I am the dark you created

di M i s h a
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One ***
Capitolo 2: *** Chapter Two ***
Capitolo 3: *** Chapter Three ***
Capitolo 4: *** Chapter Four ***



Capitolo 1
*** Chapter One ***


Capitolo uno
 
<< Hei, mi aiuti con gli accordi?>> la voce di Oliver mi scosse dai mille pensieri che invadevano la mia mente.
Annuì semplicemente, presi la mia chitarra e mi accostai a lui.
<< Che canzone vuoi provare?>> chiesi un po’ assente.
<< Proviamo “Disappear” >> disse lui pimpante.
Iniziammo a suonare e io aggiustai di tanto in tanto la sua postura.
<< Cacchio Oliver, sei il chitarrista solista! Non essere così goffo!>> lo ripresi per l’ennesima volta. Forse ero stata un po’ troppo brusca con lui; il biondo era entrato da poco nel gruppo in sostituzione di Dan, che ci lasciò il giorno della nostra prima esibizione.
<< Misha! MISHA!>> Urlò Raven ansimante.
<< Cosa c’è?>> chiesi scocciata
<< Rosalie! C’è la mia ex fuori e..>>
Solo al suono di quel nome scattai in piedi e corsi immediatamente fuori.
Rosalie era la mia migliore amica; la mia ancora. L’unica che riusciva a levare fuori tutta la merda che avevo dentro.
Aprì la porta di sicurezza con una spallata che andò ovviamente a discapito mio e anche se dolorante mi precipitai da lei.
Una ragazza molto alta e abbastanza piazzata teneva Rose per un braccio, mentre urlava parole a caso che la mia mente non percepiva per via della rabbia.
Senza pensarci due volte mi buttai sull’ex di Raven, facendola cadere a terra.
Aiutai la mia amica ad alzarsi e i miei occhi furono catturati immediatamente dai lividi freschi sui polsi che mi fecero salire il sangue al cervello.
<< Entriamo!>> disse Raven tenendo stretta Rosalie
In quei cinque minuti di follia omicida, mi piazzai sopra la bestia e la guardai, la guardai soltanto.
<< Lurida stronza.. se mi alzo>> disse
<< Se ti alzi con i tuoi piedi, cosa che reputo improbabile, te ne andrai e non romperai più i coglioni. Dico bene?>> dissi stringendole i polsi. La sua espressione terrorizzata mi fece così tanta pena che, da vera psicopatica, mi alzai e me andai ridendo di gusto.
Rientrai nella sala prove e corsi subito dalla mia amica per vedere le sue condizioni.
<< Come ti senti?>> chiesi
<< Pensavo avessi risolto con gli attacchi di rabbia>> chiese sviando la mia domanda e io per tutta risposta alzai un sopracciglio e sorrisi soddisfatta.
Il resto delle prove passarono tranquillamente e a fine serata andammo tutti a casa di Raven e Rosalie.
Ordinammo la cena e cercammo un film per passare il tempo quando un  telefono iniziò a squillare.
<< Cazzo! Mi vibra il culo, muovetevi a rispondere>> dissi io infastidita facendo ridere tutti.
<< Pronto?>> rispose Oliver mettendo il vivavoce visto che stava giocando
<< Mi chiamo Mark Stevens, voi siete i “White Crows” ?>>
<< Si siamo noi>> rispose alzando un sopracciglio, mentre noi ci guardammo dubbiosi.
<< Sono un produttore discografico, ho seguito molte band famose come Pierce the Veil,Falling in Reverse.. e ora sto avviando nuovi progetti con i Motionless in White, li conoscete?>>  chiese l’uomo.
<< Ehm si c-certo!>> disse lui balbettando leggermente, mi alzai per prendere una birra mentre ascoltavo curiosa.
<< Oh bene. Ho ascoltato alcune vostre canzoni e ho in mente una collaborazione proprio con Chris e i ragazzi; voi sareste disponibili per parlarne meglio?>>
Al suono di quelle parole mi soffocai con la birra.
<< Certo!>> rispose Oli quasi urlando.
<< Splendido! Allora che ne dite di incontrarci proprio domani mattina alle dieci?>>
<< Non se ne fa nie->> sbottai immediatamente, ma fui bloccata da Oli.
<< Perfetto!!>> urlò infatti lui.
Si accordarono per il luogo dell’incontro, mentre io me ne andai in cucina indignata.
Un mix di emozioni mi invase; ero emozionata all’idea di conoscere i Motionless, eccitata anche al solo pensiero di salire sul palco e di dare il meglio di me, ma anche preoccupata perché non sapevo cosa aspettarmi da questo nuovo progetto.
Non sapevo come comportarmi con i ragazzi. Io ero il leader, facevano riferimento su di me; ma io su chi potevo farne?
<< Ma sei impazzita? Volevi mandare tutto a puttane?>> sputò Oliver all’improvviso entrando in cucina seguito dagli altri.
<< Come band dovremo essere uniti e in quanto tali dobbiamo prendere le decisioni assieme>> iniziai mentre gli altri annuirono in silenzio.
<< Ci è capitata una grande fortuna; abbiamo la possibilità di salire sul palco con i Motionless in White e chissà.. magari altre band!>> dissi con tono tranquillo.
<< No se tu mandi tutto all’aria!>> sbottò sempre Oli.
<< Non volevo mandare tutto all’aria. Non dobbiamo essere precipitosi con le decisioni o potremo illuderci!>> cercai di mantenere la calma.
<< E quindi cosa proponi?>> chiese Raven pacato.
<< Domani andremo a questo incontro e si vedrà>> dissi per poi uscire dalla cucina.
 
 
Decidemmo di rimanere a dormire a casa di Rosalie per poter andare tutti assieme all’incontro.
Quella notte non riposai nemmeno un secondo; il mio cervello fabbricava pensieri su pensieri che mi provocarono un enorme mal di testa.
Mi alzai dal divano in cui avrei dovuto dormire e andai in cucina. Presi un bicchiere e mi versai della vodka per poi uscire fuori per prendere una boccata d’aria.
Sorseggiai quel liquido che mi pizzicava la gola mentre mi incantai in un punto non definito.
“ <<  Ti voglio!>> mi disse
<< Io no! Sei ubriaco?>> chiesi spostandolo, ma lui mi strinse i polsi e mi buttò sul letto con forza.
<< Ti ho già detto di non respingermi!>> mi urlò contro dandomi uno schiaffo che mi tagliò il labbro”
“Maledetto” pensai scuotendomi cercando di liberarmi dei ricordi.
Svuotai il bicchiere con rapidità per poi lanciarlo nel vuoto.
“ Sei come quel bicchiere, vuota e per questo il nulla ti catturerà con più rapidità” pensò la mia mente mentre osservavo il bicchiere cadere nel vuoto.
Passai la notte su uno sgabello posizionato sul portico, con la speranza che il gelo potesse neutralizzare i miei pensieri.
<< Sapevo che eri qua fuori>> disse Rose affacciandosi sulla finestra che dava,appunto,sul portico; io semplicemente la fissai.
<< Venti minuti e usciamo>> mi disse per poi chiudere la finestra.
Mi alzai con le ossa un po’ accartocciate e andai in bagno; mi spogliai svogliatamente e fui catturata dalla mia immagine riflessa sullo specchio.
Come sempre, rimasi disgustata da quello che vedevo. I miei occhi si focalizzarono su quella maledetta cicatrice, pronta a ricordarmi la mia ormai miserabile vita.
L’idea di uccidermi mi balenò in testa parecchie volte; volevo mettere fine alla mia patetica vita, ma morire da codarda non faceva parte di me.
Mi lavai e infine mi asciugai con rapidità; non prestai cura agli abiti da indossare e mi truccai come mio solito, facendo un po’ più attenzione a coprire le occhiaie violacee.
Salimmo in macchina, mi misi al posto di guida e una volta che furono saliti tutti, accesi il motore.
Quel silenzio stava diventando assordante così accesi la radio e le note degli “Underoath” accompagnarono il nostro viaggio.
Una volta arrivati, un uomo non tanto alto ci aspettava seduto ad un tavolino mentre sorseggiava una bevanda.
Gli sguardi di tutti i clienti si posarono su di noi; adoravo sfidare tutti con lo sguardo.
Nel metal i pregiudizi, ma oramai in tutti gli ambiti, erano onnipresenti.
<< Lei è il signor Stevens?>> chiese Oliver.
<< Oh ciao ragazzi! Con chi ho parlato al telefono? >> disse poggiando la tazzina e squadrandoci tutti.
<< Ha parlato con me! Sono Oliver, il chitarrista>> spiegò lui.
<< Io sono Raven, il batterista>>
<< Rosalie, bassista>> disse porgendogli la mano educatamente.
<< Misha>> dissi con tono distaccato.
<< Oh, ma tu devi essere la cantante!>> disse sorridente e io annuì semplicemente.
<< Ho ascoltato i vostri pezzi e mi hanno colpito molto>> disse
<< Di che progetto voleva parlarci?>> sbottai io
<< Impazienti di parlare di lavoro eh?>> sorrise nervoso senza ottenere risposta e poi ci fece cenno di sederci.
<< Bene ragazzi; la mia idea era quella di una collaborazione con i Motionless in white, ci sarà anche un video>> spiegò.
<< Ha già in mente che tipo di video sarà?>> chiese Raven.
<< In effetti si, ma preferirei parlarne in presenza di Chris visto che sarà lui il protagonista assieme a Misha>> disse risvegliandomi da uno stato di trance vista l’ennesima notte passata in bianco.
<< A te va bene?>> chiese Rose guardandomi di traverso.
<< Ehm, si certo>> risposi pur non avendo sentito nulla dei loro discorsi.
<< Benissimo, vi contatterò a breve per incontrarci con la band>> disse alzandosi e pagando il conto, per poi andarsene.
<< Che diavolo hai in questo periodo? Sei sempre sulle nuvole>> disse Rose una volta che il produttore se ne andò.
<< Sono solo stanca>> dissi svogliatamente; odiavo dare spiegazioni sul mio umore.
<< Sei emozionata?>> chiese Raven sorseggiando il suo caffè.
<< Per cosa?>> chiesi assente
<< Per il video che farai con Chris!>> strillò Oliver; mi guardai intorno spaesata.




Note:
Eccoci qui; nuovo fandom, nuove avventure :3
Spero che questa storia vi piaccia; è il mio primo esperimento in questo fandom e sicuramente devo migliorarmi.

Sappiate che le critiche saranno ben accette, come ovviamente i consigli :)

Saaaaluto e ringrazio Elena, o meglio la mia Rosalie <3

Infine ringrazio chi leggerà in silenzio, chi mi contatterà per farmi sapere cosa ne pensa, chi recensirà, chi metterà la storia fra le preferite.. insomma ringrazio tutti *w*


Peace.
-Cat

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Capitolo 2
*** Chapter Two ***


Capitolo due.
 
<< Ve l’avevo detto che non aveva ascoltato nulla>> sbottò Rose
scocciata.
<< Il produttore ha detto che oltre alla canzone, tu e Chris lavorerete per un video>> spiegò tranquillo Rav.
<< Oh>> mi morirono le parole in gola; ero emozionata questo dovevo ammetterlo, ma ero anche un po’ preoccupata.
Non parlammo più del video fino a quando il produttore ci contattò per conoscere i Motionless.
Il giorno dell’incontro avevo un nodo allo stomaco; mi feci la doccia e andai in camera mia per prepararmi. Solitamente non prestavo attenzione ai vestiti che indossavo, ma pensai che quella era una serata importante e quindi optai per dei pantaloncini neri che lasciavano le gambe scoperte, un corpetto nero e gli anfibi.
Mi truccai come al solito e raggiunsi Oli che era rimasto a piedi.
<< Quel cazzo di rottame mi ha lasciato nuovamente a piedi, grazie per il passag->> disse Oli entrando in auto
<< Che c’è?>> sbottai visto che rimase a fissarmi
<< Hai messo i pantaloncini>> disse e io lo guardai perplessa.
Rimanemmo in silenzio per tutto il viaggio; accesi la radio e battei il ritmo sul volante.
<< Ti stanno bene>> disse prima di scendere dall’auto una volta arrivati.
Scesi dall’auto senza dare peso alle sue parole.
Entrammo nello stabile e vedemmo subito Ricky e Ryan dei Motionless in White parlare animatamente, ma si bloccarono subito al  nostro arrivo.
<< Siete voi la band?>> chiese Ryan alzando un sopracciglio.
<< Qualche problema?>> risposi acida.
<< Certo che no..Conoscevamo già delle vostre canzoni e->>
<< Non ci aspettavamo una band già famosa insomma>> spiegò Ricky aiutando l’amico.
<< Oh bene, siete arrivati!>> disse il produttore seguito da Chris e gli altri del gruppo.
<< Io sono Oliver!>> disse porgendo la mano a Chris
<< e loro sono Raven, Rosalie e Misha>> disse indicandoci.
<< Mentre io spiego altri dettagli al gruppo, perché tu Chris, non spieghi a Misha i particolari del video?>> chiese sorridente.
<< Certo>> rispose soltanto e mi fece cenno di seguirlo.
Si sedette su un divano mentre io restai in piedi, mi guardò titubante e poi iniziò a spiegare.
<< Tu sei in un bosco e stai correndo perché ti sto inseguendo. Arrivi in un vicolo, ormai in trappola; mi avvicino a te e ti metto le manette ai polsi e->>
<< No no aspetta, perché? E’ scontato!>> sbottai
<< Cosa è scontato?>> chiese il produttore entrando in stanza.
<< Chris mi parlava del video; trovo scontato che debba essere io la vittima.. Almeno non sin da subito>> spiegai fiera.
<< Cosa proponi?>> chiese Chris con un sorrisetto strano in volto.
<< Non appena arrivo nel vicolo ti faccio credere di sentirmi in trappola, ma quando ti avvicini a me sono io a prendere il controllo>> spiegai mantenendo il contatto visivo con Chris; nessuno parlò così continuai.
<< Poi sarà Chris a scappare; la scena potrebbe spostarsi da qualche parte>> proposi sovrappensiero.
<< In un lago!>> disse Chris come colto da un’illuminazione.
<< Potresti baciare Chris e poi>>
<< Poi potrebbe affogarmi!>> continuai la frase di Mark
<< Ti avevo sottovalutata>> disse Chris con un sorriso.
<< C’è sintonia tra voi; Chris hai già il testo?>> chiese Mark.
<< Devo ultimarlo>> rispose tornando serio; sicuramente dedicava la sua vita al lavoro.
<< Posso aiutarti?>> chiesi gentilmente e lui annuì.
Ci spostammo nella sala registrazione e mi sedetti su un grosso divanetto di pelle rossa; Chris iniziò a rovistare tra un ammasso di fogli stropicciati per poi sedersi affianco a me con il testo della canzone.
<< Posso leggerlo?>> chiesi e lui mi passò il foglio; mi colpi subito la sua calligrafia elegante, rispecchiava la sua personalità.
<< Come vedi manca il titolo e anc->>
<< Falling forever>> dissi senza pensare.
<< Come?>> chiese alzando un sopracciglio
<< Potrebbe intitolarsi “Falling forever”, si addice al video>> spiegai e lui mi sorrise; non disse nulla, prese una penna e scrisse lentamente il titolo.
Gli sorrisi di rimando e continuai a leggere il testo; era molto intenso e sapevo che ci aveva messo passione nel scrivere.
<< E’ molto bello>> dissi osservandolo, lui si voltò e per la prima volta ammirai i suoi occhi da vicino; erano di un castano intenso pieno di sfumature come la sua anima.
<< Ti va di ascoltare la traccia audio?>> chiese sorridendo e io annuì; fece partire una melodia malinconica accompagnata da un pianoforte e poi si agganciò la batteria e il resto degli strumenti.
Chiusi gli occhi e immaginai le nostre voci danzare su quella melodia; quando riaprì gli occhi mi trovai il suo viso a pochi centimetri di distanza dal mio.
<< Ti piace?>> mi chiese e io dalla sorpresa sussultai.
<< Ehm, si.. mi piace molto!>> risposi un po’ esitante; rimanemmo vicini per un tempo indeterminato, mi sentivo quasi a disagio. Apprezzavo la sua compagnia, ma i suoi occhi mi scrutavano curiosi e ciò mi metteva inquietudine.
<< Che.. ne dici se andiamo ad aggiornare gli altri sul video?>> dissi distogliendo lo sguardo dal suo, ma senza darmi il tempo di metabolizzare la cosa mi strinse un polso con le sue mani un po’ gelide.
Mi voltai di scatto e caddi nell’oblio più assoluto creato da quei occhi così magnetici.
<< Stai scappando?>> chiese senza giri di parole.
<< Parli chiaro vedo>> dissi sarcastica evitando la sua domanda.
<< Lavoreremo insieme; dovresti farlo anche tu>> ribattè con tono sprezzante; mi presi un attimo per me, per pensare ad una risposta convincente.
<< Scapperò solo quando interpreterò il personaggio del video>> dissi con finta sicurezza per poi uscire.
Non volevo dimostrargli niente, o forse si?



Note:

Secondo caaaapitolo :3
Inizio con il ringraziare chi ha messo la storia fra le preferite :3
Questa volta sarò breve; spero solo che la storia vi piaccia!

Fatemi sapere <3

P.S: Grazie di tutto Sister <3

 
-Cat

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Capitolo 3
*** Chapter Three ***


Capitolo tre.
 
Eppure mi sembrava di aver notato una nota di sofferenza sul suo viso, come se fosse stato scottato dalla mia risposta.
Raggiunsi gli altri, presi sotto braccio Rosalie e  le raccontai del video.
<< L’hai colpito>> disse non appena terminai di raccontare.
<< In positivo spero>> dissi abbandonandomi su un divanetto.
<< Bene, ora che tutti siete al corrente delle modifiche apportate al video>> disse Mark spezzando il silenzio straziante insidiatosi nella sala.
<< ..Possiamo iniziare con le riprese; vi confido che conto di terminare questo video entro cinque giorni>> proseguì scrutandoci tutti, uno ad uno.
<< Cinque giorni?!>> protestò Joshua, il tastierista dei Motionless.
<< Sono anche troppi!>> sputò acido Mark; se avesse potuto, Josh si sarebbe mimetizzato con la poltroncina nel quale era seduto.
<< Misha e Chris, voi avrete molto lavoro da fare; vi prego di riposare il più che potete; non accetterò sbronze e scuse di nessun tipo da nessuno>> disse infine diventando quasi scarlatto in volto.
Iniziammo a provare mezz’ora dopo; tutti erano sorpresi dal comportamento di Mark e nessuno si azzardò a contraddirlo.
Provammo prima le scene della band; Oli e Raven andarono a vestirsi mentre io accompagnai Rose nel suo camerino.
<< Emozionata?>> chiesi
<< Un pochino; è il nostro primo video>> disse lei aprendo la scatola contenente gli abiti di scena.
<< Tu come ti senti?>> disse ammirando dei bellissimi pantaloni di pelle nera; io risposi con una semplice scrollata di spalle.
<< Cioè insomma, stai per lavorare con Chris Motionless>> disse ovvia.
<< Ti prego non ti ci mettere anche tu>> sputai esausta e lei mi fissò con un sopracciglio alzato.
<< Lascia perdere>> risposi e uscì dal suo camerino per dirigermi nel mio.
Camminai nel lungo corridoio sovrappensiero, tant’è che andai a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.
<< Oh scusami>> dissi alzando lo sguardo a riconoscendo la figura di Chris.
Notai con sorpresa che si era già cambiato; ora indossava uno smoking nero e una camicia bianca aperta.
<< Non c’è problema>> disse tenendomi come se potessi cadere da un momento all’altro; e in effetti era così che mi sentivo ogni volta che i miei occhi incontravano i suoi.
Mi sentivo svuotata da tutto, come se i suoi occhi riuscissero a guardarmi dentro.
Mi risvegliai da quello stato di trance e mi diressi verso il mio camerino; con mia sorpresa, le mani di Chris ci misero un po’ ad abbandonare le mie.
Non appena fui dentro la stanza, sul letto trovai un abito lungo e pomposo di un intenso bordeaux.
Un po’ riluttante lo indossai; il petto era avvolto da uno strettissimo corpetto che dava poi origine ad una gonna lunghissima e gonfia.
Ravvivai i capelli ricci e infine il trucco, poi mi guardai allo specchio.
Solitamente evitavo gli specchi, mi ricordavano lo schifo che avevo dentro; eppure mi sentivo straordinariamente bene.
Il vestito bordeaux, seppur eccessivo, faceva risaltare la pelle bianca e si intonava con i capelli rossi.
Uscì dal camerino e  incontrai Rosalie che ancora si deliziava di quei pantaloni da lei tanto adorati.
<< Stai benissimo, ti conosco da secoli e non ti avevo mai visto con un vestito!>> disse squadrandomi.
<< Come cazzo farò a correre con questo coso?>> dissi scuotendo un po’ quella gonna.
La mia domanda, forse un po’ urlata, scosse Chris che mi guardò di sbieco, come urtato.
<< Sai, credo che tu lo stia scioccando>> disse Rose per poi ridere da sola.
<< Dovrà abituarsi>> risposi raggiungendolo.
Ci spostammo in una location consigliata da Devin, un bosco nel quale andava da piccolo.
<< Non appena mi avete parlato di un bosco mi sono ricordato delle giornate passate in famiglia.. Ahh, quanto mi mancano i marsh mellow arrosto>> disse con aria sognante lo strano bassista; come risposta tutti risero di lui, mentre Chris rimproverava la sua band con sguardo fermo.
Camminammo per un bel po’ in silenzio, spezzato ogni tanto da qualche mia imprecazione per via dei tacchi alti e quell’odioso vestito.
<< Misha, smettila di lamentarti!>> mi rimproverò Raven
<< Non è colpa mia se devo camminare con una tenda addosso!!>> sbottai con gli occhi fuori dalle orbite.
Poco dopo arrivammo e miliardi di alberi ci circondarono; l’aria fresca pizzicava la gola e le folate di vento mi facevano tremare come una foglia.
Come se non bastasse, sentivo gli occhi di Chris che mi studiavano, i suoi erano occhi che ti scavavano dentro.
La voce di Mark mi risvegliò dai miei film mentali; le riprese erano iniziate, i ragazzi sapevano perfettamente la loro parte.
La mia band correva con gli strumenti luccicanti in mano, ogni tanto si voltavano inseguiti dalla band di Chris.
Dovevo ammettere che la scenetta era abbastanza esilarante.
<< Benissimo, ora tocca a voi>> disse infine Mark guardandomi. Il cuore mi balzò in gola, le gambe mi tremavano e quel vestito così tanto odiato sembrava l’unica cosa alla quale potevo aggrapparmi.
Lo sguardo impaziente di Chris mi fece rabbrividire; strinsi i pugni ed avanzai verso il produttore per le indicazioni.
<< Bene, come prima. Misha tu stai correndo impaurita, ogni tanto ti giri e tra la nebbia scorgi Chris. Tutto chiaro?>> chiese; deglutii sonoramente e annuì.
<< Poi arrivate in un vicolo, Chris sai cosa fare>> disse sbrigativo e poi fummo soli.
<< E… AZIONE!>> Strillò e io iniziai a correre; cercai di non imprecare per l’erba fresca che mi solleticava le gambe nude.
Infine mi voltai e tra la nebbia spuntò Chris con la sua camminata elegante e mi sembrò che il mondo intero sparisse.
Sembrava di essere dentro la mia testa, di fuggire da Chris e dal suo sguardo indagatore.
Arrivammo in un vicolo buio illuminato fievolmente dalla luna; Chris si fermò a pochi metri da me; con calma si passò una mano nei capelli portati elegantemente all’indietro, si sistemò i polsini della giacca e con un sorriso beffardo si avvicinò alla sua preda.
Era così che mi sentivo davanti ai suoi occhi, una preda, pronta ad essere sbranata senza pietà.
Si avvicinò al mio viso, come da copione; i miei polmoni furono invasi dal suo profumo intenso.
Accostò una mano al mio viso e mi feci forza per non svenire per il panico.
“ Pensa al copione Misha, pensa al copione”
Scossa dai troppi pensieri, pensai al personaggio che dovevo interpretare.
Presi la sua mano, gelida come la prima volta, e lo immobilizzai al muro; gli odorai il collo, cercando di non fare niente di compromettente, risi soddisfatta e Chris iniziò a correre.
<< Eeeeeee.. STOP! Perfetto, perfetto! Siete stati perfetti!!>> urlò Mark con voce alterata per l’emozione.
 

 
Note:
Vorrei ringraziare Chtsara per aver recensito i capitoli precedenti :)

Sister grazie di tutto <3

Fatemi sapere cosa ne pensate :3
-Cat

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Capitolo 4
*** Chapter Four ***


Capitolo quattro.
 
Tornammo dagli altri e la consapevolezza del fatto che la scena del bacio era la prossima, fece si che l’agitazione si impossessò nuovamente di me.
Le riprese iniziarono poco dopo; Chris correva verso il lago e io lo seguivo cercando di avere una camminata elegante, cosa che mi riuscì con difficoltà.
<< Non riesco a correre con questi cosi ai piedi>> sbottai fermandomi di scatto; Chris si voltò scioccato, Mark boccheggiò un attimo e i miei amici cercarono di nascondersi per l’imbarazzo.
<< Misha, per favore.. Cerca di resistere, questa scena dura solo pochi attimi>> mi supplicò Mark.
<< Posso correre scalza? Tanto l’abito è abbastanza lungo da coprire i piedi>> dissi come colta da un’illuminazione.
<< Non è l’abito che è lungo.. sono le sue gambe che sono corte>> disse “sottovoce” Oliver mentre parlava con Raven; feci finta di nulla, così mi levai le scarpe sotto lo sguardo vigile di Chris. Mi sentivo sotto giudizio.
Non appena fui pronta riprendemmo a registrare; correre a piedi nudi mi provocò una sensazione di libertà che non provavo da tanto, tanto tempo.
Chris iniziò a camminare verso il lago illuminato fiocamente dalla luna e poi si fermò, dandomi il tempo di raggiungerlo.

Non appena gli fui di fronte mi strinse con decisione e si avvicinò per baciarmi, ma un qualcosa mi costrinse ad allontanarmi. Gli occhi di Chris quasi presero fuoco, scusarsi sarebbe servito a poco.
<< STOOOOOOOP! Va bene, basta così. Riprendiamo domani; vi lascio il resto della serata libera. Domani PUNTUALI!>> intervenne Mark.
Mi allontanai il più possibile da Chris e nel tragitto per tornare allo studio ci fu un silenzio tombale.
Ognuno si diresse al proprio camerino; quando arrivai nel mio, mi abbandonai sulla sedia.
Non ero un tipo “cagasotto” detto francamente, eppure mi ero sentita soffocare dall’ansia come poche volte nella mia vita.
Mi tolsi il vestito, mi rivestì in fretta e presi a ripiegare il vestito con cura.
<> chiese Rose entrando nel camerino.
<< Certo, che succede?>> chiesi
<< Tu piuttosto.. tutto bene?>> chiese titubante.
<< Certo>> risposi soltanto, prestando di nuovo attenzione all’abito.
<< Ryan e gli altri ci hanno chiesto di andare in un pub a bere qualcosa..>> disse
<< Non fate tardi>> dissi non prestando attenzione.
<< Ho detto che saresti venuta anche tu>> spiegò infine; guardai Rose e optai per evitare qualsiasi discussione e quindi annuire soltanto.
Uscimmo dal camerino e raggiungemmo gli altri; incrociai subito lo sguardo di Chris che mi guardò forse scocciato per quanto accaduto prima.
Arrivammo al pub e Josh si fiondò subito al bancone bar, tornando poco dopo con un vassoio pieno di liquori vari.
<< Alla vostra salute!>> disse infine prendendo un bicchierino dal colore verdastro per poi finirlo con un sorso.
La serata proseguì tranquilla, con Ryan addormentato sul tavolino e Joshua più brillo del solito che chiedeva numeri a tutte le ragazze del locale.
<< Hei, vado a prendere una boccata d’aria>> dissi
<< Posso parlarti?>> chiese Chris e io annuì. Almeno uno dei due ha avuto il coraggio di parlare per primo.
Mi alzai seguita da Chris, quando un uomo ubriaco dalla testa ai piedi, mi venne incontro barcollante per poi finirmi addosso quasi buttandomi giù per via del suo peso.
La vista mi si annebbiò per via delle lacrime e la testa si fece pesante per i troppi ricordi; non curante della voce di Rosalie che mi chiamava iniziai a correre e scappai via dal locale.
 


POV ROSALIE

<< Ma che le è preso?>> chiese Oliver
<< Vado a parlarle>> disse Chris dirigendosi di fretta verso l’uscita, mi alzai anch’io e lo seguì.
<< Chris, lasciala sola>> dissi soltanto.
<< Ho fatto qualcosa di male?>> chiese spaesato.
<< No, non è colpa tua>> cercai di tranquillizzarlo.
<< E’ la terza volta che mi scappa>> disse sorridendo amaramente.
<< E’ colpa di Evan.. è sempre stata colpa sua>> dissi più a me stessa.
<< Chi è Evan?>> chiese
 << L’ex di Misha, un tizio apparentemente tranquillo>> spiegai.
<< Perché apparentemente?>> chiese Chris
<< Il lavoro iniziò ad andargli male, tornava a casa sempre nervoso e finivano per litigare ogni giorno; poi dal nervosismo passò al tornare a casa sempre ubriaco fradicio e diventava violento. La colse di sorpresa con questo comportamento e in quel periodo, Misha arrivava alle prove con le labbra spaccate e dei lividi sulle braccia>>
<< Non potevate aiutarla?>> chiese alterato
<< Noi non sapevamo nulla all’inizio! Mi resi conto che qualcosa non andava quando la scoprì mentre dormiva in macchina pur di stargli alla larga! Le chiedevo in continuazione spiegazioni e lei sorridente mi diceva che Evan faceva tardi a lavoro e non se la sentiva di stare sola a casa!
Poi una notte mi svegliò una sua chiamata..
Era disperata, parlava a malapena per via dei  singhiozzi. Mi disse semplicemente di raggiungerla a casa. Non appena entrai in casa sua l’odore di Vodka mi anestetizzò le vie respiratorie, per arrivare nella camera da letto dovetti fare lo slalom tra le bottiglie vuote. Il suono dei suoi singhiozzi riecheggiavano in tutta la casa; entrai in camera e trovai Evan sdraiato su di lei.
 
<< Che cazzo? E’ svenuto?>> chiesi portandomi una mano alla bocca, lei tremante mi mostrò le mani piene di sangue.
Senza fare altre inutili domande spostai con un po’ di difficoltà  il corpo di Evan scoprendo così un’enorme ferita sul corpo di Misha.
<< Sei ferita!! Dobbiamo chiamare l’ambulanza!>> urlai in preda al panico; la mano di Mish mi strinse forte il polso, mi voltai verso di lei che scuoteva il capo quasi come in preda alle convulsioni.
<< Porca puttana! Morirai dissanguata>> iniziai a piangere.
<< Mi ha violentata>> disse lei cercando di calmare i singhiozzi; sotto shock non trovai nessuna parola da dire in quel momento.
<< Era nervoso e aveva bevuto. Voleva fare sesso e io mi sono rifiutata, così mi ha preso di peso e mi ha buttato sul letto. Mi ha spogliato.. ho provato a ribellarmi, ma lui era più forte di me. Si è spogliato anche lui e mi ha preso come se fossi di sua proprietà. Con le poche forze che mi rimanevano gli ho dato un pugno sul volto, ho visto i suoi occhi iniettarsi di sangue. Così ha preso una bottiglia, l’ha spezzata dando un colpo al comodino e mi ha colpito. Poi si è inginocchiato su di me e ha iniziato a piangere. Non so quale forza mi abbia aiutato, ma.. l’ho colpito>> disse guardando perennemente un punto nel vuoto e poi svenne.
Poco dopo arrivò l’ambulanza, per fortuna la ferita non interessò organi interni.>>
Finì di raccontare e Chris rimase in silenzio con gli occhi spalancati.

<< Adesso sai che non fugge da te, ma dal suo passato>>


Note:
Mi scuso per il ritardo, ma quando l'ispirazione non c'è non si può fare molto.
Mi rendo conto che questo capitolo potrebbe essere uno schifo, perchè questa storia è un po' vecchia e quindi mi viene un po' difficile proseguirla... MA non mollerò questa FF :)

Detto questo ringrazio chi recensirà, chi leggerà in silenzio, chi mi cercherà in privato, insomma ringrazio tutti come sempre! Spero vi piaccia e se avete domande o dubbi fatemi sapere! :)
Alla prossima,
M i s h a

 

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