do you remember me?

di Esmile8
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***
Capitolo 4: *** 3 ***
Capitolo 5: *** 4 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Credo che il passato, il più delle volte condizioni le nostre scelte, scelte belle o brutte che siano.. Il mio passato aveva condizionato molto la mia vita, dal non piacersi al non piacere agli altri, e cosa più importante al non piacere a lei, era così, e non potevo farci nulla, la distanza aveva rovinato le cose, si, ma io le avevo peggiorate. Lei aveva bisogno di me, ed io non c’ero, o forse, più semplicemente, avevo paura, l’autolesionismo non era una cosa su cui scherzare, io non potevo salvarla, e lei non voleva essere salvata, o almeno non da me. Mi stavo perdendo nei miei pensieri, che più che altro erano ricordi che si ammassavano fra loro. Quella 14enne ragazza riccia mi mancava, mancava davvero tanto, nonostante fossero passati anni. Finite le scuole superiori decisi di partire, mi sarei trasferita al nord per intraprendere un percorso di studi che mi interessava molto: «psicologia» studiare le persone era sempre stato un hobby, e allora volevo che quell’hobby diventasse il mio lavoro, ero fiera di ciò che volevo fare, io volevo aiutare le persone, e volevo fare tutto questo semplicemente parlando con loro, perché a volte la miglior cura è una bella dose di affetto e intraprendere un semplice dialogo. Volevo ascoltare chiunque ne avesse bisogno, volevo esserci per loro.

Erano ormai le 4 di notte, Genny sarebbe venuta in Toscana fra poche ore ed io decisi di alzarmi, prepararmi e iniziare il lungo tragitto verso l’aereoporto. Genny era sempre stata una vera amica, sin dalla prima superiore, stavamo nella stessa classe, e dopo il mio trasferimento lei si rivelò subito una brava persona, io ero sempre stata un tipo chiuso e timido, ma fu grazie a lei che riuscii ad interagire in quella classe piena di omofobi e pagliacci. Lei c’era sempre stata, ed io ero legata alla sua promessa, o meglio, alla nostra di promessa. Sognavamo un futuro assieme, dove poter essere libere, magari lei avrebbe pubblicato un suo libro o le sue poesie dato che le piaceva scrivere, e magari io avrei ritrovato quella ragazza mai dimenticata, o forse avrei imparato ad amare di nuovo.

Stavo guidando da più di un ora ed ero quasi giunta all’aeroporto, misi la radio, ci stava Miley, adoravo quella ragazza, si, poteva essere definita troia, o tutte queste stronzate varie, ma lei camminava sempre a testa alta, senza dare retta ai giudizi degli altri, e cosa più importante: la sua musica era stupenda.

Arrivai accompagnata dalla voce della Cyrus e posteggia l’auto. L’aereo sarebbe atterato ammomenti, quindi decisi di entrare e aspettarla lì.

-Daniiiiiiii- mi sentii chiamare in lontananza

-Ehi- vidi quella piccola ragazza farsi strada tra la folla, quasi in preda a uno svenimento per quanto correva, le andai in contro e l’abbracciai forte. Mi mancavano i suoi abbracci, e mi mancava il senso di protezione che emanavano, ci stavo bene in quelle braccia, erano un rifugio perfetto, e non stento a dire che a me quel rifugio mancava molto. Andammo in macchina e parlammo per tutta la durata del viaggio. Avremmo dovuto cercare lavoro dato che io ero arrivata lì da poco e lei solamente oggi, optammo per cercare posto in una libreria che vendeva anche cd, magari un piccolo negozio in centro. Al nostro rientro a casa avremmo fatto tutto, ma con calma.-Dani, ma dove sta il bagno?- mi chiese

-Lì- le indicai la porta infondo al corridoio -Fai veloce, così scendiamo- le dissi capendo che probabilmente stava per farsi una doccia. meno di mezz’ora e uscimmo di casa, avremmo trovato lavoro, fatto gli esami di ammissioni per le varie università e sperato che tutto sarebbe finito per il verso giusto, proprio come avevamo promesso.

Pov Demi
Sono passati anni da quella volta in cui la vidi, e adesso, quasi per magia era dinuovo qua.. Aveva gli occhi azzurri, sembravano essere più pieni rispetto l’ultima volta che l’avevo vista, prima era così triste, invece adesso sembrava quasi essere felice.. Dani era una ragazza di poche parole, preferiva i fatti al resto. La conobbi 4 anni fa, io ero scesa in Sicilia con la scuola, visitai un centro commerciale, che come visita in realtà non era il massimo, ma incontrai lei.

*RICORDO*
Stavo guardando quel cd, era una cantante che non mi piaceva per nulla e istintivamente dissi

-Che troia- la ragazza difronte a me si girò, e mi guardò accigliata

-Scusa?- chiese con tono acido

-Non mi riferivo a te, intendevo che la Cyrus è troia- misi in chiaro le cose

-Potevi dire benissimo troia a me, ma lei non si tocca- detto questo cambiò strada, non so perché, ma quella ragazza mi aveva colpita, allora decisi di comprare il disco che un istante prima teneva in mano, nonostante io pensassi che davvero quella cantante era troia, mi misi a cercare quella ragazza..

-Ehi- le andai contro vedendola in lontananza -Mi dispiace per prima- conclusi la frase porgendole il cd

-Ehm.. grazie- disse lei stranita

-Non ringraziarmi, dimmi il tuo nome- le dissi

-Dani- sorrise porgendo la mano in segno di saluto

-Io sono Demi, è stato un piacere- la salutai con la mano allontanandomi e andando verso il gruppo classe. Mi erano bastati pochi attimi per capire che quella ragzza non era il culmine dell’autostima, e si capiva dai suoi occhi, erano spenti, ed io l’avevo notato. Mi piaceva, ma era davvero una cosa assurda cercarla ancora dato che l’indomani sarei dovuta partire.

*FINE RICORDO*

Stava a pochi metri da me, era con una ragazza, decisi di non avvicinarmi a lei, forse, probabilmente, non si sarebbe nemmeno ricordata, lasciai perdere e continuai a stare in giro per i fatti miei, magari avrei avuto un’altra possibilità per rivederla, e magari, lei si sarebbe ricordata di me.


 

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Capitolo 2
*** 1 ***


Pov Dani
Era passata una settimana da quando io e Genny avevamo trovato lavoro, era stato facile, anche più del previsto.

-Ehi dormigliona, svegliati.- le tirai una cuscinata in pieno viso sperando funzionasse a qualcosa, ma nulla, nessun segno di vita -C’è Giulio- continuai sperando che quella piccola bugia l’avrebbe fatta svegliare, e così fu, appena sentì quel nome si alzò quasi di scatto e mi guardò ancora intontita dal sonno.

-Dove?!- inizio a buttare voci guardandosi in torno

-Scherzavo stupida, era solo per farti alzare, sbrigati o facciamo tardi a lavoro- le dissi andandomene via e aspettando che si preparasse.

Andai in cucina con la speranza di trovare del cioccolato: quando stavo male era l’unica cosa che riusciva a calmarmi, e in quel momento ci voleva proprio. La mia vita sentimentale era in discesa libera già da parecchi anni, avevo perso gran parte del mio tempo dietro una persona che si stava facendo una nuova vita lasciandomi fuori da essa. Presi il cioccolato che trovai in cucina e mi diressi in bagno per vedere a che punto era Genny, mi fermai un attimo prima di bussare, la sentii piangere, aprii la porta e la vidi in una situazione al quanto brutta, era rannicchiata per terra con le mani che le coprivano la faccia, stava singhiozzando, mi avvicinai e l’abbracciai forte come per dirle di stare tranquilla, ma non bastò, anzi, peggiorò solo la situazione

-Piccola che succede?- alzò lo sguardo e i nostri occhi si incrociarono, forse si trattava di Giulio, forse avevo sbagliato a fare il suo nome -scusa, mi dispiace- la lasciai stare e mi allontanai da quell’abbraccio inutile -adesso è meglio che ti prepari, non possiamo far tardi.- vederla in quella situazione mi faceva stare male, e il fatto di non poter far nulla per farla star meglio peggiorava le cose.

-Va bene..- si alzò ed io uscii dal bagno aspettando che finisse di prepararsi.

Passarono 10 minuti e Genny era pronta. Andammo in quel piccolo negozio di libri e musica dove avevamo trovato lavoro, io iniziai a sistemare i vari cd mentre Genny si occupava di consigliare i clienti per acquistare vari libri.

-Scusa, potrebbe indicarmi dove son messi i cd di Miley Cyrus?- alzai lo sguardo verso quella ragazza che mi stava parlando, non appena incrociai i suoi occhi rimasi a bocca aperta, i battiti del cuore iniziarono ad accellerare in una maniera assurda, mi tremavano le gambe e avevo paura che lei si accorgesse del mio disagio, non sentivo la voce di quella ragazza da un tempo che mi era parso eterno, e adesso? Chissà se lei si ricorda ancora di me..

Pov Genny
Questa giornata era iniziata malissimo, con Dani a ricordarmi di Giulio, i mille clienti che rompevano le palle perché non riuscivano a scegliere un cavolo di libro e tutto il resto, queste giornate non dovrebbero iniziare mai. Avevo paura di incontrarlo, ma allo stesso tempo voglia di vederlo, avevo paura di incrociare il suo sguardo, in fondo era già un anno che non eravamo più nulla, un anno che io per lui ero solo uno scarto.
Dani sembrava stare meglio, lavorava, studiava e ultimamente passava così tanto tempo tra i libri che non avevamo nemmeno più la possibilità di parlare nonostante abitassimo nella stessa casa..

-Scusa, potrei chiederti una cosa?- ed ecco che ci risiamo, la solita cliente rompipalle che voleva un consiglio per un libro

-Mi dica pure- cercai di rispondere con educazione e cercando di trattenere le bestemmie

-Mi può dire il nome di quella ragazza?- mi indicò Dani ed io rimasti un po’ perplessa

-Si chiama Danielle- le risposi poi un po’ scocciata e anche basita dallo sguardo che fece subito dopo quella ragazza, sembrava essere contenta

-Ti ringrazio- mi disse sorridendo a 32 denti e andando via, non mi preoccupai molto del perché quella ragazza voleva sapere il nome di Dani, in fondo era normale credo.. Non ci pensai molto, avevo parecchio lavoro da fare e troppi pensieri per aggiungerne altri.


Spazio autore: scusate se ci ho messo parecchio ad aggiornare, e scusate se questo capitolo non è il massimo come lunghezza, prometto che il prossimo sarà più lungo. Comunque, se siete curiosi di sapere chi ha incontrato Dani e saperne di più su Giulio e Genny recensite <3 a 3 recensioni aggiorno, a presto <3

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Capitolo 3
*** 2 ***


Pov Dani 
Avevo finito per indicarle il posto del cd senza dire nulla, lei ringraziò e se ne andò e questo mi diede la conferma che lei non si ricordava minimamente di me. Sentire la sua voce dopo così tanto, vedere il suo sorriso, i suoi occhi, le sue labbra..era stato un colpo al cuore, era bellissima, anche più di prima. Avevo sempre sperato di rivederla, ma adesso aveva fatto male, tanto male: sta volta la distanza non dipendeva dai chilometri, ma dal tempo e dal fatto che lei mi aveva rimosso completamente dai suoi ricordi. 

-Dobbiamo andare.- Genny mi si avvicinò interrompendo i miei pensieri

-Va bene, inizia ad andare in macchina, chiudo io.- dissi sorridendole, lei si diresse in macchina ed io sistemai le ultime cose quando una ragazza mi si avvicinò 

-Ehi, so che è tardi, ma mi servirebbe un cd- l'aveva chiesto in modo così educato che non mi sembrava giusto dirle di no.

-Cosa le serve?- sorrisi

-L'ultimo album di Ed- ricambiò il sorriso ed io iniziai a guardarmi in giro.

-Credo sia terminato- le risposi tristemente non vedendolo -posso dare un occhiata in magazzino se mi dà due minuti- continuai

-Certo- rispose contenta, guardai in magazzino e per fortuna riuscii a trovarlo.

-Venga alla cassa- dissi mostrandole il cd, lei pagò e andò via permettendomi di chiudere il negozio.

-Sai chi è quella?- mi chiese Genny non appena entrai in macchina.

-Chi?- chiesi confusa

-La ragazza che è appena uscita, sai prima mi aveva chiesto il tuo nome.- a quella affermazione rimasi sorpresa

-Non so chi sia.- dissi mettendo in moto l'auto per finalmente tornare a casa, ero stanca e triste, ma soprattutto, chi è la ragazza dell'album? Avevo troppi pensieri, così decisi di spegnere per un attimo il cervello e pensare ad altro, o magari a niente.


Pov Chiara
Era stato davvero assurdo rivederla, era strano vivere nella stessa città e far finta di nulla quando in passato avremmo fatto il possibile per stare vicine. Era cambiata, e non solo perché era più alta, ma i suoi occhi erano così diversi, nel momento in cui mi ha guardata sembrava che non si ricordasse di me e questo fece male, ma non le diedi molta importanza, infondo ero stata io a mandarla via nonostante lei avesse sbagliato tante volte non meritava di essere trattata come niente.

-Amore- arrivai a casa e trova la mia ragazza in cucina pronta a cucinare

-Che fai?- iniziai a ridere alludendo al fatto che stava cucinando, era una frana ai fornelli ed entrambe lo sapevamo benissimo

-Non prendermi in giro..- abbasso lo sguardo, io mi avvicinai ad essa e la strinsi da dietro

-Non lo faccio, ma che pensi se invece di cucinare andiamo a mangiare qualcosa fuori?- si voltò e mi sorrise dolcemente, quel sorriso era unico e non potevo fare a meno che incantarmi ogni volta che sorrideva, mi stampò un piccolo bacio e andò via, probabilmente stava andando a prepararsi per uscire.

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Capitolo 4
*** 3 ***


Pov Dani
 
-Sai con chi ho parlato in negozio?- dissi a Genny 
 
-Con chi?- chiese curiosa
 
-Chiara.- fece una faccia buffissima mentre dissi quel nome
 
-Scherzi?!- era sconvolta, forse più di me
 
-No, mi ha chiesto dove stavano dei CD ed io glieli ho indicati, ma probabilmente non si è ricordata di me.- dissi quasi triste
 
-Oh- fece un sospiro, l'unica cosa che sicuramente le era venuta in mente di dire.
 
Arrivammo a casa e ci preparammo per uscire, quella sera avevamo deciso di mangiare fuori. Fummo pronte in un ora e alle 21:30 scendemmo da casa, avevo optato per indossare un leggins nero, una felpa larga e le mie amate convers, Genny invece indossava un vestito nero che le arrivava un po' più su delle ginocchia e dei tacchi che la rendevano più alta di me. Era presto per girare per locali quindi andammo in pizzeria. 
 
-Allora..- cercai di prendere discorso con Genny -Tutto ok?- era l'unica cosa sensata che riuscì a far uscire dalla mia bocca
 
-Si, ma.. Sai com'è, Giulio.- non capivo cosa volesse dire, quindi la invitai a continuare -Mi manca. È passato un anno, ma è più forte di me, non riesco a dimenticarlo. A volte penso a quando avremmo fatto di tutto per stare insieme, e invece adesso è andato tutto a puttane, so che dovrei concentrarmi su altro, in fondo è passato tanto tempo, ma non riesco..davvero.- mi fece così tanta tenerezza che l'afferrai la mano
 
-Andrà bene, riuscirai a dimenticarlo.- questa era la frase che dicevo sempre a me stessa riferita a Chiara, ma entrambe sapevamo che la mia testa diceva una cosa, mentre il mio cuore ne diceva un'altra. Speravo davvero però che Genny a differenza mia ci sarebbe riuscita. Lei mi sorrise timidamente ed io ricambia lo sguardo.
 
Mangiammo la pizza e andammo a bere qualcosa in un locale poco distante da là.
Era pieno di ragazze e ragazzi già ubriachi nonostante ancora fosse presto, a quella scena io e Genny ci guardammo e scoppiamo a ridere. Ordinai qualcosa da bere e la mia amica fece lo stesso. Cercai con lo sguardo una ragazza con cui passare la notte, so che è una cosa strana da dire, ma era così, volevo stare bene almeno per una notte. Iniziai a bere, un drink, due drink, tre drink, quattro drink, cinque drink, fino ad arrivare a un numero che non riuscivo nemmeno a ricordare. Volevo stare tranquilla e l'alcol mi avrebbe aiutata. Genny beveva, eravamo rimaste due ore a bere, solo a bere senza spiccicare parola, ci guardammo e ridemmo, l'alcol stava facendo effetto, ed io non avrei impedito che succedesse.
 
Pov Demi
 
Avevo chiesto il nome della ragazza a cui non smettevo di pensare, e si, era davvero lei. Danielle era così carina, ma era stato triste che non si fosse ricordata di me quando le chiesi l'album di Ed, ma avevo deciso di sfruttare la cosa. In qualche modo dovevo riuscire ad incontrarla, magari sarei arrivata a chiederle di uscire, ma questo sarebbe successo con il tempo. 
 
-Grace allora si esce?- chiamai la mia migliora amica per cercare di scappare dai mille pensieri che mi incasinavano la testa
 
-Sono a cena con Chiara, possiamo fare fra un ora.-  da quando stava con quella ragazza, Grace non faceva altro che trascurarmi, ma in fondo io ero solo la sua migliore amica, ed era giusto che passasse del tempo con la sua ragazza
 
-Va bene.. Ma porti anche lei?- mi stuffava stare in mezzo a una coppia
 
-Si.- disse ed io sbuffai
 
-Solito posto?- chiesi riferendomi al locale dove di solito stavamo
 
-Certo.- chiusi la chiamata e cercai qualcosa di decente da mettere, alla fine scelsi un paio di jeans e una camicia, presi il cellulare, la borsa ed uscì di casa dirigendomi al locale. Appena entrai la vidi, stava bevendo ed era con quella ragazza a cui avevo chiesto il suo nome e il chè era imbarazzante.. Strani pensieri mi salirono in testa "Dani stava con la ragazza dei libri?" Non riuscivo a trovare una risposta a quella domanda, ma speravo davvero di no.
 
-Ehi.- Grace si avvicinò e mi salutò porgendomi la guancia, mentre Chiara fece un piccolo saluto con la mano
 
-Come va?- chiesi per attaccare un discorso
 
-Bene.- sorrise Grace guardando la sua ragazza che si era diretta già al bancone per ordinare della vodka -A te?- chiese rivolgendomi lo sguardo
 
-Vedi quella ragazza?- gli indicai Danielle -Non è bellissima?- chiesi in seguito
 
-Non male- annui la mia amica -La conosci?- chiese
 
-In un certo senso.. La vidi solo una volta molti anni fa, ma non si ricorda di me.- dissi triste
 
-Oh.. Mi spiace. Sembra che Chiara la conosca.- mi disse facendomi voltare per guardare cosa stesse succedendo. Vidi Chiara parlare con Dani, e rimasi sconvolta di fronte a quella scena
 
-Wow- fu l'unica cosa che riuscì a dire, dopodiché iniziai la mia serata cercando di non pensare a nulla...
 
 
Spazio autore: Allooora.. Rieccomi!:,) so che probabilmente chi legge la storia sarà rimasto con tremila domande in testa ahaha, ma aggiornerò presto! Fatemi sapere cosa ne pensate, e se avete consigli per migliorare la storia o il mio modo di scrivere vi invito a parlarmene, i giudizi aiutano a crescere. Un bacio❤️

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Capitolo 5
*** 4 ***


Pov Chiara
 
Ero andata al bancone per ordinare da bere, Dani era lì, a un passo da me, ubriaca continuava a bere e a ridere e il che mi preoccupava.
 
-Ehi, non dovresti bere così tanto.- le dissi avvicinandomi
 
-Ma per piacere!- esclamò continuando a ridere
 
-Non ti fa bene.- le tolsi il bicchiere di mano e lo portai alla bocca per fare in modo che lei incrociasse il mio sguardo
 
-Oh- sussultò appena mi vide
 
-Dani datti una regolata e va a casa!- dissi con tono autoritario cercando di nascondere la mia preoccupazione
 
-Altrimenti?!- alzò un sopracciglio
 
-Altrimenti.. Altrimenti nulla! Va a casa e smettila di stare dove sto io!- so che ciò che avevo appena detto non aveva molto senso, ma era l'unica cosa che ero riuscita a dire. La vidi alzarsi e barcollando andò via dal bancone per sedersi altrove, mi dispiaceva il mondo in cui le avevo parlato, lei.. lei complicava tutto, ogni volta che stavo bene lei era lì, ed io ricordavo il passato.. E a me il passato non era mai piaciuto.
 
Mi diressi al bancone con dei bicchieri di vodka in mano, li porsi alle altre e bevvi il mio tutto d'un sorso.
 
-Quindi non hai intenzione di provarci?- senti parlare Grace
 
-Non adesso..- le disse titubante Demi
 
-Si può sapere di cosa parlate?!- chiesi cercando di capire qualcosa
 
-Mm.. Sai la ragazza con cui hai parlato prima?- disse la mia ragazza
 
-Si.- feci segno di proseguire
 
-Piace a Demi.- a quelle parole rimasi un po' male
 
-È già impegnata.- mentii, ma non sapevo perché lo stavo facendo, in fondo Dani era un capitolo chiuso da anni. Vidi Demi chinare la testa, e un po' mi pentii di avere mentito.
 
Passammo la serata a parlare del più e del meno anche se io capivo poco di ciò che dicevano le altre dato che i miei occhi stavano costantemente puntati su Dani. Era ferma su un divanetto messo all'angolo della stanza, la testa bassa e una bottiglia di birra in mano, di tanto in tanto alzava il capo per scrutare attentamente i sederi delle ragazze, e lo faceva notare benissimo, finì la birra e si diresse di nuovo al bancone, iniziò a parlare con una ragazza piccola di statura, capelli castano scuro un po' arruffati e occhi marroni, un piccolo vestito che la ricopriva fino alle ginocchia e dei tacchi ai piedi, dopo poco si alzarono e andarono via, un piccolo brivido attraversò la mia schiena e delle domande affollarono la mia mente, ma io le ignorai.
 
Pov Demi
 
Dani era appena uscita dal locale con la ragazza che secondo la mia testa rappresentava la sua fidanzata, quel l'uscita era servita a niente, avrei dovuto stare più tranquilla, ma invece la notizia che mi aveva dato Chiara aveva solo finito per rovinare tutto. La mia amica mi parlava, cercava di farmi pensare ad altro, ma io non riuscivo davvero a concentrarmi su altro che non fosse Dani. Le mani sudavano e quando le avevo rivolto la parola al negozio, dopo così tanto tempo, le parole uscivano a stento, lo stomaco faceva delle piccole capriole e il cuore martellava così forte da coprire il rumore delle paure che avevo in quel momento. Dani. Dani. C'era solo lei nella mia testa, quella piccola ragazza che in realtà non era nemmeno tanto più bassa di me, era riuscita a mettermi in soggezione e a farmi tremare le gambe solo al sentir pronunciare il suo nome.
 
-Allora, che hai deciso?!- chiese Grace scrollandomi una spalla 
 
-Si si, vengo.- mi avvicinai verso di loro per raggiungere la macchina posteggiata a pochi metri fuori dal locale
 
-Guido io!- disse Chiara notevolmente ubriaca
 
-Si si, come no amore.- rispose la mia amica dandole un bacio e facendola sedere nel sedile posteriore
 
Entrai in macchina anch'io e Grace mise in moto, 
 
-Andiamo a casa tua.- le dissi, ero troppo stanca e triste per rimanere sola
 
-D'accordo.- annui e prese dritto.
 
Arrivati a casa Chiara andò subito a dormire ed io mi misi comoda sul divano
 
-Sicura che è ok qui?- chiese premurosa Grace
 
-Sta tranquilla.- le sorrisi -Buonanotte.- continuai coprendomi
 
-Notte.- sussurrò quasi e andò via.
 
 
Spazio autore: non è il massimo, ma è il meglio che sono riuscita a scrivere oggi.. accetto ogni critica e ringrazio chi legge la storia❤️

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