Someone save me from the hate - Qualcuno mi salvi dall'odio

di healy_clhoe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** It's just another war – è solo un'altra guerra. ***
Capitolo 2: *** il primo giorno di scuola.... ***
Capitolo 3: *** Si va tutti in gita! ***



Capitolo 1
*** It's just another war – è solo un'altra guerra. ***


Noo, ti prego non farloooo!!!!!!!!
BUM BUM


Ero distesa  su un letto bianco, tutto mi era sconosciuto in quella stanza, nulla mi apparteneva.
<< Dove sono >> , l'unica risposta che trovai era davanti ai miei occhi.
Lunghi tubi trasparenti erano inseriti nel mio braccio e un forte dolore all'addome non mi dava tregua.
Il mio viso venne rigato immediatamente da lacrime amare, interminabili.

<< Perchè piangi? >>
Sentii improvvisamente,una dolce vocina , provai a sgranare gli occhi ormai appanati e trovai avanti a me un bambino, bello e raggiante come il sole, appoggiato sul bordo del mio letto, il colore dei capelli neri come la pece e gli occhi grigio/azzurro come il cielo in tempesta.
<< Mi mancano mamma e papà >> fu l'unica cosa che riuscii a dire.
<< Perchè ? vedrai che verranno a prenderti sei una bambina cosi dolce e carina, sembri un coniglietto con i capelli rosa..puff...puff >>
il bambino non riusciva a trattenere le risate , anche se la cosa mi infastidiva molto, in quel momento mi regalò un sorriso.
Poi iniziò a correre verso l'uscita della stanza e mentre apriva la porta disse << sono riuscito a farti smettere di piangere coniglietto, ora vado anche io da mamma e papa, spero di vederti presto >>
<< Come ti chiami??? >> Urlai con tutta la voce che avevo in corpo, ma lui aveva già varcato quella porta e il mio ultimo sorriso insieme a lui.
Ogni volta che provavo a dormire mi svegliavo, sognando se così si può definire , lo stesso incubo che facevo ogni notte da 9 anni, insieme al momento in cui conobbi quel ragazzino , che non incontrai mai più.


Erano le 7 del mattino e sentivo le urla di mia zia provenire dal piano di sotto.

<< Lucy sono le 7 preparati e scendi a fare colazione, non vorrai fare tardi il primo giorno nella nuova scuola spero!!!!!!! >>

ormai erano parecchi anni che vivevo con mia zia e da un paio di giorni ci eravamo trasferite nella nuova casa a Los Angeles, dove era stata assunta come Dott.ssa nel nuovo ospedale di zona.
Mi infilai un jeans e una maglietta, misi un po’ di kajal nero negli occhi, ricordandomi il mio mp3 e le mie cuffie che erano diventati i miei migliori amici, e scesi a fare colazione.

<< Ciao Zia >> dissi afferrando la ciambella sul tavolo per dirigermi verso l’uscita di casa.
<< Ciao Lucy, buona fortuna, ti voglio bene >>. 
Feci finta di non aver sentito, in tanto tempo non avevo mai mostrato affetto per nessuno, sapevo che prima o poi, se mi fosse legata a qualcuno il destino avrebbe portato tutto via di nuovo e non lo avrei mai più permesso.
Dopo una camminata di circa 20 minuti, arrivai a destinazione e rimasi al quanto schifata da ciò che vidi.

“ Una scuola tutta rosa, ma come diavolo può essere tutta dello stesso colore? ” domandai fra me e me , notando anche parecchi alunni intenti a correre verso l’entrata della scuola per non fare tardi, eppure era appena suona la campana.
<< Che scuola di dementi >> dissi ad alta voce e nello stesso tempo, qualcuno mi afferrò il polso.
<< Cosa hai detto tu? >> colei che mi era davanti era la classica bambolina di buona famiglia, tutta agghindata come se dovesse fare una sfilata di moda, con al suo fianco due ragazze che le coprivano le spalle.
<< Hai perso la lingua? >> mi sfidò la bionda, mentre ancora teneva salda la presa sul mio polso, che come se mi svegliai improvvisamente da un sogno la allontanai con forza, spingendola e facendola quasi cadere per poi dirle:
<< Ti do solo un consiglio stammi lontana, non ti permettere mai più a toccarmi con le tue luride manacce, altrimenti la prossima volta, ti mando dritta in ospedale >> gli dissi con tutto l’odio possibile e vedendo il terrore nei suoi occhi aggiunsi  << Ricordati bambolina ,questo non è un avvertimento, ma una promessa ! >> la vidi correre a gambe levate urlandomi dietro solo una cosa
 << Me la pagherai! >> evidentemente non era abituata, ne pensava dato il mio aspetto angelico che le avrei tenuto testa.

A quella scena assistettero tutti i ragazzi che erano presenti in cortile, ma mi bastò una sguardo per far capire a tutti che nessuno si doveva avvicinare, io non volevo amici.
In lontananza vidi una panchina e ormai svogliata senza alcuna intenzione di entrare in quella scuola di matti, mi rilassai con i miei migliori amici
“lmp3 e le cuffie”, scrutando una lieve scritta in basso dove compariva un nome “ CASTIEL” .

POV SCONOSCIUTO

Questa mattina difficile da credersi ero stranamente puntuale, diretto in cortile ebbi l onore di assistere a un evento più unico che raro.
<< Hai perso la lingua? >> Gli disse La reginetta a quella nuova, che sicuramente, dato il suo silenzio ero convinto più che mai, che sarebbe scappata a piangere come una disperata, punto in cui avrei evitato di assistere, così inizia a camminare, quando improvvisamente sentii: 
<< Ti do solo un consiglio stammi lontana, non ti permettere mai più a toccarmi con le tue luride manacce, altrimenti la prossima volta ti mando dritta in ospedale e Ricordati bambolina ,questo non è un avvertimento, ma una promessa ! >> 
WoooW , per la prima volta qualcuno aveva fatto spaventare Ambra tanto da farla fuggire, oltre ad umiliarla, sicuro che gliel’ avrebbe fatta pagare, ma convinto anche, che quella ragazza aveva carattere da vendere.
I commenti per l’accaduto erano esaltanti, ma lei andò verso la panchina,
“ la mia panchina”  , decisi quindi di andargli in contro, per avvisarla che quella era di mia proprietà e per un attimo il mio sguardo cadde sui suoi capelli che non avevo ancora notato “ erano rosa , come…. No…che vado a pensare è impossibile" , nello stesso momento estrasse dallo zaino un mp3,  un paio di cuffie e una sigaretta e iniziò a cantare la canzone degli Skillet “ Hiro”.
La sua malinconia e i suoi occhi persi nel vuoto e di un azzurro intenso mi misero nostalgia e il momento in cui cantò quel verso
 

I need a hero to save me now
Ho bisogno di un eroe che mi salvi ora

I need a hero (save me now)

Ho bisogno di un eroe che mi salvi ora

I need a hero to save my life

Ho bisogno di un eroe che salvi la mia vita

A hero'll save me (just in time)

Un eroe mi salverà giusto in tempo

In quel momento come un richiamo mi avvicinai a lei e gli dissi come un emerito imbecille
 
<< Eccomi! >>


 

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Capitolo 2
*** il primo giorno di scuola.... ***


<< Eccomi >>

 

Davanti a me scorsi la figura di un ragazzo con i capelli rossi , sembrava il classico bulletto della scuola , “ ma cosa vuole questo” domandai fra me e me.

 

<< Questa è la mia panchina , sei orba oltre che stonata? >> non riuscivo a comprendere il senso delle sue parole ad un tratto mi ricordai del nome che era inciso sulla struttura “CASTIEL”.

 

<< Ah, perdonami !! sei tu allora quell’imbecille che scrive sulle panchine pubbliche il proprio nome, convinto che con una semplice scritta diventi di sua proprietà? Perdonami non mi ero resa conto di essere capitata in un asilo! >> 

 

<< Bambolina,  forse non ci siamo ancora presentati e non hai capito chi sono…. >> Mi disse con un’aria di sfida incredibile.

 

<< Ho capito benissimo chi sei, un ragazzo con poco gusto… rossi… i capelli rosso fuoco??? Ahahah sembri un pomodoro e poi si dimenticavo …. UN EMERITO IMBECILLE!! >> urlai a squarcia gola.

 

<< Tu … >> 

 

In un attimo mi trovai distesa sulla panchina e lui sopra di me,  i suoi occhi facevano travedere tuuta la sua determinazione , arroganza e…. nello stesso momento trapelavano sicurezza in me, profondità… il loro colore grigio-azzurro … non potevo scordarlo , non poteva essere lui….

 

In quel momento come un flash-back :

 

<< Perchè piangi? >>
Sentii improvvisamente,una dolce vocina , provai a sgranare gli occhi ormai appanati e trovai avanti a me un bambino, bello e raggiante come il sole, appoggiato sul bordo del mio letto, il colore dei capelli neri come la pece e gli occhi grigio/azzurro come il cielo in tempesta.
<< Mi mancano mamma e papà >> fu l'unica cosa che riuscii a dire.
<< Perchè ? vedrai che verranno a prenderti sei una bambina cosi dolce e carina, sembri un coniglietto con i capelli rosa..puff...puff >>
il bambino non riusciva a trattenere le risate , anche se la cosa mi infastidiva molto, in quel momento mi regalò un sorriso.
Poi iniziò a correre verso l'uscita della stanza e mentre apriva la porta disse << sono riuscito a farti smettere di piangere coniglietto, ora vado anche io da mamma e papa, spero di vederti presto >>
<< Come ti chiami??? >> Urlai con tutta la voce che avevo in corpo, ma lui aveva già varcato quella porta e il mio ultimo sorriso insieme a lui.

Sul mio volto scese una lacrima, erano da quel giorno che non accadeva, era come paralizzata.

 

POV CASTIEL

 

Quella bambolina aveva  davvero coraggio, ma di certo non poteva mancare di rispetto a me al grande “Castiel” così la lanciai su quella panchina e mi distesi sopra di lei, inchiodandole le braccia all’estremità.

Ad un tratto mi persi nel suo sguardo , i suoi occhi erano tristi, profondi , stupendi e delusi.

“Ma perché? “ io non la conosco, “chi è questa ragazza”

Il suo viso venne rigato da una lacrima e io mi sentii l’uomo più crudele di questo mondo.

 

<< Ehi, perdonami non volevo.. >> mi alzai e me ne andai lasciandola li, non ebbi nemmeno il coraggio di voltarmi, la secondo ora era suonata e dovevo dirigermi in classe se non volevo rischiare di essere messo in punizione.

 

POV LUCY

 

La campanella della scuola mi svegliò come da un sonno profondo .

Castiel si era scusato, ma non poteva passarla liscia per avermi fatto tornare alla mente ricordi tanto crudeli, già perseguitavano i miei sogni non poteva accadere anche nella realtà da sveglia!

 

Corsi in classe sempre in ritardo, cavolo!!!

Meno male che mia Zia aveva già provveduto all’iscrizione e dovevo solo cercare la mia classe la “5b”

 

<< Eccola!!! >>

 

Toc Toc…

<< Buongiorno , lei è? >>

<< Buongiorno Professore , sono la nuova alunna Lucy Crawford >> sentivo delle vocine familiari provenire dal fondo dell’aula …. Non riuscivo a capire chi fosse…

<< Si, Giusto la Sig.na Crawford … Benvenuta… racconti un po’ di lei alla sua classe >> di me????

<< Professore non c’è molto da dire , mi spiace  >>

<< Se non vuole farlo lei, ragazzi qualcuno ha delle domande??? >> Maledetto te la farò pagare!!! Almeno una dozzina alzarono le mani… porca p…..

 

io…ioo….

<< Tu, come mai hai un cognome inglese? Non sei americana? Sai l’avevo notato dai tuoi orribili capelli, per non parlare del tuo cattivo gusto, sembri una barbona… >> non le avrei mai dato soddisfazioni a quell’oca ma una cosa era certa , l'avrebbe pagata cara, "oh si la vendetta va servita su un piatto d'argento ".

 

<< Mi spiace sua Maestà, se non sono di suo gradimento ma mi ritengo fortunata ad non esserlo dato che a differenza sua i miei capelli almeno sono naturali sia il colore che la lunghezza, non li tingo ne porto le extension e i miei vestiti non servono per mettere in mostra le tette rifatte o un culo che pare una porta aerea >> la classe scoppiò in una rumorosa risata… mentre Ambra era paonazza , stava per scoppiare.

 

<< Signorina vedo che il coraggio non le manca!!! Bene.. Ambra hai avuto ciò che meriti >> questo prof è un grande!!!!

 

<< Tu dici di avere i capelli naturali, ma non mi sembra tanto naturale il tuo colore… >> cercai di scrutare chi avesse parlato in mezzo a tutta quella folla..e… una chioma rossa si faceva largo fra tutti.

 

<< Pensa quello che vuoi “ Mr. Pomodoro” non devo dare conferme a nessuno, ti dico solo che se li avessi voluti tingere di certo non avrei scelto di colorarli di rosa , come qualcuno che li tinge di rosso!!! >>

 

<< Ora Basta si siede vicino al Sig. Castiel Black >> nooooo, li nooo.

<< Prof, ma non  c’è un latro posto?? >> replicai

<< NOoooo , si siedea >> Bastardo.

 

Mi sedetti vicino al rosso , che non faceva altro che stuzzicarmi, cercai di squadrare i miei nuovi compagni di classe…

C'era una ragazza con dei lunghi capelli bianchi e gli occhi azzurri sembrava una modella, uno con i capelli neri che non faceva altro che giocare con la psp al suo fianco dx uno dai capelli azzurri e occhi meravigliosi e poi… un ragazzo con dei vestiti ottocenteschi con occhi bicolore… quanto era strano…

 

La pausa pranzo era suonata non volevo dare il tempo a nessuno di avvicinarsi andai velocemente in cortile, mi stesi sotto un albero e solita storia “ mp3 e cuffie”.

 

<< Ciao… >> uffff… chi era ora….

<< chi sei? >>

 

<< io sono Lysandro , piacere mio.. >>

<< Piacere>> mi limitai a rispondere.

<< Una bella donzella non dovrebbe saltare il pasto e restare tutta sola , vuoi pranzare con noi? >>

<< Senti Lysandro, io non voglio pranzare con nessuno di voi, tanto meno incrociare quell’odioso di Castiel >>

<< Hai già fatto la sua conoscenza quindi? Sai è il mio migliore amico… >> COSa????????? Come potevano essere tanto diversi e migliori amici, bene la mia vendetta poteva essere messa in atto, stava per andarsene quando…lo fermai…

 

<< Sai ho cambiato idea, pranzerei volentieri con te… però solo con te… mi ispiri fiducia!! >> Bugiarda! << ti va di pranzare qui? >> gli chiesi.

<< ok >> estrasse due panini dallo zaino e me ne porse uno…

<< Grazie >>

<< Non c’è di che… >> quel ragazzo in fin dei conti era davvero gentile… calò un silenzio imbarazzante fra un morso e l’altro, così presi parola..

<< Come mai siete migliori amici tu e Cass? >>

<< Wow, sei l’unica persona a parte me che lo chiama in quel modo >> cavoli che figuraccia!

<< Vedi lui in apparenza potrà sembrare scorbutico e arrogante, ma in fondo è davvero un bravo ragazzo, i suoi genitori sono sempre in viaggio e lui è sempre solo… da piccolo era un bambino tanto dolce … e tu? >>

<< Io cosa? >> 

<< Raccontami di te , perché tu sei così? Come lui? >> Come lui? O questo ha bevuto e si è fatto e non poco.

<< Io non sono come lui, io non mi creo una corazza da dura per avere rispetto, io non voglio proprio che nessuno si avvicini a me >> risposi tutto d'un fiato.

<< Perché? Cosa ti ha fatto tanto soffrire? >> mi accarezzò il volto e mi diede un bacio sulla fronte.

<< Ma cosa stai facendo? Io non ho bisogno di nessuno, della compassione di nessuno >>

<< devi essere Forte Lucy >> Ora era troppo .

<< Forte? Tu cosa ne sai ? i tuoi genitori non sono stati uccisi sotto i tuoi occhi da bambino trovandoti solo come un cane… tu non sei mai stato solooooooooo >> le parole uscirono senza ragione, stavo raccontando troppo all’amico del mio peggior nemico.

<< Perdonami, hai ragione, non posso immaginare la tua sofferenza ma non credo che tu sia sempre stata sola… ora con chi vivi? Penso con qualcuno che ti ami e si prenda cura di te… >> fatto 30 facciamo 31 pensai fra me e me.

 

<< Con mia zia,  ma sai….quel giorno… c’era una persona che in quel momento così brutto mi regalò un sorriso , ma non li vidi mai più …. Ricordo solo i suoi occhi profondi… grigi …. La sua dolcezza… i suoi capelli neri….  E che mi prendeva in giro perché diceva che sembravo un coniglietto.. puff puff >>

 

Lysandro scoppiò a ridere , nel frattempo arrivò il rosso così decisi di andarmene…

 

<< Ciao Lys, a domani vado a casa >> Oggi è stato troppo anche per me, volevo solo andarmene.

 

POV CASTIEL

 

Vidi Lys andare verso il cortile così decisi di seguirlo, andò dalla nuova arrivata si sedette e iniziò a parlare con lei…

La conversazione sembrava abbastanza animata, non riuscivo a sentire dalla posizione in cui ero così mi avvicinai di soppiatto.

Lui l'abbracciò e le diede un bacio sulla fronte , non so il motivo ma la cosa mi infastidiva parecchio.

Volevo a tutti i costi sentire ciò che si stavano dicendo, che si conoscessero già?

mille domande passarono dalla mia mente, così decisi di mettermi in mezzo e andare verso di loro, il tempo necessario per vederla andare via.

 

 

POV LYSandro

 

<< Ehi Lys, di cosa Parlavi con quella?? >>

<< Niente Cass, nulla che possa dirti io >>

<< Vi conoscete già? >> nel suo tono avvertivo una punta di gelosia

<< Non dirmi che sei geloso? >>

<< Io di quella? manco la conosco!! >> se.. e nemmeno io ti conosco...

<< Mah .. >>

<< Tzè.. andiamocene, se non vuoi che ti lasci qui!! >>

 

Ritornammo dagli altri… ma di una cosa ero sicuro… la volevo rivedere presto… quella ragazza mi aveva colpito nel profondo del cuore.

 

PS: Mi scuso in anticipo per eventuali errori di ortografia... e anche per il disegno... non avevo i colori per terminarlo... un bacio

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Capitolo 3
*** Si va tutti in gita! ***



I giorni passavano e la mia amicizia con Rosaly crebbe sempre di più,era la prima volta che avevo un amica con cui potevo parlare ed essere "me stessa", ero fuori in cortile, sdraiata sull erba fresca e pensavo all'ultimo incontro con Lysandro e Castiel che ho cercato di evitare per un intera settimana... Dentro me stessa speravo che il primo non avesse fatto parola con il secondo di ciò che ci eravamo detti e con nessun altro

mentre ero assorta nei miei pensieri più profondi sbucò Rosaly alle mie spalle...

Ros : " Ei tesoro!! Tutto bene?! "
Io: " si grazie Ros, te? Che combini?! Ti vedo troppo agitata.. "
Ros: " ho una notizia fantasticaaaaa!!! Hanno programmato una gita scolastica!!! Ti rendi conto?? Per una settimana intera , niente scuola, niente studio, solo puro DIVERTIMENTO!!!! " e mi abbracciò 

era talmente estasiata che non ebbi il coraggio di distruggere il suo entusiasmo... Anche se in quel momento mille domande sorsero nella mia mente...

io: " mmmm... FaNtAsTiCooo Ros ehehe " mi guardò con in aria perplessa sicuramente capii che non ero felice quanto lei.

Ros: " che palle che seiiiiiii... Andiamo in classe su, ancora dobbiamo sapere dove andremo in gita e chi verrà con noi "

Ci avviamo in classe, mi sedetti al mio posto fortunatamente il secondo giorno di scuola mi spostarono vicino alla mia cara amica, loro erano due file di dietro di noi e nonostante tutto Castiel non mancava a farsi notare...entro il prof. Faranze Fece l appello e iniziò a prendere il discorso della gita...

Prof: " Ragazzi, come sicuramente già avrete saputo abbiamo organizzato una gita scolastica, essendo la prima gita abbiamo deciso come meta New York...alla scoperta di tutte le sue sfaccettature... Ora vi passerò l'autorizzazione da far firmare ai vostri genitori e... Approfondito sig. Castiel lei è obbligato a venire o perderà nuovamente l'anno scolastico!!!! "

Castiel : " prof, sono desolato ma come ben sa i miei genitori sono all'estero e non potrei farla firmare a nessuno! "

Prof : " Non ti preoccupare abbiamo già provveduto a farla pervenire ai tuoi genitori, che la invieranno firmata direttamente per email "

vidi castiel furioso... E borbottava con Lys.. Ero un po intimorita all'idea che venissero con noi in gita e iniziai a sudare... 

Ros : " Ei, tutto ok? Stai sudando... Ti senti bene? "
Io : " si tranquilla, tutto ok "

POV CASTIEL

Lys ti rendi conto che sono costretto a venire a questa cavolo di gita!!!

" Si Castiel,mettiti l'anima in pace e guarda il lato positivo ci sarà anche lei! "

" fanstico ci sarà pure il coniglietto, non vedo l'ora guarda, come se non avessi niente di meglio a cui pensare! "

" lo so benissimo che ti interessa, anche se in questi giorni ha cercato di evitarci entrambi"

" ah già... Cosa vi siete detti la volta scorsa sotto l'albero... Mi sembravate al quanto intimi"

" ti stai sbagliando di grosso, non dico che mi dispiaccia.. Anzi.. Devo riconoscere che mi interessa, credo che lo scudo che indossa sia solo una difesa che usa per non soffrire più.. In realtà secondo me è molto dolce... "

" ah sì? Sembra che tu la conosca... Sai ti dirò una cosa... I suoi occhi mi ricordano qualcosa, qualcuno di molto tempo fa... "

" in che senso scusa? "

" ma no è solo una sensazione Lys nulla di che... Tempo fa quando mi ero operato, quando eravamo piccoli e tu eri con i miei in ospedale, sentì una bambina piangere... Stava aspettando i  suoi genitori e provai a consolarla... Sai sembrava un coniglietto.. Ahhahahah "

" un coniglietto? " 

" Sisi , era dolcissima, aveva i capelli rosa ed era molto carina... Non potrò mai dimenticare i suoi occhi.."

" sai Castiel , devo andare in bagno, a fra poco "

POV LYS

Uscì subito dalla classe, non era possibile... Doveva essere una coincidenza... Non poteva essere lei quella bambina... Eppure lui da piccolo aveva i capelli neri... Coincide troppo ciò che mi hanno detto entrambi... 


Ora dovevo solo decide cosa fare... Se indagare su questa storia o fare finta di nulla... D'altronde lei mi interessava ed ero intenzionato a conoscerla meglio... E quando se non in gita scolastica???

Ps ciao a tutte sono due anni che non continuò la storia vediamo cosa ne uscirà!!! 

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