Regina delle rose

di PandoraHearts
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo 1 ***
Capitolo 2: *** Prologo 2 ***



Capitolo 1
*** Prologo 1 ***


PROLOGO 1 


Il vento gelido , che sfiora il mio volto e scompiglia i miei capelli ad ogni movimento è l’ unico elemento che m’ informa della nuova stagione , ormai inoltrata .
Uno spesso mantello scuro che mi avvolge il corpo è l’ unica mia fonte di calore .
Da sopra un alto tetto , osservo la città dormiente .
L’ unica testimone del mio nuovo furto è la regina incontrastata della notte , la madre delle stelle . Quei piccoli puntini luminosi , ridono alla vista delle innumerevoli follie compiute dagli uomini .
Nel buio dei vicoli comincia il regno nero , popolato da criminali e ladri , vi chiedo .
Riuscireste a sopravvivere , in quel inferno ? Anche se , per una notte soltanto ? Molto probabilmente no , comprensibile .

Mi arrampico su un albero , nascondendomi nell’ ombra .
Il mio cuore batte all’ impazzata , come se fosse ancora solo il primo furto , che attuavo .
Me la ricordo bene quella notte ; rischiai d’ essere catturata , la scampai per miracolo .
Evitai i poliziotti di guardia e con un agile salto , raggiunsi il balcone più vicino .
Scassinai la serratura ed entrai dalla finestra , le tende leggere s’ incresparono come onde del mare , a contatto col vento .
Entrai nella stanza , richiusi la finestra e mi avvicinai al comodino vicino al letto , da quel grande piumone spiccava solo la testa di un bambino , di circa undici anni . A quanto pare avevamo la stessa età , ma anziché avere i capelli corvini , lui li aveva di un colore biondo grano ; i suoi occhi erano chiusi .
Iniziai a rovistare nel cassetto senza produrre alcun suono , ma a quanto pare , lui si svegliò lo stesso .
Con uno scatto , posai delicatamente la mia mano guantata sulle sue labbra e la sua espressione inizialmente confusa , divenne terrorizzata .

Ssh . Tranquillo non voglio farti alcun male , sai chi sono , no ? – chiesi e lui annuii , rilassandosi leggermente .
Mi prometti di non urlare ? – chiesi ancora e lui annuii di nuovo . Tolsi la mano dalla sua bocca .
Che cosa rubi , questa volta ? – mi chiese curioso .
Non saprei , tu che cosa mi consiglieresti . Devo recapitare la merce a circa 20 famiglie  . – risposi da tono da cliente che chiedeva consiglio al venditore , stranamente quel bambino mi era simpatico .
Sgusciò fuori dalle coperte si diresse verso la scrivania , io intanto della sua distrazione , posai sul comodino una carta dalla cornice bianca e verso il centro numerose rose disegnate , dai mille colori .
Lui si girò e venendo verso di me , mi diede una vecchia collana , con incastonate sopra diverse pietre .

Tieni . – disse mentre me li consegnava .
Tu per essere un nobile , sei strano . – dissi
Ahahah , pure tu per essere una ladra . – ribatte ridendo piano come feci anche io .
Bene , adesso è meglio che vada . Ci vediamo … Come ti chiami ? – chiesi mentre mi dirigevo verso la finestra , voltandomi .
Mi chiamo Keith Harcourt – rispose sorridendomi .
Allora , ci vediamo Keith . – esclamai mentre aprivo la finestra , scattando sopra il tetto della casa , facendomi notare dai poliziotti .

Loro accorgendosi solo ora della mia presenza , iniziarono ad affannarsi nel tentativo di prendermi . Proprio come dei cani da caccia , che correvano dietro alla loro preda , solo più stupidi . I giornali del giorno dopo , come titolo più in rilievo ebbero “ Non lo sapevate ? In città è arrivata la regina delle rose . “

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ANGOLO  AUTRICE : 
Salve lettori !

Che ne pensate di questo prologo ? 
Essendo nuova in questo fandom ed avendo iniziato la serie e non avendola mai portata a termine , vi chiedo gentilmente di recensire se per caso sbagliassi qualcosa nei personaggi .

Detto questo , alla prossima !! ^v^

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Capitolo 2
*** Prologo 2 ***


PROLOGO 2


Come ogni altro giorno il tempo scorreva monotono , tra lezioni e menzogne da parte di mio padre , mia madre ormai sta per cedere . Non riesco ad abituarmi , a vederla in quello stato ed ogni volta devo reprimere la mia rabbia nei confronti di mio padre .
Perfino mio fratello Francis , non si accorge di nulla e come se non vedesse cosa gli accade attorno .

Come ogni giorno , sono dietro la porta dello studio , con la porta appena socchiusa osservo il suo sfogo verso la donna che dovrebbe essere la sua amata , ma sembra che la tratti peggio della spazzatura .
Questa porta è la sottile barriera tra verità e menzogna , che purtroppo non ho ancora la forza di varcare o forse si ?
Per un momento , il mio cervello smette di pensare e la rabbia repressa trova il modo d’ emergere .

Spalanco la porta , nel momento in cui mio padre sta per dare uno schiaffo a mia madre , mi frappongo tra lui e lei .
Sono io a ricevere lo schiaffo , per la troppa forza del colpo infertomi , vengo scaraventato verso lo spigolo del tavolino , il legno mi ferisce il braccio . Fa male , sento solo dolore , riesco ad alzarmi faticosamente in piedi e un altro schiaffo mi viene inferto alla guancia destra . Osservo con odio l’ uomo che mi ha generato e con preoccupazione la donna che mi ha messo al mondo .

Veniamo congedati freddamente da mio padre e io e mia madre usciamo dallo studio .

Figlio mio , stai bene ? – chiese lei abbracciandomi
Perché ti tratta così male ? – risposi con un'altra domanda .
Silenzio . Altro silenzio , questa è la sua risposta .

Poche lacrime mi rigarono il volto , sono così piccolo ed impotente , cosa posso fare per lei ?
Niente .
Al momento non posso fare niente , devo diventare più forte . In quel momento smisi di piangere e mia madre sciolse quel contatto , mi baciò la fronte prima d’ addentrarsi nei numerosi corridoi della casa .

Signora Harcourt , è arrivata sta mani una lettera per voi . – disse una delle domestiche , porgendo alla donna la lettera e il tagliacarte .
Mia madre lesse la lettera e sbianco visibilmente preoccupata .

Madre , cosa vi succede ? – chiesi
Keith , leggi anche tu questa lettera .. – mi disse ed io la lessi , sgranando gli occhi .

Buongiorno madame Harcourt , mi spiace informarla che sta sera ad un orario imprecisato , verrò nella vostra dimora per sottrarvi degli oggetti di valore .
Queen Rose .
‘ 

Rosa va ad avvertire la polizia , io intanto informo mio padre . – dissi dirigendomi verso lo studio .
Certo signorino . – la cameriera si dileguo andando a svolgere il compito assegnatole .
Aprii la porta e gli feci vedere la lettera , che venne stracciata e buttata nel fuoco , l’ uomo aveva accettato la sua sfida .

Bene , Queen Rose ti farò rimpiangere d’ avermi provocato ! – esclamò furioso , intanto io ero uscito dalla stanza .
Nei confronti di quella ladra non provavo niente , né rabbia , né rancore perché rubava ai ricchi , anzi la trovavo coraggiosa . Sfidava la nobiltà con la sua stessa moneta , sottraeva dei beni , ma li dava a chi ne aveva più bisogno . Non come noi nobili che sottraiamo e basta , fregandocene del prossimo .

In quel momento mi vennero in contro Francis e Marianne , con fare allarmato .
Mio fratello come al solito vestito con giacca bianca e pantaloni grigi , io invece camicia bianca e pantaloni neri , mentre la ragazza con un abito giallo chiaro ed i capelli corti legati con un nastro del medesimo colore del suo abito .

Keith abbiamo saputo che Queen Rose , arriverà qui sta notte .. che farete ? – chiese la mora .
Non lo so , sinceramente la cosa non m’ interessa minimamente . – dissi continuando il mio cammino , ma venni fermato per un braccio da mio fratello che mi scrutava serio e preoccupato .
Sai Keith , invece la cosa ti dovrebbe interessare … Che hai fatto in faccia ? – chiese togliendo la presa dal mio braccio .
Niente , sono solo caduto dalle scale . – dissi chiudendo lì la discussione , dirigendomi in giardino il più lontano da quell’ abitazione , maledetta .

Passai tutto il pomeriggio a rilassarmi ed osservare le piante e gli uccelli , salii persino su numerosi alberi . Guardare il tramonto da lassù era rilassante , mi aiutava a dimenticare tutto ad isolarmi completamente dal mondo . Quando il sole scomparve completamente dietro le montagne decisi di rientrare a casa , ansioso di vedere la disfatta di mio padre .

Dopo aver finito di cenare sgattaiolai in soffitta e presi una collana di una mia prozia di cui non ricordavo il nome , ma poco importava . Tornai in camera mia , una stanza abbastanza elegante cosa che mi aveva sempre dato fastidio , quello stile dai disegni sfarzosi ed in qualche modo opprimenti .
Erano presenti in essa un letto a due pazze al centro della stanza , con vicino un comodino con qualche cassetto nella parte destra vi erano due piccole librerie ricolme di volumi d’ ogni genere e una scrivania . Nel lato sinistro invece , vi erano un piccolo specchio , un armadio e una porta che faceva da collegamento con quella di mio fratello , che io chiudevo sempre a chiave e per maggiore sicurezza la fermavo mettendole davanti un vecchio , pesante baule .

Nascosi la collana in un cassetto della scrivania , mi cambiai ed andai a letto .
Attesi pazientemente tra le morbide coperte . La mia unica compagnia era il ticchettio di un orologio , attaccato alla parete sopra il letto . Mi girai e rigirai nel letto , poi senza che mene accorgessi caddi tra le braccia di Morfeo .

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Una ventata gelida mi destò , aprii lentamente gli occhi cercando di mettere a fuoco l’ ambiente intorno a me , ma senza successo . Qualcosa di morbido si posò sulle mie labbra , spaventato trasalì , d’ un tratto una voce femminile mi giunse chiara e limpida .
Ssh . Tranquillo non voglio farti alcun male , sai chi sono , no ? – chiese ed io annuii .

Davanti mi ritrovai la figura di una ragazza avvolta in un mantello nero ; indossava una giacca bianca e viola , a mezze maniche dai bordi dorati e una gonna pantalone , dei medesimi colori , lunghi fino a meta coscia . Delle calze spesse nere lunghe fino al ginocchio e dei corti stivaletti viola .
A coprirle il volto vi era una maschera , con disegnata vicino all’ occhio destro una rosa bianca dai bordi oro e il resto viola .
I suoi capelli neri e lucenti erano legati con un fiocco viola dietro la nuca , all’ estremità d’ esso vi era disegnata un'altra rosa uguale a quella sulla maschera .

Mi prometti di non urlare ? – chiese ancora ed io annuii sicuro .

Stranamente non avevo paura di lei anzi , la sua figura mi attirava , la sua pelle chiara la faceva assomigliare ad una bambola . – Che ruberai questa volta ? – chiesi curioso , in effetti non aveva specificato l’ oggetto da rubare . Lei si diresse con fare pensieroso ai piedi del letto , su cui poggio le braccia sorridendo .
Non saprei , tu che cosa mi consiglieresti ? Devo recapitare la merce a circa 20 famiglie . – mi chiese schietta , sembrava quasi che stessimo giocando al negozio , dove io ero il negoziante mentre lei il cliente .
Scostai le coperte scesi dal letto e andai verso la scrivania dove avevo nascosto il gioiello . Lo presi e mi avvicinai a lei .
Tieni . – dissi mentre lei prendeva con se la collana che le davo .
Tu per essere un nobile sei strano . – disse schiettamente , esprimendo la sua opinione come feci subito dopo , anche io .
Pure tu per essere una ladra . – entrambi ci mettemmo a sghignazzare divertiti per non fare troppo rumore .
Bene , adesso è meglio che vada . Ci vediamo . – disse mentre si riavvicinava alla finestra da cui era entrata , poi si volto , osservandomi per l’ ultima volta . Alla luce della luna , la sua figura era mozza fiato .
Come ti chiami ? – mi chiese , io rimasi sorpreso dalla sua domanda , mi doveva aver preso in simpatia .
Mi chiamo Keith Harcourt . – risposi ero tentato di chiederle il suo nome , ma non lo feci .
Allora , ci vediamo Keith . – disse sorridendo .

Con un salto usci dalla finestra a cui io mi affacciai , salii sulla ringhiera del balcone , con un altro salto salii sul tetto .
Lo percorse in poche falcate e con un salto prodigioso atterro sulla cima di un albero e solo ora i poliziotti la notarono .

Sentii dei passi dirigersi verso la mia stanza ed io in fretta e furia , tornai nel mio letto coprendomi interamente con le coperte . La porta venne bruscamente aperta , rivelando la figura di mia madre e di mio padre , lei con espressione preoccupata , mentre lui furioso . Aveva perso su tutta la linea , Queen Rose era stata più furba di lui .
Un sorriso di trionfo si dipinse sul mio volto
- Uno a zero per me , papà .– pensai .

La donna si diresse verso il mio letto spostando le coperte rivelando il mio volto , dormiente . Mi accarezzo la testa dolcemente , visibilmente sollevata di vedermi incolume .
Dannata , mi è sfuggita ! – esclamò l’ uomo di fronte alla finestra , ancora aperta .
Caro , per favore parla piano , Keith sta dormendo . – disse piano per non svegliarmi , mentre io ascoltavo la loro conversazione .

Va bene .. – disse avvicinandosi al mio letto , accarezzandomi una guancia . In quel momento era strano , sembrava più un ‘ padre ‘ che un tiranno .
Cara , non so come scusarmi con lui , per averlo ferito ed anche con te . Sono una persona orribile .. – disse triste .
Non ti preoccupare , vedrai che le cose si aggiusteranno … - disse dolce lei .

Quella scena mi parve anormale , vederlo ridotto in quello stato , mi era del tutto nuovo e mi sembrava strano che mia madre fosse gentile con lui , possibile che lei provasse un amore sincero , verso mio padre ? Questa cosa non la scoprii mai .

Mio padre chiuse la finestra ed entrambi uscirono dalla stanza , lasciandomi solo e con una grande confusione in testa .
Un senso di colpa mi pervase , mi misi a sedere sul letto immerso nei miei pensieri . Solo allora notai sul comodino la carta lasciata dalla ladra . La presi e me la rigirai tra le mani , chiedendomi se la incontrerò mai , in futuro .

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ANGOLO  AUTRICE :

Salve a tutti !! 
Rieccomi qui con questo ' prologo ' , narrato dal punto di vista di Keith .
Sapevo che il padre del nostro amato ladro , trattava male la moglie ( Non si fa !! >-< Nd Pandora ) spero di aver reso l' idea u.u
Comunque , recensite per favore così capisco se vi piace o meno .

Detto questo , ALLA  PROSSIMA !!!

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