Entrambi Ma Nessuno Dei Due

di Kuroi Namida
(/viewuser.php?uid=774558)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nella Notte Silenziosa ***
Capitolo 2: *** Come Sboccia Un Giglio ***
Capitolo 3: *** Amici ***
Capitolo 4: *** Ninja Infiltrati ***
Capitolo 5: *** Tra Amicizia E Lealtà ***
Capitolo 6: *** Luce Nell'Oscurità ***
Capitolo 7: *** Le Lacrime Del Giglio ***
Capitolo 8: *** La Ninnananna Della Luna ***
Capitolo 9: *** Io Li Odio ***
Capitolo 10: *** Ciò Che Vedo ***
Capitolo 11: *** Ninja Libero ***
Capitolo 12: *** Il Significato Della Speranza ***
Capitolo 13: *** Io Sono Libera ***
Capitolo 14: *** Incipere ***
Capitolo 15: *** I Fiori Del Perdono ***
Capitolo 16: *** La Tecnica Senza Chakra ***
Capitolo 17: *** Giglio Del Mattino ***



Capitolo 1
*** Nella Notte Silenziosa ***


Un suono di campanelli, era questo l'unico rumore udibile a Konoa, mentre una figura nera si aggirava per la città addormentata, furtiva e silenziosa come un gatto. A volte i campanelli che portava alla caviglia tintinnavano, ma a ritmi irregolari, come avessero volontà propria.

Sotto tutto quel nero si nascondava Yuri, una ragazzina di 12 anni dalle forme morbide e in crescita, dai profondi occhi color bocciolo appena nato, incastonati come gemme su un viso ancora infantile e dai lunghi capelli dorati, raccolti sotto un cappuccio. Grazie al suo abbigliamento scuro si aggirava nella notte come un fantasma, ed era proprio così che le persone l'avevano soprannominata: “Il Fantasma Del Villaggio Della Foglia”.

Nessuno, tranne il Terzo Hokage e Jiraiya, uno dei tre ninja leggendari, conosceva la sua vera identità, tutti però sapevano della sua esistenza, alcuni per sentito dire, altri perchè avevano udito i campanelli, altri ancora perchè l'avevano scorta mentre rientravano la sera molto tardi. Dei ninja si erano persino appostati tutta la notte su un tetto, pur di avvistarla, senza però alcun esito.

In quelle notti era però più facile vederla, perchè aveva intensificato le ronde. Dato che la selezione dei Chunin era alle porte, il vecchio Sarutobi le aveva chiesto di tenere gli occhi aperti su eventuali pericoli. Aveva già studiato tutti i partecipanti, memorizzato le loro tecniche, le loro preferenze e le loro abitudini. I più sospetti erano i ninja del suono e quelli della sabbia, tuttavia non ignorava gli altri, la prudenza infatti non era mai troppa. Aveva iniziato anche dei controlli diurni, che attiravano su di lei gli sguardi di tutti.

Mentre saltava di tetto in tetto, lasciò vegare lo sguardo sulla città, tutto era tranquillo, allora si fermò, eccolo, come d'abitudine lui era lì, a due tetti di distanza, intento a guardare la luna. Come le notti passate rimase a osservarlo di nascosto. Con quel suo sguardo solo e pieno di rabbia e le profonde occhiaie sotto gli occhi, Gaara era diventato il punto di riferimento delle ore notturne, non dormiva mai e passava tutto il tempo con gli occhi rivolti al globo argenteo, quasi volesse carpirle tutti i segreti che celava.

Il fantasma rimase immobile qualche secondo, infine fece suonare i campanelli, subito Il Rosso si volse e i loro occhi si incrociarono. Si guardarono per un attimo, lui con sguardo freddo e distaccato, lei impassibile e tranquilla.

Sapeva che pochi fissavano negli occhi Mister Freddezza, tuttavia La Bionda non lo temeva, anzi, lo capiva meglio di chiunque altro, già, perchè lei in realtà era un mezzo demone.

 

 

 

“flashback”

-Sono nati papà!

-Sono?

-Sì, mamma ha avuto due gemelli! Un maschio e una femmina!

Il padre si precipitò nella stanza, eccitato, sull'uscio però si bloccò, la sua adorata moglie era in lacrime e stringeva un piccolo fagotto.

-Che cosa è successo?

-La bambina! La bambina respira ma non si sveglia!

Lentamente l'uomo le si avvicinò e guardò il bebè appena nato, la donna aveva ragione, sebbene respirasse la piccola sembrava profondamente addormentata. Disperato l'uomo dai capelli biondi e dagli occhi blu corse con in braccio Yuri fino ad un piccolo santuario, dove pregò per il risveglio della figlia.

La sua preghiera destò il potente demone che riposava sotto la struttura, che udita la richiesta spalancò le sue bianche ali e si fuse con la bella addormentata. Sulla fronte di quest'ultima spuntarono tre linee lunghe due cm circa, appena si dischiusero comparvero tre occhi: un byakugan, uno sharingan e un rinnegan.

 

 

 

 

Un movimento distrasse Gaara che distolse gli occhi, quando li riportò sul tetto, del ninja nero non c'era più traccia, solo il tintinnio di campanellini.

 

 

 

 

 

Angolino

Salve a tutti!!

Spero che questa mia primissima storia sia di vostro gradimento! Se avete qualche indicazione o suggerimento o consiglio, beh, non siate timidi! ;)

Tutto quello che mi direte entrerà nel mio cervellino e uscirà meglio che potrà (......wow ho fatto una rima!!) nei prossimi capitoli.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Come Sboccia Un Giglio ***


-Sono nati papà!

-Sono?

-Sì, mamma ha avuto due gemelli! Un maschio e una femmina!

Era una soleggiata giornata autunnale e Ryu, un uomo alto con capelli biondi e occhi azzurri, camminava avanti e indietro davanti alla casa, quando arrivò la figlia a dargli la notizia.

Il Biondo corse eccitato fino alla stanza dove c'era la moglie Midori, esile, con lunghi capelli castani e occhi verdi. Tuttavia sull'uscio si bloccò, la donna era in lacrime e stringeva un fagotto tra le braccia.

-Che succede?

-La bambina! La bambina respira ma non si sveglia!

Il neo papà si avvicinò e osservò la figlioletta, Occhi Verdi aveva ragione: la piccola respirava, ma sembrava bloccata in un sonno profondo.

-Dammela.

-Che vuoi fare?

-Andrò al tempio a pregare!

-Non è così che la sveglierai! E poi tu odi pregare!

-Ho la sensazione di doverlo fare! Ti prometto che la sveglierò!

Riluttante la moglie lasciò la bambina e prendendo il fratello dalle braccia della nutrice lo strinse a sè guardando il marito uscire di corsa.

Il ninja corse più in fretta che poteva fino al santuario, dove appoggiò il neonato su un altarino e si inginocchiò di fianco a pregare. Parlò per molto tempo, alzando sempre più la voce, sino a quando non si ritrovò a urlare, tuttavia non ci badò e continuò. Nel mentre in una profonda grotta sotto di loro, una creatura dormiente, si destò lentamente, disturbata dal rumore. Si trattava di un gigantesco demone uccello dalle gigantesche ali bianche, che infuriato uscì dalla tana facendo tremare tutto. Ryu gridò spaventato e si ritrasse nel ritrovarsi faccia a faccia con il mostro, poi si accorse che la bimba era proprio in mezzo a loro e si maledì. Ali Bianche percepì il suo sguardo e abbassò gli occhi, davanti a sè aveva un fagottino che avvolgeva una creaturina, incantata rimase a fissarla. Dopo un momento si rese conto che il bebè non aveva mosso un muscolo, ne aveva pianto, incuriosito la studiò. Gli organi erano al loro posto, i muscoli, i tendini e tutte le fasce nervose anche, il sangue circolava e il chakra fluiva, il cuore pompava e il cervallo lavorava, tutto era in ordine, ma allora perchè non si svegliava? Alla fine capì: c'erano due legami che la univano a un'altra persona, il secondo bebè. Uno era il normale legame che legava i gemelli, sottile, tenace e indistruttibile, mentre l'altro.....la creatura lo guardò piu da vicino, chakra!, un filo di chakra andava dalla piccola al fratello, ecco perchè continuava a dormire, quel filamento che non avrebbe dovuto esserci le rubava tutta l'energia, tenendola in un coma continuo. Così non sarebbe vissuta più di qualche giorno.

Pietà, non sapeva cosa fosse, aveva passato l'intera esistenza a distruggere e far del male agli esseri umani, ma il demone era stanco e guardando quello scricciolo, provò sentimenti che non conosceva, allora decise di redimersi di tutto il dolore che aveva provocato. Avrebbe fuso il suo corpo con quello della bambina, avrebbe rinunciato alla propria identità per crearne una nuova, Ali Bianche sarebbe scomparso completamente, tutta la sua vita sarebbe sparita, per lasciare il posto a quella a cui avrebbe dato inizio, non ci sarebbe stato un akuma o una bambina, no, ci sarebbe stato un mezzo demone, in parte umano e in parte demone, una sola mente e un solo corpo, in poche parole: un solo essere. Questo era l'unico modo che aveva per tagliare il filo di chakra e permettere alla creaturina di continuare a vivere.

-Vorrei tu accogliessi una mia richiesta, umano.

-Non ti darò mia figlia, Demone!

Il volatile rise.

-Non prenderò tua figlia, io sarò tua figlia!

-Non permetterò una cosa del genere, fosse l'ultima cosa che faccio!

-Non hai capito, la tua bambina ha al massimo una settimana prima di morire, se invece mi fondo con lei potrà avere una vita lunga e felice! Appena entrerò nel suo corpo, la mia identità scomparirà, diventeremo un'unica entità, ciò vuol dire che non potrò influenzarla in alcun modo dato che io sarò lei! Perciò accogli questa mia richiesta, insegnami tutto ciò che sai: insegnami a giocare e ad amare, insegnami a piangere, ridere, urlare, gioire. Fammi capire il significato di un abbraccio, di un pugno, di una sberla e di una carezza. Dimmi cos'è l'affetto, l'odio, la rabbia, la gioia, il dolore, la tristezza, la speranza....l'amore. Ti prego, fammi conoscere la vita.....papà.

Di colpo abbassò la testa e toccò con il becco la fronte della bimba e prima che il padre potesse muovere un solo muscolo una gigantesca quantità di chakra avvolse il santuario.

Ryu si mosse, strisciò verso il fagotto e guardò dentro, sulla fronte stavano comparendo tre lineette, si aprirono lentamente e scoprirono tre occhi: ai lati c'erano un byakugan e uno sharingan, mentre al centro stava un rinnegan. Le manine si mossero e un mugolio uscì dalla piccola bocca.

L'uomo la prese tra le braccia, piangendo stupito, era sveglia! Non poteva crederci, aiutato da un demone! Chi l'avrebbe mai detto! Con grande dolcezza sorrise e si alzò in piedi.

-Ti insegnerò tutto ciò che so, mia piccola...Yuri (Giglio: simboleggia la regalità e la nobiltà d'animo).

....Grazie.....

Quella semplice parola rimbalzò nell'aria e lui si ritrovò a fissare due occhioni verdi come boccioli appena nati in primavera.

Quando iniziò a muoversi la piccola mugulò e chiuse di nuovo gli occhi, addormentandosi.

Tornato al villaggio trovò la moglie ad attenderlo impaziente con l'altro bimbo in braccio, appena lo vide entrare sorridente pianse dalla gioia e dato il gemello alla nutrice tese le mani. Con delicatezza il ninja le passò la bambina e le raccontò cos'era successo. La donna stupita inizialmente allontanò la piccola, spaventata, poi però quando le venne detto cosa il demone aveva chiesto, si rilassò e rise felice.

Gli anni passarono e i due gemelli crebbero forti e giocosi, erano sprizzanti di energia e tutti volevano loro una gran bene, Yuri non dovette temere la paura dei compaesani perchè tutti capirono ciò che era successo e seppero che Ali Bianche era scomparso veramente.

Lei e il fratello Kiku erano allegri e pieni di vita, giocavano con gli altri bambini ed erano inseparabili, i genitori e la sorella maggiore mantennero la promessa, insegnarono loro tutto ciò che sapevano.

Quando compirono 8 anni, i gemelli non espressero un desiderio nello spegnere le candele, ma fecero una promessa.

-Proteggeremo il villaggio per sempre!

La piccola stupì tutti creando su di sè un'illusione: i tre occhi sparirono, così come le ali che le erano cresciute, la pupilla verticale nell'occhio destro e adatto il livello del chakra in modo che risultasse come quello di un normale bambino.

Tuttavia si sa, la pace non dura per sempre.

Un bel giorno i bambini giocavano a nascondino, era il turno del fratello gemello dare la caccia, il Mezzo Demone decise di nascondersi nel bosco, per rendere il compito della caccia più difficile e divertente. Si nascose dietro dei cespuglie e rimase in attesa, sapeva che il fratello l'avrebbe trovata, succedeva sempre, entrambi sapevano dov'era l'altro in ogni istante.

Passò del tempo, ma il fratello non arrivava, poi di colpo fu sommersa dal terrore, non suo, di Kiku. Cominciò a correre, le lacrime che le scorrevano inesorabili, seguì un senso di perdita, il volto di sua madre le si affacciò nella mente. Corse ancora più forte, un immagine della sorella, la paura crebbe, infine sbucò nel villaggio. Erano sotto attacco, dei ninja briganti avevano colto di sorpresa gli abitanti e li stavano uccidendo tutti, donne e bambini compresi. Il suo sguardo andò subito al fratello, lui la vide e le corse incontro, terrorizzato. Intorno a loro i valorosi ninja del villaggio cadevano uno dopo l'altro e tra loro.....Ryu. Rimanevano pochi passi a separare i gemelli, poi, il dramma: un kunai spuntò dal nulla e trafisse il cuore di Kiku. La sorella barcollò, il vuoto prese il posto sulla presenza nel suo animo del Biondino. Il dolore più profondo la catturò, le lacrime si fermarono e il buio la spezzò. L'illusione si infranse, le ali, la pupilla e i tre occhi tornarono al loro posto, la piccola si prese la testa fra le mani e gridò, liberando un'immensa quantità di chakra, che uccise all'istante tutti i ninja rimasti vivi (i briganti).

Cadde in ginocchio a fianco del corpo senza vita del suo amato compagno d'anima e così rimase, per due giorni e due notti, senza mai muoversi.

Il terzo giorno sentì dei passi avvicinarsi, due persone, constatò. Non mosse un muscolo, non si nascose e non nascose il suo aspetto, non le importava, ciò che contava era rimanere lì con il fratello tra le braccia, senza pensare a nient'altro.

I passi si fermarono di fronte a lei, rimasero in silenzio per un po', poi uno di loro le si avicinò e nel suo campo visivo entrarono delle ciabatte di legno, Jiraya si accovacciò e con dolcezza le tolse Il Biondino della braccia, Yuri non oppose resistenza, non ne aveva la forza. Li sentì scavare e spostare corpi, poi qualche istante di silenzio e tornarono dalla bambina e le si accucciarono di fianco. Il Mezzo Demone alzò lentamente la testa, c'erano L'Eramita Dei Rospi e Il Terzo Hokage davanti a lei, i loro volti erano gentili e preoccupati e non erano spaventati dal suo aspetto, ne erano meravigliati. I suoi occhi spenti vagarono sul villaggio distrutto e si posarono su delle tombe appena fatte, capì che non poteva più rimanere lì e quei due non ve l'avrebbero lasciata, così creò a fatica l'illusione e tese le braccia. Pantofole Di Legno la prese in braccio, quindi lasciarono il villaggio.

La piccola osservò da sopra la spalla la sua casa che si allontanava e si rese conto di qualcosa: non era riuscita a mantenere la promessa fatta. Alla fine l'oscurità prese il sopravvento e Il Giglio Spezzato si addormentò.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino

Ciao spero che vi piaccia! Forse non è molto allegro, ma tranquilli che i prossimi saranno più “vitali”!

Leggete e commentate, ogni critica e consiglio sarà ben accetto.

Se avete dubbi o non avete capito qualcosa non esitate a chiedere! Sarò ben felice di rispondere a tutte le vostre domande.

Alla prossima!!!!!!!! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Amici ***


 Ecco, alla fine il grande giorno era arrivato! L'esame di selezione chunin aveva finalmente avuto inizio!

Tutti i ninja partecipanti stavano aspettando l'inizio della prima prova nella grande sala, quando entrarono gli ultimi: Naruto, Sakura e Sasuke. I tre si ritrovarono al centro dell'attenzione e La Giovane Volpe ebbe la faccia tosta di sfidare i presenti.

Mentre la Rosa e il Nero gli facevano la ramanzina, furono raggiunti dai compagni di classe e da Kabuto, un giovane ninja medico. Mentre il chiacchiericcio si diffondeva nella sala, un rumore zittì tutti. Campanellini, suonarono per due volte e i futuri chunin si agitarono nervosi, quel rumore significava una sola cosa: erano sotto controllo, dal primo all'ultimo, nessuno sfuggiva allo sguardo del Fantasma. I fratelli Kankuro e Temari lanciarono un'occhiata preoccupata al minore: Gaara. Lui non mosse un muscolo e rimase seduto con gli occhi chiusi. Aveva però una strana sensazione, qualcuno lo teneva d'occhio, così socchiuse i suoi e si guardò attorno, appoggiata a una parete una ragazza dai capelli d'oro e tristi occhi verdi lo studiava, mentre i due compagni, due ninja esperti inseriti per tenere sotto controllo i novellini, parlavano allegri. I due si fissarono per un po', poi finalmente la prova ebbe inizio.

La prova consisteva nel rispondere a 9 domande, tuttavia Yuri le ignorò e chiuse gli occhi.

 

 

 

“flashback”

-Voglio che durante tutto l'esame tu tenga d'occhio qualsiasi ninja risulti sospetto.

-Sì Terzo Hokage.

-Ti affiancheranno due ninja esperti, così ti potrai concentrare nel tuo compito.

-Come volete, Maestro.

L'uomo face un cenno con la mano e i compagni si congedarono.

-Alzati per favore.

Le si avvicinò e con dolcezza le posò le mani sulle spalle.

-Lo sai perchè sto facendo questo, vero?

-Vuole che mi faccio degli amici?

-Sei qui da quattro anni ormai! Non puoi rimanere in isolamento per sempre!

-Non ho saputo mantenere la mia promessa! Non voglio perdere altri per colpa dei miei fallimenti! Inoltre io non appartengo alla vostra razza!

-Ora sei più forte di allora, sono sicuro che sapresti proteggere le persone che ti circondano! Hai fallito è vero, ma puoi rimediare, in qualsiasi momento, non puoi arrenderti, credi che tuo fratello sarebbe contento di vederti così?

-Non metta in mezzo Kiku! Non le permetto di usarlo a suo piacimento! Lui è morto, capito? Morto!Lei non ha idea di cosa mi porto dentro!! Non può nemmeno immaginare come sia perdere il proprio fratello gemello!!

La ragazza era fuori di sè, gli occhi lampeggiavano furiosi e l'illusione andava e veniva, se avesse continuato così avrebbe perso il controllo. Sarutobi tenne lo sguardo su di lei, le strinse leggermente le spalle e cercò di calmarla.

-Hai ragione, non ho idea di ciò che provi, ma non rinuncerò a farti conoscere altre persone. Vivere nella solitudine non è mai un bene, lo sai anche tu. Hai forse dimenticato ciò che tuo padre e tua madre ti hanno insegnato? L'odio inizia sempre con la solitudine. Tu sei una persona fantastica, non rovinare la tua vita.

Il Mezzo Demone abbassò gli occhi, stringendo i pugni, sapeva che il vecchio aveva ragione. I genitori le avevano insegnato tutto ciò che avevano potuto e lei era loro grata, se però fosse rimasta sola......sarebbe caduta nell'oscurità più profonda. Non era ciò che voleva, Jiraya e il Terzo Hokage l'avevano sostenuta in tutti i momenti, erano stati gentili e comprensivi e non poteva dimenticare il suo viso, ogni volta che pensava a lui, beh, sentiva un grande vuoto dentro, ma l'amore non era sparito.

Kiku, dimmi cosa devo fare!”

Il viso sorridente del fratello le apparve nella mente.

-So che vuole impedirmi di cadere in un abisso......ma come posso fare amicizia con degli esseri umani? Io non sono come le forze portanti! Io sono un mezzo demone! Per metà umana e per metà demone! Inoltre quel giorno........

-Cos'è successo?

-Quel giorno......ho perso anche metà della mia anima! Io e lui condividevamo un'anima sola e adesso.....mi è rimasta solo la mia metà!

Saru la fissò in silenzio.

-Però sei viva, hai un buon carattere e non vuoi far del male, queste sono tutte cose molto importanti! Se ti fai conoscere rimanendo te stessa, al momento di rivelare la tua identità sarà più facile per gli altri da accettare.

-Davvero?

-Sì piccola, davvero.

Yuri liberò un sospiro stanco.

-Ci proverò.

-Brava, sono sicuro che andrà tutto bene.

-Lo spero anch'io, grazie, Maestro.

Con tintinnio di campanellini sparì.

 

 

 

 

Sospirando attivò il byakugan senza disattivare l'illusione e studiò il chakra dei presenti, rimase così per tutta la durata della prova, rispondendo alle domande senza aprire gli occhi.

Il ninja responsabile la tenne d'occhio.

Incredibile, risponde ai quesiti senza nemmeno guardare il foglio! Chi è quella ragazzina? Dove l'ha trovata il Nobile Hokage? Non sta nemmeno copiando, o almeno non mi sembra!”

Accigliato distolse lo sguardo, studiando gli altri, erano tutti concentrati a copiare senza farsi beccare. Molti si fecero beccare e furono espulsi.

Alla fine Ibiki Morino l'esaminatore, espose il decimo quesito.

-Le condizioni sono semplici: chi sceglie di non rispondere è espulso con il resto della squadra, stessa cosa per chi decide di rispondere e sbaglia. Allora, che scegliete di fare?

Vari Genin, sconfitti, se ne andarono con la coda tra le gambe, dei 153 iniziali, ne rimanevano 78, tra cui un Naruto in piena crisi. Questi infatti non sapeva cosa fare, alla fine però decise. Stava alzando lentamente la mano, poi, la picchiò con furia sul banco.

-Mi rifiuto! Son arrivato sin qui e non rinuncerò proprio ora! Io diventerò Hokage! Farò di tutto per realizzare il mio sogno e lei non mi spaventa affatto!

Il Jonin rise divertito tra sé e sé.

Bisogna ammettere che quel ragazzo ha fegato! Con poche parole ha cambiato l'umore di tutti! Credo che nessun altro rinuncerà!”

Lanciò uno sguardo alla ninja misteriosa, il suo sguardo era perso nel vuoto e non sembrava seguire ciò che veniva detto.

Lei invece stava seguendo tutto con la massima attenzione, le piaceva quel ragazzo, determinato e testardo, se iniziava qualcosa non l'abbandonava, sì, forse con lui sarebbe andata d'accordo.

Però c'era anche Gaara, la forza portante del tasso la attirava, sebbene lui la tenesse a distanza, Yuri decise che avrebbe stretto amicizia con lui, tutte le volte che si erano guardati.......beh, avevano scatenato qualcosa, dentro di lei.

Una volta che l'uomo ebbe annunciato l'esito e li lasciò andare, La Bionda si avvicinò al Team 7, Naruto rideva tutto contento, mentre Sakura e Sasuke gli dicevano che era veramente uno zuccone senza speranze.

-Scusate...

I tre la guardarono.

-Naruto Uzumaki giusto? Devo dire che hai fegato, mi hai stupita con la tua reazione. In un attimo hai cambiato l'umore di tutti e dai dato loro più sicurezza! Niente male davvero!

-Scusa, ma tu chi saresti? Non credo di averti mai vista!

-Mi dispiace, non mi sono presentata: sono Yuri, Yuri Koware, ninja del Paese Del Fuoco.

Sasuke si acciglio.

-Giglio Spezzato? Strano nome.

-La storia del mio nome al momento non vi deve interessare, ciò che mi piacerebbe è conoscervi meglio. Vengo da un villaggio abbastanza isolato, dunque non conosco nessuno qui.

-E i tuoi compagni di squadra?

-Li ho conosciuti poco prima dell'esame, gli mancava un elemento così sono venuti al mio villaggio e hanno chiesto se qualche genin fosse interessato a unirsi a loro, non siamo in molti e gli altri sono troppo piccoli, così mi sono aggregata io, ma non abbiamo legato molto.

-Hei ragazzi! Che succede?

-Questa ragazza dice di voler diventare nostra amica.

Kiba rise divertito.

-Incredibile! Qualcuno decide spontaneamente di diventare amico di Testa Quadra! Questa sì che è bella!

Poi osservò attentamente Occhi Verdi.

-Però devo ammettere che è davvero carina!

-Ti ringrazio Kiba. È molto gentile da parte tua.

-Come fai a sapere il suo nome?

Fu Shikamaru che chiese, avvicinandosi al gruppo.

-Mi piace essere informata Shikamaru Nara.

I ragazzi la fissarono stupiti.

-Ricordi i nomi di tutti?

-Dal primo all'ultimo.

-Un gran seccatura immagino.

-Allora sei veramente un pigrone e svogliato!

-Ehi vacci piano con le offese!

Yuri ridacchiò.

-Scusa.

-Siete proprio un gruppo di bambocci! Mi stupisce che una ragazza intelligente come te abbia scelto di stringere amicizia con loro!

Il Mezzo Demone tornò serio e senza voltarsi replicò dura, ma con tono gentile.

-Non essere gelosa mia cara Temari, qui siamo ninja del fuoco ed è più che naturale che rimaniamo uniti, se preferisci però ti faccio compagnia, visto che sola in mezzo ai tuoi fratelli o preferisci che ti mostri contro chi stai lanciando insulti, bella mia? Conosco tutte le tue tecniche e sebbene siano molto potenti.......

Si girò lentamente e la fissò negli con sguardo spento.

-.......io lo sono di più.

Quattro Cosini si raggelò e portò una mano al ventaglio.

-Come ti permetti, mocciosa!

-Temari basta! Andiamo, non darle retta!

La sorella esitò un momento, poi sbuffò e fece per seguire il fratello.

-Ricordati, biondina, prima o poi faremo i conti!

-Non vedo l'ora!

Il ninja della Sabbia raggiunse i fratelli e insieme si avviarono, Gaara però rimase immobile un momento e studiare Yuri.

Cos'è questa sensazione?”

Il Rosso non capiva, era solo la seconda volta che la guardava eppure sentiva di averla già vista da qualche parte e quando incrociava quegli occhi tristi...il cuore gli faceva male. Alla fine si volse e seguì i compagni.

-Davvero sei più forte di lei?

Il Fantasma guardò il gruppo, pensosa.

-Veramente........

Ridacchiò.

-.......non ne ho la minima idea! Il giorno in cui ci troveremo faccia a faccia sapremo se ho detto la verità o no!

Naruto sfoderò uno dei suoi sorrisi e le tese la mano.

-Questo sì che è parlare! Mi piace! Benvenuta nel gruppo, Yuri!

La giovane sorpresa strinse la sua mano.

Hai visto fratellino? Sono riuscita a farmi degli amici! Riuscirò a proteggerli? Riuscirò a riscattare il mio fallimento?”

Sorrise.

Sì, sono sicura che questa volta andrà tutto bene!”

I due compagni la chiamarono.

-Scusate ora devo andare! Ci vediamo alla seconda prova!

-Ci puoi scommettere!

Si salutarono con la mano mentre si allontanava.

-Avete notato?

-Cosa Sakura?

-I suoi occhi......

-Che avevano i suoi occhi?

Sasuke sbuffò.

-Bisogna sempre dirti tutto Testa Quadra? L'hai guardata negli occhi?

-Sì e allora?

Ino intervenne cupa.

-Sebbene abbia sorriso con le labbra........

-......gli occhi non si sono mai illuminati.

Concluse Kiba e Sakura pose la fatale domanda.

-Chi è in realtà Yuri Koware?

Tutti rimasero a fissare il Giglio che si allontanava, accigliati.

 

 

 

-Maestro.

-Com'è andata?

Ora la Bionda era nell'ufficio dell'Hokage con i due compagni per fare rapporto, fu uno dei ragazzi a parlare.

-Tutto tranquillo, la prima prova si è svolta senza alcun intoppo, nessun movimento anomalo.

-Molto bene, speriamo sia così anche per le prossime sfide, andate a riposare voi due, tu Yuri rimani un attimo.

I compagni si congedarono, mentre la ragazza si mise a guardare il villaggio dalla finestra.

-Notizie di Jiraya?

-Sarà da qualche parte a spiare le donne.

-È davvero incorreggibile, ricordo ancora quando mi spiegava le sue strategie di spionaggio più strampalate!

Sarutobi rise di gusto.

-Già, quel ragazzo non cambierà mai! E tu? Ti sei fatta qualche amico?

-Sì, ho fatto amicizia con i ragazzi della Foglia. Tipi interessanti, non c'è che dire!

-Sono contento, sono ottimi compagni, solo non farti contagiare dalle stramberie di Naruto!

Yuri si volse a guardare il suo Maestro divertita.

-Non si preoccupi, non credo di poter cadere così in basso! Però le sue idee sono mica male! Strampalate, ma niente male!

-Sì hai ragione. Ho il presentimento che diventerà un grande ninja.

Rimasero un po' in silenzio, affiancati davanti alla finestra a osservare il villaggio in attività, quando il sole iniziò la sua discesa, Occhi Verdi si stiracchiò.

-È ora che vada! La mia ronda sta per cominciare!

-Stai attenta.

-Sono gli altri che devono stare attenti o no?

Con un tintinnio di campanelli, svanì lasciando solo il Terzo Hokage.

-Sta comunque in guardia, piccola.

 

 

 

Il tramonto era passato da un po' e il Fantasma Di Konoha si aggirava silenzioso di tetto in tetto.

Anche quella notte tutto era perfettamente tranquillo, così fece la sua solita tappa.

Gaara della Sabbia guardava la luna come ogni notte, sul tetto del loro hotel, tuttavia avvertì il suo sguardo e si girò, stavolta c'era solo un tetto tra loro.

-Chi sei?

Quella domanda rimase tra loro, immobile. Rimasero a studiarsi per diversi minuti, poi, così come era arrivata, se ne andò, senza nessun rumore, tranne la canzone dei sui campanelli, che penetrò nel corpo del ragazzo e lo vece rabbrividire.

Inine la notte tornò silenziosa, con la luna che custodiva la domanda, in attesa che trovasse risposta.

 

 

 

 

 

 

 

Angolino

Eccoci finalmente alla prima prova!!!! E la nostra cara Yuri la Solitaria finalmente si è fatta degli amici!!!!!! Ma che sta succedendo tra lei e Gaara?

-Che domande fai? Sei tu la scrittrice o sbaglio?

Io so benissimo che succede! È tutto nel mio cervellino!!!! Voglio solo mettere un po' di brrrivido nelle vene di chi legge!!! Tu non lo faresti mia cara Yuri?

-Non ne ho idea, non ho mai scritto storie in vita mia!

Dovresti! È divertentissssimo!

-mmmmmh.........in effetti forse ho qualche idea! Vado a vedere di buttarle giù!

BADA-BUMMMM! CRASSSH!

Buttarle giù non significa prendere le cose e lanciarle dalla finestra!!!!!!!!

beh forse è meglio se mi fermo qui e vado a far rinsavire quella ragazza!!!!! :P

Alla prossima

Ciauuuuuu

(N.B: Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Commentate e criticate! Grazziiiieeeee! Baci)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ninja Infiltrati ***


 -Che succede Kabuto?

-Maestro Orochimaru, perchè non porta dalla sua parte il Fantasma? Potrebbe tornare utile.

-Per il semplice motivo che non so assolutamente nulla di lui, una volta finita la ronda scompare nel nulla, solo il vecchio Sarutobi e quello stupido di Jiraya sanno chi è e dove vive, ho inviato le mie spie migliori a cercarlo, senza nessun esito. Tutto quello che riescono a dirmi è che l'ultima cosa che sentono di lui sono quei suoi maledetti campanellini, poi più nulla.

-Che mi dice di Yuri?

-Ha un che di misterioso è vero......tuttavia non ha nulla di speciale, il suo chakra è normale (hehe! Sapessi.....) e finora non mi preoccupa. Se non hai altro da dirmi, torna al villaggio e tieni d'occhio il Fantasma e la ragazza se proprio ci tieni.

-Grazie Signore.

 

 

 

 

-Benvenuti alla seconda prova d'esame, giovani vittime!

L'esaminatrice, Anko Mitarashi, guardò ghignante i giovani genin.

-Come avrete notato la seconda prova si svolgerà in questa piccola giungla, per i prossimi 5 giorni.

Per prima cosa però firmate il foglio che vi è stato dato, serve per sollevarci da ogni responsabilità.

Aspettò finchè tutti ebbero firmato poi proseguì.

-Bene, ora ogni squadra passerà dentro quella tenda dove verrà consegnato un rotolo, o quello bianco del cielo, o quello blu, della terra. Il vostro compito sarà quello di raggiungere la torre al centro del campo entro il tempo stabilito con ENTRAMBI i rotoli. Ciò significa che dovrete rubare alle altre squadre il rotolo che non possedete. Se non ci sono domande, possiamo cominciare.

Una volta che i rotoli furono consegnati e che ogni squadra fu davanti a un cancello, la sfida iniziò.

Senza perder tempo Yuri e i compagni si divisero e tennero d'occhio la situazione, non ebbero difficoltà a impossessarsi del rotolo mancante, i malcapitati erano davvero deboli e risparmiarono loro inutili sofferenze eliminandoli subito (i ninja del suono, poveri.......malcapitati! :P).

Quindi la ragazza prese in consegna il bottino e eseguì gli ordini ricevuti: tenere gli occhi aperti.

Non accadde nulla per tre giorni, poi il quarto.....ebbe i brividi. Scattò, ma arrivò tardi, fece solo in tempo a vedere Orochimaru sparire, Sasuke tenersi una spalla, Sakura piangere e Naruto svenuto.

-Che succede?

-Sasuke.....quel mostro l'ha morso!

-Fa vedere.

-Lasciami in pace!

-Fammi vedere!

-VATTENE!

La giovane si ritrasse, ferita.

-Come vuoi........

-Yuri......

-Lascia stare Sakura. Sbrigatevi, domani è l'ultimo giorno.

Detto ciò corse via, delusa.

Dannazione! Orochimaru è sparito, farò meglio a stare più attenta! Non posso fallire ancora!”

Setacciò tutto il recinto, nulla, l'aura di quella vipera era sparita. Continuò anche il giorno a seguire, non ebbe alcuna fortuna. Così si incontrò con i compagni, si aggiornarono e andarono al ritrovo.

-Non dicevi di essere più forte di me mocciosa?

-Non sono dell'umore Temari! Perciò sta zitta!

Senza troppi complimenti fulminò la ragazza, guardò di sott'occhi Gaara e proseguì.

Quando furono tutti di fronte a lei Anko iniziò.

-Bene il tempo è scaduto in questa prova hanno fallito 57 genin cioè 19 squadre, siete rimasti solo voi. Tuttavia l'esame non è ancora finito, c'è ancora una prova ad eliminazine da superare.

Vi presento quindi il vostro prossimo esaminatore: Hayate Gekko.

-Come avete capito la prossima sfida è a eliminazioni: saranno scontri uno contro uno, perciò, se qualcuno si vuole ritirare, lo faccia adesso.

Kabuto alzò la mano.

-Non sono molto bravo nei combattimenti, perciò...io mi ritiro.

Le orecchie di Yuri si rizzarono, il ragazzo non era afatto debole in combattimento, anzi. Con quell'affermazione aveva acuito i suoi sospetti, il fatto che potesse essere un seguace di quel mostro si fecero più forti, ma l'Occhialuto era furbo, finora non l'aveva ancora colto sul fatto, dunque non poteva accusarlo. Non ancora almeno....

Riportò l'attenzione alla pedana e lanciò uno sguardo all'Hokage, lui le fece un cenno impercettibile e lei tornò a guardare l'esaminatore.

-Perfetto, vi spiego rapidamente le regole: sarà un computer e scegliere le coppie, inizierete il combattimento quando ve lo dirò io e proseguirà fino a che uno dei due non viene sconfitto, in caso noti che le forze siano molto impari, interverrò immediatamente. Se siete pronti, direi che possiamo cominciare.

Il primo incontro fu tra Sasuke e Yoroi, sebbene fosse allo stremo delle forze, fu il Nero a vincere, poi fu il turno di Tenten contro Shino, all'inizio la ragazza sembrò in vantaggio, ma quando pensava di avere la vittoria in pugno, gli insetti la attaccarono e non le lasciarono scampo. Quindi toccò a Kankuro, sconfisse l'avversario senza problemi, Sakura e Ino finirono in perità.

Era il momento del quinto incontro, tutti fissarono lo schermo........Temari contro...........Yuri!

Le ragazze si osservarono.

-È il momento della resa dei conti, Biondina! Ti pentirai di avermi sottovalutata!

-Non ricordo di averlo fatto, mi spiace.

Miss Ventaglio si infuriò e saltò nell'arena seguita da una pacifica Occhi Verdi.

Lo scontro ebbe inizio, nessuna delle due si mosse, si studiarono, guardinghe.

-Non eri impaziente di darmi una lezione, Carina?

-Stai zitta!

Temari perse la testa, con furia l'attaccò, ma l'avversaria non mosse un passo e con un semplice gesto della mano, come se stesse scacciando una mosca, disperse le lame di vento.

Tutti esclamarono sbigottiti e la ragazza della Sabbia si arrabbiò ancora di più, combattè come una forsennata per parecchi minuti senza colpire il bersaglio nemmeno una volta. Yuri schivava gli attacchi senza staccarle gli occhi di dosso, sebbene a volte lanciava occhiate furtive a Gaara, che la osservava interessato. Dato che iniziò ad annioiarsi decise di passare al contrattacco, avrebbe spremuto ogni goccia di chakra dal corpo di Quattro Codini per essere sicura che fosse degna di diventare chunin. Si scambiarono attacchi dopo attacchi e dopo quasi 15 minuti di combattimento Temari stramazzò al suolo, sfinita.

-Complimenti, sei una grande ninja!

-Come fai a non essere stanca?

-Ho i miei segreti. Allora, te la senti di continuare?

-Non sperare che mi arrenda tanto facilmente!

A fatica si rialzò e riprese a combattere, senza però usare il chakra, l'aveva praticamente esaurito.

Mentre le due combattevano, da un angolo buoi, Orochimaru osservava interessato.

Quella ragazzina è davvero forte! Si muove come un ninja esperto e il suo livello di chakra.........è enorme! Chi diavolo è quella mocciosa? E poi, da dove viene?”

I suoi occhi si spostarono verso le caviglie, i pantaloni si erano sollevati leggermente, scoprendo.....

Campanelli?! Non posso crederci, così il famoso Fantasma è proprio sotto il mio naso!”

Si leccò le labbra e sorrise ferocemente.

Che fortuna, sono venuto per Sasuke e ho l'opportunità di appropriarmi anche del ninja più misterioso della Foglia! Credo proprio che dovrò fare “due chiacchiere” con lei.”

Ridacchiando malignamente tra sè e sè scomparve nell'ombra.

Yuri lanciò uno sguardo all'angolo e sorrise furbescamente, quindi mise la parola Fine all'incontro mandando Temari a sbattere contro il muro.

La ragazza scivolò al suolo e rimase immobile, senza più energie.

-Il vincitore della sfida è Yuri Koware!

Il Mezzo Demone si avvicinò all'avversaria e sorridendo gentilmente le tese la mano.

-Quando vuoi ti dò volentieri la rivincita! È stata una sfida fantastica!

Il ninja della Sabbia sbuffò, poi accettò la mano e si rimise in piedi.

-Non ero mai stata sconfitta fino ad ora! Sei un'avversaria niente male!

La Biondina rise allegra e con il braccio della sua nuova amica sulle spalle la portò sul balcone, dai fratelli, dove la aiutò a sedersi per terra. Kankuro la tenne d'occhio, guardingo, mentre Gaara le fissava con la coda dell'occhio. Incrociando gli sguardi i cuori dei due sussultarono, quindi il Rosso si affrettò a distoglierlo, invece lei scese velocemente le scale e uscì dalla sala, dove lasciò un respiro profondo e ascoltò il suo petto martellare furioso.

Sto cambiando Kiku, quattro anni fa non avrei provato nessun sentimento per le persone, ora invece.....il vuoto che hai lasciato non se ne andrà mai, così come il dolore. Ma immagino che sia ora di cominciare una nuova vita con altri, passo dopo passo. Forse un giorno, anche i miei occhi si riaccenderanno com'erano una volta. Stammi vicino.....fratello.”

Lentamente andò verso il bagno, dove aprì l'acqua e si sciacquò il viso sudato. Poi fissò il riflesso: due occhi verdi ricambiarono lo sguardo, erano spenti, non cera alcuna luce a illuminarli, sembravano due foglie in procinto di ingiallire e cadere per l'inverno. Sì che una volta brillavano come gemme, ora invece, erano vuoti, riempiti solo da una grande solitudine. Sorrise, le labbra andarono verso l'alto ubbidienti, mentre i due boccioli rimasero immutati, senza alcuna emozione. Sospirò e si guardò le mani bagnate, le dita erano lunghe e affusolate, se le portò al viso e guardò attraverso, intorno al viso i morbidi capelli dorati, scendevano mossi sulle spalle e fino a metà schiena, sul cospo in cescita portava una maglia blu (colore preferito del gemello) e lunghi pantaloni neri, ai piedi calzava comode scarpe leggere, utili nei combattimenti e per spostarsi. I palmi erano coperti da guanti senza dita e in vita portava una striscia completamente nera.

Levò le mani dal viso, quindi annullò l'illusione, candide ali piumate spuntarono sulle spalle, i tre occhi erano chiusi, mentre quello destro in quegli anni aveva cominciato a mutare colore: da verde stava diventando nero e la pupilla gialla, vedere quell'occhio con i colori ancora mescolati la fece rabbrividire. Stava diventando un mostro, per metà umana e per metà demone, lo era da sempre, è vero, ma quando il suo occhio era ancora “normale” si sentivà più umana, ora invece.......era entrambi ma allo stesso momento, non era nessuno dei due. Seccata voltò le spalle alla sua immagine e si chiuse in bagno a cambiarsi gli abiti.

Intanto nella sala le sfide erano andate avanti, avevano vinto i due compagni di Yuri, Naruto, Neji e Gaara.

Prima che tutti se ne andassero, il Terzo Hokage si fece avanti.

-Temari, Shikamaru e Choji, avvicinatevi per favore.

I tre, curiosi, si avvicinarono alla pedana, Sarutobi quindi battè le mani e dietro di lui comparvero tre ninja in ginocchio, tutti esclamarono stupiti. Avevano riconosciuto i due ragazzi, il terzo invece era nascosto dietro il vecchio e quindi nessuno capì chi era, ciò che si capì fu il fatto che i due erano vestiti come Jonin.

-Signore, che significa tutto questo?

-Lasciate che vi presenti i tre ninja che ho infiltrato nell'esame per eventuali casi di pericolo. Ditemi, i giovani Genin con cui avete combattuto, hanno le capacità necessarie a diventare Chunin?

-Sì signore.

-Molto bene, Temari, Shikamaru Nara e Choji Akimichi è con piacere che vi annuncio che avete passato la terza prova d'esame!

I due giovani si alzarono e ripresero le loro sembianze, quelle di due uomini tra i trenta e i quarant'anni.

-Sta dicendo che anche....

-Sì Temari, anch'io ero un'infiltrata per conto dell'Hokage!

Tutti riconobbero la voce che veniva da dietro il vecchio, lui si spostò e Yuri si alzò in piedi. Indossava abiti neri e i capelli erano legati in una coda di cavallo.

-Com'è possibile! Non mi dirai che sei una Jonin a un'età così giovane?

Lei rise.

-No, io non sono nemmeno un Genin! Non possiedo un titolo di questo genere, sono un ninja, semplicemente.

-Che vuol dire? Che sta succedendo? Chi sei!

Sarutobi riprese la parola.

-Mi permetti?

-Come meglio crede Maestro.

-Immagino che tutti in questa sala aspettino una risposta convincente. Non credo comunque che il segreto sarebbe riamsto ancora a lungo. Permettetemi quindi di presentarvi Yuri, il Fantasma Del Villaggio Della Foglia.

Nessuno fiatò, tutti guardavano allibiti la ragazza, cercando di abituarsi all'idea.

-Sta scherzando vero? Lei è il Fantasma?

Yuri si diresse verso Kankuru, i campanellini alla caviglia suonarono la loro melodia irregolare, mentre la ragazza camminava a passi lievi e silenziosi come quelli di un gatto, sembrava toccare appena appena il pavimento e i presenti si mossero, a disagio. Lei si fermò a un soffio dal viso del ragazzo, che si ritrasse leggermente, con i muscoli rigidi. Lo sguardo della giovane era penetrante e vuoto, tuttavia era attento ad ogni singolo dettaglio e sebbene l'avesse davanti il Marionettista la sentiva in qualche modo distante, sebbene per niente distratta. Solo avendola così vicina si accorse che era sempre stata così, sin dal primo giorno, distante, ma perfettamente presente.

Quando lasciarono la sala, tutti erano immersi nei pensieri. Ora la confusione dominava i sentimenti dei ragazzi, tranne quelli di Naruto.

-Sapevo che ci nascondeva qualcosa.

-Ah davvero?

-Sì, lei è sola.

-Hai sentito quello che hanno detto? Lei è il Fantasma!

-Ho sentito perfettamente e poi chissene se è il Fantasma, non vedo perchè vi fate tanti problemi! Credete ci abbia chiesto di essere suoi amici per vantarsi o per tenerci d'occhio? No, ci ha chiesto di essere suoi amici perchè è sola! Essere soli non è ne facile, ne bello!

-In effetti.....hai ragione.

Naruto sorrise e tutti i dubbi sparirono, non era importante il fatto che fosse il Fantasma, era un ninja come loro ed ora, era anche loro amica, questo contava più di qualsiasi altra cosa.

 

 

 

 

 

Quella notte Yuri si tolse la maschera, ormai non le serviva più.

Girò per il villaggio con il vento tra i capelli, sciolti dietro le spalle, era inquieta, qualcosa si muoveva nell'ombra e presto Orochimaru l'avrebbe cercata.

Le gambe la portarono al solito posto, stavolta però dopo essersi fermata a un tetto di distanza, lentamente gli si avvicinò e gli si sedette a fianco, lui la guardò con la coda dell'occhio senza dire nulla, poi insieme rimasero a fissare la Luna.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino

Come va ragazzi?

Ecco il qui il nuovo cappy! Spero piaccia e intrighi! Orochimaru si avvicina, come andrà a finire? Commentate e criticate, sapete come fare!! ;)

-Ehilà!! Ci sono anche io! Ricordate le idee che avevo? Aveste visto la faccia di Kuroi!!! Troppo ghignossissima!!!!!!!!

RidiRidi, intanto mi hai spaccato di tutto e di più!

-”di tutto e di più”........................

Che c'è?

-mmmmmmmh............

Allora?

-Mi stanno venendo delle idee......

Ok Questa cosa non mi piace! Scusate meglio se vi lascio e trovo qualcosa per distrarla, sennò mi spacca tutto!!!!!!

Al prossimo cappy

Baci baci

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Tra Amicizia E Lealtà ***


 Yuri si diresse in infermeria, il povero Rock Lee era messo davvero male, sapere come era andato lo scontro le aveva fatto stringere il cuore, lei sapeva che Gaara non era malvagio, glielo aveva letto negli occhi, ma quel demone......alla prima occasione aveva superato la sua forza portante e aveva preso il controllo. Si promise che alla prima occasione avrebbe parlato con Shukaku, era sicura che poteva dare un po' di pace al ninja se faceva ragionare il Tasso.

Mister Soppracciglia aveva parecchie ossa rotte e il chakra era indebolito parecchio, ci sarebbe voluto un po', ma poteva curarlo.

Con un gesto mandò via i medici, poi chiuse bene le porte e riprese la sua forma, per avere a disposizione più chakra possibile in caso di necessità, in ogni caso avrebbe usato la tecnica “trasmetti e assumi” prendendo il chakra naturale intorno a lei.

Facendo un profondo respiro, chiuse gli occhi e posò le mani sul petto del ragazzo, usando il byakugan e il tatto, si spostò nei vari punti fratturati e pian piano li aggiustò e rafforzò, ci vollero ore per completare l'operazione e la quantità di chakra che utilizzò era pari a quella contenuta nel corpo di un normale adulto. Prima di troncare il flusso controllò che fosse tutto in ordine, quindi rilassò i muscoli stanchi e aprì gli occhi.

Finito! Ora mi sa che andrò a sedermi da qualche parte a meditare e recuperare un po' di forze! Era da un pezzo che non mi stancavo così tanto!”

Quindi ripristinò l'illusione e chiamò i medici, spiegò loro cosa fare e cosa dare al ragazzo nei giorni a seguire e si ritirò per riposare, non aveva usato moltissimo chakra, però il suo corpo dopo tutte quelle ore in piedi era completamente indolenzito.

In corridoio trovò ad attenderla il Maestro Gai, impaziente.

-Allora, come sta il mio pupillo?

-Stia tranquillo, il suo allievo sta benone adesso. Dovrà rimanere a riposo per un po', ma ora è del tutto fuori pericolo!

-Non so davvero come ringraziarti, Yuri! Non sapevo fossi esperta anche in campo medico!

-Mi sono allenata in vari campi, non solo in quello medico, ho sudato parecchio, quindi aiutare Lee mi è venuto naturale! So quanto si è allenato per raggiungere il suo obbiettivo e non mi sembrava giusto veder volare al vento tutti i suoi sforzi!

-Che vuoi dire? Cos'aveva il mio allievo prediletto?

-.....Se non fossi intervenuta, il suo ragazzo.....beh, aveva poche probabilità di poter continuare a essere un ninja! Molte parti rotte non sarebbero guarite del tutto, quindi sarebbe rimasto invalido....per il resto della sua vita.

L'uomo guardava la ragazza, allibito. Poi scoppiò in lacrime e caduto in ginocchio le prese la mano e gliela baciò diverse volte.

-Tiringraziotiringraziotiringrazio!

Yuri arrossì, imbarazzata. Non era abituata a quelle reazioni e rimase un attimo interdetta.

-N-Non c'è di che Signore.

Saltellante di gioia Gai andò dietro al letto dov'era sdraiato Rock Lee e lo seguì fino alla stanza che l'avrebbe ospitato. Il Giglio li seguì con lo sguardo, era felice di quel che aveva fatto, ma vedendoli insieme, si rattristò, anche lei aveva avuto un rapporto simile, anzi, più stretto.

Un giorno sono sicura che troverò qualcuno con cui avere un rapporto come il loro!”

Pensandoci bene però,....l'aveva, con Jiraya e Sarutobi, non era strettissimo, però averli vicini la faceva stare bene.

Chissà dov'è adesso quel pazzo donnaiolo!”

Mentre tornava tranquilla a casa, avvertì una presenza che la fece sorridere e svoltando in una viuzza s'imbattè nei ninja della Sabbia.

-Salve ragazzi!

-Ehi Yuri, che fai di bello?

-Sto tornando a casa dall'ospedale. Sono distrutta.

Gaara socchiuse gli occhi.

-Come sta?

-Qualche giorno di riposo e sarà come nuovo! Ci sei andato ben pesante, ciò messo ore a curarlo, ho il corpo tutto indolenzito!

I tre si irrigidirono, stupiti.

-Hai aggiustato tutte le sue ossa?!

-È stata una faticaccia!

-Si può sapere quanto sei potente?

-A tempo debito ragazzi, a tempo debito. E poi in campo medico sono ben informata, ho studiato parecchio l'anatomia di ogni essere vivente, potrei rifare la stessa operazione anche a un millepiedi!

Cambiando discorso, ho notati strani movimenti tra i vostri ninja, devo forse preoccuparmi?

Il tono era ancora amichevole, tuttavia c'era del minaccioso nascosto in mezzo. Temeri e Kankuro si scambiarono un rapido sguardo e la ragazza tentò di tranquillizzare l'amica.

-Ma che dici? I nostri ninja non stanno facendo nulla! Perchè sospetti di noi? Non siamo forse amiche?

-Non nego che andiamo d'accordo, però la lealtà al proprio villaggio viene prima di tutto dico bene? Inoltre la mia era solo una domanda!

Il suo sguardo però parlava chiaro: al primo accenno di ostilità la loro amicizia sarebbe andata in fumo e li avrebbe distrutti a sangue freddo pur di proteggere Konoha.

-Beh ora scusate, ma ho proprio bisogno di una bella dormita! Ci vediamo tra un mese!

Con un cenno del capo li salutò e li superò, seguita dai loro sguardi.

-A volte quella ragazza fa paura.

-Non dovrebbe? Mi ha stracciata, se non ricordi, Kankuro. È un'avversaria davvero temibile te lo dico io! Vi confesso che a un certo punto, durante la sfida, ho avuto la sensazione che mi guardasse con più occhi!

-Non esagerare sorella!

-Non lo sto affatto facendo! Secondo me anche tu te ne sei accorto!

Il Marionettista ci pensò su un attimo, in effetti Temari non esagerava, anche quando l'aveva avuta a un soffio dal viso, si era sentito studiare da altri occhi.

-Visto?

-Sì va bene. È meglio se la teniamo sotto controllo, allora. Potrebbe rovinare i piani. Ora andiamo.

Prima di seguire i fratelli, Gaara rimase a guardare l'angolo dietro la quale la ragazza era sparita ancora un momento.

Perchè il mio cuore batte così forte? È doloroso!”

Seccato strinse il pugno sopra il cuore, poi seguì gli altri due.

 

 

 

 

Mentre stava meditando nel giardinetto dietro la sua casa, sentì la presenza avvertita qualche ora prima avvicinarsi.

-Finalmente sei venuto a trovarmi, Jir!

-Quante volte devo dirti di non chiamarmi così?

-come preferisci, pervertito.

-Non sono un pervertito! Sono uno scrittore!

-Sèsè ceeerto!!

-E poi che intendi nel dire “finalmente sei venuto a trovarmi”? Sono appena arrivato.

-Veramente sei arrivato circa sei ore fa e la prima cosa che hai fatto è stata andare a spiare le donne nei bagni pubblici!

-Non ti sfugge mai niente eh?

-Purtroppo alcune cose sfuggono anche a me.......

Con una leggera spinta si alzò e corse ad abbracciare Jiraya, che non vedeva da un sacco di tempo. Lui la strinsè a sè con affetto e le diede un bacio sulla testa, poi la osservò attento.

-Il tuo occhio sta cambiando colore.

-Già, entro poco tempo sarà completamente nero e la pupilla gialla!

-E le tue ali hanno preso una gran bel colore! Brillano come diamanti al sole!

-Lo sai che non mi piace parlare di questi particolari, Jir!

-Scusami piccola, solo che stai diventando una bella signorina.

Lei non rispose e tornò a sedersi.

-Ho sentito che prenderai Naruto come allievo! Lo trovo alquanto divertente questo fatto, sarete la coppia più strana di tutto il villaggio!

-Su andiamo, così non sei incoraggiante! Dicono che è una testa calda, è vero?

-È un tipetto molto particolare, ma devo dire che mi sta simpatico!

-Devo quindi dedurre che ti sei finalmente fatta degli amici.

-Già! Ho parlato con i ragazzi di Konoha, e ho fatto amicizia con Temari della Sabbia e i suoi fratelli.

-Hai legato con i ninja nemici della Foglia?! Stai molto attenta!

-Tranquillo, ho già messo in chiaro che al primo movimento sospetto, dimenticherò e difenderò il mio villaggio! Non credo però che dovrò distruggerli, non sono cattive persone.

-Ne sei sicura?

Lo guardò negli occhi.

-Assolutamente.

-Molto bene, allora fa come meglio credi.

Rimasero seduti vicini per il resto del tempo in completo silenzio, godendo reciprocamente della presenza dell'altro.

 

 

 

 

Il mese passò tra missioni di spionaggio, missioni normali, consigli, preparativi, controllo dei ragazzi sotto esame, ronde, allenamenti e uscite con le ragazze del villaggio.

Yuri ebbe pochissimo tempo libero, con la mente sempre impegnata di mille pensieri e tutti i sensi continuamente bombardati da informazioni. Più i giorni passavano, più i controlli si facevano serrati e più lavoro c'era per la ragazza. Finalmente però l'Hokage le concesse alcuni giorni di riposo, prima di raddoppiare gli sforzi.

Uno di quei giorni se ne stava tranquilla a godersi il calore del sole, quando finalmente la sentì, lentamente si mise in piedi e si stiracchiò, quindi attivò l'illusione e accovacciatasi sul muretto a fianco del bosco, con un tintinnio dei campanellini, svanì.

........

Sto arrivando........Orochimaru!”

.........

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino

La vipera è arrivata, che intenzioni ha? Quante chiacchiere ci saranno tra lui e Yuri? Commentate e criticate!

Se vi state chiedendo dov'è finita la mia socia, beh,.......l'ho legata, imbavagliata, toppato le orecchie e coperto gli occhi.

Ricordate quel “problemino” sulle idee?

Purtroppo.......È PEGGIORATO!!!!! (*disperazione*)

La mia camera è completamente sottosopra!

Temo che l'amore l'abbia fatta impazzire!!!!!!!

Scusatemi, ma adesso devo andare da un esperto per sottoporgli il problema, ma tranquilli che tornerò in tempo per il prossimo cappy! ;)

Bacioni

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Luce Nell'Oscurità ***


 Lo trovò ad attenderla in una radura abbastanza distante dal villaggio. Se ne stava tranquillo in piedi, con lo sguardo serio che scrutava i dintorni. Yuri gli comparve davanti senza tante cerimonie e lo fissò senza troppo interesse.

-Sei venuta.

-Non avrei dovuto?

-Mi ha stupito scoprire che il tanto decantato Fantasma di Konoha eri tu, una fanciulla non ancora uscita dall'infanzia. Mi incuriosisce, come mai una bella ragazza come te, con un livello di chakra molto alto, se nè stata nell'ombra fino ad ora? Ma ancora più curioso, perchè l'Hokage sta usando te, una giovane ninja ancora immatura, come arma per i suoi scopi? Mi pare alquanto azzardato e a dirla tutta dal tuo sguardo non mi pari molto contenta.

-Primo: il motivo di stare nell'ombra è stata una mia scelta, come quella di rivelare la mia identità.

Secondo: Il Maestro Sarutobi non mi sta affatto usando, sono io che ho scelto di diventare il ninja Fantasma e di eseguire gli ordini dell'Hokage.

Terzo: Il mio sguardo non dipende dal mio stile di vita e non ti deve riguardare.

Quarto: Che cosa vuoi?

-Complimenti, sei intelligente, non c'è che dire. Per rispondere alla domanda, ti devo fare una domanda: saresti disposta a unirti a me? Sono sicuro di poterti insegnare delle tecniche molto potenti che solo tu saresti in grado di utilizzare e potrò aiutarti ad aumentare ancora di più il tuo livello di chakra! E poi conosco un piccolo trucchetto che potrebbe tornarti utile, sai quello sguardo,...mi dice che hai perso qualcuno di molto importante. Se ti interessa posso aiutarti a riportarlo in vita! Che ne dici?

Il Mezzo Demone spalancò gli occhi, non poteva credere a quello che la Vipera gli aveva appena detto.

Potrò riportare in vita mio fratello?! È davvero possibile?”

Vedendola esitare il ninja tese la mano, invitandola a stringerla.

Entro poco sarà mia! Poi sarà un piacere vedere la faccia del mio caro maestro!”

Fissò la ragazza, impaziente, non aveva molto tempo, se si fosse rifiutata, beh, avrebbe usato le maniere forti.

Alla fine, molto lentamente, Yuri alzò la mano e la protese esitante verso Orochimaru, quando fu a un soffio dalla sua si bloccò, dubbiosa.

-Qualcosa non va?

-Davvero puoi riportare in vita i defunti?

La Serpe sorrise, soddisfatto.

È fatta!”

-Sì.

Le mani si strinsero, poi la giovane alzò lo sguardo verso l'uomo e sorrise, canzonatoria.

-Anche io!

Con uno scatto felino scagliò il mostro contro gli alberi, facendogli fare un volo di almeno dieci metri, poi gli si avventò contro e lo schiacciò al suolo.

-Questo che significa, mocciosa!

-Facciamo un patto: se mi sconfiggi, diventerò tua allieva e ti seguirò ovunque, ma se sarò io a vincere.........non metterai più piede al villaggio e lascerai in pace Sasuke.

Lui la scrutò, era serissima e perfettamente calma, il suo sguardo vuoto era privo di qualsiasi emozione positiva, solo un mare piatto e controllato, non seppe perchè, ma gli vennero i brividi.

-Va bene, ci sto!

La Bionda saltò lontana e attese che si rialzasse, quando furono pronti, si studiarono, con i sensi all'erta, nessuno dei due avrebbe sottovalutato l'altro.

Di certo non sarà una ragazzina a battermi!”

La piccola partì alla carica, era rapida e silenziosa, non staccava un attimo lo sguardo dal viso dell'avversario ed era imprevedibile. Questo lo scoprì quando fu colpito in pancia, aveva pensato avesse fatto una finta, invece si ritrovò ancora una volta contro il tronco di un albero.

Da dove arriva tutta questa forza? Una della sua età non ha tutta questa potenza!”

Dopo altri due colpi in rapida successione e completamente invisibili, decise di fare sul serio e di attaccare, se non voleva morire.

Non risparmiarono le forze, entrambi combattevano come belve feroci, ma anche con astuzia e cautela.

Combatterono per quelle che parvero ore, Orochimeru cominciò a sentirsi stanco e con il fiato corto e anche Yuri iniziò a sudare.

Tra i due però si capiva chi stava avendo la meglio.

È pur sempre una ragazzina, anche se possiede un chakra eccezzionale, non è ancora abbastanza matura da sperare di battermi.”

Stavano facendo una breve pausa per asciugarsi le goccie di sudore dal viso, mentre le loro menti lavoravano per trovare nuove strategie d'attacco.

-Non sei ancora stufa, mocciosa? È chiaro che non puoi vincere, perchè non ti arrendi e basta?

Lei si guardò attorno, avevano distrutto un bel po' di foresta e quindi in quel momento si trovavano circondati da montagne di trochi distrutti, con un sospiro tornò a fissare il ninja. Le sue labbra si tirarono in un sorriso incomprensibile e decisa si rimise in posizione di combattimento.

Lui si accigliò, aveva la netta sensazione che lo stesse prendendo in giro e la cosa non gli fece affatto piacere, con un gesto di stizza si decise a porre fine al combattimento.

Concentrandosi chiamò altro chakra e utilizzò una potente tecnica, sapeva che in quel modo rischiava di ucciderla, ma era davvero stufo e poi aveva altro da fare che stare tutto il giorno a giocare con una marmocchia.

Troppo tardi si accorse che Il Mezzo Demone aspettava prorpio quello, senza sforzò attivò altro chakra e il suo potere aumentò, superandolo. Rapida come un gatto attivò una tecnica di riflessione, il colpo di Orochimaru rimbalzò e fu rispedito al mittente, lui non fece in tempo a scansarsi e fu centrato in pieno.

Si può sapere chi diamine è questa mocciosa?! Come può essere in grado di controllare il chakra a suo piacimento già a quell'età?!”

L'attacco gli vece fare un gran volo e Yuri rimase a guardare per controllare che fosse davvero sparito lontano, poi si voltò e tornò a casa.

Ti consiglio di non farti più vedere! La prossima volta non sarò così clemente!”

Da terra dov'era sdraiato, Orochimaru si passò la lingua sulle labbra, eccitato.

È stato davvero divertente!”

Dalla gola gli uscì una leggera risata malvagia.

 

 

 

Finalmente il grande giorno era arrivato, il giorno delle finali del torneo! Erano tutti in subbuglio, pieni di energia e con la voglia di vedere i giovani ninja combattere.

Yuri se ne stava nascosta, a tenere d'occhio lo stadio, c'erano tutti, tranne Sasuke, che tardava.

La ragazza sapeva perchè non arrivava, ma c'era qualcosa nell'aria.......che non la convinceva.

Era tesa come una corda di violino, i sensi allertati più del solito e i muscoli pronti a scattare per andare in soccorso al Maestro in caso di pericolo, inoltre era in ansia per Gaara, quel giorno non era lo stesso, dentro di lui si agitava una grande furia, che aumentò nel vedere il Kazekage.

Non le piaceva, sentiva la testa pulsare e il sangue bollire, aveva voglia di fuggire il più lontano possibile da quelle emozioni, ma il villaggio andava protetto e non poteva abbandonarlo ora, sarebbe stato un altro fallimento.

I combattimenti cominciarono, facendo salire la tensione.

Primo incontro: Naruto contro Neji, il ragazzo con il byakugan era favorito, ma alla fine grazie a un pizzico di astuzia, la giovane Volpe lo mise al tappeto.

Passare un mese con Jiraya gli aveva fatto bene, era migliorato.

Secondo incontro: Temari e Shikamaru, combatterono bene e con forza, ma poi la noia ebbe il sopravvento e come Yuri aveva previsto, il ragazzo rinunciò alla vittoria.

Terzo incontro: forse quello più atteso: Sasuke contro Gaara, fu un combattimento serrato, senza esclusione di colpi, la ragazza sentiva che il Rosso non era il solito, era eccitato e furioso, colmo di odio e voglia di uccidere. Aveva il cuore che le correva all'impazzata, tuttavia non ebbe difficoltà a colgliere il segnale d'allarme e quindi dimenticò tutto e scattò come un fulmine.

Mentre i ninja della Sabbia abbattevano le difese e attaccavano il villaggio, lei si precipitò a fianco del Maestro. Trovò ad attenderla Orochimaru con un kunai che puntava la gola di Sarutobi.

-Dannato, ti avevo detto di stare alla larga dal villaggio!

-Credo di doverti contraddire mia cara, quando sei andata via non mi avevi sconfitto del tutto!

Intorno a loro c'era il caos, i ninja dei due paesi si combattevano con ferocia e soprattutto, Gaara,Temari e Kankuro, avevano dimostrato di non essere sinceri. In quel momento stavano affrontando i giovani Genin della foglia, nella foresta che circondava Konoha.

I boati arrivavano fino a loro e la ragazza fremette, preoccupata.

-Va da loro.

Yuri sbigottita guardò il Terzo Hokage.

-Che sta dicendo?

-Va dai tuoi amici! Mi occuperò io di Orochimaru, lui è un mio problema.

-Maestro.....

-VÀ!

Il Mezzo Demone si irrigidì, non poteva rifutare un ordine del Vecchio, ma non poteva nemmeno lasciarlo lì da solo, poi gli occhi del ninja si fecero severi, per lui era importante che lei gli obbedisse. A malincuore la giovane indietreggiò lentamente e scattò per andare da Gaara.

Quando lo vide si fermò, il demone aveva posseduto completamente il ragazzo e stava combattendo contro Naruto e Gamabunta, il re dei rospi. Rimase a guardare un momento assorta, poi silenziosa si avvicinò a Shukaku e con un poderoso scatto si scagliò contro il suo corpo e vi penetrò.

Dato che era fatto di sabbia fu facile entrare, così iniziò a muoversi, seppure a rilento, finchè non trovò il Rosso. Con dolcezza prese la sua testa tra le mani e posò la fronte a quella di lui, allora gli parlò.

 

 

 

 

 

-Gaara!

Il ninja della Sabbia si accigliò.

-Gaara!

Lentamente aprì gli occhi, confuso. Tutto era nero, poi, da lontano, una lucina cominciò a crescere.

-Gaara!

Conosco questa voce! Yuri?”

Nella luca si profilò una figura, che pian piano si fece più nitida, davanti a lui c'era la ragazza, che lo fissava con quei suoi bellissimi occhi. Il cuore gli battè forte.

-Che cosa vuoi? Vattene!

-Perchè?

-Lasciami in pace!

-Non posso Gaara.

-Non mentire!

-Non lo sto facendo.

-Và via!

-No.

Il giovane si prese la testa fra le mani, disperato, il cuore faceva male, quella ragazza faceva male.

-Non piangere.

Grosse lacrime scivolavano sul volto del Rosso, inarrestabili.

-Vattene!

Yuri sospirò e si accovacciò davanti a lui, con gli occhi bassi.

-So come ti senti, anche Naruto lo sa, noi vogliamo aiutarti Gaara, vogliamo essere tuoi amici.

-Stai mentendo.

-Credi che sia così facile mentire sulla solitudine? Nessuno può farlo, nemmeno il bugiardo più in gamba, non puoi fingere di essere solo se non sai come ci si sente. Io non ti sto mentendo Gaara, perchè anche io, come te e Naruto, sono sola. Ho perso tutta la mia famiglia solo pochi anni fa, li ho visti morire senza poter fare niente, ho tenuto tra le braccia il corpo inerme del mio gemello, ho sentito la vita scivolare via da lui, il nostro legame spezzarsi come la corda di una chitarra, la sua presenza scomparire dalla mia anima e tu mi dici che non capisco? Sei tu che non capisci, io sono sola, io sono spezzata nel mio corpo, io non potrò più riempire il vuoto che mi attanaglia.

Tu puoi ancora ricostruire la tua vita, pezzo per pezzo. Naruto non è tuo nemico, nessuno qui è tuo nemico. Temari e Kankuro ti vogliono bene, sono tuoi fratelli e sono ancora con te. Tu non sei solo, là fuori ci sono persone pronte a stringerti la mano per essere tuoi amici, certo ci vorrà tempo prima che le cose diventino normali, ma se ti impegni, ce la farai e prima che potrai rendertene conto, sarai circondato da mille persone che ti vogliono bene. Ti prego, non rinunciare alla vita che puoi avere, esci dall'oscurità che ti avvolge e ricomincia tutto daccapo.

Si alzò e con dolcezza tese la mano a Gaara, il ragazzo la guardò, era la prima volta che qualcuno gli tendeva la mano ed era la prima volta che qualcuno lo capiva così bene. Non avevano parlato molto da quando si erano conosciuti, eppure lei aveva capito subito che lui voleva solo essere amato, lentamente allungò la mano e strinse quella della ragazza, lasciando che la luce entrasse nel suo spazio.

Quando riprese conoscenza lei era con lui all'interno del corpo del Tasso, subito il Rosso si concentrò per costringere il demone e tornare nel suo corpo, fu una faticaccia perchè il mostro non aveva la minima intenzione di sparire, tuttavia con un aiuto non visto di Yuri, alla fine il monocoda tornò nella sua gabbia.

Le due forze portanti erano a terra sfinite, nessuno dei due aveva più un briciolo di energia, presto furono raggiunti degli altri ragazzi, che si apprestarono a portarli in ospedale.

Risolto il problema il Giglio cercò il chakra dell'Hokage, non lo trovò. Spaventata tornò di corsa al villaggio e arrivata sul posto vide Orochimaru con le braccia penzoloni, inutilizzabili. L'uomo guardava con odio il corpo davanti a lui. Sdraiato sul tetto c'era infatti Sarutobi, immobile e con gli occhi chiusi.

Il dolore la penetrò come una lama, bloccandole il respiro, il cuore le si chiuse, in un gelido orrore, la testa fece male, la prese tra le mani. Tutto cominciò a tremare e il Mezzo Demone perse il controllo. Il chakra intorno a lei impazzì, cominciò a vorticare come una tromba d'aria e distruggeva tutto ciò che toccava. La Vipera osservò terrorizzato la scena, non aveva mai visto una cosa del genere, non sapeva ci fosse qualcuno in grado di usare chakra puro, il più pericoloso. Nemmeno lui era in grado di resistere a tale potenza, soprattutto non nella sue condizioni,.

Non vedeva bene la ragazzina, eppure gli parve che l'occhio sinistro brillava limpido come il sole, mentre il destro era un pozzo di oscurità con un scintillio giallo nel centro. Decise saggiamente di prendere i suoi uomini ed andarsene, in quel momento nemmeno un demone poteva sconfiggere Yuri, la sua quantità di chakra era tale che avrebbe potuto far dissolvere l'intero villaggio. Chiamò a raccolta gli uomini e sparì.

 

 

 

Il dolore era troppo grande, non riusciva a controllarsi, ci provava, ma i ricordi turbinavano nella sua mente ed era così confusa che non poteva fermarsi. Voleva così tanto bene a Saru, lui l'aveva salvata, l'aveva cresciuta e addestrata, era stato osì gentile e premuroso. Ora però era morto, aveva fallito, un'altra volta.

-Yuri!

Jir!”

-Calmati piccola!

Bella parola, calmarsi. Era così facile da dire. Sentì cedere il tetto sotto di lei.

-Vuoi distruggere il villaggio?

Il villaggio!”

Aveva giurato di proteggerlo, non poteva essere lei a farlo a pezzi. A fatica ricostruì la sua maschera, ce la fece solo dopo svariati tentativi, chiuse nuovamente tutti i ricordi e le emozioni nei loro cassetti e con gli occhi spenti cadde in ginocchio a fianco del Maestro.

Nei giorni che seguirono non disse mai una parola, passava molte ore nella stanza d'ospedale dov'era tenuto Gaara, senza mai parlare, non volle partecipare ai funerali e si fece vedere sempre meno, per tutto il tempo il suo sguardo era assente e pensoso.

Un giorno, mentre era da Gaara, entrò Jiraya.

-Allora, hai deciso di non parlare per il resto della tua vita?

-No.

La risposta sorprese l'Eremita.

-Che hai intenzione di fare?

-Aspettare il nuovo Hokage.

-Quindi rimarrai al villaggio e ubbidirai agli ordini del successore di Sarutobi?

Yuri lo guardò, ma non rispose.

 

 

 

 

Finalmente al villaggio arrivò il nuovo Hokage, si trattava di Tsunade, la nipote del Primo.

Il giorno dopo la sua nomina ufficiale, la donna stava compilando dei moduli, quando sentì dei campanelli tintinnare, sorpresa sollevò gli occhi.

Davanti a lei stava Yuri, con lo sguardo perso fuori dalla finestra.

-Tu devi essere il famoso Fantasma di Konoha, dico bene?

-Sì.

-Posso fare qualcosa per te?

-Volevo solo presentarmi e dirle che avrà il mio appoggio in caso di pericolo.

-Bene, Jiraya mi ha parlato di te, e......

-Lascio il villaggio.

-Come scusa.

Il Mezzo Demone la fissò dritta nell'anima.

-Ho detto che lascio il villaggio.

 

 

 

 

 

 

Angolino

Ciao a tutti! Spero che questo cappy piaccia!

Mi spiace ma non posso scrivere una recensione troppo lunga, in questo momento infatti siano impegnati a fare il lavaggio di cervello alla nostra schizzata! :P

Spero che la prossima volta sarà tornata in forma!

Ora vi lascio, mi raccomando augurateci buona fortuna! Ci servirà!!!! ;)

Alla prossima!!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Le Lacrime Del Giglio ***


 -Perchè?

-Ho bisogno di riflettere, di cambiare aria. Voglio uscire da quelle mura senza avere una meta, conoscere il mondo che mi circonda e indagare su ciò che sta succedendo. Amo il villaggio, ma se davvero lo voglio proteggere, devo prima sapere contro cosa sto combattendo e saprlo contrastare.

Inoltre ho passato gli ultimi quattro anni chiusa in me stessa, chiusa nel mio dolore e nella mia solitudine, andarmene non potrà che farmi bene, conoscerò posti nuovi e gente nuova e visitare gli altri paesi sarà sicuramente interessante. Per questo voglio lasciare il villaggio e voglio farlo il prima possibile. Potrà comunque contattarmi in qualsiasi momento e io tornerò di corsa.

Tsunade non disse nulla, sapeva che se ne sarebbe andata con o senza il suo permesso, in fondo era un ninja Libero (non indossava alcun coprifronte e rispondeva solo a se stessa) e contrastarla poteva non essere una buona cosa, da quello che aveva sentito da Jiraya.

 

 

 

 

 

*flashback*

-La persona di cui sto per parlarti, è probabilmente il ninja più potente in assoluto. Ti avviso subito che non prenderà ordini da te, ti rispetterà, questo sì, ma rimarrà del tutto indipendente, è un ninja Libero, dunque non aspettarti la sua sottomissione. Prendeva ordini da Sarutobi perchè le ha salvato la vita e dato una casa, era in debito con lui praticamente e così si è messa a guardia del villaggio per ringraziare il Maestro di ciò che ha fatto. Ora che lui non c'è più farà ciò che meglio crede, con o senza la tua approvazzione, ti avviso quindi di non provare a ostacolarla, rischi di fartela nemica e non è ciò che voglio.

È una ragazzina, tuttavia è sveglia e intelligente, capirà subito se sei un buon Hokage e ti darà sicuramente il suo appoggio. Sappi inoltre che è.......speciale.

-Che vuoi dire?

-Ciò che sto per dirti deve rimanere segreto, nessuno deve venirne a conoscenza, chiaro?

-Va bene.

-Vedi, Yuri è un Mezzo Demone, metà umana e metà demone, non è una forza portante perchè il demone non è sigillato all'interno del corpo, l'akuma è un'unica entità con la bambina con cui si è fuso.

-Mi prendi in giro?

-Assolutamente no.

 

 

 

 

 

Faceva ancora fatica a credere che la ragazzina davanti a lei era per metà un demone, a guardarla infatti era in tutto e per tutto umana, non notava alcun segno che la rendesse diversa.

-Così Jir te l'ha detto, dico bene?

Yuri la scrutava attenta, nulla sfuggiva al suo controllo.

-Sì.

La ragazza sospirò e prese il suo aspetto reale, l'occhio destro, quando aveva perso il controllo, aveva definitivamente cambiato colore, ora era oscurità pura con una linea gialla nel centro, la pupilla. L'Hokage si sentì a disagio sotto quello sguardo, le sembrava di essere nuda, di non avere alcun segreto con il Mezzo Demone.

Quando l'occhio sparì Tsunade si rilassò.

-Non volevo metterti a disagio, mi spiace.

-È tutto a posto tranquilla, mi hai solo colta di sorpresa, tutto qui. Per quanto riguarda la tua scelta, immagino di non poter fare niente per fermarti, vero?

-Esatto.

-Come farò a contattarti?

La giovane fece la tecnica del richiamo e di fianco a lei comparve una lupa argentea.

-Quando avrai bisogno di me chiama ad alta voce Mūn, lei verrà immediatamente ad avvisarmi.

-Mūn.

La creatura le si avvicinò con passo felpato e l'annusò.

-È un'onore fare la sua conoscenza, Quinto Hokage, io sono Mūn, lupa messaggera, terrò d'occhio la situazione, tuttavia non rimarrò qui da voi per tutto il tempo, ma non temere, il mio udito è molto fine, ti sentirò in qualsiasi momento.

-Ti ringrazio.

L'animale chinò la testa e tornò nel suo mondo.

-Quando partirai?

-All'alba.

-E Sasuke?

-Ha fatto la sua scelta.

-Non lo aiuterai?

-No, non ha voluto il mio aiuto quando gliel'ho dato e non penso lo voglia ora. Il ragazzo Uchiha ha fatto la sua scelta, non tornerà indietro. Ora scusami, ma devo andare a preparare le cose per il viaggio.

Con un inchino si congedò, lasciando sola la donna.

Avevi ragione Jiraya, è una ragazza molto intelligente e libera, uno spirito indipendente.”

 

 

 

Yuri passò l'ultimo giorno al villaggio camminando in mezzo alla sua gente, li osservava e memorizzava, guardò i suoi amici fare le cose di sempre e per la prima volta andò a trovare Sarutobi. Rimase davanti alla sua tomba diverso tempo, silenziosa e grata, quel vecchio le aveva dato molto e perderlo era stato terribile, non l'avrebbe mai dimenticato. Si inginocchiò a terra e con una tecnica fece crescere dei bellissimi fiori: degli Amelli, delle Campanule Toscane, dei Garofani rosa, dei Giacinti viola e delle Zinnie.

-Ho sentito che lasci il villaggio.

-Sì.

-Starai attenta vero?

-Non sono una novellina Jir!

-Ci rivedremo?

-Potrei mai stare lonatana da te? Forse per qualche anno non mi farò viva, ma un giorno ci rivedremo, stanne certo. Non è facile liberarsi di me.

-Mi mancherai.

-Anche tu, donnaiolo.

-Non chiamarmi così.

Risero, poi si abbracciarono con affetto.

-Stammi bene.

-Anche tu e tieni d'occhio Naruto, mi raccomando!

-Contaci.

Con un ultimo sguardo alla tomba, la giovane andò a casa, Jiraya guardò il mazzo di fiori.

Il suo potere è davvero grande, una cosa del genere sapeva farla solo il Primo! Che sia addirittura più forte di lui?”

Guardò la ragazza che si allontanava.

Stai molto attenta, Piccola.”

 

 

 

Nella sua casetta, Yuri raccolse le poche cose che possedeva e le mise in un sacco di viaggio, poi sistemò alcune faccende e uscì sul tetto a osservare il tramonto, il cielo si tinse di rosso e rosa e lentamente il sole sparì, lasciando spazio alla bellezza della luna, limpida come la neve. Rimase ferma a farsi accarezzare dall'arietta fresca e ad ascoltare i rumori della città che iniziava a rassenerarsi, infine scese in camera e s'infilò sotto le coperte, addormentandosi profondamente.

 

 

 

 

Si svegliò poco prima dell'alba, riunì le sue cose e con un ultimo sguardo alla sua casa si avviò.

Non aveva salutato nessuno, detestava gli addii, quindi quando arrivò alle porte principali nessuno l'aspettava. Si volse a guardare il villaggio ancora addormentato, non l'avrebbe rivisto per qualche anno quindi se lo impresse bene nella mente. Soddisfatta, andò al portone e osservò la strada davanti a sè, il mondo si apriva davanti a lei, immenso e sconosciuto, determinata alzò la testa e oltrepassò il confine di Konoha e con i ninja di guardia che la salutavano, abbracciò l'avventura che stava iniziando.

 

 

 

 

Il primo luogo che visitò era il più importante, il più doloroso e il più amato: casa sua.

Le ci volle un giorno di viaggio per raggiungerlo. Erano quattro anni ormai che non metteva più piede nel suo villaggio natale e quando arrivò, si fermò sul limitare del bosco e osservò le rovine delle case, tutto era rimasto immutato, tranne per le erbacce cresciute e gli animali che vivevano nelle case deserte.

Con il cuore pesante e pieno di ricordi, avanzò lentamente fino a raggiungere la sua vecchia abitazione. Fu strano vederla così vuota e silenziosa, un volta era così piena di vita e risate, ma ormai quelle risa di bambini appartenevano al passato. Pian piano si avvicinò e accarezzò il legno vecchio, quante sensazioni le portavano alla mente, entrò timidamente e fece il giro delle stanze, non era cambiato proprio nulla, tutti i giocattoli e i mobili erano ancora ai loro posti e lì Yuri li lasciò, erano troppo importanti e zuppi di ricordi per toccarli.

Uscì e andò alla fine del villaggio, alle tombe, si inginocchiò e pregò per ore, doveva recuperare gli anni persi. Poi su ogni tomba depositò un Giglio bianco e rimase accovacciata in silenzio, con lo sguardo perso. Respirare l'aria di casa sua le alleggerì il cuore e le fece sentire la dolce presenza della sua amata famiglia e con queste sensazioni nell'anima, lasciò il villaggio. Allontanandosi fu certa di una cosa: sarebbe tornata.

 

 

 

 

 

Viaggiava da parecchie settimane quando incontrò Itachi Uchiha, il fratello maggiore di Sasuke.

Erano nel paese del suono e stavano andando in direzione opposte quando si incrociarono, si fermarono uno di fronte all'altro e si studiarono.

-Tu devi essere il fratello maggiore di Sasuke, dico bene?

-Sì, e tu sei..?

-Yuri, ninja Fantasma Della Foglia, piacere di conoscerti.

-Non mi temi?

-Dovrei? Non sei una cattiva persona, dunque non ho motivo di odiarti o temerti.

-Cosa ti dice che sono una brava persona?

-La tua anima.

-Mi prendi in giro?

-Me lo chiedono tutti.

Lui la osservò, quella ragazza non aveva nessuna paura di lui, anzi, più che altro sembrava curiosa.

-Sei lontana da Konoha.

-Sto viaggiando.

-Una missione?

-No.

-Sei stata esiliata? Non porti il coprifronte.

-Non l'ho mai messo, sono un ninja Libero.

-È raro vedere un ninja Libero della tua età.

-Lo posso immaginare.

-Che ci fai da queste parti? Il Pease Del Suono è pericoloso.

-Davvero? A me non sembra, tutti i mostri che ho incontrato finora se la sono data a gambe levate.

Itachi si accigliò, quella giovane era sempre più strana.

-E tu che ci fai qui?

-Missione.

-Capisco.

Rimasero in silenzio a fissarsi, allora il giovane fece una prova, attivò lo sharingan sulla ragazza, non accadde nulla e lei sorrise divertita.

-Mi dispiace deluderti, ma le tue tecniche non funzionano con me.

-Chi sei?

-è una lunga storia.

-Ho tutto il tempo.

Lei lo squadrò.

-Sei sicuro? Potresti sentire la voglia di uccidermi. E poi come sono sicura che posso fidarmi di te?

-Sei vuoi prima ti racconto la mia, di storia. Hai detto che vedi la mia anima e non mi temi, ciò significa che conosci già quasi tutto di me.

-Complimenti, non sei niente male. Va bene, ascolterò la tua storia, poi ti racconterò la mia, tuttavia, racconta a qualcuno ciò che ti dirò......

Lo guardò con occhi fermi e gelidi.

-.....e ti uccido.

Il fratello di Sasuke tremò, quella ragazza faceva sul serio e sentiva che era molto più forte di quel che sembrava.

Sebbene si conoscessero da appena pochi minuti, sapevano di potersi fidare dell'altro, lui aveva sentito parlare di lei e lei di lui, sapevano cosa facevano e perchè.

Trovarono un posto tranquillo e si sedettero uno di fianco all'altro, quindi Itachi raccontò la sua storia. Parlò per un bel po' di tempo, senza che la ragazza dicesse nulla, lo ascoltò in silenzio, ascoltò le emozioni che metteva e il tono che usava, ciò che diceva era la verità.

Quando ebbe finito, il Mezzo Demone aspettò qualche secondo e raccontò la sua, di storia. Non nascose nulla, parlò con calma e precisione, sorda a tutto, anche alle reazioni stupite del ragazzo, le parole le uscivano dalla bocca come un fiume in piena, inarrestabili. Raccontò come non aveva mai fatto prima, le emozioni le uscivano dalle labbra come una tempesta, pian piano la sommersero come un mare in burrasca, la travolsero e trascinarono. Fino a quando non giunse al momento della morte di Kiku: lì tutto si fermò, le corde vocali smisero di funzionare, rimase sospesa in uno stato di gelo assoluto, fu scossa da brividi, il respiro si fece irregolare e gli occhi punsero.

 

 

 

 

 

L'ultima volta che aveva pianto era stato quattro anni prima, quando i suoi genitori e la sorella erano morti, per il gemello non aveva versato una lacrima, lo shock era stato così grande da congelarle, chiuderle nel suo cuore, insieme a tutte le sue emozioni. Ora però si erano liberate e scendevano copiose sulle sue guance, calde e luminose come le stelle. Pianse a dirotto, con l'anima sempre più leggera, sentì Itachi metterle un braccio intorno alle spalle e cullarla dolcemente. Era gentile, proprio come aveva sentito raccontare, le sembrava di sentire il calore della sorella maggiore in quell'abbraccio, anche lei faceva così quando erano tristi. Le mancavano così tanto, avrebbe dato qualsiasi cosa per riaverli accanto a lei, poteva riportarli in vita, ma sentiva che non era giusto. I suoi glielo dicevano sempre: “Se qualcuno muore è perchè è giunta la sua ora. Non riportare in vita una persona andata nell'aldilà, essere resucitati può essere visto come gesto egoistico e rovinare il rapporto con chi l'ha chiamato. Meglio accettare il fatto e lasciarlo riposare, conservando il suo ricordo nel proprio cuore.”

Quando le lacrime cominciarono ad asciugarsi, Itachi le tolse il braccio dalle spalle.

-Scusa.

-A volte piangere è la cosa migliore. Ti senti meglio?

-Sì.

-È sorprendente come le lacrime sollevino l'anima.

-Già, erano quattro anni che non mi sentivo così bene.

-Sono morti?

Lei non rispose.

-Mi dispiace, sono stato indelicato.

-.......i primi sono stati i miei genitori, poi mia sorella maggiore. Mio fratello........è morto sotto i miei occhi. Era così spaventato.

-A volte il destino è davvero ingiusto.

-Già.

Senza troppi giri di parole cambiarono discorso e passarono a cose futili e senza troppa importanza.

Parlarono per ore del più e del meno, senza badare a ciò che accadeva intorno a loro.

Stavano bene insieme, nessuno dei due mentiva o divagava, non c'erano segreti e la pesantezza che portavano al petto si sollevò.

Quando si divisero decisero di trovarsi ancora, in luoghi sicuri e a intervalli irregolari, per non insospettire quelli dell'organizzazione Alba.

Entrambi ripresero il loro cammino leggeri e rilassati.

 

 

 

 

 

Angolino

Grande notizia! La mia amica Yuri è completamente guarita!!!! <3

Grazie a un esperto, anche se con metodi un po' strani, ha fatto rinsavire la nostra distruggitutto! :D

Come ti senti?

-Mai stata meglio! Mi sento rinata!!!!!

È fantastico! Dimmi ci sono idde che vuoi buttare giù?

-Mmmmmmmh.........

....

-Mmmmmmmh......

Allora?

-Sai dov'è Gaara?

Penso sia in camera sua perchè?

-Bene credo che mi confesserò!

Davvero?!

-Mmmh.......

Allora?

-Sì, credo di sì!

È meravigliosooo!!!!

-Allora io vado eh!

Forza e coraggio!

Bene, scusate me devo andare ad assistere alla scena! Non muovetevi mi raccomando!!!!!!! ;)

Baci baci

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La Ninnananna Della Luna ***


 Naruto era furioso, dopo tre anni quei dannati ninja dell'organizzazzione Alba, si erano fatti vivi e avevano attaccato il villaggio della Sabbia, prendendo il Kazekage, Gaara.

Dopo averlo portato al loro covo e aver estratto il demone, Deidara e Sasori avevano atteso l'arrivo dei ninja della Foglia.

Ora la giovane Volpe stava inseguendo il Biondino che volava su un gufo d'argilla, trasportando il Rosso.

Lo inseguì fino a una radura, dove una figura ammantata completamente di nero, comparve senza preavviso dagli alberi e si scagliò contro il volatile, Deidara riuscì a schivarlo all'ultimo momento, saltando. La figura liberò in fretta il Kazekage e si lanciò, nell'esatto istante in cui il Biondino faceva esplodere la sua creatura, l'onda d'urto investì la figura in aria e le strappò il mentello, rivelando una giovane donna. La ragazza atterrò traballando leggermente sull'erba e con delicatezza posò il corpo di Gaara.

-Yuri?!

-Ne è passato di tempo eh?

-Come sta Gaara?

-Mi occupo io di lui, tu pensa al bombarolo!

Naruto annuì e si lanciò all'inseguimento del ragazzo, mentre il Mezzo Demone si dedicava al giovane Kage. Erano più di tre anni che non lo vedeva, si era trasformato in un giovane uomo e aveva ricostruito la sua vita.

Kazekage! Sei arrivato in alto, sono felice che tu abbia seguito il mio consiglio.”

Con dolcezza gli accarezzo la guancia, il suo viso era rilassato e sereno, il cuore era fermo, ormai non batteva più. Sorrise.

Credo che stavolta interferirò col destino, ci sono ancora delle cose che devi fare in questo mondo, dunque non posso proprio lasciarti andare.”

Appoggiò una mano sul cuore del ragazzo e una sui polmoni, chiuse gli occhi e si concentrò, quella che stava per fare era un'operazione delicatissima e della massima precisione, un solo errore e sarebbe andato tutto in fumo. Quando fu pronta attivò il chakra, il byakugan e l'occhio destro.

Cominciò: dalla mano sul cuore inviava leggere e regolari scariche di chakra all'organo, che gli davano l'impulso e lo facevano bettere, ogni scarica andava poi a circolare nel corpo, a ritmo. Seguendo questo ritmo, la seconda mano sollevava e abbassava i polmoni, facendo circolare l'ossigeno. Questo procedimento le prese diverso tempo, dunque non si accorse dell'arrivo degli altri, che esterrefatti rimasero a guardare in silenzio. L'aria intorno ai due scintillava, migliaia di particelle di chakra danzavano intorno ai corpi immobili, attaccandosi e alimentandoli, seguendo gli ordini silenziosi di Yuri. Pian piano il cuore e i polmoni ricominciarono a lavorare da soli, così la ragazza si concentrò nel ridare energia al corpo, usando il chakra naturale diviso in particelle, più facili da assorbire. Non gli restituì tutta l'energia, perchè il corpo era troppo debole e rischiava di rigettarla, gliene diede quanto bastava per fargli riprendere conoscenza.

Quando Gaara cominciò a svegliarsi mise fine al processo e aprì gli occhi, fu sorpresa dalla folla che li aveva circondati, era così presa da non essersi accorta del loro arrivo. Vedendo che Naruto voleva sapere, si allontanò permettendo al ragazzo di prendere l'amico tra le braccia e senza dare nell'occhio indietreggiò.

 

 

 

 

Il Kazekage aprì lentamente gli occhi, di fianco a lui c'erano sua sorella, Naruto, Sakura e tutt'attorno i ninja della Sabbia e la vecchia Chiyo, affaticata. Confuso guardò le facce che lo circondavano, sorridenti e sollevate.

-Ci hai fatto preoccupare, stupido!

Il Biondo sembrava prossimo alle lacrime.

Gaara fu attirato da un movimento, una giovane donna si allontanava dal gruppo, sola. I capelli dorati gli erano famigliari, tranne per una lunga striscia bianca, che correva su di un lato.

La giovane si fermò e si volse, due occhi verdi come boccioli appena nati si ancorarono a quelli di lui.

Yuri!”

Il suo cuore sussultò, erano più di tre anni che non la vedeva e in quel tempo era diventata ancora più bella. Il suo corpo snello era elegante e agile come quello di un gatto, indossava una maglia color cielo lunga, che copriva la parte superire di neri pantaloni tre quarti e stretta in vita da una fascia nera, ai piedi calzava comode scarpe e alla caviglia sinistra aveva legati i suoi campanelli.

I lunghi capelli dorati scendevano tutti sulla spalla destra, legati con un nastrino blu, una lunga striscia bianca le partiva dalla parte sinistra del viso e le scendeva sino alla punta dei capelli, il suo viso delicato aveva perso i tratti infantili e si era trasformato in quello che si addiceva a una giovane donna come lei, quello che però lo colpì maggiormante fu il suo sguardo. I suoi bellissimi occhi infatti erano più luminosi e rilassati, tuttavia vi vide un alone di incertezza e senso di colpa.

Lei distolse lo sguardo e fece per voltarsi.

-Yuri! Dove vai?

-Ho delle cose da fare Temari, non posso restare, scusami.

-Rimani con noi ancora un po', è da parecchio che non ci vediamo.

La ragazza esitò combattuta, fece per dire qualcosa, ma la vecchia Chiyo si accasciò di colpo.

-Dannazione!

-Che cos'ha, Sakura?

-Sasori l'ha avvelenata, purtroppo non c'è più antidoto! Dobbiamo portarla subito al villaggio!

Il Fantasma accorse al suo fianco e la scostò.

-Fammi spazio, ci penso io.

Con l'occhio destro individuò il veleno, era disperso in vari punti del sangue, lo analizzò, quindi decise che piante utilizzare e le fece crescere, sotto gli occhi stupiti di tutti. Creò una bolla d'acqua e vi fece sciogliere i componenti, quindi la prese con il chakra e la inserì nel corpo della donna. Subito il veleno fu attirato dalla sostanza e vi si aggreggò, quando tutto il veleno visibile lasciò il sangue della vecchia ninja, Yuri lo estrasse e lo assorbì, darlo alla terra era pericoloso, poteva uccidere molte creature, dato che non era del tutto distrutto. Il suo sangue inoltre poteva attaccare e distruggere qualsiasi veleno, tuttavia la giovane decise di adottarlo e fare in modo di ricrearlo in qualsiasi momento, non si poteva mai sapere.

-Immagino di non avere più scuse, verrò al villaggio e mi prenderò cura di loro due.

I suoi amici annuirono contenti.

-Per favore, aiutatemi a metterla sulle spalle, la trasporterò io in caso di necessità.

Dopo aver sistemato l'anziana sulla schiena del Mezzo Demone e aver aiutato Gaara ad alzarsi, si avviarono lentamente.

Durante il viaggio di ritorno, la Bionda non disse quasi nulla, ma riamase distaccata.

Arrivati al villaggio, dove c'erano tutti i ninja ad attenderli, portò subito Chiyo in una stanza tranquilla, dove, sotto lo sguardo attento del fratello, finì di estrarre il veleno che era rimasto in circolo, poi le diede un antidoto da bere per evitare che il liquido maligno si ripresentasse e fece per andarsene.

-Non credevo che al villaggio dell Foglia esistessero ninja medici così dotati, sapevo di Tsunade, ma tu e la tua amica siete quasi migliori di lei, anche tu eri sua allieva?

-No, ho imparato tutto da sola, il mio Maestro era Sarutobi.

-Non sei un ninja medico?

-Sono un ninja Libero, dunque non solo solo un medico.

-Chi sei?

-Yuri, Fantasma Del Villaggio Della Foglia.

-Tu saresti il Fantasma?!

-Sì, esatto. Tuttavia quella figura non serve più, Konoha ha ottimi ninja che saranno in grado di difenderla.

-Prima hai fatto sbocciare dei fiori, non mi pare però che tu sia parente del Primo.

-Infatti non lo sono.

-Hai anche richiamato il giovane Kazekage dalla morte e non ti sei quasi affaticata, quindi sii sincera, chi sei tu, Yuri?

Gli occhi della giovane si velarono di dolore e solitudine, poi, senza darle una risposta, lasciò la stanza.

 

 

 

 

 

 

Rimase qualche ora sulle mura a osservare il deserto, assorta. Eri lì, ma non sapeva cosa fare e come comportarsi.

E se perdo di nuovo il controllo?”

Guardò le sue mani, poi vi nascose dentro il viso.

Che cosa devo fare?”

 

 

 

 

 

 

*flashback*

Dolore, rabbia, distruzione, furia.

Yuri sbattè le palpebre e si guardò attorno, spaesata, era sicura di trovarsi in una vallata con rocce scoscese, ma intorno a lei in quel momento non c'era assolutamente nulla, solo polvere, si guardò le mani.

Che cosa è successo? Sono stata io?”

Si prese la testa e si accovacciò, in lacrime.

Nella sua mente c'era solo buio.

 

 

 

 

Timorosa si avvicinò alla camera di Gaara, davanti alla porta si fermò e fece un grosso respiro per calmarsi, quindi bussò.

-Avanti!

La ragazza entrò, i tre fratelli la guardarono.

-Yuri!

-Salve ragazzi, sono venuta a vedere come sta Gaara.

Temari e Kankuro si scambiarono uno sguardo complice.

-Abbiamo un po' di cose di cui occuparci, dunque se non è un problema noi vi lasciamo soli.

Il cuore della giovane si strinse, non era pronta a stare sola con lui, tuttavia non disse nulla.

Quando i due furono usciti, rimase rigida vicno alla porta, con gli occhi puntati in un angolo della stanza. Poi li spostò sul petto del giovane seduto a letto e si avvicinò.

-Come ti senti?

-Stanco.

-Se per te non è un problema ti darò un altro po' di chakra.

-Va bene.

Continuando a evitare gli occhi si sedette sul bordo del materasso e posò le mani sul suo torace. Con calma calcolò quanto chakra dargli e iniziò a passargliene poco alla volta.

Stava togliendo le mani dopo aver finito, che il ragazzo ne afferrò una con dolcezza.

-Qualcosa non va?

-Nulla.

Lui le prese il mento e lo sollevò, costringendola a fissarlo negli occhi.

-Allora perchè eviti il mio sguardo?

-Non lo sto evitando.

-Davvero?

Occhi Verdi tolse la mano del Kage dal mento e distolse gli occhi.

-Yuri.......

-Va tutto bene, seriamente.

Fece per alzarsi, lui la trattenne. Sentiva le lacrime pungere.

-Per favore.......

-Dimmi cosa c'è che non va, voglio aiutarti, proprio come tu hai fatto con me.

-Tu non puoi aiutarmi Gaara.

Ora stava piangendo. Era terrorizzata, come avrebbe reagito se gliel'avesse detto?

-Ehi......

-Se ti dicessi la verità,......mi odieresti.

-Non potrei mai odiarti, a meno che non sei una spia o la Yuri che conosco non è mai esistita, è una di queste due?

Lei scosse la testa con vigore, lui le asciugò le lacrime.

-Allora non ti odierò.

Il Mezzo Demone rimase un momento immobile, poi si sciolse con dolcezza dalla stretta della mano del giovane e si allontanò dal letto, trasse un profondo respiro e si calmò, poi annullò l'illusione. Le candide ali splendettero magnifiche e immense alla luce della sera, con sfumature rosse e oro e con gli occhi di colori diversi osservò timida la reazione del Rosso. Lui inizialmente la osservò stupito, poi lentamente si alzò dal letto e le si avvicinò, senza staccare lo sguardo dal suo.

-Sei un demone?

-No, Mezzo Demone.

-Quindi sei anche umana?

-Sì.

-Era questo che ti preoccupava?

-Sì.

-Non dovevi.

-Che vuoi dire?

-Anche se il tuo apetto è diverso, sei ancora la dolce ragazza di cui mi sono innamorato e per me questo è l'aspetto piû importante.

-Gaara......

Il ragazzo le cinse i fianchi con delicatezza e tirandola a sè la baciò. Lei esitô un istante prima di lasciarsi andare e rispondere al contatto. Fu un bacio tenero e pieno d'amore, poi rimasero abbracciati e lei appoggiò la testa sul petto di lui, strigendolo. Rimasero così finchè la porta non si spalancò e i due fratelli entrarono, subito la coppia si separò, sorpresa. Yuri tentò di riattivare l'illusione, ma era troppo confusa, così rimase a fissare i giovani, spaventata.

I ragazzi la fissarono curiosi, poi Temari le face una domanda.

-Ami nostro fratello?

-...Sì.

-Perfetto.

-Che...che significa?

Kankuro le sorrise.

-Significa: Benvenuta in famiglia,.......sorella!

-Sorella?

-Facci l'abitudine, Kankuro ti chiamerà sempre così d'ora in avanti!

La ragazza li fissò con gli occhi sbarrati, non se l'era aspettata quella reazione, così, senza preavviso, ricominciò a piangere, felice.

Gaara le strinse la mano, mentre gli altri due ridevano dolcemente.

Quando si fu calmata, anche Yuri rise.

Forse anche io posso ricominciare.”

-Vi chiedo di non dire nulla a nessuno sul mio aspetto, per favore.

-Siamo tuo fratelli, non è necessario che tu lo dica, fidati di noi.

-Grazie.

Quella notte dormì serena nella stanza che le avevano dato e il giorno dopo si risvegliò riposata e in piena forma. Per prima cosa andò a controllare Chiyo, la donna stava molto meglio e con lei c'era già Sakura.

-Ciao Yuri.

-Ehi Sakura, come va?

-Bene grazie, tu?

-Non c'è male. E lei come si sente?

-Sarò anche vecchia, ma non sono messa così male.

La ragazza rise.

-Sì, l'ho notato.

-Sei molto più solare rispetto a ieri, è successo qualcosa?

Il Mezzo Demone arrossì lievamente.

-Nulla di importante.

Gentilmente chiese scusa e le lasciò.

-Stava mentendo.

-Già, secondo me lei e Gaara si sono finalmente dichiarati.

-Lei e il Kazekage?!

-Io penso siano una bellissima coppia.

La Rosa sorrise felice.

 

 

 

In mattinata si ritrovarono tutti al confine per salutare i ninja della Foglia che tornavano a casa.

-Tu cosa fai Yuri?

-Rimarrò qui fino a quando Chiyo e Gaara non si saranno rimessi, poi partirò.

-Come? Proprio ora che sei diventata nostra sorella?

La ragazza arrossì fino alle punte delle orecchie.

-Vostra sorella?

Kankuro allora prese le mani di Temari e imitò il Kazekage.

-Non sai quanto ti amo, fiorellino! Ti prego sii la mia ragazza!

Stavolta furono le guance del ragazzo a imporporarsi.

-Le hai davvero detto così?

-No!

La coppia lanciò uno sguardo assassino al Marionettista, che ghignò divertito.

-Beh, sono davvero felice per voi! Complimenti Gaara, mi hai battuto anche in questo!

-Daccio un taglio Naruto!

-Perchè Sakura? Vuoi forse essere la mia ragazza?

-Scordatelo!

Tutti risero, poi il Rosso tese la mano al Biondo, che esitò. Allora della sabbia si sollevò e portò la mano della Forza Portante, verso quella tesa. Alla fine il ragazzo sorrise e strinse felice la mano del Kage. Poi il gruppo di Konoha partì.

-Portate i miei saluti a Tsunade!

Neji si volse e sollevò la mano per dire che avevano sentito, poi pian piano scomparvero.

-Kankuro?

-Dimmi sorellina?

-Vuoi morire?

Lui rise di nuovo, seguito poi da tutti gli altri.

 

 

 

 

 

Quel giorno il Mezzo Demone lo passò a visitare e conoscere il villaggio della Sabbia, i ninja si fermavano volentieri a parlare con lei e furono gentilissimi, in poco tempo si ritrovò circondata da un gruppo di bambini che vollero sentire le sue avventure durante i tre anni passati in giro per il mondo. Non si sentiva così rilassata da parecchio e fu felice di raccontare alcune sue storie. Quella sera la passò con la sua nuova famiglia, parlarono e risero, poi lei raccontò di come era venuta al mondo. Loro la ascoltarono in silenzio.

-Quanto sei potente?

-Non lo so. Non ho mai raggiunto il mio limite, penso che per saperlo dovrei combattere contro un demone.

-Non ho mai sentito parlare del tuo demone.

-Ho cercato notizie ovunque, ma non ho trovato nulla nemmeno io, è come se non esistesse. O forse è talmente antico da essersene persa ogni memoria.

-Quanto a lungo può vivere un'akuma?

-Non ne ho idea.

Rimasero in silenzio qualche istante, poi cambiarono argomento.

Rimasero a parlare fino a tardi, poi Temari e Kankuro si ritirarono, Yuri guardò Gaara.

-Ti va di prendere un po' d'aria?

-Sì.

Mano nella mano andarono sulle mura dove rimasero fianco a fianco a guardare la luna, come il giorno in cui si erano conosciuti.

Con dolcezza la giovane donna intonò una ninnananna: la sua voce risuonò gentile in tutto il villaggio, zittendolo. Era una bellissima melodia, calma e serena, che cullava i cuori di chi l'ascoltava. Quando il canto finì, nel villaggio c'era un'aura pacifica e rilassata.

-Era bellissima.

-Ce la cantava sempre nostra madre prima di dormire, non credevo di ricordarla ancora.

Lui la guardò, la luce della luna la avvolgeva come un mantello, gli occhi verdi splendevano come gemme e i capelli sembravano una cascata d'oro fuso. Lei ricambiò lo sguardo, con dolcezza il Kazekage le sfiorò la guancia con la mano, poi avvicinarono i loro visi e si baciarono, sotto lo sguardo protettivo della loro guardiana.

 

 

 

 

 

 

Angolino

Ciao a tutti!!! Sono tornata solaaaa!!! (sig sig! :'( )

I piccioncini non si allontanano un attimo l'uno dall'altra, ma vi sembra normale?!

Ora mi sa che mi tocca trovarmi un nuovo compagno di angolino!!!!

Meglio se inizio a pensare, non disperate, torno presto!! ;)

Alla prossima con il mio nuovo amico!!!!! :P

Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Io Li Odio ***


Yuri rimase al villaggio fino a quando non fu sicura che i suoi due pazienti si fossero ripresi, quindi si preparò a partire.

-Già te ne vai, sorellina? Rimani ancora un po', sei appena arrivata praticamente!

-Rimarrei volentieri Kankuro, ma fino a quando l'oragnizzazzione Alba è a piede libero bisogna tenerla sotto controllo!

-Uffa!

-Avanti, a volte sei proprio un bambino piccolo!

-Tu invece sei troppo seria Temari, rilassati!

-Io sono rilassata!

-Ah davvero?

-Sì!

-Siete davvero incredibili!

La ragazza si lasciò sfuggire un sorriso divertito e affettuoso, adorava la sua nuova famiglia.

Anche gli abitanti del villaggio la adoravano, quando avevano scoperto la relazione tra lei e il loro Kazekage l'avevano sommersa di domande e avevano voluto sapere tutto di lei. Li aveva accontentati, era stato difficile, ma aveva detto loro la verità, se la meritavano. La reazione iniziale era stata di paura e stupore, tuttavia alla fine avevano accettato la cosa, anche per il fatto che un tempo anche il loro Kage condivideva il corpo con un demone. I ninja della Sabbia in pochi giorni avevano smesso di essere turbati con lei nelle vicinanze ed erano tornati quelli di sempre, disponibili e pieni di gentilezza.

-Comunque, quando partirai?

-Domani.

-Così presto?

-La vecchia Chiyo e Gaara si sono ripresi bene e al momento qui non c'è nulla da fare per me, inoltre prima riparto, più informazioni posso ottenere sull'organizzazione.

-Nostro fratello lo sa?

-Non ancora.

-Ci rimarrà male.

-Capirà.

 

 

 

 

Il Kazekage stava compilando dei fogli quando sentì bussare alla porta.

-Avanti.

-Disturbo?

Sull'uscio comparve la sua ragazza (finalmente ho potuto dirlo!!!!! <3), che lo guardava in attesa.

-Affatto, entra. È successo qualcosa?

-No, tranquillo, volevo solo dirti una cosa.

-Di che si tratta?

-Dato che tu e Chiyo state meglio, ho deciso di ripartire.

-Quando?

-Domani.

-Non rimani ancora qualche giorno?

-Lo farei però.....

-......bisogna tenere d'occhio quelli dell'Alba, giusto?

-Sì. Mi dispiace di dover andare via così presto, cercherò di tornare il prima possibile, promesso.

Il giovane si alzò e le si mise davanti.

-Non farmi queste promesse Yuri, io non voglio darti pressioni e so quanto è difficile per te rimanere in un posto fisso a lungo. Credi non mi sia accorto del tempo che passi a guardare l'orrizzonte con sguardo perso? So quanto questa faccenda ti sta a cuore e se andare ti rasserena, allora sono tranquillo. Per me la tua felicità è importante tanto quanto averti accanto, ricordalo sempre. Non fissarti l'idea di dover tornare qui ogni settimana, non desidero che tu cambi il tuo stile di vita per me, so che tornerai e aspetterò paziente quel momento, ma il quando sarai tu a deciderlo.

-Potrei stare via diverso tempo!

-Sarò sempre qui ad aspettarti.

-Sempre?

-Sempre!

Il viso della Bionda si addolcì.

-Grazie.

-Sono io a doverti ringraziare.

La giovane donna lo guardò intensamente.

-Mi mancherai.

-Anche tu, Piccola.

Lei abbozzò un sorriso.

-Starai attento vero?

-Tu dovrai stare attenta.

Si abbracciarono teneramente e con un lungo bacio si salutarono.

 

 

 

 

Quella notte, mentre stava seduta sulle mura a guardare il deserto fu raggiunta da Temari, che le si sedette di fianco. Rimasero in silenzio qualche minuto, ascoltando la sabbia frusciare.

-Sai, tu e Gaara siete proprio lenti.

-Che vuoi dire?

-Insomma, ci avete messo quattro anni prima di rendervi conto di amarvi alla follia e di diventare una coppia seria. Sia io, che Kankuro, che i ragazzi della Foglia ci siamo da subito accorti che avevate una cotta l'uno per l'altra. Inoltre ricordi quando hai lasciato Konoha? Sei venuta diverse settimane qui per aiutarci e tu e mio fratello eravate vicinissimi, noi continuavamo a darvi delle sonore spinte, ma voi sembravate sordi!

-Davvero?!

Quattro Codini la guardò sbigottita.

-Allora sei più sorda di quel che credevo!!

Il Mezzo Demone rise.

-Non sono molto brava con l'amore.

-Me ne sono accorta!

-Beh, perchè non mi insegni, visto come funziona tra te e Shikamaru?

-Stai scherzando?! Quel ragazzo pigro e brontolone?!

-Sì, lui, ho notato che ci vai molto d'accordo.

-Non è vero! Io quello non lo sopporto!

Yuri rise ancora e si sdraiò a guardare le stelle.

-Allora non sono l'unica sorda!

Temari arrossì (incredibile!!!) e sbuffò, poi imitò la sorella e fissò pensosa le stelle.

-Forse in fondo non è così male!

Le due si guardarono e sorrisero, complici.

-In ogni caso mi hai davvero stupita, ho sempre sospettato che stessi lontana per qualche strano motivo, ma non immaginavo.....

-Che fossi un mostro?

-Tu non sei un mostro! Sei solo.....diversa.

-Quindi sono un mostro.

-Non ho detto questo!

Esclamò la ragazza, esasperata.

-L'essere diversa non fa di te un mostro, capito? Tu sei tu, non importa che aspetto hai, finchè rimmarrai la ragazza che ho conosciuto, tutto il resto non conta! Dovresti averlo capito da come si è comportato Gaara, se davvero il tuo aspetto lo avesse spaventato, credi davvero che non avrebbe detto una parola? Lui ha capito il motivo della tua esitazione, perchè sa che intendevi dire: “Mi accetterai anche se il mio corpo non è come il tuo?”. Per lui ciò che conta davvero sono i tuoi sentimenti, o per caso sono finti anche quelli?

-No, Temari, i miei sentimenti sono sinceri, ma non sono sicura che quello che sto facendo sia giusto. Un essere umano dovrebbe stare con un altro essere umano, come un demone sta con un demone. Io amo Gaara, lo amo con tutto il cuore, e sono felice che mi abbia accettata per chi sono, tuttavia non credo sia giusto per me stare con lui, essendo così diversa.

-Ti stai facendo troppi problemi sorella, invece di guardare solo il tuo aspetto, perchè non guardi anche più nel profondo? Ciò che più ti rende umana, sono le tue emozioni.

-Io.....non credo sia completamente vero.

-Che vuoi dire?

Occhi Verdi si rimise seduta, tenendo lo sguardo basso.

-Meno di un anno fa, ho smesso di provare sentimenti per qualche istante......

Temari si sollevò, preoccupata.

-Mi è bastato quell'istante...........per distruggere completamente un'intera vallata. Alberi, montagne, animali,....., in un istante tutto è diventato polvere e io.......non ho provato assolutamente nulla.

La sorella la fissava, atterrita, non ci credeva.

-Non ci credo, tu non faresti mai......

-Però lo fatto!

Il Mezzo Demone la guardò, con le lacrime agli occhi.

-Senza alcuna pietà, senza alcun sentimento! Ero completamente avvolta dalle tenebre!

-Yuri.........

Ripostando lo sguardo basso e abbracciando le ginocchia, iniziò a raccontare.

 

 

 

*flashback*

Era in una città sul conine del Paese Della Terra, girava tranquilla tra la folla osservando le mercanzie, quando fu attirata da un chiacchiericcio. In una piccola via laterale, un gruppetto di uomini stavano insultando i demoni e li trattavano come fossero delle bestie stupide e senza cervello.

Era incredibile l'ignoranza delle persone, probabilmente non sapevano nemmeno cosa o come fosse fatto un demone, e se ne stavano lì a giudicarli quasi fossero dei sapientoni!

-Sapete, ho sentito dire che le forze portanti sono dei poveri pazzi che si comportano come delle bestie e che si danno un mucchio di arie, solo perchè nel loro corpo vive uno stupido essere.

-Già, secondo me sfruttano il potere di quelle immonde creature per fare ciò che vogliono, se non sbaglio qualche anno fa uno di questi è impazzito durante il torneo per decidere i chunin nel villaggio della Foglia!

-Sicuramente qualche stupido si è opposto e il contenitore si è messo a fare i capricci!

Il gruppo rise divertito.

Le mani di Yuri tremavano, se avessero saputo quello che le forze portanti e lei si portavano dentro non avrebbero di certo riso! E poi “Contenitore”! Neanche fosse un giocattolo! Non li sopportava!

-Sapete, secondo me se ne incontrassi mai uno, sicuramente lo sconfiggerei in un attimo!

Altre risate, la ragazza non resistette, con passo deciso svoltò l'angolo e puntò gli occhi su quesgli stupidi ninja. I suoi occhi brillavano selvaggi, con una furia che non aveva mai provato prima, gli uomini spaventati, indietreggiarono e fuggirono.

Con il fiato corto dall'ira, il Giglio si allontanò velocissima dalla città, entrando in una valle concava, circondata da montagne.

Come osano trattarci alla stregua di oggetti?! Nessuno di noi lo è! Sono odiosi!”

Il cuore si calmò e un mare ghiacciato calò su di lei.

Sì, io li odio! Io odio gli esseri umani! Non fanno altro che pensare a sè stessi! Sono degli esseri egoistici e senza scrupoli! IO LI ODIO!”

Il ghiaccio si ruppe e un'oscurità profonda e senza luce esplose nel suo petto, nessuna emozione passava nella sua mente, solo voglia di distruggere.

L'enorme massa di chakra che liberò andò a colpire tutto ciò che stava intorno a lei nel raggio di qualche chilometro, tutto quello che venne colpito si trasformò in polvere, in pochi attimi l'intera valle era scomparsa, per lasciare il posto a una distesa polverosa e senza un suono, Yuri non ci badò, la sua sete non era ancora placata, il chakra intorno a lei saettò e schioccò, la terra sotto i piedi si squarciò e si aprì un enorme cratere, ma ancora non bastava, concentrò l'energia in un unico punto fino ad avere una sfera grande come una palla davanti a sè, senza fermarsi la prese e si alzò in volo. Quando raggiunse una buona altezza abbassò lo sguardo e scagliò l'oggetto verso terra. Appena sfiorò il suolo, la bomba esplose, creando un cratere così grande da poter contenere un intero villaggio, l'ingente uso di chakra la stancò permettendo alla sua mente di “ragionare”.

Yuri si riscosse come da un brutto sogno e si guardò attorno.

-Che diamine.......

Guardò giù, stava volando, lei non volava mai, con orrore vide la valle distrutta.

-Non può essere..........

Si guardò le mani, disperata.

-Cosa ho fatto? Sono stata io? Cosa sono diventata? Mi sto trasformando in un......mostro?!

Quella parola la fece rabbrividire, poi volse le spalle a ciò aveva fatto e fuggì, piangendo.

 

 

 

 

 

-Ho paura Temari, ho paura che di quello che potrei fare,....in qualsiasi momento. Sono così terrorizzata da far fatica a stare con le persone che amo! Per me venire qui è stato difficile, come potevo essere sicura di non perdere il controllo e distruggere il vostro villaggio? Essere accettata è stato un bene, mi ha alleggerito un po' del peso che porto, se però perdo il controllo in un altro paese?

-Sei una persona forte Yuri, so con certezza che anche quando perderai il controllo, non farai del male a nessuno. Noi crediamo in te, sappiamo che farai di tutto pur di non cadere nel buio e se dovesse succedere, saremo al tuo fianco e ti tenderemo la mano. Non devi avere paura sorella, qui c'è la tua famiglia e se continuerai a ricordarlo, so che potrai fare qualsiasi cosa.

-Spero tu abbia ragione.

-Certo che ce l'ho! Vedrai, un giorno tutto questo sarà solo un lontano ricordo e tu potrai sorridere serena, vedendo crescere i tuoi figli!

-Hai fretta di diventare zia?

La giovane la guardò con affetto.

-Ho fretta di vederti felice!

Occhi Verdi rispose al sorriso.

-Grazie Temari.

Rilassate cambiarono discorso e parlarono ancora per un po', poi quando cominciarono a essere stanche, andarono a dormire.

 

 

 

 

Quando l'indomani partì, Yuri si promise di combattere con tutta sè stessa per poter tornare dalla sua famiglia.

Passò diverse settimane a tenere d'occhio l'Alba, tuttavia ancora non capiva appieno il loro scopo.

A volte rimaneva sveglia giorno e notte per studiare libri nelle biblioteche o possibili strategie.

Alla fine un indizio la condusse al Paese Della Pioggia.

La fortuna le permise di arrivare in tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino

Ehilà come va ragazzi??? :)

Ecco il nuovo cappy!! Spero vi piaccia, so che ultimamente sono un po' deprimente, ma tranquilli che prossimamente mi risolleverò! ;)

Mi scuso ma il mio amico oggi non può essere presente, dunque dovrete aspettare la prossima volta per conoscerlo!!!

Commentate e criticate!

Caricherò il prima possibile!

Rimanete lì mi raccomando!!! :D

Bacibaci

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Ciò Che Vedo ***


Appena arrivata sentì i boati, forti e chiari. C'era un combattimento in corso, una battaglia senza esclusioni di colpi, tra ninja potenti.

Velocemente ma senza farsi notare s'avvicinò al luogo dello scontro, ciò che vide le bloccò il respiro: Jiraya, ricoperto di ferite, stava combattendo contro Pain, il capo dell'oraganizazzione Alba!

Era stanco lo capiva dai suoi movimenti e il nemico lo stava battendo, non poteva dire quanto avrebbe resistito, quindi se voleva salvarlo, doveva intervenire subito! Sapeva cosa stava cercando Jir, lo aveva scoperto, quindi doveva portarlo lontano da lì. Sì, poteva scagliarsi su Pain e distruggerlo senza problemi, ma l'Eremita aveva bisogno di urgenti cure.

Attese il momento propizio, quando furono all'aperto. Usò una tecnica per accecare i sei ninja, quindi veloce come un lampo afferrò il Donnaiolo confuso e spalancando le sue ali, volò via, il più lontano possibile.

Si diresse veloce verso il villaggio della Foglia, con l'uomo che le penzolava dalle braccia e i due rospi che la studiavano attenti.

-Avevo sentito dire che Jiraya aveva un Mezzo Demone come pupillo, ma non avrei mai immaginato di incontrarti di persona!

-È un onore conoscervi, se non sbaglio voi siete i suoi Maestri, dico bene?

-Non è affatto facile insegnare agli zucconi come lui, però sì, è nostro allievo.

-Come ti chiami tesoro?

-Yuri, mi chiamo Yuri.

-Davvero un bel nome.....

-Koware.

-Scusa?

-Mi chiamo Yuri Koware.

-Alquanto insolito.

-L'ho scelto io.

-Sono certa che un giorno si aggiusterà.

La ragazza non rispose, lo sguardo fisso davanti a sè, i rospi cambiarono discorso.

-Credo che il nostro ragazzo ora sia in buone mani, perchè non andiamo a riposarci?

-Sì, d'accordo. Prenditi cura di lui, mi raccomando.

-Lo farò, grazie.

-Grazie a te, cara.

Con uno schiocco e una nuvola di fumo, i due Saggi sparirono. Jiraya penzolava senza sensi e.......cavoli quanto pesava!!! Questo la rallentava, tuttavia non si arrese e sforzò le ali più che poteva.

Volò per ore, finchè non scorse finalmente Konoha, sotto le prime luci dell'alba. Era sfinita, oltretutto aveva anche guarito alcune ferite di Jir, quindi aveva consumato del chakra.

Stringendo i denti proseguì e quando arrivò abbastanza vicina, contattò Tsunade e la informò del suo arrivo, dicendole di recarsi immediatamente all'ospedale.

 

 

 

 

 

Quando l'Hokage arrivò in ospedale, la condussero subito nella stanza in cui stava Jiraya. Davanti alla porta era seduta Yuri, con la testa tra le mani, aveva il respiro affannato e tremava tutta.

-Yuri, che succede?!

La ragazza riprese fiato.

-Jir........è ferito........ti prego....io...sono senza forze!

-Chi è stato?

-....Pain.....ti spiegerò....più tardi!....Per favore......lasciami......riprendere fiato....e pensa......a Jir!

-Va bene, tu riposa!

Lei neanche la sentì, si lasciò scivolare sulle sedie e si addormentò di botto.

La donna entrò, il suo amico era coperto di sangue e ferite profonde.

-Accidenti a te! Ti cacci sempre nei guai!

Con un sospiro, tirò le maniche fino ai gomiti e si diede da fare.

 

 

 

 

Doveva ammettere che sebbene fossero sedie, non erano poi così scomode per dormire.

Riposò per tre ore e quando si svegliò, rimase distesa a meditare fino a che non sentì Tsunade uscire dalla stanza, senza aprire gli occhi chiese informazioni.

-Come sta?

-Sta riposando, ma ora non è in pericolo. Tu invece dimmi che è successo.

-Non qui, andiamo nel tuo ufficio.

A fatica si alzò e stiracchiò i muscoli indolenziti, quindi si avviarono fianco a fianco verso la casa rossa.

Arrivate all'ufficio, Yuri disse all'Hokage cosa aveva scoperto.

-Durante le mie ricerche, ho studiato il perchè di quei punzoni di metallo nel corpo dell'unico Pain che avevo visto. Ho scoperto che si tratta di una tecnica di controllo sui morti e che solo coloro in possesso del rinnegan sono in grado di fare. In questo modo ho capito che c'è un solo vero Pain e che questo non è tra i sei che conosciamo.

-Stai dicendo che quelli sono morti?

-Sì, sono cadaveri.

-Allora il vero Pain deve essere molto potente.

La ragazza scosse la testa.

-Tutt'altro, quella è una tecnica che indebolisce parecchio il corpo di chi la esercita, soprattutto se si controllano tanti corpi. Persino io preferisco non tentarla, sarò anche un Mezzo Demone, ma ho i miei limiti.

-Come facciamo a fermarli?

-Basta togliere i punzoni di ferro, in questo modo Pain non può più controllarli.

-E chi è Pain?

-Credo tu lo conosca, Nagato.

-Uno degli allievi di Jiraya?

-Sì.

-Com'è possibile?

-Non conosco tutta la storia.

-Dove lo troviamo?

-Non so nemmeno questo.

-In poche parole non abbiamo assolutamente nulla! Quanto ti ci vorrebbe per trovarlo?

La giovane la guardò, aggrottando le sopracciglia.

-Non ne hai idea.

-Già.

-Mettiti al lavoro, allora. Bisogna trovare quel ninja!

-Lo sai che non prendo ordini da nessuno vero?

La Vecchia la guardò contrariata.

-Che vuoi fare?

-Rimarrò finchè Jir non starà meglio.

-Cioè non farai nulla?

Yuri pensò un attimo prima di rispondere.

-Mmmmh...sì diciamo che è così!

Sorridendo sorniona all'Hokage, si congedò.

 

 

 

 

 

Tornare a casa dopo così tanto tempo era strano, entrando per l'ingresso impolverato si fermò allibita: se lo ricordava più grande, il suo piccolo rifugio.

Lentamente fece il giro delle stanze, immersa nei ricordi, alla fine arrivò in camera da letto e si accoccolò soddisfatta, addormentandosi.

Dormì serena per tutto il giorno e la notte seguenti, il viaggio con Jir l'aveva esausta e nemmeno il pisolino della mattina l'aveva riposata molto.

Quando si svegliò rimase in silenzio ad ascoltare i suoni che provenivano da fuori, il villaggio fremeva di attività e il bosco pulsava di vita. Era rilassante sapere di poter stare a letto quanto le pareva, erano anni che non si permetteva un lusso del genere. Passò i giorni seguenti senza mai muoversi da casa, ignorando tutto, non andò a trovare l'Eremita, nè a salutare gli amici. La notte si concedeva qualche ronda silenziosa e il giorno lo passava a meditare.

Una volta, mentre si esercitava nel bosco, vicino al corso di un fiume, osservò la sua immagine riflessa nell'acqua, non riusciva a capire cosa trovavano di speciale in lei gli uomini: ogni volta che camminava per strada, loro si voltavano a guardarla. Eppure Yuri non trovava nulla di particolare nel suo corpo, ma probabilmente era perchè vedeva una figura diversa da loro: la ragazza non vedeva una giovane donna dai brillanti occhi verdi come boccioli appena nati, una normale fronte coperta da un ciuffo e delle semplici spalle. La Bionda vedeva un essere con due occhi di colori diversi, tre bulbi speciali e delle immense ali bianche che riflettevano tutti i colori dell'arcobaleno, ecco ciò che era realmente. In quel momento però, vide qualcosa di diverso, era un dettaglio minuscolo, eppure lo notò e questo le mise un dubbio.

 

 

 

 

 

 

Lo avvertì, stava per accadere qualcosa di brutto al villaggio. Veloce andò sul tetto dell'edificio principale di Konoha e attivò una tecnica di difesa sull'intero perimetro della Foglia, appena in tempo: una potente esplosione centrò in pieno la barriera appena creata, era un colpo molto potente, ma lei lo era di più. Con determinazione mantenne la concentrazione al massimo e respinse l'attacco, intanto il villaggio entrò nel caos.

Tsunade la raggiunse sul tetto.

-Yuri!

-Pain è qui! Organizza i ninja e chiama Naruto! Sbrigati! Appena sei pronta dimmelo, annullerò la barriera per poter combattere!

-Non puoi continuare a difendere?

-Sì certo, ma poi come pensi di distruggere il capo dell'Alba se loro sono fuori e noi dentro? Sbrigati!

L'Hokage iniziò a dare ordini e a organizzare i guerrieri, quando finalmente fu stabilito l'ordine diede l'okay.

-Quando vuoi!

Il Mezzo Demone si concentrò, nel dissolvere la tecnica voleva attivarne un'altra, che le avrebbe permesso di trovare le posizioni dei Pain e scagliarsi sul più vicino, appena fu pronta aprì gli occhi.

-Ora!

Disattivò la tecnica e attaccò il primo Pain, lo sorprese con la velocità e gli tolse tutti i tubi, mentre tutti gli altri ninja tentavano di fare la stessa cosa agli altri. Durante i combattimenti arrivò la Giovane Volpe, con Gamabunta e altri due rospi, Occhi Verdi lo intercettò.

-Trova il vero Pain, non dovrebbe essere molto lontano.

-Come diamine faccio a trovarlo?

Lei sbuffò, il ragazzo sapeva essere davvero lento.

-Coprimi!

Poi si inginocchiò e attivò i suoi occhi, rimase ferma un po' di minuti, ma alla fine lo individuò.

-Ottimo travestimento! Vedi quell'enorme albero? È finto, Nagato è lì dentro con un altro ninja!

In quell'istante uno dei Pain, distrusse buona parte del villaggio, Yuri balzò in direzione del falso.

-Muoviti! Fermalo prima che sia tardi!

Sulla strada vide diverse vittime, il suo cuore si strinse e quando vide il nemico lo attaccò senza esitare. Dato che non riuscì a coglierlo di sorpresa, il loro duello durò qualche minuto in più e la ragazza dovette usare delle tecniche che le consumarono diverso chakra.

Quando fianlmente si fu liberata di lui, controllò la situazione: tutti i Pain erano sconfitti, ma c'erano vittime, e Tsunade aveva attivato la sua tecnica più potente per proteggere tutti con le lumache, consumandola.

La giovane iniziò subito a occuparsi dei feriti gravi e di alcuni molto gravi, di tanto in tanto lanciava un occhio all'albero finto, Naruto ci stava mettendo troppo. Quando però cominciò a scalpitare, l'albero si dissolse e si attivò una tecnica molto potente: quella della trasmigrazione. Anche Yuri poteva usarla, tuttavia era pericolosa e il costo era molto alto.

Le anime dei morti tornarono ai loro corpi e i ninja morti si svegliarono.

Anche questa volta la morte è tornata sui suoi passi.”

Si guardò attorno, ora il lavoro più grande era solo ricostruire ciò che era distrutto e doveva anche occuparsi di Tsunade e dei feriti.

Addio vacanza!”

Si rimboccò le maniche e si mise al lavoro.

 

 

 

 

 

 

Angolino

Eccomiiiii!!!! Spero vi piaccia, sennò scrivete e criticate! ;)

-Criticate!

Ebbene sì, oggi qui con me c'è il mio nuovo amico!

-Amico!

Se non l'avete ancora capito,....beh, è un pappagallo!

-Gallo!

No, non sei un gallo! Sei un pappagallo!

-Oca!

Scusa?

-Scusa!

Ecco bravo, almeno sai chiaedere scusa, stupido! :P

-Stupida!

Come?!

-Come!

Mi prendi in giro?

-Sì!

Lo ammetti pure?

-Pure!

Supercalifragilistichespiralidoso!

-EH?????

3:D Messo viaaaaa!!!!!!!!!!!!!! ^3^

(il povero pappagallo, al suo primo giorno, comincia a spaccarle tutto per ripicca!!)

Non anche tu!

-TUTU!

Un uomo al telefono: chi è il più bello del mondo?

-TUTUTU.....!

Che affinità! Forse riusciremo ad andare d'accordo!

-Accordo!

Bene, dato che ho di nuovo la camera distrutta, vi lascio per aggiustarla!

-Aggiustarla!

Miraccomando non perdetevi il prossimo cappy!

-Cappy-to?

*-*

Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Ninja Libero ***


Le ricostruzioni stavano procedendo bene, quindi Yuri andò da Tsunade.

Entrò nella tenda dove l'avevano sistemata e si fermò a guardarla, era messa davvero male: la tecnica l'aveva fatta diventare una specie di mummia vivante e ora il suo corpo era in uno stato vegetativo.

-Puoi fare qualcosa?

La segretaria della donna la guardava con occhi tristi, così come il suo maialino Tonton, la giovane si avvicinò alla paziente e la studiò.

-Posso solo velocizzare il suo tempo di recupero, tuttavia non posso ridarle tutto il chakra in una volta. Un corpo non può riempirsi di colpo come un bicchiere, rischia di non avere il tempo di abituarsi e gli effetti non sarebbero dei migliori!

Gli occhi di Shizune si posarono sul volto del suo capo.

-Capisco, grazie.

Il Mezzo Demone la osservò, era davvero abbattuta!

-Stai tranquilla, velocizzando il processò si riprenderà presto.

La donna la guardò e le sorrise, quindi Yuri preparò un composto curativo che fece assorbire dal corpo dell'Hokage.

Finito quello girò per il villaggio dando una mano a chi aveva bisogno e d'un tratto sentì la presenza di tre ninja forestieri.

Si trattava di ninja del Paese Del Fulmine, venuti a Konoha in cerca di informazioni e Yuri sapeva su chi.

Senza farsi notare li seguì, i tre si diressero alla tenda di Tsunade, guidati da un ninja della Foglia, la ragazza bionda (probabilmente il caposquadra), entrò mentre gli altri due rimasero fuori di guardia, dopo qualche minuto vide sopraggiungere quell'antipatico di Danzo, che con altezzosità entrò nella casa di stoffa. La cosa non le piaque, così uscì allo scoperto e si diresse anche lei al piccolo luogo di quella “riunione”. Curiosa osservò i due ninja stranieri, che diffidenti ricambiarono lo sguardo.

-Ehi Yuri!

-Salve, che succede? Perchè Danzo è qui?

-Non lo sappiamo, immagino sia importante.

La giovane rise divertita.

-È strano che quell'insulso uomo si interessi alle questioni importanti così di sua spontanea volontà senza essere invitato!

-Non dovresti parlare così, lo sai che è un personaggio di spicco!

-Sicuramente non mi fa paura!

I ninja del fulmine si accigliarono e il ragazzo, che aveva un lecce lecca in bocca commentò.

-Portate così poco rispetto hai vostri superiori qui?

Il Mezzo Demone rise di nuovo.

-Superiore? Mi spiace deluderti ma io non ho alcun superiore!

-Che vuoi dire?

-Che rispondo solo a me stessa e a nessun altro.

-E questo è un problema.

Mister Simpatia uscì dalla tenda, seguito da Samui.

-Perchè mai, se posso chiedere?

-Non amo i ninja Liberi. Un ninja deve essere fedele al suo Paese e rispondere al proprio Kage! Come ci si può fidare di qualcuno che non risponde a nessuno?

-Com'è che tutt'a'n tratto ti interessi della cosa, Danzo?

-Perchè adesso l'Hokage sono io.

Tutti lo guardarono, stupiti, Yuri invece sorrise, sarcastica.

-Dovrei preoccuparmi?

-Ho deciso che Sasuke Uchiha verrà considerato da oggi un ninja traditore e consento la sua cattura!

Sul gruppo scese il silenzio, gli occhi si puntarono sul Mezzo Demone, che però continuava ad avere la sua solita espressione impassibile.

-Questo che centra con me?

-Che devi scegliere: o accetterai di prendere gli ordini da me, o lasci il villaggio.

L'espressione della ragazza mutò, da impassibile divenne sempre più divertita, fino a quando non si ritrovò a ridere di gusto.

-Ti rendi conto che stai dando degli ordini a un Libero? Credi davvero che prenderò in considerazione la tua richiesta? Io faccio ciò che voglio, non devo di sicuro rendere atto a un uomo arrogante e meschino come te!

-Se ti rifiuti ti considererò un ninja traditore!

-Un ninja traditore?! Ti sei accorto dell'assurdità che hai appena detto? E ti devo ripetere che io sono un ninja Libero? Sai cosa vuol dire vero? Che non appartengo a nessuno e che faccio ciò che ritengo giusto, inoltre non puoi dichiararmi un ninja traditore se non ho fatto assolutamente nulla di male!

Il suo discorso non aveva una falla e tutti i presenti sapevano che aveva perfettamente ragione, ma il fatto di non poterla controllare dava parecchio fastidio al Vecchio, era una ninja molto potente e averla sotto il suo comando poteva essere solo un vantaggio, tuttavia la ragazza sapeva come usare le parole e in un attimo lo aveva ridicolizzato.

-Molto bene, fa ciò che preferisci allora, tutavia sappi che ti terrò costantemente sotto controllo!

Lei loguardò divertita.

-Ci provi pure! Beh, è stato un piacere conoscervi!

Con un cenno salutò i tre ninja del villaggio della Nuvola e lanciando uno sguardo di sfida al nuovo Hokage girò sui tacchi e si allontanò. Lui si volse verso i suoi ospiti e si scusò.

-Mi scuso per il piccolo incidente.

-Nessun problema Signore.

-Per quanto riguarda la faccienda di Sasuke, vi dò il permesso di indagare quanto volete. Se può aiutarvi vi posso dire che Naruto Uzumaki e Sakura Haruno erano in squadra con lui, per cui lo conoscono molto bene.

-La ringrazio.

-Di nulla, ora scusatemi ma ho del lavoro.

L'uomo si allontanò con le sue guardie, lasciando soli i tre ninja, che lo osservarono allontanarsi, poi anche loro si incamminarono, con Karui che coomantava.

-Avete visto con che faccia tosta ha sfidato il suo Kage quella ragazza?!

Capelli Bianchi scosse la testa.

-Ma hai sentito quello che hanno detto? Lei è un ninja Libero, dunque quell'uomo non è il suo Kage, per quella giovane lui non è altro che un semplice ninja! Devo anche dire che è molto carina!

-Ma ti prego, a me sembrava molto sicura di sè e arrogante.

-Io invece non credo.

-Che vuoi dire Samui?

-Quella donna sa il fatto suo, un ninja Libero di solito è molto potente, soprattutto se vuole rimanere indipendente e essere sicuro di non venir sottomesso. Per questo sono molto rari, io credo che lei sia molto più potente di quanto crediamo.

Capelli Rossi sbuffò.

-Se lo dici tu.

-Ore pensiamo al motivo per cui siamo qui, voi due andate a vedere se riuscite a trovare questi Naruto e Sakura, io rimarrò qui a chiedere in giro.

Con un cenno i tre si divisero, Omoi e Karui da una parte e Samui dall'altra.

 

 

 

 

Si erano allontanati un po' dal villaggio, quando in lontanaza scorsero tre ninja parlare, erano due ragazzi e una ragazza, di soppiatto si avvicinarono.

-Com'è possibile che abbia dato del traditore a Sasuke!

-Beh, in fondo lo è no?

-Danzo non mi piace, c'è qualcosa che non mi convince di lui e il fatto che ce l'abbia con Sasuke mi piace ancora meno!

-Calmatevi ragazzi, dovevate aspettarvelo prima o poi!

-Stai scherzando? Sasuke non ha fatto nulla di male!

-Già proprio così! Quell'uomo non può considerarlo un traditore! Avanti Sai, tu lavori per lui, che cosa ci puoi dire sul suo conto?

-Naruto , Sakura vi prego, non posso parlarvi di questo!

Appena sentì i nomi Karui, scattò e estraendo la spada si lanciò sui tre, tuttavia a pochi passi da loro una mano guantata si intromise e le bloccò la lama, la Rossa si fermò e guardò l'intruso, si trattava della ragazza incontrata davanti alla tenda.

-Togliti di mezzo!

-Non posso crederci, le conosci le buone maniere? Sai, non mi piacciono i ninja che quando vengono accolti gentilmente in un villaggio, attaccano i suoi abitanti!

-Quei due hanno informazioni sul ninja che ha attaccato il nostro villaggio e preso il nostro Maestro! Farò di tutto per farli parlare!

-Guarda guarda, così il mio amico Danzo vi ha detto i nomi dei compagni di squadra dell'Uchiha! Gentile da parte sua!

Omoi estrasse anche lui la spada e si avvicinò.

-Lasciaci passare!

-Mmmh.......no! Ho un'idea migliore!

-Ah sì? E quale?

Yuri sorrise.

-Facciamo che vi lancio una sfida! Se riuscite a colpirmi almeno una volta, vi dirò tutto quello che volete!

Intanto i tre compagni si avvicinarono e Sakura si interessò.

-Che succede Yuri? Chi sono loro?

-Ninja del villaggio della Nuvola, sono qui per conto del Reikage.

-Per quale motivo?

-Vogliono informazioni su Sasuke.

-Stai scherzando vero?

Il Bianco strinse la spada.

-Affatto! Il vostro amichetto ha ucciso il nostro Maestro!

-Sasuke non avrebbe mai fatto una cosa del genere!

-Eppure è così, Rosa!

Sakura strinse i pugni e la fissò truce.

-Non è vero!

Il Mezzo Demone la guardò, poi tornò a rivolgersi ai due ninja.

-Allora? Accettate la sfida?

-Ma certo!

-Karui, pensaci, lei è un Libero, hai sentito anche tu quello che ha detto Samui!

-Non mi importa! Sono sicura che la sconfiggerò in un attimo!

-Molto bene! Cominciamo!

Le due si allontanarono e si studiarono, poi impaziente la Rossa si scagliò con furia sulla Bionda, che la schivò senza problemi. La rabbia della ninja del fulmine la rendeva prevedibile e Yuri non ebbe difficoltà a tenerla a bada.

Il combattimento andò avanti per almeno 10 minuti in questo modo: Karui attaccava e il Giglio schivava, la prima si stancò in fretta con tutti quegli attacchi inutili, invece l'altra non aveva nemmeno il fiatone.

-Non vuoi rinunciare?

-Mai!!!

-Come preferisci.

Lecca lecca aveva capito che la Libera stava solo giocando con la compagna, sfruttava la sua rabbia a suo vantaggio, la punzecchiava apposta per renderla prevedibile e stancarla, era furba.

Alla fine la Rossa scoppiò, era davvero incavolata.

-Perchè continui a scappare? Ti davi così tante arie nel dire che eri un ninja Libero! Si vede che non vali nulla, non sei altro che una cocca di papà!

Tutto si fermò: Naruto, Sakura e Sai trattennero il fiato, mentre Yuri si fermava e guardava l'avversaria, sorpresa.

-Cosa.....hai detto?

-Hai sentito benissimo! Scommetto che fai la vita indipendente solo perchè il tuo paparino ti protegge e ti vizia! Sei una cocca di papà!

La ragazza ebbe un flash: il viso sorridente di suo papà che le diceva di volerle un bene dell'anima, poi lo stesso viso coperto di sangue e con gli occhi spenti, senza alcun sorriso e senza che niente uscisse dalle labbra.

La giovane continuò a fissare l'altra, con le iridi che si riducevano a due puntini e poi sussurrò.

-Cocca.....di...papà?

-Esatto!

Karui si lanciò e Naruto tentò di fermarla.

-Fermati!! Non farlo!

Lei però lo ignorò e si diresse verso il pericolo. Caricò il pugno e lo lasciò, questa volta Occhi Verdi non si mosse e alzando la mano parò il colpo. I suoi occhi erano fermi e gelidi, pieni di calma e furia. Mosse la mano e senza sforzo scagliò l'avversaria lontano, quindi iniziò il contrattacco. Rapida, impassibile, controllata e furiosa, un mix esplosivo e estremamente pericoloso.

I campanelli tintinnarono diverse volte, limpidi e irregolari con la loro danza che gelava il sangue, il significato di quel suono era semplice: il Fantasma di Konoha avrebbe protetto il villaggio da qualsiasi nemico. La Rossa voleva Sasuke, Yuri non aveva problemi a darglielo, in fondo non le era mai stato molto simpatico, tuttavia ora l'aveva fatta arrabbiare (pessima mossa!!), quindi il momento di giocare era finito. La colpì con forza diverse volte, con i ragazzi che cercavano di fermarla, invano.

Quando Karui si rialzò le tirò un pugno nell'occhio, che la scaraventò a terra e mentre stava per caricare di nuovo, Neruto e Omoi le si piazzarono davanti.

-Fermati Yuri!

La Giovane Volpe la guardò negli occhi, serio.

-Fermati!

La giovane si lasciò giudare da quello sguardo e si calmò, pian piano. Come tutte le volte che si arrabbiava, una grande tristezza e solitudine la riempirono e il suo sguardo si spense.

-Scusate.

Lentamente volse le spalle ai ragazzi e si allontanò.

-La sfida non è finita.

-Basta Karui! Non riuscirai mai a sconfiggerla in ogni caso!

-NO! Io ce la posso fare!

Il Biondo la bloccò.

-Ti consiglio di dar retta al tuo compagno, sei fortunata se siamo riusciti a calmarla, la prossima volta potrebbe andare molto peggio.

-Stai scherzando vero?!

-Assolutamente no.

La ragazza si fermò e si volse a guardare i ninja.

-Una volta lo ero....

-Che cosa?

-La cocca di papà. Anche se lui adorava tutti e tre allo stesso modo. Non ha mai fatto preferenze tra noi e nostra sorella, ci adorava, tutti e tre, eravamo i suoi cocchi.

-Noi?

-Il mio amato gemello.

-E ora cosa pensa di voi? Non siete più i suoi cocchi?

Yuri la guardò, senza però vederla.

-Ora quando penso alla mia famiglia,.....vedo solo dei volti insanguinati senza alcuna luce negli occhi, vedo solo.........dei cadaveri.

Senza aggiungere altro se ne andò, mentre gli altri la fissavano in silenzio, sconcertati.

Sai e Sakura si avvicinarono e la ragazza la avvisò.

-La prossima volta che devi scontrarti con lei........

-.....non prenderti gioco della sua famiglia.

Concluse Sai.

-Potrebbe essere l'ultimo giorno della tua vita.

-È davvero così potente?

Neruto guardò il cielo.

-Ha ridato la vita a Gaara il Kazekage, ha protetto il villaggio con una barriera quando i Pain hanno attaccato e ne ha eliminati due senza fatica, tuttavia credo che sia molto più potente di così.

-Cosa te lo fa dire?

Il ragazzo fissò Omoi negli occhi.

-L'istinto.

-Per quanto riguarda la faccenda di Sasuke, sappiate che da noi non saprete nulla.

-Chissà perchè lo immaginavo.

-Meglio se torniamo da Samui.

-Sisi va bene!

I due tornarono al villaggio, con Karui che si teneva l'occhio, seguiti a distanza dagli altri tre.

-Mi piacerebbe sapere di più su quella ragazza.

-Nasconde qualcosa, secondo te?

-Secondo me sì, ed è qualcosa di molto grosso.

-Domani avrò un occhio bello nero.

-Non stava scherzando, avresti dovuto essere più cauta.

La ragazza rimase un attimo in silenzio.

-Ti confesso.......che quando si è arrabbiata, ho avuto davvero paura. Il suo sguardo,.....era così......

-Oscuro?

-Sì, oscuro.

 

 

 

Aveva sentito che ci sarebbe stato un summit di tutti i cinque Kage, per discutere sulla cattura dei Bijuu e sapere che Danzo vi avrebbe partecipato non le piaceva affatto.

Decise quindi di andare a parlare con il capo dei Samurai nel Paese Del Ferro, il luogo d'incontro per l'assemblea e tenere d'occhio il “Sesto Hokage”, in più era un buon motivo per vedere Gaara e i suoi fratelli Temari e Kankuro.

Così, senza neanche rientrare al villaggio ne avvisare nessuno (era un Libero, per cui faceva le cosa a modo suo), partì.

 

 

 

 

 

Angolino

Ciao ragazzi!

-Ragazzi!

Ecco il nuovo cappy!!!! :)

-Cappy!

Come stai oggi Pappy? Tutto bene?

-Male!

.....perchè?

-Perchè!

Ti è piaciuto lo zoo?

-Zoo!

Ho notato che facevi il filo alle aquile!

-Aquile! ^3^

Qual'è l'animale che è ovunque contemporaneamente?

-L'aquila! ^3^

Ce n'era una che ti piaceva particolarmente?

-L'aquila! ^3^

Sì, d'accordo, ma ce n'era una più bella?

-L'aquila! ^3^

Ok capito!

-Aquila! ^3^

È partito, mi sa che non dovevo portarlo allo zoo!!!!!! O_o

-Aquila!

Ora vi lascio e mi raccomando: Non portate MAI un pappagallo allo Zoo!!!!!!!!!!! O_o

Bacibaci

-Aquila!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Il Significato Della Speranza ***


Samui, Karui e Omoi, si trovarono con il Reikage e la sua scorta sulla strada per il ritrovo.

Il Kage notò subito l'occhio nero della giovane ragazza.

-Che cosa hai fatto all'occhio?

-Ha avuto la pessima idea di prendersi gioco di un ninja Libero! È stata fortunata che non le sia accaduto di peggio!

-Dove?

-Al villaggio della Foglia, stavamo cercando informazioni su Sasuke e la ragazza ci ha proposto una sfida: se la colpiva almeno una volta ci avrebbe raccontato tutto quello che sapeva. Ma Karui si è fatta prendere la mano e l'ha insultata, l'altra si è incavolata e le ha fatto un occhio nero.

L'uomo puntò il suo sguardo severo sulla Rossa.

-Si può sapere cosa le hai detto?

-Le ho dato della cocca di papà.

-E per questo lei si è arrabbiata?

-È orfana.

Mister Muscoli si accigliò.

-Però ci è andata giù pesante! Come si chiama? Voglio reclamare con l'Hokage! Prima Sasuke e ora anche questa!

I due ragazzi si guardarono esitanti, così intervenne Samui.

-Yuri, la ragazza che ha fatto l'occhio nero a Karui, non risponde all'Hokage. Mentre eravamo lì abbiamo assistito a una loro piccola discussione e la giovane donna la letteralmente zittito.

-Una mocciosa che sa il fatto suo!

-Ed è molto forte per giunta.

-Te l'ho già detto, non sarebbe un Libero se non fosse forte!

-È raro che ci siano Liberi già così giovani, forse è meglio se indaghiamo sulla facenda Signore.

Intervenne Shii.

-Non è necessario.

Da dietro un masso sbucarono Naruto, Kakashi e Yamato.

-Vi posso assicurare che Yuri è e sarà sempre dalla parte del bene e il fatto che è un ninja Libero non la rende un vostro nemico.

-Che cosa ci fate qui?

-Siamo venuti perchè Naruto ha una richiesta da sottoporvi.

-La mia fiducia in voi in questo momento è piuttosto bassa, lo sapete?

-Ce ne rendiamo perfettamente conto Signore.

La giovane Volpe fece un passo avanti.

-La mia amica non intendeva fare del male alla ninja del vostro villaggio, la sua reazione è dovuta semplicamente ai sentimenti che prova verso coloro che usano superficialmente le parole. Quando si parla della sua famiglia tende a reagire in maniera.....incontrollata. Ma posso assicurarvi che è una persona gentile e pronta ad aiutare.

-Questo lo deciderò io! Se il motivo del vostro viaggio potete anche tornare indietro.

-No Signore, non si tratta di questo.

L'altro lo guardò, seccato.

-Parla allora, in fretta!

Il ragazzo chiuse gli occhi un momento, poi li riaprì e parlò con fermezza.

-Voglio che rinunciate a dare la caccia a Sasuke Uchiha!

Il Reikage scoppiò a ridere.

-Te lo puoi scordare moccioso!

Senza troppe cerimonie lo sorpassò e proseguì, tuttavia Naruto gli si piazzò dinanzi e si prostrò ai suoi piedi.

-La scongiuro di ripensare alla sua scelta!

-Non ci penso proprio! Con che coraggio vieni qui e mi fai una richiesta del genere?! Inoltre solo un codardo si prostrerebbe per chiedere pietà! Per un traditore per giunta! Non potevi cadere più in basso! Ora se non ti spiace ho una riunione che mi aspetta!

Di nuovo gli passò di fiancoe con i suoi ninja lo lasciò nella neve, Kakashi si avvicinò all'allievo e gli posò una mano sulla spalla.

-Coraggio Naruto, alzati.

La coltre bianca sotto il ragazzo si riempì di puntini bagnati.

-Dannazione!!

 

 

 

 

 

Uno dopo l'altro, arrivarono i cinque Kage con due ninja di scorta a testa e mentre i capi si sedevano a un tavolo mezzo tondo, gli altri si misero dietro la tenda, attenti.

Quando il capo dei Samurai diede il via, il Summit dei cinque Kage ebbe inizio.

 

 

 

 

Intanto Sasuke e i suoi compagni, si erano intrufolati di nascosto nella struttura e cercavano il modo di arrivare a Danzo, d'un tratto però, si snetirono tintinnare dei campanelli e Sasuke si irrigidì.

-Che succede?

I campanelli suonarono ancora.

-Questo suono......

-Beh? Che ha di speciale?

-Significa che siamo nei guai!

Gli altri lo guardarono senza capire.

-Allora ti ricordi ancora di me, eh, Uchiha?

Tutti si volsero, accovacciata sul davanzale dietro la quale erano nascosti, c'era una ragazza dai lunghi capelli biondi, due profondi occhi verdi e una grazia felina.

-Yuri......

-Ne è passato di tempo!

-Che cosa ci fai qui?

-Posso farti la stessa domanda!

Karin rabbrividì, sentiva il chakra di quella ragazza, ed era......diverso, profondo, luminoso e oscuro allo stesso tempo, infinito, ribollante,.......c'erano così tanti aggettivi da potergli dare, che in qualche modo non lo potevano minimamente descrivere. La giovane donna la fissò intensamente e le sorrise.

-Poverina, deve essere faticoso stare in mezzo a tutti questi uomini!

Senza distogliere lo sguardo, la avvolse con il chakra, carpendole ogni singola informazione in suo possesso. Gli altri non si accorsero di nulla e la ragazza era così impietrita da non riuscire a dire una parola, quando ebbe finito Yuri annullò tutto il chakra, svanendo dalla percezione di Karin.

Ha fatto sparire tutto quel chakra......come se nulla fosse!”

-Beh, vi auguro buona giornata!

Con un tintinnio, svanì.

-Chi diamine era quella? Come fai a conoscerla Sasuke?

-Quella è Yuri, Il Fantasma Di Konoha.

-Quella ragazza?

-Sì.

Suigetsu si grattò la testa pensoso, mentre la compagna si abbracciava le spalle, colpida dai brividi.

-Mi fa paura. Non ho mai visto un chakra simile, prima d'ora!

-A me non sembra questo granchè!

-Adesso basta! Dobbiamo trovare Danzo!

-Sei sicuro?

-Non ci ha attaccati, per cui non credo che per il momento dobbiamo preoccuparci di lei.

-Come vuoi.

 

 

 

 

 

 

-Propongo dunque, l'Hokage del villaggio della Foglia, capo dell'Alleanza!

Sbalorditi i Kage guardarono il Samurai, poi il Reikage si alzò.

-MI RIFIUTO! Non accetto che quell'uomo prenda il comando! Lui è la parte malvagia dei ninja! Non ho alcuna intenzione di prendere ordini da un uomo come lui! Noi del villaggio della Nuvola non abbiamo mai fatto affidamento sui ninja dell'organizzazione Alba, quindi siamo degni di fiducia e dico che quel titolo spetta a me!

-Non posso negare che la forza sia importante in una battaglia, tuttavia lei non è adatto a quel titolo!

-Perchè?

L'uomo indicò il buco nel tavolo che aveva fatto il Kage, per rispondere alla domanda.

-Inoltre il Kazekage è troppo giovane e inesperto, lo Tsuchikage troppo vecchio e ha fatto affidamento sui ninja traditori, infine la Mizukage, beh, si dice che sia nel villaggio della nebbia che sia nata l'organizzazione. Dunque l'unico in grado di ricoprire la carica è l'Hokage.

Per un momento rimasero tutti in silenzio, con Danzo che si crogiolava nella soddisfazione.

A quanto pare nessuno se n'è accorto!”

-Io non mi fiderei poi così tanto.

Con un tintinnio Yuri comparve di fianco alla Mizukage e la sua scorta reagì all'istante.

Si scagliarono in avanti e si misero in posizione d'attacco davanti al loro capo, così fecero anche gli altri, tranne quelli che la conoscevano, Sabbia, Foglia e i Samurai.

-Che vuoi dire?

Lei fece un cenno all'uomo che accompagnava la donna Kage.

-Se non sbaglio, quella benda copre un occhio speciale. Perchè non lo usi sul vecchio?

Lui, esitando un momento obbedì, usò il potere del byakugan e osservò l'uomo, spalancò gli occhi.

-Non è possibile! Quello è lo sharingan di Shisui Uchiha! Com'è possibile?!

-Visto? Il nostro caro Hokage vi stava manipolando.

-Come l'hai capito?

Lei lo guardò beffarda.

-Di sicuro non vengo a dirti i miei segreti, Danzo! Sappi solo questo: tu non puoi nascondermi nulla!

Lo Tsuchikage osservò prima il Truffatore, poi guardò la ragazza.

-Possiamo sapere chi sei?

Occhi Verdi lo soppesò e attese un attimo prima di rispondere.

-Il mio nome è Yuri e sono un ninja Libero nato nel Paese Del Fuoco, sono anche conosciuta come Il Fantasma Di Konoha e sono amica del Kazekage e dei suoi fratelli. Oggi invece sono qui per controllare che il Summit proceda senza incidenti.

-Tu sei quella che ha fatto un occhio nero a Karui!

Lei si irrigidì.

-Sì esatto.

-Come possiamo fidarci di te?

Gaara intervenne.

-Lei è degna della massima fiducia, Reikage, se ha attaccato una sua ninja non l'ha fatto per andare contro il vostro potere.

-Siamo sicuri che non ti ha ingannato? E come sono sicuro che non obbedisce agli ordini dell'Hokage?

-Preferisco cavarmi gli occhi piuttosto che ricevere ordini da quell'insulso ninja!

La scorta di Danzo balzò in avanti.

-Bada a come parli Yuri!

Lei li guardò e sorrise, minacciosa.

-Sapete perfettamente che non mi fate paura!

-Va bene così, ritiratevi.

-Ma.....Sesto Hokage.

-Ho detto che va bene così.

I due con rabbia si ritirarono e il loro capo si complimentò con la giovane.

-Complimenti, riesci sempre ad arrivare al momento giusto!

-Apprezzo il complimento, ma non me ne faccio niente!

I due si guardarono male, poi la discussione proseguì.

-Ci ha ingannati Hokage? Lo sa che questo non fa bene alla sua posizione? Avrei potuto sceglierla in ogni caso!

-Ciò che voglio Signore, sono certezze e sono disposto a tutto per ottenere ciò che voglio.

Tutti lo guardarono con sospetto, nessuno ormai si fidava più di lui.

All'improvviso Yuri scattò, dal pavimento era appena uscito una specie di bozzolo, che appena si schiuse rivelò uno Zetsu bianco, questo non fece in tempo a dire nulla che si disintegrò, sotto il tocco delle sue dita.

-Ma che diamine?!

-State tranquilli, non aveva nulla di interessante da dirvi che già non sapessi.

-Cioè?

-Sasuke Uchiha è all'interno della struttura.

-Che cosa?????

Il Reikage, senza aspettare una risposta, si sfiondò verso il muro dietro di lui, lo sfondò con un pugno e andò.

-Darui, Shii, andiamo!

La ragazza ridacchiò.

-Quell'uomo è davvero impaziente!

Mifune si girò verso la sua scorta.

-Avvertite i Samurai di dare la caccia al ragazzo.

Mentre i due eseguivano l'ordine si rivolse all'Hokage.

-Qualsiasi cosa accada, lei non lascerà questa stanza per nessun motivo, sono stato chiaro?

-Ma certo.

-Stai tranquillo, io rimarrò qui.

-È gentile da parte tua rimanere a farmi compagnia Yuri.

Lei in risposta sbuffò e lanciò un'occhiata a Gaara, che stava parlando con lo Tsuchikage.

-Dato che hai poca esperienza, giovanotto, fai pure tutte le domande che vuoi.

-Allora se non le dispiace ne avrei una da porle.

-Sì certo, chiedi pure.

-Quando vi siete arreso, e perchè l'avete fatto.

Detto questo seguì Mister Muscoli, insieme a Temari e Kankuro.

-Ragazzo intelligente. Dimmi cara, davvero sei solo sua amica?

Yuri guardò la donna.

-Perchè?

-Istinto femminile?

-Come mai l'istinto femminile le fa chiedere una cosa del genere?

-Credo che quando questo trambusto sarà finito, dovremmo farci una chiacchierata tra donne, che ne dici?

-Le dico che non sono mai stata un'amante delle “chiacchierate tra donne”, ma se la cosa le fa piacere.......

-Fantastico! Ogni tanto è bello trovare qualcuno che ti capisce!

Il Mezzo Demone aggrottò le sopracciglia, confusa. Rimasero in silenzio per il resto del tempo, ascoltando i boati che arrivavano da sotto. Quando sentirono Sasuke arrivare, rimasero tranquilli ai loro posti, in attesa. Alla fine entrò, tagliò le tende dietro i seggi e si attaccò al soffitto, da lì puntò i suoi occhi freddi su Danzo. Mifune in un istante sguainò la spada e si avventò sul ragazzo, che parò il colpo, l'Hokage, approfittando di quel momento di distrazione, fuggì. Yuri lo guardò andare via, senza tentare di fermarlo, era un codardo e non ne valeva assolutamente la pena, a corrergli dietro fu il ninja con il byakugan, che non aveva nessuna intenzione di lasciarlo fuggire.

Il combattimento dei Kage invece non fu molto lungo, prima la Mizukage bloccò il giovane e tentò di scioglierlo con una nebbia acida, ma quando fu interrotta dall Zetsu Sasuke riuscì a liberarsi e a tornare nella sala, dove lo Tsuchikage lo “disintegrò”.

 

 

 

 

 

Erano di nuovo tutti riuniti quando comparve Tobi con l'Uchiha svenuto sulle spalle.

-Salve Signori, finalmente ci incontriamo!

-Chi sei tu?

-Io? Sono Madara Uchiha.

I riuniti lo guardarono sorpresi e diffidenti.

-Perchè sei qui?

-Ho una proposta da farvi.

-Prima consegnaci il ragazzo.

-No.

In un lampo lo fece sparire e lo stesso fece con Karin.

-Allora, vi interessa sentire la mia proposta?

-Non molto.

-Beh, io ve la dico comunque: il mio intento è quello di attivare la tecnica dell'occhio lunare.

-E che cosa sarebbe?

A quel punto inervenne Yuri.

-Si tratta di una tecnica che permette di avere il controllo su tutti gli esseri viventi e di ipnotizzarli creando così un mondo ideale senza guerre e distruzione, dico bene?

Maschera Arancione la guardò allibito.

-Come la conosci?

-Se non sbaglio si tratta di unire tutti i demoni per ridare vita al decacoda, giusto? L'unico che è riuscito a diventare la forza portante di quel mostro è l'Eremita Delle Sei Vie, credi davvero di essere al suo livello?

-Si può sapere chi sei tu?

La ragazza balzò fino ad essere a un soffio dal suo viso.

-Nessuno di importante.....

Ridusse la voce in un sussurro così che solo lui sentisse.

-.....Obito.

Con leggerezza tornò al suo posto.

-Ciò che tu vuoi creare è un mondo senza sogni ne speranze, un mondo vuoto e senza significato.

L'uomo riuscì a rispondere a fatica, ancora scombussolato da quello che lei aveva detto.

-Tutte quelle cose non servono, nessuno avrà più motivo di soffrire.

-Davvero? Sai almeno cos'è la speranza?

Lo guardò seria.

-La speranza è forza, è voglia di riuscire, è tenacia nel voler proseguire, è riuscire a ricominciare, è amore, è fiducia. La speranza è il bagliore di luce che permette a un uomo di continuare a combattere, anche quando tutto sembra finito.

Lui rise.

-Sbagli, la speranza è quando ci si rassegna, io diventerò l'Unificatore, risveglierò il decacoda e sarò la sua forza portante, darò al mondo una pace senza fine. Questo è il mio progetto, vi chiedo qui ndi di consegnarmi l'ottacoda e l'ennacoda.

-Che diamine stai dicendo? Tu hai già Bee!

-Purtroppo invece la missione di recupero non è andata come speravo.

Il Reikage spalancò gli occhi.

-Quell'imbroglione!!! Sono sicuro che adesso si starà facendo un giretto chissà dove!!!! Giuro che se lo prendo, non la passerà liscia!! Ora che sono sicuro che mio fratello è ancora vivo, te lo scordi che ti consegniamo le forze portanti!

Gli altri Kage concordarono, allora Madara sospirò.

-In questo caso sono costretto a dichiarare aperta la quarta grande guerra ninja!

-Stai scherzando?!

-No, affatto. Preparatevi, non rinuncerò al mio obbiettivo!

Poi guardò Yuri.

-Scoprirò chi sei ragazza, stanne certa!

-Non ci sperare!

Frustrato, Obito sparì, tutti guardarono Occhi Verdi, che non li degnò di uno sguardo, Fu il Reikage a chiederlo.

-Allora ci dici chi sei realmente o no?

Lei rimase con lo sguardo fisso davanti a sè rigida, sapeva che doveva farlo, ma era terrorizzata.

-Yuri...

La voce di Gaara era dolce e i suoi occhi la incoraggiavano in un silenzioso: “Qualsiasi cosa accada io sono con te.”

Lentamente fece un profondo respiro, poi ruppe l'illusione. Nessuno fiatò, tutti si erano irrigiditi non appena lei li aveva guardati negli occhi, detestava quei momenti, la facevano stare male. Sapeva che metteva a disagio le persone e non era ciò che voleva. Con cautela Mifune prese la parola.

-Che cosa sei?

-Io.....sono un Mezzo Demone.

-Sei figlia di un demone?

-No.

-Come puoi allora essere un mezzo demone?

-Un demone si è fuso col corpo di una bambina e così sono nata io.

-Esiste un altro demone?

-Sembra di sì, tuttavia non so ancora come sia nato.

-Kazekage, tu lo sapevi?

-Sì.

-Come?

-È stata lei a rivelarmelo.

Il Reikage si intromise, sospettoso.

-Perchè mai l'avrebbe fatto?

I due si guardarono, si sarebbe scoperto comunque prima o poi, così Gaara rispose.

-Perchè siamo una coppia.

-Scusa?

La ragazza lo guardò infastidita.

-Sei sordo per caso?

-Mi riesce difficile credere che un umano stia con un Mezzo Demone.

Lo sguardo di lei si fece più scuro.

-Mi stai dando del mostro? So di essere diversa, ma non è necessario andarci così pesante, in fondo per metà sono umana, quindi perchè la cosa ti da fastidio? Inoltre non mi risulta che la nostra relazione sia affar tuo!

L'aria intorno a lei si era fatta pesante e minacciosa e i presenti si fecero ancora più rigidi.

-Calmati sorellina, per favore.

-Non amo le persone che si prendono gioco di chi amo. Credo che tu l'abbia capito vedendo l'occhio nero di Karui, ma sembra che la cosa non ti sia entrata nel cervello. Se invece stai pensando che Gaara è solo un bamboccio che si fa manipolare troppo facilmente, beh, ti sbagli. Non ho mai avuto intenzione di controllare nessuno e ciò che provo per lui è reale, solo perchè sono per metà demone non significa che non possa scegliere un compagno con cui vivere, che sia diverso da me. A volte contano di più i sentimenti che l'aspetto.

-Ti scaldi facilmente.

-Solo se schiacci gli argomenti sbagliati.

-Siamo sicuri che non ci ditruggerai tutti solo perchè uno di noi dice la cosa sbagliata? Possiamo davvero fidarci di una come te?

-Questa è anche casa mia, tutto ciò che amo si trova qui. Non ho alcuna intenzione di lasciare che quell'uomo si porti via tutto quello che ho di più prezioso.

-Non hai risposto alla mia domanda.

-Se la cosa può rassicurarti, quando la battaglia avrà inizio, non lascerò mai il fianco di Gaara, così in caso di pericolo lui potrà fermarmi.

-Quando la battaglia avrà inizio?

-Sì, adesso tornerò al villaggio della Foglia per avvisarli della situazione e attendere che Tsunade si riprenda, quindi mi impegnerò con i preparativi e parteciperò alle vostre riunioni, così che puoi tenermi sott'occhio, quando inizierà la battaglia combatterò al fianco del mio ragazzo. È una buona proposta no?

L'uomo ci riflettè un attimo.

La ragazza è intelligente, non c'è che dire e si fida cecamente del Kazekage. I suoi occhi poi sono sinceri, sa di essere diversa e questo la rende vulnerabile e in cerca di qualcuno che la sostenga. Non conosco ancora la sua storia, ma da come reagisce agli insulti verso la sua famiglia, ha un animo buono e pieno d'amore. C'è anche grande oscurità in lei e questo può essere un problema, ma se sa di potersi fermare con Gaara al suo fianco, alora le si può dare un po' di credito.”

-Voi altri che ne pensate? Mizukage?

-Oggi mi sembra si sia dimostrata degna di fiducia, ci ha avvisati di Danzo e Sasuke e ha attaccato quell'assere bianco. Inoltre si è fidata di noi mostrandoci il suo vero aspetto, credo che sia giusto ripagarla con la stessa carta.

-Tsuchikage?

-Non mi sarei mai aspettato di incontrare un mezzo demone e non posso dire di fidarmi di lei al 100%, è una ragazza acuta e intelligente e questo può tornare utile, inoltre è un Libero, dunque è indubbiamente molto potente, le terrò gli occhi addosso, ma credo che se ce lo permette la cosa migliore è sfruttare le sue capacità.

-Mifune?

-Sono poche le persone che mi hanno colpito e lei è una di queste, l'essere un mezzo demone la rende sicuramente pericolosa e imprevedibile, tuttavia nel suo sguardo si legge solo una grande solitudine e un dolore profondo e questo la rende la persona più sincera in assoluto, in questa battaglia avremo sicuramente bisogno delle sue capacità.

-Kazekage, prometti che la terrai d'occhio in qualsiasi momento?

Il Rosso guardò la sua ragazza, l'idea di “tenerla d'occhio” non gli andava a genio, lui si fidava di lei, tuttavia gli altri non erano convinti e quello era l'unico modo per aiutarla.

-Lo farò.

-Ragazza, giura di non creare problemi e di comportarti bene!

-Ti ho già detto che creo problemi solo se si toccano i tasti sbagliati e inoltre la questione del mio aspetto deve rimanere in queste mura, sarò io a decidere quando rivelare la mia identità, ma se qualcuno viene a scoprirlo e lo dice agli amici....

Guardò i presenti uno ad uno, minacciosa.

-.....allora non avrò pietà.

Nessuno la contraddisse, anzi, annuirono in silenzio. Tutti sapevano inconsciamente che se la ragazza si fosse arrabbiata sul serio, nemmeno Gaara l'avrebbe potuta fermare.

Dopo aver deciso come proseguire e aver nominato il Reikage Generale Supremo, uscirono dall'edificio e si apprestarono a tornare ai rispettivi villaggi.

Prima di separarsi Yuri e Gaara si appartarono.

-Non mi piace l'idea di farmi sfruttare.

-Come a me non piace quella di doverti tenere d'occhio! Purtroppo è l'unico modo che abbiamo per esser sicuri che si fidino di te.

Lei lo guardò con sguardo stanco e triste.

-Sono stanca di stare così.

Lui le accarezzò i capelli con dolcezza.

-Quando questa storia sarà finita sarai benvenuta al villaggio, lo sai vero? Ti vogliamo tutti bene e non ci importa del tuo aspetto.

-Ma come reagirà Konoha? Accetteranno il fatto che ho rivelato la mia identità prima a quelli della Sabbia invece che ai ninja con cui sono cresciuta?

-Non so cosa accadrà se tu rivelerai a tutti il tuo segreto, ma qualsiasi cosa accada, sappi che sarò sempre al tuo fianco.

-Grazie.

-Ricordati che non sei sola, io, Kankuro e Temari ci saremo sempre. Noi siamo la tua famiglia e non ti abbandoneremo.

Lei gli sorrise grata, poi lo salutò con un bacio e sventolò la mano verso i due fratelli, che risposero felici, quindi si separarono, ognuno per la sua strada.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino

Ehi! Come va?

-Va!

Sono contenta, ma non chiedevo a te.

-Me!

O_o Avrete notato che questo cappy è lunghissssssssssimo, ma non potevo fare diversamente!

-Ssssssssss!

(?) Spero che sia piaciuto comunque!

-Comunque!

Tu che ne pensi?

-Penso!

Ti è piaciuto?

-........

Allora?

-.......

Va tutto bene?

-.........

Accidenti!.......ha perso la voce! O_o Mi sa che ha gridato troppe volte il nome Aquila!! Meglio se lo porto dal dottore!

-.........................

^3^ Alla prossima!!

Bacibaci

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Io Sono Libera ***


Prima di andare a cercare Naruto e Danzo e tornare al villaggio, c'era una cosa che Yuri doveva assolutamente fare. Trovò un posto tranquillo, controllò che nessuno l'avesse seguita e fece una tecnica di trasporto che la condusse nel mondo dei lupi.

Una volta arrivata lì si diresse a una grotta, alla base di una montagna, all'interno trovò un'enorme massa di peli, che si rivelò essere un vecchio lupo, dal manto nero come l'ebano. Quella creatura era grande tanto quanto un Demone con la coda e la sua età era indefinibile. Quando aprì un occhio, un'alone ambrato si diffuse nell'oscurità della grotta. Il nome del Lupo era Furui, Il Grande Saggio.

-È da un po' che non ti fai vedere bambina.

La ragazza si inchinò con rispetto.

-Chiedo scusa, ma ho avuto degli impegni.

-Perchè sei qui?

-Per apprendere l'ultima lezione, Grande Saggio.

Lui la scrutò con il suo bellissimo occhio.

-Sei sicura?

-Si sta avvicinando il momento e mi ritengo pronta, Maestro.

Il Lupo annuì.

-Molto bene, prima allora ti dovrò raccontare delle verità che ancora non ti ho svelato.

-L'ascolto.

La giovane si mise sulle ginocchia e si apprestò ad apprendere.

-Iniziamo dunque.

 

 

 

 

 

Itachi”

Aveva così tanta voglia di poter parlare con lui, era confusa e piena di dubbi e solo confidarsi con lui la faceva stare bene. In quegli ultimi anni si erano visti parecchie volte e il loro legame si era stretto molto, lo aveva assistito nella lenta caduta al potere dell'occhio, gli aveva detto che avrebbe potuto curarlo, tuttavia lui aveva già scelto. Per lei era stata dura accettarlo, era come perdere un fratello maggiore per la seconda volta e Sasuke era stato così stupido! Non aveva capito proprio nulla di nulla.

In quel momento stava correndo verso il ponte dove si trovavano Naruto e Danzo, anche se sapeva che il vecchiaccio ormai non esisteva più, distrutto dal giovane Uchiha.

Arrivata sul ponte si guardò attorno.

Niente male.”

Chiamarlo “ponte” ora era praticamente sbagliato, visto che era a pezzi, Naruto e gli altri non erano più lì, li cercò e sentì che erano già avanti, così decise che dato che stavano bene sarebbe tornata al villaggio per conto suo, quindi proseguì.

 

 

 

 

Arrivò al villaggio prima del gruppo e si diresse alla tenda di Tsunade. Come al solito Shizune era lì, a vegliare sul suo capo.

-Ehi.

La donna si volse di scatto, spaventata.

-Ah, sei tu Yuri.

-Come sta?

-Non lo so, è uguale a prima.

-Allora sta migliorando! Dalle un giorno ancora e si riprenderà completamente.

-Davvero?

-Il corpo non torna normale fino a che non c'è abbastanza chakra per poterlo rigenerare, quindi non temere, il suo livello di energia è quasi completo, da quanto vedo, per cui domani dovrebbe svegliarsi.

L'altra sorrise, raggiante, poi tornò a guardare il viso dell'Hokage, Occhi Verdi fece per andarsene, ma Shizune la bloccò di nuovo.

-Grazie, senza di te non so cosa sarebbe successo.

Lei rise.

-Senza di me ci avrebbe semplicemente messo molto più tempo a guarire, credi che sarebbe morta per così poco?

-Ti ringrazio comunque, sei stata eccezionale.

-L'ho fatto volentieri, quella donna mi ha colpita molto.

Con un leggero inchino uscì, ora le rimaneva una sola cosa da fare. A passi decisi andò dove sapeva di trovare gli anziani, preparandosi a una bella litigata.

Quando si presentò, loro quasi caddero dalle sedie, stupiti.

-Fantasma! A cosa dobbiamo questa visita inattesa.

-Il mio nome è Yuri, non Fantasma e sono qui per mettervi al corrente dei fatti accaduti al Summit e alle decisioni prese.

I vecchi si scambiarono occhiate accigliate.

-Per questo ci può pensare l'Hokage, e poi tu cosa ci facevi all'assemblea?

-Mi addolora dirvi che Danzo è morto, Signori.

I presenti mormorarono increduli, poi con rabbia uno di loro si alzò e le puntò un dito contro.

-Chi mai avrebbe fatto del male al Sesto?! Perchè dovremmo crederti?! Sei stata tu?

Lei sollevò un sopracciglio, impassibile.

-Non sono io il colpevole, colui che ha segnato la fine del vostro capo è Sasuke Uchiha, fratello di Itachi.

Nessuno fiatò.

-Così il suo tradimento è cresciuto ancora.

Yuri si accigliò ancora di più, tuttavia non disse nulla.

-Ancora non ci hai detto che ci facevi al Summit.

-Ero lì per controllare che tutto procedesse regolarmente.

-Però non hai impedito la morte di Danzo.

-Perchè il vigliacco ha approfittato della prima occasione buona per fuggire. Ma prima di dirvi i fatti nel dettaglio, credo sia opportuno indire una riunione, ciò che ho da dire è estremamente importante e riguarda tutto il villaggio. Quando sarete tutti riuniti, chiamatemi.

Detto ciò lasciò la sala e i suoi occupanti a scervellarsi si ciò che aveva detto.

Fatto anche quello andò da Jir e lo trovò seduto a letto intento a scrivere.

-Stai già creando un altro dei tuo capolavori?

Lui alzò lo sguardo e le sorrise.

-Piccola, quanto tempo! Finalmente sei venuta a trovarmi!

La ragazza ridacchiò.

-Sei un gran copione sai?

-è bello vederti ridere così di gusto sai? Sei anche diventata una gran bella Signorina!

-Tieni a freno le tue voglie, donnaiolo! Sono già impegnata.

L'Eremita la guardò sorpreso, poi rise.

-Chi è il fortunato?

Lei arrossì leggermente e fece per rispondere.

-No, aspetta, fammi indovinare: non è Naruto giusto?

Lei scosse la testa.

-Immagino non sia nemmeno Sasuke, da quello che ricordo non ti stava molto simpatico.

-Già.

-Mmmh, vediamo: Con Shikamaru non staresti male.

-Non è il mio tipo.

-Kiba, Choji, Neji, Shino, Rock Lee?

-Nessuno di loro.

-Non è del villaggio della Foglia?

-No.

Lui si grattò la testa, perplesso.

-Beh, rimangono quelli della Sabbia, è uno di loro?

-Sì.

Lui rise ancora più forte.

-Non dirmi che è il giovane Kazekage Gaara?!

Lei diventò ancora più rossa, facendolo sbellicare, quando si fu calmato riprese.

-Scusa non volevo ridere, ma mi hai sorpreso così tanto che la felicità a preso il sopravvento! Quel giovanotto è davvero fortunato, trovo che siate un'ottima coppia, chi ha fatto il primo passo?

-Non lo so.

-Come non lo sai?

-È successo tutto piuttosto in fretta.

Così gli raccontò l'avvenimento da quando l'aveva salvato al primo bacio.

-Sono felice che cominci a mostrare ciò che sei.

Il viso di lei si oscurò.

-Che cosa c'è?

-Non tutti accettano chi è diverso.

-Che vuoi dire? È successo qualcosa?

-Sono stata al Summit.

Il ninja spalancò gli occhi.

-Perchè?

-Sono un ninja Libero, così ho proposto al capo dei Samurai di farmi assistere come guardia di sicurezza.

-Immagino che Danzo non ne sia stato molto felice.

-Non che la cosa mi interessasse.

Lo sguardo di Yuri si perse nel vuoto.

-Ti va di dirmi cosa è successo?

La ragazza scosse la testa.

-Per sapere i dettagli dovrai aspettare la riunione del villaggio, lì racconterò ogni cosa.

-Che è successo all'Hokage?

-Morto.

-Come?

-Ha incontrato Sasuke.

Proprio in quel momento arrivò un ninja.

-Sono tutti riuniti.

-Tsunade?

Lui la guardò di sottecchi.

-Non si è ancora svegliata.

-Finchè non c'è anche lei io non dirò nulla.

-Ma la Signorina non è più l'Hokage.

Yuri lo guardò male.

-Non mi interessa, dì a quei vecchi che non sapranno che è successo senza la presenza di Tsunade.

Il pover'uomo scomparve veloce come era arrivato, mentre Jiraya ridacchiava.

-Credo che tu l'abbia spaventato.

-Davvero?

Tranquilli rimasero a parlare per diverse ore, fino a che non scese la sera, a quel punto la ragazza si congedò e andò a trovare Sakura e gli altri ragazzi, rimase con loro per qualche tempo, infine passò il resto della notte sulle mura, a riflettere.

 

 

 

 

 

Finalmente il giorno dopo Tsunade si svegliò e l'intero villaggio andò in subbuglio dalla felicità. In poco fu rinominata Hokage, sebbene gli anziani non ne furono un granchè entusiasti, e piena di energie si rimise al lavoro.

Nel pomeriggio ci fu l'assemblea, nella sala, oltre all'Hokage e agli anziani erano presenti: Jiraya, Kakashi, Gai, Yamato e altri ninja.

-Allora Yuri, raccontaci cosa è successo al Summit.

Il Mezzo Demone raccontò per filo e per segno tutto ciò che era accaduto, modificando le parti in cui rivelava la propria identità. I presenti ascoltarono senza mai interromperla, con stupore crescente.

-Infine Danzo si è scontrato con Sasuke, ma ha perso ed è stato sopraffatto dalle cellule del Primo, che si era impiantato. Per quanto riguarda Madara, è stato scelto il Reikage come Generale Supremo e tutti i Paesi sono chiamati alle armi, quindi Tsunade, se accetti di far parte della Grande Alleanza, ti consiglio di chiamare tutti alle armi.

-Ci dobbiamo preoccupare per Sasuke Uchiha?

La giovane scosse la testa.

-Mi occuperò di lui personalmente.

-Naruto e Sakura potrebbero reagire male, hai pensato a questo?

Il Mezzo Demone guardò il maestro dei due ragazzi.

-So perfettamente cosa provano, Maestro Kakashi, ma non intendo tirarmi indietro. Affronterò Sasuke, costi quel che costi.

-Perchè sei così ostinata?

-Perchè quel ragazzo,.....non ha capito proprio nulla.

Incrociò le braccia.

-Tuttavia al momento non è di lui che dobbiamo preoccuparci, la guerra è prossima e bisogna prendere una decisione, Hokage.

La Vecchia unì le mani davanti al viso.

-Non sembra ci sia molta scelta, il Paese del Fuoco seguirà la decisione del Summit.

I ninja presenti annuirono, tranne gli anziani, che rimasero in silenzio.

-Avvisate tutti i ninja, è ora di scendere in campo. Gai, Aoba, Capitano Yamato, voi vi metterete in contatto con i ninja della Nuvola, Naruto deve essere allontanato senza che però sospetti nulla, mi raccomando, farete finta che si tratta di una missione di livello S.

I tre si alzarono e fecero un inchino.

-Sì, Quinto Hokage.

-Molto bene, allora diamo inizio ai preparativi!

Tutti i presenti balzarono in piedi e si misero al lavoro, anche i due anziani, sebbene con una faccia contrariata, lasciarono la sala per andare a discutere in gran segreto. Nella stanza rimasero solo Jir, Tsunade, il padre di Shikamaru e Yuri. Con un sospiro la giovane ruppe l'illusione, facendo agitare nervoso lo stratega della Foglia.

-Stai tranquillo, questo è sempre stato il mio aspetto.

Per evitare disagi puntò gli occhi a terra e si sedette su una sedia.

-Tu cosa farai? Combatterai o starai a guardare?

-Tutti i Kage sono stati d'accordo nel volermi mettere in prima linea, a fianco di Gaara.

-La cosa non ti piace?

Occhi Diversi ridacchiò.

-Certo che no, sono un ninja Libero, prendere ordini non fa parte del mio carattere. Purtroppo però questo è l'unico modo perchè si fidino di me.

-Proverò a parlarci io.

-No.

-Perchè? Potrei sistemare le cose.

Yuri la guardò negli occhi, paralizzandola.

-Sistemare le cose? Sono felice che Gaara stia al mio fianco, perchè non lo fa in vesti di Kazekage, ma se lo facessi tu, sai cosa accadrebbe?

Fu l'Eremita a rispondere.

-Non potrebbe più dichiararsi ninja Libero, perchè tu imporresti senza volerlo del potere su di lei.

-Ma è esattamente quello che stanno facendo gli altri Kage!

La ragazza chiuse gli occhi.

-Sbagli.

I tre ninja la fissarono, confusi e lei diede loro una risposta inaspettata:

-Tutto ciò che è successo,.....è stata una mia scelta: ho voluto io mostrare il mio vero aspetto, sono stata io a fargli prendere la decisione di sfruttarmi e sempre io, ho detto loro di mantenere un segreto. Può sembrare assurdo, ma avevo previsto tutto, sapevo da tempo che Madara si sarebbe fatto vivo, prima o poi. Così ho fatto le mie scelte: mostrare il mio aspetto e dare il mio aiuto. I Kage sanno che ho bisogno che si fidino di me, ma per essere sicuri vogliono avere controllo sulle mie capacità. Io ho semplicemente fatto credere loro di averlo, tuttavia loro in mano non hanno nessuna redine. Tutto ciò che mi diranno non farà di me una subordinata, perchè saranno tutte scelte che ho fatto io, in completa libertà. Non se ne sono accorti, però quando li ho minacciati di mantenere il mio segreto, ho nascosto tra le righe che potevo fare quello che volevo quando volevo. So quanto possa sembrare sospetta la cosa, ma non ho nessuna intenzione di abbandonare la mia vita indipendente, per correre da un Paese all'altro cercando di soddisfare i bisogni dei Kage.

I ninja erano sbigottiti, quella ragazza aveva escogitato un piano diabolico solo per restare Libera, figurarsi di cosa sarebbe stata capace di fare se fosse loro nemica! Solo il pensiero di averla dalla loro parte li faceva stare davvero sollevati.

-Ti rendi conto che se scoprissero il tuo piano non si fiderebbero più di te? Nemmeno il Kazekage potrebbe fare nulla a quel punto!

Yuri fece un sorrisetto.

-Non preoccuparti, al momento opportuno saprete tutto. Per ora vi chiedo di tenere per voi ciò che avete saputo.

Detto questo si alzò, riattivò l'illusione e uscì, camminò tranquilla fino alla propria casetta e sedette al suo posto, sul muretto e rimase un momento a godersi l'aria fresca, pensosa.

 

 

 

 

 

Lo sentì arrivare ancora prima di provarlo. In un istante un dolore lancinante si propagò per tutto il suo corpo, come un fiume in piena. La testa sembrava potesse scoppiare da un momento all'altro, gli occhi si oscurarono e tutti i sensi andarono in tilt, il chakra schioccò e saettò e tutti i muscoli urlarono impazziti. Non era la prima volta che le succedeva, tuttavia sembrava peggiorare visibilmente.

Con quanta più forza poteva resistette all'attacco, poi si lasciò cadere stremata sull'erba fresca, che però in quel momento sembrava affilata e bollente. Rimase immobile per diverse ore, cercando di ignorare le proteste dei sensi scombussolati e della testa avvolta dalla nebbia.

Lentamente si riprese e la mente tornò pian piano più lucida.

Devo tenere duro, non posso arrendermi, non fino a quel momento! Manterrò la mia promessa, sì, poi lascerò che il destino faccia il suo corso.”

Si mise un braccio sugli occhi stanchi.

Ma riuscirò davvero a resistere fino ad allora? Il mio corpo potrebbe cedere in qualsiasi momento.”

Tornò a guardare il cielo, con occhi tristi.

-Mi dispiace.......Gaara.

 

 

 

 

 

 

Angolino

Salve come va? Finalmente sono riuscita a completare il cappy!!!! Cominciavo a disperare di non riuscire a farvi avere in tempo questo seguito! Spero vi soddisfi e vi permetta di perdonare l'immenso ritardo! :D

Prometto che il prossimo arriverà a breve e mi raccomando: commentate e criticate! ;)

A presto

Kuroi

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Incipere ***


I preparativi erano quasi ultimati, strategie, campi medici, disposizione delle squadre, meccanismi di comunicazione. Per tutto il tempo Yuri non lasciò mai il fianco del Kazekage, tranne nei momenti in cui sentiva arrivare una crisi, dove si allontanava con una scusa.

Nonostante avesse fatto lei tutte quelle scelte, fremeva impaziente, quella situazione la faceva sentire oppressa, ma almeno i Kage avevano iniziato a fidarsi. Grazie ai suoi consigli, molte difese erano forti e tenaci, tuttavia la turbava il fatto di dover mentire alla sua famiglia, anche se necessario.

La sera prima della battaglia si ritirò in solitudine su di un'altura, aveva mille cose su cui riflettere e l'azione che voleva attuare richiedeva la massima precisione, nessun errore era concesso, Gaara però la raggiunse, preoccupato.

-Si può sapere che ti succede? Ultimamente sembri piuttosto assente.

-Tranquillo, sono solo nervosa, è la mia prima guerra e voglio che tutto vada bene. Non ho intenzione di perdere un'altra famiglia.

Il giovane la abbracciò con dolcezza da dietro e lei si lasciò cullare da quel caldo abbraccio.

-Come stanno gli altri?

-Come te, sono nervosi.

-E tu?

Lo sentì fare un respiro profondo.

-Stammi vicino.

Occhi Verdi girò la testa e posò la guancia sul petto del Rosso, mentre intrecciava le dita con le sue e sorrideva debolmente.

-Sempre.

Senza che lui potesse vedere, i suoi occhi si velarono di una grande tristezza, mista a determinazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il rumore della battaglia la circondava completamente, poco dopo il primo attacco, aveva disattivato l'illusione, quindi ora poteva vedere e sentire tutto: le vite che si spegnevano, il dolore per le ferite, la quantità di chakra di ogni ninja, i pensieri, la forza,.....

Era stancante, tuttavia se voleva riuscire nel suo intento, doveva memorizzare ogni cosa e nel frattempo combattere.

A spronarla e renderla ancora più decisa, erano le lacrime che aveva visto sul volto del suo ragazzo, quando aveva combattuto col Quarto Kaze. In quel momento non aveva fatto nulla, ma era rimasta a guardare a distanza, lasciando spazio a padre e figlio.

I combattimenti erano duri, ogni volta che sconfiggevi un avversario, un altro prendeva il suo posto, Yuri però non smise un attimo di incitare i suoi compagni e li spinse a dare il massimo.

La paura iniziale che le avevano rivolto si era dissolta, quando avevano capito che era dalla loro parte e che era potente. Le restavano comunque un po' a distanza, ma per via delle scintille di chakra pericolose, che saettavano intorno alle sue ali.

Inoltre, sebbene ci fosse la guerra, era di buon umore, tra tutti i ninja poteva sentire la presenza di Itachi e questo la rasserenava. Seguendo le sue mosse di nascosto, aveva capito che non era sotto il controllo di Kabuto e che era insieme a Nagato, l'allievo di Jir. Voleva avvertirlo della sua presenza e voleva andare dall'Uchiha, ma sentiva che era meglio lasciare le cose come stavano, anche perchè odiava gli addii.

Quando finalmente si ritrovarono tutti riuniti in un unico punto, lei si alzò in volo, per seguire la situazione dall'alto, fu allora che l'avvertì: delle presenze famigliari e non si stavano avvicinando da Konoha.

Tra queste c'erano la serpe Orochimaru, Sasuke e i suoi compagni e una delle persone che più gli mancavano: il vecchio Sarutobi. Con i suoi occhi identificò anche i restanti tre: si trattava del Primo, il Secondo e il Quarto Hokage.

Senza però soffermarsi troppo su quest'ultimi, si sfiondò verso terra, diretta dal suo maestro.

 

 

 

 

 

 

Avevano appena raggiunto l'esercito degli alleati e si erano consultati con gli altri Kage, quando, dall'alto, sopraggiunse un nitido richiamo.

-MAESTRO!

Tutti gli sguardi si spostarono verso il cielo, a cercare la fonte di quella voce carica di emozione e videro una figura scendere in picchiata ad una velocità spaventosa. Sentendo una gigantesca quantità di chakra provenire dalla creatura, i tre Hokage all'oscuro si misero in posizione di difesa, ma furono fermati da un cenno della mano di Saru.

-Fermi, è un'amica.

Tutti i ninja presenti osservarono strabigliati il Mezzo Demone, mentre con eleganza rallentava la caduta, si posava al suolo e scattava verso il Terzo Hokage facendo cantare i campanelli.

-Maestro Saru!

Con le lacrime agli occhi e un dolce sorriso in viso, la giovane buttò le braccia intorno al collo dell'uomo che l'aveva cresciuta.

-Accidenti, sei diventata una bella signorina Yuri.

Nel vedere quella scena, Gaara, Jiraya, Tsunade e altri ninja, sorrisero, mentre i nuovi arrivati si muovevano inquieti. La ragazza sentì la tensione e sciogliendosi dall'abbraccio, sorrise ai nuovi venuti e si chinò con rispetto, suscitando qualche mormorio sorpreso.

-È un onore conoscere i predeccessori del mio maestro, io sono Yuri, ninja Libera del Paese del Fuoco, allieva di Sarutobi e Mezzo Demone, alleato dei 5 Grandi Paesi.

-Mezzo Demone?

-Esatto Primo, sono nata dalla fusione di un demone con una neonata.

-Credevo che i nove demoni con la coda fossero gli unici esistenti!

Prima che qualcuno potesse aggiungere altro, sopraggiunse il vero Madara Uchiha.

-Che sopresa vedervi tutti qui riuniti a discutere come se nulla fosse! Non temere mio caro Hokage, quella mocciosa è solo un'imbrogliona, non esiste demone più potente del Decacoda! Ma tanto tra poco lo capirai da solo, non resta quindi che chiamare la Grande Madre!

Stava per esultare, quando da dietro qualcuno lo infilzò, il tempo sembrò fermarsi: da terra spuntò un germoglio, che crebbe a vista d'occhio e si protrasse fino al cielo, dove fece spuntare un gigantesco bocciolo. Dal corpo di Madara invece uscì una strana sostanza, che si modificò e modellò fino a prendere una forma umana: Kaguya, la Grande Madre.

Tutti indietreggiarono, spaventati, tranne Yuri, che rimase immobile e impassibile a osservare la scena e senza distogliere lo sguardo, quando la ninja posò il suo su di lei.

-Cosa credi di fare mocciosa? Sei solo una ragazzina che si è modificata il corpo con il chakra, credi davvero di potermi far paura?

Occhi Policromi scoppiò a ridere.

-Paura? Mi spiace deluderti, ma io non mi accontento di così poco!

L'altra sollevò un sopracciglio, altezzosa.

-Prima mi è stata fatta una domanda: c'è un altro demone? Ebbene sì, ed è un demone che dovresti conoscere bene, mia cara, all'epoca lo temesti molto!

Kaguya, sorpresa, indietreggiò di un passo.

-Impossibile! Lui scomparve tempo fa! Dovrebbe essere morto!

-Morto?! No, è solo andato in.....letargo, se si può dire così.

Senza lasciar tempo, iniziò a raccontare, ciò che le aveva svelato il Grande Saggio.

 

 

 

 

Molto prima dell'arrivo di Kaguya e del Decacoda su queste terre, si aggirava minaccioso un Demone, misterioso come le stelle e pericoloso come gli elementi. Il suo aspetto era quello di un gigantesco volatile dal candido piumaggio, completamente fatto di puro Chakra. La creatura non aveva nome, perchè pronunciarlo avrebbe messo troppo terrore nel cuore delle persone, infatti questo Akuma, amava distruggere tutto ciò che incontrava, tale era il suo odio verso quei piccoli insetti chiamati “uomini”. Nessuno sa quando sia nato, ma durante la sua lunga vita, conobbe Kaguya e il Decacoda. Essendo troppo potente, quest'ultimi lo temevano e facevano di tutto per non ritrovarsi sul suo cammino.

Col tempo però, la noia ebbe il sopravvento sul Volatile, che, spossato, cadde in un profondo sonno, senza più svegliarsi, se non quando sentì un lontano richiamo.

Avendo continuato a dormire, la terra crebbe intorno a Lui e sopra vi costruirono un tempio.

Fu da lì che lo raggiunse la voce. Un uomo, disperato, pregava perchè la sua bambina fosse salvata, la creatura si destò, infastidità, e uscì dal suolo decisa a uccidere colui che turbava il suo sonno. Tuttavia non potè tenere conto della pietà che lo colse nel vedere il visino di quell'esserino appena nato.

Sentimenti che non aveva mai provato uscirono allo scoperto e senza rendersene conto si pentì di tutto il male che aveva commesso, donando la vita alla bambina.

 

 

 

 

 

 

-Alla fine si è mostrato anche lui troppo debole! Fondersi con un'insulsa umana, scommetto che non sai usare nemmeno la metà del suo potere!

-Aspetta a cantar vittoria, non ho finito!

Rapida attivò quanto più chakra poteva e fece la tecnica del richiamo, in una nuvola di fumo comparve al suo fianco un grosso lupo dal pelo dorato, che la guardò penetrante e le fece un cenno con le orecchie. Lei sbuffò e capì, se voleva evocare Furui, doveva provare dolore.

Sapeva come farlo arrivare, così assorbì un'enorme quantità di chakra sotto gli occhi spalancati di tutti, fu in un attimo: il dolore l'avvolse come non aveva mai fatto prima, ma stavolta non tentò di bloccarlo, lo lasciò prendere il controllo. I suoi occhi smisero di vedere, le orecchie di sentire e i polmoni di respirare. Attorno a lei si scatenò un vortice di puro Chakra, che la seppellì alla vista di tutti. Quando si calmò, nessuno fiatò: i capelli biondi erano diventati candidi come neve, i tre occhi sulla fronte erano scomparsi, mentre gli altri due rimasero chiusi, le immense ali splendevano come non mai e intorno al suo corpo un leggero alone del colore della luna la faceva brillare dolcemente. Nuovamente attivò la tecnica del richiamo, che questa volta riuscì alla perfezione: quando comparve il Saggio Lupo, la terra sotto le sue grandi zampe tremò, il vento scosse il meraviglioso manto notturno e la luce colpì i bellissimi occhi ambrati. Sotto lo sguardo dei ninja toccò la fronte della giovane e mantenne la promessa fatta: la trasmise l'ultima sua conoscenza. Dopo qualche istante si ritrasse e Yuri aprì gli occhi, che erano diventati di tutti i colori dell'arcobaleno, con dolcezza sorrise al maestro Lupo e si volse verso la Grande Madre. Quando parlò, la sua voce ricordava il suono di campanelli d'argento.

-C'è un'ultima cosa che dovresti sapere, quando un Demone si redime da tutti i propri peccati fondendosi con un essere umano appena nato e rinunciando alla propria identità, sai a cosa dà vita?

L'altra spalancò ancor di più gli occhi, terrorizzata e consapevole. Yuri sorrise e aprì le braccia, venendo avvolta da un leggero vortice di chakra.

-Dà vita.........a un Angelo.

Detto ciò lasciò andare tutto il suo potere e avendo appreso tutte le tecniche esistenti grazie a continui studi, diede vita alla tecnica più potente in assoluto: Incipere (N.A.: dal Latino, significa Inizio), la Tecnica Dell'Angelo.

Appena capì le sue intenzioni, il Saggio imprecò e maledendosi per ciò che aveva causato, si lanciò in avanti per fermarla.

-Non farlo!

Lei non gli diede il tempo di raggiungerla che lo rimandò nel suo mondo assieme al Re Dei Lupi. Gli altri si fecero indietro colpiti dalle raffiche di chakra che turbinavano intorno a Yuri, Kaguya invece rimase come bloccata sul posto, mentre intorno a lei si formavano degli strani simboli. Prima che potesse anche solo aprir bocca, la tecnica la disintegrò e insieme a lei il grande albero, tuttavia la tecnica non si fermò, tutti i ninja avvertirono le forze tornare da loro, videro le anime rientrare nei corpi, l'erba spuntare dal suolo e i nemici rimasti dissolversi. Tutto stava ricominciando e molti esultarono, felici. D'un tratto il corpo dell'Angelo brillò intensamente e cominciò a dissolversi, Gaara paralizzato sgranò gli occhi, non poteva succedere davvero, no, non lei! A fatica mosse un passo, poi un altro e alla fine si ritrovò a correre verso l'amata.

Lei lo vide e sorrise, serena, senza più quell'alone di dolore e tristezza a ricoprire gli occhi.

Gli mancavano pochi passi per raggiungerla, tuttavia il corpo di lei era quasi del tutto scomparso, rimanevano il viso e le braccia. Yuri allungò una mano verso di lui con dolcezza e gli disse addio.

Quando ormai era appresso alla ragazza, quegli occhi arcobaleno si dissolsero in una scia luminosa, passando attraverso le sue dita tese. Scombussolato, il giovane Kage cadde in ginocchio e per la seconda volta, pianse.

 

 

 

 

 

Angolino

Salve come va? Anche stavolta ciò messo un po', perdono! Spero vi piaccia, per commenti o critiche sapete cosa fare! ;)

Alla prossima!!!

Kuroi 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** I Fiori Del Perdono ***


Tutto era nero, non splendeva nemmeno una lucina, nulla. Poi una risata lontana riecheggiò nel buio, le sembrava famigliare. Passi di corsa, quelli di un bambino, rapidi e ancora incerti, ma carichi di vita e energia.

-Yuyu!

Non appena sentì quel nomignolo, le lacrime iniziarono a scorrere, limpide in quell'oscurità.

-Ki....ki?

Una figura si profilò in lontananza, un bambino di circa 8 anni correva ridendo verso di lei: i capelli biondi sparavano in tutte le direzioni, mentre due occhi verdi come boccioli appena sbocciati, la fissavano allegri e gioiosi.

Nel petto le crebbe una sensazione che non sentiva da troppi anni, un legame distrutto nel modo più cruento e che aveva perso la speranza di risentire. Senza nemmeno rendersene conto, si ritrovò in ginocchio, a stringere tra le braccia il bambino, come volesse fonderlo con la propria anima.

L'oscurità cominciò a tramutare in una calda luce e davanti all'Angelo, presero forma tutte le persone che non era riuscita a proteggere, il suo villaggio. In testa a tutti c'erano suo padre Ryu, sua madre Midori e sua sorella, Yukari. Senza smettere di piangere, la ragazza fissò uno per uno tutte le persone che più aveva amato, loro ricambiarono lo sguardo con un ampio sorriso.

Non poteva credere che quel giorno fosse arrivato, la promessa fatta era stata mantenuta e la sua seconda famiglia era salva, ora finalmente poteva guardare in faccia il suo passato e riposare in pace.

-Ho mantenuto la promessa.

Il padre le si inginocchiò dinanzi e le carezzò i capelli, mentre con un dito le asciugava le lacrime.

-Non è ancora giunto il momento per te di stare qui, la promessa che tu e tuo fratello faceste molto tempo fa non è ancora completa. La tua famiglia è ancora laggiù e ha bisogno di te.

-Come? Ormai il pericolo è passato, potranno ricominciare a vivere in tranquillità.

-Tesoro, il mondo ha bisogno della tua guida per costruire un futuro prospero, le nuove generazioni dovranno imparare a difendere ciò che amano e ad andare d'accordo tra loro. È compito di un Angelo dare consigli e portare saggezza al suo popolo.

-Non sono fatta per portare consigli.

-Ne sei sicura? Il tuo essere ninja Libera dunque non ti ha cambiata in alcun modo? Per tutti questi anni hai aiutato le persone a superare ostacoli e a trovare fiducia in sé e negli altri, ora spetta a te avere fiducia in te stessa.

Yuri strinse Kiku e appoggiò la fronte al petto del padre.

-Non voglio lasciarvi ancora una volta e poi ormai sono già morta.

Con dolcezza la madre si avvicinò.

-Noi siamo e saremo sempre nel tuo cuore e al tuo fianco, e saremo qui ad aspettarti al momento opportuno. Tu non sei morta piccola mia, è vero che la Tecnica Dell'Angelo è la più potente, dato che raccoglie tutte le tecniche esistenti e se usata da un ninja o un demone quest'ultimo muore. Se però ad utilizzarla è un Angelo, la creatura più potente in assoluto e che utilizza solo chakra naturale allo stato puro istintivamente, il corpo, anche se svuotato, riesce ad assorbire un piccola quantità di energia sufficente a rigenerarsi.

-Lo so mamma, ma allora perchè mi sono dissolta?

-Perchè quella quantità non è sufficente a tenere insieme un corpo, ma permette solo di mantenere una piccola parte di vita. Poi per facilitare il processo, le minuscole particelle di chakra si depositano in un luogo e ricostruiscono il resto. È un lavoro lungo, perciò ci vorrà qualche anno prima che tu torni in vita, ma ti prego di attendere quel momento.

-Lo sapete che un Angelo è immortale vero?

-Sì, perchè?

Lei alzò gli occhi verso di loro, il suo sguardo arcobaleno era addolorato.

-Non credo di riuscire a portarmi dietro per l'eternità il vuoto che avete lasciato, soprattutto Kiki e l'idea di veder invecchiare e morire le persone a me più care è anche peggio.

I genitori si guardarono, poi il padre parlò.

-Nessuno può guarire il vuoto che ti porti dentro, non dopo ciò che hai vissuto, ma puoi tentare di riempirlo con il presente. Non si può nemmeno impedire che il tempo faccia il suo corso, ma ricorda questo: tu sei l'Angelo, sei la conoscenza stessa e siamo sicuri che al momento giusto saprai cosa fare.

-Che intendi?

-Dovrai capirlo da sola. Ora noi dobbiamo andare, non siamo nello spazio adatto ai morti, quindi il nostro tempo è quasi scaduto.

-Aspettate, non andate, non lasciatemi da sola!

L'Angelo allungò una mano e strinse gli abiti dei genitori, mentre con l'altra aumentava la presa sul fratello, la sorella le si inginocchiò a fianco, era strano vedere Yukari più piccola di lei, ma la sua vicinanza la gratificò.

-Tu non sarai mai sola sorellina.

I loro corpi iniziarono a brillare dolcemente e a diventare trasparenti.

-Vi prego, ho ancora molte cose da chiedervi: come sapevate che ero un Angelo? L'avete sampre saputo? Perchè non me l'avete detto prima?

Quelle domande rimasero però senza alcuna risposta, mentre uno ad uno scomparivano tutti.

-No!

Finalmente Kiku la guardò negli occhi e le parlò.

-Abbiamo fatto insieme la promessa ricordi? Voglio renderla completa al tuo fianco, conoscere la tua nuova famiglia e stare con te per sempre.

Ormai erano tutti scomparsi tranne il fratellino e pulsava lievemente, mentre il buio prendeva lentamente il sopravvento, la giovane fissò confusa il gemello, poi in un lampo di luce lui si fuse nel suo corpo e tutto divenne nero.

 

 

 

 

 

 

Era passata una settimana dalla vittoria e per la prima volta i Kage si trovarono per discutere la situazione. L'aria nella stanza era piuttosto tesa, Gaara se ne stava a fissare il tavolo con aria assente e gli altri quattro cercavano la maniera più delicata per portare l'argomento Yuri, fino a quel momento avevano parlato dei progressi e di cose meno importanti, ma le scorciatioie stavano per finire e prima o poi avrebbero dovuto discutere di quello.

Il Kaze aveva passato l'intera settimana chiuso in uno strano silenzio, che nessuno riusciva ad interpretare, nemmeno i fratelli e Naruto. Parlava raramente e capitava di sorprenderlo con lo sguardo fisso nel vuoto. Si sapeva che la fonte di quella situazione era la scomparsa dell'amata compagna, la ragazza che era riuscita a far breccia nel suo cuore.

Con grande sorpresa di tutti però, fu proprio il giovane a portare l'argomento in tavola.

-Cosa sapete dirmi sugli Angeli? Ho fatto fare delle ricerche, ma senza alcun esito.

I quattro Kage si scambiarono degli sguardi, poi lo Tsuchikage prese la parola.

-Per quanto ne so non è mai esistito un Angelo prima d'ora, il mio maestro mi aveva raccontato alcune leggende e credo che una di queste potrebbe essere interessante.

Gli altri lo guardarono attenti.

-Il giorno in cui comparirà un Angelo, sarà quello dove tutti i popoli ninja saranno uniti per uno scopo comune e come una madre custodirà quel legame creatosi per l'eternità. Sinceramente quando mi fu raccontata, non credetti a ciò che mi disse, come potevano i Cinque Grandi Paesi unirsi? Ora però devo ricredermi, grazie alle nuove generazioni siamo tutti qui a parlarci come amici e con stupore ho assistito con i miei stessi occhi la nascita di un Angelo e l'attivazione della tecnica più potente in assoluto.

-Molti ninja di alto livello hanno tentato per tutta la vita di aquisire tele potere, invece quella ragazza c'è riuscita in appena 18 anni, mi sembra impossibile.

Di fianco al tavolo, in una nuvola di fumo, comparve il Re dei lupi, che con grande calma si sedette a fianco del Kazekage e li guardò uno per uno.

-La ragazza è riuscita ad imparare tutto in quel piccolo lasso di tempo perchè aveva capacità di apprendimento di gran lunga superiori a quelle di un comune ninja. Era in grado di apprendere una tecnica dopo l'altra con solo una piccola spiegazione del suo funzionamento.

L'hokage dopo un momento di riflessione si rivolse agli altri.

-Sin dal primo giorno in cui l'ho conosciuta ho capito che la sua capacità di apprendimento era furoi dal comune, conosceva i nomi e i volti di tutti gli abitanti del villaggio, credo sapesse esattamente chi appartenesse alla Radice e sapeva anche che Kabuto era una spia di Orochimaru. Non solo questo è stata in grado di fare molte altre cose che per noi sarebbero impossibili, a questo punto mi chiedo se non disponesse di una tecnica ancora più sorprendente di Incipere.

Tutti caddero in un silenzio riflessivo, la questione degli Angeli era quella più misteriosa e sconosciuta, il Re dei lupi rimase un momento con gli occhi chiusi, poi parlò.

-Io credo che la tecnica più sorprendente, è quella che si fa senza utilizzare il Chakra.

I Kage lo fissarono confusi, però la creatura senza aggiungere altro, sparì.

Data la scarsità di informazioni riguardante l'argomento Yuri, decisero di metterlo da parte e passare ad altre questioni, credevano inoltre che aggiungere dubbi nell'animo del Kazekage peggiorava solo le cose, così presero in mano la discussione su come comportarsi con Sasuke Uchiha. Dopo la scomparsa di Yuri, al ragazzo doveva essere successo qualcosa, infatti aveva chiesto perdono per ciò che aveva fatto.

-Io dico di condannarlo a morte! Ha ucciso dei ninja e rapito mio fratello!

-Il ragazzo si è pentito, inoltre non credo che Naruto e Sakura lasceranno che Sasuke muoia, sono molto legati a lui.

-Non importa, quel ninja ha fatto troppi crimini, non possiamo perdonarlo così su due piedi.

-Ci sono anche altri che lo difenderanno.

-Compresi voi immagino, Hokage e Kazekage.

-Dato che appartiene al Paese del Fuoco e che si è pentito, sì lo difenderò.

-Io lo difendo perchè lo conosco da molto tempo e sebbene abbia fatto cose che lo descrivono come nukenin, non lo abbandonerò.

-Tsuchikage, Mizukage, che ne pensate? Questa condanna riguardarebbe solo il Paese del Fuoco, tuttavia in un modo o nell'altro il ragazzo ha colpito anche noi.

I due Kage interpellati rimasero in silenzio a pensare. Prima che qualcuno potesse ancora aprir bocca, nel centro del tavolo spuntarono dei boccioli, che crebbero e misero fiore. In un attimo davanti a loro c'erano: una Poenia, degli Anemoni colorati, un Giacinto viola e una Calendula. Tutti fissarono increduli il mazzo formatosi, non c'era stata nessuna presenza di chakra e nessuno dei presenti era in grado di fare una cosa simile. Gaara sembrò capire qualcosa, perchè di colpo si alzò in piedi.

-Impossibile.....

-Kazekage che succede.

Il ragazzo aveva gli occhi lucidi e le sue mani si strinsero a pugno.

-Lei.......comunicava spesso tramite i fiori, soprattutto per dire ciò che provava.

-Di chi stai parlando?

Il Rosso li guardò con gli occhi increduli spalancati.

-.......Yuri.

Nessuno fiatò, tutti fissavano il giovane Kage.

-Mi ha insegnato alcuni significati e questi vogliono dire tutti la stessa cosa: perdono.

-Come sei sicuro che si tratta di lei?

Il giovane si protese e spostò delicatamente i fiori, proprio al centro del mazzo, nascosto, spuntava un piccolo Giglio che brillava esattamente come le ali della ragazza.

-Qualche tempo fa avevamo deciso che se decideva di parlarmi attraverso i fiori mentre eravamo lontani, avrebbe nascosto nel centro il proprio fiore, come segno di riconoscimento. Sono l'unico a sapere di ciò, quindi se fosse stato qualcun altro, il Giglio non ci sarebbe, inoltre non conoscono nessun altro, oltre lei e il Primo Hokage, che possieda questo potere.

-Questo significa che è ancora viva?

-Vorrei poter dir di sì, tuttavia se così fosse sarebbe qui, non credete?

-Allora spiegaci come mai ci sono dei fiori in mezzo al tavolo, se lei è morta.

Il ragazzo si sedette e incrociò le dita.

-Non ho risosta a questa domanda, tuttavia credo che dovremmo dare a Sasuke una seconda possibilità.

-Non intendo dare una seconda possibilità a un criminale basandomi su un messaggio che sembra appartenere a un defunto!

Stavolta a balzare in piedi fu Tsunade.

-Reikage.....

-Ferma!

Il Kaze bloccò la donna e lentamente si rialzò.

-Ha ragione, è difficile accettare come vero questo messaggio, persino io stento a crederlo fino in fondo, sono però convinto che chiunque l'abbia lasciato voglia che Sasuke possa capire fino in fondo gli errori commessi e cercare un modo di rimediare.

-Cosa che io non ho intenzione di fare, non mi fido di quell'Uchiha!

Tsunade si appoggiò al tavolo e si sporse verso il Kage.

-È dannatamente testardo sa? Facciamo così allora, lasciamogli un anno di prova, se in questo lasso di tempo migliorerà, allora avrà una pena minima, altrimenti mi assumerò le mie responsabilità e lo farò condannare a morte.

-Non vi arrendere eh? D'accordo allora, gli lascerò un anno di tempo per dimostrarmi chi è veramente, ma voglio che i miei ninja possano tenerlo d'occhio costantemente senza che lui lo sappia.

-Mizukage, Tsuchikage?

-Si può fare.

-D'accordo, ma dovremo essere aggiornati su tutto ciò che fa, ed è sicura che gli anziani di Konoha la lasceranno fare?

-A loro ci penso io, non vi preoccupate.

-Molto bene allora.

 

 

 

 

 

Un bagliore color luna si propagò nell'oscurità della grotta e qualcosa si mosse lentamente. L'aria entrò nei polmoni, immagini e sapere affollarono la mente e sensazioni e emozioni crebbero nel cuore.

Senza sforzo la giovane uscì dal nascondiglio e si guardò attorno: si trovava in una foresta del Paese del Fuoco, lontana da Konoha. Si guardò le mani e il corpo, c'era tutto, mancavano solo dei vestiti, attivò la tecnica del richiamo, davanti a lei comparve un lupo dal pelo vinaccia con una borsa sulla schiena.

-Hai bisogno di vestiti?

-Sì per favore.

Parlare di nuovo le fece un po' effetto dopo tutto quel tempo di incoscenza. Il lupo si girò e estrasse un paio di pantaloni e una maglia dalla sacca, insieme ad un mantello.

-Ti ringrazio.

-È bello rivederti, ti credevamo morta, ma il Grande Saggio non ha mai smesso di credere, quindi la tua chiamata non mi ha stupito.

-Ne sono felice, ti prego, salutami il Re e Furui.

-Ne sarò ben lieto.

Detto questo scomparve.

La ragazza fece sparire le ali e indossò abiti e mantello, poi partì.

 

 

 

 

 

 

 

 

Kankuro stava salendo velocemente sulle mura intorno alla città, sapeva che lo avrebbe trovato lì ad osservare la luna. Ormai erano passati quattro anni dalla guerra, ma ogni anno in quel giorno, il Kazekage saliva sulle mura e rimaneva a osservare la distesa di sabbia, come se sperasse di vederla arrivare. Eccolo lì in piedi, con sguardo assente perso in lontananza.

-Gaara.

Il fratello si girò lentamente verso di lui.

-È tardi, dovresti rientrare.

L'altro alzò lo sguardo alla luna.

-Te la ricordi?

-Cosa?

-La sua canzone, a volte mi sembra di sentirla.

Il Marionettista seguì il suo sguardo.

-Era davvero bella.

-Già.

-Manca molto anche a me Gaara e non credo sarebbe felice di vederti così triste.

-Hai ragione, a volte però è difficile essere felici.

I due rimasero in silenzio un momento, poi Kankuro sospirò.

-Forza, torniamo dentro.

Il Rosso annuì e fece per seguirlo, d'un tratto la sabbia gli trasmise qualcosa e il ragazzo si voltò di scatto verso il deserto e lentamente di avvicinò al bordo delle mura. Un istante dopo un ninja di vedetta li raggiunse.

-Signore....

-Sì lo vedo....

-Che succede?

Kankuro lo affiancò, dalla distesa di sabbia si stava avvicinando qualcuno, indossava un mantello scuro che gli copriva il volto e camminava tranquillo verso il villaggio.

-Che facciamo Gaara, potrebbe non avere buone intenzioni.

Il giovane sembrò non lo sentisse, di colpo si lanciò in avanti e saltò giù dalle mura.

-Gaara!

Il fratello fece per seguirlo, ma si ritrovò come bloccato, stessa cosa per l'altro ninja. Preoccupato tentò di ribellarsi, ma senza alcun successo, così rimase a guardare impotente il Kazekage che si avvicinava alla figura ferma ad aspettarlo.

 

 

 

 

Angolino

 

Salve a tutti, siamo ormai agli sgoccioli, spero che questa storia vi sia piaciuta e che non salterete il prossimo cap (anche perchè è l'ultimo). Aggiornarò il prima possibile.

Kuroi

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** La Tecnica Senza Chakra ***


Non capiva cosa fosse quella sensazione che sentiva dentro, sapeva che avvicinarsi così ad un'estraneo era tutt'altro che intelligente, ma sentiva che quella persona non gli avrebbe fatto nulla.

Quando si fermò di fronte all'incappucciato rimase un momento a studiarlo, poi alzò le mani e prese i bordi del cappuccio, esitò un attimo, quindi lo spinse all'indietro. Il fiato gli si bloccò, gli occhi si spalancarono lentamente e le mani ebbero un fremito, temette di stare sognando, la persona davanti a lui non poteva essere vera.

Delicatamente accarezzò le guance morbide e studiò ogni singolo particolare di quel viso, mentre due occhi limpidi lo fissavano tranquilli. Le lacrime cominciarono a offuscargli la vista, intenzionate a scendere, tuttavia quando vide spuntare quel sorriso che gli faceva sempre battere il cuore, le bloccò. Non avrebbe pianto, non davanti a quel sorriso che diceva molto più di mille parole, quel sorriso che lo contagiava sempre. Troppo emozionato per dire nulla rispose al gesto avvicinando il viso a quello della ragazza e appoggiando la propria fronte contro quella di lei. Yuri tirò fuori le mani dal mantello e le poggiò sul petto del giovane, quindi si tirò in avanti e unì le proprie labbra a quelle di lui. Gaara rispose con passione al bacio, aveva sognato tantissime volte quel momento, ma ormai col tempo non ci aveva più pensato troppo.

Con dolcezza avvolse i fianchi di lei con le braccia e la strinse forte a sé, non aveva paura che fosse un ninja trasformato, perchè l'Angelo gli aveva fatto sentire il proprio potere e nessuno era in grado di copiarlo o di renderlo un'illusione. Rimasero abbracciati a lungo, godendosi della presenza l'uno dell'altra e lasciando che fossero le loro bocche a comunicare. Quando si staccarono per riprendere fiato, rimasero a guardarsi negli occhi.

-Non sai quanto mi sei mancata.

La giovane sorrise.

-Penso di poterlo indovinare, se è tanto quanto tu sei mancato a me.

-Ti credevo morta.

-Mi dispiace.

-Come hai fatto a sopravvivere? Ti ho vista mentre ti stavi dissolvendo!

-È stato il chakra a salvarmi. Dato che io uso quello naturale, il mio corpo ne ha assorbito a sufficenza per farmi sopravvivere, purtroppo però il mio corpo è scomparso, così si è dovuto rigenerare.

Lui la scostò leggermente e la osservò serio.

-Perchè l'hai fatto? Avremmo potuto sconfiggerla tutti insieme.

Il viso di Yuri si tese.

-Sentir sparire altre vite? Rischiare di vederti morire un'altra volta? Non posso riportare indietro le persone più di una volta e probabilmente per poterlo fare le cose sarebbero andate nello stesso modo.

-Non sarei morto.

-Ne sei convinto? Se Kaguya avesse risvegliato l'albero, saresti caduto nel sonno ingannatore dell'Occhio Lunare. Sarebbe stato come morire Gaara.

-Le cose quindi sarebbero andate sempre nello stesso modo?

-Nessuno può saperlo, nemmeno io.

-Che mi dici dei fiori?

L'Angelo sorrise lievemente.

-A volte riuscivo a percepire delle cose e se mi concentravo potevo lasciare dei messaggi.

-Avevo ragione allora.

La ragazza lanciò uno sguardo dietro di lui.

-Credo che sia il caso di liberare tuo fratello e gli altri, cominciano a innervosirsi.

Face un leggero gesto con la mano e ridacchiò divertita nel vedere i ninja che barcollavano in avanti cercando di mantenere l'equilibrio. Dopo un momento Kakuro e gli altri andarono loro incontro in formazione di battaglia.

-Kazekage!!

Il Rosso si volse intrecciando le dita di una mano con quelle della fidanzata. Lei slacciò il mantello facendolo cadere a terra e si mise a fianco del giovane. Quando la videro, gli uomini della Sabbia si fermarono. Il Marionettista la guardò con occhi sgranati.

-Yuri?!

La giovane inclinò la testa e gli sorrise.

-Non credo ci siano persone che mi somigliano.

-Ma...dovresti essere morta! Ti abbiamo visto tutti mentre sparivi!

-Ho assorbito abbastanza chakra da sopravvivere.

Il ragazzo le si avvicinò tentando di trattenere le lacrime, in risposta l'Angelo intenerito, lasciò la mano del compagno e gettò le braccia al collo di Kankuro.

-Mi sei mancato fratello!

-.....anche tu....sorellina!

Intorno a loro i ninja cominciarono a mormorare, mentre dal villaggio ne sopraggiungevano altri, curiosi. In poco tempo Yuri si ritrovò circondata da persone che la guardavano meravigliati, in assoluto silenzio. Gaara stava per prendere la parola quando fu bloccato da un cenno della Bianca.

-Posso immaginare quanto siate sorpresi di vedermi ancora viva, io stessa lo sono e credevo che vi avrei protetti da un altro luogo.

Sappiate che quattro anni fa, il mio corpo, prima che si disintegrasse, ha assorbito sufficente chakra naturale da farmi sopravvivere. Ho avuto però bisogno di tempo prima che la mia anima avesse un nuovo “contenitore” che la tenesse in questo mondo. Purtroppo a causa di ciò non ho potuto tenermi in contatto con voi, se non in rarissime occasioni, quindi quando mi sono svegliata, non avevo idea di ciò che fosse successo.

Si fermò un momento per prender fiato e captare le loro reazioni, quindi riprese.

-So che può essere difficile da decidere, ma vorrei chiedervi se mi accettaste nuovamente come una di voi e che mi permettiate di aiutarvi a costruire un mondo migliore. Sono coscente di avervi nascosto la mia vera natura per troppo tempo, ma temevo che dicendovi che ero qualcosa di più di un Mezzo Demone vi avrei spaventati e avreste rifiutato il mio aiuto. Spero che possiate perdonarmi, però.....

Qualcuno tra la folla la interruppe.

-Perdonarti di cosa? Tu sei sempre stata al nostro fianco e nella Guerra contro Madara hai salvato la vita a tutti i guerrieri caduti e feriti gravemente! Non potremmo mai dimenticare quello che hai fatto per noi e per tutte le nazioni!

Yuri guardò i volti dei ninja, tutti le sorridevano e alcuni piangeva addirittura. Senza più riuscire a trattenersi, il suo cuore si colmò di gioia e il suo volto si aprì in un magnifico sorriso, mentre calde lacrime d'affetto le rigavano le guance.

-......grazie...

Il villaggio esplose in grida di felicità e presa la ragazza la trascinarono dentro le mura, mentre alcuni preparavano tavoli e davano inizio ai festeggiamenti. Il Kazekage e Kankuro rimasero fermi a guardare quel momento con i volti sorridenti.

-Mi sembra incredibile che sia veramente lei, Temari e gli altri saranno strafelici quando la vedranno.

-Per adesso non diciamo loro niente, credo che prima abbia bisogno di sentirsi nuovamente a casa.

Il Marionettista ridacchiò.

-Non è che vuoi averla per te il più a lungo possibile?

Gaara divenne un peperone.

-Che stai dicendo?! Voglio solo che non le venga messa pressione.

Il fratello gli diede un bella pacca sulle spalle.

-Tutte scuse fratellino, tutte scuse! In realtà sono d'accordo con te, ma so che non vedi loro di passare quanto più tempo puoi solo soletto con lei!

Il Rosso lo guardò di sottecchi.

-È davvero così grave?

-Hahaha! Sei veramente una frana in amore! No che non è grave, anzi, è più che giusto che sia così! Ora andiamo o si divertiranno senza di noi!

Con il cuore di nuovo sereno, raggiunsero il villaggio.

 

 

 

 

 

 

Il cuore di Yuri era finalmente tranquillo e privo di dubbi, aveva ancora molta strada da fare: andare negli altri villaggi, farsi accettare, aiutare i bisognosi,......, ma sapere che la sua famiglia non l'aveva abbandonata, la mandava al settimo cielo.

I ninja della Sabbia le fecero un sacco di domande, a cui lei fu ben lieta di rispondere, la informarono sulla situazione creatasi nel mondo e la intrattennero in mille altri modi. Non ebbe mai occasione di stare un momento con Gaara, ma quando riusciva a lanciargli degli sguardi, lo vedeva sorridente mentre chiacchierava con la sua gente.

Passarono tutta la notte e parte della mattina a festeggiare e anche quando finalmente si calmarono, la trascinarono in giro per il villaggio e le raccontarono un sacco di cose. Verso sera il gruppo intorno a lei fu raggiunto da un ninja che interruppe i discorsi.

-Signorina Yuri....

-Dammi del tu per favore.

-Come vuoi. Il Kazekage vorrebbe vederti.

-Grazie, lo raggiungo subito.

I bambini iniziarono a lamentarsi e lei sorridendo divertita li stupì creando una moltitudine di farfalle colorate che iniziarono a svolazzare facendo gridare felici i piccoli e permettendole di sgattaiolare via.

Seguì il ninja fino allo studio di Gaara e dopo che l'uomo si fu congedato bussò.

-Avanti.

Aprì la porta e entrò, insieme al Rosso c'era anche Kankuro che vedendola fece uno dei suo sorrisi.

-Pensavo non saresti mai riuscita a liberarti da tutta quella folla!

La ragazza gli rispose con una risatina.

-Mi sottovaluti Kankuro.

Tese una mano e sul palmo comparve una piccola farfallina dalle ali dorate, che svolazzò e si posò sul naso del Marionettista.

-Ti dona quel look!

Il ragazzo scosse la mano e l'animale si staccò, andando poi a posarsi in testa al Kaze, lui alzò lo sguardo verso la propria fronte e sbuffò. Gli altri due non riuscirono a trattenersi e scoppiarono a ridere, beccandosi un'occhiataccia subito sostituita da un sorriso. Gaara scosse la testa e la farfalla si librò in aria contrariata, infine si diresse verso il palmo teso dell'Angelo e sparì.

-Penso di sapere già cosa volete chiedermi, quindi vi dirò subito cosa penso. Per quanto riguarda l'informare gli altri, preferirei rimanesse ancora segreto. Vorrei passare un paio di giorni in un posto stabile, riadattarmi alla vita e abituarmi al mio ruolo. Non penso comunque ci vorrà molto, una settimana massimo due. Se per voi non è troppo disturbo, vorrei anche parlare un po' con Shukaku. Infine......

Si bloccò un momento e arrossì lievemente.

-.....vorrei, ecco....se per voi non è un disturbo, mi piacerebbe.......considerare il Villaggio Della Sabbia come fosse casa mia. Probabilmente viaggerò parecchio e non sarò qui in pianta stabile,...ma desidererei poter tornare qui tra un viaggio e l'altro....

I fratelli la guardarono un momento in silenzio, quindi il Rosso parlò.

-Ne sei sicura? Il Paese Del Fuoco potrebbe non esserne contento.

-Il Paese Del Fuco è dove sono nata e cresciuta è vero, ma io appartengo unicamente a me stessa e casa è il luogo dove risiede il mio cuore, dove ci sono le persone che amo di più. Voglio bene a Naruto e agli altri e gliene vorrò sempre, ma la mia famiglia ora è qui.

Il giovane Kage rimase a fissarla assorto, così Kankuro prese la parola.

-Okay, noto che Gaara si sta incantando, quindi proseguirò io, Per quanto riguarda le informazioni, dirò a tutti di mantenere il silenzio assoluto sulla tua presenza qui. Shukaku è diventata un po' più gentile, dunque non penso ci siano problemi se vuoi vederla, manderò qualcuno ad avvisarla. Per ultimo....

Si avvicinò a Yuri e le mise le mani sulle spalle.

-....ben tornata a casa, sorellina.

Lei sorrise felice, poi il giovane ammiccò e si diresse verso la porta.

-Ora vado a organizzare tutto, ci vediamo!

La ragazza lo guardò uscire e rimase un momento con gli occhi fissi sul legno.

-Hai ancora una domanda vero?

-Sei perspicace.

Lei si volse a guardarlo.

-Spara.

-Quattro anni fa, il Re dei lupi ha detto una cosa. Ha parlato di una tecnica ancora più stupefacente di Incipere, che però non fa uso di chakra. Tu sai cosa volasse dire?

La ragazza spalancò gli occhi e rise.

-Pensavo che la conoscessi!

Lui la fissò interrogativo. Senza smettere di sorridere, la Bianca girò intorno alla scrivania, fece ruotare verso di sé la sedia su cui era seduto il giovane, lo fece alzare e lo strinse.

-È la Tecnica più potente in assoluto e non devi nemmeno utilizzare il chakra. Tu l'hai sempre chiamata: “medicina”, per me è: “felicità”, tutti però la conoscono come: Amore.

-Amore?

-Sì, la tecnica che anche il ninja più debole può attivare.

-Come si fa?

L'Angelo poggiò una mano sul suo petto.

-Solo il cuore può controllarla.

-Può anche fare male?

-A volte, ricorda però che con la medicina giusta il dolore sparisce.

-Già, hai ragione.

Gli occhi arcobaleno si velarono leggermente.

-Mi dispiace.

-Per cosa?

-Le ferite che hai subito.

Gaara le carezzò una guancia.

-Ho avuto la medicina in entrambi i casi.

Lei non rispose e il ragazzo posò la propria fronte sulla sua.

-Ora tu sei qui ed è ciò che conta, quello che è successo ormai è passato e per me ora è importante guardare al futuro con te al mio fianco. Sono felice che ti preoccupi per me e io faccio lo stesso con te. Non voglio più vederti soffrire, ti assicuro che sto bene e tutto ciò che voglio è vederti sorridere.

-Gaara...

Le labbra del giovane le tapparono la bocca. Yuri inspirò e ascoltò le emozioni che le venivano trasmesse. Lasciandosi trasportare rispose al tocco stringendosi contro il fidanzato che le cinse la vita con forza. I loro baci si fecero sempre più appassionati, finchè lei non lo bloccò.

-Aspetta....

-Che succede?

-Non credo che questo sia il luogo adatto.....

Lui sorrise.

-Ti va di....

-Sì.

Mano nella mano si diressero con calma nella camera di lui e lì, dove molti anni prima si erano dati il primo bacio, si ebbero anche per la prima volta.

 

Angolino

Lo so, lo so, avevo detto che questo sarebbe stato l'ultimo capitolo, tuttavia per questioni di forza maggiore il mio finale si è rivelato più lungo del previsto!! XP

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Giglio Del Mattino ***


Erano passate parecchie settimane da quella notte e sebbene avessero avuto un altro rapporto, quello rimaneva il più bello in assoluto.

Dopo che aveva passato una settimana nel Paese Del Vento, era andata a Konoha, dove era rimasta per qualche giorno, mentre la notizia sul suo ritorno feceva il giro del mondo. Dal villaggio della Foglia andò poi in tutti gli altri Paesi e si incontrò con i rispettivi Kage, che la trattarono con grande rispetto. In seguito aveva iniziato a viaggiare per completare missioni speciali.

In quel momento si stava dirigendo ad un villaggio colpito da una brutta epidemia. Molti medici, tra cui Sakura e l'Hokage stessa, avevano tentato delle cure, che però si erano rivelate inefficaci. Mentre saltava di ramo in ramo, ebbe una sensazione improvvisa e si fermò. Rimase immobile qualche istante, poi si portò le mani al viso e scoppiò in lacrime.

 

 

 

 

 

 

Arrivò al villaggio a inizio pomeriggio e trovò ad attenderla un uomo di mezz'età.

-Sei tu l'Angelo?

-Mi chiami Yuri.

L'altro annuì e la guidò verso una grossa casa, all'interno era pieno di letti su cui erano adagiati bambini, donne, uomini e anziani.

-Quante vittime?

-Per il momento soltanto due, erano entrambi molto anziani, non sarebbero vissuti se non qualche mese ancora.

La portò ad una culla.

-Questa bambina è la più grave, non so quanto le resterà.

La Bianca la osservò con attenzione, il respiro era debole e irregolare, il battito rapido come quello di un uccellino, il livello di chakra sembrava instabile. La stessa cosa accadeva alle altre persone, inoltre alcune avevano macchie sul corpo. Li studiò in silenzio per parecchio, tanto che ad un certo punto l'uomo che l'accompagnava si spazientì.

-Allora?

Lei non rispose e posò con delicatezza le mani sul corpicino e massaggiò la pancia, poi fece sbocciare dei strani fiori e ne staccò uno. Dal gambo uscì un liquido azzurrino che versò piano nella minuscola bocca. Senza smettere di massaggiare lo stomaco aiutò la bimba a deglutire. Passò diversi minuti a guardare cosa accadeva e finalmente la piccola con un sospiro mugulò. Il respiro si calmò, così come il cuore, mentre il chakra tornava normale.

-Fai bere qualche goccia di questa linfa a tutti i malati.

Senza perder tempo i ninja fecero come aveva detto e lentamente tutti si ripresero. Quando l'uomo tornò da lei lo avvisò.

-Falli rimanere a riposo almeno qualche giorno ancora e tienili al caldo, eliminate tutte le bacche di cui vi cibate, la malattia viene da lì. Per precauzione vi lascerò dei fiori in caso qualcun altro contragga il morbo. Avete capito tutto?

-Sì Yuri, ti ringrazio infinitamente.

La giovane gli sorrise.

-Non è necessario ringraziarmi, lo faccio volentieri.

-Possiamo offrirvi qualcosa?

-Chiedo scusa, purtroppo ho un impegno, quindi non mi è possibile trattenermi.

-Capisco.

L'Angelo controllò tutte le persone e verificò che non ci fossero altre malattie, poi creò un piccolo spazio per far crescere i fiori e gentilmente si congedò.

Sotto lo sguardo meravigliato dei cittadini spalancò le immense ali bianche e si alzò in volo.

Arrivò al villaggio della Sabbia dopo due giorni di viaggio. Dato che quando atterrò il compagno era occupato, rimase ad attenderlo impaziente nel loro posto sulle mura.

Il Kazekage la raggiunse a sera inoltrata, mentre il sole stava tramontando. La donna con un sorriso smagliante gli andò incontro.

-Scusami avevo un sacco di faccende da sbrigare.

-Sta tranquillo.

Vedendole quell'espressione così luminosa l'uomo si incuriosì.

-Che succede?

La compagna gli prese le mani e le portò sul proprio ventre con delicatezza, poi addolcì lo sguardo e diede l'annuncio.

-Io.....sono incinta.

Lui spalancò gli occhi, rimase paralizzato per qualche secondo, poi abbassò lo sguardo verso le loro mani. Fece su e giù con gli occhi un paio di volte, senza riuscire a parlare. Quando provò a far uscire la voce non ci riuscì e rimase ad aprire e chiudere la bocca come un pesce.

-Respira Gaara!

Il Rosso eseguì e finalmente riuscì a calmarsi.

-Non so che dire....

-Non me l'aspettavo nemmeno io. Quando l'ho capito ho pianto per un'ora intera.

-Sono terrorizzato.

-Di cosa?

-Di non essere un buon padre.

-Che dici? Sarai un padre fantastico!

Il giovane la fissò incerto.

-Anche io ho paura di non essere una buona madre, però è del tutto normale. In fondo se fosse così facile fare i genitori, i figli crescerebbero da soli. Quando il bambino nascerà, inizieremo la nostra vita come padre e madre e impareremo strada facendo.

-Spero andrà tutto bene.

-Tranquillo tesoro. Finchè staremo insieme potremo contare l'uno dell'altra.

Gaara sospirò e l'abbracciò.

-Dovremo dirlo agli altri.

-Preferirei aspettare almeno fino al terzo mese, per essere sicura che la gravidanza vada senza problemi.

-Non ti fermi qui?

-Posso viaggiare ancora senza problemi fino al settimo mese.

Il Kaze scosse la testa.

-È troppo rischioso, preferisco che ti fermi prima, non voglio che ti succeda qualcosa mentre sei lontana.

-Non mi accadrà niente.

Lui la scostò e la guardò negli occhi.

-Per favore....

Lei ricambiò lo sguardo e lo studiò un momento, poi si arrese.

-Va bene, però aspettiamo ancora qualche giorno, voglio che vada tutto bene.

Il giovane sorrise.

-Sì.

 

 

 

 

 

 

Nove mesi dopo Yuri mise al mondo due bellissimi gemelli, un maschio e una femmina. I piccoli avevano i capelli rossi come quelli del padre, mentre gli occhi erano della madre, dei colori dell'arcobaleno.

Quando arrivò il momento di prenderli in braccio la prima volta, Gaara era così nervoso che gli tremavano le mani.

-Rilassati.

-Ho paura di fargli male!

La moglie ridacchiò divertita nel vedere il marito in difficoltà e così impacciato.

-Tienigli bene la testa.

Una delle infermiere lo aiutò con delicatezza, poi li lasciarono soli.

-Sono così piccoli.

-Già, piccoli e fragili.

-Dobbiamo decidere come chiamarli.

Lei non rispose, guardò con amore il bimbo che teneva in braccio e lo cullò.

-Perchè non Asuka e Haru?

Il Rosso rimase in silenzio un attimo.

-Sì.

Si scambiò uno sguardo con la moglie e sorrisero, pronti a presentare Asuka e Haru al mondo.

 

 

 

 

 

I due gemelli crebbero allegri e burloni, sempre pronti a combinare qualche marachella a tutti quelli del villaggio. I genitori li istruirono con premura a affetto, ma anche con qualche sculacciata e sgridata. A volte quando Yuri non c'era, Gaara veniva interroto dal suo lavoro per andare a recuperare le pesti e dirgliene quattro.

Con il tempo si dimostrarono ottimi ninja e sotto l'attenta guida della madre, affrontarono le prime missioni. Spesso li portavano a Konoha, dove avevano fatto amicizia con i loro coetanei e soprattutto con il figlio maggiore di Naruto, Bolt. Quando si trovavano con lui, persino l'Angelo faticava a tenerli a bada.

Gli anni passarono e i ninja della Quarta Grande Guerra invecchiarono e i più vecchi si spensero. Yuri assistè alla discesa della sua famiglia senza poter fare nulla, diventanto sempre più silenziosa di anno in anno. I figli adulti presero il posto dell'ormai candido padre, che si ritirò in una casa tranquilla. Alla fine giunse il momento degli addii, uno dopo l'altro tutti gli amici che si erano fatti nel corso della loro vita si spensero.

 

 

 

 

 

Era una giornata autunnale e Yuri stava sistemando alcune cose, quando Gaara la chiamò debolmente. Si avvicinò al letto su cui era sdraiato gli si sedette accanto, prendendogli con delicatezza la fragile mano. Lui allungò a fatica la sinistra e le toccò gentilmente la guancia.

-Sei uguale al giorno in cui tornasti, eppure è passato così tanto tempo. Mi ricordo come fosse ieri il giorno in cui ti vidi la prima volta.....

Si fermò per riprendere fiato.

-....una ragazza dagli occhi verdi come boccioli appena nati,......velati costantemente dalla tristezza,...ma così profondi da vedere l'anima.

Ci sono ancora così tante cose che vorrei dirti,.......ma sento che ormai il momento è vicino.

Una lacrima rotolò giù dalla guancia della donna e lui la raccolse come un tesoro prezioso.

-Non piangere, non voglio che il mio ultimo ricordo di te,.......sia un viso triste.

Lei si asciugò il viso.

-Sei diventata così distante,.....così silenziosa. So cosa stai provando,...a me accadde lo stesso quando sparisti sotto i miei occhi.....

L'Angelo gli strinse la mano, senza guardarlo.

-Io ti aspetterò là,......insieme a tutti gli altri. Abbi cura dei nostri figli e del nostro mondo mia dolce Yuri Koware......no, ora sei Asa no Yuri.

Con le ultime forze le prese il mento e le girò il viso verso di sé, incrociando quell'arcobaleno pieno di emozioni.

-Ti amo.

Finalmente la Bianca si aprì in quel sorriso che incantava e delicatamente si chinò su di lui.

-Anch'io ti amo Gaara e ti amerò per l'eternità.

Per quegli ultimi istanti di vita, Yuri attivò una tecnica che fece ringiovanire il corpo dell'uomo, riportandolo a quando aveva vent'anni. Con quel dono da parte della moglie, il Quinto Kazekage le cinse con rinnovata forza i fianchi e la baciò. Infine sereno tornò a distendersi sul letto e con un sospiro spirò. In un attimo il sorriso della donna si spense e gli occhi tornarono a velarsi come un tempo e intorno a lei si espanse un grande silenzio.

Durante i funerali nessuno la vide, ma la notte tutti la sentirono cantare un'ultima volta la sua ninnananna con il cuore colmo di dolore.

Pian piano iniziò a farsi vedere sempre meno, finchè, quando anche i figli invecchiarono e morirono, sparì.

 

 

 

 

 

 

Erano passati due secoli dalla Quarta Guerra e il mondo andava avanti sereno.

Una limpida notte di luna piena, mentre faceva la guardia sulle mura del villaggio della Sabbia, un giovane ninja vide un dolce bagliore provenire dalla collina dove era seppellito il più grande Kazekage della storia, Gaara della Sabbia.

Incuriosito andò a vedere e lo spettacolo che si trovò dinanzi lo lasciò col fiato sospeso.

Una bellissima donna dai lunghi capelli candidi e dalle splendenti ali, stava in piedi a fianco della lapide. La luna che la colpiva dolcemente con i suoi raggi la faceva splendere come un'Angelo e l'avvolgeva come a proteggerla. Il volto della donna si aprì in un dolcissimo sorriso e tese le mani verso qualcosa in aria. Un istante dopo il ninja vide comparire davanti lei un giovane uomo dai capelli rossi e dagli occhi cerchiati da occhiaie profonde, lo riconobbe: era Gaara.

Meravigliato rimase a guardare mentre il ragazzo tendeva le mani verso la ragazza e afferrava quelle di lei. Con un fruscio le ali si distesero e facendo un balzello la portò all'altezza dello spirito.

-Ti aspettavo mia dolce Yuri.

Sentendo quel nome l'uomo della Sabbia capì, quella giovane donna era l'AngeloYuri, la mitica creatura che aveva salvato il mondo durante la battaglia contro Madara Uchiha.

-Ora sono pronta ad andare tesoro, la mia famiglia mi aspetta.

Una dolce luce li avvolse e in un attimo sparirono in una scia, mano nella mano. Scosso il ninja tornò al proprio posto, senza dire nulla di ciò che aveva visto e conservandolo per il resto dei suoi giorno come un tesoro prezioso. A volte nelle notti di luna piena, si sente una dolce melodia e due figure misteriose compaiono sulla collina della tomba a osservare la luna, avvolte da un alone argenteo.

Nei secoli a venire nacque una leggenda: nel momento di grande pericolo, dal cielo giungerà un Angelo dalle candide ali e dagli occhi dei colori dell'arcobaleno, affiancato dai più grandi ninja del passato, pronti a difendere ancora una volta il loro amato mondo.

 

 

Angolino

Ora posso affermare con sicurezza che questo è l'ultimo capitolo della mia storia, spero che vi sia piaciuta!!!! :)

Kuroi

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2889227