La voce della coscienza di ino the demon (/viewuser.php?uid=34036)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Coscienza di Nami -La ladra, il cuoco e il bugiardo ***
Capitolo 2: *** Coscienza di Zoro- Lame Roronoa ***
Capitolo 3: *** Coscienza di Nami -knock,knock: lunch is over ***
Capitolo 4: *** Coscienza di Zoro- Back to glory ***
Capitolo 5: *** Coscienze di Nami e Zoro- vite di carta ***
Capitolo 6: *** Coscienza di Nami- leaving all behind ***
Capitolo 7: *** Coscienza di Robin:- nera vagabonda ***
Capitolo 8: *** Coscienza di Rufy: L'isola della sfinge ***
Capitolo 9: *** Coscienza di Usop, Sanji e Robin - Despair ***
Capitolo 1 *** Coscienza di Nami -La ladra, il cuoco e il bugiardo ***
primo capitolo la voce della coscienza
Ciao a tutti!
Posto per prima una delle mie fic
più
recenti, perchè è quella che, rileggendola, ho
ritenuto
necessitasse in minor misura di revisioni. Ma potrei essermi sbagliata.
Sta a voi decidere!Il fandom è quello di one piece, uno dei
miei
preferiti in assoluto. L'idea di partenza era quella di una
fic di avventura, pensata come una one shot. Si è poi
rivelata
troppo lunga per postarla in un capitolo solo ,degenerando anche un
pochino nel sentimentale... del resto,come si può reistere a
Nami e Zoro^^? Buona lettura!
Coscienza
di Nami:
Mi conosci, non è così? Mi hai già
sentito mille
volte rimbombare nella tua testa, ma quasi mai mi hai
ascoltato…sono quella voce che ti segue ovunque vai, quella
brezza gelida alla quale non puoi sfuggire. Sono dentro di te, la voce
della tua coscienza. Dalla mia postazione nel tuo cervello ti osservo
impacchettare le tue cose, Nami, ti guardo mentre conti le tue monete
dorate in quel sottotetto impolverato: un raggio di sole entra dal
lucernario, misto alla maledettissima puzza dei canali che ristagnano,
nei vicoli più scuri di Venezia. Alzi la testa
rossa. Il
collo sottile scivola tra le spalle, le braccia bianche si muovono
aggraziate in quella luce un po’ opaca. Il tuo sorriso
splende
nella gioia di una nuova giornata. Quel raggio di sole ti sembra quasi
un miracolo, un buon segno. Comici a canticchiare e io ti rassicuro,
con la mia presenza che sembra uno spiffero: oggi ti è
andata
male, ma domani andrà meglio!
Sono una coscienza nera come la pece, con riflessi rossi di gioia di
vivere: non per niente appartengo alla più nota e
affascinante ladra che si sia mai aggirata tra le calli!Sono una
coscienza immodesta e spiritosa, forte e selvatica come una
volpe…
Ti raccogli le sottane infili tutto in una bisaccia di pelle scura che
i metti al collo. La porta si spalanca, Sanji fa irruzione passandosi
una mano fra i capelli biondi: - la mia disonesta amica... Ciao dolce
fiore delle infami! – Saluta poco rispettosamente.
Mi
infiammo, ti metto in bocca parole acide: – Parla lui! E tu
saresti onesto vero, razza di sciupa femmine che non sei altro? Oh, ma
uno che ha visto tutta Venezia in mutande non si degna di parlare
gentilmente ad una ladruncola come me! E quando dico tutta Venezia
intendo proprio tutta, uomini e donne!- la tua mano sbatte contro la
fronte dello sfrontato Dongiovanni. Lo scintillio delle poche monete
che ti sono rimaste nel pugno gli ricorda perentorio che sei tu che
sfami le sue scorribande, compri cibo che lui possa cucinare per voi,
famiglia allargata che abita quel malridotto scarto della
più
bella città del mondo.
Sanji si dirige verso l’angolo cottura, sfiora con affetto i
fornelli di ceramica, la brocca sbeccata e i suoi coltelli luccicanti,
ghigna.
- Mon amour, sei nervosetta oggi?-chiede,con una sfumatura premurosa
nella voce. Afferra un coltello, si passa la lama sul palmo della mano.
Gracile, tutto gambe, questo ragazzo è il tuo angelo
custode, ti
protegge dalle durezze del mondo.
-Sono nervosetta sempre!- rispondi quasi strillando, poi infili
correndo la porta e te ne vai. Forse questa volta ho
esagerato…ti mordicchio un po’ il fegato, faccio
in modo
che tu torni sui tuoi passi e riapra la porta.- Scusa San. E’
che
siamo in bancarotta! E come al solito il giornale costa troppo!-abbai a
mo’ di pretesto. Tanto lo sappiamo tutti che le tue ricchezze
le spendi quasi esclusivamente in vestiti.
Il cuoco donnaiolo annuisce, paziente. Sa come sei fatta. Poi ti
osserva bene e conclude.- Mon amour, sei fantastica con
quell’abito-. Tu annuisci. Lo sai. Te l’ho
già detto
due volte stamattina, mentre davanti a quello specchio impolverato
volevi a tutti costi cambiarti e vestirti da uomo, coi calzoni e
quella bianca parrucca pidocchiosa. L’era
della
pirateria, della tratta degli schiavi,l’era dei re, non ha
bisogno di ulteriori bruti, di altri omaccioni disgustosi,
bensì di donne meravigliose come te.
Esci di nuovo, questa volta senza sensi di colpa. Passi davanti a casa
sua. Maledetto riccastro, ti sibilo in un orecchio. Ti fermi sotto la
finestra, guardi in su . Zoro ha i capelli verdi e gli occhi nocciola,
si sporge fino alla vita dalla finestra della sua lussuosa abitazione.
I muscoli guizzano sotto la pelle abbronzata, una lunga cicatrice gli
attraversa il petto- cadi, bastardo!- gli auguri di tutto cuore. Non
posso sopportare quel borioso, lo odio e lo faccio odiare anche a te.
Dietro di lui vedi la sua stanza, appese al muro tre spade
meravigliose, altro che i coltellacci da sbudellatore di
Sanji…
roba da sfondati, pieni di soldi. Guarda il cielo, lo sbarbatello,come
aspettandosi che da lì piova la sua fortuna. Come se
già
non ne fosse pieno fino alla punta delle orecchie, ti costringo a
pensare.
Lo saluti- Come mai non sta dormendo ,signore?-
-Perché mai dovrei dormire, signorina?- ti chiede perplesso.
- Perché non fa altro che pisolare tutto il tempo ed
è
ricco da far invidia a Mida, signore, mentre io mi sbatto
tutto
il giorno qua e là e non racimolo mai abbastanza per averne
d’avanzo!La sento russare ogni sacrosantissima volta che
passo di
qui, veda di non prendermi in giro!-
Il ragazzo ti butta giù una moneta
d’oro, come per
farti stare zitta.- Adesso gradireste andarvene, signorina?sto
riflettendo, allenando la mia mente!-
Con mira infallibile gli scagli la sua lurida moneta in fronte. Lo
conosci, questo bel tipo, e non ne vuoi sapere della sua elemosina, per
quanto generosa possa essere. Questa mossa te l’ho suggerita
io.
Gongolo.
Brava la mia bambina, come al solito ha fatto centro!
Non saluti il ragazzo e te e vai ancheggiando. Sai che ti osserva,lo fa
sempre, ogni volta che passi. Tiri i lacci del corpetto per stringerlo
un altro po’. Tra poco dovrai fare la tua apparizione in
pubblico
e vuoi essere più appariscente che mai, già vedi
Usop da
lontano.. la sua figuretta magra si staglia contro un cielo un
po’ nuvolo, ondeggia, si muove, mima azioni di un tempo che
fu,
è e sarà ancora.
E’ in piedi su una gondola che beccheggia in un
canale un
po’ meno lordo degli altri, è accerchiato da una
massa di
bambini a bocca spalancata.- E fu così il leggendario pirata
Gold D. Roger affrontò impavido la morte, guardando la folla
che
a sua volta lo guardava. Occhi negli occhi urlò loro la sua
sfida, e il suo tesoro, il suo immenso e luccicante tesoro che
è ancora nascosto da qualche parte, lungo la temibile Grand
Line, la rotta che prima o poi risucchia ogni pirata che si rispetti.
Perché bambini, è il mare che vi chiama, e non
voi che
decidete di essere chiamati da lui…shhh…shhhh-
imita il
rumore della risacca e poi tace, stendendo la mano. I bambini gli
mollano una moneta d’oro ciascuno sul palmo teso e
si
dileguano strillando:- Io sono Gold Roger!- - no! Gold Roger lo faccio
io perché sono il più grande e il più
grosso!-
Il ragazzo nasuto prende in mano il remo e stacca lentamente la gondola
dal suo piccolo paletto.
-E questa volta non ho mentito nemmeno un po’!- ti annuncia
orgoglioso. Scuoti la testa, come al solito. Non gli credi.
E’ora
di pranzo, dovete tornare a casa: l’angelo dei fornelli vi
aspetta affettando pesce con cura, ma diventerà un diavolo
se
solo arriverete in ritardo e il suo meraviglioso pasticcio
sarà
divenuto immangiabile.
Passate di nuovo sotto la finestra del signorotto, e tu ascolti Usop
che ti spiega con la sua meravigliosa voce da narratore come Roronoa
Zoro si sia fatto ricco, e come ora passi la sua monotona vita.
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Angolo
dell'Autrice:
cosa lega Zoro e la
ladra? Quanto in là può
portare il
disprezzo? E la ricchezza è davverlo la felicità,
per uno
come Zoro, per una come Nami?
go on and you will find
it out!!!
alla prossima e grazie x
aver letto fin qui!
ps: sto cercando di rifare l'impagniazione x renderla uniforme e
più piacevole da leggere!!! chi avesse suggerimenti pratici
mi faccia sapere!
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Capitolo 2 *** Coscienza di Zoro- Lame Roronoa ***
secondo capitolo la voce della coscienza
Eccomi col
secondo capitolo. Chiedo scusa per
l'impaginazione, sto cercando di modificare l'altra nella speranza che
questa venga un po' meglio! grazie per la pazienza!
Cos’è
che rende infelice un uomo ricco, bello,
sano?E cosa può fare per uscire da questo stato terribile,
da questa morsa di indifferenza verso tutto che lentamente si sta
impossessando di lui?
Coscienza
di Zoro
Eccola di nuovo! Zoro, datti da fare!Fermala, fa’
qualcosa!Almeno parlale! La vedi ogni giorno più magra, i
suoi begli abiti le cascano di dosso, il suo sorriso si spegne.
E’ malata? Consunzione, ipotizzi.
E’ la malattia più comune in questi tempi di crisi
e tu lo sai, i tuoi genitori sono morti così, anche se tu
non ricordi davvero, hai solo frammenti sparsi nella mente, a caso, la
tua memoria fa acqua da tutte le parti.
Acqua….come se non bastassero questi canali
puzzolenti… E’ questa la tua piaga, guerriero.
Io, la tua coscienza, sono tagliente come una lama perfettamente
affilata, io ricordo tutto a differenza di te: sei diventato ricco in
seguito al decesso dei tuoi genitori, proprietari di una importante
armeria.
Erano i fornitori principali di quelle bestie assatanate, i
pirati: Kidd, Log John Silver, Morgan, e poi Mary e Alvida e molti
altri: così tanti nomi eccelsi incisi sulle lame Roronoa,
così tanti consegnati alla giustizia dal rampollo dei loro
stessi fornitori…Facevi il cacciatore di taglie, ragazzo
mio, e con che stile!
Poi ti sei ritirato, un giorno in cui io, la spada che dorme dentro di
te, ti ho borbottato nel cervello:- Ora basta, Zoro! Sono meglio questi
uomini che ignorano il problema della morte,in confronto a quei re che
se ne preoccupano così tanto da volersi far
mummificare!Lascia in pace la leggenda e un giorno lei
saprà ricompensarti davvero bene, magari con un posto tra le
sue pagine…-
E tu, per una volta, mi hai dato retta, ti sei messo a guardare il
cielo e aspettare che i pirati si ricordino di te, lo spadaccino
più forte del mondo. Il secondo spadaccino più
forte del mondo a dire la verità…ma questo tu non
te lo ricordi, non sai che Drakul Mihawk è ancora superiore
a te.
E adesso ferma quella ragazza, sottospecie di lattuga imbranata!
Oh Oh…forse in effetti è meglio che non la fermi:
è di nuovo con quel pezzente di un gondoliere nasuto, deve
essere il suo fidanzato. Ritirati che è meglio...ti ho detto
ritirati, idiota! Ecco, lo sapevo, si è accorta di te,
guarda in alto con quei suoi occhi mozzafiato, la sgualdrinella! La
vedi sempre insieme al gondoliere, ma la cosa non ti preoccupa in
realtà:ti senti molto peggio quando passa sottobraccio a
quel ragazzo attraente e biondo, con le mani affusolate di un pianista
e gli occhi ardenti di un vero esperto di donne.
Le spoglia tutte con un solo sguardo e le fa danzare in biancheria
intima per le calli della città magica. Di sicuro
è quello l’uomo della stracciona…di
quella meravigliosa stracciona che aspetti ogni giorno
affacciato alla tua finestra, per poi provare
l’indescrivibile piacere di trattarla male, prendendotela
persino con quel tipo, Sanji, che pure non ti ha fatto niente.
Io l’ho sempre detto che sei un perfetto imbecille, dico io,
ma perché debbo essere la coscienza di uno come te?
Ti faccio girare lentamente verso lo specchio,con uno scricchiolio
dell’elegante parquet. Sei a torso nudo. Ti costringo a
esaminarti per bene...dovrai pure avere almeno un pregio, ragazzo mio,
qualcosa in più di quel biondino scialbo e lecchino. Ti
osservo da dentro il tuo cervello.
Sei bello, ecco qual’ è il tu pregio.
Sono la coscienza del più bell’uomo di Venezia. Ho
uno scatto d’orgoglio, ti costringo a tornare alla finestra.
Peccato, la gondola è già
lontano…ma…lei è ancora voltata verso
di te! Stiri le labbra in un sorriso, maledicendoti e maledicendomi.
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Angolo
dell'autrice:
un grazie speciale a
BloodLily, la mia prima recensione su Efp!
Spero che questo secondo
chappy sia di vostro gradimento, nel frattempo
se qualcuno ha suggerimenti su come sistemare l'impaginazione del
primo, vi PREGO,li sto aspettandoa barccia aperte! sembra che il mio
NVU abbia qualche problemino...
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Capitolo 3 *** Coscienza di Nami -knock,knock: lunch is over ***
terzo capitolo la voce della cosc
E a breve
distanza dal secondo, dopo una veloce revisione,
ecco il terzo capitolo!
Nami e Zoro, due
coscienze in perenne contrasto. E mentre la vita
scorre priva di emozioni nel lussuoso appartamento del nostro
nobiluomo, nel sottotetto di Nami di emozioni ce ne sono anche troppe.
Allora non tutte le
favole, le storie che si inventa Usop, sono
destinate a svanire quando il bugiardo smette di parlare...
Coscienza
di Nami
Mezzogiorno spaccato, una tavola con una lunga fenditura in
mezzo, il legno un po’ marcio di umidità.
E’ pronto.
Sanji ti guarda speranzoso e poi rivolge un’occhiata meno
attenta a Usop: -allora, vi piace il pesce cucinato
così?- domanda versandoti un po’ di vino.
Usop alza un ditino, come per segnalare che ne vorrebbe anche lui, ma
il cuoco brandisce una brocca d’acqua gelida e gliene versa
un po’ sulla testa riccia, con un’alzata di spalle.
-Questo è il massimo che posso fare per te- borbotta
scuotendo la zazzera bionda.
Siamo alle solite, questo ragazzo è perso di te, si getta ai
tuoi piedi, è praticamente uno zerbino! Il fumo del suo
tabacco si compone a forma di cuore quando fai una qualsivoglia azione
ed i suoi occhi schizzano fuori dalle orbite vagando
impazziti per la casa se solo tu gli dici: -Grazie San, è
tutto molto buono!-
Che peraltro è la verità, innegabile come il sole
che picchia dal lucernario sulla tavola, come le mandibole del tuo
commensale che lavorano a ritmo serrato e il sorriso luminoso del tuo
cuoco che si accende ad ogni tuo moderato complimento , come il rumore
della porta che cigola, interrompendo il pasto.
Un cappello di paglia malridotto fa capolino dallo spiraglio che si
è aperto, si agita . Una mano che saluta qualcuno. Poi
parla. – Cibo?- domanda.
Un cappello che parla? Cerco nella tua memoria di ladra che ha visto
ogni genere di cosa, ma un cappello che parla proprio non lo
trovo.
La tua coscienza una volta tanto è in crisi, ragazzina. Il
cappello chiede con cortesia il permesso di entrare, seguito dal suo
proprietario. Usop spalanca la bocca e ne mostra tutto il
contenuto, Sanji pulisce il coltello su un tovagliolo unticcio e tu
acchiappi un bastone da passeggio dimenticato in un angolo di quel buco
sporco.
Alla parete è appesa la antica taglia di Gold D
Roger e quella più recente del suo buffo e
apparentemente innocuo nipotino, Monkey D Rufy.
-Ho sentito un profumino…- esordisce il ragazzino che
è appena entrato. Faccio due conti e poi ti segnalo
rapidamente una strana somiglianza tra quella taglia insudiciata dalle
scritte e dall’umidità,e il personaggio che ha
appena fatto il suo ingresso.
Lo hai riconosciuto anche tu, d’altra parte
l’associazione di idee è piuttosto ovvia.
Quello che sta in piedi sulla vostra soglia, la soglia di una ladra, un
gigolò e un cantastorie, è un pirata,
il pirata per eccellenza e vi sta chiedendo un po’ di cibo,
niente di più.
Ciononostante continui a serrare la presa sul bastone da passeggio,
anzi lo sollevi, lo impugni anche coll’ altra mano, le nocche
sbiancano. Il mondo trema davanti a quel ragazzino e alla figura
glaciale che sta dietro le sue spalle. Una donna dagli occhi viola e
dal corto vestito nero, gambe lunghe e capelli scuri, viso disteso.
- Nico Robin?- Borbotta Usop- ditemi che non sto sognando! Credevo di
essermela inventata io questa ragazza….- La bocca del
bugiardo si spalanca.
Desolata di doverti deludere- risponde lei- ma io esisto da
prima che tu nascessi-.
Avanza a passi decisi: -adesso dateci da mangiare e poi
vedremo- scosta una sedia e si accomoda al tavolo, piantando nel legno
tarlato il coltello che Sanji ha lasciato cadere a terra, devastato
dalla sua bellezza indicibile.- Vedremo cosa?- domandi tu, sempre
più perplessa.
Il bastone scricchiola tra le tue mani nervose.
Questa non ci voleva proprio, intrusi che sbafano il vostro magro
pranzo…altri soldi buttati via! Ti domandi se arriverai a
prostituirti pur di metter insieme il pranzo colla cena, ma poi
immagini che ti potrebbe capitare un viscido verme come Roronoa con
quella sua cicatrice enorme che sembra la bocca sdentata di
un estraneo…
Scuoti la testa. Rufy ha già addentato un pesce per la coda,
senza nemmeno ascoltare Sanji che tenta di spiegargli che di solito
quella parte non si mangia. Robin fa un cenno noncurante, come per dire
che il suo capitano fa sempre così.
Sputando una lisca, il ragazzino più temuto dei sette
mari biascica:- Vedremo se ricompensarvi con posto
nella nostra ciurma…abbiamo carenza di uomini!-
Gli sbatti il bastone in testa sbraitando :- Ti sembro per caso un
pirata io? Per non parlare di un UOMO!-
Nami, non esagerare. Potrebbe essere la volta buona in cui
fai soldi davvero, forse unendoti a questo famigerato pirata dal
cappello di paglia potrai iniziare una nuova vita,senza più
tradimenti, truffe, ladrocini…ti ispira fiducia il lavorio
lento ma inesorabile delle mascelle del tuo nuovo amico...
Indichi a Usop la porta rimasta socchiusa e il ragazzo, obbediente, si
alza per girare la chiave nella toppa. Un’ombra vi
osserva, un sospiro sfugge, la voce di un’altra coscienza
canticchia nel buio dell’androne. Il bugiardo urla, spinge la
porta con una spalla, Sanji riafferra nuovamente il coltello e tu, la
più vicina alla porta, ti lanci avanti, il bastone teso. Con
un rumore sordo la tua arma improvvisata si scontra con una
Katana in posizione difensiva e un sorriso glaciale. Un paio di occhi
marroni danzano davanti al tuo sguardo inferocito: e’ quella
bestia di Zoro!
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Angolo
dell'autrice:
E tre!!
Forse ho trovato il modo
di sistemare l'impaginazione in modo da
rendere la lettura più gradevole per tutti!
Aspetto speranzosa
vostre recensioni!
Arrivederci al prossimo
capitolo, in cui scopriremo.... cosa fa un
borghesotto alla porta di un sottotetto?
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Capitolo 4 *** Coscienza di Zoro- Back to glory ***
Eccoci qui
con il quarto capitolo. Zoro è davanti alla porta,
sogghignante ( bloodlily ottima immagine!!!), di fronte a lui Nami.Ma è
davvero solo il disprezzo quella scarica elettrica che
viaggia tra i loro sguardi incrociati?
Coscienza
di Zoro
Il jolly roger schiocca in cima all’albero maestro,
li puoi vedere dalla finestra che da sul porto: il ragazzino e la
giovane donna, coloro che ti hanno inflitto la più pesante
sconfitta della tua carriera, senza contare quella volta che Drakul ti
ha quasi ucciso, ovviamente.
Attraccano poco distante dall’approdo principale,
senza nessuna vergogna: si stanno presentando, impudenti come bambini,
sull’orlo del baratro, nella bocca del nemico, e tu li
morderai senza pietà, non è così,
figliolo?
Li dilanierai, spezzerai loro le ossa e poi le lascerai biancheggiare
al sole impassibile delle estati veneziane.
Non meritano la tua pietà, l’hanno
uccisa a sangue freddo, implacabili quanto e più di te,
hanno distrutto la tua dignità. Era il colpo della vita, che
avrebbe riportato il ghigno sul tuo grugno sfacciato. Eri appena stato
dilaniato da Drakul, ti servivano soldi e un valido motivo per andare
avanti, la conferma che dopotutto eri il re dei cacciatori di taglie.
Invece loro ti passarono sopra senza alcun rispetto, ti
lasciarono a terra senza nemmeno ucciderti, cosa che giunto a
quel punto avresti di gran lunga preferito.
Ti permisero campare, come un povero cane pulcioso a cui si fa dono di
un osso da sgranocchiare quei pirati ti lasciarono sgranocchiare la
vita. Ed eccoli che ti offrivano una seconda opportunità:
quella di tornare sotto le accecanti luci della ribalta, che avevi
tanto amato e che credevi ti rendessero felice.
In questo periodo di ozio hai realizzato che in
realtà niente ti ha mai reso felice più della
gloria, l’aria che respiri e il cibo di cui ti nutri.
La fame di quelle luci ti ha spinto fino a qui, sulle loro tracce, in
un androne buio, davanti ad una ragazzina insopportabile che ti punta
un bastone da vecchietto addosso.
Le sorridi..forza, parla! – ci conosciamo, madame?- le
domandi bloccando il suo bastone con una delle tue spade.
-Non è il momento di fare le presentazioni signore!Sto
affrontando una questione delicata- la ragazzina ti sbatte la
porta in faccia.
Eh no! Non si sbatte la porta sul muso a Roronoa Zoro, tornato per
prendersi la sua rivincita sul piccolo pirata gommoso!
Fatti valere, figliolo! Cominci a prendere a spallate la porta. Dentro
si sentono movimenti frenetici, un tavolo che si sposta, parole
concitate. Che cretini…per quanto spostino quella tavolaccia
davanti all’ingresso non basteranno quattro assi inchiodati
malamente insieme a fermarti.
Fai irruzione nella casa con un sorriso ben stampato sul viso
incattivito, ma senza nemmeno darti il tempo di reagire vieni spinto in
uno sgabuzzino la cui porta si apre di fronte a quella principale. La
porta si chiude con uno scatto secco. Sei intrappolato dentro la
cassaforte di Nami, ti rendi subito conto che non
c’è via d’uscita: quella robaccia
è pensata per resistere a tutto.
Senti la rossa che ti sbraita, dall’altro lato della pesante
serratura: - Adesso questi pirati mi spiegano perché ce
l’hai con loro e poi forse, se fai il bravo, ti
faccio uscire di lì!-
Per tutta risposta anche tu alzi la voce:- Dovete consegnarli alla
giustizia, sono individui pericolosi!-
Rufy tra una masticata e l’altra fa notare che
nemmeno tu sei un fiore d’onestà, e che la
location di questa simpatica riunione di criminali
è la casa di una ladra e di un casanova incorreggibile, per
quanto ne ha capito lui. Usop annuisce e ricorda anche la presenza di
un bugiardo accattone e di un’assassina spietata. La voce gli
trema palesemente.
Ti siedi a terra, io cerco di farti ragionare, ma ti
comporti da leone in gabbia. Dal momento che da qui non si
può uscire, tanto vale esplorare i dintorni, non
è così, spadaccino?
Trovi una cassa di alcolici e ti attacchi alla bottiglia, nonostante i
miei rimbrotti sempre più sonori. Poi scopri un
grande schedario di legno, lo apri con un cigolio e un frusciare di
fogli . Dall’altra parte della porta sembrano essersi
dimenticati completamente di te e della tua sorte, così tu
ti tuffi nei segreti della sgualdrina come se si trattasse di una vasca
piena di ruhm.
Lo schedario è pieno di disegni, bellissimi, colorati nelle
tonalità più delicate e che portano in calce la
piccola firma di Nami. Ogni disegno è un ricordo importante.
Li sfogli un po’ a caso , poi ti concentri e con la mente
ottenebrata dall’alcool punti deciso verso la lettera Z . Nei
disegni compaiono saltuarie macchie verdi, ma non riesci a connettere.
Ti do un’aiutino, spingo la tua attenzione verso un rotolo su
cui campeggia la scritta nera –Zoro-
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Angolo dell'autrice:
Grazie!!!grazie per le
recensioni e grazie a Cambriren che ha messo questa storia tra le sue
preferite! è un onore!!!
arrivederci al prossimo
capitolo, e scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare.. hum.. problemi
di studio incombevano!!
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Capitolo 5 *** Coscienze di Nami e Zoro- vite di carta ***
Sono
tornata! scusate la lentezza di aggiornamento ma la revisione delle fic
va conciliata( purtroppo!) con lo studio!Avevamo lasciao Zoro chiuso in
una stanza, solo, mentre fuori voci confuse si intrecciano. E in quel
piccolo mondo chiuso, un ripostiglio pieno di cartaccie, si svolge
piano un rotolo di disegni, la storia di una vita vista dagli occhi di
un'altra fuggevole esistenza...
Coscienza
di Nami
Nami, quell’idiota di Roronoa è da solo con i tuoi
disegni!Fa’ qualcosa!
Gli altri ti fermano mentre tu avanzi decisa verso la porta,
coll’intenzione di liberare quello scriteriato. Scommettiamo
che si è scolato tutto il tuo preziosissimo alcool? E i
soldi? Quando uscirà di lì lo perquisirai per
bene, neanche un denaro deve uscire da quella
casa…già ce ne sono pochi! Ma ora non si
può…ora si sta discutendo di affari
più importanti, davanti alle lische dell’ex pranzo
di Sanji.
Coscienza
di Zoro
Il rotolo si svoltola lentamente tra le tue mani,la tua vita ti scivola
tra le dita: la tua esistenza vista da quella ladra.
Un ballo in maschera: lei danzando con te ti sussurrava qualcosa
all’orecchio e ti sfilava con eleganza un orologio
d’orato dal taschino.
Sempre lei, al mercato dietro di te ti sottraeva i soldi di
mano,spacciandosi per l’aiutante della fruttivendola , con un
angelico, insospettabile sorriso.
Tu affacciato alla finestra , una piaggia di monete dorate che sommerge
una figuretta accucciata a terra. Sfiori il disegno colle dita, ti
tocca ammettere che questa Nami è proprio brava. Le immagini
sembrano prendere vita, ecco, quella dev’essere lei... passi
la mano sulla figuretta accucciata: è
così che si sente questa donnaccia?
L’ultimo disegno risale a poco tempo addietro,
è più grande e più scuro degli altri,
ci sono tre segni come di gocce d’acqua cadute sul foglio. Si
tratta di un tuo ritratto: sei seduto sul cornicione di quella
maledetta finestra, una gamba piegata e l’altra
distesa, una delle tue spade in grembo, hai con te il tuo solito
ghigno quasi sadico.
Sotto c’è un appunto a caratteri svolazzanti, dice
: Ti odio. Però secondo me sei infelice.
Brava bambina, ma che intuizione! Sorriso sarcastico, altra glaciale
variazione dl tuo volto poco abituato a gesti di cordialità
La odi con tutto il cuore, ma lei sembra essere l’unica che
ha capito come girano le cose. Bevi un’altra lunga
sorsata da una bottiglia presa a caso nel mucchio di quelle
che hai già vuotato. Crolli a terra, vinto dal sonno.
Finalmente .C’è. Il silenzio.
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Angolo
dell'autrice:
Ecco qui... un altro
capitolo è arrivato!!! ma non finisce qui, se ne prospettano
ancora altri! intanto vorrei ringraziare le 4 ragazze che hanno
aggiunto questa storia fra le prefeite! recensitemi... prometto che
ricambierò questa gentilezza!!!
Ringrazio anche i
moltissimi che hanno letto senza commentare... se lasciaste un
commentino potrei sapere cosa ne pensate della mia storia e capire come
migliorare!!!
Adesso, per tutti i
fedeli lettori della mia fic, ho una sorpresa... oggi due capitoli in
una sera sola!
baci a tutti!!!
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Capitolo 6 *** Coscienza di Nami- leaving all behind ***
A breve
distanza dal precedente, un nuovo capitolo. Mentre Zoro osserva la sua
vita scorrere sui disegni di Nami, le decisioni vengono prese. Nn si
può sempre aspettare il consenso di tutti, a volte bisogna
agire per salvare qualcosa.O qualcuno. Ma salvarlo da cosa? da chi?
Forse da se stesso, dall'infelicità che se lo sta mangiando.
Forse da se stessa, dall'incompletezza , dalla monotonia, dalla
povertà. E allora bisogna fare qualcosa per
salvarsi.Insieme. Anche se l'uomo, anche se la donna, sono esseri
tendenzialmente egoisti.
Coscienza
di Nami
Forza bambina, prepara il baule! Le cose nella cassaforte le
metteranno dentro i tuoi amici al posto tuo, ora tu hai una commissione
da svolgere! Stai per partire con quella gente per il viaggio della tua
vita, un viaggio da cui si torna solo con i piedi avanti, penzolando da
una forca. Del resto non hai niente da perdere!Ti stai affidando
completamente a questi due pirati strambi, la donna silenziosa e il
capitano bambino. Hai fatto un balzo, sei passata dal non fidarti di
nessuno, mai, al consegnare la tua fedeltà a due perfetti
sconosciuti,e tutto ciò solo dopo averci pranzato
insieme! Hai lo stomaco in subbuglio all’idea che quella
incomprensibile decisione sia stata presa senza il tuo assenso: non
vuoi Zoro nella ciurma! Hai in bocca un sapore agrodolce, lo odi da
pazzi ma forse questa è l’occasione giusta per
scoprire cos’abbia, che cosa lo renda
così nero e triste: Dio santo, ha tutto quello che si
potrebbe desiderare, perché non si gode la vita? Ti domandi
questo intanto che ti avvii per le calli verso casa sua. Quando
è venuto fuori, durante la discussione, che tu conosci
quell’energumeno, ti è stato affidato
l’ingrato compito di preparare il suo baule.
Sgattaioli dentro la stanza lussuosa passando per la solita finestra,
che ormai ti perseguita persino nei sogni. Il rotolo che riguarda quel
ragazzo è il più voluminoso del tuo archivio e a
quest’ora lui stesso l’avrà scoperto. Il
solo pensiero ti inquieta: sicuramente sarà saltato a
conclusioni sbagliate, tipo quella completamente assurda che
tu sia innamorata di lui…
Sorprendentemente trovi il suo baule già pronto, ogni cosa
è ordinatamente riposta nei cassetti.
Questo ragazzo vuole lasciare dietro di sé il suo passato,
tutto in blocco. Dentro la scatola di cuoio rosso ci sono solo alcuni
vestiti e le sue due spade: una l’ha portata con
sé, si trova con lui nella cassaforte.
Insieme a queste poche cose c’è un calamaio,
alcuni fogli già scritti e altri ancora da scrivere. Tra
questi spicca una lettera, dice :- Signorina Nami…-
Ti guardi intorno , pietrificata: quella lettera era per te! Ti accorgi
che negli angoli ci sono fogli accartocciati, li dispieghi
con attenzione. Si assomigliano tutti!-Alla ragazza che passa
ogni giorno sotto casa mia-,- Nami-, -Misteriosa ladra-. Una ti
colpisce in particolare, una scritta che si dipana su un foglio intero,
campeggia decisa, grossa e nera. Dice:- Io non sono felice. Tu non sei
felice. Forse dovremmo smetterla di essere così egoisti e
cominciare a dire che NOI non siamo felici.Mi piacerebbe fare parte
della vostra famiglia,potrei tollerare quel damerino biondo se questo
vuol dire smetterla di passare il tempo da solo in questa
casa vuota. Con odio cordiale. Roronoa-
Ridi.Non riesci a frenarti, continui a ridere, batti il palmo della
mano per terra: accidenti, hai davanti a te un infelice e solitario!
Forse sarà divertente avere al tuo fianco una persona del
genere, così misteriosa, nell’arco della tua nuova
avventura senza ritorno. Chiudi il suo baule, intaschi la dichiarazione
d’Odio e, uscita dalla finestra, ti dirigi con un
frusciar di sottane verso il porto.
Eccoli, sono lì, ti aspettano davanti alla nave. Zoro
è legato come un salame, urla. Tu passi, accartocci la sua
lettera e gliela ficchi nella bocca spalancata. La sputa
prontamente fuoribordo, mentre lo spingete su per una passerella
bagnata dall’acqua della vosta nuova terra: il mare. Si sale
a bordo! Tu e Sanji trascinate quel sacco di patate sul ponte,
ricevendo scariche di calci . Il cuoco porta alla cintola la spada del
cacciatore di taglie, la rimira estasiato, controllato a vista dallo
sguardo indagatore del ragazzo dai capelli verdi che, rassegnato,
smette di dibattersi.
L’imbarcazione prende il largo lentamente, beccheggiando.
Saluti la tua città, pensi che forse un giorno ci
tornerai. Sanji e Usop accanto a te sospirano, guardando il porto che
si allontana: il cuoco sta abbandonando tutte le nobildonne veneziane
al loro triste destino, il bugiardo pensa ai bambini e si domanda se
sentiranno la sua mancanza.
Tu non lasci niente che ti interessi davvero ,dietro le tue spalle:solo
una città puzzolente che avevi imparato ad amare. Tutto
ciò a cui tieni sta su quella nave con te: i tuoi disegni, i
tuoi soldi, Sanji e Usop. L’unico inconveniente
è Roronoa. Che peraltro è riuscito a slegarsi e
si avvicina a voi!Trattieniti piccola, lo so che questo tanghero ti
innervosisce e la voglia di menar le mani ti assale ogni volta che lo
vedi, ma reagire con violenza non sarebbe un buon inizio per un viaggio
intorno al mondo che promette di durare tutta la vita.
Fai un respiro profondo. La voce roca del ragazzo ti chiede: - Ma
secondo te si può davvero piantare in asso tutto,
così, senza dirlo a nessuno? Semplicemente sparire da un
giorno all’altro,lasciare che le persone si dimentichino
lentamente di te?-
Sbuffi. Non hai voglia di ascoltare questi discorsi melodrammatici,
afferri la barra del timone e stringi. Tanto nessuno si
dimenticherà di te, non è così?
Nessuno a parte i tuoi due amici ha mai saputo che esistevi, quindi
come potrebbero dimenticarsi di chi non hanno mai nemmeno conosciuto?
Lo spadaccino abbozza, forse ha capito che questo non è
l’argomento adatto. Ti sfiora le dita e poi ti
volta le spalle. Ringrazi mentalmente. Allora anche lui è un
essere umano dotato di sensibilità! Dall’alto
dell’albero maestro Rufy esprime la sua modesta opinione,
come al solito masticando qualcosa: - Dove vi sto portando io nessuno
si dimenticherà mai di voi, anche coloro che non vi hanno
mai visto porteranno fiori sulle vostre tombe… se mai le
avrete. La cosa più probabile che vi possa capitare
è l’immortalità!- indica
l’orizzonte e poi ti ordina- dritto di lì, Nami!
ci serviva giusto una persona capace di navigare per arrivare
ai nostri sogni! La Grand Line, il tesoro di Gold Roger, sta tutto al
di là della linea scura!-
Zoro solleva una bottiglia verde e tracanna un lungo sorso.
– Beviamoci su- borbotta.
Sanji annuisce convinto e strappa l’alcool di mano
allo spadaccino. Tira una gran sorsata e lancia la bottiglia a
Usop…Dopo giri astrusi finalmente il ruhm giunge nelle tue
mani.
Non farlo bambina!sei ancora troppo giovane per bere e…
La voce della coscienza tace, la gola brucia. Sollevi il vetro in alto
a catturare i raggi del sole.- Ai pirati!-Un coro di voci sale dal mare.
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Angolo
dell'autrice:
Non finisce qui!!!! ora
che i nostri sono per mare, ci sono ancora molte questioni da
risolvere. come la prenderà Zoro, caricato controvolglia
sulla nave di chi lo ha umiliato? La famiglia allargata di
Nami reggerà alla pressione dei nuovi elementi?
sanji tenterà l'omicidio nei confronti di Zoro? Robin? e il
gommoso capitano riuscirà a far sentire davvero UNITO un
gruppo formatosi per caso, sotto il nero jolly roger, simbolo di quella
che è la nuova ciurma?
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Capitolo 7 *** Coscienza di Robin:- nera vagabonda ***
Scusate il ritardo!!!! Scusate davvero ho fatto un
disastro a scuola e ho dovuto rimediare. Ma adesso eccomi qui, pronta
ad accontentare i miei pochi fedelissimi. Come al solito, andiamo a
incominciare. A che punto eravamo? ecco.. sì...
Quando sei costretto su una nave angusta con molte persone due sono le
alternative. O vi è attrazione, o repulsione. Nel
mare dello one piece la via di mezzo non esite. O si collabora, o si
muore. O ci si difende a vicenda, o si soccombe. questo oramai l'hanno
capito tutti, persino Zoro.E forse, in fondo, persino l'anima
più indipendente, la donna più potente imbarcata
su quel guscio di noci ...la nera, spietata eppure così vera
Nico robin.
Coscienza
di Robin
Guarda come soffrono in silenzio...L’ago
segna la loro carne, il sangue si mescola all’inchiostro.
Fatichi a crederci: altra gente si è aggiunta alla vostra
ciurma, e forse ora ce la farete davvero a raggiungere Raftel island,
altro che vaghe utopie!
Sanji stringe i denti. Due giorni di navigazione sono bastati
ad unirvi tutti in una morsa d’acciaio,l’abbraccio
del vostro ingenuo e meraviglioso capitano, pronto a sacrificarsi per
salvarvi in qualunque momento. Solidi come il metallo freddo delle armi
di Zoro o come la presa di Nami sul timone.
Vi dirigete verso un’isola sconosciuta che già si
profila all’orizzonte. Ora siete un gruppo di deboli, che
possono e devono crescere insieme per diventare i re del mondo,
sostenendosi e aiutandosi a vicenda. Sarà questa la vostra
forza nascosta?
Usop chiude gli occhi, si morde il labbro, mentre Rufy disegna anche
sul suo braccio pavido una bella X. Zoro stritola il braccio
della rossa in una morsa letale, le impedisce di muoversi ,
fa scorrere l’ago sulla carnagione chiara. Lei si dibatte, lo
insulta, cerca di spiegargli che sta sbagliando tutto e che i tatuaggi
si fanno a piccoli puntini. Lui crede che sia solo una scusa per
soffrire di meno, la sbeffeggia,la scuote come una foglia al vento.
Il cuoco soffia sul suo braccio martoriato dalle indecisioni di Rufy,
non versa una lacrima. Lo guardi. Ti mostra orgoglioso il risultato
degli sforzi del tuo stesso capitano, tu sollevi il braccio e
lasci che intravedila tua x contornata da fiori selvatici,bellissima e
fesca. Ammicchi, scoppi a ridere vedendo la sua delusione: ovviamente
non regge il confronto!
Assassina, non dirmelo…
Il cuoco va in cucina lentamente, si gira dopo due passi a controllare
che tu lo stia seguendo.
E tu sei lì, appoggiata alla balaustra, non vuoi proprio
dargli soddisfazione. Ti giro, fai danzare gli occhi viola sulla nave e
sui suoi abitanti, i tuoi compagni.
Ti prego non dirmelo, non lo potrei tollerare… non dirmi che
ti stai affezionando a queste persone, demoniaca Nico Robin; non dirmi
che le tue mani macchiate del sangue di coloro che hai tradito
stringeranno le loro con gioia immensa, le proteggeranno, le
ameranno. E’ così, nera vagabonda?
Spazio
Autrice:
Eccolo qui!! devo dire che sono abbastanza
fiera della coscienzaorgogliosa di Robin. mi semvra che la rappresenti
abbstanza,tutto questo passaggio mi sembra molto in character. Voi, o
pubblico, che ne dite? Lasciate qualche commentino alla mia umil
virtual dimora!!
come al solito ringrazio Bloodlily, e le altre persone che hanno messo
questa storia fra le preferite! grazie arya-chan, redeagle86 e
soarez!continuate a seguirmi, siete la mia (piccola... purtroppo!)
gioia!
Nel prossimo capitolo:Dopo alcuni giorni di mare, proprio
quando le provviste stanno per finire e la situazione a bordo, per
quanto stabile, comicia a farsi tesa, ecco comparire all'orizzonte
un'isola, la prima , il punto d'avvio della grand line. Ma davvero
tutti i pirati, tutta la marmaglia comune, possono entrare nel sogno
senza pagare un prezzo? davvero tutti sono in grado di compiere questo
passo?E se invece ci fosse qualcosa, qualcosa di tremendo, che regola
l'accesso alla via della gloria?
arrivederci!
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Capitolo 8 *** Coscienza di Rufy: L'isola della sfinge ***
Le
provviste stanno finendo.
E tirare avanti nutrendosi d'aria non si può visto
e considerato quanto mangia da solo il Capitano.
Se i problemi riguardanti i legami all'interno della ciurma
sembrano essersi dissolti nello sguardo dolce di Nico Robin,
la fame non si dissolve così facilmente. E allora bisogna
sbarcare, su in'isola sconosciuta e potenzialmente pericolosa. Come
tutte le isole della rotta maggiore, o forse persino di più!
Coscienza di Rufy
Finalmente si sbarca!Le provviste stavano per finire, nella
fretta di
partire da Venezia non avete nemmeno fatto rifornimenti. Da due giorni
ormai Sanji si arrangia con ciò che trova, cerca di rendervi
presentabili gli avanzi, sempre con un occhio di riguardo per le
signore.
Zoro a poppa solleva due grandi pesi che stavano nascosti in
fondo al suo baule (Nami vorrebbe ucciderlo: ovviamente se li
è dovuti trascinare lei a bordo quei due macigni!), si
lamenta di non avere abbastanza energie, ogni tanto si alza e va a
dirne quattro al cuoco lottatore, che comunque si difende molto bene
con quelle sue lunge gambe che tirano calci omicidi. Nico fa combutta
con la navigatrice, tu e Usop vi capite al volo,
fatti ambedue della materia evanescente dei sogni e delle
favole.
Ecco la terra, la spiaggia. Lanciati giù , non aspettare, di
sicuro dietro quei cespugli c’è il sentiero che ti
porterà oltre l’orizzonte! Piove ,le gocce scavano
piccoli solchi nella sabbia fresca. Tu a bocca aperta cerchi di
raccoglierne qualcuna, salti estasiato dentro l’acqua bassa,
corri a perdifiato e non ascolti le voci che ti chiamano- Rufy!-
Ti addentri nella boscaglia…Quanto grande può
essere un isolotto, dopotutto?
Un fruscio. Ti volti verso il luogo dal quale ti sembra provenga, ed
eccone un altro che si fa sentire dalla parte opposta. Ti volti di
nuovo, stai in guardia ,capitano! Ed ancora e ancora, quei rumori si
avvicinano. Alzi la testa, perplesso più che impaurito.
Da un ramo salta giù aggraziata una giovane donna
dalla pelle scura, atterra a quattro zampe come un felino. Soffia come
un gatto.
- Benvenuto!- ti sussurra girandoti attorno con aria interessata-
questa è la tua prova, il tuo ingresso nella Rotta
Maggiore…Dimostrarti abbastanza forte ed io ti
farò passare-
Sorridi angelico alla guardiana- Cosa dovrei dimostrare io?-
Ti sembra così ovvio che tu sia il più
forte…
La ragazza inarca la schiena, si solleva in posizione eretta.
– Io sono la Sfinge, il nemico naturale di ognuno di voi. Mi
trovo qui, e contemporaneamente mi sto battendo con ciascuno dei tuoi
amici sepratamente. Sono la guardiana della rotta maggiore. Decido io
chi entra e chi no, e mi sa proprio che i tuoi compagni non potranno
passare. Te la senti di andare avanti da solo?-
Le balzi addosso, la afferri per la gola. -cosa stai facendo ai miei
amici?- Urli inferocito- se gli stai facendo del male giuro
che…-
Lei schiocca la lingua, si dissolve tra le tue mani e ricompare poco
lontano. Traccia col piede un cerchio per terra.Là dove
prima c’era l’erba verde ora vedi Sanji e quella
stessa donna che danzano l’uno intorno all’altro.
Com’è possibile?Sfinge può essere in
due posti diversi contemporaneamente? Il cuoco urla di dolore, ti volti
per cercarlo ma non vedi niente . La radura si è chiusa
intorno a te. Torni a guardare a terra e scopri che adesso
Sanji si dibatte , inchiodato al suolo da quella bestia inferocita che
sorride. I suoi denti sono zanne affilate, l’erba si tinge di
rosso intorno al cerchio. La Sfinge sorride anche a te, macabra
-L’ho ucciso- ghigna sfoderando i suoi canini aguzzi.
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Spazio dell'autrice:
Paradossale... i preferiti aumentano, le
recensioni spariscono! Grazie alle persone che mi hanno inserito tra i
preferiti: Arya-
Chan,Hinayuki, less, Nanni 92, redeagle 86 e Soarez.
ringrazio anche la mitica Bloodlily,
pure se la volta scorsa non mi ha recensito! ti aspetto al varco
baby!hahah
E beh.. mi scuso per il ritardo, sono ingiuistifacbile. ma se vidico
che stavo morendo di studio mi credete vero^^?
Alla prossima puntata, che vi prometto per domani online!!!
Baci!
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Capitolo 9 *** Coscienza di Usop, Sanji e Robin - Despair ***
Mentre
Rufy guarda sconvolto la fine di Sanji, nella stessa foresta,anche
qualcun altro assiste impotente a quello spettacolo di sofferenza.
Tuttavia persino il fanfarone più codardo e mentitore
può sentire qualcosa muoversi dentro, quando un pezzo di se
stesso rischia la vita E gli altri membri della ciurma? La
spietata Robin, per esempio, come avrà affrontato quetsa
donna tanto potente, la cui arma è la nera disperazione?
Coscienza di
Usop.
Sanji è a
terra, ferito
dai morsi di quella specie di
pantera, dal suo pugnale luccicante. Non hai tempo di pensare, Usop,
datti da
fare, prima che sia troppo tardi!
Le mani e le gambe ti tremano, se solo ci fosse Nami con
te! Lei, sempre così decisa e forte, che non ha mai
paura…
Pensi alla tua amica, per un secondo solamente. L’immagine
del sorriso della
navigatrice ti
rassicura, senti le sue parole rimbombare nella tua testa:- Tu vali
quanto me,
Usopuccio…non ti sottovalutare, ok?-
Balzi fuori dal cespuglio in cui ti eri nascosto, in cui
stai rannicchiato da quando gli alberi si sono infittiti intorno al tuo
amico,
ad un pezzo fondamentale della tua famiglia.
Pensando a tutto questo ti lanci sulla schiena di quella
bestia di donna, brandendo il coltello da cucina che Sanji ti ha
affidato. Il
suo tesoro forse lo salverà da quell’incubo. Basta
solo non aver più paura…
Coscienza
di Sanji.
Hai paura che la tua
avventura
finisca qui, una paura
maledetta. Rimpiangi di aver lasciato il tuo coltello a Usop,
quell’inguaribile
fifone. Forse se lo avessi con te ora non saresti in questa
situazione… La Sfinge sputa il tuo
sangue
a terra, ti sussurra: - anche se avessi l tuo coltello ora,moriresti lo
stesso,
solo,senza nessuno a guardare la tua gloriosa fine…-
Tu scuoti la testa, è l’unico movimento che quella
megera ti
consente di fare. Per la prima volta stai malmenando una donna, e che
donna!
Ma ecco, senti le tue forze venire meno. E’così
morire?Non
credi, la tua mente è ancora abbastanza lucida da immaginare che tu stia
solo svenendo a causa
del troppo sangue perso. L’ultima cosa che vedi,prima che i
tuoi occhi si
chiudano, è la lama inconfondibile del tuo coltello. Passa
da parte a parte il
corpo della Sfinge. Malamente appeso all’impugnatura della
tua lama da cucina
sta Usop,con un’espressione agguerrita dipinta in faccia.
Hai solo il tempo per soffiargli all’orecchio- Non si
affettano le persone con i coltelli per il cibo, Usopuccio!-
Coscienza di Robin.
Cosa credeva di fare
questa? Tu sei
una cliente affezionata
della rotta maggiore,ne sei entrata e uscita così tante
volte che per te oramai
è questione di routine, di pura forza
dell’abitudine.
Guardi il suo corpo steso a terra,con uno schiocco sordo le
mani che inchiodano quell’essere sinuoso
al suolo svaniscono nel nulla. Le tue mani…ci
soffi sopra,sorridi.
Questo è il tuo record personale. Hai annientato il
Guardiano di turno in meno di 15 minuti.
Osservi la sabbia della tua clessidra, mentre finisce di
scivolare lenta; poi giri il piccolo oggetto di vetro. Altri 15 minuti
e potrai andare a
vedere come se la passano gli altri.
Per il momento lasci che se la cavino da soli, sai che si sentirebbero
umiliati
dal tuo intervento. D’altra parte i tuoi compagni sono i
più forti, lo sai
vero?
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Angolo
dell'autrice sempre in ritardo e i cui lettori diminuiscono a vista
d'occhio:
dove
siete tutti? va
beh, io continuo a scrivere. Mi dispiace solo essere sempre molto in
ritardo, e non poter mantenere le mia promesse. Sta di fatto che,
partita con 400 e passa lettori( anchee se pochissime
recensioni) mi trovo ad averne una quarantina. Non importa.
Quello che volevo dire è....grazie lo stesso!
E l'altra cosa che volevo dire è....
Robin ha disintegrato la Sfinge, dandole una prova della forza di una
veterana come lei. Sanji si è salvato, inaspettatamente
grazie a Usop. Ma resta ancora qualche questione da
risolvere. Il capitano osserva ciò che la Sfinge
gli mostra, non ha motivo per dubitare del sangue che viene versato
sull'erba davanti au suoi piedi. E' tutto vero. Rimangono solo Nami e
Zoro, la forza di una lama e la resistenza della
volontà di vivere. Quale delle due
soccomberà alla sfinge? Oppure saranno entrambi a venire
abbracciati, nel silenzo, dalla disperazione?
Leggete
e saprete! baci!
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