Il destino ci farà incontrare

di lia_000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una una casa, una nuova vita, un nuovo ''nemico''. ***
Capitolo 2: *** jorge ***
Capitolo 3: *** jorge vs tini ***
Capitolo 4: *** notte insonne ***
Capitolo 5: *** - papà ***
Capitolo 6: *** 6- niente incubi ***
Capitolo 7: *** 7 la scuola ***
Capitolo 8: *** un pomeriggio perfetto, con la persona giusta ***
Capitolo 9: *** il buongiorno si vede dal mattino ***
Capitolo 10: *** La scuola ***
Capitolo 11: *** ricordi (parte 1) ***
Capitolo 12: *** ricordi (parte 2) ***
Capitolo 13: *** i guai sono dietro l'angolo ***
Capitolo 14: *** la proposta ***
Capitolo 15: *** ''Il tuo incubo'' ***
Capitolo 16: *** Ci sei sempre per me ***
Capitolo 17: *** avviso ***



Capitolo 1
*** una una casa, una nuova vita, un nuovo ''nemico''. ***


<< NO, NO E NO >> dico buttando tutto dalla mia scrivania e mettendomi di fronte a mia madre << martina dai su non fare la bambina capricciosa per favore >> dice lei come se niente fosse, come se da new york a buonos aires fosse normale << mamma NO non voglioa andare a vivere ne con quel tizio ne con suo figlio >> dico io arrabiata come pretende che io posso scordarmi di tutto quello che ho qui. 
<< martina tesoro devi capire che io amo alejandro e sono sempre fuori tu non puoi stare sempre sola a casa >> mi dice lei cercando di farmi capire 
<< SOLA? c'è Peter, Diego e Fran >> dico io sembra che stia tutto il giorno sola. << Martina basta qui la madre sono io e si fa quello che dico io non si discute >> dise lei andandosene e sbattendo la porta.  << e voi che fate niente permetterete che mamma ci porti via a volte non vi capisco >> dico indicando diego e fran che hanno asistito alla scena muti e come mia madre esco dalla mia camera e sbatto la porta.
Mi dirigo in giardino, non ci credo, che dovro dire addio a tutto e a tutti, io amo new york, non puo essere, e loro invece di aiutarmi a farla raggionare che fanno stanno muti.
Mi porto le gambe al petto e nascondo la testa mentre le lacrime scendono senza sosta...alzo la testa quando mi sento toccare la spalla e vedo  la faccia di diego che si siede affianco a me e mi fa mettere il viso nell'incavo del collo 
<< amore mio devi capire che mamma ha finalmente trovato qualcuno che rimpiazzi papà nella sua vita, qualcuno che si prenderà cura di noi, qualcuno con qui svegliarsi insieme, qualcuno che si prenda cura di lei... >> scoppio a piangere alle parole di diego quanto sono egoista ma non voglio partire...ma devo per farlo, per mamma. << non sei stanca di vederla piangere mentre guarda la foto di papà? >> annuisco è vero...papà è morto tanto tempo fa si chiama German Stoessel e nonostante il tempo continuo a parlare di lui al presente perchè lo sento qui vicino  a me. << hai ragione diego grazie non farei niente senza di te >> dico stringendolo sempre di più a me. << niente amore niente >> dice ricambiando l'abbraccio. << sono talmente felice che mamma e papà abbiano avuto 2 gemelli fantastici >> dico pizzicandogli le guancie come faceva la nonna. << si e poi hanno avuto una rompipalle perfetta >> a quelle parole mi scappa un sorriso immenso che faccio prima di buttarlo per terra. << a chi hai detto rompipalle >> inizio facendogli il sollettico << hahahahaha....basta martina ti pregooo...mammaaaa frannnn >> dice pronunciando i loro nomi vedendoli arrivare e subito fran corre in suo soccorso...fran mi prende per le gambe e diego  per le braccia, lanciandosi uno sguardo che non mi piace affatto... si avvicinano alla piscina << non vi azz..>> non mi fanno finire la parola che mi buttano in piascina grrr.. non sanno cosa li aspetta.
Ad un certo punto anche mia mamma finisce in piscina ed io sfruttando la situazione decido di vendicarmi << frann..ho bevuto aiutami >> dico figendomi di strozzare e mia madre che mi capisce al volo << anche io dico >> e quando loro..ci tendono la mano..spalshhhh in piscina io e mia mamma ci abbracciamo e scoppiano a ridere.. << voi dueee >> dicono in coro dal tronde sono gemelli hahaha dovreste vedere le loro faccie hahaha sembrano 2 pulcini nuoto fino da loro e mi appendo come una scimmia mentre gli bacio le guancie...<< scusa mamma partirò con voi >> dice lei e questa magnifica giornati si conclude con un abbraccio finale amo la mia famiglia...diego, fran, io e la mamma e non voglio che nessun altro la rovini.

ANGOLO D'AUTRICE: ehy sono tornata con una nuova storia che mi è stata espirata da violetta 3 solo che ho aggiunto dei personaggi e scambiato i ruoli spero di avere tante recensioni un bacio
lia

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Capitolo 2
*** jorge ***


~2....
<< allora come è andato il viaggio, martina guarda come sei cresciuta ed i capelli..wow sono più biondi >> dice il compagno di mia mamma siamo arrivati ormai da un po' e il compagno di mamma continua ad assilarci con milioni di domande come del tipo -allora il viaggio- -wow diego come sei bello e tu fran sei fantastico- 
mentre IO l'unica cosa che voglio fare è R-I-L-A-S-S-A-R-M-I 
<< mamma, alejandro vado in camera a farmi un bagno per poter abituarmi all'ora >> dico andando sopra apro la porta..wow la stanza era veramente fantastica, era tutta viola o meglio lilla. oh finalmente qualcosa di buono qui poso la mia valigia e vado in bagno mi spoglio e entro nella doccia. L'acqua incomincia a scorrere lentamente sul mio corpo bagnandolo dolcemente facendo sparire tutti i miei pensieri!
Dopo qualche minuto esco dalla doccia avvolgendo un asciugamano intorno al mio corpo dopo essermi asciugata i capelli. Esco dal bagno per poi vestirmi quando mi giro trovo un ragazzo dall'alto ciuffo l'unica parola che mi esce dalla bocca
<< aa e tu chi sei cosa ci fai nella mia camera >> dico gridando a quel ragazzo disteso sul mio letto, mi guarda e ride.. E CHE CACCHIO SI RIDE ORA QUESTO QUI MI SEMBRA UN IMBECILLE NATO << ehy swety calmati sono jorge >> COSAAA? IL BAMBINO BRUTTO SENZA CIUFFO GLI OCCHIALI DA VISTA ERA DIVENTATO UN FIGO DA PAURA..OK COSA STO DICENDO?? OK DAI TINI AMMETTI CHE UN FIGO DA PAURA
<< la smetti di fissarmi >> dice lui << io non ti stavo fissando!!!! >> dico io sorprendendomi da quella affermazione  ridicola << sei tu che sei entrato qui >> continuando
<< sai swety devo ammettere che hai un bel corpo >> cosa mi ha detto ha no << senti tu ora ti alzi e te ne vai >> dico io 
<< e se non volessi >> disse alzandosi e avvicinandosi a me forse TROPPO vicino! incomincia ad accarezzarmi il braccio e mise un braccio dietro e senza che io potessi pronunciare una parola mi ritrovo sul letto con sopra jorge che ride e mi afferà l'asciugamano 
<< swety un solo movimento falso ed io lascio la presa >> se lui l'avrebbe lasciata l'asciugamano se ne va con lui

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Capitolo 3
*** jorge vs tini ***


<< non oseresti mai! >> dico io guardandomi nei occhi 
<< vuoi sfidarmi? >> dice con sguardo di sfida e con un sorrisetto da strafottente  
<< non ci provare jorge! >> dico con sguardo serio, sento la sua mano allentare la presa, ma non toglierla del tutto incominciai a sudare freddo, se l'asciugamano fosse caduto io sarei finita!
<< swety dovresti vedere la tua faccia >> dice lui ridendo ahhh l'avrò detto mille volte ma lo odio quando fa così. Si toglie leggermente da me lasciando l'asciugamano in mio posseso e vittorioso esce dalla camera.
Cerco di dimenticare l'accaduto e mi vesto, scruto fuori la finestra e noto che sta piovendo e questo so cosa vuol dire che i fratelli Stoessel staranno incollati alla play amo quando piove. 
<< ehy, ehy, >> dico entrando in camera di fran dove si trovo anche diego.
<< ti aspettavamo sorellina ecco il controller >> dice mangiando una patatina e passandomi il controller.
Incominciamo a giocare e come sempre vinco! stavamo continuando quando entra mia mamma...
<< ehy amori perchè non fate giocare anche jorge >>
<< va bene >> dicono i miei fratelli. E ecco il ragazzo con quei occhi verdi e il ciuffo alto! grr....mia padre esce.
<< allora jorge come te la cavi alla play? >> dice fran per poi bere la coca.
<< sono fortissimo alla play >> dice lui vantandosi ah vediamo se riesce a battermi.
<< se sei così forte dimostralo >> dico io alzandomi e mettendomi alla sua altezza.
<< non ho certo paura di una bambina come te >> dice avvicinandosi e guardandomi con aria di sfida!
<< fra >> dico non distogliendo lo sguardo mio dal suo
<< si >> risponde addentando un pezzo di pizza 
<< il controller >>
Detto questo ci sfidammo a fifa 2014 argentina contro messico (non so se sia possibile ma è uguale XD) 
e sempre per modestia vinsi io 
<< jorge devi sapere che nostra sorella è molto brava anzi è perfetta non ha mai perso >> dice il mio deghito per poi avvicinarsi avvolgendo le sue braccia attorno al mio petto.
Ti sta beneb  jorge hahhah.
<< mi devi la rinvicita >> dice lui
<< quando vuoi >> dico io 
Dopo aver cenato mi reco in camera mia da domani si inizia una nuova vita e sopratutto una nuova scuola è meglio andare a dormire.
So che non ci riuscirò i miei incubi riempiono la stanza ogni volta che chiudo gli occhi.
Vado in bagno per potermi lavare e quando torno in camera la mia stanza è illuminata dalla luna che si trova davanti alla finestra mi straglio sul mio letto fissando il soffito e sperando che almeno sta sera riesca a dormire serena i miei occhi si chiudono leggermente

ANGOLO D'AUTRICE: MOLTE GRAZIE! PER LE MOLTISSIME RECENSIONI 3 QUI E 7 SUI MESSAGGI MOLTE GRAZIE ALLORA PASSANDO AL CAPITOLO
TINI E JORGE SI SFIDANO E VINCE TINI MA QUALCOSA CONTINUA A TURBARE IL SONNO DI TINI COSA SARA?

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Capitolo 4
*** notte insonne ***


<< no.. >> continuo a sudare e mi dimenavo nel letto, cercavo di scappare, di scappare dai miei incubi... << martina >> mi dice una voce non troppo lontana ma nonostante questo sfocata, cerca di svegliarmi, mi scuote ma niente.. << no, no, NOO >> dico alzandomi all'improvviso. I miei occhi color nocciola, impauriti incontrano quelli verdi preoccupati di jorge. << tranquilla è stato solo un incubo >> dice una voce a me famigliare, quella di mio fratello. << jorge puoi andare e grazie di averci avvisato >> dice il mio secondo fratello fran.
Cosa?  i miei fratelli non se ne erano accorti eppure mi sveglio quasi sempre alla stessa ora o più o meno.
Jorge esce, dandomi una piccola occhiata per poi chiudere leggermente la porta. 
<< dormo io con te amore >>mi dice diego  per poi mettersi nel mio letto.
<< ok, buonanotte amore mio >> dice fran per poi darmi un piccolo bacio a fior di labbra.
diego mi abbraccia e mi culla per farmi addormentare, sono passate 4 ore e mi sono risvegliata. Sono ormai le 5 tanto alle 8 mi sarei dovuta alzare. Mi giro verso la finestra e vedo la luna era difronte a me la guardai, era veramente bella.
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BIP BIP, la sveglia suona e io mi alzo lentamente per spegnerla, vado in bagno, mi vesto con una canottiera dei beats con scritto ''imagine'' che riprende il nome del tatuaggio che ho dietro al collo e dei pantaloni bianchi alti.
Scendo e jorge, diego e fran già sono giù a mangiare. << buongiorno >> dico io sedendomi vicino a jorge.
<< buongiorno amore >> dice mia mamma per poi darmi un bacio sulla guancia.
<< oh che bello tutti insieme per la prima volta >> dice aleandro il papà di jorge prendendo la mano di mia mamma.
Entrambi roteiamo gli occhi. Passiamo qualche secondo in silenzio quando jorge lo rompe << sisi come vuoi, oggi io e miei amici andiamo a mare >> dice andentando una fetta di nutella << porta anche tini, diego e fran >> dice il padre bevendo una tazza di caffe. Devo dire che mi piace l'idea del mare, ok amo il mare ma lo preferisco di sera, con le candele sulla sabbia e la persona che ami sarebbe tutto perfetto. 
(....)
<< allora le moto sono 2 quindi una la guido io e una diego >> dice jorge per poi lanciare il casco a diego.
<< martina vieni con me? >> mi dice jorge porgendomi il casco. 
<< si >> dico mettendomi il casco. 
Jorge accende la moto e la tira fuori mentre fran e diego si sono gia avviati, ma io non riesco ad allacciarmi questo maledetto casco grrr.....
<< vieni ti aiuto >> dice per poi allacciarmelo, rimaniamo imbabolati nei gli occhi dell'altro per quasi un minuto
<< cosa hai sognato gli ieri sera per poter urlare il quel modo >> mi domanda così improvvisamente, mi sorprende la sua domanda. << niente di che >> rispondo abbassando lo sguardo...<< qualcosa che non ti ha più fatto addormentare considerando i 3 kili di fondotinta per coprire le occhialaie >> che cosa se ne era accorto??? ma cosa???? non rispondo a quel affermazione, mi guardo semplicemente le ciabatte  
<< andiamo >> dice lui rompendo il silenzio che ci avvolgeva
<< si >> dico mettendomi dietro a lui e poggiarmi alla sua schiena calda e morbida.  

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Capitolo 5
*** - papà ***


[jorge]

<< allora a chi va una partita di pallavolo? >> domando fissando i ragazzi 
<< per me va bene e le ragazze >> dice il ragazzo riccioluto al mio fianco << xabi valle tu a chiamare >> dico io rispondendo al mio migliore amico di sempre.
Intanto noto che diego e fran farfugliano qualcosa tra di loro ma non capivo cosa e provavo ad ascoltare mi sembravano molto nervosi.

( diego) 
<< diego tini è la nostra vita si ok e sono d'accordo con te ma non si puo andare avanti cosi lo capisci >> mi riproverà mio fratello per l'ennesima volta oggi << pensa quanto troveremo una ragazza e vorremo dormire con lei, tini cosa fa mi dispiace dirlo ma deve imparare a dormire da sola >> continua lui. Stiamo parlando di martina che ogni notte si sveglia in preda ad un incubo io dico di dormire con lei e fran non è d'accordo e credo che abbia ragione.
<< fran ma tu hai ragione ma lo sai che dopo la morte di papà non riesce più a dormire e noi siamo i suoi fratelli gli unici che le resteranno per sempre lei conta su di noi >> dico io mia sorella per me è la mia vita non voglio lasciarla sola.
fran sta per ribattare ma si ferma e io lo guardo interrogativamente quando sento qualcuno saltami sopra a modi scimmia 
<< scimmia >> dico io incontrando gli occhi nocciola di mia sorella cosi innocenti e solo ora mi rendo conto di quanto sia fragile e..piccola mi fermo a fissarla e mi in mente un flashback
 (tini aveva 5 anni e io e fran 10 )
<< frasi >> vediamo gli occhi di nostra sorella chiamarci e subito ci asciugammo le  lacrime che ci percorrono il viso quasi in maniera terminabile.
<< dimmi amore >> disse il mio gemello
<< papaà? >>
quella domanda di una bambina così piccola, così innocente ci sconvelse come una spada che ti trafigge il cuore 
<< amore papà ecco...lui ora è un bellissimo angelo >> questa volta parlo io prendendo quel piccolo faggotino tra le le mie mani,fran non puo rispondere gira la testa da un altra parte cercando di non far sentire il suo pianto a martina.
<< shiii e quando mi polta a fale un gilo sulle ali>> dice lei entusiasta 
le mie lacrime si fanno sentire 
<< amore mio, papà ecco non tornerà p-più a casa >>
il sorriso di quella bambina si spense in un attimo, un sorriso che non vidi più negli anni a seguire non vidi più un sorriso VERO da parte sua
-fine-
La metto giù e continuo a fissarla quel ricordo mi fa salire le lacrime agli occhi.
ad interuppere i nostri sguardi fu jorge
<< allora voi giocate >> chiede lui cercando di capire il nostro  discorso 
<< a cosa >> lo guarda mia sorella come se niente fosse in fondo lei non sa a cosa penso.
<< pallavolo >> dice lui
<< allora vengo >> dice lei correndo nel campo mentre io la guardo 
<< ehy diego ho visto che eri preuccupato è successo qualcosa? >> dice lui modi migliore amico
<< nono grazie >> dico io limitandomi ad andare nel campo 
(tini) 
<< allora la squadra sarà tini, mechi, xabi, diego,lodo ed io gli altri l'altra squadra >> annuncia jorge io non smetto di fissarlo ha un fisico al dir poco fantastico e poi tutto bagnato è veranete bellissimo 
<< ahia >> dico io accorgendomi della pallonata che mi è appena arrivata in faccia, la ragazza dai capelli rossi corre verso di me
<< mi dispiace non volevo >>
<< tranquilla sono io che pensavo a tutt'altro >> dicco toccandomi il naso.
<< fancu  valle a prendere un fazzoletto >> dice il ragazzo che stavo fissando 
<< perchè? >> domando io non accorgendomi che il sangu mi stava uscendo dal naso lentamente. fancu mi porta il fazzoletto e smetto di giocare a pallavolo dirigendomi sola verso gli scogli, amo vedere il mare infrangersi contro di essi senza mai arrendersi. Mi fa pensare a mio padre gia non si è mai arreso era un uomo forte e determinato che ha lottato per tutto, fino a che non ha incontrato qualcosa più grande di lui, la morte.
Quanto vorrei essere come loro! mano mano che passono i giorni mi sento sempre più un peso per i miei fratelli, per mia mamma...
<< swety come mai tutta sola soletta >> la voce di jorge interruppe i miei pensieri 
<< swety? >>
<< swety! >>
<< e che significa ? >> ribatto io
<< dolcezza >> dice lui con il suo sorrisetto da play boy 
<< a bene >> dico sbuffando e guardando il mare
<< swety >>
<< per te tini chiaro >>
<< tranquilla che prima o poi ti trovero un sopranome beh fino al momento in cui mi chiamerai amore >> mi sussura le ultime parole all'orecchio 
MA COSA....
<< scusa? >>, << ehy swety non ti alterare >> risponde il ragazzo dagli occhi verdi seduto accanto a me.
(..........)

<< tini lavati i denti mi raccomando >>  abbiamo finito  di cenare e ora tutti vanno a letto ma io oggi non ho per niente intenzione di prendere sonno, non so che fare, fisso il soffitto ma quando penso è come se tutti i rumori sono in camera mia... e ora che faccio??? 
decido di andare nella camera di diego... oh cazzarola era  a destra o a sinistra andiamo bene opto per la destra, entro in una camera ma non la vedo perchè è buia ma non c'è praticamente nessuno, mi stendo sul letto annuso il prfumo che si trova sul cuscino, e quel profumo mi ricorda quello di
<< e tu cosa ci fai qui >> questo era quasi un sussuro la voce ed il profumo corrispondono entrambi a una persona

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Capitolo 6
*** 6- niente incubi ***


<< tini? Cosa ci fai qui >> disse il padrone suppongo della stanza la cui voce la ricordavo a memoria. << Io? Tu cosa ci fai qui >> cerco di difendendomi e cambiare i nostri ruoli. << è la mia stanza >> ops! << ah >> dico io, imbarazzata. << Ora vado da Diego buonanotte Jorge >> sento che mi vuole dire qualcosa e cerco di velocizzare il passo quando io e la mia sbadataggine sbattiamo il piede contro la porta…ah che dolore sto per urlare quando Jorge da dietro mi tappa la bocca << non urlare >> mi dice mettendo un braccio intorno alla vita che se non volesse farmi cadere che pensa che io sia stupida che potrei cadere…
Ma se sei andata a sbattere contro la porta che avevi chiuso tu stessa 
Grrr.. stupida coscienza stai zitta.
<< posso lasciarti? >> mi chiede, il suo è quasi un sussurro per la prima volta mi parla dolcemente va be proprio la prima prima no, però…comunque ritorniamo a me, con calma mi toglie la mano e il braccio intorno alla vita, << facciamo una cosa perché se no farei svegliare tutti, rimani qui a dormire >> io e lui soli in un letto, con Jorge Blanco è come andare nella tana dell’orso con un vestito di carne. << non voglio darti fastidio, sai che io la notte… >> io abbasso la testa, neanche mi fa continuare che risponde lui << e allora? >> mi chiede interrogamente, non so perché ma sul mio viso si estende un debole sorriso << non voglio darti fastidio >> dico guardando i miei piedi… << infilati nel letto va che il sonno si incomincia a sentire lo sai >> mi dice lui spingendomi verso il letto. << perché? >> dico io
<< non sei un problema, basta che non mi bagni il letto >> alla fine di quella frase mi si estende con dolce sorriso che lui per fortuna non può vedere. Io mi metto da un lato lasciando tutto lo spazio a jorge, << vuoi cadere ? >> mi domanda << perché >> chiedo io alzando leggermente il capo e notando che si è tolto la maglia. << te ne sei andata in culonia vieni qua mica mordo >> dice lasciandosi sfuggire una tenera risata che fa ridere anche me.  Mi avvicino al centro del letto e fisso il vuoto, ho paura di chiuderli sento un braccio avvolgermi la vita, ovviamente è jorge, si avvicina a me e mi lasciandomi un tenero bacio sulla guancia per poi sussurarami << buona notte swety >>e poi poggia il suo viso sulla mia guancia. << buona notte jorge >> dico mettendo il mio braccio sopra il suo.
(jorge)
DRIN DRIN…..
Aaa dannata sveglia, sono sopra qualcosa di mordo ma allo stesso tempo duro come della paglia alzo gli occhi e vedo dei capelli, ah allora si spiega…aspetta dei capelli? 
Alzo il viso e di colpo mi ricordo della sera prima, 
DRINNN DRINNN la sveglia continua a rompermi i timpani e cosi decido di prenderla guardare l’orario le 3 del mattino, ma cosa, la prendo e la scaravento fuori dalla finestra mi stroppiccio gli occhi per vedere martina sono le 3 e ancora non si è svegliata, e non ricordo che si era addormentata abbracciata a me, continuo ad osservare quel corpicino cosi fragile, i suoi capelli vanno dal moro al biondo e un magnifico sorriso stampato sulle labbra, devo ammettere che sono più tranquillo cosi richiudo gli occhi. 
(tini)
<< mm >> incomincio a mugugniare qualcosa notando un fascio di luce sulle mie palpebre, dolcemente apro gli occhi e la prima cosa che vedo sono i pettorali di diego..no aspetta diego non li ha cosi marcati, i ricordi della sera prima ritornano nella mia mente e ricordo tutto vedo jorge che ancora dorme con tutti i capelli arruffati il mio desiderio di scattargli una foto mi fa prendere il mio i-phon e fargli una bella foto.
<< haha >> dico facendo piano per non svergliarlo, quando dorme sembra quasi buono e innocente peccato che lo è solo quando dorme. Vedo che incomincia ad aprire mano mano gli occhi. << buongiorno >> dice con voce assonata per poi abbracciare il suo cuscino, << che combini >> disse notando che sono con il telefono e sto ridendo. << a io niente, hahaha >> non c’è la faccio e incomincio a ridere << dai fammi vedere >> dice come se fosse un bambino, io giro il dispelay e lui fa la faccia del genere ‘’un fantasma mi inseguiva con un coltello’’ << vieni qui >> dice togliendosi le coperte e io incomincio a correre per tutta casa << aiutooo >> incomincio a gridare mentre la mia famiglia è a tavola per fare colazione << vieni quaaa ORA >> so che nonostante cerca di fare il serio si sta divertendo e cosi mi sto divertendo anche io, vedo suo padre in piedi e cosi mi rifugio dietro di lui << ehy ehy cosa succede >> domanda il padre di jorge anche lui ridendo. << niente papà mi devo occupare di questo mostricciatolo >> li lascio il padre di jorge e corro in giardino sono consapevole che lui sia più veloce di me ma continuo a correre quando mi tira per la vita facendoci cadere a terra ad entrambi entrambi siamo con il fiatone.
<< hai vinto la cancello >> dico io arrendendomi e anche lui scoppia a ridere togliendosi da sopra dal mio corpo. << me la paghi >> dice lui ridendo e alzandosi. << andiamo a fare colazione >> 
Quando tornai in casa immaginate le faccie di diego e fran sembrava che avevano visto un fantasma
<< mi aveva scattato una foto mentre dormivo! >> disse lui ridendo e giustificando il fatto della corsa << amore come hai dormito sta notte non ti sei svegliata per niente >> disse diego prendendomi il braccio per parlare da soli. Non ci stavo pensando a questo è incredibile dopo 12 anni che non potevo dormire da sola ora..ci sono riuscita << lo so amore >> dico io accendendo i miei occhi. << ti amo lo sai questo >> dice l'unico amore della mia vita mio fratello. << lo so amore >>. La differenza tra i miei fratelli me e i fidanzati boh non avrei idea. Mi sento abbracciare da dietro e due braccia muscolose cingermi la vita e baciandomi la guancia. << vita mia >> la voce di mio fratello mi fa sorridere già di quanto non stavo facendo prima << ciao amore >> dico prendendo il suo viso tra le mie mani e baciarlo sulla guancia. << ehy sdolcinati oggi andiamo al collage per i zani >> dice la voce di jorge << che c'è lo vuoi anche tu un abbraccio >> dico lasciando fra e diego e andando da jorge, lui è seduto a fare colazione e io vado li e lo abbraccio e gli do un bacio sulla tempia << non essere geloso jorge >> dico io ridendo poi mi avvicino al suo orecchio << grazie per ieri sera >>  dico sussurrando lui mi fa un occhiolino e io lo fisso nei occhi il colore dei suoi occhi è bellissimo mi ricorda l'erba, il colore della speranza, forse sarà la mia speranza ancora non ci credo sta notte non mi sono svegliata, ma pultroppo era solo per sta notte. << allora andiamo >> dice fran distogliendo il mio sguardo da quello di jorge. << io mi siedo davanti >> dico io correndo verso l'auto, << amore mio, luce dei miei occhi... >> dice il mio dolce diego << amore mio io mi siedo davanti tutto l'anno 1 perchè la macchina mia fa male 2 perchè sono femmina >> dico io baciandogli la guancia >> 

ANGOLO D'AUTRICE: scusate il grande ritardo ma eccomi qui, aspettavo qualche altra recensione al 5 capitolo e al quanto vedo non vi è piaciuto ma spero che questo vi piaccia 
cosa tormenta tanto tini la notte? 
Continuo non appena recensite un bacio e ha chi interessa ho scritto un altro capitolo chiamato '' la nostra promessa'' spero che lo leggerete un bacio 
lia

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Capitolo 7
*** 7 la scuola ***


(jorge)
 
<< martina vieni qui non correre >> continuo a stare dietro quella specie di mostricciatolo da quando siamo entrati nel college per prendere la lista dei libri ha incominciato a correre per tutta la scuola e quei due? sono andati dalle loro fidanzatine, continuo a correre << martina vieni quaa!!! fermati >> niente fiato sprecato faccio uno scatto e la raggiungo afferrandola per la vita << presa >> dico con il fiatone e in modo vittorioso! << e dai lasciami >> dice lei ridendo la sua risata così cristallina e innocente << allora qui è grande io ti lascio ma guai a te se corri se lo fai giuro che compro un guinzaglio e ti porto in giro come un cane >> dico io cercando di essere il più serio possibile anche se mi riesce molto male << non oseresti mai! >> dice lei incredula di quello che sono capace di fare << davvero? swety io non scommetterei niente >> dico io guardandola con aria di sfida lei mi sta per rispondere quando una ragazza dai capelli biondi mi si appiccica al petto e ardir la verità non ricordo neanche il suo nome... << amore mio quanto mi sei mancato sei venuto per me >> mi dice lei accarezzandomi il petto con quel sorrisetto da ragazza facile << in realtà non ricordo neanche chi sei >> dico io io grattandomi la nuca << come no la tua amichetta ci ha anche lasciato soli >> dice lei con una voce strana come potrebbe dire sensuale ma a me non fa nessuno effetto....oh cacchio la mia amichetta è martina grrr giuro che ora vado a comprare un guinzaglio! << scusa devo andare >> incomincio a correre per tutti i corridoi quando la trovo in una grande biblioteca e la raggiungo che è intenta a leggere la copertina di un libro mordendosi il labbro in quel momento è cosi...come dire bella vado da lei ancora con il fiatone devo a mettere che sono fuori allenamento a lei se ne accorge << che hai fatto hai corso una maratona? >> mi dice intenta a guardare la copertina di quel libro << meglio che non rispondo, che libro è? >> le dico avvicinandomi a a lei << bianca come il latte rossa come il sangue ho sempre voluto leggerlo, come l'amore di quel ragazzo va altro l'orrore di quel colore >> mi dice lei con occhi sognanti e accarezzando la copertina io gli e lo strappo dalle mani portando il libro da lei voluto, così io seguito da lei che ancora non sa cosa voglio fare mi dirigo dalla signora dai capelli bianchi e occhiali appunta << bianca carissima >> dico io sorridendo e appoggiandomi al bancone << blanco quale buon vento la porta qui >> mi dice lei con aria disgustata che però mi fa ridere. << bianchità lo sa che la rabbia ti fa venire le rughe >> ora è seriamente arrabbiata così la smetto << volevo prendere questo libro lei lo segna cosi che io me ne possa andare, lo porgo a martina che mi guarda con occhi pieni di felicità. << grazie jorge >> mi dice lei mettendosi sul mio petto e io le circondo le spalle << di niente swety >>
(….)
[tinii]
<< grazie diletta >> ringrazia jorge il meno schifato possibile, abbiamo incontrato una ‘’ragazza’’  che mi ha dato i libri del 1 anno << oh di nietne jorge >> dice la ragazza con l’apparecchio e occhiali da talpa la classica secchiona ma modi come dire patty, ma a differenza… come… si chiama a….. si diletta è più brutta e sputa anche quando parla. << sai jorgito potremo vederci qualche volta >> dice lei arrotolandosi una treccina sul dito hahaha dovreste vedere la faccia di jorge con tutta la busta piena di libri e la faccia del genere ‘’ ti cola sangue dagli occhi’’ << beh vedi lucrezia…>> << diletta >> lo corregge lei no se avessi dei pop corn e una sedia sarebbe fantastico. << giusto io…. >> jorge incomincio a guardarsi attorno in cerca di una scusa quando sfortunatamente i suoi occhi cadono su di me e sorride un sorriso che non mi pisce affatto << io ti ho chiesto i libri per la mia ragazza quindi sono impegnato mi dispiace >> la…sua….ragazza bleh
‘’essi obbiettiva jorge è un figo da paura’’ zitta coscienza qui chi narra sono io!
Beh ok proprio bleh no! Cmq rimasi con la bocca quasi aperta ma poi mi avvicinai a lui per fare scena in un'altra situazione non l’avrei aiutato ma qui mi sentivo in dovere << oh  mi dispiace >> si scuso lei anche se quel sorrisetto voleva dire tutt’altro. << andiamo amore >> me ne esco io, prima non mi era antipatica ma ora si non lo so è strana ecco. << si piccola, ciao…melissa >> haha ha di nuovo sbagliato nome quando lei se ne va io vado avanti saltelando qua e la <<  ehy non mi aiuti >> mi dice lui e noto che i libri peserano un tonnellata, << no sei il mio ragazzo e quindi fai il tuo dovere >> haha ok lo so che me la farà pagare ma tanto qui non potrà far niente. << te la farò pagare lo sai? >> ecco…vedete << lo so dai amore non ti lamentare >> ok forse sto tirando troppo la corda però mi sto divertendo tanto << swety se tiri troppo la corda si spezza lo sai >>  mi dice lui affiacandosi a me << lo so >> dico perdendo  dalla sua testa i suoi occhiali da sole e mettendomeli sugli occhi cerco di non ridere anche se mi è quasi impossibile noi continuammo a ridere e a scherzare igioti che qualcuno continuava a seguirci e a sentire la nostra conversazione continuammo a parlare quando squillo il telefono di jorge che fece poggiare le borse a terra 

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Capitolo 8
*** un pomeriggio perfetto, con la persona giusta ***


. (tini) 
<< pronto…ah si…martedì?...si..va bene…alle 4…è perfetto..sisi..ciao ciao >> in tutta la conversazione aveva un aria seria e continuava a leccarsi le labbra e mentre lo faceva era tremendamente sexy io lo guardavo incantata menomale che grazie alle lenti dei suoi occhiali da sole non si nota. << andiamo >> interrompe i miei pensieri. << dove? >> domando io << dai i tuoi fratelli e dalle loro fidanzate e ridarmi quei occhiali >> mi dice lui prendendo le borse dei libri << scordatelo >> dico io andando avanti << sei un mostricciatolo te lo mai detto? >> rido a quell’affermazione nessuno mi aveva mai chiamato cosi anche se lui mi chiama in tutti i modi di questo mondo o swety o mostricciatolo, tini, scricciolo e nocciolina haha d'altronde mi fa ridere devo dire che ho sbagliato opinione su di lui, mi trovo bene nonostante io sia qui da una settimana. Mi sono talmente persa nei miei pensieri che siamo arrivati da fran e diego in braccia a fran c’è quella ragazza dai capelli rossi che mi ha schiacciato in faccia e credo che si senta ancora in colpa << ciao >> saluto io sorridendo e andando da tutti a dargli un bacio sulla guancia << ciao bellissima >> mi saluta mercedes che è in braccio a quel ragazzo riccioluto del quale non ricordo il nome ma lo saluto e quando finalmente finisco il giro dei saluti ed ora cerco una sedia << pure >> mi dice lui distogliendo lo sguardo  dal telefono e ridendo << oh guarda chi c’è li la tua diletta >> il suo sguardo da panico si vede da chilometri << amore mio >> se ne esce lui e tutti rimangono O.o
Jorge fa segno di guardare dietro di loro, e ovviamente si girarono insieme che sgamabili  e videro diletta fare gli occhi dolci a jorge e scoppiarono tutti a ridere me compresa << e smettetela >> dice jorge io metto un braccio intorno al collo per poi continuare a ridere mentre lui sbuffa ancora
(...) 
Dopo una mezz'oretta passata al bar della scuola loro chiacchieravano di come avevano trascorso l'estate e io ascoltavo le loro estati erano fantastiche  beh neanche io ho passato una brutta estate d’altronde vivo a new york e poi mia mamma ha viaggiato tanto e io sono andata con lei, persino in italia a vedere il colosseo che era fantastico ah pure a parigi, ah parigi la città dell’amore, li mi ricordo che ho preso un bellissimo vestito che usate per l’appuntamento con p-peter, già p-peter, nessuno lo sa e nessuno lo deve sapere che io e lui abbiamo rotto, e soprattutto il motivo. Neanche me ne accorgo che sulla mia faccia si è spento il mio sorriso e si legge benissimo la mia tristezza  << tini tu che dici >> fu jorge a interrompere i miei pensieri << scusate non vi stavo ascoltando che stavate dicendo >> dico io cercando di mettere un sorriso anche se mi è impossibili e ricordi continuano a venire nella mia mente la mi soffermo su un ricordo, il più brutto << pizza o mec >> di nuovo la sua voce che è come riportarmi a gala dopo che sto affogando in alto mare, un mare di ricordi << ecco i-io non mi sento molto in forma non penso che verrò >> dico io, è vero voglio solo riposarmi, e non pensare << e va bene allora diego fran voi andate con candelaria e mercedes mentre io porto vostra sorella a casa e poi vi raggiungo  va bene >> dice jorge facendomi alzare e prendendo le buste dei libri, << jorge porto io tini a casa >>  io continuo a non ascolatare << nono, la mia baby rossa non la tocca nessuno haha >> disse ironico jorge << e va bene ma tu non toccare la mia baby ok? >> dice diego con lo stesso tono << tranquillo che vorresti dire >> ribatte jorge togliendomi gli occhiali da sopra la testa  << ah niente muovetevi  >> e finalmente la conversazione finisce. Il silenzio regna fino alla macchina << allora swety mi dici cosa è successo? >> cacchio sono stata scoperta …devo mentire quando sto per aprire bocca << non mi mentire >> continua lui, decido di non rispondere fissare solamente il vuoto, ma il mio cuore prende il controllo su il mio corpo e la mia bocca << stavo pensando al mio ex >> una solitaria lacrima mi scende sul volto  << oh, e me ne vuoi parlare >> dice lui non distogliendo lo sguardo dalla strada eppure, con lui mi sento bene, so che posso parlare e che non racconterebbe mai niente ne ha diego ne ha fran << scusa ma non me la sento >> un'altra lacrima bagna il mio viso ma gli impedisco si scendere fino a giu perché la blocco con la mano << vuoi che resti con te? >> 
Cervello: no devi stare sola cuore: si digli di si e ovviamente chi vinse il cuore logico no << mi farebbe piacere >> dico io accennando un sorriso, sento la sua mano posarsi sulla mia gamba << ok swety, so  come farti stare meglio >> mi dice lui accarezzandomi la gamba io gli sorrido, lui la toglie dalla mia gamba accende la musica e inizia a cantare come uno scemo ed io scoppio a ridere come una matta. Ad un tratto la macchina incomincia a squillare << pronto >> dice jorge la macchina dove essere legata al telefono << oh ma quando vieni >> la voce è di mio fratello diego << no bro non vengo resto a casa ho un po’ di mal di testa e poi mamma mi ha fatto il mio piatto preferito mangiate voi  >> dice jorge mentendo << ok e il mio amore come sta? >> che cucciolo che è il mio fratellino << sto bene >> rispondo io << ok e attenti a voi due! >> io scoppio a ridere << si amore mio a dopo >> questa volta è jorge a parlare imitandomi e io gli do uno schiaffo sul braccio, << ehy  jorge non sono diletta eh >> dice mio fratello << oddio non ci metterai mai la mano sul fuoco ciao bro a dopo >> << ciao scemo >> dopo queste parole la musica riparte fino a che non siamo arrivati a casa. << ciao mamma ciao alejandro >> saluto io, << ciao papà, ciao mary >> << ciao bellissimi >> dicono insieme noi notiamo che sono imbarazzati sul divano a baciarsi. << papà io non voglio condividere la stanza con un marmocchio chiaro >> << JORGE!! >> diciamo io e il padre insieme. << eh ho detto la verità >> dice lui alzando le spalle lui posa le buste in camera mia, << PAPAAAAAAA porta il pranzo in camera di tini noi vediamo un film >> urla jorge << va bene >> riurla il padre, bhe come si dice tale padre tale figlio. 
Il pomeriggio passo perfettamente perché? Incominciò a piovere, io e jorge sotto le coperte a vederci un bel film romantico, alla fine lo avevo convinto a vederlo, lui mi aveva allacciato il suo braccio al mio collo e io gli abbracciavo il petto, e poggio il mio viso sul suo petto. Era tutto perfetto, io e l-lui dopo peter, non mi sono mai sentita così bene con un altro ragazzo. Dopo un po’ i nostri occhi si chiudono insieme, ispirando i nostri profumi e facendo miscelare i nostri respiri

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Capitolo 9
*** il buongiorno si vede dal mattino ***


I miei occhi incominciarono ad aprirsi a causa delle voci che provenivano fuori dalla porta, alzai il viso dal mio cuscino, presi il telefono 5 chiamate perse: vita mia, amore mio, vita mia, lodo e di nuovo amore mio, alzai lo sguardo e vidi che erano le 18:00 incredibile avevo dormito per 2 ore il mio sguardo si posa sulla porta 
<< è stato un bene che non vi abbia visti diego, jorge >> riconosco questa voce è di fran mi avvicino alla porta per poi mettere l'orecchio sopra di essa per poter ascoltare meglio la conversazione << ma fran stavamo solo dormendo >> ribatte la voce di jorge, cacchio, ora si che sono nei guai, << lo so jorge ma capiscimi, mia sorella ha già sofferto tanto e non voglio che soffra ancora noi due siamo amici ormai da tempo e non voglio rovinare la nostra amicizia >> ribatte mio fratello sento che sta sbruffando e che si trova in difficoltà << fran tua sorella è intelligente non si innamorerà mai di me >> sento ribattere jorge, ma questa volta fran non ribatte << va bene scusa jorge non voglio litigare con te, sei il mio migliore amico >> vedo l'ombra di fran avvicinarsi a quella di jorge e penso che si siano abbracciati...<< anche te fran ti voglio bene >> dice jorge, io apro la porta e infatti li trovo abbracciati << ehy ehy mi sono persa qualcosa >> dico io, dico con tono felice dovevo  pur far capire che non ho ascoltato << ehy sorellina niente di che >> dice fran grr...quanto odio quando mi mente però certo mica mi poteva dire '' no niente lo stavo rimproverando perché ti fa stare bene e ti fa sorridere'' << ok io scendo ho fame >> dice il messicano << ah ti raggiungo >> aggiungo io per poi superarlo per le scale e sedermi a tavola << che si mangia >> sorrido vedendo mia mamma portare una teglia a tavola  ed io mi sfrego le mani per poi leccarmi la bocca, << pizza >> esclama mia mamma << ah mamma sei una grande e diego dov’è >> dico io cercando, gli occhi  verdi di mio fratello, quando sento la sua bocca sulla mia guancia << lo so che ti sono mancato >> disse lui ridendo per poi prendere posto davanti a me. << che avete fatto questo pomeriggio >> chiede mio fratello per poi addentare la pizza rossa, sto per ribattere quando interviene jorge << play, a proposito tu mi devi la rivincita a fifa >> dice il messicano guardandomi per poi prendere la coca cola << tranquillo blanco ci saranno tante occasioni per stracciarti >> rido io addentando la pizza e facendogli la linguaccia…noi ci voltammo verso i nostri genitori e li vedemmo mano nella mano a scambiarsi parole dolci tutti e tre alziamo gli occhi al cielo. << poi dici perché la pizza è fredda vero mamma >> ora è fran a fare la battuta che fa ridere tutti.
La serata passò tranquilla con le battute di diego, la risata di fran e qualche parola di jorge e gli occhi dolci tra mia madre e alejandro andai su in camera mia presi il pigiama e mi misi sotto le coperte, il tempo era orribile tuoni, fulmini e saette l’apocalisse si stava avvicinando…
-Mamma mia tini quanto la fai tragica-, aa stupida coscienza sono io a narrare, continuo a guardare fuori il tempo meraviglioso che mi si presenta, dopo pochi istanti il suono del mio telefono mi fa voltare.
Un messaggio, uhh chi sa da chi 

-Jorge: non dormi vero?-

È incredibile, ma quel messaggio mi ha fatto sorridere mi giro dall’altro lato del letto e mi metto sotto le coperte a rispondere

-Io: neanche tu a quanto pare.-

Rispondo ovvia, non so ma dirgli ‘’no jorge ho paura dei miei incubi e dell’apocalisse che si sta facendo scatenando fuori da queste mura’’ 
-Jorge: io perché sono preoccupato per te tu invece? -

Rileggo quel messaggio 20 volte lui ha veramente scritto preuccupato sto per rispondere quando mi anticipa

-Jorge: se eri con me ti addormentavi -

Bello, mi piace questa situazione e ora cosa rispondo? Mi torturo le unghie cercando una risposta da dargli e cosi opto per quella più semplice

-Io: devo trovare un altro metodo per dormire tranquilla-

Inviato non so perché ma mi sono pentita di avergli risposto così è come dire '' sei il mio ossigeno mi servi per vivere'',  in poco tempo il suo messaggio giunge al suo telefono

-Jorge: no swety, non per sta sera vieni in camera mia non riesco a stare con il pensiero che domandi  ti addormenterai sul banco di scuola e poi dovrò venire io a tirarti su-

Scoppio in una fragile risata leggendo quel messaggio sono titubante non so se andare da lui o no, -Martina tu pensi troppo va la- oh per una volta la mia coscienza serve. Apro leggermente la maniglia e piano piano mi dirigo in camera sua la apro leggermente e lo vedo disteso sul letto, con il telefono << notte insonne >> dico io quasi sussurrando quelle parole e io mi sedo sul letto. << è colpa tua se non dormo  >> dice lui ironicamente per poi farmi stendere, << tu sei abituato alle notti in bianco quindi >> dico io avvicinandomi a lui posizionando il mio viso sul suo petto << non è vero non ho mai passato la notte con un ragazza >> dice lui mettendomi un braccio intorno alla vita. << haha non farmi ridere dai tu jorge blanco, non hai mai passato una notte con una ragazza >> dico io mettendomi difronte al suo viso << te lo giuro, si sono state con altre ragazze ma mai la notte io amo dormire e non esiste ragazza che me lo tolga >> dice lui ridendo << e quindi io avrei l’onore di essere la prima a dormire con il grande jorge blanco >> dico io << tecnicamente  si >> dice lui alzando gli occhi e il viso << e in pratica >> ribatto io al ragazzo difronte a me << in pratica sei la mia ‘’sorellina’’ quindi >> dice facendo le virgolette per poi sistemarsi  << che fai non vieni >> mi dice lui per poi chiudere gli occhi << ghiro >> dico io per poi mettermi sul suo petto ispirando il suo profumo di vaniglia e cioccolato << mostriciattolo >> dice lui ridendo per poi appoggiare il suo viso sul mio. Con lui mi sento bene, protetta è un sensazione che non avevo mai provato con nessuno ne con fran o diego e ne tanto meno con peter, anzi è il contrario quando mi portava a fare un giro avevo sempre un po’ paura a causa dei luoghi da lui frequentati ma queste sono storie con odio ricordare e che non voglio ricordare. 
(jorge) 
Drinnn, drinnnn il rumore della sveglia interrompe il mio sonno mi giro dall'altra parte del letto e guardo l’orario 6:40, ma come io l’avevo messa alle 7, ah giusto tini,va be tra 5 minuti la porto dico sbadigliando per poi rimettermi sopra di lei e richiudere gli occhi.
-5 minuti dopo-
Drinnn drinnn << ah non posso dormire in pace >> ormai con le speranze a zero mi alzo dal letto passandomi la mano nel mio bellissimo ciuffo quando il mio sguardo si sofferma su martina. I suoi occhi erano chiusi e le labbra rosee accennavano il suo sorriso che era bellissimo per non parlare di quando si mette il rossetto rosso, qualche ciocca che va dal marrone al biondo le incornicia il dolce viso, devo ammettere che era veramente bella beato chi se la sposa. La presi con delicatezza da sopra il letto e apri la porta cercando di fare meno rumore possibile la misi in camera sua sul suo letto viola. Le lascia un bacio sulla guancia e usci dalla sua camera, senza guardare l'ora mi buttai a peso morto sul letto rimboccandomi le coperte sperando di riuscir a concludere il mio sonno quando DRINNN DRINNNN a quel punto presi la sveglia e la buttai fuori dalla finestra, ora si che mi sento soddisfatto dico accennando il mio sorriso di vittoria. Mi dirigo in bagno per fare una bella doccia fredda, l'acqua scorre sulla mia pelle bagnandola dolcemente, è come togliermi tutti i miei problemi tutti i miei pensieri da dosso come se fossi nuovo ma questo succede solo per 10 minuti. Esco dalla doccia con l'asciugamano intorno alla vita e mi guardo allo specchio, il mio sguardo si sofferma sulla mia immagine sopratutto sui miei occhi, occhi che dovrebbero essere gioiosi carichi di emozioni ma guardarli è come cadere nel vuoto o affogare in un mare e sapere che non c'è niente da fare che nessuno puo salvarti ma allo stesso tempo c'è una parte dei miei occhi dove si puo percepire la speranza, quella speranza che giorno per giorno si incomincia a scotolarsi, la speranza di riuscire ad essere di nuovo un ragazzo felice un ragazzo normale senza problemi e che pensi a divertirsi. Poi si passa alla bocca ho sempre avuto un bel sorriso per tutti ma eccetto per me quel sorriso mi ricorda una persona forse la più importante nella vita di tutti che ha un nome tutto suo, ma allo stesso tempo tutti la chiamano nello stesso MAMMA. Gia lei, la donna che ora dovrebbe stare qui a scompigliarmi il mio ciuffo e a dirmi '' sei bellissimo amore mio'' qualcuno che mi ami non solo perchè sono il più figo della scuola. I miei pensieri di quando mia mamma è venuto a mancare incominciano a ritornarmi nella mente e questo porta a farmi posare lo sguardo sui miei polsi dove si intravedono qualche cicatrice, quei tagli che hanno fatto così tanto male ma che allo stesso tempo hanno fatto in modo di riunire me e mio padre ma questa è un altra storia che ancora non mi sento pronto a raccontare a nessuno. 
(martina) 
<< e ora cosa mi metto >> sono da si e no circa 2 ore davanti all'armadio e non so ancora cosa mettermi grr...mi faccio spazio tra l'armadio << bingo >> mi metto dei jeans gialli e una magliettina grigia che richiama il colore dei jeans trucco e scendo sono tutti a tavola a mangiare << buon giorno >> dico io salutando tutti con il mio bacio. Per poi prendere posto accanto a jorge << jorge ho sentito un botto questa mattina cosa è stato >> è alejandro a parlare << beh ecco diciamo che la sveglia è volata di sotto >> dice addentando una fetta di nutella. << haha veramente >> questa volta sono io che rido << tu mangia altrimenti rimani qui >> mi dice lui sporcandomi il naso con l'indice sporco di nutella << JORGEEEEEEE >> urlo io e lo vedo alzarsi di scatto dalla sedia per poi correre ed io gli vado dietro e sento mia madre farfugliare un '' di nuovo'' mentre ride. Il buongiorno si vede dal mattino.

ANGOLO D'AUTORE: ehy ehy eccomi qui sono tornata con questo capitolo abbastanza lunghetto eh, beh come per jorge e tini sta per iniziare la scula anche per noi 
NOOOOOOOOOOOOO
cmq volevo farvi una domanda siccome io andro al liceo e li i compiti sono molti a voi va che i continui  la storia?
cosi mi organizzo con i tempi comunque passando al capitolo
conosciamo qualcosa in più di jorge parte del suo passata ancora sconosciuto a tutti, la parte che preferisco è quella della sveglia  a me ha fatto morire dalle risate.
Spero recensirete un bacione a tutte 

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Capitolo 10
*** La scuola ***


<< ragazzi e ragazze questo è il carcere sopranominato Music collage >> annuncia jorge io alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti a quella struttura enorme apri di corsa la portiera e la chiusi << ehy ehy piano con la mia bambina >> mi dice jorge per poi avvicinarsi allo sportello chiuso << ti ha fatto male amore tranquilla che dopo ci penso io >> disse per poi baciare la macchina scoppio a ridere, il mio sguardo si posa su tutta la folla al di fuori del portone che parlano e chiacchierano della loro estate << si incomincia che bello >> dice sarcastico diego << io non vedo l’ora di fare nuove amicizie >> dico io  << amore mio sei imparentata con i più fighi della scuola come potresti non farla tutti faranno la fila per te >> mi dice fran cingendomi le spalle << allora! Meglio non dire in giro che sono vostra sorella >> dico scansandomi entrando per fortuna non mi seguirono perché la folla dei ragazzi li blocco. << armadietto 23 >> dico ad alta voce per poi guardarmi intorno e controllare i numeri sui gli armadietti << bingo >>  mi avvicino lo apro e ci poso tutto dentro << ehy ehy >> chiudo l’armadietto e mi trovo davanti ad un mora con il fiocco a ciliegie << lodo >> esclamo abbracciandola << ehy stoessel da queste parti sola >> mi dice lei dandomi un pugnetto sul braccio << haha già i più fighi si sono fermarti all’entrata>>  << haha immagino che hai in prima ora? >> mi domanda sorridendo con i libri stretti al petto << mm…tecnologie musicali >> dico io guardando l’orario << uhh la stessa ora allora ci becchiamo al banco >> dice allontanarsi ed io la saluto con la mano << chi sa ora dove sarà il libro >> dico cercando tra la pila di libri << come mai una bellezza come te si trova qui >> chiudo l’anta dell’armadio e mi trovo un tizzio appoggiato all’armadio accanto con uno stuzzicadenti in bocca << Sai com’è questa è una scuola e sono qui per studiare e ora se permetti con permesso >> << no non te lo permetto >> dice mettendosi ad un passo da me << espinosa >> esclama una voce a me famigliare << blanco >> dice quel tizio allontanandosi da me e mettendosi davanti al messicano dagli occhi verdi  << lei per te è offplis >> disse jorge mettendosi davanti a me << e sentiamo perché >> disse quel tizio avvicinandosi  << lei è la sorella di fran e di diego è nel Mio gruppo se ti vedo un altra volta con lei… >> stava per continuare quando suono la campanella << ti ha salvato la campanella, andiamo martina  >> disse l’ultima frase cingendomi le spalle e portandomi via da espinosa mi sembra di aver capito. << Sta lontano da lui >> mi disse lui con tono serio << è un playboy si è portato al letto mezzo istituto e con te non avrebbe fatto da meno >> prosegui << e tu cosa fai scusa >> gli domando io mentre lo seguo. << siamo due persone diverse io non farei mai del male ad una donna ma soprattutto non farei mai del male a te mentre lui si e questa è una grande differenza >> disse lasciandomi davanti ad un aula e baciarmi la guancia. << a casa riprendiamo il discorso >> gli dico io << ok swety >> disse facendomi l’occhiolino per poi regalarmi un bellissimo sorriso. Entro in classe e vedo lodo farmi cenno di sedermi accanto a lei difronte a noi ci sono mercedes e candelaria. << ciao ragazze >> dico io salutando e mettendomi vicino all’italiana che mi bacio la guancia << ciao tini >> dissero insieme candelaria e mercedes. << bene ragazzi io sono la prof di letteratura >> ed è cosi che inizio l’ora per poi passare la 2 ed infine la 3 quando arrivo la quarta. << Ciao ragazze e ragazzi sono il prof di ginnastica >> era un uomo paffutello con la barbetta e gli occhiali da sole labbra piccole e una buffa voce. << buongiorno >> disse tutta la classe << allora c’è qualcuna di voi che non puo fare ginnastica << io professore >>  disse una voce da oca che  proveniva dal fondo della classe << e perché mai mia cara >> domanda il professore << mi si gonfiano i capelli >> rispose la ragazza tinta e bionda  << beh vuol dire che i pagliacci le chiederanno come ha fatto a gonfiarli cosi tanto >> disse il paffutello scatenando in classe la risata << qualcuno che ha motivi seri >> continuo il prof. Alzai la mano << io prof ho anche il certificato medico >> dissi io cercandolo nello zaino ma non lo trovavo 
‘’FLASHBACK’’ 
<< mostricciatolo ti è caduto questo >> disse jorge prendendo tra le mani un figlio bianco, << te lo tieni e poi me lo dai a scuola >> dico guardando il mio telefono << uhh ginnastica sisi tranquilla te lo do >> 
‘’fine’’
<< jorgee >> esclamo e tutta la classe si gira a guardarmi << prof potrei andare in…>> << 3B >> mi sussurra  lodo << 3B >> riferisco al prof. << si va bene >> io mi alzo quando sento la bionda chiedere qualcosa al prof << posso andare anche io li c’è il jorge il mio ragazzo >> << no signorina >> dice il prof aww lo adoro e chi l’avrebbe sopportata e da quand’è che il messicano ha una ragazza…bah.
Cammino per i corridoi cercando la 3B nel frattempo riesco a vedere qualche laboratorio quando alla fine del corridoio si sente un baccano assurdo mi avvicino alla porta e infatti 3B busso timidamente quando sento un avanti apro la porta << scusi prof potrei chiedere una cosa a blanco >> al nome blanco alcuni ragazzi incominciarono a fischiare, che classe di decelebrati << dimmi swety >> mi dice lui vedendomi vicino al suo banco << il certificato ginnastica blanco >>  << oh giusto >> disse per poi aprire il suo diario blu e darmi il certificato. << grazie mostro >> detto questo saluto ed esco dalla classe per poi tornare nella mia << ecco a lei prof >> dico avvicinarmi alla sua cattedra vedo che la legge ed una smorfia triste si estende sul suo volto << ve bene stoessel per tutti gli altri in palestra >> scendiamo giu e io mi stendo sul materasso con il telefono quando un il prof mi si avvicina << sai tesoro anche mia moglie soffriva di problemi al cuore proprio come te >> << soffriva >> le domando io << già se ne andata tra le mie braccia >> disse girando la testa e stringendo a se la sua felpa << i-io non lo sape.. >> << tranquilla tesoro volevo dirti solo questo le persone come voi sono speciali vivi la tua vita giorno per giorno perché non sai mai cosa succederà domani solo questo >> detta questa frase se ne va lasciandomi qui così.
In me si è accesa la paura avevo sempre sfiorato quest’ipotesi soprattutto dopo il coma ma sentirla cosi mi ha sconvolto alcune scene ritornano nella mia mente abbasso lo sguardo verso il telefono non voglio che nessuno si accorga di cosa mi fosse passato nella mente quale orribile ricordo mi fosse passato nella mente.
‘’Flashback’’ 
<< martina tu non correrai >> il viso di diego è duro e serio ma nonostante questo non lo voglio ascoltare chi si crede di essere mio padre << TU NON SEI NESSUNO PER DIRMI CIO CHE POSSO E CIO CHE NON POSSO FARE DIEGO TU NON SEI PAPA io sta sera correrò anche se sarà l’unica cosa che faccio >> lo urlo, urlo tutto quanto voglio farlo voglio correre << quelli ti ammazzeranno vuoi correre? Fallo ma non nelle corse clandestine martina, puoi morire cavolo capisci il tuo cuore non puo sopportare cio che fai per una buona volta capiscilo >> anche lui grida, sento il suo dolore la rabbia. << vattene diego lasciami vivere >> detto questo me ne vado lui mi correre dietro ma non lo ascolto dico alla guardia di non fallo entrare e cosi riesco a prendere la mia moto << stoessel dov’è il tuo fidanzato >>  << correro da sola louis e se sei un vero uomo puo fronteggiarti benissimo con una ragazza >> dico io mettendomi il casco << e vabbene ma puoi non piangere >> << motociclisti, pronti, partenza e  via >> le moto partirono ero in vantaggio, la mia moto correva ma al primo salto qualcosa ne in me ne nella moto non andava il mio respiro era debole e la vista apparve  annebbiata stavo per risaltare quando al salto cascai non so cosa fu successo so solo che quando il casco tocco terra non capi più niente le ultime parole che riusci ad audire furono quelle di diego << MARTINAAAA >> e poi vuoto il vuoto più totale 
‘’FINE FLASHBACK’’

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Capitolo 11
*** ricordi (parte 1) ***


<< martinaa?? Oohhh mi rispondi >> la voce di lodovica mi fa tornare nel mio mondo  << è lodo scusa stavo…>> << stavi pensando ad altro >> disse l’italiana bevendo dell’acqua per poi tornare a guardarmi << già allora ora che abbiamo >> dico mettendo un finto sorriso e alzarmi in piedi davanti a lei e alla sua uniforme da cheerleader << mensa finalmente si mangia >> ecco quello che ora proprio non mi andava di fare era mangiare bene! Dai allora all’ultima ora mi interrogherà filosofia e prenderò 5? Oggi è la giornata ‘’Distruggiamo tini’’. Sento la mano di lodovica prendere la mia e trascinarmi via << ehy tu quando ti sei cambiata >> esclamo accorgendomi che si era cambiata ora indossa una maglietta di raso a poins rosa e dei jans neri con hai piedi dei stivali << e dove hai comprato quelle scarpe >> aggiungo, le indossava demi lovato in un suo musical video e me ne ero pazzamente innamorata. << haha sabato giuro che ti porto nel negozio in cui le ho comprate >> dice mantenendo 2 libri tra le braccia che riesco a capire che sono di musica e filosofia. La camminata verso la mensa procede normale con qualche chiacchierata e le domande di lodo sulla mia vita. Siamo arrivate alla mensa e ci sono tante cose buone eppure non ho fame pensare al mio passato mi ha fatto chiudere le stomaco, << allora signorina mettiamo dei tacos >> mi disse divertita la donna dall’altra parte, era una donna sui 40 un po’ in carne ma che sorrideva eppure il mio cervello non ne voleva sapere di persone con la statura più grande o più piccola della mia ‘’se mangerai diventerai obesa, come pretenderai di essere la leder del tuo gruppo tutti ti prenderanno già ora sei grossa’’ quella frase detta in modo così duro, ha segnato il mio passato,  e non voglio che faccia lo stesso con il mio futuro e presente, ma quella frase che ora mi gira di nuovo nella mente << delle carote >> me ne esco lo stomaco continua a restringersi sempre di più, e non posso farci niente. << ohno  basta così >> intervengo imitatamene << ma bella te ne avrò messe 10 massimo >> disse lei pretendo già l’attrezzo pieno di carote << no grazie ho già mangiato prima grazie >> afferrò il piato verso il tavolo dei più popolari tutti stanno ridendo e scherzando e alcuni neanche si accorgono del mio arrivo << buongiorno >> esclamo mettendomi vicino a lodo << buon di >> risponde jorge sorridendo << a dieta oggi >> continua, io sbianco di colpo accorgendomi che anche diego si è girato, abbasso la testa posando lo sguardo sulle carote, con la coda dell’occhio posso vedere che il suo sorriso allegro si è spento, non voglio che stia male per me, e non voglio stare male anche io, no, non di nuovo. Prendo il cucchiaio, sollevando 5 carote, le sto per infilare in bocca quando la mano mi trema provo ad avvicinarla alla mia bocca, ma il mio corpo improvvisamente è come se si bloccasse ‘’no sono forte’’ continuavo a ripetermi, quella frase…(immaginate una nuvola bianca come nei film XD)
FLASCHBACK  (NARRA LA NARRATRICE)
Quanto era passato dall’incidente sulla moto dell’argentina forse 3/4 mesi neanche lei lo sapeva, e quante cose hanno scoperto la famiglia di martina, la cosa più brutta che scoprirono?, che l’aveva colpita la malattia più brutta di tutte, l’anoressia tutto per cosa? Per una stupida frase detta da chi sa chi, in un locale che lei e il suo gruppo frequentavano spesso, una frase che le stava condizionando la vita, dopo qualche mese 2 o 3 la ragazza fu messa sotto terapia intensiva. Oggi sua mamma marianna era li ma questa volta con le lacrime stanca, distrutta ma non aveva perso la speranza che sua figlia guarisse ‘’ martina tu sei più forte di una stupida frase reagisci fallo per me ‘’ quella frase sussurata tra i singozzi  di marianna fece accendere nella ragazza una lampadina, lei nonostante in quel momento stava dormendo aveva ascoltato tutto quello che diceva la mamma. Finalmente aveva deciso, aveva deciso di reagire e di imporre lei al suo corpo quello che doveva fare, non le importava di tutti gli sforzi che dovrà fare ma c’è la farà ‘’ sono forte’’ ripeteva nella sua mente la giovane.
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Perdonatemi per il ritardo e ora per sto capitolo schifoso e cortissimo ma non ho il computer è stato il massimo spero recensirete un bacio

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Capitolo 12
*** ricordi (parte 2) ***


Riaccumulai tutte le mie forze e misi le carote in bocca, le masticai non so quante volte, prima di decidere se ingoiarle o meno, ma lo feci anche se chiusi gli occhi, non so cosa provai era tutto un misto di felicità, nausea, paura e non so cos’altro. Alzai lo sguardo e vidi lo sguardo di jorge che mi fissava non so che espressione avesse se triste delusa boh, ma certo non positiva,  appena incrociò i miei occhi, abbasso lo sguardo, come se si vergognasse di fissarmi, certo è strano, forse anche parecchio. Decido di prendere un altro cucchiaio di carote anzi l’ultimo e buttarlo giù. Dai tini è tutto finito, mi ripeto nella mente, mi sento come un bambino che ha dovuto fare le analisi del sangue peccato che nessuno qui mi da un premio. << ah fran  VOI avete la fiore e vi lamentate e noi che dobbiamo sopportare la filey? Che ci dite >> dice l’italiana al mio fianco << haha sfigate >> urla fransisco. Ma di che stanno parlando? << ragazze non potete indossare pantaloncini o canottiere chiaro >> dice candelaria imitando la professoressa di chimica, è vero, ci ha detto testuali parole, e anche accennato qualcosa sulle extension, penso che se avesse visto prima il mio aspetto si sarebbe messa le mani nei capelli. Pantaloncini di pelle nera cortissimi che a mala pena coprivano, anzi, non sempre, dipendeva da come andavano messi , se troppo su o normali, corpetto nero con delle borchie oro e per completare il look stivaletti neri, questo in generale era solo il mio modo di vestire per quando riguardava i capelli, avevo sempre qualche extension colorata, ma erano quasi sempre rosse o blu, ma ne avevo tante altre! Ma d’un tratto , è come se nel mio stomaco frullasse qualcosa, avete presente, siete sulle montagne russe che vanno lente, lente e all’improvviso c’è una terribile discesa, che vi fa mancare il respiro e subito dopo il giro della morte ecco sentivo che mi stava tornando tutto su. Ma dovevo resistere…io…io…io non c’è la facevo, mi misi la mano davanti la bocca e corsi in un bagno, no non poteva succedere di nuovo, non di nuovo a me, e non ora!
DIEGO
Dannazzione! << lo sapevo >> dico alzandomi e spostando violentemente la sedia al mio fianco di lodovica che si era alzata per far passare mia sorella, incomincio a correre verso il bagno so che è andata li, i suoi occhi oggi risultavano spenti di nuovo, sono arrivato al bagno delle ragazze, entro o non entro, sbatto la porta e entro << martina >> la chiamo sento uno sforzo che viene dalla seconda porta del bagno, mi abbasso e riconosco le scarpe di martina entro, è piegata in due e sta rimettendo le prendo i capelli e mi abbasso con lei. Ed io che pensavo che l’avrei vista così solo quando sarebbe stata incinta e non ancora per una stupida malattia. << ehy amore finito >> non mi risponde che rimette anche la colazione, << si >> mi sussurra, le prendo la cartigenica e le pulisco la bocca per poi portarla a sciacquarsi il viso. Non sapevo che fare, cosa dire, ma ci penso lei, mi abbracciò ed io l’accolsi tra le mie braccia. 
TINI
<< è successo di nuovo >> scoppio in lacrime e cadono sul suo giubbotto in pelle nera, l’odore di brezza di mare mi inonda le narici e quella sensazione di protezione che solo lui o fran mi sanno dare << lo so amore ma purtroppo non è una cosa che decidi tu mi vuoi dire che cos’è successo? >> non gli rispondo, io…io…non so cosa dirgli, il mio passato è l’unico colpevole qui , mi limito a stringere il suo giacchetto di pelle nera ed ad respirare il profumo. << il passato? >> una cosa che ho sempre amato dei miei fratelli è che non servono parole, loro ti capiscono anche solo guardandoti, annuisco per poi rilasciare dalla mia bocca un singhiozzo. << sai amore –mi prende il viso tra le mani- a volte si ha una piccola ricaduta ma non perché sei debole sei solo stanca, tutto qui, quando ti sarai riposata tornerai a sorridere ed a illuminare ogni posto in cui tu vada con il tuo bellissimo sorriso capito >> dice per poi baciarmi la fronte << hai sempre le parole giuste, sai sempre quello che ho! Come fai? >> gli domando io sciugandomi le lacrime con il pollice e sorridendogli  << ti amo ecco perché >> dice per poi poggiare le sue labbra sulle mie per poi staccarsi dolcemente e sorridermi, sono in questi momenti che vorrei che non fosse mio fratello e che fosse il mio ragazzo!. << adesso dico a jorge che ti porta a casa a riposare ok? >> << ok!, ma non voglio…>> dico mettendomi la frangia dietro l’orecchio e asciugandomi l’ultima lacrima che scende dal mio occhio. << credo l’abbia già cappito il suo passato non è stato semplicissimo e anche lui stava per caderci la per fortuna non è successo >> mi dice lui << ok amore! >> << sai cosa so per farti tornare il sorriso > mi dice accarezzandomi una guancia  << essere presa a cavaluccio >> prosegue per poi prendermi in braccio e farmi ridere usciamo dal bagno e c’è jorge con il mio e il suo zaino e fran << e tu dove pensi di andare >> domanda diego a jorge mentre io passo tra le braccia di fran, è sempre stato così passavo da uno all’altro come una scimmia sui rami. << porto tu sorella a casa a casa, forza swety andiamo ho già fatto tutto io per quanto riguarda le professoresse  >> mi disse jorge alandosi i suoi occhiali da sole! Mamma mia quando fa  così è proprio figo, ok, ok, lo è sempre, però aww << ci stavi spiando? >> dice diego << no me lo ha detto fran su swety scendi e andiamo >> << nooo  in braccio >> dico sorridendo come una bimba e allargo le braccia. << forza mostricciattolo salta su >> disse esasperato e prendendomi a cavaccioni ed io mi attacco al suo collo e metto il mio viso sulla sua spalla siamo guancia a guancia e una specie di scossa lungo la schiena. 
<< addios >> dice giorno << ciao jorge, ciao amore >> dicono all’unisono diego e fran  d’altronde sono gemelli. Usciamo continuo a fissare il suo volto è veramente bello, continuo a  fissarlo quando, le mie labbra si avvicinano alla sua guancia fino a che non la tocca dolcemente per poi allontanarmi. MA CHE HO FATTO SONO IMPAZZITA? E ORA CHE CACCHIO GLI DICO SENTO CHE SI è IRRIGIDITO, << grazie per oggi >> fiuu salvato la situazione che attrice eh. << di niente baby >> dice facendomi scendere considerando che siamo arrivati alla moto << andiamo a casa? >> dico mettendomi il casco, << no >> disse allacciandomelo per poi farmi l’occhiolino << e dove >> dico io, lui è appena salito sulla moto ed io dietro  a lui << sorpresa piccola, ora tieniti forte baby >> 

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Capitolo 13
*** i guai sono dietro l'angolo ***


 La moto era come se volava, il vento sul viso, il vento che mi scompiglia i capelli, questo è un senso di libertà, è tutto come mi ricordavo, correre, la moto, il vento sul viso e sui capelli, chiusi gli occhi e all’istante un ricordo mi invase la mente
FLAHSBACK
La pista, era affollata beh come ogni sera, ma oggi, la gente era veramente tanta e la posta in gioco è alta, come il rischio, i angel black non giocano pulito, non l’hanno mai fatto,  ma è questo il bello delle corse clandestine, l’adrenalina, non sai cosa succederà e non sai neanche se torni a casa. Ispiro l’ultima nuvola di fumo, creata dall’ennesima sigaretta, che poi butto giù
<< amore nervosa? >> questo è Peter il suo odore è inconfondibile, le sue mani sono posate poco sopra l’ombelico scoperto,  il top era poco sotto il seno, lasciandomi il ventre scoperto, pantaloncini neri, borchiati abbastanza corti. << un po’ >> dico posando la testa nell’incavo del collo, per poi posare una mano sulla sua. << Hai avuto problemi con i tuoi? >>  disse baciandomi la guancia << nhaa, mia madre ha incominciato ad urlare e i miei fratelli idem e poi si sono incazzati ancora di più perché hanno visto il livido sulla gamba >>  dico sbuffando, per un livido hanno fatto una storia enorme urlandomi ‘’ chi cazzo ti ha fatto questi lividi’’ oppure ‘’ mi dici che ti sta succedendo ‘’ e io che ho fatto? Sono andata in camera e ora sono qui, fate due più due. Ora mi staranno cercando di sicuro. << mi dispiace amore per il livido forse è meglio che per un po’ non fai incontri >> mi dice lui facendo girare il mio viso, ma io gli scoppio a ridere in faccia <<  e ora che fai parli come loro? Non faccio niente di male guadagno un po’ di soldi correndo e facendo a botte con  chi abbia il coraggio di sfidarmi e faccio guadagnare anche te,  quindi smetti di fare come fa la mia famiglia e fammi vivere >> dico io togliendomi dalle sue braccia e continuando a ridere << con te non si puo parlare Martina, se mi preoccupo non ti sta bene, se non ti considero sei capace di ammazzarmi, a volte non ti capisco >> disse per poi andarsene, puff con me si può parlare benissimo, non ho nessun problema, io, io, sto bene. Dalla mia tasca estraggo un pacco di sigarette per poi prendermene una e fumarla del tutto  per poi  farla cadere per terra.
FINE
<< mostriciattolo…oh >> la voce di Jorge e i suoi schiaffetti sulla guancia mi fanno ritornare nel presente, << è? Cosa? Dove siamo? >> dico guardandomi intorno e cercando di togliere il mio casco, uff non ci riesco. << vieni ti aiuto, a quanto pare ti piace la moto >> dice avvicinandosi per slacciare il casco, lo sento ridere. << se mi piace? Io amo la moto! >> dico togliendomi il casco e legarlo nel bauletto << sai guidarla >> disse prendendomi la mano  e incominciando a camminare, guardo le nostre mani intrecciate, lui accarezza la mia con il pollice e cosi faccio io, alzo lo sguardo e lo vedo che mi fissa e ora perché mi fissa?  << se io la so guidare, io sono un fenomeno sulla moto! >> dico vantandomi della mia bravura, beh oltre a fare le gare clandestine, mi esercitavo sul serio, ho fatto le gare mondiali, nazionali, regionali ecc…modestia a parte, ero un fenomeno. << modesta la ragazza >> << modestia a parte ovviamente >> lo sento ridacchiare, ho detto qualcosa di divertente? Riprendiamo a camminare quando lui gira a sinistra e mi mette una mano sugli occhi, okok, che cosa sta facendo. << che cacchio fai? >> << ehi rilassati mica ti devo fare qualcosa >> << mi devo fidare? >> << non penso di avere un'altra scelta >> mi mette una mano dietro la schiena per spingermi avanti e si fa un'altra risata, faccio così ridere? << NO, non ne hai >>. Camminiamo  ancora per un po’ quando, un odore particolare, mi invade le narici, mmm sa di, sale e questo rumore? Sembrano i GABIANI siamo AL MAREE. Tolgo le sue mani da gli occhi e incomincio a correre verso l’acqua, mi chino, è fredda proprio come me la ricordavo, la sabbia era bianca. Tutto sembrava come prima, sentii due braccia prendermi dalla vita e baciarmi la guancia, chiusi gli occhi per un attimo e tutt’un tratto era come se mi fosse abbassata di 30 cm forse più e mio padre che mi faceva giocare con lui. Quanto mi mancava.
(…)
Abbiamo camminato per 20 minuti e abbiamo raggiunto gli scogli, che prima si vedevano da lontano << vieni ti aiuto >> disse lui allungandomi la mano solo ora mi rendo conto di come è vestito bene, ha una camicia di jeans, pantaloni neri, e dato che è inverno un giubbotto/ felpa giallo, avete presente quei  studenti americani che giocano a football che hanno quelle felpe stupende ecco quelle,  ne deve avere un milione di questi giacchetti gli ne vedo sempre uno di colore diverso, un giorno me ne farò regalare uno e hai piedi un paio di blazer blu, allarga la bocca per farmi un dolce sorriso, ma non quello tipico ‘’ ciao dolcezza ‘’ uno di quelli ‘’ fidati di me perché se cadi ti predo io ‘’ gli tendo la mano e mi fa fare un salto, << visto che non sei caduta >> mi dice non lasciando la mia mano, << non ho mai detto che sarei caduta >> dico prendendo il mio braccio sinistro e stringere il suo braccio destro  << peccato che i tuoi occhi dicono altro >> << certo, che sei cocciuto >> << lo so >> disse alzando il mento, come superiorità, cacchio quanto è bello!, che c’è perché sorridete davanti allo schermo? Io sono obbiettiva  ecco!
<< jorge stai bene? >> noto che ha staccato la sua mano dalla mia, ci siamo seduti da un po’ e guarda prima il mare e poi giù gli scogli, giù, su, giù, su… << mi manca mia mamma, venivo sempre qui con lei… >> ora guarda solo giù, io gli accarezzo la spalla con la mano e lui poggia la testa sulla mia spalla, un brivido mi percorre il corpo di nuovo, poggi la testa sulla sua e gli accarezza il ciuffo, per un attimo chiude gli occhi darei oro per sapere a cosa pensa ora, ma il mio intuito va alla mamma. << perché non mi racconti un po’ chi era? Come se ne andata? A me faceva bene parlare di mio papà  >> cerco di usare una voce più dolce possibile.
POV JORGE
Ero sulla spalla di Martina qualche volta mi toccava i capelli e io ad ogni passata era come se i miei occhi si chiudessero, ma mi era sempre successo, quando mi passavano la mano tra i capelli, soprattutto  se erano ragazze, << era una donna alta dai capelli biondi, ricordo che una volta si era fatta riccia e io dissi “ mamma perché ti sei messa un cespuglio in testa’’ e lei scoppio a ridere il suo sorriso era qualcosa di unico, come i suoi occhi verdi >> << ora capisco molte cose >> mi interrompe lei facendo una piccola risata e  accarezzandomi i capelli, cacchio quanto amo quel gesto! Fatto da lei lo amo ancora di più, non so come spiegare è come se mi facesse sentire protetto da lei? << gli anni passavano ed io crescevo come un bambino normale o almeno questa è l’impressione che davo a tutti, ma nessuno importava cosa stesse succedendo all’equilibrio della mia famiglia, cercavo di scacciare tutti i pensieri più brutti, ogni volta che entravo in bagno a pettinarmi vedevo quei capelli biondi da per tutto, vedevo mia mamma e mio papà piangere, ma forse erano più le volte in cui era mio padre piangere e mia mamma consolarlo senti vo spesso le parole ‘’ sono pronta io starò bene’’ la prima volta che sentii quella frase pensai che fosse incinta ma mi sbagliavo qualche mesi dopo mi confidarono che mia mamma aveva…aveva. Il cancro  -presi una respiro stringendo la mia felpa- e da li stavo sempre con mia mamma le ultime parole le rivolse a me e a mio padre, ricordo che a mio padre disse ‘’ Alejandro non rinchiuderti come fai al tuo solito, risposati e innamorati non pensare che sia un tradimento, perché così io sarò più felice e tu amore mio, tu diventerai bellissimo, innamorati diventa pazzo se è necessario, vi amo, non accontentatevi dell’orizzonte cercate l’infinito.’’ >> una lacrima scese sul mio viso, poi un'altra e un'altra ancora, mi alzai dalla spalla di Martina e mi girai, io, io che dovrei essere il maschio, piango come uno scemo, ma era mia madre e mi manca, sento la mano di Martina girarmi di scatto e abbracciarmi, mi faccio cullare da lei, lei mi fa sentire protetto mi fa sentire bene. << ci sono io con te >> le cinque parole più belle della mia vita, dette da una delle mie ‘’amiche’’.  
POV TINI
Ci siamo allontanati dagli scogli già da un po’ e ora stiamo tornando a casa. Jorge sta messaggiando con qualcuno che non so chi sia. << piccola ti va di venire in discoteca con noi? >> aspetta, aspetta, aspetta, mi ha chiamato piccola?? Mi ha veramente chiamato piccola? E ora perché sorrido come un ebete, << con voi chi? >> << Diego, mechi, fran, lodo, cande, samu, fancu, damian, alba, xabi e pablo >> all’ultimo nome fa come una faccia schifata che mi fa ridere << ok ci sto >> arriviamo alla moto   dopo 5 minuti io sto aspettando che lui la metta in moto, mi giro verso la strada, il mio occhio cade su un giubbotto nero di pelle al quanto famigliare, vedo il ragazzo misterioso girarsi…nono…non può essere lui….i nostri occhi si incrociano per un istante e lui non ha intenzione di togliere il suo sguardo dal mio, io continuo a guardalo fino a quando non incomincia a venire verso di me…nonono << jorge.. >> << mm… >> << muoviti parti >> dico salendo in moto << ma.. >> << CAZZO JORGE TI HO DETTO DI PARTIRE >> dette le mie parole parte… l’avevo scampata, ma mi ha visto, sa che sono tornata, sa che sono qui e ora? E ora non so cosa pensare!

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Capitolo 14
*** la proposta ***


(Jorge pov)
Era quasi un ora, che eravamo a casa e Martina era corsa in camera sua e si è chiusa a chiave, ho detto qualcosa di sbagliato?
Bah bravo a chi le capisce le ragazze, sono in camera mia ha fissare il mio soffitto blu, con le cuffie alle orecchie, stavo  pensando a Martina, cosa che ultimamente mi capita spesso, forse troppo, non riesco a pensare al suo sorriso, i suoi occhi, neanche mi rendo conto che mi sto mordendo il labbro, << ok ora basta devo tornare al mio lavoro >> dico pensando ad alta voce, prendo la chitarra e incomincio a suonare.
(..)
<< NO! Diego non ho visto nessuno quel giorno che possa aver infastidito Martina >> << io non mi spiego perché hai dovuto fare per forza di testa tua e portarla a mare >> << in quel momento aveva bisogno, di dimenticare quello che era successo prima io ci sono passato Diego e so che in quel momento ne aveva bisogno e ora basta farmi domande tutto quello che sapevo te lo detto >>  ok non ci state capito niente, sono passate quasi 2 settimane, dal giorno del mare, tini è strana, parla poco, soprattutto sta poco in casa o provato a parlare ma non ci riesco, quando vado in camera sua, difficilmente la trovo in camera e quando c’è mi caccia, vedo Diego passarsi una mano sulla faccia << lo so Jorge ma ecco è strana, non è la mia bimba, non è la mia piccola tini >> disse sbattendo la testa contro il sacco da box, io mi passo mano sui capelli bagnati dal sudore per poi dirgli << allora io finisco di allenarmi e poi le parliamo al costo di  legarla alla sedia ok? >> << ok, sei un amico >> << e tu un coglione vai va >> dico dandogli una pacca sulla spalla lo sento ridere per poi fammi segno con la mano. Riprendo a colpire il sacco da box, destro, sinistro, difesa, schivo e di nuovo, finisco per poi dare un ultimo pugno più forte. << scusa sono qui da poco >> questa frase, questa voce << Martina, non ti avevo visto >> <> << ferma vieni qui, oppure ti ci porto io con la forza  >> vedo lei fermarsi per poi girarsi verso di me. << Dimmi >> presi l’asciugamano che si trovava sul pouf rosso, mi diressi verso di lei << mi dici cosa ti prende >> la vedo sbuffare << niente Jorge è solo che in questo periodo non so mi sento strana, ma sta tranquillo sto bene >> disse abbozzando un sorriso << non so come, non so perché, ma so che sei preoccupata per qualcosa, lo capisco, puoi farmi un sorriso a 32 denti, ma non sei felice, io, io, lo, vedo, non mentirmi dimmi cos’hai >> << sai Jorge, il cambio di orario, ritornare nella mia città, mi ha riportato in mente troppi ricordi, sono in una nuova scuola devo solo ambientarmi  tutto qua! >> disse lei gesticolando, qualcosa mi dice di crederle, ma un'altra parte mi dice che nasconde qualcosa. << uff e vabbene  >> << me lo dai un abbraccio >> mi dice lei avvicinandosi, sa che gli e lo avrei dato avvolgo le braccia intorno alla vita e lei sbatte la testa sul mio petto, il suo profumo mi inonda le narici, sa di zucchero filato e vaniglia, devo chiederle che marca usa, non ho intenzione di lasciarla, non voglio che quest’abbraccio finisca ma, ho parlato troppo presto << come va con rosa? >> << rosa? Ah si, beh va ! >> rispondo io e lei scoppia a ridere << e vabbene >> dice smettendo di guardarmi negli occhi  ed entrando nella palestra << ci vediamo dopo >> dico prendendo l’acqua << ciao e grazie >> disse depositando un bacio sulla mia guancia destra. Ok sto sorridendo come un ebete ma non me ne frega niente, pensate sono in salone e neanche me ne sono accorto, non riesco a smetterla di pensare a lei, nonostante tutto, nonostante tutti! I suoi occhi nocciola, il suo sorriso da bimba, si sembra una bimba, è così piccola, così ingenua, si una bimba, la mia, bimba. Ad un tratto ‘’Really Don't Care’’ di Demi Lovato mi distoglie dai miei pensieri  << pronto? >>
( tini)
<< Peter no, ti avevo detto che non voglio rivivere quello che ho passato >>  sono al telefono, con Peter, si avete letto bene, beh ecco come sono andate le cose quel giorno
FLASHBACK
OK,OK devo stare calma forse non mi ha neanche riconosciuto, ma comunque ero agitata, conoscendo Peter so che se mi ha visto, avrebbe trovato il modo di contattarmi,  ‘’miao, miao’’ un messaggio, mi alzo dal letto per prendere il mio i-phone illuminato di un verde accesso, strano non ho salvato questo numero
3345647483:
-Martina sei tornata?-
Inviato alle 19:15
Quel numero, quel numero lo conoscevo a memoria, avete presente quando in classe vi stanno riportando il compito di matematica e vi hanno annunciato che meno della metà ha preso la sufficienza, e tu non sai se l’hai presa o no ecco quella è la mia sensazione, ha ancora il mio numero, lui, lui sa che sono qui bloccai il telefono per poi lanciarlo sul letto. Incomincia a mordicchiarmi le unghie, uff. in che guaio mi sono cacciata? Uno grosso!
3345647483:
-Sai Martina appare quando qualcuno visualizza il messaggio ma non risponde, ti prego fallo ti devo parlare, è importante -
Inviato alle 19:25
Ok, è IMPORTANTE, cosa succede se rispondo ad un messaggino? Niente di male no?
’ Si come l’ultima volta tanto è solo una gara che può succedere ? e poi sei andata in coma ‘’
Ovviamente la mia coscienza deve intervenire, predo un respiro profondo e digito sulla tastiera
- che succede? –
Inviato alle 19:30
3345647483:
-Non sai quante volte ho pensato che non ti avrei più sentito, ed ogni volta che lo pensavo mi veniva la pelle d’oca-
Inviato alle 19:31
 
Grrr dovevo immaginarmelo era tutto un inganno per farmi rispondere, ed ora? Cosa rispondo? Intanto mi salvo il suo numero ‘’ Lanzani’’
 
- era una trappola?-
Inviato alle 19: 35?
Lanzani:
-No devo dirti una cosa importante ma non per messaggi vediamoci domani alle 5 al solito bar-
Inviato alle 19:38
Mi fido o no, mi fido o no, eppure voglio dirgli di si, per tutto quello che è successo, lui è stato importante, e forse lo è tutt’ora, mi conosce meglio di tutti, conosce il mio lato peggiore e quello migliore, non mi farebbe mai del male, io mi fido di lui nonostante tutto, il suono del mio telefono mi fa distoglierle dai miei pensieri
Lanzani:
-Riguarda gli angel black! -
Inviato alle 19: 40
Ora so cosa rispondere
-No. Peter, io non ci ricadrò di nuovo, grazie ma per questa volta passo….-
Inviato alle 19:42
Lanzani:
-Non ti ho detto di tornare in pista-
Inviato alle 19:43
Era importante lo sospettavo, ok alle 5 chi c’è a casa mamma è a lavoro, Alejandro è qui, Diego e Fran sono a lavoro e Jorge, beh jorge non è un problema!
- a domani, così potrò chiudere i conti con il passato-
Inviato alle 19: 45
Lanzani:
-buona notte piccola-
Inviatato alle 20:00
Lancio il telefono in qualche parte indefinita del letto e poi mi lascio cadere sopra di esso ‘’ ho fatto bene? ‘’ questa è la mia domanda
FINE
<< lo so, scusa martina sei stata chiara quando me lo hai detto, ed io neanche avrei dovuto chiedertelo scusa >> eh no non puo fare così ora ho i sensi di colpa, grrr odio la mia parte dolce!
<< aspetta Peter, chi è? >> << si chiama rosa, so che fa la cheerleader, ma non ricordo la scuola, >> << e tu mi vuoi far combattere contro la cheerleader?  >> ok una risata divertita mi esce dalla bocca, ma ecco, lui ha bisogno di soldi e devo dire che con gli incontri di box si guadagna parecchio a lui va quasi sempre il 10% della somma, o meglio andava ma ora gli servono ed è venuto da me, se io avrei avuto problemi lui avrebbe fatto una gara di moto clandestina? Eppure sapevo che la risposta sarebbe stata si! << beh ovviamente ci dovresti andare piano ma il problema non si presenta scusa per averti disturbato >> << no aspetta, sta sera ci sarò, di che Martina Stoessel sta sera torna sul ring >> << no Martina aspetta, sono stato stupido a chiedertelo l’ultima volta tra un po’ ti prendeva un infarto >> << si ma ormai me lo hai chiesto, e domani ci sarò a che ora é? >> << È alle 5 di pomeriggio ti passo a prendere io ciao cocciuta >> << ciao coglione >>. Chiudo la telefonata eppure, sono contenta, sono felice, ma non provo più quello che provavo prima, ora c’era sono amicizia, un amicizia che nessuno avrebbe accettato e nessuno avrebbe capito. Presi i guantoni di Jorge che mi stavano leggermente grandi ma pazienza ed incominciai a sferrare pugni sul sacco ‘’ di a tutti che Martina Stoessel sta sera torna sul ring’’ si lo facevo e lo facevo per lui.
La sera….
<< vi piace la pasta ? >> dice mia mamma oggi ha fatto il mio piatto preferito, di pasta intendo, pasta con salmone, olio e sale…gnam << buonissima mamma >> << grazie tesoro >> la cena prosegui tranquilla, io cercai di essere il mio naturale possibile, anche se dentro ero non agiata di più… tutta colpa dell’incontro << domani alle 5 esco con rosa >> dice Jorge prima di salire le scale bingo! Almeno non lo avrò tra le scatole << neanche io esco con una mia compagna di classe >> << oh sono contenta amore come si chiama >> ecco, un nome a caso mi serve un nome << p…p. Pina >> << pina? >> << già curioso vero? Come nome intendo >> fiuu scampata << buona notte a tutti >> me ne esco superando Jorge. Ok devo solo, dormire, stare calma e  rilassarmi ma come posso dormire da sola? Chiamare Peter non mi sembra il caso, anche perché non dormirei di nuovo con lui, perché non provo più niente per lui quindi non servirebbe a niente << Jorge… >> si le vedo con lo spazzolino in bocca e pieno di dentifricio << potresti dormire con me sta notte >> all’improvviso è come se tutt’ad un tratto le mie ciabatte fossero l’oggetto più interessante del bagno, lo vedo sciacquarsi la bocca per poi sputare l’acqua << si tre minuti e arrivo. >>
Andai in camera e mi misi sotto le coperte, era la prima volta che ritornavo in ring, non so cosa sarebbe successo, non so se qualcuno scoprira qualcosa, in poche parole non so NIENTE. Mi affiderò al destino. << eccomi >> << vieni >>. Jorge si stese sul letto, per poi cingermi la vita e far combaciare la mia schiena con il suo petto. << Buonanotte bimba >> << bimba? >> non mi risponde annuisce chiudendo gli occhi e posizionandosi sopra al mio viso, bimba, bimba quella parola fa eco nella mi testa sono la sua bimba? Beh sempre meglio del soprannome di mostriciattolo << buonanotte yoyi >> lo sento alzare la testa per poi tornare nella sua posizione, lo sento ridere per poi stringermi ancora più a se e lasciarmi un bacio sulla guancia << notte >>. 




Angolo d'autrice: ehy ehy salve a tutti, vi chiedo scusa se chi sono errori ma non ho potuto riguardare il testo, bene in questo capitolo possiamo vedere quello che è successo '' il giorno del mare, poi la proposta di peter, che tini accetta ma andrà tutto liscio? chi lo sa? beh io lo so, passando ad un altro argomento ho visto che le recensione sono poche anche se tra chi la messe nei preferiti, tra quelle seguite, in quelle da ricordare ci sono più di 50 persone che seguono questa storia ( grazie mille davvero ) e volevo sapere se volete che continui o meno perchè io faccio i salta mortali per aggiornare ogni domenica ma se ha voi non piace scrivo un altro capitolo fatemi sapere un bacione a tutte 
e buona settimana

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Capitolo 15
*** ''Il tuo incubo'' ***


Il giorno seguente, tutto era più tosto calmo ma per i miei gusti no, ero nervosa, siamo in auto di Jorge con i tre porcellini al completo che continuano a parlare…bla..bla..bla, okok poverini non sono i 3 porcellini, ma non si può dire che sono i 3 moschettieri. << tini? >>  mi chiama il porcellino dagli occhi verdi, ok la finisco giuro. << sip! >> << sip? >> << Sip! >> , << e ora da dove esce sto siq ? >> mi domanda l’altro porcellino dagli occhi verdi, il mio Dieghito. << 1 si dice SIP con la P, 2) si vede che non leggete mai, sip, viene tutto dal mio libro preferito anzi uno dei tanti, ‘’ Sono complicata, avremo un amore complicato ‘’ ci credo che prendete tutte insufficienze se non conoscete questo libro, dichiaratevi in lite con me, beh e lo stesso vale se non conoscete gli atri miei libri preferiti come ‘’ amici mai per chi si ama come noi ‘’ oppure ‘’ Noi che di un errore ne abbaiamo fatto amore ‘’ di jessy_1011 >> << 1.  Bimba noi abbiamo la media più alta di tutto il collage… >> non lo feci finire di terminare la frase che scoppiai a ridere, ma mi dovevate vedere, mi stanno uscendo le lacrime dagli occhi, per il troppo ridere. << cosa ridi ? >>  mi dice il mio fratello Fran, loro la media più alta, era impossibile! ok forse, devo smetterla di ridere, altrimenti mi puniranno << oh mia cara sorellina non sai cosa succederà a casa >>  mi riprende il mio Diego << e dai lo sai che ti amo >> dico prendendo come sempre gli occhiali da soli da Jorge un giorno penso che mi urlerà contro ma mi piacciono troppo  i suoi occhiali << sabato ti porto a comprare degli occhiali da sole così finisci di prendere i mei >> mi disse Jorge, aggiustandosi il suo ciuffo scompigliato. Di colpo ha frenò, davanti ad una villa, wow! Era fantastica quella villa, i portoni erano oro, cazzo ma cos’era la reggia d’Inghilterra << ma siamo arrivati in Inghilterra? >> Jorge scoppia a ridere per poi poggiare il gomito sul finestrino e la sua testa sulla mano << allora come si chiama quella scrittrice che ti ha rubato il cuore >>  << Niley story e l’altra te lo gia detta, ha scritto anche ‘’L’amore non possiede età’’  è una scrittrice sensazionale l’adoro! >>  << allora mi dovrai prestare un suo libro >> dice lui ritornando come prima e mettendo le mani sul volante << sip, ma chi stiamo aspettando >>, detto questo la portiera si apri facendo entrare una ragazza dai capelli biondi e una gonna che a mala pena copriva, una specie di barbie << CIAO >> una voce da oca giunge alle mie orecchie << ciao ros  >> pronuncia Jorge, ah rosa la ragazza di Jorge << come ti senti  >> gli domanda Jorge, ohh ma che carino gli frega della sua ragazza non è dolcissimo, a me quella da i nervi e neanche la conosco andiamo bene, anzi, benissimo. <> dice lei, ah ecco perché le ha chiesto come stava! Mi sembrava strano che gli fregava, vabbè dai lui non è così cattivo però non posso negare che sia un Don Giovanni cambia ragazza ogni settimana, beh tutte queste cose me le hanno dette Mechi , Lodo, Cande, vabbè avete capito chi! Presumo che dovrò tornare in autobus << presumo che dovremo prendere il bus? >> chiedo girandomi verso i miei fratelli ma non guardando l’oca seduta al fianco di Diego per un attimo Diego e Fran si guardavano, poi guardano Jorge grazie allo specchietto e poi scoppiarono a ridere << se vuoi il bus lo prendi tu! Io mi faccio accompagnare da Mike non so tu! >> dice diego, ecco, penso che chiamerò Alejandro, il caro e vecchio metodo del papà  << scusa ma tu chi sei sai i moscerini non li conto >>
E questa chi si crede di essere? Ok se prima non mi stava antipatica ora la odio gli farei ingoiare quella collana che porta la collo
Ad un certo punto ‘’ Night light ‘’di demi mi fa girare di colpo vero la borsa, prendo il telefono estraendolo dalla zaino, cazzo è Peter che idiota lo sa che vado a scuola ma devo rispondere << Pronto…. Ilaria >> ok un nome a casco! E fino a qui ci siamo
<< Ilaria?  Ma che Ilaria e Ilaria, Martina sono Peter! >> mamma mia troppe cadute dalla moto gli hanno fatto perdere quei pochi neuroni che possedeva << ah non vieni a scuola Ilaria? io si, sono i macchina con DIEGO E FRAN>> calco bene le ultime parole per fargli capire che deve reggermi il gioco e parlare a abbassa voce << ah si giusto! Senti l’incontro è stato spostato alle 4 puoi venire direttamente da me o ti passo a prendere ? io ,dimmi tu >> e ora come la metto ah, preferivo quando facevo quelle che volevo e me ne sbattevo di quello che dicevano gli altri almeno non dovevo stare qui ad inventare nomi su nomi, << aspe ila che chiedo >> mi giro verso Diego e Fran, stanno giocando al telefono, non si staccano mai da quel gioco << amore posso pranzare da Ilaria >> dico riferendomi a Diego << dove abita, chi vi prende e quando torni >> mi risponde, un'altra domanda? No eh? << in via…fiori, ci prende il fratello e torno è per le 7 massimo >> non distolgono nessuno dei, due gli occhi dal telefono. << quanti ha il fratello? >> ora è Fran ha parlare << e dai mandala poi la prendo io alle 7 >> grande Jorge! Ti amo quando fai così, dai Jorge convincili farlo per me << e vabbene ma Jorge ti riporta a casa >> << ti amo Diego, grazie >>  tolgo il telefono dal petto e lo avvicino all’orecchio << Francesca, vabbene vengo >> << non ero Ilaria >> ops! Sbagliato nome << apposto….. quindi….quindi….tua madre Francesca  ci fa da mangiare >> << sei una pessima attrice >> come ha osato io sono bravissima potrei andare a fare l’attrice alla Disney! << STRONZA >> dico io non è antipatico quando fa così,  << Martina >> mi richiama Fran << si dimmi >>mi giro verso di lui << mi stai deconcentrando attacca >> quanto è antipatico mio fratello << antipatico >> << shhh >> grr…. << a dopo ila >> << a dopo pessima attrice >> quanto la odio quando fa così, no aspetta quanto LO ODIO. << ragazzi siamo arrivati al carcere >> annuncia Jorge, io volto il mio sguardo, siamo a scuola, loro la considerano un carcere, invece io amo questa scuola, era un vecchio palazzo e poi è stato preso per il liceo musicale, scesi e presi lo zaino, << amore io vado che ho visto lodo ciao >> dico baciando la guancia di Diego, << ciao amore >> saluto Fran scompigliandogli il capello, << sisi ciao >> disse sistemandosi il ciuffo e sorridendomi, << ciao yoyi  >> mi avvicino al messicano e stampagli un bacio sulla guancia, vedo la sua ragazza stringersi ancora di più  a lui << ehy tranquilla mica te lo rubbo >> dissi ridendo e allontanandomi, ma riuscì a vedere la faccia della bionda e ha sentire la risata fatta sotto i baffi di Jorge, si può dire che ora io sia soddisfatta, un giorno l’avrei spennata.  << ehy ehy ehy >> ero arrivata dalle mie amiche, con il braccio destro cinsi le spalle di lodo e con quello sinistro quelle di cande << ehy tinita >> esclamarono all’unisono, << che abbiamo in prima? >> << biologia >> esclema lodo leggermente scocciata, << speriamo che non ci capita quella che ha xabi >> esclama la bionda, con occhi sognanti e arrotolandosi le punte dei capelli, lo sbuffo di lodo arriva fin al mio collo << xabi, xabi, xabi, non parli di altro! Cambia argomento >> << ah io, tu e cande che non fate altro che >> sento la rossa staccarsi da me per andare da mercedes e attrappargli la bocca << perché non la fate finire? >> << beh perché a volte MERCEDES PARLA TROPPO!, non ci piace nessuno >> lei incomincia a ridere, ma non è una risata divertita una risate nervosa << mechi dimmi chi gli piace a loro due >> mercedes di colpo toglie la mano di cande dalla bocca per poi urlare << DIEGO E FRAN >>  mentre sulle loro facce si puo intravedere una faccia preuccupata sulla mia si è formata una O perfetta!
<< a v-voi piacciono i miei fratelli >> punto l’indice destro su di loro << b-beh piacere che parolona >> dice fran attorcigliandosi una ciocca nera tra le dita, io mi porto le mani alla bocca e le abbraccio << ahh sono così contenta, saremo cognate, voi con il vestito bianco loro vestiti da pinguini e io farò da damigella, perché FARO LA DAMIGELLA VERO? >> << ehy ehy ehy frena la tua fantasia non ci siamo neanche fidanzate e tu gia pensi al matrimonio! >> mi comunica la rossa, nahh io non mi fermerò mai con la mia immaginazione << i vostri bambini saranno tre quelli di lodo si chiameranno, mmm… marco, Tiffany e Taylor mentre quelli di cande…. >> DRIIIN ecco la campanella uff << oh no devo prendere biologia >> detto questo scappo verso  il mio armadietto, strano il corridoio è deserto ci mancano solo quelle piante che rotolano, come nel deserto  sento dei passi, dietro di me, mi volto, ma, ma non c-c’è nessuno! Mi sbrigo a cercare il mio libro ma non lo trovo << nono lo dimenticato >> << cerchi questo? >> una voce, rosa, paurosa, arriva al mio orecchio una voce già sentita, un brivido mi percorre la schiena, mi volto, NONO non puo essere lui, che ci fa qui, lui non viveva qua << Martina Stoessel quanto tempo >> indietreggio fino a finire con le spalle sull’armadietto, la paura si sta impossessando di tutto il corpo << Fai tanto la grossa, ma poi quando incontri i tuoi incubi hai paura eh! >> spero che sia solo un incubo, non puo essere lui, NONONO non puo.
 
ANGOLO D’AUTRICE: ehy scusate per il ritardo ma ho avuto dei problemi con la connessione comunque, in questo capitolo possiamo vedere 2 autori di efp
-Niley story
-Jessi_1011  sono le mie autrice preferite di efp e quindi le volevo introdurre nella storia, ora vi lascio un bacione a tutte  

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Capitolo 16
*** Ci sei sempre per me ***



Mi sentivo come se fossi legata, quella voce, quel respiro << la grande Martina Stoessel alias Tini ha paura di me, beh forse dovresti, mia cara, te la farò pagare, te le farò pagare tutte >> << NON TI BASTA AVERMI RIVINATO LA VITA, MI AVETE PORTATO VIA UN ANNO DELLA MI VITA, perché SO CHE SIETE STATI VOI A  TOGLIERE I FRENI ALLA MOTO E FARE NON SO COS’ALTRO E ANCORA VUOI FARMELA PAGARE NON TI SEMBRA ABBASTANZA >> dissi togliendo le spalle dall’armadietto per poi andare incontro a lui, lui mi guarda stupido per poi prendere le mie spalle e buttarmi violentemente contro l’armadietto per poi schiacciare il suo corpo con il mio << stammi a sentire ragazzina, tu mi già stancato eh, hai ragione su tutto quello che hai detto, ma te la farò pagare tutte le volte che tu e il tuo gruppo mi avete umiliato >> mi urlo queste parole contro al mio viso, che si rifiuto di guardare il suo, chiusi gli occhi trasformando la mia faccia in una smorfia di dolore, sento che le sue mani prendono i miei polsi per farmi sbattere di nuovo contro l’armadietto << ti prego mi stai facendo male basta >> sembravo una ragazzina non potevo avere di nuovo paura di lui, mi sbatte più forte contro l’armadietto per poi buttarmi per terra e andarsene. Lasciandomi li sola. Non potevo. Non volevo, non volevo ancora paura di lui! 
La campanella suonò ma restai li ferma e immobile, misi  le gambe al petto e la testa in mezzo ad esse, incominciando a far scendere le mie lacrime… << Martina? >> riconobbi subito quella voce, era la voce di Jorge,  era musica per le mie orecchie, si avvicino a me mettendosi seduto al mio fianco e accarezzandomi i capelli << ehy lupacchiotto, cos’hai? >>  sentii che portò il mio corpo verso il suo, e mi bacio il capo facendo soffocare il mio pianto, mi sentivo al sicuro tra le sue braccia lui continua a baciarmi il capo e a farmi i grattini! << lupacchiotto cos’hai? >> lupacchiotto? E ora cosa c’entra ? ah no un altro soprannome no! 
(narratore esterno) 
Il messicano continuava ad accarezzare il capo all’argentina, ormai il silenzio regnava sovrano tra i due, solo qualche passo di tacchi si avvertiva nel corridoio silenzioso << avevo bisogno di sfogarmi, a volte mi prendono questi attacchi >> sussurrò l’argentina alzandosi dal petto del ragazzo dagli occhi verdi, e asciugandosi il viso bagnato << sei sicura Lupacchiotto? >> l’ultima parola fece ridere la ragazza tanto da dimenticarsi il motivo del pianto, era sempre così il ragazzo era capace di farla ridere, di farla sorridere, di farla piangere o di farla gioire, nemmeno lei si poteva rendere conto di cosa provava per il bel ragazzo . << e ora? Un altro soprannome? >> << si quando piangi sembri un lupacchiotto >> disse Jorge scompigliandole i capelli dell’argentina che rise di gusto per poi alzarsi dal freddo pavimento << è meglio che vado in classe >> disse lei prendendo lo zaino rosa e mettendoselo in spalla, << ok per qualsiasi cosa sai dove trovarmi >> << lo so >> lui prese il mento di lei e attirò il suo viso vicino alla sua bocca e le bacio la guancia, dopo avergli fatto l’occhiolino se ne andò , lasciando la ragazza con una mano sulla guancia e un sorriso bellissimo sulla bocca.
<< prof eccomi scusi per il ritardo >>  disse la ragazza con il fiatono e pretendo posto vicino a Lodovica << si stoessel essi più puntuale però >> << certo porf >> rispose solamente Martina che era occupata a riprendere fiato << perché così tardi >> sussurò l’italiana al suo fianco << mi ero persa >> rispose lei non guardandola negli occhi, per lei oggi era una giornataccia e se lo sentiva l’unica cosa che voleva fare era andare a dormire e aspettare l’indomani , ma non poteva aveva fatto una promessa al suo amico e doveva rispettarla ad ogni costo, ma oggi non era proprio concertata non ci riusciva e dopo la 3 ora ci rinunciò e incomincio a disegnare sul suo quadernino almeno si sarebbe rilassata un po’ tanto alla fine della lezione ci sarebbe stato il pranzo e poi andava via per via di un prof mancante. << martina psss.. >> martina si girò verso lodo che puoi con la bocca le sussurò un dimmi << oggi vieni con noi a fare compere >> l’italiana diede una gomitata al fianco dell’amica che però aveva una risposta negativa << non posso mi dispiace >> << com’è >> << devo andare da…da…Lucrezia >> ( Che tonta ha cambiato nome un'altra volta XD ) << oh non lo sapevo >> quella risposta lasciò l’italiana leggermente perplessa ma non le dite peso.
(pov tini) 
Non ne posso più di stare in classe quando finisce la lezione, posai lo sguardo sul mio Casio di argento …10…9…8..7…6…5…4…3…2…1 DRIINNN, ah finalmente presi lo zaino e usci dalla classe dirigendomi  nella mensa, << ehy bimba >> la voce di Jorge mi fece voltare infatti eccolo in lontananza in tutta la sua bellezza << ehy yoyi >> dico avvinando la mia guancia alla sua come saluto << che prendi >> mi domanda lui e io senza indugiare dissi << LASAGNA! >>  lui scoppio in una bellissima risata, quanto è bello il suo sorriso, beh lo è come i suoi occhi, il suo fisico << signorina!! >> << eh? >> << cosa vuole >> disse la cuoca agitando il mestolo << la lasagna >> << ok bimba ecco a te >> tutti che mi chiamano bimba? Non ho 5 anni. 
Aspettai Jorge per poi dirigersi al suo tavolo con tutta la banda << e rosa ? >> dimmi che gli ha preso che ne so la scarlattina, la peste ed è scomparsa << oh lei mangia che le oche non con noi >> << capisco >> in meno di 5 minuti tutti eravamo a tavola c’era un solo posto vuoto chi sa di chi è? Ah si mi sa di quel Maike ah no ecco li, forse di…NO..NO..NO non anche a tavola << compagni, Jorge, MARTINA >> lascia cadere la forchetta quando alzo la voce al mio nome non lo guardai tenni  lo sguardo sulla mia stupenda lasagna << espinosa! Quale brutto vento di porta qui >> << il mio posto cuginetto >> CUGINETTO?  Lui e Jorge erano cugini in poche parole sono il bello e la bestia, non può essere perché tutto a me? Cosa ho fatto di male? Sentivo il duo sguardo percorre ogni centimetro del mio corpo, l’unica cosa feci fu avvicinarmi a Jorge fino a stargli appiccicata lui non mi rifiutò anzi mi sorrise facendosi ancora più in la per farmi avvicinare meglio ancora a lui, oppure credeva che non entrassi nella panchina non so, << allora capitano pronto per la partita di sta sera  >> disse un tizzio davanti a me aveva gli occhi neri, un ciuffo che arrivava fino alla luna, un bel sorriso e un viso pallido, un vampiro? Ok guardo troppa  tv << partita che partita? >> mi intrommetto io guardando il messicano << beh ecco oggi inizia il campionato di basket , spero solo di finire in tempo quello che ho da fare con rosa  >> disse lui sorgendo un bicchiere d’acqua << certo si deve caricare verop jorge >> ah questo so come si chiama…non me lo dite…giorgio..no…mauro…leo..LEONARDO  era biondo con gli occhi azzuri il classico ‘’principe azzuro’’ peccato che il principe si prese un bel calcio sullo stinco e un occhiataccia da Jorge, io non feci almeno di ridere e mi beccai un leggero schiaffo dietro la nuca da Jorge che gli restituì con un cazzotto << aio >> esclamò << hai incominciato tu!  E io ti ho restituito il favore >> << ma io te lo dato piano >> << ma sono una ragazza!! >> ribatto io sapendo che non può più rispondere lui continua a toccarsi il braccio << veramente? Pensavo fossi trans >> COSA MI HA DETTO EH NO, stavo per dargli un altro cazzato ma Diego mi fermo << ferma Martina mi serve Jorge sta sera poi lo ammazzi e io ti aiuto a liberarti del corpo >> << EHYYY! >> ecco il messicano che fa l’offeso ma mi sento osservata, infatti Pablo continua a guardarmi io mi accascio su Jorge che mi accoglie fra le sue braccia  posando il so braccio sinistro sulla mia vita.


<< Peter dove sei? >> << davanti a te deficiente >> attacco ed eccolo mi accerto che non ci sia nessuno e corro dall’altra parte della sua strada, può sembrare strano, ma sono felice che lui sia qui, mi buttai letteralmente su di lui, che avendo intuito le mie intensioni mi afferra le gambe per non farmi cadere mentre io allaccio le mie gambe alla sua vita, scoppio a piangere, nonostante tutto con lui non riesco a fingere di stare bene, non c’è la faccio mi conosce come se fossi sua figlia. << ehy piccola che ti prende >> << no Peter non di nuovo, non ne posso più voglio andarmene voglio scappare, non c’è la faccio più aiutami, portami via >> dico queste parole scoppiando in un pianto esagerato, lui mi fa poggiare sul sedile della modo per poi prendere il mio viso tra le mani << lo sai che lo farei, ti porterei via da tutto questo, farei di tutto pur di farti felice, ma non posso, qui ci sono troppe persone che tengono a te ti ricordi che ci avevamo provato a scappare via da tutto e da tutti ma ci hanno trovato non posso farlo Martina, ti ho cacciato in una cosa troppo grande e ne sono consapevole ogni giorno di più… >> << non è vero Peter tu non c’entri niente con tutto questo sono io che sono una grande cogliona, mi sono fatta abbindolare da lui e poi sono IO che ho trascinato te >> non ribatte sa che ho ragione è tutta colpa mia non ho più le lacrime ho solo singhiozzi << NESSUNO TIENE A ME MI ODIANO TUTTI >> urlo queste parole consapevole che lui ora mi farà uno dei suoi discorsi filosofici ma so che mi servono <<  Martina non incominciamo con le cazzate io ti odio, per niente, tuo fratello ti odia? Tua madre ti odia? No non ti odia e tutte le mille persone che ti amano, basta pensare che non sei abbastanza tu sei troppo per tutto questo, credimi. >> << grazie mi fanno sempre bene le tue parole ora andiamo abbiamo una gara da vincere >> << ti voglio così andiamo >> disse per poi baciarmi la fronte e sorridendomi. Ora il mio obbiettivo è vincere la gara!

angolo d'autrice: holaaa sono tornata con un nuovo capitolo che dedico a cande_la mia vita, una ragazza dolcissima che mi segue SEMPRE, passando al capitolo la persona che faceva paura a tini ora ha un nome e un cognome ''PABLO ESPINOSA''  si ok non mi è mai piaciuto non ditemi perché? perché non lo so neanche io poverino poi non mi ha fatto niente, vabbe il mondo è bello perché è vario no? 
ho detto tutto alla prossima spero che il capitolo vi piaccia 

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Capitolo 17
*** avviso ***


Ciao ragazze non avrei mai voluto scrivere questo avviso ma volevo dirvi che la storia non la continuerò, mi dispiace ma ho dei problemi famigliari, ma sopratutto non piace ne a me ne a voi. Quando tutto si sistemerà scriverò una nuova storia grazie a chi la seguita ❤

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