Noi staremo insieme

di Alessandra01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** La prima uscita ***
Capitolo 3: *** Il primo bacio ***
Capitolo 4: *** Maledetta Giacca ***
Capitolo 5: *** Ripensamenti ***
Capitolo 6: *** Ci proveremo ***
Capitolo 7: *** La festa ***
Capitolo 8: *** Camille ***
Capitolo 9: *** Litigi e Parabatai ***
Capitolo 10: *** Il ballo ***
Capitolo 11: *** Aidan Letroy ***
Capitolo 12: *** Le ricerche ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


Alec, quel giorno si alzò più tardi del solito, forse per la stanchezza del giorno prima, anzi di molti giorni prima.
La guerra con Valentine era finita e l’Istituto ha dovuto dare ospitalità a vari nascosti e Shadowhunters feriti in battaglia. Alec si alzò dal letto con i capelli arruffati e velocemente scese di sotto per fare colazione e dare una mano ai feriti.
Sinceramente, per aiutare chi aveva bisogno, era stato chiamato Magnus, che essendo il Sommo Stregone di Brooklyn, usava incantesimi curativi molto potenti, ma Alec voleva osservarlo da vicino e riuscire a parlare con lui da solo. Non sapeva perché, ma ogni volta che Magnus era con lui, dimenticava Jace.
Si, Jace: il ragazzo perfetto, che per anni era stato l’amore segreto di Alec senza conoscere però i sentimenti del ragazzo. Per Jace, Alec era il suo parabatai, suo fratello e il suo migliore amico, inoltre ogni giorno si innamorava ancora di più di Clary, ovviamente ricambiato.
Alec, dopo essere stato morso da un demone superiore, in guerra, è stato curato da Magnus.
Era Magnus quello che c’era, quello che era con lui, non Jace, Jace non c’era e Alec a questo pensava spesso:
-Hey fratellone, con quei capelli sembri proprio un clown! Dove vai cosi di fretta? – Era Izzy che come al solito era stata invitata ad uscire con molti ragazzi quella mattina, anche se erano mondani e non sapevano niente della guerra, bè, Izzy in questo periodo è molta attratta dai mondani, ma esce con loro solo per dimenticarsi di Simon che era ancora innamorato di Clary:
-Voglio aiutare gli altri! Non mi va, di restare qui, in camera e aspettare!  - Disse deciso Alec scendendo le scale verso il salone centrale!.
-O forse vuoi solo stare con Magnus? – Disse ad alta voce Izzy, ma ormai Alec era troppo lontano per sentirlo.
Arrivò al salone e vide un paio di vampiri che perdevano ancora del sangue e altri Shadowhunters che urlavano per le rune guaritrici troppo forti, “Mancano solo i lupi mannari” Pensò Alec, “Ma dov’è Magnus”, guardò in giro, quando ad un certo punto, i suoi capelli per magia si sistemarono perfettamente:
-Anche tu hai bisogno di un aiuto, Alexander – Ridacchiò Magnus .
Alec  Arrosi’:
-Se è per i capelli, non ho avuto tempo!
-Non parlavo dei capelli – Diventò serio Magnus – devi riposarti dopo il morso del demone!
Alec si toccò il punto nel collo dove era stato morso:
-Ma tu mi hai guarito, dovrei fidarmi dei tuoi poteri?
-Fidati di me – Gli fece l’occhiolino compiaciuto Magnus!
Alec imbarazzato si voltò e prese delle fasce da dare ai feriti, quando si rivoltò, vide che Magnus lo aveva seguito:
-Che c’è?
-Esci con me Alexander!
-Che razza di domanda è? – Arrossirono gli zigomi di Alec
-Non era una domanda, era un ordine!
-Ma…
-Facciamo venerdi, - la spuntò Magnus – devo occuparmi di certi vampiri capricciosi. Mandò un bacio ad Alec e si allontanò.
Alec pensò fra se “Io quello lo odio” ma dentro di se sapeva che forse qualcosa era cambiato, sapeva che forse Magnus aveva qualcosa che Jace non aveva e che non avrebbe avuto mai, sapeva che avrebbe potuto essere felice ma ancora qualcosa lo incatenava alla terra ferma. Chi ama Alec? Jace, il ragazzo perfetto che non lo ricambiava? O Magnus, il tipo strano che faceva incantare Alec?    

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Capitolo 2
*** La prima uscita ***


Il fatidico giorno di Venerdi, era finalmente giunto e un dolore allo stomaco si faceva sempre più intenso per Alec. Ne aveva parlato con Izzy e lei lo aveva rassicurato che avrebbe trovato uno scusa per Maryse Lightwood ovvero, loro madre. Maryse Lightwood era una donna che si aspettava grandi cose dai suoi figli, e soprattutto da Alec che era il primogenito maschio. Non avrebbe mai pensato che Alec era gay e lui non voleva rivelarglielo assolutamente, almeno finchè non fosse arrivato il momento e il luogo giusto. Jace quel giorno era annoiato e aveva intenzione di andare in città a cacciare qualche demone per divertimento, come era suo solito fare. Ecco, problema, se Jace usciva in città avrebbe potuto vedere Alec e Magnus insieme, il che non era un problema gravissimo per Magnus, ma per Alec sarebbe stata la fine, perchè sicuramente Jace gli avrebbe detto una frase del tipo "Come fai ad uscire con un tipo come quello" seguita da una delle sue battutine finali. Inoltre quel giorno, i nascosti tornavano a casa e Alec non sapeva se poi anche loro li avrebbero notati. Di sicuro l'ansia c'era, e cresceva sempre di più. Si erano dati appuntamento alle 4.00 a casa di Magnus, che come sempre si sarebbe fatto trovare pieno di glitter in faccia e vestiti appariscenti, ma infondo lui è uno stregone e agli stregoni piace essere appariscenti. Erano solamente le tre quando: -Dove andrete tu e Magnus? - Chiese ad alta voce e un pò impertinentemente Izzy. Alec la guardò: -Non gridare, qualcuno potrebbe sentirti, e dobbiamo evitare! Izzy che zitta non sapeva stare: -E' un onore uscire con Magnus Bane, e a te farebbe bene cominciare una nuova relazione e dimenticare una certa persona.. Alec capi' e non rispose: -Dai scusa, non volevo, però infondo Magnus sembra interessato a te! Alec arrossi': -Non lo so...Izzy...tu cosa mi dici di fare? -Ah adesso mi chiedi aiuto? - Si mise a ridere Izzy - Eh no caro mio, devi cavartela da solo! Alec restò a bocca aperta e poi cominciò a prepararsi, mettendosi una semplice maglietta nera e dei jeans normalissimi, decise di portarsi anche un coltellino, nel caso di qualche nascosto idiota o se Magnus ci avrebbe provato con lui. Ecco che era pronto, saluto suo sorella e sua madre, dicendo che sarebbe andato in missione di combattimento da solo per migliorarsi. Una bugia scadente. Ma comunque, si diresse verso casa di Magnus e tremando suonò il campanello. Nessuno rispondeva. Provò ancora. Ed ecco Magnus, glitteroso come sempre, e in boxer: -N-non sei ancora pronto? -Ah... già, il nostro appuntamento - sorrise Magnus. -Non è un appuntamento! E' una semplice uscita tra due amici! -Non sei il tipo di persona che esce da solo con qualcuno, dovrei pensare che sei amico di tutti in quel modo? Alec arrossi' e non rispose ma Magnus mise fine al suo imbarazzo: -Non mi va di uscire, vieni dentro, vediamo un film! "Cosa? Questo idiota non vuole più uscire?" Pensò Alec mentre lo seguiva in salone. Magnus andò a prendere qualche film horror, che sinceramente non era il genere che piaceva ad Alec ma era il preferito di Magnus soprattutto quelli di zombie. Come sarebbe andata a finire quella serata? Lui e Magnus avrebbero stabilito un contatto? E soprattutto, si sarebbero rivisti? Sò che è molto piccolo, ma voglio rivelarvi che i capitoli saranno tutti cosi' corti ma ce ne saranno tantissimi con il tempo!! Ringrazio chiunque legga la storia e ringrazio il doppio, a chi dovesse piacere e seguire!! GRAZIE!

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Capitolo 3
*** Il primo bacio ***


La serata insieme era finalmente cominciata, Magnus non si faceva mancare niente: c’erano in tavola popcorn, patatine, acqua e coperte nel caso Alec sentisse freddo. Si, infondo Magnus era premuroso con chi gli stava a cuore e Alec era uno di quelli, o almeno sembrava. Erano seduti in un divano a tre posti, inizialmente distanti: -Non ti piace il film? – Disse Magnus. -Non è il mio genere – esitò Alec imbarazzato dal momento. Magnus agitò le dita e improvvisamente Alec si ritrovò vicinissimo a Magnus con la sua camicia sulle spalle e il divano era diventato a due posti. Era un po’ più basso di Magnus e doveva guardarlo alzando la testa, la posizione era certamente romantica. Alec voleva allontanarsi e provò a spingerlo un po’ mettendogli una mano sul petto, ma questo peggiorò la situazione perché l’imbarazzo era salito alle stelle. Il petto di Magnus era caldo e muscoloso e la mano di Alec non aveva intenzione di staccarsi. Magnus notò le guance rosse di Alec e la cosa gli piaceva perciò volle imbarazzarlo di più: prese la mano di Alec e la strinse a se, poi si avvicinò e lo bacio lentamente, prendendosi la meraviglia del momento. Alec sentiva dei suoni in testa, era felice perché capiva di essersi quasi innamorato di Magnus, ma era triste perché teneva a Jace ancora e inoltre c’erano molti sentimenti che gli giravano per la testa. Quando nella sua testa esisteva solo Jace, le cose forse erano più facili, perché erano parabatai per la vita e avrebbe potuto essere per sempre al suo fianco senza far sapere niente a nessuno, ma con Magnus era difficile, lui era uno stregone, conosciuto da chiunque, tutti sarebbero stati contro il loro amore: il conclave, i nascosti, tutti… Quando Magnus ruppe il bacio, Alec lo guardò e si perse nei suoi occhi da gatto: -N-non può essere –Disse lentamente Alec - Non possiamo. -Perché? In questi giorni penso solo a te, sei dentro la mia testa e io non lascerò mai una persona che amo! – Disse deciso Magnus. -Bisogna conoscere una persona per amarla! Questo non è amore! – Gridò Alec. -Pensi ancora a quel damerino di Jace? Alec lo guardò e arrossi’: -Cosa centra Jace? – fece finta di niente Alec -Sono uno stregone! Vedo il modo in cui lo guardi, ma quello è cosi’ scemo e non se ne accorge – Disse velocemente Magnus – non sa cosa si perde – rallentò il suo tono. Alec pensò un attimo alla risposta: -Senti, è stato bello passare la serata con te, ma avremo tutti contro noi due, non possiamo stare insieme. Alec si alzò correndo verso la porta. Usci’ più velocemente di un leone affamato che corre verso la sua preda, ma c’era qualcosa che non andava…aveva ancora la camicia di Magnus. “Io non rientro” pensò Alec. Cosa avrebbe fatto? Gli avrebbe riportato la camicia? E avrebbero fatto pace dopo quella volta? *Non so se piacerà questo capitolo, volevo farlo più romantico ma visto che il colore è il verde, non volevo violare il regolamento, ma spero che vi piaccia, grazie a tutti*

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Capitolo 4
*** Maledetta Giacca ***


Alec pensava e ripensava. Guardava la giacca distesa sul suo letto un pò bagnata perchè aveva piovuto mentre tornava all'istituto. Con le mani si toccava la testa, poi si alzò e fece avanti e indietro nella sua camera. Continuava a puntare i suoi occhi sulla giacca finchè qualcuno bussò alla porta. Quel qualcuno era Jace: -Alec devi venire a fare un... - Jace notò la giacca bagnata sul letto - quello non è di certo il tuo stile, che hai combinato con quella giacca?. Alec spalancò la bocca intento a rispondere ma non riusciva a trovare una scusa convincente. Jace si stancò e ruppe il silenzio imbarazzante: -Non importa, devi venire con me e Izzy ma Magnus Bane! No. Quel nome no. Chiunque ma non Magnus Bane: -Perchè? è notte, anche gli stregoni dormono! -Abbiamo bisogno di un suo incantesimo, deve far arrivare questa - disse Jace mostrando ad Alec una stregaluce, del tutto normalissima - a Simon. -L'amico mondano di Clary? -Si, Clary mi ha chiesto di fargliela avere, ma non andrò di persona, non vorrei stancarmi troppo per un semplice mondano! -E perchè ti serve che veniamo anche io e Isabelle con te? -Perchè, se ci vado da solo, succede una rissa in quel maledetto Loft brillantinato. Alec arrossi' e si rassegnò, però pensò che sarebbe potuto essere un modo per lasciargli la giacca. Usci' dalla sua camera, dirigendosi verso l'armeria, gli altri non erano ancora arrivati perciò Alec, piegò la giacca tanto da farla somigliare una pallina di stoffa. Poi senti' i passi di tacchi: sua sorella Izzy. Non si accorse di Alec e andò a prendersi due coltelli, non molto lunghi ma con lame affilatissime: -Izzy! Uno dei coltellini le scivolò dalle mani, colpendo il pavimento: -Alec, da dove sei arrivato? - Era strano che uno Shadowhunters non si accorgesse della presenza di altri e per Isabelle era frustante non aver sentito il fratello: -Ero qui già da prima! Cos'è questa storia della Stregaluce per Simon? -Jace non te la spiegato, è stata Clary a chiedergli... Alec non le fece finire la frase: -A chiedergli di dargli la stregaluce, si questo lo so! -E allora perchè me lo chiedi? -Perchè proprio Magnus, non c'e un altro stregone? Isabelle strizzò gli occhi: -Cosa è successo con Magnus? Alec arrossi' e cerco con lo sguardo di allontanersi dalla sorella: -Niente, non è successo niente! Alec non era mai stato bravo a mentire, perchè al contrario degli altri cacciatori era onesto. Isabelle lo guardò come per dire "Si certo, ti sto credendo": -Ci siamo baciati - Arrossi' Alec - ma io l'ho rifiutato e gli ho detto che non potevamo stare insieme... Isabelle lo guardò sbalordita: -Sei davvero impossibile, Alec, tu.. In quel momento entrò Jace: -Litigate ancora prima di partire per la missione, voi mi stupite sempre di più. Fortunatamente aveva sentito solo l'ultima frase di Isabelle: -Andiamo adesso, prima arriviamo e prima ritorniamo all'istituto! Cosa sarebbe successo una volta arrivati da Magnus? Come l'avrebbe presa?

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Capitolo 5
*** Ripensamenti ***


Una volta preparati di tutto, armi e attrezzi vari, Alec e Isabelle seguirono Jace fino alla porta dell'istituto! La portà si apri', ma prima che Isabelle mettesse fuori un piede, un urlo la fermò: -Isabelle Lightwood! Quella voce forte e stridula era di Maryse. Anche Alec e Jace si fermarono: -Madre, cosa è successo? - Chiese a malavoce Isabelle Maryse con tono severo le rispose: -Tu devi restare qui! Io devo raggiungere un gruppo di cacciatori alla svelta e tu devi badare a Max! Alec era angosciato, perchè se Isabelle fosse rimasta all'istituto, sarebbe stato imbarazzante presentarsi a casa di Magnus, da solo con Jace, subito dopo del loro piccolo litigio: -Resto io con Max! - Si propose speranzoso Alec, ma Jace si oppose: -No, tu sei il mio Parabatai e sei costretto a seguirmi in qualunche missione! Anche se questa è molto stupida e noiosa! -Jace ha ragione, sarà Isabelle a restare - decise Maryse. "Sfortuna" Alec aveva solo quella, ma infondo Jace aveva ragione, era il suo parabatai e doveva accompagnarlo in ogni missione a cui Jace andava incontro e viceversa. Isabelle, non si ribellò perchè non aveva voglia di bagnarsi solo per teletrasportare una stregaluce a Simon. Cosi' si rimisero per strada, riuscirono a trovare un taxy, malgrado Alec fece di tutto per arrivarci più tardi possibile. Ed ecco, finalmente erano arrivati fino alla soglia di casa Magnus. Prima di bussare, Jace, guardò Alec: -Se mi viene l'impulso di ucciderlo, tu fermami! -Perchè dovrebbe venirti? - Gli rispose Alec ma Jace lo guardò con uno sguardo truce che Alec tradusse come "Tu fermami!" Jace bussò una prima volta, una seconda e addirittura una terza prima che il sommo stregone di Brooklyn rispose: -Sei venuto a scusarti per... - Si fermò vedendo Jace che lo puntava con gli occhi e Alec subito accanto a lui, con lo sguardo rivolto verso il basso: -Non so con chi tu avessi dei problemi... - parlò Jace - ma siamo venuti perchè tu devi farci un favore, e lo farai vero? Lo sguardo di Magnus cercò quello di Alec e per un istante lo trovò, ma gli occhi azzurri di Alec tornarono subito a guardare il terreno!: -Che tipo di favore? - disse senza staccare gli occhi da Alec -Ci serve che teletrasporti questa pietra, dall'amico mondano di Clary! -Simon... - disse in sottovoce Alec Magnus guardò Jace con i suoi acuti occhi da gatto: -Mi dispiace, ma non sono dell'umore giusto per fare incantesimi - disse mentre chiudeva la porta, ma Jace non glielo permise e bloccò la porta con il suo piede - ho detto che non sono dell'umore giusto, torna a casa Nephilim! Jace stava per prendere la sua spada ma Alec gli bloccò il braccio con la mano e poi si rivolse a Magnus: -Fallo per me! Magnus si fermò di colpo e sbuffò in un sospiro piuttosto lungo, ci fu un momento di silenzio: -D'accordo entrate! Facciamo veloce! Jace guardò Alec come per dire "Fallo per me? Che tipo di favore ti doveva?" Alec e Jace entrarono nel loft super-glitteroso di Magnus e si sedettero nel divano a tre posti nella sala degli ospiti: -Datemi la stregaluce! - Disse rivolgendosi a Jace che però guardò Alec come per dire "Te lo affidata a te" Alec si portò la mano alla tasca, prese la stregaluce che effettivamente l'aveva lui e poi allungò il braccio verso Magnus. Quando Magnus gli sfiorò le morbide mani, Alec ebbe un sussulto, e sentiva i brividi che gli salevano per tutti il braccio, scendere nella schiena. Magnus recitò una formula e agitò le dita da cui uscirono scintille rosse e a poco a poco la stregaluce si dissolse, fino a sparire del tutto: -E' stato veloce - ammise Jace che si alzò dal divano senza ringraziare Magnus ed usci' veloce dal loft. Alec si alzò con calma: -Grazie per l'incantesimo - disse piano a Magnus - e, questa... è la tua giacca! Magnus la prese e chinò la testa: -Grazie, Alexander! Alec usci' lentamente dal loft e segui' Jace che era già arrivato all'angolo della strada. Si voltò un ultima volta per guardare Magnus in tutto il suo splendore e Alec capi' di aver esagerato quella sera: -Alec, cosa aspetti? Andiamo! -Si, arrivo. Insieme tornarono all'istituto. Cosa avrebbe fatto ora Alec?

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Capitolo 6
*** Ci proveremo ***


L'inverno era arrivato, il freddo si faceva sentire ma le missioni contro i demoni continuavano senza sosta. Alec non vedeva Magnus molto spesso, solo quando veniva contattato dall'istituto per curare i cacciatori feriti! Ogni giorno era un continuo "corri e uccidi", i demoni non provavano freddo e per loro era tutto normale. Clary continuava a esercitarsi ad usare i poteri scoperti da poco, ormai stava insieme a Jace e si tenevano per mano ovunque andassero però ad Alec non sembrava dare tanto fastidio. Isabelle era sempre la stessa, sempre combattiva, bella, e aveva cominciato a frequentare Simon. Alec, era, bè...confuso. Stava vivendo quel periodo in qui le cose si intrecciano fra loro: sapeva di provare qualcosa per Magnus, ma sapeva che la loro relazione non sarebbe dovuta esistere per il conclave, nel frattempo c'erano molti demoni da combattere, sua madre lo stressava perchè aveva raggiunto l'età di iniziare anche lui una storia romantica, in pratica un BOOM! Il suo cuore scoppiava, ogni sera non vedeva l'ora di rilassarsi un pò nel suo letto, ma non dra granchè perchè la mattina dopo si ricominciava. Un giorno però, qualcosa di grande, di forte, di malvagio si fece avanti:era un demone. Ma questo demone era diverso, era tre volte più orribile, provabilmente era stato creato da Vantine tempo prima e stava attaccando solo adesso. Uno dei tanti giorni di assedio ai demoni, questo li attaccò, come era certo. Si trovavano in una piazza, circondati da cinque demoni e questo "colosso demone"!: -Jace! - Gridò Isabelle che aveva appena ucciso uno dei cinque - Quello che cos'è? - gridò indicando verso l'enorme demone! Jace lo guardò: -Non ho mai visto una cosa del genere, fino ad adesso! Hey Alec dobbiam... - Jace si girò ma non vide Alec. Un momento di panico sali' in Jace e su Isabelle che cercavano con gli occhi Alec: -Dov'è Alec! - gridò con tutta la voce che aveva Jace. Provabilmente era rimasto indietro mentre uccideva alcuni demoni, ma era pericoloso che si trovasse da solo: -Isabelle! - gridò alla ragazza - chiama Magnus e digli di andare a cercare Alec con un suo strambo incantesimo, noi dobbiamo rallentare questo demone! Isabelle non rispose, obbedi' a Jace e si sbarrò la strada dai demoni, corse per qualche secondo e poi digitò il numero di Magnus: -Magnus!! -Pronto, Isabelle? - Disse con tono calmo -Abbiamo un problema devi aiutarci! -Cos'è, dovete spedire un'altra stregaluce a qualche altro mondano? Mi dispiace ho da fare! -Si tratta di Alec... A quel nome Magnus sembrò diventare improvvisamente serio e preoccupato: -Cosa è successo? Sta male? - disse alzando un pò il tono della voce: -E' rimasto indietro, un demone gigante e orribile è spuntato dal nulla, e non è un demone normale, non c'è in nessun libro, Alec è in pericolo, il demone sta andando verso di lui, provabilmente avverte la sua presenza e... Magnus la interruppe: -Sto arrivando! Isabelle chiuse il telefono e si girò a guardare Jace. Lo trovò a terra e senza forze. Corse per raggiungerlo: -Jace, stai bene, cosa è successo? Jace quasi senza voce: -Il demone...è troppo...forte - sputò un pò di sangue che aveva in bocca - è andato verso Alec! Isabelle cercò di rimettere in piedi Jace quandò da un portale d'aria comparve Magnus! Isabelle lo vide: -Magnus, non c'è tempo, cerca Alec, sto io con Jace. Magnus annui' e corse più veloce della stessa luce, cercò in vari vicoli ma nessuna traccia, poi senti' un grido : " allontanati". Era Alec che impugnava una spada angelica anche se non aveva mai ucciso un demone, Magnus pensò che era sexy anche mentre si trovava in pericolo, ma non c'era tempo per le fantasie! Recitò una formula in una lingua strana, remota e dei bagliori di luce compirono il demone che indietreggiò di scatto! Alec vide Magnus e provò a raggiungerlo correndo, ma il demone era astuto e gli bloccò la strada evocando del fuoco. Alec si spostò prima di bruciare completamente e Magnus provò con un altro incantesimo, stavolta più potente. Il demone si portò le mani (se cosi' si potevano chiamare) a quella che era la sua testa, e si inginocchiò come per un inchino: -Ora, Alexander! - Gridò Magnus Alec non se lo lasciò dire due volte e strinse la spada angelica conficcandola nella testa del demone che al colpo, crollò giù, decompositandosi! Il respiro di Alec era veloce e pesante,le fiamme che prima lo bloccavano erano scomparse. Magnus lo guardava con ansia profonda ma non voleva starci vicino fisicamente, anche se con sua grande sorpresa, vide Alec correre verso di lui. Alec correva velocemente, versò Magnus e quando fu abbastanza vicino, si lasciò andare in un bacio. Magnus era sorpreso, non era da Alec. Guando Alec si staccò, gli disse: -Ti amo! Ti amo, e non mi importa se dovremmo andare contro tutto il mondo, io voglio stare con te! Magnus per la prima volta nella sua vita, arrossi': -Non aspettavo altro, Alexander! *Questo capitolo, provabilmente è il più bello che ho scritto, perchè diciamocelo, sono veramente fantastici, li adoro!!! Comunauq grazie a tutti quelli che leggeranno con interesse la mia storia!! Vi ringrazio*

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Capitolo 7
*** La festa ***


Finalmente era fatta! Stavano insieme, erano felici, nessuno apparte Isabelle lo sapeva e mai nessuno avrebbe dovuto saperlo per ora! Ovviamente le battaglie ai demoni continuavano senza sosta, per cui il tempo per vedersi era minimo ma i loro sentimenti non cambiavano, Magnus sapeva che Alec sarebbe stato stanchissimo la notte per cui si presentava ogni giorno all'istituto con la scusa di aiutare i cacciatori feriti e il conclave. Appunto, il conclave però non doveva arrivare a sapere della loro storia. Data la ferita di Jace, quel giorno Alec non andò a caccia di demoni e restò a letto più del dovuto: quando si svegliò, trovò una bella sorpresa: Magnus. Magnus era seduto ai piedi del letto, e non staccava gli occhi da Alec nemmeno per aggiustarsi i capelli pieni di glitter, il che significava che Alec era una persona importante (Bè nessuno tranne lui era appunto cosi importante da far dimenticare a Magnus dei suoi capelli) Quando Alec si svegliò, non cadde dal letto per miracolo: -Cosa ci fai tu qui? - gridò verso Magnus, lui si alzò e ridacchio: -Ero venuto per curare il tuo amico Jace, ma tu sei un soggetto più interessante! Alec arrossi' ma cercò di non darlo a vedere: -Quindi, non l'hai ancora curato? Magnus seccato rispose: -Cero che l'ho curato! dubiti di me? -No - disse Alec alzandosi - ti credo, certo però adesso devo andare a vestirmi! Magnus lo prese per un braccio e lo abbracciò: -Non devi andare a cacciare demoni oggi! - sussurrò all'orecchio Alec alzò lo sguardo su Magnus: -Hai ragione, oggi non devo! Magnus con le mani avvicinò il viso di Alec al suo e si tuffò in un bacio. Alec ricambio il bacio e poi si scostò da Magnus: -Puoi venire alla festa! -Quale festa? - chiese dubbioso Magnus -Jace e Isabelle mi stanno organizzando una festa a sopresa! Li ho sopresi a parlarne! -Jace nella sua situazione, ti sta facendo una festa a sopresa? -L'avevano organizzata già da prima, e poi - aggiunse Alec - una semplice ferita non farebbe fermare Jace. Magnus ci pensò e poi disse: -Credi che il sommo stregone di Brooklyn potrebbe farlo? -In che senso? Magnus ridacchiò: -Niente, voglio solo tenerti d'occhio! Si staccò da Alec: -Ci sarò alla festa, certo che ci sarò! Alec arrossi' e prima che Magnus usci' definitivamente dalla sua stanca disse: -Aspetterò solo te! Magnus lo senti' e si girò, mandò un bacio ad Alec ed usci' dalla stanza! Fini di vestirsi e scese a fare colazione, trovò Clary, Isabelle e Simon in tavola. Isabelle aveva cucinato e solo Simon assaggiò qualcosa per farla felice. Alec vide che Clary era preoccupata, il suo sguardo fissava il piatto come se fosse una lettera d'addio: -Jace sta bene! - Disse a Clary che alzò di scatto la testa - Magnus l'ha curato! -Grazie Alec, vado a vedere come sta! Ringrazia Magnus da parte mia se lo vedi! Isabelle diede un occhiata complice ad Alec senza farsi notare, poi si rivolse a Simon: -Che ne dici di uscire? Oggi non andiamo a caccia di demoni! Simon felice di poter alzare gli occhi dal piatto: -Sai, è una bella idea, andiamo anche adesso! Prese per mano Isabelle e la trascinò verso l'uscita dell'Istituto! "Vanno tutti di fretta oggi, credo che anche io farò una passeggiata" Alec prese dei biscotti dal frigorifero e usci' senza pensarci due volte. Andò in una zona in cui la possibilità di imbattersi con un demone erano minime e poi fini' la sua colazione. Qualcuno si avvicinava a lui, era una donna, una donna-vampiro. Aveva i capelli biondi e il suo viso era bellissimo, lei era bellissima ma da come guardava Alec sembrava avercela con lui: -Sei tu Alexander Lightwood? - Disse minacciosa -Si! -Quindi, eccolo qui lo Shadowhunters che ha fatto innamorare Magnus Bane! Alec si alzò, come faceva a sapere che lui e Magnus stavano insieme e sopratutto chi era?

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Capitolo 8
*** Camille ***


Alec guardò quella ragazza dal viso perfetto, i capelli accastonati' in un tuppo vecchio stile e si chiese come facesse a sapere tutte quelle cose "personali": -Chi sei? - Disse Alec portandosi una mano alla cintura, pronto ad afferrare il uno dei cortelli che portava sempre con se, per sicurezza:
-Camille Belcout, ero una delle donne di Magnus - Alec la fissava come per dire "Bè, è quindi?Ora non lo sei più", ma rispose in tutt'altra maniera:
-Magnus? Magnus Bane? Camille alzò le sopracciglia:
-Quanti Magnus Bane conosci? Senti ragazzo, provabilmento sta solo giocando con te, sta provando a divertirsi con te! Dovresti lasciarlo!
-Come fai a dire che stiamo insieme? - arrossi Alec - Inoltre, non vedo come possa interessanti la cosa!
-Non essere sciocco, Alexander, non ho 17 anni e conosco Magnus, sarebbe capace di mettersi con uno come te!
-Uno Shadowhunters?
-Un Lightwood! Se vuoi ti racconto la storia!
Alec voleva sapere ma se diceva di si, sarebbe passato come quello che spia e controlla in suo fidanzato:
-Se ti ha lasciato c'era un motivo, non ha senzo conoscere il resto!
Alec fece per andarsene, ma Camille lo tirò per un braccio violentemente:
-Mi ha lasciato per un Herondale! - Gridò Camille.
Alec pensò "un Herondale? Impossibile, qualche parente di Jace", tirò indietro il suo braccio e riusci' a liberarsi dalla presa di Camille che continuava a guardarlo:
-Ma, era solo un essere mortale, e quandò mori' bè io ero sollevata ma lui non faceva altro che pensare a quello Shadowhunter!
Alec non riusciva a immaginarlo, Magnus che faceva le stesse cose che faceva con lui, farle con altri. Baciare altri come aveva baciato lui, guardarlo perfino come guardava Alec.
Camille si allontanò:
-Ci vedremo alla festa Alexander, chiariremo certe cose in presenza di Magnus - infine aggiunse - lui sta solo giocando!
Alec la guardò allontanersi, lo stomaco gli bruciava, non voleva credere alle parole di quella psicopatica vampira diurna però il pensiero non lo abbandonava e continuava a circolare in testa come il sangue nelle vene.
Stava ritornando all'istituto e incrociò Simon e Isabelle che erano seduti su una panchina a gambe intrecciate fra loro con dei gelati in mano.
Simon ad un certo punto, prese un pò di panna con l'indice e la appoggiò sul naso di Isabelle. Lei rise e poi si avvicinò per baciarlo.
Alec era, ovviamente felice per sua sorella ma allo stesso tempo era invidioso perchè sapeva che non avrebbe potuto essere felice apertamente con Magnus, pensava che provabilmente sarebbe stato un rapporto che avrebbero tenuto segreto a vita (la sua vita).
Fece in modo di non farsi vedere da loro e andò avanti verso l'istituto.
Non entrò dentro ma decise di andare nel giardino a prendersi un pò di sole del mattino.
Sorpresa delle sorprese, dietro l'angolo vide Magnus ma quandò andò per salutarlo, vide anche un'altra persona: Camille
Alec restò dietro l'angolo e senza farsi vedere nè sentire, cercò di capire i discorsi:
-Hai parlato con Alec?- Disse Magnus - cosa hai inventato?
-Ho solo detto lui la verità - fece un sorriso innocente - gli ho detto che tu stai solo giocando, vuoi ricordarti dei vecchi tempi! Alexander è ingenuo.
Magnus non rispose:
-Ricordi Londra? - chiese Camille - ricordi Will Herondale?
-Lui è stato il mio passato, Alec è il mio fututo! - Rispose Magnus ma prima di poter continuare a parlare, Alec sbucò fuori dall'angoletto:
-Chi è Will? - Chiese diretto a Magnus mentre Camille sorrideva divertita


*Oh, finalmente ho imparato ad andare a capo! Scusatemi per tutti i capitoli scritti di seguito!! Spero che adesso leggerete volentieri sempre!! GRAZIE A TUTTI!!

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Capitolo 9
*** Litigi e Parabatai ***


Mangus restò a fissare Alec per diversi minuti, mentre il ragazzo attendeva una risposta sincera.
Fu Camille a dargliela:
-Era un inutile mortale che fece innamorare Magnus - la voce di Camille era piena di disprezzo - Alexander, sta con te solo per ricordare lui!
Alec non voleva crederci, assolutamente no, ma se quel "Will" era veramente la persona che Magnus amò tempo prima, forse era vero che stava con Alec solo per ricordarlo
Magnus si avvicinò ad Alec molto lentamente, intento a dirgli qualcosa ma il ragazzo lo precedette:
-Non venire alla festa... - sussurò sottovoce - Ho cambiato tutta la mia vita per te - alzò lievemente la voce - Io sono insignificante per te - gridò.
Corse via senza poter dare a Magnus o Camille il tempo di rispondere.
Entrò all'istituto come se fosse inseguito da un branco di demoni impazziti, provabilmente tutti avevano sentito i suoi passi pesanti.
Cercò rifugio alla serra, l'unico posto in cui nessuno andava più da tempo, ma con sua grande sorpresa ci trovò Jace, concentrato a contemplare una pianta mentre il sole rifletteva sui suoi capelli dorati.
Alec si accasciò a terra come se fosse stato appena ferito e Jace non potè fare a meno si sentire il tonfo:
-Parabatai, cosa ci fai qui? Non sarai andato a combattere da solo per vendicarmi?! -recitò Jace.
-E tu? - prese fiato Alec - Eri già pronto a meditarmi con le erbe?
Jace sorrise e si sedette accanto ad Alec:
-Cosa è successo? Come mai sei venuto qui come un pazzo?
Alec lo guardò con grande sguardo malinconico e con altrettanta voce gli rispose:
-Cosa faresti se scoprissi che Clary sta con te solo per dimenticare un altro? Jace non ci pensò un secondo di più:
-Ucciderei quell'altro!
-E se quell'altro fosse già morto?- Alec girò la faccia perchè sentiva le lacrime che cominciavano a farsi più forti, pronte a calare giù.
Jace continuò a osservare il suo parabatai ma non era bravo a consolare le persone ed era consapevole che avrebbe, anzi', potuto deprimerle di più:
-Forse è per questo che sto con Clary...
-In che senzo? -rispose senza voltarsi.
-Sto con Clary perchè sò che lei non si metterebbe mai con me per dimenticare un altro, insomma Alec, due persone che si amano veramente sanno che l'altro non potrebbe mai fare una cosa del genere! - Jace non era mai stato più serio - se uno dei due facesse una cosa del genere, allora non è vero amore, non è niente...
Alec si voltò nonostante le due lacrime che bagnavano ormai le sue guance:
-Sei un vero parabatai! Non solo in battaglia!
-Modestamente sono perfetto in tutto! - rise Jace - ma se Magnus dovesse darti altri problemi allora conta pure su di me!
"Magnus", come faceva Jace a saperlo, pensò Alec che diventò rosso in tutto il viso:
-Magnus? - fece innocentemente Alec
Jace che di certo non era stupido:
-Sono il tuo parabatai Alec, sò di chi ti innamori, e devo dire che hai un gusto strano visto che ti piace uno stregone montato, che si ricopre di glitter e usa abiti arcobaleno...
Alec accennò ad una mezza risata compiaciuta:
-...ma nonostante io lo definisca un idiota, credo che tu sia una delle poche persone a cui lui tiene veramente.
Jace era convinto di quello che aveva appena detto, non l'aveva fatto per consolare Alec, ma perchè ci credeva veramente!
-Come fai a dirlo?
Jace era stanco di continuare a parlare di Magnus perciò con aria estremamente seccata gli rispose:
-Perchè una volta ho parlato con lui...avevo notato che ti stava inquadrando, all'inizio pensavo che volesse fare qualche esperimento da stregone su di te, ma quando andai a parlarci dicendogli che l'avrei denunciato al conclave se non stava alla larga da te, lui mi rispose che per stare con te avrebbe potuto sfidare il conclave, ha detto che sarebbe andato contro tutti.
-Lui ha detto cosi'?
-Già, cosi gli ho detto che avrei permesso che ci provasse con te, ma se ti avrebbe fatto soffrise sarei andato a cercarlo, per questo, poco fa ti ho detto di rivolgerti a me! Ora forse è meglio che ti dai una ripulita, devo farti vedere una cosa, ti aspetto al salone.
Alec ringraziò Jace e scese velocemente verso camera sua, incrociando nel corridoio Isabelle e Simon:
-Hey Alec! - Isabelle si gettò in un abbraccio - hai per caso vist... sei tutto sporco di terra! - Gridò.
-Stavo per andarmi a cambiare, poi vado da Jace, dice che deve farmi vedere una "cosa"!
Come andrà la festa per Alec?



Sò che è da molto che non scrivo, e mi dispiace, ma ho avuto da fare con la scuola, poi sono stata ogni giorno con la mia famiglia per giocare a carte, spero che con questo capitolo possiate perdonarmi, ho voluto mettere in risalto il legame di parabatai!! GRAZIE A TUTTI!! :)

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Capitolo 10
*** Il ballo ***


Alec era finalmente pulito e pronto per la grande "sorpresa", che per lui di sorpresa non aveva niente.
Ovviamente prese con se il suo coltellino, che ormai poteva definirsi come una parte di lui, non si sistemò molto i capelli, ma li lasciò bagnati.
Alec notò che anche dopo la doccia, qualche glitter di Magnus gli era rimasto appiccicato. Erano proprio indelebili.
Pensò che fosse solo un brutto scherzo del destino, ma non ci fece caso, perchè preferiva che li ci fosse stato Magnus e che non avessero litigato.
I suoi pensieri un pò deprimenti furono fermati da qualcuno che bussava alla porta della sua camera:
-Alec, posso entrare? -Era Maryse
-Certo, madre, la porta è aperta!
Maryse entrò: i capelli neri erano acconciati in uno splendido tuppo stile 800', il suo abito blu scuro che in genere utilizzava per degli eventi speciali, ora era ricorperto da strisce di perline argentate, la sua pelle non era certo giovane ma, era sembrava una donna aggraziata, nonostante il carattere turbolento:
-Ero solo venuta a chiamarti! Jace ti aspetta nel salone!
Alec cercò di non rovinare il momento della sorpresa perciò rispose semplicemente:
-Vado subito!
Il ragazzo usci' dalla stanza lasciando indietro Maryse, e scese a due a due le scale principali, ritrovandosi nel salone, dove lo attendeva Jace:
-Io sono stato ferito ma sono sempre più veloce di te!
-Ho dovuto fare la doccia! - si scusò Alec - cosa devi farmi vedere? Non sarà mica qualche nuova arma più potente? - fece finta di niente Alec.
Jace fece segno ad Alec di seguirlo e, mentre Maryse scese le scale, i ragazzi aprirono il portone immenso dell'Istituto:
-Seguimi! - Disse Jace.
Mentre Jace faceva da guida, Alec pensò che se non lo avesse sentito, non avrebbe mai sospettato di una festa, principalmente perchè a lui non piacevano gli eventi in grande, si sarebbe accontentato di una semplice torta in famiglia.
Non appena girarono l'angolo, una folla di gente gridò e applaudi', c'erano tutti: Isabelle, Simon, Clary, Luke, Jocelyn, Jordan, Mia, ed altri amici di famiglia:
-Finalmente hai raggiunto la maggiore età, sono orgoglioso di avere un figlio come te - Gli disse suo padre Robert.
Era sorprendente come avessero organizzato la festa: il cibo non mancava, gli addobbi erano su tutti gli alberi, la musica era contagiosa e tutti ridevano felici. Infondo era sempre cosi' quando uno Shadowhunters raggiungeva i 18 anni.
Solo un piccolo particolare mancava: Alec non riusciva a vedere la figura di Magnus da nessuna parte.
Infondo era stato lui a gridargli di non venire, e adesso ne aveva il rimorso:
-La tradizione vuole che tu apra le danze, Alec - gli ricordò sua madre - non hai ancora la ragazza, ma potrai ballare con una splendida fanciulla.
Problema, Alec non voleva ballare con nessuna, ma su obbligo di sua madre, ne scelse una a caso ed imbarazzatissimo, cercò di "ballare"!
Mentre cercò di fare quattro passi, dietro la gente vide finalmente il volto del suo Magnus!
Cosa avrebbe fatto ora?


Spero vi piaccia, lo scritto molto velocemente!! Grazie!

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Capitolo 11
*** Aidan Letroy ***


Eccolo lì, immerso fra la folla degli invitati, ma splendido come nessuno di loro.
Il luce della lampada da giardino, rifletteva l'infinità di glitter di Magnus, creando uno speciale effetto arcobaleno sulle onde nere dei suoi capelli
Alec si staccò quasi immediatamente dalla ragazza con cui stava ballando, e, senza dare nell'cchio, si avvicinò al tavolo del buffet, dove Magnus era affiancato:
-Sei venuto alla fine,non ti aspettavo più..
Lo stregone si avvicinò al ragazzo, e mentre riempiva un piattino di dolci:
-Camille mente. Non sto con te per dimenticare "Will".
-Non prendiamo l'argomento qui e ora, ne riparleremo quando la festa sarà finita..
Alec si allontanò e cercò una sedia libera, senza successo. Si appoggiò al muro dell'istituto e guardò gli invitati: Isabelle, sfoggiava il suo vestitino nero e aderente mentre ballava con Simon; Jace e Clay erano seduti insieme a Luke e Jocelyn mentre finivano di mangiare, Alec osservava tutti, ma nessuno osservava lui.
Non sembrava il suo compleanno, ma piuttosto una festa di quartiere, dove gli Shadowhunters che non si vedevano da tempo avevano modo di incontrarsi.
All'improvviso senti' un urlo.
Non era stato qualcuno degli invitati, ma proveniva dall'interno dell'istituto.
Alec stava per andare a controllare ma qualcuno lo fermò: era un ragazzo che non aveva mai visto, uno Shadowhunters, probabilmente il figlio di qualche amico dei suoi genitori:
-Mi chiamo Aidan, Aidan Letroy!
Quell'Aidan , non era "bello", era normale, semplice, ma aveva un sorriso che non finiva più, era "ottava bellezza del mondo":
-L'ho capito sai...
-Capito cosa? - si affrettò a dire Alec -
-La fama di quello stregone lo precede... - Disse Aidan indicando Magnus - ... ho visto gli sguardi che vi scambiavate poco fa...al buffet!
Alec spalancò la bocca ma la richiuse subito e il suo sguardo dimento un misto di imbarazzo e rabbia! Alzando la voce:
-Non sai niente di niente, cosa vorresti dire con questa frase?
Alcuni degli invitanti là vicino, sentì il tono di voce senz'altro molto alto, tra questi anche Magnus che si avvicinò come se Alec fosse intrappolato tra un demone e il muro:
-Cosa succede qua? Non è il momento adatto per una lite, inoltre Alexander sei atteso al tavolo principale.
Magnus mise un braccio attorno alle spalle dello Shadowhunters come se fosse una specie di tutore "protettore":
-Chi era quel tizio che ti stava dando fastidio? - Sussurrò Magnus
-Non mi stava dando fastidio! - rispose l'altro
-Non sembrava da come hai alzato la voce, pensa che si è preoccupato anche Jace, e lui non si preoccupa!
-Tu non conosci Jace, e non è questo il punto!!
Alec fece per allontanersi ma Magnus lo trattenne per un braccio:
-Qual'è il punto allora?
-Lui sapeva di noi - sussurrò delicatamente in modo che solo lo stregone potesse sentirlo - E a dirla tutta, non credo che Isabelle, Clary o Jace potessero andare a dire una cose del genere ad un perfetto estraneo, ho pensato a Camille, invece.
-Non scenderebbe a patti con uno Shadowhunters se non fosse di vitale importanza, e francamente non credo che il suo obbiettivo principale sia di vedere noi due nei panni di "Romeo e Giulietta", che si suicidano per amore, non potendo stare insieme.
Alec sospirò:
-Davvero una bella battuta Magnus, mi stai aiutando molto...- ironizzò - dovremmo allontanarci per un pò noi due...
-Perchè?
-Devo capire come mai questo Aidan Letroy sa di noi, bisogna anche scoprire i piani di Camille e...
-E?
-E voglio sapere chi è "Will"
Detto questo, Alec si allontanò verso il tavolo principale, dove tutti lo aspettavano per il brindisi finale!



In questo capitolo ho voluto mettere un pò di mistero, un pò di cose che Alec deve capire, e inoltre ho voluto aggiungere un personaggio che NON compare nei libri e in nessun manoscritto di Cassandra Clare: Aidan Letroy.
Ma chi è questo Aidan? E soprattutto che influenza avrà per la storia di Alec e Magnus? Spero vi piaccia!! GRAZIE!!

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Capitolo 12
*** Le ricerche ***


Magnus, dopo essere stato allontanato da Alec per via di Camille, decide di aiutare lo Shadowhunters, in modo che il ragazzo possa di nuovo avere fiducia in lui
Lo stregone a fine festa, col consenso di Maryse, restò all'istituto per portare avanti diverse ricerche, tra cui la più importante era quella di Aidan.
Ebbene si, dopo tutte le difficoltà: non potersi farsi scoprire pubblicamente e dal conclave, contro Camille, contro l'immortalità di Magnus e la breve vita di Alec, si aggiunse anche Aidan; un ragazzo mai visto, che a prima vista sembrava molto informato.
Quando tutti, compreso Alec andarono a dormire, il signore di Brooklyn cominciò:
-Dove potrei cominciare? Ci sono molti testi qui, ma quello giusto...Oh ma perchè parlo da solo?
Si incamminò verso la più antica biblioteca dell'Istituto che per essere meglio protetta, era stata spostata nei sotterrani a nord.
Era enorme, molto antica e nall'aria regnava un odore di "vecchio", i libri erano ordinati per grandezza e per ordine alfabetico.
Erano a migliaia ma, grazie ad un incantesimo Magnus era riuscito a metterne da parte un quarto, per facilitarsi le ricerche, dopodichè cominciò a sfogliare le pagine delicate dei volumi più grossi.
Mentre leggeva velocemente le righe, senti' un delicato urlo di una donna.
Gli sembrava familiare
Troppo familiare
Infatti
Era Camille che urlava cantando, uscendo dalle grinfie dell'ombra: -Magnus...Magnus! -cantava- cosa fai qui? Cerchi qualcosa? - gli disse con un tono strozzato:
-Camille, cosa ci fai TU qui! Pensavo che questa fosse terra consacrata!
-Ho i miei trucchi per entrare, ma dimmi, è stato quel tuo Shadowhunters a farti venire qua in cerca di?
Camille in quel momento era davvero bellissima, nonostante fosse ripugnante, sgradevole, spietata e portatrice di tradimento e delusioni, nonchè di morte:
-Non devi neanche nominare Alec, dimmi cosa vuoi e vattene da qui!
Camille spalancò gli occhi:
-Tu sai cosa voglio, ma saresti disposto a darmelo?
Gli occhi gelidi di Camille penetrarono profondamente in quelli di Magnus, quasi che potesse arrivare a vedere quello che pensava la sua mente più nascosta:
-Al contrario io potrei darti qualcosa che vuoi...
-Cosa vorrei?
Camille fece uscire dal suo abito un vecchio manoscritto dalle pagine giallastre e polverose:
-Un elenco di nascita di ogni Shadowhunters, lo vuoi?
Magnus ci pensò "certo che lo voglio, per vedere a che famiglia appartiene Aidan Letroy, per la sua età, la sua scheda personale":
-Non voglio farti del male, consegnamelo con le buone...
Camille che di solito non avrebbe mai accettato una sfida cosi', avrebbe tentato con la forza di tenerselo, ma questa volta senza aggiungere nient'altro glielo lanciò ai piedi e svani veloce nell'ombra degli scaffali.
Magnus non ci fece caso e raccolse immediatamente il manoscritto, lo apri' e cercò nel catalogo della lettera "A", trovò subitissimo il nome "Alexander Gideon Lightwood", figlio di Robert e Maryse Lightwood, primogenito maschio, futuro capo di famiglia pensò Magnus.
Poi ritornò nel mondo in cui Alec lo stava lasciando per mancanza di fiducia e ricominciò a cercare "Aidan".
Non lo trovò mai.
Se non era uno shadowhunters, chi era? E chi lo aveva invitato alla festa di Alec? Ma soprattutto, come mai sapeva di loro?



Spero che vi piaccia!! Ringrazio tanto chi mi segue!!

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