Sei il mio amore e basta

di AmoLove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Quasi quaranta gradi. Fuori c’è un sole cocente.
I miei sono appena partiti per le vacanze. Io invece sono rimasta in casa a studiare.
Quella che si prospetta, sarà sicuramente una bellissima estate! Forse la più bella della mia vita!
Finalmente avrò due intere settimane a disposizione per stare sola con lui, averlo tutto per me, lontano da occhi che sicuramente sarebbero accusatori.
Dio quanto lo desidero! Passo le notti a sognarlo. Sono innamorata di lui da quasi quattro anni. Ma come si potrebbe non amarlo?
Lui, il mio Inuyasha, ha un corpo degno di un Dio greco, capelli neri come la notte in cui vagherei tranquilla e occhi di un’ambra rovente come il caramello, in cui invece vorrei bruciarmi!
E’ davvero bellissimo!
Le innumerevoli ragazze avute negli anni ne sono una dimostrazione. Chissà quante saranno state. Quando gli ho chiesto mi ha detto di non saperlo con precisione.
E che palle però! Pensare ogni singola stronza che gli ha messo le mani addosso mi fa impazzire!
Lo voglio solo per me. Odio vederlo con ragazze attaccate a lui come cozze agli scogli. Stupide gatte morte!
Vorrei che le sue attenzioni fossero rivolte solo a me, e lo fa molte volte, ma non come vorrei.
E’ gentile, dolce, affettuoso, sempre disponibile e mi vuole bene, ma non il bene che io desidero da lui.
Vorrei che queste due settimane gli facessero capire che non sono più la bambina che si divertiva a tenere in braccio o a portare alle giostre. Adesso sono una donna! Una giovane donna a dir la verità, ma comunque non una ragazzina.
Solo che mi chiedo se lui, nell’alto dei suoi stupendi trentacinque anni, possa trovare minimamente interessante una diciottenne come me.
 
Finalmente suona il campanello. È lui!
 
-Ciao piccola. Pronta a sporcarti le manine?-       mi dice accomodandosi e sventolandomi una cartellina con i colori per pittura
La scusa che ho trovato per restare da soli in casa è quella che voglio mi aiuti a cambiare colore alle pareti della mia camera. Malgrado lui svolga tutt’altro lavoro, è decisamente portato per questo genere di cose. E’ un factotum per i lavori in casa direi.
-Ciao zio Inuyasha! Sono prontissima!-      rispondo raggiante

Eh sì…avete capito bene, l’ho chiamato proprio così. Bel guaio essere innamorati del proprio zio, vero?

-Hai già qualche idea sul colore da scegliere?-
-Sì. La voglio rosa!-
-Rosa, ovviamente. Come tutto quello che hai. Che domanda scema la mia eh?-
-Capita anche ai migliori di dire scemenze, tranquillo!-  
-Tante grazie! Ora fila a prendere la scala, su! Così copriamo i mobili.-
-Corro!-
Dopo aver preso la scala si prepara a salirci, peccato che non abbia considerato che la nostra scala è parecchio scricchiolante e che sarà difficile regga il suo peso.
Io invece ci avevo già pensato. Infatti mi propongo di essere io quella a salirci sopra, con lui a reggerla in caso di necessità.
Ovviamente prevedendo tutto questo, potevo mancare di mettere una bella minigonna? Certo che no!
Altro che piccola! Deve capire che non sono più una bambina!
-Avvolgi meglio il telo intorno al filo del lampadario o si sporcherà.-        mi suggerisce, dato che lo stavo lasciando scoperto
Visto che non ci arrivo bene, alzo un ginocchio per poggiarmi meglio ed allungarmi maggiormente, dando all’oggetto dei miei desideri una visuale sopra la sua testa davvero particolare, grazie anche alle brasiliane nere che indosso.
-Scusa Kagome ma… ti sembra comodo fare queste cose con la minigonna?-    dice con tono imbarazzato
-Io ci sto comoda. Perché, che ha che non va?-        chiedo guardandolo con aria innocente
Quindi hai guardato eh? E vai!
Toh guarda che faccino imbarazzato. Che amore che è! Gli salterei addosso solo per questo!
-N…no niente. Dicevo per dire.-        spiega abbassando la testa
Uffa non la devi abbassare, stupido!
Eh va beh…tanto ho in serbo tanti piccoli trucchetti per farti capitolare, mio caro zietto.
Te ne accorgerai molto presto, sei pur sempre un uomo.
 
Mi chiamo Kagome Higurashi, ho diciotto anni e frequento l’istituto d’arte Sengoku perché vorrei diventare una disegnatrice di abiti da sposa. Fare la stilista è sempre stato un mio sogno fin da quando avevo otto anni.
Cosa ci sarebbe di più bello che disegnare il proprio abito da sposa, da indossare per l’uomo che ami, ovvero il mio adorato zietto?
Lo so che sicuramente non potremo mai sposarci. Il nostro risulterebbe incesto agli occhi della legge, ok forse agli occhi di tutti, ma a me non importa un fico secco! I sogni li faccio comunque. E nei miei sogni Inuyasha ed io stiamo insieme, perché lui non è mio zio, il fratello di mia mamma, quello più grande di me, l’uomo vissuto…lui è il mio amore e basta!





Ciao ^_^ mi presento, io sono Ary e questa è la mia prima storia, modificata però per adattarla ad Inuyasha.
La storia, come avrete capito, parlerà della relazione tra zio e nipote, quindi se la cosa vi infastidisce non seguitela ^_^
Ho scelto il rating arancione per permettere a tutti di leggerla, ma ad ogni capitolo vi avviserò per la presenza di scene d'amore, così non troverete qualcosa di cui non siete già stati avvertiti, per quanto l'avviso erotico, lime e lemon dovrebbero già dirvi qualcosa ^^
Detto questo ringrazio ancora mia cugina Yasha 26 , alla quale volevo appioppare la storia ma poi ho cambiato idea ^_^ la proseguo io ma col suo aiuto, tra correzioni e modifiche varie ^_^
Spero mi facciate sapere cosa ne pensiate e se la storia vi sembra eccessiva, in quel caso provvederò a cancellarla (ma spero proprio di no T^T)
ciao Ary ^_^

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ciao ^_^ grazie a chi sarà tanto coraggioso da leggere anche questo capitolo ^_^
Se vi aspettavate una Kagome tutta tenera e dolce...avete sbagliato ^.^ sarà abbastanza sveglia e decisa ad ottenere ciò che vuole. Ma sono sicura lo capirete già da questo capitolo. Via via la storia sarà sempre più "spinta".......sarà decisone vostra continuare o meno a leggerla, ritengo giusto informarmi ^_^
Buona lettura Ary <3



 
-E con questo i mobili sono coperti. Ora che si fa?-  chiedo scendendo dalla scala
-Si fa che io vado a comprare il colore, mentre tu inizi a togliere con le pinze i chiodi dei quadri dalle pareti. Torno subito.-   mi avvisa uscendo con il codice del colore che ho scelto
Bene e adesso che sono sola che faccio? Uff… togliamo i chiodi va.
Dunque via il primo, il secondo e tutti gli altri. Ma quanti ce ne sono?
Appunto mentale per la prossima volta che dovrò ritingere la stanza: non appendere più tutti quei quadri e poster di cantanti e anime giapponesi!!!
 
-Aaah… porca miseria!-      impreco dopo aver tirato un altro chiodo
Per toglierlo mi sono portata via pure un pezzo di intonaco, formando una voragine nel muro! Accidentaccio, ma perché li ha fatti togliere a me??? Io sono impedita per queste cose!
-Mannaggia! E ora?-
-E ora cosa?-   mi chiede Inuyasha appena ritornato
-Ehm…guarda…-  gli dico colpevole, mostrandogli il danno
-Un bel buco eh? Lo immaginavo, per questo ho preso lo stucco.- mi dice tutto sorridente
-E che ci dobbiamo fare?-
Non so se si è capito…ma non ci capisco proprio nulla di queste cose.
-Ci copriamo il buco, no? Solo che dovremmo aspettare più tempo per dare la prima mano. Lo stucco dovrà seccare e poi va carteggiato per livellarlo.-  mi spiega posando tutto quello che ha preso sul tavolo
-Ah va bene. Mi fai vedere il colore?- chiedo avvicinandomi ai barattoli
-Certo…guarda un po’.-  mi dice sollevando il coperchio
-Wow! Non vedo l’ora di vedere come verrà la mia stanza!- esclamo osservando il rosa acceso che ho scelto
-Immagino che verrà…rosa!-
-Ma che brillante deduzione zio!-
-Io sono sempre brillante nipotina!-   dice ridendo e facendomi l’occhiolino

Nipotina…e che palle! Non sono più piccola, ma lui sembra non accorgersene!

-Dai, andiamo a coprire quei buchi. Sembra che tu ci abbia litigato con quei chiodi. Avresti dovuto tirarli con più delicatezza.-
-E tu perché non me lo hai detto, scusa? Non ho mai piantato un chiodo, figurati toglierlo!-
-Imparerai anche quello non ti preoccupare. Le cose si imparano facendole.-
Oh sono sicura che imparerò tante cose in questi giorni, mio caro zio, non solo come si tolgono i chiodi!
Dopo aver otturato diligentemente tutti i buchi ci sediamo un po’ in cucina, e mentre aspettiamo che lo stucco asciughi sto preparando il caffè.
-Come va a scuola?-     mi chiede guardando il libro di disegno abbandonato sul tavolo
-Bene. L’istituto d’arte mi piace, quindi non ho problemi.-
-E come mai allora sei rimasta a casa invece di partire coi tuoi?-
-Perché mi piace portarmi avanti. Un ripasso non fa mai male.-  spiego scrollando le spalle e dandogli il caffè
Sapessi il vero motivo!
-La mia nipotina è una secchiona allora!-
-Non sono una secchiona zio! Studio normalmente!-  mi lamento mettendo il broncio
Odio la parola secchiona!!! Così come odio la parola nipotina!
-Ok ok non te la prendere. E dimmi, cambiando argomento, come va coi ragazzi? Scommetto che hai la fila a scuola.-
-Non ho nessuno invece. Non mi interessano i ragazzi della mia età. Sono tutti idioti. Pensano solo a scoparsi una nuova ogni giorno, per poi andare a raccontarlo agli amici.-
-Ma come, una bella ragazza come te non ha il fidanzato? Comunque guarda che non sono tutti uguali Ka-chan, non fare di tutta l’erba un fascio.-           mi dice lui
-Quelli della mia scuola sono tutti così. E poi, per esser sincera, preferisco un uomo più maturo che un ragazzino.-
-Un uomo più maturo? Dì un po’ signorina…non è che stiamo combinando qualche guaio?-     mi chiede accigliandosi
-Guaio? Che intendi?-      chiedo confusa
-Non è che ti stai interessando a qualcuno più grande di te, come un professore, vero?-
Gli sputo quasi in faccia l’acqua che stavo bevendo per lo shock! Che ha detto? Io con un…professore??? Cielo sono tutti dei Matusalemme viventi! Il più giovane avrà cinquant’anni!
-Ma assolutamente no! Che ti viene in mente zio? Sono tutti dei vecchi i miei prof!-      spiego quasi disgustata
-Menomale! Altrimenti andavo personalmente a spaccargli la faccia!-        mi spiega rilassandosi
-Wow, davvero? E perché?-      
Forse è geloso?
Dì che lo sei! Dì che lo sei!!!
-Perché sei minorenne. E non sta bene che un professore approfitti di una sua alunna!-
-E…basta?-  
-E basta cosa? Che altro ci dovrebbe essere?-
-No niente. Lascia stare. E tu che mi dici? Frequenti più nessuno dopo quella specie di papera che avevi prima?-
-Papera? Ti riferisci a Kikyo?-   mi chiede non capendo
-E certo! Conosci un’altra ragazza con la bocca da papera?-       quanto la odiavo!!!
-Ma non aveva la bocca da papera. Non essere cattiva.-
-Per me l’aveva. E poi era pure antipatica!-
-Ma che ti ha fatto? Lei ti trovava simpatica invece.-
A me invece no, considerando che lei poteva stare con te ed io no!! Stupido!
-Non c’è sempre un perché se le persone ci stanno antipatiche no? Comunque non mi hai detto se ti vedi con nessuna al momento.-
-Che curiose che siamo eh? Comunque sì. C’è una ragazza che frequento da un paio di giorni.-
Ecco e ti pareva! La gelosia ritorna ad esplodere violenta come sempre!
-Ci vai già a letto?-         chiedo scontrosa
-Non credi che questi siano affari miei, Kagome?-   risponde infastidito
-E dai che male c’è? Mica ti ho chiesto i particolari…-
-E ci mancherebbe pure che lo facessi! Comunque non ancora, contenta?-
-Sì abbastanza!-         rispondo sorridendo felice
E vai, non c’è ancora andato a letto!
-Ma visto che siamo in vena di confidenze…di te che mi dici?-  mi  chiede con aria da furbo
Oddio… domande imbarazzanti in arrivo!
-Che…che intendi?-   dico titubante
-Dici di non avere un fidanzato ma, qualche esperienza l’avrai pur fatta no?-
No no no! Questo non era previsto! Che gli rispondo?
-Beh…qualcuna…-   sussurro imbarazzatissima
-Ah sì? Tipo?-     chiede sorridendo malizioso
Accidenti lo sa che mi vergogno di queste cose! Lo sta facendo di proposito per vendicarsi della domanda che gli ho fatto!
-Ma…ma che ti importa scusa?-   sbotto tutta rossa in viso
-Eh no, tu hai chiesto a me e ora io lo chiedo a te. In fondo non c’è niente di male, l’hai detto tu stessa…-
-Uff e va bene! Ho fatto  sesso orale ad un ragazzo, va bene?-   esclamo andando letteralmente a fuoco
E’ successo un anno fa con un mio amico. Ero curiosa di sapere com’era e…una cosa tira l’altra ho finito per farglielo.
La cosa più orribile che abbia mai fatto! Non perché mi facesse schifo, ma perché non era la persona a cui avrei voluto farlo. In ogni istante immaginavo Inuyasha al posto del mio amico. Da allora non ci ho mai più riprovato. O con lui o con nessuno!
-E basta? E ti imbarazzi per così poco? Sei ancora una bambina.-      mi prende in giro lui, ridendo e scompigliandomi i capelli
-Tsè!-    esclamo stizzita
Non lo sopporto quando fa così!
-E dai piccola, non mettermi il broncio. Stavo scherzando!-    dice dandomi un buffetto sul naso
-Non sono piccola zio! Ho diciotto anni!-
-Per me sei sempre la mia piccola nipotina che si divertiva a starmi sulle ginocchia a guardare i cartoni animati.-
Mmmh…questa frase mi ha fatto venire un’ottima idea! E bravo il mio zietto!
-Sai che hai ragione zio? Allora, dato che sono piccola, riprendimi in braccio sulle gambe!-         gli chiedo facendo gli occhi da cucciolo
-Per niente! Il tuo peso è cambiato mia cara. Vorrai mica schiacciarmi le gambe?-
-Ma che dici? Se sono leggera come una piuma! O forse sei tu che sei fatto più vecchio e quindi non mi reggi?-        lo provoco io
-Io vecchio? Vieni qui che ti faccio vedere io, brutta impertinente!-       mi dice tirandomi a sedere sulle sue gambe
Ah gli uomini! Come cadono facilmente nei tranelli se si giudica la loro virilità e resistenza fisica!
-Ecco visto che ce la faccio a tenerti ancora?-       mi dice soddisfatto
-Eh sì hai ragione. Ora però voglio vedere quanto resisti! Prima mi tenevi per ore, ma adesso?-
-Anche più di prima signorina!-
-Vediamo allora. Nel frattempo mi faccio una partitina a Super Mario, come ai vecchi tempi!-   esclamo felice
Essendo seduta quasi sulle sue ginocchia mi sposto più indietro, in modo da avvicinarmi col sedere verso il suo bacino, per poter sentire meglio che reazioni ha sentendomi muovere contro di lui. La minigonna a campana aiuta parecchio nel contatto devo dire.
La mia intenzione è proprio quella di vedere se reagisce o meno alla mie provocazioni.
Sono sfacciata? Sì e anche molto! Ma sono stanca di doverlo guardare da lontano. O la va o la spacca! Devo almeno provarci per non rimpiangerlo tutta la vita.
Mentre gioco ad evitare i nemici, ne approfitto per strusciarmici contro sempre di più, e direi che l’effetto inizia a farsi sentire. Più mi muovo più lo sento indurirsi. E’ pur sempre un uomo con in braccio una giovane ragazza alla fine.
Vorrei proprio vedere che faccia ha in questo momento e sapere cosa sta pensando. Peccato che gli do le spalle.
Più vado avanti con questo “giochino” e più sento che piace anche a me. Sentirlo mi da una strana scarica di piacere. Figuriamoci come sarebbe se non ci fossero di mezzo anche i suoi pantaloncini.
Volto la testa verso di lui per osservarlo e noto con piacere che mi sta fissando le cosce.
-Guarda zio come sta diventando grosso!-        gli dico in modo innocente, ma con un chiaro doppio senso
Lui alza lo sguardo verso i miei occhi un po’ confuso.
-Co…cosa?-       mi chiede sbiancando
-Come cosa zio? Super Mario no? A forza di prendere funghi bonus sta diventando enorme.-        dico maliziosamente
-Ah sì…è vero.-        risponde lui sospirando
E vai, il pesce ha abboccato all’amo!!! Non mi è indifferente anche se sono sua nipote!
Continuo con il gioco, mentre lui mi sembra leggermente frastornato.
Devo dire che questa cosa mi sta eccitando tantissimo. L’ho cominciata come una provocazione ma a quanto pare sta prendendo pure me. Sentirlo reagire ai miei movimenti mi sta facendo vibrare dall’eccitazione. Mi sento andare a fuoco quasi.
La sensazione che provo è talmente forte che quasi devo mordermi le labbra per non gemere e non farglielo capire.
Speriamo che non se ne accorga!
-Che peccato mi hanno ucciso Mario! Game over!-         esclamo all’improvviso anche se non è vero, alzandomi di corsa
Lui ha un aspetto un po’ stralunato.
-Già, che peccato. Ora che ne dici di farci una doccia e poi andare a prenderci un gelato? Fa un po’ caldo oggi eh?-
-Eh sì. Fa molto caldo. Prima vai tu, così io scelgo già cosa mettermi dopo, altrimenti usciamo stanotte.-      propongo come scusa per farlo andare per primo, mentre mi riprendo
Lui va in bagno e ne esce dopo una decina di minuti già vestito. Cavolo quanto è bello!
Indossa una leggera camicia grigia con i risvolti alle maniche, jeans scuri aderenti, scarpe in tela grigie come la camicia. Sembra uno di quei modelli della tv, di quelli che fanno i calendari nudi. Come lo vorrei il suo di calendario!
Chissà quali altri vestiti si è portato. Ha deciso, per mia immensa gioia, di fermarsi qua per la notte, finché non finisce il lavoro. Non aveva senso fare avanti e indietro da casa sua a qui.
Dopo di lui entro anche io in bagno e mi metto sotto la doccia. Quando apro l’acqua però la trovo gelata.
Ma si è fatto la doccia con l’acqua fredda?  Sarà stato per il caldo o perché si era eccitato? Boh! Speriamo la seconda. Dopo quasi un’ora, di sue imprecazioni, sono lavata, vestita e truccata per uscire.
-Ma quanto accidenti ci metti per prepararti per andare a prendere un gelato?-  mi chiede finto accigliato quando siamo finalmente fuori
-Mi dovevo fare bella, no?-
-Ma tu sei già bella di tuo senza doverti truccare.-     mi dice dolcemente
-Ma grazie zio! Quanto sei dolce!-       gli dico alzandomi sulle punte e baciandogli una guancia
Così facendo sento il suo buonissimo profumo. Mi fa impazzire! Ho una voglia matta di saltargli addosso. Sono vergognosa lo so! Ma che posso farci se lo desidero così tanto?
Arrivati in gelateria lui prende una coppetta al limone e fragola, io invece prendo un cono con menta e stracciatella e ci sediamo ad un tavolo. Lui mangia tranquillo col cucchiaino io invece lecco in modo provocante il mio gelato e lui sembra notarlo.
-Ma tu così lo mangi il gelato?-      
-Così come?-        chiedo finta ingenua
Lui mi guarda ma esita a parlare.
-Niente lascia stare.-       risponde tornando a gustarsi il suo gelato
Immagino già cosa pensava, o così spero.
Passiamo il pomeriggio a fare quattro passi al parco. E’ bello stare al suo fianco.
In giro a braccetto per i viali alberati mi sono quasi sentita come se fossimo una coppia di fidanzati. Che bellissima sensazione!
La sera tornati a casa ordiniamo una pizza. Mangiamo e andiamo a dormire, non prima di averlo salutato con un sonoro bacio sulla guancia.

E’ sbagliato quello che provo?
Non è giusto ciò che sto facendo, lo so, però, l’amore può essere considerato uno sbaglio? Un errore? Qualcosa di cui vergognarsi?
Mi rendo conto che agli occhi di molti sembrerò una poco di buono che ci prova con lo zio nei modi più subdoli possibili, ma altro modo non conosco.
Ho già provato con le buone, ma lui non ha mai capito. Non ha mai capito certi miei atteggiamenti, scambiandoli per semplice affetto. Non ricordo neanche più quante notti ho passato a soffocare tra i singhiozzi, mentre il giorno dopo mi nascondevo dietro ai sorrisi più finti
La mia non è un’infatuazione o semplice attrazione fisica. Provo questi sentimenti da quattro lunghi anni ormai.
Ho pianto quando l’ho visto insieme ad altre. Ho gioito quando stava con me dedicandomi tutte le sue attenzioni. Ho sofferto quando per lavoro è dovuto partire, stando lontano molti mesi.  Non poterlo vedere mi straziava l’anima. Ho riso quando mi portava fuori a mangiare una pizza. Mi arrabbiavo quando mi faceva conoscere le trioiette che si portava a letto. Sghignazzavo felice, invece, quando sapevo che le aveva lasciate. Ma allo stesso tempo soffrivo con lui quando rimaneva deluso dagli amori finiti.
No…non è un gioco per me! Lo amo davvero Inuyasha, e sono convinta che potrebbe amarmi anche lui se cominciasse a vedermi come semplice donna, e non come la sua nipotina.
Voglio fargli capire quello che provo. Voglio che sia lui il primo a baciarmi e toccarmi dove nessuno ha mai fatto.
Forse non potrà mai amarmi, di questo ne sono cosciente, però, desidero la mia prima volta con lui. Solo provocandolo sono sicura che cederà. È pur sempre un uomo.
Se gliene parlassi sono sicura che mi scoppierebbe a ridere in faccia.
No! Voglio farlo cedere! Deve capire che non sono più una bambina. Forse solo così potrebbe prendere in considerazione l’idea di stare con me. Devo fargli capire che sono una donna. Devo provare il tutto per tutto!
Non ci rinuncio per nulla al mondo! Almeno non per il fatto che sia mio zio!!






Rieccoci ^_^ che ve ne pare? Kagome molto peperina eh?
L'ispirazione per questo capitolo viene da una canzone di Paolo Meneguzzi "Non capiva che l'amavo" se non la conoscete ascoltatela, io la trovo bellissima ^_^
Ringrazio chi ha recensito il primo capitolo ^_^ grazie di cuore
Infine ancora grazie a Yasha 26 che mi fa da beta-reader, correggendo errori o modificando il testo nelle forme non proprio perfette, adattandolo alle esigenze di questa sezione (come mi ha spiegato lei) ^_^ grazie grazie
Al prossimo capitolo (spero)
Ary <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Sono appena le sette del mattino quando suona la sveglia.
Mi strofino gli occhi e mi alzo per preparare la colazione.
Chissà se Inuyasha è già sveglio.
Appena esco dalla mia camera sento un buonissimo odore di caffè. Arrivo in cucina e trovo un biglietto con accanto la colazione già pronta: caffè fumante, una tazza di latte macchiato e i biscotti al cioccolato, i miei preferiti. Leggo il biglietto e un sorriso si allarga felice sulle mie labbra.
“Buon giorno piccola, ben svegliata. Sono uscito un attimo, ma torno subito. A dopo. Ti voglio bene <3 <3”
Ma che dolce! Come si fa a non volergli bene?
Appena finisco di fare colazione sento il rumore delle chiavi. E’ ritornato!
Non lo lascio nemmeno entrare che mi fiondo tra le sue braccia.
-Ti voglio bene anche io zio! Tanto tanto tanto!-   gli urlo dondolandomi con le braccia allacciate al suo collo
-Sei proprio una bambina quando fai così.-   risponde scompigliandomi i capelli
In effetti non ho un comportamento molto maturo a volte, ma è lui che tira fuori questo mio lato.
-Sei stato dolcissimo a lasciarmi la colazione pronta. Come facevi a sapere che mi sarei svegliata così presto?-
-Perché so che quando hai qualcosa da fare ti svegli alle sette.-
-Che memoria. Ma dimmi un po’, dove sei andato così presto?-
-Sono andato a comprare un piccolo pennello per le rifiniture. Lo avevo dimenticato ieri. Su, ora andiamo a passare il fissativo alle pareti, così possiamo iniziare a dare la prima mano.-   dice prendendo il barattolo col fissativo
-Agli ordini!-  rispondo prendendo il rullo e montandolo su un bastone, per arrivare fino al soffitto
Aspettiamo un paio d’ore che asciughi, poi Inuyasha comincia ad imbiancare il soffitto e due delle pareti col bianco. Quando finisce, passa a colorare le altre due pareti col rosa. Io nel frattempo pulisco dove si sporca e il battiscopa.
Il risultato mi piace davvero molto: pareti alternate di colori che amo!
-Sembra la confezione bianca e rosa del profumo Pink Sugar dell’Aquolina!-    esclamo felice
-Per adesso siamo solo alla prima mano. Domani ne daremo un’altra.-       
-Quindi per oggi abbiamo finito? Allora docciaaaaaaa! Vado prima io!-         dico fiondandomi in bagno mentre lui sorride
Appena finita la doccia gli lascio via libera per fare altrettanto. Nel frattempo ha già ripulito la camera ed i pennelli.
Però accidenti, che puzza di colore che c’è! Mi sa che stanotte non dormo.
Oh forse sì? Mi è venuta una splendida idea!
Metto una vestaglia nera con fiori rossi in stile kimono e vado in cucina a fare il caffè. Mentre Inuyasha è ancora sotto la doccia, entro qualche minuto su EFP col cellulare, per vedere se sono state aggiornate le mie storie preferite.
Nel frattempo esce il caffè, così chiamo Inuyasha per venire a prenderlo. So che freddo non gli piace.
-Zio il caffè è pronto!-
-Kagome, ho scordato i pantaloni in camera, puoi portarmeli?-        mi urla dal bagno
-Se hai i boxer puoi anche uscire con quelli. Non mi scandalizzo mica.-
Anzi……
-Ma è imbarazzante.-
-Non c’è mica molta differenza di quando siamo al mare e sei in costume no?-
-Ok…-      dice uscendo dal bagno con un paio di boxer arancio scuro
Non mi stancherò mai di guardare il suo bel fisico, accidenti! I miei occhi ovviamente dove vanno a finire? Tra le sue gambe.
Kagome mantieni gli ormoni al loro posto!!! Pervertita!
-Ecco il caffè.-       gli dico porgendogli la tazzina e riprendendo in mano il cellulare
-Ancora a giocare con Super Mario stai?-        chiede sedendosi e guardandomi in modo…strano?
A Super Mario? Ah è vero! Il gioco che ho fatto ieri. Ma come mai lo chiede?
-Già. Tu sai giocarci?-      domando fingendo che stavo facendo proprio quello
-Non col cellulare.-       dice scrollando le spalle
Mi stai dando un’ottima scusa zio, e nemmeno te ne accorgi!
-Ti insegno io!-     esclamo cogliendo la palla al balzo e fiondandomi in braccio a lui
-Ma…-      cerca di replicare sentendomi strusciare su di lui
Senza pantaloni lui, senza nulla sotto io, oltre la corta vestaglia, il contatto è molto più intenso di ieri.
-Guarda come faccio io, così lo fai anche tu.-       dico avvicinando il cellulare caricando il gioco
Mentre gli faccio vedere i tasti da usare, gli prendo le mani e le metto sulle mie per guidarlo.
Lui poggia la testa sulla mia spalla per vedere meglio, mentre io mi spingo sempre di più con la schiena verso il tuo torace. Simulo dei finti movimenti per il gioco, mentre le mie intenzioni sono altre.
Ogni tanto quando mi giro a guardarlo noto che ha una strana espressione sul volto. Mi sa che la cosa piace anche a lui.
 
                                                                               
 
POV  INUYASHA
 
Ma che accidenti sta facendo? Si…si sta strusciando su di me? Può mai essere?
No impossibile! Sono sicuramente io che immagino tutto, forse perché ultimamente sono andato parecchio in bianco da quando ho lasciato Kikyo.
E di certo con lei conciata con solo una vestaglietta non aiuta.
Maledizione! Stupido corpo, non devi reagire così! Soprattutto “lì”!
Già ieri mi ha fatto questo effetto, ma oggi, è peggio!
Mi piacerebbe tanto sapere se lo fa di proposito oppure non se ne accorge.
Ma no non credo lo faccia apposta. Sono suo zio. Non potrebbe mai.
Anche se ammetto che se non fosse mia nipote…provocazione o ingenuità, l’avrei già sbattuta su questo dannato tavolo facendola mia senza tanti complimenti.
Oh no! Ma che cavolo pensi Inuyasha? Ti ha dato di volta il cervello? E’ tua nipote! Figlia di tua sorella! Smettila di fare questi pensieri sconci su di lei!
Ma la colpa in fondo non è tutta mia. Lei mi si presenta quasi sempre mezza svestita, con un fare infantile per certi versi, ma molto eccitante per altri.
Non è più la bambina che prendevo sulle gambe. Ormai è una donna, me ne accorgo solo adesso.
Ho trovato molto piacevole stare così a stretto contatto con lei nell’ultimo periodo. Mi è stata molto vicino dopo la rottura con la mia ex. A volte, quando usciamo insieme, qualcuno la scambia per la mia ragazza, anche se non capisco come facciano. È tanto più piccola di me, o forse sono io che la vedo ancora una bambina?
Anche se oggi la vedo con occhi diversi. E’ fatta davvero una gran bella ragazza. Ha un corpo davvero sexy con delle forme provocanti.
Sarà anche mia nipote, ma gli occhi  ce li ho pure io per capire che è un gran bel pezzo di…
-Allora zio hai capito?-       chiede dopo un po’
Io non la stavo minimamente ascoltando!
-Ehm…non proprio…-    
-Va bene allora te lo rimostro. Ma stai più attento.-     dice sorridendomi
-Ecco guarda. Vai vai, prendilo Mario! Ecco così! Salta adesso! Ahhh evvai sì!-
Continua a muoversi sulle mie gambe, strusciandosi sul mio povero membro eccitato, urlando al gioco, mentre io vorrei solo sprofondare sotto terra in questo momento.
Ma la botta finale me la da quando la cinta della sua vestaglia si apre leggermente, lasciando scoperto il suo seno che sbatte continuamente contro il mio braccio, che cerco di tenere fermo su quello stupito telefono che ha tra le mani.
Lei sembra nemmeno accorgersene e io cerco di non guardarla ma, porca miseria, come faccio a non guardarla?
Mi sento un  vero maiale in questo momento, ma allo stesso tempo mi sento tremendamente eccitato da tutta questa situazione. Mi domando se lei senta la mia erezione fra le sue gambe. È impossibile non sentirla, c’è seduta sopra!
Può mai essere così ingenua da non capirlo?
Improvvisamente la sento irrigidirsi.
-Gioco finito. Ho vinto! Hai visto zio? Allora, ti è piaciuto?-    chiede guardandomi con occhi languidi
Io non ho capito un accidenti del gioco! Manco l’ho seguito. Come glielo spiego?
-Sì sì…molto…come dire…entusiasmante.-
Entusiasmante? Ma che cavolo dico? Sono fuso!
-Ne sono felice. Che ne dici di farci una passeggiata fuori? Fa troppo caldo in casa.-
-O…ok per me va bene.-        le dico cercando dal trattenermi dall’urlarle di togliersi finalmente di dosso se non vuole vedermi morto
-Vado a vestirmi.-        esulta felice, alzandosi finalmente, prima che accadesse il peggio, e che figura ci facevo poi?
Mi lascio andare ad un sospiro di sollievo quando se ne va nella sua camera per vestirsi.
Sto per alzarmi anche io per cercare di darmi un contegno quando vedo i miei boxer bagnati.
Posso mai essere stato io? Ma no, me ne sarei accorto, ovvio. A meno che…non è stata lei a…ma no! Non può essere!
Se così fosse vuol dire che lo faceva di proposito, e che le piaceva.
Come accidenti faccio a capirlo adesso?
 
Usciamo qualche ora a prendere una boccata d’ aria fresca. Già che ci siamo rimaniamo a mangiarci qualcosa fuori per la cena. Torniamo verso le undici a casa.
-Bene io vado a letto. Buonanotte piccola.-       anche se di piccolo non hai più nulla tu!
-Ma cavolo zio! Nella mia stanza c’è una puzza che si muore! Come faccio a dormire?-         si lamenta lei
Entro nella sua camera e in effetti l’odore si sente ancora un po’, ma non mi sembra così fastidioso.
-Non è così forte. Magari dopo un po’ non ci fai più caso.-
-Ma a me da fastidio…-    dice mettendo le labbra a cucchiaino come i bambini piccoli
Per certi versi resta sempre una bambina!
-E va bene. Vieni a dormire da me. Il letto è grande abbastanza. Io però dormo solo coi boxer.-
-Ok tranquillo. Solo che anche io sono abituata a dormire senza pigiama in estate. Per stavolta però magari metto qualcosa addosso.-
Ecco brava! Ci manca solo che vieni a dormire mezza nuda, magari solo con le mutandine. A quel punto si che dimentico la parentela e ti prendo senza tanti ripensamenti.
Dopo una decina di minuti in cui io mi sono già messo a letto, me la vedo apparire con una camicia da notte cortissima e aderente e quasi mi prende un colpo, perché lascia poco spazio all’immaginazione.
-Ho trovato solo questa. La mettevo qualche anno fa quando ero più piccola. E’ un po’ corta e stretta ma credo che sia meglio di nulla no?-
Altro che un po’ stretta! Con questa cosa addosso sei più sexy che se fossi nuda! Porca miseria!
-Va bene dai. Tanto non devi uscirci.-      dico voltando la testa per non fissarle ancora le cosce nude e il seno strizzato dentro quella cosa strettissima
La sento salire sul letto per coricarsi e mi sento poggiare una mano sul braccio.
-Buona notte zio.-         mi dice dandomi un lungo bacio a schiocco sulla guancia
-Buona notte a te piccola.-     rispondo guardandola sdraiarsi
Speriamo che sia davvero una buonanotte, perché temo che non chiuderò occhio con lei accanto. Mi auguro di non essere un sonnambulo e di non saltarle addosso, povero me.
Come mi sento frustrato! Già dopo oggi mi ha fatto uno strano effetto. E vederla anche com’è venuta a letto…
Basta Inuyasha! Chiudi gli occhi e dormi!
 
 
 
POV  KAGOME
 
Caspita quanto mi è piaciuto oggi stare sulle sue gambe, rispetto a ieri. L’ho sentito eccitatissimo. Più mi muovevo e più lo sentivo vibrare. Sono sicura che si è accorto dei boxer bagnati, nasconderlo era impossibile. Essere ancora senza biancheria sotto la vestaglia è stato utile. E devo anche ringraziarla di essersi  aperta da sola. Sentire il mio seno toccare il suo braccio mi ha eccitata oltremodo. Combattevo contro me stessa per non gemere dal piacere.
Sinceramente speravo mi dicesse qualcosa al riguardo, invece non ha fatto una piega, accidenti.
Quando siamo tornati a casa dopo cena ho approfittato della leggera puzza di colore per dormire nella sua stanza, così da potergli stare più vicina possibile.
Solo che non ho pensato a cosa avrei potuto indossare. Fortuna che ho trovato in fondo all’armadio la mia vecchia camicia da notte. Mi sta stretta e corta però guardandomi allo specchio devo dire che mi sta benissimo. E’ molto provocante.
Quando ritorno in camera sua lo vedo fissarmi. Credo gli piaccio così.
-Ho trovato solo questa. La mettevo qualche anno fa quando ero più piccola. E’ un po’ corta e stretta, ma credo che sia meglio di nulla no?-       gli spiego avvicinandomi al letto
-Va bene dai. Tanto non devi uscirci.-      dice girandosi la testa
Forse per non guardarmi?
Mi metto a letto e mi avvicino a lui.
-Buona notte zio.-       dico dandogli un bel bacio sulla guancia e  sdraiandomi
-Buona notte a te piccola.-        risponde lui
-Ah zio, dimenticavo di dirti che io durante la notte mi muovo molto perché ho il sonno agitato. Spero di non colpirti e non svegliarti. Se dovessi finire sul tuo lato di letto svegliami, così ritorno al mio posto.-     lo avviso conoscendo il mio piccolo problema
-Va bene. Spero che non scalci almeno. Non vorrei alzarmi parlando come una donna domani.-
-Cioè?-      chiedo non capendo
-Cioè che mi schiacci i gioielli di famiglia.-       mi spiega lui con finta faccia preoccupata
Io scoppio a ridere seguita da lui. Certo immaginarlo come una donna è davvero scioccante!!!
Spero di tenere le gambe a bada.
 
 
 
 
POV INUYASHA
 
Pure questa ci mancava! Il sonno agitato! E’ tutta la notte che mi finisce sopra. Prima mi è finita del tutto addosso.
L’ho toccata sulla spalla per svegliarla, lei ha aperto gli occhi, si è spostata e si è riaddormentata.
Nemmeno mezz’ora dopo ha allungato la mano e dove vuoi che ti vada a finire??? Proprio lì! E che porca miseria!
Già avevo difficoltà di mio a “tenerlo a bada”. Ci mancava solo la sua mano sopra. Non resisto più!
Con estrema delicatezza le prendo la mano e la sposto, sperando che la tenga ferma stavolta o non rispondo davvero di me stesso. Sono sempre un uomo alla fine, con una gnocca nel letto!
Per fortuna poi si gira dandomi le spalle. Almeno terrà le ventose lontane.
Peccato che così facendo le si alzi la camicia da notte, mostrandomi un bel sedere a mandolino fasciato da una culotte bianca.
Ma accidenti, deve per forza dormire con la luce del comodino accesa? Riesco a vedere fin troppo per essere notte!
Mentre maledico la luce lei si rigira e mi da un’altra visuale ancora più eccitante di prima. Una delle sottili spalline le scivola mostrando buona parte del suo seno.
Che darei per toccarlo!
Basta! E’ meglio che mi alzi, perché rischio davvero di perdere il controllo. Ho bisogno di prendere aria,  perché non resisto più.

 
Al mattino mi sveglio un po’ intontito. Ho dormito pochissimo.
Guardandola la trovo abbracciata a me, mentre anche io la sto stringendo. Ma che mi è preso?
La cosa più terribile è che ieri notte ho sentito la necessità di  “sfogarmi” pensando continuamente a lei. E al culmine del piacere mi è perfino scappato il suo nome dalle labbra. Cosa non ho pensato di farle in quei minuti!
Mi sento uno schifo per come l’ho pensata e per le posizioni in cui la immaginavo, però ad essere sincero mi è piaciuto da morire.
Che diavolo mi sta accadendo? Sto impazzendo del tutto? Neanche fossi un adolescente in piena crisi ormonale!
Non vedo l’ora di finire quella maledetta stanza e di andarmene! E’ una tentazione troppo grande restare da solo con lei. Adesso lo so.






Ed eccoci al terzo capitolo. Che ve ne pare? Ci sono anche i pensieri di Inuyasha e continueranno alternati a quelli di Kagome. Spero vi piaccia :)
Un bacio e alla prossima ^_^
Ary <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Salve ^_^ come va? Volevo solo avvisarvi che nel capitolo saranno descritte scene di intimità fisica che potrebbero turbare i più sensibili. Ho ritenuto giusto avvisarvi ad inizio capitolo anche se sicuramente già lo avevate previsto da un pezzo ^^
 

 
POV KAGOME
 
-Uffaaa!!-
-Che c’è Kagome?-
-Piove! Ed io odio la pioggia!-     mi lamento, continuando a sbuffare
-Ci vuole anche quella lo sai. Semmai non ci voleva che piovesse proprio oggi. Il colore ci metterà più tempo ad asciugarsi.-
-Hai finito tutto nella stanza?-     chiedo dispiaciuta, vuol dire che andrà via, ed io non ho ancora concluso nulla!
-Sì. Aspetto solo che asciughi un po’, così rimettiamo i mobili al loro posto. Poi ti lascio godere le tue vacanze in meritata tranquillità, fino all’arrivo dei tuoi.-
-Che bello…-     mormoro scontenta e delusa
La mattina passa a sistemare la stanza, togliendo i teloni dai mobili. Il muro però non appresta ad asciugarsi ancora. C’è troppa umidità, fuori diluvia.
Maledizione, io odio i temporali!
-Ka-chan, accendi la luce, non ci vedo più bene con questo buio. Questa maledetta vite non vuole entrare!-    esclama cercando di avvitarla invano
-Per forza sembra sia mezzanotte invece che le tre del pomeriggio.-     rispondo premendo l’interruttore
-Oh oh!-     esclamo io
-Che c’è?-
-E’ andata via la corrente.-       
-Proprio adesso? E che palle!-         si lamenta alzandosi da terra e lasciando il cacciavite su un mobile
-Uffa! Senza luce non possiamo fare un bel niente. Che si fa?-    domando irritata
-Non saprei. Si aspetta che ritorni?-      propone sarcastico, sedendosi sul divano
 
E che meraviglia…sono le cinque del pomeriggio e ancora niente luce!
L’unica cosa buona è che questo imprevisto sta rimandando la fine dei lavori nella mia camera, così Inuyasha si fermerà per più tempo.
-Non so te… ma io mi annoio! Niente  tv, niente radio, niente computer, che ne dici di fare un gioco per ammazzare il tempo?-      propongo infine, annoiata a morte
-Ok, ma con questo buio che vuoi fare? Non riusciremmo nemmeno a vedere bene le caselle dei giochi.-
-E’ vero. A te non viene in mente niente?-     chiedo speranzosa
-Ti ricordi il gioco della monetina che ti facevo quando eri piccola?-
-Certo che sì! Vuoi giocare a quello?-
-Hai altre idee?-
-In effetti no.-
Forse non è male fare quel gioco infantile. Potrebbe rivelarsi molto interessante invece.
-Ecco la moneta zio. Se ricordo bene,  si nasconde la moneta in un punto delimitato vicino a noi. Chi la trova entro un minuto vince una caramella, giusto?-
-Ricordi bene.-   conferma sorridendo
-Ok, però le caramelle non fanno più per me, altrimenti mi fanno ingrassare. Che ne dici se cambiamo un po’ le regole?-    propongo io
-Tipo?-
-Vediamo… chi perde si toglie qualcosa da dosso. Un po’ come il gioco della bottiglia no? Su comincia tu.-      gli dico passandogli una moneta da due euro
-Mmmh…le caramello no, eh?-   chiede perplesso
-No! Sono grande ormai per le caramelle zio!-          sbuffo infastidita
-Ok girati, così nascondo la moneta. Prendi il tempo con il timer del cellulare, così passati i 60 secondi ci avvisa.-     si arrende infine
Faccio come dice, mentre aspetto che mi dia il via libera per potermi girare. Ho in mente un bel giochino zietto!
Quando mi fa girare inizio a cercare la moneta fra i cuscini del divano. Eccola lì infatti. Troppo prevedibile.
-Trovata!-          esulto felice mostrandogliela
-Di già?-    chiede dispiaciuto
-Sei prevedibile zio. La metti sempre lì. Ora per pegno togliti qualcosa.-     rispondo  allegra
La magliettina! Togli quella!! Togli quella!!!
Ecco come non detto, si toglie le scarpe. E che palle però!
-Ora tocca a te, su.-       
-Bene, girati.-      dico nascondendo la moneta dove so che non la troverà mai, ovvero dentro la tasca dei miei pantaloncini
Quando gli do il via libera per cercarla ovviamente non la trova, perché non ha fatto altro che cercare in giro e non su di me.
Il timer suona.
-Minuto terminato! Hai perso! Eccola qui!-       gli mostro prendendo la moneta dalla tasca
-E per forza non la trovavo, accidenti!-
-Mi spiace. Togliti qualcos’altro zietto!-      rispondo ridendo divertita, mentre lo osservo sbuffare e togliersi i calzini
Quando è il suo turno di nascondere la moneta la trovo anche stavolta, perché il furbacchione l’aveva messa anche lui nella tasca dei pantaloncini.
Stavolta però la magliettina vola via per mia grande gioia, mostrandomi il suo bellissimo corpo scolpito da ore di nuoto e arti marziali, con e senza armi.
Quando è il mio turno stranamente trova subito la moneta nascosta dentro la manica della mia magliettina.
-Trovata! Ah ah ah! Ben ti sta! Ora tocca a te toglierti qualcosa!-      mi dice allegro per aver trovato la moneta
Scrollo le spalle e mi tolgo la maglietta, restando in reggiseno.
I suoi occhi si spalancano di stupore, non so se per la vista del mio corpo mezzo nudo o per il reggiseno semitrasparente rosa che indosso. Comunque sia è la reazione che speravo avesse, non gli sono propriamente indifferente quindi.
-Bene ora tocca di nuovo e te.-         gli dico per riportarlo sul pianeta Terra
-Ah sì, giusto.-      risponde confuso
 
 
POV INUYASHA
 
Ci mancava solo questa accidenti a me! Si è tolta la magliettina come se nulla fosse. E poi pure il reggiseno mezzo trasparente doveva avere? Lo vedo anche se c’è poca luce. Certo, magari per lei non è nulla di che dato che sono suo zio, però, per il mio amichetto lì sotto non è affatto normale tutto questo. Forse sarebbe il caso di smettere qui.
-Senti Kagome, forse è meglio fare un altro gioco, non credi? In fondo lo facevamo quando eri bambina…-     
-E’ vero, ma io mi sto divertendo. Sono ancora un po’ bambina forse.-      dice sorridendo
Un sorriso bellissimo.
-Però…-     tento ancora
-Niente però. Dai ci stiamo divertendo. O almeno io, visto che sei sempre tu quello che perde! A meno che non è proprio questo. Non ti piace perdere, eh?-      mi provoca lei
-Ma figurati! E va bene continuiamo! Io non mi tiro mai indietro!-       rispondo convinto
Lei mi guarda con un sorriso come di trionfo, o forse è una mia impressione?
Comunque essendo il mio turno decido di nascondere la moneta tra l’elastico dei miei pantaloni.
Quando lei comincia a cercarla, prima in giro e subito dopo addosso a me, lo fa con una lentezza tale da farmi rabbrividire. Mi sfiora le spalle e le braccia, come se sperasse di trovarla dentro la mia pelle. Poi passa a toccare le tasche posteriori dei pantaloni, infilandoci le mani e toccandomi al contempo il sedere.
Ma lo fa di proposito, maledizione? Quanto durano questi 60 secondi? Non finiscono più?
Lentamente le sue mani si spostano all’interno dei miei pantaloni, toccando col dito il mio fianco a livello dell’elastico che li sorregge.
-Trovata!-       mi dice mostrandomi il suo trofeo tra le dita
La guardo confuso, e non posso far altro che deglutire al sol pensiero che se fosse scesa con quelle mani più in basso…oh Kami! Sto perdendo la testa! Sarà il caldo! Sì sicuramente!
-Dato che hai perso ancora, via i pantaloni!-      esclama allegra
E’ in questo momento che ringrazio la semioscurità data dal temporale che impervia e alla mia buona idea di mettere i boxer neri, sperando che nascondano il nascondibile.
-Ora tocca a te.-
A queste parole quasi tremo. Dove diamine dovrei cercarla adesso? E col suo seno così esposto avvicinarmi a lei non sarà facile.
Allungo una mano verso di lei e comincio a cercare la moneta nei suoi pantaloncini, stando attento a non toccarle il sedere, anche se vorrei tanto farlo. Ma per mia grande fortuna la trovo subito dentro la tasca anteriore.
-Sei fatto bravo vedo.-       dice sorridendo e abbassandosi i pantaloncini senza alcuna vergogna, mostrando  uno slip semitrasparente come il reggiseno
Una scarica mi parte dal collo e raggiunge i lombi. Questa cosa mi sta eccitando troppo anche se so che non dovrei.
Eppure non riesco a fare a meno di giocare sporco in questo momento, nascondendo la moneta sotto ad un vaso, perché sono sicuro che lì non la cercherà. La cercherà addosso a me e perderà. A quel punto dovrà spogliarsi quasi del tutto e io potrò vederla senza quello stupido pezzo di tessuto rosa che ricopre i suoi invitanti seni.
E’ solo quando realizzo davvero ciò che ho appena pensato che mi rendo conto di quello che ho fatto inconsciamente quasi. Che ho fatto maledizione? Se perde lo farà davvero? No no no! Sono un coglione! Ma che accidenti mi è preso?
Come ipotizzato, lei la cerca addosso a me. Prima passa le mani sull’elastico dei boxer. Stupita di non trovare nulla mi tocca i fianchi, il sedere e le cosce. Mi piace dannatamente troppo la lentezza che usa per toccare da sopra la stoffa in cerca di quella dannata moneta. Prego che non mi tocchi, ma al tempo stesso spero che lo faccia. Proprio quando sta per passare a cercarla nei miei inguini il tempo segna la fine dei 60 secondi. Porca miseria proprio ora?
-Uffa ma dove l’hai messa che non l’ho trovata?-          sbuffa lei mettendo un finto broncio
-Fregata! Non ce l’avevo addosso. Era sotto al vaso.-     le confesso quasi dispiaciuto
-Ah ecco perché! Che furbacchione! Pago pegno e si ricomincia!-       dice portandosi le mani dietro la schiena, sicuramente per sganciare il reggiseno
-Kagome senti…-     provo a fermarla ma il suono del suo cellulare lo fa per me
Sia ringraziato il cielo! Mi ero lasciato prendere troppo da questo gioco pericolo! Devo scappare subito da questa casa. Questa ragazza mi sta facendo perdere il senno!
Svogliatamente si allontana andando a prendere il cellulare per vedere chi è, sbuffa sonoramente e poi risponde.
-Ciao mamma.-     la saluta lei
E’ mia sorella quindi. Se ci vedesse ridotti così mi ucciderebbe!
-Sì tutto bene, la stanza è venuta bellissima. Quando torna la luce ti faccio una foto e te la mando. Sì qui piove e manca la corrente. Sì lo zio è ancora qui. Ah ah. Ok. Aspetta che glielo chiedo, è qui vicino a me.-
-Chiedermi cosa?-        le chiedo
-Mamma dice se già che ci sei puoi dare una rinfrescata al bagno. Si sta facendo un po’ di umidità vicino la doccia. Ovviamente dice che ti paga il disturbo.-
-Sì come no. Adesso mi faccio pagare da mia sorella! Dille di prendere meno sole in spiaggia perché le si sta fondendo il cervello!-         rispondo ad alta voce per farmi sentire da lei
Ovviamente riesco a sentire tutti gli insulti che mi sta lanciando anche da qui, ha una voce parecchio squillante quando si arrabbia.
-Ok mamma. Buona serata anche a voi. Salutami papà. Vi voglio bene.-      dice terminando la chiamata
Nel frattempo la luce ritorna, accendendosi nel soggiorno. Finalmente era ora! Peccato che con la chiarezza della luce riesco a vedere meglio il corpo di Kagome, che è davvero molto provocante in intimo. Come diamine ho fatto a non accorgermene mai in questi ultimi tempi? E sì che qualche settimana fa eravamo al mare insieme e lei sfoggiava un bikini anche molto carino, ma mai l’ho immaginata come “donna” da guardare. Anzi, mi era del tutto indifferente, come guardare mia sorella o le mie cognate… asessuate in pratica ai miei occhi.
-E’ tornata la luce.-      mi fa notare lei
-Già, quindi diamoci una sistemata e approfittiamone per risistemare la tua stanza, così stanotte puoi dormirci. Ormai sarà asciutta.-          le dico prendendo alla svelta i pantaloni per coprirmi, sperando che non abbia notato l’evidente erezione che ho per via delle sue mani su di me e per colpa di quel bellissimo intimo vedo-non vedo. Ma che ho visto! Ho visto eccome con la mente!
-Eh? Ah…ok.-        risponde come delusa
Sembra quasi che le dispiaccia che il gioco sia stato interrotto. Io non so invece se esserne felice o meno. Se avessimo continuato avrebbe dovuto togliersi o il reggiseno o gli slip, e sono sicuro avrebbe optato per il primo.
Porca miseria il cervello mi sta andando in poltiglia! Perché mi fa questo effetto? E che cazzo, è mia nipote! Svegliati coglione!

Quando ci siamo rivestiti andiamo a sistemare la sua camera. Devo dire che è venuta davvero molto carina.
-E con questo abbiamo finito.-      constato spostando il letto al suo posto
-E’ venuta bellissima! Grazie zio! E’ proprio come la volevo io!-     esulta abbracciandomi felice
-Di nulla. Sono contento che ti piaccia. L’importante è questo.-        le dico guardandola con una luce diversa negli occhi
Anche abbracciarla adesso mi sembra diverso… ma perché?
-Bene, ora andiamo a cenare così si va a nanna. Dato che piove dovrai accontentarti della mia cucina.-     mi avverte lei
-Oh e che mi prepari di buono?-
-Wurstel e patatine!-
-Ah…alla faccia della tua cucina! E io che credevo che cucinassi.-      la prendo in giro
-Spiritoso! Lo sai che so cucinare benissimo ma a quest’ora e con poco nel frigo che vuoi che prepari?-
-Tranquilla, i wurstel andranno benissimo.-
Dopo cena e dopo aver sistemato la cucina ognuno di noi va nella propria stanza. Per fortuna direi! Passare un’altra sera come quella di ieri vuol dire morire per me.
Fuori il tempo è davvero brutto. Fulmini  e tuoni diventano sempre più frequenti. Due giorni fa si schiattava di caldo e oggi il diluvio. Mah…
Neanche il tempo di chiudere gli occhi e sento bussare alla porta.
-Che succede Kagome?-     le chiedo aprendole la porta, e trovandola con la stessa camicia da notte della sera precedente
-E’ andata di nuovo via la luce zio, e io ho paura del temporale. Senza luce non riesco a dormire. Mi tieni compagnia? Posso entrare?-         mi chiede stringendosi le braccia
-Alla tua età hai ancora paura dei temporali e del buio?-
-Sì e non prendermi in giro capito?! Ognuno ha le sue fobie!-      risponde accigliata
-Ok… vieni.-       le dico sconfortato nel saperla nuovamente nel mio letto
Se va come ieri sono fritto! Un’altra nottata in bianco con la voglia di saltarle addosso!
-Grazie!-       dice allegra, infilandosi subito sotto alle lenzuola
-Di nulla. ‘Notte.-
-Buona notte zio, anche se io non credo dormirò!-        risponde facendosi piccola sentendo un nuovo tuono
-Uff vieni qui!-      le dico avvicinandola e abbracciandola
Sta tremando come una foglia, fa una tenerezza assoluta.
-Meglio così?-      le chiedo quando si sistema meglio tra le mie braccia
-Molto meglio. Grazie.-         dice rilassandosi
Certo che sono proprio un idiota! Dovrei evitarla e invece la sto tenendo stretta a me. Sento il suo corpo in contatto col mio, ma non ho resistito. Aveva il viso di un cucciolo impaurito.
Credo si sia addormentata. Sembra molto più calma di prima.
La vedo pochissimo col buio. La stanza è illuminata solo dai lampioni della strada. Eppure anche così riesco a vederne le forme.
Quanto è diversa dalla bambina che mi correva dietro col suo cagnolino di peluche. Di quella bambina non è rimasto assolutamente nulla, almeno nell’aspetto. Il suo seno schiacciato contro il mio petto lo dimostra benissimo.
Ma perché non riesco a non pensare a come sarebbe farci l’amore, dannazione? Cosa c’è di sbagliato in me?
Non mi mancano certo le donne se voglio. Però con nessuna provo l’attrazione che provo con lei in questo momento.
Forse perché le voglio bene. Ma proprio per questo non dovrei sentirmi attratto da mia nipote!
E certo lei non me la rende facile provocandomi, non so se di proposito o ingenuamente. Maledizione è questo che mi frena! Se lo facesse volontariamente io…
Mentre perdo tempo a pensare, lei inizia ad agitarsi nel sonno. Ecco che ricomincia!
Per fortuna l’unica cosa che fa è girarsi dall’altro lato. Speriamo che ci stai tutta la notte!
Ecco come non detto! Si sta girando di nuovo, almeno non mi è finita addosso.
Meglio provare a dormire. E’ già mezza notte.
Non ho nemmeno il tempo di chiudere gli occhi però che li riapro di scatto.
Oh merda! Nel muoversi ha messo la mano proprio lì. E figurati se “quello” non reagiva!
Mi sbatto una mano in faccia per cercare di calmarmi…stiamo calmi Inuyasha!
Delicatamente le prendo la mano e la sposto. Lei sembra infastidita, perché mormora qualcosa e poi si gira nuovamente, dandomi le spalle e rannicchiandosi.
Ti prego, ti scongiuro, rimani girata così, per amore del cielo!
Ovviamente ti pareva che mi andasse di lusso? Eh no! Di spalle è di spalle, certo, peccato che si avvicina a me sbattendomi il sedere tra le gambe. Bene ci manca solo che inizi pure a strusciarsi così siamo a posto!
Ma che ho mai fatto di male nella mia breve vita? Più cerco di contenermi e peggio mi va!
Il suo sedere così vicino al mio membro è una vera tentazione. E’ meglio che mi sposti io.
Peccato che se sono girato di spalle e lei è lontana la mia erezione non si placa . Ma perché deve farmi questo effetto anche con poco?
Ho capito! Alziamoci allora!
 
 
POV KAGOME
 
 
L’idea del gioco è stata fantastica, ma siamo stati interrotti sul più bello maledizione! Se non altro c’è di buono che sarà costretto a passare qui qualche altro giorno per fare anche il bagno.
La luce mi è stata d’aiuto ad andare nuovamente via. Sono stata furbissima a chiedere ad Inuyasha di farmi compagna perché ho paura del temporale. Beh in fondo è vero, perché i tuoni mi fanno veramente paura, ma non tanto quanto ho lasciato credere a lui. E ora rieccomi qui, nello stesso letto, tra le sue braccia. Che meraviglia! Il suo profumo mi è entrato nei polmoni e nella testa. Quanto lo desidero!
Ma come devo fargli capire che lo vedo come uomo e non come zio? E soprattutto come posso fargli capire che oltre sua nipote sono una donna?
Magari posso approfittare della mia “irrequietezza” durante il sonno e provocarlo un po’.  Facendo finta di dormire potrei toccarlo e vedere che effetto fa. Magari qualcosa succede finalmente. È pur sempre un uomo coi suoi bisogni alla fine.
Uffa a che punto sono arrivata! Desiderare che sfoghi i suoi bisogni con me. Sto diventando davvero disperata! Non so più che carta giocarmi per farlo cedere.
Io non vorrei che la mia prima volta fosse dettata solo da un’ esigenza fisica, ma che altra scelta ho per fargli capire che lo voglio? Non posso certo andare da lui e dirgli: “ Sai zio, io ti amo da più di quattro anni, amami anche tu e fai l’amore con me!”.  Certo, solo un’ illusa potrebbe sperarci.
Ok… su, proviamo a provocarlo così. Se non va nemmeno stavolta mi arrendo. Non ho altra scelta. Mi giro dandogli le spalle, so che è sveglio, lo sento sospirare. Dopo un po’, facendo finta che sia un movimento involontario, mi rigiro, e con la mano gli tocco tra le gambe. Oh ecco! Come speravo una reazione la sta avendo! Nemmeno il tempo di provare ad accarezzarlo, però, che lui mi toglie la mano. E che palle però! Che forza di volontà accidenti! O forse semplicemente gli faccio schifo da quel punto di vista? A questo punto devo pensarla così, forse non sono all’altezza delle donne che ha avuto? Però non credo sia questo, o non avrebbe reazioni.
Stizzita mi rigiro, dandogli le spalle. Stavolta però mi avvicino col sedere verso il suo membro. Se non posso toccarlo con la mano ci provo così. Maledizione e lasciati andare Inuyasha! Forse se mi struscio qualcosa fa.
No no no! Che sta facendo? Sento un movimento sul letto, lo sento più leggero. Si è alzato? Perché?
Mi giro per cercarlo nel letto, ma come avevo intuito si è alzato davvero. Non è giusto però! Era la mia ultima possibilità questa.
Non riesco a non bloccare le lacrime che scendono copiose dai miei occhi. Ero così felice di poter passare questi giorni con lui. Ero così piena di speranze e aspettative. Cerco di trattenere almeno i singhiozzi, non voglio mi senta, sarebbe imbarazzante spiegargli il motivo.
Rimango non so quanto a piangere col viso sprofondato nel cuscino. Ogni mia speranza è morta. No potrò mai stare con l’uomo che amo. Che farò adesso? Per me è sempre esistito lui. Gli altri, in confronto, mi sembrano così stupidi, insulsi, brutti. Da sempre il mio cuore è stato legato a lui, anche prima di accorgermi di esserne innamorata. Da piccola ero sempre dietro a lui, malgrado i cuginetti della mia stessa età mi fossero intorno, io cercavo sempre mio zio, sempre!
L’ho sempre amato, in modi diversi certo, prima come bambina orgogliosa del suo zietto, poi come donna. Però mi rendo conto di averlo amato costantemente negli anni. E questa consapevolezza mi terrorizza, perché da domani le cose saranno diverse ai miei occhi. Dovrò fingere di essere solo una nipote che vuole bene ad uno zio, ma temo dovrò allontanarmi un po’ da lui se voglio dimenticarlo. Ma come potrò dimenticarlo se ce l’ho perennemente vicino?
Cielo…che ne sarà di me adesso? Però se non posso avere lui… preferisco non avere nessuno! Rimarrò da sola! Ho deciso!
Quando mi calmo guardo il suo lato di letto vuoto. Chissà dov’è. Di sicuro sarà andato a dormire nella mia stanza pur di non starmi accanto.
Mi bruciano gli occhi, meglio andarmi a sciacquare il viso.
Esco dalla camera cercando di non fare rumore. Passo davanti la mia camera il più silenziosamente possibile. Non voglio che si alzi e mi veda in lacrime. Dalla spia rossa accesa della tv del soggiorno, noto che la luce è ritornata.
Sto quasi per entrare in bagno quando sento degli strani sospiri provenire proprio dal soggiorno.
Mi avvicino ancora di più e rimango quasi paralizzata da ciò che riesco a vedere con la poca luce dei lampioni che illuminano la stanza…
-Aah…Kagome…-     sospira con un tono così roco che neanche lo riconosco
Non riesco a crederci! E’ sulla poltrona che sta…si sta…sta facendo…e…sta pronunciando il mio nome! Sono sconvolta da ciò che vedo!
Aspetta forse ti sei addormentata Kagome. Ahi! No, il dolore del pizzicotto che mi sono data l’ho sentito, quindi sono sveglia. Mi sembra impossibile!
Che faccio? Che faccio adesso?! A lui interesso allora, da quel punto di vista almeno.
Ok… ho deciso!
 
 
POV INUYASHA
 
 
Mi vergogno di me stesso! Non sono riuscito dal trattenermi neppure stasera!
Ma avevo quasi dolore al solo pensiero del suo fondoschiena che mi toccava così provocante. Per non parlare della visione di oggi quando era in intimo. Che altro avrei potuto fare? Spostarle gli slip e farmela mentre dormiva? Maledizione, è mia nipote! Mi prenderebbe per maniaco…che è ciò che mi sento poi!
Non mi resta che immaginarla e darmi piacere da solo, anche se non mi basta.
Sto quasi per giungere al piacere, quando qualcosa di caldo avvolge il mio membro, e non è la mia mano!
Accendo sconvolto l’abatjour, ben sapendo che la luce fosse ritornata e…mi ritrovo Kagome inginocchiata davanti a me, con la mano che mi stringe.
-Lascia…continuo io.-       dice sorridendo, facendo scorrere la sua mano per tutta la mia lunghezza
Non ho il coraggio di muovere un muscolo, sono impietrito! Che ci fa lei qui? Ma soprattutto…è reale o la sto immaginando?
Solo quando poggia le sue labbra, calde e umide, sulla punta già arrossata, reagisco chiudendo gli occhi e sospirando profondamente. No…è reale eccome!
Sento il cuore pulsare così tanto che potrebbe esplodere. Di sicuro la prima cosa che esplode è il mio piacere all’interno della sua bocca, che lo accoglie senza spostarsi. Accidenti, non sono riuscito ad avvertirla, ma lei non ne sembra così dispiaciuta. Quando finisce alza la testa a guardarmi e poi si lecca le labbra con fare malizioso.
Che diamine sta succedendo???
Si alza e si siede in modo sensuale a cavalcioni su di me, avvicinando il suo viso al mio. Il suo respiro è vicinissimo alla mia bocca, come se attendesse qualcosa…una mia mossa.
Ma sì…fanculo tutto e tutti! Non so che succede e non voglio nemmeno saperlo!  Non resisto più! Mi fiondo su quelle labbra che attendono di essere mangiate e succhiate da me, cosa che faccio. Risponde vogliosa al mio bacio e sento nuovamente la mia erezione pulsare. La voglio! La desidero!
Sento la sua lingua che rincorre la mia. Lo desidera anche lei. Ora ne sono sicuro.
Le mie mani la toccano smaniose, alzandole la camicia da notte e andando a toccare il suo sedere.
-Hai un sedere bellissimo Kagome!-     le confesso finalmente stringendoglielo
Lei ridacchia e ritorna a baciarmi, accarezzandomi il petto. Una sua mano ritorna giù al mio membro, stringendolo con devozione.
-Eh no! Ora tocca a me!-       le dico prendendola meglio in braccio e portandola in camera, adagiandola sul letto e sfilandole subito la camicia da notte
Accendo la lampada e resto a contemplare il suo corpo seminudo di fronte ai miei occhi. E’ meravigliosa!
La vedo arrossire e abbassare lo sguardo. Che tenerezza che fa.
Mi avvicino a di lei andando finalmente a fare quello che ho desiderato per tutto il giorno… toccarle i seni tondi e pieni!  Già in reggiseno era una visione, ma adesso è  ciò che di più bello ho visto finora.
La sento ansimare quando porto la bocca a succhiarle avidamente un capezzolo, mentre con la mano scendo verso i suoi slip. Sussulta quando un dito oltrepassa l’elastico della sottile stoffa per accarezzarla. Con la bocca continuo la mia tortura aggiungendo anche i denti, che la mordono appena, provocandole brividi di piacere.
Col dito sento che è già bagnatissima. Non ci penso due volte e la penetro con due dita.
-Aaaah…-        geme piegando la testa indietro
-Ti ho fatto male?-       mi informo preoccupato
La sento stretta, non vorrei averle fatto male già da subito per colpa della mia impazienza.
-No. Anzi mi piace, continua ti prego…-     mi supplica inarcando la schiena contro la mia mano
Non me lo faccio ripetere e muovo le dita dentro di lei, mentre col pollice stuzzico il suo punto più sensibile.
-I…Inuyasha…-      mi chiama lei, usando per la prima volta il mio nome, e non zio, e la cosa non fa che eccitarmi di più
Aumento così il ritmo, mentre le nostre labbra si uniscono ancora ed ancora, mentre il suo piacere riempie le mie dita che esco soddisfatto poco dopo. Mi lecco l’indice gustandomi il suo sapore, mentre lei mi guarda con occhi socchiusi e languidi, il suo respiro è affannato.
Le tolgo gli slip completamente umidi del piacere che le ho appena procurato, e mi piego fra le sue gambe. Non sono ancora soddisfatto. Una cosa o la si fa bene o non la si fa, l’ho sempre pensata così.
-Oh cielo!-      esclama quando sente le mie labbra succhiarle quel delicato bottoncino gonfio per il precedente orgasmo
La sento quasi tremare mentre oltre a succhiarla la lecco con la punta della lingua, passando poi  ad assaggiarla più profondamente. La penetro con la lingua sentendola contorcersi dal piacere, sta per venire una seconda volta, la sento da come tende i muscoli.
-Inuyasha…per favore…-      mi supplica esasperata
-Cosa?-      la provoco io soffiando sulla sua intimità bagnata
-Ti voglio!-         pronuncia con tono strozzato
-E come mi vuoi?-          chiedo, quasi più per sicurezza che per provocazione
-Dentro! Ti voglio dentro di me! Ora!-        mi prega con disperazione
-Sei sicura Kagome? Se vuoi che mi fermi devi dirmelo ora o non ne sarò più in grado.-      la informo serio
Sto davvero per esplodere dalla voglia, non ce la faccio più, ma è giusto che si renda conto di quello che stiamo facendo, perché poi non si torna indietro se perde la sua verginità.
-Mai stata più sicura!-   afferma guardandomi negli occhi senza incertezza
-Ti farà un po’ male piccola…-    l’avverto posizionandomi tra le sue gambe
-Sarà il dolore più bello della mia vita!-      risponde alzando il viso per baciarmi, ed è allora che entro in lei, il più delicatamente possibile, ma questo non basta a non farla irrigidire, così mi fermo
-Kagome…-
-Non fermarti! Ti prego!-        mi chiede, e così riprendo il mio cammino in lei
Dopo un paio di tentativi sono perfettamente dentro di lei, ed è così bello! Le sue pareti calde mi avvolgono completamente, facendomi sentire in paradiso.
La sento rilassarsi, segno che il dolore va scemando, così comincio a muovermi, dapprima lentamente e poi sempre più veloce e in profondità, come se volessi entrare a far parte di lei in tutto e per tutto.
È una sensazione così strana. Mi sembra di non aver mai fatto davvero l’amore prima d’ora.
Tutto il mio piacere si riversa in lei, mentre entrambi urliamo il nome dell’altro.
E’ stato uno dei momenti più eccitanti che abbia mai provato, ma la cosa terribile è che l’ho appena provato con mia nipote...






E rieccoci qui ^_^ finalmente Kagome c'è riuscita, ma adesso? Che succederà tra i due? 
Vi aspetto al prossimo capitolo ^_^
Ary <3


 

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