Però ci sei tu

di Nana_EmeraldEyes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rivelazione ***
Capitolo 2: *** Quella notte ***



Capitolo 1
*** Rivelazione ***
















    


 





"...ma l'Amore Vero che cos'è? Scoprirlo e poi tienilo per te....
custodisci nel mistero e con il tempo scoprirai l' Amore Vero..."
-Deborah Iurato

 



POV STEFANIA

Annibale è appena salito sul palco, il locale è ricolmo, l’entusiasmo è palpabile per questi cantanti. Gli amici dell’Orchestraccia lo prendono in giro, è divertente vederlo con il sorriso sulle labbra, soprattutto in questo momento in cui le cose con Luigi non vanno poi così bene.
Gli sorrido sperando che veda e possa percepire il mio affetto, da quando Ezio o meglio “Il merda” mi ha lasciato, non ho passato più una serata fuori e devo ammettere anche per la prima volta mi sto divertendo. Guardo di sottecchi Annibale, forse è anche merito suo. E’ stato l’unico a farmi uscire dalla mia campana di vetro e darmi in faccia quello che pensava di me, una psicopatica che odia gli uomini. Butto giù una boccata di birra, li odio davvero forse ancora adesso, ma per un solo essere spregevole posso mettere in crisi l’opinione su tutti gli uomini? La vecchia Stefania avrebbe risposto sì.
Torno con i piedi per terra, uno dei cantanti dell’Orchestraccia invita a cantare Annibale la canzone con cui ha conquistato la sua Yoko Ono, trattengo una risata a quell’affermazione, immaginandomi Luigi vestito di tutto punto come lei. Il mio amico è un po’ spiazzato, lo vedo ha paura, non vuole affrontare in questo momento il gran peso che lo sovrasta. Mi fermo a pensare, lui c’è stato quando io avevo più bisogno di una persona accanto ed il momento di ricambiare.
Mi rilasso e lo incoraggio, urlando con forza sopra la musica che è già partita, lui si inumidisce le labbra, inizia, la gente comincia ballare ed io non sono da meno. Mi muovo lenta rimanendo rivolta verso il palco e mentre Annibale canta “Tu sei un’emozione bellissima” canticchio anche io quella frase. Per un misero istante mi guarda, probabilmente sta cercando un appiglio, una faccia amica a cui aggrapparsi.
All’improvviso smette di cantare e si allontana dal microfono , serra gli occhi a due piccole fessure, sembra abbagliato dalle luci del locale, purtroppo ho la vivida sensazione che non sia per questo motivo. Scende dal palco nello stupore generale, ma lo show deve continuare, così i suoi amici si affrettano ad intonare le parole al suo posto.
Lascio Pamela, che balla accanto a me, con una scusa e mi dirigo verso di lui. Ha preso una bottiglia dal bancone del bar ed è uscito dalla porta di servizio. Mi affretto, spalanco la porta e lo trovo ad ingurgitare alcool come se fosse una spugna.
Alzo gli occhi al cielo: -Voi uomini non sapete far altro che bere per risolvere i problemi!- dico acida.
Guarda verso di me, ha l’espressione amareggiata: - Ce la fai per una volta a non criticare la categoria maschile?- mi risponde infastidito.
-No- ammetto con un sorrisetto, mi avvicino a lui, prendo la bottiglia con una mano e gliel’allontano dalla bocca. 
Annibale mi incenerisce con lo sguardo.
-Stefania mi lasci in pace? Ma che vuoi?- mi urla riprendendosi la bottiglia, deve aver già bevuto prima, non mi ha mai parlato così.
Non mollo l’oggetto, anzi cerco di tenerlo il più possibile, il risultato è una stupida lotta a chi molla per primo con un finale che mai avrei immaginato. La bottiglia cade a terra insieme al suo liquido, per prenderla al volo mi ferisco con un pezzo di vetro che ora giace sull’asfalto insieme agli altri.
Serro le labbra e contraggo la mascella, mi tengo la mano dove rivoli di sangue fuoriescono incontrollati.
-Stefania- balbetta Annibale che è ancora rimasto a bocca aperta. Tende la mano e verso di me ma io non la considero.
-Siete tutti uguali!- scandisco, fissandolo in faccia.
Non mi importa se in questo momento ha la faccia da cane bastonato, ora ho solo voglia di andare a casa.

Ringrazio Pamela per avermi accompagnato a casa e fasciato la mano. 
-Sicura che stai bene Stefà?- mi chiede lei premurosa.
Annuisco e salgo le scale verso la mansarda, ma non abbastanza in fretta per scampare alla visione di Annibale che arriva sulle sue gambe, beh bella conquista, almeno questa!
Amareggiata non gli rivolgo neanche la parola, neanche quando sento il suo sguardo perforarmi la schiena.
Sbuffo mentre odo i suoi passi pesanti seguirmi su per le scale.
-Non credi di aver combinato già abbastanza guai?- gli urlo in quanto non c’è ancora nessuno in casa, lui cerca di raggiungermi ma io faccio in tempo a chiudere la porta della camera.
-Stefania…- mi chiama lui senza avere una mia risposta.
Sto per andare verso il letto ma le sue parole me lo impediscono: -Ti prego almeno ascoltami- maledisco la mia gentilezza nei suoi confronti e mi metto con la schiena appoggiata alla porta in silenzio.
-Se ci sei batti un colpo…- mi incita.
Prendo la mira e con un pugno colpisco la porta provocando un rumore profondo.
-Ok….ho capito il tuo umore- afferma.
Bravo ce l’ha fatta, penso. Giusto perché ora di mano sane non me ne rimangono.
-Hai tutti i motivi per avercela con me, averi dovuto darti retta da subito, ma è difficile parlare con te di quello che mi sta succedendo….Luigi ed io abbiamo discusso non per una cazzata, ma per una faccenda molto più grossa – tendo l’orecchio, Annibale ha il fiato corto e fa fatica a parlare, la mia ira si placa a poco a poco – vuole un figlio Stefania e io gli ho detto di no, non sono pronto….- la sua voce si fa acuta e incrinata – hai ragione tu, gli uomini sono tutti delle merde…- le sue parole lasciano lo spazio al silenzio.
Mi si stringe il cuore e apro la porta, in pochi secondi stringo le mie braccia al suo collo, Annibale si lascia cullare come un dolce bambino.
-Per quanto io condivida la tua ultima frase, tu non sei assolutamente così, non ho mai incontrato un uomo che abbia il tuo coraggio, che si infila in casini magistrali per gli amici – lo sento sorridere contro i miei capelli – sei una bella persona Annibale e lasciatelo dire da un’amica!- mi stacco da lui e leggermente più rilassato.
-Magari hai solo bisogno di tempo e poi si….- non mi lascia finire la frase, stavo per dirgli che andrà tutto bene e che fare i genitori non è per niente facile.
-No Stefà non andrà bene!- aggiunge. Il solito pessimista, ma perché fa così?
-Credevo che questo punto l’avessimo superato ….- come se non avessi parlato mi prende la mano fasciata e mi bacia esattamente sul punto della ferita. Rimango sorpresa.
-Io ho una confusione assurda in testa e tanta….tanta paura…- Annibale parla piano e lentamente.
Che gli succede? Mi sto seriamente preoccupando.
-Non può essere così grave…- lo sprono.
-Credo invece che lo sia…- mi dice e in un batter d’occhio mi ritrovo stretta a lui, con le labbra tese e unite alle sue, con le guance che vanno a fuoco, perché nonostante sia ormai una donna matura non ho dimenticato cosa significa arrossire ai piccoli gesti. Sorpresa tento di allontanarmi, di staccarmi da quel bacio così semplice e naturale, ma i miei muscoli me lo vietano, la mia mente alla fine li asseconda e mi ritrovo immobile ad assaporare quel piacere nuovo. 
Annibale si stacca quel poco per guardarmi in faccia: -Credo che tu ora abbia capito la mia confusione…- mi sussurra, non so cosa dire.
-Credo che ti manchi Luigi- affermo alla fine. 
Tutto questo è una follia.
Annibale sogghigna addolorato: - forse in tutta la mia vita non so mai stato più sicuro di una cosa, tengo a te Stefania, più di quanto vorrebbe un amico- perplesso scende le scale – se mai cambierai idea mi trovi sul divano- dice prima di lasciarmi lì come una stupida.



FINE PRIMA PARTE ONE-SHOT


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Note autrice:
Come potete vedere ho cambiato il finale e qualche dettaglio di una delle ultime puntate della nuova stagione,
mi sembra fosse la sesta o settima puntata dei Cesaroni.
Probabilmete avete capito che secondo me questa coppia farebbe faville, se Annibale non stesse con Luigi.
Nutro ancora speranze per quanto riguarda la serie, detto questo ho immaginato come la situazione
potrebbe evolversi se Stefania e lui avessero un coinvolgimento particolare.
Fatemi sapere cosa ve ne pare, se vi piace o no? 
Un abbraccio
{Nana

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Capitolo 2
*** Quella notte ***


POV STEFANIA

Rigirarmi più volte nel letto non è bastato a farmi dormire, nessuna posizione era adatta per quello che stavo passando. Alzo il busto e mi strofino il viso con le mani, mi sento profondamente in colpa per quello che è successo, in realtà ho solo assecondato un bacio. Butto giù la saliva, sì ma un bacio da un uomo la cui identità sessuale non è poi così chiara o forse sì?
Strepito come una deficiente lasciandomi andare sul materasso mentre la porta si apre con un cigolio sommesso. Se in quel momento non mi sono venuti i capelli bianchi per lo spavento potrei rimane tranquillamente mora a vita.
-Stefà ma sei ancora a letto? La vogliamo aprì sta libreria oggi o no?- Pamela, come al suo solito, entra come una furia.
-Eh già mattino?- assomiglio tanto ad uno zombi.  Vorrei non alzarmi mai oggi, come una bambina mi tiro il lenzuolo sopra la testa, nascondendomi.
-Ma che te sei impazzita?- mi chiede lei.
-No, non sta bene….se non ti dispiace puoi andare tu oggi in libreria?- stringo i denti, spero che non mi faccia ulteriori domande.
-Sei sicura che è tutto ok? Sei ancora arrabbiata per Ezio?- solo al sentire il suo nome mi viene il rigetto e il ricordo del bacio di ieri sera mi spiazza.
-Sì…- le mento. La sento sospirare e accarezzare la mia figura oltre il lenzuolo.
Chiudo gli occhi, ringrazio Pamela mentalmente.
-Oh Annibale, la nostra Stefania è triste, perché non le tieni compagnia tu?- quelle parole mi fanno bruciare le orecchie. Tutto d’un tratto sono giù dal letto nello stupore generale.
-Sto benissimo!- affermo secca.
Sia Annibale che Pamela mi guardano stupefatti.
-Ho qualcosa che non va?- mi allarmo.
-Stefania…- Pamela trattiene una risata.
-Non dovresti farti vedere dagli uomini così, sai potresti beh…eccitarne qualcuno….- dice Annibale divertito fissandomi negli occhi. Sbianco per poi arrossire violentemente, ieri sera ero talmente frustata che mi sono semplicemente spogliata e lasciata in biancheria intima.
-Tanto tu sei gay no?- gli sbatto la porta sulla faccia prima ancora di sentire la sua risposta.
-Giuro lo ammazzo!- urlo ad alta voce mentre Pamela piange dalle risate.
Sarà una lunga, lunghissima giornata.
 
 
 
 
Sto mettendo apposto alcuni libri quando Pamela mi batte sulla spalla con un dito.
-E’ orario di chiusura, annamo a casa dai!- è in fibrillazione, chissà quale sorpresa deve fare a Cesare. Preferisco non indagare.
-Sì, finisco qui e chiudo io. Tu va tranquilla- le rispondo.
-E’ tutto il giorno che ti comporti in maniera strana, per non parlare di quel povero cristo che eviti da stamattina!- mi rimprovera.
-Parli di Annibale? Io non lo sto evitando!- mi impettisco.
Pamela incrocia le braccia al petto: - Avete litigato o per Ezio che stai ancora male?- mi domanda. Chiedo a me stessa quale sia il male minore.
-Non voglio più avvicinarmi ad un uomo, è così difficile da capire?- sistemo l’ultimo libro con forza e prendo la borsa per andarmene.
Sto per uscire dalla libreria, ma lei mi parla: -Stefà, non avere paura ad avvicinarti ad un uomo soprattutto se ti fa stare bene- le sue parole mi fanno rabbrividire, che avesse capito?
-Pamé devo andare…- dico con la voce strozzata. Maledisco me stessa per la frustrazione che sto provando, Ezio mi ha fatto così male eppure io vedo quel bacio come un tradimento nei suoi confronti. Corro in casa, dove Giulio mi aspetta con la cena, non facciamo neanche in tempo a salutarci che sentiamo una discussione abbastanza accesa nel cortile.
-Ancora litigano quei due?- dice Giulio amareggiato.
-E’ da tanto che stanno discutendo?- chiedo preoccupata.
Annuisce.
“Allora sei proprio uno stronzo! Con me hai chiuso!” Luigi urla e si sente il rimbombo fino a dentro a casa.
Dopo qualche secondo Annibale rientra in casa con la faccia peggio di un cane bastonato. Mi si stringe lo stomaco a vederlo così.
-Vuoi due tagliolini alla matriciana?- Giulio prova ad interagire con lui.
-No grazie Giù….- sale le scale ed io inevitabilmente ci vado dietro.
Appena arrivo in mansarda sembra sorpreso di vedermi.
-Oh giusto, prendo la mia roba e me ne vado, non voglio dare fastidio anche a te!- parla in maniera distaccata.
-Piantala Annibale- lo rimprovero.
-E perché dovrei? Dimmi allora che la pensi diversamente…riesco solo a far soffrire le persone e …- gli blocco le mani dalla sacca che piena di vestiti che si sta accumulando.
Lo faccio sedere sul letto affianco a me.
-Ora respira e dimmi tutto….perché io sono qui…sono una tua amica, non ti abbandonerò mai per nulla al mondo…- sbatto le ciglia più volte.
Annibale rilassa la sua espressione, mi accarezza la guancia, bloccando la lacrima che lenta solca il mio viso.
-Dimmi che non ti senti in colpa per quello che è successo tra me e Luigi…- mi chiede preoccupato.
Distolgo lo sguardo da lui:- devi dirmelo tu se sono la causa della vostra rottura-
-No Stefà, ma sono contento di averti accanto a me…-  mi rivela lui.
Sovrappone le sue mani alle mie. Mi sottraggo da lui, alzandomi.
-No, io non posso- inizio a balbettare.
-Lo so, ho sbagliato a dirti quello che provavo…- si alza anche lui, mi sorpassa e mi tocca la spalla come saluto.
-Stefania?- mi chiama un’ultima volta prima di uscire dalla stanza.
-Sì?- ho la voce acuta.
-Chiudi gli occhi….- mi intima dolcemente, rimango frastornata, ma obbedisco.
Sento i suoi passi vicini, butto giù la saliva , il cuore rimbomba nel petto, sfiora le mie mani e le porta all’altezza delle sue labbra.
-Cosa provi?-  mi chiede, sembra incerto.
Faccio scivolare le dita sulla sua carne, soffice e per niente screpolata, sfioro la sua barba leggermente accennata, sorrido di rimpetto ricordando la sensazione delle sue guance che strofinavano contro il viso in quegli abbracci notturni che servivano a placare i miei incubi.
Anche il suo viso si tende, sotto al mio tocco.
Apro gli occhi: -Perché stai sorridendo?- gli domando.
-Perché con gli occhi chiusi hai dimostrato di non aver paura, tu ti senti male a vedermi perché mi associ ad un tipo di stereotipo eppure quando ti è mancata la vista mi hai giudicato solo per la persona che ti stavi trovando davanti. La persona con cui in realtà sai benissimo di trovarti bene… volevo solo fartelo capire…- mi spiega. Sono sotto shock, lui è lo stesso Annibale del primo giorno, l’uomo buffo, impacciato, divertente e sognatore che avevo visto per la prima volta a casa di Giulio. Unico uomo che aveva saputo dirmi la verità quando tutti gli altri avevano paura, lui che mi ha protetta quel giorno che ho scoperto delle seconde nozze di Ezio, lui che è ancora qui nonostante il mio rifiuto e che stamattina era corso da me per paura che stessi male.
-Hai ragione….- stringo le mani a pugno.
Annibale sta per parlare ma ora sono io che gli chiedo di chiudere gli occhi.
Mi avvicino cauta, le mani tremano e la testa è vuota, respiro piano, mi alzo sulle punte e lentamente arrivo al suo naso, inclino la testa di lato e permetto alle mie labbra di toccare le sue. Le labbra di Annibale si stendono in sorriso compiaciuto, riapre gli occhi.
-Direi che dovremmo lavorarci su!- mi fa l’occhiolino.
-Abbiamo tutta la notte- affermo, chiudendo la porta a chiave.
Annibale chiude la luce, pochi secondi dopo la sua voce mi arriva forte e chiara: -Sei speciale Stefania- mi sussurra prima di cadere abbracciati tra le lenzuola.
Quella notte rimarrà nel mio cuore per tutto il resto della mia vita, in quei mesi qualcuno mi aveva dato gli strumenti per tornare a sorridere e solo in quel silenzio, in quei baci appassionati, in quelle mani tese a cercare l’altro, ho imparato che cosa significa amare di nuovo.

 
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Note autrice:
Scusate il ritardo con cui ho aggiornato ma ho avuto problemi personali.
Spero che questa One-shoot vi sia piaciuta e che il finale vi abbia fatto sognare.
Sono rimasta scontenta del fatto che non siano finiti assieme, Stefania con lo psicologo?! Lasciatemelo dire, CHE AMAREZZA!

Nel mio cuore è questo il finale della serie e credo che sotto sotto molti la pensano come me =)
Più avanti mi piacerebbe scrivere una vera e propria fan fiction su di loro, in caso ve lo farò sapere ;)
A chi piace come scrivo se volete ho pubblicato un libro fantasy, intitolato "L'ANIMA DELLA ROSA", lo trovate su tutte le piattorme online
(Amazon, Ibs, InMondadori, Feltrinelli ecc. sia in volume cartaceo che ebook)
Vi auguro una buona serata!
{Nana

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