Volvere junto a ti

di Clauridice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


Quella sera il Jaral era animato da alcuni paesani che erano giunti li per recitare il Rosario in memoria di Pepa , infatti quel giorno era il sedicesimo anniversario della sua scomparsa e tutti volevano ricordarla degnamente e con tanto affetto sopratutto Emilia a cui mancava tanto, le mancava confidarsi con lei, prendere le loro tazze di cioccolata calda nei pomeriggi freddi e rigidi , passeggiare insieme lungo i viali alberati del Jaral  nelle giornate di primavera , tutto questo le mancava come l'aria nonostante erano passati sedici lunghi anni non si era ancora rassegnata a questa grave perdita ma non era la sola perchè un altra persona che soffriva terribilmente era proprio Tristan che dopo aver perso il grande amore della sua vita non si era più ripreso, ogni giorno era sempre più depresso  e si era chiuso sempre di più in se stesso e come se non bastasse non era più quello di sempre, era diventato intrattabile, si era trasformato in un leone in gabbia, non esisteva niente e nessuno in grado di sanare la ferita che aveva in fondo all'anima e nel cuore, tutte le notti veniva svegliato dallo stesso incubo  che ormai lo tormentava da giorni , nell'incubo riviveva gli ultimi istanti di vita di Pepa dopo che aveva dato alla luce la piccola Aurora il frutto del loro grande amore .
Ogni giorno da sedici anni si recava nel luogo dove si era spenta ricordando tutti i momenti felici passati insieme a lei, mentre la sera quando andava a dormire supplicava Dio di togliergli la vita per andare a raggiungerla perchè la sua esistenza senza di lei non aveva più alcun senso.
Ora mentre si recitava il momento di preghiera lui se ne stava rinchiuso in camera sua lontano da tutti e da tutto anche perchè non avrebbe voluto permettere che si facesse la commemorazione perchè sapeva che Pepa non aveva mai amato queste cose  ma poi l'insistenza di Rosario l'aveva convinto a farsì che fosse fatto tutto ciò per ricordare degnamente l'adorata Pepa. Quando tutto terminò e i paesani si furono congedati , Rosario si apprestò a mettere tutto in ordine aiutata da Martin e Aurora , una volta finito si recarono nella stanza di Tristan per poterlo salutare prima di andare via, ma quando arrivarono alla soglia della porta notarono che si era appisolato e non volendolo disturbare si congedarono insieme a Rosario.
Dopo circa mezz'ora che la donna era tornata in paese con i due ragazzi, una misteriosa figura femminile con un cappuccio che le copriva il capo s'introdusse nel salotto del Jaral, entrando si fermò al centro della stanza e si guardò intorno notando quanto tutto fosse cambiato e abbandonato dopo tutti quegli anni di assenza , ma in quel momento ciò che le importava più di tutto era suo marito Tristan, le era mancato tanto e adesso non desiderava altro che farsi stringere fra le sue braccia. Senza pensarci oltre si avviò in camera  da letto ma mentre lo faceva a causa della poca luce urtò contro un tavolino facendo cadere un bicchiere, quel rumore svegliò Tristan che credendo fosse qualche malvivente si alzò subito dal letto e prendendo il fucile  uscì subito dalla stanza.
"Non si muova o giuro che non esiterò a sparare"! disse lui puntandole l'arma
"Chi siete"? che cosa volete"? continuò lui con aria minacciosa
"Non mi vedi da sedicianni ed è questo il modo di accogliere tua moglie"? rispose lei mentre si toglieva il cappuccio
Quando vide di chi si trattava il fucile gli cadde dalle mani e per poco non fu preso da un malore, si perchè li di fronte a lui c'era sua moglie Pepa, la ragione della sua vita, il suo scoglio , la sua aria. Ma come poteva essere possibile? lei era morta anni fa dopo aver dato alla luce la loro piccola che ci faceva li? cominciò a pensare che fosse il frutto della sua immaginazione o addirittura che il troppo dolore per il suo distacco l'aveva fatto uscire fuori di senno eppure lei era li davanti a lui, bellissima come sempre , con i suoi bellissimi capelli castani che le scendevano giù per le spalle e i suoi bellissimi e dolcissimi occhi che lo stavano a guardare con amore.
"No...no...non è possibile, non può essere"! esclamò lui in un filo di voce
"Tristan sono io Pepa"! rispose lei
"Non è possibile, tu sei solo un frutto della mia fantasia"! disse incredulo
"La nascita di Aurora , il nostro primo bacio e la nostra prima notte al capanno anche quelle circostanze sono una fantasia? mormorò lei con gli occhi lucidi
"Anche questo è una fantasia"? aggiunse mentre si prendeva la sua bocca con ardore lui per un attimo rimase immobile ma dopo pochi minuti dischiuse le labbra e iniziò a baciarla con passione.
"Sei tu, sei qui, mi sei mancata da morire, ma com'è possibile? che è successo? io...lei lo zitti posandole un dito sulle labbra
"C' è tempo per le spiegazioni, adesso prendimi ho voglia di te!" mormorò lei Tristan non esitò , la prese in braccio e la portò verso il grande letto matrimoniale , una volta li vi caddero uno sopra l'altro e poi con fga si liberarono degli indumenti che indossavano e quando furono nudi uno di fronte all'altro Tristan si fermò un attimo ad ammirare la bellezza del suo corpo nudo steso sotto di lui
"Lasciati guardare, non riesco ancora a crederci, il tormento è finito, sei qui,siamo di nuovo insieme!" disse lui lei sorrise e lui s'impadroni di nuovo della sua  bocca , Dio quanto le era mancata quella bellissima e meravigliosa bocca carnosa dal dolcissimo sapore e non solo le erano mancate le sue mani, il suo respiro, il suo odore e ora finalmente aveva la gioia di poterseli godere ancora una volta, anche a lei gli era mancato tutto di lui , gli erano mancati i suoi baci , le sue carezze, le sue mani sul suo corpo e adesso non desiderava altro che farsi amare da suo marito.
"Ti voglio"! gli disse lei con ardore 
"Anch'io, vieni qui"! rispose lui detto questo le aprì le gambe e si fece spazio dentro di lei fino a quando insieme raggiunsero l'apice della passione poi stremati si abbandonarono al sonno uno tra le braccia dell'altro.


Ciaooo a tutti , magari fosse andata cosi è invece niente ahimè :( a parte questo quale spiegazione si celava su questo ritorno? lo scoprirete nel secondo e ultimo capitolo di questa oneshot :) un kiss
Cla

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


Accoccolati sotto il grande piumone del grande letto matrimoniale , Pepa e Tristan  se ne stavano stretti l'uno nelle braccia dell'altro , era cosi bello stare li a contatto con il calore dei propri corpi nudi che si erano amati e posseduti per tutta la notte con foga e passione mai sazi l'uno dell'altro  come per recuperare i lunghissimi sedicianni di lontananza senza baciarsi e toccarsi e adesso finalmente potevano farlo di nuovo e per sempre. Per Tristan ritrovare la sua amata Pepa era stato come un miracolo , come un sogno diventato realtà, come uscire dall'incubo che l'aveva attanagliato per tutto quel lunghissimo tempo e che finalmente si era dissolto nel nulla. Il primo a svegliarsi fu proprio lui, appena apri gli occhi se la trovò davanti più bella che mai e pensò che fosse la visione più bella della sua vita , sorrise e le stampò un dolce bacio sulle labbra, quel gesto la svegliò.
"Buongiorno "! disse lei con un sorriso
"Buongiorno a te principessa!" rispose lui mentre rimaneva incantato a guardarla
"Perchè mi guardi cosi"?
"Perchè ti amo, perchè sei la cosa più bella che la vita mi abbia donato, perchè ancora non riesco a credere che tu sia di nuovo qui con me, quindi ti prego se è solo un sogno non svegliarmi, non potrei sopportarlo!"
"Non temere, tutto questo non è un sogno, ma una meravigliosa realtà!" lo tranquillizzò subito lei
"Mi sei mancata tanto, mi sei mancata come l'aria!"
"Anche tu mi sei mancato, non sai quanto,ma ora siamo di nuovo insieme ed è l'unica cosa che conta!" lui le sorrise e la baciò con passione
"Come sei buona!" le sussurrò mentre assaporava il dolce sapore della sua bocca
"Anche tu, tanto!"
"Quanto ti amo, ti desidero!" le disse lui con ardore
"Sei insaziabile Soldato"! rispose lei circondandogli la vita con le gambe Tristan non potè più resistere, doveva andare da lei e infatti dopo un attimo divennero un corpo solo per l'ennesima volta. Fecero l'amore ancora e ancora mai sazi l'uno dell'altro , erano sedici lunghi anni che non amavano, che non si toccavano, che non godevano dal piacere di stare insieme e ora finalmente avevano l'opportunità di farlo di nuovo e non volevano perdersi neanche un istante.
"Sei bellissima!"le disse lui quando i loro respiri tornarono alla normalità
"Non mi adulare soldato, che con me non attacca è chiaro"? rispose lei sorridendo
"Pepa che è successo quel giorno"? le domandò lui serio
"Il giorno dopo sono tornato con alcuni uomini ma tu eri scomparsa e d'allora non ho mai smesso di cercarti!" aggiunse
"Perchè qualcuno mi ha preso con se Tristan"! rispose lei guardandolo negli occhi
"Qualcuno chi"?
"Raquel una donna che si è presa cura di me!"
"Co...cosa? ma allora tu...
"Si Tristan , dopo che ti sei allontanato lei mi ha trovata priva di sensi e mi ha portato a casa sua in una baita in mezzo al bosco, sono stata in coma circa un anno e quando ho ripreso conoscenza non mi ricordavo più nulla!" concluse lei
"Vuoi dire che hai perso la memoria"?
"Esatto"!
"Oddio, e io a crederti morta per tutto questo tempo, povero amore mio!" rispose lui con gli occhi lucidi
"Tranquillo, sto bene!" lo tranquillizzò subito lei
"Lo so, ma se penso a tutto quello che hai passato mi si spezza il cuore, avrei voluto essere li al tuo fianco, per prendermi cura di te!"
"Lo so ma devi stare tranquillo, Raquel mi è stata sempre vicina, è una donna molto saggia, buona e tanto premurosa"! sorrise lei
"Allora devessere proprio speciale questa Raquel!" rispose lui
"Lo è fidati, e tu? mi sembri un pò deperito!"le disse lei preoccupata
"Tranquilla e che la tua assenza è stata una disgrazia e io ho sofferto tanto, ma cosi tanto che ogni giorno imploravo Dio di farmi raggiungere te per stare finalmente insieme!" concluse lui
"Ma che dici? non farlo mai più chiaro"? lo rimproverò lei
"Mi dispiace, ma non avevo più la forza di andare avanti,fino a poche ore fa quando ti ho visto davanti ai miei occhi, io...io ti amo!" rispose lui con le lacrime agli occhi lei gli sorrise e lo baciò per un tempo infinito. E' cosi dopo aver chiarito ogni cosa si alzarono per fare colazione
"E' Aurora? come sta nostra figlia? sta bene"? le domandò lei mentre consumavano una deliziosa ciambella con del latte caldo
"Si, tranquilla sta benissimo è diventata una bellissima ragazza proprio come te!"sorrise lui
"Non vedo l'ora di rivederla, portami da lei!" rispose lei emozionata
"Bè credo che non dovrai aspettare tanto per vederla!"
"Che stai archittettando soldato"? sorrise lei
"Mentre ti vestivi ho fatto mandare un messaggio  alla locanda per farli riunire tutti li per parlare con loro, ma ovviamente non gli ho spiegato il motivo, voglio fargli una bellissima sorpresa e poi ne ho una in serbo anche per te, non chiedermi di cosa si tratta perchè non te lo dirò neanche sotto tortura!" sorrise lui
"Ok , vorrà dire che resisterò!"  e cosi dopo aver fatto colazione uscirono dal Jaral per recarsi alla locanda dove in quel momento Emilia e tutti gli altri attendevano con trepidazione l'arrivo di Tristan di cui non avevano la minima idea di che cosa volesse comunicare a tutti, mentre erano li ecco arrivare Tristan ovviamente in locanda era entrato da solo per non rovinare la sorpresa che aveva in serbo per loro.
"Buongiorno a tutti!" disse entrando
"Allora cosa volevi dirci con tanta urgenza"? le chiese Emilia
"Dobbiamo preoccuparci Tristan? le chiese Raimundo sotto gli occhi un pò preoccupati di Martin, Aurora,  Soledad e Rosario
"No al contrario, è successa una cosa incredibile, una cosa talmente meravigliosa che ancora non riesco a crederci, una cosa che quando la vedrete rischierete di svenire dall'emozione"! rispose lui con un largo sorriso
"Padre ci state facendo rimanere sulle spine , avanti diteci di che si tratta"! intervenì Martin
"D'accordo!" detto questo apri la porta della locanda e fece segno a Pepa di raggiungerlo quando fece il suo ingresso in locanda tutti rimasero di stucco e completamente increduli a quello che i loro occhi gli stavano facendo vedere
"No...no...non è possibile"! esclamò Emilia senza fiato
"Oh cielo, ma com'è possibile, non ci posso credere  figliola sei tu!" rispose Rosario scoppiando in lacrime Martin e Aurora rimasero impietriti mentre Soledad e Raimundo si erano precipitati su di lei per abbracciarla
"Questo è un miracolo!" intervenì Emilia commossa
"Come sono felicedi rivedervi!" disse Pepa con le lacrime agli occhi
"Ma cosa è successo"? chiese Soledad
"Ci sarà tempo per le spiegazioni!" intervenì Tristan mentre faceva segno a Pepa di avvicinarsi a lui
"Pepa ho il piacere di presentarti nostra figlia Aurora"! le disse fiero Pepa era talmente emozionata che non riuscì a dire una sola parola e l'unica cosa che fece in quel momento era di abbracciare sua figlia
"Oh Madre, come sono felice di avervi qui!" le disse piangendo
"E' non è tutto, la sorpresa di cui ti parlavo e lui"! aggiunse Tristan indicando Martin che la stava a guardare con gli occhi lucidi
"Piacere di conoscerti, sei il ragazzo di Aurora vero? disse ignara di tutto
"No, sono Martin madre, vostro figlio"! rispose il ragazzo commosso a quella confessione Pepa si sentì mancare ma talmente tanto che le parve di svenire al suolo, anche se in realtà aveva sempre saputo che era vivo in qualche parte del mondo e che un giorno si sarebbero incontrati e adesso era diventato realtà. Pepa scoppiò in lacrime e strinse suo figlio tra le braccia per un tempo infinito sotto gli occhi emozionati di tutti. E' cosi dopo quel momento di grande commozione festeggiarono l'evento con una bellissima festa felici di essersi ritrovati, felici di essere di nuovo insieme.

Ciao a tutti eccomi qui con l'ultimo capitolo di questa oneshot, ma magari fosse vero sarebbe stato bellissimo vedere l'incontro di Pepa con i suoi due figli ma purtroppo l'egoista di Aurora Guerra non ci ha regalato un bel niente ahimè :( comunque spero vi sia piaciuto un kiss :) Cla

 

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