Alice e Rudi

di AlexMarinuzzi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alice ***
Capitolo 2: *** Rudi ***



Capitolo 1
*** Alice ***


Alice è tornata a vivere a casa Cesaroni dopo la rottura con Francesco.
La sua famiglia l’ha protetta tutto il tempo cercando di non nominare il nome di Francesco quando lei era presente.
E piano piano aveva superato la rottura con il barista.
 
Alice era appena uscita dalla doccia e si stava mettendo un asciugamano sulla testa affacciata alla finestra.
E lì vide qualcosa di inaspettato: Rudi stava baciando la figlia della vicina di casa Cesaroni, Irene se non ricordava male.
 
Sentì qualcosa di inaspettato partirgli dallo stomaco ma non sapeva spiegarsi cosa fosse. Andò di fronte lo specchio per guardarsi.
 
“Ti fa male vero?”
Alice sobbalzò all’indietro dallo spavento. La sua immagine le stava parlando.
“C-chi sei tu?” domandò.
“Beh credo sia ovvio. Sono te.” rispose la sua immagine mentre si osservava le unghie.
“Sto impazzendo.”
“No, non stai impazzendo. Io e te dovevamo parlare da un bel po’ di tempo solo che non ne abbiamo mai avuto la possibilità.”
“Sei la mia coscienza vero?”
“No. Io sono la voce più profonda di te, colei che stai ignorando da un anno e mezzo ormai.”
Alice guardò la sua immagine in modo confuso. Non riusciva a capire.
“Mi guardi così perché non mi riconosci vero? Alice, io sono la voce del tuo cuore.”
La ragazza abbassò lo sguardo in segno di sconfitta. Sapeva che doveva raccogliere bene le idee di quanto accaduto negli ultimi tempi, ma non se l’aspettava che dovesse farlo in questo modo.
“Cosa vuoi da me?” chiese.
“Voglio solo parlare con te e capire cosa ti sta accadendo.”
“Ma come? Tu fai parte di me, sai benissimo cosa mi sta accadendo.”
“E allora perché non hai ancora risposto alla domanda che ti ho fatto all’inizio della nostra conversazione?”
“Beh perché non mi hai detto cosa dovrebbe farmi male.”
“Allora te la rifaccio in modo esaustivo. Ti fa male vedere Rudi così vero?”
“Ecco non lo so nemmeno io. È una strana sensazione. Fino a qualche tempo fa mi moriva dietro e ora…”
“E ci credo. Ti rendi conto di come ti sei comportata con lui?”
“Beh ho solo messo le cose in chiaro. In quel momento stavo con Francesco e non potevo mollarlo. Soprattutto dopo l’incidente.”
“E prima no?”
“Come facevo prima? Mi aveva chiesto di sposarlo, non potevo mollarlo in quel modo.”
“Perché? Eri innamorata di lui?”
“Beh ecco io…”
“Lo vedi? Non lo sai nemmeno tu. Questo è il tuo problema.”
“Il mio problema? E non anche il tuo? Non fai parte di me?”
“Certo che faccio parte di te, ma io in questo momento non stavo parlando con la vera Alice, ma con la parte razionale di Alice, quella che ha preso il sopravvento.”
“Il sopravvento?”
“Certo. Come spieghi il perché hai continuato imperterrita la relazione con Francesco nonostante non l’amassi?”
Alice rimase in silenzio a fissare il suo riflesso.
“Non sai rispondere. Questo perché avevi costruito il tuo bel castello in aria; avevi già progettato la tua vita, il tuo bel matrimonio, la tua laurea e tutto il resto. Tutta una visione nella tua testa. E a me non ci hai pensato?” incalzò la sua immagine.
“Ma certo. C’era Francesco no?” rispose timidamente Alice.
“COSA? Non prendermi in giro Alice. Sai benissimo io per chi batto e non è certamente Francesco!”
“Ok, vuoi sentire che ho sbagliato? Ok, ho sbagliato, non ero innamorata di Francesco e forse non lo sono mai stata.”
“Oh, il primo passo è ammetterlo”
“Ma ora che posso fare? Non posso certamente andare da Rudi e dirgli ‘Sai ho sbagliato con Francesco, non ero innamorata di lui ma di te’.”
“E chi lo dice che devi fare questo? Pensa a come sorprendere Rudi, tipo qualcosa che hai fatto due anni fa e che lui in quel momento non riuscì ad apprezzare.”
“Ma cosa?” chiese Alice.
La conversazione si interruppe appena Mimmo aprì la porta del bagno.
“Ohi Alice tutto ok? Ho sentito che stavi parlando da sola e mi stavo preoccupando.”
“Sì, sì Mimmo tutto bene, stavo ripetendo una cosa per l’esame che devo fare settimana prossima.”
“Ah, meno male.” Mimmo chiuse la porta dietro di sé e Alice notò che aveva portato in bagno il plettro della chitarra di Rudi.
La ragazza lo raccolse e lo stinse nel pugno. Aveva capito ciò che doveva fare. Una cosa che aveva fatto in passato convinta che Rudi già l’amasse.
Da qualche parte doveva avere ancora i numeri di quei musicisti.
Era giunto il momento di ascoltare il suo cuore e di seguire il suo vero amore.

 

A/N Buonasera a tutti ragazzi. Sì sono tornato a scrivere dopo una vita XD Non so se questa storia verrà apprezzata o meno, ma cercherò di migliorarla sempre più. Vi ringrazio in anticipo per aver letto questa storia e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate :)

A presto.

-Malek-

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Capitolo 2
*** Rudi ***


A/N Ciao a tutti ragazzi. È una vita che mancavo dal fandom e mi dispiace; ma ora che sto riguardando la serie dal primo episodio sono stato nuovamente fulminato dall'ispirazione ed essa è venuta per dare un seguito alla mia ultima storia mai pubblicata sui Cesaroni perché in fondo, nonostante siano passati ben sei anni, sapevo che questa storia meritava una conclusione.
Spero vi piaccia. Buona lettura :)


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Rudi corse verso il piano superiore della sua casa per cambiarsi pronto ad accompagnare Alice e suo padre all’aeroporto i quali erano diretti a Londra.

Chiuse la porta alle sue spalle ed aprì l’anta dell’armadio intento a scegliere l’outfit da mettersi.

“Allora, maglia semplice e camicia a quadri rossa...perché no” mugugnò.

“Ma guarda un po’ chi c’è” esordì una figura proprio davanti a lui.

Rudi alzò lo sguardo e trasalì: i capelli lunghi, arruffati e sparati verso l’alto, i piercing sull’orecchio sinistro, la chitarra acustica nera alle sue spalle portata come una borsa a tracolla.

Rudi si stropicciò gli occhi sperando che quella figura sparisse ma ciò non accadde.

Rudi era al cospetto del Rudi di un anno prima.

“Non me ne andrò Rudi” continuò la figura “Stavolta non andrò via. Stavolta non mi caccerai”.

Rudi prese un lungo respiro e rispose “Cosa vuoi...anzi prima di tutto, cosa sei”.

“Rudi Cesaroni, non sai riconoscere la tua coscienza? Sai io posso assumere molte forme: ad esempio” la figura si trasformò nel Rudi bambino pestifero “Nella tua controparte giocosa, oppure” stavolta la figura assunse le sembianze del Rudi del primo anno di liceo “Nella tua controparte fragile. Ma se mi permetti preferisco come mi hai visto all’inizio” la coscienza di Rudi tornò ad assumere le sembianze iniziali.

“E dimmi, questa quale controparte sarebbe?”

“Nessuna in particolare...ho preferito assumere le fattezze di Rudi Cesaroni”

“Ah certo, perché io chi sarei? Marco Cesaroni? O Mimmo?”

“Tu sei chiunque tranne che Rudi...e tu lo sai”

“Senti se sei comparso solo per farmi la paternale anche no eh...non ne ho bisogno. Sono adulto e decido per me” rispose Rudi visibilmente adirato.

“Non sarei una coscienza se non ti facessi aprire gli occhi”

“Senti...arriva al sodo...cosa vuoi? Parlare di me, Mimmo e Irene? Ho lasciato la ragazza a Mimmo da bravo fratello maggiore”

“Ma io non voglio parlare di loro, lo sai” sorrise la sua controparte.

“E di chi sentiamo. Purtroppo non lo so”

“Quanto sei carino quando fai lo stupidotto…Sai benissimo che voglio parlare della donna in lacrime al piano di sotto”

“Alice? Ancora?”

“Quando ne avremmo già parlato?”

“Quando stavo a Londra, da solo, lì l’ho dimenticata ed è per quello che mi sono buttato su Irene”

“AHAHAHAHAHAH. Ma allora sei sempre il solito comico.”

“Non farmi incazzare”

“Io ti faccio incazzare...ti voglio svegliare Rudi...io ti voglio bene”

“Simpatico”

“Davvero Rudi, io ti voglio bene. Ma non ce la faccio a vederti così”

“Così come? Sto alla grande. Ho dimenticato Alice e ho deciso di scopare e basta senza troppe complicazioni” rispose Rudi voltandogli le spalle e sfilandosi camicia e maglia.

“E allora perché pensi ancora a lei?”

Rudi trasalì. Sapeva che questa domanda sarebbe arrivata.

Il ragazzo chiuse gli occhi e si voltò nuovamente stavolta con lo sguardo carico d’odio “Ascolta, te lo dico per l’ultima volta. Con Alice è un capitolo chiuso! Chiaro? Lei mi ha rifiutato! Lei ha confessato a Francesco che l’ha tradito con me! Lei amava lui e basta! Alice non è mai stata innamorata di me” dagli occhi di Rudi iniziarono a scendere lacrime salate ma liberatorie.

La sua coscienza si avvicinò a lui.

“Volevo arrivare qui...perdonami.”

“Ti prego, non ce la faccio. Sono passati mesi ma non ce la faccio…io la amo ancora, sono innamorato di lei, se lei piange il mio cuore va in frantumi. Il mio non è un amore fraterno...il mio è un amore vero.”

“Lo so Rudi… e per questo che io non ti ho capito in questi mesi. Mi hai sempre ricacciato indietro, non ho mai avuto modo di parlarne seriamente.”

“Il suo rifiuto mi ha distrutto”

“Rudi, da quanto tempo la conosciamo? L’hai vista in questi mesi da quando è tornata dalla Grecia quest’estate?”

Rudi annuì.

“Ora dimmi, quella donna con le sembianze di Alice, era effettivamente Alice?”

Rudi stavolta scosse la testa.

“Spiegami il perché”

“Perché Alice non è mai stata una donna così addormentata…quel giorno qui a casa avevo visto i suoi occhi spenti perché stava cercando di inseguire un’illusione.”

“Perché l’hai lasciata andare?”

“Che potevo fare? Inseguirla e dirle di svegliarsi? Che Francesco è un ipocrita?”

“No, però potevi lottare per lei. Tu sei l’unico che poteva farle aprire gli occhi… Rudi, come due anelli... quasi fratelli”

“Che posso fare ora? Andare da lei e dirle...Sai io ti amo ancora, non ho mai smesso di amarti...ci mettiamo insieme ora che sei stata mollata da Francesco?”

“Non devi fare questo Rudi...Tu devi stare con lei...è l’unico modo per riavere la vecchia Alice. Voi siete Rudi e Alice...Quando le farai aprire gli occhi lei capirà...dovremmo aspettare parecchio lo sai, ma tu sei l’unico che può farla ragionare. O meglio, che può farla svegliare”

“Cosa posso fare…”

“Vai con lei a Londra… parla con papà e convincilo… tu devi andare con lei non lui.”

“E Alice? Ha chiaramente detto che vuole papà con lei”

“Alice capirà”

Rudi sospirò profondamente e iniziò a pensare alle parole da dire al padre ma non riusciva a trovarle.

“Ti usciranno non appena sarà il momento giusto...Rudi, insieme ce la faremo. Rudi, lotta per lei. Soffrirai, cadrai, sarai sul punto di mollare, penserai che tutto sia inutile ma non mollare mai…Io nonostante tutto sarò sempre accanto a te. Tu meriti l’amore di Alice e Alice merita il tuo.” sorrise la figura davanti a Rudi che piano piano stava cambiando nuovamente forma.

Rudi guardò le sembianze che stava assumendo la figura davanti a lui e sentì le sue lacrime scendere ancor più copiosamente; il suo ricordo era vivido nel suo cuore, quel cuore che aveva condiviso a metà tra lei ed Alice.

“Mamma…”

Marta continuò a sorridere all’indirizzo del figlio.

“Mamma ti giuro che stavolta non mollo…stavolta ce la farò a conquistare Alice. Stavolta il mio amore sarà ricambiato”

“Bravo piccolo mio…tu sai che non sarai mai solo, sarò sempre accanto a te”

Rudi si asciugò le lacrime, sorrise e si lanciò verso la mamma sperando di poter riuscire ad abbracciarla.

Con grande stupore Rudi sentì il calore del corpo della madre che stringeva le braccia attorno al figlio.

Rudi sciolse l’abbraccio e la mamma piano piano sparì.

“Grazie mamma”.

 

Rudi fece un enorme sorriso e si rimise senza pensarci la maglia che aveva in precedenza.

 

Stavolta non c’erano più ostacoli, non c’erano più Francesco, non ci sarebbero state più Irene, nemmeno Mimmo gliel’avrebbe impedito.

 

Sarebbero stati finalmente Rudi e Alice. Un’emozione senza nome.

 

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