.: Chronicles of Broken Life :.

di Princess Kurenai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. I Due Fuochi [TayuyaShikamaruShiho] ***
Capitolo 2: *** 2. Incuranti del Pericolo [KisameSakura] ***



Capitolo 1
*** 1. I Due Fuochi [TayuyaShikamaruShiho] ***


.: Chronicles of Broken Life :.

1. I Due Fuochi [TayuyaShikamaruShiho]

La strinse in un abbraccio.
Piano, quasi per paura di farle male.
Era così piccola ed esile tra le sue braccia che temeva di poterla ferire: e non poteva permetterselo.
Per una volta, Shikamaru Nara, non avrebbe lasciato che la sua vita scorresse lenta come le nuvole che aveva sempre amato.
No. Non poteva farlo.
Doveva muoversi per lei, per Shiho.
Per lei avrebbe smosso anche le montagne se fosse stato necessario, e per il momento doveva impegnarsi per portarla fuori da quel luogo maledetto.
Già, perché Shiho non era libera: era prigioniera - e non solo, anche lui lo era - della Confraternita degli Assassini.
Erano stati catturati per la loro intelligenza, fuori dal comune in quel tempo sia per un uomo che per - soprattutto - una femmina.
Ma erano cose che quella setta non guardava: c'erano parecchie donne che militavano in quel luogo.
E mentre la giovane veniva impiegata per decifrare e confermare l'autenticità delle mappe di antichi tesori che interessavano parecchio agli Assassini, lui doveva gestire la base 'militare' della Confraternita.
Era suo compito organizzare gli assalti a importanti entità, nemici e obiettivi dei clienti.
Entrambi erano ricattati con la vita dell'altro e quello era uno dei pochi momenti che avevano per stare insieme - li tenevano sempre separati per evitare che fuggissero.
" Ti porterò via di qui.", le sussurrò. " Mi sto organizzando..."
" Mi fido di te, Shikamaru.", le parole di Shiho - imbarazzate, soffiate con le guance rosse e gli occhi nascosti dalle lenti - per lui erano sempre fonte di coraggio.
Lo aiutavano ad andare avanti, a superare la sua naturale apatia e il ribrezzo che provava per sé stesso quando sentiva che i suoi piani erano stati perfetti e che altro sangue era stato versato.
La baciò a stampo, solo uno sfiorarsi di labbra per suggellare quella loro promessa di libertà.
" A presto..."
E a malincuore sciolse quell'abbraccio allontanandosi veloce, per evitare ripensamenti di ogni sorta.
Chiuse la porta e un macigno parve crollare sulle sue spalle.
Ogni volta che percorreva quei corridoi, ogni volta che chiudeva quella porta, ogni volta che si allontanava da Shiho gli sembrava di camminare con un peso addosso e che ora dopo ora, giorno dopo giorno, veniva appesantito da nuovi crimini che portavano il suo nome.
" Mi fido di te, Shikamaru.", sussultò e alzò lo sguardo, incrociando le iridi castane di una giovane assassina che ghignava 'scimmiottando' le parole della donna che il Nara aveva appena lasciato.
Lei era Tayuya: il diavolo.
Rossi capelli, lunghi.
Sorriso sempre canzonatorio e lingua tagliente.
Era la sua carceriera, e l'unica che gli dava l'occasione di vedere Shiho.
" Tayuya...", mormorò mordendosi le labbra.
" Eravate disgustosamente mielosi. Cazzo! Che schifo!", sputò lei.
Shikamaru non rispose, non poteva permettere che l'assassina si arrabbiasse - anche perché il suo carattere era già abbastanza irritabile.
La mano della rossa si abbatté contro la porta, accanto al suo viso.
" Parlo con te, pezzo di merda! Guardami!"
Alzò lo sguardo, incrociando di nuovo gli occhi con quelli di Tayuya.
Odiava sempre di più quella situazione, il doversi abbassare ad ogni angheria.
Forse, qualche hanno prima avrebbe sbuffato e avrebbe accettato tutto, ma con una persona da proteggere non poteva permettersi errori. Anche se diventava sempre più difficile tacere e trattenersi.
Soprattutto in quel momento, mentre Tayuya posava con rabbia le sue labbra sulle sue, come a voler cancellare la promessa dei due giovane.
" Tu sei mio, Shikamaru. Appartieni a me...", lo afferrò per il colletto, con forza e frustrazione. " Non permetterò a nessuna cazzo di puttana di portarti via da me. Mi servi!"
" Lo so.", la voce del Nara era calma, aveva già visto quelle scenate.
Tayuya era una donna in fin dei conti e anche lei voleva accanto a sé qualcuno.
Forse i suoi metodi erano troppo duri, forse Shikamaru ignorava qualcosa del suo passato, ma sta di fatto che si era attaccata a lui e avrebbe combattuto per non perderlo.
Anche lei aveva qualcosa da proteggere.
Non era poi così diversa sa Shikamaru e per questo lui si trovava tra due fuochi.
Diviso tra l'amore e la pietà.
Perché non poteva odiare Tayuya.

.: Note! :.
Ed ecco qui la prima, ovviamente molte cose che qui sono rimaste in sospeso verranno spiegate nei prossimi capitoli che saranno tutti collegati perché, infondo, parliamo sempre dello stesso luogo.


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Capitolo 2
*** 2. Incuranti del Pericolo [KisameSakura] ***


2. Incuranti del Pericolo [KisameSakura]




Una bassa risata scappò spontanea dalle sue labbra, mentre quelle della giovane si posavano maliziose sul suo collo, lambendolo.
" È pericoloso, lo sai Sakura?", domandò ironicamente l'uomo, con un tono di voce basso e roco.
La giovane alzò lo sguardo, i suoi occhi verdi parevano brillare anche in quell'oscurità creata dal loro nascondiglio - un piccolo e stretto vicolo che dava a un'altra stradina secondaria dove, secondo i calcoli di Shikamaru, sarebbe passato il loro obbiettivo - e la loro luce era maliziosa e divertita.
" Non sembra che però ti dispiaccia, Kisame.", rispose tranquilla, strusciandosi con lasciva contro di lui.
Era cresciuta la sua apprendista.
Fino a qualche anno prima era solo una petulante ragazzina che non riusciva a fare niente, neanche a impugnare il suo pugnale, che rideva per tutto e piangeva altrettanto spesso, ma grazie ai suoi insegnamenti e a quelli di Tsunade - una delle migliori assassine in circolazione - era diventata perfetta.
Sapeva valorizzare il suo aspetto - attraente quel che bastava per far avere delle fantasie poco caste in qualunque uomo - ed era abbastanza intelligente e veloce. Aveva un ottimo controllo della sua forza e soprattutto era una buonissima amante - anche in quel campo aveva avuto un bravissimo insegnante.
La prima volta che avevano avuto un rapporto, Kisame non se lo sarebbe mai dimenticato, l'aveva quasi violentata.
Si stavano allenando e Sakura non ne combinava una giusta e lui, per spingerla a dare il meglio, l'aveva minacciata - la paura doveva per forza spingerla a impegnarsi.
Sfortunatamente l'Haruno aveva sbagliato ed era successo quel che era successo: se l'era sbattuta su una panca per gli addominali.
Solo dopo, però, aveva scoperto che quell'ultimo fatale errore era stato fatto apposta.
Aveva dimostrato di essere furba e aveva ottenuto ciò che desiderava da tempo.
Sakura era cresciuta in fretta e altrettanto i fretta aveva sviluppato quello strano affetto morboso per Kisame.
Era una donna e il ragionamento era sempre lo stesso.
Più lui la trattava male, più lei si avvicinava per dimostrare che poteva essere la migliore.
Ed era tutto quello ad averli portati a quella situazione dove, incuranti del pericolo che correvano, consumavano il loro piacere nascosti in quel vicoletto.
Come allieva e maestro erano formidabili, ma come compagni di letto se la intendevano sempre meglio.
Niente poteva fermare quei due assassini, neanche l'uomo d'affari che dovevano uccidere e che di lì a poco avrebbe attraversato il vicolo.
Questo perché a loro il pericolo non faceva paura.
Loro, sul pericolo, ci facevano sesso.



.: Spazio di Miki! :.

Amo questa coppia!
È fantastica XD
Mi ispirano sesso ecco è.é
Spero che vi sia piaciuta! Baci!


.: Recensioni! :.

Numb91 - Grazie e scusa il ritardo!
Uchiha_girl - la tua recensione è un po' contro il regolamento. Evita le scenette. Comunque grazie.
Talpina Pensierosa - Grazie amore!

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