Secondo Atto
In quattro si erano trovati per parlare ad Afrodite.
I valorosi Cavalieri d’oro avevano paura di cosa avrebbero potuto trovarsi davanti. Di come avrebbero dovuto comportarsi. Di come diamine l’avrebbero fatto ragionare.
Milo, Shaka, Mu e Camus s trovavano davanti alle porte della 12esima casa, indecisi sul da farsi. Shaka avrebbe provato a convincerlo. Era bravo lui con le parole, e ci sapeva fare con la gente. Anche se parlare di Afrodite non era proprio come parlare di “gente”.Ma sapeva benissimo dove colpire. Camus era ancora piuttosto incerto sull’esito della missione, e si ormai era convinto che la sua presenza fosse necessaria in caso che fosse stato necessario la tattica del “pugno di ferro”. E con Afrodite sarebbe stato sicuramente necessario. Conosceva abbastanza bene il Cavaliere, e sapeva che non era una persona facile da piegare a buoni sentimenti.
“Afrodite, vieni fuori”
Il Cavaliere non si fece aspettare. Li raggiunse nell’atrio della sua propria casa, e si sedette su un divanetto ad angolo, pronto ad ascoltarli educatamente. Chiaramente i quattro erano leggermente spiazzati. Solo Mu parve accorgersi dello suo sguardo duro e infuriato e per niente incline al perdono.
“Cavaliere, ti parlerò chiaramente. Ciò che hai fatto non si addice ad un uomo del tuo rango. Capisco l’offesa subita, ma punire con la morte… Togli quella rosa, Afrodite.”
“Non ci penso nemmeno”
Il ghigno di Camus lasciò intendere agli altri che tutto stava andando esattamente come pensava. Milo pensò ad almeno 5 modi per togliergli il sorrisetto dalla faccia.
“Shaka, non dovresti essere il Cavaliere più vicino ad Atena? Pregala, e sono sicura che salverà lei DeathMask. Io non alzerò un dito. Lei saprà se merita di vivere o di essere salvato”
Afrodite sembrava convinto delle sue parole. Lo sguardo non aveva perso la sua durezza mentre le pronunciava.
Tutti si erano ormai convinti che qualcosa non andava. Afrodite era sì una persona rancorosa, ma non così rancorosa da attaccare un suo compagno. Non per una sciocchezza del genere. DeathMask sì, lui era il tipo da perdere le staffe facilmente e schiaffeggiare qualcuno con cui non era d’accordo, ma Afrodite era sì una persona permalosa, ma non così permalosa.
Prevedibilmente, Camus fu il primo a perdere le staffe.
“Ti rendi conto delle idiozie che stai facendo e dicendo? Libera DeathMask immediatamente, non scomoderemo Atena per questo. E non scomoderemo neppure noi stessi, se è questo quello a cui stai pensando. Hai combinato il guaio e ora ti..”
“Camus, spostati.”
Il Cavaliere di Acquario sussultò nel sentire la mano di Milo sulla sua spalla. Non avrebbe dovuto sussultare. Ma Milo sembrava aver capito, e quindi lo lasciò passare.
Lo Scorpione si avvicinò al divanetto dove stava seduto Afrodite, nella solita statuaria posa. Gli si sedette accanto, e l’altro non lo degnò di uno sguardo. Sembrava che aspettasse solo di udire una parola per litigare ancora.
Milo non gli avrebbe dato mai quella soddisfazione. Alzò il braccio, che planò direttamente sulla spalla di Afrodite.
Camus cercò di nascondere la sorpresa nei suoi occhi.
La curiosità negli occhi di Mu e Shaka a malapena si conteneva.
Non fu certo il braccio sulla spalla a spaventarlo.
Fu la vicinanza. Il sentire il suo cosmo ed il suo corpo così pericolosamente vicino al suo. E di sua spontanea volontà, intendiamoci.
Si sarebbe volentieri rovesciato fra le braccia di Milo se solo non avesse l’assoluta certezza che il Cavaliere stesse mirando a qualcos’altro. Umiliazione? Privazione? Violenza?
Più si ripeteva queste parola più Afrodite si convinceva di essere lontano mille miglia dal pensiero dell’altro. Tutti questi Cavalieri valorosi, tutte queste virtù infrangibili.
“Cavaliere di Pesci…”
Un sussurro diretto nelle orecchie. Sicuramente quel bastardo gli aveva sfiorato l’orecchio con le labbra a proposito. Autocontrollo. Ne disponeva.
“Credo che tu… Che tu ci nasconda qualcosa.”
Ora una mano gli accarezzava una spalla. Afrodite pensò che con quel contatto così banale e vecchio stile Milo aveva rovinato tutto. L’avrebbe pagata.
“Non è che sia tu, a nasconderci qualcosa, Cavaliere dello Scorpione? Non è che ti sei scopato qualche puttanella francese ultimamente? O, pardon, forse non è la francese la puttanella.”
Di certo Milo non se l’aspettava. Non così presto, comunque. Cercò di scacciare l’irritazione e l’imbarazzo con il pensiero che in fondo aveva ragione. Ma evitò comunque di guardare Camus negli occhi.
“Simpatico. Vedo che la rabbia non ti ha privato di un fine sarcasmo, Afrodite. Ma credo comunque di avere ragione…”
Non gli servì molta forza per piegare il viso di Afrodite verso la sua spalla. Chiuse gli occhi e lo strinse verso di se. Sussurrare.
“Io lo so Afrodite, a me puoi dirlo…”
E Milo sembrava aver capito davvero. Autocontrollo. Afrodite ne disponeva. Ancora per un po’.
“Puoi parlare con me, Afrodite…”
Che nessuno osasse dire che il Cavaliere di Pesci non sia resistente. Nessuno.
“Guarda che lo so.”
Milo affogò il suo sorriso nei capelli di Afrodite non appena avvertì le lacrime cadere dagli occhi dell’altro. Non dovette aprire gli occhi per vedere l’espressione stupefatta degli altri tre. Camus si voltò, indignato. Aveva perso.
“Su, su… Cavaliere, non piangere…”
Ad un cenno di Mu, Shaka e Camus (quest’ultimo certo con qualche reticenza) uscirono dalla dodicesima casa, lasciando Milo a sbrigarsela con Afrodite singhiozzante.
Shaka si chiedeva dove avesse sbagliato. Come poteva non averlo capito? Forse che meditando si fosse scordato come gira il mondo? Forse che aveva troppa fiducia nella mente? Chissà.
Dal canto suo, Milo cercò di non provare compassione per quella inerme creatura che aveva fra le braccia. Maledì quel suo gran cuore capace di amare e provare passioni per persone tanto abbiette ed inclini alla violenza. Come se ormai non se ne fosse fatto una abitudine.
“…Non gli chiedevo niente. Mai niente. Solo… essere un po’ considerato. Essere considerato qualcosa di più… Credevo l’avesse capito, io… Meritava di morire e io…”
Quasi non si era accorto che il Cavaliere distrutto aveva cominciato a parlare. Ormai lo teneva fra le braccia e lo cullava senza nemmeno accorgersene.
Povero Afrodite. Intrappolato da un qualcuno che possiede la sua stessa natura. Intrappolato da se stesso, intrappolato dalla sua volontà di essere intrappolato. Povero cuore, povero amore.
Chissà dove, Afrodite trovò il coraggio di staccarsi dalla braccia di Milo. Tornò sul pianeta terra, ed un improvviso giramento di testa minacciò di farlo tornare immediatamente fra le sottane di Milo. Questo pensiero lo divertì così tanto da decidere di superare il malore e riderci un po’ su.
“Allora…”
“Come lo sai? Come lo sapevi?”
Milo scosse la testa. “Bluffavo. Non è che lo sapessi… Immaginavo.”
Pensò che quel sorrisetto malizioso di Afrodite non promettesse nulla di buono. Infatti.
“Se lo puoi immaginare vuol dire che riesci perlomeno a concepirlo…”
Sorrise di rimando. Sapeva dove voleva andare a parare. “Beh… Sì. Sai, mi è capitato di pensare a qualcuno in questi giorni.”
Afrodite sorrise fra se e se, compiaciuto. Povero cuore, povero amore.
“Io e te non siamo poi così differenti, Afrodite. Dovremo sceglierci persone migliori… Forse.”
Il Cavaliere di Pesci scoppiò a ridere. Oh, Milo. Meditò sul da farsi, e, vista la loro solitudine, decise che una linguaccia non sarebbe stata così sconveniente.
“Parla per te. Le persone buone meritano persone migliori. Tu forse lo meriti. Io purtroppo… Sono a posto così.”
“Che intendi?”
“Non toglierò quella rosa, Milo. L’amore è una cosa, la generosità è un'altra. L’offesa… Non può essere ripagata. L’amore non è.. questo. E addio, voglio stare solo, ora.”
Con la porta della dodicesima casa chiusa dietro alle sue spalle, Milo pensò ad DeathMask, al colore della rosa, ad Afrodite solo nella sua casa, ed al ghigno malefico e soddisfatto di Camus non appena verrà a sapere della sconfitta di Milo da Scorpio.
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Ecco finalmente il secondo atto, quello centrale, oserei dire. E scusate tanto il ritardo, da questo momento in poi cercherò di aggiornare prima (non che manchi poi molto per la fine, credo due o tre capitoli ancora.)
Un urrà per lo shonen ai!!♥♥♥ Un capitoletto patetico con lacrimuccie ed abbracci ci voleva, ne avevo bisogno u.u E Mio mi pareva la persona adatta<3
Ah, credo che non smetterò mai di scusarmi con gli Aphrodite/DM shipper. Il povero DeathMask non ha una grande parte in questa FanFiction, ma non sapevo come altro classificarla xD In fondo l'ammmore c'è, quindi non sono così malvagia!
Davvero grazie TANTISSIME per i commenti. Siete carinissimi
Per Evenstar_Lyra: Eccoti accontentata, Milo è apparso in tutto il suo splendore xD Effettivamente sì, gli altri Cavalieri non sembrano poi così preoccupati come dovrebbero, ma Cancer è un carattere difficile, comprendiamoli!<3
Per war: Mi hai scoperta xD Diciamo che non è proprio una Aldebaran/Mu, è solo che mi piace l'idea che Aldebaran stimi/ami i suoi colleghi, mi sembra proprio il tipo da confondere stima e amore, in fondo. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Per gloglo: sì, infatti non vorrei essere nei panni del povero Aphrodite ç_ç Ma le cose andranno meglio (forse) Grazie mille per il commento!<3
Per Ren_chan: Non riesco davvero a trovare le parole giuste per ringraziarti! La tua recensione mi ha fatto davvero piacere! ç_ç Concordo con tutto quello che dici! Aphrodite e Cancer nel lettino che si fanno le coccole… ma anche no. *rabbrividisce* Anche perché, annche se davvero pochissimo, il vecchio Kurumada almeno un pochetto questi due li ha caratterizzati, e da come si presentano si può facilmente dedurre che non sono di certo quel tipo di coppia. Grazie ancora per il commenti, è bello parlare con altri fan♥
Per Shinji: Muahah, mi piace essere crudele con Camus XD E poi lo adoro, aaah è davvero una persona stupidamente adorabile, in fondo. (anche se sì, forse esagero un po’… Ma davvero mi piace trattare male questi personaggi, vedi Milo in questo capitolo. Sono una fan tremenda xD) Comunque sì, non si può non essere solidali con Aphro çç E Cancer tornerò, più sexy che mai u.u
Per xxxArtemidexxx: Eheh, povero DeathMask XD Ma capisco l’antipatia, non è per niente una persona facile! Anche io amo Shaka, ed anche se non è un personaggio principale di questa FF cerco di farlo interagire più che posso<3 Grazie per il commento!
Per lily88: Eccoli, finalmente! Forse non sono stati annunciati a dovere ma le lacrimucce di Aphro in fondo non sono altro che sensi di colpa! Per il resto non ci resta che aspettare xD Grazie per il commento, è molto apprezzato!
Per EriS_SaN: Sììì, yaoi! Se ti è piaciuto lo scorso capitolo questo dovrebbe esserti piaciuto di più! Non ho resistito ad infilarci qualcosa di deliziosamente shounen in questa storia fra matti psicopatici u.u Comunque sì, come avrai notato mi piace nascondere varie ship dietro frasette ambigue o meno XD Non è che shippi propriamente Aldebaran/Mu, ma sarebbero una coppia carina xD