Can I change my life...for You?

di Picciartina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La cena ***
Capitolo 2: *** Il Piano ***



Capitolo 1
*** La cena ***


“Pronto Peter? Sono Randy...”

“Ehi Randy! Come mai questa chiamata?”

“Volevo sapere a che ora vai tu stasera a casa di Gale...”

“Verso le 9, perchè?”

“No nulla, verrò con te allora...Ma tu sai a cosa si deve cotale invito?”

“Mmh...credo voglia presentarci qualcuno, almeno così diceva anche Scott! Ora scusami caro ma ho la pentola sul fuoco, a stasera!”

Attaccò e mi rimisi a sedere sulla mia comoda poltrona di pelle.

Ormai era quasi un anno che le riprese della quinta stagione di Queer as Folk erano terminate, e la baracca era stata definitivamente chiusa.

Non ero mai stato molto soddisfatto del finale...

Ma infondo, che sia brutto o bello, a me pagavano lo stesso!

Non sentivo spesso i ragazzi e le ragazze.

Forse per il lavoro...io per il teatro in primis!

Ora questo invito da Gale.

Strano, davvero strano...ma infondo lo era sempre stato un pochino!

Peter aveva detto che vuole presentarci qualcuno, giusto?

E chi?

Ma dai...sarà sicuramente una delle solite boiate colossali di Gale!

Ma allora...cosa avrà in mente?

Che pippe mentali che mi faccio eh? E’ solo che...

Gale è stato il mio partner lavorativo per ben 5 anni! Non ho mai nascosto l’attrazione che provavo sul set e fuori per lui, e forse rivederlo dopo una bel pò di tempo mi agitava.

Si, come una ragazzina del liceo! Forse Justin era entrato a far parte di me anche troppo...

Mi vestii per la serata che ci attendeva e, puntuale come sempre, Peter arrivò con la sua Porche sotto il mio appartamento.

“Carissimo! Sei in ottima forma, lo sai?”

“Anche tu Peter...”

“Salta su, dai! Siamo in ritardo, come le signore per bene!”

La sua risata riecheggiò nell’auto. Mi era mancata...

Pochi kilometri e la bellissima villa di Mr. Harold ci si parò davanti in tutto il suo splendore. Non lo facevo un tipo da villa con piscina.

Lo vedevo più da mega-appartamento in città, tutto stra-moderno!

Invece il giardino con ilcane non mancavano mai in casa di Gale!

Forse lo confondevo con Brian...

Il sentiero con i ciottoli ci fece strada per raggiungere la porta d’ingresso.

Ero stato qui già una volta, con il regista di QAF, ma...la ricordavo meno...mmmh...femminile!

Peter suonò il campanello. Era eccitato all’idea di rivedere il vecchio cast!

Anche io ero contento, ma forse non lo davo a vedere.

“Toh! Le due checche sono arrivate!”

“Sempre il solito gentil’uomo, eh Scott!” rispose a tono Peter baciandolo sulle labbra.

“Peter un pò di contegno! Scott potrebbe rimanere shokkato a vita per questo bacio!” Risi io stesso per il tono che avevo usato per richiamare l’attenzione dei miei due colleghi che intanto si stavano già azzuffando fra loro.

“Oh, Randy!” Scott corse ad abbracciarmi e ricambiai con piacere la sua stretta.

“Come va Raggio di Sole?” rise accompagnato da Peter alle sue spalle.

“Ancora mi chiami così? QAF è finito da un secolo ormai!”

“Ma cos’è questo baccano! RAGGIO DI SOLE!!”

E Sharon in grande stile fece l’ingresso in scena!

“Come stai caro?”

Spesso mi chiedevo quanto la mia vita fosse un telefilm e quanto i miei telefilm rappresentassero la mia vita...

Perchè queste domande?

Ne hai la prova quando rivedi i tuoi ex-colleghi!

Io sono Randy o Justin?

La vita di Justin, se non per certi aspetti, non mi dispiaceva più di tanto...

Ma preferivo di gran lunga la vita di Mr. Harrison!

“Bene Sharon e anche tu...sei in ottima forma come vedo!”

“Non adularmi che ci credo!”

“Scusate l’impertinenza ma...il padrone di casa?

Peter aveva ragione!

“Gale è uscito ha comprare le ultime cose per la cena...”

Un sussulto.

Il suo nome mi aveva fatto sussultare.

La cosa non prometteva bene...

Feci il mio ingresso nel salone splendidamente arredato!

“Ma siamo sicuri che qui ci vive quello zotico di Gale?!”

Peter aveva avuto la mia stessa reazione, ma al contrario di lui avevo tenuto i miei pensieri per me.

La casa era piena di gente, e per una volta ad una festa, conoscevo tutti!

Tecnici, co-registi, truccatori, da quanto tempo non vedevo tutta quella gente!

Comprese...Michelle e Thea!

“Ragazze come state?”

“Benissimo Randy!” Il sorriso di Thea...mi era stato di conforto più e più volte nei miei momenti di crisi sul set...

“Ho sentito di te e Dumenco...mi dispiace tesoro...”

Già...

Un’altra storia che non aveva visto lieto fine.

“Non preoccuparti Michelle...ormai è acqua passata!”

Ed era vero!

Eravamo tutti intenti a sfoderare frasi fatte come “Da quanto tempo! Non sei cambiato affatto!”, oppure “Non ti avevo nemmeno riconosciuto sai, stai benissimo!”, quando il Re fece il suo ingresso tra la corte...

“Oh! Ma siete tutti già arrivati!”

Oddio...

Cazzo, cazzo e ancora cazzo!!

Era...bellissimo come sempre! E io che speravo che le rughe l’avessero divorato! Sembrava anche più bello e perfetto di quando recitava con me...

Mi passa a fianco senza notarmi, per andare a posare le buste che teneva in mano in cucina.

Non ce la facevo. Era troppo anche per un attore di teatro come me! Non avrei saputo tenere a bada le mie emozioni, il mio istinto, il mio...pacco!

Ok...nessuno mi stava guardando...

Potevo svignarmela da un momento all’altro...ero anche vicino la porta!

Girai la maniglia, ma la voce squillante di Sharon mi distolse dal mio ‘impegno’...

“Gale sono arrivati anche Peter e Randy!”

Cazzo! La solita bocca larga quella!

“Davvero?”

Il silenzio cadde per pochi minuti.

Per mia sfortuna tutti avevano finito di parlare in quella frazione di tempo.

Porca puttana, parlate e fatevi i cazzi vostri, no?

“Peter!”

“Gale!”

Li vedevo dalla porta che si salutavano con un abbraccio.

“Randy, dov’è?”

“Quaggiù!” Scott mi prese per le spalle e mi trascinò davanti al corpo marmoreo di Gale.

Ok...avevo bisogno di una bombola d’ossigeno, non riuscivo a respirare!

Ci guardammo per qualche secondo senza parlare, mentre gli altri si erano diretti al banchetto.

Poi, la tragedia...

Ebbene si, mi sorrise!

“Come stai?”

“Bene Gale, e anche tu vedo che non te la passi di certo male...”

“Non mi lamento...il lavoro?”

Stupide chiacchiere senza senso...

“Solo teatro, ora...”

“Lo so...” mi disse mentre prese due bicchieri di vino rosso e ne porse uno al sottoscritto “Ti sono venuto anche a vedere una sera, sai?”

COSA?!?!?!

Ok, ok...Randy...calmati, non far trasparire NULLA!

“M-ma dai...?”

“Si, ma non ho fatto in tempo a salutarti dopo lo spettacolo...”

Mmmh...sembri dispiaciuto caro Gale....

“Fa nulla...ti sei addormentato per caso?”

Quella risata...l’aveva ereditata da Brian perchè prima non rideva così ‘bene’...

“Tra una pausa e l’altra...forse...”

Mi fece l’occhiolino e poi sul suo volto trasparì un’aria diversa, quasi turbata.

“Oh cazzo! L’ho dimenticata!”

“Eh?”

“Dì a tutti che torno fra poco!”

Detto ciò scappò via così velocemente che mi fece ricordare di...’Rage’.

Ok...

L’avevo rivisto, e mi era sembrato di comportarmi abbastanza bene.

Insomma, non avevo fatto trasparire nulla, no?

Si, come no...tanto era inutile con Gale. Sapeva leggerti dentro quello stronzetto!

Finii il mio bicchiere di Chianti e, come a tutte le feste, mi isolai. Cosa mi stava succedendo?

Sembravo davvero cotto a puntino! Sembravo...lo ero!

A volte mi sentivo davvero superficiale e volubile...

Ma ero sicuro che con Gale non era solo aspetto fisico. Era psiche.

Passò un’oretta prima che il nostro organizzatore rientrò con il sorriso sulle labbra nel suo ingresso. Tossì un pò per attirare l’attenzione e poi parlò...

“Ragazzi vi ringrazio per essere venuti a questa specie di reincontro, ma in realtà sono qui per presentarvi qualcuno e darvi una buona notizia, almeno per me...”

Il silenzio era parte della casa ormai. Tutti pendevano dalle labbra di Gale, me compreso. Come al solito del resto...

Una donna fece il suo ingresso in salone tenendo sotto braccio Gale. Era alta, magrissima, con i capelli lunghi neri. Aveva uno sguardo davvero particolare, sottile e glaciale...forse anche per il celeste dei suoi occhi.

In pochi attimi, prima che Gale riprese a parlare, focalizzai bene la scena che avevo davanti. E ancora una volta Randy non ti sbagliavi...

“Questa è Marylin, la mia fidanzata, e fra meno di un mese mia moglie”

STRIKE!

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Capitolo 2
*** Il Piano ***


Il letto...

Il mio migliore amico, si!

Chi meglio di lui sa consolarmi in momenti difficili da superare?

Mi cinge in un caldo e morbido abbraccio e mi lascia sfogare anche per tutta la notte.

In più, è un ottimo amante!

Mi crogiolavo in pensieri tanto futili quanto ridicoli quando suonò il campanello di casa.

Scesi sbuffando dal mio adorato futon per correre scalzo e mezzo assonnato a vedere chi poteva mai scassare le palle in un momento di tanta intimità...

Peter?

Spalancai la porta e la checca più checca del mondo mi comparve davanti sfoderando uno dei suoi sorrisi ‘fabulous’...

“Dolcezza! Non mi fai entrare?”

Si precipitò in casa come un tornado scavalcandomi completamente...

“P-prego...ma che diavolo ci fai qui?”

“Ti passo a trovare, non posso?”

Richiusi la porta alle mie spalle e mi affrettai a raggiungere il mio ‘particolare’ ospite che come al solito stava ficcando il naso ovunque.

“Ma ci siamo visti ieri, o sbaglio?”

Peter sorrise e guardandomi dritto negli occhi, mi rispose...

“Per questo sono qui, scemo!”

Capivo sempre meno e il suo continuare a toccare le mie cose, soprattutto i miei ‘giochini erotici’, non mi eccitava di certo...

“Ti fermi un attimo e mi spieghi che vuoi?!”

Non me lo sarei mai aspettato, ma si bloccò sull’istante venendosi poi a sedere in salotto. Decisi di prendere qualcosa da bere...

“Cosa voglio? Aiutarti!” “A rimettere a posto l’appartamento?” Avevo sempre pensato che Peter fosse un tipo strano...

“No, a farti scopare veramente da Gale!”

Ok, lo era...

Rimasi per un attimo in silenzio mentre ero fisso nel vuoto. Lo sentivo ridacchiare...

“Troppo esplicito Raggio di Sole? Ma è quello che vuoi, o sbaglio?”

”Certo che ti sbagli demente! Ma che cosa ti viene in mente a te, di venire qui a sparare certe stronzate, eh?” Peter si fece più serio, mentre io sentivo sempre più caldo...

“Non prendermi in giro Randy, io non ci casco in certi giochini...tu lo vuoi, eccome se lo vuoi!” Volevo sembrare tranquillo, rilassato di fronte a tante cazzate...ma non ci riuscivo.

Farmi scopare...da Gale?

Quante volte lo avevo seriamentre immaginato mentre giravamo qualche scena un pò spinta?

Ho perso il conto...

“Si sposa Peter...è etero...”

Crollai a sedermi sul letto. Peter accanto a me...

“Su su stella...non fare così! Lo so, è un bel manzo che se ne va....”

“Ma non è solo per quello che dici tu...non voglio il contentino perchè ormai ci sogno da cinque anni sopra...” “Non dirmi che lo ami?!”

Quell’espressione...certe volte credo che Emmett abbia preso il sopravvento sulla personalità di Peter.

“Ma no...è vero! Lo voglio...per me...”

Lo sapevo che quel fottuto party non mi avrebbe fatto bene...

“E lo avrai, dolcezza...io sono qui per darti qualche dritta perchè...beh, ho scommesso con Scott che sarei riuscito a far diventare Gale omosessuale!”

Lo sapevo...

“E usi me come mezzo, sicuro!”

Scoppiammo a ridere mentre mi rendevo conto che la presenza di Peter mi aveva sicuramente aiutato...

Restammo a chiacchierare del più e del meno, ma soprattutto del fondoschiena di Gale, per circa un’oretta, poi sbottai...

Ero troppo curioso...e poi mi interessava in primis! “Come potresti trasformare Mr. Orgasmo-per-ogni-essere-su-questa-Terra in una checchetta come te?”

Per un momento taque...stava pensando, ed io fremevo! Poi parlò...

“Effettivamente è un’impresa ardua, sembrerebbe impossibile, ma io ho te!”

“Io?!”

“Io so che a te non può resistere...manderà all’aria quel matrimonio ridicolo anche solo per una vera notte con te!”

“Ma io non voglio prenderlo in giro, Peter...”

Voglio la sua felicità prima di tutto!

“Ma tesoro! Con te sarebbe triste?! Ma fammi il piacere! Sarebbe triste con quella sciacquetta semmai!”

Ecco...il solito esagerato...

Mi sembrava tutto un gioco. Alle spalle di Gale per di più...

Ma non seppi dire di no al mio ‘reclutatore’...

Mi disse che quella stessa sera mi sarei dovuto presentare a casa di Scott visto che avevano organizzato una piccola cenetta a quattro...

Ci misi un bel pò per decidermi se andare o meno, e alla fine, anche sotto le minacce del mio caro amico Peter, accettai.

“Per le 20:00 mi raccomando! E vestiti bene...ovvero...”

Lo bloccai prima che, sul pianerottolo potesse urlare altro...

“Si si, ciao!”

Mi chiusi la porta alle spalle e non potei fare a meno di sfogarmi con una bella risata, un pò forzata forse, ma era solo perchè ero agitato.

Come avevo potuto accettare una cosa simile?

Provocare un amico etero che per di più a mesi si sarebbe sposato?!

Randy, vergognati!Corsi in camera e presi il mio cellulare. Feci il numero di Peter ma mentre squillava attacai di scatto.

Ma infondo a me cosa importava di tutta questa questione? Io volevo Gale e avrei lottato per averlo, ormai ne ero certo.

A prima vista sembrava impossibile avere la meglio, ma non sono il tipo che si arrende senza provarci.

Con un pò di Egoiste Platinum sul collo, una bella camicia di seta nera e il mio solito fascino, presi la giacca e in meno di un ora mi ritrovai a casa di Scott.

Erano le 19:45.

Avevo fatto presto. Forse troppo...

Stavo per rientrare in macchina per farmi un giro quando una mano si posò sulla mia spalla.

Sobbalzai.

Solo dopo mi resi conto chi avevo alle mie spalle...

“Messo paura?”

“Oh...c-ciao Gale...”

Se il battito del mio cuore fosse udibile, mi avrebbe portato in ospedale per quanto andava veloce...

“Allora, che si fa? Entriamo, no?”

Quel sorriso...esageratamente sexy...

“C-certo!”

Ci incamminammo verso la porta di casa Lowell.

Mi camminava davanti, con le mani in tasca.

La brezza serale gli scompigliava i capelli così come al sottoscritto...

Arrivammo davanti la porta e Gale posò un dito sul citofono.

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