Le cronache di Ooo

di Rock_Chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Human and the Queen ***
Capitolo 2: *** GumGum ***
Capitolo 3: *** Songs - part 1 ***
Capitolo 4: *** Song - part 2 ***
Capitolo 5: *** The cry of the reason ***
Capitolo 6: *** The Nightosphere ***
Capitolo 7: *** the Second Mushroom War ***



Capitolo 1
*** The Human and the Queen ***


PROLOGO

 

THE HUMAN AND THE QUEEN

 

-Finn.

Il ragazzo scosse la testa; si era perso nei suoi pensieri, come faceva spesso in quel periodo. -Che c'è, Jake?-

-Ti ricordi? Hai appuntamento con la Regina Gommarosa tra 15 minuti- disse il vecchio cane.

-Ah, si, hai ragione. Me ne ero dimenticato.- Finn si passò l'unica mano che gli rimaneva sul viso, sfiorando una cicatrice che da qualche anno gli deturpava il viso.

Ormai Finn era un uomo: le spalle larghe erano circondate da una pelliccia di orso, il cappello caratteristico era rovinato e ricucito da mano inesperta in diversi punti, e gli occhi stanchi avevano perso la loro vitalità.

Aveva quarant'anni, ma sembrava più vecchio, a causa delle numerose avventure che aveva affrontato.

Molte donne erano entrate nella sua vita, e altrettante ne erano uscite.

Aveva capito che la sua vita era lì, nella Casa sull'Albero, con suo fratello Jake e la piccola BMO, anche lei invecchiata e con la memoria rovinata.

Finn si alzò pesantemente dalla sedia, prese la spada del defunto Billy e uscì diretto al castello di Dolcelandia.

"Che cosa vorrà Gommarosa?" si chiese preoccupato Finn. Era da tempo che non incontrava la Principessa, cioè, la Regina; erano stati molto impegnati in quegli anni, e si vedevano di rado.

In realtà Finn non vedeva da tempo anche Marceline, la Regina Vampira, che si era trasferita nella Nottesfera dopo che la sua band si era sciolta.

"Un tempo eravamo tutti così uniti…" si disse.

Raggiunto il castello, si fece scortare dalle Guardie Banana nel laboratorio di Gommarosa, e attese sull'uscio.

La donna arrivò poco dopo, aprendo la porta quel tanto che bastava per mostrare uno dei suoi occhi color caramella.

Quando incrociò lo sguardo con quello di Finn, spalancò la porta e gli gettò le braccia al collo. -Finn!- Gridò con voce acuta, che non era cambiata, era forse un po' più roca.

-Ciao, Bonnibella!- Sorrise l'uomo.

La donna lo allontanò da sè per ammirarlo meglio, come una madre che guarda il figlio con i vestiti nuovi.

Gommarosa indossava il suo solito camice da laboratorio, non più immacolato come un tempo; sotto gli occhi c'erano delle pesanti occhiaie, e i capelli di gomma erano consunti e rovinati.

-Quanto sei cambiato…-Sussurrò la Regina con una punta di malinconia.

-Già, anche tu.-Rimasero qualche secondo in silenzio, poi Gommarosa esclamò:-Dai, entra, entra!- esortandolo ad entrare nel laboratorio.

-Si… Perché mi hai chiamato?- domandò perplesso Finn, ricordandosi il motivo per cui era lì.

-Ora lo vedrai-

Entrarono nella penombra del laboratorio, illuminato solo da una piccola finestrella sulla parete opposta, e l'umano intravide una figura.

Gommarosa accese la luce, rivelando che la figura misteriosa era Marceline.

-Finn!- esclamò la ragazza.

Era sempre uguale, giovane in eterno. Indossava una camicia a quadri infilata in una gonna aderente nera con dei fiocchi rossi ai bordi.

-Ciao, Marce!- Questa volta Finn salutò con più entusiasmo: la vampira era da sempre la sua migliore amica, mentre Bonnibella, la ragazza di cui era innamorato da giovane, gli aveva spezzato il cuore troppe volte.

-Bene, ora ci manca solo una persona- disse la Regina.

-E chi sarebbe?- domandò l'uomo.

-Troppi misteri- disse Marceline, e Gommarosa sorrise.

In quel momento, una fiamma saettò  all'interno della stanza attraverso la finestrella.

La fiamma roteò più volte su se stessa, formando una figura, che piano piano diventava sempre più definita: la Principessa Fiamma.

Indossava un'armatura, con un corpetto di cuoio che stringeva in vita una lunga veste arancione che sembrava ardere. Il suo sguardo era duro, e i capelli, che erano fatti di puro e semplice fuoco, volteggiavano con incastonate piccole gemme rosse, segno che era diventata regina anche lei.

-Buongiorno Regina Gommarosa. Marceline.- Indugiò un attimo, prima di posare lo sguardo sull'uomo che aveva tanto amato:-…Finn- disse infine, riprendendo il controllo.

-Bene, ora che siete tutti qui, vi spiegherò il motivo per cui vi ho chiamati.- Gommarosa invitò gli altri a sedersi, mentre lei rimase in piedi accanto a una macchina collegata a tre contenitori alti due volte la donna.

-Vedete, io tra poco non ci sarò più, e neanche voi.- il suo sguardo indugiò su Marceline, che sorrise maliziosa.-Quindi volevo chiedere il permesso a tutti voi di fondere i nostri DNA, per creare tre persone che governeranno sui nostri regni- disse tutto d'un fiato, per paura di essere interrotta.

Marceline sbuffò ma, al contrario di quel che pensavano gli altri, disse:-Ok.

Gommarosa sorrise.

Tutti furono d'accordo; Finn voleva avere un successore che salvaguardasse la Landa di Ooo, e Fiamma voleva insegnare ai suoi figli come governare le sue fiammelle, mentre a Marceline interessava solo avere un'amica con cui chiacchierare nella Nottesfera.

-Gommarosa- disse Finn:-Non avevi provato a fare una cosa del genere con Goliad? Ti ricordi cos'è successo, vero?- domandò indicando la finestra oltre la quale Goliad e suo "figlio" Stormo stavano ancora combattendo.

-Si, Finn,- Rispose la Regina:-ma, mentre Goliad aveva il cervello vuoto, i nostri "bambini" avranno le nostre personalità fuse, e molti dei nostri ricordi- dopo una breve pausa continuò:-Finn, tu sarai l'elemento maschile. Ho pensato a tutto io. Allora, siete pronti?

Dopo qualche secondo tutti dissero:-Si.

-Va bene. Venite qui.

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE

 

Ciao a tutti :) 

Spero che questo prologo vi abbia incuriosito, e mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate ^^ siate crudeli, voglio che siate sinceri per migliorare le mie capacità di scrittura. Se per voi qualcosa non era chiaro, scrivetelo e cercherò di spiegarmi meglio. 

Vado a pubblicare la storia :D (sono emozionataaaa)

 

Becky

 

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Capitolo 2
*** GumGum ***


CAPITOLO 1

 

GUMGUM

 

BUBBLE BLOWER

 

La ragazza di gomma si mordicchiò un dito, che si allungò mentre lo tirava verso la sua bocca.

Allentò la presa coi denti e si ritrovò tra le labbra e la mano quello che poco prima era un dito, ora solo un pezzo di gomma da masticare.

Tirò un po' la mano indietro, e la gomma si strappò poi, con l'aiuto della lingua, si portò la gomma alla bocca, e cominciò a masticare.

Lo faceva spesso.

Per la noia, probabilmente.

Qualche mese prima si era svegliata dentro a un tubo di vetro, pieno quasi fino all'orlo di un liquido simile all'acqua, ed era riuscita a uscire schiacciando un bottone rosso sopra di lei, nella parte interna del coperchio del tubo. Il tubo si era aperto e lei, staccando una serie di tubicini più piccoli attaccati come sanguisughe al suo corpo, si era arrampicata ed era uscita da quello strano liquido.

Accanto alla sua, c'erano altre due capsule, una rotta con il liquido riversato all'esterno, e l'altro vuoto, anche dal liquido, con la parete di vetro sciolta.

Su una scrivania di legno c'era un foglio che diceva:

"Se state leggendo questo foglietto, vuol dire che vi siete finalmente svegliate!

E' da anni che aspettiamo questo momento, e non vediamo l'ora di incontrarvi.

Vi aspettiamo alla Casa sull'Albero, vicino alle Montagne di Ghiaccio.

Non potete sbagliare!

                                     Principessa

                       Gommarosa

FINN

Marceline

                             Principessa FIAMMA                

"

Titubante, si era diretta verso il luogo indicato da una mappa disegnata dietro al foglio, e si era ritrovata nella Casa sull'Albero, dove aveva incontrato altre due ragazze vestite malamente. 

Una aveva la pelle arancione, con i capelli rossi e gialli ritti sulla testa, che ondeggiavano lentamente.

L'altra sembrava una semplice ragazza, tranne per il fatto che aveva due canini appuntiti che le spuntavano ai lati della bocca, e la carnagione tremendamente pallida. Aveva una zazzera di capelli biondi in testa, con le punte nere.

La ragazza stava frugando dentro a un cassetto, buttando per aria tutti gli oggetti che si trovavano al suo interno. Le due sembravano non aver notato la ragazza, finchè ella non disse:-Ciao.

Le due l'avevano guardata per la prima volta.

La ragazza dalla pelle rosea si era messa un lungo camice da laboratorio sporco di fuliggine che aveva trovato uscendo dalla stanza in cui si era svegliata.

Si mise una ciocca di capelli biondi dietro a un orecchio, e solo in quel momento si era accorta che avevano una consistenza bizzarra e appiccicosa.

-Ciao- Aveva risposto la pallida bionda, per poi tornare a frugare nel cassetto.

La ragazza arancione invece era rimasta zitta, avvolta in una pelliccia di orso bruciacchiata, e si era girata stringendo in mano un oggetto rettangolare nero. -Ho trovato questo- Disse, alzando il braccio per mostrare l'oggetto, che era una cassetta.

La bionda si era girata e aveva detto:-Uh. Fico.-, per poi strappare di mano alla ragazza arancione la cassetta e cercare un videoregistratore. Quando ne ebbe trovato uno, di un azzurrino che variava sul verde, aveva infilato la cassetta e aveva esortato le altre due ad avvicinarsi.

Il video era partito, e avevano visto una donna molto simile alla ragazza di gomma parlare. Non si capiva molto di quello che diceva, il videoregistratore era danneggiato e impolverato, ma capirono qualcosa:

"Il mi…bzzz….ome è G…bzzz…rosa. Io e i mi…bzzz… mici, Finn,…bzzz…ssa Fiamma e Marce…bzzz… vi abbiamo create per gover…bzzz…re sui nostri regni qua…bzzz…on ci saremo più. I ….bzzz….i nomi sono: Bubblew, Hunsee e Sophyara. Ci…bzzz….ntreremo al Ca…bzzz…ello di Dolcelan…bzzz…Non vedia…bzzz…ora"

Poi il video si era spento, e la ragazza rosa era scomparsa.

Erano passati due mesi da allora.

La ragazza di gomma, che aveva scoperto di chiamarsi Bubblew, era rimasta a palazzo, perché sentiva, sapeva che era quello il suo posto. Non c'era nessuno lì, solo le rovine di un regno che doveva essere stato splendido, un tempo.

La ragazza sospirò, sul suo trono rosa.

-Che noia.


 

Angolo dell'autrice:

Yo yo yo!
So che il finale è bleah, ma non riesco mai a chiudere un capitolo se non con delle domande retoriche e delle frasi come quella sopra XD
Spero che il capitolo sia piaciuto, e... Adieu ^^
Becky

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Capitolo 3
*** Songs - part 1 ***


CAPITOLO 2

 

SONGS part 1

 

GOOD MORNING :)

 

 

 

"Daddy, why did you eat my fries?

I bought them, and they were mine.

But you ate them; you ate my fries.

And I cried, but you didn't see me cry."

 

La bionda si era svegliata con in mente quella canzone così famigliare, eppure non sua.

Con una tazza di latte fumante in mano, gironzolò per la Casa sull'Albero, canticchiando il motivetto.

 "Daddy,

Do you even love me?

Well I wish you would show it

Because I wouldn't know it.

 

What kind of dad eats his daughter's 

fries?

And doesn't even look her in the eyes?

Daddy, there were tears there.

If you saw them, would you even care?"

 

La ragazza si fermò davanti a un armadio di legno oscuro e, incuriosita, lo aprì.

Fu investita da un forte odore di muffa e latte marcio, e vide che al suo interno c'erano solo delle calosce e due cappotti appesi a un'asta di ferro, ma dietro a uno degli indumenti notò un disegno bizzarro fatto con del gesso bianco.

Spostò a un lato i cappotti, e vide disegnato sulla parete una specie di faccina felice. -Mmm…- mormorò. Poi, un ricordo si fece strada nella sua mente, e la voce di un uomo le rimbombò nella testa, che diceva:"Il male sia con te e con il suo spirito…"

-MALOSO VOBISCUM ET CUM SPIRITUM!- gridò.

All'improvviso uno squarcio si aprì sulla parete dell'armadio, dal quale si riuscivano a intravedere delle fiamme che illuminavano un cupo cielo rosso.

Hunsee, come destandosi da un sogno, fece un balzo indietro, chiuse l'armadio e cadde all'indietro.

 

 

 

"Everyone... Bubblegum... I'm so dumb...

I should have just told you

What I lost... was a piece of your hair!

 

Now it's gone; gone forever,

But I guess, what does it matter

When I just... just had all of you there?

 

Oh, I just had all of you there with me, my friends...

If you're even my friends."

 

-Principessa Bubblew! Principessa Bubblew!-

La ragazzina si risvegliò dolcemente. Si stiracchiò, e face un enorme sbadiglio. -Buongiorno Mentino.- disse, guardando il suo maggiordomo.

Lo aveva creato appena arrivata al castello, dopo aver trovato degli appunti di Rosa nel suo laboratorio, insieme ad altri "dolcibotti", così li aveva chiamati Rosa.

Aveva seguito tutte le istruzioni che erano scritte sui fogli, tranne quelle più macabre, come l'aggiunta degli Occhi di Demone e un osso di scheletro umano.Non ne aveva compreso l'utilità. E inoltre trovava che il suo maggiordomo Mentino andava bene così.

-Mmm… Ho fatto un sogno meraviglioso…- disse la ragazza, sfregandosi gli occhi e scendendo dal letto.

-Sono contento per lei, principessa.-disse Mentino.

-Ero in questo enorme radura, e stavo tornando a casa, quando un ragazzo ha cominciato a cantare per me… Però mi chiamava Gommarosa, non Bubblew.- continuò la ragazza, perplessa.

-Il mondo dei sogni è bizzarro e imprevedibile, Principessa.-disse Mentino.

-Si, hai ragione.- disse l'altra, non ancora convinta.

-E come faceva, questa canzone?- domandò il maggiordomo, capendo che Bubblew voleva continuare i suoi discorsi sognanti.

La ragazza sorrise, e cominciò a cantare.

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Eilà! questo è un capitolo un po' corto, ma ho deciso di suddividerlo in questo modo.
Spero vi sia piaciuto, e aspetto recensioni :3
Becky

 

Daddy, why did you eat my fries - Padre, perchè hai mangiato le mie patatine? (Il padre di Marceline)

What am I to you? - Cosa son per te? (Una band di amici)

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Capitolo 4
*** Song - part 2 ***


CAPITOLO 3

 

SONGS part 2

 

COMUNICATION

 

"What am I to you?

Am I a joke, your knight, or your brother?

What am I to you?

Do you look down on me 'cause I'm younger?

 

Do you think that I don't understand?

I just wanted us together and to play as a band,

Last night was the most fun I've ever had,

Even liked it when the two of you would get mad... at each other.

 

Oh, you a-a-a-a-are my best friends in the world.

You a-a-a-a-are my best friends in the world.

And That's ri-i-i-i-ight, I'm talking about the two of you girls,

 

And you…"

 

La ragazza venne interrotta dal rumore di una porta sbattuta.

-Bubblew!!!-

-Hunsee, che ci fai qui?- domandò la ragazza, preoccupata. Era da quella volta sulla Casa sull'Albero che non si vedevano. Se era venuta fino a lì, Hunsee doveva una ragione veramente importante.

-Devi venire con me!- nella voce della bionda ora si scorgeva una nota di panico. 

-Che è successo?- 

-Non c'è tempo!- Hunsee afferrò il braccio dell'altra, e la trascinò oltre la soglia della porta della camera.

-Aspetta, aspetta!- Le due si fermarono.

-Che c'è?!- urlò la vampira.

-Se centra con il nostro passato, mi sembra giusto dover avvertire anche Sophyara.- le due ragazze rimasero in silenzio, e dopo qualche secondo Hunsee acconsentì:-Ok, ma dobbiamo muoverci. Conosci un modo veloce per comunicare con lei?-

-MENTINO!- la Principessa Bubblew chiamò il maggiordomo, che per tutto il tempo era rimasto seduto sul letto a osservare la scena.

-Sissignora!- scattò sull'attenti.

 

 

“Oh, Flame Princess,

I think you're rad.

I really wanna kiss you,

Right in front of your dad."

 

Qualcuno bussò alla porta di Sophyara, e lei si interruppe bruscamente.

-Principessa…

-COSA VUOI?!- urlò lei mentre apriva, infuriata per l'interruzione. Quella canzone, lei sapeva che era una parte del suo passato. Una parte molto, molto importante.

La fiammella tremò impaurita, e balbettò:-E…Ecco, io…-

I capelli di Sophyara aumentarono pericolosamente di volume, segno che si stava spazientendo:-Sputa il rospo.

-E'…E'… appena arrivato questo- con il braccio tremante, porse alla ragazza un rotolo di pergamena, protetto da un involucro di plastica.

-L'ha portato qui un uccello di nome Sabato Secondo- spiegò.

La Principessa aprì malamente la pergamena e sussurrò:-E' di Bubblew…- notando che la personcina di fuoco era ancora nella stanza, Sophyara urlò:-Che stai aspettando?! VATTENE!!!-, e con una fiammata, spazzò via l'omino, e l'armatura che indossava cadde sul pavimento di pietra.

Con gli occhi sgranati, Sophyara indietreggiò cadendo a terra e sussurrò, terrorizzata:-Che cosa ho fatto…- poi, stringendo i pugni e guardando il soffitto urlò:-CHE MI STA SUCCEDENDO?!-

Respirò forte, e riuscì a riprendere il controllo:-Devo andare da Bubblew. Si, lei mi spiegherà tutto. Si… si…-e, rassicurandosi con quelle parole, si tramutò in fiamma e, uscendo dalla finestra, si diresse verso Dolcelandia.

 

 

-Non c'è più tempo.

-Dobbiamo aspettarla.

-Non c'è più tempo!!!- in quel momento Sophyara entrò dalla finestra della camera da letto di Bubblew.

-Oh, Glob! Ragazze, ho bisogno di parlarvi. E' urgente!- disse la ragazza di fuoco, con la voce spezzata.

-Prima tocca a me! Dobbiamo andare nella Casa sull'albero!- la interruppe Hunsee.

-Mi dispiace, Sophyara, ma è arrivata prima lei.- disse Bubblew.

-Ma… io…- la ragazza di fuoco vide la disperazione sul volto della vampira, la stessa disperazione che era dipinta sul suo stesso volto in quel momento:-E va bene.- cedette alla fine.

-Oh, grazie!-sorrise Hunsee:-Prometto che appena avremo risolto il mio problema toccherà a te, ok?

L'altra non poté far altro che annuire.

-Dai, ora andiamo! Vi spiegherò tutto mentre ci dirigiamo là.- continuò Hunsee.

E Sophyara, ancora non del tutto convinta, le seguì.

Anche se sapeva che non sarebbe durato a lungo. Sapeva, che la sua rabbia si sarebbe mostrata. E sapeva che, nel momento in cui si sarebbe arrabbiata davvero, oh… non si sarebbe più fermata.

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Oh oh oh!

Finale figo, eh?

Questo capitolo mi è venuto giù che è una meraviglia, l'ispirazione è arrivata, e...ho scritto ben due capitoli in un'ora!

Non posso crederci.

Spero vi sia piaciuto questo capitolo, anche perché, anche se ci ho messo poco tempo, l'ho scritto comunque con impegno.

 

Canzone 1: What am I to you? - Cosa son per te? (una band di amici)

Canzone 2: Incendium (Incendium)

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Capitolo 5
*** The cry of the reason ***


CAPITOLO 4

 

THE CRY OF THE REASON

 

La regina, torcendosi le mani, stava camminando avanti e indietro per tutto il Sotterraneo Segreto, dove teneva al sicuro le tre capsule contenenti le eredi.

Sì, erano femmine.

Nessuno avrebbe potuto immaginarlo, dato che l'esperimento era fatto in modo da simulare la gravidanza di una donna, e quindi non si poteva sapere come sarebbero venuti i loro successori.

Appresa la notizia, sul viso di Finn era comparsa un'ombra di delusione. Le dispiaceva tanto di averlo deluso. Lo aveva deluso così tante volte… Ma non era quello il problema. Il problema era la succeditrice della Regina Fiamma, Sophyara.

Fondendo il loro amore violento, i loro elementi opposti, Finn e Fiamma avevano creato… un mostro. Un mostro capace di distruggere tutti i Regni, che si erano tanto impegnati a costruire.

Gommarosa aveva cercato di rimandare le sue preoccupazioni, ma non riusciva più ad andare oltre.

Stava impazzendo.

Aveva paura che suoi amici venissero feriti a causa di un suo fallimento.

Strinse gli occhi, graffiandosi le mani, per convincersi che quello che stava per fare fosse giusto, anche se non ne era del tutto convinta. Poi, aprendo gli occhi, con un po' di sicurezza negli occhi, parlò:-Maggiormenta.

Maggiormenta, in piedi vicino alla porta blindata, era l'unico, oltre a Finn, Marceline e a Fiamma, a sapere dell'esistenza di quel sotterraneo.

-Si, mia signora?- rispose la voce del maggiordomo.

-Procedi.

-Subito.-Il dolcibotto avanzò, fino a fermarsi davanti alla capsula, dove un piccolo feto infuocato galleggiava dolcemente nel liquido.

-Siete sicura, Principessa? Il Prezzo è molto alto.- disse il maggiordomo.

-Si, lo so. Ma non importa.-la Regina sospirò:-Devo salvaguardare Ooo, e con Sophyara questo mi sarà impossibile.-

-Va bene.

Maggiormenta avanzò ancora, si voltò verso la capsula e, alzando le braccia al cielo, cominciò a recitare una formula, mentre i suoi Occhi di Demone si ingigantivano e diventavano neri come la pece. 

-IL SIGILLO IO INVOCO, CHE SEPARERA' LE TESTE DEL CORVO, IL BIANCO E IL NERO NON SI FONDERANNO, E LA LUCE DURERA' IN ETERNO. IL SIGILLO IO INVOCO…- una fitta nube nera stava comparendo da sotto i piedi del maggiordomo.-…IL BIANCO E IL NERO NON SI FONDERANNO, MA LA MORTE COMPARIRA', E TUTTI TRAVOLGERA'-

A quel punto la Regina chiuse gli occhi e si passò una mano sul viso. Era la parte del Sigillo più terribile di tutti, e mentre la voce di Maggiormenta continuava il suo mantra, insieme a lui finì, a fior di labbra:-…MA LA MORTE COMPARIRA', E LE ALTRE SORELLE DOVRANNO UCCIDERE IL CORVO NERO, MA ANCHE QUELLO BIANCO SCOMPARIRA'…-Gommarosa strinse ancora di più gli occhi:-E IL REGNO CON DUE REGINE FELICE SARA'.-

 

 

"Mi dispiace…Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace…"

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Ecco la povera Sgomma che fa' una brutta cosa ^-^

Per la formula del Sigillo mi è venuto solo questo in mente, quindi scusate se non vi ha soddisfatto.

Adieu,

Becky

PS: Per la cosa delle teste del corvo ho preso ispirazione dal manga "Il coniglio nero", l'espressione è riferita a Gekko e a Hinata Kurenai :3

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Capitolo 6
*** The Nightosphere ***


CAPITOLO 5

 

THE NIGHTOSPHERE

 

FIRE

 

Sembrava di essere all'inferno.

Solo molto, molto più terrificante.

Una volta arrivate alla Casa sull'Albero, Hunsee aveva trascinato Sophyara e Bubblew fino a un armadio che emanava un forte puzzo di latte marcio e muffa.

Lei l'aveva aperto e l'odore le aveva investite, ma Hunsee non si era fermata: aveva buttato una bottiglia di latte di insetto su una faccina disegnata sul fondo dell'armadio, e aveva detto parole incomprensibili.

Come la prima volta, si era aperto uno squarcio sulla parete, ma quella volta la vampira non si era tirata indietro. Aveva preso con aria sicura le mani delle sue compagne e, con loro, si era lanciata tra le fiamme.

 

Buio.

-Hunsee, dove siamo..?

-AHI! Bubblew, quello era il mio piede!

-Scusa, non ci vedo niente… Sophyara, puoi illuminare?

Fuoco.

Erano in una grotta, sotto un enorme promontorio. Bubblew era accanto a Hunsee, mentre Sophyara era finita dall'altra parte.

-Mmh… che male…- gemette quest'ultima.

-Dove siamo?- ripetè Bubblew.

Hunsee si alzò lentamente, passandosi una mano tra i capelli biondi, sporchi di fuliggine.-Qualcosa mi dice che siamo a casa mia.-sorrise.

-A casa tua?- domandò incredula la ragazza di gomma.

-Si…-

Si sentì uno scalpiccìo, e Bubblew disse, tremando:-Chi c'è?

Sophyara ravvivò la fiamma che ardeva sulla sua testa, e Hunsee si alzò soffiando tra i canini.

Dall'ombra della caverna spuntò una figura bassa e rotonda.

-Mentino!-gridò Bubblew, sollevata, ma al tempo stesso sorpresa.-Che ci fai qui?-

-Voglio che mi completiate, Principessa.-rispose cupo il maggiordomo.

-Ma di che sta' parlando, 'sta caramella?- domandò Hunsee.

-Non ne ho idea… Ah! Forse intendi…-

-Si.-la interruppe il maggiordomo:-Voglio gli occhi di demone e l'osso umano. Solo così potrò aiutarvi.

Sophyara si avvicinò alle ragazze, mentre Bubblew parlava:-In che senso potrai aiutarci? A che ti servono gli Occhi di Demone?

Mentino non l'ascoltava:-Per quelli siamo nel posto giusto.-sorrise cupamente:-Qui è pieno di demoni.

-Cosa?- Hunsee non poté dire altro, perché una folata di vento travolse i quattro, facendo tremare la fiamma di Sophyara.

Una voce rimbombò nella caverna, facendoli rabbrividire tutti:-BENVENUTI NELLA NOTTESFERA. QUESTO E' IL NOSTRO NUOVO SPORTELLO ACCOGLIENZA. SE AVETE SBAGLIATO INGRESSO, CI DISPIACE, VI SARA' IMPOSSIBILE USCIRE.- Le ragazze si guardarono spaventate.

-SE SIETE IN VISITA A QUALCHE PARENTE O AMICO DEMONE, PREGO, USCITE DALLA CAVERNA, A DESTRA. SE SIETE QUI PER INCONTRARE IL SOMMO RE DEI DEMONI E DEI VAMPIRI HUNSON ABADEER, CAPO SUPREMO DI TUTTA LA NOTTESFERA, USCITE E SEGUITE IL PERCORSO FINO ALLA TORRE. PER QUALSIASI ALTRA INFORMAZIONE, SIAMO SPIACENTI, MA NON POSSIAMO AIUTARVI. BUONAGIORNATA, E BUONA PERMANENZA NELLA NOTTESFERA-

Prima della fine della frase, Hunsee era corsa verso l'uscita con passo deciso, e spronava gli altri a imitarla:-Hunson Abadeer! Questo nome mi dice qualcosa. Muoviamoci! Sono sicura che potrà aiutarci.-

Gli altri tre la seguirono, Sophyara e Bubblew un po' intimorite.

Uscirono e…

Sembrava di essere all'inferno.

Solo molto, molto più terrificante.

Il cielo era tinto di un cupo rosso sangue, e un fiume pieno di palline rosse divideva in due la terra arida e povera, sulla quale camminavano esseri magri, dalla pelle rossiccia.

-C-che cosa sono?- domandò Bubblew.

-Demoni…- sussurrò Hunsee, con gli occhi socchiusi e il mento in avanti, come per assaporare l'aria secca.

-Mentino!- esclamò allora la ragazza rosa:-Tu… vuoi i loro occhi, giusto?

-Esatto, Principessa.

-Bene, allora…-La Principessa parve pensare un attimo, poi disse:-Chiederemo a questo Hunson, padrone di queste terre!

Tutti furono d'accordo con lei, allora fermarono uno dei demonietti che passeggiava lì intorno, con la pelle bordeaux, delle orecchie piuttosto lunghe e degli occhietti neri a mandorla.

-Salve, ehm…-disse Hunsee:-Potrebbe indicarci la strada per la Torre di Hunson Abadeer?-

Il demone sorrise, scoprendo denti aguzzi, e indicò  con un lungo dito il fiume rosso. Dopodichè si incamminò, senza parlare.

-Ehm…Grazie!-gli urlò dietro la vampira, dubbiosa.

Si diressero verso il fiume, per scoprire che in realtà, al suo interno c'erano un sacco di teste di demoni, che procedevano lentamente verso est.

Sophyara avanzò e picchiò su una delle teste con il tacchetto della sua scarpa, e quando il demone si girò, Bubblew affiancò l'altra:-Mi scusi, signore, per la Torre di Hunson Abadeer, da che parte…-

-In fila!-la interruppe con voce roca l'altro.

-Scusi..?

-In fila!-ripetè quello.

-Quale fila?- intervenne Hunsee.

-Questa fila.-rispose il demone:-In fondo alla fila.-Indicò col dito tozzo un punto indefinito molto a ovest, e i quattro seguirono con lo sguardo l'orizzonte, dove altre teste sparivano nella sagoma del fiume.

Hunsee e Bubblew rimasero a bocca aperta (Sophyara era intenta a osservare i demoni che le correvano accanto).

-Sta scherzando, vero?- sussurrò Hunsee, ma il demone sembrava molto serio.

-Da quant'è che è qui, signore?- intervenne allora Sophyara, rivolta verso un altro demone con l'aria preoccupata.

Gli occhi di quello si riempirono di lacrime:-Chissà?-gridò:-Giorni, settimane, forse anni!

-Non possiamo aspettare così tanto…-disse Hunsee che, a quelle parole, salì sulle teste e cominciò a barcollare verso est.

-Ma che stai facendo?- esclamò Bubblew, seguendola.

I demoni videro che la vampira stava avanzando, e urlarono all'unisono:-IN FILA! STANNO SUPERANDO LA FILA!-

Le teste cominciarono ad agitarsi, e Bubblew cadde nel fiume, urlando.

-BUBBLEW!- gridò Hunsee.

Allora, Sophyara si avvicinò al fiume e, con gli occhi illuminati dalle fiamme che emanavano i suoi capelli, alzò le mani e le agitò, scagliando un'enorme fiammata addosso alle teste.

I demoni, con i corpi in fiamme, uscirono svelti dal fiume, rotolandosi sulla sabbia grigia e urlando di dolore.

Bubblew, dolorante, si alzò e uscì dalla pozza d'acqua che scorreva nel solco lasciato dal fiume, e disse:-Andiamo.

Cominciarono a correre seguendo l'argine del fiume, e quando un demone provava a fermarle, Sophyara lanciava fiammate micidiale.

-Wow!-esclamò Hunsee, meravigliata:-Quando hai imparato a fare queste cose?-

La ragazza di fuoco arrossì e disse:-Non saprei… E' come se stessi ricordando tutto.-

Arrivarono davanti a una porta enorme, e Mentino, da sopra la spalla di Bubblew, disse:-E' qui.

Sophyara bruciò la porta ed entrarono.

Un'altra interminabile fila di demoni si stagliava davanti a loro, ma non dovettero preoccuparsi: un'enorme nube ricoprì tutta la fila e, con una pioggia acida, uccise tutti i demoni.

La nuvola tornò indietro, verso una gigantesca torre, e i quattro la seguirono.

Quella entrò dalla finestra, e Hunsee disse:-Fate fare a me.

Prese la mano di Sophyara, leggermente calda, e quella di Bubblew, che a sua volta teneva la mano al suo maggiordomo, e chiuse gli occhi. Si concentrò per qualche secondo, poi, con grande fatica, riuscì a sollevarsiqualche centimetro da terra. Tirò ancora un po', e si alzò in volo. Sorrise.

-Hunsee, stai volando!- esclamò stupefatta Bubblew.

-Già.

Con grande fatica, riuscì a trasportare tutti quanti su per la torre, e a farli entrare dalla finestra.

-C-che posto è, questo?-balbettò Sophyara.

Nonostante la luce che emetteva, quel luogo era troppo buio per vedere qualcosa.

-Benvenuti nel mio castello…-disse una voce strascicata.

 

Continua…

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

 

Ciau ^^

Finalmente ho finito il capitolo :D

Spero vi sia piaciuto, e non vedo l'ora di scrivere e pubblicare il prossimo capitolo :)

ciaooo

Rock (nuovo nick ^^)

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Capitolo 7
*** the Second Mushroom War ***


CAPITOLO 6

 

THE SECOND MUSHROOM WAR

 

La porta del laboratorio si aprì di scatto.

-Che cosa hai fatto?!- urlò Finn.

La Regina fece cadere la boccetta, piena di un liquido verde, che aveva in mano, a terra.

-Cosa..?

-Lo sai benissimo! Perché hai creato quel sigillo su Sophyara?!

-Ah…-sospirò Gommarosa.-L'hai scoperto.

Finn la guardò infuriato.

-Lo sai anche tu che Fiamma è un pericolo per l'intera Ooo. Non potevo permettere che sua figlia distruggesse tutto.- disse fredda.

-Sei stata tu a chiamare Fiamma per creare i nostri eredi! Non capisco perché non ci hai pensato prima!

-Perchè volevo che sua figlia fosse sotto il mio controllo!- sbottò Gommarosa.-Se Sophyara fosse nata nel suo Regno, imparando dalla Regina, Ooo sarebbe finita devastata! Questo era l'unico modo.

-Io.. Io pensavo… che avessi capito che Fiamma non è malvagia. Te l'ha dimostrato un sacco di volte! E questa non era una ragione valida per sigillare i suoi poteri!

Un terrificante boato lo interruppe, facendo tremare tutta la terra.

Gommarosa si aggrappò al tavolo, sussurrando:-Ma che cosa..?

Sùbito un altro boato, più forte del precedente, seguì il primo.

Finn si affacciò alla finestrella.

Il cielo era tinto di verde, e in lontananza si intravedeva una fitta nebbia che copriva ogni cosa.

Gommarosa raggiunse Finn e guardò lo spaventoso paesaggio che si presentava davanti a loro.

In quel momento, un altro roboante boato antecedette un tuono, e alcune voragini si aprirono nel terreno, sprigionando un liquido verde che si espandeva nei dintorni.

-Dolcelandia…-mormorò la Regina, con le lacrime agli occhi.-AAAHHH!-urlò, poi: alcuni dolcibotti si erano avvicinati alle sostanze verdi, e ora si stavano sciogliendo, tra le urla degli altri.

-Che sta succedendo, Gommarosa?!- urlò Finn, prendendola per le spalle.

Lei si portò le mani agli occhi, scuotendo la testa, come se si trattasse di un brutto incubo da scacciare via.

-Io… Io…- singhiozzò-Io mi ricordo…Glob, è stato così terribile, così terribile…Sta… Sta accadendo di nuovo!- i suoi occhi erano vacui, e la bocca era aperta in una smorfia di terrore.

-Cosa? Cosa è successo?-domandò Finn preoccupato.

-La… La Guerra dei Funghi…

 

 

 

Marceline stava passeggiando tranquillamente per i boschi, fischiettando un motivetto.

Annusò l'aria, convinta di aver sentito un odore familiare pizzicarle il naso.

Si guardò intorno.

Mmh… Si alzò in volo con un balzo, fino a raggiungere la chioma di un albero.

-Oh Glob…- la vampira sgranò gli occhi, guardando in lontananza: Dolcelandia era distrutta, coperta da un liquido verde, straordinariamente familiare. Poi ricordò: gli orrori, la paura, la morte che portava una guerra come quella di 1000 anni prima… 

-SIMON!-Gridò al cielo verde la ragazza, per poi dirigersi verso le montagne di Ghiaccio, sede della dimora del suo migliore amico.

Il suo compagno di avventure.

Simon Petrikov.

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

scusate se il capitolo è cosi corto, ma ho avuto molti impegni, e sono riuscita a scrivere solo questo.

Cercherò di pubblicare il prossimo capitolo molto presto.

Rock

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