Storia di due fratelli

di Hattori_Kudo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pioggia ***
Capitolo 2: *** Spartito ***
Capitolo 3: *** Promessa ***
Capitolo 4: *** Raffreddore ***
Capitolo 5: *** Decisione ***
Capitolo 6: *** Lettera ***



Capitolo 1
*** Pioggia ***


Le gocce di pioggia continuarono a battere insistentemente contro il vetro della finestra.
Ce ne stavamo raggomitolati sotto il caldo piumone rosso.
Io, bimbo ribelle.
Tu, promesso della musica.
Tanto simili quanto diversi
Mezzi fratelli, mezzi amici?
‘Soul.’
Pronunciasti il mio nome con voce roca, come se dei sassi ti cozzassero la gola.
‘Non dovresti aver paura dei tuoni, sei un ometto, no? ‘
Mi carezzasti dolcemente il capo.
‘Wes, la pioggia mi rattrista.‘
Schiusi dolcemente gli occhi, mostrando due iridi cremisi, tanto simili alle tue.
‘Per quale motivo? Ascolta, i più grandi poeti, artisti si sono lasciati cullare da questo dolce ticchettio.’
Un sussulto.
Portai il palmo della mano destra tra i capelli nivei, umidicci.
‘Grandi artisti, eh? Quindi, anche tu…’
‘No, per me il violino, la musica, sono una sorta di fuga. Una fuga da queste maledette mura che mi tengono
imprigionato da ben diciassette anni.’
Arricciai il naso.
Non afferrai bene il senso di quella frase, a quel tempo, ero ancora un bambino di soli otto anni.
‘Fuga? Fratellone, hai forse intenzione di andare via.?’
Attesi con ansia una risposta che, beh, non arrivò mai.
Adagiai il capo sul cuscino color crema, intriso di un forte aroma.
Non dimenticherò mai quell’odore acre, ma allo stesso tempo piacevole.
‘Dovresti mettere meno profumo, è disgustoso. Wes.’
Accennasti un dolce sorriso.
‘Buonanotte anche a te, marmocchio.’
Ci addormentammo così, l’uno accanto all’altro.



Angolo Autrice:

La vostra scrittrice è tornata, dopo mesi. 
Questa volta ho deciso di buttarmi in una raccolta dedicata ai fratelli Evans.
Non è il mio genere, spero comunque che il primo 'mini' capitolo vi sia piaciuto.
Sì, sono pazza. Lo so. T.T
Un bacio, Hattori. 

 

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Capitolo 2
*** Spartito ***


... E questo sarebbe il suo brano migliore? Continuando su questa strada non riuscirà mai a raggiungere il livello di suo fratello maggiore, Wes.-
Rimasi a fissarlo, immobile, in silenzio, paralizzato dal terrore.
Il mio insegnante di piano, sulla sessantina, basso, tarchiato, con una folta barbetta scura continuò ininterrottamente a sputare veleno, non curante del fatto che la domestica fosse nella stanza accanto.
-Io... Non voglio eguagliarlo. Intraprenderò un cammino differente, andrò via da questa casa, comprerò una moto, come quelle che appaiono in televisione. Rossa, brillante.-
Lo vidi torturarsi insistentemente il labbro inferiore.
-Giovanotto, non dica sciocchezze. Le sue sono ridicole aspirazioni infantili.- Si schiarì la voce per poi riprendere il discorso. -E ora, prego, si sieda, correggeremo questo spartito.-
Scossi il capo, non avrei intrapreso la carriera di musicista.
Avrei voluto gridarlo a squarciagola.
Avrei voluto che il mondo ascoltasse.
Ero consapevole che nessuno avrebbe mai compreso i miei sentimenti.
Nessuno mi avrebbe assecondato.
Nessuno.
-Ora basta, Soul. Un ragazzo di buona famiglia non dovrebbe ribellarsi al proprio insegnante. Avanti, ascolta ciò che il presente Louis ha da dire.-
Si stropicciò gli occhi per poi emettere un sonoro sbadiglio.
Le mie grida dovevano averlo svegliato.
Un tuffo al cuore, mi sentii tremendamente in colpa.
-Wes, aspetta. Ti andrebbe di aiutarmi nella composizione di un nuovo brano?-
Le gote andarono in fiamme.
-Piccolo birbante, se me lo chiedi con quella dolce espressione, non posso certo rifiutare.-
Invitò l'anziano ad uscire, e, dopo aver scostato le tende, permettendo ai raggi del sole di penetrare tra le persane, mi si sedette accanto.



Angolo Autrice:
Ed eccoci finalmente giunti al secondo capitolo.
Spero vi sia piaciuto, non ho ricevuto molte recensioni nel precedente, spero di riuscire a rifarmi andando avanti.
Mi raccomando, commentate. :3
Beh, alla prossima.
Un bacio, Hattori.

 

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Capitolo 3
*** Promessa ***


-Wes, non pensi sia giunto il momento di scegliere e sposare una fanciulla? Hai ormai raggiunto l’età dell’indipendenza, potrai creare una famiglia.-
Inzuppai una grossa fetta di pane nel sugo, per poi addentarla senza fare complimenti.
-Madre, preferirei discuterne in privato, magari davanti ad una tazza di thé.-
Era una gelida sera di febbraio, in quelle ultime due settimane, un gran numero di giovani donne vennero a farci visita,
chiedendo insistentemente di poter incontrare il bel violinista dalle iridi cremisi.
Ragazze di buona famiglia, selezionate accuratamente da nostra madre.
Che i nostri genitori fossero venuti a conoscenza delle intenzioni di Wes?
Avrebbero impedito un suo possibile allontanamento, di questo ero assolutamente certo.
-Non voglio che il fratellone si sposi. Non voglio che si allontani da me.- Tossicchiai debolmente, avevo la gola secca, la voce roca.
-Ora basta, Soul. Non sai far altro che piagnucolare. Credevi davvero che sarebbe rimasto accanto a te? Sei un egoista. Chiedi immediatamente perdono.-
Serrai le labbra, tentando inutilmente di assumere un’espressione composta.
-Per quale motivo dovrebbe scusarsi? E’ un bambino, ha semplicemente mostrato affetto nei miei confronti. Questa è la mia vita, non spetta a voi decidere del mio futuro.-
Un sussulto.
-Soul, ascoltami bene. Potrai sempre contare su di me, non ti abbandonerò. E’ una promessa.-
Accennai un sorriso, sarebbe restato al mio fianco per sempre.


Angolo autrice.

Saalve lettori, sono tornata con il terzo capitolo della raccolta. FINALMENTE.
Sono alquanto delusa, in quest' ultimo periodo ho davvero poca ispirazione, ho provato a fare del mio meglio, credetemi.
Spero abbiate gradito, almeno un po'.
Beh, recensite, mi raccomando.
Alla prossima.
Un bacio.
Hattori. <3

 

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Capitolo 4
*** Raffreddore ***


‘... 38.5 Le consiglierei caldamente di restare a letto. Non faccia sforzi, mi raccomando.’
Tirai su con il naso, il medico era stato fin troppo chiaro.
Restare a letto e non fare sforzi, stava a significare ‘non poter correre a giocare con la neve in
giardino.’
Tirai un sospiro.
Sarei stato costretto a ingurgitare brodini insipidi e sciroppi disgustosi.
In quegli ultimi giorni, Wes non aveva messo il naso fuori dalla porta della sua stanza, aveva
inoltre raccomandato me e le domestiche di non disturbare.
Che fosse ancora adirato con nostra madre?
Alquanto improbabile, mi sarebbe piaciuto provare a chiederglielo, ma il dolore alla testa non
accennava a smettere, e in quelle condizioni, difficilmente sarei riuscito a tenere gli occhi
aperti.
Mi passai il palmo della mano destra sulla fronte bollente, sudata.
Come diavolo ero riuscito a contrarre quel terribile raffreddore?
Tossicchiai debolmente, avevo sete, la gola continuava a bruciare.

Soul, avanti, svegliati.-
Aprii lentamente, faticosamente gli occhi.
Fratellone, perché sei qui?- Notai con gioia un bicchiere d’acqua ghiacciata adagiato sul
comodino.
Credevo avessi bisogno di qualcosa, guarda come sei ridotto. Ti andrebbe di mangiare
qualcosa? Sei pallido, potrei chiedere alla cuoca di preparare una buona minestra. Trovo
sia l’ideale.- Schioccò la lingua, rimboccandomi le coperte.
Un momento, potrei sapere cosa stai combinando? Te ne stai chiuso in camera tutto il giorno,
sono preoccupato.-
Si limitò a sorridere.
Sarei riuscito a scoprire il suo segreto, ne ero certo.
Ho capito, non ti chiederò più nulla. Forse dovrei smetterla di giocare al piccolo detective.-
Iniziai a sfregare il naso arrossato, prudeva terribilmente.
Avevo terminato i fazzolettini balsamici, sarebbero stati davvero una mano santa.
Ascolta Soul…-
Richiamò la mia attenzione
Entrerò all’università. Frequenterò la facoltà di medicina.-
Silenzio…



Angolo Autrice.

Saaalve carissimi lettori.
Finalmente il nuovo capitolo è arrivato.
Anch'io, esattamente come il nostro giovane protagonita, sono abbastanza malaticcia. Spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto.
Grazie per aver recensito positivamente i capitoli precendenti, vi adoro.
Un bacio

Hattori <3

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Capitolo 5
*** Decisione ***


‘… Frequenterò la facoltà di medicina’
Silenzio
Stramaledettissimo silenzio.
Fratello mio, ho finalmente trovato la giusta strada da percorrere. Diverrò un medico conosciuto e stimato in tutto il mondo, salverò migliaia di vite umane, raggiungerò 
l’indipendenza e romperò i legami con questa famiglia.-
Serrai le labbra, secche, screpolate.
Avrebbe infranto la promessa.
Avrei voluto gridare a gran voce la mia disapprovazione, ma, se l’avessi fatto davvero, probabilmente, agli occhi di Wes sarei apparso sciocco ed egoista.
…Soul, tornerò a prenderti. Lo giuro.-
No
Non glielo avrei permesso.
Starò bene, non voglio essere un peso per te, per il tuo futuro. Imparerò a vivere in perfetta autonomia. Fratellone, ti voglio bene, mi mancherai.-
Senza neanche rendermene conto, mi ritrovai avvolto in un caldo abbraccio.
Le dita tra i capelli, il caldo respiro sulla pelle
Quella fu la prima volta che lo sentii piangere, piangere per davvero.



Angolo autrice

Yahooo, salve fans.
Sono riuscita ad aggiornare nel giro di una settimana (?) Stento quasi a crederci.
Vi ringrazio infinitamente per aver recensito positivamente il capitolo precedente.
Vi adoro.
Continuate a seguire questa raccolta, mi raccomodando.
Spero che la lettura sia stata di vostro gradimento.
Un bacio
Hattori <3 


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Capitolo 6
*** Lettera ***


Fette di torta al cioccolato nel piatto.
Bevande fresche nei bicchieri.
Tovagliolini di carta al centro della tavola.
Un altro anno è passato.
Mi sto avvicinando verso il periodo dell'adolescenza
L'età dei mille, piccoli problemi
L'età dei primi amori
L'età delle incomprensioni, delle mancanze.
Mio fratello partì esattamente sette anni fa, da quel momento non ricevetti più sue notizie.
Ora, compiuti finalmente quindici anni, dovrò compilare un modulo d'iscrizione al liceo.
I miei vorrebbero frequentassi un istituto privato, uno di quei posti poco cool, pieni di secchioni e figli di papà, giovincelli con la puzza sotto il naso.
Vorrei andar via da questa casa, decidere autonomamente la giusta strada da seguire.
... Evans, piccolo birbante, per quale assurdo motivo si sta nascondendo in cucina? La stanno cercando tutti, vorrebbero farle gli auguri.-
Jeanne, donna sui quarantasette anni, dalla carnagione chiara e una folta chioma rossiccia mi porge la mano, invitandomi ad alzarmi.
Voglio restare solo.-
Accenna un sorriso, conducendomi in veranda.
Il vento mi scompiglia i capelli, dolcemente.
E' arrivata una lettera per lei, da suo fratello. La pregherei di leggerla con particolare attenzione.-
Arriccio il naso.
... Da pare di Wes? Cosa vorrà mai da me? Sarà una lettera d'auguri.Che gesto insignificante, dannatamente scontato.-
Tira fuori dalla tasca della gonna scura una busta giallognola.
Roma.
Non credevo si sarebbe spinto tanto lontano.
Cosa dice? Non mi tenga sulle spine, la prego.-
Inizio a scorrere le righe del foglio, macchiate d'inchiostro.
' Congratulazioni per aver raggiunto un traguardo tanto importante, come avrai potuto constatare, mi trovo nella capitale. Sto condivendo l'appartamento con un compagno di studi, e...'
Cazzate.
Stramaledettissime cazzate.
Tiro un sospiro, una lettera come tante altre.
Allora? Non ha intenzione di continuare?-
Scuoto il capo.



Angolo autrice:

Ebbene sì, ho deciso di fare un salto in avanti. 
Cosa conterrà davvero la lettera spedita da Wes...?
Spero di essere riuscita a stuzzicare la vostra curiosità.
Un bacio

Hattori <3 

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