La voce della coscienza

di ino the demon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Coscienza di Nami -La ladra, il cuoco e il bugiardo ***
Capitolo 2: *** Coscienza di Zoro- Lame Roronoa ***
Capitolo 3: *** Coscienza di Nami -knock,knock: lunch is over ***
Capitolo 4: *** Coscienza di Zoro- Back to glory ***
Capitolo 5: *** Coscienze di Nami e Zoro- vite di carta ***
Capitolo 6: *** Coscienza di Nami- leaving all behind ***
Capitolo 7: *** Coscienza di Robin:- nera vagabonda ***
Capitolo 8: *** Coscienza di Rufy: L'isola della sfinge ***
Capitolo 9: *** Coscienza di Usop, Sanji e Robin - Despair ***



Capitolo 1
*** Coscienza di Nami -La ladra, il cuoco e il bugiardo ***


primo capitolo la voce della coscienza Ciao a tutti! Posto per prima una delle mie fic più recenti, perchè è quella che, rileggendola, ho ritenuto necessitasse in minor misura di revisioni. Ma potrei essermi sbagliata. Sta a voi decidere!Il fandom è quello di one piece, uno dei miei preferiti in assoluto. L'idea di partenza era quella di una fic di avventura, pensata come una one shot. Si è poi rivelata troppo lunga per postarla in un capitolo solo ,degenerando anche un pochino nel sentimentale... del resto,come si può reistere a Nami e Zoro^^? Buona lettura!




Coscienza di Nami:





Mi conosci, non è così? Mi hai già sentito mille volte rimbombare nella tua testa, ma quasi mai mi hai ascoltato…sono quella voce che ti segue ovunque vai, quella brezza gelida alla quale non puoi sfuggire. Sono dentro di te, la voce della tua coscienza. Dalla mia postazione nel tuo cervello ti osservo impacchettare le tue cose, Nami, ti guardo mentre conti le tue monete dorate in quel sottotetto impolverato: un raggio di sole entra dal lucernario, misto alla maledettissima puzza dei canali che ristagnano, nei vicoli più scuri di Venezia. Alzi la testa rossa. Il collo sottile scivola tra le spalle, le braccia bianche si muovono aggraziate in quella luce un po’ opaca. Il tuo sorriso splende nella gioia di una nuova giornata. Quel raggio di sole ti sembra quasi un miracolo, un buon segno. Comici a canticchiare e io ti rassicuro, con la mia presenza che sembra uno spiffero: oggi ti è andata male, ma domani andrà meglio!
Sono una coscienza nera come la pece, con riflessi rossi di gioia di vivere: non per niente appartengo alla più nota e affascinante ladra che si sia mai aggirata tra le calli!Sono una coscienza immodesta e spiritosa, forte e selvatica come una volpe…
Ti raccogli le sottane infili tutto in una bisaccia di pelle scura che i metti al collo. La porta si spalanca, Sanji fa irruzione passandosi una mano fra i capelli biondi: - la mia disonesta amica... Ciao dolce fiore delle infami! – Saluta poco rispettosamente. Mi infiammo, ti metto in bocca parole acide: – Parla lui! E tu saresti onesto vero, razza di sciupa femmine che non sei altro? Oh, ma uno che ha visto tutta Venezia in mutande non si degna di parlare gentilmente ad una ladruncola come me! E quando dico tutta Venezia intendo proprio tutta, uomini e donne!- la tua mano sbatte contro la fronte dello sfrontato Dongiovanni. Lo scintillio delle poche monete che ti sono rimaste nel pugno gli ricorda perentorio che sei tu che sfami le sue scorribande, compri cibo che lui possa cucinare per voi, famiglia allargata che abita quel malridotto scarto della più bella città del mondo.
Sanji si dirige verso l’angolo cottura, sfiora con affetto i fornelli di ceramica, la brocca sbeccata e i suoi coltelli luccicanti, ghigna.
- Mon amour, sei nervosetta oggi?-chiede,con una sfumatura premurosa nella voce. Afferra un coltello, si passa la lama sul palmo della mano. Gracile, tutto gambe, questo ragazzo è il tuo angelo custode, ti protegge dalle durezze del mondo.
-Sono nervosetta sempre!- rispondi quasi strillando, poi infili correndo la porta e te ne vai. Forse questa volta ho esagerato…ti mordicchio un po’ il fegato, faccio in modo che tu torni sui tuoi passi e riapra la porta.- Scusa San. E’ che siamo in bancarotta! E come al solito il giornale costa troppo!-abbai a mo’ di pretesto. Tanto lo sappiamo tutti che le tue ricchezze le spendi quasi esclusivamente in vestiti.
Il cuoco donnaiolo annuisce, paziente. Sa come sei fatta. Poi ti osserva bene e conclude.- Mon amour, sei fantastica con quell’abito-. Tu annuisci. Lo sai. Te l’ho già detto due volte stamattina, mentre davanti a quello specchio impolverato volevi a tutti costi cambiarti e vestirti da uomo, coi calzoni e quella bianca parrucca pidocchiosa. L’era della pirateria, della tratta degli schiavi,l’era dei re, non ha bisogno di ulteriori bruti, di altri omaccioni disgustosi, bensì di donne meravigliose come te.
Esci di nuovo, questa volta senza sensi di colpa. Passi davanti a casa sua. Maledetto riccastro, ti sibilo in un orecchio. Ti fermi sotto la finestra, guardi in su . Zoro ha i capelli verdi e gli occhi nocciola, si sporge fino alla vita dalla finestra della sua lussuosa abitazione. I muscoli guizzano sotto la pelle abbronzata, una lunga cicatrice gli attraversa il petto- cadi, bastardo!- gli auguri di tutto cuore. Non posso sopportare quel borioso, lo odio e lo faccio odiare anche a te. Dietro di lui vedi la sua stanza, appese al muro tre spade meravigliose, altro che i coltellacci da sbudellatore di Sanji… roba da sfondati, pieni di soldi. Guarda il cielo, lo sbarbatello,come aspettandosi che da lì piova la sua fortuna. Come se già non ne fosse pieno fino alla punta delle orecchie, ti costringo a pensare.
Lo saluti- Come mai non sta dormendo ,signore?-
-Perché mai dovrei dormire, signorina?- ti chiede perplesso.
- Perché non fa altro che pisolare tutto il tempo ed è ricco da far invidia a Mida, signore, mentre io mi sbatto tutto il giorno qua e là e non racimolo mai abbastanza per averne d’avanzo!La sento russare ogni sacrosantissima volta che passo di qui, veda di non prendermi in giro!-
Il ragazzo ti butta giù una moneta d’oro, come per farti stare zitta.- Adesso gradireste andarvene, signorina?sto riflettendo, allenando la mia mente!-
Con mira infallibile gli scagli la sua lurida moneta in fronte. Lo conosci, questo bel tipo, e non ne vuoi sapere della sua elemosina, per quanto generosa possa essere. Questa mossa te l’ho suggerita io. Gongolo.
Brava la mia bambina, come al solito ha fatto centro!
Non saluti il ragazzo e te e vai ancheggiando. Sai che ti osserva,lo fa sempre, ogni volta che passi. Tiri i lacci del corpetto per stringerlo un altro po’. Tra poco dovrai fare la tua apparizione in pubblico e vuoi essere più appariscente che mai, già vedi Usop da lontano.. la sua figuretta magra si staglia contro un cielo un po’ nuvolo, ondeggia, si muove, mima azioni di un tempo che fu, è e sarà ancora.
E’ in piedi su una gondola che beccheggia in un canale un po’ meno lordo degli altri, è accerchiato da una massa di bambini a bocca spalancata.- E fu così il leggendario pirata Gold D. Roger affrontò impavido la morte, guardando la folla che a sua volta lo guardava. Occhi negli occhi urlò loro la sua sfida, e il suo tesoro, il suo immenso e luccicante tesoro che è ancora nascosto da qualche parte, lungo la temibile Grand Line, la rotta che prima o poi risucchia ogni pirata che si rispetti. Perché bambini, è il mare che vi chiama, e non voi che decidete di essere chiamati da lui…shhh…shhhh- imita il rumore della risacca e poi tace, stendendo la mano. I bambini gli mollano una moneta d’oro ciascuno sul palmo teso e si dileguano strillando:- Io sono Gold Roger!- - no! Gold Roger lo faccio io perché sono il più grande e il più grosso!-
Il ragazzo nasuto prende in mano il remo e stacca lentamente la gondola dal suo piccolo paletto.
-E questa volta non ho mentito nemmeno un po’!- ti annuncia orgoglioso. Scuoti la testa, come al solito. Non gli credi. E’ora di pranzo, dovete tornare a casa: l’angelo dei fornelli vi aspetta affettando pesce con cura, ma diventerà un diavolo se solo arriverete in ritardo e il suo meraviglioso pasticcio sarà divenuto immangiabile.
Passate di nuovo sotto la finestra del signorotto, e tu ascolti Usop che ti spiega con la sua meravigliosa voce da narratore come Roronoa Zoro si sia fatto ricco, e come ora passi la sua monotona vita.


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Angolo dell'Autrice:
cosa lega Zoro e la ladra? Quanto in là può portare il disprezzo? E la ricchezza è davverlo la felicità, per uno come Zoro, per una come Nami?
go on and you will find it out!!!
alla prossima e grazie x aver letto fin qui!
ps: sto cercando di rifare l'impagniazione x renderla uniforme e più piacevole da leggere!!! chi avesse suggerimenti pratici mi faccia sapere!



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Capitolo 2
*** Coscienza di Zoro- Lame Roronoa ***


secondo capitolo la voce della coscienza Eccomi col secondo capitolo. Chiedo scusa per l'impaginazione, sto cercando di modificare l'altra nella speranza che questa venga un po' meglio! grazie per la pazienza!

Cos’è che rende infelice un uomo ricco, bello, sano?E cosa può fare per uscire da questo stato terribile, da questa morsa di indifferenza verso tutto che lentamente si sta impossessando di lui?



Coscienza di Zoro


Eccola di nuovo! Zoro, datti da fare!Fermala, fa’ qualcosa!Almeno parlale! La vedi ogni giorno più magra, i suoi begli abiti le cascano di dosso, il suo sorriso si spegne. E’ malata? Consunzione, ipotizzi.
E’ la malattia più comune in questi tempi di crisi e tu lo sai, i tuoi genitori sono morti così, anche se tu non ricordi davvero, hai solo frammenti sparsi nella mente, a caso, la tua memoria fa acqua da tutte le parti.
Acqua….come se non bastassero questi canali puzzolenti… E’ questa la tua piaga, guerriero.
Io, la tua coscienza, sono tagliente come una lama perfettamente affilata, io ricordo tutto a differenza di te: sei diventato ricco in seguito al decesso dei tuoi genitori, proprietari di una importante armeria.
Erano i fornitori principali di quelle bestie assatanate, i pirati: Kidd, Log John Silver, Morgan, e poi Mary e Alvida e molti altri: così tanti nomi eccelsi incisi sulle lame Roronoa, così tanti consegnati alla giustizia dal rampollo dei loro stessi fornitori…Facevi il cacciatore di taglie, ragazzo mio, e con che stile!
Poi ti sei ritirato, un giorno in cui io, la spada che dorme dentro di te, ti ho borbottato nel cervello:- Ora basta, Zoro! Sono meglio questi uomini che ignorano il problema della morte,in confronto a quei re che se ne preoccupano così tanto da volersi far mummificare!Lascia in pace la leggenda e un giorno lei saprà ricompensarti davvero bene, magari con un posto tra le sue pagine…-
E tu, per una volta, mi hai dato retta, ti sei messo a guardare il cielo e aspettare che i pirati si ricordino di te, lo spadaccino più forte del mondo. Il secondo spadaccino più forte del mondo a dire la verità…ma questo tu non te lo ricordi, non sai che Drakul Mihawk è ancora superiore a te.
E adesso ferma quella ragazza, sottospecie di lattuga imbranata!
Oh Oh…forse in effetti è meglio che non la fermi: è di nuovo con quel pezzente di un gondoliere nasuto, deve essere il suo fidanzato. Ritirati che è meglio...ti ho detto ritirati, idiota! Ecco, lo sapevo, si è accorta di te, guarda in alto con quei suoi occhi mozzafiato, la sgualdrinella! La vedi sempre insieme al gondoliere, ma la cosa non ti preoccupa in realtà:ti senti molto peggio quando passa sottobraccio a quel ragazzo attraente e biondo, con le mani affusolate di un pianista e gli occhi ardenti di un vero esperto di donne.
Le spoglia tutte con un solo sguardo e le fa danzare in biancheria intima per le calli della città magica. Di sicuro è quello l’uomo della stracciona…di quella meravigliosa stracciona che aspetti ogni giorno affacciato alla tua finestra, per poi provare l’indescrivibile piacere di trattarla male, prendendotela persino con quel tipo, Sanji, che pure non ti ha fatto niente.
Io l’ho sempre detto che sei un perfetto imbecille, dico io, ma perché debbo essere la coscienza di uno come te?
Ti faccio girare lentamente verso lo specchio,con uno scricchiolio dell’elegante parquet. Sei a torso nudo. Ti costringo a esaminarti per bene...dovrai pure avere almeno un pregio, ragazzo mio, qualcosa in più di quel biondino scialbo e lecchino. Ti osservo da dentro il tuo cervello.
Sei bello, ecco qual’ è il tu pregio.
Sono la coscienza del più bell’uomo di Venezia. Ho uno scatto d’orgoglio, ti costringo a tornare alla finestra. Peccato, la gondola è già lontano…ma…lei è ancora voltata verso di te! Stiri le labbra in un sorriso, maledicendoti e maledicendomi.

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Angolo dell'autrice:
un grazie speciale a BloodLily, la mia prima recensione su Efp!

Spero che questo secondo chappy sia di vostro gradimento, nel frattempo se qualcuno ha suggerimenti su come sistemare l'impaginazione del primo, vi PREGO,li sto aspettandoa barccia aperte! sembra che il mio NVU abbia qualche problemino...


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Capitolo 3
*** Coscienza di Nami -knock,knock: lunch is over ***


terzo capitolo la voce della cosc E a breve distanza dal secondo, dopo una veloce revisione, ecco il terzo capitolo!
Nami e Zoro, due coscienze in perenne contrasto. E mentre la vita scorre priva di emozioni nel lussuoso appartamento del nostro nobiluomo, nel sottotetto di Nami di emozioni ce ne sono anche troppe.
Allora non tutte le favole, le storie che si inventa Usop, sono destinate a svanire quando il bugiardo smette di parlare...


Coscienza di Nami



Mezzogiorno spaccato, una tavola con una lunga fenditura in mezzo, il legno un po’ marcio di umidità.
E’ pronto.
Sanji ti guarda speranzoso e poi rivolge un’occhiata meno attenta a Usop: -allora, vi piace il pesce cucinato così?- domanda versandoti un po’ di vino.
Usop alza un ditino, come per segnalare che ne vorrebbe anche lui, ma il cuoco brandisce una brocca d’acqua gelida e gliene versa un po’ sulla testa riccia, con un’alzata di spalle. -Questo è il massimo che posso fare per te- borbotta scuotendo la zazzera bionda.
Siamo alle solite, questo ragazzo è perso di te, si getta ai tuoi piedi, è praticamente uno zerbino! Il fumo del suo tabacco si compone a forma di cuore quando fai una qualsivoglia azione ed i suoi occhi schizzano fuori dalle orbite vagando impazziti per la casa se solo tu gli dici: -Grazie San, è tutto molto buono!-
Che peraltro è la verità, innegabile come il sole che picchia dal lucernario sulla tavola, come le mandibole del tuo commensale che lavorano a ritmo serrato e il sorriso luminoso del tuo cuoco che si accende ad ogni tuo moderato complimento , come il rumore della porta che cigola, interrompendo il pasto.
Un cappello di paglia malridotto fa capolino dallo spiraglio che si è aperto, si agita . Una mano che saluta qualcuno. Poi parla. – Cibo?- domanda.
Un cappello che parla? Cerco nella tua memoria di ladra che ha visto ogni genere di cosa, ma un cappello che parla proprio non lo trovo.
La tua coscienza una volta tanto è in crisi, ragazzina. Il cappello chiede con cortesia il permesso di entrare, seguito dal suo proprietario. Usop spalanca la bocca e ne mostra tutto il contenuto, Sanji pulisce il coltello su un tovagliolo unticcio e tu acchiappi un bastone da passeggio dimenticato in un angolo di quel buco sporco.
Alla parete è appesa la antica taglia di Gold D Roger e quella più recente del suo buffo e apparentemente innocuo nipotino, Monkey D Rufy.
-Ho sentito un profumino…- esordisce il ragazzino che è appena entrato. Faccio due conti e poi ti segnalo rapidamente una strana somiglianza tra quella taglia insudiciata dalle scritte e dall’umidità,e il personaggio che ha appena fatto il suo ingresso.
Lo hai riconosciuto anche tu, d’altra parte l’associazione di idee è piuttosto ovvia.
Quello che sta in piedi sulla vostra soglia, la soglia di una ladra, un gigolò e un cantastorie, è un pirata, il pirata per eccellenza e vi sta chiedendo un po’ di cibo, niente di più.
Ciononostante continui a serrare la presa sul bastone da passeggio, anzi lo sollevi, lo impugni anche coll’ altra mano, le nocche sbiancano. Il mondo trema davanti a quel ragazzino e alla figura
glaciale che sta dietro le sue spalle. Una donna dagli occhi viola e dal corto vestito nero, gambe lunghe e capelli scuri, viso disteso.
- Nico Robin?- Borbotta Usop- ditemi che non sto sognando! Credevo di essermela inventata io questa ragazza….- La bocca del bugiardo si spalanca.
Desolata di doverti deludere- risponde lei- ma io esisto da prima che tu nascessi-.
Avanza a passi decisi: -adesso dateci da mangiare e poi vedremo- scosta una sedia e si accomoda al tavolo, piantando nel legno tarlato il coltello che Sanji ha lasciato cadere a terra, devastato dalla sua bellezza indicibile.- Vedremo cosa?- domandi tu, sempre più perplessa.
Il bastone scricchiola tra le tue mani nervose.
Questa non ci voleva proprio, intrusi che sbafano il vostro magro pranzo…altri soldi buttati via! Ti domandi se arriverai a prostituirti pur di metter insieme il pranzo colla cena, ma poi immagini che ti potrebbe capitare un viscido verme come Roronoa con quella sua cicatrice enorme che sembra la bocca sdentata di un estraneo…
Scuoti la testa. Rufy ha già addentato un pesce per la coda, senza nemmeno ascoltare Sanji che tenta di spiegargli che di solito quella parte non si mangia. Robin fa un cenno noncurante, come per dire che il suo capitano fa sempre così.
Sputando una lisca, il ragazzino più temuto dei sette mari biascica:- Vedremo se ricompensarvi con posto nella nostra ciurma…abbiamo carenza di uomini!-
Gli sbatti il bastone in testa sbraitando :- Ti sembro per caso un pirata io? Per non parlare di un UOMO!-
Nami, non esagerare. Potrebbe essere la volta buona in cui fai soldi davvero, forse unendoti a questo famigerato pirata dal cappello di paglia potrai iniziare una nuova vita,senza più tradimenti, truffe, ladrocini…ti ispira fiducia il lavorio lento ma inesorabile delle mascelle del tuo nuovo amico...
Indichi a Usop la porta rimasta socchiusa e il ragazzo, obbediente, si alza per girare la chiave nella toppa. Un’ombra vi osserva, un sospiro sfugge, la voce di un’altra coscienza canticchia nel buio dell’androne. Il bugiardo urla, spinge la porta con una spalla, Sanji riafferra nuovamente il coltello e tu, la più vicina alla porta, ti lanci avanti, il bastone teso. Con un rumore sordo la tua arma improvvisata si scontra con una Katana in posizione difensiva e un sorriso glaciale. Un paio di occhi marroni danzano davanti al tuo sguardo inferocito: e’ quella bestia di Zoro!



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 Angolo dell'autrice:
E tre!!
Forse ho trovato il modo di sistemare l'impaginazione in modo da rendere la lettura più gradevole per tutti!
Aspetto speranzosa vostre recensioni!
Arrivederci al prossimo capitolo, in cui scopriremo.... cosa fa un borghesotto alla porta di un sottotetto?

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Capitolo 4
*** Coscienza di Zoro- Back to glory ***


Eccoci qui con il quarto capitolo. Zoro è davanti alla porta, sogghignante ( bloodlily ottima immagine!!!), di fronte a lui Nami.Ma è davvero solo il disprezzo quella scarica elettrica che viaggia tra i loro sguardi incrociati?


Coscienza di Zoro


Il jolly roger schiocca in cima all’albero maestro, li puoi vedere dalla finestra che da sul porto: il ragazzino e la giovane donna, coloro che ti hanno inflitto la più pesante sconfitta della tua carriera, senza contare quella volta che Drakul ti ha quasi ucciso, ovviamente.
Attraccano poco distante dall’approdo principale, senza nessuna vergogna: si stanno presentando, impudenti come bambini, sull’orlo del baratro, nella bocca del nemico, e tu li morderai senza pietà, non è così, figliolo?
Li dilanierai, spezzerai loro le ossa e poi le lascerai biancheggiare al sole impassibile delle estati veneziane.
Non meritano la tua pietà, l’hanno uccisa a sangue freddo, implacabili quanto e più di te, hanno distrutto la tua dignità. Era il colpo della vita, che avrebbe riportato il ghigno sul tuo grugno sfacciato. Eri appena stato dilaniato da Drakul, ti servivano soldi e un valido motivo per andare avanti, la conferma che dopotutto eri il re dei cacciatori di taglie. Invece loro ti passarono sopra senza alcun rispetto, ti lasciarono a terra senza nemmeno ucciderti, cosa che giunto a quel punto avresti di gran lunga preferito.
Ti permisero campare, come un povero cane pulcioso a cui si fa dono di un osso da sgranocchiare quei pirati ti lasciarono sgranocchiare la vita. Ed eccoli che ti offrivano una seconda opportunità: quella di tornare sotto le accecanti luci della ribalta, che avevi tanto amato e che credevi ti rendessero felice.
In questo periodo di ozio hai realizzato che in realtà niente ti ha mai reso felice più della gloria, l’aria che respiri e il cibo di cui ti nutri.
La fame di quelle luci ti ha spinto fino a qui, sulle loro tracce, in un androne buio, davanti ad una ragazzina insopportabile che ti punta un bastone da vecchietto addosso.
Le sorridi..forza, parla! – ci conosciamo, madame?- le domandi bloccando il suo bastone con una delle tue spade.
-Non è il momento di fare le presentazioni signore!Sto affrontando una questione delicata- la ragazzina ti sbatte la porta in faccia.
Eh no! Non si sbatte la porta sul muso a Roronoa Zoro, tornato per prendersi la sua rivincita sul piccolo pirata gommoso!
Fatti valere, figliolo! Cominci a prendere a spallate la porta. Dentro si sentono movimenti frenetici, un tavolo che si sposta, parole concitate. Che cretini…per quanto spostino quella tavolaccia davanti all’ingresso non basteranno quattro assi inchiodati malamente insieme a fermarti.
Fai irruzione nella casa con un sorriso ben stampato sul viso incattivito, ma senza nemmeno darti il tempo di reagire vieni spinto in uno sgabuzzino la cui porta si apre di fronte a quella principale. La porta si chiude con uno scatto secco. Sei intrappolato dentro la cassaforte di Nami, ti rendi subito conto che non c’è via d’uscita: quella robaccia è pensata per resistere a tutto.
Senti la rossa che ti sbraita, dall’altro lato della pesante serratura: - Adesso questi pirati mi spiegano perché ce l’hai con loro e poi forse, se fai il bravo, ti faccio uscire di lì!-
Per tutta risposta anche tu alzi la voce:- Dovete consegnarli alla giustizia, sono individui pericolosi!-
Rufy tra una masticata e l’altra fa notare che nemmeno tu sei un fiore d’onestà, e che la location di questa simpatica riunione di criminali è la casa di una ladra e di un casanova incorreggibile, per quanto ne ha capito lui. Usop annuisce e ricorda anche la presenza di un bugiardo accattone e di un’assassina spietata. La voce gli trema palesemente.
Ti siedi a terra, io cerco di farti ragionare, ma ti comporti da leone in gabbia. Dal momento che da qui non si può uscire, tanto vale esplorare i dintorni, non è così, spadaccino?
Trovi una cassa di alcolici e ti attacchi alla bottiglia, nonostante i miei rimbrotti sempre più sonori. Poi scopri un grande schedario di legno, lo apri con un cigolio e un frusciare di fogli . Dall’altra parte della porta sembrano essersi dimenticati completamente di te e della tua sorte, così tu ti tuffi nei segreti della sgualdrina come se si trattasse di una vasca piena di ruhm.
Lo schedario è pieno di disegni, bellissimi, colorati nelle tonalità più delicate e che portano in calce la piccola firma di Nami. Ogni disegno è un ricordo importante. Li sfogli un po’ a caso , poi ti concentri e con la mente ottenebrata dall’alcool punti deciso verso la lettera Z . Nei disegni compaiono saltuarie macchie verdi, ma non riesci a connettere. Ti do un’aiutino, spingo la tua attenzione verso un rotolo su cui campeggia la scritta nera –Zoro-


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Angolo dell'autrice:
Grazie!!!grazie per le recensioni e grazie a Cambriren che ha messo questa storia tra le sue preferite! è un onore!!!

arrivederci al prossimo capitolo, e scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare.. hum.. problemi di studio incombevano!!

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Capitolo 5
*** Coscienze di Nami e Zoro- vite di carta ***


Sono tornata! scusate la lentezza di aggiornamento ma la revisione delle fic va conciliata( purtroppo!) con lo studio!Avevamo lasciao Zoro chiuso in una stanza, solo, mentre fuori voci confuse si intrecciano. E in quel piccolo mondo chiuso, un ripostiglio pieno di cartaccie, si svolge piano un rotolo di disegni, la storia di una vita vista dagli occhi di un'altra fuggevole esistenza...


Coscienza di Nami
Nami, quell’idiota di Roronoa è da solo con i tuoi disegni!Fa’ qualcosa!
Gli altri ti fermano mentre tu avanzi decisa verso la porta, coll’intenzione di liberare quello scriteriato. Scommettiamo che si è scolato tutto il tuo preziosissimo alcool? E i soldi? Quando uscirà di lì lo perquisirai per bene, neanche un denaro deve uscire da quella casa…già ce ne sono pochi! Ma ora non si può…ora si sta discutendo di affari più importanti, davanti alle lische dell’ex pranzo di Sanji.




Coscienza di Zoro
Il rotolo si svoltola lentamente tra le tue mani,la tua vita ti scivola tra le dita: la tua esistenza vista da quella ladra.
Un ballo in maschera: lei danzando con te ti sussurrava qualcosa all’orecchio e ti sfilava con eleganza un orologio d’orato dal taschino.
Sempre lei, al mercato dietro di te ti sottraeva i soldi di mano,spacciandosi per l’aiutante della fruttivendola , con un angelico, insospettabile sorriso.
Tu affacciato alla finestra , una piaggia di monete dorate che sommerge una figuretta accucciata a terra. Sfiori il disegno colle dita, ti tocca ammettere che questa Nami è proprio brava. Le immagini sembrano prendere vita, ecco, quella dev’essere lei... passi la mano sulla figuretta accucciata: è così che si sente questa donnaccia?
L’ultimo disegno risale a poco tempo addietro, è più grande e più scuro degli altri, ci sono tre segni come di gocce d’acqua cadute sul foglio. Si tratta di un tuo ritratto: sei seduto sul cornicione di quella maledetta finestra, una gamba piegata e l’altra distesa, una delle tue spade in grembo, hai con te il tuo solito ghigno quasi sadico.
Sotto c’è un appunto a caratteri svolazzanti, dice : Ti odio. Però secondo me sei infelice.
Brava bambina, ma che intuizione! Sorriso sarcastico, altra glaciale variazione dl tuo volto poco abituato a gesti di cordialità
La odi con tutto il cuore, ma lei sembra essere l’unica che ha capito come girano le cose. Bevi un’altra lunga sorsata da una bottiglia presa a caso nel mucchio di quelle che hai già vuotato. Crolli a terra, vinto dal sonno. Finalmente .C’è. Il silenzio.

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Angolo dell'autrice:
Ecco qui... un altro capitolo è arrivato!!! ma non finisce qui, se ne prospettano ancora altri! intanto vorrei ringraziare le 4 ragazze che hanno aggiunto questa storia fra le prefeite! recensitemi... prometto che ricambierò questa gentilezza!!!
Ringrazio anche i moltissimi che hanno letto senza commentare... se lasciaste un commentino potrei sapere cosa ne pensate della mia storia e capire come migliorare!!!
Adesso, per tutti i fedeli lettori della mia fic, ho una sorpresa... oggi due capitoli in una sera sola!
baci a tutti!!!

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Capitolo 6
*** Coscienza di Nami- leaving all behind ***


A breve distanza dal precedente, un nuovo capitolo. Mentre Zoro osserva la sua vita scorrere sui disegni di Nami, le decisioni vengono prese. Nn si può sempre aspettare il consenso di tutti, a volte bisogna agire per salvare qualcosa.O qualcuno. Ma salvarlo da cosa? da chi? Forse da se stesso, dall'infelicità che se lo sta mangiando. Forse da se stessa, dall'incompletezza , dalla monotonia, dalla povertà. E allora bisogna fare qualcosa per salvarsi.Insieme. Anche se l'uomo, anche se la donna, sono esseri tendenzialmente egoisti.





Coscienza di Nami

Forza bambina, prepara il baule! Le cose nella cassaforte le metteranno dentro i tuoi amici al posto tuo, ora tu hai una commissione da svolgere! Stai per partire con quella gente per il viaggio della tua vita, un viaggio da cui si torna solo con i piedi avanti, penzolando da una forca. Del resto non hai niente da perdere!Ti stai affidando completamente a questi due pirati strambi, la donna silenziosa e il capitano bambino. Hai fatto un balzo, sei passata dal non fidarti di nessuno, mai, al consegnare la tua fedeltà a due perfetti sconosciuti,e tutto ciò solo dopo averci pranzato insieme! Hai lo stomaco in subbuglio all’idea che quella incomprensibile decisione sia stata presa senza il tuo assenso: non vuoi Zoro nella ciurma! Hai in bocca un sapore agrodolce, lo odi da pazzi ma forse questa è l’occasione giusta per scoprire cos’abbia, che cosa lo renda così nero e triste: Dio santo, ha tutto quello che si potrebbe desiderare, perché non si gode la vita? Ti domandi questo intanto che ti avvii per le calli verso casa sua. Quando è venuto fuori, durante la discussione, che tu conosci quell’energumeno, ti è stato affidato l’ingrato compito di preparare il suo baule.
Sgattaioli dentro la stanza lussuosa passando per la solita finestra, che ormai ti perseguita persino nei sogni. Il rotolo che riguarda quel ragazzo è il più voluminoso del tuo archivio e a quest’ora lui stesso l’avrà scoperto. Il solo pensiero ti inquieta: sicuramente sarà saltato a conclusioni sbagliate, tipo quella completamente assurda che tu sia innamorata di lui…
Sorprendentemente trovi il suo baule già pronto, ogni cosa è ordinatamente riposta nei cassetti.
Questo ragazzo vuole lasciare dietro di sé il suo passato, tutto in blocco. Dentro la scatola di cuoio rosso ci sono solo alcuni vestiti e le sue due spade: una l’ha portata con sé, si trova con lui nella cassaforte.
Insieme a queste poche cose c’è un calamaio, alcuni fogli già scritti e altri ancora da scrivere. Tra questi spicca una lettera, dice :- Signorina Nami…-
Ti guardi intorno , pietrificata: quella lettera era per te! Ti accorgi che negli angoli ci sono fogli accartocciati, li dispieghi con attenzione. Si assomigliano tutti!-Alla ragazza che passa ogni giorno sotto casa mia-,- Nami-, -Misteriosa ladra-. Una ti colpisce in particolare, una scritta che si dipana su un foglio intero, campeggia decisa, grossa e nera. Dice:- Io non sono felice. Tu non sei felice. Forse dovremmo smetterla di essere così egoisti e cominciare a dire che NOI non siamo felici.Mi piacerebbe fare parte della vostra famiglia,potrei tollerare quel damerino biondo se questo vuol dire smetterla di passare il tempo da solo in questa casa vuota. Con odio cordiale. Roronoa-
Ridi.Non riesci a frenarti, continui a ridere, batti il palmo della mano per terra: accidenti, hai davanti a te un infelice e solitario! Forse sarà divertente avere al tuo fianco una persona del genere, così misteriosa, nell’arco della tua nuova avventura senza ritorno. Chiudi il suo baule, intaschi la dichiarazione d’Odio e, uscita dalla finestra, ti dirigi con un frusciar di sottane verso il porto.
Eccoli, sono lì, ti aspettano davanti alla nave. Zoro è legato come un salame, urla. Tu passi, accartocci la sua lettera e gliela ficchi nella bocca spalancata. La sputa prontamente fuoribordo, mentre lo spingete su per una passerella bagnata dall’acqua della vosta nuova terra: il mare. Si sale a bordo! Tu e Sanji trascinate quel sacco di patate sul ponte, ricevendo scariche di calci . Il cuoco porta alla cintola la spada del cacciatore di taglie, la rimira estasiato, controllato a vista dallo sguardo indagatore del ragazzo dai capelli verdi che, rassegnato, smette di dibattersi.
L’imbarcazione prende il largo lentamente, beccheggiando. Saluti la tua città, pensi che forse un giorno ci tornerai. Sanji e Usop accanto a te sospirano, guardando il porto che si allontana: il cuoco sta abbandonando tutte le nobildonne veneziane al loro triste destino, il bugiardo pensa ai bambini e si domanda se sentiranno la sua mancanza.
Tu non lasci niente che ti interessi davvero ,dietro le tue spalle:solo una città puzzolente che avevi imparato ad amare. Tutto ciò a cui tieni sta su quella nave con te: i tuoi disegni, i tuoi soldi, Sanji e Usop. L’unico inconveniente è Roronoa. Che peraltro è riuscito a slegarsi e si avvicina a voi!Trattieniti piccola, lo so che questo tanghero ti innervosisce e la voglia di menar le mani ti assale ogni volta che lo vedi, ma reagire con violenza non sarebbe un buon inizio per un viaggio intorno al mondo che promette di durare tutta la vita.
Fai un respiro profondo. La voce roca del ragazzo ti chiede: - Ma secondo te si può davvero piantare in asso tutto, così, senza dirlo a nessuno? Semplicemente sparire da un giorno all’altro,lasciare che le persone si dimentichino lentamente di te?-
Sbuffi. Non hai voglia di ascoltare questi discorsi melodrammatici, afferri la barra del timone e stringi. Tanto nessuno si dimenticherà di te, non è così? Nessuno a parte i tuoi due amici ha mai saputo che esistevi, quindi come potrebbero dimenticarsi di chi non hanno mai nemmeno conosciuto? Lo spadaccino abbozza, forse ha capito che questo non è l’argomento adatto. Ti sfiora le dita e poi ti volta le spalle. Ringrazi mentalmente. Allora anche lui è un essere umano dotato di sensibilità! Dall’alto dell’albero maestro Rufy esprime la sua modesta opinione, come al solito masticando qualcosa: - Dove vi sto portando io nessuno si dimenticherà mai di voi, anche coloro che non vi hanno mai visto porteranno fiori sulle vostre tombe… se mai le avrete. La cosa più probabile che vi possa capitare è l’immortalità!- indica l’orizzonte e poi ti ordina- dritto di lì, Nami! ci serviva giusto una persona capace di navigare per arrivare ai nostri sogni! La Grand Line, il tesoro di Gold Roger, sta tutto al di là della linea scura!-
Zoro solleva una bottiglia verde e tracanna un lungo sorso. – Beviamoci su- borbotta.
Sanji annuisce convinto e strappa l’alcool di mano allo spadaccino. Tira una gran sorsata e lancia la bottiglia a Usop…Dopo giri astrusi finalmente il ruhm giunge nelle tue mani.
Non farlo bambina!sei ancora troppo giovane per bere e…
La voce della coscienza tace, la gola brucia. Sollevi il vetro in alto a catturare i raggi del sole.- Ai pirati!-Un coro di voci sale dal mare.


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Angolo dell'autrice:

Non finisce qui!!!! ora che i nostri sono per mare, ci sono ancora molte questioni da risolvere. come la prenderà Zoro, caricato controvolglia sulla nave di chi lo ha umiliato? La famiglia allargata di Nami reggerà alla pressione dei nuovi elementi? sanji tenterà l'omicidio nei confronti di Zoro? Robin? e il gommoso capitano riuscirà a far sentire davvero UNITO un gruppo formatosi per caso, sotto il nero jolly roger, simbolo di quella che è la nuova ciurma?

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Capitolo 7
*** Coscienza di Robin:- nera vagabonda ***


Scusate il ritardo!!!! Scusate davvero ho fatto un disastro a scuola e ho dovuto rimediare. Ma adesso eccomi qui, pronta ad accontentare i miei pochi fedelissimi. Come al solito, andiamo a incominciare. A che punto eravamo? ecco.. sì...
Quando sei costretto su una nave angusta con molte persone due sono le alternative. O  vi è attrazione, o repulsione. Nel mare dello one piece la via di mezzo non esite. O si collabora, o si muore. O ci si difende a vicenda, o si soccombe. questo oramai l'hanno capito tutti, persino Zoro.E forse, in fondo, persino l'anima più indipendente, la donna più potente imbarcata su quel guscio di noci ...la nera, spietata eppure così vera Nico robin.


Coscienza di Robin

Guarda come soffrono in silenzio...L’ago  segna la loro carne, il sangue si mescola all’inchiostro. Fatichi a crederci: altra gente si è aggiunta alla vostra ciurma, e forse ora ce la farete davvero a raggiungere Raftel island, altro che vaghe utopie!
Sanji  stringe i denti. Due giorni di navigazione sono bastati ad unirvi tutti in una morsa d’acciaio,l’abbraccio del vostro ingenuo e meraviglioso capitano, pronto a sacrificarsi per salvarvi in qualunque momento. Solidi come il metallo freddo delle armi di Zoro o come la presa di Nami sul timone.
Vi dirigete verso un’isola sconosciuta che già si profila all’orizzonte. Ora siete un gruppo di deboli, che possono e devono crescere insieme per diventare i re del mondo, sostenendosi e aiutandosi a vicenda. Sarà questa la vostra forza nascosta?
Usop chiude gli occhi, si morde il labbro, mentre Rufy disegna anche sul suo braccio pavido una bella X. Zoro stritola il braccio della  rossa in una morsa letale, le impedisce di muoversi , fa scorrere l’ago sulla carnagione chiara. Lei si dibatte, lo insulta, cerca di spiegargli che sta sbagliando tutto e che i tatuaggi si fanno a piccoli puntini. Lui crede che sia solo una scusa per soffrire di meno, la sbeffeggia,la scuote come una foglia al vento.
Il cuoco soffia sul suo braccio martoriato dalle indecisioni di Rufy, non versa una lacrima. Lo guardi. Ti mostra orgoglioso il risultato degli sforzi del tuo stesso capitano, tu  sollevi il braccio e lasci che intravedila tua x contornata da fiori selvatici,bellissima e fesca. Ammicchi, scoppi a ridere vedendo la sua delusione: ovviamente non regge il confronto!
Assassina, non dirmelo…
Il cuoco va in cucina lentamente, si gira dopo due passi a controllare che tu lo stia seguendo.
E tu sei lì, appoggiata alla balaustra, non vuoi proprio dargli soddisfazione. Ti giro, fai danzare gli occhi viola sulla nave e sui suoi abitanti, i tuoi compagni.
Ti prego non dirmelo, non lo potrei tollerare… non dirmi che ti stai affezionando a queste persone, demoniaca Nico Robin; non dirmi che le tue mani macchiate del sangue di coloro che hai tradito stringeranno le loro con  gioia immensa, le proteggeranno, le ameranno. E’ così, nera vagabonda?


Spazio Autrice:
Eccolo qui!! devo dire che sono abbastanza fiera della coscienzaorgogliosa di Robin. mi semvra che la rappresenti abbstanza,tutto questo passaggio mi sembra molto in character. Voi, o pubblico, che ne dite? Lasciate qualche commentino alla mia umil virtual dimora!!
come al solito ringrazio Bloodlily, e le altre persone che hanno messo questa storia fra le preferite! grazie arya-chan, redeagle86 e soarez!continuate a seguirmi, siete la mia (piccola... purtroppo!) gioia!
Nel prossimo capitolo:Dopo  alcuni giorni di mare, proprio quando le provviste stanno per finire e la situazione a bordo, per quanto stabile, comicia a farsi tesa, ecco comparire all'orizzonte un'isola, la prima , il punto d'avvio della grand line. Ma davvero tutti i pirati, tutta la marmaglia comune, possono entrare nel sogno senza pagare un prezzo? davvero tutti sono in grado di compiere questo passo?E se invece ci fosse qualcosa, qualcosa di tremendo, che regola l'accesso alla via della gloria?
arrivederci!

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Capitolo 8
*** Coscienza di Rufy: L'isola della sfinge ***


Le provviste stanno finendo.
E tirare avanti nutrendosi d'aria non si può visto e considerato quanto mangia da solo il Capitano.
Se i problemi riguardanti i legami all'interno della ciurma sembrano essersi dissolti nello sguardo dolce di Nico Robin, la fame non si dissolve così facilmente. E allora bisogna sbarcare, su in'isola sconosciuta e potenzialmente pericolosa. Come tutte le isole della rotta maggiore, o forse persino di più!


Coscienza di Rufy

Finalmente si sbarca!Le provviste stavano per finire, nella fretta di partire da Venezia non avete nemmeno fatto rifornimenti. Da due giorni ormai Sanji si arrangia con ciò che trova, cerca di rendervi presentabili gli avanzi, sempre con un occhio di riguardo per le signore.
Zoro a poppa solleva due grandi pesi che stavano nascosti in fondo al suo baule (Nami vorrebbe ucciderlo: ovviamente se li è dovuti trascinare lei a bordo quei due macigni!), si lamenta di non avere abbastanza energie, ogni tanto si alza e va a dirne quattro al cuoco lottatore, che comunque si difende molto bene con quelle sue lunge gambe che tirano calci omicidi. Nico fa combutta con la navigatrice, tu e Usop vi capite al volo, fatti ambedue della materia evanescente dei sogni e delle favole.
Ecco la terra, la spiaggia. Lanciati giù , non aspettare, di sicuro dietro quei cespugli c’è il sentiero che ti porterà oltre l’orizzonte! Piove ,le gocce scavano piccoli solchi nella sabbia fresca. Tu a bocca aperta cerchi di raccoglierne qualcuna, salti estasiato dentro l’acqua bassa, corri a perdifiato e non ascolti le voci che ti chiamano- Rufy!-
Ti addentri nella boscaglia…Quanto grande può essere un isolotto, dopotutto?
Un fruscio. Ti volti verso il luogo dal quale ti sembra provenga, ed eccone un altro che si fa sentire dalla parte opposta. Ti volti di nuovo, stai in guardia ,capitano! Ed ancora e ancora, quei rumori si avvicinano. Alzi la testa, perplesso più che impaurito.
Da un ramo salta giù aggraziata una giovane donna dalla pelle scura, atterra a quattro zampe come un felino. Soffia come un gatto.
- Benvenuto!- ti sussurra girandoti attorno con aria interessata- questa è la tua prova, il tuo ingresso nella Rotta Maggiore…Dimostrarti abbastanza forte ed io ti farò passare-
Sorridi angelico alla guardiana- Cosa dovrei dimostrare io?-
Ti sembra così ovvio che tu sia il più forte…
La ragazza inarca la schiena, si solleva in posizione eretta. – Io sono la Sfinge, il nemico naturale di ognuno di voi. Mi trovo qui, e contemporaneamente mi sto battendo con ciascuno dei tuoi amici sepratamente. Sono la guardiana della rotta maggiore. Decido io chi entra e chi no, e mi sa proprio che i tuoi compagni non potranno passare. Te la senti di andare avanti da solo?-
Le balzi addosso, la afferri per la gola. -cosa stai facendo ai miei amici?- Urli inferocito- se gli stai facendo del male giuro che…-
Lei schiocca la lingua, si dissolve tra le tue mani e ricompare poco lontano. Traccia col piede un cerchio per terra.Là dove prima c’era l’erba verde ora vedi Sanji e quella stessa donna che danzano l’uno intorno all’altro.
Com’è possibile?Sfinge può essere in due posti diversi contemporaneamente? Il cuoco urla di dolore, ti volti per cercarlo ma non vedi niente . La radura si è chiusa intorno a te. Torni a guardare a terra e scopri che adesso Sanji si dibatte , inchiodato al suolo da quella bestia inferocita che sorride. I suoi denti sono zanne affilate, l’erba si tinge di rosso intorno al cerchio. La Sfinge sorride anche a te, macabra -L’ho ucciso- ghigna sfoderando i suoi canini aguzzi.




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Spazio dell'autrice:
Paradossale... i preferiti aumentano, le recensioni spariscono! Grazie alle persone che mi hanno inserito tra i preferiti: Arya- Chan,Hinayuki, less, Nanni 92, redeagle 86 e Soarez.
ringrazio anche la mitica Bloodlily, pure se la volta scorsa non mi ha recensito! ti aspetto al varco baby!hahah
E beh.. mi scuso per il ritardo, sono ingiuistifacbile. ma se vidico che stavo morendo di studio mi credete vero^^?
Alla prossima puntata, che vi prometto per domani online!!!
Baci!

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Capitolo 9
*** Coscienza di Usop, Sanji e Robin - Despair ***


Mentre Rufy guarda sconvolto la fine di Sanji, nella stessa foresta,anche qualcun altro assiste impotente a quello spettacolo di sofferenza. Tuttavia persino il fanfarone più codardo e mentitore può sentire qualcosa muoversi dentro, quando un pezzo di se stesso rischia la vita E gli altri membri della ciurma? La spietata Robin, per esempio, come avrà affrontato quetsa donna tanto potente, la cui arma è la nera disperazione?







Coscienza di Usop.

Sanji è a terra, ferito dai morsi di quella specie di pantera, dal suo pugnale luccicante. Non hai tempo di pensare, Usop, datti da fare, prima che sia troppo tardi!
Le mani e le gambe ti tremano, se solo ci fosse Nami con te! Lei, sempre così decisa e forte, che non ha mai paura…
Pensi alla tua amica, per un secondo solamente. L’immagine del sorriso della navigatrice ti rassicura, senti le sue parole rimbombare nella tua testa:- Tu vali quanto me, Usopuccio…non ti sottovalutare, ok?-
Balzi fuori dal cespuglio in cui ti eri nascosto, in cui stai rannicchiato da quando gli alberi si sono infittiti intorno al tuo amico, ad un pezzo fondamentale della tua famiglia.
Pensando a tutto questo ti lanci sulla schiena di quella bestia di donna, brandendo il coltello da cucina che Sanji ti ha affidato. Il suo tesoro forse lo salverà da quell’incubo. Basta solo non aver più paura…


Coscienza di Sanji.

Hai paura che la tua avventura finisca qui, una paura maledetta. Rimpiangi di aver lasciato il tuo coltello a Usop, quell’inguaribile fifone. Forse se lo avessi con te ora non saresti in questa situazione… La Sfinge sputa il tuo sangue a terra, ti sussurra: - anche se avessi l tuo coltello ora,moriresti lo stesso, solo,senza nessuno a guardare la tua gloriosa fine…-
Tu scuoti la testa, è l’unico movimento che quella megera ti consente di fare. Per la prima volta stai malmenando una donna, e che donna!
Ma ecco, senti le tue forze venire meno. E’così morire?Non credi, la tua mente è ancora abbastanza lucida da immaginare che tu stia solo svenendo a causa del troppo sangue perso. L’ultima cosa che vedi,prima che i tuoi occhi si chiudano, è la lama inconfondibile del tuo coltello. Passa da parte a parte il corpo della Sfinge. Malamente appeso all’impugnatura della tua lama da cucina sta Usop,con un’espressione agguerrita dipinta in faccia.
Hai solo il tempo per soffiargli all’orecchio- Non si affettano le persone con i coltelli per il cibo, Usopuccio!-

Coscienza di Robin.

Cosa credeva di fare questa? Tu sei una cliente affezionata della rotta maggiore,ne sei entrata e uscita così tante volte che per te oramai è questione di routine, di pura forza dell’abitudine.
Guardi il suo corpo steso a terra,con uno schiocco sordo le mani che inchiodano quell’essere sinuoso al suolo svaniscono nel nulla. Le tue mani…ci soffi sopra,sorridi.
Questo è il tuo record personale. Hai annientato il Guardiano di turno in meno di 15 minuti.
Osservi la sabbia della tua clessidra, mentre finisce di scivolare lenta; poi giri il piccolo oggetto di vetro. Altri 15 minuti e potrai andare a vedere come se la passano gli altri. Per il momento lasci che se la cavino da soli, sai che si sentirebbero umiliati dal tuo intervento. D’altra parte i tuoi compagni sono i più forti, lo sai vero?

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Angolo dell'autrice sempre in ritardo e i cui lettori diminuiscono a vista d'occhio:

dove siete tutti? va beh, io continuo a scrivere. Mi dispiace solo essere sempre molto in ritardo, e non poter mantenere le mia promesse. Sta di fatto che, partita con 400 e passa lettori( anchee se pochissime recensioni) mi trovo ad averne una quarantina. Non importa.
Quello che volevo dire è....grazie lo stesso!
E l'altra cosa che volevo dire è....
Robin ha disintegrato la Sfinge, dandole una prova della forza di una veterana come lei. Sanji si è salvato, inaspettatamente grazie a Usop. Ma resta ancora qualche questione da risolvere. Il capitano osserva ciò che la Sfinge gli mostra, non ha motivo per dubitare del sangue che viene versato sull'erba davanti au suoi piedi. E' tutto vero. Rimangono solo Nami e Zoro, la forza di una lama e la resistenza della volontà di vivere. Quale delle due soccomberà alla sfinge? Oppure saranno entrambi a venire abbracciati, nel silenzo, dalla disperazione?

Leggete e saprete! baci!

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