Luce di luna

di fandom_united
(/viewuser.php?uid=770129)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Colazione speciale. ***
Capitolo 2: *** arcobaleno nel cuore. ***



Capitolo 1
*** Colazione speciale. ***


La luce entrava dalle inferiate del periodo ante-guerra che sua madre non aveva ancora deciso di cambiare anche se cadevano a pezzi , la vernice era sparita e forse erano piene di termiti da migliaia di generazioni; la finestra era colorata di un blu acceso intonato con le pareti, gli scarsi mobili della stanza dipinti a mano da lei erano come l'arcobaleno e rispecchiavano la sua personalità estrosa e timida della ragazza; le pareti ricoperte da disegni avevano un fascino particolare insieme alle mensole ripiene di manga e libri di ogni genere.

“ Hey tesoro, non vieni a mangiare? Ho fatto i biscotti al cioccolato” un piccolo ticchettio veniva da dietro la porta e le parole erano ovattate e quasi inesistenti nella testa della povera Luna ancora nel mondo dei sogni.

“Mamma? Lasciami dormire … Ho sonno”

“ Luna, o ti svegli e mangi i miei biscotti deliziosi oppure ti soffoco mettendoteli tutti in bocca, forza alzati” ora la ragazza si stava svogliatamente alzando dal letto, si mise le pantofole tutte rotte mangiate dal suo gatto con problemi di personalità... ebbene sì , il suo gatto stranamente si credeva un cane per qualche strano motivo che nessuno riusciva a capire.

Attraversò la cucina ancora con gli occhi chiusi e sbadigliando, si diresse direttamente in bagno; chiuse la porta a chiave e cominciò a guardarsi allo specchio, i capelli corvini spettinati e la carnagione chiara la facevano sembrare un cadavere, la camicia da notte stropicciata con sopra disegnato un unicorno le arrivava appena sopra il ginocchio.

Si stropicciò gli occhi per svegliarsi e si sciacquò la faccia con dell'acqua gelida,meglio di ogni sveglia. Uscì da lì ancora un rimbambita e si sedé subito a tavola noncurante del fatto che avessero ospiti.

Ciao Luna” Luna cadde quasi dalla sedia per lo spavento;accanto a lei c'era Daniel.

“ Cosa ci fai tu in casa mia!”

“non ti ricordi? Oggi mi devi portare a fare un giro nella città no? Mi avevi detto tu di venire” la ragazza era un po' confusa e non riusciva ricordare bene quando glielo avesse detto ed era molto imbarazzata per questo.

Le sue guance erano rosse come pomodori.

“ Ma sono impresentabile! Che figuraccia”

“ non fa niente ho visto di peggio”

sei proprio divertente disse lei dandogli una spinta alla spalla. Intanto sua madre stava arrivando con i biscotti tutti bruciacchiati che aveva preparato.

forza!mangiatene a sazietà!” Daniel era imbarazzato e quanto Luna non aveva voglia di mangiarli, ma per gentilezza lo fece lo stesso.

Mentre mordeva i biscotti lei lo guardava mangiare affascinata, la carnagione olivastra della sua pelle risplendeva e i capelli neri arruffati con quel ciuffo rosso in punto che lo faceva sembrare strano e bellissimo allo stesso tempo, il giacchetto di pelle aperto non nascondeva la T-shirt aderente che faceva risaltare gli addominali anche se non erano troppo pronunciati.

“ Hey, perché mi fissi?”

“ perché sei bellissimo”

“non citare colpa delle stelle davanti a me babbana” disse lui ridacchiando, non sapeva però che la ragazza stava dicendo veramente.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** arcobaleno nel cuore. ***


Dopo essersi cambiata velocemente i giovani erano andati in giro tra le varie chiese variopinte e fra i palazzi storici che infestavano la città vecchia, fra i muretti e le pietre poste a terra non ricoperte di asfalto Luna anche se era una veterana del posto era quasi caduta una decina di volte scivolando sullo strato di umidità che ricopriva il suolo. Il giro era finito, ma non avevano sicuramente voglia di tornare a casa quindi si sederono sulle prime panchine che trovarono e anche se erano sporche a loro non importa,l'importante era non mangiare altri biscotti della madre di Luna. “ Che cosa facciamo ora? Invitiamo qualcuno per farci un giro e magari mangiare qualcosa?” la voce del ragazzo era calma e composta e la cosa faceva battere il cuore alla ragazza, a lei non piaceva avere così poco controllo sulle proprie emozioni e ciò l'irritava moltissimo ma non poteva fare a meno di evitare di sorridere mentre lo guardava. Dopo qualche secondo che il ragazzo la guardava interrogativo Luna si riprese dai suoi pensieri e si affrettò a rispondere. “eh?ehm?no. Oggi o sono fuori per scuola o sono usciti con non so chi...” “anche Kevin? Il tizio che ama le storie romantiche e le cose strappalacrime.” “ precisamente sarebbe il mio migliore amico,tanto per chiarire, e comunque è andato a fare una gita con la sua fidanzata.” Daniel si era appoggiato con il gomito alla spalla dell'amica e stava chiacchierando allegramente mentre Luna sperava che lui non vedesse il rossore su tutto il suo viso e che non sentisse il suo cuore battere all'impazzata. “possiamo andarci a prendere un gelato oppure un pezzo di pizza magari,scegli te,per me è uguale” Daniel avrebbe fatto qualsiasi cosa con la ragazza ma queste erano le uniche cose che gli venivano in mente quel momento, avrebbe voluto prendergli la mano e poi abbracciarla forte ma l'insicurezza lo sovrastava e lo faceva rimanere fermo lì,immobile come uno stoccafisso a guardare le colline che si estendevano per chilometri oltre la ringhiera che si trovava difronte a lui. “prendiamo della pizza così ne approfittiamo per vedere quando apre la libreria, magari ci facciamo un salto.” La libreria. Lì si erano visti la prima volta,quando lui cercava una copia di un qualche classico da leggere e mentre lei era seduta a terra a cercare i libri dimenticati del negozio,quelli che non guardava nessuno e che a volte erano i più interessanti ma che non venivano mai cercati perché posti nei luoghi più strani possibile,lui l'aveva quasi calpestata e lei con un piccolo urletto gli aveva detto di fare più attenzione e che sembrava un elefante in una gioielleria. “ okay.” Daniel si alzò all'improvviso e la prese per mano, e cominciò a correre verso un luogo dove la ragazza non avrebbe mai potuto immaginare di andare, Lei aveva un po' di paura ma non importava, si sentiva al sicuro con lui che le stringeva la esile mano affusolata, era come se le dicesse di stare tranquilla,tanto lui le era vicino e niente le poteva andare storto. Un arcobaleno le stava scoppiando nel cuore.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2877738