My Patty's world

di Okimar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arriva Lucas ***
Capitolo 2: *** Si va in scena ***
Capitolo 3: *** Si prova, ragazzi ***
Capitolo 4: *** Cleopatra eri tu ***
Capitolo 5: *** Il mio Troy ***
Capitolo 6: *** Solo amici? ***
Capitolo 7: *** Tra la vita e la morte ***
Capitolo 8: *** Chi sei? ***
Capitolo 9: *** Troppo difficile ***
Capitolo 10: *** La bugia di Lucas ***
Capitolo 11: *** Per farti ricordare ***
Capitolo 12: *** Non amarmi ***
Capitolo 13: *** Semplicemente ***
Capitolo 14: *** Ovviamente ***
Capitolo 15: *** Non appuntamento ***
Capitolo 16: *** A volte un sogno... ***
Capitolo 17: *** Il vero amore è l'ultimo fiore che sboccia a primavera ***
Capitolo 18: *** La decisione ***
Capitolo 19: *** Meglio così ***
Capitolo 20: *** Per mano ***
Capitolo 21: *** Lacrime dal cielo ***
Capitolo 22: *** Per sempre e mai ***
Capitolo 23: *** Sangue ***
Capitolo 24: *** Sbagli ***



Capitolo 1
*** Arriva Lucas ***


ARRIVA LUCAS

Entrando nel bar dove lavora mia madre, nonché luogo di ritrovo per le prove, spero con tutto il cuore che lui non ci sia. Quando il prof Barcaroli ha detto che voleva cambiare gruppo perchè aveva problemi con una ragazza, sapevo che parlava di me. E ho visto il suo sguardo di ammirazione mentre Antonella e le sue amiche si prendevano gioco di me.
Ho ancora in mente le sue ultime parole, più dure di mille lame, che mi hanno trafitto il cuore.
E ora, so di averlo perso per sempre. So che Giusy tenterà di aiutarmi, ma non voglio il suo aiuto. Voglio solo dimenticarlo, non vedere mai più ne lui, ne Antonella. Dopo tutto, è quello che mi ha chiesto, anzi ordinato. E io lo accontenterò in questo suo ultimo capriccio, perchè il mio amore è troppo grande per lui. Appena entrata, già Tamara, Sol e Giusy mi circondano, perchè sono io il capo, ma non volevo esserlo.
Giusy: -Allora Patty, stai un po' meglio?- e la vedo voltarsi a guardare suo fratello.
-Certo.- dico stringendo i denti e facendo finta di niente, come spesso faccio.
Sol: -Allora dov'è tua madre? E' ora di cominciare.-
-Eccomi!- esclama mia madre entrando con uno stereo in una mano e dei fogli nell'altra.
-Ho pensato che ognuno di voi possa scrivere qualcosa che gli ricordi quello che prova mentre canta o balla...- continuò lei.
Allora io dovrei scrivere il suo nome, penso.
Mia madre ci distribuisce i fogli e da un po' di penne in giro.
Rifletto su cosa scrivere. Mentre ballo io sento... SPERANZA.

La osservo di nascosto senza farmi vedere, riflettendo sul perchè io dia sempre retta a quella ragazza. Eppure, mentre la mia bocca pronunciava terribili parole, il mio cuore voleva dire altro. Perchè nemmeno ho avuto il coraggio di guardarla, mentre le distruggevo la vita, togliendole una cosa che tutti dovremmo avere nel mondo: l'amicizia.
Rifletto anche su quello che mi ha detto Antonella . Possibile che Patty sia davvero innamorata di me? E se questa è la verità, significa che per lei deve essere stata ancora più dura.
E mi chiedo anche chi sia quella misteriosa ragazza che cantava alla festa in maschera vestita da Cleopatra. Santiago ha detto che era Patty, e lei ha confermato, ma non ha mai cantato da sola, e ieri, quando Barcaroli le ha chiesto perchè, ha detto che non riesce a cantare in pubblico. Eppure io sento che lei non mentirebbe mai. Ma ho forse fatto qualcosa per impedire che Antonella e le altre la prendessero in giro? No, anzi ho detto ai miei amici che secondo me aveva ragione Antonella! Ma non lo pensavo davvero
Ma insomma cosa mi succede?
Dovrà o no contare il fatto che io (non Santiago, anche se lui la pensa diversamente), le abbia salvato la vita?
Mentre le mie labbra toccavano le sue e io le davo il respiro nella vita, premendo con le mani sul suo stomaco, mentre ero incollato a lei per salvarle la vita, o provato sensazioni strane che non riesco a definire. E avrei dovuto capire subito com'è lei, perchè ha cercato di difendere colei che per umiliarla ai miei occhi, l'ha quasi uccisa. Antonella. E lei, che mi ha sempre consigliato come un'amica fedele, stando a guardare da lontano, per rendermi felice. E se so questo, è perchè ho visto il suo diario e un impulso mi ha spinto all'ultima frase, scritta il giorno che io e Antonella ci siamo messi insieme.
...Oggi è successa una cosa che mi ha reso molto triste. Antonella e Matias si sono messi insieme. Spero che lei non lo faccia mai soffrire anche perchè non proverei mai a separarli, perchè l'importante è che lui sia felice. Io lo AMO, lo AMO TROPPO...
Mi ama. O forse, dopo quello che ho fatto, mi odia.
Così ora che siamo nella stessa stanza vorrei avere il coraggio di abbracciarla e dirle: Mi dispiace Patty, mi DISPIACE TANTO...
Ma conoscendomi so già che le direi la cosa sbagliata... come sempre.

Il giorno dell'esibizione. Da quel giorno che Matias mi ha detto di dimenticarlo, non ci siamo più parlati. Diciamo che io ho fatto in modo di evitarlo totalmente e non credo che a lui sia dispiaciuto, tanto era con la sua Antonella che per inciso, sta osservando totalmente ammaliato, mentre balla alle note di Quiero. Tra pochi secondi avranno finito e toccherà a noi. Dovrò cantare davanti a tutti!
Sentendomi sussultare, Giusy si volta e dice: Dai Patty, mostriamo a tutti chi siamo!-
- No io non posso farcela, lo sai!- e scappo verso la porta, la apro e fuggo, lontano da tutti, per piangere in silenzio.

Sto parlando con i miei amici, quando vedo Patty uscire correndo dall'aula teatrale, e chiedo a Giusy, cos'è successo.
-Perchè, ti interessa? E da quando scusa? Pensavo che avessi occhi solo per lei.- e indica Antonella sul palco.
-Comunque grazie a te, non abbiamo più la capo gruppo! Sarai soddisfatto immagino.- conclude fulminandomi con lo sguardo e raggiungendo Tamara e Sol prima che io possa giustificarmi.
-Devo trovarla- dico anche se più che altro parlo con me stesso.
E esco dall'aula, con un coro di voci che dicono: Matias, non andare anche tu!
Il primo posto in cui mi nasconderei se fossi una a cui hanno spazzato via la vita uno stupido (che sarei io) e una impertinente (Antonella), sarebbe in bagno. E fu proprio lì che Patty era, mentre piangeva sommessamente, con la testa inclinata di lato e gli occhiali appoggiati sul lavandino. Mentre piangeva,si stava sciogliendo le trecce e ripeteva qualcosa che sembrava una canzone triste...
Ti amo
ti voglio odiare
perchè mi fai soffrire?
A me bastava la tua amicizia
Ma mi hai tolto anche quella
La osservai a lungo mentre cantava nella sua disperazione, finche la porta alla quale ero appoggiato cedette e io mi ritrovai nel bagno.
Quando mi vide tentò subito di fuggire, ma mentre cercava di aprire la porta, la presi per il polso e la costrinsi a guardarmi sollevandole il mento con l’altra mano.
-Patty ti prego guardami.- le dissi trattenendola.
Una lacrima scivolò dal suo mento alla mia mano.
Seguendo l’impulso l’abbracciai liberandole mento e polso, facendola sparire dentro di me.
Rimanemmo così per minuti interi, e quando guardai l’ora sul mio orologio, mi ricordai improvvisamente che avevamo uno spettacolo da fare.
La lasciai andare e aspettai che mi chiedesse il perchè del mio gesto, ma non accadde. Si limitò a guardarmi una volta e poi aprì la porta e se ne andò. La raggiunsi subito e le dissi: Ti ho sentita cantare Patty e so che hai una bellissima voce. Quindi adesso tu sali sul palco con me e mostri a tutti cos’hai da offrirgli.
-Perchè dovrei? Per illudermi ancora? Mi ha detto di dimenticarti e io l’ho fatto. - disse e entrò in aula. Salimmo tutti sul palco, pronti a mostrare chi eravamo.
Devo dire che Patty cantò veramente bene, in un modo incredibile e alla fine tutti si congratularono con lei.
Tranne io. Avevo capito di aver perso il treno. E solo ora me ne pentivo.

Tutte le ragazze erano carine, e tutte avevano una bella voce, ma nessuna era come lei. I capelli biondi raccolti in due codini, gli occhiali e quel visino tanto dolce da bambina, cosa che secondo me, la rendeva molto sexy. Rimasi a fissarla anche quando finì di cantare e ballare, ma non ero il solo.
Notai che anche un altro ragazzo che ballava nel suo gruppo la stava osservando.
Mi piaceva fin dal primo momento e decisi che avrei dovuto scoprire come si chiamava.
Quando scese dal palco, le andai in contro e mi presentai.
-Ciao io sono Lucas, hai davvero una bella voce sai?-
-Grazie, io sono Patty-
-Mi sono trasferito in questa scuola da poco, altrimenti avrei dovuto scegliere il musical, come te.-
-Sono felice che la pensi così, ma puoi sempre partecipare l'anno prossimo.-

Ero al settimo cielo. Non solo ero riuscita a cantare davanti a tutti, ma un ragazzo, alto, capelli castani, molto carino, mi aveva fatto le congratulazioni!
Lucas, che bel nome!
-Se tu ballerai con me...- mi disse, mentre tentavo di non arrossire e di respirare normalmente.
Stavo per replicare quando arrivò lui.

-Mi dispiace ma sono io quello che balla ufficialmente con lei.- mi intromisi quando mi accorsi che la cosa stava degenerando. Ma perchè non volevo che Patty avesse un ragazzo? Si vedeva che gli piaceva e che piaceva molto anche a lei, ma questo mi dava incredibilmente fastidio. Che fossi arrabbiato perchè non ero unico e insostituibile nel suo cuore?
-Forse quest'anno.- disse lui.

-Ma l'anno prossimo sarà tutto da vedere.- disse Patty sorridendomi.
-Comunque io mi chiamo Lucas.- aggiunsi guardando il ragazzo, che era sicuramente geloso di me e Patty insieme.
-Io sono Matias.- rispose fulminandomi e guardando Patty.
Poi, piuttosto imbarazzato disse: Potresti lasciarci un attimo da soli? Devo dire una cosa importante a Patty.
Temendo che volesse dirle qualcosa di un po' troppo importante decisi di giocare a carte scoperte e dissi: Ok. Ma separarsi da te e un dolore così dolce che vorrei non finisse mai.- e lanciando un'ultima sensuale occhiata a Patty e una di sfida a Matias, mi allontanai.

Ricambiai lo sguardo a quel Lucas, e mi voltai, pronto a supplicare Patty, chiedendogli perdono in ginocchio. Non volevo perdere la sua amicizia, ma solo oggi mi fu chiaro.
Stavo per cominciare, quando una mano sulla spalla mi voltò e mi ritrovai davanti Antonella, che avvicinandomi a lei mi baciò. Per una volta non ne fui contento, per niente. Anche perchè ho sempre pensato che sia più romantico se è il ragazzo che bacia la ragazza e non il contrario.
Mi stacco bruscamente e le dico: Ma che ti prende? Stavo parlando con Patty e...- Mi volto e vedo che lei e sparita. la sento dire a Lucas: Non voleva dirmi niente, comunque quella è Antonella, la sua ragazza.-
-Bene allora se sei libera che ne dici di uscire con me?-
Lui le disse qualcos'altro ma non feci in tempo a sentire, perchè Antonella mi girò dalla sua parte, e disse indignatissima.
-Cosa prende a me? Casomai cosa prende a te. In questi giorni sei stato davvero strano e casomai te ne fossi dimenticato io sono la tua ragazza!-
-Lo so.- dissi seccato.
-E cosa ti avevo detto a proposito di lei?- indicò Patty. - Avevi detto che non le avresti più parlato invece scopro che l'hai addirittura abbracciata. Di nuovo! E chissà cosa ti ha detto lei, immagino che sia successo molto di più.-
-Senti Antonella se la pensi così penso sia meglio finirla qui.-
Me ne vado più arrabbiato, offeso per la sua insolenza e deciso una volta per tutte a chiarirmi con Patty.
Esco fuori, per pensare, riflettere su quello che provo, quando la vedo. Con Lucas.
Anche se non sopporto quella cosa, mi nascondo dietro il cespuglio e resto lì. A guardarli a invadere la loro privacy.
Lui la avvicina a se e lei pensa probabilmente che la voglia solo abbracciare, perchè abbassa la testa. Allora lui fa come me nel bagno quando le ho detto di guardarmi. Le alza la testa verso di lui, un mano sulla sua schiena, l'altra sul suo mento e la bacia.
Passano circa trenta secondi prima che si stacchino e lei gli sorride, allora lui, spinto da quel gesto la bacia ancora, e per altre tre volte, fino a che alla quinta volta le da un bacio vero, uno di quelli che nemmeno io e Antonella ci siamo mai dati.
Poi l'abbraccia e la prende per mano e lei con una faccia che se fosse una lavagna ci sarebbe scritto NON CI POSSO CREDERE! gli sorride e un po' timidamente, gli chiede:
-Ma allora siamo... insomma noi stiamo...-
-Insieme vuoi dire? Dipende da te.- detto questo si inchina ai suoi piedi e le chiede: Vuoi essere la mia ragazza?
Non posso sopportare oltre. Come vorrei potermi alzare e dirgli il fatto suo, a quel bel imbusto! O che lei gli dicesse un sonoro NO! Dopotutto si conoscono da meno di un'ora e già si scambiano baci con la lingua!
-O-ok. Ma non posso davvero credere di piacere a uno come te.- la stessa cosa che aveva detto a me! Che rabbia!
-Perchè? Sei una bellissima ragazza e comunque non sono il solo che la pensa così.- dice accarezzandole la guancia.
-Ti riferisci a Santiago?- chiede Patty.
Non sapevo che lo sapesse, chi gliel'avrà detto? La prenderà molto male quando saprà che è impegnata con un altro.
-No non so chi sia. Parlo di quel ragazzo che aveva detto che doveva parlarti... come si chiama? Mattias?-
Cooosa? Io non sono affatto innamorato di Patty! Voglio solo che lei sia mia amica e non importa affatto il fatto che le abbia salvato la vita o che sia lei la misteriosa cantante per la quale mi ero preso una sbandata! No non mi importa! E il fatto che io sia un tantino geloso di questo Lucas, è solo perchè per me è come una seconda sorella e mi sento in dovere di proteggerla dalle cattive compagnie... tipo lui.
-Ma va, scherzi? Se mi ha persino detto che dovevo dimenticarmi di lui e che la vita era troppo breve per essere vissuta.-
-Uau che gran poeta.-
-E comunque, come ti ho detto è già impegnato con Antonella.-
-Ma mentre cantavi e ballavi, stava guardando te, non Antonella. E comunque da quello che mi dici, lei non è niente di che. Non è neanche poi così bella.-
-Ma che dici? Lei canta benissimo, è bellissima e piace a un sacco di ragazzi, inoltre Ines, la direttrice, sta per diventare sua nonna, quando Leandro, suo figlio, sposerà la madre di Antonella e...-
-Incredibile. Sembra che tu viva in una soap opera!- dice prima di darle un bacio sulla guancia.
Anch'io le ho dato decine di baci sulla guancia e...
Ma che mi sta succedendo?
Non mi starò per caso... innamorando di lei?
Ma va... io... lei... Na, e poi io sto con Antonella, a meno che non l'abbia combinata troppo grossa.

Sono ancora sconvolta dal comportamento di quel ragazzaccio... Se solo non fosse così carino e non giocasse nel Boca junior...
Ma io sono Antonella, e non una ragazza qualsiasi, appunto.
E merito solo cose belle, ovvio no?

Rientro nell'aula e vado dritto verso Antonella, anche se il mio cuore vorrebbe spingermi da Patty. Anche lei e Lucas sono rientrati, li vedo, che stanno chiacchierando con Giusy e le las populares.
-Senti Antonella, io volevo chiederti scusa e...-
Le do un bacio sulle labbra e non provo niente. Nisba,nein, nut.
O cavolo, adesso dovrei baciare Patty per vedere se provo qualcosa... ma che sto pensando?
-Matias, ti senti bene?- mi chiede la mia "amorevole" fidanzata.
-E? Si, certo.-
-Ti vedo distratto, cos'hai?-
-Niente. Te lo posso assicurare.- spero che mi creda.
-Ok... allora se non ti dispiace vado a salutare i ballerini del musical.- si allontana verso un gruppo di fustoni, lasciandomi solo con i miei pensieri. Su Patty.
Ragazzi, sto veramente impazzendo!
Vedo il mio migliore amico, Fabio, che stava parlando con Tamara, lo vedo salutarla mentre lei va verso Sol e le altre. Ok Matias, è il tuo momento, mi dico mentre mi incammino verso di lui. se non mi confido con qualcuno scoppierò!
-Ciao Fabio.-
-Ciao Matias, allora come va?-
-Bene bene, e tu? Sta succedendo qualcosa con Tamara?-
-Perchè...? Dovrebbe succedere qualcosa?- fa lui indifferente.
-E dai Fabio, sono il tuo migliore amico.-
-Lo so, ma ancora non è successo niente. Ma succederà.- disse indicando le sue labbra.
-Ok... posso parlarti di una cosa importante?-
-Non avrai problemi con mia sorella vero?- chiese Fabio, protettivo come sempre quando si toccava la sua sorellina.
No, certo che no, non è questo il problema.-
-E va bene, andiamo.-
Usciamo dall'aula per andare in cortile. Fabio si siede sul bordo della fontana, mentre io resto in piedi.
-Allora, di cosa devi parlarmi?-
-Di...Patty.-
-Patty?- chiese senza capire.
-Si...- esitai.
-Allora, sputa il rospo!-
-Ecco, io vorrei tornare a essere suo amico, ma non so come fare.-
-Tutto qui?- chiede quasi sollevato.
-Si, cosa pensavi?-

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Capitolo 2
*** Si va in scena ***


SI VA IN SCENA

Sento la voce del professor Barcaroli che ci invita a entrare in classe, e subito vengo spintonata da una centinaia di studenti. Poi arriva Lucas, e come per magia io mi ritrovo che ho superato il confine e sono arrivata nell'aula di teatro, senza nemmeno un graffio o una contusione. Ah, il mio angelo caduto dal cielo! Come farei se non ci fosse lui? Quasi non riesco a credere che sia innamorato di me, ma per quale motivo avrebbe dovuto fingere per tutto questo tempo? E già un mese che stiamo insieme, e non sono mai stata più felice in vita mia.

Alla fine, la mia amica testardissima e sciocchissima, ovvero Giusy, si è decisa a farsi forza a confessarsi a Guido, ma non è stato per niente facile, anzi! Ha dovuto aspettare che toccassero a lei la parte di Giulietta e a Guido la parte di Romeo. Ci hanno aiutato persino i ragazzi, non appena gli abbiamo spiegato la situazione. Ovviamente Giusy non ha approvato, ma alla fine, dopo che si è ritrovata tra le braccia di Guido, ha cambiato idea.

E ora stanno insieme anche loro. Tamara mi ha confessato che trova il fratello di Antonella, Fabio, molto carino, e io e Giusy le abbiamo dato alcuni consigli, ma fino adesso nessuna novità.

Invece con Matias... va tutto male. Ho ignorato quello che mi ha detto, per non illudermi ancora, ma alla fine l'ho fatto. Ci sono cascata di nuovo. Ma lui non lo sa, o meglio spero che non l'abbia capito. Quando stavamo per chiarirci....è arrivato Lucas. La seconda volta è arrivata Antonella... poi Leandro, Giusy... insomma non siamo mai riusciti a stare da soli per più di tre secondi.

-Pronta a essere la mia Giulietta?- mi chiede Lucas. Il solito romanticone!

-Se tu sarai il mio Romeo...

-Romeo, Giulietta, potreste ascoltare la mia lezione?- ci chiede il prof Bracaroli. Per poco non mi veniva un colpo! Ma dopo pochi secondi, la faccia del nostro fantastico prof di musica, torna a essere la solita. Sorridente e divertente.

Io e Lucas ridiamo di nascosto, intanto, Giusy e Guido salgono sul palco per l'estrazione delle parti. Questa volta, porteremo in scena qualcosa di molto nuovo e contemporaneo: High School Musical. Il prof è conosciuto per le sue trovate molto "diverse" rispetto a quelle degli altri insegnanti, come ad esempio la professoressa Emilia, che è molto più tradizionale

Lucas vorrebbe che noi fossimo scelti per le parti di Troy e Gabriella. Mi immagino di essere con il mio Troy, a combattere contro Sharpay per conquistarlo, con la mia grande amica Taylor.

-Estraete il primo nome.- dice il prof.

Giusy infila una mano nella cesta con i nostri nomi, e bendata, estrae il primo nome.

-Per la parte di Chad....- dice, creando un po' di suspance. -....Guido.-

Guido, che le è accanto, sorride, sperando che lei sia Taylor.

-Per la parte di Zeke... Lucas.-

Lucas si volta verso di me, preoccupato. Se lui è Zeke, io devo essere Sharpay! Ma io odio Sharpay, anche se adoro l’attrice che la interpreta, odio con tutto il cuore quel personaggio

-Per la parte di Sharpay.... Antonella.-

Sussulti e stupore tra tutti gli studenti. Io non sono affatto sorpresa, anzi, trovo che quella parte le stia a pennello, perchè è praticamente la fotocopia di Sharpay. Crede di essere chissà chi, è antipatica, è.... bellissima.

-Sarà per il prossimo musical.- mi dice Lucas, mentre raggiunge Antonella sul palco.

-Per la parte di Taylor.... Giusy.- dice Giudo, al settimo cielo, mentre pronuncia il nome della sua ragazza.


Passano altri nomi, seguiti da altre parti, e finalmente arriva il momento tanto atteso.

-Per la parte di Gabriella....- dice mia sorella, ignara che il nome che pronuncia mi può spezzare il cuore.

Gabriella, Gabriella, Gabriella.....

-Patty.- l’ha detto! ha detto il suo nome! ma perchè sono felice? Non dovrei esserlo, perchè Antonella starà con Lucas, e dovrei essere geloso, ma non lo sono. Ma lo sarò di chiunque sarà Troy.

-Per la parte di Troy.....- certo che Giudo sa tenere la suspance quanto Giusy....

Incrocio le dita.

-Matias.- dice il professor Barcaroli.

Ringraziamenti: a season_girl per avermi recensito il primo cap, spero che recensirai anche i prossimi e per aver aggiunto la mia ff ai suoi preferiti

A GinevraMalfoy90 per aver aggiunto la mia ff ai preferiti

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Capitolo 3
*** Si prova, ragazzi ***


SI PROVA, RAGAZZI

-Matias, non ti ho segnato presente.- dice il professor Barcaroli.
-Bene, stavamo dicendo,- continua Guido. - Troy sarà.... Bruno.-
Non ho avuto il tempo di dire una parola... com'è possibile che non mi abbia segnato presente? Com'è possibile che Troy sia Bruno? Come farò a tornare amico di Patty?
Troppe domande, ma non ho il tempo di pormele, perchè il mio nome viene ripetuto una seconda volta, abbinato ad un altro.
-Matias, tu sarai Ryan.- dice il prof.

Non ci posso ancora credere! Io sarò Gabriella, Gabriella Montez! Lei ha una voce bellissima, è bellissima, intelligente... essere come lei! Ma non dovrei essere così felice: Lucas non sarà Troy. Sarà Zeke, e starà con Antonella. Per fortuna Giusy sarà Taylor, Guido sarà Chad, Tamara sarà Kelsy, Sol sarà una comparsa e Matias... Matias sarà Ryan.
E' vero, ho sempre finto che non mi piacesse più. Che non amassi ancora quegli occhi che mi fissavano mentre cantavo "Sueno de amor", sotto le vesti di Cleopatra. Che non mi importasse della sua bocca che pronunciava sempre terribili parole. Che non lo amassi più....
Ma non è vero. Io lo amo ancora. E non posso stare con Lucas, se amo un altro ragazzo. Sarebbe quasi un tradimento. E io non lo posso sopportare.... non posso sopportare che lui stia con Antonella. Mi sento così confusa! Lucas o Matias? Amore o odio? Perchè preferisco amare qualcuno che mi odia, quando posso amare qualcuno che mi ama?
Non ho tempo per pensare ancora a questo, perchè Bruno si sta avvicinando.
-Ciao Patty, allora sei felice di essere la protagonista?- mi chiede.
-Certo.- risposi timidamente. Non avevamo mai parlato insieme.
-Anch'io. So che hai una splendida voce...-
-Grazie.- non sapevo cosa dire! Non mi era mai successo di trovarmi in una situazione così!
-Patty, dobbiamo parlare.- disse una voce di ragazzo dietro di me.

-Giusy, che cos'hai?- mi chiede il mio ragazzo, mentre ci sediamo a uno dei tavoli del bar della scuola.
-Non ho niente.- rispondo, anche se gli sto mentendo. Sono preoccupata per Patty. E per quello stupido di mio fratello! Ah, quanto vorrei che aprisse finalmente gli occhi e vedesse quanto in realtà gli vuole bene quell'arpia della sua ragazza! E quanto invece tenga a lui Patty... anche se finge che non sia più così. Eppure io sento che entrambi provano ancora qualcosa, l'uno per l'altra.
-Giusy! Giusy!- una voce familiare mi risveglia da tutti quei pensieri.
-Cosa c'è?- chiedo guardando quegli splendidi occhi.
-Giusy, è tutta la mattina che sei... così persa, come se fossi da qualche altra parte.- vedo nei suoi occhi e nel suo sguardo preoccupazione, e questo mi piace e dispiace allo stesso tempo. Mi piace perchè vuol dire che tiene a me, non mi piace perchè non voglio che soffra per causa mia.
-Scusa, è che...- a lui posso dirlo. -Sono preoccupata per Patty. E per Matias.- gli rivelo.
-Ma adesso sta con Lucas, non sei felice per lei?-
-Lo sono, ma sento che lei vorrebbe stare con un altro ragazzo...- alludo a qualcuno che conosci, Guido! Per favore, non riesci proprio a capire?
-Matias?- mi chiede lui, uno sguardo da mille parole.
Annuisco con un cenno del capo, mentre prendo il panino che il mio ragazzo mi sta porgendo. Sto per addentarlo, ma poi incontro lo sguardo di Guido e mi viene da ridere. Ci guardiamo come due stupidi che si sono finalmente incontrati e sono diventati di colpo intelligenti, ma solo quando sono insieme. Due stupidi che non riuscivano ad ammettere, o forse dovrei dire molto di più io, che provavamo qualcosa, qualcosa che ha un unico significato: amore.
-Cosa c'è?- mi chiede, con una faccia da bambino innocente.
-Niente, secondo te?- gli rispondo, riuscendo a rimanere seria per circa cinque secondi, dopo di che, scoppiamo entrambi a ridere.
Finalmente finiamo di pranzare, finalmente mano nella mano usciamo dalla scuola per non pensare più a nulla che ci ricordi anche solo minimamente la scuola.
Non avrei mai detto, vedendo Guido con Luciana, che fosse così romantico, invece...
O forse sono io che l'ho infettato con il mio romanticismo!
Mancava poco a casa di Guido, quando abbiamo incontrato le due persone che più non volevamo vedere. Pia e Alan, anche loro uniti come due fidanzatini felici. Ho squadrato con sguardo truce il mio ex ragazzo, e ho ignorato la sua "ragazza". Guido li ha guardati, scambiando un piccolo sorriso colmo di tristezza con Alan. So che lui voleva che rimanessero amici, ma se adesso sono qui con Guido, devo ringraziare proprio loro: Alan, Pia, Caterina e Antonella naturalmente.
Alan non ha voluto sentire ragioni: dopo aver visto la foto scattata da Antonella, io e Guido stavamo insieme, e basta. Ho provato a farlo ragionare, ma... peggio per lui. Sono felicissima di stare con Guido.

-Dobbiamo proprio?- chiedo, guardando negli occhi, quello che vorrei fosse il mio vero amore.
-Si.- risponde solo, trascinandomi quasi a forza, fuori dall'aula.
Quando siamo fuori, mi costringe a guardare nei suoi occhi marroni, si avvicina tanto che i suoi capelli castani mi sfiorano le guance, facendomi il solletico. Sento le sue labbra così vicine che potrei quasi... no, calma Patty! Tu devi dirgli quello che provi! Mi dico, tentando di auto convincermi.
-Patty.-
-Si?- chiedo. Mentre parla, sento il suo respiro su di me. Sto per svenire!
-Io devo dirti una cosa importante, ecco io...-
-Ragazzi, smettetela di confabulare, mancate solo voi, e tu sei la protagonista!- mi indica il professor Bracaroli, interrompendo quello che avrebbe potuto liberarmi da un peso enorme.

Siamo in classe. In aula di teatro dovrei dire, ma fa lo stesso.
Di fianco a me c'è Guido. Dalla parte opposta Tamara e Sol. Patty non è con noi, è dietro alle quinte con Bruno e il professor Bracaroli, stanno decidendo quale scena fare.
Dietro di me, Matias e Antonella. Sento che lei gli dice parole molto sensuali, e lui le risponde, quasi sembra che sia ancora innamorato di lei. Ma io so che non è così. Man in mano, quello stupido di mio fratello, si sta innamorando di Patty! Finalmente vedrà la luce della realtà. Anche se credo non lo ammetterà mai, tanto meno non dirà niente a Patty. Anche dopo che lei e Lucas romperanno. Sento che sta per accadere. C'è tensione tra loro. E non per la gelosia che prova Lucas nei confronti di Bruno. Per la gelosia che prova nei confronti di Matias. Penso che anche Antonella se ne stia rendendo conto.
Finalmente le tende si aprono, e da lì esce Patty. Bruno esce subito dopo di lei. Sono sul palco. Capisco dalla musica che mettono, che è la scena più importante della storia intera.

Devo dire cosa c'è nella mia mente
qualcosa di noi che non sembra andar bene
in questi giorni, la vita continua in un modo
ogni volta che proviamo, in qualche modo
il piano è sempre modificato nuovamente
è così difficile da dire ma
devo fare quello che è meglio per me
tu starai bene... devo andare avanti
ed essere quella che sono
non appartengo a questo posto
spero che tu capisca
potremmo trovare il nostro posto
in questo mondo, un giorno
ma almeno per adesso
io devo andare per la mia strada
non voglio lasciarmi tutto alle spalle
ma devo mettere in ordine le mie speranze
e le guardo ogni volta cadere
un altro colore diventa grigio
ed è così difficile guardare tutto che
lentamente scompare
vado via oggi perchè devo fare
quello che è meglio per me, tu starai bene..
. devo andare avanti ed essere quella che sono
non appartengo a questo posto
spero che tu capisca
potremmo trovare il nostro posto
in questo mondo, un giorno
ma almeno per adesso
io devo andare per la mia strada

Patty canta delle cose che mi entrano dentro il cuore. La mia testa mi dice: sono tutte stupidaggini, ma il mio cuore, fai quello che vuoi, non perdere mai la speranza.
Vorrei poter coprirmi gli occhi, per non vedere Bruno che canta con lei.

e che ne dici di noi?
di tutto quello che abbiamo passato assieme?

Perchè quello che canta mi sembra che a doverlo gridare dovrei essere io?

e la fiducia?

sai che non ho mai voluto farti del male

E io?

cosa dovrei fare?

devo andare ma mi mancherai

Bruno le fa eco.

mi mancherai

quindi devo andare avanti
ed essere quella che sono

perchè devi andare?

non appartengo a questo posto
spero che tu capisca

sto cercando di capire

potremmo trovare il nostro posto
in questo mondo, un giorno
ma almeno per adesso

voglio che tu rimanga qui

voglio andare per la mia strada
devo andare avanti ed essere quella che sono

Te che mi dici di noi?

non appartengo a questo posto
spero che tu capisca

sto cercando di capire

potremmo trovare il nostro posto
in questo mondo, un giorno
ma almeno per adesso
devo andare per la mia strada
devo andare per la mia strada
devo andare per la mia strada

Alla fine della canzone, non ho quasi più voce, ma sento che dentro di me qualcosa che si è chiarito. Il mio cuore si aggiustato, ho messo insieme i pezzi, e ho ricominciato a vivere.
A pensarci bene, questa poteva essere la nostra canzone.
Anch'io me ne sono andata, non fisicamente, ma in un modo peggiore. Non siamo più amici, anche se lui avrebbe voluto, ci ha provato... ma io l'ho rifiutato, per non soffrire ancora.
Quindi io me ne sono andata, dalla sua amicizia.
E' vero, qualcosa tra noi non va bene, tutto quello che provo a fare, si distrugge di colpo.
E io sono stanca di soffrire, e fingere che tutto vada bene.
Quindi, ho deciso, anche se mi mancherai, preferisco essere me stessa, e continuare senza di te.
Forse, c'è una possibilità che dispiaccia anche a te. E se così sarà, forse un giorno, tra molti anni, potremo tornare a essere quello che eravamo.
Ma per adesso, addio.

Patty è stata incredibile. Non si può definire con una semplice parola la sua voce. Il suo modo di cantare...
Di entrare dentro di me, e scovare i miei punti deboli.
E' vero, è la nostra canzone.
Non puoi andartene, non puoi fingere che quello che è successo non sia successo. Vorrei gridarle.

Ma di chi era la voce che ho sentito? Era nella mia testa! Era la voce di Matias.
Sono stanca di soffrire, quindi, almeno per ora addio.
Addio, addio.
Canto nella mia fantasia, canto per lui, sperando che mi risponda.

-NO- dico con tutto il fiato che ho in corpo, dimenticando di essere nell'aula di teatro, con mille occhi che mi fissano, tra questi, quelli della mia ragazza, Antonella.

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Capitolo 4
*** Cleopatra eri tu ***


CLEOPATRA ERI TU

-Sei impazzito?- mi chiede per circa la quinta volta Antonella. Stiamo camminando fuori da scuola, verso casa sua. Casa anche di Fabio.
-Ti ho detto che non l'ho fatto apposta, ok?- grido io, stanco, stufo di tutta questa storia.
-Ma non lo capisci che figura ci faccio io?- mi ripete.
-Anto, per favore chiudiamo questo argomento.-
-Ok, allora vuoi parlare di quella ragazza che ti piace tanto?- chiede ancora più furiosa di prima.
-cosa?-
-Cleopatra, tonto!-
-Se la pensi così, me ne vado.-
Mi allontano tra urla e rabbia. Ho deciso, devo riuscire a scoprire chi è Cleopatra, a qualsiasi costo. Ma non posso farlo da solo: ho bisogno che qualcuno mi aiuti. E devo decidere tra i miei amici. Non posso chiederlo a Fabio, anche se è il mio migliore amico, è anche il fratello di Antonella e non accetterebbe mai che io guardassi un'altra. Non posso nemmeno con Santiago, perchè lui è convinto che sia Patty e basta. Restano Guido, Felipe e Alan.
In quel momento incontro mia sorella in compagnia del suo ragazzo.
-Guido, posso chiederti una cosa...?-

Sono stanchissima. Ho appena finito di cantare I gotta my onway con Bruno. Adesso dobbiamo provare la scena che temo di più. Dopo aver cantato Every day, Troy e Gabriella, insieme ai loro amici, festeggiano sotto le stelle. E loro... in un modo particolare!
-Brindiamo al futuro?-
-No, brindo al presente.-
Siamo vicinissimi, ci siamo...
-Professore, Matias ha appena avuto un'idea geniale.- entra Guido di corsa, interrompendoci.
-Sentiamo..- fa il prof Barcaroli.
-Avviso a tutte le classi partecipanti al corso di teatro. Questo venerdì sera si terrà un ballo speciale, pregasi i partecipanti alla gara di iscriversi entro mercoledì.-
-Ma è tremendo!- esclamai non appena lessi l'avviso che era stato appena appeso alla bacheca.
-Ma dai Patty, ci divertiremo.- disse come al solito la super positiva Giusy.
-Aspettate un attimo.- ci fermò Sol. -qui c'è scritto anche- disse indicando il foglio. -L'entrata sarà permessa solo alle coppie formate da una ragazza e un ragazzo. Dovranno vestirsi in modo abbinato.-
-Ecco, lo sapevo che c'era la fregatura!- disse Tamara.
-Perchè?- chiedemmo noi tre quasi contemporaneamente.
-Perchè mentre voi due avete un ragazzo... Non mi inviterà nessuno.-
-Dai Tami, non fare così. E poi ne anch'io ho un ragazzo.- le fece notare Sol, tentando di tirale su il morale.
-Ragazze, possiamo cambiare argomento?- dico.
Ho un piccolissimo e insignificante problema: non voglio andare al ballo con il mio ragazzo Lucas, ma con Matias, il ragazzo di Antonella...

-Che te ne pare della mia idea?- mi chiede Matias.
-Credo che sia una bella trovata, in più è un'altro motivo per passare il mio tempo con Giusy.-
-Lo so, lo so.- evita l'argomento. Dev'essere difficile per lui pensare a me come il ragazzo di sua sorella. -E' che io ho bisogno di sapere chi è Cleopatra. Voglio dire, ha ragione Santiago? E' davvero Patty? E se lo è come farò con Antonella?-
-Io credo che Cleopatra o no, tu non senta più quello che provavi all'inizio per Antonella.- gli dico.
Non serviva che me lo facesse notare la mia ragazza. Avevo già intuito che Matias aveva cambiato parere... su molte cose. Anche se penso che qualcosa di speciale tra lui e Patty ci sia sempre stato.

Uffa. Uffa. Uffa!
Non voglio andare a questo stupito ballo. Ma di chi cavolo è stata quest'idea?
O meglio, non ci voglio andare con Lucas. Lucas mi piace, è carino... ma non è Matias. E non lo sarà mai.
Devo fare qualcosa. Devo riuscirci.

Vorrei tanto
che succedesse
quello che desidero
di più dalla vita
so che è
impossibile
ma la speranza
quella c'è

perchè dici questo?

Perchè me lo chiedi?

Te lo chiedo

Non farlo, no

Guardandoti

guardando
te
capisco che
sono sempre stato troppo
occupato
per capire
non ero mai pronto
a scoprire
quello che eri
eri tu
tu sei,
sei tu
la persona che cerco
che cerco
di più
e anche quando
ti avevo trovato
non ti vedevo
eri sparito

non c'eri

non c'eri più

non c'eri più...

Vorrei tanto
aver creduto
alle parole
di un caro amico
avrei capito
capito chi sei
ma non è troppo tardi
per dirtelo
Eri tu

ero io

ora lo so

le persone non ci crederanno

nel mio cuore

nel mio cuore

sento che

sono sempre stato troppo
occupato
per capire
non ero mai pronto
a scoprire
quello che eri
eri tu
tu sei,
sei tu
la persona che cerco
che cerco
di più
e anche quando
ti avevo trovato
non ti vedevo
eri sparito

non c'eri

non c'eri più

non c'eri più...

credevo di non avere

una speranza
tu eri sempre con altri
mi lasciavi da parte
ma ora che siamo qui
insieme
sento che
tutto può accadere
devo solo continuare
a credere
in noi

sono sempre stato troppo
occupato
per capire
non ero mai pronto
a scoprire
quello che eri
eri tu
tu sei,
sei tu
la persona che cerco
che cerco
di più
e anche quando
ti avevo trovato
non ti vedevo
eri sparito

non c'eri

non c'eri più

non c'eri più...

non c'eri

più
non c'eri più

-Eri tu.- mi dice Matias, prendendomi la mano. -Eri tu Cleopatra. Vero Patty?-
-Io... si ero io. Ma non chiedermi di cantare di nuovo questa canzone o un'altra. Sai che non riesco a cantare da sola. Ho cantato alla gara del musical perchè cantavamo tutti. Canto con Bruno, perchè tanto tutti guardano lui. Ma non canterò mai da sola.-
-E Gotta go my onway?- mi chiede lui. A quanto pare ha buona memoria.
-Ecco... non lo so spiegare, ma ci sono dei momenti che la mia voce non può far a meno di uscire.-
-Allora... questo era uno di quei momenti?-
-Si.- annuisco.
-Vorrei non averti mai conosciuta, Patty.-
-Perchè mi dici questo?- ecco, lo sapevo che non poteva essere vero. Avrei fatto meglio a dar retta alla mia parte razionale che a quella romantica.
-Perchè tu hai preso il mio cuore, e io ho un piede in due scarpe.-
-Cosa intendi dire?-
-Parlo di Antonella. Come farò a stare con lei se vorrei...- non finisce la frase.
-Anche io credo di essere nella stessa posizione. Voglio dire... Lucas mi piace, ma non è...-
-Non è?- mi chiede con un sorriso, che non nasconde un po' di tensione.
-Non è te.- dico, conoscendo i rischi che corro.
.-Ma allora cosa possiamo fare?- ci chiediamo contemporaneamente, finendo a ridere insieme.

-Stai scherzando?- nonostante la lontananza sento le grida di sorpresa e rabbia di Antonella.
-No. Non sto scherzando e mi dispiace. Tu mi piaci, ma...-
-Ma ti piace di più Cleopatra, vero?-
-Si.- risponde chiaro Matias.
-Ok, ma ricordati: Antonella non dimentica.-
-Che cosa intende?- chiedo a Matias non appena arriva.
-Non lo so, ma di sicuro non promette bene.-
-Sapevo che stiamo facendo un errore. E meglio se lasciamo perdere, non vale la pena di...- Matias mi interrompe.
-E secondo te non vale la pena di fare dei piccoli sacrifici per vederti?-
-Tu.. dici sul serio?- non voglio farmi inutili illusioni, ma mi sembra che lui non mi possa mentire. Non lo farebbe mai. Vero?
-Come potrei mentirti? Anche se ci provassi, non ci riuscirei.-
Mi da un veloce bacio sulla guancia prima di andare a lezione. Proprio in quel momento, passa Lucas che ci lancia un'occhiataccia.

Non posso credere che Patty mi abbia lasciato per quello lì. Io la amo ancora, e non posso riuscire a dimenticarla. Io la rivoglio. E c'è una sola persona che mi può aiutare, anche perchè la interessa personalmente. Incontro lo sguardo di una ragazza dai lunghi boccoli castani con riflessi. Sicura di se, mi si avvicina.
-Lucas, giusto?-
-Sono io.-
-Credo che noi due diventeremo grandi amici.-
-Lo credo anch'io.- rispondo facendole l'occhiolino.
Quello che accadrà ai due innamorati non sarà molto carino...

-Ma come facciamo se Bruno sta male?-
-Oh no, chi lo sostituirà?-
Sospenderemo lo spettacolo?-
-Silenzio per favore!- grida più forte della voce degli alunni per farsi sentire il prof Barcaroli.
Detto tra me, mi dispiace che Bruno stia male, ma non che non possa fare Troy. Non so se sarei riuscito a sopportare di vedere Patty amoreggiare con un altro. So che è tutto finto, che è solo scena, ma i baci saranno reali, sia che non significhino niente, peggio ancora se invece hanno uno scopo.
-Matias? A cosa pensi?- mi chiede Patty. O è la voce dell'amore quella che sento?
-A niente.-
-Mmm.-
-Ok, penso a questo musical. E a chi dovrà sostituire Troy.-
-Perchè?- finge di non saperlo. Vuole che lo dica io.
-Perchè sono geloso di te.-
Patty sorride, un sorriso dolce. Niente a che vedere con quelli di Antonella.

Spazio autrice:

Credete che adesso che Patty e Matias sono insieme andrà tutto bene? Vi sbagliate, perchè sarebbe pittosto noioso... pensate a Antonella e Lucas, furiosi per essere stati lasciati... Una piccola anticipazione sul prossimo cap: a chi piace Tamara... (ovvero alla mia best friend Ricordati di me) finalmente troverà ul suo vero amore...
Comunque ringrazio chi commenta, chi ha messo questa ff trai suoi preferiti. Se avete notato che la canzone cantata da Patty e Matias non l'avete mai sentita, è perchè l'ho inventata io, basandomi sulla base di Can i have this dance, una delle più belle canzoni di HSM 3. Spero vi piaccia questo capitolo e che commentiate. :*)

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Capitolo 5
*** Il mio Troy ***


IL MIO TROY

-Mi sono reso conto di una cosa terribile.- dice Matias mentre siamo seduti fuori da casa sua, aspettando che Giusy arrivi per andare a scuola.
-Che cosa?-
-Che non so ballare.-
-E allora?-
-E allora come posso portarti al ballo, se non sono nemmeno capace io?-
-Tu vuoi... davvero venire con me?-
-Perchè non dovrei?-
Non riesco ancora ad abituarmi all'idea che io e lui... non stiamo ancora insieme "ufficialmente", ma passiamo praticamente tutto il tempo insieme, oppure con i nostri amici. Quando Giusy ha saputo cos'era successo, quasi sveniva dalla gioia. Era persino più contenta di me che lui avesse lasciato Antonella.
Eppure.. sento che la felicità non durerà ancora per molto. C'è qualcosa che sta per succedere, qualcosa che non credo sarà molto bella. Non la definirei una predizione, ma più che altro, una premonizione, anche se c'è poca differenza. Mi sono resa conto che negli ultimi giorni, Lucas guarda sempre molto Antonella, e lei guarda lui.
Il professor Barcaroli non ha ancora detto chi sarà Troy, perchè Bruno potrebbe riprendersi, ma non è sicuro. Sinceramente, io vorrei fosse Matias. Sarebbe meglio di un sogno! Forse così, riuscirebbe a..... Se veramente ha intenzione di farlo. Come faccio a capirlo? Giusy passa la maggior parte del tempo a ripetermi come stiamo bene insieme io e Matias, che conosce suo fratello e che sta per dichiararsi. Ma io non riesco ancora a pensare che possa succedere una cosa del genere.
A me? A una così... brutta come me? Con questi occhiali e l'apparecchio? E le trecce?
Come potrebbe innamorarsi di me uno così?
-A che cosa stai pensando?- mi chiede Matias, mi guarda con i suoi occhi così dolci, di quel marrone sfumato così chiaro.
-A nulla.-
-Patty...-
-Davvero!- stiamo per metterci a ridere, come al solito. Finiscono sempre così i nostri litigi.
Ma arriva Giusy, quindi ci incamminiamo per andare a scuola. Tutti e tre agitatissimi. Giusy perchè non vede l'ora che Guido la inviti al ballo. Io e Matias perchè.. oggi il prof dirà chi sarà Troy.

Mi guarda un'altra volta, e ancora io gli sorrido. Accanto a lui c'è Antonella. Detesto quella ragazza. E non riesco a capire che cos'abbiano in comune lei e Fabio. Eppure sono fratelli, hanno lo stesso sangue. Ma mentre lei è antipatica e vanitosa, oltre il fatto che adora creare problemi tra le persone, lui è l'esatto suo contrario. Tenta sempre di fare da paciere trai suoi amici. E poi è così carino... anche lui ha capelli castani, è simpatico... credo proprio di essermi innamorata!
-Tamara? Tamara mi ascolti?-
-Cosa? Ah, si Giusy ti ascolto.-
-Allora dimmi di cosa stavo parlando...-
-Lo spettacolo?- tiro ad indovinare, facendo un grosso sorriso.
-Capisco perchè sei così distratta..- dice con sguardo malizioso.
-....-
-Allora, come si chiama?-
-Chi?- le chiedo.
-Il ragazzo che ti piace, dai Tami, sono la tua migliore amica o no?-
-Non posso dirtelo Giusy, perchè non capiresti.-
Come la prenderebbe se sapesse che mi sono presa una cotta per il fratello della ragazza che odiamo da tutta la vita? Ora che suo fratello ha lasciato Antonella, poi.
-Ok.- mi risponde, mettendo su il broncio.
Mi dispiace litigare con lei, ma non riuscirebbe mai a capire.
-Allora ragazzi, spero ci siate tutti, perchè dobbiamo fare l'annuncio che tutti stavate aspettando.- dice il prof Barcaroli, mentre sale sul palco.-Mi dispiace se qualcuno si è fatto illusioni, ma non sarà così facile essere Troy. Ho deciso che faremo una gara e chi avrà la voce che sta meglio con Patty, sarà Troy. In più riassegneremo i ruoli principali a seconda dell'intonazione di voce. Matias, Antonella, sul palco per favore.-

Non appena il mio nome viene pronunciato, mi alzo e salgo sul palco, appena dietro ad Antonella. Il prof fa partire una delle canzoni che detesto di più: Bop to the top. Non so perchè, ma mi sta veramente antipatica come canzone.
Comincio a cantare, poi lei. E' davvero perfetta per la parte che le hanno assegnato. Tra tutto quello che si può dire ad Antonella, non c'è di sicuro che non sappia cantare. Ma, Patty ha una voce molto più bella lo stesso.
Mentre cantiamo, sento molte stonature. No, decisamene io non sono adatto come Rayan.
La canzone finalmente termina con la mia caduta dalla scala perchè lei mia ha spinto. Gentile con suo fratello.
-Mi dispiace Matias, ma il ruolo di Rayan non è assolutamente fatto per te.- Si! evvai! Ma fingo di essere molto triste. -Ma non ti preoccupare, troveremo una parte più adatta a te. E ora, Fabio, tu sei il fratello di Antonella vero?-
-Si.- rispondono contemporanea sia Antonella che Fabio.
-Provate a cantare What I've been looking for.-
Dopo che finiscono il loro duetto, posso affermare con certezza, che Fabio è un Rayan molto più convincente di me. E le loro voci, sarà perchè sono fratelli o altro, si armonizzano alla perfezione... o quasi.
-Bene, direi che abbiamo trovato il nostro Rayan. Audizioni per Rayan chiuse.- annuncia il professore di musica. -E ora, Patty vieni sul palco. E' arrivato il momento di cercare il tuo... Troy.-
Patty, che è di fianco a me, si agita leggermente, quindi prima che si alzi in piedi, la rassicuro con un piccolo abbraccio. Non so perchè, ma per me è fantastico poterla aiutare quando è in difficoltà e farlo mi fa sentire meglio del meglio.
-Bene, cominciamo da Lucas.- l'ex ragazzo di Patty si alza, guarda verso di me con sfida, e sorride a una ragazza. Aspetta un attimo, ma quella è... Antonella! -Cantate il ritornello di Breaking free.-
-Ok, ti faremo sapere.- scherza il prof. -Lucas, credo che tu rimarrai Zeke. Ora, Guido, so che vuoi essere Chad per motivi esterni alla scuola- mia sorella arrossisce leggermente. -Ma dobbiamo essere sicuri che tu non abbia un Troy nascosto dentro di te, che aspetta solo di uscire.-
-D'accordo prof.- annuisce Guido. Salgono sul palco, cantano You are the music in me. Spero con tutto il cuore per Guido che sia meglio come Chad... perchè come Troy è pessimo. Alla fine, scommetto che Bruno si riprenderà, e a me toccherà fare il tecnico o la comparsa, e dovrò stare immobile a guardarli mentre si baciano. Ben due volte. Non ce la farò mai!
Quando ormai o perso le speranze, sento il mio nome, pronunciato dal prof.
-Allora Matias, ha intenzione di salire sul palco da solo o ti devo accompagnarci io?-
-No no, adesso arrivo.- dico imbarazzato, mentre arrossisco e mi piazzo di fianco a Patty, che ridacchia per la figuraccia che ho appena fatto.
Comincio a cantare io.

una volta nella vita
solo una possibilità
quindi credo che tu ed io
dovremmo prenderla al volo
ora che possiamo

Sarebbe il turno di Patty, ma capisco mentre canto che non ce la fa da sola. A bassa voce, le dico:
-Patty, guarda solo me, ci siamo solo noi.-
Con una voce flebile, appena udibile, comincia a cantare.

facciamo in modo che duri per sempre
perchè non torneremo mai sui nostri passi

Per darle ancora più forza, comincio a cantare con più sicurezza anch'io.

è il nostro momento ed io amo
il posto in cui siamo

Poi cantiamo insieme. Non so cosa dire, pensare, ma quando le nostre voci si uniscono, sembra di sentirne un'unica. Credo che questo si chiami armonizzazione perfetta. Quello che succede a Troy e Gabriella in High School Musical, ma non credevo che potesse succedere anche a me con Patty.

perchè questo momento
è davvero tutto ciò che abbiamo

Ancora io da solo.

ogni giorno delle nostre vite

Stavolta, la sua voce è ancora leggera, ma sento che sta per uscire la vera Patty.

voglio trovarti lì
voglio stringerti forte

dobbiamo correre

Di nuovo le nostre voci insieme, e di nuovo non riesco quasi a respirare mentre canto con lei. Mi sto per sentire male, sto per svenire... non lo so.

finchè siamo giovani
e abbiamo fede, ogni giorno
da adesso, useremo le nostre voci
e urleremo forte

Patty si avvicina a me nel momento in cui canta per farsi coraggio.

prendi la mia mano

Per darle ancora più forza, prendo la mano che lei mi porge.

insieme celebreremo

Mi fa eco, ma stavolta capisco che è più forte, che finalmente è uscita la vera lei. così tutti capiranno chi sei Patty, che eri tu. Io lo so già, ma è stato comunque troppo tardi.

celebreremo

ogni giorno

dicono che dovresti seguirmi

e scavare nei tuoi sogni

ma se tu ti dovessi perdere
e dovessi perdere anche te stesso

cosa significa esattamente?

non importa dove stiamo andando

tutto inizia da dove siamo ora

c'è più da vivere
quando ascoltiamo i nostri cuori
e grazie a te ho la forza di iniziare
ogni giorno delle nostre vite
voglio trovarti lì, voglio stringerti forte
dobbiamo correre finchè siamo giovani
e abbiamo fede, ogni giorno
da adesso, useremo le nostre voci
e urleremo forte
prendi la mia mano
assieme celebreremo ogni giorno

stiamo ripetendo
lo stiamo facendo qui insieme

è meglio così
e ora siamo più forti che mai

non perderemo
perchè abbiamo la possibilità di scegliere
ed è così che sarà
ogni giorno delle nostre vite
voglio trovarti lì, voglio stringerti forte
dobbiamo correre
finchè siamo giovani
e abbiamo fede
ogni giorno delle nostre vite
voglio trovarti lì, voglio stringerti forte
dobbiamo correre finchè siamo giovani
e abbiamo fede, ogni giorno
da adesso, useremo le nostre voci
e urleremo forte
prendi la mia mano
insieme celebreremo ogni giorno
vivremo ogni giorno
ameremo ogni giorno
vivremo ogni giorno
ameremo ogni giorno
ogni giorno ogni giorno ogni giorno
ogni giorno ogni giorno ogni giorno

Un secondo prima di pronunciare l'ultima frase cantata da Troy, mi rendo conto che avremmo dovuto cantare solo un pezzo di canzone, e invece l'abbiamo cantata tutta. Fino all'ultima sillaba.

ogni giorno

L'ultima parola va a Patty.

ogni giorno

Finiamo di cantare. La musica si ferma. Silenzio da tomba. Eppure non mi sembrava avessimo cantato così male... specialmente Patty, con la fantastica voce cha ha.
Sto fissando ancora Patty, che fa lo stesso. Entrambi pensiamo: ma è successo davvero o è stato solo un sogno? Un fantastico sogno...
Incontro lo sguardo di mia sorella. Di Guido. Del mio migliore amico, e persino di Lucas. Arrivo ad Antonella, ma distolgo lo sguardo immediatamente. Poi, il professore, finalmente si decide a parlare.
-Che dire...- è non dice niente. Sto per replicare, quando... esplode un applauso talmente forte da stordirmi. -Matias, è naturale che tu... sarai Troy.-
Io e Patty ci guardiamo per circa cinque secondi, prima che io l’abbracci e le faccia fare tre o quattro giri per aria. Non ci posso credere! Sarò io il SUO Troy, sarò io a cantare con lei, e ancora io la... bacerò. E allora saprò finalmente la verità. Se io amo solo la sua voce, o oppure se io amo...
-Patty! Patty! Vieni subito, è successa una cosa terribile!- urla Leandro, entrando nella classe.
-Cosa?- chiede Patty, di fianco a me, ultra preoccupata.
-Mi scusi..- dice rivolto al prof. -Ma devo portare la bambina da sua madre.-
-Leandro, che cos’è successo? Cosa c’entra mia madre? E’ grave?-
- Andiamo Patty, non posso spiegartelo qui.-
-Ok.- dice lei, si alza e lo segue fuori dalla classe. Spero veramente che non sia successo qualcosa di brutto a Carmen.

Leandro mi trascina fuori dalla classe di teatro. Mi guarda, mi fa segno di fare silenzio e usciamo dalla scuola. Camminiamo fino alla sua macchina, io agitatissima in cerca di una spiegazione che ancora non mi ha dato. Finalmente, quando saliamo in macchina, si ferma a guardarmi e mi dice: -Patty, so che non avrei dovuto farti uscire dicendoti una cosa del genere perchè ti sarai spaventata, ma era veramente importante.-
-Come?- mi tranquillizzo per un secondo. Forse non è successo niente a mia madre!
-Non so veramente come dirtelo... ma tenterò.-
-Leandro!- strillo dalla curiosità.
-Ho notizie su tuo padre.-

Dopo che Patty è uscita, nella stanza è calato un silenzio di tomba, fino a che il prof non è riuscito a richiamare l'attenzione della classe che confabulava. Tutti volevano sapere che cos'era capitato a Carmen, compreso io. Beh, non proprio tutti, perchè non ho visto un minimo di preoccupazione sulla faccia di Antonella.
-Beh ragazzi, speriamo veramente che non sia stato niente di grave.- dice il prof.
-Certo, ma nonostante la nostra preoccupazione dobbiamo continuare la lezione.- aggiunge la professoressa Emilia.
-Bene. Matias, fino adesso ti ho sentito cantare in gruppo o in duetto, ma non ti ho mai sentito cantare proprio da solo. Quale canzone di High School Musical vorresti cantare?-
Cavolo! Quanto avrei voluto cantare un'altro dei duetti di Troy e Gabriella con Patty. Lei ha una voce stupenda, ed è perfetta per il ruolo di Gabriella. Non solo per la voce, ma anche per il carattere. Io mi sento in tutto e per tutto il suo Troy.
-Bet on it.- rispondo, pronto a salire di nuovo sul palco.

Spazio dell'autrice: grazie a chi recensisce, a chi legge e a chi ha messo quest ff trai suoi preferiti. Per chi sta seguendo anche il mondo di patty su disney channel: (c sn i nuovi episodi! ;-)) non mi aspettavo che inserissero veramente high school musical nel mondo di patty, e spero davvero che l'ultimo biglietto sia per Patty! Ciao, al prossimo cap!

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Capitolo 6
*** Solo amici? ***



SOLO AMICI?

Sto aspettando che la mia migliore amica esca dal camerino insieme a Sol. Siamo uscite per fare un po' di spese, alla ricerca del vestito perfetto per il ballo che si terrà questo sabato. Fin'ora siamo tutte e quattro senza cavaliere, ma non è difficile prevedere con chi andranno le mie amiche. Guido aspetta il momento più romantico per chiedere a Giusy di accompagnarlo. Fabio e Tamara, è un po' che aspettano che uno dei due faccia il primo passo. Io, Giusy e Sol stiamo pensando a ogni modo, ma fin'ora le idee sono nulle. Sol non sa con chi andrà. Ci aveva detto che le piaceva Fabio, ai tempi della gita, ma adesso è molto confusa...
In quanto a me... tutti sanno con chi vorrei anadare. Persino il diretto interessato. Adesso siamo... cosa siamo noi due? Non stiamo insieme. Non ci odiamo. Non siamo indefferenti l'una all'altro. Siamo entrambi single. Quindi...?
Direi che siamo migliori amici. Ma non mi basta. Vorrei di più.
-Allora, che ve ne pare?- chiede Giusy, finalmente uscendo dal camerino. Indossa un bellissimo vestito rosso fuoco, con degli strass appena più chiari. Da una parte è corto, mentre dietro è più lungo. Le aderisce perfettamente evidenziandole armoniosamente le forme.
-Wow Giusy, ti sta benissimo!- esclama Tamara.
-Si, è proprio un vestito adatto a te.- dico io.
-Grazie ragazze. E ora tocca a te Sol, dai non essere timida... esci!-
-Giusy.....-
Una Sol completamente diversa ci appare davanti agli occhi. Indossa un vestito giallo oro, ma più chiaro, quasi la tonalità di giallo perfetto. E' scollato sul davanti, con molti spacchi sui lati. A livello della vita è molto più stretto, infatti la fa sembrare snella e ancora più alta. Sembra quasi che voglia sparire, tanto preoccupata che non ci guarda nemmeno.
-Sol....- comincia Tamara.
-Ma sei...- continua Giusy.
-Davvero tu?- termino io.

Esco dal camerino, sotto lo sguardo ammirato di quasi tutti i presenti. Il vestito che indosso è perfettamente aderente al mio corpo, della tonalità che sta benissimo sia con la mia personalità che con il mio aspetto: rosa, ovviamente. Quel rosa che sa essere così femminile, ma che lascia trasparire il lato del mio carattere più evidente. Che sono molto forte e non mi farò buttare giù da nessuno.
Pia e Caterina, anch'esse con un vestito, ma nella borsa da shoppyng, continuano a guardarmi, senza dire una parola.
-Allora darlyng?- chiedo rompendo il silenzio.
-Che dire Anto.. sei sempre la migliore.-
-Perchè non mi dite mai qualcosa che non so?-

-Adesso tocca a te Patty.- mi dice Giusy.
-Si, facci vedere quale vestito hai scelto.- dice Sol.
-E va bene...-
Entro nel camerino e mi infilo in uno striminzito vestito bianco. Mi guardo un secondo allo specchio. Cavolo, non sembro nemmeno io! Esco pronta a sentire i commenti "da amica" delle mie amiche.
Mi toccherà comprare degli stivali bianchi da abbinare a questo vestito. Ha uno spacco sul davanti, è molto strano come vestito da ballo. Mi fa la vita stettissima, ma non lo sento molto tirare. Ok ragazze, ditemi qualcosa... Non state ferme lì a fissarmi, per favore!

Stiamo andando alla cassa a pagare i vestiti che abbiamo scelto, quando vedo tre, o meglio quattro visi familiari. Le las populares. Le odio. Non le posso sopportare! Soprattutto quella Patty! Per colpa sua, Matias ha rotto con me. Mi ha lasciata! Mi sembra impossibile se ci penso, ma è così.
In più, doveva anche avere una voce così... bella? Si, l'ho ammesso, Patty ha una voce veramente bella, contrariamente al suo aspetto fisico...
Ed è per colpa della sua maledettissima voce, se Matias si è innamorato di lei.
Ma non ho intenzione di arrendermi, io e Lucas ci vendicheremo di loro.
-Salve ragazze, come mai da queste parti?-
-E a te cosa importa?- mi risponde Giusy.
-Niente ovviamente. Ma guarda, l'anatroccola tenta di trasformarsi in un cigno! Peccato che non serva a niente...-
-Antonella vattene. Subito.-
-Credi che abbia paura di te, Giusy? O delle tue amichette?-
-Ma per favore, tu e...-
-Giusy, cosa sta succedendo?- la interrompe il mio ex ragazzo.

Stavo passeggiando per il centro commerciale con Fabio, Guido e Santiago, quando ho visto mia sorella Giusy. Che litigava con Antonella. Capirai che novità... -Allora? Cosa sta succedendo?-
-Come? Niente, Matias. Davvero.-
Non fidandomi di mia sorella, decido di fare affidamento su una fonte sicura.
-Patty, tu sai cosa sta succedendo?- ma nell'esatto momento in cui la guardo, non mi intressa più di qualsiasi cosa si siano dette mia sorella e Antonella. E' così... bella. Così naturale, così pura.
-Io... no, no.- risponde lei, abbassando lo sguardo.
Con la coda dell'occhio, vedo Tamara e Sol andarsene sorridendo, e Giusy spingere via una disgustata Antonella, con il suo solito seguito alle calcagna. Sento anche Giusy dire "Lasciamo soli, i piccioncini.- Personalmente, non mi dispiace, anzi era quello che volevo dall'inizio.
-Non raggiungi, i tuoi amici?-
-No, non voglio.-
-E perchè?- chiede ingenuamente. Adoro questo lato del suo carattere. Perchè la rende così dolce, così fragile. Amo prottegerla, poterla aiutare. -Perchè devo fare un'altra cosa.- le sorrido, continuando a guardarla negli occhi.
-Io devo andare.- fa per alontanarsi, ma la fermo prendendola per il polso.
-Non puoi.-
-Io centro con quello che devi fare?-
-Direi proprio di sì.- dico avvicinando il mio viso sempre più al suo.
Sono a un passo da sapere la verità che tanto aspetto. E' Patty la ragazza che amo? O amo solo Cleopatra?
Mi fermo. Non so perchè, ma non ci riesco. E' un segno? Dobbiamo rimanere solo amici? E' troppo presto?

All'uscita dal centro commerciale, Guisy e le altre mi stanno aspettando, in compagnia dei ragazzi.
-Allora?- chiede Giusy. Tutti gli occhi puntati su di me. Chissà cosa si aspettano! E io dovrò deluderli.
-Allora niente.-
-Come niente? E... Matias?-
-Cosa dovrei dirti? Ha detto che doveva fare una cosa ed'è andato via.-
-Infatti dovevo farlo, ma non ci sono riuscito.- dice una voce dietro di me, appogiando una mano sopra la mia spalla. Sobbalzo per lo spavento e lui sorride divertito.
-Guido, ho visto un fantastico cappellino in quella vetrina. Mi accompagneresti a provarlo?- dice Giusy.
-Certo amore mio.- risponde lui prendendole la mano e si allontanano. Giusy mi fa l'occhiolino. Ancora? Ma non ha capito che tra me e suo fratello ci sarà solo una bellissima amicizia?
Tamara, Fabio, Sol e Santiago, li seguono in fretta e noi rimaniamo di nuovo soli. Matias mi sta ancora guardando, senza dire una parola. Ho paura a guardarlo, persino a pensare a lui. Sono riusicita ad accattare che saremo solo amici. Ma se lui fa così, come faccio a non cascare di nuovo nella sua tela?
-Patty... io non cosa dire.-
-Neanche io. Ma è un problema?-
-Canta qualcosa. Qualcosa per me.- i suoi occhi mi implorano molto più della sua voce. Gli prendo la mano e lo porto fuori, dove ci sediamo su un muretto isolato, nascosti da chiunque. Si siede, e io comincio a cantare.

Ero sola e non conoscevo nessuno
quando ti ho visto
tutto è cambiato
tu ti sei avvicinato
solo come un amico
ma per me
eri molto di più
Brillavi come una stella
mi facevi sentire la più bella
e mentre mi facevi sognare
non mi accorgevo di dormire
per tutti era chiaro
che non potevi essere vero
ma io non lo vedevo
tanto ti amavo
tanto mi piaceva pensare
a me e te
la prima volta
non ci credevo
il mio desiderio si era avverato
ma poi tutto è ritornato
alla realtà
e mi sono svegliata
pensandoci lo so che è sciocco
pensare di cambiare il mondo
in un giorno
e mentre mi facevi sognare
non mi accorgevo di dormire
per tutti era chiaro
che non potevi essere vero
ma io non lo vedevo
tanto ti amavo
tanto mi piaceva pensare
a me e te
pensavo bastasse crederci
per farti diventare reale
ma qualcuno mi ha detto
la verità
preferivo rimanere nel mio
piccolo mondo
e mentre mi facevi sognare
non mi accorgevo di dormire
per tutti era chiaro
che non potevi essere vero
ma io non lo vedevo
tanto ti amavo
tanto mi piaceva pensare
a me e te
insieme

-Grazie.- dice Matias alzandosi con la probabile intenzione di abbracciarmi. Un abbraccio da amico.

Spazio autrice: mi scuoso per il ritardo nel pubblicare il sesto cap, ma sn stata invasa dalle verifiche! :-( Sn molto felice che la mia ff piaccia e spero che Matias scopra presto che Cleopatra è Patty... magari anche stasera... :-) Al prossimo cap. :*)

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Capitolo 7
*** Tra la vita e la morte ***



TRA LA VITA E LA MORTE

Siamo seduti sul suo letto, in attesa che a uno dei due venga un 'idea che l'altro accetti. Il fatto è che io non voglio che lei faccia del male a Patty, e lei non vuole che io ne faccia a Matias. In pratica, penso che non arriveremo mai a niente continuando in questo modo.
-Senti Lucas, dobbiamo deciderci a trovare un sistema per far tornare Matias da me e... Mi puoi spiegare una cosa? Cosa ci trovi in una come Patty?-
-Sono fatti miei.- rispondo brusco.
-Va bene, non agitarti...-


-Canti così bene.... quando canti io non riesco più a pensare a nient’altro che... a te.-
Arrossisce al mio complimento e io le sorrido. E’ troppo carina quando arrossisce.
-Ne hai scritte altre?- le chiedo.
-Fino adesso ho Sueno de Amor, questa che si chiama “pensare a me e te”, quella che abbiamo cantato alla competizione “Amigos del corazon”, quella che ho cantato quando tu hai capito che ero io Cleopatra e quella che ha inventato Giusy...- arrivata a quel punto tace. So il perchè. Per colpa di quella canzone le ho detto delle cose orribili, non voglio nemmeno pensarci.
-Ti prego, non intristirti per me. Mi dispiace di aver detto quello che ho detto, ma ormai... è storia passata. Dobbiamo pensare al futuro-
-Ok.- dice a bassa voce, non molto convinta. -Ne ho un’altra di canzone.- mi dice sorridendo.
-A si? quale?-

Non potrò mai dimenticare i tuoi occhi
Non potrò mai dimenticare la tua voce
ora che mi stai accanto
come ho potuto credere
che ti potessi piacere
se nemmeno nei miei sogni
ti trovo
Non potrò mai dimenticare le tue risate
Non potrò mai dimenticare
il giorno che ti ho conosciuto
come fa male sapere
che non potrò mai far parte della tua vita
e ora che
che farò con i tuoi ricordi?
e ora che
non so cosa fare
e il tempo sta passando
e ora che
il mondo sta andando
io resto sola a piangere
piangere per il tuo amore
e ora che
non ci saranno ne luna ne stella
e ora c...

Patty si interrompe, risvegliandomi da quel dolce sogno, che era stare ad ascoltare la sua bellissima voce, in quel tepore di magia e amore. Ma dopo lo stupore, mi comincio a preoccupare. Patty si agita come un'anima in pena, tenendosi il collo con le mani, sforzandosi di parlare.... ma non riuscendoci.
-Che cosa sta succedendo?- le chiedo, non pensando che ovviamente non può rispondermi. Mi chiedo se si stia strozzando,o se semplicemente abbia perso la voce, e se ne sta accertando. Non riesco a pensare lucidamente. Cosa devo fare? Portarla da un medico? Praticarle la manovra di Heimlick?

Sto aspettando la mia ragazza fuori dal centro commerciale. Finalmente la vedo arrivare, con sguardo preoccupato mi corre incontro.
-Guido, vieni è successa una cosa terribile!
-Cos'è successo?- chiedo influenzato da tutta la sua agitazione.
-Si tratta di Patty. Mio fratello ha dovuto chiamare l'ambulanza, perchè è svenuta, per una crisi respiratoria.-
-Ma è terribile. Vuoi che li seguiamo?-
-Si, andiamo.- dice prima di abbracciarmi e poi: -Grazie.-

Sono seduto su una delle sedie nella sala d'aspetto del pronto soccorso dove lavora Leandro. La ragazza seduta accanto a me è in lacrime. Il suo ragazzo, dai lunghi capelli castani lisci, la sta tentando di confortare in ogni modo possibile. La stringe a se, facendomi sentire ancora più solo. Mia sorella si stacca dall'abbraccio di Guido e mi guarda, ancora gli occhi bagnati di lacrime.
-Matias... Matias, io...- ma non ce la fa a parlare, è ancora troppo scossa da quanto è accaduto. Guido la ferma con un gesto lento la fa voltare verso di lui e le dice:
-Coraggio Giusy, va tutto bene.- si certo, come no! No, non andrà tutto bene. Non sta andando tutto bene!
-Me lo prometti?- chiede con voce flebile, appena udibile. Non la riconoscerei nemmeno io, se non fosse che lei è mia sorella.
-Si, te lo prometto. Tutto tornerà come prima.-
A quel punto qualcosa scatta dentro di me e non riesco a trattenermi: urlò con tutta la forza che ho in corpo. Tutti i presenti mi fissano, ma non me ne importa niente.
-NO!- li guardo negli occhi uno ad uno, con grande astio. -Smettetela di dire bugie. Non va tutto bene! Patty sta lottando. Tra la vita e la morte!- dopo che ho pronunciato la parola con la "m", Giusy mi guarda, poi si volta verso Guido e gli dice:
-Ma.. Patty non può morire!-
-Potrebbe andare così!- rispondo al posto del suo ragazzo. Guido mi fulmina con lo sguardo.
-Matias, così peggiori le cose!- si mette a gridare anche a lui e stiamo per arrivare alle mani, ma Santiago e Fabio ci separano prima che possa nascere una vera rissa.
Ma perchè non capiscono? Lei è di là, dietro quella porta che lotta tra la vita e la morte, e lui dice che va tutto bene. Andrà tutto bene. Ma quando mai? Non siamo dentro una favola con il lieto fine, ne in una commedia. Siamo nella realtà. E lei può morire. Può accadere. Mi devo preparare. Non posso pensare solo al "dopo". Devo pensare all'attuale.
Perchè io la amo.
Ma forse, è troppo tardi.
Guido si alza e mi si avvicina, posandomi una mano sulla spalla.
-Mi dispiace Matias. So che per te Patty è molto importante, ma lo è anche per Giusy. E lei è più vulnerabile di te.-
-Io.. non so cosa mi sia preso.. e che io la amo, Guido. E ho paura. Non voglio nemmeno pensare a una vita senza di lei. Ma se morisse? E se mi illudessi inutilmente? Sarebbe meglio o peggio? Come farei a superarlo? Non riuscirei più ad amare.-
-Non dire così. So anch'io che c'è quella possibilità, ma non è l'unica. Prova a sperare per lei. Prova a sperare che viva. Almeno, se dovesse morire, la speranza non morirà con lei.- lo abbraccio e sento le lacrime che mi pungono gli occhi, ma le ricaccio indietro. -Quasi dimenticavo.. questa è una canzone che ha scritto Patty, pensando alla sua vita. Potrebbe esserti utile adesso.- mi porge un foglio tutto spiegazzato. Lo apro e lo leggo.

Tutto si può conquistar
anche se lungo il cammino
hai una stella
che illuminerà
la strada che devi far
tutto si può ritrovar
nulla è per sempre perduto
apri le mani
e inizia a volar
e dal cielo
lo vedrai
perchè nel cielo il sole
brilla ogni mattina
e la speranza
nel tuo cuore resterà
se continui a cantar
niente ti potrà fermar
e il tuo sogno
si realizzerà
perchè nel cielo il sole
brilla ogni mattina
ed è l'amor
che tiene viva l'emozione
no, non smetter di cercar
e vedrai ti aiuterà
la speranza
che tu hai in fondo al cuor
uniamo le mani
che tutti abbiamo
la speranza
dentro il nostro cuor

Lo rileggo ancora una volta. Ci proverò, mi dico. Ci devo provare, per lei. Lei lo merita.
Ma non posso farcela da solo. Devo fare una cosa che non avrei mai pensato di fare fuori dalle lezioni di musical: cantare.

Questo giorno
mi sento solo
anche se sono
insieme agli altri
non mi sento felice
il mio cuore sta soffrendo
non posso dire che
nessuno mi capisce
perchè così non è
e sarebbe come mentire
ma è difficile pensarci
voci nella mia testa
mi dicono che va tutto bene
che non è tutto perduto
se continuo a crederci
continuo a crederci
a crederci
non voglio farmi illusioni
ma voci nella mia testa
mi dicono che è tempo
di credere nell'amore
nell'amore?
ma ora che tu
non sei qui con me
è più difficile
crederlo
troppo
Io non voglio pensarci
non posso credere
che tu non sia qui
io non so cosa farò
però so che
continuerò ad amarti
nonostante tutto
io voglio poter sperare
che tu tornerai
ma se non dovesse andare così
sappi che io
continuerò ad amarti
le persone mi guardano
e mi dicono
devi continuare a sperare
anche se fa male
ma io mi guardo dentro
e so bene che
non riuscirò a vivere
senza
senza di te
tutto intorno a me
a me mi fa capire
che è tempo
di prendere una decisione
sul futuro
Io non voglio pensarci
non posso credere
che tu non sia qui
io non so cosa farò
però so che
continuerò ad amarti
nonostante tutto
io voglio poter sperare
che tu tornerai
ma se non dovesse andare così
sappi che io
continuerò ad amarti
perchè non sei qui
con me?
Chi ha ragione?
Come andrà?
Vivrai?
ti salverà
Il mio amore?
la musica ci potrà aiutare?
non puoi andartene
non puoi andartene
devi ascoltarmi
devi ascoltarmi!
Io non voglio pensarci
non posso credere
che tu non sia qui
io non so cosa farò
però so che
continuerò ad amarti
nonostante tutto
io voglio poter sperare
che tu tornerai
ma se non dovesse andare così
sappi che io
continuerò ad amarti
Io non voglio pensarci
non posso credere
che tu non sia qui
io non so cosa farò
però so che
continuerò ad amarti
nonostante tutto
io voglio poter sperare
che tu tornerai
ma se non dovesse andare così
sappi che io
continuerò ad amarti

-Per favore Patty. Svegliati!-

Spazio autrice:

Mi scuso per il ritardo nel pubblicare questo cap... che tral'altro non è venuto niente di che... comunque lo dedico a una mia compagna di scuola che segue la mia ff e anche la serie tv. :-) al prossimo cap!

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Capitolo 8
*** Chi sei? ***



CHI SEI?

Sento un dolore fortissimo alla schiena. Provo ad alzarmi, ma non ci riesco. Emetto un urlo di dolore e vedo alcune figure indistinte che mi passano davanti, tutte vestite di bianco. Una si separa dalle altre e si avvicina al mio letto. Si china su di me e dice qualcosa che non riesco ancora a capire. Provo a muovere la mano per attirare la sua attenzione, ma non ci riesco. Di fianco a lui compare un'altra persona, leggermente più bassa, non vestita di bianco. Anche lei si sporge verso di me. Man in mano che passano i secondi riesco a distinguerla meglio. E' una donna, con lunghi capelli castani, ma sulle sfumature del rosso. Vedo i suoi occhi coprirsi di lacrime che mi bagnano i capelli. Ora riesco a distinguere anche l'altra. E' un uomo, slanciato con capelli neri scurissimi. Allontana la donna da me e la fa uscire.
Quando rientra, vedo che anche lui ha le lacrime agli occhi.
Con molta lentezza riesco a muovere il pollice destro su e giù e piano piano a muovere l'intera mano. Quando anche il polso rientra in mio possesso, faccio un piccolo saluto verso l'uomo. Egli si alza, e sbatte le palpebre incredulo di quanto sta vedendo. Urla qualcosa verso la porta, e subito accorrono altre figure vestite di bianco e la donna di prima. Tutti mi circondano facendo domande che non capisco, e stordendomi con suggerimenti che non riesco a sentire.

Leandro esce dalla porta dove si trova Patty, urlando qualcosa che per un pelo non riesco a credere.
-Patty si è risvegliata!-
-Leandro dimmi che non stai scherzando!- grida Carmen.
-Non sto scherzando. Ha mosso la mano come se stesse tentando di salutarmi!-
-Ne sei sicuro?- chiede lei ancora diffidente.
-Si. Presto entra!- la spinge dentro chiudendo la porta. Impedendomi così di vederla all'interno della stanza. Chissà come sta. Ma che pensieri! E' ovvio che non può stare bene, è appena uscita da un coma!
Cosa darei per entrare dentro. Ma non posso, può solo Carmen perchè è sua madre, ma io non sono un suo parente stretto. E nemmeno Giusy o gli altri che sono seduti qui sui divanetti della sala d'attesa con me. Com'è snervante dover stare qui ad aspettare!
-Patty si è risvegliata!- grida Carmen uscendo dalla sala operatoria all'interno della quale c'è lei. Subito tutti la tartassano di domande, chiedendogli come sta e tanto altro. Io me no sto da parte, aspettando che mi diano il permesso di entrare a salutarla. Quando tutti si calmano, Carmen riesce finalmente a parlare. -Patty ora sta bene, ma c'è una cosa che non vi ho detto.- tremo alle sue parole, mentre tutti sussultano. -La sua memoria è rimasta a poco dopo essere arrivata a Buenos Aires, quindi non si ricorderà della maggior parte di voi. Mi dispiace.-
-No, non importa. Quello che conta è che sia viva.- dice mia sorella, anche se con una voce molto triste. Guido le da un abbraccio di conforto.
-Si, ha ragione Giusy.- conferma Tamara.
-Lo spero veramente.- dice un po' più a bassa voce Santiago.
Resto in silenzio in attesa. Finalmente Leandro ci da il permesso di andare a vederla. Entrano prima le ragazze e noi ragazzi aspettiamo fuori.

Ora riesco a vedere le figure di molte persone molto meglio, perchè l'uomo vestito di bianco mi ha dato i miei occhiali. Credo che sia un amico di mia madre, visto che quando è entrata, dopo avermi dato un'occhiata lo ha abbracciato. Le persone che sono entrate sono tre ragazze: una dai capelli corvini, un'altra molto alta dai capelli biondo scuro e l'ultima dai lunghi capelli castani.
-Come stai?- mi chiede quella più alta.
-Bene, ma ci conosciamo?- chiedo io.
-Sol!- le da una spallata la castana.
-Scusa!- risponde a bassa voce -Io sono Sol.-
-Io sono Tamara e lei è Giusy.- continua la castana.
-Siamo le tue migliori amiche, e facciamo parte insieme delle popolari.-
-Siete sicure?- chiedo, non ricordando nulla di quello che mi dicono.
-Leandro non ti ha detto niente?- chiede quella che si chiama Giusy.
-Leandro? E chi sarebbe?-
-E' peggio di quello che pensavo.- dice Sol.
-Leandro è un amico di tua madre. E anche un dottore. Non ti ha detto quello che ti è successo?- chiede girando ancora intorno all'argomento senza arrivare al punto.
-No.-
-Hai perso la tua memoria.-
-Come?- chiedo senza capire. -Io so chi sono. Sono Patrizia Castro, vivo a Bariloche con mia madre Carmen e ho tredici anni. Ne avrò quattordici il 14 luglio.-
-Si, ma tu non ricordi niente dopo il tuo arrivo a Buenos Aires.- mi dice scandendo bene ogni parola Giusy, e facendomi sentire una perfetta cretina.
-Giusy, basta. Non puoi sforzarla, se vuoi che le torni la memoria.- dice Tamara.
-Ma.. hai ragione. Ciao Patty.- dice uscendo, seguita presto dalle altre due.
-Ciao, e cerca di stare bene.-
-Ok. Ciao.- dico sempre più confusa.
Appena dopo di loro entrano un gruppo di ragazzi. Uno è alto con scuri capelli ricci. Un altro è più basso con capelli mossi. Uno ha capelli lisci. Uno più basso, dai capelli biondi sparati in aria. Un altro ancora ha capelli lisci ed è molto alto. L'ultimo, ha capelli castano scuro che gli ricadono sul viso.
-Come stai Patty?- chiede il primo.
-Bene.- rispondo.
-Ti ricordi di noi?- chiede un altro.
-No, mi dispiace.-
-Non fa niente.- continua con molta dolcezza. -Io sono Alan, loro sono Santiago, Fabio, Felipe, Guido e Lucas.-
-Ciao.- li saluto.
-Ora noi andiamo, così ti potrai riposare.-
-Ok, ciao.-
Spero veramente che questa sia stata l'ultima visita di oggi, perchè non ce la faccio veramente più.

Vedo Alan e gli altri uscire dalla sua stanza, molto delusi. So che sarà durissima entrare lì dentro sapendo che lei non ricorda niente. E pensare che ero io quella dalla memoria corta! Mi faccio forza e apro la porta, con gli occhi chiusi. Quando li riapro, la vedo seduta sul letto d'ospedale.
-Ciao.- le dico.
-Matias?- mi chiede veramente stupita.

Spazio autrice:

finalmente mi decido a ringraziare:

aletta

argentlam

Beneduc

Devily

Faboulos95

GinevraMalfoy90

I love sasunaru

season_girl

Temperance_Booth

xAlissax

_chocola_

per aver messo la mia fan fiction tra preferiti

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Capitolo 9
*** Troppo difficile ***



TROPPO DIFFICILE

-Ti ricordi di me?!- le chiedo al settimo cielo.
-Certo, ci siamo conosciuti a Bariloche. Era un sabato ed eravamo usciti entrambi per una passeggiata. Io sono caduta dalla bicicletta e tu mi hai aiutata a rialzarmi e a prendere gli occhiali.-
-Sono così felice che tu te lo sia ricordato!- la abbraccio.
-Io non dimentico le cose importanti.-
-Ma di Giusy, Tamara, Sol, Leandro e tutti gli altri non ti sei ricordata niente. Come mai di me sì?-
-Non lo so.- scrolla le spalle.
-Quando potrai uscire dall'ospedale, ti va di venire a vedermi giocare alla bobonera?-
-Giochi nel boca junior?-
-Si, non te lo ricordi?- un terribile dubbio mi balena in testa. -Patty, dimmi che ti ricordi di essere venuta allo stadio con me.-
-Mi dispiace..- scuote la testa.
-Non ti ricordi? C'era anche Antonella... ah, ma tu non te la puoi ricordare, se non ricordi nemmeno mia sorella... come ti puoi ricordare di lei?- mentre parlo la prendo per le spalle cominciando a scuoterla, ormai disperato.
Ci avevo creduto, avevo creduto che se solo io lo avessi sperato, sarebbe accaduto. Ma il mondo non è una favoletta. Sfortunatamente. E mi toccherà sopportare di dover ricominciare da capo. E se non mi amasse più? E se non gli piacessi più?
Perchè proprio adesso? Ora che ero pronto a dirle quello che provavo...
-Scusami, ma se non ti dispiace vorrei riposarmi un po'..- mi dice sbadigliando.
-No, no, scusami.- dico io uscendo dalla sua stanza. Ora sarà tutto diverso...

Sono a scuola, lezione di musical. Ho un unico pensiero, ovviamente. Sapere quanto ci vorrà prima che Patty, ritorni la vera Patty. Questa cosa non fa soffrire solo me, ma praticamente tutti, soprattutto mio fratello. Certo che è proprio una bella sfortuna, proprio quando mi sembrava che stesse per succedere qualcosa... e poi è successo tutto così di colpo, all'improvviso lei era su un ambulanza e io mi rivedevo mano nella mano con Guido, le ragazze agitate, pochi secondi prima quando aveva provato il vestito bianco, e ancora le lacrime di Carmen e la litigata con Antonella. Guido è davvero dolce, ho sbagliato sempre a giudicarlo superficiale e altezzoso, mentre invece ha saputo consolarmi, dicendo sempre le parole giuste ed è riuscito a calmare anche Matias.
-Ragazzi, ci dispiace, ma nonostante abbiamo saputo anche noi quello che è successo a Patty, dovremo comunque procedere con il programma.- disse la prof Emilia. Il prof Barcaroli la spalleggiò, aggiungendo: -Dobbiamo provare delle nuove canzoni, ma pensate che magari, grazie al musical potrebbe tornarle in parte la memoria...- azzardò.
"si, come no" penso scuotendo la testa. Come può non essere qui, con noi?
-Che cos'hai Giusy?- mi chiede mio fratello, che è seduto di fianco a me.
-Lo sai, cosa posso avere? So che devo essere forte, per lei, perchè se lo merita, ma davvero, vedere che non riconosceva ne me ne le ragazze... mi ha distrutto.- sto per scoppiare a piangere. Di nuovo! Non ho mai pianto così tanto in vita mia, anzi di solito non piango mai.
-Capisco benissimo cosa provi, non ha riconosciuto neanche me.- dice guardandomi negli occhi. E io guardando i suoi, riesco a leggere tutto quello che sta provando. -Giusy, io.. ti dovrei chiedere un favore.- mi dice poi a bassa voce.
-Che cosa?- chiedo curiosa. Lui si agita e mi risponde:
-Non qui, te lo dico a casa.-
-Ok.- rispondo rimanendo a pensare al suo strano comportamento.

-Ragazze, avete sentito cos'è successo?- dico alle mie amiche, arrivando di corsa.
-Che cosa è successo Antonella?- mi chiede Pia con scarso interesse.
-Come fate a non saperlo? Ne sta parlando tutta la scuola..- vedendo l'espressione delle mie amiche, mi affretto a continuare. -E' sucesso che Patty è stata in coma per un certo periodo di tempo, e adesso ha perso completamente la memoria.- dico tutto d'un fiato. Per che cavolo di ragione, sono così tanto agitata? Patty non mi è mai piaciuta, inoltre per colpa sua Matias mi ha lasciata.. Allora perchè sono così preoccupata, anche se non l'ammetterò mai?
-Davvero Anto? E tu come lo sai?- mi chiede Caterina, rimanendoci un po' male.
-Ma dico, siete fuse? Ne hanno parlato prima anche la prof Emilia e Barcaroli.- dico con un tono di voce leggermente troppo forte.
-E perchè ti interessa così tanto?- mi chiede Pia, sfacciata come al solito.
-A me? No, è solo che non penso che sia una cosa che capita sempre, e comunque mica volevo che andasse in coma..-
-Se lo dici tu.- risponde poco convinta.

Mi alzo in piedi non appena il mio nome viene pronunciato insieme a quello del mio ragazzo. Il prof ci indica il palco. Guido mi raggiunge velocemente. Chissà cosa vuole che facciamo.. penso agitata. Lui se ne accorge e mi sorride incoraggiante.
-Non aver paura, ci sono io con te.- sussurra a bassa voce.
-Bene ragazzi, normalmente, come certo avrete visto nei film di High School Musical, Taylor e Chad non cantano in nessun duetto, ma siccome il nostro sarà uno spettacolo un po' più speciale, avrete anche voi dei momenti solo per voi, e canterete due canzoni in coppia.- spiegò il prof mentre noi due ascoltavamo interessati.
-Scusi prof, posso chiederle una cosa?- disse mio fratello alzando la mano per farsi notare.
-Certo Matias, chiedi pure.-
-Io volevo solo sapere.. crede che Patty interpreterà lo stesso il ruolo di Gabriella?-
-Questo non possiamo ancora dirlo, dipende se quando verrà qui lo vorrà fare o no.. è una cosa piuttosto complicata, perchè dovremo cominciare da zero, ma fortunatamente resta il fatto che lei ha una bellissima voce, e che non ricorda solamente quello che le è successo dopo l'arrivo a Buenos Aires.- tenta di tranquillizzare, Barcaroli.
-Grazie.- rispose. -Lo spero veramente.- disse un po' più a bassa voce.

-Allora? Rientriamo in classe o volete rimanere qui fuori per sempre?- chiedo tentando di cambiare argomento di discussione, prima che capiscano qualcosa. -Entriamo, entriamo.-
-Si, entriamo.- disse a bassa voce Caterina. Conoscevo quelle facce. Erano quelle di due ragazze che pensavano un po' troppo..
-Antonella, Caterina e Pia, felice di vedere che tenete anche voi a partecipare alla lezione.- ci richiama la prof Emilia non appena entriamo.
-Scusi prof.- dissi, per la prima volta, umilmente.

-Allora, su, chiedimi quello che dovevi chiedermi.- dico non appena appoggio lo zaino sul divano del salotto.
-E'..è molto difficile da chiedere e da spiegare.- quasi balbetta.
-Ma è una cosa bella o brutta?- tento di capire.
-Beh è una cosa bella, però adesso è brutta.. e io non so cosa fare!- mi prende per le spalle. -Ti prego Giusy, io non so cosa devo fare.- mi allontano un po'.
-Prova almeno a dirmi qualcosa.. un accenno.. che cosa riguarda? La scuola oppure riguarda Pa..- mi interrompe prima che possa terminare la frase.
-Io mi sono innamorato di Patty.- grida fortissimo. Anche se è da tanto che vorrei che lo dicesse, rimango lo stesso a bocca aperta e occhi sgranati. -Io la amo, ma adesso non so come fare.-
-Io.. io..- non riesco a parlare.
-Devi aiutarmi a fare in modo che lei lo capisca.. ora non so nemmeno se gli piaccio.. sa chi sono, ma solo perchè..- la voce mi ritorna improvvisamente e gli chiedo:
-Come sa chi sei?- non riesco veramente a capire..
-Lei sa chi sono, nel senso che si ricorda di quando ci siamo incontrati a Bariloche, tempo prima che venisse qui a Buenos Aires.- mi spiega con una calma che lascia trasparire solo rassegnazione.
-Ah.. mi sembrava troppo bello..-
-Allora sorellina, cosa devo fare? Tu cosa faresti?-
-Ricordati che Leandro ha detto che se vogliamo che la memoria ritorni, non dobbiamo sconvolgerla completamente. Fossi in te comincerei a esserle amico, poi piano piano, alla prima occasione che ti capita, ti confessi.. e vada come deve andare.-
-Ma.. ma se andasse male?- chiede preoccupato.
-Matias, sono sicura che Patty è ancora innamorata di te.-
-Io.. non ne sono molto convinto, ma seguirò il tuo consiglio.-

-Ma..ma dove sono?- chiedo mentre mia madre mi accompagna dentro a un edificio che ha l'aria di sembrare una scuola.
-Anche se non te lo ricordi, qui è dove viviamo adesso, a Buenos Aires.-
-E perchè siamo andate a Buenos Aires?- chiedo confusa.
-Perchè tu stai seguendo una cura da Leandro, quel signore che era con me quando ti sei svegliata. Ti ricordi?- chiede con le lacrime agli occhi.
-Si, mi ricordo di lui.- Ricordare una parola così lontana per me. Non riesco a capire, come posso aver dimenticato tutto.. spero veramente che mi ritorni la memoria.. Ma c'è anche un lato positivo in questa storia: ricomincerò da capo tutto, ma magari qualcosa potrebbe anche andare meglio.. Intanto credo che dovrei cominciare con cercare quelle tre ragazze che sono venute a trovarmi.. Giusy, Tamara e Sol, se non sbaglio..
Ed anche... Matias. Maledizione, possibile che io sia la sua migliore amica, e non ricordi niente di lui, se non il nostro primo incontro a Bariloche?
-Ora tu entra in camera e guarda un po' in giro, ambientati, poi chiamami al cellulare.- disse mia mamma porgendomi un foglietto di carta con su scritto dieci cifre. -Ok.- annuisco con la testa. -Ma.. hai un cellulare, adesso?- le chiedo sorridendo. E pensare che lei era quella che non avrebbe mai voluto avere niente a che fare con la tecnologia..
-Si, me l'ha regalato Ashley.-
-Ah, ok.-
-Adesso vado, amore mio.- conclude abbracciandomi.
-Ciao mamma.- la saluto chiudendo la porta.
Mi guardo intorno, nonostante mi trovo in una situazione non molto bella, non posso fare a meno di essere curiosa.. mi siedo sul mio letto e apro il primo cassetto del comodino. Dentro ci trovo una collana, la riconosco, è la mia collana del Boca Junior, quella della mia squadra preferita. Poi trovo un album con alcune foto: nella prima c'ero io insieme a Giusy, Tamara e Sol, vestite tutte e tre con una maglia bianca e una gonna scozzese rossa, sorridevamo guardando verso l'obbiettivo. Chissà cosa stavamo facendo.. In un altra eravamo sempre noi quattro in un bosco, insieme a tre di quei ragazzi che erano venuti a trovarmi in ospedale.. poi c'erano altre quattro ragazze che non conoscevo, una castana con i boccoli che tenevamo per mano Matias. Sarà la sua ragazza.. penso tristemente.
Guardando qua e la ne trovo un'altra dove c'è una ragazza vestita da Cleopatra che sta cantando.. chissà perchè l'ho tenuta.. chi sarà? In un'altra io che tengo in braccio il mio cagnolino Mati insieme a quel signore.. Leandro.
Sembra che dopo tutto non mi sia andata poi così male.. ho molti amici a quanto pare..
Continuando a frugare nel cassetto, trovo anche il mio diario. Forse questo mi potrebbe aiutare a capire cos'è successo.. Cerco sfogliando le pagine, fino ad arrivare al mio arrivo a Buenos Aires. Leggo qua e là alcuni punti, tanto per capire i miei rapporti con le persone...

..non sapevo veramente cosa fare, avevo talmente paura che mi ero paralizzata e non avevo idea di cosa fare.. ma quando poi ho visto Leandro fermo sulla strada e ha bloccato il pullman, è stato come trovarsi in un film a lieto fine..

..è stato così imbarazzante quando la voce di mia mamma ha risuonato per tutto lo stadio. Tutto perchè mi sono fidata di Antonella, che in realtà voleva solo stare con Matias.. ma la cose peggiore è che lei ora se che mi piace Matias! Meno male che c'era Leandro, che ha calmato mia madre..

A quanto pare Leandro si comporta con me come il padre che non ho mai avuto.. non faccio che ripetere quanto sia buono, dolce e gentile.. con me e anche con mia madre..

...secondo me a Leandro piace mia madre... è un vero peccato che lui si stia per sposare con Bianca, la madre di Antonella. Perchè lei ce l'ha sempre con me? Fin'ora mi ha fatta perdere per il centro commerciale, mi ha umiliata di fronte a tutti, anche se secondo me diceva la verità, non vuole che io e Matias siamo amici.. ma perchè? E mi ha fatto anche quasi annegare... e mi ha salvato Matias! Con la respirazione bocca a bocca, anche se non ricordo niente.. se non quando ho aperto gli occhi e ho trovato Matias sporto su di me..

Mentre leggo arrossisco.. oh mamma mia! Ma è successo davvero? Prima di leggere altro, chiudo il diario e mi sdraio sul letto a pensare..

-Allora, seguirai il mio consiglio?- chiedo conferma a mio fratello.
-Si, ci proverò.. speriamo bene..-
-Dai, vedrai che andrà benissimo.. come potresti non piacerle?- non avrei mai immaginato di dover aiutare mio fratello a convincersi di piacere a Patty.. e pensare che tante volte io e le mie amiche abbiamo tentato di convincere lei che Matias un giorno si sarebbe innamorato di lei...
-A cosa stai pensando adesso?- mi chiede.
-Niente, solo che mi sembra così strana tutta questa situazione..-
-Lo so, anche per me è strano..-
-Ehi, ho avuto un'idea.. geniale!- dico ultra convinta.
-Ah si? E quale?-
-Potremmo organizzare una giornata speciale, con tutti i video e foto che la riguardano, ognuno dirà quello che prova per lei, e tu- lo indico. -dovrai dire davanti a tutti quello che provi per lei, te la sentirai?-
-Se servirà a farle ricordare quello che abbiamo vissuto.. certo.- mi risponde deciso.
-Ora credo che sia meglio che andiamo a dormire, perchè domani sarà una giornata difficile.-
-Ogni giornata sarà difficile fino a che non..-
-Si, ma domani sarà difficile perchè Patty tornerà a scuola.-
-Ce la faremo. Buona notte sorellina.-
-Buonanotte.- rispondo un po' triste, non sapendo a cosa pensare..

spazio autrice:
rieccomi dopo tanto tempo, finalmente il nono capitolo per intero...
Spero che non avevate perso la speranza.. io tenterò sempre di aggiornare il prima che posso..
Il prossimo capitolo dovrebbe essere molto più interessante..
(mancano solo tre settimane all'inizio del mnd di patty!)
Ciao :*)

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Capitolo 10
*** La bugia di Lucas ***



LA BUGIA DI LUCAS

Apro la porta, saluto mia madre e mi preparo per il mio secondo primo giorno di scuola. E' così strano pensare di ripetere tutto da capo.. anche se non sarà così per me, visto che non mi ricordo nulla del mio primo giorno in questa scuola. Cammino per il corridoi delle stanze dove alloggiano i docenti e passo davanti a un gruppo di armadietti, dove ragazzi e ragazze vestiti con i miei stessi colori stanno chiacchierando, alcuni sbadigliano, stanchi prima ancora di cominciare la lezione. Cerco con lo sguardo il numero 112, che dovrebbe essere il mio armadietto, lo trovo e guardo il foglietto che mia madre mi ha gentilmente preparato. Sopra c'è scritta la combinazione. La inserisco e apro l'armadietto, cercando i libri che mi serviranno durante la prima ora. Mentre sono voltata di spalle sento delle grida provenire dal bagno. Chiudo l'armadietto chiedendomi cosa stia succedendo e mi avvicino furtiva.
-Tutto bene?- chiedo varcando la soglia. All'interno del bagno c'è una ragazza con le braccia alla testa e i gomiti appoggiati al bordo del lavandino. Siccome non mi risponde mi avvicino ancora. -Va tutto bene?- ripeto.
-Si, si va tutto benissi..- si interrompe improvvisamente quando si volta verso di me. Ha lunghi capelli castani con riflessi ramati e occhi marroni, è abbastanza alta e ha l'aria di essere molto diversa da quello che sembra adesso. Chissà perchè, ma ho una specie di presentimento che mi dice che la devo aiutare..
-Cosa ti è successo? Non per essere invadente.- chiedo parlando piano.
-Non mi è successo niente di grave, tranquilla, è solo che ho un piccolo problema... ma grazie per l'interessamento.- mi risponde gentilmente, regalandomi un piccolo sorriso.
-Ok.. comunque io mi chiamo Patty.- come mai ho così tanta confidenza e fiducia in lei?
-Io sono..- si ferma un attimo, poi riprende. -Antonellla.- mi sorride e io la ricambio.
-Posso.. potrei sapere il motivo per cui stai così male?- chiedo a bassa voce.
-La verità è che ho sempre trattato male una ragazza, perchè ci piaceva lo stesso ragazzo e condividevamo molti sogni.. ma ora lei ha avuto un incidente e io.. vorrei poter essere sua amica.- mi confida tutto d'un fiato.
-Credo che infondo sia una bella cosa..- dico riferendomi all'amicizia.
-Si, però..- tentenna.
-Però cosa?- chiedo anche curiosa.
-Però io.. mi sento in colpa.. anche se so che non è colpa mia se ha avuto quell'incidente, mi sento comunque responsabile per altro.. che le ho fatto.- vedo i suoi occhi rigarsi di lacrime.
-Non devi piangere per questo.- asciugo le sue lacrime con un fazzoletto. -Fossi in te andrei a parlarle e le direi quello che hai detto a me. Se io mi trovassi al suo posto, ti capirei.- le dico sinceramente. Mentre parlo il battito del mio cuore accellera tantissimo. Ma non capitava solo parlando con il ragazzo che ti piace da impazzire? mi chiedo.
-Penso che.. seguirò il tuo consiglio.- dice sorridendomi.
-Posso.. posso farti una domanda complicata?- chiedo preoccupata. Avevo già deciso di farla, ma solo alle persone che mi avrebbero salutato, loro per prime, quindi che mi conoscevano, in modo da chiedergli che cos'erano per me, loro, prima che..
-Certo, ma perchè "complicata"?- mi chiede curiosa.
-Io.. tu.. insomma, prima di oggi, avevamo mai parlato? E se si, ci conosciamo da molto tempo da quando io sono qui a Buenos aires? E se si anche a questa, eravamo amiche?- sento che questa è una domanda importante.. ma perchè sono convinta che Antonella sia così fondamentale perchè io ritrovi la memoria? Non lo capisco davvero..
-Io..- comincia Antonella senza riuscire a proseguire.
Un suono interrompe la nostra conversazione, forse per sua salvezza a giudicare dalla sua espressione. Usciamo dal bagno dirigendoci ognuna verso la sua meta, per me, alla prima ora ho letteratura, almeno secondo la tabella oraria che mi ha procurato mia madre.
Mentre la professoressa interroga alcuni miei compagni, nessuno dei quali mi saluta, indica o chiama, io mi chiudo nel mio mondo, cominciando a pensare a una canzone che è da quando mi sono "risvegliata" che mi gira per la testa senza fermarsi.
Sto per finire di scrivere quando di nuovo suona la campanella, e ancora una volta vado al mio armadietto. Mentre sono china su alcuni libri che non riesco a raggiungere, una voce familiare mi saluta.
-Ciao, ci incontriamo di già?- mi saluta Antonella mentre chiude il suo armadietto, non molto lontano dal mio. -Che cos'hai alla quinta ora?- mi chiede poi, guardando il foglietto con gli orari che ho appeso nell'armadietto.
-Lezione di musical.- rispondo svogliatamente.
-Che bello! Anch'io!- esplode invece lei, tutta felice. Le sorrido, anche se non ho molta voglia di parlare. -Ci vediamo all'intervallo, tra un'ora?- mi chiede poi. -Ok, ci vediamo.- rispondo chiudendo a mia volta l'armadietto e cercando la mia prossima aula.
Non appena entro cala un silenzio da tomba, nemmeno fossi la professoressa! Ignorando le occhiate e gli sguardi, mi siedo nel primo banco che vedo libero, e osservo che in quello di fianco al mio c'è già un giubotto, quindi, molto probabilmente arriverà anche il proprietario.. mentre comincio a fantasticare sulla sua identità, un ragazzo grassoccio e dai capelli mossi si avvicina, sedendosi di fianco a me. Osservandolo meglio, mi ricordo che è uno dei tanti ragazzi venuti a trovarmi quando ero in ospedale. Quindi mi conosce, deduco.
-Ciao.- dico per rompere quel silenzio snervante, che mi sta facendo impazzire.
-Ciao Patty.- mi saluta per nome, quindi mi conosce abbastanza bene, continuo a elencare mentalmente ogni cosa che mi dicono, così da ricostruire la mia situazione.
-Mi conosci allora.- dico, pentendomi già di averlo detto. Che frase stupida!
-Si, eravamo amici.- dice lui. -Ti ricordi di quando siamo venuti a trovarti in ospedale?- mi chiede, e da questo deduco che sa già il mio "problema" e che almeno non lo devo spiegare di nuovo.
-Si, mi ricordo di voi in generale... ma scusa, potresti ripetermi come ti chiami?- chiedo il più gentilmente possibile.
-Santiago.- mi risponde subito il ragazzo. Lo guardo negli occhi. No, è evidente che non è stato molto importante nella mia "vita precedente", come mi piace chiamarla, perchè se no avrei provato quello che ho provato con Anto.. credo.
-Tu.. sapresti dirmi qualcosa su.. noi?- mi guarda interrogativo, allora aggiungo: -Intendo dire se c'è qualcosa che dovrei sapere di importante.- mi fa cenno di no con la testa, ma questa volta, quando i nostri sguardi si incontrano, sento dentro me che mi ha mentito. Chissà perchè.. eppure non mi sembra uno di quei ragazzi bugiardi che si divertono a farti soffrire..
-Come ti senti?- mi chiede improvvisamente, nel bel mezzo della lezione, facendomi prendere un colpo. Avrebbero potuto chiedermi come stavo. Chiunque l'avrebbe fatto. Ma non avrebbe avuto molto valore. Lui invece ha voluto chiedermi "cosa sentivo", non come stavo. E' chiaro che tiene molto a me.. chissà se anch'io ci tenevo a lui. Per un pelo mi dimentico di rispondergli, ma per fortuna alla fine dico:
-Mi sento strana, ma non triste. In fondo sono viva, non ho nessuna malattia, e ho dimenticata solo quello che ho vissuto a Buenos Aires, non la mia intera vita. E forse è strano, mi prenderai per pazza, ma mi piace l'idea di ricominciare tutto da capo.. non che volessi perdere la memoria, sia chiaro.- preciso. Già ho dimenticato solo quello che ho vissuto a Buenos Aires. Ma perchè sento che proprio in questa città, ho vissuto una parte fondamentale della mia vita, che ancora starei vivendo, non fosse che..
-Non ti prendo affatto per pazza, credo che sia la cosa migliore, cercare il lato positivo di ogni cosa..- mi risponde Santiago, continuando a guardarmi. -Grazie.- dico mentre ci avviamo verso l'uscita. E' già suonata di nuovo la campanella. Il tempo scorre proprio veloce, il primo giorno.
Il primo giorno della mia nuova vita.
Entro ed esco per l'ennesima volta da una classe, stavolta niente Antonella all'armadietto, nessuno compagno mi saluta ne borbotta quando entro, la lezione termina prima che possa rendermi conto che era effettivamente iniziata. Cosa posso farci? Ho la testa fra le nuvole, e non mi sembra di non avere buone ragioni per esserlo.
Appena suonata la campanella dell'intervallo, esco in cortile per fare una passeggiata e restare almeno per un po' sola con i miei pensieri. Sfortunatamente, vedo Antonella insieme ad altre tre ragazze farmi segno di avvicinarmi. Nonostante controvoglia, le raggiungo.
-Ragazze, volevo presentarvi la mia nuova amica Patty.- mi mostra Anto, dicendo in un modo strano "nuova". Sarà solo una mia impressione.. le tre ragazze mi sorridono, anche se due di loro giurerei lo fanno solo per compiacere Antonella.. mentre una terza, biondina col caschetto, sembra sincera, addirittura.. sollevata nel fare questo gesto. -Loro sono Pia, Luciana e Caterina.- quindi l'unica a parer mio sincera è Caterina, annoto nel mio "diario mentale".
-Piacere.- dico visto che non so cosa dire..
-Volevo solo farti conoscere le mie migliori amiche.. comunque mi sembra di vedere che vuoi stare da sola, ma ti capisco, anche a me capita, e la cosa migliore...- si interrompe Anto. -.. penso sia che tu rifletta da sola e pensi a quello che devi, ma ricordati che quando avrai bisogno di me, io ti aiuterò.- detto questo torna dalle sue amiche che aveva momentaneamente "abbandonato".
Finalmente sono di nuovo sola.. mi siedo su una fontana che si trova davanti all'ingresso della scuola. Devo fare il punto della situazione. Fin'ora ho una nuova (non so se anche vecchia) amica, Antonella, ho un amico che si chiama Santiago, le mie migliori amiche sono Tamara, Giusy e Sol, Antonella ha tre amiche, ma solo Caterina mi sembra che voglia essermi veramente amica, mia madre ha un amico che sembra essere molto gentile con me e volermi molto bene, Leandro. D'improvviso, mentre elenco queste cose, mi viene in mente una cosa e decido di andarla subito a verificare.
Entro nella scuola, attraverso vari corridoi fino ad arrivare alla mia stanza, apro la porta, cerco nel cassetto del comodino il mio diario e lo trovo. Lo sfoglio fino a trovare alcune frasi.
Come sospettavo. Antonella, la dolce e sensibile Antonella, non è altri che la stessa Antonella che mi ha quasi ucciso, umiliata più volte e che sembrava odiarmi alla follia. E quello che mi ha raccontato oggi, riguardava me. Io sono quella ragazza che vorrebbe come amica. Capisco perchè non voleva rispondere alla mia domanda... ma nonostante quello che precedentemente mi ha fatto, ho deciso di perdonarla. Perchè credo veramente che anche lei vorrebbe ricominciare da capo. E un'amica in più (forse due con Caterina), non faranno male.
Richiudo il diario e mi precipito agli armadietti per prendere l'occorrente per la quarta lezione. Anche se non penso che sarò molto attenta..
Difatti come previsto non ho seguito una sola parola del professore, ma forse perchè informato della mia situazione o per una semplice distrazione, non ci ha fatto molto caso. Quando mi dirigo verso l'aula di teatro, dove faccio lezione di musical, dove incontrerò ancora Antonella, vengo fermata da tre ragazze. Le riconosco, sono Giusy, Tamara e Sol.
-Salve ragazze.- le saluto aspettando che dicano qualcosa.
-Ciao Patty, allora com'è andata oggi?- mi chiede Giusy, che da quel che ho capito fin'ora, è la leader del "nostro" gruppo, le las populares, opposto a quello delle las divinas, il cui capitano è Antonella, mentre io dovrei essere il capitano della nostra.. così almeno mi hanno detto.
-Abbastanza bene.. e a voi?- la conversazione sembra non voler proseguire. Ma non erano le mie migliori amiche?
-Anche a noi tutto bene.- rispondo in coro Tamara e Sol.
-Allora io entro, che ho lezione di musical.-dico per troncare la nostra chicchierata prima che possa peggiorare.
-Anche noi l'abbiamo, ti accompagnamo.- cinguettano.
-No, grazie, non ne ho bisogno, grazie lo stesso.- alla fine me ne libero in un modo abbastanza brusco, ma proprio non riuscivo a farcela. Trai ragazzi riconosco Santiago, ma non lo saluto, e anche un altro ragazzo... prima che possa cominciare a fantasticare, il professore in cima al palco scende, dirigendosi verso di me. -Patty, io sono il professor Barcaroli, e ho saputo di quello che ti ho capitato.- l'ultima parte la dice a bassa voce, praticamente sussurrando. -Per aiutarti, siccome tu ami cantare..- e qui si ferma in attesa di un mio assenso. Annuisco con la testa facendogli segno di proseguire. -.. volevo farti sapere che tu avevi ottenuto la parte di Gabriella nel nostro spettacolo di High School Musical, e volevo sapere se... se volevi continuare a interpretarla, nonostante questi problemi.- mi sussurra in un orecchio: -Potrebbe aiutarti, per alcune persone ha funzionato..- lo guardo facendogli un mezzo sorriso.
-Si, credo che potrei farcela, visto che mi ricordo le canzoni di High School Musical, mi dia solo qualche giorno per recuperare e non vi deluderò.- rispondo decisa. E' sempre stato il mio sogno essere Gabriella, e non sarà un vuoto di memoria (seppure molto grande) a impedirmi di realizzare il mio sogno.
-Certo, naturalmente.- mi sorride il professor Barcaroli.
Non appena chiuso il discorso, la professoressa di fianco a Barcaroli chiama alcuni ragazzi sul palco per provare la coreografia di una qualche canzone. Io ascolto vagamente, alcune parole trapassano il muro che mi separa dagli altri e raggiungono il mio mondo, mentre altre non ci provano neanche.
Alla fine della lezione, esco decisa a chiudermi in camera e a non aprire a nessun altri se non mia madre, quando vengo bloccata da un ragazzo.
-Patty aspetta!- mi fermo e lui mi raggiunge in un lampo. Sbuffo per la delusione dell'insuccesso del mio favoloso piano. -Scusa se ti disturbo, ma dovevo dirti assolutamente una cosa che è troppo importante, prima che qualcuno ti dica qualcosa e tu possa fraintenedere..- lo guardo interrogativa. -Io sono Lucas, e..-
-E?- chiedo, a metà tra curiosità e perdere la pazienza.
-E sono il tuo ragazzo.- conclude guardandomi negli occhi e impedendomi di ribattere, tappandomi la bocca con un bacio, che oltre alle parole mi toglie anche il fiato.

Ero triste perchè non ero ancora riuscito a trovare il coraggio di andare a parlare con Patty, specialmente dopo quel poco di stralcio di conversazione che mi aveva riferito mia sorella Giusy. Dovevo assolutamente trovare la forza di parlarle e cominciare le messinscena del "buon amico", che dopo qualche giorno sarebbe diventato "caro amico" e ben presto "grande amico", fino a riuscire a dire quelle due paroline magiche che le avrebbero rivelato i miei sentimenti. Sto camminando per il corridoio della scuola, diretto al mio armadietto, ancora penso a stamattina, poco fa, nelle ore precedenti, quando lei ha detto che nonostante tutto continuerà ad essere Gabriella, chissà se si è chiesta chi è il suo Troy?
Sto svoltando l'angolo, tra poco raggiungerò il mio armadietto, che sta accanto al suo, a quello di mia sorella e a quello delle altre populares. Improvvisamente la vedo, sola che sta camminando a pochi metri di distanza da me, e sento che è il momento di avvicinarsi e parlarle.. e comunque vada, comunque andrà.
Comincio a camminare più velocemente, l'ho quasi raggiunta, ancora pochi centimetri..
Ma qualcuno mi precede, arrivando dalla parte opposta, la ferma per le spalle e inizia a parlarle. Lucas. Io odio con tutto il cuore quel maledetto ragazzo. Chissà cosa le starà dicendo..
Non resistendo alla fortissima curiosità, mi nascondo dietro la colonna a pochi centimetri da loro.
-Io sono Lucas, e..- sento che dice lui, cominciando ad agitarsi. Sempre che non finga.
-E?- lei sempre veramente stanca, stufa marcia di quella conversazione. Buon segno, penso tra me e me, sempre felice di veder soffrire quel ragazzo.
-E sono il tuo ragazzo.- per un pelo manco di sentire le ultime due parole. Tuo ragazzo. N..non è possibile, non posso credere che lui le abbia detto una cosa del genere! Come può mentirle su una cosa così importante? Io darei la luna per poter dire quelle quattro parole, e lui le usa per raccontarle una bugia, approfittando del fatto che lei ha perso la memoria! Cosa potrebbe fare di peggio? Patty non può mica negare, visto che non sa qual'è la verità. Vorrei poter urlare, ma così mi scoprirebbero, quindi rimango nascosto e osservo la sua espressione.
Patty è incredula, sembra che non sappia veramente a cosa pensare.. si starà chiedendo com'è possibile.. Dopo secondi interminabili di agognato silenzio, finalmente riesce a muovere la bocca per rispondergli qualcosa..
Ma prima che possa farlo, lui la interrompe nuovamente, baciandola sulle labbra con molto più trasporto di quanto avessi mai potuto immaginare potesse fare. I suoi occhi spalancati mi rimarranno per l’eternità nella mente. Anche se un giorno dovessi perdere la memoria.
Non potrò mai dimenticarlo. Ma devo cercare di cambiarlo.

Spazio autrice:


un saluto e un ringraziamento a tutti quelli che leggono e che hanno recensito fin'ora! Siamo già a 10 capitoli, quasi non ci credo! Dopo un lungo periodo di mancanza d'ispirazione, spero che in questo capitolo sia tornata, perchè proprio non mi andava di scrivere per forza, anche perchè mi sarebbe venuta una schifezza peggiore di quelle che già mi vengono di solito...
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.. fatemelo sapere.. al prossimo capitolo!

:*) Okimar

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Capitolo 11
*** Per farti ricordare ***



PER FARTI RICORDARE

Gli prendo il viso con le mani e lo stacco violentemente da me. Lo guardo negli occhi, cominciando a tremare. Se è vero quello che ha detto, che sono la sua ragazza, perchè non mi ha fatto per niente piacere baciarlo? Anzi.. è stato orribile! Forse non provo più niente per lui..
-Lucas, ma sei impazzito?- riesco finalmente a chiedergli.
-Perchè?- chiede ingenuamente lui, non capendo il motivo del mio nervosismo.
-Io.. io..- non riesco a trovare una spiegazione. -Io non ti ho detto che volevo essere baciata!- dico alla fine, pentendomene subito. Lui mi guarda più arrabbiato che triste, si mette a gridare.
-Non pensavo di doverti chiedere il mio permesso, visto che sei la mia ragazza.-
-E invece avresti dovuto aspettare, perchè tutti gli altri non sono stati così precipitosi come te!- gli grido, innervosendomi anch'io. Prima di sentire altro, me ne vado e lo pianto lì da solo. Forse lo perdonerò, ma non avrebbe dovuto fare così.. Mentre cammino diretta ancora una volta nella mia stanza, un braccio mi ferma delicatamente. Alzo lo sguardo e incontro due bellissimi occhi castani e un fantastico sorriso.
-Matias.- dico semplicemente.
-Patty.- quanto è bello sentire il mio nome pronunciato da lui.. -Mi sembri.. arrabbiata, e successo qualcosa?- mi chiede, continuando a guardarmi.
-Ecco, io..- non so cosa rispondergli, perchè mi trema la voce..
-Non importa, scusami se te l'ho chiesto.- lo guardo ancora incantata e annuisco, intontita. -Ti..- esita. -ti andrebbe di venire alla mia prima partita con il Boca?-
-Il Boca?-chiedo a bocca aperta.
-Il Boca junior.- precisa.
-Certo.- esclamo al settimo cielo, poi però non riesco a trattenermi dal fargli una domanda. -Matias.. posso chiederti una cosa?- mi trema un po' la voce. -Si, chiedi pure.- distolgo per un attimo lo sguardo dai suoi bellissimi occhi.
-Ecco.. tu e Antonella state per caso insieme?- non appena nomino il nome della mia nuova amica, lui si irrigidisce. Di sicuro ho fatto centro in qualcosa, ma sarà in bene o in male?
-No, non stiamo insieme, perchè me lo chiedi?- parla con un tono arrabbiato, quasi come se lo avessi offeso. Mica c'è d'aver vergogna ad ammettere di stare con Antonella, perchè è molto bella. E io ora so che anche buona, almeno con me..
-Io.. l'ho letto nel mio diario, che voi due stavate insieme.- dico, un po' imbarazzata sperando che lui non capisca che mi piaceva e quanto ho sofferto per lui. Ma che dico? Anche se ho perso la memoria, non ho perso certo il mio amore per lui.
-Ah.. si, siamo stati insieme per un certo periodo.- mi risponde con tono piatto. -Posso chiederti un favore?- mi guarda dritto negli occhi. Annuisco un po' intontita. -Non parliamo più di Anto, per favore, almeno quando sei con me, lei è off limits.- lo guardo in un modo strano, non capendo cosa intenda. Cosa può essere capitato, che io non so, tra lui e Antonella, tanto da spingerlo a comportarsi così?
-Ok, va bene.-

Non capisco perchè lei mi stia fissando in quel modo, visto che se ha letto sul suo diario che io e Antonella siamo stati insieme, probabilmente deve aver letto anche le numerose cattiverie che lei ha fatto, a Patty e alle popolari. A meno che.. E se Antonella avesse deciso insieme a Lucas di mentire a Patty e inventare un sacco di bugie, tipo quella di essere il suo ragazzo.. dico fra me e me, facendo una smorfia al ricordo di quel bacio.
Lui la bacia a tradimento ed io non l'ho mai potuto fare, con tutte le intenzioni serie del mondo.
-Matias, posso parlare un attimo con te?- mia sorella mi sveglia dai miei pensieri, rendendomi conscio che Patty è ancora lì che mi fissa in quello strano modo.. mah..
-Certo Giusy.- mi volto verso mia sorella.
-Io e le ragazze abbiamo avuto un'idea, ti ricordi, quella di farle ritornare la memoria facendole vedere quello che ha vissuto qui a Buenos Aires..- annuisco, esortandola a continuare. -Bene, tu sei sicuro che riuscirai a confessarti?- annuisco, ancora più deciso di prima. -Noi avremmo deciso di fare tutto per questa sera.. dovremo lavorare molto, per fare in modo che non se ne accorga. Carmen ci darà una mano e anche Leandro.- sto in silenzio, aspettando la domanda. -Ci aiuterai, vero?-
-Ovviamente.- dico a bassa voce, per non farmi sentire da Patty. Mia sorella mi sorride.
-Allora, appena finita la scuola, ci ritroviamo tutti al parco della scuola, ma tu- punta l'indice verso di me. -hai il compito di tenerla lontana da casa sua, in modo che noi possiamo lavorare tranquilli.- sorrido all'idea. -Pensi di farcela?- mia sorella sta quasi per scoppiare a ridere, così mi fingo offeso.
-Si, per Patty farei questo ed altro.- ma continuo a tenere il broncio. -E se..- mi viene un dubbio.
-E se.. cosa?- chiede curiosa Giusy.
-E se mentre io la "distraggo" dovessi dire o "fare", qualcosa?- arrossisco, anche se ormai non dovrei più sentirne il bisogno, tanto mi sono abituato a convivere con questa mia emozione. Giusy scuote la testa.
-Non so cosa dirti, Matias. Sarebbe meglio se tu riuscissi ad aspettare, ma se proprio non resisti..- e mi sorride, divertita. -Ma piuttosto..- si volta a guardare verso Patty, che incredibilmente mi sta ancora aspettando. -Hai capito se le piaci ancora o no?-
-No, purtroppo, quando stavo per "fare amicizia"- dico facendo le virgolette con le dita -è arrivato Lucas, che l'ha baciata e le ha detto che è il suo ragazzo.- digrigno i denti, dalla rabbia che mi pervade completamente. Giusy spalanca la bocca, sorpresa forse più di me.
-E lei cosa ha detto.. fatto.. insomma..?-
-Per fortuna non mi è sembrata felice, era triste quando mi sono avvicinato, dopo che Lucas è andato via, arrabbiatissimo.- rido ripensando all'ultima parte e penso ben ti sta.
-Certo che Lucas è davvero diverso da quello che sembrava all'inizio.. senza offesa, ma quando è arrivato, mentre tu stavi con Anto, pensavo seriamente che lui e Patty facessero una bella coppia, e poi lui era così dolce e gentile con lei.. sembrava te all'inizio, quando Patty è arrivata a Buenos Aires e Antonella le ha detto che era una racchia...- sobbalzo al ricordo di quella storia, ascoltando attentamente le parole di mia sorella.
-A me non è piaciuto sin dal primo momento.- affermo convinto. Giusy mi guarda, spazientita.
-Che c'entra, era ovvio che non ti piacesse, visto che eri geloso.- mi canzona.
-Non ero geloso di lei.- dico risentito. Cavolo, sembro quasi Guido all'inizio quando non voleva ammettere di essere innamorato di Giusy.. c'è voluta tutta. Mia sorella scoppia a ridere. -E va bene, ero geloso, ma non mi piaceva nemmeno prima che mia accorgessi di essere innamorato di lei.- aggiungo.
-Va bene, va bene, come vuoi tu.- cede mia sorella.
-Dove vai?- le chiedo fermandola.
-A lezione, caro mio e dovresti andarci anche tu, è suonata la campanella.- indica lo spazio vuoto dietro di me. Anche Patty se n'è andata, in classe probabilmente.
-Allora ci vediamo a che ora, sorellina?- chiedo agitato per quello che sta per succedere.
-Vieni con Patty verso le otto, e questo significa che dovrete cenare insieme, con tuo profondo dispiacere.-
-Smettila di scherzare, come farò a convincerla a cenare con me, senza che lei pensi che io sono innamorato di lei?- chiedo preoccupato. Giusy mi guarda come se fossi cretino.
-Sei o no il suo migliore amico? Lei non se lo ricorda, ma può dirglielo tu e aggiungere, che molto spesso mangiate insieme, oppure mangiamo noi tre, o noi quattro se c'è anche Guido.. improvvisa, insomma.- annuisco, non del tutto convinto. E va bene, Patty, oggi saremo solo io e te..

Entro in classe, mentre ancora per la testa mi frullano immagini scombussolate.
Il bacio con Lucas. Gli occhi di Matias. Le parole di Santiago. Le strani sensazioni provate in compagnia di Antonella.
Tutto sembra così confuso, mentre entro nell'aula di musical, pronta per la mia ultima lezione del mio primo secondo giorno di scuola.
Vedo Anto, la saluto, ma non mi avvicino, ricordando gli sguardi che mi avevano lanciato Pia e Luciana, quello stesso giorno quando la divina mi aveva chiamato. Vado invece verso quelli che dovrebbero essere i miei compagni, distinguendo ora Giusy, Tamara, Santiago e Sol. Senza accorgermene, lo cerco con lo sguardo, e quando finalmente incontro i suoi occhi, sorrido imbarazzata. Oh mamma, quanto mi piace Matias!
-Ciao.- dico, non sapendo che altro dire in una situazione come questa.
-Ciao.- mi risponde camminando verso di me. -Come va?- chiede probabilmente riferendosi all'episodio di pochi minuti fa accaduto con Lucas. Allora mi ha visto. Tremendo!
-Abbastanza bene, tu?- sembra voler evitare la mia domanda.
-Io.. si tutto a posto. Ecco, io mi chiedevo se.. ti andava di venire con me, oggi pomeriggio al parco, e poi cenare fuori.- lo guardo incredula. Avevo sentito bene? Ma era.. un appuntamento? -Allora vorresti venire?- mi ripete, visto che non gli ho ancora risposto.
-Si, certo.- gli faccio un sorriso a 34 denti, esibendo in tutto il suo splendore il mio apparecchio. Lui ricambia il sorriso, quindi ci avviciniamo agli altri popolari.

Mi avvicino alla mia ragazza, leggermente preoccupato, visto che lei per prima mi sembrava esserlo.
-Giusy.- la chiamo a bassa voce, per non farmi sentire dal prof Barcaroli e dalla prof Emilia. -Giusy.- ripeto sperando che mi senta. Volta lo sguardo verso di me, dicendo:
-Ma cosa fai qui, devi stare con le divine, altrimenti Antonella andrà su tutte le furie e ricomincerà con la storia che tu passi le informazioni a noi popolari, sulla prossima gara di musical!- mi sgrida lei, ma io non posso fare a meno di sorridere lo stesso, perchè è troppo bella in questo momento.
-Sai che sei davvero carina, quando ti arrabbi?- le dico sedendomi di fianco, ignorando le sue proteste. Lei non riesce a trattenere un sorriso.
-Allora chissà quanto sarò stata carina, quando litigavamo.- la guardo, ripensando a quei momenti, chiedendomi se sia più giusto scoppiare a ridere, o a piangere per tutti i secondi che abbiamo sprecato, quando potevamo passarli insieme.
-Sei sempre bellissima, ma quando ti arrabbiavi, lo eri ancora di più.- le dico accarezzandole la guancia con la mano.
-Grazie, ma cosa sei venuto a fare, qui?- mi chiede lanciando sguardi verso le divine, ancora preoccupata.
-Volevo solo aiutarti, ti vedo molto agitata.. è successo qualcosa che non so?- le chiedo.
-Beh, ecco, solo che sono ancora preoccupata per la storia di Patty, ma non voglio risultare noiosa. Ecco tutto.- la guardo scuotendo la testa.
-Tu non sarai mai noiosa. Per me ascoltarti è la cosa più bella che possa esistere. Hai una voce magica, Giusy.- si morde il labbro, indecisa se proseguire il nostro discorso.
-Ne.. sei.. davvero sicuro?- aggrotto la fronte, confuso dalla sua domanda.
-Certo, ne sono sicurissimo, perchè me lo chiedi?-
-No, niente.- mi risponde, poi si volta a guardare verso il prof Barcaroli, che sta appunto parlando del nostro spettacolo. Sorrido tristemente, e me ne torno tra le divine, dove Fabio, notando forse l'espressione che ho stampata in viso, mi chiede:
-Guido, che hai, stai bene?- guardo il mio amico, poi Giusy.
-No, non sto molto bene.-
-Che cos'è successo?- chiede guardando nella mia stessa direzione, cercando di capire il motivo della mia agitazione. -Ah, capisco.-
-Non so più che cosa fare, Fabio. Qualsiasi cosa io faccia, lei non riesce mai a essere felice. E tutto per colpa di quello che è successo a Patty!- batto un pugno sul pavimento.
-Non è stata mica colpa sua.- la difende. -E penso che tu dovresti calmarti, perchè ben presto tutto tornerà normale, non appena tornerà la memoria a Patty.-
-E se non dovesse tornarle mai più?- azzardo io.
-Dai Guido, non dire così, se ti sentisse Matias..- si volta a guardare verso di lui. -E anche se non dovesse tornarle la memoria, una volta che Giusy e lei torneranno amiche, vedrai che tutto andrà meglio.- mi assicura.
-Mah..- esclamo io.
-Sai, per me invece questa storia si sta rivelando un inaspettato modo per passare più tempo possibile con Tamara, che mi parla spesso di quanto le faccia male che Patty stia vivendo un momento così brutto..- gli sorrido, anche se un po' geloso. Lui ci ricava, e io invece ne devo perdere?
-Sono felice per te. Almeno. Ma è già successo qualcosa tra voi due?- chiedo poi, curioso, decidendo di momentaneamente dimenticare le difficoltà con Giusy.
-No, però ho deciso che questa sera le dirò tutto quello che provo per lei. E vada come deve andare.- annuncia, deciso.
Già, penso. Vada come deve andare. Ed'è così che andrà.

Spazio autrice:

grazie _moni_ per aver recensito il 10° capitolo, cmq spero che ti sia piaciuto anche questo..
Ovviamente sono daccordo con te, lei deve stare con Mati, perchè sono troppo.. non so come definirli! <3
Lucas non ha ancora finito di crearle problemi, ma non dico di più!
Lo so che è da febbraio che non aggiorno, ma nn trovo mai il tempo..! Ma come ho già detto io non abbandonerò mai i miei "fan" XD
La mia FF andrà avanti, nonostante le difficoltà, io resisterò.. al prossimo cap! :*)

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Capitolo 12
*** Non amarmi ***



NON AMARMI

-Patty, scusa..- mi volto verso la voce che mi ha chiamato.
-Si?- chiedo, sperando non voglia annullare il nostro "appuntamento".
-Volevo solo dirti.. che non abbiamo deciso l'orario..- sospiro di sollievo.
-Ah.. non lo so per me è uguale, come preferisci tu.- gli sorrido timidamente.
-Per me potremmo già andare appena finita scuola.- dice deciso. Dall'ora di pranzo fino a cena? Non credo che riuscirei a resistere, senza prima svenire. Lo guardo agitatissima e rispondo con voce talmente flebile che per poco non mi sente per davvero.
-Si, penso che possa andare bene..- continuo a sorridergli. Lui fa lo stesso, e rimaniamo a guardarci, fino a che la voce del prof Barcaroli ci risveglia.
-Ragazzi! Matias!- lui sussulta e distoglie per la prima volta dopo tanto tempo lo sguardo da me.
-Si prof?- chiede leggermente in imbarazzo. Chissà poi perchè mi guardava così..
-Matias, vieni sul palco, e anche tu Patty.. se te la senti.- gli sorrido, anche se non molto convinta delle sue parole. Io non sono capace di cantare davanti a nessuno, se non davanti a mia madre. Come avrò fatto a ottenere la parte di Gabriella in questo spettacolo? Salgo sul palco e mi metto di fianco a Matias, notando che dalla parte opposta, Giusy e un ragazzo dai lunghi capelli castani e lisci, forse si chiama Guido, se non sbaglio, sono gia pronti con i microfoni in mano. Matias me ne passa uno. Agitata lo prendo dalle sue mani, e per poco non mi cade. Guardo verso gli altri ragazzi, e il primo sguardo che incontro è quello di Antonella. Mi sorride e io le faccio un minuscolo sorriso, allora lei mi fa l'occhiolino come per dire, so che ce la puoi fare. Stringo con entrambe le mani il microfono. Il prof si china a far partire la musica.
-Visto che è la prima volta che provate questa canzone, seguite il testo che avete lì.- ci indica uno spartito sul cavalletto. Matias lo prende, si avvicina a me e dice: -Saremo costretti a tenerlo insieme.- gli sorrido. Come se mi dispiacesse! Penso, stringendo il foglio con la mano destra, mentre di fianco a me lui lo tiene con la mano sinistra. E' vicinissimo a me ed io lo sono a lui.. Mi pare di essere in un sogno.. ma si, di sicuro sarà così.. figurati se uno come lui ha chiesto di uscire ad una come me?
Con la coda dell'occhio, vedo Guido e Giusy nella nostra stessa posizione, e sorrido in direzione di quella che dovrebbe essere la mia migliore amica. Lo è stata.

Dimmi perchè piangi

Comincio a cantare io, visto che sullo spartito c'è scritto che le parti in blu sono io, mentre quelle fuxia sono di Patty.
Le parole mi escono ancora più naturali di quando canto le canzoni di Troy..
Provo una strana sensazione, mentre aspetto che lei canti.

di felicità

Un sussurro semi impercettibile esce dalle mie labbra, mentre vedo la mano di Matias avvicinarsi alla mia e stringerla insieme al foglio, che sembra quasi inutile, dato che pare che è una vita che cantiamo questa canzone.
Sussulto, tento di respirare normalmente e prendo forza per la prossima parte.

e perchè non mangi

Stringendo la sua mano, è come se mi desse tutta la forza che lei non riesce a esprimere. Mentre canto penso se l'autore di questa canzone intendesse usare "mangiare" come una metafora, cioè come qualcosa che va fatto, e fa anche bene, ma può anche fare male. Oh mamma, penso troppo!

ora non mi va

Aumento di pochissimo la mia voce, stringendomi ancora di più a Matias, decisa a far durare il mio sogno il più possibile. So che sta per suonare la sveglia, e mi risveglierò triste, vedendo che lui non è qui con me, quindi ne devo approfittare il più possibile, almeno da avere al mio risveglio un bel ricordo..

dimmi perchè stringi
forte le mie mani
e con i tuoi pensieri
ti allontani

Questa volta canto per un piccolo pezzo io, sentendomi veramente parte della canzone stessa, dato che sto davvero facendo quello che dico. Sentendola ancora più vicina, sul punto di svenire, lascio andare la sua mano, per posarla attorno alla sua vita e tenerla quindi ancora più vicina a me.
Calma Matias, ti stai spingendo un po' troppo in là! dice una voce nella mia testa, ma io la ignoro, perchè mi sento troppo bene, per rovinare tutto a causa di una stupida paura.

io ti voglio bene

Stavolta la mia voce esce più naturale, più sciolta, più tranquilla.. non sembro quasi io!
E mentre canto, lo guardo, come per fargli capire che quello che dico è tutto vero.
Anzi di più..

questo non lo so

Sentire dire quelle parole rivolte a me, con la voce di Patty, della ragazza che infondo ho sempre amato, seppure non capendo che fosse lei, mi da una carica davvero indescrivibile, che a un certo punto si ferma.
E' vero. Io non lo posso dire con certezza, perchè ora che non ti ricordi niente, è tutto più complicato, molto di più.
E in fondo non me l'hai mai detto.

stupido testone
dubbi non ne ho
anche sei il futuro ha dei muri enormi
io non ho paura
e voglio innamorarmi

Mi viene da ridere a cantare questa parte, perchè è davvero buffo e strano allo stesso, tempo, dargli del testone.. lui fa una faccia imbronciata, mentre io proseguo. Un'intera parte, devo cantare.
Ha ragione questa canzone. Devo lasciar perdere tutte queste insicurezze e incertezze che vanno a formarsi nella mia testa. E' vero, io lo amo, e ho perso la memoria. Lui è il mio migliore amico, e probabilmente non sarà mai di più.
Ma questo non mi deve impedire di sognare, di sperare, di desiderare.
Questo non fermerà mai il mio amore per te.

non amarmi per il gusto
di qualcosa di diverso

Ma che ho pensato? E' chiaro: io la amo. E lei ama me. Perchè ne sono così tanto sicuro? Non lo so, me lo sento nel profondo del cuore. E non mi posso permettere di sbagliare.
Ma non voglio essere per lei solo una prima esperienza e nulla di più.
Voglio essere la persona che l'amerà di più in tutto il mondo. (Certo esclusa sua madre)

ma tu credi che sia giusto
stare insieme a tempo perso

Lo guardo leggermente ferita, anche se so che sta solo cantando, come me del resto, non posso fare a meno di trattenere una piccolissima lacrima, che mi attraversa il viso fino a cadere sullo spartito. Non so perchè piango, non ne vale mica la pena.
Ma ora sono convinta che non sia un sogno.. ma tutta realtà.

non amarmi e mi accorgo
quant'è vera una bugia

Canto un'altra parte, e più andiamo avanti con questa canzone, più sembra fatta apposta per noi. Sembra dettata dal destino a questo autore anonimo, del quale si sa poco o niente. Ma questa canzone è piaciuta al prof, che ce l'ha fatta cantare..
Non può essere un caso, sento che non è così.

se per il tuo amore non valgo
non amarmi ma non mandarmi via

Un'altra lacrima si unisce alla sua compagna, mentre mi intristisco sempre più, cantando cose troppo personali, in fondo, sembra che l'autore di questa canzone, sapesse ancora prima di scriverla che un giorno io l'avrei cantata con Matias.
So che sarai sempre e solo un amico. Ma quello che ti chiedo è di non lasciarmi mai. Perchè per me la tua amicizia è importante, molto. Forse preferirei che tu non sapessi quello che provo per te, piuttosto che essere allontanata per quello che sento.

non amarmi perchè vivo all'ombra
non amarmi per cambiare il mondo
tutto il mondo non si cambia
e siamo tutti specchi
fatti per guardarsi
e diventare soli e vecchi

La mia mano che aveva precedentemente lasciato in un momento d'imbarazzo, la vita di Patty, torna a stringere il partito, improvvisamente diventando umida. Alzo lo sguardo e vedo la sua guancia rigata da un'unica e solitaria, minuscola goccia salata.
E mentre canto, la asciugo ansiosamente con il palmo della mano.
Spero che tu non mi voglia amare solo perchè sono diverso, o perchè vuoi dimostrare qualcosa a qualcuno, perchè non puoi cambiare il corso degli eventi da sola.
Per quanto tu forte sia, ti serve il mio aiuto.
Perchè io e te abbiamo valore in questo mondo, ormai freddo e distaccato, solo se siamo uniti. Insieme possiamo riuscire a combattere e a farcela. Ma da soli, passeremo il nostro tempo tra pentimenti e dolore.

non amarmi per morire dentro
in una guerra di ripensamenti e rimpianti
non amarmi per restare a terra
invece di volare come questo nostro amore
deve fare

Sento un brivido pervadermi interamente dalla testa ai piedi, quando la mano calda di Matias si posa sulla mia guancia in un gesto di delicato affetto, quasi impossibile da credere.
Ma nonostante quello che succede, e le mie precedenti convinzioni, non posso negarlo, ho paura, perchè in amore si sa che si rischia sempre solo se si mette in gioco qualcosa..
Ed io posso mettere solo me stessa, in gioco.
Ma non vorrei mai che tu fingessi solo per non farmi soffrire, credendo di farmi un piacere, perchè sarebbe brutto ed ingiusto, che tu sia obbligato dalla colpa che provi, a stare con me. E io voglio solo che tu sia felice, con chi, non importa.

piovono parole su questa città
se la gente vuole, ma quanto male fa

Vedendo un minuscolo sorriso sul suo viso, mi tranquillizzo un attimo, cantando sempre con più foga e convinzione. E con la coda dell'occhio vedo le persone che ci guardano, alcune non solo stupite, ma più che altro.. sembrano quasi.. scandalizzate!
Che hanno da fissare in quel modo, la mia dolce stellina? Lei non è brutta, non lo è mai stato e non lo sarà mai, perchè nel suo cuore resterà sempre una bellezza interiore che molte persone non possono nemmeno sognare..

noi ci alziamo in volo e loro sono fermi
sola in mezzo a questo cielo non lasciarmi

Seguo lo sguardo di Matias, fino a incontrare le occhiatacce che ci stanno lanciando, specie verso di me, Pia e Luciana, mentre Caterina e Antonella sorridono, e la prima si accorge che la sto guardando, quindi mi sorride, un sorriso.. liberatore.
Seguendo la scia di volti sotto al palco sul quale siamo noi, incontro lo sguardo anche di altri ragazzi, ovvero Santiago, che un po' tristemente guarda verso terra, e anche di Tamara. Automaticamente mi volto a guardare in direzione di un ragazzo castano chiaro, dai capelli lisci e abbastanza lunghi. La sta guardando come in trance. Sorrido, mentre finisco di cantare la mia strofa.

non lasciarmi, non lasciarmi
ho sbagliato intendevo non amarmi

Non potrei mai lasciarti! E' il primo pensiero che scatta automatico, raggiungendo il mio cervello e non potendo fare a meno, esce attraverso la canzone, come un perfetto canto disperato, facendoci guadagnare altri punti in più.
Patty mi guarda, veramente stupita. E lo sono anch'io. Non ho mai cantato così.. profondamente. Neanche con lei.

non spezzare le mie armi
e il mio cuore con questi non amarmi

E' davvero bellissimo.. in questo momento mi sembra solamente perfetto.
E' proprio vero, tu sei perfetto, tu sei il perfetto amore della mia vita, ma ti allontani per non ferirmi e farmi capire che tra noi non ci sarà mai niente di più di una bellissima amicizia. E così facendo, mi fai soffrire ancora di più!

non amarmi per il rosso
che c'è in noi

Ci stiamo avvicinando alla fine, e io non so per quale assurdo motivo, forse paura, mi allontano di qualche passo da lei, triste perchè siamo vicini alla fine, e poi le mi chiederà certamente perchè la guardavo così intensamente, perchè le tenevo la mano, prima stretta alla mia e poi intorno alla sua vita. Perchè cantavo con così tanto.. amore?
Perchè la verità è che ti amo.

tu lo sai che non posso
non amarmi nemmeno se non vuoi

Sentendomi ferita dalla sua distanza, canto con intonazione triste, perchè, perchè mi sono illusa che potesse accadere qualcosa tra di noi?
Eppure non c'è niente da fare. Io ti amo, e ti amerò qualsiasi cosa tu faccia, per quanto tu mi possa far soffrire, io per sempre ti amerò.

non amarmi ti farò soffrire
negli inverni che ci sono
a volte nel mio cuore

E' vero.. non ci avevo mai pensato prima d'ora. Come sarebbe stato se io avessi capito che lei era innamorata di me, senza essere a mia volta innamorato di lei? L'avrei fatta soffrire, avrei cercato scuse su scuse, per convincerla che non ne valeva la pena?
Niente varrà mai le tue lacrime, niente e soprattutto nessuno.
Ma a pensarci, mi viene freddo, un freddo glaciale, lo sento dentro, nel profondo del mio cuore. E' una cosa che mi terrorizza, e più rifletto, più mi rendo conto della fortuna che ho avuto.

non amarmi per dimenticare
né per vendicarti
ma soltanto per amore non amarmi

Allora, non è che lui si comporta in questo strano modo, da più che semplice amico, solo per non pensare a quello che gli è successo con una ragazza, o peggio ancora per farla ingelosire..
Ne sarebbe davvero capace? Lo guardo, lui guarda me, io non sorrido. Lui invece si.
Se non sei innamorato di me, non comportati così. Peggiori sole le cose..

non amarmi e ci voliamo incontro
e ci caschiamo l'uno dentro l'altro
sorridendo

Nell'esatto momento che i miei occhi incontrano quelli di Patty, sento che lei sta cercando di chiedermi se sono o no interessato a lei, mi ferisce che non sorrida, ma come per risponderle, conoscendo tutti i rischi che corro, stanco di tutto quello che abbiamo fatto, inutilmente per colpa di qualcosa di sbagliato, smettendo di farmi domande e ricacciando indietro tutte le mie paure..

questo amore è bello come il sole
dopo un acquazzone come due aquiloni

Sono ancora in attesta del suo gesto.. Deve, non può non farlo,a questo punto, dipende tutto da questo. E nell'attesa, canto l'ultima strofa solitaria.

stretti per mano

Cantiamo insieme l'ultima parte. E mentre ancora la sto guardando, riesco a fare ciò che avrei dovuto fare tempo indietro..

Spazio autrice:

allora.. siccome partirò per un cero periodo di tempo, e non volevo lasciarvi "di nuovo" in sospeso, e ieri sera mi è venuta l'ispirazione..
questo cap doveva essere incentrato su Patty e Matias che vanno al presunto "non appuntamento", mentre Giusy e gli altri si organizzano per preparare la serata in modo da mostrarle tutto quello che ha vissuto a Buenos Aires..
Comunque il prossimo sarà interamente dedicato a Giusy & Guido, perchè dedicata a delle mie care amiche.
E dopo quello, nel 14° capitolo, finalmente dovrebbe esserci questa serata.. (finalmente)
Ok, ho parlato troppo.. al prossimo cap, che tenterò di postare prima di partire.. :*)

(N.D.A.: la canzone cantata da Patty e Matias è Non amarmi, la versione spagnola (no me ames) è cantata da Jennifer Lopez e Marc Anthony)

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Capitolo 13
*** Semplicemente ***



SEMPLICEMENTE

Le sorrido. Solo questo. Semplicemente le sorrido. Rispondo alla sua muta domanda. Lei mi guarda, la canzone è ormai finita. Lasciamo andare lo spartito. Mi chino a raccoglierlo. Lo porgo al prof. Scendiamo dal palco. Adesso lo sa. Penso. Adesso sono certo che sappia che l'amo.

Guardo mio fratello scendere dal palco, appena dietro a Patty. Sono così dolci insieme! Lui poi, non è mai stato così carino, pieno d'attenzioni, con Antonella, e secondo me, e non penso di sbagliarmi, lui era innamorato un ottavo di Antonella, in confronto a quello che dimostra con Patty. Guido mi sorride, e io faccio lo stesso, un po' agitata. Non ho mai cantato con lui, ne tanto meno da sola, ma perchè mi dovrei preoccupare? Io sono Josefina, Josefina Beltran, non una ragazza qualunque..
Oh mamma, sembro quasi Anto.. penso voltandomi cercando proprio lei. Incredibile! E' seduta di fianco a Patty! Mentre mio fratello è insieme a tutto il gruppo di ragazzi.
-Bravissimi Patty e Matias.- dice il prof Barcaroli e immediatamente scoppia uno scroscio d'applausi. Anche Antonella applaude.. mmm.. mi devo fidare? -Ora Josefina e Guido, siete pronti?- annuiamo quasi in sincronia, cosa che ci fa scoppiare a ridere, ma lo sguardo del prof ci fa passare la voglia. E' pur sempre un esame, penso. -Voi canterete questa canzone.- ci porge lo spartito. Guido mi guarda, facendo un sorriso sghembo.
-Usiamo il metodo alla Patty&Matias?- rido in silenzio alla sua battuta, e posandogli una mano sulla spalla, rispondo.
-Dai, non chiamarla così, ti sentisse mio fratello!- ride a sua volta.
-Dovrebbe esserne fiero, orgoglioso e.. No, eh?- conclude velocemente, mentre io scuoto la testa, divertita.

Guardo Giusy, e in un attimo tutta la rabbia di poco tempo prima sparisce. Perchè lei è tutta mia vita, perchè io l'amo, perchè non so spiegare a nessuno quello che provo in sua compagnia, quando siamo insieme mi mancano le parole.. resterei fermo a fissarla per anni, non mi stancherei mai di sentirla parlare, non credo che esista al mondo suono migliore di quello della sua risata candida e libera, quando dopo una mia sciocca battuta, lei reagisce in quel modo.. Ed è strano non litigare più, quello era il mio e anche il tuo modo di dirti che ti amavo, ma anche che non ti potevo avere, e quindi me la dovevo prendere con qualcuno, e quella persona eri tu, tu perchè eri perfettamente disponibile, e ormai litigare per noi era un segno d'amicizia, era un abbraccio invisibile a tutti quelli che ci stavano intorno. Ma per noi era qualcosa di magico, si lo che sembra strano dirlo, ma almeno per me, litigare era bello, si perchè era l'unico modo che conoscevo per parlarti, ed ora non mi sembra vero che sono già due mesi che stiamo insieme..
Due mesi senza litigare con Josefina Beltran.. penso, e la mia mente vaga trai ricordi..

-Ragazze, ragazze, come farò?- sento la voce di Giusy, quindi mi nascondo e rimango ad ascoltarla parlare con le sue amiche.
-Ma Giusy, scusa, qual'è il problema?- la riconosco, è la voce di Tamara.
-Tami! Lo sai, non posso interpretare Giulietta in questa commedia, non con Guido.- sentire il mio nome uscire da quella bellissima bocca, scatena in me ulteriore curiosità e fa aumentare il rischio che mi scoprano.
-Tamara, Giusy, scusate se vi interrompo, ma il prof ha detto di andare sul palco che c'è da provare la scena di quando Giulietta dice "Oh, Romeo, Romeo, perchè sei tu, Romeo?"- sentendo le parole di Patty, mi ricordo improvvisamente che devo sbrigarmi, perchè se no si accorgeranno della mia mancanza.. visto che sono il protagonista.. insieme alla mia dolce Josefina.
-Come farò? Uffa!- ancora la sua splendida voce, l'ultima cosa che sento, prima che dei passi si avvicinino a me.
-Guido?- chiedono in contemporanea sia Patty che Tamara.
-Ehm..- dico solamente, visto che sono stato colto in flagrante. Loro mi scrutano prima sospettose, poi si scambiano un sorriso, infine Patty dice:
-Indovino: hai sentito quello che ha detto Giusy.- annuisco.
-E quindi sai che gli piaci..- aggiunge Tamara. Annuisco di nuovo.
-E allora a te piace?- gridano all'unisono. Io gli faccio cenno di fare silenzio e di avvicinarsi a me.
-Si.- dico a bassissima voce. Loro sorridono felicissime.
-E perchè non glielo hai mai detto?- chiede Tamara.
-Perchè se poi non le piacevo?- dico mettendo alla scoperta per la prima volta le mie paure che avevo nei confronti dei sentimenti ricambiati e non verso Giusy.
Le due ragazze davanti a me si lanciano uno sguardo.
-Ragazzi!- dicono scuotendo la testa.
-Guido, adesso però vai.- guardo Tamara confuso.
-Eh?-
-Vai sul palco che c'è la tua Giulietta che ti aspetta!-

-Guido?- chiedo rivolta al mio ragazzo, che ha lo sguardo fisso davanti a se, quasi inumano, direi.. divino. Ma non in senso come aggettivo del gruppo del quale, sfortunatamente fa parte, ma nel senso di vicino a Dio.. perchè lui è un angelo, un suo fedele servitore, lui è il mio angelo, il mio custode.. e ora continua a fissare un punto impreciso, qualcosa che vede solo lui, il suo sguardo è imperturbabile, ma finalmente incontra il mio. Mi sorride un po' imbarazzato. -Guido, ci stanno guardando tutti!- esclamo io a bassa voce.
-E.. perchè?- chiede lui, anche se immagino che l'abbia già capito da solo.
-Perchè aspettano tutti che tu cominci a cantare..- gli indico il prof Barcaroli che sta aspettando, non arrabbiato, ma piuttosto divertito, come anche mio fratello, con un cenno della testa.
-Allora cominciamo.- mi dice, prendendomi per mano, mentre con l'altra stringe il microfono.
Il prof fa partire, per l'ennesima volta, la musica, augurandosi che questa sia la volta buona.

Oh mamma mia, che imbarazzo che ho provato, quando mi sono reso conto che tutti i ragazzi del corso di musical e il prof, stavano aspettando che io cominciassi a cantare! Chissà che cosa avranno pensato.. sapessero dov'ero.. ero sempre insieme a Giusy, come potrei d'altronde non essere con lei? Ma ero tornato indietro nel tempo, a quando io e lei non stavamo ancora insieme, al momento più importante della nostra storia, il culmine, ovvero l'inizio. Perchè la nostra storia in fondo, c'è sempre stata, almeno per me..

Ora che mi sento bene
spengo la luce
spero di riuscire a dimostrare
che così va bene

Finalmente comincio a cantare, preoccupato come non mai, di non fare una bella figura. Ma dai, dov'è finito il Guido sicuro di se, secondo il mio tesoro, pieno di se? Che fine ha fatto il grande guido.. il GG? Come diceva Santiago.. Forse quel Guido si è perso, forse quel Guido è stato sostituito dagli alieni, o forse si è solo innamorato..
Della creatura più bella che esista al mondo.

ora che ci penso
mi perdo in quell'attimo
dove dicevo che tutto era fantastico
mi sembra ieri

Chissà a cosa stava pensando, prima, mentre tutti noi aspettavamo..
Aspettare.. io so bene cosa significa.. L'ho aspettato tanto, il mio angelo, l'ho dovuto aspettare per molti anni, e ora che finalmente è mio, non posso credere alla mia incredibile fortuna. Tanta che ogni giorno dovrei ringraziare di esistere, per potergli fare compagnia.. Perchè io ho una missione in questo mondo: renderlo felice.

e ora che è successo
fa lo stesso
se non ti cerco
non vuol dire che mi hai perso

Guardo la mia Giusy, mentre canto, perchè lei è la mia fonte di ispirazione, la mia unica, essenza di vita, è l'aria che respiro. La ragione per cui vivo.
E nel frattempo ripenso appunto a quei momenti passati, i nostri litigi, i nostri belli e brutti litigi, il mio modo di comunicare con te.. Ma ne valeva la pena, se poi ti faceva soffrire? Nessuno varrà mai abbastanza, nessuna lacrima che ti scenderà fino al mento, nessuno sguardo triste, nessun singhiozzo, nessun dolore.

già sto sognando

Guido canta, canta e canta come mai non l'ho mai sentito cantare..
Adesso non sembra il ragazzo vanitoso, egocentrico, divino, bellissimo e consapevole di esserlo, del quale mi sono innamorata. Adesso sembra un semplice ragazzo, un ragazzo che ha paura, paura di fare qualcosa di male, di sbagliare, di perdere qualcosa o qualcuno al quale tiene molto.
E questa persona sono io.

ma adesso
buonanotte a te

Vedo il suo sguardo stupito incontrare il mio, e mi rendo improvvisamente conto di quello che è successo. Ma non mi interessa, forse perchè ormai l'unica cosa che conta, è lei, Josefina Beltran.

buonanotte a me

Gli sorrido, e stringo ancora più forte la sua mano, preparandomi a cantare insieme a lui. Per la prima volta, sentiremo le nostre voci diventare una sola, capiremo quello che provano Patty e Matias quando cantano insieme.. quell'emozione che non si può spiegare..

buonanotte che ancora non ho incontrato
buonanotte pure a lei

Finalmente è giunto il momento che tanto aspettavo..
No, in realtà non l'ho aspettato, visto che non ci ho mai pensato, che un giorno avrei cantato con lei.
Non immaginavo neppure che un giorno sarei stato il suo ragazzo..

lei, te, dove sei
anche oggi che ti ho cercata

Canto da solo una parte, prima di cantare di nuovo in duetto con lei.
Ogni giorno ti cercavo, con lo sguardo, con una voglia crescente in minuto in minuto, sentendomi perso quando non ti trovavo, ma anche se ti avessi incontrata, poco cambiava, visto che non potevo parlarti, senza che tu ti arrabbiassi, neanche quando ti ho detto quanto ti trovavo bella, tu mi hai creduto, mi hai riso in faccia e te ne sei andata. Lasciandomi solo con il mio dolore, che cresceva insieme all'amore.

buonanotte a te
buonanotte a me
buonanotte che ancora non ho incontrato

E ancora una volta, per la seconda, cantiamo insieme, forse con più sentimento di quanto mai avrei immaginato..
Ora lo posso urlare al mondo: ti amo. TI AMO veramente.

buonanotte pure a lei
anche oggi che ti vorrei

Si, hai ragione, ora non ci dobbiamo più nascondere, siamo liberi di pensare quello che vogliamo, mostreremo a tutti quello che proviamo, non avremo più paura, perchè quello che sentiamo riguarda solamente noi, noi e nessun altro, e se a qualcuno non va bene, non importa. Noi ci amiamo, ed è questo che conta.

semplicemente

semplicemente

semplicemente

semplicemente

Una sola parola descrive quello che proviamo: semplicemente, noi ci amiamo.
Semplicemente, è arrivato il momento.
Tutti lo vedranno, tutti capiranno.
Io sono pronto. Lo sarai anche tu?

la voglia di non ragionare
ma vivere
sempre disposto a rischiare
e ridere

Annuisco convinta, come se Guido mi avesse fatto una domanda..
E' stata solo una mia impressione? Ho immaginato che lui mi chiedesse se oro pronta a rischiare, di mostrare a tutti, quelli che non lo sapevano già, che stavamo insieme?
Perchè sento la sua voce nella mia testa, che mi dice che non sono impazzita, ma che è tutto reale? Non è forse questo già di per se, un segno di pazzia?

riderne, la gioia di quest'attimo
senza pensarci troppo
solo gustandolo

Prima che finisca di cantare, le sussurro in un orecchio: -Non sei impazzita, fidati di me, continua a cantare. Ti amo.- e la mia mano si intreccia alla sua, in una presa indissolubile.

le stesse storie
coi i percorsi che non cambiano
quelle canzoni e le passioni che rimangono

Mentre canta lui, gli dico: -Anch'io- e mi sento svenire, non sono mai stata così imbarazzata in vita mia, io non sono una persona timida, tutto il contrario, e poche cose riescono a sconvolgere la mia esistenza, e una di queste, porta il tuo nome.

semplicemente ascoltare
come libri della scuola tra le dita
la colazione ogni mattina da una vita

Mi sembra che cantiamo questa canzone da tutta una vita..
E' come se la conoscessi a memoria, senza averla mai ascoltata prima..
E' il mio sogno, poter cantare.
E' un altro mio sogno poterti avere.
Quindi se metto insieme i miei sogni, alla fine mi rimane solo..
Cantare insieme a te.

semplice
come incontrarsi, perdersi
poi ritrovarsi, amarsi, lasciarsi

Questa canzone è così triste, che per poco non piango. Io. Piangere. Josefina Beltran, che si mette a piangere, commossa da una sciocca canzoncina che non ha mai sentito? E da quando in qua? Perchè, perchè dovevi arrivare, sconvolgere la mia vita, cambiare tanto, da farmi innamorare di te? Ti conosco da una vita, sei uno dei migliori amici di mio fratello, ma la tua presenza non mi ha mai scalfitto, mentre ora sussulto ogni volta che metti piede in casa mia..
Questo fa, l'amore, cambia le persone. Ha cambiato prima te.
E ora è toccato a me, cambiare.

poteva andare meglio
può darsi

Avresti mai potuto immaginare, che un giorno saremmo stati qui, sul palco dell'aula di teatro, la nostra classe così familiare, davanti ai nostri compagni che ci fissavano.. noi, insieme, che cantiamo una canzone d'amore? Mentre io ti tengo la mano e ti guardo, e tu a tua volta sorridi, finalmente, ma io non smetto di pensare al passato..

dormire senza voglia d'alzarmi
e faccio quello che mi pare

Che nervoso, che rabbia che cresce dentro di me, se penso a come ti trattavo prima, quando litigavamo, ventiquattro ore su ventiquattro, solo perchè io non riuscivo ad accettare ed ammettere, nemmeno a me stessa, che mi ero innamorata del ragazzo che avevo sempre detto di odiare!
Ma io sono così, sono testarda, che cosa ci posso fare?

se ci penso ora
se ci penso adesso
non so ancora che cosa ne sarà

Ho capito, finalmente ho capito qual'è il mio più grande errore..
E' continuare a vivere nel passato, non riuscire a dimenticare i tremendi errori che ho commesso, e continuando a commetterli, temendo di sbagliare..
Ma ora basta, è tempo di dimenticare, devo pensare al presente, al fatto che tu sei qui insieme a me, che ora noi siamo fidanzati e che nulla ci separerà, io lo impedirò.

perchè mi manca il fiato
perchè ti cerco ancora
non dove, che cosa ci sarà

Non potrei mai riuscire a vivere senza questo ragazzo, che pochi secondi prima stava cantando con voce d'angelo, si oramai lo so, che sei tu il mio angelo custode, mi proteggi e mi aiuti, sei l'aria che respiro, sei la ragione per cui vivo.
Ti amo, Guido, solamente questo.

semplicemente
semplicemente
semplicemente

Semplicemente, Giusy, io ti amo. Semplicemente, non riesco ad esprimerlo a parole, e allora te lo dimostro in un altro modo. Ma tu ormai avrai già capito, sei una ragazza intelligente e lo sei sempre stata. Intelligente, bella, e testarda, forse quest'ultima qualità è stata quella che più mi ha attirato di te.
Perchè lo sono anch'io.

buonanotte a te
buonanotte a me
buonanotte che ancora non ho incontrato

Mentre canto insieme a lui, me ne rendo conto.
Non è la stessa cosa che sentire Troy e Gabriella, o, anche se non c'è molta differenza, Patty e Matias, cantare insieme.
Ecco perchè, Taylor e Chad, nel film non cantano mai da soli, se non per cinque secondi di una canzone, subito sostituiti dai protagonisti.
Perchè non sento quell'emozione magica, della quale mi parlava la mia migliore amica, mentre canto con il ragazzo che amo..
Ho paura.

buonanotte pure a lei
lei, te, dove sei
anche oggi che ti ho cercata

La cerco con lo sguardo, ma non riesco a incontrare il suo, è distante, non è più insieme a me, nell'aula di teatro, è troppo lontana, lo sento, la sua preoccupazione è tangibile, mi sento male, ho paura di poterla perdere..
Perchè? Che cosa c'è che non va? Non sarà preoccupata ancora per quella storia?
Non può continuare a pensarci, deve calmarsi, e poi, Patty è viva, e prima o poi si ricorderà di lei.

buonanotte a te
buonanotte a me
buonanotte che ancora non ho incontrato

Più di una lacrima, mi scende lungo il mento, comincio a tremare, divento rossa, ho caldo, ho freddo, mi sento svenire, forse sto male.. non ci vedo più, i miei occhi sono appannati dalle troppe gocce salate che colpiscono il mio vestito, il pavimento, le sue mani...

buonanotte pure a lei
anche oggi che ti vorrei

La vedo, che sta piangendo, piange senza riuscire più a fermarsi, una cosa che non è da lei, lei è sempre stata una ragazza forte, determinata, che non mostrava mai i suoi sentimenti, specialmente in pubblico. Ed ora invece è qui accanto a me, che soffre, e cosa faccio io?
Niente, sono qui che canto la penultima parte della canzone, perchè mi sono bloccato, la mia mano ormai stringe il nulla assoluto.

semplicemente

Perchè non riesco a smettere di piangere?
E perchè il ragazzo che amo, non mi sta aiutando?
Perchè non mi consola, non mi stringe tra le sue forti braccia?

semplicemente

Canto ancora io, per l'ultima volta, ormai la voce della mia Giusy, è una specie di sussurro che non riesco quasi a sentire. Basta, non ce la faccio più, non appena finisce di cantare, l'abbraccerò, così che possa inondare del suo dolore anche me.

semplicemente

Guardo verso Guido, ma lui non mi sta guardando, il sguardo è rivolto verso il pavimento. E' così, quindi?
E' questo che fai, e che farai ogni volta che io soffrirò?
Scapperai come un codardo?
Mi abbandonerai da sola con me stessa?

semplicemente

Insieme cantiamo l'ultima parola.
Prima che possa scendere dal palco, mentre la musica sta ancora andando, l'abbraccio e la stringo forte a me.
-Giusy, ti prego, perdonami, ma io non riuscivo a muovermi, non eri mai stata così.. vulnerabile. Non sapevo cosa fare..- e anche a me scende una lacrima.
-Guido, non mi devi chiedere scusa, ma la prossima volta..- la fermo, posandole un dito sulle labbra.
-No, non voglio che ci sia una prossima volta, non voglio più che soffri, ne a causa mia, ne per altri motivi.- e chiudo gli occhi per nascondere altre lacrime.
-Guido, amore, io sono umana, e come ogni essere umano, anch'io soffro e soffrirò, ma se ci sarai tu accanto a me, sarà più semplice superare tutto.-
-Semplicemente.. noi resteremo insieme.- dico.
-Semplicemente.. continueremo ad amarci.- dice.
E davanti a tutti, suo fratello, la mia ex ragazza, Alan, i professori e tutti gli altri, mi avvicino a lei, e lei a me, sfiorando le sue labbra con le mie, in un bacio dapprima dolce e infantile, ma poi andando sempre in crescendo verso la passione propria di un amore vero e sincero, tra due persone che non temono di mostrare i propri sentimenti.

Spazio autrice:

lo so, lo so già.. questo capitolo fa proprio schifo, ma il fatto è che per me è più facile scrivere Patty&Matias che Giusy&Guido, e considerato che è la prima volta che lo faccio.. siate clementi, ma sinceri nei commenti.
Comunque come credo saprete, la canzone cantata dalla coppia più amata del mnd d Patty, è Semplicemente, degli Zero assoluto, a mio parere molto bella. Per chi si aspettava finalmente il primo bacio della coppia Patias, spero che non mi volete uccidere, ma sta per succedere, mancano ormai pochissimi capitoli.. finalmente! <3 ed il prossimo come già detto, sarà sulla serata che dovrà serivire a Patty per ricordarsi di tutto quello che ha vissuto a Buenos Aires.. ma andrà veramente così?.. lo scoprirete se continuerete a seguire questa (tremenda) fan fiction.
alla prossima! :*)

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Capitolo 14
*** Ovviamente ***



OVVIAMENTE

Sorrido di fronte alla scena che si sta svolgendo sul palco, anche se non so il perchè. Poi improvvisamente, ricordo, si fa per dire ovviamente, che Giusy è innamorata di Guido e che loro due stanno insieme.. Sospiro, voltandomi a guardare Matias, che è insieme ai suoi amici, mentre io sono vicino ad Antonella. -Non è romantico?- mi chiede, sospirando a sua volta. Le sorrido, tristemente, mentre penso a Matias, che non mi amerà mai.
-Si, davvero romantico..- dico, mentre sento altre lacrime. Basta, sono stanca di piangere per ogni stupidaggine, non sono più una bambina, devo imparare a essere più forte, e poi devo accettarlo, e ringraziare di essere solo sua amica. Antonella si volta verso di me, probabilmente notando la mia espressione.
-Perchè fai quella faccia?- mi chiede.
-Io.. sono felice per Giusy, ma..- non riesco a proseguire.
-Non dirmi che stai pensando a Matias?- sentendo il suo nome, la mia voce vacilla, in un vano tentativo di risponderle.
-No, perchè dovrei pensare a lui?- mi guarda, non credendo ad una sola parola.
-Patty, Matias è il tuo migliore amico e ti a..- non finisce la frase, perchè il soggetto della nostra discussione, appare dietro di lei, in tutta la sua dolcezza e bellezza.
-Ciao Patty! Ciao Antonella.- dice, superandola e facendole un gesto di saluto. -Allora tra poco andiamo?- mi chiede, e io ricordo che non è stato un sogno, quello che ho vissuto sul palco, di fianco a lui, e nemmeno l'appuntamento..

Le sorrido in attesa di un suo cenno d'assenso.
-S..s..si..- dice, con voce tremante. -Posso.. farti una domanda?- continua, un po' più sicura. Annuisco con la testa, preoccupato. Ecco, lo sapevo! Ci siamo, sta per chiedermi perchè mi sono comportato in quel modo con lei.. e io cosa le dico? Perchè ti amo? Rovinerei tutti i piani di mia sorella, e inoltre dovrebbe già saperlo, dovrebbe averlo capito.. ma qualcosa mi dice che così non è andata. -Ecco, pensi che farà freddo o posso non portare la giacca?- sorrido alla sua ingenuità, e le rispondo rilassato.
-Non ti preoccupare, se avessi freddo, ci sarò io con te.- arrossisce, e allora aggiungo -Intendo che sei avessi freddo ti potrei dare la mia giacca.- mi guarda, ancora imbarazzata.
-Ovviamente.- dice. E io penso, si, ovviamente, mi sembra un comportamento piuttosto ovvio, per un migliore amico nei confronti della sua migliore amica.. ma che sto pensando?
-Ciao fratellino, ciao Patty, volevo farvi i complimenti, siete stati bravissimi sul palco.- dice mia sorella, sorridendoci, mentre arriva tenendo per mano il suo ragazzo. Guido la guarda, poi si rivolge a noi.
-Eh si, davvero bravi, credo che tra di voi ci sia molta sintonia, state proprio bene insieme..- viene interrotto da una spallata di mia sorella. -Ahia! Intendevo dire a livello professionale, ovviamente.- gli sorrido, per poco non scoppio a ridere.
-Certo, ovviamente..- questa parola mi sta cominciando a stare antipatica, ovviamente, ovviamente.. ma basta! Non esiste l'ovvio, niente al mondo dovrebbe risultare scontato, perchè una cosa scontata è brutta, sarà pure tranquillizzante, ma non c'è passione, emozione, veri sentimenti e quindi è.. noiosa.
-Grazie, ma anche voi siete stati bravissimi..- Patty si avvicina a mia sorella e le dice qualcosa nell'orecchio. Giusy annuisce poi, rivolgendosi a me e a Guido, che mi si è avvicinato, dice:
-Scusate ragazzi, ma io e la mia migliore amica dobbiamo parlare.- vedo un sorriso spuntare sul viso del ragazzo che mi sta di fianco, e non posso non imitarlo. Finalmente, se tornano amiche, le nostre ragazze, e sottolineo nostre, non staranno più male e la smetteranno di soffrire.

Mi siedo sugli scalini del palco, presto seguita da Giusy.
-Allora Patty, che cosa volevi dirmi?- chiede in preda all'ansia e alla curiosità. Le sorrido, e dico:
-Mi dispiace per come vi ho trattato, tu, Tamara e Sol, siete state le mie migliori amiche prima, e lo sarete anche ora.. sempre che lo vogliate.- mi guarda con le lacrime agli occhi, poi mi abbraccia.
-Ma certo Patty, noi saremo amigas del corazon para siempre.- dice stringendomi, mentre ricambio l'abbraccio, mi sorge però un dubbio.
-Però c'è un problema.- mi guarda confusa, staccandosi da me.
-Quale?- chiede preoccupata. Esito per qualche secondo, poi mi decido a parlare.
-Tu.. ho notato che guardi Antonella in modo strano, non ti starà.. antipatica?- scoppia a ridere.
-Antonella.. starmi antipatica? No, sbagli, io la detesto, è ben diverso.- mi allontano di qualche passo da lei.
-E allora non possiamo essere amiche.- dico, chiara e coincisa. Mi guarda, cominciando a piangere. Lacrime di rabbia, stavolta.
-Perchè?- chiede.
-Perchè io sono amica di Antonella.- mi sembrava ovvio.
-Tu.. amica di.. Antonella?- chiede confusa, sgranando gli occhi. -Ecco perchè sei andata vicino a lei, dopo l'esibizione.- annuisco, speranzosa. Non volevo perdere la mia migliore amica, della quale non mi ricordavo niente, ma nemmeno perderne una nuova.
-Si.-
-E.. come è potuto succedere?- chiede, tentando di restare calma, ma le sue mani tremano. Rabbia o paura?
-Lei.. si è scusata con me, per quello che ha fatto in passato.- non è proprio andata così, ma la storia è quella.
-Ah.- la guardo, ora sono io che sono preoccupata per lei.
-Giusy? Giusy, tutto bene? Ci sei?- le sventolo una mano davanti.
-Eh? Si Patty, stavo solo cercando di registrare le tue parole... Ma ne sei davvero sicura, sei certa che stavolta sia sincera?- annuisco. -Allora.. vorrà dire.. che proverò a.. esserle amica a mia volta.- la guardo, sorrido, l'abbraccio fortissimo e le chiedo:
-Veramente?- lei mi guarda e dice:
-Si, per te e solo per te.- le sorrido ancora.
-Scusate ragazze, non volevo interrompervi, ma devo dirti una cosa importante, Patty.- Antonella compare dietro a Giusy, con uno sguardo triste che mi colpisce. -Allora io vado..- fa Giusy, ma Antonella la ferma per un braccio.
-No, Giusy, resta pure, farò in fretta.- annuisce e torna verso di me. Antonella continua. -Volevo solo dirti che vi ho viste litigare e se è per causa mia, ti dico che non ne vale la pena, so che lei è la tua migliore amica e non proverei mai a separarvi..- con mia grande sorpresa, Giusy la ferma, avvicinandosele. Ma non sembra arrabbiata.
-Antonella, fermo restando che ti sempre odiato, queste parole mi colpiscono veramente, e non ti devi preoccupare, perchè non litigheremo più per causa tua..- Antonella annuisce e la guarda tristemente. -..perchè ho detto a Patty che non solo può essere amica sia tua che mia- Antonella sorride, e una lacrima di commozione le scendo lungo la guancia- ma anche che io proverò a mia volta ad esserlo.. con te.- stavolta Antonella è davvero sorpresa, rimasta di sasso, guarda prima Giusy, poi si volta verso di me, infine abbraccia la sua nemica del cuore. Anch'io comincio a piangere, perchè è una scena troppo bella, mi avvicino alle due ragazze, che mi fanno spazio tra loro e mi unisco all'abbraccio.

-Guido, vedi anche tu quello che vedo io?- chiedo rivolto al ragazzo che mi sta accanto. Come me, anche lui ha stampata in un viso un espressione di pura sorpresa e incredulità.
-Quelle non posso essere veramente Giusy e Antonella che si abbracciano.. ma andiamo!- dice, scuotendo la testa.
-Invece sono proprio loro.- dico io, infondo anche felice, perchè in questo modo Patty non soffrirà più per colpa di Antonella. E guardando la mia ex ragazza, mi rendo conto di non provare più niente di quello che sentivo per lei, prima che piombasse dal cielo un angioletto con due trecce bionde..

-Davvero, non posso credere a quello che ho appena fatto.- dice Giusy, sorridendo, un po' confusa. Io non posso fare a meno di condividere i suoi sentimenti.
Chi crederebbe possibile un'amicizia tra me e lei?
-Nemmeno io, ragazze.- sorride Patty, felice di non dover scegliere tra di noi.
-Lo direte alle ragazze?- chiedo io, preoccupata.
-Si, Tamara e Sol capiranno, piuttosto.. le divine?- chiede Giusy.
-Le comando io, no?- dissi allora, assumendo il mio solito atteggiamento.
-E' proprio per questo che ti odiavo tanto.- dice Giusy.
-Lo so, lo so.- dico io sorridendo, facendo capire alle mie nuove amiche che sto fingendo. -Guardate là.- indico con un cenno della testa i ragazzi che ci stanno guardando in questo momento. Loro si voltano e mi sorridono divertite.
-Staranno pensando che siamo impazzite.- dice Giusy, ridendo.
-Di me, Matias già lo pensa.- dice Patty, un po' meno felice.
-Siii... come no.- dico io, sapendo bene quello che lui prova ora per lei e non intenzionata a rovinare la loro storia che ancora non c'è... ma presto ci sarà, lo so. -Ha ragione Anto..- dice Giusy. -Aspetta, cosa ho appena detto? Che hai ragione? Forse sono pazza davvero!- e ci scambiamo un cinque, ridendo come matte. Patty ci guarda tristemente, quindi mi fermo.
-Patty, che hai.. sembri triste.- lei alza lo sguardo su di noi, poi scuote la testa.
-Non ho.. niente ragazze.- dice, facendo per andarsene, ma noi la fermiamo.
-Si che hai qualcosa.. dicci cosa, così ti aiuteremo.- dice Giusy. Io annuisco.
-Mi dispiace ragazze, ma vi state sbagliando.- dice e passando davanti ai ragazzi, esce dall'aula di teatro, nell'esatto momento che suona la campanella che annuncia la fine delle lezioni. Guardo Giusy e scuoto la testa.
-Ma che cosa le è preso?- chiedo.
-Io.. lo.. so.- dice Giusy. La guardo allibita.
-Come lo sai?-
-Si, ecco, non pensavo che ti avrei mai detto una cosa del genere... insomma siamo sempre state nemiche, io non ti ho mai sopportato, ma adesso..- la interrompo.
-Giusy, vai al punto, ti prego!- fa un sospiro e continua.
-Io sento di potermi fidare di te, non so perchè, ma te lo voglio dire.-
-Allora dillo.-
-Ecco, io e le ragazze abbiamo organizzato una..-
-Giusy! Che ci fai qui con Antonella?- dice Tamara, arrivando insieme a Sol e interrompendo la nostra importantissima conversazione.
-Niente ragazze, ma se ora non vi dispiace, dovrei finire di parlare con lei.
-Ma stava davvero avendo una conversazione.. normale, con Tontonella?- sento chiedere a bassa voce Sol a Tamara.
-A quanto pare..- le risponde l'amica, mentre noi ci allontaniamo.
-Allora.. finisci la frase.- dico.
-Abbiamo organizzato una serata per farle ritornare la memoria, dove le faremo vedere la sua vita da quando è qui a Buenos Aires.. ora io non avevo pensato alla possibilità di raccontarti questo, ma credo che se tu..-
-Io.. cosa?- chiedo curiosa, ma anche un po' preoccupata.
-Antonella, non farmi chiedere questo!-
-Dai, non avere paura, non mi offendo.- non più, penso. -E va bene. Te la sentiresti di salire sul palco e dire davanti a tutti quello che le hai fatto, tutte quelle cattiverie per le quali ti avrei volentieri ucciso..- la interrompo. -Non credi che potrebbe rovinare la nostra amicizia?- chiedo dubbiosa, mordendomi il labbro inferiore.
-Antonella..- dice Giusy. La guardo negli occhi. -Patty sa già quello che le avevi fatto.- sbarro gli occhi e mi tappo la bocca per non gridare.
-Come lo sa già?- chiedo stordita, sentendomi svenire. Fantastico, un'amicizia morta prima di essere nata. Ma allora perchè è ancora così buona con me? -Si, mi ha detto che l'ha letto nel suo diario, e che sa di essere lei la ragazza che tu vorresti avere come amica.. mi ha raccontato tutto.- annuisco, un po' più tranquilla.
-Allora ok.. ma posso anche aggiungere che ora le voglio un bene dell'anima e altre sdolcinatezze che la vecchia Anto avrebbe vomitato solo a sentirle?- mi sorride.
-Certamente.- e mi abbraccia di nuovo.

Ho le traveggole. E' l'unica opzione possibile, a meno che.. non sia tutto vero, quello che so vedendo. Eppure è così, mia sorella Josefina e Antonella Lamas Bernardi che si abbracciano.. una cosa del tutto normale.
Nel mondo all'incontrario, ovviamente.
-Guido, io non ce la faccio, vado in avanscoperta per scoprire che cosa sta succedendo tra quelle due.- e pianto il mio amico da solo.
-Ciao sorellina.- dico mandandole uno sguardo da "dopo mi spieghi tutto" e saluto Antonella con la mano.
-Che cosa sei venuto a fare qui?- dice lei, assumendo il suo solito atteggiamento.
-Devo parlare con mia sorella.- dico io, guardandola male. Non è cambiata per niente.
-Matias, ora non posso, stavamo parlando di una cosa importante.- dice mia sorella.
-Si, infatti.- aggiunge Antonella, ricambiando il mio sguardo.
-Ho visto.- dico innervosendomi. -Voglio solo sapere perchè dopo che vi siete abbracciate, Patty è uscita via correndo.- Giusy e Antonella sia scambiando uno sguardo complice che mi insospettisce.
-Non lo sappiamo.- dice Giusy.
-E' proprio questo il nostro problema.- aggiunge Antonella. Le guardo, scuoto la testa e faccio un respiro profondo per calmarmi.
-Non mi sembra che ve ne sia importato molto!- quasi grido.
-Non sgridarci, noi abbiamo provato ad aiutarla, ma è lei che non vuole!- non le ascolto più e mi allontano. Guido mi ferma prima che possa uscire.
-Che cos'è successo? Matias?..- ma io lo ignoro e esco dalla scuola, chiedendomi dove possa essere andata Patty. Dove va quando è triste per qualche motivo? E scuoto la testa, perchè conosco già la risposta alla mia domanda.
-Patty.- dico sedendomi di fianco a lei, sulla fontana. Lei alza appena lo sguardo, poi torna a fissare l'acqua che scorre.
-Che.. che c'è.. Matias?- chiede, con voce rotta e singhiozzante. Mi avvicino a lei e le prendo la mano.
-Dovremmo andare.. ma se preferisci non venire con me..- alza finalmente lo sguardo e io incontro i suoi occhi dolcissimi.
-Come potrei non voler.. stare con te?- chiede, come se fosse.. ovvio.
Ancora, ancora quella maledetta parola! Oggi mi perseguita..
-Avresti milioni di ragioni.- dico, sperando di farla ridere. Scuote la testa.
-Nemmeno una.- e si alza in piedi. Io la imito e posandole una mano sulla spalla, la guardo.
-Allora andiamo?- le chiedo, incerto su cosa fare.. o meglio, non ho dubbi su cosa voglio fare, prenderle la mano e passeggiare con lei, farla ridere, strapparle un sorriso.. e sopratutto baciarla.. ma non posso, devo resistere, perchè ho capito che la sua insicurezza c'è ancora, nonostante non si ricordi più niente, il pensiero di non potermi piacere è ancora radicato in lei. E io l'ho promesso a Giusy, che avrei resistito.. beh, non proprio promesso.. penso.
-Ovviamente.- risponde e insieme ci incamminiamo l'uno di fianco all'altra, diretti verso il nostro destino.

Spazio autrice:

..stavolta nn ho fatto passare troppo tempo.. :*)

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Capitolo 15
*** Non appuntamento ***



NON APPUNTAMENTO

-Allora..- inizio, per non restare in totale silenzio. -..hai qualche novità da raccontarmi?- si volta verso di me, e mi fissa come se fossi ancora più stupido di quello che non sono.. Io le faccio un breve sorriso. -Scusa, non intendevo riferirmi a quello..-
-Non ti devi scusare.- dice, con lo sguardo a terra.
-Ma a me dispiace vederti così..- si ferma di colpo e quindi lo faccio anch'io.
-Così..?- chiede, riprendendo un po' della vita che sembrava averla abbandonata dopo che si era risvegliata dal coma. La guardo negli occhi, intensamente. -Triste.- dico solamente, e lei annuisce, come a dire capisco. Si, ma cosa, capisci? Non hai ancora capito quanto io ti ami in questo momento, quanto ti abbia amata mentre abbiamo cantato insieme, quante emozioni provochi il tuo nome quando io lo sento, quanto dolore mi da vederti soffrire.. Comprendimi, per favore, comprendimi.
-Non riesco ancora a capire.. una cosa.- dice, mentre riprendiamo a camminare. Io sussulto, speranzoso, ma non troppo, chiedendomi se riuscirei a sopportare un ulteriore delusione. Non lo so.
-Che cosa?- chiedo allora. Lei mi sorride tristemente.
-Perchè fai tutto questo. Perchè sei così gentile nei miei confronti, perchè sembri dimostrare così tanto affetto, perchè passi così tanto tempo con me e non con..- la fermo prima che possa dire quel nome o altri che non voglio sentire. Ah no, questo sarà il nostro giorno, nostro solamente. E nessuno si dovrà intromettere! -Dovresti averlo già capito.. ma evidentemente non è così.- dico diventando anch'io un po' triste. Ma perchè non lo riesce a capire? Ormai l'avranno capito tutti, tutti meno quella che più doveva comprenderlo! Mi guarda, forse.. forse..
-Perchè mi vuoi bene..- azzarda, poi abbassa lo sguardo imbarazzata, quasi avesse detto una parolaccia. Non ce la faccio più, non riuscirò a resistere a lungo senza esplodere..
-Quasi.- dico mentre camminiamo, ancora separati.
-Dove vuoi mangiare?- chiede cambiando argomento, intelligente, la ragazzina. Ma se crede di fregarmi, si sbaglia di grosso. Anche se.. forse è meglio lasciare perdere questa questione, altrimenti finirò per trovare il coraggio di dire o fare qualcosa.. e così rovinerò i piani di mia sorella.. e forse anche i suoi ricordi di me, potrebbero essere modificati in lei.. Mamma mia, che dilemma! Che cosa devo fare? Cosa conta di più? Quale delle due Patty è più importante? Quale amo di più? Quale devo scegliere? Cosa farebbe lei? Non mi so rispondere, perchè per me una o l'altra non fa differenza, io le amo entrambe, perchè sono sempre è comunque Patty, formano un unico spirito, che non cambierà mai. -Matias.. Matias..- alzo lo sguardo e mi ricordo della sua domanda.
-Si?- chiedo facendo finta di niente.
-Dove vorresti mangiare?- ripete con calma inumana. Stupito della sua reazione, io mi sarei incavolato se lei non mi stesse ascoltando mentre parlavo, rispondo.
-Beh, non lo so, tu dove preferiresti andare?-
-Te l'ho chiesto perchè io.. non mi ricordo... ecco, sai no..- annuisco, e dico:
-Certo, potremmo andare in un bar, non credo che un ristorante sia adatto a quest'ora.. e al mio portafogli.- dico, e lei scoppia a ridere. Evvai! Un punto segnato.
-Mi piacerebbe..- comincia, ma non termina la frase.
-Cosa?- le chiedo, con voce dolce. Mi guarda, poi distoglie lo sguardo.
-Niente.. solo un mio piccolo desiderio.-
-Io esisto per realizzare ogni tuo piccolo desiderio.- dico, guardandola negli occhi.
-Vorrei tanto.. andare a fare un pick-nick, ma..- la fermo, un'altra volta.
-Niente ma, è una così bella giornata..- bella quanto te. -..e trascorrerla con le persone alle quali vogliamo bene la rende ancora migliore.- ovvero stare insieme a te in questo momento, fa si che esso diventi perfetto.
-Ok.. allora grazie.- dice.
-Grazie a te.- dico io. -Sai cosa vorrei fare invece io in questo momento?- le dico fermandola. Scuote la testa. -Io vorrei..- nell'esatto momento che i nostri occhi si incatenano li uni agli altri, un suono molto fastidioso interrompe il nostro legame. Miseriaccia, il mio cellulare! Avrei dovuto spegnerlo, ci potevo anche pensare! Lo prendo dalla tasca dei miei pantaloni, mentre lei si guarda intorno per strada. -Pronto?- dico mentre schiaccio il pulsante di risposta.
-Matias, sono tuo padre, perchè non sei tornato a casa insieme a tua sorella?- improvvisamente mi ricordo che mi sono dimenticato di avvisare i miei genitori, ero troppo felice in quel momento.
-Ehm, perchè doveva dirtelo Giusy, io avevo il cellulare scarico, infatti sono sorpreso che sia riuscito a prendere la tua chiamata..- balbetto quasi, sono certo che la persona dall'altro capo del filo ha già capito tutto.
-Per questa volta te la do buona, ma dove sei adesso?- dice facendo un gran respiro, mio padre. Mi è andata bene, penso.
-Sono insieme a Patty, stiamo andando a mangiare in un bar.- dico.
-Ok, ma stasera ceni qui..?- ha già intuito tutto, il vegliardo! Detesto quando indovina quello che penso o quello che ho intenzione di fare.
-No, ehm, cioè si, però..- la voce, per la prima volta in assoluto, comprensiva, di mio padre, blocca il mio discorso.
-Ho capito, ho capito..-
-Pà, non è come pensi.- dico, prima che metta giù. -Si, si.- mi risponde chiudendo la chiamata. Invece era esattamente come pensava lui!
Mentre ritiro il telefono, mi volto verso Patty.
-Allora hai fame?- le chiedo, pochi secondi prima di entrare in un piccolo bar da asporto.
-Un po'.- dice.
-Anch'io.- si... ma non di cibo. Io ho fame di.. lei. Devo smetterla! Smetterla! Non sono mai stato così.. non riesco nemmeno a definirmi! Eppure.. più passa il tempo, più il desiderio di poterla avere, aumenta. Deve, non può, deve in assoluto diventare la mia ragazza, o potrei non riuscirei a continuare a vivere. Però infondo conta più la sua felicità che la mia.. ma a chi la do a bere?
-Che cosa vorresti mangiare?- ohi. Meglio non rispondere sinceramente a questa domanda! Penso, arrossendo.

-Non lo so.. è uguale..-, mentre lo guardo penso che a me basta stare insieme a lui, per sentirmi bene. Placa e accende contemporaneamente tutte le mie voglie. -Ora che ci penso.. sono mesi che ci conosciamo e non mi hai mai detto niente di te.. ad esempio, qual'è il tuo colore preferito?- mi chiede, mentre ci guardiamo intorno.
-Il rosa..- rispondo, timidamente. -E il tuo?- mi guarda.
-Io non ho un colore preferito, per me tutti i colori del mondo sono.. bellissimi.- dice mentre mi guarda ancora.
-Ah, capisco..- dico quasi senza fiato.
-Il tuo piatto preferito?-mi chiede passandomi il volantino. Lo leggo e poi glielo ripasso.
-Cotoletta con patatine fritte, ma credo che in questo caso sia meglio mangiare un panino.. per fare prima.-
-Non abbiamo fretta, abbiamo tutta la giornata davanti..- dice. Gli sorrido, tentando di respirare.
-Eh già..- e mi avvicino al bancone. -Mi scusi, potrebbe darmi quei due panini? Si, proprio quelli, grazie.- Matias parla con quella signora che gli da un sacchetto. Poso una banconota sul bancone, ma Matias la caccia indietro, e dice:
-No, pago io.- e porge alla barista alcune monete. Usciamo fuori, camminando in silenzio, ancora una volta, l'una di fianco all'altra, fino a raggiungere un parchetto piccolo ed isolato, quasi completamente verde, con un piccolo laghetto. Ci sediamo su una panchina, ascoltando solo il profondo rumore inesistente, del vero silenzio. Non mi era mai capitato, non che io mi ricordi, di non sentire proprio niente, se non il suo respiro regolare e tranquillo, mentre mi sta accanto pensando a chissà cosa.
Di certo sono sicura di una cosa: non pensa a me.

E così il suo colore preferito è il rosa.. un colore che rispecchia di certo femminilità, dolcezza, anche un po' infantile, ma anche tanto carino.. Chissà quale sfumatura di rosa.. chiaro o scuro? Per me e strano, pensare a un colore solo.. io non riesco e non sono mai riuscito a decidermi, tutti i colori del mondo sono belli allo stesso modo, il giallo del sole, il blu del mare, l'azzurro del cielo, il verde dei prati, il marrone del cioccolato, il bianco della neve, il rosso del fuoco, il viola dei fiori..
L'oro dei tuoi capelli biondi che ti ostini a raccogliere in quelle due solite trecce.
L'argento del tuo apparecchio che risplende di luce propria quando sorridi.
Il marrone dei tuoi occhi che mi fanno impazzire.
Il rosso delle tue labbra che muoio dalla voglia di assaggiare.
Quale scegliere? Io non lo so..
-Dove vorresti andare, ora?- le chiedo alzandomi in piedi.
-Non credo che esista al mondo un posto più bello di questo, ora.- mi risponde con lo sguardo perso. Mi avvicino in silenzio.
-Credo tu abbia ragione..- un secondo prima di poterla stringere da dietro, si volta facendomi fare un salto.
-Ci eravamo mai stati?- mi chiede con voce tranquilla.
-Non lo so.. con me no.- rispondo sincero.
-Non hai idea di quanto ti voglia bene in questo momento..- mi dice abbracciandomi. Se pur restando sorpreso, ne sono molto felice e la ricambio con altrettanto amore.
-Anch'io.- sussurro pianissimo.
-Scusami.. perdonami!- dice staccandosi dal nostro abbraccio. La guardo interrogativo.
-Non devi chiedermi scusa di niente..- anzi.. penso.
-Non volevo.. io.. ok.- dice.

Abbracciando Matias ho provato nuove sensazioni. Non le solite che sento quanto è con me, quando mi parla, quando mi guarda, quando mi ha stretta a lui sul palco tenendomi una mano..
Non solo l'amore puro che provo. Ma.. ho avuto la sensazione che qualcosa mi dicesse che anche lui.. sentiva quello che io provo per lui.. è strano.. strano, ma piacevole.
Potrebbe riguardare il mio passato.. quello che non ricordo.. ma in questo caso, perchè lui non mi avrebbe detto niente? Forse perchè con il tempo si è pentito della sua scelta.. se ma l'ha fatta.. a che serve continuare a chiedersi l'impossibile?
-Non farti problemi con me. Noi siamo amici.- lo guardo e annuisco. -Posso.. chiederti una cosa?-
-Cosa?- chiedo curiosa.
-Posso dirti una cosa che riguarda .. la tua vita a Buenos Aires?- rimango molto sorpresa dalla sua proposta.
-Certo.- la voglio veramente sapere?
-Volevo solo farti sapere che tu eri e sei la mia migliore amica.. e volevo che mi perdonassi per non avertelo detto prima.- volta lo sguardo lontano da me.
-Non hai bisogno del mio perdono.. è una cosa bellissima quella che hai appena detto, e ti sei di certo comportato meglio di quel Lucas..- dico, ripensando a quel momento, anche se mi ero ripromessa di non farlo per non soffrire.
-Beh, però mi sento comunque in colpa.. ma non importa in questo momento.-
-Posso farti io una domanda?- chiedo preoccupata.
-Certo.- prendo fiato prima di porgergliela.

-Quella che sto per farti non sarà una domanda piacevole, ti prego, perdonami, ma ci tengo a saperlo.. non so nemmeno io perchè.- la guardo senza riuscire a capire che cosa intenda, e perchè la angusti tanto. Le faccio cenno di proseguire. -Tu sai per quanto tempo sono stata.. in coma?- rimango un po' su a pensare, dopo la sua domanda. E mi metto a pensare a quel giorno, uno dei più brutti di tutta la mia vita.

Eravamo tutti preoccupati per lei. Mia sorella continuava a singhiozzare in silenzio, stretta tra le braccia del suo ragazzo Guido. Tamara, che era seduta vicino a Fabio, piangeva sulla sua spalla, mentre lui le sussurrava che andava tutto bene. Sol, Santiago, Bruno, Alan, Felipe.. tutti gli altri insomma, non dicevano niente, continuavano a lanciare sguardi inquieti verso quella porta. Oltre a loro c'era un ragazzo in più, trai miei amici e le sue amiche. C'era Lucas. Che era il suo ex ragazzo. E che continuava a rigirarsi tra le mani un braccialetto, cosa che mi fece pensare che potesse essere un pegno del loro amore passato. Per la prima volta da quando l'avevo visto, provai pena per lui. In quel momento non l'odiavo affatto. Perchè era evidente che lui teneva veramente a lei e che era distrutto, non so se quanto me, ma di sicuro non era un cattivo ragazzo. Potevo esserne certo, solo in quel momento.
Dopo la discussione con Guido, dopo le mie urla e la canzone, dopo aver riletto quello che lei aveva scritto, ero tornato in sala d'aspetto, ed avevo visto tutti i ragazzi, a parte Giusy e Guido, ancora mano nella mano, che se ne stavano andando. Mia sorella mi fermò, dicendo: -Matias, noi andiamo a casa, vieni anche tu?- le risposi con un breve cenno, al ché, Guido, forse comprendendo il mio stato in quel momento, le disse qualcosa che la convinse a lasciarmi solo. Certo, non ero veramente solo. Dall'altra parte della stanza, stavano infatti Carmen e Ashley, e dietro quella porta, inutile dirlo, stava lei.
Mi avvicinai furtivo, non volevo che mi vedessero, l'ingresso a chi non era un parente era vietato, ma la cosa non mi sfiorava minimamente in quel momento, la cosa più importante, era che ero diventato consapevole che se non l'avessi vista, entro poco tempo sarei letteralmente impazzito. Sapevo che non sarebbe stato bello, anzi, sarebbe stato molto peggio, ma non potevo farci niente, dovevo decidere tra il male minore.
In quel momento, un secondo prima di girare la maniglia, mi bloccai, mentre un pensiero terrificante si faceva strada nella mia mente. E se quella fosse stata l'ultima volta che l'avrei vista viva? E se non fossi entrato in quel momento, la prossima volta che l'avrei vista sarebbe stata circondata da fiori bianchi e rosa chiaro, distesa, con gli occhi chiusi, il viso cinereo, sopra di lei una plastica che ci avrebbe divisi per il resto della mia vita?
No, non sarei riuscito a sopportarlo, questo era certo. Così in quel momento, realizzai che dovevo entrare e basta e come doveva andare..sarebbe andata. La porta emise un cigolio, e lì, stupidamente temetti di averla svegliata, disturbandola. No, non mi aveva sentito. Rimasi sull'ingresso, a guardarla da lontano. La vidi, per una volta non indossava quegli occhialoni, che insieme all'apparecchio e alle sue trecce, formavano la figura della ragazza che amavo. I suoi capelli erano sciolti, sembrava che qualcuno l'avesse pettinata, preparandola per un occasione speciale. Come mi era già capitato di vedere in molti film e telefilm, nelle narici aveva un macchinario che la faceva respirare, visto che non riusciva più a respirare da sola. Ma le due cose che più mi colpirono, furono i suoi occhi, naturalmente chiusi, che rendevano proprio l'idea di una perdona che stava solamente dormendo, e più di tutto le sue labbra. Quando le vidi, per la prima volta immobili, per la prima volta non stavano cantando, parlando, sorridendo, singhiozzando, erano ferme in un espressione di vuoto assoluto. Non riuscii più a ragionare. In quel preciso istante, dovevo baciarla. Mi sentii in colpa per aver pensato una cosa del genere in un momento così, ma la verità era che non potevo bloccare ogni mio pensiero, dovevo smetterla. Mi chinai avvicinandomi al suo viso quasi immobile, arrivai a pochi millimetri dalle sue labbra e dischiusi le mie pronto a farcela, finalmente. Ma in quel momento sentii una voce: era Leandro, che si stava avvicinando. Restai fermo a guardarla per un ultimo secondo, poi mi arresi e uscii dalla stanza, scoprendo alla mia uscita che molti dei miei amici erano tornati.
Mi chiesi per quanto tempo fossi rimasto insieme a lei, ma la domanda diventò ben presto superflua e evitai addirittura di interessarmi che ore fossero.

-Troppo.- rispondo, risvegliandomi, tornando nel presente.
-Come?- mi chiede lei, incerta se voler proseguire il discorso.
-Ehm.. non so di preciso quanto tu sia stata in coma, so solo che è stato terribile.. e che.. io..- deglutisco, ho veramente il coraggio di confessarle, in parte, una cosa del genere?
-Tu, cosa?- chiede lei, serissima. Allora io prendo coraggio.
-Ti devo confessare una cosa, mentre eri ancora in coma, quando poteva vederti solo tua madre, io sono entrato dentro di nascosto e ti ho vista.-
-E perchè l'hai fatto?- mi domanda, sbattendo le palpebre.
-Perchè temevo che sarebbe stata la mia ultima occasione di poterti vedere..-
-Viva.- conclude la frase per me, evidentemente credeva di aver capito.
-Si, esattamente.- le faccio un debole sorriso.
-Matias, io..- di nuovo lo stesso suono, che ci aveva precedentemente interrotti, in un momento strasupermega romantico, la ferma prima che possa finire la frase.
-Pronto?- rispondo, non nascondendo più di tanto la mia agitazione.
-Matias, sono io, Giusy.- dice la voce di mia sorella, comparendo dall'altra parte del filo.
-Giusy, che cosa vuoi, adesso?- tento di farle arrivare il messaggio che la sua chiamata mi ha rovinato il momento.
-Volevo farti sapere che abbiamo già preparato tutto, quindi possiamo anticipare..-
-Ok..- dico un po' triste. La mia solita, familiare, sfortuna.

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Capitolo 16
*** A volte un sogno... ***


A VOLTE UN SOGNO...

Arriviamo davanti alla scuola, superiamo il cancello, sono talmente agitato che non mi stupirei se mi chiedesse qualcosa. Per un pelo inciampo, ma riesco a evitarlo, diventando però rosso come un pomodoro. Ce la posso fare! mi ripeto mentalmente.
Eh si, non è che io ce la possa fare.. io ce la devo fare assolutamente! Altrimenti come farò?
-Potevi anche non accompagnarmi fino a scuola.. ci sarei arrivata comunque..- dice lei, sorridendo, mentre saliamo le scale che ci portano al corridoio dove abita. Manca così poco.. respira, respira, non mollare proprio adesso! Cammino fin troppo velocemente, lo nota persino lei, nonostante sia la persona più ingenua che esista sulla faccia della terra. -Matias.. ti senti bene?- chiede voltandosi verso di me, alzando il sopracciglio.
-Certo, certissimo.- le faccio un sorriso gigante, da film.
-Se lo dici tu..- dice per niente convinta, mentre con le chiavi armeggia con la serratura. Ancora pochi secondi.. -Sai, non pensavo che un giorno tu..- ..tre.. -.. -..avresti trascorso un'intera giornata..- ..due.. -..insieme a me.- ..uno.. La guardo, sento che non ce la farò ancora per molto.. ma devo resistere.. si, quando staremo insieme avrò tempo per faro tutto quello che voglio..
-Sei certa che sia la prima volta?- dico a voce bassissima. La mano che stava per raggiungere la maniglia si blocca a mezz'aria. Mi guarda in modo strano.
-Come faccio a saperlo?- dice afferrando la maniglia e girandola. La porta si apre, ovviamente è tutto buio, senza che se ne renda conto, prima che possa farlo lei, con le dita raggiungo l'interruttore e lo premo. La luce si accende di colpo.

Una luce fortissima mi acceca, talmente inaspettata, che barcollo all'indietro e cado, ma non finisco per terra. Qualcuno mi ha presa al volo.. Mentre mi aiuta a tirarmi in piedi, vedo il volto del mio salvatore, il viso di Matias a macchie colorate.
-Meno male che c'ero io.- mi dice, sorridendo, ma non dolcemente..
-Ah si, meno male.. se non accendevi la luce non sarei caduta.. quindi hai solo rimediato al tuo errore!- dico un pochino innervosita. Mi si avvicina.
-Non credi che ci sia un motivo se l'ho fatto?- gli faccio una smorfia.
-Vorrei tanto sapere quale.- lo guardo in attesa della sua risposta.
-Io saprei risponderti..- dice una voce, ma non certamente quella del ragazzo che sta accanto a me in questo momento. Mi volto stupita, nell'esatto momento in cui Giusy, la mia migliore amica, sta uscendo dal mio armadio!
-Giusy?- chiedo ancora a bocca aperta. Lei mi sorride.
-Non sono sola..- dice, mentre dietro di lei escono Tamara e Sol. Chissà come avranno fatto a entrare e a riuscire a restare in quel piccolo spazio.. Mi volto a guardare il mio cosiddetto migliore amico.
-Matias, tu ne sapevi qualcosa?- sorride complice verso sua sorella, e va dalla loro parte.
-Diciamo che ne ero al corrente..- li guardo non sapendo cosa pensare, uno ad uno. Ma che ci facevano nella stanza mia e di mia madre? Prima che possa fare questa domanda, da sotto il letto esce una ragazza, dai lunghi capelli castani, bellissima, che viene presto seguita da un'altra ragazza, dai corti capelli biondo chiaro.
-Caterina.. Antonella.. anche voi..?- chiedo. Anto mi guarda, poi si scambia uno sguardo alquanto sospetto con Caterina e le altre.
-Si, Patty, anche noi facciamo parte di questo.-
-Deve arrivare ancora qualcuno?- chiedo nervosa.
-Si, noi.- dice una voce maschile, quindi, Guido, Santiago, Alan, Felipe, Fabio, Bruno, Leandro e mia madre, entrano dalla porta principale.
-Patty, abbiamo organizzato questo giorno per te.- dice mia madre.
-E' un'idea solo di Giusy..- dice scherzosamente Tamara, ricevendo una spallata dalla nominata.
-Ma.. perchè?- chiedo.
-Lo scoprirai presto..- mi rispondono.
Un video parte sullo schermo. Ci siamo tutti noi, a parte Antonella. Mi vedo, sono vestita, come d'altronde anche le mie amiche, con una maglia bianca, cravatta rossa e gonna scozzese rossa. Porto i codini, non le trecce come mio solito. Parte una canzone, e noi cominciamo a cantare.

Voglio che parli con me
dovunque andrai ti seguirò
perchè noi siamo amici,
amici del cuore
e se hai un problema
che ti riempie di pena
sempre ci saranno i tuoi amici
amici del cuore

Ad un certo punto, una voce si aggiunge alle altre, spalanco la bocca: è la mia! Sono io che sto cantando. La canzone prosegue, e con mio grande piacere e imbarazzo, vedo che sto ballando.. con Matias! Arrossisco, ma spero che nessuno lo noti.. La canzone è veramente bella.. chissà come sarà stato cantarla e ballarla..
Il video termina con noi popolari tutti in posa finale che gridiamo: amici del cuore!
-Ti ha fatto pensare a qualcosa?- chiede speranzosa Giusy. Ma io devo deluderla. Scuoto la testa. No, sfortunatamente, non mi ricorda niente.
-Mi dispiace, no.- la mia migliore amica annuisce, ma fa partire un altro video. Stavolta è ambientato in un campeggio, lo riconosco, si, ma non perchè mi ricordi di esserci stata, no, solo perchè mi ricordo della foto che ho trovato di noi.. quella dove Matias sta mano nella mano con Antonella. Ma è meglio che non ci penso. Altrimenti mi intristisco.. perchè ora lei è mia amica. Perchè lui è mio amico. E forse si amano, ma non vogliono ferire i miei sentimenti.. Che cosa stupida! Per me? Nemmeno valessi tanto.. penso.
Ad un certo punto del video, si vede Giusy che dice a me e Sol:
-Ragazze, voglio farvi sentire una cosa.- noi la guardiamo, curiose.
-Che cosa?- chiede Sol.
-Una canzone che ho scritto..- e comincia a cantare.

No, no, no, non vorremmo, no,
essere vuote e schiocche come le divine
no, no, no, non vorremmo, no
essere senza cuore come loro
No, no
Si, si, si, vorremo si,
condividere i sogni della vita
si, si, si, vorremo si,
dare sempre il meglio
insieme possiamo ridere
insieme possiamo volare
dove vogliamo andare
insieme ci possiamo arrivare

Poi anche Sol e Tamara che nel frattempo era arrivata, cantano insieme a lei, mentre io sorrido tristemente.

Festa, festa, la vita è una festa
ascolta il tuo cuore
festa, festa,
che cosa costa
dare un po' di amore,
metterci un po' di te
metterci un po' di amore

Mentre noi cantiamo, alla fine anch'io ho ceduto, probabilmente per far felice Giusy, che sembra molto entusiasta della canzone che ha scritto, arrivano anche i nostri boys della popolari, che si mettono a battere le mani, contagiati dalla musica. Il video termina con l'arrivo di Matias, che ci squadra tutti male, posando per un ultimo, lo sguardo su di me.
Fantastico. Preferivo non saperlo questo.. stavo molto meglio..
-Oh no, scusa Patty, avevo dimenticato questa parte del video!- esclama Giusy, fermando il videoregistratore. La guardo, qualche lacrima mi stava per scendere lungo le guance, ma dovevo essere forte, smetterla di essere la solita bambina piagnucolona.
-Giusy.. non è colpa tua..- dico evitando di guardare verso Matias. Ma prima che possa dire altro, Antonella si alza in piedi, va verso Matias, gli dice qualcosa, quindi entrambi si dirigono verso di me.
-Patty, io ora confesserò una cosa che riguarda ciò che è successo, quando tempo fa siamo andati al campeggio..- mi mordo un labbro.
-Ok.. ma se riguarda il lago..- comincio, ma mi interrompe.
-No, non riguarda quello. Io.. ho finto di non stare bene, perchè Matias era arrabbiato con me per colpa tua.. cioè, per colpa mia, però in quel momento credevo che fosse colpa tua, allora sono andata dai ragazzi, ho interpretato la parte di ragazza malata e mio fratello c'è cascato in pieno..- si volta verso Fabio, che non sembra molto arrabbiato. -..comunque, Matias, come volevo, mi ha vista, si è preoccupato, e quando ho sentito Giusy e le popolari, cantare quella canzone, ne ho approfittato per mettere zizzania tra te e lui.. dicendogli che tu non eri quel angioletto che fingevi di essere.. e lui ci ha creduto. Per questo ti guardava con così tanta rabbia.. nel video.. solo per questo.. Ma lui, come me e tutti quelli presenti in questa stanza, ti vuole bene.. quindi non intristirti.. il passato è passato, spero solo che tu mi voglia perdonare..- annuisco piano con la testa. -E anche voi..- dice rivolgendosi agli altri. Anche gli altri fanno cenno di sì.

Sono ancora incredulo dalle parole che ha appena detto Antonella.. ma la cosa più bella, la migliore, è che nemmeno vederla così buona, è servito a farmi innamorare di nuovo di lei.. finalmente me la sono dimenticata.. ora ho una nuova fissa: l'angioletto dalle trecce bionde e il sorriso argentato.
-Pa..Patty.., anche io ti volevo chiedere scusa..- riesco a dire balbettando. Sembro quasi Felipe!
-Non.. c'è problema.. ragazzi..- dice lei, mi avvicino di più, volevo suggellare il discorso, con un abbraccio.. ma prima che potessi farlo..
Spalanca gli occhi in modo spaventoso, apre la bocca e lancia un grido terrificante:
-Io mi ricordo!- dice, prima di svenire davanti a tutti noi. Il primo a reagire è Bruno, che insieme a me, la solleva e la posa delicatamente sul letto.

Mi risveglio, e vedo tutti i ragazzi e le ragazze sporti su di me. Faccio un breve sorriso, incoraggiante, sono qui, sono viva, mi ricordo! Voglio gridare ancora.. mi ricordo tutto.. mi ricordo quando Giusy si è voluta provare quel vestito rosso fuoco provocante.. che le stava davvero benissimo. Poi Sol con il suo giallo oro.. che si vergognava talmente tanto che non parlava.. Io con il mio bianco striminzito, quello rosa di Antonella, che insieme alle divine voleva rovinarci il nostro momento da popolari. L’arrivo di Matias, Guido, Santiago e Fabio che ha sconvolto i suoi piani.. Matias che si è avvicinato pericolosamente a me, guardandomi in modo strano, poi a preso il mio viso, fino a far incontrare i nostri nasi.. quindi si è fermato.. Le ragazze che volevano sapere che cos’era successo.. Io che cantavo per Matias.. Y ahora que... lo svenimento.. l’ospedale, le figure in bianco, mia madre con Leandro.. I ragazzi.. Le popolari.. Matias che mi invita a vedere la sua prima partita.. Antonella che vuole ricominciare da capo.. Santiago che mi mente.. Guido e Giusy che stanno insieme.. Io che canto con Matias.. Io sono Gabriella. Io sono Cleopatra.. Io stavo affogando, e lui mi ha salvata.. Io sono stata con Lucas.. Ma l’ho lasciato perchè amavo ancora Matias. Bruno era Troy. I provini. Matias è il mio Troy. Antonella con Lucas. Antonella e Giusy amiche.. Mia madre con un cellulare..
Tutto è passato così in fretta, ma ora mi ricordo tutto.. tutto tutto. Non c’è niente che io non sappia della mia vita precedente, perchè ora non sono più due vite separate, ma una sola, la mia, così come sempre è stato.
-Patty, oh, Patty, ti prego, dimmi che stai bene..- dice una voce. Socchiudo gli occhi e lo vedo, sporto su di me, sul viso ha stampata la preoccupazione che sta provando. Apro gli occhi, sbatto le sopracciglia e infine lo fisso. Lui fa lo stesso con me, quindi mette il suo braccio intorno alle mie spalle e l’altro intorno alle mie gambe e mi solleva da terra. -Mi hai fatto preoccupare..- dice mentre mi posa in braccio a lui. Io appoggio la testa sul suo petto, sentendomi protetta, finalmente. -Davvero ti ricordi?- Io annuisco lievemente con la testa. -C’è però ancora una cosa che non sai..- dice alzando il mio viso verso il suo, con una mano delicata. Lo guardo spaventata, il mio cuore batte a mille, agitatissima, chiedo con voce flebilissima:
-Cosa?- lui continua ad avvicinare il suo viso al mio, i nostri nasi sempre più vicini, i nostri occhi incatenati gli uni agli altri, le nostre labbra a un passo dallo sfiorarsi.
-Io ti amo.- dice ed io non riesco a sorridere, sono troppo, troppo incredula, spaventata, felice, emmozionata.. tutto allo stesso tempo. Lo guardo negli occhi intensamente, sperando che lui capisca lo stesso che anch’io lo ricambio. L’altra mano si posa quasi impercettibilmente sulla mia spalla, attirandomi verso di lui. Lo lascio fare.. non riesco a fare niente.. so solo che lo amo e che questo è il momento più bello e incredibile di tutta la mia vita. Chiudo gli occhi, un secondo prima di toccarlo. Le nostre labbra si sfiorano, in un gesto quasi invisibile, prima che possa riaprire gli occhi, temendo che sia già tutto finito, per la seconda volta il mio cuore smette di battere, il respiro mi si mozza in gola.. Un secondo bacio per me, stavolta posso percepire la sua bocca sulla mia, la sento, preme sulla sua compagna, ne vuole sempre di più, aspetta che la ricambi.. ma lei non può, ha paura, è stupida, è un’incapace.. che cosa ci vuoi fare? Ma l’altra non si arrende, spera, la prega, e finalmente ottiene qualcosa.. un gesto forse inutile.. ma qualcosa sempre è. Ad un certo punto riesco a ricambiarlo, a baciarlo. Si, ce l’ho fatta, finalmente l’ho baciato.. finalmente lui ha baciato me.. finalmente potremo stare insieme e per sempre.. vivremo un sogno da favola.. non ci sarà più nessun Lucas a dividerci..
Ci continuiamo a baciare, io tengo ancora gli occhi chiusi.. si mi fido di te.. penso, mentre ci scambiamo un ultimo bacio.. Apriamo gli occhi insieme e lui mi dice: -Ti amo Patty.- lo guardo, ricambio il suo sorriso e dico:
-Anch’io..-

-..Brunooooo!- grida Patty risvegliandosi. Sentendo il mio nome, corro verso di lei.
-Sono qui.- dico, preoccupato.
Patty mi guarda imbarazzata.. per quale ragione, svegliandosi ha gridato il mio nome?

Vedendo Bruno accanto a me, realizzo quello che è appena successo. No. Non è possibile! Ho sognato Bruno! Bruno che diceva che mi amava, Bruno che mi baciava.. ed io ero felice. Felicissima! Sorrido imbarazzata.-Ehm..- dico tentando di alzarmi dal letto. Un altro ragazzo si avvicina a me, ma questo si che voglio vedere.. questo si che dovevo sognare.. Era lui, lui che dovevo sognare.. sopratutto in un sogno del genere... No, ma va.. forse pure questo è un sogno.. o forse no.. -Io.. credo di aver fatto un po' di confusione..- dico, finalmente riuscendo a sedermi sul letto.
-Perchè hai gridato il mio nome, mentre ti risvegliavi?- chiede Bruno. Oh mamma.. e adesso che cosa gli rispondo? Penso, preoccupata.
-Ma.. risvegliarmi da cosa?- chiedo, facendo finta di niente. Lui mi guarda come a dire "Non mi freghi". Allora io sorrido di nuovo, sperando che mi capisca.. Lancia uno sguardo verso gli altri, quindi dice:
-Noi usciamo un attimo fuori, credo che Patty debba dirmi una cosa..- annuisco, ma mi tremano le gambe, mentre lo seguo fuori dalla porta.

Guardo tristemente uscire Patty e Bruno dalla stanza.. perchè non ha gridato il Mio nome, se è innamorata di me? No, per favore, ditemi che non le piace Bruno.. Noooo, non riuscirei a sopportarlo. Lui è tremiliardi di volte più bello di me.. io sinceramente non riesco a capire che cosa ci trovino di bello in me, le ragazze.. cioè cosa ci trovavano Antonella e Patty... chissà se riuscirò a..
I miei pensieri vengono interrotti da un'Antonella che per poco non riconosco... -Matias, possiamo parlare un minuto?- mi chiede, ed io non posso fare a meno di annuire. Sembra così diversa da com'era prima..
-Che cosa mi devi dire?- chiedo mentre ci allontaniamo dagli altri, che ci guardano straniti. Beh, prima Bruno e Patty che escono e si devono dire qualcosa di molto sospetto, poi io e Anto.. insomma, chissà cosa stanno pensando! Probabilmente che siamo impazziti a causa di qualche strano gas penetrato nella stanza.. -Ecco...- dice, mentre sembra sul punto di piangere. -Io ho bisogno di dirti una cosa..-
-Cosa?-
-Io mi sono ri innamorata di..-

-Allora, Patty, perchè hai gridato il mio nome? Dimmi la verità.. ti puoi fidare di me..- dice avvicinandosi pericolosamente a me. Io annuisco.
-Mi prenderai per pazza.. ma io credevo veramente di essermi risvegliata e invece stavo sognando e..-
-E hai sognato anche me?- mi chiede, certo della risposta. Annuisco. -E qual'è il problema? Non c'è nulla di male in questo..- mi sorride, ma smette notando come lo sto guardando. C'è di male che io, 1 ho sognato solo te, 2 ho sognato che mi amavi, 3 io ne ero felice, 4 tu mi hai baciato e io ne ero strasupermegafelice!!! -Oh mio Dio.. non mi dirai che..-
-Si.- rispondo, abbracciandolo, perchè su una cosa il sogno ha ragione: tra le sue braccia mi sento protetta.

Spazio autrice:

Rieccomi dopo un periodo tremendo.. spero che mi perdoniate il ritardo.. ma ne ho avute davvero di tutti i colori.. se avrò qualche recensione pubblicherò presto i prossimi capitoli.. =)

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Capitolo 17
*** Il vero amore è l'ultimo fiore che sboccia a primavera ***


IL VERO AMORE E' L'ULTIMO FIORE CHE SBOCCIA A PRIMAVERA

-..di Bruno.- dice. Le sorrido, ma il mio non è un sorriso per lei.. è un sorriso del tutto egoista: se lei sta con Bruno, lui non starà con il mio angelo.
-E perchè lo dici a me?- le chiedo, temendo chissà quali idee.. beh, da lei ci si può aspettare veramente di tutto.. Lei mi sorride timidamente.
-Ecco.. perchè.. perchè io..- dillo. Penso. Dai, dillo. -Perchè io non so cosa fare!- non ci posso credere! Antonella Lama Bernardi.. hai davvero ammesso di essere in difficoltà? Questa me la devo segnare sul taccuino.. ne avessi uno. -Non mi guardare così, so cosa stai pensando "Antonella che ammette d aver bisogno di aiuto? Uau!", per favore Matias.. la verità è che io..- mi avvicino a lei, capendo di aver esagerato.
-Che tu?- le chiedo. Mi guarda intensamente negli occhi.
-Non mi sono mai innamorata veramente, neanche di te.. mi.. dispiace.- le sorrido, ma nel frattempo mi chiedo: perchè questo non mi ferisce? E non so pormi una risposta... Eppure io l'ho amata veramente.. credo. Come si fa a capire quando ci si innamora realmente, e distinguerlo da una semplice sbandata? In fondo non le ho mai detto "Ti amo". In fondo non ho mai provato queste sensazioni, mi bastava sapere che lei era molto bella, determinata come piaceva a me.. ma anche tanto antipatica, a volte! La guardo, e in quel momento trovo finalmente una risposta.
-Antonella... visto che siamo su questo argomento..- comincio, ma tentenno. Lei mi sorride incoraggiandomi a proseguire. -Anch'io ti devo dire la verità. Io non so se sono mai stato innamorato, veramente, di te, perchè sai, è una cosa strana, non l'ho mai provata, e se anche l'avessi provata, come farei a capire se è amore o no?- mi sorride ancora.
-Vedi.. alla fine è successo.. io e te siamo sulla stessa barca, mio caro.- la guardo senza dire una parola. Sono confuso, non riesco a capire che cosa sta succedendo e a cosa si riferisca. -Tu, Matias, non sai che cosa sia l'amore?- annuisco piano, come farebbe un bambino con la propria maestra che sta per perdere le staffe. -E' molto semplice.- prosegue con atteggiamento sempre più sicuro, perdendo quel fascino da dolce ragazza normale, che non mi affascina in lei. Ancora non riesco a capire.. quindi attendo che vada avanti. -Stringi la mano della persona che vuoi sapere se ami.- dice, mentre mi prende la mano e la intreccia alla sua. Io la lascio fare, anche perchè mi sono pietrificato. -Con me non provi niente.. ma immagina che sia Lei quella che ti sta tenendo la mano..- sottointendere Patty con un Lei, non fa che impressionarmi, ma non appena sentite le sue parole, il mio battito tranquillo accellera a dismisura. -Stai scoppiando, lo vedo.- sorride e lascia andare la mia mano. -Guarda negli occhi la persona che non sai se ami...- ricomincia, voltando il viso verso il suo con una mano. Oh mamma, se continua così, mi sa che andrò fuori di testa. -Ancora una volta indifferenza leggo nei tuoi occhi castani.. ma chiudi gli occhi e pensa per cinque secondi ai suoi..- e ancora sottointende Patty.. e a me manca il fiato, mentre faccio quello che la divina mi dice. Si allontana di poco da me. -Ce ne sarebbero tanti altri di esempi da citare.. ma per non farti morire di collasso, credo sia meglio arrivare al più importante.- annuisco con la testa, in attesa. -Parliamo un secondo di me: ti ho appena detto che non ti ho mai amato, che mi sei solo piaciuto, e tu lo stesso. Sai come faccio a sapere che non ti amavo? E tu come fai a essere certo che non mi hai mai amato?- ma perchè continua a farmi domande così complicate? Io non ci sto capendo più niente.. Un secondo mi sembra amica.. poi sembra che voglia tornare con me.. aiuto! -Te lo dico io: il vero amore è complicato. Il vero amore non riesce subito a nascere, il vero amore è l'ultimo dei fiori che sbocciano a primavera.. non guardarmi così, l'ho letta questa frase, non l'ho inventata di certo io!- dice, probabilmente notando la mia espressione. -Comunque, ho fatto questa brillante citazione, per dirti: tu non avevi imbarazzo a stare con me, e non hai fatto nemmeno tanti giri di parole per chiedermi di essere la tua ragazza.. mentre, dimmi la verità.. quanto ci metti per dire "Ciao" a Patty? Qualche ora, immagino..- e scoppia a ridere, mentre io scuoto la testa. -Questo perchè tu l'ami veramente! Cavolo, ma devo essere proprio io, Anto the best, la migliore, la divina, a dirti che il dolce anatroccolo che presto sarà un cigno, è la ragazza della quale sei veramente innamorato?!- grida. Io mi spavento dalle sue affermazioni, ma le sorrido.
-Grazie Antonella.. sei brava a dire le cose..- ma lei mi ferma un'altra volta.
-Ah, non credere che io abbia finito.. Ti ricordi, prima ho detto che non mi sono mai innamorata in vita mia..- annuisco. -Beh.. mentivo..- la guardo, stranito.
-Come? E perchè?- le chiedo.
-Io mi sono innamorata.. e lo so per le stesse ragioni per le quali so che tu ami veramente Patty..- sbatto gli occhi sorpreso.
-E..?- chiedo in ansia.
-Io so di essermi innamora di.. Bruno.- le sorrido, ma decido di darle un po' di filo da torcere, per tutto il tempo che mi ha fatto passare in pena, poco prima.
-E come fai a esserne certa?- intono la sua voce, ma lei non ride e rimane seria.
-Perchè non so che cosa devo fare perchè cada ai miei piedi.. a parte gli scherzi, come fa a non essere il mio vero amore, quello che mi toglie il fiato, e non so che cosa dirgli, quello che quando lo guardo a momenti svengo, quello per il quale sarei disposta a rinunciare al titolo di.. divina.- spalanco la bocca. Stavolta sono davvero sorpreso.
-Rinunciare a essere una divina.. per Bruno?- mi guarda tristemente, ma convinta.
-Per lui.. all.- le sorrido.
-Si, Divina, mi sa che ti sei proprio innamorata stavolta..-

Mi abbraccia, ma mi lascia andare quasi subito. Rimaniamo a guardarci per molti minuti, poi lui prende l'iniziativa. -Quindi ne sei sicura.. ero proprio io il ragazzo che hai sognato?- annuisco lievemente, per niente imbarazzata. E da quando stare insieme a un ragazzo con il quale non parlo mai, non mi imbarazza? Oh no.. non dirmi che.. -Posso chiederti una cosa? Per favore raccontami il tuo sogno..- lo guardo stupita, ma sopratutto spaventata. -Bruno, io non penso che..- si avvicina nuovamente a me, molto, molto più pericolosamente di quanto abbia mai fatto prima. -Per favore, Patty, non ti preoccupare.. dopo ti racconterò io qualcosa di imbarazzante, così saremo pari.. ma sono troppo curioso!- lo guardo, sono ancora incerta.. non credo che sia la cosa migliore.. no, per niente. Però poi mi fissa di nuovo con occhi da cucciolo.. eh no, così non vale!
-E va bene...- dissi mentre pensavo Possibile che non sia accorga che io sto cominciando a sentire qualcosa per lui e per questo sono così tanto agitata dall'idea di raccontargli il mio sogno e non per il sogno stesso? Ma mi faccio forza, tentando di cancellare l'ultimo mio pensiero. Una vocina nella mia testa dice Non pentirti di quello che senti, ma un'altra la contrasta, dicendo E Matias?, ed ecco che la precedente le risponde Lui è un'altra cosa.. Ma la seconda dice Si, un'altra cosa, un'altra cosa.. lo diceva anche Matias quando stava con Antonella.. Metto a tacere le due voci, cominciando un lungo racconto.

Continuo a camminare avanti e indietro per la stanza, non sapendo che cosa pensare, ormai è da quasi un'ora che Patty e Bruno sono usciti dalla stanza, per non parlare di mio fratello e di Antonella.. qui c'è sotto qualcosa, ne sono sicura.. Altrimenti perchè ci metterebbero così tanto? Eppure Tontonella mi sembra cambiata, si, cambiata in meglio, dato che non è più Tonto- ma Anto... e ora io e lei siamo amico.. no, da non credere, penso ricordandomi le espressioni di Matias e Guido, il mio dolce ragazzo. E Matias? Perchè è stato fermo, zitto, immobile, non ha detto una sola parola mentre Bruno usciva con la sua amata? Non ditemi che non è più innamorato di lei.. eh, no, fratellino, non puoi continuare a cambiare idea ogni minuto.. prima Antonella, ora Patty, chi sarà la prossima??? No, penso convinta, continuando a girare in tondo. No, lui stavolta è veramente innamorato, è fortunatamente la prescelta e Patty.. la mia dolce Patty, la mia best friend, la causa se esistono le popolari.. la causa di tante cose.. la ragione della vita delle popolari.. Chissà se l'è tornata veramente la memoria? Certo che Bruno poteva concederle un attimo, tanto da poter dire a tutti "Sto bene, mi sono ricordata... ecc". Invece l'ha trascinata fuori, perchè voleva sapere perchè aveva gridato il suo nome, svegliandosi.. Beh, anche io lo voglio sapere... La mia Pattyna non si starà innamorando di Bruno.. vero?
I miei pensieri sui quattro dispersi, vengono bloccati da un braccio che dolcemente mi trascina verso il proprietario, e delicatamente mi fa voltare verso di lui. -Guido..- sorrido al mio ragazzo, ora che tutto sembra andare per il verso giusto.. ho detto bene, sembra.
-Giusy, che hai, è da mezzora che giri in tondo per la stanza.. ancora un po' e facevi il solco.. dai ricciolina mia, vuoi dirmi cosa turba i tuoi pensieri, così che io possa far sparire i problemi e tu tornare a sorridere?- lo guardo e sorrido di nuovo, stavolta con un po' più di convinzione, sentendomi mancare quando sento quella parola.. Ricciolina.. lo sa benissimo che effetto ha quella parola su di me.. mi gira la testa, amo quando fa così.. ma per un pelo svengo, tra le sue braccia. Come se mi dispiacesse.. penso, guardandolo. -Visto che sorridi? Ma su, raccontami lo stesso cos'hai, non ti vedo veramente felice, e non dirmi che riguarda..- lo interrompo rubandogli probabilmente le parole di bocca.
-Patty e Bruno. Antonella e Matias. Chi altro mi dovrebbe preoccupare, in questo momento?- chiedo come se fosse ovvio. Lui mi sorride, ma fa cenno di no. -Devi smetterla di pensare sempre agli altri e mai a te stessa..- scuoto io la testa.
-Non è vero.. io non penso sempre agli altri..-
-Giusy, devi essere un po' più egoista.. dai, se continui così.. Sempre ad essere triste per quello che succede a Patty.. si lo so, è la tua migliore amica, e anch'io sono stato triste e molto male per quello che ha dovuto passare.. ma tu? Tu sei stata malissimo, tu hai pianto! Tu, Josefina Beltran che piangi? Questo è sbagliato, l'ho già detto e lo ripeto, sbagliato.- sto in silenzio, continuando a guardarlo. -Devi piantarla di pensare sempre ai problemi degli altri e non ai tuoi.. certo se tu avessi problemi.. in ogni cosa che fai sei fantastica.. ti dava fastidio l'atteggiamento dell'ex Anto the best, ma la verità è che sei tu la migliore.. solamente tu.- ancora non riesco a parlare, ci provo, ma niente. Ma non mi preoccupo, perchè so che lui capisce. -Ma a parte questo.. ora a Patty è tornata la memoria, e tu, mi devi promettere che non ti impiccerai più della non love story che sta nascendo tra lei e tuo fratello.- sbatto gli occhi. -Promettilo.- annuisco con la testa.
-Te lo prometto, Guido.- dico a bassa voce. Lui mi guarda diffidente.
-Promettilo su qualcosa al quale tieni. Allora io lo fisso, stringo la sua mano nella mia e guardandolo negli occhi dico:
-Prometto.-

-Temo che tu abbia ragione..- dico, abbassando la testa. Lui annuisce. -Allora, mi aiuterai?- chiedo. Matias mi guarda e chiede:
-A fare cosa?- scuoto la testa. Meno male che è carino, Patty.. penso sorridendo..
-Pronto? Con Bruno, no?- annuisce una seconda volta. Eh già.. questo è l'effetto dell'amore ed io lo so meglio di chiunque altro. Per me l'amore è una cosa davvero strana, inaspettata, mai provata prima, una cosa che odio, perchè non la riesco a capire, ma sopratutto a gestire! Io sono Anto the best, o almeno lo ero, non ho mai provato pena ne nessun altro sentimento, quando ordinavo cose tremende alle divine, prendevo in giro Patty, insultavo persino mia madre! E come può, un semplice ragazzo, anche se lo ammetto, è vero, è bellissimo, cambiarmi a tal punto? No, io non lo trovo giusto, stavo così bene prima che piombasse lui.. stavo bene a fingere di stare bene con un ragazzo che non amavo affatto, ma che era cotto di me, e anche piuttosto carino, mai quanto lui, comunque. Stavo bene a fingere di stare bene con le mie amiche che amiche non lo sono mai state, a parte Caterina, ma con le quali non mi sono mai confidata.. ed è questa, certo, la vera amicizia.. non fidarsi delle proprie amiche, temere che un giorno o l'altro loro tentino di spodestarti da un trono che è troppo pesante per te.. E perchè ora che sono amica di Patty.. e devo dirlo.. di Giusy, sento di potermi fidare ciecamente di loro, anche delle altre due popolari, Tamara e Sol? Perchè nel loro gruppo, il gruppo più popolare (il solo!) della scuola, si respira un'aria di accoglienza, gentilezza, bontà, amicizia vera.. non sfide su sfide per decidere chi sarà la nuova leader, dopo che con un piano mal progettato mi hanno ammazzato! Stavo bene a fingere di stare bene in una famiglia composta da mia madre e mio fratello, fin troppo bravo lui, ma senza un padre del quale tutti e tre avevamo bisogno.. E a vivere in una casa dove non mi sentivo a casa, una camera che non sentivo di poter definire mia.. Si, prima che arrivasse Bruno, stavo bene. Stavo bene a fingere di stare bene.
-Beh.. ecco.. sai, anche io sono un pochino preso da altri problemi.. e poi non saprei come aiutarti..- mi dice.
-Ok, penso che ora sia meglio tornare dagli altri.- dico, e ci incamminiamo verso la stanza di Patty.

-Ho finito.- dice, guardandomi, e io annuisco, ancora in trance..
-Patty, io..- posa un dito sulle mie labbra e di colpo mi sento bollire.
-Non dire niente, per favore.. so che è stupido, ma..- stavolta sono io che la interrompo, avvicinando i miei occhi ai suoi.
-Niente ma, piuttosto, posso io chiederti una cosa?- le chiedo agitato. -Ma tu per caso, non eri innamorata di Matias?- comincia a tremare e capisco di aver ragione. Non so perchè, ma questo mi fa male, molto male.. perchè ad un tratto vorrei essere io il ragazzo che le piace? Dopotutto non abbiamo quasi mai parlato, l'ultima volta era al musical, prima che io mi ammalassi.. e perdessi la possibilità di essere il suo Troy, servendola su un piatto d'argento a Matias.
-Br..Bruno io..- vedo che sembra sul punto di piangere.. mi avvicino ancora a lei e l'abbraccio a me. Ma che cosa mi sta succedendo? Da quando io voglio così bene a quella che Antonella ha sempre definito.. papera provincialotta?
-Shh.- sussurro, tentando di calmarla. -Non mi dirai che piangi per quello lì?- lei annuisce piano. -Non ne vale la pena!- grido quasi, spaventandola. Sono furioso. Furioso con Matias, potessi averlo qui davanti, non so che cosa gli farei.. Come può far soffrire una ragazzina così dolce? Se la vedrà con me, quel bell'imbusto, don Giovanni da quattro soldi.. calciatore fallito dei miei stivali.. Aspetta un secondo.. quella che sto provando.. non sarà mica.. gelosia?

-E va bene, ho deciso di crederti, ma lo solo perchè sei la cosa più importante che ho.- dico guardando la mia ragazza e stringendo la sua mano nella mia. Avvicino il mio viso al suo, pronti entrambi a scambiarci un nuovo bacio, che forse le potrebbe tirare sul il morale.. ma no. Figurati se saremmo riusciti a goderci un attimo di tranquillità.. no, certo che no!
-Giusy, Guido, siamo tornati.- dice la voce di Antonella, mentre lei e Matias entrano nella stanza. Guardo prima la mia ricciolina, poi fisso nervoso i due ragazzi in piedi di fronte a noi.
-Beh.. che cosa avete fatto tutto questo tempo?- chiede alzandosi in piedi Giusy, cominciando già ad innervosirsi. Io me ne rendo conto, quindi l'affianco e tento di calmarla.
-Noi.. abbiamo parlato.- risponde pronta la divina. Giusy la squadra così come avrebbe fatto con l'ex Antonella.
-E di cosa?- chiede trattenendo la rabbia che pervade interamente il suo corpo.
-Del vero amore.- risponde Matias. La mia ragazza scuote la testa, fissando il fratello. Non penserà mica che Antonella e Matias siano tornati insieme?
-Ah.. e quindi?- ribatte.
-Quindi niente, ora noi due sappiamo di chi siamo veramente innamorati.- risponde per lui, Antonella.
-E di chi?- chiede Giusy. Ma Matias scuote la testa.
-Non verremmo certo a dirtelo.- dice Antonella, ma a me non sembra ritornata la solita.. guardo Giusy.. mah, mi sbaglierò....
-Ok, e allora cosa siete tornati a fare? Potevate rimanere ancora un po' da soli a parlare.- dice trai denti la mia ricciolina. Proprio non sopporta l'idea del fratello insieme ad Antonella, nemmeno se lei diventa buona! Mi viene da ridere, ma mi trattengo.
-Giusy... non dirmi che..- comincia suo fratello, sul punto anche lui di scoppiare a ridere. Antonella guarda prima Giusy, poi si scambia uno sguardo con Matias, e infine dice:
-Io e Matias non siamo tornati insieme, se è questo quello che pensavi.- e scoppiano entrambi a ridere per l'espressione di sua sorella. Giusy tira un sospiro di sollievo.
-Ma allora.. perchè..?- fa per chiedere, ma viene interrotta dalla voce di un ragazzo piuttosto infuriato. -E chi sarà questo?- chiede voltandosi verso di me. -Non lo so.. sembra quasi il mio Bruno.- dice Antonella.
Dette le sue parole, Bruno e Patty entrano nella stanza l'uno di fianco all'altra ridendo come matti. Continuano a guardarsi e non si accorgono che tutti noi li stiamo fissando in attesa di notizie.. .-Patty, ci stanno guardando tutti..- dice Bruno a bassa voce, poi con un po' più di volume.. -Ehm.. Patty era rimasta un po' schokata per via del suo sogno.. e quindi io le ho raccontato qualche battuta divertente..- dice, per niente convincente, continuando a guardarla negli occhi. -Qualche?- dice Patty, trattenendo a stento una risata. -Sei un comico nato, Bruno.- dice, scoppiando quindi di nuovo a ridere. Ma che cosa è successo a quei due?
-Patty, prima che Bruno ti trascinasse fuori- comincia Giusy -tu stavi per dirci qualcosa si importante.- fissa con astio il ragazzo accanto alla sua migliore amica.-Che cosa volevi dirci?- termina infine, con una nota di speranza nella domanda appena posta.
-Che.. che mi è tornata la memoria!- grida lei, e quindi tutte le ragazze corrono ad abbracciarla.
Nel trambusto, vedo Bruno avvicinarsi a Matias e dirgli: -Io e te dobbiamo parlare.- ma il ragazzo lo allontana con un brusco gesto della mano.
-Dopo.- gli risponde, avvicinandosi alle ragazze. -Patty, ecco, io dovrei dirti una cosa importante, non importa quello che penserai, o che tutti lo sentano.- l'espressione della ragazzina dalle trecce bionde torna a essere seria. Fissa Matias. -Io ti..-
-Patty, ora tu vieni con me!- grida un ragazzo, e prendendo per il braccio la ragazza, che ancora fissava il suo vero amore, la trascina fuori dalla sua stanza, sotto gli occhi di tutti noi, e l'espressione, ancora una volta delusa, di Matias.

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Capitolo 18
*** La decisione ***


LA DECISIONE

-Tu devi essere pazzo!- grido a Lucas, tentando di sfuggire alla sua presa. Ma lui stringe ancora di più il mio braccio, facendomi anche male. -Lasciami andare, Lucas!- lui scuote la testa e dice:
-Ho il diritto di averti, sei la mia ragazza.- ah, quindi continua con questa bugia, eh? Ma io gliela farò pagare, per tutto quello che mi ha fatto passare e quello che avrebbe fatto in futuro. Come ha potuto mentirmi? Su una cosa così importante? Dirmi che ero la sua ragazza e baciarmi davanti a Matias.. mi dispiace per te, mio caro, ma ora che mi è tornata la memoria, ti andrà molto, molto male... Una lacrima solitaria scende lungo la mia guancia. L'ultima, l'ultima che verserò per te. Che fine ha fatto il ragazzo che mi faceva sentire la sua Giulietta, che mi baciava dolcemente, che mi faceva sognare, che fine ha fatto il mio primo amore? Ora guardandoti negli occhi, non lo vedo, è sparito, ora c'è solo un ragazzo accecato dalla vendetta.
-No, caro il mio Lucas, ti è andata male, perchè mi è tornata la memoria!- grido, e il suo sorriso beffardo sparisce. -Cos'è? Ti è andata via la voce?- lo provoco, approfittando del suo shok momentaneo tento di liberarmi. Ma la sua mano continua a stringere il mio polso.
-Mi... mi..- lo guardo con tutto l'odio e il risentimento che provo in questo momento, ma sopratutto delusione. Prima che possa riuscire a terminare l'ultima frase che io avrei ascoltato, vedo Bruno correrci incontro, squadrando Lucas minaccioso.
-Lascia subito andare Patty!- grida. Dietro di lui compaiono anche Matias e Antonella. Grande. Penso. Saranno di certo tornati insieme.. -Mi hai sentito? Lasciala andare!-
-Bruno.. aspetta..- dice un ansimante Matias, raggiunto da Antonella, sua sorella e Guido. Io osservo tutta la situazione, senza capirci niente. Tranne che voglio che mi lasci andare!
-Lucas, lascia andare Patty, devi accettare che la vostra storia è finita.- dice poi Guido, stringendo Giusy a se. La mia migliore amica sembra spaventata.. ma che cosa credono che voglia farmi Lucas? E' solo un povero stupido.. Bruno, Matias e Guido ci si avvicinano.
-Non te lo ripeterò una terza volta: lasciala andare ora.- dice con voce dura e irriconoscibile Bruno. Spalanco gli occhi dalla sorpresa. Sta veramente facendo tutto questo solo per me? E' davvero carino... penso dimenticandomi momentaneamente di Matias. Ma io non ero innamorata di lui, fin dalla prima volta che l'ho visto a Bariloche?
Sono così confusa.. tanto non serve a niente domandarsi cose così.. ne Bruno, ne certo Matias si potranno mai innamorare di me..

Ora basta. Penso molto nervoso. Guardo il ragazzo che sta trattenendo la dolce ragazzina alla quale ho scoperto di volere un bene dell'anima.. e non riesco più a ragionare. Mi avvicino a lui e gli tiro un pugno in piena faccia. Lui barcolla all'indietro, ma ancora la sua mano non vuole lasciare il polso di Patty.. con uno strattone riesco finalmente a liberarla, ma forse con troppa forza, perchè cadiamo entrambi, l'una sopra all'altro.. Imbarazzatissimo mi rialzo in piedi aiutandola a fare lo stesso. -Grazie.- mi dice, piangendo piano. Le asciugo le lacrime con una mano, scuotendo la testa. -Lui.. lui come sta?- chiede preoccupata. Ma per quale assurda ragione deve essere cos' buona?
-Meglio di te..- rispondo ancora nervoso. Lei mi guarda annuendo, ma ancora agitata.
-Non.. non c'era bisogno di finire così.- dice lei. -Bruno.. perchè l'hai fatto? Se gli è capitato qualcosa, sarà solo colpa mia..- scuoto la testa. -No. E' colpa mia. E comunque, lo rifarei. Mi dispiace, ma aveva esagerato.- l'abbraccio.
-Lo so, ma era solo un stupido ragazzo innamorato e geloso di me.. chissà poi cosa ci trovava..- la guardo e arrossisco. Io so che cosa ci trovava in lei..
-Io lo so.- dico a bassa voce. Ma lei mi ha sentito, perchè si volta verso di me e dice:
-Come?- le sorrido imbarazzato. Oh no, mi ha sentito! E ora che cosa le dico?
-Ehm.. intendevo dire che lo posso..- per mia fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, Matias ci interrompe, fulminandomi con uno sguardo omicida. No, non ci posso credere! Lui è geloso di me con Patty! Sto per morire dalle risate, ma mi ricordo del discorsetto che dovevo fargli. -Bruno, non avevi detto che dovevi parlarmi?- chiede agitato, fingendo di non guardarla.
-Si, infatti..- rispondo, fronteggiandolo e voltandomi verso Patty. -Vado un attimo solo a parlare con Matias, ma torno subito.- le dico dolcemente. Matias scuote la testa nervoso. Sembra volermi dire "Ti vorrei spaccare la faccia così come tu hai fatto con Lucas!" ma io lo ignoro.

Mi viene da piangere. Non lo ammetterò mai, neanche sotto tortura, ma mi viene da piangere.. per lei. Per causa tua, Patty. Come puoi farmi questo? Io ti amo, ed ogni volta che provo a dirtelo, qualcuno me lo impedisce.. mio padre, Giusy, Lucas e ora Bruno.. perchè mi devi fare soffrire così? Non pensavo che un giorno saresti contata così tanto nella mia vita, che saresti stata la prima ragazza che mi avrebbe fatto piangere, la prima e la sola. Nessun'altra potrà mai sostituirti nel mio cuore.. si, è vero, lo pensavo anche quando stavo con Antonella.. ma con lei non ho mai provato quello che provo ora per te.. Odio amarti, perchè non posso odiarti, perchè tu non mi dai valide ragioni per poterlo fare.. sei sempre così buona con tutti, troppo dolce, non ferisci mai nessuno di tua spontanea volontà, sei pronta a farti mettere i piedi in testa da chiunque, pur di non creare problemi agli altri.. e così facendo mi fai soffrire ancora di più.. ti prego, Patty, fatti odiare, fatti odiare e il tuo mio dolce pensiero, fammi dimenticare. Comportati male, urlami che sono uno stupido, atteggiati da superiore, piuttosto.. comportati da Divina.. qualsiasi cosa che possa fermare il mio amore, perchè io non riuscirò ancora a resistere, prima o poi cederò.. ma prima ti devo chiedere una cosa, un regalo per me, piccolo, minuscolo, qualcosa della quale non posso fare a meno, senza non posso continuare a vivere.. io da te voglio so un piccolo, insignificante bacio. Il primo e l'ultimo che mi darai, ma uno mi basterà. Forse mi farà più male, forse sto commettendo uno sbaglio, ma io ne ho bisogno. Non negarmi anche questo.. almeno questo... solamente questo e basta. Poi ti lascerò in pace, potrai fare quello che vuoi, metterti con Bruno, anche, ma mi dispiacerà per Antonella, lei si che è innamorata di lui.. e voi due insieme la fate soffrire.. ma lui non se ne rende conto, fa finta di niente, prima ha provato a rubarmela quando stava con me, ora vuole anche te.. io non riesco a capire che cosa o chi sta cercando quel ragazzo, ma sta sbagliando tutto. Ora che Antonella è buona e merita amore, lui si comporta così.. la cosa migliore per tutti sarebbe se noi due tornassimo a stare insieme.. penso. Ma non riesco, non riesco più a innamorarmi di lei.. sono destinato a soffrire per sempre per un angioletto biondo, caduto dalla bicicletta.
-Allora che cosa dovevi dirmi?- chiedo con voce rotta dal pianto che sta per scoppiare. No, mai e poi mai davanti a lui, preferisco morire, piuttosto. -Matias.. ma ti senti bene?- ecco, l'ha notato, si è reso conto che no, non sto bene per niente e la colpa è solo.. mia.
-No, ma non importa, dimmi cosa dovevi dirmi e facciamola finita.- dico non guardandolo.
-Ok.. anche se a questo punto non credo di averne bisogno..- corrugo la fronte senza riuscire a capire che cosa intenda dire.
-Di cosa stai parlando?- chiedo confuso.
-Matias, io volevo dirti che ti stavi comportando male con Patty, perchè lei è una ragazza dolcissima che merita tutto l'amore del mondo...- d'accordo sulla seconda parte. Ma guarda che faccia tosta! Io mi starei comportando male con lei? E lui con Antonella? -Ma ora ho capito che mi sbaglio..- lo guardo sempre più confuso. -
-Cosa intendi dire..?- -Credi che non me ne sia accorto?- mi spavento. -So che ti sei innamorato di Patty.- spalanco la bocca, sorpreso.
-E allora?- fingo che non sia importante.
-Come e allora? E allora che aspetti a dirle quello che provi?- grida quasi, ma io gli faccio cenno di fare silenzio. Lui sorride divertito.
-Ormai non ne vale più la pena..- dico, però triste. Lui mi guarda.
-E perchè?-
-Bruno, ma non ti sei accorto che ora sei tu il ragazzo che le piace?- grido stavolta io, nervoso, geloso, triste, arrabbiato, ma sopratutto..

-Allora sei felice che tuo fratello non sia tornato insieme ad Anto?- chiedo alla mia ragazza. Lei mi sorride.
-Si..-
-Ma?- chiedo, capendo che non è un sì convinto. Mi guarda e scuote la testa.
-Ma ora temo che sia Patty il problema.- la guardo contrariato.
-Giusy..- dico. Lei mi sorride, angelica.
-Scusa Guido, lo so che ti ho promesso che non mi sarei più infiltrata tra di loro, ma non posso fare a meno, devi capirmi!- la guardo ancora non convinto del tutto.
-Basta che poi non finisca per farti soffrire..- lei annuisce facendomi un sorriso gigante.
-Promesso.- scuoto la testa divertito, siiii io suoi promessi valgono quanto le miei conoscenze su trucchi&vestiti.. Mi avvicino a lei, siamo a pochi centimetri.. strano non arriva nessuno! penso felice, lei mi ferma e dice -Ma cosa stai aspettando?- io le sorrido e rispondo:
-Temevo che arrivasse come al solito qualcuno a interromperci.- mi sorride. -Non arriverà nessuno..- sussurra con voce sexy. Ricominciamo ad avvicinarci..
-Guido, puoi venire un attimo?- sbuffo staccandomi da lei e guardando nervoso il ragazzo davanti a noi.
-Certamente, Fabio.-

-Come?- mi passo una mano trai capelli. -Dici.. dici sul serio?- chiedo guardandolo ancora shokato. No, non può essere vero.. ditemi di no! Si, io sto cominciando a sentire qualcosa per lei, che magari non è amicizia.. le voglio un mondo di bene.. ma io.. io.. io sono innamorato di .. Antonella. Dalla prima volta che l'ho vista.. non posso fare a meno di pensare a lei, anche se un po' mi dava fastidio come si comportava, ora che è diventata così gentile, mi ha fatto completamente perdere la testa.. No, no, no..
-E' la verità.. che motivo avrei per dirti una cosa del genere? Nessuno Bruno, la verità è che questo mi fa male.. però, devo chiederti una cosa.- lo guardo in attesa.
-Cosa?- speriamo non sia quello che sto pensando..
-E tu.. tu sei innamorato di Patty?- chiede ed io non riesco a rispondergli.. perchè non so nemmeno io quale sia la risposta.

-Guido, ho bisogno di un consiglio..- dico guardando il mio migliore amico, preoccupato. Lui si volta verso di me, e capisco di aver interrotto qualcosa.. Ci allontaniamo lasciando sola Giusy, ma con la coda dell'occhio vedo Tamara avvicinarsele.
-Allora, di cosa mi devi parlare?- chiede, con voce un po' scocciata.
-Scusa.. ma ho per caso interrotto qualcosa con Giusy?- chiedo allora.
-No, cosa te lo fa pensare?- dice, poi mi sorride. -Lei è solo la mia ragazza e la amo da impazzire, ma fidati, non hai interrotto niente di importante..- e mi fa l'occhiolino.
-Ok, come dici tu.. va beh, io volevo sapere solamente come posso fare per far capire a Tamara che mi sono innamorato di lei e vorrei che fosse la mia ragazza..- arrossisco mentre dico queste cose.. oh mamma mia, non posso credere di essere riuscito a dirlo!
-Beh..- dice probabilmente ancora pensandoci su.-Non so che cosa dirti.. tu lo sai com'è andata tra me e Giusy..- annuisco, ripensando a quel giorno, tanto importante per lui, ma non molto per me, visto che quel giorno la mia amata era malata..
-Si, avete avuto davvero fortuna, è stato un momento così romantico!- sospiro, immaginando me e Tamara al loro posto..
-Dai, consolati, non sei quello messo peggio..- dice dandomi una pacca sulla spalla.
-Ah no?- chiedo, non capendo a chi si riferisce.
-Come, non dirmi che non te ne sei accorto?- lo guardo.
-Di cosa?-
-Come di cosa? Che il tuo migliore amico è innamorato di Patty!- spalanco la bocca.
-A Matias piace Patty?- chiedo incredulo. Guido mi guarda male.
-No, non le piace lui la ama!- quasi urla. Beh.. in fondo stanno bene insieme.. penso.
-Ne sei sicuro?- chiedo.
-Si, Fabio, ma dove sei stato per tutto questo tempo? Non ti sei accorto di quanto ha sofferto Matias quando lei è stata in coma e fino a quando non si è risvegliata? Dai, cavolo è il tuo migliore amico!- arrossisco di nuovo.
-Ehm, io credo di essermi perso qualcosa..- Guido mi guarda divertito.
-Non dirmi che è per che ti sei innamorato di Tamara.. oh Fabio, ma allora sei proprio andato!- ride, quindi io faccio la faccia offesa.
-Beh, Guido anche io so amare!-

Guardo Bruno, incrocio senza quasi rendermene conto le dita. Di di no. Ti scongiuro, di di no! Fallo per me, per l'amore che provo, per qualsiasi cosa.. io si, lo ammetto sono egoista, non voglio che Patty sia felice, io voglio che sia felice, ma con me! Uffa! va beh, meglio che comincia a farci l'abitudine..
-No Matias, io non sono innamorato di lei..- dice e io lo guardo incredulo, al colmo della felicità, non mi rendo conto e l'abbraccio. -Ehi Beltran, cos'è tutta questa confidenza?- dice lui, allontanandomi. Divento rosso.
-Ehm.. non lo so.. scusa ero troppo felice!- sorrido.
-Figurati io.- risponde con voce piatta.

Guardo verso Guido e il mio ragaz...,ops, intendevo Fabio.. chissà perchè mi è venuta in mente quella parola? Va beh.. la cosa strana è che è stato un gesto istantaneo, senza pensarci.. lo so che cosa mi sta succedendo, sono sempre più innamorata di lui, del fratello della màs divina, ma ora che lei è diventata così buona e persino nostra amica, penso che posso finalmente confidarmi con lei, la mia migliore amica dalle elementari..
-Ehm, Giusy?- chiedo avvicinandomi a lei. Lei mi sorride.
-Ciao Tamara, come va?- mi chiede, fissando Guido dall'altra parte. Ok, mi faccio forza, faccio un respiro profondo, mentre penso a quanto tempo ho aspettato per confidarmi con qualcuno.. è stato davvero difficile tenere questo segreto, le popolari sono le mie migliori amiche, ma non potevo parlarne con nessuna di loro: Giusy perchè odiava Anto, Patty perchè ha avuto un sacco di altre preoccupazioni e non volevo agitarla e Sol.. perchè prima del campeggio aveva detto che le piaceva Fabio..
-Ciao, posso chiederti un consiglio sui..- deglutisco..-Ragazzi?- riesco a dire. Giusy sorride tutta contenta, chissà quanto aspettava che io lo dicessi, magari pensava che fossi pazza, solo perchè io non ho mai avuto una storia con qualcuno...ma non è colpa mia, prima non mi interessava, ma ora che mi sono resa conto di quanto è carino Fabio..
-Certamente Tami.. chiedi pure..- la guardo.
-Ecco, a me piace.. Fabio.- dico, sentendomi improvvisamente sollevata, come se mi fossi tolta dal cuore un peso enorme che rischiava di esplodere ormai da troppo tempo..
-Davvero? Ce ne hai messo di tempo per ammetterlo!- dice continuando a sorridere.
-Come? L'avevi capito?- le chiedo, preoccupata. Se l'ha capito lei può benissimo darsi che anche qualcun'altro se ne possa essere accorto, magari qualche altro ragazzo, o una delle divine, magari Sol.. o peggio ancora lo stesso Fabio!
-Tami, sono la tua migliore amica e poi io sono la più great tra noi in fatto di intuito..- spalanco gli occhi dalla sorpresa.. come? Ha detto la parola.. great? Si, so che è intelligentissima e parla bene l'inglese, ma lei non usa espressioni di questo genere, l'ultima volta stava imitando Antonella.. e ora invece parla come lei!
-Giusy, ma ti sei resa conto di quello che hai detto?- le chiedo, cominciando a ridere..
-Si, che sono la più great tra.. oh no, ecco che l'influenza di Antonella si sta dimostrando in me!- e sorride divertita.
-Giusy, sei incorreggibile!- dico scuotendo la testa, mentre entrambe ridiamo come matte. Eh si, dovevo proprio parlare con qualcuno..
-Ma a proposito di.. Fabio..- dice l'ultima parola a bassa voce e io le sono grata per questo. Ritorna a essere seria. -Che cosa vuoi che ti dica? Come devi fare perchè capisca che ti piace?- scuoto la testa. Beh, allora magari non è così evidente.. penso sollevata..
-No, prima vorrei essere sicura di piacergli..- dico timidamente, preoccupata. Poi vedo l'espressione di Giusy, davanti a me. -Perchè mi guardi così?-
-Tami.- dice avvicinandosi a me. -Tami, Tami, mia cara Tamara, è mai possibile che non ti rendi conto che Fabio è completamente partito per te? Ma non ti sei accorta che mentre Patty e Matias cantavano sul palco Non amarmi, lui ti ha guardato per tutto il tempo?- durante il suo discorso cambio più volte espressione, ma l'ultima è un sorriso gigante da film, che non riesco più a far sparire.
-Veramente? Dici sul serio? Non mi stai prendendo in giro o dicendolo solo perchè mi vuoi bene, vero?- chiedo sospettosa, cercando di capire dal luccichio dei suoi occhi e dalla sua espressione, se mi sta dicendo la verità.. ma non sembra esserci nulla di sospetto..
-Si, Tami, te lo giuro!- sorrido, ma vedo Giusy guardare verso i ragazzi, mi volto e non li vedo più, poi qualcuno mi posa una mano sulla spalla, mentre davanti a me, Guido circonda i fianchi di Giusy da dietro, sussurrandole dolcemente all'orecchio: -Ti amo.-
Sospiro, desiderando di vivere lo stesso con Fabio, più prima che poi..

Vedo Bruno e Matias avvicinarsi a me.. com'è carino Matias.. penso sospirando, ma una voce, quella maledetta, dice guarda invece com'è bello Bruno.. di la verità, almeno a te stessa.. e l'altra pronta ribatte: è la verità, io amo Matias.. si, come no, prova a cambiare il nome... risponde avendo l'ultima parola la seconda e zittendo la prima. Ok, ci provo, penso. Io amo Bruno. No, no, non funziona, io ancora non lo amo, per ora lo trovo carino, mentre invece Matias l'ho amato dal primo giorno che l'ho visto a Bariloche.. è tutta un'altra cosa.. ora ho finalmente capito, quella voce è il mio subconscio che tenta di convincermi a farmi innamorare di Bruno, così che dimentichi Matias e smetta di soffrire per il suo amore che mai sarà ricambiato.
-Ciao Patty, abbiamo fatto abbastanza in fretta, vero?- dice Bruno, arrivando per primo, mentre Matias arriva mentre io rispondo, intontita, troppo intenta a fissare i bellissimi occhi verdi di Bruno..
-Ehh, si, si.- incrocio per caso lo sguardo di Matias, che sembra essere triste.. chissà perchè..
-Posso parlare un attimo con te, Bruno?- chiedo agitata, rigirandomi le mani.
-Da soli?- chiede con un tono sospettoso. Io annuisco, lui si volta prima verso Matias, poi verso di me, quindi ci allontaniamo. Sta succedendo qualcosa di strano, da quando Matias e Bruno si scambiano sguardi di quel tipo?
Ma non posso pensarci in questo momento, ora ho un'altra cosa da fare e dire.
-Bruno, ecco, lo so che non abbiamo mai parlato tanto, a parte oggi, ma ecco io penso che tu sia un grande amico, ed è per questo che vorrei dirti una decisione che ho preso.- annuisce, sembra preoccupato, gli trema una mano. -Ho deciso che da oggi, ufficialmente, non penserò mai più a Matias, visto che non ho mai avuto una sola speranza, e mai l'avrò.- lo guardo decisa e sicura di quello che ho appena detto.
-Ma Patty, aspetta, io dovrei..- lo fermo prima che cominci a comportarsi come faceva Matias, da bravo migliore amico, tu sei bella, tu sei intelligente, sei così buona.. e altre bugie di questo genere..
-No, io ho preso questa decisione e non cambierò più idea.- ripeto sempre più convinta. Bruno mi guarda e si avvicina a me, io non riesco a capire che cosa sia successo, vedo solo il suo viso farsi sempre più vicino, le sue labbra avvicinarsi pericolosamente, i suoi occhi verdi intensi che mi stanno guardando come io sto guardando lui, mentre una voce nella mia testa, dice: te l'avevo detto.

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Capitolo 19
*** Meglio così ***



MEGLIO COSì

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!- un grido inumano mi ferma improvvisamente, riportandomi alla realtà. Ma che cosa stava per succedere? Io.. io stavo per baciare.. Patty? Oh mamma, e questa come la posso spiegare.. non so nemmeno io perchè lo stavo per fare.. mi è sembrato un momento intenso, carico di amore, io dovevo dirle la verità, che Matias era innamorato di lei, e invece stavo per rovinare tutto!
-Antonella, ma cos'è successo, perchè gridi così?- riconosco la voce, è Giusy. Smetto di guardare Patty, anche lei ha la mia stessa espressione, sconcerto dipinto in viso, ma anche qualcos'altro che non riesco a capire..
-Niente Giusy, io ho.. ho.. ho visto un ragno!- mi volto verso le due ragazze e subito il mio sguardo si fissa su di lei, sulla divina, The best, la migliore, la mejor, lei e solamente lei, l'unica ragazza che io abbia mai veramente amato.. mi dispiace. Per la prima volta, non so perchè, noto la sua bellezza pura, forse perchè non ha i suoi soliti abiti firmati, ma qualcosa di semplice, che su di lei è sempre divino, naturalmente, e i capelli sono i soliti, a boccoli castani con riflessi ramati, gli occhi sono sempre loro due, sfere di nocciole cariche di vita e sentimenti che non vogliono esprimere esternamente. Le ciglia, quelle ciglia maledette, quelle che la rendono così femminile e che accendono voglie strane dentro di me, provocanti quanto quella sua bocca rossa, che mai ho potuto assaggiare, ma che troppe volte ha baciato quella di Matias..
-Ne sei sicura? Io non vedo niente..- le risponde Giusy, guardandosi intorno e alzando i piedi per vedere se aveva pestato qualcosa. Dentro di me, rido. Ma quale ragno! E' chiaro come il sole che, per qualche strana ragione che io non posso ancora comprendere, non voleva che io baciassi Patty, e forse, e dico forse, dovrei ringraziarla di avermi fatto quasi prendere un infarto, perchè mi ha impedito di cacciarmi in un guaio tremendo!
-Beh, perchè adesso è andato via.- continua la sua farsa, Antonella. Beh, è sicuro che lei è una fantastica ballerina, una bravissima cantante e non si può non menzionare una grande attrice, ma.. questa io non me la bevo. Ti pare forse che mi chiami Matias, giochi in una squadretta di calcio e non riesca a dire a Patty che l'amo? L'ultima affermazione, non so perchè, mi fa deglutire.
-Ragazze, volete qualcosa?- chiedo interpretando anch'io una parte. Giusy mi squadra male, di sicuro anche lei è convinta che stia succedendo qualcosa tra me e la sua migliora amica, ma io ne sono sicuro, non è così! Non capisco infatti come sia potuto anche solo venire in mente a Matias che lei sia innamorata di me, invece che di lui.. insomma io vedo benissimo come lo guarda, come gli parla.. però ripensandoci, prima che stessi per fare una grandissima cavolata, lei mi ha detto che ha preso la decisione di non pensare più a Matias! Ma seconde me lo fa solo perchè pensa che non gli piace, ma se sapesse la verità, loro si metterebbero insieme e io non sentirei più questo strano dolore al petto, che non so cosa sia, ma immagino sia perchè le voglio molto bene.. E poi se loro si fidanzassero io avrei campo libero con Antonella.. sempre che gli piaccia..
-Ehm, Bruno, ehm, ti posso parlare?- mi chiede la divina non comportandosi da tale, deglutendo e facendo numerose pause tra una parola e un'altra. Io annuisco, mentre Giusy alza gli occhi al cielo, come per sottolineare che è stanca di questa situazione.
Beh, mia cara, lo sono anche io...

-Patty, ma di cosa stavate parlando tu e Bruno?- chiedo alla mia migliore amica, mentre dietro di me, Bruno e Anto si allontanano. Non posso credere a questa situazione. Mio fratello innamorato di lei, lei super convinta di non aver speranze, Bruno che diventa il suo migliore amico rubando anche quella parte che spettava a Matias, e poi.. sembra che ci sia qualcosa tra loro due.. anche se il mio GG dice di no..
-Veramente non stavamo proprio parlando..- dice lei, rigirandosi le trecce, come farebbe una tipica ragazzina innamorata persa.. La guardo preoccupata. Ma se non stavano parlando, che cos'hanno fatto per tutto questo tempo? E perchè lo avrebbe portato lontano da tutti? Ma... non centrerà niente con l'urlo di Antonella, vero? Non sarà che.. loro si sono..
-Allora che cosa avete fatto?- chiedo assumendo un finto tono tranquillo. Sono sempre più convinta che loro due ci stiano nascondendo qualcosa.. Temo che stiano insieme in segreto, per non far soffrire mio fratello e anche la povera nuova Antonella..
-Ehm, ecco Giusy, penso sia meglio che anche le altre popolari lo sappiano.- la guardo in modo sospettoso.
-Sappiano cosa?- chiedo, agitata e non temendo di farle notare il mio stato. Lei però non mi risponde, va verso Sol e le parla velocemente, vedo che le risponde qualcosa, poi annuisce frettolosamente e mi raggiunge, mentre Patty prosegue, dirigendosi verso Tamara e Fabio, che stavano parlando..

La faccio voltare verso di me, e le sorrido, come intontito. -Ciao Tamara..- dico.
-Fabio?- chiede sorpresa, aprendo leggermente di più i suoi meravigliosi occhi verde smeraldo. -Ciao..- aggiunge poi, e sarà una mia impressione, arrossisce.
-Io, ecco, devo dirti una cosa molto importante..- comincio, tremando un po', e sentendo il battito del mio cuore accelerare a dismisura.
-Che.. che cosa?- balbetta, e questo mi fa quasi credere, per un secondo, che Guido possa aver ragione anche su questo. -Io devo confessarti quello che ho provato in questi giorni, no settimane, mesi.. insomma..- mi ferma posando il suo sinuoso dito sulle mie labbra. Deglutisco ansioso.
-Aspetta.. forse potrebbe essere quello che anch'io vorrei dirti..- sbatto le palpebre, stavolta io stupito e quando riapro gli occhi la vedo sorridere, come solo lei sa fare in questo mondo.
-Lo spero.- dico a bassa voce. Poi mi avvicino a lei. -Lo diciamo insieme o prima tu?-
-Prima tu.- risponde lei. Ok, prendo forza, mi faccio coraggio..
-Tamara io..- neanche il tempo di pronunciare quelle due parole, che una voce ci interrompe nel momento più bello tra tutti.
-Tami, potresti venire un attimo?- la voce della dolce Patty, per ora risuona come la voce della disperazione, perchè fra tutto i momenti che aveva, proprio questo doveva beccare? Uffa! Guardo la ragazza davanti a me annuirle, voltarsi un'ultima volta verso di me, sorridermi tristemente, farmi capire che aveva capito e che per ora avremmo lasciato il discorso in sospeso.. Poi se ne va insieme alla sua amica, lasciandomi solo con i miei pensieri, ma non per molto, visto che il mio migliore amico, con il quale è un po' che non parlo, si sta avvicinando.

-Ragazze, vi ho chiesto di venire qui, perchè vi devo dire due cose.- dico, guardando prima Giusy, poi Tamara e infine Sol. Loro annuiscono, allora io faccio un profondo respiro. Ce la posso fare, non è così difficile.. il primo non è niente, meglio cominciare con quello.. penso.-La prima cosa è che come credo abbiate capito..- faccio silenzio per aumentare la suspance. -..mi è tornata la memoria.- mi basta dire quelle parole e la faccia di Tamara, piuttosto nervosa per averla fatta allontanare da Fabio e quella preoccupata di Giusy, si distendono in un sorriso. Anche Sol sorride, e tutte e tre mi abbracciano. Io ricambio l'abbraccio, ma a un certo punto dico -Basta ragazze, mi state schiacciando..- loro si staccano da me, ancora sorridendo.
-Scusaci, è che siamo troppo felici per la tua notizia..- dice Giusy, subito spalleggiata da Tamara.
-Si, non posso crederci!- e Sol, infine aggiunge.
-Non sai quanto siamo state male..- io annuisco a tutte e tre.
-Lo posso immaginare, anzi lo so, ma ora dovrei dirvi anche la seconda..- e tentenno. Come faccio a dire alle mie migliori amiche che ho deciso di rinunciare per sempre a Matias? Che mi sono arresa, dopo tanti sacrifici miei e loro? Ma non posso nasconderlo proprio a loro, e poi se non lo dico a qualcuno, a parte a Bruno, penso arrossendo, scoppierò!
-Dicci..- dice tornando preoccupata, Giusy. La guardo e capisco che è ora o mai più.
-Non mi piace più Matias.- dico tutto d'un fiato, mentendo in parte... ma in parte no.

-Allora come va?- chiedo mentre raggiungo il mio migliore amico. E' da un po' che non parliamo insieme, più o meno dal giorno in cui per la prima volta ho visto Lucas, il ragazzo che credevo avrei odiato per sempre, quello che pensavo sarebbe stato per sempre il mio peggior nemico.. mentre ora, dovrei ringraziarlo, forse.. non lo so.. non ci capisco più niente, quello che so e che ora non posso più continuare con questa farsa, che le piaccia o no Bruno, io le devo dire che sono innamorato di lei.
-Bene, Matias..- dice, con voce strana. Che cos'è successo? Dovrei farmelo raccontare da lui, perchè dopo che lei è andata in coma non mi sono più interessato a nient'altro che fosse lei. -Matias.. mi dispiace.- dice tutta un tratto, e io lo guardo stupito.
-Ti dispiace?- chiedo, non capendo a cosa si riferisca.. -Per che cosa?- aggiungo. Fabio mi guarda, intimidito.
-Mi dispiace di non essere stato il migliore amico che dicevo di essere..- dice, e io scuoto la testa.
-Fabio, tu sei il mio migliore amico.. non hai bisogno di dimostrarmelo in alcun modo..- annuisce, ma capisco che non è per niente convinto. -A che cosa ti riferisci? Fabio, dai io ti conosco dalle elementari, so che hai qualcos'altro.. non me ne vuoi parlare?- chiedo gentilmente.
-Matias, vedi.. il fatto è che mi piace una ragazza..- annuncia. Sbatto le palpebre.
-Ok.. e chi è?- chiedo, curioso.
-Ta..Tamara.- gli sorrido.
-Pensa che nonostante mi fossi rincretinito, me n'ero accorto persino io!- dico, trattenendo le risate per la sua espressione.
-Matias, è una cosa seria!- dice, allora annuisco.
-Lo so, solo che scherzare è l'unico modo che ho per non pensare a..- mi interrompe.
-So a cosa, o meglio, a chi non vuoi pensare.- aggrotto la fronte stupito. Lo sapevo, ne ero sicuro, che si notasse tantissimo, ma se l'hanno capito tutti, perchè proprio lei non lo sa ancora? O forse.. forse lo sa, ma ora non ama più me, ma come già ho pensato, Bruno.. anche se lui mi ha detto di no. -Matias, io so che a te piace Patty.-

La prima a reagire, tra lo stupore generale, quasi a complicare l'intera storia, è Sol.
-Che cosa? Non ti piace più Matias???- urla, allora le faccio cenno di fare silenzio.
-Shh, Sol, per favore non gridare!- dico preoccupata che qualcuno, tipo lui, possa aver sentito. Lei mi guarda contrariata.
-Ma se non ti piace perchè non vuoi che lo sappia?- mi chiede usando una voce che non ho mai sentito uscire dalla sua bocca. E'.. strana. E'.. diversa. Non sembra.. Sol. La solita, classica, Sol. Io la fisso, e la cosa si trasforma in una sfida di lanci di sguardi tra me e lei, come pubblico, Giusy e Tamara, rimaste ancora a bocca aperta.
-Perchè non voglio che lo sappia così.- dico chiudendo per un secondo gli occhi. -Voglio dirglielo di persona.- annuncio infine. Sol scuote la testa, evidentemente in disaccordo con me, così come anche le altre due.
-Ma.. ma Patty, sei sicura di quello che dici?- mi chiede Giusy, incerta, anche lei non sembra la ragazza super sicura, leader pur non essendolo ufficialmente, delle popolari. Annuisco con grande decisione. Si, io ne sono sicura.. penso, ma ecco che quella voce, la voce maledetta che mi voleva far baciare Bruno e convincermi che mi stavo innamorando di lui solo per dimenticare Matias, ritorna. Smettila di mentire alle tue amiche, a Bruno e sopratutto a te stessa, sai benissimo che tu ancora ami Matias con tutto il tuo cuore, forse ora anche più di prima! -Si ragazze, sono sicurissima.- dico, quindi mi allontano da loro, lasciandole sole con le loro considerazioni.

Mentre mi allontano dalle mie migliori amiche, vedo Bruno e Antonella, che stanno parlando, in un angolo, da soli, solamente loro nessun altro e questo mi fa male, non so perchè, Bruno è un buon amico, Antonella ora è buona, meritano di stare insieme, sono entrambi fantastici, si lo penso, meritano di stare insieme, e allora perchè, perchè mi fa male pensare a loro due fidanzati, mi fa molto più male di quando Matias stava con Antonella?
Non riesco più a capire niente, niente di me stessa, io amo Matias, però soffro per Bruno.. voglio ritornare una popolare a tutti gli effetti e tornare la migliore amica di Giusy, Tamara e Sol.. però non riesco più a sentirmi in sintonia con loro, non sono tranquilla, rilassata, sono in continua ansia, forse.. forse dovrei lasciare le popolari.. ma che sto pensando? Come posso pensare di lasciare il gruppo che io stessa ho fatto nascere? Eppure non lo so, non riesco ancora a capire, ma so che ora che mi ricordo tutto, niente sarà più come prima, come prima del mio risveglio..

Spalanco la bocca, anche se non capisco il motivo della mia reazione, non c'è motivo di essere stupiti, io stesso avevo capito che c'era arrivato, ma allora perchè mi sconvolge tanto? -Tu lo sai?- chiedo.
-Si, Matias.. io non dovrei dirtelo.. ma me l'ha detto Bruno.- dice, incerto.
-Bru..Bruno?- Bruno? Quel Bruno ha detto al mio migliore amico che mi sono innamorato della mia migliore amica? E quale motivo valido avrebbe per andare a dire una cosa del genere in giro a chi vuole lui? Non sarebbe anche capace di dirle a lei che.. no, non credo che arriverebbe a tanto.. anche perchè se le piace.. ma lui ha detto di no.. però a me non sembra, se ci penso bene, che a lui piaccia Patty, ne che a lei piaccia Bruno.. ora ho capito perchè sono geloso di lui! penso felice di essere arrivato finalmente a una conclusione che mi soddisfa. Fabio, che è ancora lì che mi guarda con quella sua strana espressione, dice:
-Matias? Tutto bene?- annuisco. Si, ora che sono sicuro di quello che sta succedendo, tutto va benissimo! Gli faccio un sorriso a 32 denti. -Sicuro di sentirti bene? Stai sorridendo.. pensavo avresti voluto picchiarlo..- Picchiare Bruno? E quando mai mi è venuta in mente una simile stupidaggine?
-Ma scherzi? E perchè dovrei?- annuisce, per niente convinto.
-Come vuoi tu..- certamente, come e solo come voglio io.. perchè sono io quello che è convinto..

-Ragazze, riuscite a credere ad una cosa del genere?- dice Giusy, continuando a rigirarsi intorno alle dita, ciocche di capelli castano scuro a riccioli. Scuoto la testa. No. Come si può credere ad una cosa così? A Patty non piace più Matias? Ma va, e chi se la vuole bere? Ed è per questo motivo che me la sono presta tanto, che per una volta mi sono fatta valere e ho dimostrato di avere fegato.. perchè non sopporto veramente chi mente, sopratutto se mente con un motivo che non ritengo valido.. e sopratutto se fa soffrire sia il bugiardo che le vittime della sua bugia.. che in questo caso sono molte..
Quindi è chiaro: io sono sicura che la nostra dolce capitana abbia mentito, il perchè, è chiaro come il sole, perchè è convinta di non avere chance, ma poteva dirci che non avrebbe più provato a fare niente, invece che mentirci.. lei, proprio lei, che è sempre stata così sincera..
-Sol?- chiede una voce, ah sì, è Tamara.
-Sì?- chiedo, non sorridendo come farebbe una qualunque ragazza colta in fallo che cerca di far credere alle amiche che le stava ascoltando... come ho detto io odio le bugie, e questo vale anche per me..
-Hai sentito quello che abbiamo detto?- mi chiede nervosa, Giusy. Non nervosa con me, certamente.
-No, ma immagino riguardasse quello che ci ha appena annunciato Patty..- annuiscono entrambe. Io le guardo, poi dico. -Si, ma quello che non so se voi avete capito, è che.. è chiaro che Patty ha mentito.-

-Va beh... ma raccontami, quando te ne sei reso conto che ti piaceva?- gli chiedo, non molto curioso, ma ancora con la mente che vaga ripensando a quello che sarebbe successo, non fosse arrivata Patty ha interrompere tutto..
-Beh, sinceramente non lo so.. lei mi è sempre piaciuta, ma come amica, intendo, però.. dopo aver lasciato Antonella, ho cominciato ad essere veramente il suo migliore amico... e questo significava essere quello che sapeva tutto di lei, e lei era quella che sapeva tutto di me, e piano piano, giorno per giorno, mi sono cominciato a rendere conto di quanto meravigliosa fosse sempre stata, ma qui ancora non mi piaceva in quel senso, la trovavo fantastica, ma solo come persona. Poi un giorno ho sentito una voce, quella di Cleopatra cantare, e ho visto lei.. abbiamo cantato insieme quella sua canzone, ed io nemmeno l'avevo mai sentita!- fa una pausa ad effetto. -Quindi ci doveva essere quel ballo, ed eravamo tutti al centro commerciale.. e io le ho chiesto che cos'era successo, ma quando l'ho guardata, mi sono dimenticato di tutto.. l'ho vista bellissima, non era diversa da com'era di solito, eppure l'ho vista bellissima.- annuisco, comprendendo la sua situazione, anche meglio di quanto possa pensare. -Ma per farla breve.. la prima volta che mi sono reso conto di amarla, perchè lei non mi piace, io la amo, è stata quando lei era in coma.. perchè avevo paura di perderla... e per sempre.- annuisco un ultima volta.
-Matias, ma le hai detto che ti pia.. scusa, che l'ami?- gli chiedo, anche se credo che la risposta sia ovvia.
-No, perchè il fatto è che ora..- Matias viene interrotto dalla persona che più volevo vedere in questo momento.
-Tamara!- esclamo, al settimo cielo, vedendola arrivare.
-Scusatemi se vi ho interrotto.. Fabio, potresti venire un attimo? Io e te abbiamo una faccenda in sospeso..- annuisco, capendo benissimo a cosa si riferisce.
Mentre saluto Matias, vedo sua sorella avvicinarsi a lui.
-Ciao Giusy.- gli sento dire.
-Ciao Mati, io.. non so come fare, ma devo dirti una cosa molto importante..- è l'ultima cosa che sento, prima di perdermi nei bellissimi occhi verdi di Tamara.

-Allora Antonella, che cosa mi volevi dire?- mi chiede Bruno, con una voce leggermente.. arrabbiata. e quale motivo avrebbe per esserlo, lui, con me? Dovrei essere io arrabbiata, per quello che sta facendo lui.. ma che dico? Mica siamo stati insieme o altro, l'unica colpa che ha e di essere nato.. di essere bellissimo, di avere quel maledetto carattere perfettamente compatibile al mio.. A me no che non ce l'abbia con me per averlo per un pelo strappato dalle labbra di Patty.. e io che la credevo una mia amica, credevo che lei fosse diversa, che fosse un angioletto, un frutto acerbo che stava ancora maturando, credevo sopratutto che fosse veramente innamorata di Matias.. e invece ecco come è andata.. stava per baciare Bruno! Il mio Brunoooo!
-Io.. io volevo solamente chiederti.. una cosa..- balbetto, di nuovo, ormai è diventata una mania, quella di balbettare quando sono insieme a lui, sono stanca, stanca di questa storia, voglio tornare a essere la vecchia Anto, l'Antonella di prima che Patty si risvegliasse, anche se mi sono pentita delle cattiverie che ho fatto e non ne farò più, voglio ritornare a essere quella ragazza che sembra insensibile, circondata da false persone e ragazzi carini, ma non da Bruno, Patty, le popolari, i ragazzi sia popolari che divini.. mio fratello, no. Sono stanca di essere così, e ho intenzione di cambiare di nuovo. Ne in bene, ne in male. Solo io saprò la verità e soffrirò in silenzio, così come ho sempre fatto.
-Che cosa?- chiede. Lo guardo negli occhi, in quei suoi occhi verdi maledetti, li guardo come non li ho mai guardati prima, perchè sarà l'ultima volta che li vedrò..
-No, niente, scusa per averti fatto perdere tempo, mi dispiace.- dico, facendo per andarmene. Ma Bruno mi ferma prendendomi per un braccio. -Aspetta.. cosa volevi dirmi?- ci guardiamo intensamente, ma io scuoto la testa.
-No, non ne vale più la pena.- dico tristemente, smettendo di guardarlo. Lui mi alza il mento, costringendomi a guardarlo. -Bruno.. no, per favore.. non succederà più, ma è meglio così.- dico.
-Che cosa non succederà più? Ma di che cosa stai parlando?- mi chiede, cambiando il suo tono di voce.
-Non ti disturberò mai più, perchè io..-

-Che.. che cosa devi dirmi?- chiedo cominciando a preoccuparmi, mentre guardo l'espressione per niente tranquilla della mia sorellina. Non l'ho mai vista così sconvolta, nemmeno quando Patty era in coma. Era triste, distrutta, ma non così tanto sconvolta come lo è ora.
-Ma..Matias, io non so davvero come dirtelo..- faccio un respiro profondo, e le chiedo:
-Cosa c'è Giusy? Che cos'è successo? Dimmelo per favore..-
-Ok, il fatto è che...- ma mia sorella non termina la frase, perchè una voce la interrompe.
-Matias, possiamo parlare un secondo?- annuisco e mi allontano con lei, lasciando mia sorella con un espressione di preoccupazione e stupore puro.

-Antonella, non posso lasciarti andare dopo una cosa del genere.- dico, non lasciandole andare il braccio, lei mi fissa, io la fisso, nessuno dei due dice più niente, allora riparlo io. -Anto, per favore, dimmi cosa ti sta succedendo.-
-No. Credimi.- dice, seria come non mai. -E' meglio così.- e riesce a sfuggire alla mia presa, correndo verso l'uscita, apre la porte, la lascia sbattere, io mi affaccio alla finestra e la vedo. La vedo piangere.

-Che cosa mi devi dire Patty?- chiedo, guardandola, ancora in quello stato definito "amore". Lei mi guarda piuttosto seria e decisa.
-Due cose.- annuisco. -La prima è che mi è tornata la memoria.- al sentire quelle parole, non mi riesco a trattenere e l'abbraccio fortissimo, ma lei non ricambia, anzi, dopo essere stata immobile tra le mie braccia per quasi un minuto, sfila silenziosamente via dal mio abbraccio. La guardo piuttosto ferito. -No, Matias, non mi abbracciare.-
-Ma.. ma perchè?- chiedo con voce delusa. Lei non mi guarda.
-Perchè è meglio così.- dice, sospirando, anche lei tristissima.
-Qual'è.. qual'è la seconda cosa?- chiedo, allora temendo di conoscere la risposta. Mi guarda negli occhi e dice:
-Io.. io non sono più innamorata di te.-

Spazio autrice:

grazie a chi ha recensito i precedenti capitoli, mi raccomando, recensite anche questo ^^! Fan di Patty e Matias, non uccidetemi! Questo capitolo deve essere stato scioccante per voi.. ma questa ff non ha coppie fisse, può cambiare in continuazione.. quindi.. per sapere come finirà-- continuate a seguire.. Fan di Brunito.. non vi prometto niente.. così come alle Patias.. vi dico solo una cosa:
(anticipazione..)
ci sarà nei prossimi capitoli un bacio tra entrambe le coppie.. sia tra Patty e Matias.. che Patty e Bruno.. ma in circostanze MOLTO particolari..

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Capitolo 20
*** Per mano ***



PER MANO

La guardo negli occhi senza dire una sola parola. Bene Matias, ora sarai contento, hai finalmente perso tutto, solamente perchè non ti sei reso conto prima di quello che provavi.. e ora, ora si è arrivati a destinazione, ora si può solo scendere dal treno, e una volte che le porte si richiudono dietro di te, non si può più salire. Hai perso. Ho perso. Si, immaginavo che potesse succedere.. l'ho anche detto a mia sorella, ad Antonella, persino a Bruno.. ma non pensavo che sarebbe successo davvero, che lei me l'avrebbe detto così, speravo di rimanere in un'agonia eterna, ma meno dolorosa..
-Ma c'è una cosa buona, anzi bellissima in questo.- rifisso quegli occhi marroni, non cogliendo il lato positivo di una cosa del genere. -Ora saremo amici, potremmo essere migliori amici davvero, sarà tutto più facile, perchè tu non dovrai più temere come comportarti, nulla più di quello che farai mi illuderà, sempre che tu voglia continuare a essere mio amico..- annuisco non del tutto convinto.
-Certo, ovvio, come potrei non volerlo.. - mi sorride annuendo a sua volta. -Oh Matias, sono così felice.. perdere la memoria è servito a farmi capire tutti i miei errori precedenti.. e ora potrò raccontarti liberamente chi mi piace e tu mi potresti aiutare essendo un ragazzo, mi aiuterai vero?- sbatto le palpebre intontito dal suo discorso.
-Eh?- guardo la sua espressione. -Ah si, certo ti aiuterò.- ma si, che problema c'è? E' sempre stato uno dei miei sogni più grandi aiutare la ragazza che amo a trovare il vero amore..
-Bene, benissimo, a questo proposito volevo giusto confidarti chi è il ragazzo che mi pia..- fermo il suo discorso. Non lo voglio sentire! Non lo voglio sapere, per favore, salvatemi da questa tortura, cosa posso aver fatto di tanto malvagio nella mia vita precedente per meritarmi questo?
-No, aspetta, prima volevo invitarti alla mia partita, sai, te ne avevo parlato mentre avevi perso la memoria..- annuisce.
-Si, verrò, ma adesso voglio che tu sappia che mi piace B..- con mio grande dolore, Fabio arriva a interromperla proprio sul più bello. Finalmente la fortuna mi sta sorridendo..
-Matias, Patty, volevo foste i primi a sapere che io, io mi sono messo insieme a Tamara!- esclama al colmo della felicità. Sorrido molto felice per il mio migliore amico, ma triste per me stesso.. Tamara arriva circa cinque secondi dopo.
-Gliel'hai già detto???- mette su il broncio. -Ma non potevi aspettarmi?- Fabio fa un faccino da cucciolo. -Oh, e va beh, stavolta ti perdono, tesoruccio mio!- mamma mia, ma cos'è successo a Tamara, è finita in un barattolo di melassa? Bleah, chi l'ha inventato il romanticismo? Io non sarei mai e poi mai stato tanto dolciastro con lei, neanche se me avesse detto che mi amava ancora e ci fossimo messi insieme.. spero.. ma non ne sono del tutto convinto!
-Sono felicissima per voi, sai Fabio, non vedevo l'ora che vi metteste insieme, eravamo tutte stanche di sentirla blaterare su quanto eri carino..- dice Patty, e Tamara la guarda male.
-Patty!- e poi entrambe scoppiano a ridere, mentre Fabio mi sorride molto compiaciuto, fino a che mi si avvicina, approfittando della confusione, notando probabilmente il mio sguardo.
-Matias, ma che cosa ti è successo? Sembra che tu abbia visto morire qualcuno..- annuisco tristemente.
-Si, è vero, ho visto morire la mia possibilità di avere Patty come ragazza.- mi guarda stranito, sorpreso, esterrefatto.
-Come?- chiede confuso.
-Si. Patty mi ha appena detto che non mi ama più.- concludo sospirando.
-Ma..ma dici sul serio?- annuisco.
-Si, me l'ha detto poco fa.. e ha anche detto..- comincio a gesticolare. -..che in questo modo potremo essere migliori amici a tutti gli effetti e mi stava per dire che ora le piace Bruno!- Fabio tenta di calmarmi.
-Matias, te l'ha detto lei che le piace Bruno?- mi chiede a bassa voce, vedendole arrivare. Scuoto la testa.
-No, ma te lo spiegherò più avanti..- Fabio annuisce e mette un braccio intorno alle spalle della sua ragazza, Tamara. In quel momento arrivano anche Giusy e Guido, tenendosi per mano. Ma cos'è questa? Una congiura? Ci manca solo di vedere arrivare Antonella e Bruno insieme.. ma così lei soffrirebbe e questo non servirebbe a farla innamorare di nuovo di me.. Ormai mi devo abituare.. forse me lo merito, avrei dovuto capire prima quanto era importante...
Ma non riesco, no, non lo posso accettare.
-Patty?- chiedo guardandola. Lei si avvicina a me, smettendo di guardare ammirata tutte le coppiette. Mi avvicino anche io.
-Si?- mi chiede tranquilla, non si aspetta niente di quello che sto per fare.. o dire..
-Ti posso parlare un secondo.. ecco.. in privato?- le chiedo ansioso. Devo aver ragione, non mi posso sbagliare, altrimenti sono fregato, non avrò più speranze nemmeno di esserle amico, una volta che le avrò detto che.. Lei annuisce con un piccolo cenno della testa, ma la sua espressione, anche se quasi impercettibilmente, cambia. Non me ne sarei accorto se non avessi cominciato a osservarla con attenzione completa, noterei anche solo una piccola differenza.. che gli altri non vedono.. perchè è questo che ti capita quando ti innamori.. perdi la concezione che avevi prima delle cose e cominci a guardare il mondo con occhi diversi, quasi fossi un'altra persona. -Ecco, quello che ti devo dire, è molto complicato, in effetti è da un po' di tempo che ci penso, e penso sia arrivato il momento che tu sappia la verità.- non riesco a credere che non sia arrivata ne mia sorella, ne mio padre abbia deciso di chiamarmi in questo momento, ne lei o l'arrivo di Bruno, che le confessa il suo amore improvviso, non abbiano interrotto il mio discorso.
-Ok..- dice lei, aspettando che io prosegua. Sì, mi dico, è arrivato il momento, non posso più aspettare, se voglio sapere la verità, devo prima dirle la mia.. perchè un pensiero, secondo al primo molto più triste, mi è penetrato nella testa, dopo aver parlato con Fabio del fatto che lei non mi ami più, mi sono convinto che.. che non è vero, che è una bugia, e non perchè mi senta particolarmente bello (mi è permesso ridere?) o abbia qualche qualità (a parte giocare a calcio???), ma perchè io.. io me lo sento dentro, non so perchè, ho questa impressione, e prego con tutto me stesso che sia giusta, perchè se sbaglio sarà terribile, sarà come se me lo dicesse una seconda volta.
-Sì, ecco, quello che dovevo dirti riguarda i miei sentimenti nei tuoi confronti, che, beh, sono cambiati rispetto a quando ci siamo conosciuti, perdonami, a quando ci siamo rivisti a Buenos Aires.- mi corressi, ricordando con tristezza che non ricordavo nulla del nostro primo incontro.. ma com'era possibile? Eppure.. eppure la amo, e di questo ne sono sicuro.
-Ah sì?- chiede sorpresa alzando un sopracciglio, è ovvio che non mi crede o mi sta prendendo per pazzo... amen, quando saprà tutto, capirà.. o almeno ci proverà..
-Sì, io ho capito che tu.. per me.. non sei.. un'amica.- l'ho detto veramente? Sì! Sì, finalmente, almeno una parte è stata detta, dai, la seconda non è poi così difficile da dire, dovrebbe venirmi naturale dopo questa.. La guardo per capire che cosa sta provando in questo momento, ma l'unica cosa che vedo è stupore.. ma sarà in bene o in male?

-Allora vi siete fidanzati anche voi?- chiede il mio ragazzo, tenendomi per mano, rivolgendosi al suo amico Fabio e alla mia amica Tamara, anche detta da oggi "fidanzata" di Fabio! Sono molto felice per lei, ma che cosa sta pensando Sol in questo momento? Insomma, prima di andare al campeggio ci ha detto di essere innamorata di lui e di volersi fare carina per Fabio, sperando che la notasse.. e ora fa una faccia indifferente.. spero tanto che non sia arrabbiata, non sia triste, ma che sopratutto si metta anche lei con uno dei ragazzi e che siano felici insieme, tanto almeno quanto io lo sono con il mio GG. Peccato che così, l'unica a rimanere single sarebbe Patty.. ma è lei che non vuole capire che ora Matias è andato per lei.. sembra un paradosso, ora che lui la ama, lei gli dice che non lo ricambia più.. che bisogno aveva di mentire su un argomento così delicato? Sol è certa che sia così.. ma io no, nonostante Guido abbia provato in più modi (ih ih) a tentare di convincermi e farmi tornare il sorriso, io non riuscirò a essere tranquilla finché questa faccenda non sarà stata chiarita!
-Esatto!- rispondono entrambi, guardandosi e ignorando completamente il resto del mondo.. meno male che lei era quella del "non mi fidanzerò mai, è meglio un amico, perchè poi si litiga e lo si perde...". Ho visto quanto le dispiace di essersi fidanzata con mister DJ..
-Beh, allora complimenti, siete davvero una splendida coppia!- continua il mio ragazzo, allora lo guardo facendogli il muso. -Cos'ho detto?- mi chiede senza riuscire a capire, allora io aspetto che si avvicini di più e quando le nostre bocche sono a un millimetro.. gli volto la testa e gli sussurro in un orecchio:
-Mai quanto noi..- lui scoppia a ridere.
-Hai ragione..- mi dice, sorridendo come solo lui in questa terra sa fare. -E poi dite a noi..-

-E..- tento di parlare, ma il fatto è che non ci sto capendo niente! Come non sono un'amica per lui? E allora che cosa sono? Non vuole più nemmeno essere solamente quello.. non mi sembrava di chiedere tanto... pensavo che ne sarebbe stato molto felice, niente più complicazioni, tutto sarebbe stato molto, molto più facile! E invece no, deve sempre arrivare qualcosa a rovinarmi la giornata, uffa! Se non fosse che ancora sfortunatamente, nonostante quello che ho detto, ti amo con tutto il cuore, ti giuro che vorrei poterti gridare quello che sei veramente.. -Non.. non vuoi più nemmeno essermi amico?- chiedo ormai sul punto di piangere, si tra poco piangerò sul serio.. -Sono.. so.. lo so di essere b..bru..brutta.. però non pensavo.. che anche tu.. mi abbandonassi... per questo. Ti credevo diverso, Matias.- dico e faccio per andarmene, ma la sua mano si stringe attorno al mio braccio come una morsa. -Lasciami andare!- grido quasi. Lui mi fa cenno di no.
-Ma.. ma cos'hai capito?!- mi dice sorridendo. Che cos'avrà poi da sorridere.. è un momento orribile, bisogna piangere non ridere! Non capisce nemmeno questo, basta, non capisco che cosa ci abbia mai visto in lui.. -Non era quello il senso della mia frase.- aggiunge dopo qualche secondo, io sbatto le palpebre allontanando alcune lacrime e anche i miei dubbi. Ok, ho deciso di crederti, ma questa sarà l'ultima volta che lo farò.
-Ah no? E allora cosa volevi dire?- chiedo con voce sia triste che arrabbiata. Ormai non sento più il sangue scorrere nel punto dove mi sta ancora tenendo.. il legame più lungo che c'è mai stato tra noi, se non si considera quello che è successo al campeggio.. penso imbarazzata.
-Intanto tu non sei affatto brutta.- oh no! Ancora con questa storia! Ma lo so che me lo dite solo perchè mi volete bene, tu, la mamma, Leandro, le popolari.. a parte Lucas e.. Bruno.
-Finiscila con questa storia, so che me lo dici solo perchè..- esito per un secondo, poi lo sputo fuori. -Mi vuoi bene.- scuote la testa nervoso, ma ancora non vuole lasciarmi andare.
-No, non lo dico solo per quello.. che io ti voglia bene... è una cosa..- si mette in posa di quello che ci sta pensando su molto attentamente.. mi verrebbe da ridere, nonostante la situazione... ma mi trattengo.
-Ovvia?- chiedo sbattendo le palpebre di nuovo, stavolta seccata.
-NO!- grida fortissimo, spaventandomi. -Ovvia mai! E' una cosa.. naturale, che non ha bisogno di tante spiegazioni.- annuisco perchè ormai non so più cosa fare.
-Allora siamo ancora amici?- gli chiedo, non riuscendo a nascondere la mia preoccupazione. Uffa, spero non se ne sia accorto più di tanto..

-Amici?- non vuole proprio capire, o forse sono io che non voglio perchè preferisco evitare l'argomento persino con me stesso.. -Si, certo..- dico triste e lo mostro di proposito.
-Allora posso dirti chi mi piace?- è ovvio che freme dalla voglia di dirmelo. E perchè non dovrei farmelo dire? Tanto ormai.. La guardo negli occhi, intensamente. Annuisco e non stacco, nemmeno per un secondo, i miei occhi dai suoi.
-Ehm, a me piace B..Bruno.- ecco, l'ha detto, lo sapevo! Lo sapevo! Avevo ragione, sfortunatamente avevo completamente ragione! Come faccio ad accettare queste due cose? Un conto è se la ragazza che ami ti dice che non ti ama, un'altro è se ti chiede di aiutarla a conquistare il ragazzo che ama! Non posso sopportare così tanto.. no.....
-Ah.- dico completamente privo di sentimenti.
-Matias, lui mi piace! Mi piace tanto, tanto tanto!- dice non rendendosi conto che qualsiasi piccola parola che esce dalla sua dolce bocca, non può che farmi un male che nemmeno immagina.. Tre volte tanto.. chissà quanto gli sarò piaciuto, io?
-Capisco che ti piaccia, ma se non è ancora successo niente.. forse vuol dire che non è quello giusto per te..- azzardo, sperando che se lo tolga dalla testa... ma mica posso continuare a "sabotare" le sue possibilità di avere ragazzi, solo perchè non sono io il fortunato.. ma ne sarò capace, di stare fermo, di non fare niente, rimanere immobile a guardarla che.. no, non ci voglio neanche pensare! Perchè se non sarà Bruno, presto o tardi sarà qualcun'altro.. e io ricomincerò a soffrire..
-Ma a me piace molto!- si lamenta come una bambina, in questo momento, si sembra proprio una bambina, la stessa bambina che è venuta a scuola mesi fa, sentendosi bruttissima per colpa di Antonella.. un'Antonella ora consapevole lei stessa che presto lei sboccerà come un fiore, un'Antonella che ora le vuole bene, ma un'Antonella che soffre per Bruno a causa anche sua..
-Dovresti provare a guardarti intorno. Ci sono tanti ragazzi nel mondo.- le suggerisco, non puntando il dito verso di me, dopo tutto quello che è successo tra noi, certamente non penserà a "Matias" come primo obbiettivo.. ma io nonostante tutto ci spero ancora..
-Lo so.- annuisce tristemente. Sento una rabbia salire sempre di più. -Ma nessun ragazzo come lui potrebbe mai interessarsi a me.- noooooo, non è vero, io, la mia vita, il fatto che io esista, dimostro che non è vero quello che sta dicendo, e non solo io, ci sono anche Santiago (precedentemente), Lucas (sfortunatamente) e Bruno (attualmente) che la pensano come me, anche se certamente non l'amano un briciolo di quanto l'amo io.
-Smettila.- le dico, stringendo il suo braccio e quindi la lascio andare, prima di romperglielo.. sono talmente nervoso che potrei spaccare anche un muro di cemento, se dietro di esso ci fosse una Patty che mi sta aspettando per.. baciarmi e amarmi per sempre. Ma sfortunatamente la realtà è che la Patty, vera, è qui e non mi ama affatto..
-E' la verità.- dice interrompendo il nostro contatto visivo.
-Basta.- dico, cominciando a respirare pesantemente.. uno.. due.. tre.. quattro.. cinque..
-Però... potrei cambiare qualcosa. Forse dovrei tingermi i capelli e mettere le lenti a contatto... Tu che ne pensi?- sei.. sette.. otto.. nove.. dieci.. perchè, ti importa veramente del mio parere? Se lo volessi sapere, non c'è bisogno di fare niente di tutto questo, perchè tu sei bellissima così come sei e non hai bisogno di cambiare nulla, anzi, senza quello che tu pensi ti imbruttisce, forse non ti amerei.. perchè magari saresti stata diversa, fossi stata consapevole di te stessa..
-Vuoi sapere cosa penso? Penso che stai parlando di Bruno da così tanto che non voglio più sentirlo ne vederlo per il resto della mia vita. Quando stavi con Lucas, cosa pensavi.?- chiedo. Faccio una pausa. -Quando stavo con Antonella, tu mi hai chiesto perchè ci stessi insieme anche se non sopportavo un sacco di cose di lei. E io ti ho detto perchè mi piaceva. E ti ho chiesto se non ti era mai capitato di innamorarti follemente di qualcuno. E tu mi hai detto di sì. Ma non mi hai detto chi ti piaceva.- concludo.
-....- lei non dice niente, rimane zitta allora io mi avvicino di un solo passo. -Chi era il ragazzo che ti piaceva così tanto?- le chiedo. Lei indietreggia guardandomi spaventata. Fa un sospiro. Io la imito, ma mi avvicino di due passi, diminuendo la distanza tra di noi.
-Era... molto carino. Aveva capelli e occhi castani. Ma gli piaceva un altra ragazza. Però ci fu un fatto: era innamorato della mia voce. Quando cantavo, lo avevo in mio potere. Sapevo che comunque nessun ragazzo come lui si sarebbe mai potuto innamorare di me. So di non essere bella.- la ascolto fino all'ultima parola, quello che dice è tutto vero e io lo so.. lo so perchè.. perchè quel ragazzo.. quel ragazzo sono io!
-Zitta!- grido però, posandole un dito sulle labbra. Lei lo prende con entrambe le mani, ma, fatto strano, sale fino a raggiungere il mio polso e non ne vuole sapere di lasciarlo andare.. mi sento svenire, e sono certo che sta provando lo stesso anche lei..
-Ha ragione Antonella: io sono...- fa per dire, ma ora basta, no, io non le lascerò dire quella parola.. le impedirò di dire una bugia, nell'unico modo possibile che conosco in questo momento... la mia mano scatta fulminea rivoltando la situazione e stringendo il suo polso, allo stesso tempo l'altra mano si aggancia all'altro suo polso, le mie braccia la tirano verso di me, i nostri occhi stanno per unirsi, i nostri nasi si sfiorano, per un secondo, un secondo prima di farlo, vedo le sue palpebre chiudersi, la vedo sbattere le ciglia, è questione di un attimo, la distanza tra le nostre bocche diminuisce di millesimo in millesimo.. e alla fine, succede. Le mie labbra si posano sulle sue, per la "prima" volta, dapprima le sfioro appena, abbastanza da impedirle di poter aprire la sua boccaccia e parlare, ma poi qualcosa prende possesso del mio corpo, della mia mente, di me interamente, accecato dalla gelosia, rivivo quel giorno, rivivo quei momenti, rivivo il momento più importante nella sua vita e in quella di tutte le ragazze: il primo bacio, il suo primo bacio. E io, io che ero solo un amico, anche se il migliore, io ero lì, io l'ho vista, e anche se non ho avuto l'onore di essere il primo, io posso comunque dire che ne ho fatto parte, non saranno state le mie labbra quelle che hanno baciato le tue, facendoti provare per la prima volta, quella sensazione che nessuno è mai riuscito a spiegare, ma essendo presente in quel momento della tua vita, ero presente anche nel tuo cuore, in fondo in fondo, mi avevi già baciato, ti avevo baciato senza saperlo, avevi baciato il mio pensiero.. questo è il nostro primo bacio.. tangibile.. E poi, poi vedo anche Bruno, non so perchè, che cosa significa, che in questo momento stai baciando lui e non me? Lo vedo andare con te verso la porta, ti rivedo svegliarti e gridare il suo nome e non il mio, e per ultima cosa, prima che qualcosa interrompa il nostro contatto, magico, vedo un angioletto dalle trecce bionde, con un paio di occhialoni neri e un sorriso argentato, precipitare da una bicicletta, mentre un tonto la aiuta a rialzarsi.. -...una racchia.- conclude, nonostante tutto, nonostante quello che sia successo, il tutto sarà durato il tempo di qualche secondo.. sfortunatamente, nonostante questo, ha il coraggio di dirlo!
-Ma.. ma.. ma.. ma.. perchè l'hai fatto?- mi chiede, non balbetta per stupore o spavento, ma perchè questa nostra unione ci ha lasciati entrambi senza fiato.
-Perchè..- vedo con la coda dell'occhio entrare prima mia sorella, seguita da Tamara, Fabio e tutta la combriccola al completo. Ma non mi interessa, dopo questo.. -Perchè io ti amo.- dico. Lo dico finalmente. E mi sento libero, non avevo più un peso che mi impediva di vivere, che opprimeva e sarebbe esploso da qui a poco.. Ho fatto, in meno di un minuto, le due cose che avrei dovuto fare subito, tempo fa, non appena cadesti da quella bicicletta "divina". Senza la quale noi non ci saremmo conosciuti, non saremmo qui, ora, così, a fare questo. Non ci posso nemmeno credere: l'ho baciata, sì, io, Matias Beltran, ho baciato Patricia Castro. Lo devo gridare a tutto il mondo! E' impossibile riuscire a spiegare le sensazioni che sto provando ora e che ho provato prima..
-Tu.. cosa?- chiede lei, e nel frattempo si mette una mano sulla fronte.. mi da l'impressione che stia per svenire, ma nemmeno questo mi preoccupa, non lo so perchè, sarà che sono talmente fuso in questo momento che niente mi potrebbe rendere triste.. Ho un sorriso che rimarrà perenne.. Lo voglio fare ancora, ancora, ancora e ancora.. L'avrei dovuto capire tempo fa, mi sarei risparmiato tanto tempo e ne avrei perso di meno..
-Che cos'hai detto?- chiedono Pia e Felipe, in quasi perfetta sincronia.
-Bravo fratellino!- dice invece mia sorella, battendomi una mano sulla spalla. Le sorrido. So che ha sempre tifato per noi due, anche tempo prima che io mi svegliassi e vedessi la luce della verità..
-Complimenti!- dicono invece Fabio e Tamara all'unisono, poi si guardano e scoppiano a ridere. Sol e Santiago si scambiano uno sguardo complice. Guido ci raggiunge.
-Cosa mi sono perso?- chiede confuso, guardando verso la sua ragazza. Alan comincia a ridacchiare e Caterina gli da una spallata. Tutti ammutoliamo e lo guardiamo. Poverino, si sentirà leggermente osservato.
-Mio fratello si è messo con Patty!- grida mia sorella, al colmo della gioia, ma mai quanto me.
-Veramente? Sono felice per voi!- dice Guido, molto sorpreso.
-Aspettate.. aspettate un secondo..- interrompe il nostro dialogo, Patty. -Io non ho mai detto di essermi messa con.. lui.- conclude come se niente fosse. Noi tutti la guardiamo stupiti. Io sono anche spaventato.
-Ma.. ma.. ci sembrava ovvio.- dice Giusy.
-No, io non sono fidanzata con nessuno.- dice. -Tanto meno con Matias.- mi spezza il cuore per la seconda volta in un giorno. Non riesco a parlare. Non riesco a muovermi. Sto per mettermi a piangere, un'altra volta, ancora per lei.. non ci posso credere.
-Patty, stai dicendo sul serio?- le chiede Giusy, avvicinandosi a me.
-Certo.- dice e tutti rimangono a guardarmi guardarla. -Lui non me l'ha..- tenta di dire, ma la sua frase viene interrotta, prima che probabilmente mi possa fare ancora più male, da Bruno, che spalanca la porta di colpo, corre verso di noi e ansima.
-A.. An.. An..- Guido gli si avvicina, seguito da tutti i ragazzi tranne io che sono ancora vicino a lei.
-A.. cosa?- gli chiede cominciando ad agitarsi.
-A.. Anto.. Antonella!- grida e corre fuori facendoci segno di seguirlo. I primi a muoversi sono Fabio e Tamara, seguiti da Giusy e Guido, quindi l'ultima coppia corre fuori dalla stanza di Patty, tutti tenendosi per mano, vedo Caterina guardare tristemente la mano della sua amica Pia intrecciata in quella di Alan. Sol, Felipe e Santiago scattano appena dopo di loro, lasciandoci soli. Con un gesto istantaneo, le afferro la mano stringendola nella mia e corro verso la porta. Con una la apro, l'altra ancora stringe la mia. Prima che la porta si richiuda, Patty si volta verso di me e mi guarda triste. Ha le lacrime agli occhi. L'abbraccio e lei ricambia il mio abbraccio, il tempo di un secondo, e poi, ancora tenendoci per mano, usciamo anche noi, raggiungendo gli altri, tutti agitatati per Antonella, senza saperne il motivo, dato che Bruno è ancora sotto shock.

Spazio autrice:

Allora, com'è venuto questo capitolo? In teoria dovrebbe essere quello più importante.. quindi spero vi piaccia.. scusate se non rispondo mai alle recensioni ma il problema è che non trovo davvero il tempo per farlo..! Comunque mi fa sempre molto piacere leggerle.. e ringrazio appunto chi recensisce, chi legge, chi mette tra preferiti o seguiti questa ff..
che dire? Le fan di Patias mi vorranno un gran bene.. e quelle di Brunito ammazzare.. ma niente è detto in questa ff.. quindi.. continuate a seguire.. =)

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Capitolo 21
*** Lacrime dal cielo ***



LACRIME DAL CIELO

Mi guardo intorno, faccio per fare un passo, ma una macchina mi passa accanto, sfiorandomi e per un pelo anche investendomi. In questo momento ho paura, ho una paura incredibile, che non ho mai provato in tutta la mia vita. Sfrecciandomi davanti, numerose macchine mi schizzano d'acqua e fango. Ora ho tutti i capelli infangati, le scarpe fradice, vorrei poter essere a casa e non aver mai fatto quella stupida scelta.. Ma ormai è tardi e non posso più tornare indietro. Come promesso, addio Bruno.

Quasi a voler rendere la scena più tragica, non appena mettiamo piede fuori dall'edificio scolastico, ecco che comincia a piovere, piove fortissimo, piove su tutti noi, mia sorella e Guido si stringono sotto ad un ombrello, Pia e Alan e Tamara e Fabio li imitano, Sol è costretta dalle circostanze a stare con Santiago, Felipe è da solo, perchè Caterina sta ancora tentando di raggiungere Bruno, che vestito solo di una maglietta a maniche corte e i pantaloni leggerissimi della nostra scuola, corre sotto al temporale, gridando sempre la stessa cosa: -Promessa addio!- tanto che ormai, noi che lo stiamo seguendo da quasi un'ora, ci siamo abituati e non sussultiamo più come all'inizio. A parte lui, io e Patty siamo gli unici senza ombrello. La mia mano non ha lasciato la sua per tutta la corsa, ma adesso e attorno alla sua vita, come la sua e attorno alla mia, perchè abbiamo la mia giacca come unico riparo. Mentre mia sorella gridava a Bruno di fermarsi, noi altri siamo stati in silenzio per tutto questo tempo, più volte mi sono soffermato a guardarla, ed aveva il viso bagnato, ma non dalla pioggia. Nonostante i rombi dei tuoni, nonostante il ticchettio continuo della pioggia sull'asfalto, riesco a sentire perfettamente i suoi singhiozzi strozzati.
-Ho paura, Matias.- dice, dopo tanto, mi guarda ancora in lacrime. -Lei è una mia amica.. e io le voglio bene!- scoppia a piangere di nuovo, mi vorrei fermare, ma così perderemmo di vista gli altri e ci perderemmo..
-Lo so, anche io, ma siamo insieme, è questo quello che conta ora.- annuisce, ma non è convinta veramente dalle mie parole.

-Bruno!- grido, ma il ragazzo davanti a noi non si ferma. -Bruno, aspetta!- mi volto verso la mia ragazza, la guardo solo per un istante, mi fermo, la faccio fermare, lei indica la strada che ci si para davanti, ma io ignoro le sue grida, lascio andare l'ombrello con una mano e le prendo il viso con una mano, avvicinandolo al mio. -Giusy, ti amo.- dico dopo averla baciata.
-Ti amo.- risponde lei, io le accarezzo i capelli neri corvini riccioli bagnati dalla pioggia.
-A presto ricciolina.- dico lasciando l'ombrello solo nelle sue mani. Giusy mi guarda tristemente, non lasciando andare la mia mano.
-Dove vai Guido?- mi chiede, sbatte le palpebre e alcune gocce le arrivano fino al mento per poi sparire nell'aria. -Non puoi.. lasciarmi qui..- io annuisco.
-Lo so. Ma da solo ho più possibilità di aiutarlo.- dico, i capelli mi si cominciano a bagnare, ora che non sono più sotto all'ombrello, la pioggia mia bagna anche la faccia, una goccia riesce a penetrare nei miei vestiti, facendomi tremare.
-Ma...- dice, ma io ho capito che anche lei ha capito perchè lo faccio. Non posso più perdere tempo, devo andare adesso. Adesso o mai più. Now or never. Es ahora o nunca.
Sorrido a me stesso, riflesso in una enorme goccia di lacrima del cielo, e comincio a correre, lasciando indietro una parte di me. Il mio cuore è con Giusy.

-Antonella!- alzo la testa nel sentire il mio nome, sobbalzo dallo spavento e mi accorgo che la persona che ha parlato, non sta affatto venendo verso di me, ma sta andando verso una donna molto alta e slanciata. Faccio un sospiro di sollievo, ma non è completo. Una parte di te voleva che fossi tu la persona che chiamavano, dice una voce della mia testa. E so che purtroppo ha ragione, non riuscirò mai ad abituarmi a questa vita, no. Non dovrei dirlo solo ora, visto che è solo da qualche ora che ci sto provando, eppure già mi sembra impossibile, voglio tornare nella mia casetta, non magari accogliente, ma pur sempre vivibile, voglio abbracciare mio fratello Fabio, voglio tornare a urlare contro a quella pazza di mia madre Bianca, a comandare le divine, magari con meno militarismo, ma sopratutto rivedere gli occhi verdi e il sorriso splendente di Bruno.. ma non tornerò indietro. Mai più.

Piango. Beh, ormai credo sia l'unica cosa che sono ancora capace di fare, non ho fatto nient'altro fino ad ora, a parte correre, correre e correre mano nella mano con Matias. Il mio quasi ragazzo. Quasi perchè Bruno hai impedito, senza volerlo, che io mi spiegassi e facessi a capire a tutti che non intendevo dire che non "volevo" essere la sua ragazza, ma solamente che.. lui non me l'aveva chiesto ufficialmente. Ma in questo modo, pensavo di aver rovinato tutto. E invece no, non ho combinato nessun guaio stranamente, perchè lui.. lui.. riesco a pensarlo, almeno? Lui mi AMA! Matias Beltran mi ha detto che mi ama.. ama.. non vuole bene, no! Amore.. ahhh.. e io che credevo di essermi innamorata di Bruno, invece no, aveva ragione la mia voce nella testa, una delle due, almeno.
-Non ti fidi di me?- chiede lui, guardandomi negli occhi. Io mi perdo in quei stramaledettissimi ora miei, così come tutto il resto di lui, suoi occhi marroni.
-Certo che mi fido di te..- dico, convintissima. Ma non riesco a rendere credibili le mie parole, perchè mi trema la voce. Parlare non è mai servito a farmi smettere di piangere, sopratutto quando ero piccola.
-Posso..- esita per un secondo. -Posso?- mi chiede sottointendendo quello che vorrebbe fare e che non può fare senza il mio permesso. Lo guardo a occhi aperti. Ma che cosa intende? Non..
-Che cosa?- chiedo allora. Una goccia gigante mi prende in pieno. Lui l'asciuga frettolosamente con una mano. Si avvicina a me, allora avevo ragione, avevo capito giusto! Modestamente sono sempre stata un genio in questioni sentimentali.. quando non si parlava di me.. Chiudo gli occhi. Desidero questo bacio tanto quanto ho desiderato l'altro, non sapendo nemmeno che stava per succedere..
-Questo.- dice avvicinandosi sempre di più.. non so come lo so, sta di fatto che.. lo so! Me ne rendo conto nonostante abbia chiuso gli occhi, sento la sua presenza farsi sempre più vicina.

Perchè mi ha lasciata da sola, qui? So il motivo... ma non l'accetto, non so perchè, ma ho un presentimento, un presentimento terribile che mi dice che non avrei dovuto lasciarlo andare.. perchè sto così? Non è la prima volta che non siamo insieme.. eppure ho una paura fortissima, provo a respirare normalmente, ma niente, non ci riesco. le mie gambe si paralizzano e non riesco più a proseguire. Pochi secondi dopo mi raggiunge Tamara.
-Giusy, perchè ti sei fermata?- mi osserva per circa mezzo secondo. -Ma.. perchè stai così? Che cos'è successo? Dov'è Guido?- soltanto quando la mia amica dice quel nome, il mio cervello esce dallo stato standby e si rende conto della sua presenza.
-Lui..- non oso nemmeno nominarlo, ma perchè? -Lui è.. andato più avanti. Ha detto che da solo sarebbe stato più semplice.. raggiungere Bruno e fermarlo.-
-Ma... perchè sembra che sia successo qualcosa di molto peggio di quello che mi hai detto?-
-Tamara, è così, non ti sto mentendo.-
-Io ti credo, ma non voglio vederti così..-

Stiamo ancora correndo, il tempo sembra essersi ormai fermato.. solamente per noi. Mi chiedo per quale motivo lo sto facendo, qual'è la ragione che mi ha spinto a inseguire Bruno sotto a questo temporale per tutto questo tempo? Non di sicuro la ragazza che stringo ora al mio fianco. Perchè non lo faccio per amore. Lo faccio perchè se no si bagnerebbe. E conoscendola, di sicuro uscirebbe di testa.. e quello di cui non ho bisogno adesso, è proprio di una ragazzina fuori di testa. Perchè non le ho detto settimane fa che non sento più niente del poco che sentivo per lei inizialmente? Perchè la conosco bene, anche se non sapevo niente di lei. E ogni volta ha tentato di dissuadermi dal lasciarla.. e io che sono troppo stupido non ce l'ho fatta.. Ma adesso è diverso. Sento che è il momento giusto. Mi fermo di colpo, fermando anche lei.
-Meno male, non ce la facevo proprio più.- dice guardandomi. Lascio andare il suo fianco. -Tanto non possiamo fare niente per Bruno. Ormai è impazzito.- dice con la sua solita voce da divina. Io la guardo, me ne rendo conto, non sento proprio neanche un minimo d'affetto e la colpa è del suo atteggiamento stra maledetto. Sempre da star. Ma io ora mi sono stancato. -Pia, ti devo parlare.- dico con voce roca. Devo farcela. Non posso continuare ad arrendermi all'infinito. Finirò per sposarla, se vado avanti così. Lei mi guarda sorpresa, immaginando chissà cosa. Mi dispiace. Non questa volta.
-Dimmi..- dice avvicinandosi pericolosamente a me. Io la scanso con una mano, allontanandola di pochi centimetri. No. Non voglio baciarti.
-Io.. mi dispiace, ma voglio chiudere la nostra storia..- riesco finalmente a dirlo, e mi sento sollevato, libero, rilassato, come non lo sono da tanto tempo.. da quando stavo con Giusy, penso. Ma allontano subito quel pensiero. Lei ora è di Guido. Lo ama veramente e io so bene che anche lui la ricambia completamente. Non posso mettermi in mezzo. Non ora. E poi lei pensa che io sia solo un cretino ed ha pienamente ragione. Ho dato ascolto alle parole di Antonella e non mi sono fidato della ragazza che amavo. Come può perdonarmi? Ma tanto non ci sono problemi. Perchè io non proverò a separali. Sono una coppia bellissima e sono felici. Ma per questo motivo, non sono obbligato a stare con Pia. Nemmeno una come lei merita di essere trattata così.
-Chi...chiudere?- balbetta. E' la prima volta che le capita da quando stiamo insieme e la cosa mi stupisce. Tanto che sto quasi per provare.. tenerezza.. dispiacere.. pentimento.. No. Non le permetterò di fregarmi anche questa volta. Starà fingendo. Come al solito. E' un'attrice persino migliore di Antonella. Almeno lei ogni tanto è se stessa. Ma Pia no. Mai. E non è la ragazza giusta per me. So io chi è la ragazza giusta... ma non mi bada nemmeno.
-Si.- dico con voce convinta. -Mi dispiace.- e le sfioro le mani, dandole l'ombrello. Mi metto a correre in cerca di lei. Della ragazza che ho capito di amare veramente e senza la quale non riuscirò a vivere, nonostante so che non avrò mai una possibilità con lei.

Guardo per un secondo negli occhi la mia migliore amica, la persona che conosco da quando avevamo circa sei anni, dalle elementari, lei, l'unica e inimitabile Josefina Beltran, la mia Giusy che sono felice di dover condividere con Sol e ora anche con Patty. Anche se l'esclusiva c'è l'ha Guido. Guido.. perchè se ne è andato in questo modo? Perchè l'ha lasciata da sola? Non ha capito quanto la fa soffrire.. maschi.. automaticamente mi viene da pensare se anche Fabio si sarebbe comportato così o se sarebbe stato migliore.. dopo tutto ci sto insieme da poco meno di tre ore.. per me è un sogno stare con lui.. ma ora non ci devo pensare. Giusy mi ricambia lo sguardo, quindi io di scatto, l'abbraccio.
-Stai tranquilla Giusy. A Guido non capiterà niente di brutto.- sento che scoppia a piangere, ancora più di prima. Le sue lacrime mi bagnano molte di più che quelle del cielo. La stringo ancora più forte. Le voglio un bene indescrivibile. Provassi a spiegare l'emozioni che provo quando sono con lei, rovinerei quello che c'è tra di noi. Per ora posso solo dire amicizia. Ma prima o poi riuscirò a spiegarle quanto veramente conti per me.
-Non lo posso sapere, Tami. Potrebbe già essere morto, in questo momento, e io non lo posso sapere!- e continua a piangere.
-No.- dico convintissima. Lei si stacca da me e mi guarda sorpresa. So che è strano che io sia così decisa, ma anche i miracoli accadono. So anche che di solito, l'unica cosa in cui sono sicura e quando faccio qualche attività sportiva. Nel ballo e nel canto sono una vera frana. Ma ora so un po' migliorata, tutto grazie a lei che è la ballerina più brava dell'intera scuola. -Ti fidi di me?- annuisce lentamente. -Io te lo prometto: non succederà niente a Guido.-
-Come fai a esserne così sicura?- mi chiede asciugandosi le lacrime con una mano.
-Lo sono.. perchè lo sento.- dico. E la cosa strana è che lo sento veramente. Ma sento anche qualcos'altro.. che non è bello.. anzi.. Sento che sarà qualcun'altro a soffrire.. e quel qualcuno.. è Fabio.

Sono a pochissimi millimetri da lei. Le mie labbra stanno per sfiorare di nuovo le sue. Lei mi ama. Mi ha dato il permesso. Non mi ha negato la felicità. E so che non è perchè prova pena per me o una cosa del genere. No. Lei prova qualcosa. Quello che provo anche io. E che ha un solo nome: amore. Quello che c'è tra mia sorella e Guido. Quello che c'è tra il mio migliore amico e Tamara. Quello che c'è tra me e Patty. Socchiudo gli occhi, non voglio chiuderli, è troppo bella per essere vera.. e mia. Ci siamo.. la seconda volta.. Ma... dov'é? Per un pelo cado. Riapro gli occhi. E' caduta! Mi inginocchio accanto a lei, la pioggia ormai ci ha bagnati entrambi completamente, nemmeno la mia giacca si è salvata. Mi tolgo anche la maglia e rimango praticamente in canottiera. La sollevo di peso, le sento il polso.. si respira! Non molto più tranquillo, la prendo in braccio e comincio a correre in cerca di qualcuno degli altri. Ma niente. Non li vedo più. Siamo soli. Solo io e lei. E stranamente, non ne sono felice. Mentre ancora piovono lacrime dal cielo che ci continuano a bagnare, anche da me piove qualcosa.. lacrime d'amore. Amore per lei. Disperazione. Non posso vivere senza Patty. Lo so e non ho ne vergogna ne paura ad ammetterlo.

Sono ancora qui. Non so per quale assurdo motivo, sto camminando lentamente, come uno stordito, invece che essere corso dietro alla mia ragazza ( tra l'altro da oggi) che ad un certo punto mi ha abbandonato qui, ed è andata sotto la pioggia senza ombrello, l'unico riparo era il cappuccio della giacca della nostra divisa scolastica. E io.. io l'ho lasciata andare! Come ho potuto farlo?
Ho deciso, adesso vado, non mi importa quello che penserà o mi dirà, lei è la mia ragazza, io la amo e ha bisogno della mia protezione. Ricomincio a correre, anche il vento soffia fortissimo dalla parte opposta di dove devo andare, ma non mi importa, non mi importa di niente. Se non che l'amo. E che non ho intenzione di perderla.

Correndo, vedo due puntini poco lontani, nonostante la lontananza, la pioggia, il vento, la nebbia, tutto sembra essere contro di me. Ma non mi importa, io proseguo, deciso come non sono mai stato in vita mia. E le raggiungo. Erano loro. Avevo visto bene, le avevo subito riconosciute: Tamara e Giusy, le mie amiche delle elementari, quelle che non sono mai cambiate nonostante gli anni che sono passati.
-Ra..ragazze.- dico appoggiandomi a Tamara e per poco rischio di sbilanciarla e di farci cadere tutti e tre sull'asfalto. Lei si volta, per prima, mi guarda e sorride. Tamara ci guarda, non capisce cosa sta succedendo. Ma noi due si. Mi avvicino a lei e lei a me. E... ci abbracciamo. Stringo a me Giusy. Le piange ancora. Sembra che lo stia facendo da moltissimo tempo. Tamara mi appoggia una mano sulla spalla. Io le faccio spazio e lei si unisce al nostro abbraccio caloroso e pieno di.. amicizia.
-Alan, aiutami a convincere Giusy che non succederà niente a Guido.- io guardo prima la mia amica e poi la mia ex ragazza che annuisce alle parole di Tamara. Ci stacchiamo. Io prendo coraggio.
-Giusy.. non dirmi che stai piangendo per quello..- dico rattristandomi anch'io.. tra poco pure io scoppierò a piangere e questo non servirà certamente ne per Giusy ne ad aiutare Tamara.. ma io sono sensibile, solo che ho continuato a negarlo, inutilmente, per tutti questi anni..
Lei annuisce con un gesto lento della testa.. Vero amore. Queste due parole insieme, possono far battere un cuore di una ragazza.. e allo stesso tempo spezzare quello di un povero ragazzo..

Cado sul terreno, freddo, bagnato, fangoso.
Freddo come il mio cuore in questo momento. Nessuno mi ama e nessuno mai mi amerà. Dovrò cominciare ad accettarlo in un qualche modo. Ma so che non ce la posso fare, perchè sono una stupida, una romantica bruttina che non ha speranze di avere un ragazzo dolce e sensibile come desidera.. altro che Patty, io sono molto peggio di lei.. sempre a farmi sfruttare da Antonella.. che ora è diventata veramente la mia migliore amica, ora che ha finalmente mostrato quello che è realmente, una persona buona e insicura.. così come quella che entrambe insieme a Pia e Luciana prendevamo in giro. Patty. Lei, quella che sembrava la più debole di tutte, lei ha saputo fare quello che io e Pia non siamo mai riuscite a fare in tutti questi anni: cambiare Antonella. O meglio.. levarle la maschera.
Bagnato, come quello che sento se sfioro le mie guance, i miei capelli, i miei vestiti, e non solo per la situazione atmosferica catastrofica nella quale mi trovo. Una domanda mi sorge spontanea: perchè non ho accettato l'invito di Felipe di stare con lui sotto l'ombrello? Perchè invece mi sono messa a correre, ho superato Tamara e Fabio, Giusy e Guido, e mi sono messa a seguire quel ragazzo che per me non vale niente? Ah.. no, dimenticavo.. ho anche superato Pia e.. Alan. Alan. Perchè questo nome ultimamente mi fa più male del solito, specialmente se abbinato ad una che è sempre stata una delle mie migliori amiche attrici? Pia. Non so perchè, ma non la vedo bene con lui e non solo perchè me ne voglio approfittare e contemporaneamente soffiarglielo. Perchè me ne rendo conto.
Fangoso. Questo è l'aggettivo più complicato da spiegare. Come si ottiene il fango? Servono due elementi principali. Il primo, è la terra. Mentre il secondo, è l'acqua. Da soli, sono solo due dei quattro elementi fondamentali. Ma insieme sono qualcosa. Sono il fango, questa è la loro unione. Farà anche schifo da pensare.. ma è così che mi viene da immaginare l'amore, specialmente visto che è questa l'unica unione che posso pensare.. sotto ad un temporale.. e talvolta lo schifo.. non è quello che pensiamo sia.

Vedo Alan allontanarsi da noi.. e capisco una cosa che non avevo mai capito prima di oggi. Che non ho mai smesso di volergli bene. Ma anche che.. non l'ho mai amato. L'unico ragazzo che ho amato in vita mia, credo, anzi sono certa che sia Guido. E sarà per sempre così. A meno che.. a meno che non abbia ragione il mio presentimento. E così non deve assolutamente essere. Altrimenti si che la mia vita sarà finita e smetterò di avere un senso. Perchè senza di lui non sono niente.. e non ho affatto paura a dirlo.
-Ta..Tamara..- dico, voltandomi verso la mia amica. Vedo, noto che sta piangendo e mi chiedo il perchè, visto che ci ha messo così tanto per convincermi, sia lei che Alan che non valeva la pena di piangere prima di sapere com'era andata. E poi... chi me lo diceva che doveva per forza essere lui? Io ho solo un presentimento.. e dato che lo amo, non ho potuto fare a meno di pensare a lui.. ma non è detto che sia lui.. quello al quale capiterà una cosa terribile..
-Che.. che.. c'è.. Giusy?- mi chiede, asciugandosi le lacrime e tentando di nascondersi per non farmi vedere che sta piangendo. Mi avvicino a lei e le blocco il braccio a mezz'aria, prima che raggiunga la sua guancia.
-Non hai bisogno di nasconderti. Non almeno con me. Sono e sempre sarò una delle tue migliori amiche.- faccio una breve pausa e le sorrido. Lei mi imita ma con meno entusiasmo. -E poi.. non ne vale la pena.- rido nella mia stessa pazzia. -Piove talmente tanto.. che solo Fabio capirebbe che non è pioggia, ma sono lacrime.- annuisce e scoppia anche lei a ridere. Ridiamo per un sacco di tempo, fino a farci venire mal di gola. Tamara che è voltata di spalle, non si accorge che dietro di lei, arriva qualcuno..
-Tami, amore mio, perchè non mi hai aspettato?- le chiede Fabio, cingendole i fianchi da dietro. Lei si volta e lo vede. Lui la bacia con grande passione.. sono felice per la mia amica, ma tanto triste... perchè in questo modo mi sento ancora più sola e la mancanza di Guido si fa sentire sempre di più..
Mi allontano da loro, che non si accorgono di me, tanto sono presi l'uno dall'altra, e grido, con tutto il fiato che ho in corpo, il nome dell'unico ragazzo che amo.

Continuando a correre, continuando a lottare contro il vento, quasi non mi rendo conto, per colpa della nebbia, che c'è qualcosa, o forse qualcuno, steso per terra e che per poco non gli finivo addosso. Avvicinandomi, riconosco quei capelli, riconosco la sua figura. E' lei. E' lei la ragazza che amo veramente. Noto che è inginocchiata, per terra, chissà dove.. con questa nebbia non riesco a distinguere nemmeno dove sono le mie scarpe..
-Ca..Caterina.- dico forse per la prima volta il suo nome, rivolto a lei. E subito noto come suoni diverso, in questo momento. Lei si volta verso di me, io le porgo una mano, che afferra dopo interminabili minuti. Si rialza da terra, lascia andare la mia mano, si tenta di pulire dal fango e dallo sporco, ma io la fermo. -Non serve a niente.- le alzo il viso delicatamente verso il cielo sopra di noi. I suoi occhi, così come i miei, incontrano il colore grigio azzurro del cielo e le nuvole, che minacciose preannunciano un finale ben peggiore di quanto sperato.
-Che.. che cosa ci fai qui.. Alan?- mi chiede. Il mio orecchio si tende al suono di quel nome.. che non è altri che il mio. Come suona in modo diverso anche il mio, se detto con quel tono, con quella voce, sussurrato e uscito da quelle labbra dolcissime..
-Io.. ero preoccupato per te.- dico sinceramente, non so perchè, ma non temo affatto di dirle quello che provo.. ma solo fino a un certo punto.. Lei spalanca gli occhi sorpresa veramente.
-E...- esita per qualche secondo. -Pia?- chiede. Io abbasso lo sguardo.
-Ci siamo lasciati.- dico solamente. Lei si stupisce di nuovo, ma vedo che tenta di nasconderlo. Mi avvicino a lei. Ci guardiamo negli occhi. Entrambi fissiamo il cielo sopra di noi e incontriamo entrambi una nuvola con una forma bizzarra, che sembra quasi un cuore.

L'ho quasi raggiunto. Tra poco avrò raggiunto l'obbiettivo per cui ho lasciato sola la persona che più di tutte amo al mondo. Com'è stato difficile farlo. Ma se non l'avessi fatto e a Bruno fosse capitato qualcosa? Come avrei fatto a vivere con il senso di colpa di non aver fatto niente?
Consapevole di non aver aiutato un mio compagno di squadra..
Un divino, tale e quale a me...
E pensare che odio suo fratello.. quel maledetto di Gonzalo.. che solo perchè Luciana l'aveva lasciato per me.. mi ha picchiato..
Ma quando penso a quello, sorrido, perchè mi viene in mente anche quando lei mi ha trovato, mi ah portato a casa sua e curato. Mi ricordo quando sfiorava il taglio e io sussultavo.. e poi quando le ho detto che io non ero chiunque.. non lo ero e non lo sarò mai, nella sua vita.
Chi è la ragazza che amo? Risposta semplicissima. E per dimostrarle che la sto pensando anche in questo istante, mentre il mio braccio sta per raggiungere il polso di Bruno, grido il suo nome.

Rinvengo. Ma che cos'è successo? Dove sono? Perchè il letto è così bagnato?
Poi, di colpo, ricordo. Il video, il sogno, il bacio con Matias, Bruno che scappa, noi che corriamo, Matias che mi sta per ribaciare... e vuoto. Apro gli occhi e la prima cosa che vedo, sono i suoi. Mi rendo conto di essere tra le sue braccia e che sta correndo, e che sta persino piangendo.. ma non sarà per me.. vero? Spero che mi guardi.. non so come fargli capire che ora sto bene.. sento il suo braccio strusciare nudo sulle mie gambe.. o mamma! Si è addirittura tolto la maglia, me l'ha messa addosso, per ripararmi. Alzo un braccio e con la mano gli sfioro una guancia.. un gesto delicato, invisibile, quasi inutile, ma lui se ne rende conto subito, si volta verso di me, incontra i mie occhi, sbatte le palpebre e allontano qualche lacrima, una delle quali finisce sulle mie labbra, dandomi un gusto di salato in bocca.
-Pa..Patty.. stai bene?- mi chiede non lasciandomi andare. Io annuisco.
-Si, puoi lasciarmi andare, adesso.- dico e lui mi posa delicatamente, stando attento che abbia appoggiato entrambi i piedi e controllando che non scivoli.
Si inginocchia ai miei piedi, e mi prende la mano. -Patty, io ti amo.- lo guardo intensamente e lo faccio alzare in piedi. Appoggio le mie braccia sulle sue spalle e gli circondo il collo. Lui mi sorride.
-Anche io.- dico solamente. Lui mi stringe a se cingendomi per la vita. Io mi lascio andare. Ci amiamo. E basta. Non mi importa più di niente. Per ora, mi basta.

Lo sapevo. Quanto pensavo che sarei resistita senza riuscire a pensare a lui? Di sicuro molto di più di quello che sono riuscita a fare. Sarà solo da qualche ora che non lo vedo e già mi manca. Mi mancano quei suoi occhi verdi così intensi, che quando mi guardano rischiano di farmi cadere, che mi incantano e spaventano allo stesso tempo. Mi mancano quei suoi capelli così morbidi e chiari che tanto vorrei poter accarezzare, lasciandomi andare alla pura felicità. Mi manca quella sua bocca, che spesso si sporge in un sorrisino beffardo che mi fa andare letteralmente fuori di testa e che allo stesso tempo vorrei poter baciare, con tutta me stessa. Mi manca quel suo corpo muscoloso ma snello, che lo rende ancora più distante e impossibile per me. Oh, Bruno, perchè dovevi essere così bello? Fossi stato solo carino, avrei avuto qualche speranza. Ma la concorrenza è tanta. Ed è proprio per questo motivo che non potevo rimanere a Buenos Aires. E che sono scappata. Non solo da lui. Ma anche da una ragazza alla quale non avevo mai mostrato di voler un mondo di bene. Per non ferire nessuno dei due, ne rischiare di essere ferita a mia volta, ho preferito agire da codarda.
Chissà dov'è lui.. cosa sta facendo.. chi sta insieme a lui in questo momento.. cosa prova.. è felice? E' triste? Mi pensa? Ma che cosa dico? Lui non potrebbe mai pensare a me. Di colpo mi viene un'ansia che non riesco a spiegarmi. Di colpo mi metto a correre e sbatto la porta dell'edificio dove mi trovo. Raggiungo un parco, ormai è buio, e grido il suo nome, senza spiegarmi il motivo del mio sfogo. Sto proprio diventando pazza..

Ci troviamo in una situazione che ho già vissuto un po' di volte. Ci avviciniamo. Sempre più vicini. Pochi centimetri. Qualche millesimo di secondo ancora.. Le mie labbra si posano per la seconda volta quelle dell'angioletto dalle trecce bionde. Provo di nuovo un turbine di emozioni, mentre la pioggia ci bagna, il vento mi spinge lontano, tuoni e lampi risuonano e brillano lontani anni luce da noi. Noi siamo nel nostro mondo.

-La..- dico indicando al nuvola con l'indice. -La vedi anche tu?- gli chiedo, guardandolo negli occhi. E' stato così strano. Strano.. ma bellissimo. Ma come ho potuto chiederglielo? Così capirà che mi piace.. mi copro la bocca con la mano, sperando che non abbia sentito. Ma a quanto pare, non è così. -Si..- dice dolcemente. E io gli sorrido. Per una volta, ho deciso che non mi metterò in ansia. Per una volta, sarò solo me stessa. Per una volta sarò solo Caterina. Mi prende la mano e la stringe con la sua. Io lo lascio fare. Ma mi volto verso la strada.
-Do.. dovremmo andare.- lui annuisce.
-Lo credo anch'io.- quindi ricominciamo a correre sotto la pioggia, uniti. Freno di colpo. Alan non capisce subito il perchè. Non riuscendo a trattenermi, caccio un urlo inumano, mentre vedo uno dei miei compagni di squadra, essere preso in pieno dal cofano dal paraurti di una macchina e stramazzare al suolo.

Il bacio più bello di tutta la mia vita. Persino meglio del nostro primo. Non sento un quarto di quello che sentivo con Lucas. Sento tutto. Tutte le emozioni che non si possono spiegare e che neanche un libro o un telefilm posso raccontare. Lo sai solo tu quello che senti. Tu e chi ami. La pioggia continua a scendere, sempre più fitta, ma non mi da fastidio, anzi, incredibilmente rende la nostra unione ancora più bella. Vorrei non finisse mai.. ma a un certo punto lui si stacca con tanta forza fa farmi barcollare e cadere tra le sue braccia, per un pelo. Capisco cosa lo ha bloccato, quando sento la voce di Caterina, strillare un nome che non avrei dovuto, ne voluto sentire.

spazio autrice:

eccomi con il 21° cap dopo tanto tempo.. ok, vi dico la verità: l'avevo già scritto bello pronto da un sacco di tempo.. ma vedevo che a nessuno (quasi nessuno) interessava più di tanto questa ff.. e allora.. perchè pubblicare per poi deludermi come al solito? Non ho un carattere poi così positivo e forte.. (diciamo quasi l'opposto di Anto.. XD) ma tornando alla storia.. chi è stato investito? Bruno o Guido? in questo capitolo ho messo un po' di coppie.. Giusy&Guido.. Tamara&Fabio.. Antonella&Bruno.. e introdotto la storia tra Cate&Alan.. naturalmente non potevano mancare Patty e Maty... volete sapere come andrà avanti tra di loro? Allora sapete che cosa dovreste fare... XDXD..
da questo capitolo in poi risponderò sempre alle recensioni.. cmq ho deciso di riprovare di nuovo e postare questo cap grazie al commento di sabry99 in una mia oneshot.. felice cmq che piacciano anche a te.. io li adoro, come si può ben capire.. (ne approfitto x ringraziare da qui anche ella96, che nonostante sia Brunito mi ha lasciato un commento davvero bellissimo, grz!! e anche bimbetta snob, sempre felice di incontrare nuove Patias.. ^^)
ma ricordate quello che dico sempre.. non è mai detto nulla.. anche se sono Patias forever.. chi lo sa... XD al prossimo cap..
p.s. (dico solo un'ultima cosa... contenta adesso Eleonora??? XDXD) *Angy* =*)

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Capitolo 22
*** Per sempre e mai ***



PER SEMPRE E MAI

Grida ancora la voce di Caterina e io e Matias, come penso anche meglio, gli altri ragazzi,sentiamo uno schianto fortissimo. Non mi preoccupo nemmeno di pensare a cosa fare. Abbandono il mio amore che fino a cinque secondi fa stavo baciando e scatto veloce come mai sono stata nella mia vita. Corro, corro sperando di aver sentito male, che sia un mio errore. Ma so dentro di me che non è così. Purtroppo sarà, ed è tutto vero. Dietro di me risuonano dei passi, ma è tutto un eco, non riesco più nemmeno a sentire il battito del mio cuore, che accellera a mille. Inciampo in qualcosa che potrebbe essere un sacco e che comunque sia non mi interessa e provo ad alzarmi, ma non ci riesco. Disperata, grido, ma mi rendo conto di non sentire più niente, nemmeno un suono, poi una mano si posa sulla mia spalla, mi spavento, grido ma non so con che intensità, un dito mi si posa sulle labbra e allora capisco chi è. Piangendo, vedo in modo offuscato il viso dell'unico ragazzo che amo, mi porge una mano ma io non la stringo, lui, non so come, riesce a capire cos'è successo, si abbassa e mi prende, per la seconda volta in un giorno, in braccio. Continuo a piangere, la pioggia continua a scendere, lui continua a correre. Ad un certo punto si ferma di colpo. Con una mano allontano i residui di lacrime e vedo ciò che non avrei dovuto vedere. E capisco di avere ragione.

Non posso. Non posso continuare a vivere con questo peso.. io.. devo tornare indietro.. e affrontare le circostanze. No. So che non ce la posso fare, non ora, non subito, non adesso... Adesso che lui pensa solo alla persona migliore che esista al mondo. Adesso che proprio quella persona ha ritrovato la memoria.. che diritto ho io, di rovinare la vita a due persone? E anche se se lo meritassero, non sarebbe comunque giusto.
Ma io non ce la faccio, non sono abbastanza forte, so solo fingere di essere forte, ma sono molto più debole di Patty.. almeno lei ha il coraggio di mostrarsi per ciò che è.. nel bene e nel male che comporta il suo atteggiamento.. Ma io no, non ce la faccio, è più forte di me, ho una grande paura che se mi mostrassi per come sono realmente nessuno mi apprezzerebbe più.. anche se nemmeno ora mi apprezzano..

-No, Guido, Tamara..... GUIDO!- grido sentendo il mondo che mi sta crollando addosso. Comincio a corrergli incontro, senza fermarmi, inciampo più volte, mi riempio di fango e mi storto una caviglia, ma alla fine riesco a raggiungere il mio obbiettivo.. lui, il mio unico vero amore. -NOOO!- grido ancora, scoppio in una crisi di pianto, urlo frasi senza senso, mi volto e vedo Tamara e Fabio venirmi incontro, davanti a me ci sono Caterina e Alan, e io sono accanto a quello che resta della cosa alla quale tengo di più..
Non posso credere che sia andata così.. perchè lui.. perchè Guido? Perchè proprio lui? Non che volessi vedere morire qualcun'altro dei nostri ragazzi.. ma perchè tra tutti, LUI?
Che cos'ha fatto, che cos'ho fatto, di tanto terribile, per meritarmi una cosa del genere? Non riesco a smettere di far piovere lacrime, che ormai l'hanno completamente bagnato.. poverino, l'ho bagnato tutto... poi alzo la testa verso il cielo e vedo che piove.. ma certo, ecco perchè è bagnato.. ma da quando la pioggia ha un colore così rosso? Mi chiedo, guardo sulla mia mano e vedo lo stesso colore, allora mi avvicino a Tamara e le chiedo: -Ma perchè la pioggia è rossa?- quindi, dopo questo, vedo tutto diventare nero e sparire nel nulla.

Un piede dopo l'altro. Un passo dopo l'altro. Ci siamo quasi. Respira. Continua a respirare. Resisti. Non mollare proprio ora. Ci siamo. Ce la possiamo fare. Siamo insieme..
Ma chi prendo in giro?
Dopo questo mi andrà bene se almeno potrò esserle amico.. perchè io la conosco, pur non conoscendola, la conosco. So cosa sta per fare, so benissimo che cos'avrebbe fatto se non fosse caduta, permettendomi di raggiungerla.. e non posso permettere che succeda..
Io la amo. IO LA AMO!
Come MAI ho amato nessuno.. e non posso permettermi di perderla per colpa.. a causa di.. non mi vengono nemmeno le parole, sono una persona orribile, orribile e senza cuore, mi interessa solo il suo amore e intanto un mio amico sta soffrendo chissà quali dolori.
Ma non è colpa mia. E' colpa sua.. se solo non esistesse, non avrei pensato questa cosa. Se solo non fosse così dannatamente così.. sarebbe tutto diverso.
Ma in fondo sono felice che lei esista.... anche se mi fa soffrire.

-Giusy..- una voce che proviene da lontano. -Giusy..- la stessa voce di prima, che ripete quel nome. -Giusy! Giusy, svegliati!- apro gli occhi e vedo Tamara, Alan, Caterina, Fabio, Santiago e Sol. Una mano mi si posa sulla fronte.. no, non può essere.. eppure.. mi sembra sia.. Lo riconosco, il contatto, è lui.. è..
-Guido?- chiedo quasi senza fiato. Il ragazzo interpellato si mostra in tutta la sua bellezza e sopratutto.. vitalità.
-Sono io, Giusy.- dice lui, sporgendosi verso di me e baciandomi sulle labbra per circa un secondo. Talmente spaventata non rispondo nemmeno al bacio. Lo guardo a occhi sgranati. Ma allora.. se lui.. che cos'era, un sogno? O meglio, un incubo?
-Ma..ma...ma..ma..ma..- balbetto. Tamara allontana da me di qualche passo Guido e gli dice qualcosa di veloce che non riesco nemmeno a intuire. E' vivo. Devo gridarlo a mezzo mondo: Guido è vivo! Non è morto, non è stato investito, nessuno è stato investito, è stato solo un mio stupido, tremendo incubo. Quando Tamara e Guido fanno ritorno, io sorrido di nuovo felice. Ma loro no e mi rendo conto che nemmeno gli altri lo fanno. Ma che cos'è successo? Non sarà che..
-Giusy, ti dobbiamo dire una cosa..- fa per cominciare Tamara, ma Guido la ferma con un gesto della mano. Fabio ci raggiunge subito e si lancia uno sguardo d'intesa con lui.
-Tamara, potresti lasciarmi sola con lei?- la mia amica annuisce, sembra lei quella intontita, ma io so che non è così, io ho fatto quello stupido incubo, non lei.. ma ho paura di sentire le parole che mi dirà il mio ragazzo.. -Ecco.. è difficile da dire..- io lo guardo con le lacrime agli occhi, già pronte a sgorgare nuovamente. Mi avvicino a lui a braccia conserte, sciolgo il nodo delle sue e gli stringo il polso con forza.
-Fa..fallo.- dico, con la voce che trema. Lui annuisce.
-Tu.. tu sei svenuta.. e hai sognato.. immaginato che fossi io quello che è stato investito.- lo guardo in un misto di tristezza precedente e incomprensione attuale. Gli lancio uno sguardo interrogativo. -Invece.. invece come puoi vedere, io sto benissimo, ma..-
-Ma?- chiedo di scatto. Lui fa un respiro profondo e prende fiato.
-Ma non posso essere felice di questo, perchè io potrei essere al suo posto..-
-Guido..- dico agitata.
-..e non riuscirei a sopportare il pensiero di non vederti più..-
-Per favore, Guido..- lo supplico sul punto di piangere di nuovo.
-.. ma sappi che io ti avrei amata anche dall'altra parte..- lo guardo triste e nervosa.
-Guido, dimmelo!- grido.
-Bruno. Bruno è stato investito.. io potevo essere al posto di Bruno.-

Prendo forza. Rientro in casa e comincio a camminare in tondo, ripensando a tante cose vissute in passato, con lui in prima posizione.. tanto ormai ho deciso che non devo più fermare il mio pensiero su di lui, visto che ormai mi resta poco, tanto vale che mi sfoghi un ultima volta e cominci a pensare a Bruno nel modo giusto: ovvero ossessivamente. Mi blocco improvvisamente in mezzo al pavimento riflettendo sull'idea geniale che mi è venuta.. corro verso il letto sopra cui c'è il mio borsone e tiro fuori un blocchetto e una penna.. e comincio a scrivere la cosa più lunga che io abbia mai scritto in tutta la mia vita, che non sia a fine scolastico..

Bruno, quando leggerai questo stupido pezzo di carta su cui io sto scrivendo adesso, probabilmente mi prenderai per pazza, ma a me in quel momento non importerà più perchè tanto non sarai davanti a me e non potrai ridermi in faccia, mi dispiace, ma io non ho il coraggio di guardarti negli occhi e dirti quello che ti scriverò ora. Ti voglio far sapere tutto quello che ho provato e provo anche ora mentre scrivo, per te. Tu non mi piaci. Non vorrei essere tua amica. Non ti voglio bene. Perchè non mi basterebbe stare al tuo fianco e abbracciarti consolandoti quando qualche ragazza ti farà soffrire, pensando ogni volta, tra me e me, che vorrei essere io quella nei tuoi pensieri. Mi dispiace, lo so che una brava ragazza direbbe il contrario, cioè, fossi Patty, ti direi che mi basta la tua amicizia e che tenerti tra le mie braccia anche solo per pochi secondi sarebbe sufficiente. Ma io non sono Patty, sono Antonella.. ti ricordi di me o mi hai già scordata? Sono la ragazza dai capelli castani e il sorrisetto furbo.. quello che una volta ti piaceva tanto.. E come tu sai io non sono una brava ragazza.. mai e poi mai lo sarò.. ma non posso mentirti anche in questo.. insomma, Bruno, io ti amo. Sono innamorata di te, follemente innamorata di te e non posso farci niente, ma quando eri vicino a me, non riuscivo più a parlare in modo razionale, perdevo l'atteggiamento di sicurezza e strafottenza che uso praticamente con tutti.. ma che con te non riesco a usare.. Peggio ancora se i miei occhi incontravano i tuoi bellissimi verdi, allora si che mi sentivo male, lo stomaco mi si chiudeva e provavo il bisogno di gridare al mondo intero quello che provavo... odio e amore insieme, odio direttamente collegato con l'amore visto che io odiavo non te, ma il fatto che tu mi facessi innamorare di te.. e non solo quello, ma appunto odiavo anche che tu solo, che si sei quello che sei e con questo intendo bellissimo, simpatico, fantastico e perfetto, ma anche l'unico capace di controbattermi, di venirmi contro e forse per questo motivo che io ho commesso una grande pazzia, innamorarmi di te. Ma non me ne pento, anche se soffrirò, so che comunque da sola non rimarrò ci sarà sempre qualcuno che vorrà stare con me per qualche ragione che prima fingevo di conoscere ed ora invece ammetto di non sapere, ma voglio che tu sappia, prima di dirti addio, che nessuno varrà mai quanto te e potrà sostituirti.
Per sempre e mai; Antonella.

Concludo e una lacrima cade sul foglio, prendendo in pieno una delle parole e rendendola illeggibile. Mai Bruno. Ricorda, mai.

Mi allontano stretta tra le braccia del mio ragazzo, ancora stordita per quanto è successo. Non solo Bruno è stato investito, ma Giusy, non appena gli si è avvicinata è svenuta e poi svegliandosi si è messa a gridare il nome di Guido, come se fosse stato il suo ragazzo a essere stato investito.. mi ha davvero fatta preoccupare e mentre camminiamo verso gli altri, per informarli di quanto si sta svolgendo alle nostre spalle, penso anche all'altra mia migliore amica, a Patty, chissà dov'è, che fine ha fatto? Magari si è fermata più avanti e non ha idea di cos'è successo.. ma dove sarà l'ambulanza? A Guido avevano detto che arrivavano subito... forse per loro il subito non conterà, ma per noi si, qualche minuto potrebbe fare la differenza per Bruno.. la sua vita ora è appesa ad un filo..
-Tamara, che cosa pensi che stia dicendo Giusy?- mi chiede il mio ragazzo, mentre ci voltiamo verso di loro. Vedo Giusy abbracciare Guido tra le lacrime. Mi volto verso Fabio e scrollo le spalle. -Spero che lui l'aiuti.. è stato tremendo quando ha perso i sensi per quei pochi secondi e continuava a gridare il nome di Guido come se lui fosse morto..- guardo intensamente negli occhi il mio ragazzo per qualche secondo, poi lo stringo forte a me.
-Non.. non avrei sopportato che al posto di Bruno ci fossi tu.- dico singhiozzando. Lui ricambia la mia stretta ancora più forte di me.
-Nemmeno io, ma non è andata così. Ma finché Bruno non sarà al sicuro, io non potrò stare tranquillo..- annuisco.
-Lo so, ma promettimi che non ti capiterà niente.- lui mi guarda intensamente, ma non risponde alla mia domanda sottoforma di affermazione.

-Patty!- grido trattenendola. -Patty, non farlo!- tento di fermarla, ma lei si dimena tra le mie braccia tentando di sfuggire alla mia presa, ma non ho intenzione di mollare. -Non ce la puoi fare da sola!- dico guardandola e cercando di incontrare il suo sguardo. -Hai bisogno di me ed io non ti posso lasciare andare dove vuoi tu.- Patty smette di muoversi e mi fissa tra lacrime, ma leggo in lei anche rabbia oltre tristezza.
-Devi lasciarmi andare.- afferma con voce pacata. Io le faccio segno di no con la testa.
-No, non sono tanto pazzo da fartelo fare.- rispondo io con altrettanta tranquillità.
-Matias, se mi ami veramente, devi farmelo fare!- queste parole mi paralizzano. Comincio a camminare lentamente verso di lui, aumentando, più ci avviciniamo, la presa su di lei. Non posso. Non ce la posso fare è più forte di me, sono un egoista, una persona cattiva, ma non posso dire che in questo momento sono talmente preoccupato per Bruno da non riuscirei a provare gelosia nel vederli insieme.. sono veramente orribile.. ma una volta non ero così.. che fine ha fatto il dolce Matias?
E' stato divorato da un mostro verde..

-Ma.. ma non può essere!- dice lei, la mia ragazza, la mia unica ragione e verità. Io la guardo tristemente e annuisco. Non mi sto inventando una squallida bugia, Giusy, è tutto vero, purtroppo, io sono qui accanto a te e lui invece.. e tu non hai idea di quanto io mi senta in colpa. Preferirei essere forse io al suo posto.. ma so che se dicessi così, mentirei.
-E'.. è così Giusy, mi dispiace.- lei scuote la testa e si avvicina a me. Io la stringo tra le mie braccia. -Vedrai, Giusy. Ce la farà. E' un ragazzo forte.- lo dico, ma lo penso veramente?
-Lo so che è forte. Ma gli manca la persona che ama di più.- dice lei, guardandomi negli occhi e obbligandomi a fare lo stesso. Come potrei d'altronde non farlo?
-Intendi dire..?- comincio, ma non finisco.
-Antonella. E' colpa sua, in fondo.- dice con rabbia.
-Non dire così, Giusy. Sono sicuro che lei non voleva che succedesse.- ma lei si allontana da me. Io la guardo ferito.
-Sicuro che non voleva.. ma non importa, finché non la rivedrò, continuerò a pensare che è tutta colpa sua, se ora Bruno attende che lo portino verso il suo destino..- fa una breve pausa. -Non posso pensare che quello che gli è successo, sarebbe potuto capitare a te, oppure anche a Fabio, a Santiago, ad Alan o a..-
-Tuo fratello.- dico per lei. Giusy annuisce.
-Sì, lo sai che ci sono tre uomini fondamentali nella mia vita. Al terzo posto c'è quell'uomo scontroso che litiga sempre con te, ma che ha imparato ad accettare la nostra storia perchè ha capito che non era solo una "ragazzata" come l'ha sempre chiamata lui. Al secondo posto c'è il mio amato fratellino, quella testa di rapa che oggi è maturato di più che in tutti questi 15 anni che ho vissuto con lui.- annuisco.
-E.. al primo posto?- chiedo ansioso.
-Al primo posto c'è il mio amore, l'unico e il solo, il ragazzo senza il quale ho scoperto di non riuscire a vivere o meglio, ovvio che riuscirei a vivere se costretta a separami da lui, ma è anche ovvio che non riuscirei a farcela senza impazzire..- la guardo intensamente e mi avvicino a lei.
-E.. chi è quel ragazzo, Giusy?- le chiedo con il cuore in gola che quasi mi impedisce di parlare.
-Sei tu, Guido.-

Ok, rifletto. E ora che cosa cavolo faccio? Non gliela posso spedire, altrimenti leggerebbe l'indirizzo e mi cercherebbe e non trovandomi creerebbe di certo un sacco di problemi ed inoltre è troppo presto per fare questo passo. E allora, che cosa faccio? Com'è ho scritto, per sempre e mai.. chissà se capirà il senso assurdo di questa mia ultima frase.. il per sempre sta a indicare quello che io provo per lui, quello che non si modificherà con il passare del tempo, con il cambio delle stagioni o con un cambiamento avvenuto in lui esteriormente o internamente che sia. Mentre il mai sta a indicare quello che succederà tra di noi, ovvero niente, perchè mai e poi mai accadrà qualcosa che possa farti cambiare parere sul mio conto.. ormai l'ho perso il treno, ho pensato troppo all'orgoglio, a come fare perchè quel pazzo per il quale non provo più niente, cadesse di nuovo ai miei piedi e solo perchè non riuscivo ad accettare il fatto che gli piacesse Patty..
Che stupida che sono stata e solo ora me ne rendo conto.. ora che è troppo tardi, ora che non c'è nemmeno il tempo di piangere una lacrima.. ora devo sopportare l'idea di non poterlo mai più avere e di dover vivere per sempre con questo pensiero di pentimento..

-Cate.. Caterina, smetti di piangere, per favore.- la supplico, ma lei non mi vuole dare retta. Scuote la testa, nervosa.
-No, Alan, NO!- mi guarda negli occhi. -Chi sei poi tu, per dirmi cosa devo fare?- grida quasi. Io la guardo negli occhi intensamente.
-Chi sono.. non lo so. Ma so chi vorrei essere.- dico, quasi senza rendermene conto.Eh già.. chi sono io per te? Niente, lo vedo benissimo, lo leggo nei tuoi occhi azzurri come il cielo.. ma non ora. Ma sono anche sicuro di quello che mi piacerebbe poter essere per te..
-E chi vorresti essere?- mi chiede abbassando il tono e anche meno triste.
-Per te..- dico sovra pensiero, ma non finisco la frase. Caterina aggrotta la fronte confusa e curiosa.
-Per me, cosa?- chiede spazientita. Ma mi sembra di leggere anche una certa ansietà. Possibile?
-Vorrei solo essere l'unico ragazzo che ti possa proteggere e amare fino e oltre il confine.- le dico finalmente la verità, una verità che era ormai da tempo che nascondevo, tipo da quando ho trasformato il mio amore per Giusy in amicizia e la mia relazione con Pia.. che sarebbe finita in meno di una settimana.
-Che.. che confine?- mi chiede, alzandosi in piedi. Io mi avvicino di qualche passo. Lei fa esattamente il contrario. Non riesce a capire che cosa intendo.
-Quello che separa l'amicizia dall'amore.-

-Matias!- la sua voce. L'unica cosa che sento in questo momento. Ma la ignoro. Faccio finta che non esista, annullo ogni suo movimento che mi procura una nuova escoriazione o un nuovo taglio. Non sento il dolore in questo momento. -Matias, mi stai facendo male!- di nuovo quel suono. Silenzio! Vorrei gridare, ma resisto, continuo per la mia strada, ora lentamente. Mantengo salda la presa sulla cosa che sto trasportando, lungo tutto il percorso che ci separa dalla fine, se non del mondo, del mio mondo. -Non posso amare qualcuno così..- ecco. Ha parlato. Ancora. Nonostante tutto. Non lo vuoi capire, allora. Non ti vuole entrare in quella testolina bionda, che sto facendo del mio meglio? Perchè è così difficile da comprendere? Ovvio che io ti ami. Ma il problema.. come ho già detto, è un amore egoista, puramente un amore egoista. Non puro. Non quel tipo di amore delle favole, perfetto. Infatti, non le ho mai capite molte di quelle frasi. Che senso ha dire "Se ami veramente una persona, lasciala libera"? Se provi seriamente un sentimento di così alto livello per qualcuno, l'ultimo dei tuoi pensieri è permettere che questa si allontani da te. Ti sentirai perfido, cattivo, un mostro.. ma alla fine, non conta se tu lascerai che questa persona vada o no.. quello che conta e che, ho sempre pensato, si, è giusto che uno lasci che la persona che ami faccia le sue scelte, anche se non ti includono, ma quello che non è vero è che poi, dopo questo, tu possa dimenticare il suo amore, per lei. Ma quando mai? Quando mai succederà una cosa del genere? Se l'hai amata veramente, solo perchè non è più con te, non vuol dire che il tuo amore si fermi. E se succede, non agitarti. Significa solamente che non l'hai mai amata veramente.
-Siamo arrivati.- dico, facendo scendere Patty, ma non lasciandole andare entrambi i polsi.
-Ora mi puoi lasciare?- mi chiede, guardandomi negli occhi. Scuoto la testa. -Perchè?- un'altra domanda.. basta, per favore, comprendimi senza l'uso di parole, perchè io non ne ho più da dire.

-Pensi che sia meglio se andiamo?- mi chiede Guido. Io annuisco con un gesto veloce della testa.
-Sì, andiamo a recuperare gli altri, Sol, Santiago e Felipe.- rispondo io, voltandomi indietro. Mi avvicino a Guido e mi appoggio a lui per camminare. Mi fa un male tremendo la caviglia, ma spero tanto non sia rotta, a parte che in una situazione come questa, non varrebbe niente. Chissà come sta Bruno.. pensare che solamente cinque minuti fa stava bene, se non mentalmente, almeno fisicamente.
-A cosa pensi?- mi chiede il mio ragazzo. Senza fermarmi e senza guardarlo, lo accontento.
-Ad Antonella.- dico sincerissima. -Dove sarà, ora?- sì, Guido, è vero, sono preoccupata per lei, e se ci penso, mi sembra strano a me.. fino a ieri.. beh, no, forse ormai, a quest'ora del giorno, dovrei dire, fino all'altro ieri, non eravamo per niente amiche, anzi, non ci sopportavamo affatto.. ma ora le cose sono cambiate, lei è cambiata e non so perchè, ma temo che questo centri con la sua "sparizione volontaria".
-Non lo so. Ma sono certo che Bruno, qualcosa sappia.- lo guardo camminare. -Per reagire così.. dev'esserci sotto qualcosa..- Guido è sospettoso, molto sospettoso nei confronti di entrambi.. ed io non posso essere felice che lui non sia stato investito, perchè altrimenti mi sentirei un vero mostro.. Ok. Allora posso dirlo. Sono già un mostro.
-Quali.. quali sono i tuoi sospetti?- si ferma di colpo. Per un pelo non mi sbilancio.
-No Giusy, noi non centriamo con questa storia.- la sua voce è dura e adulta come non mai. -E voglio che questa volta tu mi prometta- fa una pausa, fissandomi serissimo. -seriamente, che non ti immischierai in questa faccenda. C'è dietro qualcosa di più di quello che sembra, non so il perchè, ma me lo sento e non voglio che anche tu ne finisca vittima.- lo guardo a occhi spalancati. -Chiaro?- annuisco con un gesto lento della testa esprimendo tutto il mio shock. Ricominciamo a camminare e entro poco, raggiungiamo gli altri tre dispersi.
-Giusy, Guido!- esclama Santiago vedendoci arrivare. Noi ci guardiamo l'un altra e annuiamo in contemporanea, privi di espressione.
-Ma.. ma che cos'è successo?- chiede Sol, notando i nostri sguardi versione funerale.
-N..non.. non sarà.. m..m..mor..morto, vero?- chiede Felipe, come al solito balbettando. Guido mi si para davanti. Quasi percepisse la mia fragilità, più mentale che fisica, in questo momento.
-Venite con noi.- dice solamente. I due ragazzi lo seguono e Sol mi si affianca, preoccupata. Ma vedo anche qualcos'altro. Non ha già perso la sua determinazione, quella che ci ha spinte a credere che Patty mentisse sul fatto che non amasse più Matias.
-Giusy, a me puoi dire come stanno le cose. Sono più forte di quello che ho sempre dato a vedere.- io la guardo, annuisco, l'abbraccio per circa un secondo.
-Lo so.- pausa. -Io l'ho sempre saputo.- nuova pausa. -Aspettavo solo il momento in cui l'avresti ammesso.- ci sorridiamo. Ma poi torno subito seria. E nuovamente triste. -Ma Sol, il fatto è che qui, non conta essere forti o meno, conta che l'ambulanza non è ancora arrivata e che noi potremmo non vedere mai più Bruno che ruba la parte a mio fratello.-

Guardo il ragazzo davanti a me. Ma sta parlando seriamente? Non mi sta mentendo? Perchè se lo stesse facendo, io potrei non volergli parlare mai più..
-Alan, dici sul serio?- gli chiedo con la voce che trema. Lui si avvicina ancora.
-Sì, Caterina, so che questo non è di certo il momento opportuno, ma io dovevo farti sapere che non sono mai stato innamorato di Pia, che io l'avrei lasciata dopo una settimana, ma lei mi convinceva ogni volta a non farlo, che l'unica ragazza che io ho amato veramente credevo fosse solo Giusy, ma..- si ferma all'improvviso, coprendosi gli occhi con una mano. Stavolta sono io che mi avvicino, silenziosamente, lo prendo per il polso e rivedo quegli occhi. -Continua.- dico solamente.
-Ma ho scoperto che non è vero. Sì, il mio rapporto con Giusy è stato importante, ma non è niente paragonato a quello che sento ora.- sorprendendo non solo me stessa, chiedo:
-Quello che senti ora per me?- lui annuisce.
-Non credevo che sarebbe stato così semplice. Non si contassero le ore che ho passato a pensare di dirtelo e alla fine.. non ho mai fatto niente.- gli sorrido.
-Beh, non sempre quello che pare.. è.. si dice così, no?- lui annuisce. -Quindi.. nemmeno quello che è è sempre quello che pare..- stavolta è lui che mi sorride.
-Ascoltami bene, perchè non so se troverò il coraggio di dirtelo ancora.- annuisco agitata. -Io ti a- non riesce a finire la frase, perchè un suono molto forte lo interrompe e ci stordisce. Ma è il suono più bello che io abbia mai sentito.
Arrivano i nostri, Bruno. Penso sorridendo ad Alan.

Continuo a sbattere le palpebre, quasi avessi un tic, vedendo a tratti gli occhi verdi di Tamara. -Non mi puoi chiedere una cosa del genere.- dico. E' vero. Mi può chiedere di venirla a prendere tutte le mattine e andare a scuola insieme. Mi può chiedere di tenerla per mano durante tutto l'intervallo. Mi puoi chiedere così tante cose, Tami.. cose che nemmeno immagini.. ma non questo. Non mi puoi obbligare a prometterti, solo perchè tu possa essere tranquilla (tra l'altro solo per il tempo della prossima tragedia che vivremo, si chiama vita, questa) a prometterti che non mi succederà niente. Perchè.. perchè io non posseggo il potere di decidere se mi capiterà o no qualche cosa di brutto..
-Perchè? Cosa ti costa farlo?- quasi grida, dalla rabbia.
-Mi costa, costa tantissimo.. non ti posso illudere.. io non so se mi capiterà o no qualcosa.. ma io, quello che al massimo ti posso promettere, è che io farò in modo al meglio, che a nessuno di noi capiti niente.- Tamara mi guarda piuttosto stupita dalla mie parole.
-Da.. da quando sei diventato così profondo?- chiede. Io sorrido, tristemente.
-Penso.. penso sia da quando stiamo insieme e non devo più badare solo alla mia di inutile vita, ma alla tua che vale all'infinito la mia.- mi sorride, ma non fa in tempo a rispondermi, perchè voltandosi, vede come me, arrivare i nostri amici.
-Tamara, Fabio, venite, abbiamo sentito l'ambulanza!- è la voce di Giusy, della nostra fantastica, fortissima Giusy, della ragazza di un mio grande amico, della sorella del mio migliore amico, della migliore amica della mia ragazza...
Di fianco a lei, compare Sol, che subito raggiunge Tamara e l'abbraccia. Piangendo. Non si è mai vista questa scena. Sol che piange. Ora sì. Ora sì, che sei forte. Solo una persona forte non teme di piangere.
-Andiamo, su.- stavolta è Guido a parlare.
Ed ecco anche Felipe e Santiago.
Tutti cominciamo a correre, pronti ad affrontare la realtà.

Per favore, Matias, rispondimi. Dammi una valida ragione per cui io non potrei vedere Bruno.. non mi importa se mi farà impressione, non mi importa di niente, se non che lui è un mio caro amico e ha bisogno di me, visto che non c'è Antonella, ora più che mai.
-Patty, ti prego, non chiedermelo più.- e dette queste parole, lascia andare i miei polsi. Sono libera. Ma non ne sono felice. Lo guardo per un secondo, poi corro verso Bruno. Man in mano che mi avvicino, la paura e l'ansia aumentano. Con la coda dell'occhio vedo Matias voltarsi dalla parte opposta a dove sto andando e.. piangere. Non un pianto trattenuto, silenzioso, doloroso, represso, adulto. Un vero pianto, uno di quelli che faccio sempre io, in piena regola. Tremo, divisa a metà tra amicizia e amore, proseguo, non mi fermo nemmeno quando le urla di dolore mentale di Matias vengono coperte dalle sirene di un'ambulanza, suono che indica la fine del dolore fisico di Bruno.
Un ultimo pezzo. Sono arrivata. Mi chino su di lui, mentre vedo il mezzo pubblico accostare. Alcuni uomini vestiti di arancione scendono. Li ignoro.
-Pa..Pat..ty.- mi dice. Io annuisco.
-Sì, sono io Bruno, ti prego, non mollare, non lo fare per me, fallo per lei.- gli stringo una mano, insanguinata.
-Gra.. grazie.. per non averlo.. det..to.- annuisco di nuovo, chiudendo gli occhi e per un secondo esistiamo solo noi.
Quando li riapro. Vuoto. Silenzio.
Guido e Alan parlano con uno degli uomini arancioni. Tamara e Fabio si abbracciano. Giusy e Sol anche, tra di loro, Caterina. Felipe e Santiago, si avvicinando ai due ragazzi di prima. Bruno si allontana su una barella da me. Chiudo un'altra volta gli occhi.
Stavolta non vedo qualcosa di diverso, ma sento. Un contatto che non voglio sentire in questo momento. Fisso davanti a me, vedo l'ambulanza partire veloce e allontanarmi da lui, ancora di più. Non piango. Nessuna goccia mi bagna la faccia. Alzo la testa verso il cielo e con sorpresa vedo che i nuvoloni se ne sono andati, lasciando spazio a milioni di stelle. Sento grida, pianti, in sottofondo. Mi volto solo per un attimo, commetto un errore. Vedo Giusy e Guido abbracciarsi. Tamara e Fabio baciarsi dolcemente. Alan e Caterina piangere l'una sull'altro. Gli ultimi tre, guardano verso di me. No. Aspetta. Verso di noi. Lui mi si avvicina, con ancora gli occhi lucidi e le guance arrossate.
-Patty.- dice il mio nome, ma non è la sua voce che voglio sentire in questo momento. -Mi dispiace.- dice solamente. Mi costringe a guardarlo. Senza un minimo movimento.
-Lo so.- dico. Fa per prendermi la mano per tirarmi su, ma io la ritraggo. -No.- dico. Lui mi guarda ferito. Si arrende e si abbassa al mio livello.
-Ma l'ho fatto solo perchè ti amo.- non lo guardo.
-Lo so.- ripeto. Lui avvicina il suo viso al mio, prende le mie spalle per avere possesso di me, ma io con la mano lo respingo. -Come già sai.. anche io ti amo..- non gliel'avevo mai veramente detto. -Ma non possiamo stare insieme.- concludo. Matias, già distrutto dalla mia lontananza forzata, crolla del tutto.
-Pe..rchè?- gli concedo di guardarmi negli occhi.
-Perchè ora Bruno ha più bisogno di me, che tu.- e dette queste parole, provo a rialzarmi in piedi da sola, scoprendo brillantemente di aver ragione. Gli finisco praticamente in braccio. Sono ferita anche io.

Spazio autrice:

capitolo leggermente shockante, vero? XD, scherzi a parte, ripeto le solite cose: Patias non odiatemi ^^ e Brunito non illudetevi.. Spero che vi sia piaciuto.. anche questo è un po' triste, ma a mio parere anche molto commovente.. e anche in questo sono presenti tutte le coppie dei giovani "principali", a parte Santiago e Sol.. ma avete visto quanto ci hanno messo per mettersi insieme in tv? Allora pazientate un po' anche qui.. XD

E ora come promesso, rispondiamo alle recensioni:

Misty_Pan96: beh, grazie Eleonora, ma sai che non c'è speranza di convincermi che sono brava.. non almeno fino a che non sarò invasa letteralmente dalle recensioni.. XD spero che si risolva presto quel problema.. o non possiamo andare avanti con la FFF.. :*(

bimbetta snob: mi dispiace doverti correggere, ma anche se lei ha finalmente rilevato quello che prova per lui, in tutto e per tutto..non stanno ancora insieme come coppia.. perchè come nella realtà (la mia almeno XD) le cose non sono mai così semplici come sembrano.. ma non manca poi molto, nonostante non sembri dopo questo capitolo.. continua a seguire, mi raccomando, ciao :*)

mileybest: grrrrrazie davvero tanto! Non sai quanto contano per me queste parole.. il mio obbiettivo è proprio di coinvolgere chi leggerà quello che scrivo.. e spero sempre di riuscirci.. spero di non averti fatto aspettare troppo.. :*)

girlstar: grazie tanto anche a te! ho risposto alla vostra domanda comune.. ma ora, vorrei farvi io una domanda.. vi è piaciuto il giochetto del sogno (meglio incubo) di Giusy? non ve l'aspettavate? se vi va rispondetemi nelle vostre recensioni.. :*)

al prossimo capitolo!
Angy:*)

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Capitolo 23
*** Sangue ***



SANGUE

Cadi tra le mie braccia e io mi alzo in piedi. Non ti guardo. Non ci riesco. Mi dirigo verso gli altri. Occhi asciutti. Viso inespressivo. Cuore distrutto. -Matias!- una voce. Qualcuno. Ma tanto non è lei. -Matias, perchè porti Patty in braccio?- Giusy. Mia sorella. La guardo.
-Ferita.- dico solamente. Le ragazze le si avvicinano. Notano il profondo taglio che ha sulla gamba, da cui sta sgorgando un liquido rosso. Sangue. Sangue sulla mia maglia, sangue sui miei pantaloni, sull'asfalto dietro di me. -Mi.. mi.. mi lascereste un secondo da sola con lui?- è lei. Lei ha parlato. Giusy annuisce. Le altre anche. Vanno verso i loro ragazzi. Guido, Santiago, Alan, Fabio, Feipe.. Siamo di nuovo soli. Non la guardo. Non ci riesco. Ancora. Torna in te! Torna te stesso, Matias! Fallo. Ce la devi fare. Mi siedo per terra. Lei posata sulle mie gambe.
-Cosa c'è?- voce inespressiva. Vuota. Come me.
-Non posso farlo.- dice lei. Riprendo un po' di vita.
-Di cosa stai parlando?- le chiedo, con le lacrime agli occhi. Lei posa la sua mano liscia, ma intrisa di sangue sulla mia guancia e mi guarda intensamente.
-Non posso rinunciare all'amore del ragazzo che amo.- dice. E piange. Gocce salate le inondano il viso. Cadono su di lei, su di me, sulla strada. Sul nostro amore. Mai iniziato. Mai finito. Eterno. Mi sciolgo. Mi apro.
-Io non posso permetterti di farlo.- mi tappa la bocca con un dito leggero. -Shh.- sussurra. -Non pensiamoci adesso..- scioccato. Sorpreso. Muto. Che fine ha fatto la dolce innocente ragazzina della quale sono innamorato? Quella timida, insicura, ingenua, lei? Ora è più forte, ora è grande, adulta, molto più di me. Resto in silenzio. La guardo. E' davvero qui? O è un altro dei miei stupidi bellissimi sogni?
-Ma.. ma tu avevi detto..- taccio. Annuisce. Mi accarezza una guancia. Chi è ora il vero bambino tra noi due?
-Lo so. Ma è stato un errore. Un tremendo errore. E non ne voglio fare più.- dette queste parole avvicina il suo viso al mio. Non chiudo gli occhi. Non ancora. La vedo farsi sempre più vicina. Percepisco la sua mano raggiungere la mia e stringerla forte. E poi mi bacia. Patty bacia me. E non il contrario. Le sue labbra sulle mie. Come le due volte di prima. Ma lo percepisco. C'è qualcosa di diverso rispetto alla prima e alla seconda volta. Non capisco all'inizio bene cosa.. ma poi.. tutto chiaro. La mia risposta le arriva in ritardo, ma non è troppo tardi, sembra. Uniti. Ancora. Una cosa sola. Di nuovo. Due metà di un unico cuore. Un'altra volta. Legame sempre più stretto. Impossibile da sciogliere. Per sempre. Il per sempre non esiste, insegnano sui banchi di scuola. Ma ora esistiamo noi. Questa è l'unica cosa che conta. Sento una parte di lei dentro di me. E a reazione una mia dentro di lei. Passione. Sentimento. Possono coesistere in un vero amore. Intrecciati. Il braccio morto resuscita e comincia il suo lungo viaggio, partendo dalla sua guancia. Dolce. Il suo mento. Per ora tenerezza. La sua spalla. Seduzione. Il suo polso. Possessione. La sua gamba. Pericolo. Il suo ginocchio. Più giù. E poi un grido di dolore. -Ahi!-

-Mamma, papà.. sì, io e Matias stiamo bene, sì papà anche Guido e Patty e Tamy e Sol, anche Felipe, Santiago e Alan.. però.. Bruno è stato investito..- e qui partono le lacrime. Giusy è seduta sulle mie gambe e sta parlando al telefono da quasi venti minuti con entrambi i suoi genitori. Mi volto dalla parte opposta ed ecco che vedo Fabio e Tamara circa più o meno nella stessa situazione. Ad un certo punto lei si alza in piedi parlando al cellulare. Anche le altre ragazze fanno più o meno lo stesso. E i ragazzi aspettano come me sulle panchine. -Potreste chiamare voi Carmen? Grazie. Sì.. ok..-

-Che.. che cos'è successo?- le chiedo, non capendo perchè abbia interrotto il nostro legame fantastico. Non ho ancora tolto la mano dalla sua gamba. Lei con gli occhi socchiusi fissa i miei. Poi distoglie solo per un attimo lo sguardo.
-La.. la gamba.- dice solamente. Sbatte le ciglia. Io non capisco che cosa intenda. Poi con una delle braccia mi prende il polso e alza il mio braccio. Sporco di sangue. Capisco.
-Scusa, ti ho fatto male?- le chiedo accarezzandole la guancia dolcemente con un dito. Fa un segno come dire non fa niente. Io mi avvicino di nuovo a lei e le mie mani intorno al suo viso. Mentre una cascata di carezze la inonda le mie labbra si posano nuovamente sulle sue, i miei occhi rimangono socchiusi fino a che, dopo pochi secondi, lei apre completamente i suoi e le sue mani delicate afferrano il mio viso e lo dividono dal suo, bruscamente. La guardo interrogativo, afferrandola un'altra volta entrambi i polsi e impedendole di alzarsi, come vorrebbe fare. -No.- dico chiaro.
-N..n..no..no..- dice lei, scuotendo la testa.
-Che cosa vuoi dire con no?- le chiedo confuso.
-Non avrei dovuto lasciarti fare..- dice, ma sembra che parli con qualcun altro e non con me. Mi volto un secondo e mi guardo intorno. No, non c'è nessun altro a parte me..
-In che senso? Non.. non ti è piaciuto?- detto con sincerità e vergogna era il mio primo "vero" bacio, quello che pensavo avrei condiviso con Antonella.. e invece..
-No, non è questo.. magari.. per favore Matias, perdonami!- grida quasi e io ancora confuso non riesco a capire a che cosa cavolo si riferisca. Ma di che cosa sta parlando? Non posso permetterle di andare ancora una volta, di spezzarmi nuovamente il cuore, di illudermi di poterla avere.. e di che cosa dovrei perdonarla? Non ha fatto niente di male, a me non è affatto dispiaciuto anche se mi sembra strano pensare che lei sia più "esperta" di me su questo argomento.. e tristemente penso tutto merito di Lucas.
-Perdonarti di cosa?- le chiedo finalmente. Lei mi guarda fisso e scuote la testa. Posa un dito in senso orizzontale tra le mie labbra. Sto per rivivere la situazione del dopo la sua caduta.
-Non l'ho fatto apposta.. cioè.. non volevo ferirti, mi dispiace, ma ora devo andare..- dal suo discorso non ho capito veramente nulla.. quindi rimango in silenzio osservandola. E' triste. Triste come non mai. Molto di più che da quando le nostre vite si sono incrociate.
-Devo.. vuoi che ti accompagni a casa?- le chiedo tentando di mantenere un tono di voce razionale e non folle come quello che dovrebbe essere anche a considerare i pensieri folli che stanno attraversando la mia mente in questo momento.. pensieri che è meglio non far trapelare in giro.. se voglio avere ancora una vita.. ma tanto senza di lei non mi importa più di niente.. tanto meno di vivere.
-Non penso che sia il caso.. ma penso anche di non avere altre possibilità..- io annuisco abbozzando un piccolo sorriso tratto dal suo sarcasmo.
-Eh già..- e così mi alzo in piedi con lei tra le mie braccia e mi incammino verso gli altri.
-Porto Patty a casa.- dico sorridendo falsamente a tutti. Mia sorella non capisce più niente di quello che è successo, ma non è la sola. Tamara rimane con il cellulare a mezz'aria.
-Ok...- dice qualcuno di loro. Ci allontaniamo e non appena ci sono alle spalle il mio sorriso sparisce e anche il suo.
-Credono che stiamo insieme.- dico solamente. Lei scuote la testa.
-Credono male.- non fermandomi tento di non crollare.
-Ma perchè non puoi stare insieme a me?- non ce la faccio più. Esce come un grido disperato. In fondo è quello che è.
-Hai detto bene.. non posso.. non non voglio.-
-E perchè non puoi? Cos'è o chi è che te lo impedisce?- sembriamo due pazzi a girare per Buenos Aires a quest'ora tarda, così lontani dalle nostre case.. ora capisco perchè Giusy ci guardava in quel modo.. intendeva comprendere perchè non aspettassimo i nostri genitori, così come gli altri.. ma poi è come se avesse capito che non valeva la pena di provare a convincerci o meglio a convincerla..
-Io.. non ti posso spiegare perchè, ti chiedo solo di sopportarmi e..- tentenna.
-E?- chiedo ancora non comprendendo niente.
-E se fossi così stupido dal farlo.. aspettarmi.- la guardo speranzoso, ma ancora incerto su quanto ha detto.
-Aspettarti?- mi fermo di colpo. Appoggia una mano sulla mia guancia. Senza fare nessun gesto che esprima qualcosa di dolce, tenero, carino, romantico, sensibile, vero..
-Sai bene che ti amo veramente, ma ora non posso.. non posso e non avrei dovuto baciarti perchè così ti ho illuso che stessimo già insieme.. e mi dispiace perchè l'ultima cosa che io voglia è che tu soffra.-ricomincio a camminare con un passo più veloce. E' ancora così lunga la strada verso casa..
-O..ok.. ma voglia che tu sappia che è stato bellissimo.- lei annuisce poi mi sorride quasi divertita.
-Era il tuo primo vero bacio?- mi chiede. Io mi preoccupo. Non l'ho baciata bene? Mi sono sempre chiesto come si possa baciare male o bene.. secondo me semplicemente se baci qualcuno per il quale non provi niente farà schifo, se baci qualcuno per il quale non sai se provi qualcosa lo capirai finalmente e se come me baci la persona che ami prima dentro e poi fuori, non può che essere la conferma dei tuoi sentimenti.
-Come l'hai capito?- le chiedo. Lei mi sorride dolcemente, un po' tornando la Patty di prima che le tornasse e perdesse la memoria.
-Perchè lo era anche per me.- mi confessa. Ma questa non può essere la verità.. e il bacio con Lucas? Quello spintissimo dopo i primi quattro infantili? E quello della bugia "e sono il tuo ragazzo"? Nota la mia espressione e quindi chiarisce i miei dubbi. -Non mi credi?- mi chiede. Io non scuoto la testa né annuisco, ma mi limito ad alzare le spalle come a indicare non lo so nemmeno io. -Pensi a Lucas, vero? Allora sappi che, sì, lui è stato il primo a baciarmi, ma non il primo ad avere il permesso di.. come vuoi spiegarlo.. "superare la soglia".. insomma.. tu sei stato il primo a baciarmi sul serio... perchè io ho sempre fermato Lucas prima. Ma con te mi è venuto spontaneo. Scusa.- non so più cosa dire. Da una parte sono felice, dall'altra il perfetto ossimoro del primo sentimento.
-Smettila di chiedermi scusa. Ora ti dico io una cosa: sì, io ti aspetterò, non perchè me lo chiedi tu, né perchè penso sia la cosa migliore o per altre ragioni, ma solo perchè è inevitabile che sia così.. perchè anche io ti amo veramente, Patty e non hai idea di quanto.- lei però annuisce.
-Sì.- e io scuoto la testa.
-No, non puoi immaginarlo.-

Entro nella stanza un po' zoppicando, appoggiandomi all'unico Lui della mia vita. Lui, appunto, mi tiene un braccio stretto intorno alle spalle. Non mi ha guardato negli occhi nemmeno una volta. In ascensore, ha fissato il numero dei piani che aumentava e non si è mai voltato verso di me. E' davvero incredibile. Unico. Impossibile da definire. Perchè.. io non so se mi sarei comportata allo stesso modo, fossi stata al suo posto. Insomma... io l'avrei accompagnato a visitare Antonella, dopo che mi aveva chiesto del tempo senza darmi una spiegazione precisa? So qual'è la risposta. Stavolta è no. Perchè non sono così buona, non abbastanza da sopportare tanto.. e lui invece sì. Mi ha davvero stupito. Se anche avessi avuto ancora dei dubbi se mi amava veramente o no.. ora non posso negarlo, lui mi ama veramente, forse addirittura e mi sembra una pazzia dirlo, anche più di quanto lo ami io! Non so.. forse avrei preferito che mi avesse risposto "E a me cosa me ne frega? Tanto io una come anzi meglio di te, la trovo in un secondo.." ma lui non si sarebbe mai espresso così.. è troppo dolce e a giudicare da come mi sta tenendo, anche stupido.. troppo per fare questo per me.
-Ora che siamo arrivati, vado.- dice guardandomi appena, poi esce dalla stanza con una velocità pazzesca. In un secondo mi ritrovo da sola con Bruno. Lui è su un lettino d'ospedale, ha un braccio fasciato, graffi sulle sue gambe muscolose e scure.. concentrati, concentrati, non sei qui per pensare a questo.. mi dico. Ha anche una fascia sulla vita, una fascia che mi fa molta paura e anche pensare molto male.. basta solo che non stia a indicare..
-Patty?- la sua voce. Dopo solo un giorno, di nuovo la sua voce risuona nelle mie orecchie. E' incredibile, come in una notte, la mia, tutto possa cambiare, anche i pareri sulle persone. Quante cose che possono accadere, in un solo giorno. Un amore rivelato. Un'amicizia insperata. L'incredibile che supera l'impossibile. E paura. Tanta paura. Sciocca paura di perdere Giusy, Tamy e Sol, ma non voler perdere Antonella. Paura mentre correvo mano nella mano con Matias. Paura per Antonella. Paura per Bruno. E ora, almeno una delle mie paure, sta per sparire.. spero. Gli sorrido, un po' tristemente, un po' felice.
-Ciao Bruno..- dico con voce lenta e fin troppo adulta. Diversa. Sì, diversa dalla mia solita voce, infantile e dolce. Che cosa mi è successo? Non voglio cambiare! Lui mi sorride o almeno tenta di farlo, perchè fa una smorfia. La mia mano scatta fulminea ad accarezzargli dolcemente la stessa guancia. Dovrebbe fargli male, invece mi sorride dolcemente.
-Perchè sei triste?- mi domanda. Io non gli rispondo. Ma mi chiedo: lo so? So il motivo per cui sono così giù? Per Antonella? No, non credo. Per Bruno? Può darsi, ma è qui accanto a me e qualsiasi cosa possa avere, almeno è vivo ed è questo quello che conta veramente, solo per ora. Per... Matias? -Basta che tu non mi dica che è per causa mia..- parla anche lui lentamente, la sua voce risuona nelle mie orecchie come una tenera canzoncina e io resto immobile a fissarlo.
-Potrebbe essere..- lo lascio con il dubbio e faccio un sospiro. Sbatte le palpebre e cambia posizione. Con fatica riesce a mettersi seduto. -E tu? Come stai?- gli chiedo. Una domanda davvero intelligente, da premio oscar, una di quelle che si fanno nei film, o meglio, quella che fa la protagonista al suo amato, dopo che è corsa in ospedale da lui, perchè lui le ha salvato al vita prendendo il proiettile mortale al suo posto e lei si era messa a piangere e.. sorvoliamo. Ma ovviamente, anzi, no, cosa vado a pensare, quella parola la odio, ma lui non mi ha preso per pazza, perchè mi ha sorriso, un sorriso a cui non so dare un significato chiaro.
-Bene e male.- dice. Io annuisco. Penso di capire a cosa si riferisca. -Bene.. più o meno, fisicamente. Non sono morto. E quello che ho, ferite, tagli, contusioni o fratture che siano, passeranno. Ma male, per..- gli tolgo le parole di bocca.
-Antonella.- annuisce tristemente.. e rassegnato. -Ti va.. di parlarne?- lui non mi risponde, allora azzardo. -In fondo, penso che ce lo devi.. insomma.. noi tutti ci siamo quasi ammazzati per seguirti, dopo che ci avevi fatto venire un infarto, gridando Antonella, promessa, addio..- lui non dice ancora niente, però si volta a guardarmi. Buon segno, penso. -Bruno..- pronuncio avvicinandomi di più a lui e prendendogli la mano. -..hai detto che sono la tua migliore amica, quindi, per favore, dimmi la verità.- mi fermo e faccio una pausa. Attendo una reazione furiosa. Ma lui si limita a fissarmi con quei suoi ancora maledetti occhi verdi. -Che cosa sta succedendo? Che cos'è successo ad Antonella?- non mi risponde ancora. Ultimo tentativo. -Per favore.- sussurro appena. Suono impercettibile.
-Io.. non lo so.- parla. Non dice nulla che mi possa aiutare, fondamentalmente. Ma parla. Una lacrima, troppo trattenuta ieri notte o stamattina, fa lo stesso, sgorga solitaria solcando il mio viso, nuovo, adulto e troppo forte per essere mio. -Te lo giuro, Patty.- dice alzando una mano verso di me e sfiorandomi la guancia come prima ho fatto io. -Non ti mentirei mai.- dice, piangendo piano anche lui. -Non potrei farlo. Mi riesce difficile anche solo pensarci. E' così. So solo che Antonella mi ha promesso che non ci saremmo visti mai più.- stringe forte la mano che prima stringeva la sua. La mia. -Veramente. Mai più. E l'ultima cosa che mi ha detto, è stata.. addio.- sfilo la mia mano dalla sua.
-Addio?- chiedo confusa. Cosa intenderà Antonella, con addio? Perchè dire addio? Ma insomma, Patty, sai benissimo qual'è la risposta e allora perchè non la smetti di pensare tutte queste cavolate e pensi a quello che sai che è così? Ma no.. lei non.. non lo farebbe mai.. ne sarebbe davvero capace? Una ragazza così forte? Ama così tanto la vita.. no. E invece, temo sia un sì.

-Sì.- annuisco. E la cosa produce una miriade di dolori interni ed esterni. -Ma cambiamo argomento, per favore.- annuisce Patty. -E con Matias?- le chiedo. E subito noto un cambiamento enorme della sua espressione. Ma cos'ho detto? -Prima vi ho visti entrare.. abbracciati...- dico a bassa voce. Lei mi guarda negli occhi e io vedo nei suoi nocciola, nascere un nubifragio. -No, non piangere, che cos'ho detto? Mi dispiace, non volevo, scusa!- dico e mi alzo ancora di più. Le faccio segno di venire più vicino a me. Lei eseguisce silenziosamente ai miei ordini. Non appena è abbastanza vicina.. l'abbraccio. Niente di che, potrebbe sembrare. Ma per me, non so se anche per lei, non è così. Per me questo è speciale, anzi, dovrei dire, troppo speciale. E non dovrebbe essere così. Io amo Antonella. La amo in tutto e per tutto quello che è. La amo dentro, amo quel suo carattere insopportabile, che talvolta fa cilecca, amo anche quando è buona, anche troppo, l'amo anche fuori, amo quelle sue sfere nocciola, quella sua bocca rossa che ti istiga a provarla, quel suo nasino snob, quel suo corpo da modella, quella sua voce divina, quei suoi capelli castani a boccoli. Tutto amo di lei. Nel bene e nel male. Ma amo anche un'altra persona, una ragazza che non è neanche legata a me dal sangue, dna o altro.. Io amo Patty. Piano, non in quel senso. Io l'amo nel secondo significato che ha questa parola. Ovvero, l'amo come amica.. non come ragazza.. è difficile da spiegare.. ed è per questo che non lo dico. Se no tutti, fraintenderebbero. Magari non lei. Ma il resto del mondo, sì. E come faremmo, poi? So come andrebbe.. mi impedirebbero di vederla. Giusy, Matias e di conseguenza anche gli altri, mi odierebbero. Perchè pensano, l'hanno sempre pensato che io voglia rubare il posto che spetta a Matias nel suo cuore.. ma non è così.. quindi fingo che lei, che Patty, valga molto meno di quello che vale in realtà per me. Per ora resisto. Ma sarà così per sempre? Ma insomma, è così difficile da capire? Quando una mamma dice al figlio che lo ama, intende un amore diverso da quello che prova per il marito. E allora perchè non si può dire ai propri amici, un ti amo che non sia inteso male? Perchè? Perchè dopo tutto si deve complicare? Io non le voglio bene.. è questo il punto. Ti voglio bene non rende bene l'idea. Ti amo, invece, sì.
-Bruno.. non chiedermi niente di Matias, per favore.- ci stacchiamo.
-Intendi dire che non state insieme?- le chiedo sorpreso.
-No.- sbatto le palpebre e la fisso incerto.
-Ma tu vorresti che fosse così, vero?- le domando, convinto delle mie parole. E Patty annuisce triste. -Mi vuoi dire cos'è successo dopo che sono uscito dalla stanza con..- fatico a dire quel nome. -..Antonella?- sussulta. Ma prende coraggio.
-Mi ha baciata.- dice. -E mi ha detto che mi ama.- aggiunge dopo pochi secondi, trai singhiozzi. Felicità? Rabbia? Tristezza? Risentimento? Che cosa significano quelle lacrime?
-Ma anche tu lo ami e desideravi che ti baciasse..- dico io. Lei annuisce ancora più decisa.
-Sì.. ma..- la zittisco posandole un dito sulle labbra, appena percettibile.
-Nessun ma. Ti fa stare troppo male parlare di lui. Ma non temere, quando starà meglio, me la vedrò io.- lei scuote la testa, facendo scuotere le sue due trecce bionde.
-No, per favore, Bruno, non farlo..- le sorrido
-Oggi non fai altro che dirmi per favore..- sorride anche lei, seppure più tristemente. -Va beh.. ne parleremo più avanti, ma allora mi vuoi spiegare perchè ti ha accompagnato da me?- lei si allontana di un passo dal mio letto, si volta verso la porta, guarda verso qualcosa o qualcuno, poi sospira e torna al punto di prima.
-Perchè è uno stupido.- dice solamente.
-Eh? Che intendi?- chiedo confuso.
-Questo. Non fraintendere, stupido in senso buono.. lo fa per me, perchè è il ragazzo migliore che esista sulla faccia della terra..- annuisco. Credo di avere capito.. o forse no.
-E perchè ti teneva per le spalle?- lei si allontana e si siede sulla poltrona che si usa di solito per i parenti del malato che vogliono stare più tempo in sua compagnia. Alza la gamba destra.. e allora la vedo. -Ma Patty, tu..-
-Sì. Sono ferita.- dice semplicemente. Io la guardo come se fosse improvvisamente impazzita.
-E perchè non ti sei fatta vedere da qualcuno, potrebbe essere infetto, potrebbe diventare peggio, potrebbe..- mi interrompe.
-Bruno.. lo so, lo so, molto bene. Ma ti chiedo di non preoccupartene. Se ne vuole già occupare qualcun altro, che tu ci creda o no, è anche peggio di te in fatto di protezione verso di me.- e ride. Dolcemente. Come solo lei in questa terra sa fare. In fondo voglio bene a quella testa dura di Beltran.. Matias. Non è affatto un cattivo ragazzo. La ama veramente. Devono stare insieme. Io non sono affatto geloso di loro due. Ho solo paura. Paura che se lui sapesse quello che provo veramente per Patty, amicizia di livello superiore, non mi lascerebbe più nemmeno salutarla. E io ce la farei, a vivere senza la sua voce?
-E va bene. Mi fiderò di te e anche di lui. Ma sappi che se me ne pentirò, non sarò il solo a farlo.- scoppiamo a ridere. Come ai vecchi tempi. Ma quali vecchi tempi? Come solo l'altro ieri sera. Ecco la verità.
Zoppicando raggiunge di nuovo il mio letto.
-Bruno io.. ho un problema.- no.
-Quale?- non può essere quello che sto pensando.
-Il motivo per cui non mi sono ancora messa insieme a Matias..- ti prego, non dirlo.
-Sì?- incrocio le dita. In bene? In male? Che cosa sono, in fondo, queste due parole?
-Sei tu.- ecco. L'ha detto. Allora.. allora anche lei prova le mie stesse emozioni. Mi sento la testa girare.. tante cose mi passano davanti.. e poi tutto diventa nero. Ma l'ultima cosa che vedo, è lei nelle mie stesse condizioni, avvicinarsi sempre di più a me, con gli occhi chiusi, svenire. Svenire, faccia a faccia su di me.

Un passo a destra. Un passo a sinistra. Piede destro avanti. Di seguito quello sinistro. E poi curvare a destra. E avanti con la prima sequenza. Si chiama camminare.
Cammino ormai da quasi un'ora fuori dalla stanza dov'è ricoverato Bruno. Dov'è entrata Patty. Ti amo. Penso. Ti amo così tanto.. e ora tu lo sai. Ora sono certo, certissimo che non hai più bisogno di prove, almeno per ora. Proverò a desiderare la tua felicità come un bravo protagonista di film drammatici. Ma so che non ce la farò. Però farò un tentativo, forse più di uno. E sarà il tempo a decidere come andrà.
Basta. Penso. Carmen e Leandro volevano che la portassi a casa per mezzogiorno, almeno per l'una, per pranzare e adesso è mezzo giorno e mezza, devo entrare o almeno rimanere sulla soglia, ma fare in modo che lei esca per riportarla a casa sua.. dirle semplicemente "Patty, dobbiamo andare". E poi, come già fatto alla partenza, fingere che non esista quasi. Certo, impossibile non provare emozioni a stringere le sue spalle fingendo nella mia testa che lei sia mia. Ma possibile, come dimostrato è nascondere queste ed altre sensazioni provate. Ti aspetterò.. penso, mentre faccio per mettere piede nella stanza di Bruno. Quando lo vedo. Con Patty. Molto vicini. Troppo vicini. Lei chinarsi su di lui. E baciarlo. Lei lui. E la cosa prosegue. Sembra essere infinita. Non ce la faccio. Non scappo. Non piango. Non grido. Entro. E dico: -Scusate..-

-Sicuro, allora?- chiedo guardando negli occhi il Vero Amore. -Sicuro di non riuscire a venire?- tento un ultima volta. Lui annuisce lievemente, facendo chissà quanta fatica. Sono seduta sul letto accanto a lui. Sto per uscire da questa, la sua casa, per andare diretta verso l’ospedale, quello dov’è ricoverato Bruno.
-Sì.. vorrei poterti accompagnare, ma non sto molto bene..- dice con accento da raffreddato e influenzato. Annuisco io. Gli accarezzo una guancia. -Fai la brava, ok?- mi dice scherzosamente, tirandosi seduto sul letto e giocherellando con uno dei miei riccioli scuri.
-Certo.. ma ora devo proprio andare, se no mi toccherà andare stasera... e questo vorrebbe dire che non potrei passarla tutta a chattare con te.. visto che non andiamo più al cinema..- Guido mi guarda un po’ tristemente, con quei suoi occhi che amo troppo.
-Ok.. ma prima posso dirti una cosa?- sono già in piedi, con la borsa a tracolla sulle spalle, la giacca su un braccio e il cellulare in tasca, ma mi fermo e torno a fissarlo. Annuisco decisa. -Sai, non posso ancora credere che tuo padre ci abbia veramente dato il permesso di stare insieme..- rimango sorpresa. Chissà il perchè, tra tutto, non mi aspettavo che dicesse certo questo..

-Sei.. sei troppo romantico... e anche pazzo.. per essere il mio ragazzo..- dico ridendo,guardando giù dal balcone della mia camera. In perfetto stile Romeo&Giulietta, lui sta salendo su una scala, avvicinandosi sempre di più a me. La sua espressione è il contrario della mia: è tutto serio, deciso e concentrato.. probabilmente a non spiaccicarsi sul pavimento del mio cortile.. papà non gradirebbe..
-Dai la colpa a me?- chiede compiendo uno degli ultimi passi. Con voce innocentina, prosegue. -Dovresti darla a quel folle genio della tua migliore amica e anche delle altre componenti delle popolari, ai nostri amici, a tuo fratello, a..- lo fermo con un gesto della mano. -Ok, ok, ho capito, tutta questa magia non è opera tua..- e gli sorrido. Guido raggiunge il bordo della mia balconata. Mi sorride dolcemente e io perdo tutta l’insolita ilarità che mi ha accompagnata n tutti i giorni dopo la nostra recita.
-Però qualche merito ce l’ho anche io..- dice convinto. Mi fingo dubbiosa.
-Sicuro? Mah, non saprei..- lui avvicina il suo viso al mio. Io faccio lo stesso. Sfiora le mie labbra con le sue in un bacio fin troppo innocente per essere dato da lui. Mi lascia andare per un secondo, il tempo di aggrapparsi al cornicione e con un balzo ritrovarsi di fianco a me. Non so cosa fare.. potrei ridere, forse non per lui, ma per un semplice sfogo.. da tanto aspettavo questo momento e non posso credere che sia finalmente giunto.. peccato solo per mio padre.. lui, uno degli Uomini della Mia vita, non vuole che ne faccia parte il primo, ovvero Lui, il più importante e temo che non lo vorrà mai.. ma non mi importa niente , io non rinuncerò a lui e mio padre dovrà accettarlo, se non oggi, quando mi accompagnerà all’altare.. o se non lo farà, quando Matias mi accompagnerà e lui entrerà gridando “io mi oppongo” e..
-Giusy, ti amo.- lo guardo con le lacrime agli occhi.
-Anche.. anche io ti amo, Guido.- dico trai singhiozzi. Era la prima, la prima vera volta che mi diceva, che gli dicevo, quelle due parole.
-Ma perchè stai piangendo, amore?- mi chiede avvicinandosi a me. Io scuoto la testa tra e lacrime. Non lo so perchè piango.. commozione probabilmente.. non vedo altra spiegazione.. di certo non tristezza e nemmeno per rimpianto.. quindi.. possono essere solo.. lacrime d’amore..
-Ragazzi..- una voce che si introduce tra di noi. Mi guardo intorno. Non viene dall’interno. Viene da fuori.. mi sporgo giù dalla balconata.. Guido, mal fidente, mi tiene per la vita..mica sarei così scema da sporgermi troppo.. penso tra me e me ma lo lascio fare, in fondo è sempre un contatto tra me e lui.. -Ragazzi!- di nuovo la stessa voce, stavolta leggermente più forte. Poi un’altra che sovrasta la prima.
-Giusy, Guido, sta arrivando!- e di nuovo la prima, che ha un tono femminile, mentre la seconda un’intonazione maschile.
-Lascia perdere amore, proviamo a bloccare lui, piuttosto.- aspetta.. l’ho vista! Ho visto Patty insieme al suo ragazzo.. stanno correndo mano nella mano incontro ad un uomo..ma aspetta un minuto.. quello è mio padre! Ecco di che cosa volevano avvisarci! Mi volto verso Guido.
-Li hai visti?- gli chiedo guardandolo con occhi preoccupati. Lui annuisce, ma non tanto agitato, di sicuro meno di quello che dovrebbe essere. Cavolo! Se ci vedeva mio padre.. di sicuro Guido l’avrebbe fatto fuori e me spedita chissà dove.. e io come sarei sopravvisuta senza di lui? Senza mio fratello? Senza Tamara, Patty e Sol?
-Ma.. ma aspetti, Signor Beltran, no.. aspetti!- vedo Patty correre dietro a un Roberto versione infuriato&nero di rabbia.. mi sa che qualcosa l’ha intuito.. pochi secondi dopo scorgo Lucas fermarla prima che entri in casa mia. Patty fa un cenno verso di noi.
-Giusy, scusami, ma non siamo riusciti a fermarlo, sta venendo su da voi!- guardo giù un'ultima volta e le grido in risposta.
-Ma va, mica è colpa tua, in fondo è un bene, mio padre deve sapere chi è il ragazzo che amo.- e dette queste parole mi giro verso il nominato e gli do un bacio veramente appassionato, che forse avrei potuto lasciare per un momento più speciale.. Mio padre apre la porta finestra esattamente in quel momento. Apro gli occhi che avevo tenuto socchiusi e guardo solo un secondo negli occhi Guido, poi con sfida mio padre, mentre mi stacco da Guido.
-Josefina Beltran, ma come..- lo interrompo. Conosco a memoria questa parte della storia e non ho voglia di ri sentirla.
-Sì papà, io ho un ragazzo e sì, lo amo alla follia e il tuo parere non mi farà cambiare idea e qualsiasi cosa tu faccia per separarci sarà inutile e..- stavolta è lui che mi interrompe. Con calma. Serenità. Troppa troppa e bizzarra.. tranquillità. Sorride. Lo guardo come se fosse scemo.
-Ok.- no. Aspetta.. che cos’ha detto? Ha detto OK?????? Non ci posso credere! Ma sta scherzando? No.. non è il tipo da fare questo genere di scherzi.. un secondo.. che cosa sta facendo? Va verso Guido.. ora si stringono la mano.. -Auguri Guido.. ma trattamela bene, o torneremo a litigare e questo non farebbe piacere al vostro matrimo..- gli impedisco di terminare la frase, perchè lo abbraccio. E nel mentre incontro lo sguardo di Guido, tanto sorpreso e scioccato, quasi, quanto il mio.
-Grazie papà.. ma mi vuoi dire perchè hai cambiato di colpo idea???- gli chiedo separandomi da lui. Trai sorrisi e la pazzia generale, mi risponde. -Aspettavo una reazione da parte tua, non infantile, ma matura, come sei tu, che mi dimostrasse che eri davvero abbastanza grande per prendere una decisione del genere.. sai Giusy, dire Ti amo non è una cosa di poco conto..- guardo entrambi.
-Lo so, papà..- lacrime agli occhi. Nuovamente le stesse lacrime d’amore.

Mi risveglio dal mio salto nel passato.. tutto era così.. reale.. quasi tangibile.. come se mi bastasse pensarci per tornare a quei momenti.. Mi alzo in piedi di nuovo. Borsa a tracolla sulla spalla. Cellulare sempre in tasca. -Adesso però vado davvero.- mi chino a dargli un bacio a stampo. -Fammi sapere stasera.. e spero tanto che mi dirai che stai meglio..- mi sorride. Sorriso da malato. Ricambio il sorriso. -Ciao Guido.- lo saluto. Chiudo la porta. Sì, penso. Borsa sulla spalla, cellulare in tasca e Mio Cuore con Guido.

Il ragazzo rimane immobile sulla soglia. Ripete ciò che ha già precedentemente pronunciato. -Scusate...- con un livello di voce lievemente più alto. Non so per quanto tempo non fa un solo movimento, tanto che per poco non gli finiscono addosso alcune infermiere accorse in soccorso del ragazzo che sta nella stanza, con il quale probabilmente voleva parlare quello davanti a me. Rimango immobile a osservare la scena che si sta svolgendo. Bruno e una ragazza sconosciuta, vengono portati via su una barella. Il ragazzo finalmente si degna di dare un piccolo segno di vita, correndo dietro alla barella e ai medici. Uno di quelli si volta.
-E’ un parente del paziente?- chiede con voce stressata l’uomo. Il ragazzo scuote la testa. Mi sembra piuttosto agitato. Arrossisce nel dare la risposta.
-No, ma sono.. un amico della ragazza..- dice piuttosto imbarazzato.

Seguo preoccupatissimo i dottori che stanno trasportando Patty su una barella, diretti chi sa dove.. -Va bene, ma ora si allontani, non ha le autorizzazioni per poter entrare con noi in questa stanza.- mi fa notare uno di loro. Guardo il cartello bianco appeso e per un pelo, se stavolta non mi sento male non potrà accadere mai più, svengo. A caratteri cubitali neri, c'è scritto "RIANIMAZIONE". Possibile che ogni cinque minuti le capiti qualcosa di brutto? E sempre quando io le sono accanto, anche se questa volta non se n'era accorta? Non è che sono io che le porto sfortuna? Sarebbe l'unica opzione plausibile... guardo fuori dalla finestra, tentando di vederla... successo brillantemente ottenuto! Eccola lì, i dottori intorno con strani macchinari.. devo avvisare Leandro.. ma aspetta, questo è il suo ospedale o un altro? Non mi sento bene.. penso che tra un po' ci dovranno portare anche me in quella stanza.. faccio qualche passo indietro, stordito, vedendo le cose girare o sdoppiarsi, arrivo finalmente a trovare qualcosa che mi possa far capire in che posto mi trovo... sì! E' la clinica di Leandro, per fortuna! Corro in cerca del suo ufficio, tentando di dimenticare che in quello stesso edificio, in un'altra stanza però, lei sta lottando ancora una volta, tra la parola che spaventa Giusy con la "m" e quella che nessuno dovrebbe avere il diritto di togliere agli altri: la vita.
Disperato vago per l'intero posto, ma dov'è l'ufficio del direttore? Dov'è Leandro? Mi chiedo, prima di schiantarmi contro un povero mal capitato che passava di lì. Quando lo riconosco, non posso credere ai miei occhi. -Le.. Leandro!- grido al colmo della gioia, finalmente l'ho trovato! Lui mi guarda confuso, mentre lo trascino tirandolo per la manica, come farebbe un bambino che vuole ottenere qualcosa dai suoi genitori che ovviamente loro non gli compreranno mai.. ah.. infanzia mia..
-Matias, ma che cos'hai? Non dirmi che è..- mi fermo e annuisco velocemente.
-Sì, vieni, presto seguimi, Patty... la sala di rianimazione...- stavolta è lui ad assentire, quindi ricominciamo a correre in cerca di Patty. Spero di riuscire a ricordare dov'è.. ma che scemo! penso, scuotendo la testa. L'uomo che sto trascinando, lui è il capo di tutto questo posto, quindi è chiaro che lui sappia dov'è la sala di rianimazione.
Cammino velocemente, ho un po' freddo, ma in fondo non proprio tanto.. respiro agitata, non so perchè.. in fondo mi hanno già detto che si è svegliato subito, non è stato nemmeno qualche ora in coma.. perchè Bruno è un ragazzo forte, molto forte.. a momenti mi scontro contro qualcuno molto agitato... alzo lo sguardo sorpresa.
-Matias?- chiedo guardando mio fratello per terra. Gli porgo una mano che afferra ancora in ansia. -Ehi, aspetta, che cos'hai?- gli chiedo, visto che se ne sta gia andando. Si volta verso di me e mi guarda appena.
-Scusa Giusy, ma devo andare, ti spiegherò!- e comincia a correre verso casa. Mah.. mi sembra strano, molto strano... e scioccato.. aveva degli occhi come se avesse vissuto o visto chissà cosa... cerco di non pensarci mentre mi dirigo verso l'ospedale e finalmente ci arrivo e entro. In che stanza era? penso, ah sì, la 244.. salgo due rampe di scale fino a raggiungere il reparto di traumatologia e entro non appena vedo la targhetta appesa sulla porta. Ma.. è deserta! penso, visto che non c'è nemmeno il lettino.. mi volto, forse ho sbagliato a ricordare.. scendo le scale, quando sento una voce mai sentita prima, parlare con un'altra ormai familiare..
-Bruno, stai zitto, non provare a trovare una scusa, sono certo che tu ne avrai combinata una delle tue come al solito..- seguo la voce e entro passando dalle porte di sicurezza.. non so il perchè, ma devo scoprire a quale ragazzo appartiene questa voce.. e poi sento che il "Bruno" con cui sta parlando è anche il Bruno che io sto cercando..
-Ehi, fratellino, potresti provare un minimo di pena per me? Sono un gesso vivente..- la voce di Bruno, si è la sua voce. La porta è socchiusa. Rimango sulla soglia a.. spiare.. un po' mi vergogno di me.. ma alla fine.. sono stanca di essere sempre così.. così perfettina.. anche io talvolta sbaglio e non ho paura ad ammetterlo.
-Eh già.. voglio proprio vedere come farai a suonare la chitarra adesso.. ridotto così, al massimo potresti.. non so.. non mi viene niente..- adesso vedo il ragazzo con il quale sta parlando lui. Gli somiglia, ma non poi così tanto.. si vede che ha qualche anno in più, i capelli castani e gli occhi verdi come lui, poi vedo anche Bruno, tutto ingessato e fasciato... ma vivo e a giudicare dalle poche parole che ha detto anche sano di mente!
-Smettila di prendermi in giro, sei sempre il solito!- gli dice, in tono scherzoso.
-Eddai, fratellino, non mi vuoi dire chi era quella ragazza nella tua stanza?- lui tenta di scuotere la testa, ma ovviamente non ci riesce.
-Era solo una mia amica, solo un'amica, ok?- annuisce, quello che da quanto ho capito è suo fratello.
-Va bene, non ti scaldare, ma mi vuoi dire almeno come si chiama?- Bruno sospira.
-E va bene, lei si chiama Patty ed è la mia migliore amica. Ti va bene questa brillante spiegazione.. Giusy!- esclama a un certo punto, probabilmente vedendomi. Allora entro, fingendo di essere appena arrivata. -Ciao Bruno..- dico timidamente, affiancando suo fratello. Il ragazzo si volta e mi porge la mano.
-Gonzalo, fratello del... ricoverato.- mi dice sorridendo. Gli stringo la mano.
-Josefina, ma puoi chiamarmi come tutti Giusy.- sorrido anch'io, quindi mi volto verso Bruno. Chissà perchè.. ma ho già sentito quel nome.. ma quando.. quando e in quale occasione?

Spazio autrice:

scusate per il ritardo, ma ho davvero avuto troppe cose da fare.. ovvero tavole e tavole di disegni (il bello di fare il liceo artistico.. XD) mi dispiace dovervi dire che penso che passerà più o meno un bel po' di tempo anche alla pubblicazione del prossimo cap..

Veniamo ai commenti:

sabry99:
tranquilla, meglio tardi che mai, no? XD, comunque anche io adoro il personaggio di Bruno.. tra tutti i ragazzi è il mio preferito, anche se Guido è al secondo posto, come ragazzo è davvero fantastico anche di carattere, a parte quando litiga con Gonzalo.. XD Che fine ha fatto Antonella? Posso solo dirti che la decisione che ha preso la metterà in grossi guai.. e ho già parlato troppo..

bimbetta snob:
ti rassicuro, manca ormai poco a vederli VERAMENTE insieme, anche se da questo capitolo forse non si direbbe.. mi raccomando, recensisci anche questo di capitolo.. e anche stai tranquilla per Bruno.. nel prossimo capitolo ne vedrete di belle.. XD

girlstar:
grazie grazie grazie, sarò noiosa e ripetitiva, ma non sai quanto mi fa piacere leggere le tue parole! :) Comunque se sei anche una fan di Giusy e Guido, penso che questo capitolo ti sia potuto piacere.. XDXD

(p.s. Ele, questa me la segno, non mi hai recensito il capitoloooo!!! :( ma ti perdono solo perchè so che hai problemi con il modem.. XD)
al prossimo cap,
Angy:*)

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Capitolo 24
*** Sbagli ***



SBAGLI

Guardo attraverso il vetro, un'altra volta, non ci posso credere, un'altra volta in questa situazione, io, io mi sento male, non so se riuscirò a farcela, a resistere, sembra che la vita della mia amata sia destinata a non essere mai serena.. eppure io non la posso abbandonare, non posso dimenticarmi di lei e di quello che provo, perchè non ci riesco e sopratutto, non voglio. La vedo, ma l'immagine è sfocata, vedo intorno a lei persone, una esce, poi ricordo, è Leandro, lo riconosco, si avvicina, sta camminando verso di me, mi raggiunge. -Matias, ora puoi stare tranquillo, Patty si è ripresa, nulla di grave, però per un certo periodo dovrà portare le stampelle e ovviamente non potrà ballare.. abbiamo trovato una brutta ferita sulla sua gamba, è una vera fortuna che sia svenuta, così l'abbiamo curata in tempo, prima che si infettasse e si aggravasse, ma perchè non ci avete detto niente subito?- lo guardo, lui mi guarda, non so se ha capito che non l'ho seguito molto, la prima frase, sospiro di sollievo, poi, quasi ignoramento totale. -Matias! Ehi, Matias, mi stai ascoltando?- mi ridesta dai miei pensieri.
-Sì, ho ascoltato.. fino a... nulla di grave.- lui mi sorride, non so perchè, se è perchè ha notato che sono fuori di testa, o perchè Patty sta bene.. -Leandro.. posso..- ho paura di porre questa domanda. -..posso vederla?- l’uomo davanti a me, che conosco da una vita, anzi, dalla mia di vita, mi guarda con un espressione indecifrabile.
-Ci tieni molto a lei, vero?- mi chiede con voce piena di tenerezza. Sì, penso. Entrambi l’amiamo, ognuno in modo diverso. -Sì, io la..- ho il coraggio di dire a quell’uomo che si comporta come il padre che Patty non ha, ho veramente la forza di dirgli che amo.. sua figlia? Mi volto un secondo a guardarla, attraverso il vetro, come se solo vederla anche sfocata, potesse trasmettermi una forza incredibile. -Io la amo.- dico, pronto al peggio. Leandro mi guarda per un secondo, poi mi batte una mano sulla spalla, in segno di incoraggiamento.
-Sono felice che Patty abbia qualcuno che tiene così tanto a lei, so che sei un bravo ragazzo e che non la ferirai mai, lei è una ragazzina davvero..- lo interrompo, probabilmente rubandogli la parola di bocca.
-Unica.- annuisce. Ci guardiamo rimanendo in un imbarazzante silenzio. Dietro di lui, vedo uscire i dottori. Gli dicono qualcosa a bassa voce. Non mi interessa. C’è una sola cosa che mi interessa, in questo momento.
-Bene, in qualità di direttore dell’ospedale, puoi entrare nella camera della signorina Castro e se ti beccano digli che sono stato io a farti entrare, loro mi avviseranno e alla fine vedrai che diventerai una specie di star dell’ospedale!- mi sorride amichevole e io lo ricambio.
-Grazie Leandro, grazie davvero.- annuisce e poi se ne va. Dove? Non lo so. Mi interessa? Sì e no. Gli voglio bene, ma ora la mia priorità è solo lei. Così comincio a camminare, diretto verso la stanza dove potrebbe realizzarsi il mio sogno o come tempo, anche il mio peggior incubo. Spero almeno che mi permetterà di esserle amico, dovesse andare male. La mia mano si posa sulla maniglia, la stringe, esita un secondo. Respiro. Stringo e spingo in avanti. Entro. Non appena entro, la vedo. Non sta dormendo, non ha gli occhi chiusi, nessun macchinario né niente di strano, è semplicemente lei. -Ciao..- complimenti Matias, davvero un’entrata da oscar, ma cosa ci fai ancora qui a Buenos Aires? Perchè non prenoti subito un volo per Hollywood? Rido della mia stessa battuta. Lei mi guarda in modo strano, probabilmente si chiede il motivo, ma non si azzarda a chiedermi niente. Oppure, semplicemente pensa che sia pazzo. Non avrebbe tutti i torti..
-Ciao.- mi dice, voce senza espressione, o forse saranno gli effetti di quello che le hanno dato... le faccio un debole sorriso.
-So che non dovrebbe interessarmi e che devo imparare a farmi i fatti miei, ma non posso fare a meno di pensarci.. Patty, per farla breve, ho visto quello che è successo.. con Bruno.- ma perchè? Perchè? Mi ero preparato un bel discorso, sono andato persino a casa per cercare di calmarmi e poi sono tornato qui, pronto e alla fine, ecco che cosa vado a dirle, tutto sbagliato! Sbagliato!
-Aspetta.. Matias, ti sbagli.- la guardo confuso.
-In cosa mi sbaglio?- le chiedo avvicinandomi al suo letto. Fa un sospiro, si volta a guardare fuori dalla finestra. Non so per quanto tempo, poi si volta di nuovo verso di me mi guarda intensamente negli occhi.
-Ti dirò due cose ben separate tra loro.- annuisco. -Primo, non è successo niente con Bruno, come magari ti sarai reso conto, siamo entrambi svenuti, ma non è successo niente tra di noi, anche perchè nessuno dei due lo voleva, siamo entrambi innamorati, sì, ma di altre due persone..- mi sorride dolcemente. -Secondo, ecco dove ti sbagli: sbagli a dire che non ti deve importare e sbagli a non volerti immischiare, se provi davvero quello che provi per me, allora certo che te ne deve fregare! Ma il tuo errore più grande è temere che io ti possa “tradire” con un altro, perchè non accadrà, mai, perchè io amo solo te e anche se non pensavo che te l’avrei mai detto, non ti merito.- dette queste parole, sospira lievemente e resta a fissarmi, vuole decifrare la mia espressione.. forse.. ma non so che cosa potrà leggere in me, perchè i pensieri sono molto confusi, troppo confusi, contradditori.. ma su, Matias, dì qualcosa, parlale, rispondile, non lasciare il discorso in sospeso, ha detto che ti ama!
-Anche tu sbagli molte volte, ad esempio ora a dire che non mi meriti.. non è vero, in parte sì, ma nel senso che tu meriti di più, non me, qualcuno di più speciale, ma mentirei se dicessi che non sono felice che tu abbia fatto la scelta più scontata e bassa, me, che non sono niente, ma che sarò l’unico che ti amerà in questo modo, né di più, né di meno, solamente così.- ma da dove cavolo mi vengono queste parole? IO? Sono ancora quel folle che corre dietro ad un oggetto sferico, o qualcosa ha totalmente sconvolto il mio universo?
-Insomma... abbiamo fatto tanti sbagli entrambi?- mi chiede, a metà tra lo scherzo e la dolcezza che nasconde la verità. Annuisco deciso, ma allo stesso tempo, come lei sola sa essere. Dolce. -E credi che ci possa essere rimedio a tutti questi errori?- intende.. intende quello che sto pensando? Non lo so, ma sono disposto a rischiare e a fregarmene delle conseguenze, per una volta, sì. Mi avvicino a lei. Non lentamente. Non dolcemente. Non Matias. In un secondo, le mie labbra sulle sue, un secondo fa lei stava parlando, un secondo dopo, zittita dalla mia bocca sulla sua.
-Non ho intenzione di scusarmi, questa volta.- dico convinto, staccandomi da lei. Non le do il tempo di ribattere nulla e proseguo ancora più deciso. -Perchè non ne sono affatto pentito.- Patty mi guarda. Come? In quale modo? E che ne so? Non lo capisco..
-Nemmeno a me.- l’ha detto? Ha veramente detto quello che ho sentito.. ma basta con queste inutili domande. -Hai aspettato abbastanza, Matias.- che? Ma sto uscendo di testa? Questo è solo un mezzo sogno mezzo incubo? -Mi hai provato che mi ami veramente.- annuisco con la testa a mo di robot, rimanendo comunque muto. -E entrambi oggi abbiamo capito che nonostante non ci meritiamo a vicenda.- e qui si lascia andare in un piccolo sorriso. Sarcastico? -non possiamo fare a meno di stare insieme. Sopratutto io.- si avvicina al mio viso e mi unisce a lei. Per un secondo solo. Mi basta. Ma solo per adesso. Non mi basterà per sempre. -Ti amo Matias, ti amo troppo per rischiare di perderti per colpa di una stupida, grande piccola paura.- l’ascolto, sì e no..
-Non hai mai rischiato di perdermi e mai rischierai. Ma che cosa intendi dire con queste parole?- le chiedo, con le medesime lacrime che coprono anche i suoi di occhi. La paura che lei prova.. in che senso la esprime? La mia è.. molto grande e divisa tra tanti bivi.
-Che..- l’esitazione è talmente minima da essere quasi invisibile. -..che sono pronta a superare le mie paure.- le prendo quel dolce viso tra le mani. -Intendi dire.. che potremo finalmente stare insieme? Sei.. pronta?- le chiedo, ma nella mia voce non c’è un sola esitazione, una sola paura, so già qual’è la sua risposta. Stavolta lo so.
-Sì.- una sola parola e basta. Poi lasciamo che siano le azioni a parlare per noi.

Giusy sorride sia a me che a mio fratello. -Scusami Bruno, ma ora penso che sia meglio che vada, sai quanto diventa geloso Guido..!- dice dandomi un bacio sulla guancia, uno dei pochi punti non fasciati o bendati. Annuisco, ridendo un po’ a fatica. Ma smetto non appena mi rendo conto dell’espressione di mio fratello, dopo che la ragazza ha pronunciato il nome del suo ragazzo. E’.. a dir poco furioso. Che male la mascella! Ci saluta con la mano e poi esce. Non appena non c’è più, mio fratello si avvicina e mi chiede, come se d’improvviso la rabbia fosse svanita:
-Guido è il suo ragazzo, vero?- non so decifrare la sua intonazione, ma non mi sembra geloso. Non potendo annuire sono costretto a parlare.
-Sì, ma non sarai geloso, spero. Guido non scherza quando si tratta di Giusy.- dico un po’ scherzoso e un po’ meno. No, Gonzalo non si deve innamorare di Giusy, lei non è la ragazza giusta per mio fratello, lei è innamorata di Guido almeno tanto quanto lui lo è di lei. Inoltre il cuore di mio fratello è già impegnato, occupato a dimenticare un’altra delusione, non ha bisogno di riceverne una in più. Mio fratello mi sorride. Ma in che senso? Con quale scopo?
-Si amano molto, vero?- che strane domande che mi pone. Domande che farebbe un vecchio amico o uno nuovo intenzionato a capire quanto forte sia il loro legame per poterlo distruggere al meglio. Ma mio fratello non è mai stato così, tranne nel periodo in cui era innamorato di quella ragazza che nemmeno mi ricordo come si chiama..
-Sì.- mi limito allora a rispondergli. Forse lui mi avrebbe posto un altro quesito, o forse no, fatto sta che non lo saprò mai, perchè in quel momento entrò la seconda ragazza che amo con tutto me stesso. La prima era chissà dove..
-Bruno, stai meglio?- mi chiede correndo verso il letto dov’ero disteso, ma la sua corsa viene presto fermata, da un ragazzo che temevo di vedere. E ora è qui, nella mia stanza, con lei e mio fratello. Matias la ferma prendendola per la spalla, lei lo guarda e in quel momento, me ne rendo conto. C’è qualcosa di diverso nei loro sguardi, ovvero, non sono i soliti dei due ragazzi innamorati che conosco da troppo poco. Un conto è quando di legge l’amore negli occhi di due persone, un altro è quello di vederne una consapevolezza di amare e non solo, peggio, la consapevolezza di essere amati e ricambiati. E questo mi fa paura. Mi chiedo che cosa stia pensando mio fratello e che cosa penserà, quando capirà che quella è la ragazza che mi ha accusato di amare.. Guardo verso Patty e la vedo incollata agli occhi di quello, che sì, la merita, ma che mi fa lo stesso paura.
-Patty, aspetta che ti aiuto.- parole. Parole uscite dalla bocca di quello. Ormai ho deciso di chiamarlo così. Sono ingiusto e cattivo, ma non me ne frega niente. Ho rischiato di morire per colpa della ragazza che amo, sono ingessato dalla testa ai piedi, mi potrò almeno permettere di odiare una persona che non merita questo trattamento? E anche se so che la risposta è no, non mi importa, perchè io ne ho bisogno, ho bisogno di odiarlo, se solo lui fosse un po’ più stronzo! La aiuta a camminare verso di me, noi compreso mio fratello e solo allora mi rendo conto che anche lei è fasciata, ma solo alla gamba. Solo quando ci hanno raggiunto entrambi, si rendono conto della presenza di un quarto incomodo. Gonzalo.
-Come va, Molina?- mi chiede l’essere che la tiene stretta per la vita. Lei gli da una spallata.
-Non c’è male, Beltran.- stavolta tocca a me l’occhiataccia dell’angelo che si trova nella mia stanza. Forse nota nonostante la barriera che ho creato, il mio sguardo preoccupato rivolto verso la loro unione, o forse no.
-Senti, non sono qui certo per litigare..- a bassa voce, aggiunge. -..a parole..- rivolto al mio stato, ma non vuole farsi sentire dalla sua.. amata. -Ma per dirti che io ho già chiarito tutto quello che c’era da chiarire, con la mia ragazza.- a quelle parole, mi sento morire. Mia.. e ragazza.. nello stesso contesto.. parole pronunciate.. dalla bocca di Matias.. che stanno a indicare una cosa definitiva. Finale.
-Ragazza?- quell’unica parola mi esce dalla bocca senza riuscire ad essere trattenuta, come un grido, come un non lo so, ma so cosa sta pensando lui, perchè è la stessa cosa che penserei io se fossi al suo posto. Ora ho la prova che anche tu la ami e la vuoi, ma non l’avrai mai, lei è mia. Questo mi direbbe, ma non lo dice per rispetto a lei. Non è una cosa, lei è tutto. Per lui. Ma in parte si sbaglierebbe, io non voglio lei, voglio solo la sua amicizia, la sua presenza costante, ma voglio anche Antonella e per questo sarei pronto a rinunciare veramente a tutto.. anche a lei, per sempre.. e questo mi fa ancora più paura. So anche cosa sta pensando mio fratello, troppo prevedibile, non è una cosa di famiglia, io non lo sono. E so cosa stai pensando tu, l’unica che mi possa capire, so che hai compreso tutto e che il tuo silenzio non è di imbarazzo e d’obbligo. Perchè non siamo soli e liberi di dire e fare quello che vogliamo, ma in presenza di due, non solo uno, menti chiuse, anche il ragazzo che dici di amare e io so che è così, anche lui non è abbastanza aperto per poter comprendere il sentimento che ci unisce e non esserne geloso.
-Scusatemi se vi interrompo, ma non mi sono ancora presentato, Gonzalo, fratello di Bruno.- abilmente il mio stesso sangue mi toglie dai guai, distogliendo l’attenzione da me. Gonzalo bacia la mano di Patty galantemente e stringe quella di Matias, geloso anche di quel piccolo gesto. Sono ancora agli inizi.. penso. Lui ricambia la stretta al massimo, ma non sa che Gonza ha una forza incredibile e che tutti i suoi sforzi sono inutili.
-Piacere, beh.. magari Bruno ti avrà parlato di me, io sono Patty, come avrai intuito.- e gli sorride. Lei, così solare con tutti, anche e sopratutto con chi non se lo merita.. ma anche ingenua, a dire quelle parole, che fanno scattare il cervellino di Matias.. “Spero che non te ne abbia parlato troppo..” me lo immagino mentre lo pensa.. oh mamma, sto cominciando a pensare con due cervelli, con il mio e con quello di quel essere.. dimenticavo, devo essere più buono, le ho promesso questo..
-Sì, mi ha detto qualcosa, ma è da un bel po’ che non ci vedevamo!- dice lui, mamma mia, anche questo un po’ mi spaventa, come ha fatto a capire la situazione che c’è tra me, lei e l’altro lui? E’ qui solo da poche ore e già sa tutto.. o noi siamo troppo evidenti o lui e un super genio.. oppure.. fa semplicemente parte del clan Molina.
-Matias.- pronuncia solo il suo nome e basta. Gonzalo si volta prima a guardarmi e dopo il mio sguardo, ritorna a guardare il ragazzino di fianco a Patty.
-Piacere!- Gonzalo gli sorride. O forse sorride a lei. O forse ancora, sorride a me.
-Ragazzi, scusate se vi mando via così presto, ma mi sento stanco, dopo lo svenimento... ancora peggio di prima.- annuiscono entrambi, mentre mio fratello, sa già cosa penso in realtà. Patty zoppica un po’ fino ad arrivare a me. Si avvicina al mio viso e mi da un bacio leggero sulla guancia.
-Ti voglio più bene.- mi sussurra a voce bassissima, davvero bassa, quasi un respiro flebile, per non farsi sentire da nessuno, tranne che da me.
-Anch’io.- faccio in tempo a dirle, per i pochi secondi in cui rimane abbracciata a me. Il nostro piccolo segnale segreto. Vuol dire una cosa, siccome ti voglio bene non ci basta, lei ha pensato di dirmi ti voglio “più” bene, perchè, rischiare di dirci ti amo, con la presenza di Matias, del “suo” ragazzo, non era molto conveniente. Ma non è colpa mia, né sua, nostra! Sono loro che poverini, vivendo nel loro piccolo e chiuso mondo, non capirebbero mai la nostra amicizia di livello superiore.
Patty si stacca da me e si volta a salutare Gonzalo con una mano, poi Matias riprende il possesso di lei e quindi escono dalla stanza.
-Ciao.- Matias.
-Ciao, felice di averti conosciuto, Gonzalo!- lei.
-Anche io..- dice sinceramente mio fratello. Poi si volta a guardarmi. -Sicuro che qui, non sei tu quello geloso?- mi chiede con una voce che conosco fin troppo bene.
-No, io sono geloso di Patty, esattamente quanto tu lo sei di Giusy.- e con questa frase, determino tutto.

-Allora come stai amore?- domanda una voce. La voce che appartiene alla mia ragazza, sì, so che ormai è una cosa vecchia, è talmente tanto (e allo stesso tempo poco) che stiamo insieme.. ma dirlo, anche solo sentirlo dire a scuola "lei è la ragazza di Guido" oppure "lui è il ragazzo di Giusy", cavolo mi manda in fibrillazione e chi mi ci leva più? E andrei in giro per la strada a sbatterlo in faccia a chiunque.. anche se non gliene interesserebbe di meno.. solo per poterlo udire ancora una volta come le mie orecchie.. sì, è vero, sono pazzo.. ma pazzo d'amore.. e chi dice che sia la pazzia la sbagliata dimensione di vita? Solo perchè sono più i sani (falsamente, ma.. dettagli) dei pazzi (considerati così dalla comunità.. dalla maggioranza..) non vuol dire che sia per forza giusto, che abbiano per forza ragione.. ok, meglio smetterla con questi pensieri e risponderle.. possibilmente qualcosa di sensato..
-Mah, più o meno.. insomma, male proprio non sto, finché avrò te può succedermi qualsiasi cosa, al fuori di perderti e lo sopporterò con un battito di ciglia.. però nemmeno posso affermare di stare benone.. non riesco a cantare e lo sai che è la seconda cosa che amo fare più al mondo..- la stessa voce di prima mi fa segno di aver capito e io faccio un sorriso triste che lei non può comunque vedere. -E tu? Che mi dici di Bruno? Come sta?- le chiedo, non appena me ne ricordo, to', la mia parte non egocentrica o Giusy-centrica si è fatta viva.. passa qualche secondo prima che odo la sua risposta.
-Eh... anche lui sta "bene" solo tra virgolette.. mentalmente sta benissimo, ma fisicamente diciamo che è messo maluccio.. non potrà suonare la chitarra né ballare per un po'.. la vedo grigia..- annuisco, ancora, scemo, non ti può vedere! Ma alla fine questo non dipende dalla mia stupidità o meno.. è un gesto quotidiano automatico che non si riesce a soffocare..
-Ah.. mi dispiace..- mi escono solo quelle due paroline lì, a seguito di un verso che non sembrava provenire dal cuore. Ma voglio bene a Bruno, è un caro amico, bravo ragazzo e compagno di gruppo.. eppure.. sono distratto.. sento che ben presto avrò molto da pensare.. Giusy non mi starà nascondendo qualcosa?
-Sì.. anche a me.. e poi..- eccola lì, lo sapevo, un'altra volta ho ragione.. mamma mia, ma perchè invece che fare il cantante, non faccio il veggente? Guadagnerei la cifra che necessiteremmo io e il mio amore per mettere su casa in un lampo.. ma che stupidaggini che mi vengono in mente oggi! -..poi.. c'era un ragazzo, in camera di Bruno.. che non avevo mai visto prima di oggi..- si azzarda a dire, mentre io tendo l'orecchio, ma più di così non posso, mica passare tra il filo per arrivare a casa sua e guardandola attentamente negli occhi carpire informazioni dal suo atteggiamento.. perchè è quello che dice tutto, su cosa pensa una persona.
-Ah.- piatto, sembra che l'ho detto solamente per farle capire che dall'altra parte c'ero ancora io, non sono morto, sono qui che attendo che tu ti dia una mossa e sputi fuori questa tremenda cosa.. che di sicuro sarà una scemata, ma tu e tutti i problemi che ogni volta per ogni cosa nuova ti fai! E pensato così sembra un difetto.. allora perchè io amo anche quello di te?
-.. vedi Guido, non ho il coraggio di dirti chi è.. a parte che è il fratello di Bruno, non posso dirti come si chiama..- ah, bella questa.. -Non te lo posso dire a voce, perchè non ne ho la forza.. ma posso scrivertelo.. se ti connetti..- questo cambia le cose.. certo che però Giusy è strana.. beh, è chi mai la voleva una tipa ordinaria?

-Ehi..- la mia mente è tutta una confusione unica, non ci capisco più niente di niente. -Ehi..!- è già strano che ancora, almeno mi ricordi come mi chiamo.. -Caterina!- esplode una voce. Chi? Sbatto le ciglia, tengo le palpebre serrate per qualche secondo, sento solamente il rombo potente del silenzio. -Caterina, ci sei?- riapro gli occhi, annuisco meccanicamente, mento, dico la verità, sbaglio, non lo so nemmeno io.
-Non c'è niente da fare.. oggi proprio non c'è la con la testa..- questo sì che è vero..
-Scusate ragazze.. ma proprio non ce la faccio a concentrarmi.. ho ancora in mente..- il grido muto di Bruno, che ho preferito fare io al posto suo, con tutto il fiato che avevo nei polmoni, anche se avevo corso tutta la notte. E contemporaneamente le parole dolci di Alan, terribilmente sincere, terribilmente non false, che mi impediscono di.. di stare male davvero.. dovrei ringraziarlo per questo, ma davvero, non è così facile.. lo sembra, quando sei fuori, quando non lo stai vivendo dentro, e senti una lotta così grande di emozioni che ti potrebbe spaccare in due da un momento all'altro.
-Ti possiamo capire.. ma posso farti una domanda?- la prima voce, insiste, è terribilmente seccante e persuasiva. Che fare? Annuisco ancora, non potrei dirle di no a questo punto, dopo quello che entrambe hanno fatto per me.. -C'è.. c'è qualcosa tra te ed Alan, vero?- non sorride, non sembra infastidita, solamente.. curiosa. Chi sono io per assetare le persone? Nessuno, appunto.
-Diciamo solo.. che qualcosa c'è, e anche di molto grande e profondo.. ma ancora non si è sviluppato.. e in questo momento non ne ho bisogno..- entrambe mi guardano allibite e spalancano tutto lo spalancabile.
-Ma.. in un momento come questo.. avere il proprio ragazzo accanto, è la cosa migliore che si può desiderare!- e certo, tu la pensi così perchè per te le cose sono state rese troppo facili.. come noi due, voi vi amavate da tanto.. ma ovviamente ci vuole un po' per rendersene davvero conto.. peccato che una vera dichiarazione alla "vuoi essere la mia ragazza?" non sia la stessa cosa che sentirsi dire.. "vorrei essere l'unico ragazzo che ti possa proteggere e amare fino e oltre al confine.. quello che separa l'amicizia dall'amore.." lo so, sono un'incontentabile, la frase che mi ha dedicato Alan è certamente migliore, è più dolce, più vera, sensibile e sopratutto personale.. ma non è chiara.. è ambigua.. e in questo momento.. un'altra sola incertezza potrebbe distruggermi come niente.. no, prima devo.. devo superare lo shock per Bruno.. e poi.. poi vedremo di pensare anche a lui..

Siamo appena usciti. Io le tengo un braccio intorno alle spalle, lei zoppica. -Aspetta, Patty, fermiamoci un secondo.- le dico dolcemente e quindi di conseguenza anche a bassa voce. Lei esegue il mio ordine brava bambina qual'è. Sinceramente mi fa ridere il paragone che mi è balzato in testa.. ma che ci posso fare.. se ci penso, fino a pochi pochini mesi fa, lei era semplicemente una tredicenne sbarcata da chissà dove (Bariloche, fa lo stesso..) carina, dolce, mandata ormai secondo me in missione per farmi capire.. che non era Antonella il mio vero amore.. poi, che io mi sia innamorato di lei, poiché Lei era l'Amore per me, è un'altra cosa.. -Penso che sia meglio se ti prendo in braccio.. altrimenti non arriveremo mai a casa tua..- le suggerisco dopo un po' che noto che se andremo avanti così, non arriveremo mai a casa sua... ok, è già strano, consideriamolo pure un miracolo, che l'abbiano lasciata uscire direttamente il giorno stesso.. c'entra forse che è la figlia del capo? Mmm.. Patty si mordicchia il labbro, indecisa. Sì, so che potrebbe parere una proposta anche.. indecente, per esagerare, ma altrimenti per le quattro noi saremo ancora qui, solamente a qualche metro da questo parco, che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino..
-Ma.. ma sicuro che ce la fai?- mi domanda quando finalmente prende una decisione. Sì, la prende pure, ma non certo quello di darmi una risposta che corrisponda a un semplice monosillabo.. sì... no.. però così le lascerei la scappatoia del "ni". Sospiro e incrocio le braccia guardandola male di proposito. Quanto mi è difficile farlo! Quanto è complicato non andare in giro con una faccia da ebete pensando "Patty è la mia ragazza, è la mia ragazza, la mia ragazza, mia ragazza, ragazza.." a mo di eco.. Senza il mio appoggio lei barcolla e comincia a saltellare a cerchio. Cosa mi trattiene dallo spanciarmi dalle risate, lo sanno, chi sta già lassù e la Patty che incavolata mi molla, anche se non arriverebbe a tanto.. non si sa mai.. -E dai! Mi stavo solo preoccupando per te!- mi dice dopo quasi cinque minuti interi di saltelli. Mamma mia, devo dire che ha davvero una resistenza incredibile.. se le devo fare un complimento.. altrimenti penserei una.. testardaggine.. quasi quanto mia sorella! Io alzo le sopracciglia e la fronte si corruga. Chissà che espressione cretina che ho in questo momento.. non ci voglio neanche pensare! Qualche secondo dopo la prendo per le spalle e avvicino il suo viso al mio, quasi come per baciarla, ma questa volta non è mia intenzione farlo. Sembra strano che lo pensi, ma è davvero così.
-Tu non ti devi preoccupare di qualcosa che non sia te stessa, ok?- le domando chiarissimo, togliendole il fiato e non lasciandola respirare con un solo sguardo. Bello avere questo potere, quello di saper bloccare il respiro alla tua amata, di modo che non ti possa impedire di dirle cosa DEVE fare. Lei annuisce debolmente, ma controvoglia. -Allora adesso vieni tra le mie braccia tanto felici di stringerti e andiamo a casina bella..- certo che ho un'intelligenza sovraumana.. se devi convincere qualcuno di una cosa che non vorrà fare mai, di sicuro farla sentire una cretina non è la cosa migliore.. difatti ecco che Patty mette su un muso e le braccia conserte sul petto.
-Non trattarmi come una bambina!!- si lamenta quindi con una voce che conferma quello che ho detto. Eh, ma se lei poi fa così.. su su, chi hai mai detto che non mi possano piacere le bimbe? Alla mia età, non è che poi io sia poi così.. uomo.. al solo pensarlo mi viene da ridere..ancora.. Ma mi permetto di fare solo una cosa e ridacchiando le accarezzo la guancia, enfatizzando sulla differenza delle nostre altezze. Sì, lo ammetto, devo essere un pochino perfido.. ma è lei che fa tutti quei versi! Mica gliela posso dare sempre vinta, insomma..!
-Su, su, hai ragione, perchè gli unici baci che ricevono le bimbe, sono sulla guancia..- ma sì, continuiamo pure a giocare..tanto ormai.. e di proposito parto deciso verso quel punto, ma lei si aggrappa a me, anche per non cadere e mi bacia invece sulle labbra, con una passione a lei estranea. Da occhi spalancati e sorrisino beffardo stampato in faccia passo in un millesimo di secondo da giro di circuito di formula uno, in occhi chiusi alla "bello addormentato" e bocca prigioniera.. e felice, in attesa della condanna.
-Allora.. continui a pensare che sia una piccolina?- mi domanda sfottendo. Anche lei però, devo dire che sta cominciando un po' troppo presto a fare la grande..
-Non l'ho mai sostenuto.- ribatto non dandole nessun tipo di soddisfazione. Eddai.. su.. da brava Patty, adesso vieni qui e mi dici..
-Ok, comunque non so perchè me la prendo, in fondo hai ragione, dici la verità, io ho solo tredici anni, manca ancora un bel po' al mio compleanno, quando più o meno finirà la scuola.. e infatti non dovrei neanche già andare al liceo.. né avere un ragazzo.. e..- capacità di far sentire in colpa gli altri e logorrea, due caratteristiche che se messe insieme sono fatali per qualsiasi essere umano.

-Ok fratellino, io adesso devo andare a casa.. si sta facendo tardi e devo ancora fare un sacco di cose.. e mi raccomando.. non pensare a lei..- l'articolo femmine che uso mentre disquisisco con Bruno, può essere sia riferito alla ragazza che mi ha detto si chiama.. Antonella, non posso sbagliare quel nome perchè me ne ha parlato così tanto che senza vederla già mi sono fatto un'idea di come sia.. oppure a quella ragazzina bionda con la quale sembrava avere un'alchimia particolare.. sì, prima io scherzavo sul fatto che lui l'amasse.. e che non era solo un'amica.. ma di sicuro c'è qualcosa di speciale tra di loro, strano, perchè non mi aveva mai parlato di.. Patty.. anche questo nome penso lo sentirò molto spesso.. e poi.. mi ha colpito.. anche a me.. non proprio in quel senso.. ma.. quella ragazza emana una strana energia.. al solo guardarla fa venire voglia di abbracciarla.. sembra.. la dolcezza fatta persona, umanizzata. Ma non posso certo dimenticarmi di un'altra ragazza mai vista prima.. Josefina.. ma tutti la chiamano Giusy.. fidanzata con un certo Guido... l'avevo già sentito questo nome, ma quanti che si chiamano come lui ci saranno a Buenos Aires? Tantissimi. Ma sento comunque una strana agitazione..
-.. ci proverò..- risponde solamente mio fratello. Quanti dubbi, tutti in un colpo solo.. e poi.. adesso che ci penso.. ho anche conosciuto il Matias del quale ben poco mi parlava.. strano ragazzo.. mi è sembrato molto geloso.. vuoi vedere che è innamorato della trecciolina? Ci scommetterei non so cosa..
-Ciao..!- pacca sulla spalla, debole stavolta per forze contrarie. Ma restiamo sempre degli uomini.. beh, almeno quasi uomini.. sopratutto io. Ricambia il mio saluto con una piccola smorfia, non appena sono fuori dalla stanza faccio un piccolo risolino divertito per gli sforzi che fa per non mostrarsi fragile ai miei occhi e scuoto la testa.

-So che per voi non ha alcun senso.. ma per me sì.. per favore.. fidatevi di me..- io e Sol annuiamo quasi in sincronia. Chi l'avrebbe mai detto che un giorno ci saremmo tutte trovate in camera mia, sedute a gambe incrociate sul mio letto, a parlare di.. una cosa così tremenda che non sarebbe mai dovuta accadere..
-Ok Caterina.. penso sia meglio cambiare argomento..- propongo io non so con quale coraggio..
-Credi?- mi domanda con tono ridicolo e scoppiamo a ridere, una risata di sfogo, di quelle che si hanno bisogno, ogni tanto nella vita, per poter andare avanti.. altrimenti si crollerebbe.. in fondo le cose serie, importanti e intelligenti, non esisterebbero senza quelle ridicole, vane e stupide..
-Seriamente.. ma.. cosa pensi direbbero le tue amiche divine?- devo dire che anche Sol è molto cambiata da quella sera.. una volta non parlava così facilmente.. con tutti.. come se non avesse più quella sorta di.. timidezza? che l'ha sempre seguita come un'ombra..
-Non lo so.. ma dopo tutto.. penso che Pia.. insomma.. c'era anche lei, quel giorno.. capiranno.. e se così non fosse.. capiranno lo stesso..- conclude molto dura la biondina con la pettinatura a caschetto. Annuisco, pensierosa. Ammetto di essere stata molto preoccupata per Bruno.. chi non lo sarebbe stato? Ma il fatto di aver avuto il mio Fabio vicino.. soltanto il pensiero che io e lui adesso stiamo.. stiamo insieme.. siamo una coppia.. non so.. mi impedisce di pensare a tutto il resto..vengo risvegliata da un suono che mi fa fare un salto fino a quasi toccare il soffitto con una gran bella testata.. ma così non avviene e mi affretto a rispondere al mio cellulare.
-Sì, pronto?- la mia voce è normale, anche se so già chi mi cercava..
-Ciao Tamy.. ti disturbo?- sto quasi per rispondere con la classica frase del "No, quando mai, tu non disturbi mai ^^", ma poi, pensandoci bene, valuto che è un po' troppo noiosa.. e stra usata.
-Certo che no! E' successo qualcosa?- gli domando trattenendomi.
-No, tranquilla.. volevo solo sapere come stavi..- la sua voce dolcissima mi arriva direttamente all'orecchio e quasi automaticamente, arrossisco di piacere. Che bello avere qualcuno che si preoccupa costantemente di me!
-Io sto abbastanza bene.. sono solo un po' triste.. e tu?- gli domando, tentando di nascondere l'inclinazione malinconica che sta prendendo la mia voce.. vediamo.. un suo compagno di squadra e grande amico, è stato investito.. e sua sorella è scomparsa, meglio di così, come potrebbe stare? Certo che faccio solo domande stupide.. come quelle dei telefilm che ogni tanto guardavo sdraiata sul divano..
-Me la cavo.. beh, senti.. volevo anche chiederti se ti andava di accompagnarmi, sto andando a trovare Bruno in ospedale..- annuisco, le mie amiche, anche Caterina, può sembrare strano, è entrata a far parte di questa categoria, mi guardano in modo strano, dopo gli spiegherò tutto..
-Sì, certo, se mi dici dove sei in questo momento, ti raggiungo..- mi azzardo a dire, dopo quello che mi risponde, mi immagino che in questo momento stia sorridendo, quel suo tipico sorriso che mi stende in un secondo scarso.
-No, tranquilla.. sono sotto casa tua..- sentendo quelle parole, non so se credergli, spalanco gli occhi e davanti a quelli di due ragazze che stanno per scoppiare a ridere, sicuramente hanno capito già tutto.. mi sporgo dalla finestra e lo vedo, mette giù la chiamata e io mi metto il cellulare nella tasca dei pantaloni. Gli sorrido.
-Fabio!- grido un po' troppo ad alta voce.. poco male..
-Ciao tesoro..- mi dice, il solito dolce.. oh, ma mi ha già chiamato tesoro.. non ci credo!!
-Aspetta soltanto un secondo..- gli dico, poi torno anche con la testa nella mia camera. -Ragazze, ehm, non so come dirvelo.. Fabio mi ha chiesto di andare con lui a trovare Bruno.. adesso.. quindi.. ehm..- balbetto così tanto che è già strano che riesca a dire mezza parola intera.. sono peggio di Felipe quando è agitato, in questo momento!
-Tranquilla Tamara, l'avevamo capito.. e mentre tu eri occupata a civettare con il tuo ragazzo, noi abbiamo deciso che accompagnavo Caterina a casa di Pia e poi io tornavo a casa mia.. comunque si sta facendo un po' tardi..- mi spiega Sol, la mia amica storica... quella che è per me un po' quello che Patty è per Giusy. Io l'abbraccio, si intrufola anche Caterina, a nessuna dispiace, Fabio mi avrà data per dispersa.. scendiamo tutte e tre le scale di casa mia, sono la prima ad aprire la porta, faccio passare prima loro, poi io, mi volto a chiudere a chiave, voltandomi so già che andrò in paradiso.. non appena i miei occhi verdi incontreranno quelli azzurri del mio Vero Amore..

Pigio un tasto, uno solo, quello che mi porterà nella mia dimensione di felicità quasi assoluta. Quasi perchè prima devo risolvere un piccolo problemino.. c'è ancora una faccenda in sospeso.. facendo un grande respiro prendo forza e apro gli occhi. non so nemmeno io se esserne felice o meno.. ma quanti problemi che mi faccio.. neanche il tempo di pensare di digitare qualcosa, che lui mi precede, come al solito.. penso che gli piaccia molto dominare.. beh, anche a me, carino..
'Grande Guido scrive:
ciao, amore'
Ecco, preferisce fingere che sia una semplice serata, una come tutte le altre.. ok, stiamo al gioco, magari se n'è dimenticato.. ma chi voglio prendere in giro? Di sicuro non scorda qualcosa che gli fa comodo..
'Popolare scrive:
ciao <3 '
Ok, un bacino come inizio dovrebbe bastare.. speriamo.. tanto so già che sta pensando che lo sto facendo solo per fargli ingerire più dolcemente una pillola amara..
'Grande Guido scrive:
bene, sappiamo che cosa devi fare, quindi fallo'
Chiaro, netto, dritto al messaggio.. oddio.. le mani fremono sulla tastiera.. digito un messaggio, poi lo cancello con un colpo solo. Non c'è niente che possa andare bene.. non so come fare perchè non pensi male.. so che è geneticamente predisposto a pensare sempre male, sopratutto se si tratta di me.. ecco che si fa risentire, mi sa che ho esagerato, ho fatto passare un po' troppo tempo.. e adesso?
'Grande Guido scrive:
su, non è così difficile, prometto che sarò imparziale'
Bugiardo, bugiardo, bugiardo.. va bene, come vuoi tu..
'Popolare scrive:
ok.. allora, quel ragazzo si chiama Gonzalo'
Non mi voglio immaginare nemmeno la sua reazione. Magari mi sono sbagliata, magari il nome era un altro, iniziava sempre con la G, ma non era proprio..
'Grande Guido scrive:
ah, Gonzalo, sì è quello che mi ha picchiato, ma solo con l'aiuto dei suoi amici..'
Terribilmente pacato.. dovrebbe essere un buon segno, ma io so che è tutto il contrario: quando è tranquillo, pensa.. e quando medita, di solito è pericoloso..
'Popolare scrive:
sospettavo fosse lui, ma non ne ero sicura'
Non ho nessuna colpa io, dopo tutto.
'Grande Guido scrive:
e dimmi, tutta quest'agitazione per questo motivo???'
Oddio, mi sento terribilmente scema.. ma sono una persona sincera..
'Popolare scrive:
sì -.- '
Il respiro diventa più affannoso, mentre osservo il suo nick colorato accanto alla scritta "sta scrivendo..".
'Grande Guido scrive:
ti preoccupi sempre per sciocchezze, amore..
ti avevo detto di non preoccuparti più degli altri..
incluso me, quello è un problema che non ti riguarda.. ok?'
'Popolare scrive:
ok...'
Mi sento talmente stupida! Io che sono sempre stata così sicura di me, forte, ora crollo come il burro non appena lui mi scrive qualcosa..

-E quindi anche voi state insieme?- alla domanda del mio amico mi viene naturale rispondergli con un altra, mentre aggrotto le sopracciglia e la mia ragazza lascia andare la mia mano.
-Perchè anche?- Bruno sospira prima di rispondere, sembra quasi che gli costi fatica dirci questa cosa.. io non so nemmeno come ho fatto a non aver pianto fino ad adesso.. ok, sono un "uomo" e gli "uomini" non piangono.. ma di sicuro questa frase l'avrà detta o una donna che voleva semplicemente prenderci in giro, per dirlo il più raffinato possibile, oppure un uomo che aveva una quantità d'acqua corporea decisamente minore del 70% che occupa nel nostro corpo.. ok, smettiamola con questi ragionamenti scientifici.
-Perchè Matias e Patty si sono messi insieme, proprio oggi.- piatto. Un piccolo sorriso per il mio migliore amico spunta sulle mie labbra, su quelle di Tamara uno un po' più grande, poi sbuffa.
-Ma uffa, non ce l'ha nemmeno detto!- ah.. ragazze! Se non ci fosse lei a distrarmi, non so come sopporterei quello che sta facendo mia sorella.. la solita egoista.. no, stavolta no, stavolta non le posso nemmeno dare tutta la colpa.. eh no, non è così facile.. perchè non l'ha fatto per se stessa.. sì, ci sta facendo male.. alle sue amiche, a me, a nostra madre, a Patty, persino a Giusy credo dispiaccia.. però non lo fa di proposito, non voleva poterci ridere alle spalle. Ma anche quando agisce per il bene degli altri.. mi correggo, credendo di fare la cosa giusta, sbaglia.
Continui a sbagliare, sorellina mia. E ora sei chissà dove.. spero tu stia bene.. spero anche tu sia al caldo e al sicuro.. piove talmente forte.. e il vento certo non aiuta.. potrebbe spazzare via il tuo corpicino in un non nulla.
So che tornerai, so che ci rivedremo, quanto presto, beh, non posso pretendere di sapere tutto.. ma promettimi che dopo questo, per un po' smetterai con tutti questi sbagli che ti fanno solo male.

Casa mia. Buio, lacrime, la ricerca del calore sotto le coperte.. tutto è inutile. Ma perchè piango? Perchè? Quale motivo mi spinge a farmi del male? Sento la testa che scoppia, mi poso una mano sulla fronte, è bollente. Mi sta venendo la febbre, forse anche l'influenza.. ma perchè sono così stupida.. è successo tutto per colpa mia, lo so.. se Antonella adesso non è al caldo a casa sua, è solo per causa mia.. perchè è diventata mia amica.. e non ha più sopportato il peso di aver sempre provato a dividere me e Matias.. perdendo così l'unico ragazzo che si è resa conto di amare.. Bruno.. Un violento colpo di tosse, una raffica di starnuti.. il tutto proviene da me..
No, questa volta no. Non sarò la protagonista, che io lo voglia oppure no, questa volta non farò in modo che tutti i riflettori si puntino su di me.. che nemmeno so reggere quella luce accecante.. le priorità ora come ora sono che Bruno guarisca.. e che Antonella ritorni. Ma so che di sua spontanea volontà non lo farà mai.. e allora.. devo solo provare a crederci.. a credere che qualcuno la troverà.. io sono troppo fifona per andare in prima persona.. e sono piccola. Insomma, ho un mucchio di scusanti che posso utilizzare per coprire quanto sono codarda. Un rumore fastidioso rompe la bolla in cui mi sono isolata con la mia depressione, mia unica e sola compagna. Mi rendo conto che è il telefono, alzo la cornetta e rispondo, la voce mi vibra leggermente, non so chi ci sia dall'altro capo del filo, ma sospetto non sia solo per quello..
-Pronto?- Maty che era sulle mie ginocchia si posiziona un po' più giù. Non so cosa farei se non avessi lui sempre al mio fianco.. anche se non fosse mai successo niente con Matias, se dopo essere stato tanto gentile con me, a "casa mia", giù nel sud, poi in città mi avesse snobbato o ignorato, penso che non avrebbe più potuto comunque modificare l'idea che il mio cagnolino mi ha formato nel cuore.
-Patty.. sono io.. non so perchè, ma ho sentito l'improvviso bisogno di sentire la tua voce.. stai bene?- ma come ha fatto a capire che la risposta alla sua domanda è no? Non è mai stato intuitivo, ora mi fa quasi paura. E quasi anche oppressivo, dalle tante attenzioni che mi dedica.. non lo so, è che non è da molto che convivo con questa situazione.. lui innamorato di me?? Ok, adesso ci credo, ma all'inizio devo ammetterlo, ho faticato..
-Io.. s...sì..- tento di essere il più convincente possibile, ma lo so già, fare l'attrice non è mai stato tra i miei lavori ideali. E mi immagino che cosa stia per dire. Per un secondo chiudo gli occhi, lo immagino qui, accanto a me, che mi accarezza una guancia.. "Non devi sempre metterti da parte, Patty.." dice il Matias immaginario.. ribatterei, perchè "Invece alla fine finisco sempre per sembrare quella che vuole tutta l'attenzione su di sé" ma il mio subconscio mi supera. -E tu?- forse riesco a spostare la visuale non su di me.
-Non mi mentire, Patty.. non devi sempre metterti da parte.. so che stai soffrendo molto per Antonella.. anche io non posso farne a meno, vedendo come ti stai riducendo, ma dimmi, a cosa servirà continuare così, a infliggerti inutili dolori? Non di sicuro a convincerla a farla tornare indietro.. va bene.. non sarai il centro dell'universo, il fulcro del mondo.. ma sei il mio universo, sei il MIO fulcro.. e questo non hai modo di cambiarlo..- quante sfumature diverse che ha assunto la voce di Matias.. prima un pizzico di nervosismo.. poi note di convincimento.. sarcasmo.. e infine la solita dolcezza che nel mio stramaledetto cuore che decide sempre da solo, lo contraddistingue.
-Va bene.. vuoi la verità?- la mia voce esce aspra e dura, più di quanto vorrei.
-Se tu credi in un rapporto basato sulla sincerità, sì.- ecco, maledetto, mi ha fregato. Non posso che dirgli tutto, adesso anche omettere mi farebbe sentire sbagliata!
-Da quando sono tornata a casa non ho toccato cibo, mi sono buttata sotto le coperte e ho cominciato a piangere, prima per autocommiserazione, come se fossi io quella che stava scappando credendo di fare la cosa migliore e che era lontana da casa, dalla famiglia e da tutto quello che amava. Poi ho continuato a piangere, ma per un altro motivo, perchè mi sento in colpa per quello che ha deciso Antonella.. so che è una sua decisione, ma non l'avrebbe mai presa, se fosse rimasta la stessa.. se io non fossi mai andata in coma, facendola riflettere e diventare mia amica.. quindi se non fossi mai venuta a Buenos Aires.. se non avessi mai avuto la malattia..- il mio delirare senza senso viene interrotto.
-Se non fossi mai nata.- quelle parole mi trafiggono il cuore, ma, lo devo ammettere, ha ragione, stavo per dirlo. Era il prossimo punto della mia insensata lista. Sto in silenzio, non ho più la forza di dire niente, provo vergogna.. dolore.. vorrei essere stata zitta.. ma perchè o non parlo quando dovrei o parlo troppo?? -Patty.. sei incredibile.. continui nonostante tutto a sbagliare! Sbagli, sbagli, sbagli!- la voce del, mio ragazzo, che mi rimprovera, non so se la reggo.
-Sì..- mi chiedo se è riuscito a sentirmi.
-Tieni davvero all'amicizia di Antonella, giusto?- ma che domande sono?
-Certo!- ora c'è entusiasmo e grinta nella mia voce malata.
-Allora perchè invece di piangere, ed io continuare a sopportare di non poterti consolare in alcun modo, perchè invece non andiamo noi a cercarla?- è un attimo. In un secondo la cornetta balza via dalle mie mani, quello dopo la stringo di nuovo.
-Stai.. scherzando o dici sul serio?- sembrano sciocche battute prese dal copione di qualche strano film assurdo, un misto tra una commedia e una tragedia.
-Non scherzo su questo genere di cose. Non dico proprio oggi, che ormai è tardi, ma quando te la sentirai.- parlando così mi fa sentire una di quelle ragazzine che non sono capaci a fare nient'altro che frignare.. oh cavoli.. ma è vero, io sono sempre stata così! Ma non da oggi, no, devo imparare a crescere.. devo smetterla con le treccine e cominciare ad affrontare la realtà. Addio my perfect pink word.

spazio autrice:

ecco qui anche questo capitolo.. spero come sempre che vi sia piaciuto.. e avviso che non so quanto presto riuscirò ad aggiornare la ff.. spero velocemente, ma non ve lo assicuro..

rispondiamo alle recensioni:

bimbetta snob: felice di esserti stata utile! =) spero che continuerai a seguirmi come sempre.. che mi dici di questo capitolo? come fan di P&M immagino che esploderai dalla gioia.. più o meno come me quando l'ho scritto.. XD

girlstar: grazie x avermi perdonato ^^! xD.. comunque su Giusy, Guido e l'altro "G", posso solamente dirti che il mio Gonzalo si comporterà in modo leggermente diverso da quello della telenovela.. e proprio per questo ne capiteranno delle belle.. xD ma ho parlato troppo.. aspetto di leggere il tuo parere su questo cap (che è piaciuto persino alla mia best, che di solito dice che faccio comportare Guido in modo troppo romantico.. xD)...

mileybest: già, non si fosse capito, adoro far capitare tutti i problemi del mondo insieme e complicare la vita dei "miei" poveri personaggi! xD comunque riguardo Antonella e la sua decisione, si capirà piano piano di capitolo in capitolo.. in questo non c'è stata, ma nel prossimo dovrebbe (uso il condizionale perchè con me niente è mai una certezza.. XD) essere dedicato solo a lei e a Patty..

sabry99: che mi dici allora di questo cap? spero ti sia piaciuto.. a chi piace Patty? beh, diciamo che io mi impersono in ogni personaggio e in Patty e Giusy, specialmente.. quindi diciamo che lei prova esattamente quello che sento io in questi giorni, una gran confusione! Passa da un momento di assoluta certezza che ama Matias, a dubbi sul fatto che, sì, Lui sarà pure il suo Vero Amore e tutto quello che vuoi, ma anche per Bruno prova qualcosa di speciale.. xD

al prossimo capitolo,,,
p.s. (recensite per favore, io ci tengo molto a sapere il parere di lettori&colleghe/i ^^)

Angy:*)

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