Wild Heart

di bloe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo anno! ***
Capitolo 2: *** buongiorNO! ***
Capitolo 3: *** Bugie ***
Capitolo 4: *** Le buie vengono sempre a galla ***
Capitolo 5: *** Pericoli! ***
Capitolo 6: *** RED ***
Capitolo 7: *** Camping ***
Capitolo 8: *** He ***
Capitolo 9: *** die in your arms ***
Capitolo 10: *** A domani! ***
Capitolo 11: *** impossible ***
Capitolo 12: *** via ***
Capitolo 13: *** eccoti ***
Capitolo 14: *** certe cose non cambiano mai ***
Capitolo 15: *** All of me ***
Capitolo 16: *** Fine ***



Capitolo 1
*** Un nuovo anno! ***


Buongiorno Californiani,qui la sveglia suona alle 7,il sole splende in cielo e un nuovo anno sta per cominciare..
Mi alzai dal letto e spensi la radio,mi preparai e scesi in cucina,feci colazione,i miei dormivano ancora, non li svegliai e uscii di fretta da casa,era gia’ tardi. Arrivai a scuola e li incontrai Holland e Amy le mie due migliori amiche,che non vedevo da 3 mesi.
“Buongiorno” dissi con un sorriso a 32 denti
“Allison,ciao” disse Holland e mi avvolse le sue braccia intorno al collo
“Allison mi sei mancata” disse Amy
“Anche voi” risposi
“Come avete passato le vacanze?” disse Holland
“Benissimo,io sono stata in vacanza in Italia,favolosa” dissi
“Io sono rimasta qui in california,mio padre doveva lavorare” disse Amy
“E tu?” dissi rivolgendomi  a Holland
“sono stata in un campus estivo” disse
“che noia” risposi
“oh no,ho conosciuto un ragazzo,si chiama Nash” disse
“sta venendo il tuo boy” rispose Ami,indicando Lucas
Lucas era “il mio ragazzo”
“mi sei mancata” disse lui lasciandomi un lieve bacio
“sei sparito,dovevamo andare in Italia con i miei e..” dissi arrabbiata
“lo so,ma non potevo,mia nonna stava male e sono dovuto rimanere con lei” disse lui con aria triste
“non lo sapevo” dissi dispiaciuta
“dopo ti riaccompagno a casa,ok?” disse
“S..si” risposi
E ando’ via.
“E ora?” disse Holland
“cosa?” risposi
“ancora ce lo dici che vuoi “chiuderla”?” disse
“non so cosa fare” dissi
“su andiamo in classe che il signor Tompson,non ci perdona per il ritardo” disse Amy
Ci dirigemmo in classe e  BOOM, c’erano due tipi nuovi,uno piu’ carino dell’altro, Holland ando’ vicino al biondino,forse lo conosceva,e iniziarono a parlare. Dopo 3 ora andammo in giardino a pranzare e Holland ci presento’ il compagno
“Allora tu sei Nash,e tu Cameron” dissi Amy  la smemorata
“si” rispose Nash
Sembravano dei tipi apposto,ma  quel Cameron mi stava antipatico,non so a pelle proprio,lo odiavo. Misi da parte quei pensieri e mi ricordai che Lucas stava fuori ad aspettarmi
“Bene io vado,ciao a tutti” dissi
e sentii un “ciao” in coro,tranne quel Cameron non mi saluto’ ,che scostumato!
Andai fuori scuola e li vidi Lucas con la sua mercedes,aprii lo sportello e partimmo per non so dove.



                                                               Ciao a tutti,questa è la mia prima fanfiction
                                                               Spero che vi sia piaciuto l’inizo,fatemelo sapere con delle recensioni!
                                                                                                  A presto! Xoxo Bloe-

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Capitolo 2
*** buongiorNO! ***


Lucas mi portò in centro e mi comprò un braccialetto di swarovski,sapeva come farsi perdonare.Mi squillò il telefono.
“Pronto?” dissi
“Tesoro vieni dalla nonna” disse mia madre
“arrivo” Spensi la chiamata.
“Lucas mi devi riaccompagnare da mia nonna” dissi Lui annuì con uno sguardo arrabbiato, ma che ci potevo fare?
Salii in macchina e mi riaccompagnò subito. Entrai da nonna.
 “Nonna mamma ha detto che..”
“si,ceni e dormi qui da noi,i tuoi stanno a lavoro e non mi sembra il caso di farti rimanere sola a casa” disse
 “ Ok, scusa vado in bagno” Arrivai al bagno e chiamai Holland.
“Allison dimmi” disse lei
“Holland,ti ho chiamato per dirti che domani vado a scuola in macchina,dormo da mia nonna,uffa” borbottai
“Ah,ok” disse
“Sono appena ritornata dall’uscita con Lucas” dissi
“si e allora?”
“Bhe,mi ha fatto anche un regalo un braccialetto stupendo,ma oggi è stata la conferma che tra di noi non puo’ funzionare più” dissi
“Bene, diccelo”
“Non so, beh ,siamo la coppia più invidiata della scuola e..”
“Assolutamente no Ally,pensa a te stessa,lascialo” disse Holland alzando il tono di voce
 “Oddio” dissi spaventata
 “Che c’è?”
 “Ci sentiamo domani” dissi e riattaccai il cell.
“Guarda,che ti ho visto,che ci fai qui?”
 “Scusami non volevo spaventarti,faccio il cameriere,e tu che ci fai qui?” disse CAMERON
“Fatti i fatti tuoi,cosa hai sentito della chiamata?” dissi arrabbiata
 “Nulla, davvero” disse lui
Uscii dal bagno,oh porca miseria,Cameron la persona piu’ odiosa che esista sulla faccia della Terra,fa il cameriere da mia nonna,incubo!
“Nonna,ma c’è un nuovo cameriere?” dissi furiosa
“si,si chiama Cameron,viene a scuola da te potreste diventare amici” disse
“Oh no,ho gia’ i miei amici,e non mi voglio mischiare con certa gente” dissi
 “Allison,smettila” disse lei rimproverandomi. Mi alzai e andai in camera,mi misi sul letto e ripensai a cosa era successo pochi minuti prima.
 DRIIIN oddio la sveglia, mi ero addormentata con tutti i vestiti,mi feci una doccia e mi preparai per scuola,l’autista mi accompagnò a scuola.
“Grazie Marc”
“Buonagiornata signorina”
Mi allontanai dal veicolo e mi affrettai per andare a parlare con le ragazze,ma prima andai in bagno per ripassarmi il mascara.
“Non dirai nulla” disse un ombra mi girai ed era Cameron
 “Come scusa?” dissi
“Non dire a nessuno,che faccio il cameriere” disse lui tenendomi il braccio
 “Mi dispiace,ma i segreti non li so mantenere” risposi
“Ma siamo in due a mantenere i segreti” disse lui con un sorriso beffardo
 “E perché?” dissi
 “So quello che hai detto a Holland,nella chiamata di ieri sera” rispose
“Ma,avevi detto che…che stronzo” dissi arrabbiata
 “Allora?”
 “Facciamo un patto nessuno dei due non deve dire una sola parola in giro” dissi
 “Bene,a presto” disse con uno di quei suoi sorrissetti che mi facevano andare su tutte le furie “A mai piu’” dissi sbattendo la porta del bagno
Ma cosa stava succedendo,io che facevo un patto con Dallas,la fine del mondo era vicina!!!

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Capitolo 3
*** Bugie ***


Uscii dal bagno e andai in classe
“Signorina Torres” sentii urlare dietro di me,mi girai ed era la signora Booke,la mia professoressa di matematica
“mi dica”
“Ah,Dallas si fermi un secondo” passò Cameron e lei lo prese per il braccio,mettendolo affianco a me
“Allora,visto che lei signorina Torres,anche quest’anno il profitto in matematica è basso,ho decido di affiancarle un tutor” disse ,”E lei Dallas,sarà il tutor,visto che è il piu’ bravo in matematica ”  incrociò le braccia
“Ma perché,guardi che mi posso permettere anche un tutor privato e..”
“Assolutamente no, non vedo in classe che lei parla con i compagni,ecco lei ha un’aria di superiorità che non mi sta bene,e con Cameron potrai interagire anche  con gli altri studenti”
“Non so se ho del tempo” disse Cameron preoccupato
“Basta un oretta al giorno,ora devo andare” prese la cartellina che aveva appoggiato per terra e mentre fece due passi in avanti si rigirò “mi raccomando” e mi puntò un dito
Non solo dovevo stare in classe con Cameron,e non solo dovevo mantenere il patto,ora me lo ritrovavo ogni giorno a casa per studiare,aiuto!
“Allora passo oggi da te” disse lui con un sorrisetto non dispiaciuto
“Questo è il mio indirizzo” cacciai un bigliettino e gli scrissi “St.Rofled” . “Ci vediamo alle 5,non fare tardi,non mi piace aspettare”
“A dopo” disse
Me ne andai senza nemmeno rispondergli ero troppo arrabbiata
“Buongiorno Alli”
“Holland,ciao”
“Stasera esco con Nash,sono contentissima” disse lei con un sorriso stupendo
“Oh no,ti prego puoi avere tutti i ragazzi ai tuoi piedi e tu ti accontenti di uno così” dissi stupita
“Lo so che non ti piace,ma a me si”
“ Ti facevo piu’ intelligente,fai come vuoi”  poi replicai “Ma poi con Tom”
“L’ho lasciato prima”
“Sei pazza”
Iniziammo tutte e due a ridere,in fondo era la mia migliore amica,ma dovevo fare qualcosa per fermare quell’appuntamento,lo facevo per lei.
“Ora vado a lezione di chimica” dissi lasciandogli un bacio sulla guancia
lei mi disse un “ciao” ma che non sentii bene,visto che era tardi e mi precipitai in classe
La lezione finì e uscii dall’istituto per avviarmi a casa
“Tesoro non mangi nulla?” disse mia madre
“Non ho fame,ah mamma oggi viene un ragazzo come tutor per matematica,la signorina Booke me ..” non finii nemmeno la frase che lei prese il suo capotto  “ Bene,scusa ma devo andare a lavoro”
“A dopo mamma” dissi
Salii in camera,tra nemmeno un ora sarebbe arrivato
Le 5 precise e…Drin,il campanello suono’,andai ad aprire
“Preciso come un orologio svizzero” disse Cameron sfoggiando uno di quei suoi sorrisi che a dire il vero erano  belli
“ Andiamo su” lo presi per il braccio e lo portai in stanza
Le ore passavano e io di quelle equazioni “speciali” non ci avevo capito un tubo
“bene ora metti il 2 sopra e il “
“Cameron non ho capito nulla,basta non ce la faccio stiamo da due ore a fare solo esercizi” dissi  con aria arrogante
“Se tu almeno avessi capito qualcosa,non dovevamo perdere 2 ore”disse lui arrabbiandosi
“Ragazzii” entro’ nella stanza mia madre ,che felicità
“Ciao io sono la mamma di Alli” disse lei porgendo la mano a quel “coso”
“Salve” ricambiò lui con una stretta di mano
“Abbiamo finito e Cameron stava andando via”
“ si vado,arrivederci” disse lui
Bene era andato via,chiamai Holland.
“Holland sto male,ho litigato con Lucas e ti prego veni qui,ho bisogno di te” mentii
“Ma devo uscire con Nash”
“Ti prego sei la mia migliore amica ho bisogno di te”
“Arrivo”
stavo cercando solo di aiutarla a non uscire con quell’essere,se ne sarebbe pentita,missione compiuta!
Arrivo’ subito e passò la notte da  me
Il mattino seguente andai a scuola, Cameron mi vide e mi portò nel bagno
“ Perché non hai fatto uscire Nash con Holland,ci è rimasto male”
“Ma cosa stai dicendo”
“Nash mi ha detto che tu stavi male perché avevi litigato con Lucas ieri,e so benissimo che non è così siamo stati insieme tutto il pomeriggio insieme e Lucas non ti ha mai telefonato” disse tenendomi il braccio
“Non sono problemi che ti riguardano,e lasciami”
“ è la tua amica,ti rendi conto”
Me ne andai via non volevo piu’ sentirlo,ora bisognava solo che Holland non scoprisse la bugia di ieri.
                                                         


            Scrivetemi cosa ne pensate di questo capitolo e cosa posso migliorare,mi  farebbe piacere!                                                                
                                                                                                   xoxo Bloe

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Capitolo 4
*** Le buie vengono sempre a galla ***


Era sabato, mi sveglia tardi intanto a scuola non si andava. Accesi il mio cell e stavano due chiamate da Holland e un messaggio da Cameron.
 

 “Anche se oggi è sabato,passo lo stesso alle 5 –Cam”
 

Che tortura che era quel ragazzo,scesi giù per fare colazione.
“Sei tornato papà” corsi subito vicino al mio uomo preferito e lo abbracciai
“Amore di papà” ricambiò il mio abbraccio
“Mamma io esco vado un attimo da Holland,credo che mangiamo qualcosa fuori vengo per le 5”
“Ok,stai attenta” mi diede un lieve bacio sul capo
Presi la borsa e uscii di casa, la casa di Holland era quasi vicina alla mia
“Buongiorno amica” dissi sfoggiando un gran sorriso
“Che significa?” disse lei facendomi vedere un messaggio sul suo cellulare

“Allison ti ha mentito,non voleva che uscissi con Nash –sconosciuto”

“Ma sarà qualche stupido che ti ha voluto far uno scherzo”
“Dimmi la verità Alli”
“io non volevo..ecco lo fatto per te Holland”
“Non voglio piu’ sentirti,ti prego va via”  
“Holland ti prego”
ecco mi aveva chiuso la porta in faccia,ma io sapevo chi era quello sconosciuto,e alle 5 avrei avuto la conferma.
Arrivai a casa e misi qualcosa sotto i denti,mancavano due ore e sarebbe arrivato.
Driin! Eccolo,era in ritardo. Aprii la porta e lui era li sulla soglia con tutta la sua bellezza,oddio ma che dico era tutta colpa sua se Holland adesso mi odiava
Salimmo in camera e nessuno dei due fiatò
“Ma per caso sei stato tu ha inviare il messaggio a Holland?” dissi arrabbiata
“Quale?”
“non fare il finto tondo lo sai benissimo”
“qualcuno doveva dircelo”
“non ti devi intromettere nei fatti miei” dissi urlando
“Nash è il mio compagno” ribadì
“mi è passata anche la voglia di studiare,puoi andare” mi sedetti sulla mia poltroncina e sentii all’improvviso delle mani fredde che mi spostavano i capelli.
“Che fai?”
“Ti devi rilassare”
Iniziò a farmi un massaggio, ecco cosa mi serviva in quel momento,ma le sue mani iniziarono a scendere sempre più giù fino ad arrivare ai fianchi
“Fermati” mi alzai
“Alli sei qui?” era mia madre
“si”
“Ah ciao Cam”
“Sono le otto e dovremmo mangiare” disse lei
Oddio era passato così in fretta il tempo che non me ne ero resa conto
“Puoi cenare anche tu qui Cam,se ti va”
“Certo che no mamma” ma  cosa gli era passata per mente
“Mi va” disse lui
“Bene,scendete che è quasi pronto”
Ando’ via e chiuse la porta alle sue spalle
“Non puoi rimanere”
“e perché?”
“C’è mio padre e”
“quanti casini fai,su scendiamo”
mi prese per mano e scendemmo giù
“E tu che fai Cameron” disse mio padre
ecco stavamo nel pieno delle conversazioni
“Io vado in classe con Allison e poi lavoro come cameriere”
“Ah quindi tu fai il cameriere?” disse mio padre
si stava arrabbiando,no che mio padre screditasse le persone che facevano lavori umili,ma a chi padre piacerebbe che sua figlia portasse a casa un cameriere.Lui era fatto così.
“E guadagni tanto immagino”  fece una sua risatina
“Tesoro” era intervenuta mamma,menomale
“Bene abbiamo finito” dissi contenta
“c’è ancora il dolce” disse mia madre
Una mano fredda salii per la mia coscia, l’avevo riconosciuta,era la sua..saliva sempre fino a quando non mi mi strinse l’interno coscia e li gli diedi un calcio sulle scarpe,tolse la mano e fece un sorrisetto.LO ODIAVO!.
Finimmo anche il dolce e conclusa la serata accompagnai Cameron alla porta
“Ci si vede lunedì” disse lui lasciandomi un bacio sulla guancia
io annuii solamente
Andai in camera e mi addormentai,domani era una lunga giornata
Le 6 preciso mi alzai era domenica,lo so,ma ogni domenica io andavo a correre,mi piaceva restare in linea.
Misi la mia tenuta da corsa,feci un bel codino e uscii di casa.
Amavo l’aria alle 6:30 di mattina,era così fresca e poi potevo osservare meglio la mia città, senza tutti quei rumori dei clacson delle macchine e il loro smog.
Corsi fino al ponte vecchio,mi fermai un secondo non avevo più aria nei polmoni,avevo corso tanto. Sentii dei rumori verso il basso del ponte ma chi poteva mai essere alle 7 di mattina,mi affacciai piano e vidi una chioma marrone,ma che ci faceva lui qui a contrattare con quelle persone?




                                       Chi sarà secondo voi quella chioma?
    Vorrei ringraziare   lollilock per aver messo la mia storia tra i  preferiti e ringrazio anche  GaiaStyles  per averla messe nelle ricordate,GRAZIE!!
E grazie anche a voi lettori silenziosi!!
xoxoBloe


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Capitolo 5
*** Pericoli! ***


“Capo guardi qui che bocconcino abbiamo trovato”
“Toglimi le mani da dosso” gli pestai un piede
“Allison,ma..” corse Cam vicino  a me
“Lasciala non è un pericolo” disse lui prendendomi per un braccio
Ma quale pericolo? e chi erano queste persone?
“Scusa Joy,ma devo andare,allora alle 3 domani mattina” Cam strinse la mano a un uomo abbastanza grande d’età.
Ci incamminammo e arrivammo vicino al pozzo al di sopra del ponte.
“Che cavolo ci facevi qui?” “Ti rendi conto che mi stavo cacciando in guai seri” mi prese per il polso ,e stavamo faccia a faccia così vicini da sentire il suo profumo,sapeva di tabacco e caffe
“Guarda che io stavo correndo, mi sono fermata e ho sentito delle voci,poi i tuoi amici mi hanno rapito e portato giù” dico infuriandomi
“ 1 non sono miei amici, 2 la prossima volta evita di fare la ficcanaso” arrivò vicino a una moto
“Ma chi erano?”  dissi preoccupata
“persone buone”
“così buone da vedersi alle 3 del mattino?!”
“ma scusa potresti tornare a casa e farti gli affari tuoi,e continuare a essere la ragazza perfettina?” salì in moto e accese il motore
“ci si vede” e corse via
Ma se si stava cacciando in guai grossi, e se non ne sarebbe più uscito? BASTA pensare a lui,ha ragione,io ho la mia vita perfetta,con una famiglia perfetta, un amica che anche se stiamo litigate mi vuole bene,una scuola ai miei piedi,e Lucas che mi ama,almeno spero. Arrivai a casa
“Holland,che ci fai qui?” dissi sorpresa
“Dovremmo parlare”
“Andiamo di sopra”
“Alli scusa per averti cacciato di casa”
“ma io devo scusarmi,non mi metterò più tra letue relazioni,promesso” dissi e l’abbracciai
“Bene ora lavati che facciamo colazione in centro” disse lei
Annuii e andai a prepararmi,scelsi una vestina colorata e dei sandali che si abbinavano,la mia rigorosa borsa della chanel e uscimmo di casa
“Andiamo al molo a fare colazione” disse lei
Arrivammo al molo e trovai Nash seduto fuori a un bar
“Lo sapevi che c’era vero?” dissi arrabbiata
“Dai è simpatico,voglio presentare solo la mia migliore amica”
“Ma..” non finii la frase che mi prese per la mano e mi trascinò da lui
“Pensavo che non sareste venute” si alzò e diede un bacio sulla guancia a Holland
“Alli lo so che non andiamo d’accordo , ma possiamo rimediare” e sfoggiò uno dei suoi sorrisi belli
ebbene si passammo due ore a chiacchierare e Nash non era poi così malvagio da come pensavo.
“Ah stasera vi aspetto al meeting vicino alla stazione,ora vado a stasera” andò via
“Cos’è il meeting?”dissi
“si fanno  gare con le moto”
“Ma sono gare che il comune sa? Dissi
“Oh Alli,sono gare clandestine”
“Io non vengo” dissi e mi alzai
“Sarà divertente dai”
“No,è quando dico di no è no” dissi scandendo bene quei no
“Ora devo andare buona giornata” disse Holland lasciandomi un bacio sulla guancia
“Ah guarda che mi devi parlare di come sta andando con te e Nash,ciao bellezza”
“lo farò”
Andai a casa,ma era diventata pazza? gare clandestine,se sarei andata lì non solo sarei passata per una ragazza da poco di buono, i miei non mi avrebbero dato fiducia e la carriera di mio padre sarebbe stata messa sul filo di un rasoio,col cavolo che ci sarei andata.
La giornata proseguii con film drammatici e caramelle gommose,erano le 8 e andai a cenare
“Allora tesoro come hai passato la giornata stamattina” disse mio padre addentando un pezzo di caviale
“Nulla di nuovo,scusate ma son un po’ stanca,vado di sopra”  mi alzai e mi misi nel letto con il mio iPod.
Un rumore mi fece svegliare era mezzanotte ,mi affacciai ed era Holland
“Ti sono venuta a prendere” disse
“No Holland ne abbiamo già parlato”
“dai fammi solo compagnia non succederà nulla”
ci pensai un attimo e dissi che fra un po’ sarei scesa. Perché avevo detto di si,per farle compagnia o per disobbedire per la prima volta ai miei? Basta pensare,uscii dal retro facendo il più piano possibile
“Dai sta Nash in macchina andiamo” entrammo in macchina e dopo pochi minuti arrivammo in quel luogo.
C’erano moto dappertutto, bandiere che sventolavano a destra e manca,e luci aggrappate a case distrutte
“quelle sono grupi” indicò Holland un paio di ragazze dietro i seggiolini di uomini
“e che fanno” dissi
“loro stanno di spalle al motociclista con una cinta e gareggiano”
non dissi nulla e ci incamminammo vicino a una moto che avevo già vista da qualche parte ma non ricordavo dove
“Ci sei anche tu”
Oh no,e che ci faceva lui qui
“Mi fai da grupi?”
“No Cameron”
Ah ecco spiegato,quella era la sua moto e lui faceva gare clandestine,quel ragazzo era un vero mistero
Suonò una tromba,la gara stava per cominciare
3….2….1….VIAAAAAA
C’era un casino assurdo,ragazzi che scambiavano scommesse su chi avrebbe vinto e il vincitore fu Cam,era stato davvero bravo
Il suono di una sirena portò tutti a fuggire,io non sapevo dove andare
“Salii,Sali” era Cameron
Salii in moto non mi volevo mettere nei guai con la polizia
“Tieniti forte” disse
La polizia non ci seguiva più,tirai un sospiro di felicità
“Dove ti accompagno?” disse lui
“Tu dove vai?”
“Ho da fare”
il suo telefono si illuminò e vidi che erano le 3
“Mi stanno cercando,devo andare”
“Vengo dove vai tu” dissi
“è pericoloso”
“ti prego”
“se vieni con me promettimi di non dire niente a nessuno, nemmeno a Holland”
“te lo prometto”  dissi con aria un po’ preoccupata,ma ero così curiosa di sapere che doveva fare alle 3 del mattino che mi feci forza.
Ci fermammo in un luogo che non avevo mai visto prima d’ora di sicuro stavamo lontani dal nostro paesino
Scendemmo dalla moto e ci avviammo vicino ad un grande portone
“Ecco il mio mondo Torres” disse e l’aprii
Rimasi a bocca aperta,in che guaio mi stavo cacciando?



        Qual è il modo di Dallas?
        Ringrazio Odio la tesina e Roraxx per aver messo la mia storia tra le preferite,GRAZIE!
                                            xoxoBloe!

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Capitolo 6
*** RED ***


Volete sapere quale era il mondo di Dallas?
era un mondo fatto di droga, corsa e prostitute ,il classico mondo dei bad boy.
“Rimani qui,torno subito” disse e mi portò vicino allo stipite di una porta e lui entrò
Rimasi a guardare sbigottita ,c’era una musica assordante,pasticche ovunque e ragazze seminude che andavano al piano superiore con i loro clienti. Sentii delle urla che venivano dalla stanza da cui Cameron era entrato e dopo qualche secondo lui esce arrabbiato
“Cam aspettami” dissi inseguendolo
uscimmo da quel luogo e si sedette sul marciapiede
“Ti rendi conto mi doveva 300 euro per la corsa vinta e me ne ha dati solo 150” strinse la mascella
“Poi te li daranno,non prendertela” dissi incoraggiandolo
“Ma che ne sai tu Allison di questo mondo,per te è tutto facile”
“Se vuoi posso prestarteli io”
“Assolutamente no,non voglio i soldi di tuo padre,già mi odia”
“Lui non ti odia,e allora cosa vuoi fare eh? Spacciare quella schifezza che sta lì dentro?” dissi infuriandomi
lui arrivò vicino alla sua moto
“Non accetto le tue ramanzine,sali che ti accompagno a casa”
Salii,il tragitto fu silenzioso
“Buonanotte” si avvicinò per darmi un bacio,lo scansai e entrai in casa.
Erano le 6 tra un’ora sarei dovuta andare a scuola,andai in bagno e mi feci una doccia.Finita la doccia mi preparai,mi guardai allo specchio ed ero un orrore c’erano le occhiaie che mi ricordavano che non avevo dormito,misi tantissimo correttore,ma solo una magia mi avrebbe fatto scomparire quelle spaventose borse. Scesi in cucina e trovai mia madre che sorseggiava il suo tè mattutino
“Alli sei già sveglia?” mi diede un bacio sulla guancia
“Stamattina mi sono svegliata prima” mentii
“Ah tesoro quale ti piace?” mi mostrò una rivista di moda con due vestiti
“Il rosso” era il mio colore preferito
“stasera diamo una festa,tuo padre ha vinto un altro titolo importante” disse felice
“Fantastico,ora vado è tardi”
“A dopo”
uscii di casa,salii in macchina e arrivai a scuola in pochissimo tempo.
“Holland,Amy buongiorno” dissi
“Guarda” Holland mi mostrò il giornale della scuola

“E anche stamattina il bellissimo Dallas ha vinto una corsa,ma ragazze per voi ho una brutta notizia,lo sapevate chi è la sua preferita? La bellissima Allison Torres. Come lo faccio a sapere? Guardate le foto giù.”

Chiusi il giornale non volevo vedere altro
“Alli,lo sai qui come sono,non prendertela” disse Holland
“Ti ricordi quando scrissero  che eri andata a letto con Chris per popolarità?” disse Amy
“nel bene o nel male l’importante e che si parli di me” dissi con aria di superiorità,e andai in classe di fisica
“Hai già fatto colpo sul nuovo?”
mi girai ed era Lucas,l’ultima persona che volevo vedere
“Lo sai sono solo stupidaggini che scrivono”
“Stai abbassando la mia reputazione,ti devo forse ricordare che stai con me?” disse
“Lucas ma allora lasciamoci,così io non passo per una poco di buono e tu recuperi la tua reputazione”
“Grazie a me sei riuscita ad arrivare ad avere tutti ai tuoi piedi,Torres”
“ora non ce n'è più bisogno,a mai più Lucas” lo liquidai e andai in classe
Odiavo la fisica
“Bene ora fate degli esercizi a pagina 60” disse il prof Tompson
tin tin sentii uno squillo dalla mia borsa,presi il mio Iphone,un messaggio.

“Oggi non posso venire,da te fanno una festa e devo fare il cameriere-Cam”

“ok-Alli”

“Ma sei arrabbiata ancora con me?-Cam”

“Non dimentico-Alli”

“signorina Torres li fa gli esercizi?”
riposai il cell in borsa
“s..si” risposi

Le lezioni proseguirono,ma perché il lunedì avevo solo materie difficili?
Driin, uscii dalla classe ,arrivai in cortile e c’era già la macchina fuori che mi aspettava
“ha passato una bella giornata signorina?” disse lo schoffer
“Abbastanza” risposi
Arrivai in casa e c’era un macello,fiori a destra e manca,bottiglie di champagne antico,e persone che correvano a preparare la casa
“Ti ho preso il vestito rosso che hai visto in rivista” sbucò mia madre
“Grazie” gli diedi un bacio e mi affrettai a salire la stanza.
decisi di fare quei pochi  compiti che mi avevano assegnato e poi mi riposai,sarebbe stata una sera faticosa.
Erano le otto,tardissimo,mi lavai e misi quel vestito rosso che si appoggiava perfettamente sulle mie forme,mi truccai e decisi di raccogliere i capelli in modo naturale. Sentii delle macchine che arrivavano,la festa era appena cominciata,scesi in salone.
“Alli ti ricordi di Carter?” disse mio padre presentandomi un ragazzo molto bello dagli occhi celesti
“Si” risposi,era cresciuto tanto,giocavamo insieme da piccoli  e lui era un bimbo molto paffuto e timido e invece ora ero io la timida vedendolo con uno smoking nero,ed è proprio vero che si cambia nell’adolescenza.
“Balliamo?” disse e mi porse la mano
“si”
Andammo al centro del salone e iniziammo a ballare con sottofondo i violini
Mi sentivo scrutata da qualcuno,mi girai ed era  Cameron,perfetto come non mai,nel suo abito nero da lavoro e con i capelli scompigliati
“scusa un secondo” dissi e mi avviai da lui
“Un bicchiere di champagne” dissi
“subito,lo sa che sei bellissima?” rispose con un sorrisetto
“grazie”
“siete una bellissima coppia”
“io e ?” risi
“Tu e questo ragazzo che sta venendo” rispose
“Carter ti presento Cameron”
“Salve” rispose con aria suprema  “Facciamo due passi ?” sorrise
“Si”
posai il mio bicchiere di champagne e mi avviai in giardino sotto lo sguardo di Dallas
Parlammo del più e del meno,di cosa ci piaceva e cosa no,e dei nostri progetti futuri. Carter era un tipo ambizioso sapeva già cosa voleva dalla vita,io invece non sapevo ancora nulla di come svolgere la mia vita futura,non mi piaceva pianificare le cose.
“Abbiamo parlato abbastanza” Carter si avvicinò e mentre mi appoggiava le labbra sulle mie un rumore lo fece fermare
“Cameron ma che fai?” dissi
“scusate mi è caduto il vassoio”
Vidi Carter arrabbiato e si allontanò per rispondere al telefono,nel fra tempo aiutai Cameron a prendere le tartine cadute
“Scusa Alli devo tornare dentro,affari di famiglia” rispose e mi diede un bacio sulla fronte “Vieni?” mi porse la mano
Guardai Cameron un ultima volta e andai via con Carter
La festa era finita,ora si parlava di affari,ma io li odiavo.
“domani ho scuola ed è tardi,vado a riposare,notte Carter” dissi
“A presto e buona notte” rispose
Salii le scale e arrivai in stanza,mi tolsi immediatamente le scarpe,i miei piedi ora mi lodavano,arrivai vicino allo specchio sciolsi i capelli,aprii la zip del vestito e me lo feci cadere ai piedi.
Tin tin,mi era arrivato un messaggio,presi il cell sul letto


“Ho pensato che col vestito eri bellissima,ma senza lo sei di più,sogni d’oro-Cam”

mi girai e notai che avevo le tende aperte e lui era giù con la moto,e mi sorrideva in modo malizioso

“MANIACO-Ally” risposi  

e chiusi le tendine.
           

 

 

            GRAZIE a Belirectioner_69 OuO e _wishjng_ per aver messo la mia storia  nelle seguite!!

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Capitolo 7
*** Camping ***


La mattina feci fatica ad alzarmi e decisi di entrare alla 2 ora.
8:00 mi preparai in piena tranquillità,scelsi jeans stretti,una maglietta e dei stivali corti. Scesi in cucina come previsto i miei erano già a lavoro,feci colazione
8:30 mi lavai la faccia,denti e mi truccai.
8:45 TARDIII,uscì di casa e arrivai a scuola con il fiatone
“Buongiorno” entrai in classe
“Torres si sieda” il prof Tompson indicò il mio banco
“Buongiorno dormigliona” Holland mi diede una gomitata
“anche a te” risi
“Allora ragazzi oggi vi parlo di una gita”
Sentii i compagni di classe urlare dalla felicità,chi non era contento di non fare fisica?
Era una gita in montagna,di 3 giorni,la mattina c’erano le escursioni e di sera invece potevi divertirti in tenda a parlare di storie Horror e non dormire,o meglio dormire con gli insetti,solo il pensiero mi faceva rabbrividire;
“Mi raccomando portate le autorizzazione e i soldi domani”
DRIIN  il prof Tompson si alzò dalla sedia e usci dalla classe
“Tu vieni”
mi girai ed era Cameron,aveva una voce che subito si riconosceva,così arrogante e misteriosa ma nello stesso tempo dolce e dannata
“certo,e non penso che tu ci sia visto che la somma da portare è alta”
“ci sarò” e andò via.
Per tutta la mattinata si parlò solo della gita.
Ritornai a casa e feci firmare l’autorizzazione ai miei,poi salii in stanza e mi riposai.
5:00 dindon
“Entra”
Ma chi cavolo l’aveva inventata la matematica,ma il dilemma più grande era chi aveva inventato la mia prof di matematica.Passai 2 ore a fare equazioni,la mia vescica era piena
“Vado in bagno,non toccare nulla”
“Sissignore” sorrise
Andai in bagno, feci i miei bisogni  e subito ritornai in stanza
“Ti ho detto di non toccare nulla”
“Era questo l’intimo che portavi alla festa?!”
“Porco”
gli tirai il mio intimo dalle mani e lo riposai nel comò
“Adoro il pizzo” sorrise maliziosamente
si avvicinò cautamente ,mi spostò i capelli da un lato,mi guardò negli occhi come per avere la mia approvazione , lesse nel mio pensiero, portò le sue grandi labbra sul mio collo e succhiò.  Era così fastidiosamente bellissimo avere le sue labbra su di me,era un senso di piacere e dolore che non finiva mai e che non volevo far finire.
“Dopo farà un po’ male” si staccò prese i suoi libri e andò via.
Andai vicino allo specchio e vidi una macchia violacea,sfiorai la chiazza e “cazzo” faceva un male tremendo.
Decisi di preparare il borsone per la gita.
Tin tin
“Nash mi ha baciatoooo –Holland”
“sono contenta per te –Ally”

Quella ragazza va pazza per lui e sono contenta che la faccia felice,ne ha bisogno.
 decisi di non pranzare e mi addormentai .
Driin la mattinata fu uguale da tutte le  altre e come al solito presi una nota in italiano perché avevo dimenticato di portare il quaderno,ma poco mi importava perché fra meno di 2 ore ero in partenza.
4:30 mio padre mi accompagnò fuori scuola dove c’erano gli autobus ad aspettarci e dopo i suoi avvertimenti scesi dall’auto,raggiunsi il prof Tompson e gli diedi i soldi.
Salimmo in autobus Cameron era dall’altro,almeno per un paio di ore potevo stare tranquilla
“Eccoci arrivati” le porte dell’autobus si fermarono vicino a un pezzo di legno con scritto “Montagna del pericolo” ecco ora mi stavo mettendo paura che cavolo significava pericolo,pericolo che si scivola o pericolo che non tornerete più a casa?
“Hai paura Torres”
“Mai Dallas”
Quanto lo odiavo.
Aprimmo le nostre tende e ci buttammo dentro il borsone.
“sono le 7 organizzatevi su cosa fare” il prof Tompson scomparve nella sua tenda
“Perché non raccontiamo storie horror?” arrivò Nash e abbracciò Holland da dietro e lei sorrise
“ottima idea” rispose Holland
Ci raggruppammo tutti nella tenda di Cameron e Nash eravamo in 8
“…E si sentirono dei rumori dall’esterno,la donna uscì e diede un urlò così forte che fece svegliare suo marito che corse in suo aiuto ma la trovò squarciata per  terra  in una pozza di sangue”
“Credo che sia ora di andare a letto è tardi” mi alzai e uscii dalla tenda
La notte come previsto fu terribile sognavo uomini incappucciati che mi uccidevano,mostri che uscivano dal terreno e morti dappertutto.
Sentii un rumore
“C’è qualcuno?” il cuore mi stava per salire in gola
uscii dalla tenda con cautela,non c’era nessuno e mentre stavo per rientrare qualcuno mi prese i fianchi e iniziaii a urlare come una impossessata da satana
“ahahahhahahahha,Torres sono io”
Era quel bastardo di Cameron
“Ma sei pazzo? Stavo morendo dallo spavento”
“Ti sei fatta la coda?!” si avvicinò
“spostati” gli presi il  braccio allontanandolo da me,ma era troppo forte
“da quel succhiotto di ieri non so perché ma non riesco a starti lontano,ho bisogno di sentire il tuo respiro vicino al mio,sei come una droga,ho costantemente bisogno di assumere quantità in più”
“Non mi fai paura”
mi guardò negli occhi
“Dovresti” rispose e andò via.
Quel ragazzo era un pazzo,anche se sentir uscire dalla sua bocca “non riesco a starti lontano” mi faceva contenta,non so il perché ma ora mi sentivo così.  
Il mattino seguente il professore ci svegliò alle 6 e tutti si misero in fila per andare in una capanna dove stava un bagno,c’erano 2 persone avanti a me,appena entrai e mi vidi allo specchio ero un orrore,presi il trucco e iniziai ad aggiustarmi
Il prof ci portò a fare escursione sulla montagna a vedere le cascate,manco se erano le cascate del Niagara ma vabbè.
“Guarda Steffy come fa la troia vicino a Cam” Holland indicò una bionda
“Fatti suoi” risposi,un po’ mi stavo incazzando non perché ero innamorata di Cameron,MAI,ma mi dava fastidio che la sera prima mi diceva che non poteva star lontano da me e ora portava sulle spalle una bionda tinta che gli buttava vicino al viso il suo seno prorompente.
Mi sorrise ,o cavolo,ha visto che lo stavo guardando,feci finta di nulla e continuai a camminare in avanti
Come immaginavo era solo un po’ d’acqua che scendeva dalla montagna,tutta quella strada per nulla.
“Ally legati i capelli” Holland mi diede un codino
“Si Ally legali” sbucò Cameron che mi fece ricordare che non potevo far vedere il succhiotto
“No grazie” risposi e guardai Cameron che sbavava dietro Steffy
“Ancora te la da?”
“Ancora per poco,ho già due preservativi per stasera”
“ne basta uno idiota”
“uno con lei e uno con te” mi diede un bacio sulla guancia e rise
“che sfigato” risposi e andai via,ma davvero lui mi stava paragonando a una di una sera e via? E no si sbagliava di grosso
Il pomeriggio lo passammo chiacchierando e stando su internet e la sera ci rifugiammo tutti in tenda,ma questa volta solo per mangiare e ridere
“io vado ho del  lavoro da fare” Cameron si alzò e mi sorrise
tutti risero ma solo io rimasi disgustata di come trattava le donne,anche se secondo me Steffy non era una Donna con la D maiuscola.
dopo un po’ decisi di andare a dormire e appena passai per la tenda di quella la sentii urlare,che schifo.
Mi addormentai arrabbiata di tutto: non potevo dormire nel mio letto, dovevo stare a contatto con gli insetti e Cameron,forse quest’ultima era la cosa che più mi faceva andare su tutte le furie.

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Capitolo 8
*** He ***


Il mattino seguente fu l’ultima giornata in quel posto,e non c’è bisogno di dire che ero felice di andarmene e tornare a casa.
“Ally oggi andiamo in centro” sbucò Amy
“Bene” mi misi una passata di mascara e uscii fuori dalla tenda.
Il pulman ci portò in centro,un paesino piuttosto piccolo; Io,Holland e Amy entrammo in un negozio,mi comprai un vestitino di pizzo bianco e vari bracciali e collane,lo shopping mi rallegrava. All’uscita prendemmo un cafè e visto che erano le 12:30 ci avviammo in una piazza dove il prof Tompson ci aspettava. Tornammo in quell’orrendo posto e mangiammo una pizza comprata al “Take away”
“perché stasera non facciamo un party?” disse Amy
“Io e Nash abbiamo comprato birre e vodka” Cameron mostrò delle buste
“si” tutti in coro accettarono
Erano le 10:00 il professore già dormiva e ci radunammo più lontano dalla nostre tende,iniziò il party; dopo nemmeno un’ora non si capiva più nulla,c’erano ragazzi buttati per terra,altri che pomiciavano e alcuni che si erano dispersi nella foresta,un vero e proprio casino
Cercai di stare più al lontano da Cameron,anche se ad ogni mio spostamento lui mi controllava con sguardi intensi e duri e la cosa non mi piaceva per niente. Era mezzanotte e decidemmo di ritornare in tenda a dormire.  Il mattino seguente ci svegliammo tardi e per questo partimmo alle 3 del pomeriggio,arrivai a casa alle 5.
“Ally, Carter ha chiamato a casa,ti cercava”
“Mamma tu pensi che gli devo dare un opportunità?” mi girai verso lei che sistemava le mie magliette pulite
“è un ragazzo benestante e molto educato” rispose e mi porse il cellulare
Digitai il suo numero,c’era la segreteria telefonica e pensai di richiamarlo più tardi.
Tin tin
“domani è il compleanno di Cam,festa a sorpresa da lui alle 8,ci sei?-Holland”
“ok-Ally”
 
Cenai e salii in camera, controllai se Carter mi aveva chiamato ma nulla,forse si era fidanzato.

Arrivai a scuola,oggi dovevamo fare solo 2 ore, tutte e due di matematica!
“Ally allora lo porti tu a casa,visto che alle 5 viene da te”
“Holland non so che bugia dirgli”
“Inventa”
La conversazione terminò visto che la prof ci sgridò
Il tempo volò in fretta e quando arrivai a casa mi arrivò una chiamata da Carter
“Ally ciao”
“Ciao Carter,ieri ti ho chiamato”
“Ho visto,ma non potevo rispondere ero a una riunione” poi continuò “perché stasera non usciamo?”
ah non era fidanzato.
“Stasera sta la festa di un mio amico” dissi dispiaciuta
“hai già il passaggio per il ritorno?”
“non ancora”
“allora ti vengo a prendere io,lasciami l’indirizzo in un messaggio”
“allora ok a stasera chauffeur” risi
anche lui rise e la chiamata terminò
Erano le 5 e io e Cameron eravamo immersi nella geometria
“Posso farti una domanda?” mi girai verso lui
mi fece un mezzo sorriso e lo presi per un si
“Perché ieri sera eri arrabbiato?”
“semplice non lo ero” continuò a scrivere
“e perché mi guardavi in modo torvo”
“non potevo?” rise
“se ci fosse un motivo ti direi se potevi o meno”
“avevi paura di me e mi tenevi a distanza”
“non avevo paura di te,però è meglio che ti sto lontano”
“meglio” sorrise
“ah auguri” cambiai discorso
“Grazie”
lo guardai aveva un profilo perfetto,un mix di bellezza e malinconia.
“Nash ha detto che devo tornare a casa,mi aspetta” Cameron sistemò le sue cose nella cartella
“Ti accompagno credo che Holland sia lì,se mi aspetti mi devo solo cambiare”
“ok,ti aspetto giù”
uscì dalla stanza
Presi il nuovo vestito bianco e mi cambiai,mi truccai e raccolsi i capelli in una treccia
Il tragitto fu silenzioso,e la cosa non mi dispiaceva,era così difficile interagire con lui,e le poche volte che gli provavo a parlare mi dava il presentimento che non vedeva l’ora di terminare la conversazione.
Mise la chiave nella serratura e appena entrò tutti gli urlarono “AUGURI” era così felice di vedere tutti i suoi amici e festeggiare insieme.
“Ally devo dirti una cosa” Holland mi portò in giardino
“dimmi”
“Nash e io ci siamo fidanzati” sorrise
“allora è una cosa seria?”
“si”
“sono contenta per voi…. dopo Carter mi viene a prendere”
“Ti piace?”
“esteticamente si”
“e caratterialmente?”
“non saprei”
corrugò la fronte
“è meglio che lo chiamo,è tardi” e così feci
andai in salotto,presi la borsa e diedi un ultima occhiata alla festa,e a lui che ballava beatamente
uscii dalla casa, ancora arrivava.
“Vai via?” quella voce solo a sentirla le gambe mi tremavano
“si”
“e non mi saluti,sono pur sempre il festeggiato” fece il muso
“ballavi e non volevo disturbarti”
“non disturbi mai” mise la sigaretta tra le labbra,aspirò poi la staccò “chi ti viene a prendere?”
“Carter”
i suoi lineamenti si fecero duri
“come fai a stare con una persona così uguale a te,avete i stessi interessi e amate le stesse cose”
“ci stiamo solo frequentando”
“lo so che non lo vuoi” si avvicinò con passo svelto
“credi che voglia te?”
“tu vuoi un amore che ti consumi,vuoi passione,avventura e anche un po’ di pericolo”
A quelle parole rimasi muta,immobile non c’era frase che poteva  controbattere
Il clacson di Carter mi salvò,mi allontanai da lui ed entrai in macchina. Carter continuava a parlare del trofeo di tennis che aveva vinto pochi giorni e di affari che non mi interessavano, menomale che la mia casa non distava molto.
“eccoci” spense il motore
“notte e grazie” sorrisi e scesi dalla macchina
“sogni d’oro”
entrai in  casa i miei dormivano,mi spogliai velocemente e mi misi nel letto..
Poi pensai :molte volte i silenzi parlano più delle parole.




           Grazie a chi legge sempre i miei capitoli,se volete lasciatemi dei commenti sulle cose che vi piacciono  o meno del capitolo,o di come scrivo e formulo le frasi,mi piace sempre migliorare!!
Ps:non so se avete notato ho “rubato” la frase che Damon dice ad Elena,li adoro
               a presto,bloe xo

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Capitolo 9
*** die in your arms ***


La mattina mi sveglia con le parole di Cameron che mi rimbombavano in testa,scesi in cucina e c’era un biglietto con scritto “Noi ritorniamo domani sera,non fare casini,ah c’è Lola che ti controlla” buttai il biglietto nella pattumiera. Lola era stata la mia prima babysitter da quando avevo 3 anni,era giovane e bella invece ora era una grassona che diceva tutto a mia madre,e che odiavo.
Feci colazione e mi preparai, scelsi un jeans chiaro aderente , una maglietta bianca e le vans ..
“Ally stasera sta un locale fuori città,ci andiamo?” Holland prese i suoi libri dall’armadietto e si girò per sentire la mia risposta
“i miei a casa non ci sono,e sta Lola” risposi sbuffando
“meglio,dai non lasciarmi sola” fece il muso
“ma se sta anche Nash” risi
“sta anche Cameron” sorrise
“e chi se ne frega” riposai mettendo il libro di matematica nell’armadietto
“ohoh che succede?”
“nulla”
“daiii” insisteva
“guarda sta Nash” indicai il biondino
le mi salutò e andò da Nash baciandolo,io invece andai alla lezione di arte
Per tutta la mattinata non lo avevo incontrato ed era un buona cosa,arrivai a casa e mi preparai il pranzo
Sbuffai appena l’orologio tintinnò che erano le 5,stava per arrivare
Pensai a cosa dirci in caso avesse ripreso quella conversazione,lo avrei evitato in tutti i modi.
Le 5:15 ancora veniva,mi iniziai a irritare
5:30 accesi la tv e come al solito non faceva nulla
6:00 mi scocciai di aspettare e chiamai Holland
“Allora ci vediamo alle 9 da te?”
“si,ma con signora Lola”
“scappo dalla finestra”
ridemmo entrambe e la conversazione finì
erano le 7 driin aprii ed era Lola
“salve”
“Ally ciao,ti preparo qualcosa?” entrò in casa
“sono appena le 7”
“si tua mamma ha detto che per le 9 devi stare a letto”
ah bene
“non ho fame,grazie”
salii in stanza e mi preparai :vestitino nero aderente e scarpe fuxia  giusto per dare un po’ di colore,i capelli lisci e mi feci un trucco semplice
toctoc
“chi è?”
non aprii la porta e rimasi a parlare da dentro
“Bunanotte Allison”
“anche a lei”
9:00 aprii la finestra e feci un salto, menomale che non era troppo alto
Holland mi aspettava fuori dal viale con una macchina e al volante c’era Nash
li salutai ed entrai, lui non c’era.
Arrivammo a questo locale ed era davvero bello
Eccolo.
“mammina ti ha lasciata venire?”
irritante
“non mi vedi?” risposi,poi continuai  “oggi non sei…” Non finii di parlare che mi presi il braccio e mi portò in pista a ballare
“scusa,ma stavo da Steffy “
lasciai la presa e me ne andai furiosa
Io lo stava ad aspettare mentre lui era con quella a scopare,che coglione!
La serata continuò con fiumi di alcool e risate
“oddio Holland sono le 2:30”
“ma i tuoi non ci sono”
“devo andare”
“vedi stanno i taxi fuori,noi ci vediamo domani a scuola”
“ok,attenta”
uscii dal locale e mi feci accompagnare a casa
entrai dalla finestra,tirai un sospiro di sollievo
La mattina solita routine,alle 5 si presentò
“Ally dobbiamo parlare” mia madre entrò nella stanza
“si”
“io vado,arrivederci  signora Torres” Cameron andò via
lei annuì
“allora è lui?” si sedette sul letto
“cosa?”
“è lui il ragazzo per cui fai pazzie”
“mamma ma che dici?”
“una mia amica giornalista mi ha detto che stavi ad una corsa clandestina di moto”
“ha preso una svista”
oh cazzo
“ieri mi hai fatto sentire una mamma insignificante,che non controlla i figli”
“ho detto che non c’ero”
“ah si è questa chi è?”
mi passo una foto,io dietro Cameron
“mamma io..”
“no Ally non voglio che vedi queste persone ”
ma perché doveva decidere chi dovevo frequentare?
“ora vado” presi la borsa
“dai tuoi amici tempisti?”
“da Holland” risposi seccata e uscii di casa
-----------------------------------
“Holland ma hai capito?”
“si Ally,ma  lo sai come sono i tuoi”
“ora che devo fare?” “ Holland ma la smetti di parlare con Nash” gli tirai il telefono
“ma che.. Ally non so “
“eccola mi sta chiamando” cacciai il cell dalla borsa,ora mi chiamava sempre e che palle
“Holl devo andare a domani”
“ok”
mi baciò sulla guancia e mi incamminai per ritornare a casa
------------------------------------------------
“mamma scusa” piansi
“ti avevo detto che non dovevi andare in discoteca”
“ti ho chiesto scusa”
“smettila che ora ti do un ceffone”
“Basta tu vuoi che io stia sempre in casa o che contratti solo con ragazzi ricchi,solo per la vostra reputazione” gli puntai il dito
mi arrivò lo schiaffo
“te lo sei meritato”
andai in stanza piangendo e mi preparai la borsa con vestiti e pigiama,scesi in salotto
“ora dove vai” si alzò e mi tirò il borsone dalle mani
“dormo da Holland” mi ripresi il borsone e uscii di casa
da lontano sentii  che gridavano il mio nome,ma non mi fermai
Dove andavo ora?avevo varie opzioni
da Amy no perché era partita
da Holland no non la volevo disturbare
da Carter nemmeno se mi pagavano
e allora arrivai lì e bussai,il cuore mi salì in gola quando aprì
“Ally che ci fai qui?” era bellissimo anche col pigiama
“p-posso stare qui?” balbettai un po’
mi fece entrare
“ho litigato con i miei ti prego Cameron voglio rimanere qui stanotte” piansi
mi tranquillizzò abbracciandomi,ero in paradiso
“Sali di sopra vedi sta una camera a destra dormi lì”
annuii e arrivai alla stanza,era della sorella
mi misi il pigiama ,entrò
“scusa ma piove a dirotto e devo chiudere le finestre” la chiuse con forza
“buonanotte” si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia
chiuse la porta e mi stesi sul letto
2.00 non riuscivo a dormire,avevo paura dei tuoni
toctoc
“entra Ally”
“ho paura dei tuoni e pensavo se..”
spostò le lenzuola e mi fece spazio
“grazie”
mi misi vicino a lui
“mi dici perché ti sei arrabbiata con i tuoi”
“mi hanno sgridata perché hanno scoperto che venni a quella corsa e per ieri sera”
“ah”
“ha detto che non ti devo più incontrare” risi
“ah si?”
“no,c’è si..si è capito”
“ah e lei lo sai che sei qui?”
“ma sei stupido” mi girai e incontrai i suoi occhi bellissimi e intensi
“sappi che stai nella tana del lupo”
“a quest’ora non morde” risi
mi girai sul fianco e lui mi abbracciò. E posso confermare che tra quelle braccia mi sentii per la prima volta a casa.
Ora quella frase “ che ti importa se un abbraccio ti rompe le costole se ti aggiusta il cuore?” ci stava tutta.

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Capitolo 10
*** A domani! ***


Mi svegliai tra le sue braccia, il miglior risveglio di sempre direi.
mi alzai cautamente per non svegliarlo,andai al bagno e mi lavai la faccia,poi presi il suo spazzolino e spazzolai i denti,ah se mi avrebbe visto chissà quante me ne avrebbe dette,pensai.
ritornai in stanza e lui dormiva beatamente,mi stesi accanto a lui per ammirarlo meglio,era bellissimo:aveva i capelli castani che gli ricadevano sulla fronte scompigliati,quella bocca chiusa stretta e quel profilo sempre dolce ma triste.
"Mmmh" si mise sul fianco
mi alzai subito,oddio si era accorta che mi ero persa guardandolo
"buongiorno" dissi tesa
presi la mia borsa e mentre uscivo dalla stanza mi chiamò..quella voce.
"dove vai?" si alzò dal letto
"vado a casa e poi a scuola"
"non andare oggi" si avvicinò e mi mise un dito sulla bocca,poi continuò "ti porto in un posto"
io annuii e aspettai in cucina che lui si preparasse.
ora stavamo in moto,l'aria 'tagliava' il viso,si sentiva solo  il suo profumo,un miscuglio di sapone,dopobarba e Cameron..e non mi dispiaceva
"siamo arrivati" spense i motori
"mi hai portato al mare?" ero contenta,una bimba sembravo
annuì e andammo in spiaggia.Era deserta,non c'era nessuno,tranne qualche pescatore in lontananza.
"andiamo a fare un bagno" propose
"non ho il costume e poi sarà sicuramente fredda" che palle che ero
"dai o vieni da sola o ti butto io"
sbuffai,mi tolsi il jeans e la maglietta,lui guardava altrove,menomale
Ci ritrovammo a giocare in acqua,non so quante volte mi fece fare tuffi,e quante volte mi proponeva di nuotare,e no non sapevo nuotare,che vergogna.
"Allora hai dormito bene?" stavamo sulla sabbia
"si" dissi
"e tu?" che sfacciata che ero
"bene" sorrise
arrossii ripensando alle sue braccia e al suo respiro
"facciamo un gioco" sorrise maliziosamente
"in cosa consiste?"
"devi indovinare delle cose su di me e se perdi paghi pegno"
"ok giochiamo"
"allora dove sono nato?"
"mh,penso a los angles"
"sbagliato" sorrise " pegno"
"non mi buttare ancora in acqua che ti amazzo" risi
"nono,qualcosa di più interessante"
si avvicinò a me,forse voleva bacirmi,e invece no mi aprì le gambe e iniziò a massaggiare il mio interno coscia,poi salì fino alla mia mutandina
"dimmi che mi vuoi Ally"mise la sua bocca vicino alla mia e sospirò
Non lo dissi,e annuii
"lo devi dire..guarda che se non lo dici non continuo"
che stronzo
"i-i-o ti " DRINNN il telefonò suonò
"devo riaspondere" mi alzai
oh era Carter
"si,ok,a dopo" spensi il cell
"era Carter"
"e che voleva?" era arrabbiato
"vuole pranzare con me"
si alzò dalla sabbia
"Cameron dove vai" lo rincorsi 
"ti accompagno dal tuo amorino" mise il casco
"non è il mio amorino" che ragazzo bipolare che era
non mi rispose,tipico di Dallas,salii in moto
non parlammo per tutto il tragitto
"grazie" mi tolsi il casco e lo diedi a lui
annuì e andò via
Entrai nel ristorante ed era lì,Carter,sempre bello e impeccabile col suo smoking nero
"Buongiorno Ally" sorrise
"Carter"
il pranzo fu ottimo,tutto a base di pesce
parlò per tutto il tempo dei suoi piccoli affari,e io annuivo senza averci capito un tubo
"che ne pensi di  Cameron Dallas?" oddio ma da dove mi era uscita sta domanda
"il tuo amico cameriere?"
annuii
"credo che uno come lui non farà mai carriera nella vita"
ma come si permetteva di screditare le persone,solo perchè lui era un tipo selvaggio e senza regole,non significava che nella vita non avrebbe raggiunto i suoi obbiettivi
Anche se volevo ribbattere non lo feci
"ora devo tornare a casa"
"ti accompagno"
prese la giacca
"la mia casa è qui vicino,grazie lo stesso"
"Ally,non mi va che giri da sola a quest'ora"
"Grazie del pensiero,ma no"
"Ma come devo fare con te piccola Ally" rise
gli lasciai un bacio sulla guancia e andai via
Arrivai a casa che erano le 6 e lui non c'era,quell'orgoglioso non sarebbe venuto.
qualcuno bussava alla porta,aprii
"che ci fai qui?" era lui,bello come sempre con un paio di jeans scuri e una maglietta bianca che faceva risaltare i muscoli
"ti sono venuta a prendere"
"ah si,e dove andiamo?"
"sorpresa"
sbuffai,con lui erano sempre sorprese
Arrivammo al luogo dove si svolgevano quelle gare con le moto
"non posso stare qui" scesi dalla moto
"rilassati" mi diede un bacio sullo zigomo e poi sfrecciò su una striscia dove stava scritta 'PARTENZA',ah gareggiava
'Pronti partenza viaaaaaaaaaaaaaaa' un uomo grasso suonò una trombetta,e tutti i motociclisi partirono
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"come sta?"
"signorina non sappiamo nulla la prego,si sieda e ci faccia lavorare"
ero in quel corridoio freddo e stretto già da qualche ora e nessuno mi diceva come stava
"Ally" sentii gridare e vidi Holland e Nash mano nella mano che si avvicinavano preoccupati
Piansi
"ma come è successo?" 
"stava correndo, la moto ha sbandato e cadendo ha sbattuto la testa"
"porca puttana" Nash diede un calcio al distributore di bibite
"ragazzi siete i compagni di Dallas?" una dottoressa ci chiamò
"si" Nash si precipitò in avanti
"allora ragazzi la caduta è stata pesante,ha perso troppo sangue"  mise le mani intono ai fianchi
"ma ora sta bene vero?" Holland prese parola
"è in coma,mi dispiace" abbassò il viso "chiamate i genitori" e poi andò via
Nash diede una gomitata alla porta e Holland lo incoraggiò a non preoccuparsi
"andiamo a casa Ally"
io annuii a Holland e andammo via
Capì che volevo rimanere sola e così ritornò all'ospedale da Nash
mi tolsi i vestiti e mi misi nel letto
e se non si sarebbe più svegliato? 
mi alzai dal letto e decisi di andare da lui,scesi di casa senza far rumore.
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"non può entrare,aspetti a domani" una donna giovane vigilava il corridoio
"la prego" la stavo implorando
"solo 10 minuti"
annuii e mi avviai alla stanza 207
era lì,sempre bello
"Cameron,guarda come ti sei conciato" parlavo da sola,mi avrebbe sentito,forse
"sono venuta ora,è mezzanotte,e una brava signora mi ha fatto entrare" ..."ti prego Cameron svegliati"
piansi
"è anche colpa mia,se non sarei venuta.. tu saresti rimasto a casa con me,a farmi compagnia"
"ti prego svegliati"
"signorina deve uscire"
erano già passati i dieci minuti
"vado via,ma torno domani,promesso" gli lasciai un bacio sulla fronte
la signora chiuse la porta e la ringraziai nuovamente
mi affrettai ad uscire e l'aria fredda mi accompagnò per tutto il tragitto
Quante cose possono cambiare in un giorno,pensai, e una lacrima mi rigò il viso.



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Capitolo 11
*** impossible ***


Prima di leggere mettete 'impossible' questa canzone mi ha dato ispirazione,buona lettura!


Era già un mese che non si svegliava,era un mese che andavo a trovarlo al solito orario:00.00,era un mese di pianti continui,un mese di lotta e speranza.
Scesi dal letto svogliatamente, presi dall’armadio un paio di jeans e una maglietta a caso,non mi portava più di come mi vestivo,lui non c’era.
Erano già da un po’ che non parlavo con Holland e Amy,ma il verbo  parlare forse in questo caso è sbagliato:io le evitavo;le evitavo per non parlare di come stava,le evitavo per non farmi vedere ai loro occhi triste e indifesa.
“Signorina Torres sta ascoltando la lezione?” il prof urlò
“si” mentii,stavo aspettando solo che le 15 ore passassero subito per incontrarlo
la lezione finì e andai in giardino
“Ally stasera sta una festa a casa di Roxi ti va di venire?” Holland imboccò Nash con un po’ di pasta,insieme erano tenerissimi
“No,grazie” risposi
“è da un po’ che non usciamo..”
“non mi va,scusa ma ho da fare” la liquidai e andai a lezione di letteratura
Anche lì la mia sola priorità fu lui,mancavano solo 13 ore.
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“Ally mangia qualcosa” mia mamma mi porse un piatto di maccheroni
“non mi va” e andai in stanza
era già da un bel po’ che il ‘non mi va’, ‘ho da fare’ facevano parte delle mio quotidiano.
Erano le 5,dovetti fare matematica da sola,e il ricordo della sua sfacciataggine, del suo’ toccare tutto’ nella mia stanza e il fare merenda insieme mi portò a piangere,interrottamente, di nuovo.
-----
“Che ci fai qui Carter?” stava sull’uscio della porta
“andiamo a mangiare fuori”
“non mi hai avvisato..e poi”
“no Ally esci da questa casa,tua madre mi ha raccontato che non esci da un po’,esclusivamente per andare a scuola”
e da lui,avrei aggiunto
“ok,andiamo”
forse aveva ragione ne avevo un po’ bisogno.
---
“Allora io prendo un tris di carne,con verdure alla piastra e vino,tu?”
“uguale a te”
“bene arrivano subito” il cameriere andò via
“allora come va a scuola?”
“bene,grazie,a te?”
“non mi posso lamentare”
era così tremendamente diverso da..
“a che pensi?”
a lui,ancora
“nulla,sto morendo di fame”
“meglio perché i piatti sono arrivati”
mangiammo in silenzio per un po’ finchè lui non prese parola,ma non sentii nulla,mancavano 3 ore.
“facciamo due passi?”
annuii
andammo a un parco lì vicino
“Ally tu mi piaci tanto”
“Anche tu Carter,sei una bella persona”
“no,io ti amo”

io ti amo,quelle parole rimbombavano nella mia mente,se solo le avesse pronunciate lui..
si avicinò a me per baciarmi ma lo squillo del mio telefono lo fece spostare,ne fui grata
“chi è?”
“è tardi devo tornare a casa”
mentii ,quel suono era solo la sveglia che impostavo alle 11:30 per lui.
mi accompagnò e io lo ringraziai,appena la macchina andò via io andai da C.
----
quella giovane signora aspettava sempre che io arrivassi,e puntualmente mi faceva entrare,solo per 10 minuti
“Hey,vedo che stai un po’ meglio hai preso colore”
mentii,tutti lo sapevano che era peggiorato,ma non volevo crederci
“oggi in classe è stato uno strazio senza le tue battute sulla prof Bok” risi e gli presi la mano
“ abbiamo letto un libro con la professoressa di letteratura,l’autore è Roy” presi dalla borsa il libro
misi a pagina 30
“…il suo dolore l’addolorava e basta,quello di lui la devastava”
richiusi il libro
“è la nostra frase,o meglio la mia” sorrisi
“Carter mi ha invitato a mangiare fuori,non ti arrabbiare,mi sono divertita”
“no,non mi sono divertita,ti pensavo”
“signorina deve uscire”
“ a domani”
uscii dalla stanza e ringraziai la signora.
-------------------
La mattina fu sempre la stessa routine
00.00
“non può entrare”
“ma sono io,la ragazza di ogni sera”
“lo so cara,ma il dottore ha rilevato che ieri alla mezza Cameron stava più male del solito”
“ma non sono stata io”
“forse ha detto qualcosa che lo ha turbato,ci pensi”
era arrabbiato per Carter
“la prego”
“mi dispiace”
mi affacciai solo vicino alla sua vetrata
sorrisi
“sei un bastardo Dallas,a domani”
e gli mandai un bacio

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Capitolo 12
*** via ***


Si è svegliato.
La notizia più bella,ma non è tutto oro quel che l’uccica.
3 ORE PRIMA
“Ally sta bene”
“cosa?” ero tremendamente felice a quella notizia
lei annuì e mi abbracciò forte.
“ora devo andare”
“dove?”
da lui
“ho un servizio importante da svolgere” sorrisi
un ‘ciao’ sentii come sottofondo ,ero già troppo lontana,ma vicina alla felicità.
Corsi il vialetto,prima di sbucare vicino a quella grande struttura bianca,fredda.
Bussai in quella stanza,che ormai conoscevo a memoria.
Aprii ed era lì più bello,e raggiante, aveva preso colore. Era tornato il vecchio Cameron.
“che ci fai qui?” pronunciò quelle parole con odio
“stai bene?” mi avvicinai
“smettila di far finta di preoccuparti”
“ma che dici” non stavo capendo
“va via” aprì la porta
“Cameron..” avevo le lacrime agli occhi
“via” urlò
e me ne andai,via,come lui desiderava. Ma perché mi aveva trattata male? Mi odiava? E perché?
troppe domande rimbombavano nella mia testa,e piansi,ancora,per lui.
 
Cameron:
mi accasciai sul letto,senza forze,con quale faccia si era presentata da me,lei che non si era mai preoccupata di come stavo.
Tra poche ore sarebbe venuto Nash ,allora decisi di preparare il borsone e tornare a casa,che poi tanto ‘casa’ non la sentivo più.
“A bello” Nash entrò raggiante con un sorriso grandissimo
lo abbracciai e gli sussurrai un ‘mi sei mancato fratello’
Caricammo il borsone in auto e mi accompagnò a ‘casa’.
Il tragitto fu rumoroso dalle tante parole di Nash,dalla sua felicità alla storia con Holland,che continuava a meraviglia.
Entrai in ‘casa’ e mi affrettai a prendere due birre dal frigo.
“Allora,ti sei fatto na bella dormita eh?” rise e mi diede una gomitata amichevole .
annuii e sorrisi
“Nash..”
“si” bevve un sorso di birra
“chi è venuto in questo mese?”
“i tuoi familiari,io Holland e i ragazzi”
annuii,lei non era mai venuta,lo sapevo.
“oddio sono le 10 è tardi” si alzò dal divano
“dove vai?”
“da Holland” sorrise
“giusto” risi
Appena andò via,riordinai l’armadio con le cose che stavano nel borsone,e poi mi feci una bella dormita,ma questa volta mi sarei svegliato.

Ally:
‘via’ quelle parole non le riuscivo a togliere dalla mia mente,allora decisi di affrontarlo,di prendere il toro per le corna..
toc toc
mi aprì
“ehy”
“che vuoi”
entrai senza chiedere il permesso
“Ally va via”
“basta con questi ‘vai via’,mi sono scocciata,mi potevi dire di tutto,che ero una rompiscatole stronza menefreghista, ma arrivare a dire che non mi sono preoccupata per te è troppo” poi continuai “ti odo”
bugiarda,pensai tra me e me
“io ti amo”
“ripetilo”
“ti amo piccola rompiscatole stronza menefreghista” rise
sorrisi e lo baciai
Un bacio pieno di passione,amore e dolcezza
“voglio fare l’amore con te”
arrossii
“anch’io”
e così mi prese in braccio,io misi le mie gambe attorno al suo bacino,e gli lasciai languidi baci sul collo,mentre lui apriva la porta della stanza.
mi adagiò piano sul letto,come se teneva qualcosa di prezioso tra le mani e aveva paura che si rompesse.
la stanza era piena dei nostri gemiti,e parole dolci.
tutti e due arrivammo urlando i nostri nomi,poi mi misi vicino al suo petto e mi addormentai.
sognai una vita perfetta con lui,poi un rumore mi fece svegliare.
era solo il mio cellulare.mi rigirai tra le lezuola,poi guardai meglio alla mia destra lui non c’era.
Mi alzai velocemente e mi rivestii,forse stava in cucina a prepararmi qualcosa;scesi frettolosamente le scale ma non c’era traccia di lui.
Mi aveva abbandonato e delusa uscii da quella casa.

Cameron:
me ne andai da lì,perché capii che non potevo renderla felice,o forse perché gli avevo confessato i mie sentimenti come un coglione.
Era passato già una ora,e lei era andata via di sicuro,allora decisi di ritornare a ‘casa’.
Non c’era,come avevo previsto.
ritornai nella mia stanza,il letto era disfatto e mille immagini di me e lei ritornarono in mente. Cacciai quei pensieri,e presi il borsone.
Partivo.
Chiamai Nash e ci incontrammo al parco
“che succede?” guardò il borsone
“vado via”
“come?”
“ho deciso di cambiare aria”
“e dove vai”
“non so”
“Cameron,ma perché?”
alzai le spalle e lo abbracciai.
“ora vado”
“torna presto”
“promesso”
e così mi allontanai e andai alla stazione.
Il treno era lì,salii e lasciai che mi portasse in qualsiasi luogo.
Alzai gli occhi al cielo,una nuova vita mi aspettava.

Ally:
il mattino seguente andai a scuola,il cielo aveva il mio stesso umore,pioveva.
Vidi Holland vicino al cancello triste e mi avvicinai
“Holland che succede ti vedo..strana”
“Cameron è andato via”
“dove?”
“non si sa”
e l’unica cosa che feci fu quella di uscire dal cancello di quella scuola,e piangere.
E alla fine capì che Cameron non mi aveva lasciato solo in quelle lenzuola,mi aveva lasciato anche nella vita quotidiana.

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Capitolo 13
*** eccoti ***


Erano due mesi che mi frequentavo con Carter,lui era non solo un ragazzo bellissimo,ma anche gentile,romantico e autoritaro,un vero uomo. I miei voti a scuola erano migliorati,anche in matematica; Uscivo con le mie amiche e spesso nel fine settimana andavamo alla casa al lago di Amy. Avevo ripreso tra le mani la mia vita,finchè quella mattina del 12 non venne.. Giorno 11 “Signora Barbery ho fatto la ricerca che mi ha affidato,ecco” “Grazie” sorridendo andò via. Le ore a scuola erano saltate velocemente,e così decisi di pranzare con Holland e Amy “Allora stasera che facciamo?” Nash imboccò un pezzo di carne “Carter mi ha invitato dai suoi” “Cosaaa?” Holland sputò l’ acqua “Holl” la rimproverai “Ti fa conoscere genitori?” Amy prese parola annuii “oddio,ma non sei emozionata?” “Holland ma dai” e iniziai a ridere in fondo era solo una cena “ora vado Carter mi aspetta fuori” mi alzai dal tavolo e con grandi falcate uscii fuori dall’istituto “principessa” Era sempre stupendo con il suo rigoroso smoking nero “Carter” gli lasciai un lieve bacio nell’angolo della bocca ed entrai nella macchina “Tutto bene a scuola?” “Si,grazie…a te?” “Benissimo,grazie” “passo a prenderti alle 8?” “si,a dopo” scesi dalla macchina lasciandogli un bacio Mangiai con i miei genitori e poi decisi di fare i compiti per il giorno seguente.. toc toc “entra” “Tesoro” mia madre si accomodò sul letto “dimmi” continuai a scrivere “visto che stasera stai da Carter,e ci sono i genitori,ti ho comprato una cosa” “cosa?” mi girai e mi porse una busta,al suo interno c’era un vestitino nero di pizzo che arrivava al ginocchio,molto bello,la ringraziai e vidi che era tempo di prepararmi. Mi truccai lievemente,non volevo sembrare una donna ‘diversa’ da quello che ero,misi il vestito e dei tacchi bassi. 8.00 “Sei stupenda” “Grazie Carter” Ci avviammo verso la macchina In meno di 30 minuti arrivammo in una grande villa “Siete arrivati…ciao Allison” la madre di Carter con un vestito color ocra ci aprì la porta “salve signora “ ci accomodammo in un grande salone con una tavola anch’essa grande e piena di prelibatezze “quindi tu fai il 4 anno?” il padre di Carter era molto divertente,al contrario della madre che era ‘fredda’ “si” “poi continuerai?” “sisi” sorrisi,queste conversazioni le odiavo,insomma ancora non sapevo come svolgere la mia vita futura “ti faccio vedere casa,vieni” Carter mi porse la mano e salimmo le scale “è bellissima” la sua camera era grande con le pareti grigio topo e bianco,una scrivania dove c’erano tantissimi libri e un letto matrimoniale “ti stai scocciando?” “nono,stavo pensando che è tardi e domani ho scuola” “allora ti accompagno” Salutammo i genitori e mi riaccompagnò a casa “a domani” disse e questa volta mi baciò con più foca scesi dall’auto ed entrai in casa. I miei dormivano,e andai in stanza; mi struccai,misi il pigiama e mi infilai nel letto. ‘Alli’ ‘sei tornato’ ‘si,per te’ ‘ti prego non andare più via’ ‘mai più,ora addormentati’ mi abbracciò e dormimmo Giorno 12 “Ally svegliati è tardi” mia madre aprì la tenda mugugnai qualcosa..poi mi ricordai che era lì affianco a me mi alzai di colpo,e non c’era nessuno oltre me nel letto. Era solo un sogno,uno stupido e interminabile sogno. Si lo sognavo tutte le sere,ma questa volta sembrò vera,quasi come se lui fosse lì. “non lasciare più la finestra aperta,fa freddo” mia madre la chiuse “non l’ho lasciata aperta” ed era così io ieri l’avevo chiusa “è tardi,muoviti” annuii e svogliatamente mi preparai L’autista mi accompagnò a scuola,appena varcai le porte del grande edificio,vidi molte persone entusiaste di qualcosa,ma cosa? Alcuni m guardavano,ma non ne feci un problema. “Stamattina siete tutti così euforici” mi girai verso Holland “è tornato” due parole,otto lettere,per far scattare in me emozioni nascoste da tanto tempo,il cuore inizò a battere forte,mi girai e i miei occhi si posarono su di lui.Era cambiato,portava la sua aria da strafottente ma con eleganza,i pantaloni neri e la maglietta aderente,facevano intravedere i suoi muscoli creati in quei mesi;poi passai al braccio scoperto o meglio coperto da un tatoo che occupava l’avambraccio e il braccio,e gli conferiva un aria da duro; poi i suoi occhi,sempre malinconici,la sua bocca grande ma con un pezzo di metallo nella parte inferiore del labbro,un pircing nero. Assolta nei miei pensieri non vidi che arrivò verso me “Ally” mi salutò con un bacio sulla guancia,e il pircing freddo,portò una scarica calda all’interno del mio corpo,che ora sembrava imbambolato “Cameron” risposi

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Capitolo 14
*** certe cose non cambiano mai ***


Ero ferma e lo guardavo,era cambiato tanto,ma non solo esteticamente anche la voce..ora era roca.
“Sei tornato” dissi guardando i suoi occhi che brillavano di una luce mai vista
“per restare” affermò
per restare:due parole,dieci lettere che scaturirono  altre scariche elettriche dentro me.Restare ma dove? Qui a Dallas(il paesino dove viviamo) o da me?
“ora vado”
annuii e andò via.
Ma questa volta avevo capito che non scherzava,che rimaneva sul serio,dai suoi occhi,dal suo anello al mignolo che lo  abbassava e alzava nervosamente,dal suo sorriso pieno di gioia,io lo sapevo,lui era lì,nel mio cuore e non sarebbe più andato via,mai più.
-----
“ma quello è il saleee Ally sveglia” Holland mi sgridò,perché sbadata com’ero da stamattina, avevo messo lo zucchero nella sua pasta
“scusa”
“ma che succede?”
mi ha sconvolto ancora la vita.
“nulla”
lei fece un mezzo sorriso e mangiò quelle poche pennette prive di zucchero.
E poi lo vidi.Stava seduto in fondo alla mensa,con aria di cane bastonato e mangiava,o meglio  torturava la sua insalata con una forchetta.
“n-on viene?” dissi pentendomene dopo un po’ di quelle parole
“no..perchè ti interessa?” Holland si asciugò col tovagliolo la bocca piena di sugo
“lo vedevo solo tutto qui”
“non vuole venire” Nash prese parola
Annuii.
Ero sicuro che Nash sapeva il perché era andato via,sapeva il perché era tornato e sapeva il perché ora mangiava in disparte e guardava con aria triste fuori dalla finestra.
“l’alunno  Dallas è atteso dal preside” l’altoparlante mi distolse dai miei pensieri,o quasi.
Furtivamente Nash diede un occhiata per capire cosa stava succedendo e Cam lo assicurò con un sorriso.
“Ally dove vai?”
“al bagno”
bugiarda.
Lasciai il posto,presi la borsa e salii le scale.
‘PRESIDENZA’
quel nome a lettere cubitale mi spaventava sempre,ma per fortuna non ero mai entrata.
‘ok,arrivederci’
la porta si aprì e io caddi come una pera.
“origliavi?” mi diede una mano e mi alzò
“no,passavo di qui” mi pulii i jeans
sorrise.
“è successo qualcosa?” finalmente parlai come si deve
“lo sapevo che lo volevi sapere..certe cose non cambiano mai” mi guardò
“tu si”
oddio l’avevo detto davvero?
mi guardò con aria triste,ma cosa nascondeva. Si lui era sempre così misterioso,ma c’era qualcosa…qualcosa che lo addolorava
“scusa ma ho da fare” andò via.
Questa fu la seconda volta in tutta la mattinata  in cui non finii un discorso con Cameron Dallas,e questo mi irritava.
Le lezioni finirono alle 4 e tornai a casa esausta.
“eccomi” aprii la porta ma solo il mio eco rimbombava in quella casa
Avevo bisogno di lavarmi e così feci.Appena uscii dalla doccia,bussarono alla porta.
Infilai velocemente una tua e una t-shirt e con i capelli che gocciolavano d’acqua andai ad aprire.
“che fai qui?”
“sono le 5”
che sfacciato non si presentava da mesi e ora..
“sai che da quando sei andato via molte cose sono cambiate” risposi e lo feci accomodare sul divano
“tipo?”
“tipo che ora vado bene a matematica”
“ne sono contento”
sorrisi
“come vedi ,mi stavo lavando,mi asciugo i capelli e torno,ok?”
annuì.
Asciugai velocemente i capelli e ritornai in salone.
“eccomi”
lo trovai ancora seduto a vedere un programma di cucina su Real time
“ti preparo un tè?”
“caffè”
annuii.
Misi il caffè in due tazzine e ritornai in salone.
“scotta”  prese una tazzina e iniziò a soffiarci dentro
“bevi caffè?”  corrugò la fronte
“sono cambiate tante cose”
rise a quella affermazione e per un momento pensai di aver perso un paio di battiti.
“qual buon vento ti porta qui…oltre matematica”
“matematica”
risi
“la verità”
“volevo vederti”
a me.
“e perché?”
“ne avevo voglia”
annuii in silenzio e continuai a bere.
“che facevi in presidenza?”
“nulla di particolare,firmavo delle carte per tornare a studiare a scuola” poi continuò “tu origliavi?”
“la verità? Si.”
“lo sapevo” rise
“certe cose non cambiano mai”
annuì ricordandosi della sua affermazione detta precedentemente.
“sei mancato a tutti”
“a te?”
non risposi,ovvio che si.Idiota.
“allora?”
annuii
“cosa?” mise una mano dietro all’orecchio.Che buffone.
“un po’”
sorrise
“dove alloggiavi in tutti questi mesi?”
“oh signorina Torres,lei fa troppe domande”
“ti irrido?”
“parecchio”
risi
“sono solo curiosa” presi le tazzine e le posai nel lavello.
“allora ogni giorno ti dico un qualcosa..ok?”
“perché mai?...dimmi ora,visto che stai qui”
si alzò dal divano e arrivò vicino alla maniglia della porta.
“1:perché ho da fare,2:ora non mi va di parlare,3:così sono sicuro che ci incontreremo ancora”
aveva appena affermato che mi voleva vedere sempre,costantemente nella sua vita..,rossa in viso sorrisi.
“a domani Ally”
mi lasciò un bacio sulla fronte.
“A domani Cameron”
e andò via.
Ancora.Ma questa volta lo rivedevo e così felice e contenta con qualcosa che martellava nel petto andai a riposare.

Salvee
Continuo solo con qualche recensione,suuu!

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Capitolo 15
*** All of me ***


(Vi consiglio di leggerla ascoltando ‘All of me’)


Si dice che la donna non ama essere protetta ,se non da chi nello stesso tempo è il suo pericolo.

Tintin
Se ha voglia di sapere di più,ore 6.00 al Hide Park.
-Cam

E così mi ritrovavo tra strade addobbate di luci e festoni,persone che ridevano spensierate,chi faceva compere e chi si malediceva con amore.Il Natale era alle porte.
Si poteva sentire l’odore dei biscotti di zafferano appena sfornati,la gioia dei bambini nell’aprire i regali,l’amore e la pace,il cenone in famiglia,la neve,la gioia,la musica, i colori.
“Ally”
Eccoli lì, avvolto nel suo cappotto nero,le mani nelle tasche e il naso rosso,bello come sempre.
“Cameron”
Mi lasciò un bacio sulla guancia sorridendo.
“Prendiamo una cioccolata calda?”
“si”
Entrammo in un bar li vicino e ordinammo, seduti all’ultimo tavolo accanto a una finestra.
“Bello eh?”
“si”
“ecco a voi ragazzi” la cameriera portò le cioccolate calde
“grazie”
“allora con chi festeggi Natale?”
“con la mia famiglia..tu?”
“Nash”
Annuì
“perché sei tornato da me?”
“mi mancavi,ne abbiamo già parlato”
“e perché te ne sei andato?”
“perché era la cosa giusta”
“perché te ne sei andato quando abbiamo fatto l’amore?”
Deglutì a vuoto e guardò fuori alla finestra
“avevo paura”
posai la mia mano sulla sua e lui sussultò appena
“non potevo darti nulla Ally,la tua famiglia non mi avrebbe mai accettato”
non ribadii,aveva ragione
“e..dove hai alloggiato?”
“ un amico,da queste parti”
annuii
“allora fra due giorni è Natale e lo sai che il 25 ci sono le stelle più belle in cielo,e solo all’Hide Park si vedono bene”
“si lo so”
“io e Nash vogliamo andarci..viene anche Holland”
“se posso vengo”
prese il suo cappotto e insieme ci alzammo
“no devi venire”
risi e uscimmo
“che vuoi per natale?”
“come?”
“il regalo..”
“oh nulla”
“allora faccio da solo”
mise il suo braccio sulla mia spalla e così mi riaccompagnò a casa.
“allora al 24 sera Torres”
“buonanotte”
Rientrai in casa
“Ally allora per natale lo prendiamo il caviale?”
“vedi tu mamma,ora vado in stanza”
---
24 Dicembre
“Buongiorno signorina” la cameriera mi salutò
“Anche a lei,signora Smith”
“tua madre ti aspetta in salone per la colazione”
“grazie”
arrivai in salone e trovai una tavola bandita di tante delizie
“Buongiorno”
“anche a voi” risposi e mi sedetti
“dopo mi accompagni a fare compere?”
imburrai il mio toast e risposi di si
“Ally fai presto che Andrea (il nuovo autista) ci aspetta”
annuii e continuai a mangiare
“che ragazzacci”
“cosa tesoro?” rispose mia madre guardando mio padre preoccupato
“oh cara,guarda questo articolo”
gli porse il quotidiano e continuò a sorseggiare il suo caffè
“Ally ma questo non è Cameron?”
balzai dalla sedia e il mio cuore iniziò a tamburare .Lessi il giornale ‘La notte si fa pericolosa’ scritto in grassetto e con sotto una foto di Cameron in moto.
“si” richiusi il giornale
“menomale che non viene più in casa nostra” rispose mio padre
“andiamo mamma” mi alzai e ritornai in stanza a prepararmi
---
“Ally ti piace questo vestito?”
E lo vidi dalla vetrina,col suo cappotto che passeggiava con Nash allegramente guardando di tanto in tanto qualche oggetto in qualche negozio.
“le sta benissimo signora” la commessa rispose a mia madre visto che io corsi fuori dal negozio.
“Cam,Nash”
i due si girarono e mi sorrisero
“Ally” risposero all’unisono
“Ally torna dentro” sentii mia madre gridare il mio nome
“ti volevo dire che stasera vengo”
“bene” mi sorrise
Corsi subito da mia madre
“che ti è saltato in mente?..non lo devi frequentare”
“li stavo solo salutando”
“ecco a lei signora” la commessa diede una busta con dentro contenente forse il vestito e ringraziando uscimmo.
---
“Ally è pronto”
“eccomi”
Mangiai tanto,inutile dire che Matilde (la cuoca) si era superata,come al solito.
“dicono che cadrà la neve stasera”
“che bello”
“si ma tu rimani a casa” mi riprese mia madre
“lo so..ora salgo”
“notte”
“buon continuo” risposi e salii in stanza a prepararmi
Tin tin
Ally ti vengo a prendere alle 11
-Holland

Mancavano pochi minuti,visto che il messaggio risaliva a due ore prima. Mi truccai lievemente e misi il giaccone color caffelatte
Sentii il motore di una macchina,così scesi velocemente.I miei come previsto dormivano.
“Ciao Holland..Nash”
Li salutai e insieme arrivammo all’Hide Park
“Ally sei venuta”
“si,ciao Cam”
“Ragazzi prendete posto che fra un po’ si inizia”
Un signore ci fece accomodare sull’erba e insieme aspettammo la mezzanotte
“Se vedi una stella cadente,dedicala a noi”
sorrisi a quell’appellativo ‘A NOI’ e sentii il cuore martellare forte
“promesso” risposi e mi accovacciai vicino al suo busto
Mancavano pochi minuti alla mezza,così girai il volto e vidi tante coppiette che si sbaciucchiavano,poi vidi Holland e Nash, quante ne avevano passate, sorrisi e guardai Cameron.Il mio Cameron.
“BUON NATALEEE” dei ragazzi urlarono e tutti si scambiarono gli auguri
Alzai gli occhi al cielo e vidi una stella cadente. Mantenni la promessa,la dedicai a noi. ‘A noi’ troppo diversi ma così uguali, ‘a noi’ e ai tanti passi fatti insieme, ‘a noi’ e all’amore che provavamo, ‘a noi’ al non arrenderci mai nonostante tutto, ‘a noi’ nonostante la mia famiglia, ‘a noi’ nonostante i litigi, ‘a noi’ dopo  mille capricci, ‘a noi’e alle tante bugie, ‘a noi’ e al nostro futuro. Perché sì io il mio regalo di Natale  l’avevo già ricevuto, il giorno in cui incrociai i suoi occhi.
E ci baciammo,sotto lo sguardo di chi rimaneva estasiato, di  chi se l’aspettava, di chi rideva e di chi urlava.
“Ti Amo Ally,Buon Natale”
“Ti Amo Cameron,Buon Natale”
E per la prima volta non desiderai di stare in nessun altro posto perché tra quelle braccia mi sentii a casa.


Salve a tutti scusate il ritardo,ma dovevo ‘partorire’ sto gran macello di parole ahaha,spero che vi sia piaciuto.Se non avete capito questo è il penultimo capitolo,QUINDI VI ASPETTO ALL’ULTIMO.

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Capitolo 16
*** Fine ***


35 anni dopo.
Era strano passeggiare ancora per queste strade.Tanti ricordi affollavano la mia mente,questa piccola città conservava la mia adolescenza.Un adolescenza monotona,quasi vecchia  per l’età che avevo,sacrificata a una vita ‘perfetta’,senza essere felice,finchè non arrivò Cameron.
Arrivai in caffetteria
“cosa le porto signora?”
“un cappuccino semplice,due muffin al cacao e due a vaniglia..da portare”
“si,sono 15 sterline”
“ecco..ah mi siedo al tavolo,appena sono pronti mi chiama”
“certo”
Mi accomodai al piccolo tavolino in fondo alla sala.Guardai alla finestra.Le luci addobbavano tutta la città,donavano un’aria quasi calorosa,ti faceva sentire a suo agio,mi sentivo quasi a casa.
“Ally”
mi girai di scatto.una melodia.lui.
“Cameron?!”
Si era lui,non era cambiato per niente.Era sempre bellissimo,con un fisico da mozzare il fiato, i capelli sempre brizzolati e un accenno di barba.Ah giurto non portava più l’orecchino al labbro.
“che ci fai qui” mi sorrise e si sedette vicino a me.Sembravamo dei  vecchi amici che non si vedevano da anni,ed era così.
“Passo il natale con i miei”
“capisco”
“e tu?”
“Sai Nash e Holland mi hanno invitato da loro”
“si..Matilde è una bambina pestifera”
Matilde era la figlia di Nash e Holland.E bene si,si erano sposati;ancora ricordo quel giorno,lei era vestita di un bianco sporco e Nash con un completo di ‘Armani’,io e Cameron eravamo i due testimoni…un’emozione unica.
“allora dove sei finita tutti questi anni Torres”
“ah Dallas,quante cose non sai”
“mi dica qualcosa allora”
“mi sono sposata”
“chi è stato il fortunato?”
risi “un uomo bellissimo si chiama Bill..e tu?”
“divorziato”
“figli?”
“si un pazzo adolescente”
“io una pazza adolescente e una bambina di 10 anni”
“ordiniamo qualcosa?”
“no..scusa sono venuta a prendere delle cose,ma devo scappare a casa,problemi con la pazza adolescente”
“amore?”
“si”
“la capisco” disse e gli diedi un buffetto sulla spalla
“non sei cambiata per niente Ally”
“hai ragione,solo qualche ruga in più.”
lui sbuffò e sorrise “sei sempre bellissima”
“oh grazie Dallas,mi mancava il tuo romanticismo”
“mi scusi..i muffin e il cappuccino”
il cameriere portò le ordinazioni
“grazie”
mi alzai,Cameron prese al bancone la sua ordinazione e insieme uscimmo dalla caffetteria.
“Allora ci si vede Torres”
“ci si vede Dallas”
rise e portò la mano in alto e mi salutò
“ah salutami i ragazzi e tuo figlio” dissi
“certo,tu salutami la tua famiglia” rispose e poi scomparse dietro palazzi troppo alti.
Mi affrettai a tornare a casa.Ah Dallas.E’ proprio vero certe cose non cambiano mai.
Arrivai all’appartamento dei miei,salutai mia madre e con la busta dei muffin salii al piano superiore.La porta della stanza era chiusa,segno che Megan non era uscita.
Picchiettai vicino alla porta,ma le uniche parole che sentii furono ‘vai via’.
Mi adagiai piano vicino alla porta e iniziai a parlare.
“sai ho incontrato Cameron”
silenzio
“quel ragazzo..ti ricordi?!”
silenzio
“non lo vedevo da anni,mi ha riconosciuto prima lui”
“quel Cameron?”
Aveva parlato,ma la porta era sempre chiusa ma me lo feci bastare.
“si,proprio lui”
“che vi siete detti?”
“nulla,mi ha detto che è divorziato e ha un figlio”
“e poi?”
“nulla”
lei sbuffò e piano sentii la porta aprirsi.Mi alzai e mi fece entrare.
“ho portato i muffin a cacao e due a vaniglia per papà e Alissa”
“grazie”
prese il suo muffin e l’addentò.
“ti mancava?”
“Cameron?”
lei annuì
“troppo”
silenzio
“dovresti farlo venire qualche volta qui,voglio conoscerlo”
“si..qualche volta” gli sorrisi
“dai andiamo giù,nonna a preparato una cena buonissima”
Annuì e insieme scendemmo.
---
“Papà lo sai mamma ha incontrato Cameron”
Mi girai di scatto e vidi i miei genitori quasi strozzarsi con la carne e mio marito con aria dubbiosa
“chi sarà mai?” rise
“il mio vecchio fidanzato”
“devo essere geloso?”
“amore mio sei troppo ironico,e no,non c’è bisogno”
gli lasciai un bacio all’angolo delle labbra e continuai a mangiare.
“Ah stasera andiamo all’Hide park?”
“siiii” Alissa iniziò ad urlare felicemente e io accettai
“sono le 10 andiamoci a preparare ragazze”
---
Tin tin
se vedi una stella cadente dedicala a noi
-Cam

Risi.Certe cose non cambiano mai.
“chi è tesoro?”
“nulla,amici che ci fanno gli auguri”
Bill annuì e insieme  ci sedemmo sull’erba.
Un flash-back. Ritorno al passato.
Mi girai di lato e lo vidi.Bello come tanti anni fa,con un cappotto nero a fasciargli i muscoli.Mi sorrise e ricambiai.
“Mamma guarda una stella cadente”
“ho visto Alissa”  risposi e guardai in cielo.

In fondo eravamo ancora AllyeCam,in qualche parte,in quel parco c’era ancora il ricordo di quel bacio,tanto atteso.In qualche parte stiamo ancora noi che ci abbracciamo,e ci guardiamo come solo due ragazzini adolescenti sanno fare.In qualche parte del mondo ci sarà sempre AllyeCam che si amano,o meglio in una parte del nostro cuore.
Perché sì,certe cose non possono essere raccontate,vanno solo vissute.



Salveeeeeeee,*piange*
Lo so che è triste,forse qualcuno mi odierà per questa fine,ma in fondo i momenti belli li hanno vissuti,e anche noi con loro.
Questa storia mi dispiacerà tanto lasciarla,insomma è la primache ho scritto ,ma tutto ha una fine *che amarezza* !
Ringrazio a chi ha sempre commentato,a chi ha recensito,seguito ecc. Ringrazio i lettori silenziosi,e chi ha seguito la storia costantemente
Ringrazio anche chi non ha letto più.  Lol.
La storia è finita,ma io starò ancora qui a tartassarvi con altre ff.
Non vi abbandono.
-BLOE

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