*°* 超自然の - SuperNatural *°*

di vampirosolitario91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- La Caccia Ha Inizio ***
Capitolo 2: *** 2- La Verità ***
Capitolo 3: *** 3- E' La Fine? ***
Capitolo 4: *** 4- Il Viaggio Continua ***
Capitolo 5: *** 5- Il Caso Hyuga (1° Parte) ***
Capitolo 6: *** 6- Il Caso Hyuga (2° Parte) ***
Capitolo 7: *** 7- Uno Strano Incontro ***
Capitolo 8: *** 8- Una Furia Dai Capelli Rosa ***
Capitolo 9: *** 9- Confusione ***
Capitolo 10: *** 10- Sfogo ***
Capitolo 11: *** 11- Scuse ***
Capitolo 12: *** 12- Bacio & Ricatti ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***



Capitolo 1
*** 1- La Caccia Ha Inizio ***


1° la caccia ha inizio
Buonasera a tutti!
Dopo quasi, 9 mesi eccomi qui!
Chiedo scusa a tutti quelli che aspettano (almeno spero) i nuovi capitoli di “Un sogno che si realizza” e “Grazie a quell’incidente”, mi spiace annunciarvi che per il momento sono sospese, tra la fantasia che non c’è e la scuola che mi sta addosso non ho un minuto di tempo.
Vi chiedo ancora scusa, ma spero che questa mia nuova storia vi piaccia!
Come molti noterete, questo primo capitolo assomiglia molto a Supernatural, una serie televisiva, perciò se ne siete fan, non vi resta che leggere… Ma ricordate, non ci saranno i nostri bei fratelli Winchester ma bensì i due fratelli Uchiha…
Leggete e commentate in tanti…
Kiss kiss Vampy



***1° Capitolo - La Caccia Ha Inizio***

Nel cuore della notte, due fratelli vengono avvolti dal buio delle tenebre.
Itachi e Sasuke Uchiha rispettivamente 25 e 22 anni, corpo atletico e scolpito, pelle nivea e delicata, capelli corvini e occhi color petrolio, con la sola differenza che il primo ha i capelli legati in una coda bassa ed è leggermente più alto.
Insieme al padre sono gli ultimi discendenti di una potente e temuta famiglia di cacciatori, gli Uchiha.
Da piccoli pensavano che la loro vita fosse fantastica, che i mostri e le creature malefiche non esistessero ma una notte tutto cambiò. La loro adorata mamma, una bellissima donna sui 30 anni con i capelli e occhi neri venne uccisa da un’orribile demone con gli occhi gialli, dall’allora il padre ha iniziato a dare la caccia a quest’essere, viaggiando e seguendo ogni suo spostamento.
Con il passare degli anni, il più grande dei due fratelli si stancò, scappò di casa abbandonando l’attività di famiglia per dedicandosi allo studio.
Ma poco dopo, il padre Fugaku scomparve e il minore andò in cerca del fratello che intanto si era ricostruito una vita “normale” trovandosi una fidanzata, amici e laureandosi in giurisprudenza.
Come sua abitudine fece irruzione nell’appartamento di nascosto come un ladro, ma Itachi grazie agli allenamenti fatti da bambino, sviluppando tutti i 5 sensi, si accorse della presenza e nell’oscurità lo attaccò.
Combattevano nel buio, ma grazie a un raggio di luna che illuminò il volto dell’intruso, il maggiore lo vide.

<< Sasuke >> disse sorpreso Itachi << mi hai fatto prendere un colpo >>

<< sei fuori allenamen.. >> ma non fece in tempo a finire al frase che l’altro ribaltò la situazione << oh forse no.. >> continuò.

I due si alzarono da terra.
Qualcuno accese la luce, una ragazza molto bella, alta con occhi e capelli blu come il mare e con l’aria assonnata era in piedi vicino all’interruttore.

<< cos’è successo Itachi? >> chiese preoccupata

<< non ti preoccupare Konan, va tutto bene, lui è mio fratello >>

<< asp tuo fratello Sasuke? >> chiese

<< ti spiace se ti rubo un attimo il fidanzato? Dobbiamo parlare di affari di famiglia >> le domando senza tanti giri di parole

<< no >> disse il maggiore << se hai qualcosa da dire lo puoi dire davanti a Konan >> disse infine, andando da lei e mettendole un braccio intorno alle spalle

<< ok, come vuoi… papà è sparito >>

<< sarà da qualche parte a ubriacarsi, e vedrai che quando gli sarà sparita la bronza ritornerà a casa >> gli suggerì

<< non hai capito… papà è andato a caccia ed è sparito da qualche giorno >> disse freddamente

<< scusaci Konan >> disse guardando il fratello fisso negli occhi

 I due ragazzi uscirono da casa.

<< allora cosa stava cacciando? >> gli chiese il maggiore

<< da parecchio tempo, strane sparizioni avvengono nel paese del Fumo, è partito 3 settimane fa e ieri ho ricevuto una sua telefonata, mi diceva che aveva trovato degli indizi sul demone che ha ucciso la mamma >>

<< perché non sei andato con lui? >>

<< avevo una faccenda Vudù nel paese delle Stelle… >> rispose Sasuke

<< e papà ti ha permesso di andare a caccia  da solo? >>

<< ho 22 anni, non sono più un bambino >> marcando l’ultima parola

<< e con ciò? Ti aspetti che lasci tutto per venire con te? >> gli chiese appoggiandosi con la schiena al muro e incrociando le braccia.

<< papà stava inseguendo il Demone, può essere nei guai >>

<< quella del cacciatore non è più la mia vita, ora questa è la mia vita… >>

<< non dire cazzate, rimarrai per sempre un cacciatore che ti piaccia o no! >>

<< ma quella del cacciatore non è la vita che voglio… io voglio studiare e farmi una vita normale, niente a che fare con fantasmi, demoni.. >> gli confessò

<< non puoi fare finta di niente, lo sai che tutte queste creature esistono, non potrai mai avere una vita normale… non ti ho mai chiesto nulla, non ho mai intralciato la tua “nuova” vita, solo per questa volta ti chiedo di aiutarmi.. >> sussurrò

<< va bene, ma non appena lo troviamo torno a casa, non ho intenzione di riprendere a cacciare >> puntualizzò

Itachi rientrò in casa e vide la sua ragazza seduta sul letto che lo aspettava

<< tutto bene? >> gli chiese avvicinandosi

<< si non ti preoccupare… >>

<< ma… >>

<< ma devo partire con mio fratello, l’ho visto molto preoccupato… >> le disse evitando il suo sguardo

<< è tuo padre… parti non ti preoccupare >> gli disse sorridendo e abbracciandolo

Lui la strinse ancora più a se, circondandole la vita con le braccia.

<< prima però voglio dirti una cosa, voglio che tu sappia tutta la verità.. >> disse serio

La fece sedere sul letto e iniziò a raccontarle tutto sulla sua vita, l’infanzia passata ad allenarsi come un soldato, la morte della madre e la sua fuga.

<< so che potrà sembrarti strano, ma non ti sto prendendo in giro, esistono veramente creature soprannaturali >>

<< ti credo, almeno un po’ credo di conoscerti, tu che dici? Certo raccontarmi queste cose così di punto in bianco mi prendi un po’ alla sprovvista, però voglio crederti… >>

Il moro iniziò a preparare una borsa con dentro l’occorrente del viaggio.

<< stai attento, mi raccomando >>

<< non mi succederà nulla… ti amo Konan>> le disse abbracciandola

<< ti amo anch’io >>

Si strinsero l’un l’altro, per scambiarsi un bacio profondo, si guardarono negli occhi e dopodiché il ragazzo uscì e i due fratelli partirono alla ricerca del padre.
I due fratelli rimasero zitti per tutto il viaggio.
Dopo 2 giorni raggiunsero la meta ed eliminarono il fantasma.
Si trattava di uno spirito ancora legato alla sua vecchia casa, nella quale non ci poteva entrare, perché in vita aveva ucciso i suoi bambini, lasciandoli annegare.
Bruciarono l’abitazione per porre fine a tutti gli omicidi, ma del padre nessuna traccia.
In quell’arco di tempo i due si riappacificarono, ritornando come un tempo, inseparabili.
Viaggiavano notte e giorno alla ricerca del padre, ma sembrava sparito nel nulla.
Passarono giorni e giorni, in giro per il mondo a sconfiggere creature malvagie e salvando vite umane.
Finalmente un giorno riuscirono a rintracciare le sue tracce e a trovarlo.
Inseguiva il Demone e loro non persero occasione partecipando alla caccia.
Erano così sicuri di vincere e di portare a termine la loro vendetta, che non avevano calcolato il suo vero potere.
In una casa abbandonata, nel bel mezzo di una fitta foresta trovarono il padre e allo stesso tempo il demone, quest’ultimo si era impossessato del suo corpo.
Era forte e grazie ai suoi poteri scaraventò i due giovani contro il muro immobilizzandoli.

<< piccoli Uchiha, adesso cosa farete? >> chiese il demone con la voce del padre

<< FIGLIO DI PUTTANA ESCI DA NOSTRO PADRE!!! >> gli ordinò il minore

<< Sasuke, Sasuke, la tua mammina non ti ha insegnato l’educazione? >> gli chiese in un ghigno malefico

<< … >>

<< mi ero dimenticato, non poteva… l’ho uccisa >> continuò

<< bastardo, ti ucciderò .. >>

<< in tanti me l’hanno detto, ma nessuno c’ è ancora riuscito… Sapete, avrei potuto uccidervi in qualsiasi momento, all’inizio era un gioco divertente, vedere come voi rischiavate la vita ma adesso questo gioco mi ha stancato, perciò vi farò raggiungere la vostra adorata mamma… >>

<< tu non farai un bel niente.. >> si intromise il maggiore

<< non ti preoccupare Itachi, non mi stavo dimenticando di te.. >> gli rispose avvicinandosi a lui, quando fu a pochi centimetri lo guardò fisso negl’occhi.

<< è impressionante la somiglianza tra voi due, che creature splendide e rare, non sembrate neanche umani >> disse, passandogli una mano sul viso

<< non toccarmi viscido verme >>

<< è un peccato che io debba eliminarmi, ma ho già perso molto tempo con voi, Sasuke saluta il tuo adorato fratellone, vi ritroverete all’inferno >> disse il demone verso il minore, per poi allontanarsi e sollevare un pezzo di ferro che lo scagliò verso il giovane

<< NOOO ITACHIII!!! >> urlò il minore.









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Capitolo 2
*** 2- La Verità ***


2 cap

Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo, chi l’ha messa tra i preferiti e le seguite e mali6 per aver recensito. Un bacione a tutti.

***2° Capitolo - La Verità***

Sasuke era ancora immobilizzato ed era costretto a guardare il fratello morire senza fare nulla. Dentro di sé sentiva una forza sconosciuta che continuava a crescere. Poco distante da lui si trovava la Cold, l’unica pistola in grado di uccidere qualsiasi essere demoniaco.
Cercò di divincolarsi da quella presa che lo immobilizzava.
Doveva assolutamente prendere quella pistola.
Doveva farlo, non voleva perdere ancora qualcuno di caro, non voleva più soffrire, avrebbe scritto lui la parola fine a quella brutta avventura.
Fissava con insistenza la pistola, all’improvviso si mosse, non sapeva cosa stesse succedendo ma non perse la concentrazione e alla fine riuscì nel suo intento, riuscendo anche a liberarsi per poi impugnarla e puntarla verso il demone che stava massacrando il fratello.

<< lascialo oppure sparo bastardo! >>

Il demone si girò.

<< come hai fatto a liberarti? >> gli chiese stupito

<< allontanati da lui o giuro su Dio.. >>

<< cosa farete tu e il tuo Dio? >> gli chiese beffardo interrompendolo << forza spara! Ma tanto so che non lo farai, se uccidi me uccidi anche il tuo adorato papà >> continuò ghignando << a te la scelta >>

Il maggiore era in pessime condizioni, a terra c’era un lago di sangue, l’altro se ne accorse e senza aspettare puntò la pistola verso il nemico e sparò. La pallottola lo colpì a una gamba e dalla bocca dell’uomo uscì del fumo nero che andò a dissolversi nell’aria. Itachi cadde a terra nel suo stesso sangue e accanto a lui il padre.
Sasuke si precipitò da loro e senza indugi chiamò un’ambulanza, in poco tempo furono all’ospedale.
Le condizioni del padre non erano molto gravi, avevano estratto la pallottola, in poco sarebbe ritornato in forma.
Itachi era grave, aveva perso molto sangue e in ospedale il suo gruppo sanguigno era finito, ma fortunatamente lui e il fratello avevano lo stesso gruppo, gli fecero la trasfusione.
Sasuke stava aspettando fuori nel corridoio, i dottori li stavano visitando il padre era già sveglio, mentre il fratello stava ancora dormendo, i medici uscire dalla stanza, ed entrò lui.
Vide il padre seduto nel letto, con la gamba ingessata, e con dei flebi, nel letto di fianco il fratello.

<< Sasuke >>

<< papà >>

<< come stai? >>

<< bene, sono solo un po’ stanco >>

Calò il silenzio, ma questo fu interrotto da un mugolio, Itachi aveva aperto gli occhi e cercava di tirarsi su, Sasuke gli andò incontrò.

<< sta giù, non ti muovere >>

<< Sasuke >>

<< come ti senti? >>

<< sono stato meglio, tu? >>

<< un po’ stanco >>

<< Sasuke vai a prenderci qualcosa da bere >> gli ordinò il padre

Il ragazzo fece quello che gli era stato ordinato, uscì dalla stanza, lasciando i due uomini.

<< tuo fratello di non sbagliare mira >>

<< ma papà ti avrebbe ucciso >>

<< avevate la possibilità di porre fine a quest’incubo… dannazione! >>

<< ti rendi conto di quello che stai dicendo? >>

<< NO! TU NON TI RENDI CONTO DELLA SITUAZIONE, ADESSO QUEL DEMONE NON CI LASCERA’ IN PACE, LO VORRA’ A TUTTI I COSTI >> gli urlò contro il padre

<< COSA STAI DICENDO PAPA’? COSA VORRA’? SPIEGATI, BASTA CON TUTTI QUESTI SEGRETI, IO E SASUKE ABBIMO IL DIRITTO DI SAPERE LA VERITA’ >> gli rispose a tono

<< DANNAZIONE!! >>

<< papà per favore… è anche per questo motivo che me ne sono andato, non ce la facevo più a vivere nella menzogna, anche quando io e Sasuke eravamo piccoli, ho sempre dovuto raccontargli bugie, adesso voglio sapere la verità >>

<< tuo fratello, il demone adesso lo vorrà… >> iniziò

<< Sasuke? >> chiese stupito

<< lui ha dei poteri e il demone sta cercando tutti quelli come lui, per reclutarli nel suo esercito per dominare il mondo >>

<< come sai queste cose?  >>

<< … >>

<< PAPA’, COME SAI QUESTE COSE? >>

<< quando la mamma è morta, nella stanza di tuo fratello si trovava il demone, lo stava per portare via, ma gliel’ho impedito, successivamente ho scoperto i suoi piani… >>

<< Sasuke lo sa? >>

<< no, è tu non glielo devi dire, per nessun motivo! Non so ancora se è a conoscenza dei suoi poteri, ma più tardi lo scopre meglio è .. >>

<< forse hai ragione, l’ho visto molto stanco >>

<< è da due giorni che ormai non dorme, ti ha anche donato il suo sangue, è un miracolo che si regga ancora in piedi >>

<< è strano che non torni, ormai è fuori da 5 minuti >> disse preoccupato

Sasuke si era diretto vero il distributore delle bibite e dopo aver preso delle bottigliette d’acqua, fece per ritornare indietro, ma qualcosa attirò la sua attenzione.
Un qualcosa di strano e veloce gli era appena passato davanti, incuriosito andò alla sua ricerca.
Scese giù negli scantinati dell’ospedale. .
Regnava un’atmosfera cupa e tetra, la porta alle sue spalle si chiuse violentemente, scese gli scalini cercando di non cadere vista l‘assenza di luce, quando scese anche l’ultimo si accesero all’improvviso le luci, che illuminarono la stanza piena di scatole e di polvere, con una figura al centro.
Aveva un aspetto sconosciuto. Una figura alta e magra, con la pelle pallida, lunghi capelli neri e due occhi gialli, che gli davano un’aria viscida.

<< ma che bello rivederti Sasuke >>

<< questa voce.. >>








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Capitolo 3
*** 3- E' La Fine? ***


3- è la fine?

Ecco qui un nuovissimo capitolo.
Ringrazio tutte le persone che l’hanno letta e quelle che l’hanno messa tra i preferiti e le seguite, anche se mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Un ringrazio speciale a Gloryna93.
Aspetto i vostri commenti
Kiss Vampy



***3° Capitolo - E' La Fine?***

<< m-ma questa voce >>

Era la stessa che aveva suo padre quando il demone si era impossessato del suo corpo.

<< non mi sono ancora presentato, il mio nome è Orochimaru >> disse alzandosi, dirigendosi verso di lui.

<< cosa vuoi ancora? >>

<< cosa voglio mi chiedi? Voglio te, voglio che tu diventi un mio fedele soldato, ecco cosa voglio.. >>

<< tu sei pazzo, non diventerò mai un tuo sottoposto >>

<< se la metti su questo piano >>

Orochimaru, con un gesto della mano scaraventò lontano il ragazzo, che sbattè violentemente la testa.

<< bastardo >> sussurrò Sasuke, ormai sentiva le forze che l’abbandonavano, gli era anche solo difficile muovere un muscolo figuriamoci mettersi in piedi.

Vide il demone avvicinarsi e farsi chino su di lui

<< hai cambiato idea Sasuke? >>

<< mai >>

<< vedrai che alla fine accetterai la mia offerta.. >> continuò ghignando

Gli mise una mano sul petto, strappandogli la maglietta che indossava, svelando il suo torace perfetto

<< è quasi un peccato rovinare il tuo corpo, ma sono costretto >>

Le sue unghie affilate andarono a perforare la carne del giovane che iniziò ad urlare dal dolore, il sangue iniziò a sgorgare velocemente ma nonostante le grida, il mostro continuava la sua opera e ad ogni attacco le unghie andavano sempre più affondo.
Fortunatamente in aiuto del moro arrivò il fratello, che non appena lo vide a terra con il mostro attaccò quest’ultimo che aveva un’aria soddisfatta del suo lavoro.

<< maledetto >>

<< mi sono divertito questa sera, spero di rivederti presto Itachi >> detto questo si dissolse

<< Sasuke! Sasuke! mi senti? forza svegliati fratellino >> iniziò a scuoterlo, ma senza risultati e anche se ancora un po’ dolorante e stanco, prese in braccio in fratello uscendo dallo scantinato.

Chiamò subito aiuto e dei medici accorsero.
Portarono il minore nella stanza operatoria e dopo 2 ore di operazioni finalmente un medico si degnò di uscire dalla camera.
Itachi e il padre che nel frattempo l’aveva raggiunto grazie alla sedia rotelle andarono incontrò al dottore.

<< abbiamo fatto tutto quello che era possibile >> iniziò il medico

<< cosa vuole dire? >> lo interruppe il maggiore

<< l’operazione è andata bene, ma ora suo fratello si trova in coma,  soltanto se non si arrenderà potrà risvegliarsi, non ci tocca altro che attendere >> detto questo ritornò nella camera.

Il padre e il figlio erano senza parole, sconvolti.
Entrarono nella stanza del ragazzo e lo videro su quel letto d’ospedale, dove poco prima erano anche loro, ma a differenza sua.
Non erano stati in grado di proteggerlo, come aveva fatto lui con loro.
Passarono giorni e giorni, Itachi si riprese del tutto e la stessa cosa il padre.
Durante la notte, il figlio maggiore si era addormentato al capezzale del fratello, e Fugaku lentamente senza farsi sentire uscì dalla camera.
Si diresse verso lo scantinato, scese le case e si posizionò al centro.
Disegno un cerchio con una stella al centro con un pezzo di gesso, all’interno posizionò un recipiente con dentro una zampa di gallina, una sua fotografia, terra benedetta, per finire prese un coltello e si tagliò un polpastrello, facendo cadere una goccia di sangue all’interno, per poi dargli fuoco.
Le luci si spensero all’improvviso, così come anche il fuoco.
L’uomo si alzò e si voltò, trovandosi faccia a faccia con Orochimaru.

<< Uchina, non mi sarei mai aspettato che tu mi evocassi >> disse in un ghigno

<< fai svegliare Sasuke >>

<< lo sai che io non faccio niente per niente, ormai il tuo adorato figlioletto è all’inferno, io non posso fare più niente.. >>

<< ti darò la Cold >>

<< non posso togliere dall’inferno un’anima… questo lo sai bene Uchiha >>

<< la mia anima in cambio di quella di mio figlio >>

<< mmh… proposta ragionevole, ma voglio anche la Cold >>

<< va bene, ma prima voglio vedere mio figlio vivo >>

<< nessun problema >> disse infine sparendo

Fugaku uscì dal sotterraneo e si diresse verso la camera, si fermò sulla soglia della porta, vedendo con gioia che si era ripreso. I due fratelli lo videro e gli sorrisero, ritornò poi nella sua camera aspettando la fine.
I due non sospettavano nulla, finchè non videro numerosi medici che correvano da una parte all’altra del corridoio, incuriositi uscirono dalla camera e con loro grande orrore li videro entrare nella stanza del padre, si affrettarono e trovarono i medici che cercavano di rianimarlo, finche non sentirono e video il monitor che segnalava senza vita.
Il medico confermò l’ora del decesso.









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Capitolo 4
*** 4- Il Viaggio Continua ***


4-il viaggio continua Eccomi qua!!
Buonasera a tutti. Pronto per voi un nuovissimo capitolo di Supernatural.
Un ringrazio speciale e un bacio vanno a Gloryna93 e saku_93.
Ragazze per l’arrivo di Sakura dovrete attendere ancora un paio di capitoli, spero riusciate a resistere, grazie ancora per i commenti kiss.
Ringrazio anche le persone che l’hanno messa tra i preferiti, le seguite e chi ha semplicemente letto.


***4° Capitolo - Il Viaggio Continua***

Passò una settimana e poi ripartirono.
Sasuke durante il funerale era rimasto impassibile, non aveva ancora pianto o sfogato il suo dolore.
Sfogliando il diario del padre trovarono una strana coordinata, con affianco un nome “Konoha House” e a bordo della loro fedele Impala del '67 raggiunsero il luogo in poche ore.
Si ritrovarono davanti a una catapecchia di bar, che con una folata di vento sarebbe caduta a pezzi, il maggiore entrò dal retro e il minore davanti.
L’interno non era così male come pensavano, c’erano tavolini e sedie, un lungo bancone con dietro ogni tipo di bibita alcolica, varie locandine di film, un jubox e un tavolo da biliardo con su una figura all’apparenza maschile.
Si avvicinò al bancone ma senti il rumore di un fucile e subito dopo la canna puntata nella schiena

<< non ti muovere >> gli ordinò una voce femminile

<< sai se punti un fucile alla schiena a qualcuno in quel modo è facile fare.. >> non finendo neanche la frase la disarmò, togliendo il proiettile << così >>.

Ma la ragazza reagì, tirandogli un pugno in faccia e disarmandolo a sua volta.

<< Itachi, mi scoccia chiedertelo ma ho bisogno di aiuto >> disse premendosi la mano sul naso

<< vorrei aiutarti Sasuke, ma pure io sono in difficoltà >> ripose il fratello, che entrò nella sala con le mani dietro alla testa, minacciato da una donna

<< Itachi, Sasuke… Uchiha? >> chiese

<< si >> risposero in coro

<< mamma li conosci ? >> chiese la ragazza

<< sono i figli di Fugaku Uchiha >> disse rivolta alla figlia << salve ragazzi io sono Tsunade, e lei è mia figlia Ino >>

La prima era una donna sui 40 anni, alta, robusta e ben proporzionata, i capelli biondo scuro e gli occhi nocciola. La figlia, era leggermente più bassa della madre, fisico esile, pelle chiara, lunghi capelli biondi legati in una coda di cavallo e due occhi azzurri come il cielo.
I due ragazzi guardarono le due donne, che li fecero accomodare vicino al bancone servendogli della birra.
Le raccontarono quello che era accaduto.

<< mi dispiace per vostro padre, sapeva che eri molto legato >> disse Tsunade a Sasuke

<< non si preoccupi, grazie >> le rispose con aria strafottente

<< allora ragazzi cosa posso fare per voi >>

<< vorremmo sapere se tu hai notizie sul demone >>

<< mi dispiace ragazzi ma non vi posso aiutare, però conosco qualcuno che potrebbe farlo… Shikamaru! >>

L’uomo che stava sul tavolo da biliardo si svegliò all’improvviso e anche se contro voglia, scese e li raggiunse.

<< quello ci dovrebbe aiutare? >> chiese scandalizzato Itachi

Davanti a loro stava un ragazzo sui 25 anni, alto, con i capelli neri legati e gli occhi scuri. La sua pettinatura lo faceva assomigliare a un ananas e la sua espressione era buffissima, altro che ragazzo normale, assomigliava a uno zombie.

<< è un genio >> li informò la biondina

<< cosa vuoi Tsunade? >> chiese svogliato

<< hanno bisogno del tuo aiuto >>

<< questa roba è il frutto del lavoro di nostro padre, vediamo che ci tiri fuori.. >> lo sfidò Sasuke, avvicinandogli il diario

Iniziò a sfogliare i vari fogli che riempivano il diario

<< ma dai, sono un mucchio di stronzate, nessuno può trovare un demone in questo modo >>

<< nostro padre si >>

<> disse sorpreso

<< puoi localizzarlo o no? >> chiese il maggiore

<< sii.. datemi 51 ore esatte >>  

Detto questo entrò in una stanza, lasciandoli da soli con le due donne
Itachi notò una strana cartelletta vicino al registratore di cassa e chiese cosa fosse a Tsunade

<< era per un mio cliente, ma se vuoi dare un’ occhiata >> gli rispose consegnandogliela. Iniziò a sfogliarla

<< ehi Sasuke, vieni qui, c’è lavoro per noi >>

<< mmh? >>

<< leggi >>

C’erano vari articoli di giornali, ma tutti riguardanti lo stesso argomento.
Lo stesso giorno di ogni anno, un componente di una famosa famiglia veniva ritrovato morto in circostanze misteriose. La famiglia in questione era quella degli Hyuga, una delle più potenti del paese.
Erano già morti 5 componenti della famiglia.

<< forza, andiamo a dare un’occhiata >>

<< a presto >> li salutò Tsunade

Uscirono sotto lo guardo delle due donne, Ino fino a quel momento non aveva tolto gli occhi di dosso da Sasuke.












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Capitolo 5
*** 5- Il Caso Hyuga (1° Parte) ***


5 il caso hyuga

Buonasera a tutti!!
Siamo arrivati al 5° capitolo, spero vi piaccia.
Ringrazio con tutto il cuore chi ha recensito: narutiana - Ronnie_93 - Ainsel - tenny_93, spero anche questo capitolo vi piaccia un bacio!!
Ps: per un mesetto circa non riuscirò ad aggiornare, come la maggior parte saprà, martedì 22 iniziano gli esami di maturità e io sono una delle tante che dovrà affrontarli, perciò sarò presa dallo studio (che palle, guardate come devo passare metà delle mie vacanze super meritate ç__ç ndVampy)
Leggere e recensite
Kiss

***5° Capitolo - Il Caso Hyuga (I Parte)***

Erano passate 2 ore da quando erano partiti ed era calata la notte, intanto che Sasuke guidava, il fratello faceva altre ricerche sul caso.
Dopo 10 minuti arrivarono davanti un’enorme villa in stile antico, perlustrarono il territorio e dopo di che, cercarono un hotel per la notte.
La mattina si alzarono presto e si diressero verso la villa, citofonarono e il cancello si aprì, ma davanti a loro spuntò fuori un uomo, alto quasi 2 m e di corporatura robusta

<< buongiorno, siamo agenti dell’FBI >> disse il minore, mostrandogli il suo distintivo

L’uomo li squadrò da capo a piedi, aveva di fronte due giovani sui vent’anni vestiti con giacca e cravatta. Non si oppose e si fece da parte, facendoli entrare.
Un uomo anziano li fece accomodare all’interno della villa, portandoli nello studio del padrone di casa.
Attesero alcuni minuti, poi sentirono la porta aprirsi e si girarono.
Davanti a loro stava una giovane graziosa della loro età, anno più anno meno, non molto alta, pelle diafana, capelli corti neri con riflessi blu e gli occhi color lilla.

<< buongiorno, mi dispiace di avervi fatto attendere >> si scuso la ragazza

<< non si preoccupi, siamo gli agenti dell’FBI Becker e Hutton >> si presentarono sotto falso nome

<< sono Hinata Hyuga, posso sapere il motivo della vostra visita? >>

<< ci hanno affidato il vostro caso e degli strani incidenti che accadono ogni anno >>

<> rispose rattristandosi

<< è stata lei a ritrovare tutti i cadaveri, può raccontarci .. >>

Fece un sospiro per poi iniziare a raccontare

<< il primo a morire fu mio nonno, lo trovai nella sua stanza esattamente 5 anni fa, il 3 Maggio. Come tutte le sere andai a chiamarlo per informarlo che era pronta la cena e non udendo alcuna risposta entrai nella sua stanza, lo trovai a terra morto un uno strano simbolo in fronte. La stessa cosa accadde per mia nonna, mia zia, mio zio e mio padre. Ognuno di loro morì lo stesso giorno di un anno dopo e tutti loro avevano quello strano simbolo >>

<< potrebbe farci uno schizzo del simbolo ? >> 

Prese carta e penna e iniziò a scarabocchiare

<< ecco, è simile a questo >> disse porgendo il foglio

C’era disegnata una croce, anzi assomigliava più a una svastica, la stessa che usavano i nazisti, ma questa era più complessa, con a lato delle linee orizzontali.

<< grazie per le sue informazioni, appena scopriremo qualcosa l’avvertiremo >> detto questo uscirono dalla villa accompagnati dalla ragazza.

<< allora cosa ne pensi? >> chiese il maggiore all’altro

<< le morti sono sospette e calcolando che la polizia non ha trovato indizi, di sicuro si tratta di un fantasma >>

<< pensi alla vendetta? >> 

<< è l’unica cosa che mi viene in mente.. dobbiamo scoprire di chi si tratta >>

<< e scoprire il significato di quel simbolo >>

Ritornarono all’hotel ed entrarono nella loro stanza, e si misero subito all’opera.

<< secondo te tra Tsunade e papà ci sia stato del tenero? >> chiese all’improvviso Itachi

<< non credo >>

<< perché non ci ha mai parlato di lei? >>

<< non so, magari hanno discusso >>

<< hai notato che nostro padre discuteva sempre con tutti.. >> ma l’altro non rispose, continuando il suo lavoro << non mi piace il tuo comportamento >>

<< che vuoi dire? >>

<< voglio dire che questa tua apparenza da forte e silenzioso è una grande stronzata >>

<< oh ti prego >>

<< non stiamo parlando di una persona qualunque, so cosa provavi per nostro padre.. >>

<< piantala Itachi, cosa vorresti che buttassi fuori tutto come fai tu? >>

<< no non si tratta di questo, non mi interessa come affronti questa cosa, l’importante è che l’affronti >>

<< tsk >>

<< sono tuo fratello, voglio essere sicuro che tu stia bene >>

<< io sto bene! STO BENE! STO BENE OK, IL PROSSIMO CHE MI CHIEDE COME STO.. GIURO CHE LO PRENDO A PUGNI, DEVI SMETTERLA DI SCARICARMI ADDOSSO TUTTI I TUOI PROBLEMI>> rispose alterato il minore

<< ma di che stai parlando? >>

<< è molto interessante questo tuo improvviso interessere per nostro padre, o che cosa avrebbe voluto che facessi, Itachi hai passato tutta la vita a litigare con papà, anche l’ultima volta che vi siete visti e adesso che è morto vuoi sistemare le cose? Beh mi dispiace ma non puoi è un po’ troppo tardi >>

<< perché mi stai dicendo questo? >>

<< perché voglio che tu sia onesto con te stesso! Io sto affrontando la morte di  papa’ e tu?>>

Si guardarono dritti negli occhi senza parlare

<< vado a chiamare Tsunade, magari sa qualcosa >> Itachi si allontanò dalla stanza lasciando da solo il fratello.

Sasuke dopo averlo seguito con lo sguardo si sdraiò sul letto, ripensando agli ultimi avvenimenti.
Si sentiva in colpa per aver risposto in quel modo a suo fratello, ora della fine si trattava sempre di suo fratello maggiore, lo stesso che da piccoli lo proteggeva, che lo confortava nei momenti di debolezza, ma era anche quello che aveva lasciato lui e suo padre.
Si sentiva uno stupido forse non era Itachi che doveva essere sincero con se stesso, ma lui, e con questi pensieri cadde tra le braccia di Morfeo.
Itachi rientrò nella stanza dopo un’oretta, e trovò il fratello che dormiva, non se l’era prese per la litigata di prima, era abituato a litigare con suo fratello e non se la prendeva mai, lo conosceva bene, e sapeva che era orgoglioso e quasi mai esprimeva i suoi sentimenti, ma lui voleva solo aiutarlo.
Svegliò il fratello per informarlo delle novità

<< hai scoperto qualcosa? >> gli chiese

<< il padre di Hinata aveva un fratello gemello Hizashi e quando il capo famiglia dovette passare l’attività
di famiglia, l’affidò al primo, diseredando l’altro, che lasciò la casa con la promessa di vendicarsi, almeno per quello che sapevano i giornalisti >>

<< quindi pensi che il colpevole sia il fratello, Hizashi? >>

<< si, e non è tutto >> aprì il computer e l’accese

<< leggi qui >> gli ordinò

L’articolo diceva :“il famoso Hizashi Hyuga diseredato della nobile famiglia, è stato trovato morto insieme al figlio Neji Hyuga, la polizia presuppone che si sia trattato di omicidio >>

<< non capisco, perciò le vittime non sono 5 ma 7 >>

<< ma padre e figlio non sono morti nella villa di famiglia non avevano neanche quella croce sulla fronte >> lo informò il maggiore

<< ci conviene andare a fare un’altra visita alla ragazza >>

Ritornarono alla villa

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Capitolo 6
*** 6- Il Caso Hyuga (2° Parte) ***


6 - IL CASO HYUGA Salve a tutti!
Dopo non so quanto tempo eccomi finalmente tornata.
Sono lieta di annunciarvi che dal prossimo capitolo farà la sua comparsa Sakura, per la gioia di tutti i suoi fan.
Un bacione a  mali6 - Ronnie_93 - Vaius che hanno recensito lo scorso capitolo.
A presto kiss.


***6° Capitolo - Il Caso Hyuga (II Parte)***

<< avete scoperto qualcosa ? >> chiese la giovane

<< lei cosa sa riguardo all’omicidio di suo zio e di suo cugino? >>  

<< non ne so molto al riguardo, so soltanto che i rapporti non erano buoni, però ricordo che una sera venne a trovarmi il mio defunto cugino, mi chiese se potevo prestargli dei soldi, perché suo padre era nei casini, io volevo aiutarlo ma ci sorprese nostro nonno e mio padre, lo cacciarono dalla casa, dopo di che trovarono i loro corpi >>

<< abbiamo capito, ci scusi ancora se l’abbiamo disturbata >>

<< nessun disturbo, vi sarei molto grata se questa sera vorreste venire al party che darò, mi farebbe molto piacere >>

<< grazie per l’invito, ci penseremo >>

Uscirono dallo studio e scesero le scale che portavano al piano terra.
Salirono in macchina e si intrufolarono grazie al computer in quello degli Hyuga, non fu un gioco facile ma alla fine ce la fecero.
Trovarono informazioni utili, il capo della casata aveva assoldato un killer professionista per uccidere il figlio e il nipote, scoprirono pure il significato di quello strano simbolo.
Nell‘antichità, era stato il simbolo rappresentante la loro casata e chi la disonorava o era ritenuto colpevole di qualcosa glielo si imprimeva sulla fronte.
Passò il tempo e arrivò sera.
Decisero che Itachi sarebbe andato alla festa, mentre Sasuke a cercare le tombe.
Il primo per la seconda volta nella giornata ritornò alla villa, con grande gioia della padrona, che non appena lo vide, gli andò in contro.

<< sono felice di vederla, il suo collega non è venuto? >>

<< aveva altri impegni, la ringrazio ancora per il suo invito >>

<< mi chiami Hinata e non mi dia del lei, mi fa sentire vecchia >> gli chiese sorridendo

<< allora ti chiedo la stessa cosa Hinata, chiamami Itachi >> ricambiando il sorriso

I due ballarono per un po’ poi la ragazza si allontanò, salendo al primo piano.
Intanto Sasuke, stava passando la serata in compagnia dei morti, quello era già il secondo cimitero in cui cercava i due ma ancora niente, non aveva trovato niente neanche su internet, ma finalmente dopo tanti sforzi trovò la tomba del gemello.
Sulla lapide non c‘era il nome ma soltanto quello strano simbolo.
Iniziò a scavare, aprì la cassa, cosparse lo scheletro di benzina per poi dargli fuoco.

<< bene! Anche questa è fatta >>

Itachi stava ancora aspettando la sua dama, ma non vedendola si preoccupò.
Salì le scale e iniziò a cercarla per tutte le stanze,  a vide, era a terra nell’ultima camera infondo al lungo corridoio.
La chiamò, ma lei non rispose.
Si mise a correre, era quasi arrivato davanti alla stanza quando la porta si chiuse violentemente impedendogli di entrare.
Cercò di aprirla, ma senza nessun risultato, chiamò il fratello

<< pronto? >>

<< Sasuke cosa cazzo stati facendo? >>

<< ho bruciato il cadavere e adesso sto arrivando .. >>

<< hai bruciato quello sbagliato >>

<< COSA? >>

<< adesso non ho tempo da perdere, ritorna al cimitero e brucia il cadavere giusto, altrimenti Hinata raggiungerà i suoi parenti >> detto questo spense il cellulare e cercò di aprire la porta.

Per il corridoio trovo una vecchia ascia, la prese e si avventò contro la porta, dopo tre, quattro colpì riuscì ad entrare.
Davanti a se c’era la ragazza priva di sensi e accanto a lei chino un giovane, dai tratti molto somiglianti con quelli della giovane, aveva lunghi capelli castani, pelle chiara e gli occhi uguali a quelli di Hinata.

<< allontanati da lei >> gli ordinò

Il fantasma si girò verso di lui e lo attaccò.
Itachi lo scansò estrasse la pistola caricata a sale e colpì il fantasma, che per un momento svanì per poi ricomparire.
Continuò a sparare per tenerlo lontano tanto da riuscire ad arrivare alla ragazza ancora svenuta e crearsi una barriera protettiva con il sale.
Infatti il sale era uno dei tanti mezzi difensivi che teneva lontano gli spettri e tante volte gli eliminava.
Riuscì a creare un cerchio con lui all’interno e la giovane.
Ma il fantasma non si arrendeva, anche se inutilmente cercava di colpirlo, con il passare dei minuti gli occhi vitrei di Neji diventarono rossi e la sua potenza aumentò, riuscendo a diminuire la potenza della barriera.
Il moro non sapeva cosa fare, lo scudo non sarebbe durato ancora molto pregò che il fratello trovasse la giusta tomba e la bruciasse.
Hinata iniziava a riprendere i sensi, e quando si trovò di fronte il cugino morto lanciò un urlo facendo sobbalzare Itachi.

<< stai tranquilla non può farci del male per ora… >> la rassicurò

<< per ora? >> chiese spaventata

<< andrà tutto bene >>

Si strinse a lui confidando nelle sue parole.
Intanto Sasuke era ritornato al cimitero correndo, quel caso iniziava a stufarlo.
Trovò la tomba, questa volta quella giusta, si rimise a scavare e finalmente trovò lo scheletro, lo cosparse di benzina e lo bruciò.
Era stanco morto (tanto per restare in tema) e si accasciò a terra.
Nella villa il cerchio di sale creato da Itachi aveva perso potere e non appena svanì, lo spettro scaraventò dall’altra parte della stanza il ragazzo, per poi avvicinarsi alla cugina.
Il moro non aveva più forze, gli occhi iniziavano a chiudersi dalla stanchezza, l’ultima cosa che vide fu il fantasma svanire e Hinata correre verso di lui.

Si risvegliò trovandosi in un letto, diede uno sguardo in giro, trovò la ragazza e suo fratello seduti a un tavolo intenti a parlare, quando si accorsero di lui gli andarono incontro.

<< come ti senti? >> chiese preoccupata la corvina

<< bene, era sono stanchezza >>

<< ma bravo è così che fai il tuo lavoro? >> chiese il fratello scherzando

<< se qualcuno non sbagliava tomba… >> precisò il maggiore << come stai? >> chiese rivolto alla giovane

<< bene, nonostante quello che ho visto e quello che tuo fratello mi ha raccontato >> confessò in un timido sorriso

Calò il silenzio ma venne rotto da uno squillo di un cellulare, Sasuke rispose e si allontanò un poco dai due, terminò la chiamata e ritornò da loro.

<< era Shikamaru, andiamo >>

<< dovete andare? >> chiese Hinata

<< è una cosa di lavoro, molto importante >>

<< beh allora grazie per tutto quello che avete fatto e se avrete bisogno, potete trovarmi chiamando su questo numero >> gli disse consegnando loro un biglietto da visita

<< grazie >>

Detto questo i due ragazzi uscirono dalla villa e con la loro Impala di diressero verso il Konoha House.









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Capitolo 7
*** 7- Uno Strano Incontro ***


5 il caso hyuga


Buon pomeriggio a tutti!!
Siamo arrivati al 7° capitolo, spero vi piaccia.
Ringrazio con tutto il cuore chi ha recensito: narutianamali6 spero che anche questo capitolo vi piaccia, un bacio!! 

Vampy!


***7° Capitolo - Uno Strano Incontro***

Ormai erano quasi le 3 di notte e le strade erano deserte.
Alla guida c’era Sasuke che poco a poco accelerava sempre di più.

<< senti non ho intenzione di morire >>

<< Itachi non rompere >>

<< rallenta… è stata una serata movimentata e non ho voglia di sorbirmi anche la polizia >>

<< sisi certo.. >> e per tutta risposta il minore accelerò alzando anche il volume della musica.

Itachi era al limite della sopportazione, in quel momento avrebbe voluto tanto strangolare il fratello. Era sempre stato un pazzo alla guida e in quel momento stava superando i 200, non si fermava neppure ai semafori e per giunta stava iniziano a piovere.

<< sul serio, rallenta sta anche piovendo >>

<< tsk >>

Fece come gli era stato detto, anche se non rispettò i limiti permessi.
La pioggia cadeva violentemente sulla strada e sulla macchina, da mezz’ora ormai nessuno dei due parlava e la radio era stata spenta.
Entrambi avevano gli occhi fissi sulla strada.
Sasuke stava superando per l’ennesima volta un semaforo rosso a un incrocio, ma questa volta una moto sfrecciò davanti a loro.
Il muso dell’auto prese la coda della moto che la fece cadere e con essa il suo conducente.
Da una parte c’era la moto nera, una Yamaha e dall’altra la macchina dello stesso colore.
I due fratelli scesero dall’auto, il maggiore andò verso la persona a terra mentre l’altro si preoccupò della sua macchina.
Il motociclista era seduto a terra, con una mano sul casco, stava cercando di capire cosa fosse successo e si vide davanti un ragazzo moro.

<< è tutto ok? >> chiese preoccupato, offrendogli la mano, ma l’altro si alzò da solo, rifiutando l’aiuto.

Itachi si accorse solo ora che la persona davanti a lui non era un ragazzo ma bensì una ragazza.

<< ma chi vi ha dato la patente? >> gli chiese aggredendolo

<< non prendertela con me, è lui che stava guidando >> le disse Itachi indicando il fratello, ancora tutto preoccupato per la sua auto.

La misteriosa ragazza, superò il maggiore dei due e si diresse verso l’altro.

<< non sai che quando il semaforo è rosso ci si ferma? >> chiese a Sasuke, ma quest’ultimo non la degnò neppure di unno sguardo

<< sto parlando con te, emo da quattro soldi >>

Alla parola “emo” e per di più “da quattro soldi” finalmente la degnò della sua presenza.
Davanti a lui stava una ragazza, a giudicare dalle forme molto generose messe in risalto da una tuta in pelle da motociclista nera con delle strisce rosse sui fianchi.

<< non chiamarmi emo! >>

<< se è l’unico modo per avere la tua attenzione >>

<< che diame vuoi, non vedi che stavo controllando la mia auto >>>

<< ma che bravo, mi fai quasi fuori e ti preoccupi della tua auto? Almeno il tuo amico è venuto a vedere come stavo >>

<< non c’era bisogno che venissi pure io… >>

Intanto Itachi li aveva raggiunti, quei due non promettevano niente di buono.

<< emh.. ragazzi calmatevi >>

<< non ti intromettere! >> gridarono insieme i due

<< guarda cos’hai combinato alla mia splendida moto, la tua ferraglia l’ha distrutta >>

<< ferraglia? >> chiese cercando di mantenere la calma

Itachi cominciava seriamente a preoccuparsi, conosceva bene suo fratello, era una persona calma, ma quando lo si chiamava “emo” o quando si insultava la sua adorata Impala diventava un’altra persona e quella ragazza aveva commesso un grande errore.

<< non osare insultare la mia macchina ragazzina >>

<< ragazzina? >>

<< ragazzina… >> continuò lui ghignando

Il maggiore vista la situazione aveva avuto la brillante idea di rientrare in macchina e godersi la scena in santa pace, la discussione sarebbe durata molto e di stare sotto la pioggia a discutere come stavano facendo loro e beccarsi magari pure una polmonite non gli andava proprio.

<< come ti premetti!! non sono una ragazzina emo mal riuscito >>

<< emo mal riuscito? >>

<< guarda cos’hai combinato alla mia moto… >> quasi con le lacrime agli occhi

<< tsk.. >>

<< e per di più, il mio casco è distrutto, voglio pagati tutti i danni >> disse lei togliendosi il casco nero.

La visiera era saltata e su tutto il casco c’erano varie crepe, ormai era da buttare.
Sasuke osservò la ragazza mentre lo sfilava dalla testa, pelle candida bianca, occhi verdi e lunghi capelli rosa bagnati per via della pioggia.
Per un attimo restò senza parole, era davvero una ragazza molto bella, ma si ricordò subito di quello successo e così riprese a discutere.
Ma non era l’unico sorpreso dalla bellezza della ragazza, anche Itachi che si stava gustando comodamente la scena era rimasto a bocca aperta.

<< voglio tutti i dati, devi ripagarmi i danni >>

<< io non ti pago un bel niente >>

<< sei stato tu a non rispettare il codice stradale e tu hai commesso questo incidente >>

<< tsk >>

<< d’accordo, se la metti così >> sul volto della ragazza si dipinse uno strano ghigno

La rosa si diresse verso la sua moto e Sasuke convinto che la storia fosse finita aprì la portiera per rientrare in macchina, ma mentre la stava chiudendo, la misteriosa motociclista era davanti a lui, di fronte al cofano della macchina con in mano un piede di porco.
I due la guardarono curiosi, soprattutto il primo, che riscese e le andò incontro.

<< prova a fare quello che penso e sei morta >> la minacciò

<< senti emo, è stata una giornata molto faticosa, è da 3 giorni che non dormo e davvero non voglio arrivare a questo punto, perciò dammi i tuoi dati altrimenti la tua bella auto diventa un modellino da mettere sulle mensole >>

Vedendo che la ragazza non avrebbe ceduto molto facilmente, decise di accontentarla, vedeva che era stanca, come d’altronde lo era pure lui e in più erano entrambi bagnati fradici.
Nel giro di 5 minuti risolsero la questione per poi prendere strade differenti.
In macchina il fratello lo guardava curioso.

<< perché mi guardi così >> chiese infastidito

<< quella ragazza ti piace >>

<>

<< mmh… di solito tu non ti comporti in questo modo, mantieni sempre la calma, ma non con quella ragazza >>

<< se puoi chiamare una ragazza, una che urla peggio di una posseduta >>

<< beh non aveva tutti i torti, io ti avevo detto di andare piano e di rispettare il codice stradale, ma vuoi sempre fare di testa tua… >>

<< non rompere >>

<< gli hai dato i dati falsi vero? >>

<< ovvio, secondo te davo a quella pazza i miei veri dati, dopo che mi ha insultato e minacciato la mia auto >>

“povero me… “ pensò sconsolato Itachi



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Capitolo 8
*** 8- Una Furia Dai Capelli Rosa ***


8- una furia dai capelli rosa Ecco pronto per voi un nuovo capitolo di SuperNatural.
Ormai la nostra Sakura ha fatto la sua comparsa, chissà se i nostri due eroi la rincontreranno... Non vi resta che leggere.
Un bacione a Anime_Love - Narutiana - Ladyvampire90 - mali6


***8° Capitolo - Una Furia Dai Capelli Rosa***

In meno di 10 minuti giunsero al bar, dove ad accoglierli c’erano le due donne e lo strano tipo.
Prima di parlare di lavoro si andarono a cambiare, indossando vestiti asciutti e puliti, per poi ascoltare le novità.

<< allora ragazzi, ho inserito tutti  i dati relativi al demone nel pc e se quel bastardo dovesse uscire, il computer lo localizzerà immediatamente >>

<< bene, ma siamo sicu… >> ma Itachi venne interrotto dal cigolio della porta principale.

<< mi dispiace ma siamo chiusi >> informò Tsunade, che insieme alla figlia si erano dirette verso l’entrata

<< ok, allora se siete chiuse >> disse una voce femminile sconosciuta

<< SAKURA!! >> le due donne urlarono il nome della ragazza e la accompagnarono dagli altri.

Non appena entrata, Sasuke e Itachi che stavano tranquillamente bevendo la birra, per poco non si soffocarono.

<< CHE DIAVOLO CI FAI QUI? >> chiesero la ragazza e il minore insieme

<< IO COSA CI FAI TU QUI? >> si chiesero a vicenda sempre urlando

<< mmh… vi conoscete? >> chiese curiosa Ino

<< questo cretino davanti a me, per poco prima non mi investiva >> disse lei indicandolo

<< non è stata colpa mia, è stata colpa tua ragazzina >> disse lui andandole davanti.

Essendo più alto della rosa, dovette abbassare il viso per fronteggiarla.
Il nero si scontrava con il verde.

<< su su, adesso calmatevi >> intervenne Tsunade mettendosi in mezzo << adesso ci calmiamo tutti, raccontatemi per bene la storia ma prima Sakura vatti a cambiare, sei fradicia >>

<< chissà perché né emo mal riuscito, tu ne sai qualcosa? >>

<< io la faccio fuori >> disse tra i denti il moro

Ino accompagnò la ragazza al piano superiore, facendosi raccontare la storia

<< devi ammettere però che è un pezzo di figo >>

<< Ino, ultimamente sei andata dall’oculista? >>

<< dai Sakura, ho capito che ti ha rovinato la moto ma sii sincera è carino, pure il fratello non è male.. >>

<< mah.. >>

<< Sakura >>

<< mmh? >>

<< nella tasca della tuta c’era questo biglietto devi tenerlo? >> le chiese Ino mentre lei si metteva un asciugamano intorno al corpo per asciugarsi

<< sisi, sono i dati di quell’emo da strapazzo >>

<< James Murry >> lesse la biondina << Sakura >>

<< che c’e ancora? >>

<< va che non si chiama James.. >> incominciò

<< ? >>

<< lui si chiama Sasuke, mentre il fratello Itachi Uchiha >>

<< CHE COSA??? >> Sakura non ci vide più e senza pensarci scese le scale e andò da loro.

Sasuke e gli altri che stavano parlando, sentirono la voce della rosa e passi pesanti farsi sempre più vicini, fin quando non spuntò la ragazza con addosso solo un asciugamano.

<< TU!! >> indicando Sasuke << MI HAI PRESO IN GIRO, OLTRE A DISTRUGGERMI LA MOTO MI HAI PURE DATI FALSI DATI >>

<< non è colpa mia se non te ne sei accorta >> disse in tutta tranquillità, mentre la squadrava da capo a piedi.

L’asciugamano arrivava a metà coscia, lasciando vedere le gambe perfette e toniche, il seno era coperto ma cmq ben visibile, i capelli rosa coprivano tutta la schiena, la bocca era socchiusa, gli occhi verdi erano carichi d’odio.

<< quando hai finito di farmi la radiografia, potresti degnarti di rispondermi >>

<< se ti presenti in questo modo, è ovvio che ti guardo e non solo io >> rispose ghignando.

<< VAI AL DIAVOLO!!! >> gli urlò contro per poi risalire le scale

Il moro la segui con lo sguardo.
I presenti avevano guardato la scena curiosi, quei due sembravano cane e gatto.
Dieci minuti dopo, la rosa scese cambiata e asciutta insieme all’amica.
Mentre le due si accomodavano al tavolo insieme agli altri, il minore degli Uchiha continuò a guardare la motociclista, che si era seduta proprio davanti a lui.

<< bene, adesso spiegatemi con calma cos’è successo e poi andiamo tutti a dormire >> disse Tsunade

<< non possiamo aspettare, noi dobbiamo andare >> rispose Sasuke, che nel frattempo si era alzato

<< non vi conviene partire con questo tempaccio, almeno la notte vi conviene passarla qui e recuperare le forze >>

<< Sasuke, Tsunade ha ragione >>

<< va bene, vado a prendere delle cose in macchina >> e detto questo uscì, per dirigersi verso la sua auto

<< pure io devo prendere delle cose >> e anche Sakura uscì

I presenti li seguirono con lo sguardo.

<< sentite, non ho voglia di sentire altre discussioni, me ne vado a dormire >> annunciò Shikamaru

<< si è meglio andare tutti, che se la sbrighino quei due, domani mattina ci penseremo >> disse la donna bionda, che salì le scale e fece vedere a Itachi la sua stanza.

I due fratelli Uchiha avrebbero dormito insieme nella stessa stanza, Sakura con Ino e Shikamaru e Tsunade nelle proprie camere.
Nel frattempo Sasuke aveva aperto il baule della sua auto prendendo una sacca con all’interno coltelli e pistole, quando finì si girò a fissare la rosa, che stava cercando di sollevare la sella della sua moto ma senza successo.

<< hai bisogno di aiuto? >> le chiese

<< no >> rispose sgarbatamente

Ma lui non ci fece caso, si diresse verso la ragazza e si posizionò davanti a lei e alla sua moto.
I due si guardarono ancora una volta, a dividerli c’era soltanto il mezzo di lei.
Senza distogliere lo sguardo dalla rosa mise una mano sulla sella, fece forza e in un men che non si dica si aprì.

<< grazie >> sussurrò la rosa

Il moro decise di aspettarla, dopotutto non sembrava male.
Anche la ragazza come il ragazzo, prese una sacca, molto pesante e se la mise in spalla.

<< vuoi una mano? >>

<< adesso non fare il galante, ce la faccio a portare una borsa >>

<< uno vuole essere gentile, e guarda come viene ripagato.. >>

<< ah certo! adesso sei gentile, non potevi esserlo prima? Magari quando per poco non mi hai presa? >>

<< tsk! ancora sta storia? >>

<< sai com’è… >>

Iniziarono a discutere mentre rientravano nel bar, si sedettero l’una di fronte all’altro ma poco dopo si stancarono per non parlare più.
Entrambi erano intenti a pulire le loro armi.

<< quindi sei una cacciatrice? >> gli chiese lui, vedendo l’arsenale

<< e non sono l’unica, anche tu e… tuo fratello? >> chiese incerta la ragazza ricordandosi le parole di Ino

<< sì è mio fratello >>

<< non ci siamo ancora presentati, io sono Sakura Haruno >> disse lei tendendogli la mano

<< Sasuke Uchiha >> ricambiando la stretta

<< tu e tuo fratello siate tornati da una caccia? >> chiese cercando di comunicare

<< si, un fantasma che bramava vendetta contro i propri familiari… tu invece? >>

<< Poltergeister>>

<< lavoro complicato? >>

<< un po’, mi ha tenuta sveglia per tre giorni, all’inizio pensavo che fossero in due, ma alla fine erano in 5, ti assicuro che è stato un lavoraccio >>

<< mmh… >>

<< vado a dormire, sono davvero stanca, a domani >> disse lei, riordinando le proprie armi e alzandosi

<< notte >>

<< notte >>

La seguì con lo sguardo finche non salì le scale sparendo dalla sua visuale.
Sakura arrivò al secondo piano e lentamente aprì la porta per non svegliare l’amica, ma lei era sveglissima, curiosa di sapere cos’era successo.

<< mia cara Sakura, racconta!! >>

<< sei scema Ino, volevi farmi venire un infarto? >> chiese spaventata

<< su su, racconta! >>

<< che palle che sei, sono stanca e voglio andare a dormire, cmq non è successo nulla, perciò buona notte >>

<< tsk >>

<< dai Ino sono veramente stanca… >>

<< ok, ma domani mi racconti tutto >>

<< ok, notte… Ino-pig >>

<< notte fronte spaziosa >>

Le due si addormentarono e nella stanza calò il silenzio.
Sasuke era ancora al piano inferiore, ormai si erano fatte le 4,30 e aveva iniziato a sentire anche lui la stanchezza, allora si alzò e salì le scale, ma non sapendo la sua camera andò a intuito, cosa che alla fine non aveva per niente.
La prima era quella di Shikamaru, che ronfava alla grande.
La seconda quella delle ragazze, per un momento rimase nel buio cercando di intravedere le due figure femminili, la stanza non era grandissima, la pioggia continuava a scendere violentemente addosso alla finestra che stava davanti a lui, di fianco c’erano i due letti occupati dalle ragazze.
In quello a sinistra Ino e nell’altro Sakura.
Il suo sguardo andò a finire ancora una volta sulla rosa.
Al terzo tentativo azzeccò la stanza, che era molto simile a quella vista in precedenza.
Si cambiò e si sdraiò sopra il letto libero, e nel giro di 5 minuti cadde in un sonno profondo.








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Capitolo 9
*** 9- Confusione ***


9- confusione Un altro capitolo fresco fresco per voi...
Grazie a ladyvampire90 - mali6 - narutiana - Anime_Love - Ainsel, siete meravigliose ragazze trovate sempre qualche minuto per lasciarmi una recensione, ve ne sono davvero grata.
Questo capitolo è dedicato a mali6, una promessa è una promessa. ^_^


Un bacione a tutte kiss Vampy

***9° Capitolo - Confusione***

La mattina arrivò presto e Tsunade andò nella camera dei ragazzi a svegliarli ma non appena aprì la porta li vide ancora addormentati e non ebbe il coraggio di svegliarli, fece la stessa cosa con Sakura, al contrario con sua figlia e Shikamaru.

<< dai Tsunade non rompere >>

<< si mamma lascia dormire anche noi >> la supplicò la figlia

<< mi dovete dare una mano muovetevi, a contrario di loro voi ieri vi siete riposati >>

<< che palle >> dissero insieme i due giovani

Verso le 10 del mattino Sakura venne svegliata violentemente da un fulmine.

<< dannazione!! >>

Decise di alzarsi per poi ripartire.
Andò in bagno, si fece una doccia veloce, si vestì e scese.
A quell’ora il bar iniziava a riempirsi, era abbastanza frequentato ma non da gente normale, era un punto di ritrovo dei cacciatori.

<< giorno >> salutò Sakura

<< buon giorno, hai dormito bene Sakura? >> chiese premurosa Tsunade

Ormai la considerava una figlia, lei e Ino erano cresciute insieme e da piccole erano inseparabili.

<< si, ci voleva proprio, ero stanchissima.. Vado a controllare la moto >>

<< hai intenzione di partire già? >> le chiese Ino

<< si, tanto ormai mi sono riposata, sono pronta per partire >>

<< Sakura, la tua moto è nel garage sul retro, l’abbiamo messa al riparo, è da ieri sera che continua a piovere >>

<< ok, grazie >>

Uscì dalla porta sul retro iniziando a correre per non bagnarsi verso il box.
All’interno oltre alla sua moto c’era pure la macchina di Sasuke.

“ però, è carina come macchina.. “ pensò lei avvicinandosi alla vettura.

Lasciò stare per un attimo la sua moto e si concentrò sull’auto.

“ Una Scevy Impala del 67’, nera, sedili in pelle, cerchioni.. “ e continuò, immersa nella concentrazione non si accorse della figura che era appena entrata.

La osservò gironzolare attorno alla macchina per mettersi infine davanti al cofano, si avvicinò lentamente a lei senza fare rumore e le mise una mano sulla spalla facendola spaventare, Sakura si girò immediatamente con il cuore a mille, ritrovandosi davanti due occhi neri.

<< Ti ha dato di volta il cervello? Mi hai fatto venire un colpo.. >> disse lei cercando di calmarsi

<< eri vicino alla mia macchina >> disse lui calmo

<< e allora? La stavo soltanto guardando, non te la mangio mica sai? >>

<< non mi fido molto, saresti capace di distruggermela come stavi per fare ieri >>

<< ieri avevo un buon motivo >> rispose lei

<< tsk! >>

<< tsk! >>

I due si girarono in direzioni diverse, per non guardarsi, vista la situazione lei raggiunse la sua moto e la esaminò attentamente.
I danni erano molto gravi, il motore era andato come la maggior parte della carrozzeria, ecc..
Si avvicinò agli attrezzi appesi alla parete e ne prese alcuni per cercare di aggiustarla, non aveva voglia di rimanere li, certo le piaceva ma lei preferiva l’avventura.
Sasuke controllò la sua auto, fortunatamente non aveva subito danni gravi a parte l’ammaccatura sul muso, tirò un sospiro di sollievo.
Al contrario la moto era quasi distrutta gli dispiaceva e non capiva il perché.
Si avvicinò alla rosa, capendo che lei di motori non capiva nulla.

<< se continui così, alla fine non ti resterà nulla >>

<< senti non iniziare, me la so cavare benissimo da sola vattene per favore mi serve silenzio >> facendo segno con la mano di andarsene

<< non me ne vado >>

<< ? >>

<< manco morto ti lascio da sola con la mia auto >>

<< non le faccio niente, non vedi che sono occupata? >>

<< appunto, se dovesse accadere qualcosa alla tua moto sicuramente ci andrebbe di mezzo anche la mia macchina >>

<< che pessimista >> sussurrò la rosa

<< sono realista >>

<< ma se manco mi conosci, che ne sai magari sono un’esperta di motori >> disse lei con fare altezzoso

<< oh certo.. Te ne intendi proprio.. >> iniziò lui con un strano ghigno sul volto

<< certo >>

<< sei così tanto brava che stai usando il pappagallo per svitare quella vite >>

Subito Sakura guardò in direzione dell’attrezzo che stava usando e in effetti il moro non aveva tutti i torti.

<< eh eh.. L-l-l’ho fatto solo per vedere se tu te ne intendevi.. >> disse imbarazzata cercando una scusa

<< si certo.. Dai qua >>

Le prese di mano l’attrezzo, le loro mani si sfiorarono provocando rossore sul viso della rosa.
Sakura osservò il moro lavorare, d’altronde non aveva nulla da fare.
Le dava la schiena, si era seduto davanti alla moto e aveva iniziato a lavorare.
Non era brutto come ragazzo anzi, era molto carino.
Alto all’incirca 1,85, corpo tonico e muscoloso, capelli e occhi neri.
La maglietta grigia che indossava per colpa della pioggia si era bagnata aderendosi al suo corpo, permettendo alla ragazza di vedere le spalle ben sviluppate.
Questi pensieri la fecero arrossire ancora di più.

<< passami la chiave inglese >>

Ma immersa nei suoi pensieri non sentì la richiesta.
Sasuke non ricevendo l’attrezzo si girò e incontrò il suo sguardo.
Non vedendola reagire si alzò e andò verso di lei, ma ancora niente, le mise una mano sulla fronte per controllare che non avesse la febbre e soltanto al contatto con la mano fredda di lui si riscosse, trovandoselo a 10 cm di distanza.
Grazie a questa vicinanza poteva osservare il viso di lui, era davvero bello.

<< non hai la febbre… >> disse lui svegliandola dai suoi pensieri

<< … >>

<< ho capito, ti eri incantata della mia bellezza >> disse lui spavaldo

<< m-m-ma cos-cosa dici.. >> tutta imbarazzata, colta sul fatto

<< si lo so che sono bello e che vorresti baciarmi >>

<< s-si certo convinto.. >> ancora rossa come un peperone

<< allora perché sei diventata tutta rossa? >> chiese lui avvicinandosi

<< h-ho caldo >> cercò una scusa, indietreggiando

<< si certo, hai caldo >> disse avanzando.

<< si ho caldo >> aveva riacquistato un po’ di coraggio ma non durò molto, visto che si ritrovò con le spalle al muro.

<< io non penso sia il caldo.. >>

Ormai l’aveva intrappolata, le sue braccia ai lati le impedivano di fuggire e il suo corpo era bloccato da quello del ragazzo.
Sakura vide lentamente il viso del moro farsi sempre più vicino al suo, le loro labbra stavano per sfiorarsi, il suo cuore era ormai impazzito, avvertiva il respiro di lui sulla bocca, era inevitabile.

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Capitolo 10
*** 10- Sfogo ***


10- sfogo Buongiorno a tutti!
Tra poco è Natale e come regalo dedico questo capitolo a tutte le persone che mi seguono sempre, grazie di cuore a: narutiana - Vampire Ninja - Anime_Love - ladyvampire90 - mali6. Ragazze le vostre recensioni sono sempre stupende, come una scema mi vengono sempre gli occhi lucidi per le belle parole che mi scrivete.
Beh adesso basta con queste smancerie XD vi lascio leggere il capitolo in santa pace, ma prima auguro a voi e alle vostre famiglie un Natale ricco di sorprese, baci Vampy




*°* 10° Capitolo - Sfogo *°*


Ma a interrompere questo momento “magico” ci pensarono Ino e Itachi, che entrarono all’improvviso rimanendo sorpresi.
Sul viso di entrambi si disegno uno stupido sorriso.

<< Sakura dolce.. >> iniziò Ino

<< I-ino non è c-come pensi.. >> intervenne Sakura, spingendo il corpo del ragazzo, liberandosi << e levati tu >> ordinò nervosa a Sasuke, per poi dirigersi verso l’amica.

<< visto Itachi li abbiamo trovati, ma forse preferivano stare da soli >> iniziò la biondina rivolta al compagno

<< mi sa che hai ragione Ino >> rispose sorridendo

<< dai allora ce ne andiamo, mi raccomando.. >>

<< mi raccomando cosa? >> chiese scandalizzata e con il viso in fiamme Sakura

<< cmq non ci siamo ancora presentati, io sono Itachi Uchiha, piacere >>

<< S-sakura Haruno >>

<< vi lasciamo soli >> disse Ino, mentre se ne andava

<< vi lasciamo soli cosa? >>

<< è vero, io e te Saku dobbiamo parlare >>

<< e-e-eh s-si >>

Le due uscirono, ma prima di varcare la soglia la rosa si voltò a guardare il moro, lo stesso che poco prima la stava per baciare, e come al solito venne beccata, arrossendo ancora di più.
Itachi guardava curioso il fratello.

<< non ti piaceva eh? >>

<< ti prego Itachi, non so cosa mi abbai preso.. >> rispose il minore ritornando al suo lavoro

<< ti piace quella ragazza ecco tutto >>

<< ma se neppure la conosco >>

<< mai sentito parlare di colpo di fulmine? >>

<< ma dimmi, da quando noi due parliamo di donne? >>

<< ora non cambiare discorso >>

<< tsk.. >>

<< non ci sarebbe nulla di male, è una bella ragazza, è forte, mi sembra intelligente e poi è una cacciatrice >>

<< in questo momento non posso perdere tempo a correre dietro a una ragazzina, la mia priorità è di trovare Orochimaru e ucciderlo >> disse serio il minore

Al nome Orochimaru, al maggiore vennero in mente le parole del padre.

<< potremmo prenderci una vacanza, in questo periodo sono successe molte cose… >>

<< non voglio perdere tempo, prima lo trovo e prima quest’incubo finisce >> rispose girandosi verso il fratello

<< voglio pure io la fine di quel bastardo che credi? >> disse iniziando ad alterarsi

<< non sembra, visto che te la vuoi prendere comoda >>

<< Sasuke se hai intenzione di litigare dimmelo prima >>

<< ti sto solo dicendo la verità >>

<< ti dico io qual è la verità, tu non hai ancora digerito la morte di nostro padre, e non vedi l’ora di uccidere il demone per poter dimenticare prima questo episodio >>

<< lo so che papà è morto non c’e bisogno che tu me lo ricordi, ma tu cosa ne vuoi sapere? Te ne sei andato da casa lasciando me e papà e non ti sei mai fatto sentire >>

<< papà mi aveva detto che se volevo studiare me ne dovevo andare, non volevo più quella vita, è stato lui a dirmi di non tornare più e così ho fatto, ma volevo lo stesso bene a nostro padre e ci sto male per la sua morte, sei tu che non l’hai ancora accettata >>

<< CAZZATE! >> gli urlò contro

<< vedi di risolvere una volta per tutto il tuo problema, non ho voglia di litigare tutte le volte con te, ti lascio al tuo lavoro >>  e detto questo uscì

Sasuke venne accecato dalla rabbia per quello che gli aveva appena detto il fratello, prese un pezzo di ferro e andò verso la sua adorata macchina. La stessa macchina appartenuta al padre quand’era giovane.
Iniziò a prenderla a sprangate, i finestrini laterali, il parabrezza andarono a pezzi, in fine lasciò il ferro lontano e si accasciò vicino alla macchina iniziando a piangere.
Itachi era rimasto fuori per tutto il tempo guardando la scena, certo ora non sarebbero più ripartiti tanto presto però il lato positivo era che adesso suo fratello sarebbe ritornato quello di prima.
Non entrò, ma continuò a guardare la scena.
Sapeva che il fratello era orgoglioso e se fosse entrato in quel momento non glielo avrebbe mai perdonato.

Nel frattempo le ragazze erano in cucina a parlare mentre cucinavano per i cacciatori.

<< dimmi cos’è successo! >> ordinò la biondina

<< che palle Ino >>

Iniziò a raccontare quello era successo, dalla sera precedente a pochi minuti prima.

<< cosa cosa cosa? >> chiese tutta emozionata << uhh Sakura >>

<< ti prego Ino >> sussurrò imbarazzata

<< non sai come ti invidio, sai volevo provarci ma poi sei arrivata tu… rinuncio al mio intento, ma lo faccio solo per te >>

<< e per caso ti dovrei ringraziare per questo? >>

<< vedi un po’ te, nel giro di due giorni sarebbe caduto ai miei piedi >> iniziò la biondina pavoneggiandosi

<< si certo, non mi sembra il tipo che si interessa alle ragazze, è più interessato alla sua auto >>

<< ma tu non sei un auto, eppure si capisce chiaramente che gli interessi >>

<< ma va, l’ha fatto per provocarmi >>

<< tutte scuse… non ci sarebbe nulla di male, non ho mai visto un ragazzo così bello e deve pure avere un fisico della madonna, un pensieri io ce lo farei… >>

<< I-Ino >>

<< non sto mica facendo nulla di male, nessuno mi può impedire di fantasticare >>

<< immagino le tue fantasie… cambiamo discorso, dimmi Ino cara, come va con Shika? >>

<< come vuoi che vada, è il mio migliore amico ecco tutto >>

<< ti conosco bene >>

<< se ci fosse stato qualcosa te lo avrei detto, e poi.. >> ma venne interrotta

Shikamaru era entrato nella cucina

<< che vuoi ? >>

<< ha detto tua madre che vi dovete muovere >>

<< non vedi che stiamo cucinando? >>

<< più che altro stavate parlando >>

<< non è vero >>

Sakura lasciò i due piccioncini per iniziare a portare i piatti ordinati.
Nel giro di 5 minuti aveva servito tutti, e quei due stavano ancora litigando in cucina, decise di andare a vedere a che punto era la sua moto, così corse fuori in direzione del box.
La pioggia non aveva ancora smesso, ma al contrario sembrava sempre più violenta infatti si bagnò la maglietta rosa che indossava.
Quando entrò, resto a bocca aperta, sembrava appena passato un ciclone.
Cercò il moro e lo vide seduto con la testa china e spalle appoggiate alla portiera della sua auto che era a pezzi.

<< c-cos’è successo? >> chiese stupita

Il moro non le rispose, la rosa gli si avvicinò sedendosi accanto a lui.

<< Sasuke stai bene? >> chiese ancora preoccupata posandogli una mano sulla spalla

<< niente >> ripose in modo scontroso << fatti gli affari tuoi >> in modo sempre più aggressivo

<< scusa, volevo soltanto aiutarti >>

<< non ho bisogno di nessun aiuto, tanto meno il tuo >> continuò, scostando la sua mano

<< ok scusa se mi sono preoccupata per te >>

Il moro solo ora alzò il viso incontrando gli occhi di lei, tristi e velati dalle lacrime, la vide uscire sotto la pioggia.

Ino vide dalla finestra della cucina la sua amica correre via.
Uscì, seguendola.
La rosa era entrata nei sotterranei del bar, da piccola quello era il suo rifugio segreto ma ogni volta la sua amica la trovava.
La bionda scese le scale e accese la luce per poterla individuare.
E la trovò, come sempre si era seduta nell’angolo della stanza con le spalle appoggiate e le gambe incrociate.
La raggiunse sedendosi di fronte.

<< ehi piccola… cos’è successo? >> le chiese gentilmente

<< è un cretino… mi ero solo preoccupata per lui.. >> disse singhiozzando

<< non te la prendere, sta passando un brutto momento >>

Le raccontò quello che era successo ai due fratelli, confessandole anche quello che poco prima le aveva detto il maggiore.

<< Sasuke è sempre stato orgoglioso, un testardo e la morte di loro padre l’ha sconvolto, non è ancora riuscito a superare lo shock… magari si è comportato in questo modo perché non voleva che tu non lo vedessi così.. >> le spiegò dolcemente attirandola a se e lasciandola sfogare

<< quello stupido.. >>

A quelle parole sorrise, la sua amica si era presa proprio una cotta, non era da lei offendersi per qualcosa e soprattutto comportarsi così con degli sconosciuti, ma con il moro era tutta un’altra cosa.
Stettero abbracciate per un po’, poi insieme uscirono dirigendosi verso l’entrata del bar per andare ad aiutare quello scansa fatiche di Shikamaru che di sicuro era in difficoltà.
Entrate Sakura andò verso la cucina ad aiutare Tsunade e Ino da Shika.
Passarono così la giornata, a fine serata il bar si era svuotato e la rosa salì le scale andando verso il bagno e mentre metteva la mano sulla maniglia per aprire la porta quest’ultima si aprì, così che si trovasse davanti Sasuke.











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Capitolo 11
*** 11- Scuse ***


10- sfogo Buongiorno a tutti!
Passato il Natale, Capodanno, la befana e S. Valentino eccomi di nuovo qui!
Problemi familiari mi hanno tenuta impegnata, cercherò di aggiornare più frequentemente, ma non vi assicuro nulla.
-Per i fan di "Un Sogno Che Si Realizza", miei cari le idee vanno e vengono, non so davvero quando aggiornerò di nuovo, se qualcuno è andato di recente a leggerla avrà notato che sono state apportate piccole modifiche, ringrazio tutti coloro che hanno recensito l'ultimo capitolo, chiedendomi di aggiornare al più presto e di non lasciarli sulle spine, ringrazio anche coloro che mi hanno lasciato dei consigli per migliorare la storia, soprattutto gryffindor_ery (tranquilla non l'ho preso come un insulto ^_^) e un grazie anche a liyen che mi ha mandato un messaggio pieno di complimenti ^//^.
-Per i fan di "Grazie a quell'Incidente", sinceramente questa storia l'ho trascurata un po', cercherò di farmi perdonare.
Non mi resta che ringraziare per le recensioni: Anime_Love - narutiana - mali6 (spero ti piaccia)
Detto tutto, mi auguro che il capitolo vi piaccia, aspetto le vostre recensioni
Un bacione Vampy




*°* 11° Capitolo - Scuse *°*



I due si guardarono fissi negli occhi, ma Sakura fu la prima a distogliere lo sguardo entrando in bagno senza parlargli.
Il moro restò davanti alla porta ascoltando il fruscio dell‘acqua.
Ritornò nella sua stanza ripensando a quella giornata, come sempre era riuscito a rovinare tutto. Vide la porta della camera aprirsi e sentì la voce del fratello, ma non volendo parlare con nessuno si girò a pancia in giù con la faccia rivolta verso il muro chiudendo gli occhi.

<< si Konan tutto bene.. >> rispose sospirando, sedendosi sul suo letto e guardando il fratello

<< nono sto bene non ti preoccupare >> sospirò

<< questi sono i rischi del nostro lavoro, per questo non volevo coinvolgerti >>

<< Sasuke? Sasuke l’ha presa molto male, era molto attaccato a nostro padre, d’ altronde quando la mamma è morta lui era molto piccolo.. >>

<< penso che per un po’ staremo qui al bar, un po’ di riposo fa bene a entrambi… e poi ci sono anche delle belle ragazze >> continuò ridendo

<< CHE COSA? >> urlò la ragazza al telefono

Da tanto che urlò, Itachi fu costretto ad allontanare il cellulare dall’orecchio

<< sei impazzita, mi hai rotto un timpano >>

<< TI ROMPERO’ QUALCOS’ALTRO SE OSI AVVICINARTI A LORO >> lo minacciò

<< ma no dai amore, sai che scherzo >>

<< IO NO! GIURO CHE SE SCOPRO CHE MI TRADISCI, ALTRO CHE FANTASMI, VAMPIRI O ALTRO.. >>

<< su non te la prendere, non oserei mai tradirti, lo sai che ti amo e poi mi sa tanto che Sasuke sia interessato a una delle due.. >>

“invece di parlare di me, potrebbe farsi i cavoli suoi una volta tanto” pensò Sasuke infastidito

<< adesso vado, ci sentiamo presto >>

<< va bene, Itachi? >>

<< che c’e Konan? >>

<< stai attento >>

<< certo >>

<< qualche volta verrai a trovarmi? >>

<< vorrei essere li con te, ma devo sistemare una volta per tutte questa situazione, mi dispiace ma è meglio che non ci vediamo, non voglio metterti in pericolo >>

<< ti amo Itachi >>

<< ti amo pure io Konan >>

Chiuse la chiamata e si sdraiò.
Sasuke che aveva ascoltato tutta la conversazione tra il fratello e la sua fidanzata pensò che ancora una volta era colpa sua.

“ dannazione è colpa mia, se non fossi andato a chiamare Itachi lui a quest’ora sarebbe con la sua ragazza e papà sarebbe vivo. Ancora una volta è tutta colpa mia, metto sempre in pericolo le persone che amo, perché.. PERCHE’? ”

Si addormentò con questi pensieri, che gli procurarono incubi spaventosi.
Nel bel mezzo della notte si svegliò spaventato e grondante di sudore.
Aveva sognato quell’essere viscido che ammazzava davanti ai suoi occhi suo fratello, squartandogli il petto per poi estrargli il cuore sanguinante che ancora batteva e lui era lì che assisteva alla scena inerme.
Si alzò e andò a sciacquarsi la faccia e poi scese dirigendosi verso il box.
Arrivato vide un’ombra, lentamente si avvicinò per attaccarla e quando le fu dietro la immobilizzò ma la misteriosa figura riuscì a liberarsi e i due iniziarono a combattere.
Si tenevano testa, entrambi erano molto forti ma con il buio era difficile vedere gli oggetti presenti e così finirono sopra il cofano della macchina e grazie a quest’ultima il moro riuscì ad avere la meglio immobilizzando il corpo della figura con il suo e bloccando con una mano i polsi dell’avversario.
Ogni centimetro del suo corpo premeva contro quello morbido della figura, sentiva un profumo soave che gli inebriò le narici.
Grazie alla luce che illuminò la stanza come per magia, Sasuke poté finalmente vedere l’individuo misterioso.
Sotto di lui si trovava una Sakura sorpresa quanto lui, ancora immobilizzata con i polsi sopra la testa.
Fissò quelle iridi verdi come la giada, le sue labbra socchiuse, i suoi capelli rosa scompigliati su tutto il cofano, facendo risaltare il contrasto, per poi passare al suo corpo.
Indossava una canotta grigia aderente che permetteva di intravedere i contorni del reggiseno che per via dello sforzo per il combattimento si alzava e abbassava.
Era ancora sopra di lei, incantato.
Sakura d’altro canto non poteva muoversi, visto che era immobilizzata.
L’aveva colta di sorpresa, come un gatto era stato silenzioso arrivandole dietro le spalle, grazie ai suoi allenamenti era riuscita per un attimo a capovolgere la situazione, ma per colpa dell’auto finì in trappola.
Quando la luce ritornò finalmente vide il volto del suo aggressore, la stessa persona che continuava a essere nei suoi pensieri e ora si trovava li, sotto di lui in un posa molto compromettente.
Aveva visto stupore nei suoi occhi e per un attimo i loro sguardi si erano fissati, ma poi lui lo distolse forse accorgendosi solo ora della loro posa.
Il suo sguardo aveva percorso tutto il suo corpo per poi soffermarsi sul seno e questo la fece arrossire.
Quando si disincantò, portò nuovamente i suoi occhi neri su quelli verdi di lei, visibilmente scocciata e imbarazzata.
Sempre guardandola negli occhi Sasuke le lasciò i polsi, tolse da sopra di lei, liberandola.
Per un paio di minuti nessuno disse niente.

<< cosa ci facevi qui nell’ombra? >> chiese lui

<< non riuscivo a dormire e sono venuta qua, solo che poi è saltata la luce e stavo cercando il contatore quando tu mi hai attaccato >>

<< pensavo fossi un ladro.. >>

Calò di nuovo il silenzio e Sakura stufa della situazione e ancora arrabbiata, con passo deciso lo sorpassò dirigendosi verso l’uscita.
Sasuke se la vide passare accanto, i lunghi capelli rosa lo sfiorarono e qualcosa dentro di lui scattò, la prese per un polso facendola fermare e voltare verso di lui.

<< cosa vuoi? >> chiese scocciata

<< … >> non rispose, rimase in silenzio e questo provocò l’ira della rosa

<< mi vuoi dire cosa diavolo vuoi? >>

Cercò di divincolarsi dalla sua presa ma lui non mollò.

<< mi dispiace >> sussurrò

<< co-cosa? >> chiese lei, smettendo di dimenarsi

<< per quello che è successo oggi, mi dispiace >> continuò lui abbassando gli occhi e mollando la presa.

A quella vista il suo corpo reagì automaticamente, si avvicinò a lui per abbracciarlo, circondandogli il collo attirandolo a se.
Sasuke per un attimo resto sorpreso ma ricambiò l’abbraccio, affondando il viso nell’incavo del suo collo, andando ad accarezzare quei meravigliosi fili di seta rosa.
Il moro non sembrava intenzionato a staccarsi da Sakura, con lei stava bene, si sentiva in pace, una sensazione di calma che ormai non provava più da tanto, d’altro canto la rosa non sembrava contraria.
Fuori la pioggia continuava a scendere violentemente, sembrava non avesse intenzione di smettere ma ai due ragazzi non importava, in quel momento le loro menti si trovavano in un altro mondo.
Il seno generoso della ragazza premeva contro il petto muscoloso del compagno, facendo sì che entrambi sentissero i loro cuori battere in contemporanea.






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Capitolo 12
*** 12- Bacio & Ricatti ***


12 - bacio e ricatti Buonasera a tutti!
E' passato non so quanto tempo dall'ultimo aggiornamento, e avviso che questo per il momento sarà l'ultimo che pubblicherò.
La mia è una specie di protesta, nonostante i capitoli precedenti siano stati letti da un sacco di gente, mi ritrovo sempre pochissime recensioni, e con questo non voglio dire che per ogni capitolo ne voglio avere chissà quante, è soltanto che mi sono stufata, visto che io e molti altri autori ci impegnamo per scrivere e come ringraziamento otteniamo poco e a volte nulla, da ora in poi starò ferma con questa storia "Supernatural" - "Un Sogno Che Si Realizza" - "Grazie A Quell'Incidente"
Un ringraziamento speciale e un bacione vanno a ladyvampire90 e mali6, grazie per le vostre recensioni ^^


*°* 12° Capitolo - Bacio & Ricatti *°*

Il fulmine che cadde li risvegliò da quel paradiso in cui erano.
Sciolsero l’abbraccio e il ragazzo si andò a sedere per terra appoggiato alla macchina.

<< non vai a dormire? >> gli chiese

<< tanto non riuscirei >>

Senza dire niente e sotto il suo sguardo uscì.
Dopo pochi minuti la vide rientrare con in mano una coperta.
Gli arrivò davanti e aprì la coperta per coprirlo e successivamente andò a sedersi accanto a lui coprendosi.

<< cosa fai? >> domandò stupito

<< ti faccio compagnia no? Cosa credevi che ti lasciassi da solo qui con la mia meravigliosa moto? Manco morta >>

<< guarda che sei tu quella pericolosa, che non sa neppure svitare una vite >>

<< ah ah.. Spiritoso >>

Lentamente e in silenzio con il solo rumore della pioggia si addormentarono entrambi.
La mattina il maggiore degli Uchiha preoccupato per il fratello lo andò a cercare trovandolo con sua grande sorpresa nel box che dormiva beatamente accanto alla rosa.
A quella visione sorrise, felice per il fratello, finalmente lo vedeva rilassato dopo tutto quello che era successo e sicuramente era anche merito di quella strana ragazza dai capelli rosa.
Erano davvero carini insieme, la testa di lei era appoggiata alla spalla del ragazzo.
Decise di non svegliarli, ma non si fece scappare l’occasione di prendere il giro il fratello, così tirò fuori il cellulare e scattò loro una foto, immortalando quel momento per poi uscire silenziosamente.
Passarono altri minuti quando Sasuke lentamente aprì gli occhi, vedendo Sakura appoggiata a lui ancora addormentata.
Durante la notte si era avvinghiata al suo braccio azzerando quasi del tutto la distanza tra loro.
Certo non era la prima ragazza che incontrava o cosa, aveva già avuto altre esperienze ma non si era mai sentito così, era diversa dalle altre, era speciale, unica.
La sentì mugolare facendo presa sul suo braccio quasi stritolandolo.
Nonostante non fosse tanto alta aveva una forza sovrumana.
Voleva alzarsi e uscire per prendere una boccata d’aria, ma allo stesso tempo non voleva lasciarla, non voleva allontanarsi dal quel tepore caldo del suo corpo, così decise di rimanere, dopo tutto nessuno dei due sarebbe rimasto ancora a lungo, perciò decise di approfittarne.
Sakura era già sveglia, ma quel ragazzo la faceva sentire al sicuro e protetta.
Non si era sbagliata, sotto quella corazza da duro e freddo si nascondeva un ragazzo dolcissimo.
Lentamente per paura di svegliarla allentò la sua presa e tolse il braccio.
Senza farsi vedere aprì gli occhi per osservarlo.
Era davvero molto bello, era perfetto, osservò attentamente il suo profilo.
I capelli neri gli ricadevano disordinati dandogli un’aria ribelle, gli occhi color pece, il naso sottile, e le labbra socchiuse.
Ne aveva visti di ragazzi ma di così belli mai, sembrava il Dio Apollo sceso in terra tra i comuni mortali.
Lo vide indeciso, guardava con insistenza la porta come se volesse uscire ma una strana forza lo trattenesse, ma alla fine abbassò lo sguardo e lei chiuse velocemente gli occhi in ansia.
Sasuke osservò la ragazza al suo fianco.
I lunghi capelli rosa erano sciolti e alcuni ciuffi cadevano sul suo volto, ostacolandogli la visuale, così con molta delicatezza sollevò una mano e andò a sfiorarle il viso spostando dietro l’orecchio quei fili di seta profumati, il suo sguardo cadde sulle sue labbra rosee, sentì qualcosa prendere il sopravvento su di lui e molto lentamente avvicinò il suo volto a quello di lei.
Delicatamente molto delicatamente appoggiò le sue labbra sopra le sue.
Sasuke la stava baciando!
Sakura non sapeva che fare, era indecisa se continuare a fingere di dormire oppure rispondere al bacio.
Anche se a malincuore, non ripose.
Il moro quando tolse le sue labbra la guardò ancora una volta per poi alzarsi per sgranchirsi le gambe.
Essendo sveglia la rosa finse di svegliarsi, stiracchiandosi le braccia e facendo un finto sbadiglio.

<< giorno >> la salutò lui

<< giorno >> rispose <>

<< se secondo te, avere un macigno sulla spalla per tutta la notte è dormire bene >> iniziò lui stuzzicandola

“ah certo, inizia con le sue battute, ma non sembrava di questo parere prima” pensò ghignando << oh certo.. Muoviti andiamo a fare colazione >>

Uscirono dal box e si diressero verso il bar, entrati videro gli altri già al lavoro e Itachi seduto a un tavolo a leggere il giornale e così Sasuke lo raggiunse.

<< hai dormito bene? >> chiese ghignando

<< tsk >>

<< su.. Sai benissimo a cosa mi riferisco.. >>

<< non so di cosa ti stia parlando >> fece il finto tonto sedendosi e iniziando a bere

Il maggiore allora tirò fuori il suo cellulare e fece vedere la foto scattata prima a lui e alla rosa, vedendo quell’immagine per poco non si soffocò.

<< CHE CAZZO FAI ADESSO MI SPII? >>chiese furioso

<< eravate così carini >> disse con voce smielata

<< cancellala! >>

<< no >>

<< muoviti! >>

<< tsk! Non mi puoi dare ordini, sono io il fratello maggiore >> continuò ghignando

<< bastardo >>

<< non ti preoccupare fratellino non la farò vedere a nessuno >>

<< ti conviene, altrimenti racconterò a Konan quello che è successo con la Hyuga.. >> iniziò lui ricattandolo

<< e cosa sarebbe successo? >>

<< ma come? Gli sguardi che vi lanciavate, senza contare che vi ho lasciato soli un’intera sera, chissà cos’è successo.. E da quello che penso la tua ragazza è un tipino geloso.. >>

<< poi sarei io il bastardo eh? >>

<< se vuoi la guerra, che guerra sia.. >>

<< ok ok la cancello contento? >> chiese esasperato

<< al settimo cielo >>

Si avvicinarono entrambi al banco dove c’era Tsunade insieme a Sakura e Ino intente a parlare.

<< allora per riparare la moto ci vorrà un po’? >> chiese la rosa

<< già, almeno una settimana e anche la vostra macchina ragazzi, la carrozzeria e il motore sono distrutti >> riferì Tsunade

“poteva sfogarsi su qualcos’altro invece che la macchina, accidenti” pensò scocciato Itachi

<< nel frattempo cosa faccio, Tsunade non hai qualche caso? >> chiese la ragazza

<< già non hai qualcosa? >> si intromise il minore

<< mmh… qualcosa penso di averlo >> disse andando nel retro bar.

Ritornò poi con una cartellina chiara in mano.

<< ecco qua! S. Louise da diverse settimane in questa università sono spariti dei ragazzi e delle ragazze, alcuni sono stati ritrovati morti gironi dopo dissanguati >>

<< vampiri >> intervenne Sakura

<< sembrerebbe proprio di si, l’autopsia ha rilevato morsi su varie parti del corpo >>

<< bene, adoro i vampiri >> disse emozionata Sakura << hai una macchina da prestarmi? Poi te la riporto >>

<< ehi! Chi ha detto che il caso è tuo >>

<< Sasuke non rompere >>

<< certo che rompo, voglio risolvere io quel caso >>

<< mi spiace caro ma sei arrivato tardi, me lo sono già preso io >> disse sventolando la cartellina

<< sentite ragazzi perché non fate una bella cosa. Andate insieme così non vi avrò più fra i piede per un po’, la macchina ve la do io e FILATE! >>

<< O-Ok Tsunade >> rispose terrorizzata la rosa, sapendo si cos’era capace quella donna

<< Ino vai a prendere la macchina >>

<< ok mamma >>

Dopo 5 minuti la biondina arrivò a bordo di una macchina nera

<< ok guido io >> disse Sasuke

<< no guido io >>

<< te lo scordi ragazzina >>

<< tu sei pericoloso, ti devo ricordare l’ultima volta che ti sei messo alla guida cos’è successo emo da strapazzo? >>

<< cosa? >>

<< ORA BASTA! >> intervenne Itachi stufo di quella situazione << i vostri litigi da innamorati ve li fate dopo, adesso guido io e non si fanno storie! >>

<< almeno uno con la testa a posto c’e >> sussurrò la donna

Dopo questi “brevi” battibecchi i tre partirono a bordo della macchina prestatagli da Tsunade.






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Capitolo 13
*** 13 ***


13

Eccomi di nuovo qui!

Dopo non so quanti mesi rieccomi.

Ringrazio mali6, questo capitolo è tutto per te, grazie per il messaggio.

Kiss Vampy

 

 

*** 13 ***

 

S. Louise era a 5 ore di distanza, perciò sarebbe stato un lungo viaggio, soprattutto con a bordo quei due, era questo a cui pensava Itachi.

Di fianco a lui c’era il fratello imbronciato e dietro Sakura.

Fecero due o tre soste nei vari autogrill e poi finalmente arrivarono a destinazione.

Per prima cosa cercarono un hotel, ne trovarono uno carino e non molto caro.

Presero due camere e poi uscirono dirigendosi verso l’università per cercare degli indizi.

Era tardo pomeriggio perciò in giro non c’era nessuno e poterono investigare senza alcun tipo di problema.

Nei dintorni non trovarono nulla, tornarono in albergo ed andarono nella camera dei due fratelli per discutere.

Entrarono e si sedettero al tavolo rotondo in mezzo alla stanza.

<< domani mattina conviene andare all’obitorio per controllare i cadaveri e assicurarci che si tratti di vampiri >> suggerì la rosa

<< già, è meglio controllare tu cosa ne pensi Sasuke? >> chiese al fratello

<< si non è una cattiva idea, abbiamo anche bisogno di informazione, dovremmo chiedere all’interno dell’università, professori e studenti >> propose

<< allora domani mattina prima tappa obitorio e poi università >> riassume la rosa

<< uno di noi dovrà infiltrarsi tra gli studenti, di sicuro non diranno tutto a degli agenti dell’FBI >> continuò Sasuke guardando la ragazza

<< è inutile che mi guardi, non farò l’infiltrata >> disse guardandolo fisso

<< Sakura, forse Sasuke ha ragione, tu saresti perfetta e poi una ragazza bella come te non ci metterà molto ad avere informazioni, per favore >> le chiese dolcemente

<< tsk.. >>
Itachi diede una gomitata al fratello

<< per favore >> chiese a denti stretti

<< ok >> rispose lei sorridente << vado a dormire ci vediamo domani mattina, notte >>

<< notte >>

Usci dalla stanza per entrare nella sua, farsi una doccia e poi filare a letto.

I due restarono sveglia ancora un po’ a parlare.

<< tsk… adesso stai dalla sua parte >>

<< ohh Sasuke mi sembri un bambino, ti ci voleva così tanto chiederglielo cortesemente? E poi adesso anche lei è con noi perciò dobbiamo lavorare insieme >>

<< tsk >>

Si alzò e andò in bagno a farsi una doccia.

“spero tanto di risolvere in fretta questo caso, altrimenti quei due mi faranno diventare pazzo “ pensò sconsolato per poi mettersi a letto.

Poco dopo uscì il fratello e andò a dormire pure lui.

La mattina Sakura sentendo il suono della sveglia, si alzò e andò a farsi una bella doccia.

Aprì il rubinetto e sentendo l’acqua calda scorrere sul suo corpo chiuse gli occhi rilassandosi.

Sentì bussare alla porta, così usci di fretta dalla doccia e si mise intorno al corpo un asciugamano e dopo essersi assicurata i averlo stretto bene andò ad aprire.

Si trovò davanti un Sasuke vestito con un completo elegante, composto da giacca, pantaloni e cravatta nera snodata e sotto una camicia bianca con due bottoni sbottonati lasciando intravedere il suo torace perfetto.

Per un attimo restò a bocca aperta, ma si riprese subito, lo stesso succedeva a Sasuke non appena se la ritrovò davanti mezza nuda e con i capelli gocciolanti.

<< che vuoi? >> chiese lei

<< muoviti, non abbiamo tutta la mattina >>

<< adesso arrivo, dammi 10 minuti >> e detto questo gli chiuse la porta in faccia

Sasuke ritornò nella sua stanza.

<< lo sapevo che ci avrebbe fatto solo perdere tempo >> sbottò arrabbiato

<< cos’hai adesso? >> chiese esasperato il fratello

<< si deve ancora vestire,e io sto morendo dentro sto coso >> disse allentandosi ancora di più la cravatta

<< ti vuoi calmare, siediti e aspettiamo >>

Dopo 5 minuti uscirono dirigendosi verso la macchina iniziandola a riscaldare, poi sentirono dei ragazzi fischiare e incuriositi si girarono e quello che videro li lasciò a bocca aperta.

Sakura camminava verso di loro sicura di se.

Indossava una camicia bianca aderente con due bottoni aperti, lasciando intravedere incavo dei seni, una gonna nera sopra la ginocchio, collant trasparenti e scarpe con un piccolo tacco.

I capelli lunghi li aveva legati in una coda di cavallo e poi un filo di trucco leggero.

I due, ma soprattutto Sasuke continuarono a guardarla come se fosse un oggetto di rara bellezza, la osservarono entrare in macchina e poi entrarono anche loro, ma prima il moro fulminò quei ragazzi che avevano osato farle degli apprezzamenti.

Nel giro di mezz’ora arrivarono all’obitorio.

All’entrata una signora di mezza età, vedendo i loro distintivi li accompagnò dal medico legale che si trattava di un uomo di circa trent’anni, alto e magro anche se non troppo.

Portava un lungo camice bianco con una mascherina che gli copriva bocca e naso, aveva gli occhi scuri e i capelli color argento.

<< salve sono il dottor Kakashi Hatake, cosa posso fare per voi? >> chiese cordialmente andandogli incontro

<< sono Micheal Carter e loro i miei colleghi Simon Rouge e Silvy Lunch >> disse Sasuke indicando il fratello e la ragazza << siamo agenti dell’FBI e volevamo farle qualche domanda riguardo al ritrovamento di quei corpi dissanguati >>

<< oh certo, piacere di conoscervi >> disse stringendo la mano ai due e quando fu il turno di Sakura gliela baciò sul dorso facendola arrossire e provocando Sasuke

<< ehm.. >> li interruppe

<< certo, venite >>

Li portò nel laboratorio.

Sul tavolo operatorio c’era una ragazza sulla ventina, con i capelli  castani.

<< questa è l’ultima che abbiamo trovato, il suo nome era Ten Ten Hiushy. L’hanno ritrovata nel parco dell’università, nuda e con questi fori >> disse, sollevando il telo che le copriva il corpo.

Sul polso, polpaccio destro e fianco sinistro c’erano su tutti dei piccoli fori.

<< è già il quarto corpo che arriva in queste condizioni, qualcuno si diverte a giocare al vampiro >> continuò l’uomo

Coprì di nuovo il cadavere e li portò nel suo studio, facendoli accomodare di fronte a lui.

Parlarono ancora un po’ quando Sakura lo interruppe

<< mi scusi può dirmi dov’è il bagno? >>

<< certo, la porta in fondo a sinistra >> le rispose sorridendole

<< grazie >>

Uscì sotto gli sguardi dei tre

<< siete davvero fortunati ad avere una collega così bella, non tutti hanno questa fortuna.. >>

<< già, adesso ci può dire qualcos’altro sulle vittime >> tagliò corto il minore

Intanto Sakura era scesa ancora nel laboratorio.

Aprì lentamente la porta e andò vicino al cadavere togliendoli completamente il telo per poterlo esaminare meglio.

I fori erano profondi, ed erano tutti di diversa larghezza.

Fece forza e le aprì la bocca, i denti erano perfetti e tutti di media lunghezza, ma sollevando il labbro superiore intravide altri due fori, esattamente sopra i canini.

A un certo punto gli occhi del cadavere si spalancarono di colpo e da quei buchi uscirono delle zanne.

Ma la rosa già preparata, le iniettò nel petto con una siringa un liquido rosso e subito la morta richiuse gli occhi, questa volta per sempre.

<< mi dispiace mia cara, ma io sono più furba di te >> disse sorridendo

Quel liquido rossastro che le aveva iniettato era sangue.

L’unico modo per uccidere un vampiro è tagliarli la testa, bruciarlo oppure iniettarli del sangue di una persona morta da poco, massimo 2 giorni.

Le pallottole d’argento lo rallentano e i paletti di legno non gli fanno assolutamente nulla.

Si ricompose, e ritornò dagli altri che stavano sulla soglia dell’ufficio e stavano ringraziando il medico

<< grazie per le informazioni >>

<< grazie a voi >> disse stringendo la mano per poi rivolgersi a Sakura

<< beh spero di rivederla in una situazione diversa, magari a cena >> chiese fissandola negli occhi verdi

<< mi farebbe piacere >>
<< a presto >>

Salutato il dottore uscirono e salirono sulla macchina

“ spero di rivederla in una situazione diversa, magari a cena.. Cretino “ pensò scocciato Sasuke guardando male la compagna che si accorse del suo sguardo

<< cos’hai da guardarmi in quel modo? >>

<< lascia stare, avanti cos’hai scoperto? >>

<< quella ragazza e stata morsa da tre vampiri >>

<< tre? >> chiese il maggiore

<< già, quei morsi erano tutti di diversa grandezza e qualcuno di loro l’ha trasformata in un succhia sangue >>

<< allora ci dovremmo ritornare e uccidere definitivamente quella ragazza prima che si svegli e attacchi qualcuno >>

<< già fatto.. Quando ero giù si è svegliata ma lei ho iniettato del sangue di un morto >>

<< ottimo lavoro Sakura! >> si complimentò Itachi

<< grazie, cmq dobbiamo cercare gli altri corpi >>

<< noi ci occupiamo dei cadaveri e tu cerchi informazioni a scuola >> disse Sasuke

<< ok, ma prima ritorniamo all’hotel >>

<< non abbiamo tempo da perdere per ritornare >>

<< Sasuke vuoi che mi presenti così a scuola? >> chiese la ragazza indicandosi

Sasuke la guardò dallo specchietto e sbottò << anche tu non potevi mettermi qualcosa di meno appariscente? >>

<< mio caro non è nulla di che.. >>

<< si certo, intanto il dottore per poco non ti saltava addosso >>

<< sei per caso geloso? >> chiese lei sorridendo

Frenò di botto e si girò verso di lei

<< IO-NON-SONO-GELOSO >> scandì bene le parole

< ok allora andiamo all’università, forse vestita così avrò più informazioni, forza Sasuke andiamo al campus >>

<< no adesso ti porto all’albergo e ti metti qualcosa di meno provocante >>

<< ahh e così sarei provocante mio caro? >> gli chiese con voce sensuale avvicinandosi e mettendogli le mani sulle spalle

Lo vide arrossire di botto e sia lei che Itachi scoppiarono in una fragorosa risata.

<< sei tutto rosso >>

<< andate al diavolo! Sto morendo di caldo per colpa di questo vestito >> rispose infuriato

<< sisi, certo >>

Arrivati all’hotel, la ragazza entrò nella sua camera e si cambiò.

Nel giro di tre minuti uscì.

Indossava un dolcevita nero, un paio di jeans scuri e delle scarpe da tennis, i capelli li lasciò legati ma con se portava una tracolla militare.

Entrò in macchina e la accompagnarono alla scuola.

Scese dalla macchina una volta giunta ed entrò all’interno.

Cerco la segreteria ma non la trovò, così chiese a un ragazzo che passava.

<< scusa puoi indicarmi dove si trova la segreteria? >>

<< certo, guarda stavo andando proprio li >> le sorrise

Era un ragazzo carino, molto alto, occhi azzurri quasi blu, i capelli biondi disordinati e un sorriso bianchissimo, messo in risalto dall’abbronzatura .

Indossava una maglietta a maniche lunghe che fasciava come una seconda pelle il petto muscoloso e un paio di jeans.

<< mi chiamo Minato >>

 

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Capitolo 14
*** 14 ***


14

**** 14 ****

 

<< mi chiamo Minato >>

<< Hana >>

<< sei nuova? >>

<< già, mi sono appena trasferita >>

<< sai già che corso frequentare? >>

<< si, mi interessa l’arte >>

<< allora mi sa tanto che ci vedremo molto spesso >> le sorrise

<< anche tu arte? >>

<< già… ecco questa è la segreteria >> le disse indicando una porta chiusa

Bussò due volte e poi aprì la porta ed entrarono.

Dietro il bancone si trovava una signora di mezza età

<< cosa posso fare per voi ragazzi? >> chiese gentilmente

Dopo che ebbero sbrigate tutte le faccende i due uscirono

<< ti va di andare a prendere qualcosa al bar qui vicino? >>

<< si perché no.. >>

I due entrarono nel bar che si trovava dietro l’università

Iniziarono a parlare del più e del meno, finché non saltò fuori il discorso delle scomparse e morti sospette.

<< ma è vero che all’interno dell’università sono spariti dei ragazzi, che poi sono stati ritrovati morti? >> chiese Sakura

<< già, brutta cosa.. >>

<< tu sai qualcosa? >>

<< perché ti interessa? >> le chiese avvicinando il suo viso a quello di lei

<< ma sai curiosità, mi piacciono i misteri >>

<< un amante del soprannaturale? >> chiese sorridendo

<< già >> ricambiò il sorriso

A interrompere quel gioco di sorrisi ci pensò il cellulare della ragazza che squillò

<< scusa >> gli disse, rispondendo al telefono

Il numero era sconosciuto

<< pronto? >>

<< SAKURA!!! >>

<< Ino, cosa urli e poi che diavolo vuoi? >> chiese esasperata

<< allora come vanno le cose li con mister figo >>

<< mister figo? >> le chiese scoppiando in una fragorosa risata

<< si, dai Sasuke >>

<< Ino sei insopportabile, non è successo nulla e adesso scusa ma devo andare >>

<< non osare Sakura.. >> la minacciò l’amica

<< ciao ciao Ino >> detto questo spense il cellulare sorridendo << scusami >>

<< non ti preoccupare.. Una curiosità >>

<< dimmi >>

<> le chiese serio guardandola negli occhi

<< Sakura? O-oh beh la mia amica mi chiama così fin da quando eravamo piccole, è un soprannome per via del colore dei miei capelli >> disse inventando alla svelta una scusa “ dannata Ino, c’era bisogno di urlare il mio nome? Accidenti!! ”

<< ho capito >> anche se non lo sembrava << adesso scusa ma devo scappare, magari qualche giorno usciamo e continuiamo il nostro discorso e magari potrò soddisfare tutti i tuoi dubbi >>

<< mi farebbe piacere >>

<< mmh.. Che ne dici di domani, ti va di uscire? >>

<< domani… sì! >>

<< dimmi dove ti devo venire a prendere >>

<< puoi trovarmi nel motel Foglia >>

<< il motel Foglia? >>

<< si, la stanza che avevo affittato si è allagata e il padrone di casa per scusarsi mi paga il soggiorno li, anche se non è il massimo >>

<< ok allora ti vengo a prendere domani sera >>

<< ok, a domani >>

Si scambiarono i numeri di telefono e poi ognuno andò per la sua strada.

Arrivò al motel e bussò alla camera dei due fratelli e il maggiore andò ad aprirle.

<< Sakura >>

<< ciao Itachi >>

Entrò nella stanza e vide Sasuke seduto sul letto intento a pulire la sua pistola, immerso com’era nel suo lavoro non la salutò neppure, ma la ragazza non ci fece neppure caso abituata al suo comportamento.

<< allora hai scoperto qualcosa? >> le chiese Itachi

<< no, però qualcuno ci potrebbe aiutare >>

<< chi? >>

<< ho conosciuto un ragazzo.. >> iniziò

A quella parola il minore distolse l’attenzione da quello che stava facendo concentrandosi sulla ragazza

<< ho l’impressione che sappia molte cose >> continuò

<< speriamo, noi non abbiamo trovato nulla, domani faremo delle ricerche all’interno >>

<< ci servirebbe almeno un indizio, non abbiamo nulla >>

Mangiarono li tutti insieme continuando a discutere del caso, quando un trillo di un messaggio li interruppe.

La rosa prese il cellulare e lesse il messaggio appena ricevuto, era da parte di Minato 

** Non vedo l’ora che arrivi domani,

      Minato ;) **

Sorrise dopo aver letto quel messaggio. Quel ragazzo le stava simpatico e poi era molto carino, al contrario di quel’emo che in quel momento si trovava di fronte a lei e la guardava curioso.

<< come mai quel sorrisetto? >> chiese lui

<< non sono affari tuoi.. >> rispose con voce mielata, facendolo infuriare

“ quanto la odio … “

La vide scrivere un messaggio e con la scusa di prendere qualcosa nel frigo che guarda caso si trovava dietro di lei si alzò e quando le fu dietro sbircio quello che stava scrivendo

** già pure io sono impaziente, vado a letto, sono stanchissima

           kiss Hana **

Il maggiore lo guardava divertito ma allo stesso tempo stupito.

Era davvero incredibile, non si era mai comportato così soprattutto per una ragazza, se ci fosse stato Naruto, il suo migliore amico, per lui non ci sarebbe stato scampo.

La ragazza che non si era accorta di nulla, inviò il messaggio e appoggiò il telefono sul tavolo per poi riprenderlo per leggere il nuovo messaggio arrivato, sempre da parte del ragazzo

Ok Buona Notte bellezza!! E mi raccomando sognami J

Scoppiò a ridere attirando anche l’attenzioni di Itachi

<< qualcosa di bello? >> le chiese

<< è quel ragazzo che ho conosciuto, è davvero simpatico >>

<< così simpatico che si prende già tutte queste confidenze e ti scrive di sognarlo.. >> si intromise Sasuke senza nemmeno rendersi conto di quello che aveva detto

<< vuoi farti gli affari tuoi tu? >> gli ringhiò contro.

Era stufa di quella situazione, come si permetteva di intromettersi nella sua vita?

<< dobbiamo risolvere un caso, se vuoi cercarti un fidanzato fallo dopo, oppure lascia il caso a noi due, così tu potrai amoreggiare con quel ragazzo.. >> le rispose avvicinandosi a lei

<< io mi sto occupando del caso!! Se domani esco con questo ragazzo è anche per cercare informazioni, visto che neppure il grande cacciatore Sasuke non ha alcun indizio.. >>

<< tsk, sei soltanto una ragazzina, ritorna a giocare con le barbie.. >>

<< NON TI PERMETTERE, IO SONO MILLE VOLTE MEGLIO DI TE!! SEI SOLO UNO STUPIDO, TI CREDI DI ESSERE CHISSA’ CHI, MEGLIO CHE ABBASSI LE ALI UCHIHA, NON SEI INVINCIBILE >>

Dopo avergli gridato contro, la rosa prese la sua roba e se ne andò nella sua stanza, lasciando i due nel silenzio totale.

Itachi si alzò dalla sedia e si andò a sdraiare sul suo letto.

“ non ce la faccio più “ pensò chiudendo gli occhi

Sasuke continuò a fissare la porta dalla quale era uscita la ragazza.

Quest’ultima entrata nella sua camera buttò malamente la borsa a terra e si sdraiò sul letto, poco dopo prese il cellulare e chiamò l’unica persona che in quei casi poteva tirarla su di morale.

<< pronto? >>

<< Ino, sono Sakura >>

<< Ehy fronte spaziosa! Cos’è successo questa volta? >> chiese intuendo dal tono della voce della sua amica che qualcosa non andava. << sempre il solito problema? >>

<< già >> così gli spiegò la situazione

<< Sakura quello scemo fa così perché si è innamorato di te è per questo che ogni momento è buono per farti arrabbiare e pazzo com’è di te non si accorge che con le tue parole ti ferisce… sai che i maschi sono tutti stupidi, per loro corteggiare e stuzzicare una ragazza è la stessa identica cosa… cmq dai cambiamo discorso, parlami del dottore e del biondino >>

<< sei sempre la solita >> rise

<< è per questo che mi vuoi bene >>

<< già >>

<< forza forza, parlami del dottore >>

Le raccontò dell’incontro con il medico

<< che gentiluomo!! Accidenti Sakura hai tutte le fortune di questo mondo, se non ci esci mi offro volontaria per sostituirti >> disse tutta emozionata

<< Ino.. >> rise

<< un dottore.. Mmh eccitante.. >>

<< Ino!! Ti prego non iniziare con le tue fantasie erotiche.. >>

<< ho sentito che i dottori sanno bene dove toccare.. >>
<< INO!! >>

<< su dai non fare la santarellina, d’altronde sei tu quella avventurosa che va per il mondo, io sono richiusa in questa catapecchia di bar con una vecchiaccia e un dormiglione. Sto tutto il giorno a servire.. >>

<< sisi ho capito >> interrompendola. Sapeva a memoria quel melodramma che ogni volta le faceva quando lei incontrava qualcuno

<< adesso parlami del biondino >>

<< ti basti sapere che è il contrario di quell’emo.. In tutto e per tutto.. >>

<< il contrario.. Mmmh.. Perciò è biondo.. >> iniziò

<< si >>

<< occhi azzurri, abbronzato.. Poi? >>

<< alto, muscoloso e un sorriso magnifico >>

<< il classico principe azzurro.. >>
<< già, è davvero carino, e poi è dolce >>

<< mia cara Sakura approfittane e lascia da parte il principe delle tenebre >>

<< domani sera usciamo, mi sembra molto informato sul caso >>

<< ancora meglio.. Scusa ma adesso devo andare, altrimenti mia madre mi stacca pure il telefono >>

<< ok Ino, salutami tutti ci sentiamo >>

<< ovvio!!! Mi devi raccontare tutto, baci baci >>

<< si baci >>

Ino era grandiosa, sapeva sempre come tirarla su di morale.

Dopo aver riletto l’ultimo messaggio si addormentò.

 

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