Disperato bisogno di un ragazzo

di Grety01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Storia scritta con la collaborazione di Alessia_31101
PROLOGO

Sono in ritardo. Sono in un'immenso stramaledetissimo ritardo.
Oggi è lunedi e con questo ho detto tutto.
Nella mia vita ogni giorno ha un significato particolare, per esempio il martedi è il giorno del party a casa di Alice con Isabella, le mie migliori amiche.
Isabella è la nostra "Barbie" ovvero una bellissima ragazza bionda e liscia con degli splendidi occhi celesti, alta con fisico piatto e asciutto. Possiamo dire che tutti i maschi gli sbavano dietro ma lei è alla ricerca di un ragazzo che la sappia apprezzare non solo per il suo aspetto.
Alice invece è una ragazza più semplice, mora con degli occhi neri, abbastanza bassa ma con una simpatia fuori dal comune. Lei al contrario di Isabella, non cerca il ragazzo giusto ma vede ogni corpo del genere maschile solo come amico.
Il mercoledi è il giorno del campeggio insieme al mio caro zietto.
Zio Mario è tutta la mia famiglia da quando avevo 9 anni, ovvero da quando i miei genitori non ci sono più. La prima ad andarsene è stata mia madre, essendo morta dandomi alla luce, mia zio mi ha spiegato che io ero in ottime condizioni ma dopo pochi minuti mamma ha iniziato a sanguinare e i dottori hanno scoperto che aveva un'emmoragia e non hanno fatto in tempo a fermarla.
Per mio padre è stato un duro colpo, amava molto mia madre o almeno cosi mi ha detto zio, però non si è scoraggiato e mi ha cresciuto come meglio poteva, purtroppo dopo pochi anni mio padre non ce la faceva più ad andare avanti, non perchè io fossi un peso, anzi lui diceva sempre che ero una delle poche cose belle della sua vita, ma perchè in quel periodo era stato licenziato e lui non riusciva più a pagare il mutuo, le tasse e il cibo per noi, cosi quando avevo 9 anni è caduto in depressione  ed stato vittima di un male al cuore, che purtroppo gli ha portato via la vita.
I miei nonni paterni e materni erano già morti a quel tempo quindi non potevano fare nulla per me, ma quando ormai il giudice stava dicendo che sarei dovuta andare in un'orfantrofio si è fatto avanti mio zio, fratello di mamma, ed ha deciso di prendermi in affidamento.
Da quel giorno zio è la mia casa, lo adoro tantissimo e l'ho sempre visto come un'esempio da seguire.
Il giovedi vado a lezione di chitarra insieme a Michele, ovvero il mio migliore amico da quando avevo tre anni.
Michele è un bellissimo ragazzo moro con degli occhi color marrone cioccolato e dei lineamenti delicati ma purtroppo la sua bellezza è sprecata dato che non gli interessano le ragazze.
Il venerdi mi reco in biblioteca a leggere e rileggere la mie saghe  preferite ovvere Shadowhunters e Twilght.
Il sabato è il giorno della discoteca con Alice, Isabella e Michele,dove trovo sempre il mio barman di fiducia, Luca.
La domenica vado al cinema con la compagna di zio Mario, Jessica.
Una donna venticinquenne un pò in sovrappeso ma che sà capirmi alla perfezione.
Invece il lunedi  è un pessimo giorno, sorvolando sul fatto che inizia una nuova settimana di tortura scolastica, il pomeriggio e la sera non ho niente da fare per questo resto sempre in casa ad annoiarmi a morte.
Quando stamani mi sono svegliata, la prima cosa che ho fatto è stata guardare la sveglia:un grandissimo errore, ero già in ritardo di quindici minuti! 
Mi sono alzata più velocemente possibile e dopo aver fatto una brevissima doccia mi sono infilata una maglietta verde con dei pantaloni neri. 
Dopo sono andata di corsa allo specchio e quello che ho visto era un terribile disastro: i miei occhi verdi erano circondate da profonde occhiaie che lasciavano il segno della notte precedente ed i miei capelli rossi erano tutti arruffati. Cercando di fare in fretta mi sono passata un filo di matita e con un pettine ho cerato di aggiustarei i miei ricci ribelli.
Poi sono scesa in cucina per fare colazione con mio zio e Jessica che trovo a limonare.
:-Ehm..-ho grugnito a voce abbastanza alta per attirare l'attenzione su di me, e di conseguenza zio e Jess si staccano con espressioni sorprese.
:-Stavamo solo cercando il cucchiaio-ha detto Jess sperando di giustificarsi.
:-Si certo..dentro la bocca di zio!-ho ribattuto sarcastica.
:-Bhè, adesso facciamo colazione, cosa vuoi tesoro?-ha detto zio cambiando discorso.
:-Mi basta un pò di thè, grazie!-
:-Oh assolutamente no, devi mettere su un pò di ciccia se vuoi conquistare un ragazzo carino-ha affermato Jess convinta.
:-Ma quale ragazzo? A me basta e avanza Michele-ho ribattuto decisa.
:-Ma amore hai già 17 anni! Devi iniziare a cercare quello giusto-ha continuato ad affermare Jess.
:-Ora basta! Io non ho bisogno di un ragazzo!-
:-Però se ce l'avessi non saresti cosi acida-ha bisbigliato zio a Jess sperando che non lo sentissi.
In quel momento mi sono alzata, ho preso lo zaino e sono corsa alla fermata dell'autobus facendo finta di non sentire le urla di zio, e pensando che forse non avevano tutti i torti:ho davvero un DISPERATO BISOGNO DI UN RAGAZZO.

ANGOLO AUTRICI:
Grety01: Ciao a tutti e grazie per aver aperto e letto questo prologo!
L'altra storia che è in corso su "Josh Hutcherson" è in fase di elaborazione e finchè non avrò le idee chiare sul prossimo capitolo, penso che ci vorrà un pò prima della prossima pubblicazione!
In tanto come vedete, ho iniziato quest'altra con la mia migliore amica e spero veramente che vi piaccia!
Questa è la mia prima storia originale e quindi non avendo delle basi mi è risultata più complicata quindi ditemi cosa ne pensate lasciandoci una recensione! Grazie a tutti e al prossimo capitolo!

Alessia_31101: Ciao! Questa è la mia prima storia, anche se per metà la scritta Grety01, spero veramente che vi piaccia e se avete qualche conisiglio scrivetelo nelle vostre recensioni, cosi potremmo migliorare la storia nei prossimi capitoli!
Grazie a tutti di cuore! E al prossimo capitolo:)

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Storia scritta con la collaborazione di ciccina01

CAPITOLO 1

Controllo un'altra volta l'orologio. Sono le 8:06.
Nel mio liceo,ovvero lo scientifico di Pisa, le lezioni iniziano alle 8:00 e il mio autobus è già passato da dieci minuti. 
Quando vedo un grande edificio color giallo scuro rallento la mia lunga corsa e mi inizio a rilassare pensando che finalmente sono arrivata.
Superando il cancello, la prima cosa che noto è il grande giardino dove in tutti gli anni passati ho mangiato e scherzato con Michele e Isabella, ricordo che il motivo principale dei nostri litigi è sempre stata la grande differenza caratteriale tra loro. Isabella, anche se aggressiva, è sempre stata una ragazza con la testa fra le nuvole e ricca di fantasia. Michele,invece, è un ragazzo con i piedi per terra, molto deciso nelle sue scelte e quindi è quello che sà sempre quale consiglio darci.
Quando finalmente arrivo al portone del liceo, Simone, il bidello della scuola, mi apre e mi rivolge uno dei suoi fantastici sorrisi.
Il primo giorno di scuola superiore, lui mi aveva aiutato durante un'altro dei miei ritardi disastrosi, e da quel giorno penso che ci abbia fatto l'abitudine.
:-Le lezioni sono già iniziate da dieci minuti, non è un buon rientro a scuola,no?-domanda sarcastico, continuando a pulire il pavimento.
:-Colpa della sveglia. Jessica a cambiato suoneria al mio cellulare e ha messo il suono dei canarini che cantano. Prova te ad alzarti con una suoneria del genere!- ribatto iniziando ad andare verso la mia aula.
:-In bocca al lupo per il primo giorno! La vostra classe ha tre nuovi studenti-mi urla.
Mentre attraverso il corridoio sento delle urla provenienti dal bagno dei ragazzi.
:-Brutto........sorella-urla una voce sconosciuta.
:-Questo.....problema...me-ribatte l'altro e solo dopo un pò capisco che quella voce è di Michele.
Avvicinandomi alla porta vedo un ragazzo abbastanza alto con dei jeans e una maglietta rossa dalla quale si intravedono dei possenti muscoli.
:-Scusate..ehm, tutto bene?- domando un pò incerta. Michele si volta con sguardo confuso. Dopo di lui, anche l'altro ragazzo, posa lo sguardo su di me e posso notare i suoi occhi di un nero intenso, un pò lucidi e leggermente ricoperti da dei ciuffi marroni un pò spettinati
Continuiamo a fissarci senza distogliere lo sguardo e con sorpresa i miei occhi lo osservano attentamente come per registrare ogni parte di lui: vedo le sue guance leggermente arrossate e il suo petto si continua ad alzare ed abbassare come se avesse trattenuto il fiato per un paio di minuti.
:-E tu chi sei?-mi domanda, per la prima volta rivolgendomi la parola.
:-Non te ne deve fregare un cazzo-urla il mio amico lanciandogli uno sguardo assassino.
:-Non mi pare di averti chiesto qualcosa!-ribatte acido il ragazzo.
:-Non mi importa niente di cosa dici te! Lei è mia amica e non devi rivolgergli la parola-dice Michele continuando a fulminarlo con lo sguardo.
Io rimango immobile ad osservare la scena che mi si para davanti agli occhi, non penso di aver mai visto Michele cosi arrabbiato, di solito è sempre gentile con tutti e se qualche volta inizia ad urlare non raggiunge mai certi livelli.
Ricordo di quella volta in cui, tre anni prima, io, Alice e Michele eravamo andati insieme al cinema dopo aver avuto la conferma che Isabella non sarebbe potuta venire a causa di un influenza improvvisa. Quel giorno volevamo guardare, o meglio Michele voleva guardare "La riunione di famiglia si trasforma in un incubo", perchè essendo l'horror del momento, lui voleva dimostrare ai suoi "amici" più grandi ti essere uno "tosto", ma nel momento in cui la ragazza che ci consegnava i biglietti disse a Michele che noi eravamo troppo piccoli per poter guardare quel film, egli era diventato rossa dalla rabbia ma neanche in quel caso aveva raggiunto i livelli di adesso.
:-Ragazzi cosa sta succedendo? La lezione è iniziata da un bel pò, siete pregati di andare nella vostra aula! Per quanto riguarda lei signorina Farindelli può dirigersi nella presidenza, penso che ormai dovrebbe aver già imparato tutte le regole di questa scuola compreso il divieto di entrare nei bagni maschili-sentendo la voce del prof.Tusalli alla mie spalle, sussulto leggermente e con sguardo confuso cerco di provare a spiegare la situazione.
:-Prof le posso assicurare che Clarissa non centra niente! Io e Alessio stavamo solo discutendo e lei sentendo le nostre urla è venuta verso di noi per sapere cosa stava succedendo-tenta di salvarmi Michele rivolgendomi un sorriso dolce.
:-Va bene, ma che sia l'ultima volta che accada una cosa simile-conclude il prof. uscendo dal bagno.
:-Bhè..piacere Clarissa!-afferma il moretto tendendo la sua mano verso di me e rivolgendomi un sorriso strafottente.
Capisco immediatamente che si tratta di una sfida: se farò finta di niente e non alzerò la mano, farò un favore a Michele, non intromettendomi nei loro affari e lasciando perdere ogni discussione; se al contrario, la stingessi, vorrebbe dire l'inizio di molti guai inutili ma in compenso non mi lascerebbe una ferita all'orgoglio.
Ed io sono molto orgogliosa.
:-Piacere Alessio-

ANGOLO AUTRICI:

ciccina01: Ciao! Mi scuso per il ritardo ma abbiamo avuto molti problemi tecnici e in più Grety01 non ha passato un buon periodo! 

Questo è il primo capitolo, non fatevi conclusioni affrettate, posso capire che può non sembrare originale ma questo è solo l'inizio e ci saranno molte sorprese.
Ringrazio tutte le persone che hanno recensito fino ad adesso e tutte le persone che hanno avuto il tempo di leggerla! Ci piacerebbe sentire la vostra opinione ringrazio in anticipo tutte quelle che lo faranno! Ci sentiamo al prossimo capitolo! Ciao:)

Grety01: Ciao a tutti! Scusate tantissimo per il ritardo ma come ha già detto Ciccina01 in queste ultime settimane ci sono stati diversi problemi ed era complicato riuscire ad incontrarci. 

Grazie mille a tutte le persone che hanno aggiunto questa storia alla seguite e alle preferite! Grazie anche a quelle che hanno avuto il tempo di recensirla e di leggerla.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ripeto che i capitoli non sono gran che dato che questa è la nostra prima originale!
Spero di sentirvi al prossimo capitolo!
Un bacione a tutti:)

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