I DUE CAPITANI

di Lorien
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I CAPITOLO ***
Capitolo 2: *** II capitolo ***
Capitolo 3: *** III ***



Capitolo 1
*** I CAPITOLO ***


Credo di aver gia' provato a inserirla ma ho fatto confusione e ora non la trovo piu' quindi prego chiunque abbia gia' lasciato un commento di riscrivermelo. Grazie! NB Siate clementi! E' la prima ff che ho scritto. CAPITOLO I L’oscurità era interrotta solo dalle tremolanti luci delle fiaccole e ovunque si sentivano voci che gridavano, lamenti dei moribondi, ruggiti del nemico. All’improvviso una voce sovrasto’ tutte le altre: - Alla fortezza! – gridava nella lingua elfica. Il nemico era riuscito, grazie ad una nuova diavoleria di Saruman, ad aprire una breccia nelle mura ed ora si riversava nelle mura esterne, come un fiume in piena cui per troppo tempo e’ stato negato di scorrere. All’udire la voce della ritirata gli elfi cominciarono ad indietreggiare, ma il loro capitano stava ancora combattendo. Nuovamente la voce riecheggio’ nel furore della battaglia: - Haldir, alla fortezza! Il capitano dell’esercito inviato dai sovrani degli elfi annui’ ma appena si volto’ un Uruk-hai lo trafisse al fianco. L’elfo si volto’ ansimante ed un altro orco gli si avvicino’ di soppiatto alle spalle, sollevando la sua mazza. Senza preavviso una freccia sibilo’ sopra la testa dell’elfo e si ando’ a conficcare nel collo dell’Uruk , nel suo punto debole. Il mostro cadde e il capitano elfico sollevo’ gli occhi . Parecchi metri piu’ in la’ si ergeva su un spuntone di roccia in equilibrio una figura con in mano un arco lungo. Un arco elfico! Haldir alzo’ lo sguardo finche’ non riusci’ a vedere gli occhi di quella creatura. Erano di un colore indefinibile, tra l’azzurro del cielo e il verde del mare, ma una cosa era certa: erano occhi di elfo. Il capitano fece in tempo a vedere altri elfi sbucare da dietro la figura ed attaccare gli Uruk cosi’ da permettere agli altri di riparare nella fortezza. Non erano elfi di Lothlorien. Ma chi erano? E da dove venivano? Haldir non fece in tempo a scoprirlo perche’ presto la sorpresa fu sopraffatta dal dolore e lui ricadde all’indietro afferrato in tempo da Aragorn sopraggiunto dietro di lui. Prima di svenire Haldir rivide di nuovo quegli occhi…cosi’ strani…….. - Se non fossero giunti i rinforzi, Capitano Haldir , avreste visto la morte come molti dei vostri soldati. - Chi era? Galdalf non parve sorpreso dalla domanda al contrario di molti che si trovavano nella stanza del capitano convalescente. - Chi vi ha salvato la vita e’ il Capitano di un gruppo di arcieri provenienti da Gran Burrone. Un mormorio di sorpresa si sollevo’ nella stanza a quella risposta. Pochi non si erano accorti di un ulteriore intervento esterno ma quasi nessuno aveva pensato che la falange di arcieri arrivata in soccorso inaspettatamente provenisse dalla remota Imladris. Anche Haldir si mostro’ sorpreso, ma si riprese subito e chiese: - Dove e’ quel Capitano che…. Ma in quel momento una porta si apri’ come in risposta al quesito ancora inespresso e ne entro’ un soldato di Rohan. Rivolto al re Theoden disse: - Mio signore, il Capitano di Gran Burrone e’ tornato. Chiede di entrare. Theoden corrugo’ la fronte e disse al soldato di farlo entrare. Il soldato si inchino’, usci’ , e un secondo dopo entro’ nella stanza un elfo, che si fermo’ di fronte a Theoden e a Gandalf e li saluto’ alla maniera elfica. Poi disse: - A quanto pare, sire, siamo arrivati in tempo per evitare una strage. La sua voce era strana. Musicale come tutte le voci elfiche ma aveva un tono particolare. I suoi capelli erano castani, come tutti quelli di Gran Burrone e i suoi occhi…. - Siete voi! Tutti si girarono verso Haldir che parve non farvi caso. I suoi occhi erano fissi su quello strano elfo. Ma cosa aveva di tanto strano lui non riusciva a spiegarsi. Gli occhi dell’ elfo si posarono su di lui, ed Haldir ebbe un singolare sussulto che nessuno noto’. - Sono felice di notare che il Capitano Haldir si e’ ripreso. Quell’ Uruk – hai ha pagato caro il suo tentativo di uccidervi. Dopo che ebbe parlato cosi’, rivolse lo sguardo a Gandalf che gli sorrise: - Bene, bene, capitano, sono anni che non ci si vede. Il tono confidenziale e quasi canzonatorio dello stregone fece calare per l’ennesima volta un velo di sorpresa sui presenti. Si conoscevano? - Mi sembra sia arrivato il momento di presentare a voi tutti il Capitano degli arcieri che hanno salvato la situazione. Prima di rivelare il suo nome, Galdalf il Bianco presento’ tutti coloro che si trovavano nella stanza, Aragorn, Gimli, Legolas ed Eowin. Lo sguardo dell’elfo si soffermo’ su ognuno di loro facendo una lieve risatina quando lo stregone pronuncio’ il nome di Legolas. Come per rispondere ad una tacita domanda soggiunse, quando Galdalf ebbe finito,: - Non immaginavo che un elfo potesse cambiare talmente tanto da non essere riconosciuto dai suoi amici di infanzia. E dicendo questo guardo’ anche Aragorn, sorridendo. Il principe di Bosco Atro e il ramingo si guardarono e poi un barlume di consapevolezza baleno’ sul volto di entrambi. - Non e’ possibile….. - Lasciate che vi presenti ….Lorien di Imladris, Capitano degli arcieri di Elrond.

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Capitolo 2
*** II capitolo ***


Scusate se e' tutto attaccato ma il mio pc ha qualche problema con l'html! CAPITOLO II - Lorien? La voce di Gimli ruppe il silenzio attonito che era seguito a quella rivelazione. Lorien lo guardo’ con uno sguardo divertito. Gimli arrossi’ fino alla punta della barba e soggiunse rivolto a Legolas: - Come il bosco d’oro….ma non avevi detto che significava…. - Sogno. Termino’ Haldir al posto suo, continuando a fissare affascinato quell’elfo di cui ora capiva la particolarita’. - Si , il mio nome rispecchia quello del Bosco d’oro, messer Gimli. Mia madre e’ originaria di Lothlorien ed e’ molto legata ad essa. Ora vive a Imladris insieme a mio padre. In quel momento Aragorn e Legolas si fecero avanti e abbracciarono l’elfo. - Chi l’avrebbe mai immaginato? La piccola Lorien… Disse Legolas - Impossibile…credevo di essere capace di riconoscere i suoi occhi fra mille Gli fece eco Aragorn abbracciandola nuovamente. Haldir percepi’ una fastidiosa stretta dalle parti dello stomaco. Quella vista sembrava ……infastidirlo? Senza rendersene conto tossi’ e questa volta quando tutti, compresa lei, lo guardarono, arrossi’ abbastanza perche’ gli occhi di un elfo potessero accorgersene. - Il capitano Haldir ha bisogno di riposare—soggiunse Gandalf con un mezzo sorrisetto di intesa—Usciamo ora. Tutti si stavano congedando da lui per lasciarlo riposare. Anche lei stava andando via insieme a Legolas. Haldir si sorprese a provare il folle desiderio di richiamarla. Non voleva che andasse via……. Fu allora, quando tutti avevano guadagnato la porta che Lorien si volto’ e disse: - Avrei bisogno di scambiare qualche parola con il Capitano Haldir, se permettete. Nessuno si sorprese, cosi’ la porta si richiuse dietro alle spalle di Aragorn che fece in tempo a lanciare un’ occhiata diverita al suo amico Haldir. Nella stanza rimasero solo i due elfi. Lei scruto’ Haldir ancora per un minuto, poi gli si avvicino’ e si sedette su un piccolo seggio al lato del letto. - Come vi sentite? La dolcezza con cui gli pose quella domanda, mise quasi in subbuglio Haldir, cosa alquanto inedita per lui. - Meglio…. Non riusci’ a nascondere il suo imbarazzo e rimprovero’ se stesso per non riuscire a mantenere l’autocontrollo che gli era solito. Lorien non vi fece caso e lentamente con la mano scosto’ il candido lenzuolo fino al punto in cui l’elfo era stato ferito. La ferita era stata bendata cosi’ lei ci passo’ leggermente le dita sopra. Haldir non riusciva piu’ a ragionare e prego’ che lei non alzasse subito lo sguardo perche’ altrimenti avrebbe visto il suo viso diventare piu’ rosso della barba di Gimli. Lei sollevo’ lentamente lo sguardo e dovette notare qualcosa perche’ subito aggiunse abbassando leggermente gli occhi: - Perdonate l’impudenza….ma io sono una guaritrice e cosi’….. Non termino’ la frase perche’ lo sguardo di lui la paralizzo’. Aveva spesso sentito parlare dell’eroico Capitano di Lothlorien ma non l’aveva mai visto di persona. Molte sue amiche a Gran Burrone le avevano parlato di lui. Di quanto fosse imperturbabile, coraggioso e….attraente. Avevano ragione in tutto. Ora lei si sentiva imbarazzata ma non lo dette a vedere. - Desiderate chiedermi qualcosa? –disse Lorien per spezzare quel fastidioso momento di imbarazzo. - Cosa? – domandò lui ancora piu’ imbarazzato ma nascosto di nuovo dietro la solita maschera dell’imperturbabilita’. - Perdonate…avevo avuto l’impressione….. Era troppo. Doveva andarsene o avrebbe fatto una figuraccia. - Perdonate…ora devo andare….i miei arcieri…. Si diresse velocemente verso la porta ma la voce di lui la fermo’ - Lorien Al sentire la sua voce pronunciare il suo nome, il cuore di lei sembro’ aumentare i suoi battiti - Si? - Cioe’ volevo dire…Capitano Lorien…. Non lo fece finire che sopraggiunse: - Potete chiamarmi semplicemente Lorien…..se lo desiderate - Si….vi ringrazio per avermi salvato la vita. E’ vero ! Gli aveva salvato la vita, se ne era quasi dimenticata! Gli rivolse un ultimo sorriso, incapace di rispondere e usci’. Lui rimase li’ quasi aspettando che tornasse e quando si stese prima di addormentarsi, rivide i suoi occhi.

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Capitolo 3
*** III ***


CAPITOLO III Alla sera qualcuno busso’ alla sua porta. Haldir sobbalzo’ , si sedette sul letto ignorando il dolore al fianco. Chi aveva bussato entro’ e Haldir rilasso’ i muscoli, mostrando visibilmente al visitatore il suo disappunto. - Aspettavi qualcun’ altro? – domando’ Aragorn con un sorriso malizioso. - No…e’ solo che ero sovrappensiero… - Uhm…. Aragorn gli aveva portato qualcosa da mangiare. Lui prese il vassoio e lo osservo’. L’amico gli sventolo’ una mano davanti agli occhi… - Chi vuoi ingannare? So benissimo che stavi aspettando lei….. Haldir apri’ la bocca per ribattere ma Aragorn fu piu’ veloce… - Non hai bisogno di dire niente, amico mio…ti capisco. Fra poco verra’ qualcuno a cambiarti la fasciatura. Ti devi rimettere entro pochi giorni o altrimenti non potrai venire con noi a Edoras. Haldir si arrese mettendo in bocca un pezzo di pane e cominciando a mangiare. - Ora devo andare… - disse Aragorn aprendo la porta ma non termino’ la frase che sulla porta incrocio’ una persona che stava per bussare. Haldir non riusci’ a vedere chi era ma intravide il bianco delle fasce. - Salve…..e’ tutto tuo. – Senti’ dire ad Aragorn. Poi quando un'altra voce gli rispose il boccone di pane per poco non gli ando’ di traverso. Lorien entro’ nella stanza con le bende pulite in mano e lo saluto’. Lui rispose al saluto. Lei si avvicino’ e gli disse che era venuta a cambiargli la fasciatura. - Vi avevo detto che ero una guaritrice, ricordate? Haldir annui’ e scosto’ leggermente il lenzuolo. Lei gli tolse delicatamente la vecchia benda con una leggera macchia di sangue e disse: - Domani sara’ completamente rimarginata…e’ normale per noi elfi. Prima di bendarlo nuovamente gli spalmo’ un unguento rinfrescante per far riposare la pelle. Haldir ebbe un sussulto quando le sue mani cominciarono a spalmare l’inguento sul suo fianco. Poi lei gli rimise la fasciatura , si sedette sul letto e gli poso’ un leggero bacio sulla fronte. Ormai il cuore di Haldir era come un cavallo selvaggio anche se l’elfo sapeva benissimo che quello era un modo per controllare la temperatura corporea. Lei si scosto’ e disse: - La temperatura e’ stranamente alta comunque niente di grave. Domani sara’ passato tutto. - Lorien - Si? - Avete altro da fare? - Ehm..no - Vi andrebbe di farmi un po’ di compagnia? Lorien non riusciva a credere alle proprie orecchie….senti’ una forte presa alla stomaco e disse: - Certo. Parlarono a lungo nella loro lingua. Lei gli racconto’ della sua famiglia e lui gli descrisse i meravigliosi paesaggi di Lothlorien che lei non aveva ancora avuto modo di vedere. - Il bosco d’oro e’ davvero meraviglioso—disse lei - Si, Lorien e’ la cosa piu’ meravigliosa che io abbia mai visto – Disse lui sprofondando i suoi occhi in quelli di lei. Lorien si senti’ una vampata di fiamma in tutto il corpo e non pote’ fare a meno di abbassare lo sguardo. Le labbra di Haldir si curvarono in un dolce sorriso.In quel momento si udirono colpi alla porta. Questa si spalanco’ e Gimli irruppe nella stanza. - Capitano Lorien…il re Theoden domanda di te. - Oh Lei si alzo’ , guardo’ per un attimo Haldir. Poi lo copri’ meglio e mentre lo faceva lui le prese dolcemente la mano. Lei gliela accarezzo’ leggermente con un sorriso e segui’ Gimli che non si era accorto di nulla. Rimasto solo Haldir si ritrovo’ a pensare : - Ah, i Nani…..!

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