I Cesaroni 6

di Destiny92__2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Otto mesi dopo.... ***
Capitolo 2: *** Chiamate importanti ***
Capitolo 3: *** Ciao Roma ***
Capitolo 4: *** Famiglia speciale ***
Capitolo 5: *** La quiete prima della tempesta ***
Capitolo 6: *** L'inizio della fine ***



Capitolo 1
*** Otto mesi dopo.... ***


GIULIO POV

 

Ciao Papà! Qui a palazzo tutto nella norma. Mi mancate tanto tu, Rudi, Mimmo e i casini degli zii! Vi verrò a trovare presto.. lo giuro! Un abbraccio Marco!” lessi sul mio cellulare.

 

Erano passati otto mesi da quando Marco era partito con Maya, da quando Eva era andata dall'altra parte del mondo a dirigere un giornale newyorkese ed aveva portato con sé anche Marta.

Poche settimane dopo anche Lucia era partita alla volta di New York per vedere un po' come stavano andando le cose e come Eva gestiva la situazione.

Tra meno di una settimana, però, Lucia tornerà a casa e tutto tornerà alla normalità.. o almeno spero.

In sti otto mesi molte cose erano cambiate, oltre a Marco ed Eva anche Rudi ed Alice se n'erano andati da casa. Alice viveva con Francesco in una casa molto bella in centro a Roma vicino al bar che il ragazzo aveva preso in gestione da qualche mese mentre Rudi si era trasferito a Milano insieme a Diego e Miriam per studiare scienze diplomatiche.

L'unico ad essere rimasto a vivere a casa era Mimmo, ormai quattordicenne che era diventato un pezzo di ragazzo, altissimo e magrissimo e naturalmente, e per fortuna, molto bravo a scuola.

Mimmo è fidanzato da quasi due mesi con una ragazza della sua classe che si chiama Chiara, una brava e bella ragazza.

 

“Ohi papà. Io vado a scuola che Chiara mi sta aspettando qui fuori. Tutto bene?” mi chiese Mimmo scendendo in sala.

“Si si Mimmo tranquillo. Tuo fratello ti saluta!” affermai sorridendo.

“Rudi?” mi chiese.

“No, Marco. Ma perché in sti giorni mi chiedi sempre di Rudi? È successo qualcosa?” chiesi incuriosito.

“Ma va... è che non lo sento da qualche giorno e allora ho pensato a lui. Ora scappo. Ciao pa! A stasera!” mi disse uscendo da casa.

 

Anche tu manchi figliolo. Non hai idea di quanto mi manchi. Saluta Maya. Un abbraccio Marcolì. A prestissimo!” risposi mentre mi misi la giacca ed uscii per andare in bottiglieria.

 

 

 

MIMMO POV

 

“Ehi tutto bene? Hai na faccia!” mi disse Chiara mentre eravamo nel cortile di scuola.

“Si si.. chiamo un attimo Rudi e poi ti raggiungo!” dissi prendendo e digitando il numero di mio fratello.

 

“Mimmo che vuoi alle 8 del mattino?”

“Chiama papà. Missà che si sta preoccupando!”

“Oggi lo chiamo. Tu gli hai detto qualcosa?”

“No nulla... ma boh credo che dovresti diglielo il vero motivo per cui sei a Milano!”

“Mimmo non ricominciare. Lo sappiamo solo io e te, manco Marco lo sa e guai a te, se glielo dici o se glielo dici a qualcun altro, soprattutto a quell'altra.”

“Quell'altra si chiama Alice.”

“Si lei. Comunque perché mi hai chiamato?”

“Oggi a pranzo la vedo.”

“Non parlare di me! Per nessun motivo!!”

“Capito. Vabbè entro a scuola. A dopo Rudi. E ricordati che per qualunque cosa, se vuoi parlare e sfogarti il mio cellulare è sempre accesso!”

“Grazie fratellino! Buona scuola!”

E buttai giù la comunicazione. Rudi soffriva per Alice ed io non potevo fare niente... Non è possibile! Devo aiutarli in qualche modo.

 

Ho sentito Rudi. Non aveva una buona voce. Ali, hai davvero fatto la scelta migliore? Pensaci Ali!” scrissi velocemente su WhatsApp ad Alice.

Dopo neanche due minuti, mentre stavo entrando in classe mi rispose. Avevo paura a guardare cosa mi aveva scritto.

 

Freccia Rossa delle ore 10 da Roma Termini con arrivo a Milano Centrale alle 12:55. Ciao Mimmo. Stai tranquillo che te lo riporto a casa!” lessi sorridendo e cercando di capire cosa possa essere successo in queste ore in cui Alice era stata lontana da casa Cesaroni dopo la cena di ieri sera.

 

 

 

 

ALICE POV

 

“Cosa vuol dire sto biglietto, amore?” mi chiese Francesco mentre ero in bagno.

Mi sporsi dalla porta del bagno e vidi che aveva in mano il biglietto del treno.

“Vado a Milano a trovare Rudi, Miriam e Diego e forse Jole e Budino riescono a raggiungerci lì! Diciamo che mi faccio un weekend con i miei amici!” risposi tranquillamente.

“E con tuo fratello!” puntualizzò Francesco.

“Ehm.. si si. Non vai al bar?” chiesi cercando di sviare il discorso.

“Si ora scendo. Prima di partire vienimi a salutare!” mi disse uscendo di casa.

Presi il cellulare e chiamai Rudi, sperando mi risponda.

 

“Che vuoi?”

“Alle 12:55 fatti trovare in stazione a Milano.”

“E perché?”

“Perché arrivo.”

“Cosa vuol dire che arrivi.”

“Vengo a Milano a riprenderti e portarti a Roma. Punto e basta. Quindi fatti trovare lì!”

“Ali io non torno a Roma.. non ha senso.”

“Non parliamo al telefono... tra meno di 4 ore sono lì!” dissi chiudendo la conversazione per finire la borsa da portarmi.

Rudi apparteneva a Roma, non a Milano.. e Roma senza Rudi era dannatamente vuota. E il fatto che lui sia a Milano per “colpa” mia non mi faceva stare bene, neanche un po'.

 

Finì la borsa e poi scesi al bar, salutò Francesco con un bacio sulla guancia e poi presi il taxi per la stazione.

 

 

Taxiiiiiii e poi Freccia Rossa... Tra poco sono da te. XX” scrissi di getto senza manco rileggere.

Miriam e Diego sono molto felici!” lessi dopo poco.

E tu?” scrissi mentre ero curiosa della sua risposta.

Io sono sempre felice di vederti.. Sardina!” lessi mentre mi sedetti sul sedile sul treno. Mi aveva chiamato Sardina dopo quasi un anno, dall'ultima volta che lo aveva fatto. Si Alice, stai dannatamente facendo la cosa giusta!

 

 

 

RUDI POV

 

Stava venendo a Milano per “venirmi a riprendere”.. Mimmo lo avrà parlato di sicuro! La prossima volta che lo sento lo ammazzo!

Ero scappato da Roma per lei, ed ora che succede? Lei sta venendomi a prendere! Perfetto Rudi!

Il mio cellulare squillò.. era mio padre.

 

“Ehi Pa!”

“Senti disgraziato, ok che sei maggiorenne, ma una telefonata a papà non costa nulla!”

“Scusami scusami! Ero impegnato con l'università! Come va a Roma?”

“Bah si va..”

“Papà, ti conosco.. che succede?”

“No.. nulla Rudi.. tranquillo.”

“Papà, sai oggi non ho lezioni, quindi potrei stare al telefono tutto il giorno!”

“Mi mancate tu,Marco, Eva, Marta ed Alice. Contento?”

“Alice è lì a Roma..”

Tecnicamente stava prendendo un treno per venire da me, ma ero dettagli...

“Sì, ma non la vedo quasi mai.. viene qui a casa poco e quando viene, si chiude in camera di Mimmo e parlano, non so di che e quando esce ha sempre gli occhi gonfi, come se avesse pianto.”

“Ah.. Ti giuro che tra poco verrò a trovarti.. magari il prossimo weekend.”

“Anche tuo fratello me lo ha detto oggi. Spero che davvero succeda.”

“Papà, tranquillo. Marco, Eva, la piccola ed io ti verremmo a trovare presto. Magari Eva e Marco in due momenti diversi.. giusto per non assistere ad una guerra.”

“Magari Lucia mi fa la sorpresa e me le porta quando arriva.”

“Eh magari! Papà stai tranquillo che presto saremo lì. Con Mimmo tutto bene?”

“Certo. Per fortuna che Alice ha Mimmo in sto periodo. Da quando te ne sei andato, è un po' strana.”

“Non è strana papà.. è solo stressata tra università e il bar. Tranquillo sta bene.”

Mentire era il mio mestiere, ormai.

“Sarà.. Vabbé, io vado. Rudi per qualunque cosa....”

“Lo so papà.. tranquillo che va tutto bene. Ti chiamo stasera, lo prometto!”

“Ti voglio bene figliolo.”

“Anch'io papà, anch'io!”

Chiusi la conversazione e chiamai Marco di getto.

 

 

“Ohi fratellino, come va a Milano?”

“Siamo dei figli degeneri!”

“Perché?”

“Perché papà sente la nostra mancanza e noi facciamo finta di niente.”

“Rudi è successo qualcosa a papà?”

“No Marco, ma sente la mancanza nostra, di Eva, di Marta e di Alice!”

“Ma Alice vive a Roma!”

“Sì ma non più a casa Cesaroni!”

“Ah già.. Beh anche io sento la mancanza di Marta e di... beh la tua.”

“Stavi dicendo mica che ti manca anche Eva?”

“No Rudi...”

“Avrò capito male....”

“Eh forse...”

“Dobbiamo andare a Roma!”

“Rudi, io sta settimana ho un casino da fare. Non posso.”

“Marco, stai scherzando vero?! È di papà che parliamo! Della nostra famiglia! E Mimmo? Abbiamo abbandonato anche lui, così!”

“Io sono andato a vivere lontano per amore, e tu perché non hai fatto la facoltà a Roma, ancora non mi è chiaro.”

“Tu sei andato a vivere per amore lontano, ed io per amore sono scappato da Roma. Ecco perché.”

“Ancora Miriam? Ma scusa, non vive con te e Milano?!”

“Marco mi sono innamorato di Alice! Ancora non l'hai capito?!”

“Cazzo....”

“Non farmi la paternale perché ti giuro che potrei insultarti.”

“Non potrei mai farti al paternale! Ma lei lo sa?!”

“Ehm si.. infatti ora sta venendo a Milano per riportarmi a Roma!”

“Ha lasciato Francesco per te?!”

“No... Sta ancora con Francesco!”

“Ah.. cazzo!”

“Che c'è?”

“Diviso tra mio fratello e il mio migliore amico!”

“Spero tu stia scherzando Marco.”

“Starò sempre dalla tua parte Rudi! Lo sai.”

“Eh allora avevo capito male...”

“Prossimo weekend a Roma?!”

“Ci sto! Ci sentiamo in settimana!”

“Ciao Rudi.. salutami Alice e cerca di non fare casini!”

“Ahahahah è divertente sentirlo dire da te.”

“Cretino!”

 

Chiusa la conversazione, mi buttai sul divano. Erano le 11, tra due ore sarebbe arrivata Alice!

 

 

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Capitolo 2
*** Chiamate importanti ***


ALICE POV

 

“Prossima fermata, Milano Centrale, fine della corsa della Freccia Rossa. Grazie per aver viaggiato con Trenitalia!” sentì dire dall'altoparlante.

Ero arrivata a Milano, dopo quasi sette anni sono tornata a Milano; mi ricordai che non avevo manco avvertito mio padre, e se poi mi vede in giro a Milano, chissà che casino succede! Vabbè Ali non pensarci ora.

 

Scesi dal treno ed andai verso l'uscita... ed eccolo seduto su una panchina a giocare con il cellulare ma poi alzò lo sguardo e mi vide.... era bellissimo.

 

“Hai fatto buon viaggio?” mi chiese prendendomi la borsa che avevo.

“Si certo.. e poi sono volate ste tre ore!” risposi sorridendo cercando di stare calma.

“Dai forza, andiamo che il taxi ci aspetta.” affermò senza però guardandomi negli occhi.

“Miriam e Diego?” chiesi mentre uscivamo dalla stazione.

“Sono partiti.” mi rispose freddamente.

Mi bloccai e Rudi si volse per guardarmi, per la prima volta da quando ero arrivata.

“Miriam è andata in Sicilia per far conoscere Diego ad Olga ed Andy.” mi rispose senza che io li chiesi nulla.

“Quindi siamo solo noi due per tutto il weekend?!” chiesi quasi come una supplica.

“Eh missà di sì.” mi rispose mentre entravamo nel taxi.

“Ti farò impazzire Cesaroni, sappilo!” risposi prima che il taxista partisse.

Rudi mi guardò ed abbozzò un sorriso.

 

 

 

MARCO POV

 

La chiamata con Rudi mi aveva un pochino turbato.

Aveva pienamente ragione, avevamo abbandonato papà così, da un giorno all'altro senza dargli una spiegazione vera.

“A che pensi amore?” mi chiese Maya entrando in camera da letto.

“A mio padre ed a Roma. Io e Rudi abbiamo deciso che il prossimo weekend andiamo da nostro padre. Ne ha bisogno.” risposi.

“è da otto mesi che non torni a casa, è normale.” mi rispose mentre il mio cellulare squillò. “Ovunque Andrai” suonava come suoneria.... Eva mi stava chiamando.

“Maya ti dispiace se parlo con Marta, da solo in camera?” chiesi gentilmente.

“Figurati. Salutami la piccola!” mi rispose uscendo dalla stanza.

 

“Pronto?”

“Ehi Marco...”

“Ciao Eva.”

“Hai cercato Marta? Sai è ancora all'asilo! Qui sono le due del pomeriggio!”

“Veramente volevo parlare con te. Se puoi parlare.”

“Ah.. ehm si... ma poco perché poi devo andare in redazione.”

“Partite con Lucia e tornate a Roma. Io e Rudi saremo lì prossimo weekend. Ho bisogno di vedere mia figlia e anche te.”

“Marco.. non posso lasciare il lavoro, è un casino lasciare così da un giorno all'altro.”

“Eva non mi interessa. Se non vieni tu a Roma, vengo io a New York, e sai che lo faccio!”

“Marco, non mi sembra il caso..”

“Eva, se vuoi te lo dico con parole più chiare... voglio vedere mia figlia!”

“Prima hai detto che volevi vedere anche me.”

“Mi ricordo cosa ho detto!”

“è per quello che ti dico che non è il caso.. mica per Marta, è tua figlia.. è normale che tu voglia vederla.”

“Eva, è necessario che io e te torniamo a Roma, a casa Cesaroni. Rudi ed Alice hanno bisogno di noi.”

“Cosa vuoi dire Marco?”

“Sai dov'è tua sorella in questo momento?”

“Sarà con Francesco, come sempre.”

“Risposta errata Cudicini. Alice è partita per Milano per stare un weekend con Rudi, hanno una specie di storia segreta.”

“Prenoto immediatamente il volo anche per me e Marta.”

“Così ti voglio Cudicini! Così reattiva.”

“Cretino.”

“Salutami Marta e dalle una bacio grossissimo.”

“Come se l'avessi già fatto.”

“Ciao Eva.”

“Ciao Marco.”

 

Chiusi la conversazione e mi buttai sul letto stringendo il cellulare al petto.

Inutile mentire, Eva gli mancava. Maya era fantastica, ma non avevano la complicità che ha con Eva.

Il mio cellulare vibrò e vidi che Eva mi aveva scritto un messaggio su WhatsApp, lo aprì immediatamente.

 

Comunque anche tu manchi a Marta ed anche a me. NY è bella ma ho troppi ricordi legati a questa città.” lessi e mi misi seduto sul letto ed mi venne un flash. Eva aveva scoperto di essere incinta di Marta proprio a NY!

Digitai veloce la risposta per poi scendere giù a pranzare.

 

 

 

 

 

 

 

EVA POV

 

Marta, la mamma è a NY che si è accorta di te per la prima volta! XX” lessi e sorrisi. Se l'era ricordato e tutto ciò mi faceva stare bene.

Non potevo odiarlo per tutta la vita, mi aveva spezzato il cuore, ma Marta era nostra figlia e noi avevamo il diritto di darle una famiglia, strana ma solida.

In quell'istante mia madre e mia figlia entrarono in casa.

“Mammaaaaaaaaaaaaa!” urlò Marta entrando in casa e buttandosi in braccio.

“Amore mio! Ho sentito papà e ti saluta tantissimo e mi ha detto di riempirti di baci.” le dissi baciandola ovunque.

“Basta baci mamma.” mi rispose cercando di liberarsi dalla mia presa.

“Corri a giocare piccola mia.” le dissi mentre correva in camera sua.

 

“Hai sentito Marco, allora?!” mi chiese mia madre sedendosi vicino a me.

“Ho una notizia molto bella.” le dissi sorridendo.

“Dimmela immediatamente” mi rispose.

“A Roma.. veniamo anche io e Marta insieme a te. Felice?” chiesi mentre mia madre si alzò per abbracciarmi forte.

“E me lo chiedi pure? Ma che succede?” mi rispose incuriosita.

“Marco e Rudi vanno a Roma da Giulio e Marco ha il diritto di poter stare con Marta.” le risposi sperando che non mi chiedesse altro, cosa che infatti non fece.

 

 

 

RUDI POV

 

“Eccoci arrivati, in questa umile dimora.” affermai entrando in casa e posando il borsone di Alice in corridoio.

“Bella sta casa, l'avete sistemata bene. Anzi Miriam l'ha sistemata davvero bene.” rispose entrando in tutte le stanze.

“Veramente anche io e Diego l'abbiamo aiutata, simpatica ragazza.” risposi facendole il solletico. Da quanto rideva e soffriva si buttò sul letto di Miriam e Diego e mi portò con sé. Eravamo sdraiati uno sopra l'altra e io continuavo a farle il solletico.

“Basta, basta, basta Rudi, mi arrendo!” urlò dimenandosi.

“Eh no Sardina, devi pagare pegno per questi otto mesi.” le risposi di getto. Era la verità, erano otto mesi che non ci vedevamo e che non ridevamo assieme, doveva pagare pegno per tutto il “dolore” che mi ha provocato.

Si riuscì a staccare da me e ribaltò le posizioni. Ora era lei a stare sopra di me che mi guardava mentre io ero impotente al suo sguardo.

“E se invece pagassi pegno in altro modo?” mi chiese avvicinandosi sempre più alla mia bocca.

“Ali, stai con Francesco e tu non sei tipa che tradisce.” le ricordai, prima che se ne fosse pentita.

“Questa weekend non esiste nessun Francesco. Sono otto mesi che non ti bacio, ho il diritto di farlo.” affermò decisa.

“Hai perso il diritto Ali. Lo sai!” le risposi, forse un po' troppo acidamente.

Alice mi guardò, sorrise e poi mi baciò teneramente, come solo lei era capace. Pensai che ero riuscito a toccare il cielo con un dito mentre le nostre labbra si rincontravano dopo tutti questi mesi.

Il bacio si stava facendo sempre più inteso, lo volevamo tutti e due, lo sentivo.

“Ali, fermiamoci prima che commettiamo un altro errore” le sussurrai staccandomi dalle sue labbra, anche se fu un enorme sacrificio.

Alice però, sembrava arrivata a Milano decisa su quello che voleva, infatti mi prese la faccia tra le sue mani e riprese a baciarmi.

Basta pensieri, basta freni, Alice era venuta qui per me? aveva lasciato Francesco per un weekend? aveva preso un treno da Roma a Milano per me? aveva preso l'iniziativa di baciarmi? Bene, caro Rudi, era ora di assecondarla e di vivermi quel momento con la donna che ami. Chiusi gli occhi e mi feci inondare dell'amore che Alice mi stava regalando.

 

 

 

 

3 ore dopo.....

 

Alice era appoggiata con la testa al mio petto e giocava con le dita con il tatuaggio che avevo sulla un po' sopra la pancia.

Alzò la testa, lo guardò meglio e poi mi guardò e sorrise per poi baciarmi.

“Perché questo bacio?” chiesi sapendo già la risposta.

“Ti sei tatuato due anelli che si sono incastrati uno dentro all'altro con al loro interno una S ed una D.” mi rispose sorridendo.

Io la guardai e sorrisi.

“Ti sei tatuato la nostra canzone ed i nostri soprannomi. La S di Sardina e la D di Deficiente. Grazie.” mi disse mentre le nostre labbra erano a pochi centimetri.

“Ti amo Ali, e so che tu sei confusa, ed infatti non ti chiedo nulla. Voglio solo vivermi questi momenti. Almeno avrò altri ricordi a cui attaccarmi quando ci saranno momenti di sconforto.” risposi e poi la baciai dolcemente.

 

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Capitolo 3
*** Ciao Roma ***


ALICE POV

 

Era passata una settimana da quando ero andata da Rudi a Milano, da quel weekend perfetto.

Era venerdì ed io ero nel letto che condividevo con Francesco a fissare il soffitto.

Francesco era tornato la notte scorsa da Verona dove aveva passato qualche giorno con dei suoi amici ed io avevo ringraziato mentalmente quei ragazzi, che non conoscevo, per avermelo fatto andare via di torno, perché non avrei potuto reggergli lo sguardo dopo quello che era successo con Rudi.

Sentì che si stava muovendo, si era svegliato. Ok calma Alice, andrà tutto bene.

 

“Mmm buongiorno amore mio!” biascicò voltandosi.

“Buongiorno!” dissi cercando di essere il più naturale possibile.

“Pronta per questa splendida giornata da passare insieme?!” mi chiese ed io mi irrigidì.

“Ecco appunto, ti devo parlare. Allora, oggi pomeriggio, Marco e Rudi fanno una sorpresa a Giulio e vengono a Roma, mia madre torna da New York con anche Eva e Marta... e mi chiedevo se, per te, non era troppo disturbo, potessi stare tutto lì a casa Cesaroni per un po', almeno sto sempre con loro e vedo un po' mamma, ma sopratutto Eva e Marta.” affermai mentre Francesco si mise seduto e mi guardò.

“Pensavo di stare tutto il weekend accoccolati qui nel lettone ma, se torna tutta la famiglia, io non posso contraddirti. E poi magari un giorno passo così vedo Marco!” rispose sorridendo.

Io sorrisi e lui si alzò da letto.

“Vado a farmi na doccia. Ieri sera ero così cotto che mi sono buttato a letto e non ho toccato altro che il letto.” affermò andando verso il bagno mentre il mio cellulare vibrò.

 

 

Si avvisa la gentile clientela di Roma, che i signori Marco e Rudi Cesaroni sono sul treno in direzione Roma!” lessi su WhatsApp e risi.

 

Siete bellissimi <3” risposi mentre mi alzai da letto.

 

Tutto bene piccola?!” mi scrisse poco dopo ed abbozzai un sorriso. Aveva capito da una semplice frase che, forse, non era tutto ok.

 

Si tranquillo. Tra poco sarai qui ed andrà tutto bene! :)” risposi prima di bere un buon caffè.

 

Non vedo l'ora!” lessi e sorrisi.

 

Le persone più importanti stavano tornando a Roma e la cosa mi faceva sentire bene.

 

 

 

 

 

 

 

EVA POV

 

“Mamma, sei felice di tornare da papà?” mi chiese Marta mentre eravamo in aereo.

“Sono felice di rivedere la zia Alice, lo zio Rudi, lo zio Mimmo, il nonno, gli zii Cesare, Augusto e il nuovo arrivato Annibale e poi si, sono felice di vedere il tuo papà!” risposi molto tranquillamente mentre mia mamma sorrideva.

“Io sono felice di vedere tutto, ma soprattutto papà! Mi ha detto che ha una sorpresa grossa per me!” continuò la bambina.

“Eh sarà una sorpresa fantastica che ti piacerà tanto. Ora dormi un po' che sarai stanca.” affermai mentre Marta poggiò la testa sul braccio di mamma.

 

Guardai fuori dal finestrino e cominciai a pensare... Stavo tornando a Roma dopo quel pomeriggio di otto mesi fa, avevo provato ad odiare Marco, ma come potevo fare? Abbiamo una figlia insieme e, cosa non poco trascurabile, mia madre e sposato con suo padre. Una cosa da niente insomma....

Presi il cellulare e riguardai l'ultimo messaggio che mi aveva scritto, sette ore prima.

 

Buon viaggio donne della mia famiglia! Ci vediamo a casa Cesaroni! Bacia Marta da parte mia e dille che non vedo l'ora di vederla! Ti voglio bene Eva, tanto.”

 

“Piccola, a che pensi?” mi chiese mamma vedendomi perplessa.

“Nulla, che stiamo sorvolando Roma, mi sento a casa.” affermai sorridendo.

“Sì amore, siamo a casa e vediamoci di starci!” affermò mamma.

“Cosa vorresti dire?!” chiesi, mamma aveva un piano, ma non avevo capito quale.

“Marco è il tuo più grande amore, è il papà di Marta e beh non c'è storia con Maya. Tu sei Eva, tu sei la sua e solo sua Eva; Maya è un nuovo Alex. Eva, tu lo conosci, solo tu sai le cose che manco Giulio sa! E credo che manco Walter o Francesco sanno le cose che sai tu di Marco. Quindi cerca di farlo tornare nella retta via, perché ti vorrei ricordare che se non fosse stato per questo angelo di bambina, tu avresti fatto il suo stesso errore, avresti rinunciato al vostro amore.” affermò mamma.

La guardai e sorrisi. Aveva ragione, ma avevo paura. Una fottuta paura.

 

 

 

GIULIO POV

 

“Papà,vai tu alla porta, che io sono occupato?!” urlò Mimmo dal piano di sopra.

“Strano!” dissi andando verso la porta.

L'aprii e la visione che vidi fu fantastica.

“Ciao papà. C'è un posto per due viaggiatori?!” chiese Marco entrando ed abbracciandomi seguito da Rudi.

“Dio mio, che bello. Mimmo corri! Ci sono i tuoi fratelli!” urlai ma Mimmo mi era dietro e stava sorridendo.

“Scommetto che tu sapevi tutto, vero?!” chiesi guardando Mimmo che annuì.

“Voi non scappate, io vado a prendere Lucia all'aeroporto e poi sono da voi!” dissi prendendo la giacca ma Rudi mi fermò nel frattempo che qualcuno suonò alla porta di casa.

“Ma che oggi?! Tutti ora devono arrivare?” chiesi mentre Mimmo aprii la porta.

“Nonnooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!” urlò Marta entrando in casa e buttandosi addosso a me.

“Marta?! Ma che ci fai qui... oddio Lucia, Eva! Oddio siete tutti a casa!” dissi stringendo Marta.

“Veramente mancavo io, ma vabbè, ti perdono Giu!” disse Alice entrando in casa.

Marta si staccò da me e corse da Marco che la strinse forte mentre Lucia venne da me e mi baciò.

“Ciao amore mio.” mi sussurrò.

“Ciao amore!” le risposi.

Mia moglie, i miei figli, le mie figlie acquisite e mia nipote erano a casa... era tutto perfetto!

 

 

 

 

 

MARCO POV

 

“Si è addormentata?” chiesi ad Eva mentre chiudeva la porta di camera dove fino a pochi mesi fa dormivo.

“Sì appena toccato il letto è crollata. Ma cos'è sta sorpresa che le hai promesso? Guarda che ci tiene.” chiese Eva.

“Prima la sorpresa a te. Vieni con me in un posto?” chiesi ed Eva mi guardò sospetta ma accettò.

“Ali, Rudi, Mimmo riuscite a guardare Marta? Noi dobbiamo andare in un posto.” chiesi mentre stavano salendo le scale.

“Ok capo. Ah e buona passeggiata.” rispose Mimmo facendoci l'occhiolino.

 

 

 

 

 

“Mi spieghi perché Mimmo ha fatto l'occhiolino?” mi chiese Eva, “e poi perché siamo davanti al nostro liceo, Cesaroni? Hai dei rimorsi?” concluse.

“Ma va.. tornassi indietro farei tutto quello che ho fatto, almeno fino a quando ero qui dentro.” risposi sedendomi sopra a quella statua che era davanti al cancello.

“Beh diciamo che abbiamo chiuso bene la nostra ultima serata da liceali!” affermò Eva guardandomi.

“Marta è stata una delle cose migliori che abbiamo fatto assieme!” affermai senza pensarci.

“Una? Perché cos'altro abbiamo fatto insieme che consideri migliore?” mi chiese ed io mi voltai e la guardai, quanto era bella.

“Mi hai seguito un anno intero in tour con Marta neonata, quei giorni non li posso dimenticare facilmente e poi abbiamo fatto nascere una coppia esplosiva.” risposi sorridendo mentre una moto si fermò davanti a noi.

“E chi sarebbero?!” mi chiese. Ed io indicai i due ragazzi che erano scesi dalla moto.

Eva si voltò e cominciò a correre verso di loro con le lacrime agli occhi.

 

 

 

 

 

 

 

RUDI POV

 

“Ci penso io a Marta, voi andate a riposarvi!” disse Mimmo entrando in stanza mentre io ed Ali entrammo nella sua ex stanza.

“Come faremo ora che siamo al completo, più Cesare, Augusto e Stefania?” chiese Ali entrando in camera.

“Papà ha detto che Stefania va a casa sua e anche zio Cesare insieme a zio Augusto. Almeno noi stiamo di là, tu di qui ed Eva magari in mansarda con la bimba.” dissi chiudendo la porta e prendendo la mano di Alice.

“Eva vuole riconquistare Marco.” affermò mentre avevamo la bocca vicinissima.

“Ed io voglio riconquistare te...” sussurrai prima di baciarla.

“Non serve, mi hai già conquistato Cesaroni!” mi rispose per poi continuando a baciarmi.

La spinsi sul primo letto che trovavamo e ci continuammo a baciare poi si staccò dolcemente e mi guardò.

“Che succede?” chiesi.

“Dormiamo abbracciati come a Milano? Tanto tuo papà e mia madre sono andati in bottiglieria.” mi rispose.

Ed io le baciai la testa e l'abbracciai da dietro e ci addormentammo così.

 

Dopo un'oretta il cellulare di Alice squillò e ci dovemmo svegliare.

Ali guardò il display e cominciò a guardarmi.

“Francesco sta venendo qui. Mi deve parlare urgentemente.” mi disse ed io andai nel panico.

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Capitolo 4
*** Famiglia speciale ***


ALICE POV

 

“Sei sicura di volerlo affrontare da solo?” mi chiese Rudi mentre eravamo in cucina.

“Sì amore, tranquillo.” gli risposi baciandolo sulle tempie.

“Come mi hai chiamato?” mi chiese sorridendo.

Io risposi al sorriso e lo baciai dolcemente, ma pochi minuti dopo, furono interrotti dal campanello. Francesco era arrivato.

“Vado su.. per qualunque cosa, fai un fischio che arrivo e ti salvo.” mi disse prima di salire al piano superiore.

 

Io feci un bel respiro profondo e poi aprii la porta.

“Ciao Ali!” mi disse entrando e baciandomi a stampo.

“Ciao Fra! Tutto ok? Dal messaggio sembravi strano.” gli dissi.

“Ali, c'è una cosa che devo dirti. Una cosa molto importante per il nostro futuro.” affermò tutto elettrizzato.

“E cioè?” chiesi un po' spaventata.

“Un mio amico a Verona, stamattina mi ha chiamato e mi ha detto che ha comprato un bar da un suo vecchio amico e mi ha chiesto di andare a gestirlo con lui! E tu naturalmente, lavorerai come barista e una parte delle mie quote te le darò a te! Cosa ne pensi?” affermò felice.

In quel momento mi sentii morire dentro... chiusi gli occhi e la prima immagine che venne in mente fu Rudi che mi sorrideva. Sapevo cosa dovevo rispondere a Francesco.

“Penso che è una notizia meravigliosa.. ma per te. Non per me. Francesco, la mia vita è qui a Roma, con mia madre, mia sorella, mia nipote, Marco, Rudi, Mimmo, Giulio e tutta questa famiglia pazza che mi ha accolto quando ero una semplice dodicenne e che mi ha fatto crescere. Non posso pensare di andare in un posto senza di loro. Già il fatto che Eva, la bimba e Marco tra poco vanno via, mi fa male. Noi siamo una famiglia, se manca uno di noi, manca un pezzo in questa catena fantastica. Francesco, io so che questo è il tuo il sogno, ma non è il mio.” dissi cercando di essere molto tranquilla. Era la verità. Roma mi aveva dato tanto, una famiglia, degli amici fantastici e naturalmente l'amore di Rudi.

“Ali, mi stai lasciando?” mi chiese alzandosi dal divano.

“Mi dispiace Francesco. Mi dispiace davvero.” risposi abbassando lo sguardo.

 

Prese la felpa ed uscii dalla porta senza dirmi nient'altro, mentre io appoggiando la testa sul divano e dopo pochi minuti arrivò Rudi e mi baciò le tempie dicendomi di stare tranquilla. Ero sempre più sicura della scelta che avevo appena fatto.

 

 

 

 

EVA POV

 

“Allora mamma, come stai?” mi chiese Carlotta mentre eravamo ad Ostia per fare una passeggiata.

“Sto bene, Marta cresce, New York è bellissima!” risposi sorridendo.

“Eva..” affermò Carlotta.

“Carli.. sto bene.. davvero.. Io e Marco abbiamo capito che è meglio stare uniti per Marta, lei non c'entra niente con i nostri sbagli.” affermai, sedendomi su una panchina, mentre Marco e Walter stavano arrivando con dei panini in mano.

“Eva, Marco ci ha chiamati per farti una sorpresa. Qualcosa vuol dire! Non credi?!” mi chiese Carlotta.

“Vuol dire che ci mancavate e anche tanto!” affermai mentre Walter mi faceva la linguaccia.

“Anche voi ci mancavate, ma sai, abbiamo avuto un po' di casini. E purtroppo sti casini continuando e noi dobbiamo tornare immediatamente a Milano. Mi avranno chiamato almeno dieci volte nell'ultimo quarto d'ora.” affermò Walter mentre Carlotta si stava alzando dalla panchina.

Mi alzai e abbracciai forte Carlotta.

“Cudicini vatti a riprendere Marco, sennò ti ammazzo!” mi sussurrò.

“Ci provo, e tu fai la brava e trattami bene Masetti!” le risposi.

Vidi Marco con gli occhi gonfi, salutare Walter, era una cosa che gli faceva più male.

 

 

“Grazie Marco.” gli dissi mentre stavamo tornando a casa.

“Non dirlo neanche. Walter mi ha chiamato e mi ha detto che sarebbe venuto per una scappata qui a Roma e allora ho pensato di farti una sorpresa.” rispose sorridendo.

“Marco, non credi che noi due dovremmo parlare?” chiesi fermandomi in mezzo al marciapiede.

“No Eva. Ci siamo già detti tutto in queste ore che siamo arrivati qui a Roma.” mi rispose.

“Cosa vorresti dire?” gli chiesi, non avevo capito a cosa lui stesse alludendo.

“Ho capito che Marta mi manca, ho capito che non posso stare senza la mia migliore amica, che sarei capace di fare Lussemburgo-New York anche tutte le settimane, solo per poter stare con Marta e con te, ho capito che sono il padre peggiore del mondo, che non ho fatto nulla per nostra figlia, se non complicarle l'infanzia. E soprattutto ho capito che... senza di te, proprio non ci so stare. So che non ti fidi di me, ma almeno possiamo viverci questi giorni, finché non torni a New York, come due persone adulte e mature?” affermò tutto d'un fiato.

“Minchia, sei diventato intelligente, Cesaroni?” chiesi ironicamente.

“Eh a volte i miracoli succedono.” mi rispose mentre eravamo al cancello di casa.

Ero felice. Come non succedeva da un po' di tempo.

 

 

 

 

 

 

 

MARCO POV

 

 

“Sembrava impossibile, ma dopo tutto questo tempo, abbiamo di nuovo cenato tutti insieme, come una volta. Come una famiglia normale.” affermò papà a fine cena.

“Beh proprio famiglia normale, non siamo!” puntualizzò Mimmo.

“Siamo speciali!” affermò Eva sorridendo.

“Mamma, tono stanca. Andamo a dormire?” disse Marta mentre si stava addormentando.

“Forza principessa, vieni in braccio a papà, che andiamo a fare la nanna!” affermai prendendola in braccio mentre Eva mi ringraziava.

 

Nel tragitto per arrivare in mansarda, Marta si addormentò sulla mia spalla.

 

“Il jet-leg a sta bambina non fa bene!” affermò Eva entrando in stanza.

“Manco a te, se dobbiamo essere sinceri. Guarda che occhiaie che hai!” le dissi prendendola in giro.

“No, ma quanto siamo simpatici Cesaroni!” mi disse facendomi il solletico.

“Eva Cesaroni, basta!” urlai per farla smettere, cosa che accadde immediatamente.

“Come mi hai chiamata?” mi chiese con un tono felice.

“Con il tuo nome, Eva Cesaroni.” risposi sorridendo mentre mi stavo avvicinando alla sua bocca..... mi squillò il cellulare. Dannazione.

“Eeeeh Cesaroni, è destino che tu non mi debba baciare stasera. Rispondi alla tua Cenerentola, che si preoccupa.” mi disse stendendosi sul letto.

 

“Maya.”

“Ohi, tutto bene? Hai na voce! Ti ho disturbato?”

“No, è solo che Marta si è appena addormentata e allora parlo a bassa voce.”

“Ah, come sta la piccola?”

“Sta benissimo. Un po' stanca dal viaggio, ma sta bene.”

“Oggi l'hai portata al parco?”

“No, veramente oggi pomeriggio, Eva ed io siamo andati ad Ostia. Sono venuti Walter e Carlotta a trovarci.”

Eva cominciò a ridere. Le tirai un cuscino per farla smettere, non c'era nulla da ridere! Ero serio.

“Ah, sei stato ad Ostia con Eva. Interessante.”

“Maya, c'è qualche problema?”

“Avevi detto che andavi a Roma per stare con Marta. Non per andare ad Ostia con Eva. E poi perché non mi hai mai presentato mai sti due vostri amici?”

“Perché Walter e Carlotta l'anno scorso erano in Spagna. Ora scusa, ma devo andare, devo aiutare papà a fare una cosa. Ci sentiamo domani.”

E chiusi la conversazione.

 

“Quanto sei scortese Cesaroni.” affermò Eva.

“Dai alzati sfaticata, andiamo giù in sala insieme a Rudi, Ali e Mimmo.” affermai dandole la mano per farla alzare da letto.

“Anche rompiballe. Povera Maya che ti sopporta!” disse alzandosi.

“Solo con te sono così. Ti faccio vedere il mio meglio.” risposi ironicamente.

“Ah che culo!” rispose ridendo chiudendo la porta.

 

 

 

 

 

 

GIULIO POV

 

“Sai, era da tanto che volevo vedere questa scena.” sussurrai a mia moglie mentre eravamo in fondo alle scale e guardavamo i nostri cinque figli sul divano a “litigare” per cosa guardare alla televisione.

“Lo so, amore. Ma ora siamo qui. Tutti insieme.” mi rispose Lucia abbracciandomi dolcemente.

Ne ero certo, la famiglia Cesaroni-Cudicini è unica e rara; nonostante tutto e tutti è ancora qui, in piedi che combatte sempre in prima linea.

 

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Capitolo 5
*** La quiete prima della tempesta ***


EVA POV

 

“Buongiorno, colazione in camera, per la mamma malata!” affermò Marta con un vassoio in mano mentre entrava in mansarda con dietro Marco che l'accompagnava.

“Oh ma grazie!” affermai sedendomi sul letto.

Mi era venuta l'influenza ed era il terzo giorno che ero chiusa in quella stanza. Marta, in teoria, mi doveva stare lontana, ma visti i capricci fatti, avevamo deciso che poteva stare con me, magari non sempre, ma che comunque potevamo stare assieme.

In questi giorni Marco era molto premuroso, sia con me ma soprattutto con Marta. Le era stato molto dietro, visto il mio stato comatoso.

“Vado a giocare con lo zio. Ciao mamma!” disse la bimba dandomi un bacio sulla fronte e poi scendendo dal letto e correndo giù per le scale.

“Abbiamo creato un uragano di figlia.” affermò Marco sedendosi sul letto, vicino a me.

“Chissà da chi ha preso.” risposi mentre sorseggiavo il caffè.

“Come ti senti? Stanotte ti agitavi nel sonno.” affermò Marco toccandomi la fronte.

“E te che ne sai?” chiesi incuriosita. Per caso aveva dormito qui?!

“Quando venivo a controllare Marta, ti vedevo.” affermò distogliendo lo sguardo da me, segno che mi stava mentendo.

Posai la tazza di caffè, mi avvicinai a lui e gli baciai le tempie.

“Grazie paparino.” gli sussurrai.

“Prego mammina.” affermò abbracciandomi forte; avrei voluto che quell'abbraccio non finisse mai, che restassimo così per ore, per recuperare il tempo perso in questi otto mesi, ma siamo a casa Cesaroni, una tribù in quattro mura, dove la privacy non si sa cosa sia.

“Ops.. scusate il disturbo. Posso un attimo entrare velocemente?” mi chiese mia madre bussando alla porta.

Marco si staccò da me, sorrise ed annuì, portando via il vassoio con la colazione.

 

“Non volevo davvero interrompere nulla... ma volevo un po' parlare con te.” mi disse mia madre.

“Tranquilla ma, non stava succedendo nulla di così importante. Dimmi pure.” risposi sorridendo.

“Amore, io e Giulio avevamo pensato di andare con Cesare, Pamela, Stefania, Annibale ed Augusto qualche giorno fuori per stare un po' insieme così magari Cesare e Pamela fanno pace. Solo che non so cosa fate tu e Marco. Se andate via, o se se rimanete ancora un po'.” mi spiegò mamma.

“Io vorrei rimanere qui a Roma almeno per altre due settimane, mi mancava stare qui, a Marta sta bene stare in famiglia; Marco, non lo so, ma comunque non va via questa settimana perché ho sentito che ha da fare delle commissioni. Quindi partite tranquilli che alla casa ci pensiamo io ed Alice mentre alla bottiglieria Marco e Rudi e Mimmo, quando esce da scuola.” risposi abbracciandola.

“Ehi fate un abbraccio di gruppo e io non ci sono?!” affermò Alice buttandosi sul lettone.

“Vi voglio bene piccole mie.” affermò la mamma mentre ci abbracciavamo. Inutile dirlo, ma l'abbraccio della mamma e della sorella era qualcosa di straordinario.

 

 

 

 

Mamma, Giulio e tutta la banda partirono al pomeriggio facendomi mille raccomandazioni.

 

“Io stasera vado a dormire da un mio amico, papà lo sapeva e mi aveva detto di sì!” affermò Mimmo.

“Lo sappiamo. Ma domani sera stai con noi.” affermò Rudi.

“Ok capo. Vabbè io vado! Ci vediamo domani. Tu fai la brava, piccolina, intesi?! Affermò Mimmo rivolgendosi a Marta che annuì.

 

Marco, Ali, Rudi, Marta ed io decidemmo di metterci sul divano a guardare la tv, quando il campanello di casa suonò.

“Ma chi cazzo è quest'ora? “chiese Alice andando ad aprire.

“La vostra nonna adorata.” affermò la nonna entrando in casa.

“Ops. Ciao nonna. Tutto bene?” chiese Alice.

“Si ragazze. È solo che volevo chiedere una cosa ad Eva e Marco.” affermò.

“Cosa Gabriella?” chiese Marco.

“Marta può venire a dormire da me? Volevo stare un po' con lei, e poi Lucia e Giulio mi hanno detto che era giusto per una sera farvela passare solo voi quattro, chissà quante cose vi dovete raccontare.” affermò la nonna guardandoci e sorridendo.

Marco si voltò verso di me e mi sorrise.

“Certo nonna. A te Marta va bene?” chiesi a Marta che stava saltando sul divano.

“Cetto!! vado dalla nonna Gabriella. Ciao!” affermò scendendo dal divano ed andando vicino alla nonna.

“Tranquilli, andrà a letto molto presto. Ve lo giuro!” affermò la nonna mentre stavano uscendo.

“Ci fidiamo di te, nonna! Ciao piccola, fai la brava!” affermai mentre Rudi chiuse la porta.

 

 

 

 

 

 

 

ALICE POV

 

Alla fine avevamo deciso di guardarci un film tutti e quattro assieme, una cosa tranquilla; solo noi quattro, Marco ed Eva su un divano con una coperta di pile con Eva che poggiava la testa sul petto di Marco che giocava con i suoi capelli, ed Rudi ed io su l'altro divano nella stessa posizione, con la sola differenza che Rudi invece che giocava mi stava facendo un male assurdo.

Eva ed io ci guardavamo molto spesso, si vedeva che volevamo avere spiegazioni una dall'altra ma che non era momento di domande ma di viverci questo momento tranquillo.

 

“Tutto ok piccola?” mi sussurrò Rudi nell'orecchio.

“Saresti capace di baciarmi davanti a loro?” chiesi a bassa voce.

Rudi mi guardò sbalordito e poi sorrise prima di prendermi il mento e tirarmi verso di lui baciandomi dolcemente.

“Ehm... scusate, c'è qualcosa che dobbiamo sapere?” chiesero Marco ed Eva ironicamente.

Ci staccammo per poi scoppiare a ridere.

“No nulla....” affermò Rudi facendo l'occhiolino.

“Ah ce sembrava di aver visto un bacio!” continuò Marco.

“Un bacio, ma va! Hai le allucinazioni, fratello!” rispose Rudi mentre Eva mi faceva la linguaccia e Marco tirò un cuscino a Rudi.

Amavo follemente il rapporto che avevamo noi quattro, eravamo molto uniti ed insieme avremmo affrontato tutto e tutti.

 

 

 

 

“Perché mi hai chiesto di baciarti davanti a loro?” mi chiese Rudi mentre eravamo nel mio letto abbracciati.

“Perché avevo una dannata voglia di baciarti.” affermai baciandolo con sempre più passione.

“Cudicini, non vorrei dirtelo, ma al piano di sopra ci sono tua sorella e mio fratello!” affermò Rudi staccandosi da me.

“Non me ne frega niente. Mia sorella sa che non deve entrare qui dentro e troverà il modo di non farlo fare manco a Marco.” gli risposi riprendendolo a baciare appassionatamente per poi farci l'amore.

 

 

 

 

 

 

 

MARCO POV

 

“Tua sorella ha scelto mio fratello. Wow!” affermai mentre eravamo in mansarda a mettere apposto i giochi di Marta.

“Beh, voi Cesaroni avete un fascino molto rinomato.” rispose ironicamente.

“Ehi, ma tu devi stare sdraiata, ti sei sbattuta troppo oggi!” affermai vedendo Eva che mi aiutava.

“Maya non ti chiama stasera? Che strano.” cambiò totalmente discorso ed io mi irrigidì. Mi ero completamente dimenticato di chiamare Maya. Guardai l'ora, erano le 23:30, troppo tardi per chiamarla, ma non mi importava, a dirla tutta.

“Lo farò domani, ora ho una cosa da fare.” affermai prima di baciarla.

Eva rispose al mio bacio prima molto titubante ma poi sempre più forte.

“Sai Cesaroni, mi sento ancora male, ho bisogno di cure...” mi disse staccandosi da me e guardandomi negli occhi.

“Eh Cudicini, sono qui apposta.” risposi prima di riprenderla a baciare.

 

 

 

 

 

 

 

 

LA MATTINA DOPO....

 

 

RUDI POV

 

“Marco ed Eva dormono ancora?” chiesi mentre Alice entrava in cucina con una faccia molto furbetta.

“Ehm.... diciamo di si....” disse molto imbarazzata.

“Mi sono perso qualcosa?” chiesi vedendola in difficoltà.

“Diciamo che Eva sta dormendo con addosso il maglione che aveva ieri Marco e che sono abbracciati, anzi avvinghiati.” rispose mentre preparava il caffè.

“Quando il gatto non c'è, i topi ballano!” affermai ironicamente.

“Diciamo i gatti, è meglio.” mi corresse sorridendo.

 

Era tutto perfetto. Ma questa quiete quanto sarebbe durata?

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Capitolo 6
*** L'inizio della fine ***


EVA POV

 

Il sole entrò nella camera attraverso le finestre e mi svegliò. Mi strofinai gli occhi e sentì essere appoggiata a qualcosa che non era di certo un cuscino... ero appoggiata con la testa sulla spalla di Marco, avevo la sua felpa come pigiama e sorrisi ricordandomi la notte precedente.

Decisi di guardarlo mentre dormiva. Era perfetto, tutto sembrava essere perfetto. Io e lui avevamo fatto l'amore dopo tutto quel tempo, dopo quello che è successo eravamo ancora qui, insieme. Decisi di staccarmi e di appoggiare la testa sul cuscino, ma Marco me lo impedì.

“Dove credi di andare Cudicini?” mi chiese.

“Ah, ma eri sveglio?!” chiesi sorridendo.

“No, mi hai svegliato tu mentre mi accarezzavi. Che succede?” rispose guardandomi.

“Marco... noi... A Lussemburgo ti sta aspettando Maya... Per quanto io non la sopporti, non si merita tutto questo. E lo sai anche tu!” affermai tutto d'un fiato.

Marco mi sorrise e si mise sopra di me, per poi zittirmi baciandomi dolcemente.

“Marco...” cercai di ribellarmi, ma era inutile, sarei capace di vivere solo con i suoi baci.

“Domani parto per il Lussemburgo e racconto tutto a Maya. E poi torno qui, e se dovremmo partire per New York, lo faremo. Io non riesco più a vivere senza te e senza Marta. Ci ho provato Eva, ma non ci sono riuscito. E questo è il risultato non riuscendo a staccarmi dalle tue labbra.” affermò guardandomi negli occhi.

“Maya si incazzerà, lo sai?!” gli chiesi spingendolo verso il suo lato del letto.

“Io sono tuo e tu sei mia, il destino ha sempre detto questo.” affermò sorridendomi.

“Amo il destino.” affermai sorridendogli e baciandolo.

Domani sarebbe finito tutto. Lui sarebbe andato da Maya dicendole che amava me e che loro non avevano futuro. E poi sarebbe tornato da me, da noi.

 

 

 

 

 

 

 

 

ALICE POV

 

“A che pensi?” mi chiese Rudi mentre ero in salotto a pulire le finestre.

“A nulla.. mi chiedevo cosa faremo ora? Nel senso, tu tornerai a Milano?!” chiesi. Non ne avevamo parlato dei nostri progetti futuri.

“Ho già chiesto il trasferimento dall'Università di Milano a quella di Roma. Dovrebbe arrivare la convalida in questa settimana, massimo la prossima. Non mi muovo più da Roma, da mio padre, da Lucia, da Mimmo, dagli zii e naturalmente da te.” mi rispose baciandomi dolcemente.

“Ehm, la finite di baciarvi ovunque voi due?!” affermò Marco con dietro Eva mentre erano alla fine delle scale.

“Ah guarda Ali, da che pulpito viene sta ramanzina!” affermò ironicamente Rudi.

Eva mi guardò e sorrise, era felice e tutto questo mi sembrava perfetto.

 

“Che programma avete per oggi? Oltre a stare appiccati?” chiese Marco mentre eravamo tutti in cucina.

“Io devo passare all'Università per vedere come vanno le pratiche, vuoi accompagnarmi? Andiamo in moto così facciamo veloce.” affermò Rudi rivolto a Marco.

“Eh potreste farlo. Almeno io rimango un po' sola con la mia sorellina!” rispose di getto Eva.

Marco annuì e baciò sulla guancia Eva.

 

 

“Allora, cosa mi sono persa sorellona?” chiesi ad Eva mentre eravamo nella camera che condividevamo fino a pochi anni fa.

“Domani Marco va a Lussemburgo a parlare con Maya. Le va a dire che mi ama e che vuole tornare con me e Marta. È tutto perfetto sorellina! Non credi? E tu? Sono partita che stavi con Francesco e torno che non riesci a stare staccata da Rudi?” mi chiese Eva mentre si sdraiò sul suo vecchio letto.

“Diciamo che ci siamo tanto rincorsi senza mai trovarci e poi quando ci siamo incontrati non ci siamo più lasciati scappare. Mi sento perfetta, come se tutto fosse perfetto e tutto sia facile. Ma non lo sarà mai, e lo so. Ma non mi fa paura, anzi sono felice che non è tutto perfetto, perché questo mi porta a stare ancora di più con Rudi. Lo so è un discorso pazzo, ma mi sento così!” dissi tutto d'un fiato sorridendo.

“Sei semplicemente innamorata di Rudi.” affermò Eva sorridendomi.

“Sì, lo sono. E in un modo che non pensavo minimamente di esserlo. Lui è il mio tutto Eva. Non riuscirei a stare senza di lui, di nuovo.” affermai guardando la foto mia e di Rudi che avevamo fatto al matrimonio di zio Cesare e di Pamela.

 

 

 

 

 

 

 

MARCO POV

 

“Ieri sera mi ha chiamato Francesco...” affermai mentre stavamo uscendo dall'Università.

“Ah. E cosa ti ha detto?” mi chiese mio fratello.

“Che Verona è molto bella e poi mi ha chiesto come stavo.” risposi mentre mi sedetti su un muretto davanti alla facoltà.

“E non torna a Roma, vero?!” mi chiese Rudi sorridendo.

“Ahahahah no, tranquillo. L'ha presa bene la rottura da Alice.” affermai mentre Rudi si sedette vicino a me.

“Marco... Alice ed io stiamo assieme.” mi confessò.

“Ma va?! Mica l'avevo capito.” risposi ironicamente.

“Però non so come dimostrarle davvero quanto l'amo. Marco non vorrei affrettare tutto, il mio cambiamento di Università, il stare sempre attaccati. Forse hai ragione, stiamo sempre appiccati. Lei si è appena lasciata con Francesco, dovrei darle spazio.” mi disse.

“Ma che ti sei fumato? Rudi, non so se te lo ricordi, ma Alice ha lasciato Francesco per te. E da come ti guarda, ti ama anche lei e non vuole essere lasciata in pace, anzi vuole essere presa da te e non lasciata più.” risposi.

“Non pensavo di potermi innamorare così. Mi sento non bene, benissimo, mi sento come se tutto fosse possibile... e so che sarà un casino con papà, ma lo affronteremo insieme. Perché io e lei insieme siamo una squadra forte.” affermò Rudi. “E tu fratellone? Alice stamattina è venuta su in mansarda per vedere se eravate svegli...” concluse mentre io diventai rosso in faccia, dalla vergogna.

“Quindi non ti serve sapere altro, sai già tutto.” risposi cercando di non essere troppo imbarazzato.

“E Maya?” mi chiese.

“Domani vado da lei e le dico tutto. So come ti senti Rudi, lo so da quando per la prima volta Eva è entrata in casa nostra. Eva è la mia salvezza, il mio tutto. E non posso stare senza lei. Domani andrò a dirlo a Maya. Non posso prenderla ancora per il culo. Credo di averlo già fatto troppo.” affermai deciso.

“Giusto così fratellone!” mi rispose dandomi il cinque.

Risposi al cinque e poi partimmo per casa. Avevo voglia di baciare le labbra di Eva. Avevo voglia di farle capire quanto l'amavo.

 

 

 

 

 

EVA POV

 

“Nonna mi ha chiesto se Marta può stare ancora da lei e non le ho saputo dire di no. Mimmo?” chiesi mentre eravamo in cucina a preparare la cena.

“Sono qui!” urlò mentre scendeva dalle scale ed entrava in cucina.

“Bene, allora aiutaci. Pela le patate così le facciamo fritte!” affermò Rudi.

“Ehi, il lavoro minorile è illegale!” si lamentò mentre prendeva il grembiule.

“Zitto e lavora.” affermò Marco, mentre io ed Alice ridevamo come matte; il rapporto che avevano Marco, Rudi e Mimmo era qualcosa di perfetto. Dove uno finiva iniziava l'altro e il bene che si volevano era infinito anche se non se lo dicevano troppo spesso. Mimmo era cresciuto senza mamma, ma ha avuto dei grandi esempi come Giulio, Marco e Rudi.

Il cellulare di Marco squillò e lui lo prese e mi guardò. Era Maya.

“Maya... Si, domani mattina sono lì... Dobbiamo parlare... Ok va bene... Ciao!” sentì dire da Marco.

“Tutto bene?” chiesi quando posò il cellulare.

“Sì tutto ok.” mi rispose baciandomi le tempie.

 

Mentre Rudi e Marco apparecchiavano, Mimmo si avvicinò a me.

“Ehi. Posso chiederti una cosa?” mi chiese.

“Ovvio Mimmo. Dimmi tutto.” risposi.

“Volevo solo dirti grazie. Anzi dirvelo. A tutte e due.” affermò mentre Alice si avvicinò a noi.

“E perché?” chiese Ali.

“Perché avete fatto tornare il sorriso in questa casa e soprattutto perché avete fatto tornare i miei fratelli qui a Roma.” rispose.

Alice ed io ci guardammo e lo abbracciammo forte.

“Di nulla piccolo!” sussurrò Alice.

 

 

 

 

 

 

IL MATTINO DOPO....

 

Non volevo svegliarti. Eri così perfetta mentre dormivi. Io corro in aeroporto. Sarò di ritorno domani sera. Mi mancherai, lo so già. Ti amo Eva Cesaroni! Buona giornata mamma!”

 

Lessi e sorrisi. Lo amavo sempre di più. E l'incubo stava finendo. Finalmente da domani sarebbe tornato ad essere ufficialmente mio e solo mio. Niente più principesse, cuochi o altri.

 

 

 

 

 

 

 

 

MARCO POV

 

Arrivai a palazzo verso mezzogiorno e mi recai da Maya che si trovava in giardino.

 

“Oh amore, finalmente sei arrivato.” mi urlò Maya vedendomi arrivare.

“Ehi ciao Maya!” dissi cercando di essere il più distaccato possibile.

“Non sia quante cose devo raccontarti! Ma perché hai solo quella misera borsa, le altre cose dove sono?” mi chiese vedendomi la sacca che avevo.

“Non rimango molto qui. Domani riparto. Sono venuto perché ti volevo parlare di una cosa molto importante.” dissi tutto d'un fiato.

“Prima io amore. C'è una cosa che non potevo dirti al telefono. Una cosa che ci rende ancora più forti.” affermò tutta elettrica.

“Cioè?” chiesi.

“Marco, sono incinta.” mi disse e il mio mondo crollò in un secondo.

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