One Piece...Tutta un altra storia!

di kairifenicia96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una ciurma fuori dal comune ***
Capitolo 2: *** Acqua....Inondazioni....Sorelle! ***
Capitolo 3: *** La missione “particolare” di Akari e Ace! ***
Capitolo 4: *** Rouge Town…Un salvataggio inaspetato! ***
Capitolo 5: *** Saga Wather 7: Separazioni e rotta verso la città dei carpentieri! ***
Capitolo 6: *** Saga Wather 7: Orange Island...Una visita inaspetata per Alessia! ***
Capitolo 7: *** Saga Wather 7: Guai a Orange Island… Ma quando si magnetizza il log pose!? ***
Capitolo 8: *** Saga Wather 7: partenza da Orange Island e incontro con la vecchia custode! ***
Capitolo 9: *** Saga Wather 7: Wather Seven, la città dei carpentieri e le condizioni della Geind! ***
Capitolo 10: *** Saga Wather 7: Alla ricerca di Alessia! ***
Capitolo 11: *** Saga Skaren Morw: Alessia è stata rapita! Al salvataggio! ***
Capitolo 12: *** Saga Skaren Morw: Alessia è nei guai! L’arrivo a Skaren Morw! ***
Capitolo 13: *** Saga Skaren Morw: Dividiamoci! Giovanna contro Asaru! ***
Capitolo 14: *** Saga Skaren Morw: Fabio e la prova di coraggio! ***
Capitolo 15: *** Saga Skaren Morw: Marco contro Ayuki! ***
Capitolo 16: *** Saga Skaren Morw: Guai in vista! Mariangela contro Heuru! ***
Capitolo 17: *** Saga Skaren Morw: Spade, discorsi, riunione! ***
Capitolo 18: *** Saga Skaren Morw: Un inizio sbagliato! ***
Capitolo 19: *** Saga Skaren Morw: Farsi strada verso Alessia! Lea contro Negizu! ***
Capitolo 20: *** Saga Skaren Morw: La battaglia finale! ***
Capitolo 21: *** Skaren Morw: Rivelazioni! ***
Capitolo 22: *** Skaren Morw: Un nuovo compagno nella ciurma! ***
Capitolo 23: *** Saga Sabody: Grandi notizie! Prossima tappa! ***
Capitolo 24: *** Saga Sabody: Arrivo a Illusion Island! ***
Capitolo 25: *** Saga Sabody: Misteri da svelare! ***
Capitolo 26: *** Saga Sabody: Il mistero si infittisce ***
Capitolo 27: *** Saga Sabody: Lotta impari ***



Capitolo 1
*** Una ciurma fuori dal comune ***


Capitolo 1: Una ciurma fuori dal comune.
 
“Vieni qui!!!” disse un soldato della marina.
“Fermati!!!!!” disse un’altro soldato della marina.
Altre urla si sentivano provenire dal gruppo di marine che seguivano una ragazza con un capello di paglia bianco che scappava.
“Eh, no mi spiace se non arrivo alla Geind chi la sente poi a Mariangela!!!!” disse la ragazza col capello bianco, i soldati continuavano a seguirla, ormai era a pochi passi dalla Geind ma i soldati stavano per raggiungerla, così la ragazza si ferma e affronta i marine decidendo di metterli K.O. con una sola mossa.
“Bene…adesso vi metto a nanna!...Pugno gam gam…in azione!!!!!” urlò la ragazza, detto questo il braccio della ragazza si allungò riuscendo a colpire tutti i marine mettendoli K.O.
“Sbrigati testa vuota o la marina ci acchiappa!” le urla la navigatrice.
“Ricevuto!!!!” risponde la ragazza allungando le braccia e arrivando alle Geind in un lampo.
“Uff…possibile che tu debba sempre attirare l’attenzione!?” le urla la navigatrice.
“Eddaiiiii tanto ce ne siamo andati no?” si giustifica la ragazza con aria innocente e beccandosi un pugno in testa.
“TESTA VUOTA!!” le urla la navigatrice con un aura spaventosa spaventando il resto della ciurma.
“Ahia! Ma perché mi picchi Mariangela!” chiese con aria supplichevole la ragazza.
“Bhe perché sei l’unica che fa l’idiata qui!!” la navigatrice non finì di parlare che dalla cucina arrivavano delle urla…
 
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“LASCIA SUBITO LA MIA CUCINA SPADACCINO DEI MIEI STIVALI!!!” gli urla il cuoco.
“EH NO! IO MI METTO A DORMIRE DOVE MI PARE E PIACE CHIARO  STUPIDO DI UN CUOCO!?” controbatte lo spadaccino tirando fuori le spade.
Sentendo le urla la ragazza e il navigatore andarono di corsa a vedere che succedeva.
“Foooorte! Antonino e Marco fanno a botte!!!!” disse la ragazza con un sorriso a trentadue denti sulla faccia.
“SMETTETELA IMMEDIATAMENTE E DITEMI CHI A INIZIATO!!” disse infuriata Mariangela.
“A iniziato quello stupido di un cuoco, non voleva che dormissi in cucina!” si difese Antonino.
“A iniziato quello stupido spadaccino, voleva dormire in cucina!” si giustificò Marco.
“Ora smettetela subito! Antonino tu dormi da un'altra parte mentre tu Marco vedi di smetterla di litigare con Antonino chiaro!?” ordinò Mariangela.
“Si va bene…” disse seccato Antonino.
“SIIII!!! Tutto quello che vuoi dolcissima Mariangela!!!!” disse Marco con gli occhi a cuore.
“Marco!!!!! HO FAME!!!!” disse come se nulla fosse la ragazza.
“COME FAI A STARE TRANQUILLA CON QUELLO CHE E SUCCESSO TESTA DI RAPA!!!!” le urla Marco dandole un calcio in testa.
“Ahai…Ma che ci posso fare se ho fame!?” si giustificò la ragazza.
“uff…E va bene preparerò da mangiare!”  si arrese Marco.
“SIIIII!!!!”  urla eccitata la ragazza.
 
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Quella era una tipica giornata della ciurma protagonista di mille avvenurte che l’aspettano.
La ciurma e formata da:
 
Makarai D. Lea detta capello bianco con una taglia di circa 100.000.000 di denari, capitano della ciurma.
Lea ha 16 anni e una ragazza con i capelli neri a caschetto con occhi del medesimo colore, e abbastanza magra e robusta, indossa un capello di paglia bianco, inoltre indossa una t-shirt bianca senza maniche con dei pantaloncini di jeans accopiati con dei sandali.
Lea  è una ragazza allegra e vivace, molto infantile e ha sempre fame, il suo colore preferito e il rosso e i suoi cibi preferiti sono la carne e i dolci.
Ha una paura terribile dei ragni ma oltre a questo è una ragazza determinata e coraggiosa che non si tira mai indietro e affronta i pericoli faccia a faccia.
Lea abitava nel mare orientale in un villaggio chiamato Renitville.
Abitava con Kazumi, la donna che si prendeva cura di lei, e sua sorella maggiore Akari, diventata anch’essa una pirata lasciando Renitville tre anni prima lei.
Un giorno arrivo una famosa piratessa chiamata Renai detta l’azzurra, chiamata così per i suoi capelli azzurri e per il suo uso in battaglia dell’acqua…infatti lei aveva mangiato un frutto del mare chiamato Gion-Gion che permetteva a chi la uilizzava di far evaporare le cose ma di solito usava sempre la sciabola, dal suo arrivo andava sempre al bar e Lea andava li per poter sentire da Renai le loro avventure.
Un giorno Renai dovette partire ma notando l’assenza di Lea si mise a cercarla, quando Renai la trovo dei pirati stavano per spararle e l’azzurra le si mise davanti vendo sparata alle costole.
Arrivata la partenza di Renai e la sua ciurma, Lea le urlò:
“UN GIORNO FONDERO UNA CIURMA TUTTA MIA E DIVENTERO LA REGINA DEI PIRATI!!!”
Renai a sentire quelle parole si mise a ridere e alore le mise sulla testa un capello di paglia di colore bianco.
“Allora tieni questo capello…è quando avrai realizzato il tuo sogno me lo restituirai…” le disse Renai prima di andarsene.
Quando Lea compì 16 anni lascio Renitville e prima incontrò Antonino, poi Marco, poi Mariangela, poi Fabio, poi Giovanna, poi Alessia ed insieme diventarono una temibile ciurma.
Lea ha mangiato il frutto gam-gam,cosa che ha in stranito molti membri della marina visto che ricordano bene che un altro pirata aveva i poteri di quel frutto, quindi può allungarsi a suo piacimento essendo diventata di gomma però perse le capacità di nuotare.
 
Antonino il combattente a una taglia di circa 86.000.000 di denari, è lo spadaccino della ciurma e in grado di usare fino a tre spade ma di solito non arriva mai ad usarne tra ma usa sempre le sue due fedeli masamune, ha i capelli castani arrufati con occhi del medesimo colore, si veste casual con un color blu notte e delle scarpe nere.
Antonino ha 16 anni ed è molto pigro dorme sempre durante i viaggi della Geind, e molto irascibile con chi lo sveglia, e soprattutto orgoglioso e freddo, nutre molto rispetto per il suo capitano come tutti i membri della ciurma, litiga spesso con Marco il suo colore preferito è il blu mentre il suo cibo preferito è la care con l’insalata e un po di piselli come contorno.
Antonino sin da piccolo è stato allenato dalla sua famiglia per essere un abile spadaccino quando compì 15 anni diventò un cacciatore di pirati entrando spesso in competizione con Zoro, un altro cacciatore di pirati molto temuto.
Un giorno la marina lo catturò e quando lui pensava che fosse finita arriva Lea che lo libera e lo fa diventare spadaccino della sua ciurma.
 
Mariangela l’abile truffatrice ha una taglia di circa 56.000.000  denari, ha dei capelli di color castano biondo con occhi castano scuro, indossa una maglietta color viola che arriva fino all’ombellico con una gonna nera e delle scarpe viola stile ballerina.
Mariangela ha 15 anni, è una ragazza avida di denaro molto irascibile e scontrosa, soprattutto quando la ciurma la disturba mentre disegna le sue mappe oppure mentre fa qualsiasi cosa, fin’ora insieme a Lea e l’unica ragazza della ciurma e Marco fa il don giovanni con Mariangela e lei ne approfitta e riesca a fargli fare qualsiasi cosa.
Mariangela sin da piccola è sempre stata una ladra, rubava per mantenere sua madre e le sue due sorelline.
Quando ebbe 15 anni mentre rubava si scontrò con Lea, Antonino e Marco e lei la prese nella sua ciurma come navigatrice.
Lei usa una lancia creata da Fabio che le consente di manipolare il tempo.
 
Marco il dongiovanni con una taglia di circa 78.000.000 di denari, e il cuoco della ciurma.
Marco ha 17 anni con dei capelli color biondo opaco accompagnati da occhi color azzurro, indossa dei vestiti sportivi color neri.
Marco è il classico don giovanni che ci prova con tutte le donne eccetto Lea perché la considera troppo infantile e si comporta da maschiaccio, però nonostante Lea lo faccia arrabbiare nutre un grande rispetto verso il suo capitano, litiga sempre con Antonino per delle sciocchezze, è un ottimo cuoco.
Sin da generazioni la sua famiglia a sempre lavorato in uno dei migliori ristoranti nella terra ferma del mare orientale.
Un giorno Lea insieme ad Antonino incontrano Marco che dopo molte suppliche da parte di Lea entra a far parte della ciurma.
Attacca i suoi avversari con i calci non usando mai le mani troppo occupate ad accedere la sigaretta.
 
Fabio lo cecchino a una taglia di circa 46.000.000 di denari, e il cecchino della ciurma.
Fabio ha 15 anni,ha i capelli a riccioli rossi con occhi verdi, si veste con una tuta arancione con una sciarpa bianca.
Fabio ha un carattere insicuro ed è un codardo, inoltre e un gran bugiardo, spera di diventare un grande pirata come il padre e il fratello maggiore.
Sin da piccolo è vissuto col fratello che era abituato a raccontare bugie per far felice Kaya una riccona chwe ascoltava con piacere le sue storie e non lo predesse in giro per il suo naso lungo.
Un giorno si venne a scoprire che colui che per molto tempo si fosse preso cura di Kaya fosse un pirata e un ragazza col capello di paglia lo sconfisse prendendo suo fratello come cecchino.
Qualche mese dopo arrivò Lea accompagnata da Antonino, Marco e Mariangela e lo prese come cecchino della sua ciurma.
Come arma usa una fionda.
Giovanna la piccoletta con una taglia di circa 100 denari, è il medico della ciurma.
Giovanna ha 8 anni, a i capelli castano chiaro corti coperti da un berretto arancione con un vestitino bianco e scarpe del medesimo colore.
Giovanna è una ragazzina timida e molto insicura con gli estranei ma molto estroversa e gentile con le perone a lei care, inoltre si emoziona subito quando le si vengono fatti i complimenti.
Appena a 4 anni venne adottata da una dottoressa che purtroppo aveva problemi al cuore, quando compì 6 anni putroppo morì e si prese cura di lei il dottor Kameio.
Appena ebbe 8 anni incontro Lea e gli altri che la presero come medico della ciurma.
Giovanna a mangiato il frutto del mare Ball-Ball che le consente di creare delle bolle di sapone di qualunque dimensione lei voglia.
 
Alessia l’esploratrice ha una taglia di circa 80.000.000 di denari, è l’archeologa della ciurma.
Alessia ha 20 anni, ha dei capelli lunghi fino alle spalle neri con occhi color verde smeraldo indossa una camicia bianca con una gonna nera e della calze lunghe fino alle gambe nere con scarpe del medesimo colore.
Alessia ha un carattere tranquillo e gentile ama leggere i libri, sa sembrare distaccata con la ciurma ma vuole bene ad ogniuno di loro.
Di Alessia non si sa nulla del suo passato eccetto che in una città nel mare occidentale incontra Lea e la sua ciurma prendendola come archeologa della ciurma.
Alessia ha mangiato il frutto del mare Gromm-Gravity che le permette quando incrocia le braccia di prendere in aria gli oggetti o attaccare le persone se solo vuole.
 
Questa è la ciurma di capello bianco che come tutte le ciurme punta all’One Piece.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Eccomi con una nuova storia!
Chiedo scusa con chi seguisse la storia di Fullmetal alchemist e chi quella di Kingdom Hearts ma si sa quando ti viene l’ispirazione non ne puoi fare almeno XD
Nel prossimo capitolo la ciurma raggiunge un isola dove Lea incontrerà qualcuno che non si sarebbe mai aspettata.. Vi ho incuriosito? Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96.

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Capitolo 2
*** Acqua....Inondazioni....Sorelle! ***


Capitolo 2: Acqua…inondazioni…sorelle!
 
Era una tranquilla giornata nel nuovo mondo per ogni pirata il cielo era sereno…il mare tranquillo…
“Marcoooooooo! Ho fameeeeeeee!” urla Lea affamata con l’aqualina in bocca.
Ovviamente nulla è tranquillo con la ciurma di capello bianco, dove ogni giorno è un avventura! Persino nei momenti quotidiani!
“Marcoooooo!Quando si mangia???? Io ho fame!!!!” urla affamata Lea.
“ZITTA STOMACO SENZA FONDO!!!” le urla Marco colpendola a calci in testa.
“Ma io ho fame….” Si giustifica il capitano sconsolato.
“AH! VA BENE! Contenta!?” si arrese Marco, ormai si era rassegnato quando il loro capitano voleva qualcosa era insistente.
“Siiiii!!!” urla felice Lea già con l’aqualina in bocca.
“Però tu, Fabio e Giovanna andrete a pescare qualche pesce!”  disse Marco.
“OK!!! Giovanna!!!!Fabio!!!! Si va a pescareeeeee!!!” urla il capitano lasciando la cucina.
 
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“Uffa…però non sono ancora riuscita a prendere nulla….” Disse sconsolata Giovanna.
“Dai non essere trista vedrai che riuscirai!” disse Lea con sorriso a trentadue denti e con un pesce in mano.
“Facile per te! Tanto tu hai più fortuna di noi a pescare i pesci!” controbatte Fabio sconsolato e depresso.
“Non è vero!!!!” ribattè Lea gonfiando le guance arrabbiata.
“Si invece!!” continua Fabio.
“Avanti ragazzi…” cerca di fermare la discussione Giovanna ma senza successo.
 
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Nella stanza delle ragazze…
 
“Allora, qual è la nostra tappa?” chiese curiosa Alessia mentre leggeva un libro.
“La nostra prossima tappa sarà Alabasta li appena il lougpose (non so se si scrive così scusate >_< ndA) avrà registrato il magnetismo della prossima isola potremo andare avanti” disse con sicurezza Mariangela mentre stava dando un occhiata alle mappe.
“NON E VERO!” “INVECE SI!” “SONO IO IL CAPITANO E TI DICO DI NO!”
“Uffa! Possibile che neanche quando pescano riescano a stare calmi!?” si chiese arrabbiata e scocciata Mariangela.
“Ormai dovresti conoscerli…Dai senza di loro la nave sarebbe troppo noiosa!” li difese Alessia sempre con il libro in mano però in quel momento fissava Mariangela sorridendo.
“Hai ragione…EHI VOI DUE!!! SMETTETELA DI LITIGARE!!!” urla Mariangela uscendo dalla stanza e andando a picchiare Lea e Fabio.
“Ah…le cose non cambieranno mai…” disse Alessia malinconica ritornando a leggere il libro.
 
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La ciurma raggiunge Alabasta…per la precisione la capitale di Alabasta.
Era una città piana di gente che sorrideva e si godeva la vita, c’era persino gente che festeggiava!
“Wow!!!! Come grande!” disse Lea sempre con la sua ingenuità.
“Vediamo di stare attenti, la città è molto grande…parlo soprattutto con te Antonino!”raccomandò Mariangela con una lista in mano.
“Perché soprattutto a me!?” chiese scocciato Antonino.
“Perché sei tu quello che ha un pessimo senzo dell’orientamento zuccone!” gli rinfaccia Marco.
“Attento a come mi parli stupido di un cuoco!” controbatte Antonino.
“Smettetela voi due!!!” urla Mariangela per poi prenderli a pugni entrambi.
“Su dai andiamo a divertirci mentre aspettiamo che il lougpose si magnetizzi!” urla Lea con la solita allegria sempre a trentadue denti.
“SIIIII!!!!” dissero tutti.
“Però vediamo di non perderici! Ci vediamo qui prima del tramonto! E mi raccomando di non attirare l’attenzione…Vero Lea!?” chiese esasperata il navigatore.
“Certooo!!!! Stai tranquilla!” La rassicura Lea con un sorriso a trentadue denti con aria innocente.
“Va bene…Allora a dopo!” disse Mariangela, detto questo ogniuno prese una strada per la città.
 
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Lea si dirige verso la parte ovest della città dove c’erano i negozi…soprattutto i ristoranti o bar!
Mentre Lea cerca un negozio che venda cibo in un bar seduta al balcone c’era una ragazza con dei capelli neri a coda di cavallo, indossa una felpa rossa che arriva fino all’ombellico e dei jeans che arrivano fino alle gambe.
“Ehm…mi scusi?? Sta bene?” chiese il barrista.
…… non arriva nessuna risposta dalla ragazza, così il barrista mentre cercava di svegliarla vide entrare Smoker che si avvicinò alla ragazza.
“Ehi tu! Svegliati!” le urla Smoker e la ragazza in suo compenso gli da un ceffone da spedirlo contro i tavoli.
“Aaahhh…Che bella dormita!” disse soddisfatta la ragazza.
“Bella dormita!? Ragazza sai almeno a chi hai dato un ceffone!??” chiese spazientito il barrista.
“Perché…ho dato un ceffone ha qualcuno???” chiese la ragazza con aria innocente.
“Si…a me!” disse Smoker davanti all’ingresso.
La ragazza si avvicinò a Smoker e poi…BUM!!!
Smoker e la ragazza vengono spediti contro il muro del bar.
“no…ma non è possibile…DI NUOVO!!!” balbettava disperato il barrista guardando il muro riparato la settimana scorsa.
“Ahhh!!! Mi scusi!! Io HO FAME!!! Mi può servire da mangiare!!” chiese Lea che si era seduta mentre finiva il pasto che aveva trovato sul tavolo.
“Ma…sai almeno che hai colpito DUE persone!?” chiese il barrista spazientito.
Lea allora smise di mangiare e fissò il buco nel muro.
“Scusate ma chi ha fatto quel buco???” chiese Lea non avendo fatto caso a cosa era successo prima.
“SEI STATA TU!!!!” le urlarono contro tutte le persone del bar.
 
Nel frattempo…
 
“Ahia…Vorrei sapere chi è l’idiota che a aperto la porta senza guardare chi c’era dietro!” chiese seccato e dolorante Smoker mentre si dirigeva di nuovo al bar.
“Eh si lo voglio vedere anche io!” concordò la ragazza “Ops mi scusi del disturbo!” chiede scusa la ragazza passando di casa in casa.
I due arrivati al bar vedono Lea…
“Lea!!!!!” urla felice la ragazza.
Mentre Smoker le va incontro…
“Ehi tu! Capello bianco sei in arresto!” urla Smoker.
“Oh, merda!” disse semplicemente Lea mettendosi tutto il cibo in bocca e scappando via.
 
In città…
 
“Vieni qui!!!” urla Smoker seguendola.
“Non ci penso neanchè!!!” risponde Lea ma appena stava per ri-parlare venne trascinata in u vicolo facendo perdere a Smoker le sue traccie.
“Ehi Lea! Quanto tempo!” e urla felice la ragazza.
“Non ci credo! Akari!? Sei tu sorellona????” chiese sorpresa Lea.
“E chi se no?” chiese Akari felice di vedere la sua sorellina.
 
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Dopo l’incontro tra Akari e Lea, le due cominciarono a dirigersi verso la nave.
“Non sei cambiata per nulla sorellina…Sempre il centro dei guai! Allora dimmi come la tua ciurma?” chiese curiosa Akari.
“Allora…abbiamo uno spadaccino pigrone…una navigatrice desiderosa di soldi…un cuoco dongiovanni…un medico bambino…un archeologa amante dei libri…ed infine un cecchino che racconta le balle più assurde del mondo!” raccontò Lea.
“Wow! Di tutto e di più! Immagino che non vi annoierete mai voi!”  disse Akari.
 
Nella nave…
 
“Lea!!!!! Sei sempre la solita!!!” disse Mariangela dandole un pungo in testa.
“Ahia! Ma sono qui ora no?” si giustificò Lea.
“Si però in ritardo!” disse seccato Antonino.
“Ehm…Lea…chi è questa ragazza?” chiese timidamente Giovanna.
“Oh…si giusto! Ragazzi lei è Akari ed è mia sorella maggiore!” disse Lea a trentadue denti.
“EH?????COOOOSSSSAAAAAA!!!!!!?????” fu la domanda generale della ciurma.
 
Più tardi…
 
“Wow quindi fai parte della ciurma di Barbabianca!” disse sorpresa Lea.
“Già! Approposito…possiamo venire con voi? Abbiamo la stessa metà tanto!” chiese Akari.
“Ehm…hai detto ‘possiamo’ per caso?” chiese Fabio titubante.
Allora si vide entrare nella nave un ragazzo con un capello in testa senza maglia e con dietro tatuato sulla schiena il simbolo di barba bianca.
“Ragazzi lui è Ace Pugno di fuoco…Veniamo messi sempre in squadra quando dobbiamo fare una missione particolare…” lo presento Ace.
“Capito..” dissero tutti.
“Piacere di conoscervi!” disse Ace imbarazzato.
“Alla fine di tutto questo ho una cosa da dire…” iniziò seria Lea cosicchè tutti ascoltano con attenzione.
“MARCOOOOOO!!! IO HO FAMMEEEEEEE!!!” urla affamata Lea provocando una caduta generale.
“Ok…ok….ho capito! Vado a cucinare!” disse Marco dirigendosi in cucina.
“Sai Lea tu mi ricordi il mio fratellino!” disse ridendo Ace.
“Davvero?? Va bè!! Ragazzi tutta dritta verso la prossima isola!!!!” ordinò euforica Lea con un “SIIII!!!!” generale.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi ragazzi!!!!!
Piaciuto questo capitolo? E l’ingresso di Akari ed Ace?
Nel prossimo capitolo ne vedremmo delle belle!
Ma non vi dirò altro!
Per chi invece sta attendendo il prossimo capitolo di Fullmetal Alchemist (un'altra mia fan fiction) vedrò di pubblicarlo presto!
 
A presto!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 3
*** La missione “particolare” di Akari e Ace! ***


Capitolo 3: La missione “particolare” di Akari e Ace!
 
È una giornata tranquilla è la Geind.
Fabio aiuta Giovanna a sistemare le medicine.
Marco è in cucina a cucinare mentre Antonino è sotto il tavolo a dormire.
Alessia è tranquilla a leggere un libro mentre Mariangela riguarda le mappe e il log pouse.
Lea invece è nella camera delle ragazze a sistemare il suo capello di paglia bianco.
Tutto fino a quando la porta della camera delle ragazze si apre di colpo…
 
“LEA!!!!MARIANGELA!!!ALESSIA!!!” urlano all’unisono pugno di fuoco e ninfa d’acqua agitati.
“Calmi..e diteci che vi prende” disse calma Alessia mentre Mariangela si gira seduta alla sua postazione e Lea alza la testa dal suo letto.
“Marco…” iniziò Akari talmente agitata da non riuscire a dire altro.
“…Antonino…” concluse Ace altrettanto agitato ma trovando la forza di concludere.
Le tre ragazze si guardarono confuse chiedendosi cosa centrassero Marco ed Antonino in tutto questo.
Il silenzio regnò sovrano fino a quando ad Alessia e Mariangela non si accesero una lampadina.
“HO CAPITO!!!!!” dissero all’unisono Mariangela ed Alessia alzandosi di scatto dalle loro sedie.
 
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“Carne con gli spinaci…” iniziò Marco in posizione d’attacco.
“Carne con l’insalata e il condimento di piselli..” controbattè Antonino con le sue fedeli Masamune.
“EH NO! IO NON VOGLIO METTERE L’INSALATA CON LA CARNE!!!” urlò il cuoco arrabbiato.
“IO INVECE ADORO LA CARNE CON L’INSALATA!!!” urlò lo spadaccino.
A quel punto entrarono Mariangela, Alessia, Lea, Akari, Ace vedendo i due combattere tra loro.
C’era molta tensione…stavolta erano veramente arrivati al punto di attaccarsi l’un l’altro, tutto interrotto da una voce familiare…
“Ma perché non fate la carne e basta!?” disse Lea con un sorriso a trentadue denti come se non stesse succedendo nulla.
“COOOSSSSAAAAA!?” urlarono Marco e Antonino smettendo di combattere.
“Che c’è???? La carne è buonissima!!!!” urla Lea con l’aqualina in bocca.
“Cosa!!???” urlarono Marco e Antonino ancora più scioccati.
“NON AVETE SENTITO!? E LEI IL CAPITANO E SE A DETTO CHE VUOLE MANGIARE SEMPLICEMENTE CARNE CHE CARNE SIA!” ordinò Mariangela esasperata.
“Va bene…” disse semplicemente Antonino.
“Siii tutto quello che vuoi mia dolcissima Mariangela!!” disse con gli occhi a cuore Marco.
 
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“Ma…è sempre tutto così movimentato qui?” chiese Akari giocando a carte con Ace.
“Bhe…in realtà è stato troppo tranquillo!” ammette Fabio pescando dei pesci con Giovanna.
“Già…fanno di peggio quei due!” disse Giovanna avendo pescato un pesce “Ehi ragazzi ho preso un pesce!”
“Bravissima Giovanna! Ma guarda qui ne ho preso uno anch’io!” disse emozionata Lea mostrando un pesciolone gigante “Foooooorte! Ne avremo di abbuffate da fare!”
“Wow! Lea sei incredibile! Mi ricordi davvero tanto il mio fratellino!” disse ridendo Ace.
“Era da un po’ che volevo chiedertelo Ace ma tuo fratello…chi è?” chiese curioso Fabio.
“Si chiama Rufy…Monkey D. Rufy detto Cappello di paglia” disse tranquillo Ace.
“Rufy…scommetto che è fortissimo!” urlò Lea con uno dei suoi soliti sorrisi.
“Ahahahah…Si Lea…Mio fratello è davvero molto forte!” disse orgoglioso Ace.
“Ma…non hai paura che li possa accadere qualcosa??” chiese preoccupato Fabio.
“Accadergli qualcosa? Mio fratello non si farà mai battere tanto facilmente! Ma se gli dovesse accadere qualcosa…Io…Io sarei disposto a dare la mia vita per lui!” disse Ace un tono triste e nostalgico, Lea capì al volo cosa pensava Ace…aveva paura...paura di perdere il suo fratellino, proprio come lei avesse paura di perdere la sua sorellona.
“Bhe comunque non lo metteranno mai K.O.! E fatto di gomma tanto!” concluse Ace ridendo e mostrando ad Akairi la sua scala reale.
“COOOOOSSSSSAAAAA!!!???” urlarono tutti increduli, insomma quanlcuno che come il loro capitano aveva i poteri del frutto gum-gum (stavolta lo scritto bene ^^ ndA)…era incredibile!
“Ma…com’è possibile cio? Insomma ne esiste solo uno no?” chiese stranita Mariangela.
“Bhe è vero però se il frutto gum-gum in realtà fossero stati unicamente due?” chiese tranquillamente Alessia con una tranquillità che faceva innervosire Akari ed Ace.
“Come sarebbero due frutti gum-gum?” chiese Giovanna.
“Dimmi Lea chi aveva il frutto che hai mangiato?” chiese Alessia.
“Oh bhe…L’aveva Renai l’azzurra! Era in uno scrigno che teneva nascosto!” disse Lea ripensando a quel momento.
In quel momento ci fu un silenzio di tomba… silenzio che venne rotto da Marco.
“Su ci penseremo dopo venite a mangiare!” annunciò Marco.
“SIIIII!!!! Si mangia finalmenteeeeee!” urlò felice più che mai Lea per essere uscita dalla tensione creatasi poco prima…insomma, qualcun altro di gomma…qualcun altro…come lei?
 
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“Ragazzi…non ci avete ancora detto in cosa consiste questa missione ‘particolare’ e Mariangela dimmi dove siamo diretti?” chiese Lea con la bocca piena.
“Io ed Ace staimo dando la caccia a un individuo losco…si chiama Barbanera e faceva parte della seconda nave di Barbabianca di cui Ace è il comandante e il la sua vice!” disse mentre mangiava Akari.
“Wow!” fu la risposta generale.
“Siamo diretti qui…vedi Lea?” disse Mariangela mostrandole la mappa ed indicandole la città.
“Non ci credo…” disse Lea incredula.
 
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“La città del precedente Re dei pirati…il luogo dove è nato ed’è morto…” disse Lea seduta alla sua postazione sulla testa dell’aquila della nave, nascondendo il viso sotto il capello.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi ragazzi!
Piaciuto questo capitolo? A me mi ha gasata! Ed lo solo scritto!
Tra comicità e serietà aggiungiamo un po’ di malinconia e il risultato è questo!
Nel prossimo capitolo la ciurma insieme ad Akari ed Ace visiteranno la città di Gold D. Roger il Re dei pirati e li Lea incontrerà un personaggio a lei sconosciuto…ma a noi no!
Vi ho incuriositi? Bene alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 4
*** Rouge Town…Un salvataggio inaspetato! ***


Capitolo 4: Rouge Town…Un salvataggio inaspetato!
 
La Geind era tutta a dritta verso Rouge town, la città dove è nato e morto Gold D. Roger…il precedente Re dei pirati…titolo alla quale aspira Lea.
In quella giornata tutti erano a fare il solito…l’unica che stava stranamente tranquilla era Lea…
Seduta sulla testa dell’aquila (x chi non lo sapesse la nave invece di quella testa di leone che ha la Sunny, questa nave a una testa d’aquila ndA) con il viso nascosto sotto il capello a guardare Rouge town.
La ciurma insieme ad Akari ed Ace la guardano da lontano preoccupati, quando Alessia con la sua solita tranquillità rompe il ghiaccio.
“Su avanti! È normale che sia così pensierosa, sta per visitare la città natale del Re dei pirati! E scommetto che vorrà visitare il punto dove lui è morto!” disse Alessia tranquilla volgendo alla ciurma uno dei suoi soliti sorrisi.
“è vero…certe volte dimentichiamo quanto Lea ci tenga al suo sogno…” disse Mariangela fissando Lea.
“è sempre la solita! Noi ci preoccupiamo mentre semplicemente non vede l’ora di arrivare!” disse scocciato Antonino, anche se infondo è sollevato nel sapere che il suo capitano non abbia nulla di preoccupante…
“Bhe perlomeno non rompe!” disse sollevato Marco pensando di non dover cucinare.
“MARCOOOOO!!!! HO FAMEEEEE!!!” urla Lea correndo con l’aqualina in bocca verso il cuoco.
“Ahahah! Bhe io non ci conterei!” disse ridendo Fabio insieme a Giovanna, Ace ed Akari.
“Ho capito…vado hai fornelli!” disse il cuoco mentre il capitano urlava e ballava dalla gioia.
 
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A Rouge town…
 
“Ehi! Niente male qui!” disse incredulo Fabio.
“Chissà se Barbanera è ancora qui!” disse Ace guardandosi intorno.
“Vedrai Ace che lo troveremo…papà non ci darebbe mai le informazioni sbagliate!” lo rassicura Akari anche lei guardandosi intorno.
“Woooow! Quindi è questa…la famosa Rouge town! Ragazzi…io vado a vedere la piazza dove lui è morto!” disse Lea con le scintille nei occhi guardandosi intorno agitata per l’emozione.
“Io vedrò se vendono delle buone spade!” disse Antonino freddamente.
“Io farò rifornimento invece! Se no prima di domani rimmaremo senza provviste grazie a questa qui!” disse Marco indicando Lea.
“Io invece farò rifornimento di erbe e medicine insieme a Fabio poi ovvimente compreremo nuove munizioni per lui!” disse Giovanna affiancata da Fabio che annuiva.
“Io comprerò nuove mappe ed aspetterò che il loge pose si magnetizzi!” disse Mariangela.
“Io visiterò la biblioteca!” disse Alessia tranquilla.
“Va bene però prima del tramonto tutti qui!” ordinò Mariangela seguita con un “SIII!!!” generale.
 
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“Ehi Ace!” lo chiamò Akari sempre guardandosi intorno.
“Mh? Dimmi Akari!” diss Ace guardandosi intorno anche lui.
“Alessia…non ti sembra un po’ strana?” chiese Akari, a quella frase Ace si fermò e si girò serio a guardare Akari.
“I suoi sorrisi…sono falsi…lei sta sicuramente nascondendo qualcosa…” disse sicuro Ace guardando nei occhi Akari che capì al volo che lui pensava quello che pensava lei.
“Ma…cosa?” chiese più a sé stessa che ad Ace per poi rimmetersi entrambi a camminare.
“Non lo so Akari…non lo so…” concluse pensieroso Ace.
 
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“Sicuro che da questa parte ci siano i negozi Fabio?” chiese titubante Giovanna con un palloncino fatto a bolla di sapone con dentro le munizioni.
“Si…stai tranquilla! Penso che sia di qui…almeno spero…” disse Fabio guardandosi intorno.
“A va bene…Come speri!!??” chiese di scatto Giovanna.
 
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“Chissà se i negozi di spade sono di qui…” disse fra sé e sé Antonino.
Continuò a camminare fino a quando non si scontrò con Marco.
“E tu che ci fai qui!?” chiesero entrambi puntandosi il dito contro.
Non ebbero tempo di dire altro perché si sentì un botto provenire dalla piazza e venire verso di loro Fabio, Giovanna, Mariangela, Alessia, Akari ed Ace…
 
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Nella piazza c’era una lotta in corso…
Lea stringeva i denti contro Smoker e lei nonostante cerchi di colpirlo i suoi attacchi non lo sfiorano nemeno.
Nonostante tutto decide di andargli incontro e attaccarlo con una delle sue mosse più potenti…
“Mitragliatrice gum gum…in azioneee!!!” urlò Lea per così dare una serie di pugni a Smoker che però lo trapassano non causandogli danni visto che è fatto di fumo.
Allora Smoker corre verso di lei è la prende per il collo.
“Ora non mi sfuggirai capello bianco!!” disse soddisfatto Smoker per poi essere colpito da un uomo incappucciato e per poi Smoker lasciare cadere Lea a terra.
A quel punto arriva la ciurma.
“Forza Lea andiamo verso la nave!” le urla Mariangela mentre gli altri correvano verso il porto.
L’uomo incappucciato si gira nascondendo il viso e si rivolge a Lea “Va ragazzina! Corri a lui penso io!”
“Grazie! Non so come ringraziarti!” ringrazie Lea e raggiunse Akari ed Ace rimasti ad aspettarla per poi correre via anche loro.
“Vedo che mi sta persequitanto…” disse Smoker.
“No…sei tu che aggredisci le persone sbaglite! Non si impedisce a qualcuno di realizzare i propri sogni!” disse l’uomo continuando a combattere contro Smoker.
“Prima capello di paglia…ed ora capello bianco…che avranno di importante per te? …Dragon…” disse Smoker.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Ed eccomi con un nuovo capitolo solo per voi!
Piaciuta la sorpresa? Perché Dragon avrà salvato Lea? E dove erano arrivati a confabulare Ace ed Akari rigualdo il passato di Alessia?
Bhe non voglio dire nulla ma dal prossimo capitolo inizia la saga di Wather 7 (il posto dove era stata portata Nico Robin…) dove approfondiremo…per la gioia di voi lettori…il passato di Alessia!
Quindi non perdetevi i capitoli che verranno!
 
Alla prossima…
 
Kairifenicia96

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Capitolo 5
*** Saga Wather 7: Separazioni e rotta verso la città dei carpentieri! ***


                  ---Inizio saga Wather 7---
Capitolo 5: Separazioni e rotta verso la città dei carpentieri!
 
Arrivati alla Geind per la ciurma è il momento dei saluti…
“Sorellona sicura che non vuoi venire con noi?” chiese Lea con le lacrime agli occhi.
“Purtroppo non possiamo…io ed Ace dobbiamo andare ad acciuffare Barbanera e la rotta che prenderemo e opposta alla vostra…” spiegò Akari dispiaciuta.
“Capisco…” rispose Lea triste con la ciurma che le alza il morale.
“Dai vedrai che io e tua sorella ce la caveremo!” disse Ace cercando di alzarle il morale.
“Già sorellina Ace ha ragione! La prossima volta che ci incontreremo saremo diventate molto più forti!” la rassicura Akari.
“Hai ragione! È la prossima volta che ci incontreremo ti dimostrerò che diventerò la prossima regina dei pirati!” rispose Lea con la sua solita allegria.
A quelle parole Akari ed Ace non poterono evitare di ridere.
“Certo…nei tuoi sogni!” iniziò Akari ridendo.
“Infatti! Perché il re dei pirati lo diventerà nostro padre Barbabianca!” finì Ace ridendo ancora più forte di Akari.
“Questo lo vedremo!” disse Lea fingendosi offesa per poi mettersi a ridere ed abbracciare Akari.
“AH…tieni questo sorellina!” le disse Akari lanciandole un pezzo di carta.
“Un pezzo di carta? È che me ne faccio???” chiese confusa Lea.
“Quel pezzo di carta ci riunirà!” spiega Akari andandosene con Ace, quest’ultimo creando una sscia di fuoco ed Akari una scia d’acqua…
“Buona fortuna Akari…” bisbiglia Lea guardando sua sorella ed Ace andare via.
 
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Ormai la Geind è salpata…
Tutto è tornato alle norme…
Mariangela controlla le mappe…
Alessia legge i suoi amati libri…
Antonino dorme alla sua postazione…
Marco è a cucinare…
Lea, Fabio e Giovanna invece sono a pescare…
Almeno fino a quando il navigatore non fa una riunione…
 
In cucina…
 
Tutti si erano seduti intorno al tavolo e Mariangela inizia a parlare:
“Bene ragazzi, vi ho fatti riunire per parlare della prossima rotta…”
“Già inefetti vorrei sapere perché hai interrotto il mio sonno…” brontola Antonino nervoso…odia essere svegliato mentre dorme tranquillamente.
“Zitto tu! Continua pure mia dea!” disse Marco con gli occhi a cuore.
“Io ha stare a tavola mi fa venire fame…” spiega il capitano sempre affamato e con il suo solito sorriso.
“Ma tu hai sempre fame Lea!” la rimprovera Fabio con l’approvazione Giovanna.
“Zitti per favore e fate continuare Mariangela…” chiese gentilmente Alessia, sorprendendo tutti l’assenza di un libro nelle sue mani.
“Va bene…”  risposero tutti.
“Ok…allora, ho guardato le mappe volevo andare in un isola ma ho deciso di andare nella città dei carpentieri!” finì Mariangela.
“è perché?” chiese ingenuamente Lea molto confusa.
“Perché la Geind ha viaggiato tanto e ha sempre ricevuto colpi con le pazzie che abbiamo fatto nel mare orientale ed occidentale…per non parlare del botto che ha preso quando siamo arrivati nel nuovo mondo! Mi sembra giusto prenderci cura di lei…dopotutto è una nostra compagna di squadra!” spiega Mariangela con un velo di tristezza.
“è vero…la Geind per noi non è solo una nave…è anche una compagnia di avventure! È con lei ne abbiamo passate tante! Mariangela…è deciso andiamo nella città dei carpentieri! Allora qual è la rotta più veloce per arrivare li?” Chiese Lea seria, stavolta non si trattava di un suo capriccio…stavolta si trattava di prendersi cura di un amico…un compagno di squadra…la loro nave…
“Bhe…potremmo passare per Orange Island! È la via più veloce!” spiega Mariangela al suo capitano con le mappe posate sul tavolo.
“Mh…va bene…è deciso! ANDIAMO A ORANGE ISLANDDDD!!!!” si mette ad urlare Lea colma di felicità con un “SIIII!!!” generale.
 
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Più tardi Lea va alla sua postazione preferita…
“Ehi Lea!” la chiama Marco.
“Mh? Oh ciao Marco!” lo saluta Lea con un sorriso a trentadue denti.
“A che stai pensando?” chiese Marco accendendosi una sigaretta.
“Stavo pensando che…più avanti andremo…più sarà pericoloso…soprattutto per la Geind…” spiega Lea nascondendo il viso sotto il suo fidato capello.
“è vero…ma questo è il rischio che si corre essendo pirati!” spiega Marco non notando la preoccupazione del suo capitano.
“Ho deciso…” iniziò Lea.
“Mh? Che avresti deciso?” chiese Marco curioso.
“PRENDERO UN CARPENTIERE NELLA MIA CIURMAAAA!!!” si mette ad urlare Lea per poi beccarsi un calcio in testa.
“STUPIDA!!! MI HAI FATTO VENIRE UN COLPO!!” la rimprovera Marco prendendo a calcio il povero capitano per poi continuare “Comunque mi sembra una buona idea…stavolta! Ma non azzardarti a chiedere ad ogni carpentiere che ci capita d’avanti di entrare nella ciurma chiaro!?!?” raccomanda Marco sapendo del vizio del suo capitano…infatti Lea ha l’abbitudine di chiedere alla prima persona che le capita di entrare nella sua ciurma per poi beccarsi dei calci da parte di Marco e dei pugni da parte di Mariangela…
“Sta tranquillo! Mi conosci!” disse Lea con un sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia.
“APPUNTO PERCHE TI CONOSCO TE LO DICO STUPIDA!!!” le urla contro Marco.
“Approposito…MARCO IO HO FAME!!!” urla Lea sentendo il suo stomaco brontolare.
“Ho capito…” si rassegna Marco e va in cucina a cucinare…
Prossima tappa Orange Island…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi dopo anni di assenza! (ci siamo visti appena ieri…).
Piaciuto questo nuovo capitolo? Questo capitolo innaugura l’inizio della saga di Wather 7!
Per un po’ di capitoli la ciurma visiterà nuove isole…(2 o 3 capitoli conoscendomi…)
In questo capitolo i nostri protagonisti decidono di fare rotta nella città dei carpentieri per dare una controllata alla Geind e trovare un carpentiere disposto ad entrare nella ciurma!
Nel prossimo capitolo entrerà in scena un personaggio particolare…
Vi ho incuriositi? Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 6
*** Saga Wather 7: Orange Island...Una visita inaspetata per Alessia! ***


Capitolo 6 Saga Wather 7: Orange Island…una visita inaspettata per Alessia!
 
Tutto andava tranquillo sulla Geind.
Ogniuno faceva le sue mansioni senza lamentarsi mentre il capitano stava sulla testa dell’aquila, aspettando di arrivare a Orange Island.
Tutti fissavano Lea pensando che stava sicuramente sorridendo mentre guardava il mare quindi la lasciarono stare.
Ma Lea in quel momento stava a guardare lo strano foglietto datole da Akari…la sentiva più vicina a lei guardandolo.
Pensava anche alle condizioni che potesse avere la nave…sicuramente non doveva avere nulla di grave dopotutto le riparazioni della nave le ha sempre fatte Fabio…
Inoltre pensava a quello che le disse Ace < Mio fratello si chiama Rufy…Monkey D. Rufy detto capello di paglia… >, chissà che tipo era…Ace diceva che lei gli assomigliava molto…da come ne aveva parlato doveva essere fortissimo, cosa che faceva venire ancora di più a Lea voglia di sfidarlo…
Tutti i suoi pensieri però furono interotti da una voce…
“Ehi Lea!” la chiamò Alessia sorridendo.
“Oh! Ciao Alessia!” la salutò Lea…era soltanto Alessia…aspetta…Alessia!?
Lei di solito non disturba mai e sta sempre nella camera delle ragazze a leggere dei libri, se disturba o chiama qualcuno a sempre dei motivi validi inoltre nonostante abbiano passato molto tempo insieme e l’unica a chiamare Lea capitano…
“Scusami capitano ma siamo sicuri di voler andare a Orange Islad?” chiese Alessia sempre sorridendo, anche se guardando nei occhi le si vedeva un filo di preoccupazione.
“Prima di tutto ti ho già detto che non devi essere formale Alessia…siamo tutti amici!” le disse Lea con uno dei suoi sorrisi a trentadue denti (Stile rufy ndA), aquelle parole Alessia non potè che sorridere.
“Comunque…perché non dovremmo andare ad Orange Islande?” chiese ingenuamente Lea.
“Perché mi sono informata…e li è presente un vice-ammiraglio capitano! Sarebbe troppo pericoloso…” le spiega Alessia preocupata.
“Alessia mi fa piacere che ti preocupi per noi…però se mai dovessimo incontrarlo lo voglio affrontare!” le annuncia Lea determinata.
Alessia certe volta la invidiava…si invidiava il suo capitano…Lea è sempre coraggiosa, ingenua, allegra e vivace, non si preoccupa delle sue azioni anche perché se ne preoccupano il resto della ciurma.
“Ma è una pazzia! Se mai ti dovesse sconfiggere ti catturerà!” controbatte Alessia ancora più preoccupata.
“Non succederà…anche perché io devo diventare la prossima regina dei pirati!”  continua Lea sicura di sé.
“Ma…capitano!” insiste Alessia.
“Niente ‘ma’ Alessia! Vogliamo… anzi dobbiamo andare a Orange Island…lo dobbiamo fare se vogliamo arrivare alla città dei carpentieri e rimettere al nuovo la Geind…a già fatto tanto per noi questa nave…ormai la mia decisione è presa!” la rimproverò Lea, odiava dover fare la dura…ma è suo dovere di capitano far capire alla sua ciurma che le decisione che prende sono necessarie, ed Alessia lo sapeva bene che era necessario dover passare per Orange Island per arrivare in fretta alla città dei carpentieri…a costo di dover affrontare un vice-ammiraglio…
“Si capitano…” disse semplicemente Alessia tornandosene nella stanza delle ragazze.
‘Chissà perché non vuole incontrare questo vice-ammiraglio…’ pensò Lea tra sé e sé confusa.
 
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Dopo giorni e notti finalmente la ciurma arriva a Orange Island.
Orange Island è un isola dove coltivano arance, albicocche…insomma qualunque cosa centrasse l’arancione!
Gli abitanti vestivano con abiti estivi…e pensare che dovettero mettersi i maglioni, durante la navigazione, per non congelare dal freddo…mentre qua ce un caldo incredibile!
In quella città tutto aveva a che fare con l’arancione…persino le case!
“Wow! Questa città è veramente trana!” urlava estasiata Lea guardandosi intorno mostrando uno dei suoi soliti sorrisi.
“In questa città sono tutti fissati con l’arancione!” disse Fabio guardandosi intorno.
“Chissà se anche le medicine sono arancioni…” si chiese Giovanna incuriosita.
“Oppure le spade…” continua Antonino stando sempre all’erta.
“Oppure le ragazze…” continuava a suo modo Marco.
“Oppure il cibo!” interviene Lea affamata.
“IDIOTI!!!!” urla arrabbiata Mariangela picchiando Lea, Marco e Antonino.
“Ahia…mi hai fatta male!” disse dolorante Lea massaggiandosi la nuca.
“E perché noi si e Giovanna no?” si lamentò Antonino.
“Perché Giovanna aveva detto quella cosa per curiosità! Siete voi che siete andati a sparare spade, ragazze e cibo!” spiega Mariangela arrabbiata per la brutta figura appena fatta davanti agli abitanti dell’isola.
La ciurma decise di allontanarsi dalla città e andare verso la spiaggia dove incontrano il famoso vice-ammiraglio…
“Quindi voi siete la ciurma di capello bianco vero?” chiese incuriosito il vice-ammiraglio.
“Aokiji!” urla Alessia spaventata.
“Oh..vedo che ci rivediamo…Alessia…quanto saranno passati…12 anni?” chiese sorpreso Aokiji.
“Noi siamo la ciurma di capello bianco ed io sono Makarai D. Lea il capitano!” si presentò Lea seria.
“Mh…Makarai D. Lea eh? Sai assomigli molto a capello di paglia…avete gli stessi occhi…” fece notare Aokiji.
“Non mi interessa! Piuttosto tu cosa hai a che fare con Alessia! Se tu l’hai fatta sofrire io…” iniziò Lea venendo bruscamente interrotta.
“Io cosa ragazzina?” chiese Aokiji senza scomporsi.
“Pugno gum gum….in azioneeeee!” urla Lea lanciandosi contro Aokiji, che però era troppo veloce per lei e riusci a congelarle le gambe.
“Lea!” urlò la sua ciurma preoccupata per la sorte del loro capitano.
“Capitano! Aokiji…lasciali fuori da questa storia! Loro non c’erano nulla!” lo supplicò Alessia.
“Mh…va bene stavolta passi…”iniziò Aokiji fissando Alessia per poi girarsi verso Lea “Aspetta che lo venga a sapere tuo nonno…” le disse Aokiji guardandola dall’alto in basso.
“No…tutti tranne lui…” supplicò Lea cercando di reggersi in piedi.
Dette quelle parole Aokiji sparì, lasciando la ciurma confusa per poi occuparsi del loro capitano congelato.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi anche oggi con un nuovo cappy solo ver voi!
In questo capitolo vediamo le abitudini di Orange Island per poi incontrare il vice-ammiraglio Aokiji.
Sembra che Alessia e Aokiji si conoscano molto bene…che avrà a che fare Aokiji con il passato di Alessia?
Aokiji a nominato il nonno di Lea…chi sarà mai? È come lo conosce?
Scoprite tutto questo andando avanti con i capitoli di questa saga!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 7
*** Saga Wather 7: Guai a Orange Island… Ma quando si magnetizza il log pose!? ***


Capitolo 7 Saga Wather 7: Guai a Orange Island… Ma quando si magnetizza il log pose!?
 
Dopo lo scontro avvenuto con Aokiji, la ciurma riportò Lea alla nave, dove Giovanna potè scongelarla.
“Uffaaaaa! Non riesco a crederci…mi ha battutaaaa” si lamentò Lea.
“Pensavi di essere invincibile per caso?” chiese arrabbiata Mariangela.
“No però…devo diventare più forte se voglio diventare la regina dei pirati!” spiegò Lea mentre ripensava allo scontro contro Aokiji.
“Smettila per un attimo di pensare a quel sogno! Ti rendi conto che stavolta hai rischiato grosso!?” le urlò Mariangela dandole un pugno in testa, ma con sorpresa di Mariangela, Lea non reagì.
Stava li a terra…tenendo in suo viso nascosto sotto il capello…non voleva che la sua ciurma la vedesse piangere… si sentiva colpevole…colpevole per non essere riuscita ad essere un buon capitano…per non essere riuscita a proteggere la sua ciurma…se non fosse stato per Alessia, adesso…
“Devo diventare più forte…solo così potrò proteggere la mia ciurma…” disse Lea seria tenendo il volto sotto il capello.
A quel punto Mariangela e il resto della ciurma capì…
Il loro capitano si sentiva una debole…un pessimo capitano…lo scontro contro Aokiji la messa giù di morale…
 
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La sera la ciurma ad eccezione di Lea si riunì per parlare dell’accaduto…
“Ragazzi dobbiamo fare qualcosa!” disse Fabio non sopportando l’idea di vedere una ragazza allegra come Lea in quello stato…
“Già…ma cosa?” chiese preoccupata Giovanna.
Ci fu un silenzio incredibile, ogniuno pensava ad un modo per tirare su di morale il loro capitano.
Non fiatava nessuno…almeno fino a quando non parlò Alessia.
“Ragazzi…dovremmo, secondo me, fare qualcosa che piaccia al capitano! Insomma qualcosa secondo il suo stile…” spiegò Alessia cercando di far capire le sue intenzioni, purtroppo nessuno capì a cose si riferisse Alessia, fortunatamente c’era Mariangela.
“Ho capito a dove vuoi parare! Dobbiamo fare qualcosa che le piace molto fare e che è secondo il suo stile!” spiegò Mariangela.
A quel punto tutta la ciurma capì.
“Certo! Qualcosa secondo il suo stile sarebbe…” iniziò Marco.
“UNA FESTAAAA!!!” dissero tutti.
“ZITTI VOLETE FARVI SENTIRE DA LEA!?” urlò Mariangela picchiando tutta la ciurma.
“Scusa…” si scusarono tutti.
 
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Il giorno dopo tutta la ciurma mentre Lea era ancora a dormire decise di scendere in città per prendere il necessario per la festa.
Marco e Antonino si preoccupavano per il cibo…
Alessia e Mariangela per le bevande…
Fabio e Giovanna si preoccupavano per i regali…
 
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Marco e Antonino ormai avevano preso tutto…
Mancava soltanto la carne.
Tutto fin’ora andò bene almeno fino a quando Antonino non cominciò a litigare con qualcuno che voleva prendere l’ultimo chilo di carne rimasto…
“Molla quella carne…” gli consigliò Antonino ormai seccato cercando di prendere la carne, ormai trattata come una corda.
“E no! Mi serve per la cena!” gli disse il signore anche lui arrabbiato.
“Mi dispiace ma questa carne è per la festa del mio capitano!” gi urlò contro Antonino sotto le occhiate di Marco come per dire ‘stupido spaddacino sbrigati o faremo notte qui’.
Allora Antonino prese le spade e gli lanciò delle occhiatacce.
“Senti…il mio capitano è giù di morale…se mai non riuscisse a tornare allegra come prima ti ritterrò responsabile, quindi, almeno che tu non voglia morire, ti consiglio di mollare quella carne…ORA!” lo minacciò Antonino.
Il signore lasciò la carne e scappando disse:
 “T-tu s-sei…non è possibile…AIUTO!!!! La ciurma di capello bianco è qui!!!”
“Bravo idiota! Ora la marina ci ha beccati e non riusciremo a finire le spese!” lo rimproverò Marco.
“Zitto stupido di un cuoco! Piuttosto vediamo di darcela a gambe e tornare alla nave…” disse Antonino.
 
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Ormai tutta la ciurma si era riunita e stava scappando dalla marina…
Purtroppo erano in un vicolo ceco e quindi decisero di combattere.
“Ora ci penso io…tecnica a due spade…Espansione X!” urlò Antonino lanciandosi contro 100 marine.
“Bene allora mi occupo di questi qua! Shoot Breind!” urlò Marco lanciandosi contro altri 100 marine.
“Sempre i soliti quei due…bene cari miei preparatevi…ci sarà un temporale! ThunderReveden!” disse Mariangela creando una gigantesca nuvola che finì sulle teste dei marine, poi la sua lancia cominciò ad avere scintille, a quel punto Mariangela puntò la lancia verso la nuvola alla cui spedi le scintille e creando un temporale che fulmina i marine.
“Voglio fare la mia parte anch’io…Flon Gravity!” disse Alessia incrociando le braccia, a quel punto i marine si riprovarono soffocati e caderono a terra.
“Bene ora tocca a me! Ball Send!” disse con la sua insicurezza Giovanna ed intrappolando i marine in enormi bolle.
“Bhe non avrò mangiato frutti del mare ma sono pur sempre un cecchino! Prendete questo…Colpo di fuoco stella incandescente!” disse Fabio mirando ai marine che prenderono a fuoco.
“Ehi! Ma che combinate!” disse una voce che fece girare tutta la ciurma.
Era Lea…con il suo solito sorriso a trentadue denti…
“Ehi! Non è giusto!!!! Stavate facendo casino senza di me!” si lamentò Lea.
“Allora perché non ti unisci alla festa…” le disse Antonino.
“Con molto piacere!” disse con il suo solito sorriso Lea per poi scendere in campo e guardare i marine.
“Adesso è il mio turno! Mitragliatrice gum gum…in azioneeeee” urlò Lea lanciandosi contro i marine.
Purtroppo però la ciurma era con le spalle al muro.
Ogni volta che ne sconfiggevano uno…ne spuntavano altri 100!
“Ma quando si magnetizza il loge pose!!!” urlò disperato Fabio.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
Piaciuto questo capitolo?
La ciurma anche senza il loro capitano riesce benissimo a farsi notare..
Nel prossimo capitolo succederà un casino…
Vi ho incuriositi?
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 8
*** Saga Wather 7: partenza da Orange Island e incontro con la vecchia custode! ***


Capitolo 8 Saga Wather 7: partenza da Orange Island e incontro con la vecchia custode!
 
La ciurma era circondata…
Nemmeno con l’arrivo di Lea la situazione è risolta…
La ciurma cercava di capire cosaa fare quando il capitano si mise in posizione, stava per dare un ordine, quindi la ciurma si voltò verso Lea.
“SCAPPIAMOOOOOOO!!!” urlò Lea mettendosi a correre con la ciurma che la seguiva.
“Accidenti…c’è ne sono troppi!” disse Mariangela mentre correva.
“Già…Mi spiegate come diavolo avete fatto? È poi sarei io che attiro l’attenzione!” chiese Lea confusa e un po’ offesa per non averla chiamata a ‘divertirsi’ prima.
“Bhe è tutta colpa di quell’idiota di uno spadaccino!” spiega Marco correndo e dando calci ai marine che si avvicinavano a Mariangela ed Alessia.
“Ecco Lea noi dopo la battaglia che tu hai avuto contro Aokiji…ti abbiamo vista triste e allora noi volevamo organizzarti una festa per risollevarti il morale!” spiegò Giovanna sulle spalle di Fabio.
“Davvero? Che dolci…Grazie amici!” si commosse Lea correndo.
 
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La ciurma corse a più non posso sulla nave.
Tutti si girarono verso Mariangela nella speranza che lei dica a loro che il loge pose si è magnetizzato.
“Ragazzi…possiamo partire! Il loge pose si è magnetizzato!”  disse felice Mariangela.
La ciurma si mise al lavoro e la nave lasciò il porto di Orange Island, Lea come al suo solito era sulla testa dell’aquila e mentre guardava il porto potè notare tra la gente che li vedeva partire anche Aokiji.
‘La prossima volta che ci incontreremo sarò più forte’ pensò Lea tra sé e sé.
 
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La Geind era ormai in alto mare e si dirigeva dove puntava il loge pose.
Tutti nella ciurma facevano il solito, anche Lea è tornata allegra e vivace come prima..
“MARCOOOOO!!! HO FAMEEEEE!!!!!” urlò Lea entrando di corsa in cucina.
“TACI BRUTTO STOMACO SENZA FONDO!!!!” le urlò Marco.
“Ma io ho fameeeee” continuava a lamentarsi Lea.
“Prima le dee e poi le scimmie!” le disse Marco stando preparando da mangiare.
“Ma guarda che anch’io sono una femmina!” controbattè Lea affamata.
“Si una femmina che si comporta da maschiaccio e che quindi è una scimmia!” rispose Marco.
“Uffa…” borbottava Lea offesa e affamata allo stesso tempo seduta a gambe incrociate giocherellando con i suoi capelli neri.
 
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La nave dopo un paio di giorni arrivò in una stazione.
La ciurma sbarcò e li videro una anziana signora con una bambina e un coniglio.
La ciurma si avvicinò al trio e Lea prese la parola.
“Ehi ciao vecchia! Sai dirci come arriviamo a Wather Seven, la città dei carpentieri?” chiese Lea con il suo solito sorriso.
“Ahahahah! Ragazzina sei molto divertente…ma questa vecchia a un nome! Io sono Kokoro e lei e mia nipote Chimney” si presentò Kokoro.
“Piacere Kokoro!” la salutò Lea con un sorriso a trentadue denti, lasciando Kokoro e Chimney sbalordite.
“Perché avete quelle facce? Va bene che Lea è strana però…” chiese Mariangela notando gli sguardi increduli di Kokoro e Chimney verso Lea.
“Il fatto è che lei si comporta come un nostro amico!” spiegò allegra Chimney tenendo in braccio il suo coniglio.
“Davvero? È chi è?” chiese Antonino curioso.
“Si chiama Monkey D.Rufy detto capello di paglia.” Disse Kokoro bevendosi una bottiglia di alcool.
“Davveroooo????????? È ditemi è fortissimo veroooo???” chiese eccitata Lea con le scintille negli occhi.
“Ha sconfitto tutti i membri della CP9…è molto forte” assicura Kokoro, al sentire il nome CP9 Alessia rimane sconvolta.
“I membri della CP9!? Ma non è possibile…nessuno li ha mai battuti!” disse sconvolta Alessia.
“Lui ci è riuscito invece…l’ha fatto per salvare una sua compagna di viaggio…Nico Robin” spiega Kokoro.
A sentire quel nome il volto di Alessia si illuminò.
“Nico Robin…è viva?” chiese Alessia speranzosa.
“Si…perché sei tanto interessata a lei?” chiese Kokoro incuriosita dalla reazione di Alessia.
“Bhe…perché lei è…mia cugina” spiega Alessia.
“COOOOOSSSAAAA!????” fu la domanda generale.
 
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La ciurma era stata fatta accomodare a casa di Kokoro dove poterono riprendere il discorso.
“Quindi questa Nico Robin è tua cugina? È perché pensavi che fosse norta? Centra qualcosa Aokiji??” Lea cominciò a sparare domande a raffica alla povera Alessia mentre Mariangela la prese a pugni.
“Smettila idiota! Non vedi che Alessia non vuole raccontare nulla!?” la rimproverò Mariangela.
“Scusa…” si scusò Lea dispiaciuta e dolorante.
“ahahahah! Siete tali e quali alla ciurma di apello di paglia! Avete lo stesso carattere!” disse ridendo Kokoro.
“Volete fermarvi a mangaire da noi? Così domani potrete ripartire per Wather Seven!” chiese allegra Chimney.
“MANGIARE????? Rimaniamo più che volentieri!” disse Lea in nome della ciurma.
“è incredibile…sempre la solita” disse tutta la ciurma ormai arresa.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
In questo capitolo la ciurma riesca a salpare da Orange Island e riprendere verso Wather Seven!
Inoltre qui incontrano la vecchia Kokoro e la piccola Chimney!
Ed inoltre (ma quanti inoltre devo dire???) scopriamo che Nico Robin è cugina di Alessia anche se non ha rivelato altro….vedrete che lo scopriremo insieme!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 9
*** Saga Wather 7: Wather Seven, la città dei carpentieri e le condizioni della Geind! ***


Capitolo 9 Saga Wather 7: Wather Seven, la città dei carpentieri e le condizioni della Geind!
 
La ciurma ormai si stava preparando a salpare, tutto era pronto, le scorte di cibo gentilmente offerte da Kokoro, qualche bottiglia d’alcool (per la gioia di Antonino), ed infine una mappa per arrivare a Wather Seven.
Omai era il momento degli adii, tra una Kokoro con un sorriso di come se volesse dire ‘ci rivediamo presto’ e le lacrime che scendono come fontane dai volti di Lea e Chimney e ovviamente il coniglio.
“Ci rivediamo presto!” disse Kokoro lasciando confusa l’intera ciurma.
“Che intendi vecchia Kokoro?” chiese ingenuamente Lea.
“Intendo che presto raggiungerò anch’io Wather Seven” disse Kokoro lasciando sorpresi tutti, eccetto Lea.
“Siiiiii! Così ci rivedremo che bello!” urlò felice Lea abbracciando Chimney ed il coniglietto.
“Già, già!” disse Chimney felice.
 
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La ciurma riprese il viaggio, tutti facevano il solito.
Almeno fino a quando Antonino urlò “Terraaaaaa!”
“Siiiiiiii! Siamo arrivati!” urlò estasiata Lea.
“Calmati stupida!” urlò Mariangela dandole un pugno in testa.
“Ahia…Hai fatto male!” si lamentò Lea massaggiandosi la nuca.
“Suvvia calmatevi…pensiamo a scendere…” disse Alessia cercando di salvare il povero capitano.
 
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La ciurma sbarcò a Wather Seven, la città ovunque ci si girasse era piena d’acqua!
Le strade erano fatte d’acqua e l’unico modo per attraversare la strada era usare le barchette.
C’erano molti negozi…da quelli dove si poteva mangiare…a quelli dove si potevano comprare armi…
La ciurma decise quindi di dividersi…
Lea e Mariangela sarebbero andate da Iceberg il sindaco della città per chiedere una controllata alla nave.
Marco e Giovanna sarebbero andati a comprare altre scorte di cibo.
Antonino e Fabio sarebbero andati nei negozi d’armi.
Mentre Alessia sarebbe andata in biblioteca.
 
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Lea e Mariangela presero una barchetta e raggiunsero Iceberg, che stava parlando con i suoi carpentieri…
“Mi scusi…” iniziò Mariangela a quel punto Iceberg si girò.
“Cosa posso fare per voi?” chiese gentilmente Iceberg.
“Vorrei che uno dei vostri carpentieri entrasse nella mia ciurma!” disse con uno dei suoi soliti sorrisi, beccandosi un pungo in testa.
“IDIOTA! Neanche ci conosce e tu fai certe domande???” le urlò contro Mariangela.
“Uffaaaa! Mi hai fatta male!” si lamentò Lea massaggiandosi la testa.
“Così impari! Mi scusi per la scenata…” si scusò Mariangela che con sua sorpresa tutti circondarono Lea.
I carpentieri borbottavano cose tipo ‘WoW! Visto quanto gli assomiglia?’ oppure ‘è incredibile, si assomigliano anche nel carattere!’
“Ah…di nulla chiedo scusa io per il comportamento dei miei uomini!” si scusò Iceberg.
“Vorremmo che d’aste un occhiata alla nostra nava…è possibile?” chiese Mariangela.
“Certo! Ragazzi al lavoro!” disse Iceberg ai suoi uomini.
 
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“Allora???? La nave sta bene? A qualcosa di rotto??? Oppure…” iniziò Lea a fare domande a raffica tormentando il povero Iceberg.
“Calma…la nave è mal ridotta…però si può rimettere in sesto!” disse Iceberg, riuscendo a tranquillizzare le ragazze.
 
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Nel frattempo la ciurma…
 
Marco e Giovanna facevano la spesa ed ovviamente ogni 3 secondi marco si fermava ad ammirare le ragazze, venendo trascinato via dalla piccola dottoressa.
Antonino e Fabio comprarono delle lucidature per le spade di Antonino e delle munizioni per la fionda di Fabio, per poi Antonino cominciare una rissa con un cliente.
Infine Alessia è scomparsa nel nulla…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi con questo nuovo capitolo!
Chiedo perdono se il capitolo è più corto del solito…
Nel prossimo capitolo la ciurma cercherà Alessia scomparsa all’improvviso.
Ringrazio Keyra Hanako D Hono per aver seguito la storia fin ora….
Grazie Keyra ti voglio beneeeee!
Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 10
*** Saga Wather 7: Alla ricerca di Alessia! ***


Capitolo 10 Saga Wather 7: Alla ricerca di Alessia!
 
La ciurma era tornata sulla nave, ognuno soddisfatto di quello che ha comprato:
 
Fabio ha comprato della munizioni e una nuova fionda.
 
Antonino alla fine, per aver fatto una rissa con un cliente, non ha potuto comprare nulla.
 
Giovanna e Marco hanno fatto scorte di cibo, prendendo anche cibo extra, con Lea non si sa mai…
 
Lea e Mariangela hanno preso dalla cassaforte tutto l’oro che hanno preso da Ground Wamer, l’isola dell’oro che si trovava nel mare occidentale.
 
Tutti chiacchieravano tranquilli quando Marco attirò l’attenzione della ciurma.
“DOVE FINITA LA MIA DEA!?” urlò disperato Marco mettendosi le mani in testa.
“Ora che ci penso non si è vista Alessia…” disse Giovanna guardandosi intorno preoccupata.
Tutti si chiedevano dove fosse la loro archeologa, la ragazza che leggeva sempre i libri nella camera delle ragazze, la ragazza che riusciva a calmare una ciurma chiedendolo semplicemente, la stessa ragazza che regalava uno dei suoi misteriosi sorrisi che non facevano capire cosa stesse pensando in quel momento…quella ragazza ora era…sparita.
Tutti erano preoccupati, improvvisamente fissarono Lea il loro capitano…sapevano che se un membro della ciurma era nei guai, lei sarebbe andata a salvarlo…in quel momento Alessia era scomparsa…le doveva essere successo qualcosa…sapevano che prima o poi il loro capitano avrebbe dato l’ordine di andarla a cercare, quindi rimasero ad aspettare l’ordine.
“Ragazzi ecco l’ordine che vi do…ANDIAMO A CERCARE ALESSIA!” urlò Lea, rivoleva la sua archeologa sana e salva ad ogni costo.
“SI CAPITANO!” rispose la ciurma per poi ritornare a Wather Seven.
 
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La ciurma si era divisa in gruppi per ritrovare Alessia.
Marco e Antonino avrebbero cercato a nord e sud della città.
 
Fabio e Giovanna avrebbero cercato a Ovest della città.
 
Lea e Mariangela avrebbero cercato ad est della città.
 
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A nord e sud della città…
 
Antonino e Marco la stavano cercando ovunque.
Iniziarono con il visitare tutte le biblioteche e le edicole, per poi passare ai negozi di vestiti a quelli d’accessori…
Purtroppo durante le ricerche, come al solito, i due si misero a litigare facendo una scenata davanti agli abitanti per cosi i due correre imbarazzati a sud della città.
Cercarono anche a sud, ricominciando dalle biblioteche alle edicole, per poi passare ai negozi di vestiti, accessori…insomma negozi tipici da ragazze.
“Ma dove sarà finita Alessia?” chiese seccato lo spadaccino ormai stanco.
“Bhe se non è a nord oppure a sud sarà o ad ovest dove ci sono Fabio e Giovanna oppure ad est dove ci sono Lea e Mariangela” disse Marco accendendosi la sigaretta.
“Che facciamo? Andiamo a cercarla nella piazza della città?” propose Antonino.
“Bhe qui non abbiamo più nulla da fare quindi…andiamo” accettò Marco, per così i due incamminarsi verso la piazza.
 
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Ad ovest della città…
 
Fabio e Giovanna cercarla lì era molto difficile…
Li gli unici negozi presenti erano del settore abbigliamento oppure del fai-da-te.
Quindi i due cercarono nel proprio settore.
Fabio avrebbe cercato nei negozi di legname, quello degli attrezzi quello delle decorazioni…
Giovanna avrebbe cercato nei negozi d’abbigliamento, in quello d’accessori, quello delle scarpe, anche in quello dei cosmetici…
I due si rincontrarono davanti all’unico bar che c’era ad ovest.
“Ma dove sarà Alessia…” si chiese sconsolata Giovanna.
“Se non è qui sarà o a nord e sud dove stanno cercando Antonino e Marco oppure ad est dove stanno cercando Lea e Mariangela” disse Fabio ormai arreso.
“Sono preoccupata per lei…” disse Giovanna mettendosi a piangere.
“Su smettila di piangere…non serve a nulla, quindi smettila di fare la bimba di 8 anni” disse Fabio cercando di consolarla.
“IO SONO UNA BIMBA DI 8 ANNI, CHIARO!?” gli urlò Giovanna arrabbiata e rimettendosi a piangere.
“Ops…è vero…allora che ne dici di andare a cercare nella piazza della città?” propose Fabio.
“Bhe…qui non abbiamo più nulla da fare quindi..va bene” disse Giovanna asciugando le lacrime e quindi i due si diressero verso la piazza.
 
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A est della città…
 
Ad est di Wather Seven c’era molta confusione…non perché c’era troppa gente ma perché Lea stava provocando il caos mentre cercava Alessia.
Lea la stava cercando ovunque…nel vero senso della parola.
Lea incominciò a cercarla nei bar, ristoranti, pizzerie…la cercò anche sotto le panchine, dentro i cestini della spazzatura urlando come una pazza “ALESSIA!!!!!”.
Mariangela invece la cercò più tranquillamente.
La navigatrice la cercò nelle biblioteche ed edicole per poi cercare nei musei, nei reparti archeologi ed anche alla Company.
Lea e Mariangela si incontrarono, per la gioia di Lea, ad un ristorante.
“ALESSIAAAAAAA! SEI QUIIIIIIII??????” urlava Lea alla cieca, beccandosi un pugno da parte di Mariangela.
“IDIOTA!!! Ti sembra il caso di urlare in questo modo!?” le urlò Mariangela imbarazzata per la brutta figura appena fatta.
“Uffaaaa perché te la prendi?????  Sto cercando Alessia…” si lamentò Lea.
“Alessia non è qui! E se lei non è qui allora è o a nord e sud dove stanno cercando Antonino e Marco oppure ad ovest dove cercano Fabio e Giovanna” disse Mariangela bevendo una bibita.
“Giusto…la cerchiamo alla piazza della città?” propose Lea sistemandosi il suo capello bianco.
“Lea…hai appena detto qualcosa di sensato…andiamo!” disse Mariangela, ancora stupida dalle parole dette da Lea.
 
 
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Alla piazza della città…
 
Tutta la ciurma si era riunita, involontariamente, nella piazza della città.
Tutti appena si incontrarono dissero:
“Ma voi che ci fate qui!?”
“Noi siamo venuti qui, visto che Alessia non era né a nord né a sud siamo venuti a cercarla qui in piazza” spiegò Marco.
“Anche noi non l’abbiamo trovata ad ovest, così siamo venuti a cercarla qui.” spiegò Fabio.
“Ovviamente neanche noi al’abbiamo trovata ad est, e dopo che Lea a dato spettacolo, siamo venute a cercarla qui” spiegò infine Mariangela.
“ALESSIA!!!! DOVE SEI????”urlò Lea preoccupata.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
Spero vi sia piaciuto questo capitolo!
In questo cappy Lea e la sua ciurma cercano Alessia in ogni angolo della città, per Lea il senso è stato letterale…
Questo capitolo era l’ultimo della saga di Wather 7!
Dal prossimo capitolo ci sarà una nuova saga!
Volete sapere quale? Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!


Kairifenicia96

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Capitolo 11
*** Saga Skaren Morw: Alessia è stata rapita! Al salvataggio! ***


Capitolo 11 Saga di Skaren Morw: Alessia è stata rapita! Al salvataggio!
 
La ciurma era tornata alla nave dove videro la vecchia Kokoro insieme a Chimney che salutavano verso di loro.
La ciurma tra il sorpreso e lo stupido andò verso di loro.
“Ciao vecchia Kokoro! Ciao Chimney!” le salutò Lea con un sorriso a trentadue denti.
“Ciao ciurma di capello bianco! È successo qualcosa?” chiese Kokoro notando la ciurma preoccupata.
“Si…Alessia è scomparsa…” disse singhiozzando Giovanna.
“Noi l’abbiamo vista!” disse Chimney saltellando.
A quel punto alla ciurma si accese il volto.
“Davvero???? Dove?? In quale mom…” in quel momento Lea cominciò a tempestare di domande Kokoro e Chimney.
“Calma! Calma! Ora vi raccontiamo” iniziò Kokoro, a quel punto tutta la ciurma rimase in silenzio, in attesa di saper quello che era successo alla loro amica.
“Alessia è stata rapita da una ciurma di pirati alleata con Barbanera” iniziò a spiegare Kokoro.
“Barbanera!? È il pirata che stanno cercando la sorellona ed Ace!” disse Lea stupita.
“Si chiamano Black Fost…l’hanno rapita perché devono avervi seguiti” continuò a spiegare Kokoro.
“è perché hanno rapito Alessia!?” chiese arrabbiata Mariangela.
“Perché devono aver sentito che è la cugina di Nico Robin…” continuò Kokoro diventando triste.
“E allora?” chiese Antonino non capendo dove volesse parare Kokoro.
“Nico Robin è chiamata il demone di Hohara…era stato annunciato che chiunque trovasse Nico Robin o una sua parente sarebbe stato ben pagato…chiunque anche pirati” terminò Kokoro.
A quel punto regnò il silenzio…Alessia sarebbe stata consegnata alla marina soltanto perché è imparentata con Nico Robin…la ciurma era in agitazione mentre Lea stringeva i pugni e con gli occhi lucidi urlò:
“ANDIAMOCI A RIPRENDERE ALESSIA!!!!”
“SIII!!!!” disse tutta la ciurma.
“Ahahahahah! Si questi ragazzi mi ricordano loro…Ehi! I Black Fost si trovano a Skaren Morw, è un posto pericoloso però con il mio treno potremo arrivarci in fretta!” propose Kokoro bevendo una delle sue bottiglie.
“SIIII!!!! È deciso! Andiamo a riprenderci Alessia, adesso!!!” urlò euforica Lea beccandosi un pugno da Mariangela.
“IDIOTA! Ci sentiamo benissimo non hai bisogno di urlare ogni tre secondi!” le urlò Mariangela.
“Ahia! Ma Mariangela ho solo detto di andare a riprenderci Alessia!” si lamentò Lea.
“Ragazzi andiamo! Il treno è pronto per l’uso!” disse Kokoro facendo arrivare il treno marino, portato gentilmente da Iceberg.
“Bene eccovi il treno, buon salvataggio!” disse Iceberg scendendo e facendo salire Kokoro, Chimney e la ciurma.
“Grazie! Ci servirà” disse Mariangela.
Il treno si mise in moto correva a tutto vapore, era incredibile come quel treno potesse camminare sull’aqua!
Lea era sul tetto del treno marino mentre il resto della ciurma era dentro a guardare dalla finestra, fatta eccezione per Antonino che stava dormendo.
Lea sul tetto stava pensando a molte cose…
Ripensava alla sua sorellona, ripensava a quello strano ragazzo di nome Ace, ripensava al voler affrontare il misterioso Rufy di cui a sentito solo parlare…ripensava ad Alessia…lei l’aveva presa come archeologa senza saper nulla di lei, non che le importasse ma se avesse saputo questo avrebbe cercato di proteggerla di più…era molto preoccupata per l’amica…che le stavano facendo? Stava bene? Starà soffrendo? Starà urlando i loro nomi nella speranza che loro la sentissero? Erano queste le domande che si faceva….
 
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Dentro il treno…
 
Mariangela stava riguardando la traiettoria per arrivare a Skaren Morw.
Era molto preoccupata per Alessia…era non solo l’unica ragazza, tralasciando Lea, della ciurma che era molto tranquilla ma era anche un’ottima amica…era vero che era molto distante, inoltre chiamava Lea ‘capitano’ come se volesse tenersi distante…
Era preoccupata per Lea…il loro adorato ma anche spericolato capitano…sapeva che lei avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvarla…
Lea non perdonava chi faceva del male ai suoi amici…non si sarebbe fermata davanti a nulla per salvarli…avrebbe persino sfidato il comando supremo della marina per loro!
Anche il resto della ciurma la pensava come lei…stessi pensieri…tutti rivolti verso Skaren Morw…ormai erano vicini alla metà.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo è il primo capitolo della nuova saga!
 
Skaren Morw è un posto inventato da me, quindi non seguirà per niente la trama del manga/anime di One Piece, quindi dovete aspettarvi di tutto!
 
Questo essendo un capitolo di passaggio, non è molto lungo quindi comprendetemi! >_<
 
Nel prossimo la ciurma si avvicinerà sempre di più verso Skaren Morw…che succederà laggiu? Riusciranno a salvare Alessia?
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 12
*** Saga Skaren Morw: Alessia è nei guai! L’arrivo a Skaren Morw! ***


Capitolo 12 Saga Skaren Morw: Alessia è nei guai! L’arrivo a Skaren Morw!
 
Mentre la ciurma si sta dirigendo a Skaren Morw, i Black Fost nell’edificio stanno pianificando…
 
Skaren Morw era una enorme fortezza, alta fino quasi toccare le nuvole, le mura di un color marrone – grigio, in cima alla fortezza c’era la bandiera dei Black Fost.
La fortezza sta in un isola ed’era circondata da un fiume, nell’entrata della fortezza c’era un ponte.
 
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Nella sala riunioni della fortezza…
 
“Amici miei! C’è l’abbiamo fatta! La cugina di Nico Robin…di nome Alessia è nelle nostre mani” Disse il capitano dei Black Fost orgoglioso.
“Lasciatemi! Ho detto di lasciarmi!” urlò disperata Alessia ammanettata con delle manette d’algamatolite.
“Zitta! Tu non hai il diritto di esistere né tu né nessun altra persona imparentata con il demone di Hohara, chiaro?” le disse il vice-capitano picchiandola.
“S-si….ho capito…” disse Alessia trattenendo le lacrime.
“Portatela via!” disse il capitano.
“Si!” rispose la ciurma.
La ciurma portò Alessia in una prigione fatta ovviamente d’algamatolite.
Lei si sentiva a pezzi…ma a chi poteva importare?
Dopotutto lei è imparentata con Nico Robin…insieme alla cugina era un demone…non sarebbe importato a nessuno di cosa le sarebbe accaduto….era in quel momento che ripensò alla ciurma di cui faceva parte…le mancano le liti tra Marco e Antonino…la timidezza di Giovanna…le balle assurde di Fabio…la sua amica navigatrice Mariangela…ed ovviamente il suo spericolato e generoso capitano…Lea.
Lea l’aveva presa senza sapere nulla di lei…lei aveva deciso di non dirle nulla, Lea l’ha accettato…avevano visitato molti luoghi…affrontato mille avventure…chissà se la sua ciurma verrà a salvarla…ma che stava a pensare…lei non aveva il diritto di sperare…sperare di poter essere salvata…di poter viaggiare ancora con Lea e la sua ciurma…
 
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Nella sala riunioni…
 
“Capitano…c’è un treno marino con sopra una ragazza che viene verso di noi” disse il pistolero senza scomporsi.
“”è chi sarebbe la ragazza?” chiese il capitano.
“Bhe…assomiglia in una maniera incredibile a capello di paglia…” disse il vice-capitano.
“Fatemi vedere…ma quella è Makarai D. Lea detta anche capello bianco! Quella ragazzina ha una taglia di circa 100.000.000 di denari!” disse incredulo il capitano.
“Mh…interessante” disse il pistolero.
“ahahah! L’affronterò io mentre voi potrete occuparvi del resto della ciurma” disse il capitano deciso.
Delle risate arrivavano in quella fortezza…
 
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Nel frattempo…
 
Akari ed Ace avevano finalmente trovato Barbanera.
“Barbanera arrenditi senza fare storie!” disse Ace mentre aveva tra le mani sfere infuocate.
“Avanti, non fare storie!” disse Akari mentre anche lei aveva tra le mani delle sfere però d’acqua.
“Ace pugno di fuoco, il comandante, ed Akari ninfa d’acqua, il vice-comandante che mi stavano cercando…ma quale onore per me…” disse Barbanera con un tono sarcastico.
“Arrenditi!” dissero Ace ed Akari in coro.
“Sapete una cosa…la taglia dei vostri fratellini non è male…era da un po’ che puntavo a catturare capello di paglia e capello bianco” disse Barbanera mettendosi a ridere.
A quel punto Ace ed Akari si arrabbiarono venendo circondati da un vortice, il primo era circondato da un vortice di fuoco mentre la seconda da un vortice d’acqua.
“Non permetterti a toccarli…” iniziò Ace minaccioso.
“…perché altrimenti te la faremo pagare cara!” finì Akari altrettanto minacciosa.
“Fatevi sotto!” disse Barbanera.
Allora Ace e Akari andarono verso Barbanera per iniziare la battaglia…
 
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Ormai il treno marino era arrivato…purtroppo però qualche recluta della ciurma chiuse il portone, nella speranza di riuscire a fermarli.
A quel punto sul tetto del treno, accanto a Lea salirono Antonino e Marco.
Il treno si avvicinava sempre di più verso il portone di metallo.
“Antonino…vedi quel portone?” iniziò Lea tenendo il suo viso nascosto sotto il capello.
“Si lo vedo” disse Antonino serio.
“Taglialo…” ordinò Lea.
“Con piacere…tecnica a tre spade…eruzione cremisi!” disse Antonino, per poi prendere la sua terza spada e saltare verso il portone, facendo con le armi una lettera giapponese per poi il portone tagliarsi in mille pezzi.
In quel momento furono dentro l’isola, sul tetto del treno alcune reclute salirono per poi guardare i tre, minacciosamente.
“Marco…pensa tu a loro” disse senza farsi intimorire Lea.
“Certamente capitano! Shoot Breind” disse Marco, per poi correre verso le reclute e con una serie di calci farli cadere in mare.
“Wow! Nonnina hai visto come sono forti? Se lo sono quei due chissà il capitano!” disse euforica Chimney sostenuta dal suo coniglietto.
“Già! Roger…prima abbiamo aiutato te, per poi aiutare capello di paglia…ed ora ci ritroviamo ad aiutare capello bianco che assomiglia in un modo incredibile al caro capello di paglia…chissà quante pazzie faremo! Ragazzi adesso andremo a tutta birra verso la fortezza!” disse Kokoro mettendosi a ridere per poi bere una delle sue bottiglie.
“COOOSSAAA!?” urlò la ciurma spaventata.
“A tutta velocità!” urlò Lea con la sua solita allegria.
Il treno corse a tutta velocità verso la fortezza, a quel punto il capitano ed il vice-capitano uscirono nel balcone trascinando Alessia.
“Alessia!” urlò Lea mentre la ciurma la guardava felice di vedere che stava bene.
“Perché siete venuti qui!? Io non merito di vivere!” urlò Alessia, non voleva che la sua ciurma rischiasse la vita per lei…
“Non dire sciocchezze! Tutti meritano di vivere! Ora dimmelo anche tu Alessia…DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!!” urlò Lea con tutte le sue forze ad Alessia.
‘Io posso davvero…vivere? Se davvero posso esprimere un desiderio allora…’ iniziò a pensare Alessia per poi alzare la testa verso il suo capitano.
“VOGLIO VIVERE!!!! PORTATEMI VIA CON VOI ATTRAVERSO GLI OCEANI!!!!” urlò Alessia disperata con tutte le sue forze e con gli occhi lucidi.
A quel punto comparve un sorriso sul volto di Lea.
“Non mi piace quel sorrisetto…” confessò Marco mentre lo spadaccino, per la prima volta, gli dava ragione.
“Kokoro! A tutta velocità! Butta giù il muro della fortezza!!!!!” urlò Lea non vedendo l’ora di salvare Alessia.
“Ai tuoi ordini capitano!” disse ridendo Kokoro.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
In questo capitolo vediamo la riunione dei Black Forst, cosa pensa Alessia, lo scontro tra Akari, Ace ed Barbanera, ed infine l’arrivo ad Skaren Morw!
 
Nel prossimo capitolo la ciurma omai dentro si dividerà per trovare Alessia…che succederà dopo?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 13
*** Saga Skaren Morw: Dividiamoci! Giovanna contro Asaru! ***


Capitolo 13 Saga Skaren Morw: Dividiamoci! Giovanna contro Asaru!
 
“Alessia…DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!!” urlò Lea con tutte le sue forze ad Alessia.
“VOGLIO VIVERE!!!! PORTATEMI VIA CON VOI ATTRAVERSO GLI OCEANI!!!!” urlò Alessia disperata con tutte le sue forze e con gli occhi lucidi.
A quel punto comparve un sorriso sul volto di Lea.
“Non mi piace quel sorrisetto…” confessò Marco mentre lo spadaccino, per la prima volta, gli dava ragione.
“Kokoro! A tutta velocità! Butta giù il muro della fortezza!!!!!” urlò Lea non vedendo l’ora di salvare Alessia.
“Ai tuoi ordini capitano!” disse ridendo Kokoro.
A quel punto Kokoro manda a tutta velocità il treno mandandolo contro le mura della fortezza, distruggendole.
A quel punto, ormai dentro, la ciurma scese mentre Kokoro e Chimney rimasero dentro il treno.
“Bene ragazzi! Diviadomi e vediamo di arrivare a modo nostro da Alessia!” ordinò Lea determinata.
“Siiiii!” disse tutta la ciurma.
“Aspettate…sarebbe il caso di rimanere assieme!” disse Mariangela, ma troppo tardi ormai la ciurma si era incamminata.
 
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Mentre la ciurma si era divisa il capitano dei Black Fost insieme al vice-capitano trascinavano Alessia contro la sua volontà.
“Su muoviti!” disse il vice-capitano spingendola.
“No…non lo farò” ribattè Alessia rimanendo a terra.
“Su tu non hai il diritto di ribellarti! Quindi muoviti!” disse duramente il capitano.
“Si che ne ho il diritto! È vuoi sapere anche un'altra cosa? Lea e gli altri verranno a salvarmi e te la faranno pagare cara!” afferma Alessia sicura.
“Zitta! Loro non verranno mai qui…perché gli altri li faranno fuori prima che loro possano raggiungerti!” afferma il capitano.
“Per quanto riguarda il tua ‘adorato’ capitano…ci penserà il nostro capitano a farla fuori!” afferma il vice-capitano sicuro di se, mentre Alessia pensava hai suoi compagni.
 
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Nel frattempo Giovanna come gli altri si era divisa a cercare Alessia…
L’ha cercata per tutto il piano terra e il primo piano ad est.
“Forse avrei dovuto ascoltare Mariangela…” disse timorosa Giovanna.
“Si forse avresti dovuto ascoltare la tua amichetta bimba!” disse una voce alle sue spalle.
“C-chi s-sei tu???” chiese timorosa Giovanna.
“Io sono Asaru, il pistolero della ciurma” disse Asaru.
“Io invece….sono Giovanna…il medico di bordo…della ciurma di…capello bianco” balbettava Giovanna  timidamente.
“Ah! Si so chi sei…tu hai mangiato un frutto del mare…” disse Asaru con uno sguardo poco rassicurante.
“Chiacchiererei volentieri..ma dovrei andare a salvare la mia amica” disse Giovanna togliendo il disturbo.
“Scordatelo! Se la vuoi raggiungere dovrai passare sul mio cadavere!” disse Asaru cominciando a sparare verso Giovanna.
Shield Ball!” disse Giovanna, creando un enorme bolla a forma di scudo che la protesse dai proiettili.
“”Accidenti…prendi questo! Colpi perforanti!” disse Asaru sparando un proiettile che diventò di color viola.
Giovanna schivò il colpo con tutte le forze che aveva, per poi andare all’attacco.
Orse verso Asaru per passargli sotto le gambe con uno strano filo.
“I miei attacchi base non funzionerebbero con te…quindi userò uno dei miei attacchi speciali! Rouge Attack Ball!” urlò Giovanna, facendo dondolare il filo che aveva fatto passare sotto Asaru per poi lasciarlo andare, il filo improvvisamente si muoveva da solo come se avesse preso vita, andando a stringere sempre più forte Asaru e facendolo sbattere contro il muro.
“Ahia…accidenti l’ho sottovalutata…” disse dolorante Asaru.
“è non è finita qui! Destroid Ball!” urlò Giovanna per poi creare un enorme bolla e spingerla verso Asaru.
“…hai vinto…è stato un piacere combattere con te, bimba” disse Asaru per poi esplodere con la bolla.
“Anche per me…ora però Alessia mi sta aspettando!” disse Giovanna per poi correre ai piani più alti.
 
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L’ultimo piano…
 
Giovanna affronta tutti gli avversari che si mettono al suo cammino.
Arrivata dove si trova Alessia Giovanna rimase un attimo a guardare la porta.
“C’è l’ho fatta…Alessia arrivo!” disse Giovanna per poi entrare nella stanza.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo è dedicato totalmente a Giovanna!
 
In questo capitolo Giovanna affronta Asaru, il pistolero dei Black Fost, fortunatamente ne esce viva ed ormai ha raggiunto Alessia…
 
Nel prossimo capitolo vedremo un altro membro della ciurma che affornterà un membro dei Black Fost per poi arrivare da Alessia!
 
Volete sapere chi?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 14
*** Saga Skaren Morw: Fabio e la prova di coraggio! ***


Capitolo 14 Saga Skaren Morw: Fabio e la prova di coraggio!
 
“Alessia…DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!!” urlò Lea con tutte le sue forze ad Alessia.
“VOGLIO VIVERE!!!! PORTATEMI VIA CON VOI ATTRAVERSO GLI OCEANI!!!!” urlò Alessia disperata con tutte le sue forze e con gli occhi lucidi.
A quel punto comparve un sorriso sul volto di Lea.
“Non mi piace quel sorrisetto…” confessò Marco mentre lo spadaccino, per la prima volta, gli dava ragione.
“Kokoro! A tutta velocità! Butta giù il muro della fortezza!!!!!” urlò Lea non vedendo l’ora di salvare Alessia.
“Ai tuoi ordini capitano!” disse ridendo Kokoro.
A quel punto Kokoro manda a tutta velocità il treno mandandolo contro le mura della fortezza, distruggendole.
A quel punto, ormai dentro, la ciurma scese mentre Kokoro e Chimney rimasero dentro il treno.
“Bene ragazzi! Diviadomi e vediamo di arrivare a modo nostro da Alessia!” ordinò Lea determinata.
“Siiiii!” disse tutta la ciurma.
“Aspettate…sarebbe il caso di rimanere assieme!” disse Mariangela, ma troppo tardi ormai la ciurma si era incamminata.
 
                                   -------------
 
Fabio stava camminando per le sale della fortezza.
Aveva paura, avrebbe voluto darsela a gambe levate…ma non poteva…non sarebbe stato giusto per Alessia…
“F-forse sarebbe stato meglio ascoltare Mariangela…” disse Fabio spaventato.
“Si…forse avresti dovuto!” disse una voce dietro di lui.
“Chi sei?” chiese Fabio.
“Io sono Kaine, sono uno scienziato ed ho mangiato i frutti del mare!” disse Kaine.
“Oh cavolo!” disse spaventato Fabio.
“Ho mangiato i frutti del mare Geru – Geru…grazie a questi frutti io posso trasformarmi in un serpente!” disse Kaine.
“Oh…complimenti….ma se non ti dispiace io…me la do a gambe!!!” disse Fabio per poi mettersi a correre.
“Torna qui!” disse Kaine fuoribondo.
“Non ci penso neanche! Ci tengo a vivere per i prossimi 50 anni!” disse Fabio sempre correndo e nascondendosi.
“I prossimi 50 anni!? Tu non vivrai fino ad allora! Ma dove sarà…” disse Kaine guardandosi intorno.
‘Speriamo che non mi trovi’ sperava Fabio con tutto il cuore.
“Mh…vediamo se esce così…Gredein Sloth!” disse Kaine usando la sua coda attaccando tutti i mobili.
“Ahhhh!!!” urla Fabio uscendo dal nascondiglio.
“Eccti qui!” disse Kaine sodisfatto.
“Che ne dici se io vado tranquillamente da Alessia e tu fai fina di non avermi visto?” propose Fabio spaventato a morte.
“Mh…fammici pensare…no!” rispose Kaine.
A quel puntò Fabio avrebbe voluto scappare…però se l’avesse fatto Alessia sarebbe stata consegnata alla marina…doveva arrivare da lei...
Allora si fa avanti.
“Ora ti faccio vedere io! Colpo di fuoco stella incandescente!” urlò Fabio prendendo la mira e colpendo Kaine.
“Accidenti…” disse Kaine riprendendosi dal colpo.
“Ora proverò una nuova mossa! Colpo del sole!” disse Fabio colpendo Kaine e vedendolo disintegrarsi…
“L’ho sconfitto…Davvero???? Non riesco a crederci…Evviva! Evviva! Aspetta…sarà meglio andare da Alessia!” disse Fabio mettendosi in cammino.
 
                                   --------------
 
Arrivato all’ultimo piano vede davanti al portone Giovanna.
“Ehi!” la chiamò Fabio andando verso di lei.
“Fabio! Sei arrivato finalmente!” disse felice Giovanna.
“è arrivato qualcun’altro?” chiese Fabio.
“Non ancora…” rispose Giovanna.
“Capisco…” disse Fabio per poi guardare il portone…
Orami due membri c’è l’avevano fatta…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo è totalmente dedicato a Fabio!
 
Nel prossimo capitolo un altro membro della ciurma raggiungerà Alessia!
Volete scoprire chi?
 
Allora ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 15
*** Saga Skaren Morw: Marco contro Ayuki! ***


Capitolo 15 Saga Skaren Morw: Marco contro Ayuki!
 
“Alessia…DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!!” urlò Lea con tutte le sue forze ad Alessia.
“VOGLIO VIVERE!!!! PORTATEMI VIA CON VOI ATTRAVERSO GLI OCEANI!!!!” urlò Alessia disperata con tutte le sue forze e con gli occhi lucidi.
A quel punto comparve un sorriso sul volto di Lea.
“Non mi piace quel sorrisetto…” confessò Marco mentre lo spadaccino, per la prima volta, gli dava ragione.
“Kokoro! A tutta velocità! Butta giù il muro della fortezza!!!!!” urlò Lea non vedendo l’ora di salvare Alessia.
“Ai tuoi ordini capitano!” disse ridendo Kokoro.
A quel punto Kokoro manda a tutta velocità il treno mandandolo contro le mura della fortezza, distruggendole.
A quel punto, ormai dentro, la ciurma scese mentre Kokoro e Chimney rimasero dentro il treno.
“Bene ragazzi! Diviamoci e vediamo di arrivare a modo nostro da Alessia!” ordinò Lea determinata.
“Siiiii!” disse tutta la ciurma.
“Aspettate…sarebbe il caso di rimanere assieme!” disse Mariangela, ma troppo tardi ormai la ciurma si era incamminata.
 
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Marco stava camminando per la fortezza.
Voleva salvare Alessia…voleva farla pagare cara a chi l’avesse rapita.
Cercava un modo per poter raggiungere le scale, ma non ne vedeva neanche l’ombra…
“Chissà cosa aveva detto la dolcissima Mariangela…” parlava a sé stesso.
“Forse dovresti tornartene alla tua casetta” gli disse una voce femminile alle sue spalle.
“Tu chi sei dolce fanciulla?” gli chiese Marco con gli occhi a cuore.
“Ayuki…è sono la spia dei Black Fost!” si presentò Ayuki.
“Ayuki…ma lo sai che sei bellissima???” blaterava Marco con gli occhi a cuore.
“Grazie…peccato per te che non andrai avanti…tu morirai qui…” annunciò Ayuki.
“Eh no…per quanto tu posso essere bella non potrai fermarmi ed impedirmi di salvare la bellissima Alessia!” disse marco arrabbiato.
“Ti farò tornare dal tuo capitano piangendo…” lo stuzzicò Ayuki con sorriso beffardo.
“Sia mai! Ora ti faccio vedere io! Skein Traken!” disse Marco lanciando una spece di boomerang d’aria contro Ayuki ferendole la spalla.
“Ehi tu! Non lo sai che non si sfiorano le donne?” chiese Ayuki dolorante.
“Non me ne importa! Io non sfioro soltanto le dee…tu sei una strega invece!” le rinfacciò Marco.
“Come ti permetti…” disse arrabbiata Ayuki tirando fuori i suoi coltellini.
“Fatti sotto strega!” la stuzzicò Marco, non sarebbe stata di certo lei ad impedirgli di salvare Alessia…
“Preparati! Taglio velenoso!” disse Ayuki, le punte dei suoi coltellini diventarono di un color verde scuro, andò a colpire con entrambi i coltellini marco ferendolo alle braccia.
“Ahia…ma cosa?” chiese Marco sentendosi debole.
“Ti rispondo subito! Ti ho avvelenato! Vediamo come te la caverai adesso…” disse ghignando Ayuki.
 
Marco caddè a terra.
 
Non sentiva più il corpo…aveva fallito…aveva deluso Alessia, la sua ciurma…il suo capitano…
“Stupido di un cuoco ti fai battere da una donna? Mi fai pena…” disse una voce troppo familiare.
A quel punto alzò lo sguardo…era Antonino!
Lo stava guardando dal piano di sopra…era incredibile ma…era felice per la prima volta in vita sua di vederlo!
“Certo che no…soprattutto se tu idiota mi stai fissando…” disse Marco rialzandosi con una nuova determinazione…una determinazione che neanche il veleno avrebbe potuto fermarlo…
“Ma…com’è possibile!?” disse stupita Ayuki.
“Neanche il tuo veleno mi fermerà brutta strega! Prendi questo! Begain Steel!” disse Marco per poi con una velocità impressionante ritrovarsi davanti ad Ayuki e colpendola con una gran serie di calci per poi colpirla in testa.
 
Lo spadaccino se ne andò sorridendo…
 
                              ----------------
 
Marco correva a gran velocità.
Doveva sbrigarsi ad arrivare all’ultimo piano prima che per Alessia fosse troppo tardi…
Sentiva l’effetto del veleno sempre più forte…ma non gli importava c’era quasi…
Vedeva l’ultima scala…affronta alte reclute e finalmente eccolo.
Era all’ultimo piano.
La sua vista si stava facendo appannata, riuscì a vedere Fabio e Giovanna…
Erano arrivati…si sentì sollevato ma poi caddè a terra.
“Marco!!!” urlò Fabio correndo verso lui.
“Marco tutto bene?” chiese Giovanna andano a controllarlo.
 
Ormai tre erano andati…altri tre è la ciurma sarebbe stata al completo…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo è totalmente dedicato a Marco!
 
Vi sareste aspettati lui? Nahhhhhh!
 
Nel prossimo capitolo un altro membro della ciurma arriverà da Alessia.
 
Volete sapere chi?
 
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 16
*** Saga Skaren Morw: Guai in vista! Mariangela contro Heuru! ***


Capitolo 16 Saga Skaren Morw: Guai in vista! Mariangela contro Heuru!
 
“Alessia…DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!!” urlò Lea con tutte le sue forze ad Alessia.
“VOGLIO VIVERE!!!! PORTATEMI VIA CON VOI ATTRAVERSO GLI OCEANI!!!!” urlò Alessia disperata con tutte le sue forze e con gli occhi lucidi.
A quel punto comparve un sorriso sul volto di Lea.
“Non mi piace quel sorrisetto…” confessò Marco mentre lo spadaccino, per la prima volta, gli dava ragione.
“Kokoro! A tutta velocità! Butta giù il muro della fortezza!!!!!” urlò Lea non vedendo l’ora di salvare Alessia.
“Ai tuoi ordini capitano!” disse ridendo Kokoro.
A quel punto Kokoro manda a tutta velocità il treno mandandolo contro le mura della fortezza, distruggendole.
A quel punto, ormai dentro, la ciurma scese mentre Kokoro e Chimney rimasero dentro il treno.
“Bene ragazzi! Dividiamoci e vediamo di arrivare a modo nostro da Alessia!” ordinò Lea determinata.
“Siiiii!” disse tutta la ciurma.
“Aspettate…sarebbe il caso di rimanere assieme!” disse Mariangela, ma troppo tardi ormai la ciurma si era incamminata.
 
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Mariangela esplorava la fortezza con interesse.
Sperava di trovare qualche bel tesoro…anche se sapeva che non era il momento di pensare al denaro.
La sua amica era nei guai…lei doveva darsi da fare.
Tutti si davano da fare per salvarla…lei non doveva essere da meno, ma se c’era qualcuno che si dava da fare più di tutti…quello era il suo capitano…
Lea è sempre stata una ragazza spericolata, stupida, allegra con uno stomaco senza fondo…ma sapeva anche che lei avrebbe dato tutta se stessa per salvare un membro delle sua ciurma.
Mariangela ritornata alla realtà si guardò intorno…doveva essere a un quarto di strada…aveva molta strada da fare.
“L’avevo detto che sarebbe stato meglio stare tutti assieme…” borbottava Mariangela armata del suo fedele bastone.
“Bhe puoi sempre tornare indietro!” disse una voce dietro di lei.
“Chi sei tu?” chiese la navigatrice nervosa, doveva salvare la sua amica ed invece la interrompevano per una chiacchierata?
“Io sono Heuru…il navigatore della ciurma” disse Heuru con fare spavaldo.
“Piacere io sono Mariangela la navigatrice della ciurma di capello bianco…se mi permetti io andrei…” disse Mariangela cercando di svignarsela.
“Eh no! Tu non andrai da nessuna parte ragazzina! Io devo ucciderti, proprio come il resto della mia ciurma si sta occupando del resto della tua! Mentre il mio capitano…se vedrà il tuo capitano…la farà fuori! Ahahahah!” disse Heuru ghignando e sicuro di sé.
“Come ti permetti…nessuno della mia ciurma si farà battere…tanto meno il mio capitano!” urlò Mariangela arrabbiata.
“Vedremo…Sdrot Freak!” urlò Heuru facendo uscire dalla sua tasca un boomerang, che divento di un color rosso fuoco e lo lanciò contro Mariangela che venne colpita.
“Ahia…” disse Mariangela dolorante rialzandosi, doveva reagire “Thunder Streem!” urlò Mariangela da terra, a quel punto puntò contro Heuru il suo bastone e lo colpì con delle scariche potentissime.
“Accidenti…” disse Heuru rialzandosi mentre Mariangela lo fissava pronta per continuare a combattere.
 
                                --------------
 
Nel frattempo all’ultimo piano…
 
Giovanna con l’aiuto di Fabio stava controllando Marco, stato avvelenato nella sua ultima battaglia.
Marco ansimava…non era un buon segno, doveva fare qualcosa…ma come poteva, senza le medicine non poteva far nulla…i pensieri della giovane dottoressa venero interrotti fa Fabio.
“Giovanna…Marco se la caverà?” chiese Fabio preoccupato per l’amico.
“Bhe si…se solo avessi le erbe adatte per curarlo…” disse Giovanna triste.
All’improviso all’attenzione dei due venne direta verso la finestra da dove veniva una voce familiare…
“PISTAAAAAAA!!!” urlò Lea entrando con Chimney alle spalle e sopra…un uccello robot!?
“L-lea!? Ma…mi spieghi perché sei entrata dalla finestra!?” chiese sconvolto Fabio.
“Mh? Ahhhhh! Lunga storia poi vi racconto!” disse Lea con un sorriso a trentadue denti.
“Lea…Marco è stato avvelenato…ma non ho con me le erbe per curarlo…” disse disperata Giovanna mentre il giovane capitano fissava il cuoco triste.
“Tieni!” disse Chimney porgendo delle strane erbe, facendo accendere il volto di Giovanna.
“Ma tu come le hai prese???” chiese stupita Giovanna.
“Me le ha date la nonna…mi ha detto ‘ dalle al loro medico di bordo così se uno di loro viene avvelenato lo potrà curare’ capisci?” spiegò Chimney sorridendo.
“Ragazzi ora devo andare! ALESSIA!!!!” urlò Lea per poi andare avanti seguita da Chimney e dal suo coniglietto.
“Ha detto che ci spiegherà tutto dopo…giusto?” chiese titubante Fabio, non sicuro di quello che era appena successo.
“Bhe..si…per ora pensiamo a curare Marco” disse sicura Giovanna preparando le erbe.
 
                                ----------------
 
La lotta tra Mariangela e Heuru sembrava quasi alla fine.
Mariangela si reggeva a mala pena mentre Heuru la guardava dall’alto in basso.
“Per te è finita ragazzina! Shook Gream!” disse Heuru già trionfante, mentre il suo boomerang diventava giallo e lo lanciava contro Mariangela che per fortuna schiva prontamente.
“C-come!?” disse incredulo Heuru mentre Mariangela lo guardava con un sorriso beffardo.
“Ora per te è finita! Terpest Sfreming!” disse Mariangela puntando il suo bastone al cielo.
Dal bastone uscivano tuoni, saette, ghiaccio, acqua…tutti radunati in una sola energia puntata contro Heuru.
“Maledizione!” urlò Heuru prima di venire sconfitto.
A quel punto Mariangela sospirò, c’è l’aveva fatta…aveva sconfitto Heuru…ora doveva andare all’ultimo piano.
 
                             --------------------
 
Raggiunto l’ultimo piano incontra Giovanna, Fabio e Marco, quest’ultimo avvelenato ma che aveva preso la medicina, preparata da Giovanna.
Ne mancavano solo due…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo è totalmente dedicato a Mariangela!
Ma come personaggi secondari compaiono Giovanna, Fabio, un Marco svenuto, Lea e Chimeny.
 
Nel prossimo capitolo vedremo che combinerà Antonino!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 17
*** Saga Skaren Morw: Spade, discorsi, riunione! ***


Capitolo 17 Saga Skaren Morw: Spade, discorsi, riunione!
 
“Alessia…DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!!” urlò Lea con tutte le sue forze ad Alessia.
“VOGLIO VIVERE!!!! PORTATEMI VIA CON VOI ATTRAVERSO GLI OCEANI!!!!” urlò Alessia disperata con tutte le sue forze e con gli occhi lucidi.
A quel punto comparve un sorriso sul volto di Lea.
“Non mi piace quel sorrisetto…” confessò Marco mentre lo spadaccino, per la prima volta, gli dava ragione.
“Kokoro! A tutta velocità! Butta giù il muro della fortezza!!!!!” urlò Lea non vedendo l’ora di salvare Alessia.
“Ai tuoi ordini capitano!” disse ridendo Kokoro.
A quel punto Kokoro manda a tutta velocità il treno mandandolo contro le mura della fortezza, distruggendole.
A quel punto, ormai dentro, la ciurma scese mentre Kokoro e Chimney rimasero dentro il treno.
“Bene ragazzi! Dividiamoci e vediamo di arrivare a modo nostro da Alessia!” ordinò Lea determinata.
“Siiiii!” disse tutta la ciurma.
“Aspettate…sarebbe il caso di rimanere assieme!” disse Mariangela, ma troppo tardi ormai la ciurma si era incamminata.
 
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Lo spadaccino continuava a girare per la fortezza ma non trovava nulla di interessante che centrasse con Alessia o le scale.
Non faceva per lui l’esplorazione…lui era sempre stato un caso perso con il suo pessimo senso dell’orientamento…persino Lea era più brava di lui nell’orientarsi!
Si guardava intorno sperando di trovare delle scale quando sentì delle urla…
 
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Vedeva una donna con dei coltellini in mano mentre a terra c’era…Marco!?
‘Che ci fa a terra quello stupido?’ pensava Antonino sopreso.
Fu allora che capì tutto.
Marco e quella donna stavano combattendo…e purtroppo Marco stava avendo la peggio…doveva fare qualcosa…ma cosa!? Doveva farlo riprendere…si doveva dirgliene quattro a quello stupido!
“Stupido di un cuoco ti fai battere da una donna? Mi fai pena…” disse Antonino al cuoco che stava li a terra.
Lo vide stare a terra ma che alzava la testa verso di lui.
Erano gli effetti del veleno…l’aveva capito del liquido che cadeva dal coltellino della donna…
Era vero lo odiava ma di certo non si sarebbe aspettato una fine del genere da parte sua…ma non accadde…
Lo vide rialzare…e nel tentativo di farlo aprì bocca.
 “Certo che no…soprattutto se tu idiota mi stai fissando…” disse Marco rialzandosi, riuscì a leggere il suo sguardo…non voleva perdere…
Assistette alla lotta per poi lasciare il campo di battaglia e cercare una strada.
 
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Antonino girava per il castello…lo sapeva…come al solito si era perso…rimpiangeva il non aver dato retta alla navigatrice…
“Ma perché non ho ascoltato Mariangela!?” chiese Antonino seccato.
“Bhe perché sei stupido no?” disse una voce dietro di lui.
“Tu sei…”chiese Antonino girandosi verso la donna.
“Kuneja! Ed io sono una samurai! Faccio parte dei Black Fost!” disse Kuneja tirando fuori la sua katana.
“Mh…una samurai…interessante…”disse Antonino incuriosito.
“Tu morirai qui! Proprio come il tuo patetico capitano!” disse Kuneja beffandosi dello spadaccino.
“Non ti permetto di insultare il nome del mio capitano! Pagherai per aver ferito il suo onore!” disse Antonino arrabbiato tirando fuori le sue masamune.
Antonino si lancio contro Kuneja con una potenza incredibile.
Purtroppo anche la samurai era brava, inoltre odiava ammetterlo però era anche molto veloce, Antonino cercava si schivare ogni colpo possibile anche se non era facile per lui, non aveva mai affrontato un samurai…figurati un samurai donna!
“Sono stanca di te! Colpo del tornado!” disse Kuneja tendendo stretta la sua katana la cui lama divento di un bianco immenso…la donna si mise a correre per poi colpire in pieno Antonino.
Aveva…perso? No…non poteva perdere..lo aveva promesso al suo capitano…
< Quindi vuoi diventare il miglior spadaccino del mondo eh? > chiese Lea incuriosita.
< E tu vorresti diventare la regina dei pirati? Comunque si voglio essere il migliore > rispose Antonino.
< Allora tu sarai il mio spadaccino! Ti voglio assolutamente nella mia ciurma! > disse Lea con un sorriso a trentadue denti.
< Mh…accetto diventerò il miglior spadaccino del mondo e sarò degno di essere lo spadaccino della regina dei pirati…è una promessa, mio capitano! > disse sicuro Antonino.
A quel punto lo spadaccino si rialzò tirò fuori la sua terza spada…e si lanciò contro la samurai.
Tecnica a tre spade! Colpo del leone!” urlò Antonino muovendo in modo incredibile le sue tre spade.
“No aspet…” cercò di dire Kuneja per poi essere stata sconfitta da Antonino.
Ora lui poteva riprendere la sua ricerca…
 
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Finalmente era arrivato dagli altri…
“Eccoti!” disse felice Giovanna.
“Ce ne hai messo di tempo!” disse Mariangela appoggiata da Fabio.
“P-perché tutto questo tempo?” chiese Marco rialzandosi a malapena in piedi.
“Sono stato…intrattenuto…”si giustificò Antonino.
A quel punto Antonino si guardò intorno…
“Ma dove quella stupida?” chiese Antonino scocciato nel vedere l’assenza del capitano.
“è già andata avanti!” disse Giovanna.
La ciurma guardava il portone che li separava da Alessia.
Un unico pensiero era nella mente della ciurma….
Stiamo arrivando Alessia
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo è totalmente dedicato a Antonino!
 
Nel prossimo vedremo che ha combinato quella pazza di Lea per entrare dalla finestra con Chimney sopra un uccello robot…per poi vedere che combinerà dopo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 18
*** Saga Skaren Morw: Un inizio sbagliato! ***


Capitolo 18 Saga Skaren Morw: Un inizio sbagliato!
 
“Alessia…DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!!” urlò Lea con tutte le sue forze ad Alessia.
“VOGLIO VIVERE!!!! PORTATEMI VIA CON VOI ATTRAVERSO GLI OCEANI!!!!” urlò Alessia disperata con tutte le sue forze e con gli occhi lucidi.
A quel punto comparve un sorriso sul volto di Lea.
“Non mi piace quel sorrisetto…” confessò Marco mentre lo spadaccino, per la prima volta, gli dava ragione.
“Kokoro! A tutta velocità! Butta giù il muro della fortezza!!!!!” urlò Lea non vedendo l’ora di salvare Alessia.
“Ai tuoi ordini capitano!” disse ridendo Kokoro.
A quel punto Kokoro manda a tutta velocità il treno mandandolo contro le mura della fortezza, distruggendole.
A quel punto, ormai dentro, la ciurma scese mentre Kokoro e Chimney rimasero dentro il treno.
“Bene ragazzi! Dividiamoci e vediamo di arrivare a modo nostro da Alessia!” ordinò Lea determinata.
“Siiiii!” disse tutta la ciurma.
“Aspettate…sarebbe il caso di rimanere assieme!” disse Mariangela, ma troppo tardi ormai la ciurma si era incamminata.
 
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Lea stava correndo come mai non avesse fatto in vita sua.
Urlava a squarciagola il nome dell’archeologa, non capendo il senso ‘non dare nell’occhio’…
Voleva ritrovare Alessia...non importava come…avrebbe fatto qualunque cosa…persino sfidare suo nonno se necessario!
“ALESSIA!” urlava Lea con tutto il fiato in corpo.
“Dovresti rinunciarci…” disse l’uomo dietro di lei.
“Chi sei?” chiese Lea guardando l’uomo.
“Io son….” Venne interotto l’uomo.
“HO CAPITO! Tu sei il cuoco vero? In effetti avrei un certo languarino…” disse Lea a trentadue denti.
“No…io sono…” cercò di dire l’uomo.
“Sei pescivendolo?” chiese Lea confusa.
“No…” disse l’uomo.
“Un archeologo?” chiese ancora Lea.
“No” continuò a dire l’uomo.
“Un bugiardo!” disse Lea a trenta due denti alzando le braccia al cielo.
“NO! E POI CHE CENTRA UN BUGIARDO CON IL RUOLO NELLA CIURMA!?” chiese esasperato l’uomo, la conosceva da due secondi e già non la sopportava più…
“Io nella mia ciurma ho un bugiardo!” disse tranquillamente Lea.
“Bhe perché tu sei PAZZA! Io sono Negizu il vice-capitano!” disse esasperato Negizu.
“Ohhhhh è perché non l’hai detto subito!” disse Lea guardando Negizu.
“PERCHE TU NON ME L’HAI PERMESSO!” le urlò contro Negizu.
“Comunque Negizu io devo andare a salvare Alessia!” disse Lea preparandosi ad andare.
“Non credo tu ci riuscirai…colpo ten fuk!” urlò Negizu puntando la sua mano davanti ad Lea e facendola andare contro la finestra finendo sopra il treno marino…
“Hei Lea che ci fai sul tetto del treno?” chiese Chimney affacciandosi dal finestrino.
“Mi hanno buttata fuori…” disse Lea rimettendosi il capello bianco in testa.
“è come sferi di rientrare?” chiese Chimney ormai essendosi arrampicata sul tetto.
“Mh…” coninciò a pensare Lea, per poi vedere sui ponti che collegavano le varie torri fra loro degli...uccelli robot!?
“Degli uccelli robot?” chiese Chimney confusa.
“FIGATAAAAAA!” urlò Lea con le scintille nei occhi.
Allora prese Chimney e si allungò fino al ponte, arrivando davanti al soldato.
“Dammi il tuo fighissimo uccello robot!” disse Lea determinata, voleva quel robot…
“Come!? Mai!” disse i soldato armandosi di fucile.
“Va bene…pistola gum gum…in azioneeeee” urlò Lea colpendo il soldato e mettendolo K.O.
“Wow! Lea sei stata bravissima!” si complimentò Chimney guardando il soldato.
“Bene ora andiamo!” disse Lea salendo insieme a Chimney sull’uccello, in quel preciso istante Chimney vide dalla finestra la ciurma di Lea.
“Da quella parte Lea!” indicò Chimney, facendo comparire un ghigno sul viso di Lea.
Allora Lea sopra l’uccello puntò alla finestra.
“PISTAAAAAA!” urlò Lea entrando dalla finestra sotto gli occhi increduli di Fabio e Giovanna.
“L-lea!? Ma…mi spieghi perché sei entrata dalla finestra!?” chiese sconvolto Fabio.
“Mh? Ahhhhh! Lunga storia poi vi racconto!” disse Lea con un sorriso a trentadue denti.
“Lea…Marco è stato avvelenato…ma non ho con me le erbe per curarlo…” disse disperata Giovanna mentre il giovane capitano fissava il cuoco triste.
“Tieni!” disse Chimney porgendo delle strane erbe, facendo accendere il volto di Giovanna.
“Ma tu come le hai prese???” chiese stupita Giovanna.
“Me le ha date la nonna…mi ha detto ‘ dalle al loro medico di bordo così se uno di loro viene avvelenato lo potrà curare’ capisci?” spiegò Chimney sorridendo.
“Ragazzi ora devo andare! ALESSIA!!!!” urlò Lea per poi andare avanti seguita da Chimney e dal suo coniglietto.
“Ha detto che ci spiegherà tutto dopo…giusto?” chiese titubante Fabio, non sicuro di quello che era appena successo.
“Bhe..si…per ora pensiamo a curare Marco” disse sicura Giovanna preparando le erbe.
 
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Lea seguita da Chimney correva per il corridoio…
L’ultimo corridoio che le permetterà di raggiungere Alessia…
Alessia sto arrivando…pensò il capitano correndo più veloce che poteva.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!
 
Questo capitolo è totalmente dedicato a Lea!
È ne avremo ancora…
 
Nel prossimo Lea dovrà sbrigarsi a raggiungere Alessia prima che sia troppo tardi!
 
Alla prossima!
 
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Capitolo 19
*** Saga Skaren Morw: Farsi strada verso Alessia! Lea contro Negizu! ***


Capitolo 19 Saga Skaren Morw: Farsi strada verso Alessia! Lea contro Negizu!
 
“Alessia…DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!!” urlò Lea con tutte le sue forze ad Alessia.
“VOGLIO VIVERE!!!! PORTATEMI VIA CON VOI ATTRAVERSO GLI OCEANI!!!!” urlò Alessia disperata con tutte le sue forze e con gli occhi lucidi.
A quel punto comparve un sorriso sul volto di Lea.
“Non mi piace quel sorrisetto…” confessò Marco mentre lo spadaccino, per la prima volta, gli dava ragione.
“Kokoro! A tutta velocità! Butta giù il muro della fortezza!!!!!” urlò Lea non vedendo l’ora di salvare Alessia.
“Ai tuoi ordini capitano!” disse ridendo Kokoro.
A quel punto Kokoro manda a tutta velocità il treno mandandolo contro le mura della fortezza, distruggendole.
A quel punto, ormai dentro, la ciurma scese mentre Kokoro e Chimney rimasero dentro il treno.
“Bene ragazzi! Dividiamoci e vediamo di arrivare a modo nostro da Alessia!” ordinò Lea determinata.
“Siiiii!” disse tutta la ciurma.
“Aspettate…sarebbe il caso di rimanere assieme!” disse Mariangela, ma troppo tardi ormai la ciurma si era incamminata.
 
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Lea seguita da Chimney si incamminava verso Alessia…
“Lea secondo te riusciremo a salvare Alessia?” chiese Chimeny tenendo stretta a sè il suo coniglio.
“Certamente! Metteremo a rischio la nostra stessa vita se sarà necessario!” rispose Lea con un sorriso a trentadue denti…
“Certo che sei veramente pazza allora!” disse Negizu seduto a terra davanti a loro.
“Negizu! Tu sei il tizio che mi a spedita fuori dalla fortezza!” esclamò Lea arrabbiata.
“Si sono io e un piacere averti qui capello bianco…” disse Negizu con sorriso beffardo.
“Adesso te la vedrai con me! Mitragliatrice gum gum…in azione!!” urlò Lea correndo vero Negizu e iniziando a colpirlo con una serie di pugni.
Negizu si rialzò e contrattaccò.
Freak Duoge!” urlò Negizu lanciando a Lea una serie di sfere bianche colpendo in pieno Lea.
Nonostante ciò Lea si rialza andando verso il vice-capitano.
Calcio gum gum…in azione!!!” urlò Lea allungando la sua gamba ma purtroppo quest’ultimo schivò il suo calcio.
 
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Nel frattempo…
 
La ciurma di Lea si era incamminata, ovviamente Antonino aiutava Marco a camminare, quest’ultimo non avendo ancora le forze per reggersi da sola.
“Non c’è bisogno che tu mi tenga…posso camminare da solo…” disse Marco dolorante.
“Vorrei tanto mollati qui…però Mariangela poi mi prenderebbe a pugni..” rispose Antonino mentre continuava a camminare.
“Chissà se Lea sta bene…” disse Giovanna preoccupata mentre camminava e si guardava intorno…
“Lea se la caverà! E poi fin quando starete con il grande e fortissimo Fabio nulla potrà far paura!” disse Fabio vantandosi.
“Ragazzi state zitti! Meno parole…più fatti!” urla Mariangela, aveva voglia di picchiarli..ma non era il momento…
 
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La battaglia tra Lea e Negizu andava avanti…
Entrambi erano sfiniti…
Pugno gum gum..in azione!” urlò Lea colpendo Negizu dritto allo stomaco.
“Ahia..ragazzina pensi davvero che basti…questo?” chiese dolorante Negizu rialzandosi.
“Bhe…si!” rispose Lea con sicurezza.
“Povera sciocca…preparati! Destroit Light!” urlò Negizu lanciando un enorme sfera verso Lea.
Lea corse verso la sfera colpendola con entrambe le braccia..
La sfera era molto potente…Lea doveva riuscire a respingerla al mittente…prima che la sfera spinga lei..
“Tieni..questo regalo non mi piace!” urlò Lea rimandandogli indietro la sfera e facendola esplodere con lo stesso Negizu.
“Ahhhhh” urlò Negizu prima di essere sconfitto.
Ormai la battaglia era finita….
“Wow! Lea sei fortissima!” urlò Chimney meravigliata.
“Ihihihi…Grazie!” ringraziò Lea con un sorriso a trentadue denti stampato come al solito sul suo viso.
“Ed ora?” chiese Chimney riprendendo in braccio il suo coniglietto.
“Andiamo a salvare Alessia!” urlò Lea per poi rimettersi a correre insieme a Chimney.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi! *schiva i vari oggetti tirati verso lei*
 
Lo so…dopo giorni di assenza non avrei dovuto presentarmi con questo capitolo…non all’altezza di grandi opere!
Anche questo capitolo è dedicato a Lea!
 
Nel prossimo finalmente raggiungono Alessia!
 
Forza ciurma….ALL’ARREMBAGGIO!
Ehm…ops! Mi sono lasciata trasportare…
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 20
*** Saga Skaren Morw: La battaglia finale! ***


Capitolo 20 Saga Skaren Morw: La battaglia finale!
 
“Alessia…DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!!” urlò Lea con tutte le sue forze ad Alessia.
“VOGLIO VIVERE!!!! PORTATEMI VIA CON VOI ATTRAVERSO GLI OCEANI!!!!” urlò Alessia disperata con tutte le sue forze e con gli occhi lucidi.
A quel punto comparve un sorriso sul volto di Lea.
“Non mi piace quel sorrisetto…” confessò Marco mentre lo spadaccino, per la prima volta, gli dava ragione.
“Kokoro! A tutta velocità! Butta giù il muro della fortezza!!!!!” urlò Lea non vedendo l’ora di salvare Alessia.
“Ai tuoi ordini capitano!” disse ridendo Kokoro.
A quel punto Kokoro manda a tutta velocità il treno mandandolo contro le mura della fortezza, distruggendole.
A quel punto, ormai dentro, la ciurma scese mentre Kokoro e Chimney rimasero dentro il treno.
“Bene ragazzi! Dividiamoci e vediamo di arrivare a modo nostro da Alessia!” ordinò Lea determinata.
“Siiiii!” disse tutta la ciurma.
“Aspettate…sarebbe il caso di rimanere assieme!” disse Mariangela, ma troppo tardi ormai la ciurma si era incamminata.
 
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Lea continuava a correre, seguita da Clemney, per poi sentire dei passi dietro di loro.
Era la sua ciurma!
Mariangela, Fabio, Marco, Antonino, Giovanna…
Erano tutti li…
“Ehiiiiii!!!” urlò Lea girandosi e salutando con un sorriso enorme la ciurma.
“Lea!! Che bello sapere che stai bene!” disse Giovanna mentre la ciurma raggiungeva il suo capitano.
“Siete arrivati! Mi chiedevo che fine avreste fatto!” disse Lea con un sorriso a trentadue denti.
“IDIOTA!!!” urlò Mariangela dandole un pugno in testa, facendo cadere a terra il povero capitano.
“Ahia…Ma perché mi hai picchiata?” chiese ingenuamente Lea massaggiandosi la nuca.
“Perché sei una stupida che non riflette mai prima di agire!” le urlò contro Mariangela.
“E poi con il grandissimo Fabio non sarebbero morti di certo!” si vantò Fabio dandosi tante arie.
“Certo…a raccontare balle…” disse Marco che in quel momento si reggeva in piedi.
“Io non racconto balle!” controbattè Fabio arrabbiato.
“Vedi è già una balla!” disse con sarcasmo lo spadaccino mentre Fabio si fingeva offeso.
Era bello essere insieme alla sua ciurma…non era passato molto tempo era vero, però stare senza di loro la fa sentire triste…
Con loro c’era sempre aria di allegria, nonostante fossero in brutti momenti.
“Ragazzi..ANDIAMO A RIPRENDERCI ALESSIA!!” urlò Lea alzando le braccia al cielo.
“SI!!!” urlò la ciurma per poi insieme al capitano andare verso la prossima stanza.
 
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Erano arrivati in uno strano padiglione…
Era molto larga la stanza, inoltre era semi vuota, l’unica cosa presente erano le colonne di un color grigio pece, mentre il resto della stanza era di un color giallo oro…
La ciurma guardava la stanza, chi meravigliato, chi stupito, chi non faceva né caldo né freddo, chi gli ricordava il cibo…(non c’è bisogno spiegare chi penserebbe al cibo in un momento del genere… -.- ndA)
“Vedo che siete arrivati!” disse il capitano dei Black Fost tenendo una legata Alessia con la forza.
“Alessia!!!” urlò Lea vedendo finalmente la sua compagna.
“Capitano! Sono qui!” urlò con tutta la forza che aveva in corpo Alessia.
A quel punto Lea diventò improvvisamente seria, il suo viso venne nascosto dal suo capello e aprì bocca.
“Antonino…sai cosa fare” disse semplicemente Lea, mentre lo spadaccino si lanciò contro il capitano tagliando in mille pezzi le manette di Alessia, per poi prenderla e riportarla giù.
“Cosa!?” disse incredulo il capitano non riuscendo a credere come potesse essere accaduto.
“Pizza!” disse sorridente Lea.
“CHE DIAVOLO C’ENTRA LA PIZZA!?” urlò Mariangela dandole un pugno in testa.
“Pensavo bisognava dire le prime cose che ci venivano in mente…”si giustificò Lea sconsolata, massaggiandosi per l’ennesima volta la nuca.
“Ora mi hai stancato capello bianco! Greed Flash!” urlò il capitano per poi lanciare un raggio alla ciurma, che riuscirono a schivare il colpo all’ultimo minuto.
Tecnica a tre spade! Colpo del leone!” urlò Antonino muovendo in modo incredibile le sue tre spade per poi lanciarsi contro il capitano dei Black Fost.
Thunder Streem!” urlò Mariangela da terra, a quel punto puntò contro il capitano il suo bastone e lo colpì con delle scariche potentissime.
“Ora ti faccio vedere io! Skein Traken!” disse Marco lanciando una specie di boomerang d’aria contro il suo avversario che schivò il colpo.
“Ora tocca a me! Colpo di stella lucente! Fuoco fatuo!” urlò Fabio per poi lanciare la ‘pallottola’ che si trasformò in una fenice di fuoco andando a colpire il capitano.
“Non si tocca un membro della nostra ciurma! Ball speed!!” urlò arrabbiata Giovanna creando un enorme bolla che a velocità impressionante colpì il capitano.
“Ma la pagherai per quello che mi hai fatto passare! Gravity Fleem!!” urlò Alessia anche lei arrabbiata per poi incrociare le braccia e riempire di dolore il capitano.
“Il capitano era pieno di dolori, quando però si ritrovò davanti Lea, furiosa con lui per aver rapito Alessia.
“Ora tocca a me! Gear Second!” urlò Lea alzando il suo braccio sinistro, per poi…vederla circondata dal vapore, mentre la sua pelle era di un color rosa acceso. Si poteva notare lo sguardo serio e arrabbiato di Lea che si lanciava contro il capitano ad una velocità impressionante.
“A-aspetta! Parliamone!” supplicò il capitano disperato.
“Sei stato bravo ad ingannare quei membri della tua ciurma che eri un tipo forte..ma ora non la passerai liscia! Mitragliatrice gum gum potenziato…in azioneeeee!!!” urlò Lea lanciando contro a lui dei potenti colpi, tipici della sua tecnica, soltanto più potenti e veloci.
Ormai era finita…
La ciurma poteva lasciare Skaren Morw senza problemi…
 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
Rieccomi!!
 
Vi sono mancata??
Chiedo perdono per essermi presentata con un capitolo discreto come questo!!!!
Ma tra scuola, casa e EFP e complicata la cosa!
 
Nel prossimo si termina la saga di Skaren Morw finalmente!
Inoltre ci saranno parecchie rivelazioni…
 
Ci vediamo!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 21
*** Skaren Morw: Rivelazioni! ***


Capitolo 21 Skaren Morw: Rivelazioni!
 
La ciurma dopo aver salvato Alessia ritorna dalla vecchia Kokoro insieme a Chimney e al suo simpatico coniglietto.
Quindi salirono tutti sul treno marino per ritornare a Water Seven dove vennero accolti da Iceberg che li salutava dal porto.
Scesi giù il sindaco va loro incontro.
“Vedo che siete riusciti a salvare la vostra amica…non mi aspettavo nulla di meno da voi! Sapevo che eravate tipi in gamba!” disse Iceberg per poi scoppiare a ridere.
“Sono felice che lei abbia aiutato i miei amici nel mio salvataggio..” disse Alessia sorridendo dolcemente mentre la ciurma la guardava felice.
“SIIIIIII!!!!! C’E L’ABBIAMO FATTAAAAAAA” urlò Lea felice, beccandosi un cazzoto da parte di Mariangela.
“SMETTILA DI URLARE! NON SIAMO SORDI!!!!” la rimproverò Mariangela armai spazientita.
“Ahia! Non c’era bisogno di picchiarmi!” borbottò Lea massaggiandosi la nuca come al solito.
“Se tu la smettessi di fare la bambina non ti picchierebbe!” disse Antonino seccato della sceneggiata davanti al sindaco, a pur sempre il suo orgoglio da difendere!
“Comportati più da RAGAZZA così saresti anche carina!” la incoraggiò Marco mentre Fabio e Giovanna lo guardavano rassegnati, quello non cambiava mai…
“Sai Giovanna…le erbe che gli hai dato gli hanno fatto effetto perfettamente” commentò Fabio che si girò a fissare l’amica.
“Si lo so…però quando fa così mi pento di avergliela data..” confessò Giovanna sospirando e che andarono a fermare una possibile rissa tra il capitano, lo spadaccino e il cuoco.
 
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Più tardi…
 
Alla ciurma fu offerta un soggiorno gratuito in albergo, cosa che ovviamente non si lasciarono sfuggire…o meglio Mariangela non si lasciò sfuggire un occasione del genere trascinandosi la ciurma.
Nella stanza tutto era tranquillo.
Mariangela stava a fissare il suo Log Pose, Alessia leggeva un libro storico, Fabio sistemava le sue munizioni, Giovanna leggeva un libro di medicina, Antonino stranamente non dormiva ma stava di guardia…o meglio non dormiva perché toccava a lui stare in guardia in caso di attacco, Marco offriva bevande alle sue ‘dee’ mentre Lea, esausta dalla battaglia a Skaren Morw, faceva una bella dormita.
 Tutta quella calma fu interrotta da un botto sul muro, ovviamente la ciurma si girò a vedere la fonte del rumore, rimanendo sbigottiti.
Era Monkey D. Garp…un vice ammiraglio della Marina!
Che ci faceva li di fronte a loro?
Quando stavano per aprir bocca l’uomo si avvicinò al letto dove dormiva beatamente Lea (ma come diavolo a fatto a non svegliarsi??? O_O ndA) e la prese ‘gentilmente per il colletto della sua maglietta.
“RAZZA DI IDIOTA!! STAI A DORMIRE BEATAMENTE EH’??” le urla Garp dandole un pugno e facendo cadere a terra la ragazza che si sveglio e fissò l’uomo.
“Nonno!? Che diavolo ci fai tu qui?????” chiese sorpresa e spaventata Lea, ricordava ancora bene i pugni che quell’uomo le dava da piccola, chi se lo dimenticava più!
“NONNOOOOOOOO??????” chiese la ciurma stupefatta, il loro capitano aveva chiamato Garp nonno, questo voleva dire che Lea era nipote di un vice ammiraglio!
“Alla fine sei diventata veramente una pirata eh!? Tu dovevi entrare nella Marina!” disse furioso Garp mentre la nipote lo guardava male.
“IO NON VOGLIO DIVENTARE UNA MARINA MA DIVENTERO LA REGINA DEI PIRATIIIII” urlò Lea ricevendo gli sguardi terrorizzati della ciurma mentre l’uomo stava diventando rosso dalla rabbia.
“AH SI!? VEDREMO SE VORRAI ANCORA DIVENTARLO DOPO AVERTI PRESO A PUGNI!!” disse Garp prendendo la nipote ed iniziando a picchiarla.
La ciurma e i Marine si guardarono rassegnati, dovevano intervenire in una lite di famiglia?
Tutti rimanevano a fissare il vice ammiraglio che picchiava pesantemente il povero capitano, che cercava di liberarsi alla sua stretta.
L’attenzione si spostò su uno dei Marine.
“Vice ammiraglio? È il muro?” chiese la recluta mentre il vice ammiraglio parve pensarci su.
“Riparatela!” rispose semplicemente Garp ricevendo le occhiatacce dei Marine.
“MA LA DISTRUTTO LEI!!! UNA SECONDA VOLTA!!!!” urlarono tutti i Marine verso il loro ammiraglio, la ciurma guardava sbigottita i Marine che nonostante provassero ammirazione per il vice ammiraglio, lo trattassero nello stesso modo che loro trattavano il loro capitano, a quanto pare essere stupidi era di famiglia…
 
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Dopo le ramanzine dei Marine al vice ammiraglio, tutti, Garp compreso, si misero a sistemare il muro.
Mentre sistemavano Garp prese parola, rompendo quel silenzio imbarazzante.
“Sai ho saputo che hai incontrato tuo padre Lea..” disse Garp attirando l’attenzione di tutta la ciurma.
“Un padre? Cos’è? Non sapevo di averne uno…” confessò Lea guardando il nonno, un po’ confusa.
“Tuo padre si chiama Dragon…Dragon il rivoluzionario..” disse Garp riuscendo ad assetare la curiosità della nipote, mentre tutti guardavano stupefatti il vice ammiraglio esclamando “COOOOOSSSSSAAAAA???”
“Che c’è? Perché reagite così?” chiese Lea confusa dalla reazione della sua ciurma.
“Lea…tuo padre è un uomo semplicemente straordinario…” disse Mariangela lasciando ancora più confusa il povero capitano.
“Inoltre….hai un fratello maggiore” aggiunse Garp ignorando tutti che stavano sclerando dalla sorpresa.
“Un fratello??? Davvero??? Chi???” chiese euforica Lea, non vedeva l’ora di sapere chi era l’altro suo fratellone…
“Credo tu lo conosca già…si chiama Rufy…Monkey D. Rufy detto capello di paglia” concluse Garp, lasciando sorpresa Lea mentre tutto il resto della ciurma e tutti i marine osservavano Lea con gli occhi fuori dalle orbite.
“Aspetta! Ma non è il fratellino di Ace?” chiese Giovanna attirando l’attenzione della ciurma.
“è vero! Quindi anche Ace è fratello di Lea?” chiese Fabio a quel punto, ormai tutto era nel caos più totale.
“Perfetto! Ci mancava un esercito di stupidi senza cervello come Lea!” disse Antonino annoiato.
“Soprattutto se sono fogne senza fondo come lei!” aggiunse Marco che rabbrividiva all’idea.
“E soprattutto che fanno perdere la pazienza a noi povere navigatrici!” concluse Mariangela nervosa all’idea di conoscere Rufy, praticamente la versione maschile di Lea.
“Su avanti! Bisogna essere ottimisti” provò Alessia  risollevare il morale della ciurma, purtroppo senza successo.
“Ragazzi il Log Pose si è magnetizzato!” disse all’improvviso Mariangela girandosi di scatto verso la ciurma, che ovviamente si alzarono dai propri posti per prepararsi al gran momento.
 
NOTE DELL’AUTRCIE:
 
Eccomi tornata dopo secolissimissimissimi(?) anni ancor da far luce!
 
In questo cappy ci saranno parecchie rivelazioni ed inoltre l’annuncio alla partenza della ciurma!
 
Nel prossim capitolo un nuovo membro si aggiunge alla ciurma di Lea! Volete sapere chi? Scopritelo con noi!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 22
*** Skaren Morw: Un nuovo compagno nella ciurma! ***


Capitolo 22 Skaren Morw: Un nuovo compagno nella ciurma!
 
Dopo le scioccanti rivelazioni di Garp, il log pose si era magnetizzato, segno che la ciurma sarebbe salpata presto.
Avrebbero chiacchierato più che volentieri con Garp ma doveva terminare le riparazioni del muro, quindi la ciurma si diresse al porto.
Pensando di trovare la nave in uno stato orribile rimasero tutti sorpresi.
La nave non era solo in ottime condizioni, ma era stata privata dei danni causati dall’inizio del loro viaggio!
Si avvicinò un ragazzo.
Sembrava molto giovane, aveva dei capelli color rosso fuoco e occhi color nero pece.
Era abbastanza alto, indossava una camicia bianca e dei pantaloni bianchi, con scarpe rosse.
“Mi sono occupato della nave durante la vostra assenza” esclamò il rosso andando davanti al capitano.
A quel punto Mariangela le diede una gomitata come per dire ‘ringrazialo da parte di tutti noi’, così Lea prese la parola.
“Grazie di cuore! A nome della mia ciurma ti siamo grati!” disse Lea con un sorriso a trentadue denti.
“è di che? Ho fatto semplicemente il mio lavoro!” disse il ragazzo sorridendole.
“Vorresti entrare nella mia ciurma?” gli chiese Lea on un sorrisone stampato sul volto, beccandosi un pugno da parte di Mariangela e un calcio da parte di Marco.
“Quante volte ti abbiamo detto di non invitare il primo che ti passa per la testa!?” dissero in coro Mariangela e Marco arrabbiati mentre il capitano si massaggiava la testa dolorante.
“Solita storia..” commentò Antonino stufo di vedere le solite sceneggiate appoggiato da Fabio e Giovanna.
“Se solo Lea non invitasse chiunque nella ciurma non ci sarebbero problemi..” confessò Giovanna timidamente mentre giocherellava con i pollici.
“Bhe in tal caso non sarebbe il nostro capitano, no?” chiese Alessia con tono rassicurante tenendo le braccia incrociate.
“Infatti! È quello che intendeva il grande Fabio!” si vantò Fabio cominciando a delirare cose assurde, che ovviamente Giovanna ascoltava con attenzione.
“Va bene accetto!” disse il ragazzo, attirando l’attenzione dell’intera ciurma.
“Che bellooooooo! Come ti chiami??” chiese Lea euforica muovendo le braccia come una pazza.
“Mi chiamo Roberto, piacere di conoscervi!” si presentò Roberto sorridendo a tutti i presenti, in particolare alle ragazze.
“Sembra un tipo abbastanza normale!” commentò Mariangela, stupita dall’educazione del ragazzo.
“Abbiamo il nostro carpentiere!” esclamò Lea soddisfatta, come se avesse fatto chissà quale impresa.
Mentre Lea era rivolta verso il resto della ciurma, delle mani le toccarono il sedere, cosa che tutta la ciurma notò.
Era Roberto.
“Ma si può sapere che fai?” chiese semplicemente Lea ignorando il significato di quella mossa, cosa che fu capito dall’intera ciurma.
La navigatrice gli diede un pugno in piena faccia.
“MA TU SEI UN PERVERTITO!” urlò Mariangela mettendosi davanti al capitano ancora confusa.
“Mariangela…che significa pervertito?” chiese Lea ingenuamente.
“Lasciamo perdere…” concluse Mariangela rassegnata all’evidente stupidità del suo capitano.
Il resto della ciurma guardava la scena perplessa…
“Allora adesso abbiamo un carpentiere pervertito…” commentò Antonino non stupito della cosa, a quante ne ha viste con quella ciurma, anche il più strambo gli sembrerebbe normale.
“Come si è permesso!? Va bene che Lea è un pozzo senza fondo ma non si dovrebbe permettere una cose del genere!!” disse infuriato Marco appoggiato da Fabio e Giovanna.
“Inoltre a preso il tuo ruolo di pervertito..” disse Antonino sghignazzando.
“Infatt…aspetta! Io non sono un pervertito ma un gentiluomo! Non mi abbasserei mai ad una cosa del genere!” dichiarò Marco infuriato con lo spadaccino.
“Certo…stupido di un cuoco..” rispondeva Antonino continuando a provocarlo.
“ZITTO STUPIDO SPADACCINO IGNORANTE!!” gli urlò Marco avendo perso la pazienza andando davanti al diretto interessato.
“ZITTO STUPIDO CUOCO DON GIOVANNI!” gli urlò allo stesso modo Antonino leggermente incavolato.
“Eccoli che ricominciano..” commentò Fabio fissando i due litigare, ormai rassegnato.
“Le cose si movimenteranno d’ora in poi..” disse Alessia sorridendo attirando l’attenzione del medico.
“Che intenderesti dire?” chiese Giovanna confusa, sistemandosi nel frattempo la sua acconciatura.
“Che con l’arrivo di Roberto di certo non ci si potrà annoiare! Non che prima ci si annoiava ovviamente!” spiegò Alessia strappando un sorriso alla bambina.
“Hai ragione!” disse semplicemente Giovanna per poi guardare il capitano.
“RAGAZZI!! SI SALPAAAAAAA” urlò Lea per poi salire sulla nave, seguita ovviamente dalla ciurma.
La nave salpò e mentre si allontanava, l’intera ciurma salutava i carpentieri, Iceberg, Kokoro e la piccola Chimney.
Almeno finchè non sparirono dal loro raggio visivo..
 
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Le cose sulla Geind erano tornate alla normalità…
Mariangela dava un occhiata alle mappe;
Marco cucinava;
Giovanna sistemava le sue medicine, in ordine alfabetico;
Fabio stava pescando insieme a Lea;
Antonino…stava facendo un pisolino;
Alessia stava leggendo un libro, come al solito;
Roberto invece dava un occhiata che la nave fosse in perfetto stato…
Un nuovo compagno di avventure…
Una nuova rotta stava aspettando loro.
 
NOTE DELL’AUTRICE NON TANTO SANA DI MENTE:
 
Eccomi qui!
 
In questo cappy vediamo l’entrata in scena del carpentiere di bordo!
Vi aspettavate un tipo come Franky eh?
Ed invece no! Ci tenevo troppo a mettere un pervertito nella ciurma!
 
Nel prossimo capitolo inizia una nuova saga!
Ovviamente nel prossimo capitolo sarà spiegato la prossima rotta!
 
Alla prossima miei pazzi(?) amici e lettori!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 23
*** Saga Sabody: Grandi notizie! Prossima tappa! ***


Capitolo 23 Saga Sabody: Grandi notizie! Prossima tappa!
 
Nella Geind tutto procedeva tranquillamente.
Fabio e Giovanna si erano messi a giocare a carte.
Mariangela dava un occhiata al giornale del mattino, arrivato in prima mattinata.
Alessia leggeva i suoi soliti libri mentre Marco, come al solito, le faceva la corte offrendole del thè.
Antonino era di turno sull’albero maestro, riempito dalle raccomandazioni di Roberto.
Era passata una settimana da quando erano in viaggio, ovviamente non avendo ancora una metà.
Lea stava sopra la testa della sua ormai fidata aquila, ripensava a quello che ultimamente era accaduto.
Avevano visitato Water Seven, la città dei carpentieri…avevano conosciuto tanti amici…i carpentieri, il sindaco Iceberg, la vecchia Kokoro, la piccola Chimney col suo fidato coniglietto…avevano rapito Alessia…sono andati a salvarla, combattendo duramente contro una ciurma di pirati molto potenti, guidati dall’inganno di un capitano bravo soltanto a parole…erano tornatati a Water Seven…avevano conosciuto e reclutato Roberto, il loro nuovo e buffo carpentiere…ma adesso dov’erano diretti?
Fino a quel momento non se ne era mai preoccupata, lasciava decidere Mariangela sulla rotta da seguire e una volta scelta, la navigatrice veniva da lei per informarla sui dettagli.
Qualcosa le si era accesso nel profondo.
Sarà per le tante rivelazioni?
Monkey D. Rufy era il suo fratellone…ma cosa sapeva di lui?
Lea voleva sapere tutto su di lui…voleva conoscerlo…voleva conoscere la sua ciurma…i suoi gusti, se anche lui ama la carne…se spesso si ritira anche lui in momenti di riflessione…se non gli è mai capitato di sentirsi…inutile.
Quando Alessia era stata rapita era proprio così che si sentiva…inutile.
Talmente inutile da non riuscire a salvarla…
Ebbene si, Makarai D. Lea, la temutissima ragazza di gomma che era sfuggita senza timore alla marina, in quel momento aveva…paura.
Paura di fallire…di non riuscire a salvarla…paura di non riuscire a proteggere la sua ciurma…
Da lontano, tutta la ciurma la fissava sconsolata.
Sapevano bene che se il loro capitano stava a fissare l’oceano, c’era qualcosa che la turbava.
Roberto guardava la scena un po’ confuso.
Era nella ciurma da una settimana e quindi non era affatto abituato a questi momenti di riflessione del capitano.
“Quindi…Lea in certe occasioni si ritira nei suoi pensieri?” chiese stranito Roberto attirando l’attenzione di tutta la ciurma.
“Si, esatto…” rispose Mariangela pensierosa, mentre il suo sguardo era rivolto al capitano.
“Ma cosa c’è di strano?” chiese confuso Roberto, ritrovandosi gli sguardi comprensivi della ciurma, dopo tutto lui era nuovo quindi era comprensibile la sua confusione.
“Roberto, i momenti in cui il capitano si ritira in riflessione e sempre perché a dei dubbi che la tormentano…e questo la rende pensierosa e con la testa fra le nuvole…non l’allegra e golosona capitano che conosciamo noi…che hai conosciuto tu..” spiegò Alessia con un sorriso comprensivo e triste allo stesso tempo.
“Ora capisco..” disse Roberto ripensando alle parole dell’archeologa, per poi rivolgere uno sguardo al capitano.
“Ma cosa sarà successo da portarla a stare così?” chiese Antonino seccato, neanche a lui piaceva quando lei era in queste condizioni.
“Forse hai fatto qualcosa TU caro spadaccino ignorante!” lo aggredì Marco accendendosi una sigaretta, mentre lo spadaccino si era innervosito.
“COSA HAI DETTO STUPIDO CUOCO!?” gli urlò Antonino dopo che la sua pazienza era andata a fars benedire.
“SEI PURE SORDO IDIOTA!?” ribattè Marco anche lui arrabbiato mentre preparava un calcio.
“La volete smettere! Non mi sembra il momento di litigare!” disse Fabio arrabbiato, mettendosi in mezzo ai due.
“Io sono preoccupata per Lea…” confessò Giovanna piagnucolando un po’, rimaneva pur sempre una bambina…
“Beh per farla tornare con i piedi per terra le basterà un…LEA IL PRANZO È PRONTO!!!” urlò Marco, per poi ritrovarsi un affamata capitano alle costole.
“PRANZO!? DOVE!?” chiese eccitata Lea mentre tutti si rassegnavano, dovevano ricorrere al suo stomaco per farla tornare come sempre?
“Visto che c’è il pranzo potrò approfittarne per parlarvi della nostra prossima meta” disse Mariangela attirandosi l’attenzione di tutti i presenti.
“EVVAIIIIII” urlò Lea con l’aqualina in bocca, mentre marciavano verso la sala da pranzo.
 
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In sala da pranzo, dopo aver pranzato, la ciurma era attenta e fissava il navigatore, aspettando una sua parola.
“Bene sapete perché vi ho chiesto di rimanere qui…” iniziò Mariangela seria per poi sentirsi una voce familiare.
“Perché si mangia??” chiese Lea con una voce squillante ed ingenua mentre il resto della ciurma faceva una caduta stile anime.
“HAI GIA MANGIATO!!!” gli urlò la ciurma mentre Mariangela le dava un pugno in testa.
Mentre tutti la sgridavano, poterono sentire Mariangela urlare, cosa che preoccupò tutta la ciurma.
“Cose successo, mia dolcissima Mariangela??” chiese Marco preoccupato, mentre la ciurma fissava interrogativa la navigatrice.
“Qualcuno mi a palpato il sedere!” affermò Mariangela rossa in volto mentre poco distante Roberto ridacchiava.
“Roberto!!!!” urlò tutta la ciurma sconcertata dall’azione del carpentiere.
“PERVERTITO!!!” urlò Mariangela tirandogli un paio di pugni belli carichi di rabbia, lasciando il carpentiere K.O.
“Ma dove siamo diretti?” chiese tranquillamente Lea come se nulla fosse accaduto.
“Beh…più che altro volevo mostrarvi…questo” disse Mariangela mettendo sul tavolo un giornale.
Lea prese il giornale e cominciò a leggerlo ad alta voce.
La ciurma di cappello di paglia è stata avvistata alle isole Sabody, grande opportunità per la marina.
“Mio fratello…a Sabody?” chiese Lea nascondendo il volto sotto il suo fidato cappello.
“Lea…” disse Mariangela sconsolata, forse non era il caso di mostrare il giornale…
“Andremo a Sabody” annunciò Lea seria, tutta la ciurma fissò il capitano incuriosita da tale decisione.
“Vuoi incontrare Rufy vero?” chiese Antonino divertito, appoggiato al muro della sala con le braccia incrociate sul petto.
“Ovvio!” affermò Lea determinata mentre la ciurma sorrideva, il loro capitano non cambierà mai…
“Bhe ci vorrebbe un po’ di tempo…ma potremmo arrivarci…la strada però è lunga…” spiegò Mariangela mentre ormai il capitano neanche ascoltava più.
“TUTTA DRITTA PER SABODY!!!!” urlò Lea con le braccia su nel cielo mentre tutti si rassegnavano e dissero “SIIIIII!!”.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE PAZZOIDE(Chi diavolo l’ha scritto!? ndA) (ihihihih ndRufy+Lea) (ASPETTATE CHE VI PRENDOOOOO ndA)
 
Rieccomi tornata!
Eccovi il primo capitolo della nuova saga^^
Vi annuncio che questa saga sarà abbastanza lunga, contando il viaggio che sarà lungo, le lotte che faranno e…(Rufy e Lea mi fanno le boccacce)….UNA POSSIBILE MORTE DEI MEMBRI DEL CAST!!! *seguo Lea e Rufy armata di spada ricoperta di algamatolite*
 
Mariangela(autrice): Ehm…sarà meglio che concluda io…prima di tutto..Salve! io sono Mariangela! Non quella della storia ma la collaboratrice (e sottoposta XD) di Kairi! Sono io che mi occupo delle pubblicazioni, ma per il resto fa Kairi! KAIRIIIII!
 
Kairifenicia96+Mariangela: Alla prossima!!!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 24
*** Saga Sabody: Arrivo a Illusion Island! ***


Capitolo 24 Saga Sabody: Arrivo a Illusion Island!
 
Erano passati 3 giorni da quando avevano deciso la prossima tappa e tutti facevano tranquillamente le loro mansioni.
Lea era uscita dalla cucina e si dirigeva a vedere che combinavano i membri della sua ciurma.
La prima a cui fa visita è Giovanna.
La bambina stava facendo dei piccoli esperimenti con le fiale nella speranza di creare nuove cure, nel frattempo il capitano le si era messa dietro fissando incuriosita il lavoro del medico.
“Che combini Giovanna??” chiese Lea col solito sorriso e facendo saltare in aria dalla paura il povero medico.
“Lea! Mi hai fatta venire un colpo! Potresti evitare di comparire all’improvviso?” chiese Giovanna dopo aver preso un bel respiro profondo per così riprendersi dallo spavento.
“Scusa ma ero curiosa di sapere che combinavi!” rispose sinceramente la ragazza con un sorriso a trentadue denti mentre la bambina sospirò rassegnata.
“Stavo cercando di creare nuove cure…” spiegò Giovanna mentre ogni tanto dava un occhiata alla fialetta, cosa che non sfuggì alla mora.
“Ahhhhhh! Capito! Allora vado a vedere che combinano gli altri!” disse Lea correndo come un razzo fuori dall’infermeria, lasciando perplessa il medico.
 
                         ---------------------
 
La mora corse come un razzo verso la biblioteca, stanza preferita da Alessia.
L’archeologa stava leggendo dei libri e li metteva in ordine alfabetico.
La mora entrò nella stanza come un razzo, mentre la donna continuava a leggere tranquillamente visto che il caos che la giovane capitano creava era davvero una cosa quotidiana nella nave.
“ALESSIAAAAA! CHE COMBINI?????” urlò Lea sorridente andando d’avanti alla donna che smise di leggere e si voltò verso la mora.
“Stavo leggendo un libro di archeologia…vuoi leggere qualcosa anche tu?” chiese Alessia sorridendole mentre la mora, alla sola idea di leggere, fece una smorfia di disappunto.
“No grazie! Non mi piace leggere!” rispose Lea convinta mentre la donna si lasciò sfuggire una risata.
“Ed io per un attimo stavo per pensare che non sapessi leggere…” commentò Alessia continuando a ridere mentre la mora gonfiò le guancie offesa e girarsi dall’altra parte.
“Io so leggere…” borbottò Lea ancora offesa mentre l’archeologa la fissa sorridente.
Lea sembrava davvero una bimba di 5 anni quando si comportava così, ed era piuttosto tenera.
“Comunque non si alza la voce in biblioteca…se per esempio c’erano Giovanna, Roberto oppure Fabio che stavano dando un’occhiata a qualche libro, non pensi che si sarebbero infastiditi?” domandò Alessia mentre la mora ci ripensò un attimo per poi tornare alla solita espressione sorridente.
“CERTO!!! ANDRO A VEDERE CHE COMBINANO ROBBERTO E FABIO!!!” urlò Lea decisa per poi ricominciare a correre via per la stanza mentre la donna dopo averci riso su riprese la lettura.
 
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La ragazza si diresse verso il ponte, infatti il carpentiere ed il cecchino stavano dando un’occhiata all’albero maestro, volevano assicurarsi che non avesse danni seri.
I due continuavano a lavorare quando arrivò come un razzo la giovane capitano.
“ROBERTOOOOO! FABIOOOOOO!” urlò la ragazza entusiasta mentre arrivava davanti ai due.
“Ciao Lea! Ma che diavolo fai?” chiese Fabio mentre la ragazza le si postò davanti.
“Vedo che combinate tutti voi! E voi?” chiese Lea allegramente mentre dietro di lei c’era Roberto, pronto ad aggredirla con una delle sue solite scenate, che si beccò un martello da parte di Fabio, solo allora la ragazza notò il carpentiere.
“ROBERTO SEI UN PERVERTITO!!” gli urlò Fabio mentre il diretto interessato era K.O. mentre la mora rideva di cuore, quelle erano scene che non si sarebbe persa per nulla al mondo.
“Allora che combinate?” domandò Lea come se nulla fosse successo mentre il cecchino diede un’ultima occhiata allo svenuto Roberto per poi risponderle.
“Stavamo dando un’occhiata all’albero maestro e….” Fabio non riuscì a finire che Mariangela gettò fuori dalla cucina Marco e Antonino che stavano avendo un’altra delle loro dispute.
“Uffaaaa! Mi sono persa una delle litigate di Antonino e Marco????” chiese sconsolata Lea mentre Mariangela preferì ignorare la domanda della ragazza.
“Sono venuta ad informarvi che la nave si sta apportando ad un isola chiamata Illusion Island” li informò Mariangela mentre arrivarono anche Giovanna e Alessia, Roberto si era ripreso, Marco e Antonino si erano rialzati da terra diventando seri.
“Illusion Island?” ripetè Antonino sistemandosi le spade nella cintura.
“è un isola inesplorata ma abitata” spiegò Mariangela mentre il capitano aveva già le scintille negli occhi.
“Ho una bruttissima sensazione” disse titubante Roberto appoggiato da Fabio e Giovanna.
“ANDIAMO A ILLUSION ISLANDDDDDDD” urlò Lea mentre tutti si rassegnavano, quando il capitano decideva qualcosa era un ordine da portare a termine.
“Speriamo che non accada nulla di preoccupante” disse Antonino sospettoso, c’era qualcosa su quell’isola che non gli piaceva…
Ormai l’isola era davanti alla ciurma…
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Benvenudo amigo mio!!
 
Mariangela(autrice): …che diavolo avresti detto?
 
Ho salutato in spagnolo!
 
Mariangela(autrice): non ti è venuto affatto bene…anzi è venuto malissimo!
 
Tu sapresti fare di meglio?
 
Mariangela(autrice): Ciertamente, mi querido autor! Pero he estudiado clases particulares de español, así que no puedo competir conmigo!
 
O_O
Cazzo hai detto???
 
Mariangela(autrice): è spagnolo ignorante! Ogni tanto fa bene fare le lezioni private di spagnolo...
 
Va bene!! Ho capito! ><
Nel prossimo capitolo la nostra sgangherata ciurma esplorerà la misteriosa isola!
 
Mariangela(autrice): Non mancate al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96+Mariangela(autrice): ALLA PROSSIMA!!!
 
Kairifenicia96

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Capitolo 25
*** Saga Sabody: Misteri da svelare! ***


Capitolo 25 Saga Sabody: Misteri da svelare!
 
La Geind era ormai apportata al porto, la ciurma era giunta nella misteriosa isola dove c’era una cittadina.
Per essere una città era piuttosto strana.
Attorno alla cittadina c’era un muro di nebbia, le nuvole erano grigie e gli alberi avevano una forma strana..
Le casate avevano delle mura di color grigio mentre i tetti erano di un insolito blu notte, persino i manifesti, i cartelloni...erano tutti o grigi oppure neri.
La ciurma fissava il luogo con uno sguardo perplesso, chiedendosi che razza di luogo fossero finiti mentre Lea fissava la città con occhi luccicanti.
“WOOOOOOW! QUESTO POSTO E FUORI DAL COMUNE!” disse Lea sbalordita e con il suo solito sorriso mentre i suoi capelli mori le finirono sulla fronte, infatti andando qua e là per la nave le aveva scombusolato tutti capelli.
“Calmati Lea! Piuttosto pensa a sistemarti i capelli!” la rimproverò Mariangela mentre la mora seguì l’ordine della navigatrice.
“Lea se vuoi ti sistemo io i capelli...” disse Roberto con il solito sgardo perverso mentre si avviava verso il capitano, ricevendo però un pugno dalla navigatrice e un calcio dal cuoco.
“SMETTILA DI IMPORTUNARE IL CAPITANO!!!” gli urlarono Mariangela e Marco con i denti da squalo mentre tutti fissavano la scena rassegnati e Lea la seguiva divertita, pensando fosse un nuovo gioco.
“Certo che il carpentiere è più pervertito di te stupido cuoco...” disse Antonino divertito mentre stava con le braccia incrociate ed era rivolto verso il cuoco mentre tutti seguivano la scena.
“COME HAI DETTO STUPIDO SPADACCINO!?” disse Marco circondato da un aura di fuoco, stessa cosa per Antonino, offeso per l’insulto ricevuto.
“SEI ANCHE SORDO DANNATO CUOCO!?” urlò Antonino avvicinandosi minacciosamente al cuoco mentre il capitano seguiva interessata la possibile rissa, dimenticandosi del resto.
“Chissà se in questa città ci sono dei bravi medici...” disse Giovanna guardandosi intorno incuriosita  mentre Alessia le stava vicina.
“Io spero di trovare una biblioteca” disse Alessia stando vicina alla bambina e sorridendole.
“Io vorrei trovare de pezzi utili per una eventuale riparazione della nave” disse Roberto che ancora fissava lo spadaccino e il cuoco litigare, un pò allibito.
“Io cercherò in negozii delle munizioni per la mia fionda!” disse Fabio mostrando orgoglioso la sua fionda.
“Io cercherò delle mappe dell’isola...potranno esserci utili” disse Mariangela ma con un tic all’occhio destro, ormai scocciata dalla lite fra Marco e Antonino.
“Io invece cercherò un ristorante” disse Lea con un sorrisone a trentadue denti, beccandosi un pugno in testa da parte della navigatrice.
“POSSIBILE CHE TU DEBBA PENSARE SEMPRE AL CIBO!?” disse infuriata Mariangela che ormai aveva sorpassato il limite della sopportazione umana.
“Ma perchè te la prendi con me...” piagnucolò Lea massaggiandosi la nuca dolorante, seduta con le gambe incrociate.
“IO NON MI ABBASSO HAI TUOI LIVELLI STUPIDO SPADACCINO IGNORANTE!” gli urlò ancora Marco mentre ormai stavano per combattere fra loro, e mentre Antonino stava er fare qualcosa, arrivò una ragazza che attirò l’attenzione di tutti, specialmente di Marco.
“Salve a tutti” disse la ragazza sorridendo benevola mentre tutti sorridevano felici dell’accoglienza.
“Salve dolce fancuilla!” disse Marco con gli occhi a forma di cuore mentre Giovanna lo trascinava via per l’orecchio.
“Salve! Io sono Lea, il capitano di questa ciurma!” disse Lea sorridente mentre la ragazza la fissava incuriosita, quando venne attirata l’attenzione sul rosso.
“Salve fanciulla....scusi per il disturbo ma mi vorrebbe mostrare le sue mutan....” Roberto non riuscì a finire la domanda che si beccò in testa una scarpa di Mariangela, abbastanza infuriata.
“BRUTTO PERVERTITO DEVI SMETTERLA DI FARE COSI” disse Mariangela trascinando via Roberto, tirandogli il collo.
“Ma......il vostro amico fa sempre così?” chiese la ragazza perplessa indicando il carpentiere che veniva trascinato via.
“Si non farci caso” disse la ciurma con una smorfia rassegnata, tranquillizando la ragazza.
La ragazza aveva dei bei capelli viola scuro, lunghi e ondulati, indossava un abito da contadinella di color blu notte, perfetta abinazione con i tetti delle case, aveva dei occhi color violetto, e mostrava un sorriso dolce e sereno.
“Io mi presento, sono Giuly e faccio la cameriera per il bar di mio padre...” disse Giuly accendendo il volto della giovane capitano che correva come una furia davanti alla giovane.
“Hai detto bar???? Accettiamo volentieri!” disse Lea con l’aqualina in bocca mentre la ciurma si rassegnava all’idea di far cambiare idea al loro capitano, tanto non avrebbe dato ascolto…
         
                            ----------------------------
 
La ciurma ormai dentro al bar aveva ordinato e si godeva il proprio cibo, mentre per quanto riguardava Lea…
La giovane capitano stava a ordinare continuamente cibo per riempisci lo stomaco mentre la navigatrice la riprendeva dicendole di non ordine troppo cibo, ovviamente senza essere ascoltata.
Marco e Antonino continuavano a litigare fra loro a causa del cibo, arrivando a tirarsi i capelli fra loro.
Giovanna mangiava tranquillamente mentre dialogava con Alessia che la incoraggiava a finire il proprio cibo senza troppa fretta.
Fabio e Roberto parlavano della nave mentre mangiavano, ovviamente il rosso andava a sbirciare sotto le gonne delle cameriere venendo ripreso dal cecchino.
Il padre di Giuly fissò la strana ciurma allibito per poi fissare la figlia.
“Ma che razza di ciurma mi hai portato al bar?” chiese il padre ancora sotto shock mentre la figlia sorrideva imbarazzata.
“Ecco…” non sapeva cosa rispondere Giuly ovviamente, dato che non conosceva bene la ciurma e quindi non sapeva nemmeno che il capitano della nave era uno stomaco senza fondo..
Mentre tutti finivano di mangiare, Alessia fissava il cielo cupo.
Quell’isola aveva sicuramente qualcosa di strano…sin dal primo momento in cui era arrivata aveva avuto quella sensazione…
‘Meglio stare attenti…dopo mangiato andrò a cercae una biblioteca per riuscire a capire come mai quest’isola è così strana…’ pensò Alessia tornando a mangiare.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Sono tornata miseri mortali!
 
Tutti: EHI!!!
 
Ops! Scusate eheheheh^^”
In questo capitolo la ciurma incontra Giuly una normalissima cameriera abitante del luogo che a la sfor…..ehm fortuna di incontrare la nostra ciurma! *risata nervosa*
 
Nel prossimo capitolo farò un Extra!
Intervisterò Lea e Rufy! Ovviamente voi recensori dovete mandarmi TAAAANTE domande, se nò non è potrò far nulla ehehehe
^^ aspetto le vostre recensione e ci vediamo al prossimo capitolo!
 
Kairifenicia96

 

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Capitolo 26
*** Saga Sabody: Il mistero si infittisce ***


Capitolo 26 Saga Sabody: Il mistero si infittisce
 
La ciurma dopo aver pranzato al bar del padre di Giuly, uscì soddisfatta dal posto, seguiti dalla ragazza.
“Bene, sarà meglio dividersi e prepararci per il prossimo viaggio” disse Mariangela mentre, Marco annuiva con gli occhi a forma di cuore e Roberto aveva ancora i bernoccoli ricevuti da Fabio durante il pranzo.
“Io e Fabio andremo a dare un occhiata all’armeria” disse Antonino impassibile mentre Fabio annuiva convinto.
“Io e Giovanna allora andremo in biblioteca” disse tranquillamente Alessia mentre Giovanna era molto felice della scelta.
“Io e Roberto allora andremo a fare la spesa e prendere dei pezzi per la nave” disse Marco accendendosi la sigaretta mentre Roberto sembrava infastidito per la cosa.
“Allora rimaniamo io e Lea…” sospirò Mariangela mentre la ragazza dai capelli viola si avvicinò al gruppo, mantenendosi dolce e gentile.
“Capitano Lea…può venire con me, per favore?” chiese Giuly mentre tutti erano interrogativi, chiedendosi il motivo di tale richiesta.
“Come mai scusa?” chiese Lea mentre tutti la fissavano increduli, una volta tanto fa domande sensate!
“C’è una persona che vuole conoscerla…sarebbe disposta a fargli questo piacere?” chiese gentilmente Giuly mentre tutti si fissavano un tantino confusi.
“C’è qualche trucco sotto per caso?” chiese Antonino che si mise sulla difensiva, cosa che sembrò spaventare la fanciulla.
“Cosa? Assolutamente no! Non farei mai una cosa simile!” rispose Giuly terribilmente spaventata dalla reazione dello spadaccino, ricevendo lo sguardo furioso di Marco.
“Non lo sai che non si tratta MAI male una fanciulla innocente!?” gli urlò Marco arrabbiato, facendo arrabbiare lo spadaccino.
“Scusami tanto se mi preoccupo per l’incolumità del mio capitano!” gli rinfacciò Antonino, riprendendo una lite, per poi venire ripresi da Mariangela.
“Va bene!” rispose semplicemente Lea, ignorando i membri della ciurma che sembravano un po’ presi dalla lite fra il cuoco e lo spadaccino.
“Davvero?” chiese sorpresa Giuly, ricevendo un mega-sorrisone da Lea.
“Ovvio! Ci hai offerto del cibo, quindi non puoi essere cattiva!” le rispose allegra Lea mentre tutti sospirarono e cominciarono ad andare per la città.
“Lea io vado a cercare delle mappe, stai attenta a non attirare troppo l’attenzione!” le raccomandò Mariangela prima di andarsene anche lei.
“Tranquilla! Andrà tutto bene” le rispose Lea mentre salutava la navigatrice e si mise in cammino con Giuly.
 
                                  --------------
 
Antonino e Fabio
 
Lo spadaccino e il cecchino erano arrivati all’armeria, iniziarono a guardare un po’ le spade, mentre il negoziante li guardava aspettando un loro acquisto.
“Allora Antonino ti interessa qualcosa?” chiese Fabio mentre dava un occhiata alle fionde e alle munizioni.
“Ancora no…spero proprio che ci siano spade migliori di queste scadenti..” disse Antonino mentre guardava con attenzione ogni spada del negozio, mentre il negoziante il fissava con un enorme gocciolone in testa.
 
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Marco e Roberto
 
Il cuoco e il carpentiere giravano per i vari negozi di alimentari, cercando di prendere cibo di ottima qualità, cosa non molto facile.
“Ehi Marco…non ti sembra un po’ strana come cosa?” chiese perplesso Roberto mentre il cuoco annuiva.
“A parte il bar del padre di Giuly, negli altri negozi il cibo, nonostante abbia un ottimo aspetto, già dall’odore e dalla morbidezza…sembrano marci” rispose Marco molto serio, qualcosa non andava bene in quella città, aveva avuto quell’impressione allo sbarco e in quel momento l’aveva di nuovo.
“Secondo te, vale la stessa cosa con i pezzi per le navi?” gli venne da chiede Roberto mentre Marco lo fissò.
“Non saprei, andiamo a vedere” rispose Marco serio, per poi assieme al carpentiere, andare nei vari negozi per navi.
 
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Mariangela
 
La navigatrice stava dando un occhiata alle cartine, però qualcosa non le andava per il verso giusto.
Stranamente di cartine dell’isola, c’erano solo quelle di 50 anni prima e nessuna ai loro giorni, cosa che la insospettì.
La navigatrice stava dando un occhiate alle varie mappe, confrontandone con quelle che aveva lei, mentre uno sguardo sconcertato apparve nel volto.
“In che razza di situazione ci siamo cacciati…” balbettò Mariangela incredula alla scoperta.
 
                                 -----------------
 
Alessia e Giovanna
 
L’archeologa e il medico erano nella biblioteca, stavano sfogliando vari libri che riguardavano la città e l’isola.
Mentre il medico cercava di leggere, l’archeologa attirò la sua attenzione.
“Giovanna, vieni presto! Ho trovato il libro che cercavamo!” le disse Alessia, mentre la bimba si avvicinò di corsa all’archeologa, che aveva iniziato a leggere, ritrovandosi con un espressione incredula.
“Cosa c’è scritto sulla città?” chiese Giovanna un po’ preoccupata dalla reazione dell’archeologa, quella storia non le piaceva per nulla.
“La città si trova nelle sponde di Illusion Island, isola chiamata così per il suo mistico ed inquietante potere, riesce a rendere realtà i propri desideri, ma rendendoli dopo un periodo di tempo, solo un illusione, nel caso l’oggetto rimane nell’isola e non va via da lì, l’oggetto creato da realtà diventa un illusione oppure qualcosa di peggiore, in quest’isola…l’impossibile diventa possibile” iniziò a leggere Alessia sconcertata mentre Giovanna ascoltava impaurita dal racconto e a malapena riuscì a parlare.
“E…c-che dice d-della c-città??” balbettò impaurita Giovanna mentre l’archeologa andò avanti con la lettura.
“La città riusciva a vivere serena ed era molto pacifica, un giorno però arrivarono dei temibili pirati che l’attaccò, il tutto portò..” si interruppe Alessia per l’incredulità della cosa dopo, cosa che incuriosì la bambina.
“Portò?” ripetè Giovanna ancora più spaventata, aveva paura ma allo stesso tempo voleva sapere che stava succedendo.
“Portò…alla distruzione della città 50 anni fa” finì Alessia mentre Giovanna era incredula a ciò che aveva sentito.
“Ma..non è possibile! Noi siamo nella città…insomma com’è possibile che…sia in piedi?” chiese Giovanna balbettante per la paura, mentre l’archeologa faceva le spallucce, non sapendo che dire.
“Non saprei…inoltre il libro riporta che non ci sono sopravvissuti alla catastrofe” aggiunse Alessia, mentre si accese una lampadina alla bambina.
“Ma allora chi a aggiunto queste informazioni nel libro? Deve per forza esserci un sopravvissuto!” disse Giovanna mentre Alessia annuì convinta.
“Lo penso anch’io…ciò che non capisco è come mai ci sia la città…” sospirò perplessa Alessia mentre Giovanna provava a riflettere su una possibile spiegazione.
 
                               ------------------
 
Lea
 
La giovane capitano seguiva ingenuamente la fanciulla.
Erano uscite dalla città, arrivando in una strana caverna, dove però c’era un covo.
La mora rimase a fissare il tutto sorpresa.
“Foooooorte! Il tuo amico è stato incredibile! Sembra quasi un castello!” disse Lea sbalordita ed eccitata, guardando ogni angolo dell’ingresso.
“Stia calma Capitano Lea…lo incontrerà molto presto..” disse Giuly mentre evidenziava la parola ‘molto’, ed in un modo abbastanza inquietante.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Buon salve a tutti!
In questo capitolo veniamo a scoprire parecchie cose sull’isola..
Mariangela sembra aver capito la situazione generale dell’isola, mentre anche Giovanna e Alessia l’hanno capito!
Marco e Roberto iniziano ad avere dei sospetti…
Ma Giuly sarà veramente buona e gentile come pensiamo? E chi sarò colui che vuole incontrare Lea? Che vorranno da lei?
Troppe domande che per il momento non ho risposta….YEEEEEE
 
Scoprite tutto al prossimo capitolo!
Alla prossima!
 
Kairifenicia96

 

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Capitolo 27
*** Saga Sabody: Lotta impari ***


Saga Sabody capitolo 27: Lotta impari
 
Antonino e Fabio, Marco e Roberto
 
Non avendo trovato qualcosa di interessante all’armeria,  decisero di cercare gli altri, quindi si incamminarono per la città.
“Secondo te, dove saranno gli altri?” chiese Fabio un po’ preoccupato, non voleva pensare che si erano persi, anche se conosceva abbastanza bene l’orientamento dello spadaccino.
“Non lo so…meglio trovarli in fretta” disse Antonino tenendosi in guardia, non capiva perché ma aveva un brutto presentimento riguardo quella città e non solo quello..
Il comportamento degli abitanti sembrava abbastanza normale, allora perché aveva quella sensazione di pericolo? Era una cosa che non capiva…
Lo spadaccino continuava a mantenere dei passi accelerati e il cecchino doveva aumentare il passo per potergli stare dietro, non capendo cos’avesse lo spadaccino.
Andando avanti videro Marco e Roberto che uscivano da un negozio di alimentari, quindi decisero di andargli incontro.
“Antonino! Fabio! Eccovi!” disse Roberto correndo verso di loro mentre Marco si avvicinava a loro, accendendosi una sigaretta.
“Ragazzi, avete notato che quest’isola è strana?” disse Marco serio mentre tutti i presenti diventarono abbastanza seri, era una cosa che avevano notato tutti e volevano capire cosa stesse accadendo di strano in quell’isola.
“L’abbiamo notato…questa storia non mi piace, per niente” disse Antonino serio mentre tutti gli davano ragione, sarebbe stato meglio radunare tutta la ciurma e parlarne.
Sfortunatamente però non era facile da fare, Mariangela era a procurarsi cartine, Alessia e Giovanna erano in biblioteca e Lea era con quella gentile ragazza ad incontrare un tizio che nemmeno conoscevano.
I quattro ragazzi quindi cominciarono a raccontarsi i propri dubbi e sospetti, arrivando alla conclusione che quest’isola potesse essere un imbroglio o roba del genere…
Ora, come cosa fondamentale, dovevano trovare le ragazze e parlarne seriamente oppure, su suggerimento di Fabio, abbandonare in fretta l’isola.
 
Alessia e Giovanna, Mariangela
 
L’archeologa e la dottoressa avevano lasciato la biblioteca abbastanza scosse, le scoperte che avevano fatto erano fin troppe e dovevano assolutamente trovare l’intera ciurma per avvisarli dell’imminente pericolo che incombeva su di loro.
Erano anche seriamente preoccupate per il loro capitano, forse era quella più in pericolo di tutti, inoltre bisognava assolutamente capire chi ci fosse dietro tutto questo, altrimenti sarebbe stata la fine per tutti.
Le due ragazze, andando avanti videro Mariangela con delle cartine in mano, sembrava averle notate e infatti correva nella loro direzione.
“Alessia! Giovanna!” urlò felice Mariangela, ansiosa di raccontare alle due le sue scoperte, di mostrare la cartina, ma sicuramente era sui stessi pensieri delle due ragazze, cioè radunare la ciurma e fare il punto della situazione.
“Mariangela!!!” dissero le due alla navigatrice, anche loro avevano parecchie cose da raccontare e non vedevano l’ora di farlo anche.
“Ho una cosa da dirvi!” disse Mariangela seria mentre le due si guardarono, per poi osservare serie la navigatrice.
“Anche noi dobbiamo raccontarti una cosa…” disse seria Alessia assieme alla dottoressa, molte cose dovevano essere raccontate, inoltre dovevano assolutamente trovare il loro capitano…Ma dov’era!?
 
                         ---------------------------
 
Lea
 
La ragazza stava guardandosi intorno a quello strano luogo, le era stato detto di non curiosare troppo e aspettare l’arrivo dell’uomo che voleva vederla.
Chissà cosa stavano combinando la sua ciurma…
Dei passi si udirono, facendosi pian piano sempre più forti.
Stava sicuramente arrivando qualcuno, soprattutto visto che Giuly sembrava abbastanza emozionata, come se stesse per accadere qualcosa di incredibile.
“Quindi tu sei Makarai D. Lea, detta anche cappello bianco, eh?” disse una voce maschile provenire dalla fonte dei passi.
L’uomo era alto quasi due metri, aveva dei folti capelli viola, occhi verde-smeraldo, abbastanza profondi e seri, indossava una camicia nera decorata in oro e pantaloni azzurro-opaco, decorati sempre in oro.
“Si! Sono proprio io! Tu chi saresti invece?” chiese Lea sorridendo tranquillamente, che tipo strano era quello che aveva davanti…era buffo a suo parere!
“Mi chiamo Kazura, sono il proprietario dell’isola e tu possiedi una cosa che mi appartiene…” disse Kazura avvicinandosi alla ragazza, mentre ella non capiva di cosa stesse parlando, lo aveva appena incontrato, come poteva avergli preso qualcosa?
“Di cosa stai parlando? Io ho nulla che ti appartiene!” disse Lea confusa, non capiva di cosa stesse parlando, mentre sentì Giuly emettere una risata, mettendosi a fianco dell’uomo.
“Anni fa, vennero in quest’isola Shark il rosso e Renai l’azzurra, usarono i poteri dell’isola per creare un secondo frutto gum gum…l’originale se lo tenne Shark e la copia se la prese Renai, quei due riuscirono a sfuggirci e riuscire a far diventare reale il frutto gum gum copia..” disse Giuly con un tono accattivante e malvagio, riuscendo a sorprendere la mora, come mai il suo tono di voce e lo sguardi erano cambiato completamente?
“Hai detto Renai? Ciò significa…” iniziò Lea sorpresa, venendo interrotta da un attacco diretto dell’uomo, che ovviamente la ragazza schivò.
“Significa che tu hai ingerito il frutto gum gum creato in quest’isola ed io te lo tirerò fuori con la forza!” disse Kazura minaccioso mentre afferrò un oggetto che marcì in fretta, facendo fare dei passi in dietro alla ragazza.
“C-Cosa..!? è m-marcito subito!” balbettò Lea sbigottita, come avrebbe fatto a combattere contro qualcuno che appena toccava qualcosa marciva subito!?
“Io ho mangiato il frutto del mare Kiak-Kiak, grazie a questo brutto del mare, qualunque cosa tocco si marcisce subito!” disse Kazura  divertito della sorpresa della ragazza, mentre Giuly prese da sotto il tavolo una katana appuntita, guardando divertita la ragazza.
“è stato divertente giocare con te, cara Lea, ma adesso è l’ora di fare sul serio” disse Giuly ormai stufa e assetata di voler uccidere.
“Vi batterò! Statene certi! Gear Second!” disse Lea mentre emanava vapore e la sua pelle era scintillante, i due avversari la guardarono divertiti, le cose si facevano interessanti.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Salveeeeee!
Eccomi tornata dopo SECOLI!
Vi chiedo scusa per non aver aggiornato ma la scuola rompe troppo assai…
Nel prossimo capitolo vedremmo la lotta fra Lea e Kazura e Giuly.
Anche la ciurma di Lea dovrà affrontare un pericoloso nemico…chi sarà?
Scopritelo nel prossimo capitolo!
 
ALLA PROSSIMA!!!
 
Kairifenicia96

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