We Are Strong

di Mika_is_my_drug
(/viewuser.php?uid=771128)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** VIII ***
Capitolo 9: *** IX ***



Capitolo 1
*** I ***


-"Matteo, Matteo, svegliati, siamo arrivati." fui svegliato dalla calda e dolce voce di mio padre, aprii gli occhi e mi alzai di scatto, "Dove?!", chiesi, "Come dove(?) a Londra, non ti ricordi?", mi disse mentre tirava giù le valigie, "Ah già". Presi di corsa la mia valigia e scesi dall'aereo, mi infilai le cuffiette nelle orecchie e alzai il volume al massimo...Ero talmente stanco, avevo gli occhi che mi si chiudevano da soli, vedevo tutto sfuocato, non riconoscevo nemmeno i volti delle persone che mi circondavano, vedevo solo la sagoma di mio padre, mano nella mano con mio fratello minore che mi camminavano davanti e cercavo di non perderli di vista socchiudendo gli occhi, vidi che accelerarono, così allungai il passò anch'io per raggiungerli, camminavo ormai talmente in fretta che non prestavo attenzione a nulla, se non a raggiungere mio padre e mio fratello.

"Matteo, ma fai attenzione a dove cammini, chiedi scusa al ragazzo", non posso crederci, che figuraccia! Data la mia scarsa
attenzione mi ero scontrato con un ragazzo, facendogli cadere tutti i fogli che portava in mano...
 "Oh si, scusami tanto, ero distratto" cercai di scusarmi nel modo più gentile che mi veniva in mente mentre lo aiutavo a raccogliere,
il ragazzo alzò gli occhi e mi guardò imbarazzato..."Oh Sorry...io, cioè tu, scusami", alzai la testa per guardarlo e 
il mio sguardo venne rapito da due grandi occhioni, purtroppo non feci in tempo ad accorgermi di che colore erano,
 ha dei capelli tutti ricci, color cioccolato, mi accorsi in fretta di quanto era dolce il suo viso... Riabbassai velocemente lo sguardo e raccolsi gli ultimi due fogli rimasti a terra, il ragazzo si alzò prima di me e allungando una mano mi aiutò ad alzarmi, cavolo, quant'è alto, penso sia più o meno 1.90, ero talmente imbarazzato, mi alzai e chiesi nuovamente scusa, lui mi guardò in modo talmente dolce che anche un iceberg si sarebbe sciolto, sul suo viso spuntò un sorriso che lasciava intravedere due incisivi da castoro e due dolcissime fossette sulle guance, "Sono io che devo scusarmi con you" mi disse, sempre mantenendo quel suo dolce sorriso...Penso di essere diventato tutto rosso, il cuore mi batteva fortissimo, non riuscivo a parlare, cazzo Matteo dì qualcosa, non fare quest'espressione da ebete, "Oh no.." Dissi quasi sussurrando, "Matteo dai veloce andiamo" la voce di mio padre mi riportò alla realtà, "Si eccomi" risposi, "Bye, Matteo" il ricciolino abbozzò un sorriso e fece velocemente un cenno con la mano per salutarmi e io ricambiai. Ricomciai a camminare più veloce di prima, arrivammo fuori dall'aeroporto dove un taxi ci aspettava, salii velocemente in macchina...

Durante tutto il tragitto verso l'albergo non riuscii a smettere di pensare a quel ragazzo, talmente dolce, che nemmeno i panda... Ma cosa ho nel cervello, com'è possibile che non riesco più a dimenticarmi di lui, ho quella scena impressa nella mente, non penso ad altro. Dopo circa un ora e mezza, il nostro viaggio terminò, finalmente! Il tassista prese le valigie dal portabagagli e le portò davanti 
all'albergo, "Arrivederci." disse e mio padre ricambiò il saluto. In un batter d'occhio mi ritrovai in stanza, direi molto accogliente, e abbastanza lussuosa, infondo l'albergo era un 4 stelle, non poteva che essere altrimenti. Mi sdraiai sul letto, ero talmente stanco che non riuscivo a fare un altro passo, presi il mio cellulare e le cuffiette, play, e tutto il resto svanì... Sarò strano io ma ancora non mi sono dimenticato di quel ragazzo incontrato in aeroporto, il mio cervello è quasi in conflitto, una parte mi suggerisce di dimenticare lui e tutto quello che è successo, l'altra dice il contrario. Decisi di provare a non pensarci più.
Presi il telefono e accesi Facebook, scorrevo la Home velocemente, quando ad un tratto una foto attirò la mia attenzione, restai circa 10 secondi a fissarla, merda, quel ragazzo, il suo sorriso, il suo sguardo... Era il ragazzo incontrato in aeroporto! Non posso crederci, perchè è sulla mia home di facebook? Apro il link e comincio a leggere... Si chiama Michael Holbrook Penniman Junior, Mika è il suo nome d'arte, è nato il 18 Agosto 1983 ed è un cant'autore... Com'è possibile, è famoso! Perchè non l'avevo mai visto prima, perchè non mi sono accorto di nulla? Cazzo, quanto sono deficente! mi dò uno schiaffo sulla fronte. 
Cercai di non dare molta attenzione a tutto ciò, ma veramente non riuscivo, dovevo capire, digitai su google "Mika"...trovai foto di ogni genere, allora è tanto famoso, ma io dove cazzo vivo, su marte? non l'ho mai visto ne sentito! Il telefono si stava scaricando, mi alzai di scatto e frugai nella mia valigia in cerca del caricabatterie, non c'è, dov'è? mi stavo incazzando, odio quando non trovo subito quello che mi serve...
mi guardai intorno e notai sul tavolo dei fili neri, eccolo, mi diressi verso il tavolo, presi il caricabatterie e notai dei fogli vicino
ad esso... Non ho idea di cosa siano, li presi e iniziai a leggere, ma, ma questi sono di "MIKA" sopra c'è scritto il suo nome completo, la sua data di nascita, la sua altezza, tipo una specie di carta d'identità, guardai il secondo foglio e notai un numero di telefono, è il suo numero di telefono! Non esitai nemmeno un secondo presi velocemente il mio iphone 4 e digitai quel numero.. Squilla! "Pronto" rispose una voce dolce, "Emh parlo con Mika" "Yes, chi è?" "Sono Matteo, il ragazzo che ti ha fatto cadere tutto in aeroporto, ricordi?" "Ah yes, Hi Matteo!" "Ho raccolto per sbaglio due dei tuoi fogli, sopra c'era il numero e ho deciso di chiamarti per fartelo sapere..." "Oh Thank you Matteo, yes, quei fogli mi servono!" "Oddio scusami tanto allora, ero distrattissimo, come posso farteli avere?" "Emh, then I, dovrei tornare a London, Tomorrow!" "Perfetto, allora ci vediamo da qualche parte domani, così te li restituisco?" "Yep, thanks Matteo" "Prego, Mika! Il mio numero ce l'hai, chiamami quando sei qui a Londra" "Grazie mile" "Grazie a te e ancora scusa, a domani".
Bè non è stata una telefonata da oscar, ma la sua voce, bè la sua voce è fottutamente perfetta. So che è strano ma non vedo l'ora di rincontrarlo!



#Spaziodell'autore
E' il primo capitolo della mia prima fanfiction, non ho idea
di come possa essere venuto, ci ho lavorato tipo tutto il giorno
spero ne sia valsa la pena. Spero vi piaccia, fatemi sapere
se questa storia ha un futuro. B
Baci :* 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II ***



*Driin* *Driin*

La mia sveglia cominciò a suonare all'impazzata, la presi e la scaraventai a terra, mi girai nel letto, presi il cellulare per guardare l'ora,  5 chiamate perse da Mika...Oh cazzo, sono le 12.00, mi avrà dato per disperso, un altra figura di merda, la gente dovrebbe chiamarmi Signor. Figura di merda, le faccio in continuazione e per di piùcon le persone con cui non vorrei mai farne nemmeno mezza... Mi alzai dal letto e provai a chiamare Mika, squillava, ma non rispondeva nessuno, stavo per attaccare quandoMika rispose: "Hi Matteo!" "Emh Ciao Mika, scusami se non ti ho risposto, ieri sono andato a letto tardi e stamattina ho continuato a dormire..." "Stai tranquilo, sono io che ho chiamato troppo presto" era talmente gentile "Sono un dormiglione, scusa" "Matteo smetila di chiedermi scusa per qualsiassi cosa!" 
mi riproverò "Sei fin troppo gentile, sono due giorni che ci "conosciamo" e non faccio altro che procurati danni!" gli risposi io, "Ma dai smetila.. I dovrei esere a 
London per la una"..." "Va benissimo, dove ci incontriamo?" "Mmh davanti al Garfunkel's Restaurant?" "ah va bene, Dovrò prendere il navigatore, spero di non perdermi" dissi con tono scherzoso "Se ti perdi tell me!" mi rispose mentre ridacchiava "Allora ci vediamo dopo" "Yep, bye Matteo" "Bye" Era quasi ora di uscire, andai in bagno e mi sistemai come meglio potevo il folto ciuffo biondo che ho sulla testa, presi la mia maglietta preferita e un paio di pantaloni neri e uscii. 

***

Era l'una in punto, ero riuscito miracolosamente a trovare il bar senza perdermi e ad arrivare puntuale, infondo non volevo fare altre figure di merda, sopratutto
con Mika. Passarono 5 minuti e Mika ancora non si vedeva, presi il telefono per telefonargli, ma notai una sagoma avvicinarsi, capii subito che era lui, chi altro poteva essere con quei riccioli così perfetti e quell'altezza esagerata, che a me faceva impazzire?! 
Ci salutammo con due baci sulle guance e gli diedi subito i due fogli. "Grazie mile, Che ne dici di pranzare togheter?" mi propose "mmh va bene" risposi porgendogli un sorriso amichevole. 
Entrammo nel ristorante, prendemmo posto e un cameriere ci si avvicinò: "Volete ordinare?" Ci chiese con gentilezza "Si, grazie" rispose Mika, "what do you get? Matteo?" mi chiese guardandomi con quel suo sguardo così profondo "mmh il piatto del giorno, tu Mika?" "I, cioè io, anche!" "Bene, Arrivano subito" disse il 
cameriere...
Eravamo li, seduti, uno difronte all'altro, lo fissavo, non riuscivo a staccare i miei occhi dal suo viso, sembravo un maniaco, lui si guardava intorno, ogni tanto mi 
guardava e sorrideva leggermente, era chiaramente in imbarazzo, ma forse lo ero più io anche se non lo davo a vedere, Matteo smettila di guardarlo così, sembri un coglione, basta, lo spaventi, staccai un secondo il mio sguardo da quel suo viso perfetto e guardai altrove, dopo poco ripresi a guardarlo, avevo voglia di conoscerlo meglio, così presi coraggio: "Mika posso farti una domanda?" chiesi "Ma certo" mi rispose sempre con quel suo tono di voce così gentile, la sua voce mi piaceva così tanto "Dove sei nato?" avevo intuito dal suo modo di parlare italiano che non era affato italiano. "Sono nato in Libano" "Ah e come mai parli italiano così bene?" "But parlo malissimo italiano, anzi scusa se a volte non si capisce quello che dicco" accennò una leggera risata "Mah siceramente parli benissimo!" gli feci notare, mi sorrise... Tornò il cameriere con le nostre ordinazione, cominciammo a mangiare "Posso farti un altra domanda?" chiesi di nuovo "Certo" rispose facendo una leggera risata "Raccontami un pò di te, se sono troppo invadente non rispondermi, tranquillo"
Sorrise "Alora sono nato in Libano, ma questo già te l'ho detto, sono un pò libanese, un pò francese, un pò americano, un pò inglese e ora anche un pò italiano..."
"Ah qualcos'altro?!" gli dissi scherzando, mi sorrise di nuovo "Hai ragione, sono trope cose"...

Finimmo di mangiare, pagò lui anche per me nonostante io le avessi detto ripetutamente che volevo pagare io, e uscimmo dal ristorante. Non volevo lasciarlo andare via
adoravo passare del tempo con lui, è così dannatamente bello, gentile, dolce, quest'uomo ha solo pregi! Gli proposi di andare a fare una passeggiata ma lui rifiutò,
mi disse che aveva da fare, mi disse che sarebbe rimasto a Londra tutto il mese e che sicuramente ci saremmo rivisti, che bella notizia, solo al pensiero che
ci rivedremo mi sento talmente felice, ci salutammo e tornai in albergo.
Non smettevo di pensare a Mika, perchè?! ancora non l'avevo capito, avevo bisogno di parlarne con qualcuno, con mio padre? assolutamente no, non ho ancora trovato il coraggio di fargli sapere della mia omosessualità, a causa di questa mia "Stranezza" non ho molti amici, sono molto timido, non parlo quasi mai con nessuno,
l'unico amico che ho si chiama Federico, lo conosco da quando sono nato, forse è per questo che con lui ho rapporto bellissimo, è il mio migliore amico.
Presi il telefono, gli telefonai e raccontai tutto ciò che era successo, mi diede una notizia bellissima, la settimana dopo sarebbe venuto anche lui a londra e sarebbe
rimasto tutto il mese, come me... e come Mika.

***

Ero sul letto, guardavo la televisione, ma non prestavo molta attenzione al programma che stavano trasmettendo, pensavo, ormai sono 3 giorni che non vedo nè sento Mika, mi manca così tanto, chissà cosa pensa lui di me, chissà se qualche volta pensa a me, chissà! Ad un tratto
il telefono squillò, mi alzai di scatto, era un messaggio, di Mika, ero così felice, mi invitava ad uscire la sera stessa. Un grande sorriso si fece spazio sul mio volto, era ufficiale, quell'uomo mi faceva stare bene.


#Spaziodell'autore
Ecco il secondo capitolo, 
fa un pò schifo, mah nulla,
fatemi sapere se vi piace.
Love ù bye 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III ***


Avevamo l'appuntamento alle 20.00, sempre davanti al ristorante della volta scorsa, inizia a prepararmi alle 18.00, ci misi mezz'ora a scegliere i vestiti, un ora a 
pettinarmi, alle sette e mezza ero pronto, volevo essere puntuale anche questa volta così sono uscito appena pronto, la strada la sapevo e alle 19.59 ero già li davanti
che lo aspettavo, ansioso... Ero in piedi quando ad un certo punto sentii una mano sulla spalla, mi spaventai e feci quasi un urlo, mi girai, era Mika: "Ehi, sorry
non volevo spaventarti, sorry..." Era mortificato, poverino "Ehi tranquillo, sono io che mi spavento troppo facilmente" gli feci un sorriso che lui ricambiò, 
"Dove andiamo?" Chiesi "Non posso dirtelo, è una surpraise, fidati" "Va bene, mi fido di te"... Salimmo su un taxi che si fermò davanti ad un locale, non c'era 
nemmeno un insegna, non avevo idea di dove ci trovavamo, "Dove siamo?" chiesi quasi spaventato "Ora vedi" mi rispose mika sorridendo, entrammo e vidi una sala con dei tavoli sulla destra, la musica era altissima, al centro della sala alcune persone ballavano come dei matti e infondo c'era un bancone dove presumo preparavano dei drink. Era una specie di discoteca, "Alora do you like it?" mi chiese mika "Oh yes, i love it" gli risposi alzando un sopracciglio e un angolo della bocca. 

Ci avvicinammo al bancone e ordinai lo stesso drink di Mika, di cui non capii nemmeno il nome tanto la musica era alta.
Siamo rimasti seduti abbastanza a lungo, avevo una voglia matta di ballare con quell'uomo talmente perfetto che mi siedeva davanti, così presi coraggio:
"Andiamo a ballare?" lui diventò tutto rosso in viso, si morse un angolo del labbro inferiore e mi fece un cenno con la testa "Let's go!"
Ballammo tantissimo, non mi sentivo più le gambe, guardai l'ora, erano le 2.00 di notte, merda è tardissimo, "Andiamo!" urlai a Mika "Come vuoi" mi rispose.
Corsi in albergo più veloce che potevo, sapevo che mio padre si sarebbe arrabbiato, ma ero così felice di aver passato del tempo insieme a Mika, il 
quale mi accompagnò fino sotto l'albergo, "Eccoci quì" gli dissi quasi dispiaciuto di doverlo salutare, "Ehi, why are you sad? non ti sei divertito?" mi chiese, si 
notava la sua preoccupazione, "No no, traquillo, sono stato benissimo, talmente tanto che mi dispiace salutarti..." gli risposi abbozzando un piccolo sorriso, credo
di essere diventato tutto rosso, diventò rosso anche lui e ricambiò il sorriso "Ah, anche a me dispiace salutare te" "Quando ci rivediamo?" azzardai a 
chiedergli "I don't know, ti mando un mesagio apena poso, don't worry!" mi rassicurò, "Ok, buonanotte" gli sorrisi "Buonanotte, Matteo" si avvicinò lentamente
al mio viso, avevo il cuore che mi batteva talmente veloce che temevo mi uscisse dal petto da un momento all'altro, chiusi gli occhi, sentii le sue delicate
labbra poggiarsi sulla mia guacia sinistra, un grande sorriso spuntò sul mio viso, sentii un brivido piacevole correre velocemente lungo la mia schiena, staccò le 
sue labbra, io gli sorrisi, non riuscii a pronunciare nemmeno una parola, mi girai ed entrai in albergo. Salii in camera, aprii la porta cercando di fare meno
rumore possibile per non svegliare nessuno, mi misi velocemente il pigiama e mi infilai sotto le coperte... Che serata, ancora non realizzavo che quel ragazzo 
meraviglioso mi aveva dato un bacio, cioè un bacio, non riuscivo a smettere di sorridere.


Pov. Mika 

Avevo appena accompagnato Matteo, mentre tornavo a casa, continuavo a farmi mille domande, Ho fatto bene a dargli quel bacio? Gli avrà dato fastidio? Forse
non avrei dovuto... Ero molto preoccupato, insomma, ci conoscevamo da pochissimo, forse ho sbagliato, forse l'ho spaventato, cioè ora penserà che sono uno che 
corre troppo, Sarà fidanzato? Ma quello che mi preoccupava di più era il fatto che non sapevo se era etero o no... Arrivai a casa, erano le 3.00 di notte, salii
e la prima cosa che feci fu quella di mandare un messaggio a Matteo, presi il cellulare e comincia a scrivere: "Hi Matteo, I Know che è tardi, ma sento
il necessità di dirti una cosa, anzi, ti va di vederci tomorrow.. Mattina, at 10.00? Vengo io sotto da tu." volevo parlargli di persona, ho sempre odiato parlare di 
cose serie tramite messaggi, speravo leggesse il messaggio in tempo, avevo bisogno di parlare con lui, di chiedergli alcune cose...

***

Non riuscivo a dormire, continuavo a tormentarmi con quelle domande e trovavo solo risposte negative, il che mi preoccupava più di quanto già non lo fossi, conoscevo Matteo da pochissimo, però mi ero affezionato a lui più di quanto mi sarei mai immaginato, mi alzai dal letto per andare in bagno, mentre tornavo in camera presi il telefono e notai un messaggio, era di Matteo, diceva: "Ehi, è successo qualcosa? si, ci vediamo domani!" quel messaggio in qualche modo mi tranquillizzò, non sembrava arrabbiato, anzi tutt'altro, finalmente riuscii a calmare i miei mille pensieri negativi e riuscii ad addormentarmi.


#Spaziodell'autore
Saaalve, allora l'altra sera stavo rileggendo il seconodo
capitolo e mi sono accorta che ho scritto una volta ristorante
e la volta dopo bar, scusate l'errore, mi ero distratta :') Ho deciso
che aggiungerò un nuovo capitolo ogni Lunedì, vi 
avverto già che il prossimo capitolo, però, non potrò pubblicarlo
la prossima settimana perchè sarò fuori città, quindi
aggiornerò MARTEDì 4 NOVEMBRE,
proverò a mettere due capitoli in una settimana per recuperare....
eeh nulla, sò che questo capitolo è un pò corto, ma spero
vi piaccia comunque, Baci a tutti :*

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IV ***


*Boom* *Boom* *Boom*
Fui svegliato da un rumore assordante, non capivo da dove veniva, mi alzai per affacciarmi alla finestra, stavano facendo dei lavori per strada, guardai l'ora, erano
le 7.30 del mattino, ma a questi come cazzo gli viene in mente di fare i lavori a quest'ora? Fanculo, mi avevano fatte girare le scatole, era ancora presto per 
prepararmi ad incontrare Mika, così accesi la tv e rimasi a letto un altro po', poco dopo sentii il cellulare vibrare, mi alzai per prenderlo, era un messaggio di Mika, 
wow, è mattiniero il ragazzo, diceva: "Good Morning Matteo, ci vediamo dopo :)"... Mi sentii talmente felice, ricevere un messaggio con il buongiorno dal ragazzo
che ti piace è talmente bello, avevo capito che almeno un pò ero nei suoi pensieri, ed era meraviglioso.

                                                             ***

Erano le 9:30 e io come al solito ero in ansia, ogni volta, prima di incontrare Mika mi sentivo talmente agitato, peggio di quando si aspetta di sapere il voto ad un
esame importante, questa volta però ero più in ansia del solito, mi ponevo mille domande, come mi sarei dovuto comportare adesso? dopo quel bacio, magari per lui non
aveva significato niente, magari me l'aveva dato così, senza pensarci, come gesto istintivo, ma per me, cavolo, aveva significato tantissimo, mi aveva 
provocato una reazione che non avevo mai provato in vita mia, una sensazione meravigliosa.
Finalmente arrivarono le 10.00 uscii dalla camera e salii in ascensore, mi ripetevo di rimanere tranquillo, di non fare brutte figure e di fare il più possibile il 
disinvolto, ero convinto ormai, ero arrivato al piano terra, si aprirono le porte dell'ascensore e mi ritrovai Mika davanti, 
oh merda, non pensavo mi aspettasse davanti all'ascensore, ok, ora si che ero agitato, aver provato a tranquillizzarmi 5 secondi prima non era servito praticamente a nulla...
"Hi, Matteoo" mi saltò quasi addosso per abbracciarmi, fortunatamente riuscii almeno a muovere le braccia, lo strinsi fortissimo, ciò che fece anche lui,
riuscivo a sentire il battito del suo cuore, chiusi gli occhi
mi sembrava di essere in paradiso, profumava, mi faceva impazzire il suo profumo, un misto di vaniglia e cioccolato, ci staccammo e io risposi
al suo saluto sorridendo: "Ehi mi hai quasi stritolato, comunque buongiorno, come stai?" "In realtà non molto bene, volevo parlarti di alcune cose.." abbassò lo sguardo,
il suo volto aveva un aria preoccupata, quasi spaventata... Appena lo vidi così il mio sorriso svanì "Ehi, cos'hai? è successo qualcosa?" gli chiesi preoccupato,
"Stai tranquilo, volevo solo chiedere a te alcune cose" cercò di tranquillizzarmi, "Va bene, puoi dirmi tutto quello che vuoi, andiamo" azzardai un leggerissimo 
sorriso, uscimmo dall'albergo e cominciammo a camminare verso un parco vicino.

Pov. Mika

Eccoci quì, dai Mika dì qualcosa, la sua risposta mi spaventava tantissimo, e se lui non ricambiava le mie
stesse sensazioni? cosa avrei fatto?...
 "Ci sediamo su quela panchina?" chiesi a Matteo, pensai che sedermi mi sarebbe stato d'aiuto, stavo quasi per cadere a terra per colpa delle gambe che mi tremavano
"Allora cosa dovevi dirmi?" mi chiese curioso "Amm, si, I, alora..." balbettavo "Ehi, stai tranquillo, allora è una cosa davvero seria!" 
dai Mika, o lo dici ora o mai più "Emm yes, volevo chiederti se ti ha dato fastido il bacio che I ti ho dato yesterday.." non lo guardavo in faccia, avevo paura
"Ma stai scherzando?" mi disse con un tono di voce che quasi mi spaventò "Assolutamente no, anzi... e tu ti sei fatto tutti questi problemi per il bacio che mi 
hai dato ieri?" mi disse "Amm in realtà, si!" ero imbarazzatissimo, Matteo scoppiò in una rumorosa risata che attirò l'attenzione di due ragazze non poco lontane
da noi, che ci guardarono in malo modo, "Ti facio tanto ridere?" sorrisi leggermente, sicuramente ero tutto rosso dalla vergogna.. "Si, sai cosa ti dico?
che quel bacio è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata fin ora!" Booom, ora non ero più in imbarazzo, anzi tutt'altro, ero sollevato "oh wow" dissi 
quasi stupito della sua risposta, "I pensavo che, ti aveva dato fastidio, because I non sapevo se anche tu sei insoma..." "Tranquillo, se non vuoi dirlo non dirlo, ho 
capito cosa intendi, e si anch'io!" mi rispose, sul suo volto spuntò un sorriso talemente grande, quant'era bello quando sorrideva, faceva sorridere anche me!
Ci alzammo dalla panchina e cominciammo a camminare nel parco, non potevo essere più felice di così...

Pov. Matteo

Ok, avevo appena scoperto che interessavo al ragazzo che mi piaceva, e, wow, ero felicissimo.
Camminavamo lentamente per guardare il paesaggio, c'era un gran silezio, si sentivano solo gli uccellini cinguettare...
Ad un certo punto sentii qualcosa sfiorare la mia mano, abbassai lo sguardo per guardare e notai che Mika, lentamente aveva incrociato le sue dita insieme alle mie,
aveva la mano freddissima, non disse nulla, e io di conseguenza non aprii bocca. Stavo camminando mano nella mano, con la persona che amavo, si che amavo, ormai era
ufficiale la cosa...
Il parco era praticamente vuoto, c'eravamo noi, le due ragazze di prima e un gruppo di tre ragazzi che vedevo in lontananza, poco dopo passammo vicino a loro...
"Froci di merda" uno di loro ci urlò "Almeno non mostratevi in pubblico così, che schifo!" urlò un altro dei tre ragazzi,
mi girai verso Mika, ma lui non staccò lo sguardo dal sentiero che stavamo percorrendo, mi girai di nuovo verso i ragazzi e vidi il terzo che fece una faccia schifata,
li non controllai più la mia rabbia, lascia di colpo la mano di Mika, mi avvicinai a loro e diedi un pugno in faccia ad uno dei tre, il quale cadde a terra dolorante,
gli altri due scapparono, Mika vide la scena e corse verso di me urlando "Matteo, you are crazy?!" mi prese per un braccio e mi trascinò via, il ragazzo rimase a 
terra mentre ci allontanavamo, "Matteo cosa fai? why tu hai fatto così?" mi chiese, era un pò arrabbiato, ma non troppo "Senti Mika, a me queste persone mi fanno
incazzare, ho reagito senza pensare, quando qualcuno mi fa arrabbiare, reagisco così, tu mi capisci vero, è una cosa delicata, tu sai come ci si sente ad essere 
escluso da tutti, ad essere preso in giro per qualsiasi cosa?" "Matteo, I capisco la rabia, ma gli hai fato male sai?" "Si, lo so, scusa Mika, non ho pensato prima di 
reagire, scusami" mi ero reso conto dell'errore che avevo commesso "E' Ok, prometi che non lo fai mai più!" "Hai ragione, non lo faccio più.. Ora però mi sento 
in colpa con il ragazzo, vado a scusarmi?" gli chiesi "I believe, che è la cosa giusta da fare" tornammo indietro, ma il ragazzo non c'era più "Dov'è finito? oddio
speriamo non si sia fatto nulla di grave!" mi sentivo terribilmente in colpa "Ehi, stai tranquilo, non agitarti così, se è andato via, maybe, stava bene no?" 
"Si, hai ragione, torniamo indietro, sono stanco." gli proposi "Yep" riprese la mia mano, mi diede un altro bacio sulla guancia, è inutile dire che stavo per svenire
lì, e ci avviammo verso l'uscita del parco.


#Spaziodell'autore
Ehilà, scusatemi veramente per il ritardo, 
ecco il quarto capitolo, vedo se riesco a pubblicare il quinto
entro questa settimana, sennò lo troverete sicuramente 
lunedì 10.. eee nulla, spero vi piaccia, fatemi sapere
cosa ne pensate, Baci a tutti :* 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** V ***


La mia mano era ancora unita a quella di Mika quando uscimmo dal parco, camminavo ormai tranquillo, mi ero quasi dimenticato dell'episodio accaduto poco prima...Mika si fermò di colpo e si piazzò davanti a me: "Che succede?" gli chiesi curioso "Mi chiedevo se a te andava di andare ala mia casa..." mi chiese con un tono di voce che mi fece sciogliere, "Certo che mi va, andiamo?!" vidi spuntare un enorme sorriso sul suo volto che fece sorridere anche me... 
Il tragitto non fu molto lungo, in circa 5 minuti mi ritrovai a casa sua, entrammo in casa, Mika entrò prima di me e io lo seguii, l'entrata dava su un piccolo 
corridoio, superato quest'ultimo si apriva un ampio salone, con un grande pianoforte a coda sulla destra, fu la prima cosa che notai, mi affascinavano tutti 
gli strumenti in generale, ma in particolare il pianoforte, quanto mi sarebbe piaciuto saperlo suonare, ma sfortunatamente non ho mai preso lezioni...
Mi tolsi la giacca che diedi a Mika, la ripose in un armadio nel piccolo corridoio, non parlavo, ero affascinato dalla sua casa, era bellissima veramente, spaziosa, 
anche troppo, luminosa e arredata con gusto. Mika dopo aver riposto la mia giacca nell'armadio si avvicinò a me, ero rimasto paralizzato con la bocca aperta,
mi guardavo intorno: "Che c'è? non ti piace?" mi chiese Mika preoccupato "Emmh" scossi la testa, "No no, anzi è talmente bella!" sorrisi, lui mi prese per 
un braccio e mi trascinò vicino al pianoforte, si sedette e cominciò a suonare una dolce melodia... e cominciò a cantare:

"Bursting through a blood red sky 
A slow landslide 
and the world we leave behind 
It's enough to lose your head, 
disappear and not return again... 

When I fall to my feet 
Wearin' my heart on my sleeve 
All I see just don't make sense
You are the port of my call 
You shot and leavin' me raw 
Now I know you're amazing

'Cause all I need
Is the love you breathe
Put your lips on me and
I can live underwater,
underwater, underwater!
Underwater!"

...Si fermò: "For You" mi disse, accennando un dolcissimo sorriso, una lacrima mi scese sul viso, mi ero commosso, non potevo crederci, piangevo dalla gioia, mi aveva dedicato una canzone, presumo scritta da lui, era troppo bello per essere vero, ma ero sicuro di non essere in un sogno, io ero lì, lui era lì... Appena notò la mia
commozione si alzò e mi abbracciò fortissimo, volevo rimanere tra le sue braccia più a lungo possibile, era strano, ma non mi ero mai sentito così al sicuro come in quel momento, la mia mente si era liberata da qualsiasi pensiero negativo, c'eravamo solo noi due, solo lui, la persona migliore che io abbia mai conosciuto... 
Dopo un lungo abbraccio, che avrei voluto non finisse mai, ci staccammo, lo guardai dritto negli occhi e gli dissi "Grazie, di tutto, veramente" mi sorrise di nuovo
dolcemente "Grazie a te" e di nuovo i nostri corpi si unirono in un secondo abbraccio.

***

Era sera: "Rimani a cena quì, ok?!" mi guardò in modo dolcissimo, come potevo dire di no a quel faccino così dolce? "Certo che rimango" strizzai l'occhio destro e lui
mi sorrise... "Cosa mangiamo?" chiesi "Amm, non so, cuccinare..." era dispiaciuto "Stai tranquillo, cucino io!" lo rassicurai "Aaaah sei capace?" mi guardò 
"Più o meno" gli risposi ridendo "Non mandare a fuoco casa, please" mi disse scherzando "Fidati" sorrisi.

***

La cena era andata bene per fortuna, per la prima volta ero riuscito a fare una bella figura davanti a lui, senza combinare casini come al mio solito...
Era tardi ormai, passai insieme a Mika una giornata a dir poco meravigliosa, si fu uno dei giorni più belli della mia vita, sfortunatamene era giunto al termine,
Mika mi riaccompagnò all'albergo e ancora una volta mi salutò con quel suo dolce bacio sulla guancia, questa volta però ricambiai il gesto, "Ci vediamo domani?" gli 
chiesi speranzoso di ricevere una risposta positiva "Certo, Good night" "Buonanotte Mika".



Pov. Mika

Tornai a casa più felice che mai, pensavo e ripensavo attentamente a tutti i momenti passati con Matteo, dalla prima volta in cui l'avevo visto a quel giorno.
Merda, mi ero innamorato, cioè, no merda, che bello! Era ormai da tanto tempo che non provavo sensazioni simili, anzi forse non ero mai stato veramente innamorato 
come lo ero questa volta.

***

Ero nel letto, non riuscivo ad addormentarmi, così presi il telefono, cominciai a rileggere i messaggi che avevo scambiato con Matteo negli ultimi giorni, era 00.00,
decisi di scrivergli un messaggio, anche se era tardi, non mi importava, ne avevo la necessità, scrissi "Grazie mile per la splendida giornata, era da tempo che non 
passavo un giornata così." ... pensavo, dovevo portare Matteo a visitare la città, solo noi due, soli,
dopo aver inviato il messaggio, impostai la sveglia alle 7:30, era presto si, ma dovevo prepare il programma per la giornata,
Ok, il giorno dopo sarebbe stata una giornata molto stancante, ma speravo di fargli una bella sorpresa, speriamo vada tutto bene, tenevo molto 
a Matteo e l'unica cosa che temevo era perderlo.


#Spaziodell'autore
Buona Sera, sono riuscita a pubblicare oggi il 
quinto capitolo, lo so è un pò corto,
fa un pò schifo si, ma spero
vi piaccia comunque. 
Fatemi sapere cosa ne pensate, Besos :* 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** VI ***



VI

Fui svegliato dal primo raggio di sole, che entrò nella mia stanza illuminandola e creando un'atmosfera che io adoravo, era davvero presto ma decisi di alzarmi 
comunque, andai in bagno, camminavo strusciando i piedi, ero davvero stanco, ma non avevo voglia di riaddormentarmi, mi guardai allo specchio e notai che sorridevo,
si sorridevo, perchè? chiusi gli occhi e pensai a cosa avevo fatto il giorno prima, vidi Mika, il suo sorriso, il suo sguardo, riaprii gli occhi, notai che 
il mio sorriso si era fatto ancora più grande e gioioso, in quel preciso momento mi resi veramente conto di quanto quel ragazzo mi rendeva felice.
Tornai in stanza e accesi il telefono, trovai il messaggio di Mika, leggere quel messaggio mi rese ancora più felice di quanto già non lo ero, guardai l'ora, erano
precisamente le 7:42, mmh era presto, provai a chiamarlo comunque, al peggio non mi avrebbe risposto... Dopo solo due squilli sentii la sua voce: "Matteoooo, 
buongiornooo" "Buongiorno Mika, mmh ti sei alzato presto? come mai?" "Amm I non sono un uomo che dorme tanto, quelo sei tu..." mi disse scherzando "Ah questa simpatia mattutina?" mi misi a ridere "Eh I today sono di buono umore!" "Aaahh e come mai?" "E' una sorpresa, per tu..." "Di nuovo? non bastava la canzone? prima o poi mi farai morire." gli risposi "Oh god. No. Se tu muori I muoro!" mi disse spaventato, mi misi a ridere "Mika scherzavo, è un modo di dire e comunque si dice MUOIO non MUORO..." "Ah ok... Ehiiii non prendere in giro il mio italiano" si mise a ridere anche lui "Allora, quando me la fai vedere questa sorpresa?" chiesi curioso
"alora, ci vediamo, at 10.00? Vengo sotto da tu" "Va bene, allora ci vediamo dopo, grazie Mika" "Why? ancora non hai visto e già mi ringrazi.." "Perchè so già che sarà
bellissima!" "Vediamo, a dopo baby" "A dopo Mika, bacio".
Un altra sorpresa? Forse non sapeva che già mi aveva conquistato, non c'era bisogno di farmi altre sorprese, quant'era dolce, la sua voce, la sua risata, mi facevano sentire bene, chissà cosa aveva preparato, chissà...

Pov. Mika

Ok, era quasi tutto pronto, speriamo gli piaccia, tutto ciò che mi rende felice è proprio vederlo felice, ha un sorriso così bello, vorrei veramente passare con lui 
momenti indimenticabili, che lascino un impronta indelebile nei nostri cuori, anche se un domani dovessimo separarci, ah che brutta parola "Separarci"
vorrei non accadesse mai, veramente lotterò per tenerlo al mio fianco, qualsiasi cosa accada per lui ci sarò, morirei se gli accadesse qualcosa di male...

***

Erano le 9:30, era tutto pronto, mancava poco all'appuntamento, come al solito ero nervoso, l'idea che avrei potuto fare qualcosa di sbagliato mi spaventava... 
Uscii di casa, presi la macchina e mi diressi verso l'albergo di Matteo... Arrivai alle 10:05... Era li, che mi aspettava "Ehi Mika" alzò un braccio per farsi vedere
e si avvicinò correndo verso di me, io scesi dalla macchina: "Matteo, che belo vederti" lo abbracciai forte "Mika ci siamo visti solo ieri..." mi sorrise
"Lo so, but mi mancavi" "Davvero?" mi chiese sorridendo "Yes... Andiamo, senò faciamo tardi" "Ok, dove andiamo?" mi chiese mentre entrava in macchina
"Non poso dirlo, è una sorpresa" misi in moto "Daiii almeno un indizio?!" mi guardò sbattendo le ciglia, era così dolce, stavo per cadergli letteralmente sulle labbra, 
ma riuscii a trattenermi, non era il momento adatto, il nostro primo bacio volevo fosse speciale "mmh non guardare me così!! No, non ti poso dire niente!" 
"Va bene dai, proverò a non chiederti più nulla, sono curioso ma amo le sorprese!" gli sorrisi in silenzio...

Pov. Matteo

Eravamo in macchina, eravamo entrambi in silenzio, ascoltavo la radio e gaurdavo fuori dal finestrino... ad un certo punto il tizio della radio disse: 
"E ora ascoltiamo Grace Kelly di Mika!" appena senii Mika mi girai di scatto "Ha detto Mika?" chiesi per essere sicuro "Si..." mi rispose mentre abbassò velocemente
il volume "Nooo perchè abbassi?" gli chiesi dispiaciuto "Non mi piace, sentire le mie canzoni." mi rispose senza staccare lo sguardo dalla strada "Ma io voglio 
sentirla, dai alza, per favore!" si girò verso di me rallentando, io lo guardavo, cercavo di convincerlo "Ok, solo perchè sei tu!" "Aww Graziee".
Finì la canzone, "Ma è bellissima Mika!" gli dissi "Grazie Matteo" accennò un leggero sorriso ma non sembrava felice "Ho detto qualcosa che non dovevo dire?"
gli chiesi preoccupato "No, tranquilo, solo che non volio che il nostro raporto si basi sul mio sucesso, non so se capisci cosa intendo" "Si tranquillo ho capito,
non mi importa se sei famoso, se non lo sei, mi importi tu, il tuo carattere, la persona che sei, voglio che tu sappia questo!"
"Thank you Matteo, ti voglio bene" "Già, anch'io" ti voglio bene? no, no, io non ti voglio bene, ti amo! e vorrei gridarlo al mondo intero! 

*** 

Arrivammo dopo 2 ore di viaggio in un posto sperduto, c'era solo un palazzo davanti a noi "Oh finalmente siamo arrivati, ma dove siamo? ora puoi dirmelo?" 
gli sorrisi "Ora entriamo e vedi" ricambiò il sorriso.
Entrammo nel palazzo, un ragazzo alto, abbbastanza giovane si avvicinò e parlò con Mika, dialogavano in Francese, perciò non capii nemmeno una parola,
"Seguimi" mi disse Mika, io ubbidii. Arrivammo in una grande stanza, al centro c'era un tavolo con una candela e una rosa sopra, infondo alla sala la parete era
tutta in vetro, si vedeva fuori un grande giardino, completo di alberi e prato fiorito, rimasi letteralmente a bocca aperta, "Alora ti piace?" mi chiese Mika
"Tu sei completamente matto! Ma.. Ma è bellissimo!" ci accomodammo al tavolo, il cameriere ci portò il Menù e ordinammo il pranzo, io ancora ero scioccato,
non me l'aspettavo, sapevo che sarebbe stata una sorpresa fanstastica, gliel'avevo detto io! "Alora, pranzo quì e pomerigio giro per la cità, va bene?" mi chiese
"E me lo chiedi anche? Certo che va bene, Grazie Mika" mi sorrise in modo dolcissimo.

*** 

Finimmo di pranzare, non riuscii nemmeno per un secondo a staccare il mio sguardo dal suo viso, lo trovavo perfetto, talmente perfetto che non
sembrava nemmeno una persona, ma bensì una bambola, fabbricata con talmente tanta cura, da non creare nemmeno un difetto! 
Uscimmo fuori, dove c'era quel bellissimo giardino che si vedeva dalla sala dove avevamo pranzato, era una bellissima giornata... 

Mika si tolse le scarpe e si sedette sul prato, io mi sdraiai appoggiando la testa sulle sue gambe, "I amo stare con la natura" mi confessò "Anch'io Mika, è 
bellissimo!" chiusi gli occhi "Tu sei belisimo!" mi rispose, sorrisi senza riaprire gli occhi, ad un tratto sentii le sue labbra sfiorare le mie, il tempo si fermò,
per quel breve lasso di tempo esistevamo solo noi due, sentivo il fruscio delle foglie provocato dal leggero vento che faceva da cornice a quel momento perfetto,
le sue labbra erano così morbide, avevano un sapore così dolce, sentivo il suo respiro, sentivo il suo cuore che batteva anche non essendo a contatto con esso,
ci staccammo, finalmente riaprii gli occhi, ci guardavamo, avvicinò la sua bocca al mio orecchio e sussurrò: "Ti Amo".

#Spaziodell'autore
Scusate veramente per il ritardo, ma sono stata impegnatissima con
la scuola, allora, capitolo molto romantico direi, sono abbastanza
soddisfatta, ed è molto strano perchè di solito mi fa schifo 
tutto ciò che scrivo, fatemi sapere cosa ne pensate, se
vi piace, se vi fa schifo...Vabbè, è l'una e quaranta di notte, perciò
buonanotte a tutti ahaha bacio :*

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** VII ***


VII

Ok, Mika mi aveva appena detto che mi amava, dopo avermi baciato, il mio cuore batteva ad una velocità esagerata, sembrava quasi un sogno tanto il momento era perfetto:
"Ti amo Mika" riuscii a rispondergli, ci guardammo negli occhi a vicenda per circa un minuto, 
nessuno avrebbe potuto rovinare quel momento, uno dei momenti più belli della mia vita, lui era così, così... veramente non trovavo più parole per descriverlo,
per descrivere tutto l'amore che provavo in quel momento, perciò alzai un braccio, affondai la mia mano tra i suoi morbidi riccioli, avvicinando il suo dolcissimo viso
verso il mio e di nuovo le nostre labbra si unirono, a volte un gesto vale più di mille parole, proprio così... 

***

Pov. Mika

Ecco, proprio questo intendevo, il momento perfetto, il posto perfetto, stava andando tutto come lo avevo immaginato, forse anche meglio, avrei voluto rimanere li con 
lui per il resto della mia vita! 
Mi sdraiai anch'io, chiudendo gli occhi, li riaprii, guardavo il cielo.. e pensavo, cercavo di convincermi che era successo veramente, che non stavo sognando,
alzai la testa per vedere se lui era ancora lì, come per verificare effettivamente che era tutto vero, mi guardò e mi sorrise, feci lo stesso, giarai la testa dalla 
parte opposta... Di scatto mi alzai, "Che ore sono?" chiesi spalancando gli occhi "mmh le 4, perchè?" mi rispose lui con aria perplessa "Merda, andiamo, faciamo tardi."
"Cosa? dove facciamo tardi?" "Il giro per la cità, ricordi?" gli risposi mentre mi rinfilavo le scarpe "Aah già, stai tranquillo, se non facciamo in tempo non fa 
niente, hai fatto fin troppo per me oggi!" 
mi rispose lui per tranquillizzarmi "Cosa dici? Non ho fatto niente..." gli risposi dispiaciuto e continuai "But ci tenevo a portarti io a fare il giro per la cità..." 
"Si niente, come no! Ci andiamo un altra volta!" mi disse "Te lo prometo." gli risposi sorridendogli,
"Ok, ora andiamo però che sennò mio padre mi uccide se torno tardi anche oggi." "Ok, andiamo" ci alzammo entrambi e ci avvicinammo alla macchina, Matteo salì
prima di me, gli chiusi lo sportello e salii anch'io, stavo per mettere in moto quando Matteo mi abbracciò improvvisamente, "Ehi, avertimi la prosima volta" mi misi 
a ridere "Scusa, ne avevo bisogno, subito!" sorrise anche lui "Scherzo, tu, può abraciarmi quando vuoi." "Mika, io ti amo!" "Lo so, l'hai già detto prima.." gli sorrisi
"Sappi che non smetterò mai di ripertelo!" "Non smetere mai di dirlo, please" "Non preoccuparti, non c'è pericolo" sorrise "I Love you so much" "Anch'io Mika, ma di più"
misi in moto e partimmo, durante il viaggio Matteo si addormentò, vedevo che tremava, in effetti faceva freddo, accesi l'aria calda, accostai, mi tolsi la giacca e 
gliel'appoggiai addosso, rimasi un pò a guardarlo mentre dormiva, era così dolce, aveva un viso così innocente, sembrava quasi un bambino, splendido in tutta la sua 
semplicità, era questa una delle tantissime cose che amavo di lui, la sua semplicità, lo rendeva ancor più perfetto di quanto già non lo fosse...

 

Pov. Matteo

Aprii gli occhi, vedevo sfocato, non avevo ancora capito dove mi trovavo, sentivo il rumore del motore e delle ruote che scivolavano sull'asfalto, ero in macchina, 
fin lì ci ero arrivato, poi girai lo sguardo, ok, ora ricordavo, mi accorsi che avevo la sua giacca addosso, rimasi a fissarlo sorridendo.
"Aaaah Goodmorning dormiglione" Mika mi guardò accennando un sorriso "Ah che spiritoso" gli risposi e chiesi "E' tanto tardi?" "mmh no" mi rispose guardando l'orologio
della macchina "Perfetto!" richiusi gli occhi... "Ehii non dormire ancora." mi urlò Mika sorridendo, io riaprii gli occhi guardandolo dolcemente "Stai tranquillo,
ho dormito abbastanza.".... Poco dopo arrivammo sotto il mio Hotel "Alora, bye..." mi salutò lui "Bye..." stavo per scendere dalla macchina, quando mi rigirai e lo 
abbracciai forte "Ora si... bye Michael" sorrisi felice "ehi, I love you" strizzò l'occhio destro e io scesi dalla macchina.
Salii in camera più velocemente possibile, non capivo bene come mi sentivo in quel momento, ero sia felice per la giornata che avevo appena passato con Mika, sia triste
perchè in quel momento non era accanto a me, ma un pensiero in particolare mi tormentava... Insomma, avevo pensato di raccontare a mio padre della mia scelta 
sessuale, di Mika, di quanto lo amavo, che senso aveva continuare a nascondergli tutto? Insomma, ero davvero innamorato di Mika, quale momento migliore per dirgli tutto,
avevo solo paura della sua reazione, sinceramente non sapevo cosa aspettarmi... Ma prima di dire tutto a mio padre avevo bisogno di dire a Mika della mia idea, volevo
sapere cosa ne pensava, se secondo lui era meglio tacere... Ok, il giorno dopo gliene avrei parlato. 
Non avevo sonno, ma andai comunque a letto e provai ad addormentarmi.

#Spaziodell'autore
Saaalve a tutti, scusatemi per il ritardo :'( ma non ho avuto nemmeno
un minuto libero questi giorni....
Allora, ho deciso che non aggiornerò più
il Lunedì ma bensì il Sabato,
oggi è venerdì e lo so non centra nulla ma
volevo farmi perdonare al più presto per il ritardo :D.
Spero vi piaccia questo capitolo anche se non è molto lungo...
Vi anticipo che dal prossimo capitolo la situazione si complicherà un pò,
fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci a tutti :*

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** VIII ***


VIII

Fui svegliato dalla suoneria del mio cellulare, non feci in tempo a rispondere, era mio padre, perchè mi aveva chiamato? non era in stanza con me?, prima di richiamarlo
mi alzai dal letto, feci un giro in stanza e mi accorsi che c'ero solo io, non feci in tempo a richiamarlo che il telefono suonò di nuovo: "Pronto Papà, dove siete?"
gli chiesi, quasi preoccupato "Siamo andati a fare un giro per la città torniamo per pranzo, dormivi e non ho voluto disturbarti" mi rispose "Ah ok, grazie. Comunque
io per pranzo non ci sono" lo informai "Ah e dove vai?" "Esco con un amico..." "Amico? e da quando hai amici quì a Londra?" "Papà, sono una persona socievole" gli 
risposi ridendo "Ah si certo" mi rispose con tono scherzoso "Stai attento a non perderti, ci vediamo più tardi, un bacio" "Un bacio pa, ti voglio bene".
Finita la chiamata, feci subito il numero di Mika: "Hello" rispose, si sentiva che ancora non si era ancora alzato dal letto "Ah e sarei io il dormiglione" gli 
dissi scherzando "Matteo? Sei tu?" mi chiese "Adesso non mi riconosci nemmeno più?"  gli dissi "You are Crazy! Because mi sono svegliato ora...Come posso non riconoscerti"
"Scherzavo Mika!" gli risposi ridendo, e continuai "Andiamo a pranzo insieme? devo dirti una cosa." "Yes. Paso da te ale 12.30?!" "Oh yes, a dopo, i love you!" 
"Me too, a dopo".

Pov. Mika

Mi alzai dal letto era davvero tardi, di solito mi alzo presto, si vede che ero stanco oggi, mangiai qualcosa al volo per colazione e cominciai subito a prepararmi.
Uscii alle 12.00, rimasi ad aspettare Matteo per circa 15 minuti, scese puntualissimo, suonai il clacson per farmi notare e lui alzò un braccio salutandomi, mi raggiunse
e salì in macchina: "E' tanto che aspetti?" mi chiese "Fifteen minutes.." "Oddio scusami!" "Stai tranquilo, sono io che sono venuto prima." gli sorrisi "Sicuro?" 
"Oh yes"... "Allora, dove andiamo?" mi chiese "Amm non so, vediamo mentre andiamo" "Ok".
Ci fermammo in un piccolo ristorante, ci sedemmo e ordinammo da mangiare... 

Pov. Matteo

Mika continuava a guardare il Menù... "Mika, devo parlarti di una cosa" gli dissi, lui alzò gli occhi "Dimi" mi rispose quasi preoccupato "Mmmh, allora, avevo pensato,
insomma..." "Matteo, stai tranquilo, a me tu può dire tuto." mi rassicurò "Avevo pensato di dire a mio padre di noi, di dire tutto... Cioè secondo te, è meglio 
non dirgli nulla? o è meglio parlargli?" "Amm Matteo, io non poso dire a te cosa è giusto, il papà è tuo, basta che ricordi una cosa, quella la più importante,
follow your heart!" mi guardava negli occhi e io guardavo nei suoi "Hai ragione Mika." gli risposi, dubbioso, lui mi guardò e si limitò ad accennare un dolce sorriso.

***

Finimmo di mangiare, pagò lui, come al solito, prima o poi riuscirò ad offrirgli da mangiare, ci riuscirò...
Uscimmo fuori, faceva freddo e tirava un leggero vento: "Alora, andiamo a fare quel giro? te lo avevo promeso!" sorrise "Va bene andiamo!" ricambiai i sorriso e salimmo
in macchina... 
Eravamo entrambi in silenzio, io pensavo, dovevo decidere cosa fare, se parlare con mio padre o no...
"Ho deciso!" dissi improvvisamente con voce ferma e decisa, Mika quasi si spaventò, mi guardò un istante e poi riprese a guardare la strada "Cosa?" mi chiese, era
molto serio "Quella cosa di mio padre!" gli risposi io "Fino la ci ero arivato, chiedevo, cosa hai deciso?" "Ah, scusa. Comunque, ho deciso di dirgli tutto!"
"Sei sicuro che è la cosa giusta da fare?" mi disse "Sto seguendo il mio cuore, come mi hai detto tu." lo guardai "Ok. Tu vuoi che io sia presente quando gli dirai?"
"Assolutamente si. Ti devo presentare!" lo guardai e gli sorrisi, lui stranamente non ricambiò il sorriso, anzi aveva uno sguardo stranissimo "Che c'è? non vuoi?"
gli chiesi "No no, non è questo, è che sono nervoso, ho paura!" mi confessò "No, non devi avere paura, andrà tutto bene!" lo rassicurai, anche se non ero tanto 
sicuro che sarebbe andato tutto bene, a dire la verità anch'io ero spaventato, ma con Mika vicino, era tutto più semplice.. Lui mi guardò dubbioso e mi disse 
"Qualsiasi cosa accadrà, io sarò li, acanto a tu!" "Grazie Mika, sei unico!" "Alora, vuoi che andiamo subito?" mi chiese "E il giro per la città?" "Può aspetare, 
questo è più importante!" mi rispose "Va bene, andiamo!"

*** 

Arrivammo all'Hotel, questa volta salii in camera insieme a Mika, non aprii con la chiave, bussai... "Chi è?" sentii la voce di mio padre "Sono io papà, apri" 
"Arrivo!".
Aprì la porta, guardò prima me sorridendomi, poi guardò Mika, aveva uno sguardo perplesso, mi avvicinai dandogli un bacio sulla guancia, lui continuava a fissare Mika:
"Matteo, lui chi è?" "Papà, ti presento Mika." Mika allungò la mano sorridendo "Piacere Mr. mi chiamo Michael Holbrook Penniman Junior, per gli amici Mika"
mio padre fece lo stesso "Piacere, hai un viso conosciuto, dove ci siamo visti?" Mika sgranò gli occhi, mi guardò, non aveva idea di cosa rispondere, "Forse, in aeroporto papà!" feci io, "Aaah giusto!" sorrise, Mika mi guardò di nuovo e alzò le spalle, quasi spaventato, stavo per scoppiare a ridere, ma riuscii a trattenermi e mi rifeci serio:
"Papà, possiamo parlare? devo dirti una cosa importante!" ora ero serissimo "Certo, andiamo di là." chiuse la porta, io e Mika ci sedemmo sul letto, mio padre sulla
poltrona davanti a noi. Rimasi in silenzio, non riuscivo a parlare, avevo la gola secca... "Allora cosa devi dirmi Matteo?" "Emmh allora, è una cosa davvero 
importante e seria..." mio padre mi guardò preoccupato, mentre Mika fissava il soffitto, io, io ero solamente terrorizzato! "Allora Matteo, se è così importante
perchè ci metti così tanto?" mi chiese mio padre, pensai 'O lo dico ora o non lo dico più, forza e coraggio!' feci un respiro profondo, chiusi gli occhi e finalmente
parlai "Insomma papà, lui è Mika e..." "..E cosa?" mi chiese "...Ed è il mio fidanzato!!" sentii lo stomaco più leggero, come se mi ero appena tolto un grosso macigno
da sopra la pancia... Mika continuava a fissare il soffitto, io continuavo a tenere gli occhi chiusi, sentii il sospiro di mio padre ma non ebbi il coraggio di aprire
gli occhi per vedere la sua espressione. Ci fù qualche istante di silenzio, poi udii la voce di mio padre "Ne parliamo più tardi, da soli, ma sappi che sono davvero 
molto deluso!" una lacrima scese sul mio viso, ora aprii gli occhi e vidi mio padre alzarsi dalla poltrona, stava per andarsene, quando sentii Mika: 
"Mi scusi Mr. trovo davero ingiusto quelo che ha apena deto!" mio padre lo guardò malissimo, ma Mika non smise di fissarlo, dritto negli occhi "Come hai detto scusa?"
mio padre gli domandò "Con tuto il rispeto, secondo io, quelo che ha deto è sbagliato, amare una donna, amare un uomo, che diferenza fa? se l'amore è vero non fa
nesuna diferenza." mio padre non rispose e se ne andò, vedevo che era davvero molto arrabbiato. Appena uscì dalla camera comincia a piangere, Mika rimase li, accanto
a me, come mi aveva promesso... Mi abbracciò, mi asciugò le lascrime, mi diede un delicato bacio sulle labbra e mi sussurrò "Matteo, si risolverà tuto. We are strong, 
non dimenticarlo!".



#Spaziodell'autore
Saaalve a tutti,
ok, lo so, non ho aggiornato Sabato,
scusate, spero di riuscire a pubblicare ogni sabato,
non ve lo posso assicurare, ma posso dirvi che dal
19 avrò più tempo per scrivere e pubblicare, quindi cercherò
di aggiornare almeno due volte a settimana.


In questo capitolo la storia si complica leggermente,
spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate. 

Bacioo :* 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** IX ***



IX

...L'unico pensiero buono che avevo in quel momento era lui, erano le sue parole, insomma, aveva ragione! Nè mio padre, nè nessun altro riuscirà mai a separarci,
lui era la cosa più bella che mi era capitata nella vita fino a quel momento... Smisi di piangere, rialzai il viso che era rimasto apoggiato sul petto di Mika, lui 
mi accarezzò la guancia, mi guardava: "Ehi, tuto ok?" mi chiese "Grazie di essere rimasto Mika." riuscii a rispondergli "Ehi ti avevo promeso" sorrise leggermente e io
ricambiai. "Cosa vuoi fare adeso? Parlerai ancora con lui?" continuava a guardarmi "NO." fu la mia unica risposta, un categorico no, in quel momento ero solamente
arrabbiatissimo con mio padre, per svariate ragioni, per la sua reazione, per come si era comportato con Mika "Why?" mi domandò, aveva capito che ero davvero molto 
arrabbiato, ma rimase calmo. "Perchè no, non voglio più vederlo, andiamo via, ti prego, portami via con te!" gi risposi convinto "No Matteo, devi parlare a lui, non
puoi lasciare così!" mi disse sempre restando molto calmo "Mika, ti prego, non voglio più parlarci, portami via." "Per adeso andiamo, ma prometi che 
ci parlerai ancora..." "Devo proprio?" gli chiesi scocciato "SI, falo per me, per noi" "Va bene, per noi, promesso" lo accontentai "Così va bene" mi sorrise 
"Ora andiamo?" "Yes".

Pov. Mika 

No, non avrei mai lasciato che Matteo si arrendesse così, se non ci parlerà lo obbligherò io, odio fargli fare cose contro la sua volontà, ma era per il suo bene.

***

Uscimmo dall'Hotel, come mi aveva chiesto lui, salimmo in macchina: "Alora, dove vuoi andare?" gli chiesi "Non lo so, portami dove vuoi, mi fido" 
"Ok" gli risposi, misi in moto e partimmo, "Dove andiamo?" mi chiese Matteo curioso "Eeeh mi hai chiesto di portarti dove voglio, quindi, non te lo dico" gli sorrisi
"Come sei simpatico" si mise a ridere "Lo so" gli risposi io ridendo... guidai per circa mezz'oretta, poi mi fermai "Dove siamo?" mi domandò Matteo "Non so come 
si chiama" gli risposi "Dai non scherzare!" mi sorrise "No davero, non lo so, non sto scherzando, so che è un bel posto, e basta!" gli risposi sinceramente.
Scendemmo dalla macchina e cominciammo a passeggiare, c'era un tale silenzio, si stava veramente bene, camminammo per circa dieci minuti, ci tenevamo per mano ma eravamo in silenzio, Matteo guardava a terra, io davanti a me, c'erano tanti alberi, tanti fiori, era un bella giornata... "Ci sediamo?!" spezzai quell'assordante 
silenzio "Va bene..." l'erba era ancora umida dall'ultimo temporale, ci sedemmo uno davanti all'altro, guardavamo entrambi in basso, poi io alzai lo sguardo, lo 
vedevo pensieroso, preoccupato, odiavo non vederlo sorridere, ma la cosa che mi turbava maggiormente era che sapevo il motivo per cui era così triste... "Perchè mi guardi?" mi chiese ad un certo punto, mentre strappava dei fili d'erba dal terreno, si vedeva che era nervoso 
"Adeso non poso nemeno più gurdarti?" gli risposi con il suo stesso tono, quasi scontroso "No..." "Cos'hai Matteo?" alzai un sopracciglio, non era da lui comportarsi 
così "Niente..." "Niente? non ti credo..." "Ti ho detto niente!" alzò appena il tono di voce "Ehi stai calmo, lo so che sei arabiato, ma non c'è bisogno che mi rispondi
così male" rimasi tranquillo anche se mi dava fastidio che si comportava in quel modo "Invece si" mi alzai, quasi gli urlai contro 
"Adeso basta, non puoi fare così, mi fai arabiare... e guardami quando ti parlo" lui alzò lo sguardo lentamente, io mi girai e mi allontanai di qualche metro, 
mi rimisi seduto più avanti di spalle, fissavo dritto davanti a me...

Pov. Matteo

Cosa ho fatto? sono proprio un cretino, non potevo trattare Mika così dopo tutto quello che aveva fatto per me, mi alzai, mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui...
"Scusami..." continuava a guardare dritto davanti a lui, sembrava quasi non mi avesse sentito "Mika, scusami, hai ragione, non ti dovevo trattare così" ancora niente
"Mika dai per favore, ti ho chiesto scusa...Non puoi ignorarmi in questo modo..." ora gli afferrai il viso e lo girai di forza verso di me "Mika, ti amo!" lui 
girò di nuovo la testa e non mi rispose, a quel punto mi alzai, stavo per andarmene.. "Anch'io ti amo, ma a volte sei proprio uno stronzo!" sentii la sua voce,
tornai indietro, mi rimisi accanto a lui e scoppiai a ridere "Lo sai che hai ragione" continuavo a ridere, finalmente accennò anche lui un sorriso, poi si girò, mi 
fissava mentre io ancora ridevo, lo notai "Che c'è?" gli chiesi "Hai un soriso così belo..." non resistetti, gli saltai letteralmente addosso, facendolo sdraiare sul
prato e lo baciai sulle labbra, era incredibile, ogni volta che le nostre labbra si incontravano, provavo sempre la stessa sensazione, 
come se fosse sempre la prima volta... 

*** 

Riaprii gli occhi, era buio, quasi mi spaventai, poi realizzai che eravamo ancora sdraiati sul prato, svegliai Mika, si, ci eravamo addormentati...
"Dove siamo?" mi chiese mentre si stropicciava gli occhi "Mika dai muoviti, è buio, non possiamo rimanere tutta la notte sul prato" gli sorrisi "Ah... ma, ci siamo 
addormentati?!" "Direi proprio di si" lo aiutai ad alzarsi e tornammo alla macchina... 

***

"Ti porto all'Hotel giusto?" mi chiese Mika prima di partire "No Mika, no ti prego, non voglio vedere mio padre, portami a casa tua" "Almeno avertilo!" mi disse
"No Mika" gli risposi "Mi farai pasare dei casini..." "Ma no, fidati, tu non centri niente" "Se chiama la polizia e ti ritrovano a casa mia?" "Ma dai, 
credi veramente che chiamerà la polizia?" "I genitori che non sanno dove sono i figli di solito lo fanno.." "Mio padre no." gli risposi sorridendo 
"Per stanote vieni a dormire da me, ma domani ci parli, ok?" "Ooh grazie" ero talmente felice, avrei passato la notte da Mika?! se fosse stato un sogno non avrei mai voluto svegliarmi...

 

***

Arrivammo a casa di Mika, entrammo, era tardi, quindi mangiammo una cosa al volo e andammo subito a letto "Alora, io mi meto quì in sogiorno, tu può dormire nela mia camera..." mi disse, io mi misi a ridere "Mika, ma stai dicendo sul serio?" mi guardò perplesso "Sei il mio ragazzo, credi che ti lascerò dormire da solo in salone? Non dire cavolate e vieni con me in camera" si vedeva che era imbarazzato, diventò tutto rosso, poi mi sorrise "Sicuro?" mi chiese "Lo chiedi anche?" lo afferrai per un braccio e lo trascinai in camera.

#Spaziodell'autore
Buona sera, scusatemi tantissimissimo per l'enorme ritardo, spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo... Come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate, se vi piace.
Spero di riuscire a pubblicare un altro capitolo prima di capodanno, ma non posso assicurarvi nulla. 
Un bacio a tutti e grazie dell'attenzione :*

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2876280