After Hogwarts

di Padfoot_07
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I - La vita dopo Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Capitolo II - Godric's Hollow ***



Capitolo 1
*** Capitolo I - La vita dopo Hogwarts ***


Hogsmeade... dicembre 1978

Tre ragazzi ed una ragazza camminavano allegramente per le strade innevate dell' incantevole e magico villaggio di Hogsmeade, uno dei tre giovani dalla zazzera corvina e scarmagliata ed occhiali, teneva un braccio sulle spalle della ragazza dai lunghi capelli rosso fuoco, entrambi avevano le guance notevolmente arrossate per le risate causate da uno degli altri due ragazzi, il più alto e dai capelli scuri, che tirava palle di neve, raccolta dai margini della strada, all'altro amico, biondo e dall'aspetto leggermente trascurato.

"Vai Felpato!" lo incitava tra le risate il moro occhialuto

"Sirius la smetti?!" lo rimbrottava invece la rossa, anche se con un sorriso

"E dai Evans piantala di fare la prefetta-perfetta!" la scimmiottò Sirius

"Mai!!!" fece risoluta"Black... ed anche tu Potter! In punizione e meno dieci punti a testa per la vostra casa!" Esclamò facendo ricorso all'aria superiore che tante volte aveva utilizzato a scuola per rimproverare i Malandrini.

I due Malandrini coinvolti attaccarono come spesso accadeva con la solita sfilza di proteste sotto lo sguardo severo di Lily e di Remus, per poi finire tutti a ridere a crepapelle, era bello ripetere queste scenette, anche se ormai il prefetto Remus Lupin aveva rinunciato a tentare di tenere a bada quei due scellerati dei suoi migliori amici e Lily Evans deposta la spilla avesse aperto il cuore al malandrino per eccellenza e quest' ultimo come Sirius fossero ormai molto maturati...

Benché ormai la scuola fosse finita i ragazzi sentivano davvero nostalgia dei bei tempi andati, la vita fuori dal castello si era rivelata una realtà tremendamente difficile e pericolosa, tutti loro erano dovuti crescere di colpo, avevano dovuto scegliere da che parte stare ed avevano scelto di combattere Voldemort, di lottare strenuamente per difendere tutto ciò che il Signore Oscuro mirava ad annientare.

Arrivati alla fine della stradina che terminava col locale di Madama Rosmerta, i Tre Manici di Scopa, poterono godere di una spettacolare vista... Hogwarts in tutta la sua imponente bellezza si stagliava contro il cielo dal quale piovevano dolci fiocchi di neve... sentirono una stretta allo stomaco mentre una pesante malinconia li invadeva al ricordo di tutti i magnifici momenti trascorsi tra quelle mura, al ricordo di tutto quello che quella scuola era stato per loro.

”Fa strano vero?" fece James dopo un po' "Sapere che è finita... che non torneremo più a studiare in quella scuola..."

Lupin inarcò un sopracciglio.

"E quando mai TU hai studiato Ramoso?" gli fece notare ridendo Sirius.

"Ah...ah... divertente Black!" ribatté facendogli una linguaccia, subito ricambiata da Sirius.

"James" fece Lily esasperata "la finisci di fare il bambino?" disse con una risatina

"Impossibile Lily, sarebbe più probabile che Piton si lavasse i capelli"

Lily gli scoccò un'occhiataccia.

"Scusa amore... preferisci che usi in un altro modo la mia lingua?" le chiese invece James malizioso.

Lily arrossì violentemente "Potter!!!" ruggì, ma il ragazzo le aveva prontamente chiuso la bocca con la propria...

"Oh per Merlino!" esclamò Sirius roteando gli occhi" c' e' un bambino qui'" fece melodrammaticamente coprendo con una mano gli occhi di Remus,

"Si Sirius grazie c' eravamo già accorti della tua presenza" lo prese in giro Remus a sua volta.

Così battibeccando come due vecchie zitelle Sirius e Remus entrarono nel locale e James e Lily tornati mano nella mano, dopo un ultimo languido sguardo alle vecchia scuola li imitarono.

Il locale era abbastanza affollato nonostante lo stato di pericolo, il Natale pareva aver portato con se' una sorta di tregua... o almeno così si sperava, trovarono Sirius impegnato in un' impietosa corte nei confronti della barista, mentre Remus si guardava intorno come a voler fingere di non conoscerlo o di essere finito li' per sbaglio.

"Non cambieranno mai" bisbigliò James all'orecchio della sua ragazza

"Si ma di questi tempi penso sia un bene che certe cose restino com'erano, già i cambiamenti sono stati tanti" sospirò Lily

"E sono tutti negativi?" le chiese James cingendola da dietro con le braccia e baciandole dolcemente il viso

"Beh... non saprei, ci devo riflettere" lo prese in giro lei

"Ah si Evans?"

"Certo Potter"

Risero entrambi... prima di ribaciarsi

"Hey piccioncini, vi muovete a venire al tavolo, prima che ci freghino i posti liberi?! " li richiamò Black irritato( evidentemente le sue avances non avevano colpito nel segno)

"Arriviamo" fece Lily trascinando il suo ragazzo per la mano

"Cosa avete preso?" chiese James sbirciando nei boccali

"Burrobirra fumante" rispose Remus

"Io volevo il wiskey incendiario" borbottò Sirius

"Sirius vorrei ricordarti che fra tre ore dobbiamo entrare in servizio per l' Ordine" gli ricordò Lily

"Ah giusto..."fece Black scostandosi un ciuffo ribelle di capelli corvini dal bel volto

"Dai lasciate stare il mio cagnolino!" lo difese James " vedete che non e' più il piccolo bastardo arrogante e fighetto di un tempo... s' e' anche tagliato i capelli"

"Si Felpato ancora non ci credo!" s' aggiunse Remus.

Sirius ghignò "Certo mi danno un aria più professionale ora che lavoriamo per l' Ordine... e poi ho notato che con questo nuovo look da bravo ragazzo si rimorchia alla grande"

"Lo sapevo che finiva così..." fece Lily battendosi una mano sulla fronte

"Davvero?" chiese James "mmm forse dovrei tagliarli anch'io" rifletté con una mano sul mento guardando di sottecchi

Lily, che lo fulminò con lo sguardo "... per piacere di più al mio amore!" si difese allora con le mani alzate

"Rinunciaci fratello, nemmeno un paio di forbici terrebbe a bada la tua capigliatura"

"Provaci sacco di pulci" ribatté James con tono di sfida ghignando malandinescamente

"Che ne dite se vi raso a zero entrambi?" propose Remus

"E sciupare cotanta bellezza?!" fece Sirius scioccato

"Illuso..." lo rimbecco James

"Stop! Bambini..." li richiamò Lily all'ordine

"Mi chiedo come faremo quando avremo un bambino" esclamò Lily

"Ah, sicuramente sarà più maturo di loro due" rise Remus

"Hey" protestò James offeso

"Scherzo Signor Potter..." lo rassicurò Lily ridendo

"Va bene quasi-signora Potter" Fece prima di baciarla

" E ci risiamo" sospirò Sirius

"A quando il matrimonio allora?" chiese Remus

"Tra due mesi circa" l' informò Lily " ma la data ancora non l' abbiamo scelta, di questi tempi non si sa' mai, potrebbero esserci mille imprevisti" spiegò

"Dai Lily non preoccuparti, sarà forte!" esclamò giovale Sirius

"Felpato e' un matrimonio non deve essere "forte"!" ribatte James

"Scherzi?" fece Sirius sbalordito "ho già in testa un paio di ideuzze"

"Oh... che Merlino ce la mandi buona!!!"esclamò sconvolta Lily

Tutti e quattro risero di gusto...

Dopo un po' lo sguardo di Remus indugiò sui manifesti del Ministero sulla difesa responsabile di casa e famiglia dagli attacchi dei Mangiamorte

"Quando pensate finirà tutto questo?" chiese pensieroso il licantropo

Gli altri seguirono il suo sguardo e capirono subito a cosa si riferiva l' amico...

"Non lo so' Lunastorta... ma ce la faremo" fece convinto Sirius

"Chissà se ne usciremo tutti vivi" esclamò Remus con un' ombra scura ad attraversargli gli occhi.

"Non dirlo nemmeno per scherzo!" lo riprese James serio" ne usciremo tutti sani e salvi" esclamo' convinto.

"Giusto!" convenne Lily" Non devi nemmeno pensarci a queste cose"

"Questa e' la nostra vita, e' la nostra occasione di fare qualcosa di buono per cercare di salvare ciò che amiamo, non possiamo rinchiuderci in uno sgabuzzino per il resto dei nostri giorni per paura di un branco di spostati!" esclamò Sirius"E poi amico non posso morire prima di arrivare alle cento ragazze!" fece Sirius convinto.

"Per come te la tiri fratello, pensavo le avessi già passate!" lo prese in giro il miglior amico

"Dai facciamo un brindisi!" propose Lily "... ad un futuro migliore!" sorrise incontrando gli occhi del suo ragazzo

"All' amore!" esclamò James guardando a sua volta la sua ragazza negli occhi, specchiandosi in quei meravigliosi smeraldi

"All' Ordine della Fenice" propose Remus

"A voi! I miei migliori amici!" ruggì Srius balzando in piedi.

”Beh, luce dei miei occhi, gioia del mio cuore…” esordì James. Rivolto alla sua ragazza.

“Ooooooh Jamie non chiamarmi così in pubblico, lo sai che sotto sotto sono timido” chiocciò Sirius

“…Aio!”

James sbuffò il proprio disappunto, assestando all’amico uno scappellotto mentre il resto dei presenti rideva con le facce affondate nei boccali. “L’amore fa male” lo liquidò James con un ghigno.

“Dicevo… Lily, devo sbrigare quella faccenda per l’Ordine che ti dicevo, ti spiace se ci vediamo dopo a casa?”

La rossa lo guardò inarcando le sopracciglia. James Potter, lo stesso ragazzo apprensivo che da quando Voldemort era uscito allo scoperto non la mollava mai un attimo, che si defilava per un pomeriggio intero, le puzzava.

“Potter, non è che mi metti le corna?” lo prese in giro Lily.

“Tranquilla Lils, qui l’unico cornuto è Ramoso!” rincarò Remus. Quando ci si metteva, la vena sadica del licantropo non aveva nulla da invidiare a James e Sirius.

James si chinò su Lily e le schioccò un bacio veloce sulla bocca. “Torno presto Evans, stai attenta” le soffiò a un palmo dal viso. La ragazza si perse come sempre nei grandi occhi nocciola del fidanzato. James era capace di stenderla con l’intensità con cui la guardava. Era uno sguardo che le arrivava dentro, e che la faceva sentire amata, e sicura. Non seppe trovare parole, così annuì seria.

“Anche tu” lo ammonì. "Ragazzi, ci si vede dopo!” salutò Potter. Salutò gli amici ed allontanandosi strizzò un occhio a Sirius, accennandogli a Lily, perché la tenesse d’occhio.

Sirius rispose con un cenno affermativo del capo, e il malandrino sparì fuori dal locale, nella neve vorticosa.

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Capitolo 2
*** Capitolo II - Godric's Hollow ***


Qualche minuto dopo…

Godric’s Hollow era un borgo assolutamente suggestivo ed incantevole, abitato fin dal 1684 all'indomani della firma dello Statuto Internazionale di Segretezza da antiche famiglie magiche, aveva dato i natali ad alcuni tra i più illustri personaggi di diverse epoche storiche... dai Peverell, ai Silente, ai Potter solo per citarne alcuni.

Il villaggio esercitava un fascino irresistibile per la sua storia che molto spesso si fondeva col mito...

Godric’s Hollow (la Tana di Godric) era il luogo dove, in una fredda serata d' inizio anno, un ragazzo dai capelli scuri e ribelli scossi in balia del vento, avvolto in un mantello da viaggio lasciato aperto sul davanti, percorreva a passo svelto un viale poco distante dalla piazza principale, diretto all'ultima delle villette disposte in fila ad ambo i lati della via, incurante del gelo polare che aveva costretto il resto delle persone in casa. Mi correggo... il resto delle persone sane di mente! James Potter, diciotto anni e Malandrino ed incosciente fino all'osso sprizzava energia da tutti i pori anche con due gradi sotto lo zero!

"Buonasera James"

Il ragazzo si voltò di scatto mettendo mano alla bacchetta, colto alla sprovvista, benché nella voce che lo aveva salutato non vi fosse alcunché di minaccioso di quei tempi era allarmante essere sorpresi così d' improvviso.

Comunque appena riconosciuto il suo interlocutore, il volto del ragazzo si distese in un sorriso sollevato.

"Sera professore" salutò a sua volta riponendo nuovamente la bacchetta nella cintura

"Ti prego di scusarmi, non intendevo spaventarti James" fece l' antico mago scrutandolo preoccupato

"No no si figuri, è solo... beh con l' aria che tira non si sa mai" spiegò il ragazzo passandosi una mano tra i capelli arruffandoli ancor più "anzi dovrei scusarmi io per averla trascinata fuori con questo tempo" ribatté James

"Oh, figurati, sono felice di aiutare te e la signorina Evans" sorrise il professor Silente con un luccichio ad illuminargli lo sguardo.

L' aveva sempre sospettato che un giorno il prefetto Lily Evans e l' arrogante cercatore James Potter sarebbero finiti l' uno tra le braccia dell' altro.

"Spero presto signora Potter... "ribatté James con un ghigno

"Certo" convenne il suo ex-preside " mettere su famiglia è rischioso di questi tempi, ma..." cominciò Silente

"Lo so ma noi ci amiamo, e non permetteremo a nessuno d' impedirci di vivere la nostra vita, insieme" l' interruppe il ragazzo

Silente sorrise benevolo all'irruenza del giovane.

"... dicevo,...ma di questi tempi c'è bisogno più che mai d' amore a questo mondo" finì Silente con un sorriso

"Ah... " fece James in imbarazzo "beh, comunque davvero non so come ringraziarla per l' aiuto che ci sta dando" cambiò discorso James

Silente sospirò posando lo sguardo sulla dimora leggermente trascurata, ma assolutamente graziosa " è ora che ritorni un po' di gioia in questa casa."

James rimase un attimo leggermente a disagio in silenzio a fissare a sua volta la casa, il preside pareva immerso nei suoi pensieri e stando lì gli pareva quasi d' invadere qualcosa di intimo, Silente era evidentemente in balia dei propri ricordi, dopotutto quella era la casa dove era cresciuto. Dopo qualche minuto però, anche il bel Grifondoro cominciò ad avvertire, lì , fermo immobile il freddo pungente e l' imbarazzo cedette presto il posto all'impazienza...

" ehm... professor Silente... cosa ne dice di entrare?" propose

Silente si ridestò dalla sua taciturna riflessione, spostando lo sguardo dalla casa al ragazzo che aveva dinnanzi.

Il preside aveva sempre avuto qualcosa d' onnisciente anche nello sguardo che pareva nascondere in sé i segreti più imperscrutabili, James s' era sempre sentito davanti a quegli occhi chiari come trapassato da parte a parte,Silente sembrava avere la capacità di leggerti dentro.

"Si è meglio entrare" convenne pacato

"Ah... i ricordi, sono la cosa più preziosa per ognuno di noi, sono la memoria delle nostre più vive emozioni, e certi posti ce ne riportano alla mente più che mai. Ma le nostre memorie non sono legate ad un luogo che ne ispirerà molti altri, ma sono sempre con noi ed è sciocco riversarli morbosamente su un qualsiasi luogo o oggetto. Questa casa è destinata a fare da scenario a molti altri ricordi."

Si diressero entrambi oltre il basso cancelletto d' entrata, su per il vialetto, fino alla porta di quercia in cima a tre gradini di marmo bianco circondati da roseti, ora spogli per via della stagione... Lily avrebbe adorato tutto quel verde... pensò subito James con un largo sorriso

Silente batte un paio di volte con la bacchetta sulla serratura e fece strada oltre la soglia, all'interno della casa.

L' ambiente era spazioso e luminoso, si avvertiva un certo sentore di chiuso e dalle finestre impolverate filtrava limpida la chiara luce lunare.

James trovava quel luogo semplicemente perfetto, era ampio, accogliente, e c' era tanto spazio per dei piccoli Potter in giro per casa, sapeva quanto fosse inopportuno pensare ad avere bambini in tempi pericolosi come quelli, difatti lui e Lily non avevano in programma di averne a breve termine... tuttavia ogni volta che pensava alla loro vita insieme, non poteva fare a meno di vagare con la mente fino a momenti felici e familiari che per ora esistevano solo nella sua mente... lui che insegnava a volare, su di una scopa giocattolo, ad un bimbo, l' erede dei malandrini... pensò sogghignando... oppure mentre coccolava una bimba dolce come la sua Lily... sua moglie...

Ancora stentava a credere che stesse per sposare Lily Evans... l' amava più di ogni altra cosa al mondo e si era ripromesso di proteggerla sempre a costo della vita, perché solo lei rendeva la sua vita speciale, dava senso ad ogni suo respiro, senza di lei la sua sarebbe stata solo inutile esistenza...

Hey, dove hai messo il malandrino che è in te?

Quello sicuro di se?

Dov'è il James che non si arrende davanti a niente?

Che anche se si piega non si spezza mai?

Quello pronto a sorridere alla vita sempre e comunque?

Lo richiamò una voce molto simile a quella di Sirius... Sirius la voce della sua coscienza? Penso' sorridendo tra se' e sé... Stava messo peggio di quello che credeva, sospirò ...

"Beh c'è da mettere un po' in ordine, nessuno abita qui da... beh da troppo tempo ormai, ma per il resto credo che sia ancora in buone condizioni" intervenne Silente che doveva aver interpretato in modo errato il suo sospiro

"Cos...? ... Ah..." sorrise James "No non intendevo... la casa è perfetta, sara' fantastico, stavo pensando ad altro" confessò Potter

"Ed a cosa se posso permettermi?" chiese comprensivo il preside passandolo nuovamente ai raggi x

"Niente... beh, tutto e niente, alle solite cose, alle solite preoccupazioni" ammise amaramente James, disegnando una leggera ruga, tra gli occhi, sul suo giovane volto

Silente guardò il giovane da dietro le lenti a mezza luna, una vita così giovane, una così grande gioia di vivere, eppure delle responsabilità e delle angosce a gravare sulle spalle di quel ragazzo insopportabili... era ingiusto, ma lui come i suoi amici s' era trovato a soli diciotto anni a farsi carico di troppe responsabilità , a lottare per la vita, a lottare con coraggio per salvare quanto di buono e di giusto era rimasto al mondo...

"Capisco... beh James, purtroppo la vita di tutti noi è soggetta a sconvolgimenti, piacevoli o spiacevoli che siano, e non possiamo impedire che si verifichino, quello che possiamo fare invece è scegliere come comportarci di conseguenza. Possiamo far finta di niente, e restare passivi, oppure possiamo rimboccarci le maniche e lottare per tutto ciò a cui teniamo, solo combattendo strenuamente contro il male possiamo tenerlo a bada" disse gravemente Silente.

"Certo" convenne James " e naturalmente può contare su di me e sui miei amici signore, sempre e comunque" ammiccò.

Silente sorrise giovale.

"Beh professore ora e' meglio che vada, devo sbrigare delle faccende per l' Ordine e vorrei fare il prima possibile... ho anche un altro impegno questa sera" fece James scoccando un occhiata veloce alla luna piena che brillava malandrina incastonata nel bel cielo stellato... quando si volse nuovamente a guardare il preside che a sua volta aveva guardato il satellite perlaceo attraverso le vetrate impolverate, scorse nei suoi occhi limpidi un lampo di comprensione ed un guizzo divertito... possibile che Silente sapesse cosa significava per i Malandrini luna piena?.

Naaaaaaa, impossibile pensò James, nemmeno Silente poteva immaginare che tre dei suoi studenti fossero diventati animagi sotto il suo naso!

"Bene, allora non ti trattengo oltre" salutò il preside allegramente

"Si, e... professore... grazie, davvero, grazie mille, per tutto" fece impacciato James

"Figurati, porgi i miei saluti stasera alla signorina Evans... oh mi correggo... quasi- signora Potter, al signor Black, al signor Lupin ed al signor Minus"

"Sarà fatto! Porterò questa carrellata di saluti a destinazione!" assicurò Potter con un largo sorrise che coinvolse anche i suoi occhi nocciola, incamminandosi lungo il viale e lungo la stradina privata

"Buona fortuna" sussurrò tra se e sé il preside stancamente.

E così James raggiunse la piazza a piedi, felice di godersi quei quattro passi respirando libero e guardandosi intorno in quel villaggio che sarebbe stato presto casa per lui e per la sua Lily, così raggiunto un imponente monumento ai caduti di guerra si smaterializzò diretto dalla sua ragazza...

My Space

Dedicata a mia sorella Sara. Era un inizio di long fic, ma dato che è un po' che non ci metto mano, ho deciso di modificarla e renderla compiuta... Se vi piace la lascio, sennò stavo pensando di rimuoverla proprio. Aspetto consigli e pareri! Baci!! Vostra, Syria.

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