The Dreamers

di thedreamers
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** dream. ***
Capitolo 2: *** life. ***
Capitolo 3: *** tattoo. ***
Capitolo 4: *** road. ***
Capitolo 5: *** blood. ***
Capitolo 6: *** green and blue. ***
Capitolo 7: *** confusion. ***
Capitolo 8: *** hair. ***
Capitolo 9: *** destined. ***
Capitolo 10: *** name. ***
Capitolo 11: *** mirage. ***
Capitolo 12: *** halloween. ***
Capitolo 13: *** derangement. ***
Capitolo 14: *** revelation. ***
Capitolo 15: *** vacation. ***
Capitolo 16: *** renounce. ***
Capitolo 17: *** new year. ***
Capitolo 18: *** vision. ***
Capitolo 19: *** dressed in white. ***
Capitolo 20: *** returned. ***
Capitolo 21: *** wish. ***
Capitolo 22: *** family. ***
Capitolo 23: *** exams. ***
Capitolo 24: *** party. ***
Capitolo 25: *** departure. ***
Capitolo 26: *** closeness. ***
Capitolo 27: *** wedding. ***
Capitolo 28: *** memories. ***
Capitolo 29: *** forget. ***
Capitolo 30: *** together (final). ***
Capitolo 31: *** AVVISO. ***



Capitolo 1
*** dream. ***


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dream.





Stanza bianca.
Lei e lui sono li.
Si guardano.
Sono nudi ma non si vergognano per questa cosa.
In quel momento sentono che sono come due parti che sono destinate a legarsi.
Lui le si avvicina e la bacia.
Quel contatto così strano ma anche così vero, come i loro corpi che si toccano, il calore della pelle, il battuto del loro cuore.
Eppure dovrebbe essere solo un sogno.
Ma loro sono due anime destinate.
E non c'è niente che può separarli.
Nemmeno il mondo dei sogni.


**


Evelyn's pov

Mi sveglio ansimando e ricordando il sogno appena fatto.
Sempre il stesso ragazzo, sempre la stessa sensazione.
Ormai questi sogni si ripetevano da più di un mese e non mi davano mai pace.
Quelle mani che mi toccavano, il calore della pelle sotto i polpastrelli.
Ricordavo tutto così bene.
Quella stanza bianca, quel ragazzo con i tatuaggi che gli coprivano il petto e le braccia.
Ma perché questi sogni ?
Mi alzo e scendo in cucina per farmi una camomilla.
Ho davvero bisogno di dormire.
Accendo la luce e vedo mio fratello seduto che mangia una scodella di latte e cereali.
"Niall, che cazzo fai ? Ti verrà mal di stomaco !"
"Beh.. ho fame. E tu che fai sveglia ? Hai fatto ancora quel sogno ?"
"Si. Lo sai che ormai lo faccio ogni notte." rispondo e prendo una tazza per poi mettere a scaldare il bollitore dell'acqua.
Niall sapeva tutto dei miei sogni.
Non ci sono mai stati segreti tra di noi.
"Pensala così : sicuramente anche il ragazzo che sogni sarà li a chiedersi chi tu sia."
Già.
Chi è quel ragazzo ?


**


Harry's pov

Mi sveglio con il cuore a mille nella mia camera immersa nell'oscurità.
Ancora quel sogno.
Maledizione.
Mi siedo al bordo del letto e riprendo fiato.
Perché quel sogno mi tormenta ?
Che poi è troppo reale per sembrare un sogno.
E quella ragazza.
Ricordo i suoi capelli castani chiari, quel corpo esile che sembra così fragile.
Prendo il telefono e guardo l'ora.
02:14
Devo dormire almeno altre 3 ore.
Ma prima mando un messaggio al mio migliore amico.

'Ehy Liam
ho di nuovo fatto quel sogno.
Non ne posso più, davvero
'

Pochi secondi e mi risponde.

'Cazzo Hazza,
non so come aiutarti :(
Forse lo sogni sempre perché vuoi sapere chi è quella ragazza
'

Vero.
Voglio sapere chi è.

*****




spazio autrice

salvee
abbiamo deciso, dato che alcune non hanno wattpad, di pubblicare la ff anche qui su efp
speriamo vi farà piacere e continuerete a seguire in tanti la storia <3
un bacione
dopedofoned e onedselfies

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Capitolo 2
*** life. ***


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life.





Evelyn's pov

DRIIIIN
Maledetta sveglia, proprio ora dovevi suonare ?
Inizio a cercarla con la mano ma non la trovo.
Apro gli occhi e la vedo sopra all'armadio delle scarpe.
Chiunque l'abbia messa li subirà la mia vendetta.
La prendo e guardo l'ora.
7:45
"MERDA, SONO IN RITARDO !" urlo.
Corro per la camera cercando la mia divisa scolastica.
Mi vesto alla velocità della luce, mi trucco in meno di 5 minuti anche se non so quale sia il risultato e corro giù in cucina dove trovo Niall che mi aspetta sbuffando.
"Evelyn muoviti o rischiamo di arrivare in ritardo !"
Corro fuori e aspetto che Niall apra l'auto.
Salgo e Niall mi porge il pranzo e la mia colazione.
Ormai sapeva perfettamente che non mi sarei mai svegliata in orario.
"Sei stato tu a mettermi la sveglia sopra l'armadio delle scarpe ?" chiedo addentando la mia brioche.
"Se non lo avessi fatto a quest'ora saresti ancora a letto." mi fulmina con lo sguardo.
"Scusa se stanotte avrò fatto quel sogno minimo 3 volte ! Sai che ho il sonno leggero."
"Non direi visto come fatichi a svegliarti quando la mamma ci chiama prima di uscire. E lei fa un chiasso tremendo !"
Gli faccio la linguaccia e torno a mangiare la mia colazione.
Io e Niall abbiamo un'anno di differenza,eppure ci capiamo al volo come se fossimo gemelli.
Poi lui è molto protettivo verso di me.
Se qualche ragazzo vuole uscire con me deve prima chiedere a lui.
Cosa che mi irrita ma che a volte trovo utile.
Io e la mia famiglia viviamo a Mullingar, un piccolo paesino dell'Irlanda.
Ho sempre amato il mio paese.
Il clima, il mare, il fascino di ogni luogo.
Nella mia scuola io e mio fratello siamo molto conosciuti.
Io frequento la scuola di danza e mio fratello suona la chitarra.
La mia migliore amica è Alexis, non che la ragazza di mio fratello.
Tutto merito mio, ovvio.
Conosco Al da quando avevo 7 anni.
E lei aveva una cotta per mio fratello dall'età di 8 anni.
Si dice che l'amore è cieco ma in questo caso è mio fratello che è stupido.
Si perché anche lui si era preso una cotta per Al ma data la sua stupidità non si è mai fatto avanti perché << È la tua amica Evy ! E se poi finisse male ?>>
Quindi è dovuta intervenire la sottoscritta per farli mettere insieme.
Ora stanno insieme da 5 mesi e tutto va per il meglio.
Lui mi lascia passare del tempo con la mia migliore amica ed io mantengo qualche piccolo segreto.
Tipo i suoi pessimi voti in storia dell'arte.
"Mmm... Niall, oggi ti consegnano la verifica di Storia dell'arte. Pensi sia andata bene ?" chiedo per metterlo in agitazione.
"Ahh, non mi far pensare. Sono sicuro che sarà andata come sempre. È un miracolo se prendo C--"
Quasi mi soffoco dalle risate.
Io invece non ho questi problemi.
Ho in tutte le materie una media tra C e B, in Storia dell'arte ho perfino A.
Ed eccoci arrivati.
Il solito parcheggio.
Ed ecco li Al che ci aspetta sorridendo.
Scendo il più velocemente possibile e l'abbraccio prima che Niall mi porti via la mia migliore amica.
"Ehy Al !"
"Ciao Evy !"
"Giù le mani dalla mia ragazza !" urla Niall per poi prendere Al e baciarla.
Ho voglia di prenderlo a pedate nel didietro ma sono troppo dolci.
"Emm.. ti ricordo che è la mia migliore amica !"
"Ci vediamo dopo ok ?" dice allontanandosi da noi.
"Si si a dopo !" lo spingo via.
"Non parlavo con te." borbotta.
"Ma te ne vai ?"
Così mio fratello se ne va borbottando cose tipo <<sei cattiva>> e bla bla bla.
"Tutto questo sta a significare che stanotte hai fatto il *SOGNO*." dice Al sorridendo e prendendomi sotto braccio.
"Perché credi lo abbia portato ?" dico sventolando il mio blocco.
Adoro disegnare.
Me lo ha insegnato la nonna.
Beh.. in questo momento il mio blocco da disegno è stracolmo di disegni del mio sogno.
Poi c'è un disegno, più che altro è il disegno del ragazzo.
Ogni volta che lo sogno aggiungo un particolare.
Chi sa se riuscirò a dare un volto a quel ragazzo.


**


Harry's pov.

La mia odiosa sveglia suona come ogni mattina, puntualmente alle 7:20.
Non ricordo più quando, e perché, l'ho impostata a 20, comunque sia in 40 minuti riesco benissimo a fare colazione e vestirmi.
Liam, come sempre, mi manda un messaggio alle 7:50, tartassandomi e dicendomi <<sbrigati ad ad uscire, sono qui fuori e non voglio aspettare :)>>
Come se l'avessi mai fatto aspettare.
Però in un certo senso anch'io odio arrivare tardi, e poi la nostra scuola ha regole abbastanza rigide.
Raccolgo la cartella da terra, infilo le scarpe ed esco di casa, chiudendo a chiave la porta.
Ed eccolo li il mio migliore amico che picchietta le dita sul volante; l'impazienza fa parte del suo carattere.
"Finalmente!" Allarga le braccia e rido.
"Ciao a te, rompi balle" salgo in macchina e non faccio in tempo a chiudere la portiera che parte a manetta.
"Calmati Liam, siamo in perfetto orario"
Non vorrei rischiare un incidente fra le stradine di Holmes Chapel.
Passano i soliti cinque minuti di strada, fra gli sbuffi di Liam contro i semafori.
"C'è Zayn che ci aspetta alla caffetteria." Liam chiude la macchina e ci avviamo verso l'ingresso della nostra scuola privata.
"Ma non eravamo in ritardo?" Ridacchio e mi becco una sua occhiataccia.
Salutiamo Zayn con il classico pugno-spalla.
Zayn e Liam sono i miei storici migliori amici.
Siamo sempre stati noi tre, benché condividiamo un sacco di altre amicizie.
E in un certo senso mi piace come cosa, so che posso sempre contare su di loro.
Liam, poi, fa un po' le veci di un fratello, dato che mia sorella Gemma ormai vive in America.
Senza accorgermene, mi ritrovo a fischiettare mentre ci dirigiamo verso la nostra aula.
"Nuova canzone?" Ridacchia Zayn, e annuisco arrossendo leggermente.
È una canzone che sto componendo, basandomi su questi sogni fin troppo ricorrenti.
Ci sediamo ai nostri soliti posti in prima fila.
Alla prima ora abbiamo filosofia, e anche se forse non lo lascio molto trasparire, adoro questa materia. Ho voti abbastanza alti, anche nelle altre materie.
Motivo di qualche derisione scherzosa da parte di Liam.
In compenso, io lo sfotto con geografia. È un secchione e io faccio schifo a memorizzare tutte quelle capitali.
L'unica materia in cui ho la sufficienza tirata, è educazione fisica.
"Oggi il professore è in ritardo." Mi da una gomitata Zayn.
Classico, Hyde è sempre in ritardo. Per questo ogni volta ne approfitto per scribacchiare qualche altro verso della mia canzone, di nascosto.

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Capitolo 3
*** tattoo. ***


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tattoo.





Bianco, bianco ovunque.
Non inteso come colore, ma luce bianca.
Quella che ti acceca, troppo brillante per riuscire a tenere gli occhi aperti.
E quei due ragazzi sono di nuovo li, faccia a faccia.
"Chi sei ?" chiede la ragazza.
"Io.. io mi chiamo.." tenta di dire il ragazzo ma qualcosa, come un tintinnio, lo zittisce.
Ma non si arrende, ci riprova.
"Har.." e di nuovo quel suono compare.
"Maledizione" sibila il ragazzo per poi rivolgersi nuovamente alla ragazza.
"E tu come ti chiami ?"
"Evel.." e puntualmente quel suono la copre.
La ragazza non riesce a spiegarsi perché ogni volta che uno dei due cerchi di pronunciare il proprio nome venga zittito da quel suono.
Poi si sofferma a guardare i tatuaggi del ragazzo.
Quello che più la colpisce è una rosa nel braccio sinistro.
Stava per chiedergli qualcosa quando sentì come delle mani che l'afferravano per il collo e per la vita, allontanandola dal ragazzo.
Anche lui si sentì trascinare via da quella stanza contro la sua volontà.
Poi entrambi sentirono una voce dire «Voi non potete.» per poi crollare nel buio totale.



**


Evelyn's pov

Mi sveglio quasi urlando.
Mi sento ancora quelle mani strette nel mio collo, come se volessero soffocarmi.
Cerco di fare dei respiri profondi per poi riprendere un respiro regolare.
Mi alzo e vado dritta in bagno.
Accendo la luce e mi guardo allo specchio, cerco i segni di quelle mani.
Sgrano gli occhi vedendo un'ombra nera appena sotto il collo.
Come cazzo è possibile ?
È solo un fottutissimo sogno.
"NIALL !" urlo.
Nemmeno un minuto dopo Niall entra correndo in camera mia fino ad arrivare nel mio bagno.
"COSA SUCCEDE ?"
Non serve che gli dica niente.
Quella botta nera è già abbastanza evidente.
"COME CAZZO TI SEI FATTA QUELLA BOTTA ?" urla prendendomi e trascinandomi in cucina.
"Non ne ho la minima idea ! Ho fatto quel sogno e quando mi sono svegliata avevo questa macchia sul collo." mugugno.
Niall prende un sacchetto del giaccio e lo appoggia sopra alla botta.
"Come sarebbe a dire che hai fatto quel sogno e che quando ti sei svegliata di sei ritrovata questo livido enorme ?" dice alquanto incredulo.
Così gli racconto il sogno.
Niall fa per dire qualcosa ma poi vede l'ora ed esclama "MERDA, FILA A PREPARARTI O FAREMO TARDI A SCUOLA !"
Corro in camera a cambiarmi il più velocemente possibile.
Poi prendo un foulard e lo sistemo intorno al collo in modo da coprire il livido nero.
Mi trucco e corro fuori dove Niall già mi aspetta in auto.
Mentre Niall guida come un pazzo per le strade di Mullingar io ripenso a quel sogno.
Poi un negozio di tatuaggi all'angolo della strada attira la mia attenzione.
"Har.."
"Cosa ?" mi chiede Niall.
"No, niente."
Prendo il mio blocco da disegno e aggiungo quel tatuaggio al suo ritratto.
Sto componendo il mio puzzle.
Un po' alla volta.
Ed eccoci arrivati a scuola dove Al ci aspetta con un sorrisone.
Scendo dall'auto ancora concentrata nel mio disegno.
"Ehy Evy che combini ?"
"Sto disegnando, non si vede ?"
"Fammi indovinare.. abbiamo un nuovo particolare del ragazzo misterioso ?" dice prendendo il blocco dalle mie mani per esaminare il disegno.
"Al, sai benissimo che ho ucciso per meno." la fulmino con lo sguardo.
"D'accordo ! Però dovremo dare un nome al signorino <<compaio nei tuoi sogni mezzo nudo>>." dice porgendomi il blocco.
"In realtà mi ha detto all'incirca come si chiama." gli sussurro all'orecchio.
"COSA ?"
"Shhh ! Non urlare !" la zittisco prima che l'intera scuola si metta ad osservarci.
"Ok ok. Sputa il rospo."
"Ho solo capito la parte iniziale del nome però." gli spiego.
"Ti muovi a dirmelo ?" sbuffa Al.
"Va bene ! Lui ha detto qualcosa che iniziava per <<Har..>> poi non ho sentito il resto per uno stupido rumore di campanelle."
Neanche a farlo apposta ecco che la campanella suona e noi due ci ritroviamo a correre come pazze per la scuola sperando di arrivare in aula prima della professoressa Cuman.
Tentativo non riuscito.
"Signorina Horan e signorina Bachet, vi sembra questa l'ora di arrivare in classe ? Andate a sedervi prima che decida di farvi passare il pomeriggio in punizione !" dice la proff con quella voce stridula.
E così mi dimentico anche del sogno.
Almeno per il momento.


**


Harry's pov.

Mi alzo all'improvviso.
Mi tasto il collo, sono tutto sudato.
Sposto qualche riccio dalla fronte e controllo l'ora: le 7:00.
Sospiro, ho rifatto quel sogno, e giurerei di sentire ancora delle mani stringermi la gola, facendomi mancare il respiro.
Mi prendo il viso fra le mani, cercando di regolarizzare il respiro e calmarmi almeno un po'.
Resto così per cinque buoni minuti, finché non mi decido ad entrare nel box doccia e concedermi dieci minuti di bagno caldo.
Quel sogno..
E quella ragazza.
Cercava in tutti i modi di rivelarmi il suo nome.
Esdr.. No.
Evr.. Neanche.
Inutile, non riesco proprio a ricordarlo.
Chissà se riuscirò mai a capire come si chiama, se riuscirò a vederla in volto.
Mi avvolgo un asciugamano in vita, e prendo dei vestiti dall'armadio.
Sono ancora un po' scombussolato, perciò stamattina sono in ritardo su tutto.
Riesco a malapena a fare colazione, fra cinque minuti sarà già qui Liam, non mi sono nemmeno reso conto del tempo passato così in fretta.
Lascio la scodella nel lavello, e corro a infilarmi le Converse.
Puntualmente arriva il messaggio da parte del mio migliore amico, così afferro la cartella e chiudo casa.
"Ehi, che succede?" Prende parola Liam non appena salgo in auto.
"Niente.." Dico poco convinto.
"Sembra che tu abbia visto un fantasma, sei sicuro? E poi come ti sei fatto quello ? Sei volato giù dal letto stanotte ?"
"Di che parli ?"
Liam abbassa il parasole davanti al mio posto e noto una macchia nera sotto il collo.
"Cazzo, te lo dicevo che quei sogni sono fin troppo reali."esclamo massaggiandomi il livido.
"L'hai sognata di nuovo ?" chiede picchiettando le dita sul volante a ritmo.
Non posso proprio tenerlo per me, e anche volendo non ci riuscirei nemmeno con lui; mi tartasserebbe fino a farmi cedere.
Così, mentre guida verso scuola, gli riassumo brevemente il sogno.
"Wow.." dice soltanto, parcheggiando e spegnendo la macchina.
Posso dire che sembra incredulo tanto quanto lo sono io.
"Già.."
E ci avviamo verso l'entrata, dove ci sorride raggiante Zayn.
"Ehy Hazza, hai avuto un'incontro ravvicinato con Lucy la vampira ?" ride mentre mi indica il livido.
Chi era Lucy la vampira ?
La classica oca che cambiava il ragazzo nello stesso modo in cui cambiava la borsa; una per ogni giorno.
"Non sei divertente Zayn !" lo spinsi andando verso l'aula di scienze.
E come se non bastasse oggi ho 3 verifiche.
Grande.
Chissà che starà facendo quella ragazza.
Evel..

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Capitolo 4
*** road. ***


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road.





Evelyn's pov

"Eddai mamma !"
"No Evelyn. È inutile che insisti. Sai come la penso."
"Ma mamma, ci vanno tutte le mie amiche ! Perché non posso andare anche io ?"
Era da ore che cercavo di convincere mia mamma a lasciarmi andare in vacanza la prossima estate a Londra con le mie amiche di scuola, ma lei è irremovibile.
"Evelyn, te l'ho già detto ! Non mi fido ! Sarai a chilometri di distanza e per di più senza un'adulto che vi sorvegli ! Potrebbe capitarvi qualunque cosa !" ripete mia mamma.
"E se trovo un'adulto ? O meglio due adulti ?" domando.
Ormai è l'unico modo per convincerla.
"E chi sarebbero, sentiamo !" incrocia le braccia.
"Niall e Josh ?"
La mia più che un'affermazione era una domanda.
"Mmm.."
Quel 'mmm..' è già un passo in avanti.
"Niall, tesoro, vieni qui !" lo chiama.
Ok.. mio fratello mi ammazzerà come minimo.
"Dimmi mamma." dice Niall entrando in cucina.
"Saresti disposto ad accompagnare tua sorella e le sue amiche a Londra la prossima estate ?" chiede la mamma.
Lo guardo e non manca molto che tra un po' inizio a sudare freddo.
"Aspetta, ci sarà anche Al ?" mi chiede.
Sono salva.
"Si certo !" gli sorrido.
"Ok, allora le accompagno io mamma." dice per poi andare in salotto.
"Ok, ma dovrà venire anche Josh con voi ! Almeno ci saranno due adulti !" gli grida mia mamma.
Lui alza il pollice insegno di approvazione.
Grande.
"Ma sia chiaro che se ti cacci in qualche casino giuro che quando torni starai rinchiusa in casa per tutta la vita. Ci siamo capite ?" mi fulmina con lo sguardo.
"Si signor capitano !" mi metto all'attenti.
"Ora vai che con tutta sta cosa mi è venuta un'emicrania tremenda !"
Corro in camera alla velocità della luce, prendo il telefono e digito il numero.
...

biiip
...

"Pronto Evy.
Non mi dire.. non ti lascia.
" mormora Al con tono abbattuto.

"INVECE HA DETTO DI SI !
E LA NOTIZIA PIÙ BELLA PER TE È CHE VIENE ANCHE NIALL !
INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA PERCHÉ NOI ANDIAMO A LONDRA !
"

"ODDIO HAAAAAAAA"

Quasi mi trapana un timpano.

"Ferma !
Gelateria all'angolo.
Tra 10 minuti.
Bacio
" e riattacca.
Mi vesto velocemente.
Un paio di pantacollant neri, maglia bianca e camicia a quadri rossa.
Infilo i miei stivaloni neri, raccolgo i capelli, prendo la mia borsa e mi precipito correndo alla gelateria.
Al è già li dato che abita a due metri dalla gelateria.
Arrivo vicino a lei e cerco di riprendere fiato.
"Oddio... dammi... solo... un... secondo..." dico con il poco fiato che ho.
"Hai 5 secondi per riprenderti perché voglio sclerare come si deve." dice sorridendo a trentadue denti.
Faccio dei respiri profondi e l'abbraccio.
"AHHHH NOI DUE ANDIAMO A LONDRA !" urla e ricambia l'abbraccio.
"Dio, non ci credo ! Pensavo che sarebbe stato impossibile convincere mia mamma !"
"Devi raccontarmi come hai fatto !"
"È una lunga storia." dico ridendo trascinandola dentro alla gelateria.


**


Harry's pov

"Allora stasera ci sei per il torneo di calcio?"
"Penso di si!"
Liam mi stava torturando da non so quando con quel torneo di FIFA alla play.
"Bene perfetto! A casa mia alle otto, okay?"
"Okay" e mi da una pacca sulla spalla.
"Scappo che devo comprare delle robe a mamma. Ti do stasera i soldi del caffè" sorride e si alza.
Non credo lo farà ma poco importa, non ci perdo per così poco.
Mi alzo anch'io, andando a pagare i due caffè.
"Eccoti il resto" mi sorride la ragazza dietro il bancone. Mh, carina.
Esco e attraverso la strada, cominciando a camminare verso casa.
La strada non è tantissima, ci impiego circa 10 minuti a piedi.
Calcio qualche sassolino, e all'improvviso parte la suoneria del mio iPhone. Dovrei proprio cambiare il suono del clacson di una nave con una comunissima canzone, non posso prendere e far prendere infarti ogni volta che qualcuno mi chiama.
"Pronto?"

"Ehi riccio! Come te la passi?"

È mia sorella.

"Piuttosto come te la passi tu Gem?"

"Bene, benissimo!"

Dal tono di voce si capisce che sta davvero più che bene.

"Novità?"

"Si. Tieniti forte mi raccomando.."

"Sono tutt'orecchi. Spara" basta che non si sia fatta mille piercing in faccia o i capelli in una cresta verde e ne ho abbastanza.

"Mi sposo e la cerimonia si svolgerà li a Londra!"

Caccia un urlo che mi costringe a spostare il telefono, ma sorrido felice per mia sorella.

"Wow, davvero? Questa si che è una bella notizia per tutti! Congratulazioni Gem"

"Non vedo l'ora di riabbracciarti e spettinarti tutti i ricci!" Ridacchia e scuoto il capo, anche se non mi può vedere.

"I ricci sono off limits." Dico facendola ridere.

"Comunque, tornando seri. Quando sarà?"

"Quest'estate!" dice tutta contenta.

"Meno male, altrimenti non sarei venuto a congelarmi."

"Ma ci sono i tendoni, idiota" ride contagiandomi un'altra volta.

Entro in casa e per poco non mi viene un colpo a vedere l'orario.

"Sono già le sei?!"

"Veramente qui.."

"Devo andare. A più tardi Gem!" Attacco velocemente.
Devo ancora fare una doccia, vestirmi e mangiare qualcosa.
Se non sono davanti la porta di Liam alle otto in punto quello mi uccide.


**


19:59.
Sono in perfetto orario davanti casa Payne.
Suono il campanello, e un raggiante Liam viene ad aprirmi.
"Ah, sei tu"
"Grazie eh, sono felice anch'io di vederti"
"No è che dovrebbe venire pure la cugina figa di Zayn. Sarebbe stato troppo presto in effetti, ma sai.."
"Certo" rido e mi lascio sprofondare sul divano.
"Perché non c'è ancora nessuno?"
"Arrivano tutti fra 10 minuti!"
"E io.."
"E tu sei qui prima perché devi aiutarmi a sistemare la sala, ovviamente" fa un sorrisetto e mi fa alzare dalla mia posizione comoda.
Sbuffo. "Non potevi farlo prima?"
"No" ride.
Cominciamo a fare avanti e indietro dalla cucina, portando patatine, pizzette e bibite, sistemando tutto sul tavolino.
Una volta finito, ci sediamo di nuovo sul divano.
"Ah, quasi mi dimenticavo. Siamo invitati al matrimonio di mia sorella. E indovina? Ce ne andremo a Londra per minimo un weekend." Sorrido.
"Bene, molto bene. Quand'è?"
"Quest'estate."
"Non vedo già l'ora" fa un sorrisetto e mi allunga il pugno da battergli.
"Ci aspetta un'estate fantastica !"
"Già."

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Capitolo 5
*** blood. ***


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blood.





La solita stanza bianca.
I due ragazzi sono di nuovo li.
A dividerli c'è solo una cornice nera.
Entrambi sollevano una mano per provare a toccarsi.
Le mani si toccano, capiscono che non è solo una semplice cornice : è un vetro.
Improvvisamente inizia a sgorgare sangue dalla cornice ricoprendo le mani dei ragazzi.
Cercano in tutti i modi di liberarsi ma sembrano come incollate a quel vetro.
E il sangue continua ad aumentare fino a sommergere entrambi.


~•~•~•~


Evelyn's pov.

"AHHHHHH"
"Calma Evy, è solo un brutto sogno !" mi dice Al stringendomi.
"Oddio Al, è stato orribile !" dico ancora sconvolta.
La porta di camera mia si apre.
"Evy, Al, che succede ?" Niall entra e si avvicina a noi preoccupato.
"Evy ha avuto un'incubo. Nulla di grave." spiega Al.
"Amore, vai in cucina e prepara una camomilla. Resto io con Evy." le dice prendendomi in braccio.
"Ok." mi guarda per poi correre giù in cucina.
Niall mi tiene stretta a se come fa ogni volta che ho un'incubo.
"Shh, non ti preoccupare piccola mia, era solo un brutto sogno. Ora è tutto finito." mi ripete.
Annuisco e mi stringo più forte a lui.
Voglio tanto bene a mio fratello e non saprei che fare senza di lui.
Non riuscirei a gestire tutto questo senza uscirne pazza se non potessi condividerlo con lui.
"Ora andiamo giù che Al ti ha preparato la camomilla, ok ?"
"Ok."
Scendiamo in cucina dove Al mi stava aspettando con una tazza di camomilla calda.
"Attenta che scotta. Magari allungala con un po' di acqua fredda." mi avverte porgendomi una bottiglia di acqua.
"Grazie Al"
Aggiungo un po' d'acqua e inizio a bere la mia camomilla.
"Ragazzi, cosa fate svegli a quest'ora ?"
Papà è entrato in cucina guardandoci perplesso.
"Scusa papà, ma Evy ha fatto un incubo e si è agitata parecchio." spiega Niall.
"Ehy, piccola mia, va tutto bene ?" mi chiede.
"Si, tutto bene papà. Ora bevo la camomilla e poi torno a letto." sorrido.
"Ok tesoro. Notte." mi stampa un bacio nella fronte e ritorna a letto.
Finisco di bere la mia camomilla e lascio mio fratello ed Al un po' da soli.
Da in cima alle scale li vedo abbracciati.
"Povera Evy. Mi sono spaventata io quando si è svegliata urlando, pensa lei con quell'incubo !"
"Già. Prima o poi dovranno finire questi sogni. La stanno sfinendo."
Restano abbracciati per un po'.
Sono contenta che stiano insieme.
Sono così carini.
Niall la guarda dolcemente.
"Ti amo."
"Anche io ti amo." e la bacia.
Decido di smetterla di spiarli e me ne vado in camera mia.
Vado un'attimo in bagno prima di tornare a letto.
Faccio per uscire quando mi fermo davanti allo specchio.
Capisco cosa intende Niall.
Nel mio viso si vedono due profonde occhiaie.
Gli occhi sono stanchi e i miei capelli assomigliano di più ad un cespuglio.
Il colore della pelle sembra quello delle pareti bianche dell'ospedale.
Ero dimagrita parecchio.
Non ero per niente in un bel stato.
Poi la mia attenzione passa allo specchio.
«Il sogno.» penso.
Mi fermo a guardarlo quando una goccia di sangue cola giù.
Sobbalzo e faccio un passo indietro.
Il tempo di guardarmi intorno e non c'è più niente.


**


Harry's pov.

"Cazzo." Esclamo.
Liam si alza di colpo, guardandomi spaesato.
"Tutto bene amico?"
"No.." Mi prendo il viso fra le mani.
"Cos'hai sognato questa volta?"
Scuoto il capo, devo ancora riprendermi.
Mi alzo dal divano, dove mi sono addormentato ieri sera senza neanche aver messo prima il pigiama.
"Ehi.." Mi appoggia una mano sulla spalla, così provo a raccontargli a pezzi il sogno fatto.
"Amico siediti.. Ti porto qualcosa di caldo intanto, hai una brutta cera."
Sospiro annuendo.
Questi sogni mi stanno facendo impazzire, sul serio.
Iniziavo ad avere delle occhiaie abbastanza evidenti.
"Ecco." Torna Liam con del the caldo.
"Grazie.." Mi siedo di nuovo sul divano, con la tazza bollente fra le mani.
"Scotta cazzo!" Quasi la faccio cadere sul tappeto.
"È calda, sai com'è idiota" ride Liam e gli faccio una smorfia.
Provo a bere un po' di the, lasciandone meno della metà.
"È troppo caldo.." Mi lamento lasciandolo sul tavolino di fronte a me.
Ho bisogno di alzarmi un'altra volta, così mi avvicino alla finestra.
Sta piovendo, classico.
Mi arriva un messaggio, prendo il telefono dalla tasca della felpa e guardo il destinatario: Gemma, con delle sue selfies.
Ridacchio rispondendole e torno con lo sguardo fuori.
Ma cosa..?
Sussulto, c'è del sangue nel vetro.
"Sangue." Mi giro sconvolto verso Liam, che osserva confuso.
"Come?"
"Qui.." Indico il vetro ma quella goccia di sangue non c'è più.
"Ti fanno male questi sogni, non scherzo" dice Liam preoccupato.
E io cosa ci posso fare?
Se solo trovassi il modo di farli smettere, di darmi un attimo di pace.

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Capitolo 6
*** green and blue. ***


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green and blue.





Evelyn's pov

Ottobre ormai è alle porte e il sole inizia a non farsi più vedere.
Eppure la temperatura è ancora abbastanza accettabile, tanto che alcuni pazzi fanno ancora il bagno al mare.
"Vieni Evy, mettiamo giù la coperta." mi dice Al trascinandomi sotto un grande albero.
Era una bella giornata oggi e così abbiamo deciso di fare un pic-nic al parco.
Mettiamo la coperta e iniziamo a preparare i piatti.
"Ma dove sono finiti ?" Al sembra alquanto nervosa.
"Ragazzi sono. Lo sai che si distraggono per ogni cosa." la rassicuro.
"Si, basta che l'oggetto della loro distrazione non siano delle ragazze." sbuffa.
"Al, sei un po' gelosa."
"Pff, non è vero." e mette il broncio.
Scoppio a ridere.
È normale che sia così agitata, oggi sono 6 mesi che lei e Niall stanno insieme.
Poi mi accorgo che Niall è proprio dietro l'albero e non manca poco che inizio a ridere.
Dietro alla schiena tiene un mazzo di rose e una scatola che sicuramente conterrà dei cioccolatini.
"Che hai ?" Al mi guarda male.
"Niente. Mi stavo immaginando una cosa." si si.
Niall gli arriva alle spalle di soppiatto e Al caccia un urlo quando lui la tocca.
"HAHAHAHAHA oddio" non riesco più a trattenere le risate.
"Amore scusami, non volevo spaventarti !" Niall l'abbraccia.
"Dio, Niall, ho preso un'infarto." e gli da una pacca in testa.
Basta, sto ufficialmente rotolando per terra.
"Ehy, cosa abbiamo qui ? Un panda rotolone ?" è Josh che mi guarda divertito.
"Zitto e rotola pure tu scemo !" gli afferro il braccio e lo butto per terra.
Iniziamo a rotolare come due scemi finché non arriva Niall che ci trascina di nuovo sotto l'albero.
"Sembrate due bambini di due anni !" dice fulminandoci con lo sguardo.
"Io pensavo di averne 5 !" risponde Josh.
Crepo in due dalle risate.
"Siete un caso disperato." e torna da Al.
"Ehy compare, ti va una passeggiata ? Così lasciamo i due piccioncini da soli." gli chiedo.
"Si, dai !" poi si gira verso i due.
"Non fate porcherie ! Siamo in un luogo pubblico !" ed iniziamo a correre.
E Niall ci urla dietro.
Dopo un minuto rallentiamo fino a fermarci.
"Non dovevamo fare una passeggiata ?" dico ridendo.
"Sai, non volevo prendermi una scarpa in testa dopo quello che ho detto !"
"Potevi evitarlo." come se lui non coglie tale occasione per stuzzicarli.
"Naaa.."
Ci sediamo per terra.
L'erba è ancora molto verde anche se ormai è autunno.
Mi distendo e chiudo gli occhi.
Non lo avessi mai fatto.

Ancora quella luce bianca, però questa volta meno accecante.
Il ragazzo è davanti a me.
Poi alzo lo sguardo e i nostri occhi si incontrano.
Occhi verdi come l'erba, così verdi da potercisi perdere.
Ma poi la luce si fa più accecante.
Talmente accecante che cancella ogni cosa.


Riapro gli occhi di scatto e mi metto a sedere.
"Evy, grazie al cielo stai bene !" Al mi abbraccia.
Mi guardo intorno e siamo ancora al parco ma sono sotto l'albero e all'orizzonte si vede il tramonto.
"Cosa.." cerco di chiedere spiegazioni.
"Ti sei distesa nel prato accanto a me e poi non so, non ti svegliavi più. Sei stata li, immobile per più di 2 ore." dice Josh bianco in volto.
"Cosa ? 2 ore ?"
Non è possibile.
Eppure mi è sembrato come se fossero passati pochi secondi.
"Evy hai avuto uno dei tuoi sogni ?" chiede Niall.
Annuisco.
"Sarà meglio andare. Abbiamo già attirato troppo l'attenzione."
Niall fa per prendermi in braccio ma io mi alzo da sola.
Il mio sguardo finisce sull'erba verde illuminata dalla luce del tramonto.
"Verde. Verde come i suoi occhi."


**


Harry's pov.

Oggi c'è una bellissima giornata di sole, stranamente.
Mi affaccio alla finestra di camera mia: in cielo c'è solo qualche nuvola, è azzurrissimo.
Quasi quasi vado a fare una passeggiata..
Prendo il cellulare, magari Liam è libero.

"Pronto..?"

"Liam? Stavi dormendo..?"

"No.. Mi sono svegliato da poco"

"Alle due di pomeriggio" chiedo scioccato.

Non so come faccia a svegliarsi così tardi; o forse sono io mattiniero, magari un po' troppo.

"Avevi bisogno?"

"Vieni a fare un giro con me?"

"Ma veramente.."

"Taci e preparati, fra cinque minuti sono li."

C'è una bella giornata e non lo lascerò marcire in casa.
E poi non ho voglia di uscire da solo.
Spengo la chiamata e blocco il telefono, infilo una tuta e le scarpe ed esco di casa.
Io e Liam fortunatamente non abitiamo tanto lontano, posso arrivarci a piedi e scroccare la sua auto.
Appena arrivo, busso alla sua porta per circa cinque o sei volte, e non ottenendo risposta entro di botto,
"Che fretta, stavo scendendo" si lamenta il mio migliore amico, grattandosi un occhio.
Perlomeno è già pronto.
"Okay fa niente. Andiamo"
"Dove?" mi chiede mentre chiude casa.
"Al laghetto."

**

Amo questo posto, e l'ho sempre amato fin da piccolo.
Qui regna veramente la pace, la calma, questo è il posto dove puoi venire a pensare, a riflettere, a stare un po' da solo o a staccarti dal resto del mondo.
Venivo sempre con Gemma, facevamo un bagno veloce e poi ci rincorrevamo sull'erba, davamo fastidio alle anatre, giocavamo con qualche bambino che veniva con la propria famiglia.
E in certi giorni in cui ero particolarmente nervoso o incazzato, mi bastava venire qui, stendermi sul prato e fissare il cielo limpido, come sto facendo ora.
È di un bel azzurro oggi, un azzurro che ti rapisce.
E si riflette sull'acqua del laghetto, anch'essa pulita e limpidissima.
Chiudo per un attimo gli occhi, godendomi il momento di pace.

Un fascio di luce mi colpisce, e vedo all'improvviso un paio di occhi che mi fissano.
Quella ragazza è davanti a me e mi sta fissando.
Sono azzurri, puri, limpidi, come il cielo sopra di me.
Sono così belli e cristallini che potrei scorgere il mio riflesso all'interno.
Corruccio la fronte, la luce è troppa.
Aumenta sempre di più fino ad inghiottirci.


Riapro i miei di colpo.
"Finalmente amico."
Liam si mette a sedere e mi guarda con espressione un po' preoccupata ma anche divertita.
"Pensavo volessi andare a camminare, non che volessi farti un sonnellino all'aperto."
Ho dormito?
Mi guardo intorno e noto con grande stupore che ormai il sole sta tramontando.
Mi accorgo solo dopo di essere sudato, ma anche di essermi dipinto in viso uno stupido sorriso.
"Perché stai sorridendo?" continua lui.
"Hai fatto di nuovo uno dei tuoi sogni?"
"Si" e scuoto il capo, devo sembrargli pazzo.
Ma Liam non dice niente, ridacchia e mi da una pacca sulla spalla.
"Stai bene però? Mi sembravi una mummia!"
Annuisco, e torno a guardare il cielo.
"Azzurro limpido, come i suoi occhi."

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Capitolo 7
*** confusion. ***


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confusion.





Evelyn's pov

L'ultima ora è stata davvero pesante.
Il Professore Russell era di una noia tremenda.
"Pensavo che il mio povero cervello si sciogliesse da un momento all'altro." si lamenta Al.
"Da quando in qua tu hai un cervello ?" gli dico ridendo.
"È così che tratti la tua migliore amica ?" e mette il broncio.
"Eddai Al, stavo scherzando. Tornando al discorso di prima... dovrebbero mandarlo in pensione." e prendo a braccetto Al.
Arriviamo all'auto e aspettiamo che i due lumaconi di Niall e Josh arrivino.
"Eccovi qui ragazze." Josh ci arriva alle spalle.
Manca poco che faccio un'infarto.
"Dove diavolo è Niall ?" chiede Al.
"È in caffetteria che ci aspetta. Non vi ricordate ?" chiede.
"Oddio, vero ! Oggi Niall deve esibirsi !" me ne ero proprio dimenticata.
Al inizia a correre come una pazza.
"Muovetevi !" urla.
"Calmati, siamo ancora in tempo !" la rassicuro.
Entriamo in caffetteria e troviamo Niall seduto al primo tavolo davanti al palchetto.
"Ehy, dove eravate finite ? Vi stavo aspettando !" chiede Niall per poi baciare Al.
"Colpa del Professore Russell ! Ci ha fatto il lavaggio del cervello." dico imitando un pazzo.
"Vai ora !" Al lo spinge sul palchetto e gli passa la chitarra.
La caffetteria è piena di persone e ci sono molte ragazze che fanno le fighette per farsi notare da Niall.
Tutto inutile.
Mentre canta guarda solo Al.
So per certo che molti pezzi li ha scritti per lei.
La piccola esibizione dura pochi minuti ma è stata un grande successo.
"Vai da Niall e bacialo. Le farai imbestialire." dico ad Al che non appena Niall scende dal palco gli si avvicina e lo bacia.
Mi diverte un mondo guardare le facce che fanno quelle oche.
Mentre aspetto vado a prendere un Moka caffè ed esco.
Inizio a canticchiare per passare il tempo.
Ormai siamo in pieno ottobre e l'aria inizia a farsi davvero gelida.
Un brivido di freddo mi percorre la schiena.
"Ehy, così ti prendi una polmonite !" Josh mi porge la sua sciarpa.
"Grazie." sorrido e la indosso coprendo bene metà viso che ormai era congelato.
"Cosa stavi canticchiando ? Non dirmi che adesso ti metti anche tu a scrivere canzoni." mi chiede sorseggiando il suo caffè.
"Ma no. È una canzone di Niall. Ormai le so a memoria." arrossisco.
"Ma sei sicura ? Anche io conosco tutte le canzoni di tuo fratello ma questa non l'avevo mai sentita." mi dice perplesso.
"Cosa ?"
"Te lo giuro." alza le mani.
"Boh.. forse l'avrò sentita da qualche parte." dico.
"Accidenti ! Devo andare. Avevo promesso a mia mamma che stasera stavo a casa con la piccola peste." dice mentre raccoglie lo zaino e se ne va.
"Ehy, e la sciarpa ?" gli urlo.
"La puoi tenere. Ciao Evy." e corre via sorridendo.
Sembrerà strano ma ho come la sensazione che Josh ci stia provando con me.


**


Harry's pov

"Correte, mammolette!"
Il coach di rugby fischia per l'ennesima volta, e io sbuffo ancora.
Una volta l'anno arriva un professore esterno che ci insegna determinati sport: quello di quest'anno si occupa appunto del rugby, o di uccidere una classe intera di ragazzi.
Sarà una decina di minuti che corriamo intorno alla scuola, i polmoni mi stanno per esplodere.
"Ancora cinque minuti!" Urla ancora.
Non gli si secca mai la gola?
I cinque minuti passano, e dato che il professore ancora non fischia ci fermiamo di nostra volontà.
"A cambiarvi."

**

"Ma da dove è stato tirato fuori quel tizio?" Ride Zayn e scuoto il capo, sistemando i capelli ricci all'indietro.
"Non ne ho idea."
Andiamo verso la caffetteria prima di tornare a casa, fortunatamente c'è qualche tavolo libero.
"Allora, hai finito il mio ritratto?" appoggio la cartella a terra, sedendomi.
"Ritratto?" Zayn mi guarda come se mi stessi mettendo a ballare la macarena. Che ho detto di così strano?
"Si.."
"Ma io non te ne ho mai fatto uno.." Si gratta la testa, eppure ero sicuro che dovesse farmi un ritratto..
Sta per rispondermi quando si avvicina una bionda. Dovrebbe essere Stacy Ross, quella che ha una cotta per Zayn tipo da sempre.
Guardo il moro con una smorfia.
"Provaci" gli mimo ma sgrana gli occhi, scuotendo il capo impercettibilmente.
"E Joey?" mima ancora.
Ah già, quasi dimenticavo.
Joey, la sua ragazza a metà.
Scrollo le spalle, lasciando i due a parlare, e mi giro verso Liam.. Dov'è Liam?
"Uhm, ho da studiare oggi.. Facciamo un'altra volta dai" sorride appena Zayn, e la bionda annuisce andandosene un po' delusa.
"Che ti aveva detto?"
"Se passavo da lei oggi." dice con fare annoiato e ridacchio.
"Comunque, riguardo il ritratto, se vuoi te ne farò uno.." continua lui, e scuoto il capo.
"No, tranquillo. Devo essermi sbagliato.."
Zayn annuisce e beve un po' della sua bibita.
"Come vuoi amico"
"Hey ragazzi, eccomi"
"Dov'eri finito, Liam?"
In risposta alza un sacchetto bianco.
"Ciambelle" sorride e scuoto il capo, è incorreggibile.


~•~•~


salve🌚🌚
grazie infinite per tutte le recensioni e le visualizzazioni, speriamo che la storia vi stia piacendo!
continuate a leggere📖, scrivere recensioni💬, consigliare, quello che volete🌟
un bacione

🌿dopedofoned & onedselfies🌿

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Capitolo 8
*** hair. ***


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hair.





Evelyn's pov

La luce del giorno che entra dalla finestra mi costringe ad aprire gli occhi.
Guardo la sveglia.
11:26
Che bello il sabato.
Niente scuola, si può dormire fino a tardi e per di più si può andare a letto anche a notte fonda.
Mi alzo e vado in bagno a farmi una doccia.
Stamattina mi sento felice.
Sarà il sogno che ho fatto stanotte.
Era così bello.
Il ragazzo era appoggiato a me.
Io gli accarezzavo i capelli, erano davvero morbidi, e lui mi baciava la mano.
"Ahhh!"
Sento le guancie pizzicare.
Dopo 20 minuti abbondanti esco dalla doccia e prendo subito il telefono.

«Al:
Ehy, centro commerciale oggi ?
»

Rispondo subito prima che cominci a tartassarmi di chiamate.

«io:
Ok ;) Vieni a mangiare qui stasera ?
»

Mentre aspetto la risposta mi vesto e inizio ad asciugarmi i capelli.

«Al:
Certo :) chiedi a Niall se ci porta ;)
»

«io:
Sarà fatto ;)
»

Lascio il telefono in ricarica e scendo in cucina.
"Buongiorno piccola." Papà mi scompiglia i capelli per poi stamparmi un bacio in fronte.
"Giorno." gli sorrido.
"Come siamo allegri stamattina !" scherza mamma.
"Ho dormito bene." dico solo.
Mamma mi passa una scodella di latte e cereali.
"Dov'è Niall ?" chiedo con la bocca piena.
"È in salotto." mamma lo indica.
Prendo la ciotola e vado a sedermi vicino a lui.
"Stai attenta a non sporcare in giro." urla mamma.
"Si si."
Mi siedo vicino a lui che intanto si era spostato un po' per farmi spazio.
"Ciao biondino." gli stampo un bacio nella guancia.
"Ciao principessa." ricambia con un bacio in fronte.
Niall mi abbraccia e io mi accoccolo contro il suo petto.
Mi piace farmi coccolare da lui, poi stamattina ero proprio in vena di tante coccole.
Lui mi guarda sorridendo.
"Che c'è ?" chiedo.
"Era da un po' che non ti lasciavi coccolare. Fammi indovinare.. niente sogni strani stanotte ?" mi domanda.
"No, in realtà ne ho fatto uno ma era così dolce che.. boh.. mi ha rallegrato la giornata." affermo.
"Sentiamo." Niall mi guarda divertito.
"Te lo racconto dopo." sorrido e torno a mangiare i miei cereali.
"Dopo quando ?"
"Ah si. Al mi ha chiesto se vieni con noi al centro commerciale." faccio l'espressione più dolce che posso per convincerlo.
Lui prova a far finta di niente ma dopo poco sbuffa.
"Ok. Ma solo perché voglio stare con Al." dice mentre si alza.
"Guarda che mangia qui stasera." gli urlo mentre se ne va in camera.
Finisco la colazione e corro anche io in camera a prepararmi.
Dato che oggi non fa molto freddo decido di mettere la gonna nera con la maglietta bianca a maniche lunghe.
Metto i miei adorati stivali neri, mi trucco, infilo il cappellino, prendo la mia borsetta e il mio telefono e scendo di corsa le scale.
"Ciao mamma, ciao papà. Io e Niall andiamo !" urlo correndo verso la porta.
"Non fate tardi per cena !" urla mia mamma.
Niall e già in macchina che mi aspetta.
Appena salgo mando un messaggio ad Al.

«io:
Scendi che stiamo arrivando ;)
»

Non appena sale in macchina racconto il sogno.
"Oddio che cosa troppo tenera." Al sta già fantasticando.
"Perché non lo fai anche a me queste cose amore ?" scherza Niall.
In risposta gli arriva una pacca nel braccio ed io scoppio a ridere.

**

"Mamma, siamo a casa !" urlo mentre cerco di non finire travolta dai miei stessi acquisti.
"Ciao tesoro. Ciao Al. Le pizze saranno pronte tra 10 minuti. Andate a posare le vostre cose in camere." dice mentre prepara la tavola.
"Ah, mamma. Viene anche Josh." urla Niall.
Vado in camera, lascio le borse vicino l'armadio per poi scendere.
Arrivo in fondo alle scale quando suona il campanello.
Corro ad aprire.
"Ciao Evy." Josh mi sorride dolcemente.
"Ciao Josh."


**


Harry's pov

Sabato. Il mio giorno preferito della settimana.
Niente scuola, niente doversi alzare o andare a dormire presto, niente preoccupazioni per almeno un giorno.
La mia sveglia suona a mezzogiorno, me la prendo comoda a fare ogni cosa.
Poi oggi alle tre devo andare al campo, ma ho il tempo di fare ogni cosa.
Fischietto qualcosa mentre preparo dei toasts, sono stranamente di buonumore.
Il mio telefono prende a squillare proprio mentre devo tirare fuori dal tostapane il mio pranzo.

"Pronto?"

"Meno male, sei sveglio! Ti ricordi di oggi vero?"

"Si che me lo ricordo!"

Per sbaglio mi finisce un po' di prosciutto bollente sulla mano, mi trattengo dall'imprecare.

"Bene. Non vedo l'ora" ridacchia

"Anch'io" dopodiché lo saluto e attacco.
Mangio, mi faccio una doccia veloce e mi preparo per andare alla partita.
Le tre arrivano in fretta, stacco il telefono dalla carica e prendo le chiavi della macchina.

«Parto ora, ci vediamo fra qualche minuto!»

Lascio un messaggio al mio migliore amico, e metto in moto l'auto.
"Eccoti qui!"
Mi sorride Liam, venendomi incontro al parcheggio non appena arrivo.
"Ciao amico!" sorrido abbracciandolo.
"Sei in vena di abbracci col tuo migliore amico? Sicuro di star bene?" mi appoggia una mano sulla fronte, come a volermi misurare la temperatura e rido.
"Sono di buonumore, tutto qui" mi stringo nelle spalle e lo seguo fino ai nostri posti sugli spalti.
"Alla fine si è lasciato convincere a giocare?"
"Si" ridacchia Liam. "Solo perché il ricavato va in beneficenza."
Sorrido un'altra volta, Zayn è fatto così.
"Ehi lo sai che se continui a sorridere così ti si stacca la faccia?"
"Grazie eh!"
"Scherzo. Non hai fatto nessun sogno in particolare quindi?"
Aspetto a rispondergli perché si leva un coro di voci che urlano e acclamano i giocatori che entrano in campo.
Ci sbracciamo per farci notare da Zayn non appena lo intravediamo.
"Sembriamo delle ragazzine che si fanno notare dalla loro cotta così" ride Liam e scuoto il capo.
"Pazienza"
Quando tutti si calmano e tornano a sedersi, Liam mi pone un'altra volta la domanda.
"Allora?"
"In realtà il sogno di stanotte era piacevole. La ragazza mi accarezzava i capelli, dolcemente, e giurerei di aver sentito davvero le sue mani fra i miei capelli."
"Aww" Liam imita gli urletti di una ragazza e rido spintonandolo, non può fare il serio una volta.
"La partita comincia" dice poi, e ci mettiamo composti a seguirla.
I primi minuti passano senza l'ombra di un goal, poi mi rimangio ogni cosa.
Ci alziamo svariate volte ad ogni goal segnato.
La squadra di Zayn a fine partita ha vinto 5-3.
L'abbiamo aspettato al nostro posto prima di perderci, per poi andare tutti a casa di Liam.

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Capitolo 9
*** destined. ***


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destined.





Evelyn's pov

"Ehy Josh ! Che fai li impalato ? Entra !" urla Niall dalla cucina.
"Arrivo !" e sorridendo mi passa accanto per andare da Niall.
"Ti piace ?" Al mi arriva alle spalle facendomi sobbalzare dallo spavento.
"Ma che diavolo ti salta in mente ? Lo sai che siamo solo amici." rispondo per poi andare a dare una mano a preparare la tavola.
Al non capisce niente.
A me non piace Josh.
Almeno credo.

**

"Che facciamo ?" chiedo a quei due esseri che sono raggomitolati nel divano a baciarsi.
Nessuno dei due mi caga di striscio quindi mi alzo, prendo il cappotto ed esco in veranda.
Ok che sono carini insieme ma quando fanno così mi sale il voltastomaco.
Mi siedo nel divanetto e mi raggomitolo sotto il cappotto per non prendere freddo.
La porta finestra si apre e Josh esce per poi raggiungermi.
"Ti stavo cercando." e si siede vicino a me.
"Beh.. eccomi qui. Sono scappata. Non riuscivo a sopportare più tutte le loro smancerie." e ridiamo entrambi.
"In effetti.." mi sorride.
"Smettila." dico imbarazzata.
"Di fare cosa ?"
"Di guardarmi in quel modo." mi nascondo con il cappuccio del cappotto.
Cala il silenzio.
È alquanto imbarazzante quel momento.
Poi Josh fa un respiro profondo.
"Evy io devo dirti una cosa." sembra serio.
Penso che tra un po' mi esca il cuore dal petto.
"Penso di essermi innamorato di te." dice tutto d'un fiato.
Che gli dico ?
Non so che fare.
"Di qualcosa, ti prego." mi supplica.
"Josh.. sei un ragazzo fantastico, ma.. ecco.." vorrei spiegargli dei sogni ma non so come potrebbe reagire.
"Ma c'è un'altro vero ?" afferma.
"No ! Cioè si ma.. è complicato !"
"Chi è? Lo conosco?" mi chiede.
"No, e come potresti. Josh è davvero difficile da spiegare."
"Ti ascolto."
Non so come reagirà.
Penserà che sono una pazza, ma devo dirglielo.
"Vedi.. penso che Niall non te ne abbia mai parlato ma da un po' di tempo sto facendo degli strani sogni. Sogno di essere in una stanza bianca piena di luce e davanti a me c'è un ragazzo. Non so niente di lui, forse il suo aspetto ma quello che so è che riesco a sentire quando mi tocca. Lo so, è una cosa da pazzi ma io sono convinta che noi due siamo destinati."
Ecco, ho fatto la più grande cazzata della mia vita.
"Fammi capire. Tu non sai chi sia, non sai nemmeno se esiste e dici perfino di provare qualcosa per lui ?" Josh si alza e fa per andarsene.
"Josh.." provo a chiamarlo.
"Vattene dal ragazzo del tuo destino. Vai a rifugiarti nei sogni." e se ne va.
Le lacrime iniziano ad uscire involontariamente.
Anche se in fondo so che ci tenevo davvero a lui.
Dopo 10 minuti abbondanti ritorno dentro.
Niall ed Al sono ancora li.
"Sai che ti amo ?" gli sussurra Niall.
"Me lo ripeti ogni giorno." sorride Al.
"Non va bene. Devo dirtelo almeno una volta ogni ora." e la bacia.
"Ti amo."
"Anche io biondino."
Me ne vado in camera mia lasciandoli da soli.
Mi distendo nel mio letto e penso.
E se Josh avesse ragione ?
E se quel ragazzo non esistesse veramente ?
Ma allora io di chi mi sto innamorando ?
Prima di poterci pensare per bene mi addormento.

La solita stanza.
Quel ragazzo è davanti a me.
"Dimmi che sei reale ! Dimmi che tutto questo non è frutto della mia fantasia." urlo piangendo.
Lui mi si avvicina e mi accarezza la guancia.
"Io sono reale come lo sei tu. Lo senti ? Senti la mia mano ? È tutto vero ! E ti giuro, io ti troverò. Perché io mi sto innamorando di te." e mi bacia.



**


Harry's pov

Quel bacio, un bacio casto e salato delle lacrime della ragazza.
Quel bacio così dolce e così reale.
Per colpa di questo bacio ora mi ritrovo seduto sul bordo del mio letto, tastandomi le labbra.
Inutile ripetere, questi più che sogni sembrano degli incontri in un universo parallelo.
Prendo il cellulare, sono solo le 3. Non mi va di disturbare Liam o Zayn, perciò lo blocco e lo poso nuovamente sul comodino.
Provo a stendermi e mi copro, cercando di addormentarmi.

**

Mi sveglio alle sette e trenta, non ho più sognato nulla.
La troverò, lo giuro.
So che è reale, deve essere reale.
Da quando sono iniziati questi "incontri", ogni mattina mi alzo motivato.
Devo trovarla.
La sveglia del telefono suona di nuovo, distogliendomi dai miei pensieri.
La disattivo, poi prendo dei vestiti e dei boxer puliti e mi faccio una doccia veloce.
Non faccio nemmeno colazione, prenderò qualcosa alla caffetteria a scuola.
Infilo le scarpe e raccolgo la cartella, esco di casa e aspetto Liam fuori sui gradini.
"Harry!"
"Ciao" sorrido, chiudendo il cancellino ed entrando in auto.
"Che c'è? Sembra che tu abbia visto un fantasma" ridacchia mettendo in moto e scuoto il capo.
"Sto morendo di fame, non ho fatto nemmeno colazione perché mi sono svegliato giusto in tempo per una doccia" mento a metà, scuotendo i capelli ricci ancora un po' umidi.
"Dovresti averli asciugati, non vorrei ti venisse una polmonite." ridacchia accennando ai capelli.
"Pazienza, vorrà dire che dovrò saltare qualche lezione" rido.
Appena arriva nel parcheggio della scuola, spegne l'auto e scendiamo.
"Non c'è Zayn?"
Liam scuote il capo. "Ti ha preceduto a perdere le lezioni" ride e annuisco.
"Andiamo lo stesso a fare colazione?"
"Ovvio, le mie ciambelle mi stanno chiamando!"

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Capitolo 10
*** name. ***


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name.





Ed eccoli li.
I due ragazzi sono faccia a faccia.
Nella stanza regna il silenzio.
"Dimmi il tuo nome." chiede la ragazza.
"Harry. E il tuo ?" risponde lui.
La ragazza è stupita, nessun suono gli ha interrotti questa volta.
"Evelyn."
Il ragazzo sorride dolcemente e le accarezza i capelli.
"Come faccio a sapere che sei reale ? È se questo fosse solo frutto della mia fantasia ?" Evelyn si rattrista.
"Te l'ho detto. Sono reale, e ti troverò Evelyn. Anche dovessi andare in capo al mondo." Harry l'abbraccia dolcemente.
"Aspetta. Se quando mi sveglio sento ancora la sensazione delle tue mani sulla mia pelle forse tu puoi farmi un segno da qualche parte. Così se quando mi sveglio c'è ancora vorrà dire che sei reale." esclama Evelyn.
"Si, possiamo provare." Harry sorride vedendo Evelyn così entusiasta.
"Però dovrai farmelo in un posto dove io con le mani non arrivo facilmente." spiega.
"Ok. Che ne dici se te lo faccio tra le scapole ?" chiede Harry.
"Perfetto." Evelyn si gira per permettere ad Harry di lasciarle il segno.
Harry scrive il suo nome graffiando la pelle di Evelyn.
"Fatto. Ora tocca a te. Scrivi il tuo nome." gli dice dandogli le spalle.
"Ti scrivo Evy. È il mio soprannome." spiega lei.
Evelyn ripassa per bene quelle tre lettere, vuole essere sicura che lui le veda al suo risveglio.
"Fatto."
Harry non fa in tempo a girarsi che entrambi vengono trascinati via con forza da quella stanza.
"EVELYN"
"HARRY"



Evelyn's pov

"HARRY!" urlo a squarcia gola.
Mi guardo intorno.
Sono in camera mia.
Prendo il telefono e guardo l'ora.
2:34
Mi rimetto a letto e cerco di dormire.
"Il segno!" mi alzo di scatto e vado in bagno togliendomi la canotta.
Accendo la luce e mi guardo allo specchio.
Proprio tra le scapole, sulla mia pelle bianca, si intravedono dei segni rossi, come graffi, che vanno a formare un nome.
Harry.
È tutto vero.
Lui esiste veramente.
Non sono pazza.
Corro in camera di mio fratello e entro urlando.
"NIALL ! SVEGLIATI !" mi fermo di botto.
Niall ed Al stanno dormendo insieme.
Pensavo l'avesse accompagnata a casa.
Va beh.
Scrollo entrambi cercando di svegliarli.
"AL, NIALL, SVEGLIA CAZZO ! È URGENTE !" urlo.
Finalmente si svegliano.
"Che succede Evy ?" chiede Al un po' confusa.
"È successo di nuovo ! Ma stavolta so che è vero ! So che lui esiste davvero ! Guarda !" mi giro e gli mostro la schiena.
Al accende la lampada li vicino e stropicciando gli occhi guarda la mia schiena incredula.
"Oh mio dio. È il suo nome. Hai il suo nome graffiato sulla schiena ! Ma come diavolo è possibile ?" urla.
Niall sembra talmente scosso che non commenta.
"Avevo ragione. Sapevo che era reale. Harry mi ha promesso che mi troverà." sorrido più contenta che mai.
Al quasi scoppia a piangere mentre Niall è ancora sotto shock.
Prima di tornare a letto faccio scattare una foto ad Al così da avere una prova.
Do la buona notte ad entrambi e ritorno in camera mia.
Mi infilo sotto le coperte e mi addormento pensando a quelle parole.
"Ti troverò Evelyn. Anche dovessi andare in capo al mondo."
Harry, io ti aspetto.


**


Harry's pov

"EVELYN!"
Salto letteralmente giù dal letto, con gli occhi sgranati fissi sul muro.
La prima cosa che mi torna in mente è il sogno fatto.
Evelyn, ecco come si chiama.
Corro in bagno, ricordandomi anche la scena dove ci scriviamo a vicenda i propri nomi.
Eccolo li, il segno arrossato, che forma il suo soprannome: Evy.
"Mio dio.." riesco solo a dire fra me e me.
Non siamo riusciti a dirci altro, come ogni volta siamo stati tirati via.
Ma la troverò, fosse l'ultima cosa che faccio al mondo.
Compongo automaticamente il numero di Liam, sono le quattro ma ho bisogno di parlargli.
Ho bisogno di fargli vedere questi segni, che sono la prova concreta che Evelyn è reale e non sono io ad impazzire.

"Pronto?"

La voce impastata dal sonno del mio migliore amico mi arriva all'orecchio.

"Liam, scusa se ti disturbo proprio ora ma ho bisogno di parlarti."

"È successo qualcosa?"

"Capirai appena vieni"

"Va bene.. Sono da te fra cinque minuti."

Esattamente cinque minuti più tardi è arrivato e mi suona al campanello.
"Amico, è qualcosa di grave?"
Chiede stropicciandosi gli occhi e sedendosi in cucina.
"No, riguarda i sogni che sto facendo."
"Non potevi aspettare domani a raccontarmelo?"
"Guarda" dico solo, tirando sulla testa la maglietta e mostrandogli i segni arrossati sulla mia pelle.
"Wow.. Evy?"
"Si. È il suo soprannome.."
"Te l'ha detto lei?"
Annuisco, sistemandomi di nuovo la maglia.
"Si chiama Evelyn. E io sono riuscito a dirgli il mio nome."
Liam si gratta il mento, con fare pensieroso.
"Sicuro che siano solo dei sogni? Voglio dire.. Non è normale.."
"Lo vieni a dire proprio a me?"
"Hai ragione" ridacchia scuotendo il capo.
"E adesso cosa vuoi fare?"
Scrollo le spalle, rivolgendo lo sguardo sulle mie mani.
"Trovarla. So che è reale."
Liam annuisce, dopo questo episodio sono sicuro che non mi prende più per pazzo.
Magari non l'ha mai fatto, ma questa è una prova inconfutabile.
"Se vuoi restare qui, dato che sono le quattro e venti, c'è la camera di Gemma"
"Tranquillo, meglio se torno a casa o mia madre impazzisce" ridacchia e annuisco.
"Grazie mille, per essere corso qui.."
"Non dirlo neanche per scherzo, sei il mio migliore amico! Aspetta, vuoi una foto a quei segni?"
"Oh si, giusto"
Dopo aver scattato la foto, me la faccio mandare sul telefono e saluto il mio migliore amico.
"Stai attento!"
"E tu dormici su okay?"
Annuisco e rientro in casa, andando dritto in camera mia e seguendo il consiglio di Liam.
Ti troverò Evelyn.

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Capitolo 11
*** mirage. ***


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mirage.





Evelyn's pov.

"Niall, Evelyn ! Dai, sveglia o farete tardi a scuola." mamma ci chiama dalla cucina a gran voce.
Strano.
Non mi sono mai svegliata quando lei mi chiamava.
Mi alzo e scendo a fare colazione.
"Giorno mamma." la saluto dandole un bacio nella guancia.
"Evelyn ? Tesoro stai bene ?" mia mamma mi guarda come se fossi un'alieno.
"Si, perché ?"
Prendo una tazza ed un cucchiaio e la riempio di latte e cereali.
"Non ti sei mai svegliata a quest'ora. E poi guardati. Sprizzi felicità da tutti i pori. Che ti è successo ?" mamma sembra davvero preoccupata.
Ripensando a ciò che è successo quella notte mi spunta un sorriso.
"Niente mamma. Sono solo felice."
Finisco la mia ciotola di cereali, saluto mamma e corro in camera a prepararmi.
Stamattina ho pure il tempo di farmi una doccia con calma.
Quando esco guardo ancora quei graffi nella mia schiena.
Harry.
Ripenso al sogno, a quel momento in cui mi ha guardata con quei bellissimi occhi verdi.
Lui mi troverà, me lo ha promesso.
Se continuo a sorridere così tanto mi verrà un crampo alle guance.
Mi vesto e mi trucco, raccolgo lo zainetto e corro fuori verso la macchina di Niall.
Ma Niall non è ancora li.
Sicuramente quei due pigroni staranno ancora dormendo.
Aspetto 5 minuti per poi vederli uscire dalla porta di casa.
"Alla buon ora !" esclamo vedendoli.
"Evy, da quanto stai aspettando ?" chiede Niall incredulo.
"5 minuti. Muovi il culo che non ho voglia di fare tardi. E vedi di non rovinarmi il buon umore."

**

La campanella suona finalmente.
"Va bene ragazzi. Per oggi è tutto. A domani." e la professoressa Cuman se ne va.
"Che si fa oggi ?" mi chiede Al mentre usciamo a braccetto dall'aula.
"Non so."
"Che ne dici di andare a vedere la partita della squadra di Josh ?" esclama entusiasta.
Non ho ancora detto nulla ad Al di quello che è successo tra me è Josh.
"Ok." sorrido appena.
Al mi trascina li al campo della scuola e in meno di 2 minuti siamo li.
"Sediamoci qui." gli dico indicando i posti più in alto.
"Ma dai. Andiamo più vicine."
Non faccio in tempo a replicare che siamo arrivate nei primi posti.
Appoggio lo zaino sbuffando.
"Ehy Evy. Guarda, c'è Josh." Al mi strattona indicandomi il punto preciso dove si trovava.
"EHY JOSH !" lo chiama.
Faccio per nascondermi ma ormai Josh mi ha visto.
Incrocio il suo sguardo per pochi secondi.
È ancora arrabbiato con me.
"Non voglio più stare qui Al. Io vado alla caffetteria." gli dico.
Raccolgo lo zaino e do un'ultimo sguardo al campo.
Mi blocco.
Non è possibile.
"Harry.."
Harry è li, in mezzo al campo che mi sorride.
Mi sta chiamando.
"Harry ! Harry !" lo chiamo più forte.
"Evy ! Evy ! Lui non c'è !" Al mi afferra per un braccio e mi costringere a distogliere l'attenzione dal campo.
"Al è li, in mezzo al campo ! Guarda.." mi giro ma di Harry non c'è nemmeno l'ombra.
"Cosa..?" sussurro.
"Va tutto bene Evy. Shh, va tutto bene." Al mi abbraccia cercando di calmarmi.
Sento Niall chiamarmi.
"Evy, Al, che succede ?" Niall arriva preoccupato.
"Niente di grave. Evy credeva di aver visto Harry in mezzo al campo."
"Devo andarmene." sussurro liberandomi dalla presa di Al e correndo via dal campo.


**


Harry's pov.

La sveglia del telefono parte per la terza volta stamattina.
Mi decido a spegnerla e ad alzarmi.
Preparo del latte caldo, in cui verso dei cereali una volta che è pronto.
Nonostante mi sia svegliato tipo quindici minuti più tardi del solito, ho tutto il tempo per vestirmi senza dover correre.
Sistemo un po' la cucina, poi infilo le scarpe e aspetto Liam fuori sulle scale.
Mi massaggio il collo ripensando al sogno fatto ieri notte.
Evelyn.
Sorrido pensando a lei.
Improvvisamente sento il telefono suonare.
Prendo il telefono dalla tasca e noto una decina di messaggi da parte di Gemma.
Leggo l'ultima, che dice: «Ci rinuncio. Appena mi cagherai, ricordati di venire all'aeroporto alle tre. Okay? Bene.»
Aeroporto?
Leggo i messaggi precedenti: Gemma viene a stare un po' a Londra prima del matrimonio.

«È fantastico! La tua camera è ancora intatta, ci vediamo oggi x»

Mi manca tantissimo Gemma, è da molto che non la vedo.
Liam e il suo clacson mi distolgono dai miei pensieri.
"Vieni?"
"Si, arrivo!"

**

Zayn tossicchia un'altra volta, così gli allungo l'ennesimo fazzoletto.
Il professore lo ha fissato male per tutta l'ora.
E meno male che la lezione è appena finita.
"Grazie amico"
"Figurati" ridacchio per come parla nel naso.
Guardo l'ora, sono le 14.
"Devo sbrigarmi o non arriverò mai all'aeroporto in tempo. Ci vediamo ragazzi!"
E così di corsa sono tornato a casa, ho preso le chiavi e ora sto andando all'aeroporto.
Se non sono in orario dopo la sento io Gemma.
Parcheggio ed entro.
È pieno di gente che parte, c'è chi arriva e c'è gente che accompagna e basta.
L'aereo di Gemma dovrebbe essere appena arrivato, perciò mi dirigo verso la sua uscita.
Dopo pochi minuti vedo spuntare la sua testa, sorrido e le corro incontro.
"Ciao ricciolino! Da quanto non ti vedevo"
Sorride e mi abbraccia forte. Quasi mi strozza ma non fa niente. Mi erano mancati anche i suoi abbracci.
"Dammi una valigia, ti aiuto"
"Uh, grazie mille!"
Mentre cerchiamo di passare tra la gente, intravedo.. Evelyn?
Com'è possibile?
"Evy?" Mi lascio sfuggire.
"Chi?" Gemma mi guarda con un sorrisetto.
Non faccio in tempo a girarmi che l'ombra di Evelyn è sparita.
Non può essere... Era lei, ne sono sicuro.
"Andiamo?" Continua mia sorella e annuisco.


**


Quella stanza bianca era ormai famigliare ai due ragazzi.
Evelyn ed Harry erano li, l'uno davanti all'altro.
"Oggi ti ho visto ! Eri li, a pochi metti da me !" racconta Evelyn.
"Anche io ti ho visto ! Eri in mezzo alla folla. Pensavo mi avessi trovato !" Harry abbraccia Evelyn.
"Che sta succedendo Harry ? Non è che adesso questi sogni ci tormenteranno anche da svegli ?" chiede Evelyn preoccupata.
"Non lo so Evy. Non lo so davvero."
E per una volta i due ragazzi possono rimanere li senza paura di essere separati.

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Capitolo 12
*** halloween. ***


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halloween.





Evelyn's pov.

"AL SBRIGATI ! FACCIAMO TARDI ALLA FESTA !" urlo dalle scale.
"ARRIVO !"
Finalmente Al scende sistemandosi il vestito da Cleopatra.
"Capisco che è una festa in maschera ma siamo ad Halloween, la notte dei mostri. Che dovrebbe avere di spaventoso Cleopatra ?" domando.
"Posso schiavizzare tutti senza doverli mordere a dispetto tuo." ride sollevando la gonna del mio vestito da vampira.
"Ma io sono sexy." faccio una finta posa sexy e Al si piega in due dalle risate.
"Mia regina." Niall arriva dalle scale e fa un'inchino baciando la mano di Al.
"E tu che dovresti essere ?" domando guardando il suo strano abbigliamento.
"Sono lo zombie di Cesare." e sguaina la spada di plastica che gli parte dalle mani.
Io ed Al ridiamo a crepapelle mentre Niall ci spinge verso l'uscita borbottando.

**

Arriviamo al parcheggio della scuola verso le 20:43.
"Evy, guarda chi c'è." Al mi fa segno di girarmi verso il muretto e vedo Josh vestito da vampiro che ci sta guardando.
"Niall, devi dirmi qualcosa prima che ti uccida come Cesare ?" lo fulmino con lo sguardo.
"Eddai Evy. Vuole far pace con te. Pensati che si è persino preoccupato quando ti sei ''sentita male'' al campo di calcio." Niall mi fa gli occhi dolci.
"Ok. Ma solo perché sono sicura che non mi lascerebbe in pace per tutta la sera." scendo dalla macchina e mi avvicino a Josh.
"Ehi Evy !" Josh mi saluta timidamente.
"Ciao Josh." saluto fredda.
Sono ancora arrabbiata per quello che mi ha detto.
"Senti Evy, mi dispiace. Non dovevo dirti quelle cose. Ti prego, perdonami." Josh mi afferra la mano e l'appoggia nel suo petto, all'altezza del suo cuore.
Non riesco a resistere alla sua tenerezza.
"Ok. Ma non cambia quello che ti ho detto l'altra volta. Io sono innamorata di Harry. Tu sei il mio migliore amico e non voglio che questo cambi." gli accarezzo il viso.
"Tranquilla." Josh sorride debolmente.
So che ci sta male, ma per me lui rimarrà il mio migliore amico, quel bambino che mi proteggeva insieme a Niall dai bulletti.
"Ehi ragazzi, andiamo." Niall ci prende a braccetto ed entriamo in palestra.
La musica è assordante e tutti spingono.
"Non lasciare la mia mano." mi sussurra Josh all'orecchio.
Ci facciamo largo tra la folla a fatica.
Improvvisamente una ragazza mi arriva addosso e mi costringe a lasciare la mano di Josh.
"Josh. JOSH !" lo chiamo ma la musica è troppo alta.
Mi guardo in torno e mi blocco.
Harry.
No, non è lui.
Ma sono sicura che siano i suoi occhi.
Sbatto ripetutamente le palpebre e guardo di nuovo il ragazzo.
Mi ero sbagliata.
"Evelyn !" Josh mi afferra la mano.
"Oddio Josh ! Non ti trovavo più !" lo abbraccio.
"Tranquilla. Sono qui ora."
Mi allontano da lui di qualche centimetro e lo guardo.
Josh è vicinissimo al mio viso.
Non so cosa fare.
Josh mi solleva il mento e mi bacia.
Rimango paralizzata.
Gli occhi si riempiono di lacrime.
Spingo Josh lontano da me e corro via.
Come ha potuto ?
Ed io che glielo ho permesso.


**


Harry's pov.

"Perché sono costretto a venire a questa festa?"
"Perché come rimorchieremmo altrimenti qualche bella ragazza?"
"Se lo dici tu.."
Ridacchio, nemmeno Zayn ha molta voglia di andarci.
Solo Liam è gasato, ci ha pure procurato dei costumi (tutti uguali, ma sono dettagli).
Per distinguerci un po', dato che siamo tutti e tre pirati, Zayn si è messo una bandana rossa al collo, io nera e Liam verde.
"Che fantasia" continua a commentare il moro, specchiandosi per sistemare la bandana.
"Ma un costume diverso uno dall'altro no?" aggiungo io guardando Liam, che se la ride.
"Erano gli ultimi rimasti!" si giustifica, ma come minimo li avrà presi a caso dal negozio.
"Siamo comunque dei gran pirati, no?" chiede mentre si infila un cappello.
Ma chi me l'ha fatto fare?
La festa comincia fra tipo un'ora e già non sopporto più questi vestiti.
"Sbrighiamoci o arriviamo tardi!"
Il moro sbuffa, ridacchio scuotendo il capo e seguiamo entrambi Liam fuori casa.
"Ci divertiremo, non preoccupatevi!"

**

Dovevamo divertirci, diceva.
Solo lui lo sta facendo.
È tipo in compagnia di due bionde, mentre io e Zayn siamo seduti sul divanetto a sorseggiare il punch fatto apposta per la festa.
"Drink rosso, lo bevo a più non posso!" il moro imita il 'motto' scritto sotto alla caraffa e comincio a ridere.
"Che tristezza" commento, togliendo il cappello e scuotendo i capelli.
"Già"
Zayn si guarda intorno, indicandomi poi due ragazze accanto alla porta.
"Vieni con me da quelle streghette?"
Scrollo le spalle. "Okay.."
Non so che altro fare altrimenti, e poi sembrano carine.
"Perfetto, non toccare la rossa però"
Ci facciamo largo fra le persone ammassate in mezzo alla stanza e raggiungiamo la rossa e la bionda.
"Hey!"
Sorrido, bloccandomi di colpo.
La bionda, i suoi occhi... Non può essere Evy, eppure sono i suoi stessi occhi..
Sto impazzendo, è veramente lei?
"Harry ci sei?" Zayn mi da una gomitata nello stomaco e lo guardo, spaesato.
"Ti stavo dicendo, ti va di andare a prendere qualcosa da bere?" continua a farmi una smorfia, quindi annuisco.
"Si certo.."
"Torniamo fra qualche minuto" dice alle ragazze e sorrido.
Quando siamo abbastanza lontani, benché ci sia la musica alta, prende parola.
"Stai bene amico?" ridacchia.
"Certo, dammi qua un bicchiere che ti cade tutto"
"Ecco, grazie"
Così dopo aver riempito l'ultimo bicchiere, ne prendiamo due a testa e torniamo vicino alla porta; le due sono ancora li.
"Com'è che si chiamano scusa?" chiedo con voce un po' bassa.
"Ashley la bionda, Sarah la mia rossa" dice sottolineando mia e scuoto il capo.
Sorseggio dal mio bicchiere, guardandomi un po' in giro per la stanza.
Ognuno ha dei costumi da mostro o da strega o da scheletro, oppure sono coordinati fra loro.
Non riesco a guardare Ashley senza pensare anche a Evelyn.
Non riesco a smettere comunque di pensare a lei, continuo a vedere i suoi occhi ovunque.
Non so cosa stia succedendo..
Do una gomitata a Zayn, devo sembrargli sconvolto perché mi guarda strano.
"Harry stai bene davvero?"
"Si, voglio solo uscire a prendere un po' d'aria, non ti fa niente?"
"No, vai pure. Hai bisogno o vuoi stare solo?"
"Stai qui, non preoccuparti"
Appoggio il bicchiere su un tavolino ed esco fuori nel giardinetto, avevo bisogno di respirare un po' di aria fresca e soprattutto di stare solo.



**



salvee
innanzitutto un grazie enorme per chi segue e recensisce questa storia, ci fa molto molto molto piacere <3
e ci tenevamo ad allegare anche questo piccolo disegno, fatto da dopedofoned <3

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speriamo vi piaccia!

un bacione x

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Capitolo 13
*** derangement. ***


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derangement.





Evelyn's pov.

Tre giorni.
Tre giorni passati senza nemmeno un sogno.
Senza aver visto Harry.
Ho provato e riprovato a chiudere gli occhi sperando di ritrovarmi di li a poco tra le sue braccia.
Ma niente.
Finiva sempre così.
Giravo per la casa come un fantasma per poi raggomitolarmi sul divano.
Era da tre giorni che non dormivo.
Pensavo solo ad Harry, al bacio tra me e Josh e di nuovo ad Harry.
Mi sentivo così confusa, come se mi avessero girato sotto sopra.
Ed io cercavo invano di rimettere tutto al suo posto.
Ma non riuscivo a zittire quei pensieri.
Mi accorgo dell'ora solo quando mamma entra in cucina sbadigliando.
"Evelyn, cosa fai qui a quest'ora tesoro ?" mi chiede avvicinandosi.
"Non riuscivo a dormire. Ma sto bene, tranquilla." preciso per non farla agitare.
"Non hai una bella cera. Vuoi rimanere a casa oggi ?" domanda preoccupata.
"No, davvero, sto bene. Devo solo farmi una doccia e mangiare qualcosa." sorrido per poi tornare in camera mia ed infilarmi sotto la doccia.
Prima di finire metto l'acqua fredda per svegliarmi un po'.
Spero di riuscire a mantenere la concentrazione durante la verifica di sociologia.
Anche se quella ragazza riflessa nello specchio e tutto al di fuori che sveglia.

**

Non mi sentivo molto bene ma sono comunque riuscita a resistere fino alla terza ora.
Voglio a tutti i costi fare questa verifica.
Mi sono preparata molto e non ho intenzione di saltarla.
"Bene. Girate i fogli e iniziate."
Giro il mio foglio e provo a leggere il primo esercizio.
Mi gira la testa e non riesco a ragionare.
Rispondo ad alcune domande semplici ma sto troppo male.
"Professore, non mi sento molto bene." mi alzo per attirare la sua attenzione ma non sento più la terra sotto i piedi e ricado nella sedia perdendo i sensi.

**

Sento Al chiamarmi a bassa voce eppure sembra quasi che stia urlando.
"La testa..." sussurro portandomi le mani tra i capelli.
"Ci hai fatto prendere uno spavento Evy." Niall mi accarezza la guancia.
"Dove sono ?"
"In infermeria. Sei svenuta durante il compito di Sociologia. Non ti ricordi ?" mi chiede Al.
"Si, ricordo. Ma è stato solo un piccolo capogiro. Ora sto bene." faccio per alzarmi quando l'infermiera entra urlando che dovevo rimanere a letto.
"Non ho niente." gli ripeto.
"Certo, 39.4 di febbre non è niente ?" mi mostra il termometro.
"Adesso ti porto a casa." mi dice Niall infilandomi il suo giubbotto.
Mi alzo e mi appoggio a Niall per uscire.
Al ci accompagna fino alla macchina per poi salutarci e tornare dentro.
"Passo oggi pomeriggio a vedere come stai."
In mano di 5 minuti siamo a casa e Niall mi accompagna in camera.
Appena mi distendo nel letto chiudo gli occhi dal sonno.
Finalmente riesco a dormire.


**


Harry's pov.

Tre giorni.
Sono ormai tre giorni che non sogno più Evelyn.
Non so cosa stia succedendo, è tutto così pazzo e strano.
Mi manca però, quei sogni erano l'unico posto dove potevamo incontrarci, e mi piaceva, mi piaceva davvero.
Anche perché ora è peggio, non riesco a smettere di pensare a lei, a cosa potrebbe essere successo, e mi chiedo se in realtà tutto questo non sia effettivamente vero, se sia solo frutto della mia immaginazione.
No, lei c'è davvero, sono solo un po' preoccupato.
Meglio se mi alzo dal letto, invece che bombardarmi la testa di pensieri.
Vado in bagno e apro l'acqua, una bella doccia rinfrescante ci sta ora.
Dopodiché mi preparo un po' di colazione, non ho particolarmente fame anzi mi gira la testa.
Metto la scodella nel lavello e mi preparo per affrontare un'altra giornata scolastica.
Liam arriva puntuale come sempre, esco chiudendo casa e raggiungendolo in macchina.
"Tutto bene?" prende parola non appena mette in moto.
"Uhm, si. Perché?"
"No così. Sembri un po' strano. È per Evelyn?"
"Eh? No! Lei che c'entra ora?"
"Intendevo, è perché non riesci più a sognarla?"
"No, è tutto apposto davvero" mento.
Ma non voglio essere troppo di peso a Liam, perciò va bene così.
"Okay, siamo arrivati."
Apro la portiera, fortunatamente mi aggrappo in tempo prima di cadere.
Liam si precipita dalla mia parte "Harry sei sicuro di star bene?"
"Mi gira un po' la testa stamattina ma sto bene, davvero"
"Sicuro? Guarda che ti posso riportare a casa.."
Scuoto il capo e mi avvio all'entrata.
Stamattina abbiamo solo quattro ore di lezione, il professor Hill è assente da qualche giorno perciò posso resistere.
"Passo in caffetteria a prendere qualche bustina di zucchero" dico a Liam.
Lo zucchero mi ha aiutato a superare la mattinata, fortunatamente.
Prima di tornare a casa ho preso l'ultima bustina.
"Chiama se hai bisogno"
Annuisco al mio migliore amico, per poi scendere dall'auto una volta arrivati ed entrare in casa.
Tolgo le scarpe e vado dritto in camera, non ho nemmeno un briciolo di fame.
La testa continua a girare, voglio solo dormire un po'.
E crollo non appena mi sdraio sul letto.


**


Dopo giorni Evelyn ed Harry sono di nuovo li, in quella stanza, anche se qualcosa sembra essere cambiato.
"Harry." sussurra Evelyn.
Delle lacrime rigano il volto della ragazza.
"Evy, non piangere. Sono qui." Harry l'abbraccia cercando di tranquillizzarla.
"Harry, è successa una cosa, ma io ti giuro che non volevo." sussurra lei tra i singhiozzi.
"Che è successo ?" Harry si irrigidisce.
"Josh mi ha baciata. Ma io non volevo. L'ho subito spinto via. Ti prego Harry, non volevo." Evelyn crolla a terra piangendo e singhiozzando.
"Guardami amore mio. Io non sono arrabbiato con te. Vorrei essere stato li per impedire tutto ciò, ma tu non hai colpa. Se solo fossi li io.." Harry stringe i pugni visibilmente arrabbiato.
"Come mi hai chiamata ?" chiede lei.
"Amore mio. Se non.." Harry non riesce a finire la frase che Evelyn lo bacia.
È stata tutta la paura di Evelyn a tenerli lontani in questi giorni ma ora quella paura è svanita.
Ora il legame tra Evelyn ed Harry è ancora più forte.

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Capitolo 14
*** revelation. ***


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revelation.





Come ogni notte Evelyn ed Harry sono li, in quella stanza ormai famigliare per loro.
Evelyn fa un passo in avanti quando la terra sotto i suoi piedi si sgretola.
Il pavimento della stanza inizia a cedere ed Evelyn tenta in tutti i modi di avvicinarsi ad Harry.
Harry tende la mano verso Evelyn.
"Salta Evelyn !"
È troppo spaventata, si rifiuta di farlo.
"Fidati di me !" gli dice Harry.
Evelyn si guarda intorno per poi saltare.
Improvvisamente il pavimento sembra ritornato apposto.
Evelyn trema dalla paura ed Harry la stringe a se quando sentono una voce.
"Avete superato la prima prova. Ma ricordate, questo è solo l'inizio."
Il pavimento si gretola ancora una volta ed entrambi precipitano.



**


Evelyn's pov.

"HARRY HARRY HARRY"
"EVELYN, SVEGLIATI ! È TUTTO FINITO !"
Finalmente apro gli occhi, sono nella mia stanza.
Niall mi sta abbracciando sussurrandomi che sono al sicuro, che è tutto finito.
Poi noto che c'è anche Josh.
Mi guarda terrorizzato, come se avesse paura di me.
Bene, così adesso crede davvero che io sia pazza.
"Va meglio ?" mi chiede Niall.
"Si. Scusami. Ora torna a dormire."gli dico ricomponendomi.
"Si, andiamo. Notte Evy." mi saluta e mi bacia la fronte.
Josh esce per primo seguito da Niall.
"Niall." lo chiamo.
"Dimmi." si ferma vicino alla porta.
"Da quanto eravate in camera mia ?" chiedo.
"Da 5 minuti abbondanti. Sei rimasta lì a gridare. Non sapevo come fare a svegliarti. Mi hai fatto prendere un bel spavento." dice sforzando un sorriso.
"Scusami Niall. Notte."
"Buonanotte principessina."

**

La luce che penetra dalle tapparelle mi costringe ad aprire gli occhi.
È stata una nottata particolarmente movimentata.
Mi alzo e mi trascino in bagno.
Una bella doccia calda mi rimetterà in sesto.
Ripenso al sogno, a quella voce.
Una prova.
Ce ne saranno delle altre.
Cosa dovrò aspettarmi ?
Ma perché ci devono mettere alla prova ?
"Evy ? Sei sveglia ?" la voce di Josh mi distrae dai miei pensieri.
"Si ma sono in doccia. Cosa vuoi ?" rispondo seccata.
Ormai sono 2 settimane che non gli rivolgo la parola per quello che ha fatto alla festa.
"Ok. Dopo vorrei parlarti."
"Non lo so. Ora decido." sono sicura che mi dirà le solite scuse.
Nessuna risposta.
Josh se ne è andato.
Esco dalla doccia e mi vesto.
Qualcuno bussa alla porta.
"Avanti."
Niall entra in camera e si siede nella poltroncina vicino alla scrivania.
"Non mi dire. Ti ha mandato Josh come angelo riappacificatore." ma sta volta non funzionerà.
"In realtà no. Sono venuto per vedere come stai." spiega prima di afferrarmi per la vita è farmi sedere sulle sue ginocchia.
"Sto bene. Un po' scossa ma bene."
"Vuoi parlarmi del sogno, sempre se ti va." Niall sembra preoccupato.
"Non era niente." mento.
"Evy non mentire. È impossibile che non fosse 'niente'. Hai urlato per 5 minuti. Non sapevo più cosa fare." Niall alza un po' la voce.
"È finito adesso." mi alzo e vado verso il comodino per prendere il telefono.
"No che non è finito ! Io non ce la faccio più a vederti così. Questi sogni ti stanno sfinendo. Gli hai persino quando sei sveglia. E chi sa cosa potrà succedere a lungo andare." ora Niall sta proprio urlando.
"Devi trovare un modo per farli finire." sussurra.
Mi blocco.
Come può dire una cosa simile ?
Come può solo pensare che io lasci andare Harry ?
Le lacrime iniziano a scendere dal mio viso.
"Esci." sussurro.
"Cosa ?"
"ESCI DALLA MIA CAMERA !" urlo contro Niall.
Lui esce senza dire una parola.
Ed io rimango li, dando libero sfogo al mio stress.

**

Alla fine ho deciso di parlare con Josh.
Tanto peggio di così non posso stare.
Lo trovo in veranda, come quella sera.
"Evy." Josh mi guarda, sembra preoccupato.
Forse avrà notato i miei occhi rossi e gonfi per le lacrime.
"Vieni al dunque Josh."
Lui si alza e guarda il debole sole che si scaglia dalle colline.
"Mi dispiace per tutto. Sono stato uno stupido testone. Ho sempre pensato che tu provassi qualcosa per me oltre ad una semplice amicizia. Poi quando hai parlato dei sogni pensavo stessi inventando una scusa. Ma ora ti credo." Josh si gira guardandomi.
"Quando stanotte siamo entrati in camera tua, vederti li, stesa nel letto mentre urlavi il suo nome.. io.." fa una pausa.
Sembra davvero convinto di quello che dice.
"Poi abbiamo tentato di svegliarti ma niente, tu rimanevi li, con gli occhi chiusi. Quello che sto cercando di dirti è che ti credo. E mi dispiace di non averlo fatto prima." e se ne va.
"Dove vai ?" chiedo.
"So che non mi perdonerai ma va bene così." e rientra in casa lasciandomi da sola in veranda.
Un vento gelido mi sfiora.
Ormai l'inverno è alle porte.


**


Harry's pov.

"Evy!" urlo per l'ennesima volta, alzandomi di scatto.
Gemma è di fianco a me con gli occhi sbarrati e lucidi, che mi fissa.
"Harry? S-stai bene?" singhiozza abbracciandomi.
La stringo a me, scuotendo il capo.
"Dovrei raccontarti un po' di cose.." dico poi, lei si limita ad annuire.
"Okay, ti ascolto"
Prendo fiato, per poi cominciare a spiegarle di questi strani sogni che ormai fanno parte di me sia mentre dormo che da sveglio.
Gemma è allibita, soprattutto quando le racconto dei segni marcati sulla pelle. Non se lo sa spiegare neanche lei come facciamo ad incontrarci così in questi sogni, in questa stanza.
Si limita a fissarmi, e ad assimilare ciò che le dico.
"Harry io.. Non ne sapevo nulla. Da quanto va avanti tutto questo?"
"Da un po' di mesi ormai.." dico grattandomi la nuca.
"E c'è un modo per fermarli? Non ne stai risentendo positivamente vedo, in senso fisico.."
Scuoto il capo. "Non lo so.. Forse devo solo cominciare a cercarla."
Gemma annuisce soltanto. "Io sono qui per te okay? E se avrai bisogno del mio aiuto non esitare a chiederlo."
Sul suo volto compare un piccolo sorriso rassicurante, so che sta dicendo la verità ma non voglio coinvolgerla nei miei problemi.
Ha già tante cose per la testa, fra cui anche i preparativi del suo matrimonio.
"Va bene" e la abbraccio forte. Non so cosa farei senza mia sorella.
"Mi sono mancati questi abbracci" ridacchia mia sorella.
"Poi sono ideali con questo freddino"
Mi stacco solo per chiudere la finestra semi aperta di camera mia, prima che mi becchi l'influenza.
Ormai siamo a novembre, non è il caso di lasciare spalancato tutto.
"Vai pure a dormire ora, va tutto bene" mento a metà. Grazie alla sua compagnia mi sono decisamente calmato, anche se sono ancora un po' scosso.
"Sei sicuro?" mi bacia la fronte spettinandomi i ricci e la allontano ridacchiando.
"Si, madre. Va a dormire"
"Dormi anche tu peste" ride ed esce dalla mia stanza.
Non so quanto riuscirò a prendere sonno.

**

"Giorno" la voce impastata dal sonno, ho dormito pochissimo.
Mi agitavo ancora troppo per riuscire a prendere sonno.
"Giorno riccio! Dormito bene?"
"Una meraviglia"
Mi lascio cadere sulla sedia e aspetto che Gemma serva la colazione.
C'è un buon profumino, ha sempre cucinato benissimo.
"Te la senti di accompagnarmi a fare compere oggi?"
"Farò questo sforzo" sorrido prendendo il mio piatto.
Ma in realtà sto pensando a tutt'altro.
Quante prove ci saranno ancora?

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Capitolo 15
*** vacation. ***


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vacation.





Evelyn's pov.

"Hai trovato qualcosa Al ?" chiedo per l'ennesima volta.
"Se magari dai il tempo alla pagina di caricarsi." sbotta innervosita per la lentezza del pc.
Abbiamo passato l'intero pomeriggio a cercare l'aereo e un hotel per l'estate ma dato il baget che avevamo la ricerca si faceva davvero ardua.
"Che sia benedetto il cielo e tutto il resto. Ho trovato il volo !" mi prende per il braccio e mi posiziona davanti al pc.
Leggo attentamente per essere sicura.
"Si, può andare. Prendi quello prima che succedano altri casini." gli dico passandogli la carta di credito di Niall e tutti i nostri passaporti.
Io invece cercavo un'appartamento ma erano tutti carissimi.
Capisco che sto cercando qualcosa vicino al centro di Londra ma ci sarà uno che non costi così tanto.
Dopo altri 5 minuti riesco a trovare un bel appartamento vicino a Regent Park.
"Qualcuno si è accorto di noi la in cima." esclamo esasperata.
"Lo hai trovato ?" mi chiede ridendo.
"Si ! È vicino a Regent Park ! È perfetto !"
Finalmente, non ne potevo più di starmene davanti al pc.
Tra un po' diventavo gelatina.
Mi faccio passare da Al la carta di credito di Niall e il suo documento e faccio il pernottamento.
"Abbiamo ufficialmente finito !" esclamo sfinita.
"Era ora." Al si butta sul letto.
Poco dopo qualcuno bussa alla porta di camera mia.
"Avanti."
Mamma entra seguita da Niall con un vassoio colmo di ciambelle e con una spremuta di arancia.
"Allora ? Avete finito ?" chiede appoggiando il vassoio nella scrivania.
"Si. Biglietti aerei comprati e appartamento prenotato." afferro una ciambella, sto morendo di fame.
"Dove si trova ?" mi chiede Niall.
"Vicino Regent Park. È in zona 1 e sei vicino alla zona 2, in poche parole è il punto perfetto." spiego con la bocca piena.
"Quando partite ?" chiede mamma versandoci la spremuta nei bicchieri.
"13 Giugno. Il giorno dopo del diploma." si affretta a rispondere Al.
"E quanto state via ?"
"2 settimane. Mamma te le ho già dette queste cose." dico prendendo il bicchiere.
"Lo so ma sono così preoccupata. I miei bambini staranno via di casa per 2 settimane. Cosa farò quando ve ne andrete davvero ?"
Mamma è tanto attaccata a noi e gli si spezzerebbe il cuore se ce ne andassimo.
"Eddai mamma, sono solo 2 settimane. Poi torniamo." gli sorrido.
"Va bene. Vi lascio chiacchierare in pace." ed esce portando via il vassoio vuoto.
"Prima o poi dovrai dirglielo Evy." sussurra Niall cercando di non farsi sentire da mamma.
"Dirgli cosa ?" mi chiede Al perplessa.
"Non glielo hai detto ?"
"Fuori il rospo !" esclama Al.
Mi avvicino al comodino e tiro fuori una busta gialla e gliela porgo.
"Che cos'è ?" chiede.
"È la lettera della Royal Academy, mi hanno offerto una borsa di studio, un alloggio tutto mio e dei corsi che non si trovano da nessun'altra parte." spiego.
"Ciò significherebbe che tu..tu.."
"Si. Andrò a Londra per 3 anni." sussurro.
Al mi guarda con un misto di felicità e tristezza.
Delle lacrime gli rigano il viso.
"Dai Al, non piangere. Mi rendi tutto più difficile così." l'abbraccio.
"Non sto piangendo, lo giuro. Sono felice per te." ma in realtà sapevo che non voleva lasciarmi.


**


Harry's pov.

"Gemma si può sapere cosa stai facendo?" sbotto infastidito, sono solo le nove di mattina, oggi non ho scuola e per colpa delle sue scarpe che fanno rumore ad ogni suo passo mi sono svegliato.
Sta facendo avanti e indietro dalla camera, al salotto, alla cucina e si siede di fronte a me col portatile sulle gambe.
"Si brucia comunque" le ripeto intendendo il computer, mentre bevo un po' di the.
"Harry sto impazzendo! Non trovo la mia carta di credito.. E non so dove organizzare la cerimonia"
"Calma Gem.."
Mi alzo per appoggiare la scodella nel lavello e affianco mia sorella, che in questo momento è tirata più di una corda di violino.
"Sono una cretina, non potevo sceglierlo prima il posto no? No ovvio!"
"Gemma guarda qui" indico lo schermo.
Sposta la freccetta sul luogo ed esce la scritta 'Regent Park'
"A me sembra abbastanza adatto per una cerimonia, non trovi?"
Gemma apre la pagina riguardante Regent Park e comincia a leggere le varie didascalie.
"Uhm, si.. Penso possa andare si.."
Sorrido e appoggio le mani sulle sue spalle.
"Vedi? Basta stare calmi, adesso abbiamo il luogo. Chiama per prenotare, è qui il numero."
"Okay.. Grazie Haz" sorride e cerca di abbracciarmi, per quanto la sedia di mezzo possa permettercelo.
"Che giorno si svolgerà?" chiedo sedendomi accanto a lei.
"15 giugno. Vediamo se c'è disponibilità."
Dopo vari squilli e tentativi di chiamate, Gemma riesce a contattare i tizi e prenotare la cerimonia.
"Il 13 Giugno si va a Londra!" scatta in piedi entusiasta Gemma e la abbraccio un'altra volta.
"Devi dirlo a Liam però!"
"Faccio subito, si sa mai che prenda impegni a caso" rido prendendo il telefono dal bancone, lasciando un messaggio al mio migliore amico.

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Capitolo 16
*** renounce. ***


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renounce.





Evelyn's pov.

L'aria pungente mi costringe a velocizzare il passo.
Nel tempo libero andavo spesso a correre ma con lo studio e tutto il resto era da un po' che avevo rinunciato alla mia corsetta mattutina. Il parco è davvero bello.
Anche se tutti gli alberi sono stati privati delle loro magnifiche foglie rimanevano comunque incantevoli.
Sarebbe un paesaggio perfetto per un disegno.
Ormai l'inverno era iniziato e sicuramente tra qualche giorno nevicherà.
Rallento la mia corsa quando vedo che finalmente ho raggiunto la panchina vicino all'entrata.
Mi fermo qualche secondo per riprendere fiato.
Una nuvolina di vapore esce dalla mia bocca.
Inizio ad avere freddo.
Ci sono alcune coppiette che passeggiano mano nella mano.
Mi immagino io che tengo per mano Harry, mentre lui mi guarda con quei suoi bellissimi occhi.
Un sorrisetto spunta nel mio viso e sento le guance pizzicare.
Prendo il telefono e guardo l'ora : 9:17.
Sarà meglio che vada.
Faccio per alzarmi quando improvvisamente la testa inizia a girare.
Provo a tenermi in equilibrio ma cado a terra perdendo i sensi.

**

Mi ritrovo in una stanza bianca.
Davanti a me c'è una porta.
Mi precipito su di essa cercando di aprirla.
"Non riuscirai ad aprirla così." dice una voce.
La riconosco.
È la voce che ci tormenta nei sogni.
"Chi sei ? Che cosa vuoi da me e da Harry ? Lasciaci in pace !" urlo spaventata.
"Voglio scoprire se il vostro amore vale più di tutte le cose che possedete." risponde.
Non capisco.
Perché vuole metterci alla prova ?
Cosa dovremmo dimostrare ?
"Quella porta si aprirà solo se rinuncerai a qualcosa che per te vale molto." spiega.
"A cosa dovrei rinunciare ?" chiedo con timore.
"Rinuncia all'arte del disegno. Solo così potrai andare dal tuo amato."
Cosa ?
Dovrei rinunciare al disegno ?
Come potrei ?
Non voglio farlo.
"E se non lo faccio ?" chiedo.
"Non lo rivedrai mai più e non ricorderai niente di tutto ciò." esclama.
No.
Non rinuncerò ad Harry.
Preferisco perdere la mia abilità nel disegno ma non rinuncerò mai ad Harry.
"Cosa scegli ?" chiede.
"Rinuncio al mio dono." urlo.
Improvvisamente la porta svanisce.
"Brava. Hai superato anche questa prova. Non dovrai rinunciare al tuo dono." sibila la voce ormai in lontananza.


**

"Signorina, si sente bene ?"
Apro gli occhi lentamente.
Sono distesa sulla panchina del parco.
Una signora è accovacciata di fianco a me e mi fissa preoccupata.
"Grazie al cielo si è ripresa." sospira sorridendo.
"Cosa..?"
"L'ho vista svenire e l'ho subito soccorsa." spiega.
Mi metto a sedere ma la testa gira ancora.
"Mi sa che ho la febbre." sussurro.
"Vuole che l'accompagni a casa ?" mi chiede gentilmente.
"No, stia tranquilla. È qui, dietro l'angolo. Grazie comunque." la ringrazio e mi avvio.
"Aspetti." la signora di prima mi chiama.
Con lei adesso c'è anche una bambina.
"Prenda. Le farà bene una bella tazza di cioccolata calda." mi porge una tazza di cioccolata bollente.
"Non doveva." sussurro imbarazzata.
"Si figuri. La vedo disegnare ogni tanto ed è davvero brava. Si rimetta presto." mi saluta tornando verso un uomo, sicuramente il marito, che l'aspetta sorridendo.
Ed io me ne torno a casa ripensando alla prova mentre sorseggio la cioccolata calda.
"Per quanto andrà avanti tutto questo ?" sussurro.


**


Harry's pov.

"Amico se non ti svegli ti caccio questo mazzetto di chiavi dove non vorresti fosse cacciato. Mi senti?"
Apro un occhio, infastidito dall'odiosa voce di Liam di prima mattina.
"Si può sapere cosa vuoi?"
"Oh finalmente!" esclama buttandosi in fondo al letto.
"Dobbiamo tenerci in forma per il matrimonio, e soprattutto per i vestiti. Andiamo in palestra!"
"Da quando ti interessa così tanto?" chiedo con un sorrisetto divertito mentre mi decido ad alzarmi.
"Ci saranno molte amiche di Gemma e.."
"Ho capito, te pareva"
Liam ride mentre andiamo in cucina, almeno ho il tempo di fare una piccola colazione.
"Io sono libero, mica impegnato come te"
Sorrido involontariamente pensando ad Evelyn, sarebbe bello se fosse realmente qui al mio fianco, per esempio a fare colazione insieme al posto di questo individuo che continua a stressare.
Una volta terminata la mia colazione, appoggio la scodella nel lavello e mentre Liam mi aspetta in macchina mi preparo.
"Eccomi" esclamo salendo in auto, dopo circa dieci minuti.
Il tragitto da casa mia alla palestra non è molto distante, infatti arriviamo poco dopo.
Iniziamo quasi subito a fare qualche peso, solo che credo di esagerare perché mi gira troppo la testa.
Appoggio a terra i pesi per poi sedermici affianco.
"Harry?" sento solo chiamarmi da Liam, prima di perdere i sensi.

**

Sono ancora in una stanza bianca, e davanti a me c'è una porta.
Provo a esercitare un po' di pressione sulla maniglia per aprirla, ma non si muove di un millimetro.
"Non la aprirai così." una voce, molto famigliare.
È la stessa dei sogni fatti.
"Cosa vuoi da me?" esclamo infastidito.
"Voglio scoprire se il vostro amore vale più di tutte le cose che possedete."
Penso che lo dimostriamo ogni giorno da quando abbiamo iniziato a sognarci che il nostro amore vale, più di ogni cosa.
Perché anche queste prove?
"Riuscirai ad aprire quella porta solo se rinuncerai a qualcosa che per te vale molto." aggiunge ancora la voce.
"E a che cosa dovrei rinunciare?"
"All'arte del canto. Solo così potrai raggiungere la tua amata."
Un momento.. Cosa?
Il canto è l'unica cosa a cui sono affezionato fin da piccolo, fin quando suonavo e improvvisavo con il nonno, fin quando me lo posso ricordare.
"Altrimenti?" chiedo ancora.
"Semplice, non vi rivedrete più e dimenticherete ogni cosa."
No.
Non posso dimenticare Evy.
Non posso rinunciare a lei.
Se adesso sono arrivato fin qui, è solo per lei.
Io tengo a lei.
Rinuncerei anche a tutte le cose di questo mondo per Evelyn.
"Allora hai deciso?"
"Si.. Rinuncio al mio dono."
La porta d'un tratto non c'è più, e la voce parla ancora.
"Bravo. Hai superato anche questa prova, e ti è stato concesso di tenere il tuo dono." ogni parola risultava sempre più lontana, ormai.


**

"Harry per l'amor di dio, smettila di farmi questi scherzi"
Liam picchietta le mie guance e mi alzo di colpo.
"Harry, cazzo! Ero lì lì per portarti all'ospedale!" Liam quasi urla, stritolandomi.
"Liam ti prego lasciami respirare" imploro dandogli qualche pacca sul braccio.
"Ti senti meglio adesso? Vuoi qualcosa da bere?"
"Sto bene" dico guardandomi intorno, le poche persone che erano andate ad esercitarsi sono ora tutte intorno a me.
"È sempre la solita cosa" aggiungo più piano, per non far sentire a questi.
Man mano tornano tutti ai propri esercizi, mentre io mi siedo su una panca ad aiutare Liam.
Mi ha costretto a restar seduto e fermo, così ora mi limito a riprenderlo se sbaglia postura dell'esercizio.
E ogni tanto mi capita di ripensare a quella specie di visione? Sogno? Non so più come chiamarli.
E non so per quanto andranno avanti.



***


salvee
scusate il ritardo di due giorni, non sono riuscita ad aggiornare da efp ew
grazie infinite come sempre per le visite e le recensioni, ci fanno molto piacere💗

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Capitolo 17
*** new year. ***


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new year.





Evelyn's pov.

"Tesoro posso entrare ?" mamma bussa alla porta impaziente di vedermi con il vestito rosso che mi ha comprato per capodanno.
"Entra." rispondo sistemandomi il piccolo strascico di pizzo.
Appena entra le si illuminano gli occhi.
"Sei perfetta." sussurra quasi in lacrime.
Sento le guance pizzicare e mi giro verso lo specchio guardando ancora il mio riflesso.
Avevo i capelli arricciati e raccolti lateralmente.
Indossavo il vestito rosso con maniche di pizzo e uno scollo a V, la gonna arrivava sopra il ginocchio e dietro avevo uno strascico che rendeva ancora più bello il vestito.
Ed infine i tacchi rossi talmente alto che li avrò portati si e no 2/3 volte.
"Girati che ti faccio una foto prima che andiate." mi chiede per poi chiamare Al e Niall.
Niall indossava dei jeans neri e una camicia bianca con una giacca sempre nera.
Al avevo un vestito nero senza spalline e con la gonna lunga.
"Sorridete e dite «buon anno»!"
"Buon anno !"

**

La festa era davvero bella.
Ci stavamo divertendo molto ma io continuavo a pensare a quei sogni.
Era come se ormai mi bastasse chiudere gli occhi per poterlo vedere.
Sarebbe stato bello poter chiudere gli occhi a mezzanotte e trovarlo lì.
"Evy. Ci sei ?" Al mi sventola la mano davanti al viso.
"Si, scusa ma stavo pensando." sorrido.
"Ann... Harry eh ?" chiede.
"Guarda ! Niall ti sta chiamando ! Vai, su su !" e la spingo verso Niall ridendo.
Io mi avvicino ad una poltroncina e mi siedo, questi tacchi ma stanno massacrando i piedi.
"TUTTI PRONTI ! MANCANO 20 SECONDI !" grida un ragazzo.
15.
Forse dovrei provare a chiudere gli occhi.
10.
Magari anche lui farà lo stesso.
7.
6.
Mi metto comoda e chiudo gli occhi.
4.
3...


**


Harry's pov.

Ultimo dell'anno.
Liam, io e Zayn siamo in tiro per festeggiare in paese.
Zayn soprattutto dove starà un po' con Joey, tra quei due c'è dell'intesa e ormai lo vedono tutti.
"Dai moro i capelli vanno bene! Esci di li sennò fai tardi con la tua tipa!" lo stuzzica Liam e ridacchio, spettinandomi un po' i ricci e sistemandomi la giacca.
"Sono qui!" sbuffa lamentandosi Zayn, e una volta finito di sistemare le ultime cose salutiamo Gemma e saliamo in macchina.

**

La festa è piuttosto carina, ci sono tante coppiette e tanti gruppi di amici.
Zayn ci ha lasciati quasi subito, e Liam ha già trovato compagnia.
Mi siedo un attimo su una poltroncina, osservando tutti ballare e ridere.
Fa tanto da adolescente depresso, lo so, ma a furia di stare in piedi ho le gambe e i piedi massacrati..
"Tutti pronti! 20 secondi!"
20
19
Evelyn che starà facendo ora?
Mi chiedo se mi starà pensando, anche lei.
12
11
Ormai se chiudo gli occhi possiamo vederci, tentar non nuoce no?
9
8
7
Okay, chiudo gli occhi..
4
3...


**


La loro stanza bianca.
Ormai era così famigliare che la consideravano come una specie di casa.
Evelyn ed Harry sono li.
Dei rumori provengono da distante.
4
3
Harry si avvicina ad Evelyn e porta la sua mano dietro il collo della ragazza e con l'altra la stringe a se.
2
1
Evelyn si alza in punta di piedi e lo bacia.
Quel bacio è una promessa.
Una promessa di una vita insieme, di un'amore che nemmeno i sogni possono fermare.
Perché è questo il vero amore, no ?
Un bacio rubato nei sogni.





**


Oddio
Scusate il madornale ritardo, ma tra vari impegni non siamo più riuscite ad aggiornare!
Speriamo sia di vostro gradimento questa storia, e che continuiate a seguirla anche qui su efp. <3

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Capitolo 18
*** vision. ***


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vision.





Evelyn's pov.

Il rumore di quell'aggeggio infernale mi costringe ad alzarmi.
Rimango seduta nel letto qualche secondo cercando di pensare che giorno sia.
Guardo il calendario sopra alla scrivania.
Il 12 Gennaio era cerchiato e colorato.
"AHHHHHH" salto in piedi urlando.
È il mio compleanno.
Finalmente sono maggiorenne.
Mi precipito in bagno per una doccia veloce, mi preparo al meglio, raccolgo lo zaino e il telefono e scendo tutta contenta a far colazione.
Stranamente trovo mamma in cucina.
"Buongiorno mamma. Come mai sei a casa?" chiedo prendendo la scodella dalla mensola.
"Niente cereali stamattina. La festeggiata ha diritto ad un bel piatto di pancake appena fatti." e sorridendo mi serve un piatto enorme.
"Comunque oggi ho chiesto di stare a casa dato che devo preparare tutto per la festa di stasera." spiega passandomi la Nutella e le posate.
"Mamma non dovevi. Me la sarei cavata benissimo da sola. Sai che sono brava a cucinare." sbuffo prima di iniziare a mangiare.
Penso che rotolerò come un panda appena avrò finito di mangiare questo piatto enorme.
"Neanche per idea. Sei la festeggiata e non devi fare niente." mi fulmina con lo sguardo per poi togliersi il grembiule e prendere la borsa.
"Dove vai ?"
"Vado a prende le ultime cose per stasera. Passa una buona giornata piccola mia." e mi bacia in fronte.
"Non sono più bambina ormai. Ho 18 anni." urlo con la bocca piena.
"Non ti hanno insegnato che non si parla con la bocca piena ?" Niall si mette a ridere vedendomi intenta a mangiare i miei pancake.
"Buongiorno anche a te Niall. Oh, ma grazie degli auguri fratellone." dico sarcasticamente.
"Te li faccio per bene solo se mi dai metà dei tuoi pancake."
"Andata." e gli passo il piatto.
Avrei rischiato di vomitare da quanto ero piena.
"Tanti auguri mio tenero panda." Niall mi abbraccia ridendo e io gli dò una gomitata.
"Non sono un panda." e gli metto il broncio.
Lui se la ride per poi avventarsi sui pancake.

**

"BUON COMPLEANNO EVY !" urla Al non appena scendo dall'auto.
"Ma si, dillo a tutta la scuola dato che ci siamo." scherzo abbracciandola.
Fa per urlare ma io subito le tappo la bocca.
"Hai già urlato abbastanza."
"Dovrei urlarlo ancora. Sei maggiorenne cazzo. Sai che significa ?" è più eccitata lei di me.
"Emm.. no." rispondo spaesata.
"Ti aspettano gli anni migliore della tua vita." sorride saltellando.
"Se lo dici tu. Io però vedo solo che se non mi sbrigo arrivo tardi ad Arte. Ci vediamo più tardi." e corro per i corridoi fino ad arrivare all'aula.
La porta è chiusa.
Merda.
La professoressa Gregory mi ucciderà come minimo.
Apro lentamente la porta sperando per una volta sia clemente.
"BUON COMPLEANNO EVELYN!" i miei compagni di corso urlano in coro.
"Ma che diavolo.. ?"
"Piaciuta la sorpresa ?" mi chiede Nicole.
"Oddio.. non ho parole.. grazie ragazzi." da quanto sto sorridendo mi verrà un crampo alla mascella.
"Cos'è tutto questo baccano ? Filate ai vostri banchi." la professoressa entra sbraitando e tutti corriamo ai nostri posti.
Poi noto che nella lavagna c'è scritto <>.
La professoressa cancella sbuffando.
"Questo non è un mega biglietto d'auguri. E invece di sprecare tempo a fare queste cose riprendete la tabella numero 22."
Iniziamo bene.

**

"Eddai ragazzi. Toglietemi questa benda." vado avanti a tantoni lasciandomi guidare da Niall e Al.
"1,2,3" sussurrano prima di togliermi la benda.
"AUGURI !" urlano tutti mentre fanno scoppiare qualche stella filante.
"Grazie a tutti." grido in risposta.
"Ed ecco la torta!" urla mia mamma prima che papà entri con una torta fantastica.
È a due piani bianca e nera, in cima ci sono 18 candeline.
"Esprimi un desiderio e spegni le candeline." dice papà sorridendo.
«Voglio incontrare Harry.» penso per poi prendere un respiro profondo e soffiare.
Quando anche l'ultima candelina si spegne mi sento girare la testa e inizio ad avere dei flash.
Vedo Londra, poi Harry, poi una piscina.
Mamma e papà mi sorreggono.
Stavo quasi per svenire.
"Tesoro, che succede ?" mi chiede mamma preoccupata.
"Niente, ho soffiato troppo forte." cerco di ridere sperando di tranquillizzarla.
Lei tira un sospiro di sollievo e mi lascia.
"Vado un secondo fuori." dico prima di prendere Al per il braccio e trascinarla fuori in veranda con me.
"Si può sapere cosa diavolo ti è successo ?" chiede seria.
"Ho avuto una specie di visione." spiego.
"Cosa ? Che visione."
"Mio papà mi ha detto «esprimi un desiderio». Beh, io ho chiesto di incontrare Harry. Subito dopo ho avuto quella visione." racconto agitata.
"E.. e cosa avresti visto ?" Al sembra senza parole.
"Londra, lui e una piscina credo. È stato tutto così veloce." mi siedo nella poltroncina.
"E se volesse dire che lo incontrerai a Londra ?" domanda sedendosi al mio fianco.
"Non lo so. Non so davvero che pensare."
Che c'entra Londra con tutto questo ?


**


Harry's pov.

In questi giorni Gemma è più stressata del solito.
Forse perché fra non molto arriverà pure il suo fidanzato qui da noi, finalmente lo vedo dal vivo.
E poi ovviamente verso giugno verranno i parenti di lui, e verranno mamma col suo compagno, e Gemma è una che fa le cose per bene, e quindi sta impazzendo prima del tempo.
Solo che mette addosso stress anche a me, e sono riuscito ad uscire di casa pochissime volte se non per andare a scuola.
"Gemma io oggi non ci sono" annuncio scendendo le scale, mia sorella mi guarda con occhi sgranati.
"Perché? Dove vai?"
"Fuori con Liam. Torno verso sera"
"Non fare troppo tardi però!"
Annuisco sbuffando.
Mi preparo poi la colazione, e una volta finita indosso l'uniforme della mia scuola.
"Io vado, ciao" abbraccio mia sorella e aspetto fuori sui gradini il mio migliore amico.
Arriva in ritardo di cinque minuti, strano non è proprio da lui.
Ma poi vedo un ciuffo moro in macchina.
"Sei in ritardo" gli faccio notare ridacchiando mentre entro in auto.
"Lo so, lo so! È colpa sua!"
Liam odia il ritardo, si agita con niente quando è in ritardo.
"Amico sta calmo, c'è tutto il tempo per arrivare in orario" dice Zayn sistemandosi sui sedili posteriori.
Mi giro verso la sua parte, e prima che possa dire qualcosa mi blocca.
"Auto in panne."
"Oh.." annuisco, ecco spiegato il motivo del passaggio.
Arriviamo a scuola a tre minuti prima del suono della campanella.
"Andate in classe voi, devo passare in caffetteria"
Raggiungiamo la nostra aula in fondo al corridoio, è già quasi piena dei nostri compagni del corso di letteratura.
"Non è ancora arrivata la Seymour?"
"È qui fuori che parla con un tizio..." dice Jim indicando la porta, dalla quale entra Liam di corsa.
"Eccoti una ciambella, me l'hanno data come omaggio" ride appoggiandomela sul banco.
Faccio in tempo a metterla nella cartella che entra la professoressa.

**

Anche l'ultima ora per oggi è passata, mi stava scoppiando il cervello.
Non ci fermiamo alla caffetteria come al solito, ma andiamo a mangiare qualcosa fuori.
"Ci fermiamo a prendere una pizza?" chiede Liam mentre saliamo tutti in auto.
"Certo, c'è una pizzeria qui vicino alla scuola"
Questa dista circa una decina di minuti dalla scuola, ci si arriva anche a piedi.
"Aggiudicata!"
Il mio migliore amico mette in moto, e quando finalmente arriviamo ci buttiamo subito su un tavolo libero, sto morendo di fame.
E avverto una strana sensazione di vertigini..
Mi siedo in fretta, sotto lo sguardo confuso di Liam.
Sbatto più volte le palpebre, sarà sicuramente carenza di zuccheri.
Ma vedo Evy?
E Londra, e c'è pure una piscina mi sembra.
"Harry? Va tutto bene?"
Guardo Zayn e annuisco.
"Si sarà un po' di fame, mi capita spesso ormai.."
"Non è solo fame, conosciamo quelle tue specie di connessioni con quella ragazza"
Mi gratto la testa, cercando di focalizzare cos'ho visto nella visione.
"Era tutto così veloce, fatico a capire ma penso di aver visto Evy a Londra, e c'era una piscina"
Liam ridacchia, bevendo un po' d'acqua minerale.
"Sarà un segno, semplice"
Mi limito a scuotere il capo.
Ci rinuncio a capire queste cose.
Ma Londra che cosa c'entra?

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Capitolo 19
*** dressed in white. ***


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dressed in white.





Evelyn's pov.

"Ragazze, state calme per favore !" urlo esasperata.
Finalmente mi ascoltano e ritornano a sedersi.
"Bene. Adesso una alla volta, specifico una alla volta, propone un posto da visitare. Fate ancora il baccano di prima e vi ci mando a calci fino a Londra." dico fulminando le 5 ragazze davanti a me.
Loro annuiscono intimorite, sanno che non devono farmi arrabbiare.
"Io propongo di andare a Camden Town." Nicole si alza in piedi per poi guardare Charlotte.
"Ok, grazie Nicole. Al scrivi." mi giro verso Al che scrive nel blocco d'appunti.
"Io voglio andare a vedere Piccadilly Circus." Charlotte si alza improvvisamente.
Tra quelle due non scorre buon sangue.
Non oso immaginare che succederà in quei 6 giorni.
"Voi due smettetela. Sapete perfettamente che alla fine andremo in entrambi i posti quindi finitela di bisticciare. Andiamo avanti va. Mary, tocca a te." ormai ho perso la pazienza.
"Io vorrei andare a King Cross." sussurra.
È tanto timida e va pazza per Harry Potter.
"Logico che ci andremo. Voglio fare la foto nel binario 9 e 3/4." sorrido entusiasta.
Ammetto che anche io adoro quei film.
"Per me fa lo stesso. Basta che alla sera andiamo in qualche bel locale." borbotta Candy alzando le mani.
"Ok. Abbiamo finito." sbuffo alzandomi dalla poltrona.
Ed anche questa è andata.

**

"Sono andate via tutte ?" chiede mamma entrando in camera mia.
"Si, a parte Al. La riaccompagna più tardi Niall."
"Ok."
"Notte mamma." sussurro.
Ma lei rimane lì, guardandomi.
Cerco di ignorarla ma non ci riesco.
"Che c'è ?" chiedo brontolando.
"No, è solo che stavo pensando a te e Josh."
Un brivido mi percorre la schiena.
"Mamma stai sbagliando strada." dico infilandomi sotto le coperte.
"Scusa. Io pensavo.." non finisce la frase che la interrompo.
"Pensavi male."
Cala un attimo di silenzio.
"C'è un ragazzo vero ?" chiede.
No mamma, non farmi queste domande.
Non posso dirti niente e anche se ci provassi non capiresti.
"Mamma lasciami dormire sennò domani non mi sveglia nemmeno con una cannonata." le chiedo arrotolandomi tra le coperte.
"Certo. Notte piccola." e se ne va.
So che ci sta male ma non posso dirgli di Harry.
Perché tutto questo ?


**


Harry's pov.

"Harry oggi ti va di accompagnarmi alla boutique? Ovviamente verrà anche Spencer, devo avere più pareri sui vestiti!"
Ridacchio e annuisco, finendo di scarabocchiare un foglio bianco.
"Perché ridi del suo nome ogni volta?"
"Ma non rido per lei! Solo che Spencer, per una femmina.."
Gemma mi fulmina. "Sarà bello il nome Harry"
"Infatti lo è"
"Non tirare fuori queste battute dopo o ti brucio i ricci."
E dopo avermi minacciato si dirige verso le scale.
"Ah preparati, è qui fra un'oretta"
"Ma io ho fame, voglio mangiare"
"Mangia ora e preparati! Per dio devo dirti tutto io?"
Si okay è vero, me le cerco.
Mi preparo due panini con del prosciutto, mangio abbastanza velocemente per evitare un'altra sfuriata di Gem e vado poi in camera mia a vestirmi.
Quando scendo le scale mi ritrovo già la testa di mia sorella, intenta a guardare qualcosa a telefono.
"Oh perfetto sei già pronto! Prendi le chiavi che andiamo"
Annuisco, metto in tasca il telefono e afferro chiavi di casa e di macchina.
Al cancellino di casa nostra ci aspetta già l'amica di Gem.
"Spenc!"
Corre verso di lei e si abbracciano a koala.
Scuoto il capo, anche per evitare di ridere di nuovo.

**

"Allora che ne pensi di questo vestito?"
"Uhm, non mi convince molto questa manica, però non è male."
"E te Harry?"
Gemma mi distoglie dalla mia occupazione divertente delle ultime tre ore.
"Ti sta bene!"
"L'hai detto per ogni vestito. Fai il serio per favore!"
Sbuffo e roteo gli occhi.
Spencer osserva la scena pensierosa. "Ho trovato un vestito per te. Harry vieni un attimo!"
Mi alzo dalla poltroncina comoda e seguo la rossa.
"Eccolo qui, non pensi che starebbe benissimo addosso a Gemma?"
"È bello, sì. Portiamoglielo"
E dopo averlo indossato anche Gemma, come Spencer, si è innamorata di questo vestito.
"Come mi sta?!" chiede elettrizzata.
Sorrido, le sta da dio.
"Ti sta benissimo!" Spencer da voce ai miei pensieri e annuisco, non ho nient'altro da dire, sta benissimo.
"Vada per questo allora!"
"Dopo l'abito possiamo cominciare a rilassarci, abbiamo finito" sorride Gemma, finalmente non devo più sorbire i suoi scleri anche alle tre di notte.
"Io torno a casa. O servo ancora?"
"No, dobbiamo finire di comprare due cosette!"
"Perfetto"
Dopodiché mi dirigo verso la macchina, e finalmente posso tornare a casa.
Tolgo le scarpe e mi butto sul divano, accendendo la tele e crollo dal sonno di lì a poco.


**


Evelyn ed Harry sono di nuovo li, in quella stanza.
Eppure c'è qualcosa di diverso in loro.
Entrambi sembrano avere qualche anno in più, ma non solo.
Harry è vestito elegantemente.
Completo nero, camicia bianca e cravatta.
Evelyn invece indossa un vestito da sposa bianco a sirena con uno strascico di pizzo.
Harry la guarda incantato.
"Sei bellissima." sussurra avvicinandosi ad Evelyn.
"Anche tu." sussurra lei arrossendo.
Harry le cinge un fianco e la bacia.
Subito dopo entrambi spariscono in un fascio di luce.

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Capitolo 20
*** returned. ***


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returned.





Evelyn's pov.

"Tesoro. Tesoro. Su sveglia. C'è qualcuno che ti aspetta giù." mamma mi chiama accarezzandomi i capelli.
"Uhm... ancora 5 minuti." sbuffo ancora assonnata.
"Dai dormigliona. Fra 5 minuti ti voglio giù in cucina." apre le tapparelle per poi uscire dalla camera.
Sbuffando mi trascino in bagno.
Chi cavolo è che mi vuole al sabato mattina.
Mi faccio una doccia veloce raccogliendomi i capelli, mi infilo la tuta, prendo il telefono e le cuffie e scendo.
Dato che mi hanno svegliato vado a correre.
Scendo in cucina e rimango a bocca aperta.
Josh è seduto al tavolo con in mano un mazzo di rose rosse.
Giuro che ora prendo un palo e lo picchio.
Invece di passare alle maniere forti scappo fuori di corsa.
Inizio a corre senza una meta ma prima di arrivare allo svincolo di casa mia sento qualcuno trattenermi.
"Lasciami Josh." urlo incavolata.
"Ti prego Evy, fermati un'attimo." implora lui strattonandomi.
"Perché sei così cocciuto Josh ? Cosa non ti è chiaro del fatto che non voglio più vederti ?" urlo esasperata sciogliendo la presa.
"Non mi arrendo così facilmente. Sopratutto se il mio rivale non esiste." sorride come se la cosa fosse divertente.
Non resisto.
Un sonoro clap risuona nella via deserta.
Ho appena dato uno schiaffo a Josh.
Il segno della mia mano inizia a comparire sulla sua guancia.
"Non farti più vedere. Hai capito ? NON FARTI PIÙ VEDERE." urlo per poi correre via piangendo.
Con che coraggio dice certe cose ?
Prima mi viene a dire che crede nei sogni che sto facendo, poi dice che per lui Harry è solo il frutto della mia immaginazione ?
Perché ?
Perché non potevamo rimanere amici ?
Perché deve sempre incasinarsi tutto ?
Solo quando rallento mi accorgo che sta piovendo.
Le lacrime ormai si confondono alla pioggia e io rimango lì immobile.
Vorrei averti qui con me Harry.

**

Suono il campanello per la terza volta.
Finalmente Al si decide ad aprirmi.
"OH MIO DIO EVY ! COSA CI FAI IN GIRO CON QUESTO TEMPO ? ENTRA !" urla trascinandomi in casa per poi portarmi in camera sua.
"Non volevo disturbarti ma.." le lacrime tornano a scendere lungo il viso.
"Evy cosa succede ?" Al mi prende il viso tra le mani preoccupata.
"Puoi chiamare Niall ? Ti prego." riesco a stento a dirlo mentre i singhiozzi si fanno sempre più forti.
"Certo. Tu intanto ti fai una bella doccia calda, ok ? Non piangere Evy. Ora ci sono io." e mi abbraccia per poi prendere il telefono e correre verso l'entrata.
Mi chiudo in bagno e mi infilo in doccia.
I singhiozzi mi scuotono ancora anche se cerco di respirare profondamente.
Finita la doccia esco e mi avvolgo con l'asciugamano che mi aveva lasciato Al.
Noto con disgusto che la forte presa di Josh ha lasciato un segno sul mio polso.
Distolgo lo sguardo dallo specchio ed esco dal bagno.
Sento la porta d'entrata chiudersi.
Sicuramente è Niall.
Infatti Niall entra in stanza urlando ma quando vede il segno sul polso sbianca.
"Chi te lo ha fatto ? Evy dimmi chi te lo ha fatto !" sibila infuriato.
"J.. Josh."
Niall si gira ed esce di casa.
"Dobbiamo fermarlo." urla Al spaventata.
Io annuisco.
"Tieni. Mettiti questo." Al inizia a prendere dei vestiti dall'armadio.
Indosso l'intimo, la canotta e poi la one piece.
"Ho le scarpe zuppe." gli dico.
"Fortuna che ho un tuo paio di scarpe che mi avevi prestato." mi lancia delle scarpe da ginnastica.
Le infilo ed usciamo di corsa.

**

Siamo riuscite a fermare Niall prima che spaccasse la faccia a Josh.
Non che non lo abbia pestato, ma è fortunato se dovrà mettere un paio di punti.
Ora siamo a casa di Al.
Se la mamma lo vede in questo stato lo rinchiude in casa per il resto della sua vita.
Per stanotte staremo qui dato che i suoi sono fuori città per lavoro.
Al gli disinfetta i tagli.
Ha ancora gli occhi gonfi e arrossati dalle lacrime.
Se non si fosse messa a piangere Niall non si sarebbe fermato.
Lui continua a sussurrarle "mi dispiace" e "ti amo".
Si sente in colpa.
Vuole proteggerci ma non ci riesce sempre.
"Vado a dormire." sussurro prima di dare un bacio nella guancia a Niall ed abbracciare Al.
Mi distendo nel letto cercando a non pensare a quello che è successo.
Anche se sembra inevitabile.


**


Harry's pov.

È sabato mattina, e si nota subito.
Le stradine di Holmes Chapel sono quasi deserte, diverso dagli altri giorni della settimana dove sono sono invase per la maggior parte da studenti che si recano a scuola.
Mi sono svegliato prestissimo di mia volontà oggi.
Strano.
Gemma dormiva ancora, così ne ho approfitto per andare a fare una corsetta.
Sarò perfettamente in orario quando torno per prepararle una piccola colazione.
Di solito lo fa lei.
Stamattina c'è anche un po' di nebbiolina, ma il fresco di prima mattina è l'ideale.
Corro per circa quarantacinque minuti e al mio ritorno trovo parcheggiata davanti casa mia una macchina.
Chi può essere a quest'ora?
"Ciao Harry!"
Saluta mia sorella una volta entrato in salotto.
"È venuta a trovarti una persona particolare!" comincia, e non so perché ma a queste parole mi si gela il sangue.
"Ti ricordi di lei?"
Il mio sguardo confuso puntato sul viso di mia sorella si tramuta in uno allarmato quando incontro gli occhi di.. Sam.
Che diavolo ci fa qui?!
"Harry, saluta Samantha! Hai perso la lingua?" scherza Gemma, ma non sono proprio in vena adesso.
"Ciao Harry.. È passato un casino di tempo, sei diventato ancora più bello!"
Si alza piano dalla sedia e mi viene incontro.
Non può essere tornata qui, non può.
"Mi sei mancato.."
Due braccia mi avvolgono; Gemma mi guarda malissimo, ma sono incapace di ricambiare l'abbraccio.
"Gemma perché non ci lasci soli?"
Non voglio che metta il naso in queste cose.
L'ha già fatto una volta, e non è andata bene.
"Oh, okay. Sarò fuori in giardino, se aveste bisogno" dice frettolosamente uscendo di casa.
Cerco di lasciarmi andare non troppo bruscamente e mi siedo, seguito da Sam.
"Che ci fai qui?"
"Io sto bene, Harry. E tu?"
Sospiro, il suo sarcasmo non è cambiato di una virgola.
Benché siano passati quasi due anni, non mi aspettavo di trovarmela qui in casa.
Soprattutto non volevo più rivederla.
"Sono serio." dico solo, niente giochetti.
"Te l'ho detto, mi mancavi.."
"Non avresti dovuto andartene, non trovi?"
Samantha annuisce, guardandosi le mani.
"Il fatto è che mi mancava ogni cosa passata insieme, ho troppi ricordi legati a te, e.. Vorrei ricominciare da dove eravamo rimasti."
"Anche tu mi sei mancata, ma ormai il passato è passato. E poi mi sto già sentendo con una ragazza."
"Oh.. È, è qui del posto?"
"No, è lontana."
Non ho alcuna intenzione di dirle riguardo i miei sogni ed Evy.
Lei esiste, e Samantha non capirebbe nulla.
Si comporterebbe allo stesso identico modo, e mi prenderebbe per uno pazzo.
E poi con lei ho chiuso, non voglio che sappia i miei particolari della vita.
"Oh, mi dispiace.."
"Già"
Non vorrei neanche apparire così duro, non è da me.
Ma Samantha era proprio l'ultima persona che avrei voluto rivedere.
"Beh, devo andare adesso. Ci sentiamo, se vorrai parlare con qualcuno.."
Timidamente si alza, mette in spalla la borsa e comincia ad avviarsi verso l'ingresso.
La raggiungo e le apro la porta; troviamo entrambi Gemma accucciata in terra, come minimo stava origliando.
«Beccata.» penso guardandola dall'alto.
Lei scatta in piedi e finge di pulirsi i pantaloni.
"Allora, beh alla prossima"
Annuisco per poi distogliere lo sguardo.
Samantha entra in auto e prende la strada a sinistra.
"Si è trasferita qui vicino, dico bene?" chiedo a mia sorella, con lo sguardo ancora fisso sull'asfalto.
"Già. Avrai una vita un po' impossibile" mi da una pacca sulla spalla e rientra in casa.
No, non l'avrò.
Semplicemente io voglio Evy, non mi interessa di Samantha o degli stupidi giochetti che userà per avvicinarsi di nuovo a me.

**

"Samantha?!" Liam scatta in piedi dal divano, lanciando il controller della playstation.
"Quella Samantha? Samantha Lancaster?"
"Si cazzo Liam!"
Da quando ci ho parlato stamattina sono di cattivo umore.
'Sei peggio di me quando ho il ciclo' mi ha detto gentilmente mia sorella, perciò mi sono rifugiato da Liam.
"Non ci posso credere... Cosa vuole ancora da te?"
Faccio spallucce, fissando lo schermo della tele: il gioco intanto sta proseguendo ma a Liam non frega.
Glielo faccio notare ma mi zittisce subito.
"Chissene del gioco! È qui a Holmes Chapel adesso?"
"Non so se abita proprio qui, comunque vicino."
Liam ridacchia.
Ridacchio anch'io, guardandolo.
"Si ma perché ridiamo?"
"Vuoi che pianga?"
Scuoto il capo, per l'amor di dio no.
"E cosa farai?" questa volta si decide a prendere il controller e continuare il gioco.
"La stessa vita di prima. Io ho Evelyn da cercare e incontrare, finalmente. Non ti ricordi più?"
"Giusto, hai ragione. E ricorda di chiamarmi se dovesse accollarsi a te come una cozza."
Rido annuendo, e cambio discorso aiutandolo nel gioco.
"Sei una schiappa a Call of duty fattelo dire"
Rido prendendo il controller.
"Perché tu scherzi!"
La madre di Liam ci porta pure qualche patatina e bibita, che avranno vita breve e si spargeranno per tutta la stanza.
"Resti a cena? C'è la pizza"
"Se insisti" dico senza distogliere lo sguardo dallo schermo.
Penso che questo pomeriggio lo passeremo incollati alla televisione.
Almeno mi distolgo un po' dai pensieri.


**


C'è qualcosa di strano in quella stanza.
Sembra che i due ragazzi non siano da soli.
Evelyn guarda Harry confusa.
È con una ragazza dai lunghi capelli rossicci.
I due si guardano sorridendo.
Poi lei parla.
"Lui è mio." per poi baciare con passione Harry.
Evelyn può sentire il rumore del suo cuore che finisce in frantumi.
Le lacrime iniziano a scendere lungo le guance.
Prova a chiamarlo ma sembra che le sia stata tolta la voce.
D'altro canto anche Harry vede Evelyn in compagnia di un ragazzo con i capelli biondi.
È Josh.
Ne è più che certo.
Josh si gira sogghignando verso di lui.
"Lei è mia." dice per poi afferrare Evelyn per la vita e baciarla con passione.
Harry rimane lì, senza parole.
Sente un mix di sensazioni nascere dentro di lui.
Prova a chiamare Evelyn ma non riesce ad emettere alcun suono.
Entrambi sono stati messi alla prova.
Ma sembra che questa volta non ci sia nulla da fare.
Entrambi piangono, accovacciati a terra.
"Io ti amo." sussurrano all'unisono.
Improvvisamente quelle terribili visioni spariscono e loro sono una davanti all'altro.
Quando Harry vede Evelyn l'abbraccia finendo entrambi distesi a terra.
"Harry. Ti amo Harry. Ti amo." sussurra tra i singhiozzi Evelyn.
"Ti amo anche io Evy. Ti amo così tanto." le sussurra lui tenendola abbracciata a se.
"Avete superato anche questa prova. Ma siamo solo all'inizio." la solita voce risuona in quella stanza.
Evelyn passa una mano tra i capelli di Harry per poi baciarlo con passione.
Si appartenevano e tutti i sentimenti che scaturiva ogni loro contatto lo confermavano.
Ed era un'amore troppo grande per rimanere nel mondo dei sogni.

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Capitolo 21
*** wish. ***


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wish.





Evelyn's pov.

Da quando avevo finito il ritratto di Harry mi trovavo molto spesso ad osservarlo per poi immaginare come sarebbe bello se lui fosse qui con me.
Sospirai.
Ancora immersa nelle mie fantasie non mi accorsi che Niall era entrato in camera mia finché non mi toccò la spalla.
"Cazzo. Niall mi hai fatto prendere un colpo." dissi alzandomi dalla scrivania.
"Ho bussato ma non mi hai risposto." alza le mani.
"Stavo pensando. Che vuoi ?" chiedo sedendomi a bordo del letto.
"Evelyn... io... non so come prenderai la cosa ma.." si ferma e prendere un bel respiro.
Quando mi chiama per nome non è mai una bella cosa.
Sento la paura che si diffonde.
"Ok. Evelyn, io voglio chiedere ad Alexis di sposarmi." dice tutto d'un fiato.
La mia unica reazione è una faccia sbigottita.
"Evelyn ?" sussurra Niall.
"AHHHHHHHHHHHH ! CAZZO NIALL MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO ! PENSAVO FOSSE QUALCOSA DI GRAVE !" urlo lanciandogli dei cuscini.
"Ferma ! Quindi a te sta bene la cosa ?" mi chiede confuso.
"Certo ! Dio, ho sempre detto che voi due vi sareste sposati." saltello contenta per la stanza.
Me li immagino già.
"Quando glielo chiederai ? Cosa hai in mente ? Dimmi dimmi dimmi." sono più eccitata io di lui.
"È per questo che sono venuto a parlarti. Mi serve il tuo aiuto." sorride.
"Contaci."

**

Ormai avevamo sistemato tutto.
La scia di luci colorate, le lanterne e gli addobbi bianchi sopra alla casetta dei giochi.
Niall aveva scelto quel posto perché li si scambiarono il primo bacio.
Che romanticone.
"È tutto pronto." sorrido eccitata.
"Bene. Manda un messaggio ad Al." è molto nervoso.
"Tranquillo Niall." gli sistemo i capelli tutti spettinati.
"E se dice di no ?" inizia a farsi le paranoie.
Lo fulmino con lo sguardo.
"Ok ok. Mi calmo." sussurra.
Mando un messaggio ad Al.

«io :
Vieni al parco giochi.
È urgente.
»

Non devo attendere molto la sua risposta.

«Al:
Arrivo.
»

"Adesso arriva. Vai al tuo posto." sorrido spingendolo sopra la casetta dei giochi.
Lui si nasconde dietro li mentre io vado dietro il cespuglio dove ho posizionato l'interruttore delle luci.
Le spengo ed aspetto.
Dopo nemmeno 3 minuti Al arriva correndo.
Si guarda intorno cercandomi.
"EVY ! EVY SONO QUI ! EVY DOVE SEI ?" urla lei.
In quel momento accendo le luci che formano una scia che porta dritta alla casetta dei giochi.
Al si guarda intorno confusa ma poi decide di seguire il percorso.
Le lacrime iniziano a scendere lungo le mie guance.
«Come vorrei che al loro posto ci fossimo io ed Harry.» penso.
Al arriva davanti alla casetta dei giochi e Niall esce dal suo nascondiglio.
"Oddio Niall. Ma che cosa.. ?" mormora lei stupita.
"Vieni." Niall le porge la mano e la porta vicino a se.
Sto per urlare.
Al è talmente confusa che non sa cosa fare.
Niall la porta vicino a se e la prende per mano.
"Sai che ti amo Alexis. Sai che per me sei la cosa più preziosa di tutto il mondo e che non sarei niente senza di te. Ma non sai che voglio una vita intera con te. Voglio poterti rendere felice ogni giorno finché l'universo non deciderà che ne ha avuto abbastanza del nostro amore perché neanche la morte potrebbe fermare questo amore." si interrompe un secondo, si inginocchia e tira fuori l'anello.
"Per questo Alexis vorrei che mi facessi l'immenso onore di diventare mia per sempre. Vuoi sposarmi ?" Niall le sorride dolcemente mostrandogli l'anello.
Al gli salta letteralmente addosso con le lacrime e lo bacia.
"SI SI SI." urla tra un bacio e l'altro.
Lui sorride e le sussurra "Ti amo.".
Mi tappo la bocca per non urlare.
Sono così felice per loro.
Eppure sento un po' di invidia.
Vorrei che succedesse anche a me.
Delle lacrime tornano a rigare il mio viso ma non sono del tutto di gioia.


**


Harry's pov.

Oggi in casa mia c'è il delirio più totale.
Arriverà finalmente il fidanzato di mia sorella dagli States.
Se non sbaglio era rimasto così tanto tempo per motivi di lavoro, e ora che il matrimonio è ormai praticamente agli sgoccioli, è potuto volare fin qui in Gran Bretagna.
"Harry mi raccomando! Sistema le camere per piacere, io devo sistemare tutto il salotto e la cucina, e pure andare a prendere da mangiare e.. oddio mio ho scordato di ritirare l'abito in lavanderia!"
Mi fermo a osservare allibito Gemma, e la prendo per le spalle facendo in modo di guardarla in faccia.
"Gemma calmati. Vado io a ritirare l'abito, e sistemo io di sopra. Okay?"
"Okay." dice.
Sorrido, e prendo le chiavi della macchina.
Se vado subito poi ho tutto il tempo per sistemare la casa.
Mentre guido verso la lavanderia mi arriva una chiamata di Gemma.
"Harry scusami! Potresti fermarti a prendermi una confezione di uova?"
Sospiro, e nel frattempo parcheggio.
"Va bene. Qualcos'altro intanto che son qui?"
"Uhm, qualche popcorn se vuoi"
"Okay, a dopo."
Dopo aver svolto tutte le commissioni, posso finalmente tornare a casa dove mi aspetta il duro lavoro.
Sistemo la spesa e l'abito in camera di mia sorella, e comincio ad aiutarla nei mestieri di casa.
È stressata come non so cosa.
"Ma a che ora arriva?"
"L'aereo atterra per le due!"
E dopodiché sparisce per le scale, un'altra volta.
Il mio lavoro qui è finito, perciò vado a prendere dei vestiti puliti e mi faccio una doccia veloce.

**

Osservo mia sorella fare avanti e indietro dai banconi della cucina.
Non mi fa più fare nulla, così mi sono seduto sullo sgabello.
Si è spruzzata un quintale di profumo addosso, e sta intossicando tutta la casa.
Deve finire di mettere un contorno di crema sulla torta, e sta impazzendo.
Come da stamattina.
"Gemma lascia fare a me, ti trema la mano."
Mi guarda male, ma mi passa la sacca da pasticcere.
Benché non abbia mai decorato delle torte, riesco a fare qualcosa di decente.
"Può andare?"
"Si.. si va bene"
Sistema tutto il resto che c'era in giro e mette la torta sul bancone.
"Sono le due." le faccio notare tornando a sedermi.
"Dovrebbe arrivare a momenti, come m'ha detto lui!"
Annuisco, e prendo a giocare col cellulare finché non bussa qualcuno.
"È lui!" mi urla nelle orecchie Gemma catapultandosi alla porta.
"Amore mio!" urla un'altra volta attaccandosi come un koala a Nathan, penso che si chiami.
Il poveretto quasi cade all'indietro, con tre valige in mano.
Lo aiuto sistemandole appena dentro e lascio i due piccioncini soli prima di commentare o far altro.
"Harry aspetta! Saluta Nathan"
Sorrido porgendogli la mano.
"Io sono Harry."
"Nathan. Finalmente ci incontriamo" ridacchia e si chiude la porta alle spalle.
"Vieni amore, ti aiuto con la roba." Gem lascia dei piccoli baci a stampo al suo fidanzato.
Scuoto il capo, e mi metto a messaggiare con Liam.
Non so perché, non è gelosia nei loro confronti solo che mi piacerebbe essere così con Evelyn.
Ma lei è lontana, e devo accettarlo per ora.

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Capitolo 22
*** family. ***


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family.





Evelyn's pov.

"Ahhhhhhh!" urlai abbracciando Al che ancora piangeva.
"Dio Evy, non riesco a crederci." frignava lei.
"Sono così felice per voi due." sorrido ad entrambi.
Niall non la smetteva di sorridere e di guardare Al.
Al invece passava il suo sguardo da Niall all'anello ancora incredula.
"Dovremmo dirlo ai nostri genitori." sussurra Niall.
"Forse dovremmo aspettare Niall." Al sembra preoccupata.
"No. Devono saperlo. Ci parlerò io." Niall la baciò per poi prendere il telefono e fare un paio di telefonate.
"Evy, ho paura." mi confessa Al.
"Eh di che ? Stai tranquilla Al. Fidati di Niall." le dico abbracciandola.
"Non è per Niall. Ho paura che dicano che stiamo correndo troppo. Non vorrei mai che ci dividessero."
"Niall non lo permetterà." sussurro.
"Ho chiamato i nostri genitori. Ci troviamo tutti a casa nostra tra mezz'ora." anche Niall sembra teso.
"Andiamo allora." dico prendendo Al per mano.
Spero che vada tutto bene.

**

"Sei pronta ?" sussurra Niall ad Al.
"Ho paura."
"Ci sono io qui con te. Non ci separeranno, ok ?" Niall la bacia.
"Ragazzi, vi stanno aspettando." sussurro bussando.
"Arriviamo." risponde Niall.
Escono da camera di Niall mano nella mano e scendono in salotto.
Io rimango in cucina osservando da lontano.
Vorrei rimanere con Al ma lei mi ha detto che è meglio di no.
"Vi abbiamo chiamato qui per dirvi una cosa importante." Niall stringe ancora di più la mano di Al per poi fare un respiro profondo.
"Ho chiesto ad Alexis di sposarmi." annuncia.
Non riesco a vedere bene ma sono sicura che i nostri genitori sono per lo meno sbiancati.
"Ma Niall, siete troppo giovani per..." dice mamma, ma prima che possa finire Niall riprende la parola.
"So perfettamente che siamo giovani ma con questa mia proposta non significa che noi due ci sposeremo da un momento all'altro. Io amo Alexis e le ho chiesto di sposarmi così che il nostro legame si rafforzi. Non vi chiedo di capirci ma potreste almeno fingere di essere felici per noi." Niall è deciso.
Cala il silenzio in salotto.
"Alexis, tu lo ami bimba mia ?" chiede suo papà.
"Con tutta me stessa." Al sorride guardando Niall.
"Allora congratulazioni ragazzi." mamma si alza sorridendo ed abbraccia entrambi.
A quanto pare i nostri genitori hanno capito.
Sono davvero contenta per loro.
"E quando toccherà a te Evelyn ?" papà si avvicina al bancone.
"Non lo so papà. Non lo so proprio."


**


Harry's pov

"Sei bellissima Gem"
Nathan sorride mentre osserva mia sorella scendere le scale.
"Grazie piccolo!" lo bacia a stampo.
Guardo lo schermo del mio telefono, da quando è arrivato il suo fidanzato sono tipo il terzo incomodo.
Vabbè lo immaginavo.
"Harry ti piace questo vestito?"
Gemma deve aver intuito che qualcosa non andava e si avvicina al divano.
"Si, stai benissimo"
"Grazie riccio!" ride spettinandomi i capelli.
La fulmino con lo sguardo, sono stato tutto il pomeriggio a cercare di sistemarli.
"Fai davvero?"
"Mi piaci di più così spettinato!" si giustifica; sospiro, non ho più voglia di sistemarli.
"Tanto mamma è sempre d'accordo su come ti pettino i ricci!"
"O come me li spettini"
Spengo le luci e chiudo casa, mentre nel frattempo Nathan e Gemma salgono in macchina.
"Hai tutto Gem?" chiedo salendo al posto di guida.
Inizia a trafficare con la testa nella borsa.
"Si, ho tutto"
"Perfetto!"
Ci aspettano due ore di viaggio per andare a casa dei nostri genitori, non ho intenzione di tornare indietro a metà strada.

**

Non facciamo in tempo a mettere piede in casa che i genitori di Nathan e i nostri ci si fiondano addosso.
"Harry ma fatti vedere, diventi ogni giorno più bello!"
"Ecco qui i nostri futuri sposini!"
"Manca solo un testimone all'appello!"
Prevedo un mal di testa prima che la serata finisca.
Per fortuna che torniamo a casa, spero di non partire troppo tardi dato che abbiamo un po' di strada da fare.
"Ciao, tu sei Harry giusto?" annuisco e stringo la mano al signor Reed.
I genitori di Nathan sono dei tipi apposto, sono molto affabili, e hanno quel tipico accento americano.
Vengono dall'Alabama, e sono qui in Inghilterra da qualche giorno.
Sono venuti apposta per incontrare di nuovo mamma e papà, e perché ormai il matrimonio si avvicina.
"Siete arrivati giusto in tempo, l'arrosto è pronto" sorride mamma.
Ha insistito tanto perché mangiassimo tutti insieme a cena.
Mi lascio cadere sulla sedia, meno male che è subito pronto perché si potrebbe benissimo sentire il mio stomaco che brontola.
Mamma e Gemma, insieme alla signora Reed, finiscono di portare in tavola gli ultimi piatti.
Subito comincia un macello, sono l'unico che sta zitto mentre gli altri sei parlano, sempre più ad alta voce poi.
Sospiro, ma sono anche felice di essere di nuovo riuniti tutti insieme.
"E quando toccherà anche a te Harry?" chiede papà ridacchiando.
Alzo di colpo la testa, fissandolo.
"Come?" non stavo ascoltando i loro discorsi.
"Quando anche il piccolo di casa si sposerà? E chi sarà la fortunata?" aggiunge il signor Reed.
Sgrano gli occhi, loro non sanno di Evy.
"Non saprei.." faccio spallucce.
Mamma capisce di cambiare discorso, riprendendo a parlare con la signora Reed.


**


Quella stanza era sempre la stessa ma in quel momento sembrava più luminosa del solito.
Evelyn ed Harry si guardavano sorridendo.
"Ciao Evy." sussurrò Harry.
"Ciao Harry." Evelyn sorrise e corse incontro ad Harry.
"Come mai così allegra ?" domanda lui.
"Beh.. mio fratello ha chiesto alla mia migliore amica di sposarlo. Sono felice per loro." risponde lei prima di baciarlo.
"Prima o poi lo farò anche io." sussurra lui.
Evelyn si blocca arrossendo.
"Nel senso che.."
"Si." Harry le accarezza la guancia e scosta una ciocca dei suoi lunghi capelli biondi per poi baciarla.





****


Salveee🌚
Abbiamo fatto un piccolo trailer della storia, speriamo vi piaccia <3
https://www.youtube.com/watch?v=o-tuo3CfPmQ

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Capitolo 23
*** exams. ***


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exams.





Evelyn's pov.

"Tesoro ?" mamma mi guarda perplessa.
"Che c'è ?" chiedo senza staccare gli occhi dal libro.
Gli esami ormai erano alle porte e non volevo farmi trovare impreparata.
"Che fai ancora in piedi ?" chiede prendendo due bicchieri di succo.
"Sto studiando. Dopodomani iniziano gli esami e ho ancora dei vuoti su alcune cose." rispondo prendendo il bicchiere e bevendo un sorso di succo.
"Devi dormire. Così domani non ricorderai niente." si avvicina chiudendomi il libro.
"No mamma. Ho bisogno di studiare. Devo uscire con almeno una B+ o.." mi fermo.
Non le ho ancora detto niente della borsa di studio per la Royal.
"Va bene. Pero solo altri 10 minuti. Poi dritta a letto." mi sorride per poi darmi un bacio sulla fronte.
"Ok. Notte mamma." la saluto,prendo i miei libri e salgo in camera.
Riapro il libro e torno a studiare.
Non so quanto rimango lì ma dopo un po' mi addormento esausta.

**

Apro gli occhi di scatto sentendo il pavimento freddo.
Mi guardo in torno.
Sono in un corridoio.
Dall'altra parte intravedo Harry.
Sembra anche lui confuso.
"Se riuscirete a raggiungervi avrete superato anche questa prova. Se fallirete dimenticherete tutto." parlò la voce.
Un'altra prova.
Mi alzo ed inizio a correre verso Harry.
Anche lui fa lo stesso eppure sembra che nessuno dei due si stia muovendo.
Dopo poco mi fermo, non ce la faccio più.
Sembra che correre non sia la soluzione.
"Non ci stiamo avvicinando nemmeno di un passo." mi urla Harry.
Forse avevo capito.
"Concentrati su di me e chiudi gli occhi." urlo.
Lui anche non capendo annuisce chiudendo gli occhi.
Faccio lo stesso pure io.
«Voglio arrivare da lui.» penso.
Subito mi sento trascinare in avanti.
Riapro gli occhi ed Harry è davanti a me che mi guarda stupito.
"Come..?" mi chiede.
"Ho pensato che forse dovevamo solo volere di arrivare l'uno dall'altro." sorrido abbracciandolo.
Harry mi stringe a se dandomi un bacio tra i capelli.
"Avete superato anche questa prova ma non è ancora finita." urlò la voce.
"Chi sa cosa ci aspetta ancora." sussurro per poi girarmi ma di Harry non c'era più traccia.


**

La luce accecante che entra dalle persiane mi sveglia.
Mi sono addormentata sui libri ed ora sono tutta ammaccata.
Faccio per stiracchiarmi quando qualcosa cade dalla scrivania.
La busta gialla con l'ammissione alla Royal è per terra e i fogli sono usciti.
La raccolgo in fretta prima che la mamma possa vederla.
Eppure prima o poi dovrò dirglielo.
Esamino ancora quelle carte.
Una borsa di studio più un'appartamento tutto mio.
Era un'occasione più unica che rara.
Basta.
Dovevo dirglielo.
Mi alzo ancora indolenzita, prendo la busta e scendo in cucina.
Mamma e papà sono li a fare colazione.
"Buongiorno Piccola." mi saluta papà.
"Devo parlarvi." dico.
Non voglio sembrare fredda ma è davvero dura dirgli che ho già preso la mia decisione e che tra poco più di 3 mesi me ne andrò.
"Evelyn, tesoro, va tutto bene ?" chiede mamma preoccupata.
"Si, solo siediti e ascoltami."
Lei si siede mentre papà l'affianca.
Prendo un respiro profondo.
Sono terrorizzata.
So che sarà uno shock per loro ma devo dirglielo.
Improvvisamente sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla.
"Coraggio." mi sussurra Niall.
"Ho ricevuto una borsa di studio per la Royal Academy." dico tutto d'un fiato.
Subito cala il silenzio.
"Quella di Londra ?" chiede papà.
"Si."
"Ma Evelyn.." prova a parlare mamma ma la fermo.
"Non vi sto dicendo tutto questo per avere la vostra approvazione. Io ho già risposto ed ho accettato." affermo decisa.
Mamma mi guarda preoccupata per poi guardare papà.
"Sei sicura della tua decisione ?" mi chiede papà.
"Si." affermo sicura.
"Allora avrai tutto il nostro appoggio."
Tiro un sospiro di sollievo.
Mamma mi abbraccia piangendo.
"Guarda che non parto adesso." le dico.
"Lo so ma la come farò senza la mia bambina ?" singhiozza.
"Non ti libererai facilmente di me." dico scherzando.
Sono contenta che l'abbiano presa bene ed io so che è la cosa giusta da fare.


**


Harry's pov.

"Liam geografia proprio non mi entra in testa!"
Mi lamento sbuffando, mentre il mio migliore amico se la ride dall'altra parte della cornetta.
"Io ci rinuncio con filosofia. Come fai a capirla tu?!"
Questa volta ridacchio io.
"Ho bisogno di altre ripetizioni"
"Idem"
Resto a parlare ancora qualche minuto, dopodiché chiudo la chiamata e torno a sottolineare a matita delle frasi sul libro finché non crollo dal sonno.

**

Apro gli occhi, dove mi trovo?
Guardandomi intorno noto di essere in un corridoio, e dall'altra parte intravedo Evelyn in lontananza.
Siamo un po' confusi entrambi.
"Se riuscirete a raggiungervi avrete superato anche questa prova. Se fallirete dimenticherete tutto." sempre la solita voce. Sempre un'altra prova.
Comincio a correre, Evelyn fa lo stesso alzandosi prima da terra.
Ma sembra tutto inutile, non ci muoviamo neanche di un millimetro.
Decido di fermarmi.
"Non ci stiamo avvicinando nemmeno di un passo" urlo a Evy cosicché mi senta.
"Concentrati su di me e chiudi gli occhi" mi urla in risposta.
Cosa?
Annuisco ugualmente, e faccio come dico.
Chiudo gli occhi e mi concentro su Evelyn.
«Voglio raggiungerla.» penso involontariamente, e quando apro nuovamente gli occhi me la ritrovo di fronte.
"Come..?"
"Ho pensato che forse dovevamo solo volere di arrivare l'uno dall'altra" sorride abbracciandomi.
La stringo più forte lasciandole un bacio fra i capelli.
"Avete superato anche questa prova ma non è ancora finita" annuncia la voce di prima.
Mi giro in cerca di Evelyn, ma è scomparsa.


**

Mi sveglio di colpo, staccando un foglio che si era incollato alla guancia.
Gli esami mi stanno uccidendo, non faccio altro che studiare da tre giorni.
E poi queste "prove" con Evelyn non sono d'aiuto per la mia salute mentale.
"Harry?"
Gemma entra piano in camera, controllando che non stia dormendo.
"Oh sei sveglio! Vieni, è pronta la colazione. Studi dopo" sorride e si avvicina alla mia scrivania.
Annuisco, grattandomi un occhio.
Mi fanno malissimo le braccia per come mi sono addormentato.
"Non hai ancora finito di studiare?" chiede mia sorella, sistemando qualche foglio volante che devo aver spiegazzato stanotte mentre dormivo.
"Devo ripetere due argomenti, poi penso di essere pronto."
Ho un po' d'ansia per questi esami, ma mi sono preparato tutto l'anno quindi dovrei riuscire a passarli almeno con una C+ o una B.
Mi alzo dalla sedia girevole e seguo Gemma fin sotto in cucina, dove c'è anche Nathan che sta finendo di preparare la colazione.
"Finalmente alzi la testa da quei libri!" scherza lui, versando della spremuta in tre bicchieri.
"Già" ridacchio addentando una brioche.
Oggi devo passare da Liam per le ultime ripetizioni in geografia.
Spero veramente di uscire con dei buoni voti, o posso dire addio all'università di Cambridge.
Io e Liam sogniamo di entrarci da non so quanto, e quindi ci stiamo buttando sui libri a tutto spiano.
E ci stiamo aiutando a vicenda nelle materie in cui facciamo schifo, tipo io in geografia e lui in filosofia.
"Stasera ci sei per cena?" chiede Gem con la bocca piena, quasi capisco solo metà frase.
"Dipende se non facciamo tardi a studiare."
"Si okay, ma non esagerate, o vi dimenticate tutto"
"Gem lo sai che devo uscire con dei buoni voti per entrare all'università"
Però ha ragione, una piccola pausa ci sta.
Finisco la mia colazione, dopodiché sistemo i libri e gli appunti nella cartella, già pronta per questo pomeriggio, e stacco un attimo guardando qualcosa alla tv.

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Capitolo 24
*** party. ***


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party.





Evelyn's pov.

"Yeahhhh !" urlammo tutti insieme lanciando i nostri cappelli da diploma in aria.
Subito mamma mi fiondò addosso stritolandomi.
"Congratulazioni tesoro ! Siamo fieri di te." disse mentre mi sistemava per la centesima volta la toga e i capelli.
"Grazie mamma." sorrisi.
"Ora non potrò più chiamarti 'bambina'." disse scherzando papà mentre mi abbracciava.
"Per te lo sarò sempre." dissi ridendo.
"Foto di famiglia." ci richiamò il fotografo.
Mamma e papà si misero dietro di me.
"Aspettatemi." urlò Niall accompagnato da Al.
"Non mi sembra il caso che ci sia anche io." sussurrò lei.
"Non dire idiozie. Sei parte della famiglia pure tu." dissi tirandola verso di me.
"Bene. Sorridete e dite 'Diplomate'."
"DIPLOMATEEE !"

**

"Alla vita dopo il diploma, alle nuove avventure e alla stupenda estate che ci aspetta ! Salute !" urlo felice rivolta alle mie amiche.
"Salute !"
Avevo perso il conto dei bicchieri di champagne che avevo bevuto ma sapevo per certo che erano bastati per ubriacarmi.
"Siediti che tra un po' ti ritrovi a gambe all'aria. HAHAHAHAHA !" disse ridendo come una pazza Al.
Anche lei aveva esagerato.
"Basta bere ragazze. Domani si parte per Londra e dobbiamo partire in condizioni decenti." urlò Charlotte.
"Parli tu che sei la più ubriaca tra di noi." borbotta Nicole.
Tutti si mettono a ridere.
"Devo prendere una boccata d'aria o rischio di vomitare." dico ad Al.
"Vengo con te."
Cercando di camminare dritte arriviamo in terrazza e ci sistemiamo su delle sedie.
"Non oso immaginare che mal di testa avrò domani mattina." sussurro massaggiandomi le tempie.
"Io voglio proprio vedere in che condizioni arriviamo in aereoporto." scherza Al.
Domani partiamo per Londra.
Finalmente.
"Stai pensando ad Harry ?" mi chiede.
"Si. Forse ci siamo. Riuscirò ad incontrarlo, me lo sento." affermo sorridendo.
"Lo spero per te. Dopo tutto quello che hai passato hai diritto di essere felice." Al mi stringe la mano.
"Grazie Al."
"Eh di che ?"
"Di tutto. Non so cosa avrei fatto senza di te tutti questi anni. Sei la mia migliore amica. Sei come una sorella e dopo che tu e Niall vi sarete sposati lo sarai ancora di più." sorrido pensando a tutte le nostre avventure, tutti gli anni passati assieme.
"Ti ricordi quando ci siamo conosciute ?" mi chiede.
"Eccome potrei dimenticarlo ? Niall e Josh ti avevano preso di mira per i loro stupidissimi scherzi con gli animaletti finti ed io sono intervenuta per farli smettere." rido ripensando a quel giorno.
"Già. Quanto tempo." sussurra.
"Al non fare così. Lo sai che sarà più difficile se tu piangi. Non è un'addio." l'abbraccio sperando di non scoppiare a piangere.
"Lo so. Solo che mi mancherai tanto." singhiozza.
"Potrai venire a trovarmi tutte le volte che vorrai. Se avrai un problema vieni li e stai da me per quanto serve. Ci sarò sempre per te." ormai le lacrime scendevano.
Mi staccai asciugandomi il viso e sorridendo.
"Non ci pensiamo. Domani partiamo per Londra quindi dobbiamo essere allegre." dissi cercando di farla sorridere.
"E tu incontrerai Harry." urlò.
Ci alzammo dalla sedia e affacciate dal balcone urlammo.
"Sarà la più bella estate di sempre."


**


Harry's pov.

Una colonna di cappelli si leva in aria contemporaneamente ai nostri urli felici.
"Diplomati!"
Sorrido osservando il mio cappello, per poi afferrarlo nuovamente e tornare dai miei migliori amici.
Ci stringiamo tutti e tre in un forte abbraccio, ce l'abbiamo fatta finalmente, e cosa più importante siamo riusciti ad entrare alla Cambridge.
Gemma e Nathan ci raggiungono, con un sorriso a 32 denti stampato in volto.
"Mettetevi in posa voi tre!" annuncia e facciamo come dice.
Passa poi la fotocamera a Nathan, e sistematomi un po' il cappello, scattiamo una foto insieme.
"Il mio piccolo fratellino che si diploma!" saltella felice e rido.
Intravedo i nostri genitori arrivare, ho già capito che mi aspetteranno un altro milione di foto da fare, tutti insieme.

**

"Un bel brindisi ragazzi, a noi e al nostro futuro!"
Dopodiché butto giù l'ennesimo bicchierino.
"Non esagerare riccio, domani partiamo per Londra" dice Liam ridacchiando e scrollo le spalle.
Poco importa se saremo tutti degli zombie, è la nostra festa e ora penso solo a questo.
Tanto sono sicuro che domani finiremo per lamentarci.
"Amore, ricordati di prendere le medicine" Gemma ridacchia abbracciata a Nathan, l'unico che non ha bevuto moltissimo.
Liam mi prende in parte sul divanetto.
"Allora ci siamo, domani finalmente andiamo a Londra." ripete.
Sorrido e annuisco. "Esatto"
"Pensi ad Evelyn?" mi chiede, anche lui con un piccolo sorriso stampato sul viso.
"Si. Spero di incontrarla, me lo sento"
Liam mi da una pacca sulla spalla, annuendo.
"Sarebbe anche ora. E comunque penso ve lo meritiate entrambi, dopo tutto questo calvario"
"Grazie amico" sorrido abbracciandolo.
"Si capisce che sei ubriaco, sai?" ride e scuoto il capo. Mai una volta serio.
"Allora sai cosa?" inizio, alzandomi dal divanetto.
"Qui ci sta un altro cin cin, per l'inizio di un'estate stupenda!"
Liam alza il suo bicchiere.
"Alla nostra estate!"

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Capitolo 25
*** departure. ***


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departure.





Evelyn's pov.

"Al ! Dove hai messo la cartellina con tutto il programma e i fogli del pernottamento ?" urlo disperata dopo aver ribaltato l'intera camera.
"Sono giù in sala, sopra le valigie ! Evelyn datti una calmata. Sei un fascio di nervi e così non aiuti di certo." mi riproverà Al esasperata.
"Ti prego Al non urlare. Ho ancora mal di testa." sibilo massaggiandomi le tempie.
La sbornia di ieri sera si faceva ancora sentire anche dopo due aspirine.
"Ok ma tu finiscila di agitarti. Abbiamo controllato tutto un centinaio di volte. Ti stai facendo prendere dall'ansia." mi mette a sedere a bordo letto.
È nella mia natura essere sempre, costantemente in ansia, soprattutto se si tratta di cose nuove o quando bisogna andare da qualche parte.
"Lo so ma non voglio dimenticare niente Al." sbuffo lasciandomi ricadere sul letto ancora da rifare.
"Beh allora dovresti ricordarti di mettere apposto la tua stanza prima di partire." scherza indicando la stanza.
Sembrava fosse passato un tornado.
"Dammi una mano ti prego." imploro mettendomi una mano tra i capelli.
"Dai che se ci sbrighiamo facciamo in tempo ad andare a prenderci un bel gelato." e mi tira su dal letto.

**

Abbiamo passato il chek-in ed ora stiamo aspettando il nostro volo al gate 38.
"Quanto manca ancora ?" sbuffa Mary.
"Tra 10 minuti dovrebbero farci entrare. L'aereo è già li, guarda." dico indicando l'aereo della British Airways che costeggiava l'entrata del nostro gate.
Siamo tutte particolarmente emozionate.
Io più che altro sto ripensando alla 'visione' che ho avuto il giorno del mio compleanno.
E se lui fosse lì ?
"Stai pensando ad Harry ?".
Al mi sussurra sorridendo.
"Si. Sento che ci incontreremo lì. Almeno spero." sospiro.
"I PASSEGGERI DEL VOLO 2585 PER LONDRA GATWICK SONO PREGATI DI AVVIARSI AL GATE 38, GRAZIE"
"Ci siamo." sussurro alzandomi e prendenti il mio bagaglio e la borsa.
"Londra stiamo arrivando !" urla Nicole.
"Per una volta siamo d'accordo." scherza Mary.
"Lo incontrerai Evy, me lo sento." mi sussurra Niall appoggiandomi la mano sulla spalla.
"Allora ragazze, siete pronte a far baldoria." urla Mary.
"Siii." urliamo tutte.
Le persone intorno a noi ci guardano ridendo.
"Allora andiamo !" urlo io.
"Yeahhh !"
Harry, sto arrivando.


**


Harry's pov.

"Harry, oddio, dove sono le mie magliette?"
Liam ha ribaltato l'armadio per cercare le sue due magliette preferite.
"Guarda che sono già in valigia, idiota" mi gratto un occhio, ho la testa che scoppia.
"Come?" si gira verso la mia direzione, per poi fiondarsi sulla valigia a controllare.
"Oh è vero.." inizia a ridere istericamente e chiude l'ultima valigia.
Sono gli effetti post-sbornia di ieri sera, sapevo sarebbe finita così.
E sapevo pure che Liam si sarebbe agitato con niente.
"Sistema la camera, io ti porto fuori le valige"

**

Siamo tutti all'aeroporto, abbiamo passato da poco il check-in.
"Non vedo l'ora di essere a Londra!" continua ad esclamare Gemma e sorrido.
Chissà Evelyn se adesso è già arrivata, e se la vedrò.
Liam fa per parlarmi ma la voce metallica dell'aeroporto annuncia il nostro volo.
"Ci siamo ragazzi, si parte verso Londra!"
"Dai che questa è la volta buona" Liam mi fa l'occhiolino, so cosa intende.
Spero davvero di riuscire a incontrare Evelyn, almeno questa volta.
"Andiamo, non vorrete perdere il volo!"
Gemma è apparentemente calma, in realtà è un fascio di nervi.
"Eccoci, sta calma"
Liam mi tira una gomitata, e tutti insieme esclamiamo "Londra, stiamo arrivando!"
Evelyn, sto arrivando.

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Capitolo 26
*** closeness. ***


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closeness.





La stanza bianca sembrava diversa.
Era come se si fosse ristretta per farli stare più vicini.
Anche Evelyn ed Harry provavano strane sensazioni.
"Sei vicino, lo sento." sussurra Evelyn.
"Anche io lo sento." afferma Harry prendendogli la mano.
Ne erano sicuri, erano vicini.
"Ti troverò Evelyn. Passerò l'intera giornata a cercarti se ce ne sarà bisogno ma io ti troverò." Harry è determinato.
Evelyn non riesce a smettere di sorridere.
Lo ama così tanto che l'unica cosa che vuole è trovarlo per non lasciarlo più.
Harry la stringe a se e la bacia e questa volta quel bacio sembra ancora più vero.
Una vera e propria conferma.
Sono vicini.


**


Evelyn's pov.

Appena la sveglia suona spalanco gli occhi e mi precipito giu dal letto.
So che Harry è vicino e passerò l'intera giornata a cercarlo.
Senza far rumore vado in bagno e mi infilo in doccia.
Mentre sono sotto il getto d'acqua continuo a toccarmi le labbra.
Quel bacio era diverso, così vero che mi sarei aspettata di trovarlo disteso vicino a me.
Devo finirla di fantasticare.
Finita la doccia esco e cerco di tornare in camera senza far rumore.
"Evy, che fai sveglia ?"
Sobbalzo dalla paura.
Al è uscita dalla sua camera e mi guarda confusa.
"Vieni." sussurro prendendola dal braccio e trascinandola in camera mia.
"Mi vuoi spiegare che succede ?" chiede Al incrociando le braccia al petto.
"Harry è qui a Londra. Ne sono più che sicura." spiego mentre tiro fuori dalla valigia l'intimo e dei vestiti.
"Cosa ?" Al alza leggermente la voce.
"Shhh."
"Ok, ok. Ma come fai ad esserne sicura ?" Al sembra non capire.
"Vai a vestirti ! Noi due andremo in giro per Londra a cercarlo. Ti spiego tutto quando saremo fuori." mormoro spingendola fuori dalla camera.
Al alza le mani e ritorna in camera.
Ti troverò.

**

Era dalle 8:00 di mattina che giravamo per Londra.
Ormai erano le 7:32 e il sole stava tramontando.
"Evy torniamo all'appartamento." mi chiede implorante Al.
"Al ti prego. Ci siamo quasi. Sento che è qui vicino. Non posso fermarmi proprio ora." non avevo nessuna intenzione di arrendermi.
Eravamo di fronte al Big Ben e il tramonto rendeva tutto molto più bello.
Al mi afferrò per un braccio costringendomi a fermarmi.
"Basta Evy. Lo abbiamo cercato ovunque. Continueremo domani. Ora torniamo all'appartamento." mi disse prima di trascinarmi via con se alla metro più vicina.
Dove sei Harry ?
Perché non riusciamo ad incontrarci ?

**

"SI PUÒ SAPERE DOVE CAVOLO ERAVATE ? SIETE USCITE SENZA DIRMI NIENTE E AVETE LASCIATO SOLO UN BIGLIETTINO. AVETE IDEA DI QUANTO IO FOSSI PREOCCUPATO ?" urla Niall.
In fondo ce lo meritiamo.
"Niall ti prego. Ti ho già detto perché siamo uscite. Evy sta già male di suo..." cerca di tranquillizzarlo Al.
"NON IMPORTA ! SIAMO VENUTI QUI PER VISITARE LA CITTÀ INSIEME, ED È QUELLO CHE FAREMO." Niall non fa una piega.
"LE VOSTRE 'RICERCHE' SI CONCLUDONO QUI ! DOMANI STARETE CON NOI."
"NO. NON PUOI FARMI QUESTO !" urlo con le lacrime agli occhi.
"SI INVECE. E SE VI AZZARDATE AD ALLONTANARVI VI RISPEDISCO A CASA." urla in risposta.
"TI ODIO." urlo con tutto il fiato che ho in corpo per poi correre in camera mia.
Le lacrime iniziano a scendere lungo il mio viso.
Come può farmi questo ?
Perché ?
"Harry." sussurro prima di addormentarmi.


**


Harry's pov.

La sveglia suona.
Mi alzo di colpo, pensando ad Evelyn.
Lei è qui, ne sono sicuro.
Ed ecco perché oggi la cercherò.
Oggi, domani, dopodomani.. Il tempo che occorrerà, ma io la cercherò.
Prendo della biancheria dalla valigia, i vestiti sono già sistemati sul cassettone da ieri sera.
Mi faccio una doccia veloce, prima di andare a svegliare Liam.
Dopo una buona decina di minuti, finalmente esce dalla camera.
"Amico scherzi a svegliarmi a quest'ora?"
"Siamo già in ritardo di una buona mezz'ora dalla mia tabella"
"Tabella?" ridacchia.
"Si, vestiti ma veloce, oggi dobbiamo cercare Evelyn. Ti prego, prima che se ne vada.."
"Ehi, Harry, sta tranquillo. Vedrai che vi incontrerete."
Liam sorride, e ritorna dentro a vestirsi.

**

Sono le sette e mezza, e abbiamo appena passato il London Eye.
Ma Liam continua a sbuffare e chiedere di fermarci.
Non era più abituato a camminate del genere.
Mentre io sono un fascio di nervi, non trovo Evy da nessuna parte.
"Harry ti prego, possiamo andare a mangiare, decentemente magari?"
Mi giro di scatto. "Sono qui a Londra, insieme a Evelyn. Non riesco a trovarla da nessuna parte, ti rendi conto che la mia priorità adesso come adesso non è mangiare?" sbotto di colpo.
Non voglio rispondere male al mio migliore amico, è tutta la tensione che ho dentro.
"Sai che esiste anche domani vero? O vuoi cercarla fino a stanotte le tre? Non essere impulsivo, e prenditela con calma. Se Evelyn è qui a Londra anche lei ti starà cercando." Liam a differenza mia è calmissimo.
E odio ammetterlo ma ha ragione.
"Ehi, guarda che bello il Tamigi! Sediamoci qui, e rilassati okay?"
Sospiro. Mi verrebbe da prendere a pugni un muro ma devo stare calmo.
Mi siedo accanto a Liam, il panorama è veramente bellissimo ma non riesco a godermelo appieno.
Evelyn, dove sei?
Se è vero che mi cerchi, perché non riusciamo a trovarci?

**

"Finalmente voi due! Vi devo tirare per le orecchie o mi spiegate?"
Gemma appoggia le mani sui fianchi, come fa sempre nostra madre quando è arrabbiata.
Normalmente sorriderei davanti alle piccole cose che hanno in comune, ma non oggi.
"Gemma non rompere, ti ho già detto che una volta a Londra avrei cercato Evelyn."
"Si ma questo non ti da il permesso di sparire tutto il giorno!"
Ci segue fin dentro casa, stava preparando la cena.
"E non penserai di scorrazzare per Londra anche domani, spero. Ti ricordo che tua sorella si deve sposare, un piccolo aiuto oggi non sarebbe stato male!"
"Gemma rilassati per l'amor di dio!"
E mi volatilizzo in camera, sbattendo la porta.
Ammetto di non aver pensato a mia sorella e al matrimonio, ma non può toccare il tasto 'Evelyn'. Lo sa quanto io ci tenga a lei, e a quanto mi stia dannando per trovarla.
Perché non riusciamo ad incontrarci, Evy?

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Capitolo 27
*** wedding. ***


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wedding.





Evelyn's pov.

Il fracasso che stanno facendo le ragazze in sala mi costringe ad aprire gli occhi.
Mi bruciano parecchio dopo la crisi di pianto che ho avuto ieri sera.
"Evy ? Sei sveglia ?" Al mi chiama dal corridoio.
Mi alzo dal letto e apro leggermente la porta.
"Che vuoi ?" sbotto.
Non sono dell'umore adatto.
Al si avvicina per poi spingermi in camera.
"Senti Evy, lo so che stai male per quello che è successo ieri però io voglio davvero darti una mano. Ora stammi bene a sentire. Noi dobbiamo comunque girare per Londra quindi può anche darsi che lo troviamo. Non ti devi arrendere così, ok ?" e mi sorride.
Ha ragione.
Non devo arrendermi, non posso arrendermi.
Non ora che sono così vicina.
"Ok." le sorrido dolcemente.
"Dai cambiati che tra 10 minuti usciamo." mi dice prima di uscire dalla camera.
"Al !"
"Dimmi."
"Grazie." sussurro.
Non so che farei se non ci fosse lei.
"Non sopravvivresti nemmeno un minuto senza di me. Dai sbrigati !" scherza lei prima di uscire.

**

"I lemuri sono troppo carini !" esclama Charlotte.
"Io preferisco le linci." borbotta Nicole.
"Smettetela voi due." sbraitò esasperata.
Abbiamo girato gran parte della zona 1 e nel pomeriggio siamo andati allo zoo.
Ora vogliamo andare verso Piccadilly Circus e stiamo attraversando il Regent Park.
"Guardate la giù. C'è un matrimonio." sbraita Candy indicandoci un lato del parco che era stato reso inaccessibile.
"Andiamo a sbirciare." urla Charlotte correndo in quella direzione.
Nicole e le altre la seguono a ruota.
"Seguiamole dai." borbotta Niall avviandosi verso le ragazze.
"E spostati. Non vedo niente con te in mezzo." dice Nicole cercando di spostare Candy.
"Eddai ragazze, è maleducazione. Andiamocene." faccio per alzare lo sguardo e non riesco a credere a ciò che vedo.
Una ragazza con dei lunghi capelli castani, di sicuro la sposa, che assomigliava ad Harry in un modo incredibile.
Erano identici.
Ma come diavolo era possibile ?
Rimango a fissarla come un'allocca e all'improvviso si gira verso di me e mi sorride.
Io mortificata distolgo lo sguardo per poi guardarla un'ultima volta.
Ha i suoi occhi.
Forse è lì.
Lui potrebbe essere li.
Faccio per avvicinarmi di più quando sento qualcuno afferrarmi per il polso.
"Dai andiamo." sbuffa Niall.
"No. Lasciami Niall. Devo vedere.."
"FINISCILA EVELYN. HO DETTO CHE ADESSO ANDIAMO." urla per poi girarmi e portarmi via.
Non riesco ad oppormi e così non saprò mai se lui era davvero li.
E mentre ci allontaniamo continuo a guardare indietro sperando di vederlo arrivare correndo verso di me.

**

"Posso entrare ?" Al apre la porta per poi guardarmi.
"Si."
Non faccio che ripensare a quella ragazza.
"Noi usciamo, vuoi venire anche tu ?" mi chiede.
"No, andate senza di me. Ho bisogno di dormire." sussurro per poi buttarmi nel letto.
"Ok. Notte Evy." mi da un bacio nella guancia per poi uscire.
Dopo pochi minuti l'appartamento si fa silenzioso ed io mi addormento ormai esausta.


**


Harry's pov.

"Harry per dio, dormi ancora?"
Alzo la testa dal cuscino, sono le sei.
"Gemma stai calma, avevo la sveglia attiva"
"Harry comincia a prepararti o finisce che facciamo tardi! Se poi vuoi fare colazione e altro non siamo più in tempo!"
Mi alzo di malavoglia, andando verso mia sorella che nel frattempo era rimasta alla porta.
"Gemma, vai fuori e fatti una tisana. Sarà tutto perfetto e in orario. Okay?"
Lei annuisce e sorrido.
"Perfetto, ci vediamo più tardi"

**

Come immaginavo, è andato tutto per il meglio.
E quando qualche mese fa feci prenotare il posto a Gemma per il matrimonio, pensavo che si sarebbe stato bello, ma non così tanto.
Il panorama è bellissimo, le decorazioni e i fiori sono stupendi.
Hanno messo l'arco pieno di rose bianche e rosse vicino ad una fontana, e poi tutt'intorno ci sono dei palloncini bianchi, sui tavoli oltre al cibo ci sono piccoli centrini con dei fiorellini e le decorazioni sulle tovaglie bianche.
E poi i bellissimi fiori del parco contribuiscono alla bellezza.
Io e Liam stiamo adesso facendo un giro per Regent Park, passando da un ponte sopra un piccolo laghetto.
"Cavolo, non mi avevi detto che 'sto posto era così bello!" esclama meravigliato, osservando gli alberi tutt'intorno a noi.
"Già" dico sorridendo.
Ecco, questo è uno dei posti che farebbe per me.
"Dobbiamo per forza tornare indietro?" scherza Liam e annuisco.
"Se non vuoi che Gemma ci tiri addosso il bouquet!"
Sbuffa, e ridacchio.
Anch'io non me ne andrei proprio da qui.
Ripercorriamo la strada al contrario, quando all'improvviso sento un'urlo.
È una voce maschile.
"Finiscila Evelyn! Ho detto che adesso andiamo."
Evelyn?
"Liam hai sentito?" chiedo spaesato e annuisce.
Da dove veniva la voce?
Ed era veramente la mia Evelyn?
Siamo quasi arrivati di nuovo da mia sorella, quando questa mi blocca per un polso.
"Balliamo?" sorride.
Cerco di tornare a dove ho sentito la voce, ma ormai è troppo tardi.
"Dai Harry!"
Vengo trascinato via da Gemma, verso la pista da ballo.
Questa giornata è volata, ma da domani ricominciano le mie ricerche.
Non mi do per vinto, non ora che siamo vicinissimi.
Evelyn, aspettami.


**


Quella stanza sembra essersi ristretta talmente tanto che era soffocante ormai.
"Che succede Evy ?" sussurra Harry per richiamarla.
Sembrava essere distratta
"Scusa ma stavo pensando." spiega lei.
"Eri a Regent Park oggi pomeriggio ?" chiede lui.
"Cosa ?"Evelyn sembra confusa.
"Eri li vero ? Era tuo fratello che urlava il tuo nome ?" più che una domanda sembrava un'affermazione.
"Era tua sorella." sussurra lei portandosi le mani alla bocca.
"Eh ? Hai visto Gemma ?" Harry non riesce a capire cosa sta succedendo.
Evelyn annuisce e scoppia a piangere.
"Amore mio non piangere." Harry la stringe a se cercando di tranquillizzarla.
"Perché ? Perché siamo così vicini e non riusciamo ad incontrarci. Io non ce la faccio più Harry." ormai Evelyn sta singhiozzando è tutto il suo corpo sussulta tra le braccia di Harry.
"Non lo so, non lo so amore mio." nemmeno Harry ha una risposta.
Sembra calato il silenzio nella stanza quando improvvisamente si sente una voce.
"È GIUNTA L'ORA DELL'ULTIMA PROVA."
Tra i due ragazzi si innalza un muro che li separa.
"HARRY."
"EVELYN."

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Capitolo 28
*** memories. ***


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memories.





"Harry ! Harry !" urlava Evelyn battendo i pugni contro quell'immenso muro che li aveva improvvisamente divisi.
"Non avere paura Evy. Dobbiamo superare quest'ultima prova, poi staremo insieme." urlo Harry per cercare di tranquillizzarla.
Eppure aveva il presentimento che non sarebbe stato così semplice.
D'altro canto anche Evelyn aveva paura, sentiva che non era la solita prova. "Siete giunti fino a qui." la voce si fece sentire di nuovo.
"Ma fino a che punto siete disposta a spingervi per il vostro amore ?"
I ragazzi iniziarono ad avere seriamente paura.
Che intendeva dire con quelle parole ?
"Che cosa vuoi ancora ?" urla Evelyn.
"Vuoi davvero saperlo ?" sussurra la voce.
Evelyn annuisce.
"Dovrete rinunciare ai vostri ricordi legati a questi sogni. Anche i vostri amici non avranno ricordo di tutto ciò. Solo così potrete incontrarvi."
Evelyn ed Harry rimangono come paralizzati a quelle parole.
"Cosa ?" sussurra Harry.
Evelyn fa per urlare qualcosa ma viene interrotta.
"Se non rinuncerete ai vostri ricordi non potrete mai incontrarvi e pure questa stanza cesserà di esistere."
"Perché ?" sussurra Evelyn con le lacrime che tornano a rigare il suo viso.
Harry sente la rabbia ribollire dentro di lui.
Vorrebbe abbattere a pugni quel muro.
"Avete un giorno di tempo." urla ancora la voce.
Poi la stanza sembra svanire ed entrambi rimangono soli nel buio.


**


Evelyn's pov.

"AHHHH" urlo svegliandomi spaventata.
Sono completamente sudata e ho il cuore che batte all'impazzata.
"EVELYN !" urla Al entrando nella stanza seguita da Niall.
"Che succede ? Hai avuto un'altro sogno ?" mi chiede Niall.
Non posso sempre fare affidamento su di loro.
"No no. Mi sono svegliata ed ho visto una strana figura ma era solo una stupida ombra di qualche albero li fuori." dico indicando la finestra.
Spero che credano alle mie parole.
"Meno male. Pensavo avessi avuto uno dei tuoi sogni. Ora torniamo tutti a dormire." sussurra Al spingendo fuori dalla stanza Niall.
«Dovrete rinunciare ai vostri ricordi»
Perché ?
Perché ora che erano così vicini ?
Sento le lacrime scendere lungo le mie guance.
Che devo fare ?
Io non voglio dimenticare.

**

"Ehi Evy. Perché non sei ancora pronta ? Dobbiamo uscire." borbotta Al vedendomi ancora in pigiama.
"Non mi sento bene Al. Andate senza di me." sospiro cercando di sembrare ammalata.
"Ah.. ok allora. Se hai bisogno di qualcosa basta che mi chiami." Al sembra dispiaciuta.
Vorrei poterle dire tutto ma complicherebbe solo le cose.
Questa volta devo decidere da sola.
"Evy."
"Dimmi."
"Non mi stai nascondendo qualcosa, vero ?" forse lo ha capito.
"No Al. Niente di niente, davvero." le sorrido cercando di tranquillizzarla.
Senza dire niente esce dalla stanza.
Poco dopo cala il silenzio nell'appartamento.
Harry.
Sono arrivata fino a questo punto ed ora dovrei perdere tutto ?
Qualunque sia la mia decisione perderò tutto.
Anche se ci incontrassimo non lo riconoscerei nemmeno se rinunciassi ai miei ricordi.
Ma d'altro canto non lo potrei mai incontrare nella vita reale e nemmeno nei sogni.
Che devo fare ?
Qual'è la decisione giusta ?
"Cosa sceglierai, Harry ?"

**

Dopo una giornata a pensare e ripensare avevo fatto la mia scelta.
Ormai non aspettavo altro che il sonno mi assalisse.
"Dovresti andare a letto Evy." Al mi appoggia una mano sulla spalla.
"Non ho molto sonno." sussurro.
Al si siede vicino a me per poi prendere il blocco da disegno che avevo appoggiato nel tavolino.
"So che è successo qualcosa l'altra notte di cui non vuoi parlarmene."
Ero certa che lo avesse capito, non le sfugge niente.
"E so che se non me ne hai parlato avrai le tue buone motivazioni. L'unica cosa che ti dico è non perdere mai di vista il tuo obbiettivo. Non hai mai ceduto e sei arrivata fino a qui. So per certo che nemmeno il più grande ostacolo ti fermerebbe. Quindi non demordere e continua a cercarlo, ok ?" dice porgendomi il blocco aperto nella pagina del disegno di Harry.
Le parole di Al mi spiazzano.
Non lo avevo pensata in questo modo.
"Grazie Al." l'abbraccio.
"Sarò sempre qui per te." sussurra lei.
Mi alzo e torno in camera.
Ormai il giorno è passato e io devo decidere.
Guardo il disegno un'ultima volta prima di mettere il blocco in borsa.
"Ti amo Harry."
Poi mi distendo e aspetto di risentire quella voce.


**


Harry's pov.

Mi alzo di colpo, col fiato corto e le goccioline di sudore che cadono dalla fronte.
"Harry?!" Gemma corre in stanza, abbracciandomi e quasi soffocandomi.
"Sto bene Gem, non respiro però!"
Mia sorella si stacca, guardandomi preoccupata.
"Sei sicuro? Sei bianco come queste pareti quasi!"
"Sicurissimo"
Gemma annuisce poco convinta.
"Ti lascio dormire allora... Ne parliamo domani dai" sorride dandomi un bacio fra i ricci ed esce dalla stanza.
Contemporaneamente entra Liam, entrambi hanno la camera confinante alla mia quindi avranno sentito benissimo.
"Harry" chiude la stanza e si siede a bordo letto.
"Che succede? Hai fatto uno dei tuoi sogni?"
Liam e io non abbiamo mai segreti, e anche se provassimo a tenerne alcuni non reggeremmo.
Mi limito ad annuire, scuotendo un po' i capelli.
"Di cosa si tratta questa volta?"
Resto in silenzio, mi dispiace sempre coinvolgerlo in tutto questo.
Liam però sbuffa, alzandosi.
"Domani però me lo dici."
Annuisco un'altra volta, e cerco di riaddormentarmi senza successo.
«Dovrete rinunciare ai vostri ricordi»
No.
Non adesso che siamo così vicini!
E non so proprio che fare, io non voglio dimenticare Evy.

**

Addento una brioche, mescolando svogliatamente la mia tazza di caffè e latte.
Mi sono preparato la prima cosa venuta in mente, non ho neanche così fame.
"Sputa il rospo"
"Giorno anche a te" scherzo osservando Liam che si siede di fronte a me.
"Allora? E non dire 'niente'"
Torno con lo sguardo nella tazza, mentre Liam sospira.
"Ascolta, Harry, qualunque cosa tu abbia sognato, ricordati fin dove sei arrivato, la strada che hai raggiunto e soprattutto di non mollare la presa adesso che sei così vicino al tuo scopo, okay?"
Alzo di scatto lo sguardo sul mio migliore amico, ha totalmente ragione, ma grazie a questo mi ritrovo a pensare il doppio.
"Grazie.."
"E di che." sorride scompigliandomi i capelli, sa che mi da fastidio.

**

I ragazzi sono appena rientrati dalla solita passeggiata, mentre io sono rimasto chiuso in casa a pensare e ripensare alle parole di Liam e del sogno. Sono distrutto, penso si veda.
Mi alzo dal divano, andando di nuovo nella mia stanza e fischiettando un'ultima volta quella canzone per Evy che ho completato ormai.
Penso anche di aver preso la mia decisione.
"Ti amo Evelyn."
E mi corico, cercando di addormentarmi sapendo che di lì a poco avrei sentito quella voce.

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Capitolo 29
*** forget. ***


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forget.





Evelyn ed Harry sono di nuovo in quella stanza sempre separata da quel muro.
Il tempo è scaduto e dovranno fare la loro scelta.
Eppure sembrano entrambi determinati.
"Qual è la vostra decisione ?" subito quella voce riecheggia nella stanza.
Nessuno dei due risponde subito, invece si avvicinano entrambi al muro.
"Ti amo Harry." sussurra Evelyn sicura che lui la possa sentire.
"Ti amo anche io Evelyn."
Una lacrima riga il volto di entrambi.
"Allora ?" la voce sembra impaziente.
"Rinuncio ai miei ricordi." urlano all'unisono.
"Bene. Voi non ricorderete niente di tutto ciò e nemmeno i vostri amici e voi due potrete incontrarvi." urla la voce.
Improvvisamente la stanza inizia a scomparire e con lei tutti i loro ricordi.



**


Evelyn's pov.

La luce del giorno penetra dalla finestra.
Ieri sera mi sarò dimenticata di abbassare la tapparella.
Ormai sveglia mi alzo e vado in cucina.
"Buongiorno Evy. Passato il mal di testa ?" urla Al mentre prepara la colazione.
"Se urli così mi ritorna." mormorò tappandomi le orecchie.
"Spiritosa." si gira e mi fa la linguaccia.
"Allora.. Oggi andiamo in piscina ?" chiedo.
"Fammi controllare." sussurra prima di guardare il foglio appeso al frigo.
"Si. Oggi si va in piscina." Al sembra molto felice.
"È successo qualcosa con Niall ?" chiedo.
Lei subito diventa rossa.
"Lo prenderò per un si." rido nel vederla imbarazzata.
Sembra tutto così normale eppure ho come l'impressione di aver dimenticato qualcosa.
"A che pensi ?" mi chiede.
"Niente di che. Forse mi sono dimenticata qualcosa ma non importa. Se è importante mi verrà in mente." borbotto prima di addentare un pancake.

**

La giornata ideale per andare in piscina.
Un bel sole e l'aria rinfrescante.
"Dai Evy. Vieni in acqua che puoi abbronzarti anche dopo." urla Nicole dalla piscina.
Non si può avere un attimo di pace.
"Eh va bene ! Arrivo !" urlo.
Prendo la cuffia, infilo le ciabatte e mi giro per andare verso di loro.
Dal nulla mi ritrovo contro un ragazzo.
"Oddio scusami. Non ti avevo vista." si scusa immediatamente allontanandosi di un passo.
È bellissimo.
Ha dei capelli lunghi e castani raccolti con una coda con alcuni ciuffi che gli ricadono ai lati del viso.
Il corpo scolpito è ricoperto di tatuaggi.
Ma quello che mi colpisce di più sono i suoi occhi.
Verdi, così verdi da fare invidia persino ad uno smeraldo.
In un secondo mi rendo conto di essere rimasta lì a guardarlo come una cretina in calore.
"Scusami tu. Ho la testa da un'altra parte oggi." sussurro.
Sento le guance diventare rosse.
Sento i suoi occhi che mi scrutano.
"EVELYN ! TI DECIDI A VENIRE ?" la voce di Nicole mi riporta con i piedi per terra.
"Beh.. ciao." sussurro sorpassandolo.
"HEY HARRY ! CHE FAI LI IMPALATO ?" sento qualcuno urlare in lontananza.
"Arrivo Liam !" urla il ragazzo in risposta.
Harry.
Harry.
Perché ho come l'impressione di averlo già conosciuto ?


**


Harry's pov.

La sveglia suona insistentemente da uno o due minuti, allungo un braccio per spegnerla e ritorno con la faccia nel cuscino.
La porta che sbatte, però, mi fa svegliare di nuovo.
"Sveglia dormiglione! Cosa sei, un vampiro per dormire con le tapparelle abbassate?"
Liam va verso la finestra e alza le tapparelle, accecandomi con la luce del sole.
"Dai che il sole splende! È una giornata adatta per andare in piscina non trovi?"
"No" borbotto.
"Harry alzati almeno per la colazione!"
Arriva Gemma, sentendo tutto il trambusto dalla mia stanza.
Sbuffo, mi alzo dal letto comodo e seguo le due sanguisughe fino in cucina.
"Allora oggi andate in piscina?" chiede Gemma e Liam annuisce.
"Si se il pensatore vuole!" ridacchiano. Cosa vogliono da me?
"Sei pensieroso oggi, è successo qualcosa?"
"No, no. Ho solo la sensazione di avere scordato qualcosa.." mi sistemo i ricci tutti scompigliati.
"Se è importante mi tornerà in mente, no?" chiedo e sorrido, prendendo poi una tazza e vuotandoci del latte dentro.

**

Il sole scotta, ma per fortuna c'è un po' di arietta che rinfresca l'ambiente.
Liam aveva ragione, è una giornata perfetta per stare in piscina.
"Harry vieni?" chiede Liam.
Alzo il pollice in segno di conferma, e mi giro.
All'ultimo vedo una ragazza, con la conseguenza che gli sono volato addosso.
"Oddio scusami! Non ti avevo vista." mi gratto la testa imbarazzato e indietreggio.
Spero non si sia fatta male.
In realtà sembra persa, ma è così carina.
Ha dei capelli biondi e lunghi, sono molto belli.
I suoi occhi, però, sono quelli che attirano più la mia attenzione.
Azzurri.
Talmente azzurri che ti ci puoi specchiare dentro.
Devo sembrarle un cretino, mi sono reso conto solo ora di essere rimasto impalato.
"Scusami tu. Ho la testa da un'altra parte oggi." sussurra, e arrossisce un po'.
È così dolce, con le guance rosse.
"Hey Harry! Cosa ci fai lì impalato?"
La voce di Liam mi distacca dai pensieri.
"Arrivo!" dico borbottando un po'.
Tempo di girarmi di nuovo che un'altra voce arriva alle mie orecchie.
"Evelyn! Ti decidi a venire?"
"Beh.. ciao." dice per poi andarsene velocemente.
Evelyn..
Non so perché, ma ho la sensazione di averla già vista.

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Capitolo 30
*** together (final). ***


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together (final).





Evelyn's pov.

"NICOLE !" urla incavolata Mary mentre si tiene su il pezzo sopra del costume.
"Eddai ragazze, finitela !" sbuffo esasperata.
Non faccio in tempo a dirlo che Nicole mi slaccia la parte sopra del top.
"CAZZO NICOLE !" ora mi ha davvero stancato.
"Aspetta, ti do una mano." Niall mi sistema il nodo in modo che non riesca a slacciarlo ancora.
"Grazie Niall. Io vado a prendermi qualcosa da bere al bar. Vuoi qualcosa ?" gli chiedo mentre esco.
"No, tranquilla ! Ti raggiungiamo tra poco." mi sorride prima di avvicinarsi ad Al.
Harry.. Harry...
Non riesco a togliermelo dalla testa.
Ammetto che non è niente male.
Ma ho come l'impressione di conoscerlo.
Eppure sono convinta di non averlo mai visto prima d'ora.
Arrivata allo sdraio mi asciugo un po' i capelli e poi mi lego in vita il pareo.
Giro lo sguardo verso il punto dove c'era Harry ma non lo vedo più.
AHHH.
Ma perché ci sto pensando ?
Accidenti a me e alla mia stupida testa.
Raccolgo la borsa e mi avvio al bar.
Faccio per entrare quando me lo ritrovo davanti.
"Dovremo finirla di scontrarci in questo modo." scherza lui.
"Già. Scusa, di nuovo." e lo sorpasso per poi entrare.
Non so perché ma ogni volta che lo guardo il mio cuore accelera.
Sembra quasi che voglia uscire dal petto.
Ma perché mi fa questo effetto ?

**

Sono sfinita, letteralmente.
"Io vado in doccia." borbotto precipitandosi in bagno prima che qualcuno abbia la mia stessa idea.
Una bella doccia ci voleva.
Sono piena di cloro.
Dopo una mezz'ora esco, mi infilo l'accappatoio e vado in camera mia.
"Che cazzo ci fai tu in camera mia ?" incrocio le braccia guardando Al rovistare tra i cassetti.
"Emm.. Evy. Hai già finito di farti la doccia ?" Al cerca di cambiare discorso ma so benissimo cosa vuole.
"Cosa ti serve ?" rido andando verso di lei.
"Mi presti il top in jeans ?" mi supplica facendomi gli occhi dolci.
"Ok ok !"
Dopo aver rovistato un po' lo trovo.
"Ecco. Non rovinarmelo." se me lo rovina la uccido.
"Tranquilla. Comunque... carino il tipo in piscina." dice in tono malizioso.
"Si." sussurro mentre sistemo i cassetti.
"Già. Così tanto che gli hai fatto un ritratto." Al mi mette davanti agli occhi il blocco da disegno con la figura di quel ragazzo.
"Cosa ?"
"Eddai Evy. È un bel ragazzo. Non c'è nulla di male se.."
"Non ho fatto io quel disegno ! Ti giuro Al, non l'ho mai fatto." come diavolo è possibile.
"Aspetta... che ?" Al non sembra capire.
Devo guardarlo meglio.
"Dammi il blocco."
Al mi passa il blocco sconvolta.
Guardo bene quel disegno.
È lui, non ci sono dubbi.
Poi in un lato della pagina vedo la scritta 'ti troverò Harry'.
In quel momento mi sento di nuovo completa.
Tutti i miei ricordi ritornano al loro posto.
I sogni, Harry, tutto.
"Harry." sussurro mentre sorrido così tanto da farmi venire male alle guance.
Butto il blocco da disegno nel letto e mi vesto il più velocemente possibile per poi correre fuori.
"EVELYN ! DOVE VAI ?" urla Al dalla porta d'entrata.
"VADO DA HARRY." e corro per le strade di Londra verso la piscina.
"Ti ho trovato Harry."


**


Harry's pov.

"Già stanco Harry?"
Annuisco ridacchiando e stendendomi sullo sdraio, al sole.
Da qui posso tranquillamente osservare Evelyn, è così bella.
E non capisco proprio perché mi attragga così tanto, come se ci conoscessimo da tempo.
"Compare, non iniziare ad abbandonarmi eh"
Ride Liam stendendosi sul suo sdraio.
"Ma no, solo che mi stanco a stare troppo in acqua!"
"O c'è qualcun altro che attira la tua attenzione" fa una faccia che la sa lunga e rido.
"Lo vedo come la fissi!" continua.
"Vuoi un pugno?" ridacchio e scuoto i ricci bagnati.
Vorrei solo sapere perché continuo a pensare a lei, perché non riesco a togliermela dalla mente.
Non la conosco nemmeno.
"Mi sto annoiando" dice Liam dopo qualche minuto.
"Andiamo al bar?"
"Va bene" sbuffo, certe volte è peggio dei bambini piccoli.
Infilo gli occhiali da sole e ci incamminiamo verso il bar, quando mi ritrovo di fronte Evelyn.
"Dovremmo finirla di scontrarci in questo modo" dico scherzando, tanto per rompere un po' il ghiaccio.
"Già. Scusa, di nuovo." ed entra sorpassandomi.
Continua a scusarsi, ma a me non da fastidio.
Mi fa piacere poterla guardare da vicino, negli occhi.
Non so proprio perché mi faccia questo effetto.

**

Torniamo a casa sfiniti e un po' scottati, per questo motivo ci sta alla perfezione una bella doccia rinfrescante.
Dopo una quindicina di minuti lascio il bagno al mio migliore amico, approfittandone per mangiucchiare qualcosa, ma prima sarà meglio che mi vesta.
Dopo alcuni minuti Liam esce dal bagno.
"Harry stasera suoniamo qualcosa?" chiede, rubandomi un biscotto.
"Mh, va bene." dico ridacchiando per l'asciugamano che ha in testa.
"Perfetto! Andiamo a scegliere cosa suonare allora"
Neanche il tempo di appoggiare la scatola di biscotti che mi ritrovo nella mia stanza.
"Tu tira fuori la chitarra che io prendo degli spartiti" ordina Liam e annuisco.
Ho lasciato la chitarra provvisoriamente nell'armadio.
Ci sono molto legato, è un regalo fatto da Gemma prima che partisse per l'America.
"Trovato qualcosa?"
Faccio per girarmi, trovando il mio migliore amico con una smorfia in volto.
"Che c'è?"
"Beh, immaginavo ti piacesse Evelyn, ma non al punto di scriverle una canzone!" ridacchia leggendo le parole.
Come?
"Canzone? Ma di che parli?"
Appoggio la chitarra sul letto, dopodiché prendo in mano lo spartito.
"Non l'ho scritta io questa.." sbarro gli occhi.
"Cosa?" Liam sembra sorpreso.
Leggo velocemente tra le righe, trovando poi in fondo delle parole scritte all'angolo della pagina 'Ti troverò Evy.'
E all'improvviso ricordo ogni cosa.
La canzone, la mia Evy, i nostri sogni.
E adesso capisco perché ero così attratto da lei.
E mi ritrovo a sorridere come un cretino.
"Harry?"
Lascio lo spartito sul cassettone, e apro di colpo la porta.
"Harry dove stai andando?"
"Vado da Evelyn!"
E corro fuori da casa, lasciando un Liam perplesso, mentre mi dirigo il più veloce possibile alle piscine di Londra.
"Evelyn, ti ho trovata!"


**


E finalmente sono li.
Faccia a faccia nel mondo reale.
"Harry." sussurra Evelyn con le lacrime che scendono dal suo viso.
"Evelyn." anche Harry ha gli occhi lucidi.
Evelyn corre incontro ad Harry che l'abbraccia forte, come se avesse paura che possa svanire da un momento all'altro.
Quel contatto, così famigliare, eppure questa volta ancora più vero.
"Ti ho trovato, ed ora non ti lascio mai più." sussurra Harry.
Evelyn solleva lo sguardo.
Lo ama così tanto che ha paura che sia solo un'altro dei suoi sogni.
"Ti amo." sussurra Evelyn.
"Ti amo anch'io." sussurra Harry a fior di labbra per poi baciarla.
E finalmente i due ragazzi sono insieme, dopo aver affrontato mille ostacoli e dimostrando che niente può separarli.
Perché il loro era un'amore troppo grande per rimane nel mondo dei sogni.


FINE

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Capitolo 31
*** AVVISO. ***


AVVISO




Come già spiegato questa fanfiction è presente su wattpad.
Li infatti è già iniziato il sequel "the dreamers 2".
Volevamo sapere se vorreste che lo pubblicassimo anche qui.
Speriamo che questa ff vi sia piaciuta.
Un bacione.

dopedofoned & onedselfies

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