Se solo fosse vero

di Kitsune 93
(/viewuser.php?uid=639967)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cercando di dimenticare ***
Capitolo 2: *** Hojo ***
Capitolo 3: *** Addio...forse. ***
Capitolo 4: *** Mi hai dimenticato? ***
Capitolo 5: *** Amore ***
Capitolo 6: *** Famiglia ***



Capitolo 1
*** Cercando di dimenticare ***


Era sera e Kagome stava guardando fuori dalla finestra della sua camera. Era tornata nella sua epoca per riflettere, o meglio, per scappare da ciò che aveva visto.
Sapeva che Inuyasha non avrebbe mai dimenticato Kikyo, una parte del suo cuore lo sapeva perfettamente, ma da inguaribile romantica quale era aveva  creduto di poter lo stesso prendere il suo posto nel cuore del mezzodemone. 
Ovviamente capì di aver sbagliato, oh si, Inuyasha le aveva fatto capire perfettamente quanto fosse sciocca e credulona.
Sbuffò, non ci voleva più pensare. 
"Kagome vieni giù che la cena è pronta!" esclamò la madre dal piano di sotto.
"Arrivo mamma!" rispose lei scendendo le scale e recandosi nella sala da pranzo. 
"Domani pensi di andare a scuola oppure di tornare dai tuoi amici?" "Andrò a scuola, ho bisogno di staccare un po' da tutte quelle battaglie" disse tra un boccone e l'altro.
Finita la cena Kagome tornò in camera sua e appena appoggiò la testa sul cuscino cadde in un sonno profondo. 

"Hey Kagome!! Come stai?"
Kagome si voltò e vide il suo amico Hojo correrle incontro, visibilmente felice di vederla.
"Ciao Hojo, sto molto meglio, grazie!"
"Bene, ne sono felice! Volevo chiederti una cosa.. Ti andrebbe di venire al cinema con me sabato?"
"Mmmm.." Kagome era pensierosa, per un motivo o per l'altro gli aveva sempre dato buca, ma lui imperterrito continuava a invitarla a uscire "Va bene!"
"Oooh grazie Kagome! Ci vediamo sabato allora!" e corse via.

Dopo le lezioni Kagome se ne ritornò a casa da sola, aveva seminato le sue amiche, non aveva voglia di parlare con loro.
"Mamma, nonno, sono a casa!" "Come è andata a scuola oggi?" chiese sua madre
"Bene!" con un certa titubanza aggiunse "è venuto qualcuno a trovarmi?"
"Ti riferisci a Inuyasha?" chiese sua madre facendole l'occhiolino "No, non è venuto nessuno!"
Kagome sospirò, non sapeva bene come si sentiva, da un lato non voleva vederlo, dall'altro invece avrebbe voluto una spiegazione al suo comportamento, voleva essere rassicurata, sapere che quello che aveva visto in realtà non era successo e che aveva lavorato solo di fantasia.
"Kagome che cos'hai?" le chiese sua madre leggermente preoccupata vedendo gli occhi lucidi della figlia.
"Niente mamma, niente!" rispose lei abbassando la testa in modo da coprire gli occhi con la frangetta "Ah si dimenticavo, sabato vado al cinema con il mio amico Hojo!"
"Ok!" le sorrise, Kagome sapeva che sua madre aveva capito che era successo qualcosa tra lei e Inuyasha, ma non voleva metterle fretta, appena ne avrebbe avuto voglia le avrebbe raccontato tutto, ma per il momento voleva solo dimenticare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Hojo ***


Sabato, ore 16.00. 
«Kagome!» era appena arrivata davanti al cinema quando si sentì chiamare, Hojo stava correndo verso di lei.
«Eccomi! Scusa se ti ho fatto aspettare, sei qui da tanto?» 
«Ciao Hojo! No, tranquillo sono appena arrivata!»
«Ah bene! Andiamo allora che il film sta per cominciare!!»
Inaspettatamente Kagome sentì la mano del ragazzo prendere la sua e trascinarla dentro il cinema, a quel contatto la giovane avvampò, all'improvviso però una strana tristezza cominciò a farsi largo nel suo cuore, portando alla mente tutte le volte che Inuyasha l'aveva presa per mano o portato in spalla, cominciò a pensare al suo profumo, ai suoi bellissimi occhi e inevitabilmente però ricominciò a pensare a quel giorno e i suoi occhi si riempirono di lacrime "Che stupida che sei" si rimproverò "Lui ha fatto la sua scelta a quanto pare e non si è fatto ancora vedere!".
«Kagome ci sei?» chiese Hojo sventolando una mano davanti agli occhi assorti della ragazza.
«Eh? Oh si scusa!! Mi ero incantata!»
«Ho visto! C'è qualcosa che ti turba? Me ne vuoi parlare?»
«Nono, tranquillo, sto bene!» mentì «Hai preso i biglietti?»
«Sisi, andiamo a sederci!»

«Ahahah non avevo mai visto un ragazzo piangere così tanto!» rise lei vedendo gli occhi arrossati di lui. 
«Sono molto sensibile sai!! Com'è che tu non hai versato una lacrima quando la protagonista è morta?» chiese lui arrossendo
«Dovevo fare l'uomo della situazione» rispose lei facendogli l'occhiolino
«Seh, vabbè» sbuffò lui facendo il finto offeso, poi aggiunse "Andiamo a mangiare qualcosa?»
«Oh siii! Sto morendo di fame» esclamò.

Dopo  la cena Hojo la riportò a casa, stavano ridendo a crepapelle ripesando a tutti i momenti belli passati a scuola quando arrivarono davanti alla scalinata che conduceva al tempio. 
«Siamo arrivati! Grazie per la bellissima giornata, sono stata benis..» non fece in tempo a finire la frase che Hojo la baciò.
Kagome sbarrò gli occhi, non se lo aspettava, o meglio, sapeva di piacergli, le sue amiche glielo ripetevano spesso, ma mai avrebbe pensato che lui avrebbe trovato il coraggio di baciarla e poi lei era innamorata di Inuyasha "Già, Inuyasha..perchè è successo tutto questo? Pensavo che saremmo stati felici insieme...invece mi sbagliavo di grosso..".
Al pensiero di Inuyasha le lacrime cominciarono a bagnarle il viso.
Allarmato Hojo si scostò velocemente dal viso della ragazza "Oddio Kagome scusami! Ho sbagliato! Mi dispiace, ma non piangere!»
«Hojo..»
«No Kagome scusami davvero, pensavo che fosse la conclusione perfetta dopo una giornata bellissima!»
«Hojo, è colpa mia! Non tua, il tuo è stato un gesto dolcissimo, ma è ancora troppo presto per me...»
«Capisco, vabbè..» cominciò lui un po' deluso per la piega che aveva preso la serata «Io..io devo andare! Ci vediamo a scuola, ciao!» e senza troppi indugi, si girò e corse via.
«Scusami ancora Hojo..» sussurò piano Kagome cominciano a salire le scale.

«Ciao amore, come è andata?» chiese sua madre dal soggiorno, la stava aspettando.
«Bene mamma!» mentì lei «Abbiamo visto un bel film, mi ha offerto la cena e poi mi ha accompagnato a casa»
«E' proprio un caro ragazzo!» sorrise lei
«Già!» ammise «Vado a letto che sono stanca adesso, notte mamma!»

«Che bella serata.. era da tanto che non mi sentivo così tranquilla con un ragazzo..con Inuyasha sono..o meglio..ero sempre preoccupata che stesse pensando a Kikio» sospirò lei abbattuta "Hojo è un ragazzo così dolce e devo piacergli davvero tanto se continua a chiedermi di uscire nonostante tutti i miei rifiuti..magari potrei invitarlo io questa volta a un appuntamento, così mi scuso anche per come mi sono comportata.." e rimuginando sul da farsi si addormentò.

Il lunedì successivo Kagome trovò Hojo in biblioteca, gli si sedette vicino esclamando allegra «Ciao!»
«Ciao..» disse lui invece senza entusiasmo
«Come stai?» chiese Kagome dolcemente, sapeva di averlo ferito, anche se non ne aveva avuto l'intenzione.
«Bene grazie, tu come stai?»
«Bene! Senti..volevo scusarmi per l'altra sera, si ecco..per come ho reagito al tuo bacio! Non è che non lo volessi tu sei un ragazzo così bello, dolce e intelligente...e per questo mi piacerebbe rimediare invitandoti a uscire con me! Potremmo andare a prendere un gelato appena finisci...che ne dici?» 
«Davvero?» esclamò lui a bocca aperta «Mi stai chiedendo davvero di uscire con te?» 
«Si» rispose Kagome sorridendo "Accetti?» 
«Certo che si!! Andiamo!!»

La giornata fu addirittura più piacevole della precedente, risero, scherzarono..sembravano una coppia felice.
Kagome non si era mai sentita così bene, così tranquilla con un ragazzo "Forse potrei davvero innamorarmi di lui" si ritrovò a pensare guardandolo mangiare il gelato.
«Mi sono sporcato?» le chiese 
«Eh?» esclamò lei risvegliandosi dai suoi pensieri
«Mi stai fissando...ho qualcosa in faccia?»
«Ah scusa, nono, stavo pensando che è proprio un bella giornata oggi, non trovi?» disse lei imbarazzata 
«Si, hai ragione!» le sorrise dolcemente lui, poi facendosi serio aggiunse «Dimmi la verità Kagome, è per colpa di un ragazzo che sei così triste ultimamente?»
Lei abbassò la testa e annuì «Si, però questo non deve assolutamente interferire con il nostro "appuntamento", volevo davvero uscire con te, non sei un ripiego ecco!»
«Mmm..ok, vuoi raccontarmi cosa è successo? So che non sono affari miei, ma se vuoi sono qui e ti ascolto!»
Lei lo guardò distrattamente, non aveva nemmeno il coraggio di guardalo negli occhi, tanta era la paura di potersi mettere a piangere "Anche se te lo dicessi non potresti capire..." pensò
«Kagome..?»
«No Hojo, davvero, non mi va di parlarne, non ancora! Ti spiace accompagnarmi a casa?»
«Ah..se vai via per colpa mia ti chiedo scusa Kagome, davvero! Non volevo farti scappare..»
«Nono, solo che mi sono appena ricordata di aver promesso a mio nonno di aiutarlo al tempio..» mentì lei.
«Ah ok! Allora andiamo!» disse prendendola per mano.

Arrivata a casa andò subito a farsi un bagno ristoratore, doveva pensare a cosa fare. 
"Non posso illudere Hojo, io non lo amo, lo vedo solo come un amico e non voglio farlo soffrire, ma d'altro canto...Aaah che fatica!!"
Finito il bagno si recò davanti all'albero Goshinboku «Quante cose sono cambiate dal giorno in cui ti ho liberato dal sigillo..» mormorò.
«Già..» rispose una voce famigliare dietro di lei.
Kagome si girò di scatto e se lo ritrovò di fronte, l'unica parola che fu in grado di pronunciare fu il suo nome.
«Inuyasha..».

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Addio...forse. ***


  «Inuyasha..»esclamò "Che cosa ci fa qui??»
«Perchè non sei più tornata? Che cosa avevi di così importante da fare?» chiese lui con il suo solito tono strafottente.
«Niente che ti riguardi!!» ribattè lei paonazza dalla rabbia, chi credeva di essere?
«Come sarebbe a dire?? Dopo che mi preoccupo per te mi tratti così?»
Si può sapere che ti prende adesso?» continò lui vedendo che lei stava comincando a piangere.
«Come se non lo sapessi! Sei proprio stupido Inuyasha! A CUCCIA» urlò lei con tutto il fiato che aveva in corpo. 
Il mezzodemone si ritrovò con la bocca piena di terra e sputacchiando cominciò a inveire contro la ragazza che adesso stava correndo verso casa, appena si riprese le andò dietro, quando le fu vicino la prese per un braccio con un po' di eccessiva forza e la girò verso di sè, voleva una spiegazione a quel comportamento e l'avrebbe avuta subito.
«Dai maledizione! Dimmi che ti prende!!» le urlò in faccia "Guardami!» lei in quel momento alzò gli occhi verso di lui. Ciò che Inuyasha lesse in quegli occhi che amava tanto lo fece ammutolire, c'era rancore, rabbia, delusione...e forse odio? 
"Non dirmi che..." pensò allarmato.
«Vuoi proprio saperlo cosa c'è??» cominciò a urlare lei, la voce le tremava, sembrava prossima al pianto «C'è che ho sentito tutto quello che vi siete detti tu e Kikyo! E quando dico tutto intendo proprio TUTTO!!!»
Inuyasha sbiancò di colpo e il mondo cominciò a girare, come aveva fatto a non accorgersi di lei? Eppure il suo udito e il suo fiuto erano finissimi.
«Tutto cosa..?» chiese lui cauto, sperava che intendesse qualcos'altro. 
«Pensi che sia stupida? Quello che ti ha proposto di fare Kikyo e al bacio di consenso che le hai dato!! Ecco a cosa mi riferisco!!»
A quelle parole il sangue gli si gelò nelle vene, doveva assolutamente rimediare. 
«Kagome non è come sembra, dico davvero! Lo ammetto, all'inizio avevo pensato di accettare e di questo mi vergogno tantissimo, mi faccio davvero schifo solo per aver considerato l'idea di assecondarla! Ma subito dopo me ne sono reso conto e l'ho mandata al diavolo! Non posso stare senza di te, lo capisci?»
«Vattene» gli disse fredda lei, aveva la testa bassa e i pugni chiusi strette a tal punto che le nocche erano sbiancate «Vattenele»  ripetè quando si accorse che Inuyasha non si muoveva «Mi fai schifo, io credevo che avremmo vissuto una vita felice insieme, che avessi finalmente dimenticato di Kikio e che...» le si incrinò la voce "Cavolo Kagome, non adesso, non piangere proprio adesso davanti a lui" si fece forza e continuò « ..e non pensavo che potessi prendere in considerazione di uccidere me per riportare in vita lei..»
Inuyasha non sapeva cosa dire, si sentiva in colpa, lo odiava adesso, l'unica donna che lo avesse mai amato adesso lo disprezzava. 
"Non ne faccio mai una giusta.." pensò tristemente "Ho rovinato tutto di nuovo.." la guardò un'ultima volta, sperando che lei ricambiasse lo sguardo e vedesse quanto si sentiva in colpa. 
Lei non lo guardò, ma gli ripetè nuovamente di andarsene e di non farsi mai più vedere da lei. 
E questo è quello che lui fece. 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Mi hai dimenticato? ***


«Inuyashaaa! Dove sei?» urlò Kagome. Si trovava nell'epoca Sengoku e stava camminando in mezzo a un fitto bosco quando finalmente lo vide. Si era fermato in una piccola radura. Kagome stava per chiamarlo quando si accorse che stava parlando con qualcuno, ma non riusciva a vedere chi fosse perciò si avvicinò furtivamente per vedere chi fosse. 
Quello che vide la spiazzò. Inuyasha si era allontanato da lei per parlare da solo con Kikyo. "Perchè non ha detto niente nemmeno a Miroku e Sango? Cavoli! Non riesco a sentire niente! Meglio che mi avvicini ancora un po'!"
Facendo più piano che poteva si avvicinò ai due, si nascose dietro a un arbusto e cominciò ad ascoltare. 
«Si, ma non posso fare questo e tu lo sai benissimo!»
«No, non lo so! Ami di più lei a quanto pare, eppure lei è solo una mia reincarnazione. Io ti ho aspettato per 50 anni! E per tutti questi anni non hai mai fatto altro che cercarmi e dirmi che mi amavi e che avresti fatto qualsiasi cosa pur di riavermi con te, o no? Adesso che ti sto dicendo che ho trovato un modo ti tiri indietro? E' solo una stupida ragazzina che non appartiene nemmeno a questa epoca!!» urlò lei guardandolo negli occhi, poi con voce rotta dal pianto aggiunse «Io ti amo Inuyasha, perchè non mi vuoi più? Abbiamo aspettato tanto questo momento..un'anima per un'anima..»
Inuyasha abbassò gli occhi e chiese, con grande sgomento di Kagome «Hai ragione...dimmi, che cosa dovrei fare?»
«Devi usare questo pugnale su Kagome e poi io farò tutto il resto»
«Cioè?»
«Cioè faremo uno scambio, io tornerò in vita mentre lei morirà prendendo il mio posto.»
«Ed è possibile? Perchè non l'hai già fatto 50 anni fa?»
«Perchè potevo farlo solo con una mia reincarnazione»
«Ah...e quando vorresti fare questa cosa?»
«Appena cala il sole»
Lei avvicinò il suo viso al suo e lo baciò.
Kagome cominciò a piangere. Il suo grande amore voleva ucciderla per stare con Kikyo, avrebbe addirittura sacrificato la sua vita per lei. 
Una folata di vento improvvisa le scompigliò i lunghi capelli neri. Si stava ancora riprendendo dallo shock quando si rese conto che Inuyasha si era staccato da Kikyo per annusare l'aria, evidentemente aveva percepito il suo odore e quello delle sue lacrime, perchè terrorizzato si voltò a guardare nella sua direzione.
Solo allora lui realizzò quello che gli aveva detto Kikyo. Le aveva dato il suo appoggio in quell'orribile e assurdo piano e soprattutto si rese conto che Kagome aveva sentito tutto quello che si erano detti.
«Kagome!» urlò lui lanciandosi nella sua direzione.
Fu in quel momento che lei si svegliò di colpo e si rese conto che era stato tutto un sogno. Si scostò una ciocca corvina da davanti agli occhi e si accorse che aveva la guancia bagnata. Aveva pianto.
"Peccato che sia successo veramente e che non sia solo un brutto sogno.." pensò lei afflitta.
Avrebbe tanto voluto ricevere altre spiegazioni da Inuyasha, ma le sue stupide scuse l'avevano fatta innervosire ancora di più e la voglia di starlo a sentire era svanita, aveva preferito allontanarlo da lei.
"Magari quando mi calmo vado io da lui e provo a chiarire questa situazione, ma per il momento è meglio che mi distragga.." 
Così si alzò dal letto e scese in cucina a preparare la colazione e poi uscì per andare a scuola.

«Kagome! Ciao, come stai?» 
«Ciao Hojo! Insomma dai, tu?»
«Insomma? Sei ancora triste per quel ragazzo di cui mi accennavi ieri?»
«Già..Ieri quando sono tornata a casa era lì ad aspettarmi..per parlare diciamo..»
«Ah..» disse lui.
Kagome lo guardò, aveva uno sguardo strano "Non sarà mica geloso vero? Forse sarebbe meglio mantenere le distanze, non voglio farlo stare male..però..ho bisogno di lui.."
Si rese conto della veridicità di quei pensieri, come una sciocca si era legata a un altro solo per trovare conforto e per andare avanti. Era stata un' egoista, non aveva pensato ai sentimenti di Hojo, o meglio, ci aveva pensato, ma non gliene importava. Sentiva solo il suo dolore e si era concentrata per eliminarlo con tutti i mezzi che aveva a disposizione, aggrappandosi anche a una persona che le voleva bene veramente. 
"L'ho solo usato.." pensò allarmata. Da quando era diventata un'egoista?
«Kagome, che hai? Ti sei incantata di nuovo?"

«Eh? Niente, stavo solo pensando a una cosa»
«Vuoi dirmi di cosa si tratta? Magari così ti togli un peso!» La guardò dolcemente, anche troppo, tanto che lei cedette e gli raccontò tutto, di come si sentiva male per Inuyasha, di come si sentisse in colpa per aver usato lui come un ripiego e che se ne era accorta solo ora e di come lo considerasse solo come un amico.
Hojo la ascoltò in silenzio, non sapeva cosa dire. Dopo alcuni secondi che a Kagome parvero ore lui la guardò intensamente negli occhi e pronunciò «Ti aspetterò..» Kagome lo guardò. Rimase spiazzata, non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere. Chi mai avrebbe detto queste parole dopo aver sentito di essere stato usato per dimenticare un altro? 
«Ne sei sicuro? Te lo dico sinceramente..non so se riuscirò mai a dimenticarlo del tutto..e poi..»
«Non mi importa..» la interruppe lui, poi prese il suo viso tra le mani e la baciò.

«Kagome..» mormorò. Non credeva a quello che vedeva, non poteva essere vero. "Ha fatto presto a dimenticarmi a quanto pare" pensò mentre osservava dall'alto la scena.
La tentazione di scendere da quell'albero e uccidere quel ragazzo era tanta, ma l'unica cosa che fece fu quella di girarsi senza dire niente e andarsene di nuovo. Però questa volta non sapeva se sarebbe tornato.
Voleva chiarire la situazione con lei, riportarla indietro, ma lei con quel gesto era stata molto eloquente "Mi ha dimenticato.." ripensò lui. Sentì una stretta al cuore mentre attraversava il pozzo.
Appena uscì dal pozzo si trovò davanti Miroku e Sango. Vide i loro sguardi carichi di delusione nel vederlo arrivare da solo e non riuscì a sopportare oltre. Con un balzo li superò e cominciò a correre. Non sapeva dove stava andando e nemmeno gli importava, senza di lei ogni cosa aveva perso significato, anche i suoi amici. 
Sango si girò sorpresa guardando Miroku vedendo dalla sua espressione che anche lui non ci stava capendo più nulla.
«Miroku» lo chiamò Sango, dopo aver visto Inuyasha correre via «Secondo me dobbiamo scoprire che cosa è successo tra quei due!»
«Non lo so Sango, sai che Inuyasha è troppo orgoglioso e che non ammetterebbe mai, almeno con noi, di aver commesso un errore. Forse l'unica cosa da fare è quella di parlare con la divina Kagome!»
«Già, peccato che nessuno dei due abbia la possibilità di attraversare il pozzo!» esclamò Sango amareggiata. Poi aggiunse «Andiamo a cercare Inuyasha, magari insistendo riusciamo a farci dire qualcosa!» 
Miroku annuì.
«Kirara!» chiamò Sango, e subito partirono alla ricerca del loro amico.

"Dannazione!" imprecò mentalmente il mezzodemone mentre correva. "Possibile che non riesca a farne mai una giusta? Per una volta che tutto stava andando per il meglio!".
Si fermò improvvisamente sentendo un odore familiare "Kikyo.." Ricominciò a correre verso la sua direzione. Non sapeva che cosa avrebbe fatto una volta che l'avrebbe raggiunta, aveva solo bisogno di vederla, ma non ne sapeva il motivo. 
«Ciao Inuyasha» disse lei appena lo vide sbucare dalla vegetazione. «Hai per caso cambiato idea?» aggiunse poi.
Il mezzodemone si irrigidì a quelle parole e di colpo la rabbia lo invase «No, non ho cambiato idea, come ti viene in mente?» 
«Perchè sei qui allora?» 
"Già..perchè sono subito corso da lei appena ho sentito il suo odore?" non rispose alla sua domanda, più che altro perchè effettivamente non sapeva il motivo per cui ogni volta che la sentiva nell'aria dovesse correre da lei, anche se aveva Kagome vicino. Forse aveva ragione quando gli diceva che dal suo cuore Kikyo non se ne sarebbe mai andata.
«Lei dov'è?»
Rimase sorpreso da quella domanda «Perchè ti interessa? E' tornata nella sua epoca, ha sentito tutto quello che ci siamo detti e ha visto anche che ci siamo baciati» rispose lui arrossendo leggermente al ricordo di quel bacio. Si vergognava per aver ceduto.
«Si, lo so» si lasciò sfuggire lei. Rendendosi conto di quello che aveva detto lo guardò allarmata.
«Come sarebbere a dire "Si, lo so?"! Vuoi dire che tu sapevi che lei ci stava ascoltando ma hai continuato a fare come se nulla fosse??» Era furente. Sapeva che Kikyo odiava Kagome, ma era anche convinto che lei lo amasse e che il suo unico desiderio fosse quello di vederlo felice, anche se dopo gli ultimi avvenimenti non ne era più tanto sicuro. 
«Si, doveva capire quello che tu saresti stato disposto a fare per me, per avermi di nuovo nella tua vita come un tempo. Solo così se ne sarebbe andata e ci avrebbe lasciato vivere la nostra storia in pace.»
«Almeno quello che mi hai detto era la verità? Che uccidendo Kagome tu saresti potuta tornare in vita?» Non che al momento la ritenesse una cosa importante. Voleva sapere se quello che gli aveva detto era vero, che se mai avesse detto di sì, cioè se avesse davvero ucciso Kagome per Kikyo, quest'ultima sarebbe tornata in vita.
Dopo un attimo di silenzio Kikyo abbassò la testa e fece un segno di diniego con la testa.
«Non hai nemmeno il coraggio di parlare e di guardarmi negli occhi tanto è stato spregevole il tuo gesto» cominciò lui «Io ti ho amato davvero tanto Kikyo, ma adesso non provo nemmeno odio per te, non ti meriti nemmeno di essere odiata, vorrebbe dire che provo una qualche sorta di sentimento per te.. Quando sei diventata così? Eri una persona buona, sempre pronta ad aiutare gli altri..basta..non voglio perdere altro tempo con te! Addio»
«Inuyasha! Aspetta!» urlò lei sull'orlo delle lacrime, ma lui non si girò. Con un solo balzo scomparì all'improvviso, come era arrivato.

«Quella strega!» mormorò Sango da dietro l'albero su cui si erano nascosti lei e Miroku per ascoltare la conversazione.
«Speriamo che Inuyasha riesca a sistemare le cose con la divina Kagome» sussurò lui di rimando
«Già! Oddio sta arrivando Inuyasha! E' meglio andarsene. E di corsa anche!!»








P.s ciao a tutti :) ditemi cosa ne pensate in modo da poter migliorare, lo apprezzerei tanto! Baci :*

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Amore ***


Dopo la discussione con Inuyasha, Kagome continò a uscire con Hojo, le voleva un bene dell'anima, lo sapeva, e lei gliene voleva a lui, ma sapeva che voleva di più da lei, ma sarebbe stata in grado di accontentarlo?   
Non lo sapeva. 
Durante una delle solite uscite, Hojo era particolarmente agitato.
«Hojo mi vuoi dire che cosa c'è?» chiese Kagome leggermente innervosita dal suo comportamento così strano «Perchè sei agitato?»
«Non ho niente davvero» disse lui guardando allarmato Kagome.
«Guarda che se non me lo dici vado a casa!!»
«O-ok, te lo dico!! Ecco, vedi..I-io volevo chiederti se..se..se» si interruppe diventando completamente rosso.
«Se..?Dai avanti Hojo, sono solo io, lo sai che puoi dirmi tutto!» si lamentò lei
«Si, giusto, allora, volevo chiederti se..se ti andava, ecco, di metterti con me?» mentre lo diceva chiuse gli occhi, aveva paura della sua reazione. Non voleva rovinare il bellissimo rapporto che si era creato tra di loro, ma doveva dirglielo a tutti i costi, se non lo avesse fatto adesso non ne sarebbe più stato in grado.
Vedendo che lei tardava a rispondere riaprì gli occhi e la guardò. Era ferma davanti a lui e lo stava guardando con gli occhi e la bocca spalancati dalla sorpresa, lo sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, ma non pensava così presto.
«Ehm..Kagome? Mi vuoi dire a cos..» cominciò lui preoccupato
«Taci!» lo interruppe lei. 
Lui continuava a guardarla, immobile, non sapeva cosa fare, stava aspettando con ansia una risposta che tardava ad arrivare, non sapeva che cosa le stesse passando per la testa, ma alla fine doveva solo rispondere "no" o "si" niente di più, le sarebbe comunque rimasto amico, le voleva troppo bene e sapeva che stava passando un periodo difficile. 
«Sì»
«Eh?»
«Sì» ripetè «Sì Hojo,voglio stare con te!» gli sorrise.
A quelle parole il cuore di Hojo sembrava esplodere per la felicità, subito si avvicinò a lei la abbracciò e baciò, senza paura, per la prima volta, di essere rifiutato.
"Mi dispiace Inuyasha, ma tu hai fatto le tue scelte adesso tocca a me andare avanti" pensò lei tra le braccia di Hojo, chiudendo in un cassetto della mente il ricordo del mezzodemone che tanto le aveva fatto battere il cuore.

Erano passati dei mesi ormai da quanto lei e Hojo si erano messi insieme e il pensiero di Inuyasha non aveva più sfiorato la mente di Kagome, fino a quando, camminando con il suo ragazzo per il giardino del tempio, non passò davanti a Goshinboku.
«Wooow che albero meraviglioso!» esclamò lui guardandolo.
"Non sai quanto.." pensò lei e il ricordo del mezzodemone si fece largo nella sua mente.
«Kagome»
«Dimmi Hojo!» disse lei voltandosi a guardarlo
«Io non ti ho chiamato!» 
«Come no, ma se ti ho sentito!» 
«No, ti sbagli, io non ti ho chiamata e, se devo essere sincero, non ho nemmeno sentito niente!» 
«Mi sarò sbagliata io allora, avrò le allucinazioni!» sbuffò lei irritata tornando a girarsi verso l'albero. Solo allora si accorse di avere la mano appoggiata sul tronco.
«Kagome» si sentì chiamare di nuovo, ma questa volta non aveva sentito la voce di Hojo era quella di «Inuyasha..» mormorò lei.
«Cosa hai detto?» chiese Hojo che continuava a fissarla.
«Niente, niente!» disse lei 
«Ok, io vado dentro se non ti dispiace, comincio ad avere freddo!»
«Vai pure, io ti raggiungo tra poco!» rispose tenendo sempre gli occhi fissi sull'albero. 

«Inuyasha?» il mezzodemone si sentì chiamare, gli aveva finalmente risposto. 
«Kagome! Finalmente! Era da tanto che cercavo di mettermi in contatto con te!» 
«Potevi anche venire da me direttamente, no?» sembrava seccata 
«Non pensavo che mi volessi vedere, in realtà credevo che ti saresti fatta viva tu quando ne avevi voglia!»
«Giusto, devo sempre venire io a chiederti scusa, anche quando la cazzata l'hai fatta tu! Senti, me ne vado!»
«No aspetta!! Non è quello che volevo dire! E poi ti sono venuto a chiamare solo perchè volevo informarti che Sango ha avuto due bellissime gemelle e chiedeva se ti andava di venirle a conoscere!»
«Davvero? Due gemelle? Arrivo tra un attimo!»
«Kagome?» non ottenne risposta, se ne era andata «Mi manchi..» sussurò piano, poi si avvicinò al pozzo e cominciò ad aspettare.

«Mammaa! Dove sei?» chiese Kagome appena entrò in casa.
«Sono in soggiorno con Hojo amore» rispose «Che cosa c'è?» domandò guardandola meglio. 
«Posso parlarti un attimo?» disse indicando il giardino
«Certo, puoi scusarci un attimo Hojo?»
Il ragazzo annuì e continuò a sorseggiare il tè caldo che la signora gli aveva preparato.

«Dimmi pure amore»
«Sango ha avuto dei bambini mamma e volevo andarla a trovare! Starò via qualche giorno!»
«Davvero? Che bello Kagome! Lo sai che per me va bene! Che cosa dirai a Hojo?»
«Gli dirò che mi sento poco bene e se mi chiami gli dici che sono molto contagiosa e che non potrà venirmi a trovare per alcuni giorni!» disse lei decisa.
«Ok!»
Si sentiva in colpa, Hojo era davvero un caro ragazzo e con il tempo lui aveva cominciato a essere il suo punto di riferimento, ma non poteva capire.

«Hojo, ti dispiace andare? Non mi sento tanto bene e vorrei andarmi a riposare se non ti dispiace!»
«No tranquilla, ci sentiamo dopo ti va?»
«Va bene, grazie Hojo e scusami!»
«E di cosa? Mica lo fai apposta ad ammalarti!» sorrise, le diede un leggero bacio sulla fronte se ne andò.

Sua madre intanto le aveva già preparato lo zaino con tutte le cose che avrebbero potuto servirle.
«Ciao mamma, ci vediamo tra qualche giorno!»
«Ciao amore, fai gli auguri a Sango da parte mia! E saluta tutti!»
Kagome annuì. 
Cominciò a correre verso il pozzo, era impaziente di vedere i suoi amici e sopruttutto aveva voglia di vedere Inuyasha, anche se non voleva ammetterlo. 


«Filamente sei arrivata! Ce ne hai messo di tempo»
Kagome era appena uscita dal pozzo quando si ritrovò tra le braccia di Inuyasha. 
Le era mancato tanto quell'abbraccio e solo allora se ne rese conto, si accorse anche che in realtà quello che provava per Hojo era solo un grande affetto, niente di più, lui non avrebbe mai preso il posto di Inuyasha nel suo cuore, e di questo si dispiaceva. Perchè non riusciva a accantonare i sentimenti che provava per Inuyasha nonostante tutto quello che le aveva fatto? Nonostante l'avesse fatta soffrire tanto?
«Già» rispose lei sciogliendo l'abbraccio. Voleva subito mettere le cose in chiaro con lui, perciò aggiunse «Sono dovuta rientrare per mandare a casa Hojo!»
Il cuore di Inuyasha si fermò, aveva paura ma glielo chiese comunque «Hojo?»
«Il mio ragazzo» 
A quelle parole il petto del mezzodemone si riempì di rabbia, non verso Kagome, ma verso se stesso, aveva sbagliato e di grosso anche e per colpa sua l'aveva spinta tra le braccia di un altro. 
Non aveva nemmeno avuto il coraggio di andarsela a riprendere.
La voce di Kagome lo riportò alla realtà «Andiamo da Sango?»
«Sali» disse freddo lui girandosi di spalle. 

«Kagome!!» urlò Sango piena di gioia appena vide la sua migliore amica scendere dalle spalle di Inuyasha.
«Sango! Mi sei mancata tanto! Come stai? E le bambine? E Miroku? Raccontami tutto!!»
Le due si recarono nella piccola dimora di Sango e Miroku e passarono ore a parlare di quello che era successo mentre si trovavano lontane.
«Però tu non ami questo Hojo» disse l'amica guardandola negli occhi.
«Non lo so..»
«Quando sei innamorata di qualcuno lo sai e basta mia cara» aggiunse guardando dolcemente l'amica «Sono convinta che appena ti chiedono se sei innamorata di Inuyasha tu sai già la risposta e non ci pensi nemmeno un secondo!»
«Hai ragione Sango, ma come posso fidarmi ancora di lui? Guarda cosa stava per fare!»
«Kagome, ti sei già risposta da sola secondo me, non l'ha fatto! Io li ho ascoltati, non ti avrebbe mai, e sottolineo mai, fatto del male! E questo lo sai benissimo anche tu! E' vero, non doveva andare da Kikyo di nascosto, ma l'ha fatto, non coninuare a punirlo per questo..da quando te ne sei andata non è più lo stesso. Gli manchi e a te manca lui!»
Sapeva che Sango aveva ragione «E con Hojo come faccio?»
L'amica le sorrise «Ah non lo so! Quello sta a te!»
«Già..» sospirò «Penso che andrò a parlare con Inuyasha»
«Brava la mia amica!» le fece l'occhiolino e tornò a occuparsi delle sue bambine.

«Inuyasha, ci sei?» chiamò Kagome guardando in alto, in mezzo ai rami.
«Eccomi» disse lui scendendo dall'albero.
«Possiamo parlare? Magari in un luogo un po'appartato?»
Annuì, se la caricò in spalla e la portò in una piccola capanna disabitata che si trovava ai confini del villaggio. 
«Cosa devi dirmi?» chiese lui dopo essersi seduto in un angolo, in realtà non aveva voglia di parlare con lei, soprattutto dopo aver scoperto che aveva un ragazzo. 
«Volevo dirti che, in realtà, non sono arrabbiata con te, certo, mi hai ferito, e parecchio anche, ma non sono più arrabbiata..»
«Davvero?» chiese lui sorpreso, non ci credeva, lo aveva davvero perdonato?
Lei gli sorrise «Sì!»
A quelle parole Inuyasha si alzò e corse ad abbracciarla, voleva sentire di nuovo il suo profumo, voleva sentire il corpo di lei attaccato al suo. 
«Vorrei davvero cancellare tutto quello che ti ho fatto! Tu sei la cosa più importante che ho, te ne rendi conto? Non voglio perderti..»
«Shhh» lo interruppe lei «Lo so, anche tu per me sei la cosa più importante»
Cominciarono a baciarsi prima piano, poi intensamente.
Il loro desiderio si accese rapidamente, volevano di più e i baci non riuscivano più a colmarlo. 
Kagome cominciò a spogliarlo e lo stesso fece lui con lei, la stese sul futon e la guardò «Sei sicura?».
«Sì» gli sorrise, era davvero quello che voleva, che aveva sempre sognato.
Fecero l'amore tutta la notte, quando Inuyasha le si stese accanto con il fiatone lei si girò gli prese il viso tra le mani in modo che la guardasse e gli sussurò
«Ti amo da morire, stupido mezzodemone»
«Ti amo anche io stupida ragazzina».





 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Famiglia ***


Kagome si svegliò. Un fascio di luce le colpiva il volto. 
In un momento le immagini della notte precedente cominciarono a riemergere nella sua mente, facendola arrossire.
«Ciao» mugugnò Inuyasha sentendola muovere.
«Ciao» sussurrò lei abbracciandosi al suo petto.
«Come stai?» chiese poi più preoccupato, l'idea di averle fatto male o di sapere che si era pentita di quello che avevano fatto lo spaventava.
«Benissimo, tu?»
«Che domande mi fai, certo che sto bene!» disse lui, poi aggiunse «Cosa pensi di fare adesso?»
«In che senso?»
«Tornerai a casa?» 
«Sì, tornerò a casa..» fece una piccola pausa. Il mezzodemone abbassò le orecchie amareggiato "Ha i sensi di colpa per aver tradito quel ragazzino ed è ancora arrabbiata con me! Mi lascerà e io rimarrò solo, di nuovo".
«Ma solo per salutare la mia famiglia e lasciare Hojo!» aggiunse lei rivolgendogli un sorriso.
Non poteva credere alle sue orecchie. Era davvero disposta a lasciare tutto per lui?
«Davvero?» chiese un po' titubante
«Davvero!»
Lui si alzò di scatto e l'abbracciò forte, era talmente felice che aveva paura che il cuore potesse esplodergli da un momento all'altro.
«Inuyasha..ma stai piangendo?» esclamò Kagome sentendosi il collo bagnato.
«Non dire sciocchezze» singhiozzò lui tenendo la testa fissa sulla sua spalla.

«Bene, siamo arrivati! Sei sicura che non vuoi che ti accompagni? Mi sentirei più tranquillo!»
«Sì, sono sicura! Hojo non è una cattiva persona, anzi! Non succederà niente, non ti preoccupare» gli sorrise rassicurante e lui annuì rassegnato.
«Quanto starai via?»
«Qualche giorno penso, il tempo di salutare tutti» 
«Beh, non metterci troppo, mi manchi già!» scherzò lui abbracciandola forte. Non aveva una bella sensazione, ma non disse nulla, voleva che salutasse la sua famiglia. 
«Promesso!» lei si alzò in punta di piedi e lo baciò, poi si buttò dentro il pozzo.

«Mamma, Sota, nonno! Sono tornata! Venite in soggiorno che devo dirvi una cosa!»
Dopo aver raccontato per filo e per segno quello che era successo, tralasciando la parte con Inuyasha, sua madre disse «Kagome, lo sai che per noi va bene. Certo, ci mancherai tanto, ma sappiamo che il tuo posto non è questo. A noi basta che tu sia felice»
«Grazie» sospirò Kagome abbracciando la sua famiglia.

«Ciao Kagome! Come stai?» esclamò Hojo abbracciandola forte.
«Bene grazie!» poi si fece coraggio e aggiunse« Hojo,devo dirti una cosa..» 
«Che cosa?» chiese lui un po' preoccupato.
«Ecco, ti ricordi il ragazzo per cui stavo male? Si è rifatto vivo e io mi sono resa conto di non aver mai smesso di amarlo» disse d'un fiato «Mi dispiace Hojo» le faceva davvero male ferirlo, ma non poteva continuare a mentire. Non era giusto nei suoi confronti.
«Non ti preoccupare..» sussurrò lui «Lo sapevo che non avrei mai preso il suo posto nel tuo cuore, alla fine non è solo colpa tua, ma anche mia. Tu mi hai detto fin dall'inizio che non sapevi se i tuoi sentimenti nei miei confronti sarebbero mai cambiati e io.. io mi sono sempre illuso»
«Hojo» cominciò lei, ma lui la interruppe
«No Kagome! Adesso scusami, ma devo proprio andare a casa, ci vediamo a scuola. Ciao!» disse e senza dare il tempo alla ragazza di rispondere corse via.
«Mi dispiace tanto Hojo» mormorò lei tornando a casa.

«Bene! Vado allora!» disse Kagome davanti al pozzo.
Si girò per guardare ancora una volta la sua splendida famiglia. Le sarebbero mancati tanto, sicuramente, ma non poteva vivere senza Inuyasha. Ci aveva già provato. 
«Ciao Kagome, stai attenta mi raccomando» la salutò sua madre abbracciandola forte.
Kagome annuì, si girò verso il pozzo e saltò.

«Ma cosa..?» esclamò lei guardandosi intorno, si trovava ancora nel tempio e vedeva le faccie della sua famiglia che spuntavano dal pozzo fissarla preoccupati.
«No! Non dirmi che si è chiuso!!! Proprio adesso?» cominciò a battere i pugni contro il pavimento di pietra del pozzo ferendosi le mani. 
«Ho promesso a Inuyasha che sarei tornata presto!» 
Uscì di nuovo dal pozzo e si rituffò dentro. Niente.
«Kagome» la madre la bloccò dopo il quinto tentativo «Prova domani, forse è solo una situazione temporanea! Vedrai che domani sarà tutto come prima!»
Kagome annuì e con le lacrime agli occhi se ne andò in camera sua, perché il destino le stava facendo questo?

Un mese dopo il pozzo era ancora chiuso. Ogni giorno Kagome ci si tuffava dentro sperando di vedere il viso di Inuyasha, ma ogni volta rimaneva delusa.
Un giorno però si svegliò con un forte senso di nausea. A sentire l'odore della colazione dovette correre in bagno a vomitare.
«Kagome tutto ok?» chiese sua mamma preoccupata.
«Si mamma, ho solo un po' di malessere» la rassicurò «Vado a scuola! A dopo!»
Dopo qualche giorno in cui la situazione non migliorava, la madre la costrinse ad andare dal medico per farsi visitare.

«Che cosa sono io?» chiese Kagome allarmata, il primo pensiero che fece fu "Come lo dico alla mamma?"
«Lei è incinta! Di circa tre settimane»
Una strana felicità le pervase il corpo, non poteva più vederlo, ma ci sarebbe sempre stato qualcosa che li avrebbe tenuti legati e questo la rassicurava.
«Come??» chiese sua mamma quando le raccontò la diagnosi del medico « e come sarebbe successo??»
«Eh mamma, come vuoi che sia successo??» le rispose imbarazzata Kagome
«Di chi è?»
«Inuyasha»
«Sei felice?»
«Adesso lo sono un po' di più» ammise lei. 
Sua madre la abbracciò «Vedrai, tutto si sistemerà»
«Lo spero» disse Kagome singhiozzando.

Il giorno del parto arrivò e il pozzo continuava a starsene chiuso. 
«E'una bellissima femminuccia!» esclamò il medico tenendola tra le mani.
«Ma queste...» continuò poi pieno di sorpresa osservando ancora più attentamente la bambina.
«Me la faccia vedere» esclamò Kagome.
Il dottore gliela porse e quello che vide la fece piangere di gioia. 
«E' bellissima..» sussurrò poi, contemplando il frutto del loro amore.
«Peccato che lui non sia qui per vederla» sospirò la madre «Sarebbe anche molto orgoglioso di te. Come vuoi chiamarla?»
«Mmm..non ci ho ancora pensato, ma credo che la chiamerò Sakura»
«E' un nome bellissimo, come questa bambina»

Gli anni passarono e la piccola Sakura era sempre più simile a Inuyasha.
Ogni giorno Kagome si recava al pozzo con la figlia per vedere se si era aperto, avevano preso l'abitudine di lasciarci cadere dentro un fiore di ciliegio, ma ogni volta che vedeva il fiore rimanere sul pavimento del pozzo rincasava delusa.

«Buon compleanno amore» gridò Kagome portando in tavola una splendida torta di compleanno.
Erano già passati tre anni da quando Sakura era nata, ed erano volati.
Le sembrava ieri di averla portata a casa dall'ospedale in fasce e adesso stavano festeggiando i suoi tre anni di vita.
"Quattro anni che non vedo Inuyasha" sospirò rattristandosi.
«Cosa c'è mamma?» chiese la piccola, nonostante fosse così piccola era in grado di farsi capire perfettamente. 
«Niente amore, stavo pensando al tuo papà, oggi andiamo a portargli un fiorellino? Ti va?»
«Sìì» esclamò la bambina battendo le mani felice.

Dopo la festa madre e figlia si recarono al solito appuntamento con il pozzo. Ogni volta che si avvicinavano il suo cuore cominciava a battere un po' più veloce del normale, ma questa volta era diverso.
Sembrava volesse uscirle dal petto, ma perché?
Aprendo la porta capì subito il motivo. Una brezza leggera le accarezzava il volto. Sempre con la bambina in braccio corse a sporsi nel pozzo e quello che vide la fece piangere dalla gioia. Il pozzo si era aperto.
Dall'altra parte vedeva il cielo, poteva finalmente vederlo, fargli conoscere la loro bambina. Sarebbero stati una famiglia.
Stava per scavalcare quando la voce della bambina la riportò alla realtà «Mamma, coa stai facendo?».
Non poteva andarsene così, senza salutare la sua famiglia, non poteva negare a Sakura la possibilità di dire addio alla nonna e a suo zio.
Sua madre in quel momento si affacciò alla porta, si avvicinò anche a lei al pozzo e vide che cosa aveva fatto tardare la figlia. Con un sorriso esclamò «Amore vai, saluto io il nonno e Sota per voi!»
«Davvero mamma?» gli occhi di Kagome si stavano riempiendo di lacrime
Sua madre annuì accarezzando una guancia di Sakura.
«Grazie mamma!» si girò verso il pozzo «Sei pronta amore?» chiese rivolta a Sakura, la bimba annuì dubbiosa e Kagome rise "Quando sarai più grande forse non te ne ricorderai nemmeno".
Trasse un lungo respiro e saltò.


«Miroku! Non puoi tenere a bada queste piccole pesti?» urlò Inuyasha irritato mentre le figlie del monaco lo stavano usando come giocattolo.
«Ma se si stanno divertendo così tanto!»
Improvvisamente un odore nuovo si sparse nell'aria. 
«Che cosa c'è?» gli chiese il monaco vedendo il suo amico teso.
«Sento un odore strano provenire dalla zona del pozzo, vado a vedere! Shippo, gioca con le bambine!»
Senza aspettare la risposta del piccolo demone volpe, Inuyasha cominciò a correre. Ogni giorno per tutti quegli anni si ere appostato su un albero aspettando il ritorno di Kagome. Aveva paura che lei fosse rimasta con l'altro ragazzo e che lo avesse dimenticato. Però gli aveva promesso che sarebbe tornata e lei era solita mantenere le promesse.
Quello che vide vicino al pozzo lo paralizzò. Kagome gli stava dando le spalle, era accucciata.
«Kagome..» mormorò lui. La ragazza lo sentì e si girò di scatto verso di lui alzandosi.
«Inuyasha» esclamò lei, la voce le tremava dall'emozione. Lui non riuscì ad aspettare oltre e corse a abbracciarla. 
«Scusami!» cominciò «Sarei tornata subito, ma il pozzo si è richiuso! Ogni giorno ho tentato di attraversarlo per tornare da te! Si è aperto solo oggi!»
«Shhh tranquilla, non è colpa tua. Mi sei mancata tanto»
«Anche tu!»
Rimasero abbracciati fino quando una vocina non riportò Kagome alla realtà.
«Mamma?»
Solo allora Inuyasha si accorse della bambina che se ne stava seduta con la schiena appoggiata al pozzo osservando la scena. Guardandola rimase senza fiato, la piccola aveva gli occhi dorati come i suoi e lunghi capelli corvini come Kagome.
«Ma quelle sono..» cominciò guardandola meglio.
«Sì Inuyasha, sono orecchie» annuì lei sorridendogli.
«Questo vuol dire che lei è..» non riusciva a dirlo
«Amore vieni qui» disse lei rivolta alla bambina «Vieni a conoscere il tuo papà» a quelle parole si emoziò. Il suo desiderio si era finalmente esaudito. Sakura sarebbe cresciuta con un padre.
La bambina si avvicinò un po' impaurita, ma il sorriso che sua madre le rivolse la calmò, infondendole coraggio. 
Inuyasha se ne stava fermo immobile, non sapeva cosa fare, cosa dire. Aveva paura che muovendosi avrebbe fatto svanire tutto, si sarebbe di nuovo trovato solo.
Vide Kagome sollevare la bambina e mettergliela in braccio. Non appena la piccola gli pizzicò l'orecchio provocandogli dolore si rese conto che era tutto vero. 
«Ahi» esclamò lui ridendo e stringendola a sè più forte, ma sembre con delicatezza, aveva un odore buonissimo, forse addirittura più buono di quello di Kagome.
«Tu hai le oecchie come le mie» disse lei stringendogliele di nuovo 
«Già!» le sorrise «Non mi hai detto come si chiama» disse poi rivolto a Kagome che li stava fissando commossa.
«Si chiama Sakura» disse lei «Ti piace?» chiese poi timidamente.
«Si, mi piace molto»
Kagome gli si avvicinò e lui l'abbracciò, per la prima volta nella sua vita si sentiva completo, si sentiva a casa. Non sarebbe più stato solo.
Le avrebbe protette con tutto se stesso. Avrebbe protetto la sua famiglia per sempre.














Ciao a tutti! Questo è l'ultimo capitolo della mia primissima fanfiction, spero vi sia piaciuta! E un grazie di cuore a chi è arrivato fino a qui! Un bacio! :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2840139