desiderando hetalia

di lastangel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un desiderio sprecato ***
Capitolo 2: *** la riunione del G8 ***
Capitolo 3: *** reazioni ***
Capitolo 4: *** Essere testardi! ***
Capitolo 5: *** Un viaggio tranquillo... o quasi ***
Capitolo 6: *** Hulk, girasoli e italiani doc. ***
Capitolo 7: *** Tiriamo fuori le palle! ***
Capitolo 8: *** Ragazzo pacifico ***



Capitolo 1
*** un desiderio sprecato ***


Quanti dei fan di Hetalia hanno mai sognato di incontrare i propri miti? Ovviamente tutti! Ma che reazione potrebbero avere se all’improvviso gli stessero realmente di fronte? E poi che farebbero?
Oggi è il mio 18° compleanno e al posto di festeggiarlo come fanno tutti, ovvero con una mega festa,  io ho optato per una vacanza in un micro villaggio italiano situato sulle Alpi. Naturalmente non sono sola, con me c’è la mia famiglia. No scherzo. Chi vorrebbe mai i propri genitori affianco anche in questi casi! Non io. Con me c’è la mia migliore amica Giorgia, ragazza comune dai lunghi e mossi capelli castani e occhi color nocciola, tra l’altro più giovane, più alta e più carina di me. Si un po’ di invidia c’è, ma solo un po’, anche perché poi mi guardo allo specchio e vedo i miei bellissimi occhi che balzano da un intenso blu/azzurro ad un trasparente grigio chiaro. Almeno in questo posso vantarmi. Inoltre c’è Oleg il ragazzo di Giorgia, capelli biondo cenere, occhi azzurri, pelle chiara e alto, anche lui più giovane di me, ma al contrario della sua ragazza, come me lui è un appassionato di anime, manga e videogiochi. Ma nonostante ciò non ha mai visto Hetalia, anche dopo le mie assidue preghiere. Il motivo del perché con noi c’è anche lui è semplice: mi dispiaceva separare i due piccioncini. Certo a differenza di tutte le altre coppie che ho conosciuto loro reggono bene la distanza, ma il mio tenero cuoricino non poteva sopportare il pensiero di separarli. E dopo esser riuscita, ancora non so come, a convincere i genitori di entrambi, siamo partiti.
E ora siamo nel salotto della graziosa casetta, seduti sul divano e di fronte a me, adagiata sul tavolino, la torta fatta con pasta di zucchero con vari personaggi di Hetalia sopra. Le candele a forma di diciotto accese, Giorgia e Oleg cantano la fatidica e imbarazzante canzoncina ed io aspetto che finiscano per spegnere le candeline. La canzone finisce
GIORGIA: Esprimi un desiderio!
urla lei. Già il desiderio, non mi va di esprimere lo stesso desiderio senza speranza, quindi ne voglio creare uno ancora più impossibile “vorrei poter incontrare i personaggi di Hetalia” penso mentre soffio più forte che posso sulle candele spegnendole di botto. La simpatica coppia mi applaude, poi Giorgia mi abbraccia stringendomi più che può, per poi tirare fuori dal nulla il suo cellulare
GIORGIA: E ora … FOTO!!!
dice lei. Io e Oleg assumiamo la stessa espressione di sofferenza, mentre un innocente e grande sorriso appare sul viso di lei, chiaramente intenzionata a fare un set fotografico. Dopo le foto, prendiamo tutti una fetta di torta, chiaramente la mia più grande
OLEG: Che hai desiderato?
comincia il ragazzo tanto per fare conversazione
BEA: Mh … non si dice, porta male.
OLEG: Dai diccelo!
Oleg continua a insistere e sembra non voler demordere
BEA: Va bene … tanto è un desiderio impossibile.
e dopo quella frase Giorgia mi squadrò, probabilmente ha intuito cosa stavo per dire. Mentre penso se dirlo o no, divento rossa dall’imbarazzo e questo non aiuta.
BEA: ehm … h-ho desiderato … di incontrare i personaggi di Hetalia!
dico l’ultima frase tutta di un fiato per poi sorridere tranquillamente. Oleg mi guarda perplesso, mentre Giorgia fa facepalm scuotendo la testa. Il silenzio travolge la stanza e passano una manciata di minuti prima che qualcuno ricominci a parlare
GIORGIA: Desiderio sprecato …
dice ormai rassegnata e facendo spallucce. Rimango offesa, ma solo per poco, anche perché quello che dice è vero, purtroppo. Il discorso finisce li, senza altre domande. Avanza della torta, strano con me non durano. Infine passiamo il resto della giornata in casa, tra lo scherzare insieme e giocare alla wii. Poi arriva la sera e andiamo a dormire. Mi crogiolo nel mio letto e continuo a pensare a oggi. Dopotutto abbiamo passato una giornata stupenda.



NDA:
BEA:Grazie a tutti per aver letto, questa è la mia prima fanfiction e poteva essere solo su Hetalia. Spero che qualcuno recensisca, più che altro per sapere se è piaciuta e non preoccupatevi nel prossimo capitolo appariranno alcuni dei personaggi di Hetalia. Ancora grazie!!
GIORGIA: Comunque tu sei bellissima!
BEA: Va bhe! Dettagli! Quasi dimenticavo, per chi se lo stesse chiedendo (praticamente nessuno) non ho descritto me stessa perchè ... bhe perchè lo scordato, ma rimedio ora! Allora gli occhi già li ho detti, capelli biondi lunghi e mossi, pelle chiara come il latte e vorrei precisare che non sono io ad essere bassa, ma è Giorgia ad essere alta!!
OLEG: Ti stai dilungando...
BEA: Giusto! Ho finito. Arrivederci e alla prossima!! 

 

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Capitolo 2
*** la riunione del G8 ***


Intanto, in un'altra dimensione, si sta riunendo il G8 per discutere dei soliti problemi. Questa volta oltre i soliti membri, c’è con loro Svizzera, pronto a supervisionare l’incontro poiché la riunione si tiene a casa sua. Sono arrivati tutti in orario e la riunione si svolge come ogni altro loro incontro. Nella confusione. Inghilterra e Francia litigano per un motivo che anche loro ignorano,  America continua a ridere e a raccontare di quanto lui sia eroico al povero Giappone che ascolta più per educazione che per vero interesse, Italia del  Nord dorme beato sognando un bel piatto di pasta, mentre il fratello Italia del Sud urla contro Germania esasperandolo ed infine Canada, ignorato da tutti, aspetta tranquillo il suo turno che tanto non arriverà mai. Svizzera, appoggiato al muro, fissa il tutto con una vena pulsante in fronte, mentre toglie la sicura dal suo fidato fucile. È pronto a fare una carneficina. A fermare il suo istinto omicida è Russia che entra dalla porta attirando l’attenzione di tutti. Russia non fa più parte del G8. Ma lui tranquillamente si siede
IVAN: Salve a tutti! Scusate il ritardo.
saluta tutti con il suo solito sorriso. Gli altri lo fissano, chi terrorizzato, chi incavolato, chi confuso, ma nessuno sembra riuscire a dirgli qualcosa o quasi
ALFRED: Si può sapere che ci fai tu qui?
gli chiede l’americano. I due non si erano mai sopportati e continueranno ad odiarsi all’infinito.
IVAN: Eh? Che intendi dire. Da! Sono qui per la riunione, non è ovvio?
ALFRED: No, non fai più parte del G8, communist!
e dopo quelle parole il sorriso del russo diviene più inquietante, un’aura malvagia appare intorno ad Ivan, mentre l’americano sorride compiaciuto. Si preannuncia l’arrivo di una guerra tra i due. Intanto il resto delle nazioni respira quell’aria di tensione preoccupate
ARTHUR: American idiot! Perché deve sempre provocarlo?
sospira l’inglese, quasi bisbigliando per non farsi sentire. Anche se non serve perché Francia, che gli sta a fianco, dopo aver sentito le parole dell’altro gli risponde
FRANCIS: Chenille ti ricordo che sei stato tu a crescere Amérique.
ARTHUR: Cosa vorresti insinuare Frog!
ed ecco che Francia ed Inghilterra ritornano a litigare, o meglio a picchiarsi. Ma le altre nazioni li ignorano, più concentrati ad evitare lo scontro tra America e Russia. Quasi come soluzione dalla porta entra, come una furia, Bielorussia che attira subito l’attenzione del fratello
NATALIA: Fratello, lascia che ti aiuti.
dice la giovane con voce e sguardo demoniaci. Questo non fa altro che spaventare i presenti, Russia compreso
IVAN: Noooo! Va a casa!
comincia ad urlare lui terrorizzato. Poi panico totale. Bielorussia insegue Russia, che scappa per non farsi prendere dalla sua inquietante sorellina, America ride di gusto nel vedere il russo così spaventato, Svizzera carica il fucile per sparare e dietro di lui ci sono Giappone che cerca di convincere lo svizzero a non far fuoco, i fratelli Italia che tremano per la paura e Germania che cerca di tranquillizzarli, ma riceve solo gli insulti di Romano, Inghilterra e Francia continuano a prendersi a botte e Canada cerca di calmare tutti, ma con scarso risultato. Dopo Inghilterra tira fuori la sua bacchetta con l’intenzione di lanciare un incantesimo su Francia. Ma Russia, senza farlo a posta, gli arriva di sopra facendogli cadere la bacchetta, che dopo aver toccato terra emana un intensa luce bianca che avvolge tutti i presenti per poi farli sparire. La sala ora è vuota e le nazioni sono appena sparite. La porta si apre e da li entra timidamente la piccola Liechtenstein, che appena non vede nessuno si avvicina al tavolo preoccupata, per terra trova solo una bacchetta.



NDA
BEA: Si lo so! L'ho pubblicata nello stesso giorno del primo capitolo, ma non potevo resistere!
GIORGIA: Tanto poi ti passerà la voglia di scrivere.
BEA: Già, a quel punto avrò bisogno di qualcuno che mi assilli.
GIORGIA: Per questo ci sono io! Ahaha
BEA: Lo so... per togliere qualunque curiosità i personaggi sono stati scelti da Giorgia (che ovviamente non sa assolutamente niente di Hetalia), io le ho mostrato alcuni personaggi e lei ha scelto.
GIORGIA: Mi chiedo cosa accadrà nel prossimo capitolo.
BEA: eheh! Solo io lo so XD
GIORGIA: Non vedo l'ora di leggerlo.
BEA: E ora i ringraziamenti!! Grazie a tutti quelli che hanno letto/ recensito/ apprezzato, spero che la storia vi interessi. Arrivederci e... *si schiarisce la voce* PASTAAAAAAAA!!!!

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Capitolo 3
*** reazioni ***


La notte è passata velocemente, o almeno per me, mi sveglio e mi guardo intorno ancora assonnata; il letto affianco a me è vuoto, mentre in un altro sta Oleg che dorme. Mi stropiccio gli occhi e mi alzo, prima di uscire dalla stanza noto sul comodino un biglietto e lo leggo: -Sono uscita a fare la spesa. Giorgia- sorrido tra me e me divertita, lei è solita a svegliarsi presto e non so come faccia a non sentirsi stanca. Accartoccio il foglio e lo butto, poi vado in cucina e apro il frigo. Vuoto, o quasi, la torta che è avanzata ieri è l’unica cosa che vedono i miei occhi affamati, quindi ne prendo una fetta. Con la coda dell’occhio noto l’orologio della cucina che segna le 11.30, l’ora perfetta per la colazione e per farla ancora più speciale decido ti tornare in camera per fare una colazione a letto. Una volta seduta sul letto e messo il cuscino come schienale, comincio a mangiare la mia fetta accompagnata dal lieve russare del bel addormentato. Verso metà della mia opera, ovvero deliziarmi con la torta, sento odore di bruciato ed incuriosita mi alzo, uscendo nuovamente dalla camera per controllare. Arrivo fino alla fonte dell’odore, che a quanto pare è la cucina, da sotto la porta esce del fumo bianco, inizialmente credo che possa essere un incendio, ma il mio buon senso mi dice che se fosse stato un incendio il fumo doveva essere nero e non bianco e poi me ne sarei dovuta accorgere prima no! Afferro la maniglia della porta e deglutisco con forza, ma prima di abbassare la maniglia mi blocco. E se fossi finita in un horror, si sa che in essi sono sempre le bionde stupide e avventate a morire per prime, e cazzo io sono bionda! E sto per aprire la porta in modo avventato, perciò sono anche un idiota!
Sul mio viso appare un espressione spaventata, nonostante mi dico di scappare via il mio braccio continua a fare pressione abbassando sempre di più la maniglia fino ad aprire la porta. Il fumo bianco, che continua ad uscire, mi travolge velocemente, chiudo gli occhi e comincio a tossire, poi riapro gli occhi e vedo diverse figure di fronte a me, ma con quello stramaledetto fumo non riesco a capire quante siano. Appena il fumo si dissolve rimango paralizzata nel riconoscere quelle figure, che non sono altro che alcuni dei miei miti. Li riconosco subito. Ma, come il mio corpo, ho il cervello paralizzato e rimango immobile come una statua. Intanto loro sembrano disorientati e si guardano intorno, il primo a notarmi è Italia Veneziano che si avvicina a me
FELICIANO: Ve! Salve bella signorina. Potrebbe dirci dove siamo e se c’è della pasta?
mi dice cordiale. Ma la mia risposta non arriva, attirando così l’attenzione degli altri, che si avvicinano
LUDWIG: ITALIA!!!! Che le hai fatto!?
comincia a rimproverare il povero Veneziano, che inizia a piagnucolare.
ALFERD: Ahaha! Questa qui sembra una statua.
dice agitando una mano davanti alla mia faccia.
KIKU: America - san, non credo sia educato dire così.
VASH: Che diavolo è successo? Come ci siamo arrivati qui?
sbraita lo svizzero più arrabbiato e infastidito che mai. Seguito poi da Romano
LOVINO: Che cazzo! È tutta colpa di quel bastardo inglese!
ARTHUR: Non è affatto colpa mia, idiot! Se Russia non mi fosse arrivato addosso..
IVAN: Cosa? Cosa sarebbe successo se non ti fossi arrivato addosso?
la faccia di Ivan diventa più minacciosa e ad Arthur muoiono le parole in bocca
FRANCIS: Mes amis ora non è il momento …
cerca di calmare la situazione, poi aggiunge guardandomi
FRANCIS: Mon fleur, mi scuso da parte dei miei amici per l’intrusione, ma potresti dirci dove siamo?
ammicca lui, per poi prendermi la mano e baciarla. Ma io rimango ancora impassibile. Vorrei poter urlare e saltare addosso a tutti, ma l’emozione gioca brutti scherzi, soprattutto nei momenti sbagliati.
NATALIA: Ehi! Tu! Vedi di rispondere!
dice Bielorussia appiccicata al fratello e dal suo sguardo sembra che mi vuole scannare. A salvarmi la vita è il rumore di una porta sbattere, che fa calare il silenzio più assoluto. Dal corridoio appare Giorgia con delle buste in mano e appena vede degli sconosciuti che la fissano si ferma, poi continua a camminare ed entra in cucina appoggiando le buste sul tavolo, mentre gli altri la seguono con lo sguardo. Si volta a guardarli con una faccia indifferente
GIORGIA: Non so che stia succedendo. Ma io mi faccio un panino … qualcuno vuole favorire?


NDA
BEA: Finalmente il terzo capitolo! Ce l'ho fatta! Ah... fatica. Comunque grazie a tutti per aver letto la storia, continuate a farlo >.< un rigraziamento speciale per chi ha recensito e per chi lo farà. Spero che anche questo capitolo piaccia. Vorrei aggiungere che la mia reazione e quella di Giorgia sono reali, ovvero ho chiesto a lei cosa farebbe in un caso come questoe lei mi ha risposto: "mi farei un panino e poi forse ne offrirei" -_-
GIORGIA: Sei stata tu a chiedermi che avrei fatto e io ti ho semplicemente risposto ;)
OLEG: Parliamo di cose più importanti... perchè nello scorso NDA io non c'ero e perchè oggi sono apparso così poco?
BEA: Perchè fa tutto del mio grande piano!!
MATTHEW: E perchè hai fatto dire a tutti almeno una battuta, mentre a me no?
BEA: Che ci fai nel nostro angolo? Comunque se devo essere sincera.... mi sono scordata di te...
*Canada rimane deluso per poi andarsene*
BEA: ehm... chiedo perdono per essermi dimenticata di Canada... e grazie a tutti! Alla prossima!!!

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Capitolo 4
*** Essere testardi! ***


Tutti ci siamo seduti a tavola a mangiare i panini fatti da Giorgia, che adesso ricorda dove aveva già visto quelle persone. Io, nonostante sia ancora bloccata, sono riuscita a sedermi. Appena finiscono i panini Giorgia si guarda un po’ intorno fissando le facce dei presenti, la mia in particolare
GIORGIA: Ok! So che sono ripetitiva, ma … mi ridite come siete arrivati qui?
è la quarta volta che fa questa domanda e ancora non ha capito, o meglio ancora non ci crede. Alcuni alzano gli occhi al cielo, Inghilterra sospira profondamente, le aveva già spiegato tutto nei minimi dettagli e ora è stanco
ARTHUR: Con la magia.
GIORGIA: Magia …
ARTHUR: Magic!
ripete lui con più enfasi. Giorgia sembra pensarci, come se fosse indecisa, poi annuisce con la testa
GIORGIA: Puoi ripetere?
dice. A quel punto l’inglese si getta verso la castana, probabilmente per strozzarla, ma viene bloccato da America che lo allontana. A riprovare a spiegare tutto a quella testa dura che io chiamo migliore amica, stavolta è Giappone. Un tipo calmo come lui forse ce la può fare. Mentre parlano la mia mente si riavvia, come un computer, sulla mia faccia comincia ad apparire uno strano sorriso da ebete e a bocca chiusa comincio a ridere attirando l’attenzione di qualcuno. Appena Giappone finisce la sua spiegazione e Giorgia, testarda, non capisce, apro bocca
BEA: Non hai ancora capito?! È merito mio! MIO! Eheheheheheheheheh
comincio ad urlare felice mentre scuoto Giorgia per le spalle. Prima figuraccia davanti a persone che adoro, fatta! Ma la felicità è tale che non riesco a smettere di ridere come un idiota
MATTHEW: Come tuo?
dice Canada quasi come un sussurro. Tornando, poi, ad essere di nuovo ignorato non appena finisce di parlare
VASH: Spiegati ragazzina!
BEA: Ehm … primo non sono una ragazzina e secondo … vi adoro! Siete fantastici! Voglio gli autografi!
GIORGIA: Bea calmati!
mi rimprovera. Dopo essermi asciugata la bava dalla bocca ed essermi scusata con i presenti, che hanno preso le distanze, continuo a parlare tranquillamente
BEA: Vedete, io ieri ho fatto 18 anni e quando ho spento le candeline ho espresso il desiderio di potervi incontrare, non credevo che si realizzasse davvero.
Dopo la mia veloce spiegazione tutti, compresa Giorgia, mi guardavano scettici, tutti tranne Arthur che sembrava stesse riflettendo.
Nello stesso istante entra in cucina Oleg sbadigliando, gli altri spostano il loro sguardo sul nuovo arrivo. Oleg si avvicina alla sua ragazza dandole un bacio veloce sulle labbra, poi guarda verso di me
OLEG: Ehi Bea … mi spieghi perché … ehm ecco … perché c’è della torta sul tuo letto?
mi aspettavo una domanda diversa da questa. Ma … Cavolo la mia torta! Rimango leggermente scioccata, più per la torta che per la deficienza di questi due
LOVINO: Dobbiamo aspettare qualche altro idiota o possiamo continuare?
dice esasperato. Come risposta Oleg gli rivolge un’occhiataccia. Giorgia apre bocca, ma io le metto una mano sopra le labbra per zittirla
BEA: Ah già! Dobbiamo presentarci. Io sono Beatrice, ma potete chiamarmi Bea (o in qualunque altro modo volete). Loro sono Giorgia e Oleg.
poi mi giro verso i miei amici
BEA: Ragazzi, loro sono le nazioni di Hetalia. E grazie al MIO desiderio di ieri sono arrivati qui.
finito di parlare ricomincio a ridere con una pazza. Ma le nazioni sembravano turbate e non per me
LUDWIG: Quello che vorrei sapere io, però, è come facciamo a tornare indietro?
LOVINO: Il crucco-mangiapatate ha ragione una volta tanto!
FELICIANO: Ve! A me questo posto non dispiace.
KIKU: Nemmeno a me, vorrei tanto visitare questa …  dimensione.
afferma il giapponese con la sua fidata macchina fotografica in mano
VASH: Siete impazziti! Dobbiamo tornare a casa!
Mentre le nazioni discutono, io mi godo la scena stile Hetalia dal vivo felice come una pasqua.
IVAN: Chissà che stanno facendo i paesi Baltici.
FRANCIS: Ti preoccupi per loro? Siete proprio come una famiglia.
IVAN: In realtà vorrei vedere le loro espressioni di terrore contorcersi.
L’aura malvagia di Russia aumenta e in sottofondo si sente in ripetizione la parola ‘kol’ e, mentre il francese si allontana spaventato, Bielorussia si avvicina al fratello senza farsi notare. Ma c’è qualcosa che non mi quadra in tutto questo. C’è troppo poco casino, ma non capisco perché. Finché dalla porta della cucina non vedo apparire Alfred con in mano quella che sembrava il resto della mia torta.
BEA: Ah! Quella è mia!
Troppo tardi. L’americano ha già ingoiato ciò che era mio di diritto. La mia amica mi consola e in quel momento, per la prima volta in vita mia, ho odiato America.
Comincia a crearsi la confusione totale: tra chi sbraita, chi si lamenta, chi litiga, chi piange e chi non fa nulla. Poi, proprio come nel primo episodio di Hetalia, Germania sbatte le mani sul tavolo e urla
LUDWIG: BASTA! FATE SILENZIO! Adesso procediamo con calma! Chi ha qualcosa da dire alzi la mano e parli! Ognuno avrà 7 minuti per parlare!
In quel momento comincio a fantasticare, credendo che adesso Italia alzasse la mano per poi urlare ‘PASTA’. Ma ad alzare la mano è Inghilterra
ARTHUR: Propongo di andare a Londra. Li sicuramente ci saranno dei libri di magia che ci spieghino come tornare a casa. E per evitare ulteriori problemi, voi tre verrete con noi.
BEA: Siiiiii!!!!!
OLEG: No invece! Mi spieghi come facciamo a partire? Chi lo va a dire ai nostri genitori? E poi dove troviamo i soldi e il passaporto?
dice rovinando ogni mia possibile speranza. Sulla mia faccia appare così un enorme muso lungo
FELICIANO: Ci pensiamo noi! Vero fratello?
risponde con enorme entusiasmo. Romano gli fa un cenno, poi si allontanano un po’ dal gruppo e prendono i loro cellulari, lasciando me e i miei amici confusi. Finita la chiamata ritornano da noi
FELICIANO: Ok tutto a posto. Potete partire! Ve!
GIORGIA: Ma come è possibile?
LOVINO: Abbiamo solo chiamato i nostri capi.
BEA: Quindi … i politici sono gli stessi in qualunque dimensione …
Inquietante!
 



NDA
BEA: La mia tortaaa!! T.T
GIORGIA: ah.... ho capito. Devo fare tutto io. Grazie per aver letto anche questo capitolo di desiderando hetalia. Per il bene dell'autrice recensite, le farà piacere (e magari non penserà più alla torta)
OLEG: Ma davvero i politici sono dappertutto? Non è un po' esagerato?
GIORGIA: Certo che no, amore!
OLEG: mh.. ok.
GIORGIA: Quindi cari lettori alla prossima!!
OLEG: Si si come ha detto lei. Ciao.
BEA: TORTAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!! T.T .... sigh arrivederci sigh

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Capitolo 5
*** Un viaggio tranquillo... o quasi ***


Dopo gli ultimi preparativi, siamo andati in aeroporto (già! Nel micro paesino c’è anche questo), di fronte a noi un lussuoso ed enorme jet privato. Maledetti politici! I miei amici ed io saliamo esitanti, intorno a noi solo lusso sfrenato: poltrone in pelle, tavolini in marmo bianco, un televisore da 100 pollici (con incorporati ps4, wii, x-box360, ecc.), un tavolo colmo di varie cibarie e, dietro a delle porte scorrevoli, il bagno con vasca ad idromassaggio, gabinetto giapponese all’avanguardia e un lavandino con specchio d’oro. Ripeto: maledetti politici! Alla sola vista di tutte quelle mostruose bellezze, la mia bocca si spalanca fino a toccare il pavimento e i miei occhi si riempiono di luce; Giorgia, invece, mi abbraccia felice ed urla
GIORGIA: Grazie! Grazie!
riferita probabilmente al desiderio che ci ha portati qui. Oleg, strafelice, si aggrappa alle porte che ci dividono dai piloti, con la voglia sfrenata di poter pilotare questa meraviglia. Le nazioni, intanto, si sistemano come se nulla fosse
FELICIANO: Si parteeee!!!
dice sprizzando gioia da tutti i pori
KIKU: Signorine, vi prego di sedervi, stiamo per decollare.
in quel momento Giappone mi sembra quasi un hostess, mancava solo che cominciasse ad avvisarci delle misure di sicurezza, gesticolando come fanno le vere assistenti di volo.
Appena il jet decolla, mi aggrappo ai braccioli della comodissima poltrona e mi giro verso la mia amica, che si assicura che il suo ragazzo si sia allacciato la cintura di sicurezza. Quando arriviamo a quota, ci slacciamo tutti le cinture. Germania sta seduto vicino al finestrino, mentre soffre la nausea; Svizzera, accanto a lui, irritato da chissà cosa; davanti al televisore stanno, intenti a giocare, Oleg e Giappone, a guardarli ci sono Russia, Bielorussia, che guardava più il fratello che altro, e Giorgia arrabbiata del fatto che il suo ragazzo non la prendesse in considerazione, finché non nota che sul tavolo del buffet ci sono anche le patatine. Al tavolo, oltre a lei, ci sono America, che si riempie il gargarozzo più che può, i fratelli Italia, con in mano pizza e pasta (si, avete letto bene: la pasta in mano) e Canada, che educatamente mangia pancake con sciroppo d’acero. In bagno c’è Francia, che si pavoneggia di fronte allo specchio. Io sono seduta sulla poltrona e a quattro poltrone di distanza c’è Inghilterra concentrato a leggere un libro. Piuttosto imbarazzata, mi avvicino, passando da una poltrona all’altra senza farmi scoprire. Raggiunta la poltrona che sta vicino a quella dell’inglese, sorrido lievemente. Ho una voglia matta di dire qualcosa, ma non so cosa! Quindi inizio a fissarlo con insistenza, finché Arthur non si accorge di me
ARTHUR: Ti serve qualcosa?
mi chiede con un tono di disagio. Leggermente sorpresa provo a dire la prima cosa che mi salta in mente
BEA: Ehm … che stai leggendo?
la domanda più sciocca che avessi mai fatto. Il titolo di quello stramaledetto libro si legge benissimo anche a chilometri di distanza. E pensare che prima di avvicinarmi l’ho letto tre volte! Con espressione perplessa, Inghilterra alza il libro verso la mia faccia, per poi tornare a leggere. Cavolo! Per distrarmi dalla brutta figura e dalla fine della nostra breve chiacchierata, prendo il mio cellulare e comincio a giocare.
Dopo cinque minuti Francis esce dal bagno e si avvicina a me
FRANCIS: Bonjour trèsor.
dice ammiccando e sorridendomi nel modo più affascinante che può. Peccato per lui che in quel momento le mia testa è assente, totalmente assorta dal mio prezioso cellulare. Appena il francese (in modalità da rimorchio) si accorge della totale assenza mentale della sua preda (che sarei io), si gira verso un’altro obiettivo: Giorgia. Si avvicina verso di lei nello stesso modo che ha fatto con me, poi le sussurra nell’orecchio
FRANCIS: Che fai ma cher?
Giorgia salta in aria e si gira con violenza verso il francesino, il quale nota solo in quel momento che la sua attuale vittima si sta ingozzando di patatine (alcune delle quali sono rimaste sulla sua bocca). Senza farsi troppi problemi e senza lasciarle il tempo di rispondere, Francia le afferra la mano e gliela bacia
FRANCIS: Mh … salato.
dice guardandola negli occhi color nocciola, mentre con la lingua si lecca le labbra con fare sensuale. In quel preciso istante arriva Oleg che si è staccato dai videogiochi proprio per questo.
FRANCIS: Ehm …
OLEG: Prova anche solo a sfiorare la MIA ragazza. E giuro che ti strappo quei tuoi capelli ossigenati, te li faccio ingoiare e poi ti apro in due con una motosega. Capito!?
La minaccia del giovane è efficace, probabilmente perché ha l’aspetto di un assatanato pronto a fare un genocidio. Francia si va a sedere in un angolino intimorito, mentre Giorgia, contentissima, mostra al suo satanico ragazzo la quantità di patatine che c’è sul tavolo.
Dopo un’ora e mezzo siamo atterrati a Londra. Canada tira fuori una cartina su cui sono segnate tutte le biblioteche di Londra
LUDWIG: Propongo di dividerci in tre gruppi.
VASH: Concordo.
il resto di noi annuisce. America, invece, alza la mano con fare curioso
ALFRED: Come ci dividiamo?
il ragazzone ha colto nel segno. Ma così ha dato il via ai litigi
BEA: Io sto con Inghilterra!
urlo aggrappandomi al braccio dell’inglese, il quale mi guarda con una espressione mista a paura e sorpresa
FELICIANO: Ve   ̴ io voglio stare con il fratellone. Ah! Ma anche con Germania!
LOVINO: Cosa?! Perché anche con il crucco?!
FRANCIS: Io preferirei stare in compagnia di qualche bella mademoiselle.
OLEG: Se ti riferisci a Gio, te lo puoi scordare!
NATALIA: Fratellone stai con me! Stai con me. Stai con me. Stai con me. Sta-
IVAN: NOOOOOO!!! Non ti avvicinare!
I pochi rimasti in silenzio, forse per rassegnazione o forse perché aspettano il loro turno (Canada), sono in attesa che a qualcuno venga un’idea e magari prima che le cose degenerano. La risposta alle loro preghiere si trova tra le mie mani: il mio inseparabile taccuino. Lo alzo in aria, poi lo sbatto sulla testa della persona più vicina a me, ovvero Francis (per la gioia di Oleg), per attirare l’attenzione di tutti.
BEA: Se mi date qualche minuto posso scrivere dei gruppi che possano andare bene a tutti. Ci sono obiezioni?
Non aspetto nemmeno le risposte e mi metto a scrivere. Stranamente nessuno mi dice niente e sento il silenzio intorno a me. In pochi minuti sono riuscita a sfornare (si perché io sforno) dei gruppi perfetti, o quasi:
Gruppo 1:

 
  • Io
  • Inghilterra
  • Russia
  • Bielorussia
Gruppo 2:
 
  • Giorgia
  • Giappone
  • America
  • Svizzera
  • Canada
Gruppo 3:
 
  • Oleg
  • Germania
  • Veneziano
  • Romano
  • Francia
E dopo che gli altri hanno visto i gruppi sono ricominciate le lamentele, interrotte da Svizzera e il suo fucile
VASH: SILENZIO!!! Questi saranno i gruppi. Non sono concessi cambiamenti e lamentele! Muovetevi ora! Voglio tornare a casa il prima possibile! Sono stato chiaro!
Primo sparo. Silenzio.
VASH: SONO STATO CHIARO!!!!!
Secondo sparo.
TUTTI: Si signore!
E nella mia mente mi ripeto “Santa Svizzera”.





NDA
BEA: Santa santissima Svizzera!!!!!! In questo capitolo si sono mostrate alcune cose: la mia ossessione per Inghilterra e la nascita del'odio di Oleg verso Francis.
OLEG: La mia donna non si tocca!
GIORGIA: Non posso credere che qualcosa abbia distratto Oleg dai videogiochi O.O
BEA: Eh già!! Comunque ringrazio tutti quelli che hanno recensito, quelli che hanno messo la mia svitata storia tra le preferite/da ricordare/ecc. Ma ringrazio  anche chi a letto. Per quanto riguarda i gruppi... bhe informo che ho intenzione di scrivere un capitolo per ogni gruppo, così da raccontare le avventure di ogni gruppo. Per chi recensirà, mi farà piacere se mi dirà che ne pensa dei gruppi (spero di avervi sorpreso)
Alla prossima domenica (per chi non l'avesse capito) Arrivederci!!!! ;)

 

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Capitolo 6
*** Hulk, girasoli e italiani doc. ***


Le avventure del Gruppo 1
Dopo esserci divisi, il mio gruppo (SIIII il mio gruppo!!!) ed io ci incamminiamo verso la fantasmagorica biblioteca numero uno. Per strada, messi l’uno accanto all’altro, il mio tentativo di appiccicarmi al braccio di Inghilterra è riuscito perfettamente, nonostante lui sia parecchio infastidito dal contatto. Bielorussia, a fianco a noi, cerca di imitarmi, ma fallisce miseramente quando Russia prevede la mossa della sorella spostandosi dall’altra parte, finendo vicino all’inglese. Per via dell’azione del fratello, sul volto di Natalia appare una espressione delusa e triste, pari a quella di un cucciolo smarrito, che conoscendo la persona, pare strano. Di quella sua espressione, sono l’unica che se ne accorge, o meglio l’unica a cui fa effetto e quindi, dopo essermi staccata dal braccio di Arthur, il quale ha fatto un sospiro di sollievo, mi avvicino a Natalia. Le sorrido amichevolmente e lei, in risposta, mi squadra. Cerco di dirle qualcosa, ma dalla sua espressione, sempre più incazzata, sembra che non mi sarà così facile. Alla fine prendo tutto il coraggio che ho e mi avvicino al suo orecchio sussurrandole qualcosa. Inizialmente, al mio passo falso, Natalia aveva una chiara intenzione di farmi fuori, ma dopo aver sentito le mie parole, comincia a sorridere malignamente. I ragazzi, vicino a noi, alla vista di quella demoniaca faccia, cominciano a guardarci inquietati. Anche se poi, uno comincia ad ignorare la situazione, mentre l’altro cerca di non pensarci, inutile dire che è uno sforzo inutile.
Nel frattempo arriviamo davanti alla prima biblioteca ed entriamo. L’interno è enorme, tantissimi libri e ampie librerie attaccate alle pareti, di fronte a noi sta una cattedra, un po’ troppo disordinata, e dietro di essa c’è un vecchio commesso che ci guarda con aria pigra e chiaramente scocciato. Mi guardo ancora intorno meravigliata, poi mi accorgo che il mio gruppo si sta avvicinando al commesso, li raggiungo appena in tempo per sentire ciò che dicono
COMMESSO: Posso aiutarvi?
dice il vecchio senza nascondere il fastidio che prova.
ARTHUR: Yes, cercavamo dei libri di magia.
il commesso assume una espressione confusa, incarnando un sopraciglio e inclinando la testa, ma Arthur non sembra nemmeno notarlo, convintissimo di essersi fatto capire. Prima che l’altro possa aprire bocca, intervengo per toglierci al più presto da questa situazione.
BEA: Ehm … già! Non avrebbe qualcosa come Harry Potter?
il vecchio commesso si gira verso di me a bocca mezza aperta
COMMESSO: Vado a controllare..
Detto questo si allontana verso quello che sembra un computer di epoca storica ignota, lasciando noi quattro ad aspettare. Nel frattempo tra noi si apre una “piacevole” conversazione
ARTHUR: Hai letto la saga di Harry Potter?!
dice  l’inglese con aria sorpresa, cosa che mi irrita, ma che cerco di non dare a vedere
BEA: Si! Cioè, ho visto i film. Fantastici!
rispondo tranquilla ed entusiasta
ARTHUR: Ah … i film …
continua lui deluso
BEA: Beh, i film sono emozionanti. E poi alcuni libri li ho letti ..
cerco di rimediare, ma ormai Inghilterra non mi ascolta più. In compenso Russia sembra divertirsi e come se non bastasse decide di infierire
IVAN: Certo che tu sei strana.
il suo sorriso falsamente innocente si allarga. Decido di non rispondere e tra me e me penso “chi la fa l’aspetti, mio caro Ivan. Quindi stai in guardia”. Dietro di lui Bielorussia ci guarda, ma non in modo geloso nei miei riguardi, piuttosto in modo tranquillo. Intanto il pigro commesso è tornato da noi con un post-it in mano
COMMESSO: Il genere fantasy si trova nella zona B, reparto 7, tra il primo e il decimo scaffale. Prego accomodatevi.
ci fa cenno con la mano verso la direzione in cui dobbiamo andare e ovviamente il commesso non ha nemmeno intenzione di accompagnarci verso il punto che ci ha indicato. Pigro, scortese e pelandrone, credevo che solo in Italia ci fossero gli scansafatiche. In compenso il luogo è strabiliante: oltre ad immense librerie incredibilmente fornite, ci sono anche lunghi tavoli per quelli che vogliono leggere li.
Arriviamo al reparto 7 della zona B e cominciamo la nostra ricerca in assoluto e rigoroso silenzio, in fondo è una biblioteca questa. Dopo tre quarti d’ora d’insuccesso, alzo la testa dal ennesimo libro e parecchio annoiata mi guardo un po’ intorno: Arthur, ovviamente il primo a catturare il mio interesse, è immerso nella lettura, il suo viso concentrato è una gioia per i miei occhi e non posso far a meno di fantasticare. Non capita tutti i giorni di stare così vicino ai personaggi del proprio anime e manga preferito, soprattutto se c’è anche il proprio personaggio preferito. Dopo aver “ispezionato” accuratamente la faccia dell’inglese, mi giro verso Bielorussia, anche lei concentrata nella ricerca, così tanto concentrata da non farsi distrarre nemmeno da Russia che al momento non è qui. Appena mi accorgo che effettivamente il ragazzone russo non è nei paraggi, decido di avvertire gli altri
BEA: Scusate … ma dove è finito Russia?
a quelle parole Natalia alza la testa dal libro come un suricata e con gli occhi spalancati. Inizia a cercare il fratello con lo sguardo, ma non vedendolo comincia ad andare nel panico. Si alza dalla sedia provocando un fastidiosissimo rumore, rompendo così il silenzio creatosi all’interno della biblioteca, e con il libro ancora in mano comincia ad urlare
NATALIA: брат?   (NDA: si legge brat e significa fratello in russo)
La ragazza gira ripetutamente la testa attirando l’attenzione di tutti.
NATALIA: Dove sei!!??
urla sempre più forte. Mi avvicino a lei e appoggio una mano sulla sua spalla
BEA: Stai tranquilla. Sono sicura che-
NATALIA: Sta zitta sciacquetta!!!
mi interrompe e mi offende. Ora ho proprio voglia di spaccarle la faccia a prescindere da chi è, ma il mio buonsenso mi blocca. Bielorussia si trasforma in una bestia. Tira il libro, quello che aveva si da prima in mano, in testa ad Arthur che cade dalla sedia, poi la bielorussa fa volare il tavolo , che per poco non mi colpisce. Si crea il panico, gente che corre per salvarsi la pelle; libri, librerie, tavoli e sedie che volano da una parte all’altra e una Natalia che avrebbe messo paura anche ad hulk.
Nel tentativo di scappare trovo una porta e, poiché Bielorussia, chissà perché, punta a me, l’attraverso nella speranza di poter sopravvivere. Appena sono fuori mi fermo di colpo, davanti a me c’è un bellissimo giardino pieno di fiori di ogni tipo e tra i girasoli c’è Russia, che ha un dolcissimo sorriso stampato in faccia. Tenerezza. La “bestia” mi raggiunge e, quando vede il russo, torna normale, per quanto normale possa essere. Corre verso di lui e lo abbraccia
NATALIA: брат mi sei mancato.
IVAN: Non ti devi preoccupare per me, Nat. Adesso staccati da me però.
La scena è così adorabile che non mi accorgo che intanto Inghilterra ci ha raggiunti e che sulla fronte, proprio in mezzo, ha un enorme bernoccolo.
ARTHUR: Posso sapere che le hai detto prima di arrivare qui?
la sua insensibilità per momenti come questi è così dolce.
BEA: Ti riferisci a quando le ho parlato in privato?
l’inglese annuisce
BEA: Mh … niente. Solo che se vuole avvicinarsi a Russia deve puntare al suo cuore con in mano dei girasoli.
ARTHUR: E se non funziona?
BEA: Farlo ubriacare con della vodka! A quel punto sarà facile.
ARTHUR: Lo sai che sei-
BEA: Geniale?
ARTHUR: Diabolica.
si allontana da me. Intanto io mi picchio mentalmente per aver fatto l’ennesima brutta impressione davanti a lui
ARTHUR: Sei interessante …
se ne va completamente, ma a me bastano quelle parole per volare verso il settimo cielo. Mentre Inghilterra richiama i “teneri fratelli”, il vecchio commesso, arrivato da chi sa dove, mi da in mano un foglietto e mi dice
COMMESSO: Questi sono i soldi che ci dovete per i danni.
apro il foglio, mentre il commesso rientra dentro. Rimango paralizzata per due secondi, poi apro bocca
BEA: 865.430 STERLINE!!!! Mi prendi per il culo. Pezzo di merda torna indietro!! Io sto cazzo di conto non te lo pago! Mi hai capita bastardo!! Secondo te che cazzo sono! na’ banca?! Non credo proprio!! Ah gran coglione! Sai dove te lo puoi mettere sta merda?! Te lo dico io dove! Te lo infili nel-
mi blocco dopo aver notato che le tre nazioni mi fissano sorpresi
IVAN: Quindi è questa la vera te.
dice con un sorriso compiaciuto il russo
ARTHUR: Yes, italiana al 100%
aggiunge Inghilterra con un po’ di rammarico
NATALIA: Tu ed io saremo amiche.
afferma lei convinta, attirando così gli sguardi incerti degli altri due. Ovviamente ne sono onorata, infatti dopo le sue parole arrossisco di botto e sussurro a malapena un “grazie” con un sorriso tirato dall’imbarazzo.





NDA
BEA: eh si! Questa sono la vera io xD Grazie per aver letto ed essere arrivati fino a qui! Continuate a seguirci, anche perchè una strana amicizia è nata ahah
GIORGIA: e nel prossimo capitolo ci sarò io! :D (comunque Bea vedi di non mettermi da parte capito?)
BEA: già! Io sono abituata a trattare con dei pazzi.
GIORGIA: Che vorresti dire!!
OLEG: Gio ignorala. Piuttosto tu donna! Concentrati a ringraziare questi poveretti che ti devono sopportare. (e non mi riferisco a noi due)
BEA: Antipatico. Questo lo sapevo da me. Mphf!   Quindi grazie a chi ha letto,
a chi mi segue ovvero:
 frosty lily,  Hichanilaria2026 ,Katniss_yaoi, Love_Chris e mary_manga01; grazie a chi ha messo la mia storia tra quelle da ricordare:  windy_times ;chi l'ha messa tra le preferite:  HoshiGoredo,  Yuuki_iris e  valevale00; e ringrazio chi ha SEMPRE recensito: mary_manga01 e chi mi incita ad andare sempre avanti e che mi premia sempre ovvero Mina damn stars. (premio non materiale purtroppo xD)
Grazie di cuore a tutti, continuate a recensire e alla prossima! Arrivederci raga!!! :D
P.S: Se non ho pubblicato la scorsa settimana è perchè ho avuto molto studio (sono nel quinto che vi aspettate?! -.-) e sono stata impegnata per via del mio compleanno. Si da poco più di una settimana sono magiorenne xD e non è cambiato un bel niente. Di nuovo arrivederci a tutti! :*

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Capitolo 7
*** Tiriamo fuori le palle! ***


~~Le avventure del gruppo 2
Giorgia e le quattro nazioni, con sottofondo gli schiamazzi di America, camminano per le strade londinesi; Kiku e Giorgia fanno foto a tutto e tutti, lui con la sua modernissima macchina fotografica e lei con il suo cellulare da cui non si stacca mai. Vicino ai due “fotografi” stanno Canada, che li guarda preoccupato, e Svizzera, che pensa alla sua sorellina. Ad interrompere questo stato di quiete ci pensa America, o meglio lo stomaco dell’americano, che, con un brontolio made in usa, fa saltare in aria tutti quelli che stanno nel raggio di un chilometro. Il resto del gruppo si gira verso di lui allarmato, mentre America tutto sorridente li guarda incuriosito come se non fosse successo niente, poi apre bocca e dice
ALFRED: Ehy dude! Avrei un leggero languorino. Ci fermiamo al Mc?
la parola “leggero” ha suscitato alcune perplessità, ma esse sono subito state ignorate.
GIORGIA: Mh … ok.
dice senza particolare entusiasmo
MATTHEW: Per me va bene!
KIKU: Sono d’accordo.
afferma il giapponese anche se si vorrebbe opporre
VASH: Insomma Kiku! Di quel che pensi una volta per tutte!! E poi io non voglio andarci. Abbiamo una missione da portare a termine ricordate!!
comincia a rimproverarli, ma il secondo brontolio di America lo interrompe
ALFRED: Come on dude! Non ce la faccio più! Se non mangio subito qualcosa rischio seriamente di impazzire!
l’insistenza infantile di Alfred riesce a persuadere lo svizzero che visibilmente infastidito si limita a dire
VASH: Va bene … ma vediamo di sbrigarci.
Arrivati al Mc Donalds più vicino, ognuno prende ciò che vuole e poi si siedono allo stesso tavolo ed iniziano a mangiare. I menu della maggioranza non sono eccessivi, solo quello di America ha una quantità tale che non tutto riesce a stare sul suo vassoio. Questa è la seconda volta che la mia amica vede qualcuno ingozzarsi come un maiale al macello con quel tipo di cibo, la prima era con me. Ed è così che la loro pausa per lei comincia ad essere divertente (NDA eh già, si diverte così lei xD) tra i quasi strozzamenti di America e l’inquietudine degli altri nel vedere che nonostante si affoghi il giovane americano continua a mangiare. Verso fine pasto Vash attira l’attenzione di tutti schiarendosi la voce, poi annuncia
VASH: Come dividiamo il conto?
e per lui questa è una domanda di vitale importanza. Ma a quanto pare non è l’unico a cui questa situazione crea dei problemi. Infatti, Giappone comincia ad aprire il portafoglio per vedere se ha abbastanza denaro per offrire il pasto a tutti, Giorgia invece, dopo aver visto il conto, armeggia con la calcolatrice del suo cellulare per far pagare a tutti la stessa quantità, infine Canada per una volta ringrazia il fatto che nessuno lo noti mai, sicuro che non dovrà tirare fuori manco un centesimo (“caso” vuole che nemmeno Giorgia lo ha contato nella sua divisione, ma ciò che ha consumato si!).
L’unico a cui questa situazione non fa ne caldo ne freddo è America che, dopo aver finito di ingozzarsi, sorride a trentadue denti e allegro dice
ALFRED: Offro io! Dudes!
GIORGIA: Sicuro?
dice un po’ idecisa, mentre riceve delle occhiatacce mascherate da Svizzera e Giappone contemporaneamente
ALFRED: Yep I’m sure. Non preoccuparti io sono ricco! Al contrario di certe nazioni.
detto ciò l’americano tira fuori il suo portafoglio pieno di contanti
KIKU: Ehm… America-san… qui non accettano i dollari.
ALFRED: Whaaaat!?

Dopo l’intoppo del conto, risolto con la soluzione di Giorgia in cui ognuno ha pagato la propria parte e tutti si sono divisi la parte di America, il che ha suscitato l’istinto omicida nei confronti di Alfred (NDA da parte di chi non ve lo dico!! :P),l’intero gruppo è tornato alla ricerca di qualche libro in cui trovare una soluzione per portare le nazione nella loro dimensione. Per le prime tre biblioteche è stato un buco nell’acqua, nonostante l’ottimo sistema per velocizzare il loro operato, in cui Canada e America cercavano i libri, mentre Giappone, Svizzera e Giorgia controllano il contenuto dei suddetti. Mentre si dirigono verso la quarta biblioteca comincia a piovere a dirotto, ovviamente nessuno di loro ha un ombrello, perciò cominciano a correre fino ad arrivare sotto il cornicione della biblioteca e dopo essersi ripresi entrano. (NDA vorrei far notare che quando ha cominciato a piovere io e il mio gruppo eravamo già dentro la biblioteca concentrati nella lettura)
ALFRED: In che razza di posto comincia a piovere senza preavviso!?
domanda scocciato l’americano
 MATTHEW: Ma Al, lo sai benissimo che nel Regno Unito ci sono intense precipitazioni.
afferma il canadese, ricevendo come risposta la faccia da ebete del fratello che ovviamente non ha capito nulla
VASH: Bando alle ciance. Iniziamo a cercare.
KIKU: Concord-
l’urlo improvviso di Giorgia interrompe il giapponese e fa saltare all’aria i presenti che si girano verso la castana che sta di fronte ad una libreria
VASH: Che diavolo ti prende ragazzina!
Giorgia si gira di scatto verso gli altri, il che li fa saltare di nuovo
GIORGIA: Guardate!!!! Non è fantastico!!!
urla eccitata mostrando un libro alle quattro nazioni
MATTHEW: Ehm… che cos-
GIORGIA: IL PRIMO LIBRO DELLA SAGA DI TWILIGHT!!!!!!
KIKU: …Non credo che sia necessaria una reazione del genere.
cerca di calmarla, con scarsi risultati. Nel dirlo però Kiku si gira verso uno scaffale notando dei manga, inutile dire che al giapponese brillano gli occhi di immensa felicità e senza scomporsi troppo ne prende uno e affianca Giorgia nella lettura poco produttiva, ma al contempo emozionante per loro. Canada, spettatore invisibile di tutta questa pazzia, sta aspettando l’intervento dello svizzero, ma non sentendo la voce rabbiosa della nazione si volta, vedendo Vash intrattenersi con un libro dal titolo: “Risparmio: Come risparmiare i vostri soldi per non spenderli mai” (NDA l’ho inventato). Dal altro lato dello svizzero, America ha in mano un piccolo libricino riguardante gli alieni. Ormai tutti hanno perso di vista il vero obiettivo della loro missione e sono talmente assorti nella lettura di ciò che gli interessa realmente da non notare che Matthew li osserva sempre più arrabbiato e intanto sta pensando ad un modo per rimproverarli, ora voi state pensando: “sarà la solita scenetta spassosa di Hetalia, lui urlerà a sottovoce e gli altri non lo sentiranno nemmeno” ed è qui che sbagliate!
MATTHEW: Smettetela!! Non siamo qui per perdere tempo!! Siamo qui per trovare un modo per tornare a casa!!! Non possiamo deludere gli altri!! Dobbiamo darci una mossa…. Quindi ora posate i libri che avete in mano e concentratevi su ciò che importa davvero!! MEAPLE!!!!
ha sbraitato talmente forte che ha attirato l’attenzione di tutta la biblioteca e si è beccato un sonoro “shhhh” da parte di ben tre commessi
GIORGIA: Ma allora anche i canadesi si fanno valere!
sussurra la mia amica facendosi sentire solo dalle nazioni, in particolare Canada che sembrava orgoglioso di se stesso. Peccato che poi ognuno è tornato alla propria attività di lettura e Matthew, arreso, sospira per poi prendere un libro sulla cucina francese e dire
MATTHEW: Se non puoi batterli unisciti a loro. 




NDA
Chiedo infinito perdono!!!!! Mi dispiace!!!!! Giuro che non è colpa mia.... ormai si sa che è colpa della scuola, non uccidetemi perfavore! voglio vivere!!!
Lo so che è da due-tre mesi che non aggiorno, ma non l'ho fatto apposta!!! Non posso promettere che non accadrà più, ma cercherò di darmi da fare durante le vacanze invernali.
Passando ad altro, ancora scusate, spero che il capitolo con la mia amica vi sia piaciuto, forse è un po' corto, ma a me piace :D
GIORGIA: anche a me! sopratutto la parte del brontolio made in USA ahahahah
OLEG: a me non piace!
BEA: perche!!??? o.o
OLEG: hai fatto apparire la mia donna come una pazza...
BEA: ma lei lo è... e tu lo sai.
OLEG: ...
GIORGIA: va bene adesso basta! ringrazia i lettori prima che mi arrabbi. ù.ù
BEA: a gli ordini!!!!
Quindi.... Grazie a tutti per aver letto ed essere arrivati fino a questo punto, ringrazio chi recensisce e chi lo farà (nel precedente capitolo ho ricevuto 5 recensioni!! il mio record), ringrazio chi segue la storia e chi l'ha messa nelle preferite. Ed un ringraziamento speciale a mary_manga01 per avermi fatta apparire in una sua storia (pubblicità occulta) e Mina damn stars che tra poco mi farà apparire in una sua storia anche lei e che ogni volta mi supporta (ovviamente le due storie sono sempre su Axis Power Hetalia)
Grazie tesorini ;)
Scusate ancora, non finirò mai di scusarmi e ci vediamo la prossima volta con il capitolo dedicato ad Oleg ;)
Un saluto hetaliano a tutti (per chi ancora non lo sapesse adesso sarà così che farò i saluti, sia nelle mie storie sia nelle recensioni)
OLEG & GIORGIA: -.- che idiota...
BEA: salutate anche voi!!!
OLEG & GIORGIA: Ciao!!!

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Capitolo 8
*** Ragazzo pacifico ***


Le avventure del gruppo 3
I cinque ragazzi camminano per le strade di Londra nel più totale dei silenzi. L’unico suono che c’è, viene prodotto da Feliciano e dai suoi continui “vee”, ma a parte lui gli altri sembrano scocciati se non a disagio nello stare nello stesso gruppo. Per dieci buoni minuti nessuno fiata e nonostante, ogni tanto, qualcuno a caso apre la bocca come a pronunciarsi dopo la richiude. Questa atmosfera sparisce come d’incanto quando una sventolata con tanto di maglietta scollata passa vicino ai ragazzi ammiccando; in risposta Francis  le ammicca con tanto di malizia, Romano e Feliciano le fischiano addietro urlandole dei complimenti, Germania, invece, reagisce in modo meno appariscente, guardando il seno della donna per poi distogliere lo sguardo per non essere scoperto, infine, Oleg nota che la signorina ha le stesse scarpe della sua ragazza. Non ci credete? Bhe, è vero! Oleg ha occhi solo per Giorgia e nessun’altra.
FRANCIS: Mes amis, avete visto che bellezza?
dice il francese mentre gira la testa per ammirare il lato b della sventola
LOVINO & FELICIANO: Si!
rispondono i fratelli Italia in toni diversi, il primo felice, mentre il secondo facendo un passo indietro per allontanarsi da francesino
LUDWIG: …
FELICIANO: Vee! Che hai Luddy?
LUDWIG: Niente!!
dice frettoloso (nda:se se “niente”… tanto lo sappiamo che sei geloso!! :3)
FRANCIS: Enfant, tu non dici la tua?
si rivolge ad Oleg con un sorrisetto che a chiunque, soprattutto al mio amico, farebbe venir voglia di spaccargli i denti
OLEG: La mia zita è meglio. (nda: zita = fidanzata in siciliano)
FRANCIS: non ne ho dubbi!
dice con uno sguardo perverso che riceve in cambio l’occhiata fulminante e piena di odio di Oleg.
Meno tesi rispetto a prima raggiungono una biblioteca. Appena entrati si dirigono verso un reparto, ma l’unico che prende sul serio la loro missione è il tedesco che sospirando cerca di far capire la loro situazione a quei pigroni che si è ritrovato in gruppo.
LUDWIG: Forza mettiamoci al lavoro!
esordisce autoritario
LOVINO: Chi ha detto che comandi tu crucco?!
si lagna Romano, che afferra minaccioso un pomodoro come arma da usare (dove ha preso quel pomodoro non si sa)
FELICIANO: Vee! Doitsu, io voglio mangiare della pasta!!
si lamenta l’altro italiano triste e affamato
LUDWIG: Mangerai dopo che avremo trovato un modo per tornare a casa.
FELICIANO: Ma io ho fame ora!!
si agita
LOVINO: EHI! Crucco smettila di trattare male il mio fratellino!!
gli tira dei pomodori addosso.
E mentre quei tre litigano, in disparte isolato ci sta Oleg, che sfoglia un libro qualunque annoiato. Dopo aver notato il ragazzo, Francis gli si avvicina di soppiatto e comincia a parlagli ignorando lo sguardo malefico del più giovane
FRANCIS: Sai, mi stavo chiedendo… come mai hai lasciato che la tua dolce ragazza stesse con altri uomini? Credevo fossi geloso…
gli domanda con sguardo birichino, che il ragazzo non nota e gli risponde 
OLEG: Semplice! Il tipo con il fucile pensa solo alla sorellina e ai soldi, quello con gli occhiali è un idiota con hamburger al posto del cervello e al tipo basso sembra non piacere il contatto fisico. Quindi non ci proveranno!
sogghigna dicendo l’ultima frase
FRANCIS: E Matthew?
OLEG: Chi?
FRANCIS: Ehm…. Lascia stare.
Detto questo al francese viene la malsana idea di avvicinarsi di più al ragazzo e sussurrargli qualcosa nell’orecchio. Qualunque cosa gli ha detto, è stata una pessima mossa. Gli occhi di Oleg si spalancano iniettati di puro e semplice odio e in un attimo una librata arriva sul mento di Francia successivamente il giovane getta le braccia intorno al collo del francese a cui manca l’aria. Dopo di che Francis finisce chissà come a terra agonizzante e Oleg infierisce dando calci sull’addome, mentre un aura viola appare intorno a lui. Appena Germania, Veneziano e Romano li notano, vedono la nazione francese totalmente inerme di fronte ad un ragazzino
LUDWIG: Gestoppt!! (fermati in tedesco)
urla mentre cerca di fermare Oleg  invano
LOVINO: Si!! Uccidi!! Uccidi quel bastardo francese!!
incita Romano entusiasta
FELICIANO: Lud!! Voglio la pastaaaa!!!
piagnucola portando all’esasperazione Germania. Purtroppo non è l’unico infastidito, infatti il proprietario della libreria si avvicina infuriato e dopo aver fatto ai cinque una ramanzina, li butta fuori minacciandoli di non tornare mai più. Le quattro nazioni più Oleg rimangono quindi sotto la pioggia in silenzio, nessuno si preoccupa di Francia che ora sta disteso a terra svenuto.
Dopo un’oretta circa i tre gruppi si rincontrano senza nessuna scoperta; di certo non perché “alcuni” si sono scordati del motivo della ricerca. Giorgia riabbraccia il suo ragazzo che intanto si è calmato, mentre io saluto tutti senza staccarmi dal mio inglesino preferito.
ALFRED: Ora che si fa?
domanda incuriosito l’americano
ARTHUR: Dovremmo trovare altri posti dove cercare qualche incantesimo.
risponde sovrappensiero, facendo accigliare gli altri tranne me, ovvio tranne me! Io ho soluzioni per tutto!
BEA: Allora dobbiamo andare in Romania e in Norvegia!!
GIORGIA: E perché proprio li?
BEA: Perché il Magic Trio è formato da loro.
dico convinta ricevendo un occhiata confusa da parte della mia migliore amica. Avvolte mi chiedo come facciamo ad essere amiche…
VASH: Bene, adesso andiamo. Il tempo è denaro, quindi costa!!
Raggiungiamo il jet, lasciato in aeroporto e dopo essere saliti tutti (compreso Canada) partiamo. Destinazione: Romania.

 


NDA:
Bea: Rieccomi!!! Sono tornata all’attacco (?) dopo due mesi!! Grazie a tutti per essere arrivati fino a qui! Lo apprezzo :)
Giorgia: Adesso faccio una domanda che probabilmente si stanno chiedendo tutti: che diamine ha detto il tipo con la barbetta al mio Oleg?
Bea: Il tipo con la barbetta è Francia!! …. In realtà non lo so…. Oleg che ti ha detto il vinofilo?
Oleg: (e tu saresti l’autrice?) ha detto una cosa che non doveva dire!!
Gio & Bea: E cosa?! o.o
Oleg: Non ve lo dico!! Però centra Gio..
Bea: -.- quel pervertito!!
Giorgia: Beeeaaa!!!
Bea: Si si!! … grazie a tutti quelli che hanno recensito e chi non!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a seguire. Sul serio GRAZIE :3 prometto che cercherò di aggiornare più velocemente che posso, ma abbiate pazienza la scuola mi alita sul collo (?) quindi non avrò molto tempo XD e poi devo andare a cercare una mia vecchia conoscenza di nome volontà.
Ah!!! E credo che più avanti scriverò di qualche coppia, quindi se avete preferenze dite pure ;)
Grazie (di nuovo), alla prossima e…
Un saluto Hetaliano da lastangel

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