CAPITOLO DIECI
neve di ghiaccio
mattina della vigilia di natale...mi ero svegliata presto e visto che non si andava a scuola avevo approfittato per fare un po di compere quindi mi ero diretta verso la zona commerciale.
indossavo il mio giubbino preferito e per l'occasione mia madre mi aveva regalato un bellissimo cappellino di lana grigio.
ero ancora indecisa e dopo quello che era successo il giorno prima non sapevo cosa mi avrebbe riservato il futuro..improvvisamente mi bloccai ripensando a quello che per me significasse essere la guardiana della neve...proprio in quel' momento udì una voce famigliare alle mie spalle quindi mi voltai.
Himeko: ...Yamamoto?...
il mio amico sorrise tenendo tra le mani la mazza da baseball poi dopo essersi avvicinato mi salutò gentilmente era molto allegro e non era certo merito dell' natale...notai che non teneva più la benda sul' occhio che quindi doveva essere guarito.
Yamamoto: YO!...ho delle belle notizie...
Himeko: non mi dirai che...
Yamamoto: il dottore afferma che gia dalla prossima stagione posso tornare in campo a giocare non è fantastico?
Himeko: wow!...sono felice per tè....non vedo l'ora di rivederti in azione!
Yamamoto: o?...HA,HA,HA!
Himeko: he,he,he..
rimasi per un po in sua compagnia dopo di che ci separammo.
mi diressi subito verso il negozio che preferivo alla ricerca dell' regalo giusto...passarono due ore ma io non avevo ancora intenzione di arrendermi non me ne sarei andata non prima di aver trovato il regalo perfetto.
e fu allora che lo notai..un piccolo banchetto vicino al' entrata vendeva delle graziose medagliette rettangolari. decisi di chiedere più informazioni all' venditore e quindi sorridente mi rivolsi a quest' ultimo.
era basso vestito da babbo natale...mi salutò e proprio in quel' stante mi accorsi dell' suo spigliato accento italiano.
lo strano venditore mi guardò con i suoi occhioni neri apparentemente impassibili.
(Reborn) babbo natale: ciaussu! ...io sono babbo natale cosa desideri per natale oh,oh,oh!
Himeko: s..salve stavo cercando un regalo per alcuni miei amici lei potrebbe aiutarmi?
(Reborn) babbo natale: ho il regalo perfetto per lei...ecco prenda...
lo strano babbo natale mi consegno una scatolina contenente sette placchette d'argento con incisi sette simboli diversi. mi convinsi subito e le comprai.
(Reborn) babbo natale: oh,oh,oh! buon natale!
Himeko: grazie mille... ...."sembrano i simboli incisi su i vongola ringhs ..."
mi diressi subito verso casa di Tsuna per scoprire dove si trovassero gli altri.
mentre mi dirigevo verso la mia meta incontrai Gokudera e Yamamoto cosi senza pochi preamboli decisi di fare quel' poco di strada che mancava con loro.
Gokudera non mi parlava neanche quindi abbassai lo sguardo rimanendo in silenzio.
solo allora mi ricordai dell' regalo e quindi rivolsi ad entrambi un sorriso gentile e solare.
Himeko: buon natale ragazzi questi sono per voi...
i miei amici esaminarono le placchette e se le misero al' collo anche se al' apparenza rude Gokudera sembrava contento dell' regalo tuttavia si limitò ad alzare le spalle.
Yamamoto: wow!..lo stesso simbolo...ma dove le hai trovate?
Himeko: me le ha vendute un tizio vestito da babbo natale...vi piacciono?
Yamamoto: o! si tantissimo...allora come mi sta? ah,ah,ah..
Himeko: bene eh,eh,eh....e a te piace Gokudera?
Gokudera: si...non male...
Himeko: senti ti va di fare pace...credo di aver esagerato...
Gokudera: o...bhe sè per questo...
il guardiano della tempesta arrossì leggermente passandosi la mano tra gli argentei capelli dopo di che mi rivolse un sorriso un po tirato.
Gokudera: ...sè per questo pure io ho esagerato...
Himeko: allora è tutto ok fra di noi?
Gokudera: si.
Himeko: che bello sono cosi sollevata....
ero al' settimo cielo e non potei fare a meno di sorridergli proprio in quel' momento Yamamoto afferrò la testa dell' argentato e cominciò a strofinarla con la mano.
lui per tutta risposta cercando di divincolarsi da quell' gesto indesiderato cominciò a dimenarsi a più non posso.
Gokudera: BASTA FINISCILA STUPIDO MANIACO DELL' BASEBALL!!!
Yamamoto: su non fare cosi il testone Gokudera ah,ah,ah!
Himeko: hem...ragazzi.."uff..maschi non cambieranno mai..."
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finalmente raggiungemmo la tanto sospirata meta ovvero la casa di Tsuna il mio cosiddetto boss.
ero abbastanza tranquilla per quanto riguardava il mio regalo.
anzi non vedevo l'ora ero curiosa di vedere la faccia che avrebbe fatto. ma proprio mentre stavo per varcare la soglia di casa Sawada ogni cosa scomparve e mi ritrovai nella più totale oscurità
....camminai per alcune ore anche se a me parvero molte di più...quando finalmente davanti a me non scorsi una figura seduta in mezzo ad un campo ghiacciato. proprio in quel' momento un raggio di luce squarciò l'oscurità rendendo ben visibile il suo viso. fui costretta a chiudere gli occhi dalla luce accecante che dopo un po finalmente si affievolii.
era un ragazzo, non gli avrei dato più di ventiquattro anni.
i suoi occhi azzurri scintillarono attraverso la fioca luce mentre sorrideva.
aveva dei capelli abbastanza lunghi erano leggermente sparati in alto ed erano azzurri come i suoi occhi gelidi.
era vestito con una camicia nera un paio di pantaloni bianchi con una cintura doppia nera cosa degna di notevole attenzione era la cravatta arancio che svolazzava mossa dall' leggero vento.
dal' collo pendeva un ciondolo a forma di stella nero e azzurro.
il ragazzo si accorse solo in quell' momento della mia presenza e si sistemò la giacca bianca che indossava come se io fossi invisibile. improvvisamente sbadigliò e sorrise freddo rivolgendosi a me.
Gelaro: sei stata tu a convocarmi...?
Himeko: scusate?
Gelaro: umm..immagino che tu sia la guardiana dell'anello della neve...un po giovane ma verrò di accontentarmi.
Himeko: t-tu chi...chi sei?
Gelaro: uhm?...strano pensavo che tu lo sapessi...o bhe mi presento l' stesso.
il misterioso individuo si avvicinò a me tenendo le mani in tasca dopo di che sorrise e si sfilò uno dei guanti..tutt'uno tratto dalla sua mano scaturì una sorta di fiamma molto simile a quella di Tsuna..però leggermente diversa.
per cominciare era di colore blu-azzurra e ben che fosse un fuoco al' tatto era fredda come il ghiaccio inoltre emanava un aura repulsiva estremamente potente.
Gelaro: tsk...anche se sono stato per lungo tempo dimenticato dalla maggior parte delle persone sono tornato dalle viscere dell'inferno. io sono il primo e solo guardiano della neve della famiglia Vongola..il mio nome è..Gelaro.
Himeko: COSA IL PRIMO GUARDIANO DELLA NEVE!!
Gelaro: si che ciè di strano...AUW! devo aver dormito più dell' dovuto....le cose mi sembrano cosi diverse..chi è il boss attuale e dove si trova ora?
Himeko: m-ma è impossibile...il primo guardiano è..è morto!
Gelaro: morto?...sciocchezze..senza un minimo di fondamento...ragiona mocciosa se fossi morto come potrei trovarmi quì di fronte a te vivo e vegeto?...e ora smettila di farmi perdere tempo e rispondi alle mie domande.
Himeko: questo è vero...."inoltre anche a messo che fosse solo un impostore come farebbe a possedere quella fiamma blu dell' ultimo desiderio...non ciè dubbio che sia il guardiano autentico...tuttavia questo starebbe a significare che Mukuro mi ha mentito."
Gelaro: allora?...uff..i giovani di quest'epoca sono tutti cosi stupidi...vorrà dire che troverò le risposte alle mie domande da solo...ti saluto...
proprio in quel' momento mentre Gelaro si allontanava qualcosa non so come mi convinse delle sue parole quindi senza troppe domande e dubbi mi avvicinai e lo tirai per la cravatta sospirando.
Himeko: va bene...mi fido delle tue parole...vieni ti porto da Tsunayoshi.
Gelaro: come hai detto?
Himeko: se non lo hai ancora capito da solo te lo ripeto...il boss di questa epoca si chiama Tsun..
non mi lasciò nemmeno il tempo di rispondere e si avvicinò subito il suo sorriso freddo mi fece trasalire leggermente.
fu un attimo con la sua apparente e celata forza mi fece ruzzolare a terra mi alzai tenendomi a debita distanza...sembrava arrabbiato...qualsiasi cosa gli avessi detto lo aveva fatto incavolare notevolmente.
Gelaro: il boss della famiglia attuale...è...
improvvisamente Gelaro abbassò lo sguardo e rimase in silenzio tenendo la mano stretta in un pugno.
Himeko: ma se tu sei il primo guardiano...dove sono gli altri e perché Reborn non mi ha detto nulla di te?
Gelaro: ...Hitman...cioè Reborn come lo chiami tu...non poteva sapere di me..perché io sono morto all'età di diciotto anni.
Himeko: COSA?!
.......... . ..............
Gelaro: ti ho detto che sono dato per morto da diciotto anni cosè non ci senti per caso?
Himeko: m-ma non è possibile...tu sei un fantasma....
Gelaro: .... ....dové?
Himeko: ?...dové cosa?
Gelaro cominciò a spazientirsi e abbassò lo sguardo fulminandomi con i gelidi occhi azzurri.
Gelaro: sai bene di cosa parlo...dove si trova l'anello della neve..
Himeko: l'anello! ..."o cavolo deve averlo tenuto Reborn...e adesso cosa faccio.."
Gelaro: lo dirò senza troppi mezzi termini...tu non sei adatta per controllare questo potere quindi dammi l'anello e facciamola finita una volta per tutte....questa ridicola falsa mi sta annoiando.
Himeko: ridicola falsa?...potere...ma di cosa stai parlando io non..ha!..s-sangue...
proprio in quel' momento qualcosa mi ferì sotto l'occhio guardando meglio mi accorsi subito che si trattava di ghiaccio.
una sottile scheggia di ghiaccio che galleggiava per aria hai miei piedi.
rimasi stupefatta non avevo mai visto nulla di simile Gelaro controllava le lastre che galleggiavano servendosi della sua fiamma dell' ultimo desiderio.
Gelaro: ammira questo è il potere della neve...
Himeko: wow!!..m-ma come hai fatto?!
Gelaro: ! argh!...
proprio in quel' istante le lastre di ghiaccio sospese in aria caddero a terra come lo stesso Gelaro. mi precipitai da lui cosi in fretta che non mi accorsi nemmeno dell' luogo in cui ci trovavamo.
era un tempio vicino alla mia scuola e adiacente all' parco di Namimori.
Himeko: hei stai bene...
guardandolo meglio aveva una brutta cera e sembrava potesse scomparire da un momento all' altro cercai di avvicinarmi per aiutarlo ma la sua aura repulsiva era talmente immensa e potente che non potevo nemmeno avvicinarmi per controllare le sue ferite.
Gelaro: è...è questo il mio limite?...cosi sia...
improvvisamente Gelaro divenne invisibile sempre di più finche non scomparve dell' tutto davanti hai miei occhi.
Himeko: m-ma!..."che diamine è successo!!"
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avevo un gran casino in testa e avevo bisogno di riposare cosi mi allontanai inoltrandomi nello spazio dell' tempio...percorsi alcuni passi quando mi trovai un inaspettata sorpresa.
il disciplinare stava schiacciando un pisolino seduto sotto al' albero di ciliegi. il vento gelido mi fece rabbrividire quindi mi avvicinai tenendo stretta nella mano la medaglietta col disegno delle nuvole.
Himeko: ...Hibari...?
si voltò verso di me sbadigliando assonnato e mi osservò.
Hibari: tu?....conosci questo posto....
Himeko: n-no!...cioè sono capitata quì per caso... comunque ho una cosa per t-te...
Hibari: ....per me...
senza il minimo preavviso si alzò di colpo superandomi in altezza. io abbassai ancora di più il capo sorridendogli timidamente dopo di che gli porsi la medaglietta.
lui senza guardarmi l'osservò con attenzione dopo di che socchiuse gli occhi rivolgendosi di nuovo a me.
Hibari: con questa...cosa ci dovrei fare...
Himeko: ...ecco io...
non sapevo cosa rispondergli quindi presi dalla sua mano l'oggettino rettangolare e mi avvicinai anche se il cuore mi batteva all'impazzata sorrisi e gliela misi all' collo.
Himeko: è..è..un porta fortuna...buon natale H-Hibari-San.
Hibari: ...tsk...sono stanco...
senza nemmeno guardarmi si rimise a dormire voltandosi. proprio in quel' momento mi venne in mente un idea dell' tutto folle quindi mi inginocchiai sfiorandogli la spalla.
Himeko: p..posso stare un po con te...
Hibari: .... ....fa come vuoi.....non mi interessa. ...
Himeko: ......."Hibari-san....sapessi quanto mi piaci.."
e cosi cullati dal' leggero vento invernale rimanemmo a guardare il cielo in silenzio improvvisamente cominciò a cadere la neve..candida e bianca cullata da quel' silenzio quasi inreale mi addormentai accanto al' disciplinare. quello per me si rivelò il più bel' regalo di natale.
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