Resta qui...

di Giadavnt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Prologo ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Finalmente Anna trovò la sua classe e io la mia dopo 2 aule. Entrando osservai le 3 file di 4 banchi ciascuna semi-vuote. Evidentemente non sono l'unica ad aver avuto problemi con la ricerca della classe. Mi siedo al secondo banco della fila vicino la finestra : almeno potrò guardare un po' il panorama. Poi mi giro e saluto i tutti i miei compagni con un sorriso e cenni della mano. Infine arrivo ad osservare un quartetto seduto agli ultimi due banchi della fila opposta alla mia. Samantha Marie Olit è, diciamo, il capogruppo. Faccio una smorfia quando comincia a ridere sonoramente con le sue “amiche”.

Vi starete chiedendo chi sia e perché ve ne sto parlando così...beh la cosa è abbastanza facile: non la sopporto. Il primo anno siamo state anche amiche ma dopo essermi resa conto davvero chi fosse preferii lasciar perdere con lei. E la classica snob che c'è in ogni classe e “altezzosa” e “viziata” sono gli aggettivi che meglio la descrivono. Mi rigiro e proprio in quel momento entra la prof. di chimica che senza neanche aspettare la presenza di tutta la classe comincia a parlare:

 

-Ragazzi, voglio annunciarvi che quest'anno avrete un nuovo compagno di classe.- comincio a litigare con una mia ciocca corvina ribelle mentre la prof. continua -Si chiama Chester Bennington e spero lo accoglierete bene.- poi si volta verso la porta – Vieni caro, entra pure.-

 

Dalla porta entra un ragazzo alto, magro, biondo e con gli occhiali. Aspetta...COSA?! Il ragazzo a cui sono andata addosso poco meno di un quarto d'ora fa adesso è in classe con me!

-Siediti pure dove preferisci. Spero ti troverai bene.- la voce della prof.

Chester da' una rapida occhiata alla classe fino a che non incontra il mio sguardo e si ferma.

 

Guardo un po' la classe fino a che non mi fisso su una ragazza corvina, magra seduta vicino alla finestra. Non mi serve molto tempo per riconoscerla, mi è venuta addosso circa 10 minuti fa appena. Sulle mie labbra compare un sorrisetto e mi dirigo verso il suo banco e mi siedo vicino a lei senza interrompere il nostro contatto visivo.

-Allora, come va il didietro dolcezza?- parlo strafottente.

-Tutto bene ma credo che adesso un'altra cosa comincerà ad andare male.- risponde a tono la ragazza accigliandosi.

-Non sai quanto hai ragione cara.- continuo a deriderla.

-Talinda grazie.- e detto questo si gira di scatto a guardare fuori facendo sollevare dalle spalle i capelli leggeri.

 

Non ci posso credere! Proprio affianco a me doveva venire a sedersi.

-Talinda grazie.- rispondo e mi giro facendo capire che la discussione finisce qui. Sento un'altra volta la sonora risata di Samantha e con la coda nell'occhio la osservo mentre fa una cenno di saluto con la mano al ragazzo accanto a me. Lui ricambia il saluto senza molta enfasi...così, tanto per non sembrare scortesi. Almeno sul non sopportare Sam siamo uguali. La voce della professoress di chimica mi risveglia dai miei pensieri:

-Bene ragazzi, cominciamo a spiegare il primo argomento di quest'anno.-

Inutile dire che dagli alunni arriva un coro di “Noooo” oppure “ Già dal primo giorno!?”, io semplicemente mi sbatto una mano sulla fronte.

-State zitti! Decido io cosa fare o non fare!- ecco la vera professoressa che si è risvegliata.

Comincio a prende appunti tanto per non addormentarmi. Dopotutto sempre 4 ore dovremmo stare seduti qui, tanto vale mostrarsi interessata. Osservo il mio compagno di banco fare lo stesso poggiando la testa sul dorso della mano. Ha un modo di fare così simile al mio...magari posso risolvere la faccenda e magari diventare amici, proviamoci almeno. Strappo un foglietto dal blocknotes e finito di scrivere il messaggio glielo passo.

-Ti annoi eh?-

Scribacchia qualcosa e me lo ripassa.

-Non immagini quanto. E' sempre stata così sta' prof.?-

-Si sempre, dal primo giorno che l'abbiamo conosciuta.- glielo ripasso.

Dopo aver scritto qualcosa lo vedo esitare ma poi riprende.

-Deve essere stata una tortura....numero di cellulare?- esito anche io un po' decidendo se scriverglielo o no, ma dopotutto mi sembra che non sia più in collera con me nonostante la piccola discussione di prima.

Scrivo il numero, aggiungo un “ e il tuo?” e glielo passo. Presto mi arriva anche la sua sequenza di numeri. Accenno un sorriso e ricomincio a prendere appunti. Lui fa lo stesso.

 

Dopo poco sento suonare la campanella della prima ora e un chiacchiericcio di sottofondo con affermazioni del tipo “ Finalmente” o “ Evvai mancano solo altre 3 ore” , -grande consolazione- penso.

Poi un certo movimento interessa la mia attenzione. Nonostante sia vietato alzarsi durante il cambio dell'ora, la Olit è già arrivata al banco mio e di Chester posizionandosi proprio davanti quest'ultimo.

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Capitolo 2
*** Prologo ***


-ANNA MUOVITI!!!- grido alla mia amica anche se non sembra importargli dato che non muta il suo passo. Io invece sto correndo come una matta per non fare tardi. Fare tardi a cosa? A scuola ovviamente! E' il primo giorno e noi siamo al quarto anno di liceo. Non stiamo nella stessa classe, infatti io frequento il liceo scientifico lei invece il classico, e questa scuola ci sono entrambe le facoltà quindi possiamo stare comunque insieme.

-Si Tal! Ma non correre!- risponde.

Sussurro un “sisi” e riprendo a correre per il corridoio dell'edificio alla ricerca della mia classe: la 4°E. Non capisco perché debbano cambiare ogni anno la disposizione delle classi...è una cosa completamente inutile ma forse ai professori piace mettere i ritardi dal primo giorno. Così, tanto per abbassare il voto e fare un torto agli alunni.

Mentre penso a questo continuo a correre mentre con una mano mi trattengo il jeans scuro che minaccia di abbassarsi. Accidenti a me e a quella cintura che dimentico sempre di mettere! Schivo a stento un ragazzo che mi si è materializzato davanti solo per sbattere contro qualcun'altro subito dopo. Finisco col sedere per terra mentre Anna mi arriva vicino.

-Ehi! Guarda dove vai idiota!- sbraito senza neanche guardare chi fosse, anche se quella che stava correndo e che quindi sta dalla parte del torto sono io.

-Guarda tu dove vai!- mi sento urlare mentre apro gli occhi e mi trovo un ragazzo alto e magro davanti. Mi alzo mentre lo continuo a guardare: viso spigoloso, occhi castani e capelli corti biondi che credo siano tinti.

La voce di Anna mi risveglia : -Ehi Tal tutto apposto?-

-Diciamo- rispondo appena. Poi mi rivolgo a lui.

-Senti, non è giornata. Scusa per prima ma ora ho fretta.-prendo per la mano Anna che si è incantata a guardare non so cosa e ricomincio a correre portandomela dietro.

**********

Ma guarda un po' a questa! Prima mi viene addosso chiamandomi idiota e poi se ne esce con un semplice “Scusa ma ho fretta” !? E chi le capisce le donne! Mike mi si avvicina e forse intuendo i miei pensieri mi dice: -Dai non pensarci...troviamo le nostre classi piuttosto. Quale hai detto che è la tua?-

- 4°E scientifico- rispondo.


Angolo dell'autrice
Allora... Ciao a tutti! 
Ora, con ancora "Il mio e suo migliore amico" in corso e solo al quarto capitolo, me ne esco con questa ChesterxTalinda. E' un po' strano ma credetemi: non è ho potuto fare almeno. Questo è un piccolo prologo solo per farvi capire un o' l'ambiente e la situazione.
Notata una certa ripetizione della sigla "4°E"? Bene! E proprio grazie a questa classe che questa storia si svilupperà.
Un grande saluto a tutti
Giada00

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


-Ciao! Io sono Samantha.- dice porgendogli la mano che lui stringe.

-Chester.-

-Allora...- evidentemente si sarebbe aspettata qualche complimento o una qualsiasi domanda da lui e visto che quest'ultima non è arrivata, Sam è rimasta a corto di parole. Esita ancora un po' poi parla:

-Ti piace questa classe?-

-Ehm...sono arrivato da un ora e conosco appena solo te e Talinda.- dice Chester con il tono di chi vorrebbe mettere in evidenza qualcosa a qualcuno.

-Ah giusto. Allora spero diventeremo amici presto.- risponde cambiando discorso. Chester annuisce e mentre lei ritorna al suo posto noto un leggero rossore sul suo viso corrucciato. Che ti aspettavi bella? Che ti cadesse ai piedi dopo un secondo? Mi dispiace deluderti ma questo ragazzo è diverso dagli altri. Il ragazzo in questione si gira verso di me mentre sto ancora assorta nei miei pensieri.

-Non c'è buon sangue tra di voi, vero?-

-Eh? Beh, in effetti...come hai fatto a capirlo?- rispondo confusa. I miei pensieri sono davvero così facili da capire?

-Primo: non ti ha degnata di uno sguardo. Secondo: mentre tornava a posto la guardavi con uno sguardo di chi odia davvero qualcuno.- risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo poi continua -Che è successo tra di voi?-

-Un po' lunga come storia. Comunque inizialmente noi eravamo amiche, mi fidavo di lei ma sbagliai a farlo. Varie volte la invitavo a casa mia per studiare insieme e mio fratello se ne innamorò...dopo poco si misero insieme. Eravamo grandi amiche e mi avrebbe fatto anche piacere che diventasse parte della famiglia in futuro. Però dopo qualche mese il loro rapporto cominciò a diventare più instabile e infine Samantha tradì mio fratello con un ragazzo del quinto anno. L'unica giustificazione che mi diede fu che mio fratello non la rendeva felice e non si sentiva amata veramente da lui. Il realtà lui l'amava più di qualsiasi altra cosa al mondo e faceva di tutto affinché lei sorridesse. Io glielo dissi e cominciammo a litigare.- feci una breve pausa – Infine, visto che io ormai dovevo essere considerata una “nemica”- mimai le virgolette con le dita – lei spifferò a tutti varie bugie su di me. Da allora non ci sopportiamo, io cerco di far finta che non esista ma con scarsi risultati anche perché la vedo ogni giorno.- e così finii il mio racconto.

-Quindi lei ce l'ha con te solo perché tu hai difeso tuo fratello?- risponde sorpreso.

-Esattamente-

-Certo che di gente strana ce ne in giro.-

-Eh non parlarmene- dissi inarcando la schiena per stendere i muscoli addormentati.

-La prima sei tu.- disse.

-Eh?! E perché mai!?- mi stavo alterando.

-Per stamattina.- rispose semplicemente. Ci pensai qualche secondo e risposi.

-Ero solo nervosa perché non riuscivo a trovare la classe.-

-Ok, comunque sei diversa da come ti avevo pensato.- si gira e mi sorride.

Rido anche io :- In senso buono?- e lui annuisce continuando a sorridere per poi girarsi a seguire la lezione.

---------

Sento suonare l'ultima campanella. Il suono si dimostra alle mie orecchie più melodico che mai. Guardo la ragazza affianco a me ancora con la testa poggiata sulle braccia incrociate.

-Tal sveglia.-

-Sono sveglia. Ma mi sono annoiata a morte.- risponde senza muoversi.

-Idem. Avanti, alzati e usciamo da questa gabbia di matti.- fa come le dico mentre si copre uno sbadiglio con la mano. Attraversiamo i corridoio e sorpassata l'uscita sento in sole battermi sul viso. Tra le tante persone riesco a trovare Mike vicino il cancello intento a parlare con una ragazze dai capelli castani lunghi fin sotto le spalle. Vedo che anche Talinda guarda da quel lato.

-Chester, lì c'è una mia amica.- mi dice indicando la ragazza. -Torno con lei a casa. Tu che fai?.-

-Stessa cosa tua. La tua amica sta parlando col mio. E ci dirigiamo verso di loro. Ci salutiamo e parliamo un po'. Mike e Anna (mi sembra si chiami così) si sono trovati in classe insieme proprio come me e la corvina. Mentre stiamo per dividerci mi rivolgo a Talinda.

-Ci sentiamo oggi per telefono? Così mi spieghi storia perché non ci ho capito niente.-

-Va bene ma non farci l'abitudine. Se vuoi ripetizioni da parte mia comincia a pagarmi.- dice e tutti e quattro cominciamo a ridere. Dopo un ultimo saluto ci dividiamo.

 

 

Angolo dell'autrice

Eccomi di nuovo con quest'altro capitolo introduttivo. Ho spiegato un po' la situazione tra Talinda e Samantha ma vi anticipo che non sarà sempre così. Non ho niente contro Sam e la sua personalità è stata descritta in questo modo esclusivamente per dare vita a questa storia. Infine le due ritorneranno a essere amiche come credo che siamo anche nella realtà. :)

A presto

Giada00

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


-Ho capito Anna!-dico al telefono in preda all'esaurimento- Senti che è quello giusto, ti piace, è gentile e bla bla bla....-continuo stanca. Di chi stiamo parlando io e Anna? Provate ad indovinare...Giusto! Mike! Quel benedetto ragazzo è finito proprio in classe con la mia amica e lei se ne è innamorata subito. Mi sta parlando da mezz'ora di quanto sia carino, educato, di tutte le passioni comuni che hanno...Insomma Anna è cotta a puntino.

-No! Non hai capito!- mi risponde e riprende l'elenco di tutte le qualità di Mike che sembrano infinite.

-Anna- la interrompo- Mi stai facendo scaricare tutta la scheda, che ne dici se vieni qui da me a parlare così mentre arrivi si riposano un po' anche le mie orecchie?- dico con finta calma.

-Ok! Sono da te tra un quarto d'ora- risponde felice, dopo tutto fa piacere a entrambe passare un pomeriggio insieme.

-A tra poco.- rispondo e attacco.

Non poso neanche il cellulare sulla scrivania che l'aggeggio vibra di nuovo.

Guardo il display: messaggio da: Chester.

Apro il messaggio e leggo:- Ehi!-

-Ehi! Tutto bene?-

-Insomma...è iniziata la scuola, come potrebbe andare bene!?- rido a quella risposta.

-Che fai?-

-Ti chiamo- risponde. Cosa? E immediatamente parte la suoneria della chiamata.

-Chester..- rispondo

-Tal...- dice lui col mio stesso tono. - Allora mi spieghi questo stupido paragrafo di storia?-

-Uff...aspetta che prendo il libro... allora...- e comincio a spiegare finché non suona il campanello di casa.- Chester aspetta un attimo. Devo andare ad aprire la porta ad Anna.-

Scendo le scale con piccoli saltelli e apro la barriera che divide me e la mia amica mentre mantengo il cellulare tra spalla e orecchio.

-Ciao Talinda.- entra e poi mi chiede -Con chi parli?-

-Chester...Non ha capito storia e gli sto spiegando la lezione.-

-Ah giusto...ricordati di farti pagare.- dice ridendo.

-Ovvio! Mi deve una ricarica.-
-Cosa?!- sento Chester da telefono.

-Io ti avevo avvertito.- e ci mettiamo a ridere -Comunque non c'è più niente che ti devo spiegare. Abbiamo finito.-

-Ok...- lascia il sospeso la frase – Senti...stasera ho la casa libera e Mike viene qui...Tu e Anna siete libere?-

-Anna stasera sei libera?- chiedo alla mia amica.

-Si, perché?-

-Chester ci invita a cena da lui.-

Quasi non mi fa finire di parlare e dice con gli occhi brillanti :- C'è anche Mike?!?!?-
-Si c'è anche lui.- rispondo ridendo poi mi rivolgo a Chester – Tutto a posto...dove abiti?

-La strada si chiama “ Rodeo Drive” n 45. Venite verso le 7.-

-Ok allora a dopo- ci salutiamo e attacco.

-Allora andiamo per le sette da Chester.-

-E Mike- mi corregge felice.

-Sei proprio cotta amica mia.- dico scuotendo la testa e ci mettiamo a ridere.

 

 

Ok, Talinda e Anna vengono da me alle 7. Guardo l'orologio: le 4 di pomeriggio... ho 3 ore per preparare tutto. Mi giro verso il divano guardando Mike disteso con le gambe sul bracciolo mentre legge il libro di storia dell'arte. Cosa ci trova di tanto interessante io non lo so.

-Ehi Mike, vengono alle 7. Non farti trovare ancora col libro di arte in mano.-

-Sisi, non c'è pericolo. Ho già finito.- dice chiudendo di scatto il libro facendo un rumore secco, poi ne prende un altro dallo zaino.

Riguardo gli appunti presi sul libro di storia mentre ascoltavo Talinda, certo che la storia è proprio una palla. Si studiano sempre le stesse cose, un esempio sono quelle stupide Guerre Mondiali che ogni anno ripiombano sul libro...Non ci sono già abbastanza guerre attualmente? Che noia! Chiudo senza un minimo di delicatezza il libro e lo lancio dall'altro lato del tavolo.

-Calmo Chester. Su quel libro ci devi studiare per un anno. - dice Mike senza staccarsi dal suo, di libro. Facile per lui visto che gli piace studiare. In poche parole: Mike è il mio esatto contrario.

-Al diavolo!- rispondo -vado a farmi una doccia.- e mi dirigo verso le scale e salgo al piano di sopra. Entro nella seconda porta a destra e mi ci chiudo dentro. Resto a mollo nell'acqua fino a quando Mike non viene a bussare alla porta.

-Ehiiii, sei morto? Ti sei affogato?- dice scherzando.

Esco dalla vasca mentre rispondo : -Ti piacerebbe eh? Mi dispiace ma non ti libererai così facilmente di me.- e ridiamo entrambi.

Mi rivesto velocemente ed esco trovandolo fuori che mi aspetta con le mani incrociate, lo stesso anche le gambe.

-Finalmente! Non ce la facevo più a trattenermi!- mi rimprovera mentre mi supera velocemente e si chiude in bagno, dopo poco sento un “ahhhhhh” liberatorio e rido di nuovo mentre sento Mike dall'altro lato della porta che mi urla:- Ridi, ridi! Vorrei vedere te a trattenerti per mezz'ora e più!-

Scendo veloce le scale e guardo l'orologio: le 5 di pomeriggio. Beh, forse il mio amico ha ragione: alcune volte sembro una donna quando mi chiudo in bagno e non ne esco finchè non mi vengono a chiamare. Osservo i libri ancora in disordine sul tavolo. Svolgo distrattamente gli esercizi di inglese e butto tutto nello zaino.

E' ora di prepararsi per stasera!  

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Io, Anna e Mike cominciamo a sederci al tavolo nel salotto con le nostre pizze d'avanti, Chester invece si inginocchia davanti al televisore armeggiando col telecomando.

-Allora...che film ci vediamo?-

-Che film hai?- chiede Anna.

-Tutti, ce li vediamo in streaming da internet.- dice ovvio.

-Io propongo un horror – dico, ma girandomi verso Anna mi rendo conto della sua faccia paonazza -...o almeno qualcosa del genere.-

-La bambola assassina?- stavolta è Mike a parlare mentre beve della coca cola.

-SI! E' da tanto che non lo vedo però mi piace proprio!- dice Chester e poi mi guarda come per chiedermi l'assenso.

-Per me va bene.- dico sorridendo, poi mi giro verso la mia amica -Tu che dici?-

-Non è proprio un horror, giusto?- chiede dubbiosa guardandoci tutti.

-Beh...parla di un assassino che si trasferisce nel corpo di un bambolotto ma non penso che faccia così paura.- dice Mike.

-Ok, allora perfetto.- sorride felice.

La guardo di sottecchi. Mike ha un effetto moooooolto particolare su Anna. Se gliel'avessi chiesto io di vedere questo film lei mi avrebbe mandato a quel paese.

-Bene- Chester comincia a mettere il film tutto contento. Gli piace così tanto questo film?!

 

***

Ok, praticamente stiamo ridendo da quando è iniziato il film, cioè....circa un ora! Tra le varie battute di quella bambolina posseduta e Chester che le imita non so quanto abbiamo seguito dei film ma ne sono sicura: poco! Anche Anna, dopo un po' di timore iniziale si è lasciata andare e ora ride vicino a Mike che imita anche lui una scena del film.

-Ehi ehi! Guarda questa parte!- dice Chester indicando lo schermo.

Chucky sta dicendo di tutto, cioè ha un vocabolario molto, molto colorito. E di nuovo iniziamo a ridere.

-Che ne dite se facciamo una pausa? Prepariamo i popcorn!- dice Mike.

Chester sbianca : -Nonononononono! Tu vicino alla mia cucina non ti devi più avvicinare! Rischi di farmela scoppiare in aria e poi mia madre chi la sente! Se ci tieni tanto prendiamo quelli imbustati!-

-Dai, li faccio io.- mi intrometto -Scansafatiche!-

-Ehi! Ti ho sentito!- mi accusa Chester.

-E io volevo fartelo sentire.- gli sorrido e lui ricambia.

-Vabbé...per te farò uno sforzo...- e si alza stiracchiandosi dal divano.

-Quale onore.-lo prendo in giro.

E andiamo in cucina. Mi giro un attimo verso la porta per vedere Anna e Mike che chiacchierano. Poi sento un tonfo proprio vicino a me. Mi rigiro bruscamente e non trovo più Chester davanti a me. Dov'è finito ora? Poi sento un grugnito di dolore. Guardo a terra ritrovandomi Chester steso sul pavimento ad occhi chiusi e bocca stretta in una smorfia.

-Ma che fai!?- e scoppio a ridere.

-Non.C'è.Niente.Da.Ridere.-dice a denti stretti ma non mi fermo, è una scena troppo divertente! -Su cosa diamine sono scivolato?!- dice mentre si rialza e solo ora notiamo la pozza d'acqua sotto la finestra da cui continuano ad entrare piccoli schizzi di liquido.

-Ma quando è cominciato a piovere?- chiedo mentre chiudo la finestra e Chester asciuga per terra.

-Non è niente di che...una piccola pioggerellina estiva.- dice annoiato. Poi gli vedo illuminarsi gli occhi.

-Spara, cosa ti è venuto in mente?-

-Vogliamo uscire in giardino?- mi chiede mettendo le mani a mo' di preghiera.

-Sotto la pioggia?!- alzo un sopracciglio.

-No, sotto il sole.- mi sfotte il cretino -Ovvio che sotto la pioggia!-

-Chester.....-dico calma- tu....-piccola pausa -TU SEI UN GENIO!-urlo e lui quasi cade di nuovo a terra.

-Ah, ora sono un genio eh!-

-Sisi! Però mi devi prestare un felpa col cappuccio o i capelli si fanno crespi!- dico toccandomi istintivamente i capelli corvini.

-Si ora te la vado a prendere.- sbuffa.

-Graaaaaaazie. Nel frattempo avviso Anna e Mike.-

E così eccoci qui. Io con una felpa di Chester addosso -e che ovviamente mi sta larga- e Anna con un capello con la visiera della NY con cui ripara i capelli. Non so come siamo arrivati a tanto, fatto sta che ci stiamo rincorrendo sotto la pioggia come dei bambini di 4 anni che giocano ad acchiapparella. Fortunatamente non si è creato tanto fango per terra e non rischiamo di sporcarci molto. Nonostante questo ho già una macchia scura sul fianco della felpa extra large (per me) proprio causa del proprietario. E adesso sto cercando di prenderlo per ripagarlo con la stessa moneta. Ed eccolo qui! Si è fermato a prendere fiato! Non aspetto altro e mi butto su di lui lasciandoci cadere a terra. Lui sotto e io sopra. Comincio a impastricciargli tutti capelli biondi mentre lui si dimena cercando di fermarmi. Restiamo così ancora per qualche minuto penso mentre ci urliamo contro e ridiamo. Poi riesce a ribaltare la situazione e sto io sotto.

-Chaz! La tua felpa!- urlo. Lo vedo pensarci un momento poi capisce e con uno sbuffo si arrende buttandosi al mio fianco.

-Per questa volta hai vinto...-dice -ma non aspettarti che la prossima volta abbassi la guardia!-

-Come la fai lunga.- e aspettiamo che l'affanno passi un po' mentre la pioggia continua a bagnarci leggermente.

-Dai, è meglio che rientriamo e ci diamo una pulita.- Chester si alza e mi porge la mano. Accetto l'aiuto e mi alzo.

-Ripeti : tu ti devi dare una pulita. E grazie alla sottoscritta!- dico fiera di me.

-Per quanto tempo me lo rinfaccerai?-

-Finché ne avrò voglia.- e rientriamo dentro casa raggiungendo Mike e Anna.

Non mi ero ancora accorta della mano di Chester che stringeva ancora la mia.

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Capitolo 6
*** Capitolo 4 ***


-Ecco qua! Sei pronta!- dico soddisfatta del mio lavoro.

-Secondo te sto bene?- mi chiede un po' timorosa Anna.

-Certo! Stai benissimo! Perché non dovresti piacergli?- avete già capito di cosa stiamo parlando io e Anna? Molto probabilmente si. Infatti Anna ha chiesto il mio aiuto per poter essere al meglio stasera quando andremo da Chester...e Mike. Ora si guarda allo specchio con le mani sui fianchi, si gira a destra e sinistra, dietro e avanti. Alla fine la vedo fare un sorriso.

-Si, hai ragione. Sto davvero bene.-

-Devi sempre fidarti di Talinda Bentley!- mi atteggio un po' portandomi un mano vicino al viso e facendo la “ovvia”. Inutile dire che Anna mi butta un cuscino in faccia prendendomi in pieno.

-Ehi! Non ti agitare troppo! Altrimenti il trucco si rovina!-

-Si, certo...- fa lei ma subito dopo ritorna veloce allo specchio e si controlla. Rido guardandola con la coda nell'occhio.

-Comunque ora mi devo preparare anch'io! Aiutami a scegliere cosa devo mettermi!-

E così spalanco le 3 ante del mio armadio strapieno e comincio a frugare un po' ovunque.

-Scegli qualcosa di comodo...- mi consiglia Anna- dopotutto è una serata tra a amici, non devi andare chissà dove.-

-Si, hai ragione. Allora...che ne dici di questo abbinamento?- e le mostro gli shorts di jeans scuri con una maglia rossa a mezze maniche, abbastanza lunga, e con varie scritte nere stile graffiti.

-Si, mi piace proprio quella maglia...ma forse stasera farà un po' freschetto... faresti meglio a metterti delle calze sotto il pantaloncino.-

Butto la testa all'indietro ormai rassegnata.

-Anna, ma non te ne sei accorta che si schiatta dal caldo. Staremo pure già a settembre ma è come se stessimo ancora in piena estate!-

-Ehm...se lo dici tu. Ma poi non dire che non ti ho avvertito.-

-Non c'è pericolo.- rispondo e lei mi fa la linguaccia a cui prontamente rispondo prima di chiudermi in bagno.

 

***

-Allora, patatine fritte?-

-Ci sono.-

-Coca cola?-

-Ci sta-

-Rete Wi-fi?-

-Apposto-

-Ce lo hai collegato il televisore?-

-Siiiiiiiiiii-

-Pollo nel forno?-

-S....NOOOO IL POLLO!- Mike corre velocemente in cucina seguito a ruota da me.

Si ferma vicino al forno e, presi quella specie di guantoni per non scottarsi, lo apre venendo investito da una nuvola di vapore. Poi ne tira fuori quella cosa che doveva essere il pollo...doveva infatti. È completamente bruciato. Mi avvicino guardando il pollo.

-Mike una cosa ti avevo chiesto di fare! UNA!-

-Ma che vuoi?! Lo sai benissimo che non sono bravo in cucina ma tu hai insistito nel farmelo fare! È colpa tua!- risponde lui. Ok, fammi mantenere la calma...inspiro, espiro, inspiro, espiro.

-Comunque ora è da buttare...-

-Pizza?-

-Pizza.-

 

***

-Questa dovrebbe essere la casa di Chester.- dico ad Anna controllando il numero civico – Si è questa.- e spingo il campanello. Dopo poco ecco Chester che apre.

-Ciao ragazze! Prego.- dice mettendosi di lato.

-Buonasera- rispondiamo ed entriamo. Non posso far almeno di notare che c'è una puzza di bruciato.

-Hai incendiato qualcosa, Chaz?- chiedo.

-Io no, Mike ha bruciato il pollo e quindi abbiamo ordinato la pizza.-

Dalla cucina si sente Mike che urla: -NON È COLPA MIA! È DI CHESTER CHE MI HA COSTRETTO A CUCINARE!-

-E SOLO QUELLO DOVEVI FARE!- risponde il diretto interessato mentre entriamo nello spazioso salotto. Mike è sul divano che armeggia con il telecomando, si gira e ci saluta con la mano. Anna subito ricambia e si siede vicino a lui. Poi cominciano a chiacchierare del più e del meno.

Poso la borsa a terra vado in cucina insieme al padrone di casa attraverso la porta scorrevole, lasciata aperta, che collega le 2 stanze.

-Davvero lo hai costretto a cucinare?- dico alzando un sopracciglio.

-Si, ma solo perché io dovevo preparare il resto.- risponde ovvio – Mi aiuti a portare le pizze di là?-

Senza dire niente gliene prendo 2 dalle mani e andiamo in salotto pronti a passare un bella serata tra amici.

 

Angolo dell'autrice

Allora...ehm... scusate per il grande (grandissimo) ritardo. Mi dispiace dispiace anche di aver postato solo un piccolo capitolo di transizione e non uno ricco che magari qualcuno di voi si aspettava. Spero almeno che il capitolo vi abbia fatto ridere e vi lascio con la promessa che cercherò di postare al più presto un nuovo capitolo :).

A presto.

Giada00   

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Tornammo in casa e restituita la felpa a Chester, il diretto interessato sali le scale dicendo “Vado a darmi una sistemata”. Risi un po'. Piccolo, lo avevo combinato davvero in uno stato pietoso. Poi seguii Mike e Anna nel salone e finimmo di vedere quell'ultimo quarto d'ora di film rimasto. Solo quando iniziarono i titoli di coda mi resi conto che Chester era ancora su in bagno. Alla donnicciola piace stare in bagno eh!

-Io vado se Chaz se ne è sceso con lo scarico.-

Mi rispose Mike ridendo -Se hai bisogno di aiuto per tirarlo fuori facci un fischio.-

Salii le scale, il corridoio era immerso nel buio e riuscii chiaramente a vedere il fascio di luce che filtrava da sotto la porta del bagno. Aprii la porta senza bussare e mi ritrovai di fronte un Chester in boxer con la testa china nella vasca intento a mandare bestemmie contro lo shampoo finito negli occhi. Inutile trattenersi dal ridere, questo ragazzo era una commedia comica continua!

-Ma che hai da ridere!?! Piuttosto passami quell'asciugamano!-

Sempre continuando a ridere glielo lanciai dritto in testa e lui si asciugò velocemente e ritorno in posizione eretta.

-Perché sei nudo?-

-Dovresti saperlo meglio di me, cara mia.- e mi fa segno il cesto dei panni sporchi da dove fuoriesce una manica completamente marrone.

-Probabilmente sono da buttare quei vestiti.- dice lui – Pretendo il risarcimento!-

Gli do un buffetto dietro la testa. -Il solito esagerato! Un po' di fango non ha mai ucciso nessuno!-

Mentre continuiamo a parlare, lui si toglie l'asciugamano da testa.

-Mamma mia, CHAZ!-

-Cosa?!- come fa a non capire!?

-I tuoi capelli! Sono un disastro!-

-C'è ancora il fango?-

-No, ma sono tutti scompigliati! Non avrai intenzione di asciugarli mentre sono in questo stato?-

-Ma veramente fai? Come dovrei asciugarli?-

-Ora ti insegno io!- e metto le mani sui fianchi con un atteggiamento si superiorità – Come prima cosa mettiti qualcosa addosso.-

-Agli ordini – e scocciato si infila una maglia pulita – ora?-

-Ora siediti, guarda e impara.- e gli faccio segno il water.

E comincio a pettinargli quell'ammasso di “capelli” biondi e fargli vedere in che direzione deve tenere in phon. Ma questo ragazzo non sa niente?! Non mi accorgo neanche del tempo che passa, tra una spiegazione e una risata perdo la concezione del tempo. Mentre sto per mettere l'ennesima mollettina al mio cliente, Mike spunta dalla porta.

-Ehiiiiiii, siete vivi?- e guardando Chester comincia a ridere. Sisi, perché per fargli vedere come usare la spazzola col phon, ho raccorto i capelli in piccoli ciuffetti sparsi e tenuti con piccole pinzette colorate e brillantinate. Certo che la mamma del mio amico non si fa mancare nulla.

-Oddio, Mike salvami!- implorazione che non viene ascoltata dato che Mike continua a ridere come un matto. Si affaccia anche Anna e inevitabilmente anche lei si unisce alle risate.

-Non preoccuparti, Chester. Sono loro che non capisco l'alta moda!-

-Ma sei seria?!- e cominciamo a ridere anche noi mentre gli tolgo le mollettine.

Riassunto della serata: risate per il pollo, risate per il film, risate per la pioggia, fango e quant'altro, risate che le mollettine in testa a Chaz. La solita serata tra amici direte, si proprio così, e non c'è niente di più bello.

 

***

Dopo che Talinda mi avesse tolto tutti quei ridicoli codini scendemmo di nuovo salotto. Con grande sorpresa notammo che era mezzanotte passata e le ragazze dovevano tornare.

-Noi abitiamo qui vicino, subito faremo.- era Talinda.

-E con questo?! Potrebbe esserci chiunque qui intorno!- ecco Mike con il suo comportamento ultra-protettivo, già aveva preso sottobraccio Anna convinto ad accompagnarla fin davanti alla porta di casa. Ripensandoci non aveva tutti i torti.

-Vabè, Tal, non cade mica il mondo se vi accompagniamo?-

-Fate quello che volete, mi arrendo.- dice lei e ci avviciniamo alla porta, usciamo e chiudo.

Abitavano davvero vicino, in poco più di 5 minuti arrivammo a casa di Anna e dopo vari saluti e abbracci tra le 2 ragazze, ci avviammo a casa di Talinda che distava di si e no 50 metri.

-Grazie, per la serata ragazzi. Mi sono divertita davvero tanto.- eravamo sull'uscio della porta già aperta. Tal sorrideva mentre ci dava un piccolo abbraccio a entrambi.

-Figurati, ci siamo divertiti anche noi.- dice Mike.

-Io un po' meno.- intervengo – Sai, tra fango e le mollettine...-

-E non fare sempre il noioso. Daaaaaai, ammettilo che ti sono stata d'aiuto, e anche molto.-

-Si, infatti finita la scuola potrò fare il parrucchiere.-

-Perfetto, sarò la tua prima cliente!-

Ultimi saluti e io e Mike ci avviamo di nuovo verso casa mia. Ah giusto, lui dorme da me dato che mia madre è fuori per qualche giorno per lavoro.

Camminando chiacchieriamo un po'.

-Aaaaaaaalloooooraaaa- dico io – Ti piace Anna.- punto, non è una domanda, è una affermazione.

Mi guarda strano, del tipo “Come fai a saperlo?”.

-Ti conosco troppo bene, amico.-

-E tu, con Talinda che mi dici?- ecco la sua solita risposta. Ripetere la mia ma contro di me.

Sto per rispondere ma mi compare Talinda davanti agli occhi e rimango così, con la bocca semi- aperta senza emettere nessun suono. Sento il viso in fiamme, ma non per il caldo di settembre. Davvero? Talinda? Già mi piace?

-Eh si, caro mio. Sei cotto a puntino.- dice Mike mentre mi sventola una mano davanti agli occhi.

Nel frattempo arriviamo e senza dire più niente se non “Notte” andiamo nelle nostre camere.

Ebbi un po' di difficoltà nel prendere sonno e nel bel mezzo della notte, circa le 4, mi svegliai di scatto. Non ricordavo cosa avevo sognato ma ora avevo la risposta per Mike: “si” .

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Il giorno dopo...a scuola...

 

-Ehi!- Talinda mi saluta, è già seduta al nostro banco, io sono appena arrivato e poggio lo zaino sul banco svogliatamente, dopo un attimo cade a terra. Anche io seguo l'esempio del mio zaino e mi lascio cadere sulla sedia di legno.

-Notte insonne?- mi chiede guardandomi.

-Eh si, l'esaltazione di ieri sera non mi ha fatto dormire.- risposi -“anche un altra cosa.”- avrei voluto dire ma preferii tenermelo per me.

-Allora...oggi che facciamo di bello?- mi chiede.

-Ehm...non so. Tu che vuoi fare?-

-Alloooora...ho visto che il centro commerciale qui vicino ha messo i saldi e vorrei andare a fare un giro in qualche negozio.- mi irrigidì di colpo-

-Che c'è?- chiese alzando le sopracciglia.

-Diciamo che lo shopping non è il mio sport preferito.-

-Sport?!-

-Chi pensi che porti tutte le buste strapiene quando accompagno mia madre in un negozio?-

-Ahhhh ahahah, ecco!- piccola pausa – Allora sarai contento di sapere che ho un'altra idea da proporti.- e sorride.

-Spara-

-Lunapark?-

-Che?!-

-Lunapark! Hai presente? Montagne russe, autoscontro, casa dell'orrore, zucchero filato, gelato...-

-Okok ho capito. Ora non farmi venire fame.- mi giro a guardarla e la vedo in attesa di una risposta con gli occhi grandi che mi guardano. Come è bell......NONONONONONO calmo Chester!

-Ok, vado per il lunapark.- dico continuando a guardarla.

-SI!- esulta lei -devo ammettere che quasi ci speravo.- e mi sorride.

Calmo Chester! Se vai in escandescenza solo per un sorriso, come arriverai a fine anno!?

-Allora a che ora facciamo? 4 e mezza va bene?-

-Eh?- mi riprendo dalla trans in cui ero caduto – Ah, sisi va benissimo!-

-Perfetto! Allora alle 4 e mezza alla fermata dell'autobus.-

-Lo dico anche a Mike?-

-Nonononono, non ci provare!- da felice qual'era ora è più arrabbiata che mai. -Anna oggi deve andare in libreria per comprare non so che manuale e Mike gli ha promesso di accompagnarla! Non ci provare nemmeno a rovinare il loro primo appuntamento!- ha gli occhi di fuoco.

-Fammi capire...allora Anna ha chiesto a Mike di accompagnarla?- non me lo sarei aspettato da lei, sembra così timida quella ragazza!

-No, è stato Mike a proporsi. Anna non sarebbe mai riuscita a chiederglielo.- sorride – Dimmi una cosa...Visto che tu conosci bene Mike...-stenta un po' a parlare -Ehm,sai se per caso, a lui piace qualcuna?- mi chiede con un tono speranzoso.

No vi prego. Ditemi che Talinda non me lo ha chiesto. NON SI SARA' MICA INNAMORATA DI MIKE?!?

-Ehm, si...- rispondo, non penso che riuscirei a mentirle...le vedo accendersi un luccichio negli occhi.

-Davvero!? Ma è fantastico!- mi prende per le spalle – e... puoi dirmi chi è?-

No non posso. Cioè a Mike piace Anna, ma Anna è la migliore amica di Talinda e se Talinda lo viene a sapere poi scoppierà un litigio tra le 2 per chi avrà Mike e.....oh ma che dico?! Talinda se la mangia ad Anna! Comunque non posso dirglielo!

-Perché ti interessa?- stento un po'.

-Beh sai, ad Anna piace Mike e....- non sento più nient'altro. Do soltanto un profondo sospiro di sollievo.

-Chaz, ti senti bene?-

-Sisi, mai stato meglio!-

-Comunque, stavo dicendo: ad Anna piace Mike e mi ha chiesto aiuto quindi se potessi sapere qualcosa in più di Mike, potrei svolgere meglio il mio “lavoro”.- dice facendo le virgolette con le dita.

-Ah...comunque anche a Mike piace Anna.- le dico – Me lo ha detto ieri sera mentre tornavamo a casa. Cioè io avevo già capito qualcosa e ieri mi ha dato la conferma.-

-Chester! MA IO TI AMO!- mi urla lei abbracciandomi.

Ho capito bene?! Mi ama!?! Di già anche lei?! Allora stiamo apposto! Ora mi giro e la bacio e...

-Sei un mito, amico mio!- dice lei staccandosi.

“Amico”? Ok, mi sa che ho frainteso. Che botta, ragazzi. Mentre toccavo il cielo con un dito, mi sembra di essere sfracellato al suolo.

-Adesso devo solo dirlo ad Anna e per stasera avremmo una nuova coppietta felice in città!- e comincia già ad armeggiare nella borsa, penso alla ricerca del suo cellulare. La prof entra in classe e lei si risiede sconsolata per non aver fatto in tempo.

E così inizia una altra noiosissima mattinata scolastica.

---

Driiiin Driiiin

Grazie al cielo! Anche oggi è finita! Ora devo solo uscire e dare la buona notizia ad Anna!

Ed eccola li, la mia amica. Vicino al cancello a parlare con il suo futuro fidanzato, amore e marito. Ok ora esagero... però quella è l'idea, no?

-Ciao Mike!- lo saluto con la mano e mi tiro Anna in disparte -Scusa, te la rubo un attimo.- gli dico mentre Anna mi guarda strana. Poi vedo Chester con un sorriso complice stampato il faccia. Quando ci siamo allontanate abbastanza le mollo il braccio.

-Grandi notizie, tesoro!-

-Eh? Che vai blaterando?-

-Chester mi ha dato un new molto piccante su Mike.- la vedo trasalire.

-Gli piace una ragazza.- gli spiego – e quella ragazze al momento è di fronte a me e ci sto parlando.-

Passa solo un attimo, il tempo necessario per capire il mio indovinello, e Anna mi si butta al collo emettendo un gridolino.

-Ma dici sul serio?!- chiede tutta esaltata.

-Certo che dico sul serio!!- gli faccio l'occhiolino –E oggi pomeriggio, mi raccomando, impegnati! Io e Chester andiamo al lunapark quindi siete soli. Vedi di sfruttare questa opportunità!-

-Certo! Oggi mi sento convinta!-

-Perfetto! Se hai bisogno di aiuto, il mio cellulare è pronto a ricevere una tua chiamata!-

Ridiamo insieme.

-Dai, ora torniamo da Chester e dal tuo futuro marito.-

 

Angolo dell'autrice

Eccomi, tornata con questo capitoletto.

Il prossimo riguarderà i 2 appuntamenti delle 2 coppiette. Spero tanto di riuscire ad aggiornare per domani :) Voi cosa vi aspettate? ;)

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Pomeriggio, ore 16.

 

-Aaaaaaaaaaahh TAL AIUTAMI!!!- allontano di scatto di cellulare dall'orecchio per paura di fracassarmi un timpano. Non avevo neanche risposto che già la voce di Anna si era impossessata delle casse del mio aggeggino telefonico emettendo suoni ad alta frequenza. “Poveri delfini” mi ritrovo a pensare ricordandomi le varie notizie del mio libro di biologia.

-ANNA PERCHE' URLI?!- le rispondo.

-PERCHE' ANCHE TU STAI URLANDO!-contrabbatte con altri ultrasuoni.

-ANNA PENSA HAI DELFINI! LI STIAMO UCCIDENDO CON QUESTE URLA!- non ottengo risposta.

Solo dopo qualche secondo sento un mugugno che conoscendo Anna sta per uno scettico “cosa stai dicendo?”.

-Ma si Anna! I delfini percepiscono gli ultrasuoni!-

E così parte una accesa discussione sull'argomento. Solo dopo un buon quarto d'ora rinvisaliamo dalla nostra erudita conversazione.

-Tal aiutami a scegliere cosa devo mettere!- ecco il vero problema!

-2 parole: sexy e audace!- poi sussurrando aggiungo – Da vera puttanona!- e scoppio a ridere mentre Anna mi urla contro arrabbiata nera.

-E dai! Scherzavo!- mi ricompongo – Comunque metti qualcosa di comodo. Carino, ma comodo. E non troppo appariscente. Dopotutto andate in una libreria giusto?- chiedo conferma.

-Giusto.- risponde lei di nuovo tranquilla -Però...-

ATTENZIONE! LE MIE ORECCHIE HANNO CAPTATO UN “PERO'”.

-Cosa!? Però cosa!? E' successo qualcosa? L'uscita ha un altro fine?- chiedo alla mia amica eccitata e muovendo il pugno libero neanche stessi allo stadio tifando per qualche squadra.

-Si...veramente si... Mike mi ha chiest- non la lascio finire che caccio un urlo eccitato con tanto di salto. Mi butto sul divano con la mia solita grazia e risistemo il cellulare all'orecchio.

-Allora Anna. Penso sia arrivato il momento di fare un discorsetto io e te.-

Per la seconda volta la mia amica fa un verso che sta per “cosa stai dicendo” e io, tutta contenta comincio con la spiegazione.

-Allora...Mike ti ha chiesto di prolungare il vostro appuntamento. Oltre alla libreria, ovviamente avrà in mente un'altra meta. Magari ti porterà al cinema o a cena fuori oppure... che so...un luogo appartato in cui-

-TALINDA BENTLEY! Ma che film ti fai??-

-Ahahah un film da premio oscar! Ho già in mente come chiamarlo!- mi inginocchio a terra al divano in una posizione teatrale - “ IL LIBRO DELL'AMORE”. Ehhhh ti piace???- dico tutta entusiasta.

Di risposta ho un rassegnato “Tu sei fuori”. Sorrido soddisfatta.

–---

 

-NO! Aspetta! Con quelle scarpe non stavi per cadere quella volta a casa di- vengo interrotta dallo squillare del telefono di casa.

Uffa! Rispondo senza neanche guardare il numero.

-Mia madre non è in casa. E' al lavoro e non tornerà prima delle diciott-

-TAL!- sento urlare dal telefono fisso.

E NO! Perchè oggi non riesco a finire una frase intera? Cos è? Il giorno “non fate parlare Talinda” ?

-Ehi! Ma chi ti credi di essere per- comincio tutta irritata.

-Tal sono Chester- mi sento rispondere con un tono scocciato di chi si sente autorizzato a rivolgersi così.

-Chester? Ehi cosa c'è? Non dobbiamo vederci tra poco?- dico -E' successo qualcosa?-

-A me niente. Tu piuttosto che fine hai fatto?- risponde.

-Perchè? Cos- e dicendo questo guardo l'orologio e mi accorgo che sono le....17 e 30.

-E' da un'ora che ti aspetto!- Chester rincalca la dose.

-Uh scusa ma stavo parlando con Anna per l'uscita con Mike!-

Nel frattempo dal cellulare all'orecchio destro sento Anna.

-Tal ma con chi parli?-

-Con Chester-

Dal fisso all'orecchio sinistro sento Chester.

-Cosa con me?-

-Sto spiegando ad Anna che..-

Ancora dal cellulare:

-Ehi Tal ci sei?-

-Ooooooooh uff- sbuffo -Ascoltate tutti e due: da un lato ho in cellulare, dall'altro il fisso. Sto parlando con un persone contemporaneamete. Non fatemi uscire di testa!-

Da ambi i lati sento un “ok” di circostanza.

-Allora. Chester scusami non mi sono accorta dell'ora. Anna in completo va bene ma metti altre scarpe in modo da evitare cadute o altro. Quelle scarpe portano sfortuna!-

Anna mi risponde con eccitato “vabbenissimo”, sento lo scocchio di un bacio e poi un tuu tuu segno che ha staccato. Ecco ora che mi dedico a Chester.

-Eccomi, Anna ha staccato.-

-Allora che si fa? Ormai il bus lo abbiamo perso!-

-Un idea ce l'avrei.- dico portandomi la mano sotto il mento.

-Chester vestiti di nero, mettiti una felpa col cappuccio e procurati degli occhiali da sole scuri!-

Anche da lui mi arriva una mugugno indistinto che intendo stia per il solito “che cosa stai dicendo?”.

-Preparati per un pomeriggio da 007! Abbiamo una coppietta da seguire!-

Spazio autrice
Scusate per il ritardo di...2 anni? Lo so sono ingiustificabile e mi dispiace tantissimo ma l'ispirazione è andata completamente a farsi fottere e adesso me ne esco con un appuntamento al lunapark dei nostri 2 beniamini ma allo stesso tempo una perfetta visuale dell'appuntamento tra gli altri nostri due beniamini (futuri fidanzati, moglie e marito, mamma e papà ecc) ahahah. Vi assicuro che il prossimo capitolo è già in scrittura e spero, tra un panino alla nutella e un'altro, di farne uscire qualcosa di buono.
Un bacio e a presto.
Giada00

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