ed io ti ho subito notato, perchè c'è qualcosa di diverso negli occhi di chi è stato abbandonato.

di sawyx
(/viewuser.php?uid=741551)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


“Niall, io esco!” avvertii mio cugino uscendo di casa.
Avevo bisogno di aria fresca. Erano le dieci di sera e non faceva ancora cosi tanto freddo, nonostante fosse autunno inoltrato.
Ero immersa nei miei pensieri e stavo calciando una lattina abbandonata sul marciapiede quando sentii qualcuno colpirmi la spalla. Alzai la testa di scatto.
“ehi! Occhio a dove vai!” protestai.
Lo squadrai e intuii fosse un ragazzo, dall’odore di tabacco misto a profumo da uomo.
Lo sentii mormorare uno “scusa” poi allontanarsi. Lasciai perdere pensando che nel mondo ce n’era di gente strana.
Non ero cresciuta in una grande famiglia, ma almeno quelle poche regole di sopravvivenza ed educazione le conoscevo. E tutto grazie a mio cugino Niall che, nonostante fosse solo di due anni più grande, si era preso cura di me, quando io non ero mai stata la prima preoccupazione dei miei genitori. E non avrei mai smesso di ringraziarlo.
Decisi di andare a casa e tornai sui miei passi.
Arrivata davanti alla porta marrone, evitai di suonare per paura di svegliare un eventuale Niall assonnato, ma feci girare la chiave nella serratura. Spalancai la porta e mi ritrovai davanti il viso pallido di mio cugino.
“credevo ti fossi addormentato” dissi chiudendo la porta e sorridendo.
“c’ero quasi ma mi è venuto un certo languorino..” scherzò accarezzandosi la pancia.
“sei sempre il solito! Io vado a letto invece” lo informai lasciandogli un bacio sulla guancia.
“notte Beth” mi salutò sorridendo.
***
Il suono fastidioso della sveglia echeggiò nella stanza, facendomi aprire stancamente
gli occhi. Osservai l’orologio: le 7.45. Ero in un mostruoso ritardo.
Scaraventai le coperte sul pavimento e corsi in bagno. Mi vestii in un tempo record con le prime cose che trovai, presi lo zaino e scesi le scale inciampando nei miei stessi piedi.
Niall stava ancora sgranocchiando un biscotto e lo vidi osservarmi inclinando la testa come un cagnolino.
“Buon giorno eh”
“ ‘giorno” - dissi in fretta – “muovi il culo Horan, siamo in ritardo”
Guardò lo schermo del cellulare poi alzò gli occhi azzurri nei miei grigi.
“oh cazzo!” gridò afferrando la giacca e il mio polso. Iniziammo a correre, ridendo come due cretini.
Varcammo il cancello grigio della scuola; tutti gli studenti si stavano radunando negli atri, noi ci avvicinammo a Louis e Harry.
“c-ciao ragazzi” li salutò Niall ansimando. Io mi limitai a fare un gesto con la mano.
Loro si guardarono e scoppiarono a ridere.
“che ne è di Li..” provai a dire quando mi ripresi, ma venni interrotta da una voce limpida.
“Buon dì!!” gridò Liam avvicinandosi con un salto. Non lo avevo mai visto cosi radioso in un lunedì mattina.
Harry diede una pacca sulla spalla a Liam che continuava a mostrarci il suo splendido sorriso. Liam fece un piccolo passo a destra e potei notare un altro paio di gambe nascoste dietro le sue.
“oh!” disse come se si fosse appena ricordato della persona dietro di lui. Si scostò facendo entrare quella persona nel piccolo cerchio che si era formato.
“eddai non essere timido!” – lo incitò – “non mangiano!”
Ci voltammo tutti verso Niall che sorrideva con le sue adorabili guance arrossate e scoppiammo a ridere.
“ok, forse lui si!” ammise Liam.
Niall fece il finto offeso e incrociò le braccia al petto, Liam gli scompigliò i capelli biondi ridendo.
“ragazzi, lui è Zayn Malik” – annunciò Liam riportando l’attenzione sul nuovo arrivato – “si è appena trasferito nel mio quartiere e non ha ancora degli amici”
Il ragazzo sorrise. Lo osservai: era alto più o meno come Liam, quindi più di me, pelle ambrata, i capelli neri tirati su in un ciuffo e più corti ai lati, sorriso perfetto, labbra carnose e denti bianchissimi. Alzai lo sguardo sui suoi occhi: erano nocciola, accesi e brillanti.
Solo quando Louis mi pizzicò il braccio mi accorsi di starlo fissando. Era il ragazzo che mi era venuto addosso la sera prima, ne ero sicura. Sperai che non mi avesse riconosciuto.
Tornai alla realtà e allungai la mano sorridendo: “io sono Elisabeth”
“Zayn , piacere” rispose ricambiando il gesto.
La campanella suonò e, dopo esserci salutati, ci avviammo ognuno nella propria classe.


ANGOLO AUTRICI
Rieccoci con un'altra storiaa!
è solo il primo noioso capitolo, migliorerà!
aspettiamo di sapere i vostri giudizi x

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


2.
Le prime tre ore passarono velocemente e la campana dell’intervallo non si fece pregare. Uscii dalla classe e mi diressi verso il mio armadietto per riporre i libri.
“ciao Elisabeth!”
Mi voltai nella direzione della voce e vidi Louis avvicinarsi con Zayn.
“ehi ragazzi!” li salutai.
Chiacchierammo un po’ del più e del meno poi Louis ricevette una telefonata.
“pronto?” rispose senza nemmeno controllare chi lo stesse cercando.
“oh ciao amore!” disse Louis passandosi una mano tra i capelli castani.
“no.. Cosa? Aspetta.. Non.. Io..”
Scoppiai a ridere vedendolo confuso e lo guardai alzare un braccio all’altezza delle spalle e lasciarlo ricadere.
“okay va bene.. Arrivo!”
Chiuse la chiamata e mi guardò mentre cercavo di riprendere fiato.
“la principessa mi desidera” disse corrugando la fronte.
“non farla attendere allora!” dissi trattenendo le risate.
“Addio plebei” e detto questo si allontanò con fare altezzoso.
Controllai di aver chiuso l’armadietto poi sorrisi a Zayn, fermo davanti a me.
“allora come ti trovi qui, Zayn?”
“uhm.. Bene! Anche se non è molto diverso dall’istituto che frequentavo prima”
“dove abitavi?”
“Bradford”
“e come mai hai deciso di trasferirti a Londra?” chiesi rendendomi conto di stargli facendo il terzo grado.
“ehm.. Avevo bisogno di cambiare aria. E poi Londra offre molte più opportunità del buco in cui vivevo prima” spiegò passandosi una mano tra i capelli neri.
“ehi Cooper!”
Mi voltai scocciata dal fatto che quel coglione di Mason avesse interrotto la nostra conversazione. Lo vidi avvicinarsi con quel ghigno beffardo stampato sul volto. Mi mise un braccio intorno al collo poi chiese:
“chi è il tuo amichetto, bellezza?”
Mi limitai a togliermi quel braccio di dosso ma lui insistette.
“allora? Non me lo presenti?”
“Mason lasciami in pace” risposi acida prendendo il braccio di Zayn e trascinandolo fuori.
“va tutto bene?” mi chiese appena fummo in cortile.
“si, solo che preferisco evitare quel tipo” gli risparmiai i dettagli.
Passò qualche minuto di silenzio, eravamo entrambi un po’ a disagio.
“scusa se ti sono venuto addosso ieri sera, non mi reggevo in piedi” disse all’improvviso.
Cazzo. Mi aveva riconosciuto. Bel modo per iniziare a conoscerci.
Lo vidi sventolare una mano davanti al mio viso e alzare l’angolo della bocca in un leggero sorriso.
“no, ehm.. Non preoccuparti. Scusami per come ti ho risposto”
Sorrise guardando oltre la mia spalla e mi chiesi cosa stesse osservando. Prima di riuscire a voltarmi sentii delle mani grandi appoggiarsi sui miei fianchi. Girai la testa e mi ritrovai dei morbidi ricci a solleticarmi il naso.
“Harry!” lo salutai staccandomi per vederlo meglio.
“ragazzi stasera ci vediamo da me. Venite?” chiese mettendo un braccio intorno al collo di Zayn.
“certo!” dissi.
“va bene, grazie” rispose Zayn.
“perfetto! Allora a stasera!” disse per poi allontanarsi.
Zayn si avvicinò tirando fuori dalla tasca il cellulare.
“ti dispiace se ci scambiamo i numeri?” chiese giocherellando con il telefono.
“no, dammi” presi l’apparecchio e digitai il mio numero sul touch screen. Glielo restituii e gli porsi il mio.
“grazie” dissi quando ebbe salvato il suo numero. Un secondo dopo il suono metallico della campanella ci avvertì che dovevamo tornare in classe.


ANGOLO AUTRICI
Holaaaaa! scusate questo capitolo privo di trama ma è necessario! fateci saperee :)
elly e leti x

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


3.
“Beth sei pronta?!” urlò Niall dal piano di sotto.
“quasi!” gridai fiondandomi davanti allo specchio. Lo sentii brontolare qualcosa e non riuscii a trattenere un sorriso. Applicai un po’ di matita nera sui miei occhi grigi e mi ravvivai i capelli castani sulle spalle. Poi tornai in camera, afferrai la giacca e scesi le scale.
“eccomi”
“dai andiamo” disse spingendomi delicatamente verso l’esterno.
Salii in macchina e mi lasciai sfuggire un sospiro. Niall si allacciò la cintura di sicurezza e spinse il piede sull’acceleratore.
“allora, ti è simpatico questo Zayn?” chiese con un sorriso malizioso dipinto sul volto.
“oggi ho visto come lo trascinavi fuori durante l’intervallo” aggiunse prima che potessi dire una parola.
“cosa?! Niall!” urlai scioccata.
“ehi stavo scherzando!” si giustificò continuando a guardare la strada.
“e comunque mi stavo solo allontanando da Mason.” Spiegai con una punta d’irritazione nella voce.
“oh”
“già”
“se quella testa di cazzo ti infastidisce dimmelo subito che ci penso io” disse tornando serio.
Mi venne da sorridere a quel commento: Niall non era un ragazzo tanto muscoloso, non aveva mai picchiato nessuno. Quando eravamo piccoli c’era sempre stato Louis a difenderlo dai bulli ed ora non sarebbe uscito illeso da una rissa, me ne rendevo conto. Ma gli volevo tantissimo bene perché sapevo che mi avrebbe difeso veramente da quello stronzo.
“sei cosi protettivo!”
Sorrise facendo girare il volante verso destra per poi fermare la macchina. Scendemmo e ci avvicinammo alla porta marrone. Appoggiai il dito sul campanello ma prima che potessi premere i ricci di Harry comparvero da dietro al legno.
“ ‘sera” dissi entrando nell’accogliente salotto. Eravamo gli ultimi. Strano.
Abbracciai Eleanor e salutai i ragazzi. Mentre mi accomodavo sul divano accanto a El, Harry portò qualche bottiglia di birra.
Io ed Eleanor chiacchierammo come nostro solito di vestiti, musica, libri e del nostro argomento preferito: ragazzi. Ci divertivamo troppo a sputtanare Louis o Niall con fatti imbarazzanti e qualche gossip.
Passarono due ore buone e nessuno se ne rese nemmeno conto. Harry si alzò e accese la tv su un canale musicale alzando il volume al massimo. Iniziò a muoversi come un ubriaco in mezzo al salotto e dopo qualche occhiata furtiva anche io ed El cominciammo a scatenarci, spostando il tavolino per fare spazio. Niall e Liam ci seguirono a ruota esibendosi insieme ad Harry. Scoppiai a ridere guardandoli improvvisare stranissime mosse. Erano davvero pessimi ballerini!
Louis e Zayn ci guardavano con un’espressione del tipo “io non li conosco” dipinta sul volto. Mi avvicinai a Zayn e lo trascinai a ballare, El fece lo stesso con Lou.
Dopo una mezz’ora di ballo sfrenato cademmo tutti sul divano esausti, ridendo. Piegai indietro la testa massaggiandomi il collo e quando la abbassai notai Zayn guardarmi sorridendo. Ricambiai il sorriso arrossendo.
“hai una bella risata” disse con un leggero sorriso.
“io?! Grazie!” risposi ridendo abbastanza sorpresa.
Passò la mezzanotte e decidemmo di tornare ognuno a casa propria.
Salutai Harry ringraziandolo dell’ospitalità e gli lasciai un innocente bacio sulla guancia.
“oddio cos’è tutta questa dolcezza?!” gridò sgranando gli occhi.
Risi.
“aspetta che lo segno sul calendario: Beth mi da un bacio di sua spontanea volontà!” urlò entusiasta muovendo le mani nell’aria.
“è sempre stato difficile strapparle un bacetto tra amici” spiegò Liam a Zayn che osservava curioso la scena.
“bravo, segnatelo Styles! Dovrai aspettare per averne un altro. E sarà un’attesa lunga e logorante!” lo avvertii scandendo ogni parola. Poi misi un braccio intorno al collo di Louis e gli baciai la guancia. Scoppiammo a ridere.
Ci salutammo ed io e Niall entrammo in macchina per andare direttamente verso casa.
 
***
 
I mesi seguenti furono abbastanza normali. Zayn si era integrato nella nostra compagnia ed eravamo diventati amici. All’inizio era rimasto un po’ distaccato, era silenzioso e sfoggiava sempre quell’aria da duro e da cattivo ragazzo. Poi conoscendolo si è rivelato tutt’altra persona. Era un ragazzo semplice, timido e riservato ma anche divertente: Louis era riuscito a cogliere il suon gran senso dell’umorismo e adesso si divertivano a fare i cretini. Poi era anche un bellissimo ragazzo: il sorriso luminoso, lo sguardo dolce e profondo allo stesso tempo, i morbidi capelli neri raccolti in quel ciuffo.. Okay, basta, Elisabeth.
 
ANGOLO AUTRICII!!
eccociii! speriamo che vi piaccia, scusate l'irregolarità delle pubblicazioni ma siamo un po' impegnate..
elly&leti

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


ZAYN’S POV
 
Avevo deciso di fare due passi da solo nel parco. Ogni tanto mi piaceva starmene per conto mio e camminare, lo facevo anche a Bradford.
Osservai le foglie rosse e gialle che cadevano dagli alberi e si appoggiavano delicatamente sul terreno.
Da piccolo mia madre mi portava sempre nel piccolo parco vicino a casa nostra. Passavamo ore a raccogliere le foglie ed io le ammiravo entusiasta. Mia madre.
Sentii una fitta al cuore ma una mano si appoggiò sulla mia spalla e ritornai alla realtà.
“Zayn?” mi chiamò una voce familiare.
Mi voltai e vidi Liam e Beth guardarmi sorridendo.
“ehi!” salutai.
“come mai qui da solo?” chiese Beth.
“prendevo una boccata d’aria” dissi alzando le spalle.
Il cellulare di Liam squillò e lui si allontanò per rispondere. Lo vidi alzare un braccio al cielo e fare una smorfia confusa e scoppiai a ridere con Beth. Quando tornò ci sforzammo di restare seri.
“Beth, non permettere mai che tuo cugino prenda in mano un accendino”
“cos’ha combinato?” chiese Beth portandosi una mano alla fronte.
“sta per mandare a fuoco casa di Harry” spiegò Liam.
“oddio. Ma perché ho un cugino cosi idiota?” chiese ridendo.
Risi strofinandole il braccio come per consolarla.
“vado a salvare il mondo!” disse ridendo e allontanandosi.
“salutami il piromane!” gridai ridendo.
Liam fece un cenno affermativo con la mano e scomparve. Mi voltai verso Beth.
“facciamo due passi?” chiese infilandosi le mani nelle tasche della giacca.
“certo”
Girammo un po’ per il parco senza una meta precisa. Solo in quel momento realizzai di non sapere quasi nulla del suo passato.
“Beth?” la chiamai.
“si?”
“vivi da sola con Niall?” – domandai – “ voglio dire, non hai fratelli o sorelle?”
“no, ho solo Niall” mormorò fissando il terreno.
Dalla sua reazione ebbi paura di aver sbagliato ma lei mi precedette, come leggendomi nel pensiero.
“tranquillo. I miei genitori non mi volevano, non volevano avere un figlio. Sono stata una sorpresa non gradita ma mia madre non ha avuto il coraggio di abortire. Sono cresciuta grazie a Niall e i miei zii” spiegò calma.
“mi dispiace” dissi guardandola.
Ci fermammo, alzò il viso e i suoi occhi incontrarono i miei. Erano grigi, bellissimi. Sorrise piano.
“e tu? Sei qui da solo ma a Bradford avrai lasciato qualcuno” disse continuando a guardarmi.
Ecco. Dovevo immaginarlo. Era inutile continuare a nascondere il mio passato con i miei amici, avrei solo sofferto di più. Ne avevo già parlato con Liam ed era stato molto comprensivo. Lo avrei detto anche a lei, mi fidavo ormai. Speravo solo che dopo averglielo rivelato non mi avessero trattato sempre e solo come un cucciolo ferito a morte. Volevo farmi una nuova vita. Ne avevo bisogno.
Chiusi gli occhi per qualche istante poi parlai.
“sono figlio unico e mia madre è morta quando avevo 13 anni. Mio padre è sempre stato una persona irascibile e violenta ma mia madre lo amava lo stesso. Lei era malata e prima di morire mi disse di stare attento, che mio padre avrebbe iniziato a bere pesantemente. Lo conosceva troppo bene, perché successe esattamente quello. Mio padre tornava sempre a casa ubriaco e la sua violenza crebbe con gli anni. Non sopportavo più quella situazione e decisi che a 18 anni me ne sarei andato. Ed eccomi qui” dissi tutto d’un fiato, perché i ricordi erano ancora vivi nella mia mente e facevano male. Sentivo gli occhi pizzicare e riempirsi di lacrime ma non volevo piangere davanti a lei.
“Zayn, mi dispiace tantissimo” disse abbracciandomi.
Un abbraccio. Tutto quello di cui avevo bisogno lei me lo aveva dato. E le ero grato. Ricambiai stringendola. Si sciolse dall’abbraccio e sfiorò la mia guancia. Mi sentivo strano.
“hai un sorriso bellissimo” mi incitò.
Alzai gli angoli della bocca e la sentii sussurrare: “ora va meglio”
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


ZAYN’S POV
 
“ehi Zayn!”
Mi voltai e vidi Louis avvicinarsi sorridendo.
“ciao Lou!”
“tutto bene?”
“si tu?”
“come sempre. Con Beth?” chiese con un sorriso malizioso.
“con Beth?” – non capivo – “direi bene. Perché me lo chiedi?”
“sicuro?” insistette.
Certo che ero sicuro, che domande!
Ma.. aspettate.. Non credeva che..?
“oh andiamo! Non fare il finto tonto, Malik! Lo si vede ad occhi chiusi che provi qualcosa per lei!” gridò.
Ma che cazz.. Non sapevo come rispondere. Lo ringraziai mentalmente per aver creato ancora più confusione dentro di me.
Beth era una ragazza davvero bella, divertente, semplice, gentile. Cazzo, Zayn. Non avevo mai trovato cosi tanti aggettivi per una sola ragazza.
Non poteva piacermi. Proprio no. Non ero più sicuro di riuscire a volere cosi tanto bene a una persona, non dopo aver perso mia madre ed essermi fidato di mio padre. Io ero solo un povero sfigato che ha imparato ad indossare la maschera del duro quando ha paura. Ecco cosa ero. Lei si meritava di meglio.
“Zay?” la voce squillante di Louis mi riportò alla realtà.
“mmh?” mugugnai alzando gli occhi nei suoi oceani.
“non mi hai ancora risposto” mi fece notare.
Ops.
“non lo so.. non posso innamorarmi”
“e per quale motivo?” chiese il castano inarcando un sopracciglio.
“non è da me” mentii.
Ma la verità era un’altra.
Ma non riuscivo a nascondere il vero Zayn quando ero con Beth. Era più forte di me.
“credi che essere interessato a una ragazza sia da sfigati?! Be’ guarda il sottoscritto e impara”
Sorrisi abbassando e scuotendo la testa.
“aaww! Il mio Zaynie si è innamorato!” gridò dopo una manciata di secondi, mettendomi un braccio intorno al collo e spettinandomi i capelli.
Eh no, Tomlinson, i capelli proprio no.
La gente che camminava per strada ci guardava storto ma non mi importava molto.
Sgusciai fuori dalla sua stretta e mi risistemai il ciuffo.
“venerdì sera ci sarà una festa, ci andrai?” cambiò argomento ricomponendosi.
“credo di si”
“hai già invitato qualcuno?” continuò.
“no”
“e allora cosa aspetti ad invitarla?!” sbraitò alzando le braccia all’altezza delle spalle.
“chi?”
“come “chi”? Beth, coglione” disse ovvio alzando il tono della voce già troppo alto.
“Lou, non accetterà mai” spiegai abbassando lo sguardo.
“Zayn, caro piccolo dolce Zayn, ascoltami e fidati una buona volta del vecchio Tommo” – iniziò appoggiandomi le mani sulle spalle – “conosco Elisabeth da una vita e posso dire che è una ragazza fantastica sotto tutti gli aspetti, se non la si fa incazzare troppo. E tu dovresti smettere di sottovalutarti. Buttati. Le farà piacere, ne sono sicuro”
“okay ci proverò” dissi sorridendo e sentendomi meno scoraggiato.
 
***
 
BETH’S POV
 
Mi accomodai sul divano e accesi la televisione.
“c’è Man Vs Food!” gridò Niall come captando le onde elettromagnetiche della tv.
Si precipitò accanto a me.
“stai tranquillo” lo intimai trattenendo le risate.
Mi prese il telecomando di mano zittendomi.
Dopo neanche un quarto d’ora mi ritrovai la saliva del biondo sulla maglietta.
Si divertiva cosi lui..
“meglio che la chiudi questa” sghignazzai chiudendogli la bocca, ma era troppo preso dal suo programma per rispondermi.
“Beth?” mi chiamò alla prima pubblicità.
“si?”
“ti piace Zayn?” chiese con gli occhioni azzurri che luccicavano.
Perché cazzo mi colgono tutti di sorpresa con ‘ste domande?
Zayn era davvero un ragazzo meraviglioso e forse c’era qualcosa in lui che mi attraeva.
“ s-si?”azzardai.
Lui sorrise come per dire che non vi avrebbe accoltellato se fossi stata sincera.
“si, lo trovo.. sexy!” mi uscii senza che lo volessi.
“cioè, voglio dire, è molto intelligente e dolce.. Con quell’aria misteriosa..” ritentai arrossendo.
Niall scoppiò a ridere abbracciandomi e sorrisi a mia volta.
“non c’è nulla di male! E’ un bravo ragazzo”
“ha passato l’esame?” chiesi divertita.
“superato con lode” rise.
Verso le 11 mi alzai sbadigliando.
“vado a dormire. Notte Nialler”
“notte” e mi diede un bacio sulla guancia.
Salii le scale e mi accoccolai sotto al piumone caldo del mio letto.
Riflettei su quello che avevo detto a Niall.
Solo in quel momento fui certa di essermi innamorata di Zayn.
Poi un’idea mi balenò in testa: avevo le stesse probabilità che ha un elefante di entrare in un frigo che lui ricambiasse i miei sentimenti. Insomma, lui era affascinante e misterioso, tutte le ragazze sane di mente della scuola gli sbavavano dietro, impazzendo ogni volta che gli passava accanto. E tutte quelle ragazze erano molto meglio di me.
Rimandai quei pensieri al giorno dopo e chiusi gli occhi.






ANGOLO AUTRICII!
okay. rendersi conto ora del totale casino che ho combinato (l'elly non c'entra niente ahah). scusatemi :(
comunque sia, io adoro Niall e Beth, basta. e Zayn è aw.
chiuso.
grazie a chi legge, mette nei preferiti e bla bla bla. recensite mi raccomando!!
aloha.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


La campanella della fine delle lezioni trillò in tutta la scuola, scatenando il caos. Uscii accanto a Niall e Liam, fermandomi in cortile per sistemare la sciarpa. Vidi Zayn avvicinarsi e il biondo e il castano salutarmi frettolosamente e allontanarsi. Li guardai alzando le braccia ma ormai se ne erano andati. Zayn mi raggiunse con un sorriso.
“ciao Zayn!”
“ciao Beth” disse tendendo ancora di più i muscoli in un enorme e lucente sorriso.
“ehm.. Venerdì sera c’è una festa” disse all’improvviso.
“mmh..” borbottai perché continuasse.
“be’ ecco.. Volevo solo chiederti se ti va di andarci con me” disse con un timido sorriso e passandosi una mano tra i capelli neri.
Wow. Zayn Malik, il ragazzo più bello della scuola mi aveva appena invitato ad una festa. Si, si e si.
Sentivo il cuore battere forte contro la cassa toracica e una voglia di gridare la mia felicità salire dalla bocca dello stomaco. Feci finta di pensarci un minuto poi dissi radiosa: “certo, Zayn! Grazie!”
Lo abbracciai lasciandogli un bacio sulla guancia.
“perfetto, allora ti passo  a prendere alle 9” disse raggiante.
“va bene” dissi allontanandomi e salutandolo con la mano. Non riuscivo a smettere di sorridere.
Arrivai a casa di corsa e feci girare le chiavi nella serratura mentre canticchiavo. Spalancai la porta ritrovandomi davanti Niall. Gli saltai addosso e lo sentii ridere.
“come mai cosi felice?”
“Zayn mi ha invitato a una festa!” gridai staccandomi da lui.
“allora ce l’ha fatta!” urlò a sua volta.
“no, aspetta, lo sapevi?” chiesi confusa.
Solo allora capii perché lui e Liam erano evaporati vedendo arrivare Zayn.
Annuì e sorrise.
Mi fiondai in camera un’ora più tardi per fare i compiti e scaricare l’energia che invadeva il mio corpo.
 
***
 
Uscii dalla classe di matematica con El e ci dirigemmo verso l’uscita. Rimanemmo nel cortile a parlare per un quarto d’ora poi lei osservò lo schermo del suo cellulare e sgranò gli occhi.
“santo cielo, Beth! Devo scappare!” gridò riponendo il telefono in tasca.
“dove?” chiesi curiosa.
“oh, mio fratello non si sente bene e gli ho promesso di andare da lui dopo scuola”
“ow! Salutamelo!” gridai mentre si allontanava.
Sistemai lo zaino sulle spalle e all’improvviso sentii delle braccia cingermi la vita da dietro. Mi voltai, immaginando di trovarmi davanti Harry o Louis, i soli che mi abbracciavano cosi, ma non vidi altro che delle labbra fiondarsi sulle mie. Spalancai gli occhi,con il cuore che batteva troppo velocemente contro al petto, rimpiangendo di averlo fatto. L’alta figura di Mason mi sovrastava, mentre la sua lingua tentava di entrare nella mia bocca. Grazie a non so quale forza divina riuscii ad evitarlo. Appoggiai le mani sul suo petto e provai a spingerlo via. Niente. La sua mano stringeva troppo forte il mio fianco.
Lo sguardo mi cadde oltre la sua spalla.
Merda.
Zayn ci stava guardando da poco lontano.
La rabbia iniziò a ribollire nelle mie vene. Spinsi con tutta la mia forza Mason, facendogli allentare la presa sul mio fianco.
“lasciami!” continuavo a ripetere, quasi supplicandolo.
 Mi afferrò i polsi e li strinse violentemente.
“non mi toccare, stronzo” sibilai dimenandomi.
Poi sentii che la presa su di me iniziava ad allentarsi, anzi qualcuno mi stava trascinando via da lui.
Vidi la sua espressione farsi più incazzata cosi mi voltai. Notai un ciuffo biondo spettinato e degli occhi azzurri che mi fissavano allarmati. Non ce la facevo. Mi scrollai di dosso Niall e iniziai a correre ignorando il dolore. Vidi Zayn allontanarsi a passo veloce.
“Zayn! Zayn!” urlai sperando si fermasse.
E in effetti si fermò, voltandosi verso di me. I miei occhi incrociarono i suoi nocciola, ma erano diversi, come non li avevo mai visti prima. Erano colmi di rabbia e tristezza.
Tornò a girarsi prima che riuscissi a proferire parola. Mi sentivo male. Provai a muovermi ma il mio corpo non reagiva agli impulsi.
Tutto quello che volevo fare era urlare e correre via di lì. A fatica mi costrinsi ad appoggiare un piede dopo l’altro. Passai davanti alla scuola e mi bloccai vedendo Louis, Harry, Niall e Liam parlare con Mason e un altro tipo.
Cazzo.
Mi allontanai, quasi correndo, ed arrivai a casa in un tempo abbastanza breve. Entrai sbattendo la porta e corsi in camera mia, facendo sbattere pure quella di porta, e la chiusi a chiave. Mi ci lasciai scivolare accanto, la schiena premuta contro al muro. Il dolore al fianco era svanito, ma non quello ai polsi. Abbassai lo sguardo sulle mie mani e vidi i lividi violacei sui miei polsi. Gli occhi iniziarono a pizzicare. La vista cominciò ad appannarsi e lasciai che le lacrime scendessero lente e pesanti sulle mie guance.
Lo aveva fatto apposta, quello stronzo. Baciarmi davanti a Zayn.
Zayn.
Era semplicemente scappato, senza lasciarmi il tempo di spiegare. Ma cosa volevo spiegargli? Non mi avrebbe creduto.
E poi mi resi conto di come ero scappata anche da Niall.
Perfetto.
Mi morsi il labbro inferiore fino a farlo sanguinare.
Ero cosciente del fatto che era stato quel verme a baciarmi, io non avevo approfondito. In teoria non avevo fatto niente, ma mi sentivo comunque in colpa. Avrei dovuto evitarlo, opporre resistenza. E invece no, mi ero lasciata baciare da quel figlio di puttana, perdendo la fiducia del ragazzo che amavo. Perdendo lui.
Cosa c’era di sbagliato in me? Tutto. Non ne facevo una giusta. Non ero abbastanza per i miei genitori, non lo sono mai stata per le persone in generale. E ora andavo pure in giro a tradire la fiducia della gente.
Ma brava, Elisabeth, complimenti.
 
***
 
ZAYN’S POV
Mi diressi verso il cortile della scuola, sperando di trovarci Beth. Quella sera saremmo andati alla festa insieme e volevo passare un po’ di tempo con lei, per iniziare a rompere il ghiaccio. Abitavamo a 10 minuti di distanza, saremmo tornati a casa insieme, per cominciare.
Appena uscii la vidi. Sbattei più volte le palpebre ma la scena davanti a me  non svaniva come in un sogno. Mason ed Elisabeth si stavano baciando.
Ero immobile di fronte a loro. Incrociai lo sguardo freddo di Elisabeth ma non riuscii a reggerlo. Sentivo la rabbia farmi ribollire il sangue nelle vene. Mi mossi velocemente da lì, prendendo la via opposta rispetto a quella che facevo di solito per tornare a casa. Incontrarla adesso era l’ultima cosa che volevo.
Ero deluso. Era stata la prima ragazza ad accettarmi per come sono, aveva dimostrato un po’ di interesse per me. Ma no, era solo una mia fottutissima illusione.
“Zayn! Zayn!”
Mi voltai e fissai freddo i suoi occhi  per poi tornare sui miei passi.
 
 
 
 
LIAM’S POV
 
“Lee vieni qui un attimo” disse Louis nervosamente indicando con l’indice un punto nel cortile. Osservai quello che stava puntando.
Non ci stavo capendo niente, vedevo  Mason tenere stretta Beth e Niall che cercava di strapparla via da lui, poi Beth correre via. Sembrava quasi spaventata. Ora Niall era solo con Mason. Dovevo intervenire o si sarebbe fatto male.
Mi precipitai in mezzo a loro e riuscii a sentire Mason lanciare un qualche insulto contro Beth e Niall.
“che cazzo le hai fatto?” continuava a ripetere Niall.
“ha fatto tutto da sola! Non vi rendete conto della sua doppia faccia, vi usa soltanto” disse con un ghigno strafottente stampato sulla faccia.
“tu non sai niente di lei, stronzo. Vai a scoparti una delle tue tante troiette e chiudi quella fottutissima bocca. Vaffanculo ” dissi cercando di rimanere il più calmo possibile e di frenare la mia voglia di distruggergli quel ghigno che si ritrovava.
Mi voltai e mi allontanai seguito dai ragazzi. Odiavo fare la parte del cattivo.
“devo andare da lei” mormorò Niall sparendo dietro l’angolo.
Mi feci spiegare velocemente da Louis cosa fosse successo.
“merda” mormorai.




ANGOLO AUTRICI
ed ecco che cominciano i casinii! erano un po' troppo felici ahaha..
okay, scusate i continui cambi di POV e soprattutto le lunghezze irregolari dei capitoli, ho qualche difficoltà! comunque vorrei ringraziare chi ha recensito!
alohaa :*

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


BETH’S POV
 
 “Beth. Beth. Beth. Beth” sentii dire alla voce esausta di Niall dall’altro lato della porta.
Chissà da quanto tempo era lì ma me ne ero accorta solo in quel momento. Mi accorsi che le lacrime avevano smesso di scendere.
“Beth sono Niall, voglio solo aiutarti”

“Beth, ti prego”

“cazzo Elisabeth, vuoi aprire questa benedetta porta?!”
Mi scoppiava la testa, non capivo più niente. Mi costrinsi ad alzarmi e, barcollando un po’, raggiunsi il letto e mi ci lasciai cadere.
 
***
 
Sussultai allo squillo fastidioso e insistente del mio cellulare. Mi stropicciai gli occhi ed accettai la chiamata senza nemmeno guardare chi fosse.
“pronto?” dissi con la voce ancora impastata dal sonno.
“pronto, sono della polizia, è lei la signorina Cooper?”
“s-si” balbettai.
“le devo annunciare la morte del signore e la signora Cooper” disse calmo.
Le parole mi morirono in gola. Ero scioccata.
“g-grazie” mormorai dopo un minuto di silenzio.
“mi dispiace”
Chiusi la chiamata.
Non c’erano mai stati per me ma rimanevano le persone che mi avevano messo al mondo. La notizia della loro morte mi aveva comunque scosso.
Rimasi parecchi minuti immobile poi decisi di scendere in cucina per mangiare  qualcosa e calmarmi. Entrai nella stanza e trovai un pacchetto di cracker, decisi di accontentarmi di quello.
Vidi la porta aprirsi e mio cugino entrare con fare infastidito.
“Beth adesso mi dici che cazzo è successo” disse spazientito.
Non risposi, senza saperne il motivo preciso.
“cos’hai?”
“Niall cazzo lasciami in pace! Non hai una festa?! Va e divertiti” sbottai lanciando il mio povero pacchetto di cracker.
“non..” tentò.
“sono stanca, Niall. Vai a quella fottutissima festa e lasciami sola”
E senza aspettare risposta tornai in camera. Sentii la porta d’ingresso sbattere e solo in quel momento mi resi conto della grande cazzata che avevo fatto.
Sentii le lacrime inumidirmi gli occhi per poi scendere calde e veloci lungo le mie guance.
Mi fai schifo, Elisabeth.
 
***
 
NIALL’S POV
 
Feci sbattere violentemente la porta, fregandomene delle eventuali conseguenze. Mi diressi pestando i piedi verso il locale, ma nella testa avevo tutt’altri pensieri. Non capivo perché mi avesse urlato contro in quel modo, ero infastidito dal suo atteggiamento ma non avrei mollato.
Arrivai davanti al locale e incontrai Louis, Liam e Harry.
“Le hai parlato?” chiese Louis dopo che ci fummo salutati.
“mi ha cacciato fuori di casa” mormorai.
Liam mi diede un’amorevole pacca sulla spalla e scomparve dietro di me.
“mi dispiace Nialler. Lasciale un po’ di tempo, sono sicuro che è solo dispiaciuta per il fatto di Zayn” mi confortò Louis.
Notai che Harry si era allontanato con il cellulare all’orecchio e tornò un istante dopo.
“niente” – disse staccandosi il telefono dall’orecchio – “vado da Zayn. E Niall, non preoccuparti” e mi fece un occhiolino.
Sorrisi.
“andiamo a bere qualcosa” disse Louis trascinandomi dentro al locale.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2900821