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prompt; concerto (16)

«Shizuko-chan!», urla Sakura entrando in classe, dirigendosi a passo svelto verso l'amica china su un voluminoso libro. «Indovina!», esclama in seguito mostrandole due biglietti, ma non ricevendo alcuna risposta continua con entusiasmo; «gli UxMishi, un gruppo Indie, si esibiranno qui vicino ed io sono riuscita a procurarmi due biglietti, ci andiamo insieme?».
«No».
«Perché?», domanda con le lacrime agli occhi.
«Non mi piace il genere», risponde la mora senza sollevare gli occhi dal libro.
«Ti prego, voglio ascoltarli dal vivo. Non ti annoierai, sono sicura che le loro canzoni ti piaceranno!»
«Ti piace qualcuno di loro?»
«N-No».
«Se non sono bravi, vado via subito» acconsente Shizuko venendo travolta dall'abbraccio dell'amica.

 

 

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Note dell’Autrice:
Buonasera,
con questa drabble faccio il mio primo passettino – piccolo, piccolo – all'interno di questo Fandom, su cui avevo intenzione di scrivere già da un po', ma l'ispirazione concreta è arrivata solo oggi grazie a questa splendida Challenge che ho scoperto per puro caso.
La Raccolta conterrà 20 drabbles/double drabbles che si ispireranno ad alcuni momenti, reali ed inventati, che vedono protagonisti Sakura Hanazono e Kuuga Sakurai.
In questa prima drabble ho voluto mostrare come secondo me Sakura avesse convinto Shizuko ad accompagnarla al concerto degli UxMishi. Mi piace pensare, barra credere, che quando le due amiche sono andate al loro concerto, Sakura non fosse ancora innamorata di Kuuga, ma lo fosse unicamente della sua voce e delle parole delle canzoni del gruppo; voi che ne pensate? :) 
Spero vorrete seguirmi in questa mia nuova "avventura", darmi consigli per migliorare – soprattutto riguardo l'IC dei personaggi – o semplicemente farmi sapere cosa ne pensate. ^^
Grazie, ♥ 
Himeko

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prompt; sguardo (170)

Succede tutto così in fretta che Sakura pensa di esserselo immaginata.
Un secondo prima urla, insieme alle altre ragazze, seguendo il ritmo della canzone ed il secondo dopo si perde negli occhi di Kūga-kun. Il ragazzo ha spostato le iridi nella sua direzione ed i loro sguardi si sono incrociati; il tempo smette di scorrere, il respiro rimane intrappolato nella cassa toracica ed il battito accelerato del suo cuore sostituisce le note di Yume no Hana. Poi Kuuga distoglie lo sguardo riprendendo a cantare e Sakura ritorna alla realtà.
È bastato un solo sguardo per farla cadere nell'intricata rete dell'amore.

 

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prompt; invito (102)

Lo schermo del cellulare s'illumina e Sakura, dopo avere fissato il numero sconosciuto per vari secondi, risponde. «Moshimoshi?»
«Ciao Sakura-chan!», esala una voce tremendamente famigliare facendo accelerare i suoi battiti cardiaci, mentre le dita perdono la presa sulla matita, che cade sul quaderno aperto.
«K-Kūga-kun?» domanda con un filo di voce portando la mano sullo sterno, stringendo lievemente la maglia del pigiama.
Non può crederci; è al telefono con il leader degli UxMishi.
«Vedo che mi hai riconosciuto», afferma lusingato il biondo. «Ti ho vista al concerto così mi sono informato, spero non ti dispiaccia. Mi chiedevo se questo sabato ti andava di venire al SunVaca Cafe. Puoi portare le tue amiche, se vuoi».
Sakura inspira profondamente; deve sicuramente trattarsi di un sogno. «Non è uno scherzo?»
«Niente affatto, lo giuro sulla mia voce. Allora, verrai?»
«Sì», soffia flebilmente.
«Ti aspetto! Buonanotte, Sakura-chan».

 

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prompt; attesa (285)

Nei cinque giorni che le separano dall'appuntamento, Misaki osserva con estrema dolcezza Sakura, che non perde occasione per canticchiare una delle canzoni di quel gruppo che, lei, nemmeno conosceva prima d'informarsi per non farle fare una brutta figura. All'entusiasmo della rosa, però, si contrappone la preoccupazione di Shizuko che, lentamente, si fa strada anche in lei; quando ha acconsentito ad accompagnarle al SunVaca non le è sfuggito lo sguardo preoccupato della mora e quando sua sorella le ha rivelato alcune voci riguardanti il cantante, «speriamo vada tutto bene» è diventato il suo mantra.
Ed ora che si accinge ad entrare nel locale, insieme ad un'eccitata Sakura ed una silenziosa Shizuko, lo ripete mentalmente un'ultima volta, quasi si tratti di un augurio.

 

 

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prompt; noia (144)

 

«Kuuga-kun...», con un filo di voce Sakura cerca di richiamare l'attenzione del ragazzo, che volta appena il capo rivolgendole un'occhiata annoiata. «Niente», espira sconsolata, chinando il capo; le aspettative per quel pomeriggio cominciano pian piano a sgretolarsi, mentre il ragazzo le mostra un lato di sé che non le piace molto.
 
Un lieve sorriso increspa le labbra di Kuuga; finalmente Sakura sembra avere capito che non ha alcuna voglia d'intavolare una conversazione. Sebbene inizialmente la ragazza ha catturato la sua attenzione, adesso non gli pare poi così diversa da quella massa di fan capaci solo di riempirlo di moine, annoiandolo a morte. Premurandosi di non coprire l'ennesimo sbadiglio, domanda dove sia finita Misaki-chan.

 

 

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prompt; atteggiamento (359)

«Smettila!», esplode Sakura cercando inutilmente di trattenere le lacrime.
Misaki s'immobilizza, sorpresa come tutti. L'atteggiamento provocatorio di Kuuga l'ha innervosita sin dall'inizio, ma fino ad ora non ha reagito ripromettendosi di concedergli un'altra possibilità per il bene dell'amica. «Non mi piace», sibilla senza distogliere lo sguardo dal biondo; con un gesto fulmineo gli afferra la cravatta e lo attira a sé. «Non lascerò Sakura a tipi come te!», sputa con rabbia.
Shizuko rafforza la presa sulla tazza, irritata: Sakura non doveva accettare quell'invito; Misaki, per quanto deplorevole sia il comportamento del biondo, non doveva urlare nel locale; e Sakurai... se l'era cercata.

 

 

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prompt; colorarsi i capelli (33)

«Preferisco le ragazze con i capelli lunghi, neri e lisci».
Un sospiro frustrato le sfugge dalle labbra, mentre constata che i suoi capelli, se paragonati a quelli di Misa-chan, appaiono... scialbi. Oltre ad essere crespi, sono anche di un orrendo colore non ben definito che vira dal rosa al marrone.
Forse la soluzione a quel problema risiede nella confezione che osserva con attenzione da una decina di minuti, senza però avere il coraggio di metterla nel carrello. E forse ne conosce anche il motivo. Se Shizuko fosse lì con lei, le direbbe: Non pensare di tingerti i capelli, Sakurai deve apprezzarti così come sei. Ed avrebbe ragione. Colorare i capelli non la cambierà agli occhi di Kūga-kun.

 

• 117 words; partecipante a “500 Prompt per una Challenge” indetta da Saru_Misa •
 

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prompt; frattura (192)

Kūga sbuffa infastidito, scostando bruscamente alcune ciocche di capelli dagli occhi.
Quante volte deve ripetere ai suoi amici, e a se stesso, che non è un baka?
Non è colpa sua se si è rotto la caviglia; è tuta colpa di Sakura. Sì, è colpa di quella ragazza che ha trattato male se, ad ogni concerto, si ritrova a scrutare attentamente la folla, cercandola solo per chiederle scusa. Potrebbe telefonarle, come gli è stato suggerito, ma si è impuntato di volerlo fare di persona. E con quale risultato?, si chiede adagiandosi meglio contro il cuscino; una frattura multipla e l'estate in ospedale.
«Kūga-kun, posso?»

 

• 104 words; partecipante a “500 Prompt per una Challenge” indetta da Saru_Misa •
 

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prompt; scuse (237)

Kūga espira lentamente osservando di sottecchi, come fa ormai da una settimana, la causa della sua permanenza in ospedale intenta a sbucciare una mela perché a lui quel frutto piace senza quel sottile rivestimento colorato.
Nonostante il primo giorno l'abbia malamente cacciata, la ragazza si è ripresentata il giorno seguente, quello dopo ancora e quelli a venire, con un sorriso ed un cestino ricolmo di biscotti fatti in casa, senza pretendere le sue scuse per l'atteggiamento che le ha riservato quel pomeriggio al SunVaca Cafe. Per questo gli viene spontaneo sussurrarle un flebile «scusa», sicuro che capirà, mentre si sporge per afferrare il piatto che gli porge.

 

• 107 words; partecipante a “500 Prompt per una Challenge” indetta da Saru_Misa •
 

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prompt; equilibrio (264)

«Guardate! Stanno arrivando gli UxMishi!», trilla una ragazza indicando l'entrata dell'istituto Yumesaki, ove si stagliano le figure dei quattro componenti dell’Indie band.
Le ragazze cominciano ad accalcarsi attorno al cancello, urlando e saltellando sul posto per poterli vedere meglio; qualcuna, in preda all'euforia, comincia a spintonare le coetanee cercando di guadagnare qualche metro in più sulla distanza che le separa da loro.
Sakura, rimasta in disparte, viene colpita da una gomitata che le fa perdere l'equilibrio e Kūga, che l'ha individuata con estrema facilità, le si avvicina immediatamente porgendole il palmo della mano. «Dovresti migliorare il tuo equilibrio», soffia aiutandola ad alzarsi.

 

• 102 words; partecipante a “500 Prompt per una Challenge” indetta da Saru_Misa •
 

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prompt; arrossito (460)

Arrossisce, Kūga, come non faceva da anni. Arrossisce come un bambino che è stato colto in flagrante con la mano nel barattolo ove sono contenuti i suoi biscotti preferiti. Arrossisce per l’imbarazzo di essere stato scoperto proprio da lei, la pazza e scorbutica amica di Sakura. Con nonchalance allenta il nodo della cravatta e le rivolge uno dei suoi sguardi glaciali; chissà perché funzionano con tutti eccezion fatta per la mora che, senza celarlo, lo scruta minacciosamente. «Smettila, sei inquietante», mormora stringendosi nelle spalle.
«Sakura dice che sei cambiato», replica Ayuzawa facendolo sussultare, «ma a me pari uguale. Sappi che ti tengo d’occhio; di lei mi fido, di te no».

 

 

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note; knock, knock, c’è nessuno? Da quanto tempo, sono passati quasi due anni (manca ancora un mese, circa) dall’ultimo aggiornamento ed ieri, mentre riprendevo in mano un po’ di appunti, mi sono imbattuta in questa raccolta: inutile dire che l’ispirazione mi ha colta, anche perché, altrimenti, non sarei qui a pubblicare. Se debbo essere sincera ero tentata di modificare tutte le drabbles perché non mi ritrovavo nello stile adoperato, gosh, davvero scrivevo così male?, però mi sono detta che mi sarebbe piaciuto vedere l’evoluzione che ha subito la mia “scrittura”. Ho modificato l’impaginazione delle drabbles giusto per dare una ventata d’aria nuova e—, miseriaccia, è stranissimo tornare a scrivere all’interno di questo fandom. Nel primo capitolo vi dicevo che la raccolta avrebbe contato venti drabbles, ebbene, mentivo, o per meglio dire, ho modificato il piano originale; fra cinque, una in più o una in meno, capitoli la raccolta si riterrà conclusa. E niente, ringrazio tutti coloro che passeranno di qui, per voglia o per sbaglio, e coloro che mi faranno sapere il loro giudizio. Himeko.

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prompt; festival (55)

Passeggiano vicini, i corpi a pochi centimetri di distanza, le mani che quasi si sfiorano, fra le bancarelle che popolano l’ingresso dell’istituto Yumesaki. Il silenzio, interrotto da qualche sporadico commento inerente i prodotti esposti nei vari stand, aleggia fra di loro racchiudendoli in una soffice bolla. Kūga la guarda di sottecchi, soffermandosi sul sorriso che le delinea le labbra e le parole della pazza fanno capolino nella sua mente: «Sakura dice che sei cambiato». Forse ha ragione, forse è cambiato veramente, pensa infilando le mani nelle tasche dei pantaloni; alcuni mesi prima non si sarebbe mai offerto di accompagnare una ragazza, una sua fan, ad un noiosissimo festival scolastico.

 

• 109 words; partecipante a “500 Prompt per una Challenge” indetta da Saru_Misa •
 

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prompt; gelosia (383)

Non sono geloso.
Kūga lo ripete mentalmente una, due, tre volte; ancora ed ancora, ogniqualvolta Sakura interagisce con quell’insulso biondino. Nonostante la profonda convinzione – che a poco a poco si affievolisce – insita in quel mantra, non può impedire che una sottile ed invisibile incrinatura scalfisca il suo cuore, mozzandogli brevemente il respiro, quando la vede sorridere così spontaneamente ai due compagni di viaggio; perché con lui è sempre così rigida ed impaurita di sbagliare, mentre con quell’alieno pervertito pare in perfetta empatia?
«Non sono geloso», borbotta fra i denti accostandosi alla ragazza, allontanandola da un Usui che lo osserva delineando un lieve sorriso conciliante, sotto lo sguardo confuso di Misaki.

 

• 110 words; partecipante a “500 Prompt per una Challenge” indetta da Saru_Misa •
 

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prompt; registrazione (402)

«Kūga-kun?» mormora fra sé sporgendosi lievemente oltre il parapetto del tempio per poter osservare con discrezione la strada sottostante, mentre la famigliare strofa di una canzone che ha ascoltato più e più volte invade il silenzio dell’edificio; precedentemente interrotto dal soffuso chiacchiericcio degli studenti. Sorpresa spalanca gli occhi pronunciando, forse con una tonalità troppo alta, il nome del ragazzo, che volge le iridi ambrate nella sua direzione catturandone il fotogramma prima che, Sakura, abbia il tempo di nascondersi dietro una colonna; la mano sul petto a tranquillizzare i battiti del cuore, mentre la registrazione del video musicale continua.

 

• 98 words; partecipante a “500 Prompt per una Challenge” indetta da Saru_Misa •
 

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prompt; bacio (150)

Trattiene il respiro, Sakura; le affusolate dita sfiorano delicatamente le labbra socchiuse, mentre le pupille tremano impercettibilmente, incapaci di focalizzarsi su un unico punto focale. È accaduto tutto così velocemente che non è riuscita a realizzare cosa sia effettivamente successo; un attimo prima cercava, invano, di trattenere le lacrime cariche di amarezza e l’attimo seguente quelle ruvide labbra, a lungo sognate, premevano sulle sue con decisione.
Deglutendo rumorosamente solleva le iridi color nocciola e percepisce le gote infiammarsi sotto lo sguardo indagatore, ed insolitamente dolce, del biondo, che s’incurva leggermente in avanti per scoccarle un intimo bacio sulla fronte, segno che non si tratta di un sogno ad occhi aperti.

 

 

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note; eccoci finalmente giunti alla fine di questa raccolta durata secoli. Sinceramente mi ha particolarmente stranita spuntare la voce “storia completa” mentre inserivo l’html della drabble; è come se avessi posto fine ad un pezzettino di me, però allo stesso tempo sono felice perché finalmente – quante volte l’avrò detto? – sono riuscita a concludere una raccolta, anche se ci ho messo quasi quattro anni con in mezzo un lungo periodo di inattività. Che questo 2018 sia l’anno in cui riuscirò a portare a termine tutti i lavori inconclusi? Facciamo le corna prima che venga colpita dalla mia solita sfortuna. In quest’ultima drabble ho preferito rimanere un po’ più astratta rispetto alle precedenti: il bacio sulle labbra c’è stato, come è appurabile dalla reazione della nostra Hanazono, tuttavia ho sempre ritenuto che un bacio sulla fronte possa essere più intimo, quindi ho deciso di adoperarlo per fare volatilizzare le insicurezze della ragazza e per fare dichiarare (?) Sakurai. Miseriaccia, non so proprio cosa dire, e pensare che un bel discorso ci stava, almeno in questo caso. Uhm… ringrazio tutte le persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate, coloro che hanno letto restando nell’ombra e quei pochi che mi hanno fatto sapere cosa ne pensavano, dandomi comunque la forza ed alcune dritte per continuare a scrivere. (♥) All’interno di questo fandom non ho altri progetti, ma chi lo sa, magari un giorno tornerò con qualche altra pazzia-non.pazzia, per adesso però vi saluto; arigatou gozaimasu (♥). Himeko.