The apprentice-4x04

di astrid 002
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** “Ho intenzione di chiedere a Hook di uscire” ***
Capitolo 2: *** “Cos'è questa storia dell'appuntamento?” ***
Capitolo 3: *** "Le stringevo la mano. Mi sentivo bene. Non ero Hook, ero Killian" ***
Capitolo 4: *** “E' che non sopporterei se Hook mi chiamasse papà” ***



Capitolo 1
*** “Ho intenzione di chiedere a Hook di uscire” ***


“Ho intenzione di chiedere a Hook di uscire”

Mary Margaret alzò di scatto la testa. Stava rimboccando le coperta a Neal che si era appena addormentato nella sua culla.

“Oh Wow” esclamò a occhi spalancati.

“Dici che è azzardato?” dissi io torcendomi le mani.

“Ma no Emma, era ora tesoro...in effetti mi chiedevo quando vi sareste presi un po' di tempo per voi” disse prendendo alcuni vestitini di Neal e incominciandoli a piegare “con Elsa e la Regina delle nevi ultimamente c'è stato un po' di trambusto, ma fai bene. Oddio cosa ti metterai? Andiamo a fare shopping. Ti accompagno io” una luce nei suoi occhi mi rese nervosa. Era una madre che non aveva potuto crescere sua figlia, si era persa tante cose. Voleva recuperare in continuazione. Quella era un'ottima opportunità per lei.

“Non gliel'ho ancora chiesto, potrebbe dirmi di no”

“Pff certo” sorrise abbassando lo sguardo.

“Poi devo parlarene con Henry...non voglio che si senta escluso...voglio che sia d'accordo”

“Lo sarà, Hook gli piace...sarebbe interessante avere un pirata come patrigno...e poi vuole la tua felicità, come tuo padre ed io del resto...”

“Ah David...glielo dici tu vero?” dissi io dirigendomi verso la camera di Henry.

“No Emma...aspetta..”

Ma ormai ero al piano di sopra. Bussai alla camera di Henry ed entrai.

“Ehi ragazzino”

“Ciao mamma” rispose lui. Era sdraiato sul letto con un fumetto in mano.

“Che fai?”

“Leggo questi fumetti che mi ha dato Regina”

“mm mm”

Alzò lo sguardo e disse “Allora?”

“Cosa?”

“Non mi chiedi il permesso per vedere Hook?”

“Ma come...”

“Pareti sottili” spiego lui alzando le spalle.

“Ehm...mi serve solo una parola e mi dimentico di questa cosa che mi è venuta in mente”

“Hook è...Hook” disse scuotendo la testa trattenendo un sorriso “ma se ti fa felice dovresti uscirci”

Lo scrutai attentamente attraverso quegli occhi che mi ricordavano tanto Neal.

“Ne sei sicuro?” dissi passandogli una mano sulla testa.

“Sì, mamma, anche tu meriti il vero amore”

La sua frase mi scosse nel profondo. Il vero amore. Era Hook? Killian Jones?

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Capitolo 2
*** “Cos'è questa storia dell'appuntamento?” ***


“Allora?” Mary Margaret si materializzò davanti ai miei occhi aprii la porta per entrare in casa.

“Oh, ehi mi hai spaventata”

“Che ha detto?” disse sorridente.

“Ha detto di sì, a una condizione, vuole organizzare lui l'appuntamento” dissi togliendomi la giacca.

“Cos'è questa storia dell'appuntamento?” la voce di David emerse dalla cucina.

“David non ricominciare” sbottò Mary Margaret.

“E' una domanda legittima, sono sempre suo padre”

Avevo bisogno di una casa mia.

“Non ha quindici anni, e sappiamo tutti che Hook è innamorato di lei. E' andato indietro nel tempo per lei...ah e ha anche scambiato la sua nave per riaverla..” disse Mary Margaret, il cui sorriso stentava a scomparire dal suo volto.

“Hook è simpatico” disse una voce delicata.

Elsa. Mi ero dimenticata che c'era anche lei in casa. Era una figura così docile e discreta che quando parlava sembrava essere scesa da una nuvola.

“Facevo solo una domanda...infondo è rimarrà sempre un pirata” continuò David come se Elsa non avesse parlato.

“Oh Daviiiid” disse Mary Margaret guardandolo male.

“Voglio solo il bene di nostra figlia” disse lui indicandomi.

“Lo so e anch'io voglio la stessa cosa, ma è matura per decidere con la sua testa e io l'appoggio”

“Anche io l'appoggio, sono solo preoccupato”

“Questa discussione andrà avanti per molto tempo ancora?” chiesi cercando il caffè nello scaffale della cucina.

“Tesoro voglio solo che tu stia attenta...ti appoggiamo al cento per cento...anche se è Hook...” finì la frase storcendo il naso.

Mi fece sorridere.

“Va bene ok...starò attenta” dissi con sofferenza nella voce.

“Andrà bene” disse Mary Margaret avvicinandosi e toccandomi un braccio.

 

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Capitolo 3
*** "Le stringevo la mano. Mi sentivo bene. Non ero Hook, ero Killian" ***


Le stringevo la mano. Mi sentivo bene. Non ero Hook, ero Killian. E non perchè non avevo il mio uncino, ma perchè stavo con Emma. Passeggiavo mano nella mano con la donna che amavo. Se mi fossi visto dal di fuori sarei rimasto a bocca aperta. Se il me stesso di Neverland mi avesse visto in quel momento forse avrebbe riso.

Strinsi la mano sinistra a pugno. Facevo ancora fatica a sentirla totalmente mia. Era una sensazione strana. La aprii rilassandola e cercai di non pensarci.

“A cosa pensi?” mi chiese Emma stringendo la sua stretta nella mia mano destra.

“A quanto sono bravo ad organizzare appuntamenti” dissi con un ghigno guardando i suoi profondi occhi verdi. Brillavano alla luce della luna.

Lei sorrise alzando gli occhi al cielo.

Le scrutai il collo scoperto, aveva raccolto i capelli evidenziando l'ovale del viso. Non potevo non ammirare la sua bellezza. Mi accorsi che aveva la pelle d'oca sulla braccia.

“Aspetta” dissi fermandomi. Lei mi guardò interrogativa. Io mi levai la giacca e l'aiutai a metterla.

“Un pirata di buone maniere” disse lei abbassando lo sguardo toccandosi i polsini della giacca che le ricadevano lunghi sulle mani.

Io mi misi davanti a lei e incominciai a sfregargli le braccia dandole un po' di calore, così come avevo fatto quando era gelida neanche una settimana prima.

“Non sia mai detto che il Capitano Hook non conosca le buone maniere”

“Non sia mai detto che Killian Jones non conosca le buone maniere” disse lei vicina al mio viso.

Io mi avvicinai ancora di più e la baciai dolcemente, ma allo stesso tempo con energia.

Quando ci fummo staccati, lei sussurrò a corto di fiato “Questo non rientra nelle buone maniere”

“Questo è l'ABC delle buone maniere Swan” dissi io riappropriandomi delle sue labbra.

 

 

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Capitolo 4
*** “E' che non sopporterei se Hook mi chiamasse papà” ***


“Emma ed Henry?” disse David con in braccio Neal. Lo aveva appena cambiato, si era offerto di badare a nostro figlio per un po'. Io avevo un po' di difficoltà ad allontanarmi dal mio secondogenito, ma stavo incominciando a capire, grazie anche a mio marito, che non potevo controllare tutto. Dovevo rilassarmi un po'. A Neal non sarebbe successo nulla. A meno chè non fosse sbucata qualche altra strega cattiva che aveva in serbo sacrifici umani. Non è che Snow Queen...non pensarci Mary Margaret.

“Da Granny. Emma vuole chiedere a Hook un appuntamento”

“LEI COSA?” disse David alzando il tono di voce. Lo guardai preoccupata. Aveva in braccio Neal. Mi avvicinai tendendo le braccia per prenderlo. Lui si scansò e lo adagiò nella sua culletta.

“David, è adulta. Prende da tempo le sue decisione autonomamente”

“Solo perchè noi non ci siamo potuti essere per lei in tutti questi anni non vuol dire che adesso lei non si possa fidare di noi, che non possa contare su di noi”

“Certo questo lo fa già David...cosa ti prende?!? Ok sei protettivo con tua figlia, ma c'è dell'altro?!?”

“Hook...” disse lui laconico.

“Sì?!?!”

“Vuole uscire con Hook...”
“David...” dissi con tono comprensivo.

“Sai hai ragione ci siamo persi tanto con lei...ma dal preciso istante che abbiamo riacquistato la memoria e l'abbiamo ritrovata, io l'ho sentita di nuovo mia...e non permetterò che qualcuno la faccia soffrire...”

Gli sorrisi riflettendomi nei suoi grandi occhi blu e lo abbracciai in vita.

“Charming?”

“Snow” disse lui prendendomi le spalle.

“Hook è cambiato. Anche tu te ne sei accorto...La nostra Emma lo sta profondamente cambiando, dobbiamo dargli fiducia e credere nell'istinto di nostra figlia”

“E' che non sopporterei se Hook mi chiamasse papà” disse lui aggrottando la fronte.

Scoppiai a ridere stringendolo di più a me. Lui ricambiò la stretta e mi lasciò un bacio sui capelli.

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