tuffo nel passato

di shihoshinichi99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** misteri ***
Capitolo 2: *** Libera di Volare ***



Capitolo 1
*** misteri ***


TUFFO NEL PASSATO

1 capitolo: Misteri
 

Quel diario sul mio letto di parole e frasi profonde, arricchito da foto ingiallite con il tempo ... era una specie di diario, il mio diario.
Sono passati anni dall'ultima volta che l'ho aggiornato ... ora che lo riapro, sento che ha bisogno di una aggiunta.
Prendo la penna sul mio comodino e mi accingo a scrivere un nuovo appunto sulla mia vita...
Caro diario,
È un po' di tempo che non prendo la mia cara penna e scrivo qualcosa in una delle tue vecchie pagine.
 
Mi fermo. Sospiro... non so da dove cominciare... penso mentre sbircio fuori dalla finestra e mi soffermo ad ammirare quell'albero di pesco muoversi al vento.
Riprendo a scrivere...

È successo così tanto negli ultimi anni che non so se cominciare dal principio o dalla fine...
Come adesso, era primavera, e mi trovavo nella mia stanza a comtemplare un pesco in fiore esattamente fuori dalla finestra. Su un ramo c'era un nido che ospitava delle piccole uova ... davvero minuscole.
Abbasso lo sguardo e torno a scrivere la relazione per il giorno seguente. Era una relazione sull'economia giapponese... che barba !
Sento bussare alla porta, mi volto e vedo comparire di fronte a me un ragazzino si circa 9 anni, con un capellino, uno skate, un paio di occhiali neri e dietro a questi degli occhi estremamente grandi e azzurri.
Pensai: quegli occhi che mi rapiscono ogni volta che lo vedo. Li adoro ...
Stai fermo. Poi inizi ad avvicinarti, quando sei abbastanza vicino, mi afferri la mano e mi strascini fuori dalla porta.Era appena spuntato il sole dietro la casa bianca del professore e quel ragazzino mi aveva tirata fino alla fermata dell'autobus. Il silenzio ricoprì la imbarazzante situazione. Poi lo ruppi chiedendogli:
-Allora... perché mi ha portata fino a qui? Oggi avevo in programma di lavorare all'antidoto e ...- ma interuppe
-Bhe... scusami. Ma oggi deve venire con me e non fare storie, ok?-
-Come vuoi... ma perché siamo alla fermata dell'autobus?-
-Per un motivo semplice,... che però non posso dirti...-
-Cosa? Mi strascini fuori di casa e non hai intenzione nemmeno di dirmi il motivo?! Uffa... è una causa persa...-
Si avvicinò una macchina chiara, da lontano sembrava azzurra, ma in realtà era bianca... non me lo spiego.
Guardai la macchina incuriosita anche se l'espressione dipinta sul mio volto era ancora quella di qualche minuto prima.
Il mio sguardo passò lentamente dalla macchina al ragazzino col cappello al contrario che saliva a bordo. Mi sentivo bloccata. Insomma salire in una macchina che non conosco non è da me.
Mi sentii nuovamente stritolare il polso... il bambino mi aveva tirata all'interno dell'auto. Ero spaventata, ma anche curiosa.
La radio andava e la musica che ai diffondeva nell'auto mi faceva rabbrividire. Senza accorgermene appoggiai la.mia mano su quella di Conan-kun. Arrossii e la levai immediatamente. 
Credo che il giovane detective avesse già capito come mi sentivo in quella situazione.
-Allora... come stai Ai-chan?- La voce di quella persona mi fece sobbalzare.
-Ra...Ran?!- ero tremendamente sorpresa, ma anche sollevata di sapere che al volante c'era lei.
-Bene, grazie... Ora potete dirmi dove stiamo andando?-
-No- fu la risposta del ragazzino di fianco a me ancora rosso dall'imbarazzo.
-Ma perché no? -
- Perché si- chiuse scaltro il discorso.
Qualche minuto dopo eravamo davanti alla stazione.
Conan-kun mi tirò fuori veloce e dopo aver ringraziato Ran, mi strascinò all'entrata.
-Dobbiamo prendere un treno per caso?-
-No... dobbiamo aspettare circa dieci minuti prima del prossimo passaggio che chiesto-
-Come? Un altro passaggio? Lo so che mi hai detto che non puoi dirmelo, ma te lo chiedo per favore... sono leggermente preoccupata...- mi interruppe nuovamente.
-Ti fidi di me?-
Arrossii, anche lui però.
-Sì, mi fido- lo lasciai a bocca aperta. Forse non si aspettava questa risposta.
-È la verità... - aggiunsi veloce.

******angolo******
Ciao:) eccomi con questa nuova storia...
Spero vi piaccia e sarei felice se mi scriveste cosa ne pensate ...
Alla prossima
Shihoshinihi99

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Capitolo 2
*** Libera di Volare ***


TUFFO NEL PASSATO
Libera di Volare

 

“Si io mi fido di te Kudo-kun” pensai mentre aspettavamo probabilmente un ritardatario.
-Finalmente!- sentii all’improvviso dal bambino col cappello che mi sedeva di fianco su una panchina fuori dalla stazione.
-Alla buon’ora!-
-Scusami Kudo, c’era traffico-
Non ci volle sicuramente un genio per capire chi si trovasse al comando dell’auto.
-Ciao Ai!-
Un’altra voce comparve nella conversazione tra i due amici e soprattutto una domanda che lasciò entrambi a bocca aperta.
-Perché lo hai chiamato Kudo?-
“Ecco lo sapevo!”
Per fortuna c’ero io a tirarli sempre fuori dai guai …
-Hei Kazuha! Tutto ok?-
Mi venne il voltastomaco ad essere così gentile con una ragazza che conoscevo solo di vista.
-Si … benissimo- fece una breve pausa per continuare -Peccato che Heiji non mi volesse portare! Ha detto che doveva fare un favore a Kudo, ma più che Kudo mi sembra Conan … giusto Heiji?-
Heiji aveva la solita faccia da pesce lesso che non sa come spiegare quella situazione.
-Forse si è confuso … infondo entrambi sono suoi amici ed è facile confonderli …- volevo continuare ma Kazuha mi interrupe dicendomi che:
-Si somigliano pure, entrambi amanti del giallo, dei misteri, entrambi con la stessa pettinatura e …-
-Abbiamo capito! Zitta Kazuha! Salite siamo abbastanza in ritardo-
-Lo so …. Non serve che me lo ricordi … manca mezz’ora … ce la facciamo?-
-Cert!-
Kudo-kun mi afferrò la mano e mi strascinò all’interno dell’automobilina bianca. Per tutto il viaggio fissai fuori dal finestrino in cerca  di un punto di riferimento. Mi avvicinai a Kazuha e le chiesi a bassa voce:
-Tu lo sai dove stiamo andando?-
-Sì … a …-
Ma Conan mi prese circondandomi con le sue braccia e disse:
-Oggi sei testarda Haibara!-
-Sono curiosa … cosa faresti se fossi tu al mio posto? Cercheresti informazioni giusto?-
-Ma fidati no?-
-Che barba!-
 
Passati circa venti minuti in totale silenzio, Heiji ci avvertì di essere arrivati sul posto, ma appena cercai di sbirciare fuori dal finestrino, non vidi più niente, solo nero e nero davanti a me. Poi compresi che Kudo-kun mi aveva bendata.
-Dai lasciami sbirciare!-
-Neanche per sogno … non rovinerò tutto sul momento più bello-
-Va bene … aspetterò …- ma morivo dalla voglia di sapere qualcosa, anche solo un minimo particolare poi la luce mi acceca. Una luce bellissima. Del sole più bello composto di tutti i colori. Mi accorgo che è il tramonto e che mi trovo seduta su un muretto. Guardo verso l’orizzonte. Sento il vento soffiare dolce tra i capelli e per la prima volta mi sento realmente libera di poter volare. Abbasso lo sguardo e vedo un burrone infinito. Mi afferro al muretto su cui mi trovo seduta. Le vertigini non è paura di cadere, ma voglia di volare.
Ma non ho paura.
Non ho voglia di buttarmi.
Sento un gran calore riaffiorare in me.
Come un fiore di fronte alla debole luce del sole.
Rimasi lì fino a che il sole non scomparve completamente dietro l’orizzonte
Sorrisi a quella vista incantevole che grazie ad un amico avevo visto, gustato e amato.
Mi giro davanti a me vedo molti volti al buio … intravedo volti familiari, altri che sembrano estranei.
Faccio un piccolo passo indietro, con le mani leggermente piegate vicino ai fianchi. Sento qualcosa dietro di me.
Delle mani su occhi e bocca.
Sono delle mani delicate e dolci che profumano di cioccolato.
Abbasso le spalle e porto le mani su quelle delle persona che si trova dietro di me.
Poi silenzio.
Ancora silenzio.
Si sentono solo in lontananza le onde infrangersi sugli scogli. Siamo vicino al mare.
Poi ancora niente.
Il vento che mi soffia contro e mi fa sentire ancora più in trappola.
Silenzio e niente di più.
Poi tra il buio sento che la mano sulla bocca non c’è più. Mi manca il profumo che mi regalava tranquillità. Una mano mi afferra il polso come quando mi trovavo in quella stanza e
 
-Ai, è arrivato Shinichi! Scendi avanti!-
Mi stacco dal diario e comprendo che mi ero immersa completamente in quel magnifico ricordo.
Un tuffo che anche se alto, mi ha portato a raccontare quel momento in cui la mia vita è cambiata per sempre.
Guardo fuori dalla finestra e vedo che un pettirosso si è posato  sul bordo del nido. Mi avvicino alla finestra.
Sento il calore del sole.
Poi un tonfo.
Guardo giù e vedo uno skateboard andare da solo e un ragazzino per terra che si massaggia la testa.
-Non cambierai mai … Shinichi …- dissi sorridendo  divertita da quella scena comica.
Scendo le scale, ma a metà mi blocco. Torno in camera e velocemente infilo in diario nello zainetto.

*************angolo************
ciao a tutti :)
Sono tornata  con un nuovo capitolo di questa serie ... mi scuso per il ritardo ma ho avuto un problema col computer, come avevo detto >_>
Comunque spero che vi sia piaciuto e scrivete ciò che ne pensate ... o semplicemente leggete ;)

le vertigini non sono paura di cadere, ma voglia di volare

BYE

Shihoshinichi99
 

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