new city, new life

di xnashcam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Di solito, quando dovevo alzarmi per andare a scuola, lo facevo con un pò più di volontà. Non perchè mi piaceva studiare e stare cinque ore su una sedia, tra l'altro scomidissima, a sentire persone di mezza età che ci dicevano ogni giorno quanto fosse incapace e inutile la nostra generazione; ma perchè potevo passare il tempo con i miei migliori amici: Ally e David. Noi siamo sempre stati uniti, le nostre mamme ci chiamavano "I Tre Moschettieri". Ci siamo conosciuti il primo giorno d'asilo e da quel momento siamo diventati inseparabili, ma tutto questo è cambiato nel giro di un mese. Per colpa di mio padre e del suo stupido lavoro ci siamo dovuti trasferire a Los Angeles e adesso mi ritrovo quì da due giorni e non so nemmeno il cognome dei miei vicini di casa. ho preferito chiudermi in camera a sistemare le mie cose invece di provare a fare amicizia. Per carità, io a Londra avevo tantissimi amici, ma da quando me ne sono andata dalla mia adorata città, ho perso tutta la voglia di farmene altri. Dopotutto, sto stare anche da sola.
L'unica cosa positiva, probabilmente, è che finalmente conoscerò il mio famoso cugino; figlio del fratello di mio padre. Va nella scuola in cui i miei mi hanno iscritto; forse pensano che così farò amicizia più facilmente.
Non mi sono neanche presentata, scusate. Mi chiamo Madison Grier, sono nata il 7 maggio 1996 e ho 18 anni. Ho i capelli castani, lunghi fino a metà schiena e gli occhi marroni con qualche sfumatura verde qua e là. Da come mi descrivono Ally e David, sono una ragazza solare, divertente e qualche volta anche un pò fuori controllo. Ecco tutto, non c'è molto da sapere.
Comunque stamattina, ci vorebbe davvero una gru per farmi alzare da questo letto e a sostituire la gru c'è mia madre che urla da piano di sotto.

<< Madi, alzati o farai tardi il primo giorno! >>
 
Tutto quello che esce dalla mia bocca è un mugolio e dopo altri tre tentativi di farmi alzare da parte di mia madre, sento dei passi sulle scale  a giudicare dal rumore sembra proprio che sia mio padre. Dopo venti secondi, la porta della mia camera si apre e mio padre entra.

<< Madi, andiamo, alzati. Lo so che oggi sarà più difficile del solito ma sono sicuro che ti farai tanti amici e poi c'è tuo cugino Nash che ti passa a prendere alle 8 in punto. >> Dice con voce dolce.

Crede davvero che usando un tono dolce io mi alzerò senza fare storie e andrò a scuola saltellando come Georgie che corre felice sul prato? Ma con chi crede che sta parlando, io sono tosta e riesco sempre ad ottenere quello che voglio se mi ci metto con impegno.

<< Ehi, lo so che il traferimento è stato duro per te ma se ti rifiuti di andare a scuola e fare amicizie non risolverai un bel niente e lo sai, adesso alzati. >> Continua ancora a blaterare, ma non capisce che io da qui non mi muovo.

<< Se già sapevi che andare a vivere dall'altra parte del mondo sarebbe stato difficile per me, perchè mi hai trascinato qui? Potevo benissimo rimanere a Londra e finire il liceo lì, infondo ho 18 anni e so come sopravviverre. >> Dissi io in risposta.

<< Allora facciamo una cosa: quando finirai il liceo, potrai tornare a Londra e starai da tua nonna Elizabeth, ma solo se concluderai quest'anno scolastico in bellezza. Va bene? >>

<< Me lo prometti? >> Lui annuì. << Va bene, allora esci perchè devo prepararmi! >>

Una volta che mio padre uscì dalla stanza cominciai a frugare nel mio armadio per qualcosa di carino da mettermi. Optai per un jeans stretto, una maglietta che mi aveva regalato mio fratello al compleanno con una fantasia a fiori e delle converse bianche.
Dopo essermi fatta una doccia veloce, truccata e vestita scendo al piano di sotto e in cucina trovo mia madre che prepara dei pancakes; secondo me lo ha fatto apposta perchè io adoro i pancakes. Sono ancora le 7:40 quindi credo che riuscirò a mangiarne qualcuno.

<< Finalmente ti sei alzata, credevo che ci sarebbero voluti dieci giocatori di football e una gru per farti uscire da sotto le coperte! >> Disse mia madre con un sorriso stampato in faccia, credendo di essere simpatica.

<< Si, ma non ti credere che lo abbia fatto di mia volontà. Papà mi ha detto che alla se finisco il liceo in bellezza tornerò a Londra quindi adesso dammi qui pancakes e cominciamo a fare il countdown per giugno. >> Risposi io ricambiando il sorriso.

Dopo aver mangiato due pancakes, mi vado a lavare i denti e sento qualcuno suonare il clackson. Mi affaccio dalla finestra del bagno e vedo una mini cooper blu notte e dentro di essa c'è un ragazzo che indossa un paio di occhiali da sole e i capelli castani con qualche ciocca bionda sul davanti. Credo sia il famoso cugino Nash con cui devo andare a scuola. Se ho qualcuno che mi accompagna tutti i giorni in macchina credo proprio che sia un punto in più per me.

<< Madi c'è Nash fuori! Muoviti! >> Urla mia madre. Ma quella donna urla sempre? 

<< Eccomi. Ciao a tutti, ci vediamo dopo! >> Dico dando un bacio sulle guance dei miei genitori ed esco di casa.



Occhi a me:
Ciao a tutti! Questa è la prima storia, ditemelo se c'è qualcosa che non va e io cambierò in base alle vostre richieste.
Comunque mi chiamo Claudia, sono di Roma e spero che questa storia vi piacerà.
Recensite mi raccomando, buona lettura a tutti! Grazie.

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Capitolo 2
*** 2 ***


Una volta uscita dalla porta di casa, attraverso il vialetto ed entro nella macchina di Nash.

« Ehi, piacere io sono Nash Grier. » mi dice allungando la mano verso di me.

« Ciao, io sono Madison Grier. » rispondo stringendogli la mano.

Nash mette in moto e ci avviamo a scuola; devo dire che a primo impatto non è male. Durante il piccolo tragitto, mi racconta della sua famiglia e del perchè si trovasse anche lui a Los Angeles dato che era originario del North Carolina: sua madre era stata assunta come giornalista per una nota rivista di moda e all'inizio non voleva stare qui come me ma poi si è abituato e ha conosciuto dei ragazzi. Vive qui ormani da cinque anni e dice che Los Angeles è una città fantastica in cui vivere.
Nash parcheggia la macchina del parcheggio della scuola e finalemente si toglie gli occhiali da sole; devo ammettere che ha dei bellissimi occhi, di un azzurro intenso e wow! 

« Ti accompagno a prendere gli orari, va bene? » mi chiede gentilmente.

« Certo, grazie mille. » rispondo con un ampio sorriso.

« Nash! Ehi, amico! » una terza voce si aggiunge alla conversazione. 

Mi giro e vedo un ragazzo con i capelli castani, occhi dello stesso colore e un sorriso mozzafiato che viene verso di noi.

« Ciao Cameron! Come va? » Nash va verso il ragazzo, il quale credo si chiami Cameron e lo abbraccia.

« Bene, grazie. Non mi presenti la tua amica? » Dice Cam, indicandomi e facendomi l'occhiolino.

« Vacci piano, è mia cugina e devi stare attento sennò ti castro. » wow, da quando Nash è così iperprotettivo, infondo ci conosciamo da mezz'ora. Credo di aver dato l'impressione  che non abbia la lingua per parlare quindi prendo parola.

« Sono Madison, piacere. »

« Ciao Madison, sono Cameron e tu sei davvero bellissima. » Okay, sono arrossita, ne sono sicura.

« Va bene, adesso basta. Io e Madi stavamo andando a prendere gli orari, vieni con noi? » chiede Nash.

« Si, certo. Devo ritirarli anch'io, andiamo. » risponde Cam.

Cameron's POV

Arriviamo in segreteria e c'è una fila pazzesca. Mio Dio, lo sapevo che dovevo andarci prima e non aspettare quell'idiota di Nash ma almeno questa fila è ricompensata dalla presenza di Madison; è davvero bella.

« Ma c'è sempre questa fila? »

« No, solo che oggi tutti gli alunni devono prendere gli orari quindi c'è tutta questa gente. » rispondo a Madison.

« Okay, fateci passare, stiamo con loro. Grazie. » Sbaglio o questa è la voce di Taylor?

« Ehi, ragazzi! Grazie per averci tenuto un posto nella fila e ciao anche a te sconosciuta, chi sei tu? » si, è decisamente Taylor e insieme a lui ci sono anche gli altri.

<< Sono Madison, la cugina di Nash. » rispose sorridendo. E' ancora più bella quando sorride.

« Piacere splendore, noi siamo Taylor, Shawn, Jack, Carter e Matthew. »

Finalmente è il nostro turno e ognuno di noi prende gli orari.

« Che hai alle prime due ore? » chiedo a Madison avvicinandomi a lei.

« Filosofia e matematica, le due materie che odio di più. » 

« Ameno abbiamo questi due corsi insieme, qual è la materia che ti piace di più? »

« Sinceramente? L'uscita. » scoppiamo a ridere e ci dirigiamo in classe.

Madison's POV

Queste due ore sono state estenuanti, per fortuna ho fatto amicizia con la mia compagna di banco. Si chiama Amy e ho notato che abbiamo tantissime cose in comune: amiamo lo stesso genere di musica, abbiamo gli stessi hobby e per fortuna non abitiamo lontano l'una dall'altra. 
Ogni due ore, c'è la ricreazione e ha detto Nash di incontrarci all'uscita del cortile così stavamo insieme, così lo raggiungo in compagnia di Cam e Amy e ci sono anche gli altri.

« Ehi, cuginetta! Come sono state le prime due ore? » mi chiede mettendomi un braccio intorno alle spalle.

« Ti dico solo che a la prof di matemantica ha messo la nota alla classe perchè Cameron e Carter si divertivano a fare i versi degli animali quando lei si girava. » rispondo io ridendo e guardando Cam e Carter.

« Haha, si lo fanno sempre e non so come non siano stati sospesi dopo tutti gli scherzi che hanno organizzato per Mrs Lane in questi cinque anni. » interviene Jack.

Passati i quindici minuti, andiamo ognuno nelle rispettive classi secondo il corso e finalmante dopo altre tre ore il primo giorno di scuola è finito.

« Ragazzi, volete venire a casa mia? Ho casa libera e c'è la piscina. Vi do venti minuti per prendere il costume a casa e poi tutti da me, non voglio sentire scuse. » ci propone Matthew.

« Va bene! » rispondiamo tutti noi in coro.

Nash mi accompagna a casa per prendere le cose necessarie in modo tale che avvisassi anche i miei e poi andiamo a casa sua a prendere il costume. Da fuori la sua casa sembrava davvero bella e appena entrata sono rimasta senza parole. I suoi genitori erano andati a fare una riunione quindi eravamo solo io e lui.

« Stai attenta a Cameron. » mi dice improvvisamente.

« Cosa? Perchè? »

« Lo so che è uno dei miei migliori amici e appunto per questo lo conosco. Puoi esserci amica quanto vuoi ma ti avverto che è come una calamità per le belle ragazze  e non vorrei che ci rimanessi fregata. »

« Nash, l'ho conosciuto oggi. Non sono una che la dà così al primo che passa. »

« Non parlo solo del fatto che si è portato a letto metà scuola, ma anche se ti dovesse piacere e lui ti usasse solo per qualche bacio durante il cambio dell'ora. Sul serio, stai attenta. »

« Va bene. Grazie Nash, per tutto. » gli dico abbracciandolo.

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Capitolo 3
*** 3 ***


A casa di Nash ho avuto il tempo di cambiarmi e indossare il costume, cosi adesso sono già pronta per un bel bagno rilassante. Nash ha appena parcheggiato nel vialetto di Matt e noto che ci sono già due macchine. Bussiamo alla porta e ad accoglierci c'è una ragazza un po' bassa con i capelli mori e un sorriso dolcissimo.

<< Ehi, ciao Nash. Ciao anche a te..>> 

<< Oh, sono Madison piacere >>

<< Piacere, io sono Maggie, la ragazza di Carter. >>

Non sapevo che Carter fosse fidanzato, beh, buon per lui. Questa ragazza sembra simpatica. Devo dire che Matt ha una casa stupenda, è molto moderna e grande. 
Maggie mi dice di lasciare le cose in cucina e che mi avrebbe aspettato fuori insieme agli altri. Mentre sistemo le mie cose, do una sbirciata dalla porta finestra e moto che ci sono tutti, compreso Cameron. È senza maglietta e io sto per sciogliermi, che poi è normale che sia senza maglietta dato che dobbiamo farci il bagno. Credo che la devo smettere di blaterare e concentrarmi su quello che mi sta dicendo Shawn. A proposito, quando è entrato in cucina?

<< Allora Madi? >>

<< Che? Cosa? >>

<< Ti dicevo che sabato c'è una festa a casa di Kate, una delle chearleader, vieni? Ci vanno tutti. >>

<< Certo, sarà divertente. >>

<< Va bene, allora alle 22 a casa sua, ecco l'indirizzo. >> mi dice dandomi un foglietto. << Forza andiamo fuori >> aggiunge.

Una volta fuori saluto gli altri e  mi tolgo la maglietta e i pantaloncini e sistemo i miei vestiti su una sedia e mi tuffo in piscina. Avete presente quando ho detto che volevo fare un bagno rilassante? Ecco, Jack e Nash si sono appena tuffati a 30 centimetri da me.

<< Siete due cazzoni! >> urlo io.

<< Oh, andiamo Madi, tanto eri già bagnata. >> mi dice Nash ridendo con Jack.

<< Si, aspettati qualcosa cuginetto..>> 

<< Ma che paura. >> continua a prendermi in giro.

Esco dalla piscina e vado a stendermi su una sdraio per prendere un po' di sole, dopo 2 minuti mi accorgo che qualcuno è vicino a me.

<< Chi sta oscurando il sole? >>

<< Scusa, non volevo darti fastidio. >> 

<< Ehi Cam, tranquillo stavo scherzando >> gli dico sorridendo. << vieni, siediti. >> gli faccio posto e lui si accomoda affianco a me.

<< Allora, ci vieni alla festa sabato? >>

<< Si, Shawn mi ha dato l'indirizzo. >>

<< Io non vedo l'ora, adoro le feste. >> mi dice con un luccichio negli occhi.

<< Immagino, avrai più possibilità di scoparti qualche ragazza. >>

<< Ehi, chi ti dice queste cose su di me? Non mi piace dire che mi scopo le ragazze, diciamo che è un desiderio reciproco quindi non faccio del male a nessuno. >>

<< Non hai mai pensato che una di quelle ragazze, magari, voleva qualcosa di più serio dopo una notte di fuoco sotto le coperte? forse non lo sai, ma la maggior parte delle ragazze  fa sesso con il ragazzo che loro ritengono giusto e non così a caso >>

<< Allora, tu non conosci le ragazze della nostra scuola e sinceramente le trovo ridicole e disperate perché farebbero di tutto pur di andare a letto con me o con qualsiasi altro ragazzo. E comunque, lascia che ti faccia una domanda: sei vergine? >>

<< No.. >>

<< Già, sei troppo bella per esserlo. Hai aspettato il ragazzo giusto? >>

<< No, sono andata a letto con un idiota che stava con me solo perché stava aspettando il giorno in cui gliela davo; dopodiché mi ha lasciato dicendomi che non era innamorato di me. >>

<< Mi dispiace tanto Madi, scusa. >>

<< Tranquillo, è acqua passata. >> Cameron improvvisamente mi abbraccia e io rimango paralizzata. 

<< Eri davvero troppo bella per essere ancora vergine. >> mi dice ridendo e lo seguo anche io con una risata vera.




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Capitolo 4
*** 4 ***


Magnifico, sono le 14.30 di sabato e mi accorgo che non ho niente da mettermi per la festa di sera a casa di Kate. Prima di partire per Los Angeles mi ero così impegnata a fare un piano per far sentire in colpa mio padre a causa del trasferimento, che non ho pensato, che magari, durante l'ultimo anno di liceo ci sarebbe stata una misera festa. Devo assolutamente andare a fare spese sennò stasera mi presento in pigiama, così chiamo Amy e spiego la situazione.
 
« Pronto? »
 
« Amy, sono Madison. »
 
« Ehi Madi, come va? »
 
« Una merda! Non ho niente da mettermi per stasera e ti volevo chiedere se potresti accompagnarmi a comprare qualcosa. »
 
« Ma certo, ti vengo a prendere tra mezz'ora, okay? »
 
« Grazie, sei la mia salvezza. Ci vediamo dopo. »
 
« A dopo! »
 
Dopo mezz'ora a cercare di sfilare ai miei 60 dollari, sento il campanello ed esco. Con Amy mi avvio al centro, siamo entrare in più di 10 negozi senza trovare niente e la depressione sta prendendo il sopravvento quando ad un certo punto Amy si ferma e comincia a fissare una vetrina. Torno indietro e vedo un completo composto da una gonna a vita alta color turchese e un top nero con una pò di pizzo sulla parte superiore ( http://picture-cdn.wheretoget.it/whic6d-i.jpg ). Entro nel negozio e me lo provo.
 
« Madi, ti sta benissimo! Se non lo prendi tu, lo faccio io per te. »
 
« Grazie Amy, credo che devo implorare mia madre per farmi prestare i suoi magnifici stivaletti col tacco ( http://www.kikkiline.it/riccione/LR1896_Black/Stivaletti_1.jpg ) »
 
Vado alla cassa, pago e finalmento sono soddisfatta.
 
« Ti va di andare a prendere un frappè da Starbucks? Sono ancora le 16. » propone Amy.
 
« Certo, andiamo. »
 
Arivviamo da Starbucks e mentre ordino, Amy va a cercare un posto dove sedersi visto che di sabato è sempre molto affollato. Sento che qualcuno poggia il braccio sulle mie spalle, mi volto e trovo Nash.
 
« Ma ciao cuginetta, la prossima volta che esci chiamami, così ci vediamo. »
 
« Ehi Nash, è che sono uscita urgentemente per comprare qualcosa per stasera. Sei da solo? »
 
« No, ci sono Cam, Aaron, Jack e Sarah »
 
« Chi è Sarah? »
 
« Un'amica di Cam, l'ho conosciuta mezz'ora fa e già mi sta sul cazzo. Secondo me è una troia ma lasciamo stare, ti vieni a sedere con noi? »
 
« Non lo so, Amy già è andata a cercare dei posti.. »
 
« Veramente Amy è già seduta affianco a Jack. »
 
« Va bene, andiamo. » prendo le mie ordinazioni e mi siedo affianco a Nash.
 
Sono qui da venti minuti e questa Sarah sta sempre appiccicata a Cameron, non lo lascia respirare e mi ha lanciato un’occhiataccia quando ho salutato i ragazzi.
 
« Allora Madison, tu vai a scuola con Cam? » mi chiede Sarah.
 
« Si, in realtà vado a scuola con tutti loro. »
 
« Allora deve essere più facile per te vedere Nash, anche io prima avevo il mio ragazzo nella mia stessa scuola. »
 
« Io e Nash non stiamo insieme, è mio cugino. » le rispondo ridendo e vedo Cam sorridermi.
 
« Ah, credevo stesse insieme. »
 
« Tu invece, sei fidanzata? » chiedo a Sarah guandando Cameron.
 
« Adesso no, ma non credo che rimarrò single ancora per molto. » mi risponde con un sorrisetto malizioso sulle labbra e avvicinandosi a Cam.
 
Dopo una mezz’oretta, decidiamo di andare via e io avverto gli altri che sarei andata a casa con Amy.
 
« Ragazzi, noi andiamo via. Ci vediamo stasera, okay? »
 
« Va bene, ti vengo a prendere io alle 21.30. Fatti trovare pronta e non perdere con tutte quelle stronzate che fate voi ragazze » mi dice Nash.
 
 « Idiota! Ci vediamo più tardi. » gli dico ridendo e lo abbraccio.
 
Salite in macchina, Amy non perde tempo e comincia ad insultare Sarah e io non posso fare a meno di ridere.
 
« Comunque Cameron ti ha guardato per tutto il tempo. Secondo me gli piaci. »
 
« Non dire cazzate, Amy. Se gli fossi piaciuta, oggi non sarebbe stato con quella sanguisuga e poi non hai visto il succhiotto che aveva alla base del collo? »
 
« In poche parole, mi stai dicendo che lo hai guardato così tanto da notare quel succhiotto che io non avevo per niente visto. »
 
« Ti odio. »
 
« Hahaha ti dico solo la verità, cara mia »
 
Amy mi riaccompagna a casa e non posso credere che siano già le 19.30. Appena entrata, salgo al piano di sopra, mi faccio la doccia, mi lavo i capelli e mi vesto. Decido di lasciare i capelli al naturale e truccarmi in modo non eccessivo. Scendo al piano di sotto e sono le 21:00.  Vado in cucina e affronto con mia madre una discussione con la paura di non uscirne viva.
 
« Dai mamma, ti prego! Puoi prestarmi le tue scarpe? »
 
« Ti ho detto di no! »
 
« Ma perché?! »
 
« Perché sono le mie preferite e so che se te le presto non ritorneranno come prima a casa o peggio, non mi ritornano proprio. »
 
« Stai esagerando. Oggi non ho voluto comprare un paio di scarpe per farti risparmiare soldi e tu mi ringrazi così? »
 
« Hai diciotto anni e fai i capricci come se ne avessi otto. Se torni e le scarpe non sono rovinate me le ricompri con i tuoi soldi. »
 
« Quindi me le presti? »
 
« Si, ma è la prima e ultima volta. »
 
« Grazie , grazie, grazie, grazie! »
 
Alle 21.30, pronta per uscire e sento qualcuno bussare alla porta. Va ad aprire mio padre e sento la voce di Nash.
« Buonasera Mike, Madison è pronta? »
 
« Ciao Nash, si adesso arriva. »
 
« Eccomi, andiamo. »
 
« Wow, Madi sei uno schianto. Se fossi in te, Mike, mi preoccuperei. »
 
« Stai zitto che poi si fa i filmini mentali su chissà cosa io faccia. »
 
« Va bene ragazzi, divertitevi e non esagerate. »
 
Usciamo di casa e appena entriamo in macchina, Nash si gira verso di me.
 
« Davvero crede che tu sia ancora pura e intoccabile? » mi dice ridendo.
 
« Non ne parliamo, ti prego. » così partiamo e in 20 minuti siamo a casa di Kate.
 
Dall’esterno posso già sostenere che la festa sia già cominciata a giudicare dalla musica e dalle macchine parcheggiate. Così io e Nash ci avviamo all’interno.

 

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