***STARDUST - Polvere di stelle***

di elyvane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** “Capitolo I, Falling in the black: scappare nell’oscurità” ***
Capitolo 2: *** “Capitolo II, The sound of your voice: Sono qui” ***
Capitolo 3: *** "Capitolo III, I trust you: mi fido di te" ***
Capitolo 4: *** “Capitolo IV, My desire: la decisione del kazekage” ***
Capitolo 5: *** "Capitolo V, Let memories come back: Mi ricordo " ***
Capitolo 6: *** "Capitolo VI, You are like her: Rin" ***
Capitolo 7: *** "Capitolo VII, Starting our journey : Si parte" ***
Capitolo 8: *** "Capitolo VIII, Why are you here?: Un ospite indesiderato" ***
Capitolo 9: *** "Capitolo IX, My friend : Shiroshi" ***
Capitolo 10: *** "Capitolo X, Under a sky full of stars : E' una promessa" ***
Capitolo 11: *** "Capitolo XI, Fighting with the smile : Gai e Ishiro" ***
Capitolo 12: *** "Capitolo XII, I'm not weak: Akemi e Shikamaru" ***
Capitolo 13: *** " Capitolo XIII, With the strength of my family : Ai vs Tozan " ***
Capitolo 14: *** "Capitolo XIV, Togheter back : Alla ricerca di Sasuke" ***
Capitolo 15: *** " Capitolo XV, The guy with the iced eyes : Sasuke Uchiha " ***
Capitolo 16: *** " Capitolo XVI, In front of: Finalmente ci incontriamo" ***
Capitolo 17: *** " Capitolo XVII, Against everything : Non posso permetterlo " ***
Capitolo 18: *** " Capitolo XVIII, The man with the mask : Madara Uchiha " ***
Capitolo 19: *** " Capitolo XIX, The other part of mine : Gaara e Shukaku " ***
Capitolo 20: *** "Capitolo XX, Behind your back : Non mi scapperai" ***
Capitolo 21: *** " Capitolo XXI, Don't Run away : Aspetta" ***
Capitolo 22: *** "Capitolo XXII , I know you : Ti ricordi ?" ***
Capitolo 23: *** "Capitolo XXIII , The strengh of love : Ai e Gaara" ***
Capitolo 24: *** " Capitolo XXIV, In the sky : Non perderemo " ***
Capitolo 25: *** "Capitolo XXV, The fake mask : Madara si ritira" ***
Capitolo 26: *** " Capitolo XXVI, In my arms : Sei salvo " ***
Capitolo 27: *** " Capitolo XXVII, Reunion : Mezze decisioni " ***
Capitolo 28: *** "Capitolo XXVIII, My name : Ai vuol dire amore" ***
Capitolo 29: *** "Capitolo XXIX , Promises of life: Promettimi di vivere" ***
Capitolo 30: *** "Capitolo XXX, Your sin is your own exsistence: Condannato a morte" ***
Capitolo 31: *** "Capitolo XXXI, Vaining into the flames: La mia seconda possibilità" ***



Capitolo 1
*** “Capitolo I, Falling in the black: scappare nell’oscurità” ***


Ciao a tutti, siamo Ely e Vane :) Questa fan fiction l'ho scritta io (Ely) con la collaborazione di Vane :D
E' la nostra prima fan fiction quindi siate clementi (T.T) Nel primo capitolo si vedrà un Sasuke molto più forte
( e sexy  *.*) del solito ee ........... non vi diciamo più niente! Se volete sapere cosa succederà leggete ;)
E recensite se avete tempo :3 Ely & Vane <3

                                                                                                                  ***STURDUST- Polvere di stelle***

“Capitolo I, Falling in the black: scappare nell’oscurità”
 
Il cielo grigio annunciava l’inizio dell’ormai imminente mese di marzo. Un marzo molto freddo e gelido. La guerra si protraeva instancabile ormai da quasi un anno e mezzo e ultimamente l’esercito alleato era svantaggiato. Continuavano a morire uomini e nessuno riusciva a far nulla per impedirlo. I ninja più forti cercavano di tenere a bada i nemici che aumentavano sempre di più ed erano sempre più forti e spietati. Tuttavia ne risentivano, ne risentivano i loro corpi stremati dal dolore e i loro sentimenti straziati dalle morti dei compagni. Erano state poche le vittorie ottenute dall’esercito del Raikage , ma l’ultima di queste rappresentava un passo davvero importante per gli alleati.
La cattura del ninja traditore di konhoa , Sasuke Uchiah ad opera di quello che un tempo era stato il suo maestro: il ninja copiatore, Kakashi Hakate. Il giovane Uchiah fu catturato in un momento di debolezza , nella riabilitazione dopo l’intervento subito per l’impianto degli occhi del fratello Itachi. Kakashi fece irruzione nel covo di Madara , che fortunatamente non si trovava lì, e dopo aver aggirato le guardie portò con se il ragazzo. Quando il maestro lo vide provò quasi pena per quel giovane corpo straziato e debole, da una parte avrebbe voluto salvarlo, ma sapeva bene che se lo avesse fatto , Sasuke gli si sarebbe rivoltato contro, perché il giovane Uchiah in quel momento era come un leone ferito, che quando si sarebbe ripreso sarebbe diventato ancora più forte di prima. Quindi lo prese sulle spalle ancora agonizzante e lo trasporto nella prigione di massima sicurezza dei cinque kage, situata su un isola a largo dei possedimenti del Paese dell’acqua. Una fortezza gigantesca ed inespugnabile, dalle pareti rocciose indistruttibili , circondata da un fossato pieno di lava bollente , amministrata da alcuni dei  ninja più intelligenti e guardata a vista da alcuni dei più forti.
Quando Kakashi Hakate si presentò lì, con il giovane traditore, venne accolto da un clima di stupore misto ad esultanza. Il prigioniero venne subito rinchiuso nella cella più bassa della prigione, incatenato, e tenuto d’occhio dalla divisione del capo delle guardie. Forconi uncinati puntati contro la sua cella, ninja che controllavano dall’alto, altri dal basso. Non potevano permettere che Sasuke scappasse.
Tuttavia fu inutile.
Nel buio della cella qualcosa cominciò a risplendere. Sembravano due luminosi rubini celati nell’oscurità. La riabilitazione del giovane era completa e Sasuke Uchiah era tornato, più forte e spietato che mai. Non era ancora nel pieno delle forze ma riuscì ugualmente a distruggere la cella in cui era rinchiuso e a massacrare un intero corpo di guardia.
 Un nuvolone di polvere misto a terra di levò in aria. I mattoni del muro destro della prigione caddero a terra con un pesante tonfo e nella parete si aprì una breccia gigantesca . Sasuke scappò nel bosco, veloce, repentino, non intendeva combattere perché voleva prima raggiungere il suo massimo potere e poi sarebbe stato tempo sprecato con quei poveri perdenti. Nonostante ciò, alcuni tra i ninja più caparbi ed audaci lo seguirono ma bastò un unico kiodori per toglierli di mezzo. Sasuke saltava di tronco in tronco con una velocità impressionante e si accorse facilmente che vi era ancora qualcuno che lo seguiva. Si voltò di colpo, si fermo ma non vide niente. Non fece in tempo a prendere coscienza che un ninja dietro di lui gli trapassò un fianco con un kunai. Un misero kunai non avrebbe minimamente scalfito il forte Uchiah ,ma uno intinto di veleno probabilmente si. Fece in tempo ad uccidere anche quell’ultimo ninja e continuò a scappare, ma stavolta vi era qualcosa di diverso.
Il veleno aveva cominciato a scorrergli nelle vene. Vedeva le immagini sfocate, sentiva le tempie pulsare freneticamente, il battito cardiaco aumentare sempre di più. Barcollante si trascinava di ramo in ramo, ma non smetteva di correre. Pensò di essere stato uno stupido a non essersi accorto di quello smidollato, poi concordò che doveva essere colpa degli occhi di Itachi. Probabilmente doveva abituarsi ad interagire con quelli. Nonostante ciò decise di trovare un nascondiglio e aspettare che il veleno facesse il suo corso. Capii che non era veleno mortale ma solo una specie di sedativo e si trascino fino ad una caverna buia e fredda per riposare.
Intanto al villaggio della sabbia arrivò la notizia.
Un messaggero fu inviato direttamente dalla prigione al palazzo del kazekage. Corse lì il più velocemente possibile e , ancora ansimante, bussò alla porta dell’ufficio di Gaara. Gli venne concesso di avere un colloquio con lui e così l’uomo riportò l’accaduto quasi sconvolto al giovane Kazekage.
Appena entrato nella stanza si inchinò a Gaara che con un cenno immediato gli impose di rialzarsi subito. Quello lo guardò negli occhi e con voce tremante gli disse:
<< Kazekage , vengo dalla prigione dei cinque Kage>>.
A quelle parole Gaara un sussulto quasi come se sapesse già cosa l’uomo stesse per dirgli.
<< Avanti, raccontami che cos’è successo >>
<>
<< Che cosa?>>
<< F-fuggito ..>>
<< Come?! È fuggito? Come ha fatto? Perché non lo avete fermato?!>>
Gaara sentì l’equilibrio venir meno e cercò di appoggiare la mano sulla scrivania di noce per ritrovarne un po’. Poi si sedette e con tono più calmo chiese al ninja di spiegargli tutto nei minimi particolari.
<< Pare che la riabilitazione sia giunta al termine e che abbia ripreso le forze, non completamente ma quanto basta per distruggere la cella di massima sicurezza, aprire una gigantesca breccia nella parete destra della prigione e annientare un intero corpo di guardia>> disse frettolosamente.
Gaara fece una riflessione ad alta voce
<< E pensare che non aveva ancora ripreso completamente le forze>>
Mentre il ninja raccontava la dinamica dell’accaduto, gli occhi del kazekage erano come persi nel vuoto più totale. Il ninja riprese a raccontare.
<< Alcuni dei nostri ninja lo hanno seguito, ma li ha praticamente sterminati con un unico kiodori. Sono riuscito ,però, a vedere con il byakugan che un impavido ninja è riuscito a ferirlo con un kunai intinto di sedativo. Sasuke, seppure ferito, lo ha ucciso e poi barcollando si è trascinato nella parte della foresta che chiamano “la foresta oscura”. A quel punto abbiamo concordato di lasciarlo perdere. Era ferito e si era rifugiato in una grotta. Dicono che la foresta oscura sia un luogo ricco di insidie come piante velenose e carnivore e bestie ferocissime … ecco , Sasuke, potrebbe anche essere ucciso … non crede?>>
Gaara lo guardò più serio che mai e gli rispose a tono
<< Credi davvero che degli animaletti possano uccidere Sasuke Uchiah?>>
Il ninja deglutì. Aveva capito di aver detto qualcosa di letteralmente assurdo. Scosse il capo e rimase in silenzio mentre il kazekage faceva avanti indietro per tutto l’ufficio. Alla fine si sedette alla scrivania e mandò a chiamare due ninja della sabbia : il maestro Baki e Matsuri. Quando i quattro furono riuniti il kazekage annunciò ciò che aveva intenzione di fare.
<< Dobbiamo colpirlo adesso che è debole, perché sono certo che se si riprenderà completamente, e lo farà, sarà imbattibile e ci si rivolterà contro. Me ne occuperò personalmente.>>
Baki gli diede ragione << Avete ragione signore, bisogna cercare di catturarlo nuovamente adesso e rafforzare il corpo di guardia e le misure di sicurezza della prigione>>
Il ninja della prigione dei cinque kage azzardò << Allora direi di partire?>>
Baki e Matsuri guardarono il kazekage alla ricerca di un consenso ma il giovane , socchiuse gli occhi e fece un profondo respiro.
<< Prima bisogna che informiamo una persona che dovrà venire con me>>
Baki capì al volo ed ordinò a Matsuri di portare il messaggio al sensitivo della sabbia. Questa così fece e in poco tempo uno dei ninja sensitivi della terza divisione ricevette il messaggio.
Questo fu subito allarmato dall’urgenza che mostrava il messaggio e senza pensarci due volte corse dal maestro Kakashi. Intanto, la terza divisione era impegnata in un violento scontro con un numeroso gruppo di zetsu bianchi. Tutti i ninja combattevano audacemente al massimo delle loro forze. Ma non tutti avevano la meglio. Erano infatti pochi quelli che potevano vantarsi di tener testa ai nemici con molta semplicità. Uno di questi era appunto il capitano Kakashi Hakate.
Il sensitivo corse il più velocemente possibile verso la parte ovest della foresta, col cuore in gola e le vene che pulsavano freneticamente. Doveva assolutamente consegnare quel messaggio e fu fortunato che nessun zetsu gli si fosse fiondato contro. Arrivò ansimante dove Kakashi combatteva contro lo spadaccino della nebbia Ameyuri Ringo. I due ingaggiavano un combattimento emozionante. Come proiettili schizzavano da una parte all’altra. Era un duello mozzafiato ma doveva essere interrotto. Il sensitivo urlò il nome del maestro. Tuttavia questo era intento a scontrarsi contro lo spadaccino. Il ninja realizzò che non c’era altro tempo da perdere e urlò semplicemente cosa stava per fare.
<< Andrò a chiamare la signorina Uchiah ! Il kazekage la vuole vedere immediatamente>>
A quelle parole Kakashi sgranò gli occhi e andò per rispondere ma Ringo gli scagliò contro le due lame della nebbia. Kakashi riuscì però a schivarle. Il nemico non gli lasciava neanche il tempo di respirare ma Kakashi gli teneva perfettamente testa. Il ninja copiatore stufo ed irritato sollevò in alto lo spadone di Zabuza della Nebbia e colpì Ringo che si tramutò in mille pezzettini di carta. Prima che questo si ricomponesse Kakashi riuscì appena a rispondere
<< Vedi di fare in fretta!>>
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Ely&Vane: Speriamo vi sia piaciuto! Vi aspettiamo presto al  prossimo capitolo <3
 

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Capitolo 2
*** “Capitolo II, The sound of your voice: Sono qui” ***


Ely&Vane: Ciao a tutti, siamo di nuovo noi ;D In questo secondo capitolo conoscerete due nuovi personaggi! Speriamo vi piacciano, poi fateci sapere che ne pensate (anche del capitolo eh ) ;)
Ringraziamo chi ha recensito e anche chi ha soltanto letto !
Buona lettura <3

***STARDUST - POLVERE DI STELLE ***

“Capitolo II, The sound of your voice: Sono qui”

Il sensitivo annuì e si rialzò ancora con il cuore in gola per riprendere la sua missione. Quindi corse verso la parte opposte da dove era arrivato. Gli alberi della foresta diventavano immagini sfocate in movimento per gli occhi del ninja che a causa della pressione spesso chiudeva. Ansimante pregava, pregava che non sbucasse proprio in quel momento un nemico, e correva, correva come se fosse stata l’ultima cosa che avesse fatto in vita sua.
Dopo alcuni minuti che sembravano interminabili  giunse a destinazione. La foresta si apriva in uno spazio vuoto, dal terreno roccioso e scosceso.
Ed era proprio lì che l’ultima dei figli di Fugaku Uchiha combatteva coraggiosamente contro un gruppo di ben cinque zetsu. La figura sebbene minuta ma sicura di sè si fiondava da una parte all’altra repentina, i capelli neri corvini fluttuavano nel vento, e due occhi rossi scintillavano come lucciole. Il sensitivo rimase inerme per un po’ di tempo a fissare il combattimento. Ai Uchiha si allontanò velocissima dal gruppo lasciando tutti confusi. E in men che non si dica sprigionò un fortissimo kiodori con la sua mano sinistra. Dopo di che si fiondò contro i nemici e in un battito di ciglia questi furono disintegrati. Ora solo la figura di Ai si ergeva in piedi , vittoriosa. Non era molto slanciata , ma sapeva farsi valere, perfettamente degna del suo cognome.
Il sensitivo rinvenne come da uno stato di choc, scosse la testa e chiamò Ai
<<  Signorina Uchiha ! C’è urgente bisogno di lei al villaggio della sabbia, la manda a chiamare il kazekage in persona >>
Ai si voltò verso di lui, con un espressione stranita , i grandi occhi, ora tornati neri, confusi, e una specie di broncio sulle labbra.
<< Gaara? >>
Ai fece eco ai suoi pensieri mentre si avvicinava con passo sicuro al ninja.
Quello senza perder tempo raccontò immediatamente l’accaduto alla ragazza.
<< … Il kazekage ritiene che sia meglio attaccare ora che è debole quel traditore >>
Non appena pronunciò quella parola, Ai lo fulminò con lo sguardo. Sebbene Sasuke fosse il “traditore di Konoha”, poteva permettersi solo lei di trattarlo male, e il fratello Itachi, se fosse stato ancora vivo …
Il ninja tremò dalla punta dei piedi fin sopra ai capelli e si pentì di quello che aveva detto. Ai si recò al centro del campo e decisa rispose
<< Sarò lì subito, ma prima devo prendere una persona >>
Dopo di che svanì nel nulla lasciando un polverone al suo posto e qualche foglia svolazzante in aria.
Il sensitivo stremato si lasciò cadere sulle ginocchia e tirò un sospiro di sollievo.
Intanto Ai si teletrasportò alle rive di un torrente che scorreva in un punto della foresta. Scorreva incurante di ciò che accadeva attorno, dei morti, del sangue. Proprio lì, insieme ad altri quattro ninja si trovava la persona per cui Ai stava ritardando la sua partenza.
Una ragazza alta, dai bei lineamenti , con lunghi e lisci capelli dorati raccolti in una coda combatteva contro uno zetsu . Si accorse quasi subito dell’amica e le chiese
<<  AI! E tu cosa ci fai qui? >>
<< Akemi, devi venire con me!>>
<< Che cosa? Non vedi che solo nel bel mezzo di un combattimento?! >>
Proprio in quel momento schivò un colpo del nemico.
<< Se non fosse importante, non sarei qui, avanti! >>
<< Ai non posso lasciare i miei compagni da soli! >>
<< Ce la faranno da soli! Io ce l’ho fatta da solo contro cinque di quei mostriciattoli! >>
<< Ai, tu sei un Uchiha … loro no! >>

Akemi era determinata a seguire le sue idee, non intendeva abbandonare i compagni. E fu per questo che Ai si vide costretta a sfoderare l’unico asso nella mano che aveva: rivelare ciò per cui era venuta.
<< Akemi … Si tratta di mio fratello.. >>
Tuttavia la ragazza dai capelli biondi non rispose, probabilmente non l’ aveva sentita e continuò come se niente fosse a schivare i colpi nemici.
Allora Ai urlò con quanto più fiato in gola aveva
<< SI TRATTA DI SASUKE!!>>
Improvvisamente a quelle parole Akemi si bloccò e un pugno del nemico la fece cadere in terra. Era come paralizzata, da quel nome, Sasuke. Non si rese conto che il nemico stava di nuovo per fiondarglisi contro ma per fortuna Ai , velocissima, lo scaraventò contro una roccia con un robusto calcio alla bocca dello stomaco. Dopo di che si voltò preoccupata a guardare l’amica. Akemi sembrava confusa e teneva le mani sulle tempie che le pulsavano freneticamente.
<< Akemi, forza dobbiamo andare >>
La ragazza dai capelli color miele riuscì soltanto a deglutire un grosso groppo in gola e tese la mano all’amica. Ai l’afferrò, andò in modalità sharingan e urlò
<< Shunji Tenso no Jutsu, tecnica del trasferimento istantaneo! >>
All’improvviso le due ragazze scomparvero lasciandosi alle spalle un nuvolone di polvere , terre e foglie secche.
Nei pochi secondi impiegati per il trasferimento , Akemi, sballottata insieme ad Ai per i meandri del tempo , riuscì a realizzare una cosa : doveva assolutamente sapere cos’era successo a Sasuke.


Ely&Vane: Speriamo vi sia piaciuto anche questo capitolo! Al prossimo <3

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Capitolo 3
*** "Capitolo III, I trust you: mi fido di te" ***


Ely&Vane: Oilà gente !! Siamo di nuovo qui e oggi, in via del tutto eccezionale, vi sorprendiamo con un altro capitolo !!
In questo capitolo viene per la prima volta "menzionata" la relazione di due membri della fan fiction ...
Buona lettura ;)

***STARDUST - POLVERE DI STELLE***

“Capitolo III, I trust you: mi fido di te”
 
In un attimo il cielo del villaggio della sabbia divenne nero e un fulmine bluastro si scaraventò contro la cupola del palazzo del kazekage: il trasferimento era riuscito perfettamente.
L’impatto fece leggermente tremare le pareti e perciò i ninja che erano con il kazekage si preoccuparono. Gaara al contrario era perfettamente calmo e rassicurò gli altri con una semplice frase << E’ qui>>
Intanto Ai e Akemi erano state trasportate nel corridoio che conduceva alla sala delle assemblee dove si trovava Gaara. Era abbastanza buio se non si contano le fievoli ed incostanti luci delle torce appese alle pareti. 
In quell’ambiguo gioco di chiaro- scuro Akemi si sentiva leggermente disorientata, probabilmente anche perché non era cosi abituata al trasferimento di Ai.
Mosse le mani nel buio in cerca di quelle dell’amica, ne afferrò una con entrambe le sue e la tenne stretta. Guardava nel buio in cerca degli occhi di Ai sebbene non riuscisse a vedere molto e con voce determinata a sapere disse all’amica
<< Ai .. Devi dirmi cos’è successo a Sasuke .. perché ci troviamo qui ? .. Ti prego non tenermi all’oscuro … Perché Gaara ti ha mandata a chiamare?>>
<< Akemi sta tranquilla … Adesso non posso spiegarti.. Anche perché non so tutto nei minimi particolari>>
<>
<< Non ti sto nascondendo nulla… Adesso da brava, aspettami qui… Appena saprò qualcosa te lo farò sapere>>
Detto questo Ai lasciò le mani di Akemi e indietreggiò svanendo nel buio. Solo per altri pochi secondi la bionda sentì i passi dell’amica riecheggiare nel silenzio , poi scomparvero dietro uno scricchiolio di porta lasciandola da sola con i suoi pensieri.
Ai entrò con il suo solito portamento sicuro di sé, tipico di un Uchiha. Giunse a pochi passi dalla scrivania del kazekage e fece un leggero inchino dicendo con tono formale
<< Volevate vedermi , kazekage? >>
Gaara si guardò scocciato attorno e senza pensarci molto ordinò agli altri ninja di andarsene.
Così rimasero soli , Ai e Gaara.
La ragazza rimase impassibile con gli occhi neri e profondi a fissare la scrivania.
 Il rosso al contrario fissava intensamente la figura di Ai. A scandire il silenzio solo il ronzio delle luci elettriche ed il fruscio di qualche improvviso colpo di vento.
Lo sguardo di Gaara era diverso dal solito , diverso da quello che aveva con tutte le altre persone e in quel momento si riusciva ad intravedere quasi una leggera apprensione tramutata poi in sollievo.
Ai non riusciva a capire perché la stesse guardando in quel modo e fece una smorfia , inarcò il sopraciglio sinistro e disse
<< Ma insomma che hai da fissar->>
Non fece in tempo a finire la frase che Gaara le gettò le braccia al collo, abbracciandola stretta in una morsa , che però era piacevole. Le braccia di lui avvolgevano le spalle e la schiena di lei , che sprofondava stranita nel petto morbido e caldo del kazekage. Gaara lasciò a poco a poco la presa, sfiorando con le dita affusolate le ciocche corvine dei capelli di Ai. Gaara ora la guardava in volto e singhiozzando quasi le diceva
<< Grazie al cielo stai bene.. Non riuscivo a non passare un minuto del giorno senza pensarti, senza pensare se stessi bene … Fino ad ora il mio cuore è stato stretto da una morsa che quasi mi impediva di respirare … Ma per fortuna sei qui, grazie >>
Ora sul suo volto leggermente arrossito comparve un sorriso dolcissimo che fece arrossire Ai fin sopra le orecchie. L’Uchiha abbassò lo sguardo e bofonchiò
<< Guarda che devi stare tranquillo, sai che me la cavo abbastanza bene …>>
Poi alzò lo sguardo verso gli occhi acquamarina di lui e continuò
<< Però… però devo ammettere che … ecco, anche … a-anche tu mi sei mancato!>>
A quelle parole Ai fece sprofondare lo sguardo a terra e strinse forte le mani. Non era proprio il tipo da dichiarazioni smielate lei, ma quello che aveva detto era vero.
Allora Gaara rise dolcemente e prese il volto di Ai tra le mani. Poi accarezzandole le guance morbide , si avvicinò sempre di più tanto che Ai, più imbarazzata che mai, riuscì a sentire il suo respiro caldo sulla pelle, le disse  che l’amava e la baciò dolcemente.

Ely&Vane:  speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto!!! Ah, e se volete recensite per farci sapere cosa ne pensate!!
Arigatou goisaimasu <3

 

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Capitolo 4
*** “Capitolo IV, My desire: la decisione del kazekage” ***


E&V: Eilà gente!! Grazie, come sempre, di aver letto i capitoli precedenti della nostra fan fiction. Eccovi un altro capitolo, speriamo vi piaccia!!
Buona lettura (^ V ^) !!

                                                                                                           *** STARDUST - POLVERE DI STELLE***

“Capitolo IV, My desire: la decisione del kazekage”
 
Passò  circa una mezz’oretta ed Akemi cominciava a spazientirsi.
 Era in pensiero per Sasuke e non capiva perché Ai e Gaara ci stessero mettendo cosi tanto.
 Faceva freneticamente avanti e indietro per il corridoio, con le braccia incrociate e i denti serrati.
 Era nervosa.
Mentre camminava sentì finalmente la voce di Ai. Diceva qualcosa come “lascia che venga con noi” e “sai quant’è importante per lei”. Si avvicinò piano piano alla porta dell’ufficio e , scostando i capelli biondi con le dita dall’orecchio destro , lo accostò a questa.
Il kazekage e la giovane Uchiha stavano discutendo sicuramente di lei e ciò fu confermato quando Gaara affermò che sarebbe potuto essere pericoloso e che Sasuke avrebbe potuto non riconoscerla visto il tempo che era passato dal loro ultimo incontro e a causa degli occhi di Itachi ed avrebbe potuto farle del male.
A quelle parole il cuore di Akemi si strinse in una morsa, indietreggiò di qualche passo e stette per un attimo a fissare il pavimento incredula. Come poteva Sasuke non riconoscerla, non ricordarsi del suo viso, del suo sorriso che tanto gli metteva allegria.
 Si sentì male.
Una persona non può dimenticare così all’improvviso, non può, o almeno nel suo caso, Sasuke non doveva dimenticare, non doveva.
 
Mentre Akemi rimuginava sui suoi pensieri si sentì riecheggiare la voce di Ai per tutto il corridoio
 
<< Pensi che se ti succedesse una cosa del genere , qualcuno potrebbe impedirmi di venire da te?!!>>
Ai strinse i pugni e con le guance tutte rosse e i denti serrati fece sentire le sue ragioni. Gaara era rimasto con gli occhi sgranati a guardarla, senza saper cosa rispondere e divenendo anche lui rosso in volto.
Intanto i pensieri di Sasuke affluivano nel cervello di Akemi come un fiume in piena e lei non poteva più sopportare quello stato di oppressione , doveva fare qualcosa.
Indietreggiò di qualche passo, serrò le dita della mano destra a mò di pugno e lo scaraventò con tutta la sua forza contro la porta della stanza del kazekage, facendola venir giù in un nuvolone di polvere.
Ansimando, si riprese e vide davanti a se’ Ai e Gaara che la guardavano sbigottiti .
Akemi cercò di riprendersi , deglutì un groppo in gola e affermò
<< non osate lasciarmi qui mentre voi andate da Sasuke!!!>>
Ai a quelle parole sorrise, era fatta così la sua migliore amica.
Gaara, inizialmente boccheggiò senza sapere che dire, poi guardò Ai in cerca di un segno di approvazione e quando questo venne si limitò a dire con tono calmo e pacato << Bene, partiremo domattina.. Devo prima sbrigare alcune faccende  e scegliere qualcuno che ci accompagnerà>>
Akemi sorrise contenta e ringraziò il kazekage e anche Ai.
Gaara si risedette alla scrivania e cominciò a sistemare delle scartoffie, e a firmare alcuni documenti. Ai si avvicinò ad Akemi e annunciò che sarebbero andate alla pensione dove avrebbero richiesto una camera, ma poi doveva informare anche il maestro Kakashi dei piani.
<< Accompagnerò Akemi alla pensione e poi andrò dal maestro Kakashi per informarlo che non potrò essere con lui nella terza divisione per un po’ di tempo. Sono sicura che capirà>>
<< Ne sono sicuro anch’io >>
Akemi incominciò a percorrere il corridoio ed Ai stava per seguirla quando la voce di Gaara la fece voltare indietro
<< Ai … Sta attenta>>
Ai gli sorrise dolcemente e rispose
<< Certo, come al solito >>
Per poi sparire nell’oscurità di quello stretto e buio corridoio, lasciandosi alle spalle solo una porta chiusa ed un profumo di vaniglia.
 
Il cielo si tingeva pian piano del rosso scarlatto del tramonto e ciò ricordava molte cose alle ragazze che camminavano a passo deciso per i vicoli quasi disabitati del villaggio della sabbia.
Rosso come il sangue dei caduti in battaglia.
Rosso come gli occhi di quel ragazzo così forte eppure adesso così indifeso.
Rosso come il sentimento che ardeva costante nel cuore di entrambe.
Akemi camminava un po’ più dietro di Ai, con la testa bassa e i capelli d’oro legati in una coda di cavallo che venivano smossi da un leggero venticello. Gli occhi verdi avevano un espressione mista tra la preoccupazione e la stanchezza.
Ai si accorse di questo comportamento.
La ragazza dai capelli corvini si accostò all’altra , le mise una mano sulla spalla , una mano piccola e dalle dita affusolate, la pelle morbida e soffice, la guardò intensamente con i suoi occhi neri e profondi e le chiese perché si stesse comportando in quel modo.
<< Akemi , sta tranquilla vedrai che Sasuke sta bene . Sai com’è fatto, non è uno che si lascia abbattere da così poco >>
<< Si lo so ..>>
<< Allora cosa c’è che non va?>>
<< Ho sentito quello che ha detto Gaara…>>
<< Cosa?>>
Akemi la guardò un attimo negli occhi per poi tornare a guardare la terra sotto i suoi piedi.
<< Lo sai … >>
<< ..? Non capisco a cosa ti riferisci, abbiamo parlato di tante cose>>
<< .. Ahh, Ai – chan, ti dice niente “potrebbe non riconoscerla” o “potrebbe farle del male”>>
Ai fece un’espressione confusa, ma poi si ricordò e cercò di spiegare le parole di Gaara.
<< Gaara intendeva dire che è da molto tempo che non vediamo Sasuke, da prima che cominciasse la quarta grande guerra ninja. Eppure prima lo vedevamo saltuariamente e solo quando attaccava qualche villaggio alleato o qualche nostro compagno. Quindi poco e niente. A questo si aggiunge il fatto che da poco, secondo quanto abbiamo carpito da Madara, si è fatto impiantare da quel serpente di Kabuto gli occhi di …>>
Akemi la guardo per cercare di capire come mai si fosse fermata di colpo e vide la giovane Uchiha, con gli occhi lucidi, strofinarli velocemente per nascondere quelle lacrime , poche lacrime repentine che le solcarono una guancia e per poi riprendere il discorso come se niente fosse. E fu proprio così.
<<.. Gli occhi di nostro fratello….I- Itachi… Ciò vuol dire che la riabilitazione impiega un po’ di tempo visto che è comunque un corpo estraneo ad entrare in quello di Sasuke, e appunto il suo corpo si deve abituare ad interagire con questo!>>
Akemi le sorrise e spostò lo sguardo in cielo.
<< Ai-chan, non è questo che intendevo>>
<< E-e allora cosa vuoi sapere ? Non capisco!>>
<< Gaara ha detto che Sasuke… potrebbe non ricordarsi di me>>
A quelle parole Ai sgranò gli occhi e cercò di spiegarsi al meglio.
<< Ma forse, intendeva , fisicamente.. Sei cambiata, siamo tutti cambiati, anche lui è cambiato. Non è più l’adolescente di quattordici anni che faceva le missioni con noi. Ora è un diciassettenne spietato e pieno di odio e rancore verso tutto e tutti>>
Akemi si sentì triste a quelle parole, ma era la verità e cercò di ritornare al discorso principale.
<< Ecco … Io non voglio che dimentichi tutto quello che abbiamo passato insieme, tutte le giornate felici, tutti i sorrisi che gli ho strappato sebbene fosse un tipo taciturno e costantemente imbronciato. Tutto…>>
Mentre parlava dei leggeri singhiozzi le impedirono di continuare e gli occhi smeraldini le divennero lucidi.
Ai le sorrise e le strinse calorosamente la mano poi la rassicurò e le fece promettere di essere forte e di essere ottimista. Akemi annuì e le rispose che per poco non si riconosceva lei, lei che piangeva per un niente .
 
Dopo pochi minuti giunsero nel centro del villaggio. Le costruzioni di sabbia erano cupe, tristi e ovviamente, per lo più, disabitate. Tante finestre oscurate da assi di legno, tante porte sbarrate. Lanterne in ferro battuto dalla forma molto particolare erano appese sugli atri di quelle poche case ancora alloggiate. Al loro interno splendevano fievoli fiammelle traballanti che circondavano di un leggero alone quell’altrimenti incupito villaggio alla luce dei primi colori della notte. Un edificio a tre piani si trovava in mezzo alla piccola piazza. Le pareti in roccia scura, i piccoli balconcini di ogni camera in legno d’acero. Quattro camere a piano , per tre piani, dodici camere in tutto. Il tettuccio sull’entrata era anch’esso in legno con drappi di stoffa rossa penzolanti. Ai lati della porta scorrevole d’entrata due lanterne intarsiate.
Le due ragazze si diressero verso quell’edificio.
<< Ai , che posto è questo? Sai che non conosco il villaggio della sabbia >> chiese Akemi
<< Ecco, se ricordo bene è la locanda dei genitori di Matsuri>> rispose Ai facendo una smorfia.
<< Emh, Matsuri sarebbe quella petulante svampitella di tredici anni innamorata di Gaara?>> ridacchiò Akemi dando una pacca sulla spalla di Ai che a stento tratteneva i nervi.
<< Purtroppo >> rispose con tono seccato Ai << questa è l’unica locanda ancora aperta del villaggio >>, dopo di che si diresse a passo autoritario verso la porta scorrevole e la spalancò.
All’interno un bancone in legno e degli sgabelli, alla destra ed alla sinistra di questo delle scale che conducevano ai piani superiori. Dietro il bancone una signora di mezz’età e un uomo anziano con i baffi che tremavano spaventati dalla violenza con cui Ai aveva aperto la porta.
Akemi rimuginò tra sé “Non parlare mai di Matsuri con Ai.. La odia proprio quella ragazza, non vorrei essere nei suoi panni eh eh”.
Akemi si avvicinò decisa al bancone e di rimando i due locandieri si tirarono indietro spaventati.
Ai non ne capì il perché, guardò stranita Akemi che alzò le mani e fece una faccia come a dire “ah io che ne so”.
La giovane Uchiha si schiarì la voce e chiese
<< Una camera per due per favore>>
L’anziano riconobbe quella voce, dolce ma allo stesso tempo sicura e forte,si aggiustò gli occhiali rotondi e piccoli dalle lenti consumate ed un po’ scheggiate sul naso aquilino e rugoso. A quel punto focalizzata l’immagine di Ai trasalì ma per la gioia, unì le mani ed allegro esclamò
<< M-ma lei è la signorina Ai !>>
Ai ed Akemi fecero delle facce stranite da quello strano entusiasmo.
La donna dalla pelle anche lei leggermente raggrinzita continuò con voce però un po’ più calma
<< Oh , quindi è lei la famosa signorina Ai >>
Nessuna delle due amiche riusciva a capire il motivo di quell’interessamento. Akemi si avvicinò all’orecchio destro di Ai furtiva per sussurrarle ---Perché questi tizi si comportano così?--- . Ai , dimenticandosi di parlare a bassa voce, rispose << Bah, non so >> e poi continuò senza mezzi termini rivolgendosi ai locandieri << posso sapere il motivo di quest’entusiasmo nei miei confronti? >>
Il vecchio fece un espressione quasi di disapprovazione , poi sorrise e le rispose << La tua fama ti precede signorina Uchiha. Le notizie del fronte giungono sin qui e chi non conosce lei, la sorella buona del traditore del mondo ninja, Sasuke Uchiha..>>
A quelle parole Akemi strinse i pugni. Perché tutti si prendevano la libertà di giudicare Sasuke senza neanche conoscerlo veramente?!Ogni volta che sentiva pronunciare quella parola, traditore, da gente estranea, che forse non aveva neanche visto mai in faccia quello “spietato e vendicativo ragazzo”, ogni volta voleva gridare al mondo di farsi i cazzi suoi una volta per tutte!!
Mentre rimuginava su ciò stringeva i denti e i pugni e sembrava poter sferrare uno dei suoi micidiali pugni distruttivi sul bancone della locanda. Ai  se ne accorse e per smorzare la situazione, difese il fratello.
<< La prego di non insultare Sasuke, dopotutto è sempre un membro del mio clan, e … mio fratello >>
L’anziano rabbrividì e si chinò per scusarsi. Ai guardò Akemi come a farle capire di non badare alle chiacchiere di stupidi locandieri che non avevano voce in capitolo, e la bionda, quasi aver capito ciò telepaticamente, annuì.
<< Bene, allora questa camera si può avere? >>
L’anziano ancora un po’ scosso, prese tremando una chiave arrugginita in metallo e rispose a bassa voce
<< Secondo piano, prima camera a destra >>
Akemi prese la chiave e stava per dirigersi verso le scale di destra quando vide che l’amica non la stava seguendo. Ai era intenta a fissare le scale di sinistra dalle quali stava scendendo qualcuno.
Una ragazza minuta, con le caviglie e le braccia fasciate, probabilmente a causa di una scottatura,zoppicava per i gradini. Aveva capelli corti fin sotto l’orecchio, castano chiaro e un’inconfondibile e perenne aria da stralunata. Matsuri.
Ai aveva riconosciuto il suo debole e schifoso, secondo il suo parere, chakra da almeno un quarto d’ora. La ragazzina non si era accorta di Ai ma giunta a meno di due gradini dalla fine della scala, si voltò ed incontrò il viso di Ai.
<< A-Ai – san >> balbettò Matsuri.
Ai la guardava con un aria di disprezzo mista a sfrontatezza ed altezzosità. Akemi si riavvicinò all’amica prevedendo qualche disastro imminente, ma dovette ricredersi.
Lei, infatti, mosse qualche passo in direzione di Matsuri, che di rimando indietreggiò atterrita. Dopo di che sorrise dolcemente e con aria terribilmente pacata corresse Matsuri
<< Ai sensei, o mia signora, grazie>> disse fulminandola con un occhiata dei suoi profondi occhi neri.
Matsuri tirò un gridolino e si scusò mille volte(Uaaahhh!!M-mi scusi sensei, mia signora, m-mi perdoniiiiii!!!!) prima di correre spaventata al piano superiore in camera sua.
Dopo di che, Akemi e Ai salirono soddisfatte al piano superiore.
 Un corridoio dal pavimento fatto con assi di legno d’acero e dalle pareti di pietra dura terminava con la loro camera.
 La porta, anch’essa in legno , si apri con un lungo ed acuto scricchiolio. Ciò che risaltava subito agli occhi nella stanza era il balcone spalancato dal quale si poteva ammirare l’imponente luna piena che troneggiava in quel cielo blu cobalto puntellato di stelle. Entrava un vento gelido ed Akemi corse a chiudere il balconcino. All’interno della camera due letti che sembravano abbastanza morbidi , aggiustati con delle coperte bordeaux . Al loro fianco due comodini in acero ed uno specchio penzolante appeso alla parete di fronte.
Akemi esausta si lasciò andare su uno dei due letti sprofondando nelle coperte vermiglie.
<< Erano mesi che non dormivo in un letto! >> disse abbracciando un cuscino in piuma d’oca.
Ai si sedette accanto a lei , in maniera più composta , e sorrise. La bionda si ricompose, si tolse la giacca protettiva color muschio e si massaggiò le spalle indolenzite, poi sospirò << Che cosa brutta è la guerra >>
Ai per un momento rimase senza dir niente, poi sopirò anche lei, e continuò << si, durante la guerra vedi persone morire ogni giorno, amici, parenti, tutti i legami che hai con il mondo si spezzano , tutta la speranza che hai riposto nel futuro si cancella , ogni giorno vivi solo cercando di non morire, e il tuo cuore comincia a diventare duro e a provare odio >>
Ad Akemi, che aveva lo sguardo perso nel vuoto, con quelle parole non poteva che venire in mente una sola persona. Sasuke. Pensò tra se ’ che l’intera vita di Sasuke doveva essere una guerra, e per gli stessi motivi che Ai stava elencando Sasuke era diventato quell’essere che tutti temono. Anche lui era vittima della crudeltà del mondo e per questo il mondo non poteva permettersi di accusarlo come un carnefice. Il bue che chiama cornuto l’asino. Che cosa stupida. Ma possibile che solo lei se ne rendeva conto?
I pensieri di Akemi vennero interrotti dalla voce di Ai che stava dicendo qualcosa, ma la bionda dovette ridestarsi prima di capire di cosa l’Uchiha stesse parlando.

Ely&Vane: grazie di aver letto, alla prossima ! ;)
 

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Capitolo 5
*** "Capitolo V, Let memories come back: Mi ricordo " ***


E&V: Ciao a tutti !! :D In questo capitolo verranno spiegate alcune cose, ad esempio perchè Ai e Akemi hanno anche loro come sensei, Kakashi Hatake . Inoltre, vi sarà per lo più una digressione sul passato
di Akemi (scritta in corsivo e a mò di dialogo). Le frasi della digressione contenute tra virgolette ( " -- " ) costituiscono i pensieri in prima persona di Akemi .
Buona lettura <3

                                                                                                *** STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo V, Let memories come back: mi ricordo”


Ai si alzò in piedi con i capelli corvini ed ondulati che le cadevano morbidi lungo la schiena.
<< Devo andare ad informare il maestro Kakashi della nostra assenza >>
<< Vengo con te! >>
<< No meglio di no, riposati >>
<< Non sono stanca Ai! >>
<< Io si, non ce la faccio a smaterializzare anche te ,scusa >>
Allora Akemi capì e si tirò indietro dicendo solo all’amica di fare attenzione.
Un battito di ciglia della giovane Uchiha, le iridi diventano rosse scarlatte. Le mani piccole e dalle dita affusolate si aggrovigliano in una danza di gesti. La voce pronuncia decisa << Shunji Tenso no Jutsu, tecnica del trasferimento istantaneo >>. Ai sparisce in un vortice d’aria fredda.
La stanza venne attraversata da una gelida folata di vento, che spense la fievole luce di una candela posta su un comodino, spalancò nuovamente il balconcino e colpì alle spalle Akemi, con una forza impressionante.
La bionda si apprestò a chiudere di nuovo le ante, dopo di che cercò qualcosa per fare luce. Una scatola di fiammiferi nel cassetto del comodino, la trovò sotto alcuni libri e foglie profumate essiccate. Sfregò la capocchia di uno di quelli contro la scatola e si accese una fiammella. Tuttavia poco prima che andò per accendere la candela, la fiamma si spense. Ripeté l’operazione con un altro fiammifero ma anche stavolta invano, poiché anche questo si spense. Cercò nella scatoletta per trovarne un terzo ma tutti i fiammiferi erano finiti. Si guardò un minuto intorno squadrando la stanza buia. Tutto aveva un aspetto più cupo, le specchio rifletteva l’immagine appannata di Akemi e su di esso ora potevano notarsi delle crepe, crepe che si trovavano anche agli angoli dei muri. Le ante del balconcino sbattevano e cigolavano a causa del vento esterno. Uno dei due letti era disfatto, quello di Akemi. La ragazza tirò un sospirò ed affermò <>. Dopo di che si avvicinò con le tegole del pavimento che scricchiolavano al suo passare alla specchiera. Si sciolse la coda. I capelli erano lunghi fin sopra le scapole, biondo cenere dorato con alcune ciocche castano più scuro. Si controllò il viso. Era un po’ macchiato di terra e qua e la aveva dei graffi. Tutto merito delle battaglie. Pensò di doversi lavare. All’interno della camera vi era un piccolo bagno munito di una piccola vasca in ferro battuto. Akemi sorrise alla sua vista. Un bagno caldo, non poteva chiedere di meglio. Ma , niente acqua calda purtroppo. Dovette accontentarsi dell’acqua congelata. Si lavò , si rivestì e si diresse verso il suo letto. Prima di entrare nelle coperte posò sul comodino l’elastico dei capelli ed un kunai , per ogni eventualità. Dopo di che si lasciò scivolare nelle morbide coperte di cotone facendo sprofondare la testa nel cuscino.
 Doveva essere mezzanotte inoltrata , la luce pallida della luna entrava nella stanza e illuminava gli angoli più vicini al balcone. Per Akemi di prendere sonno non ne parlava, ormai era troppo abituata a stare in guardia anche di notte. Il nemico non dormiva mai, il male non si riposava mai e loro non potevano permettersi di farlo. Era snervante pensare come il tempo passasse mentre lei si rigirava nelle coperte.
Rimase a fissare il soffitto rischiarato dalla luna.
Quante cose erano successe in un unico giorno.
Quanti sentimenti aveva provato.
Rabbia, tristezza, nostalgia, paura.
E poi quel pensiero, quel pensiero che faceva bruciare ogni fibra del suo corpo, quel nome, Sasuke.
Perché doveva succedere proprio a loro? Perché Sasuke doveva dimenticarsi di lei?
Gli occhi verdi avevano contratto un espressione di rabbia mista a tristezza.
Fissò ancora un attimo il soffitto, poi chiuse le palpebre e si lasciò andare ai ricordi.
 
<< Otosan* (“papà”) guarda quello è lì un castello! >>
<< Uh? No Akemi-chan .. Vedi quello lì che si innalza sulla collina sembra un castello ma non lo è->>
<< M-ma come? Ha un giardino enorme è … tutto bellissimo! >>
<< Lo so, ma vedi quello è l’edificio del clan Uchiha>>
<< Clan .. Uchiha? .. Che cos’è , è buono da mangiare ? >>
<< Ah ah ah, ma no non si mangia! È la casa dove tutti gli Uchiha vivono insieme>>
<< E’ un famiglia come noi!>>
<< Bè .. La questione è un po’ diversa, loro non sono molto ben voluti a Konoha>>
<< Perché? Sono cattivi?>>
<< Ecco .. Non proprio. Loro fanno solo paura alle persone>>
<< Cosa hanno fatto alle persone otosan?>>
<< Quelli che ora abitano lì nulla . Sono stati i loro predecessori. Hanno fatto del male all’hokage e al villaggio >>
<< Ahh, però anche se sono cattivi vivono in un castello!>>
<< Ah ah ah, è vero>>
<< Io voglio andare a vederlo!>>
<< …! N-non devi avvicinarti lì Akemi-chan!>>
<< M-ma .. io voglio vederlo!>>
<< E’ pericoloso , non possiamo andarci!>>
<< Uhhh … >>
<< Dai non piangere ora piccolina, vieni imbraccio su >>
 
 
<< Aakemi- chan!!! Ci vediamo domani alla prima lezione del maestro Iruka>>
<< Ah si, Misa – chan! A domani!...>>
“ che bello da domani iniziano le lezioni anche per noi più piccoli! Non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni
… Uh? Guarda il castello degli Uchiha com’è bello illuminato dalla luce del tramonto!! ….
 
  • aspetta un attimo!
Ora otosan non è con me, quindi io potrei … Ma si! Potrei andare a dare un occhiata!! ..
Bene incamminiamoci! …
Uff , ma deve proprio trovarsi in cima a una collina?!... Dai sono quasi arrivata …
 Uahh! Che recinto imponente! Chissa quanti metri sarà alto? .. Sembra proprio un antico castello …. I muri sono di un blu cobalto mentre tetti , finestre e colonne sono oro e argento …
Però così riesco a vedere solo la cima , io voglio vedere il giardinoo! …
Allora, vediamo come posso fare …
Ah! Lì che un albero … mi arrampicherò e darò un occhiata!...
O- issa, O – issa …
Eccomi , ce l’ho fatta! ….
Woooow! Ma quello è un giardino zen, con un laghetto … bellissimo!...
Oh no! Arriva qualcuno … Devo nascondermi dietro il fogliame!”
 
<< Hey niisan *(”fratellone”)! Ascoltami ! Domani devi insegnarmi quella tecnica , me lo hai promesso .. Capito?!>>
<< Si si, Sasuke >>
<< Quale tecnica? .. Anche io la voglio sapere niisan!>>
<< Va bene, la insegnerò anche a te Ai>>
“ Uffaa .. Non riesco a vedere chi sta parlando…
magari se mi sposto un po’..
 Ecco! … Uh? Ci sono un ragazzo alto con i capelli legati in una coda, poi vicino a lui …
una ragazzina con i capelli neri e un fiocco rosso … Lei deve avere la mia stessa età … vuol dire che domani la vedrò a scuola! …
 E poi .. non vedo bene il terzo…
Magari se mi sposto un altro po’ …  !
Q- quello … Capelli neri , pelle bianca … quell’espressione ...”
 
<< Forza Ai andiamo a cenare >>
<< Si!!!!>>
<< Dai cosa aspetti Sasuke!>>
<< Arrivo!>>
 
 “.. Sa ... su … ke , è il suo nome …”
 
<< Benvenuti ragazzi oggi è il vostro primo giorno di scuola ninja, spero che lavoreremo bene insieme ! >>
<< Haai* (“si”)maestro Iruka!! >>
<< Bene , adesso ognuno di voi si presenterà alla classe>>
“ Allora vediamo, conosco quasi tutti … Tranne quei due ragazzi con i capelli castani e …. Oh! Ma quelli sono gli Uchiha …. Sasuke ….”
<< Dai Akemi ora tocca a te!>>
<< A-allora , buongiorno a tutti! Il mio nome è Akemi  Saotome , ho sette anni e da grande voglio diventare una KUNOICHI FORTISSIMA !!!!>>
<< Quant’entusiasmo!>>
“Vediamo un po’ se Sasuke mi ha guardata …. E-ecco! Mi sta guardando … Oddio mi sento il cuore battere all’impazzata , forse ho urlato un po’ troppo .. bhe ascoltiamo la sua presentazione …>>
 
<< Vai Sasuke tocca a te >>
<< Salve a tutti … Sono Sasuke Uchiha …>>
<< Bravooooo!!!>>

 “ Ah quella sgualdrinella di Sakura ha cominciato …”
<< … Se posso continuare in pace … Allora, stavo dicendo ..Sasuke  Uchiha , sette anni … Diventerò un ninja leggendario temuto da tutti >>
<< Va beene … Ora tocca alla tua sorellina >>
<< Ciao, sono Ai Uchiha e ho sei anni ma nonostante ciò frequenterò con voi la scuola … Bè anch’io miro a diventare un ninja fortissimo e non mi farò mai battere da nessuno!>>
<< Abbiamo le idee chiare eh? >>
“ I fratelli Uchiha …. Già mi stanno simpatici … mentre Sakura e Ino , penso che saranno le prime che prenderò a pugni …
Eh? Ma che succede ….? Perché Sasuke e Ai stanno venendo da questa parte ?!!!.. Ai sta per …”
<< Scusa , possiamo sederci qui ? Mio fratello non vuole stare seduto vicino alla cacca rosa >>
<< Pf , eheh … Fate pure>>
“Quindi Sasuke già la odia a quella lì … bene bene”
<< Akemi spero che diventeremo buone amiche!>>
<< Si anche per me vale lo stesso !!>>
<< Vero niisan?>>
<<… Fate come volete …>>
“ … Allora da oggi in poi potrò cercare di diventare sua amica ! Che bello!!”
 
“Oggi si formeranno le squadre … Sono molto emozionata , chissà con chi capiterò …
Tutti si stanno  dirigendo verso l’accademia …
Ah lì ci sono Shikamaru e Ino , e lì in fondo Hinata e Neji … E Ai, Sasuke e … ti pareva , la cacca rosa… mo ti faccio vedere io !”
<< Aiiii- chan!!!>>
<< Hey Akemi- chan , vieni con noi>>
<< Sii.. Buongiorno a tutti!>>
<< Buongiorno.>>
“Che armonia di prima mattina … comunque, a-aspetta un attimo … m- mi ha parlata!!!!”
<< Sasuke … come mai a lei l’hai risposta e quando la tua Sakura – chan ti ha salutato nooo???>>
<< Bè Sasuke non ti avrà risposta perché non può sprecare parole con una cacchina >>
<< Heey!! Akemi come ti permetti?>>
<< Guarda che Akemi-chan ha ragione … Niisan dice sempre che sei una petulante e smorfiosa oca>>
<< S-sasuke..>>
“ Ah Sasuke sta andando avanti … Non la vuole più tra i piedi, suppongo … Mah , meglio così”
 
<< Sono Kakashi Hakate e sarò il vostro maestro!>>
<< Scusi sensei .. Perché allora siamo sei qui?? Io, mio fratello Sasuke , Akemi, Sakura, Naruto e Heiji?>>
<< Ai … Sei molto arguta sai>>
<< Grazie sensei … Ma allora .. perché?>>
<< Perché ogni anno a un jonin diverso vengono affidati due team … Un team seguirà i normali allenamenti mentre l’altro , il team speciale, seguirà allenamenti che andranno a sviluppare maggiormente le abilità fisiche e psicologiche >>
<< Ah capito …e perché c’è anche il maestro Gai?>>
<< Ecco Naruto sono qui perché farò da testimone visto che la selezione dei membri avverrà per sorteggio … MUAHAHAHAHAHAHAH>>
“ C-che risata … comunque chissà come andrà a finire ..”
<< Bene allora estrarremo un nome per il team semplice e uno per quello speciale e via di seguito>>
“ Sono agitatissima …”
<< Per il team semplice ….. Naruto Uzumaki>>
“ Wow, Naruto nel team semplice ?”
<< M-ma come io nel team semplice ?>>
<< Su Naruto non fare storie! .. comunque , per il team speciale … Ai Uchiha>>
<< Bene >>
<< Okey , brava Ai … per il team semplice …. Sakura Haruno>>
<< Yayy!! L’unica pecca è che c’è anche Naruto ..>>
<< Hey? Dai già per scontato che Sasuke sarà con noi ?>>
<< Per il team speciale , invece,…. >>
<< Aspetta Kakashi!!! Posso dirlo io!!>>
<< Si Gai >>
<< Niente di meno che…>>
“ Sarà Sasuke”
<< AKEMIIII SAOTOMEEEE! MUAHAHHAHAHAHHA!!>>
<< Uaah! Che bello !!>>
“ Non ci credevo proprio … che bello!!”
<< Allora … gli ultimi due … per il team semplice …. S.. Sasuke Uchiha?..>>
<< Cosa? Ci dev’essere un errore … non posso abbassarmi al livello di quelle mezze cartucce !!>
<< Putroppo è un sorteggio , te lo dice il maestro GAII! *pollice in su*>>
“ Oh no … Sasuke è nel team semplice e di conseguenza … Heiji sarà insieme a noi .. Pazienza … Di certo non mi farò buttare giù da questo io!”
<< Buon lavoro allora ragazzi !!>>
 
“Argh … non credevo che le missioni diventassero così difficili… anf anf anf..”
<< Akemi-chan! Continua a correre!!>>
<< Arrivo Ai!>>
“ Non ce la faccio più .. La ferita alla gamba si fa sentire .. Chissà come se la stanno cavando Naruto e Sakura ..”
<< Argh..>>
<< Akemi! Cos’hai?!>>
<< E’ la ferita , mi fa malissimo!>>
<< Non ce la fai proprio a camminare ?>>
<< No , mi dispiace Heiji>>
<< Non possiamo permetterci rallentamenti .. Ti porto in braccio io>>
<< …! Sasuke?>>
“ N-non ci credo mi sta portando sulle spalle … E’ cosi imbarazzante … Però mi sento al sicuro insieme a lui .. E in realtà mi dispiace anche di non poter aiutare”
<< Sasuke .. non rallentare>>
<< Ci provo , è che anche io sono stato ferito al torace>>
<< Niisan, forse è meglio che andiamo avanti io ed Heiji e tu e Akemi restate qui a riposarvi>>
<< Ma non è necessario Ai!Posso camminare!!>>
<< Akemi non->>
<< Resteremo qui, Ai fa attenzione>>
<< Si!! Allora andiamo Heiji>>
 
“ Siamo rimasti soli … In questo momento mi sento un peso però il fatto che lui sia con me mi tranquillizza…”
 
<< Sei stata una stupida>>
<< ..?! Scusa?!>>
<< Ho detto che sei stata una stupida>>
<< Si questo l’ho capito , ma perché?>>
<< …>>
<< Hey rispondi … argh, la mia gamba>>
“ Perché mi sta guardando con quell’espressione? Sembra arrabbiato e preoccupato allo stesso tempo ..”
<< Proprio per questo!>>
<< Eh?>>
<< Per la gamba scema! Come ti è venuto in mente di metterti davanti a me quando il nemico ha sferrato l’attacco?!>>
<< Cosa? Io , ecco..>>
<< Poteva andare peggio e io .. >>
“ Non ci credo, si è preoccupato per me”
<< Stupida >>
<< Hey smettila! Ti ho evitato un colpo è questo è il ringraziament->>
 
“ C-cosa sta facendo??!!.. P-p-perché si sta avvicinando.. Così vicino, troppo vicino!!”
 
<< S-sa-sasuke?>>
<< Zitta>>
 
“Ehh?? …. L-lui mi sta … b-baciando!!!!! Il cuore sta per uscirmi dal petto.. ”
 
<< …. M-ma cosa .. cosa ti prende?>>
 
“ S-si è tirato indietro..”
 
<< Scusa, ma dovevo farlo>>
<<.. Dovevi farlo? P-perch->>
 
<< Ti amo>>
 
“ Ti … amo? … Ti a… ha .. ha davvero pronunciato .. queste parole?.. Io non so che dire … “
 
<< Non intendo ripeterlo capito, quindi scordatelo>>
<< I-io .. non .. ma .. non … NON SO CHE DIRE !!>>
<< …?>>
<< S-scusa… è che .. ecco come faccio a …>>
<< ….>>
<< A-anche tu mi piaci!! >>
<<..!>>
<< E-ecco l’ho detto contento??! >>
<< Eh eh eh >>
“ Cooosa???? Ha sorriso??? Ma chi diavolo è questo accanto a me ? Che ne hanno fatto del vero Sasuke”
<< Bene ora è meglio se andiamo … scema>>
<< !?… S-si!>>
“ Devo realizzare il tutto  … Sto scoppiando dalla felicità … Ora non so davvero che dire … Me ne starò in silenzio… però chissà perché ha detto ‘dovevo farlo’..”
 
E purtroppo arrivò quel giorno …
 
<< Sasuke!!! Sasuke sta scappando!! Qualcuno lo fermi!! Buahhhh!! >>
<< Sakura smettila di urlare così!!>>
<< Akemi , cosa facciamo?>>
<< Io direi di inseguirlo , Naruto >>
<< Va bene Ai>>
“ Ma che sta succedendo … Sasuke, sta scappando? Sta andando via da konhoa , perché?”
<< Allora io rimango con sakura>>
<< Va bene Heiji>>
<< Forza andiamo! >>
“ Cosa gli è successo?.. dopo quella volta è diventato strano.. Sarà colpa mia ? … Io non so cosa pensare ..”
<< Akemi tranquilla, vedrai che è solo un capriccio .. mio fratello non è uno sciocco, non abbandonerebbe mai la via del bene>>
“Ai… non sono nemmeno più sicura di questo … mi dispiace che tu la pensi così ma non credo proprio tu abbia ragione”
<< Ragazze dobbiamo affrettarci, riesco a sentire a mala pena il chakra di Sasuke!!>>
<< SI !>>
 “Eccolo lì! Corre, repentino, è così veloce che a stento riesco a seguire la sua figura!”
<< Sasuke!! Fermati!!>>
<< Naruto, lasciate perdere! >>
<< Niisan! Cosa ti succede?! >>
<< Ai ,va’  via !>>
<< No !! Torna indietro tu piuttosto ! >>
“Io .. perché io non riesco a dire nulla? .. La vegetazione termina con un cielo notturno pieno di stelle e Sasuke si staglia contro il pallore della luna … Sarà l’ultima volta che riuscirò a vedere la sua figura?”
<< Non fare lo scemo e torna indietro!!>>
<< NARUTO!! SMETTETELA NON TORNERO’ INDIETRO!! ORMAI HO DECISO!!>>
<< Niisan…>>
<< Ai, mi dispiace … diventa forte e non temere mai niente>>
<< Niisan .. ma cosa stai dicendo?>>
<< Naruto, tieni d’occhio mia sorella >>
<< S-sasuke >>

“Si è voltato verso di me..”

<< E tu .. Akemi..>>

“ Io vorrei, vorrei andare a fermarlo ma i miei muscoli.. sono … sono come paralizzati!”
 
<< Grazie.>>
 
“Grazie … perché?”
 
E quel ‘grazie’ fu l’ultima parola che io e Sasuke ci scambiammo , ben cinque lunghi anni fa.
 
E&V: Speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto , vi aspettiamo al prossimo!! Thank you  =D

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Capitolo 6
*** "Capitolo VI, You are like her: Rin" ***


Ely&Vane: Eilà minna san ;) come va??
Ely: gomennasai minna san ... Ho corretto nel capitolo quattro le frasi che non si leggevano tra <> !! La prossiama volta cercheremo di stare più attente >///<
Vane: Su su Ely-chan , ora parliamo del capitolo ;)
Ely&Vane: Bene!! In questo capitolo verrà spiegata un pò la "relazione" di Kakashi nei confronti di Ai, o meglio perchè tenga tanto a lei ...
Buona lettura :*

                                                                                                                     *** STARDUST - POLVERE DI STELLE ***

“Capitolo VI, You are like her: Rin”
 
Con la solità velocità fulminea la ragazza dai capelli corvini si teletrasportò nella foresta delle terza divisione. Giunse in pochissimo tempo alle rive di un lago all’interno della boscaglia. Una leggera brezza le scompigliò i lunghi capelli neri , ondulati alle punte e lucenti. Lei spostò delicatamente il ciuffo davanti agli occhi. I suoi occhi rossi vermigli che risplendevano nell’oscurità come due rubini, ipnotici, stupendi ma pericolosissimi. Stranamente la ragazza barcollò leggermente, mantenendosi però lo stesso in equilibrio: aveva usato troppo ,in quella giornata, il suo potere. Questo aveva affaticato quel corpo forte e agile ma allo stesso tempo minuto.
<<  Troppi trasferimenti a poca distanza l’uno dall’altro, non va bene >> riflettè tra sé e sé Ai.
Disattivò la modalità sharingan e i suoi occhi diventarono nuovamente neri, andandosi a disperdere nell’oscurità di quella notte.
<<  Anche se non sono così stanca è meglio che mi riposi, domani sarà una giornata difficile >>
Dopo aver affermato ciò Ai si voltò alla sua destra, dalla parte in cui si vedeva il lago, la vegetazione in lontananza e il cielo e sorrise dicendo
<<  E poi, riesco a vedere meglio questo spettacolo >>
Puntò lo sguardo all’orizzonte. Ciò che vedeva era di una bellezza stupenda.
La volta celeste notturna presentava una base che cominciava dal blu scuro, poi blu cobalto, poi indaco,infine scemava in un luminoso violetto che rischiarava il tutto. Il cielo ,che sembrava quasi una tela su cui dipingere, esibiva miliardi e miliardi di puntini bianchi e argentei che luccicavano e sfolgoravano in una suggestiva danza magica e ammaliante : le stelle. La luna , candida, di ghiaccio, troneggiava nella volta celeste , sicura e fiera di se . Nel bel mezzo di quel affresco , una pennellata sui toni del viola molto chiaro squarciava il firmamento e a volte, se si guardava attentamente, si potevano scorgere sfavillanti e repentine comete argentee che facevano a gara tra loro in una eterna corsa e si gettavano euforiche nelle acque limpide del lago. Quel lago in cui tutto lo splendore del cielo si rifletteva perfettamente, come fosse uno specchio. E così si creavano due meravigliose opere gemelle, due meravigliosi cieli .Ai margini del lago un tratto d’inchiostro descriveva la sagoma della foresta dirimpetto, e dopo di questo le lontane montagne si ergevano imponenti imbiancate dalla neve che a tratti prendeva i colori del cielo, blu , lilla. Una magnificenza per lo sguardo.
<< Che visione paradisiaca >> sussurrò Ai, rimettendosi in piedi <<  ma ora è meglio che mi dia da fare >>continuò.
Si diresse a passo deciso nella fitta e buia foresta dietro di lei.
<< Che strano, non riesco a sentire il chakra del maestro Kakashi.. che l’abbia azzerato? >> pensò.
Nel cuore di quella vegetazione asfissiante non si distinguevano alberi o cespugli o rocce, tutto era amalgamato in un unico nero ebano. La giovane Uchiha camminava alla cieca per dirla più semplicemente.
<< Non attiverò lo sharingan, è meglio che domani sia al massimo delle mie forze >> convenne con un cenno d’approvazione della testa.
Continuò a camminare per un lungo quarto d’ora, faceva freddo. Non vi era l’ombra né di nemici né di compagni. Che fine avevano fatto tutti?
<< Ma dove sono tutti? >>
Ai si guardò attorno in circospezione, ma nulla.
<< Forse i nemici si sono ritirati e gli altri sono al campo medico per riposarsi! >>
Per un attimo un pensiero fulmineo le trapassò le tempie gelandole il battito cardiaco.
<< C-che siano tutti … morti?! >>
Le vennero in mente tutti i volti dei compagni della sua divisione, alcuni dei ninja migliori, e poi capitanati dal maestro Kakashi, nah , era impossibile!
Si tranquillizzò e riprese il cammino . Svoltò a destra, poi a sinistra, la strada sembrava non finire mai, giunse in un posto dove gli alberi erano più bassi e i cespugli più fitti e aggrovigliati.
Mentre rimuginava sul da farsi, la sua attenzione fu attirata da un inaspettato rumore proveniente da un arbusto spinoso.
<< Un nemico?! >>
Subito si girò pronta a difendersi, ferendosi anche una coscia con le spine.
<< Merda,  il sangue attirerà sicuramente delle bestie … ma ora pensiamo a questo bastardo … ESCI FUORI!! >>
Quasi come se avesse obbedito all’ordine di Ai, la ‘cosa’ che si trovava nell’arbusto uscì fuori.
Ai non poteva credere ai suoi occhi.
<< … U- un coniglio?  >>
Le venne da ridere. Era un piccolo coniglietto bianco e morbido il suo terribile nemico. Ai notò che tremava e aveva alcune ferite sulla pancia.
<<  Beh , dopo esserti trovato casa in un arbusto spinoso, vorrei ben vedere se non avessi quei tagli.. ora da bravo vieni qui da me, guarirò i tagli con le basi dell’arte medica … anche se, non è che sia proprio una cima in questo >>
La ragazza andò per afferrare la bestiola ma questa, inaspettatamente, spaventata , le si fiondò addosso.
Ai, presa alla sprovvista, indietreggiò per il colpo.
Primo passo, terreno.
 
Secondo passo … niente.
La giovane Uchiha stava per precipitare in una voragine del suolo.
Successe tutto così velocemente che non riuscì neanche ad attivare il suo sharingan, cosa che impiegava meno di un secondo.
Si sentì afferrare all’addome , da una presa forte e decisa, inconfondibile.
<<  Kakashi sensei! >>
<< Piccola scema, stavi cercando di ucciderti?! >>
<<  H-hey!! Prima cosa non sono né piccola né scema, secondo volevo aiutare un cavolo di coniglietto e .. e- >>
La ragazza non riuscì a terminare la frase poiché il maestro la zittì poggiandole un dito sulle labbra.
Ai arrossì.
 Il maestro la portò, imbraccio , fino ad un alto sperone di roccia da cui si riusciva a vedere tutta la foresta della terza divisione e sembrava poter toccare le stelle e la luna con un dito.
 Da lì l’astro e le sue sorelle sembravano ancora più grandi e luminose.
Si riflettevano luccicanti negli occhi di entrambi, quelli grandi e profondi di Ai e quelli dalla forma un po’ allungata e dall’aria perennemente stanca di Kakashi.
La ragazza sembrava ancora più estasiata alla vista di quel cielo di quanto non lo fosse già prima .
Tese le braccia  in alto come voler abbracciare tutta la volta.
L’uomo che le stava affianco la guardava e sorrideva.
 Poi si sedettero e per un  po’ stettero a contemplare quel paradiso.
Nell’espressione di entrambi si scorgeva un espressione di felicità, di dolce felicità, che non poteva essere negata a due cuori martoriati dal dolore e dalla tristezza.
Dopo quasi dieci minuti Ai tirò un profondo sospiro e si voltò verso il maestro per annunciargli le sue intenzioni, ma si bloccò quando lo vide intento a fissarla con lo sguardo un po’ vacuo e perso.
<<  M-maestro … cos’ha ? Non si sente bene? Doveva andare anche lei al campo medico!  >>
<<  Ahahah, tranquilla sto bene, non mi butta a terra nulla a me … piuttosto  >> continuò guardando la coscia sinistra di Ai ferita dalle spine <<  quella che sta sanguinando qui sei tu!  >>
<< Ah si? >> Ai si era del tutto dimenticata <<  ma questo  non è niente !! Un semplice graffietto!  >>
<<  Le ferite più piccole sono le più insidiose >>
<<  Ma a me non fa male , davvero , .. preferivo aiutare quello stupido di un coniglio che mi ha pure presa a pesci in faccia! >>
<<  Ahahah un coniglio >> mentre diceva questo il maestro cominciò a frugare nelle sue tasche in cerca di un qualcosa sotto lo sguardo attento di Ai, << Ecco! Trovato , un bel cerotto! >>
Ai tese la mano per prenderlo e metterlo sulla ferita, ma non ottenne nulla e sul suo volto comparve un espressione di confusione.
Invece, il maestro, si alzò e deciso si andò a sedere vicinissimo ad Ai, ora la confusione era davvero tanta. Perché Kakashi era  lì?!
<< Adesso fa la brava e fammi medicare la ferita >>
Ai arrossì fin sopra le orecchie.
<<  C-cosa?? Sono in grado di mettermi un cerotto da sola benissimamente!! >>
<< Shhh >>
Kakashi la zittì di nuovo, levò la copertura protettiva del cerotto, afferrò con risoluzione la gamba  di una Ai sempre più nel panico. La giovane andò per allontanarsi ma la presa del maestro si fece più forte e a quel punto Ai, anche un po’ spaventata, si lasciò mettere quel dannato cerotto.
Dopo aver raggiunto il suo obbiettivo Kakashi , allegro, disse
<< Visto ? Non c’è voluto niente! Quella ferita ti avrebbe dato problemi!! E poi non ricordi che quando eravate ghenin vi mettevo sempre i cerotti con i pulcini quando vi facevate male?? >>
Ai rossa come un peperone urlò a squarciagola dimenando le mani contro Kakashi <<  quando eravamo ghenin appunto!! ORA HO SEDICI ANNI!!!! >>
Kakashi le posò una mano sulla fronte e si scusò <<  va bene, la prossima volta niente aiuto >>
Ai imbronciò il viso e guardando diritto negli occhi il maestro continuò <<  e poi lei è sempre stato più tempo con il team semplice .. ci ha lasciato spesso soli >>
Soli.
Quella parola scosse la mente di un Kakashi già inquieto di suo. Non poteva aver commesso lo stesso errore con loro, con lei, come con Rin.
Improvvisamente si mise a guardare il cielo e incominciò
<<  Ai, vorrei raccontarti una storia… >>
<< Una storia? >>
<<  Si, è la storia di una ragazza che si chiamava Rin >>
<<  Rin … Ho già sentito questo nome >>
<<  Rin Nohara, era una ragazza bella , dolce, intelligente e dalla caparbietà immensa. Lei e Obito erano i miei compagni di squadra. Inizialmente io non ero ben voluto dagli altri per via , probabilmente, di mio padre ‘Zanna Bianca’. A me però non interessava far parte di uno stupido gruppo, mi bastavano  i miei allenamenti, la mia forza e la paura che incutevo agli altri. Ero un ragazzo freddo , distaccato e cinico, come tuo fratello Sasuke >>
Ai fece un espressione come di rassegnazione.
<<  Comunque sia… Questo mio atteggiamento mi portava spesso a litigi e zuffe con gli altri ragazzi. Fu proprio dopo uno di questi che la vidi per la prima volta. Ero ferito, ad una gamba, e lei sfatando ogni pregiudizio su di me , si avvicinò , si presentò , mi sorrise , mi curò. Da quel momento io non feci altro che trattarla come tutti gli altri anche se lei si mostrava sempre gentile con me . In fondo al mio cuore però sentivo che qualcosa cresceva, i miei sentimenti per lei. Anche Obito era innamorato di Rin, lui , al contrario di me, sapeva esprimere i suoi sentimenti , mentre io mi accontentavo di vegliare su di lei da dietro le quinte. Poi, a causa di un maledetto incidente, Obito, per salvarmi , morì e mi lasciò in eredità due  compiti : custodire il suo sharingan e proteggere , sempre, ad ogni costo, Rin. Io … io non ne fui in grado … Durante la terza guerra ninja , alcuni ninja tentarono di rapire Rin mentre io e Minato eravamo via per una missione, e … ci riuscirono . Quei bastardi fecero una cosa orribile, sigillarono il tricoda nel corpo di Rin , in modo che potessero poi desigillarlo e distruggere Konoha da ll’interno. Ci fu una battaglia e noi tornammo al villaggio. Combattei , con tutte le mie forze per difenderla ma lei, lei.. preferì sacrificarsi gettandosi contro il mio chidori. Io la uccisi senza volerlo. Invece, invece di difenderla , la uccisi. Non avevo mantenuto la promessa, ma lei , mentre esalava il suo ultimo respiro mi guardò con il suo dolcissimo sorriso e mi disse ‘Grazie’. Grazie di cosa , ero stato un bastardo , non meritavo neanche di vivere, perché i miei compagni erano morti per me? Cos’ero io in più di loro?? >>
Il racconto di Kakashi venne interrotto da alcuni singhiozzi trattenuti , ma poi si riprese e continuò
<< Passò tanto tempo , mi isolavo sempre di più, ero solo io e la mia preparazione ninja. Io e il mio orgoglio, io e il mio dolore, io e il mio odio. Ogni giorno morivo sempre un po’ di più dentro di me, finchè non siete arrivati voi, finchè non sei arrivata tu >>
Ai , aveva gli occhi lucidi, era commossa. Quell’uomo che aveva sempre visto sicuro di sé e forte, anche lui si sentiva solo e ferito in realtà, anche lui voleva essere amato, ma aveva paura di commettere gli stessi errori del passato. Era così dolce e malinconico. Le dispiaceva così tanto.
Kakashi la guardò e le disse <<  Ai, tu mi ricordi moltissimo Rin, sei gentile, intelligente e sicura di te, non hai paura di nulla e metti sempre prima del tuo , il bene degli altri.. Lei era così. Forse tu sei un po’ più testarda e impulsiva, non ti piace seguire gli ordini e accetti tutte le sfide che ti si fanno , anche le più banali, e non ti piace perderne nemmeno una.  >>
<<  Eheheh, è vero sensei… Io , ecco, dopo la storia che mi ha raccontato, sentirla dire che assomiglio a Rin-sama .. sono contenta e orgogliosa. Grazie! >>
<<  Ma è vero, sin dalla prima volta che ti ho vista , Ai Uchiha, ho capito che eri speciale.. >>
<< Maestro così sembra più una proposta di matrimonio! >>
<< M-ma insomma Ai! Volevo dire che , in qualche modo , sento che Rin , o almeno una parte di lei , vive in te >>
<<  Per me è un onore sensei >>
<< Ma ora veniamo al dunque… perché Gaara ti ha mandata a chiamare ? Ch’è successo? >>
<< Non le piacerà maestro.. Sasuke è riuscito a scappare >>
<< Cosa? Quel ragazzo … è-è impossibile catturarlo >>
<<  Pare che però a causa del trapianto degli  occhi di Itachi il suo corpo si sia indebolito e non sia riuscito a scappare rifugiandosi nella foresta oscura. Gaara intende recuperarlo di persona e ha richiesto il mio aiuto e Akemi, trattandosi di Sasuke, ha insistito per venire >>
<<  Bene , allora se gli ordini vengono dall’alto non posso far altro che obbedire … anche  se la divisione risentirà di questa privazione >>
<< Lo so maestro e mi dispiace, ma è l’unica possibilità, di certo privare la divisione del suo leader, ovvero di lei, peggiorerebbe la situazione >>
<<  Sta tranquilla … Va pure >>
Passarono alcuni minuti di silenzio intervallati da una leggera folata di vento. Ai poi decise, andò per alzarsi dicendo << Bene .. allora vado >> ma la sua mano fu trattenuta da qualcosa, e venne trascinata di peso giù.
Kakashi l’abbracciò come se non volesse lasciarla andare. Le mise una mano tra i morbidi capelli corvini e le appoggiò il mento sulla testa. Ai, ancora più rossa di prima , cercava di trattenersi. L’abbraccio di Kakashi fu molto malinconico e la giovane Uchiha riuscì a comprendere ancora meglio i sentimenti dell’uomo. Le dispiaceva così tanto, e poteva solo immaginare quanto Kakashi soffrisse.
Ai cercò di sillabare qualche parola per quanto l’oppressione le permettesse
<< m-maestro.. sarà meglio che io va.. >>
<< Hai ragione … scusa… è che avevo un irrefrenabile bisogno di un abbraccio… Ai, torna sana e salva, per favore >>
Detto ciò il maestro la lasciò andare poco a poco e , mentre il cielo si tingeva dell’oro e del pesca insieme all’azzurro dell’alba, Ai scomparve in una fresca brezza mattutina.


Ely&Vane: Speriamo che vi sia piaciuto anche il capitolo numero sei :D Fateci sapere che cosa ne pensate :3
Arigatou minnaaa <3

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Capitolo 7
*** "Capitolo VII, Starting our journey : Si parte" ***


Ely&Vane. Eccoci al settimo capitolo gente!! Finalmente i nostri amici inizieranno il loro importate viaggio..
Tra nuove , e vecchie, conoscenze e tanto buon umore si svolge il capitolo che state per leggere!
Buona lettura ;D

                                                                                             *** STARDUST - POLVERE DI STELLE***

“Capitolo VII, Starting our journey : si parte”
 
E giunse il momento della partenza. Il cielo si rischiarava e dava spazio al sole luminoso. Una giornata soleggiata. Era proprio necessaria dopo tutte quelle settimane di freddo e pioggia. Il kazekage aveva detto ad Ai e Akemi di farsi trovare davanti alle porte del villaggio, da dove sarebbero partiti . Erano le sei circa del mattino e la sabbia del deserto veniva trasportata dalle improvvise folate di vento. L’enorme portone di legno massiccio era sorvegliato da due ninja del villaggio della sabbia e alcuni popolani , posti in alto come ‘cecchini’. Una delle guardie era Baki, il maestro di Gaara, Kankurou e Temari. L’uomo era stato costretto a ritirarsi dal fronte al seguito di numerosi danni conseguiti  dopo un violento scontro con Deidara , il ninja dell’alba che utilizzava l’argilla esplosiva, richiamato in vita da Kabuto. L’altra guardia era un ninja anziano, sulla sessantina, con i capelli bianchi raccolti in una coda. Di buon ora la prima a presentarsi fu la bionda. Akemi si diresse con passo scattante verso la porta . Lei aveva passato una notte  del tutto insonne, tra i ricordi del passato che la tenevano sveglia e l’emozione per la nuova missione. Si guardò attorno e convenne con se stessa di essere la prima arrivata. Era trepidante d’energia ed ottimismo. I capelli biondi e lisci legati come al solito in un alta coda di cavallo. Il giubotto verde militare del villaggio della foglia, sotto una felpa a mezzemaniche nera, i pantaloncini neri, gli stivali alti fino alla coscia che lasciavano pochissimo spazio tra loro stessi e i pantaloncini e l’inconfondibile braccialetto lilla al polso destro, regalatole da Sasuke. Akemi se ne stava lì, entusiasta , aspettando il secondo arrivato.
<<  Heey, coda di cavallo  >>
Una voce roca e calma si fece eco dietro le spalle di Akemi e la mano di qualcuno si posò sulla bionda. La pacatezza e il torpore di quella voce erano inconfondibili. Akemi si voltò gia sorridente ed esclamò
<<  Shikamaru!  >>
Shikamaru Nara , era il secondo membro della squadra di recupero. Shika era in ottima forma, con il suo solito codino impettito e il suo mezzo sorriso stampato in faccia. Era davvero un ottima scelta. Le abilità strategiche di Shikamaru erano sicuramente le migliori in assoluto, ovviamente tra i chunin. Akemi con voce euforica iniziò a parlare con il ragazzo
<<   Shika-kun come stai? Come stanno Ino e Choji?  >>
<<  Siamo tutti interi   >>
<<   E la situazione nella prima divisione?  >>
<<   Ancora stabile .. anche se ogni giorno arrivano nuovi nemici  >>
<<   Mph .. mi chiedo quando finiranno questi dannati zetsu … spuntano come funghi!  >>
<<   Ahahah , hai ragione.. Akemi , senti, come mai non vedo in giro lo tsunami?  >>
<<   Intendi Ai vero? Ahahah … ecco è andata ad informare il maestro Kakashi delle novità  >>
<<  Capisco  >>
<<   Ma a breve tornerà!!  >>
<<  Già già >>
<<  Eheheh … senti Shika-kun hai idea di chi saranno gli altri ninja scelti da Gaara?  >>
<<  Bah, non ne ho la minima idea  in realtà  >>
<<  Anche io , ma sono fiduciosa! Se la prima scelta sei tu  >>
Il ragazzo abbassò la testa scuotendola
<<  Ahh˜  Che adulatrice da strapazzo che sei   >>
<<   Hey io dico seriamente!  >>
Passò un po di tempo e i due amici lo trascorsero chiacchierando allegramente. Mentre parlavano di varie cose da mangiare (?) vennero interrotti.
Un qualcuno si schiarì la voce.  In lontananza avanzava un ragazzo. Alto, dalla corporatura longilinea, la sua carnagione era chiara . Aveva i capelli biondi e arruffati, corti fin sotto l’orecchio, con un ciuffo ribelle che si dirimeva verso sinistra. Gli occhi azzurrissimi erano nascosti da un leggero paio di occhiali. Aveva un bel sorriso amichevole sul volto. Indossava la divisa del paese del fulmine e la sua appartenenza era sottolineata dalla fascia che portava in fronte. Maglia blu scuro arrotolata ai gomiti, pantalone blu scuro fino alla caviglia e parapetto bianco.  Il ragazzo , giunto a pochi metri da Shikamaru ed Akemi , si presentò.
<<   Salve, mi chiamo Ishiro Miyamura. Sono del paese del fulmine e sono un ninja medico di classe S  >>
Akemi si lasciò sfuggire un ‘wow’ seguito da un amichevole risata del nuovo arrivato.
Shikamaru lo guardava attentamente e scrutava ogni sua mossa.
Il ragazzo, per nulla intimidito, continuò
<<   Per me è un piacere venire in missione con voi. Già il fatto per cui andiamo in missione è una cosa strafiga .. Poi c’è Shikamaru lo stratega della foglia,Akemi il terremoto di Konoha e Ai la principessa rosso scarlatto, con quello sharingan fighissimo  , il kazekage e poi chi sa chi altro… è davvero il massimo!!   >>
Akemi con aria incredula e divertita al contempo gli rispose
<<   Oh oh.. che entusiasmo! Ma questi soprannomi  da dove escono fuori ? Li hai inventati tu?  >>
<<  No in realtà la maggior parte dei ninja vi accolla soprannomi del genere e ancora altri  >>
Shikamaru intervenne
<<   Siamo così famosi, wow… l’unico per cui non hai trovato un nomignolo è Gaara..   >>
<<  Ci sto ancora lavorando su .. Lo ripeto , è un onore essere nella squadra di recupero del… flagello di Konohaaa  >>
<<   Hey hey .. adesso basta, chiamiamoci con i nostri nomi Ishiro,mh?  >>
Akemi cercò di smorzare l’entusiasmo di quel ragazzo buffo ma divertente.
<<   Ahah, avete ragione … chiedo scusa , mi sono lasciato prendere la mano  >>
<<  E’ tutto okay, ora aspettiamo gli altri  >>
Concluse Shikamaru andandosi a sedere accanto il battente destro delle grandi porte.
Trascorse circa un quarto d’ora e si erano ormai fatte le sei meno venti.
La tranquillità venne improvvisamente smorzata da un'unica,singolare, inconfondibile risata che fece voltare i tre ragazzi.
<<   MUAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHH!!!   >>
Una figura longilinea calzante una tutina verde si fiondò a razzo su di loro.
<<  Il maestro Gai al vostro servizio! MUAHAHAHAHAHA!   >>
L’allegria del maestro contagiò tutti che sorrisero spontaneamente. Il maestro si diresse da Akemi, che lo guardava sconcertata , la fissò , per poi abbracciarla .
<<  M-maestro Gai?  >>
<<   Un abbraccio per Akemi – chan!  >>
Poi si diresse da Shikamaru , che di rimando indietreggiò, ma Gai abbracciò anche lui.
<<   Uff.. perché anche me?  >>
<<   Un abbracciò per Shika-kun!!   >>
Dopo aver abbracciato Shikamaru che si lamentava , ‘ quello non è un abbraccio, è una morsa stritolatrice’, guardò alla sua sinistra e vide il giovane Ishiro con un espressione perplessa. Avanzò con passo deciso e quando fu a pochi passi dal ninja …. Abbracciò anche lui.
<<  Huh?!   >>
<<   Un abbraccio anche per il giovanotto che non conosco!! MUAHAHAHAHAAHH!!   >>
Tutti scoppiarono a ridere, compreso il maestro. Mentre Gai rideva si fermò d’un tratto, si voltò in circospezione , afferrò Akemi dalle braccia e con aria tremendamente drammatica, le chiese
<<   Dov’è AI??!  >>
Akemi in un primo momento rimase basita, poi lo rassicurò dicendogli che sarebbe arrivata a breve, e quasi a volerlo fare a posta una improvvisa folata di vento annunciò l’arrivo di Ai.
La giovane Uchiha era arrivata. Indossava il suo vestitino nero e grigio scuro e in vita aveva una fascia bianca su cui spiccava orgoglioso il simbolo del potente clan Uchiha . La ragazza , ancora un po’ scossa per la storia raccontatale dal suo maestro, ritrovò il sorriso vedendo tutti i suoi compagni.
<<  Ragazzi, ciao!  >>
<<  Ciao tsunami  >> sorrise Shikamaru
<<   N-non credo ai miei occhi …L-la principessa rosso scarlatto!!  >> Ishiro era completamente imbambolato
<<   Chi?  >> Ai , al contrario, era rimasta sorpresa e divertita dal quel ragazzo che le si presentò con tanto fervore. Poi continuò
<<   E , poi, il maestro-  >>
Non riuscì nemmeno a terminare la frase che Gai le si fiondò addosso stritolandola abbracciandola.
<<  MUAHAHAHAHAHAH!! Adesso c’è anche la piccola AI!!   >>
<<   Maestro Gai se continua così stritolerà tutti i membri della squadra  >>
Una voce calma e pacata, ma al contempo molto profonda, proveniva dalle spalle del gruppo. Ai cercò vedere chi parlasse alzandosi sulle punte, visto che l’altezza del maestro Gai non glielo permetteva e non appena i suoi occhi furono su quella figura , esclamò
<<  Gaara!  >>
Il kazekage dai capelli rossi avanzava verso di loro sorridente.
<<   Forza!! Partiamo!!  >> Akemi fremeva all’idea di questa missione.
Tuttavia Gaara si mantenne calmo e le rispose
<<   Prima, voglio farvi un resoconto di ciò che andremo a fare e di quali saranno i nostri compiti  >>
Tutti annuirono. Erano disposti in fila nell’ordine seguente: Ai , Akemi, Gai, Shikamaru ed Ishiro. Gaara iniziò a spiegare
<<   Allora, come ben sapete la nostra è una missione di vitale importanza. Il nostro compito è recuperare Sasuke Uchiha. Non saremo i soli , però , a tentare di riprenderlo. Ovviamente, le forze dell’alba e in particolar modo, il loro capo , Madara, cercheranno di riprendere Sasuke. Capite bene che questo potrebbe essere un serio problema . Se Sasuke cadesse nelle loro mani, i nemici avrebbero un arma distruttiva a loro favore, perché ci tengo a ricordare che adesso Sasuke non possiede più i suoi occhi ma quelli di suo fratello Itachi e per quanto lo sharingan di Ai possa eguagliare i poteri di quello sharingan, non possiamo di certo pensare che lei possa occuparsi di tutto. Ripeto quindi che la cosa più importante è catturare Sasuke, soprattutto prima che la riabilitazione dei suoi occhi sia terminata. I nostri compiti sono i seguenti: Gai , Shikamaru, voi coprirete le spalle a me, Ai ed Akemi, mentre Ishiro, tu sei fondamentale nel caso qualcuno di noi venga ferito. Questo è tutto. Avete domande?  >>
Avevano tutti un espressione convinta e decisa sul volto , tranne Ishiro, che seppure tremante , alzò la mano.
<<   Si? Cosa c’è Ishiro?  >>
Gaara aveva un espressione serissima.
<<  E-ecco … Signor kazekage … perché c’è un ape che le gira intorno?   >>
Tutti quanti tirarono un sospiro di esasperazione mentre sul volto di Gaara si formava un espressione mista tra rabbia e frustrazione, tuttavia cercò di rispondere ad Ishiro con il massimo della pacatezza
<<   Ti sembra il genere di domande da fare in un momento così importante??  >>
Ishiro si scusò ridacchiando <<   Chiedo scusa, ma è che quell’ape ha un aria davvero strana, la sta seguendo da quando è arrivato   >>
<<   Uff… devo ammettere che è da un po’ che mi segue , ed è davvero fastidiosa  >> rispose con aria d’un tratto disperata Gaara.
Ai si lasciò scappare una risatina. Subito gli occhi acquamarina brillanti di Gaara, che avevano assunto un espressione di estrema angoscia, si posarono su Ai . La ragazza rimase per un attimo basita , poi andò per chiedere a Gaara perché la fissasse ma il kazekage , voltandosi dal lato opposto, e diventando rosso in volto bofonchiò
<<  C-che  hai fatto.. alla gamba ?  >>
Ai , rimasta intenerita dall’espressione di Gaara, rispose con un dolce e davvero confuso
<<   Eh?  >>
Tutti si misero a ridere mentre Gaara diventava sempre più serio. Akemi cercò di suggerire all’amica sussurrandole
<<  Aiii… il cerotto !!  >>
La ragazza si guardò la coscia e all’improvviso capii a cosa si riferisse Gaara
<<   Oh questo!Ahahah.. Ma non è niente !! Mi sono solo graffiata con un arbusto spinoso e il maestro Kakashi mi ha messo un cerotto  >>
Gaara sembrò tranquillizzarsi , mentre Gai urlava indignato perché Kakashi avesse finito i cerotti con i pulcini o cose del genere e Shikamaru e Akemi concordavano su quanto invece Kakashi fosse pervertito.
Ishiro , invece, si schiarì la voce, e si diresse verso Ai. Era alto, più o meno come Gaara. Ai lo guardava confusa. Il biondo le sorrise e si piegò sulle ginocchia in direzione della graffio di Ai. L’Uchiha divenne rossa e si stava preparando per tirare un micidiale pugno in testa al ragazzo, mentre Gaara si voltò verso Ishiro con una raccapricciante espressione omicida <<  Cosa cazzo hai intenzione di fare tu?  >>
Il ninja medico invece, con aria da angioletto innocente (seh seh), rispose di voler semplicemente aiutare Ai.
<<  Nessuno ha chiesto il tuo aiuto  >> rispose con tono orgoglioso Ai ma con il viso completamente rosso, mentre sullo sfondo si sentiva il coro di Gai, Shika e Akemi fare il tifo per lei. 
<<  Da adesso siamo amici e gli amici si aiutano a vicenda  >> rispose pacatamente Ishiro.
Detto ciò,sotto gli occhi basiti di Ai e quelli attentissimi di Gaara, posò la mano sul graffio della ragazza. Dopo nemmeno cinque secondi il graffio si era rimarginato.
Tutti rimasero sbalorditi . Akemi si complimentò con lui <<   Wow! Non credevo che fossi così bravo  >>
<<  MUAHAHAHAHAHAHAHAHH!!!! La nostra squadra è la più forte gentee!!!!!   >>
Il maestro Gai non stava davvero più nella pelle. Shikamaru , invece, molto calmo, rispose
<<   Allora, che ne dite di partire?  >>
Un ‘Sii!’ generale fu di risposta al ragazzo. Akemi si fece avanti
<<  Bene gente, adesso lasciate fare a me!  >>
La bionda assunse un espressione molto seria. Si morse il pollice  in modo che uscisse del sangue, necessario ad una tecnica che tutti conoscevano bene. Fece dei segni sul terreno e poi dei gesti con le mani. Si scatenò in men che non si dica un enorme nuvolone di polvere.
<<   State a vedere ragazzi!  >> rassicurò Akemi
Improvvisamente comparve un maestosissima aquila reale gigantesca. Tutti rimasero a bocca aperta complimentandosi con Akemi. Ai ebbe un flashback.
<<   Akemi – chan, non sarà mica quell’aquila che abbiamo trovato insieme a Sasuke ed Heiji sull’isola di Miyazaki?  >>
<<  Eheh , esattamente! L’ho chiamata Shiroshi!  >>
Gai intervenne <<   Abbiamo a che fare con una signorina allora?   >>
<<  Sisi  >> rispose Akemi, poi continuò rivolgendosi allo stupendo animale <<   Bene, Shiroshi , che ne dici di far salire in groppa i miei amici?  >>
L’aquila rispose con un amichevole pigolio e si piegò per far salire il gruppo.
Quando tutti furono sul dorso dell’animale si chiesero a vicenda chi non fosse mai stato su un animale da richiamo . Gai iniziò a dire che i suoi animali da richiamo erano tartarughe e quindi non era un mezzo molto utile su cui viaggiare, Shikamaru ed Ishiro non erano mai stati su un animale da richiamo al contrario di Akemi, la cui aquila era davvero bella e veloce ed Ai che aveva degli animali da richiamo sebbene il potere del suo sharingan facesse in modo da renderle molto saltuario il viaggio su di questi.
<<  Che animale è il vostro signorina Ai?  >> chiese Ishiro
<<   Dammi del tu innanzitutto .. Ecco, usando la tecnica del richiamo posso convocare i lupi giganti del paese della neve   >> rispose la ragazza
<<   Woow!! Devono essere bellissimi!  >>
<<  Lo sono, ma , ovviamente , il trasporto aereo con loro è impedito  >>
<<   Anche se sono lo stesso velocissimi   >>
Akemi intervenne <<   Quello che vuole dire Ai è che di solito è meglio arrivare cinque minuti prima in un luogo e i volatili da richiamo sono perfetti per questo  >>
<<   Esattamente!  >> rispose Ai
<<   E poi Ishiro … Quei lupi sono davvero terrificanti  >> Akemi cercò di spaventare il biondo
<<  Uahhh!!   >>
<<  Hey! Non è vero!!  >> Ai cercò di sistemare la situazione
Quando l’aquila iniziò a pigolare , probabilmente perché voleva prendere il volo, Akemi diede il segnale
<<   Andiamo Shiroshi!!  >>
La maestosa aquila acconsentì con un acuto pigolio all’ordine della ragazza e si librò in volo nel cielo azzurrissimo di quella mattina, rincorrendo i raggi luminosi del sole. La brezza leggera sfiorava i volti del gruppo e tra di loro, si, si respirava un aria di entusiasmo, ma anche di una terribile ansia.
Dopo che furono ad una quota abbastanza alta , Akemi si lasciò sfuggire un sospiro
<<  Bene, Shiroshi ci porterà a destinazione sani e salvi, siamo in buone
mani   >>
Tutti annuirono.

Ely&Vane: Che ne pensate di questo capitolo ?! Fatecelo sapere recensendo se vi va!!
Vi aspettiamo al prossimo gente (*3*) / °°°
 

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Capitolo 8
*** "Capitolo VIII, Why are you here?: Un ospite indesiderato" ***


E&V: Salve gente!! Eccoci all'ottavo capitolo ..
A volte anche se le persone sembrano avercela con altre persone, può darsi che si comportino così solo per il loro bene ..
Buona lettura ;)

                                                                                                   ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***

“Capitolo VIII, Why are you here?: un ospite indesiderato”
 
Trascorse quasi un quarto d’ora. Gai stava raccontando a Shikamaru, Ai e Akemi aneddoti molto ‘‘particolari’’ su Kakashi, mentre Gaara se ne stava a braccia conserte guardando l’orizzonte. Ishiro, invece, era intento a guardare il kazekage, talmente intensamente che Gaara dovette chiedergli
<<   Cosa c’è che non va?  >>
Ishiro ridacchiò
<<   Eheheh, c’è ancora quella strana ape  >>
<<   … lo so  >>
<<   Ahahahah!! Non riesce proprio a staccarsi da lei kazekage!  >>
A quel punto Akemi intervenne
<<   Sapete chi mi ricorda quell’ape? Quella ragazzina petulante e fastidiosa che sta sempre attaccata a Gaara …com’è che si chiamava? … Emh, ah si! Matsuri  >>
Appena la bionda pronunciò quel nome , scoppiò un grosso nuvolone di polvere che fece mettere tutti in posizione d’attacco. Non appena la nebbia scomparve la sorpresa che i ragazzi trovarono fu alquanto strana e Ai non l’avrebbe mandata giù facilmente.
Matsuri . Si era trasformata in un insetto e poi si era infiltrata. Se ne stava bella sorridente seduta accanto ad un Gaara alquanto scocciato. Abbozzò un saluto
<<  S-salve a tutti , sono Matsuri e sono venuta ad aiutarvi!  >>
Tutti rimasero a bocca aperta e non sapevano se arrabbiarsi o se ridere. Alla fine scelsero l’ultima opzione e scoppiarono a ridere in faccia alla ragazzina. Shikamaru intervenne
<<  Credi proprio che abbiamo bisogno di te? Ahahah, non so se hai visto gli elementi da cui è formata la squadra .. Ahahahah, dì la verità : volevi stare con Gaara  >>
<<   Si!! E’ vero , non mi andava giù che il mio Gaaruccio stesse con quella megera ammaliatrice!!!!  >>
Ora intervenne Gai
<<  Ohohoh!! Adesso si che ti sei cacciata nei guai piccoletta! Muahahah!  >>
Akemi si aggiunse
<<  Non ti è bastata quella volta alla locanda? Mi dispiace per te ma ora sono cavoli tuoi  >>
Matsuri si difese
<<  Non ho paura di lei! Posso benissimamente difendermi e poi…  >> la ragazzina agguantò il braccio destro di Gaara <<  ho il mio principe che mi difende  >>
Gaara si lasciò sfuggire un <<  EHH??  >>
Brutta, bruttissima mossa quella di Matsuri. Adesso erano problemi seri e l’ultima azione non aveva fatto altro che aggravarli. Quando si dice scavarsi la fossa da soli. Ai avanzò con passo calmo, unì le mani, si scrocchiò le ossa. Assunse un espressione agghiacciante
<<  Scusa? Chi sarebbe il tuo principe?  >>
Adesso Matsuri spaventata (ma non solo lei) iniziò a balbettare
<<  G-gaara sama  >>
<<  Tsk … Stupida stupida bambina. Non ti hanno insegnato che con il fuoco non si gioca?   >>
In sottofondo si sentivano frasi del tipo ‘ Poverina, non vorrei essere nei suoi panni’ o ‘ E’ lei che se l’è cercata’, mentre Gaara cercava di scrollarsi di dosso quella ragazzina morbosa.
Ai riprese
<<  Già hai superato il limite dicendo che Gaara era il tuo principe .. Ma , come diavolo hai osato chiamarmi megera ammaliatrice , stronza?!!  >>
Ora si che tutti erano terrificati. Ai preparò il braccio destro , si avvicinò e con quanta forza aveva , scaraventò un micidiale pugno contro lo stomaco di Matsuri.
Forse non aveva misurato bene la forza ma … Matsuri venne scaraventata fuori dalla groppa dell’aquila mentre un coro generale ,escluso Gaara, urlava ad Ai <<  NON CREDI DI AVER ESAGERATO TROPPO!  >>
Intanto il corpo esanime di Matsuri cadeva in picchiata , Ai rispose agli altri
<<  Tranquilli, non volevo mica ucciderla.. Non voglio certo sporcarmi le mani con il suo sangue scadente   >>
Akemi intervenne
<<  Aii!! Quando fai la cinica così mi fai rabbrividire!!   >>
<<   Ci penso io  >>
Tutti si domandarono cosa la giovane Uchiha avesse intenzione di fare e furono completamente sorpresi della risposta.
Ai si gettò a capo fitto nel vuoto seguita da un urlo di Akemi <<  AIII!!! >>
La ragazza cercò di raggiungere Matsuri sfidando le leggi di gravità.
Dovette usare del chakra per darsi velocità.
 La pressione dell’aria era tremenda e si comprimeva contro il corpo di Ai.
Riuscì a raggiungere Matsuri.
Cercò di afferrarle la mano, ci riuscì.
Le ragazze acquistavano sempre più velocità e ormai tutti temevano il peggio.
Quando tutto sembrava perso, fu allora che i ragazzi si accorsero che una colata di sabbia fluttuava sotto le ragazze. Gaara era preparato a questo e non avrebbe mai lasciato Ai farsi del male. Akemi era confusa
<<  C-come hai fatto in così poco tempo?  >>
L’unica risposta che ottenne dal kazekage fu un secco <<  Mph  >>
Il ragazzo dai capelli rossi le riportò in groppa all’aquila. Tutti chiesero ad Ai se stesse bene dimenticandosi del tutto di Matsuri. Ai, spostandosi il ciuffo dietro l’orecchio, intervenne
<<  Sarà meglio che riporti questo peso morto al villaggio  >>
Attivò lo sharingan seguita da un ”wow” di Ishiro , chiese a Matsuri di aggrapparsi a lei e , in un battito di ciglia, sparì insieme a lei.
 
Ai si trasferì nella locanda, che quella mattina era completamente vuota. Lasciò cadere di peso Matsuri, le diede le spalle e le chiese dove fossero i suoi nonni. Quella rispose che si stavano riposando e che lei aveva fatto tutto di nascosto.
<<  Se non fossi intervenuta tu , io.. io..  >>
Ai tirò un sospiro e rispose a quell’affermazione petulante con un cinica ma vera frase
<<  Saresti morta  >>
<<  Cosa?  >>
<<  Mph … Non ti rendi proprio conto di quello a cui andavi incontro?  >>
<<  Certo! Ma mi avrebbe protetto Gaara!  >>
<<  Ma allora sei proprio scema?! Secondo te Gaara avrebbe avuto il tempo di proteggere te se dei nemici ci avessero attaccati? Secondo te avrebbe pensato più a te che alla missione? E poi come diavolo si fa a pensare di vivere alle spalle degli altri? Il solo pensarci mi fa venire il voltastomaco ..  >>
<<   Ma io so combattere!  >>
<< Certo! Quelle braccia fasciate lo dimostrano! Sei stata colpita subito … Matsuri, per quanto tu possa essermi antipatica, non avrei mai permesso che un ninja , che sia del villaggio della sabbia o di Konoha, e per di più della tua età perdesse la vita così, quasi da suicida..  >>
<<  …  >>
<< Non so se lo capisci ma ci sono dei ninja a cui viene dato un compito molto importante : devono proteggere con tutte le loro forze gli altri ninja, i loro amici, le loro famiglie. Questi ninja, spesso, sacrificano tutto quello che hanno per seguire questi ideali. Io, Akemi, Gaara, Shikamaru, il maestro Kakashi, il maestro Gai, e tutti gli altri, siamo qui per questo per difendere la pace e la tranquillità nel mondo ninja … E non è detto che un giorno tu non possa unirti a questi ninja, per difendere a tua volta le persone che ami … Ma è ancora troppo presto.. non sprecare la tua vita per niente.. >>
<<  Ai – sama …  >>
<<  Ora devo andare  >>
Ai ritornò dagli altri lasciando Matsuri a riflettere sulle sue parole.
La squadra domandò se fosse tutto apposto e Ai affermò di si. Gaara intervenne
<<  E’ meglio così soprattutto per lei.. non sarebbe stata in grado  >>
Ai rispose
<<   Si , hai ragione …  >>
Improvvisamente la ragazza dai capelli neri iniziò a tossire . Akemi si preoccupò
<<   Ai che hai ?!  >>
<<  Sto .. bene, tranquilla  >>
Ishiro intervenne nella conversazione
<<  Non va bene ..  >>
<<   Cosa?  >>
<<   L’utilizzo del trasferimento così velocemente , a poca distanza dal primo utilizzo  >>
I ragazzi sgranarono gli occhi
<<  Non preoccupatevi , va tutto bene!  >>
Rispose Ai per tranquillizzare gli altri.
Akemi si infuriò <<  Tutta colpa di quella stupida mocciosa!!  >>, Gai a sua volta rispose <<  Non ci vuole cosi poco per mettere a tappeto Ai, ragazzi  >>
Tutti convennero con Gai.
Si riprese il viaggio. Fu un tragitto molto lungo ed estenuante , l’isola non era così vicina come si pensava. Ora Shiroshi procedeva anche lei più lentamente poiché era stanca. E il cielo si tingeva dell’arancio e del rosa del tramonto. Era così bello veder e il sole che pian piano si tuffava nel mare a capofitto . I ragazzi erano estasiati da cotanta bellezza.
<<  Ragazzi guardate!  >> fece notare Ishiro
<<   Quella dev’è essere …  >> continuò Akemi
<<  L’isola della prigione dei cinque kage!  >> concluse esaltato Gai
L’isola era di media grandezza, illuminata dell’arancio tenue anche lei. Al centro di questa si scorgeva bene l’imponente struttura della prigione in pietra scura, mentre alle sue spalle si spargeva una singolare foresta dalle piante molto alte e fitte, la foresta oscura. L’intera isola era circondata da una spiaggia bellissima dalla sabbia dorata. Bagnata dalle acque dell’oceano scintillava alla luce del tramonto.
Ormai mancava poca all’arrivo.
<<   Scenderemo direttamente sul tetto della prigione  >> affermò Gaara
<<   Bene, allora dovremo fare un po’ di manovre Shiroshi  >> disse Akemi come se parlasse con l’aquila che , repentinamente, si mosse verso destra.
Akemi era rimasta a fissare la foresta oscura mentre faceva inversione con Shiroshi. Non riusciva a credere che proprio lì, in quella foresta si trovasse Sasuke e che a breve si sarebbero incontrati. Mentre era immersa nei suoi pensieri venne richiamata alla realtà da una domanda di Ishiro..

Ely&Vane: Speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto !! Alla prossima ;D

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Capitolo 9
*** "Capitolo IX, My friend : Shiroshi" ***


Ely&Vane: Oilà :D
In questo capitolo si sottolineerà l'importanza dello spirito di squadra ..
Buona lettura ;D

                                                                               *** STARDUST - POLVERE DI STELLE ***

“Capitolo IX ,My friend: Shiroshi”

 

<<   Ragazzi, guardate lì, cosa sono quelle cose nere in fondo a sinistra che
avanzano così velocemente?  >>
<<   Sembra … Uno stormo di corvi  >> ipotizzò Ai
<<   Si , lo credo anch’io  >> continuò Shikamaru
Akemi cercò di mettere a fuoco l’immagine e fu davvero sorpresa
<<   Si!! Sono dei corvi …. e stanno per schiantarsi contro di noi!!  >>
<<  Cosa?!  >>
<<   Adesso ci toccano un po’ di manovre di sicurezza  >>
Lo stormo era vicinissimo.
<<   MUAHAHAHAH!! Siamo nei guai gente  >> ironizzò Gai seguito da Ai che gli urlò contro <<   E le sembra il momento di ridere ??  >>
Mancavano poch iminuti  alla collisione.
<<   Tenetevi forte   >> Akemi assunse un espressione serissima.
Lo stormo si fiondò contro Shiroshi che cercava di evitarli come meglio poteva, capovolgendosi, facendo alti e bassi. I ragazzi invece venivano sballottati qua e la , cercavano di mantenersi in groppa , si prendevano tutte le zampate di quei dannatissimi corvi addosso.
Dopo qualche eterno minuto, lo stormo fu lontano.
<<   Cavolo , questi uccellacci non avevano niente di meglio da fare ?!  >> imprecava Shikamaru
<<   Ormai è passata per fortuna   >> rispose Ai
Akemi cercò di vedere se Shiroshi avesse riportato ferite e la risposta che ebbe fu agghiacciante.
<<  Merda!!  >>
<<  Che c’è?  >> chiese Ai preoccupata
<<   Shiroshi ha perso i sensi!!!!  >>
<<  Cosa?!!  >>
<<   Che facciamo??  >>  chiese Ishiro e Gai continuò <<   Troviamo una soluzione in fretta .. perché stiamo precipitando!!  >>
L’aquila ormai senza sensi cadeva in picchiata velocemente.
<<  No no no!!  >>
<<   Akemi?!  >>
<<   Vediamo , vediamo … Ok! Ci penso io! Arte della terra : pilastri di roccia!  >>
Akemi fece innalzare dal terreno poco prima della spiaggia dei pilastri di roccia .
<<   Che dobbiamo fare? Saltare lassù?   >> chiese confuso Ishiro
<<   Non possiamo. L’animale si ferirebbe  >> affermò Gaara
<<   Maledizione è vero!!  >> Akemi ci aveva pensato solo ora
<<   Fa scendere quei pilastri Akemi   >> affermò Ai  e poi continuò<<   Gaara, c’è della sabbia  ..non puoi fare niente con quella?!  >>
<<   Non posso! Questa sabbia è bagnata dall’acqua e non si solleva velocemente !  >>
<<  Cavolo!!  >> Shikamaru continuava ad imprecare
Intanto mancavano pochi metri al violento impatto contro la spiaggia.
<<  Ai c’è un unico modo!!  >> intervenne Gai
<<   Cosa?!  >>
<<  Devi trasferirci tutti usando il tuo sharingan!  >>
<<   ..!  >>
Tutti rimasero sbalorditi da quell’affermazione
<<   Che cavolo dice maestro? Non può trasportare così tante persone!  >> affermò preoccupata Akemi
<<   Non se ne parla! Ha già pochissimo chakra! Non potrà mai farcela e poi sarebbe dannoso per il suo corpo!!  >> Ishiro spiegò le conseguenze
<<  Non c’è altra scelta   >>
<<   Shikamaru che dici?!  >>
Shiroshi era a meno di nove metri dalla spiaggia.
Ishiro ebbe un idea fulminea che gli attraversò la mente.
 Intervenne bloccando Ai che stava per attivare la tecnica <<   Lascia fare a me  >>
Tutti erano in un attesa trepidante.
Cosa aveva intenzione di fare il giovane ninja?
Il suo chakra li avrebbe salvati.
 Ishiro si fece avanti, fissò la distesa marina , unì le mani e urlò
<<   Arte dell’acqua: Bolla d’aqua!  >>
Improvvisamente una bolla d’aqua molto flessibile ricopri l’animale e i suoi passeggeri. Ishiro spiegò agli altri <<   Questa bolla ci permetterà di andare sott’acqua  >>
Ai sospirò , battendo il pugno contro la mano <<   Ma certo , l’acqua! Non ci avevo pensato! Avrei potuto usarla anch’io ..  >>
Akemi adesso era più sollevata <<  Grazie dell’ottima idea Ishiro!!  >>
Tutti quanti si congratularono con lui e intanto la bolla d’acqua si immergeva delicata nella distesa marina.
Le acque in superficie illuminate dalla luce del tramonto erano molto fredde e  mentre si scendeva in profondità i colori spaziavano dall’azzurro all’aquamarina al bu scurissimo verso i fondali. Esse erano abitate da numerosi e particolari animali: colorati pesci pagliaccio , cespugli rigogliosi di  anemoni, enormi polipi,amichevoli  delfini, e altre specie molto rare ed affascinanti . Il gruppo guardava estasiato la bellezza dei fondali marini , tralasciando ormai la paura precedente.
Gai ridicchiava sollevato come al solito
 <<  MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!  >>
Shikamaru  ,invece, ringraziava il cielo che non fosse morto . Ora però dovevano risalire in superficie.
Akemi, intanto , richiamò l’aquila ferita in modo che potesse riposarsi.
 Piano piano la bolla iniziò a galleggiare fuori dall’acqua e i ragazzi giunsero finalmente sulla spiaggia sani e salvi. Lì la bolla si dissolse.
I ragazzi si accorsero che ormai il crepuscolo che si notava all’orizzote, segnava l’imminente arrivo della notte. Si chiesero cosa fare ?
<<   Dovremmo iniziare a cercare già da ora nella foresta  >> affermò Gaara
<<   Credo che sia meglio di no giovanotto   >> intervenne Gai <<   Ormai è quasi sera. La foresta oscura è ricca di bestie e piante pericolose e non sappiamo se ci siano nemici pronti ad attaccare  >>
<<   Siamo benissimamente in grado di difenderci   >> riprese Gaara e Gai, di rimando, rispose <<   Lo so , ma visto e considerato che abbiamo sprecato già parecchio chakra è meglio affrontare queste peripezie al massimo delle forze, MUAHAHAHAHAHAH  >> concluse mettendosi a braccia conserte.
<<  Ha ragione il maestro Gai, Gaara  >> rispose Ai sorridendogli
<<  D’accordo. Ma domani mattina si parte presto  >> si convinse il kazekage.

Ely&Vane: See you next time guys ! <3

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Capitolo 10
*** "Capitolo X, Under a sky full of stars : E' una promessa" ***


Ely&Vane: Eilà gente ;D eccoci al decimo capitolo che , diciamo, è un pò il fulcro di questa fan fiction e il capitolo dal
quale è anche stato estratto il suo titolo. E' un capitolo molto importante e , se vogliamo, è anche un incitamento
a credere,seguire e cercare di realizzare sempre i nostri sogni ...
Buona lettura <3

                                                                                             *** STARDUST - POLVERE DI STELLE ***
“Capitolo X, Under a sky full of stars: E’ una promessa”

 
E così giunse la notte. Il cielo blu cobalto era puntellato di stelle luminosissime , alcune erano stelle cadenti, altre formavano splendide costellazioni. La luna era alle spalle della spiaggia e troneggiava sulla foresta illuminandola di una pallida luce che filtrava tra gli alberi. I ragazzi stavano preparando le tende, a pochi metri dal fuoco scoppiettante che avevano acceso per riscaldarsi. Gai dirigeva i lavori <<   Allora monteremo due tende ! Una per le signorine e una per noi (noi?) giovanotti   >> poi continuò fissando Gaara con un espressione d’ammiccamento <<   Anche se lo so che tu vorresti “dormire” con la tua Ai giovanotto, ghihihihih   >>. Gaara divenne rosso quasi come i suoi capelli urlando <<   Uahh!! C-che cosa dice??!!  >> e ricoprendosi in un guscio di sabbia tra le risate ironiche di Gai.
 Ai guardava la scena da lontano divertita e ridacchiando tra se’ e se’. Era così bello vedere un po’ di sorrisi e risate dopo tutto quel dolore, dopo tutta quella tristezza , quel sangue, quelle lacrime. Il solo pensarci la rattristava così tanto da farle diventare gli occhi lucidi. Non era giusto, non era giusto che vite così giovani venissero sprecate così. Chi avrebbe realizzato i loro sogni? Chi avrebbe rivisto i loro sorrisi pieni di vita? Perche? La giovane Uchiha sentiva un vuoto così grande al suo interno, una voragine di tristezza e rabbia. Sentiva come qualcosa che le risucchiasse lo stomaco. Solo chi aveva passato le stesse cose, poteva capire. Perdere uno dopo l’altro tutte le persone più importanti della propria vita, ti lasciava un senso di solitudine e di rabbia per non aver potuto far nulla, incolmabile. Quell’orrore doveva finire al più presto. Cercò di non pensarci troppo. Si accorse che la sua amica Akemi non era più seduta accanto a lei e si guardò in giro per cercare di vedere dove fosse. La trovò. Akemi era seduta molto distante da dove si trovavano loro, sul bagnasciuga con l’acqua fredda che ricopriva a tratti  le sue gambe. Era intenta a fissare le stelle . Ai ritenne che stesse pensando a Sasuke e probabilmente aveva ragione. Si avvicinò piano piano verso di lei lasciando dietro di se’ le impronte sulla sabbia bagnata.
<<   Posso sedermi?  >>
<<   Certo   >>
<<   Visto che bel cielo stanotte  >>
<<   Mh ..   >>
<<   Akemi ..  >>
<<  Si?  >>
<<  C’è qualcosa che non va?  >>
<<  .. No, no , è tutto apposto..   >>
<<   Akemi.. Ti conosco amica mia …   >>
<<   Ahh, e va bene … Indovina?   >>
<<   Emh … Sasuke?  >>
<<   Argh! Tuo fratello mi farà uscire fuori di testa!!   >>
<<   Ahahaha, ti capisco …  >>
<<   Non riesco a non pensare a quello che potrebbe succedere  quando ci incontreremo   >>
<<   E’ normale, anch’io ci penso.. Dopotutto non ci vediamo da moltissimo tempo  >>
<<   E se non si ricordasse di noi? Oppure, se avesse cominciato ad odiarci? Se ci attaccasse ?  >>
<<   Se,se ,se … Le ipotesi restano solo ipotesi. Nessuno di noi può sapere cosa succederà  >>
<<   Tutto può essere plausibile però Ai..  >>
<<   Già  >>
<<   Se è così .. ecco, potrebbe darsi che … che Sasuke ci riconosca e che non opponga resistenza ..e che ritorni con noi , che ritorni ad essere quello di un tempo..  >>
<<   Akemi … non voglio fare la parte della cattiva , ma non credo sia così … Ormai il sangue di mio fratello è intaccato dall’odio e credo che ci vorrà molto tempo per ristabilire la sua coscienza .. sempre se si può ristabilirla .. Io non credo che una volta giunti lì ci prenderemo tutti per mano e andremo via saltellando ..  >>
<<   Certo che no! Non dico questo .. Però… però non è possibile che non sia rimasta una briciola di bontà, anche un granello microscopico nel cuore di Sasuke …  >>
<<  Chi lo sa… Speriamo di si   >>
<<   Io voglio credere che sia così , voglio credere che riusciremo a salvarlo!  >>
<<   Akemi…  >>
<<   Non mi importa come, userò qualsiasi mezzo , ma lo salverò … anche a costo di dare la mia vita per lui.. A tutti è concessa un opportunità di riscatto, perché per lui non dovrebbe essere così?  >>
Ai guardava l’amica con gli occhi sgranati . Ammirava davvero la sua determinazione , ma per quanto volesse crederci e per quanto volesse bene a suo fratello, Ai non riusciva a sperare che lui potesse tornare buono. Dopodiche posò lo sguardo sul cielo stellato. Entrambe si distesero sulla sabbia morbida mente l’acqua del mare accarezzava loro le gambe.
Improvvisamente le due videro una stella cadente attraversare il cielo. Ai intervenne
<<   Akemi! Guarda, una stella cadente! Esprimi un desiderio!  >>
<<   D’accordo… fatto!  >>
<<   Cos’hai espresso?  >>
<<   No no .. non si dice cara la mia Ai – chan!  >>
<<   Eheheh, hai ragione  >>
Akemi continuava a fissare il cielo e pensava che il suo desiderio fosse abbastanza ovvio, avrebbe fatto qualsiasi cosa purchè si realizzasse , con o senza l’aiuto di quella stella cadente.
<<   Akemi …  >>
La bionda si voltò verso l’amica e la vide tenere il pugno verso di lei. Capì subito e posò il suo di pugno, su quello di Ai. Le due si sorrisero e Ai con gli occhi lucidi,singhiozzando , disse
<<   .. Akemi … Io, non sono .. non sono riuscita a far nulla per Itachi e ogni giorno me ne pento … se solo fossi stata lì .. Non voglio perdere anche l’unica persona della mia famiglia che mi è rimasta …Ti prego … Salviamo Sasuke  >>
Akemi dapprima guardò l’amica con occhi tristi e pieni di malinconia , ma poi riuscì a trovare come al solito il suo sorriso
<<   Eheh .. CI PUOI CONTARE !!  >>
Una promessa era stata fatta sotto un cielo pieno di stelle cadenti, protettrici dei sogni di tutti. Anche il loro sogno era stato affidato ad una di quelle stelle, che avrebbe cercato di farlo realizzare ad ogni costo.
 
La notte passò in fretta, il gruppo potè riposarsi e a breve sarebbe davvero iniziata la loro missione. Le prime luci dell’alba illuminarono i volti assonnati dei ragazzi che pian piano uscirono fuori dalle tende. Il primo fu Gai, seguito da Shikamaru, Gaara , Ai ed Akemi e infine Ishiro.
I ragazzi fecero appena in tempo a vedere uno spettacolo indescrivibile.
Il sole risaliva su dal mare , all’orizzonte, e inizialmente era di un giallo chiaro che man mano diventava sempre più intenso.
<<   Direi che non potrebbe cominciare meglio   >> sorrise Gai
<<   Ha ragione maestro  >> gli altri concordarono con lui
Ebbero appena il tempo di raccogliere le tende ed estinguere il fuoco.
<<   Bene , adesso inizia la nostra missione   >> incominciò Gaara <<  non ammetto errori da parte di nessuno, io in prima persona, non per qualcosa, ma perché non possiamo permetterci di fare il minimo passo falso  >>
Il gruppo concordò con il kazekage e tutti assunsero un’espressione serissima sul volto.
<<   Beh, almeno un ‘’in bocca al lupo’’ ci vuole no?  >> ridacchiò con la sua solita ironia Gai
Le ragazze sorrisero dolcemente <<   Se non ci fosse lei a smorzare quest’aria maestro..  >>
Gai , come caricato da quelle parole, riprese <<  MUAHAHAHAHAHAH!! Allora al lavoro gentee!!  >>
Dopo di che corse euforico verso la foresta, addentrandosi nei suoi meandri, seguito dagli altri.

Ely&Vane: Alla prossima :D

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Capitolo 11
*** "Capitolo XI, Fighting with the smile : Gai e Ishiro" ***


Ely&Vane: Salve a tutti ragazzi (^O^)  Eccoci all'undicesimo (breve ma coinciso ) capitolo !!
Finalmente le cose cominciano a farsi movimentate ...
Questo capitolo vuole spiegare che qualsiasi sia la situazione, qualsiasi sia il problema da
affrontare, bisogna sempre farlo con il sorriso!
Buona lettura :D

                                                                                     
                                                                                      ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XI, Fighting with the smile: Gai e Ishiro”


 
La foresta si presentava molto fitta e ricca di strana vegetazione. Gli alberi tropicali erano molto alti e pieni di fogliame, i loro tronchi al contrario esili si attorcigliavano su se stessi quasi a volersi stritolare l’un altro. Le varietà delle piante erano molto particolari , alcune avevano fiori , altre frutti, tutti molto colorati e , al primo aspetto, suggestivi.
Vi erano , poi, cespugli di felci molto rigogliosi che impedivano a volte il passaggio. Dai tronchi oscillavano delle liane. Il terreno era molto friabile e a tratti acquoso. Faceva molto caldo e ancora non vi erano l’ombra di una pozza d’acqua. Per quanto riguarda le specie animali, fin’ora avevano incontrato solo fastidiosi insetti dalle improbabili dimensioni, serpenti velenosi e alcuni pappagalli spennacchiati dall’aria molto irruenta.
Camminavano in fila indiana nell’ordine seguente : Gaara , Ai, Akemi, Shikamaru, Ishiro e , per ultimo, Gai, tutti tenendo gli occhi ben aperti.
Akemi fu colpita dalla bellezza di un fiore esotico dalle tonalità del rosa e del pesca. Si avvicinò e andò per toccarlo tendendo una mano ma venne fermata appena in tempo dalla amica <<   Akemi, no! E’ una pianta carnivora .. sta a guardare!  >>
Detto ciò prese un bastoncino da terra e lo tese fino al fiore . Appena essi vennero in contatto il fiore si apri in due mostrando la sua vera identità. Aveva una bocca piena di dentini aguzzi, almeno tre cerchie . Con un immane furia spezzò in men che non si dica il bastoncino che Ai teneva in mano, sotto gli occhi increduli di Akemi che riuscì a proferire solo poche parole <<   Grazie della dritta Ai  >>
Si riprese il cammino. Era da un po’ di metri , circa una decina che i ragazzi sentivano le grida di animali che davano l’impressione di essere scimmie. Più avanzavano, più queste grida si intensificavano per numero e risonanza.
<<   Questi versi non mi piacciono   >> farfugliò Shikamaru
<<   Non credo che provengano da scimmie normali   >> ipotizzò Ishiro
Gai si guardò attorno. La luce ormai filtrava molto debole dalla fitta vegetazione. Dei movimenti repentini tra gli alberi suggerirono l’imminente arrivo di qualcosa.
<<   Ragazzi, in guardia  >> ammonì Gai
Subito tutti si accerchiarono.
Pian piano, da ogni lato della foresta incominciavano a venir fuori esemplari di quelli che apparentemente sembravano babbuini curiosi, accompagnati dalle solite grida.
In men che gli altri se ne accorgessero un enorme branco di quei babbuini li accerchiava da ogni lato , continuando ad emettere quei fastidiosi versi.
Tutti erano attentissimi e non si muovevano neanche di un centimetro.
<<   Gente, qui non abbiamo a che fare con comuni e simpatiche scimmiette  >>disse Gai sottovoce fissando un esemplare di fronte a lui.
Improvvisamente quell’esemplare si avvicinò di poco a Gai e quando gli occhi dei due si incontrarono, inaspettatamente, il babbuino spalancò la bocca stracolma di affilati denti aguzzi e iniziò a ruggire.
<<   Ma che diavolo? E questo sarebbe una babbuino  >> urlò Akemi
Gai balzò indietro <<   Hanno intenzione di attaccare  >> , guardò Ishiro <<         Biondino, apri un passaggio per gli altri e tu resta darmi una mano  >>
Ishiro annuì e velocemente pronunciò <<   Arte dell’acqua : getto d’acqua bollente!!  >>
 Un flusso repentino d’acqua aprì un varco , facendo scappare gli animali, e Gaara, Akemi , Ai e Shikamaru scapparono via seguiti da Gai che li avvertì <<   Cercate di non sprecare molto chakra! Ci pensiamo noi qui gente, MUAHAHAHAHHAHAHAHAHHA!!!!!   >>
Il branco si fiondò aggressivamente contro i due che cercarono inizialmente di schivarli
<<   Maestro , qual è il piano?   >>
<<  Bè …  Non abbiamo nessun piano, MUAHAHAHAHAHH!!  >>
Ishiro demoralizzato da quella risposta cercò di fare come meglio poteva.
I due , affiancati, l’uno contro le spalle dell’altro , fronteggiarono magistralmente quel branco. Tuttavia, quei dannatissimi babbuini sembravano non finire più
<<   Maestro, ora , abbiamo veramente bisogno di un piano!!  >>
<<   Ishiro , allontanati .. ci penso io  >>
Gai assunse un espressione di massima concentrazione , stinse i pugni e urlò <<   Apertura della quarta porta!!  >>.
Iniziò a roteare su se stesso e al contempo a sferrare pugni a ripetizione, poi urlò <<   Pavone del mattino, rotazione!!  >>
Dalla raffica di pugni si generarono numerose sfere incandescenti che andarono a colpire a ripetizione il branco.
I babbuini batterono , in men che non si dica , in ritirata.
Quando Gai e Ishiro furono soli, Gai si lasciò sfuggire un sospiro
<<   Anf, anf .. Ce l’abbiamo fatta, biondino.. MUAHAHAH!   >>
<<  Ottimo lavoro maestro!!  >>
 
Ely&Vane: Alla prossima ;)
 

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Capitolo 12
*** "Capitolo XII, I'm not weak: Akemi e Shikamaru" ***


Ely&Vane: Eilà minna-san (O3<) Eccovi il dodicesimo capitolo..
Sono gli ideali per cui si combatte a rendere le persone forti ..
Buona lettura ;)

                                                                                  ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XII, I’m not weak : Akemi e Shikamaru”


 
Intanto gli altri quattro continuarono a scappare tra il fitto fogliame. Erano ormai a parecchi metri di distanza da Gai ed Ishiro.
L’aspetto della foresta era sempre lo stesso. Sempre più piante, sempre meno luce.
<<  Ma che cavolo di posto è questo?  >> imprecò Shikamaru cercando di scacciare via degli insetti dagli occhi.
<<   Ci sarà un motivo per cui la chiamano “foresta oscura” no?  >> precisò Akemi
<<  Gaara.. Ti hanno detto dove può nascondersi più o meno Sasuke?  >> chiese Ai
<<   A nord .. Dei ninja sensitivi hanno localizzato il suo chakra, per quanto debole esso sia , nei pressi di una zona chiamata “covo del drago”  >>
<<   Cosa ? Che cavolo ci fa in un posto abitato da draghi quello scemo??  >> Akemi era rimasta basita, ma Gaara le spiegò <<   Si chiama così perché, in antichità si riteneva essere il luogo dove dimoravano i draghi, ma ora è solo una distesa desolata di umide caverne e cunicoli sotterranei  >>
<<  Ah … mi sembrava strano, eheheh  >>
Continuarono a camminare ma per qualche strana ragione il terreno sotto di loro cominciava a diventare sempre più molle e ciò rallentava il passo.
Essi giunsero davanti un enorme albero dal massiccio tronco, con un incavatura romboidale nel bel mezzo.
<<  Ragazzi, credo proprio che siamo finiti in una palude  >> affermò Shikamaru
<<   Però è strano … le paludi dovrebbero essere fatte in parte da acqua e in parte da terra, mentre a me questo sembra solo fango  >> rispose Ai guardando le gambe immerse fino al ginocchio in quella poltiglia.
Gaara riflettè per un po’ , poi arrivò ad una conclusione <<   Non sono paludi perché non c’è acqua … non sono sabbie mobili perché non tirano giù.. la composizione è davvero strana, fango si, ma dovrebbe essere più malleabile … il loro scopo  sembrerebbe quello di bloccare il movimento delle vittime  >>
Mentre il rosso parlava si sentirono degli strani versi.
<<  Cos’è stato?  >>
<<  Andiamo .. non possono essere di nuovo quei babbuini!  >>
<<   Il verso è diverso .. sembra un sibilo  >>
Shikamaru corresse Akemi.
<<  Un serpente ?  >> chiese Ai e Shikamaru le rispose <<   No .. Dev’essere qualcosa di diverso … Non è un normale sibilo … è qualcosa di biascicato … come se qualcuno dicesse delle parole , ma sottovoce e velocemente..  >>
<<  … questa descrizione non promette bene  >> bisbigliò Akemi
Intanto i versi si facevano sempre più forti e vicini.
<<   Insomma , esci fuori chiunque tu sia!!  >> urlò Akemi
<<   Akemi .. ma che ti salta in mente!  >> sussurrò Ai
Tutti vennero zittiti da un vicinissimo fruscio proveniente da quell’incavatura nel tronco dell’albero di fronte a loro.
 
<<  Sarasara … Sarasara..  >>
 
<<  Ma che diavolo …   >> Akemi , vicina all’albero , si tirò indietro
 
<<   Sarasara … sarasara .. che ci fanno qui … dei moscerini come voi .. sarasara?  >>
 
<<  Chi sei? Fatti vedere  >> intimò Gaara
 
<<   Il coraggio non vi manca … sarasara …  >>
 
<<   Bè, a quanto pare a te manca e come codardo!  >> Ai cominciò a spazientirsi
Akemi la riprese sussurrando <<  Shh!! Non attizzare il fuoco tu! E poi dice a me ..  >>
 
<<   .. sarasara.. che ragazzina … irriverente …. Sarasara … come avete osato … sarasara .. giungere sin qui… mocciosi ?  >>
 
<<   Dobbiamo urgentemente passare , quindi se non le dispiace ..  >> Gaara andò per muoversi ma <<   L-le gambe sono bloccate!!  >>
 
Anche quelle degli altri lo erano .
 
<<   … Fastidiosi moscerini … sarasara .. avete osato disturbare il mio sonno … sarasara ..  e pretendete di andarvene incolumi?  >>
 
 
Un ombra uscì pian piano fuori dal tronco e man mano che la luce lo illuminava , la sua disgustosa natura si mostrava agli occhi sbarrati dei ragazzi.
 
Un enorme mostro si ergeva sul tronco. Aveva quattro enormi zampe da ragno, come quelle di una tarantola. Dal busto in su il corpo era quello di un uomo , si , un uomo, ma con quattro braccia . Era un busto molto scarno, che permetteva di vedere le ossa della cassa toracica e delle braccia che terminavano con affilati artigli. Aveva una chioma lunga di un color grigio-bianco che ricordava una ragnatela. Gli occhi , piccoli,erano rossi e la bocca aveva delle enormi tenaglie da ragno.
 
<<   Ma che razza di mostro sei ?! Liberaci subito!!  >> imprecò Akemi mentre cercava di muovere le gambe
 
<<   Sarasara .. non resterete impunti mocciosi impudenti … sarasara … vi ucciderò e succhierò via dal vostro corpo fino all’ultima goccia del vostro sanguee.. sarasara sarasara  >>
 
<<   Shikamaru … sei tu quello dei piani! Forza!  >> Akemi guardava il compagno che aveva una concentratissima espressione sul volto.
 
Intanto il mostro si avvicinava sempre di più ai ragazzi sibilando <<   sarasara .. però , chissà.. sarasara .. potrei divertirmi a torturarvi prima …  >>
 
<<   Shika … Andiamo!!  >>
 
<<   Ci sono!!  >> Shikamaru aveva avuto il suo colpo di genio <<  Coda di cavallo.. usa la terra!  >>
 
<<   Innanzitutto .. non chiamarmi coda di cavallo! … Lascia fare a me .. Arte della terra: pilastri di roccia!!  >>
Improvvisamente il terreno iniziò a scuotersi . Ai , Gaara, Shikamaru e Akemi, vennero innalzati su dei pilastri di roccia , liberandosi da quello strano fango.
<<   Questa poltiglia appiccicosa non ha potuto niente contro la forza di elevazione della terra .. ottima idea Akemi!  >> si congratulò Ai
<<   Ai, Gaara, andate voi .. A “mr. Sarasara” ci pensiamo noi!!  >>urlò Shikamaru
Ai e Gaara, come deciso, andarono avanti
<<   sarasara .. non potete scappare così mocciosi .. sarasara … mi occuperò dopo di voi.. ma ora , mostriciattoli, voi come pensate di combattere … sarasara .. su quegli spuntoni di roccia … sarasara   >>
<<   Ci stai sottovalutando ragnetto  >> Akemi riutilizzò l’arte della terra <<   Arte della terra : Mantello terrestre!  >>
Uno spesso strato di roccia ricoprì il terreno dove si trovava il fango, rendendolo di nuovo roccioso e libero di essere calpestato. Dopo di chè fece rientrare i pilastri .
Shikamaru e Akemi erano pronti al combattimento.
<<   Hey Akemi .. penso proprio che batter questo tizio che si da tante arie sia un gioco da ragazzi   >>
<<  Già, come si dice .. tutto fumo , niente arrosto!  >>
<<  Sarasara.. mocciosi impertinenti! Me la pagherete, sarasara!!  >>
Il mostro rigurgitò dalle sue fauci un getto di quello stesso fango collante di prima, mirando a Shikamaru , che , come niente, lo schivò.
Il mostro mirò di nuovo a Shikamaru e mentre il ragazzo era intento a schivare quest’ultimo getto, quello si fiondò contro Akemi con la massima furia.
Gli occhi verdi e luminosi della ragazza erano impassibili, tanto è vero che ella rimase immobile.
 
Il mostro era a un palmo di naso dalla ragazza.
Il mostro … era bloccato.
Shikamaru urlò <<   Tecnica segreta del clan Nara: stritolamento dell’ombra!  >>
<<  Tempismo perfetto Shika!  >>
<<   sarasara … che diavolo succede?!   >>
Akemi ridacchiò <<   Certo che sei anche scemo … Non puoi muoverti, ogni muscolo del tuo corpo con la tecnica del mio amico è paralizzato  >>
<<   Bè Akemi , ora tocca a te!  >>
<<   Puoi contarci Shikamaru … certo che fai veramente pena tu ..  >>affermò Akemi riferendosi al mostro
 
Akemi si tirò di pochi passi indietro, fissò diritto negli occhi il mostro paralizzato che continuava a sibilare minacciosamente e gli urlo contrò <<   Ho fatto una promessa .. A me stessa e alla mia migliore amica… Riporterò indietro Sasuke!! E non sarai certamente tu a fermarmi!!  >>
 
Fece i sigilli con le mani e urlò <<   Arte della terra: Tecnica delle lance di roccia!!!  >>
Delle appuntite lance , originatesi dal terreno sottostante, si fiondarono contro il nemico e lo infilzarono in tutto il corpo, ormai esanime.
<<  Anf .. anf … Quando mi metto in testa una cosa , è difficile farmi cambiare idea  >>
<<  Ottimo lavoro coda di cavallo!!!  >>
<<  Ti ho detto di non chiamarmi coda di cavallo!!  >>
<<  Eheheheh  >>
 
Ely&Vane : Al prossimo emozionante capitolo !! Arigatou minnaa <3

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Capitolo 13
*** " Capitolo XIII, With the strength of my family : Ai vs Tozan " ***


E&V: Salve gente :D Eccoci al capitolo numero tredici!!
E' proprio vero che la famiglia riesce sempre a sostenerti, anche quando non è con te...
Buona lettura ;)

                                                                                                        ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XIII, With the strength of my family: Ai vs Tozan”

 
Anche il secondo “contrattempo” , se così vogliamo chiamarlo, era stato sgominato. Ora però , il gruppo da sei era sceso a due: Gaara ed Ai erano rimasti soli, ma questo non rappresentava un grave inconveniente. Tuttavia Ai non se la sentiva di raggiungere Sasuke senza Akemi. La giovane Uchiha non sapeva che mancava ancora un po’ a quell’incontro.
Ormai i due giovani camminavano senza sosta da circa tre ore. Il caldo si faceva sentire, ancora di più in quell’opprimente e fitta foresta. Ai prese il discorso
<<   Gaara … credi che manchi ancora molto per il  “covo del drago”?  >>
<<   Appena una ventina di metri e poi finisce la foresta  >>
<<  Ahh … che sollievo, non ne potevo più di queste foglie in faccia  >>
<<   Ai, però, fa attenzione … nell’ultima parte della sua estensione si dice che la “foresta oscura” diventi talmente fitta ed opprimente da togliere il respiro a chi l’attraversa … per questo in pochi riescono ad attraversarla   >>
Ai si voltò verso il ragazzo e gli sorrise <<   Farò attenzione , promesso  >>
Gaara, perdendosi negli occhi grandi e luminosi di Ai, annuì .
Si sentì un rumoroso frastuono provenire dall’alto . Probabilmente i nuvoloni neri pece che si ergevano in cielo preannunciavano una tempesta.
Ai notò una cosa
<<   Gaara , guarda il cielo: più ci avviciniamo a quella specie di groviglio di alberi , più il grigio e le nuvole si intensificano … però , non sembra che stia piovendo  >>
<<  Infatti. E’ proprio questo ciò di cui stavo parlando prima . La parte finale della foresta oscura, la parte più pericolosa. I tronchi degli alberi diventano giganteschi e si contorcono tra di loro, stritolandosi a vicenda …   >>
<<  Che posto orribile … ora capisco perché avete, o meglio gli avi dei cinque kage, hanno deciso di erigere qui una  prigione di massima sicurezza  >>
<<  Anche se questo con tuo fratello , non è servito a nulla  >>
<<  Già..  >>
<<  E pensare che non è neanche al massimo delle sue forze  >>
<<   .. Sarà meglio sbrigarci.. più tempo perdiamo noi, più i nemici ne guadagnano  >>
 
Detto ciò Gaara ed Ai si addentrarono in quel posto buio e minaccioso. I tronchi degli alberi erano per davvero almeno cinque volte più grandi del normale. Ora il caldo si era trasformato in umidità. Gaara tese le mani davanti a se e guardò in alto <<   Niente pioggia … come avevo pensato  >>
I due si trovavano nel bel mezzo di quel labirinto di cortecce , fianco a fianco. Ai si portò una mano alla tempia <<   Sento uno strano chakra ..  >>
<<   Anche io lo avverto .. ma strano in che senso ?  >>
<<   Come se fosse parte dell’ambiente circostante   >>
<<   Si è vero..  >>
<<   Che significa?  >>
<<   …  >>
 Mentre i ragazzi facevano varie ipotesi , la loro attenzione venne richiamata da uno strano rumore proveniente da sotto di loro.
<<   Gaara.. hai sentito?  >>
<<  Il terreno ha tremato..  >>
Ai guardò intensamente il tronco sotto i suoi piedi e la sorpresa che le si presentò davanti agli occhi fu davvero impressionante. Un volto umano si diramò dal tronco verso l’alto sogghignando.
Ai e Gaara , veloci come lampi, si tirarono indietro , uno a destra , l’altra a sinistra e stettero ad osservare la scena.
Da quel tronco pian piano venne fuori una figura umana. Non aveva nulla di strano, era un perfetto e comune uomo.
Alto, dalla corporatura massiccia e molto muscolosa. Era a torso nudo e indossava dei pantaloni verde scuro. I capelli castano scuro gli arrivavano fin sopra le spalle ed aveva una folta barba . Gli occhi erano piccoli e marrone chiaro. Se ne stava a braccia conserte , sogghignando.
Intanto Ai e Gaara , posti alle estremità di quel posto, l’uno di fronte all’altra , scrutavano attentamente l’uomo.
Pian piano quello si voltò verso Ai, che lo fissava attentamente negli occhi.
<<   Ghihihih … benvenuti nella mia umile dimora .. il mio nome Tozan , volete che vi offra qualcosa da bere , da mangiare?  >>
Ai si spazientì <<   Ahahah, molto divertente! Cosa ci fai qui ?  >>
<<  Beh dolcezza, ci abito  >>
Gaara intervenne <<   Un posto molto accogliente in cui abitare   >>
<<   Hey rosso , qualcuno viene a dirti qualcosa su casa tua! Chiudi quella bocca!!  >>
<<   Senti razza di cavernicolo cerca di non sviare il discorso .. ti ho chiesto cosa ci fai qui!  >>
<<   Calma dolcezza … Vedo che non ti basta la motivazione della casa eh?... So bene chi sei, e chi è il tuo amichetto.. Il kazekage Gaara del deserto ed Ai Uchiha, l’ultima Uchiha e per di più buona .. Cosa direbbero di te i tuoi fratelli.. Non hai mai pensato di passare al lato oscuro .. che direbbe Sasuke e .. che direbbe il caro Itachi ? … Ah già, non può dire niente da morto … ghihihih   >>
Non avrebbe dovuto dire ciò che aveva detto, Gaara lo sapeva molto bene. Ai strinse i pugni e urlò contro quell’uomo
<<   Non osare parlare di Itachi con quella fogna che ti ritrovi al posto della bocca!! .. Mio fratello .. lui era buono, tu non lo conoscevi quindi non osare parlare di lui !!!  >>
<<   Si che lo conoscevo dolcezza … Sai anche io mi occupo di affari, come dire, poco piacevoli.. lavoro per Madara Uchiha … quindi conosco ognuno dei suoi tirapiedi   >>
<<   Itachi non era il tirapiedi di nessuno!!  >>
<<  Già … sebbene possedesse quel potere impressionante , avrebbe potuto sfruttarlo al massimo se non avesse avuto quel suo carattere … Non faceva altro che pensare a ciò che aveva fatto … A Sasuke ed a te  >>
 
Ai sgranò gli occhi. Itachi , non aveva mai smesso di amarli .. Si era sempre preoccupato per loro ed ogni minuto aveva sempre rinnegato ciò che aveva fatto. Ai lo sapeva bene, Itachi , il suo fratellone, non avrebbe mai fatto una cosa del genere di sua volontà . Gli occhi le divennero per un attimo lucidi .
Itachi non avrebbe mai voluto vederla così, asciugò una lacrima con il braccio e si alzò in piedi.
<<   Itachi , mio fratello , non era quello che tu stai descrivendo .. Non si ci ferma a guardare le apparenze , ma bisogna scavare  un po’ più a fondo .. Non permetterò che un misero idiota come te infanghi il nome di mio fratello.. CAPITO??!!  >>
Gli occhi della ragazza divennero di un ardente rosso fuoco, proprio come se bruciassero . Gaara la guardava impressionato , come anche Tozan.
Sogghignando ancora , l’uomo sgranò gli occhi e urlò ad Ai
<<   BENE !! ANDIAMO , FAMMI VEDERE DI COSA SEI CAPACE DOLCEZZA!!  >>
Un vero e proprio incitamento alla guerra. Tre cose per Ai erano intoccabili: la famiglia, i suoi amici e Gaara. Chiunque avesse osato anche pronunciare una singola parola contro di loro , avrebbe avuto una vita breve.
Anche Gaara si preparò a combattere. Tozan si volto verso di lui e tese la mano sinistra. Di rimando Gaara iniziò a preparare della sabbia per difendersi. Attorno al ragazzo si materializzarono delle copie lignee del nemico che affermò <<   Hey rosso, ti spiace se me la vedo con la principessina?.. loro sono i miei piccolini , hanno preso tutto dal padre … vedi di trattarli bene!  >>
Gaara  , a braccia conserte, rispose <<  Non ti prometto niente  >>
L’uomo si voltò nuovamente verso Ai , le tese le braccia in avanti e le urlò
<<   TI STO ASPETTANDO DOLCEZZA!!  >>
 
Ai non se lo fece ripetere due volte. Si fiondò con un pugno verso il nemico. Il pugno di Ai però si conficcò nella corteccia in quanto il nemico lo schivò allontanandosi verso nord.
<<  Stai scappando?! Codardo!!  >> la ragazza lo seguì
Gaara si rese conto della scena  c’era qualcosa che non andava : perché avrebbe dovuto cercare un altro luogo dove combattere. Mentre pensava a questo , però, doveva anche fronteggiare le copie di quell’uomo che gli si fiondavano contro.
Intanto Ai aveva raggiunto Tozan.
Stranamente , il luogo in cui si trovavano non era poi così diverso dal precedente, tranne per il fatto che i tronchi erano più numerosi . 
Tozan comparve alle spalle di Ai, che si voltò sferrando un calcio all’altezza del suo collo. Era una copia lignea, però.
Ripresero il combattimento, tra calci e pugni
<<   Cosa vuoi da noi bastardo?!   >>
<<   Quello che volete anche voi dolcezza .. Sasuke Uchiha  >>
<<   Pensi che mio fratello si faccia catturare da uno come te?! Illuso  >>
<<   Le voci girano dolcezza … il tuo fratellone non è al massimo delle sue forze… e come si dice ? Non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi  >>
<<  Non te lo permetterò!  >>
<<   E Madara non lo permetterà a te!  >>
<<  Madara?  >>
Si tirarono entrambi indietro.
<<  Anche Madara sta puntando a Sasuke?  >>
<<   L’hai detto dolcezza  >>
Tozan tese una mano verso di lui e un ramo si fiondò contro Ai che attivò il suo sharingan <<  Teishi Jiikan!!  Blocco temporale  >>
 
Il ramo si blocco a pochi centimetri dal viso di Ai. Grazie al suo sharingan Ai aveva bloccato il tempo e tutto ciò che la circondava compreso Tozan. Si spostò dalla traiettoria del ramo
Guardò immobile il nemico  <<   Meglio divertirsi un po’ … sennò sarebbe troppo facile  >>
Il tempo tornò a scorrere.
Tozan rimase per un attimo perplesso poi continuò <<   Gihihihih … vero.. il tuo sharingan! VAI COSI’ DOLCEZZA !!  >>
Ai si portò le mani davanti la bocca , puntando in direzione di Tozan
<<   Arte del fuoco: fiato del drago!  >>
Un potente getto di fuoco si estese dalla bocca di Ai .
Tozan usò un muro ligneo per difendersi.
<<   Vuoi andarci pesante dolcezza?!  >>
<<   Non chiamarmi dolcezza!!!!  >>
Ai andò per scaraventarsi contro l’uomo ma qualcosa le trattenne le caviglie.
<<  Che diavolo sono?  >>
Delle radici le stritolavano le caviglie.
 Tozan sogghignando replicò <<   Ora facciamo a modo mio dolcezza!! Gihihihih!  >>
Improvvisamente le radici sollevarono Ai e con una immane furia la scaraventarono contro un albero.
Si sollevò un grosso nuvolone.
<<  *cought cought* dannato verme …   >>
<<  Non fare la maleducata dolcezza.. te l’ho detto, ora si fa a modo mio.. Arte della foresta : mitragliatrice di semi!!  >>
Tozan scagliò contro Ai una serie velocissima di semi che sembravano proiettili. Si sollevò nuovamente la polvere.
<<   GIHIHIHIH! NON CREDEVO CHE AI UCHIHA FOSSE UN AVVERSARIO COSì DEBOLE !!GIHIHIHIH!   >>
La nebbia andò scemandosi e la sorpresa di Tozan fu ineguagliabile.
Ai se ne stava in piedi ,perfettamente integra, dietro lo scudo bianco del suo susanoo.
<<  Tsk … mi è bastata una piccolissima mano del mio amichetto per difendermi  >>
<<   N-non è possibile!!  >>
<<   Ma è così … non cantare vittoria prima del previsto!!  >>
Tozan digrignò i denti <<  LO STESSO VALE PER TE DOLCEZZA!  >>
Ai non si accorse alle sue spalle delle radici stavano puntando a lei.
Quelle con brutalità le si avvinghiarono per tutte le gambe , per tutto il busto , per le braccia e per il collo.
<<  C-codardo … attaccare .. da dietro  >>
<<  Sta zitta dolcezza, ormai è finita per te !  >>
Mente Tozan si preparava a sferrare altri attacchi, Gaara che aveva terminato il suo scontro , li raggiunse.
La prima cosa che il rosso vide fu la figura di Ai intrappolata da quelle radici che la stavano stritolando
<<   AIII!!!!   >>
<<  Hey rosso!! Non interferire !  >>
<<   Non azzardarti a torcere neanche un capello ad Ai bastardo!!  >>
<<  G-gaara ..  >>
Tozan spazientendosi creò altre copie ligne e le mandò a combattere contro Gaara
<<  Codardo combatti tu con me! Non mandare i tuoi tirapiedi!!  >>
<<  Scusa rosso , ma la mia avversaria mi sta aspettando!  >>
Intanto le radici attorno agli arti e al collo di Ai si stringevano sempre di più. La ragazza pensava a cosa fare. Si doveva sbrigare altrimenti quei tentacoli di legno l’avrebbero soffocata. Di usare il blocco temporale non se ne parlava anche perché era inutile utilizzarlo mentre era bloccata, lo sarebbe rimasta comunque . Si ricordò anche che il maestro Gai li aveva ammoniti a non sprecare troppo chakra , altrimenti come avrebbero fatto con Sasuke?
<<   Hey dolcezza … Che ne dici se ci divertiamo un altro pochino insieme?!  >>
Tozan scagliò nuovamente dei proiettili lignei contro Ai colpendola allo stomaco, sotto gli occhi increduli di Gaara .
<<   Argh! … C-codardo … attaccare un avversario che .. non può muoversi..  >>
<<    GIHIHIHIHIH!ALTRIMENTI SAREBBE NOIOSO!! Devo dire , però , che mi hai deluso Ai Uchiha .. da quel che si dice in giro viene fuori un quadro di te del tutto diverso .. La prima volta che ho sentito parlare di te mi sono quasi spaventato! Ma evidentemente era tutta una montatura ..  >>
Improvvisamente ad Ai venne un idea .
<<   Tsk .. Razza di cretino .. Solo un cretino come te non l’avrebbe capito  >>
<<   Di che stai parlando?!  >>
<<   E’ ovvio no? L’Ai Uchiha contro cui stai combattendo sta utilizzando l’uno per cento di tutta la sua forza  >>
<<   Hey arrogantella .. allora fammi vedere di ciò che sei capace!!Gihihihih!  >>
Gaara intervenne
<<   Ci sono tre motivi per cui Ai non userà il suo potere al massimo : punto primo, non può permettersi di sprecare molto chakra, punto secondo, con te sarebbe sprecato, punto terzo, se Ai usasse il massimo delle sue abilità ,probabilmente, “casa tua” verrebbe rasa al suolo  >>
 
 
 
 
Tozan sgranò gli occhi e rimase a bocca aperta
<<   A-allora quello che si dice in giro è .. più che vero …  >>
Ai riprese il discorso <<   Come hai detto, non sono io che lo dico.. Ora facciamola finita  >>
Intorno alla ragazza dai capelli neri , intrappolata in quel groviglio di legna, si notavano come dei piccoli e repentini scatti di elettricità.
Ai cercò di voltarsi verso Gaara <<   Gaara .. usa la barriera  >>
Immediatamente il kazekage si racchiuse in una sfera di solida sabbia.
L’Uchiha continuò <<    Ora veniamo a noi .. Anche se sembra finita, anche se stessi esalando l’ultimo respiro c’è una cosa che mi permetterebbe di sperare a vincere : la mia famiglia .. Papà, mamma, Itachi , Sasuke … Non ti ucciderò solo per un motivo: ricordati e fa sapere agli altri cosa può succedere se provi a infangare il nome degli Uchiha  >>
Ora Tozan era visibilmente agitato <<   H-hey dolcezza .. a guardare da qui sei tu quella in svantaggio!  >>
Ai lo guardò con uno sguardo di disapprovazione e quasi di pietà, poi si concentrò ed urlò
<<  ARTE DEL FULMINE: BARRIERA FULMINEA!!  >>
Dalla ragazza si originò una violenta e gigantesca scossa di fulmini che inondò l’intero campo di battaglia di una luce accecante e folgorante.
Passarono alcuni minuti. Le nuvole grigie che sorvolavano la parte più estrema della foresta oscura andarono come dissolvendosi ed ora quel luogo veniva irradiato da una calda luce biancastra .
Ai, liberatasi dalle radici, stava in piedi di fronte al nemico che ancora non riusciva a vedere. Aveva disattivato la modalità sharingan.
Sentì la voce di Gaara chiamarla e si voltò verso destra.
 Il ragazzo le andava in contro.
Intanto la luce diventava sempre più tenue e si creavano come piccole bolle che salivano verso l’alto.
 
 
<<  Ai, tutto bene?  >>
<<   Gaara .. si, sto bene  >>
<<   Quando ti ho vista stritolata da quelle radici io..  >>
<<   Sto bene  >>
Ai sorrise al ragazzo che la guardava intensamente.
<<   Ai , non farmi prendere certi spaventi!  >>
<<  Scusa  >>
<<  Non capisco .. potevi finirlo con un colpo, perché non l’hai fatto?  >>
<<   Perché il maestro Gai aveva detto di conservare il chakra per l’incontro con Sasuke  >>
<<   Sinceramente a me non interessa niente di tuo fratello..   >>
Il ragazzo arrossì  leggermente e continuò <<  m-mi interessa di te  >>
Ai divenne rossa e abbassò la testa ripetendo<<  scusami  >>
Gaara ,ancora rosso, le rispose <<  Tranquilla ….  >> e le appoggiò una mano sulla testa guardandola negli occhi.

E&V: Speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto!
Alla prossima <3

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Capitolo 14
*** "Capitolo XIV, Togheter back : Alla ricerca di Sasuke" ***


E&V: Hoayoo minna san!! Eccoci giunti al quattordicesimo capitolo !
Happīrīdingu! (Dovrebbe essere "buona lettura" in giapponese XD)
\ (030) / <3

                                                                                         ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XIV, Togheter back : Alla ricerca di Sasuke”

 
Ormai le labbra pallide di Gaara erano ad un centimetro da quelle tremanti di Ai che era diventata tutta rossa.
Il ragazzo le poggiò una mano sotto il mento e notò che Ai stava tremando
<<   Perché .. tremi?  >> le fece ad un palmo dal naso
Ai non riuscì a rispondere e chiuse gli occhi .
Mancavano pochi millesimi di secondo prima che le loro labbra potessero congiungersi
Ma …
Quel momento così emozionante venne interrotto da una risata inconfondibile
<<   MUAHAHAHAH ! Gente siamo tornati!!  >>
Gai , Ishiro, Akemi e Shikamaru correvano verso di loro.
<<   Maestro perché ha rovinato il momento romantico??   >> sbuffò Akemi e Gai , come se niente fosse, incitò Gaara ed Ai <<  Continuate pure piccioncini! Fate come se noi fossimo parte dell’ambiente   >> concluse facendo ondeggiare le braccia in uno strano modo.
Shikamaru si guardò attorno. Era tutto bruciato, gli alberi e il terreno intorno a loro <<   A proposito di ambiente? Che diavolo è successo qui?!   >>
 
Ai cercò di ricomporsi e si fece avanti e alzò la mano <<   N-non volevo.. sono stata io    >>
<<   MUAHAHAHAHAHAH! E brava la nostra Ai!   >>
Akemi si avvicinò al corpo del nemico , tutto abbrustolito. Si piego sulle ginocchia, prese un bastoncino da terra e iniziò a punzecchiare la faccia di Tozan <<   E’ morto?  >>
Ai si piegò vicino a lei <<   No.. almeno non dovrebbe   >> , poi prese la mano di Akemi  e continuò <<   Sei pronta?  >>
La bionda sorrise <<  Mai stata più pronta!  >>
 
Il gruppo si riunì accerchiandosi , tutti si diedero un occhiata veloce. Gai levò una mano al centro <<  Forza squadra , la vera missione comincia adesso! Uno per tutti..  >>
Gli altri, in ordine Ishiro, Shikmaru, Akemi, Ai e Gaara , misero le loro mani sopra quella del maestro <<   ..tutti per uno!  >>
 
Gai aveva proprio ragione , la vera missione iniziava ora e non sarebbe stato affatto facile, questo lo sapevano bene.
Il “covo del drago” era posto in cima ad un promontorio di roccia lavica. Aveva un aspetto del tutto insolito. Grotte, cave, fossati e trincee riempivano lo scenario. Raffiche di vento molto forti si struggevano contro le pareti laviche .
Qualcosa stava per accadere , anche le bestie e il paesaggio sembravano averlo capito .. anche colui che si nascondeva nelle ombre più scure di quelle grotte.
 
Era davvero una grotta molto buia , e profonda.
L’aria era umida, le pareti fredde come il ghiaccio , il terreno bagnato.
Riecheggiavano le cadute improvvise delle gocce d’acqua dalle stalagmiti attaccate al soffitto fino al suolo.
Una fioca luce azzurra proveniente da uno specchio d’acqua colorava le pareti di un freddo verde acqua.
Seduto alle rive di quel laghetto se ne stava un ragazzo, accasciato con le spalle contro uno sperone di roccia.
La sua pelle era marmorea, alto, longilineo.
 I capelli neri si confondevano nel buio.
 Il petto, scolpito, era fasciato in basso.
Le mani, gettate al suolo, avevano le dita candide e affusolate.
Le labbra fredde, erano dello stesso pallore della pelle .
Gli occhi, quei temuti occhi del suo clan, socchiusi lasciavano intravedere le iridi completamente nere.
Sasuke era stanco. Non mangiava da molti giorni e , come se non bastasse, il veleno si era rivelato alquanto ostinato e non accennava a sparire, anzi lo stava logorando lentamente dall’interno.
Aveva la bocca secca, si piegò svogliatamente verso destra e raccolse dell’acqua nel palmo della mano. La portò alla bocca e la lasciò scivolare in gola.
Una goccia cadde sulle sue labbra e percorse il collo fino a giungere sullo sterno sinistro.
 
Sentì improvvisamente una tempia pulsare . Cercò di concentrarsi su ciò che lo circondava , aveva percepito qualcosa nell’aria .
Chakra.
Non ne distingueva quantità o genere. Non si muoveva comunque. Non sarebbe stato un problema per lui fronteggiare qualunque cosa fosse arrivata, pensò.
 
“Non è mai bene essere troppo sicuri di se , Sasuke”
 
Gli vennero in mente le parole di Kakashi ma non cambiò idea, rimase fermo con le spalle contro la roccia fredda ad aspettare con la solita immutata tracotanza.
 
Il gruppo era giunto nel “covo del drago” e da un altura controllava la situazione.
Ishiro intervenne <<   Ci sono varie caverne , come scegliamo quella giusta?  >>
Rimasero per un po’ in silenzio poi si fece sentire la voce di Ai <<   Se conosco bene mio fratello e se non è cambiato …  >> si guardò un attimo attorno e puntò ad un oscura cava <<   Penso che sia lì … Più oscuro e solitario è un posto, più va bene per Sasuke   >>
Gai e Gaara annuirono <<   Sembra un ottima ipotesi   >> poi Shikamaru andò per proseguire e si voltò verso gli altri <<   Allora andiamo forza!  >>. Ishiro si fece avanti <<   Solo un attimo, lasciate che vi ripristini il chakra  >>.
Così il ninja medico ristabilì il chakra di tutti e cinque compreso lui stesso. Dopo che ebbe finito ,nell’ordine seguente, Shikamaru, Gaara, Gai e Ishiro si diressero verso la caverna.
Ai, accortasi che Akemi era rimasta indietro, rallentò.
Vide che l’amica teneva lo sguardo fisso a terra e i pugni stretti. Le si avvicinò e si piegò per incontrare il suo sguardo <<  Akemi.. stai bene?  >>
La bionda guardò per qualche minuto gli occhi grandi e neri di Ai .
Non la stava ascoltando, pensava solo a ciò che da lì a breve sarebbe successo : all’incontro con Sasuke. Ed ecco che tutti i dubbi e le paure, l’ansia e l’esitazione cominciava ad attanagliarla, come se non potesse muoversi.
All’improvviso , però, le venne in mente la sera prima , la stella cadente e la promessa che le aveva fatto : salvare Sasuke, a tutti i costi.
Allora scosse subito il capo e ridacchiò mentre Ai la guardava confusa. Alzò il volto e sorrise raggiante all’amica prendendole la mano <<   Andiamo Ai !! Abbiamo una missione da portare a termine!   >>
Trascinando Ai che era rimasta basita ma felice, Akemi raggiunse gli altri che ormai si accingevano ad entrare nel covo.
 
Prima che i ragazzi mettessero piede in quella buia caverna Gai si fece serio e raccomandò a tutti di prestare molta attenzione <<   Guardatevi bene attorno, non sappiamo che pericoli può celare questa oscurità..   >>
Ishiro intervenne sarcasticamente <<   Bè uno lo sappiamo : Sasuke!  >>
Akemi di rimando gli diede un colpo in testa zittendolo.
Quando Gai terminò di parlare il gruppo entrò nella cava. Ai era davanti alla squadra seguita da Gaara , Akemi, Shikamaru , Ishiro e , infine, Gai.
La sensazione che tutti provarono quando entrarono fu poco piacevole. Il freddo delle pareti e l’umidità si inerpicava  lungo la pelle. L’odore era esattamente quello della terra umida dopo la fine di un forte acquazzone. La luce era davvero molto fievole , prodotta a tratti da saltuari minerali fosforescenti dalle tonalità del verde acqua. I passi dei ragazzi echeggiavano rumorosamente per tutta l’estensione della galleria.
<<   Certo che qui c’è buio pesto   >> affermò Akemi guardandosi attorno e strizzando gli occhi
Ishiro si avvicinò a Shikamaru e fissando Ai che camminava con grande naturalezza bisbigliò
<<   Pss … Ma come cavolo fa a camminare cosi spedita? Come fa a vederci in questo posto?!   >>
<<  Non lo so, magari ha attivato lo sharingan  >>
<<  Sii, se no non si spiega!  >>
Ai che aveva sentito tutto rispose a quei due pettegoli <<   Hey voi due ..Non ho attivato un bel niente!!   >>
Ishiro rispose <<   Ma allora come fa a vedere dove stiamo andando Ai-san (Perché noi stiamo seguendo lei sa?)  >>
<<   Non lo so.. Non dico che ci vedo alla perfezione ma riesco a distinguere gli elementi attorno a noi    >>
Shikamaru e Ishiro si guardarono attorno strizzando gli occhi “Elementi??Io vedo solo il nero più totale!”
Poi la voce tonante di Gai riecheggiò sopra quella degli altri <<   Ho avuto una splendida idea!! Ai attiva lo sharingan …. Ti useremo come torcia!!!!Muahahahahahaha!!   >>
<<   CHE CAVOLO DICE ?!!!   >> Ai si voltò con aria stranita e Gai unendo indice contro indice farfugliò <<   Uff … mi sembrava una buona idea   >>
<<   Hey hey , non credete di far troppo casino?  >> Akemi aveva ragione , quel chiasso avrebbe richiamato l’attenzione di Sasuke se sarebbe diventato più rumoroso. Almeno la bionda pensava così.

Tuttavia si sbagliava .

Lui aveva già sentito.


E&V: Speriamo che vi sia piaciuto anche questo capitolo!!
Arigatou gosai masu minna san :D
Alla prossima ;)

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Capitolo 15
*** " Capitolo XV, The guy with the iced eyes : Sasuke Uchiha " ***


E&V: Salve gentee :D
Finalmente eccolo qua , si è fatto attendere parecchio ...
Buona lettura <3

                                                                                               ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XV, The guy with the iced eyes: Sasuke Uchiha”
 
Si sbagliava perché quell’impercettibile e lontano chiacchiericcio era già stato rilevato dall’acutissimo udito del giovane Uchiha.
Il ragazzo sospirò <<   Chi sarà venuto a farmi compagnia ? … Bè dovrà tornarsene da dov’è venuto perché non sono in vena di visite oggi..   >>
Si portò svogliatamente la mano alla bocca e con un avido morso fece sanguinare il suo pollice . Attivò la tecnica del richiamo.
Uno stormo di violenti corvi si presentò davanti a lui e quello tese la mano pallida verso uno di loro <<   Andate a dare il benvenuto agli intrusi   >>
 
<<   Insommaa.. E’ da più di mezzora che camminiamo!   >> Akemi era impaziente
<<    Proprio ma proprio alla fine di questa dannata caverna doveva andare a piantare le tende tuo fratello?!   >> Shikamaru sospirò e Ai fiduciosa gli rispose <<   Andiamo , vedrai che siamo quasi arrivati   >>
Poi la loro attenzione fu richiamata da un rumore lontano e indistinto .
<<   Che cos’è?   >>
<<   Non so sembra quel verso di quella volta …   >>
Gai puntò il dito di fronte a loro e urlò <<   CORVI!!!  >>
 
 Lo stormo di corvi si fiondò contro il gruppo e incominciò a beccarli . Shikamaru imprecò <<    Ma che cazzo?! Siamo perseguitati da questi dannatissimi uccellacci!!   >>.
 Ishiro  intervenne <<   Saranno i corvi di Sasuke?!   >> e Gai <<   Lo sapevo di è accorto di noi!   >>
Intanto Gaara aveva circondato Ai e Akemi che si trovavano nel suo raggio d’azione con una barriera di sabbia e lo stormo non li aveva neanche sfiorati . Poi dissolse la sabbia e Ai si voltò verso Gai , Ishiro e Shikamaru
<<   Ragazzi!!!   >>
Gai cercò di liberarsi tirando un pugno ad uno dei volatili che scomparve immediatamente <<   Andate avanti voi tre!! Ci pensiamo noi qui!!   >>
Ai annuì e insieme agli altri continuò a correre.
 
Corsero per parecchi metri e ormai pensavano che non ci fosse davvero una fine a quella dannata galleria. Proprio quando stavano per perdere le speranze però notarono in lontananza che il tunnel si allargava e una fievole lucina azzurra luccicava.
<<   Deve terminare lì  >> ipotizzò il kazekage
<<   Forza, aumentiamo il passo !   >>
Ai e Gaara iniziarono a correre più velocemente.
 
Akemi rimase indietro.
 
Cercava di fare il possibile, ce la metteva tutta, chiudeva gli occhi, stringeva i denti e i pugni e continuava a correre ma non riusciva a raggiungere i compagni.
 
Iniziò ad ansimare e sentiva il cuore battere frenetico e talmente forte che pensò potesse uscirle dal petto.
 
Era una sensazione terribile. “Non è mai stata il mio punto forte la corsa”.
 
Decise di fermarsi e respirare.
 
Si accasciò sulle ginocchia ed iniziò a espirare ed inspirare profondamente.
Sentiva le vene delle tempie  pulsare e la gola secca.
 
 
Perché non riesco a muovermi? Sembra che non riesca più a respirare! Perché proprio ora?!! Dannazione .. Non voglio rimanere indietro ma se andassi lì in queste condizioni sarei solo un peso.. Che devo fare? I-io voglio .. voglio incontrarlo… voglio incontrare Sasuke!”
 
 
 
E così Akemi rifletteva stringendo la mano con il braccialetto regalatole da Sasuke mentre i luminosi occhi verdi le diventavano lucidi.
 
Ai e Gaara non si erano accorti che l’amica era rimasta indietro e continuarono a correre imperterriti. Ormai mancava poco all’arrivo.
 
Anche Sasuke lo aveva capito e così , anche se gli era costato molto aveva deciso di alzarsi per attendere i suoi “ospiti”. Si scrocchiò rumorosamente le ossa del collo e delle mani. Aprì lentamente gli occhi ed assunse la sua solita espressione apatica . Aspettava.
 
 
 
Ai era davanti a Gaara.
Anche ad Ai batteva forte il cuore.
Avrebbe rivisto suo fratello dopo molti anni.
Si fece coraggio , aumentò ancora di più il passo e

 varcò la luce azzurra.
 
Pochissimi secondi che sembrarono un eternità, un eterna eternità.

Ai ansimando si fermò tenendo gli occhi chiusi, aveva paura di vedere l’immagine di suo fratello . Chissà come sarebbe diventato. Tuttavia deglutì un grosso groppo in gola, alzò il volto e aprì i suoi occhi.
Li aveva tenuti stretti per così tanto che la scena che le si presentava era poco nitida.
Man mano tutto si fece più chiaro e la ragazza lo vide.
Sasuke era cambiato. Non solo il suo aspetto fisico ma anche la sua espressione. Ai lo guardava senza fiatare. Fissava quell’espressione di totale disprezzo verso il mondo che la scrutava , senza fiatare.
Intanto arrivò Gaara.
Sasuke li fissava e la sua espressione, qualunque sentimento stesse provando, era rimasta immutata e gelida.
Guardava quella ragazza, aveva capito subito chi fosse. Non era cresciuta più di tanto in altezza, era sempre minuta come al solito. Si ricordò di tutte le volte in cui quella piccola peste voleva presa in braccio ed aiutata ad arrivare nei posti troppo alti per lei. E lui ed Itachi sempre pronti a dirle di si. Ricordò le domande ,a volte difficili a cui rispondere, con cui li attanagliava, i dispetti e le volte in cui cadeva e scoppiava a piangere dandogli la colpa anche se non c’entrava niente. Tutte le volte in cui restava a dormire nel giardino di casa e tutti si preoccupavano di dove fosse andata a finire. Di tutti i giochi insieme e di quando rimaneva a guardare loro due allenarsi e affermava che sarebbe diventata più forte di entrambi così non le avrebbero rubato più i giocattoli. Sasuke avrebbe voluto sorridere per quei ricordi ma ormai non ricordava più come fare. Restava a guardare Ai che gli sembrava tanto simile a com’era da bambina eppure così diversa. Lo aveva notato, aveva notato la forza del suo chakra. Era orgoglioso di lei . La sua sorellina, vivace, curiosa, impertinente , orgogliosa , con l’energia di un tornado e con quell’immutabile dolcissimo sorriso, era proprio lì davanti ai suoi occhi. Sasuke provava come una sensazione di pacatezza e compiacimento … Felicità? No , Sasuke non provava più sentimenti positivi ormai da molto molto tempo. Continuava a guardare Ai e pensava che ora probabilmente lo odiava , per via di quello che aveva fatto ad Itachi , al loro amato fratello. Aveva perso Itachi , non poteva permettere che anche sua sorella venisse intrappolata nella spirale dell’odio. Avrebbe voluto chiederle scusa per ciò che aveva fatto ma non era una parola che Sasuke riusciva a sillabare . Era orgoglioso di sua sorella, alla fine era davvero riuscita a diventare forte quanto lui.
Ai non sapeva che fare. Non le uscivano parole di bocca , riusciva solo a guardarlo e, anche se era stato cattivo con lei , l’aveva abbandonata e aveva ucciso loro fratello Itachi, Ai non riusciva ad essere arrabbiata con lui. Dopo tutto quel tempo lo aveva rincontrato , finalmente.
 
Gaara le si avvicinò e le sfiorò la mano sinistra.
Improvvisamente lo sguardo di Sasuke piantato su Ai si spostò repentino su Gaara. Lui lo conosceva bene , il demone uno coda. Gaara non gli era mai piaciuto. Per alcuni versi era simile a lui, e forse proprio per questo non lo sopportava. Colse l’impercettibile movimento della mano del rosso , che sfiorò quella di Ai e si innervosì : come osava toccare sua sorella? Avrebbe voluto sferrargli un bel calcio, ma decise di trattenersi.
Inspirò profondamente e le sue labbra marmoree si mossero leggermente. Sasuke stava per parlare.
Tuttavia qualcosa lo interruppe. Fu il suono di una voce femminile

<<   Ragazzi!! Potevate aspettarmi eh!  >>


E&V: Alla prossimaa ;D

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Capitolo 16
*** " Capitolo XVI, In front of: Finalmente ci incontriamo" ***


E&V:  Oilà gente :3
Il tanto atteso incontro ormai è avvenuto, ora chissà cosa succedera ...
Buona lettura ;D

                                                                                           ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XVI, In front of: Finalmente ci incontriamo”
 
Sasuke conosceva il suono di quella voce . Gli era così familiare, era così dolce e allo stesso tempo lo metteva così in agitazione. Più il suono della voce si sentiva vicino , più la strana sensazione che Sasuke provava aumentava dentro di lui , ma dall’esterno rimaneva lo stesso Sasuke  con la stessa espressione di pietra.
E poi Akemi li raggiunse.
Gli occhi cupi e scuri del moro incrociarono quelli luminosi e verdi di Akemi .
Immobili, non sbattevano neanche le ciglia. Erano come pietrificati. Akemi non sapeva cosa fare, era solo rimasta con gli occhi sbarrati e la bocca serrata in balia di quello sguardo magnetico. Tremava. Iniziò a sudare freddo. Brividi repentini le ghiacciavano la schiena. Il cuore batteva ad un ritmo frenetico , le vene pulsavano all’impazzata e ricordi, ricordi e ricordi non la smettevano di affluire nella mente confusa della ragazza. Provava tante emozioni miste tra loro. Paura, ansia, malinconia, ma anche felicità. Quel quadro emotivo descriveva un Akemi incapace di decidere cosa fare: se sorridere, piangere, parlare, arrabbiarsi.
Era così strano. Dentro di lei succedevano miriadi di cose, ma al suo esterno tutto rimaneva pietrificato.
Sasuke la guardava, dritta negli occhi. Non si muoveva neanche lui, ma anche la sua espressione apatica celava ben altri sentimenti. Si sentiva agitato, era da così tanto che non la vedeva e , onestamente, credeva che i loro destini non si sarebbero mai più incrociati.
Era cambiata ma gli dava l’idea della stessa Akemi di sempre. Estroversa , solare, a volte impacciata, dolce e sempre pronta a preoccuparsi per coloro a cui teneva. Si sentì come un peso alla bocca dello stomaco ripensando a quando la aveva abbandonata, a quando aveva abbandonato tutti loro. Rimorso. Un sentimento che il giovane Uchiha conosceva bene. Aveva commesso tanti crimini , si era macchiato l’anima così tante volte che ora si chiedeva perché non fosse ancora diventato un demone. La risposta era semplice. Perché qualcosa ogni volta che lui compiva degli errori gli ricordava che per tutti esiste una speranza e lo portava a pensare a cosa aveva fatto e a pentirsi . Ma ogni volta era troppo tardi. Quella voce che ogni notte lo svegliava e gli ricordava che non era solo , non lo era mai stato e non lo sarebbe stato mai lui la conosceva bene. Tutte le persone a cui teneva gli erano vicine , anche se non con il corpo con lo spirito. E poi quegli occhi che rischiaravano l’oscurità che lo inghiottiva e che gli davano la forza di risalire a galla, quegli occhi verdi. Akemi.
Un improvviso pulsare della tempia sinistra ricordò a Sasuke la situazione in cui si trovava.
L’atmosfera era molto cupa e seria.
 Nessuno di loro aveva proferito parola ed erano passati circa cinque minuti.
 Non andava bene.
Cosa avrebbero pensato di lui? Lo avrebbero trovato debole! Non poteva permetterlo.
Quindi decise di accantonare ancora una volta le emozioni e indossare la sua maschera.
Andò per muovere le labbra marmoree ma una voce esitante e tramante lo precedette. Akemi cercò di bofonchiare qualche sillaba ma si rese conto di non riuscire a dire nulla. Divenne leggermente rossa e abbassò il capo.
Allora Sasuke si decise a parlare
<<   Che volete?   >>
Il kazekage rispose audacemente
<<   Non c’è bisogno che ci giri attorno   >>
Sasuke si meravigliò di quell’espressione. Di solito nessuno osava contraddirlo.
<<   Come siamo coraggiosi kazekage  >>
Gaara riprese impassibile
<< E’ inutile fare il finto tonto.. sai cosa sei>>
<<   …   >>
<<   Un fuggitivo   >>
<<   …   >>
<<   Hai osato disobbedire alla legge del mondo ninja e ora dovrai pagare scontando la tua pena in prigione   >>
<<   Tsk … e tu credi che acconsenta a ritornarmene buono buono tra quelle quattro mura?!    >>
<<   Vuol dire che useremo la forza   >>
Sul volto di Sasuke comparve un sogghigno, poi scosse la testa in segno di disapprovazione
<<   Sparite dalla mia vista se volete vivere … *cought cought*    >>
Improvvisamente un dolore lancinante proveniente dalla ferita procuratagli dal kunai avvelenato gli impedì di parlare. Si portò la mano sul ventre fasciato e continuò a tossire.
Ai voleva intervenire , era preoccupata per il fratello. Ma non si sarebbe mostrata debole , non lo avrebbe mai fatto.
Fece un passo avanti, inarcò le sopracciglia e appoggiò la mano destra sul fianco
<<   Sei ferito. Non riusciresti a combattere   >>
Sasuke si voltò verso la sorella con un espressione basita. Notò però che Ai cercava di trattenersi. Aveva gli occhi lucidi e le sue labbra tremavano, ma nonostante ciò si mostrava forte.
Anche Akemi si fece coraggio e provò a parlare
<<   A-abbiamo un ninja medico in squadra, potrebbe aiutarti!   >>
Non appena Sasuke però la guardò negli occhi , la bionda abbassò lo sguardo a terra. Era più forte di lei. Quegli occhi la mettevano in soggezione.
L’Uchiha non intendeva farsi catturare da loro e anche se era molto debole cercò di crearsi una via di fuga. Prima però bisbigliò qualche parola
<<    Non posso permetterlo   >>

E&V: Vi aspettiamo al prossimo capitolo!
A presto :D

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Capitolo 17
*** " Capitolo XVII, Against everything : Non posso permetterlo " ***


 E&V: Konnichiwa minnasaan :D
Un capitolo molto movimentato e pieno di emozioni vi aspetta, con una piccola sorpresa finale ..
Buona lettura <3

                                                                                                  ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XVII, Against everything: Non posso permetterlo”
 
Detto ciò sferrò dei kunai verso i tre come diversivo. Inutile dire che li evitarono  in men che non si dica. 
Nel frattempo il moro , con le forze che gli rimanevano, evocò un braccio del suo susanoo e con il minimo sforzo quello distrusse il soffitto creando un varco dal quale Sasuke fuggì.
Gaara riparò con una barriera di sabbia se stesso e le ragazze dalla violenta pioggia di detriti e poi si sollevarono su una nuvola di sabbia in cielo sopra quella parte di caverna.
Ai si guardò attorno <<   Dov’è andato?   >>
Poi scorsero una figura velocissima addentrarsi nella foresta oscura e Akemi indicandola urlò
<<   E’ entrato nella foresta … Non va bene!   >>
Gaara aggiunse <<   Inoltre inseguirlo dall’alto sarebbe inutile perché gli alberi fitti non permettono di vederlo  >>
Così i tre scesero a terra e iniziarono l’inseguimento.
 
Correvano velocemente ma Sasuke era molto più avanti di loro. Sebbene fosse ferito , la sua forza continuava a sgorgare.
 Era davvero straordinario.
Percorsero un lato della costa montuoso. Era un promontorio piuttosto alto contro il quale si scagliava violentemente l’acqua impetuosa. Fiancheggiavano la fitta foresta. Non sapevano se Sasuke volesse addentrarsi dentro quest’ultima o aggirarla. Si limitavano a seguirlo.
Sasuke correva più veloce di quanto potesse.
Non voleva fermarsi . Non voleva voltarsi a guardare i loro visi. Non capiva cose stesse succedendo al suo interno.
Sapeva solo che non poteva permetterselo: non poteva permettersi di mostrarsi debole e non poteva neanche permettersi di coinvolgere gli altri nel suo mondo corrotto.
 
Gaara osservò
<<   Non andrà lontano, il veleno consumerà più velocemente il suo corpo se usa molto chakra  >>
Akemi sgranò gli occhi <<   Cosa?! Il veleno?  >>
Ai intervenne voltandosi verso la bionda <<   Non hai visto che aveva il ventre fasciato?  >>
<<  N- non ci ho fatto caso … Ma allora dobbiamo sbrigarci a maggior ragione … o lui.. morirà!  >>
Ai la tranquillizzò dicendole che al massimo sarebbe svenuto .
Tuttavia era necessario che il veleno venisse eliminato prima che raggiungesse il cuore, altrimenti Sasuke non avrebbe avuto davvero speranze.
Akemi si chiedeva come diavolo aveva fatto a farsi colpire.
Poi si ricordò che si trovava ancora in riabilitazione per gli occhi del fratello e quindi i suoi riflessi e i suoi sensi risultavano più deboli .
Ora Akemi era davanti a Gaara e Ai.
 Improvvisamente una folata di vento si scagliò violenta contro i tre ragazzi. Qualcosa , o qualcuno, era lì.
Una voce calda e profonda riecheggiò nel vento
 
<<   Che ne dite se vi metto un po’ i bastoni tra le ruote?   >>
 
Questa affermazione fu seguita da un grido.
<<   Kyah!  >>

Ai.

Akemi e Gaara si voltarono immediatamente.

Sgranarono gli occhi.

Impallidirono.

E&V: Speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto !!
Vi aspettiamo al prossimo capitolo, dove scoprirete di chi è questa nuova voce..
Alla prossimaaaa \ ( 030 ) / <3

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Capitolo 18
*** " Capitolo XVIII, The man with the mask : Madara Uchiha " ***


 E&V: Eilà gentee!!
Ecco a voi il diciottesimo capitolo..
Buona lettura ;D

                                                                                           *** STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XVIII, The man with the mask : Madara Uchiha”

Una figura avvolta in un mantello blu cobalto, con una maschera bianca che gli copriva il volto.
Madara Uchiha .
Nella mano destra stringeva saldamente delle ciocche dei capelli corvini di Ai. La ragazza cercava di muoversi ma più lo faceva , più Madara stringeva la presa ed era doloroso.
Ai teneva entrambe le mani su quella di Madara.
Gaara si fece avanti <<   Lasciala stare !!   >>
Madara continuò a stringere la presa <<   Quant’audacia abbiamo qui! La lascerò quando ne avrò voglia …   >>
Gaara strinse i pugni
<<   Non siete gli unici che vogliono riportare indietro Sasuke, mi dispiace ma credo proprio che dovrete lasciare il posto a me  >>
Ai cercò di parlare <<   N-non lo faremo mai!...Noi … abbiamo fatto.. una promessa e ..! Kyah!!  >>
Madara la interruppe stringendo saldamente la ciocca di capelli nella sua mano
<<   Silenzio ragazzina, parlerai quando te lo dico io  >>
<<   Nessuno … mi da degli o-ordini ..!   >>
Detto ciò la ragazza sferrò una gomitata nello stomaco dell’uomo e riuscì a liberarsi dalla presa. Corse verso Gaara e Akemi e si voltò verso Madara.
<<    Non credere di aver a che fare con dei pivelli!   >>
Madara sghignazzò <<   Mia cara Ai, so bene chi sei .. e so bene chi è quel ragazzo. Non mi importa, chiunque si metta sulla mia via.. lo schiaccerò come un’insulsa formica!!!   >>
Madara tese il braccio sinistro davanti a sé.
<<   Vi lascerò un bel passatempo mentre io andrò a riprendere quel ragazzo   >>
Akemi , Ai e Gaara si accerchiarono.
 Il terreno iniziò a tremare e a sussultare. Pian piano dalla terra che si sgretolava venivano fuori dei disgustosi zetsu bianchi. Sbucavano da ogni lato , destra, sinistra, dappertutto.
Erano circa una centinaia.

Akemi era sollevata <<   Andiamo! Chissà che credevo io! Un po’ di questi deficienti con le gambe … li battiamo neanche in meno di un minuto!!   >>

Madara iniziò a scomparire e mentre si dissolveva si portò l’indice davanti alla maschera e si rivolse ad Ai

<<    Ai … in questo pagliaio c’è un ago.. prova a cercarlo ..   >>

Si dissolse completamente lasciando Ai con un espressione mista tra rabbia e confusione. Si chiedeva cosa diavolo volesse dire quell’uomo. Che aveva in mente?

Akemi sbuffò continuando a ripetere che Madara poteva trovare un impedimento più stimolante per loro.
Gli zetsu iniziarono ad attaccare ma rispondere ai loro colpi era estremamente facile.

Tuttavia li stavano rallentando e allontanando da Sasuke.

Ai e Gaara si scambiarono un ‘ occhiata veloce e i loro pensieri furono concordi .

 Ai si rivolse ad Akemi <<    Akemi, creati un varco e corri da Sasuke! Qui ci pensiamo noi!   >>
Akemi annuì e con un pugno molto violento scaraventò via cinque zetsu davanti a lei.
Prima di iniziare a correre si voltò verso i compagni esclamando <<   Buona fortuna!   >>
I due, spalle contro spalle, impiegarono meno di sei minuti per mettere al tappeto tutti quei mostri disgustosi.
<<  Bene questo era l’ultimo  >> affermava Ai poggiando una piede sul cadavere esanime di uno di quelli
<<   Non abbiamo neanche dovuto sprecare chakra ..  >> riprese Gaara
<<   .. Non mi piace quell’espressione  >> Ai fissava Gaara che aveva assunto un’espressione perplessa
<<   Se avesse voluto toglierci di mezzo avrebbe dovuto usare dei nemici molto più forti, non degli zetsu   >>
<<  …  >>
<<   Non era il suo vero scopo  >>
<<   Cosa?  >>
<<   L’obbiettivo di Madara non era rallentarci ne tanto meno ucciderci   >>
<<   In effetti ci avevo pensato anch’io   >>
<<   Ai .. cosa ti ha sussurrato ?  >>
<<   Emh, una frase senza senso .. ha detto “in questo pagliaio c’è un ago .. prova a trovarlo”  >>
<<   Un ago … Significa che tra questi zetsu ..  >>
Proprio mentre il kazekage parlava , all’oscuro di tutti, uno di quei disgustosi corpi biancastri strisciava verso di lui.
Tuttavia né Gaara né Ai, troppo presi dai loro pensieri, se ne accorsero.
Lentamente quello raggiunse Gaara e si levò in piedi dietro di lui.
Ora Gaara e Ai lo avevano visto ma era già troppo vicino al kazekage.
<<   Che diavolo ..   >>
Gaara si volto di scattò ma quel mostro lo attaccò mordendogli aggressivamente il collo.

<<   Gaara!!!   >>

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Capitolo 19
*** " Capitolo XIX, The other part of mine : Gaara e Shukaku " ***


E&V: Ciao a tuttiiiiii !!!!! Come va ??
In questo capitolo vedremo un nuovo volto di Gaara ..
Come si comporterà Ai?!
Buona lettura ;D

                                                                                        *** STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XIX, The other part of mine: Gaara e Shukaku”

Ai si precipitò verso il mostro sferrandogli un micidiale calcio alla bocca dello stomaco che lo fece indietreggiare e sbattere contro un albero.
<<  Prova a toccare di nuovo Gaara e ti spezzo ogni osso che hai in quella specie di corpo!!!!  >> Ai inveiva contro il corpo ormai esanime del mostro
Il kazekage era in ginocchio e si teneva una mano sul collo. Ansimava.
Ai si precipitò da lui e gli poggiò delicatamente la mano sulla spalla.
<<   S- stai bene ?  >> gli chiese con aria preoccupata inarcando le sopracciglia
Gaara balbettò un poco sicuro si  che non convinse la ragazza.
<<   Fa vedere la ferita  >>
Pian piano Ai spostò la mano calda di Gaara dal collo. Era una ferita piuttosto brutta. Uno squarcio di circa quattro centimetri . “Che razza di cannibale!” pensò Ai. Fortunatamente non veniva fuori sangue , tuttavia attorno al morso vi era una sostanza violacea.
Veleno?! Ai si preoccupò. Non sapeva cosa fosse quella sostanza, non era un ninja medico e non ne capiva niente in questo campo.
<<   Ishiro deve vederti subito   >> farfugliò la mora controllando nuovamente la ferita
Gaara le afferrò il polso. La sua mano era molto calda.
Ai arrossì leggermente e balbettò <<   C- cosa c’è?  >>
Il rosso aveva un aria strana. La sua pelle bruciava . Le vene , soprattutto quelle delle tempie, del collo e delle braccia pulsavano freneticamente ed erano visibili ad occhio nudo . Il sudore cadeva giù dalla fronte umida, percorrendo lentamente mento e collo. Continuava ad ansimare. C’era qualcosa di strano .
Ora Ai era davvero  molto turbata, <<   Non va bene, no .. dobbiamo fare qualcosa!   >> esclamò

Poi poggiò l’altra mano su quella di Gaara e continuò <<   Ti porterò al villaggio, tieniti pron-  >>

Ai fu interrotta. Il rosso le stringeva sempre di più il polso. Sempre più forte quasi fino a farle male
Ai cercava di smuoversi <<   G-gaara.. fermati..  >>
Il kazekage alzò il volto verso Ai.
 Aveva assunto un espressione che la fece trasalire. 
La congiuntiva del suo occhio destro era diventata di colore nero , mentre l’iride di un giallo dorato.
La parte destra del volto ed anche quella del collo assumeva uno strano colore, come beige e delle ramificazioni nere si andavano formando a mo’ di ghirigori.
La ragazza cominciò a farsi un idea di ciò che stava succedendo.
All’improvviso le parole di Madara ebbero senso.
L’ago nel pagliaio era uno zetsu diverso dagli altri. Probabilmente il suo veleno conteneva una sostanza in grado di richiamare un caro vecchio amico.
L’ipotesi di Ai fu confermata da altri due fattori: i canini destri del ragazzo cominciarono ad ingrandirsi ed allungarsi mentre all’altra mano spuntarono gli artigli.
Ai incrociò lo sguardo di quello che ormai era solo per metà Gaara e sussurrò

<<   Shukaku   >>
Si chiedeva come diavolo fosse possibile una cosa del genere . Credeva che solo le forze portanti potessero evocare i propri cercoteri, o nei momenti di massima rabbia o quando imparavano a controllarli.
 Non riusciva a darsi una spiegazione. Sicuramente c’era qualcosa di strano sotto.
Fu riportata alla realtà dalla presa di Gaara che ora si faceva lancinante
<<  G-gaara … mi stai … facendo male  >> biascicò  la ragazza
Ma il rosso, o meglio ciò che ne era rimasto, non accennava a lasciare il polso di Ai.
La ragazza non intendeva fare del male a Gaara, primo perché non lo avrebbe mai fatto in vita sua, secondo perché Gaara non c’entrava niente ma era Shukaku che aveva preso il suo controllo.
Mentre rimuginava su questo sentì uno strano movimento attorno a se ’ . La sabbia del kazekage fluttuava minacciosa attorno a lei.
“C- che ha in mente ? .. Non starà facendo sul serio?!”
Pian piano la sabbia comincio a cingere ogni parte del corpo di Ai che tentava di liberarsi invano “Dannazione! Non ci voleva proprio.. non posso fare del male a Gaara!! Devo cercare di cavarmela senza l’aiuto dello sharingan …”
Mentre pensava questo anche l’ultima parte del suo corpo, il viso, veniva inghiottito dalla sabbia.
Il corpo della ragazza si trovava in un involucro di sabbia.
IL rosso lo sollevò a mezz’aria, tendendo la mano

<<   Ormai non è più Gaara quello con cui hai a che fare ragazzina!   >>

La voce di Gaara aveva lasciato posto a quella distorta e riecheggiante di Shukaku.
 Ai aveva capito : ora il corpo di Gaara fungeva da marionetta per Shukaku mentre la sua anima si trovava in una sorta di sospensione.
Mentre rifletteva su questo l’Uchiha si accorse che respirare le era molto difficile.
Shukaku l’aveva racchiusa in un involucro privo d’ossigeno.
 Faceva davvero sul serio. Ai si portò le mani al collo, l’ossigeno sembrava non arrivare più ai polmoni. Sentì come un peso opprimerle la cassa toracica. Provava ad inspirare ma l’aria non passava dalle vie aeree. Doveva fare qualcosa al più presto se non voleva soffocare.
<<   La giovane e temibile Ai Uchiha, distrutta come niente e ridotta in polvere niente meno che dal  suo caro amato  Gaara .. sembra la trama di una tragedia!!!   >>
Ghignò malvagio Shukaku , soddisfatto di ciò che da li a breve sarebbe successo.
Qualcosa attirò la sua attenzione. Pensò che i suoi occhi gli stessero giocando uno scherzo, quando vide leggeri bagliori azzurri provenire dall’involucro in cui si trovava Ai.
<<  N-non è possibile!  >>

Improvvisamente l’involucro venne distrutto dall’interno con una forte scarica di fulmini. Ai cadde a terra. Iniziò ad ansimare e a inspirare quanto più ossigeno potesse

<<  Come diavolo hai fatto a utilizzare il chakra se stavi quasi per morire soffocata?!  >>
Ai si sollevò barcollante e si voltò verso di lui
<<   C-chi lo sa, eheh..  >>

Shukaku divenne furioso. Come osava quella ragazzina usare un tono così arrogante con lui. 
Ai riprese il discorso <<   Vedi di far ritornare Gaara …. non voglio usare le maniere forti!  >>

<<   Insulso moscerino,  come diavolo ti permetti a darmi degli ordini??!  >>


Shukaku divenne ancora più rabbioso e continuò

<<   Non hai capito niente ragazzina! Questo è solo un milionesimo della mia forza.. Quando riuscirò a debellare del tutto l’anima di quello sciocco , allora potrò sprigionare la mia intera potenza!!!!!   >>

Ai sgranò gli occhi. Debellare l’anima di Gaara? Quel mostro voleva cancellarlo dalla faccia della terra? Non poteva permettere una cosa del genere, doveva salvare Gaara e al più presto.
Shukaku non le lasciò neanche il tempo di pensare che le fiondò un getto di sabbia contro il collo iniziando a stritolarla.
Di nuovo la stessa sensazione di prima. La ragazza non sapeva che fare, non voleva ferire Gaara. Ma se si fosse lasciata colpire di propria volontà, allora avrebbe avuto di sicuro la peggio.
La presa diveniva sempre più forte.

Shukaku sollevò il braccio destro in alto <<   Abituati all’idea di vedere me al posto del tuo caro Gaara, no anzi .. credo proprio che non ti lascerò il privilegio di vivere!  >>

Dopo di che spostò violentemente il braccio versò sinistra e il flusso di sabbia scaraventò con furia tremenda Ai nella foresta.

<<   Però voglio divertirmi un po’ prima..  >>

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Capitolo 20
*** "Capitolo XX, Behind your back : Non mi scapperai" ***


E&V: Oilàà minna san!!! <3
Ecco il ventesimo capitolo 030
Buona lettura ;)

                                                                                    ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XX, Behind your back: Non mi scapperai”

Intanto Akemi si trovava a pochi metri da Sasuke. Correvano entrambi. Si trovavano in uno strano percorso.
Correvano lungo una stradicciola di terra fiancheggiata sia a destra che a sinistra da alti fasci d’erba secca e giallognola.
“Dannazione!! Odio correre , lo odio!! E lui lo sa.. ma non intende diminuire la velocità!!” pensava Akemi mentre cercava di tenere il passo dell’ Uchiha.
Non poteva permettersi distrazioni ma a volte , come improvvisi lampi, le venivano in mente vicende del passato.
 L’incontro con Sasuke, le missioni insieme, e immancabilmente, quell’ultimo incontro che li aveva separati.
Teneva gli occhi fissi sul ragazzo . Sentiva il cuore battergli con una velocità pazzesca, ma stavolta tale battito non era dovuto solo alla corsa. Era dovuto a Sasuke.
 Si sentiva così debole di fronte a quei sentimenti .
Sasuke aumentò il passo e con aria irritata urlò ad Akemi
<<   Va’ via immediatamente!   >>
La bionda inizialmente fu scossa da quelle parole. Quando noto che stava rimanere indietro, raccolse tutta l’energia che aveva e aumentò anche lei il passo.
Non intendeva sottostare all’ordine di Sasuke, lei aveva un compito. Lo aveva promesso ai kage, ad Ai e , soprattutto , a se stessa.
<<    Non esiste!!! Io ti riporterò indietro … che tu voglia o no, capito??!!!   >>
Gridò con quanto più fiato aveva in gola
Sasuke sgranò gli occhi, ma essendo di spalle ad Akemi , questa non riuscì a vederlo
Per Sasuke era difficile cercare di soffocare i suoi sentimenti . Akemi invece non aveva paura di gridarli a squarcia gola. Erano l’opposto. E Sasuke lo sapeva bene, era inevitabilmente vero : gli opposti si attraggono.
La ragazza continuava a ripetersi che non poteva deludere gli altri e anche lei stessa. Strinse i denti e chiuse gli occhi.
Scelta non molto buona.
Inciampò con il piede destro e cadde a terra con un pesante tonfo, seguito da un gridolino.
Sasuke aveva sentito tutto. Che diavolo doveva fare? Doveva continuare a correre, non poteva permettersi di abbassare la guardia e rendersi debole davanti al nemico. Diceva così ma qualcosa lo bloccava, bloccava le sue gambe e la sua schiena. Era come un peso , come un mero di forza che non gli permetteva di andare avanti.

L’Uchiha sapeva il nome di quel dannato sentimento ma non riusciva neanche a biascicarlo. Quello stupidissimo dannatissimo sentimento lo stava rendendo debole e , pur volendo, Sasuke non riusciva a sottrarsi a questo.
Si voltò infastidito fermandosi.
<<   Tsk   >>
Akemi era a terra, sulle sue ginocchia insanguinate . Anche i suoi gomiti lo erano.
Ansimava freneticamente. Doveva riprendere un po’ d’aria. Prese un bel respiro profondo e alzò lo sguardo davanti a sé. Pensava che probabilmente Sasuke si fosse dileguato come polvere.
<<   Unh?  >>
Akemi si trovò ad un paio di metri la figura alta e longilinea dell’Uchiha. La stava fissando con aria seccata.
Arrossì di colpo, quasi fino alle orecchie. Non poteva credere che si fosse fermato ad aspettarla. Era una cosa davvero assurda.

Sasuke Uchiha , proprio lui in carne ed ossa. Non le sembrava vero.

 

Akemi , raccogliendo tutto il coraggio che aveva , gli puntò il dito contro
<< T- t -tu , non muoverti di lì!!>>
Sasuke la guardò con un espressione totalmente apatica
<< A- adesso ti vengo a prendere … !>>
La ragazza andò per alzarsi ma provò un dolore lancinante alla caviglia destra e non potè fare a meno di lamentarsi.
Sasuke era rimasto fermo a guardarla. Aveva immaginato una cosa del genere visto il modo in cui era caduta. “Che mi tocca fare” pensò.
Poi chiuse gli occhi e sospirò rumorosamente. Akemi lo guardava basita e non poteva immaginare che cosa avrebbe fatto.
Il ragazzo camminò svogliatamente verso di lei.
“ Ehhhhhhh?????? Ma che diavolo sta facendo ?!”  fu l’unico pensiero che riecheggiava nella testa ormai imbambolata di Akemi.
Era davanti a lei , a meno di due centimetri, in piedi. Akemi non voleva alzare lo sguardo e quindi, completamente pietrificata, fissava le sue gambe.
Sasuke si piegò .
Ora il suo viso era a meno di due centimetri da Akemi. La bionda paralizzata fissò per la prima volta da quando si erano visti gli occhi di Sasuke così direttamente.

 Erano completamente neri e profondi, aveva paura di potersi perdere in quello sguardo per sempre.

La sua pelle , le sue labbra, le sue guance erano completamente marmoree.

L’Uchiha la fissava con un espressione mista tra l’ irritazione e la curiosità.

Mosse le labbra, Akemi era terrorizzata e chiuse gli occhi per la paura

<<    Stu – pi – da   >>

“ Stupida?”

E&V: See you next time guys <3

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Capitolo 21
*** " Capitolo XXI, Don't Run away : Aspetta" ***


Ely&Vane : Hoayoo minna san ;D e buon Halloween passato XD
Veniamo al capitolo ...
E: posso dire solo che mi sono commossa da sola a scriverlo :S
V: Concordo T.T
Buona lettura!

                                                        ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XXI, Don’t run away: Aspetta”

La ragazza aprì piano piano gli occhi , per poi incontrare nuovamente quelli di Sasuke
 Stupida? L’aveva chiamata stupida ?!
Il ragazzo continuò con tono scocciato
<<   Non cambierai mai eh?   >>
Akemi non sapeva che fare , era completamente pietrificata. Solo, il suo cuore batteva così forte che temeva che Sasuke potesse sentirlo. Ma cosa intendeva con quell’espressione , non cambierai mai , a cosa si riferi –
I suoi pensieri vennero bloccati da un ricordo .
No, era impossibile che Sasuke se lo ricordasse e che si stesse riferendo a quello.
<<   La caviglia .. Anche quella volta ti eri fatta male alla caviglia   >> riprese il moro
Akemi sgranò gli occhi.
Parlava proprio di quella volta , come poteva ricordare? Come poteva?
Arrossi, gli occhi le divennero quasi lucidi.
Era così felice che poteva mettersi a piangere.
Sasuke ricordava tutto , ogni singolo momento passato, ogni avvenimento, ogni situazione, ogni parola.
 
Forse anche quelle due parole? “Ti amo” …

Cercò di tornare alla realtà. “ Devo essere un po’ più realistica” pensò.
Sasuke spostò lo sguardo verso il polso di Akemi adocchiando quel vecchio braccialetto lilla.
<<   Lo hai ancora?  >>
<<   Uh?   >>
<<   Il braccialetto .. è così rovinato e vecchio.. pensavo lo avessi buttato   >>
Akemi si innervosì di colpo
<<    Come avrei potuto buttarlo??! Me lo hai regalato -   >>
Si bloccò quando vide che Sasuke la stava fissando negli occhi .
Arrossì come un pomodoro fin sopra alle orecchie. Si sentiva agitatissima e non aveva idea di cosa fare.
<<   Capisco   >> riprese quello abbassando lo sguardo
“Forse gli ha dato fastidio?” pensò Akemi  rattristandosi e socchiudendo gli occhi.
<<   Riesci ad alzarti?   >>
Akemi si riprese e farfugliò una risposta poco sicura <<   C- certo che si !  >>
Provò ad alzarsi sotto gli occhi attenti del moro ma ciò che ottenne fu solo dolore. La caviglia non le permetteva di muoversi.
<<   Menomale che ci riuscivi …  >>
<<   E’ – è solo questione di minuti e poi riuscirò ad alzarmi e riprenderemo da dove eravamo rimasti !   >>
<<    Non ho tutto questo tempo a disposizione   >> riprese Sasuke tossendo leggermente
Akemi poi si ricordò del veleno e che Sasuke doveva essere curato al più presto.
<<   Adesso sta ferma e lascia fare a me    >> fu l’unico autoritario commento di Sasuke
Akemi  non era molto convinta di quelle parole .
Sasuke sospirò nuovamente e tese la mano destra in avanti.
Akemi arrossì di colpo. “C- che diavolo ha in mente?!!”
Appoggiò quindi la mano destra sul fianco della ragazza e aiutandosi con l’altra la sollevò su.
Akemi era completamente rossa e paralizzata. Sasuke la stava tenendo tra le sue braccia!
“Che … che dovrei fare adesso??!”

Prima di rimetterla in piedi il ragazzo la guardò ancora negli occhi
<<   Non sprecare il tuo tempo con me   >>

Poi la riappoggiò delicatamente .
La ragazza , ancora immobile , sgranò gli occhi. Si era sentita male al suono di quelle parole. Era come se tutto attorno a sé fosse diventato un po’ più grigio.
Sasuke si voltò e iniziò ad incamminarsi.
Era come se Akemi avesse già vissuto questa scena. Ogni muscolo del suo corpo era paralizzato ed era come se i sensi di colpa la stessero soffocando. Voleva muoversi, voleva parlare ma non ci riusciva. Gli occhi le divennero lucidi. Si sentiva in trappola. Guardava Sasuke allontanarsi passo dopo passo. Era la stessa scena di quando era andato via dal villaggio e lei stava per commettere lo stesso errore.

Sasuke, dal canto suo, si muoveva lentamente come se il desiderio e la voglia di restare lì con lei lo avessero rallentato. Tuttavia non era il tipo da farsi soggiogare dai sentimenti.

Un altro passo ancora, e avrebbe ripreso a correre, decise.

<<   I-io … non …   >>
La voce singhiozzante di Akemi richiamo l’attenzione di Sasuke che, nonostante ciò, non si voltò fermandosi di spalle solamente.
La bionda si asciugò le lacrime e riprese
<<   Io non sto perdendo il mio tempo!!!   >>
Sasuke sgranò nuovamente i suoi occhi neri e profondi anche se di spalle.
<<   Sasuke … mi dispiace ma , questa volta, hai sbagliato   >>
Il ragazzo strinse i pugni e Akemi continuò
<<   Il tempo, il suo scorrere, ha un incredibile potere.. riesce a far capire alle persone ciò che per loro conta davvero.. anche se all’inizio i sentimenti sono negativi e il dolore e l’odio sommergono  l’anima, poi queste si rendono conto di usare questi sentimenti come una “scusa”   >>
“Dannazione” pensò Sasuke chiudendo gli occhi
La ragazza si fermò per pochi secondi , poi continuò
<<   E quando … ecco, quando ti rendi conto di ciò che conta di più di tutto il resto  per te, tu .. tu troverai sempre, sempre il tempo da dedicargli.. . N- niente scuse ..   >>
La sua voce venne nuovamente rotta da alcuni singhiozzi ma , nonostante ciò, riprese impassibile
<<   S- sasuke .. pensa quello che vuoi ma non sto sprecando il mio tempo … Mi importerà sempre delle persone che amo.. a-anche se sono lontana da queste, anche se non sono insieme a loro …   >>
Il ragazzo piegò leggermente il viso verso destra per scorgere Akemi con la coda dell’occhio. Non riusciva a credere alle sue parole . Era impossibile che dopo tutto quello che aveva fatto, dopo che era diventato un mostro lei,  lo amasse ancora ..
Ma si sbagliava.


Akemi aprì gli occhi verdi gonfi di lacrime,arrossì leggermente, lo guardo fisso e gli urlò

<<   NON SPRECHI MAI IL TUO TEMPO PER CIO’ CHE AMI!!   >>

Sasuke si voltò di scatto <<   Akemi …  >>

La ragazza si portò le mani davanti agli occhi e scoppiò a piangere.

Era così doloroso per Sasuke vederla in quello stato, soprattutto dopo aver saputo che lo amava ancora. Tese una mano verso la ragazza seppure fossero molto distanti l’uno dall’altra.

“Cosa stai facendo?” una voce biascicata gli risuonò in testa “Sasuke, cosa stai facendo? Ricorda chi sei e cosa c’è voluto per renderti così .. Hai sacrificato tutto, i tuoi amici, la tua famiglia e ora ? Vorresti tornare indietro? Vorresti diventare debole?!”

Si portò quella stessa mano alla tempia destra. Quella voce aveva ragione, cosa stava facendo, non poteva permettere che degli stupidi sentimenti scalfissero così la sua corazza.


In lontananza si sentirono dei rumori e delle voci indistinte.

Gai, Shikamaru e Ishiro correvano verso Akemi.Il ninja delle ombre urlò all’amica che si voltò verso di loro <<   Akemi stai bene?!!    >>

Gai si rivolse a Sasuke puntandogli l’indice contro
<<    E tu non muoverti di lì ragazzino!!!!! La squadra di recupero è venuta a prenderti!! Muahahahahahahah!!!   >>

<<   Merda …   >> Sasuke doveva scappare al più presto
Akemi si voltò nuovamente verso di lui.
I loro occhi si incontrarono di nuovo.

<<    Sasuke .. non devi scappare se non vuoi …   >> provò farfugliare la ragazza, ma prima che gli altri ninja raggiungessero Akemi, Sasuke scappò via con la velocità di un ghepardo.

Gai , Ishiro e Shikamaru si fermarono col fiatone vicino Akemi. Shikamaru ripeté la domanda <<   Stai bene?   >>
Akemi , che ancora guardava nella direzione in cui Sasuke era scappato, rispose con un distratto si ma Ishiro si rese subito conto che aveva una distorsione alla caviglia <<   certo , e la tua caviglia?   >> .

Akemi non lo rispose neanche ma il ninja medico le sfiammò la caviglia nonostante questo.
La ragazza era troppo immersa nei suoi pensieri per prestare loro attenzione. Aveva un’idea confusa in testa e continuava a ripetersi che probabilmente erano stati i suoi occhi a giocarle un brutto scherzo ma era convinta che , quando lei aveva detto quell’ultima frase a Sasuke, lui avesse sul volto un espressione molto triste e malinconica.


E&V: Alla prossima!! ( E vi assicuriamo che succederà qualcosa di ancora più struggente T.T )

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Capitolo 22
*** "Capitolo XXII , I know you : Ti ricordi ?" ***


E&V: Oilà <3
Okay minna , q- questo capitolo ... è ...
ditecelo voi com'è!!! T^T
Buona lettura !

                                                  ***STARDUST - POLVERE DI STELLE ***
Capitolo XXII, I know you: ti ricordi?”

Ai aveva sbattuto violentemente la nuca contro la corteccia dura di un albero.
 Era distesa a terra.
Aprì gli occhi. Vedeva tutto sfocato e in movimento .
 Si portò una mano sulla fronte mentre tentò di rialzarsi in piedi.
 Sentiva male alle tempie. Si sollevò in piedi ma il suo equilibrio momentaneamente era instabile.
Chiuse gli occhi e prese un bel respiro profondo.
Quando li riaprì vide che tutto il paesaggio intorno a lei si faceva più nitido. Era circondata da alti alberi dal tronco massiccio. Davanti a lei vi erano dei rami spezzati.
Iniziò a farle male anche la schiena.
Era il minimo dopo la botta che aveva preso.
“Dove sarà finito? Devo trovarlo e al più presto..” pensava la guardandosi attorno.

<<   Sono dietro di te   >>

La voce improvvisa di Shukaku fece destare subito i riflessi di Ai che repentina si voltò.
Sembrava che quel mostro avesse risposto ai suoi pensieri.
 Se ne stava li , a braccia conserte, sogghignando.
Ai strinse i pugni
<<   Falla finita adesso!!   >>
<<   Perché? A me va di divertirmi almeno un po’  >>
<<   Non è il momento di scherzare questo   >>
Il rosso imbronciò il viso
<<   Avanti, gioca un po’ con me Ai!  >>
Detto ciò ricomparve il ghigno sul suo viso. Scaraventò violentemente contro l’ Uchiha  dei massi sabbiosi .
Ai non provò nemmeno a schivare i colpi incassandoli tutti.
La colpirono nello stomaco e sulle gambe. Cadde a terra.
Shukaku assunse un espressione irritata
<<   Perché non ti difendi?!   >>
Ai rialzandosi nuovamente , lo guardò diritto negli occhi <<   Non posso e … non voglio   >>
L’altro sgranò gli occhi. Sentì come un improvvisa fitta al cuore. Quella ragazza preferiva ferirsi piuttosto che fare del male a Gaara. Perché teneva così tanto a quello sciocco ? Si infuriò ancora di più.
<<   Allora peggio per te !   >>
Riprese con la scarica di massi ma Ai , nonostante questo, non accennava a controbattere.
Mentre la colpiva, il ragazzo, se così si poteva chiamare, non riusciva a darsi una risposta. Cosa c’era in quello stupido per cui Ai sopportava quel dolore senza fiatare. Queste domande senza un perché lo facevano infuriare ed anche quello strano sentimento che gli colpiva la bocca dello stomaco faceva il suo.
“Non devo demordere ora” pensò Ai rialzandosi per l’ennesima volta da terra. Aveva alcuni lividi sulle gambe ora .
<<    Cosa ci trovi in lui?   >>
Quella domanda spiazzò la ragazza. Perché quel mostro le aveva chiesto una cosa del genere?
Alzò lo sguardo per incontrare il suo. La fissava senza sbattere ciglia con il braccio pronto verso di lei.
“Perché mi sta chiedendo una cosa del genere? Cosa gli interessa?.. Però se rispondessi , guadagnerei tempo per contrattaccare”
La ragazza provò a rispondere a quella  domanda <<   E- ecco -   >>

Non appena Ai iniziò a sillabare quella parola però Shukaku provò di nuovo quella strana spiacevole sensazione al petto e si innervosì. Per qualche strana ragione non voleva sentire la risposta di Ai , a tutti i costi
<<   Sta zitta!!!!   >>
L’Uchiha era davvero confusa. Perché aveva cambiato idea così in fretta? Continuava a guardarlo senza muovere un muscolo e quando i loro occhi si incontrarono di nuovo le urlò contro
<<    Smettila di guardarmi!!   >>
Poi diresse un flusso di sabbia verso il braccio sinistro di Ai e con estrema furia scaraventò la ragazza contro vari tronchi massicci.

Ai era distesa a terra , ora i lividi erano evidenti.
<<   Ti accontenti a farti del male   >>
Shukaku non capiva le motivazioni che spingevano quella ragazza a tanto
<<   E’ inutile sprecare la propria vita per gli altri perché questi non saranno mai in grado di ringraziarti … l’umanità è un inutile massa di feccia, e anche quello sciocco lo è!!   >>
I suoi occhi colsero dei veloci movimenti di Ai. La ragazza si alzò nuovamente, anche se le sue ginocchia quasi non la reggevano più, anche se le sue tempie stavano per scoppiare.
Fece un passo avanti <<   T -tu .. *cought cought* .. non puoi capirlo..   >>
<<  ..?!   >>
<<    Non .. farei mai del male .. a chi amo.. anche se , anche se questo .. non mi fosse riconoscente .. non farei mai loro del male … perché se ami qualcuno .. non pensi neanche a fargli provare del dolore.. l’amore..   >>
Shukaku la bloccò
<<   L’amore?! Che assurdità!!   >>
Ai riprese incurante
<<   .. l’amore non rende deboli … l’amore aiuta a crescere , a provare nuovi sentimenti sulla propria pelle … aiuta a diventare forti per proteggere chi è importante per te   >>
L’Uchiha si avvicinava pian piano , cercando un instabile equilibrio, verso uno Shukaku che sembrava essere paralizzato. Non capiva perché non riuscisse a muoversi , aveva solo la forza di urlarle contro.
<<   Non avvicinarti!!! Sparisci dalla mia vista!!!!  >>
Ormai Ai era a pochi centimetri da lui. Alzò leggermente il viso per guardarlo dritto negli occhi
<<   So che puoi sentirmi …  >>
Tese le mani tremanti e le appoggiò sulle braccia del rosso. Shukaku intervenne
<<   Non toccarmi!! Vattene!!  >>
Dicendo ciò afferrò anche lui le braccia della ragazza stringendole con quanta più forza aveva
La mora incontrò di nuovo il suo sguardo. Sorrise dolcemente.
<<   Che cosa vuoi da me??!  >>
<<   G-gaara …  >>
<<   Ti ho detto che non sono Gaara !! Dannazione!!   >>
Shukaku era infuriato. Il terreno intorno a loro si scuoteva leggermente.
Ai riprese. Sapeva che, ovunque si fosse trovata, l’anima di Gaara la stesse ascoltando
<<   Ti ricordi il primo giorno in cui ci siamo incontrati?   >>
<<  …!!!   >>
Shukaku sentì le orecchie fischiargli e una morsa stringergli il petto
<<    Ti ricordi cosa ti dissi?   >>

 

<<    Uahh!! Ai sono un po’ preoccupata per l’esame!   >>
<<    Sta’ tranquilla Akemi, vedrai che se ci concentriamo non sarà difficile!   >>
<<    Vorrei essere calmo come te Ai..   >>
<<   Hey Heiji , ciao!   >>
<<    Akemi, Ai … avete saputo che all’esame parteciperanno ninja non solo di Konoha ma anche degli altri villaggi?   >>
<<    In effetti alcuni ragazzi hanno dei copri fronti con un simbolo diverso .. per esempio quel gruppo dovrebbe essere della nuvola, quello della roccia .. vedi Ai?   >>
<<   Si , me ne ero resa conto anch’io     >>
<<     Piuttosto , avete idea di chi saranno i nostri avversari ragazze ?   >>
<<    Ecco , io dovrò sfidare una certa Kurotsuchi della roccia , Ai tu ?   >>
<<    Se non sbaglio un tizio del paese del fulmine … non mi ricordo il suo nome , mentre Heiji credo proprio che a te toccherà Shikamaru!    >>
<<    Bah, poco male!   >>
<<    Hey non fare il superiore tu!   >>
<<   Ahahah, hai ragione Akemi … hey guardate li, quei tre …   >>
<<   Ah si, sono tre ragazzi del villaggio della sabbia.. vediamo, se ho capito bene, Kankuro, Temari e … ah già, Gaara … il figlio del quarto kazekage .. Ai ne hai sentito parlare?   >>
<<    Ecco io … si .. credo “ Quel ragazzo, Gaara, ha un aria così triste e malinconica … sento una strana sensazione al petto .. è spiacevole..”   >>
<<    Aaaiii , ci sei?   >>
<<    Eh? .. ah si! Scusa , hai ragione Heiji   >>
<<    Manca un ora prima dell’inizio che avete intenzione di fare ragazzi?   >>
<<    Io penso che tornerò a casa … tu Ai?   >>
<<    Credo proprio che me ne andrò nel mio posto segreto! A dopo!!    >>
“ Un po’ di tranquillità prima dell’esame non potrà farmi che bene .. e poi quel posto mi mette a mio agio.. Sasuke lo trova stupido ma a me piace andare li perché era il posto in cui noi tre andavamo sempre e sento che .. in qualche modo loro sono lì , vicino a me e riescono a darmi sostegno ...
Papà, mamma .. mi mancate così tanto ..
Ecco, ormai manca poco ! Riesco a vedere la cascata ..
UH?! C’è qualcuno lì.. come avrà fatto a trovare questo posto..
Ma chi è … emh , ah si! Quel ragazzo.. Gaara …
Ah, s-si è accorto di me .. che dovrei fare?!”
<<    S-Scusa come hai fatto a trovare questo posto?!   >>
<<   ..?   >>
“ Emh … forse sono stata un po’ burbera …”
<<    Voglio dire … è così ben nascosto , è un posto .. segreto   >>
<<    E’ il tuo posto segreto, dico bene no? E ti da fastidio che io stia qui   >>
<<   H- hey .. come fai a saperlo?!    >>
<<   Ho tirato a indovinare   >>
<<    B- bè fatto sta che prima d’ora nessuno conosceva questo posto e non dovrà conoscerlo nessuno , capito?   >>
<<    …    >>
<<    Hey mi stai ascoltando?!   >>
<<   Si, ho capito  >>
“ U- uffa , ma che vuole questo … il mio posto segreto ..”
<<    Perché sei qui solo ?   >>
<<   Uno: perché non ti fai gli affari tuoi? Due:Potrei farti la stessa domanda   >>
<<    Forse perché  questo è il posto in cui trovo tranquillità e sento che la mia famiglia sia qui con me   >>
<<    La tua famiglia … sei Ai Uchiha , non è vero?   >>
<<   Si.. come fai a ?   >>
<<   Si sente parlare degli Uchiha ovunque , quindi..   >>
<<    Ma come hai fatto a capire che sono io?..    >>
<<    Il simbolo del tuo clan che hai sulle spalle dei tuoi abiti , no? …    >>
“Che?! Ah giusto!!... quante arie si da questo!!”
<<   Vero ..  >>
<<  …  >>
<<   emh .. posso sedermi? “Perché glielo sto chiedendo?! E lui che avrebbe dovuto chiedermi il permesso di stare qui!”   >>
<<   … fa come vuoi   >>
<<   D’accordo   >>
<<   …   >>
<<   Certo che sei un tipo di poche parole eh?   >>
<<    Non mi piace parlare se non sono costretto   >>
<<    Eh? E questa che motivazione è?! Allora adesso sei costretto!    >>
<<   …   >>
<<   Senti , perché non sei con i tuoi amici …   >>
<<    Potrei chiederlo anche a te    >>
<<    Te l’ho detto , perché ora voglio stare con la mia famiglia..   >>
<<    Ma se la tua famiglia è morta   >>
<<   …! “Che razza di impertinente!”   >>
<<    I morti non ti rispondono .. non ti abbracciano .. non ti rimproverano   >>
<<    Ma ti danno la forza d’animo necessaria ad andare avanti … so che anche i tuoi, bè, non ci sono più   >>
<<    …   >>
<<   Perché ho come l’impressione che tu ti senta solo ?   >>
<<    Prima cosa : chi te lo ha detto, seconda : a te cosa importa?    >>
<<    Come cosa mi importa?! Le persone che parlano con me devono per forza essere allegre ..  andiamo , non c’è motivo per cui non esserlo .. solo il fatto che siamo vivi dovrebbe metterci di buon umore    >>
<<   …   >>
<<    Perché ti isoli dagli altri? Cosi ti sentirai ancora più solo!   >>
<<    Ho imparato a cavarmela da solo benissimamente ..   >>
<<    Non intendevo questo .. Quando si è soli è come se mancassero i colori alla vita, come se tutto fosse di un noiosissimo grigio    >>
<<   Magari ad alcuni piace il grigio    >>
<<    Ma vuoi scherzare ?!   >>
<<    Senti perché non mi lasci in pace ?   >>
<<    Non se prima non ti avrò tirato su di morale!   >>
<<    Va via , voglio stare solo   >>
<<   A nessuno piace stare da solo   >>
<<   Che ne sai?   >>
<<    Credimi lo so bene … Sai qual è il tuo problema .. Le persone sole costruiscono muri attorno a loro , invece dovrebbero costruire ponti  per comunicare i propri sentimenti!    >>
<<   …!   >>
<<   Ho colto nel segno vero?    >>
<<     Cosa ? Fatti gli affari tuoi …    >>
<<    Solo se la smetti di tenere quel broncio    >>
<<    A volte le persone che provano a rendere felici gli altri sono le più sole...   >>
<<   ..!   >>
<<    Ho colto nel segno vero?   >>
<<   …   >>
<<    Le persone più sole sono le più gentili, le persone più tristi sono le più solari , le persone più fragili sono le più coraggiose … tutto perché non vogliono che gli altri passino quello che hanno passato loro    >>
“ …! C- cosa intende .. mi sento così triste all’improvviso ..”
<<    E’ vero si … ma c’è qualcosa che fa dimenticare agli uomini tutti questi brutti sentimenti ..   >>
<<   ?  >>
<<    D-dai .. hai capito d-di che parlo “ Perché mi sento così agitata?! Il mio cuore batte così forte !”   >>
<<   Si .. ma non fa per me , non sono abbastanza-   >>
<<    Non dirlo mai! Non dire mai che non sei abbastanza .. forte, coraggioso o chi che sia .. se quella persona non riesce a vedere quanto sei speciale allora vuol dire che è lei non abbastanza per te !!!   >>
<<   Cosa? Pf..    >>
“ Eh? S- sbaglio o sta sorridendo ed è leggermente arrossito ???! Oh mio .. forse suonava un po’ strano quello che ho detto … mi sento agitatissima! Cavolo!”
<<    .. L’errore .. L’errore più stupido che puoi fare è scappare via quando avrai trovato l’amore della tua vita .. “P- perché sto dicendo queste cose?! E’-è come se non fosse il mio cervello a pensare ciò che devo dire ma il mio … cuore?”    >>
<<    N- non lo farò … non scapperò   >>

E poi quella volta …

<<   Ai!   >>
<<   Uh? Che c’è siamo nel bel mezzo di una missione!   >>
<<   Ricordi cosa mi dicesti tempo fa?   >>
<<   Eh? Ti sembra il momento di parlare di questo?!   >>
<<    Ai attenta alle spalle!  >>
<<   ?! .. Kunai  schivato ,Grazie Heiji !!   >>
<<    Non mi importa se non è il momento adatto!  >>
“Ma che sta dicendo Gaara? Dobbiamo muoverci , non è facile combattere mentre nevica a fiotti! Dannazione!!”
<<   Vieni   >>
“?! Mi ha presa per mano … m-ma dove mi sta portando”
<<    Non fermarti   >>
<<   P- perché ti comporti cosi?   >>
<<   …   >>
<<   Gaara!  >>
<<   Ecco  ci siamo    >>
<<   Cosa? Perché siamo in questo posto così lontani dagli altri … ah, guarda l’aurora boreale!   >>
<<   Ai, ascoltami .. devo dirti una cosa..   >>
<<   ..?! Hai sentito ? Erano le urla di Temari, noi dobbiamo-   >>
<<  Ai!   >>
<<   ..!  >>
<<   Io .. n-non sto scappando   >>
<<   …! “Q- queste parole … che succede? ..”   >>
<<    Non .. Non ho paura delle sfide che la vita mi presenterà, non ho paura di cadere, non ho paura dell’oscurità , non ho paura di esprimere i miei sentimenti ..e tutto questo grazie a te..    >>
<<   G- gaara..   >>
<<   Ai   >>
<<   ..?! P – perché?   >>
<<   Perché ti amo!   >>
<<   ..!!   >>
“Si avvicina … io, non so che …”
<<   Ti amo    >>

“M- mi ha baciata .. n-non riesco a crederci!”
<<   B- Bé, di qualcosa …   >>
<<   S –s – scemoo ...  Non farmi prendere certi attacchi !!   >>
<<    Eheheh    >>
<<    A-anch’io … ti amo   >>

 “Sono così felice”


E&V: Alla prossima <3

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Capitolo 23
*** "Capitolo XXIII , The strengh of love : Ai e Gaara" ***


E&V: Oilàà!!
dai jo buu minna san??!! <3
Eccoci al ventitreesimo capitolo : tutti riescono ad amare , sempre ...
Buona lettura ;D
 
                                                                         ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XXIII, The strengh of love: Ai e Gaara”

Shukaku fissava immobile gli occhi di Ai . La ragazza aveva assunto un espressione seria ma triste allo stesso tempo. I suoi occhi erano lucidi e le sue labbra tremavano.

<<    A- allora ti ricordi ? Gaara , so che puoi sentirmi!   >>

<<   Smettila, ti ho già detto che non può!   >>

<<   Ti prego, torna qui .. non puoi arrenderti in questo modo! Ci sono un sacco di persone che hanno bisogno di te … il villaggio della sabbia ha bisogno di te, i tuoi fratelli Temari e Kankouro hanno bisogno di te , i tuoi amici hanno bisogno di te e …   >> la presa di Ai si fece più forte <<    io ho bisogno di te!!   >>

<<   ..!  >>

<<   Quindi torna immediatamente !! * sighh*   >>
Ora la voce dell’Uchiha era leggermente rotta a tratti dai singhiozzi, teneva gli occhi chiusi.

L’altro non riusciva a capire cosa succedesse dentro di lui. Sentiva come un peso opprimergli le tempie e il petto. Ogni vena del suo corpo pulsava freneticamente .

Intanto il terreno attorno a loro tremava .

Ai non voleva arrendersi, non l’avrebbe mai fatto. Solo lei sapeva come Gaara fosse cambiato e come si fosse aperto agli altri, aveva imparato a mostrare i suoi sentimenti , a combattere per questi.

Perché è questo che si fa , si combatte per ciò che ami.

I loro sguardi si incontrarono nuovamente.

Quello confuso e sbigottito di Shukaku e quello determinato e profondo si Ai.

Rosso scarlatto, nero corvino.

Un unico battito all’unisono.

Intorno a loro dei granelli di fioca luce dorata si libravano in aria , avvolgendoli.

Ai , sebbene avesse gli occhi lucidi e la voce rotta dai singhiozzi , prese un bel respiro profondo

<<    Se c’è l’amore nella tua vita , allora … devi continuare a vivere !!!   >>

Improvvisamente dall’occhio dorato di Shukaku cadde una lacrima leggera che gli rigò la guancia.
<<   Quindi questo è l’amore ….   >>
Pian piano i segni sul volto del ragazzo si tiravano indietro, gli artigli anche .
Shukaku sentiva un calore indescrivibile al petto ed era come se ad un tratto fosse diventato triste e non volesse andare via .
<<   A-aspetta … Ai…  >>
“Non voglio tornare dentro, io voglio restare qui … con te!”
Anche un mostro poteva .. amare? Mentre Shukaku veniva inghiottito dall’oscurità questo pensiero riecheggiava costante nella sua mente, ma ormai era troppo tardi.
La voce di Shukaku , anche gli artigli, e i segni sulla parte destra del corpo scomparvero. L’occhio tornò ad essere quello di sempre, di un brillante acquamarina .
Il rosso accasciò il capo sulla spalla di Ai , poi si ricompose.
Gaara sembrava essere tornato in sé .
Scosse la testa e guardò Ai con un espressione triste e dolce  al contempo.
<<  Ai!!  >>
Strinse forte la ragazza nelle sue braccia, quasi come se non volesse più lasciarla. Ai sprofondava nel suo petto morbido e caldo mentre lui le accarezzava i capelli corvini.
Le mormorò <<   Grazie   >>
Ai arrossì anche se lui non poteva vederla <<   N- non voglio più prendere certi spaventi capito?..  >>
Gaara annuì e la strinse ancora più forte a sé.

Sembrò che quell’abbraccio fosse mancato ad Ai per un’ eternità.

Il rosso le si avvicinò all’orecchio fino a poggiarci su le morbide labbra e le sussurrò
<<   Ti amo Ai Uchiha … con ogni fibra del mio corpo e della mia mente..   >>
La ragazza non potè far altro che arrossire e lasciarsi cullare dal suono di quella voce.

<<   Cosa stiamo aspettando ragazzi  ?!   >> esclamò Shikamaru <<   dobbiamo seguire Sasuke!!   >>
<<    Non andrà lontano, a quanto pare è avvelenato   >> puntualizzò Ishiro con aria preoccupata.
Akemi se ne accorse subito <<    M- ma non è niente di grave vero ?!   >>
Ishiro la tranquillizzò. Dovevano sbrigarsi però o la situazione sarebbe potuta peggiorare.

Sasuke non la smetteva di correre sebbene ormai fosse distante. Aveva la mente sottosopra . Per colpa di Akemi ? Probabilmente.
Non poteva permetterlo, continuava a ripetersi le stesse parole senza sosta. Non poteva rendersi debole dopo quello che c’era voluto per diventare una spietata macchina omicida. Un demone non può provare amore. L’amore è per i deboli. Lui non era debole.
Mentre pensava a tutto ciò non si accorse di essere arrivato in prossimità della spiaggia.
Solo il rumore delle onde che andavano avanti e indietro facendo a gara lo riportò in sé.
Alzò lo sguardo. Vide il blu scuro del mare , la sabbia chiara e il cielo tingersi dei colori del tramonto.
Pensò a cosa fare. Non aveva le forze per chiamare il suo animale da richiamo e scappare e doveva anche sbrigarsi a trovare un ninja medico disposto a curarlo.
Era disorientato.
Ma una voce lo riscosse improvvisamente dai suoi pensieri.

E&V: Mata ne , minna san !! Chu <3

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Capitolo 24
*** " Capitolo XXIV, In the sky : Non perderemo " ***


E&V: Konnichiwa minna saan ;D
Dai jo bu ka? :3
Ecco a voi il ventiquattresimo capitolo:
Tutti riuniti per salvare la vita di Sasuke ...


                                                               *** STARDUST - POLVERE DI STELLE***
Capitolo XXIV, In the sky: non perderemo”

<<   Sasuke,da  quanto tempo   >>

Una voce familiare richiamò l’attenzione dell’Uchiha.

Proveniva dall’alto. Sasuke alzò il volto.
Sopra di lui stazionava un corvo dal piumaggio scuro.
Su di esso, Madara Uchiha.
<<    Madara!   >> Sasuke non capiva perché si trovasse lì.
<<    Sasuke mi chiedo perché te ne sei andato via , stavamo così bene insieme    >>
<<   Smettila, sai che ..  >>
<<    Povero Sasuke … non ce la fai neanche a dire che Kakashi ti ha catturato   >>
<<    Mentre ero svenuto si!! Cosa vuoi ?!!   >>
<<    Voglio che torni con me , ho bisogno di un alleato come te   >>
<<    Te lo scordi bastardo!! Io non mi faccio comandare da *cought cought*   >>
L’Uchiha si portò le mani alla gola tossendo.
<<    Non vedi come sei messo Sasuke   >>
<<   S- sta zitto   >>
<<    Sai chi ho incontrato poco fa?   >>
<<    …   >>
<<   Tua sorella Ai   >>
<<   …!  >>
<<   E’ diventata molto forte sai? Non credevo fosse possibile   >>
<<   N- non sottovalutare gli Uchiha ..    >>
<<   Quasi forte quanto te ..   >>
<<    * cought cought*    >>
<<    Dev ’essere stato difficile per lei … Abbandonata da entrambi i fratelli, vivendo fino a poco tempo fa con la convinzione che uno avesse ucciso la sua famiglia perché li odiasse   >>
<<    Non mettere in mezzo Itachi   >>
<<    Non lo sto facendo Sasuke..  >>
<<    Cosa vuoi Madara ?    >>
L’uomo scesa a terra , vicino  a Sasuke , facendo scomparire il volatile.
<<    Sai Sasuke, ho avuto una bella idea..    >>
Sasuke inarcò le sopracciglia . L’altro continuò
<<    Al posto tuo , potrei decidere di prendere Ai con me e farla diventare una mia marionetta, usandola a mio piacimento   >>
L’Uchiha si infuriò <<    NON AZZARDARTI A TOCCARLA BASTARDO!! NON DEVI TOCCARE NESSUNO DI LORO!   >>
<<    Incredibile .. che rabbia Sasuke  >>
<<    Loro non c’entrano niente .. lasciali in pace !   >>
<<    Ti stai rammollendo ragazzo   >>
<<    …!   >>
<<    Saresti potuto diventare un ninja spietato temuto da tutti .. avresti ottenuto tutto quello che volevi: potere , ricchezza, fama.. Ma questi sentimenti mortali ti stanno rammollendo   >>
<<    Non fiatare più .. Non sai niente di me! Sono Sasuke Uchiha ! Non mi interessa di niente e di nessuno! Diventerò ancora più forte e ucciderò te e chiunque si metta sulla mia strada , indistintamente .. capito?!    >>
<<    Andiamo..   >>
L’uomo mascherato fece un passo in avanti e tese la mano sinistra verso Sasuke <<    Unisciti a me Sasuke   >>
Il ragazzo sgranò gli occhi guardandolo senza dire niente.
Non intendeva sottostare a nessuno.
Avrebbe rifiutato.
<<   No   >> fu la risposta secca e gelida dell’Uchiha
Improvvisamente qualcosa colpì con estrema violenza il collo del ragazzo che , perdendo i sensi, cadde a terra svenuto.
<<    Ecco fatto capo   >>
Da dietro Sasuke comparve la figura di zetsu bianco.
<<    Non era una domanda Sasuke .. era un ordine   >> riprese Madara prendendo sulle spalle il corpo senza sensi del giovane.

Un rumoroso frastuono richiamò l’attenzione dell’uomo e del suo scagnozzo. Dal fitto fogliame della foresta vennero fuori correndo Gai, Akemi, Shikamaru e Ishiro.
<<    VOI TIPI LOSCHI LASCIATE QUEL GIOVINETTO IMMEDIATAMENTE !!!! MUAHAHAHAH!    >> urlava a squarciagola il maestro Gai
Akemi si accorse che Sasuke era svenuto . Era preoccupata ma adesso doveva accantonare questo sentimento e darsi da fare contro quei nemici.
<<    Oh ma guarda, il gruppetto dei pivelli venuto in salvo dell’indifeso amico   >> ironizzò Madara sogghignando
Akemi gli puntò il dito contro <<    Lascialo stare !!   >>
Madara scoppiò a ridere <<    E chi me lo impedirà ? Voi?!   >>
“Potrei anche andarmene adesso scomparendo ma che male c’è a divertirsi ogni tanto … Allora è deciso, per oggi il trasferimento è vietato” decise l’uomo mascherato in mente sua .
<<    Ripeto: chi me lo impedirà ?! Voi miseri pivelli?!   >>
Una voce femminile riecheggiò alle spalle di Madara <<    Non sottovalutare i ninja di Konoha    >>
Madara si voltò con molta non curanza <<    Ai , e il kazekage … piaciuto lo scherzetto?   >>
<<    Molto divertente    >> riprese Ai fiancheggiata da Gaara.
Il rosso intervenne <<    Peccato che tu non abbia tenuto conto di una cosa   >>

<<    Cosa? Rendimi partecipe kazekage   >>
Ai intervenne avanzando <<    Non capiresti   >>
Madara continuò <<   Non mi interessano le vostre stupide motivazioni   >>

Gai prese il discorso <<    Basta chiacchiere , faresti meglio ad arrenderti    >>
Ora l’uomo mascherato si rivolse al ninja verde di konoha <<    Sei sempre stato uno sciocco Gai   >>
Il maestro sgranò gli occhi. Quell’affermazione non aveva senso. Comunque riprese <<     Non mi interessa cosa vai blaterando codardo .. non si sfugge all’ira di Gai!   >>
L’uomo andò per fiondarsi contro Madara ma Zetsu gli si pose davanti <<    Ci penso io a loro quattro capo   >>
<<    Bene zetsu   >>
<<     Eh no! Mi dispiace mio caro, ma questa è una mia faccenda!    >> Akemi aggirò zetsu che nemmeno se ne accorse , raggiungendo Ai e Gaara.
Madara rise nuovamente <<    Che credete di fare ?   >>

Richiamò il corvo e si sollevò in aria con Sasuke.

<<    Ragazzi!   >> Akemi fece un passo in avanti come per seguirlo ma Ai le mise una mano davanti <<    Tranquilla, adesso gli facciamo vedere noi .. come sta Shiroshi?   >>
La bionda guardò Ai dapprima confusa, poi capì al volo, sorrise <<    Penso proprio che stia alla grande ora   >>
Con un veloce gesto della mano la ragazza richiamò Shiroshi che comparve salutando tutti con un acuto pigolio.
<<    Sembra che sia in ottima salute    >> affermò il kazekage

<<    Allora diamoci da fare gente    >> concluse determinata Ai
I tre salirono in groppa a Shiroshi che velocissima si librò in aria raggiungendo in poco tempo Madara e Sasuke.
<<    Manteniamoci ad una distanza di sicurezza   >> dispose Gaara
<<     Ragazzi non sarebbe meglio studiare un piano ?   >> provò a chiedere Akemi mentre cercava di tenere gli occhi sugli altri
<<    Hai ragione..    >> Ai assunse un aria perplessa <<    Gaara, idee?   >>
<<    State a sentire , Madara è molto forte quindi conviene che lo tenga impegnato il membro più forte che c’è qui   >>
Il kazekage e Akemi si voltarono entrambi contemporaneamente verso Ai
< <    A- andiamo , non è vero !   >>
<<     Senti “Miss modestia” non raccontare frottole     >> ironizzò Akemi sorridendo all’amica.
<<    Va bene … ma come lo raggiungo?   >>
<<    Ci penso io    >> Gaara creò come una nuvoletta di sabbia che la ragazza potesse usare come veicolo
<<    E io che faccio?   >> chiese Akemi preoccupata.
Il kazekage le rispose di non preoccuparsi e che quando sarebbe arrivato il momento giusto le avrebbe spiegato cosa fare.
Ai salì su quella leggera nebbiolina sabbiosa barcollando per poco <<    S- sei sicuro che mi regga?   >>
<<    Ai   >> Gaara le sorrise
<<    Hai ragione scusa .. bé diamoci da fare   >>
Il kazekage portò Ai a poca distanza da Madara che lasciò cadere Sasuke privo di sensi sul dorso dell’animale
<<   Ai Uchiha , quale onore  >>
<<    Sono venuta a riprendermi mio fratello   >>
<<    Certo che voi Uchiha avete una bella faccia tosta    >>
<<    Dev ’ essere un difetto di famiglia   >>
<<    Giusto poco fa parlavo con tuo fratello di una cosa …   >>
<<   ?   >>
<<    Ai, forse ancora non ti sei resa conto del tuo potenziale    >>
<<   Che vuoi dire ?   >>
<<    Ci sarebbe un modo per renderti ancora più forte … perché non ti unisci a me ?   >>
<<    Cosa?!   >>
<<    Avanti, sai che è un offerta conveniente    >>
<<    Ma sta’ zitto! Non mi metterò mai al servizio del male voltando le spalle ai miei amici   >>
<<    Vogliamo fare le difficili eh? Poco male , vorrà dire che userò la forza   >>
<<    E io starò a guardare no ? Fammi il piacere   >>
Gaara portò Ai vicinissima al corvo così che anche le poté salire su di questo.
Ora si trovavano a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altra
<<    Cosa vuoi da Sasuke?    >>
<<    Voglio creare un esercito che mi permetta di dominare il mondo    >> sogghignò l’altro
<<   Tu sei pazzo   >> attivò lo sharingan
La ragazza si decise e corse verso Madara brandendo il pugno.
Andò per colpirlo ma il suo braccio e poi il suo corpo  attraversarono letteralmente il corpo dell’uomo.
<<    Ma che ?   >>
<<    Non puoi colpirmi Ai    >>
L’Uchiha si voltò di scatto tirando un calciò alla bocca dello stomaco, ma l’effetto fu lo stesso di prima.
Ai continuava a tirargli dei pugni a raffica <<    Perché non riesco a colpirti?!   >>
<<     Perché il mio corpo non esiste , è soltanto un illusione ottica    >>
L’Uchiha si tirò indietro con un piccolo salto .

“ Forse dovrei usare attacchi di chakra?”
Fece dei simboli con le mani <<    ARTE DEL FUOCO : PALLA DI FUOCO!!    >>
Ai scaraventò una grande sfera infuocata contro l’uomo.
“ Si! Ora devo averlo colpito!” pensò soddisfatta la ragazza dai capelli corvini.

<<     Te l’ho detto , non puoi colpirmi Ai    >>

La voce di Madara riecheggiò ed il suo corpo attraversò le fiamme, che andavano scomparendo, senza riportare danni.
Ai non poteva credere ai suoi occhi. Mentre pensava a cosa fare, Madara si avvicinava a lei.

Intanto il kazekage, dal lato opposto, aveva creato con la sabbia una specie di scala che raggiungeva il dorso del corvo dove si trovavano Sasuke e gli altri due.
<<    Adesso cerca di non farti vedere e va a prendere Sasuke    >>
Akemi annuì <<    D’accordo!   >> e iniziò a camminare lentamente su quella specie di scala.
Guardò sotto di lei. Vide che si trovavano molto in alto , l’isola sembrava una piccolissima macchia accerchiata da un enorme distesa d’acqua.
“ C- certo che siamo in alto! Forza Akemi continua a guardare davanti a te .. non guardare giù, non guardare giù..”


E&V: Siamo proprio nel vivo della battaglia finale! Wahhh >.<
Vi aspettiamo al prossimo capitolo <3
Bye bye!

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Capitolo 25
*** "Capitolo XXV, The fake mask : Madara si ritira" ***


E&V: Oilàà gente, scusate il ritardo di questo capitolo ...
vi assicuriamo che è per buoni motivi u.u ;D
Buona lettura!!

                                                                      ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XXV, The fake mask : Madara si ritira”

Gaara riprese a guardare Ai e Madara.
<>
Madara avanzò lentamente e di rimando Ai indietreggiò << S-stà lontano!>>
“C’è qualcosa in lui che non mi convince affatto , non riesco a decifrare i suoi comportamenti!”
La mente della ragazza era confusa.
<< Ai, ti stai chiedendo cos’ho intenzione di fare , non è così?>>
La mora sgranò gli occhi vermigli << Come ..?!>>
<< Avevo ragione>> riprese compiaciuto << Risponderò alla tua domanda >>
Ai ingoiò un groppo in gola e lo fissò con la massima attenzione.
Madara tese una mano verso il braccio destro di Ai << Voglio creare un esercito con i ninja più forti per dominare il mondo…>>
Continuò avvicinandosi sempre di più. Ora stringeva con la sua sinistra il braccio destro di Ai, che era rimasta immobile, e appoggiò indice e pollice della sua destra sotto il mento della ragazza, alzandole il volto
<< e voglio che tu sia una delle mie armi >>
L’uomo era a meno di due centimetri dalla ragazza.
<< Te lo ripeto ancora : unisciti a me>>
Ai inarcò le sopracciglia, strinse i denti e i pugni
<< Devi essere duro di comprendonio eh? Ho detto di ->>
La voce di Ai si bloccò improvvisamente.
Madara le stringeva il collo con entrambe le mani
<< Sto solo giocando con voi .. credi che se avessi voluto non avrei potuto uccidervi tutti ?!>>
Gaara che aveva fissato attentamente tutta la scena era sussultato ma cercava di mantenersi calmo, dopotutto si trattava Ai.
Alla ragazza cominciava a mancare il respiro. Madara riprese
<< Se questa volta deciderò di lasciarvi andare è perché sono di buon umore .. ma quando tornerò per riprendere il ragazzo non mi limiterò e distruggerò ognuno di voi senza pietà!>>
Ai non aveva badato molto alle sue parole ma aveva un pensiero fisso in testa : se il suo corpo era un illusione e quindi non esisteva come faceva ad afferrarla adesso?
Intanto Akemi era quasi arrivata sul dorso dell’animale e stava attenta a non farsi vedere da Madara nascondendosi dietro l’ala sinistra del corvo. Decise di rimanere lì ferma finché  Madara non si fosse voltato dall’altra parte.
Forse la giovane Uchiha aveva capito tutto. Quando Madara non attaccava allora il suo corpo era come aria, ma quando Madara doveva attaccare, doveva per forza sprecare chakra e il chakra si convertiva in energia che dava materia al corpo.
“ F- forse questo è il momento buono”
Raccolse le forze e diede una forte ginocchiata allo stomaco dell’uomo.
“ L- l ‘ho colpito! Non riesco a crederci ,avevo ragione !”
Madara lasciò la presa e si tirò indietro.
<< Brava Ai, hai capito alla fine?>>
<< C- chi sei .. in realtà?>>
<<..!>>
L’uomo si tirò ancora più indietro.
<< Ai, siamo più simili di quanto tu creda>>
Il suo corpo iniziò pian piano a scomparire

<< Ricordati : solo per questa volta , solo per questa volta..>>


E&V: Mata ne, minna <3

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Capitolo 26
*** " Capitolo XXVI, In my arms : Sei salvo " ***


E&V : Konbanwa minna san !! <3
Sumimasen !! Chiediamo scusa se aggiorniamo così tardi ma è per un buon proposito credeteci ..
( Qualcosa che riguarda Star dust ? Bah chi lo sa ; )  )
bè , godetevi questo capitolo :D


                                                           ***STAR DUST - POLVERE DI STELLE ***
“Capitolo XVI, In my arms: Sei salvo”

 Ora Madara  era del tutto scomparso . Ai si sentiva sollevata, come del resto anche Gaara e Akemi, che aveva finalmente raggiunto Sasuke.
La mora raggiunse l’amica e si piegò sulle ginocchia
<<    Akemi va tutto bene?   >>
<<    Tranquilla , non sono io quella che ha combattuto   >>
A dividerle il corpo di Sasuke senza sensi . Entrambe lo guardavano senza fiatare
<<    Alla fine ce l’abbiamo fatta Ai   >> sorrise la bionda
<<    Ha detto che tornerà   >> riprese l’altra
<<    Se tornerà ci troverà ancora più forti , non gli lasceremo Sasuke!   >>
<<    Va bene …   >> anche sul volto di Ai comparve un leggero sorriso

Gaara guardava la scena da sotto di loro ma non riusciva a capire una cosa.
“ Se quello è l’animale da richiamo di Madara … perché non è scomparso con lui?”

Con un tempismo inimmaginabile il corvo nero scomparve lasciano i tre cadere nel nulla.

<<    NO!!    >> Gaara si preoccupò di recuperarli il più velocemente possibile.
Prese ,con ottima precisione , Ai tra le braccia <<    Stai bene?   >>
<<    Si .. pensiamo agli altri!    >>

Akemi e Sasuke continuavano a cadere nel vuoto, mani nelle mani.

La gravità schiacciava i loro stomaci.
Gli occhi della ragazza divennero lucidi e iniziarono a sgorgare piccole lacrime che salivano su , in alto.

<<    Finalmente … Sasuke    >>

Con una veloce manovra Shiroshi si posizionò sotto di loro ed entrambi caddero sul suo dorso.

<<    Ottimo lavoro   >> concluse Gaara.

E così ce l’avevano fatta. Akemi ancora non ci credeva , le sembrava impossibile e a ricordarle che, invece, era tutto vero era la testa di Sasuke appoggiata delicatamente sulle sue ginocchia. Le veniva da piangere ma cercava di trattenersi.
Ormai era quasi notte . Tutto il gruppo, dopo aver recuperato Gai, Ishiro e Shikamaru , faceva rotta verso il villaggio della sabbia.
La notte rischiarata dal pallore della luna avvolgeva la maestosa aquila che si librava con immane naturalezza nella brezza che le andava incontro.
Ishiro era finalmente riuscito ad eliminare il veleno da Sasuke.
<<    Ecco fatto …  uff, certo che era uno di quei veleni ostinati   >> disse asciugandosi il sudore con il dorso della mani
Ai gli sorrise <<    Grazie di averci aiutato , sei davvero in gamba!   >>
L’altro rispose al sorriso <<  Grazie a voi!!   >>
Akemi a sua volta sogghignò <<    E poi con te qui .. non avremo più bisogno di quella piattola di Sakura , vero Ai?   >>
<<   Ahh, che sollievo   >>

Il maestro Gai si era addormentato e ogni tanto si lamentava nel sonno dicendo frasi del tipo “Kakashi la prossima sfida la vincerò io” mentre Shikamaru accanto al maestro leggeva un libro ma anche lui stava per chiudere gli occhi.
<<     Guardando quei due mi sta venendo sonno Ai    >> Akemi fissava entrambi i compagni che furono poi raggiunti anche da Ishiro <<   credo che mi riposerò anch’io … un pochino   >>
La bionda iniziò a socchiudere gli occhi. Guardò il suo sacco a pelo , poi Sasuke e di nuovo il suo sacco a pelo e poi Sasuke
Ai intervenne sorridendo<<    Tranquilla , non scappa   >>
Akemi annuì ed andò a riposarsi.
La mora , invece, si diresse verso Gaara, che stava vicino alla testa dell’animale osservando con attenzione il paesaggio.
Si sedette accanto a lui <<    Posso farlo io.. il turno di guardia, perché non ti riposi ?   >>
Il rosso si voltò verso di lei <<    Senti chi parla ..   >>
<<    Eh? Io sono .. perfettamente .. sveglia   >>
La ragazza socchiudeva senza accorgersene gli occhi
<<    Senti Ai, ti sei fatta controllare da Ishiro?   >>
<<   No .. perché?   >>
Gaara abbassò lo sguardo , inghiottendo un groppo in gola
<<    Sai.. per quella cosa che .. è successa .. Tu non ti sei difesa.. hai incassato tutti i colpi    >>
<<    Ah .. tranquillo, sto bene    >> cercò di tranquillizzarlo lei
Il kazekage arrossì e si mise una mano davanti la bocca
<<    Mi sento così ignobile .. per averti fatto male   >>
<<    Hey! Non sei stato tu .. è stato Shukaku!   >>
Gaara si voltò verso la ragazza che ora aveva spalancato gli occhi grandi e profondi guardandolo con un aria preoccupata ma arrabbiata al contempo
<<    Ai..    >>
<<   Non dire certe cose   >> disse voltandosi in avanti e arrossendo di colpo
L’altro sorrise e tornò a guardare la gigantesca luna bianca davanti a loro
<<    Ai   >>
<<   ..mh?..   >>
<<    Ecco io credo che .. se non fosse stato per te , a quest’ora, Shukaku si sarebbe impossessato del mio corpo ed io …   >>
Il kazekage sentì improvvisamente un leggero peso sul braccio sinistro.
Si voltò e vide che Ai si era addormentata .

Sorrise e continuò <<    ed io .. non sarei potuto più stare con te, Ai   >>


E&V : Alla prossima minna san <3

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Capitolo 27
*** " Capitolo XXVII, Reunion : Mezze decisioni " ***


E&V : Merry Xmaaaaas minna saaan <3
Eccoci qui, ventiquattro dicembre, Nataleee !!!
Lettori di Stardust vi auguriamo un felicissimo Natale!!!!
Ely chan & Vane chan ;D
Ps: Godetevi il capitolo !!

                                                                   *** STARDUST - POLVERE DI STELLE ***
“ Capitolo XXVII, Reunion : Mezze  Decisioni”


Giunse il mattino seguente. Il gruppo era ormai arrivato al villaggio. Non furono molti i ninja che li accolsero in quanto la maggior parte di questi era impegnata sul fronte. La prima cosa in assoluto che fu fatta ad opera di un gruppetto di ninja medici capitanati da Ishiro fu bloccare momentaneamente il nervo ottico di Sasuke Uchiha: ciò gli avrebbe impedito per un breve lasso di tempo di utilizzare il suo potere oculare.
Dopo di ché il suo corpo ancora privo di sensi fu riposto in una delle celle del palazzo del kazekage . Shikamaru ed un altro ninja della sabbia si occuparono di sorvegliarlo.
Intanto Gaara, Ai, Akemi e il maestro Gai aspettavano che gli altri quattro kage arrivassero.
Erano tutti e quattro nell’ufficio del kazekage. Gaara dietro la sua scrivania controllava varie scartoffie giuridiche farfugliando tra sé e sé.
Gai se ne stava seduto su una poltrona ad occhi chiusi sospirando di tanto in tanto.
Akemi faceva avanti indietro per tutto il perimetro della stanza.
Ai se ne stava dietro Gaara guardando attentamente dalle vetrate per scorgere segnali di arrivo dei kage. Si voltò e vide il comportamento nervoso dell’amica
<<    Hey vuoi stare tranquilla Akemi-chan?   >>  le chiese allarmata da dietro Gaara.
<<    Come fai a chiedermi una cosa del genere ?!   >>
<<    Vedrai che andrà tutto bene ..   >>
<<    Bé io direi di no … visto che Sasuke potrebbe morire!   >>
Gai intervenne <<    Non sai mai quello che può succedere ragazza   >>
<<    Non credo che uno i cui crimini sono aver ucciso innumerevoli persone , tradito il proprio villaggio e minacciato di voler raderlo al suolo , venga ritenuto innocente   >> la bionda strinse i pugni
<<    Fate silenzio per favore    >> la voce calma di Gaara riportò la tranquillità
Il rosso aveva un aria perplessa. Si portò la mano sotto il mento e rigirò più e più volte un foglio di carta.
Ai intervenne <<    Gaara .. tu che pensi ?   >>
<<    Ai , non voglio darvi false speranze …    >>
Improvvisamente Akemi si andò a sedere con molta non curanza sul bracciolo della poltrona dove stava Gai <<    Lo sapevo ..   >>
Ai e Gaara si scambiarono un occhiata veloce.
<<    Ho un piano   >> fece lui
Lo stupore fu generale
<<   Ma sarà molto pericoloso ..    >> continuò

Si sentì bussare alla porta . Tutti si alzarono in piedi
<<    Avanti   >> si senti la voce di Gaara
Venne fuori una ragazza abbastanza alta, con i capelli corti fin sotto l’orecchio e neri. Indossava l’uniforme del paese della roccia
<<   Kurotsuchi   >> Ai la salutò
<<    Hey Uchiha , ci rivediamo  >>
<<   Avanti Kurotsuchi , fammi passare   >>ordinò  una voce roca da dietro la ragazza
<<    Scusa nonnino   >>
Comparve la figura dello tsuchikage . Un vecchietto raggrinzito di bassa statura con i capelli bianchi raccolti in un codino ed un grosso naso rosso .
<<  Giovanotto   >> si rivolse al kazekage
<<    Signor Tsuchikage     >>
<<    Sono già tutti nella sala riunioni , vogliamo andare?   >>
<<    Sono già arrivati?   >>
<<    E da un bel po’ .. non ve ne siete accorti ?   >>
<<    No , mi scusi .. arriviamo subito   >>
Lo tsuchikage, seguito da Kurotsuchi, si incamminò verso la sala delle riunioni e Gai si offrì di andare con loro.
Intanto Sasuke si era finalmente svegliato.

Era appoggiato di spalle contro una parete della cella. Aprì pian piano gli occhi e vide tutto nero attorno a se. Poi col passare dei secondi incominciò a distinguere colori e figure.
“Dove sono?”
Si portò involontariamente la mano sul ventre.
“ Cosa? La ferita .. è tutto fasciato e non sento neanche più dolore”
Si guardò i polsi . Erano stretti da delle speciali manette di ferro massiccio che bloccavano il chakra.
“ Dannazione” pensò
Si alzò in piedi e si diresse verso le sbarre.
Vide due figure davanti a sé. Mise a fuoco. Uno gli era estraneo. Un ragazzo giovane , con i capelli castani, che tremava come una foglia. Tuttavia l’altro..
<<    Sasuke … da quanto tempo    >> Shikamaru lo guardò sott’occhio avvicinarsi
<<    .. Nara?    >>
<<    Già .. e così hai perso ancora una volta ? Sai che fra poco verrai giustiziato?   >>
“..! Cosa? Allora devo essere al villaggio della sabbia .. o della foglia … Illusi , credono di poter fare quello che vogliono … Mi fanno pena”
<<    Tsk .. Strano che ancora Naruto non sia venuto a salvarmi    >> ironizzò l’Uchiha con tono del tutto empatico
<<    Lui non sa niente    >>
<<    Capisco     >>
Shikamaru era un po’ disorientato <<    Hai deciso di arrenderti? Non provi neanche a ribellarti?    >>
<<    So che mi avete bloccato il nervo ottico     >>
<<   Momentaneamente    >>
<<    Le manette bloccano il chakra   >>
Le scuse di Sasuke non reggevano.
“Non me la dai a bere Uchiha” Shikamaru cercava di trovare una spiegazione. Che avesse finalmente deciso di pentirsi? Di espiare le sue colpe? E perché?
Tutte domande che rimanevano senza risposta.
<<    Uchiha .. quell’espressione mi è nuova   >>
<<   ..!   >>
Shikamaru aveva colpito nel segno solo guardando l’espressione triste e malinconica di Sasuke.
<<    Sei pentito? Provi rimorso?    >>
<<    .. Non sono affari tuoi Nara   >>
<<    C’è sempre tempo per pentirsi   >>
<<    .. Stà zitto .. “E’ troppo tardi per me”   >>

Gaara, Ai e Akemi avevano raggiunto la sala . Si trovavano in corridoio.
<<     Tu rimani qui    >> ordinò Gaara ad Akemi
<<    Cosa?! Vengo anche io! Ai dì qualcosa!!    >>
<<    E’ meglio se per adesso aspetti qui, mh?   >>
La bionda indietreggiò e abbassò le spalle <<    Uff .. D’accordo   >>
Prima che i due entrassero nella stanza Akemi fermò Ai
<<    Che vi siete detti tu e Gaara prima?    >>
<<    Per adesso non posso dirtelo   >>
<<    Che?!    >>
<<    Quando sarà il tuo momento , ti dirò cosa fare    >>
<<    Cosa?! Non riesco a capire !!   >>
Il kazekage e l’Uchiha entrarono nella sala chiudendosi la porta alle spalle.
Un massiccio tavolo circolare in noce troneggiava nel bel mezzo della sala . Questa aveva tre pareti sulle tonalità del verde scuro e una quarta completamente in vetro che permetteva la vista su tutto il villaggio della sabbia.
Senza contare Ai e Gaara , la stanza contava altri otto membri.
Ai adocchiò subito l’hokage e si diresse verso di lei <<    Signorina Tsunade       >>
L’Hokage si volto e quando vide Ai le sorrise. Era una donna molto bella, con i capelli biondi e gli occhi castani.
<<    Ai, come stai?    >>
<<     Bene grazie .. oh salve maestro Yamato   >> la ragazza vide che l’hokage era accompagnato dal maestro
<<    Ciao Ai, come procede?    >>
<<    Se parla di mio fratello, è in una cella di massima sicurezza guardato a vista    >>
Il viso di Tsunade divenne ad un tratto serio e la donna farfuglio <<    Se penso a come si sia ridotto quel ragazzo … sarebbe potuto diventare un grande ninja    >>. Seguì un sospiro.
Ai avrebbe giurato di aver letto sul viso dell’hokage un accenno di tristezza.
Comunque, dal lato opposto del tavolo , accanto allo tsuchikage, vi era un'altra donna molto bella, con lunghi capelli castani , vestita di blu : la mizukage. Era accompagnata da un giovanotto con gli occhiali.
Infine , dando le spalle alla vetrata, se ne stava il raikage. Un uomo di colore dalla corporatura molto massiccia e muscolosa e dai capelli biondi. Accompagnato da un ragazzo biondo che Ai conosceva bene , Shee.
Lo aveva aiutato in battaglia quando stava per essere attaccato alle spalle da uno zetsu. Quello appena la vide si diresse verso di lei sorridendo <<    Ai!   >>
<<    Oh, Shee, ciao.. come stai?    >>
<<     Se si può dire , “bene” .. eheheh, ci stanno dando davvero filo da torcere i nemici    >>
<<    Hanno richiamato altra gente famosa?    >>
<<    Per ora so solo Hanzo la Salamandra, la vecchia Chiyo .. emh vediamo .. Deidara dell’organizzazione Alba ..    >>
Ai fece una smorfia <<    Quel nome mi fa venire voglia di picchiare qualcuno    >>
<<    Eheheh, per quello che ha fatto al kazekage?    >>
<<    Già    >>
<<    Comunque non me ne vengono altri in mente per ora .. e tu come stai ? Dev ’essere dura per te … tuo fratello potrebbe essere giustiziato ..    >>
<<    Ha commesso dei crimini inimmaginabili è vero , ma tutti possono pentirsi e cambiare   >> Ai abbassò il capo
Shee sgranò gli occhi, poi si avvicinò alla ragazza poggiandole una mano sulla testa <<    Ti ammiro molto Ai   >>
Gaara aveva osservato la scena per tutto il tempo e non appena vide quello richiamò Ai <<    Ai … c’è bisogno di te fra poco    >>
La ragazza si voltò <<    Arrivo   >> poi si voltò nuovamente verso Shee abbozzando un sorriso <<    E’ stato un piacere parlare di nuovo con te    >>
<<    Il piacere è tutto mio   >>
Quindi la mora affiancò Gaara che raccolta l’attenzione di tutti iniziò a parlare
<<    Bene , innanzitutto vi ringrazio per essere qui .. Come sapete, siamo riusciti a riprendere il “ninja traditore”, Sasuke Uchiha. A breve vi sarà una votazione in cui decideremo sulla sua vita .. Si può dare un solo voto ciascuno . E’ inutile dirvi che la maggioranza deciderà-   >>
Gaara venne interrotto dalla voce tonante del raikage <<    SBRIGATEVI A PRENDERE QUEL BASTARDO! PRIMA MUORE MEGLIO E’    >>
Tutti si voltarono verso di lui sbarrando gli occhi. Il suo era evidentemente un “pro” a favore della sua morte. Ai si sentì chiamata in causa e non curante della figura che avesse davanti , cercando di mantenere la calma gli rispose <<    Signor raikage, non c’è bisogno di innervosirsi e la prego di mantenere un comportamento consono    >>
<<    Sta zitta ragazzina! Odio quel maledetto ragazzo .. Uchiha , la sola parola mi fa vomitare!    >>
Ai strinse i pugni tenendo la testa abbassata.
“ Questo scimmione non si rende conto di dove sta andando a parare!”
Tsunade se ne accorse.
Batté rumorosamente il pugno sul tavolo e fulminò il raikage con uno sguardo
<<     Questa non è una gara di insulti! La carica che riveste le impone un certo tipo di comportamento da seguire e a quanto pare questo le è difficile. Quindi se quello che vuole dire ha a che fare con l’insultare i “miei” ninja , la prego di stare zitto    >>
Il raikage sgranò gli occhi , farfugliò qualcosa e si zitti.
Ai, invece, rimase sorpresa da quell’espressione e al contempo ne fu felice. Forse avevano qualcuno su cui sperare.
<<    Gaara , non credi che sia meglio darsi una mossa .. dopotutto c’è una guerra in corso, giovanotto    >> intervenne lo tsuchikage
Gaara sospirò e pronunciò quella fatidica frase <<    Ai, va a prenderlo   >>
L’Uchiha rispose con un cenno della testa e si affrettò ad uscire. Chiudendosi la porta alle spalle, si trovò davanti Akemi che aveva un espressione molto preoccupata.


E&V : Al prossimo capitolo <3

 

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Capitolo 28
*** "Capitolo XXVIII, My name : Ai vuol dire amore" ***



E&V: Oilàà ragazzii!!! Scusate per il ritardo nell'aggiornare ma siamo veramente state piene di impegni !
V: Secondo me non ci speravano più .. XD
E: Gomen, per farci perdonare speriamo che questo capitolo sia di vostro gradimento !
E&V: Good reading <3


                                                                  *** STARDUST - POLVERE DI STELLE ****
“Capitolo XXVIII, My name: Ai vuol dire amore”


<<    Ai .. stai andando a .. prenderlo?   >>
<<   Si   >>
La bionda afferrò la mano dell’amica e la guardò con occhi imploranti <<   Non potete fare niente?   >>
<<    Va tutto bene    >> Ai le sorrise lasciandola completamente confusa e disorientata.
Dopo di ché si incamminò verso i sotterranei. Percorse in fretta delle scale di pietra molto buie e ripide pensando e ripensando alle parole di Gaara
 
<<    Non pensi che sia troppo pericoloso e avventato?   >>
<<    E’ l’unica cosa che mi viene in mente .. altrimenti non ci sarà scampo per tuo fratello   >>
<<    Ma avremo dei grossi problemi dopo   >>
<<   Lo so   >>
<<    Diventeremo ricercati anche noi   >>
<<    Lo so   >>
<<    Io non ..   >>
<<    Ai, non mi interessa di ciò che penseranno gli altri! Farei di tutto per non vederti triste!!   >>
<<    …!   >>
 
La ragazza continuò a rimuginare tra sé e sé mentre scendeva i gradoni in pietra .
“ Potrebbe funzionare … ma non so se riuscirò .. non ho mai provato con più di una persona oltre me …”
 
Giunse alla fine della scala. Davanti a lei si estendeva un corridoio buio nascosto da una grata arrugginita . Davanti a questa se ne stavano Shikamaru e l’altro ninja della sabbia.
<<    Hey terremoto sei arrivata   >> Shikamaru salutò Ai
<<    Come mai non siete di guardia alla cella di Sasuke ?   >>
<<    S – sembrava abbastanza t – tranquillo e quindi .. abbiamo pensato di aspettare qui …   >> balbettò l’altro
<<    Ecco le chiavi    >> Shikamaru le consegnò un mazzetto di grosse chiavi arrugginite
Ai prese  un bel respiro . Aprì la prima grata in un assordante scricchiolio.
La richiuse pian piano dietro di sé.
Diede un occhiata veloce attorno . Il corridoio era molto esteso e poco illuminato da saltuarie torce.
Iniziò a camminare mentre l’eco dei suoi passi inondava il sotterraneo.
 
“Adesso non posso permettermi di sbagliare”
Era a meno di un metro dalla cella. Sasuke era voltato di spalle.
Si accorse che qualcuno lo stava fissando e seccato sbruffò
<<    Non ho fame , sparisci    >>
Seguirono un paio di minuti di silenzio che Sasuke con riusciva a spiegarsi. Tuttavia non provò nemmeno a voltarsi.
 
<<    Lo sai che non sono brava a cucinare    >>
 
Il moro sgranò gli occhi scuri.
Conosceva benissimo quella voce.
 Sua sorella.
Decise di alzarsi e si voltò con molta calma.
Ora erano l’uno di fronte all’altra. Vi era un bel divario di altezza. Sasuke la fissava con un espressione che non dava a capire i suoi veri sentimenti.
Ai, dall’altro lato, cercava di celare i suoi mostrandosi forte e distaccata.
“ Ai … finalmente sono riuscito a rivederti … non sai quanto mi pento di ciò che ho fatto. Sei diventata così bella e alla pari forte.. Dev’ essere stata dura per te”
<<    Devo portarti in assemblea    >> Ai cercò di mantenere un tono calmo e freddo, ma le era difficile. Abbassò lo sguardo e aprì lentamente la cella .
Poi fece un passo indietro per permettere a Sasuke di venire avanti. E così fu.
Il ragazzo, alto , longilineo, marmoreo, fece un passo avanti trovandosi a pochi centimetri dalla sorella.
<<   Ai..   >>
La ragazza alzò la testa per guardarlo negli occhi. Sasuke si accorse subito che gli occhi della sorella erano lucidi e trattenevano le lacrime, mentre le labbra erano serrate e tremavano.
 
<<    Mi dispiace   >> fece lui
 
A quelle parole la ragazza sbarrò gli occhi.  Sasuke socchiuse i suoi e continuò con voce malinconica e lenta
<<    Mi dispiace di averti abbandonata … di averti privata di ciò che era rimasto della nostra famiglia … di averti reso la sorella di un “traditore” .. di non essere stato con te nei momenti di gioia e in quelli tristi …    >> guardò ancora la sorella, abbozzò un mezzo sorriso e continuò
<<    Hai il permesso di odiarmi    >>
Ai abbassò nuovamente la testa. Ora le lacrime le rigavano le guancie e i singhiozzi le permettevano a stento di parlare. Strinse i pugni e i denti e scoppiò a piangere. Sebbene non riuscisse a parlare provò lo stesso
<<    I – io … *sigh sigh* non .. io non .. odio …    >>
<<   ..!   >>
<<    N- non odio perché … significherebbe .. dimenticare tutti i momenti felici .. *sigh sigh * trascorsi con una persona …    >>
“Ai ..”
<<   I – il mio nome …   >> la ragazza prese un bel respiro e continuò
<<    Il nome che ha scelto per me Itachi … *sigh * vuol dire amore e .. l’amore .. è l’opposto dell’odio …    >>
Sasuke sentì come una fitta al petto. Ai alzò il viso verso di lui . Era completamente rigato dalle lacrime che non smettevano di sgorgare
<<    Non portare rancore , perdona .. non piangere , sorridi .. non odiare , ama ..   >>
Il ragazzo sgranò gli occhi che gli diventarono lucidi e assunse un espressione tristissima .
 
<<    Sorellina …    >> tese una mano posandola delicatamente sulla testa di Ai
<<   … grazie …   >> le sorrise malinconicamente
 
Ai non riuscì più a trattenersi e si gettò addosso al fratello sprofondando in un abbraccio <<    Buahhhhhhhh .. niisaaan!!!!   >>
<<   Sono qui , sono qui   >> diceva lui accarezzandole il capo
“Ancora per un altro po’ ..”
Ai piangeva così forte , stringeva le vesti del fratello , e continuava a piangere <<   n- non lasciarmi più sola …   >>
<<    Ai …    >> non sapeva che rispondere a quelle parole, perché a breve sarebbe stato giustiziato.
Afferrò la sorella per le spalle e la guardò negli occhi <<    Non piangere , sorridi   >>
La ragazza si asciugò in fretta le lacrime <<   N – non piangerò!   >>
<<    Ai … sai quello che succederà tra poco .. io non potrò più restare con te , quindi ..   >>
<<   No!   >>
<<    ..? .. Ai , devo espiare le mie colpe , è giusto così.. anche se mi pento ogni secondo di quello che ho fatto io-    >>
<<    No ! Non verrai giustiziato   >> la ragazza aveva assunto un espressione audace
<<    Cosa ..?   >>
<<    Tu fidati di me! Non lascerò che rovinino la nostra famiglia di nuovo!   >>
Detto questo pregò il fratello di seguirla e di comportarsi normalmente.
Percorsero il lungo corridoio , raggiungendo Shikamaru e l’altro ninja.
 
<<    Buona fortuna Uchiha    >> fece il moro che subito dopo venne fulminato da un occhiata di Sasuke
I due fratelli ripercorsero la strada fino alla sala dell’assemblea. Vi era un piccolo corridoio dalle pareti azzurrine prima di questa. Lì se ne stava seduta Akemi, che si rigirava i pollici.
Sasuke si accorse subito della sua presenza e sospirò.
Akemi si voltò e vide l’amica e il fratello arrivare. Si alzò in piedi e arrossì di colpo <<    S – siete qui   >>


E&V: Eccoci alla fine del capitolo! Vi aspettiamo al prossimo :D Ah,  Recensite se vi ricordate (Aiuta la nostra autostima ahaha) ;)
Dai suki minna <3

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Capitolo 29
*** "Capitolo XXIX , Promises of life: Promettimi di vivere" ***


E&V: Konbanwa minna san :) 
Eccovi il ventinovesimo capitolo ...
Scrivere questo capitolo è stato molto interessante, soprattutto per le reazioni di Sasuke,
nuove per lui come per chi gli sta attorno...
Buona lettura :D


                                                                          *** STARDUST - POLVERE DI STELLE ***
“Capitolo XXIX, Promises of live: promettimi di vivere”
 
Ai le sorrise. La bionda si accorse che l’amica aveva ancora gli occhi lucidi e si vedeva che aveva pianto.
<<    Ai ?   >>
<<    Sto bene, tranquilla  >>
Poi Akemi spostò lo sguardo su Sasuke che se ne stava a fissarla con la sua solita espressione apatica. Questo però non la scoraggiava.
<<   Ragazzi , io devo un attimo entrare e avvertire gli altri.. Niisan, aspetta qui per favore   >> riprese Ai
<<   Tsk  >> Sasuke si sedette con molta non curanza su una delle quattro sedie bianche.
Akemi era rimasta in piedi senza sapere cosa fare. Sebbene all’inizio fosse esitante, decise poi di sedersi accanto a lui. Se ne stava diritta e immobile e con la coda dell’occhio lo guardava. Voleva dirgli moltissime cose ma non le sembrava il momento adatto e non ne avrebbe avuto neanche il coraggio pur volendo.
Sasuke tirò un sospiro.
Akemi spostò lentamente lo sguardo su di lui.
<<   Che vuoi?  >>
<<   ..! S-scusa?   >>
<<    Mi stai guardando … che c’è?   >>
<<    I – io … insomma , non posso neanche guardarti?!   >>
<<   …   >>
<<   Sa … sasuke ..   >>
<<   …?  >>
<<   Hai paura ..?   >>
<<   Tsk .. mi conosci baka*   >>
(*baka : giapp. “stupida , sciocca”;)
<<    So come sei ma … tutti hanno paura della morte   >>
Sasuke si voltò verso di lei <<   Akemi -   >>. Qualcosa lo bloccò. Un dolore lancinante ad una tempia. Si portò la mano proprio lì <<   Argh   >>
<<    Sasuke! Stai bene?!   >>
<<   Questo dannato …   >>
“ Forse sta per svanire il blocco del nervo ottico!” Akemi si alzò in piedi davanti l’Uchiha senza sapere che fare
“ Oh no … che dovrei fare?! Se sbloccasse lo sharingan scapperebbe e … non posso permettermelo! Dannazione”
Guardava Sasuke confusa : era preoccupata per lui ma allo stesso tempo per ciò che sarebbe potuto succedere.
<<    Argh!   >>
La preoccupazione per Sasuke , però , prevalse. La bionda si inginocchiò di fronte a lui e tese le mani verso il suo volto <<   S- sasuke …   >>
Lentamente appoggiò la sua mano destra su quella sinistra di Sasuke appoggiata sulla tempia. Provò una strana sensazione . Il cuore incominciò a batterle forte. La mano del ragazzo era fredda, congelata mentre la sua tiepida e pulsante.
Erano entrambi molto vicini. Lei lo guardava senza fiatare. Poi lui spostò lo sguardo su di lei.
<<   Akemi …   >>
<<  ..!   >> la ragazza ingoiò un groppo in gola.
Sasuke afferrò la mano di Akemi con tutte e due le sue mani e la spostò.
<<   … come puoi?   >>
<<   Eh?  >> fu la risposta confusa della ragazza
<<   Come puoi … toccare queste mani?   >>
<<   N- non capisco..   >>
<<   Con queste mani … ho ucciso innumerevoli persone … indistintamente dalla loro età e dal loro genere … con queste mani ho ucciso … ho ucciso, mio fratello Itachi   >> abbassò lo sguardo , poi continuò <<   Sono un assassino   >>
<<   Non ..  >> Akemi non riuscì a rispondere
<<  Sai perché non ho paura di morire?   >>
<<   ..?   >>
<<    Perché è giusto che io paghi per tutto il male che ho causato .. per tutte le persone che ho fatto soffrire … è giusto che paghi per essere diventato un mostro    >>
<<    Non è vero   >>
<<    …!?   >>
<<   Non è vero!   >> Akemi strinse le mani di Sasuke saldamente mentre i luminosi occhi verdi iniziarono a diventare lucidi <<    Non sei un mostro Sasuke! Si .. è vero, hai commesso molti errori e ti sei comportato male con le persone che amavi e a cui tenevi ma … a tutti è concessa un'altra possibilità .. perché per te non dovrebbe essere così?!   >>
<<   Akemi ..   >> lui scosse la testa
<<    Ascoltami Sasuke .. non pensare ai momenti brutti e tristi che hai trascorso , ma a quelli felici passati con la tua famiglia e con i tuoi amici.. non lasciare che perdano il loro significato .. non continuare a portare rancore alle persone che hai amato ed ami perché il rancore come un veleno che corroderà tutti i bei ricordi legati a loro ..e non ne vale la pena   >>
<<    Perché … mi parli così?    >>
<<   ..?!   >>
<<   Perché sono importante per te?   >>
Akemi arrossì di colpo
<<    B- b –bè .. perché …. Ecco, si .. perché … NON SONO AFFARI TUOI!   >>
<<   Cosa?   >> Sul volto di Sasuke comparve un veloce sorriso <<   Ah no? Eheh   >>
Akemi sentì come un peso sulla bocca dello stomaco e le venne quasi da piangere.
“ Perché mi sento così? Sono triste eppure le lacrime non vogliono scendere”
Abbassò la testa e seppure con voce sommessa disse<<   .. V- vivi .. Per tutte le cose nuove che puoi fare , per tutte le persone nuove che puoi incontrare , per sbagliare, per scoprire, per imparare, per sorridere, per restare con chi ami … VIVI !!!   >>
<<   ..!  >> Il ragazzo sgranò gli occhi , poi sorrise leggermente e posò una mano sulla guancia di Akemi
 
<<   Baka* … io….   >>
 
I due vennero interrotti dallo scricchiolio della porta da cui uscì Ai con un’ espressione serissima
 <<   Siamo pronti   >>

E&V: Al prossimo capitolo gente, miraccomando !! O-O Ora le cose si fanno interessanti !!!

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Capitolo 30
*** "Capitolo XXX, Your sin is your own exsistence: Condannato a morte" ***


E&V: Penultimo capiolo ****


                                                                                          ***STARDUST - POLVERE DI STELLE ***
“Capitolo XXX,Your sin is your own excistence : condannato a morte”

 
La bionda si rialzò e diede un occhiata veloce prima a Sasuke poi ad Ai, da cui ricevette un cenno della testa. Sasuke si levò in piedi molto scocciato dirigendosi vicino la sorella.
<<   Sbrighiamoci con questa rottura   >> sospirò
Ai si diresse vicino all’amica, la guardò dritta negli occhi e le sussurrò
<<   Akemi , ci sono delle istruzioni   >>
La ragazza assunse un espressione confusa. Non aveva capito cosa intendesse Ai, che poi riprese sempre a bassa voce
<<    Entreremo solo io e Sasuke  e tu rimarrai qui.. avvicinati alla porta e ascolta attentamente e senza fare rumore..   >>
<<   d’accordo ma perché?   >>
La mora si avvicinò di più <<    Ascoltami bene: quando sentirai Gaara pronunciare queste parole ..   >> sussurrò qualcosa all’orecchio dell’amica senza farsi capire da un Sasuke molto irritato,<<   … bé , vieni a fare una “visita”   >> concluse ammiccando.
La bionda annuì vigorosamente e non riuscì a trattenere un sorriso rincuorato che le colorò il volto.
Ripeteva in mente ciò che doveva fare mentre vedeva sparire Sasuke e Ai dietro quella porta in legno massiccio.
 
Quando il ragazzo comparve con la solita beffardaggine nella sala tutti gli occhi furono puntati su di lui. Vi erano sguardi misti: chi lo guardava con stupore , chi con il più totale disprezzo. E si può facilmente intuire il soggetto. Il raikage ghignò <<    Aspettavo questo momento da troppo tempo   >>
Ai, seguita dal fratello, si affiancò alla sedia del kazekage che si schiarì la voce <<    Bene, è ora di cominciare   >>
Sasuke sospirò e scosse seccato la testa. L’Hokage che lo aveva osservato  molto attentamente da quando aveva messo piede nella camera si alzò in piedi e sollevò un gruppetto di fogli compilati fittamente.
La donna schiarendosi la voce cominciò <<    Oggi è stata indetta una speciale assemblea dei cinque kage, un assemblea di giudizio sulla vita o sulla morte di un individuo. Costui si trova dinanzi a noi , il suo nome è Uchiha Sasuke, appartenente al Clan Uchiha, ninja della prefettura di Konoha, villaggio della foglia..  >> si fermò per riprendere fiato e diede un occhiata in giro: tutti la fissavano attentamente con aria composta mentre Sasuke teneva la testa inclinata fissando il vuoto . Tsunade riprese il discorso  <<   Costui viene oggi imputato perché accusato di numerosi crimini che vanno contro la legge del mondo ninja. Tali crimini sono i seguenti : aver  ucciso un totale di centodue individui indistintamente , tra cui il ninja leggendario Orochimaru sennin e il capo della radice di Konoha  , Danzo Shimura, per aver abbandonato e tradito il proprio villaggio di nascita,per aver trasgredito un totale di sessantatre regole del codice ninja tra cui la più importante di tutte queste ..   >>
L’Hokage si bloccò nuovamente e guardò Ai che teneva la testa bassa e gli occhi socchiusi, poi sospirò <<   Ovvero … Aver ucciso un consaguneo, membro dello proprio clan, il ninja Itachi Uchiha, fratello maggiore di costui   >>
Sasuke chiuse gli occhi e inspirò profondamente.
<<   Tali sono i crimini che vengono attribuiti a costui e secondo i quali i cinque kage sono chiamati a deliberare sulla vita o sulla morte di costui   >> Tsunade concluse sedendosi e appoggiando i fogli sul tavolo .
Il kazekage riprese <<    La procedura vuole che ora i cinque kage diano un’imparziale voto, contro o a favore dell’imputato-   >>
<<    Sappiamo cosa dobbiamo fare ragazzo, sbrighiamoci!!   >>sbraitò il raikage battendo il pugno sulla tavola
Gaara cercò di trattenersi <<    Adesso a rotazione ognuno di noi esprimerà il proprio giudizio    >>
Incominciò lo tsuchikage che schiarì la sua voce rauca <<    Il mio parere a riguardo non è difficile da indovinare figlioli. E’ oggettivamente riconoscibile che la legge ninja è stata altamente trasgredita … Per me   >> diede una veloce occhiata a Sasuke che lo guardava apaticamente <<   Per me , colpevole    >>
Poi toccò alla mizukage. Mei spostò un ciuffo dei capelli ramati da davanti un occhio <<    Mi dispiace così tanto , sei un così bel ragazzo, eppure sei stato cosi cattivo … Devo purtroppo darti del colpevole, bel visino    >> concluse abbozzando un broncio
Il kazekage sospirò : toccava al suo burbero collega, il raikage. Senza neanche aspettare che gli fosse dato il permesso di parlare iniziò a sbraitare <<   Non c’è bisogno neanche di chiedermelo!! Cosa ne dovrebbe farne il mondo di questo bastardo?!!! Assolutamente colpevole …   >>
Sasuke cercava di mantenere la calma , ma ciò che avrebbe detto in seguito l’uomo non glielo avrebbe permesso
<<   FIGLIO DI PUTTANA!!   >>
Ai e Sasuke sgranarono al contempo gli occhi e digrignarono i denti , sbiancando. Su tutti comparve un espressione atterrita e preoccupata. Gaara buttò un occhiata veloce ad Ai: aveva un brutto presentimento.
Non appena Sasuke andò per parlare intervenne la sorella. Tutti temevano il peggio ma ..
<<    Signor Raikage, devo dedurre da questo comportamento che lei è un grandissimo ..   >>
“Oddio, mo ne spara una …” pensava l’hokage atterrita
<<   un grandissimo maleducato infantile. Gli insulti verbali sono l’arma degli sciocchi, e se lei non è capace di moderare i termini sbraitando tutto ciò che le viene in mente, allora vorrà dire che anche lei è uno sciocco. Mia madre era una donna dolce e premurosa, come anche mio padre e .. mio fratello Itachi ..   >>
Sasuke guardò la sorella
Lei continuò <<    Se insulta me non ha importanza, ma  se ha intenzione di mancare ancora una volta di rispetto alla mia famiglia, le prometto che non sarò così diplomatica e non manterrò la calma la prossima volta   >>
Il raikage l’aveva osservata con gli occhi sgranati e la bocca semi aperta. Era rimasto sconvolto da una dimostrazione di tale diplomazia e coraggio allo stesso tempo. Tuttavia l’unica cosa che riuscì a proferire fu <<  Mph   >>
Si ritornò all’assemblea. Il kagekaze riprese <<   Hokage, tocca a lei  >>
Tsunade sospirò e guardando Sasuke con un espressione rassegnata pronunciò un'unica cruda parola <<   Colpevole  >>
Poi abbassò di colpo lo sguardo.
Il kazekage si alzò in piedi , proferendo anche lui la sua decisione.
Sasuke li guardava tutti con un sorriso beffardo. Non aveva neanche più voglia di arrabbiarsi. Era giusto  così.
Gaara e Ai si scambiarono una veloce occhiata furtiva , poi lui fece
<<    Dunque questa è la decisione unanime dell’assemblea dei cinque kage ..   >> si guardò attorno e poi continuò alzando il tono di voce <<   Se qualcuno ha qualcosa da dire , parli ora!   >>
 
Non appena terminò la parola , la porta dell’assemblea venne scaraventata via con una forza impressionante, finendo quasi per colpire il povero Yamato.
Si levò un polverone mentre tutti si chiedevano che stesse succedendo e urlavano di stare calmi.
 
<<    Io ho qualcosa da ridire  a riguardo    >> 



E&V: minnaaa, correte al prossimo capitolo! Che aspettate, hayakuuu é.é !!!

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Capitolo 31
*** "Capitolo XXXI, Vaining into the flames: La mia seconda possibilità" ***


                                                                                        ***STARDUST - POLVERE DI STELLE***
“Capitolo XXXI, Vaining into the flames: La mia seconda possibilità”

 
Sasuke si voltò sgranando gli occhi.
Akemi.
<<   Ma che stai facendo, scema??!!   >> le urlò contro.
Lei si avvicinò a lui , ad Ai e Gaara e rispose <<    Salvo la donzella in pericolo  >>
<<    Che cosa?!    >>
La polvere si diradò e la scena che l’hokage, lo tsucikage, il raikage e la mizukage si trovarono davanti , li fece sobbalzare.
Loro quattro era davanti a loro, in piedi , fieri.
Akemi teneva la mano a Sasuke, Sasuke ad Ai, Ai a Gaara.
<<   Che diavolo fate??!   >> urlò il raikage
<<    Abbiamo deciso che vogliamo l’opzione B   >>
<<    …?! Smettila di fare giochi di parole con me ragazza!!   >> urlò l’uomo ad Akemi
<<    Tutti hanno diritto ad una seconda chance   >> fece Ai
<<   Ai, che avete intenzione di fare?   >> l’hokage era preoccupata
<<    Signorina Tsunade , sono sicura che lei capirà   >>
<<   Figliolo che succede?   >> lo tsuchikage abbozzò una domanda rivolgendosi a Gaara che non rispose.
<<    UCHIHA!! Se scapperete adesso, verrò a prenderti anche in capo al mondo e ti ucciderò con le mie mani,è una promessa!!   >> il raikage puntò il dito contro Sasuke che lo fissava con un sorriso arrogante
<<    Dai Ai, mostragli di  che sei capace   >> disse Akemi entusiasta all’amica
La giovane Uchiha chiuse gli occhi “ Non ho mai provato con tutte queste persone, spero solo che vada tutto bene”
Spalancò gli occhi che mostravano fieri lo sharingan<< Shunji Tenso no Jutsu, tecnica del trasferimento istantaneo avanzato!>>
Si sprigionò un alone di chakra impressionante che andò a ricoprire i quattro.
<<    Fate qualcosa !! Qualcuno li fermi   >> tutti erano nel panico più totale e non sapevano che fare. Il raikage  confuso afferrò un kunai .
Gaara, Ai, Sasuke e Akemi era quasi scomparsi del tutto.
Il capo del paese del fulmine scaraventò con tutta la sua forza il kunai contro Sasuke <<    UCHIHAAAA!!!!   >>
Giunto a pochi centimetri quello cadde a terra non riuscendo a sostenere la forza del chakra.
Sasuke era solo una figura trasparente che scompariva come quando brucia un pezzo di carta tra le fiamme.
Il sorriso beffardo dell’Uchiha , era rimasto solo quello
<<    Raikage ..   >> cominciò Sasuke
Tutti spalancarono gli occhi atterriti
 
<<   Ti aspettiamo   >>
Fu la sua ultima parola prima di scomparire del tutto insieme agli altri.
                                                                                           
  Fine .... ?


- - - - -  HEY TU, CONTINUA A LEGGERE , PERCHE' C'E' UNA SORPRESA PER TE !!! - - - -

Elychan & Vanechan : Allora cari lettori e lettrici di Stardust , pare proprio che la fan fiction sia giunta al termine ...
(V: Ma ..!
E: Che c'è ?
V: Ma non può finire cosiii!!!)
E&V: siamo certe che la starete pensando allo stesso modo ... Ebbene nostri adorati lettori, avete ancora ragione voi!
Non può finire così! Ecco perchè la sottoscritta , Elychan, sta già scrivendo il sequel di questa fan fiction !! 
Vi promettiamo che sarà un sequel pieno di emozione, colpi di scena, vecchie e nuove conoscenze che vi terranno con
il fiato sospeso , però in cambio abbiamo bisogno che voi ci promettiate di avere pazienza e di aspettarci ..
Ci vorrà un pò di tempo, ma vedrete che ne sarà valsa la pena !
Vorremo ringraziare tutti voi lettori , le persone gentilissime che hanno recensito e ci hanno aiutate a migliorare e a migliorare
anche la nostra autostima, ed anche le persone che hanno semplicemente letto!
Speriamo vivamente che "Stardust" vi abbia lasciato qualcosa, un'emozione, un insegnamento (V: che paroloni mo XD),
che vi abbia fatto sorridere e tenuto compagnia quando ne avevate bisogno... Se saremo riuscite a realizzare qualocosa tra queste,
allora sarà valsa la pena di aver scritto la nostra fan fiction .. E soprattutto ciò che con Stardust vogliamo dirvi è che ognuno di noi
deve sempre, sempre seguire il proprio sogno e rialzarsi anche se cade, perchè comunque sia le stelle non smetteranno di brillare sopra di lui e di ricordargli chi è e quanto vale ...

(Intanto c'è un piccolo regalo per voi .. Il trailer di Stardust su You tube, ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=o3oNvBGSouk)
Grazie di cuore minna <3 Vi aspettiamo al prossimo viaggio !!   ******* (OvO)/ \(UwU) *******

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