
«S-sì, li ho presi per il nostro primo appuntamento»
disse, porgendoli a lei con fare incerto.
Rin sorrise, prendendogli la mano:
«Vogliamo andare?»

*****
L'angolo dell' autrice:
Salve a tutti! 
Okay, all'inizio non avevo la minima intenzione di cominciare questa Challenge: ma sapete com'è, mi sono fatta trascinare perché tante, troppe persone vi hanno partecipato... E quindi, dopo circa due secondi di ripensamenti, eccomi qui!
Come avete capito, sarà una raccolta di Obito/Rin, perchè il fandom ha coppie troppo mainstream e quella che sto trattando io è la OTP più OTP di tutte, diciamo che è al primo posto in classifica tra le coppie che shippo^^
Gli aggiornamenti saranno quando capita, visto che ho già un casino di altre fic in corso xD
Spero vi piaccia e, se volete, lasciate una recensione^^
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 2
*** #2 Bacio a fior di labbra ***


#2 Bacio a fior di labbra
Era da ormai qualche mese che i due discutevano sull'argomento "convivenza": Rin era incerta se  prendere le valigie e presentarsi a casa di Obito, valutando anche un rifiuto di quest'ultimo o meno, oppure aspettare ancora un po' e vedere se entrambi erano pronti per il grande passo.
D'altro canto l'Uchiha  aveva dimostrato interessamenti alla faccenda (anche fin troppi), ma ogni volta che la castana gli diceva che magari poteva trasferirsi da lui, quest'ultimo si metteva a trovare scuse di ogni tipo per far sì che non fosse così.
Peccato che lui per la Nohara fosse un libro aperto
Obito era scettico sulla convivenza per uno dei motivi più stupidi del mondo: lui era disordinato, mentre Rin era una maniaca dell'ordine, aveva paura che i due finissero per litigare, si lasciassero e che, magari, la ragazza finisse per tornare a correre dietro a Kakashi.
Rin, d'altro canto, dopo aver scoperto il fatto, era scoppiata in una fragorosa risata:
«Sciocchino, io non ti lascerei mai per un motivo così stupido!» 
Rin smise di ridere, per poi tornare "seria":
«Ti avverto: uno di questi giorni busserò alla porta di casa tua con delle borse o delle valigie in mano» disse, con un tono che sembrava quasi una minaccia, il moro non fece a meno di sorridere:
«Me ne ricorderò»
--------
Era l'alba, lei aveva raccolto tutto il suo coraggio ed era arrivata davanti a casa sua, esattamente tre giorni dopo quella discussione: bussò più volte alla porta, fino a che non si aprì, rivelando un Obito mezzo addormentato ed intento a stropicciarsi gli occhi:
«Chi cavolo è a quest'or- Uhm... Ah, sei tu, Rin! Vuoi che ti aiuti con le borse?»
L'uomo aveva ancora la voce impastata dal sonno: quindi quello era un modo implicito per dirle "viviamo insieme"? 
Rin lasciò le borse per terra si avvicinò a lui, dandogli un casto bacio a fior di labbra:
«Grazie» disse, sorridendo, prima di riprendere le borse ed entrare in quella che sarebbe stata la sua nuova casa.


*****
L'angolo dell'autrice:
Quanto sarà passato da quando ho pubblicato il primo prompt?
In realtà non ricordavo nemmeno come ho chiamato i capitoli, o la formattazione che ho usato xD 
Vabbè, a parte questa piccola parentesi, sono conscia del fatto che il capitolo faccia schifo, in fondo non so nemmeno scrivere e non mi è venuto in mente niente di diverso, ecco perché è poco fluff xD
Spero tanto di riuscire a pubblicare il terzo in settimana^^
Alla prossima!
Un abbraccio, 
Angie 96

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Capitolo 3
*** #3 Profumo di limone ***


# 3 profumo di limone
Rin entrò nella vasca da bagno con tranquillità: dopo una giornata intera di lavoro in ospedale aveva bisogno di rilassarsi, e un bagno caldo era proprio quello che faceva al caso suo.
Diede un'occhiata alla porta, accuratamente chiusa a chiave  per evitare che lui non entrasse ad interrompere il suo momento di tranquillità: non sapeva nemmeno perché si preoccupava tanto del fatto che Obito potesse attraversare la porta per entrare in vasca con lei, in fondo lui era in missione da due giorni, e lei non aveva nemmeno idea di quando sarebbe arrivato, quindi si prese tutta la calma che aveva, immergendosi in quell'acqua che aveva un'insolito profumo di limone.
Obito bussò più volte alla porta, che pareva essere chiusa dall'interno, ma non ricevette risposta: sospirò, era praticamente mezzanotte, cosa poteva aspettarsi? Prese le chiavi ed aprì la porta, sbadigliando: si sarebbe fatto una doccia e sarebbe andato a dormire.
Le missioni ANBU erano talmente sfiancanti che non faceva altro che chiedersi come facesse Kakashi a sembrare così rilassato, ma soprattutto riposato, diversamente da lui, che era talmente messo male che dire che era in coma era un eufemismo.
La porta del bagno era chiusa a chiave dall'interno: era stupito del fatto che lei potesse essere ancora sveglia.
Aveva già in mente che cosa fare, e un'ondata di pensieri poco casti si fece avanti nella sua mente
Entrò nel bagno, attraversando la porta e aspettandosi che la compagna gli tirasse dietro qualunque cosa le capitasse in mano, visto che lo faceva sempre: a quanto pareva, l'Uchiha sembrava non aver imparato la lezione.
La stanza aveva un'odore di limone talmente pungente da risultargli nauseante: di solito sentiva il profumo dei sali da bagno solo attraverso la pelle di lei, e questo gli bastava; si avvicino al viso di lei, aveva la testa poggiata sulla vasca verso destra: rimase qualche secondo ad ammirarla, pensando che forse non ci sarebbe stato bisogno di entrare in vasca con lei, si sarebbe fatto una doccia veloce e l'avrebbe svegliata.
Peccato che in quel momento il suo cervello gli suggerisse di fare tutt'altra cosa: si avvicinò a lei, osservandola; stava sorridendo, l'uomo avrebbe dato oro per poter sapere cosa stesse sognando, ma si limitò a sorridere, a sua volta e ad avvicinarsi al viso di lei, tanto pericolosamente da far sfiorare i loro nasi e da rischiare di scivolare: quel poco rumore che aveva fatto, però, si rivelò fatale:
«O-obito-kun?»
Disse, con la voce impastata dal sonno, a malapena era ruscita ad aprire gli occhi: l'unica cosa che aveva visto era il suo fidanzato ad un soffio da lei
«Che ci fai qui?»
La domanda era stata posta con un tono abbastanza autoritario: Rin poteva essere dolce quanto voleva, ma quando succedevano scene simili si arrabbiava moltissimo
«N-non è come sembra, cioè, un po' è come sembra ma io volevo solo farmi una doccia e sono entrato per controllare visto che la porta era chiusa a chiave dall'interno-»
«Esci immediatamente da questa stanza»
«Cosa?»
«Ho detto: ESCI IMMEDIATAMENTE DA QUESTA STANZA, PERVERTITO!»
Obito non se lo fece ripetere due volte: dovette appuntarsi mentalmente che la compagna aveva il sogno più leggero di quanto pensasse.

*****
L'angolo dell'autrice:
Perché pubblico una storia ogni tre giorni? Perché la sera, dopo aver studiato e fatto i compiti, scrivo qualcosa come almeno 100 parole per ogni fic xD
Anche se quì. però, questi due sono maledettamente OOC xD Perché non so se Obito si imbucherebbe davvero mentre Rin è a fare il bagno (tra l'altro facendo un uso improprio dello Sharingan)xD Chiedo venia, se è davvero così xD
Anche qui c'è poco fluff, per il semplice motivo che io NON CE LA FACCIO a scrivere di quel genere, mi rifarò nel prossimo capitolo xD
Spero comunque che vi sia piaciuto^^
Alla prossima!
Un abbraccio,
Angie 96

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Capitolo 4
*** #4 Morso ***


# 4 Morso
Quindici Novembre: un giorno come tanti, ma un compleanno ancora più importante.
Non era mai stato un asso in cucina, lo doveva ammettere, ma quel giorno sembrava essere determinato a preparare un fottuto pranzo che fosse, per lo meno, commestibile: i suoi primi tentativi di cucinare qualcosa erano stati relativamente inutili, sotto ogni punto di vista.
Aveva chiesto a Kakashi più volte di fargli da assaggiatore,  ma lui l'aveva liquidato con un ironico:
«Scusa, Obito, ma non ci tengo a morire oggi»
Tutte scuse, perché quel giorno si era impegnato a preparare del riso al curry (Forse un po' troppo piccante, ma il suo palato lo aveva bollato come "buono", il che era un record) , gamberi fritti e perfino una torta al cioccolato: si era assicurato che andasse tutto a gonfie vele, visto che la compagna aveva chiesto a tutti di non farle nessuna festa di compleanno, anche se probabilmente sarebbe venuto Bakakashi con loro: nel caso la risposta dovesse essere stata affermativa, l'Uchiha avrebbe provveduto ad *avvelenarlo*, magari proprio con quella stessa cena.
Diede un occhiata alla torta, prima di accorgersi  che mancasse poco prima che si bruciasse: non voleva rifarla per la terza volta, quindi la tirò subito fuori dal forno (Rischiando, puntualmente, di bruciare) con un canovaccio in mano; probabilmente non si era accorto che qualcuno aveva iniziato a suonare al citofono, perché si era ritrovato a mettere la torta in un piatto (con precisione chirurgica) in mezzo al tavolo prima di prendersi un'infarto e rischiare di diventare sordo.
Davanti alla porta si ritrovò la sua fidanzata insieme al suo migliore amico, che non fecero a meno di osservare il grembiule blu con lo stemma del clan Uchiha in mezzo che l'uomo che aveva aperto loro la porta stava indossando; Obito abbracciò istintivamente Rin urlandole «Buon compleanno» fregandosene altamente di Kakashi che, dopo aver salutato l'amico e aver osservato la scena, si era diretto verso la cucina, notando tutte le pietanze che avrebbero dovuto costituire la loro cena: 
«Stai cercando di avvelenarci?» per quanto l'Hatake volesse bene all'amico, era anche consapevole che il moro era capace di bruciare una cucina provando a cuocere solo un uovo solo.
«Stai dicendo che non posso essere un bravo cuoco, Bakakashi?» rispose l'Uchiha, piccato, prima di andare a  servire il tutto neanche fosse un banchetto, di modo che la castana non dovesse essere costretta a calmare le acque.
Strano ma vero, tutto era risultato addirittura buono al palato dei tre, tant'è che lo stesso Obito ne era rimasto sorpreso, anche perché avevano fatto fuori tutta la cena, e mancava solo la torta: la tagliò in sei parti, dando una fetta prima a Rin, poi a Kakashi e infine a sé stesso; c'era una strana aria di tensione, dal momento che la festeggiata avrebbe dovuto assaggiarla per prima e dare il suo giudizio, neanche fosse una gara di cucina.
La castana diede un morso alla torta con un certo entusiasmo, prima che, dopo aver masticato ed ingoiato il cibo, si trasformasse in un'espressione incerta:
«È una torta salata al cioccolato?» chiese, improvvisamente.
Ci furono degli interminabili secondi di un silenzio imbarazzante prima che anche l'uomo dai capelli argentei decidesse di provare la fetta che aveva davanti a sé, cosparsa di zucchero a velo:
«Non è che, dalla fretta, hai messo il sale al posto dello zucchero? Ha un sapore orribile!» disse, prima di spostare il piatto davanti a sé: il moro intanto, era sdraiato a terra, tenendosi una mano sulla pancia, dolorante: la fidanzata si era precipitata verso di lui, preoccupata:
«Obito! Stai bene?» chiese, preoccupata, mentre vedeva che anche Kakashi si era avvicinato:
«Ha un che di melodrammatico»
L'Uchiha, di canto suo, in risposta all'amico, biascicò:
«B-bakakashi... Tu non p-puoi capire...»
****
Rin si svegliò di soprassalto, quella notte: non vedendo Obito, pensò che fosse andato in bagno, peccato che, però, dalla porta socchiusa di quello della camera da letto, si sentiva il solo rumore di diversi conati di vomito: la donna aprì la porta, trovandosi Obito con la testa china davanti alla tazza del water; si avvicinò a lui, massaggiandogli la schiena:
«Va tutto bene?» chiese, preoccupata; l'uomo alzò la testa per guardarla:
«R-rin...»
La voce del moro era talmente flebile da spaventare ancora di più la castana:
«Ti serve qualcosa? Come posso aiutarti?»
«Rin... N-non farmi più cucinare qualcosa, per nessun motivo» disse lui, con tono supplichevole, prima di tornare a guardare la tazza.

*******
L'angolo dell'autrice:
Ma salve^^
E dopo qualche settimana ritorno con il quarto prompt della challenge che, sinceramente, è stato anche quello più difficile, visto che ho dovuto riadattarlo al rating della raccolta: visto che con "morso" mi veniva in mente quasi esclusivamente qualcosa di Lemon o a rating rosso (me perversa) xD che poi volevo pure pubblicarla per il compleanno della Nohara, ma non ne ho avuto il tempo :/
Ho sempre immaginato Obito come un tipo che ti può bruciare l'intera cucina solo per provare a friggere un uovo, quindi per nulla portato per la cucina, anche se ce l'ha messa tutta u.u anche il rapporto con Kakashi è fatto apposta, almeno per tale flash, quello condito dalle stuzzicate, come nell'originale, quando erano piccoli *-*
Che poi il povero Uchiha si è pure sentito male per quello che ha preparato lui stesso (è la legge del Karma, mio caro u.u)
Gli aggiornamenti saranno più veloci, spero...
Un abbraccio, 
Angie 96

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Capitolo 5
*** #5 Destini Intrecciati ***


#5 Destini intrecciati
A Kakashi faceva sempre uno strano effetto vedere i suoi ex compagni di team mano nella mano: non che la cosa lo infastidisse, anzi, era contento che loro due stessero insieme, ma si era sempre chiesto *come* fosse avvenuto il fatto, dato che aveva sempre pensato che l'Uchiha avesse avuto una gran fortuna a conquistare la Nohara.
Fortuna che prima non c'era, visto che Rin, inizialmente, andava dietro solo a lui non accorgendosi e, successivamente, ignorando i sentimenti di Obito. 
Un po', l'Hatake lo aveva ammesso, aveva contribuito anche lui al "formare la coppia": lo aveva fatto inconsciamente, ma non ricambiare l'amore -che poi si era rivelata una cotta- che lei mostrava, e non aveva fatto altro che ignorarla, considerandola solo un'amica.
Forse era proprio per quel motivo che la castana aveva cominciato ad avvicinarsi all'Uchiha, ma forse erano solo delle supposizioni, visto che l'albino, per quanto riguardava l'amore, tutto ciò che sapeva lo aveva ricavato dai libri che leggeva oppure, semplicemente, erano uniti dalla spiegazione meno razionale che potesse venirgli: era destino.
Un destino avverso che, alla fine, aveva permesso loro di ritrovarsi.
Questo era ciò che pensava Kakashi, di Obito e Rin



L'angolo dell'autrice:

Eccomi qua, con un ritardo imperdonabile ed una flash con il POV Kakashi... Perché sì 
Qui però l'ho fatto più IC del previsto, perché volevo che i suoi pensieri fossero credibile (sperando tanto di esserci riuscita)^^
Ci credete che questo era uno dei prompt più problematici? Perché, giuro, all'inizio non sapevo proprio cosa scriverci, anche se alla fine ce l'ho fatta xD
Siamo a metà della raccolta e spero davvero di riuscire a portarla a termine, con i tempi dannatamente lenti che ho T.T
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito finora :D
Un abbraccio, 
Angie 96
 

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Capitolo 6
*** #6. Risveglio ***


# Prompt: Risveglio
Capitava spesso che Rin si svegliasse prima di Obito, la mattina: quel sottile strato di luce che filtrava dalle persiane, illuminando i loro volti e il cinguettare degli uccellini era diventata una quotidianità nell'inizio delle loro giornate a Konoha.
Sorrise a sentire la presa ferrea con la quale, anche dormendo, lui la stringeva a sé: nonostante avesse il viso con l'espressione rilassata di chi sogna, sembrava volerla proteggere da chissà quale pericolo mortale.
Si accoccolò meglio tra le braccia dell'uomo, socchiudendo gli occhi e facendosi cullare dal battito regolare del cuore di lui che, alle sue orecchie, era diventata una melodia rilassante.
Il trillo della sveglia la fece sobbalzare, tanto da riuscire a svegliare Obito che sbuffò, spegnendo l'oggetto e si mise di nuovo sotto le coperte
«Uno di questi giorni quell'aggeggio mi farà impazzire» disse, curvando le labbra in un broncio alquanto infantile e chiudendo gli occhi, provocando una risata cristallina da parte della donna: lui arrossì di colpo, guardandola con aria interrogativa
«Non ti alzi?» dopo essersi ricomposta: da quando convivevano insieme, Obito riusciva -stranamente- ad arrivare quasi sempre puntuale ad ogni evento o impegno, e questo lo doveva solo a Rin.
L'orologio segnava le sette e quaranta del mattino, l'uomo avrebbe dovuto uscire di casa una ventina di minuti dopo
«Quei tre mocciosi possono anche aspettare» fu la risposta del moro, che si avvicinò alla compagna per attirarla a sé e stamparle un bacio sulle sue morbide labbra.





L'angolo dell'autrice:
Perdonate la lunga assenza, ma l'ispirazione mi aveva abbandonata quasi del tutto e non avevo voglia di propinarvi una schifezza, quindi ecco questa (?)
Ho spremuto tutta la mia parte fluff per scrivere questo prompt, anche se alcune parti non lo sembrano... E sì, Obito è diventato sensei ahahaha
Ringrazio tutte le persone che mi hanno recensita, che hanno messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite, ma anche i lettori silenziosi di questa raccolta!
Un abbraccio,
Angie 96

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