Un'estate da dimenticare

di MARIASOLECULLEN
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo incontro ***
Capitolo 2: *** Chi l'avrebbe mai detto.! ***
Capitolo 3: *** Due contro una ***
Capitolo 4: *** Tutto ritorna.. ***



Capitolo 1
*** Il primo incontro ***



Era una sera come le altre, tutto normale, fino a quando Raoul, il mio migliore amico, si allontanò per salutare un ragazzo, si chiamava Ludovico mi pare. Curiosa mi avvicinai per vederlo meglio e devo dire che era perfetto, il tipico ragazzo bello che in poche notano. Ero sicura di non vederlo più, ma non fu così, lo vidi il giorno dopo al mare e purtroppo, arrivò nel momento meno opportuno, arrivò quando ero in lacrime perchè avevo litigato con Raoul. Mi scusavo con lui, perchè il suo primo al giorno al mare non doveva essere così, non doveva stare lì con me, doveva andare a divertirsi. Rimase lì con me, mi guardò un po' dispiaciuto ma non sapeva cosa fare, non sapeva come aiutarmi o consolarmi, quindi rimase solo lì vicino a me. La sera per la prima volta lo vidi per bene, aveva una maglietta nera, una di quelle classiche, con un paio di pantaloni bianchi con dei quadretti grigi. Era una serata perfetta, una di quelle dove tutti sono gentili, si sta tra amici e ci si diverte, una serata d'estate.Ne approfittai per conoscerlo meglio, in effetti si chiamava Ludovico e abitava a Milano. Wow, abitava nella città della moda, chissà com'è abitare lì. Io sapevo poco di quella città, sapevo solo com'era lo stadio San Siro. Ma vabbè, continuammo a parlare e stranamente segnai il suo numero di telefono. Da quel giorno iniziammo a salutarci, a scherzare e ridere, insomma eravamo diventati amici, ma c'era qualcosa che mi bloccava, quando lo vedevo mi saliva l'ansia, mi tremavano le gambe, sorridevo e non riuscivo a seguire i discorsi altrui. Una delle persone più importanti per me, Beatrice, capì subito cosa non andava, mi fece un po' di domande per avere la certezza di cosa mi stava per dire, in effetti era così, ero innamorata, lui era il mio primo amore, a 14 anni ho scoperto cosa vuol dire essere innamorati. Ero troppo felice di questo ma ero anche preoccupata, perchè non sapevo cosa poteva accadere. Questa sensazione è strana, cosa posso fare? Non lo so. Ero sempre più felice di vederlo, ma ogni giorno c'era e c'è qualcuno che mi deve dire qualcosa che lui ha detto su di me, lacrime e lacrime, urli, disperazione, ogni santo giorno a piangere la sera per ciò che mi dicevano, ma la sera, quando lo vedevo, mi dimenticavo di tutto, tutte le cose dette alle spalle, tutto scompariva, e c'era solo lui. Continuammo così per tanto tempo e m'innamoravo sempre di più, ormai lo sapevano tutti che mi piaceva, ma arrivò l'ultima sera prima che partì per Oxford. Andammo al mare, ma iniziò a piovere, quindi decidemmo di andare a casa, e Riccardo, un mio amico, mi doveva accompagnare a casa, ma io non volevo lasciare sotto la pioggia Ludovico, lo volevo salutare, abbracciare, ma non fu così, dovemmo tornare indietro io e Riccardo, perchè la pioggia stava aumentando. Ludovico tornò a casa da solo, io con Riccardo. Realizzai dopo di non averlo salutato e mi demoralizzai. Passarono giorni e giorni, ero distrutta, a pezzi, non avevo la forza per fare nulla. Uscimmo come sempre e stranamente mi squillò il telefono, non risposi subito perchè ero convinta che era mia madre, poi incuriosita presi il telefono e lessi il suo nome. Mi stava chiamando! Lui, da Oxford invece che chiamare mille persone, chiamò me. Gli risposi e parlammo, ero in lacrime dalla felicità, andò avanti per un po' di giorni questa cosa e ne ero sempre più contenta, fino a quando non arrivarono due batoste insieme, si era fidanzato e non tornava più qui. Non l'avrei più rivisto fino al prossimo anno. Ero a pezzi, e se prima non riuscivo a fare niente, bhè era peggio.

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Capitolo 2
*** Chi l'avrebbe mai detto.! ***


Ormai ero riuscita a dimenticare cos’era successo la sera prima, ero tranquilla e sorridente. Arrivai al mare verso le 11.30 e come al solito c’erano già tutti, salutai Giulia, Martina e Sveva, amiche del mare, raggiunsi Raoul per salutarlo e con lui altri nostri amici, ma mancava qualcuno.. certo! Mancava lui, ero consapevole che lui era ad Oxford, ma tutte quelle notizie insieme mi avevano fatto diventare confusa. Fu così per altri pochi giorni, giorni spenti, ripetitivi e noiosi, giorni bui dove qualsiasi cosa facevamo non mi attirava a tal punto da inserirmi nel gruppo. Passati un po’ di giorni, mentre facevo zumba, mi ricordai che quel giorno doveva tornare Ludovico da Oxford, ma non sarebbe più tornato. A metà lezione mi arriva un messaggio da Giulia, incuriosita lessi il messaggio, era tornato! Incredula la chiamai, le chiesi se era certa di cosa stava dicendo e lei mi disse “ Sole, è lui, è tornato. Sono sicurissima di ciò che ti sto dicendo, Ludovico è qui.!” Non ci credevo, ero in lacrime dalla felicità, non riuscivo a credere che lui, proprio lui, era ritornato. Ripresi il telefono e le risposi dicendole “Oddio Giulia, ti rendi conto? è tornato, è tornato.!”. Corsi subito a casa, lasciando la lezione a metà, dovevo lavarmi, cambiarmi, truccarmi, o meglio, dovevo rendermi conto che la cosa in cui avevo smesso di sperare si era realizzata.

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Capitolo 3
*** Due contro una ***


Finalmente la mia estate era ricominciata, sorridevo di nuovo, giocavo a carte, ero di nuovo felice, ma come al solito, qualche persona si doveva avvicinare a me dandomi una brutta notizia.. Era il turno di Betta, la migliore amica di Domitilla, la mia più cara amica, stavamo tranquillamente in spiaggia, quando Betta mi disse "sole, dobbiamo parlare, è importante.". Avevo già in mente qualcosa, ma non era nulla di certo, mi avvicinai a lei per parlare e iniziai la conversazione dicendole "vi siete messi insieme?" e lei mi rispose "no." allora riprovai "vi siete baciati?" e lei "quasi, lui ha provato a baciarmi ieri sera, ma io l'ho respinto dicendogli che non potevo farti questo torto.". Io la ringraziai mille volte, aveva respinto il ragazzo che le piaceva per non fare un torto a me. Passati un po' di giorni mi arriva notizia che Domitilla era arrabbiata con Betta perchè lei non mi aveva detto la sera stessa che Ludovico l'aveva provata a baciare, ma ciò che non sapeva Domitilla, è che mi erano arrivate voci su di lei, che, a quanto pare sono vere. Si è fidanzata con Ludovico, lei, la mia migliore amica, quella che mi consolava dicendomi non c'era bisogno di piangere per lui, ci si è fidanzata. Parlandoci sono arrivata ad una conclusione: i rapporti si chiudono qui.

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Capitolo 4
*** Tutto ritorna.. ***


Ormai io e Domitilla non ci parlavamo più, mancava un giorno e lei sarebbe tornata, non sapevo come comportarmi con lei, eravamo comunque migliori amiche, era la mia "big love" e un po' mi mancava e quel "po'" non mi piaceva affatto. Dovevo parlarne con qualcuno, sfogarmi, dire tutto e non tenermi più niente dentro, ma con chi potevo sfogarmi? Certo, Luli faceva al caso mio! Allora andai da Luli, non le dissi nulla, la guardai e basta e lei capii al volo, si avvicinò e mi disse: "accompagnami da una parte così parliamo.". Io le risposi facendo un cenno con la testa, non dissi nulla perchè non sarei riuscita a dire un semplice "si", ma avrei iniziato a dire tutto. Ci avviammo verso il posto sconosciuto e lei mi guardò, non aveva lo stesso sorriso di sempre, c'era qualcosa che non andava, le chiesi cos'era che non andava e lei mi disse: "Ludovico questa sera lascerà Domitilla per me, ha detto che gli piaccio molto e la cosa è reciproca, volevo sapere cosa ne pensavi, non voglio che tu stia male, non voglio rovinare il nostro rapporto per un ragazzo.". Non sapevo cosa risponderle, ero stra felice che m'informò di questa notizia, ormai non pensavo più a Ludovico ed ero contenta se lui si mettesse con Luli, allora con un sorriso sulle labbra dissi: "Ma certo! Ti pare che mi arrabbio?!? Anzi, sono felice che tu mi abbia chiesto la mia opinione riguardo ciò. Comunque puoi fare ciò che vuoi e stai tranquilla che non si rovinerà la nostra amicizia.!". Passarono le ore e non la smettevamo di ridere, era da tanto che non ridevo e non vedevo l'ora che arrivasse la sera per vedere la reazione di Domitilla. Arrivata la tanto attesa sera, tutto sembrò normale, era troppo normale come serata, tutti insieme a ridere bevendo una coca-cola, un'aranciata oppure gustandoci una semplice granita. Luli e Ludo erano carinissimi insieme e non la smettevo di guardarli, ero innamorata persa di loro due, ma ecco la pecora nera del gregge: Domitilla mi chiamò; Io risposi e lei mi desse che era a fregene, voleva incontrarmi. Allora con una scusa banale trovai il modo di allontanarmi per andare da lei, appena la incontrai non ce la feci, era più forte di me e quindi l'abbracciai, era in lacrime ed in quel momento mi si spezzò il cuore. Cercai di consolarla in qualche modo ma non fui molto utile, allora mi ricordai che lei ride sempre quando le toccano i fianchi e così feci, le iniziai a fare una specie di grattino sui fianchi e sulla pancia e lei iniziò a ridere a crepa pelle. Ormai si fece tardi e dovetti tornare a casa, ma ero comunque felice perché io e Domitilla avevamo fatto pace.

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