Un Amore inaspettato

di Elly78456
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 0 Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 La partenza ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2:Casa nuova, Città nuova, Vita nuova ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 A scuola... ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 Antony ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 Il secondo giorno... quanta tensione! ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 Il primo giorno di ripetizione ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 Il primo bacio ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 Il segreto di Antony ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 Non accettare quell'invito! ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 Imbarazzo ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 Il ballo ***
Capitolo 13: *** AVVISO ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12 La proposta ***
Capitolo 15: *** Capitolo 13 Sfogarsi ***
Capitolo 16: *** Capitolo 14 Roma ***
Capitolo 17: *** Capitolo 15 Una vittoria meritata ***
Capitolo 18: *** Capitolo 16 Litigio ***
Capitolo 19: *** Capitolo 17 << Io tengo a lei! >> ***
Capitolo 20: *** Capitolo 18 Organizzare la festa di Natale *SPECIALE* ***
Capitolo 21: *** Capitolo 19 A casa di Antony ***
Capitolo 22: *** Capitolo 20 Alla festa ***
Capitolo 23: *** Capitolo 20 Ripensamenti ***
Capitolo 24: *** Capitolo 22 Addio... o forse no ***



Capitolo 1
*** Capitolo 0 Introduzione ***


La storia narra di una ragazza costretta a trasferisci in una nuova città. Qui conoscera nuovi amici, nuovi amori e nuove avventure! Venite con me a seguire la suo vita!
P.S. Ringrazio le mie amiche che mi hanno sostenuto e aiutato a scrivere questa storia! grazie di cuore! <3

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 La partenza ***


Era il fatidico giorno della partenza.
Rachele non voleva partire, lasciare tutto: la sua migliore amica Jenni, i suoi amici, la sua città, la sua casa e la sua vita! Ma sapeva che non poteva farne a meno! Suo padre doveva cambiare città per lavoro e lei sua madre e la sua sorellina l' avrebbero seguito!
Sarebbero andati lontano, molto lontano!
Rachele era seduta sul sottotetto raggiungibile dal suo balcone, a guardare i suoi che aiutavano a caricare i mobili nel camion.
Stava per iniziare a piangere quando vide in fondo alla strada Jenny. Rachele saltó giù dal tetto e atterrò sul balcone, prese a correre giú per le scale e uscí talmemte di fretta che non chiuse neanche la porta.
Corse ad abbracciare Jenni; piangevano, piangevano tutte e due ma anche ridevano ed erano felici di essere insieme in quel momento.
<< Non voglio che tu te ne vada! >> le disse Jenni.
<< Neanchio vorrei ma non possiamo evitarlo! >>
<< Promettimi che ci sentiremo sempre! >>
<< Certo Jenni! Ci sentiremo tutte le sere e tutti i giorni! Tranquilla! >>
<< Ok. Vuoi una mano a fare qualcosa?? >>
<< No grazie! >>
<< Ok che vuoi fare?? >>
<< Voglio darti questo! >>
Detto questo Rachele prese un pacchettino dalla tasca del giubbotto che aveva addosso e lo consegnó a Jenni.
Essa lo aprí, sul suo viso apparí un'espressione di felicitá emozione e commozione! Il paccheto conteneva un ciondolo divisibile a forma di ying e yang uguale a quello che avevo visto quando erano piccole e avevano sognato di avere, una foto di loro 2 da bambine, abbracciate e felici e un biglietto che Rachele aveva dedicato a Jenni.
Il biglietto diceva:
"Cara Jenni,
Mi rendo conto che sono una ragazza molto fortunata ad incontrare un'amica come te! Sei dolce simpatica generosa altruista e un'amica stupenda e leale.
Adesso io parto e per un po non ci vedremo ma ti prometto che quest'estate tornero per stare con te!! Sei la mia migliore amica; sei molto importante; sei una persona fantastica insomma la perfezione fatta a persona... Non ti dimenticheró Mai e poi Mai!
A presto amica Mia<3! "
Aveva le lacrime agli occhi, sorrideva leggendolo.
Lo lesse tutto, poi guardo Rachele e l'abbracció. Poi andarono a fare un giro al parco e intanto rivissero i ricordi piú belli si loro 2 insieme!
Il tempo passó in un lampo e le due ragazze si divertirono un mondo fino a quando a Rachele suonó il telefono. Rispose e la voce della madre disse:
<< Rachele é ora, torna a casa! >>
<< Si mamma arrivo! >> rispose la ragazza.
Jenni la guardó e le disse:
<< Lo so, è ora >>
<< Non guardarmi cosi Jenni lo sai che non posso farci niente!!! >>
<< Si si va bene... Beh se vuoi ti accompagno! >>
<< Certamente! >>
In poche tempo furono a casa dove le apettavano i genitori di Rachele pronti a partire! Rachele e Jenni si guardarono come per chiedere un ultimo abbraccio l'una all'altra.
Poi si salutarono
<< Stammi bene Rachele. >>
<< Anche tu Jenni >>
Si abbracciarono per l'ultima volta cosi forte da farsi quasi male. Poi Rachele diede un bacio sulla guancia a Jenni e le sussurrô:
<< A presto. >>
Poi sali in macchina, si accese il motore e in un me che non si dica fu un piccolo punto lontano. Jenni la fisso piangendo poi tornò a casa!
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Eccomi,
spero che la storia vi sia piaciuta.
Mi dispace per il ritardo ma è la mia prima storia a capitoli e non sono molto pratica. Per il resto spero di riuscire ad aggiornarla al piu presto!
Baci Elly78456 <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 2:Casa nuova, Città nuova, Vita nuova ***


Dopo un lungo viaggio finalmente Rachele e la sua famiglia arrivarono nella cittadina di Brück, a qualche kilometro da Berlino.
Rachele era impaziente di scendere da quel veicolo e fare 2 passi ma dovette aspettare di arrivare alla sua nuova casa!
Arrivarono davanti a una villetta con un giardino rustico.
La ragazza scese dall macchina e scrutó la casa dal basso verso l'alto, senza riuscire a trovare le parole per descrivere il suo stupore nel vedere quell'abitazione antiquata.
Era talmente emozionata che ci mise un po' a convincersi che quella era la realtá, "Ma è stupenda" pensó.
Quando si decise ad entrare rimase ancora piú stupefatta!
Se all'esterno la casa era una villa all'interno era un castello!
La casa aveva una marea di stanze, quattro da letto, due cucine, due bagni, una tavernetta con un camino che anche da spento riscaldava l'ambiente... Forse l'immaginazione si dava da fare!
La mamma chiamó Rachele e Michelle la sorellina e disse:
<< Ragazze venite vi mostro le vostre camere! >>
"Vuol dire che avremo 2 stanze separate!?!?" pensó Rachele
<< Ecco ragazze la vostra camera! >>
Michelle corse a saltare sul letto felicissima.
La mamma ne approfittó e prese Rachele portandola in un altra stanza: << Guarda Rachele questa camera potrai usarla per organizzare feste o dormire con le tue amiche >>
"Quali amiche??" e guardó storta la madre.
Michelle raggiunse Rachele la prese per mano e non appena lei la guardo la bimba le disse:
<< Ti piace la nostra nuova camera Rachele? >>
<< Si Michelle é fantastica come tutta la casa! Dai andiamo a girare le altre camere! >>
Cosí detto entró in esplorazione della sua stanzetta che sarebbe diventata il suo posto dove stare un po' in pace e riflettere; e magari scrivere anche a Jenny.
I genitori iniziarono a scaricare i mobili mentre Rachele pensava come poteva sistemarli nella sua parte di stanza: avrebbe messo il letto con la testata contro il muro in modo che potesse svegliarsi guardando il sole, la scrivania di fianco al letto e la libreria di nuovo accanto alla scrivania.
Il pomeriggio passó perlurtrando la casa e aiutando a sistemare i mobili.
Cenarono e mentre i genitori guardavano la TV Rachele stette in camera a pensare a Jenni e a quando l'avrebbe rivista.
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Ecco il secondo capitolo.
Lo so sono capitoli un po' corti ma mi sto impegnando!
Spero che vi piaccia e spero anche di ricevere recensioni positive!
Al prossimo capitolo baci Elly78456 ^^ *-*

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 A scuola... ***


P.O.V. Rachele
<< OH MIO DIO! É tardissimoo!! >>
Gridai guardando la sveglia.
" Sono le 7:45 e mi rimangono 15 minuti per vestirmi, prepararmi, fare colazione e uscire! "
Mi vestii,mi raccolsi i capelli in puchu, mangiai una frittella al volo, salutai i miei e salii appena in tempo sul bus!
Arrivata a scuola andai nell'ufficio del preside:
<< Buongiorno mi chiamo Rachele Rosking. Oggi é il mio primo giorno! >>
<< Ah, la signorina Rosking. Adesso ha il corso di scienze, aula numero 15 piano terra. Buona giornata >>
<< Grazie Preside! >>
Detto questo uscii e mi diressi in aula, bussai ed entrai.
Vidi la professoressa di scienze che mi invito a sedermi nell'unico banco libero in seconda fila.
Durante l'ora scrutai un po' i miei nuovi compagni.
La lezione passó in fretta, appena suonata la campanella presi il mio materiale e mi diressi al mio armadietto, inserii la combinazione ma non riuscii ad aprirlo!
In quel momento mi sentii toccare la spalla
<< Posso aiutarti? >>
Mi girai e vidi un ragazzo piú o meno della mia etá, aveva i capelli castani e anche gli occhi coperti peró da un paio di occhiali dalla montatura sottile nera.
<< Questi armadietti sono un po' difettosi ci vuole una certa quantitá di forza. >>
Cosí dicendo diede un colpo secco e l'armadietto si aprí.
<< Ecco fatto tieni. >>
<< Grazie! >>
<< Ah a proposito io sono Enrique piacere! >>
Mi disse porgendomi la sua mano.
<< Rachele, piacere mio. >>
<< Enrique dai che se non ti muovi faremo tardi a lezione di storia!! >>
Gridó una voce femminile. Una ragazza raggiunse Enrico.
<< Si Giuly arrivo. Giú ti presento Rachele è una nuova! >>
<< Piacere Giuly. >>
<< Io sono Rachele. Anche io ho lezione di storia. >>
<< Bene allora vieni con noi! >>
La lezione di storia, a discapito di quella di scienze passó molto lentamente.
Al suono della campanella corsimo tutti fuori a goderci l'intervallo.
Io decisi di uscire mentre Giuly ed Enrique andavano al bar.
Girai in cortile e mentre camminavo passai vicino ad un gruppo di ragazzi.
Mi colpí uno di loro, aveva i capelli corti biondi e gli occhi castani.
Era insieme a due ragazzi e un gruppetto di ragazze che pendevano dalle sue labbra, si vedeva lontano un miglio!
Poi la campanella suono la fine dell'intervallo e io tornai in classe.

P.O.V Antony
Era un altro dei soliti giorni di scuola. La solita routine.
I miei amici e le ragazze che venivano a mettersi in mostra.
Le prime due ore passarono lente messaggiando in classe.
Finalmente arrivó l'intervallo e io andai nel mio solito posto il piú riservato possibile ma le ragazze riuscivano nonostante tutto a trovarmi.
Ad un certo punto passó davanti a me una ragazza, non l avevo mai vista prima d'ora.
I miei occhi brillavanl mentre la osservavo, aveva rossi lunghi sino a metá schiena e gli occhi azzurro ghiaccio.
Era magra né troppo bassa né troppo alta... La Perfezione.
Mi guardava con un sorriso beffardo, i nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo poi suono la campanella e lei tornó in classe.
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Eccomi di nuovo qua con un nuovo capitolo!
Finalmente ci sono riuscita! Mi è venuto un capitolo un po' più lungo!
Spero vi piaccia e buona lettura a presto baci Elly78456 <3 ^^ *-*
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 Antony ***


P.O.V Antony
Alla fine delle lezioni riuscii a staccarmi dai miei amici e la cercai.
La trovai al cancello:
<< Hei non ti ho mai visto prima e io conosco tutti qui e tutti conoscono me, sei nuova? >>
<< Si tu devi essere Antony giusto? Giulia ed Enrico mi hanno parlato di te! Sei il classico piú gettonato della scuola! >>
Disse ridendo sotto i baffi.
Io sorrisi
<< Sei divertente... Come ti chiami? >>
<< Rachele. >>
<< Rachele, che bel nome! Bello come... >>
A quel punto suonó un clacson.
<< Devo andare a domani Tony! >>
Odiavo essere chiamato cosi ma da lei suonava benissimo.
La guardai salire in macchina e allontanarsi. Poi andai a mangiare.
Sperando che il pomeriggio passasse in fretta per rivederla.

P.O.V. Rachele
Aspettavo che i miei venissero a prendermi vicino al cancello quando un ragazzo arrivó vicino a me. Lo osservai e lo riconobbi subito, era Antony.
Parlammo un po' poi arrivarono i miei e io scappai salutandolo di fretta.
Arrivata a casa mangiai poi andai in camera mia e iniziai a fare i compiti.
Dopo circa un'ora il mio telefono squilló.
<< Pronto? >>
<< Ciao Rachele sono Giuly! >>
<< Ciao Giuly che piacere come stai? >>
<< Bene bene e tu? Senti volevo chiederti se avessi avuto voglia di uscire oggi pomeriggio. Pensavo che potrei mostrarti il centro della cittá! Ti va?>>
<< Anche io bene. Va benissimo! Volentieri. A che ora? >>
<< Beh le quattro ti vanno bene? Ci troviamo davanti a scuola? >>
<< Certo perfetto allora a dopo! >>
<< A dopo! >>
Il pomeriggio con Giuly passó velocissimo tra negozzi e risate. Girammo il centro di Brück. Poi arrivate le 19 tornammo ognuna a casa sua.
Cenai, corsi in camera, e accesi il computer per scrivere a Jenni.
Le raccontai della scuola, dei ragazi che avevo incontrato e di Antony.
Poi del pomeriggio passato con Giuly.
Alla fine le dissi che lei mi mancava da morire e che le avrei scritto anche domani, le diedi la buona notte spensi il computer ed andai a dormire.
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Eccoci di nuovo qua.
So che questo capitolo è un po' corto e mi dispiace.
Migliorerò ve lo assicuro, godetevi questo capitolo a presto
Baci Elly78456

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 Il secondo giorno... quanta tensione! ***


P.O.V. Rachele
Mi svegliai, mi preparai, feci colazione e arrivai a scuola con un anticipo di dieci minuti.
Girai un po' nel cortile e sul retro trovai Antony come sempre circondato dalle ragazze e i suoi amici.
Notai che lui mi stava fissando, mi seguiva con lo sguardo e che aveva un sorriso un po' malinconico.
Entai poco prima del suono della campanella. Dopo la lezione mi recai al mio armadietto e qualche minuto dopo arrivò Giuly.
<< Ciao Rachele. >>
<< Ciao Giuly come stai? >>
<< Bene tu? Che lezione hai adesso? >>
<< Bene anche io. Ho informatica. >>
<< Idem, andiamo in classe insieme? >>
<< Volentieri! Enrique dov'è? >>
<< Quando l'ho incrociato prima di venire da te stava andando in classe! >>
<< Allora raggiungiamolo. >>
Entrammo in classe e vedemmo Enrique seduto al suo banco.
<< Ciao Enrique. >>
<< Oh ciao Rachele ciao Giuly. >>
Ci sedemmo ai nostri posti. La lezione passò in fretta. Quando aprii il mio armadietto uscì un foglio c'era scritto:
"Sei deliziosa."
Il biglietto era anonimo mi guardai in torno per vedere se c'era qualcuno ma non vidi nessuno di "sospetto".
Le successive due ore le passai pensando a chi avrebbe potuto aver messo quel biglietto.
Al secondo intervallo uscii con Giuly, dopo un po che passeggiavamo incontrammo Antony.
Lui mi sorrise, poi guardò Giuly e sul suo viso comparì una smorfia che sembrava quasi di disgusto.
<< Guarda chi si vede... Rachele vedo che sei un pessima compagnia. >>
<< Sta zitto Tony >>
<< Uh che lingua lunga che abbiamo oggi Giuly! E non mi chiamare così!>>
<< Già... dimenticavo che odi essere chiamato così! >>
Disse Giuly ridendo
<< Ragazzi adesso basta. >>
<< Rachele ti consiglio di cambiare compagnia prima di trasformarti in uno sgorbio, perchè già non scherzi! >>
"Perdonami..."

Io lo guardai come se volessi fulminarlo poi aggiunsi
<< Andiamo Giuly. >>
Ci girammo, Giuly partì a passo deciso e quando fu un po' distante da me mi girai e guardai Antony, lui se ne accorse ci scambiammo uno sguardo e andammo ognuno alla sua lezione.
Al cambio d'ora trovai Antony appoggiato al mio armadietto.
C'era Giuly che mi accompagnava e sentivo nell'aria una gran quantità di tensione tra i due.
<< Ti conviene seguire i miei consigli Rachele, lo dico per te >>
<< Non rompere Tony >>
<< Muto sgorbio! >>
<< Come osi... >>
Li interruppi
<< Basta! Non vi sopporto, litigate da soli prego. >>
Presi i libri e mi diressi nell'aula della lezione successiva.
Entrai in classe e trovai Enrique
<< Enrique ciao come stai? >>
<< Ciao Rachele bene e tu? >>
<< Mah... senti Giuly ed Antony si sono sempre odiati? >>
<< Uh ti consiglio di non trovarti tra loro due durante una lite... >>
<< Sei arrivato troppo tardi! >>
<< E ne sei uscita viva complimenti gli hai tenuto testa! >>
<< Enrique rispondi alla mia domanda! >>
<< Si okok... direi di si, si sono sempre odiati. >>
<< Da cosa è nato il loro odio? >>
<< Questo non lo so, dovresti chiedere a Giuly a me non l'ha mai detto. >>
<< Grazie Enrique. >>

P.O.V. Antony
Rachele prese i libri sbattè l'armadietto e se ne andò.
Rimasi da solo con Giuly, ci scambiavamo degli sguardi pieni di odio.
<< Ho meglio da fare che stare qui! >>
<< Allora sparisci! >>
<< Con molto piacere farei di tutto pur di non vedere la tua orribibile faccia. >>
Odiavo Giuly, ma Rachele... era splendida!
Odiavo anche il fatto di non riuscire a parlare da solo con lei senza che ci fosse Giuly a farle da balia.
Dovevo riuscire ad incontrarla da solo ma come?
Quando arrivai a lezione di matematica vidi Giuly e Rachele sedute in due banchi vicini che parlavano.
Con tutta indifferenza mi sedetti vicino a Rachele.
La prof annunciò che avrebbe interrogato e ovviemente il primo nome che chiamò fu il mio!
Mi alzai e arrivai alla cattedra, guardai i miei compagni, anzi guardai Giuly e Rachele.
Giuly stava sghignazzando contenta della mia "fortuna", invece Rachele mi osservava con un lieve sorriso su quella sua deliziosa faccia.
La prof mi tenne quasi tutta l'ora alla cattedra, l'interrogazione andò si e no, quando tornai al mio posto Giuly commentò ridendo
<< Complimenti "campione"! >>
Mentre Rachele aggiunse
<< Potresti fare meglio. >>
La cosa che desideravo di più al mondo era che quella lezione finisse il prima possibile.
Al suono della campanella mentre stavamo tutti uscendo la prof chiamò me e Rachele.
<< Antony Rachele venite qui un attimo. >>
Noi la raggiungemmo
<< Antony, la tua media va male come sempre, so che siamo agli inizi e manca un po' di tempo alle pagelle ma voglio che tu inizi a lavorare e a recuperare il più presto possibile. Mentre tu Rachele, anche se sei qua da poco ho già capito che sei molto brava, per questo mi chiedevo se ti andrebbe di aiutare Antony a studiare. >>
<< Non ho bisogno di nessun aiuto per migliorare sono capace di farlo da solo! >>
"Cosa stavo facendo? Era un'occasione d'oro per stare da solo con Rachele e la stavo rifiutando a prescindere? "
<< Però se lei vuole così prof... >>

<< Che ne pensi Rachele. >>
<< Ok, in fondo non c'è nulla da perdere. Va benissimo. >>
<< Bene ragazzi. Spero che almeno questo funzioni! >>
Uscimmo dall'aula e quando Rachele fece per andarsene l'afferrai per il polso.
<< Rachele, io ho accettato ma non dire niente a Giuly e staremo alle mie regole! >>
<< No caro, tu starai alle mie o se no puoi entrare lì dentro e dire alla prof che questa cosa salta. A te la scelta. >>
Mi aveva messo con le spalle al muro era la prima che ci era riuscita.
<< E va bene. >>
<< Perfetto ci vediamo oggi pomeriggio al bar vicino a scuola sulla destra e a Giuly non dirò niente tranquillo! >>
<< Già oggi pomeriggio? Stai scherzando spero? >>
<< Tu credi? >>
Non stava scherzando per mia sfortuna.
<< Ok ok. >>
Ci vediamo oggi pomeriggio.

P.O.V. Giuly
Uscii dalla classe ma non vidi arrivare Rachele. Non potendola aspettare mi diressi in classe.
Lei arrivò dopo qualche minuto.
<< Dove eri finita? >>
<< Ho parlato con la prof. >>
<< Di cosa? >>
<< Niente di che. Tranquilla. >>
<< Va beh... ok. >>
Mi nascondeva qualcosa.
<< Senti da cosa è nato l'odio tra te e Antony se posso chiedere? >>
Io mi congelai a quelle parole, come mai mi stava facendo quella domanda?
<< Beh è semplice odio, da quando l'ho visto la prima volta avevo già capito che tipo era e lui non aveva perso tempo a prendermi di mira. Ecco tutto. >>
Non potevo dirle la verità.
<< Ok, beh allora a domani Giuly. >>
Uscimmo da scuola e dopo pranzo chiesi a Rachele se aveva voglia di uscire ma lei mi rispose che aveva da fare senza dirmi cosa.
Dovevo scoprire che succedeva e soprattutto se c'era di mezzo Antony.
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Pronto per voi un nuovo capitolo!
Mi sono impegnata per allungarlo un bel po'!
Spero vi piaccia e a presto.
Elly78456

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 Il primo giorno di ripetizione ***


P.O.V. Rachele
Ero arrivata al bar da venti minuti ma di Antony non c'era traccia.
Decisi di aspettare ancora un po' e in caso non fosse arrivato ne me sarei andata.
Ordinai un frullato e mi appoggiai al bancone attendendo ancora il suo arrivo.
Dopo un po' lo vidi ansimante e sudato. Si avvicinò a me
<< Hai per caso dimenticato il nostro appuntamento? >>
<< Appuntamento? >>
Mi guardò scettico
<< Dai su. Incominciamo siamo già in ritardo. >>
<< E se io non avessi voglia di studiare? Potremmo uscire a fare un giro e parlare un po'... >>
<< Ti fai venire la voglia. Forza siediti. >>
Passammo un'ora e mezza a "studiare" matematica, poichè io gli spiegavo le cose ma lui era perso a fissarmi.
Ad un tratto mi suonò il telefono. Risposi
<< Jenni ciao che sorpresa. Come mai questa chiamata? >>
Vidi Antony avvicinarsi per origliare quando me ne accorse gli lanciai un'occhiata rabbiosa.
Sapevo che odiava essere comandato e su questo forse premevo anche un po'.
Tornò al nostro tavolino e si mise a leggere il libro.
Finita la telefonata tornai a sedermi vicino a lui. Sfogliai un po' il libro e poi annunciai
<< Ancora due pagine e abbiamo finito, poi puoi andare dove vuoi. >>
"Voglio rimanere qui con te Rachele."
Finimmo quelle pagine poi dissi.
<< Senti Rachele sta sera hai voglia di uscire con il mio gruppo. Andiamo nel locale vicino a casa mia. Posso passare a prenderti. >>
<< Non lo so ti faccio sapere dammi il braccio. >>
Gli scrissi il numero sull'avambraccio poi gli feci l'occhiolino e mi allontanai.
Alle sei videochiamai Jenny
<< Ciao Jenni scusa se oggi non ho potuto parlare tanto ma stavo aiutando un mio compagno per matematica. La prof di mate mi ha chiesto questo favore. Do ripetizioni al più gettonato della scuola si chiama Antony. Non so se definirla fortuna o sfortuna e in più sta sera mi ha invitata ad uscire. Che faccio? >>
<< Beh Rachele vedila come un opportunità da quello che mi hai detto sembra innamorato e se ti ha invitato ad uscire fossi al posto tuo accetterei subito. >>
<< Devo fargli sapere qualcosa. Io accetto a tu mi devi aiutare a scegliere un vestito da mettere sta sera. >>
<< Che aspetti sono qua! >>
Mi provai i vestiti che mi piacevano di più e alla fine optammo per un vestito corto nero delle scarpe con tacco.
Mi misi un filo di matita sugli occhi un po' di rossetto rosso fuoco.
Salutai Jenni e chiami Antony che nel frattempo mi aveva scritto in modo che avessi il suo numero.
<< Pronto? >>
<< Ciao Antony sono Rachele. Avrei deciso di venire. Sei sempre disposto a venire a prendermi? >>
<< Certo! Tra quindici minuti sono li. >>
Fu di parola il pochi minuti fu davanti a casa mia.

P.O.V. Antony
Mentre lei mi spiegava matematica io ero completamente perso nei suoi occhi di ghiaccio.
Ricevette una chiamata e io cercai di origliare ma lei mi guardò con fare minaccioso così tornai a sedermi.
Non poteva comandarmi ma mi aveva in pugno mi impnotizzava.
Prima di tornare a casa la invitai ad un uscita la sera stessa.
Mi scrisse il suo numero sul braccio e se ne andò.
La sera mi chiamò dicendomi che sarebbe venuta con me.
Quando arrivai davanti a casa sua le feci squillare il telefono in modo che lei scendesse.
Lei mi scrutò dal basso verso l'alto poi notò che io feci lo stesso.
<< Dici che sia troppo elegante? Sai è la prima volta che esco. >>
<< Stai d'incanto. Davvero è solo la prima volta? >>
<< Si tu sei un abitudinario? >>
<< Io si, se è la tu prima volta lasciati guidare. >>
Le dissi guandandola e allungandole una mano, era bellissima con quel vestito corto e attillato, il rossetto le infuocava le labbra.
Entrammo nel locale e al bancone trovammo miei amici.
Li vidi guardarmi allibiti
Il mio migliore amico, Itan, mi si avvicinò e mi surrurrò all'orecchio
<< Che ci fa lei qui? >>
<< L'ho invitata io... >>
Poi alzai la voce in modo che mi sentissero tutti
<< Avete qualcosa in contrario? >>
Loro scossero la testa, sorrisi soddisfatto poi guardai Rachele lei ricambiò il mio sorriso.
Io e Rachele ci separammo dal gruppo, loro andarono a ballare e noi ci sedemmo al bancone.
Ordinai 2 drink uno per me e uno per lei e glielo porsi.
<< Cos'è? >>
<< Una cosa leggera tranquilla. >>
Lo assaggiò e rimase immobile a fissarmi.
<< Ho preso quello giusto? >>
<< Si buono. Grazie. Strano ma buono >>
<< A tutti sembra strano la prima volta! >>
Mi misi a ridere lei mi guardò
<< Che c'è? >>
<< Sei buffa! >>
<< Cosa vuoi insinuare scusa? >>
<< Niente niente. Vieni a ballare? >>
Non mi rispose semplicemente annuì.
Le presi una mano e la guidai.
<< Raccontami un po' di te. >>
Le dissi avvicinandomi al suo orecchio per farmi sentire meglio.
<< Mi sono trasferita da Berlino perchè mio padre ha avuto un lavoro qua. Ho una sorellina di nome Michelle e mi piace un ragazzo, un mio ex compagno di scuola si chiama Luke. >>
A quelle parole mi gelò il sangue ma ci passai sopra, sapevo che prima o poi sarebbe stata mia.
Finimmo la serata all'una di notte. Salutai i miei compagni e uscii con Rachele per accompagnarla a casa. Passaggiammò fino sotto a casa sua e li ci salutammo.
<< Grazie della serata Antony. >>
<< Di niente grazie a te di essere venuta! >>
Mi prese una mano e mi diede un bacio sulla guancia lasciandomi l'impronta con il rossetto, ci mancò poco che cadessi per terra.
<< Buonanotte Antony. >>
<< A domani Rachele. >>
Quando chiuse la porta andai a casa. Promisi a me stesso che non mi sarei mai più lavato quella guancia.
Poi andai a dormire pensando che l'indomani l'avrei rivista.
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Ecco il nuovo capitolo.
Mi scuso in anticipo per l'eventuale presenza di errori, come molti di vuoi possono sapere anche lggendo e rileggendo non tutti si trovano!
Detto questo spero come sempre che sia di vostro gradimento! ^^
Elly78456 <3

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 Il primo bacio ***


P.O.V. Antony
Arrivai a scuola in anticipo come non mai.
Aspettai Rachele al cancello tenevo in mano la catenina che ieri aveva addosso e che avevo trovato per strada tornando a casa.
Aveva la chiusura rotta e l'avevo fatta aggiustare da mio padre.
Era come nuova.
Non sapevo se dargliela subito, potevo tenermela come "jolly".
La vidi arrivare misi la catenina in tasca decidendo di rimandare la consegna.
<< Ciao Antony. >>
<< Ciao Rachele. Come stai? Ti sei svegliata bene anche se ieri ti ho fatto fare le ore piccole? >>
<< Bene mi sono alzata senza problemi. Hai per caso trovato la catenina che avevo ieri? >>
<< No mi dispiace. >>
Confermai la mia idea di rimandare 
<< Beh vuoi rimanere qua tutto il giorno o entriamo? >>
<< Non sarebbe male tagliare ma entriamo pure. >>
Entrammo e poi ci dividemmo per andare a lezione.
Ci salutammo velocemente al cambio d'ora ma non ci avvicinammo l'uno all'altro poichè era con Giuly.
Prima dell'intervallo le mandai un messaggio
"Vediamoci dietro la scuola all'intervallo. Non dirlo a nessuno. E vieni da sola. A dopo"
Suonò la campanella e io mi avviai al punto dove dovevo incontrarla.
Arrivò io ero seduto su un muretto dietro di lei e quando parlai fece un balzo spaventandosi.
<< Hai quanche problema di vista. >>
<< Ah eccoti. Sempre simpatico, fammi indovinare vai a periodi? >>
Si mise a ridere.
<< Volevo chiederti a che ora dovevo arrivare al bar oggi per matematica. >>
<< Alla stessa ora di ieri, la mia ora però non la tua. >>
<< Si ok. Usciamo di nuovo sta sera? >>
<< Va bene, mi sono divertita ieri. >>
Fece per andarsene ma corsi e mi fermai davanti a lei, rimasi in silenzio per un po'
<< Hai bisogno di qualcosa? >>
<< Volevo solo raccomandarti di tenere acqua in bocca con Giuly! >>
Le dissi passandole un dito sulle labbra.
Lei mi afferrò il polso con un presa piuttosto salda per essere una ragazza e allontanò la mia mano dal suo viso.
<< Certo come sempre. >>
Poi mi passò a fianco e se ne andò.
Alla fine della giornata uscimmo tutti da scuola. Mi appoggiai al cancello aspettando Rachele.
Quando la vidi in lontananza c'era anche Giuly.
Riuscii in tempo a mandarle un messaggio dicendole che dovevo parlarle prima della nostra lezione.
Vidi che si staccò di dosso Giuly probabilmemte dicendo che aveva dimenticato qualcosa in classe.
Io la raggiunsi.
<< Eccoti, come mai tutta questa fretta di parlarmi? Non potevi aspettare oggi pomeriggio? >>
<< No non potevo. Che ne dici di andare a mangiare insieme e subito dopo studiare mate? >>
<< Cosa cambia da prima a dopo scusa? >>
"Ci sta provando, cerca in tutti i modi di passare più tempo possibile con me!"

<< Così poi hai più tempo dopo in cui renderti incantevole più di quanto tu non sia già, per questa sera! >>
<< Lo devo prendere come un complimento? >>
<< Perchè no? >>
Risposi passandole un dito sotto il mento e facendomi apparire un sorrisino beffardo sulla bocca.
<< Ok muoviamoci però che ho fame. >>
<< Bene andiamo. >>
La presi per una mano e iniziai a correre per stuzzicarla. Mi piaceva far risaltare quel suo lato pericoloso.
<< Antony aspetta dove corri? >>
<< Muoviti lumaca! >>
<< Mi stai staccando un braccio! >>
Arrivati all'attraversamento pedonale mi fermai e la osservai era piegata appoggiata con le mani sulle ginocchia e ansimante, poi mi guardò minacciosa
<< Ti ha dato di volta il cervello? >>
Non la feci finire che la baciai, appoggiai le mie labbra sulle sue assaporandole poi mi staccai.
<< E questo? >>
Mi chiese stupita e scioccata.
<< Si chiama bacio. Non ne hai mai ricevuto uno? >>
Lei arrosii ma la sua espressione mutò diventando offesa.
<< Certo che ne ho ricevuti. Non sono sfigata e disperata come credi! >>
<< Io non ho mai creduto niente hai detto tutto da sola. >>
<< Andiamo a mangiare o no? >>
<< Si andiamo. >>
Entrammo in una pizzeria ordinammo da mangiare e chiaccherammo durante il pranzo.
<< Dove andiamo a studiare? >>
<< Potremmo andare al parco tanto ti distrai comunque in tutti i posti. >>
Lui sorrise
<< Chissa chi è la causa. >>
<< Smettila vieni dai. >>
<< Rachele pago io. >>
<< No mi offri già i drink la sera fai pagare a me. >>
<< Non posso... >>
<< Zittisciti ti prego. >>
Pagò nonostante il mio volere, sembrava che se ne fregasse delle mie idee ma allo stesso tempo teneva a me.

P.O.V. Rachele
Andammo al parco trovammo un posto all'ombra sotto una grande quercia.
Iniziammo a studiare dopo un po' notai che come il solito Antony non mi ascoltava.
<< Antony mi stai ascoltando? >>
<< Scusa Rachele ma guardati... >>
Guardai da un altra parte mentre lui mi prese la mano.
In quel momento notai una cosa che non avrei mai voluto vedere.
Vidi Giuly che passaggiava per il parco.
<< Antony >>
<< Si dimmi >>
<< Antony guarda chi c'è là! >>
Vidi comparire un'espressione di paura sul suo viso mi scappò una risata.
<< M***a! Cosa ridi tu? >>
<< Scusa! >>
Appena finii mi afferò per un polso e mi lasciò giusto il tempo di raccattare i libri che rincominciò di nuovo a correre.
<< Dai Antony di nuovo! >>
<< Muta e corri! >>
<< Arrivo arrivo. >>
Corremmo senza sosta per due isolati poi finalmente lui si fermò dandomi la possibilità di respirare.
<< Secondo te ci ha visti? >>
"Eccome se ci ha visto, ci ha guardati abbastanza male!"
<< Spero di no. >>

Non potevo dirgli che ci aveva visto me la sarei vista poi io con lei.
<< Quanto ci mancava a finire? >>
<< Non so non mi hai dato il tempo mi hai preso e hai iniziato a correre come un pazzo. >>
Contai le pagine
<< Circa cinque. >>
<< Senti... >>
<< Si ci fermiamo qui tranquillo! >>
<< Grazie. >>
Si avvicino per baciarmi ma gli diedi la guancia.
<< Di niente. Adesso vado, devo farmi la doccia se mi vuoi "incantevole" come hai detto tu! >>
<< Io ho detto che sei già incantevole. >>
<< A sta sera Antony. >>
<< A sta sera Rachele. >>
Tornai a casa che erano le sei, mi feci una doccia alle sette mangiai poi mi vestii.
Antony arrivò puntuale come la sera prima.
Salutai i miei e scesi.
Lui non mi salutò neanche mi osservava dall'alto verso il basso e viceversa continuò così
<< Cos'è la vista non è di tuo gradimento? >>
<< Stai scherzando vero? Sei una favola! >>
<< Grazie. Sempre stesso locale? >>
<< Si non ti piace? >>
<< No no è carino! >>
Continuava a scrutarmi, avevo messo un vestito corto blu con delle frange sulla gonna e delle paiettes sul corpetto, le stesse scarpe col tacco della sera prima e lo stesso rossetto e l'ombretto.
Arrivammo e al contrario della sera prima appena entrai i suoi amici mi salutarono caldamente, forse gli aveva bacchettati.
Ci sedemmo come la sera prima al bancone e ordinò di nuovo Antony che conosceva.
Ordinò una cosa diversa dalla precedente per me.
Bevemmo poi entrammo in pista ballammo per un po' sino a quando Antony decise di prendere un altro drink
<< Un altro? >>
<< Si ti sembra così strano? Arrivo a cinque drink in una sera quasi sempre! >>
<< Non mi sembrava che fossi arrivato a cinque l'altra sera! >>
<< Ci sono andato piano perchè era la prima volta per te. Mi stai sfidando? Scommettiamo? >>
<< E cosa scommetteresti? >>
<< Se arrivo a cinque mi dovrai un bacio come voglio io. Se vinci tu farò quello che vuoi. >>
<< Tutto quello che voglio? >>
<< Tutto tutto. >>
<< La cosa si fa interessante. Ok accetto. >>
Ne mandò giù uno dietro l'altro sino ad arrivare al quinto.
Quando si alzò barcollo e cadde a terra
<< Oh mio dio Antony. >>
Lo tirai su e lo feci sdraiare su un divanetto senza l'aiuto di nessuno poichè i suoi amici erano tutti distratti.
Chiesi al barista un bicchiere d'acqua e dei cubetti di ghiaccio.
Gli bagnai le labbra e quando si riprese gli porsi il bicchiere d'acqua per farlo bere.
Lui si sedette.
<< Che è successo? >>
<< Sei svenuto cretino. Hai esagerato, ti sei spinto troppo in là, di la verità ne hai sempre bevuti cinque? >>
<< E va bene sono arrivato a tre. >>
<< Adesso si ragiona! Scusa è anche colpa mia se non ti avessi sfidato... >>
Poi mi venne in mente la nostra scommessa
<< A proposito! >>
Mi avvicinai a meno di un centimentro dalle sue labbra, poi sussurrai
<< Ecco il tuo premio! >>
Mi avvicinai sempre di più sino a toccare le sue labbra con una mano gli accarezzai una guancia quando tolsi la mano lui mi prese il viso e continuò a baciarmi.
Quando arrivò Itan lui si stacco da me.
<< Posso tornare più tardi se volete. >>
<< No no stai pure ho solo soddisfatto un desiderio che Rachele aveva. >>
Lui mi guardò minaccioso io ribattei
<< Beh uno sfizio c'è sempre, chi non vorrebbe un bacio da lui. >>
Quando lo guardai di nuovo lui sorrise prima con fare arrogante poi come per ringraziarmi.
<< Ok ok io torno in pista raggiungici Antony se vuoi! >>
<< Si arrivo. >>
Mentre Itan si allontanava Antony scese sul mio orecchio sussurrando
<< Grazie >>
Poi mi porse una mano per alzarmi io ne approfittai.
<< Mi devi un favore però! >>
A quelle parole lasciò la mia mano facendomi cadere.
<< Tony... >>
<< Scusa ma volevo vedere la tua reazione! Dai vieni. >>
Mi riporse la mano
<< Faccio da sola grazie. >>
Nonostante gli avessi detto che non volevo aiuto mi prese per un braccio e mi tirò su.
Poi scoppiammo a ridere.
<< Sei un cretino Antony! >>
<< E tu un incanto. >>
<< Smettila! >>
Arrosii
<< Sai, faccio lo stesso effetto a tutte le ragazze arrossiscono e immaginano ma tutte le ragazze non fanno lo stesso effetto a me, tu sei diversa, riesci a tenermi testa e a mettermi con le spalle contro il muro! Sei tosta! >>
<< E tu continui ad essere un cretino ma ti ringrazio per quello che mi hai detto! >>
<< Lo prendo come un complimento e di niente è la verità! >>
<< Che vuoi fare? >>
<< Beh io con i drink ho finito. Possiamo tornare a ballare o uscire e andare da qualche parte prima che tu debba andare a casa. >>
<< Usciamo pure ho voglia di prendere un po' d'aria e a te non farebbe male. >>
Salutammo i suoi amici e uscimmo. Passeggiammo un po' lui mi abbracciava, aveva un braccio dietro di me.
Quando sentì che  un brivido mi fece tremare si tolse la giacca e me la mise sulle spalle. Ci fissammo negli occhi.
<< Grazie. >>
Lui sorrise come risposta.
Arrivammo al parco ci sedemmo sull'altalena e chiaccherammo per quasi un ora, ridendo e approfondendo l'uno la vita dell'altro.
Andammo a casa prima dello scadere del mio coprifuoco.
Ci sedemmo sui gradini del portone.
<< Grazie di nuovo della serata Antony. >>
<< Di niente, sai stavo pensando che io un abbreviazione del mio nome ce l'ho ma tu... >>
<< Già, nessuno ha mai abbreviato il mio nome! >>

Appena finito lui esclamò
<< Ra... il nome di un Dio, il dio del sole, il sole che brilla, brilla come te. >>
<< Te la cavi abbastanza con le poesie. >>
Gli dissi ridendo
<< Grazie. >>
<< Meglio che vada adesso. >>
Gli diedi un bacio sulla guancia e mi alzai ma mi prese per una mano e sorridendo a suo modo mi disse
<< Dove pensi di andare senza darmi il bacio che ho vinto? >>
<< Ma... te l'ho già dato! >>
<< Si è vero mi hai dato un bacio ma non come lo volevo io. Facciamo che quel bacio te l'ho dato io per avermi aiutato e tu me ne devi ancora uno... >>
<< Mi chiedo, hai così tante ragazze hai tuoi piedi e vieni a rompere a me. >>
<< Vuoi venirmi a dire che non ti piace? >>
<< Io non ho detto questo... >>
Gli diedi un bacio a stampo e poi entrai ma prima che chiudessi il portone Antony aggiunse.
<< Tanto otterrò quel bacio prima o poi! >>
<< Se ne sei convinto... notte. >>
Corsi in camera e uscii sul balcone lo vidi andare via, lo fissai sino a che non sparì nel buio poi andai a dormire.
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Pronto per voi questo nuovo capitolo!
Spero vi piaccia! ^.^'
Non sto però ottenendo le recensioni che mi aspettavo!
Quindi se non otterro' almeno una recensione per capitolo interromperò la storia!
Dipende tutto da voi!
Al prossimo capitolo! ^^   ^.-

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 Il segreto di Antony ***


P.O.V. Rachele
Arrivai a scuola entrando incontrai Giuly.
<< Ciao Giuly come stai? >>
<< Bene e tu con Antony? >>
Mi guardò malissimo e pronunciò il nome Antony pieno di odio.
<< Senti non è come pensi... >>
<< Quindi vuoi dirmi che quelli che ho visto al parco erano due vostri perfetti sosia? >>
<< Antony mi ha detto di non dirti niente. Gli do lezioni di matematica, i suoi risultati non sono buoni e quindi lo aiuto. >>
Scoppiò a ridere
<< Antony che prende lezioni da te? Senza offesa non sto ridendo per te ma lui deve essere nero di rabbia. >>
<< Senti non dirgli che te l'ho detto! >>
<< Ok ok. >>
Andammo a lezione poi all'intervallo uscimmo in cortile passeggiammo un po' chiaccherando e incontrammo Antony intento a raggiungere il suo gruppo. Lui ci notò
<< Ciao Rachele. Giuly. Rachele vedo che continui a non seguire i miei consigli. >>
Io lo guardai facendoli capire che cercavo di comprendere il suo comportamento.
<< Ragazzi ditemi se avete intenzione litigare perchè se è così vado a farmi un giro. >>
Non mi risponderono continuavno a scambiarsi sguardi pieni di odio come loro solito.
<< Ok ho capito ci vediamo. >>
Me ne andai.

P.O.V. Antony
Rachele si allontanò
<< Sai penso che Rachele sia abbastanza grande da non dover avere te che le fai da balia! >>
<< Ti stai lamentando del fatto che a scuola non la vedi abbastanza? Non ti basta stare con lei tutti i pomeriggi per matematica. >>
Mi congelai, come faceva a saperlo Rachele glielo aveva detto nonostante l'avessi pregata di non farlo. Questa non gliela avrei mai perdonata.
Spinsi via Giuly per farmi strada.
<< Hei che modi sono? >>
Mi urlò
Suonò la campanella e questo era l'ideale così avrei potuto parlare a Rachele da solo.
La trovai che stava andando in classe le andai in contro
<< Ciao Antony come stai? >>
Non le risposi l'afferrai per un polso e la tirai sino davanti a un muro e senza molta delicatezza la feci appoggiare lì.
<< Come ti è saltato in mente di dire a Giuly che mi aiuti in matematica? Anzi fammi indovinare, glielo hai detto per deridermi, non hai perso l'occasione! >>
<< Non è come hai detto, non riderei mai di te. >>
<< E io dovrei crederti? >>
<< Ho dovuto dirglielo Antony! >>
<< Cos'è ti ha ricattato? >>
<< No... >>
<< Allora perchè? >>
<< Perchè... >>
<< Avanti parla! >>
<< Ci ha visti al parco! >>
<< E tu lo sapevi? >>
<< Beh... si lo sapevo. Ci aveva visti. >>
<< E tu mi hai mentito spudoratemente! >>
<< Le ho parlato sta mattina spiegandole come stavano le cose e pregandola di tenere tutto per se. >>
Io mi zittii.
La osservavo incavolato come non mai.
Quando notai una lacrima scendere sul suo viso mi accorsi di essermela presa un po' troppo.
Le asciugai il viso e le diedi un bacio sulla guancia.
<< Scusa ho esagerato. Daltronde si tratta solo di matematica e sono fiero che tu sia la mia insegnante. >>
Lei mi guardava triste e un po' spaventata.
<< Adesso devo andare in classe sono già in ritardo. A dopo >>
Mi pentii di essere stato così duro.
La vidi al cambio d'ora, feci per avvicinarmi volendo chiederle scusa ancora una volta ma come iniziai ad avvicinarsi Giuly mi raggiunse afferrandomi per un braccio.
<< Le hai gia fatto abbastanza male per oggi, gira alla larga. >>
<< Volevo scusarmi appunto per questo! >>
<< Stai Alla Larga! >>
<< Va bene, va bene, ti chiedo un favore, dille che o oggi o domani le parlarò e che aspetto di sapere l'ora per oggi pomeriggio e se non vorrà vedermi la capirò. >>
<< Si ora sparisci! >>
Guardai Rachele sorrisi e poi me ne andai.
Il pomeriggio ricevetti un messaggio da Rachele
"Per matematica oggi alle quattro davanti a scuola a dopo!"
Mi preparai e uscii arrivai davanti a scuola in perfetto orario mentre Rachele tardò di una decina di minuti.
<< Beh almeno questa volta non sono io quella in ritardo. Dove vuoi andare a studiare? >>
<< Non voglio farti studiare! Volevo chiederti scusa, non avrei dovuto infrangere il nostro patto e non avrei dovuto dirlo a Giuly! >>
La zittii mettendole un dito sulle labbra, poi appoggiai le mie mani sulle sue spalle.
<< Anche io ho esagerato. Tranquilla. Tutto a posto! >>
<< Ok. >>
<< Mi hai fatto venire qui solo per chiedermi scusa? >>
<< Beh l'idea principale era quella, possiamo tornare ognuno a casa propria o andare insieme da qualche parte. >>
Sorrisi poi l'abbracciai.
<< Vieni con me. >>
Le dissi porgendole la mano lei appoggiò la sua sulla mia e io chiusi la presa.

P.O.V. Rachele
Antony si avvicinò ma vidi Giuly fermarlo e parlargli poi lui cambiò direzione e se ne andò.
<< Perchè l'hai fermato? >>
<< Ti ha già ferito abbastanza per oggi. Credimi Rachele non c'è da fidarsi di un tipo come lui! Lo dico per esperienza, anche io ho delle cose che non ti ho detto. >>
<< Ovvero? >>
<< Appena arrivata a scuola me ne ero innamorata come molte ragazze e lui ne approfittò facendomi credere che mi ricambiasse per poi farmi cadere! Mi ha preso in giro! E mi ha deriso davanti a tutti. >>
<< Mi dispiace. >>
<< Non devi dispiacerti. Senti io non voglio impedirti di innamorarti di Antony, ti metto solo in guardia è viscido. >>
<< Grazie. Ci vediamo domani. >>
Arrivata a casa scrissi ad Antony dicendogli di incontrarci davanti a scuola. Arrivi un po' in ritardo e lui subito ne approfittò per sfottere.
Parlammo un po' poi decise di portarmi in un posto senza dirmi dove.
Ci incamminammo arrivati al parco lui si guardò intorno quasi come se non volesse farsi vedere da nessuno.
<< Entra. >>
Disse spostando dei rami che coprivano l'entrata.
Io mi avviai e lui mi raggiunse.
<< Adesso chiudi gli occhi! >>
<< Perchè? >>
<< Fallo e basta. È una sorpresa e non sbirciare. >>
Obbedii. Lui mi mise una mano sugli occhi per essere certo che non sbirciassi.
Rischiai di cadere più volte inciampando nelle pietre ma Antony mi tenne in piedi.
<< Adesso fermati. Io toglierò la mano ma tu non dovrai aprire gli occhi finchè non te lo dirò io ok? >>
<< Va bene. >>
Lo sentii allontanarsi pensavo mi stesse prendendo in giro.
<< Antony... dove vai? >>
<< Tranquilla non scappo non aprire gli occhi. >>
<< Si. >>
<< Ok adesso puoi! >>
Aprii gli occhi e vidi un oasi che sembrava un paradiso.
<< Allora vuoi fare un giro? Qui è dove vengo a sfogarmi e rilassarmi. >>
<< Altro che relax! >>
Gli presi una mano e lui mi portò a girare un po' quel pezzo di natura. C'era un fiume basso per un pezzo mentre poi il fondo sprofondava.
Il terreno si divideva tra erba e massi.
<< È stupendo Antony. >>
<< Come te, è il posto ideale, uguale a te! >>
<< Come mai mi hai portato qua? >>
<< Perchè sei speciale proprio come lo è questo posto per me! >>
<< Scommetto che lo dici a tutte le ragazze che porti qua! >>
Mi guardò male poi con aria indifferente disse
<< Sei la prima persona che porto. Nessuno oltre a me conosce questo posto. Come puoi aver notato a scuola non riesco mai a stare da solo in pace qua invece sono solo io e il fiume. >>
"L'Antony che ho conosciuto e sto conoscendo adesso sembra completamente diverso da quello che mi ha descritto Giuly"
<< Sei pensierosa oggi! >>
<< Scusa. Stavo pensando ad una cosa! >>
<< Ovvero? >>
<< Non ci sperare... Tony! >>
Vidi nei suoi occhi l'idea di sfidarmi.
<< Conquisterò quel bacio, fosse l'ultima cosa che faccio. Stai attenta. Me lo prenderò quando meno te l'aspetterai! >>
<< Ok, starò attenta! >>
Risposi sorridendogli a denti stretti.
<< Che vuoi fare? >>
<< Ho caldo >>
Si tolse la felpa e si piegò per bagnarsi le mani nel fiume, mi avvicinai a lui
<< Se mi spingi sei morta! >>
<< E chi ti tocca! Non sono come te che ti diverti a tormentare e a deridere la gente! >>
Ridacchiai lui si girò verso di me fissandomi
<< Te l'ha detto vero? >>
<< Eh si... me l'ha detto. Mi ha raccontato tutto per filo e per segno! >>
<< Immaginavo. >>
<< Beh non puoi biasimarla, dopo quello che le hai fatto passare... >>
<< Già, mi dispiace... >>
<< Ti dispiace? >>
<< Si, era una scommessa tra me e Itan, voleva vedere se avessi avuto il coraggio di uscire con lei. Io lo feci ma lei si innamorò maggiormente di me, così le dissi che l'avevo fatto per solidarieta nei confronti di quelli come lei. Non ho mai odiato Giuly anzi mi stava simpatica, ma quest'anno che avevo l'intenzione di scusarmi lei è cambiata. È diventata vendicativa e il suo odio verso di me è esploso. >>
Io ascoltai il racconto poi gli presi una mano.
<< Dovresti dirglielo! Tutta la verità  sino in fondo, come hai fatto con me! >>
<< Lo so ma ogni volta che mi avvicino lei mi attacca. >>
<< Perchè non vuole più essere sottomessa a te! Devi semplicemente trovare il coraggio di farlo. Ce la puoi fare, ne sono sicura! >>
<< Va bene... le parlerò! >>
<< Fantastico! Beh mi accompagni a casa? >>
<< Se devi proprio andare! >>
<< Massi dai resto ancora un po'! >>
<< Grazie. Sta sera usciamo? >>
<< Sta sera non penso. Perdonami ma sono precchio stanca e credo che oggi non reggerei! >>
<< Tranquilla >>
<< Che facciamo prima che torni casa? >>
Non rispose si tolse le scarpe ed entrò nel fiume senza guardarmi disse
<< Vieni? È rilassante più di quanto immagini! >>
Lo raggiunsi mi muovevo appoggiando i piedi sui massi asciutti arrivai in riva e mi fermai, Antony si girò a guardarmi,
<< Dai non vieni? >>
<< Un attimo arrivo. >>
Non mi diede il tempo di fare un passo che mi prese per la manica e mi tirò nel fiume.
<< Tony! >>
Lui scoppiò a ridere
<< Piantala stupido! >>
Lui continuava a ridere così passai una mano nell'acqua sino a schizzare Antony che si zittì subito rabbrividendo per un momento per via dell'acqua gelida.
Poi mi fissò e dall'espressione sul suo viso capì le sua intenzione e iniziai a correre.
Lui avendo le gambe più lunghe ed essendo più veloce mi raggiuse quasi subito ma la prima volta essendo più piccola e più agile gli sfuggii la alla seconda non ebbi scampo.
Mi braccò cercai di passare sotto il suo braccio e di allontanarmi ma mi afferrò per la vita senza lasciarmi più andare.
<< Ok ok mi hai preso bravo! Adesso lasciarmi! >>
<< Dovrei vendicarmi! >>
<< Provaci... >>
Lo stavo sfidando e sapevo che lui si divertiva in questo, sorrideva, senza dire una parola.
<< Ti lascio scegliere, bagnarti o baciarti. >>
<< Puoi morire prima che ti baci di nuovo! >>
<< Non ne sarei così sicuro fossi in te! >>
Mi passò un dito sul collo e poi sotto il mento alzandomi la testa in modo da guardarmi meglio negli occhi!
<< Ad Halloween la scuola organizza una festa. Volevo che tu lo sapessi un po' in anticipo, così puoi trovarti un cavaliere in tempo! >>
<< Speri che chieda a te? >>
<< Io ho già tutte le ragazze della scuola che mi chiedono di accompagnarle. Posso lasciati a qualcun'altro anche se a malincuore! >>
Guardai l'orologio!
<< Devo andare Antony! >>
<< Di sicuro non da sola! Ti accompagno! >>
<< Va bene. >>
Mi accompagnò a casa arrivati al portone disse
<< Dammi una conferma per sta sera pensaci ancora un po'! Se no ci vediamo domani. >>
<< Si ti faccio sapere. Ciao. >>
<< Ciao. >>
Entrai, studiai sino alle sette quando Antony mi chiamò
<< Ciao Rachele come stai? Disturbo? >>
<< Ciao Antony, sto bene tu? Non disturbi ho appena finito di studiare! >>
<< Sempre a studiare tu? >>
<< Dovresti fare lo stesso! >>
<< Con un'insegnante come te non mi serve studiare! >>
<< Hai ragione con me non ti serverebbe studiare... se solo seguissi! >>
Lo sentii ridere in sottofondo.
<< Allora cosa hai deciso? >>
<< In realtà ancora niente, mi metti in confusione! Se ti dico qualcosa sta sera verso le otto e mezza, nove meno un quarto? >>
<< Va bene non c'è problema! >>
<< Bene allora ti faccio sapere! Ci sentiamo dopo! >>
Lo salutai e chiusi la chiamata poi andai sotto alla doccia, finito mi vestii "da casa" i pantaloni di una tuta una t-shirt e una felpa larga.
Mangiai e alle otto e mezza precise chiamai Antony per dirgli che non sarei uscita.
Il telefono suonava a vuoto stavo per mettere giù quando rispose.
<< Alla buon ora! In discoteca non sentivi il cellulare? >>
<< No in realtà stavo correndo ed ero distratto! >>
<< Ho sentito che hai il fiatone dove stai correndo? >>
<< Ero in ritardo per una cosa. Hai visto che bella Luna? >>
<< No. È bella? >>
<< Si forse dal tuo balcone la vedi! >>
<< Adesso esco. >>
Uscii e rimasi senza parole. Sotto il mio balcone c'era Antony.
Chiusi la chiamata
<< Che ci fai qua? >>
<< Hai detto che non avevi voglia di venire così sono venuto io da te. >>
<< Beh carino da parte tua. >>
<< Lo so. Che fai scendi o rimaniamo così? >>
<< Non sono molto presentabile! >>
<< Non ti preoccupare, per me sei sempre presentabile. Dai ti aspetto qui. >>
Scesi avvertii i miei che sarei uscita e raggiunsi Antony.
Mi vergognavo di come ero conciata ma sembrava che a lui non importasse e la cosa mi sollevava.
Passeggiammo ci fermammo ad una gelateria e Antony mi offrì uno yogurt poi arrivammo al parco, ci sedemmo su una panchina.
<< Grazie per lo yogurt! >>
<< Di niente. >>
<< Allora hai già trovato il coraggio di dirlo a Giuly? >>
<< Non lo so, lo scoprirò domani. >>
<< Ce la farai ne sono sicura! >>
Gli dissi prendendogli una mano.
<< Vuoi assaggiare? >>
Gli chiesi porgendoli la ciotolina di yogurt.
<< Certo! Grazie. >>
Lo finimmo insieme, rimanemmo sino a mezzanotte in giro ma almeno ero tranquilla e senza tutto il casino del locale.
<< È tardi meglio che vada. >>
<< Ti accompagno. Comunque oggi ho parlato con un mio amico dell'assemblea, la festa di Halloween è la prossima settimana. >>
<< Ok grazie per l'informazione! Troverò qualcuno con cui andare dato che tu sei troppo corteggiato! >>
Arrivammo a casa mia salutai Antony e andai a dormire.
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A grande richiesta di una mia Fan e Grande Amica ecco per voi questo nuovo capitolo pubblicato in anticipo sulla tabella di marcia!
Spero sia di tuo gradimento Psichepazza!
Volevo ricordarvi che se non otterrò almeno una recensione per capitolo non aggiornerò!
E con questo ho chiuso buona lettura e a presto
Elly78456 ^^   -.^

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 Non accettare quell'invito! ***


P.O.V. Antony
Entrai a scuola girai i corridoi sino a vedere Giuly e Rachele appoggiate agli armadietti.
Presi coraggio feci un bel respiro e mi avvicinai.
Loro si zittirono io le fissai
<< Vi lascio soli! >>
Rachele mi guardò incitandomi a parlare
<< Veramente... >>
Giuly si girò a guardarmi e alzò un sopracciglio.
<< Grazie. >>
Aggiunsi, lei alzò le spalle e si allontanò mentre Rachele mi guardava delusa.
<< Non mi guardare così! >>
<< C'eri quasi perchè fermarti? >>
<< È difficile! >>
<< Lo so ma preferisci sudare e dirglielo o averla per sempre contro di te? >>
Senza risponderle mi girai per andarmene, lei mi afferrò per un braccio io mi voltai.
<< Se glielo dirai avrai il tuo bacio! >>
Sorridendo mi avvicinai a lei.
<< Me lo prenderò, non ho bisogno che mi venga offerto su un piatto d'argento! >>
<< Hai già trovato qualcuno per Halloween? >>
<< Ho già avuto cinque richieste, aspetta che tutti conoscano la data per chiedermi il numero! >>
<< Ok lo farò! >>
Andammo in classe. Finita la lezione uscimmo e notammo subito i volantini del ballo sparsi per i corridoi.
Neanche il tempo di dire una parola che un gruppo di ragazze mi si fiondò davanti consegnandomi il loro numero di telefono sperando in un successivo "Si".
Guardai Rachele che mi osservava allibita, non so come ma capii subito la domanda che stavo per porle.
<< Il mio numero ce lo hai già! Ci vediamo dopo. >>
All'intervallo uscii e subito trovai Giuly e Rachele.
Mi avvicinai di nuovo e Giuly accennò.
<< Ma così non mi lasci neanche un po' di tempo con lei! >>
Rachele mi guardò di nuovo speranzosa che facessi il mio passo.
<< In realtà sono venuto per parlare con te Giuly! >>
Ero entrato nell'argomento e adesso non potevo più uscirne.
<< Vi lascio soli così potete parlare in pace. Giuly non ucciderlo! >>
Lei rispose in ritardo scioccata dal fatto che volessi parlarle.
<< Seguimi! >>
<< Dove vuoi andare? >>
<< Devo parlarti e voglio farlo in privato lontano da chi ci possa sentire. >>
La portai nel campo da tennis dietro la scuola.
<< Allora di che volevi parlarmi. >>
Presi fiato mi rilassai e poi dissi.
<< Di cosa è successo l'anno scorso! >>
Lei non rispose.
<< Mi dispiace di averti trattata come ho fatto. >>
<< Antony che si pente mi mancava. >>
<< Seriamente Giuly ascoltami! >>
<< Ok ok ti ascolto. >>
Le raccontai tutto, tutta la verità.
<< Quindi è successo tutto per una scommessa? >>
<< Si mi rammarico di quello che ho fatto! >>
<< Va bene, ma non vuol dire che ti abbia perdonato. >>
In quel momento suonò la campanella e lei senza salutarmi andò in classe.
Entrai e mentre mi dirigevo al mio armadietto per prendere i libri incontrai Rachele in corridoio.
<< Come è andata? >>
<< Non male anche se devo ancora capire come ho fatto! >>
<< A quante richieste sei? >>
<< Noto un filo di gelosia nei tuoi occhi. >>
<< Io gelosa? >>
Scoppiò a ridere
<< Perchè sbaglio? >>
<< Sono solo curiosa. Sai, non ci crederai ma anche io ho ricevuto un invito! >>
<< Mi stai prendendo in giro? >>
Vidi il suo volto imbronciarsi
<< Scusa stavo scherzando! >>
<< Ebbene si qualcuno mi ha invitato. >>
<< Chi? >>
<< Hei io non ti ho mica chiesto i nomi dei tuoi inviti! E poi è inutile che chiedi perchè non lo so. Mi ha lasciato un biglietto nell'armadietto. >>
<< Dirai di si? >>
<< Beh se sarà l'unico si. Devo andare a dopo. >>
Non riuscivo a credere che qualcuno avesse invitato Rachele.
Pensavo che sarebbe stata mia.

P.O.V. Rachele
" Vuoi venire al ballo di Halloween con me? Rispondi SI o NO lascia il biglietto nell'armadietto numero 231"
Decisi di rispondere SI subito tanto Antony aveva tutte le altre ragazze. Misi il foglio dentro l'armadietto 231 poi andai in classe.
Al secondo intervallo parlai con Antony che mi chiese se avessi già scoperto il mandante del biglietto, risposi di no.
All'uscita da scuola non trovai ne Antony ne Giuly così mi avviai verso l'uscita e vidi Itan che aspettava qualcuno.
<< Aspetti Antony? Non lo visto arrivare. Io devo andare fammi un favore se lo vedi digli che non l'ho trovato all'uscita e che lo saluto. >>
<< Veramente sto aspettando Te! >>
Quelle parole mi suonavano male! Itan che aspettava me? Come mai?
<< Perchè proprio me? >>
<< Perchè si  da il caso che tu sia la mia ragazza per il ballo! >>
Disse sventolando tra le dita il biglietto.
Avevo accettato l'invito di Itan? Perchè non avevo aspettato di scoprire chi fosse l'autore del biglietto? Di certo non potevo disdire.
<< Bene. Ci divertiremo. Sta attento a Antony però, non so quanto sarà furioso quando lo saprà! >>
<< Lui non è un problema. Il ballo è in maschera procurai un vestito. >>
<< Lo farò grazie Itan. >>
Tornai a casa confusa da cosa era successo.
Antony si sarebbe infuriato con Itan venendolo a sapere e di certo anche con me!
Quel pomeriggio uscii con Giuly per distrarmi un po' ma non ebbi dei gran risultati!
<< Mi sembri distratta Rachele. >>
<< Scusa e che mi è successa una cosa particolare. >>
<< Cosa? >>
<< Ho ricevuto un invito per il ballo... >>
Lei mi interruppe
<< Da Antony immagino! >>
<< No, lo pensavo anche io nonostante facesse finta di niente così ho accettato e ho fatto come mi diceva il biglietto ovvero l'ho messo nell' armedietto 231... >>
<< Ma l'armadietto 231 è di ... >>
<< Esatto di Itan! >>
<< Che Antony si arrabbierà è dire poco! >>
<< Lo so, sarà nero sia con Itan che con me! >>
<< Tu che c'entri scusa? >>
<< Non lo so... sta sera mi chiederà nuovamente di uscire e forse glielo dirò. >>
<< Sei già uscità la sera con lui? >>
<< Si. Senti ora è meglio che vada a studiare. >>
<< Certo anche io. Ci vediamo domani! >>
<< A domani! >>
Arrivata a casa ricevetti un messaggio da Antony, mi chiedeva di uscire la sera stessa; accettai.
Antomy venne a prendermi come d'abitudine.
Arrivammo nel locale e trovammo Itan e gli altri. Approfittai di un momento di assenza di Antony per parlare con Itan
<< Glielo hai gi detto di Halloween? >>
<< No e tu? >>
Itan era più insopportabile di Antony.
<< Non ancora fallo dire a me. Magari riuscirò a calmarlo un poco. >>
<< Ok piccola. >>
Mi stava già dando sui nervi.
La serata passò senza che io dicessi nulla a Antony, glielo avrei detto il giorno dopo a scuola.
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Ecco un nuovo capitolo in anticipo, poichè non avrei potuto pubblicarlo più in là!
(Problemi famigliari) Spero vi piaccia!
Al prossimo Baci Elly78456 <3

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 Imbarazzo ***


P.O.V. Rachele
Al cambio della prima ora Antony mi raggiunse.
<< Ciao Rachele come stai? >>
<< Più o meno. Ho accettato l'invito del biglietto e solo dopo ho scoperto chi me lo ha inviato! >>
<< Chi sarebbe? >>
<< Te lo dico se mi prometti di non infuriarti! >>
<< Perchè dovrei infuriarmi... >>
Mentre Antony stava parlando arrivò Itan che mi strinse a se mettendo una mano sulla mia spalla.
<< Vedo che hai già conosciuto la mia compagna per il ballo! >>
In quel momento avrei voluto sprofondare nella oceano per nascondermi dalla vergogna!
<< È lui il tuo accompagnatore? >>
Itan rispose per me!
<< Si sono io! >>
<< Tu... come hai potuto! >>
Disse riferendosi a Itan
<< Antony sai come funziona, se non ti muovi le più belle spariscono! >>
Disse accarezzandomi i capelli come se fossi una bambola.
<< Non sono la tua bambola mollami! >>
Presi Antony per il polso e feci per andarmene ma lui non si mosse.
<< Antony mollalo andiamo! >>
<< Questa me la pagherai Itan... >>
<< Euro o dollari? >>
Rispose stuzzicandolo.
Antony si liberò dalla mia presa saltò addosso a Itan iniziando a prenderlo a pugni.
<< Antony, fermo, basta, smettila, non vale la pena mettersi nei guai per uno come lui! >>
Vennero divisi dal preside che mandò via Itan e portó nel suo ufficio Antony. L'avevo messo in un bel guaio, mi sentivo uno schifo!
Durante la lezione chiesi alla prof di andare in bagno uscii e andai nella sala d'attesa in segreteria dove c'era solo Antony con un sacchetto i ghiaccio tra la mano e la tempia.
Mi sedetti vicino a lui, mi guardò poi abbassò di nuovo la testa con lo sguardo fisso verso il pavimento.
<< Che ci fai qui? >>
<< Volevo sapere come stavi! >>
<< Ho un sacchetto di ghiaccio sulla testa ma sto bene. Daltronde sono un uomo! >>
<< Un uomo non salta addosso ad un altro solo per un ballo scolastico. >>
In quel momento sentii il preside avvicinarsi alla porta
<< Io vado a dopo. >>
Gli diedi un bacio sulla guancia e tornai in classe.
Come suonò l'intervallo corsi verso l'ufficio del preside ma per strada vidi Antony andare al proprio armadietto lo fermai in mezzo al corridoio.
<< Come è andata? >>
<< Ha deciso di chiudere un occhio essendo la mia prima rissa! >>
<< Meno male! >>
<< Sia, hai ragione, un uomo non salta addosso ad un altro per un ballo scolastico... ma per amore può fare pazzie! >>
In quel momento prendendomi alla sprovvista mi prese il viso tra le mani e mi baciò davanti all'intera scuola.
Ero sconvolta, come mi afferrò non riuscii a capire cosa stava facendo, quando capii come prima pensiero ebbi quello di spingerlo via, non ero alla sua altezza e avrebbe perso la sua fama di più gettonato, quando provai a separarmi ma lui non mi lasciò anzi, mi strinse ancora di più a se. Non mi venne in mente altro per interrompere quella sua azione. Così lo lasciai fare.
Sentivo le voci degli studenti allibiti e sorpresi, li sentivo bisbigliare e ridacchiare tra loro ma in quel momento non mi importava poi magari mi sarei vergognata o avrei continuato a fregarmene.
Dopo quasi due minuti si staccò mi fisso negli occhi poi si guardò intorno mentre continuava a stringermi le spalle con le mani
<< Cosa avete da guardare! >>
Una voce urlò
<< Confessa l'hai fatto di nuovo per solidarietà. >>
Scoppiarono a ridere
Lui si voltò a guardarmi e sorrise io gli sussurrai
<< Lasciami ti prego. >>
<< Non ti lascerò, non ti devi vergognare. >>
<< Tony... >>
<< Puoi chiamarmi così quante volte vuoi non ti lascerò! >>
<< Allora rispondi Antony. >>
<< Andiamo vieni con me! >>
Mancavano dieci minuti alla fine dell'intervallo ed Antony mi prese e mi portò fuori senza rispondere alle loro domande, lasciandoli a bocca asciutta.
Mi portò al campo da tennis, nessuno sapeva che andasse li e nessuno aveva osato seguirci.
Tirò fuori dalla tasca un accendino e una sigaretta
<< Che diavolo fai? >>
<< Mi distende quando sono agitato! >>
<< Bevi, fumi, magari ti droghi anche! >>
<< No quello no. >>
Rispose ridendo.
<< Te lo avevo detto che mi sarei preso il mio bacio quando meno te lo saresti aspettata! >>
<< Quindi era solo per una scommessa, di nuovo. >>
<< Non osare mettere in dubbio le mie azioni Rachele... sono sicuro di quello che faccio! >>
<< Anche fumare? >>
Mi guardò sorrise poi buttò la sigaretta a terra.
<< Sei veramente... >>
<< Veramente cosa? Testarda? Cosa? >>
Appoggio per un secondo le labbra sulle mie.
<< Bellissima! >>
Io sorrisi arrossendo, mentre lui tornò in classe lasciandomi li, da sola, confusa e scioccata.
Arrivai in classe e trovai Enrique e Giuly seduti in banchi vicini.
<< Ciao ragazzi! >>
Loro mi guardavano indifferenti.
<< Wow ci rivolgi ancora la parola! >>
<< Già impessionante. >>
<< Eh? Che state dicendo, che vi prende? >>
<< Hai baciato Antony sei popolare ora! >>
<< Uno è stato lui a baciare me! Due sono sempre io. E voi siete sempre i miei amici! I primi con cui ho parlato in questa scuola! >>
<< Se lo dici tu... >>
Quando la prof entrò ci sedemmo e iniziò la lezione, che venne subito interrotta con un annuncio da parte del preside.
<< La vostra classe andrà a Roma, con i giocatori di basket per il torneo internazionale che si terrà appunto in Italia! La squadra ha bisogno di sostegno e voi glielo darete! >>
In classe si alzarono grida e cori.
Io ero assorta nei miei pensieri.
<< Rachele cosa metti in valigia? >>
<< Eh? Valigia? Di che parli? >>
<< Del viaggio a Roma ma hai ascoltato? >>
<< A si beh... non so. >>
<< A che pensi? Posso aiutarti? >>
<< No grazie. Semplicamente non sto tanto bene. >>
<< Ok allora ti lascio tranquilla! >>
Dopo un po' entrò Antony in classe
<< Ciao Giuly mi ha detto che non stai tanto bene così sono venuto a sentire come andava. >>
<< Grazie, sei gentile. >>
<< Di niente. >>
Disse mentre mi accarezzava i capelli.
Quando suonò la campanella Antony mi salutò e tornò in classe.
Quando la giornata finì incontrai Itan al cancello
<< Che vuoi? >>
<< Chi ti dice che stia aspettando te? >>
<< Mi prendi in giro? >>
<< Come ti vesti per Halloween? >>
<< Non sperare che venga con te! >>
<< Hei senti un po', nessuno da buca a Itan! >>
<< Beh c'è sempre una prima volta! >>
<< Tu verrai con me al ballo! >>
<< Ti ha detto di NO Itan. Rispetta la sua decisione! >>
Antony arrivò in quel preciso momento, e non so se avrei dovuto definirla fortuna o sfortuna.
<< Senti chi parla, quello troppo innamorato per invitarla e poi si piange addosso quando viene a sapere che va con un altro! >>
Disse Itan ridendo.
Non ci vidi più, Antony stava per ribattere quando si sentì un rumore sordo.
Vidi sulla sua faccia comparire un'espressione di stupore.
<< Azzardati di nuovo a toccarmi o a ridere di Antony e ti farò mangiare le tue stesse mani. >>
Gli sussurrai all'orecchio mentre lui si massaggiava la guancia dopo il sonoro schiaffo che gli avevo tirato, sorrideva convinto che avrebbe vinto ma gliel'avrei fatta pagare.

P.O.V. Antony
Quando vidi Itan sfregarsi il viso capii cos'era stato quel rumore.
Sorrisi fiero del gesto di Rachele.
<< Vieni a mangiare qualcosa? >>
<< Certo. >>
<< Ciao Itan a domani. >>
<< Cosa gli hai sussurrato all'orecchio? >>
<< Perchè dovrei dirtelo? >>
<< Avanti... >>
<< Gli ho fatto capire che con me non si scherza! >>
<< Farò bene a prendere anche io in considerazione questo consiglio! >>
<< Meglio per te! >>
<< Andrai con lui al ballo! >>
<< Non ho nessun altro! Penso che sarà la mia occasione di vendetta! >>
Quelle parole mi riempirono di allegria la mia piccola gliel'avrebbe fatta pagare, non potevo desiderare di meglio.
<< Cos'hai in mente? >>
<< Non lo so ci penserò! >>
Sorrisi, arrivammo in pizzeria prendemmo 2 pezzi e andammo al parco a studiare.
Per la prima volta seguii la lezione!
Studiammo un'oretta.
<< Wow è la prima volta che ti vedo seguire! >>
<< Esci sta sera? >>
<< Si va bene dove? Sempre lo stesso? >>
<< Se non ti dispiace... >>
<< Chiedevo per te, non penso che tu abbia molta voglia di vedere Itan. >>
<< Tranquilla Itan non è un problema. A proposito ci divertiremo a Roma! >>
<< Vieni anche tu? >>
<< Certo una squadra non è niente senza il suo capitano! >>
<< Sei il capitano della squadra di basket? >>
<< Si! >>
L'accompagnai a casa.
<< Sai la prossima settimana i miei saranno via per due giorni in contemporanea, dato che dovrò badare a Michelle e non potrò uscire puoi venire a casa mia. >>
<< Con piacere così conoscerò anche la tua sorellina! >>
<< Ci vediamo sta sera Antony. >>
<< A dopo! >>
Come tutte le sere passai a prenderla poi andammo nel locale, Itan fortunatamente era troppo ubriaco per accorgersi di noi. La serata fu stupenda alle due accompagnai Rachele a casa.
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Scusate il ritardo per questo nuovo capitolo ma sono incasinata con la scuola e non ho più molto tempo per dedicarmi alla mia passione! Spero che sia comunque i vostro gradimento! Non voglio sembrare rompiscatole ma vorrei ricordarvi che non aggiornerò se non avrò almeno una recensione per capitolo! Grazie Baci Elly78456 <3

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 Il ballo ***


P.O.V. Rachele
I giorni passarono senza problemi, liti, risse o altri fuori programma.
Arrivò il giorno del ballo.
A scuola eravamo tutti eccitati per l'evento che stava per avere inizio.
Avevo preso un vestito nero con dei brillantini diradati sulla gonna e sempre più fitti salendo, delle calze a rete, mi ero raccolta i capelli in uno shinion lasciando dei ciuffi cadere in modo da incorniciarmi il viso, avevo messo del rossetto e l'eyeliner e le lenti a contatto colorate e infine una maschera oro e viola con delle piume su un lato.
Mi guardai allo specchio, essendo un ballo in maschera dovevo essere difficile da riconoscere e lo ero al punto giusto.
Salutai i miei e mi diressi a scuola.
All'entrata trovai Itan intento ad aspettarmi, come mi vide si avvicinò nonostante non mi avesse riconosciuta.
Capii che non sapeva chi fossi poichè la prima cosa che disse fu.
<< La mia compagna non è ancora arrivata ma se vuoi posso tenerti compagnia! >>
Io non risposi girai semplicemente la testa dall'altra parte e continuai per la mia strada.
La festa iniziò, ballai con alcuni ragazzi, li riconobbi tutti ma nessuno riconobbe me.
Ero entusiasta di questo fatto finchè un ragazzo non mi prese e mi strinse a se sussurrandomi all'orecchio.
<< Incantevole Rachele. >>
<< Antony? Come mi hai riconosciuta? >>
<< Non dimentico mai le labbra che bacio e anche se hai messo le lenti non puoi cambiare il tuo sguardo! >>
<< Con chi sei venuto alla fine? >>
<< Da solo! Vedo che anche tu però non sei in compagnia! >>
<< Itan non mi ha riconosciuta e così l'ho lasciato all'ingresso. >>
<< Il tuo piano di vendetta? >>
<< Non so come finirà... >>
<< Tra qualche minuto eleggeremo il Re e la Reginetta della festa. Giusto il tempo di contare i voti. >>
Disse la presentatrice, ovvero Giuly.
Io e Antony ballammo ancora un po' sin quando Giuly non annunciò
<< Siamo pronti per dichiarare i vincitori. Il Re della festa di Halloween quest'anno è... Antony! >>
Poco prima che annunciassero il suo nome mi diede un bacio sulla guancia e si allontanò da me quasi come se sapesse che avrebbe chiamato il suo nome.
<< Festeggiamo anche il secondo anno di fila della sua vittoria! >>
Ecco svelato il segreto.
Essendo alla fine del ballo mi tolsi le lenti che mi davano fastidio le riposi nella scatoletta.
<< La Reginetta invece è... la ragazza irriconoscibile? >>
Tutti si girarono a parlare con i proprio amici chiedendosi chi fosse fin quando la luce non venne puntata su di... Me!
<< Eccola avanti vieni sul palco! >>
Raggiunsi Antony e Giuly senza rivelare la mia identità.
<< Chi si nasconde sotto questa maschera? >>
Quando vidi Itan ai piedi del palco capii che era il modo migliore per attuare la mia vendetta.
Mi tolsi la maschera e la reazione di tutti fu calcolata!
Sentii un brusio infernale alzarsi da sotto il palco poi osservai l'espressione di Itan.
Sarebbe poco dire che era nero di rabbia, era stato preso in giro, per di più da una ragazza.
Non potevo essere più felice.
<< Che sorpresa Rachele! >>
Guardai le persone sotto di me poi Giuly che mi strizzò l'occhio ed infine Antony che mi mostrò un sorriso a trentadue denti felicissimo della mia riuscita!
<< Beh direi che questi due si meritano un'ultimo ballo da soli! >>
La platea esultò.
Io ed Antony ci scambiammo un sorriso poi prendendoci per mano scendemmo dal palco sino in mezzo alla pista dove tutti si scansarono per farci passare.
Ci godemmo quel voltaggiare mentre lui mi teneva appoggiata a se.
Noi due fummo gli ultimi ad uscire dalla sala poichè decisi di aiutare Giuly a mettere a posto un po' di roba e Antony fu della mia stessa idea.
<< Hai lasciato tutti a bocca aperta Rachele sta sera! >>
<< Già nessuno si aspettava ci fossi tu dietro quella maschera! >>
<< Che vuoi dire che non ne ero all'altezza? >>
<< Certo che no! Non volevo dire questo! >>
Giuly scoppiò a ridere.
Passammo mezz'ora a ritirare poi uscimmo e salutammo Giuly.
Pensavamo di essere rimasti da soli quando sentimmo la voce di Itan
<< E così mi hai preso in giro! Davanti a tutti. Dopo questa non la passerai più liscia! >>
<< Che vuoi ancora Itan? >>
<< Lasciala stare, sparisci! >>
<< Vedo che ti sei goduto il ballo con la Mia accompagnatrice! >>
<< Io non sono di nessuno! >>
Me ne andai ma dopo un po' vidi che Antony non mi raggiunse.
<< Qual è il tuo problema Itan? >>
<< Il mio problema sei tu! Sono sempre stato secondo a te! >>
Ero tornata indietro e avevo ascoltato
<< Antony... >>
<< Arrivo Rachele! Itan puoi superarmi quando vuoi! Gli altri credono che io sia perfetto ma non lo sono! Pensaci! >>
Antony mi raggiunse
<< Devi andare a casa? >>
<< No i miei mi hanno messo il coprifuoco alle due! Ed è solo mezza notte! È stato molto bello quello che hai detto ad Itan! >>
<< Fantastico! Grazie. >>
<< Dove mi porti? >>
<< Ti va un gelato? >>
<< Sempre! >>
Prendemmo il gelato poi passeggiammo per Brück dato che essendo Halloween in centro c'erano le bancarelle.
Giocammo ad alcuni giochi come tiro alle bottiglie o sparare al bersaglio.
Ci divertimmo sino a che non arrivarono le due.
<< Stai ancora un po' dai! >>
<< Non posso Antony se non rispetto il coprifuoco noni faranno più uscire! Domani pomeriggio tieniti libero vieni a mangiare da me! I miei non ci sono. >>
<< Cucini tu? >>
<< Si. >>
<< Posso fidarmi? >>
Lo fissai, poi mi scappò una risata.
<< A domani Antony notte! >>
<< Notte anche a te! >>
Mi prese per un braccio mi tirò a se e mi diede un bacio sul viso.

P.O.V. Antony
Cercai Rachele per tutta la durata della festa ma con il mare di gente che c'era feci fatica a trovarla.
Dopo parecchio tempo di ricerche la vidi. Si era appena staccata da un ragazzo così ne approfittai e l'afferrai.
Era stata intelligente era vestita elegante un po' troppo corto forse, aveva messo le lenti a contatto per cambiare il colore dei suoi occhi di ghiaccio, e una maschera.
Quando l'avvicinai a me lei subito mi guardò sfidandomi con lo sguardo a capire chi fosse e quando pronunciai il suo nome facendole i complimenti quasi si offese di averle interrotto quel gioco divertente.
L'avevo riconosciuta dal suo sguardo come l'avevo vista avevo sentito dei brividi percorrermi tutto il corpo e le sue labbra e il suo rossetto, aveva lo stesso colore e lo stesso profumo del bacio che mi aveva impresso sulla guancia la prima sera... ero certo che fosse lei.
Poco prima che annunciassero il Re e la Reginetta le diedi un bacio e mi allontanai.
Quando mi chiamarono salii sul palco. Chiamarono anche Rachele come Reginetta vidi che il suo sguardo cadde su Itan e notai che fece per togliersi la maschera!
Era stata molto brava ad architettare questa vendetta! Ero fiero di lei.
Aiutammo Giuly a pulire e riordinare quando uscimmo trovammo Itan.
Non capivo perchè si ostinasse a tormentarci.
Non gli era bastata la rissa, i pugni e lo schiaffo che aveva ricevuto?
Gli parlai mi basto dirgli una frase che non seppe più cosa rispondere.
Tornai da Rachele passammo il resto della serata a passeggiare per le strade del centro città osservando le bancarelle e i giochi di strada.
Quando l'accompagnai a casa lei mi invitò a mangiare a casa sua dopo scuola data l'assenza dei suoi, io ovviamente accettai.
Con il mio piano sarebbe caduta hai miei piedi!
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Nuovo capitolo! Questo è un po' più corto degli altri, SORRY... =< 
Spero sia comunque di vostro gradimento, penso che accelererò un po' gli aggiornamenti poichè ho i capitoli pronti sino al 21esimo!
A presto baci Elly78456 <3

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Capitolo 13
*** AVVISO ***


Buongiorno cari lettori.
PREMESSA: non allarmatevi per questo avviso, non cancellerò nè arresterò la storia calmi! XD
Restate calmi inspirate, espirate, rilassatevi... OK (omino se visto al contrario)
Questo avviso è per dirvi che ho cambiato nome alla fic.
Da " 2 Amiche per sempre" a "Un Amore inaspettato" e qua vi svelo già tutto... ^-^'   =<
Questo cambio è dovuto al fatto che il titolo non centrava niente con la storia che la mia testa sta scrivendo! SORRY!
Volevo anche ringraziare tutto voi perchè voi non potete vederlo la per esempio sul capitolo 9 o 10 adesso non ricordo ho 281 visite!
Ragazzi non me lo sarei mai aspettato!
E siamo arrivati a 26 recensioni! Ragazzi Grazie Grazie Grazie di cuore! Soprattutto ad Anna206 e psichepazza che di buona volontà hanno recensito quasi tutti i capitoli!
Davvero... mi fate commuovere! ='>
Grazie a tutti e ci sentiamo domani sul prossimo Capitolo!
Baci  Elly78456 <3
 

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Capitolo 14
*** Capitolo 12 La proposta ***


P.O.V. Antony
La giornata di scuola passò lentamente aspettanto di andare a pranzo da Rachele.
Chiaccherammo più volte, nell'intervallo, hai cambi d'ora, notai che grazie a lei mi stavo anche riavvicinando a Giuly.
Quando suonò la fine delle lezioni raggiusi Rachele al suo armadietto, mi sembrava un po' giù.
<< Allora andiamo a pranzo? >>
<< Senti Antony, ho avuto un contrattempo e... >>
<< Ma come? Mi avevi detto che...>>
Smisi di parlare quando la vidi cercare di trattenere le risate.
<< Sei una piccola... >>
Lei si mise a ridere a crepapelle!
<< È stato stupendo, avresti dovuto vedere la tua faccia! >>
<< A volte architetti i tuoi piani talmente bene che mi chiedo se posso fidarmi! >>
<< Dai andiamo che ho fame e devo ancora cucinare! >>
Prendemmo l'autobus e scendemmo davanti a casa sua.
<< Comodo avere la fermata del bus proprio davanti a casa. >>
<< Già molto comodo. Prego entra. >>
Mi disse indicando il corridoio dietro il portone.
<< Puoi posare lo zaino qui e se vuoi darmi la giacca te l'appendo! >>
<< Grazie. Sai non dovresti trattarmi così bene, potrei anche abituarmici! >>
<< Contento te! Che vuoi mangiare? >>
<< Aragosta con salsa di... >>
Vidi che l'espressione sul suo viso diventò minacciosa.
<< Scherzo scherzo. Cosa vuoi scegli tu per me è uguale. La tua sorellina dove è? >>
<< È a scuola alle quattro devo andare a prenderla, mi accompagni? >>
<< Certo ma prima mi fai mangiare. >>
<< Ovvio! >>
L'aiutai ad apparecchiare la tavola.
Quando fu pronto fece per appoggiare la pentola sul tavolo ma le scivolò così si bruciò.
La sentì dal bagno
<< Ahia >>
<< Rachele stai bene? >>
<< Si scusa, mi sono solo bruciata, tutto ok, sto bene! >>
<< Fa vedere! >>
Le presi la mano
<< Ah piano fa male! >>
<< Ed era tutto a posto? >>
<< Tranquillo adesso passa, mi è gia successo. >>
<< Va bene... >>
Mangiammo un piatto di pasta delizioso. Rachele era una cuoca eccezionale.
Decidemmo di non studiare matematica passammo il pomeriggio a chiaccherare e scherzare fino alle quattro.
<< È ora devo andare a prendere Michelle. >>
<< Ok se vuoi ti accompagno! >>
<< Volentieri! >>
Partimmo e ci recammo alla materna a prendere la sua sorellina. Appena Rachele entrò gli inservienti la salutarono calorosamente.
<< Ciao Rachele sei venuta a prendere Michelle? Hai il foglio? >>
<< Si certo ce l'ho! >>
Dopo un po' uscì una bambina con i capelli lunghi biondi e gli occhi uguali a quelli di Rachele.
<< Rachele! >>
Gridò la bambina correndo in contro alla sorella.
<< Ciao Michelle come stai? >>
Le rispose abbassandosi e prendendola in braccio, la rimise a terra e la prese per mano.
Mi raggiunsero
<< Rachele chi è lui? >>
Io sorrisi
<< Lui è... >>
La interuppi
<< Mi chiamo Antony sono un'amico di Rachele. Tu come ti chiami? >>
<< Michelle. >>
<< Che bel nome! >>
<< Grazie >>
Rachele mi guardò, sorrise e mi sussurrò all'orecchio
<< Ci sai fare! >>
<< Grazie... >>
Tornammo a casa, Michelle si mise a guardare la tv io e Rachele ci sedemmo sul divano.
Chiaccherammo per mezz'ora quando Rachele disse.
<< A che ora devi andare a casa? >>
<< I miei hanno detto che se studio e finisco i compiti potrei anche rimanere qua a cena ma non voglio farti faticare. >>
<< Tranquillo tanto devo cucinare anche per Michelle una porzione in più non cambia molto. >>
<< Come preferisci! >>
<< Se non ti rompi a stare con me! >>
<< Non dire cretinate! >>
<< Aspetta un attimo! >>
Andò in soggiorno e poco dopo tornò con la sorellina.
<< Antony ti va bene se mangiamo alle otto? >>
<< Per me va bene! >>
<< Perfetto, Michelle mettiti le scarpe! >>
<< Dove andate? >>
<< Andiamo un po' al parco se no mi rimane appiccicata al televisore tutto il giorno! >>
Arrivammo al parco Rachele raccomandò alla sorellina di non allontanarsi troppo poi la lasciò andare e noi ci sedemmo su una panchina.
<< Non immaginavo di averti anche a cena sai! >>
<< Beh se vuoi posso lasciarti riposare! >>
<< Tranquillo, sono contenta di avere un po' di compagnia! >>
In quel momento Michelle che stava correndo cadde a terra sbucciandosi un po' il ginocchio.
<< Michelle! >>
Esclamò preoccupata Rachele.
<< Aspetta lascia fare a me. >>
Mi alzai al posto suo e raggiunsi la sorellina la presi in braccio e tornai a sedermi vicino a Rachele.
Michelle continua a piangere.
<< Hai da medicare a casa? >>
<< Certo andiamo. >>
Andammo a casa, appoggiai Michelle sul divano e la medicai.
Vidi Rachele guardarmi sorpresa.
Quando ebbi finito aiutai Rachele a mettere a posto tutto.
Eravamo in bagno a ristemare quando disse.
<< Sei stato bravo, grazie. >>
<< Di niente! >>
<< Sai pensavo che fossi un po' uno di quelli a cui non piacciono i bambini o gli animali se non i cani piccoli e poco impegnativi come i Chiwawa! >>
Lui iniziò a ridere.
<< Invece di sbagli, adoro i bambini e loro adorano me e amo gli animali tanto è vero che ho un pastore tedesco! >>
<< Allora poi me lo devi fare conoscere. >>
<< Certamente! Non vedo l'ora! Sono sicuro che andrete d'accordo! >>
L'aiutai a preparare la cena, io apparecchiai la tavola e misi i piatti in tavola mentre Rachele era al telefono e Michelle era in camera.
Raggiunsi Rachele.
<< Rachele è pronto in tavola! >>
<< Arrivo, chiama Michelle! >>
<< Si. >>
Andai da Michelle e tornai da Rachele con la bimba in braccio.
<< Arrivo arrivo! >>
<< Si ti aspetto sotto! >>
<< Ok grazie. >>
Dopo qualche minuto arrivò anche lei.
<< Scusa il ritardo! >>
<< Eri al telefono con Jenni? >>
<< Si piccola. >>
<< Chi è Jenni? >>
<< La mia miglire amica che ho lasciato a Berlino! >>
<< Ah, scusa non sapevo! >>
<< Tranquillo non hai fatto niente! >>
Finito di mangiare io e Rachele ci mettemmo sul divano.
<< Meglio che vi lasci tranquille, mi sono trattenuto parecchio! >>
<< Devi andare a casa? >>
<< No ma magari vorrete riposare! >>
<< Tienici compagnia ancora un po' Michelle sta bene con te! >>
<< Vuoi che rimanga solo per Michelle? >>
Le chiesi sorridendo
<< Non darti troppa importanza! >>
<< Sei tu che me la dai! >>
<< Vado a vedere che fa Michelle torno subito! >>
<< Ti aspetto qui! >>
Sparì per un po', quando tornò, aveva la sorellina in braccio.
<< Non volevo lasciarla su da sola! Tanto tra un po' si addormenterà! >>
Detto fatto, dopo circa venti minuti Michelle stava dormendo profondamente.
La presi in braccio delicatamente facendo il modo che non si svegliasse, la portai in camera sua, la misi nel letto e la corpii, fortunatamente non si svegliò.
Quando tornai da Rachele fece per parlare ma l'anticipai
<< È filato tutto liscio, non si è svegliata, tranquilla. >>
<< Grazie mille. E grazie anche per tutto quello che hai fatto oggi! >>
<< E di che? È stato un piacere. >>
Rimanemmo in silenzio a fissarci e sorridere.
<< Che vuoi fare? >>
<< Non so guardiamo un film? >>
<< Ci sto. >>
Optammo per un film horror, fu molto divertente poichè ne approffitai del timore di Rachele per abbracciarla tutta la serata, ma anche lei ne approfitto fingendo di spaventarsi per ogni stupidaggine e aggrapparsi a me, la cosa mi piaceva.
<< Non pensavo fossi così fifona... non sembrava! >>
Lei non rispose mi guardò poi si staccò da me.
<< Non ti ho detto di staccarti potevi rimanere! >>
<< Ti sarebbe piaciuto eh? >>
<< Mi è già piaciuto. >>
Mi guardò poi andò in cucina.
La raggiunsi senza farmi sentire quando si girò la presi e la baciai.
Mi staccai quando sentii una voce.
<< Rachele... >>
Ci girammo entrambi e vedemmo Michelle.
<< Perchè non sei nel letto? >>
<< Ho paura! >>
Singhiozzo la bambina mentre saliva in braccio alla sorella maggiore.
<< Tranquilla non c'è niente e nessuno che ti farà del male finchè ci saremo noi! >>
Disse guardandomi e sorridendo.
Dopo poco si riaddormentò e Rachele la riportò nel letto.
Quando scese mi disse guandandomi male.
<< Spera che non abbia visto niente! Ti sembrava il caso? >>
Mi avvinicai e le passai un dito sotto il mento.
<< Non mi importa! Certo che era il caso! Sei bellissima quando ti prendo  di sorpresa! >>
<< A me si invece! Non stiamo insieme come lo spiego se lei apre bocca! >>
<< Allora mettiti con me! >>
<< Cos'è una proposta? >>
<< Fai un po' tu... >>
Feci per baciarla di nuovo quando lei si allontanò.
<< Forse meglio che adesso te ne vada! >>
<< Dai Rachele... >>
Mi avvicinai a lei accarezzandole una guancia.
<< Perfavore. >>
<< Va bene ti lascio ci vediamo domani! >>
Le diedi un bacio sulla guancia poi uscii e tornai a casa.

P.O.V. Rachele.
Quella giornata fu stupenda, Michelle sembrava adorare Antony, e lui ci sapeva davvero fare. Mangiammo pranzo, poi andammo a prendere Michelle a scuola e dopo aver posato le sue cose uscimmo al parco.
Antony se la cavava bene anche con le medicazioni dato che lei si sbucciò il ginocchio cadendo!
Dopo cena misi Michelle a dormire e guardai un film horror con Antony.
Era stata un'idea fantastica poichè ne approfittai per rimare abbracciata a lui tutta la sera.
Finito il film mi alzai per prendere da bere. La serata andò bene come il resto della giornata sin quando Antony non mi baciò.
Per carità lo aveva già fatto e non dissi niente, ma mi pentii quando sentì la voce di Michelle.
Si era svegliata, ci aveva raggiunti e probabilmente aveva visto tutto benissimo!
Quando si riaddormentò la portai in camera e tornai da Antony guardandolo con aria arrabbiata.
Quando gli dissi che speravo non avesse visto niente lui mi rispose con il suo modo di fare strafottente che si faceva vedere a volte e che io non sopportavo che non gli importava.
Non stavamo insieme e se Michelle avesse parlato non avrei saputo spiegare vidi i suoi brillare poi disse
<< Allora mettiti con me! >>
Non riuscivo a credere che me lo stesse davvero chiedendo!
Mi spazientii e gli chiesi gentilmente di andarsene, ma dovetti insistere un po' prima che decidesse di assecondare la mia proposta!
Mi diede un bacio frettoloso e uscì.
Chiusi la porta, mi preparai per andare a dormire, diedi un ultimo bacio a Michelle che stava dormendo e mi misi nel letto cercando di dormire nonostante le parole di Antony rimbobbassero nella mia testa; si era fatto avanti!
Alle tre riuscii ad addormentarmi anche se le parole "Allora mettiti con me!" non mi lasciassero riposare in pace.
Dovevo parlare con Antony!
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Eccoci qui come promesso con questo nuovo capitolo...
Sono successe un po' di cose eh!
Così Antony si è proposto... cosa risponderà Rachele.
Vi lascio in sospeso... Muahahah   >=D
Aspetto vostre recensioni!
A presto Elly78456

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Capitolo 15
*** Capitolo 13 Sfogarsi ***


P.O.V. Rachele
Mi svegliai alle sette e mezza mi lavai e mi vestii, preparai la colazione la merenda per Michelle e andai a svegliarla.
<< Michelle sveglia è ora di alzarzi! >>
L'aiutai a vestirsi e a lavarsi per fare più veloce, mentre lei faceva colazione le preparai lo zainetto e preparai la mia cartella con i libri dalla seconda ora in poi.
Accompagnai Michelle alla materna poi guardai, l'ora mi rimanevano quaranta minuti per fare un minimo di colazione e arrivare a scuola.
Entrai in un bar presi un cappuccino e una brioche.
Arrivai a scuola con dieci minuti d'anticipo decisi di rimare ancora un po' fuori e quando suonò la campanella entrai.
Andai al mio armadietto posai i libri mi guardai un po' intorno e vidi Antony che fortunatamente non mi notò.
Mi avviai in classe e lì incontrai Giuly ed Enrique.
<< Ciao ragazzi! >>
<< Ciao Rachele sei entrata adesso? >>
<< Si sono a casa da sola e devo badare a mia sorella, così per non svegliarla troppo presto sono entrata dopo! >>
<< A proposito Antony ti ha cercata, ha detto che dovevi rispondere ad una sua domanda! >>
<< Ah... si... quella. Grazie ragazzi. >>
"E adesso? Che faccio?"

La lezione sembrava non finire mai e per di più non seguii niente pensando che avrei dovuto rispondere a Antony.
All'intervallo uscii dalla classe e stando attenta a non incontrare Tony andai al mio armadietto, poi al bar e dopo uscii.
Evitai di andare vicino al campo da tennis per paura di incontrare Antony.
Non lo incrociai, al suono della campanella ritardai un po' ad entrare in classe, arrivai all'armadietto quando il corridoio era già vuoto.
Mi avviai in classe quando mi sentii afferrare un braccio.
Mi bloccai, chiusi gli occhi e feci un bel respiro.
Quando gli riaprii incontrai lo sguardo di Antony.
Mi fissava e sorrideva guardandomi negli occhi.
Io richiusi gli occhi per poi riaprirli sperando fosse stato solo un sogno, mi faceva uno strano effetto quasi come se avessi paura di lui, mi sentii tremare un minimo.
<< Rachele pensavo non ci fossi oggi! >>
<< Eccomi qua! >>
Dissi con un filo di voce senza guardarlo negli occhi
<< Rachele e tutto a posto? Mi sembri strana! >>
<< Lasciami ti prego! >>
<< Ok ok scusa non volevo. Cos'hai? >>
<< Non adesso! >>
Gli passai a fianco sempre senza guardarlo e me ne andai lasciandolo senza parole e confuso.
Adesso mi intimoriva, perchè?
Cercai di concentrarmi un po' di più in questa lezione ma con scarsi risultati.
Al cambio d'ora vidi Antony ci scambiammo più volte degli sguardi ma senza parlarci.
Durante la lezione chiesi alla prof di uscire per distrarmi un po'. Girai per il corridoio pensando a cosa dire a Antony! Lo vidi uscire dalla palestra accompagnato dall'allenatore della squadra.
Quando si separarono Antony camminò verso di me la mia reazione fu quella di entrare nel bagno sino a quando lui pronunciò il mio nome!
<< Rachele... >>
Mi fermai, non potevo scappare per sempre.
Lui mi raggiunse si fermò a poco da me aspettando a parlare finchè non mi girai.
<< Che succede? >>
<< Non lo so... >>
Mi sentivo scoppiare, avevo bisogno di sfogarmi. Mi lanciai tra le sue braccia e incominciai a piangere senza saperne davvero il motivo.
Lui, scioccato della mia reazione all'inizio non si mosse poi mi mise un braccio dietro la schiena e uno sulla testa accerezzandomi i capelli.
<< È colpa mia? >>
Io continuavo a piangere
<< Hei... calmati! >>
Disse prendendomi il viso tra le mani
<< Vuoi parlare? >>
Io scossi il capo, lui mi diede un bacio sulla fronte e appoggiò la mia testa di nuovo sul suo petto ricominciando ad accarezzarmi.
Non avrei mai immaginato di dirlo ma tra le sue braccia mi sentivo come al sicuro e il suo calore mi consolava.
Ero immersa nei pensieri quando il suono della campanella mi fece sobbalzare, quando alzai lo sguardo vidi il volto di Antony e notai di essere ancora tra le sue braccia, lo strinsi poi mi separai.
Lui sorrise mi accarezzò poi mi prese e mi portò nel solito campo da tennis. Durante il tragitto nessuno dei due disse una parola, lui si sedette sul muretto
<< Allora ne vuoi parlare? >>
Non risposi e non lo guardai, mi prese per un polso e mi fece sedere sulle sue gambe
<< Rachele... Parlami ti prego! >>
<< Mi hai messo in crisi, ieri e gli altri giorni! >>
Lui non ribattè, mi osservava, passò una mano sulla mia guancia, poi mi prese la testa e se la portò al cuore.
Mi baciò i capelli e mi strinse a se.
<< Senti non ti costringo a darmi una risposta! Non devi sentirti obbligata a dirmi di si! >>
Mi scostò i capelli dal viso.
<< Ok? >>
Annuì
<< Domani si parte eh... >>
<< Sei contento? >>
<< Si. Ti do un consiglio; portati un vestito da sera è possibile che ci facciamo uscire! >>
<< Grazie lo farò! >>
Si alzò e si avvicinò a me che nel frattempo mi ero allontanata. Mi alzò la testa da sotto il mento mi soffiò sulle labbra e quando cercò di baciarmi io lo allontanai, ma lui non mi lasciò andare.
<< Chiudi gli occhi e se non andrà immagina che sia qualcun'altro! >>
<< Antony... >>
<< Prova. >>
Si avvicinò ma prima di sfiorarci lo spinsi via.
<< No Antony... non posso così. Scusa. >>
<< Ok... aspetterò! >>
<< Ant... >>
Mi zittì
<< Aspetterò! Andiamo tra un po' suona la campanella! >>
Presi l'occorrente di ginnastica e scesi in palestra con la classe.
Dopo essermi cambiata raggiunsi la prof, annunciò che avremmo fatto ginnastica con la squadra di basket.
Osservai la squadra entrare e vidi Antony ma lui non vide me.
Ero contenta di sfidare la squadra, potevo riesumare le conoscenze acquisite in due anni di basket a Berlino.
Iniziammo a giocare e constatai che i miei compagni erano parecchio scarsi.
Dopo il quarto canestro della squadra decisi di fare qualcosa.
Mi impossessai della palla e in pochi secondi la mandai a canestro sotto gli occhi allibiti di tutti.
Scrutai tutti e il mio sguardo cadde su Antony, la sua espressione era incredula gli feci l'occhiolino e tornai nel mio campo.
Mi dissero di andare a discutere la palla, fui d'accordo finchè non vidi Antony attendermi in mezzo al campo.
Mi avvicinai lui sorrise beffardo poi sussurrò
<< Sei brava. >>
<< Grazie >>
Al fischio l'albitro lanciò la palla in aria e si allontanò.
Antony la prese ma riuscii a rubargliela lasciandolo immobile e senza parole in mezzo al campo.
Mandai nel canestro anche questa.
Anche la volta dopo riuscii a trappare la palla da un giocatore della squadra, stavo per tirarla quando Antony arrivò prendendo la palla e senza farlo apposta spingendomi facendomi cadere.
Se ne accorse subito, lasciò la palla e si avvicinò a me porgendomi una mano e guardandomi con aria di scuse.
Sorrisi
<< Tranquillo. Succede. >>
Mi alzai con il suo aiuto.
La partita continuò e vinse la squadra di Antony, logicamente, essendo più allenati!
Fu una bella partita, in spogliatoio mi diedi una sciaquata, mi rinfrescai e mi rivestii.
Uscita dallo spogliatoio trovai Antony appoggiato alla porta.
Mi guardò
<< Che fai? Spii? >>
<< No ti stavo aspettando. >>
<< Perchè? >>
<< Volevo parlarti. >>
<< Antony, ti prego... >>
<< Non di quello! Non mi avevi detto di aver fatto basket! >>
<< Chi ti dice che lo abbia praticato? >>
<< Nessuno gioca così bene senza un minimo di insegnamento! >>
Lo guardai, aveva ragione.
<< Due anni a Berlino, squadra femminile della città. >>
Probabilmente lo lasciai senza parole poichè non rispose.
Mi accompagnò al mio armadietto a prendere la roba poi uscimmo da scuola.
<< Vieni a mangiare? >>
<< No grazie voglio stare un po' da sola. >>
<< Non fa bene la solitudine allo spirito! >>
<< Come non fa bene bere e fumare ma tu lo fai comunque! >>
Sospirai.
<< Voglio stare tranquilla poi devo andare a prendere Michelle. >>
<< Va bene. Ci vediamo domani per la partenza! >>
Mi accarezzò il viso poi mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
Arrivai a casa ma non mangiai niente, avevo un nodo allo stomaco.
Mi addormentai su divano mi fece bene riposare un po', anche se ero ancora angosciata. Andai a prendere Michelle e anche lei si accorse che qualcosa non andava, si vedeva e dovevo fare qualcosa!
Arrivata a casa presi il telefono per chiamare Giuly e trovai cinque messaggi di Antony.
Erano messaggi di scuse per tutto quello che era successo ieri e oggi, alcuni dicevano che non avrebbe voluto esagerare, altri che era dispiaciuto e altri ancora che io per lui ero importante. Non gli risposi preferivo parlargli di persona.
Passai il pomeriggio a preparare i bagagli, una valigia, uno zaino e la borsa.
Quella sera mangiai poco, parlai per tutta la serata con Jenni e poi andai a dormire.

P.O.V. Antony
Arrivai a scuola in orario ma di Rachele non c'era traccia.
La incontrai invece alla seconda ora, la raggiunsi e la fermai ma mi sembrò strana.
Non mi guardava, come se avesse paura di me, per un momento mi parve addirittura di sentirla tremare.
Mi pregò con un filo di voce di lasciarla, io lo feci e lei scappò.
Prima dell'intervallo la vidi fuori dalla classe e mi avvicinai.
Le chiesi cosa avesse non disse una parola, dopo qualche secondo si buttò tra le mie braccia e incominciò a piangere.
Non sapevo cosa le fosse successo le parlai più volte e aspettai invano una risposta.
La portai fuori lei mi disse che la mettevo in confusione, la presi e la strinsi nuovamente a me tranquillizzandola del fatto che non pretendevo una risposta positiva.
Durante la lezione di ginnastica mi sorprese poichè sapeva giocare bene a basket, non mi aveva mai detto di aver fatto dei corsi!
Era davvero in gamba, dopo scuola la invitai a pranzo ma con scarsi risultati, non ne volle sapere di venire!
Le scrissi dei messaggi scusandomi del mio comportamento ma lei non rispose e la cosa mi fece star male, pensai che non ne volesse più sapere di me.
Le cose cambiarono a Roma.
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Buongiorno!
Sono riuscita nonostante tutte le feste, pranzi e cene con i parenti ad aggiornare in tempo sulla tabella di marcia!
Sono stata brava? Spero di si!
Lo so questo capitolo non è lungo come gli altri ed è triste; molto triste!
Questo perchè ogni capitolo rispecchia alla perfezione le emozioni che provavo nel periodo in cui l'ho scritto!
Questo lo scritto in un periodo "nero" per me ed eccone un capitolo malinconico!
Non disperate le cose si sistemeranno!
Baci Elly78456
P.S. lasciate una recensione Please!  <3

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Capitolo 16
*** Capitolo 14 Roma ***


P.O.V. Antony
Arrivai a scuola e vidi Rachele scendere dalla macchina dei suoi. Aspettai.
<< Pronta? >>
<< Ah ciao Antony non ti avevo notato! Si pronta... spero. >>
<< Sarà divertente credimi! >>
Lei sorrise ma non rispose. Andammo in classe ma per pochi minuti, uscimmo e iniziammo a caricare i bagagli sul pullman per poi dirigerci all'aereoporto.
Dopo tre ore ci fecero imbarcare sul mezzo.
Mi sedetti dietro l'ala destra poichè stranamente, al contrario del solito tutti vollero occupare i posti davanti.
Stavo guardando fuori dal finestrino quando mi girai per guardare il corridio vidi Rachele
<< Posso? >>
<< E me lo chiedi? Certamente! Non sei con Giuly? >>
<< Lei è con Enrique due posti davanti a noi! >>
<< E tu qua costretta a stare con me! >>
Le scappò una risata.
<< Perchè ridi? >>
<< Niente niente. >>
Passati circa venti minuti fummo tutti a bordo, ci furono le solite spiegazioni sulla sicurezza e poi si abbassarono le luci, in quel momento si alzò un leggero brusio che però non disturbava e molto stranamente rimase così tutto il viaggio.
Io e Rachele occupammo le due ore e mezza di viaggio parlando e giocando sino a che lei non si addormentò.
Quando me ne accorsi le appoggiai la testa sulla mia spalla sperando stesse un po' più comoda. Quando iniziò l'atterraggio la svegliai, ci misi un parecchio poichè dormiva profondamente.
L'accarezzai e la chiamai, quando aprì gli occhi mi guardò.
<< Scusa se ti ho svegliata ma siamo quasi arrivati! >>
<< Oh non preoccuparti hai fatto bene! Grazie. >>
Dopo l'atterraggio recuperammo la roba e scendemmo dall'aereo.
Prendemmo abbastanza in fretta i bagagli e non ci furono errori poi andammo in albergo.
Arrivati ci divisero in 2 gruppi e ci mostrarono le stanze, la mia era abbastanza vicina a quella di Rachele.
Facemmo pranzo e poi passammo il pomeriggio a smontare i bagagli e a riposare, alcuni andarono in giro per l'albergo anche Rachele.
Dopo cena tornai in camera e mi sdraiai sul letto e poco dopo sentii bussare alla porta.
Non mi alzai, parlai solo
<< Avanti. >>
Non guardai chi fosse stavo pensando a Rachele quando mi accorsi che era proprio lei ad essere entrata.
<< Wow che bell'accoglienza! >>
<< Scusa ero assorto nei pensieri. Che ci fai qua? Potrebbero punirti. >>
<< Tranquillo hanno dato l'ok a tutti. >>
<< Ah... A cosa devo il piacere della tua visita? >>
<< Beh domani è il grande giorno, volevo darti un po' di sostegno! Daltronde siamo qui per questo! >>
<< Grazie! Michelle come ha preso la tua partenza? >>
<< Non molto bene ma le ho detto che sarei tornata presto e che ero con te quindi non mi sarebbe successo niente di pericoloso! >>
<< Mi dai una grande responsabilità! >>
<< Tu pensa solo alla partita! >>
<< Sai che non posso! >>
Le dissi mettendomi seduto vicino a lei e prendendole una mano, la feci arrossire.
<< Solo La Partita! >>
Sorrisi, era testarda ed era una cosa che mi piaceva!
Mi sdraiai di nuovo sul letto e sospirai.
<< Sai... non avrei mai pensato di conoscere una persona come te! >>
<< Che intendi? >>
Rimasi in silenzio per un attimo poi dissi
<< Perfetta! >>
<< Nessuno è perfetto! Ti lascio riposare va... domani sarà una dura giornata! >>
Si alzò ma l'afferrai per un polso e la fermai.
<< Non così in fretta piccola... >>
Lei mi guardò.
<< Giuly è da sola le ho detto venti minuti! >>
<< Vorrà dire che aspetterà un po' di più! >>
Mi avvicinai e lei arretrò fino a trovarsi bloccata al muro, mi allontanai per lasciarle comunque spazio.
<< Antony... >>
<< Immagina! Non ti lascerò andare finche non me lo avrai dato! >>
<< Io non voglio e non ho bisogno di immaginare! >>
Io mi bloccai e sorrisi più contento che mai!
<< Allora che aspetti? >>
<< Non così in fretta! >>
Mi disse mettedo una mano tra i nostri visi.
<< Non pensi di avermi fatto attendere abbastana Rachele? >>
<< Non fa mai male un po' di suspance! >>
Disse ridendo poi mi diede un bacio casto ed uscì augurandomi una buona notte ebbi l'impulso di fermarla un'altra volta ma non lo feci e quando chiuse la porta andai a dormire.


P.O.V. Rachele
In aereo mi addormentai ed all'atterraggio Antony mi svegliò dolcemente.
In poco tempo recuperammo i bagagli e fummo in albergo. Dopo pranzo io Giuly e altri nostri compagni girammo l'albergo, era immenso! Aveva la sauna, le camere erano stupende, il ristorante e i piatti erano una libidine, fantastico!
La sera, dopo cena, bussai alla porta di Antony mi invitò ad entrare ma solo dopo si accorse chi fossi, parlammo un po'.
Quando decisi di tornare in camera mia, lui mi fermò mi disse di nuovo di immaginare e che non mi avrebbe fatto uscire sino a che non avesse ottenuto ciò a cui bramava.
Gli risposi che non avevo bisogno di immaginare e vidi i suoi occhi esplodere di felicità.
Mi assillò sin quando gli diedi un piccolo bacio e tornai in camera. Quando entrai Giuly stava uscendo dal bagno.
<< Come è andata? >>
<< Come doveva andare scusa? >>
<< Stai scherzando spero! Hai Antony hai tuoi piedi e non lo degni? A beh forse aspetti che si faccia avanti, è questo il tuo piano vero? >>
<< In realtà si è già fatto avanti! >>
<< Cooosa? >>
Mi urlò Giuly nell'orecchio.
<< Calma Giuly ci mancava poco che mi perforassi un timpano. >>
<< Quando è successo? >>
<< Qualche giorno fa, lui era a casa mia e prima di andarsene si è proposto. >>
<< E tu che hai risposto? >>
<< Beh... in realtà... lo cacciato! >>
<< Tu cosa? >>
<< Perchè mi sgridi se odi Antony e vorrei ricordarti che sei stata tu a mettermi in guardia sull'innamorarmi di lui! >>
Non parlò, io mi sedetti su letto e mi lasciai rimbalzare sul materasso.
<< Hai intenzione di rispondergli? >>
<< Non ne ho idea, adesso voglio solo riposare. >>
Mi misi sotto le coperte e spensi la mia luce
<< Notte Giuly. >>
<< Buona notte Rachele. >>
Chiusi gli occhi ma non riuscii ad addormentarmi, Giuly invece dormì subito.
Mi alzai e uscii sul balcone osservai la fontana di Trevi, era bellissima, più bella delle foto che avevo visto.
Mi arrivò un messaggio sul cellulare, era Antony
"Sei sveglia?"
"Si tu invece dovresti riposare."
"Lo so ma non ho sonno. Qua dormono tutti. Mi sento solo..."
"Antony... non posso venire!"
"Allora vengo io da te!"
"Scherzi? C'è Giuly, dammi un minuto, ma poi mi dovrai un favore!"
Presi una felpa  la indossai e facendo più piano che potessi uscii raggiungendo Antony.
L'odiavo perchè non ero capace di dirgli di no.
Trovai la porta della sua camera socchiusa, entrai, chiusi la porta e accesi la luce.
Lui mi abbracciò da dietro
<< Grazie per essere venuta! >>
<< In questo dovrei essere sul balcone di camera mia ad osservare la fontana di Trevi! >>
<< La fontana di? >>
<< Non la conosci? >>
<< Dovrei? >>
Ero sconvolta! Era l'unico ragazzo che conoscevo che non aveva nemmeno sentito parlare della fontana!
<< Dice una leggenda che se butti una monetina nella fontana il destino ti farà tornare a Roma primo o poi. >>
<< Bello. >>
Capii che non mi ascoltava, aveva lo sguardo assente
<< Non te ne frega niente vero? >>
<< Sinceramente in questo momento sto pensando ad altro! >>
Disse avvicinandosi a me e prendendomi una ciocca di capelli.
<< Sei naturale? >>
<< Si, non vedo il senso di tingersi solo per cambiare colore! >>
Risposi allontanando la sua mano dai miei capelli.
<< Hai ragione! E non riuscirei ad immaginarti così bella con un altro colore! >>
Sorrisi, perchè doveva essere così, quasi imbarazzante?
Probabilmente notò che mi faceva quell'effetto poichè si avvicinò a me, mi prese una mano e mi sussurrò all'orecchio
<< Ti metto in imbarazzo? >>
<< Ti odio per questo! >>
Gli dissi allontanandomi e sedendomi sul letto
<< Che devo dire? Faccio quest'effetto a molte ragazze! >>
Lo guardai negli occhi poi notai che stava sorridendo a suo modo, mi dava sui nervi quando lo faceva, mandai lo sguardo in un altra direzione, guardai l'orologio; era già mezza notte.
<< È tardi devo andare! >>
Mi girai e vidi il volto di Antony talmente vicino da occupare tutto il mio campo visivo.
<< Prima ho chiuso un occhio e ti ho lasciata andare senza il mio tesoro, non commetterò lo stesso errore! >>
Mi prese un braccio, cercai di liberarmi ma non ci riuscii era troppo forte.
<< Antony lasciami! >>
<< Non credo proprio! >>
<< Mollami! >>
<< Ti chiedo una sola cosa! >>
<< Lasciami andare o mi metto ad urlare! >>
<< Provaci! >>
L'avrei fatto anche a costo di finire nei guai.
Presi fiato a quando feci per incominciare lui zittì la mie grida con un bacio, si stacco da me solo quando vide che mi ero calmata e che mi ero arresa!
Feci per urlargli contro quando mi mise un dito sulla bocca e disse.
<< Se ricominci ad urlare sarò costretto a zittirti di nuovo! >>
Lo tolse dandomi la possibilità di parlare.
<< Sei uno... >>
<< Ah ah ah... >>
Mi tocco le labbra.
Mi teneva ancora per il braccio.
<< Adesso mi lasci? >>
<< Perchè dovrei? In modo che tu te ne vada? Poi mi sentirei di nuovo solo. >>
<< Non posso stare qua tutta la notte! Almeno mi lasci il braccio? Mi stai facendo male! >>
Mi lasciò, ci fu un minuto di silenzio poi disse
<< Restiamo qui a fissarci? >>
<< Pensavo di piacesse ammirare la mia bellezza! >>
Marcai con ironia quelle parole!
<< Mi piace sempre osservarti e ammirarti ma dopo un po' non mi basta più! >>
<< Me ne sono accorta. >>
<< Allora soddisfami! >>
<< Sei incontentabile! >>
<< Invece basterebbe poco! >>
<< Poco ma tante volte! >>
<< È vero! Allora? >>
<< Dipende da come andrà domani la partita, aspetterai... ancora! >>
<< Non posso! Mi stai facendo morire, non sapere cosa pensi mi fa impazzire! Non riesco a leggere i tuoi occhi e la tua espressione! Mi dicono chi sei mi fanno capire il tuo carattere ma non mi fanno leggere i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri! >>
Non avrei mai immaginato di sentire un discorso così uscire dalle sue labbra.
Mi sedetti sul letto vicino a lui aveva la testa tra le mani, gli appoggiai una mano sulla guancia e dissi
<< Guardami... >>
Lui si girò
<< Forse non leggerai i miei sentimenti e i miei pensieri ma puoi capire e leggere il mio comportamento. Non ti quasi mai lasciato solo, a parte una volta sono sempre uscita con te la sera, dopo la rissa sono venuta a vedere come stavi e ho accettato di darti ripetizioni, sono corsa tra le tue braccia quando ne avevo bisogno e per di più sto passando la notte con te a tenerti compagnia! Non ti basta? >>
Mi guardò e sorrise, io ricambiai poi mi avvicinai alle sue labbra sino a toccarle, in quel momento mi sentii pervadere da un bruciore in tutto il corpo.
Guardai Antony poi l'ora, era mezzanotte e venti.
<< Meglio che riposi un po'! >>
Mi alzai lui rimase sul letto.
<< Notte Antony. >>
<< La risposta? >>
<< Devo davvero ripetertela? >>
Sorrise guardandomi
<< Notte Rachele. >>
Uscii quando entrai in camera Giuly disse
<< Dove eri? Da Antony? >>
Era inutile mentirle
<< Si, da quanto sei sveglia? >>
<< Mi sono svegliata quando sei uscita e poi poco tempo fa! >>
<< Mi dispiace. >>
<< Nessun problema. E così hai rischiato di farti punire per vederlo! Ti ha fatto qualcosa? >>
<< Dormivano tutti e nessuno mi ha visto e poi no non mi ha fatto niente, non sarebbe capace di farmi del male! >>
<< Io ho visto! >>
<< Ma sei mia amica quindi non lo dirai a nessuno, vero? >>
<< Certo, a chi dovrei dirlo! >>
Mi sdraiai sul letto e iniziai a sospirare
<< È successo qualcosa? >>
<< Niente di particolare, aveva il suo solito modo di comportarsi con me! Forse ho perso il conto dei baci che mi ha dato! >>
<< Però... >>
<< Già, spero solo che riesca a riposare! Domani c'è la partita e non aveva ancora chiuso occhio! >>
<< Meglio andare a dormire anche noi! >>
<< Hai ragione. >>
Spegnemmo le luci e finalmente riuscii ad addormentarmi.
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Eccoci qui!
A quanto pare Rachele aveva solo bisogno di liberarsi del peso di rivelare il suo amore a Antony!
Cosa succederà adesso con questa loro relazione?
Lo saprete solo seguendo la storia! (Lo so a volte risulto un po' cattiva!)
La prossima settimana leggerete il seguito!
A presto Baci Elly78456 <3   ^^   ^O^

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Capitolo 17
*** Capitolo 15 Una vittoria meritata ***


P.O.V. Rachele.
Aprii gli occhi e vidi Antony vicino a me, mi aveva svegliato con un bacio.
Mi scostò i capelli dal viso e quando si svegliò anche la mia mente dopo il mio corpo sobbalzai.
<< Che ci fai qua? >>
<< Buongiorno anche a te! >>
<< Giuly! >>
Urlai
<< Che c'è? Mi ha chiesto d'entrare, pensavo che fossi d'accordo! >>
<< Speravo di farti piacere! >>
<< Si scusa ma non le l'aspettavo. >>
<< Se reagisci così alle sorprese ricordami di non fartene mai una! Ti aspetto fuori per fare colazione! >>
<< Ci metterò un po', volevo farmi una doccia! >>
<< Non ho niente da fare, a dopo. >>
Mi diede un bacio e uscì chiudendo la porta alle sue spalle.
Mi avvicinai al bagno.
<< Adesso esco arrivo! >>
<< Oh fai con calma non ho fretta! >>
<< Direi di si invece! C'è il tuo ragazzo che ti aspetta la fuori! Me lo ha detto, non sono arrabbiata tranquilla ne per la tua scelta ne per il fatto che tu non me l'abbia detto, potevi essere più che sconvolta ieri. Eccoti il bagno. >>
Ringraziai Giuly entrai e mi misi sotto il getto d'acqua bollente. Dopo cinque minuti uscii mi vestii mi asgiugai i capelli ma non del tutto, il giusto per non farli gocciolare e uscii dalla stanza.
Antony mi aspettava.
<< Se vuoi asciugarti i capelli ho tempo eh! >>
<< Di solito non gli asciugo del tutto, aspetto che si asciughino da soli. Andiamo a mangiare? >>
<< Certamente! >>
Facemmo colazione, io un tè con i biscotti lui prese qualcosa in più dato che il pomeriggio doveva essere carico di energia.
<< A che ora ti sei addormentato ieri? >>
<< Poco dopo che tu sei andata in camera! Oggi niente allenamento per la squadra, il coach ha detto che se siamo pronti va bene se no sarebbe comunque inutile allenarsi ancora la mattina prima della partita, preferisce averci riposati! Ciò vuol dire che ho tutta la mattinata per te! >>
Mi disse dandomi un bacio e accarezzandomi la guancia
<< Ok! Magari facciamo due tiri dopo pranzo io e te ti va? >>
<< Ovvio! >>
<< Qual è il programma della mattinata? >>
<< I prof ci divideranno in gruppi e ognuno seguirà per Roma il proprio insegnante. >>
Dopo colazione ci diedero ancora mezz'ora per preparci ad uscire e poi ci divisero in gruppi.
Non so come ma io, Giuly, Enrique ed Antony finimmo nello stesso gruppo.
Girammo per le strade senza entrare in musei o edifici.
Visitamo la Fontana di Trevi, il Colosseo e altri posti, per tutto il viaggio Antony mi tenne stretta a se con la scusa che Roma era una città enorme e ci si poteva facilmente perdere, io lo lasciai fare, daltronde se avessi rifiutato non mi avrebbe più lasciata vivere!
All'una tornammo all'albergo, per pranzo io ed Antony mangiammo un piatto di pasta poi andammo in camera, posai la roba in camera mia e andai a bussare alla sua porta, in stanza era da solo poichè all'ultimo quello che doveva essere il suo compagno non si era presentato.
Non ebbi risposta ma entrai, era sul letto e stava dormendo, mi avvicinai piano, gli diedi un bacio e tornai in camera mia, chiaccherai con Giuly.
Dopo un po' qualcuno bussò alla nostra porta, Giuly si alzò prima di me ed andò ad aprire, era Antony, aveva in mano il foglietto che gli avevo lasciato con scritto che ero passata.
Io e lui andammo nella sua camera in modo da lasciare in pace Giuly e stare un po' da soli.
<< Potevi svegliarmi! >>
<< Per colpa mia quasi non hai dormito sta notte, volevo lasciarti tranquillo. >>
<< Grazie. >>
<< Andiamo a tirare qualche palla? >>
<< Se hai voglia... >>
Uscimmo da camera sua aspettò un attimo mentre mi mettevo i pantaloni da ginnastica per stare un po' più comoda e andammo nel campo a fare un po' di tiri, dopo qualche minuto che giocavamo e con i nostri compagni che si univamo diventammo sempre più numerosi fino ad essere giusti per formare due squadre, facemmo una piccola partita, io ed Antony eravamo capitani delle due squadre, con grande stupore di tutti vinse la mia!
Ci rimaneva un oretta prima della partita.
Ogni volta che eravamo da soli stavamo in camera sua.
<< Siete stati bravi! >>
<< Grazie! >>
<< Ti piacerebbe entrare nella squadra? >>
<< Cosa? >>
<< Alla partita in palestra il coatch ti ha notato e mi ha detto di chiedertelo! Potrai cominciare già in questo torneo come riserva però! Ma devi rispondergli oggi! >>
<< Oggi no devo pensarci, ma grazie! >>
Lui si alzò, prese qualcosa da una tasca della giacca e si avvicinò.
<< A proposito, guarda cosa ho trovato qualche giorno fa in un vialetto tra casa mia e casa tua! >>
Mi disse porgendomi la mia catenina che avevo perso la prima sera.
<< Penso proprio che sia tua! >>
<< L'hai ritrovata! >>
<< Eh già... >>
<< Oh grazie! >>
Gli saltai al collo e lo abbracciai, era stato un angelo a riportarmela, ci tenevo tanto poichè era un regalo di Jenni.
<< Ho pensato fosse importante! >>
<< Lo è molto! Me l'aveva regalata Jenni per il mio compleanno, il primo regalo che ho ricevuto da lei dopo la sua amicizia il regalo migliore che potesse farmi senza dubbio! >>
<< Tieni molto a lei eh! >>
<< Più di quanto immagini! >>
Guardai la catenina poi dissi
<< Non saprò mai come ringraziarti! >>
<< Un modo lo troveremo! >>
Rispose sossidendo a suo modo.
Gli diedi un bacio che sembrò quasi non finire più!
Mi staccai e sorrisi.
Lui mi riprese per la nuca e mi baciò di nuovo, quasi come se non gli fosse bastato!
Guardammo l'ora.
<< Ti lascio preparare, a dopo. >>
Gli diedi un bacio e uscii.
Dopo aver finito di prepararsi disse
<< Andiamo? >>
<< Certo! >>
Salimmo sul pullman e arrivammo allo stadio mi sedetti in un posto visibile!
La partita iniziò, la nostra squadra vinse con un punteggio di 24 a 20. Saremmo passati al girone successivo.
Alla fine della partita i giocatori si recarono negli spogliatoi, mentre io con la scusa di parlare con il coatch per accettare la proposta di entrare nella squadra li seguii.
L'allenatore fu contento della mia decisione e per ringraziarmi mi diede il permesso di aspettare che i giocatori uscissero.
Dopo un po' furono tutti fuori tranne Antony, raggiunsero gli altri mentre io attesi ancora.
Ad un certo punto uscirono i giocatori dell'altra squadra.
<< E questa bimba che ci fa qua da sola? >>
Disse uno di loro avvicinandosi a me.  Avranno avuto uno o due anni più di me.
<< Ti sei persa? >>
<< Sto aspettando una persona. Puoi anche andare grazie. >>
<< E lasciarti qua da sola ad annoiarti? Una graziosa bambolina come te? >>
Mi tocco un braccio
<< Non mi toccare! >>
Fece per ribattare e toccarmi di nuovo quando la porta dello spogliatoio si aprì e ne uscì Antony.
Gli corsi incontro e andai tra le sue braccia
<< Antony... >>
<< E questo chi è? >>
<< La persona che aspettavo puoi anche andare! >>
Tony mi accarezzò i capelli
<< Che fate ancora qua? Vi ha detto di andare. >>
<< Non prendo ordini da una ragazzina! >>
Mi tocco di nuovo.
<< Azzardati a toccarla di nuovo! >>
<< Non mi fa paura uno scriciolo come te! >>
Si misero a ridere.
In quel momento arrivò il coatch preoccupato del non vederci arrivare
<< Voi smettetela di tormentarli e tornate dal vostro allenatore! >>
Gli diedero ascolto e sparirono!
<< State bene? >>
<< Si grazie coatch. Andiamo. >>
L'allenatore si allontanò, mi avvicinai ad Antony
<< Grazie. >>
<< Di niente piccola! Daltronde Michelle si fida di me per la tua incolumità! >>
Mi diede un bacio.
Poi tornammo in albergo, facemmo cena, molti rimasero a festeggiare in una sala la vittoria della partita
<< Dov'è Antony? Dobbiamo festeggiare con tutta la squarda! >>
<< Si Antony vieni fuori! >>
Continuarono a chiamarlo senza sapere che non avrebbe risposto poichè era da solo in camera.
Lo raggiunsi,
<< Sotto ti stanno cercando, vogliono festeggiarti! >>
<< Lo so ma non ho voglia sta sera, non so perchè. >>
<< Sarai stanco immagino! >>
<< Probabile, comunque grazie per avermelo detto! >>
<< Di niente! >>
Mi sdraiai sul letto vicino a lui
<< Hai voglia di fare qualcosa? >>
<< In realtà si! >>
Mi prese una mano e uscì dalla camera.
<< Dove andiamo? >>
<< A festeggiare, perchè perdersi questa occasione? >>
Appena entrammo si alzarono applausi e fischi.
<< Grazie grazie, ma festeggiamo anche un altra cosa, potrete rimarci male, essere sorpresi o magari anche offeri, spero di no, ma io ne sono fiero! Rachele entrerà nella squadra di basket dopo il nostro rientro! >>
Guardai malissimo Antony, lui sorrise e alzò le spalle.
Mi aspettavo commenti negativi invece ricevetti un caloroso applauso probabilmente erano felici per la partita e questo contribuì.
Mi girai verso Antony e lui fece quello che temevo, mi tirò a se e mi baciò, davanti a tutti, di nuovo.
Sentii appluausi, fischi e urla emergere dalla folla.
Poi salutò tutti mi prese e tornammo in camera.
<< Sai avrei scommesso che l'avresti fatto! >>
<< Mi stai dicendo che non ti è piaciuto! >>
Mi prese in braccio e mi lasciò cadere su letto!
<< Che delicatezza! >>
Dissi con tono ironico.
<< Sarò più delicato la prossima volta! >>
Mi diede un bacio.
<< Devi spiegarmi come ti è saltato in mente di dire del basket! >>
<< Perchè prima o poi l'avrebbero saputo e come hai visto dicendo che ne ero fiero hanno preso bene la cosa, probabilmente se non l'avessi fatto non avresti ottenuto quest'effetto! >>

<< Allora devo dirti grazie! >>
<< Come vuoi! >>
<< Sorpattutto grazie per oggi con l'altra squadra! >>
<< Ti hanno toccato? Fatto qualcosa? >>
<< Mi hanno toccata ma non hanno fatto niente! >>
<< Rachele... dimmi tutto! >>
<< Non mi hanno fatto niente, mi sono solo spaventata un po'! Tranquillo, sto bene! >>
Mi prese il viso tra le mani e mi diede un bacio.
Lo abbracciai e lui mi strinse a se.
<< Tra un po' fanno il giro delle camere. A mezza notte torno se vuoi ok? >>
<< Va benissimo, voglio eccome. A dopo. >>
Mi diede un bacio veloce poi uscii.
Dopo i giro delle camere aspettai un po', quando sentii la porta chiudersi, attesi ancora un quarto d'ora poi tornai da Antony.
Si divertiva a spaventarmi a prendermi da dietro.
<< La prossima volta che lo fai ricorda che potrei farti tanto male! >>
<< La cosa dovrebbe spaventarmi? >>
<< Forse. Domani altra partita giusto? >>
<< Si ma per adesso voglio pensare solo al mio tesoro che ho qua davanti hai miei occhi! >>
<< Non ho visto Itan in questi giorni! >>
<< Hai sentito cosa ho detto? >>
<< Si era solo una affermazione! >>
Mi baciò per zittirmi e devo ammettere che era un modo efficacie!
<< Penso che tu stia abusando del tuo potere di zittirmi! >>
<< E tu stai parlando a non finire secondo me per farti zittire. >>
Forse, un minimo aveva ragione!
Ci sdraiammo io appoggiai la mia testa sul suo petto mentre lui mi accarezzava i capelli.
Stavo bene tra le sue braccia, e come mi aveva protetto fuori dagli spogliatoi sapevo che l'avrebbe fatto di nuovo e ancora se fosse servito.
Stavo troppo bene tra le sue braccia tanto che mi addormentai.
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Bene ragazzi, mi sono accorta adesso, dopo che ho scritto da un mesetto questo capitolo, che ho scritto solo il punto di vista di Rachele... non chiedetemi cosa passa nella mia testa perchè a questo punto proprio non lo so!  XD
Beh spero vi piaccia, mi scuso in anticipo per possibili errori!
Baci Elly78456.

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Capitolo 18
*** Capitolo 16 Litigio ***


P.O.V. Antony
Mi svegliai, guardai l'ora, erano le cinque. Poi mi accorsi che c'era qualcosa che non andava, Rachele era abbracciata a me, ci eravamo addormentati.
La svegliai anche se a malincuore.
Lei subito mi rimproverò pensando che fossimo in camera sua.
<< Di nuovo qui a svegliarmi? >>
<< Sta volta sei tu nella stanza sbagliata! >>
Si guardò intorno e si alzò di scatto.
<< Ieri sera ci siamo addormentati! >>
<< Devo andare! >>
<< Sono solo le cinque! Non mi dai neanche un bacio? >>
<< Hai ragione scusa! >>
Mi diede un bacio e uscì di fretta dalla stanza.
Mi ridistesi sul letto, ripensando a quello che era appena successo.
Era stato bellissimo vedere la mia piccola dormire abbracciata a me!
Rimasi sul letto a non fare niente sino a che Rachele non entrò di nuovo per invitarmi a colazione.
Accettai mangiammo qualcosa poi ebbi subito una partita.
Vincemmo e anche quella del pomeriggio, dopo cena andai in camera a vestirmi, aspettai Rachele pensavo venisse come tutte le sere, quando non arrivò andai a bussare e Giuly mi disse che era uscita in giardino!
Decisi di raggiungerla sperando di non metterci molto dato che il giardino era immenso.
La trovai subito, era seduta su una panchina davanti al laghetto, mi avvicinai di soppiatto e le misi le mani sugli occhi.
Lei non chiese nemmeno chi fossi
<< Siediti! >>
<< Così mi rovini il gioco! >>
Lei rise.
Si alzò, feci per ripetere la sua azione ma mi bloccò e si sedette sulle mie gambe
<< Cos'hai intenzione fare? >>
Continuò a non rispondere sorrideva solo, con quel suo bellissimo sorriso che a volte mi inquietava un po'!
Mi prese per il colletto della camicia e si avvicinò sino a pochissimo dalle mie labbra, la sentii ridere, lo stava facendo apposta, stava mettendo alla prova la mia pazienza!
La fregai, o forse feci quello che voleva, misi una mano sulla sua testa e la spinsi a me tenendola appiccicata.
La presi per le spalle e l'allontanai da me!
<< Non era mai successo che fossi tu a fermarmi! >>
<< Volevo guardarti, al buio i tuoi occhi sono ancora più brillanti! >>
Rimanemmo in silenzio per un po'.
<< E adesso? >>
<< Adesso vieni con me! >>
La portai in camera.
<< Tra poco fanno in giro delle camere, torno appena posso. >>
<< Dammi un motivo per cui dovrei lasciarti andare!? >>
<< Che se non lo fai non portemmo più vederci! >>
<< Mi prometti che torni? >>
<< Certo! >>
Mi diede un bacio e uscì.
Circa venti minuti dopo bussò alla mia porta.
<< Come vedi sono tornata! >>
<< Ci speravo! >>
<< Che vuoi fare? >>
Si girò, spaventata, quando sentì che chiusi la porta a chiave.
<< Antony che vuoi fare? >>
Mi avvicinai, lei arretrò turbata dal mio comportamento.
<< Antony! >>
<< Non ti preoccupare! >>
<< Si che mi preoccupo. Mi spaventi! Apri la porta per favore! >>
<< Ma così staremo più tranquilli! >>
<< Tony! >>

Cercò di allontanarmi, ma logicamente non ci riuscì, così alla seconda volta mi feci spingere.
<< Dai Rachele... davvero hai paura di me? >>
<< Dammi la chiave! >>
Si era avvicinata alla porta per aprirla ma avevo tolto la chiave.
La presi per un braccio, stringendo un po' troppo!
<< Ahia Antony! >>
<< Vieni qui! >>
<< Lasciami mi fai male! >>
Mi fissò, si avvicinò a me, poi disse
<< Hai bevuto Antony! Quanto? >>
<< Un po' che ti importa! >>
<< Quanto? >>
Alzò la voce, mi diede sui nervi ma non feci niente!
<< Quattro o cinque bicchieri! >>
<< C***o Antony! Hai dimenticato cos'è successo in discoteca? >>
<< Che palle che sei! >>
<< Lasciami! >>
<< No! Non voglio rimanere solo! >>
Durante quelle parole senza farlo apposta strinsi la presa.
<< Antony! >>
Mi accorsi che le stavo facendo male e la lasciai, immaginavo si allontanasse invece di avvicinò ancora di più a me!
<< Perchè? >>
<< Perchè cosa? >>
<< Perchè hai bevuto così tanto! >>
<< Forse non c'è un motivo vero e proprio! >>
<< Una volta mi hai detto che non sarebbe mai successo che avessi fatto qualcosa senza pensarci! >>
Sorrisi aveva ragione!
<< Prendi! >>
Le porsi la chiave, lei la prese e mi chiuse la mano poi avvicinandosi al mio orecchio sussurrò.
<< Grazie. >>
Pensavo andasse ad aprire la invece mise la chiave in tasca e si sedette sul letto, io feci lo stesso, notai che aveva dei segni rossi sul braccio, li accarezzai, le diedi un bacio sulla guancia poi dissi
<< Mi dispiace! Non volevo! >>
Non rispose, avevo fatto una cazzata.
Le accarezzai in viso e le diedi un bacio leggero.
<< Forse è meglio che tu torni in camera! >>
<< Perchè? Sei stato tu a dirmi che non volevi rimanere da solo! >>
<< Si lo so ti ho detto questo ma guardati! Non vuoi stare qua!  Dammi la chiave che apro. >>
Me la diede, aprii la porta, poi aggiunsi convinto che sarebbe uscita.
<< Ci vediamo domani! >>
Ma non si mosse,
<< Vedi, non riesco a capirti a volte! >>
<< Vieni qui! >>
La raggiunsi le misi un braccio sulle spalle e la strinsi e me!
<< Antony, >>
<< Dimmi. >>
<< Sono contenta di averti conosciuto! >>
<< Mai quanto me! >>
Mi alzai e mi inginocchiai davanti a lei, le diedi un bacio.
<< Sei speciale! >>
<< Meglio che vada a domire! >>
<< Ok a domani! >>
Le diedi un bacio e quando fu fuori chiusi la porta!


P.O.V Rachele
Tutto quello che era successo mi aveva scioccata!
Non capivo perchè Antony avesse bevuto così tanto, speravo solo che non succedesse niente!
Entrai in camera sovrappensiero e solo dopo vidi che Giuly era sveglia.
<< Ancora sveglia! >>
<< Si come vedi! >>
Notò i segni sul braccio e si alzò di scatto dal letto.
<< Te l'ha fatto lui questo? >>
<< Non è niente! >>
<< Ti ha lasciato i segni e mi dici che non è niente? >>
<< Giuly calma! >>
<< Ti ha picchiata non sto calma! >>
<< Stai esagerando non mi ha picchiata! Non lo farebbe mai! >>
<< Però i segni ci sono! >>
Non le risposi mi misi nel letto e spensi la luce. Rimase in piedi a guardarmi per un po', poi andò a dormire anche lei.
Cercai di addormentarmi ma non ci riuscii, guardi l'ora sul telefono erano le tre, uscii sul balcone poi scrissi ad Antony, non so nemmeno perchè.
"Ciao Tony, sei sveglio?"
Aspettai circa dieci minuti, quando feci per spegnere il cellulare lui rispose.
"Si scusa se non ho risposto subito! Non riesci a dormire?"
"No!"
"Vuoi venire?"
"Non ti disturbo?"
"Non sei mai un disturbo!"
Facendo piano uscii dalla stanza e mi recai da lui.
Entrai e chiusi la mia porta alle mie spalle, la luce era spenta, per un attimo pensavo non ci fosse fino a quando disse.
<< Sono fuori! >>
Lo raggiunsi!
<< Eccoti! Non ti trovavo! >>
<< Adesso mi hai trovato! >>
Sorrisi aveva uno sguardo perso.
<< Stai bene? >>
<< Si scusa! Ci sono! >>
Mi diede un bacio.
Poi prese l'accendino e una sigaretta dalla tasca.
Lo fissavo poi lui guardò me!
<< Non mi guardare così! >>
<< Non posso nemmeno guardarti? E poi non ho detto niente! >>
<< Ma l'hai pensato! >>
Mi sedetti vicino a lui, poi gli accarezzai una guancia.
Accese la sigaretta e iniziò ad aspirare, non parlava e nemmeno mi guardava.
<< Che hai? >>
Non mi rispose, mi spazientii.
Gli tolsi la sigaretta dalle labbra e lo guardai arrabbiata, lui fece lo stesso ma aveva un espressione stupita.
<< Cosa ti succede? >>
<< Devo risponderti? >>
Lo guardai perplessa.
<< Mi ridai la sigaretta? >>
Arretrai ma lui mise abilmente un braccio dietro il mio bacino e mi tirò vicino a lui sino a toccarci.
<< Ti prego! >>
Mi guardò facendo gli occhi dolci, alzai lo sguardo a cielo, stavo per ribattere quando mi baciò il collo poi la guancia e dopo sulle labbra.
<< Cosa c'è che non va? >>
<< C'è che mi fai impazzire! >>
<< Seriamente! >>
<< Hai presente quando non sai cosa pensare, sei malinconico senza un perchè, hai l'impressione che tutto non vada... >>
Si zittì per un attimo quando gli presi una mano.
<< Eppure ho tutto quello che posso desiderare! >>
Aggiunse alzandomi il mento con un dito e accarezzandomi il viso.
<< Magari non sono io quello che desideri! >>
Si paralizzò e rimase a guardarmi senza parlare.
Poi mi prese il viso con una mano e strinse sulle guance tanto che trattenni un "Aiha".
<< Non azzardarti a dirlo un'altra volta! >>
Gli afferrai il polso.
<< Perchè ti comporti così? >>
Vidi i suoi occhi stupirsi e mi lasciò
<< Così come? >>
Non risposi poichè non sapevo cosa dire, non riuscivo a descriverlo.
<< Così come? >>
Alzò la voce e mi prese per il braccio.
Continuai non rispondere e quando strinse la presa mi infuriai.
Gli tirai uno schiaffo e lui mi lasciò poi gli urlai
<< Così stronzo! >>
Dopo lo schiaffo aveva mollato la presa così corsi alla porta,uscii, la sbattei senza pensare che avrei potuto essere scoperta e tornai in camera.
Mi misi nel letto e cercai di dormire ma senza riuscirci, avevo il volto irrigato di lacrime e non ne capivo il motivo!
Mi addormentai alle cinque e mezza e il giorno dopo fu un incubo!
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Buongiorno a tutti.
Vi ho già detto che le mie storie rispecchiano le mie emozioni? Questo capitolo l'ho scritto in un periodo no! Non so come mi ia uscito e perchè mi sia uscito così.
Spero solo di non essere stata eccessiva, se la risposta è si mi dispiace!
Al prossimo capitolo Baci Elly78456 <3

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Capitolo 19
*** Capitolo 17 << Io tengo a lei! >> ***


P.O.V. Antony
Quella mattina mi svegliai presto, mi vestii e quando gli altri iniziarono ad uscire dalle stanze andai ad aspettare Rachele davanti alla sua camera, dovevo parlarle.
Attesi una decina di minuti poi vidi Giuly uscire, mi rivolse una sguardo infuriato e quando feci per aprire bocca disse.
<< Sta dormendo! Sparisci! >>
Poi si allontanò. Rimasi interdetto e dopo decisi di entrare, Rachele non si era svegliata, mi avvicinai al letto e la guardai, aveva il viso segnato, l'avevo fatta soffrire, mi sentivo un mostro, tenevo davvero a lei. Senza pensarci le diedi un bacio svegliandola. Quando mi vide urlò.
<< Che cavolo ci fai qui? >>
<< Devo parlarti! >>
<< Vattene! >>
<< Rachele ascoltami! >>
<< Antony! Sparisci di qui! >>
<< Va bene, ok! Me ne vado, ma dobbiamo parlare! >>
Prima che chiudessi la porta mi tirò un cuscino, uscii dalla camera e mi appoggiai alla porta lasciandomi cadere.
In quel momento arrivò Enrique che mi vide.
Si accovacciò vicino a me e mi mise una mano su una spalla.
<< Qualcosa non va? >>
<< Sono un coglione! >>
<< Antony, sei il più fico dela scuola, tutte le ragazze cadono ai tuoi piedi, perchè dici questo? >>
Sospirai
<< Rachele! L'ho fatta soffrire! >>
"Allora tiene davvero a lei!"
<< Posso fare qualcosa? Parlarle, spiegarle come stanno le cose... >>

<< Grazie Enrique ma devo parlarle io e dimostrarle che tengo a lei! >>
<< Auguri. >>
Si allontanò e dopo qualche secondo la porta della camera si aprii.
Uscì Rachele, mi guardò arrabbiata e indifferente ero seduto sul pavimento vicino alla porta.
<< Forza alzati, non fai di certo una bella figura a startene li e piangerti addosso per la cazzata che hai fatto, come un bambino! >>
Poi si allontanò non lasciandomi neanche il tempo di ribattere.
La vidi al ristorante per colazione era con Giuly ed Enrique; non mi avvicinai, la guardavo e osservavo la mia tazza piena di tè senza avere la benchè minima voglia di mangiare.
Vedendomi da solo le ragazze si accanirono su di me, cercando di tirai su di morale, a modo loro.
Quando guardai di nuovo Rachele mi stava osservando, scorsi un filo di gelosia nei suoi occhi, sorrisi poi mi alzai e andai in camera.
Rimasi li per due ore a non fare niente, decisi di uscire in giardino e dopo aver aperto la porta vidi Rachele fuori da camera mia.
Mi appoggiai alla cornice e lei non mi notò ancora, mi schiarì la voce e mi guardò, un po' imbarazzata.
<< Pensavi di bussare prima o poi? >>
L'ennesimo errore!
Si girò per andarsene fulminandomi, l'afferrai per un polso, mi rivolse lo sguardo era un misto di rabbia, paura e tristezza.
Quando mi avvicinai lei indrietreggiò e disse minacciosa
<< Lasciami! >>
<< Voglio solo parlarti! >>
<< Io invece no! Adesso lasciami! >>
<< Ti prego! Ascoltami! >>
<< Che vuoi? >>
<< Vieni. >>
Le dissi indirizzandomi verso camera mia.
<< Io non mi muovo di qui! >>
Le lasciai il polso.
<< Ti va un po' d'aria in giardino? >>
Annuì continuando ad avere un espressione innervosita.
Mi sedetti su una panchina ma lei rimase in piedi a fissarmi in silenzio, io facevo lo stesso.
<< Allora? >>
<< Non vuoi sederti? >>
<< Se avessi voluto l'avrei già fatto! >>
<< Mi dispiace! >>
<< Questo lo so già! Devi dirmi altro? >>
Era dura, non l'avevo mai vista così.
<< Ti sto chiedendo scusa, non trattarmi così! >>
<< Come dovrei trattarti? >>
<< Sei importante per me! Sei speciale! >>
Alzò gli occhi al cielo e sbuffò.
<< Non ti sto tenendo se vuoi andartene puoi! >>
<< Non me ne voglio andare ma sono cose che mi hai già detto, non che mi dispiaccia risentirle! >>
<< Che devo fare? >>
<< Scoprilo da solo! >>
Si allontanò e dissi alzando la voce in modo che mi sentisse.
<< Lo sai che sono disposto a tutto per te! >>
<< Allora dimostralo! >>
Si allontanò rimasi qualche secondo a fissarla andar via, quando capii che dovevo farmi perdonare la raggiunsi nel corridoio. L'afferrai, mi guardò con un aria sorpresa, la fissavo negli occhi, eravamo in silenzio.
<< Sono stato un cretino! >>
<< Almeno te ne sei accorto! >>
<< Si, mi dispiace! >>
Non rispose
<< Rachele... >>
Continuava a guardarmi, era indifferente, delusa,
<< Che devo fare oltre a chiederti scusa in ginocchio? >>
<< Niente deve solo passarmi l'arrabbiatura! >>
La tirai vicino a me, e le passai le nocche sulla guancia. Avvicinai il mio volto al suo, e appoggiai le nostre fronti l'una all'altra.
<< Ti voglio un bene dell'anima! Non volevo farti soffrire! Sei unica per me! Sono stato uno stupido, ho fatto una stronzata! Mi dispiace! >>
La vidi sorridere, le accarezzai la testa e quando la mia mano fu sulla sua nuca l'avvicinai a me e la baciai.
Dopo un po' mi mise le braccia al collo, era tornata non sembrava più arrabbiata. Quando si allontanò da me la guardai, stava sorridendo, era da troppo tempo che non la vedevo felice.
La strinsi a me in un abbraccio.
<< Tra un po' ho la partita, vado a preparare la roba mi aspetti sul pullman? >>
Annuì le diedi un bacio sulla guancia e andai in camera mia.
Quando uscii dalla camera mi diressi al pullman salii e cercai Rachele, mi avvicinai per sedermi vicino a lei ma gli altri giocatori della squadra mi presero e mi fecero sedere vicino a loro.
Non la vidi più fino alla fine della partita, questa fu la prima sconfitta.
Rimasi nello spogliatoio anche dopo che tutta la squadra fu uscita come mio solito, qualcuno bussò alla porta,
<< Avanti! >>
Vidi Rachele.
<< Dato il risultato della partita ho pensato avessi bisogno di conforto! >>
<< Sei gentile ma non mi importa! La cosa importante per me e che tu non sia più arrabbiata! >>
<< Dai usciamo da qui! >>
Mi tese una mano.
Salimmo sul pullman e tornati in albergo andammo in giardino.
<< Tutto ok? >>
<< Si grazie, succede di subire qualche sconfitta nella vita! >>
Appoggiò la testa sulla mia spalla, e mi guardò. Quel suo splendido sorriso mi riscaldò.
Il pomeriggio ebbimo un altra partita ma sfortunatamente non ero in me e andò male anche questa, così fummo fuori dal torneo, ma fu un traguardo, fummo la squadra più giovane ad arrivare a quel punto del torneo! Ci fermammo a Roma ancora per qualche giorno.
L'ultimo ci portarono in giro per Roma ma lasciandoci liberi di girare con il limite di non allontanarci troppo!
Io, Giuly, Enrique e Rachele dopo aver visitato un po' si posti ci fermammo in un parco.
Ci sedemmo sotto ad una grande quercia e parlammo fino a che non fu ora di ritornare in albergo.
Prima di rientrare pregammo i professori di farci andare alla fontana di Trevi, loro acconsentirono e in pochi minuti fummo lì, io e Rachele buttammo contemporaneamente una moneta ciascuno nella fontana con la speranza o solo il divertimento di crederci di tornare a Roma un giorno o l'altro, insieme.
In albergo preparammo le valigie e la sera fummo di nuovo a Brück.
Fu triste dire addio alle serate da soli io e Rachele, mi sarebbero mancate!
Quando arrivammo a scuola c'erano i nostri genitori ad aspettarci, salutai Rachele e tornai a casa, standome tranquillo per tutta la sera anche se lei mi mancava.


P.O.V. Rachele
Quella non fu la giornata giusta ne per Antony ne la squadra ma fummo comunque festeggiati per la nostra bravura!
Dopo qualche giorno tornammo a casa quella sera non uscimmo, mi sarebbero mancate le sere passate con Antony, tanto!
Il giorno dopo l'arrivo, fu difficile tornare a scuola e riabituarsi alla vita normale.
Al cambio d'ora vidi Antony e Giuly parlare.
<< Wow mi stupisce che riusciate a parlare senza uccidervi! >>
<< Ciao piccola! >>
<< Ciao! >>
Gli diedi un bacio.
<< Ciao Giuly. >>
<< Ciao Rachele! Che lezione hai? >>
<< Matematica! Voi? >>
<< Anche! >>
<< Idem! >>
<< Enrique? Dov'è? >>
<< Oggi non l'ho visto, penso non sia venuto! >>
All'intervallo uscii e trovai Antony circondato di nuovo come dopo tanto tempo dagli amici compreso Itan e le ragazze.
Mi allontanai quando mi chiamò.
<< Rachele, dove vai? >>
<< Volevo cercare Giuly! >>
Mi guardò storto io sbuffai e mi avvicinai sedendomi vicino a lui che mi sussurrò.
<< Che fai sta sera esci? >>
<< Non lo so! Oggi pomeriggio volevo fare una sorpresa ad Enrique. Ti faccio sapere. >>
<< Ok. >>
Prese una sigaretta e chiese ad Itan l'accendino.
Fece due tiri poi Itan disse
<< Ehi Rachele hai mai provato? >>
<< A fare che? >>
<< A fumare! >>
<< No, mai! >>
Antony mi porse la sigaretta.
<< No grazie passo! >>
<< Dai prova! >>
<< Grazie ma rifiuto ancora! >>
<< Non c'è niente di male nel provare! >>
<< Grazie Tony ma no grazie! >>
Marcai il suo nome, con tono ironico.
Gli diedi un bacio sulla guancia poichè aveva un fortissimo odore di fumo e dissi.
<< Vado a cercare Giuly! A dopo. >>
Mi alzai e me ne andai uscendo da quella nuvola soffocante.
<< Ciao Rachele! >>
<< Ah Giuly ti cercavo! >>
<< Eccomi. Che odore di... >>
Non la feci finire.
<< Fumo lo so. >>
Mi guardò allibita.
<< No no io non ho fumato ma Antony e Itan si e io ero con loro! >>
<< Ah ok meno male. >>
La giornata fu monotona come le altre. Arrivata a casa mangiai velocemente e poi andai da Enrique.
Suonai e lui rispose dal citofono.
<< Ciao Enrique sono Rachele disturbo? >>
<< Certo che no entra pure. >>
Mi aprì il portone e lo raggiunsi.
<< Come mai questa sorpresa? >>
<< Oggi non ti ho visto a scuola e allora ho pensato di passare, ti ho anche portato gli argomenti e gli esercizi che abbiamo fatto oggi! >>
<< Oh grazie mille! Sei stata un angelo! >>
<< E di che? Come mai non sei venuto? >>
<< Beh... ecco... vedi... Mi hanno offerto una borsa si studio per un prestigioso college! >>
<< Davvero ma è fantastico! >>
La mia felicità si volatilizzò in poco tempo!
<< Quindi vuol dire che ci lascerai? >>
<< No... oddio... non lo so! Devo ancora decidere, mi prendo ancora tre giorni e poi darò una risposta! >>
<< Beh qualunque sia la tua decisione ti sarò vicino! >>
<< Grazie! >>
Lo abbracciai, non sapevo cosa sperare, ero contenta per lui e da un lato volevi che accettasse la proposta, dall'altra mi sarebbe mancato un sacco!
<< Beh allora sta sera esci con me ed Antony, invito anche Giuly. >>
<< Rachele... >>
<< No non accetterò un no come risposta! >>
Sorrise.
<< Ok sarà divertente! >>
<< Credimi lo sarà! >>
Lo salutai gli diedi un bacio sulla guancia e tornai a casa mia.
Dopo aver studiato andai con Michelle al parco, prima di partire per Roma glielo avevo promesso.
Per strada vidi Antony, mi si gelò il sangue era con un altra ragazza.
Fino a quel momento non pensavo di essere gelosa, invece lo ero eccome.
Prima della nove scrissi ad Antony per dirgli che sarei uscita e sarebbero venuti con noi anche Giuly ed Enrique.
Ci ritrovammo tutti al bar,
<< Ciao ragazzi. Tesoro! >>
<< Ciao Tony. >>
A stento trattenni la voglia di dargli un pugno. L'averlo visto con un altra ragazza, abbracciati e felici mi dilaniava in due.
Pensavo che non fosse uno di quei ragazzi che hanno due o più ragazze prr ogni città della terra!
La serata mi sembrò non finire mai più, Enrique annunciò a tutti della borsa di studio, festeggiammo e parlammo sino alle tre di notte.
Antony insistette per accompagnarmi a casa e dopo un po' cedetti.
Quando fummo davanti a casa lo salutai con un semplice bacio sulla guancia ed andai a dormire.
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Avete visto? Le cose sono tornate a posto.. o quasi! Chi sarà la ragazza che Rachele ha visto con Antony? Mi dispiace ma non do spoiler! Lo scoprirete solo leggendo! Aspetto numerose recensioni!
Baci Elly78456 <3   ^^   =D 

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Capitolo 20
*** Capitolo 18 Organizzare la festa di Natale *SPECIALE* ***


* Parto col dire che questo capitolo lo vedo con uno "speciale". Come sapete ho un ordine di pubblicazione, ogni settimana un nuovo capitolo! Oggi esco dal comune! Questo per ringraziarvi perchè sono arrivata ad un traguardo che proprio non avrei immaginato! Oltre alle 32 recensioni di cui davvero... Vi ringrazio con tutto il cuore specialmente 2 persone che si mettono di buona volontà a recensire ogni mio capitolo, anche per le 300 visite di due capitoli, davvero! Incredibile non ci credo! Grazie! Grazie! Grazie! Sono davvero felice di scrivere su questo sito... è diventato oramai quasi una droga! Una bellissima e piacevolissima Droga! Vi ripeto GRAZIE! <3 <3 <3 *
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P.O.V. Rachele
In classe alla prima ora eleggerono le due persone che si sarebbero occupate di organizzare la festa di Natale, indovinate chi?
Esatto io ed Antony.
L'idea di lavorare con lui non mi eccitava per niente!
All'intervallo si avvicinò per parlarmi.
Si appoggiò agli armadietti e fece quel sorriso che un po' mi innervosiva e dall'altra faccia della moneta mi faceva sciogliere.
<< Ciao organizzatrice. >>
Forzai un sorriso.
<< Ciao. >>
<< Tutto a posto? >>
Mi accarezzò una guancia con le nocche, reagii, gli strinsi il polso e lo allontanai dal mio viso.
Lui diventò improvvisamente serio.
<< Qualcosa non va? >>
Sorrisi un altra volta.
<< No, tutto a posto, fammi sapere quando vuoi vederci per mettere insieme le idee raccolte a proposito della festa! >>
Mi girai e mi allontanai, lasciandolo confuso.
Durante l'ora di inglese mi stavo annoiando così chiesi alla prof di uscire per andare in bagno.
Quando uscii dai servizi vidi Antony appoggiato al muro vicino alla porta.
<< Non puoi nascondermi il tuo stato d'animo! So che c'è qualcosa che non va! >>
<< Quindi ora riesci a leggermi dentro! Bravo, complimenti! >>
Mi allontanai inseguita da lui, mi prese un polso stringendo parecchio e con uno strattone mi girò in modo che lo guardassi negli occhi.
<< Cosa mi nascondi? >>
<< Potrei fare la stessa domanda a te! >>
<< Di che stai parlando? >>
<< Oh avanti Antony, mi credi davvero così imbecille? >>
<< Non so di cosa tu stia parlando! >>
<< Ti ho visto ieri con quella ragazza, per strada! >>
Lui rimase interdetto per un po' poi la sua espressione mutò diventando serena e rilassata.
<< Rachele la ragazza che tu hai visto è mia cugina! È venuta da me per questa settimana abita lontano e passa una settimana da me due o tre volte all'anno! >>
Ero scioccata e mi sentivo una scema!
Mi accarezzò e mi diede un bacio
<< Non devi essere così gelosa! >>
<< Come faccio a non esserlo il mio ragazzo e quello più ambito della scuola! >>
<< Si ma quel ragazzo ambisce solo a te! >>
Mi baciò la fronte prendendomi il viso tra le mani.
<< Era per quello che ieri eri così nervosa? >>
Abbassai lo sguardo, lui capì e si mise a ridere.
<< Sai con la scusa di organizzare la festa della scuola possiamo rimanere fuori dalla classe quanto vogliamo! Che ne dici di approfittarne nelle prossime ore? >>
<< Da soli io e te a chiaccherare senza nessuno che ci disturbi? Ci sto! >>
<< Fantastico! Andiamo a dirlo. >>
<< Devo tornare in classe! Lo diciamo all'intervallo! >>
<< Ok! >>
Mi diede un bacio poi mi lasciò tornare in classe.
All'intervallo avvertimmo che nelle ore successive avremmo lavorato alla festa e poi uscimmo.
Lui ed Itan fumarono di nuovo.
<< Sicura di non voler provare? >>
<< Ancora ragazzi? No grazie. >>
<< Ti vergogni? >>
<< E perchè dovrei? >>
<< Mah... >>
Antony sghignazzò.
<< Che c'è? >>
<< Niente! Niente! >>
Dopo l'intervallo io ed Antony andammo in un laboratorio e ci mettemmo ad organizzare la festa.
Anche se dovetti convincerlo.
<< Bene da cosa incominciamo? >>
<< Potremmo incominciare dal fatto che abbiamo tre ore a disposizione oggi, da soli io e te! Non dobbiamo per forza lavorare subito! >>
<< Tony, è importante organizzare al meglio questa festa per me! >>
<< Ok ho capito, ci divertiremo dopo! >>
Mi passò un dito sotto il mento per accompagnare quelle parole.
<< La festa la farei in palestra, ho bisogno di qualcuno per le decorazioni quanto è il budget? >>
<< Per le decorazioni radunarti un po' di ragazze, con il mio metodo... >>
Fece di nuovo quel suo sorriso.
<< Il budget non è molto alto, deve bastarci per il Dj, le bevande, e le cibarie! >>
<< Festa a tema? >>
<< E fare così in modo che si ritrovino tutti vestiti o da Santa-Claus o da elfo o da renna? >>
<< Hai ragione, forse è meglio fare solo con i colori tipici! >>
<< Va benissimo! >>
Usammo tutte e tre le ore e finimmo di programmare il tutto, rimaneva solo più da mettere in atto le idee.
All'uscita da scuola mi ritrovai con Antony al cancello.
<< Mangi con me? >>
<< Non c'è tua cugina? >>
<< È partita sta mattina! Allora? >>
<< Certo! >>
Mangiammo dei tranci di pizza.
<< Allora... oggi è venerdì, quindi puoi non studiare... >>
<< Antony arriva al punto! >>
<< Ti andrebbe un film? >>
<< Va bene. >>
Andammo al cinema vicino a casa sua.
Prese due biglietti ed entrammo in sala.
<< Rachele la prossima settimana abbiamo la verifica di matematica! Domani potresti farmi un ultima lezione? >>
<< Wow non avrei mai pensato che saresti stato tu a chiedermelo! Certo! Dimmi l'ora e dove e ti farò sapere se posso! A patto che tu ti concentri però! >>
<< Si va bene farò del mio meglio! Pensavo a casa mia! I miei saranno fuori con amici dal pomeriggio alla sera, potresti anche rimanere a mangiare ma quello scegli tu! >>
<< Dimmi poi l'ora e ti darò conferma! >>
<< Grazie! >>
Mi diede un bacio.
Il film durò circa due ore, passate tra risate, sorrisi, e qualche bacio da parte sua.
Usciti dalla sala ringraziai Antony.
<< Grazie per il film. >>
Lui mi tirò a se e mi sussurrò.
<< Di niente! Sta sera... >>
<< Si esco con te! >>
Mi schioccò un bacio sulla guancia.
<< Ti adoro! A sta sera piccola! >>
Tornai a casa, studiai e alle nove mi feci trovare davanti al portone.


P.O.V. Antony
Andai a prendere Rachele come da abituè.
Era già fuori che mi aspettava.
Pensavo di avere le allucinazioni, era splendida.
Aveva le calze color carne e degli shorts, veri e propri shorts, ma proprio shorts una camicia legata in vita.
Vide che mi mancò per un attimo il respiro, sorridendo beffardamemte disse.
<< Colpito e affondato? >>
<< Altro che! >>
Nel locale trovammo Itan con una ragazza, non era la prima volta che lo vedevo con qualcuna, aveva i capelli neri e gli occhi scuri, era bella.
Stavano pomiciando su un divanetto e sembravano già ubriachi.
<< Ciao Itan! >>
<< Hei Antony, come stai? >>
Poi scrutò Rachele dal basso verso l'alto e fischiò.
<< Rachele... piccante sta sera! >>
Lei forzò un sorriso e disse qualcosa di impercettibile, notai il movimento delle labbra, mi sembrò che avesse detto "Idiota!"
<< Lei è Isabel. Isabel, Antony il mio migliore amico e Rachele la sua ragazza! >>
Dopo i saluti offrii da bere a Rachele.
Tornai al tavolo dove si era seduta con i bicchiei.
Le porsi il suo.
<< Grazie! >>
<< Di niente! >>
Dopo un paio di drink e altrettanti balli ci sedemmo vicino a Itan e Isabel e parlammo un po'.
<< Antony mi accompagni fuori un attimo? Ho bisogno di un po' d'aria! >>
<< Certamente! >>
Uscimmo e andammo dietro l'angolo mi sedetti su una ringhiera e Rachele fece lo stesso.
Presi una sigaretta poi la guardai con un espressione supplicante.
<< Ti dispiace? >>
<< No tanto non mi ascolteresti probabilmente. >>
<< Non è detto... >>
L'accesi e iniziai a tirare,
Lei mi fissava
<< Allora sai darmi un'ora per domani? >>
<< Le tre ti vanno bene? >>
<< Si benissimo! >>
Ricominciai a fumare, Rachele mi guardava con uno sguardo perso.
Le porsi la sigaretta.
<< Che c'è? >>
<< Sicura di non voler provare? >>
Non mi rispose guardandomi incerta ma curiosa e io sorrisi.
<< Guarda che non lo dico a nessuno eh! >>
<< Non è quello. >>
<< Sicura...? >>
<< Che strazio che sei... >>
La convinsi... si vedeva che era curiosa.
Fece un tirò e subito tossì, io scoppiai a ridere.
Arrivò Itan e questo non l'aiutò a smettere di tossire.
Quando si risprese lui disse
<< Alla fine Antony ti ha convinto eh... >>
Mi guardò male,
<< Avevi solo da rifiutare! >>
<< Tanto valeva accettare, conoscendovi me lo avreste chiesto anche domani! >>
<< Probabile. >>
Rispondemmo in coro.
Buttai la sigaretta per terra la pestai poi mi rivolsi a Rachele vedendola un po' strana.
<< Vuoi bere un po'? >>
<< Si grazie. >>
<< Vieni! Noi torniamo subito! >>
<< Vi aspettiamo qua! >>
La presi per mano e raggiungemmo il bancone chiedendo un bicchiere d'acqua.
Bevve poi disse.
<< Come diavolo fai? >>
<< Dopo un po' ti abitui! Che vuoi fare rimaniamo qua ancora un po', usciamo con Itan o andiamo da qualche parte? Non devi tornare subito a casa vero? >>
<< No posso stare ancora, cosa vuoi tu! Però usciamo di qui! >>
<< Va bene! >>
Uscimmo e quando girammo per tornare da Itan lo vedemmo intento a limonare con Isabel, rivolsi uno sguardo a Rachele.
<< Vuoi stare qua? >>
<< Direi di lasciarli soli! >>
<< Anche io! >>
Andammo sempre al parco.
<< Quando abbiamo basket? >>
<< Mercoledì dalle 17:30 alle 19! >>
<< Grazie! >>
<< Ok... non hai freddo vestita così? >>
<< No, e poi anche se ce l'avessi tu mi scalderesti! >>
<< Si qualunque cosa per te! >>
Le diedi un bacio e lei mi accarezzò il viso.
<< Conosci la ragazza che era con Itan? >>
<< No esce sempre con una ragazza diversa! Mi chiedo se un giorno troverà quella giusta! Se sarà fortunato come me! >>
La vidi arrossire, e dalla mia bocca uscì una rissata.
L'accarezzai su una guancia e le presi la mano, lei mi rivolse un sorriso.
<< Sei splendida sta sera! Non che le altro non lo fossi ma stasera sei... >>
<< Più "piccante" come ha detto Itan? >>
<< Si! >>
Rimanemmo in silenzio.
<< Allora... il tuo pastore tedesco si chiama... >>
<< Demon! >>
<< Non vedo l'ora di conoscerlo! >>
<< Emh... si... vacci piano però, è parecchio rigido con gli sconosciuti! >>
<< Si tranquillo! >>
Guardò l'ora
<< Sono le due meglio che vada! >>
<< Già le due? >>
<< Si caro mio! >>
<< Ti accompagno? >>
<< Volentieri! >>
Arrivammo davanti a casa sua in dieci minuti.
<< Beh come sempre grazie della serata! >>
<< E come sempre grazie a te di essere venuta! >>
Si allontanò ma la seguii, le presi un polso, la girai per fare in modo che mi guardasse negli occhi e la bloccai alla porta.
<< Non entrerai sino a che non mi avrai dato un bacio! >>
Mi avvicinai a poco dalle sue labbra le soffiai sopra e poi la baciai.
<< Buona notte Rachele. >>
<< Notte Antony! >>
Entrò, rimasi imbambolato e ripensare al bacio per un po' di tempo poi sentii una voce.
<< Guarda che il balcone è un po' più sulla tua destra! >>
Alzai lo sguado e la visi ul balcone intenta a snodarsi lo shinion e a spazzolarsi i lunghi capelli.
<< Sarò un po' strabico allora! >>
Ribattei ridendo.
<< Notte! >>
Alle mie parole schiocco un bacio nell'aria e rietrò chiudendo la finestra.
Io tornai a casa e andai a dormire.
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Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e vi avverto che non ne mancano molti alla fine!
Aspetto recensioni! (E come sempre mi scuso in anticipo per aventuali errori!)
Baci Elly78456 <3  ^^   ^.-    =>


 

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Capitolo 21
*** Capitolo 19 A casa di Antony ***


P.O.V. Antony
Prima delle tre mi preparai per rendermi presentabile.
Quando suonò il campanello Demon non tardò ad abbaiare, aprii la porta e non riuscii a trattenere la bestia che si fiondò in giardino addosso a Rachele. Lei si abbassò gli tese una mano e di colpo Demon si zittì e iniziò a guaire. Lei lo accarezzò e lui si prese le coccole come non faceva nemmeno con me.
Poi si alzò e seguito dal mio cane scodinzolante mi si avvicinò.
<< Vedo quanto è feroce la tua bestia! >>
<< Non ha mai fatto così con una persona che non conosce! >>
<< Io sono magica! >>
<< Lo so! >>
Le diedi un bacio.
<< Posso offrirti qualcosa? >>
<< Per adesso no grazie! >>
Si sedette sul divano e Demon le si avvicinò subito.
<< Demon staccati! Lasciala stare! >>
<< Tranquillo! >>
Iniziò a grattarlo dietro alle orecchie come lui adorava.
<< Hai intenzione di restare a coccolarlo tutto il pomeriggio o pensi di aiutarmi anche con matematica? >>
<< Geloso per caso? >>
<< Forse... >>
Ok si, ero geloso di Demon.
Mi seguii in camera, si fermò in piedi ad osservarmi.
<< Dove vuoi che ci mettiamo? >>
Mi sedetti sul letto e la guardai negli occhi.
<< Qua non va bene? >>
Si avvicinò posò i libri sul letto e si sedette accavallando le gambe.
Studiammo tutto il pomeriggio fino alle sette meno un quarto.
Mi segnò gli esercizi da fare e poi li ricontrollò, mi vennero tutti!
<< Bravo! Gli hai fatti tutti giusti! >>
<< È anche merito tuo! >>
Mi accinai a lei, le baciai le labbra poi mi alzai.
<< Ti fermi a mangiare? >>
<< Ok a patto che cucini io! >>
<< Logicamente! Lo facessi io mandarei a fuoco la casa! Allora ti va di fare due passi con Demon? >>
<< Si! Dove andiamo? >>
<< Al fiume! Demon vieni qui! >>
La bestia arrivò tutto felice io diedi il collare a Rachele.
<< Riesci a metterglielo? Devo cercare una cosa! >>
<< Si... cioè... ci provo! >>
Quando tornai Rachele era seduta sul divano e Demon vicino a lei.
Mi accovacciai per mettermi in guinzaglio ma lui non si mosse.
<< Vieni qui... >>
Appoggiò il muso sulle ginocchia di Rachele.
Io sbuffai e mi misi una mano sulla fronte, Rachele alzò le spalle e sorrise.
Quando si alzò dal divano e si avvicinò a me Demon la seguì scodinzolante.
<< È innamorato! >>
<< Già... >>
<< Oh avanti... >>
Le diedi un bacio poi uscimmo ed  andammo al fiume.
Come lo liberai Demon si tuffò nel fiume!
Rachele mi guardò sorpresa
<< Lo fa sempre... è normale! >>
<< Non lo metto in dubbio. >>
Presi un bastone, mi sedetti vicino a lei e richiamai Demon con un fischio.
Arrivò subito cercando di mordere il pezzo di legno che avevo in mano.
Lo lanciai e lui scattò a prenderlo.
Quando tornò pensavo lo portasse a me e pensai a come riprenderglielo dato che sapevo che non me lo avrebbe lasciato tanto facilmente.
Si avvicinò mi superò si sedette davanti a Rachele, poi lasciò il bastone per terra.
Cosa stava succedendo? Rachele mi guardò e quando Demon vide che lei non lo degnava spinse con il muso il bastone ancora più vicino a lei e poi gli mordicchiò una manica.
<< Oh dai Demon... avanti... davvero? >>
Rachele iniziò a coccolarlo. Poi lanciò il bastone, quando Demon partì di corsa lei mi mise una mano su una guancia e mi guardò negli occhi.
<< Mi dispiace non pensavo di fargli quest'effetto! >>
<< No figurati! Non è niente! Ma non si è mai comportato così! >>
Giocammo ancora per un po' poi tornammo a casa e con l'aiuto di Rachele asciugai Demon che non amava questa cosa, ma da lei si faceva fare di tutto.
Cucinò mentre io apparecchiai la tavola.
Cenammo poi guardammo un film.
Prima che lei se ne andasse la ringraziai.
<< Grazie per avermi aiutato! >>
<< Di niente! Grazie per avermi sopportato tutta la serata! >>
<< Fatti furba... Ci vediamo lunedì allora! >>
<< Si. >>
Le presi un polso l'avvicinai a me e lei mi mise le braccia al collo mentre io le accarezzavo il viso, le diedi un bacio.
Lei si allontanò e io chiusi la porta.
Domenica non ci vedemmo ne sentimmo, lunedì sostenemmo la verifica di matematica e mercoledì la prof ci diede i risultati.
Ci chiamò uno ad uno e ci consegnò i fogli dopo aver fatto la correzione. Quando la campanella suonò io e Rachele uscimmo per ultimi.
Sulla soglia Rachele mi domandò
<< Allora come è andata? >>
Io sorrisi.
<< 13/15!!! >>
La presi in braccio e le diedi un bacio.
<< È grandioso complimenti! >>
<< Non saprò mai come ringraziarti! >>
<< Non devi farlo! >>
La professoressa assistì alla scena e quando si schiarì la voce ci girammo.
<< Posso parlarvi? >>
Ci avvicinammo.
<< Sono molto fiera di tutti e due! Rachele; hai aiutato Antony ad ottenere il risultato migliore da quando lo conosco! E tu Antony; si vede che ti sei impegnato molto per migliorare! Complimenti a tutti e due! >>
<< Grazie prof! >>
Uscimmo dall'aula e la presi di nuovo in braccio stringendola a me.
Quando l'appoggiai a terra la guardai negli occhi e l'abbracciai di nuovo.
<< Sta sera usciamo a festeggiare! >>
<< Va bene ma prima abbiamo basket! >>
<< Si hai ragione! >>
Finemmo le ore e all'uscita da scuola andamml a mangiare ognuno a casa sua.
Un po' prima delle cinque e mezza tornai a scuola mi fermai davanti all'entrata, intento a fumare una sigaretta prima di entrare, quando vidi Rachele.
<< Eccoti Rachele, ti aspettavo! >>
<< Entriamo? >>
<< Fammela finire almeno! >>
Continuai a tirare fin quando lei si spazientii
<< Io entro ti aspetto poi in palestra! >>
Le afferrai un polso.
<< Aspetta! Che ti costa! Non mi dai nemmeno un bacio? >>
<< Quando l'avrai finita e l'odore sarà sparito, allora forse si! >>
L'avvicinai a me e le soffiai il fumo in viso.
<< Tony! >>
<< Dimmi? >>
<< Siamo in ritardo! Andiamo! >>
Dopo un po' mi tolse la sigaretta dalla bocca e la gettò a terra pestandola.
<< Adesso hai finito! Muoviti! Devo ancora cambiarmi! >>
<< Che centro io?! >>
<< Centri dato che non mi lasciavi entrare senza di te! >>
<< Eh va bene andiamo! >>
Scendemmo in palestra lei andò nello spogliatoio, io l'aspettai fuori.
Quando uscì non mi notò nemmeno e si diresse in palestra.
Entrata mi cercò tra la squadra mentre io continuavo ad essere dietro di lei.
Quando le toccai la spalla fece un balzo.
<< Sono sempre stato qua! >>
<< Antony... non ti azzardare mai più! >>
<< E rinunciare a tutto questo divertimento? Penso di non poterlo fare. >>
Quando fummo tutti dentro il coatch annunciò l'entrata in squadra di Rachele poi ci disse di dividerci in coppie e di riscarlarci. Mi disse di stare con Rachele, non che non notasse la sua bravura ma per metterla a suo agio essendo anche l'unica ragazza!
Non mi sembrò a disagio non era quel tipo di persona, incominciò decisa.
<< Iniziamo con la difesa. >>
<< Ho studiato due anni, so come si gioca! >>
<< Si ma sarai un po' arrugginita e poi sono il tuo "controllore" diciamo, quindi starai a sentire me! È importante anche in squadra e soprattutto nella partita intesi? >>
<< Non ti facevo così autoritario! >>
Le allungai la mano
<< Allora? >>
Ma la strinse
<< Ho altra scelta? >>
<< In effetti... no! Iniziamo dalla difesa. >>
Presi una palla.
<< Ok, ora impediscimi di mandarla a canestro! >>
<< Forse non ti sei accorto che sei il doppio di me! >>
<< E quando sarai durante una partita contro giocatori di uno o più anni più grandi di noi? >>
Si arrese.
<< Avanti incominciamo! >>
Ci allenammo per un'ora.
Poi ci dividemmo in due squadre.
Io ero con Rachele, sarebbe stata sotto il mio "controllo" e la cosa mi piaceva!
Dopo la mini partita andammo tutti negli spogliatoi.
Quando uscii Rachele era ancora dentro.
Gli altri andarono a casa io bussai allo spogliatoio.
<< Rachele ci sei? >>
<< Aspetta, non entrare! >>
Aspettai quanche secondo
<< Ok, ci sono! >>
Entrai.
<< Finalmente! >>
<< Scusami ma noi donne abbiamo più cose da fare di voi! >>
<< Già, ma staresti benissimo anche senza trucco! >>
<< Lo prendo per un complimento! >>
<< A che ora passo a prenderti sta sera? >>
<< Le nove? >>
<< Perfetto! >>
La salutai, e quella sera...


P.O.V. Rachele
Antony passò a prendermi come sempre. Avevo indossato una minigonna e una camicia, le calze color carne e i tacchi alti.
Arrivammo nel locale e quella serata fu più carica delle altre.
Bevemmo un po' troppo, furono quattro bicchieri a testa, mi ero lasciata andare, esagerando!
Anche Itan che era con noi non scherzò, ci andò giù pesante anche lui, Antony portò tutti sulla stessa barca per festeggiare il risultato del test.
Uscimmo all'una avevo mal di testa, a causa del rumore, la musica, l'afa, dell'alcol e tutto il resto.
Mi sentivo uno schifo, Antony ed Itan invece, avevano bevuto come me ma l'assorbirono meglio non erano sbronzi come la sottoscritta.
Dopo un po' Antony si preoccupò vedendomi in quello stato.
<< Ehi forse è meglio che ti sieda un attimo! >>
<< Sto bene! >>
<< No non stai bene! Guardati! >>
<< Parla quello che è svenuto per l'alcol e che fuma! >>
<< Ok adesso basta! Devi bere un po'e poi ti riporto a casa! >>
Mi portò al parco dove c'era una fontanella di acqua potabile.
Mi costrinse a bere a darsi una sciaquata poi mi sedetti su una panchina.
<< Sta sera non fumi? >>
Sapevo che voleva, lo leggevo nei suoi occhi ma probabilmente non voleva farlo davanti a me.
<< Non adesso. >>
<< Peccato... >>
Non ero io quella sera, quando iniziai a straparlare Antony decise cosa fare.
<< Hai finito per oggi ti riporto a casa! >>
Mi alzai.
<< Prima devi prendermi! >>
Iniziai a correre inciampando e barcollando più volte.
Quando mi raggiunse mi afferrò per un polso stringendo in modo che non gli scappassi.
<< Adesso basta! Tu torni a casa! >>
<< Si papà... che strazio! >>
<< Lo faccio solo per il tuo bene! >>
<< Si va beh... adesso mollami! >>
<< No, ti riporto a casa tua! >>
Quando non volli muovermi mi prese in braccio. Notai che Antony stava male, mi aveva spinta lui a fare quel gesto e adesso se ne pentiva!
Mi portò davanti a casa quando mi mise a terra lo guardai negli occhi, era triste e malinconico.
<< Hei... sto bene! >>
<< Vai a dormire! >>
<< Ma io mi sto divertendo! >>
<< No, tu non ti stai divertendo, sei solo ubriaca! Sei sotto l'effetto dell'alcol! Perchè mi hai assecondato?! Da quando mi dai ascolto? >>
Sbuffai.
<< Dai entra, ci vediamo domani! >>
<< E se invece restassi tu con me? >>
<< Vai a dormire! >>
Sbuffai nuovamente.
<< Che palle che sei... >>
Lo spinsi lontano ma logicamente la reazione fu che io mi allontanai poichè lui era il doppio di me.
Entrai ma lui mi prese per un braccio e tirò per avvicinarmi, fu inutile poichè ero già tornata vicino a lui per mia spontanea volontà.
<< Allora vedi che non vuoi lasciarmi? >>
<< Avevi ragione... sei soddisfatta? >>
<< Non del tutto! >>
Mi avvicinai per quanto ancora possibile a lui.
Si avvicinò al mio viso. Mi diede un bacio.
Fui io a staccarmi improvvisamente da lui poichè corsi a vomitare, in quel momento giurai che non mi sarei mai più ubriacata.
Antony mi seguì preoccupato.
Poi mi lasciai andare tra le sue braccia e lui si sedette su una panchina, continuando ad abbracciarmi.
<< Ehi... stai bene? >>
Lo guardai minacciosa.
<< Risponditi da solo! >>
Lui abbassò lo sguardo triste.
<< Scusa, non è colpa tua! Ho esagerato! Tu mi hai solo offerto il primo gli altri ho fatto da sola! >>
<< Ascoltami, adesso entri in casa, ti dai una sciaquata, e poi vai a dormire intesi? >>
<< Cos'è un comando? >>
<< Si è un ordine! >>
Avrei voluto ribattere ma la finì li, daltronde aveva ragione, doveva riposare.
<< A domani Antony! >>
<< Riposa mi raccomando! >>
Mi diede un bacio sulla guancia poi entrai.
Non lo vidi più sino alla mattina dopo...
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Ecco a voi questo nuovo capitolo appena sfornato!
Spero sia di vostro gradimento e mi scuso per eventuali errori ma oggi non sto tanto bene e non ho riletto come ho potuto.
Detto questo vi saluto e vado a riposare!
Baci Elly78456   <3   ^^   ^.-   =<

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Capitolo 22
*** Capitolo 20 Alla festa ***


P.O.V. Rachele
Quella mattina mi svegliai a fatica.
Mi sentivo uno schifo avevo mal di testa, ed ero ancora abbastanza ubriaca.
Riuscii a convincere i miei a lasciarmi a casa, avvertii Giuly poi tornai nel letto.
Dormii per quasi tre ore, mi svegliai quando sentii suonare alla porta. Senza pensarci aprii senza sapere chi fosse.
Vidi Antony, la mia mente ci mise qualche secondo di troppo per assemblare le cose.
Ero spettinata, addormentata e ancora in pigiama.
<< Antony... che ci fai qui? Perchè non sei a scuola? >>
<< Ho trovato Giuly all'entrata e mi ha detto che non saresti venuta. Così ho tagliato per vedere come stavi... Ieri eri messa abbastanza male! >>
<< E oggi anche, non è cambiato molto! Se mi aspetti un attimo mi rendo presentabile, entra pure! >>
Lo urlai poichè mi ero già allontanata, non volevo mi vedesse in quello stato!
Non so come feci ma in dieci minuti mi ero sistemata e tornai da Antony.
<< Eccoti! >>
<< Si scusa ma mi hai preso alla sprovvista! Non ero presentabile! >>
<< Perchè adesso lo sei? >>
Lo fulminai, lui mi prese per un avambraccio.
<< Sto scherzando! Mi piaci sempre e comunque! >>
Lo guardai offesa, lui si alzò e mi cinse la vita da dietro.
<< Eddai... >>
Mi soffiò nell'orecchio.
<< Tony! >>
<< Dimmi? >>
<< Ti odio! >>
<< Menti! >>
Mi baciò il collo, mi sentii sciogliere.
Perchè doveva essere così dannatamente bello e dolce?
<< Antony... >>
Mi girai per guardarlo negli occhi.
<< Si? >>
<< Dobbiamo completare la festa di Natale! >>
<< E poi il mio compleanno! >>
<< Quando? >>
<< Gennaio. >>
<< Anche il mio! >>
<< Giorno? >>
<< 16 tu? >>
<< 21, festeggiamo insieme, un'unica festa? >>
<< Volentieri! Devo trovarti un regalo allora! >>
<< Mi basti tu! >>
<< Smettila! >>
<< Non ti piace? >>
Sorrise malignamente.
<< Ho detto qualcosa? Dove la fai la festa? >>
<< Nel solito locale, ho già prenotato un loft, sarà tutto nostro! >>
<< Bello! >>
<< Sarà soprattutto divertente! >>
<< Immagino! >>
Si sedette sul divano e mi invitò a seguirlo.
<< Stai meglio? Sembri ancora un po' sbronza! >>
<< E lo sono difatti, mi gira la testa e mi fa male! >>
<< Com'è stata la tua prima sbornia? >>
<< Stai scherzando spero? Che razza di domanda è? >>
<< Avrai provato delle emozioni, delle senzazioni? >>
<< E da quando tu parli così? >>
<< E da quando tu mi dai ascolto? >>
Non riuscivo a seguirlo, oltre all'ubriachezza mi mancava solo più lui intento a fare discorsi del genere!
<< Va beh... sorvoliamo! >>
<< Perchè? Dai sono curioso! >>
<< Forse un giorno te lo dirò! >>
Mi abbracciò di nuovo da dietro, e mi sussurrò all'orecchio.
<< Ok sarò paziente. >>
Poi mi scostò i capelli e mi diede un bacio sulla guancia.
<< Daltronde lo sono già stato! >>
Il suo calore mi rilassava, tanto che ero come in trance.
Dopo un po' tornai in me.
<< Restiamo così tutto il giorno? >>
<< Perchè no... è piacevole non trovi? >>
Arrossii e lui lo vide.
<< Ti adoro quando arrossisci per mano mia! >>
Non risposi, che dovevo dirgli?
Probabilmente divenni ancora più rossa poichè lui ridacchiò poi mi baciò il collo giocando con i miei capelli.
Mi prese per i fianchi e con uno strattone mi girò, persi l'equilibrio dato che non me lo aspettavo e caddi in avanti, fortunatamente lui mi sorresse.
Si avvicinò alle mie labbra.
<< Scusa. Non volevo farti cadere! >>
Toccò le mie labbra con le sue.
Mi staccai ma lui mise una mano dietro la mia testa e mi tenne vicina a lui con l'altra fece lo stesso ma sulla mia schiena. Eravano a pochissimo l'uno dall'altra appoggiati sulle rispettive fronti.
<< Lo sai che sei spendida? >>
<< Forse me lo hai già detto... >>
Ridemmo.
Dalla sua bocca uscirono due parole che mi fecero sciogliere, sorridere, piangere, e per un momento mi sembrarono quasi finte.
Mi vide spaesata, ero solo rimasta sorpresa ed estasiata.
<< C-cosa? >>
<< Ti amo! >>
Mi guardava sorridendo, poi cambiò diventando preoccupato.
<< Ho detto qualcosa di sbagliato? >>
<< No! Scusa. Non l'avevo mai sentito! >>
<< Ora si! >>
Mi diede un bacio mentre mi accarezzò il viso.
<< Sei l'unica che mi fa questo effetto! Mi fai impazzire! >>
<< Antony, hai saputo di Enrique? >>
<< No che è successo? >>
<< Ha accettato la borsa di studio! >>
Capì che ci stavo male, prese la mia testa e se la portò al petto mi abbracciò forte.
<< Mi dispiace... >>
<< Ho solo bisogno di conforto! >>
<< Io ci sono! >>
<< Grazie Antony... >>
<< Ci sarò sempre, sappilo! >>
Lo abbracciai.
Una lacrima mi rigò il viso, ero felice per Enrique ma mi sarebbe mancato tanto! Antony mi sentì singhiozzare pesantemente.
<< Hei... non è andato via per sempre!  >>
<< Lo so mah... >>
<< Ma ti mancherà! >>
Annuì, lui mi accarezzò la testa.
Mi prese il viso tra le mani.
<< Dai preparati, ti porto fuori! >>
<< Antony... >>
Mi zittì.
<< Tu adesso esci! Hai bisogno di distrarti! >>
<< Non posso uscire! Se i miei mi scoprono... >>
<< Staremo attenti! >>
Lo fissavo, si avvicinò a me e sussurrò all'orecchio.
<< Ti prendo di peso! Ascolta me, devi distrarti! >>
<< Non hai detto che non devo ascoltarti? >>
Mi prese in braccio.
<< Lasciami! Rimettimi giù! Ok ok mi preparo e vengo! >>
Mi rimise a terra sorridendo a suo modo.
<< Ti aspetto qui! >>
<< Ti odio! >>
<< Ci scommetto! >>
Ribattè ridendo.
Mi cambiai velocemente mi risistemai il trucco presi la borsa e tornai da Tony.
<< Se i miei mi scoprono non mi faranno uscire! >>
<< Ma tu ne hai bisogno quindi verrai con me! >>
Sbuffai, lui mi diede un bacio e mi strinse una mano.
<< Dai andiamo! >>
Uscimmo di casa e caminammo per un po'
<< Dove mi stai portando? >>
<< Dove vuoi andare? >>
<< Vuoi dire che fino ad adesso abbiamo camminato a vuoto? >>
<< Si! Ti porto al centro commerciale ti va? >>
<< Ok, va bene. >>
Prendemmo l'autobus e andammo al centro commerciale.
<< Come mai qua? Che vuoi fare? >>
<< Ti servirà un vestito per la festa? O sbaglio? >>
<< Hai ragione! >>
<< Qua lo potrai trovare! Una mia amica più grande, ha un negozio, di lei puoi fidarti troverà quello per te! >>
<< Beh grazie! >>
<< Di niente! Vieni! >>
<< Come la conosci? Se posso chiedere. >>
<< Da quando ero piccolo, giocava sempre con me! Siamo grandi amici anche se lei è più grande! >>
Camminammo per il corridoio del centro commerciale sino ad arrivare davanti ad un negozio, in vetrina c'erano dei vestiti stupendi.
Dopo un po' uscì dal negozio una ragazza, sembrava di diciassette anni o giù di lì.
<< Ciao Antony, che sopresa come stai? >>
<< Ciao Suzie bene e tu? >>
<< Benissimo! Caspita quanto sei cresciuto! >>
<< E tu sei sempre più bella! >>
<< Che scemo che sei! >>
<< Dico davvero! >>
<< Quanto hai adesso? >>
<< Sedici a Gennaio! >>
<< Wow, mi sembra ieri quando giocavo con quel bambino dispettoso che eri! >>
<< Eh... già il tempo passa! >>
Io guardavo la scena e ascoltavo, senza spiccicare parola.
<< Come mai qui? >>
<< Sono... cioè siamo venuti qui per avere un aiuto da te! >>
Disse guardandomi.
<< Suzie lei è Rachele, una mia amica. >>
Sorrise a suo modo per far intendere alla ragazza che non ero solo un'amica.
Lei ricambiò afferrando l'informazione al volo!
<< Le serve un vestito per la festa di Natale a scuola! Sono sicuro che potrai aiutarla vero? >>
<< Certo, vieni con me! Troveremo quello perfetto! >>
Entrammo, Antony si fermò all'interno del negozio mentre io e Suzie parlammo un po'.
<< Allora cosa cerchi? Hai un idea generale? >>
<< In realta no! >>
Dissi insicura, ero un po' imbarazzata.
<< Ok beh per Natale quindi sui colori rosso, bianco, argento e un po' di nero può anche starci! La cosa che può dare un po' di problemi potrebbe essere il fatto che un vestito rosso con i capelli rossi può essere monotono, ma risolveremo! >>
<< Beh mi fido di te! >>
<< Certo! Faremo un buon lavoro tranquilla. >>
Guardammo un po' di vestiti!
<< Non hai proprio un'idea? >>
<< Sai... conoscendo Antony, ed essendo stato lui a portarmi qua penso che anche lui si aspetti qualcosa di... >>
<< Ho capito ho capito! Antony... sempre il solito! Fa colpo su tutte anche da bambino! >>
Sorrisi e abbassai lo sguardo, in realtà era l'esatto contrario!
<< Quanto hai resistito? >>
<< Questa domanda dovresti farla a lui! >>
Mi guardò sbigottita e io sorrisi.
<< Wow... questa cosa potevi anche non dirmela! >>
Ridemmo
<< Scusa mi dispiace! Perdonami! >>
<< Non me l'aspettavo! Antony che cade hai piedi di qualcuna non l'avrei mai immaginato! Senza offesa, non alludevo a niente! >>
<< Oh no tranquilla, dopo che una mia amica me lo ha descritto nemmeno io me lo aspettavo! >>
Provai cinque vestiti, poi riprovai il terzo, era quello giusto!
Era rosso, corto, tutto brillantinato, sotto il seno era situato un nastro nero, sul bordo della gonna c'era una striscia di panno bianca, e insieme dei guanti lunghi bianchi.
Era stupendo.
<< Rachele, ti sta benissimo! Sei a tuo agio però? >>
<< È bellissimo! Si mi piace molto, e sono a mio agio stranamente! >>
<< È una sorpresa per lui? >>
<< Oh no! >>
<< Allora posso chiamarlo? >>
Attesi un attimo prima di rispondere poi annuì.
<< Antony, vuoi venire? >>
<< Se non mi fate morire si! >>
<< Questo non te lo assicuro! >>
<< Spiritosa! >>
Mi raggiunse, i suoi occhi brillarono!
<< Che ne dici? >>
Dalla sua bocca uscirono solo delle parole mozzate!
Poi si calmò, respirò e sorrise.
<< Sei... >>
<< Sono? >>
<< Ti ho già detto tutto! Non ho parole più belle di quelle per descriverti! >>
Gli saltai al collo e lo baciai.
Comprai il vestito non potevo lasciarmelo scappare speravo solo che i miei non si incazzassero.
Salutammo e ringraziai Suzie e tornammo a casa.
Non vedevo l'ora che arrivasse la festa!


P.O.V. Antony
Il vestito che Rachele aveva preso era magnifico! E lei anche!
Dopo due settimane arrivò finalmente la festa.
Io e lei eravamo già lì poichè avevamo organizzato e dovevamo controllare che fosse tutto a posto.
Non era ne vestita ne truccata per la festa, indossava solo i tacchi alti, a spillo, saranno stati dodici centimetri e le calze.
A ogni suo passo avevo l'idea che cadesse, invece era agile e abituata.
Aveva un portamento perfetto, alta ovviamente con l'aiuto dei tacchi, dritta e fiera.
Mi vide assente nella preparazione mi si avvicinò, con i tacchi era alta come me.
<< Hai intenzione di aiutarmi prima o poi o l'idea non ti ha neanche sfiorato la testa? >>
<< Non sei scomoda? >>
Abbassò lo sguardo poi mi guardò di nuovo negli occhi.
<< No anche perchè così sono comoda e veloce a tirartene uno! >>
<< Ti adoro quando mi minacci! >>
<< Tony! Dannazione dobbiamo muoverci! >>
<< Ok ok! Dimmi che fare! >>
<< Guardati un po' intorno, ci sono le bevande e i cibi, che fine ha fatto il Dj? >>
<< Arriva tra 10 minuti. >>
<< Ok dai aiutami! Metti le cibarie nelle ciotole. >>
<< Va bene! >>
Dopo qualche secondo arrivò il Dj, la guardai.
<< Si vai, faccio io qua! >>
Spiegai al Dj un po' di cose. Mi raggiunse e mi sussurrò all'orecchio.
<< Antony, riesci a finire tu qui? Devo prepararmi! >>
<< Certo piccola! Ti voglio splendente! >>
Si allontanò e andò a cambiarsi, tornò appena in tempo per accoglierere i primi arrivati.
Nel giro di mezz'ora c'eravamo tutti... anche i prof.
Riuscimmo ad avere il tempo per fare qualche ballo insieme.
<< Ci è riuscita bene! La pensi come me? >>
<< Si sei stato bravo! >>
Mi diede un bacio mettendo le mani sul mio collo.
Tra balli e drink finimmo la serata a scuola intorno a mezza notte, andammo tutti in un locale poichè per noi la serata era solo iniziata.
Mi trattenni dall'offrire un drink a Rachele, pensavo le fosse bastata l'ultima sera!
Invece la vidi mandar giù un bicchiere tutto di un fiato. Era solo il primo fortunatamente, ero arrivato in tempo.
La presi per un braccio e la portai fuori.
<< Ehi che ti prende! >>
<< Che stavi facendo!? >>
<< Mi stavo divertendo! >>
<< Ti ricordi cosa è successo l'ultima volta? >>
<< Dai Tony è solo un bicchiere! >>
<< Si uno poi un altro e così via! >>
<< Calmati! >>
<< Senti non voglio rovinarmi la serata e non voglio che lo stesso faccia tu quindi non rientriamo sino a che non mi avrai giurato che non farai cazzate ok? >>
<< Va bene! >>
Mi diede un bacio poi rientrammo.
Fu di parola, non bevve più. Tornammo a casa e il giorno successivo sarebbero iniziate le vacanze.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Ecco solo per voi questo nuovo capitolo.
Scusate se sono sbrigativa ma devo andare a studiare.
Baci Elly  ^^

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Capitolo 23
*** Capitolo 20 Ripensamenti ***


P.O.V. Antony
Rachele per le vacanze di Natale era andata a Berlino, dai suoi parenti e i suoi amici. Era tornata il giorno prima del rientro a scuola.
Finalmente arrivò anche l'ambito giorno della festa per noi due.
Passai a prenderla alle otto sotto casa sua. Quando entrammo nel locale mia madre aveva già dato il nome e c'erano già dei miei amici.
Rachele aveva indossato un paio di calze color carne come sempre, gli shorts neri. Quando si tolse la felpa mostrò la canotiera blu brillantinata, larga e il top nero.
<< Che carina! >>
<< Grazie! >>
Alle nove fummo tutti li.
Offrii un bicchiere a Rachele.
<< Grazie per aver coinvolto anche me! >>
<< E di che? >>
Ci sedemmo su un divanetto con il secondo bicchiere in mano mentre gli altri si divertivano in pista.
Rachele si lasciò di nuovo andare, ne bevve tre, io invece aumentai bevendone cinque. A mezza notte eravamo già ubriachi come un po' tutti.
Dopo qualche ballo tornammo al nostro divanetto.
<< Sono ubriachi vero? >>
<< Solo loro? >>
Sbuffò.
<< Ti odio! Mi hai di nuovo ubriacata. >>
<< Ehi non dare tutta la colpa a me! >>
L'avvicinai a me e la baciai.
<< Vuoi assaggiare una cosa? Ti prometto che è l'ultimo! >>
<< Ok va bene, mi hai instaurato una certa curiosità! >>
Ordinai un bicchierino di wodka alla cigliegia. Le piacque!
<< Buono! Cos'è? >>
<< Wodka! >>
Lei mi guardò allibita, e mi tirò uno pugno sul petto.
<< Che diamine ti è saltato in mente! Non ti sembro già abbastanza sbronza? >>
<< Calmati è solo un assaggio! >>
<< Vai a stendere! >>
Si girò per allontanarsi quando la presi per un braccio e la tirai a me.
Vidi i suoi occhi di ghiaccio incenerirmi, era bellissima.
<< Che cavolo fai? >>
<< Non essere arrabbiata dai... >>
<< La tua strafottenza mi fa imbestialire! >>
<< Mah... >>
Alzò gli occhi al cielo.
<< Mah... >>
<< Ma anche l'adoro! >>
<< Lo sapevo! >>
La presi in braccio e la baciai, poi mi sedetti sul divano continuando a tenerla attaccata a me.
<< Sei sexy sta sera! >>
Mi tirò un secondo colpo sul petto e ridendo disse.
<< Scemo! >>
<< Che c'è?! È un complimento! >>
Stava per ribattere, le misi una mano sulla nuca e la spinsi a me.
Le diedi un bacio leggero.
Avevo una vaga idea di come sarebbe finita la serata.
La guardavo preoccupato.
<< Dai... divertiti! >>
<< Ok. >>
Mi avvicinai e la baciai di nuovo, in quel momento l'alcol fece il suo effetto, ci fu un lampo di pazia da parte di tutti e due.
Lei mi morse un labbro, io dischiusi e labbra seguito da lei, ne approfittai.
Pomiciammo per un po' quando mi resi conto della cazzata che avevo fatto mi staccai da lei, e feci finta di nulla. A lei sembrava non importare come se non fosse successo niente, ma sapevo che fingeva.
Ballammo ancora un po'. Quando Rachele si assentò un attimo io mi misi a chiaccherare con Itan, l'ennesimo errore! Dalla mia bocca uscì cos'era appena successo, avrei mai potuto commettere altri errori?
<< Hei Antony bella festa complimenti! Ti sei superato quest'anno! >>
<< Grazie! Ti diverti? >>
<< Da morire e tu? >>
<< Si... più o meno. >>
<< Che è successo? >>
<< Ho limonato con Rachele, che stupido che sono stato! Adesso non vorrà più nemmeno vedermi! >>
<< Wo-wo-wo cosa hai fatto? Grande! >>
Lo guardai malissimo poi lo salutai e mi allontanai.
La serata continuò sino alle quattro. Andò avanti senza problemi, Rachele sembrava non accorgersi di quello che era successo!
L'accompagnai a casa, poichè tra i tacchi dodici e l'alcol a mala pena stava in piedi.
Inciampò più volte e riuscii a tenerla in piedi ma l'ultima mi sfuggì.
La vidi cadere a terra, appoggiò le mani sul viso, non riuscivo a capire se stesse piangendo o ridendo.
Mi avvicinai a lei.
<< Ehi... tutto a posto? >>
Mi guardò ridendo, tirai un sospiro di sollievo.
Mi alzai e le tesi una mano.
<< Dai alzati! >>
Mi strinse la mano e la feci alzare, un po' troppo forte, tanto che cadde in avanti. La sorressi per le braccia, la rimisi in piedi.
<< For... >>
<< Si lo so, forse è meglio che vada a casa! >>
<< Brava piccola! >>
Le diedi un bacio. Arrivammo a casa sua, si sedette sui gradini, io feci lo stesso.
Le misi una mano sulla spalla, lei si appoggiò a me, le accarezzai la testa poi le diedi un bacio sui capelli.
<< Grazie! >>
<< Ti sei divertita? >>
<< Si! Molto grazie! >>
Si alzò e barcollò di nuovo, l'afferrai prima che cadesse nuovamente!
<< Devo accompagnarti fino in camera? >>
Dissi ridendo.
<< Credi? >>
<< Mah... >>
La strinsi a me, le diedi un bacio semplice, poi la lasciai andare.
<< Buona notte Rachele! Ci vediamo lunedì >>
<< Si Antony! Ci vediamo! >>
Tornai a casa ma non riuscii a dormire, ripensavo al bacio osato in discoteca, e a come era rimasta tranquilla Rachele, c'era qualcosa di strano.
Riuscii ad addormentarmi alle cinque e mezza.


P.O.V. Rachele.
Lunedì vidi Antony all'intervallo.
<< Hei piccola! >>
<< Ciao Antony, come stai? >>
<< Benissimo dopo sabato sera e tu? >>
Sorrise a suo modo, non capivo cosa intendesse.
<< Bene anche io! È stato carino! >>
Mi fissava negli occhi.
<< Mi sei piaciuta sai... >>
Mi passò un dito sotto il mento.
<< In che senso? >>
<< Fai l'indifferente eh? >>
<< Cosa stai dicendo? >>
Non riuscivo a capire cosa intendesse, ripensandoci avevo dei vuoti di memoria su quella serata.
<< Che fai? Fingi di non ricordare? >>
Sorrise.
<< Antony non so a cosa tu ti riferisca! >>
Lo vidi diventare serio.
<< Davvero non ricordi? >>
Io scossi la testa e lo fissavo, confusa, non sapevo cosa dire, non sapevo a cosa si riferisse!
<< Vuoi un aiuto a ricordare? >>
"Antony non farlo stupido!"

Io annuì, anche se ero titubante.
Aprì le braccia io gli andai in contro, mi strinse in un dolce abbraccio, mi alzò il mento, facendo in modo che lo guardassi negli occhi.
"Antony puoi ancora cambiare idea! Per l'amor del cielo! Vuoi perderla?"
Mi accarezzò la guancia.
"Cambia idea! Ti prego, lo dico per te!"
Mi diede un bacio, dolce, sulle labbra. Divenne più intenso sin quando a quel suo gesto tutto mi tornò alla memoria.
Lo spinsi lontano e scappai, inseguita da lui.
<< Rachele vieni qui, fermati! >>
Non lo ascoltavo.
<< Ascoltami un attimo! >>
Mi raggiunse, afferrandomi per un polso, tutti osservarono la scena. Lui mi sussurrò all'orecchio.
<< Vieni con me! Non fare figuracce ci stanno guardando tutti! >>
Sentii gli occhi pizzicarmi e dopo poco una lacrima scendere sulla guancia.
Mi portò nel campo da tennis, mi appoggiò al muro, volevo scappare ma non mi lasciò.
Iniziai a piangere.
<< Hei... perdonami, non pensavo reagissi così! >>
Singhiozzai più forte.
<< No! No! Rachele basta, basta piangere! >>
Mi fissava,
<< Smettila! È tutto a posto, non lo farò più! >>
Disse mentre mi asciugava le lacrime con i pollici.
<< Perfavore, basta! Ti prego! Non volevo farti piangere! >>
Mi diede un forte baciò sulla guancia.
<< Vuoi un fazzoletto? >>
Non dissi niente.
<< Ti supplico Rachele! Ti scongiuro basta! >>
In quel momento arrivò Giuly, che tempismo!
Quando mi vide in quello stato si fiondò su di Antony.
<< Cosa le hai fatto? >>
<< Io... niente! >>
<< Sei un demente Antony! >>
<< Lo so ma... >>
<< Basta, adesso sparisci! >>
Mi si avvicinò.
<< Tutto a posto? >>
Annuii. Poi guardai Antony, aveva lo sguardo basso e triste.
Giuly mi porse un fazzoletto.
Cercò di farmi alzare ma non mi mossi.
Antony aveva di nuovo creato il caos nella mia mente.
<< Rachele ti serve allontanarti da questo qui! >>
Mi strinse la mano e mi tirò su.
<< Adesso diciamo alla prof che non stai bene e poi ti accompagno in bagno! Dai alzati! >>
La seguii lasciando Antony da solo.
Avvertì la prof e mi accompagnò in bagno.
<< Che ti ha fatto? >>
Scossi la testa come segno che non volevo parlare, dopo circa trenta minuti mi lasciò per tornare in classe, io rimasi accovacciata a terra.
Vidi Antony sbucare vicino alla porta.
<< Posso? >>
Non risposi, ma lui si avvicinò lo stesso e si sedette vicino a me.
Mi guardò aspettandosi da me una risposta al suo sguardo, ma non lo feci. Si mise davanti a me.
<< Sono stato un cretino! Non volevo farti piangere credimi... mi dispiace! >>
Guardavo fisso il pavimento.
Continuai anche quando lui si alzò.
<< Forse è meglio che ti lasci tranquilla! >>
Si girò per andarsene ma lo presi per un polso e lui mi guardò.
<< La cazzata più grande che puoi fare in questo momento è lasciarmi sola! >>
Sorrise, e mi tese una mano, ma non gliela strinsi.
<< Dai alzati! È sporco per terra! >>
Lo guardai negli occhi e vidi il suo sorriso, così caldo e confortante.
<< Ti devo alzare di peso? >>
Mi riporse la mano, appoggiai la mia sulla sua e mi alzai. Mi offrì un abbraccio lo accetai, avevo bisogno di conforto. Ricominciai a singhiozzare nonostante non volessi.
Antony mi prese in viso tra le mani.
<< Perchè piangi? >>
Iniziai ad odiare il tempismo di Giuly poichè arrivò proprio in quel momento, Antony teneva il mio viso nelle sue mani e io piangevo, non voglio nemmeno sapere cosa pensasse.
<< Rachele! >>
Si avvicinò a grandi passi, Antony lasciò la mia testa e Giuly si mise tra noi due.
<< Hai finito di farle del male! >>
<< Le stavo solo parlando! >>
Giuly si girò a guardarmi.
<< Rachele va via! >>
Avevo bisogno di sfogarmi. Mi lasciai cadere vicino al muro, dove nessuno potesse vedermi ma da dove potessi sentirli parlare.
<< Devi smettere di usare Rachele! >>
<< Non la sto usando! Ci tengo a lei! Come mai a nessun'altra>>
<< Antony! Sei un mostro! Renditene conto, le uniche volte che l'ho vista in quello stato era con te! >>
<< Ho fatto delle stronzate ma la amo! >>
Ci fu quasi un intero minuto di silenzio.
<< Sto male quando la vedo soffrire! >>
<< Devi svegliarti Tony! Sei tu la causa della sua sofferenza! Apri gli occhi! >>
<< Non è vero! Lo dici solo perchè sei ancora arrabbiata per l'anno scorso, o forse sei gelosa! >>

Sentii un suono come di uno schiaffo
<< Sei solo un bambino! >>
Mi sporsi e vidi Giuly allontanarsi.
Ero preoccupata, non pensavo che Giuly pensasse quelle cose, e la cosa che mi schiacciava era che dentro esse c'era un minimo di verità! Mi alzai di soppiatto per tornare in classe e non farmi vedere da Antony.
Stavo camminando quando sentii un braccio cingermi la vita. Pensavo fosse Antony, invece era Itan. Mi si gelò il sangue, cercai di staccarmi e lui mi lasciò subito.
<< Che vuoi? Oggi non è la giornata adatta! >>
Stavo di nuovo piangendo, un pianto pieno di rabbia e disperazione.
<< Non va con Antony vero? >>
<< Cos'è vieni a dirmi quanto ti dispiace per poi sperare che cada tra le tue braccia? >>
<< No, volevo parlarti di Antony. >>
"Oh mio dio! E questo Itan premuroso e gentile da dove salta fuori? Soffrono un po' tutti di personalità multipla in questa scuola?"
<< Allora? Vuoi ascoltarmi? >>
<< S-si va bene. >>
Ci sedemmo sulla scrivania situata in corridoio.
<< Ho una vaga idea di quello che è successo oggi! Come alla festa vero? >>
<< S-si ma tu...? >>
<< Antony l'altra sera me lo ha detto, era ubriaco ha esagerato, ma era pentito! >>
<< Che ha detto? >>
<< Che era uno stupido per quello che aveva fatto ed era preoccupato che tu non gli parlassi più! >>
<< E oggi? >>
<< Oggi non li ho parlato, ma vi ho visti in cortile e quando Antony è tornato il classe ho visto una crepa nei suoi occhi! >>
"Che confusione! Da quando Itan è così!"
<< Rachele ci tiene davvero tanto a te! Quando uscivamo prima che diventassi la sua ragazza non faceva altro che parlare di te, di quanto gli piacevi, e che il suo unico pensiero eri tu! >>
Guardavo le mie mani e le mie dita intente ad aggrovigliarsi mentre lo ascoltavo.
<< E ancora adesso! Ti ama. Sei tutto per lui! E sta male vedendoti soffrire! Non sto dicendo di nascondergli le tue emozioni perchè questo lo ferirebbe ancora di più ma non ha mai tenuto così tanto ad una persona prima di te e adesso non sa cosa fare e continua a fare errori! >>
Alzai lo sguardo.
<< Io ho reputato saggio dirtelo poi sta a te scegliere che fare! >>
<< Devo parlargli! Grazie Itan! Te ne sono grata! >>
Gli diedi un bacio sulla guancia e mi allontanai.
Entrai in bagno, mi diedi una sciaquata al viso segnato dal pianto. Appena ebbi finito suonò la campanella. Arrivai all'armadietto di Tony prima di lui.
Lo vidi arrivare poco dopo
"Appena in tempo!"
Mi osservò e abbassò di nuovo lo sguardo, mi scansai per lasciargli aprire l'armedietto.
<< Che ci fai qua? >>
<< Il corridoio è un posto pubblico o sbaglio? >>
<< Hai bisogno di qualcosa? >>
<< Si di parlarti! >>
<< Meglio di no! Più stai lontano da me meglio è per te stessa! >>
<< Quindi hai rotto con me? >>
Non ero rattristata da questa cosa, non che non mi importasse ma sapevo che non era così!
Sorrisi mentre dalla mia bocca uscivano quelle parole.
<< Vedo che ridi quindi non ti fa differenza. >>
Mi infuriai.
<< Senti un po' signor "stammi lontano perchè se no soffri" non lo devi dire e pensare mai più! Sei la persona più bella che abbia mai conosciuto dentro e fuori! Non devi mai più dire che sei tu la causa del mio star male perchè in fin dei conti sei l'unico che riesce e tirarmi su e a ridarmi il sorriso. Quindi tienilo bene a mente hai capito? >>
Lo abbraciai, lui però non mi ricambiò, mi staccai e lo guardai imbronciata.
<< Tony! >>
<< Grazie, ma sono solo parole, contano di più i fatti! >>
<< È inutile che fingi con me! >>
Mi guardò sbigottito.
<< Ho parlato con una persona, so che ti sei pentito in discoteca dopo il "bacio osato". So che tieni a me come non hai mai tenuto a nessun'altra. Non serve nasconderlo, te lo si legge perfino negli occhi! >>
<< Ma non cambia il fatto che quando piangi è sempre per mano mia! >>
<< Quando sorrido è sempre per mano tua! Se mi lasciassi sola probabilmente non sorriderei più! Fa bene piangere e sfogarsi, meglio di rimanere sempre tristi! >>
Era appoggiato con un braccio e la fronte all'armadietto.
<< Tony, sono qui per te, Adesso! >>
Mi infilai tra lui e l'armadietto, gli appoggiai una mano su una guancia, poi scesi e gli accarezzai le labbra.
<< Rachele... Non volevo farti soffrire, non volevo, mi dispiace! >>
<< Lo so ma non l'hai fatto apposta! Tranquillizzati! >>
<< Non posso! Giuly ha ragione sono un mostro! >>
Strinsi la stoffa della sua maglia con le mani e gli sussurrai all'orecchio.
<< Non ti azzardare a ripeterlo! >>
Mi fissava scioccato per lo schiaffo, poi sorrise a suo modo.
<< Ok, hai vinto! >>
<< Non ho vinto, ti sei arreso! >>
Eravamo in ritardo a lezione.
<< Dobbiamo andare! >>
<< Possiamo sempre dire che non stai bene! >>
Lo guardai male.
<< Ok ok! Va bene! Ma prima? >>
Mi avvicinai a lui, gli diedi un bacio intrecciando le dita delle mani e appoggiandole sul retro del suo collo, lui invece mi prese i fianchi.
Andammo in classe, prima lui poi dopo poco io.
All'uscita di scuola trovai Itan, dovevo aspettare Antony e mi misi a parlare con in ragazzo.
<< Gli hai parlato? >>
<< Si, si è arreso e mi ha dato ascolto, ma non so se ne fosse davvero.convinto. >>
<< Sei l'unica che può aiutarlo! >>
Sorrisi anche se Itan ingigantiva le cose.
Lo vidi arrivare.
<< Eccolo! >>
<< Uscite? >>
<< Spero che accetti, se è come dici gli farà solo bene! >>
<< Lo spero anche io! Ci vediamo! >>
Mi abbracciò, sinceramente non me lo aspettavo dopo si allontanò.
<< Antony. Stai meglio? >>
Alzò le spalle.
Mi imbronciai.
<< Vieni con me! >>
Lo presi per una mano.
<< Rachele ferma, dove vuoi andare? >>
<< A casa mia! I miei non ci sono e io mi annoio a stare da sola! >>
<< Abbiamo basket oggi pomeriggio non ricordi? >>
<< È vero! Beh dopo possiamo uscire! >>
<< Si! >>
Arrivai a basket, Antony non era furoi pensavo fosse già dentro ma non era così.
Dopo l'ora di allenamento che fui costretta a passare con un ragazzo odioso uscii in fretta e furia. Andai a casa posai la roba poi uscii di nuovo pensando a dove potesse essere Antony.
Mi venne in mente il fiume, cosa mi aveva detto su quel posto, ci andai subito.
Mi stavo addentrando tra i rami degli alberi quando sentii qualcuno venire di corsa verso di me.
Visi spuntare Demon mi abbassai e lo accarezzai.
<< Hei Demon ciao bello! È qui Antony vero? Ci avrei scommesso. >>
<< Demon... vieni qui! Cosa hai sentito? >>
Mi incamminai seguendo la voce e lo vidi in riva al fiume, il cane raggiunse Antony che gli tirò il bastone poi mi rivolse uno sguardo rabbioso.
<< Che ci fai qui? >>
<< Non sei venuto a basket, sapevo che ti avrei trovato in questo posto! >>
<< Ecco dimostrato per cui non l'ho mai fatto vedere a nessuno! >>
Rimasi in silenzio.
<< Cos'hai da guardare? >>
<< I-io... >>
<< Na... non voglio saperlo. >>
<< Antony... >>
<< Perchè sei qui? >>
<< Te l'ho detto, non eri a basket ero preoccupata... >>
<< Bene mi hai trovato ora puoi anche andare! >>
Perchè mi trattava così.
Gli appoggiai una mano sulla spalla lui si scrollò.
<< Cos'hai? >>
Sbuffò.
<< Tony... >>
<< Perchè non ti puoi fare mai una buona volta i fatti tuoi? Che palle che sei! >>
Mi allontanai.
<< Sempre a ficcare il naso! Poi non ti ho detto che devi starmi lontano? Ora sparisci! >>
<< Mah Antony... >>
<< Vattene! >>
Indietreggiai in preda alle lacrime.
<< S-sei... >>
<< S-s-sono? >>
Disse ridendo. Mi stava prendendo in giro.
<< S-sei uno stronzo! Ti odio! Sai una cosa? Fai come ti pare ma non osare tornare da me! >>
Era arrivo Demon, corsi via, sentii l'animale ringhiare al padrone.
<< Hai ragione! >>
Lo sentii alzarsi ma continuai a correre senza voltarmi.
<< Rachele aspetta! >>
Continuai a correre senza vedere la strada, con gli occhi e il viso pieni di lacrime.
Inciampai, cadendo a terra, ma mi rialzai senza dare a ascolto ad Antony che mi chiedeva di tornare in dieto.
<< Rachele... ti prego! >>
Continuai a correre sfinita fino a casa senza fermarmi.
Corsi in camera e mi chiusi dentro. Ricevetti una videochiamata da Jenni.
<< Ciao Rachele. >>
Stavo piangendo come una fontana.
<< Dannazione Rachele che ti è successo? >>
<< An-ton-y! >>
Avevo la voce rotta dal pianto.
<< Mi dispiace! Che ti ha fatto? >>
<< N-niente! >>
<< Quando vorrai parlarne ci sarò! Ora riposati! Ci sentiamo domani! >>
<< A domani Jenni. >>
Mi sdraiai sul letto, iniziando a singhiozzare e a piangere.
Senza che me ne accorgessi arrivò sera, i miei uscirono per una cena di lavoro. Preparai da mangiare per Michelle, io non mangiai.
Dopo cena lei salì in camera io mi misi sul divano.
Sentii bussare alla porta, pensavo fosse Giuly, aprii e la persona entrò.
Non era Giuly.
<< Dio Rachele! >>
Lo guardai era Antony.
Corsi tra le sue braccia, lui mi strinse a se.
<< Stai bene! >>
Mi staccai da lui.
Mi guardò meglio, notò gli occhi rossi, gonfi per il pianto e lucidi di lacrime.
<< Dannazione sono stato uno stupido! >>
Mi prese un polso e mi strinse a se.
<< Mi dispiace perdonami. >>
Singhiozzai
<< Hai di nuovo sofferto per colpa mia. >>
Alzai lo sguardo e sorrisi.
<< Ma a-adesso s-sei qui! >>
<< Si ci sono! >>
Mi diede un bacio sulla guancia.
<< Accidenti quanto mi sei mancata! Mi ha fatto male vederti andare via così! Ho provato a fermarti ma non l'hai fatto! Ne avevi tutte le ragioni. >>
Mi abbracciò forte.
<< Anche tu mi sei mancato! >>
Mi fece sedere sul divano mi prese il viso tra le mani.
<< Mi dispiace per oggi, per tutto, ero arrabbiato con me stesso e mi sono sfogato su di te! Sono stato un cretino... è che... tu mi mandi inconfusione, con te il mio cervello non ragiona più e continuo a fare errori! >>
Gli misi le braccia al collo e lo abbracciai forte.
<< Avevo bisogno di vederti! >>
Mi accarezzò la schiena.
Scese Michelle.
<< Antony! >>
Sorrise Antony mi staccò da me accarezzandomi un braccio.
<< Ciao Michelle! >>
<< Dovresti andare a dormire Michelle! Poi mamma e papà si arrabbiano con me! Quando vengo a dormire ti do il bacio. >>
Lei annuì salutò Antony poi tornò in camera.
Il ragazzo mi guardò passò una mano sulla mia guancia e mi ci posò un bacio.
<< Posso offrirti qualcosa. >>
<< Un po' d'acqua se riesci. >>
Mi alzai e andai in cucina, presi un bicchiere e lo portai ad Antony.
<< Ecco. >>
<< Grazie. >>
Sorrisi.
Rimanemmo insieme tutta la sera, chiaccherando, ridendo e abbracciandoci, non so perchè ma non mi baciò mai sulle labbra.
Alle undici tornò a casa.
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Scusate per questo capitolo così strano ma veramente non avevo più idee! Era già successo tutto!
Ammetto che a me stessa non entusiasma ma davvero ho passato settimane e cercare una buona idea ed è l'unica che mi è venuta! Mi scuso con chi non gradisse.
Un'altra cosa che vedo dirvi è che questo è il penultimo capitolo! Il prossimo sarà quello conclusivo!
Detto questo ho finito, vi lascio alla storia e ci vedremo per i saluti finali il prossimo venerdì!
Baci Elly<3

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Capitolo 24
*** Capitolo 22 Addio... o forse no ***


P.O.V. Rachele
L'ultimo periodo di scuola fu duro per tutti e due.
Ci vedevano raramente, troppi compiti, studio, materie da tirare su prima della fine dell'anno, insomma... uno schifo.
Antony mi mancava da morire, la cosa per cui ero contenta e che se non lo vedevo per riuscire a non avere materie sotto avrei potuto passare l'estate con lui!
L'ultima settimana arrivò il colpo basso da parte dei miei.
<< Rachele, finita la scuola torniamo a Berlino! Rivedrai Jenni, la nonna e tutti, sei contenta? >>
Quelle parole mi ferirono, profondamente.
Non mangiai per tre giorni da venerdì a lunedì.
Il giorno dopo l'ultimo di scuola sarei partita, mi rimanevano 144 ore per dirlo ad Antony!
"144 ore! Dai hai tempo!"
Mi dicevano i miei parenti e Jenni, ma per me non era così! Volevo troppo bene ad Antony, gli avrei spezzato il cuore e questo spezzava me.
La prima a cui lo dissi fu Giuly.
<< Giuly... torno a Berlino! >>
Non sentii da un orecchio per parecchio tempo.
<< Antony lo sa? >>
<< No... >>
Mi accasciai a terra con la testa tra le mani.
<< Mi sento uno schifo Giu! Gli spezzerò il cuore, lo ucciderò, saró la sua assassina. >>
Giuly mi alzò.
<< Forse, ma lui capirà, sono sicura che lo farà. >>
A metà settimana glielo dissi.
<< Antony devo parlarti! >>
<< Dimmi! >>
<< Senti... alla fine della scuola... >>
<< Lo so! >>
Mi interruppe e spalancai gli occhi.
<< Ma come... >>
<< Avanti Rachele, lo sa tutta la scuola, sarei stato l'unico cretino a non saperlo pur essendo diretto interessato! >>
<< Antony mi dispiace... capiscimi... è difficile per me! >>
Mi prese una mano accarezzando il dorso con un pollice.
<< Beh... che dire... >>
Alzò lo sguardo hai miei occhi che tentavano a stento di trattenere le lacrime.
<< Buon viaggio! >>
Disse sorridendo. Lo guardai ferita.
<< È tutto? >>
<< Eh? >>
<< È tutto quello che hai da dirmi? >>
<< Dovrei dirti altro? >>
Incominciai a piangere.
<< La tua ragazza parte ed è tutto quello che hai da dire? >>
<< Io non ho più una ragazza! >>
Oddio quelle parole quanto facevano male! Troppo male!
Liberai la mia mano dalla sua presa toccandomela come se avessi ricevuto la scossa.
Indietreggiai, fissandolo, cercavo di leggere nei suoi occhi ma non ci riuscivo, come se il legame che avevo con lui si fosse spezzato completamente.
Niente non vedevo una briciola di sentimenti.
<< Allora ciao... >>
Mi salutò con un cenno della testa, io scappai in preda alla disperazione.
Aveva rotto, era stato lui...
Mi sentivo così male, umiliata, da sola.
Gli ultimi giorni furono terribili, ogni sguardo scambiatomi con Antony era una coltellata allo stomaco.
Lui sorrideva sempre, sembrava contento, felice e questo mi uccideva.
Il giorno della partenza c'erano Giuly, Enrique, Itan, davanti a me, per salutarmi.
Cercai Antony con lo sguardo per tutto il tempo, ma non lo vedevo nemmeno in lontananza.
Salutai tutti, loro si allontanarono dalla macchina, salii aspettando che tutto questo finisse.
Dopo un po' sentii una voce, mi chiamava, pensai fosse la mia testa, stavo male, mi stavo tormentando e stavo impazzendo!
Giuly venne a chiamarmi.
<< Dannazione Rachele, che ci fai ancora qua! C'è Antony, è arrivato! >>
Non mi mossi.
<< Avanti alza il culo! >>
Aspettò un po'.
<< Itan? >>
Lui ci raggiunse.
<< Dai Rachele, scendi è qua! >>
Mi prese per un braccio e mi tirò fuori dall'auto.
C'era anche Enrique vicino a me.
Scesi dalla macchina, mi asciugai le lacrime e alzai lo sguardo.
Era in piedi a qualche metro da me.
Gli corsi incontro e lo abbracciai.
<< No, Rachele non piangere, sai che sto male! >>
Singhiozzai delle parole incompransibili.
Mi strinse forte tanto che sentii la schiena scrocchiare.
<< Caspita scusa, ci sono andato pesante! >>
Mi fece ridere.
<< Hei... non piangere dai... rivedrai Jenni e tutti! >>
Lo guardai, lui mi sostenne il volto con le mani asciugando le lacrime che scendevano ancora.
<< Dov'è la maniglia del rubinetto? >>
<< Cretino! >>
Dissi ridendo.
<< Basta, smettila! Voglio vederti sorridere bella e raggiante come sei prima che tu parta! >>
Sorrisi.
<< Vedi quanto sei bella? >>
Mi diede un bacio sulla fronte.
Si inginocchiò davanti a me, appoggiando le mani sui miei fianchi.
<< Non ricominciare a piangere ok? >>
Annuii.
<< Non sarai più la mia ragazza, ma puoi star sicura che non ti dimenticherò mai! Sei e rimarrai la persona più importante. Anche se magari non ci sentiremo sarai sempre qui... >>
Mi prese una mano e l'appoggiò sul suo petto.
<< Sempre qui! >>
Lo abbracciai forte.
Si alzò, passò una mano tra i miei capelli si fermò sulla mia testa, si avvicinò sempre di più fino a baciarmi.
Sentii le sue labbra sulle mie, ascoltai in fondo tutte le sensazioni.
Mi tornò in mente che questo sarebbe stato il nostro ultimo bacio, non ci pensai due volte dichiusi le labbra e lo baciai con tutta me stessa, sarebbe rimasto sempre nella mia mente.


P.O.V. Antony
A scuola venni fermato da un mio compagno.
<< Hei Antony mi dispiace... >>
<< Cosa? >>
<< Mi dispiace amico! >>
<< Che stai dicendo? Ti dispiace? Di che scusa? >>
<< Per Rachele! Il fatto che parta! >>
<< Spiegati meglio! >>
<< Parte, sparisce, torna a Berlino! Non lo sapevi? >>
<< I-i-io i-in eff-fetti n-no! >>
Non potevo crederci!
"Ma no dai figurati! È solo uno scherzo! Se partisse davvero me lo avrebbe già detto!"
Eppure ricevetti altri "Mi dispiace" o biglietti simili.
A metà settimana si decise a dirmelo! Cazzo quando mi fece male.
Dovevo essere forte, non potevo piegarmi così.
<< Allora buon viaggio! >>
Furono le uniche parole che uscirono dalla mia bocca.
Poi l'ennesimo errore.
<< Io non ho più una ragazza! >>
Vidi quei suo bellissimi occhi di ghiaccio frantumarsi davanti a me.
Corse via.
Continuai a guardarla per il resto dei giorni.
Ricevetti una chiamata da Itan.
<< Ciao Itan come stai? >>
<< Coglione! Deficiente Rachele sta partendo, ti stava cercando con lo sguardo come una disperata! >>
<< Dannazione! >>
<< Ecco bravo! >>
<< Rallentala, sto arrivando. >>
Mi precipitai furoi di casa e iniziai a correre per arrivare il prima possibile.
La macchina era ancora lì.
Quando Giuly mi vide si recò da lei, raggiunta da Itan che con uno strattone tirò fuori dalla macchina Rachele.
Mi corse incontro l'abbracciai quasi a farle male.
Le parlai, la rassicurai, la pregai di smettere di piangere.
La baciai, lei mi ricambiò, anzi mi diede di più. Aprì le labbra e mi baciò come avevo sempre sognato.
La cosa più bella e che non eravamo ubriachi, non stavo sognando era tutto reale!
Quando mi staccai da lei la guardai, ansimava.
<< Buon viaggio Rachele. >>
<< Mi mancherai Antony. >>
<< Anche tu piccola mia. >>
La strinsi forte le diedi un bacio sulla guancia e la guardai salire in macchina e allontanarsi abbracciato ai miei amici.
Non l'avrei mai dimenticata, la mia piccola Rachele.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Eccoci al capitolo conclusivo!
Ringrazio tutti i lettori e tutti coloro soprattutto psichepazza e Anna206 per essermi state vicine in questo cammino!
Grazie Grazie Grazie!
Questa è la mia prima storia a capitoli come molti di voi sapranno e mi avete aiutato a raggiungere un risultato grandioso! Davvero Grazie a Tutti.
Adesso, non so se stasera o domani pubblicherò l'articolo sul Blog, per raccontarvi i "retroscena" (scusatemi ma non saprei come chiamarli XD) della storia!
Davvero, sono molto molto felice dei risultati e di questo Nostro Grandioso Lavoro!
Grazie di cuore!
Bacioni Elly78456 <3  ^^   ^.-

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