I Love You Just The Way You Are

di IAmAKlainer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** An Ill Boyfriend ***
Capitolo 2: *** Mission Klaine 2.0 ***



Capitolo 1
*** An Ill Boyfriend ***


TADAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
I'M BACK, BITCHES.
Mi odiate, lo so, sto abbandonando quasi tutto, ma questa, no, questa la continuo, giuro sui Klaine u.u
Allora, vi dico solo che ho iniziato a scrivere ieri mattina a scuola tra l'ora di italiano, matematica e latino (Sì, sono entrata al classico, va tutto bene se ve lo siete chiesto e sono mancata anche per questo, i ritmi mi hanno preso molto e devo ancora abituarmi bene :/)
Ho avuto un moto di ispirazione e ho scritto questo mini prologo (non so perché ma i primi capitoli vengono sempre corti all'inizio) e siccome mi piaceva e mi faceva ridere, e volevo fare la brava persona, sto pubblicando oggi u.u
(I prossimi capitoli non sono pronti. non vi do date di scadenza perché poi non so se riesco a mantenerle, specialmente considerando le prossime settimane, ma spero comunque di riuscire di giorno in giorno ad appuntarmi qualcosina e poi pubblicare il secondo capitolo entro la fine di novembre)
Detto questo
Dedico questo capitolo alla mia frustrata sessualmente preferita, Federica, che ogni volta che scrivo qualcosa la vuole leggere (a volte sei inquietante ma io tvb anyway) e senza di lei molte cose in YAPTM nemmeno sarebbero successe. grazie di tutto, ti voglio bene :3




 

An Ill Boyfriend



Kurt quella settimana aveva troppi pensieri per la testa Passa da Isabelle per l'articolo, studia per gli esami finali, fai la spesa, finisci il vestito per Rachel, passa in gioielleria e a quel punto il mondo sembrò come fermarsi. I suoi occhi diventarono lucidi, come se ci fossero delle piccole stelline che non smettevano mai di brillare dentro di essi ogni volta che pensava a quello che doveva fare in gioielleria. Il suo cuore iniziava a battere velocemente, come se avesse finito di correre una maratona e, in effetti, un po' era come se l'avesse fatto. Lui aveva « corso una maratona »negli ultimi anni aveva iniziato percorso con quello che era l'amore della sua vita e avevano corso insieme, fianco a fianco, superando tutti gli ostacoli che avevano trovato sulla via per arrivare alla seconda tappa della loro vita insieme. Nella sua mente poteva vedere chiaramente non molto lontano il primo traguardo, ma subito dopo riusciva a scorgere un'altra lunga via, ancora più lunga di quella appena percorsa di cui non vedeva la fine, forse era troppo lontana o forse non ci sarebbe mai stata, ma sperava che anche durante il percorso successivo fossero rimasti entrambi fianco a fianco.

 

Da quando lui e Blaine avevano capito di amarsi e ognuno di loro aveva accettato di provare determinati sentimenti, avevano deciso di provare a stare insieme per vedere come sarebbe andata e da qual giorno quasi tutto era stato in discesa.

Negli anni però molte cose erano cambiate. Appena due anni prima avevano finito il loro secondo anno alla NYADA, avevano passato l'estate insieme, erano tornati in Ohio, ma a fine agosto avevano optato per una mini vacanza insieme, da soli, prima di tornare al ritmo frenetico della loro vita Newyorkese.

 

Durante il loro terzo anno successero tante piccole cose che « sconvolsero » la loro quotidianità.

Poco dopo il periodo di Natale Thad dovette partire e tornare in Ohio, perché la sua famiglia aveva bisogno di lui e non sapeva in quel momento quando sarebbe tornato, se dopo un mese o dopo anni, quindi lui e Sebastian decisero di comune accordo, dopo averne discusso, di rimanere solo grandi amici perché erano entrambi consapevoli che non sarebbero mai stati in grado di affrontare una relazione a distanza. La cosa che invece stupì tutta la comitiva, fu che i due ragazzi mantennero sul serio la promessa e rimasero grandi amici, sentendosi quasi giornalmente, essendoci sempre, in ogni momento, l'uno per l'altro e il loro rapporto da quel punto di vista si rafforzò molto.

Pochi mesi dopo che Thad se ne fu andato, verso la fine di aprile, alcuni degli storici Warblers fecero una rimpatriata improvvisata a New York perché casualmente la maggior parte di loro era lì. Ovviamente Kurt, Blaine e Sebastian andarono perché non potevano proprio mancare.

 

Per tutta la sera sembrava di essere tornati a pochi anni prima, quando erano ancora dei liceali con Wes e David che giocavano con un martelletto, Trent che faceva ancora il timido nonostante conoscesse benissimo tutti, Kurt e Blaine che stavano tutto il tempo attaccati, Nick e Jeff che avevano ogni volta la buona scusa per pomiciare davanti a tutti e poi c'era Sebastian insieme a Richard. Ecco, forse l'unica cosa fuori dal comune era quella. Sebastian e Richard erano stati buoni amici e tra i Warblers si sapeva che all'ultimo anno Richard avesse avuto una piccola cotta passeggera per Seb, ma dato che stava con Thad a quel tempo, non voleva creare casini tra di loro e se la fece passare.

A vederli ridacchiare e scherzare, Kurt e Blaine pensarono che forse quella poteva essere la volta buona per Richard e che anche Sebastian si potesse innamorare di lui, perché scoprirono che il ragazzo biondo si era appena trasferito durante quel semestre a New York. Sì, avrebbe potuto funzionare.

Infatti, nei due mesi successivi, Richard iniziò ad accodarsi alle loro uscite, Sebastian spariva per molto tempo spesso e tornava a casa a notte fonda, ma sempre con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.

Prima che tutti tornassero in Ohio per le vacanze estive, i due ragazzi annunciarono finalmente la loro relazione e da allora tutto andava a gonfie vele per loro.

 

Durante quello stesso anno Rachel era riuscita a realizzare uno dei suoi sogni, e aveva preso parte ad una versione off-Broadway di Wicked interpretando Elphaba.

Finn si era trasferito definitivamente a New York e studiava per diventare insegnante perché “Voglio ispirare i ragazzi come ha fatto Mr. Schue con me.”.

Anche per loro andava tutto bene e si erano fidanzati ufficialmente la notte di Capodanno, decidendo però di aspettare qualche anno finché non fossero stati veramente pronti per fare definitivamente il grande passo.

 

Mercedes era riuscita a firmare un contratto con una casa discografica poco conosciuta perché nata da poco tempo e stava registrando le tracce del suo primo CD.

 

Adesso erano tutti al loro ultimo anno e Kurt, pensando a tutte queste cose, non poté evitare di sorridere istintivamente. In così poco tempo la sua vita era cambiata e non poteva essere più felice.

 

Ridestandosi dai suoi pensieri, il ragazzo guardò l'orologio e vide che mancavano solamente dieci minuti al suo appuntamento con Isabelle, quindi doveva fare in modo di andare il più velocemente possibile per non arrivare in ritardo.

 

Doveva assolutamente scappare, ma non poteva non salutare il suo ragazzo, quindi tornò nella loro camera, sperando di trovarlo sveglio e non delirante giusto per dirgli che stava andando.

Blaine quella settimana si era preso una forte influenza e il medico lo aveva obbligato a rimanere a letto per almeno tre giorni, senza muoversi se non per andare in bagno.

Il castano lo trovò che dormiva e decise di lasciargli un bigliettino Amore mio, vado a lavoro, ma non torno tardi oggi, così posso coccolarti e prendermi cura di te. Ti amo. Per poi lasciargli una bacio sulla fronte e chiudersi la porta dell'entrata dietro di sé.

 

Il ragazzo era riuscito ad arrivare in tempo miracolosamente e entrato in redazione, salì subito all'ultimo piano, andò a posare il suo cappotto e la sua borsa nel suo piccolo ufficio, che era riuscito a guadagnare con fatica impegno e finalmente dopo tre anni adesso era diventato il primo assistente di Isabelle, e contemporaneamente a casa – e a lavoro solo nei tempi morti quando non aveva nessun incarico assegnato – lavorava alla sua prima linea d'abbigliamento.

 

Quando arrivò nell'ufficio del suo capo, la trovò intenta a parlare al telefono: “Sì, sì... è qui... è appena entrato. Sì, sì, non ti preoccupare. Ti chiamo dopo”.

A sentire quella conversazione Kurt si era stranito molto e aveva una faccia abbastanza perplessa Con chi aveva appena finito di parlare Isabelle? Cosa c'entrava lui? Di che stavano parlando?

 

I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce squillante della donna che lo salutava: “Ehi Kurtie! Come va? Dobbiamo parlare, che ho delle grandi novità per te. Accomodati.”

Il ragazzo si sedette e non fece alcuna obiezione, anche se voleva proprio sapere di che novità si trattasse.

 

“Allora Kurt, voglio che si faccia un servizio fotografico per Vogue sulla tua linea d'abbigliamento compreso di articolo e un'intervista a te. Che ne dici?” disse la donna con un sorriso felice sulle labbra.

Kurt aveva la bocca aperta e non riusciva a pronunciare nemmeno una parola.

Forse Isabelle avrà sbattuto la testa o io ho sentito male “P-p-puoi r-ripetere? Credo di aver capito male.”

“Oh no, hai capito benissimo invece. Vogliamo un servizio da mettere sul prossimo sito di Vogue su di te e la tua linea.”

“M-ma tu come puoi sapere della mia linea?”

“Qualche settimana fa ti cercavo e sono venuta nel tuo ufficio, probabilmente o eri andato in bagno o a prenderti un caffè e ho visto delle bozze di vestiti tutte firmate da te, le ho viste tutte bene e ti posso assicurare che sono bellissime. Quindi ho chiamato un fotografo, mi sono assicurata che ai piani alti andasse bene tutto il mio piano ed ora che è pronto, te lo posso annunciare.”

Sentendo il discorso del suo capo, Kurt diventò prima tutto rosso e poi rimase a bocca aperta perché non poteva che i suoi sogni si stessero realizzando e che potesse veramente creare la sua prima linea e finire addirittura su VOGUE. Non era sicuramente una cosa da tutti i giorni, queste cose capitavano solo nei suoi sogni.

Preso dall'emozione riuscì solamente ad annuire con la testa e a pronunciare un flebilissimo “Accetto”.

“Perfetto. Allora, domani devi portarmi tutte le tue bozze e vedere insieme quali vogliamo mettere in questa linea - disse ammiccando – ora vai e torna a casa dal tuo ragazzo. Prenditi questa giornata per riposarti.”

Kurt non poté fare altro che abbracciarla e con le lacrime agli occhi la ringraziò, prima di tornare a casa.

 

In gioielleria ci sarebbe andato dopo; nel frattempo sarebbe tornato a casa, avrebbe annunciato la notizia a Blaine, avrebbe finito il vestito di Rachel, glielo avrebbe portato a casa e insieme sarebbero usciti a cercare l'anello perfetto. La ragazza non aveva idea delle sue intenzioni e più tardi glielo diceva, meglio era, perché non voleva che le scappasse qualcosa dalla bocca per caso anche solo con Finn, che non sapeva proprio tenere la bocca chiusa anche per sbaglio e spesso gli uscivano dalla bocca cose che non doveva dire.

 

Comunque fosse andata, la giornata da quel momento sarebbe stata comunque perfetta e niente avrebbe mai potuto rovinarla.

 

Kurt per tutta la via del ritorno aveva sulle labbra un sorriso da ebete che non poteva fare sparire nemmeno se avesse voluto.

Canticchiava tra sé e quando aprì la porta di casa trovò una visione a dir poco inquietante nel suo salotto che sicuramente non avrebbe preferito non vedere mai.

 

Blaine aveva in testa un cappello rosa acceso, con addosso solo dei boxer a cuoricini, che non sapeva nemmeno esistessero e se li avesse visti prima li avrebbe sicuramente bruciati, e una coperta di plaid con dei piccoli dinosauri disegnati sopra uno sfondo fucsia.

Tutto questo era contornato dalla voce delirante del più basso che cantava le canzoni della Sirenetta in un modo molto confuso “Che tesoro, che ricchezze, chi mai al mondo ne ha quanto me?.... IN FONDO AL MAR, IN FONDO AL MAR, TUTTO BAGNATO È MOLTO MEGLIO, CREDI A MEEEEEE!.... e adesso baciala!”.

 

Era una visione terrificante.

Il castano appena si accorse coscientemente di quello che stava succedendo, corse subito dal suo ragazzo e appena gli toccò la fronte vide che era bollente e che la temperatura era aumentata.

 

“KURTIEEEEEEEE! SEI A CASA! MI SEI MANCATO COSÌ TANTO. L'orso Buckie mi guardava minaccioso e non mi faceva entrare in bagno quando dovevo fare la pipì, quindi ho bevuto tutta una bottiglia di acqua e poi l'ho fatta lì dentro senza sporcare a terra, e ho poi svuotato tutto nel lavandino della cucina e l'ho pulito tutto” disse Blaine annuendo convinto e fiero di quello che aveva fatto.

 

L'unica cosa che Kurt poteva fare era cercare di non ridere, andare a vedere se il riccio aveva combinato danni in cucina e poi metterlo a letto.

Andando in cucina notò che veramente aveva pulito tutto e buttato la bottiglia, doveva ammettere di esserne notevolmente stupito.

Poi tornò dall'altro e gli disse “Ora Amore, tu vai a letto, ti prendi la medicina e dopo che ti fai una bella dormita, ti preparo un bel piatto di brodo di pollo e poi parliamo che ho tante belle cose da raccontarti” e mentre parlava gli tolse il cappello e la coperta e gli mise il pigiama per poi farlo distendere sul letto e rimboccargli le coperte.

 

“Ma Kurtie, io non voglio dormire, io sto bene, sto...sto...taanto baaaaaaene – pronunciava le parole sbadigliando e facendo fatica a tenere gli occhi aperti, segno di sonno e bisogno di riposo – e voglio stare con te”

“Blaine, tesoro, io starò qui tutto il tempo non me ne vado. Intanto prendi la medicina – e diede un cucchiaio di antibiotico al ragazzo influenzato – e dormi un po'. Vedrai che quando ti svegli starai molto, molto meglio.”

“Me lo prometti?”

“Te lo prometto”

“Okay allora.”

 

Detto questo chiuse la porta della camera ridendo e scuotendo la testa e tornò in cucina per cercare di organizzare quello che doveva fare per il resto della giornata.






******
Piaciuto? Ditemi quello che pensate, anche se so che mi arriveranno solo scatole piene di pomodori che devo buttarmi io in faccia ma vbb
Non so se avete notato il riferimento alla 5x16 sulla corsa. Ho un po' preso spunto lì per qualche frase, ma è tutta farina del mio sacco u.u
In tutto questo vorrei sempre ringraziare Federica e Arianna che credono in me ogni volta, anche se so che scrivo obrobri.
Vi voglio bene guyz
Alla prossima (spero il più presto possibile)
Manu :3


Aaaaaah P.s. Il rating potrebbe cambiare e diventare arancione(?) maybe in qualche parte, solo per fare piacere alla mia frustrata sessuale preferita (Love ya <3) P.p.s. tra poco dovrei creare una pagina su facebook con aggiornamenti vari. Per il resto per ora potete trovarmi su twitter (@xdaisychris)

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Capitolo 2
*** Mission Klaine 2.0 ***


Mission Klaine 2.0






Kurt tornò nel loro salotto.

Si stava quasi per mangiare le mani da quanto era nervoso.

Doveva assolutamente parlare con qualcuno.

Finn e Rachel li aveva esclusi a priori perché non poteva parlare con loro subito o nel giro di due ore tutta New York avrebbe saputo delle sue intenzioni e voleva evitarlo. Optò per l'unica persona a cui potesse rivolgersi: suo padre.

 

Prese il telefono, compose il numero e aspettò.

Dopo tre squilli rispose la voce familiare di suo padre che lo accolse felicemente.

 

Kurt!”

“Papà! Come va?”

Tutto bene! Da voi? Blaine si è ripreso dall'influenza? Sta meglio?”

“Da noi tutto bene. Ancora purtroppo la ha molto alta, ma nel giro di un paio di giorni dovrebbe stare meglio. Per ora sta dormendo. Comunque ti ho chiamato perché avevo bisogno di darti una notizia molto importante.”

Certo figliolo, dimmi tutto. Lo sai che ci sono sempre. Cosa è successo?”

“Allora, veramente ne ho due. La prima è che.. beh... Vogue ha deciso di fare un servizio fotografico sulla mia linea di capi d'abbigliamento con modelli e tutto quanto e inoltre vogliono che rilasci un'intervista. L'altr-”

Oddio Kurt ti hanno promosso e me lo dici così? Sono così felice per te!

“Sì pap-”

Sono così fiero di te. Diventerai famoso e-”

“PAPÀ!”

Si?”

“Non era questa la notizia più importante, non era quella per cui ti avevo chiamato all'inizio. Sono contentissimo anche io per questa cosa, quando l'ho saputo sembravo una ragazzina che ha appena visto il suo idolo.”

E cosa ci può essere di più importante? Deve essere una cosa grossa.”

“Beh lo è. Ecco, io volevo dirti che ho deciso di chiedere a Blaine di sposarmi.”

...”

“...”

...”

“Papà sei ancora vivo?”

S-sì, solo che... beh... non me lo aspettavo minimamente.”

“Oh. Beh, avrei voluto parlartene prima, ma c'era sempre Blaine vicino a me e non ne ho avuto l'occasione nell'ultimo periodo. Solo almeno, che ne pensi?”

Ovviamente sono contentissimo per te! Sin da quando eravate piccoli immaginavo per voi un futuro insieme, ma non ho mai detto niente per non mettervi in imbarazzo e quando vi siete messi insieme, sapevo che prima o poi questo fatidico momento sarebbe arrivato un giorno.”

“Grazie papà! Non hai la più pallida idea di quanto sia felice nel sentire la tua approvazione – il ragazzo aveva le lacrime agli occhi per la commozione e poteva intuire dal singhiozzo strozzato ma felice che sentì dall'altra parte della linea che anche suo padre lo era – ti voglio bene.”

Anche io, Kurt. Tanto. Ma a proposito, pensate di venire qui a Lima per le vacanze di primavera?

“Si abbiamo la settimana del 13 aprile e pensavamo di tornare per prenderci un po' di relax.”

Oh perfetto. Solo una domanda. Per caso hai pensato a quando fare la fatidica domanda?”

“Pensavo di farla proprio quando veniamo a Lima, tanto mancano poche settimane e avrò il tempo per organizzare tutto.”

Perfetto. Chiamami per qualunque cosa, sai che ci sono.”

“Lo so, papà. Grazie. Ci sentiamo.”

Ti voglio bene.”

“Anche io.”

 

Chiusa la telefonata con Burt, Kurt andò in cucina e mise sul fuoco un tegame non molto grande con dell'acqua calda a bollire per preparare il brodo per Blaine.

Aspettando che l'acqua iniziasse a bollire, decise di chiamare Cooper.

Essendo il fratello del suo ragazzo avrebbe potuto aiutarlo ed era sicuro che ne sarebbe rimasto felice.

 

Ehi Kurtie!”

“Coop! Come va?”

Bene cognatino. Tu? Che mi racconti?”

“Che ne diresti se volessi ufficializzare il mio essere tuo cognato?”

Per me è ok. Aspetta. Aspetta un attimo. Tu. Vorresti dirmi che... oddio. SEI SERIO?!”

“Cooper calmati, se urli poco più forte potresti svegliare Blaine. Sta dormendo.”

Ok, ci provo. Ma il fatto è che non posso calmarmi. Insomma mi stai dicendo che vuoi chiedere al mio fratellino di sposarti. Perché mi stai dicendo questo, vero?”

“Sì, tuo fratello per ora è cosi delirante che non ci potrebbe nemmeno pensare. Oggi non puoi immaginare in che condizioni l'ho trovato. E no, non te lo racconterò così potrai usarlo nel tuo discorso da testimone anche se non sai ancora se Blaine sceglierà te e innanzitutto se dirà di sì.”

Ma sei matto?! Pensi sul serio che Blaine possa dirti di no?! Blaine è pazzo di te. All'inizio quando vi siete messi insieme e parlavamo al telefono parlava SEMPRE e SOLTANTO di te e iniziava a stufarmi tanto che a volte chiudevo la telefonata e lui non se n'è mai accorto. Quella razza di Hobbit un po' troppo cresciuto ti ama alla follia ed è pazzo, totalmente, di te. Direbbe di sì anche se glielo chiedessi quando litigate. In quel caso poi ti bacerebbe e ti butterebbe sul letto per poi fare cose che nemmeno voglio pronunciare perché sinceramente vomito al pensiero – dopo quelle parole Kurt dovette ammettere di essere arrossito un po' – ma ovviamente tu riuscirai a renderlo perfetto e non ti devi preoccupare. E poi, vedi che sceglierà me sicuramente, pft. Sono il suo fratello preferito e-”

“A dire la verità sei anche l'unico... ”

Si Kurt, ma questi sono dettagli. Ora ascoltami. Passiamo alle domande importanti. Quando penserai di chiederglielo e dove?”

“Pensavo di farlo quando torniamo a Lima per le vacanze di primavera. Magari nel parco in cui ci siamo conosciuti con un bel picnic.”

Aw Kurtie. È la cosa più dolce che ti potesse venire in mente. Mi piace molto. Se hai bisogno sappi che ci sono, cognatino.”

“Grazie Coop. Ci sentiamo.”

A presto.”

 

Immaginava che Cooper sarebbe rimasto contento, ma non così tanto. Blaine era proprio fortunato ad averlo come fratello. Certo, non era perfetto, ma voleva molto bene al suo fratellino e si vedeva.

Destatosi dai suoi pensieri vide che usciva vapore dalla pentola e mise il preparato per brodo, cosa di cui non ne andava fiero perché preferiva sempre farlo con il pollo lì al momento, ma che dovette usare in quel caso di emergenza.

Pochi minuti dopo che il concentrato si sciolse, spense la pentola e iniziò a prendere la scodella per mettere il brodo e portarla in camera di letto. Se conosceva Blaine, si sarebbe svegliato di lì a poco. In caso contrario, ci avrebbe pensato lui.

 

 

****

 

Il ragazzo si trovava in un parco, o almeno gli sembrava un parco dati i giochi per bambini posizionati sull'erba e stranamente tutto l'insieme aveva un'aria familiare, come se molto tempo prima ci fosse stato. Sembrava un ricordo lontano.

Ad un tratto sentì una voce “Blaine stai attento! Non correre.”

Il riccio si girò, sentendosi chiamato, ma il ragazzo che aveva urlato il suo nome non lo stava nemmeno guardando, piuttosto si stava riferendo ad un bambino piccolo, che poteva avere circa sei anni, pieno di ricci e che gli assomigliava molto “Ma Coop! Correre è bello. Quando corri sei libero come gli aerei nel cielo.”

Sì lo so Schizzo, ma cerca di non farti male.”

In quel momento capì. Era entrato in un suo ricordo di quando era piccolo e Cooper evidentemente lo aveva portato al parco.

Doveva solo capire meglio di quale si trattasse per riuscire a comprendere precisamente perché lo stava sognando.

Poco più lontano vide se stesso da piccolo e decise di seguire quella massa informe di capelli ricci.

Il piccolo correva velocemente, anche troppo quindi lui arrivò con il respiro un po' affannato per poi vedere insieme al mini-Blaine un altro bambino. Erano seduti entrambi ad un tavolino da tè in miniatura. L'altro bambino avrà avuto la stessa età di Blaine e sembrava essersi appena seduto.

Vuoi un po' di tè?” disse la versione in miniatura di se stesso.

Certo!” rispose l'altro bambino. Aveva gli occhi azzurro ghiaccio, non li avrebbe mai potuti dimenticare erano quelli di-

Mi chiamo Blaine.” disse il ricciolino prima che i suoi pensieri potessero continuare

Kurt.” rispose l'altro sussurrando timidamente.

Allora non erano solo gli occhi di Kurt, ma era proprio Kurt! Ricordava perfettamente quella giornata. Era una di quelle poche volte in cui andava al parco ed era stata la giornata più fortunata della sua vita. Aveva trovato il suo primo amico, il suo migliore amico, adesso anche anima gemella e unico vero amore.

BLAINE! BLAINE!” sentì la voce di Cooper da ragazzo che lo chiamava per tornare a casa. Dopo un po' sembrò come affievolirsi e sentirsi come se venisse da lontano.

 

“Blaine! Blaine! Tesoro ti devi svegliare. Il brodo è pronto!” il riccio sentì una voce che lo richiamava e dei piccoli baci su tutta la faccia tanto che non poté evitare di svegliarsi ed aprire gli occhi.

Quando riuscì a mettere a fuoco la visuale, vide Kurt che lo guardava sorridente e gli accarezzava una guancia con la sua mano vellutata.

 

“Ehi Amore! Come ti senti?”

“Un po' meglio. Credo la temperatura mi si sia abbassata.”

“Mh, sì. Mi sa che questa dormita ti ha fatto bene.” disse il più alto poggiando le labbra sulla fronte del più basso, notando che in effetti non era più così caldo.

Poi il moro si ricordò “Dov'è il mio brodo di pollo?” chiese con occhi adoranti.

“Qui Tesoro, l'ho posato sul comodino il tempo che si raffredda un po' per poterlo bere. Comunque mi offendi aspettando di più il brodo che le mie coccole” rispose il più alto con una finta faccia imbronciata.

Il più basso si avvicinò all'altro con degli occhi da cucciolo bastonato “Ma Amore, lo sai che preferisco le tue coccole a tutto. Solo che non voglio trasmetterti l'influenza o poi stai male pure tu.”

“Beh in questo caso forse potrei perdonarti...”

“Tanto non sai resistere al mio sguardo da cucciolo.” disse Blaine con uno sguardo compiaciuto.

“Beh, hai ragione, ma giuro che un giorno ci riuscirò. Costi quel che costi.” rispose Kurt annuendo convinto, subito prima di mettersi a ridere, seguito a ruota dal moro.

 

“Tesoro, ma come mai sei già a casa? Non dovresti essere in redazione per ora?”
“Sì, ma beh è successa una cosa importante e sono tornato a casa perché Isabelle mi ha dato la giornata libera.”

“Cosa? Dai, racconta.”

“Beh Isabelle ha voluto che si facesse un servizio fotografico sulla mia linea e vuole farmi un'intervista da mettere su VOGUE.” disse il castano esaltato e ancora abbastanza stordito dalla notizia. Il moro di slancio, sentendo quelle parole, si buttò tra le braccia del suo fidanzato “Amore! Sono così felice per te! È una notizia fantastica! Dobbiamo festeggiare. Appena mi passa questa stupida febbre ti porto a cena da Sardi's. Giuro.”

“Tesoro non c'è bisogno. Lo sai cosa mi basta per festeggiare.”

“Amore! Non credevo pensassi solo al sesso. Capisco che ami quando lo facciamo, ma il mio lato B non può sostenerlo troppo.” disse Blaine mettendosi le mani sul petto e fingendo una faccia scandalizzata.

“TU! PICCOLO PERVERTITO CON LA FEBBRE!” urlò Kurt tirandogli un cuscino in faccia.

“Ahia!”

“Ben ti sta!”

“Ma non si colpiscono le persone malate e deliranti!”

“Ti assicuro che sei sfebbrato e quelle cose le avresti dette anche se fossi stato bene.”

“Beh, in effetti, hai ragione.”

“Lo so. Io ho sempre ragione, pft.”

Poi entrambi, guardandosi negli occhi non potettero fare a meno di ridere di nuovo, perché quella situazione era davvero ridicola.

 

“Se proprio Sardi's ti sembra troppo, potremmo andare a mangiare nel ristorantino italiano.”

“Mi sembra perfetto.” disse Kurt pronto a lasciargli un piccolo bacio deviando subito la sua destinazione sulla guancia del più basso che rimase deluso “Blaine, beh se ci vogliamo andare in quel ristorantino mica posso ammalarmi, o non concludiamo niente.” continuò con una faccia ovvia e un sorriso divertito.

“Me la pagherai.”

“Sì, tesoro, ci puoi contare.” rispose il più alto ridendo mentre si allontanava in cucina per posare la ciotola col brodo appena finito da Blaine.

 

 

 

 

****

 

 

 

Ormai Blaine si era addormentato di nuovo, dopo l'antibiotico stava già molto meglio, e entro il giorno seguente sarebbe stato sicuramente di nuovo benissimo.

Doveva trovare qualcuno con cui andare in gioielleria il giorno seguente e preferiva che non fossero Rachel, Mercedes o Santana, in questo caso gli serviva un maschio. Poteva chiedere a Sebastian, ma avrebbero finito per litigare pure sull'anello da scegliere. L'unica persona a cui poteva chiedere e di cui si poteva fidare era una.

Doveva parlare con Puck.

 

A Puck

Ho bisogno di te.

 

A Kurtie

Qui Puckzilla al tuo servizio.

 

A Puck

Ci possiamo vedere domani davanti la gioielleria nell'8th?

 

A Kurtie

Certo, per cosa hai bisogno di aiuto?

 

A Puck

Devo fare una domanda importante a Blaine...

 

A Kurtie

OMG. GLI VUOI CHIEDERE DI SPOSARTI. OMG. SONO A TUA TOTALE DISPOSIZIONE.

 

A Puck

Sì, ma non dirlo a nessuno. Ancora deve rimanere una cosa segreta. Ci vediamo lì domani alle 11.00

Mi raccomando, puntuale.

 

A Kurtie

Credo di arrivare anche in anticipo ;)

Ci vediamo domani. Buonanotte :)

 

A Puck

A domani. 'Notte Puck :)

 

 

Chiusa la conversazione con l'amico, Kurt andò a dormire col sorriso stampato sulle labbra, pronto alla giornata seguente e a quello che lo aspettava.

 

 

 

****

 

 

Quella mattina, i raggi del sole passavano attraverso la finestra e svegliarono Kurt con calma. Si svegliò rilassato, elettrizzato e pieno di energia, pronto per quello che doveva fare.

Erano appena le dieci meno qualche minuto quando era uscito dalla doccia, con già i vestiti pronti e la colazione pronta per essere mangiata.

Proprio quando stava per uscire, circa mezz'ora dopo, sentì dei passi strascicati sul pavimento e vide la figura di Blaine quasi ancora del tutto addormentata, con i capelli sparati da tutte le parti e gli occhi ancora un po' lucidi.

“Amore, dove stai and-aah-ndo?” biascicò il ragazzo mentre sbadigliava.

Il castano ringraziò le sue doti da attore perché rispose tranquillamente “Vado da Rachel che le devo finire il vestito, ma mi manca qualche pezzo di stoffa per completarlo quindi faccio un giro per trovarne qualcuna. Non torno tardi, poco dopo pranzo dovrei essere di ritorno, comunque ti ho lasciato un po' del brodo rimasto di ieri che devi riscaldare. La colazione è tutta sul tavolo. Ora devo scappare però.” e lo salutò con un veloce bacio sulla guancia.

“Allora a dopo. Ti amo.”

“Anche io.”

 

Chiudendosi la porta alle spalle emise un sospiro di sollievo. L'aveva scampata per miracolo, ma ci era riuscito.

 

In mezz'ora era arrivato davanti la gioielleria e Puck lo aspettava lì davanti con degli occhi sognanti.

“Ehi Puck!”
“Kurtie! Sei pronto? Che tipo di anello pensi di prendere? Quando pensi di chiederglielo? Che discorso preparerai?”

“Calmati Puck! Sinceramente non ne ho la più pallida idea, ma grazie per essere venuto, sei l'unico di cui potessi fidarmi.”

“Non sai quanto mi sento onorato per questa cosa. Ti ringrazio. Ora entriamo? O tra poco non credo di potermi contenere più.” disse il ragazzo più alto che in quel momento era solo una continua scarica elettrica.

“Certo”

 

Entrati dentro, i due ragazzi si avvicinarono alla parte dedicata agli anelli di fidanzamento, Kurt sapeva solo di volerne prendere uno semplice, in oro bianco.

Ne vide qualcuno, ma erano più femminili anche se molto belli.

Voleva trovarne uno per Blaine, che fosse perfetto per lui.

Girandosi, vide in una delle vetrine vicine, a qualche metro da quella che stava osservando, un anello che attirò la sua attenzione. Era un semplice anello di oro bianco, solo con incastonati due punti luce opposti tra di loro: uno che andava sul celeste chiaro e l'altro sul color ambra e attorno ne erano incastonati altri tutti trasparenti, come piccoli diamantini, che ricoprivano il resto dell'anello, come se per quanto fossero lontani, in parti totalmente opposte, avrebbero comunque trovato qualcosa che li collegasse, che li unisse, come a voler far capire che niente li avrebbe mai divisi. Era l'anello perfetto e non era una di quelle cose troppo esagerate o di cattivo gusto, anzi era molto semplice, carino, proprio adatto a Blaine.

Si stava per commuovere. L'aver trovato l'anello significava rendere tutto più officiale.

E il pensiero lo riempiva di gioia, tanto da fargli scendere qualche lacrima sulle sue guance immacolate. Si girò e trovò il suo amico dietro di sé che stava per commuoversi e che lo abbracciò subito di slancio, capendo che la prima parte della missione era stata compiuta. Chiamarono subito un commesso e pagarono l'anello, che per fortuna non venne a costare troppo, ma anche se fosse costato di più ne sarebbe comunque valsa la pena. Usciti dal negozio, i due si salutarono e si separarono.

Kurt forse non era mai stato così felice. Quella scatolina che stava nella sua tasca avrebbe cambiato il suo futuro in pochissimo tempo.

 

 

****

 

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KlaineShipper#1 added Rach ( thenextbarbra )

KlaineShipper#1 added Bro' ( jessesgirlismine )

KlaineShipper#1 added Jeffie ( jeffiscool )

KlaineShipper#1 added Bas ( imgladyoucame;) )

KlaineShipper#1 added Nicky ( ilovemyuptownboy )

 

KlaineShipper#1: Ragazzi, tenetevi pronti per una nuova missione. I Klaine hanno bisogno di noi.















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Scusate il ritardo >.<
Non ci crederete se vi dico che non ho avuto proprio il tempo di scrivere, ma purtroppo è così.
Mi sentivo in colpa ogni giorno che passava, perché non riuscivo nemmeno a mettere giù due righe.
Negli ultimi giorni comunque ce l'ho fatta fortunatamente e sono riuscita a mettere giù questo.
Magari non è il massimo, ma ci ho provato u.u

Adesso passiamo ai prossimi aggiornamenti. Cosa succede. Ho molte storie incomplete, e pensavo di dedicarmi a due a cui tengo molto, quindi non so quando continuerò con questa, perché ho deciso di pubblicare un capitolo per una delle storie ogni volta. Il che significa che dato che oggi ho pubblicato questo, la prossima volta tocca all'altra e poi di nuovo a questo.
Spero di non perdere così tanto tempo, ma non dipende da me la maggior parte delle volte :/

Ringrazio tutti quelli che hanno letto lo scorso capitolo, anche se speravo che facesse più scalpore *emoticon della scimmia con le zampe sugli occhi*

Alla prossima
Manu :*

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